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Inserto Musicale

#MAGABAGARRE

di Daniele Olivieri

QUEL CHE LA MUSICA TRASPORTA DALLA NIGERIA ALLA ROMAGNA, IL PERCORSO MUSICALE DEL GIOVANE DEVON situazione di povertà estrema, e da questa ho compreso l'importanza di guardare oltre le cose materiali per riconoscere il valore essenziale delle persone. Una consapevolezza che mi ha spinto ad amare e volere il contatto col prossimo, per poter affrontare insieme le difficoltà della vita, e ha reso chiara la mia missione: essere un ponte

La celebre frase di George Orwell, “Tutti sono uguali, ma c'è chi è più uguale di altri”, trova forse oggi più che mai un reale riscontro. Siamo tutti uguali, senza distinzione di razza o religione, tutti pronti a profonderci in un abbraccio caloroso per chiunque ne abbia bisogno. Eppure, per ogni persona uguale a noi verso cui volgiamo lo sguardo, ce ne sono migliaia che schiviamo volontariamente. Solidarietà e amore hanno sempre meno spazio, e vengono sostituiti da indifferenza e sospetto, soprattutto verso chi è “meno uguale”. “But there's still a light”, c'è ancora una luce. C'è ancora qualcuno che crede nel valore dei sentimenti e nella forza della coesione tra uomini. Potremmo fare nomi eccelsi e illustri, ma racconteremo la storia di un ragazzo romagnolo. Ha una bella “S” scivolosa, vive in Italia, ha origini nigeriane ed è un musicista. Si chiama Devon e noi vogliamo farvelo conoscere.

della musica. Nel 2008 sono partito dalla Nigeria per seguire la mia passione e nel 2010 sono stato accolto dalla Romagna. Ormai mi considero un Nigeriolo (metà nigeriano, metà romagnolo), e mi sento fortemente legato a questa terra, che mi ha dato il primo assaggio di Europa e ha reso il mio percorso musicale un'avventura, fatta di amore, speranza e passione. A darmi forza c'è anche la fede: tutto ciò che sono oggi è un risultato della mia interazione con Dio.

CIAO DEVON! CI RACCONTI QUALCOSA DI TE E DELLE TUE ORIGINI?

QUAL È STATO IL TUO PRIMO APPROCCIO CON LA MUSICA?

Sono nato in Nigeria, a Benin City. Sono l'ultimo di quattro figli. A 18 anni mi sono trasferito a Lagos, ex capitale del paese. Ho studiato per diventare chirurgo, finché non ho capito che non era quella la mia strada. Sono cresciuto in una

tra sogno e realtà per le persone, principalmente quelle meno fortunate di me. E così ho scelto la strada

Sono sempre stato a contatto con la musica. Mia madre, come tante madri africane, cantava sempre mentre lavorava o si prendeva cura di noi, e quando lo faceva sembrava sempre felice. Da piccolo ascoltavo il coro della chiesa della

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COME HAI INIZIATO LA TUA CARRIERA DA MUSICISTA E QUAL È STATA LA TUA ESPERIENZA PIÙ IMPORTANTE?

Ufficialmente nel 1999, quando ho aperto una casa discografica in Nigeria insieme a mio fratello Smyl e due cugini. Con Smyl e un cugino abbiamo poi iniziato a suonare: ci chiamavamo "The Mysthrees" e con loro ho avuto la mia prima esperienza professionale come cantante. Poi il gruppo si è sciolto e mi sono concentrato sulla produzione fino al mio arrivo in Italia, dove ho iniziato la mia carriera da performer. Ad oggi, direi che l'esperienza più importante che ho fatto è stata suonare l'anno scorso al Rototom Sunsplash a Benicassim, in Spagna. È uno dei festival reggae più importanti del mondo, il più grande d'Europa; suonare su quel palco dopo aver vinto il primo posto al concorso "Arezzo Wave goes to Roto-

LA FRASE Vai allo specchio ti guardi e ti odi mentre pettini quei nodi non puoi tornare indietro anche se rompi gli orologi quante stelle quanti soli fuori sereno e dentro tu piovi

Libertè - Ghali

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nostra città, nel quale mi sono anche inserito successivamente, e questo mi ha fatto innamorare della musica. Inoltre ero affascinato dagli strumenti musicali: trovavo surreale la bellezza dei suoni creati dal semplice tocco su un tasto o una corda. Da quando ho intrapreso questo percorso, non sono più tornato indietro.

tom" è stato un traguardo chiave. TRA QUALI GENERI MUSICALI AMI SPAZIARE E QUALE PREDILIGI?

Tutti i generi musicali per me hanno qualcosa di particolare e per questo vado un po' dappertutto. Spazio dal Blues, Jazz, fino al Metal.. Ora sto entrando più profondamente nel mondo della musica reggae, perché porta lo spirito della rivoluzione con la quale mi identifico molto. Io sono così: Se è musica, mi piace sperimentarla.

MUSICA IN AUTO

In questa rubrica consigliamo una playlist da ascoltare in macchina ma attenzione! Solo musica Italiana! Continuiamo a rovistare nella scena rap/trap

1) Giovane Fuoriclasse – Capo Plaza 2) Chiù Fort – Peppe Soks 3) Il Bar Dei Miei – Bresh 4) È Finita – Vaz Tè 5) Chufu Me - Isi Noice (Ft. Mboss) 6) O’ Primmo Ammore – Luchè 7) Scusa – Gemitaiz 8) For Honor – Madman 9) Narcos - Maruego 10) Yankee Candle – Vegas Jones


HAI GIRATO MOLTO PER L'ITALIA? CHE RISCONTRO HAI AVUTO DAL PUBBLICO?

Grazie a Dio che ha portato delle persone meravigliose sulla mia strada, ho girato molto l'Italia dal sud al nord, incontrando una diversità pazzesca! Devo dire che il riscontro è sempre stato positivo, a volte di più e a volte di meno, ma sono riuscito sempre a trasmettere un amore particolare per la musica e la vita alle persone. CI RACCONTI QUALCOSA DELLE TUE PRODUZIONI?

Come solista non ho mai registrato un album, ma ho lanciato 4 singoli e ne ho in mente qualche altro. Il primo è stato “This loving heart”, che rispecchia il mio lato romantico (sì, ammetto di esserlo). Con il mio ex gruppo “The Tocsins”, abbiamo lanciato un EP qualche anno fa. Quest'anno, dalla collaborazione con un Dj milanese è uscito l'album “Still”, che mi sta facendo girare molto anche all'estero. Attualmente sto invece lavorando su diversi progetti che usciranno a breve, sia con il mio gruppo reggae “Devon and the Jah Brothers”, sia come solista, sia con altre collaborazioni.

LA VIGNETTA DI Zac - Hei Giò! come sono andate le vacanze?? È dura tornare a lavorare in comune dopo 15 giorni di ferie eh? Giò - Mah guarda.. in realtà per me è stato come lavorare: me ne stavo seduto al bar, facevo due passi e aspettavo l’ora di pranzo.. poi lo stesso il pomeriggio..


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UN'ULTIMA DOMANDA: COSA SIGNIFICA PER TE SUONARE? QUAL È IL TUO OBIETTIVO COME MUSICISTA?

Quando guardo intorno a me, vedo che stiamo perdendo la nostra umanità e questa cosa mi dispiace molto. Con la musica vorrei toccare il cuore della gente, per risvegliare quella parte che è fondamentale per la coesistenza, ma che purtroppo stiamo soffocando. Penso che sia un dono incredibile quello di poter fare musica e creare dal proprio cuore opere d'arte. Quel dono impone anche il dovere morale di utilizzarlo al servizio dell'umanità. Io vorrei usare la musica come mezzo per comunicare alle persone forza,

speranza, sogni e bellezza. Quando salgo sul palco, il mio obiettivo è sempre lo stesso: spingere chi mi ascolta a pensare, riflettere e magari trovare risposte alle proprie domande... se non quello, almeno fargli mettere da parte anche solo per un attimo i problemi della vita. Amo

le persone e la vita e la musica è il mio modo di esprimere tale sentimento. Il 25 novembre scorso, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono stato in piazza Cavour a Rimini per cantare “Hallelujah” di Leonard Cohen con un coro di mille persone. Questa per

me è una dimostrazione di ciò che deve fare la musica: servire gli altri e raggiungere un obiettivo che non sia solo il divertimento.

RIMINIAMO SONG Di Peroz

Produzioni Estreme per Kryptonite Muzic e Inferno Production

Acquistabile su tutti gli store italiani Itunes https://itunes.apple.com/it/album/riminiamo-song-single/id1144653984

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