Magabagarre 10

Page 1

#MAGABAGARRE

UN RAGAZZO, IL SUO SOGNO E LA REALIZZAZIONE di Maria Rosa Spina

Ruggero Ricci classe ’89, un ragazzo comune con una grande passione per la musica. <<Ho sempre cantato fin da quando ne ho memoria, penso sia la musica che abbia scelto me>> con queste parole nel 2013 decide di rischiare, partecipando alle selezioni di XFactor. Da lì è iniziato tutto. Grazie a Raffaele Montanari (produttore) nello stesso anno ha aperto il concerto a Micheal Bolt e si è esibito in un tour a Londra. Tornato a casa ha partecipa ad Area Sanremo, vincendo il prestigioso premio della critica.

Cosa è successo dopo? Sono stato contattato dal mio attuale produttore che mi ha offerto un contratto discografico, ha voluto investire su di me e gliene sono ancora grato. Da lì è partito tutto: ho fatto un tour a Londra. Studiando Gospel, R&B e tutto ciò che è black music, sentivo l’esigenza di andare nei posti dove sono nati questi generi per riuscire a farli miei. Andavo a suonare sia per ingaggi che nei locali, nei centri commerciali e ho potuto vedere cosa si prova a fare il musicista in quel contesto, lì si può vivere veramente di musica. Ho avuto anche la fortuna di aprire un concerto a Michael Bolton a Castel Sant’Elmo a Napoli, esibendomi con i miei inediti. Ho anche aperto una scuola di canto e devo dirti che i miei allievi sono tra le mie soddisfazioni più grandi! Non potevo immaginare quanto potessi amare anche insegnare! Per ora sono anche docente presso l’accademia 49.

Da dove nasce la passione per il canto? Componi tu i tuoi testi? Secondo me certe cose non si scelgono. Ho scoperto questa mia attitudine durante la recita di quinta elementare, mi fecero cantare “New York, New York” nella versione di Liza Minnelli. In quel momento ho capito quanto mi piacesse cantare, ballare e recitare i musical. Scrivo io i testi e sono tutti una piccola parte di me. Per gli arrangiamenti ho un produttore artistico ed esecutivo, Raffaele Montanari, insieme ad un team di musicisti. Ognuno ha un ruolo specifico; il mio è la parte compositiva, definire la linea melodica. Ho partecipato a molti concorsi, tra cui The talent, un esperimento “pilota” curato da Francesco Facchinetti in cui mi sono classificato al primo posto; poi ho fatto un tour in tantissimi centri commerciali tra cui Rimini, Cesena, Imola,Bologna, Napoli… ho fatto molta gavetta. Raffaele lo conosco e ci collaboro dal 2013, subito dopo l’esperienza ad Xfactor.

Hai lanciato un album dal titolo "Contrasti", raccontacelo. Contrasti non è solo un gioco di luci ed ombre, in realtà ci sono tante “contaminazioni”, tanti generi appunto in contrasto tra di loro, dall’ R&B, al country, al blues, qualche pezzo elettronico, ecc. Volevo dimostrare di sapermi esprimere in più generi. Pensa che ho venduto quasi più a Londra che qui! Ogni brano parla di qualcosa di molto personale, fotografie del passato,fermi immagini, dubbi, timori, amore. La cosa fantastica dei testi delle canzoni è che ognuno può vederci dentro quello che vuole, se riesco a suscitare un’emozione, anche solo per poche strofe, sono felice perchè sono riuscito nel mio scopo. Il mio prossimo album si intitolerà “la forma delle nuvole” proprio perché nelle nuvole ognuno può vederci la forma che vuole. Una bella soddisfazione è statoa sentire la mia “CERCANDO UN LIETO FINE”, su Radio Bruno e radio 101, mi è venuta la pelle d’oca!

Cosa ti ha spinto a partecipare? Raccontami la tua esperienza. Me lo chiedo anche io a volte! C’entra la visibilità, la voglia di mettermi alla prova e portare i miei testi davanti ad un ampio pubblico, volevo trasmettere i miei messaggi a qualcuno, penso sia l’obiettivo di ogni cantautore. Non ci speravo ed anche solo il fatto di aver superato le selezioni mi ha veramente entusiasmato! Mi sono candidato tra i primi 100 su 60mila, poi mi sono ritrovato a cantare davanti a Mika, Elio, Morgan e Simona Ventura. Stare nella stessa stanza con loro è stata di per sé un’emozione, poi quando ho ricevuto i primi tre sì è stato il giorno più bello della mia vita. Soltanto la Ventura mi disse no, perché secondo lei imitavo Mengoni, forse perché in Italia siamo in pochi con l’estensione così alta. Dopo i Bootcamp, sono stato fermato proprio da lei per lo stesso motivo. Mi è servita questa esperienza per rafforzarmi, ho conosciuto le persone con cui collaboro e sto realizzando il mio sogno.

I tuoi videoclip te li giri da “solo”, come mai? Ho avuto collaboratori ma non sono durati molto. Ammetto di essere pesante in questo perchè voglio, anche nei videoclip, mettere quel mio tocco personale e far arrivare a chi lo guarda una certa sensazione. L’unico con cui ho avuto sempre un gran feeling è Gianmarco Zannoni, Video maker da poco in proprio. Andiamo d’accordo perché lui vede quello che a me sfugge, dettagli, luci, inquadrature che non avrei mai pensato di utilizzare, senza andare in contrasto con la mia visione d’insieme. Ci ho girato quasi tutti i miei videoclip, tra cui NON ME NE FREGA NIENTE tra l’Arco D’augusto, il centro, il porto e Darsena di Rimini, SOPRA ALI DI NIENTE, realizzato a Mirabilandia a Ravenna, infine un brano che uscirà presto dal titolo UNA PICCOLA PARTE DI ME, è girato in un vecchio edificio tra Riccione e Rimini e tra le comparse il mio amico Edoardo Grandi, figlio di Serena Grandi (uno dei volti appunto di “Rimini Rimini” il film).

31


#MAGABAGARRE

CANTO E ALTRI RIMEDI Non una passione per la musica, quanto per ogni sua sfaccettatura artistica. “Mamma da grande voglio fare la ballerina oppure la cantante.” Quanti di noi hanno esordito così almeno una volta nella loro infanzia? Quanti di noi hanno desiderato un palcoscenico, un microfono, un paio di scarpette da ballo? Per molti questo sogno passa in secondo piano, complici gli ostacoli della vita e le scelte che siamo portati a fare nel corso degli anni. Altri invece non riescono a separarsi dal sogno di cantare, ballare ed emozionarsi con la musica, la poesia e la danza, ma soprattutto dal bisogno di emozionare gli altri insieme a loro stessi. Simona Gugnali è una di queste persone che non sono pronte a rinunciare ad una vita di canto e arte, perciò ha deciso di coniugare passione e lavoro perché come disse Confucio “scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Simona nasce a Rimini il 6 febbraio del 1985 e sin dai primi anni di vita dimostra la sua propensione per il canto e la musica in generale. Porta avanti passioni artistiche e storiche frequentando il corso di laurea in Archeologia, mentre studia canto, recitazione e danza. Come nel caso di ogni grande Passione noi ci chiediamo quale sia l’origine e come sia nata l’ispirazione. Io ho sempre amato cantare sin da quando ero piccola come testimoniano le mie foto con microfono e chitarrina per cui spesso assumevo il ruolo di “anima della festa”. Inizialmente ho affrontato il canto a livello amatoriale, fin quando all’età di 21 anni ho iniziato a prendere lezioni da Stefano Bianchi per una o due volte alla settimana. Successivamente abbiamo iniziato a fare degli spettacoli in varie occasioni in due

LA FRASE

32

o in quattro facendo piano bar e animazione anche in varie sagre. In seguito ho conosciuto una ragazza che mi ha proposto di entrare nella sua compagnia di musical: il Rimini Musical, un distaccamento del Mulino di Amleto. Abbiamo iniziato con uno spettacolo semi professionale al Teatro degli Atti, per poi portare avanti diversi progetti nel corso dei tre anni in cui sono rimasta con loro. Da questa esperienza è cresciuta tanto la mia passione per il musical e ho iniziato a fare diversi concorsi qui in zona. Nello stesso periodo facevo parte anche di un gruppo “Brothers and me” con Claudio e Paolo Caselli: loro suonavano la chitarra elettrica ed io cantavo. Insieme ci siamo esibiti in diversi contesti come il Barge ed il Road House. Con queste attività parallele la musica mi occupava la maggior parte del tempo, ma intanto ho frequentato anche l’università a Bologna laureandomi in Archeologia. Nel frattempo ho seguito inoltre un corso di teatro insieme alla scuola di danza del ventre che frequentai per otto anni. Ho sempre fatto tante attività perché in generale l’ambito artistico mi interessa tanto. Terminati gli studi universitari mi sono trovata ad un bivio: potevo scegliere di fare un dottorato e specializzarmi nell’archeologia, oppure seguire il cuore e provare a fare della musica il mio lavoro. Scelsi di propendere per la seconda strada e andai a Novara per frequentare una scuola professionale di musical di cui mi parlò l’insegnante Andrea Ascari. Studiai nella loro scuola per tre anni per poter ampliare tutti gli aspetti del canto e approfondire il musical dato che arrivavo da un’esperienza più improntata sul pop. Il percorso prevedeva anche lo studio della recitazione: quest’ultima mi è sempre piaciuta, ma non è mai stata così spontanea come col

MUSICA IN AUTO In questa rubrica consigliamo una playlist da ascoltare in macchina, ma attenzione: solo vero Rock Italiano!

CORPO A CORPO - Subsonica

Stanco di vedere le parole che muoiono stanco di vedere che le cose non cambiano stanco di dover restare all'erta ancora respirare l'aria come lama alla gola. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Il mondo è un corpo coperto di lividi, i miei pensieri sempre più vividi. Corpi sulla strada che si lasciano affittare, tavole anatomiche da saccheggiare. Corpo perfetto, corpo immortale. Il corpo è la frontiera che si può violare. SANTI BUROCRATI SANGUE D'IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO D'UN GRIGIO INFINITO.

di Serena Leurini

1) Inno all’odio – Linea77 2) Apatia – Litfiba 3) Rosemary Plexiglas – Scisma 4) Sangue impazzito – Timoria 5) Uno – Marlene Kuntz 6) Plastilina – Afterhours 7) Valvonauta – Verdena 8) Fedeli della linea – CCCP 9) Dietro il muro del rimpianto – La quarta via


#MAGABAGARRE

canto. Il musical richiede di immedesimarsi dentro un personaggio già scritto, aggiungendo qualcosa di tuo dando delle sfaccettature secondo il proprio vissuto. Quali sono i cantanti e le canzoni che più ami interpretare? Prima di tutto devo citare Elisa perché mi è sempre piaciuta sin dagli esordi, tant’è che ho fatto un tatuaggio con una parte dello spartito di “Dancing”. E’ una canzone con un grande significato per me, sia per la frase che per la cantante in sé. Sono cresciuta con la musica degli anni ’90-2000, con band tipiche della mia generazione, ma ho sempre apprezzato tanto anche la musica classica. Sono attratta anche da alcune musiche più particolari come quelle celtiche, irlandesi e spagnole che comunque rimandano un po’ anche alla danza del ventre, altra mia grande passione. I tuoi ti hanno sempre appoggiato in questa scelta? Certamente. Posso dire che sono stati e sono tutt’ora i miei più grandi sostenitori: hanno contribuito tanto

non solo per l’università, ma anche per la scuola di Novara. Nonostante la mia decisione di intraprendere a 28 anni un percorso diverso da quello archeologico, hanno creduto sempre in me e nei miei progetti. Sanno che a me piace fare un sacco di cose. Ora ad esempio mi sto appassionando al tiro con l’arco e vorrei fare un corso, ma andando avanti con gli anni cerco di immagazzinare i miei desideri nel percorso che sto facendo, quindi magari preferisco impegnarmi in un corso ulteriore di canto oppure uno di doppiaggio. Possiamo dire che per te il canto sia diventato oramai un lavoro vero e proprio piuttosto che un hobby? Assolutamente sì. La musica è diventata un lavoro per me dal momento in cui ho iniziato a partecipare a concorsi e audizioni. Nell’ambiente del musical sono ancora una “novellina” essendomi diplomata a maggio del 2012, per cui non ho troppe pretese al momento, ma è importante stabilire degli obiettivi. In ogni caso ho capito che la musica sarà la mia strada: è diventata una ragione di vita per me e a volte si rivela essere una questione di momenti giusti

LA VIGNETTA DI

ZAC - Hei Gio!! Come va? GIO’ - Male, ho 5 ernie e problemi alla prostata.. ZAC - Ma si!!.. Pensa alla salute!!

33


#MAGABAGARRE e piccoli dettagli. Sono contenta di aver intrapreso questo percorso in un’età più avanzata rispetto ad alcuni compagni perché l’ho potuta affrontare con una mentalità diversa rispetto a quando ho iniziato l’università con una visione ancora da liceale. Qual è stato il tuo esordio? Inizialmente mi esibivo a livello amatoriale in alcuni eventi del circondario. L’esordio professionale è stato nel musical American Idiot dei Green Day a gennaio. E’ stata una bellissima esperienza far parte del cast con venti ragazzi più i quattro musicisti, perché ho potuto sperimentare una gestione diversa dello spazio, del suono, delle dinamiche tra i vari attori. In tre anni di teatro infatti si mira alla collaborazione con gli altri ed a sviluppare un’empatia col gruppo. Da seicento aspiranti iniziali siamo stati scelti in ventuno per realizzare lo spettacolo che è andato in scena al Teatro Coccia di Novara e al Teatro della luna di

RIMINIAMO SONG di Peroz Produzioni Estreme per Kryptonite Muzic e Inferno Production Acquistabile su tutti gli store italiani Itunes https://itunes.apple.com/it/album/riminiamo-songsingle/id1144653984

Visibile su Youtube https://youtu.be/0Qdr_uWHuEk

34

72mila view su Facebook In onda su Radio Deejay

Milano. La tournée dovrebbe iniziare ad ottobre. Oltre a questo tour hai altri programmi? A metà febbraio ho terminato lo spettacolo a Milano e sono tornata a Rimini. In questo momento sto cercando audizioni e progetti in giro. Di solito in estate mi occupo di piano bar e spettacoli nei villaggi turistici, quindi ora mi sto mettendo in contatto con varie persone. Insieme ad un amico sto valutando anche di realizzare qualcosa a livello storico perché mi piacerebbe tanto unire il teatro all’archeologia. Un’idea potrebbe essere scrivere spettacoli da mettere in scena in una location come ad esempio il nostro anfiteatro di Rimini. Collaboro anche con la Legio per fare rievocazioni storiche romane e mi occupo della parte che riguarda le danze ed i rituali religiosi. Sono progetti che mi attirano molto, soprattutto da quando ho partecipato ad uno spettacolo organizzato l’anno scorso al museo egizio di Torino ad Halloween.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.