loginfo 4/2010 italiano

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Edizione

XXL NUmero 4 / 2010 la rivista login degli apprendisti per gli apprendisti

› www.login.org

Il mondo dell’edilizia › Pagina 6

Che fine ha fatto . . . › Pagina 11

Uno sguardo retrospettivo Un affare di famiglia › Pagina 12

Un grazie di cuore a tutti voi! È il vostro incredibile impegno a dare vita a loginfo. Oltre 80 apprendisti al primo anno hanno risposto al nostro appello a descrivere le differenze tra la scuola e il tirocinio. Gli apprendisti sono entrati nel mondo dei trasporti,

La sicurezza nella mia professione

e quindi anche nella vita professionale. Un anno fa la maggior parte di loro era alla ricerca di un posto di tirocinio o lavorava già presso login e si chiedeva come sarebbe stato il futuro.

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2 «Ciao maestra!» Un anno fa ho interrotto la scuola media di commercio per assolvere un periodo di pratica come insegnante, lavorando con bambini tra i sei e gli otto anni. le pesti e mi snervavano, so che se non avessi assolto questo periodo di pratica non sarei diventata ciò che sono oggi. La responsabilità che avevo mi ha permesso di crescere e ora so quanto sia importante seguire le lezioni a scuola e interessarsi alla materia. Anche se talvolta fatico a stare ferma e a non elargire commenti gratuiti, so di essere migliorata enormemente. Di questo vado fiera!

Sabrina (a destra) sui banchi di scuola

Sabrina Holzer, ICTP, 1° anno di tirocinio

Cominciamo dal periodo scolastico. Andavo volentieri a scuola. Avevo tanti amici fantastici e c’era sempre qualcosa di cui parlare o discutere. Ammetto di non esserci andata per amore delle lezioni, però naturalmente c’erano anche quelle. Ai tempi della scuola ero una di quelle che disturbavano la lezione. I miei voti scolastici non erano eccellenti, ma comunque sufficienti. Scuola non conclusa Non sapevo cosa avrei fatto dopo la scuola, quindi ho optato per la scuola media di commercio. Lì è continuata la stessa storia; troppe chiacchiere e poca concentrazione, così i miei voti sono precipitati e mi sono ritrovata dopo due anni senza diploma e senza un posto di tirocinio. La mia immagine riflessa Per caso mi sono imbattuta in un’inserzione online di una scuola

che cercava un’assistente per una classe di pochi alunni. Mi sono subito candidata e ho ottenuto il posto per un anno intero. Il lavoro era eccezionale, ma molto impegnativo. Per la prima volta ho capito cosa significhi lavorare con scolari completamente disinteressati alla lezione che preferiscono giocare, ridere e parlare tutto il giorno – proprio come facevo io in passato. Esperienze vissute Ho lavorato in una scuola integrata con studenti incapaci di seguire le lezioni regolari. I bambini avevano difficoltà a fare i compiti da soli e io ero lì per aiutarli. Durante la pausa giocavo con loro all’aria aperta, appianavo i litigi e li stimolavo con nuove idee. Ogni giorno era così impegnativo che la sera andavo a letto presto, stanca e distrutta. In quel periodo ho fatto molte esperienze che mi hanno arricchita e dato il coraggio per andare avanti.

Una consigliera Siccome ero ancora molto giovane, gli scolari si identificavano più facilmente con me che non con i propri insegnanti. Quando sorgeva qualche problema, venivano subito da me per chiedermi un consiglio o farsi aiutare. Era bello sentirsi utile. La strada giusta C’era uno scolaro che era l’unico della classe a non saper né leggere né scrivere. Ogni giorno lo stimolavo e gli facevo fare gli esercizi. Ho continuato fino a quando ha imparato alcune lettere dell’alfabeto e ha mostrato la buona volontà di impararne altre. Quando un giorno è arrivato da me con il sorriso stampato sul volto, porgendomi un foglio con il suo nome scritto con una grafia tremolante, ho capito che quella era la strada giusta e che sapevo fare bene il mio lavoro. Nervi a fior di pelle Volevo un gran bene a quei bambini. Anche se ogni tanto erano del-

Responsabilità Durante il tirocinio dobbiamo arrangiarci. Abbiamo molte responsabilità e dobbiamo impegnarci seriamente a scuola. Chi non segue la lezione deve recuperare a casa, cosicché anche quel poco di tempo libero che abbiamo svanisce. Il vantaggio dell’esperienza lavorativa Sono felice di aver maturato una breve esperienza lavorativa, altrimenti il tirocinio sarebbe stato ancora più faticoso. Svolgo il mio lavoro con serietà e mi piacerebbe concludere la scuola con una bella pagella. Mi piace essere indipendente e trovo fantastico guadagnare soldi da sola. Insieme per riuscire, non per litigare Chi decide di svolgere un’apprendistato si trova a lavorare fianco a fianco con gli adulti e deve accettare la figura del formatore pratico che riveste il ruolo di assistente e datore di lavoro. Quindi tutte le problematiche vanno discusse con lui. A scuola spesso insorgono screzi tra gli studenti e l’insegnante. Questo si traduce, per gli uni e per gli altri, in un’ulteriore fonte di stress, che riduce la motivazione. È importante rendersi conto che durante il tirocinio si lavora insieme per riuscire e non per litigare.


3 Un anno fa ero ancora sui banchi di scuola e mi preoccupavo di . . . Gli apprendisti di login sul loro percorso dalla scuola al tirocinio: i loro racconti sulla ricerca del posto di tirocinio e sull’ultimo anno di scuola. Oltre al resoconto di Sabrina Holzer, qui di seguito sono riportati alcuni estratti degli 80 contributi pervenuti. Le versioni integrali sono pubblicate nel sito www.login.org/scuola-tirocinio.

, po limecc an Ulli Se ba sti tirocini o di 1° a nn o

anic o,

Samuel Stadler, ICTP, 1° anno di tirocinio

io tirocin nte il e n « Dura so r e ap ova tr esime ci si tr d e m nno le i ci che ha quind zioni, a » aspir  … lio ce meg si capis

« Ho inviato una sola candidatura e ho subito ottenuto un posto di tirocinio!»

« Durante il tirocinio i sogni cominciano a prendere forma e posso pianificare il mio futuro … »

« Durante la se le mie paure ttimana login e le mie pre occu pazioni sono svanite in fr etta, perché ci tr ovavamo tu tti sulla stessa barca  …»

« Sapevo esattamente cosa non avrei voluto fare ; un tirocinio ..?»

Ag en zi br üg g, IC Giuli a Zur tir ocini o di o  ann 1°

« Mi preocc up soprattutt avo o del mio futuro. No n finire sull volevo a strada … »

a vi ag gi ,

Sin a Struss

« Bisogna saper gestire la propria paga, si dispone dell´abbonamento generale e tutto è più facile che in passato. »

, pulitrice Dé co ppet Nata ch a tir ocini o 1° nn o di

di edifici

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« Sono entrata nel mondo professionale e degli adulti. Mi piace assumermi le mie responsabilità.»

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po limecc Del Do n, Nata sci a tir ocini o 1° ann o di

Liliane Recher, IC Agenzia viaggi, 1° anno di tirocinio

« L’anno scorso, quando sedevo ancora sui banchi di scuola, mi chiedevo ogni giorno come sarebbe stato il mio futuro. Sarei stata una principessa, una panettiera o un’impiegata di commercio ?»

o

Nadja Frey, ICTP, 1° anno di tirocinio

« Al momento mi sembra di aver terminato la scuola tanto tempo fa … »

Ha ris Sa diki 1° ann o di , po limecc anic o, tir ocini o

« Il tirocinio mi dà soddisfazione e ho trovato molti nuovi amici …»

« Ora v engo consid erata c ome un’adu lta e trattat a di conseg uenza …»

Mélanie Pachoud, IC Agenzia viaggi, 1° anno di tirocinio

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Raphael Käppeli, polimeccanico, 1° anno di tirocinio

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Alison Farinet, impiegata in logistica, 1° anno di tirocinio

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Thadshagini Thanabalasin gam, ICTP, 1° anno di tirocinio

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Dominik Stähli , ICTP,

«Durante lo dato il m stage ho assimo e ho cercato di d buona im are una pressione  …» gistic a,

ufa mi preocc « Un anno are un posto v pavo di tro come impiegato Sabrina Schmidli io , IC TP, 1° n ci ro  a nn o di ti di tirocini o  …» ca ti « is   P g e lo r in me era c

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enza a differ « L’unic o esso poss è che ad no g so re il realizza » … ia vita della m

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Continua a leggere nel sito : www.login.org /scuola-tirocinio


4 L’abito fa il monaco La moda è un argomento che sta particolarmente a cuore ai giovani. Lo stile e l’abbigliamento nella vita privata sono molto diversi da ciò che si indossa nella vita professionale. Quale rapporto hanno gli apprendisti con l’abbigliamento professionale?

«Indosso ciò che mi piace»

« L’abito fa il monaco’ è il proverbio più azzeccato»

« Purtroppo non posso più vestirmi sempre come voglio»

Benjamin Hürlimann, operatore in automazione, 2° anno di tirocinio

Jessica Tamò, ICTP, 2° anno di tirocinio

Remo Thöny, ICTP, 2° anno di tirocinio

Per me è importante che i vestiti siano comodi! Quindi niente capi troppo stretti, ma nemmeno troppo ampi!

Oggigiorno il modo di vestirsi gioca un ruolo fondamentale. L’aspetto esteriore conta quasi più dei valori morali. Personalmente credo che gli indumenti privati riflettano la personalità, mentre l’abbigliamento professionale mette in risalto i principi perseguiti dalla ditta.

L’abito fa il monaco! Niente di più vero. I vestiti la dicono lunga su una persona: se è timida o espansiva, festaiola o pantofolaia.

Nella vita quotidiana il mio stile è a metà strada tra lo skater e l’hip hop. Indosso ciò che mi piace! Possono essere anche capi stravaganti, l’importante è che mi senta a mio agio. Lo stile è importante. Infatti, dal modo di vestire di una persona si capisce per esempio che genere di musica ascolta. I vestiti dicono anche molto del carattere. Gli abiti da lavoro sono da prendere per quel che sono (ottima osservazione). Si possono sporcare e rompere. D’estate mi danno fastidio perché sono troppo pesanti e mancano i pantaloncini corti!

Nel tempo libero Benjamin predilige lo stile casual.

All’inizio mi dava fastidio il fatto di dover indossare i vestiti da lavoro. Gli indumenti non avevano nulla a che vedere con il mio stile e con ciò che indosso normalmente. Ero furiosa di dovermi presentare ai clienti così bardata. Con il passare del tempo però mi sono accorta che le persone si comportano diversamente con me quando indosso l’abbigliamento professionale. Mi rispettano di più, mentre quando sono in borghese mi considerano una persona qualsiasi. Da quando ho fatto questa constatazione, indosso sempre con fierezza i vestiti da lavoro. Secondo me chi apprezza il proprio datore di lavoro dovrebbe poter dimostrare di esserne parte integrante!

Jessica si sente più rispettata quando indossa gli indumenti da lavoro.

Non mi dispiace vestirmi alla moda. Si dice infatti che la prima impressione è quella che conta. Nel tempo libero indosso t-shirt e pantaloni normali. Le marche non mi interessano, l’importante è avere un bell’aspetto. Allo sportello è opportuno indossare l’abbigliamento professionale. Se gli impiegati arrivassero al lavoro con uno stile inappropriato, alcuni clienti potrebbero evitare il loro sportello. Comunque è un gran peccato che possa indossare i miei vestiti soltanto durante i giorni di scuola e nei fine settimana.

A Remo non interessano i capi firmati.


5 › La storia del successo

› Notizie in breve

Quattro mesi – quattro successi Il mio soggiorno lavorativo di quattro mesi a Zurigo è stato un successo straordinario su tutti i fronti: sul piano lavorativo, ricreativo, personale e linguistico.

Congratulazioni! Con il suo lavoro di diploma nell’ambito della tecnica dei sistemi, Joel Studler, che ha appena terminato il tirocinio come informatico, ha ottenuto il premio per il miglior lavoro pratico individuale nel suo campo. Ci congratuliamo con lui per l’ottimo risultato conseguito!

qualche cosa a casa e allora dovevo fare la spesa e riflettere bene su ciò che acquistavo, per non spendere soldi inutilmente. Integrazione Grazie alle buone conoscenze dello svizzero tedesco ho saputo integrarmi molto in fretta. Durante il tempo libero ho partecipato alla corsa delle aziende, la competizione tra imprese svizzere che si svolge tutti gli anni nella Svizzera tedesca, per integrarmi ancora meglio. Quest’esperienza mi ha arricchito sul piano personale. Il mio rapporto con la sveglia A livello privato, il fatto di dovermi organizzare da solo la mattina è stato molto istruttivo. Dovevo svegliarmi per tempo e andare a prendere il bus. Quando vivevo ancora a casa dei miei genitori, in caso di bisogno, erano mia madre e mio padre a tirarmi fuori dal letto. Fiero di essere a capo della sicurezza

Saverio Bariffi, polimeccanico, 4° anno di tirocinio

Sul posto di lavoro ho imparato a lavorare in modo più indipendente e veloce, migliorando anche sul piano della qualità. Ho per esempio imparato ad adottare un nuovo metodo di lavoro. Massimo impegno per garantire la sicurezza Il mio compito consisteva nel revisionare e riparare le carrozze viaggiatori. Svolgendo quest’attività mi sono reso conto di quanto siano importanti queste operazioni. Il solo pensiero che un giorno potessi sedermi su un treno non controllato e riparato a dovere mi ha mo-

Capo della sicurezza Per una settimana ho avuto l’onore di rivestire la funzione di capo della sicurezza. È stata l’esperienza più bella di tutto il periodo trascorso a Zurigo. Il mio compito consisteva nel garantire le migliori condizioni di sicurezza e nel rammentare ai lavoratori le misure di sicurezza più importanti.

Talento per le lingue Ho l’impressione di aver perfezionato notevolmente la conoscenza della lingua. Anche il team e i miei parenti della Svizzera tedesca sono dell’avviso che durante il mio soggiorno di quattro mesi abbia compiuto notevoli progressi nella comunicazione orale. Sul piano tecnico ho saputo inserire nel mio lessico molti tecnicismi. Nella comunicazione scritta ho ancora qualche difficoltà a esprimermi correttamente e senza errori. Ma anche qui ho fatto qualche piccolo passo avanti.

La spesa e l’attività fisica Nel tempo libero andavo al centro fitness e mangiavo spesso fuori. Di tanto in tanto cucinavo anche

In conclusione, il mio impiego è stato un successo a tutti gli effetti e sono felice di aver potuto vivere questa esperienza!

tivato a lavorare con tutte le mie forze e con la massima precisione, giorno dopo giorno.

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6 Varietà nel mondo dei trasporti – Il mondo dell’edilizia In questo numero presentiamo tre posti di tirocinio nel settore edilizio. Un metalcostruttore e un meccanico di macchine edili della Sersa Group SA (Svizzera), nonché un costruttore di binari della WALO Bertschinger SA ci raccontano le loro esperienze vissute sul posto di tirocinio.

David e Philipp sono soddisfatti di Sersa …

Il nostro posto di tirocinio presso la Sersa Group SA ( Svizzera ) Intervista realizzata da Rodolfo Santos Gomes, praticante Philipp Ravicini, meccanico di macchine edili, 2° anno di tirocinio David Gonzalez, metalcostruttore, 3° anno di tirocinio

Cosa significa lavorare nel mondo dell’edilizia? David: Il settore edile richiede grande impegno. Oltre a lavorare concentrati, bisogna darsi daffare, rendersi utili e affrontare di petto le situazioni. Philipp: Nel mondo dell’edilizia si lavora sia al chiuso che all’aperto. Inoltre occorre essere creativi. Non potrei mai immaginarmi di lavorare in un ufficio e di dover svolgere il mio lavoro tutti i giorni tra le solite quattro mura. Cosa vi piace di più della professione che state imparando? David: Esercitando questa professione vedo subito cosa ho creato e sono in grado di valutare il mio operato. Il lavoro in officina mi piace molto. Inoltre, sono sempre

in movimento e ogni tanto lavoro anche fuori. Philipp: Lavoro principalmente in officina, è lì che svolgo la mia formazione pratica. Malgrado stia studiando per la maturità professionale parallelamente alla normale formazione, devo dire che la parte teorica non è particolarmente impegnativa. Perché avete optato per queste professioni? David: Inizialmente è stata la mia famiglia ad attirare la mia attenzione su questa professione. Dopo lo stage non ho più avuto dubbi: era questo il mestiere che volevo imparare. Ho sempre voluto diventare metalcostruttore. Philipp: Alla fiera delle professioni a Berna mi sono imbattuto nello stand dei meccanici di macchine edili. Ho trovato questo mestiere molto interessante. Siccome il ritratto professionale era in linea con i miei interessi, per me è stato subito chiaro che volevo intraprendere questa professione.

Cosa vi piace di più del vostro posto di tirocinio? David: Di norma lavoro in officina, ma di tanto in tanto mi capita di dare una mano durante gli impieghi speciali. Una volta, per esempio, ho collaborato alle costruzioni per il parco degli orsi di Berna. Il mio posto di tirocinio mi offre la possibilità di svolgere diverse mansioni. Mi piace il clima di lavoro presso la Sersa. Professionisti e apprendisti collaborano molto bene insieme. Quando ho iniziato il mio tirocinio ho dovuto dapprima abituarmi alle prescrizioni sull’abbigliamento. Oggi le considero fondamentali, perché da un lato consentono di uniformare il vestiario, e dall’altro hanno la funzione di proteggerci dai pericoli. Infatti, grazie alle prescrizioni, tutti gli apprendisti indossano scarpe e occhiali di sicurezza, nonché tute dotate di strisce catarifrangenti. Philipp: I professionisti e gli apprendisti della Sersa collaborano molto bene insieme. Oltre agli orari di lavoro fissi, apprezzo il fatto che Sersa tenga conto del lungo tragitto che compio per recarmi al lavoro. Un po’ particolari sono le

prescrizioni sull’abbigliamento di protezione. Oltre alle scarpe con punta in acciaio, tutte le persone che lavorano nell’officina devono indossare una tuta. Sporcarsi fa ormai parte del lavoro. Inoltre qui posso dare libero sfogo alla mia intraprendenza. Siccome i mandati di riparazione si differenziano sempre l’uno dall’altro, quando c’è poco lavoro ho tempo per prepararmi all’esame pratico. Qual è la vostra opinione sulla ditta associata? David: Visto che trascorriamo l’intero periodo di formazione nella stessa azienda e non cambiamo mai sede, siamo molto legati all’azienda. Philipp: Lavoro spalla a spalla con David. Quando la collaborazione è così stretta, come nel nostro caso, si impara a conoscere in fretta anche gli altri apprendisti. Ogni mese si tiene una riunione degli apprendisti dove abbiamo la possibilità di condividere le nostre esperienze. La riunione funge anche da foro di discussione in caso di problemi e domande. La mia esperienza presso della Sersa è senz’altro molto positiva.

… e lavorano volentieri insieme


7 Il mio posto di tirocinio presso la Walo Bertschinger SA Intervista realizzata da Karin della Torre, Assistente alla comunicazione Yunus Aytar, costruttore di binari, 2° anno di tirocinio

Cosa significa lavorare nel mondo dell’edilizia? A me piace la professione di costruttore di binari. Occorre essere in buona forma fisica e robusti per lavorare all’aperto. Quando finisco il lavoro, vedo subito il frutto delle mie fatiche e questo mi dà soddisfazione. Questa professione mi consente inoltre di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Cosa ti piace di più del tuo posto di tirocinio? La varietà delle mansioni e il fatto di lavorare sempre in luoghi diver-

si. Ora sto lavorando in un cantiere nella città di Zurigo. Non costruisco binari per i treni ma per i tram. Il lavoro mi dà soddisfazione e i colleghi sono molto cordiali e si prendono il tempo per spiegarmi le cose. Mi piace molto anche il fatto di poter lavorare con Adrian Stanic, il mio superiore. È stato lui a indirizzarmi verso questa professione. Come stai vivendo quest’esperienza? È da febbraio 2010 che lavoro per la Walo Bertschinger SA e ci rimarrò fino alla fine del tirocinio. Durante la formazione di base del primo semestre il lavoro non era ancora particolarmente impegnativo. Ora invece devo mostrare di cosa sono capace.

Yunus e il suo compagno di lavoro Adrian

Qual è la tua opinione sulla ditta associata? Positiva, soprattutto per il buon rapporto con i miei colleghi di lavoro e con il mio responsabile

pratico, che mi assiste molto bene. Ogni due mesi mi incontro con lui per discutere degli aspetti più svariati e poter dire la mia.

Hai tanti desideri ma i soldi non bastano?

Noi ti offriamo l’opportunità di guadagnare qualcosa in aggiunta al tuo salario, senza fare troppa fatica . . . Conosci qualcuno che per l’estate 2011 sta cercando un posto di tirocinio che richieda abilità manuale, precisione e lavoro di squadra ? Se sì, un tirocinio come costruttore / trice di binari è proprio quello che fa al caso del / la tuo /a conoscente ! Raccomandaci subito questa persona ! Ulteriori informazioni relative al tirocinio all’indirizzo www.login.org.

Funziona così: Il / la tuo /a conoscente deve dapprima candidarsi come costruttore / trice di binari. Con il tagliando sottostante tu segnali la tua raccomandazione. La candidatura e il tagliando devono essere inviati a login entro e non oltre il 30 aprile 2011. Se il / la candidato /a supererà il periodo di prova, con il prossimo salario ti saranno bonificati CHF 400.–.

Non indugiare! Inizia subito a fare propaganda nella tua cerchia di amici!

# Tagliando di segnalazione ( valido fino al 30. 04. 2011)

La seguente persona si è candidata su mia raccomandazione a un posto di tirocinio presso login come costruttore/trice di binari

I miei dati personali :

Nome / Cognome

Nome / Cognome

Indirizzo

Indirizzo

NPA / Località

NPA / Località

Data di nascita

N. UE

Inviare il tagliando a: login formazione professionale, Centro di elaborazione candidature, Riggenbachstrasse 8, 4601 Olten


8 › Gli esotici

Falegname donna Rahel ha iniziato il suo tirocinio come falegname quest’estate. È l’unica apprendista di login a imparare questa professione. La sua passione per il legno risale ai tempi dell’infanzia.

Rahel, futura falegname, nutre una grande passione per il legno

Rahel Küffer, falegname, 1° anno di tirocinio

Già da bambina mi piaceva lavorare con le mani. A scuola ho scelto l’indirizzo «manuale» e ne sono rimasta semplicemente entusiasta. Il legno mi ha sempre interessato e affascinato. Questo materiale è parte integrante del mio lavoro. Ecco perché adoro la mia professione. La mia professione Un falegname lavora soprattutto il legno. Durante l’attività vengono creati gli oggetti più disparati, per esempio un letto o uno scrittoio. Anche il tavolo da pranzo in noce che abbiamo a casa è stato creato dalle mani esperte di un falegname. Nell’esercizio di questa professione sono richieste abilità manuale, conoscenze tecniche, capacità d’immaginazione e attitudine al disegno. Inizio del tirocinio Il mio inizio di tirocinio è stato molto gradevole. Sono stata accolta calorosamente dal team e ogni

giorno mi reco al lavoro con il sorriso perché sono circondata da persone allegre e spigliate. Il mestiere è proprio come me l’ero immaginata. La prima impressione è positiva. La passione dei miei colleghi di lavoro per il legno non fa altro che accrescere il mio entusiasmo. I miei attrezzi Al momento sto imparando molte nozioni fondamentali, che mi serviranno anche per il futuro. Per lavorare il legno mi avvalgo degli attrezzi più svariati: la pialla, il truschino, il trapano, la sega per taglio trasversale, la pinza universale, il martello da falegname, lo scalpello il legno e le macchine elettriche come la sega a nastro e la sega circolare da tavolo o la piallatrice combinata a filo e spessore, tanto per citarne alcune. La mia creatività Siccome sono all’inizio del tirocinio e ho ancora molto da imparare, non posso ancora dare libero sfogo alla mia creatività. Ma più

L’ordine è d’obbligo – la cassetta degli attrezzi di Rahel

avanti potrò decidere da sola che aspetto dovrà avere, per esempio, un mobile. La mia giornata lavorativa Il mio team è solito iniziare presto la giornata lavorativa. Io, in genere, mi alzo alle 5:00. Alle 6:10 arrivo in ditta e dopo dieci minuti inizio a lavorare. Lavoro in modo autonomo, per esempio nella produzione di frammenti. Successivamente aiuto i colleghi a sbrigare diversi altri lavori. La mia giornata lavorativa finisce alle 16:00 circa. La mia sicurezza Durante tutta la giornata indosso un paio di occhiali protettivi. All’inizio ho dovuto abituarmi a portarli, ma ritengo che sia utile adottare queste misure di sicurezza. Inoltre indosso abiti da lavoro (con strisce catarifrangenti) e, all’occorrenza, una protezione acustica. Il lavoro più impegnativo è quello sulle macchine di grandi dimensioni.

Barletto da banco di lavoro, un manufatto di Rahel

Il mio rapporto con la natura A differenza di altre persone, credo di avere un rapporto speciale con la natura e con gli alberi. Mi piace stare a contatto con la natura e scattare fotografie. A poco a poco sto imparando a riconoscere tutte le varietà di piante che vedo, anche le più rare.


9 Il grande universo di Internet – le reti sociali Facebook, Youtube e Twitter stanno vivendo un momento di rapida espansione. I cosiddetti social network nel Web 2.0 hanno il vento in poppa grazie ai loro servizi di «presentazione» e di contatto virtuale. L’utente può pubblicare in tutta semplicità testi, immagini o filmati. Occorre però prendere qualche precauzione. formazioni o desiderano vendere prodotti.

Richard Bachmann, Web Community Manager login

Sono molti gli apprendisti di login che aggiornano costantemente il proprio profilo nelle reti di contatto come Facebook, Xing o StudiVZ. Queste grandi reti sociali sono gestite esclusivamente da ditte specializzate. Da un lato offrono agli utenti la possibilità di scambiarsi informazioni, dall’altro sono anche uno strumento utile per le ditte che cercano in-

Vale quindi la pena di … Informarsi sui vantaggi e sui pericoli delle reti di contatto online alle quali ci si iscrive. Pubblicare in Internet solo informazioni non personali. Ricordarsi che i futuri datori di lavoro effettuano normalmente ricerche in rete per ottenere ulteriori informazioni relative a un /una

nuovo /a impiegato /a. E Internet non perdona, mostra ogni informazione immessa. Essere critici e cauti di fronte a offerte, applicazioni e informazioni in rete. Pubblicare informazioni personali solo su siti web protetti e sicuri.

in Facebook. Con una serie dedicata all’uso di Internet, login desidera però che gli apprendisti usufruiscano dei social network con le dovute precauzioni. Nel prossimo numero di loginfo troverai ulteriori informazioni sul tema «La tua identità in rete».

L’intenzione non è quella di screditare le reti sociali, tanto più che l’associazione per la formazione professionale è anch’essa presente

Ulteriori informazioni nel sito : www.login.org / internet-i

Cruciverba Risolvi il cruciverba e, con un po’ di fortuna, vincerai un buono a scelta del valore di CHF 50.–. Come procedere: Inserisci le risposte nelle rispettive caselle. Una volta trovate tutte le risposte, leggi la soluzione nelle caselle gialle. Vai su www.login.org / cruciverba e inserisci la soluzione e i tuoi dati anagrafici. Parteciperai così all’estrazione! I dipendenti di login non possono partecipare al concorso. La data ultima per l’invio è il 31 gennaio 2011. Sono escluse le vie legali. La soluzione dell’edizione di settembre : Locomotiva. Simone Sag ha vinto un buono acquisto Coop Pronto del valore di CHF 50.–. Congratulazioni !

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1. Qual è il settore in cui login offre i propri corsi di formazione? 2. Quante sono le categorie di tirocini professionali offerte da login? ( numero espresso in lettere ) 3. Uno degli strumenti di lavoro del /della pulitore /pulitrice di edifici? 4. Qual è la stazione più grande della Svizzera? 5. Quale training è importante per un futuro macchinista? 6. Terminato il tirocinio, da login puoi assolvere anche una . . .. 7. Dove si trova il Museo svizzero dei trasporti? 8. Qual è il colore di login? 9. Qual è la filosofia formativa di login?


10 Visita d’alto rango presso login In occasione del centenario della ferrovia del Bernina, anche login era presente a Pontresina con un suo stand. Gli apprendisti sono stati onorati dalla visita della consigliera federale Evelin Widmer-Schlumpf. Naturalmente, la foto ricordo non poteva mancare.

Nella foto ( da sinistra a destra ) : Ramon Ineichen, Clà-Fadri Gaudenz, la consigliera federale Evelin Widmer-Schlumpf, Michael Halter e Gian Wetten, apprendista operatore in automazione al secondo anno di tirocinio

Il mio impiego più entusiasmante Avere un ruolo di responsabilità, proporre e mettere in pratica nuove idee, garantire la sicurezza e la puntualità dei treni, lavorare a orari irregolari, operare all’interno di un team di nove persone: sono tutti aspetti che contraddistinguono il team di futuri dirigenti del traffico ferroviario. Davis Kwakye, ICTP, 2° anno di tirocinio

Nel team di futuri dirigenti del traffico ferroviario la giornata lavorativa è sempre molto variata. Io svolgo molti lavori amministrativi, come quello di organizzare una giornata di stage o una visita guidata alla cabina di comando. Inoltre mi occupo della corrispondenza. Capacità di lavorare in squadra Nel team di futuri dirigenti del traffico ferroviario posso dimostrare la mia capacità di lavorare in squadra. Devo tenere conto delle opinioni degli altri collaboratori e accettarle. All’interno del team posso partecipare attivamente e contribuire con le mie idee. Gli argomenti che interessano tutte le

persone in formazione sono discussi mensilmente durante la riunione degli apprendisti.

misura consentita secondo l’ABC della formazione professionale. Questi orari mi piacciono molto

perché così ho il pomeriggio libero oppure posso tenere la mattinata tutta per me.

Centro di telecomando Oltre a svolgere compiti amministrativi, lavoriamo anche nel centro di telecomando di Berna. Insieme a un dirigente del traffico ferroviario abbiamo il compito di garantire che la circolazione dei treni si svolga senza intoppi. All’inizio ho fatto fatica a orientarmi con gli otto schermi presenti, però poi con il passare del tempo ho imparato ad avere una visione d’insieme. Orari di lavoro Gli orari di lavoro nella cabina di comando sono irregolari, con turni serali e al mattino presto nella

Davis nella sua dimensione DTF


11 Che fine ha fatto . . . Jonas Hostettler ha concluso la sua formazione come impiegato in logistica Trasporti da login nell’estate del 2010. Assunto presso FFS Cargo subito dopo il tirocinio, Jonas non abbandona mai il mondo dei treni, neppure nel tempo libero.

Jonas è un grande appassionato di treni

2 º posto nella trasmissione «5gegen5»

po inoltre della composizione dei treni ed effettuo la prova dei freni e il calcolo della frenatura. Per svolgere quest’ultimo compito, ho dovuto frequentare un’ulteriore formazione della durata di 14 giorni. Purtroppo il team Cargo di Frauenfeld non si occupa della formazione degli apprendisti in logistica. A me piacerebbe molto lavorare con gli apprendisti e trasmettere loro le mie conoscenze. Impiego come fuochista jonas hostettler, impiegato in logistica, 2007 – 2010

Sono sempre stato affascinato dalla ferrovia, ecco perché ho optato per login. Ripensando al passato, devo dire che serbo soltanto bei ricordi dei miei tre anni di formazione. Professionisti e apprendisti hanno sempre intrattenuto buoni rapporti e io personalmente non ho mai incontrato problemi di alcun tipo. Si respirava un’atmosfera quasi familiare.

Jonas durante il tempo libero

Una volta terminata la mia formazione, ho dovuto cercare un impiego. È così che sono stato assunto presso FFS Cargo a Frauenfeld. Il mio compito consiste nel consegnare i carri merci ai clienti e successivamente nel ritirarli. Mi occu-

Durante il tempo libero lavoro come volontario presso l’associazione Dampfbahn-Verein Zürich Oberland ( DVZO ). Effettuo le operazioni di manovra, lavoro nell’officina e mi occupo della manutenzione delle locomotive a vapore, dei trattori di manovra e dei vagoni. Le locomotive a vapore mi hanno sempre affascinato, soprattutto sul piano tecnico. Quest’autunno ho iniziato la formazione come fuochista. Il fuochista deve assicurarsi che ci sia sempre fuoco a sufficienza e che il livello dell’acqua nella caldaia a vapore sia abbastanza alto. Inoltre, deve osservare il percorso e annunciare i segnali al macchinista. Non si limita quindi ad alimentare il fuoco con il carbone, ma svolge anche mansioni legate alla circolazione. Come il mac-

chinista, deve conoscere i segnali e le prescrizioni. Tra due anni avrò concluso la mia formazione, ma prima di allora mi resta ancora molto da imparare.  In quanto manovratore, ho dovuto vestirmi d’arancio. La scorsa estate, «5gegen5», un programma televisivo trasmesso sul canale della Svizzera tedesca, aveva programmato uno «speciale treni». L’associazione DVZO è stata contattata e abbiamo subito dato la nostra disponibilità a partecipare. Ognuno doveva indossare la propria uniforme. Registrare il programma nello studio televisivo e poi vedersi in televisione sono state esperienze davvero entusiasmanti. Alla fine siamo stati eliminati in finale e ci siamo piazzati «soltanto» al secondo posto. Non svolgo ancora il lavoro dei miei sogni. Il mio sogno sarebbe di stare nella cabina di guida di una locomotiva e guidare i treni di FFS Cargo attraverso tutta la Svizzera. Durante il tirocinio mi è stata offerta la possibilità di seguire la formazione preparatoria come macchinista. Il requisito era di superare tutti i test attitudinali e io ce l’ho fatta. Ora stiamo a vedere cosa porterà il futuro.


12 I trasporti pubblici, un affare di famiglia Sono padre e figlia. Si stimano a vicenda e condividono la stessa passione per il trasporto aereo. Lui ha alle spalle una lunga esperienza nel settore aeronautico, lei ha appena intrapreso questa carriera e porta avanti la tradizione di famiglia. Debora Matthey, ICTP, 1° anno di tirocinio

Trovo che sia un posto di lavoro eccezionale. Sono contenta di lavorarci e spero di poterlo fare anche in futuro, benché sappia di dover svolgere anche altri stage nel corso del mio tirocinio.

Ho iniziato il tirocinio da login il 1° agosto 2010 come apprendista ICTP. I primi mesi trascorsi presso la Swiss, divisione «Risorse umane», sono stati per me un’esperienza arricchente, inte- Sostegno ressante, variata e divertente, ma Mio papà lavora proprio all’aerotalvolta anche difficile. L’aeropor- porto di Basilea, mentre io sono un to è un luogo po’ in disparmolto poliva- «Prima o poi, tutti i membri te nell’edificio lente perché della Swiss. della famiglia Matthey hanno per garantire I nostri orari e posti di il suo eserci- lavorato all’EuroAirport.» lavoro sono zio è richiesto l’impiego di molte persone quindi diversi. Spesso però, dopo che svolgono professioni diverse. il lavoro, faccio una capatina per

salutarlo. Sono felice di lavorare vicino a lui, perché ho la possibilità di vederlo spesso e quindi di conoscerlo nel suo contesto lavorativo. Sin dall’inizio mi ha incoraggiata nella scelta di svolgere un tirocinio presso login. Ma anche per me era l’unica opzione da prendere in considerazione. Tradizione di famiglia Mio papà ha svolto il suo tirocinio alla Swissair. Mia sorella lavora presso Swissport nei fine settimana e durante le vacanze universitarie per finanziare i suoi studi a Ginevra. Anche mia mamma ha lavorato come libera professionista

per questa azienda. Prima o poi, tutti i membri della famiglia Matthey hanno lavorato all’EuroAirport. Ormai è diventata una tradizione. Già mio nonno, infatti, lavorava per la società svizzera di controllo del traffico aereo, proprio come mio zio che presso la stessa società ha ricoperto per anni la funzione di responsabile informatico. Un papà perfetto Cosa apprezzo di mio padre? Beh, sicuramente il fatto che mi sostenga in tutto quello che faccio, e che lo faccia senza lesinare critiche. Questa è una cosa che mi sta molto a cuore, perché è necessario e impor-

Due persone che si capiscono


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Due persone che guardano nella stessa direzione

tante poter contare sull’appoggio Olivier Matthey, padre di Debora e direttore della succursale dell’aeroporto di Basilea, Swissport di qualcuno. Ma anche le critiche sono fondamentali, in quanto rap- Sono sposato e ho due splendide presentano uno stimolo per andare figlie: Debora, attualmente apprenavanti nella vita e per imparare dai dista presso login, e Tanya, che propri errori. Inoltre, so di poterlo studia all’università. Dall’agosto del 2007 raggiunlavoro per gere in qualsiasi « Ciò che più conta per me è che Swissport, momento faccia quello che la rende felice!» dove sono e che sarà responsasempre al bile di tutte mio fianco – qualunque cosa ac- le operazioni della nostra azienda cada. Non sono sempre una per- presso l’EuroAirport Basel-Mulsona facile, posso essere anche house-Freiburg. molto testarda. Proprio per questo motivo ammiro la sua pa- Traslochi zienza. Per me è una persona La mia funzione qui a Basilea è il straordinaria, il papà che tutti risultato di una lunga serie di spovorrebbero avere. Sono fortunata stamenti avvenuti nel corso delad avere un padre così premuroso. la mia carriera. Debora ha vissuto il suo primo trasloco ad appena sei mesi, quando ci siamo trasferiti da Ginevra a Roma. Sei anni dopo, prima che iniziasse le scuo-

Due persone fiere l’una dell’altra

le elementari, ci siamo trasferiti a Bruxelles e dopo il «grounding» di Swissair siamo rientrati in Svizzera e ci siamo stabiliti a Liestal, dove viviamo tuttora. Credo che per un giovane sia veramente dura dover cambiare di continuo domicilio. A ogni trasloco Debora veniva sradicata dal suo contesto sociale. E non parlo solo della cerchia di amici, ma anche della lingua e della cultura. Mia figlia ha saputo affrontare questa sfida ed è sempre stata capace di trovare un equilibrio, senza mai lasciarsi abbattere. Queste circostanze hanno modellato il suo carattere, facendo di lei una persona aperta al mondo, ma anche dotata di spirito critico, nel senso positivo della parola, il che la rende del tutto unica. Percorso professionale Per me era indifferente che mia figlia intraprendesse la mia strada

professionale oppure no. Ciò che più conta per me è che faccia quello che la rende felice! Approvo il fatto che voglia concludere il tirocinio con la maturità professionale, perché così le si apriranno molte strade e, se lo vorrà, potrà anche iscriversi all’università. Flessibilità e apertura verso le novità sono requisiti molto richiesti al giorno d’oggi. Tragitto per andare al lavoro Da quando lavoriamo nello stesso settore il nostro rapporto non è cambiato granché. Ora ho la possibilità di recarmi al lavoro assieme a mia figlia e apprezzo molto questi momenti. Purtroppo non riusciamo a tornare insieme a casa. In quanto apprendista, la sua giornata lavorativa finisce prima della mia.


14 I punti di forza del lavoro in squadra Il compito principale dello Junior Business Team (JBT) Tecnica di Yverdon è formare gli apprendisti. Attualmente qui lavorano 32 apprendisti delle professioni operatore/trice in automazione, polimeccanico/a, meccanico/a di produzione e ICTP. Quattro professioni e 32 giovani solidali.

David Haenggeli, operatore in automazione, 2° anno di tirocinio, Gaël Dupuis, polimeccanico, 2° anno di tirocinio e Marine Bréhonnet, ICTP, 2° anno di tirocinio

Quali mansioni svolgete? Produciamo pezzi meccanici e sviluppiamo utensili, oltre a eseguire lavori elettrici e pneumatici. Lavoriamo soprattutto per i trasporti pubblici. Ogni settimana registriamo i lavori svolti e le esperienze vissute nel nostro giornale di lavoro. Cosa apprezzate particolarmente del concetto dello JBT? Nello JBT lavorano giovani che contribuiscono alla buona conduzione dell’azienda. Naturalmente siamo assistiti in questo dai nostri formatori pratici. Il team è molto affiatato. È sempre bello lavo-

Impressioni della vita lavorativa presso il JBT Yverdon

rare in un gruppo in cui regna un buon clima di lavoro. Lavoriamo con professionalità, perché la qualità della formazione è molto elevata grazie ai nostri formatori pratici e all’ottimo stato dell’infrastruttura messa a disposizione. Per i lavori pratici, soprattutto per esercitarci e mettere in pratica le nozioni teoriche acquisite, ci avvaliamo di uno strumento didattico di Swissmem.

scadenze e di svolgere l’incarico conformemente alle esigenze del cliente. Lo scorso anno siamo stati incaricati dalle FFS di produrre 180 graduatori per i nuovi treni Domino. Siccome sarebbero stati forniti nell’arco di tre anni e trattandosi di un lavoro molto istruttivo, lo JBT ha colto l’occasione per impegnare tutti gli operatori in automazione assegnando a ciascuno una parte dei lavori.

Per quali lavori è richiesto lo sforzo congiunto di tutto il team? I lavori in questione sono molti, fra questi rientrano per esempio i mandati voluminosi e quelli che un apprendista non è in grado di eseguire da solo. Determinati lavori devono quindi essere ripartiti, al fine di poter rispettare le

Come venite formati dai vostri formatori pratici? I nostri formatori pratici ci formano, accompagnano, consigliano e aiutano in caso di problemi. Sono loro che ci attribuiscono i lavori e provvedono affinché vengano rispettate le disposizioni in materia di sicurezza e le regole di comportamento.

Quali sono i punti di forza del team? I nostri punti di forza sono lo spirito di gruppo e di collaborazione tra gli apprendisti dei vari anni di tirocinio e i formatori pratici. Avete una storia del successo da raccontare? In occasione della giornata delle porte aperte all’officina di FFS Viaggiatori sono giunti oltre 2’500 visitatori. Quel giorno tutti gli apprendisti nello JBT hanno dato veramente il massimo. Siamo fieri del lavoro svolto, in quanto abbiamo potuto mostrare al pubblico cosa impariamo e quali lavori svolgiamo quotidianamente.


15 La sicurezza nella mia professione A partire da quest’anno login dispone di un proprio concetto di sicurezza. Due incaricati della sicurezza hanno il compito di garantire la sicurezza per tutti i posti di lavoro e le attività che ricadono sotto la responsabilità di login. Tra questi rientrano i Junior Business Team Tecnica, i team dei costruttori di binari e altri posti di tirocinio gestiti direttamente da login. Gli apprendisti ci spiegano cosa significa per loro sicurezza sul lavoro.

Intervista realizzata da Karin della Torre, Assistente alla comunicazione Sabrin Hammad, pulitrice di edifici, 1° anno di tirocinio

Cosa significa per te la sicurezza sul lavoro? Per me sicurezza sul lavoro significa avere a disposizione l’equipaggiamento di protezione necessario e ricevere istruzioni adeguate su come utilizzare le macchine, i ponteggi mobili, le scale e altri strumenti.

A quali pericoli sei esposta nella tua professione? Sono molti gli incidenti che possono verificarsi. Tuttavia, se si indossa l’equipaggiamento di protezione individuale e si organizza e pianifica bene il lavoro, il loro numero può essere ridotto sensibilmente, fermo restando che bisogna prestare comunque molta attenzione quando si utilizzano il ponteggio mobile, la scala, i prodotti chimici e gli attrezzi da lavoro. L’importante è mantenere il sangue freddo quando ci si trova in situazioni critiche.

Engin Altin, costruttore di binari, 1° anno di tirocinio

Cosa significa per te la sicurezza sul lavoro? Nella mia professione la sicurezza viene prima di ogni altra cosa. Per svolgere bene il mio lavoro devo rispettare diverse norme e prescrizioni in materia di sicurezza.

Stefan Lazic, operatore in automazione, 2 ° anno di tirocinio

Cosa significa per te la sicurezza sul lavoro? Per me sicurezza significa essere sempre consapevole dei pericoli e saperli affrontare correttamente affinché tutti possano lavorare in modo sicuro. A quali pericoli sei esposto nella tua professione? Ustioni interne ed esterne o folgorazione dovuta al contatto con le

linee ad alta tensione, ma anche il rischio di cadere da una scala o di ferirmi le mani durante la pulizia di un tritadocumenti. Come ti comporti per evitare di correre dei rischi? Mi attengo rigorosamente alle disposizioni in materia di sicurezza e pianifico il lavoro con cura.

A quali pericoli sei esposto nella tua professione? Io lavoro su macchinari pesanti e rumorosi. Altri pericoli sono poi rappresentati dalle linee di contatto ad alta tensione e dal passaggio dei treni. Come ti comporti per evitare di correre dei rischi? Indosso l’equipaggiamento di sicurezza obbligatorio: scarpe antinfortunistiche con punta di metallo, pantaloni, magliette e giacche di colore arancione con strisce catarifrangenti, guanti, occhiali protettivi, protezioni acustiche e il casco.

Come ti comporti per evitare di correre dei rischi? Quando non sono sicura al 100 % di ciò che devo fare, preferisco chiedere. Sono concentrata e non mi lascio distrarre dai rumori della gente che passa. Quando lavoriamo sul ponteggio mobile o sulla scala, siamo sempre in due. Mi assicuro di utilizzare la giusta quantità di prodotti chimici e non dimentico mai d’indossare l’equipaggiamento di sicurezza quando maneggio questi prodotti. Per maggior sicurezza, porto sempre con me un paio di guanti.


16 10 domande a . . . Nome:

Ronny Grandinetti

Professione:

Impiegato in logistica

Posto d’impiego attuale: FFS P- OP-SB Bellinzona

1. Mi trovo presso login perchè … … è il posto migliore per apprendere una professione. 2. Della mia professione mi piace particolarmente … … la responsabilità. 3. Quando avrò 30 anni, … … sarò padre, e felice. 4. Non potrei vivere senza … … le persone che mi vogliono bene. 5. Durante il fine settimana faccio … … allenamento di kick-boxe, esco con amici e amiche, mi riposo e studio. 6. L’ultimo successo ottenuto durante la mia formazione è … … miglior media delle note scolastiche.

7. Dei trasporti pubblici trovo geniale … … il fatto di poter arrivare in qualsiasi luogo con tutta comodità. 8. L’ultimo film che ho visto al cinema è stato … … The Karatekid. 9. Quand’ero bambino/a volevo essere come … … Ayrton Senna. 10. Il mio più grande sogno è: … … correre con una monoposto da F1 a Monza. › Nominato per la prossima volta è … Anna Altamura, Impiegata di commercio Posto d’impiego attuale: FFS Biasca

La redazione di loginfo augura felici feste di fine anno a tutte le lettrici e i lettori della rivista degli apprendisti.

4601 Olten

P.P.

Attendiamo sin d’ora con impazienza i numerosi articoli appassionanti sul mondo dei trasporti che ci invierete il prossimo anno!

› Impressum loginfo – la rivista degli apprendisti per gli apprendisti Editore: login formazione professionale, Olten Pubblicazione: in tre lingue con una tiratura totale di 4’630 copie Redattore: Stephanie Kriesel (capo), Karin della Torre Realizzazione: Hofer AG Kommunikation BSW, Berna Feedback e cambiamenti d’indirizzo: loginfo@login.org


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