SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abb. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIV - N. 15 - Una copia € 1,10 - Domenica 13 aprile 2014 - (Esce il giovedì)
Messaggio del Vescovo per la Settimana Santa
«Contempliamo l’Amore di Dio» Domenica delle Palme, 13 aprile 2014 «Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, lì amò sino alla fine» (Gv 13,1). E’ questo il titolo che l’evangelista Giovanni dà all’ultima parte del suo Vangelo, dove narra l’ultima cena, raccoglie il “testamento” di Gesù, racconta la passione e morte del Signore e le “apparizioni” di Cristo Risorto. Ed è questo il titolo che possiamo dare alla Settimana Santa, che inizia con la Domenica delle Palme - in cui si ascolta il racconto della passione e morte di Gesù - e culmina nel Triduo Pasquale, che è la Pasqua del Signore celebrata sacramentalmente in tre giorni: - Giovedì Santo: Messa vespertina «in coena Domini»; - Venerdì Santo: commemorazione della morte di Gesù; - Veglia pasquale, nella notte tra sabato santo e la domenica di Pasqua. «Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine». Gesù ci ha amati sino a dare la vita per noi; e ce l’ha data perché noi “avessimo vita e l’avessimo in abbondanza” (cf.
Gv 10,10). Si è fatto carico dei nostri peccati, si è preso sulle spalle i nostri egoismi, la nostra presunta autosufficienza, le nostre arroganze e prepotenze. Per aiutarci ad uscire dai nostri peccati, è diventato solidale con noi, si è fatto in tutto simile a noi, ha condiviso la nostra sorte, si è fatto “consorte” dell’umanità. E’ questo l’evento che siamo chiamati a contemplare e a celebrare nella Settimana Santa. Scuotiamoci dal rischio dell’abitudine e dell’indifferenza, e contempliamo stupiti la croce, sorpresi da tanto amore, affascinati da un Dio “pazzo” di amore per noi! (cf. 1 Cor 1,25). Scuotiamo con il nostro stupore le persone che ci stanno accanto e che non hanno ancora scoperto di essere amate infinitamente, teneramente, gratuitamente da Dio! «Se Dio ci ha amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri» (1 Gv 4,11). L’amore di Dio per noi si è manifestato in Gesù Cristo morto e risorto. Egli con il dono della sua vita ci ha strappati dai nostri peccati ed
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ha ristabilito rapporti giusti tra di noi e con Dio.
Quarta Edizione
pag. 10
ripiegati su noi stessi, ma viviamo per lui e come lui, con l’atteggiamento della solidarietà e del servizio, facendo dono della nostra vita agli altri. Ci ha resi capaci di amare. L’amore gratuito di Dio, manifestatosi in Gesù crocifisso e risorto, è la radice, la fonte e il modello dei nostri rapporti interpersonali. C’è un unico modo per fare esperienza di Dio: amare come Cristo, in modo gratuito, e promuovere il bene dell’altro. Ma noi siamo in grado di amare come Cristo, gratuitamente, cercando solo il bene dell’ altro? Il nostro amore, purtroppo, è sempre “condizionato”, limitato, “a pagamento”: noi attendiamo sempre una contropartita, una risposta, una gratificazione. E’ vero. Ma è anche vero che, se noi accogliamo l’amore gratuito di Dio mediante l’ascolto della sua Parola, i sacramenti e le opere di carità, veniamo liberati dall’egoismo e dalla solitudine. Noi accogliamo il suo amore, quando ci lasciamo guidare dalla logica dell’amore e ci amiamo gli uni gli altri gratuitamente! E’ questo il momento in cui noi cristiani siamo chiamati più che mai a testimoniare l’amore di Dio con le opere dell’amore, per essere “annunciatori di gioia e di speranza” e per crescere come “popolo di Dio in missione”. Vi auguro una buona Settimana Santa: la contemplazione dell’amore di Dio faccia “nuova” la vostra vita, vi aiuti DIOCESI DI ADRIA – ROVIGO | UFFICIO DI PASTORALE GIOVANILE viverla come “dono” per gli PATROCINIO DEL COMUNE DI a ROVIGO | ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI ROVIGO | PRESIDENZA DELLA PROVINCIA altri, vi faccia diventare “popolo di Dio in missione”.
Cristo, morendo per tutti, ci ha liberati dall’egoismo, perché noi non viviamo più
Rovigo, 10 aprile 2014 + Lucio Soravito, vescovo
iovani G
Pagina a cura del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile via Sichirollo, 18 Rovigo 349 5139409 giovani@5pani2pesci.it www.5pani2pesci.it
26 – 27 Aprile ROVIGO
IL CONCERTO
da tutta la diocesi a Rovigo 26-27 aprile
Opportunità per un laureato polesano pag. 5
Due giorni Perché l’alba regali EMOZIONI
Nel cuore di un evento mediatico Testimonianze dalle frontiere della vita Dove l’Europa giovane riprende vita Ospitalità nelle Parrocchie di notte e nella notte Fari per vegliare Autobus diretti alla Città di Rovigo e cena in Città convenzionata per i pellegrini
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Anche in Paypal le ISCRIZIONI
27 APRILE 10.00: “Grazie Santità” GIOVANNI PAOLO II – GIOVANNI XXIII FRA I SANTI Il Grazie dei giovani nella Celebrazione Pasquale di Piazza Vittorio Emanuele II
ISCRIVIAMOCI ALLA fESTA Tutte le modalità per non restare fuori dal grande evento AVVISO IMPORTANTE AI PARROCI E AGLI ANIMATORI
INfORMAZIONI TECNICHE r pernottamento neLLe parroccHie
Le Parrocchie di Rovigo ospitano i giovani che si riversano
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la Settimana
comunità
Azione Cattolica Italiana - Presidenza Nazionale
Mons. Mansueto Bianchi nuovo Assistente ecclesiastico
Papa Francesco ha nominato il 5 aprile scorso S. E. mons. Mansueto Bianchi, finora vescovo di Pistoia, quale Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana. Il messaggio di benvenuto del presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica, il Consiglio nazionale e l’Associazione tutta accolgono con gioia la nomina di mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, attuale presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, e vicepresidente del
Comitato preparatorio del V Convegno ecclesiale, ad Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, manifestando gratitudine a papa Francesco e alla Conferenza episcopale italiana. La scelta di chiamare un vescovo a svolgere questo ministero conferma il legame speciale tra L’Azione cattolica e la Chiesa, e rappresenta un riconoscimento della natura eminentemente ecclesiale dell’associazione, che è per noi motivo ulteriore di impegno e corresponsabilità. La sensibilità pastorale, la generosità propositiva, la capacità di coinvolgimento, la conoscenza delle comunità ecclesiali italiane che connotano il ministero
Attività del Vescovo Sabato 12 aprile: Ore 11.30 - Rovigo, Vescovado: partecipa alla conferenza stampa per la presentazione della «Festagiovani» di 26-27 aprile. Ore 18.00 - Gaiba: benedice la chiesa restaurata e celebra la S. Messa. Domenica 13 aprile – Domenica delle Palme: Ore 10.30 - Adria, Cattedrale: presiede la benedizione degli ulivi, la processione e la celebrazione della S. Messa della Domenica delle Palme. Martedì Santo 15 aprile: Ore 9.00 - Rovigo, Vescovado: riceve in udienza. Ore 11.00 - Adria, Ospedale: celebra la Santa Messa con il personale medico e paramedico. Mercoledì Santo 16 aprile: Ore 9.00 - Rovigo, Vescovado: riceve in udienza. Ore 21.00 - Adria, Cattedrale: presiede la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione. Giovedì Santo 17 aprile: Ore 9.30 - Adria, Cattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa Crismale. Ore 19.00 Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa “in Coena Domini”. Venerdì Santo 18 aprile: Ore 8.00 - Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della Liturgia delle Ore: Ufficio delle Letture e Lodi mattutine. Ore 19.00 - Rovigo, Concattedrale: presiede l’azione liturgica della Passione del Signore. Ore 22.00 - Adria, Cattedrale: conclude la Via Crucis cittadina. Sabato Santo 19 aprile: Ore 8.00 - Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della Liturgia delle Ore: Ufficio delle Letture e Lodi mattutine. Ore 22.00 - Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della Veglia Pasquale. Domenica di Pasqua 20 aprile: Ore 10.30 - Adria, Cattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa della solennità della Pasqua nella risurrezione del Signore. Ore 19.00 - Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa della solennità della Pasqua nella risurrezione del Signore.
pastorale di mons. Mansueto Bianchi siamo certi accompagneranno in modo fruttuoso la vita spirituale dell’Associazione, che si avvia a celebrare la XV Assemblea nazionale, e il suo servizio alla Chiesa italiana e al Paese. Il nostro filiale benvenuto a mons. Mansueto Bianchi si associa ad un pensiero colmo di riconoscenza nei confronti di mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, per il servizio svolto in questi anni. La sua guida spirituale, fatta di sapienza pastorale, tensione evangelica, umana semplicità, è un dono che resta per tutta l’Azione Cattolica. Dal saluto di mons. M. Bianchi all’A.C.I. Spero che nessuno si attenderà da me un discorso paludato e compíto in un momento come questo: l’emozione intensa del distacco dalla mia Diocesi di Pistoia e la trepidazione per il nuovo compito a cui Papa Francesco mi chiama insieme con voi, mi lasciano frastornato ed anche un po’ intimorito. Vi dico, a cuore aperto, che non ho molto da donarvi, mentre ho un grande bisogno che voi siate dono per me. Una cosa però penso di averla: la passione per quel progetto di Chiesa che Papa Francesco sta proponendo con la Sua parola e la Sua persona. Una Chiesa che intercetta e risponde alle attese più autentiche della gente e si fa riconoscere per lo sguardo carico di simpatia e di partecipazione con cui vede la vita. Penso che l’A.C., per la sua storia, per il suo radicamento popolare, per la sua passione educativa, per l’autentica laicità che la distingue, per la capillarità di presenza e di servizio alla vita delle Parrocchie e delle Diocesi, possa e debba rappresentare una strada maestra verso questa
nuova identità di Chiesa, pulitamente evangelica ed autenticamente popolare. Il nostro sguardo e il nostro servizio è rivolto al S. Padre, ai Vescovi che presiedono e guidano il cammino delle Chiese particolari in Italia, a tutte le comunità cristiane di cui siamo parte attiva e significativa... Vorrei rivolgere un saluto cordiale al presidente prof. Franco Miano per la vicinanza e l’incoraggiamento che mi ha da subito mostrato, ma soprattutto per il servizio “alto” e ricco di competenza e dedizione con cui sta accompagnando e guidando il cammino associativo di questi anni. Raccogliere la successione di Mons. Domenico Sigalini è impresa davvero difficile, per la sua fede forte e serena, la sua passione per l’Associazione, la sua cordiale e calda umanità. Confido che mi darà una mano in questo mio nuovo inizio, per aiutarmi almeno a limitare errori e danni! .... Alla Presidenza, al Consiglio Nazionale, a tutti coloro che con responsabilità e passione sostengono e partecipano al servizio ed al cammino dell’Azione Cattolica il mio fraterno saluto con la speranza e l’attesa di poter sperimentare la vicinanza di tutti e di ciascuno attraverso il consiglio, la collaborazione, la preghiera.
Domenica delle Palme - A Qui ogni parola è importante perché siamo al culmine del cammino di Gesù e del progetto del Padre: luoghi, protagonisti, profezie, simboli. Anche noi ne siamo coinvolti in questa settimana che deve darci il senso pieno della nostra fede e del nostro essere cristiani. “Vicini a Gerusalemme, presso Betfage, verso il monte degli Ulivi”. Un antico aforisma rabbinico dice: “Il mondo è come l’occhio: il mare è il bianco, la terra è l’iride, Gerusalemme è la pupilla”. Nella mente risuona l’anagramma della parola “Gerusalemme” escogitato sull’ebraico dal profeta Ezechiele nell’ultima riga del suo libro: “Il Signore è là”. C’è un itinerario da compiere anche per noi in questa settimana, contemporaneo e inscindibile da quello di Gesù. Gerusalemme è un riflesso luminoso di Dio perché essa è “la tenda dell’incontro” tra Dio e il suo popolo, un incontro che ha il suo vertice in Cristo, mortale come l’uomo e immortale come Figlio di Dio. Da Betfage (“casa dei fichi”), una zona fuori mano, sul Monte degli Ulivi, ad una certa distanza dalla strada romana, Gesù mandò a prendere l’asina e il puledro per salire verso Gerusalemme. Un trionfo che si prepara nell’umiltà di luoghi e mezzi marginali e che terminerà sul calvario. Ma si tratta di un sentiero che ha sullo sfondo la vita di un popolo: parte da Gerico, attraversa il deserto di Giuda e Betania e arriva al Monte degli Ulivi. Su questa arteria vitale della Terra Santa, i ricchi mercanti spingevano le loro carovane dai porti del Mediterraneo, via Gerusalemme, verso l’importante mercato di Gerico.
Si apre ora la grande scena dell’ingresso trionfale nella città santa. Si possono idealmente segnalare tre reazioni diverse di fronte a questo evento. C’è innanzitutto quella dello stesso evangelista, il quale ricorre all’Antico Testamento per mostrare la pienezza della parola profetica in Cristo. Si cita, infatti, come adempiuta la famosa profezia messianica di Zaccaria (9,9) sul re di pace che entra nella sua capitale. A questa reazione “teologica” si accompagna quella festosa della folla che, sia con il rito delle fronde sia con la processione sia con la citazione del Salmo 118 (“Osanna al figlio di David!”), rimanda alla festa gioiosa autunnale della Capanne, quando appunto si compiva questo rito e si cantava questo Salmo. La parola “Osanna” in ebraico è un’acclamazione che significa: “Salvaci!”. Come è chiaro, anche per la folla l’evento acquista una tonalità profetico-messianica. Infine c’è la reazione, essenziale e scarna di “tutta la città”, che si mette in subbuglio (in greco si parla quasi di un “sisma”, di un terremoto). Infatti, ecco subito Cristo che caccia dal tempio mercanti e cambiavalute (cambiavano le monete pagane per offrire al tempio solo monete legittime) e che fonda la sua azione rimandando al profeta Geremia (7,11), che protestava per il tempio ridotto a “spelonca di ladri”, invece di essere – come affermava Isaia (56,7) – “una casa di preghiera”. Ai mercanti espulsi Gesù fa subentrare i ciechi, gli storpi i fanciulli, simbolo degli ultimi e dei puri cuore che acclamano Dio con sincerità. Don Dante
Gerusalemme Matteo 21,1-11
Il percorso da Gerusalemme verso il Monte degli Ulivi era conosciuto come “il sentiero del Sabato” che ogni ebreo credente poteva percorrere anche di sabato senza contravvenire la severa legge del riposo. I fedeli d’Israele attendevano con ansia che il Messia promesso dall’Antico Testamento facesse il suo trionfale ingresso in Gerusalemme attraverso questo sentiero, e molti volevano essere sepolti nelle immediate vicinanze perché erano convinti che chi è sepolto vicino al Monte degli Ulivi risorgerà per primo e diventerà testimone diretto del Messia. “I discepoli condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli”. Per Matteo si tratta di asina e puledro, per Marco di un asinello, per Luca di un puledro... Si tratta comunque di un animale sobrio e resistente, a portata delle famiglie più povere, che lo utilizzavano come animale da sella, come bestia da soma e nei lavori dei campi. La sua carne non veniva mangiata (l’asino non era perciò animale da sacrificio). L’asino bianco era animale da sella di grandi personaggi o dignitari: “Il mio cuore si volge ai comandanti d’Israele... Voi che cavalcate asine bianche, seduti su gualdrappe...” (Giud 5,10). L’asino utilizzato da Gesù nel solenne ingresso di Gerusalemme è espressione simbolica della regalità divina e della umiltà del Messia.
domenica 13 aprile 2014
POPOLO DI DIO IN MISSIONE
La speranza Si può pensare che la speranza sia la virtù dei giovani perché hanno tutto davanti a loro, vita e progetti; sono, però, tentati dal “tutto e subito” che genera chiusura e stordimento. Si può pensare che la speranza sia la virtù dei vecchi perché hanno... la vista corta sul futuro e la speranza può alimentare sogni e attese ultime; sono, però, tentati da disagi e prove che ogni giorno li accompagnano, così da essere preoccupati più dell’oggi che del domani. “Speriamo!” è tante volte una rassegnata consegna al “fato”, mentre una cultura popolare provata e matura rifiuta la rassegnazione dicendo che non esistono problemi, ma sfide. Può capitare, allora, che la speranza abbia il profumo di una torta appena sfornata. Succede, per esempio, a Duékoué, in Costa d’Avorio, dove sorge il Centro professionale artigianale rurale, che ha organizzato un corso di pasticceria per le ragazze. Un investimento nel presente che darà i suoi frutti in futuro, rendendo le donne capaci di affrontare l’avvenire e di inserirsi nella società. Nel capitolo II della Esortazione apostolica Evangelii Gaudium Papa Francesco mette in guardia da alcune tentazioni e soprattutto dal pericolo di perdere e lasciarsi derubare dei grandi doni di cui lo Spirito di Dio ci ha arricchiti. Il primo pressante invito è fatto soprattutto ai giovani, di non lasciarsi “rubare la speranza!”. In società che vogliono costruirsi senza Dio o distruggere le radici cristiane si produce una “desertificazione spirituale” che si trasforma in pessimismo e crea senso di sconfitta. Ecco l’invito a credere che nel deserto si torna a scoprire il valore di quanto è essenziale per vivere. In tale circostanza – altra immagine simbolica - “siamo chiamati ad essere persone-anfore per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva”(n. 86). L’Esortazione di Papa Francesco riprende il tema della speranza al n. 275: ”Nel secondo capitolo abbiamo riflettuto sulla carenza di spiritualità che si traduce nel pessimismo, nel fatalismo, nella sfiducia. Alcune persone non sin dedicano alla missione perché credono che nulla può cambiare e dunque per loro è inutile sforzarsi. Pensano così: “Perché mi dovrei privare delle mie comodità e piaceri se non vedo nessun risultato importante?”. Con questa mentalità diventa impossibile essere missionari. Questo atteggiamento è precisamente una scusa maligna per rimanere chiusi nella comodità, nella pigrizia, nella tristezza insoddisfatta, nel vuoto egoista. Si tratta di un atteggiamento autodistruttivo perché «l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita, condannata all’insignificanza, diventerebbe insopportabile». Se pensiamo che le cose non cambieranno, ricordiamo che Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza. Gesù Cristo vive veramente. Altrimenti, «se Cristo non è risorto, vuota è la nostra predicazione» (1 Cor 15,14). Il Vangelo ci racconta che quando i primi discepoli partirono per predicare, «il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola» (Mc 16,20). Questo accade anche oggi. Siamo invitati a scoprirlo, a viverlo. Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida”. Il credente vive il tempo la storia ricevendoli dalle mani di Dio. Per questo può essere in essi testimone della speranza. C’è un proverbio veneto che mi sembra adatto alla svolta che ogni anno, ma anche ormai ogni giorno, presenta: “Son tanto straco del domàn / che son stufo de spetarlo” cioè: “Sono così stanco del domani che sono stufo di aspettarlo”. Aspettiamo il futuro con i soliti buoni propositi, progetti di vita, cambiamenti interiori, voglia di non pensare al passato, speranze nel futuro. Però intanto ci tiriamo dietro una stanchezza ereditata dal passato appena trascorso. E’ stato impietoso, deludente, quell’anno o quel giorno che scarichiamo senza rimpianti. E se dovessimo condensare in una parola il sentimento che lo ha segnato, diremmo: la paura. Esiste una paura sana, creativa, non cieca, che infine diventa buona consigliera e ci infonde coraggio. E c’è una paura sterile, priva di senso critico, pesantemente emotiva, che pilota insicurezze collettive. Vivere la speranza non è facile; può darsi che a molti di noi venga da chiedersi se non siamo per caso ancora nel deserto, se non si stia prolungando l’esilio. I pastori hanno visto la luce che ha cambiato la loro vita, senza mutare la loro povertà; i magi hanno visto la stella che non ha appagato la loro ricerca, ma le ha dato un nuovo orientamento. d. Dante Bellinati
Carmelo di Rovigo
Lettura contemplativa dell’Icona della Resurrezione
Domenica 13 aprile 2014 alle ore 16, nella cappella del Carmelo della Trasfigurazione di Rovigo, con ingresso da via Curiel, suor Maria Grazia, carmelitana scalza, terrà una lettura contemplativa della icona della Resurrezione.
la Settimana 3
attualità
domenica 13 aprile 2014
Rovigo e la Diocesi si preparano al grande evento
Il Festival Biblico, un’opportunità per il territorio Il Vescovo incontra le realtà socio-culturali rodigine e polesane All’inizio del cammino di progettazione, il Comitato organizzatore così aveva motivato il proprio sforzo, ma anche il proprio entusiasmo nel dare corpo e vita al Festival Biblico in Rovigo: “La Bibbia è quel libro alla base della nostra cultura, scritto non per gli studiosi, ma per la vita degli uomini e delle donne di ogni tempo. Per questo motivo e su questo binario intendiamo muoverci coinvolgendo tutte quelle realtà culturali, sociali, economiche e religiose che hanno desiderio di mettersi in gioco per fare di Rovigo un territorio sempre più al passo coi tempi, ma, contemporaneamente, a misura d’uomo”. Con grande soddisfazione di tutti coloro che stanno credendo nella validità di un Festival Biblico, anche in Rovigo, le risposte sono state molteplici e variegate. Riuscire a far convergere verso un unico obiettivo ben 60 realtà locali, della città e della provincia, è già di per sé un successo, oltre che un segno evidente del desiderio “di percorrere strade nuove, generatrici di cambiamento, capaci di coinvolgere i più diversi modi di essere e di operare”. E molte di queste realtà hanno risposto all’invito del Vescovo, ritrovandosi sabato 5 aprile alle ore 18, presso il salone della Curia Vescovile di Rovigo. Erano presenti, oltre al Vescovo e al Vicario Generale mons. Claudio Gatti, i principali componenti del Comitato Organizzatore di Rovigo. Invitata speciale e gradita, oltre che preziosissima collaboratrice, Roberta Rocelli dell’Area Fund raising e Sviluppo del Festival Biblico di Vicenza. Dopo un breve e cordiale saluto di presentazione di S.E. Mons Lucio Soravito, ha preso la parola d. Andrea Varliero, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, nonché coordinatore di tutte le attività del Festival Biblico. Illustrando la validità dell’iniziativa, il giovane sacerdote ha fatto notare come tale proposta sposi in
“Ti saluto o croce santa...” di Don Vittorio De Stefani “Ti saluto o croce santa … gloria, lode, onor di canta”. Le parole della canzone orami popolare esprimono nel canto l’amore entusiasta del popolo credente da duemila anni. Già lo proclamava s. Paolo, ricordando che per
pieno la linea pastorale indicata più volte da papa Francesco, ovvero quella che richiama ad un impegno forte per “uscire dai recinti”, riscoprendo la gioia e il valore dell’“incontro con l’altro”. “Sarà, dunque, una grande esperienza ecclesiale e civile” ha ribadito il dott. Scaranello, presidente del Circolo Culturale Diocesano “Edith Stein”, nonché uno dei primi e convinti assertori della validità dell’iniziativa.
Come il tutto possa essere coinvolgente, oltre ogni banale giudizio restrittivo, lo ha mostrato il bel video predisposto ap-
positamente da Comitato di Vicenza. E Roberta Rocelli, con la competente e appassionata chiarezza che la
contraddistingue, ha appunto insistito sul fatto che questa non è un’iniziativa qualunque, un festival come tanti altri. E’ molto di più: è un cammino con la propria realtà religiosa e non, foriera di “uno sviluppo di comunità” in cui nessuno va lasciato alla periferia: solo la cultura e la “bellezza” rendono l’uomo “dignitoso”. L’incontro si è concluso con una sintetica carrellata sui principali appuntamenti - letterari, scientifici,
musicali, teatrali, spirituali, ricreativi, socioculturali - delle tre giornate rodigine. Appuntamenti che, ha ricordato Mons. Vescovo proprio nell’invito, daranno a tutti la possibilità di “incontrarsi, dialogare, rintracciare idee ed espressioni di bene comune ... Rovigo è la terra buona nella quale seminare il seme nuovo: anche con il contributo personale di ognuno”. Per il Comitato Organizzatore del Festival Biblico Anna Maria Lombardi
Intervista a Roberto Pinato di “Teatro Insieme Sarzano”.
Il lieto annuncio con il linguaggio del teatro Gesù ha affidato ai suoi apostoli e discepoli il compito di annunciare la sua parola, il suo Vangelo, una consegna, un affidamento importantissimo del quale ogni credente, ogni cristiano deve sentirsi interpellato secondo i tempi e i modi dovuti. Il Festival Biblico ha sicuramente questo compito, mostrare, meglio indicare le innumerevoli vie e strade attraverso le quali è possibile oggi diffondere nel mondo tra gli uomini la bella notizia dell’amore, del Vangelo. Perciò la musica, il teatro, la recitazione, la poesia, la danza, il cinema, e molte altre espressioni, possono diventare nuove strade nuove vie per evangelizzare. In queste settimane che preparano e precedono il Festival Biblico di Rovigo, in programma dal 23 al 25 maggio 2014, il settimanale diocesano è impegnato ad offrire una giusta informazione riguardo questo importante evento culturale, ecclesiale, spirituale attraverso articoli, interviste, servizi. Nella serata di venerdì 23 maggio il “Teatro Insieme Sarzano” propone “Il racconto della notte in una notte”, il Vangelo di Marco in scena, evento teatrale diretto da Roberto Pinato e la collaborazione del Coro Melos di Rovigo diretto da Roberto Spremulli, e
dell’Orchestra giovanile del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo diretta dal maestro Luca Paccagnella. In questa nostra intervista ne parliamo con l’architetto Roberto Pinato di “Teatro Insieme Sarzano”. D - L’organizzazione del Festival Biblico le ha affidato il compito di responsabile Teatrale, può spiegare di cosa si tratta? R - Il racconto di una notte in una notte. Il Vangelo di Marco in scena, è la lettura integrale del Vangelo di Marco reso in forma “teatrale” dalla compagnia Teatro Insieme di Sarzano con l’ausilio di collaborazioni quali l’orchestra giovanile del Conservatorio “Venezze” di Rovigo, diretta dal Maestro Luca Paccagnella, e il coro Melos, diretto dal Maestro Roberto Spremulli. Una serie di emozioni che si tenterà di far vivere alle persone presenti che li aiuterà a vivere il “lieto annuncio”. D - Con quale spirito ha accettato questo importante incarico? R - Da anni come Teatro Insieme e come Unitalsi Giovani di Rovigo ci siamo messi a disposizione per dare vita alla Via Crucis cittadina che si tiene il venerdì Santo nel Piazzale della Rotonda i Rovigo, quindi è stato facile dire si ad una proposta del genere.
E’ stato un proseguimento del mettersi a servizio del Vangelo e di Gesù che contraddistingue l’impegno di ogni cristiano chiamato a condividere i propri doni. D - Come giovane cosa pensa dell’evento Festival Biblico che si svolgerà a Rovigo dal 23 al 25 maggio 2014? R - Il Festival Biblico è una grande opportunità per poter parlare, vivere e condividere la Parola di Dio. Un motivo per far cultura e vivere la cultura, in questo caso la nostra cultura di cristiani che molte volte non abbiamo occasione di offrire alla società laica credente e non. D - Il Festival Biblico viene presentato come un grande evento per la città di Rovigo. Lei cosa ne pensa, sarà veramente così? R - Come già anticipato nella precedente risposta io credo fermamente che sarà un grande evento che coinvolgerà tutta la comunità. Tre giorni carichi di manifestazioni che invaderanno le strade e i luoghi della città di Rovigo, con uno sguardo e un forte collegamento ad altre realtà come quella di Vicenza e non solo. D - L’evento del Festival Biblico ha bisogno anche di momenti teatrali? R - Fare “Teatro” è da sempre uno dei mezzi per
riuscire a fare cultura e trasmetterla a tutti. Tutte le arti sono essenziali e devono essere messe a servizio del Vangelo per trasmettere un forte messaggio di speranza e di luce. Fare Teatro è uno tra i modi migliori per entrare nel profondo dei sentimenti e delle emozioni che la bibbia trasmette. D - Dal suo punto di vista i giovani di oggi desiderano conoscere, incontrare, e magari anche leggere la Parola di Dio? R - I giovani sono aperti a qualsiasi nuova esperienza che risulti accattivante per la loro crescita. Sta’ a noi fare in modo che la parola Viva della bibbia, sempre attuale e innovativa, ritrovi nei cuori e nella mente dei giovani la sua forza dirompente. D - Ma il Festival Bibli-
gli uni è debolezza e per gli altri stoltezza, ma per chi crede è potenza di Dio. L’uomo della strada, l’uomo tronfio di scienza umana, non comprende, rifiuta fino alla bestemmia. Se ne fa interprete, fra gli altri, il poeta G. Carducci nella celebre ode “Alle fonti di Clitunno”. Esaltano lo splendore della Roma antica, come segno di civiltà straordinariamente alta, impreca contro “un Galileo di rosse chiome” che scala il Campidoglio e getta in braccio a Roma una “sua croce, e disse portala e servi”. E i suoi discepoli, continua il poeta, “discesero ebri di dissolvimento e le
cittadi, e in ridde paurose al crocifisso supplicarono, empi, l’essere abietti”. Non credo proprio che tale pensiero, crudelmente esposto, oggi sia spento: la croce, comunque la si prende, scandalizza sempre. Noi, pur dedicando la nostra attenzione di questi nostri appunti alle intenzioni dell’Apostolato della Preghiera, non possiamo dimenticare che oggi entriamo nella Grande Settimana, giustamente chiamata “Santa”. E proprio in questa domenica il racconto della Passione del Signore, quest’anno secondo Matteo, ci mette innanzi il Cristo sofferente e croci-
fisso, ci riparla di dolore vissuto come segno estremo di amore senza calcoli. Eppure, se pensiamo un poco, comprendiamo che proprio nel mistero della croce è il senso profondo del nostro essere, del nostro vivere, di tutti e di tutto. E’ una legge di natura: non c’è vita senza prima sacrificio, non c’è germoglio senza il chicco che muore. Se è vero che nulla si crea e che tutto si trasforma è fuori discussione che ogni risultato è frutto del sacrificio di realtà precedenti. C’è un passo in s. Paolo nella lettera ai Romani che richiama questa sconvolgente realtà. Il peccato ha segnato anche
la realtà cosmica e la creazione stessa tende, in un continuo travaglio, ad una sua redenzione. Possiamo dire così che turbamenti del creato sono le doglie d’un parto mai compiuto, cono la premessa inevitabile perché il meglio pensato dal Creatore si compia nella realtà che ci circonda. Ma è soprattutto in noi uomini che il dolore s’accompagna dal primo vagito al rantolo della persona che si spegne. Nelle sue varie forme, la sofferenza entra decisa nella nostra esperienza, ci limita, ci condiziona, ci costringe a prendere atto che siamo deboli, fragili, limitati, che “ogni giorno moriamo”. E’ un
In programma “Il racconto di una notte in una notte”. Il Vangelo di Marco in scena; è la lettura integrale del Vangelo di Marco reso in forma “teatrale” dalla compagnia Teatro Insieme di Sarzano con l’ausilio di collaborazioni quali l’orchestra giovanile del Conservatorio “Venezze” di Rovigo, diretta dal Maestro Luca Paccagnella, e il coro Melos, diretto dal Maestro Roberto Spremulli. co vedrà la presenza di giovani? R - Dal lavoro di informazione e coinvolgimento dei giovani delle parrocchie e non solo, secondo me ci saranno e spero tantissimi. D - C’è una parola, un pensiero nella Bibbia che le sta particolarmente a cuore? R - Ogni periodo della vita ti porta a stampare nel cuore un passo piuttosto che un altro se devo vedere oggi quale frase mi rimbalza dentro direi: “Padre nostro” D - Da questo evento che è il Festival Biblico cosa è giusto attendersi? R - Direi nulla, bisogna viverlo e lasciare che ogni momento parli da solo e che scriva un nuovo passo nel nostro essere cristiani. Settimio Rigolin dato che non vorremmo fare nostro ma che siamo costretti ad affrontare. Il Crocifisso ci permette, con la potenza della sua grazia, di trasformare la nostra sofferenza, il nostro dolore in evento di redenzione. E’ la grazia unica, incomparabile che in Cristo ci è data. Quello che per l’uomo di tutti i tempi è sconfitta totale, è segno di debolezza insuperabile, è un non-senso indiscutibile, diviene sorgente di cambiamento, di trasformazione e di grazia. In Cristo Crocifisso e risorto niente è perso perché morendo ha vinto la morte e risorgendo ci ha ridato la vita.
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la Settimana
società
Boom dei farmaci Biotech
Il contributo italiano nel migliorare l’orologio della vita
L’industria del farmaco biotecnologico è una vera “punta avanzata” dell’attività produttiva italiana, di altissimo profilo scientifico. Con le sue esportazioni rifornisce colossi quali gli Stati Uniti, il Sud America, molti paesi asiatici e l’Africa. Una posizione di leadership a livello europeo, in cui si compete solo con la Germania. Un contributo decisivo all’allungamento della vita degli italiani. Se un qualunque risparmiatore italiano avesse investito tre anni fa, poniamo la cifra di 10mila euro in Bot (Buoni ordinari del tesoro) a un tasso medio dell’1,5%, oggi si troverebbe con un capitale finale di circa 10.470. Se invece avesse scelto di investire la stessa cifra in un fondo comune di investimento specializzato in società farmaceutiche che producono medicine biotecnologiche, nello stesso periodo di tre anni i 10mila euro sarebbero diventati oltre 25 mila. Il migliore di questi fondi (li citiamo non per fare pubblicità ma per dovere di cronaca), “Espa Stock Biotec” ha guadagnato il 172,29%; il secondo in graduatoria, “Franklin Biotechnology Discovery” è cresciuto di ben il 163,44%; e il terzo, fondo “Dexia Equities L. Biotechnology”, è aumentato del 159,73%. Risultati prodigiosi che, ovviamente, il resto dei titoli delle borse mondiali non ha potuto condividere: l’indice globale delle azioni di tutto il mondo, Msci World, nello stesso periodo è cresciuto “solo” del 24,19%, che comunque è di tutto rispetto, perché significa un 7% annuo composto. Ma cosa è avvenuto al settore farmaceutico biotech per garantire guadagni così ingenti? L’esplosione della ricerca. La novità di questi ultimi anni è rappresentata da una esplosione di ricerche di medicine non più basate solo sul processamento di prodotti chimici assemblati in compresse o sciroppi o iniezioni varie, ma su farmaci nati da processi biologici, che puntano ad interagire con le diverse malattie, e ad attaccarle sul loro stesso terreno: il biologico, appunto. Un’attività di ricerca sempre più sofisticata permette di elaborare medicinali che non solo sono molto potenti e quasi “miracolosi”, ma anche capaci di produrre ritorni
elevatissimi per le industrie che li hanno brevettati. Ad esempio, nella classifica dei farmaci best-sellers degli ultimi due anni figurano medicine quali l’Humira (anti-reumatismi e anti-infiammatorio) che ha incassato 10,6 miliardi di dollari. Embrel e Remicade, sempre anti-reumatici, hanno venduto per 8,7 e 8,4 miliardi. Il Seratide/ Advair, contro l’asma, ha avuto vendite per 8,2 miliardi. E così via. Ovviamente gioiscono i colossi del cosiddetto “Big Pharma” mondiali che li producono: Abbvie, Pfizer/Amgen, Johnson&Johnson, Merck, GlaxoSmithKline, Sanofi ecc. Guadagni stellari, che si sono ripercossi sulle borse valori e sugli utili per gli azionisti. Recentemente in Italia si è parlato molto del caso del medicinale Sovaldi, per il trattamento dell’epatite C, prodotto da Gilead Sciences. Negli Usa costa 1.000 dollari a pasticca, e la cura completa 84mila dollari. Ma se salva una vita – ci si è chiesti da noi – perché la Sanità pubblica non lo adotta? Una risposta è nei disastrati bilanci delle Regioni, cui spetta la gestione della salute. Se pensiamo che un’altra azienda, la AbbVie, società biotech di Latina filiale della Abbot americana, sta lavorando a un analogo prodotto, allora si capisce perché le borse credono in questo settore e la gente investe fiumi di denaro. Il valore della vita merita bene una scommessa di borsa, e anche un investimento di lungo termine, che come si vede premia, eccome. L’“orologio della vita”, 1 secondo in più ogni 4. Proprio su questi temi, col suggestivo titolo “Produzione di valore: l’industria del farmaco, un patrimonio che l’Italia non può perdere”, si è svolto a Latina venerdì 4 aprile un
convegno con il meglio dell’imprenditoria italiana del settore. A promuoverlo è stata Farmindustria, l’associazione di categoria che raccoglie 174 imprese per 62 mila addetti (in maggior parte presenti tra Lombardia e Lazio, le due regioni leader, di cui il 90% laureati o diplomati), oltre a 60mila lavoratori dell’indotto, 6mila alla ricerca e sviluppo, 27 miliardi di produzione, il 72% diretto all’estero. Si tratta di una vera “punta avanzata” dell’attività produttiva italiana, di altissimo profilo scientifico e tecnologico, e capace con le sue esportazioni di rifornire colossi quali gli stessi Stati Uniti, il Sud America, molti paesi asiatici, l’Africa. Il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, la vice Lucia Aleotti, e i numerosi esperti intervenuti, hanno tutti sottolineato che l’Italia ha una posizione di vera leadership in questo settore a livello europeo, competendo solo con la Germania. Hanno invitato i politici (diversi quelli presenti, di vari partiti) a credere e sostenere adeguatamente il comparto. Del resto vengono avanti medicine contro tumori, patologie croniche, reumatiche, Hiv, renali, neonatali, sclerosi multiple, malattie rare e ultra-orfane. Come dare torto a questi industriali quando hanno parlato dell’ “Orologio della vita” e hanno ricordato che grazie alla ricerca, alle medicine sempre più efficaci e ai nuovi stili di vita, negli ultimi anni la popolazione italiana ha guadagnato mediamente 3 mesi ogni anno di esistenza? Siamo arrivati a una vita media di 82 anni, ogni giorno allunghiamo la nostra “speranza di vita” di 6 ore, 1 secondo in più ogni 4 secondi! Non è cosa da poco e a qualcuno dovremo pure dire grazie! Luigi Crimella
Direttore Direttore responsabile responsabile BRUNO BRUNO CAPPATO CAPPATO DDirezione 74 74 - tel. 0425.34534 irezioneeerreDazione eDazione: :Rovigo, Rovigo,viaviaSichirollo, Sichirollo, - tel. 0425.34534 fax fax 0425.30608 0425.30608- -e-mail: e-mail:lasettimana@lasettimana.ro.it lasettimana@lasettimana.ro.it amministrazione@lasettimana.ro.it www.lasettimana.ro.it amministrazione@lasettimana.ro.it - www.lasettimana.ro.it Tipografia : SIT Società Industrie Tipolitografiche srl - Via L. Einaudi n. 2 Tipografia: Think Adv srl - via Levà,32 - 35026 Conselve (Pd) 31030 Dosson di Casier (TV) - Tel. 0422 634161 - E-mail: tipsit@tin.it RegistrazionealalTribunale TribunaledidiRovigo, Rovigo,decreto decretodeldel maggio 1948 Registrazione 2828 maggio 1948 al n.al6n.del6 del registro periodici. registro periodici. Abbonamenti2014: 2012:Annuale Annuale ordinario persemestrale il 2012 EE47,28;semestrale E 47, per l’esteAbbonamenti ordinario E 28; per Amico l’esteroE E100150; Amico 100 - c.c.p. n. 625343074--via SiE 150; - c.c.p. n. E 6253430 - via Sichirollo, 45100 ro chirollo,- N.74ROC - 45100 Rovigo 7848Rovigo - N. ROC 7848 oDiCi iiban ban:: CCoDiCi • Cassa di Risparmio di Ferrara Sede di Rovigo: Cassa di Risparmio di Ferrara Sede di Rovigo: IT65H0615512200000000009277 IT65H0615512200000000009277 • Uff. Postale Rovigo: IT07R0760112200000006253430 Uff. Postale Rovigo: IT07R0760112200000006253430
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UnIone STAMPA PERIoDICA ITALIANA
FedeRazIone ITalIana SETTIMANALI CATToLICI
domenica 13 aprile 2014
Economia
Via dall’euro? Niente follie Le conseguenze sarebbero devastanti. Occorre ragionevolezza
Chi propugna l’uscita dall’euro come panacea di tutti i mali, o non sa cosa dice, o sa di mentire. Ignoranza o malafede, dunque; ma indagare sulle cause non porta rimedio alle conseguenze: la predicazione antieuro può causare gravi danni, perché l’uscita da questa moneta, per l’Italia, sarebbe semplicemente nefasta. Lasciamo stare che non esiste un sistema codificato per uscire dall’euro. Non è vietato, ma non è nemmeno prevista una via d’uscita facilmente praticabile. Mettiamo che vadano al potere in Italia forze politiche spinte da un elettorato no euro, o che l’Europa si consegni nelle prossime elezioni a forze ostili alla moneta unica. O queste – dopo il voto – fanno esercizio di sana ipocrisia (vorremmo tanto uscire, ma…), o spingono veramente l’Italia o l’Eurozona verso questo salto nel buio. Cioè verso una nuova lira, che giocoforza varrà molto meno di quel tasso di conversione accettato 12 anni fa: sennò non vi sarebbe veramente alcuna convenienza a saltare nel buio. Il mantra è quello della svalutazione competitiva, come negli anni Settanta quando si deprezzava la
lira per rendere i nostri prodotti più convenienti rispetto a quelli tedeschi o inglesi. Non capire che il mondo è totalmente cambiato, è il primo, grave errore. Oggi non competiamo più con le Opel, ma con il mondo intero. Ma poi vi immaginate cosa succederebbe nel periodo a cavallo tra le due monete? Una fuga di capitali folle, come la fuga delle aziende straniere che hanno investito qui (e quelle italiane che hanno investimenti altrove, che fanno?), i titoli di Stato che perderebbero buona parte del loro valore, i mutui, i carburanti che andrebbero alle stelle, tutti i beni importati che costerebbero il 30-40% in più in un amen… Una vera apocalisse che ci lascerebbe stecchiti: volevano salvare il malato-Italia, l’hanno ucciso. Nemmeno la Grecia di due anni fa, che era veramente al muro, ha scelto di percorrere questa strada: ha preferito rischiare,
che scegliere la morte certa. Sull’atavica irresponsabilità della politica greca si potrebbe scrivere un’enciclopedia: eppure non ha perso la testa e ce la sta facendo. Altra cosa è rendere l’euro una moneta più flessibile, meno inchiodata a parametri ideologici ed economici discutibili, e al potere assoluto di un suo membro, la Germania. Che con questo tipo di euro ha accumulato una vera fortuna, non soffrendo nemmeno del problema del cambio alto (l’euro è una delle monete più apprezzate del globo) perché la maggior parte dei suoi prodotti ormai li fabbrica in altre parti del mondo. Ma è colpa della Germania se i suoi arroganti ed egoisti diktat non trovano opposizione alcuna? È colpa sua se, mentre lei costruiva la sua recente fortuna, noi si stava a gozzovigliare, a non decidere, a fare le cicale in un’estate che pensavamo eterna? Loro saranno cattivoni, ma noi siamo stati irresponsabili. Non aggraviamo il tutto con gesti stupidi e masochisti. Alziamo la testa, cambiamo passo e lasciamo perdere le scorciatoie che non portano da nessuna parte. Nicola Salvagnin
Società
La rivoluzione dei padri
Cresce l’assunzione di responsabilità nel ruolo di genitore Vedere un papà che cambia il pannolino o incontrarlo nello spogliatoio di una piscina, mentre veste sua figlia ancora disorienta in alcuni casi; sarebbe stato scandaloso per i nostri nonni, e avrebbe stupito anche la “rivoluzionaria” generazione dei sessantottini. È un’immagine a cui ci abitueremo, diventerà naturale. I dati Istat ci dicono che l’85,4% degli uomini dichiara che in Italia crescere i figli sia equamente distribuito, e dato ancora più significativo l’87% delle donne sostiene che i padri siano più collaborativi e partecipi rispetto alle generazioni precedenti. La relazione di coppia cambia perché vive all’interno di una società che cambia. Uomini e donne cercano di riposizionarsi dentro un rapporto, che non si può ripetere nelle forme vissute nel passato. Tutto ruota sull’assunzione di responsabilità nel quotidiano. Ed è sulla genitorialità che si concretizza la vera rivoluzione. Sono almeno tre elementi che portano a ripensare la vita in comune. Innanzitutto c’è la ricerca di pari opportunità che ha visto assumere un ruolo sempre più importante delle donne nei processi decisionali e cerca di ispirarsi a una condivisione
democratica delle scelte. Questo ha determinato un cambiamento epocale: l’indebolimento dell’autorità maschile che non è più giustificata a priori. Le scelte allora diventano comuni anche se alcuni ricercatori vedono una deresponsabilizzazione degli uomini che finiscono per disinteressarsi di quelle ordinarie e si concentrano solo sulle eccezionali. Poi ci sono i cambiamenti nei ritmi familiari. L’aspirazione personale a lavorare, combinata a scelte strategiche di modificare i sistemi di welfare europei, indirizza a formare nuclei familiari a doppio reddito. Questo non implica solamente una moltiplicazione delle fonti di sostentamento per il budget familiare, ma influisce anche sulla distribuzione dei tempi di vita familiari, incidendo sia
sui ritmi quotidiani, sia sulle festività: quando fare la spesa, quando dedicarsi alle faccende domestiche, quando curare le reti parentali e amicali. Per ora però la questione si risolve, quasi sempre, su un sovraccarico di lavoro femminile. Infine c’è la ripartizione dei compiti di cura dentro la coppia, che ridisegna i ruoli dei genitori, perché soprattutto i padri ridisegnano il loro ruolo, cercano una propria identità e un rapporto originale con i figli. Questo è un cambiamento importante perché qui si riscontra l’evoluzione più grande negli equilibri familiari appare soprattutto qui, dove avanza una nuova assunzione di responsabilità degli uomini che non vogliono più delegare l’educazione. La genitorialità diventa luogo di senso non solo per ricavare uno spazio maschile e originale nella coppia, ma anche per sperimentare e imparare una gestione condivisa delle scelte. Essere papà e mamma è l’avamposto per sperimentare gli equilibri di una nuova relazione che poi si potranno riversare sulle altre dimensioni, le responsabilità delle scelte e le dei carichi domestici. Andrea Casavecchia
la Settimana 5
polesine
domenica 13 aprile 2014
Quarta edizione
Bottrighe
Coldiretti apre la gara Il presepe pasquale di Graziano Bolzoni per la borsa di studio Napoleone Sartori L’iniziativa che ricorda il compianto presidente Napoleone Sartori ha lo scopo di sostenere giovani laureati nelle materie agrarie ed economiche
Coldiretti Rovigo bandisce la quarta edizione della “Borsa di studio Napoleone Sartori”. La commissione ha emanato il nuovo bando che consentirà ad un laureato polesano di aggiudicarsi 11mila euro e uno stage di studio post-laurea presso la Comunità Europea . Gara aperta dunque in Coldiretti Rovigo. Il bando e le modalità di partecipazione sono state illustrate nei giorni scorsi, nella sede di via Alberto Mario a Rovigo, dal presidente Mauro Giuriolo, dal direttore Silvio Parizzi dal intervento degli altri partner oltre che dal direttore dell’area T2i Alberto Previato. Sono trascorsi dieci anni dall’incidente, ma la Coldiretti Rovigo non dimentica il suo compianto presidente e lo onora anche quest’anno con un bando. Napoleone Sartori morì, infatti, nel 2004 tragicamente, all’età di 48 anni, in un incidente nella propria azienda agricola di Bellombra di Adria. Il bando presentato, è stato illustrato nelle sue modalità di partecipazione ed ha come scopo propositivo quello di sostenere i giovani laureati nelle materie agrarie ed economiche. Oltre che da Coldiretti, la gara, è stata resa possibile grazie al sostegno diImpresa verde Rovigo srl, della Camera di Commercio, di Bancadria insieme alle Fondazioni Banca del Monte di Rovigo e Cassa di risparmio di Padova e Rovigo oltre che da Rovigo Banca. Composto di 16 articolo, il bando precisa all’articolo 1 che la Coldiretti a nome dei propri associati della provincia di Rovigo, bandisce una borsa da assegnare a laureati residenti nella provincia di Rovigo, al fine di finanziare uno stage di studio da effettuarsi con precisate modalità di esecuzione. L’attuale premio economico del bando laureati 2014, ammonta ad 11mila euro e servirà a coprire le spese per uno stage formativo di 9 mesi, che sarà assegnato al vincitore e che si svolgerà tra gli uffici di Coldiretti Bruxelles e di Coldiretti Rovigo. Possono concorrere al premio di studio Sartori tutti i laureati, purché residenti in provincia di Rovigo e di età inferiore ai 30 anni, che abbiano
conseguito la laurea magistrale (o quinquennale) in Scienze e tecnologie agrarie, in Economia, in Giurisprudenza e in Medicina-Veterinaria. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 5 di settembre del 2014. Per partecipare i concorrenti devono far pervenire la richiesta tramite raccomandata a mano o con ricevuta di ritorno a Coldiretti Rovigo via Alberto Mario 19 45100 Rovigo o tramite PEC a: impresaverde. ro@pec.coldiretti.it . Per maggiori informazioni telefonare allo 04252018, e mail rovigo@coldiretti.it oppure www.rovigo.coldiretti.it. L’intero bando è comunque in tutte le sedi di Coldiretti. Nel frattempo la Coldiretti Rovigo è in fase di assegnazione del bando per diplomati aperto nel 2013, che ha posto in con-
corso la somma di 2mila euro, per ciascuno dei quattro premiati finali, selezionati tra gli allievi del quinto anno delle scuole agrarie della provincia. Nella foto in alto: (da sinistra) Giorgio Lazzarini (Fond. Banca del Monte), Giacomo De Stefani (Cciaa), Francesco Peratello (Fond. Cassa risp. Padova e Rovigo), Mauro Giuriolo (pres CD Rovigo), Silvio Parizzi (dir. CD Rovigo), Alberto Previato (T2i)
Da vent’anni cura l’allestimento principale dell’artistico presepe natalizio di Bottrighe, lo cura nell’idea e nella creazione artistica, ed ora ha pure ideato quello “pasquale”. Stiamo parlando del bottrighese Graziano Bolzoni. Un personaggio che ha già fatto parlare di se per questa sua innata passione creativa, che si trascina sin da bambino, tanto da essere stato definito addirittura il “Michelangelo polesano dei presepi”. La straordinarietà e soprattutto la novità di quello pasquale ha creato grande interesse e curiosità. Infatti, dopo qualche mese di paziente lavoro, Graziano, noto artigiano e titolare di un’avviata officina e carrozzeria, ha realizzato le sette stazioni quaresimali più importanti, unendole insieme in un agglomerato di cubi che contengono le medesime rappresentazioni, poi lo ha installato all’ingresso della chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola di Bottrighe e donato alla parrocchia. Graziano Bolzoni è abilissimo nel creare l’oggettistica, gli arredamenti, le abitazioni e quanto altro. In ciò è soprattutto rispettoso delle proporzioni ed è
ma d’ora in Polesine e merita davvero di essere vista. In essa si potranno ammirare L’ingresso a Gerusalemme, l’ultima cena, l’orto degli ulivi, la flagellazione, la via crucis, la crocefissione e la resurrezione. L’opera, inaugurata dal parroco di Bottrighe, don Antonio Cappato, è stata visitata da molte persone e rimarrà disponibile per il pubblico sin dopo Pasqua. Roberto Marangoni fedelissimo nella riproduzione delle creazioni in legno, ferro, calce e polistirolo. La creazione del presepe “pasquale” è una novità mai vista pri-
MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica)
Congresso Nazionale
Partecipazione di una delegazione diocesana Dal 3 al 6 Aprile l’Equipe Diocesana del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica ha partecipato al Congresso Nazionale svolto si a Napoli ed incentrato sul tema “Generazioni a confronto: Italia e lavoro” nel quale sono risultati eletti in qualità di Segretario Nazionale la potentina Simona Loperte mentre tra i 5 membri dell’Equipe Nazionale è stato riconfermato Andrea Padoan, attuale Segretario del MLAC della diocesi di Adria-Rovigo. I lavori sono iniziati con la presentazione di alcune esperienze vissute e la relazione del Prof. Migiarra, docente presso l’Università di Napoli Il Monnet”, incentrata sul pensiero del sacerdote ed ecomonista Antonio Genovesi vissuto nel XVIII sec. “L’economia pubblica - ha dichiarato Migiarra
-non raggiunge il suo fine se non ottiene la felicità di tutti e non si può fare la nostra felicità senza fare la felicità degli altri e quindi mettere la persona al centro tenendo conto delle generazioni future”. Pensieri molto attuali e recepiti dall’assemblea che porterà sicuramente con sé arricchendo la vita associativa dei propri gruppi MLAC. Nel pomeriggio poi è stato affrontato il concetto legato alla territorialità e sono state visitate le Catacombe di Napoli gestite dal 2009 dalla Cooperativa sociale “La paranza” costituita da ragazzi residenti nel quartiere Sanità, che hanno messo a punto l’opportunità di valorizzare il territorio grazie all’aiuto ed al sostegno della Diocesi e del Movimento Lavoratori di Azio-
ne Cattolica di Napoli. La mattina di Domenica assieme all’assistente Nazionale don Emilio Centomo è stata celebrata la S. Messa ed a seguire si è svolto il momento elettivo del Congresso con l’approvazione del documento congressuale e l’elezione dei nuovi dirigenti nazionali. Non sono mancati certo i momenti da dedicare alla visita delle bellezze di Napoli, ai suoi vicoli, alle sue meravigliose Chiese ed opere d’arte ma la partecipazione a questo importante momento democratico è stata un’ esperienza vissuta con intensità dai rappresentanti del Movimento diocesano che ora avranno il compito di mettere a frutto, nel proprio territorio, ciò che assieme agli oltre cento delegati hanno condiviso in quest’assise.
Nelle foto: L’artista Graziano Bolzoni e due delle stazioni quaresimali del suo presepe pasquale donato alla chiesa di Bottrighe
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la Settimana
polesine
La Regione per le scuole
Centenario della grande guerra
Concorso sul tema dell’entrata nel conflitto dell’Italia. Entro il 20 maggio consegna degli elaborati Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, la Giunta regionale ha a p p ro v a t o un concorso per i migliori elaborati prodotti dalle scuole venete sul tema: “1914: verso l’entrata in Guerra dell’Italia”. “L’anno che precedette l’entrata nel conflitto del nostro Paese – sottolinea l’assessore regionale all’istruzione – fu un anno di grande fibrillazione culturale, artistica, intellettuale e politica che va approfondita per capire pienamente la portata dell’evento che cambiò il volto dell’Europa e che aiuta nella comprensione della rilevanza che ebbe per l’Italia intera”. “Mentre nel resto d’Europa si sta celebrando il Centenario – prosegue l’assessore – ho voluto che nelle nostre scuole si iniziasse il cammino che ci porterà ad una piena conoscenza della Guerra per la nostra gente e il nostro territorio, coinvolgendo gli istituti fin dall’approfondimento dell’anno 1914. Il Veneto fu protagonista fin dal Risorgimento con i suoi studenti universitari in prima fila, e con le elite culturali, nel sognare e costruire l’Italia Unita. Dal Veneto, cuore della linea di difesa in particolare nel 1917 e 1918, si compì l’Unità d’Italia, una storia complessa che ci aiuterà a ritrovare nei prossimi anni
un rinnovato spirito di appartenenza a una dimensione di popolo e a un orizzonte di destino. Queste sono le uniche prerogative capaci di far sopportare sacrifici e scelte ai cittadini di oggi e di domani, che si dovranno rendere più consapevoli e responsabili del loro futuro così come lo furono i tanti giovani intellettuali, contadini e nobili di allora”. “La Regione del Veneto, quindi, si è fatta carico del compito di far conoscere questa storia e promuovere il dovere della memoria a partire dalle nuove generazioni – evidenzia l’assessore –. Questa iniziativa è stata concordata con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto ed è finalizzata a rafforzare il ricordo di quel tempo, onorare i caduti di quella tragedia collettiva ma nel contempo sollecitare stimoli e riscoprire valori immutabili”. Il concorso prevede l’assegnazione di ventuno premi in denaro alle scuole primarie e secondarie di I e II grado del Veneto, statali e paritarie, per un ammontare complessivo di € 19.500. Il valore sarà di € 2.000,00 per il 1° classificato, € 1.500,00 per il
2°, € 1.000,00 per il 3° ed € 500,00 per il 4°, 5°, 6° e 7° classificato. Gli elaborati potranno essere di vario genere (rappresentazioni grafiche, testi, prodotti multimediali) e le domande (corredate dagli elaborati) dovranno pervenire entro il 20 maggio 2014, alla Giunta regionale del Veneto - Sezione Istruzione, Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 – Venezia. La scansione della domanda di ammissione al concorso (predisposta utilizzando il modello, approvato con successivo decreto del Direttore della Sezione Istruzione) sottoscritta dal legale rappresentante dell’Istituto proponente con firma autografa, a cui dovrà essere apposta la firma digitale e accompagnata dalle fotocopie dei documenti previsti, dovrà essere trasmessa a mezzo PEC all’indirizzo: protocollo.generale@pec. regione.veneto.it, indicando in oggetto “Sezione Istruzione - Celebrazione del Centenario della Grande Guerra. 1914: verso l’entrata in Guerra dell’Italia”. Valutazione degli elaborati e scelta dei vincitori saranno affidate ad una commissione di cinque esperti.
Coldiretti
A 3000 furbetti, mezzo miliardo esentasse
Giuriolo, “Siamo preoccupati per le scelte che devono esser adottate sulla Pac” “Gli aiuti Pac devono andare agli agricoltori che vivono di agricoltura. Lo abbiamo sostenuto in fase di proposta della riforma della politica agricola comunitaria e continueremo a farlo anche ora, che, nell’elaborazione delle norme nazionali di attuazione della Pac, si profila il rischio concreto che i contributi comunitari vadano a speculatori, “furbetti” e gruppi di potere che sfruttano e depredano il territorio”. La ferma denuncia arriva dal presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, fortemente preoccupato per l’agricoltura italiana e per tutti i veri “agricoltori attivi”, in riferimento alle scelte che devono essere operate a livello nazionale nei prossimi mesi e che condizioneranno il periodo 2014-2020. “Grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, ma anche enti di diversa natura che non vivono certo di agricoltura sono l’elite intoccabile, i primi tremila beneficiari di contributi, che ricevono un importo di oltre mezzo miliardo di
Decima edizione “Libri infiniti”
Si snoda dal 7 aprile al 3 giugno la decima edizione di “Libri infiniti”, che, tra incontri con l’autore e laboratori, mira ad avvicinare alla lettura i ragazzi delle scuole del Polesine. A presentare l’evento, nei giorni scorsi a Palazzo Celio, l’assessore provinciale alla cultura Laura Negri, il direttore di Fondazione
Le iniziative “alpine” di FriulAdria
nere un evento rilevante per la crescita e per la visibilità del territorio. Non possiamo poi dimenticare l’incredibile sforzo compiuto dagli alpini in occasione del terremoto del Friuli. Quei momenti ci videro vicini perché la nostra Banca fu capofila del consorzio di banche popolari che incanalò i contributi comunitari”. Per l’occasione FriulAdria ha ideato un pac-
chetto di servizi bancari creato appositamente per gli alpini e per le loro famiglie comprendente un conto corrente, prestiti a condizioni agevolate e carte di pagamento personalizzate con un riferimento all’Adunata. Inoltre, nella sede di Palazzo Cossetti a Pordenone, verrà allestito un percorso espositivo con alcuni quadri di proprietà della banca ispirati al tema
euro – continua Giuriolo – mentre, contemporaneamente, si chiedono sacrifici a tutti gli italiani, a partire dagli agricoltori”. Secondo Coldiretti questi gruppi di potere sono una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2 per cento degli interessati dagli interventi di politica agricola, che però riceve ben il 15 per cento delle risorse destinate all’agricoltura. Una rendita fondiaria e finanziaria che senza un deciso cambiamento nella programmazione nazionale rischia di essere mantenuta per i prossimi sette anni. “Molti di questi soggetti non contribuiscono alla previdenza agricola –
spiega Giuriolo - mentre altri, nelle pieghe dell’attuale legislazione, hanno creato società per azioni e a responsabilità limitata hoc per avere agevolazioni sull’Imu, sulla concessione edilizia, sull’acquisto dei terreni agricoli e anche sulle bioenergie facendo così concorrenza sleale al reddito e all’attività dei veri agricoltori. “Ci auguriamo che in questo momento difficile per il paese – rincara il presidente di Coldiretti - nessuno abbia la follia di mantenere questi insostenibili privilegi e ci si impegni invece per concentrare le poche risorse disponibili ai chi vive e lavora in agricoltura per il ruolo ambientale, economico e sociale che svolge per il Paese”. “La lotta a tutte le rendite – conclude Giuriolo - sembra finalmente rientrata nell’agenda della buona politica e di questo la Coldiretti se ne compiace perché sono necessarie grandi discontinuità sui temi della giustizia e dell’equità sociale per troppo tempo negati dalla malapolitica”.
Rovigo
La Banca è partner ufficiale dell’Adunata nazionale di Pordenone (9-11 maggio 2014) Un pacchetto di servizi personalizzato sulle esigenze degli alpini e una mostra d’arte nella sede della Banca sui paesaggi alpini del Triveneto. Queste le due iniziative che accompagnano il sostegno di FriulAdria Crédit Agricole all’87esima Adunata nazionale degli alpini in programma a Pordenone dal 9 all’11 maggio. L’accordo di partnership è stato presentato nella sede dell’Istituto di credito alla presenza del presidente Antonio Scardaccio, del direttore generale Carlo Crosara, del presidente del Comitato Organizzatore dell’Adunata Nino Geronazzo, del presidente della sezione ANA Pordenone Giovanni Gasparet e dei rappresentanti delle istituzioni locali. “La prima e più forte motivazione che ci ha spinto a compiere questo intervento – ha dichiarato nella circostanza il presidente Scardaccio – è stata la convinzione di soste-
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del paesaggio alpino. I soggetti rappresentano principalmente le vedute delle Alpi del Friuli Venezia Giulia e del Veneto declinate nelle diverse stagioni. Tra le opere che spiccano: “Le Tre Cime” di Polesello degli anni Trenta; “Case a Collina” di Pellis; “Nei paesi della guerra. Pieve di Tesina in Valsugana” di Mazzetti. La mostra sarà visitabile dal 9 aprile al 30 maggio.
Aida Meri Malaguti e il direttore artistico Cesare Stella. 85 gli incontri in programma, 28 i comuni coinvolti e circa 3300 i ragazzi partecipanti sono i dati che riassumono la nuova edizione della manifestazione che da Ariano Polesine a Trecenta interessa tutto il territorio del Polesine, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo della letteratura, attraverso incontri con autori e laboratori. “Particolare attenzione quest’anno è stata riservata ai libri illustrati – sottolinea l’assessore Negri - i graphic novel, la lettura attraverso l’immagine, sempre più diffusa fra i nativi digitali e visivi. Una proposta a tutto campo resa possibile grazie a chi crede nel valore e negli obiettivi di questa manifestazione e che considera la lettura fondamentale per lo sviluppo e la crescita culturale dell’individuo e della società”. Diviso in tre sezioni, quella dell’incontro con l’autore, riservato agli alunni delle scuole elementari e medie, e quella destinata ai bambini delle scuole materne, legata al progetto nazionale “Nati per leggere”, il cartellone dell’edizione 2014 accoglie anche la mostra d’illustrazioni per l’infanzia: “Castelli per Aria” - curata da Alberto Brigo Editore e Studio web graffiti. L’esposizione sarà itinerante tra i comuni di Castelmassa dal 5 al 13 aprile, Castelguglielmo dal 14 al 26 aprile, e Arquà Polesine dal 9 al 19 maggio. Gi incontri sono realizzati dall’Assessorato
provinciale alla cultura e dal Sistema Bibliotecario Provinciale, sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione di Fondazione Aida, Alberto Brigo Editore – Rovigo, Ass.ne Movimentis - Stanghella (Padova), Ass.ne Leonardo da Vinci, e i Comuni di: Ariano Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bergantino, Bosaro, Canaro, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceregnano, Costa di Rovigo, Crespino, Ficarolo, Fratta Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Loreo, Melara, Polesella, Pontecchio Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Rovigo-Accademia dei Concordi, Salara, San Bellino, Stienta, Taglio di Po, Trecenta. L’iniziativa è inoltre inserita nel circuito “RetEventi Cultura Veneto - 2014”. Presso le scuole primarie e secondarie interverranno: Matteo Corradini, giornalista, ebraista, nonché autore di libri per ragazzi e adulti; Davide Morosinotto, giornalista e scrittore di romanzi d’avventura per ragazzi; Paola Reggiani, cantante mezzosoprano, musico-terapista ed Alessandro Sanna, scrittore, illustratore e pittore, oltre a Luigi Dal Cin, autore tradotto in 9 lingue che ha ricevuto una decina di premi nazionali di letteratura per l’infanzia. Per gli incontri presso le scuole dell’infanzia ci saranno: la scrittrice Sandra Trambaioli e tre animatrici: Selene Farinelli, Silvia Fiocco e Giovanna Gazzi.
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scuola
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Verso l’incontro con Papa Francesco
La comunità diocesana per il mondo della scuola
Promozione della persona umana e prospettiva per il futuro della società “La Chiesa per la scuola. Festa della scuola con Papa Francesco”, è questo lo slogan e l’invito rivolto a tutto il mondo della scuola italiana per farsi presente a Roma e per vivere nella
Don Vanni Cezza
Don Daniele Spadon
Franca Vallese
Prof. Giuseppina Papa
gioia, nella riflessione, nella preghiera un momento forte, coraggioso e unico. L’incontro avrà luogo sabato 10 maggio 2014 dalle 15,00 alle 17,00, in Piazza San Pietro, qui Papa Francesco incontrerà il mondo della scuola italiana. L’iniziativa è promossa dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana – Commissione Scuola Educazione Università). La manifestazione ha come suo primo obiettivo quello di suscitare l’attenzione di tutti circa il valore e l’importanza che la scuola riveste nella società e nella formazione dei futuri cittadini, promuovendo così la speranza a partire proprio dalla scuola.
L’ i n contro vuole essere anche un’occasione per un maggiore impegno e collaborazione per rinnovare la scuola Italiana. Il mondo della scuola presente nella Diocesi di Adria – Rovigo è fortemente impegnato a vivere in pieno e in profondità questo straordinario evento ecclesiale ed educativo insieme. Uno dei momenti di preparazione si è avuto sabato 5 aprile 2014 presso la Sala Convegni del Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo; si è tenuto un incontro sul mondo della scuola con testimonianze e vari interventi; l’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio Scuola Diocesano, unitamente all’Ufficio Famiglia Diocesano e al Servizio diocesano di Pastorale Giovanile. A guidare l’incontro don Damiano Furini, direttore dell’Ufficio scolastico diocesano; diverse sono state le testimonianze offerte da varie persone che in modi diversi sono vicine al mondo della scuola. L’incontro ha avuto inizio con l’intervento del Vescovo di Adria-Rovigo mons. Lucio Soravito de Franceschi, il quale ha richiamato l’attenzione riguardo all’impegno della Chiesa diocesana nell’educazione e per il mondo della scuola, una realtà che rappresenta il futuro delle giovani generazioni. Per questo, ha precisato il Vescovo, l’attenzione della Chiesa verso il mondo della scuola non è mai venuta meno. A tal proposito il Vescovo ha osservato che il Sinodo diocesano - nelle sue Costituzioni - ha riservato particolare attenzione al mondo scolastico, agli alunni, agli studenti ed ai docenti. Le varie realtà presenti hanno offerto la loro testimonianza manifestando molteplici segni di attenzione e di considerazione verso la realtà scolastica. Don Vanni Cezza responsabile diocesano per la Pastorale della Famiglia ha sottolineato l’impegno dei genitori per i propri figli
Conferenza Episcopale Triveneta Commissione sCuola eduCazione università
La Chiesa per la scuola
Incontro con Papa Francesco Piazza S. Pietro - 10 maggio 2014 “Educare è di per sé un atto di speranza, non solo perché si educa per costruire un futuro, scommettendo su di esso, ma perché il fatto stesso di educare è attraversato da una prospettiva di speranza” (Card. Jorge Mario Bergoglio, Mensaje a las Comunidades Educativas, 23 aprile 2008).
attraverso momenti specifici di formazione; cosi Lorenzo in compagnia di altri due compagni ha parlato dell’attività e dell’attenzione che molti gruppi di stu-
denti hanno vissuto nella Casa Diocesana GP2. Don Daniele Spadon ha invece raccontato dell’impegno dei giovani sacerdoti verso il mondo scolastico, una presenza che è tutt’ora in via di progettazione. Marco nel suo intervento ha parlato dell’impegno verso la scuola attuato dall’Ufficio Scuola Diocesano. Hanno preso la parola poi la signora Angelina ricordando l’impegno del Gruppo A.ge in favore del mondo educativo e Franca Vallese, presidente provinciale dell’Uciim, che ha presentato le iniziative del gruppo. A conclusione dell’incontro è intervenuta la professoressa Giuseppina Papa, già preside nella scuola superiore, che ha osservato come la scuola sia anzitutto un luogo di formazione; in questo senso al centro di tutto deve sempre esserci la persona, l’alunno, con tutta la sua vita di oggi e del suo futuro. E’ perciò importantissimo, ha detto la preside, che il bambino, il ragazzo, il giovane, sia sempre accolto ed amato dalla scuola, una realtà che deve essere sempre aperta al territorio. A conclusione dell’incontro sono state rese note alcune cifre riguardo al pellegrinaggio a Roma da Papa Francesco. Attualmente risultano essere oltre 750 gli
iscritti, tra questi molti gli studenti, i docenti e le famiglie. Settimio Rigolin
Queste parole di Papa Francesco, al lora Arcivescovo a Buenos Aires, sono state riprese da S. E. mons. France sco Moraglia, Patriarca di Venezia e presidente CET, in occasione della IV Conferenza sulla scuola e formazione professionale a Verona, il 24 novembre 2013. Il Patriarca ha poi proseguito: ‘‘Ci sta a cuore la scuola che è bene pubblico, è
bene comune da valorizzare e da pro muovere.La chiesa è per la scuola, per tutta la scuola; infatti, solo una società che sa investire risorse economiche e umane nella formazione e nell'innova zione, in ambito scolastico, può prepa rarsi a un futuro nel quale la persona non venga subordinata alle scelte eco nomiche e finanziarie per cui, alla fine, lo stesso lavoro non è più al servizio
Dalla Scuola di Teologia
Insegnamenti per l’anno in corso Vi diamo una breve descrizione delle materie che vanno a completare gli insegnamenti di quest’anno scolastico 2013/2014: STORIA DELLA CHIESA I e STORIA DELLA CHIESA II, prof. Silvio CECCON; i corsi hanno lo scopo di fornire gli strumenti necessari per capire la Chiesa di oggi a partire dal suo passato, tramite la conoscenza critica delle sue principali vicende nel corso del tempo. In particolare fornire le coordinate storiche e gli strumenti per poter riflettere sulle vicende della Chiesa nel tempo; conoscere alcuni dei temi fondamentali della storia della Chiesa dal I al XIII secolo e dal XIV secolo fino ai giorni nostri. TEOLOGIA FONDAMENTALE, prof. don Lino SACCHETTO; la finalità del corso si riconosce nelle parole della 1^ Lettera di Pietro 3,14-16: “...pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza”. Obiettivo classico è la costruzione di risposte plausibili alle domande: perché credo, perché sono cristiano, perché sono cattolico? Obiettivo specifico e attuale è la ricerca del fondamento, delle condizioni e delle esigenze di verità e di credibilità della fede cristiana stessa. TEOLOGIA DOGMATICA I – CRISTOLOGIA, prof. don Oddone MARZOLA Il Corso ha lo scopo di approfondire
la conoscenza di Gesù di Nazareth sulla base della testimonianza neotestamentaria e della fede ecclesiale, con riferimento ad alcuni elementi fondamentali per conoscere il mistero Gesù Cristo professato dalla fede cristiana. LITURGIA II, prof. don Emanuele SIEVE. Il corso si propone di introdurre gli studenti alla liturgia sacramentale attraverso uno sguardo storico e pastorale, con l’obiettivo specifico di celebrare il Mistero di Cristo nei sacramenti. STORIA DELLA CHIESA III, prof. Adriano MAZZETTI. Le lezioni sulla storia della diocesi di Adria Rovigo intendono offrire un quadro sintetico della presenza e dell’influsso della Comunità cristiana sulla società polesana nei diversi periodi della storia. Dopo una precisazione sull’identità territoriale e sulle note fondanti della Diocesi verranno affrontati temi riguardanti le origini della Chiesa locale e le presenze monastiche nei centri maggiori del Polesine in età medievale e moderna. Seguendo un percorso cronologico e con riferimento ai numerosi recenti studi saranno inoltre illustrate vicende e figure della Chiesa locale dal Cinque al Settecento, la ristrutturazione della Diocesi nell’Ottocento, il movimento cattolico e la realtà preconciliare. L’ultima lezione sarà dedicata al percorso della Chiesa adriese dopo il Concilio Vaticano II. A chi fosse interessato si ricorda che è possibile iscriversi ai singoli corsi.
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Unitalsi Sottosezione di Rovigo
L’ulivo che aiuta i malati
Lendinara San Biagio La “radio parrocchiale” La radio parrocchiale diventa più preziosa in questi giorni della celebrazione dei grandi misteri della nostra redenzione! Essa, non solo reca voce, canti e messaggi nelle case in tempo reale, delle liturgie celebrate nella parrocchiale, ma permette pure di seguirle mentre si è in viaggio da e per il posto di lavoro. La “quinta campana” il periodico di San Biagio di Lendinara, avverte che la radio parrocchiale trasmetterà le sante liturgie della Pasqua e seguirà il tragitto della Via Crucis animata dai giovani alle ore 21.00 il Venerdì Santo. Molinella 10 anni fa moriva don Antonio E’ morto mentre si apprestava a celebrare. Era sceso dalla stanza e sentendosi male s’adagiava in una poltrona e chiudeva la sua giornata terrena. Era il mattino del 13 aprile 2004. Lo trovarono così le persone che non vedendolo arrivare in chiesa si portarono in canonica a chiamarlo. La notizia si sparse in poco tempo nella minuscola comunità che è poco più di una numerosa famiglia. Di lui restano il ricordo caro, il suo amore alla gente, il suo impegno pastorale, la cura per la chiesa ed il suo grande pregare. Prete da 60 anni si apprestava a celebrare la ricorrenza, al termine dei lavori di ripristino del tetto, fissata per la solennità del Corpo e Sangue del Signore. Mons. Arcolin è sepolto nel cimitero di Molinella accanto ai Genitori ed al fratello Guido. Lendinara I Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II Nella domenica della divina misericordia, il 27 p.v., la città sarà in festa per l’avvenimento di grazia della canonizzazione dei due Papi. Alle 17.30 nella chiesa dei Padri Cappuccini vi sarà la celebrazione del Vespero seguito dalla processione con la reliquia di San Giovanni Paolo Il fino alla chiesa di San Biagio, ove sarà celebrata l’Eucaristia presieduta dal guardiano del convento cittadino, fra Elvio Battaglia. Lusia Il Risorto Venerdì 18 aprile, alle ore 21.00, nella chiesa parrocchiale di Lusia, sarà presentata l’opera Rock, il “Risorto”, ne è autore Daniele Ricci. L’opera che vuole raccontare la storia della resurrezione del Cristo, parte dall’ingresso gioioso in Gerusalemme, fino alle apparizione ai discepoli di Emmaus, di Tommaso, passando per il processo, la passione, la crocifissione. L’autore mette in rilievo le figure femminili del racconto alle quali è affidato il compito di accompagnare lo spettatore nella narrazione degli eventi. Insomma ne è risultato un Rock vibrante e commovente che porterà lo spettatore a vivere intensamente, il giorno in cui la Chiesa celebra la morte del Signore. Lo spettacolo è realizzato dai giovani di Lusia e Cavazzana. Ficarolo “Le 40 Ore” Da sempre la comunità credente si mette in adorazione del Signore, nell’ultima settimana della Quaresima. Domenica 6 aprile, alle 15.30 i Genitori e ragazzini del 1° anno del Catechismo hanno dato avvio alla solenne adorazione eucaristica prolungata. Poi le famiglie - via per via - si sono turnate lunedì 7 e martedì 8 aprile. Lunedì 7, dalle 21 alle 22, adorazione notturna per tutte quelle famiglie che per vari motivi non riescono a partecipare nei turni programmati. La “solenne adorazione prolungata” si è conclusa alle 19.30 di martedì. L’Arciprete aveva invitato i fedeli a vivere i giorni dell’Adorazione delle 40 Ore nel silenzio e nella preghiera per ottenere che l’intera comunità divenga una “parrocchia missionaria”! Unità pastorale di Crespino “Presenza” Per la Pasqua 2014, l’unità pastorale di Crespino ha fatto uscire “Presenza” il periodico voce della vita cristiana delle cinque comunità parrocchiali. Apre l’augurio dei tre sacerdoti seguito dal programma orario delle celebrazioni della Settimana Santa a Crespino. A seguire la pubblicazione offre l’anagrafe delle cinque comunità, ove il dato che impressiona è il numero dei funerali nei confronti dei Battesimi, totalmente assenti a Canalnovo e Villanova Marchesana. Vi è un ampio servizio sull’attività della Associazione NOI e della Caritas. Particolare attenzione è data alla vita della Materna e de Nido integrato Pio XII. “Presenza Pasqua 2014” è pure arricchita dalla cronaca della vita delle singole comunità e riserva una pagina per ricordare Mons. Afro Borgato 1° Parroco di San Cassiano. La pubblicazione è assai comoda per l’uso della pagina che elenca i giorni della Settimana Santa con gli orari delle celebrazioni nelle cinque chiese. E’ un numero assai interessante per l’impegno pastorale e l’attenzione pastorale dei tre sacerdoti a facilitare la partecipazione dei fedeli. Villamarzana Solenne apertura della Settimana santa Sia a Gognano che a Villamarzana la Settimana Santa sarà aperta dalla benedizione dei rami di ulivo. A Gognano nel cortile della Casa canonica alle ore 8.45 che sarà seguita dalla processione fino alla chiesa. A Villamarzana, alle 10.45 nell’oratorio di San Pietro Martire per poi portarsi in devota e partecipata processione alla chiesa parrocchiale.
Domenica 30 marzo, la Sottosezione di Rovigo, ha aderito alla Giornata Nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati Lourdes e Santuari Internazionali). Tanti volontari si sono mobilitati per allestire banchetti e gazebo nelle piazze davanti alle Chiese di Badia Polesine, Lusia e Cavazzana, Fiesso Umbertiano, Costa, Frati Cappuccini di Rovigo, e presso l’Ospedale Civile di Rovigo e la sig.ra Italia Lucchin di San Martino di Venezze, per distribuire piantine di ulivo e bottiglie di olio e materiale informativo sull’Associazione, i Pellegrinaggi e i programmi futuri. Sono state tante le persone che hanno accolto benevolmente questa iniziativa e hanno dato la loro offerta per sostenere l’ associazione e soprattutto per aiutare gli ammalati in difficoltà economica, a partecipare ai Pellegrinaggi. L’ Unitalsi accompagna e accudisce i disabili, le persone malate e anziane
Adria S. Maria Assunta
La processione degli ulivi
Domenica 13 aprile nella ricorrenza della domenica delle palme, si svolgerà nella parrocchia santa Maria Assunta detta della Tomba, la tradizionale processione degli ulivi. Il corteo di bambini e adulti che percorrerà la strada fino alla basilica tenendo in mano un ramoscello d’ulivo, partirà alle 9.10 circa dalla chiesa dell’ospedale di Adria. Arrivati nella basilica ci sarà la santa messa delle ore 9.30 celebrata da Padre Ave Maria Lozzer con la lettura del “Passio”.
nei Pellegrinaggi di uno o più giorni ai Santuari delle Fede d’ Italia, d’ Europa e non solo, particolarmente a Loreto, Lourdes, Fatima, Terra Santa e pure ai soggiorni estivi al mare e in montagna. Un grazie speciale a
tutti i volontari dell’ associazione che hanno contri-
Rovigo - Gruppo Giovani Unitalsi
buito alla realizzazione di questa giornata.
Via Crucis cittadina
Venerdì 18 aprile alle ore 21 nel Piazzale della Rotonda “Ad imitazione del nostro Maestro, noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle. La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza”. Dal Messaggio Quaresima 2014 di Papa Francesco Siamo il Gruppo Giovani della Sottosezione Unitalsi di Rovigo che in collaborazione con le Parrocchie di San Francesco e Giustina con Mons. Giulio Bernardinello e Don Patrizio Boldrin del Duomo stiamo preparando la Via Crucis Cittadina che avrà luogo Nel piazzale della Rotonda Venerdì 18 aprile 2014 alle ore 21.
Partendo dal Messaggio della Quaresima di Papa Francesco quest’anno vorremmo unire la nostra Associazione che si occupa di disabilità alla vostra comunità. La Via Crucis sarà animata dal gruppo giovani e sarete tutti quanti coinvolti a partecipare attraverso momenti di comunione e testimonianza. Spinti dall’amore verso l’altro, all’aiuto delle persone in difficoltà, ci ritroveremo in un momento di preghiera che accrescerà il nostro sentirci fratelli. Chiediamo ad ogni partecipante di portare come segno, un alimento a lunga conservazione (preferibilmente alimenti in scatola come il tonno) che consegneremo alle due mense di Rovigo per le persone in difficoltà Frati cappuccini e Mensa Ozanam. Gruppo Giovani Unitalsi Rovigo
Fiesso Umbertiano
Biscotti pasquali in oratorio
Domenica 13 aprile davanti alla chiesa l’annuale mercatino Uova, farina, zucchero e tanto divertimento, questi gli ingredienti che hanno caratterizzato il pomeriggio di domenica 4 aprile all’oratorio “Giovanni Paolo II” di Fiesso Umbertiano, dedicato alla preparazione dei biscotti pasquali. È ormai da diversi anni che nel periodo che precede il Natale e la Pasqua l’oratorio organizza un mercatino ed anche i bambini danno il loro contributo impastando, tagliando e deco-
rando i biscotti aiutati da genitori, catechisti e volontari dell’oratorio. L’iniziativa ha riscosso un grande successo perché permette ai bambini di stare insieme e divertirsi facendo un
gioco un po’ insolito. Nella mattinata della domenica delle palme, 13 aprile, davanti alla chiesa si terrà il mercatino. I fondi raccolti saranno destinati alle iniziative dell’oratorio. Lucia Bianchini
Ficarolo
E’ morto Renato Mazzali maestro d’arte
E’ morto sabato 5 aprile Renato Mazzali di Ficarolo, di anni 83. Maestro d’arte, artista poliedrico, ed artigiano appassionato. E’ nato falegname col padre, poi diplomato alla scuola d’arte, ha insegnato ceramica al centro Enaip. E’ stato un artista a tutto tondo, dilettandosi di pittura, di ceramica, di terracotta, di restauro, e lacche. Pittore, ispirandosi e copiando soggetti di artisti famosi del 300-400-500 italiano e non solo, dava vita ai cosiddetti falsi d’autore, molto apprezzati, e parte di questa produzione è stata esposta in una recente mostra. Preparava le formelle in legno, adattava i colori, li completava con le dorature con foglie
d’oro. Famosi i suoi presepi di terracotta con statue policrome di circa 40 cm d’altezza, e, ancora in corso, il presepe con statue dal volto in ceramica, scheletro di legno e carta pesta, e ricca veste. Con la stesa tecnica ha forgiato la statua di San
Rocco, per l’omonimo oratorio di Ficarolo. E’ sempre stato disponibile per tutte le iniziative di animazione della vita del paese, con liberalità, entusiasmo e creatività. Ha curato il Carnevale di Ficarolo per anni, ed è stato regista ed animatore
delle rappresentazioni teatrali che si tenevano nel teatro sociale che coinvolgeva gruppi di giovani ed adulti del paese negli anni 50-60. E’ stato uno dei fondatori dell’Associazione Liberi Artisti di Ficarolo, che negli ultimi dieci anni ha allestito commedie ed opere liriche in play back, di cui curava una ricercata e sontuosa scenografia. Lascia un ricordo grato in tutto il paese, col rimpianto che la sua professionalità solo in parte ha trovato allievi che hanno fatto tesoro dei suoi saperi. Lascia la moglie Paola, intelligente e fedele compagna delle sue scelte, i figli Alberto e Paolo e cinque nipoti.
polesine
Diocesi Adria - Rovigo
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Genitori in cammino
la Settimana 9
Genitori in Cammino Adria - Centro Studi “Agnese Baggio”
La luce della speranza suscitata Una nuova sfida per la scuola Un cammino per condividere insieme la Vita. in noi dall’amore del Padre
Il Centro Studi “Agnese Baggio” ha organizzato due incontri sull’Intercultura oggi, in colIl gruppo diocesano de laborazione con le “I genitori in cammino” ha scuole della Rete del voluto - come negli anni Basso Polesine. Gli scorsi - proporre una riflesincontri, avvenuti sione legata alle tematiche Comune, volon- stico è più agevole nella in Adria, presso della fede ai propri soci tariato, servizio scuola primaria, per la sua l’auditorium Saced al pubblico interessato. civile, sono in- attitudine alla cura, e più centi, hanno troPresso la Sala Riunioni de la Settimana Dopo gli incontri con p. dispensabili per difficile nella scuola seconvato il consenso Mario Gallian che hanno (a Piano terra) delle insegnanti creare una rete di daria, in cui si richiede una riscosso un grande interessostegno che sup- maggiore padronanza linche hanno aderise si è pensato di affidare porti e collabori guistica. to a questa Rete e la riflessione ad un biblista con le insegnanSi è formato un gruppo che sentono l’ared è stata invitata a parlare ti della scuola composto da insegnanti e gomento. suor Cristina Caracciolo dell’obbligo. volontari del Centro Studi Come hanno delle Serve di Maria RiI ragazzi figli di mi- per studiare un progetto chiaramente spiegato i paratrici (nella foto) e indue esperti, il ricercatore granti spesso diventano i educativo da sperimentare segnante di studi biblici in di Scienze della Forma- mediatori culturali per le nel prossimo anno scoladiversi istituti. zione dell’Università di loro famiglie. Si nota, però, stico, in affiancamento alla L’incontro si è tenuto l’essere qui, presente, viciUdine Davide Zoletto e che l’inserimento scola- scuola pubblica. domenica 23 marzo 2014 no ad ognuno del mistero l’antropologa dell’Ufficio alle ore 15,30 presso la Sala d’amore di Dio. Scolastico del Comune Riunioni de la Settimana in La conseguenza di di Ferrara Laura Lepore, via Sichirollo 74 a Rovigo. questo primo passo è non si tratta di vedere i Il tema: Un cammino nella conferma delle alnuovi arrivati come proper condividere insieme tre pagine della Bibbia, a blemi, anche se difficoltà la Vita. “Ed egli lo restituì partire dl libro di Giobbe obiettive ci sono, ma come a sua madre” (Lc 7,15). per arrivare poi fino al opportunità educativa per Il riferimento al Vange- Vangelo. Suor Cristina ha pronunciate in quel mo- l’intera classe. Serata di preghiera e spiritualità (Lcincontro 7,15) lo di Luca è quello dell’epi- dimostrato come l’amore mento estremo di sofferenNel secondo Serata spiritualità za e di tragicità. sodio della vedova di per di glipreghiera operatori epastorali su “Bambini e adolescenti Diocesi Serata di preghiera e spiritualità Il numeroso pubNaim alla quale Gesù per gli operatori pastorali figli di migranti: complesDiocesi blico Adriapresente - Rovigo della Parrocchia di Adria - Rovigo ha sità, problemi e risorse”, restituisce il figlio per gli operatori pastorali della Parrocchia “Serva di Maria Riparatrice” seguito con molto del e gruppi parrocchiali morto, ma la relatri4 aprile, la dottoressa Genitori della Parrocchia e gruppi parrocchiali interesse la intensa e Lepore ha affermato che si ce ha svolto il tema biblistain (insegna Sacra Scrittura in diversiriflessione Istituti Teologici). cammino Aperta anche ad amici e simpatizzanti profonda a partire dalle prime e gruppi parrocchiali tratta di inventare e speriAperta anche ad amici e simpatizzanti di di suor Cristina che mentare nuove modalità di pagine della Bibbia Ci proporrà un itinerario testi biblici. Aperta anche ad amici e simpatizzanti e in questo modo ha po- di Dio accompagni la cre- molto umilmente ha intro- approccio e percorsi divertuto e saputo illustrare in atura umana attraverso il dotto e concluso l’incontro si dagli attuali. Ha messo in Centro Mariano “Beata Vergine Addolorata” modo trasversale il volto tempo per condurla al pie- con le parole di Pietro ne- discussione la mediazione Centro Mariano “Beata Vergine-Addolorata” Serve di Maria Riparatrici Rovigo d’amore di Dio Padre che no godimento del destino gli Atti quando di fronte linguistica culturale come Alle relazioni Serve di Maria Riparatrici -Addolorata” Rovigo Centro Mariano “Beata Vergine al mendicanteseguirà dichiara didibattito. da sempre ama i suoi figli. d’amore nella luce eterna è attualmente e ha parlato Serve di Maria Riparatrici Rovigo dare tutto quello che ha. L’avvio è stato preso dallo di Dio. difficoltà di contatti Ingresso libero aperto adella tutti. E’ seguito poi un inte- con le famiglie di origine, stesso nome di Dio rivelato Suor Cristina ha ina Mosé nel libro dell’Eso- trodotto anche le proble- ressante dibattito che ha per il diverso modo di indo e Suor Cristina ha fatto matiche di fede che inter- toccato soprattutto il tema tendere il rapporto tra i geInformazioni: Mario Gallani Ficaroloe cell. 3394186677 sofferenza la spenotare il corretto modo diPer vengono naturalmente di della nitori e la scuola – spesso i ranza della vita eterna. I figli vengono “affidati” alla leggere quel termine miste- Don fronte alla lettura biblica Bruno Cappato Rovigo tel. 0425 34534 cell. 3474526179 rioso che è il tetragramma che risulta da segnali di genitori in cammino sono scuola con un atteggiadel nome di Dio; ha fatto luce su uno sfondo di mi- coloro che più di tutti sen- mento di grande fiducia Presso la IlSala de queste pro- negli educatori. Bisogna tono e vivono notare che generalmente stero da disvelare. verti-Riunioni fin qui si è preferito darne ce di questo contrasto tra blematiche per il dolore tener presente che parliaterra) appun- mo di scolari che spesso che li accompagna una lettura solo per così esperienza nel tempo(a e Piano Proposta per l’anno 2014 dire filosofica che si rap- luce eterna dell’amore del to giorno per giorno nel ormai sono nati in Italia e si porta al concetto di essere Padre appare fortemente e cammino verso un oriz- “sentono” italiani. Ognuno mentre invece una lettura drammaticamente espres- zonte che la fede aiuta a di loro, inoltre, ha una propiù aggiornata evidenzia sa dalla morte di Gesù in scorgere e ad individuare pria storia, un proprio vis23 - 30 maggio sì l’essere, ma più ancora croce e dalle parole da lui con certezza. suto caratteristico, per cui è scorretto generalizzare anche riferendosi a ragazzi PROGRAMMA Con anello d’oro ISCRIZIONE diSCHEDA una stessa DI provenienza Corso formativo-culturale per culturale. E’ in aumento, Volontari Ospedalieri Sabato 03 Maggio 2014 ore 15,30 ad esempio, il numero dei e presso Case di Riposo Cognome............................................... minori non accompagnati "L’uomo tra bisogni e desideri” 21 - 28 luglio oNome............................……………….. seguiti non dai genitori, Relatore: dott. Michele Visentin, sul tema Liceo della Comunicazione Padova ma da parenti, o addiritInterviene: dott. Arturo Orsini Nato a….............................il.................. tura, come succede nel direttore generale Azienda ULSS 18 Sulle orme Volontariato caso di cosiddette Recapito:molte Tel....................................... “badanti”, di ragazzi che per dare senso alla vita Sabato 10 Maggio 2014 ore 15,30 di S. Paolo Via............................................. vengono lasciati, con gran- n°........ organizzato dall’Associazione ONLUS “Aspirazioni e ricerca della felicità” diCap..............Città.....……….………….. sofferenze, nel paese di Relatrice: Silvia Donati, psicologa origine in una condizione SOCIETA' DI SAN VINCENZO DE PAOLI Interviene: Remo Agnoletto, (Lc 7,15) 16 - 23 agosto …………………………………….. dimail semi-abbandono. Consiglio Centrale di Rovigo presidente C.S.V. Rovigo Per poterle affrontare Tel. 0425 33773 – fax 0425 31207 mail: info@sanvincenzopolesine.it occorre conoscere le cause Sabato 17 Maggio 2014 ore 15,30 dei disagi vissuti dai ra“Servagazzi di Maria Riparatrice” con la collaborazione ed il contributo del "Farsi dono dà senso alla vita" di origine straniera, Relatrice: dr Elisabetta Spigolon, a volte anche l’atteggiaCENTRO di SERVIZIO biblista per il VOLONTARIATO Desidero iscrivermi al Estonia-Lettonia-Lituania (insegna Sacra Scrittura in diversi Istituti Teologici). coord. didattica corso Laurea Infermieristica mento di rifiuto da essi della Provincia di Rovigo Interviene: dr Tiziana Virgili, tel. 0425 manifestato confronti Ci29637 proporrà un itinerario di testi biblici. presidente Provincia Rovigo Corso pernei Volontari Ospedalieri dell’ambiente scuola o 2 - 10 settembre in collaborazione con Sabato 24 Maggio 2014 ore 15,30 si svolgerà nei giorni la scarsache capacità di accoCaritas Diocesana glienza che incontrano in "Le beatitudini: stile di vita” 3, poco 10, 17preparate e 24 Maggio Gruppi di Volontariato Vincenziano persone o 2014 Relatore: prof. don Renzo Pegoraro, Alledirettore relazioni seguirà dibattito. A. Ge. poco sensibili. Molte sono scientifico Fondazione Lanza Padova A.N.D.O.S. le opportunità eduInterviene:libero dott. Luigi Ziviani sindaco, a tutti. però FIRMA…………………………………………... Ingresso aperto Associazione Edith Stein responsabile Casa di Riposo Crespino cative che la scuola può Associazione Scienza & Vita Centro di Aiuto alla Vita offrire sia con le materie Gruppo Anonimo Sieropositivi che possono essere esploLe modalità di ciascun programma si poCommissione Pastorale della salute Per Informazioni: Mario Gallani Ficarolo Moderatori:cell. 3394186677 rate con occhi diversi, sia U.N.I.T.A.L.S.I. Giuseppe Amato presidente San Vincenzo tranno conoscere successivamente o telefocon coinvolgenti, N.B. Ilattività Corso è totalmente gratuito. Francesco Rossin Coordinatore Vol. Osp. Don Bruno Cappato Rovigo tel. 0425 34534 cell. 3474526179 col patrocinio di La presente scheda essere consegnata come lo sport e i può laboranando a Don Guido Borin - Tel. 0425 25839 anche in occasione del primo che incontro. tori, tenendo presente Le date possono subire qualche variazione Aziende U.LS.S. N° 18 e 19 Ai partecipanti saràitaliani rilasciato maun attestato. anche bambini Case di Riposo (Rovigo , Lendinara, Adria, I dati personali saranno utilizzati soltanto per della operatività dei voli. Sede del corso causa nifestano spesso gli stessi non averranno Trecenta, Crespino, Fratta Pol., Badia Pol.) l'invio di nostre comunicazioni, Auditorium dell'Ospedale Civile di Assessorato alle Politiche Sociali atteggiamenti di disagio. Non ceduti a terzi e saranno tutelati ai sensi dellasi accettano prenotazioni per telefono. della Provincia di Rovigo Rovigo Illegge coinvolgimento di altre 675/96. agenzie educative, scuola,
Domenica 23 marzo 2014 ore 15,30
Incontro con la biblista Suor Cristina Caracciolo
Conferenza Dibattito
via Sichirollo 74 Rovigo (ampio parcheggio)
Ed egli lo restituì a sua madre
Relatore:Genitori Suor Cristina Cacciolo in Cammino
Un cammino per condividere insieme la Vita.
Domenica 23 marzo 2014 ore 15,30
Conferenza Dibattito la Settimana
via Sichirollo 74 Rovigo (ampio parcheggio)
Diocesi d Adria-Rovigo
Servizio Pellegrinaggi con la I.O.T. di Gorizia Russia
Turchia
Ed egli lo restituì a sua madre
Relatore: Suor Cristina Cacciolo
Repubbliche Baltiche
Armenia
10 la Settimana
iovani G speciale
domenica 13 aprile 2014
26 – 27 Aprile ROVIGO
Pagina a cura del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile via Sichirollo, 18 Rovigo 349 5139409 giovani@5pani2pesci.it www.5pani2pesci.it
IL CONCERTO
da tutta la diocesi a Rovigo 26-27 aprile
Due giorni Perché l’alba regali EMOZIONI
Nel cuore di un evento mediatico Testimonianze dalle frontiere della vita Dove l’Europa giovane riprende vita Ospitalità nelle Parrocchie di notte e nella notte Fari per vegliare Autobus diretti alla Città di Rovigo e cena in Città convenzionata per i pellegrini
RTE I!!! E P A ZION CRI E IS
Anche in Paypal le ISCRIZIONI
27 APRILE 10.00: “Grazie Santità” GIOVANNI PAOLO II – GIOVANNI XXIII FRA I SANTI Il Grazie dei giovani nella Celebrazione Pasquale di Piazza Vittorio Emanuele II
L
ISCRIVIAMOCI ALLA fESTA Tutte le modalità per non restare fuori dal grande evento
INfORMAZIONI TECNICHE
AVVISO IMPORTANTE AI PARROCI E AGLI ANIMATORI
gli ospiti della festa
COME ISCRIVERSI? 1. raccogLiere i dati compLeti: nomi/cognomi e Luoghi/date di nascita di tutti i ragazzi che partecipano. I dati sono necessari per esigenze di comunicazione alle Forze dell’Ordine e di sicurezza. Allo stesso tempo è necessario avere chiaro se il gruppo chiede il trasporto o il pernottamento.
r pernottamento neLLe parroccHie
Le Parrocchie di Rovigo ospitano i giovani che si riversano in Città fino al numero disponibile di posti. Per godere del L’iscrizione a Festagiovani2014 è assopernottamento è necessario non riversare tutte le iscriLutamente necessaria per motivi zioni nell’ultima settimana per evitare l’effetto ad imbudi sicurezza e di comunicazione alle Forto. Tutti coloro che fino ad oggi hanno presentato iscrize di presidio del territorio. zione saranno certamente ospitati per la notte. I gruppi è assoLutamente sconsigLiabiLe giovanili parrocchiali o associativi non saranno divisi per partecipare all’evento in modo improvil pernottamento, ma inviati ad unica struttura, possibilvisato. mente insieme a quelli dello stesso vicariato. è invece consigLiabiLe concludere I ragazzi devono portare con sé materassino (o stuoprima dell’evento le manovre di iscrizioino) e sacco a pelo in uno zaino che lasceranno nelle ne ed entrare in possesso del relativo strutture di ospitalità e che ritroveranno la sera dopo il Badge. concerto. Con sé avranno invece ogni accorgimento per il maltempo e per la temperatura serale. Le parrocchie saranno raggiunte dai pellegrini dopo il Concerto insieme ad un gruppo di volontari della parrocchia stessa. Se in uno stesso gruppo giovanile che si iscrive alcuni giovani non pernottano, si farà per loro un’iscrizione a parte.
r iL trasporto
Per ogni gruppo iscritto viene precisato all’iscrizione se serve un aiuto nel trasporto. L’Ufficio di Pastorale Giovanile invierà un autobus fra quelli che servono l’evento. Le località servite certamente dagli autobus sono: Ariano nel Polesine, Corbola, Bottrighe, Adria, Baricetta, Villadose, Bellombra, Papozze, Guarda Veneta, Polesella, Bosaro, Lusia, Lendinara, Badia Polesine, Baruchella, Ceneselli, Castelmassa, Fratta Polesine, Fiesso Umbertiano, Santa Maria Maddalena, Occhiobello, Stienta, Ficarolo. Per le altre località ci si informi presso don Fabio Finotello 3495139409 fabiofinotello@vodafone.it.
r cena a rovigo
2. consegnare i dati al responsabile locale di pasto- La cena è convenzionata in locali della Città, (ed è esclusa dal contributo per l’evento). I locali e i relativi costi rale giovanile (vedi il box a lato), insieme al contributo di € convenzionati si trovano sul sito www.5pani2pesci.it. Per prenotare un locale a Rovigo per la cena alle ore 19.15 10,00 pro capite. Fino alla consegna del contributo l’iscrisi invii una mail entro Pasqua a giovani@5pani2pesci.it. zione non è ritenuta effettuata. Con l’iscrizione bisogna lasciare i dati telefonici e mail di r serviZio in Festagiovani un capogruppo, animatore o sacerdote. Se un gruppo giovanile desidera fare servizio in Festagiovani può contattare il responsabile dell’Ufficio don Fabio entro Pasqua (3495139409, fabiofinotello@vodafone.it). È possibile prestare servizio sia alla organizzazione opZioni pernottamento e trasporto Per ogni gruppo iscritto contemporaneamente è neces- dell’evento sia in luoghi di sofferenza come l’Ospedale Civile, la Mensa dei Cappucini, la Casa Circondariale. sario precisare se chiede il pernottamento e se chiede il trasporto e da quale località della Diocesi. Con una mail o r iL badge di accesso telefonata di risposta al capogruppo l’Ufficio di Pastorale Sarà necessario per gli iscritti ritirare il Badge di Festagiovani. Il ritiro avverrà per tutti nei due giorni precedenti Giovanile preciserà se la località è servita dal trasporto. l’evento, il 24 e il 25 Aprile, dalle 20.00 alle 22.00, nei diversi luoghi che saranno indicati su La Settimana e sul sito www.5pani2pesci.it in tutto il territorio della Diocesi. Il badge dovrà essere indossato, ed è inamovibile, fatta ancHe on Line E’ possibile effettuare l’iscrizione anche on-line sul sito salva ovviamente la possibilità di eliminarlo. Non è sostituibile e nel caso in cui venga smarrito dovrà essere acwww.5pani2pesci.it fino a Pasqua. Il contributo verrà quistato. Chi non avesse ritirato il Badge nei giorni precedenti lo potrà fare in Festagiovani al punto di accoglienza: versato on line tramite paypal per chi possiede una carta sono ovviamente prevedibili code e tempi di attesa. prepagata.
fINO A quANdO ISCRIVERSI? In internet, on line possibile iscriversi on-line fino al 20 Aprile, giorno di Pasqua Pressi i preti nei vicariati possibile iscriversi presso i preti responsabili fino al 23 Aprile Nel punto – accoglienza il giorno stesso ma ATTENZIONE ALLE PREVEDIBILI CODE E AI TEMPI DI ATTESA. Chi chiede trasporto e pernottamento deve iscriversi comunque ENTRO PASQUA.
A CHI RIVOLGERSI
I responsabili vicariali che accolgono le iscrizioni entro pasQua sono: adria – ariano Don Luca Borgna 3493695687 rovigo Don Patrizio Boldrin 3471641288 viLLadose Don Piero Mandruzzato 3386113900 crespino – poLeseLLa Don Diego Pisani 3480524022 Lendinara – san beLLino Don Enrico Turcato 3386193751 badia – trecenta Don Nicola Albertin 042551474 stienta Don Alberto Rimbano 3284633166 casteLmassa Don Michele Samiolo 3493607910
giovaniadria@gmail.com giovanivicariarovigo@gmail.com giovani.villadose@gmail.com diegopisani@libero.it giovanilendinara@gmail.com giovanibadiatrecenta@gmail.com giovanistienta@gmail.com giovanicastelmassa@gmail.com
speciale
domenica 13 aprile 2014
la Settimana 11
Intervista al Cav. Gino Furini
L’A.Ge lavora con passione per il bene della scuola, degli alunni e delle famiglie Ci sentiamo perfettamente inseriti nel programma pastorale della Diocesi
A.Ge. (Associazione Italiana Genitori), è una importante realtà di volontariato cattolico che opera all’interno della scuola per il bene dei bambini, dei ragazzi, degli studenti, come pure accompagna le famiglie e i genitori nel loro difficile compito di educatori. Da vari anni l’A.Ge. è presente con i suoi volontari nelle diverse scuole del Polesine, quotidianamente accanto alle famiglie e ai ragazzi e giovani, lavorando in rete con molte altre realtà educative. Il Cav. Gino Furini (nella foto) , Coordinatore provinciale della Associazione, ne è l’anima, instancabile lavoratore per il bene degli studenti e delle famiglie. L’A.Ge. è una realtà particolarmente attenta e disponibile verso il cammino pastorale della Chiesa diocesana di AdriaRovigo. Animati come sempre dalla disponibilità e generosità, spiega Furini, l’A.Ge. ha affermato la sua adesione e il pieno assenso all’invito del Vescovo Lucio ad essere qui nel Polesine e nella Chiesa diocesana “Popolo di Dio in missione”. In questa nostra intervista il Coordinatore Provinciale Furini ci illustra l’impegno dell’A.Ge.
frontando il mandato del Vescovo? R - Anzitutto attraverso i sussidi fornitici da mons. Vescovo, nonché facendo nostre le varie delucidazioni offerteci sul come e dove vuole arrivare, quali responsabili di Associazione, genitori impegnati non solo nella Famiglia ma anche nel Sociale, ci sentiamo
D - L’Associazione A.Ge. come ha accolto l’invito che il Vescovo Lucio ha rivolto a tutta la Chiesa diocesana ad essere “Popolo di Dio in missione”? R - Abbiamo accolto l’invito del Vescovo con grande interesse e vivacità. D’altra parte noi Genitori A.Ge., siamo nati a Rovigo come Associazione nel 1975 con l’entrata in vigore degli Organi Collegiali nella Scuola. Associati per dare delle risposte concrete alle Famiglie, proprio in virtù del ruolo statutario che ricopriamo all’interno della Scuola di ogni ordine e grado non poteva che essere affermativa. D - In che modo il Gruppo A.Ge. sta af-
a tutti gli effetti Popolo di Dio. Formalizzarci su un cammino di Missione, non è difficile, direi è alquanto doveroso. Ci siamo trovati tra di noi referenti delle A.Ge. locali, maggiormente impegnati e disponibili, fat-
te alcune considerazioni sul nostro ruolo di Genitori. D - Il Gruppo A.Ge. opera prevalentemente all’interno della scuola, a contatto con giovani, insegnanti e famiglie, dentro queste realtà è possibile farsi missionari, annunciatori del Vangelo di Gesù? R - A seguito dell’appello del Vescovo rivolto a tutti in varie occasioni, ora riteniamo doveroso provocare alcuni incontri Formativi sul Territorio nell’ambito della Scuola, in collaborazione con Istituzioni Scolastiche, Comuni, Provincia e altre Associazioni. In alcune zone della Provincia, San Basilio ed Ariano nel Polesine, siamo già partiti e abbiamo visto una buona partecipazione di Genitori e Studenti, non credo che faremo fatica a proseguire. Su Rovigo Città, siamo
partiti con alcuni incontri formativi solo per Genitori della Scuola Paritaria di San Pio X, anche in questo caso abbiamo notato un buon interesse del Genitore nel ruolo che gli compete nella formazione e educazione dei figli ai valori cristiani. D - Dal vostro osservatorio la realtà della scuola è disponibile ad accogliere la buona notizia del Vangelo? R - Nel rispetto delle persone e quindi dei ragazzi, oggi più multietnici di ieri, dove il vivere quotidiano comporta sacrifici per tutti, basta guardare cosa fa la Chiesa, il Papa e tutto il Clero, per il vivere civile non solo in Italia ma nel Mondo. Gli incontri che ci sono stati e che ci sono ancora tra Chiese diverse ad opera del Santo Padre e del Mondo Episcopale, sono segni in positivo sugli occhi di tutti. Creare delle frizioni o discrepanze fra popoli, sono solo provocazioni deleterie di pochi. Oggi la struttura Scuola tende ancora a ripararsi per paure e mancanza di aggiornamenti formativi, speriamo che presto si evolvi anche la Scuola. Noi Genitori impegnati nell’A.Ge. e nelle Istituzioni Scolastiche fare-
mo sicuramente la nostra parte a fianco del nostro Vescovo Lucio. D - Pensando al mondo dell’educazione, della scuola, di quale missione oggi ha bisogno questa realtà? R - Oggi la Scuola ha tante carenze, la peggiore è quella della mancanza di fondi. Speriamo che arrivi presto un vento forte e dolce per rilanciarla, le buone prospettive ci sono. Il 29 e 30 Maggio prossimo ad Abano Terme avrà luogo un Seminario Nazionale sui nuovi Programmi Scolastici a partire dall’anno scolastico 2014/2015 della Scuola Primaria: (Materna Elementare e Media) voluti da questo Governo con l’approvazione del FORUM Nazionale delle Associazioni Genitori, dal FORUM dei Studenti. Sarà una vera rivoluzione. I Dirigenti e Docenti si dovranno adeguare e aggiornare perché il mondo sta cambiando alla velocità della luce. Chi ci crede si adegua e si aggiorna, chi non ci crede, getterà la spugna. Per questo noi dell’A.Ge. diciamo grazie a mons. Lucio Soravito per aver lanciato questa invito essere “Popolo di Dio in missione”. Settimio Rigolin
Cerchiamo un progetto serio, che porti il sorriso tra la gente.
Partecipa al concorso ifeelCUD, puoi vincere fino a 29.500€ per un progetto di solidarietà. Scopri come su www.ifeelcud.it
Partecipare è semplicissimo. Insieme al tuo parroco, crea una squadra, raccogli le schede allegate ai modelli CUD e scrivi un progetto che abbia come obiettivo quello di migliorare la vita della tua parrocchia. Potrai vincere un contributo fino ad un massimo di 29.500 € per realizzare il tuo progetto di solidarietà. In più, se presenti anche un video, potrai ricevere un bonus del 10% sulla somma vinta. Partecipando, porterai un sorriso tra le persone a cui vuoi bene e contribuirai a sostenere anche i tanti progetti che la Chiesa cattolica porta avanti in Italia e nel Mondo. Il concorso è organizzato dal Servizio C.E.I. per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica in collaborazione con il Servizio Nazionale per la Pastorale Giova nil e del la C.E.I. e c on i Ca f Acl i.
12 la Settimana Borsea
attualità
domenica 13 aprile 2014
Grignano Polesine - Auditorium S. Rocco a
Ancora senza chiesa ma... XIV Edizione dei Concerti di primavera Sabato 12 aprile aprirà il coro “Enrosadira” di Moena
È la seconda Pasqua senza la nostra Chiesa! Anche quest’anno il nostro Risorto non si “manifesterà” nella sua casa... Ma nonostante ciò vivremo comunque la gioia della Resurrezione! Nella nostra chiesa improvvisata, seppure con disagio e fatica, ci stringeremo un po’ come abbiamo fatto sinora in questi lunghi mesi e ringrazieremo il Signore perché non ci ha fatto mai mancare la fiducia, il desiderio di stare assieme, uniti come un’unica grande famiglia. Una chiesa chiusa ci ha fatti diventare, ogni domenica e in ogni celebrazione, una chiesa aperta e accogliente, per i nostri bambini, le nostre famiglie, i nostri anziani. Possiamo dirlo, senza retorica, siamo comunque felici di essere cristiani nella nostra Parrocchia di Borsea. Il catechismo, gli incontri dei gruppi parrocchiali, le iniziative anche con altri amici di parrocchie vicine o di altre esperienze di fede, ma anche i tanti momenti di convivialità e di festa presso il Centro Cuore Nuovo sono stati e sono tuttora evidenza di una comunità che continua ad essere viva e partecipe. Davvero una consolazione! In queste ultime settimane la notizia di un contributo da parte della Conferenza Episcopale Italiana, attraverso i fondi dell’otto per mille, e la possibilità, con l’interessamento della Diocesi, di poter avere un altro aiuto importante che ci faccia sperare di poter iniziare presto i lavori alla nostra chiesa sono parsi segni tangibili di un amore grande e di una preghiera che, incessante, è stata accolta! E il dono alla famiglia che prega unita, la grande famiglia della comunità, che è rimasta unita nonostante tutto! È tempo di rimboccarci tutte le maniche. C’è da augurarsi che chi in questi anni è “stato alla finestra” e non si è coinvolto, ora si senta chiamato in causa adoperandosi come può per contribuire a questa nuova e grande sfida. È triste davvero che la nostra chiesa parrocchiale sia l’unica chiusa ed inagibile in tutta la città di Rovigo! Ecco perché c’è da sperare che le istituzioni civili, qualche realtà economica locale o persone che, nonostante la crisi economica, hanno la fortuna di stare meglio di altri, si mettano in gioco e facciano quanto è loro possibile per darci una mano. Nessuno si chiami fuori! E ciò che si dona per amore non si perde ma rimane e si moltiplica e diventa bene per tutti. La nostra Pasqua 2014 è già ora più bella e più grande! Andrea B.
Dal Multisala Cinergia
Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
Diretta della Canonizzazione La multisala Cinergia annuncia la programmazione presso le proprie sale domenica 27 aprile alle ore 10.00 della CANONIZZAZIONE dei beati GIOVANNI XXIII e GIOVANNI PAOLO II. p DIRETTA da PIAZZA S. PIETRO - ROMA p DOMENICA 27 APRILE DALLE ORE 10 (durata circa 2 ore). p IMPORTANTE: Ricordiamo a tutti che, su volere dello stesso Papa Francesco, l’evento sarà GRATUITO per il pubblico.
Appuntamento con i concerti di primavera, sabato 12 aprile alle ore 21 all’Auditorium S. Rocco di Grignano Polesine. La Rassegna, giunta ormai alla XIV Edizione, presenterà un ampio ventaglio di proposte musicali e, ciliegina sulla torta, l’intervento del poeta polesano Gianni Sparapan con l’ultima pubblicazione dal titolo “El nievegar de la luna”. Grazie all’opera promozionale del coro “Monte Pasubio Rovigo Banca”, si potrà apprezzare una volta di più il rapporto vivo con il canto popolare, un repertorio destinato a non esaurirsi, arricchito com’è dall’apporto di musicisti originali come Bepi De Marzi e Marco Maiero, nonché dalle armonizzazioni sempre interessanti di Gianni Malatesta. L’intenzione, come più volte è stato dichiarato, è quella di mantenere in vita una tradizione che ha un largo seguito di pubblico, com’è testimoniato dalle sale gremite di tante rappresentazioni di musica a ispirazione popolare. Risulta talora incomprensibile come un fenomeno di così vasto interesse possa essere sottovalutato o addirittura ignorato. Non si tratta soltanto dei canti alpini o di quelli di guerra: da almeno trent’anni a questa parte, il mondo etnomusicale si è notevolmente sviluppato e non c’è paese o contrada che non possieda sue proprie esclusive voci e tradizioni. Come nell’ambito linguistico-dialettale,anche in quello folkloristico assume straordinaria rilevanza il livello di convinzione e consapevolezza di chi parla o esprime nelle sue varie forme la storia del suo vissuto. Così, soprattutto in Italia Settentrionale, grazie alla ricerca di studiosi e maestri, la cultura musicale e folkloristica ha conosciuto una grande diffusione. Se fino a quarant’anni fa, il compito di far conoscere e divulgare i canti trentini e di guerra era esclusivo di pochi grandi gruppi corali (uno per tutti, la SAT di Trento), oggi sono centinaia i cori che tramandano alle nuove generazioni la storia vissuta dell’antica società. Protagonisti della Rassegna, quest’anno, saranno, nell’ordine: il coro “Enrosadira” di Moena, diretto da Barbara Pedrotti; il coro rodigino “Cante e ciàcoe”, diretto da Vaifro Zanforlin; il gruppo polifonico rodigino “Melos”, di Roberto Spremulli; infine, il coro “La prara” di Caprino Veronese, diretto da Raffaele Nicolis. I concerti si svolgeranno tutti di sabato, alle 21, nell’arco di tempo compreso fra il 12 aprile e il 24 maggio, presso l’Auditorium “S. Rocco”, fatta eccezione per il “Melos”, che
canterà nella vicina chiesa Parrocchiale di Grignano Polesine. Apripista sarà, sabato 12 aprile prossimo, il coro “Enrosadira” di Moena. Nato nel 1981, nel solco della passione per il canto alpino, il coro si è reso protagonista di innumerevoli concerti in Italia e all’estero. Memorabili le trasferte oltreoceano in America del Nord(2002) e Brasile (2011). Al tradizionale repertorio di canti di montagna, l’Enrosadira affianca lo studio e l’esecuzione di canti ladini, in particolare quelli legati alla figura storica del compositore moenese Ermanno Zanoner, in arte “Luigi Canori”. Ne fa testimonianza, l’originale CD “Ciantar Moena” (maggio 2008, che contiene ben 17 canti in lingua ladina. L’altro CD (“L’è en bel color”), legato al repertorio tradizionale, risale al 2001. L’ormai trentennale storia registra l’avvicendamento di diversi maestri: Giancarlo Facchini, il fon-
datore; Luigi Chiocchetti (oltre 20 anni di direzione), Franco Pellegrin e, attualmente, Barbara Pedrotti. Con quest’ultima, il gruppo ha compiuto ulteriori passi avanti in tema di apprendimento e cultura musicale. Barbara Pedrotti è infatti docente di musica presso “Il pentagramma” di Tesero e diplomata in chitarra classica. Il programma della serata prevede una breve selezione di canti del coro
promotore “Monte Pasubio Rovigo Banca”, diretto da Pierangelo Tempesta. A seguire, il coro ospite di Moena eseguirà, nell’ordine: “Fila fila” (arm. Luigi Pigarelli), “Verdi campi” (C. Moser), “Faremo un brindisi” (F. da Trieste-G. Solera-A. Chini), “La pastora” (arm. Luigi Pigarelli), “Daur San Pieri” (Marco Maiero), “Ortigara” (arm. I. Pelosi), “A la Madonina del Vajolet” (L. Canori-I De Francesco), “Senti ‘l martelo” (arm. R. Dionisi), “Maggio” (Marco Maiero), “SanMatìo” (Bepi De Marzi), “Canto dell’emigrante trentino” (Rauzi-Solera-Gravina). Un mix di vecchio e nuovo, come si vede. Certamente, una piacevole occasione di ascolto, a ingresso libero. Claudio Garbato Nelle foto: (dall’alto in basso) il coro “Monte Pasubio Rovigo Banca” e il coro “Enrosadira” di Moena
Unicef Rovigo
Pranzo di beneficenza pro “Emergenza Siria”
Il Comitato Unicef di Rovigo, il giorno 13 Aprile ha organizzato un pranzo di beneficienza presso il Ristorante “Le Betulle” in Rovigo, Viale Regina Margherita 6, alle ore 12,30, allo scopo di dare un aiuto per la grave “Emergenza Siria”. L’Unicef festeggia in quell’occasione, i suoi 30 anni di presenza in provincia di Rovigo. Sarà presente il Presidente Regionale Dott. Alfredo Zannini ed altri Presidenti Unicef.
Unitalsi Sottosezione di Adria
A Lourdes con la speranza nel cuore Dal 22 al 28 giugno 2014
Chiunque è stato a Louil bagaglio delle proprie rdes, sa che il luogo delmiserie umane e spirituali, le apparizioni, con i suoi per ritrovarsi con Dio e vari edifici della fede eretcon se stessi, per esseti dalla devozione dei re vicini con il cuore e fedeli, è immerso in un con le mani operose ai ambiente naturale di granfratelli che vivono l’espede fascino che contiene rienza della malattia o le montagne, le rocce, il sono nel bisogno. Si va a verde, il fiume Gave. Lourdes, insomma, per Ma il cuore di tutto fare ciò che la Madonna ha questo è costituito dalla chiesto: pregare, fare peniminuscola Grotta nella tenza e praticare la carità. quale è incastonaMa da Lourdes non ta, come perla di imsi torna mai con le menso valore, la bianca marmorea mani vuote, con il cuore arido, con statua della Vergine Immacola- la fiaccola della speranza spenta. ta. Proprio in quella grotta, esatta- A Lourdes non parlano tanto le premente 156 anni or sono, nella 16^ diche, quanto la gente che prega, che apparizione del 25 marsoffre, che sente forte zo 1858, la Madonna Per iscrizioni rivolgersi il desiderio della constessa rivelò alla piccola versione e si affida alla in Segreteria Unitalsi Bernardetta il suo nome: misericordia del Signore. Sottosezione di Adria “Io sono l’Immacolata Proprio per questo anche Tel. 340 3828178 Concezione”. noi abbiamo pensato di in via Arzeron 29/A Dopo di allora, il flusandare o di ritornare a (Scuola De Amicis) so dei pellegrini a quella Lourdes: per trova45011 Adria Grotta aumentò di anno re nella preghiera la in anno. forza della conversione, la gioia Anche noi siamo pronti a met- della nostra fede e il motivo profondo terci in fila con loro e partire. della nostra speranza. Perché si va a Lourdes? Per essere, per Mons. Valerio Valentini dare e per ricevere. Si va a Lourdes, con Assistente Ecclesiastico
settimana santa
domenica 13 aprile 2014
la Settimana 13
In cammino verso la Pasqua
La “santa settimana” Dei Misteri della Fede
Il fascino della “Santa settimana” nasceva e nasce dall’interno, dopo la lunga serie dei giorni invernali e dal desiderio di una ripresa del vivere, che possa esser tutto splendore: dai muri delle case, alle aiuole del giardino e dell’orto, al proprio spirito. L’aria di vita della nuova stagione riallaccia i rapporti con il proprio animo e le grandi celebrazioni aiutano a raggiungere la purificazione e a vivere totalmente il mistero della Pasqua, per poi farlo stimolo ed annuncio, con la bontà del vivere, agli altri. La Pasqua non diviene solo purificazione del cuore e dell’intera persona e degli spazi, ma pure slancio per comunicare agli altri il tesoro della salvezza che la Liturgia della Chiesa, la cultura popolare, la pietà cristiana, risvegliano e rendono vivo più che mai. La novità di vita diviene espressione più genuina di un rinascere al bisogno di santità che è giustizia di rapporto con Dio e con l’uomo fratello, che porta ad essere esternazione di
una bontà che Dio ha posto in ogni essere umano. Questo è il motivo per sentire ed essere non solo partecipi, ma pure protagonisti con il Cristo Redentore, nel fare di questi sette giorni un tempo santo. Si comprende così come la partecipazione sia diversamente esternata e assuma i colori e della stagione del risveglio e della ripresa, e, la fa la più attesa, la più amata e la più vissuta. Nei ricordi d’infanzia, quando la Liturgia era celebrata al mattino, quasi desiderio di anticipo della salvezza, il “rituale popolare”, prevedeva al sciogliersi della campane al sabato santo, un prolungato scoppiettar di spari, quasi orgogliosa cornice alla emozione che si realizzava, all’interno della chiesa, e il bisogno di bagnarsi gli occhi con la rugiada, per andare a contatto con l’invisibile passaggio del Risorto ! Fede umile, sentire semplice, certezza grande che portava a riscoprire le orme di Dio in quel mondo che sin dall’inizio
era il “giardino”, il paradiso terrestre. E quasi d’incanto gli stessi volti degli uomini e delle donne assumevano lo splendore nuovo di colui che della vita è il Signore! E lo stesso Crocifisso posto all’adorazione di tutti assume lo splendore della regalità buona di chi è re d’amore. Ora la Liturgia della Pasqua ci porta nel cuore della notte e ci fa essere luce nelle tenebre con il desiderio di illuminare il mondo, ci fa passare all’ascolto dell’intera storia della salvezza, scendere nelle acque della vita, per poter gridare con verità: “E’ risorto!” E così accennata , la santità di questi giorni, la cogliamo da coloro che con fede si dispongono a contemplare il Signore che è la vita vera il Risorto, con una punta d’orgoglio santo, reggendo ben saldo il ramoscello d’ulivo che vuol essere per tutti impegno di bontà, segno di un fraternità universale e sete di quella pace che ognuno vuole edificare. Gianni Azzi
Domenica degli ulivi
“Quel tuo ramoscello”
Per 109 volte, cioè in ciascuna chiesa parrocchiale, i Parroci benedicno l’ulivo e lo portano - sia pure per un tragitto simbolico – in mezzo alla gente, perché questa si apra ad accogliere il Cristo. Ci sono tante persone al rito: l’ulivo in questa domenica è carico di messaggi. La gente ne percepisce uno in particolare: il bisogno di verità! E’ la semplicità ricca del messaggio che esprime il bisogno di eticità che deve esser in tutti, che significa il bisogno che tutti agiscano bene, evitando imbrogli, menzogne, intrighi e cavilli. Quel “ramoscello d’ulivo” diventa anche invito a spogliarsi di tante esigenze per “ri-essere” all’essenziale. L’ulivo, per dire che c’ è bisogno di quel poco
che ci introduce nell’agire onesto, presto e subito. C’è in ogni uomo e donna un meccanismo che se ascoltato ci guida a fare ciò che è buono e ad evitare quel che è male, in ogni spazio del vivere umano e non solo in quelli personali e familiari. Quel ramoscello d’ulivo ci invita a smetterla con il creare “bisogni non necessari”, “esigenze” che appesantiscono le pretese e non fruttano serenità e pace. Insomma quel “ramoscello d’ulivo” è, e diviene sempre più, una carica di forza che induce a cambiare singolarmente e comunitariamente, perché per tutti ci sia non solo il “pane quotidiano”, il lavoro, la giustizia, la sicurezza e un clima di pace, di cui
l’ulivo, è da sempre l’icona. Partecipare al rito della benedizione prima, e, alla simbolica processione poi, è dichiarare a noi stessi e agli altri, che siamo disponibili a rivoluzionare noi stessi per essere edificatori di pace, ad accontentarci di meno esigenze, perché per tutti vi sia il necessario. Se può essere relativamente facile dividere il pane, il vestito, la casa, diventa impegno forte uscire dalle nostre “caste”, dai nostri proclamati privilegi – si è sempre fatto così – perché per tutti vi sia quella dignità e libertà umana che faccia di ogni uomo, un fratello e di ogni donna una sorella e, un mondo meno ingiusto e più rispettoso degli uomini dei paesi e della culture. Gianni Azzi
Venerdì Santo
La terra delle origini
Fin dai giorni in cui la Chiesa di Gesù si apriva al mondo e iniziava il suo cammino per portare a tutti il Vangelo del Signore, vi è stata la consapevolezza e l’impegno a non dimenticare il sostegno alla Comunità delle origini, che in Palestina rimaneva minoranza. E minoranza lo è stata nei secoli e lo è ancor oggi. E’ nata come minoranza, come piccolo gregge, tra enormi difficoltà e la ha sostenuta la fede nel Signore e la solidarietà dei nuovi credenti di tutto il mondo. Anche oggi la Chiesa di terra santa è minoranza, anche oggi la Chiesa di Terra santa ha enormi difficoltà per la situazione di conflitto non solo tra Ebrei e Palestinesi, ma pure con lo Stato che tende ad allargare gli spazi suoi e a restringere
quelli altrui. Anche oggi la Chiesa di terra santa è chiamata a vivere in un clima di conflitto, talora anche armato, in una nazione ove i seguaci di Cristo faticano a guadagnarsi il pane quotidiano, per mancanza di lavoro. Anche oggi la Chiesa tutta è impegnata a esser solidale con quei fratelli, la cui missione è accogliere i pellegrini, dare loro ospitalità, conservare i luoghi in cui la storia della salvezza si è realizzata e il Signore Gesù è vissuto, ha operato,è morto e risorto ed ha inviato i suoi discepoli al mondo. La ricorrenza del Venerdì Santo, giorno in cui la Chiesa nella sua Liturgia celebra la morte del Signore, ci invita a non dimenticare i fratelli di quella Chiesa né la terra
che fu di Gesù e ci esorta a sostenerla con la nostra solidarietà. Guerra e guerriglia non favoriscono il flusso de pellegrini: la situazione di guerra scoraggia i pellegrinaggi e di conseguenza toglie la possibilità di lavoro a quanti in quella terra vivono. Con la solidarietà ed il sostegno, la Chiesa ci domanda la preghiera per gli abitanti di quella nazione, perché abbiano pace e con la pace la concordia e con la concordia le fonti del lavoro . E ci domanda anche la conoscenza delle difficoltà in cui questa Chiesa opera e vive. Ci aiuta Tele Pace con la sua quotidiana rubrica, che ci aggiorna sugli avvenimenti che vivono quei nostri fratelli. Conoscenza e consapevolezza, preghiera e sostegno economico non siano solo la continuazione di un impegno di sempre dei Cattolici, ma pure un riconoscente atto d’amore al Signore Gesù, c ro c i f i s s o e risorto, soprattutto nel giorno in cui celebriamo la “Liturgia nella morte del Signore”. Per le sue piaghe, siamo stati guariti”! Gianni Azzi
14 la Settimana
missioni
Roma 4-6 aprile 2014
Destinazione mondo
Convegno Nazionale Incaricati Diocesani «Missio» Ragazzi Si è svolto a Roma il Convegno Nazionale degli Incaricati Diocesani Missio-Ragazzi “L’animazione Missionaria alla luce della Evangelii Gaudium” (Destinazione Mondo) in un confronto costruttivo attraverso relazioni e laboratori di gruppo, guidati da Alessandro Zappalà, Segretario Nazionale Missio-Giovani, Padre Piero Pierobon - Misionario Saveriano, che hanno acceso di forti contenuti la gioia dell’annuncio. Tre le parole chiave: USCIRE, OSARE, CAMBIARE. Uscire dalle regole, spingendoci fuori per cercare le diversità, per condividere il Pane/Parola: “Come vorrei una Chiesa povera tra i poveri”! Risuoni in noi l’invito di Papa Francesco. Osare una pastorale missionaria che esige di cambiare il comodo criterio del “si è sempre fatto così”. Cambiare, per rinnovare le nostre relazioni i nostri stili. Papa Francesco, nel suo stile semplice, ci indica chiaramente: I 5 NO di Papa Francesco 1. NO all’individualismo 2. NO all’egoismo 3. NO al pessimismo sterile 4. NO alle mondanità spirituali 5. NO alle guerre fraterne NON lasciamoci rubare il Vangelo! I 3 SI di Papa Francesco 1. SI alla sfida di una spiritualità missionaria 2. SI alle generazioni nuove generate da Gesù Cristo, legami veri 3. SI ad altre sfide ecclesiali Dio ci ha inviati per vocazione, dobbiamo vedere il mondo con gli occhi di Gesù. Camminare insieme, condividere è la fatica più grande. Non si fa missione perché abbiamo energie in più , ma per fede. Una fede autentica che non è mai comoda e individualista implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra. Amiamo questo magnifico pia-
I nostri missionari ci scrivono da... Pasqua: tempo e inizio di Vita Nuova
neta dove Dio ci ha posto, e amiamo l’umanità. (n. 183 E.g.). Il viaggio più coraggioso non è andare e partire ma imparare la vita degli altri. Unirsi e far passare questa consapevolezza di tutte le realtà pastorali, provare ad unirci. Che tutta la catechesi passi attraverso tutte le realtà diocesane, parrocchiali, liturgiche. Unirci attraverso l’amicizia per un processo di crescita a cominciare dai nostri ragazzi. Maria Soave Buscemi – Missionaria Laica Fidei Donum in Brasile – ci ha presentato una “Riflessione Biblica” davvero originale e coinvolgente, che ci ha fatto molto riflettere: “Quando abbiamo l’arroganza di avere tutte le risposte, la vita ci cambia tutte le domande”, e inoltre “Nessuno è tanto ricco da non aver nulla da ricevere, e nessuno è così povero da non aver nulla da dare”! Mauro Bellini della Segreteria Nazionale ci ha
illustrato le tematiche del nuovo anno. Per la GMM “Periferie cuore della Missione”, per i Ragazzi Missionari “Gli ultimi saranno i primi” e da ottobre sono previste 9 tappe, 9 periferie con testimonianze valorizzando le Beatitudini. Nella condivisione dei lavori ed esperienze dalle diverse Diocesi, noi abbiamo proiettato il power-point della 34^ Festa Diocesana dei Ragazzi Missionari, che si è tenuta a Rovigo il 3/1/2014. Domenica, a conclusione dei lavori il nuovo Direttore Nazionale Missio Ragazzi Don Michele Autuoro ci ha esortato a mantenere vivo l’ardore missionario da condividere con i ragazzi che ci sono affidati. Durante la S. Messa, abbiamo distribuito i “Messaggi di Papa Francesco” un piccolo segno che avevamo portato quale segno di fraternità. All’Angelus Papa Francesco, che abbiamo avuto il privilegio di ascoltare, ha consegnato il Vangelo a tutti, una grande gioia ma anche un impegno concreto nella nostra vita. Un’esperienza bellissima che porteremo nel cuore. Visitate il sito dei Ragazzi Missionari www.missioragazzi.it Anna Maria Sgualdo Incaricata Diocesana Missio-Ragazzi Diocesi di Adria-Rovigo Esterina Segato - Catechista
Vicenza - L’appello del vescovo Pizziol
«Preghiamo tutti, come la Chiesa primitiva»
Uniti ai missionari fidei donum rapiti in Camerun: don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri Non c’è momento della giornata in cui non torni con la mente alle belle esperienze che abbiamo vissuto insieme a gennaio. E così penso a dove potrebbero essere ora don Gianantonio, don Giampaolo e suor Gilberte ». È preoccupato monsignor Beniamino Pizziol. Eppure non vuole rinunciare alla speranza. E non si stanca di esortare l’intera comunità a pregare. «Come la Chiesa primitiva faceva per la liberazione di Pietro », ha ricordato il vescovo di Vicenza. Per questo, domenica, tutte le parrocchie della città e della provincia hanno dedicato, durante la Messa, un pensiero ai missionari rapiti. Poi, nel pomeriggio, il vescovo ha visitato le famiglie dei due preti e si è unito alla preghiera del rosario con la comunità parrocchiale di Molina di Malo. Siamo fieri, come diocesi e come città – ha aggiunto monsignor Pizziol
domenica 13 aprile 2014
– del servizio che i nostri sacerdoti e le suore della Divina Volontà fanno in Camern. Perché grazie a «questo polmone missionario, la diocesi respira». Il vescovo è in costante contatto con la Farnesina e la diplomazia vaticana. Purtroppo, però, sulla sorte dei tre ostaggi non vi è ancora nessuna notizia certa. «Non si può dire se stiano bene, se siano salvi o nelle mani di chi. Per questo ogni illazione potrebbe risultare dannosa rispetto alla speranza, da tutti condivisa, di arrivare a una positiva soluzione del rapimento », ha concluso il pastore, esortando i media alla massima cautela. Riserbo e preghiera, al momento, sono le parole d’ordine della diocesi. Che ha previsto un appuntamento per i giornalisti con il direttore dell’ufficio missionario, don Arrigo Grendele, venerdì, in modo da poter fare il punto della situazione. (da Avvenire del 08/04/2014)
Abbonamento al “Ponte d’oro” per i ragazzi missionari Per catechisti e parroci, proposta speciale per i sacramenti dei ragazzi: un regalo utile “Il Ponte D’oro”. ilpontedoro@missioitalia.it
Ci stiamo avvicinando alla Settimana Santa che ci mette in contatto con la centralità della nostra fede cristiana, facendo memoria della passione, morte e resurrezione di Cristo Gesù. Il triduo Pasquale è specchio della vita umana, della vita personale di chi si mette sulla strada di Gesù come discepoli e missionari del Vangelo. Nell’Eucaristia ci alimentiamo con il Pane della vita ma dobbiamo imparare da Gesù a fare dell’amore e della carità il modo di vivere e di essere. Come Gesù, anche noi passiamo per il venerdì doloroso e facciamo esperienza del silenzio di Dio dove il sentimento di abbandono sembra invadere la nostra anima ma questi momenti ci chiedono la capacità di abbandonarci con più fede al Signore. La resurrezione è la prova evidente con la quale Dio vuole che mettiamo la nostra fiducia in Lui. La cosa che ci chiede è la fede, la capacità di abbandonarci senza limiti in Lui, come ha fatto Gesù, e la risposta di Dio è stata la resurrezione. Sono tante le celebrazioni pasquali che ho vissuto in Brasile e 25 come presenza missionaria. É per me un grande dono, per questo dobbiamo ringraziare continuamente il Signore. Quante volte siamo passate per questi momenti spirituali, ma sempre c’è stata e ci sarà la certezza della presenza del Signore nella nostra vita e attività. Ogni anno c’è stato e c’è uno spirito nuovo, una nuova maniera di vedere e vivere la realtà che ci circonda, segno della presenza di Dio. La luce sempre irrompe all’aurora, ed è la stessa di Cristo che conduce e illumina la nostra vita, la nostra storia. Quest’anno ci siamo preparate a vivere questo mistero di redenzione meditando il tema forte della campagna della fraternità che ci ha provocati come chiesa a guardare la realtà di schiavitù vissuta da tanti essere umani di tutte le età e il traffico di persone come fossero merce a buon mercato che stanno ancora passando il venerdì della passione di Cristo che continua ad essere ancora viva e presente nella carne di tanti nostri fratelli e sorelle che nonostante tutto credono e sperano il giorno della resurrezione. Il desiderio di un mondo più giusto e fraterno da nuovo vigore alla nostra presenza di Missionarie della Redenzione, cercando di vivere con gioia la nostra vocazione, per essere vere portatrici di speranza nella missione alla quale Cristo ci ha chiamate e inviate. Con questa certezza rinnoviamo la nostra fede e con cuore rinnovato auguriamo una buona celebrazione della Settimana Santa per una Santa Pasqua. Letizia per la Famiglia Missionaria in Brasile
Orrore in Siria
Assassinato l’ultimo gesuita di Homs
L’olandese padre van der Lugt «assisteva cristiani e islamici» La sua protesta, il suo sdegno – come un testamento – li aveva consegnati a un video e a quei cartelloni gialli che nelle riprese di tre mesi fa spiccavano a fianco dell’altare davanti a cui stava parlando. Era il 21 gennaio e l’ultimo dei gesuiti di Homs, padre Frans van der Lugt, 75 anni olandese, aveva deciso di rompere il silenzio: due minuti e 40 in arabo, con tono bonario, come del resto mitezza esprimeva tutta la sua figura diventata ancor più esile per la fame sofferta per stare accanto alla popolazione della città sotto assedio…
A gennaio, il 75enne che aveva scelto di restare, in un video aveva denunciato l’uso della fame come arma: «Niente è più doloroso che vedere madri vagare in cerca di cibo per i figli»… Un sorriso, per esprimere una amara consapevolezza: «È irragionevole che la comunità internazionale stia in silenzio, mentre stiamo morendo di fame. Noi amiamo la vita e non vogliamo morire o annegare nel mare della morte e del dolore», concludeva. E come il buon pastore, non aveva lasciato la sua gente, anche quando dal 7 al 10 febbraio – uni-
co risultato concreto dei colloqui che si svolgevano a Ginevra – le Nazioni Unite avevano raggiunta una intesa per una tregua umanitaria permettendo a migliaia di civili di lasciare i quartieri sotto assedio. Rimasto nell’antico monastero condivideva il poco che si riusciva a racimolare con cristiani e musulmani, indistintamente. La morte di padre Frans van der Lugt è stata confermata da padre Alex Basili, superiore generale dei gesuiti per il Medio Oriente: nato in Olanda, dopo un breve periodo di formazione a Beirut, il gesuita che era anche psi-
coterapeuta negli anni ‘80 aveva avviato il progetto Al Ard – la terra – un centro di spiritualità sorto poco fuori dalla città. Il centro ospitava circa 40 ragazzi con handicap mentale, provenienti dai villaggi vicini. Una vita al servizio dei sofferenti, in quella che è la sua terra. Una terra che non ha mai voluto abbandonare, cercando di resistere fino all’ultimo all’odio e alla disperazione. Luca Geronico (da Avvenire del 06/04/2014)
la Settimana 15
radio kolbe
domenica 13 aprile 2014
Rovigo e Provincia 91.200 mhz Rovigo città 94.500 mhz Lendinara 98.400 mhz Canda 98.700 mhz Ficarolo 98.500 mhz
Arab Rovigo - con l’avvocato Kaoutar Badrane
Polesine coast to coast
Il diritto di famiglia in Marocco Ospite di questa settimana ad Arab Rovigo è la giovane avvocato Kaoutar Badrane (nella foto al centro tra Dounia e Federico) che vive a Bassano del Grappa. Kaoutar si è laureata in Scienze Giuridiche con una tesi sulla “Al-Madawwana”, vale a dire la riforma del diritto di famiglia in Marocco. Ha poi conseguito una laurea specialistica in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali all’Università di Trento. Dal 2010 è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Bassano del Grappa e da quest’anno anche a quello di Vicenza. Offre assistenza giuridica in lingua italiana ed in lingua araba. Ha deciso di specializzarsi in consulenza alle controversie che vedono coinvolti cittadini italiani in Marocco, fornendo loro informazioni sulla legislazione, in particolare nell’ambito commerciale e civile. E’ anche autrice del libro “Il codice di famiglia in Ma-
rocco” edito dalla libreria Universitaria. «L’idea di scrivere questo libro è partita dalla voglia di scoprire le mie radici ed i diritti delle donne nel mio paese di origine. Io sono venuta in Italia quando avevo sei anni e sono cresciuta in una famiglia patriarcale, tradizionalista. Quando andavo fuori di casa, a scuola mi trovavo a confrontarmi con una cultura diversa. Fuori di casa vedevo un mondo e all’interno di casa mia ne vedevo un altro. Così sono cresciuta con la voglia di capire. Per esempio a scuola quando vedevano che mi accompagnava mia mamma che portava il velo, mi dicevano: ma tua mamma è costretta a portare il velo? E quando tornavo in Marocco per trovare i parenti mi dicevano: ma le donne in Europa sono costrette ad andare in televisione a ballare svestite? Io ho voluto sapere la verità, per capire me stessa». I conduttori le
hanno chiesto se ci sono analogie tra la famiglia in Italia e la famiglia in Marocco: «Con la crisi anche in Veneto, si sta tornando alle famiglie allargate, un po’ come succede in Marocco, si sta creando più solidarietà, c’è maggiore comunicazione tre le persone. In Marocco il diritto di famiglia non è mai stato cambiato dai Coloni, è sempre stato legato alle leggi coraniche. Poi le proteste femministe hanno
Aspettando il Festival - 5
L’anima ecumenica del Festival biblico
Nella quinta puntata di Aspettando il festival biblico sono state ospiti Alessandra Moretto e Suor Michela Marinello che fanno parte entrambe del Servizio Ecumenico della Diocesi di Adria-Rovigo. Le due ospiti sono state intervistate sempre da Nazzareno, Luciana e Roberto. Argomento della trasmissione è stato: “Bibbia ed ecumenismo. La parola che unisce”. Originaria di Villadose, Suor Michela fa parte della congregazione delle Serve di Maria Riparatrici, insegna religione all’Istituto Primo Levi di Badia e da tanti anni ha la passione per l’ecumenismo che per Rovigo è una bella realtà, dimostrato anche nello scorso gennaio quando chiesa evangelica e chiesa cattolica hanno preparato insieme la preghiera per l’unità dei cristiani: «il nostro è l’ecumenismo della vita, perché alla fine l’ecumenismo è fatto di cose semplici – ha detto suor Michela – come l’instaurare relazioni fraterne nel territorio in cui si vive». Alessandra è invece responsabile del Sae di Rovigo (Segretariato attività ecumeniche): «Il Sae – ha detto - è presente a Rovigo dal 2006 ed è il punto di riferimento per l’ecumenisimo, è una associazione di laici impegnati nel dialogo tra i cristiani». Al festival biblico infatti ci sarà un appuntamento, domenica alle ore 18.00 dedicato alla Bibbia e all’ecumenismo. La Bibbia è infatti il punto di riferimento di molte religioni a partire
dall’ebraismo, come ha ricordato Nazzareno e poi le chiese cattoliche, le chiese ortodosse e le chiese protestanti evangeliche. L’incontro è intitolato: «Ricorda i giorni del tempo antico, medita gli anni lontani. Interroga tuo padre e te lo racconterà, i tuoi vecchi e te lo diranno». Nel Festival è poi inserito anche il Culto della domenica della Chiesa evangelica Battista di Rovigo celebrato dal pastore Manuale Casalino: «Sarà l’occasione anche per chi non ha mai partecipato al culto della chiesa evangelica di vedere come si svolge» ha detto Luciana. «Prima del Concilio Vaticano II la Bibbia non era accessibile a tutti – ha ricordato Suor Michela – neanche a tante mie consorelle, e allora non si parlava di ecumenismo. Da allora ad oggi sono stati compiuti tanti passi avanti ma tanti si devono ancora compiere». Nella foto in alto da sinistra: Alessandra Moretto, Luciana Stecchi, Nazzareno Lucchin e Suor Michela Marinello.
E’ possibile riascoltare e scaricare le nostre rubriche dal blog:
radiokolberovigo.blogspot.it
portato dei cambiamenti che però non sono ancora completi». Il libro di Kautar parla proprio di questi argomenti. r. g.
Quando? In onda ogni martedì alle 11.00, il giovedì alle 21.30 e il venerdì alle 17.05
Mettiamo il Tumbo!
La scorsa settimana alla rubrica Polesine Coast to coast sono state ospiti alcune componenti dell’associazione rodigina Tumbo, capitanati da Enrica Crivellaro, c’erano: Cristina Boldrin e Laura Bortoloni, Sara e Luca. Enrica ha ricordato come è nata l’associazione nel 2007 e come si è sviluppata in questi anni: «Siamo partiti con l’obiettivo di dare una scossa alla nostra città - ha detto
Enrica - abbiamo iniziato con il calcetto a cinque, poi abbiamo pensato di avvicinarci al mondo dei giovani che frequentano l’Università a Rovigo ed è nato il progetto “M’introgo”.
Quando?
Ogni martedì alle 10.00, il mercoledì alle 21.15, il giovedì alle 17.05 e il venerdì alle 22.30
Aspettando il Festival - 6
La Bibbia e il bibliodramma Un nuovo modo di comunicare la Parola Nella sesta puntata di Aspettando il festival biblico sono ospiti Frida Cesaretto e Giovanni (nelle foto a destra) della scuola di Formazione Teologica per laici di Rovigo. Come al solito gli ospiti si sono presentati agli ascoltatori: «Sono stata invitata al Festival come facilitatrice della metodologia del bibliodramma - ha detto Frida – che sembra una parola difficile ma in realtà è solo chi aiuta a vivere al meglio una laboratorio di bibliodramma che si terrà domenica 25 maggio alle 16.00 al Ridotto del Teatro Sociale. Il titolo sarà: “Attraversando attivamente una narrazione” e il brano preso in considerazione è dal cap. 19 del Vangelo di Luca, dedicato a Zaccheo, e cercheremo di capire il Zaccheo che c’è in noi. In Zaccheo si trovano le due persone, quella arrivata che non si sente soddisfatta e la persona ancora alla ricerca di qualcosa e non sa bene cosa sia. Oppure c’è il tema della legalità, perché in Zaccheo i temi sono tanti». Giovanni ha parlato della scuola Teologica per laici: «Il festival biblico sarà l’occasione – ha detto - per mettere l’accento sull’aspetto culturae del testo biblico, siamo abituati a considerarlo un testo sacro. E’ un testo fondante della nostra società, del nostro modo di essere, abbiamo voluto quindi partecipare facendo dei piccoli incontri, quello che riguarda il bibliogramma e poi dei momenti di meditazione, il primo dei quali sarà sabato 24 maggio alle 9.30 e avrà come tema: “Custodia o abuso del creato”, si tratterà di una conversazione. L’altro incontro sarà intitolato: “In carcere insieme a Gesù”, e
vedrà la partecipazione di Livio Ferrari, giornalista che ha dedicato la sua vita a favore dei carcerati. Avremo poi un momento di meditazione dal titolo: “L’esilio, tra crisi di fede e memoria delle proprie radici” ed è una lettura spirituale del testo tenuta da Suor Cristina Caracciolo. Si sono scelte delle location dei luoghi che non fossero necessariamente di uso religioso ma di uso civile, come il Ridotto del Teatro Sociale e la chiesa di San Domenico». «Con il bibliodramma – ha detto Frida - cerchiamo di fare entrare il testo biblico in noi in modo da viverlo da dentro con i nostri sensi e le nostre emozioni. E’ un incontro con il testo biblico partendo dalla propria esperienza di vita. E’ una modalità di lettura di gruppo (di solito sono 12-15 persone)».
Quando? La rubrica è in onda su Radio Kolbe il martedì alle 17.05, il mercoledì alle 10.00, il sabato alle 17.15, la domenica alle 22. Su Radio Voce nel Deserto (87.700 e 87.800 mhz) al mercoledì alle 16 e alle 19.00
16 la Settimana
rubriche
angolo francescano a cura dell’Ordine Francescano Secolare del Polesine
Taunotizie
La Regina del Cielo e San Francesco
Pace e bene carissimi lettori, ben ritrovati. Da bambina, verso i 5-6 anni, la mia mamma mi insegnava a recitare il Santo Rosario inginocchiata sul pavimento di legno, accostata al suo letto, e non dovevo dire di essere stanca perché facevo piangere la Madonna. Tradizione che io, vergognosamente, non ho trasmesso ai miei figli, perché quando insegnavo loro le preghiere mi assicuravo che fossero ben coperti e a loro agio. Anche mamma Pica, chi sa quante volte, avrà insegnato al suo piccolo Francesco di congiungere le mani invocanti davanti a qualche immagine della Madonna. Chissà quante volte mamma Pica sarà scesa con il figlio giù nella valle, verso la piccola Porziuncola, ancora diroccata! E proprio da mamma Pica Francesco imparò il nome più puro e più consolante che risuoni sulla terra, il nome di Maria Regina del Cielo! Chissà quante volte, il giovane Francesco, esultante della grande vittoria riportata sul mondo e sulla carne, riempì del suo canto, le selve dell’Umbria, inneggiando alla sua sposa “ Madonna povertà” vedova di Cristo, compagna fedele della nostra Santa Madre. Quante volte
In campagna E’ sceso in campo il mais, il re dei cereali. Un campo più stretto per una tendenziale diminuzione degli investimenti nei nostri areali dove sente la concorrenza della soia ma è sempre, a livello mondiale, il primo cereale coltivato in termini di quantità di granella prodotta. Son ormai decenni che mantiene il primato il cereale a stocco che con l’arrivo delle sementi ibride ha avviato una rincorsa con la quale ha superato con un balzo in pochi anni i suoi concorrenti quali il frumento e il riso. Con questi due cereali a paglia e in compagnia di un altro frutto, la patata, non appartenente alla grande famiglia delle Graminacee ma all’altra, forse meno nota, ma altrettanto significativa per il destino alimentare delle umane genti, quella delle Solanacee, il mais concorre a formare il quartetto che fornisce le calorie a trequarti dell’umanità. In Europa ha una sua storia relativamente recente facendo data dal XVI° secolo ed è un frutto, come del resto la patata, della scoperta dell’America. Ci voleva l’intrapren-
inneggiò alla Vergine Madre, perché, per mezzo suo, il Signore si fece nostro fratello! San Bonaventura, nella vita di San Francesco scrive: “ E accomodata la chiesa di San Pietro, Francesco se ne andò al luogo detto Porziuncola, dove era una chiesetta dedicata alla beata Vergine Maria… La quale chiesa, quando Francesco la vide così in rovina, per la grande devozione che egli aveva per la Signora del mondo, pensò di restaurarla, e per la quale cosa vi dimorò continuamente… Facendo il servo di Dio, Francesco, dimora nella Chiesa della Madre di Dio, piangendo verso di Lei, continuamente, con grande devozione, orava che ella si degnasse di farsi ed essere la sua Avvocata. Onde per i meriti di Maria, egli prese con sé lo spirito di perfezione e di vita evangelica”. Queste parole di san Bonaventura affermano: che la devozione di san Francesco a Maria era profonda, operosa, capace di qualsiasi sacrificio, che la Madonna ispirò tutta la vita del nostro fratello”. San Francesco contemplava Maria per poter meglio contemplare il mistero di Gesù. Voleva far riflettere nell’anima sua e dei suoi figli la bellezza di Maria per accendere in esse l’amor di Dio. Il suo Ordine doveva essere l’Ordine serafico, quindi l’Ordine dell’amore, e chi meglio di questa Mamma poteva guidarlo. La devozione mariana di Francesco si sviluppò con l’attività apostolica della sua vita e si manifestò in tutti i suoi atti privati e pubblici. Infatti: lo si trova nel cuor della notte, immerso nell’estasi “lodando Dio e la sua gloriosa Madre”. Piange amaramente, pensando al dolore da cui fu straziata la povera Vergine, e canta con gioia “ io ti saluto Signora Santa, Madre di Dio, Maria!” . Infatti, i due fondamenti della spiritualità di Francesco sono san Damiano e Santa Maria degli Angeli: a San Damiano si apre per lui il mistero di Cristo, dove Gesù lo invitò a riparare la sua “casa”, alla Porziuncola, per i meriti della Madre di misericordia, il nostro fratello concepì e generò alla Chiesa l’Ordine francescano. San Francesco d’Assisi lasciò pochi scritti sulla Madonna, ma essi sono sufficienti per farci comprendere l’ardente amore che aveva verso di Lei. “Ti saluto,Signora, Regina santissima, Madre di Dio, Maria, che sei sempre vergine….in cui fu ed è ogni pienezza di Grazia e ogni bene”. “ Ti saluto suo palazzo… suo tabernacolo…sua casa…suo vestimento..sua ancellla… sua madre”. Termino con le affermazioni di san Bonaventura e di Tommaso da Celano: “ il cuore di Francesco ardeva di fervente devozione e di singolare amore per la Madre celeste. In Lei, dopo Gesù, era tutta la sua confidenza”. Oriana
Largo al Re!
denza o la temerarietà di un matto, come doveva essere Cristoforo Colombo e la lungimiranza di una Corte, quella spagnola finanziatrice dell’impresa, per aprire all’umanità i nuovi orizzonti nei quali tuttora siamo immersi. La disputa sulla origine del mais, sull’ introduzione, coltivazione e sviluppo di questa provvidenziale bontà è materia tuttora di appannaggio storico e accademico a significarne l’importanza che riveste. Infatti il mais, o “formenton”, non esiste come pianta selvatica ma solo come coltivata. Gli studiosi della
- CHE COS’È ? E’ un servizio di volontariato a disposizione della donna che si trova in difficoltà a causa di una maternità difficile. - CHI PUÒ RIVOLGERSI AL CENTRO? Ogni donna in una situazione difficile per la sua maternità: la ragazza non sposata che attende un figlio; la donna
Natura attestano la grandissima variabilità, o plasticità, nella manifestazione di tutti i caratteri morfologici e fisiologici evolutisi nel corso dei millenni a partire da un suo lontano progenitore che sarebbe stato individuato nella Teosinte, graminacea selvatica che vive tutt’ora nell’ America centrale. Ma non tutti sono d’accordo. A mescolare le carte è intervenuta l’archeologia che dallo studio di ritrovamenti fossili parrebbe orientare alcuni studiosi a considerare la Teosinte derivata da una mutazione di una forma di mais ancestrale ormai estinta. La disputa continua. Il mais è meraviglia della Natura capace di una grande utilizzazione dell’energia solare con le sue “batterie” per produrre carboidrati. Non è dato sapere come si sia formato il detto popolare, menzionato dall’amico coltivatore “…mi sto da la parte del formenton…” Significa, in senso metaforico, stare al sicuro, dalla parte dell’abbondanza? O qualcos’ altro? La disputa è aperta. Alla prossima. Orazio Cappellari
già madre che aspetta un altro bambino e ha bisogno di aiuto; ogni donna che ha paura di un figlio, che non riesce ad accettarlo che lo sente come un problema - CHI C’È AL CENTRO? Una donna che ti capisce, e ti offre la sua amicizia. Volontari qualificati per darti un aiuto, un consiglio, ospitalità, informazioni sui tuoi diritti e sui diritti del bambino. Se ne hai bisogno puoi trovare aiuti domestici di emergenza e famiglie amiche da cui avere ospitalità. • ROVIGO - Vicolo CAMPANA, 1
domenica 13 aprile 2014
Orari Sante Messe Adria Adria-Cattedrale: Festive 7.30 - 9.15 - 10.30 - 12.00 - 19.00; Feriali: 7.30 - 8.30 - 19.00; Prefestiva 19.00. Casa di Riposo: 17.00. Divin Lavoratore: Festive: 9.30 - 11.30 - 18.00; Feriale 18.00; Prefestiva 18.00. Tomba: Festive: 8.00 - 9.30 - 11.30 - 19.00; Feriale: 8.00 18.30; Prefestiva: 19.00. S. Vigilio: Festive: 8.00 10.00; Prefestive: 18.30. Rovigo Duomo Concattedrale: Festive: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 - Feriali: 7.00 - 8.00 10.00 - 19.00. SS. Francesco e Giustina: Festive: 10.00 - Per i cattolici anglofoni 11.00 (Chiesa del Cristo) - 11.30 - 18.30 - Feriali: 18.30 (Chiesa del Cristo, tranne al sabato). Rovigo Commenda: Festive: 8.00 - 10.00 - 11.30 - 19.00 Feriali: 7.00 - 19.00. Maria SS.ma Madre di Dio (delle Rose): Festive: 8.30 10.30 - 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00.
S. Bartolomeo Apostolo: Festive: 8.00 - 10.00 (Iras - infermeria ore 10.00) - 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00 (Iras - Casa soggiorno sabato ore 16.45). S. Pio X: Festive: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00. Prefestiva: 18.00 - Feriali: 8.30 (al mercoledì alle 18). S. Antonio: Festive: 10.00 in Casa Serena - 11.00 - 18.30 - Prefestiva: 18.30 - Feriale 18.30. Tempio “La Rotonda”: Festiva: 10.30 - Feriale: 9.00 Centro Mariano: Festiva: 10.00 - Feriale: 7.30. S. Domenico: Festive: 9.00 - 11.00 - 18.00; Prefestiva: 18.00. Feriali: 8.00 - 18.30. Cappuccini: Domenicale e festivo: ore 7.30 - 9.00 - 11.00 - 17.00 Prefestiva: ore 17.00 Feriale: ore 9.00 - 17.00. S. Rita: Festiva: 10.00 - Feriale: 18.00 (solo al Sabato) Carmelo della Trasfigurazione: Festiva: 8.00 - Feriale: 7.30. Ancelle della SS.ma Trinità: Festiva 8.30 - Feriale: 7.30.
Adria - Azienda Ulss 19
La salute, i giovani e il rischio
Per gli studenti delle scuole medie inferiori Le abitudini di vita e le scelte individuali condizionano significativamente la salute e il benessere di domani: alimentazione, attività fisica, fumare e bere alcolici sono i fattori che maggiormente incidono sulla qualità della vita. Sono scelte che appaiono libere e consapevoli, invece sono spesso condizionate da pressioni e aspettative sociali che influenzano maggiormente i giovanissimi e gli adolescenti. La frequenza, la variabilità e la rilevanza di ciò che accade e si sperimenta tra gli 12 e i 18 anni non ha confronti nelle altre fasce di età: in questo periodo è più probabile iniziare a fumare, bere, guidare, usare droghe, ecc. Nonostante un fisico biologicamente forte, capace di neutralizzare le molte aggressioni chimiche provocate da alcol, droghe, tabacco, cibi spazzatura e aria inquinata, i ragazzi non sono affatto al riparo dal rischio di morte o di invalidità per incidenti stradali, i quali rappresentano oggi in tutto il mondo la prima causa di morte per i giovani. Il Dipartimento per le dipendenze dell’Azienda Ulss 19 affronta il problema dei comportamenti a rischio con il progetto “La salute, i giovani e il rischio” rivolto ai ragazzi tra i 12 e i 14 anni delle scuole secondarie di Adria, Pettorazza Grimani e Taglio di Po. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare le conoscenze dei ragazzi sui comportamenti a rischio, stimolando un confronto critico tra aspetti sociali e aspetti normativi, nonché la capacità di riconoscere come tali comportamenti siano spesso una risposta alle diverse situazioni sociali, famigliari e individuali. L’attività, condotta in classe dallo psicologo Alessandro Mantovani del Servizio per le dipendenze, coinvolge in quest’anno scolastico dieci classi per un numero complessivo di oltre 200 alunni. Alcune di queste classi avranno la possibilità di completare il percorso partecipando ai laboratori regionali di educazione alla salute dove potranno mettersi alla prova in diverse situazioni inerenti alle tematiche del fumo e del consumo di alcol.
Farmacie di turno Farmacie di Turno notturno e diurno a Rovigo nella settimana dal 13 al 19 aprile 2014 Domenica 13 - dr. Dian, Corso del Popolo, 284 Rovigo. Lunedì 14 - Tre Colombine, Via L. Barucchello, 10 Rovigo. Martedì 15 - Comunale n. 3 Via Tre Martiri, 61 Rovigo. Mercoledì 16 - Sant’Ilario, Viale Gramsci, 34 Rovigo. Giovedì 17 - S. Pio X Via Amendola,15 Rovigo. Venerdì 18 - Rhodigium S.A.S, Via Umberto I, 44 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine. Sabato 19 - Tre Mori, Via Zanella, 14 Rovigo; Comunale n. 2 San Apollinare; pomeriggio: Tre Colombine, Via L. Barucchello, 10 Rovigo.
TEL. 0425 27779 Orari: Lunedì e Martedì 16-18; Mercoledì 10-12; Venerdì 10-12 • ADRIA - P.tta CAMPANILE, 11 TEL. 0426 900040 Orari: Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 • TRECENTA C/O OSPEDALE SAN LUCA tutti i Mercoledì dalle ore 9,30 alle 11,30 C/O TORRE CIVICA Piazza Garibaldi - Trecenta
il Giovedì dalle ore 15 alle 17 • C/O Ufficio EPACA – Via G. Garibaldi CASTELMASSA - 2° Mercoledì di ogni mese dalle ore 15 alle 17 Centro di Raccolta Ex Scuole di Runzi – Bagnolo di Po - 2° Domenica e ultima di ogni mese dalle ore 15 alle 17 S.O.S. VITA NUMERO VERDE 800.813000 Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita ma superando le difficoltà
Melara
Due scoperte dal restauro della pala dell’altar maggiore Gradite sorprese all’inizio del restauro della pala dell’altar maggiore dell’arcipretale dedicata a san Materno vescovo. L’operazione mai tentata da 150 anni sta avvenendo grazie al prezioso intervento del Lions club di Ostiglia in quest’anno guidato dall’ing. Oreste Mingotti che ha affidato le cure alla specialista Monica Corrà di Isola della Scala (VR). L’esperta, accreditata dalla Sovrintendenza, ha già operato con successo dal 1989 ad oggi sopra vari supporti: affreschi, lignei, lapidei, ad olio sopra manufatti dal periodo romanico (Cripta San Salvatore a Brescia), al Quattrocento, Cinque- Sei e Settecento. E veniamo alle piacevoli sorprese. Non appena tolta la cornice appaiono due cose coperte dalla stessa e che saranno oggetto di quest’intervento: la firma dell’autore e la sagoma dell’antico campanile. Perché una nuova pala? La chiesa di Melara venne parzialmente distrutta in modo accidentale nella notte fra il 15 e 16 luglio 1851 e da quel momento per farla ritornare all’antico splendore si fece un grande sforzo per unire tutte le forze presenti in paese (cosa di esempio ad oggi). Tutta la parte dell’abside da dove era partito l’incendio fu distrutta, comprendendo oltre agli arredi liturgici e preziosi anche l’organo e la settecentesca pala dell’altar maggiore del pittore Giuseppe Antonio Ghedini, che raffigurava i patroni del paese: San Materno e S. Antonio di Padova. I lavori si succedettero grazie al prezioso coordinamento di don Pellegrino Soldà unitamente alla Deputazione Comunale che indirizzata la supplica al governo di Vienna fu largamente sorretta economicamente negli anni. In questo periodo di tensioni patriottiche di lotta al governo austroungarico, quindi, ci fu un sentire comune che volle mettere da parte le diatribe concentrando gli sforzi alla ricostruzione del grandioso tempio. Prima vennero le cose più impellenti, quali il tetto, le muraglie, il pavimento ecc. e si pensò alla pala dell’altar maggiore dopo gli esercizi spirituali del cappuccino padre Leone da Borso nel dicembre 1860 che ne caldeggiava il suo ripristino a nove anni dal triste evento. Il padre fece il suo buon effetto e l’idea cominciò a circolare fra i parrocchiani, così, radunati i capifamiglia nel maggio 1861 si raccolsero inizialmente dei soldi a fronteggiare la spesa che inizialmente prevedeva un fiorino per ogni capofamiglia. L’incarico. Dopo diverse vicissitudini, che qui volutamente si omettono, l’incarico venne affidato al giovane Antonio Paoletti (1834-1912) figlio di Ermolao, da Venezia. Nel 1863 la bella pala fece bella mostra
la Settimana 17
cultura
domenica 13 aprile 2014
La privacy nell’ente locale Seminario a Palazzo Celio per dipendenti pubblici lunedì14 aprile
di sé (metri 2,25 per 4) e non conobbe alcun restauro sino ad oggi, per questo le due scoperte sono autentiche “chicche” storiche. L’autore si firmava “A. d’Ermolao Paoletti” ed a ragione. Infatti in contemporanea nella stessa città lagunare era in attività un omonimo pittore, figlio di Giovanni, da qui la distinzione. Antonio d’Ermolao fece molte cose nella sua vita dipingendo fra l’altro pale d’altare presenti a S.Angelo di Treviso (san Michele che scaccia Lucifero) e nella chiesa di San Girolamo, Santa Teresa e la Madonna del Carmine effigiando i cinque santi a Falzè di Trevignano (Tv). Ma suoi dipinti sono presenti nella basilica del Santo a Padova, nel duomo di Chioggia e nel duomo di Belluno,
solo per ricordare i maggiori e pure nella vicina chiesa di Ostiglia (Mn). Avere trovato la sua firma da prestigio al dipinto all’autore ricordato oggi solo quale buon macchiaiolo dalla critica e che solo ultimamente sta per essere rivalutato. Il campanile. Altra peculiarità di queste fasi iniziali, come accennato, è l’emergere del profilo della torre campanaria, interamente coperta in precedenza dalla cornice dorata. Come si evince dalla foto era dotata di un piano sopraelevato con una piccola “lanterna”, elegante e degna di figurare vicino all’arcipretale. Non si hanno testimonianze pittoriche o documentali sopra il campanile, salvo i resoconti delle visite pastorali settecentesche nelle quali si chiede insistentemente di provvedere alla torre campanaria, inadeguata alla grandiosa nuova chiesa. Di fatto si rimediò e già nella prima visita della diocesi di Adria nel 1825 non si fa più accenno alla torre campanaria, segno che era stata innalzata sul finire del Settecento-inizio dell’Ottocento. Comunque sia, la parte finale non era affatto come ricordava don Sante Magro nel 1924 uguale a quello del santuario della Madonna della Comuna ma molto più bella ed adorna. Notiamo anche nella vicina chiesa
Rovigo
Con la giornata di studi per i dipendenti pubblici “La gestione della privacy negli enti locali” riprende la collaborazione fra la sezione Sistemi informativi della Regione Veneto e Palazzo Celio. Lunedì 14 aprile nella sala consiliare si parlerà di diritti e prevenzione: come tutelare la tua privacy, cosa intendiamo per dati personali, quali sono le parti in gioco? Cos’è il diritto alla protezione dei dati personali? - Cos’è il diritto di accedere ai propri dati personali? - Cos’è il diritto di opposizione? - Chi tutela i nostri dati personali? - Quali sono i compiti del Garante della "privacy"? Poi sui doveri e responsabilità: come trattare i dati personali degli altri, l’informativa, il consenso, modalità del trattamento e misure di sicurezza, notificazione e verifica preliminare, trattamento di dati sensibili e giudiziari, cessazione del trattamento, tutela della riservatezza e legge 241/1990 ed ancora: privacy e trasparenza: come coniugare questi due aspetti: il decreto legislativo 33/2013 e la privacy, suggerimenti operativi S’inizia alle 9 con la registrazione dei partecipanti, alle 9,30 l’illustrazione degli argomenti in programma e termine alle 12,45. Relatori: Ugo Volpato e Antonino Mola, funzionari della Regione.
In libreria
un particolare costruttivo come la finestra a forma diversa dall’attuale che ne denuncia successivi lavori. La parte sopra la torre campanaria venne fatta demolire dal regio commissario Giacomo Giuseppe Alvisi che nel gennaio-aprile 1871 la ritenne pericolosa, e che subito dopo fece installare nel 1872 l’orologio comunale, spesso mal funzionante. Così questa testimonianza pittorica del quadro Paoletti rimane l’unica conosciuta
delle fattezze del campanile. Don Pellegrino Soldà fa esplicito riferimento in una sua lettera che il dipinto non dovesse essere dotato di cornice, quindi l’attuale è stata messa dopo i lavori della cimasa ad opera dello stuccatore Gaetano Arnoldi di Mantova che terminò il tutto, di fatto, nel 1864 con la scritta al suo interno “Altare privilegiatum 1863”. Raffaele Ridolfi Riproduzione riservata Nelle foto dall’alto Pala dell’altar maggiore della chiesa raffigurante San Materno, Sant’Antonio e Madonna del Rosario col bambino, opera di Antonio Paoletti da Venezia (1863); particolare della firma dell’autore in basso; particolare della chiesa e del campanile a fianco della mano di san Materno.
Da Marcianum press
Arcangelo Corelli: un grande della musica
Il volume viene pubblicato nell’ambito delle celebrazioni del terzo centenario della morte di Arcangelo Corelli (1653–1713) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in occasione del restauro del testamento e dell’inventario dei beni del “sommo virtuoso di violino compositore fra i maggiori del suo tempo”. Così lo descrive il Prof. Giuseppe Maria Pilo, Direttore di Arte Documento, tracciando la biografia del grande musicista e la sua attività sulla base delle vicende, dei protagonisti e dei luoghi che hanno caratterizzato la sua vita. Nel volume è presentato il testamento olografo e l’inventario dei beni di Corelli, oggi custoditi presso l’Archivio di Stato di Roma e restaurati per liberale elargizione del Prof. Pilo medesimo. Il recente lavoro di restauro dei documenti, eseguito nel 2013 presso il laboratorio di Restauro San Giorgio presso la sede di Roma, è sintetizzato in un saggio all’interno del libro. In uno dei saggi è riportata una tra le “notizie musicali” tratte da un’altra serie archivistica, le Ephemerides cartariae di Carlo Cartari. Si tratta della cronaca della “meravigliosa Academia di Musica, di 100 Cantori, e 150 Istrumenti, con l’Invito di tutte le Dame di Roma”, tenutasi a palazzo Riario di fronte all’ambasciatore inglese il 2 febbraio 1687, occasione in cui Arcangelo Corelli diresse l’orchestra. Questa era una novità assoluta per i tempi, che il violinista forse aveva importato dalla Francia. Nel libro viene infine descritto il contesto in cui opera il grande musicista, la Roma barocca, crocevia di scambi e sfide virtuosistiche incentivate da importanti mecenati. Con interventi di: Giuseppe Maria Pilo, professore emerito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Direttore di ARTE Documento; Simonetta Ceglie, ricercatrice dell’Archivio di Stato di Roma e curatrice dell’edizione dei documenti; Adriano Pandimiglio (Restauro San Giorgio s.a.s), responsabile dell’intervento di restauro; Laura De Rossi dell’Università di Ferrara. Presentazione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell’Archivio di Stato di Roma. AA.VV. - ARCANGELO CORELLI (Fusignano di Romagna 1653 – Roma 1713) - 300 ANNI DOPO Collana: Quaderni di ARTE Documento - Formato: 16x24 - Pagine: 136 - Prezzo: € 30,00.
18 la Settimana
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caritas
domenica 13 aprile 2014
PRIMO PRIMO PIANO PIANO - nel -- nel ventennale ventennale deidei tragici tragici eventi; eventi; unun appello appello di Caritas di a che aa che convenga convenga mai mai PRIMO PIANO nel ventennale dei tragici eventi; un appello di Caritas Caritas che convenga mai
“Pensavo...” “Pensavo...”
Difendere Difendere Difendere meno meno l’attenzione l’attenzione e la ee presenza la internazionale internazionale quando quando accadono accadono certi certi fatti! fatti! meno l’attenzione la presenza presenza internazionale quando accadono certi fatti!
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Servire, Servire, accompagnare accompagnare vuol vuol dire dire Servire, accompagnare vuol dire anche anche difendere, difendere, vuol vuol dire dire mettersi mettersi anche difendere, vuol dire mettersi dalla dalla parte parte di di chichi è più èè più debole. debole. dalla parte di chi più debole. Ruanda Ruanda ancora ancora oggioggi ci sono ci ferite ferite instabilità dovuta dovuta anche anche allaalla contesa contesa delle delle Negli annianni si sono si succeduti succeduti numerosi numerosi “In Ruanda ancora oggi ci sono sono feriteinstabilità instabilità dovuta anche alla contesa delleNegli Negli anni si sono sono succeduti numerosi Quante Quante volte volte leviamo leviamo la voce la perper Quante volte leviamo la voce voce per “In “In profonde da da guarire. guarire. È importante ÈÈ importante risorse minerarie minerarie di cui di la regione la è ricca. èè ricca. volontari, operatori operatori e giovani ee giovani in servizio in profonde da guarire. importanterisorse risorse minerarie di cui cui la regione regione ricca. volontari, volontari, operatori giovani in servizio servizio d i f dediniffdeeennrddeeerreei nii o n sntoorssi ttrrdii i rddi tiirtrii,ttttim i,, am maa profonde superare superare i pregiudizi ii pregiudizi e leeedivisioni le etniche etniche In e ineetutta in la regione la dei dei Grandi Grandi civile in tutta in l’area l’area dei dei Grandi Grandi Laghi. Laghi. Ad Ad pregiudizi le divisioni divisioni etnicheIn Ruanda In Ruanda Ruanda in tutta tutta la regione regione dei Grandicivile civile in tutta tutta l’area dei Grandi Laghi. Ad quante quante volte volte siamo siamo indifferenti indifferenti quante volte siamo indifferenti e pesuperare euiirrseeu lssuuclla m ccam i nm ooe lddl aeellllaaLaghi, Laghi, Caritas Caritas Italiana, Italiana, sin sin dai primi primi mesi, mesi, esempio a Giseny aa Giseny è attualmente èè attualmente in atto in un un er oppsrreoogssueeiggr u am m moiinnd Laghi, Caritas Italiana, sin dai dai primi mesi,esempio esempio Giseny attualmente in atto atto un verso verso i diritti ii diritti degli degli altri! altri! Quante Quante verso diritti degli altri! Quante riconciliazione”. riconciliazione”. CosìCosì Papa Papa Francesco Francesco ai ai realizzò un un intervento ad ad ampio raggio raggio a aaprogetto progetto di di servizio servizio civile civile curato curato in in riconciliazione”. Così Papa Francesco airealizzò realizzò un intervento intervento ad ampio ampio raggio progetto di servizio civile curato in vescovi del del Ruanda, Ruanda, ricevuti ricevuti in visita in ad ad sostegno di realtà di della della Chiesa Chiesa locale locale per per collaborazione concon la Caritas la di Frosinone di vescovi del Ruanda, ricevuti in visita visita adsostegno sostegno di realtà realtà della Chiesa locale percollaborazione collaborazione con la Caritas Caritas di Frosinone Frosinone v o vlvtooell tt een o nn oo nns a pss apa pipappm ii aaom m ooo oon o nn oo nn vescovi Limina in in occasione occasione deldel ventesimo ventesimo favorire la riconciliazione la e loeesviluppo, lo a aa– Veroli –– Veroli – Ferentino –– Ferentino concon 4 giovani 44 giovani cheche da da Limina in occasione del ventesimofavorire favorire la riconciliazione riconciliazione lo sviluppo, sviluppo, Veroli Ferentino con giovani che da vogliamo vogliamo dare dare voce voce allaalla voce voce di chi di vogliamo dare voce alla voce di chi chi Limina anniversario del del genocidio genocidio cheche si si circa circa un un mese mese sono sono in Ruanda in per per anniversario del genocidio che si circa un mese sono in Ruanda Ruanda per – come –– come voivoi – ha –– ha sofferto sofferto e soffre, ee soffre, come voi ha sofferto soffre, anniversario consumò consumò nel nel paese paese nel nel 1994. 1994. affiancare affiancare la parrocchia la di Giseny di in in consumò nel paese nel 1994. affiancare la parrocchia parrocchia di Giseny Giseny in di di chi ha ha visto visto calpestare calpestare i propri ii propri di chi chi ha visto calpestare propri I numeri II numeri di di quella mattanza mattanza sono sono diversi diversi progetti progetti sociosociosanitari sanitari e diee di numeri di quella quella mattanza sono diversi progetti sociosanitari di diritti, diritti, di di chichi ha ha vissuto vissuto tanta tanta ancora imprecisi, imprecisi, si parla si di 800.000 di diritti, di chi ha vissuto tanta ancora sviluppo sviluppo socio-economico socio-economico in favore in ancora imprecisi, si parla parla di 800.000 800.000 sviluppo socio-economico in favore favore morti in 100 in giorni giorni a partire aa partire dal dal 6 66 d i ddfiia sffcaaess ccveeu v lvnuuell n rnaeebrr a ialbbi ii lldii e d ldleeall ll aa morti in 100 100 giorni partire dal violenza violenza cheche ha ha soffocato soffocato anche anche il ilil morti violenza che ha soffocato anche aprile aprile 1994 1994 in in concomitanza concon popolazione. popolazione. aprile 1994 in concomitanza concomitanza con popolazione. desiderio desiderio di avere di giustizia! giustizia! desiderio di avere avere giustizia! l’abbattimento l’abbattimento concon un un missile missile terraterra L’impegno L’impegno della della Chiesa Chiesa prosegue prosegue l’abbattimento con un missile terra L’impegno della Chiesa prosegue PerPer tutta tutta la la Chiesa è importante èè importante Per tutta la Chiesa Chiesa importante a r i aarriidaae lddl ’eeallell’’raaeeeorreepoor eppsriredesesiinddzeeinnazzl eiiaallee dunque dunque in Ruanda, in ma ma anche anche nella nella dunque in Ruanda, Ruanda, ma anche nella cheche l'accoglienza l'accoglienza deldel povero povero e la ee la che l'accoglienza del povero la dell'allora dell'allora presidente presidente Juvénal Juvénal Repubblica Repubblica Democratica Democratica del del Congo, Congo, dell'allora presidente Juvénal Repubblica Democratica del Congo, Habyarimana. concon il recupero ilil recupero di di ex-bambini ex-bambini Habyarimana. con recupero di ex-bambini promozione promozione della della giustizia giustizia nonnon promozione della giustizia non Habyarimana. Un genocidio genocidio cheche ha ha lasciato lasciato il ilil soldato, soldato, e in ee in Burundi Burundi perper la la Un genocidio che ha lasciato soldato, in Burundi per la ve nve g annnggoaannooa f f iaadfffafiitddeaattees o lssooollooa ada e gddleei ggllii Un ve mondo indifferente indifferente perper molte molte promozione promozione della della pace pace tra tra itragiovani ii giovani mondo indifferente per molte promozione della pace giovani “specialisti”, “specialisti”, mama sia sia un'attenzione un'attenzione “specialisti”, ma sia un'attenzione mondo settimane. settimane. nel nel Centro Centro Kamenge Kamenge a Bujumbura, aa Bujumbura, il ilil settimane. nel Centro Kamenge Bujumbura, d i ddtii u ttttuuatt tt alaa ll ap sptaaossrtt o aolrreaa,ll eed,, e dldleea ll ll aa Il conflitto a ap IlIl conflitto ha ha avuto conseguenze conseguenze in in rientro rientro dei dei profughi profughi e la ee la ripresa conflitto ha avuto avuto conseguenze in rientro dei profughi la ripresa ripresa l’area l’area dei dei Grandi Grandi Laghi, Laghi, concon socio-economica. socio-economica. tutta l’area dei Grandi Laghi, con socio-economica. formazione formazione deidei futuri futuri sacerdoti sacerdoti e ee tuttatutta formazione dei futuri sacerdoti milioni di profughi di nei nei paesi paesi limitrofi limitrofi Il ricordo IlIl ricordo del del genocidio genocidio ruandese, ruandese, milioni di profughi profughi nei paesi limitrofi ricordo del genocidio ruandese, religiosi, religiosi, dell'impegno dell'impegno normale normale di di religiosi, dell'impegno normale di milioni (Burundi, Repubblica Repubblica Democratica Democratica purtroppo, purtroppo, pone pone di nuovo di in risalto in (Burundi, Repubblica Democratica purtroppo, pone di nuovo nuovo in risalto risalto tutte tutte le parrocchie, le i movimenti ii movimenti e ee (Burundi, tutte le parrocchie, parrocchie, movimenti deldel Congo, Congo, Tanzania, Tanzania, Uganda, Uganda, la la questione questione dell’Africa dell’Africa come come del Congo, Tanzania, Uganda, la questione dell’Africa come l e lleea g gaarggegggrraeezggiaaozzniio ionneii c ceelcceccsllieeassl iia.alliiI..n IInn Kenya) Kenya) e ha ee ha contribuito contribuito fortemente fortemente continente continente impoverito impoverito e violentato, ee violentato, Kenya) ha contribuito fortemente continente impoverito violentato, p a pp r ata irrcttoii ccl aoorll aea rr ee– ––e eeq u qqe uus ete oss tt ooè èè ad ad alimentare i conflitti ii conflitti cheche si sono si ancora ancora preda preda di di crisicrisi ricorrenti, ricorrenti, ad alimentare alimentare conflitti che si sono sono ancora preda di crisi ricorrenti, partire partire da da alcuni alcuni ambiti ambiti prioritari: prioritari: la la partire da alcuni ambiti prioritari: la succeduti succeduti in seguito in seguito in alcuni in alcuni di questi di questi miseria miseria strutturale strutturale e guerre: ee guerre: Repubblica Repubblica succeduti in seguito in alcuni di questi miseria strutturale guerre: Repubblica importante importante e lo ee lo dico di cuore di – in–– in importante lo dico dico di cuore cuore in sanità, sanità, i minori, ii minori, le carceri, le la ricostruzione la sanità, minori, le carceri, carceri, la ricostruzione ricostruzionecentrafricana, paesi: paesi: la guerra la guerra civile civile del del Burundi Burundi dal dal centrafricana, Sud Sud Sudan, Sudan, Sudan, Sudan, paesi: la guerra civile del Burundi dal centrafricana, Sud Sudan, Sudan, particolare particolare vorrei vorrei invitare invitare anche anche particolare vorrei invitare anche 1993 ee la ripresa ripresa socio-economica. socio-economica. 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AlRepubblica 1993 al 2005 al e poi ee poi la prima la e laeeseconda la Repubblica Democratica Democratica del del Congo, Congo, 1993 al 2005 2005 poi la prima prima la seconda secondae la Repubblica Democratica del Congo, g l i ggllIiis t IiIstsuttitittiuuttre ii lre i g illo iiggsiiioossaii alae gllgeeeggre ggeere re re guerra programma, cheche ha ha avuto avuto unauna durata durata programma, che ha avuto una durataNigeria, guerra deldel Congo Congo (1996 (1996 – 1997 –– 1997 e eeprogramma, Nigeria, Mali, Mali, i focolai ii focolai piùpiù recenti. recenti. guerra del Congo (1996 1997 Nigeria, Mali, focolai più recenti. pluriennale, parteciparono parteciparono numerose numerose pluriennale, parteciparono numeroseConflitti seriamente seriamente e econ responsabilità responsabilità seriamente e con con responsabilità 1998-2003) 1998-2003) cheche hanno hanno provocato provocato milioni milioni Conflitti spesso spesso dipinti dipinti come come etnicoetnico1998-2003) che hanno provocato milionipluriennale, Conflitti spesso dipinti come etnicoCaritas diocesane diocesane italiane, italiane, alcune alcune delle delle Caritas diocesane italiane, alcune dellereligiosi di e diee cui di ancora ancora oggioggi si pagano si religiosi ma ma cheche hanno hanno origine origine da interessi da di vittime vittime di cui cui ancora oggi si pagano paganoCaritas religiosi ma che hanno origine da interessi interessi questo questo segno segno deidei tempi. tempi. Il Signore IlIl Signore questo segno dei tempi. Signore di vittime quali ancora ancora oggioggi hanno hanno mantenuto mantenuto un un quali ancora oggi hanno mantenuto undi potere conseguenze. L’area L’area del del Nord Nord Kivu Kivu di ed economici, ed locali locali ed esteri. ed le conseguenze. conseguenze. L’area del Nord Kivuquali di potere potere ed economici, economici, locali ed esteri. esteri. chiama chiama a vivere aa vivere concon piùpiù coraggio coraggio e ee le le chiama vivere con più coraggio rapporto di di prossimità prossimità concon la la Chiesa rapporto di prossimità con la Chiesa Chiesa nella Repubblica Repubblica Democratica Democratica del del Congo Congo nella Repubblica Democratica del Congorapporto Caritas Caritas Italiana Italiana Caritas Italiana g e nggeernnoeesrrioot sàsiittàlà' a cll''caaoccgcclooi egglnliizeeannzzana e lnnl eellllee nella ruandese. ruandese. è ancora èè ancora oggioggi teatro teatro di di una fortissima fortissima ancora oggi teatro di una una fortissimaruandese. comunità, comunità, nelle nelle case, case, neinei conventi conventi comunità, nelle case, nei conventi vuo vvutuioo. .tt.ii....C .. aC r iaasrrsiissmssiim C mrii e lrri egelilioiggsiiioosseii ee religiose religiose , i,, conventi ii conventi vuoti vuoti nonnon religiose conventi vuoti non s e ssr eev rrovvnooonn ooa l laaall ll aaC hC Ci ehh sii eea ss aap eppr ee rr t r att srr faaoss rff om r laairr lliiin ii nna l baaell bb r ege hrr gig hheii ee o rram m Preparare il terreno ilil terreno perper far far cessare cessare èè evidente – aggiunge –– aggiunge Hein Hein – un –– un flusso Preparare terreno per far cessareè evidente Carlotta Sami, Sami, portavoce portavoce dell’Unhcr dell’Unhcr per per evidente aggiunge Hein un flusso flussoCarlotta Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per guadagnare guadagnare i soldi. ii soldi. I conventi II conventi vuoti vuoti guadagnare soldi. conventi vuoti Preparare l’operazione l’operazione Mare Mare nostrum, nostrum, criticata criticata si èsi èè mantenuto costante costante anche anche nei nei l’operazione Mare nostrum, criticatacheche ilil Sud Europa, Europa, le parole le del del ministro ministro che simantenuto mantenuto costante anche neiil Sud Sud Europa, le parole parole del ministro nonnon sono sono nostri, nostri, sono sono perper la carne la non sono nostri, sono per la carne carne anche anche da da altrialtri paesi paesi europei europei come come mesi invernali, invernali, soprattutto soprattutto perper la la anche da altri paesi europei comemesi dell’Interno Angelino Angelino Alfano. Alfano. Per Per l'Alto l'Alto mesi invernali, soprattutto per ladell’Interno dell’Interno Angelino Alfano. Per l'Alto strumento di arrivo di sicuro sicuro da da parte dei dei di di Cristo Cristo cheche sono sono i rifugiati. ii rifugiati. Il IlIl strumento situazione in in Siria. Ma Ma bisogna bisogna stare stare strumento di arrivo arrivo sicuro da parte parte deisituazione commissariato Onu Onu per per i rifugiati, ii rifugiati, "non "non di Cristo che sono rifugiati. situazione in Siria. Siria. Ma bisogna starecommissariato commissariato Onu per rifugiati, "non migranti, per per riprendere riprendere la politica la dei dei attenti a dare aa dare queste queste cifre, cifre, cheche nonnon migranti, per riprendere la politica politica deiattenti si parlare parlare di emergenza, di perché perché si si attenti dare queste cifre, che nonsi può si può può parlare di emergenza, emergenza, perché si S i gSSniioggnrneoorreec h iccahhmiiaam maa ava i vvveiirvveeerreec o nccoonn migranti, respingimenti in mare. in Sarebbe Sarebbe questo questo trovano riscontro riscontro nei nei datidati cheche abbiamo abbiamo respingimenti in mare. mare. Sarebbe questotrovano tratta di una di situazione situazione benben conosciuta. conosciuta. trovano riscontro nei dati che abbiamotratta tratta di una una situazione ben conosciuta. g e ggn eee nnr eo i tssàii tt ààe eec occr oo a rgr aga gigogg ii ool a ll aa respingimenti e rrs oo l ’ o lb ooe lddl eelllldeei cddhiiiccahhr iaiaazrriaaozzniiioonniisugli sugli arrivi. arrivi. Meglio Meglio pensare pensare a un aa un reale reale l’’iooebbt itieievtttotiivvd E’ quindi quindi cheche si metta si in atto in un vero un sugli arrivi. Meglio pensare un realeE’ ora E’ ora ora quindi che si metta metta in atto atto un vero vero accoglienza accoglienza neinei conventi conventi vuoti. vuoti. accoglienza nei conventi vuoti. allarmistiche allarmistiche pronunciate pronunciate da da Angelino Angelino piano di accoglienza di cheche venga venga incontro incontro allarmistiche pronunciate da Angelinopiano piano organico organico di accoglienza, di cheche in in piano di accoglienza accoglienza che venga incontropiano piano organico di accoglienza, accoglienza, che in Certo Certo nonnon è qualcosa èè qualcosa di di semplice, Certo non qualcosa di semplice, semplice, Alfano, Alfano, secondo secondo Christopher Christopher Hein, Hein, all’aumento dei dei migranti migranti in arrivo in per per Alfano, secondo Christopher Hein,all’aumento Italia ancora ancora nonnon c’è".c’è". all’aumento dei migranti in arrivo arrivo perItalia Italia ancora non c’è". direttore del del Cir Cir (Consiglio (Consiglio italiano italiano per per i iichiedere chiedere asilo, asilo, e che ee che comunque comunque nonnon direttore del Cir (Consiglio italiano per mons. mons. Giancarlo Giancarlo Perego, Perego, direttore direttore chiedere asilo, che comunque nonPer Per Per mons. Giancarlo Perego, direttore ci vogliono ci criterio, criterio, responsabilità, responsabilità, ci vogliono vogliono criterio, responsabilità, direttore rifugiati), cheche si si dice “seriamente “seriamente potranno maimai raggiungere raggiungere i numeri ii numeri di di rifugiati), che si dice dice “seriamentepotranno generale di Migrantes, di "chi"chi si meraviglia si potranno mai raggiungere numeri digenerale generale di Migrantes, Migrantes, "chi si meraviglia meraviglia m am vvulueoolleea n caahnnecchheec o rccaoogrrgaaiggogg. iioo.. rifugiati), maca i ccvii u o preoccupato” preoccupato” per per le parole le del del ministro. ministro. parla parla Alfano”. Alfano”. preoccupato” per le parole parole del ministro.cui cui di di questi questi numeri numeri dimostra dimostra di di nonnon cui parla Alfano”. di questi numeri dimostra di non F a cFFcaaiccaccmiiaaom moot a ntttaaonn,ttoof,,o rffsooerrssees i assmiiaaom moo Durante Durante un un convegno a Palermo, aa Palermo, Alfano Alfano IlIl direttore del del Cir Cir ricorda ricorda cheche già già alcuni alcuni Durante un convegno convegno Palermo, AlfanoIl direttore conoscere la storia la e sogna ee sogna cheche Paesi Paesi direttore del Cir ricorda che già alcuniconoscere conoscere la storia storia sogna che Paesi chiamati chiamati a fare aa fare di di più, accogliendo accogliendo chiamati fare di più, più, accogliendo ha infatti ha spiegato spiegato cheche secondo secondo fonti fonti del del paesi europei europei avevano avevano criticato criticato Mare Mare ha infatti infatti spiegato che secondo fonti delpaesi sfruttati, impoveriti, impoveriti, allaalla fame, fame, in guerra, in paesi europei avevano criticato Maresfruttati, sfruttati, impoveriti, alla fame, in guerra, guerra, ministero ci sarebbero ci tra le tra le e leee le nostrum, “perché “perché poi poi in molti in transito transito ministero ci sarebbero sarebbero tra300mila le 300mila 300mila lenostrum, si mettano si in in cammino. Oppure Oppure nostrum, “perché poi in molti molti transitononnon non si mettano mettano in cammino. cammino. Oppure e condividendo ee condividendo concon decisione decisione ciòciò condividendo con decisione ciò ministero 600mila 600mila persone persone pronte pronte a imbarcarsi a imbarcarsi dall'Italia per per raggiungere raggiungere altrialtri paesi, paesi, ma ma 600mila persone pronte a imbarcarsidall'Italia dimentica cheche l’Africa l’Africa nei nei prossimi prossimi 30 30 dall'Italia per raggiungere altri paesi, madimentica dimentica che l’Africa nei prossimi 30 cheche la la Provvidenza Provvidenza ci ci ha ha donato donato che la Provvidenza ci ha donato verso le nostre le coste coste e ha ee ha sottolineato sottolineato si può si certo certo diredire cheche sia sia questo questo il ililannianni verso le nostre nostre coste ha sottolineatononnon passerà passerà da un da un di persone di a aa non si può può certo dire che sia questo anni passerà da miliardo un miliardo miliardo di persone persone perper servire. servire. Superare Superare la tentazione la per servire. Superare la tentazione tentazione verso esplicitamente esplicitamente la la necessità necessità di di unauna motivo dell’aumento dell’aumento degli degli sbarchi sbarchi – ––duedue esplicitamente la necessità di unamotivo miliardi miliardi di di persone: persone: giovani, giovani, motivo dell’aumento degli sbarchi due miliardi di persone: giovani, d e lddl aeellllam nd ooannnddiaatnàniittàsàp issrpp i tiiurriaittluueaallep a om m e e rppeerr “difesa “difesa delle delle frontiere” frontiere” attraverso attraverso il ililspiega spiega – i–– motivi ii motivi principali principali sono sono da da “difesa delle frontiere” attraverso famiglie che,che, in condizioni in di povertà, di si si spiega motivi principali sono dafamiglie famiglie che, in condizioni condizioni di povertà, povertà, si rafforzamento di Frontex. di essere essere vicini vicini allealle persone persone semplici semplici ricercare ricercare nella nella crisicrisi siriana siriana e nella ee nella rafforzamento di Frontex. Frontex. essere vicini alle persone semplici rafforzamento metteranno in cammino”. in ricercare nella crisi siriana nellametteranno metteranno in cammino”. cammino”. “Siamo seriamente seriamente preoccupati preoccupati per per le le situazione caotica caotica cheche c’è c’è in in Libia. Libia. “Siamo seriamente preoccupati per lesituazione Caritas Caritas Ambrosiana, Ambrosiana, per per bocca bocca del del situazione caotica che c’è in Libia.La La La Caritas Ambrosiana, per bocca del e soprattutto ee soprattutto agliagli ultimi. ultimi. Abbiamo Abbiamo soprattutto agli ultimi. Abbiamo “Siamo parole del del ministro ministro – spiega –– spiega Hein Hein – ––Bisognerebbe Bisognerebbe dunque dunque cheche la la politica parole del ministro spiega Hein direttore dondon Roberto Roberto Davanzo, Davanzo, rileva: rileva: "I "I"I Bisognerebbe dunque che la politica politicadirettore direttore don Roberto Davanzo, rileva: bisogno bisogno di di comunità comunità solidali solidali cheche bisogno di comunità solidali che parole vogliamo vogliamo capire capire meglio meglio cosa cosa significa significa estera si mobilitasse si per per rafforzare rafforzare i diritti ii diritti vogliamo capire meglio cosa significaestera numeri sono sono inquietanti. inquietanti. NonNon abbiamo abbiamo estera si mobilitasse mobilitasse per rafforzare dirittinumeri numeri sono inquietanti. Non abbiamo vivano vivano l'amore l'amore in modo in concreto! concreto! vivano l'amore in modo modo concreto! ‘difesa ‘difesa delle delle frontiere’: frontiere’: vuolvuol diredire forse forse rifugiati rifugiati nei nei paesi paesi del del Nord Nord Africa Africa ‘difesa delle frontiere’: vuol dire forsedei dei strumenti per per diredire cheche sono sono troppi troppi o oo dei rifugiati nei paesi del Nord Africastrumenti strumenti per dire che sono troppi Ogni Ogni giorno, giorno, quiqui e in ee in altri centri, centri, Ogni giorno, qui in altri altri centri, intercettare intercettare in mare in le persone le cheche si si anziché pensare pensare di ridimensionare di unouno intercettare in mare mare le persone persone che sianziché troppo pochi. pochi. L'appello L'appello del del ministro ministro anziché pensare di ridimensionare ridimensionare unotroppo troppo pochi. L'appello del ministro imbarcano verso verso le le nostre nostre coste coste e eestrumento strumento cheche negli negli ultimi ultimi mesi mesi ha ha imbarcano verso le nostre coste Alfano puòpuò essere essere l'occasione l'occasione per per farcifarci strumento che negli ultimi mesi haAlfano Alfano può essere l'occasione per farci t a ntttaaenntteep e rppseeorrnsso eo,nneei,,n iinnp r eppvrraeelvveaanllzeeannzzaa imbarcano rimandarle indietro? indietro? NonNon vorremmo vorremmo cheche evitato tragedie tragedie del del mare”. mare”. L’operazione L’operazione rimandarle indietro? Non vorremmo cheevitato cogliere meno meno impreparati, impreparati, perper nonnon evitato tragedie del mare”. L’operazionecogliere cogliere meno impreparati, per non giovani, giovani, si si mettono in in fila perper un un giovani, si mettono mettono in fila fila per un rimandarle questo questo fosse fosse solosolo un modo un per per preparare preparare della Marina Marina militare militare italiana italiana è èèra gra questo fosse solo un modo modo per prepararedella i oggniiaoornneaarrseee m ssep r epprrieen iitnne r m tteeirrnm della Marina militare italiana ra em m mi iinndiii ddii pasto pasto caldo. caldo. Queste Queste persone persone ci ci pasto caldo. Queste persone ci il terreno ilil terreno allaalla chiusura chiusura dell’operazione dell’operazione “necessaria – aggiunge –– aggiunge - finché -- finché nonnon ci ci terreno alla chiusura dell’operazione“necessaria emergenza". Più Più dura dura e netta ee netta l'Asgi, l'Asgi, “necessaria aggiunge finché non ciemergenza". emergenza". Più dura netta l'Asgi, ricordano ricordano sofferenze sofferenze e edrammi ricordano sofferenze e drammi drammi Mare Mare nostrum nostrum e riprendere ee riprendere unauna politica politica un un modo modo legale legale per per arrivare arrivare in in Mare nostrum riprendere una politicasaràsarà secondo cuicui le le parole parole di di Alfano Alfano sarà un modo legale per arrivare insecondo secondo cui le parole di Alfano respingimenti. respingimenti. Quelle Quelle pronunciate pronunciate Europa. dovrebbe, dovrebbe, infatti, infatti, essere essere dei respingimenti. Quelle pronunciateEuropa. "rispondono allaalla collaudatissima collaudatissima Europa.NonNon Non dovrebbe, infatti, essere"rispondono "rispondono alla collaudatissima dell'umanità. dell'umanità. MaMa quella quella filafila ci dice ci dell'umanità. Ma quella fila ci dice dice dei dei – aggiunge –– aggiunge – sono –– sono parole parole cheche creano creano normale aspettare aspettare cheche le le persone si si ieri aggiunge sono parole che creanonormale strategia della della fabbrica fabbrica della della paura: paura: si fasi normale aspettare che le persone persone sistrategia strategia della fabbrica della paura: si fa fa anche anche cheche farefare qualcosa, qualcosa, adesso, adesso, anche che fare qualcosa, adesso, ieri ieri solo solo allarmismo allarmismo e fanno e fanno crescere crescere imbarchino imbarchino con con i trafficanti i trafficanti per per agire. agire. E’ E’ solo allarmismo e fanno crescere p e rc p e rc p i e r p e i r a e l l ' a o l l p ' i o n p i i o n n iieoonnpeeu bppbuulbbi b cballiiccaa imbarchino con i trafficanti per agire. E’ p e rc e p i r e a l l ' o p i n tutti, tutti, è possibile. èè possibile. Basta Basta bussare bussare allaalla tutti, possibile. Basta bussare alla nell’opinione nell’opinione pubblica pubblica la la paura paura di di evidente cheche Mare Mare nostrum nostrum nonnon è laèè la nell’opinione pubblica la paura dievidente l'invasione invece invece cheche parlare parlare del del fattofatto evidente che Mare nostrum non lal'invasione l'invasione invece che parlare del fatto porta, porta, e provare ee provare a dire: aa dire: “Io“Io ci sono. ci porta, provare dire: “Io ci sono. sono. un’invasione”. un’invasione”. soluzione, soluzione, è sempre èè sempre un un intervento intervento un’invasione”. sono sono le autorità le pubbliche pubbliche cheche nonnon soluzione, sempre un interventocheche che sono le autorità autorità pubbliche che non Come Come posso posso dare dare unauna mano?”. mano?”. Hein Hein sottolinea sottolinea inoltre inoltre cheche i numeri ii numeri Come posso dare una mano?”. emergenziale: nonostante nonostante ciòciò va va Hein sottolinea inoltre che numeriemergenziale: stanno affrontando affrontando la questione. la Siamo Siamo emergenziale: nonostante ciò vastanno stanno affrontando la questione. questione. Siamo
di don Dante Bellinati di don Dante Bellinati
Sbarchi, Sbarchi,"allarme "allarmeper perfar farcessare cessareMare Marenostrum” nostrum”
!!
citati citati dal dal ministro ministro “sono “sono improbabili” improbabili” e eerafforzato rafforzato concon un un supporto supporto dell’Unione dell’Unione citati dal ministro “sono improbabili” all'utilizzo ideologico ideologico dell'emergenza, dell'emergenza, rafforzato con un supporto dell’Unioneall'utilizzo all'utilizzo ideologico dell'emergenza, tarati tarati su dati su empirici. empirici. NeiNei primi primi tre tre europea. NonNon si può si tornare tornare indietro indietro non tarati su dati dati empirici. Nei primi treeuropea. ormai è chiaro". èè chiaro". europea. Non si può può tornare indietroormai ormai chiaro". Papa Papa FRANCESCO FRANCESCO al Centro al Astalli Astalli Papa FRANCESCO al Centro Centro Astalli nonnon mesi mesi dell’anno dell’anno infatti infatti ad ad arrivare arrivare sono sono chiudendo le frontiere le a persone aa persone cheche mesi dell’anno infatti ad arrivare sonochiudendo chiudendo le frontiere frontiere persone che da Redattore da Sociale Sociale da Redattore Redattore Sociale state state 11mila 11mila persone persone circa, circa, perper la la scappano da paesi da in guerra”. in state 11mila persone circa, per lascappano scappano da paesi paesi in guerra”. guerra”. maggior maggior parte parte (circa (circa 70 70 perper cento) cento) Le reazioni. reazioni. L’allarmismo L’allarmismo nonnon serve, serve, maggior parte (circa 70 per cento)Le altre Le altre altre reazioni. L’allarmismo non serve, richiedenti richiedenti asilo. asilo. “Che “Che rispetto rispetto agliagli altrialtri bisogna pensare pensare piuttosto piuttosto a un aa un piano piano richiedenti asilo. “Che rispetto agli altribisogna bisogna pensare piuttosto un piano annianni ci sia ci stato un un aumento degli degli arrivi arrivi organico di accoglienza. di Commenta Commenta cosìcosì anni ci sia sia stato stato un aumento aumento degli arriviorganico organico di accoglienza. accoglienza. Commenta così
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Il poliambulatorio IlIl poliambulatorio è unèèservizio un rivolto rivolto a tutte aa tutte le persone le cheche per per diverse diverse ragioni ragioni nonnon hanno hanno accesso accesso al “medico al di base” di poliambulatorio un servizio servizio rivolto tutte le persone persone che per diverse ragioni non hanno accesso al“medico “medico di base” base” ✓ ✓ Le visite Le si effettuano sisi effettuano esclusivamente esclusivamente su prenotazione su Le visite visite effettuano esclusivamente su prenotazione prenotazione ✓ ✓ La prenotazione La è gestita èè gestita dal Centro dal di Ascolto di diocesano diocesano (lunedì-venerdì (lunedì-venerdì dalledalle oreore 9:009:00 alle alle 13:00; 13:00; tel. 0039 tel. 0425 0425 23450) 23450) La prenotazione prenotazione gestita dal Centro Centro diAscolto Ascolto diocesano (lunedì-venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00; tel.0039 0039 0425 23450) ✓ ✓
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Guarda Veneta
Romeo Bernardinello ha compiuto cento anni
A far festa oltre ai parenti più stretti, le figlie Tristana e Rosamunda con i nipoti, Giovanni figlio del fratello defunto Giulietto con la famiglie l’intera giunta comunale al completo con il sindaco Gianluca Braga, e gli assessori Michele Lovisari e Pierantonio Moretto. Bella atmosfera carica di ricordi di vita raccontati da Romeo che con lucidità da sessantenne ha ripercorso le varie avventure sul po: il binomio Po e “Mamaniti” (così erano soprannominati i fratelli Bernardinello) ri-
la Settimana 19
rubriche
domenica 13 aprile 2014
corre in tutte le sue parole. “Il mago del Po” l’hanno definito i parenti. Una vita dedicata alla pesca sul grande fiume, costruendo barche e l reti usate per la pesca del pregiato storione. Fiume che ancora oggi va a salutare quotidianamente con la sua salutare passeggiata. Una vita carica di emozioni e di sacrificio passata anche per i campi di concentramento.
Il sindaco ha consegnato una pergamena a ricordo del traguardo non comune. “A Romeo Bernardinello – recita la pergamena- in occasione del suo centesimo compleanno, per aver contribuito con straordinarie pagine di vita, di lavoro, di sacrificio e di fatica a scrivere la storia della nostra comunità”. Auguri Romeo e tanti compleanni ancora.
Rovigo - Ridotto del Sociale
Fiesso Umbertino
“A piedi nudi!!” Pellegrinaggio 1 maggio 2014
Da qualche settimane in alcune parrocchie è stato appeso questo volantino intitolato “A PIEDI NUDI !!” E’ un invito che parte dalla nostra comunità di Fiesso Umbertiano a tutte le parrocchie, anche a chi non siamo riusciti a raggiungere! Meglio ancora, voglia essere una “SFIDA”: Emozionare Maria!!! giungendo ai suoi piedi in tanti, insieme!!… affidandoLe una “Preghiera Speciale per le Vocazioni”. Possa ogni cristiano sentire rimbombare nel proprio cuore quelle parole di Maria “Fate quello che Lui Vi dirà!!” Gv 2,5. Vogliamo essere Popolo di Dio in missione partendo a piedi, in bici, in pullman percorrendo la strada con le nostre povertà, “a piedi nudi”, ma anche con la grande gioia di essere e sentirci cristiani pieni di vita!!! Ragazzi…e a chiunque vuol essere dei nostri, l’età non conta!…..camminiamo insieme!! E tutto sarà più bello!! Gli organizzatori “A piedi nudi”
S. Maria Maddalena - Mercatino Solidale Emmaus
Scroscianti applausi per i protagonisti Laboratorio per fare il sapone naturale della musica liederistica
Tutto esaurito con pubblico anche in piedi per il secondo appuntamento con la musica liederistica al Ridotto del Teatro Sociale di Rovigo. Sabato scorso, 5 aprile alle 18, "L'altra voce del canto" ha avuto come ospiti il mezzosoprano Marina De Liso, il violoncellista Luigi Puxeddu e Milena Dolcetto al pianoforte. Ed è stata Dolcetto ad accompagnare gli ascoltatori (moltissimi anche i bambini e ragazzi presenti) in un viaggio attraverso la magia del Lied tedesco spiegando sia i due autori in programma sia i brani che venivano via via eseguiti. Grazie alle introduzioni e alle traduzioni (in inglese e italiano), il pubblico ha potuto comprendere la magia del connubio tra parola e musica e come i compositori tedeschi e austriaci (in questo caso i grandi Schubert e Brahms) abbiano in modi diversi
trovato la loro strada per dare luce al Verso poetico attraverso la Musica. Voce e pianoforte, in questa occasione arricchite anche dalla presenza del violoncello. Affinità e grande comunanza di intenti, oltre che ad una preparazione eccellente, sono stati i significativi presupposti per la riuscita del concerto che ha ottenuto gli apprezzamenti dei presenti, affascinati dai protagonisti e dal repertorio. E attraverso i più celebri Lieder di Schubert (Frühlingsglaube, Du bist die Ruh, Die Forelle, Lachen und Weinen, Nacht und Träume, Der Tod und das Mädchen, Die junge Nonne, Ave Maria) e Johannes Brahms (Sonntag, Wie Melodien zieht es mir, Der Gang zum Liebchen, Alte Liebe, Liebestreu, Immer leiser wird mein Schlummer, Gestillte Sehnsucht, Geistliches Wiegenlied, Die Mainacht, Von
Trecenta
Nozze d’oro per Mora Vito e Teresa
Domenica 6 Aprile la comunità di Trecenta, si è raccolta in festa attorno alla famiglia Mora, in occasione del cinquantesimo anniversario di matrimonio di Vito e Teresa. Oltre ai tre figli e ai nipoti, numerosi sono stati i parenti ed amici presenti alla Messa delle 10,30 officiata da Don Ferdinando Salvan. Il parroco ha elogiato questo traguardo meritevole di una medaglia d’oro, in quanto Vito e Teresa hanno speso la loro vita dedicandosi alla famiglia e al lavoro, sorretti sempre da una fede semplice ma robusta. Da molto tempo sono impegnati nel volontariato parrocchiale e attivi collaboratori del gruppo NOI di Trecenta.
Hanno sempre saputo puntare non su cose grandi, ma vivere in maniera grande le cose semplici e più importanti. Al giorno d’oggi invece, purtroppo sempre più famiglie si sgretolano e non resistono a lungo, perchè non sanno dare il giusto valore alle cose più importanti e necessarie, ma puntano su obiettivi frivoli poco costruttivi. Al termine della celebrazione, i festeggiamenti sono proseguiti con il pranzo presso i locali del circolo NOI. A Vito e Teresa l’augurio di proseguire così verso il traguardo delle nozze di diamante da parte di tutta la comunità di Trecenta. Claudio Bonetti
ewiger Liebe) gli interpreti hanno saputo offrire un'ottima esecuzione di musica vocale da camera ricevendo applausi scroscianti a fine concerto, ricambiati con toccanti bis.
Sabato 12 aprile si terrà presso la sala da the del “Mercatino Solidale Emmaus” in via Maestri del lavoro, 3 a S. Maria Maddalena un laboratorio per imparare a fare il sapone naturale. E’ molto più facile di quanto si pensi, bastano pochi ingredienti e il risultato è un sapone di qualità delicato sulla pelle e rispettoso dell’ambiente. Imparare a fare il sapone non è solo un modo per risparmiare ma è un’atti-
vità utile a chi vuole bene all’ambiente poichè un buon sapone è biodegradabile. E’ un ‘occupazione creativa, la natura ci mette a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno: oli vegetali di ogni tipo, spezie, alghe, argilla e oli essenziali. Riappropriarsi del “saper fare” significa favorire in concreto uno stile di vita più a misura d’uomo e dell’ambiente quindi se vogliamo un mondo più pulito possiamo cominciare da qui.
Cartoline di viaggio Donato Sinigaglia
Pasqua in Trentino tra laghi e montagna Tante opportunità per stare all’aria aperta
La Pasqua “alta”, il 20 aprile, porta in dote la possibilità di regalarsi una vacanza all’aria aperta sperimentando tutta l’ampiezza della proposta turistica trentina. Dalle montagne ai laghi, il menù è servito. In pochi chilometri si può passare dalle ultime sciate in quota agli sport outdoor da praticare in riva ai tanti specchi d’acqua del territorio provinciale. Scenari e sensazioni molto differenti, con il comune denominatore del divertimento e del benessere. Grazie alle abbondanti nevicate invernali, alcune ski area trentine offriranno la possibilità di sciare anche nei giorni Pasquali. I laghi, in particolare, mostrano nella stagione primaverile il proprio vestito più suggestivo. La ripresa della vita nella vegetazione attorno alle sponde, regala colori e scorci che sanno dare emozioni e relax. Nello stesso tempo, questi luoghi diventano con la bella stagione altrettante palestre a cielo aperto, dove l’adrenalina e l’attività fisica sono protagonisti. Ma è il contrasto fra gli elementi ambientali ad affascinare l’ospite di
questa terra. In Trentino, a pochi chilometri dalle piste, è possibile trovare ad esempio un’oasi dal clima mediterraneo nello splendido scenario del Lago di Garda, il luogo ideale per chi ama praticare sport all’aria aperta, dal trekking alla mountain bike. Tanti anche i pacchetti-vacanza per vivere una Pasqua indimenticabile in Trentino. Ad esempio quello dedicato alle famiglie: 3 notti per due adulti e un bambino, escursioni, degustazioni, pranzo Pasquale, visita all’Adventure Park e omaggio di un prodotto trentino. (www.gardatrentino.it/pasqua/). A pochi chilometri, in Val di Ledro, si trova l’omonimo lago, tipicamente alpino, che conserva sulle sue sponde le vestigia di un sito palafitticolo risalente all’età del bronzo fra i
più significativi in Europa. La vacanza, qui, in estate, è prima di tutto balneare: il lago è una piscina naturale dalle acque tranquille e cristalline, in cui è possibile nuotare, praticare la vela e gli sport d’acqua. Poi c’è il lago Caldonazzo, (nella foto) in Valsugana, vera e propria palestra naturale per gli amanti dello sport, grazie alle sue acque particolarmente adatte alla pratica del nuoto, della vela, del windsurf, dello sci d’acqua, della canoa e del canottaggio, ma anche del dragon boat. Proprio nei primi giorni di aprile hotel e camping della località riprendono l’attività dopo la pausa invernale, proponendo pacchetti dedicati alle famiglie. Poco distante c’è il lago di Levico, che offre spiagge e stabilimenti balneari
adatti anche ai più piccoli e allo stesso tempo svela d’embleè scorci inaspettati e suggestivi, incuneandosi come un fiordo fra i boschi di conifere e latifoglie. Qui vi sono anche tre importanti stabilimenti termali: quelli di Levico, Vetriolo e Roncegno. Le loro acque, uniche in Italia e rare in Europa, sono ferruginose, indicate per malattie artroreumatiche, respiratorie, ginecologiche e dermatologiche. I pacchetti Pasquali proposti, dalle tante strutture di Levico, fra cui diversi camping, includono anche la visita a “Ortinparco”, in programma dal 25 al 27 aprile, nello scenario del Parco delle Terme. Incastonato fra le Dolomiti di Brenta, il lago di Molveno rappresenta una piccola oasi d’acqua sulla quale si affacciano a strapiombo maestose montagne come Cima Brenta, Campanile Basso, Cima Tosa, Croz dell’Altissimo, nomi che hanno fatto la storia dell’alpinismo. Il lido principale mette a disposizione dieci ettari a prato inglese, attrezzati per lo sport, senza dimenticare la possibilità di praticare tanti sport d’acqua in tutta sicurezza.
la Settimana domenica 13 aprile 2014 - pagina 20
In preghiera con santa Maria
La Donna del Sabato Santo
L’itinerario S ERV E D I M AR I A R IP AR AT R I CI di fede compiuto da santa MaCHIESA-SANTUARIO «BEATA VERGINE ADDOLORATA» ria, che ha fatto suoi gli eventi del Figlio, fa Hai creduto alla Pasqua, di lei la donna credente e codopo la croce adre raggiosa nella certezza che la risplende la luce, dei viventi, luce della Risurrezione trasforche ti fa madre Vergine fedele, ma ogni dolore gioia didonaci tutti perla sempre, in germe di vita nuova. dichina credere sui passi Se il Venerdì santo è l’«Ora» con te!tuo figlio! di ogni di Cristo, il Sabato santo è l’«Ora» della Madre: «Ora» tutta sua, nel19 aprile 2014 – SABATO SANTO – la quale lei, la o r e 1 0. 00 Donna, la Figlia di Sion, la Madre della Chiesa, visse la prova suprema della L’«ORA» DELLA MADRE fede e dell’unioCelebrazione mariana ne al Cristo reispirata alla liturgia bizantina dentore. presiede don Marino Zorzan In questa “Ora” Ella ha dimostrato di In quest a chiesa non ci sono alt re funzioni nel Triduo pasquale. sapere sperare La Messa di Pasqua è domenica alle ore 10.00 contro ogni speranza e di credere nell’impossibile possibilità CENTRO MARIANO «BEATA VERGINE ADDOLORATA» Via dei Cappuccini, 17 – Rovigo di Dio al di là di Tel. 0425.422455 - centro.mariano@smr.it ogni evidenza di sconfitta del Figlio. Le sorelle Serve di Maria Riparatrici E’ la Madre della nostra fede perché del Centro mariano vi invitano, perciò, a conservava nel cuore la sua Parola: ”Il ter- partecipare alla celebrazione de “L’Ora zo giorno risorgerò”. della Madre” propria per il Sabato santo.
M
Centro Parrocchia di S. Domenico sacerdote Guarda Veneta
maria bolognesi
Comune di Guarda Veneta
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Maria
Bolo�nesi
«La memoria del giusto è benedizione il nome degli empi marcisce» (Pv 10,7)
Lunedì 14 aprile 2014, ore 20.30 presso Sala Consiliare Incontro di approfondimento sulla figura della beata Maria Bolognesi, in preparazione all’inaugurazione del 21 aprile 2014, del Largo a lei intitolato Interverranno
Gianluca Braga
Ludovica Mazzuccato
don Diego Pisani
sindaco di Guarda Veneta
delegata del Postulatore
parroco di Guarda Veneta
per l’occasione saranno esposti alcuni quadri dipinti dalla Beata La cittadinanza è invitata
Auguri di
Buona Pasqua!