Dispensa n. 0
Maurizio Fiume www.mauriziofiume.com
dispensa n. 13
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giovedĂŹ 6 febbraio 2014
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Logo Toni Baldini
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SOMMARIO
Slide: Editng: sorteggio editor/testi Editing di base 1, 2, 3, 4, 5, 6 Secondo Atto 1: la spina dorsale del film Secondo Atto 2: costruire il ritmo emotivo I subplot 1: funzioni del subplot I sub plot 2: struttura, numero e problemi
ideato e curato da Maurizio Fiume
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Livia: Tema: La verità vince sulla criminalità. Soggetto: Falene e camorristi – EDITOR: ORNELLA Caterina: Tema: Scuro come il cioccolato. Soggetto: Ester e Carla EDITOR: VALENTINA Valentina: Tema: Sensi sottili. Soggetto: Interrogativo - EDITOR: MARIAROSARIA Ornella: Tema: Il lavoro dà inizio a una nuova vita? Soggetto: Il lavoro dà nuova vita – EDITOR: PAOLO Paolo: Tema: La vita in un ambiente inquinato. Soggetto: Tre mesi – EDITOR: LIVIA Mariarosaria: Tema: Infinite sfumature del rosso. Soggetto: Il rosso perfetto - EDITOR CIRO Ciro: Tema: Solitudine e isolamento. Soggetto: Un centro strano - EDITOR: CATERINA
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Temi assegnati per scrittura soggetti originali da pubblicare
07/02/2014
EDITING DI BASE 1 • • • 1. 2.
EDITING DI BASE 2
“ALL FIRST DRAFTS ARE SHIT”: E.H. “WRITING IS REWRITING”: S.K. “LESS IS MORE” LE PRIME VERSIONI VANNO INTERMENTE RISCRITTE COMUNICARE IL MASSIMO CON IL MINOR NUMERO DI
- TOGLIERE LE INTRUSIONI DELL’AUTORE CHE FANNO RIFERIMENTO ALLE SUE EMOZIONI E SENSAZIONI. 1. Aggettivi e Avverbi Vanno eliminati quasi sempre. Impediscono al lettore di reagire emotivamente. Non dovete comunicare i vostri sentimenti ma suscitare i sentimenti del lettore/spettatore
PAROLE POSSIBILI
3. TOGLIERE LE INTRUSIONI DELL’ AUTORE CHE FANNO
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RIFERIMENTO ALLE SUE EMOZIONI E SENSAZIONI
EDITING DI BASE 4
Scopo Non è come leggere un giornale: non bisogna “informare”, bisogna offrire una “esperienza superiore” ossia costringere il lettore a usare la parte irrazionale del cervello, quindi deve offrire un’esperienza: VERA EMOZIONANTE COINVOLGENTE EMPATICA
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Esempi: “Sono addolorato perché è morto mio padre”. EDITING: “Mio padre è morto” “Mi ritrovai tra montagne alte e silenziose”. EDITING: “Mi ritrovai tre le montagne”. ULISSE di J.J. pag. 124 “Se il piccolo Rudy fosse vissuto. Vederlo crescere. Sentirne la voce in casa. A passeggio accanto a Molly con la divisa di Eton. Mio figlio. Me nei suoi occhi. Strana sensazione sarebbe. Uscito da me. Un mero caso.” DALIA NERA di J.E. pag. 93 “Estrassi la matita e diedi leggermente di gomito alla persona che si trovava al mio fianco per avere lo spazio per scrivere. Tutti quelli che avevo accanto ripetevano i miei stessi gesti tenendo gli occhi sul microfono.” EDITING: “Estrassi la matita e diedi di gomito alla persona al mio fianco per avere spazio per scrivere. Tutti quelli che avevo accanto ripetevano i miei gesti tenendo gli occhi sul microfono.”
IN PRATICA PROVOCARE “EMOZIONI”. Per raggiungere lo scopo dovete amare svisceratamente ciò che state scrivendo. E’ importante scrivere di cose che ci interessano profondamente e che ci emozionano. 1.Dire la verità al lettore: non essere reticenti 2.Far vivere i sentimenti: restituirli
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CAMBIA IL SENSO: NON SI PERCEPISCE LA SCENA, IL COLORE. LA SEMPLIFICAZIONE HA UN LIMITE, INVALICABILE.
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EDITING DI BASE 6
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3. INCIPIT E’ la presentazione del vostro script. Deve essere perfetto: va riscritto almeno 12 volte 4. FINALE E’ quello che resterà a chi legge. Hemingway ha riscritto il finale di “Addio alle armi” 39 volte. Non potete essere da meno. 5. DESIDERIO E PERICOLO Verificare di aver usato tutti gli “strumenti” per tenere alta l’attenzione del lettore.
EDITING DI BASE 6 6. PERSONAGGI Sviluppo protagonisti e personaggi non protagonisti 7. SVILUPPO E CONFLITTO Controllare la META’ e capire se quadra con INCIPIT e FINALE alla 39ma edizione 8. AMBIENTAZIONE Verifica e eliminare le incongruenze 9. FRASI MEMORABILI/SCENA MADRE Una frase da ricordare e una scena madre UNICA.
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07/02/2014
Secondo Atto 1
Secondo Atto 2 COSTRUIRE IL RITMO EMOTIVO
LA SPINA DORSALE DEL FILM
BARRIERA
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FUNZIONI
1. è un'azione che richiede una risposta 2. porta avanti la storia 3. è visiva, drammatica, forte
AZIONE
1. è la parte in cui si svolge il film 2. è la parte più complessa da articolare 3. deve essere poco prevedibile 4. deve avere subplot che diano dimensione alla storia e ai protagonisti
1. il protagonista fa qualcosa che non funziona 2. costringe a continuare in un'altra direzione
COMPLICAZIONE
1. cambia di 180° la direzione della storia 2. funziona fisicamente o emotivamente 3. può invertire l'azione o le emozioni di un personaggio
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1. avviene quando una scena ci porta nella scena seguente 2. c'é un rapporto di causa-effetto, azione-reazione
INVERSIONE
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RITMO EMOTIVO
1. è un'azione senza esito immediato 2. succede qualcosa ma la reazione arriverà dopo
I Subplot (sottotrama) 1
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FUNZIONI DEL SUBPLOT
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1. aggiunge spessore alla storia 2. serve a dare l'opportunità al protagonista impegnato nella storia, di fare cose normali 3. a volte cambia la direzione della storia 4. alza la posta in gioco 5. sostiene il tema
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FUNZIONI
COSA FA
1. rivela la vulnerabilità del protagonista 2. rivela i sogni e i desideri del protagonista 3. mostra la trasformazioni del protagonista 4. a volte è la parte più interessante del film
I Subplot (sottotrama) 2 STRUTTURA, NUMERO E PROBLEMI STRUTTURA NUMERO PROBLEMI
inizio - metà - fine - UNO O DUE SUBPLOT - ALCUNI FILM ANCHE 5/6 - IL NUMERO DIPENDE DA QUANTO E' LINEARE LA STORIA - mancano di struttura - non sono integrati con la storia - non hanno un obiettivo preciso - errata posizione
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