FAVOLE in IE

Page 1

F

avolein1E

scritte e illustrate dai ragazzi anno scolastico 2017–2018 un progeto interdisciplinare

Professoressa Sandra Romano Professor Enrico Marani LABORATORIO INTERSEZIONI


veedI.C. RubieraI.C. Rubiera

Anno 2018 I.C. Rubiera Scuola Secondaria di Primo Grado “Enrico Fermi� anno 2018 Professoressa Sandra Romano Italiano Professor Enrico Marani Arte e Immagine


Come scritori del tempo passato venttrĂŠ favole abbiamo inventato. Brevi raccont dal regno animale che hanno come morale il trionfo del bene sul male. Raccont di vita da meditare per ogni situazione saper bene afrontare. Lezioni di antca saggezza con buoni consigli di grande ricchezza. Finita la stesura con cura e premura non ci resta che augurarvi buona letura.

Gli alunni della 1E



La iena vegana Nella savana viveva una iena perfda che derideva tut gli animali. Era una vera canaglia. " Che aria tra lassù? IHIHIHIHIHIHIHIH!" diceva alla girafa. " Tu non capisci un corno, anzi due! AHAHAHAHAHAH!" diceva al bufalo. "Ma quante arie per l'acconciatura punk! Abbassa la cresta, IHIHIHIHIHIHI!" diceva al pappagallo. Nessuno si azzardava a dirle nulla per paura di essere aggredit. Un giorno una scimmia fccanaso e petegola si mise a spiarla e scoprì che non mangiava carne ma solo germogli e banane. La notzia della iena vegetariana si difuse in tuta la savana così che anche i piccoli suricat si divertvano a prenderla in giro: "Ehi, qual è il colmo per una iena vegana? Mangiare una pianta carnivora! AHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAH!" Chi di spada ferisce di spada perisce. Letzia Barberini



La giraffa e la scimmia Nella savana vivevano una scimmia irrequieta e una quieta girafa. Ogni giorno la scimmia non stava mai ferma, saltava, urlava e passava da una liana all'altra, dondolandosi, mentre la girafa con la sua tranquilla andatura camminava con lentezza tra gli alberi. La scimmia per le sue dimensioni la derideva: "Certo che tu con quel collo e quelle gambe spilungone non potrai mai fare le acrobazie che faccio io!" In quel momento la liana che la sorreggeva si spezzò. Cosi soto lo sguardo della girafa e degli altri animali, la scimmia fanfarona piombò a terra in un tonfo tra le risate di tut. Per la bruta fgura scappò via con la coda tra le zampe. Chi si loda si imbroda. Marta Piccoloto



La volpe ingannatrice C'era una volte una volpe che diceva e non faceva. Un giorno, afamata, andò dal lupo e gli disse: "Lupo, t prometo che se mi dai una lepre, t ricambierò presto il favore!" Il lupo fece come richiesto e la volpe prese la lepre e andò via. Poi andò dal cavallo:" Cavallo, t prometo che se mi dai un po' di paglia t ricambierò presto il favore!" Il cavallo fece come richiesto e la volpe prese la paglia e andò via. Infne andò dalla capra e le disse: " Capra, t prometo che se mi dai un po' del tuo late, t ricambierò presto il favore!" La capra fece come richiesto e la volpe prese il late e andò via. Era molto soddisfata, perchè quella sera mangiò la lepre, bevve il late e dormì sulla paglia senza aver fatcato. Pensò che era stato facile e che tanto gli animali befat non l'avrebbero mai trovata. Passarono giorni, ma una matna, uscendo dalla tana, trovò il lupo, il cavallo e la capra arrabbiatssimi che richiedevano il favore fato o l'avrebbe pagata cara. Impaurita si mise a correre per cacciare la lepre, trovare la paglia ed il late. Sfnita e dolorante dalla fatca, pianse rimpiangendo i prestt chiest con la falsità e la menzogna. La favola insegna che a fare l'inganno non c'è guadagno. Grace Tammaro



Il gatto e il cane Un gato un po' sordo ma tanto dispetoso viveva nella stessa fatoria in cui viveva anche un cane. Il gato viveva liberamente in casa, mantre il cane, obbligato a fare la guardia, viveva fuori in una cuccia, legato tuto il giorno alla catena. Il passatempo preferito del gato era quello di passare davant al cane e sbefeggiarlo, e per quanto il cane si agitasse e ringhiasse, l'ataccabrighe non smeteva. Un giorno il gato andò dal cane, che stranamente non reagÏ alle smorfe di scherno. Questo comportamento innervosÏ molto il gato che arrufando il suo pelo si mise a miagolare e a saltare con tuta la rabbia che aveva, ma sordo com'era non si accorse del tratore del contadino che lo invest. La favola insegna che il male fato, presto o tardi, lo si riceve. Giovanni Zagaroli



La volpe e la gallina Un giorno una volpe entrò in un pollaio con l'intenzione di mangiare una gallina. Pensò di allontanarne una per poterla soprafare. Ne vide una che sembrava più ingenua e le disse: "Ma quanto sei bella! Cosa ci fai con queste galline sciocche, perchè non mi fai vedere come cammini in modo elegante?" La gallina ancheggiando iniziò ad allontanarsi dal pollaio. La volpe ridendosela, pensò: " Quanto è sciocco questo animale! E come è stato facile ingannarla!" Intanto la gallina avanzava e la volpe la seguiva. Arrivat davant alla porta del contadino la gallinella si mise a starnazzare con quanto fato aveva in gola. Il contadino avvertto le grida, prese il fucile e freddò la volpe. Chi la fa, l'aspet! Cristan Villani



Lo scoiattolo e il lupo In un bosco, nel tronco di un albero viveva uno scoiatolo buono e umile. Un giorno nei paraggi arrivò un lupo feroce e afamato, che mentre cacciava la preda da mangiare rimase intrappolato in una tagliola. Dal dolore si mise a gridare aiuto. Lo scoiatolo impaurito non sapeva che fare, alla fne seguì il suo grande cuore e decise di liberarlo. Il lupo riconoscente gli disse: " Ti sarò per sempre grato e t prometo che non mi dimentcherò del bene che mi hai fato! " quindi lo ringraziò e se ne andò. Un giorno il piccolo scoiatolo saltando da un ramo all'altro ruzzolò a terra, cadendo proprio nelle spire di un perfdo serpente costritore, che subito iniziò ad avvolgerlo. Terrorizzato si mise a gridare aiuto. Il lupo, che si trovava vicino, sentendo le urla, ricordandosi del bene ricevuto corse a salvarlo. Chi fa del bene agli altri, il bene aspet. Federica Ascari



Il pinguino e la foca Nelle terre ghiacciate del sud viveva un pinguino che non sapeva nuotare e che per mangiare si procurava il cibo con una canna da pesca. Un giorno si svegliò di primo matno per andare a pesca in un mare lontano, dove era convinto di trovare tanto pesce. Arrivato, si mise subito a pescare. Calò la lenza e con l'acquolina alla bocca atendeva il suo pasto. Dopo poco sent uno stratone, trò su e il pesciolino che era ataccato all'amo con un guizzo si ritufò nell'acqua. Senza perdersi d'animo, si disse: " Pazienza, proverò di nuovo!" E calò una seconda volta la lenza. Dopo tempo sent lo stratone, trò su e ataccato all'amo trovò uno stvale di gomma. Un pò deluso si disse: "Proverò un'ultma volta!" E calò per la terza volta la lenza. Dopo molto tempo sent lo stratone, trò su e ataccato all'amo trovò un salvagente di plastca. Molto deluso piagnucolò: "Un inutle salvagente! Ahimè, anche oggi resterò a bocca asciuta!" Era pronto per tornare a casa quando sent: " Aiuto, aiuto! Salvatemi!" Era una foca che per un crampo a una pinna non riusciva più a nuotare. Senza pensarci troppo le lanciò il salvagente e la salvò. La foca per ricompensarlo gli riempì la sacca di pesci. Il pinguino ripensò al salvagente e capì che non tut i mali vengono per nuocere. Taide Goret



Le formiche ed il rospo Le formiche operaie tut i giorni lasciavano il formicaio per andare in cerca di cibo. Una sera un fato misterioso spaventò tuta la colonia: un gruppo di formiche che era partto al matno non aveva fato ritorno alla sera. La formica regina volle vederci chiaro, e decise di seguire il percorso segnato dalle formiche scomparse. Le tracce si perdevano vicino allo stagno. La regina capÏ che c'era di mezzo il terribile rospo ghiotone. "Cosa cerchi, Regina? La mia colazione? L'ho già digerita. So dove si trova il vostro formicaio e presto tute sarete il mio pranzo!" urlò il rospo. Tut erano in pericolo. Allora la formica regina e tute le formiche si riunirono per decidere cosa fare. Una di loro disse: "Da sole possiamo fare poco ma insieme possiamo fare tanto". Erano piccole ma erano migliaia, per cui presero coraggio ed andarono ad ataccare il rospo con punture mortali. La favola insegna che l'unione fa la forza.

Riccardo Mastroianni



Il lupo e la lepre Un cucciolo di lupo e un cucciolo di lepre si incontravano ogni giorno vicino al ruscello per giocare insieme: la lepre scappava e il lupo la rincorreva. Insieme si divertvano tantssimo. Crescendo, smisero di giocare perchè le loro specie erano nemiche. Un giorno il lupo, che non mangiava da giorni, si mise ad inseguire una preda che correva veloce nell'erba. Quando la raggiunse scoprì che l'animale era il suo vecchio compagno di giochi. "Amico mio, non avere paura, non t mangerò...io t voglio bene! La favola insegna che nella vera amicizia ciò che tene unit è più forte di ciò che divide.

Aurora Del Prete



Il leone e il leopardo Un giorno nella savana il leone e il leopardo cominciarono a litgare riguardo a chi fosse il migliore e a chi spetasse il dominio del territorio. Il leone diceva di essere lui il re, perchè unico e insuperabile in forza e dimensioni. Il leopardo da parte sua diceva di essere il più agile ad arrampicarsi e di certo il più veloce nell'inseguire la preda. Decisero quindi di sfdarsi. La sfda andò avant per giorni con grande strage di gazzelle, gnu, antlopi e zebre. La notzia giunse all'orecchio del saggio elefante che radunò tut i grandi erbivori della savana per porre fne alla carnefcina e per dare una lezione ai superbi. Quando i due rivali si videro davant mandrie di bufali, elefant e rinoceront inferocit, se la diedero a zampe levate per non tornare mai più. La favola insegna che la competzione porta alla sconfta e che la cooperazione moltplica il successo. Alessandro Rabit



Il maiale e la mucca In una piccola stalla vivevano un maiale e una mucca. Un giorno, come ogni giorno, si misero a litgare. "Come sono sfortunato, povero me! Non mi poteva capitare di peggio... il tuo odore è insopportabile!" si lamentava il maiale. "Taci, stupido salame! Parli proprio tu che sei sempre tuto sporco!" rispose irritata la mucca. Una puzzola, sentto il bistccio, decise di dargli una lezione. " Aiuto! Che sporcizia e che puzza in questa stalla... Non si respira! Diamogli una bella pulita con il mio tocco di profumo!" E così fece. I due animali da quel giorno non si lamentarono piu dei difet reciproci, perchè capirono che può esserci anche di peggio.

Giulia Malagoli



Il caprone ed il topo Un caprone era così superbo e pieno di sè che ogni giorno si vantava con gli altri animali del suo coraggio e della sua forza. Si sentva invincibile per le sue corna dure e robuste e non aveva paura di niente. Un giorno il caprone, girovagando tra gli alberi, rimase impigliato in una rete. Più si agitava e più si imprigionava. Disperato cominciò a chiedere aiuto: "Povero me, le mie corna mi hanno messo in difcoltà! Ora chi mi aiuterà?" Un piccolo topolino si avvicinò e risicchiando la rete lo liberò. La favola insegna che anche i piccoli possono fare grandi cose.

Mata Senatore



L'uccellino ed il ragno Sopra uno stesso albero vivevano un piccolo uccellino e un ragno. Erano amici. Il ragneto tut i giorni si arrampicava e portava un piccolo inseto da mangiare. Il ragneto era tanto felice di stare con il suo amico. Con il passare delle setmane l'uccellino imparò a volare e non si preoccupò più di passare del tempo col compagno. Fu così che il ragneto non si fece più vedere. La favola insegna che chi prende e niente dona, l'amore dell'amico lo abbandona.

Abrar Amdouni



La lepre e la tartaruga: la ri-vincita La lepre batuta nella corsa dalla tartaruga non riusciva ad accetare la sconfta. Presuntuosa decise di risfdarla. La tartaruga umilmente accetò. La gara iniziò. La lepre si mise a correre a perdifato ma inciampò nella radice di un albero e capitombolò nello stagno. Non sapendo nuotare stava per afogare, ma la tartaruga buona la salvò. La lepre capì che la più bella vitoria non è superare gli altri , ma i prori difet. Idris Louti



La cocorita bianca Nella grande pianura erbosa su un grande albero viveva uno stormo di cocorite. Tra di esse una cocorita tuta bianca, a causa del colore pallido delle sue piume, veniva presa in giro ed emarginata dalle altre cocorite dai colori vivaci, verde, viola, azzurro,giallo, rosa e blu. Un giorno arrivarono degli uomini, commerciant di pappagallini, che con le ret caturarono tut gli uccellini colorat tranne la cocorita biancastra che neppure fu notata. La favola mostra che nella diversitĂ sta la libertĂ .

Chiara Bertani



Il lupo e l'orso Un lupo prepotente ed aggressivo era temuto da tut gli animali della foresta. Un giorno fu avvisato dal lupo delle montagne del nord dell'arrivo del famelico orso nero in cerca di cibo. Si mise a correre per tuta la foresta gridando: " Scappate, metetevi al riparo! Sta per arrivare il terribile orso del nord che ci mangerà tut!" Gli animali, pensando che fosse un tranello, non credetero alle sue parole e restarono nel bosco. L'orso afamato arrivò e li divorò tut. La favola insegna che non fdarsi è meglio ma fdarsi è bene.

Riccardo Bertani



Le formiche e l'uccellino Un piccolo uccellino voleva imparare a volare, quindi si mise sul bordo del suo nido, sbatè le ali con tuta l'energia che aveva ma cadde a terra, ferendosi a una zampeta. Iniziò subito a chiedere aiuto. Proprio lì, soto l'albero, si trovava un formicaio di operose formiche. Le formiche sentrono le sue grida e decisero di aiutarlo, perchè erano ricche e avevano tante scorte di semi da nutrire decine di uccellini. Per giorni gli portarono da mangiare fno a quando l'uccellino guarì e spiccò il volo. La favola insegna che la solidarietà è la più grande ricchezza.

Francesco Rinaldini



Cane e gatto In una fatoria viveva un gato che odiava tantssimo i cani considerandoli esseri strani e pericolosi. Un giorno il suo incubo divenne realtà perche il suo padrone portò a casa un cane. Il gato proprio non sopportava quell'essere che lo inseguiva dappertuto, costringendolo a difendersi con gli artgli e con la fuga. Una volta però il cane raggiunse il gato e lo bloccò con le sue zampe. Il gato era talmente spaventato da non riuscire a muovere un solo muscolo. "Eeeeeeeh....." Slurp! Una leccata arrivò sul museto. Il gato rimase sorpreso, non si aspetava una leccata afetuosa. Da quel momento strinsero una grande amicizia e divennero inseparabili compagni di giochi. La favola insegna a non fermarsi alle apparenze ma ad andare oltre.

Olmo Marchi



L'ape e il ragno Un giorno un'ape curiosa e un po' sfatcata lasciò il suo alveare e si addentrò nel fto bosco, lasciando il lavoro duro e fatcoso alle altre api. Volando spensierata, non si accorse del pericolo e fnì per impigliarsi nella ragnatela di un grosso ragno. L'ape provò a liberarsi ma non ci riusciva. "Lasciami, lasciami, bruto ragno!" urlava disperata. "Sei spacciata, piccola ape!" ridacchiò l'aracnide. Intanto le amiche api non vedendola, partrono in sciame per cercarla. Sentendola gridare, si scagliarono contro il ragno e la liberarono. "Grazie, amiche care, vi prometo che da adesso lavorerò anche io!" La favola insegna che fortunato è colui che può contare sull'aiuto degli amici. Mateo Torricelli



L'elefante e il criceto In uno zoo viveva un elefante tanto triste perchè tuto solo. Era felice solo quando i visitatori gli lanciavano le arachidi che però gli venivano rubate da un piccolo criceto che tut i giorni si intrufolava nel suo recinto. L'elefante non lo sopportava. Un giorno il cricetno non si presentò. L'elefante si sent scontento perchè in fondo gli mancava quella compagnia e capì che era meglio essere felici in due che da solo. Da quel giorno divise le arachidi con il suo piccolo amico. La favola insegna che la vera gioia è condivisa.

Francesco Graziano



Il topo, il serpente e il gatto Mamma topo viveva felice con i suoi piccolini nella tana vicino alla fatoria. Un giorno un serpente scoprì il suo nascondiglio: " Non ho freta, da qui non mi muovo, presto vi mangerò!" Mamma topo non si perse di coraggio, doveva proteggere i suoi cuccioli e subitò pensò a un'idea per sbarazzarsi della serpe. Mentre il serpente dormiva, velocemente corse verso la casa del contadino. Il gato appena la vide cominciò a rincorrerla. Mamma topo si fece inseguire là dove il serpente dormiva. Il gato vedendo il serpente si dimentcò del topo e mangiò il serpente. La favola mostra che l'amore è la forza che vince tute le difcoltà. Mata Ferrari



Il leone e la scimmia Un giorno un anziano leone, molto afamato, vide una scimmia su un ramo di un albero. La scimmia sentendosi spacciata pensò di usare la sua furbizia: " Sent leone, ho una proposta da fart: se mi lasci in vita, io potrei aiutart. Non sei più tanto giovane ed agile, e io dall'alto degli alberi potrei indicart dove trovare le prede". Il leone accetò e da quel giorno divennero compagni inseparabili. La favola insegna che quando non si può sconfggere un nemico meglio farselo amico. Penelope Ferrari



Il lupo e il coniglio In una fta foresta, un lupo afamato girovagava tra gli alberi in cerca di prede. Avvistato un cervo, gli corse dietro, ma inciampò. In quell'istante sent una risata. Era un coniglio che rideva a crepapelle. Il lupo infuriato gli saltò addosso. Mentre stava per addentarlo l'animale gridò: " Fermat! Facciamo una scommessa...Vedi quella montagna? Se tu sarai più veloce a raggiungere la cima sarai libero di mangiarmi. Se vinco io, allora mi dovrai lasciare andare". Il lupo acconsent. Iniziata la corsa, il lupo raggiunse per primo il traguardo. Soddisfato si girò per vedere dove fosse l'avversario ma da lontano il coniglio gli urlò: " Non sei stato saggio: meglio tenersi quello che hai che scommeterlo per otenere di più. Ora non hai niente e rimpiangi il momento in cui avevi qualcosa da mangiare!" E sano e salvo scappò via. Beatrice Anderlini


LABORATORIO INTERSEZIONI 003


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.