New Entry - Il giornale della Gente - Edizione di Brescia - 08/10/2018

Anno 24 - N°14 del 04/10/2018 - www.newentry.eu - brescia@newentry.eu - Pubblicità: Gianluca Boffetti 347.73.52.863 BS - MN - CR GRATUITO

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Il Giornale della Gente

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CALZATURE DA SPOSA

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Poliambulatori San Flaviano SERVIZIO DI GINECOLOGIA Nel 2011 all’apertura dei Poliambulatori San Flaviano il Dott. Angelo Ziletti, direttore sanitario e fondatore del centro, coinvolse la Dott.ssa Daniela Gatti per avviare Servizio di Ginecologia. La scelta corrispondeva a 2 requisiti: offrire un servizio di alto profilo professionale e mantenere il contatto tra l’Ospedale di Manerbio e l’ambito territoriale sul quale operano gli ambulatori.

Gli obiettivi raggiunti ci dimostrano che la scelta è stata vincente, alla Dott.ssa Daniela Gatti si affiancano infatti oggi altre due colleghe: la Dott.ssa Francesca Chiudinelli

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e la Dott.ssa Chiara Fratus. Possiamo dire che l’ambito ginecologico presso i nostri Poliambulatori è in continua evoluzione rispondendo alle richieste delle numerose pazienti. Di seguito la presentazione del reparto di Ginecologia ed Ostetricia e dei servizi ad esso afferenti.

Dal 2009 a Manerbio, la Dott.ssa Daniela Gatti è il primario del reparto di Ginecologia ed Ostetricia e dell’Unità Materno-Infantile dell’Ospedale del nostro territorio.

L’Ospedale di Manerbio è ed è stato, per la storia che lo caratterizza, un Ospedale Pubbli-

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co ad alto livello professionale. In questo particolare momento storico l’ospedale vede alla direzione dei diversi reparti medici che, dopo un ventennio di esperienza presso l’Ospedale Civile di Brescia, hanno deciso di portare a Manerbio la loro professionalità.

Con la dottoressa sono arrivate, a far parte dell’equipe, colleghe ginecologhe della Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Brescia. L’organizzazione del reparto vede oggi un’equipe particolarmente complementare.

Con i 12 componenti dello staff medico si raggiungono infatti gli ga una dietista per i molti problemi nutrizionali che caratteambiti super-specialistici che afferi- rizzano queste fasce d’età. scono alla Ginecologia ed Ostetricia. • l’ambulatorio per l’endometriosi , patologia diffusa e da 2 anni considerata malattia sociale e per questo inCompetenza ed esperienza chi- serita tra le malattie con esenzione per certe procedure rurgica hanno consentito di intro- quali l’ecografia pelvica, svolta , in questo ambulatorio da durre procedure e perfezionare la ginecologhe che hanno maturato attraverso corsi specifici tecnica: la chirurgia dei tumori ma- competenze molto importanti. ligni dell’apparato genitale condotta • L’ambulatorio per la patologia infettiva del basso tratto per via tradizionale (laparotomica) genitale che viene affrontata con procedura laser. o con la laparoscopia per le forme • l’ambulatorio uro-ginecologico dove si valutano le pache lo consentono , la chirurgia del zienti con disturbi legati a prolasso genitale ed incontinenprolasso genitale e dell’incontinen- za urinaria per identificare la miglior cura e seguire la za urinaria, tutta la chirurgia dei paziente dopo l’intervento chirurgico od il percorso terafibromi e delle cisti ovariche per lo peutico. più condotta in laparoscopia.

• All’ambulatorio uro-ginecologico si affianca la riabilitazione perineale che può trovare spazio sia come preAgli ambulatori tradizionali si venzione, per esempio dopo un parto o in quadri di lieve sono affiancati ambulatori super- incontinenza urinaria ma anche in quelle forme di dolore specialistici: pelvico cronico spesso difficili da inquadrare e quindi da • l’ambulatorio di endocrinologia trattare con le tradizionali terapia farmacologiche. dell’adolescenza e della giovane età, l’ambulatorio della menopausa L’ambito ostetrico, meglio, l’Unità Materno -Infantile, che vedono affiancata alla ginecolo- attraverso la qualificata assistenza ha garantito, al punto www.newentry.eu 03

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nascita di Manerbio di mantenere nel 2017 il n° di parti dell’anno precedente nonostante il progressivo calo delle nascite nel nostro Paese, calo che ha fatto sì che in tutti gli Ospedali cittadini e della provincia si sia registrato una più o meno lieve deflessione dei nati. Cosa caratterizza la Sala Parti dell’Ospedale di Manerbio: a partire dalla sicurezza per mamma e neonato si offrono prestazioni ad elevato profilo professionale in un’atmosfera di benessere ed accoglienza anche alberghiera tali da soddisfare la donna in un momento così particolare della sua vita.

Molta attenzione è posta da una parte alla fisiologicità del parto, si è molto lontani dalle posizione obbligate: libertà di movimento, parto

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in acqua e gestione non farmacologica del dolore, ma anche gestione medica con epidurale ovviamente in ogni ora del giorno e della notte.

Ma è alla professionale responsabilità ed umanità di medici ed ostetriche che operano nella sala parti che è legato molto del successo di un punto nascita, che deve vedere raggiunto l’equilibrio tra ciò che è necessario per la sicurezza e ciò che non serve per non interferire con la meraviglia del momento più importante e delicato del percorso nascita. Ed è a mamma e bambino che sono dedicate le cure e le attenzioni : mamma e bambino possono restare vicini notte e giorno, ma anche ai papà con la possibilità di restare accanto a mamma e neonato dal mattino per tutto il giorno fino alle 21.

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Anche per l’ostetricia ambulatori superspecialistici, per citarne alcuni: • ambulatorio per l’alto rischio ostetrico: per problemi di pressione, diabete, problemi metabolici e malattie auto-immuni.

• ambulatorio per la gravidanza gemellare.

• ambulatorio per il parto pre-termine.

• studio colon-doppler e valutazione biofisica nel ritardato accrescimento fetale.

• Ambulatorio per la versione esterna del feto podalico per le mamme che desiderano una chance al parto vaginale.

scono naturalmente coppie anche dalle provincie confinanti. I numeri sono in progressivo aumento per il ricorrere dei problemi correlati alla fertilità in relazione ai molti fattori che hanno modificato il costume sociale ed i programmi procreativi.

Un reparto, quello di ginecologia ed ostetricia, che si inserisce con il livello professionale di un Centro di Riferimento all’interno di un Ospedale che risponde con appropriatezza e qualità alle richieste di salute della popolazione del suo territorio.

Tutta la diagnostica pre-natale ai futuri genitori che desiderano conoscere lo stato di salute del feto durante il corso della gravidanza, la diagnosi pre-natale offre, oltre agli esami invasivi costituiti da amniocentesi e villocentesi, gli esami di screening non ivasivi.

Per escludere le patologie cromosomiche principali come la sindrome di Down, oltre ai già noti test di screening quali il test combinato, la translucenza nucale oggi si può eseguire il test di biologia molecolare sul sangue circolante materno che consente di individuare cellule fetali circolanti con cariotipo anormale.

A questi percorsi collaborano in equipe con il medico ginecologo, la genetista e la psicologa per il delicato cammino che purtroppo a volte è necessario affrontare di una diagnosi di malattia genetica. In questi casi è nostro compito accompagnare la donna alla decisione finale mantenendo il nostro supporto ostetrico e psicologico.

Parlando del percorso riproduttivo bisogna anche ricordare le difficoltà che le coppie a volte devono affrontare come nel caso della procreazione medicalmente assistita.

In Ospedale a Manerbio il centro di PMA è uno dei 2 centri pubblici della provincia cui afferi-

Reparto di ginecologia ed ostetricia: Direttore D.ssa Daniela Gatti Medici: D.ssa Francesca Chiudinelli, D.ssa Chiara Fratus, D.ssa Marta Guala, D.ssa Silvia Andrico, D.ssa Valentina Brunelli, D.ssa Anna Consoli, D.ssa Annalisa Galli, D.ssa Edda Pasinetti. Dr. Diego Baranzelli, Dr. Fabrizio Margoni Minutolo, Dr. Antonio Muciaccia, Dr. Maurizio Romano.

ALCUNI RIFERIMENTI TELEFONICI: Segreteria (Sig.ra Laura Trotti) 030.9920405 Capo Sala Degenza (Sig.ra Francesca Franchi) 030.9929334 Capo Ostetrica (Sig.ra Elena Udeschini) Call Center Interno (Sig.ra Silvia Massetti) 030.9929481 ogni giorno dalle 14 alle 15,30 POLIAMBULATORI SAN FLAVIANO Via Garibaldi 35 25020 Pralboino BS Tel. 030/954.649 www.poliambulatorisanflaviano.it

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Editoriale

NEW ENTRY, IL GIORNALE DELLA GENTE

2005 - 2018: 24 ANNI DI EMOZIONI La professionalità conta e paga ma da sola non basta: il rapporto umano e la fiducia sono ancora elementi che fanno la differenza.

New Entry è il giornale della gente per la gente, dove giovani e anziani, possono, senza formalismi comunicativi, dire la loro, scrivendo in redazione o inviando i propri scritti all'indirizzo di redazione. Questo non è dunque una rivista che vuole emulare lo standard degli altri giornali ma piuttosto una rivista che è espressione del volontariato sociale e che guarda ai contenuti comunicativi anche dal punto di vista delle persone socialmente svantaggiate, senza rispondere a logiche esclusivamente commerciali.

Abbiamo capito che ogni storia era un pezzo di vita e quindi sentire ogni giorno un'esperienza diversa da svariate persone poteva essere interessante per ognuno di noi.

Informazioni, approfondimenti, idee, proposte, curiosità, grazie ad un gruppo giovane e fortemente motivato, in campo per offrire un’informazione di qualità. Ogni numero è un’occasione per parlare delle occasioni perdute e da non perdere, dei vincoli e delle opportunità, delle occasioni e delle iniziative che rappresentano % 10 nti TO i clie N O v SC nuo ri e p

spiragli di luce per uscire dal male antico: la solitudine. Sono trascorsi 24 anni da quel giorno in cui nacque questa rivista: molte ambizioni, sogni da realizzare sono stati raggiunti, altri ancora da inseguire in mondo dove si preferisce l'apparenza ai contenuti... Inutile negare che l’informazione ha subito molti cambiamenti negli ultimi anni: oggi la notizia viaggia compressa in quattro righe su web ma un giornale cartaceo offre occasioni di approfondimento e di comprensione, emozioni che non sono paragonabili a nessun altra esperienza di lettura. Sono passati 24 anni dalla nascita della nostra testata in provincia di Bergamo e 13 anni in provincia di Brescia e possiamo tranquillamente affermare che, nonostante ci siamo evoluti con sito internet, pagina facebook e quant’altro, la passione per la rivista cartacea non è venuta meno e continua ad essere molto apprezzata. E' nostro compito renderla sempre più appetibile... e lo scoprirete numero dopo numero...

17 Settembre 2005 - 17 Settembre 2018 L'AVVENTURA CONTINUA...

Gianluca Boffetti

Tomaselli Patrizia

Traduzioni e Interpretariato Le lingue nelle quali si forniscono i servizi sono: • INGLESE •FRANCESE •TEDESCO •SPAGNOLO •PORTOGHESE •NORVEGESE •FINLANDESE •SVEDESE •DANESE •OLANDESE •RUSSO •BIELORUSSO •UCRAINO •SERBO •CROATO •SLOVENO •BOSNIACO •ESTONE •SLOVACCO •CECO •LITUANO •RUMENO •UNGHERESE •ARABO •ALBANESE •BULGARO •TURCO •GRECO •GIAPPONESE •CINESE •HINDI

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La salute dei bambini: un diritto?

Di certo la regione Lombardia rappresenta l’eccellenza sotto diversi e molteplici aspetti; tante le propagande che a piena voce prendono campo.

Pur tuttavia nolente o dolente nell’istante in cui ti ritrovi a vivere determinate situazioni ci si accorge si quanto e quanti siano i “tagli” che sottobanco operano con perfidia ed astuzia a discapito ovviamente del cittadino, andando a scalfire, talvolta, per certuni complicati bilanci famigliari. Innumerevoli gli interrogativi il cui snodarsi genera di certo sconforto. La salute un diritto?

Fino a qualche anno fa per bambini fino ai 14 anni era prevista l’esenzione totale allo scopo in primis di tutelare la salute e di aiutare la famiglie, incentivare la prevenzione.

Da qualche tempo numerose le restrizioni che obbligano i genitori a metter mano al portafoglio.

Per le cure odontoiatriche nei centri convenzionati poche e parziali le prestazioni gratuite, la maggior parte a pagamento.

Mi permetto di chiedere se sia lecito andare a mettere limiti, paletti alla salute dei bambini?

Mi permetto di chiedere quali le priorità che hanno preso campo? Quali le apparenze a voce grossa esternate vengono fatte girare con lo scopo d’ingannare gli utenti che ogni cosa gira per il meglio? Illusioni. Mere illusioni di un sistema alle cui basi regna perbenismo e schietta indifferenza?

Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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CASETTE LIBRERIE (Free Little Library) Preferisco definirle in italiano, queste casette in legno che contengono libri. Nate negli Usa nel 2009 da un’idea di Todd Bol, catalogate e collegate con tutte quelle associate, ne sono state posizionate molte in tutto il mondo, Italia compresa.

A Montichiari la prima nel 2014 sotto i portici del Municipio, a cui ne è seguita una seconda, vicino al bar letterario Galeter in borgo sotto, fortemente volute dall’allora Presidente della Pro Loco Anna Carera, dal Sindaco Fraccaro e dall’Assessore alla Cultura Rodella. Questa iniziativa è stata realizzata anche in molti altri paesi limitrofi, con buon riscontro di gradimento da parte dei cittadini. In effetti è un’ottima idea: porto un libro, ne prendo uno, in uno scambio equo. Io prendo in prestito libri da moltissimi anni in biblioteca, un insostituibile servizio gratuito, per chi legge molto come me, ma camminando per il paese do’ un’occhiata spesso a entrambe queste casette.

Alla loro inaugurazione noi presenti abbiamo donato volentieri un libro ciascuno, per iniziare il giro di scambi. Finora non hanno per fortuna subìto atti vandalici, triste però costatare che contengono spesso pochi libri, quasi sempre gli stessi e che quelli più nuovi o più interessanti non siano più presenti da troppo tempo. Ciò significa evidentemente che chi li ha presi non li ha più re-

stituiti!! È un peccato e un segno di inciviltà che si auspicava non succedesse. Un servizio gratuito, a disposizione di tutti, funziona solo se tutti rispettano le semplici regole di base. Purtroppo c’è chi non comprende o non vuole comprendere!

Ornella Olfi

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LEGGENDE ANTICHE SULLE ECLISSI DI LUNA Nell’antica Roma si credeva che durante le eclissi di luna ci fosse un mostro a divorare la luna per attirarla verso la Terra. Per questo si organizzavano riti per scacciare il demone; riti che continuavano anche dopo il ritorno della luce, perché si aveva paura degli effetti nefasti del passaggio del mostro. Anche gli Assiri- Babilonesi durante le eclissi di luna suonavano il “timpano sacro” e cantavano. In Cina credevano che a divorare la terra fosse un drago, perciò organizzavano cerimonie in cui si faceva moltissimo rumore per scacciarlo e liberare la luna. Nonostante queste leggende curiose, le cause dell’eclissi lunari furono studiate già secoli fa e si sapeva che erano fenomeni naturali, non magici. Tuttavia furono sempre associate a presagio di morte, di disgrazie. Solo pochi popoli davano un’interpretazione romantica: un incontro d’amore tra il sole e la

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luna. L’ultima spettacolare eclissi di luna, la più lunga del secolo, che abbiamo potuto ammirare si è verificata il 27 luglio scorso. Iniziata in Italia verso le 21, si è protratta per circa 4 ore, con una fase di luna rossa. È stata la più lunga perché la luna era alla massima distanza dalla terra, per cui i corpi celesti si sono mossi lentamente e più lungo è stato il tempo di transito del cono d’ombra proiettato dalla terra. Inoltre l’allineamento tra Sole Terra e Luna era perfetto e la Luna è passata esattamente al centro del cono d’ombra creato dalla terra. Spiegazioni tecniche a parte, stare col naso all’insù in una calda sera d’estate, col cielo stellato e assistere alle varie fasi dell’eclissi è stato affascinante. Poter ammirare questo fenomeno lunare è stato un privilegio, un regalo della natura irripetibile.

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RICORDI Quando si è bambini non ci si pensa, i giorni scorrono veloci e ti ritrovi adulto in un battito d’ali. Arriva il primo lavoro, la macchina, il primo amore, si insegue l’indipendenza, si ha fretta di crescere.

E una volta cresciuti? Iniziano le responsabilità, i problemi, la famiglia, una vita fatta di solo lavoro e difficoltà, malattie, i primi acciacchi. E allora ci si aggrappa ai ricordi... ognuno i suoi, di solito quelli belli. Io ricordo me bambina, sempre con il sorriso, sempre gioviale. Ricordo quando abitavo nel mio paese d’origine, una grande città, abitavo in un gruppo di condomini dove ogni pomeriggio si scendeva tutti a giocare,eravamo tanti, non mi stancavo mai. La domenica invece andavo su al castello con mio padre perchè c’era lo zoo. Sin da allora c’era in me l’amore per gli animali, che ancora oggi ho. Poi ci trasferimmo in un paese di provincia e lì iniziai le scuole.

Le prime difficoltà, le liti con compagni prepotenti, l’ansia degli esami e la gioia della promozione all’ultimo anno della terza media.

In quegli anni persi mio fratello, avevo 11 anni e all’epoca non mi rendevo conto di quello che succedeva intorno a me. Ma ricordo ancora la disperazione dei miei genitori e i giorni passati tra casa e ospedale sempre con la speranza che si svegliasse... ma poi un giorno se ne andò. Lo ricordo nitidamente mentre lo portarono fuori dalla stanza, coperto solamente da un lenzuolo....e fu il vuoto. Un vuoto che solo ora riesco a capire, solo ora ne soffro.

Non chiedetemi il perchè ma allora non mi fece nessun effetto. Anzi ricordo che piangevo perchè volevo andare giù a giocare con le mie amiche ma i miei me lo impedivano. E ancora oggi non so darmi una spiegazione al mio comportamento...

Poi passarono gli anni, divenni “adulta” anche se ventenne, avevo il mio lavoro, la mia indipendenza, i primi amori, le prime emozioni, che bello!!!

RIFLESSIONI

Mi sentivo in cima al mondo, libera, credevo di poter avere tutto e invece come una stupida feci molti errori, troppi. Ma come si dice non si può tornare indietro, quel che è fatto è fatto. È proprio vero che quando si è giovani non si ha niente in testa, non si pensa al domani e ti ritrovi grande con un pugno di mosche in mano. Ma è la vita, una ruota che gira: sta a noi farla girare nel verso giusto. E ora? Ora ho una famiglia, dei figli, tanti animali che amo e le giornate scorrono così, tra alti e bassi, tra gioie e dolori ecc ecc. A volte ci si ritrova con gli amici e si rivivono i ricordi... perchè la vita è fatta anche di questo, di ricordi.

Belli o brutti che siano. I ricordi ti aiutano a non commettere più gli stessi errori, ti fanno sorridere e piangere. Ti emozionano e ti danno la forza x andare avanti. I ricordi sono importanti.

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A VOLTE E’ TROPPO TARDI Nel nostro paese oramai è consuetudine l’accettazione di uno stato che veste il grembiule da oste, vendendo e anche svendendo alcol sottobanco, come se fosse del tutto naturale vedere un minore sbomballato di beveroni dai mille colori. Uno stato che veste i panni del biscazziere, di colui che fa giocare d’azzardo ma con voce suadente avverte grandi e piccini di giocare con testa e cognizione, perché potrebbe diventare patologicamente-estremamente-pericoloso. Uno Stato costantemente in balia dei venti provenienti da sinistra ma pure da destra, i quali vorrebbero aggiungere al male fin qui concesso, fin’anche un pò di roba

legalizzata, per farne uso e chiaramente abuso ricreativo. Insomma siamo un paese che non intende farsi mancare niente, ma proprio niente. I capitolati economici hanno il potere insindacabile di fare e disfare in tema di salute e sicurezza, sono le entrate che fanno propendere per una tesi o per l’altra, non certamente che la droga fa male, che la droga scientificamente rende fragili, corrode in profondità, disorienta ogni equlibrio, come ha ben delineato la United States Nazional Academy of Sciences.

In questa nuova puntata del rischiatutto nazionale c’è come sempre a farla da padrona la mentalità del pallottoliere frustrato, che

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pur di vedere i conti avvolti da una musicalità ipnotica, è disposto a concedere tempo e spazio all’ennesima fregatura che investirà soprattutto i più giovani, quelli con sempre meno tutele e garanzie, con il futuro drammaticamente incerto, e tutto questo per responsabilità diretta del mondo adulto, che vorrebbe divertirsi e sballarsi alla faccia di una libertà costretta a fare la puttana. C’è in giro una voglia pazza di ricreazione, una sordità ben congeniata a fare spallucce a dipendenze e malattie, il leit motiv è: ci siamo sempre fatti e allora? A destra e a manca avanza una cultura totalmente sbagliata perché irresponsabile, eppure viene letteralmente spacciata a ogni angolo della mente e del cuore, come una pratica indolore, in netto contrasto con il male che ci circonda, quasi a voler convincere la massa giubilante che occorre liberare la droga, non certamente liberarci dalla droga.

Dalla mia ridotta specola rimango convinto che quando ci sono di mezzo gli adolescenti, mentre le tragedie che incontriamo diventano inaccettabili, noi restiamo impotenti e fragili, e con il senno del poi è fin troppo facile affermare: beh ritorniamo indietro. A volte è troppo tardi.

A volte.

Vincenzo Andraous

Ed è Poesia

“La mia vita”

Non ci sono parolec he possano descrivere ciò che sento quando sono tra le tue braccia... la mia vita traspare nei tuoi occhi portandomi quel brivido di un etereo istante, lo porto con me in ogni mio respiro pensando all’istante giornaliero che si ripete nel buon giorno e buona notte, perchè tu... la prima persona del mio nuovo giorno e l’ultima prima dei mie sogni, senza te non sarebbe vita.

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La legionella L’allarme legionella, lanciato a fine agosto si è esteso nel territorio a cavallo tra la Bassa bresciana e la provincia di Mantova. A partire dall’inizio di settembre nella zona si sono moltiplicati i casi di polmonite, più di 500 in almeno una cinquantina di questi correlati al “morbo del legionario".

Cos'è la legionellosi?

La legionellosi è un'infezione causata dai batteri del genere Legionella. La malattia si presenta in due forme distinte: - Malattia dei Legionari (forma più grave con polmonite) - Febbre di Pontiac (forma leggera di infezione) Legionella è uno degli agenti eziologici di polmonite batterica e deve il suo nome all’epidemia di polmonite che si verificò tra i partecipanti ad una riunione dell’American Legion nell’estate del 1976 a Philadelphia: tra gli oltre 4.000 veterani presenti, (chiamati appunto “Legionnaires”), 221 si ammalarono e 34 di essi morirono. Solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato Legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato.

Habitat Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: si riscontrano nelle sor14 www.newentry.eu

genti, comprese quelle termali, nei fiumi, laghi, vapori, terreni. Da questi ambienti esse risalgono a quelli artificiali come le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici, come i serbatoi, le tubature, le fontane e le piscine (sono state rilevate anche in fanghi di fiume o torrente, o argilla per manufatti in terracotta). Le condizioni più favorevoli alla proliferazione sono: • condizioni di stagnazione; • presenza di incrostazioni e sedimenti; • biofilm; • presenza di amebe.

I batteri, inoltre, possono sopravvivere con una temperatura dell'acqua compresa tra i 5,7 e i 55 °C, mentre hanno il massimo sviluppo con una temperatura dell'acqua compresa tra i 25 e i 42 °C. Da evidenziare la loro capacità di sopravvivenza in ambienti sia acidi, sia alcalini, sopportando valori di pH compresi tra 5,5 e 8,1.

Chi è a rischio di legionellosi?

L'uomo contrae l'infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri; quando questa entra a contatto con i polmoni di soggetti a rischio, insorge l'infezione polmonare. Finora non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta.

L'infezione da legionella può dare luogo a due

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distinti quadri clinici: la febbre di Pontiac e la legionellosi. La febbre di Pontiac ha un periodo di incubazione di 24-48 ore e si risolve in 2-5 giorni. È accompagnata da malessere generale e cefalee seguiti da febbre. La legionellosi ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto più grave: oltre a malessere, cefalee e tosse, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale.

Una polmonite da legionella non si distingue da altre forme atipiche o batteriche di polmonite, ma è riconoscibile dalle modalità di coinvolgimento degli organi extrapolmonari. Le persone in buono stato di salute generalmente non si ammalano. I principali fattori di rischio sono: sesso maschile, età avanzata, consumo di alcool, fumo di sigaretta, patologie croniche del polmone, patologie che causano immunodepressione (ad esempio: tumori, diabete, HIV, ecc.), farmaci che causano immunodepressione (ad esempio cortisonici, ecc.)

Quali sono i sintomi della malattia?

I sintomi più frequenti della Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia, perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali.

La Febbre di Pontiac si presenta sottoforma di febbre, brividi, mal di testa e malessere generale.

Tali sintomi perdurano pochi giorni poi si risolvo-

no spontaneamente.

Come si fa la diagnosi?

L'unico modo per sapere se si è affetti da legionellosi è fare uno specifico test di laboratorio che unitamente ai segni clinici e ai sintomi permette la diagnosi. E' difficile distinguere la legionellosi dalle altre polmoniti soltanto attraverso i sintomi.

Le indagini specifiche che permettono la diagnosi sono: radiografia del torace e test di funzionalità renale completate con isolamento del batterio in coltura (espettorato, broncolavaggioalveolare, ecc.), ricerca dell'antigene di Legionella nell'urina e titolo anticorpale.

Terapia della legionellosi La terapia raccomandata in caso di legionellosi è quella antibiotica. Storicamente l'eritromicina è stato l'antibiotico di scelta, attualmente è preferibile l'utilizzo di macrolidi e/o fluorochinolonici quali azitromicina e levofloxacina. La Febbre di Pontiac non richiede trattamenti specifici.

Fonte_Wikipedia e www.lalegionellaonline.it

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lievito passati al setaccio in una terrina, aggiungere i tuorli, il cioccolato sciolto, burro e zucchero uniti precedentemente, mescolare energicamente con una frusta. Inserire nel composto gli albumi montati. (come al solito inserire gli albumi mescolato dal basso verso l’alto per non smontare la massa) Passare in forno preriscaldato a 160° per circa 15 minuti. Nel caso vorreste il cuore morbido consiglio una cottura a 180° /10 minuti. Per la decorazione montare gli albumi con lo zucchero a velo (meglio comprare gli albumi già pastorizzati) Quando i muffin saranno freddi, con l’aiuto di un sac a poche decorare con albumi e granella di zucchero.

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TOP GAMES 2018

Ciao ragazzi, sono Paolo Russo e questo è il quarto numero di Top Games. In questo numero parleremo di Crash Bandicoot N-Sane thrilogy ossia la trilogia rimasterizzata dei primi tre capitoli di Crash Bandicoot per PS4, Xbox One è da quest’estate anche per PC. Sono i primi tre giochi di crash bandicoot presi dalla PS1 e rimasterizzati in grafica ultra-HD per le console di nuova generazione e anche per PC. Potremmo impersonare il mitico Crash ossia una volpe antropomorfa con fattezze umane e dovremmo muoverci per i livelli classici dei primi tre capitoli interamente ricostruiti con una nuova grafica in alta definizione e dovremmo raccogliere tutti i cristalli e le gemme sparsi nei livelli come nella versione PS1 e avremo la possibilità di scegliere di giocare con Crash o con Coco la sorella di Crash; come nei vecchi capitoli bisognerà raccogliere tutte le casse

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presenti in ciascun livello per ottenere la gemma.

Tutti i personaggi e gli elementi di gioco sono stati interamente ricreati con la nuova grafica di ultima generazione inoltre sono stati aggiunti 2 livelli che erano inediti sulle versioni PS1. Il gioco è adatto a tutta la famiglia anche ai più piccoli poiché non violento. Per questo numero è tutto alla prossima sempre con Top Games.

Paolo Russo

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SPECIALE

Perchè il pellet?

Il pellet è una fonte energetica economica rinnovabile e CO2 neutrale. Il pellet è una trovata geniale: un modo intelligente di usare materiale di scarto della lavorazione del legno. Ad oggi il pellet alimenta milioni di stufe per il riscaldamento di singoli locali e caldaie per il riscaldamento centralizzato.

Grazie al vantaggio rapporto calore prodotto/prezzo, il pellet è diventato una valida alternativa a tutti i combustibili più diffusi, compreso il gas metano. Inoltre la qualità di CO2 liberata con la combustione è uguale a quella sottratta all’atmosfera durante la fase di crescita della pianta ed è pari a quella che verrebbe emessa nel corso della naturale decomposizione nelle foreste.

VANTAGGI Il pellet di qualità aiuta a risparmiare: più caldo nel tuo ambiente, meno cenere, meno combustibile utilizzato.

RICHIEDE UN BASSO CONSUMO DI ENERGIA PER LA SUA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE: per arrivare a casa tua confezionato, il pellet consuma il 2,7% dell’energia finale rispetto al 10% del metano e al 12% del gasolio.

PERMETTE UN USO PROGRAMMABILE: grazie alla sua elevata densità occupa uno spazio minore ed il suo volume regolare può essere gestito automaticamente dalla stufa.

E’ COMODO E FACILE DA TRASPORTARE: è facilmente stoccabile e trasportabile sfuso; in sacchetti o Big Bag. Maggiore effi20 www.newentry.eu

cienza e praticità.

NON SPORCA: perchè è un prodotto naturale e non contiene sostanze chimiche sintetiche aggiunte.

NON EMANA CATTIVI ODORI: vista l’elevata densità e la bassa umidità brucia quasi completamente limitando la quantità di cenere e altri residui come il catrame.

TUTTI GLI EQUIVOCI SUL PELLET Sfatiamo alcuni miti sul pellet. La diffusione del pellet negli anni ha dato origine ad una serie di teorie spesso basate sul nulla.

IL COLORE NON DETERMINA IL TIPO DI PELLET: non c’è corrispondenza diretta tra colore e qualità del pellet. Con la stessa

SPECIALE

segatura, variando le impostazioni dei macchinari, si possono ottenere pellet dalle differenti tonalità. Dal colore del pellet è assai difficile risalire al tipo di legno che contiene, comunemente si attribuisce il colore più chiaro all’abete.

IL PELLET MIGLIORE E’ QUELLO DI ABETE: i fattori che influenzano la corrispondenza tra il tipo di legno e la qualità del pellet sono molteplici, è bene quindi verificare e analizzare i dati presenti sul sacchetto di pellet. La scelta dell’essenza può dipendere dalla stufa che si utilizza e da preferenze personali, tuttavia il pellet di puro abere risulta essere il migliore presente e disponibile sul mercato.

SE IL PELLET E’ LUCIDO NON E’ TRATTATO CHIMICAMENTE: l’aspetto lucido dei cilindretti di pellet è dovuto ad un fattore del tutto naturale. La lignina, componente naturale del pellet, sotto pressione tende ad

aggregare la segatura e ad apparire lucida.

IL PELLET NON PROVOCA DANNI ALLA SALUTE: è importante essere certi che la materia prima sia priva di sostanze sintetiche come vernici o colle. La combustione di queste sostanze genera fumi che possono essere dannosi per la salute. Poichè la materia prima è di difficile analisi ad occhio nudo, è necessario affidarsi ad un marchio conosciuto e ad un’azienda di fiducia.

LA LUNGHEZZA DEL PELLET NON DANNEGGIA LA STUFA: la giusta dimensione dei cilindretti di pellet dovrebbe essere compresa tra 1 e 4 cm. Può invece danneggiare la studa il cambio continuo di tipologia di pellet. Ad ogni cambio bisogna infatti adattare i parametri di funzionamento automatico della studa. Se non si agisce in questo modo, si possono avere dei cali di rendimento della stufa stessa.

Fonte: TECNOPROMO NEWS- Pf Magazine.

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SEGNI NEL TEMPO

9 Luglio 1958: Tsunami a Lituya Bay

Lituya Bay è un fiordo statunitense situato nello stato dell’Alaska. È lungo 14,5 km e largo 3,2 km nel suo punto più ampio. La baia fu scoperta nel 1786 da Jean-François de La Pérouse, che le diede il nome di Port des Français (porto dei francesi); ventuno uomini dell’esploratore francese morirono a causa delle alte maree della baia.

I ghiacciai minori Cascade e Crillon e il maggiore Lituya finiscono tutti nella Lituya Bay. La baia è famosa per le sue eccezionali alte maree. La via di accesso alla baia è molto stretta e le maree entranti ed uscenti dalla baia attraverso l’entrata causano correnti particolarmente pericolose.

La stessa topografia, causa delle maree nella baia, contribuì alla creazione del più alto tsunami mai registrato in qualunque parte del mondo. Un terremoto e una conseguente frana nella zona del

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Crillon alla testa della baia, il 9 luglio 1958 furono la causa di un’onda anomala alta circa 525 metri, che sradicò alberi e suolo dall’altra parte del golfo e sconvolse l’intera baia, distruggendo tre pescherecci ancorati lì e uccidendo due persone.

Tuttavia, non appena l’onda raggiunse il mare, si esaurì velocemente. L’evento, costituì la prova dell’esistenza dei megatsunami. Lituya Bay fa parte del Glacier Bay National Park and Preserve.

Fonte: Wikipedia

5 tsunami da brividi in questo video mozzafiato

RIFLESSIONI

La Gimbarda Mi ritorna in mente il ricordo di mio nonno Luigi (Bigio), che faceva “el caretér”. A quei tempi, mi raccontava mio padre, il carrettiere era un lavoro ambito: trasportava sacchi di farina e faceva traslochi a Brescia e a Mantova. Sulla gimbarda, trainata dal cavallo di nome Trento, dormiva

mio padre e durante la notte la strada era illuminata dalla lanterna, che portava mio nonno.

Che emozione ricordare tutto questo.

Allego la foto della Gimbarda conservata come se fosse un cimelio da Beruffi Alessio (Panificio Paì - Casalmoro (Mn).

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ANIME NEL VENTO

Remedello ricorda Dottor Ferruccio: farmacista per amore e per passione.

Ferruccio: anima solitaria, viveva di ricordi, di vecchi stralci di passati remoti. Nella mente si affollavano gesti, eventi, rumori, voci.

Anima bella, educata, fine, solerte amava attardarsi in farmacia, camice bianco, passo scandito, con l’uno o con l’altro, discorrendo vivace e brioso. Di lui infiniti i ricordi che si snodano.

Lontano il 1980 che vedeva frotte di meridionali solcare i varchi dell’Emilia, Lombardia, Toscana alla ricerca di un lavoro onesto.

Noi fra loro, occhi sperduti dentro nebbie gialle e fitte. Mia madre gravemente malata di cuore era costretta a passare i lunghi inverni in casa, per ripararsi dal freddo umido. Era compito mio e di mia sorella recarsi in farmacia; fra le mani voluminosi fasci di ricette; lento il fluire degli utenti, ore passavano con ritmato battito.

Per ciascuno Ferruccio riservava una parola buo-

na, un consiglio; prima di consegnare il farmaco mille le raccomandazioni, scadenze controllate al millesimo, controindicazioni spiegate in modo semplice e genuino.

Piccina ascoltavo, muta restando dinnanzi ai nomi dagli accenti latini che si snodavano nell’aria perdendosi nella mischia trovando sapore di latte munto, lamenti di massaie frettolose, acuto sentire d’intellettuali dall’aria assorta.

Abbrunivano le vie, instancabile Ferruccio serviva la clientela con annoverato carisma e pignola attenzione. Dritto negli occhi lo fissavo mentre mi raccomandava di dire alla mamma questa o quella cosa sulla medicina, a memoria le ripetevo, a voce bassa per il timore di dimenticare... dono prezioso e goloso …una manciata di caramelle all’orzo mai mancavano all’appello ...dolci, speziate, assaporate nelle lunghe sere d’inverno rincantucciati at-

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ANIME NEL VENTO

torno al vecchio foco.

In ogni gesto, prima e dopo la sua morte, ricordava, l’amata mamma, con materna premura, solleticando ricordi, facendone mazzetti di viole profumate che ridonava con delicatezza sempre nuove.

Gli anni consumavano suole; di ogni piccino faceva uomini e donne. Io fra loro, Ferruccio canuto con passione e dedizione portava innanzi la vocazione d’esser farmacista per scelta e per amore.

Quando la malattia, attraverso Vittoria, giunse alle porte tangibile fu la sua premura, accorta dedizione nel chiedere, interrogare, rendersi utile nelle piccole grandi cose... quante e quante domeniche dopo lunghe attese nelle sale dei pronti soccorsi la mia mano ha bussato alla sua finestra sempre trovando una risposta, una mano solerte pronta ad allungare un antibiotico, un collirio, del cortisone per Vittoria ….

Misericordioso gesto …

Quando nacque Celeste divenne premuroso, con la piccina che con me veniva in farmacia, giocava, regalandole piccolezze... da sotto il banco estraeva una piccola tartarughina arancione che le mostrava invitandola al gioco. Scocco di campana risuona rapido, bruna l’ora vestita d’oro; silene risplende immota e sovrana. Accenni di sfumature, ricordi affollano mente, uno dentro l’altro trovano ardire d’essere nel presente testimoni vivi di una vita, la sua Ferruccio, spesa per passione per il sapere, amore per la conoscenza.

Mi capita d’andare in farmacie di paesi lontani. Odorano di nulla, sanno di gesti affrettati, nel tempo sono divenuti “ingrossi alimentari”...concorrenza spietata fra di loro… sorriso stampato sulle labbra dei farmacisti, camici immacolati, colli serrati entro colletti inumiditi, silenzio fondo, gesti rapidi, freddezza.

Senilità giunse anche per lei, si fecero lenti i gesti, passi ancora più corti. Ebbe Ferruccio il coraggio e l’ardire di non arrendersi, di volere la farmacia aperta, disponibile, pronta per servire il paese.

Ebbe Ferruccio l’umiltà di tendere la mano. Ebbe Ferruccio, la fortuna di trovare la mano di Giorgio,

le sue braccia, attenzioni, premura, professionalità.

Ogni qual volta a Giorgio chiedevo di lui con tono ilare narrava che ogni giorno doveva fargli il “resoconto” di chi si era recato in farmacia e chi non si vedeva da tempo, tenendo in tal modo le fila ben serrate, strette attorno al proprio cuore.

E’ giunta sorella morte, improvvisa, senza nulla lasciare incompiuto ha seco attratto passato e presente. Il presente è l’eterno, infinito, sconfinato, vestito di luce.

Il presente sono le porte della sua amata farmacia aperte, sull’attenti pronte a servire da sempre e per sempre il paese.

Grazie dottor Ferruccio per la sua presenza, per la preziosa generosità, per la dedizione commossa con cui ha svolto la sua missione.

Grazie dottor Ferruccio per l’amore che a ciascuno, a tutti noi, hai voluto donare.

Grazie per Vittoria, per tutti i buoni consigli, strategie, tenerezze, raccomandazioni... nel cuore le serbo come tesoro prezioso.

Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

“Scocco scandito” Brune le vie sentore commosso le vie fruscio di vesti accompagna pensieri.

Suonano le campane scocco scandito battito lesto annunzio di morte.

In cielo è volato Ferruccio in un battito d’ali ha varcato le porte dell’eterno.

Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste www.newentry.eu 27

SPECIALE

Quando, come e perchè chiamare il 112 Ciao a tutte/i. Eccomi. Ci eravamo lasciati con la promessa di risentirci… Ringrazio chi di voi si è iscritto al Nuovo Corso per diventare Volontario CRI. GRAZIE. A chi non ha trovato la motivazione o la spinta per farlo…. non importa. Sono certo che il prossimo anno sarete più convinti ed ancora più numerosi. Ora desidero parlare direttamente con Te che mi stai leggendo.

Di cosa voglio parlarti oggi?

Di quando, come e perché chiamare il 112. Il NUE : Numero Unico di Emergenza.

Quando. Ogni volta che hai bisogno di un aiuto. Non solo sanitario. Se non ti senti al sicuro, se temi o hai subìto un’aggressione, se capita un incendio, se hai avuto un incidente, se non ti senti bene o sei caduto. E questo non vale solo se capita a Te, ma per tutte le persone che vedi, incontri. Non temere, chiama il 112. Di certo gli operatori che ti rispondono sapranno darti un aiuto, un sostegno. E, a seconda della tua immediata necessità, sapranno mandarti le persone ed i mezzi necessari. Che sia ambulanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri o Polizia.

Come. Ora penserai: non è poi così difficile: 1…1… 2… ed il gioco è fatto. Non è così scontato.

Quando chiami, con la calma che ti rimane, devi dire chi sei….da dove chiami… ed il motivo per cui hai chiamato.

Sei in un luogo a Te poco conosciuto, trova un punto di riferimento: cartelli stradali, il posto o paese dove stai andando, un campanile, un ponte, una fabbrica….qualcosa

che dia una indicazione migliore affinché i soccorsi arrivino il prima possibile.

Gli operatori ti porranno alcune domande ben precise perché devono capire cosa è successo e di chi Tu hai bisogno. TU sei gli occhi di chi ti risponde. E se sei in una situazione pericolosa e critica, ti sapranno anche sostenere per mantenere un po’ di calma e se possibile darti le indicazioni sul cosa fare o non fare.

Sono persone quotidianamente impegnate in questo.

Perché. Da soli non possiamo gestire situazioni di pericolo, qualun-

Questa Farmacia, avvalendosi di collaboratori esperti è in grado di aiutarvi nella scelta del farmaco o del prodotto più affine per la risoluzione della vostra problematica.

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SPECIALE

que esso sia. Tanto più se siamo noi stessi coinvolti. Ci sono persone, professionisti che sanno come intervenire, come agire, quali mezzi o presìdi usare, quali tecniche e manovre mettere in atto. Lasciamolo fare a loro.

Se non sappiamo esattamente cosa e come fare….. aspettiamo i soccorsi. Non dobbiamo essere eroi “per forza” e anche non creare altri pericoli o danni alle persone coinvolte. OK? Penso che ci siamo capiti.

Se il tuo o di altri è un problema sanitario, la Centrale 112 passerà la tua chiamata alla SOREU: Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza. Anche qui Tu dovrai “ essere gli occhi” di chi ti risponde e ti pone domande. Sono persone speciali, ti aiuteranno. E’ fondamentale che tu dia più informazioni possibili. E probabilmente, mentre ancora stai dando risposte all’operatore, già i soccorsi si stanno muovendo per Te. Penso di averti dato alcune indicazioni utili.

Se vuoi, passa a trovarci in Croce Rossa a Calvisano. Un

caffè e due chiacchiere vanno sempre bene e così conoscerai da vicino la Nostra Associazione. Grazie anche per questa Tua lettura. Alla prossima. Ciao.

Un Volontario CRI.

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TERRITORIO

CON GINNASTE E GINNASTI CAMPIONI D'ITALIA AL CENTRO GINNICO CALVISANO LA STORIA Partecipando alle gare REGIONALI come da calendario agonistico 2018 il sodalizio Calvisanese si aggiudica l’ammissione alle finali dei campionati nazionali di ginnastica artistica maschile e femminile a RIMINI, la GINNASTICA ARPA Calvisano nelle competizioni maschili ha superato la prova REGIONALE con il primo posto in REGIONE LOMBARDIA nel campionato Regionale nella gara di ammissione di MILANO. La squadra di serie “D” con esecuzioni perfette alla parallela pari, alla tavola del volteggio, alla sbarra e il corpo libero anelli, i ginnasti DARIO MARCHETTI, MONDINI LUCA, GRAGLIA ELIA REINA GAETANO prenotano l’ammissione alla Finale Nazionali di RIMINI il mese di Giugno dove con la strabiliante prova finale si guadagnano il TITOLO 34 www.newentry.eu

DI CAMPIONI D’ITALIA di serie”D” a scapito delle altre squadre inseguitrici, a dimostrazione della grande tradizione sportiva radicata nel comune di Calvisano La competizione individuale Maschile del ginnasta DARIO MARCHETTI, con punteggio sfavorevole al pronostico, lo piazza nella rocambolesca finale concludendo la gara al secondo posto del podio: VICE CAMPIONE d’ITALIA nella Categoria Allievi Meritatissima qualificazione alla finale di RIMINI per le ginnaste e ginnaste di serie “D”FEMMINILE con la qualificazione al CAMPIONATO NAZIONALE. Superata la fase REGIONALE la GINNASTICA ARPA Calvisano entra a far parte delle “ECCELLENZE”della Ginnastica Artistica Maschile e Femminile.

La squadra Femminile nella gara di serie “D” si classificano, surclassando le restanti squadre, con una prova di carattere e classe alla trave, corpo libero, parallele, volteggio, con le coreografie degne di rilievo curate dal Direttore Tecnico JANA KROUPOVA e dalla nuova allenatrice SONIA MARCHETTI. Il volteggio con esecuzioni nella media, alla parallela, punto di forza delle ginnaste CALVISANESI, si aggiudica-

TERRITORIO

no la qualificazione Regionale, portacolori del CENTRO GINNICO CALVISANO alla FINALE di RIMINI. Le ginnaste Favalli Alice, Jennifer Ghio, Marta Fassi, Margherita De Munari, Carolina Affo’, inoltre la Ginnasta Zambello Ambra, Scalvini Silvia, Zanola Anita, Marchetti Sonia, componenti della squadra di SERIE”D” Allieve e Junior e Senior.

Grande la soddisfazione del Presidente CLAUDIO MARCHETTI, il Segretario MUTTI CARLO, il Direttore Tecnico JANA KROUPOVA, la Coreografa SONIA MARCHETTI chiudere l’anno Sportivo con risultati di squadra e individuali con un simile risultato. Nonostante le vacanze i nostri campioni non si sono fermati, hanno partecipato ai GYM CAMP con lo scopo di sviluppare nuovi esercizi per il prossimo campionato che avrà INIZIO CON PROSSIMO MESE OTTOBRE. Inoltre oltre alla Ginnastica Artistica FEMMINILE e MASCHILE ecco che inizia tutta la stagione sportiva.

APRIAMO ISCRIZIONI AI NUOVI ISCRITTI, per noi tutti potenziali ginnasti con corsi di GINNASTICA ARTISTICA – GINNASTICA RITMICA – ACROBATICA PER I BAMBINI A PARTIRE DA 4 ANNI con la suddivisione di varie fasce di età FINO A 16 ANNI ma non solo: c'è anche la misura per adulti con spazio benes-

sere FITNESS, corsi collettivi come PILATES –TONIFICAZIONE CON STEP e AEROBICA – ACROBATICA – PARKOUR per la fascia di età da 16 a 60 anni, da 60 anni a 99 un po' la novità di quest’anno, GINNASTICA PER LA TERZA ETA’ – GINNASTICA DOLCE allo scopo di far conoscere il nostro CENTRO GINNICO. IL CENTRO GINNICO CALVISANO si trova in via San Felice 17.

Apriamo le porte a tutti coloro che vogliono conoscere il meraviglioso modo della ginnastica senza confini.

VIA ASPETTIAMO ALLA NOSTRA ATTREZZATISSIMA STRUTTURA GINNICA …. FAI GINNASTICA CON NOI !

Nella stessa sede sarà disponibile il calendario delle sezioni staccate di AVVIAMENTO ALLA GINNASTICA nei comuni di CALVISANO- LENO- MONTICHIARI- GOTTOLENGO- CASTIGLIONE -CASTELGOFFREDO -ASOLA dove i corsi inizieranno dal mese di OTTOBRE. Per il provino agonistico per i ginnasti/e già con esperienza che desiderano far parte della nostra squadra è consigliato appuntamento individuale presso la nostra segreteria. Ci si può iscrivere già da ora e per tutto l'ANNO SPORTIVO 2018/19, basta chiamare il 333 37 51 793 oppure passare direttamente in segreteria della nostra struttura.

Il Presidente Marchetti Claudio www.newentry.eu 35

ARTE / LA MOSTRA DEL MESE

Al Museo della Permanente di Milano, in mostra: “TEX. 70 ANNI DI UN MITO” Prende il via dal 2 ottobre al Museo della Permanente in Milano l’originale mostra dedicata ad un mito ovvero Tex Willer, dopo 70 anni dal suo debutto. L’arte del fumetto, non inferiore all’arte pittorica per penetrazione di mercato, vede la “prima striscia” di Tex distribuita in tutte in tutte le edicole italiane il 30 settembre 1948 poi divenuta grafica e fumetto vero e proprio.

Nel tempo si trasforma in un cult e diventa il fumetto mondiale conosciuto e di più di lunga vita mai esistito. L’artefice del tutto è Gianluigi Bonelli che ha inventato il personaggio, reso poi graficamente, da Aurelio Galleppini.

La mostra patrocinata dal Comune di Milano, 36 www.newentry.eu

durerà fino al 27 gennaio 2019 ed è stata curata da Gianni Bono, storico del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, che con la mostra “TEX. 70 ANNI DI UN MITO”, celebra così il ranger più famoso al mondo. E’ Tex Willer, il saggio capo degli indiani Navajos, che con le sue storie è divenuto un vero e proprio fe-

SPETTACOLO & ARTE

nomeno di costume. Tex è l’eroe buono dal profondo senso di giustizia e generosità.

Viene dunque offerta ai visitatori della mostra, nel percorso espositivo, una raccolta di disegni fotografie e materiale storico raro, alcuni di questi mai visti od esposti precedentemente. Grazie a questa mostra che include anche installazioni appositamente realizzate, ci si potrà immergere nella atmosfera del Far West e vivere quello che è un vero e proprio irrinunciabile cult per gli appassionati del tema e del personaggio anche detto l’Aquila della Notte.

L’occasione della mostra offre anche un’immersione nell’epopea della storia dell’Ame-

rica attraversando i tempi fino a giungere ai nostri giorni resi attuali nei temi e nelle immagini dagli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito che tutti noi oggi conosciamo.

Sarà così possibile ripercorrere, attraverso le storiche pagine dei quotidiani dell’epoca, i 70 anni di storia che raccontarono attraverso i fumetti le avventure del coraggioso ranger che si svolgono nelle praterie, foreste e deserti, dall’Arizona al Canada, dal Rio Grande all’Oceano Pacifico.

Ester Campese

Rubrica di Arte curata da: Ester Campese, pittrice e artista internazionale.

Blog personale: https://campeyblog.wordpress.com www.newentry.eu 37

ANNUNCI ECONOMICI LAVORO OGGETTI ANIMALI INCONTRI IMMOBILI VEICOLI Obbligatorio inviare l’annuncio con il codice fiscale e la provincia dove si vuole pubblicare. Se non presente, New Entry non pubblicherà l’annuncio.New Entry declina ogni responsabilità in merito al contenuto degli annunci di questa rubrica sottoscritti dagli inserzionisti. Il recapito telefonico è un servizio che non implica in

nessun modo gestione diretta da parte dell’Editore. La pubblicazione è gratuita salvo per vendita e affitti di immobili, auto e moto e rubrica Incontri. In questo caso il costo è di € 30,00 per 4 uscite. Il pagamente deve essere effetturato tramite bonifico bancario a: New Entry - Banca Credito Bergamasco - Filiale Brembate di Sopra -

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L'INTERVISTA

Intervista alla scrittrice

Daniela Carelli I libri? Una finestra sul mondo reale e immaginario. Il suo eclettismo? Il suo salvagente.

Daniela Carelli, scrittrice, cantautrice e vocal coach campana, è una donna dal cuore grande che ama parlare con il cuore perchè per arrivare al cuore della gente - a suo avviso- non c’è altro modo.

Daniela, scrittrice, cantautrice e vocal coach... E cos’altro sei, Daniela?

Un’artista e una donna in continua evoluzione. Cerco sempre di migliorarmi, di imparare dai miei errori e di fare tesoro delle lezioni che la vita mi impartisce, nel bene e nel male.

Il tuo eclettismo è sempre stato - a tuo avviso- un’arma vincente nella vita? È stato il mio salvagente. Ho dovuto spesso ricominciare. E per riuscire è stato vitale poter contare sulla sete che ho di imparare e sulla capacità di reinventarmi.

La Letteratura e in particolar modo la scrittura, quanto ti hanno aiutato a trovare pienamente te stessa?

Fin da quando ho imparato a leggere ho considerato i libri una finestra sul mondo reale e immaginario. I libri sanno essere tanto veicolo di introspezione quanto un modo per espandere la mente. Lo stesso accade per la scrittura: può essere utilizzata per metabolizzare il proprio vissuto, o per diventare altro. Per esempio, tanto in “Vado a Napoli e poi… muoio!” che in “Mosaico Napoletano” mi sono calata in panni maschili. Ed è stato straordinario guardare il mondo con occhi 40 www.newentry.eu

nuovi, e vivere l’universo femminile dal di fuori.

Molti dicono che quando si scrive non ci si rivolge ai lettori ma in realtà a se stessi. E’ così anche per te?

Assolutamente. Pensare a quello che gli altri si aspettano di leggere potrebbe essere fuorviante.

Come si può arrivare al cuore della gente oggi con un proprio scritto?

Per parlare al cuore si deve usare il cuore.

Non ci sono altri modi.

Che cosa credi si aspetti un lettore odierno da un romanzo? Esiste ancora la divisione dei generi in Letteratura?

Personalmente, da lettrice - e amante della narrativa - mi aspetto di leggere una bella storia. Qualcosa che mi sorprenda, che mi faccia riflettere (e magari sorridere e commuovere). Sicuramente non banale.

Per quanto riguarda le divisioni, direi che mai come oggigiorno tendono ad annullarsi: non solo la Letteratura, ma tutte le Arti - come l’intero mondo- vivono e si nutrono di contaminazioni. È il risultato della globa-

lizzazione.

Credi che oggigiorno sia insegnata bene nelle scuole?

Nelle scuole non saprei. So che i social stanno purtroppo sdoganando le sgrammaticature.

Si scrive sempre peggio, e il brutto è che nessuno sembra curarsene.

“Mosaico Napoletano”, il tuo ultimo romanzo, può - a tuo avviso- essere letto

L'INTERVISTA

e compreso anche da un adolescente?

Molti giovani lo stanno leggendo e se ne stanno innamorando.

Se dovessi presentarlo a dei giovani studenti, quali parole useresti e perchè?

Direi loro che “Mosaico Napoletano” è un romanzo di formazione, in cui si assiste alla crescita di un bimbo fino a diventare uomo. È un romanzo che parla di vita e della necessità di imparare tanto a riconoscere il bello per poterne gioire, quanto ad accettare e metabolizzare i dolori. Parla dell’importanza dei valori - la famiglia, gli amici, la lealtà, l’amore, le proprie radici - senza i quali rischieremmo di perderci irrimediabilmente.

Laura Gorini

NEW ENTRY il Giornale della Gente

Quindicinale d’informazione sociale e culturale

Decreto del Presidente del Tribunale di Bergamo n°21 del 09/03/2000 Editore e Direttore Responsabile: Gianluca Boffetti

Direttore Onorario: Michele Cortinovis Anno 24 - N°014 del 14/06/2017

Sede: Brembate di Sopra (Bg) Via Tresolzio n° 48 www.newentry.eu 41

SPECIALE

Paderno d'Adda: storia del ponte San Michele chiuso per lavori La notizia della chiusura del Ponte San Michele, noto anche come ponte di Calusco d'Adda, ponte di Paderno o ponte di Röthlisberger, non ha fatto piacere per i numerosi veicoli (60.000 circa) che ogni giorno transitano sulla strada che collega la provincia di Bergamo a quella di Lecco. Questa precauzione è dovuta alla segnalazione di alcuni strumenti di monitoraggio del ponte che hanno segnalato delle vibrazioni anomale e pericolose che potrebbero comprometterne la stabilità e quindi il crollo dello stesso con gravi pericoli per l'incolumità degli automobilisti. I lavori previsti sono stati stimati in due anni. Detto questo, ripercorriamo insieme la storia di questo ponte costruito ben 130 anni fa.

E' un ponte ad arco in ferro, a traffico misto ferroviario-stradale, che collega appunto i paesi di Paderno d'Adda e Calusco d'Adda attraversando una gola del fiume Adda. Capolavoro riconosciuto come uno dei simboli di archeologia industriale del Paese, nel 2017 il ponte è stato candidato per essere inserito nella lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.

Storia Il ponte venne costruito tra il 1887 e il 1889 per farvi transitare uno dei pochi collegamenti 42 www.newentry.eu

ferroviari tra l'est e l'ovest del fiume Adda.

Dopo l'Unità d'Italia il neonato regno iniziò l'opera di raccordo e unificazione delle diverse tratte ferroviarie gestite da diverse società private. Le varie reti erano principalmente su scala locale, assai poco omogenee tra loro per mezzi e materiali e spesso nemmeno adeguatamente collegate. Milano aveva già visto le prime ferrovie nell'agosto del 1840, quando venne aperto il collegamento con Monza: la presenza dell'Adda sul lato orientale della zona però separava la città dalle emergenti aree industriali che gravitavano intorno a Bergamo e Brescia (quest'ultima particolarmente strategica per via della produzione militare). Lungo l'Adda stessa si trovavano numerosi impianti principalmente di tipo tessile e le vie di comunicazione esistenti ormai cominciavano a diventare sempre più insufficienti alle necessità dell'industrializzazione. Da questo scenario derivò dunque la decisione di costruire un raccordo ferroviario tra Usmate-Carnate e Ponte San Pietro, in modo da collegare efficientemente le aree produttive dell'area dell'Adda. Il primo progetto venne affidato alla Società per le Strade Ferrate Meridionali, che aveva in carico la costruzione del tracciato ferroviario: il proget-

SPECIALE

to prevedeva un ponte a più piloni, con travatura in ferro ma a struttura rettilinea. Questo ponte avrebbe dovuto essere dotato di due piani di percorrenza, il superiore per la ferrovia e quello inferiore per la strada La Società Nazionale Officine di Savigliano (SNOS) chiese di poter partecipare con un proprio progetto all'assegnazione del lavoro e ne ottenne facoltà presentando nel marzo 1886 una raccolta di dodici tavole tecniche. La SNOS aveva già realizzato alcuni ponti in ferro, tra cui quello sul Po a Casale Monferrato e quello di Asti sul Tanaro, nonché anche il ponte di Trezzo sull'Adda.

La gara vide quattro progetti partecipanti in tutto e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (organo tecnico dell'omonimo Ministero) assegnò l'incarico alla SNOS. Il 22 gennaio 1887 il commendator Di Lena, Ispettore Generale delle Strade Ferrate, firmò il contratto con la società piemontese rappresentata dal direttore generale ing. Moreno. Vennero concordati soli diciotto mesi per il completamento dell'opera.

Furono fatte piccole modifiche al progetto originale, allungando ed elevando il ponte alle misure attuali (cinque metri in più di corda dell'arco, 42 in più di lunghezza). L'importo dei lavori venne stabilito in 1.850.000

lire per la costruzione, più 128.717,50 lire per le opere preliminari. Per la costruzione del ponte vero e proprio venne realizzato un primo ponte di servizio, per il quale furono necessari 1.800 metri cubi di pino importato dalla Baviera. Durante la realizzazione di questa struttura temporanea, che richiese ben 11 mesi per

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via della complessità del terreno, si iniziarono a costruire i plinti e le fondamenta del ponte San Michele, grazie al continuo afflusso di granito e pietra trasportato lungo l'Adda con le chiatte. l ferro (2.515 tonnellate) e la ghisa (110 tonnellate) necessari vennero importati dalle fonderie tedesche e lavorati a Savigliano in modo da ottenere i moduli da assemblare per costruire la struttura che venivano poi trasportati a Paderno via ferrovia e montati in posizione tramite una funicolare azionata da una potente locomotiva.

La SNOS mise a disposizione del cantiere 470 operai: la efficace logistica e l'organizzazione permisero di rispettare i tempi promessi, anche se vi furono alcune vittime tra i lavoratori.

La costruzione venne terminata nel marzo 1889; nel maggio dello stesso anno venne effettuato il collaudo, in una giornata di pioggia torrenziale, che consistette nel transito di un treno pesante alla, come venne definita nel resoconto de L'Eco di Bergamo, velocità vertiginosa di 45 km/h (dopo due passaggi a 25 e 35). Il convoglio era composto da 3 locomotive da 83 tonnellate l'una e trenta vagoni, risultando ben più lungo di tutto il ponte e dal peso complessivo di 850 tonnellate. In tale frangente si diffuse una leggenda metropolitana, secondo cui il progettista Röthlisberger si sarebbe suicidato prima del collaudo per timore di un fallimento, dando il via a una serie di continui suicidi (in realtà Röthlisberger non morì affatto suicida, ma di polmoni-

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te, il 25 luglio 1911 nella sua casa di Chaumot).

Nel 1890 il ponte, verniciato di fresco, fu infine interamente concluso. Solo tre anni dopo il primo, il ponte subì un secondo collaudo, per verificare la percorribilità con le locomotive di nuova generazione, più potenti e pesanti.

L'apertura del ponte offrì finalmente la possibilità di stabilire comunicazioni rapide e stabili tra le due parti della Lombardia, riducendo i tempi di percorrenza e rendendo di fatto praticabile l'apertura di nuove tratte commerciali tra le zone produttive del Piemonte orientale (Novara e Vercelli) e le industrie dell'est lombardo, soprattutto del bresciano e del bergamasco.

Il ponte venne già all'epoca della sua costruzione ritenuto un capolavoro di tecnica ingegneristica, tanto da venire inserito nell'elenco dei maggiori ponti ad arco del mondo e da venire citato come esempio di splendore dell'ingegneria civile sia per il progetto ardito che per la perizia della realizzazione. Durante la seconda guerra mondiale il ponte (sebbene la zona fosse stata interessata da bombardamenti, con la caduta di vari ordigni nella valle dell'Adda) non venne danneggiato seriamente da azioni belliche; comunque nel secondo dopoguerra necessitò ugualmente di alcuni lavori di consolidamento, che furono realizzati dal genio militare. Un completo restauro della travatura venne messo in atto nei primi anni cinquanta.

SPECIALE

Altri due cospicui interventi di restauro vennero condotti nel 1972 e nel 1992; frattanto, negli anni ottanta, il ponte era stato inserito nell'elenco dei beni tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Regione Lombardia. Nel XX secolo il ponte venne sfruttato per praticarvi il bungee jumping con l'installazione di apposite strutture temporanee, poi rimosse dopo essere state dichiarate non conformi alle normative in vigore.

All'inizio degli anni novanta si ipotizzò di chiudere il ponte, ormai centenario, strutturalmente obsoleto e inadeguato al traffico che vi transitava, affiancandovi una nuova struttura in cemento a singola campata, per una spesa prevista di 42 miliardi di lire italiane dell'epoca.

Tale progetto non ebbe tuttavia seguito. Il ponte, per via della sua altezza e della conformazione delle barriere, è teatro di frequenti suicidi, con 15 atti simili compiuti tra il 2004 e il 2005: si

è pertanto ipotizzato di migliorare le ringhiere e le protezioni al fine di prevenire tali situazioni.

Dal 5 dicembre 2014 i camminamenti pedonali a lato della sede stradale, usurati e pericolanti, sono chiusi da reti metalliche e interdetti al passaggio. Un nuovo intervento di riqualificazione, per una spesa complessiva di 25 milioni di euro, è stato annunciato alla fine del 2015.

Esso dovrebbe permettere il transito ferroviario a velocità più elevata, la messa in sicurezza e

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riapertura dei passaggi pedonali e un'azione di manutenzione globale della struttura. Il 20 giugno 2016, la Regione Lombardia stanzia 1,6 milioni di euro, per lavori di ristrutturazione ai fini di miglioramento della viabilità stradale e ferroviaria, che si andranno ad aggiungere ad un fondo di 20 milioni di euro stanziati da RFI per la viabilità ferroviaria. Uno degli obiettivi del progetto di ristrutturazione è innalzare il limite massimo di velocità dei treni a 75 km/h, a fronte degli attuali 15 km/h.

Tecnica e struttura Il ponte è lungo 266 metri e si eleva a 85 metri al di sopra del livello del fiume Adda. Fu tra i primi esempi di costruzione che sfruttò i principi della teoria dell’ellisse di elasticità e fu pertanto successivamente fatto oggetto di studi, analogamente ad altri grandi ponti metallici eretti negli stessi anni, come il ponte Maria Pia di Oporto e il viadotto di Garabit. Esso è formato da un'unica campata in travi di ferro da 150 metri di corda, che sostiene tramite 7 piloni ferrei un'impalcatura a due livelli di percorribilità (uno ferroviario e l'altro, sopraelevato di 6,3 metri, carrabile). La sede stradale è larga cinque metri ed è a singola corsia, con due passaggi pedonali sui lati. Nel livello inferiore del ponte transitano le Linee ferroviarie mentre sul livello superiore passa la strada carrabile. La campata è costituita da due archi parabolici simmetrici e affiancati, leggermente inclinati tra loro e a sezione variabile (più snella verso la cima). La scelta di un ponte a singola campata, senza appoggi intermedi a terra, fu dettata sia dalla particolare forma della gola da scavalcare, molto stretta e profonda, sia dalla volontà di non intralciare la navigazione sul corso d'acqua. Gli archi si appoggiano a opere cementizie e murarie costruite a metà delle pareti della scarpate contrapposte che discendono al fiume. I plinti e i contrafforti di sostegno sono costituiti da oltre 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio e 1.200

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metri cubi di granito di Baveno.

La struttura è interamente chiodata e del tutto priva di saldature: del resto all'epoca della costruzione del ponte, tale tecnica richiedeva impianti ingombranti e poco pratici, inadatti ad essere adoperati nei manufatti in opera, specie se di dimensioni così rilevanti e in posizioni poco agevoli. Le macchine portatili per la saldatura (soprattutto quelle a elettrodi) avrebbero cominciato a diffondersi pochi anni dopo e si sarebbero affermate solo con la prima guerra mondiale.

Nonostante tali limiti tecnici, il ponte risultò un'opera di ingegneria imponente per l'epoca: per unire e reggere le oltre 2.500 tonnellate della complessa struttura a maglie triangolari degli archi, dei piloni e dei due livelli percorribili furono infatti impiegati 100.000 chiodi ribattuti.

Inoltre il doppio arco da solo pesa oltre 1.320 tonnellate, mentre la travata principale raggiunge le 950 tonnellate e i piloni ammontano a 245 tonnellate.

La rilevanza del ponte San Michele, dal punto di vista storico, è paragonabile a quella della Torre Eiffel, eretta esattamente negli stessi anni e con analoghe tecnologie: entrambe le strutture, all'epoca della loro costruzione, divennero il simbolo del trionfo industriale per i rispettivi paesi. All'epoca della sua costruzione il ponte San Michele era infatti il più grande ponte ad arco al mondo per dimensioni e il quinto in totale per ampiezza di luce.

Fonte: Wikipedia

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CALVISANO I lunedì della Salute Lunedì 22 ottobre alle ore 20:30 presso la sala delle tele riprenderà l'ormai consolidato appuntamento con "I lunedì della Salute" organizzati dall'amministrazione comunale in collaborazione con l'assessorato alla salute gestito dal vicesindaco dottor Marco Pari. Gli argomenti spaziano dalle cure odontoiatriche alle patologie legate al sistema urogenitale, verrà poi affrontata la terapia sul dolore per viverlo con più serenità. Inoltre altri temi saranno legati alla prevenzione e le serate si concluderanno con la tradizionale degustazione delle tisane della Salute.

PREDORE Sagra della Castagna Da giovedì 11 a domenica 14 ottobre a Predore in provincia di Bergamo, è in programma la 55° edizione della Sagra della Castagna. Tutte le sere servizio bar e cocina, tombola. Venerdì, sabato e domenica gonfiabili gratis per bambini. La festa si svolgerà in area coperta. Tutte le sere musica dal vivo.

PEZZAZE Aspettando Halloween Domenica 28 ottobre dalle ore 14.30, il Museo ORMA di Pezzaze, propone Aspettando Halloween…L’Oltretomba vi aspetta.

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MONTICHIARI Venerdì 19 Ottobre ore 21.00 Teatro Bonoris - P.zza Trento "Il canto delle Sirene

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La Referente Gruppo Operativo per Brescia dell’Associazione “Cuore di donna”, Angela Zoccarato, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato gratuitamente alla realizzazione di questo concerto: per il Comune di Montichiari la signora Tomasoni- ufficio cultura, l’Assessore MariaChiara Soldini, l’Assessore Basilio Rodella; per il Teatro Bonoris il Presidente Ing. Lazzari e la sign. Donatella; il Coro Vox Nova di Chiari e la cantante bresciana Irene Fargo per la loro generosità ad esibirsi gratis. Un grazie va anche a lei che con tanta passione promuove anche a Montichiari tantissime iniziative in tema di prevenzione dei tumori femminili, in particolare quello al seno.

Ricordati…di Te.Prevenire è…vivere! è uno screening gratuito ( visita senologica ed ecografia) ed è un progetto già attivo a livello Nazionale.

In provincia di Brescia è già stato fatto a Gussago donando 178 prestazioni da gennaio a maggio 2018, grazie ad un protocollo d’intesa tra Associazione “Cuore di donna”, Comune di Gussago e Fondazione Richiedei. Ecco quindi che questo concerto assume un significato molto importante per tutte le donne, perchè si possa iniziare presto un progetto di prevenzione gratuita anche a Montichiari. Per ulteriori informazioni Angela Zoccarato 3284867089 – cuoredidonnabrescia@gmail.com info@cuoredidonna.it . L’Associazione Cuore di donna è presente il sabato dalle 10 alle 12 presso la sede Avis di Montichiari all’entrata Ospedale con uno sportello d’ascolto Ornella Olfi

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L'INTERVISTA

GLORIA ZORDAN UNA FOTOMODELLA ABITUATA A VINCERE

Crediti Fotografici: Gianmatteo Smiderle

Nella vita è la semplicità fatta persona. Una “comune” operaia in una ditta di materiali plastici, dove si occupa di assemblare i vari prodotti, inscatolarli e spedirli.

Ma è quando si mette davanti alla macchina fotografica che Gloria Zordan si trasforma. Lì, la sua femminilità esplode in scatti ricchi di eleganza e sensualità. Un trionfo di bellezza che le ha già permesso di compiere i primi passi in questo mondo. Altri arriveranno a breve perché Gloria, 24enne della Provincia di Vicenza, non è ragazza abituata ad arrendersi. Nella vita di ostacoli ne ha superati svariati. Uno su tutti, il rapporto col suo corpo. Una lotta (stravinta) con la bilancia che le ha permesso di piacere in primis a se stessa e poi ai fotografi. Il risultato è quello che oggi si può ammirare.

Occhi da sogno e fondoschiena che cattura gli sguardi più indiscreti. Ma, come sempre, è la testa a fare la differenza. Quella che le ha permesso di perdere 30 chilogrammi e di tornare in perfetta forma.

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Come nasce la tua avventura in campo fotografico?

Inizia 5 anni fa, il mio primo set l’ho fatto quasi per gioco con una fotografa della mia zona, in una casa abbandonata vestita da “bambola di ceramica”. L’ho fatto per gioco, a quel tempo pesavo quasi 90 kg e non avevo idea che avrei iniziato ad amare il fatto di essere scattata da qualcuno.

Ed invece, quella strada è diventata la “tua” strada.

Sono riuscita a perdere 30 kg, fino alla seconda superiore posso dire di essere stata vittima di bullismo da parte dei miei coetanei per colpa del mio sovrappeso. Quando sono dimagrita, ho iniziato a posare per la fotografa Eva Carollo e anche grazie a lei ho iniziato a piacere in primis a me stessa. Verso chi prima mi dava della cicciona, questa è stata una vittoria personale.

Una passione proseguita anche grazie a fortunati incontri.

L'INTERVISTA

La mia collaborazione principale finora è stata con Gianmatteo Smiderle, una persona fantastica e determinata ad ottenere scatti unici: mi ha insegnato parecchio, grazie ai suoi scatti mi sono innamorata ancor di più di questa grande passione. Ma non solo: ho avuto il piacere di collaborare con altri fantastici fotografi, come Ivano Busa, Marco Delani, Bob Derrick...

A tutti devo dire grazie per come hanno saputo raccontarmi col loro obbiettivo.

Non solo corpo, ma anche testa…

Se parliamo del mio carattere penso che mi caratterizzi l’essere troppo buona e sempre disponibile per chi ha bisogno del mio aiuto oltre che essere testarda nel raggiungere i miei obbiettivi.

La passione più grande è il trekking, amo tantissimo andare a camminare nelle bellissime montagne che mi circondano, stare all’aria aperta e nello stesso tempo fare allenamento.

Ma non solo…

Sono un’appassionata di motori, amo partecipare ai rally e ho un amore incondizionato verso le macchine vecchie. In particolare la Renault 5 GT Turbo.

opto per gonne/tacchi/vestiti/body e tutto quello che può mettere in mostra le mie curve.

Cosa ti differenzia dalle altre ragazze?

Forse il mio carattere: il mio passato mi ha segnato molto quindi non mi permetto di giudicare gli altri, so come ci si può sentire e tutto il male che ho sofferto non vorrei lo sentisse qualcun’altro.

Tu e il futuro: come ti vedi?

I miei progetti son tanti! Vorrei riuscire a portare avanti la passione per le foto e riuscire ad arrivare a livelli di un importanza maggiore. Tra dieci anni mi vedo madre e moglie. Ma soprattutto felice. Facendo ciò che amo.

CONTATTI SOCIAL Facebook – Instagram -> Gloria Zordan Crediti Fotografici: Gianmatteo Smiderle

Nel quotidiano che ragazza sei?

Per nulla esibizionista, anzi. Sono sempre cresciuta nascondendomi a causa del mio passato ed ora non cerco mai di essere al centro dell’attenzione. Nel mio quotidiano cerco di vestirmi sempre abbastanza comoda, restando nel mio stile ma semplice. Jeans, vans e t-shirt. Passo troppo tempo con scarpe antinfortunistiche e camice…

Salvo poi…

La sera mi trasformo: se devo uscire con le amiche cerco di vestirmi il più sensuale possibile, mi piace ricevere complimenti ogni tanto, quindi www.newentry.eu 51

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Controlla i dettagli della tua organizzazione, qualcosa non torna.

Ttuttavia, ti aspettano giornate tranquille, non decidere d’impulso, ma mostrati più riflessivo.

La serata è più vivace, ricca di emozioni, passione erotica da perderci la testa: la Dea della notte è molto attiva. Questo vale soprattutto per le coppie sposate e che convivono...

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Ci sono molte cose che possono cambiare, ma molto dipende da te, visto che devi impegnarti per allontanare ciò che non ti soddisfa, buoni gli spostamenti, allietano la vita sociale, ti fanno conoscere tante persone interessanti. In campo erotico sei in primo piano, la tua sensualità è da ghiaccio bollente, riservato fuori caldo dentro....

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Non essere spericolato, come a volte è tipico del tuo segno. Non lanciarti in un torneo sportivo subito dopo una partita a calcetto, insomma, non rischiare di rovinarti la giornata con un’imprudenza. In famiglia non raccogliere i malumori dei parenti, la Luna è volubile. Serata d’amore e di flirt... e con gli amici tutto è bene quel che finisce bene...

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Volta pagina, puoi lasciarti il passato alle spalle. Magari riguarda un partner che hai catalogato fra i tuoi ex, un parente serpente, un amico approfittatore. Venere favorisce i viaggi, le tue vacanze all’estero, protegge la vita a due, regala flirt ai single, ma può anche presentarti una bellezza non made in Italy: già, l’amore non ha confini! Eros ni!

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04 Ti consiglio di coccolarti di più, di prenderti cura di te stesso.

Se sei in vacanza, puoi unire il dovere al piacere, fare qualche cura che serve al benessere, all’estetica. Ti rendi piacevole sia ai rapporti familiari sia con i conoscenti e gli amici. La serata è dedicata all’amore, all’eros, ai flirt, la Dea della notte rè con te.

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OROSCOPO dal 30 Settembre al 17 Ottobre 2018

Ci sono arrivo conoscenze simpatiche: persone originali, intelligenti, forse un’attrazione che promette emozioni grandiose da sperimentare. I cuori in coppia fan tanti progetti, l’eros non decolla! Qualche acciacco di salute per via di qualche dolorino muscolare ma nulla di preoccupante. Nel lavoro e a scuola tutto procede per il meglio...

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Sei meno impulsivo del solito.

Forse rifletti su una scelta difficile in amore, Venere complica le cose, fare delle scelte sui due piedi, non è facile. Il Sole rende molto cordiali i rapporti familiari, sei socievole con gli amici, i conoscenti. La Luna accende la voglia di marachelle fra audaci con la fede al dito. Eros al top.

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La Luna sorride ai rapporti familiari, ti rende amabile in famiglia, socievole con gli amici, i parenti.

Caso mai evita i dispetti che ti incitano ad essere scorbutico con le donne di casa. Apriti alle novità, cambia atteggiamento se vuoi superare queste tensioni. Un amico ti propone allegre tavolate imbandite con gli affetti più cari e gli amici di sempre! Ottimo!

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Stai per conoscere tante persone, simpatiche. La voglia di vivere esperienze diverse dal solito è forte. Se sei single, Venere ti offre novità stuzzicanti, proprio quello che stai cercando. In coppia sono in arrivo momenti bollenti. Gli insoddisfatti della loro storia d’amore riflettono, qualcuno volta pagina! Occhio a non sbattere contro il muro....

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O è bianco o è nero, sei deciso, testardo, vuoi buttare a mare tutti i pesi inutili. Mantieni la calma di fronte alle persone che non hai messo nella lista nera, la Luna rischia di farti perdere la trebisonda. Allarga la sera delle amicizie con una serata di musica, un party.

Gli innamorati sempre felici!

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Socievole con gli amici, conoscenti e parenti. Sei abile, simpatico, richiesto da molti!

Ci sono novità in campo affettivo, forse incontri una persona speciale e ti innamori; in coppia, sei felice. Serata ardente, il partner è troppo provocante! Salute e lavoro non destano preoccupazioni.

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OROSCOPO dal 30 Settembre al 17 Ottobre 2018

Lo spunto di inizio settimana sarà come il filo di Arianna, che vi condurrà a ripercorrere alcune tappe fondamentali della vostra vita. Può darsi che sia una visione di tipo religioso, o meglio... una visione celeste...

Per quanto riguarda il lavoro qualche incomprensione con i colleghi ma tutto risolvibile nel migliore dei modi. Rifletti sempre prima di rispondere!!! www.newentry.eu 53

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ANTIDOLORIFICO SENZA CONTROINDICAZIONI NON NECESSITA DI RICETTA MEDICA FibraMed è efficace grazie all’azione di una nuova biomolecola scoperta da un gruppo di ricercatori: analizzando i minerali dei fanghi terapeutici (terapia antica) hanno isolato questa molecola che hanno poi, integrato nel tessuto attraverso un p a r ticolare processo di nanotec- nologia.

La biomolecola in questione a g i s c e mentre riposiamo per combat- tere il dolore e gli effetti dello stress, per ripristinare la funzionalità cellulare e tessutale. Il dispositivo medicale FibraMed assorbe i raggi FIR emessi dal nostro corpo e li moltiplica di ben 500/600 volte restituendoli all’organismo funzionando da antidolorifico naturale e potenziando le naturali difese.

In sostanza, il nostro corpo cura sè stesso.

Questa recente scoperta è stata approvata presso il Ministero della Salute ed in Germania viene usata da oltre tre anni con ottimi risultati.

Per quali patologie è utile la nuova terapia? · dolori infiammatori, · dolori articolari · dolori muscolari · artrosi · cefalea a grappolo · arteriosclerosi · alcune patologie circolatorie · lombalgie · artrite · dolori reumatici · dismenorrea · insonnia · osteoporosi · lobosciatalgie

Esclusivista di zona: Zaccarini

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IL GRANDE RIFIUTO

Caro Gianiuca: mi permetto di sottoporre alla tua attenzione, un argomento che hai diverse volte trattato sul tuo quindicinale scrivendone degli interessanti editoriali: LA DITTATURA DELLA TECNOLOGIA E DEL PROGRESSO SENZA LIMITI. Lo spunto l’ho avuto leggendo un bellissimo articolo scritto da un noto e bravo giornalista su un quotidiano e che aveva per titolo “IN OCCIDENTE E’ INIZIATA LA CONTRORIVOLUZIONE DIGITALE PER RIPRENDERSI IL DIRITTO ALL’UMANITA" Sono rimasto molto impressionato ma nel contempo parecchio felice nell’apprendere che finalmente, dopo la grande ubriacatura digita-

le, sta arrivando il RIGURGITO. Tutto il mondo si è inginocchiato di fronte allo strapotere della rivoluzione TECNOLOGICA che ha cambiato radicalmente le nostre esistenze.

Il bravo giornalista mette in risalto che in America ed in Europa stanno sorgendo moltissimi MOVIMENTI DI RIBELLIONE, una vera e propria controrivoluzione sorretta dalla convinzione che ci sono soglie che non vanno varcate se non si vuole perdere la propria UMANITA’.

Lo straranpante ottimismo tecnologico che abbiamo dovuto sorbirci in questi ultimi anni, un’ossessione al limite del fanatismo religioso, ha prodotto un’ondata potente di RIFIUTO.

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Società

Ormai è diventata come una droga quasi irresistibile. Esperti e studiosi del comportamento umano, da tempo lo predicano: le persone che ne fanno uno smodato uso si sentono di avere il mondo in tasca sorretti da una falsa sensazione di ONNIPOTENZA che fa cancellare tutto ciò che li circonda. MOVIMENTI di ribellione che RIFIUTANO l’uso sfrenato di queste macchinette digitali che fanno sparire la persona in carne, ossa e sangue e ti piazza sullo schermo il mondo intero facendoti dialogare con l’ALTRO che è solo una SCATOLETTA con circuiti e batterie al posto del CUORE. Senza questo “COMPAGNO” non combini più nulla perchò FA TUTTO LUI togliendoti da quelle attività quotidiane UMANE e FONDAMENTALI PER UNA CONVIVENZA CIVILE: ad esempio il fare conversazione guardandosi negli occhi e spesso giungendo al punto di sentire insofferenza per la presenza dell’altro.

MOVIMENTI che rifiutano l’informatizzazione sistematica delle pratiche scolastiche con l’uso generalizzato dei tablet attraverso cui l’insegnante viene relegato a ruolo SUBALTERNO. Da un’approfondita indagine il Giornalista ha avuto la conferma che molti istituti e scuole in genere si ribellano alla DROGA INTERNETTISTICA. Prestigiosi collegi americani ed europei hanno già messo in atto la proibizione dell’uso di questi strumenti e nel nostro Paese la re-

strizione è già applicata nella scuole MONTESSORIANE. Gianluca, scusami per questo mio personale sfogo, ma sono talmente contento di essere venuto a conoscenza del proliferare di questi benedetti MOVIMENTI, spero ne sorgano tanti altri, che conoscendo la tua sensibilità e l’interessamento per l’argomento in questione, mi son sentito il dovere di renderti partecipe, nel caso ti sia sfuggito l’articolo sul giornale, per condividerne il piacere.

Ps: nel caso tu venissi a conoscenza che anche dalle nostre parti è sorto un “MOVIMENTO CONTRORIVOLUZIONARIO” del genere, di pregherei di farmelo sapere, vi parteciperei volentieri con ciò che la mia VENERANDA ETA’ mi potrà consentire. Un caro saluto.

Mario Venturini

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PLAY MUSIC

50 anni fa "Simon says" 1910 Fruitgum Co. " Simon Says " è una canzone pop a forma di bubblegum, scritta da Elliot Chiprut e originariamente registrata dalla Fruitgum Company del 1910 nel 1967. È stata la hit più famosa della classifica. La canzone era basata sul gioco per bambini " dice Simon ".

Prodotto da Jerry Kasenetz , Jeff Katz e Chiprut, il singolo è stato rilasciato dalla Buddah Records ed è entrato negli Stati Uniti Hot 100 nel gennaio 1968, salendo al numero 4 del grafico. È stato anche un successo nel Regno Unito, dove ha raggiunto il n. 2 nella classifica dei singoli .

La canzone è stata anche la title track del primo album della Fruitgum Company del 1910. In Italia la canzone è stata scoperta dal gruppo Giuliano e i Notturni con il titolo "Il ballo di Simone" e ha segnato il terzo posto nella hit parade italiana.Nel 1968

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05 Ottobre 1968

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Simon says - 1910 Fruitgum Co. 02 Azzurro - Adriano Celentano 03 Il giocattolo - Gianni Morandi 04 La nostra favola - Jimmy Fontana 05 Hey Jude - Beatles 06 Se torni tu - Claude Francois 07 Cinque minuti e poi - Maurizio 08 Il ragazzo che sorride - Al Bano 09 Il ballo di Simone - Giuliano e i Notturni 10 Angeli negri - Fausto Leali 01

il cantante francese Claude Francois ha avuto un grande successo con questa canzone con il titolo francese "Jacques a Dit". Intrattenitori per bambini Sharon, Lois e Bram lo hanno raccontato nel loro album del 1995 Let's Dance!

“Simon says” cantata dal gruppo 1910 Fruitgum Co.

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ARTE / LA MOSTRA DEL MESE

La pittrice Ester Campese all’evento solidale “BORBONTINITA’ “

Ester Campese, Franceca Guidi e Riccardo Bramante

Si è tenuto in agosto 2018 a Borbona la seconda edizione del progetto solidale “Premio Borbontinità”.

Una serata emozionante in cui la pittrice internazionale Ester Maria Campese, in arte Campey, ha donato la sua opera “Verso il futuro”.

Una comunità vivissima e partecipe, quella di

Ester Campese e Sindaco Borbona 60 www.newentry.eu

Borbona, non lontana da Amatrice, terra ancora oggi ferita e che abbisogna di sostegno e di gesti solidali concreti. La sindaco Maria Antonietta Di Gaspare, commossa, ha omaggiato Campey con il “2° Premio Borbontinità’.

Ester Campese ha spiegato ad un partecipe pubblico il senso del dipinto e perché donavo proprio questo, tratto dalla sua serie “Le donne di Campey”. Nel dipinto è infatti raffigurata una donna che “attraversa” un portale, passa da un’ambiente scuro ad uno chiaro, come verso un nuovo giorno ed un cielo che si rischiara verso l’orizzonte. La donna raffigurata è nuda, svestita degli inutili orpelli, per ricominciare da se stessa ed andare verso il suo futuro. Il dipinto ha fatto parte di una mostra personale dell’artista di cui una parte fu preparata dal noto critico Vittorio Sgarbi.

L’iniziativa “Premio Borbontinità”, attraverso le varie forme dell’arte, si prefigge proprio di tenere accesa l’attenzione su uno dei paesi

SPETTACOLO & ARTE

colpiti dal terribile terremoto del 2016. L’evento è stato coadiuvato dalla Pro-loco e dal Comune di Borbona con la collaborazione dell’art director e artista dei Led Francesca Guidi. Ester Campese è una pittrice italiana, nota a livello internazionale, accostata all’impressionismo che ha prodotto una serie di quadri anche dedicati all’astratto, che l’hanno contraddistinta, a suo tempo, tanto da far scegliere per una mostra a Londra nel 2015 uno dei suoi dipinti pubblicati sul Wall Street Interrnational, come cover della mostra “Exhibit – The Italian Contemporary Art, in rappresentanza di 16 artisti italiani. Nel 2017 espone alla prima Biennale Milano, al Brera Site presentata dal Prof. V. Sgarbi, ricevendo in tale circostanza un premio alla carriera.

Un’opera sua è esposta al Museo Diocesano Francesco Gonzaga occasione in cui riceve la targa per meriti artistici, nell’ambito della prima “Biennale di Mantova”. Esposte, nel 2014, al Complesso Museale l’Agostiniana, altre 2 sue opere, al Festival Internazionale d’Arte. E’ tra gli artisti selezionati per la 67esima esposizione della Biennale di Venezia, allo Spoleto Pavilion, presentato da Sgarbi. Ha ricevuto il Premio Europeo “Spoleto Festival Art”, nell’ambito dell’omonima manifestazione. Tra gli importanti riconoscimenti il cele-

Ester Campese e Fracesca Guidi

bre “Premio Monte-Carlo” ricevuto nella città Monegasca e a luglio 2018 il primo premio internazionale “Arte Palermo Capitale della Cultura 2018”.

Le sue opere sono incluse in diversissimi cataloghi e sparse tra icollezionisti privati in Italia e all’estero. Le mostre internazionali cui è stata presente tra il 2007 e il 2018 l’anno vista protagonista a New York, Londra, Osaka, Dubay, Miami, San Pietroburgo e Mosca, Barcellona e Bratislava.

Laura Gorini

Rubrica di Arte curata da: Ester Campese, pittrice e artista internazionale.

Blog personale: https://campeyblog.wordpress.com www.newentry.eu 61

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