New Entry, il Giornale della Gente - Edizione di Brescia del 23 Maggio 2019

Page 1

Anno 25 - N°08 del 23/05/2019- www.newentry.eu - brescia@newentry.eu - Pubblicità: Gianluca Boffetti 347.73.52.863 BS - MN - CR GRATUITO

Cultura, Territorio, Gusto, Interviste Esclusive, Poesie, Racconti, Riflessioni, Cronaca, Life Style e... tanto altro!

I S O R E L L A ( B S ) - V i a C o r v i o n e, 1

SKY SERVIZI

RIPARAZIONI PC, CELLULARI, ACCESSORI CELL. 380 863 11 11 - 388 - 824 25 26

NUOVA APERTURA A GHEDI - P.ZA ROMA offerte per internet veloce e illimitato

ESPERTI A VOI

INSTALLA

Clair fashion&dance via Deretti 89/91 25013 Carpenedolo (Bs)

www.clair.it/ecommerce/

spedizione gratuite in tutta Italia

INTERNET ILLIMITATO 40,00 € DI SCONTO Offerta valida fino al 3 giugno

Attivazioni, Sim e Servizi

SOCIETA’ RIFLESSIONI

s r l

LENO (BS) -Via Badia, 3/5 - BAGNOLO MELLA (BS) - Via Matteotti,10

ITINERARI

IN LIBRERIA

GUSTO

INFO MOTORI

SALUTE

PLAY MUSIC

SPECIALI

Il Giornale della Gente


SPECIALE

Poliambulatori San Flaviano SERVIZIO DI GINECOLOGIA Nel 2011 all’apertura dei Poliambulatori San Flaviano il Dott. Angelo Ziletti, direttore sanitario e fondatore del centro, coinvolse la Dott.ssa Daniela Gatti per avviare Servizio di Ginecologia. La scelta corrispondeva a 2 requisiti: offrire un servizio di alto profilo professionale e mantenere il contatto tra l’Ospedale di Manerbio e l’ambito territoriale sul quale operano gli ambulatori. Gli obiettivi raggiunti ci dimostrano che la scelta è stata vincente, alla Dott.ssa

Dott. Angelo Zinetti 02 www.newentry.eu

Daniela Gatti si affiancano infatti oggi altre due colleghe: la Dott.ssa Francesca Chiudinelli e la Dott.ssa Chiara Fratus. Possiamo dire che l’ambito ginecologico presso i nostri Poliambulatori è in continua evoluzione rispondendo alle richieste delle numerose pazienti. Di seguito la presentazione del reparto di Ginecologia ed Ostetricia e dei servizi ad esso afferenti. Dal 2009 a Manerbio, la Dott.ssa Daniela Gatti è il primario del reparto di Ginecologia

Dott.ssa Daniela Gatti


SPECIALE

ed Ostetricia e dell’Unità Materno-Infantile dell’Ospedale del nostro territorio. L’Ospedale di Manerbio è ed è stato, per la storia che lo caratterizza, un Ospedale Pubblico ad alto livello professionale. In questo particolare momento storico l’ospedale vede alla direzione dei diversi reparti medici che, dopo un ventennio di esperienza presso l’Ospedale Civile di Brescia, hanno deciso di portare a Manerbio la loro professionalità. Con la dottoressa sono arrivate, a far parte dell’equipe, colleghe ginecologhe della Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Brescia. L’organizzazione del reparto vede oggi un’equipe particolarmente complementare. Con i 12 componenti dello staff medico si raggiungono infatti gli ambiti super-specialistici che afferiscono alla Ginecologia ed Ostetricia. Competenza ed esperienza chirurgica hanno consentito di introdurre procedure e perfezionare la tecnica: la chirurgia dei tumori maligni dell’apparato genitale condotta per via tradizionale (laparotomica) o con la laparoscopia per le forme che lo consentono , la chirurgia del prolasso genitale e dell’incontinenza

Dott.ssa Chiara Fratus

urinaria, tutta la chirurgia dei fibromi e delle cisti ovariche per lo più condotta in laparoscopia. Agli ambulatori tradizionali si sono affiancati ambulatori superspecialistici: • l’ambulatorio di endocrinologia dell’adolescenza e della giovane età, l’ambulatorio della menopausa che vedono affiancata alla ginecologa una dietista per i molti problemi nutrizionali che caratterizzano queste fasce d’età. • l’ambulatorio per l’endometriosi , patologia diffusa e da 2 anni considerata malattia sociale e per questo inserita tra le malattie con esenzione per certe procedure quali l’ecografia pelvica, svolta , in questo ambulatorio da ginecologhe che hanno maturato attraverso corsi specifici competenze molto importanti. • L’ambulatorio per la patologia infettiva del basso tratto genitale che viene affrontata con procedura laser. • l’ambulatorio uro-ginecologico dove si valutano le pazienti con disturbi legati a prolasso genitale ed incontinenza urinaria per identificare la miglior cura e seguire la paziente dopo l’intervento chirurgico od il percorso terapeutico. www.newentry.eu 03


SPECIALE

• All’ambulatorio uro-ginecologico si affianca la riabilitazione perineale che può trovare spazio sia come prevenzione, per esempio dopo un parto o in quadri di lieve incontinenza urinaria ma anche in quelle forme di dolore pelvico cronico spesso difficili da inquadrare e quindi da trattare con le tradizionali terapia farmacologiche. L’ambito ostetrico, meglio, l’Unità Materno -Infantile, attraverso la qualificata assistenza ha garantito, al punto nascita di Manerbio di mantenere nel 2017 il n° di parti dell’anno precedente nonostante

Dott.ssa Francesca Chiudinelli 04 www.newentry.eu

il progressivo calo delle nascite nel nostro Paese, calo che ha fatto sì che in tutti gli Ospedali cittadini e della provincia si sia registrato una più o meno lieve deflessione dei nati. Cosa caratterizza la Sala Parti dell’Ospedale di Manerbio: a partire dalla sicurezza per mamma e neonato si offrono prestazioni ad elevato profilo professionale in un’atmosfera di benessere ed accoglienza anche alberghiera tali da soddisfare la donna in un momento così particolare della sua vita. Molta attenzione è posta da una parte alla fisiologicità del parto, si è molto lontani dalle posizione obbligate: libertà di movimento, parto in acqua e gestione non farmacologica del dolore, ma anche gestione medica con epidurale ovviamente in ogni ora del giorno e della notte. Ma è alla professionale responsabilità ed umanità di medici ed ostetriche che operano nella sala parti che è legato molto del successo di un punto nascita, che deve vedere raggiunto l’equilibrio tra ciò che è necessario per la sicurezza e ciò che non serve per non interferire con la meraviglia del momento più importante e delicato del percorso nascita. Ed è a mamma e bambino che sono dedicate le cure e le attenzioni : mamma e bambino possono restare vicini notte e giorno, ma anche ai papà con la possibilità di restare accanto a mamma e neonato dal mattino per tutto il giorno fino alle 21. Anche per l’ostetricia ambulatori superspecialistici, per citarne alcuni: • ambulatorio per l’alto rischio ostetrico: per problemi di pressione, diabete, problemi metabolici e malattie auto-immuni.


SPECIALE

• ambulatorio per la gravidanza gemellare. • ambulatorio per il parto pre-termine. • studio colon-doppler e valutazione biofisica nel ritardato accrescimento fetale. • Ambulatorio per la versione esterna del feto podalico per le mamme che desiderano una chance al parto vaginale. Tutta la diagnostica pre-natale ai futuri genitori che desiderano conoscere lo stato di salute del feto durante il corso della gravidanza, la diagnosi pre-natale offre, oltre agli esami invasivi costituiti da amniocentesi e villocentesi, gli esami di screening non ivasivi. Per escludere le patologie cromosomiche principali come la sindrome di Down, oltre ai già noti test di screening quali il test combinato, la translucenza nucale oggi si può eseguire il test di biologia molecolare sul sangue circolante materno che consente di individuare cellule fetali circolanti con cariotipo anormale. A questi percorsi collaborano in equipe con il medico ginecologo, la genetista e la psicologa per il delicato cammino che purtroppo a volte è necessario affrontare di una diagnosi di malattia genetica. In questi casi è nostro compito accompagnare la donna alla decisione finale mantenendo il nostro supporto ostetrico e psicologico. Parlando del percorso riproduttivo bisogna anche ricordare le difficoltà che le coppie a volte devono affrontare come nel caso della procreazione medicalmente assistita. In Ospedale a Manerbio il centro di PMA è uno dei 2 centri pubblici della provincia cui afferiscono naturalmente coppie anche dalle provincie confinanti. I numeri sono

in progressivo aumento per il ricorrere dei problemi correlati alla fertilità in relazione ai molti fattori che hanno modificato il costume sociale ed i programmi procreativi. Un reparto, quello di ginecologia ed ostetricia, che si inserisce con il livello professionale di un Centro di Riferimento all’interno di un Ospedale che risponde con appropriatezza e qualità alle richieste di salute della popolazione del suo territorio. Reparto di ginecologia ed ostetricia: Direttore D.ssa Daniela Gatti Medici: D.ssa Francesca Chiudinelli, D.ssa Chiara Fratus, D.ssa Marta Guala, D.ssa Silvia Andrico, D.ssa Valentina Brunelli, D.ssa Anna Consoli, D.ssa Annalisa Galli, D.ssa Edda Pasinetti. Dr. Diego Baranzelli, Dr. Fabrizio Margoni Minutolo, Dr. Antonio Muciaccia, Dr. Maurizio Romano. ALCUNI RIFERIMENTI TELEFONICI: Segreteria (Sig.ra Laura Trotti) 030.9920405 Capo Sala Degenza (Sig.ra Francesca Franchi) 030.9929334 Capo Ostetrica (Sig.ra Elena Udeschini) Call Center Interno (Sig.ra Silvia Massetti) 030.9929481 ogni giorno dalle 14 alle 15,30

POLIAMBULATORI SAN FLAVIANO Via Garibaldi 35 25020 Pralboino BS Tel. 030/954.649 www.poliambulatorisanflaviano.it

www.newentry.eu 05


Editoriale

ANCHE LA STESSA STRADA MA CON OCCHI DIVERSI L’ho letto spesso e sentito ancor di più: “bisogna cambiare abitudini, per esempio non fare la stessa strada tutti i giorni per andare al lavoro.” Personalmente, la trovo una stupidaggine. Perché il punto non è fare cose diverse (che va benissimo, ci mancherebbe), ma il modo in cui le si fa. Se non riesco a guardare, non vedrò comunque: la stessa strada può essere diversa tutti i giorni, e una nuova può apparire totalmente muta. Dipende dal mio sguardo, da quanto sono aperto alle esperienze e a ciò che accade, da ciò che incontro. Se non so guardare, posso andare a cercare ovunque, sempre più lontano, verso stimoli sempre più estremi; come per le droghe, avrò bisogno di dosi sempre maggiori per avere sempre meno effetti. Eppure, c’è così tanta ricchezza in ogni momento sotto il nostro sguardo. Io faccio tantissima strada ogni giorno e, avvolto dalla musica, trovo lo stesso paesaggio, eppure sempre diverso. Ogni giorno mi godo quel pezzo di strada, cerco di contemplarla. E non attraverso paesaggi da sogno ma semplicemente strade di paese, talvolta ricche di buche e pericoli ma che regalano agli occhi di

Termoidraulica di Feraboli Daniele SERVIZI CIVILI E INDUSTRIALI - IDRICO SANITARIO - RISCALDAMENTO - SOLARE TERMICO - CLIMATIZZAZIONE

coloro che vogliono scorgere l'infinito, attimi di vita che si celano dietro ad uno sguardo magari colto grazie ad un semaforo rosso. E' vero, non è facile... anzi, ci arrabbiamo se troviamo una coda o se chi ci precede è lento come una lumaca. Questo perchè la vita è sempre più complicata… bisogna star dietro a troppe cose! Troppi problemi, troppi impegni, Corriamo da mattina a sera per far fronte a tutto e la sera crolliamo a letto, per poi ricominciare il giorno dopo. E questo non ci permette di osservare, apprezzare, gioire di un piccolo gesto e tutto questo comporta un inasprimento dei sentimenti fino ad arrivare un giorno a non stringerci più la mano, chiedere permesso, scusarsi nel caso di uno sbaglio e via dicendo. Come detto all'inizio non è la strada che dobbiamo cambiare ogni giorno ma il modo nella quale la percorriamo vivendo intensamente ogni attimo della nostra vita. Gianluca Boffetti

IL CALDO E' ALLE PORTE... NON FARTI SORPRENDENDERE! INSTALLA ADESSO IL NUOVO CONDIZIONATORE! RISPARMI, HAI PIÚ SCELTA! Condizionatori delle migliori marche

- PROVA COMBUSTIONE FUMI CALDAIA

VOLONGO (CR) - Via Roma,12 - Tel./Fax 0372 845749 - Cell. 346 23 57 485 - termoidraulicaferaboli@gmail.com 06 www.newentry.eu


RIFLESSIONI

RISPOSTE Anche stamani ho messo la sveglia un’ora prima, e nel silenzio della casa, nella quiete in cui è ancora immersa la vita fuori, mi sono presa quel tempo per leggere, per studiare le cose che mi interessano. Lo faccio da alcuni giorni, ma sta diventando uno spazio prezioso, senza distrazioni, che mi fa iniziare bene la giornata e mi dà gioia. Un’ora per me e per ciò che mi appassiona. Mi colpisce la sensazione che mi dà questo tempo: è lungo, pieno, ricco. Un’oasi di calma. È un regalo che mi faccio, vita che vive consapevole. Esco di casa concentrata e quieta. Più tardi ho incrociato questa frase di Sándor Márai, tratta da Le braci: “Alle domande più importanti si finisce sempre per rispondere con l’intera esistenza. Non ha importanza quello che si dice nel frattempo, in quali termini e con quali argomenti ci si difende. Alla fine, alla fine di tutto, è con i fatti della propria vita che si risponde agli interrogativi che il mondo ci rivolge con tanta insistenza.” È proprio vero. Quelle domande che toccano i fondamenti, quelle sul senso della vita, del dolore, della morte… Me le faccio e me le sento fare più o meno tutti i giorni, e più o meno tutti i giorni ci si prova a rispondere. Giorno dopo giorno, si incar-

nano le risposte. Giorno dopo giorno, dalle carni affaticate e dall’anima provata nascono risposte e ulteriori domande, che formano il nostro cammino, il percorso della nostra vita, ciò che siamo. Alla fine, ciò che lasciamo a chi ci sopravvive sono proprio le risposte che abbiamo trovato.

Il nostro giornale: una grande finestra per osservare e comprendere meglio il nostro tempo. Consultabile ovunque.

www.newentry.eu

New Entry Television www.newentry.eu 07


SEGNI NEL TEMPO

Alluvione di Venezia nel 1966 L'alluvione di Venezia del 4 novembre 1966, conosciuta anche come aqua granda o acqua granda, fu un evento meteorologico eccezionale che travolse la città di Venezia con un'alta marea eccezionale senza precedenti, che raggiunse un'altezza record di 194 cm. Storia Anche se Venezia è molto nota per il fenomeno dell'acqua alta, durante il quale le acque della laguna invadono le calli della città, questa disastrosa alluvione lasciò senza casa molti residenti e causò diversi miliardi di lire di danni non solo agli edifici e alle attività commerciali e turistiche in tutta la città, ma soprattutto al patrimonio artistico e culturale di Venezia. Per questo motivo l'acqua granda è ricordata come la peggiore alta marea della storia contemporanea di Venezia. Dopo essere stata trascurata per molto tempo e caduta nel degrado, ci si rese conto che Venezia aveva urgentemente bisogno di restauri e di iniziative per preservare la sua unicità. Cause Il 4 novembre 1966 si verificò la più elevata acqua alta mai registrata da quando iniziarono le rilevazioni sistematiche. I fortissimi venti sciroccali (registrate raffiche di 52 nodi a Tessera 08 www.newentry.eu

e 58 a Brindisi) e una caduta della pressione atmosferica di 30 hPa in 48 ore sulla Laguna di Venezia comportarono un contributo meteorologico rilevantissimo. A questo si aggiunse una disastrosa mareggiata che comportò lo sfondamento in più punti dei murazzi (opera di difesa idraulica che delimita e separa la laguna interna e il mare esterno). Si ebbe quindi anche una notevole persistenza dell'acqua alta, con la marea che rimase per 22 ore sopra quota +110 cm e per circa 40 ore sopra i +50 cm. I murazzi di Pellestrina, un ciclopico muro di blocchi di pietra, eretto dalla Repubblica di Venezia, largo 12 metri e alto 5 sul livello del mare non resistettero all'attacco delle onde e furono squarciati in più punti. Il contributo meteorologico fu impressionante: 185 cm. Il massimo coincise con una marea astronomica di soli 9 cm; altrimenti si sarebbero potuti raggiungere livelli ancor più elevati. La marea raggiunse alle ore 1:30 del 4 novembre quota +127 cm. I fortissimi venti di scirocco impedirono il deflusso delle acque della laguna verso il mare, cosicché la minima successiva fu di +116 cm. Alle ore 18:00 si raggiunsero al mareografo di Punta della Salute i +194 cm, il più alto valore mai registrato. Ingentissimi furono i danni, con


SEGNI NEL TEMPO

gran parte della città che si ritrovò con telefoni, energia elettrica e gas fuori uso. Sui litorali la mareggiata causò inondazioni e gravissimi danni. Conseguenze peggiori furono evitate dalla rotazione del vento nella serata, che consentì il deflusso dell'acqua e attenuò la mareggiata L'aqua granda Il Palazzo Ducale in piazza San Marco fu invaso da almeno un metro e mezzo d'acqua (mentre la marea venne misurata a 194 cm sul medio mare). Per tre giorni consecutivi una pioggia battente si riversò su Venezia, tanto da costringere gli abitanti a muoversi con l'acqua che arrivava alle spalle. Anche se altre città italiane nell'Italia settentrionale (Trento) e centrale (soprattutto Firenze e Siena) furono duramente colpite dal maltempo, Venezia fu una delle città più gravemente colpite. La città lagunare infatti rimase isolata per giorni. La straordinaria acqua alta mandò in tilt tutti i servizi, compresi quelli dei Vigili del Fuoco, perché le barche di servizio non passavano sotto i ponti. Il black out elettrico durò in alcune zone anche sei giorni. L’ultima utenza fu ristabilita dopo ben 10 giorni. Considerata la specificità elettrica della città (le cabine elettriche di trasformazione erano, e sono tuttora, alloggiate in locali aventi condizioni anomale rispetto agli standard normali); alle ore 21 del 4 novembre erano andate fuori servizio il 96% di un totale su più di 500 dislocate guastando 323 trasformatori elettrici. Il lento ripristino fu eseguito solo con il raggiungimento fisico degli impianti da parte degli operai e tecnici dell'Enel in quanto il black out telefonico ebbe effetti quasi analoghi. Centinaia di gondole andarono distrutte; più del 75 per cento di imprese, negozi e laboratori artigiani, oltre a migliaia di tonnellate di merci, furono gravemente danneggiate oppure andarono completamente perse. L'isola di Sant'Erasmo, in faccia alla bocca di porto del Lido, era scomparsa sotto ondate alte fino a 4 metri, al Lido

le mareggiate decimarono le strutture balneari, distruggendo le capanne e strappando la sabbia dalle spiagge. Gli abitanti di Pellestrina fuggirono in barca verso il Lido. A Murano le vetrerie vennero quasi interamente distrutte. Sandro Meccoli, giornalista e scrittore, riportò : "Le arginature in disordine; le chiese, i palazzi, le case che marcivano; in disfacimento l'immenso patrimonio artistico; l'equilibrio idraulico della laguna, che i veneziani avevano tutelato per secoli con leggi severissime, come il bene più prezioso, infranto ormai dagli scavi e dagli interramenti imposti, indiscriminatamente, dallo svilippo industriale" Soccorsi e aiuti economici Come successo per l'alluvione di Firenze, anche a Venezia giunsero aiuti da tutto il mondo e vennero lanciate campagne di sensibilizzazione per preservare la città, la sua arte e la sua architettura. In particolare, giunsero finanziamenti anche da parte di UNESCO (che decise di aprire un ufficio permanente a San Marco), Private Committees for the Safeguarding of Venice (ACP), Save Venice Inc, Venice in Peril, World Monuments Fund. Misure di conservazione e tutela ambientale Mentre in un primo momento la distruzione di Firenze da parte dell'esondazione del fiume Arno sembrava la più grave fra i tanti danni delle alluvioni del novembre 1966, in seguito si è verificata anche la grande difficoltà per il ripri-

www.newentry.eu 09


SEGNI NEL TEMPO

stino e la tutela di Venezia. Come rilevato dallo storico britannico John Pope-Hennessy, per la prima volta ci si rese conto dei gravi problemi esistenti nella città di Venezia: «Non fu solo una questione di alluvione; piuttosto si trattava di una questione di ciò che l'alluvione aveva rivelato: il caos causato da anni di abbandono. Per secoli Venezia era vissuta di turismo, ma quasi niente dei soldi portati in città era stato poi speso per la manutenzione dei suoi monumenti. Inoltre, il tutto era stato aggravato da problemi di inquinamento, una questione della massima gravità.» In risposta a tale grido d'allarme, diverse organizzazioni nazionali ed internazionali iniziarono a lavorare senza sosta sia Venezia sia a Firenze, contribuendo notevolmente allo sviluppo della conservazione di innumerevoli luoghi. Già all'inizio del XVI secolo, i dogi veneziani iniziarono a preoccuparsi della salvaguardia di Venezia e del suo porto: a tal fine deviarono i corsi dei fiumi che sfociavano nella laguna per evitare l'accumulo del limo e l'insabbiamento

10 www.newentry.eu

della laguna. Nonostante questi sforzi, nel corso dei secoli il livello medio del mare a poco a poco è aumentato e le fondamenta di molti edifici sono state realizzate in zone fangose. Nel tempo, i veneziani hanno anche gradualmente sollevato le loro isole, come riscontrato archeologicamente negli strati più profondi di piazza San Marco, che si trova a circa 3 metri sotto l'attuale pavimentazione. Tuttavia, il problema delle inondazioni è andato aggravandosi fino ad oggi e il vecchio programma di dragaggio della laguna, vecchio di 400 anni, è risultato ormai obsoleto, in aggiunta al problema della subsidenza (affondamento dei fondali). In aggiunta alle misure di conservazione, costituite dal rinforzo delle coste, l'innalzamento di fondamenta, banchine e pavimentazione e dal miglioramento ambientale della laguna, gli ingegneri della FIAT iniziarono a lavorare al Progetto MOSE, che grazie ad un sistema di paratie mobili cercherà di proteggere la città di Venezia da eventi estremi come inondazioni e degrado morfologico. Fonte: Wikipedia


RIFLESSIONI

IL PANETTONE Curiosa e bizzarra potrebbe sembrare la storia che lega un panettone ed una coscienza, una fra le tante, oggi la mia. Siamo a maggio ormai, le rose sono in boccio, la santa Pasqua ha svoltato angolo, a breve frotte di scolari all’aria getteranno libri e pennini… Un panettone sovrano regna sullo scaffale più alto della cucina, soffice, morbido, rotondeggiane, speranzoso attende mano generosa che gli renda giustizia. Pulizie di primavera ormai, tutti all’opera!! Si ribaltano cassettoni, cianfrusaglie accumulate ritornano alla luce, le pareti odorano di pittura fresca, tace il caminetto, riposa dopo il lungo inverno. Sono tiepide le temperature, pallidi raggi di sole irrompono fra veli di nuvoloni dalle forme bizzarre; venticello spira, sferza tagliente. Ogni tanto lo sguardo curioso si sofferma sul bel

panettone. Il buonsenso mi dice che dovrei metterlo nell’umido, o darlo forse ai cani di Bruna, o che altro … passata è la voglia di mangiarne, come se fosse fuori luogo. Poi penso ai bambini del terzo mondo, a quanto e con quanta gioia affonderebbero la bocca nella soffice pasta … penso a mia madre che soleva dire che il pane è sacro .. penso alle migliaia di famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese .. persino a Gesù ed alla moltiplicazione dei pani e dei pesci per sfamare la gente .. Allora .. con fare gentile e delicato mi dico che bisogna combattere la pigrizia e la non voglia, andare oltre. Concludo infine che lo saggerò a piccoli pezzi, il sapore gustando con pienezza, lentamente masticando .. Milena,la mamma di Vittoria e Celeste

ISO GOLD

Passione per la creazione

Ogni gioiello è ideato e realizzato con materiali di qualità, curato nei dettagli. Per qualunque ricorrenza è il regalo più prezioso. Ogni gioiello è unico e originale!

Da Isogold... il tuo regalo Speciale! OROLOGI

CINTURINI

Isorella (Bs) - Via XX Settembre,7 -Tel.030.99.58.079 www.newentry.eu 11



Perito agrario, Sposata con Enzo Faccin e mamma di Andrea. per Trent'anni imprenditrice nel settore manifatturiero e da dieci anni militante nella Lega. Credo Fortemente nelle mie radici e nel mio territorio, da anni mi dedico alla promozione di Calvisano e delle sue eccellenze.

spazio elettorale a pagamento


RIFLESSIONI

TRA LE PAGINE DEI TUOI LIBRI

La Signora Rosetta Mor, è stata definita, da illustri letterati, tra le più grandi poetesse contemporanee. Dopo la sua scomparsa, la mamma ed il marito, distrutti dal dolore, l'hanno seguita dopo poco. È stata la più grande storia TRA LE PAGINE DEI TUOI LIBRI È grazie a mia moglie se ho avuto l'onore e il piacere di conoscere la Signora Rosetta Mor Abbiati, anche se non era una sua parente diretta, lei l'ha sempre chiamata affettuosamente la zia Rosetta. IL 29 maggio ricorre il settimo anniversario della sua scomparsa, ed io ho sentito la necessità di scrivere un ricordo per una persona la cui bontà e altruismo erano tali, al punto da contagiare il modo di essere e di pensare di chi la conosceva. Nata e sempre vissuta nella sua adorata Verolanuova, dove per molti anni aveva insegnato presso la sue scuole; amava rapportarsi con le persone in modo schietto e diretto, arrivava al nocciolo della questione senza tanti preamboli, anche se non ci voleva molto a capire che aveva le spalle coperte da una immensa cultura; d'altronde aveva collaborato alla scrittura di diverse antologie della lingua italiana, non che autrice di molti libri di stupende poesie, con le quali aveva vinto decine e decine di prestigiosi premi letterari nazionali ed internazionali; era considerata fra le più grandi poetesse contemporanee. Aveva un amore nei confronti di suo marito Giuseppe che nemmeno esistono parole per definire una simile grandezza; quando, parecchi anni fa lui fu colpito da ictus, che lo rese quasi un vegetale, lei gli fu vicina giorno e notte, cercò in tutti i modi di reinsegnargli a parlare, a camminare, lo aiutava nei svariati esercizi motori e piano piano il suo Giuseppe 14 www.newentry.eu

iniziò nuovamente a parlare e a camminare, certo non era più quello di prima, ma ritornò ad essere indipendente; sono convinto che il suo amore immenso, la sua continua vicinanza, la sua caparbietà, siano stati più efficaci delle cure mediche. Anche se era in pensione da qualche anno, la sua casa spesso era frequentata da studenti, magari deficitari in qualche materia, o che dovevano preparare qualche esame, o semplicemente gli chiedevano consigli su come migliorare il loro apprendimento, anche mia figlia ha tratto beneficio dai suoi insegnamenti; non riusciva mai a dire di no a chi gli chiedeva aiuto in ambito scolastico. IL giorno di Natale di circa dieci anni fa, era pomeriggio, io e mia moglie camminavamo davanti casa sua, lei stava caricando la macchina con numerosi pacchi e mia moglie gli chiese scherzosamente:<zia stai traslocando?>, < per Natale i miei ex studenti mi regalano sempre molti pacchi natalizi, adesso ne porto qualcuno agli ospiti della casa di riposo, così anche loro festeggeranno un Natale un po' più dolce>. A lei piaceva tenere compagnia agli anziani del ricovero, a cui regalava i suoi libri di poesie. Molte volte scriveva i suoi versi nel silenzio e nella pace della notte; Madre Teresa di Calcutta diceva: "io sono una matita nelle mani di Dio"; la matita nelle mani di Rosetta Mor, invece, diventava come una bacchetta per un maestro d'orchestra, le parole da lei scritte, erano come note armoniose che donavano e donano tuttora, pace ai sensi alle persone che le leggono. Quando abbiamo saputo della sua malattia, io, mia moglie e mia figlia, siamo rimasti basiti; ma com'è possibile? Adesso che il marito si sta riprendendo, si è ammalata lei? Sono state


molte le preghiere che le moltissime persone che le volevano bene hanno rivolto al Signore per la sua guarigione, preghiere purtroppo non ascoltate, (per lo meno, nel limite delle mia comprensione); ma prima di volare in cielo, ebbe un'altra grandissima soddisfazione; per lo straordinario percorso come insegnante, per i suoi scritti, per la bellezza delle sue poesie; l'Università Bocconi di Milano, la insigni' della Laurea Honorem Causa. Sono state migliaia e migliaia le persone che hanno reso omaggio alla sua salma, a testimonianza di quanto amore avesse sparso nel corso della sua vita. Nel mio comodino ho due libri della zia Rosetta, (nome un po' riduttivo per un fiore così grande), che lei stessa regalò alla mia famiglia, con una affettuosissima dedica scritta con la sua stilografica. Penso che parte della sua anima sia ancora con noi, tra le pagine dei suoi li-

LAVAGGIO CANI SELF SERVICE APERTO 24 h su 24 7 giorni su 7 www.shower-dog.com alisi.showerdog@yahoo.it

showerdog calvisano

RIFLESSIONI

bri, nei versi delle sue poesie; ogni volta che le leggo, mi sembra di sentire ancora la sua voce. Giordano DUE METÀ: UN INTERO

Ho imparato a sentirti dal profondo dell'anima e non credo d'averti amato mai come adesso che un pizzico di gioia ancora invoco per la sera che vivi. È una vita a metà quella che resta a te da condurre, in effetti, ma non temere, amore, l'altra metà son io, perché la tua esistenza ritorni nuovamente ad essere un intero. E, fino a quando mi sosterrà la forza di aggiungere quel "mezzo" che potrà indurti a reggere con dignità il tuo esistere, lo farò con ardore, per rendere più agevole quel navigare incerto da scialuppa ferita, nel mare di pensieri di un tramonto che adoro.

Rosetta Mor

Il Giornale della Gente

CALVISANO (BS) - Via Bonincontro,15 Tel. 331 78 76 024

www.newentry.eu Il tuo periodico è anche on-line dove puoi consultare l'archivio con numerosissimi articoli e tantissime rubriche. www.newentry.eu 15


ASSOCIAZIONE ALCOLISTI ANONIMI

IL MEDICO ALCOLISTA La storia del mio alcolismo non ha nulla di caratteristico: è stata un lento scivolare dalla normale condizione di bevitore sociale (per il quale l'alcol è un piacere per il palato o una consuetudine culturale) a quella di bevitore dipendente. Dapprima l'alcol poteva essermi necessario solo per superare particolari stati emotivi, alla fine mi fu necessario semplicemente per continuare a vivere. Ormai obbligato a bere anche durante il lavoro, il mio alcolismo divenne oggetto di riprovazione per gli altri e per me di angoscia, che tentavo di mitigare con l'assunzione di altro alcol. Convinto dal mio primario, mi feci ricoverare in una elegante clinica privata, protetto da sguardi indiscreti, con la ferma intenzione di parlare poco di alcolismo e molto di depressione, problemi esistenziali, ecc. Credo che uno degli aspetti più sconfortanti nel curare un alcolizzato sia questo: rendersi conto che il paziente mente con sistematica costanza e faccia tosta circa il suo problema alcolico. (Molto più tardi in A.A. ho saputo che questo non è un segno di depravazione, ma un sintomo della malattia alcolica). A chi mi voleva sinceramente curare io fornivo dati falsi, indizi fuorvianti, per far apparire l'alcol come un epifenomeno, e non come la sostanza del problema. Non c'è quindi da stupirsi se le cure non avessero effetto. I ricoveri si susseguirono in ambienti sempre meno esclusivi; dalla camera privata alla corsia comune, fino al lettino volante in corridoio; ero diventato in tutto eguale a quegli alcolizzati-barboni irrecuperabili che io stesso avevo visitato infinite volte prima di perdere il lavoro. Fu mentre mi trovavo in queste condizioni che un amico medico mi consigliò di provare a frequentare il gruppo degli Alcolisti Anonimi. Accettai poco convinto, e per nove infernali mesi 16 www.newentry.eu

feci atto di presenza alle loro riunioni, durante le quali, sempre continuando a bere, passai al microscopio tutto il loro programma, non per ricavare un aiuto per il mio alcolismo, ma per dimostrare razionalmente che con me non «poteva» funzionare. La loro terapia consisteva in un programma di recupero spirituale che mi pareva semplicistico e privo di solidità scientifica. Ma intanto «loro» stavano bene, mentre io precipitavo. Eppure gli amici di A.A. non mi fecero l'onore di considerarmi un caso disperato: ero un normale alcolista, solo un po' più duro di testa. Più tardi ho sentito una battuta secondo la quale in A.A. esistono tre categorie di soggetti «difficili»; i preti, gli omosessuali e ... i medici. Appunto. Infine venne il momento in cui non ne potei più di bere solo per dimenticare di essere un alcolizzato, e provai a chiedere veramente aiuto ad A.A.. Allora capii che solo la mia presunzione aveva impedito che mi sentissi come loro e che solo loro erano in grado di aiutarmi, perché nessuno conosce un alcolista meglio di un altro alcolista. Infinite volte mi era stato detto: «tu non devi bere sennò tua moglie... sennò la tua salute... sennò il tuo lavoro... sennò, sennò... ». In A.A. mi fu detto: «Se ritieni di avere il nostro stesso problema (ma guarda che solo tu puoi deciderlo), se vuoi, puoi fare come noi che abbiamo ammesso la nostra impotenza di fronte all'alcol e proprio per questo abbiamo scelto di non bere. Sappiamo che per te l'alcol è più necessario del pane, ma abbiamo visto che se mettiamo in comune le nostre esperienze e le nostre forze l'ossessione del bere sparisce. Non solo, ma mettendo in pratica il nostro programma di recupero spirituale, che non consiste in una serie di ordini


imposti dall'esterno (o da qualche filosofia o credo religioso) ma semplicemente in proposte suggerite, scoprirai di poter condurre una vita utile, normale e gioiosa, astenendoti dall'alcol un giorno alla volta». Può sembrare la scoperta dell'acqua calda, ma bisogna ammettere che fatta da persone che hanno passato una vita ad auto-distruggersi, è l'inizio della rivoluzione. Il primo passo è stato accettarmi alcolista, senza riserve, e quindi accettare tutto me stesso e la realtà in cui vivo. Poi ho iniziato a lavorare sui miei difetti di carattere, perché a causa di essi ero insoddisfatto della realtà che tentavo di modificare con l'alcol. Ho passato dei momenti molto duri nel ricucire rapporti con chi mi stava vicino e nel ricostruire da zero la carriera, ma so che sono stato sempre in grado di compiere delle scelte serene, libere e responsabili grazie alla filosofia di vita di A.A.

ASSOCIAZIONE ALCOLISTI ANONIMI

Molti anni fa un non-alcolista amico di A.A. ebbe a dire: «Le vostre disgrazie sono diventate le vostre fortune; voi siete dei privilegiati». In effetti il mio privilegio consiste nell'aver potuto ricavare una non comune ricchezza di vita da un'esperienza distruttiva. Ricordo che un mio primario diceva agli infartuati che stavano per lasciare l'ospedale: «Per alcuni di voi l'infarto può essere stata l'occasione per scoprire una nuova dimensione di vita, per riaccostarsi a interessi e affetti da tempo dimenticati». Così per me l'alcolismo attivo è stato il prezzo pagato per imparare a vivere. In Alcolisti Anonimi ho capito che di questo prezzo devo rendere grazie a Dio Numeri utili Referente provinciale Brescia 334 73 44 880 Numero Verde 800 411 406 Sito web www.alcolistianonimiitalia.it

Il gruppo Alcolisti Anonimi “Brescia 1” è lieto di invitare tutta la comunità a festeggiare i propri compleanni di sobrietà Sabato 8 Giugno ore 20.30. L’incontro si terrà presso Oratorio Sant' Anna (BS) in Via del Franzone 47. La riunione è aperta a tutti ed è dedicata a tutte le persone che desiderano conoscere Alcolisti Anonimi. L’ingresso è gratuito ed in totale libertà nel non dare le proprie generalità e senza bisogno di prenotazione. Per informazioni chiamare il 334 74 68 109 Riunioni Gruppo : Martedì, Giovedì ore 20.30 e Domenica ore 17.30 Via A. De Gasperi, 18 Viadana di Calvisano (BS) Tel. 030968280 - Materiale in gres porcellanato a tutta massa. - Ideale per portici, balconi, marciapiedi. - Stock di qualità. - Prodotto di qualità made in Italy.

OFFERTA DEL MESE € 7,00 AL MQ. (iva inclusa) www.newentry.eu 17


Ed è Poesia

Gli inarrestabili

Per amore di una stella

... la grinta unita assieme alle loro anime accende sempre una forza che liberamente sa accompagnarli nelle imprese più difficili da risolvere, urlando contro la fatica che imponente si dimostra fronte a loro; ma è pur vero che niente di cupo li spaventa perchè tenendo il loro ritmo sentono la certezza che il loro ruggito apra le porte su di una strada con il semaforo sempre verde ...la loro voce canta senza mai che il tono si abbassi...

... come una stella cadente la sua presenza impressa nel mio animo lascia nell'immenso universo che ci circonda una scia più lucente e brillante che si possa vedere, così che scintillando corre dentro di me accendendo sempre di più le luci che sono indispensabili per percorrere, vedere e conoscere il sentiero della mia vita; é merito di Lei, splendida come sempre, sicuramente più della stella cometa... Lei é bellissima e credetemi in profondo: non ha nessun rivale che possa ostacolare il suo modo di fare, la sua gentilezza, ciò che é in grado d'esprimere con un solo sorriso a tutto e chi la circonda... avendola conosciuta posso certamente dire senza alcun ombra di dubbio d'esser stato travolto dal suo intramontabile fascino, in tutto quel che Lei é... sicuramente son stato baciato non solo dalla fortuna, ma anche da qualcuno che da lassù veglia su di me... Grazie a Qualsiasi Buon Anima Sia ...

dedicadet to my brother Maury Brano ideato e scritto da Bezzi Roberto.... classe 1978 ...*R...

Poesia ideata e scritta da Bezzi Roberto.... classe 1978 ...*R... 18 www.newentry.eu


ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI DOMENICA 26 MAGGIO 2019

BUONSENSO E TANTA VOGLIA DI FARE PRIMA I REMEDELLESI C

AR C I IV

E M E DE

LL O

PAESE NUOVO 4.0 FERRARI SINDACO

FERRARI SINDACO Lista n°2

PAESE NUOVO 4.0

SIMONE spazio elettorale a pagamento

I R A R R FE


Società

L'INTERCESSIONE DELLA SOLIDARIETÀ In quel palazzone ci vivono tanti uomini e tante donne, ci abitano bimbi e anziani, stanno lì da tanto tempo, è vero, occupando illegalmente lo stabile, ma tenendolo pulito, vivendoci dentro con la dignità delle persone povere, ma ricche di valori umani. Non si tratta di un agglomerato sub-urbano dove si spaccia droga, si svendono corpi e materiali sottratti indebitamente, bensì di uno stabile gremito di povera gente, di persone provenienti da ogni parte del mondo, esseri umani tolti dalla strada e da una sopravvivenza forzata. Qualcuno ha deciso fare qualcosa, di rompere gli indugi, soprattutto di scardinare una certa indifferenza sociale. Qualcuno ha compreso la gravità della situazione, non tanto e non solo per le famiglie allo sbando, ma per i tanti bambini, adolescenti, minori, costretti al buio, al freddo, a non lavarsi. L’Ente ha deciso di staccare la corrente elettrica, da una settimana là dentro, regnava l’oscurità, non pagando le bollette, automatica è la risposta di sospensione di erogazione dell’energia elettrica. Nulla da eccepire, nulla da obiettare, nulla da usare come leva per distorcere la verità. Tutto fila dritto in questa narrazione, ma forse a ben guardare non proprio tutto, perché quando ci sono di mezzo i bambini, gli innocenti, quelli che eravamo noi, i tanti pezzetti di noi sparsi all’intorno, ebbene, c’è poco da voltarsi dall’altra parte, ancor meno da rifugiarsi nelle leggi e nelle prescrizioni, per far si che la coscienza rimanga al calduccio più accogliente. I bimbi non hanno colpe, non sanno neppure cosa significhi inadempienza, inassolvenza, precarietà e impossibilità a fare fronte al pagamento di una bolletta. Qualcuno finalmente ha deciso di intercedere, per dirla alla Cardinal Martini, di fare un passo non solo avanti, ma addirittura in mezzo, là, dove la tempesta infuria. Un uomo di Chiesa, uno di quelli alti, non per altezza fisica, ma per 20 www.newentry.eu

autorevolezza, ha deciso di infrangere la regole, dunque ha tolto i sigilli, ha riattaccato la corrente. Ha riconsegnato a quella umanità innocente una parvenza di giustizia, sì, giustizia dell’ingiustizia. Ora si profanerà con giudizi che non conoscono appieno la storia ciò che è stato, si imbratterà con parole a metà la realtà, si tenterà di zittire la propria responsabilità con l’ausilio dell’ideologia. Il Cardinale ha commesso volontariamente un reato, affronterà il duro e minaccioso destino che lo attende, ma il messaggio non è sdoganare chiunque farà altrettanto, bensì prendere posizione, mettersi a mezzo, di traverso letteralmente, quando il virtuale annienta il reale, le frasi fatte e coniate a più riprese su come la paura sia soltanto un surrogato da seppellire nella sfrontatezza della sfida. Come ha detto qualcuno: le paure indicano che possiamo perderci, che c’è un labirinto, che ci sono mostri; molte volte però i mostri sono dentro di noi e siamo noi a renderli tali. Quando sono i bambini a soffrire, c’è poco da disegnare slogan a pochi denari, piuttosto c’è da mettere in campo la solidarietà costruttiva, quella edificata attraverso il sudore della fatica, le emozioni del cuore, indipendentemente dai rumori della pancia. Vincenzo Andraous

Gocce di Memoria 60’ 70’ 80’ Noi che si accontentavamo di cose semplici ma che ci davano tanto divertimento.... Noi che mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c’era sempre qualcuno che diceva: “chi segna l’ultimo vince” incurante del punteggio che magari era in quel momento 32 a 1. Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo. Pop Swatch


GUSTO A TAVOLA

Muffin di zucchine, ricotta e salmone affumicato

Ingredienti per 2 persone 2 zucchine 1 cucchiaio di burro 1 scalogno sale e pepe 100 grammi di ricotta 1 albume d’uovo 50 grammi di salmone affumicato maionese e ketch up per guarnire Preparazione ricetta Rosolare lo scalogno sottilissimo nel burro, aggiungere le zucchine tagliare a dadini, sale e pepe e cuocere con coperchio per circa 5 minuti, sfumare con un poco di acqua se si seccano.

Mettere in una coppetta le zucchine morbide, aggiungere la ricotta, l’albume e frullare con un frullatore ad immersione. Riempire degli stampini imburrati e cosparsi di pane grattugiato con il composto di zucchina e ricotta, cuocere in forno per circa 10 minuti. Nel frattempo avrete preparato i piattini con le salse desiderate e con il salmone affumicato avrete creato delle roselline. Togliere i muffin dal contenitori, adagiare sul piattino e aggiungere il salmone affumicato (oppure un fetta di salume a scelta). Anna - www.cucinacreare.it

TUTTI I GIORNI PRANZO DI LAVORO 11,00 € Primo, secondo (a scelta tra tre primi e tre secondi) dolce, acqua, vino, caffè con contorno a buffet

OGNI DOMENICA PRANZO DI FAMIGLIA A 20,00 € CONSEGNA A DOMICILIO A REMEDELLO

Primo, secondo dolce, acqua, vino, caffè (Menù della casa carne e pesce)

OGNI MERCOLEDÌ: PIZZA CLASSICA D'ASPORTO+BIBITA 5,00 € REMEDELLO (BS) - VIA LUIGI EINAUDI,1 - Tel. 030 95 75 25 - 334 24 89 943 Seguici su Ristorante Pizzeria Dina www.newentry.eu 21


LIBRI

UNA NUOVA VITA PER IL SELF PUBLISHING Da diversi anni molti autori - non solo esordienti- hanno scelto di affidarsi al self publishing per pubblicare e promuovere le proprie opere. Alle basi di questa scelta vi sono le difficoltà di arrivare alla valutazione da parte degli editori tradizionali e il desiderio di avere il controllo della propria opera. Fino a poco tempo fa la stragrande maggioranza degli stessi venivano pubblicati in e-book: un formato, tuttavia, utilizzato da una parte piuttosto ristretta di lettori. La novità più recente, come emerge da una ricerca di AIE, Associazione Italiana Editori, è la crescita delle autopubblicazioni di libri fisici, con un incremento dal 2016 al 2017 pari al 64,3%. Nel 2016 5.256 erano i libri di self publisher ufficialmente disponibili, mentre nel 2017 sono stati 8.633. Un notevole incremento che fa intuire come in pochi anni il self publishing sia evoluto e cresciuto anche in tale direzione. Tuttavia, uscendo dall’immaterialità del digitale, i self publisher si trovano a che fare con le difficoltà di far conoscere e di far pervenire i propri libri all’utente finale, in particolare nel punto che a tutt’oggi resta ancora l’accesso distributivo privilegiato: la libreria fisica. A fornire uno straordinario strumento in tale direzione si affaccia sul mercato Passione Scrittore, la piattaforma più recente e innovativa di self publishing con a disposizione dell'utente numerosi servizi in particolare a supporto delle autopubblicazioni in formato cartaceo. Grazie alla partnership con Mondadori Store, con oltre 600 punti vendita distribuiti in tutta Italia, i libri pre22 www.newentry.eu

senti sulla piattaforma Passione Scrittore possono essere promossi nelle librerie della catena ed essere ordinabili sia nelle librerie Mondadori che sullo store online www. mondadoristore.it. Nelle stesse librerie gli autori-editori possono infatti organizzare presentazioni e firmacopie o acquistare spazi di visibilità, analogamente agli editori tradizionali. La componente marketing viene inoltre completata dal servizio di consulenza per la promozione sul Web e sui Social Network. L’elemento di forte innovazione è costituito quindi dall’ integrazione di promozione del proprio volume e dal modello di distribuzione basato sulla produzione on demand, che dà modo agli autori di disporre di una soluzione che consente contestualmente di far conoscere e rendere disponibile alla vendita il proprio libro senza dover sostenere il costo della stampa di copie in anticipo, con una soglia di ingresso di appena 79€. Tutto il budget dell’autore può quindi essere indirizzato alla promozione del libro. A questi servizi esclusivi si affiancano i tradizionali servizi editoriali, come l’editing, la correzione bozze e l’impaginazione, e altri più innovativi e particolareggiati come i servizi di coaching e la scheda di valutazione. Per maggiori informazioni: www.passionescrittore.it Ufficio Stampa Passione Scrittore Laura Gorini laura.gorini@passionescrittore.it



NOEMI FERRERA UNA RAGAZZA “NORMALE” COL SOGNO DELLA MODA

L’apparenza alle volte inganna. Nel caso di Noemi Ferrera, il fatto è assodato. Capello riccio, occhi color ghiaccio, fisico da urlo. Tre elementi che bastano e avanzano per renderla perennemente al centro degli sguardi del popolo maschile. Ma lei, 18enne della Provincia di Treviso, non riesce proprio a vedersi bella. Questione di autostima. Non che con la macchina fotografica il rapporto sia complicato, tutt’altro. “Mi piace molto fotografarmi perché esprimo tutta me stessa - racconta - è come uno sfogo per me, fin da quando ero piccola mi è sempre piaciuto”. La storia recente lo testimonia: Noemi ha lavorato con due agenzie di moda a Treviso realizzando diversi shooting, “ovviamente sono ancora all’inizio e so che c’è molto lavoro da fare”. Nella vita di tutti i giorni, però, ha scelto di concentrarsi sul lavoro. Dopo aver frequentato l’istituto commerciale, ora la sua quotidianità è vissuta in un Centro commerciale. Ma la fotografia resta lì, sulla soglia. Hai un sogno da realizzare? Sì, quello di continuare nel mondo della moda 24 www.newentry.eu

e della fotografia, diventare qualcuno e creare un mio brand di costumi. Sui social la gente ti segue. Ma per me Instagram e Facebook sono un po’ amore e odio; lavorando ogni giorno non riesco ad essere costante. Come per la fotografia, anche qui sono agli esordi… Come ti piace proporti alle persone? Sui social mi mostro così come sono, senza filtri. Secondo me è questo che piace alle persone! I pro dei social sono la possibilità di conoscere molte persone, di poter condividere la quotidianità, l’eventualità di ricevere proposte di lavoro e quindi di crescere in ambito lavorativo. Purtroppo anche i contro non mancano. Ci sono persone che giudicano senza nemmeno conoscerti, sfogando la loro frustrazione attraverso l’insulto. Caratterialmente, Noemi Ferrera è dovuta crescere in fretta. Mi definisco una ragazza matura perché la mia vita non è e non è stata facile; ho dovuto lasciare la scuola per trovarmi un lavoro e aiuta-


L’INTERVISTA

re economicamente mio padre, per questo mi definisco una ragazza fragile ma molto forte e con la testa sulle spalle a differenza di altre ragazze della mia età. Come difetto caratteriale… sono molto permalosa e testarda. Ti piace apparire? Non mi reputo una ragazza esibizionista, questo lato non è nel mio stile; nel quotidiano mi vesto in modo comodo anche perché lavoro. Quando devo uscire mi piace vestirmi da donna, con classe e mai provocante. Cosa ti piace di te? Adoro gli occhi e lo sguardo, la parte che non mi piace invece sono le gambe. Guardiamo al futuro: dove ti immagini? Tra dieci anni mi piacerebbe avere una famiglia ed essere realizzata in tutti i sensi. CONTATTI SOCIAL Instagram noemiferrera_ Facebook Noemi Ferrera

• Imbiancature, verniciature civili ed industriali per interno ed esterno • Decorativi • Stucchi lucidi • Rifacimento facciate • Resine e finti cementi • Rivestimenti silicati • Isolamenti a cappotto • Lavori in cartongesso • Parquet prefiniti Via delle Viole n. 86 - Brembate di Sopra (BG) - Tel. 349/5009828 omar.ideacolore E-mail: pellegrinelliomar@gmail.com www.newentry.eu 25


ASSOCIAZIONE

ASSOCIAZIONE CULTURALE NO PROFIT “Quattro AMICI”

È terminata anche la stagione 2018/19 di serate danzanti organizzata dall’Associazione Culturale no profit “Quattro AMICI”, presso il Palazzetto dello sport di via Regia Antica,51 a Lonato del Garda. Lorenzo Gritti, Francesca Antonini, Elio Tosadori, Marzia Papa: quattro amici con la passione del ballo che dal dicembre 2015 decidono di far divertire la gente ballando e col ricavato fare solidarietà. Organizzano quindi serate mensili animate da bravi DJ e servizio ai tavoli dove, su prenotazione, “Si balla in allegria”. Moltissimi i ballerini che hanno partecipato finora alle serate, permettendo loro di raggiungere alcuni importanti obiettivi. Hanno acquistato infatti ben 4 defibrillatori: al Palazzetto, al Palazzo del Comune- alle scuole medie - alla scuola primaria e frazione di Esenta. Certamente si spera di non doverli mai usare, ma fatti di cronaca dimostrano che, al bisogno, possono davvero salvare vite. I Quattro AMICI sottolineano che il merito è di tutti: loro per l’impegno ad organizzare e noi ballerini a partecipare. Inoltre in molte serate a tema hanno raccolto fondi per associazioni onlus: Anffas, Protezione civile, Fibrosi Cistica, Centro Sociale Aurora, Centro Sportivo Culturale di Sedena. I 26 www.newentry.eu

Quattro AMICI sottolineano che il merito è di tutti: loro per il lavoro costante per organizzare e noi ballerini a partecipare. Queste serate sono state l’occasione per ritrovarsi tra compagnie di amici sempre più numerose, ma anche per nuove conoscenze fra tante persone con la stessa passione. Marzia Papa Presidente ed Elio Tosadori socio fondatore hanno deciso a fine stagione di lasciare: pur dispiaciuti, gli altri due soci li ringraziano con riconoscenza per aver fondato questa associazione, certi che debbano essere orgogliosi dei risultati ottenuti. Noi ballerini ringraziamo di cuore tutti e quattro, perché con il loro grande impegno ci fanno divertire facendo anche del bene. Un grazie invece da parte loro va ai collaboratori: Doriano Maestri, Caterina Cobelli, Angelo Ugolini, Fabio Magistri, Mirko Tosadori, Michele Giro, Cristina, Roberti Fiori, l’Assessore allo sport Roberto Vanaria, Mauro Mascadri, lo staff del bar Andrea, Nicolas, Daniele e ai numerosissimi ballerini che ogni mese riempiono il palazzetto. Francesca e Lorenzo augurano a tutti una buona estate dando appuntamento al 28 settembre con l’orchestra Ornella Nicolini. Ornella Olfi


MONTICHIARI

AVIS NELLE SCUOLE A MONTICHIARI Si sono conclusi a Montichiari per questo anno scolastico 2018/ 2019 gli incontri nelle scuole organizzati da Avis provinciale in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia: “Piacere Avis…e tu?” In realtà le adesioni dei vari Istituti monte clarensi non sono state moltissime,( ne auspichiamo di più per l’anno prossimo!) ma il bilancio è positivo. Gli studenti, delle seconde classi della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo 1 e della scuola Kolbe, più alcune della 3° superiore dell’Istituto don Milani, hanno infatti partecipato in alta percentuale con interesse, come si evince dal breve questionario compilato alla fine di ogni incontro. Hanno interagito intervenendo con domande pertinenti, interessanti e a volte curiose; hanno colorato cartelloni inventando slogan e loghi inerenti al tema Avis, Ail o associazioni di solidarietà in senso più ampio con fantasia ed entusiasmo. Un esempio che ha colpito noi volontari e l’insegnante stessa, in una seconda dell’istituto Comprensivo 1: “Quando il gioco si fa duro, i duri vanno a donare sangue”. Importante costatare che nel complesso l’argomento della donazione di sangue e più in generale del volontariato suscita emozioni positive, predispone i più giovani ad essere consapevoli dell’importanza e in molti casi della facilità ad aiutare gli altri, partendo da piccoli gesti, formando “una catena d’amore”, come vedono fare in un breve filmato che viene loro presentato. Il compito assegnato infatti ai ragazzi a fine incontro è : diventare avisini per un giorno, cioè aiutare

Avis raccontando in famiglia cos’hanno imparato dall’incontro in classe, invitando genitori e parenti maggiorenni a valutare la scelta di diventare donatori di sangue. In alcune mattine ci hanno affiancato volontarie di AIL,( associazione Leucemie, Linfomi e Mieloma) che hanno definito Avis la loro sorella maggiore, in quanto se non ci fossero donatori, i malati di leucemie e di altre gravi malattie del sangue, a cui servono molte trasfusioni, non potrebbero curarsi. Un sentito grazie va ai Dirigenti scolastici che ci hanno permesso di entrare nelle loro scuole, agli insegnanti che hanno accettato la nostra iniziativa e che nelle classi della scuola secondaria hanno preparato i ragazzi con precedenti lezioni sull’argomento sangue. Non ultimo grazie a tutti gli studenti che hanno dimostrato sensibilità, interesse e pazienza ad ascoltare argomenti di non sempre facile comprensione. Personalmente, da avisina, sono convinta che seminando del bene, qualcosa rimane sempre nel cuore di questi ragazzi e tanto ritorna a noi. Ornella Olfi www.newentry.eu 27


RIFLESSIONI

HO FATTO IL CAMERIERE PER 11 ANNI

Fra le tantissime cose che ho imparato c'è questa, che il mondo si divide in due categorie: quelli che passano il piatto al cameriere, e quelli che non passano il piatto al cameriere. Quelli che ti passano il piatto sono quelli che ti vedono, si accorgono che sei lì che ti stai facendo un culo tanto, e allora quando hanno finito e tu ti palesi davanti a loro per portare via il piatto sporco, lo sollevano, te lo porgono, di modo che tu non debba ogni volta sporgerti, col rischio magari di far cadere una posata dai piatti che hai già in mano. Di solito ti dicono anche "Grazie", come non fossero loro in realtà ad averti fatto un favore. L'impulso ogni tanto, me lo ricordo, era di abbracciarli. Un gesto da niente, non costa nessuna fatica. Ma un gesto che dice tutto. Ho sempre amato quelli che ti passano il piatto, perché sono quasi sempre persone molto umili, riconoscono la tua dignità, non trattano come un servo il cameriere: lo sanno quanta parte ha la fortuna nel fatto che loro sono

28 www.newentry.eu

seduti lì a mangiare e lui là in piedi a farsi il mazzo. Tutto questo per dire che nella mia vita mi è successo di trovarmi a tavola con tante persone: scrittori, uomini politici, a volte anche personaggi della tv, e la maggior parte di loro, per quanto potenti e importanti, magari anche simpatici a volte, erano persone che non passavano il piatto al cameriere. Alcuni anzi spesso lo trattavano proprio male. E ieri, però, ieri ero a pranzo con Clara Sànchez. Non so se la conoscete, ma è una scrittrice che vende milioni di copie in tutto il mondo. Una che ha qualche motivo per sentirsi arrivata. Per sentirsi importante. Ecco, tutto questo per dire che Clara Sànchez passa il piatto al cameriere. Non è che sei arrivato quando hai folle oceaniche che ti osannano o conti in banca faraonici. Sei arrivato quando ovunque tu sia arrivato, sei ancora uno che passa il piatto al cameriere". Grazie di cuore a Enrico Galiano per questo splendido scritto.


E' INIZIATO IL PRESTAGIONALE PELLET ! Per caratteristiche e prezzi visita il nostro sito www.pelletcenter.it oppure contattaci allo 030 901185/030 9035992

certificati EN PLUS A1 Loc. Ponterosso - Via Gottolengo,2 GHEDI (BS) Tel.030-901185 - Tel. 030-9035992 www.pelletcenter.it - info@franzonipiscine.it


Ed è Poesia

Addio

...a tutte le mamme che non ci sono più

Addio Non ti vedono i miei occhi, ti vede il mio cuore che pulsa scaldato dal tuo immenso amore, non posso sentire la tua voce il vento mi porta le tue parole per confrontarmi e consolarmi nel mio dolore, non ti possono abbaracciare le mie mani ti abbraccio con pensiero. Io non ti dico addio, perchè l'Amore, questa scintilla divina crea ponti sopra abissi, unisce universi ed io ti sento vicina, e so, che non c'è forza sulla Terra,all'Inferno che puo' separarci dall'amore materno. Dara Naumova

Gocce di Memoria 60’ 70’ 80’ Noi che si accontentavamo di cose semplici ma che ci davano tanto divertimento.... Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa. Noi che ci scambiavamo le figurine prima delle lezioni (e durante, e dopo..). Noi che capivano il senso della seconda maglia quando in Tv bianco e nero mandavano le immagini del derby Milan-Inter. Colla Coccoina

30 www.newentry.eu

Riflessione

Quando si butta un sasso in uno stagno, l'unica certezza che si ha, è che sicuramente il sasso andrà a fondo; quel che accade sulla superficie dell'acqua, rimane un punto interrogativo. Giordano Oltre ad aver inviato, tramite WhatsApp, al Signor direttore, questa mia breve riflessione, l'ho posta ai miei famigliari; ognuno di loro mi ha dato una risposta diversa, in base al loro modo di pensare, tutti alla fine mi hanno chiesto: ma tu cosa intendi dire con questo pensiero? L'acqua dello stagno è il popolo, la folla, noi tutti in sostanza, quando uno di noi esprime un suo pensiero, una sua idea, in quel momento conosce solo di essere andato oltre la superficie dell'acqua, non può sapere se il suo pensiero sarà condiviso, criticato o se ha portato un miglioramento nella vita degli altri, (quante onde avrà provocato sulla superficie ?) La cosa secondo me fondamentale, è che, se all'acqua dello stagno non si aggiunge acqua fresca, (nuove idee o pensieri), questa tende a marcire. Giordano Il Giornale della Gente

www.newentry.eu Il tuo periodico è anche on-line dove puoi consultare l'archivio con numerosissimi articoli e tantissime rubriche.


Il cruciverba

RELAX

10.000 COPIE PER LA TUA PUBBLICITA' SU NEW ENTRY INFO: 347 73 52 863




RACCONTI

Le campane Nelle terre friulane, quando rumoreggia il temporale, ogni paese ha le sue usanze per scongiurare i pericoli del maltempo. Ma il rimedio principale è sempre quello di suonare le campane, per inviare il popolo alla preghiera e supplicare gli spiriti celesti di venire in soccorso dei poveri agricoltori che, perdendo il raccolto , vedrebbero sfumare l’ unica loro fonte di ricchezza. A Farra si narra questa antica leggenda. Una sera il parroco della cittadina passeggiava per i campi, ammirando la bellezza delle messi, quando incontrò uno sconosciuto, al quale vantò i prodotti di quelle terre. ”Vedete come è bello il raccolto di quest’anno : la benedizione di Dio è scesa su questi campi”. Ma lo straniero rispose beffardamente : “È tutto bello. Ma io ho tanti cavalli che potrei far calpestare in pochi minuti tutta questa campagna e distruggere le ricchezze! A me tutto è possibile”. Chi mai poteva covare in sé tanta malignità, se non il demonio? Il parroco lo capì benissimo, e gli rispose : “Io ho tanti morsi e tante briglie da poter tenere a freno tutti i tuoi cavalli”. Poi corse in chiesa a pregare e ordinò che appena fosse comparsa la più piccola nube, tutte le campane suonassero a distesa e il loro canto salisse al cielo. Infatti i cavalli, a cui si riferiva il diavolo, erano

chicchi di grandine e le briglie, a cui si riferiva il parroco, erano le preghiere. Dopo pochi istanti, il cielo si coprì di nuvole, il tuono rumoreggiò e la grandine cominciò a cadere fragorosamente e abbondantemente . Le campane non smettevano di suonare; tutta la popolazione, accorsa in chiesa, pregava con fervore insieme al suo parroco. Poi, finalmente, il temporale cessò di imperversare. La grandine era caduta in gran quantità, grossa e pesante; ma si era raccolta tutta nel cortile della canonica, e in tanta abbondanza che il parroco non poté entrare in casa prima che lo sgombrassero. In compenso le campane erano intatte: le messi, che erano costate tanta fatica ai poveri agricoltori, li avrebbero preservati per tutto l’ inverno dalla fame e dalla povertà. Con le campane e con la preghiera, l’ uomo di Dio aveva saputo imbrigliare i cavalli del demonio! Fonte: www.schule.suedtirol.it

PER UN PROGETTO DI FORTE ESPANSIONE CERCHIAMO AGENTI DI VENDITA

PROVVIGIONI FINO AL 40% - CHIAMACI SENZA IMPEGNO: 347 73 52 863 34 www.newentry.eu


RIFLESSIONI

GLI ANIMALI DELL'EREMITA Si racconta di un vecchio anacoreta eremita: una di quelle persone che per amore di Dio si rifugiano nella solitudine del deserto, del bosco o delle montagne per dedicarsi solamente alla preghiera e alla penitenza. Molte volte si lamentava di essere sempre occupatissimo. La gente non capiva come fosse possibile che avesse tanto da fare nel suo ritiro. Ed egli spiegò: "Devo domare due falconi, allenare due aquile, tenere quieti due conigli, vigilare su un serpente, caricare un asino e sottomettere un leone." La gente disse: "non vediamo nessun animale vicino alla grotta dove vivi. Dove sono tutti questi animali?" Allora l'eremita diede una spiegazione che tutti compresero. Questi animali li abbiamo dentro di noi. I DUE FALCONI si lanciano sopra tutto ciò che gli si presenta, buono e cattivo. Devo allenarli perchè si lancino solo sopra le buone prede...... SONO I MIEI OCCHI. LE DUE AQUILE con i loro artigli feriscono e distruggono. Devo allenarle perchè si mettano so-

lamente al servizio e aiutino senza ferire....SONO LE MIE MANI. E I CONIGLI vanno ovunque gli piaccia, tendono a fuggire gli altri e schivare le situazioni difficili. Gli devo insegnare a stare quieti anche quando c'è una sofferenza, un problema o qualsiasi cosa che non mi piaccia..... SONO I MIEI PIEDI. La cosa più difficile è sorvegliare IL SERPENTE anche se si trova rinchiuso in una gabbia con 32 sbarre. E' sempre pronto a mordere e avvelenare quelli che gli stanno intorno appena si apre la gabbia, se non vigilo da vicino, fa danno... E' LA MIA LINGUA. L'ASINO è molto ostinato, non vuole fare il suo dovere. Pretende di stare a riposare e non vuole portare il suo carico di ogni giorno.... E' IL MIO CORPO. Finalmente ho necessità di domare IL LEONE, vuole essere re, vuole essere sempre il primo. E' vanitoso e orgoglioso... QUESTO E' IL MIO CUORE. Un po' siamo così anche noi se non siamo capaci di controllarci...quanti danni facciamo!!! Un grazie a N.

COLAZIONI PRANZI RAPIDI APERITIVI CON BUFFET TABACCHI Aperti da Lunedì a Sabato dalle 05:30 alle 20:30

VIADANA di Calvisano presso distributore TotalErg www.newentry.eu 35


RIDIAMOCI SOPRA

IL PEDINAMENTO Mentre sta passeggiando, una bella ragazza si rende conto di essere stata seguita da più di 20 minuti da un bel ragazzo. Turbata, dopo qualche attimo di riflessione, torna indietro e gli dice: “Adesso basta! Non osi seguirmi fino a casa, al numero 21 di questa via, terzo piano camera 305, quinta porta in fondo a destra dopo l’ascensore...” LA MINIGONNA Una bionda spettacolosa, con una minigonna microscopica sale sull’autobus attraendo lo sguardo di tutti gli uomini che ci sono nelle vicinanze. Una signora dice a suo marito: “Non è vergognoso il modo con cui tutti gli uomini guardano il sedere di quella bionda che è salita sull’autobus?” E il marito: “Quale autobus?” IL MALINTESO Questa è la storia di due gemelli, Roberto e Riccardo. Roberto era proprietario di una vecchia barca che, per coincidenza, affondò nello stesso giorno in cui morì la moglie di Riccardo. Alcuni giorni dopo una vecchia signora vide Roberto e, scambiandolo per Riccardo, gli fece le sue condoglianze: “Ho sentito della sua perdita. Deve essere stato terribile. Immagino che lei si senta a terra...” “Beh, tutto sommato sono contento di essermene sbarazzato. Tanto per cominciare era un vecchio rottame che puzzava di pesce marcio. Perdeva continuamente acqua, aveva un buco di dietro e uno ancora più grande davanti. Tutte le volte che la usavo il buco davanti diventava sempre più grande e lei si ammollava in una maniera disgustosa. Si è definitivamente rovinata quando l’ho affittata a quattro tizi che cercavano qualcosa per divertirsi. Glielo avevo detto che ormai non era più buona a niente, ma 36 www.newentry.eu

loro l’hanno voluta prendere lo stesso. Quei cretini hanno cercato di usarla tutti e quattro insieme e ovviamente si è spaccata nel mezzo.” La vecchia signora sviene. LA RICONOSCENZA C’era una volta una vecchietta che viveva tutta sola nella sua casupola con l’unica compagnia del suo gatto. Un giorno vide nel giardino una rana che era rimasta presa in una trappola per topi. Nonostante detestasse gli animali (a parte il suo gatto), la liberò dalla trappola, la portò in casa sua e le diede da mangiare e da bere. Allora la rana si trasformò in una bellissima fata che le disse: “Visto che sei stata così buona con me, realizzerò tre tuoi desideri.” La vecchietta disse: “Voglio tornare ad essere giovane e bella”. “Così sia” disse la fata, e la vecchietta si trasformò in una bella ragazza. “Come secondo desiderio voglio che la mia casupola diventi un bel castello” “ Così sia” disse di nuovo la fata e la casetta divenne un magnifico maniero. “Infine voglio che il mio gatto diventi un bellissimo principe che mi ami” “Così sia” disse per la terza volta la fata, e il gatto diventò un bel giovane, alto, moro e con gli occhi blu, che si rivolse alla vecchia e le disse “Adesso sei pentita di avermi fatto castrare, vero?” IN GINOCCHIO DA TE - So che hai litigato con tua moglie. Com’è finita? - Sapessi, è venuta da me in ginocchio. - Ah, si? E che cosa ha detto? - Vieni fuori da sotto il letto, vigliacco! UNA MOGLIE BRAVA Due contadini decidono di festeggiare tradendo le rispettive moglie. Il primo torna scontento: “Sai, non mi è mica piaciuto. È meglio mia moglie”. Anche il secondo torna scontento: “Sai, è vero, è meglio tua moglie!”


AUTOSCUOLE FEDRO A GOTTOLENGO (BS) CORSO RINNOVO CQC - Inizio sabato 26 Ottobre 2019 A GHEDI (BS) CORSO RINNOVO CQC - Inizio sabato 14 Settembre 2019

Per iscrizione: CQC, Patente, Carta d’Identità, Codice Fiscale, telefono, 2 fototessere senza occhiali, € 50,00 acconto iscrizione UNA VOLTA AL MESE NELLA SEDE DI GOTTOLENGO RILASCIO E RINNOVO •LICENZA DI PORTO DI FUCILE USO CACCIA •LICENZA DI PORTO D'ARMI PER USO SPORTIVO/TRASPORTO IN USO SPORTIVO •LICENZA DI PORTO D'ARMI PER USO DIFESA PERSONALE

GOTTOLENGO (BS) - Via Brescia,8 - Tel/Fax 030.95 16 07 GHEDI (BS) - Via Matteotti,51 - Tel/Fax 030.90 50 645 PRALBOINO (BS) - Via Cavour,10 - Tel. 030 95 46 34 PONTEVICO (BS) - Via Marconi,43 - Tel/Fax 030.99 30 270


ANIME NEL VENTO

E' VOLATO IN CIELO DOPO MESI DI SOFFERENZA GIULIO, SUOCERO DI MIA SORELLA, AMICO DI FAMIGLIA... 95 ANNI .. LA MORTE STUPISCE ED ADDOLORA SEMPRE..

RAGGIO DI SOLE Giulio è un raggio di sole all’alba rischiara luce indora alba veste d’incanto. Sorriso allegro sincero generoso rallegra istanti passati e presenti. Fruscio di vento riporta ricordi frammenti di vita scie odorose. Sorella morte quatta lenta è giunta solerte ha mutato veste

lontano ha condotto passi amati. Canto del cigno battito d’ali sussurro cheto muta ora di dolore in generosa memoria. Se l’occhio rimando rivedo passi lesti andare voglioso incedere solerte. Dalle volte celesti da troni vezzosi il tuo sguardo paterno rivolgi amoroso ai tuoi cari i cui petti traboccano d’amabili armonie. Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

NEW ENTRY il Giornale della Gente

Direttore Onorario: Michele Cortinovis

Quindicinale d’informazione sociale e culturale

Anno 25- N°08 del 23/05/2019

Decreto del Presidente del Tribunale di Bergamo n°21 del 09/03/2000 Editore e Direttore Responsabile: Gianluca Boffetti 38 www.newentry.eu

SEDE

Brembate di Sopra (Bg) Via Tresolzio,48 - Tel. 3477352863


RIFLESSIONI

LE INSEGNERÒ...

Insegnerò a mia figlia ad essere se #stessa. A ricordarle di #sorridere anche quando non è facile. Le #insegnerò che l’amore non è come lo raccontano le favole, ma la spronerò a conoscerlo. A viverlo. Le dirò che il tempo non #cancella niente, ma che aiuta a stare meglio. A ritrovarsi. Le insegnerò ad #amare se stessa e poi gli altri. A non accontentarsi di chiunque. Le insegnerò ad #asciugarsi le lacrime dopo ogni pianto. Le insegnerò che non sono sempre gli altri a deludere, a volte sarà anche lei a farlo. Le insegnerò a vivere di #pancia e secondo le sue emozioni. Le insegnerò che spesso, il #bene non riceve altrettanto bene. Ma non le dirò di % 10 nti TO i clie N O v SC nuo ri e p

smettere di donarlo.. Le insegnerò ad entrare in punta di piedi nelle vite altrui. Le insegnerò ad andare #avanti anche con il mondo contro. Le insegnerò che non sempre è tutto come sembra, ma che ogni cosa va vissuta prima di giudicarla, affinché possa riconoscere il bene ed il male. Ci sono cose che mi auguro viva, ed altre che si limiti a conoscerle. Le insegnerò a credere che, se qualcosa la vuole davvero, questa è facile che si avveri. Le insegnerò a non #arrendersi, a prendersi in braccio e portarsi in salvo perché, ahimè, spesso sarà da sola a doverlo fare. Le insegnerò in fine, che le #cicatrici hanno una storia e che ad ogni modo saranno una #vittoria..

Tomaselli Patrizia

Traduzioni e Interpretariato Le lingue nelle quali si forniscono i servizi sono: • INGLESE •FRANCESE •TEDESCO •SPAGNOLO •PORTOGHESE •NORVEGESE •FINLANDESE •SVEDESE •DANESE •OLANDESE •RUSSO •BIELORUSSO •UCRAINO •SERBO •CROATO •SLOVENO •BOSNIACO •ESTONE •SLOVACCO •CECO •LITUANO •RUMENO •UNGHERESE •ARABO •ALBANESE •BULGARO •TURCO •GRECO •GIAPPONESE •CINESE •HINDI

Tel. 347 48 11 313 - www.traduzioni-tomaselli.it - info@traduzioni-tomaselli.it Via IV Novembre,18 - 25010 Remedello Sopra (Bs) www.newentry.eu 39


RACCONTI Cari lettori nel 2011 arrivò in redazione una lettera che ora ripubblico integralmente. Spett.Le redazione New Entry, è mio desiderio comunicarvi che il mio babbo, Giuseppe Paganessi, non c’è più. Era conosciuto dai vostri lettori per i suoi racconti, puntuali, semplici e divertenti; ERA FELICE D’ESSERE PARTE DEL VOSTRO SOGNO. Riporto la sua frase preferita: “Si passa la vita a dire addio a quelli che se ne vanno fino al momento in cui si dice addio a quelli che restano”. Grazie a nome suo per la vostra accoglienza e ospitalità e ai vostri lettori per l’entusiasmo e stima dimostrategli. Fiorenza Paganessi - Bergamo - 1 Settembre 2011 Ricevere via posta una busta con il suo nome per noi era come avere in mano una perla da proporre a tutti voi lettori e di perle preziose ce ne ha inviate moltissime con tanto di lettera d’accompagnamento rigorosamente scritta a mano. “Spett. Redazione di New Entry, sempre se è anche di vostro gradimento per la pubblicazione sul Giornale della Gente “New Entry”. Ringrazio e porgo distinti ossequi e tanti auguri di buona fortuna". Fatto questa doverosa premessa e per ricordare una persona meravigliosa abbiamo deciso di pubblicare i suoi scritti che, siamo sicuri, troveranno riscontro positivo da parte vostra.

TORNERAI Anche per le precoci e abbondanti nevicate e per l’arrivo delle settimane bianche, era già iniziata la stagione degli sport invernali e come ogni anno il Rezia aveva fatto il pieno di sciatori e dopo cena ogni sera facevano tardi nella grande taverna discutendo i fatti del giorno. Il più importante riguardava il matrimonio della figlia del premier Berlusconi, Marina, che si era sposata col compagno della sua vita: Maurizio e per testimoni i loro due figli: Silvio e Gabriele. Una situazione impensabile fino a qualche anno fa ritenendola una partenza più che peccaminosa già al primo passo della vita matrimoniale. Per alcuni dei presenti, dati i tempi, era una cosa normalissima. Ma tant’è… Si parlava quindi d’amore, quell’universale sentimento che coinvolge tutti prima o poi nella vita e il dialogo si faceva sempre più interessante perché eterno è l’argomento e la curiosità si sapere se sia normale amare più volte nella vita. Gli uomini erano convinti che la passione è una malattia che può colpire più volte la stessa persona in modo anche da non poterne più guarire. Le donne, specialmente le più giovani, sostenevano invece che l’amore, il grande amore, il vero amore, poteva essere vissuto una sola volta bruciando coma fa il fuoco, sia nel cuore che nell’anima, tanto che nessun altro amore potrà più germogliarvi. Uno 40 www.newentry.eu

sciatore, dall’accento milanese che passava per uno che ci sapeva fare in questo campo, portava ad esempio i suicidi per amore e sosteneva che se non avessero fatto la pazzia di togliersi la vita, sarebbero ricaduti un’altra volta nello stesso errore: “perché noi uomini siamo fatti così, che ha bevuto berrà, che ha amato amerà. E’ la natura che vuole così e non ci dà nessun insegnamento il proverbio che “neanche l’asino cade due volte nello stesso posto”. A questo punto è intervenuto il maitre dell’albergo al quale piaceva conversare con i giovani. E fece scalpore il suo racconto che descriveva la storia di un amore che durò parecchi anni in modo sempre intenso e appassionato. E furono proprio le giovani sciatrici a supplicarlo perché raccontasse il fatto anche nei dettagli. E incominciò così a raccontare come tanti anni fa arrivava di tanto in tanto in paese una famigliola composta da padre, madre e una bambina. Erano straccivendoli, vivevano su un carro trainato da un ronzino. Si fermavano vicino al lavatoio ai margini del fraticello dove le donne stendevano i panni ad asciugare, il cavallo mangiava l’erba, la bambina giocava con una bambola di pezza e il marito girava per le vie del paese al grido di “straccivendolo! Spazzacamino!” C’era sempre qualche anima buona che d’inverno dava loro un


RACCONTI

riparo nella stalla per difendersi dal freddo e dalle intemperie. Qualche volta la bambina tentava di unirsi nei giochi e fare conoscenza con i coetanei ma i genitori dei nuovi amici richiamavano i propri figli: “Vieni a casa subito e che sia l’ultima volta che ti vedo giocare con gli straccioni!”. Arrivata a dodici anni era la bambina che andava a fare la spesa. I soliti monelli maleducati qualche volta le tiravano i sassi. Ma c’erano anche delle signore che le regalavano qualche soldo che lei teneva gelosamente nel nodo del suo fazzoletto. Ma tu guarda il destino! Una sera, mentre passava dietro la chiesa, incontra il piccolo Giuseppe, quasi della sua stessa età, che piangeva sconsolato perché i suoi compagni gli avevano rubato due soldi con un gioco strambo. Siccome era vestito bene lei l’ha giudicato uno di quei bambini dell’alta società sempre felici e contenti perché hanno tanti giocattoli, stanno coccolati al calduccio e mangiano sempre i biscotti nel caffèlatte. Le sue lacrime la intenerirono e come le raccontò il motivo del suo pianto, gli regalò tutti i suoi risparmi: sei soldi che Giuseppe, incredulo, accettò volentieri. E lei non aveva mai provato tanta gioia arrivando persino a dargli un bacio. Il primo bacio della sua vita. Giuseppe guardava i sei soldi e la lasciò fare. Allora, non sentendosi respinta, lo abbracciò stringendolo forte. Scappò di corsa e si sarà chiesta perché aveva regalato tutti i suoi risparmi di stracciona per un bacio. Perché? Mistero! Lo stesso mistero che coinvolge in casi simili anche i grandi. E intanto i giorni passavano veloci. Per parecchio tempo la bambina, fattasi grandicella, continuava a sognare Giuseppe e quell’angolo dietro la chiesa e sempre nella speranza di rivederlo metteva nel nodo del fazzoletto i suoi risparmi: un soldo oggi, uno, forse, domani. Una volta tornò in paese e aveva ventisei soldi ma Giuseppe lo vide solo nella processione vestito da chierichetto per la festa di Cristo Rè. Anche lui la vide, le accennò un sorriso e questo bastò per renderla felice.

L’amò ancora di più per questo. E nei suoi sogni primeggiava sempre lui: Giuseppe. E quando lo incontrò vicino alla scuola che giocava coi compagni lo abbracciò con tanto ardore che lui ebbe paura. Per calmarlo gli diede tutti i risparmi che aveva: trentadue soldi che egli guardò e accettò con meraviglia. Per altri quattro anni ella regalò a Giuseppe il suo tesoro fatto di privazioni e rinunce. Una volta solo otto soldi e si vergognava ma era stata un’annata cattiva. Non faceva che pensare a lui ed egli aspettava con una certa ed interessata impazienza e quando la vedeva arrivare le correva incontro facendola gridare alla gioia. Passarono gli anni. E quando tornò in paese, dove aveva lasciato il cuore, cercò con ansia il suo amore. Aveva con sé quarantacinque soldi, ma era scoppiata la guerra e Giuseppe richiamato alle armi, era partito col suo reggimento per il fronte russo. Non ha fatto più ritorno. La sua innamorata l’ha atteso per il resto della sua vita. E le piaceva quando sentiva la canzone “Tornerai” appena uscita. “La conoscete? Mi sembra d’aver sentito la musica. Lei conosce anche le parole?” Certamente: “Tornerai! Da me perché l’unico sogno sei del mio cuor… Tornerai! Tu perché senza i tuoi baci languidi non vivrò! Ho qui dentro ognor la tua voce che dice tremando “amor” Tornerai perché tuo è il mio cuor…” Qualche attimo di silenzio ha sottolineato più delle parole la tristezza e lo sgomento di tutti i presenti. Poi una voce su tutte: bisogna proprio dire che soltanto le donne sanno amare. Il nodo del fazzoletto è diventato più grande perché la speranza è l’ultima a morire. E perché è diventato sempre più grande il numero dei giorni dell’attesa… Giuseppe Paganessi www.newentry.eu 41


Loc. Ponterosso Via Gottolengo,2 GHEDI (BS)

DESIG PERSONALI

PISCINE INTERRAT INSTALLAZIONE E MANUTENZ

Tel.030-901185 - 030-9035992 - www.fr


GN E PROGETTAZIONE IZZATA PER LA TUA PISCINA

TE E FUORI TERRA ZIONE - ACCESSORI E RICAMBI

ranzonipiscine.it - info@franzonipiscine.it


ITINERARI

Il castello di Vezio Lombardia: provincia di Como

STORIA DEL CASTELLO DI VEZIO L’origine della fortificazione non è chiara. Il toponimo di Vezio è di probabile origine romana, come suggeriscono le famiglie romane, presenti anche nel comasco, che portavano questo nome. Il quadro topografico generale del Castello e del paese di Vezio mostra analogie con una situazione ben documentata, ad esempio a Bajedo, di abitati di servi sorti in prossimità del castello da cui dipendevano. Vari autori, fra cui citiamo il Pensa, attribuiscono al castello una prima fase in età Tardo Antica, riconducibile ad una funzione di centro militare strategico tardo romano a guardia della strada che da Bellano conduceva ad Esino Lario, e punto d’avvistamento e segnalazione dominante l’intero lago. Della successiva fase Bizantina e Longobarda poco possiamo dire, se non ricordare la leggenda a riguardo della regina Teodolinda: si narra che la famosa Teodolinda, regina dei Longobardi, trascorrendo i suoi ultimi anni a Perledo, avrebbe fatto costruire la chiesa di San Martino con l’antico campanile a forma di torre, ed il castello di Vezio unitamente all’oratorio di Sant’Antonio per lasciare una traccia visibile della sua fede nel Cristianesimo. In Lombardia molte sono 44 www.newentry.eu

le località che rivendicano tale tradizione, tuttavia si deve tener conto che l’ordinamento longobardo doveva munirsi delle migliori difese militari; nel caso di Vezio è evidente l’interesse alla ricostruzione del castello andato distrutto a seguito di eventi bellici non precisati e la strategicità della posizione. Una prima sicura attribuzione del castello si riconnette alla venuta degli esuli comacini, in seguito alla guerra con Como del 1169 d.C. Paolo Giovio, che scrive nel 1559, ci dice “Gli isolani edificarono nella nuova habitatione due roche, una dalla parte destra del Lario, l’altra nello elevato forte et giogo del monte sopracta con gli edifici, et da il sguardo di tutto il lago”. L’ipotesi che gli isolani furono i primi edificatori del castello di Vezio è oggi scartata dalla maggior parte degli autori. Più probabile è un massiccio intervento edilizio, che oltre alla fortezza interessò il borgo di Varenna, che cambiando aspetto complessivo della struttura porta al fraintendimento nel riconoscerne un’opera realizzata ex novo. Certo è che il Castello fu di primissimo interesse per i Comacini giunti a Varenna: il sistema fortificato del paese era, infatti, ora incentrato su Vezio che venne collegato


ITINERARI

con muraglioni al borgo sottostante, parzialmente ancora rilevabili e noti da vari documenti. Servì inoltre come rifugio alla popolazione di Varenna durante i continui assalti comaschi che caratterizzarono l’intera storia basso Medioevale del nostro paese. Uno dei primi documenti che ci parla di Vezio è dell’anno 1368. L’atto è relativo ad una donazione di terra di cui beneficiò la chiesa di Sant’Antonio di Vezio. Nel XVII secolo la torre era in proprietà della parrocchia di San Giorgio di Varenna. Nel 1600 sorse una lite tra il parroco di Varenna e il Duca di Monte Marcino, a causa dell’occupazione di quest’ultimo della torre di Vezio nonostante i diritti vantati dalla parrocchia di Varenna. La causa per il possesso del castello fu vinta dal Conte della Riviera, il quale pose in affitto i suoi possedimenti di Vezio, nel 1619 a Giov. Antonio Forno, nel 1631 a Giovanni Antonio de Tarelli e nel 1656 ad Antonio Tarelli. Secondo due iscrizioni dettate dal Parlaschino la torre di Vezio venne riedificata nel 1635. Non essendoci altre informazioni al riguardo la notizia non è verificabile. Ritornando ai proprietari del castello di Vezio esso rimase agli Sfrondati (Conti della Riviera), e allo spegnersi della loro dinastia agli eredi Serbelloni. Oltre alla monumentale torre di Vezio, altre testimonianze di strutture militari si trovano lungo il tratto iniziale del sentiero che congiunge

Gelateria Dolce Fiore GELATO, TORTE E SEMIFREDDI DI NOSTRA PRODUZIONE

CARPENEDOLO (BS) - VIA BERGOMA (Zona Fusetto) - Tel. 030 96 97 038 www.newentry.eu 45


ITINERARI

Vezio a Ortanella e della strada che congiunge Vezio a Fiumelatte: resti di muraglione, ruderi di costruzioni, una cascina che mostra derivazione da un torrione, un rudere di casa colonica mostrante aperture di tipo difensivo. Secondo il Pensa queste opere sono ascrivibili alla guerra tra il Ducato di Milano e Venezia. Opere, per altro, più in linea con le strategie militari dell’epoca rispetto al castello. Nel 1647 le terre di Perledo e Varenna vennero investite nel feudo valtellinese del conte Giulio Monti. Nel 1778, l’infeudamento di Varenna passò alla famiglia Serbelloni, la cui congiunta, Crivelli Serbelloni, mantenne il possesso della torre di Vezio fino all’Ottocento. La proprietà passò poi alla famiglia Greppi Di Robilant che ne mantiene tutt’ora il possesso. Oggi il Castello, pur rimanendo proprietà privata, è visitabile e aperto al pubblico per gran parte dell’anno, di norma da marzo a inizio novembre. La gestione del Castello è diretta dall’Associazione Turistica Castello di Vezio, un ente onlus che si 46 www.newentry.eu

occupa di mantenerlo e promuovere esposizioni artistiche e manifestazioni di vario genere al suo interno, nonchè di un progetto di restauro complessivo in parte già eseguito e che in parte verrà realizzato nei prossimi anni. ORARI APERTURA Dal primo sabato di marzo al primo novembre aperto tutti i giorni. Chiuso in caso di maltempo. Ultimo accesso 20 minuti prima della chiusura. Animali non ammessi. Contatti Associazione Turistica Castello di Vezio via al castello snc, 23829 Perledo (LC) info@castellodivezio.it +39 348 8242504 / +39 333 4485975

VISITIAMO IL CASTELLO DI VEZIO


Casa Funeraria sale per l’accoglienza delle spoglie del proprio caro, proveniente da qualsiasi comune

Aree climatizzate con ricambio d’aria - Filodiffusione - Internet Wifi

Zona caffè - Parcheggio privato - Area Videosorvegliata

Via Ugo Foscolo 85/D - GHEDI 392.34.36.264 - 327.88.12.809

Disponibile anche a Calvisano presso Agenzia Funebre D’Orta

www.venereonoranzefunebri.it


ANNUNCI ECONOMICI LAVORO OGGETTI ANIMALI INCONTRI IMMOBILI VEICOLI

Homines Barberia sta valorizzando idee fuori dagli schemi per concept nuovi. Non voglio la solita Barberia, non cerco il solito parrucchiere. Sto creando un ambiente nuovo in cui tra un taglio di capelli e un taglio barba, l’uomo valorizzi il proprio benessere con momenti di totale relax attraverso percorsi mirati. Sto cercando una persona con cui condividere questo percorso lavorativo, un percorso artistico ed evolutivo. Sto cercando una persona motivata, responsabile, onesta e solare; una persona creativa e versatile, capace di mettersi in discussione. Se hai questi requisiti, allora cerco te!! +Qui potrai dimostrare tutto il tuo talento,le tue idee fuori dagli schemi!! La rivoluzione del look maschile è iniziata... cool, rock, hipster... creiamo un nuovo paradosso, intercettiamo i nuovi bisogni.

Invia la tua candidatura alla seguente e-mail solidea1975@gmail.com oppure su whatsapp al numero 3339320719

ISORELLA

Azienda artigiana di lsorella bs settore metalmeccanico cerca figura di fiducia da inserire con mansione saldatore-fabbro.preferibile con esperienza anche minima.lavoro full time. Per info telefono 339 63 97 295

AFFITTASI BAR, PASTICCERIA A GOTTOLENGO (BS). AMPIE METRATURE E SPAZIO ESTERNO DI PROPRIETA’. TEL. 335 82 99 878.

BASSA BRESCIANA

Cedesi attività ben avviata di Bar, Ristorante, Pizzeria. Ampio parcheggio. Zona Bassa Bresciana. Info 339 80 58 140

BASSA BRESCIANA

Cedesi attività ben avviata da più di 30 anni di FABBRO. Zona Bassa Bresciana. Per informazioni: 328 87 17 159

CERCO LAVORO

Giovane signora italiana diplomata ASA cerca lavoro pomeridiano o serale come assistente anziani, barista, babysitter, segretaria, operaia, pulizie o altro in zona Asola e dintorni. Cell. 3348543527

CERCASI GESTORE ITALIANO A REMEDELLO (BS)

PER DISTRIBUTORE CARBURANTI (BENZINA, GASOLIO, GAS, GASOLIO SUPER) (UNICO DISTRIBUTORE DEL PAESE) E AUTOLAVAGGIO

INFO 329 74 70 681 VISANO

VENDESI ATTIVITA’ QUARANTENNALE DI ALIMENTARI A VISANO (BS) INFO 338 98 66 170 - INFO 339 79 78 030 48 www.newentry.eu

BASSA BRESCIANA

VENDESI ATTIVITA’ BEN AVVIATA DI PARRUCCHIERA CAUSA MOTIVI FAMILIARI. OTTIMO AFFARE. INFO 347 73 52 863


RIFLESSIONI

FILO DIRETTO CON L’AVIS DUBBI E DOMANDE FREQUENTI Alcune domande ricorrenti e alcuni luoghi comuni, per altro spesso errati, in base a nuove abitudini e nuovi stili alimentari fanno sorgere dubbi per quanto riguarda l’idoneità a donare sangue: può donare chi ha piercing? Chi ha tatuaggi? Chi beve? Chi fuma? Chi è vegetariano o vegano? Chi si mette un piercing viene sospeso per quattro mesi, dopodiché può tranquillamente ricominciare a donare; lo stesso periodo di sospensione per chi ha fatto un tatuaggio, di qualsiasi dimensione sia e in qualsiasi zona del corpo sia ( questo per garantire che non subentrino infezioni). Bere e fumare non pregiudica l’idoneità, è questione ovviamente di moderazione, soprattutto per quanto riguarda il bere. I vegetariani possono donare sangue, se seguono una dieta bilanciata, per evitare carenze di ferro; anche i vegani possono donare, se eseguono esami del sangue periodici per controllare ferro e vitamina B12. Resta fisso per tutti, uomini e donne, il peso minimo di 50 kg, mentre non c’è un peso massimo, l’essenziale è essere in buona salute. In

generale, dunque, può donare chi sta bene e segue uno stile di vita sano, senza troppi divieti, mantenendo gli esami del sangue nei parametri standard. Per qualsiasi dubbio, comunque, è preferibile chiedere informazioni al medico della propria sede Avis, che risponderà in modo personalizzato. I vantaggi del donatore, per contro, sono parecchi: controlli periodici del sangue e ripetizione gratuita degli stessi in caso di esami fuori norma; l’avisino che dona nei giorni feriali nella sede di Bs, può usufruire della giornata retribuita di lavoro e, ultimo ma non certo per importanza, ha la grande soddisfazione di fare del bene, di sentirsi indispensabile a chi è malato e ha bisogno proprio del suo sangue per non morire. Per informazioni la segreteria è aperta il sabato dalle 10 alle 12 tel:0309651693 e-mail segreteria@avismontichiari.it Ornella olfi www.newentry.eu 49


Peter Pan

CIBO - ARTE - CULTURA - MUSICA - DIVERTIMENTO SPECIALITA' CARNE ALLA BRACE - PANE E SALAMINA

PRANZI DI LAVORO DA LUNEDÌ A SABATO UNA BELLISSIMA INIZIATIVA STA PER NASCERE AL PETER PAN Due importanti novità al Peter Pan: stanno per nascere "Il circolo Amici della Musica" e il club "Amanti della Costata e della Fiorentina" SONO APERTE LE ISCRIZIONI

SERATE A TEMA CON ESPERTO IN ARTE CULINARIA DI COTTURA DELLA CARNE ALLA BRACE E ALLA PIASTRA. IL LOCALE SI METTE A DISPOSIZIONE DEGLI ASSOCIATI PER OGNI TIPO DI EVENTO!

GHEDI (BS) - Via Montichiari 10/G - Fronte Discoteca Fl INFO E PRENOTAZIONI: 328 27 42 961 Daniel - 351 97 97 166 Angy


NUOVA GESTIONE A CONDUZIONE FAMIGLIARE. PROFESSIONISTI NELLA RISTORAZIONE DAL 1983 CORTESIA E AMBIENTE COMPLETAMENTE RINNOVATO COLAZIONI - APERITIVI - PRANZI DI LAVORO PIU' DI 100 POSTI A SEDERE - KARAOKE

SPECIALITÁ CASONCELLI AL BURRO VERSATO (vari gusti) CARNE ALLA BRACE TAGLIATA DI MANZO STRACOTTO CON POLENTA BRASATO CON POLENTA SPEZZATINO CON POLENTA

TUTTE LE SERE SU PRENOTAZIONE CARNE ALLA BRACE E KARAOKE

lorida - APERTO TUTTI I GIORNI - AMPIO PARCHEGGIO Seguici su Peter_Pan_Ghedi @peterpanghedi


RIFLESSIONI

LIBRERIA ACQUA ALTA A VENEZIA Venezia è una città affascinante e unica, malinconica e misteriosa, accogliente e romantica…difficile definirla, molte infatti le sue sfaccettature, le sue meraviglie, le sue particolarità, in ogni stagione e con qualsiasi stato d’animo la si viva. Intriganti i suoi vicoli che si affacciano sui canali, i suoi lussuosi Palazzi storici, la maestosità della Basilica di San Marco, i caratteristici ponti col fruscìo dell’acqua ad accompagnare i passanti, l’odore di umidità delle calli che si mescola al profumo di cibo proveniente dai numerosi ristorantini. A Venezia ci si torna volentieri anche più volte, si respira sempre un’atmosfera

particolare, dal sapore antico. Peccato non aver saputo prima della libreria Acqua Alta, considerata una delle librerie più belle e particolari del mondo, ne terrò conto sicuramente per la prossima visita alla città. Entrando in questa libreria, i cui scaffali sono a forma di gondola, di canoa, di vasca da bagno, ecc…, ci si addentra in un mondo apparentemente caotico, ma quelle pareti piene di libri, percorrendo angusti corridoi, hanno un fascino inimitabile. Ornella Olfi

SABBIATURE DI STABILI, LEGNO E MATTONI MACCHINARI INDUSTRIALI E AGRICOLI VERNICIATURE INDUSTRIALI - VESPE PRIMA

DOPO

PRIMA

PRIMA DOPO

SABBIAT

URE VES

PE

Via Cav.Bordogna, CALVISANO (BS)

Tel. e Fax 030.99.68.233 - Cell.333.69.91.096 52 www.newentry.eu


QUESTO E ‘ IL MIO NOME

Rubrica nata agli albori della nostra rivista (ormai 25 anni fa) ideata e curata da Michele Cortinovis, ritrova la sua collocazione all’interno di New Entry non solo grazie alla richiesta dei lettori, ma soprattutto nel ricordo di Michele, prematuramente scomparso, sempre presente nei nostri cuori.

Claudio Claudio è un nome proprio di persona italiano maschile. Deriva dal cognomen romano Claudius, tipico della nobile gens Claudia, che diede a Roma quattro imperatori, fra cui Claudio. Etimologicamente, è basato sul latino claudus, che vuol dire “zoppo”, “claudicante”, “storpio”, anche se alcune fonti tentano una connessione al sabino clausus (“illustre”, “famoso”). Da esso deriva, in forma patronimica, il nome Claudiano. Nome di tradizione sia storico-classica che religiosa, conta una buona diffusione in tutta Italia. In Francia, dove è diffuso nella forma Claude, ha sempre goduto di una certa popolarità grazie al culto verso san Claudio, vescovo di Besançon. Storicamente riprende il nome del console e censore del IV secolo a. C. Appio Claudio il Cieco, che fece costruire il primo grande acquedotto e la Via Appia. Si chiamarono così gli imperatori romani Tiberio Claudio Germanico e Claudio Nerone Cesare Druso. Nella tradizione cristiana si è diffuso per il culto di san Claudio. martire a Ostia durante il regno dell’Imperatore Diocleziano. Tra i personaggi celebri si ricordano il poeta latino pagano Claudiano, vissuto nel quinto secolo; il pittore francese Claude Monet; il compositore e musìcista cremonese Claudio Monteverdi (1567-1643), il compositore francese del Novecento Claude Debussy. Attualmente il Claudio italiano più’famoso e Claudio Abbado, il direttore d’orchestra. Fra le donne ricordiamo l’attrice Claudia Cardinale e la maliziosa Claudia Koll. Claudia o Claudio è un personaggio sempre circondato da amici, un capo riconosciuto del clan cui appartiene al quale ci si rivolge per

chiedere aiuto e consiglio. La sua leadership indiscussa gli deriva dalla forte autorevolezza che sprigiona con naturalezza, conquistata non con la forza ma con la facilità di chi l’ha iscritta nel proprio DNA. Significato: zoppo, claudicante Origine: latina Onomastico: 18 Febbraio Segno Zodiacale: Gemelli Numero portafortuna: 3 Colore: viola Pietra: ametista Metallo: stagno Micky

L’Emozione di ascoltare la propria anima, il proprio cuore... Tu lettore sei il protagonista! Con le tue storie, le tue emozioni... Invia i tuoi scritti a: redazione@newentry.eu

Chiama Info: 347 73 52 863 www.newentry.eu 53


www.zaccarinisalotti.it


PROMOZIONE SCONTI DAL 30% AL 50% ANCHE SU NUOVI MODELLI

MOBILI VINTAGE

REPARTO OUTLET SCONTI FINO ALL'80%

FINO AD ESAURIMENTO MERCE


50

PLAY MUSIC

24 maggio 1969

anni fa 1969 2019

Ascolta "Tutta la mia città" Equipe 84

Tutta mia la citta` - Equipe 84 Viso d'angelo - Camaleonti 03 Eloise - Barry Ryan 04 La storia di Serafino - Adriano Celentano 05 Irresistibilmente - Sylvie Vartan 06 Buonasera, buonasera - Sylvie Vartan 07 Get back - Beatles 08 Acqua azzurra, acqua chiara - Lucio Battisti 09 Casatschok - Dori Ghezzi 10 Il paradiso - Patty Pravo 01

02

01

TUTTA LA MIA CITTÀ: EQUIPE 84

02

Tutta mia la città/Cominciava così è un 45 giri del 1969 dell'Equipe 84. Il disco ebbe un notevole successo, arrivando fino alla prima posizione per quattro settimane e rimanendo in hit-parade per dodici settimane. Tutta mia la città è la reinterpretazione di Blackberry Way, successo dei The Move, scritta dal leader del gruppo, Roy Wood; il testo in italiano fu scritto da Mogol. Con questo brano l'Equipe 84 partecipò al Cantagiro 1969. La copertina rappresenta un disegno dei componenti del gruppo, con lo sfondo del cielo con le nuvole. L'Equipe 84 è stato un gruppo musicale italiano attivo tra il 1962 e il 1979 e tra il 1984 e il 2012. È considerato il gruppo italiano beat più importante e popolare. Il complesso venne fondato a Modena nel 1962 dall'unione di due formazioni modenesi: i "Giovani Leoni" e "Paolo & i Gatti". Prima del 1957 Victor Adolfo Maria Sogliani e Pier Farri avevano suonato in una band chiamata "Hurricanes"; con alcuni cambiamenti di formazione essa mutò il nome in "Le Tigri", ensemble composto da Maurizio Vandelli (voce, chitarra), Victor Sogliani (basso), la sorella di Victor alla chitarra e Pierluigi "Pier" Farri (batteria). Nel 1960 al posto della sorella di Victor entrò nella formazione il chitar-

03

56 www.newentry.eu

rista Franco Ceccarelli, e nello stesso anno lo stesso Sogliani abbandonò il nucleo per passare ai "Marinos" (che in quell'occasione cambiarono il nome prima in "Gatti" e poi in "Paolo & i Gatti"), dove suonavano Alfio Cantarella alla batteria, Franco


Fini Storchi e Francesco Guccini alle chitarre, Marino Salardini al pianoforte e Paolo Guarnera (proveniente dai "Golden Rock Boys" guidati da un giovanissimo Andrea Mingardi) alla voce e al sax; questo complesso era sicuramente più avviato dell'ensemble "Le Tigri", in quanto effettuava già molte serate nel nord Italia (mentre l'altro complesso, essendo costituito da studenti delle medie superiori, non poteva ancora dedicarsi alla musica in modo semiprofessionistico). Il posto di Sogliani nell'ensemble "Le Tigri" (che cambiarono ancora una volta il nome in "Giovani Leoni") fu rilevato da Luigi Simonini, mentre al posto di Farri (che preferì dedicarsi all'organizzazione degli spettacoli del complesso dell'amico Sogliani) entrò il batterista Claudio Dotti. Paolo & i Gatti fecero circa 73 concerti fino al novembre 1962, ma in questo periodo si ebbe una crisi nel gruppo, dovuta alla partenza di Guccini e Fini Storchi per assolvere il servizio militare. Al loro posto entrarono Maurizio Vandelli e Franco Ceccarelli. Con contratti già acquisiti in precedenza, suonarono a Cortina tutto l'inverno come orchestra di apertura e chiusura serata, dove si esibivano Peppino di Capri e don Marino Barreto Junior. Maurizio Vandelli, che era interessato alla musica in maniera più forte rispetto agli altri membri del suo complesso, entrò in Paolo & i Gatti, ma Ceccarelli non era d'accordo, e tramite un suo amico studente di legge, Corrado Bacchelli (in seguito produttore di Alan Sorrenti e fondatore della casa discografica CBO) minacciò di denunciare Vandelli per danni; a questo punto, in accordo con gli altri, si decise di proporre anche a Ceccarelli l'ingresso nella band. Quando, dopo le serate estive, nell'autunno del 1964 anche Guarnera decise di lasciare il complesso, i quattro restanti cambiarono il nome al sodalizio artistico: nacque l'Equipe 84. Il debutto discografico Pare che il nome sia stato suggerito da Pier Farri, e che sia dovuto al desiderio di avere un qualcosa che desse un richiamo internazionale, dunque "equipe"; sul numero 84 invece si disse, sui giornali dell'epoca (da "Big" a "Ciao amici") che era la somma delle età dei componenti del gruppo (ma Ceccarelli nella biografia della band "Io ho in mente te" sostiene che nacque dall'idea di essere chiamati a pubblicizzare il noto brandy "Stock 84"). Dopo una serie di prove e di

PLAY MUSIC serate, i quattro riuscirono ad arrivare in sala d'incisione: il debutto avvenne per una casa discografica di Modena, ed il primo 45 giri inciso, Canarino va, era l'inno della squadra del Modena allora in Serie A, mentre sul retro vi era Liberi d'amare; anche se distribuito non in maniera eccelsa, questo disco attirò l'attenzione di Armando Sciascia, che stava cercando un gruppo per la sua casa discografica, la Vedette, e fu così che l'Equipe 84 finalmente firmò un vero contratto discografico. Proprio in quel periodo, però, Sogliani fu chiamato per il servizio militare; si decise allora di farlo sostituire per i primi due 45 giri dal modenese Romano Morandi, che suona in Papà e mammà (sul retro Quel che ti ho dato, cover di Tell me dei The Rolling Stones) uscito nel 1964 e in Ora puoi tornare, pubblicato nel 1965. Il primo 45 giri inciso per la nuova casa discografica, Io ho in mente te (versione italiana di You were on my mind, scritta nel 1962 da Sylvia Fricker del duo folk Ian & Sylvia. Altro successo dello stesso anno è Bang bang! (dall'omonima hit scritta da Sonny Bono e incisa da Cher: Bang bang (my baby shot me down)) che ha sul lato B un'altra canzone dell'amico Guccini, Auschwitz, in una versione con il testo leggermente modificato rispetto all'originale. Il singolo arriva in prima posizione per cinque settimane. Il 1967 si apre nel migliore dei modi, con il grande successo di una canzone scritta da Mogol e Battisti che raggiunge la prima posizione per tre settimane: 29 settembre, la storia di un tradimento, celebre anche per il parlato stile giornale radio (che tra l'altro spiega il titolo); sul lato B È dall'amore che nasce l'uomo firmata da Vandelli. Ancora di Mogol e Battisti l'altro successo dello stesso anno, Nel cuore, nell'anima, incisa in una versione classicheggiante in cui la voce di Vandelli è accompagnata dell'orchestra della Scala. Nel 1968 la casa discografica Dischi Ricordi pubblica il loro terzo album, intitolato Stereoequipe, che racchiude i 45 giri dell'ultimo anno e mezzo più 4 inediti. Esce anche il 45 giri "Un angelo blu". Nel 1969 l'Equipe 84 partecipa al Cantagiro con un'altra canzone di successo: Tutta mia la città cover italiana scritta da Mogol del brano Blackberry Way della band inglese The Move che arriva prima in classifica per quattro settimane. Successivamente il gruppo decide di non fare più concerti. Fonte: Wikepedia www.newentry.eu 57




RIFLESSIONI

MATTINA LIBERA

Una mattina libera, aspettando che l’elettrauto faccia il suo lavoro. Cammino per la città che si risveglia, e un grattacielo invaso dalla luce rosa del sole che sorge mi fa girare gli occhi verso quel piccolo spicchio di cielo visibile anche da qui, soffocato dai palazzi che chiudono l’orizzonte e limitano il respiro dello sguardo. Questo sguardo che inciampa su confini di cielo troppo stretti è una delle poche cose che mi dispiace del vivere in questa città. Riesco a trovare spazi verdi, alberi da guardare, ma le albe e i tramonti qui si fanno desiderare, e si mostrano solo in qualche riflesso alto nel cielo, che supera le barriere dell’edilizia urbana. Pazienza. Prendo il lato buono e mi faccio sorprendere e stupire dagli sprazzi che vedo, quando li vedo. Cammino col senso di libertà dell’andare sen-

za meta, nell’aria fresca che non fa rabbrividire, e guardo, guardo frammenti di vita che scorrono con me. Sono nella mia vita, e questo mi rende felice. Pur nelle difficoltà che ci sono. Ho iniziato l’anno con questo senso di quiete interiore, mare profondo che sta anche se la superficie si agita. Sono grata. Provo ciò che David Steindl-Rast dice nella conferenza citata qui. Comprendo profondamente le sue parole perché le vivo. E qui, in questo bar piuttosto affollato, col rumore del chiacchiericcio e dell’inevitabile musica di sottofondo, riesco persino a concentrarmi e a scrivere. Sono felice, di quella felicità che scorre come un ruscello di montagna, vivace e tranquillo. Leggerezze e pesantezze convivono in equilibrio. E io riprendo il cammino. sguardiepercorsi.it

Fantasy

E’ gradita la prenotazione Tel. 348 29 34 796 Area Bimbi

CALVISANO (BS) - Via Isorella,12/a (interno C.Commerciale Leonessa) 60 www.newentry.eu


RIFLESSIONI

QUI IN COMPAGNIA DEI MIEI LIBRI Qui, in compagnia dei miei libri e di questo Ipad mi sento in viaggio. Letture, testimonianze di persone, Ted talks: sono compagni che incontro mentre cammino. Ascolto ciò che raccontano del loro viaggio, confronto riflessioni, tesori preziosi che portano con sé e scambiano, condividendoli. Sono in compagnia, e non sono sola. Sento tutti questi viaggiatori con me, e mi danno energia, coraggio, mi trasmettono la loro forza, e quella forza muove la mia. E insieme andiamo. L’avventura di questo viaggio sulla Terra è meravigliosa. Sì, certo, a volte terribile. Ma ora vivo l’intensità del sentirmi nel flusso. Intorno a me libri che raccolgono il distillato di studi, sforzi, riflessioni, intuizioni di chi li ha scritti; lì, in quelle pagine, ci sono le loro

BAR

TRATTORIA PIZZERIA

storie. Non scaffali inerti ma vite pulsanti, cristallizzate in parole scritte che si distaccano e vanno nel mondo, a raggiungere altre vite. Lì, sui ripiani, stanno individui che raccontano… E quando siedo qui sul divano e guardo le librerie di fronte a me, i libri sul tavolino, ecco… non sono sola. Mi sento sostenuta dalle loro testimonianze. E mentre il pane lievita e la lavatrice lava io sto qui tra tanti compagni di viaggio, immersa nel quotidiano della mia vita e nel flusso della vita che tutti include e accompagna. Profumo di lievito sulle mani, rumore di lavatrice, silenzio interiore, sorriso dell’anima, slancio dello spirito: domenica mattina.

9

Michela

NUOVA APERTURA

MINUTO

PRANZI DI LAVORO DA 11,00 € APERITIVI CON BUFFET - PIZZERIA ANCHE DA ASPORTO SERATE A TEMA CON PIATTI TRADIZIONALI E MENU' PERSONALIZZATI TUTTE LE PARTITE SU SKY - Serie A - UEFA Champions League e UEFA Europa League

APERTO 7 GIORNI SU 7 DALLE ORE 09:30 ALLE ORE 02:00

PRALBOINO (BS) - via G.MARCONI, 44 - Tel. 0309521072 - 320 0707874 www.newentry.eu 61


BOX ZONA FILTRO, DOPPIA PORTA, VARIE MISURE E SOLUZIONI A SECONDA DELLE VOSTRE ESIGENZE.

LENO (Bs) - Via Calvisano, 11/a - Tel. 030 90 38 275

Magazzino: 338 99 67 794 Davide - Email: uni79@libero.it


Ed è Poesia

Ed è Poesia

“Nel mio mondo”

Racchiusa nel mio mondo nulla più mi può sfiorare, solo la beatitudine... Nemmeno i cattivi pensieri scalfiscono la mente di chi crea l’arte, il respiro di una nuova creazione travolge nell’oblio la creatura immaginaria Scalvini Roberta

“Morte”

La morte vista come l’inganno... travolgente con lo spirito del passato, innocente come un bambino, racconta l’esser vivo che cammina in quelle storie raccontate. Scalvini Roberta

“Tempeste improvvise” Sarà che quando l’improvvisa tempesta ti coglie in su la via t’accorgi che non serve dire - dovevo prendere l’ombrello.. ma corri al riparo di tutta fretta e non ti basta una trine di lino o di seta a coprirti il viso ma ti basta una sguardo impaurito dinanzi ad uno specchio per vederci dentro il film della tua vita e allora racimoli pensieri dei più strani e sconosciuti Ti riempi le tasche di polvere e di vento fai castelli di carte che crollano all’istante e non v’è che dubbi e incertezze nei mulinelli tra i nembi mentre l’acqua ti scroscia addosso e tu nemmeno la senti mentre attraversi i sentieri più impervi.. e cadi e ti rialzi con le ginocchia sbucciate T’arrampichi cercando spalle che ti contengano e occhi in cui trovare complicità e forza.. La salita è un impresa, costa sale e fatica ma or che ho stretto le dita tra una mano e quell’altra il coraggio ha il colore del mio sangue che pulsa sulla brezza inattesa quando scalza le nubi. Una luce compare ai confini dei monti quando pallide gote arrossiscon di colpo Il sereno è vicino.. ed afferro decisa ogni piccola gioia è un regalo improvviso vale più d’un tesoro è la vita che scorre oltre ogni presagio Rosa Leone www.newentry.eu 63


Dott.ssa Francesca Chiudinelli

PRALBOINO (BS) - Via Garibaldi, 35 - tel. 030.954.649 - www.poliambulatorisanflaviano.it

Approfondimenti a pag.2-3

SERVIZIO DI GINECOLOGIA

San Flaviano

Poliambulatori


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.