NEW ENTRY: EDIZIONE DI BRESCIA DEL 20 LUGLIO 2020

Page 1

Anno 26 - N°6 del 21/07/2020 - www.newentry.eu - brescia@newentry.eu - Pubblicità: Gianluca Boffetti 347.73.52.863 BS - MN - CR "Fa più rumore GRATUITO un albero che cade di una foresta che cresce Il Giornale della Gente Lao Tzu

I S O R E L L A ( B S ) - V i a C o r v i o n e, 1

Clair fashion&dance via Deretti 89/91 25013 Carpenedolo (Bs) tel. 030 969 87 15 cel. 338 244 51 93 info@clair.it Gran Galà Dance Shoes Grangaladanceshoes

www.clair.it/ecommerce/

Qualità, Professionalità e Assistenza al servizio del cliente GOTTOLENGO (BS) - Via Brescia, 23 Tel. 030 95 17 665 - www.rizzardiceramiche.it

Ampio showroom Stile e cura dei dettagli


NEW ENTRY il Giornale della Gente Quindicinale d’informazione sociale e culturale a distribuzione gratuita Decreto del Presidente del Tribunale di Bergamo n°21 del 09/03/2000 Editore e Direttore Responsabile: Gianluca Boffetti Direttore Onorario: Michele Cortinovis Redazione: Stefano G. - Giorgio M.

Summary

04 08 TOELLETTATURA...

12

www.newentry.eu New Entry il giornale della gente newentrycommunication

Sede: Brembate di Sopra (Bg) Via Tresolzio n° 48 Tel.347 73 52 863 - Fax 178 22 87 172 DISTRIBUZIONE BRESCIA - MANTOVA - CREMONA Acquafredda - Asola - Borgosatollo - Calcinato Calvisano - Carpenedolo - Casalmoro - Casalromano Castelnuovo - Castenedolo - Fiesse - Gambara - Ghedi Gottolengo - Isorella - Leno - Milzano - Montichiari Montirone - Pavone del Mella - Poncarale - Pralboino Remedello Sopra - Remedello Sotto - Visano.... 02 22

Riflessioni

Società

pag.30 LETTERA AL GOVERNATORE pag.44 SOVRAFFOLLAMENTO

Intrattenimento pag.14 PLAY MUSIC pag.22 SIGNIFICATO DI "SANDRA" pag.60 CHIAMATEMI ANNA

Cultura pag.12 STRAGE DI VIA CARINI pag.37 IL NOME SERENA pag.58 MIRACOLO ISLANDA

Territorio pag.20 REMEDELLO: AVVISO TESTIMONIANZA Racconti pag.52 LA 2^ VITA DI SOFIA

28

New Entry Television I NOSTRI CONTATTI redazione@newentry.eu bergamo@newentry.eu brescia@newentry.eu

pag.3 UN GIORNO IL TRENO SI....

pag.05 APPLAUSI A LORO pag.18 FIORITURA AL CHIESE PANNA BICOLORE pag.28 QUESTO VIRUS...

Anno 26 - N°05 del 21/07/2020

New Entry Boffetti Gianluca

Editoriale

Anime nel Vento pag.15 ZIA RITA pag.38 ALDO IL GRANDE pag.43 ROBERTO TAROLI

Interviste

QUESTO VIRUS

30

pag.40 STEFANIA CONVALLE pag.48 CHIARA VINCENZI pag.56 ANNA PALCO

Itinerari pag.24 BRESCIA (3^ parte)

LETTERA AL Animali GOVERNATORE pag.08 TOELETTATURA DI UN CANE

34

A tavola

pag.04 SALSA GUACAMOLE pag.11 IL GROPPELLO

Speciali

pag.19 CASA SHANTI - YOGA pag.34 COLTIVARE UN ORTO COLTIVARE UN ORTO pag.39 IL TUNNEL CARPALE


Editoriale

UN GIORNO IL TRENO SI FERMERÁ

Il nostro grado di inquietudine si è abbassato, subiamo la vita senza domandarci il perchè e allora sono arrivato alla conclusione che noi siamo come dei pendolari. Saliamo sul treno della vita e stiamo lì davanti al finestrino come tanti automi a guardare la vita che passa senza curarci minimamente di quello che succederà quando il treno si fermerà. Sì perchè il treno si fermerà, non sappiamo ne l’ora ne il momento ma terminerà la sua corsa. Sembra ieri quando Leonardo Da Vinci dipinse l’ultima cena, lui usava prendere le persone dalla strada per farle posare per i suoi quadri. E quando creò l’ultima cena aveva preso delle persone e dipinto gli Apostoli, poi l’opera

NUMEROSE SOLUZIONI E OFFERTE VI ASPETTANO NEL NOSTRO SHOWROOM A PARTIRE DA € 5,00

rimase ferma una decina d’anni perchè non riusciva a trovare l’elemento più importante, non riusciva a trovare chi avesse il volto di Gesù, finchè un giorno incontrò un uomo e gli disse: “Tu vuoi posare per me?” - Ho fatto l’ultima cena e tu hai il volto che cercavo per fare Gesù” - e lui gli rispose: “Ma il mio volto è già nel tuo quadro”. “Ah sì... e chi eri?” - chiese Leonardo. Io ero Giuda! Io non so se è una leggenda quella che ho scritto. Un fatto è certo: è che ognuno di noi ha dentro due personalità: quella di Gesù e quella di Giuda. Noi dovremmo fare in modo di far prevalere quella di Gesù prima che il treno si fermi.... Gianluca Boffetti

STOCK EFFETTO LEGNO mm 10

8,50 € al mq

Via A. De Gasperi, 18 - Viadana di Calvisano (BS) - Tel. 030 96 82 80 03


GUSTO A TAVOLA

SALSA GUACAMOLE PER POLLO O PESCE

Ingredienti per salsa guacamole: 1 avocado 3 pomodori secchi 1 cipollotto fresco 1 spicchio d’aglio (a piacere) 1 lime, sale e peperoncino Preparazione della salsa guacamole: Sbucciare l’avocado, tagliarlo a dadini e metterlo nel mixer, aggiungere i pomodori secchi a pez-

zettini, il cipollotto, aglio (se piace), il succo e la buccia grattugiata di lime sale e peperoncino ed azionare il mixer. Versare a filo dell’olio extra vergine per rendere la salsa cremosa e della consistenza desiderata (ne basteranno pochi cucchiai). Preparare carne o pesce in maniera molto semplice su griglia o lesso. Tostare del pane su di una griglia da servire con la carne e la salsa Guacamole. Anna - www.cucinacreare.it

LAURA FERRARI 388 78 06 464 VIADANA DI CALVISANO (BS) - Via della Tesa,68 04


Riflessioni

APPLAUSI A LORO... I NOSTRI BAMBINI Un giorno gli abbiamo detto che non potevano più andare a scuola e non hanno dubitato che fosse la cosa migliore. Gli abbiamo detto che non potevano vedere i loro amici e si sono accontentati di vederli su uno schermo. Gli abbiamo detto che non potevano andare in piazza né a giocare all’esterno e ci hanno creduto. Gli abbiamo detto che non potevano abbracciare i loro nonni e hanno trasformato i loro baci e l’amore in disegni. Gli abbiamo detto che il #virus nemico si batte la-

vandosi le mani e sono diventati esperti. Gli abbiamo detto che i nuovi supereroi non indossano mantelli ma mascherine. Ci mostrano una capacità di adattamento enorme e non si stancano mai di darci amore. Sanno che per sconfiggere il nemico dobbiamo stare a casa. Sono saggi... trasformano un angolo di casa in un castello delle fate e la tovaglia della sala da pranzo in una grande pista di auto. Applausi a loro... i nostri amati bambini... Mariangela

Giuly’s Bar

NU GES OVA TIO NE

COLAZIONI - APERITIVI - PANINI - INSALATONE

Menù COLAZIONE

A MEZZOGIORNO

Caffè o Cappuccio

Panino o Piadina + Birra Media + Caffè

+ Brioches + Succo +Bottiglia d’acqua

€ 5,00

€ 7,00

Piatti freddi - Aperitivi con Buffet ORARI DI APERTURA Da Lunedì a Giovedì 07:00-22:00 - Venerdì, Sabato e Domenica 07:00-24:00 GOTTOLENGO (BS) - Via Garibaldi,7 05


ASSOCIAZIONE ALCOLISTI ANONIMI

CREDETEMI: ESISTE QUALCOSA DI MEGLIO... Mi chiamo Luca e sono un alcolista. riempiva di illusioni, mentre più in profonA volte è ancora difficile da dire, ma è una real- dità stava prendendo il controllo della mia tà che piano piano sto imparando ad accettare. vita. Non intendo dire che sia così per tutti, Ho cominciato a bere intorno ai 13 anni e l’al- ed ancora un po’ invidio chi riesce a bere e a col mi ha accompagnato fino a poco meno di fermarsi, ma ad un certo punto non è stato più un mese fa, alla soglia dei 29. così per me. Non potevo più fermarmi ad Penso che “accompagnato” sia la parola giu- un solo calice durante l’aperitivo, o ad una sta: era il miglior supporto in ogni situazione, sola birra con la pizza. nei momenti felici ed in quelli tristi. Una volta cominciato, qualcosa dentro di me Quando ero con gli amici e mi stavo diverten- mi spingeva a continuare a bere. Se gli amici do, mi faceva divertire di più. Quando volevo me lo facevano notare, la volta successiva apavvicinare una ragazza, mi dava coraggio e profittavo della scusa di andare in bagno per scacciava insicurezza e timidezza. buttare giù shottini al bancone, o cercavo di Quando poi ci ero insieme, mi aiutava ad es- tenere duro e terminare la serata il più presere affascinante e brillante, e anche il sesso sembrava migliore e più facile con qualche bicchiere in circolo. Quando ero triste, era la miglior compagnia: sembrava non chiedere nulla ma solo confortarmi. Quando ho perso i miei genitori, era lì per me, mentre dopo i primi periodi tanta gente si allontanava. Mai avrei pensato che un amico così caro mi si rivoltasse contro, mi ero preso in giro per tanto tempo: Per informazioni e prenotazioni chiama lo 030 99 66 100 piano piano, un bicMEZZANE DI CALVISANO (BS) - Villaggio Orientamenti,19 chiere alla volta, mi

Estetica Karisma

06


ASSOCIAZIONE ALCOLISTI ANONIMI

sto possibile per tornare a casa dove sapevo di poter continuare a bere senza che nessuno mi giudicasse. Ho presto cominciato a bere da solo, per ovviare a questi inconvenienti. Ho cercato di limitare le mie bevute a momenti della giornata precisi, tentando dei periodi di astinenza, tentando di prefissarmi una quantità di bicchieri e poi fermarmi. A volte, per brevi lassi di tempo, ci sono anche riuscito, ma piano piano ritornavo alle quantità e ai ritmi precedenti, spesso anche aumentando. Il mio caro amico stava prendendo il controllo della mia vita, distruggendone parti sempre più grandi e distruggendo me, fisicamente, emotivamente e spiritualmente. Intanto continuavo a dirmi che non avevo un problema di dipendenza, ma che il problema era nel mondo, nella vita che mi aveva tanto fatto soffrire, finché è cambiato qualcosa. Ho perso definitivamente il controllo e sono stato sull’orlo della morte, salvato da mio fratello che mi ha consigliato di cercare i gruppi di AA. Così ho fatto, a capo chino, conscio per la prima volta nella mia vita che l’alcol mi aveva sconfitto, vergognandomi, sentendomi una nullità. Ho preso in mano il telefono e ho chiamato: dall’altra parte mi ha risposto una voce amica, che per la prima volta in tanto tempo capiva davvero quello che dicevo e sentivo, perché ci era passata prima di me, e ha cominciato ad avvicinarmi alla fratellanza di AA. Ero restio, pensavo che l’età fosse un problema, che avrei trovato solo gente molto più vecchia di me, che quindi aveva esperienze diverse, vite diverse: sbagliavo. Al di là dell’età anagrafica e delle esperienze di vita, nei gruppi ho trovato l’uguaglianza dovuta alla comprensione totale, e da questa comprensione un affetto e un supporto che non credevo possibili. Ora è quasi un mese che non bevo, e questo lo devo alla speranza che AA e queste persone

mi danno ogni giorno: non sono una mandria di musoni che si piange addosso, sono persone che vivono una vita sobria dopo anni di sbronze e che nella vita hanno trovato una gioia e una serenità, nei suoi alti e nei suoi bassi, che nemmeno nei momenti di bevute intense ho provato. Sono la testimonianza vivente che esiste qualcosa di meglio, che ammettere la sconfitta non significa arrendersi alla vita ma darsi una possibilità di viverne una diversa, e dai sorrisi, dalle gran risate che si fanno, dalla leggerezza che vedo nei loro cuori, sembra sicuramente una vita migliore di quella che ho fatto fino ad ora con la compagnia della bottiglia. L’alcolismo non ha età e nemmeno ce l’ha AA, e sarò sempre grato a questa fratellanza per avermi dato la forza di tentare un nuovo percorso di vita, per la speranza che mi trasmette nel guardare questo percorso, per le gioie che piano piano mi fa scoprire e riscoprire. Anche in questo momento di difficoltà generale, con tutti i problemi legati alla pandemia, il messaggio mi è stato trasmesso e continua ad essermi trasmesso: le stanze dove si riuniscono i gruppi sono chiuse, ma l’associazione continua a funzionare, tramite telefono, teleconferenze e videoconferenze, dimostrando ancora che nel momento del bisogno, nonostante le difficoltà, una mano amica c’è. Sono Luca e sono un alcolista che ha trovato un modo per ritornare a vivere la vita, e posso garantire che vale assolutamente la pena fare almeno un tentativo. Luca Numeri utili Referente provinciale Brescia 334 73 44 880 Numero Verde 800 411 406 Sito web www.alcolistianonimiitalia.it 07


BEST FRIENDS FOREVER

TOELETTATURA DI UN CANE NON E’ UN LUSSO MA UNA PRATICA INDISPENSABILE

L’importanza della toelettatura regolare non è sempre conosciuta da tutti, soprattutto da chi ha un cane da poco… Non si tratta solo di una questione di igiene o salute, ma serve a costruire una buona relazione con il nostro cane. Se lo si abitua fin da cucciolo al contatto fisico, sarà più facile poi trattarlo nel caso di eventuali malattie o dopo qualche incidente (per esempio se c’è un piccolo vetro da estrarre da una zampa, ecc.) Ecco un riassunto dei motivi per i quali è una pratica indispensabile: sia per i cani a pelo lungo, corto, ondulato o riccio 1. Il bagno Un cane può essere lavato da un minimo di 3-4 volte l’anno a non più di un paio di volte al mese. Lavarlo troppo spesso non è salutare, poiché 08

si indebolisce la pellicola di protezione che si forma sulla cute grazie alla secrezione delle ghiandole sebacee. Si tratta di una barriera che protegge fisiologicamente il cane dagli agenti esterni (batteri e parassiti) che se asportiamo con lavaggi troppo frequenti rende il cane più debole e lo porterebbe a puzzare di più, dato che le ghiandole sebacee produrrebbero più grasso cutaneo per compensare la situazione. 2. La spazzolatura Dipende certo dal tipo di pelo ma spesso ci sono i nodi e i feltri. Il nodo, nel cane a pelo lungo, si può asportare facilmente. I feltri, invece, sono quei cappottini di “lana” che si formano nel sottopelo del cane. Il cane infeltrito soffre, la cute si irrita e vi si annida di tutto. E’ importante essere consapevoli del fatto che


BEST FRIENDS FOREVER

se si decide di prendere un cane a rischio di feltro bisogna assolutamente portarlo da un professionista regolarmente. Una spazzolatura regolare mantiene il mantello salutare e poi aiuta anche a ridurre la caduta del pelo dentro casa. 3. Per identificare e curare eventuali malattie il prima possibile Può darsi che il tuo cane sia pieno di pulci e ai tuoi occhi sembri perfettamente in salute. Un professionista però, riesce ad identificare immediatamente eventuali problemi di pulci e te, una malattia che può farlo soffrire e camparassiti guardando con attenzione la cute del biare anche il suo carattere. cane. 5. Il taglio delle unghie Le unghie del cane vanno tagliate regolarmente per igiene e per salute. Se puoi sentirle “cliccare” mentre cammina in casa, è arrivato il momento di farlo. Le unghie troppo lunghe possono causare malattie, disagio fisico per loro e arrivare persino a fargli modificare la sua postura (cosa che in futuro potrebbe causargli una serie di altri problemi di salute 4. La pulizia delle orecchie come per esempio l’artrite). Un professionista sa esattamente se e come I toelettatori professionali sono in grado di deve pulire le orecchie del cane a seconda fornire al proprio cliente un servizio comdella razza. Il discorso delle malattie non vi- pleto offrendo bagni, tosature, stripping e sibili agli occhi di un non-esperto vale anche tagli a forbice, il tutto eseguito rispettando qui. I cani possono sviluppare l’otite facilmen- i canoni dettati dallo standard di razza.

09


OROSCOPO dal 16 al 31 Luglio 2020 ARIETE 21/03 - 20/04 Se avete problemi relativi a contratti di qualsiasi natura vi converrà fare attenzione ad ogni cavillo prima di firmare perché potreste ritrovarvi amaramente sorpresi in futuro.

TORO 21/04 - 20/05 Le amicizie e i contatti sociali sono particolarmente favoriti, vi spingeranno ad ampliare il vostro giro di amici alla ricerca di persone stimolanti e affidabili al tempo stesso. Bene l’amore anche se non sempre son rose e fiori... LEONE 23/07 - 23/08 Il vostro partner potrebbe interpretare male alcune delle vostre parole e dare il via a una polemica sterile. Cercate di stare calmi e spiegare bene la situazione che state attraversando.

GEMELLI 21/05 - 21/06 Realizzerai un sogno, piccolo o grande che sia. Questa settimana è potenzialmente straordinaria e piena di opportunità. Starà a te scoprirle. Ottime nuove amicizie in campo sentimentale... che sia la volta buona? VERGINE 24/08 - 22/09 Sfruttate la vostra sensibilità per concretizzare e realizzare ciò che vi sta più a cuore. Non abbiate timore di esporvi e dichiaratevi alla persona che amate. Nel lavoro vince la noia ma in questo periodo meglio la noia che il non far niente...

BILANCIA 23/09 - 22/10 Vi rimetterete in moto dopo un momento di attenta riflessione. Tra poco arriverà il tempo di cominciare a progettare qualcosa di utile ma nello stesso tempo di molto piacevole.

SCORPIONE 23/10 - 22/11 Potrete fare la pace con le vostre contraddizioni, stemperare ogni tentativo di provocazione e riscoprire che la chiarezza non è mai banale ma può trasformarsi in una nuova attitudine.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12 Lasciatevi andare e seguite con fiducia il corso degli eventi. La maggior parte dei pianeti è dalla vostra parte e non dovrete assolutamente temere nessuna brutta sorpresa. I vostri meriti stanno per essere riconosciuti da tutti, stringete i denti

CAPRICORNO 22/12 - 20/01 Avete un grandissimo fermento interiore. Questa è una buona settimana per progettare qualcosa di nuovo che potrebbe portare a dei risultati tanto buoni quanto insperati. Datevi da fare!

ACQUARIO 21/01 - 19/02 Rifletti sulle prove che hai dovuto superare in passato, specie negli ultimi sei mesi, e pensa a cosa ti hanno lasciato. Da eventi tristi, dolorosi o complicati si esce spesso più forti e con una visione più saggia della vita.

PESCI 20/02 - 20/03 Gli eventi ti incoraggiano a servirti dell’intraprendenza donata da tante stelle nel segno per realizzare le tue ambizioni professionali e i tuoi sogni sentimentali. Svolta definitiva nelle unioni traballanti: le stelle dell’amore ti aiuteranno a decidere.

CANCRO 22/06 - 22/07 Cercate di sfruttare il weekend per riposarvi perché nell’ultimo periodo avete veramente esagerato con gli impegni e col desiderio di controllare ogni cosa! Anche l’amore ne ha sofferto quindi è bene correre ai ripari....

10


Il Groppello Le zone di produzione e vitigni del Groppello Valtenesi mappaIl Garda Classico DOC si produce intorno al lago da cui prende il nome, nelle diverse varietà Bianco, Chiaretto, Rosso, Rosso Superiore, Groppello, Groppello Riserva. Il Groppello è un vino caratteristico della Valtenesi, in provincia di Brescia. Attualmente in Valtènesi si distinguono tre biotipi di pregio di Groppello: il Gentile, il Mocasina e il S.Stefano. Le origini del vino Groppello Il nome Groppello ha origini remote legate alla forma del grappolo del vitigno, contraddistinto da forma chiusa, serrata, compatta come una "pigna", di derivazione certamente dialettale come fusione dei termini lombardi (grop) e veneti (gropo) e spesso alternata con la dizione di "pignola" per analogia di raffronto anatomico. Con questo nome sono state indicate tipologie di viti molto diverse fra loro, con frutti bianchi o neri aventi però sempre in comune il grappolo compatto a forma cilindroconica ed acini serrati. Si possono associare al vino Groppello svariati e antichi sinonimi per definire questo prodotto. Il Groppello bianco si chiama anche Gropel, Gropel Cremones, Pignola bianca veronese e Gropela bianca e quello Rosso vanta ben nove termini per identificare il vino Groppello nero; Grapello, Gallazzone, Gropel, Gropel fi, Gropel Cremones, Grupela Veronese, Groppel e Gruppello nero. Storicamente il Groppello, oggi coltivato per la maggior parte in Valtènesi, ha nobili origini etrusche, romane o barbariche d'alto medioevo. Descrizione E' un rosso delicato e di pronta beva, speziato con note fruttate, vellutato e piacevole, che si accompagna ai primi piatti saporiti, a carne di tutti i tipi e a formaggi di media stagionatura. Dopo un invecchiamento di almeno due anni si ottiene il "Riserva", prodotto più ricco, intensamente speziato di spezie dolci, corposo, di ottimo spessore gustativo, adatto al medio invecchiamento. Ogni anno tra agosto e settembre si svolge la Fiera di Puegnago, 3 giorni di

SPECIALE

degustazioni ed eventi legati al Groppello. Analisi Colore: rosso brillante, con profumo delicatamente fruttato, offre al gusto un sapore asciutto. Odore: profumo delicatamente fruttato Sapore: gusto asciutto Servizio: va servito a temperatura ambiente, dai 12° ai 15° in bottiglia, dai 14° ai 15° nel bicchiere e va sempre servito in bicchieri ampi, tipo il ballon, per esaltarne gli aromi. Abbinamenti in cucina E’ un vino che bene si abbina in cucina con la soppressa veneta, vitello in salsa di noci, salame d'asino, formaggi stagionati e piccanti, oltre che con i piatti classici tradizionali della cultura gastronomica bresciana. Il Groppello Riserva si può abbinare a piatti più saporiti di carni rosse, al tipico spiedo bresciano, a molti secondi della cucina regionale gardense.

llo Groppe usco Lambr

Lugan

a

11


Segni nel Tempo

1982

la strage di via Carini

La strage di via Carini fu un’azione mafiosa in cui, il 3 settembre 1982 nella palermitana via Isidoro Carini, morirono il prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. La dinamica della strage Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa stava uscendo dalla prefettura a bordo di una Autobianchi A112 beige , guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, per andare a cenare in un ristorante di Mondello. La A112 era seguita da un’Alfetta guidata dall’agente di scorta Domenico Russo. Alle ore 21.15, mentre passavano da via Isidoro Carini, una motocicletta, guidata da un killer che aveva alle sue spalle il mafioso Pino Greco, affiancò l’Alfetta di Russo e Greco lo uccise con un fucile AK-47. Contemporaneamente una BMW 518, guidata da Antonino Madonia e Calogero Ganci, raggiunse la A112 e i killer aprirono violentemente il fuoco contro il parabrezza con un AK-47 (Dalla Chiesa e la moglie rimasero uccisi da trenta pallottole). 12

L’auto del prefetto sbandò, andando a sbattere contro il bagagliaio di una Fiat Ritmo ivi parcheggiata. Pino Greco scese dalla motocicletta e, girando attorno alla A112 crivellata dagli spari, controllò l’esito mortale dell’agguato. Subito dopo l’auto e la motocicletta servite per il delitto vennero portate in un luogo isolato e lì date alle fiamme. I coniugi Dalla Chiesa morirono sul colpo mentre l’agente Domenico Russo morì dodici giorni dopo, il 15 settembre. Le motivazioni Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa aveva condotto come capo del nucleo speciale antiterrorismo dei Carabinieri, a partire dal settembre 1978, la controffensiva dello Stato sui gruppi eversivi di estrema sinistra, in particolare sulle Brigate Rosse, con notevoli risultati. Egli aveva avviato il processo di disgregazione del fenomeno terroristico in Italia che si sarebbe definitivamente concluso dopo la sua morte. In virtù dei risultati conseguiti, dell’alto prestigio guadagnato sul campo, venne inviato a Palermo come prefet-


1982

to della città all’indomani dell’omicidio del sindacalista e uomo politico comunista Pio La Torre. Nei tre anni precedenti al suo insediamento, la mafia aveva assassinato, tra gli altri, valenti investigatori, magistrati e uomini politici come Boris Giuliano, Cesare Terranova, Piersanti Mattarella, Gaetano Costa e, appunto, Pio La Torre. Ma Dalla Chiesa, nei poco più di cento giorni da prefetto a Palermo, non ebbe i promessi e non meglio precisati “poteri speciali” dal Governo, lamentandosene nell’agosto del 1982 in una famosa e polemica intervista concessa al giornalista del quotidiano La Repubblica Giorgio Bocca. Nella provincia di Palermo era inoltre in corso la cosiddetta «seconda guerra di mafia», nella quale i Corleonesi massacrarono i loro nemici per prendere il controllo dell’organizzazione. La strage fece scalpore anche per le modalità “militari” con cui venne eseguita: Dalla Chiesa e sua moglie vennero infatti colpiti con un Kalashnikov AK 47, arma da guerra. Dall’omicidio Dalla Chiesa ad oggi si è inoltre via via fatta strada l’ipotesi, in sede giornalistica, storica e giudiziaria (se ne è infatti dibattuto in udienza sia nel processo a Giulio Andreotti per concorso esterno in associa-

Segni nel Tempo

zione mafiosa che nel processo per l’omicidio del giornalista Carmine Pecorelli), che la morte del generale e di sua moglie sia in qualche modo anche collegata al memoriale redatto da Aldo Moro durante il suo sequestro, che si ritiene il generale Dalla Chiesa abbia potuto visionare in versione integrale, più ampia di quella nota dopo i ritrovamenti del 1978 e 1990 nel covo delle Brigate Rosse di via Monte Nevoso a Milano. Riconoscimenti Il giorno seguente l’efferato omicidio, il 4 settembre 1982, nella stessa via venne affisso un cartello recante la scritta: «Qui è morta la speranza dei palermitani onesti.» Questo fu un ultimo omaggio che il popolo del capoluogo siciliano volle dare al generale, in ricordo delle sue battaglie contro Cosa Nostra. Inquadra con il tuo smartphone il qr code e potrai vedere un documentario sul massacro di Hama.

13


50 ANNI FA

Hit Parade del 20 Luglio 1970 1 2 3 4 5

6 7 8 9 10

Lady Barbara - Renato dei Profeti La lontananza - Domenico Modugno L’isola di Wight - Michel Delpech It’s five o’ clock - Aphrodite’s Child Fin che la barca va - Orietta Berti 1° POSTO

2° POSTO

Insieme - Mina Tanto pe’ canta’ - Nino Manfredi Settembre - Peppino Gagliardi Fiori rosa, fiori di pesco - Lucio Battisti Storia di due innamorati - Al Bano & Romina Power 3° POSTO

“Lady barbara” Renato dei Profeti

RENATO Renato Brioschi, noto anche come Renato dei Profeti; in carriera si è esibito talvolta con il solo nome di battesimo, Renato (Milano, 20 aprile 1948), è un cantautore, compositore e produttore discografico italiano di musica pop. Ha collaborato con diversi parolieri, fra cui Totò Savio, Alberto Salerno, Cristiano Minellono e Alessandro Colombini. Biografia Figlio dello scultore a pittore Remo Brioschi, è stato nel 1965 uno dei fondatori del gruppo musicale dei Profeti, formazione della quale ha fatto parte fino al 1970, ed è conosciuto per aver lanciato l’hit Lady Barbara, tormentone estivo scritto con Savio, con cui ha vinto il Disco per l’estate e che ha ispirato l’omonimo film musicarello, sempre del 1970, Lady Barbara. Sempre nel 1970 ha inciso con i Flora, Fauna e Cemento una cover del brano musicale Bridge over Troubled Water di Paul Simon (testo di Alessandro Colombini, titolo Il Ponte). I 45 giri successivi non riescono però a ripetere il successo del primo. Nel 1974 inizia a comporre canzoni per proprio conto e incide per la casa disco14

grafica Ricordi Giochi senza età, che in Francia raggiunse la cima delle classifiche di vendita con oltre 750 mila copie. Ha poi scritto per altri cantanti: fra gli altri, i Camaleonti (Finché c’è lei, in ...e camminiamo), Riccardo Fogli (tracce per l’album eponimo), Eros Ramazzotti (con cui ha composto Terra promessa), Alice (Io voglio vivere, eseguita poi anche dal cantante francese Gerard le Norman), Riccardo Fogli, Mia Martini, Marcella Bella, Fausto Leali e Viola Valentino (Comprami). Ha collaborato anche con Antonella Ruggiero, Leroy Gomez e i Santa Esmeralda (Tu mi manchi dentro), Manuel De Peppe, Marcello Pieri, Domenico Mattia. Dopo una breve riunificazione con il vecchio gruppo de I Profeti, coinciso con la partecipazione alla trasmissione televisiva di Red Ronnie “Una rotonda sul mare”, ha proseguito l’attività cantando come cantante solista con il nome Renato dei Profeti, talvolta accompagnato da un gruppo musicale. Come produttore discografico ha fondato una propria etichetta sviluppando attività di talent-scout. Ha scritto insieme a Gatto Panceri e Claudio Guidetti la canzone “Se sei felice”, per Dolores Olioso.


Relax

SODOKU

VIGNETTE

HAI PASSIONE PER LA SCRITTURA? INVIACI I TUOI SCRITTI E NOI SAREMO LIETI DI PUBBLICARLI! redazione@newentry.eu 15


ANIME NEL VENTO

ZIA RINA

Che bel viso avevi, carissima zia quell’aria sbarazzina da perenne bambina la tua immensa incontenibile simpatia mettevano di buon umore chiunque ti stesse di fronte scioglievano ogni antipatia. Non hai voluto lasciar da solo l’amore della tua vita (Aldo il Grande) sei partita in fretta e furia, nemmeno il tempo di salutare di poterti abbracciare. Noi tutti ti volevamo almeno ringraziare per averci insegnato che la vita con un sorriso va sempre affrontata che il broncio sul viso non ci deve mai stare. Meravigliosa Regina del focolare qualsiasi cosa sapevi cucinare, quante volte la mia Giovanna ti ha telefonato: zia, sto preparando questo e quello... cosa devo aggiungere in pentola? Perfino una scarpa saresti riuscita a far da mangiare. Sto Covid bastardo ti ha preso di mira, ti giuro, io ero convinto che tu ce la potessi fare, alla tua dipartita nemmeno per un istante ho voluto pensare. Vedere la tua foto e quella dello zio sul nostro camino vicino a quella degli altri “Angeli”, mi sembra così assurdo, così surreale, ma come mi posso abituare? Non voglio esser triste, mi sembra di farti un torto, tu sprizzavi allegria da ogni poro, ecco chiudo gli occhi, ti rivedo, nulla di te è morto. Scommetto che prima di entrare pure San Pietro hai fatto ghignare. Grazie del bel esempio che sei stata, appena lo rivedi, abbraccia lo zio da parte nostra. Ciao Giordano 16

Ed è Poesia

“Ho trovato l’amore”

Ho trovato l’amore dal giorno che ho incontrato il tuo sguardo e le nostre labbra si sono sfiorate, sei entrato nella mia vita, come my Angel hai portato luce nel mio mondo, mi hai accompagnato in quel percorso disconnesso facendomi ritrovare una parte di me stessa, cancellata dal tempo e dalle delusioni, sei il mio nuovo mondo... il mio respiro portato come in un alito di vento, e vinci le mie paure perchè tu sei sempre con me, anima e corpo come fossimo un tuttuno. Scalvini Roberta

Il Giornale della Gente

www.newentry.eu Il tuo periodico è anche on-line dove puoi consultare l'archivio con numerosissimi articoli e tantissime rubriche.


PROMOZIONE ACQUA

Acquista 4 casse di acqua, ne riceverai una in omaggio NORDA vetro a rendere cassa da 12 bt da 1 Lt 4+1 omaggio € 25,00 MANIVA vetro a rendere cassa da 12 bt da 1 Lt 4+1 omaggio € 26,50 S.PELLEGRINO/ PANNA vetro a rendere cassa da 16 bt da 0,75 Lt 4+1 omaggio € 55,00 MANIVA vetro a rendere cassa da 12 bt da 0,75 Lt 4+1 omaggio € 30,00 LURISIA vetro a rendere cassa da 12 bt da 0,75 Lt 4+1 omaggio € 45,00 PLOSE vetro a rendere cassa da 12 bt da 0,75 Lt 4+1 omaggio € 45,00

omaggio

5 CASSE AL PREZZO DI 4

Offerta riservata ai privati con consegna a domicilio Via Montello,32 - 25020 Gambara (Bs) c/o Centro Diamante Tel. 030 95 67 218


Riflessioni

FIORITURE AL CHIESE Dopo un inverno molto mite, le temperature si stanno mantenendo sopra la media stagionale. Febbraio dovrebbe essere un mese ancora molto rigido, come recitano alcuni proverbi: “Febrér l’è cürt, ma l’è pès d’èn türch”; “ Chi öl fa mörer la moér, ‘l la méne al sul dè febrér”; “San Faüstì ( 15 febbraio) l’è l’ültem mercant dè néf”. Invece quest’anno stiamo vivendo giornate di sole già più che primaverile, che ha fatto spuntare pratoline e violette nei prati e nei nostri giardini, gemme su tutte le piante e i cespugli, lungo le rive del Chiese, dove si sono già spruzzati di bianco i “brugnì”(ciliegi) selvatici che, tra pochi mesi, esploderanno di buonissimi frutti rossi o gialli. Sono i primi a risvegliarsi e ad ogni primavera regalano uno spettacolo meraviglioso, che nel volgere di pochi giorni formerà dense nuvole candide che si staglieranno all’orizzonte. C’è sempre voglia di primavera, ma quando arriva troppo in anticipo, purtroppo, fiori e frutti sono a rischio, per prossimi improvvisi e bruschi sbalzi, che si verificano quando ormai ci illudiamo che il freddo sia finito. Intanto godiamoci queste belle giornate, camminando all’aperto, meglio se in campagna, per ammirare il rinnovo della vita in ogni sua forma. La natura come sempre ci insegna che c’è bisogno di riposare, per poi avere la forza necessaria ad affrontare fatiche prolungate: ritmi regolari danno

risultati migliori e con minor dispendio di energie. Nel tempo noi uomini invece abbiamo rovinato questi ritmi, sconvolgendo e creando gravi problemi ecologici che sono sotto gli occhi di tutti; di conseguenza anche noi abbiamo perso la conoscenza del susseguirsi delle stagioni: chi vive in città vede ben poca natura intorno a sé e se ne dimentica presto; anche chi vive in periferia tuttavia è obbligato a seguire uno stile di vita frenetico e poco in armonia con i cicli naturali. Ecco perché molti di noi non notano più i piccoli miracoli quotidiani, piccoli sì, ma che danno la misura di quanto misteriosa, perfetta e “magica” sia la natura e di quanto dovremmo re-imparare a rispettarla e a proteggerla!! Ornella Olfi

Gelateria Dolce Fiore GELATO, TORTE E SEMIFREDDI DI NOSTRA PRODUZIONE

CARPENEDOLO (BS) - VIA BERGOMA (Zona Fusetto) - Tel. 030 96 97 038 18


SPECIALE

CASA SHANTI: UN'OASI DI BENESSERE A GAMBARA (BS) Casa Shanti vi propone un mondo olistico spaziando dallo Hatha Yoga, massaggi, bagno di suono con Campane Tibetane e Gong, ecc... Oggi mi vorrei soffermare sulla Hata Yoga, basato su esercizi psicofisici, respirazione e Pranayama Mantra e Meditazione. Calma la mente e rafforza il fisico con più consapevolezza. E' una disciplina millenaria con origini dall'India ma attualmente in auge in occidente consigliato e riconosciuto dai nostri medici. "Ha" significa sole, "Tha" significa Luna, "Yoga" significa Unione... Un percorso di evoluzione per l'essere umano. (Lezione di prova gratuita) Miriam Baccini 3 diplomi masters in Ayurveda estetica, Yoga e riflessologia plantare.

LEZIONI DI HATHA YOGA INDIVIDUALI E COLLETTIVE ∙ AYURVEDA ABYANGA ∙ STONE MASSAGE CON PIETRE LAVICHE ∙ AROMA MASSAGGIO CON OLI ESSENZIALI ∙ DIGITOPRESSIONE (Per mal di schiena e cervicale) ∙ LINFODRENAGGIO METODO VOODER ∙ RITUALI TANTRA ∙ BAGNO DI SUONO CON CAMPANE TIBETANE, GONG E TAMBURO SCIAMANICO ∙ RIFLESSOLOGIA PLANTARE

Miriam - 339 33 02 848 - Via Bazzoni, 11A - GAMBARA (BS) 19


IL COMUNE INFORMA

REMEDELLO: AVVISO PUBBLICO RIVOLTO ALL'USO E ALLA CUSTODIA DEL "PARCO E MONUMENTI MORTI DEL GANDINO Il Comune di Remedello (BS) intende, in attuazione del principio di sussidiarietà, raccogliere manifestazioni d’interesse, rivolte all’uso e alla custodia del comparto denominato “Parco e monumenti Morti del Gandino” con finalità socio-culturale, di cui alla Delibera di Giunta Comunale n. 46 del 10.07.2020. OGGETTO DELLA CONVENZIONE Affidamento per l’uso e la custodia del comparto denominato “Parco e monumenti Morti del Gandino” con finalità socio-culturale e per garantire la sorveglianza e la cura della zona. LEGITTIMATI ALLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE I soggetti legittimati a manifestare interesse sono associazioni e soggetti pubblici e privati. GESTIONE E MANUTENZIONE Il Soggetto concessionario si impegna a gestire e mantenere gli immobili ed i relativi impianti, le pertinenze e gli eventuali arredi di proprietà comunale in dotazione ad essi, conservando la destinazione per la quale sono state assegnate, assumendosi gli oneri della manutenzione ordinaria, della custodia e della pulizia, necessari a garantire la massima efficienza, sicurezza e funzionalità dei medesimi; Sono a carico del/i soggetto/i aggiudicatari/o: - la vigilanza e il presidio dell’area verde; - la segnalazione agli Enti Pubblici preposti, di eventuali azioni di incuria, degrado generale e atti vandalici, rilevati nella zona; - la riparazione e la manutenzione del/i manufatto/i assegnato/i; - l’acquisizione della titolarità delle eventuali utenze necessarie e dei relativi consumi; - gli oneri relativi alle operazioni di ripristino, rifacimento e manutenzione straordinaria del/i manufatto/i assegnato/i, quando essi si rendes20

sero necessari a causa di mancata manutenzione ordinaria, incuria, colpa degli associati, degli utenti in genere o del pubblico che assiste a eventuali attività promosse; - i ripristini, i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie ai manufatti, provocati da terzi, resisi necessari per danni e furti a causa di mancata vigilanza e custodia del/i concessionario/i medesimo/i; DURATA La durata dell’affidamento sarà pari ad anni 5 + 5 rinnovabile e/o pari ad una locazione commerciale (anni 6 + 6 rinnovabili), salvo disdetta, fatti salvi i termini e le condizioni previsti nel contratto stipulato col Comune. L’affidamento è revocabile in qualsiasi momento con un preavviso di 1 mese da parte del Comune e senza dover alcun indennizzo all’affidatario, qualora il Comune intenda intervenire su quell’area per cambiarne la destinazione od organizzarla in altro modo. TEMPI DI AFFIDAMENTO L’affidamento per la gestione degli immobili decorrerà dalla data di stipula della convenzione. MODALITÀ La manifestazione d’interesse dovrà accludere


IL COMUNE INFORMA

anche lo statuto del soggetto, il progetto di utilizzo e l’eventuale progetto relativo alle sistemazioni e alle migliorie che l’aggiudicatario intende apportare all’area. Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.comune.remedello.bs.it Responsabile Area Tecnica arch. Ivano Migliorati

Inquadra con il tuo smartphone il QR CODE qui a fianco e rimani in contatto con il Comune di Remedello per essere sempre informato sulle attività e proposte del Comune.

21


QUESTO È IL MIO NOME

di Micky

Rubrica nata agli albori della nostra rivista (ormai 25 anni fa) ideata e curata da Michele Cortinovis, ritrova la sua collocazione all’interno di New Entry non solo grazie alla richiesta dei lettori, ma soprattutto nel ricordo di Michele, prematuramente scomparso, sempre presente nei nostri cuori.

Sandro/Sandra

Il nome Sandro e il suo corrispettivo femminile Sandra sono ipocoristici dei nomi Alessandro e Alessandra anche se, raramente, viene usato come abbreviazione di Lisandro, Cassandro e altri nomi simili. Ultimamente, Sandro ha acquistato una sua autonomia venendo usato come nome proprio e non più come diminutivo. Ad ogni modo le radici e il significato del nome rimangono le stesse di Alessandro e Alessandra. Questi ultimi sono composti dal verbo aléxein, che significa “proteggere” o “difendere”, e dal sostantivo andròs, che significa “uomo”, ed è quindi traducibile come “difensore dei propri uomini o sudditi”. Tra i personaggi più famosi della storia a portare questo nome ricordiamo Alessandro Magno. Inizialmente re dell’antica Macedonia e diventò il creatore di un impero immenso che si estendeva dall’Europa Orientale fino all’India. Proprio per questa grande impresa è ricordato nei secoli come uno dei più grandi condottieri mai esistiti. La grandissima diffusione del nome Alessandro lo porta ad essere uno dei più usati

Gocce di Memoria 60’ 70’ 80’ Noi che si accontentavamo di cose semplici ma che ci davano tanto divertimento.... Noi che avevamo il ‘nascondiglio segreto’ con il ‘passaggio segreto’. Noi che chi arriva prima a dieci ha vinto. Noi che pensavamo di avere segreti. Noi che però sappiamo a memoria “Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)” 22

in tutto il mondo. Basti pensare che sono quaranta i santi a portare questo nome, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa. Inoltre, ben otto papi e e tre imperatori russi scelsero di usarlo. Ma non finisce qui. Nel corso della storia furono moltissimi i personaggi celebri (tra cui, scienziati, scrittori, artisti, condottieri) a portare questo altisonante nome. Onomastico Non essendoci santi a portare questo nome risulta, quindi, adespota. Si può festeggiare il 1° novembre o negli stessi giorni i cui si celebrano Alessandro e Alessandra. Alessandro si festeggia il 26 agosto in ricordo di Sant’Alessandro, patrono di Bergamo martire nel IV secolo. Mentre Alessandra si festeggia il 20 marzo, in onore di Sant’Alessandra, martire con altre compagne ad Amiso, in Paflagonia. Caratteristiche del nome Sandro e Sandra sono nomi che indicano un carattere da lottatore. Inoltre, ha una mente brillante che ha voglia di avventura. Tuttavia, è anche un sognatore pieno di generosità, orgoglio e fascino. Origine: greca Parola chiave: difensore Varianti maschili alterate: Sandrino Varianti femminili alterate: Sandrina Numero portafortuna: 3 Colore: Verde Pietra Simbolo: Smeraldo Metallo: Oro Onomastico maschile: 26 agosto Onomastico femminile: 20 marzo Segno zodiacale corrispondente: Bilancia


PIZZERIA ANCHE D'ASPORTO

di Rita & Franco

ORARI DI APERTURA Lunedì 10:00-15:00

SPECIALITÀ PESCE E CARNE

Da Martedì a Venerdì 10:00-15:00 / 18:00-02:00 Sabato e Domenica 18:00-02:00 Sabato e Domenica PRANZO SU PRENOTAZIONE (min.10 persone)

CALVISANO (BS) VIA ISORELLA 17B Terzo Tempo Ristocafè

PRANZI DI LAVORO A 10,00 €


ITINERARI

Brescia

Importanti testimonianze di architettura gotica sono invece la chiesa di San Francesco d’Assisi, dalla caratteristica facciata a capanna in pietra grezza con un ampio rosone, la chiesa di Chiesa di San Francesco d’Assisi

3^ parte

La chiesa di Santa Maria dei Miracoli è invece il grande capolavoro della scultura rinascimentale bresciana, con la facciata di Giovanni Antonio Amadeo completamente lavorata a fine bassorilievo affiancata dalle sculture del Tamagnino.

Santa Maria del Carmine, edificata nel Quattrocento con molte aggiunte successive, e la chiesa del Santissimo Corpo di Cristo, definita come Chiesa di Santa Maria dei Miracoli la Cappella Sistina di Brescia per il ricco ciclo di affreschi rinascimentali che adorna il suo interno. Di notevole interesse, dello stesso periodo storico, è la chiesa di San Giuseppe, il pantheon musicale bresciano con i sepolcri delle più grandi personalità nel campo, contenente uno dei organi antichi più grandi del mondo, opera degli Antegna-

Chiesa di Santa Maria Chiesa di Santissimo del Carmine Corpo di Cristo 24

Chiesa di San Giuseppe


ITINERARI

ti. Massimi esponenti del barocco cittadino sono la chiesa dei Santi Faustino e Giovita (costruita dall’architetto Stefano Carra) dove trovano sepoltura i due patroni di Brescia, il Duomo nuovo, la cattedrale estiva, costruito in sostituzione dell’antica Basilica di San Pietro de Dom, e la chiesa di Santa Maria della Carità, con la sua carat-

di Pompeo Batoni.

Chiesa di San Giovanni Evangelista Santi Faustini e Giovita

Duomo Nuovo

Santa Maria della Carità teristica pianta ottagonale e la riproduzione della Santa Casa di Nazaret posta dietro l’altare maggiore. La chiesa patronale, in particolare, conserva il grande affresco dell’Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica di Giandomenico Tiepolo, più altre opere d’arte scultoree e pittoriche. Di particolare rilevanza artistica è anche la chiesa di San Giovanni Evangelista con la Cappella del Santissimo Sacramento, decorata per metà da tele del Moretto e per metà dal quelle del Romanino. Altro monumento barocco, che spicca in assoluto per la sua unitarietà formale e architettonica in quanto costruito ex-novo, è la chiesa di Santa Maria della Pace, progettata dall’architetto veneziano Giorgio Massari con opere pittoriche

Chiesa di Santa Matia della Pace Esempio di architettura neoclassica è la collegiata dei Santi Nazaro e Celso, che custodisce il prezioso Polittico Averoldi di Tiziano. Al di fuori degli edifici chiesastici si annovera infine il Cimitero Monumentale di Brescia, progettato da Rodolfo Vantini e costruito a più riprese durante l’Ottocento. Sempre del Vantini è la tomba Bonomini, chiamata popolarmente “tomba del cane”, 25


ITINERARI

progettata su commissione del commerciante Angelo Bonomini, che emerge con il suo profilo neogotico sul pendio del monte Maddalena. Collegiata dei Santi Nazaro e Celsto

Tomba Bonomini detta anche del Cane

Il Faro di Brescia nel Cimitero Monumentale Il cimitero di Brescia, denominato Vantiniano (dal nome del suo progettista, l’architetto Rodolfo Vantini), è il primo cimitero monumentale costruito in Italia, al centro del quale si erge il Faro di Brescia (alto 60 metri, rivestito di marmo di Botticino) alla cui forma si è ispirato l’architetto tedesco Heinrich Strack per progettare la Colonna della Vittoria, uno dei simboli della città di Berlino. Nel 1866 le spoglie del noto pittore bresciano Francesco Filippini sono state trasferite, per volontà della cittadinanza di Brescia, dal Cimitero Monumentale di Milano al Cimitero Vantiniano. 26

Cimitero Vantiniano di Brescia Architetture civili Fra le opere di architettura civile di Brescia spicca Piazza della Loggia, il complesso architettonico più omogeneo della città e importante esempio di piazza rinascimentale chiusa. L’edificio principale che fa da sfondo monumentale al piazzale è Palazzo della Loggia, oggi sede della giunta comunale, costruito a partire dal 1492 sotto la direzione di Filippino de’ Grassi e infine completato nel Cinquecento sotto la supervisione del Sansovino e di Palladio. Sul fianco sud della piazza sono invece allineati i due Monti di Pietà, il primo - il “vecchio” - quattrocentesco e il secondo - il “nuovo” - costruito alla fine del Cinquecento, le cui facciate rappresentano il primo museo lapidario italiano (infatti, un decreto del Consiglio speciale della città di Brescia del 1480, sanciva che le lapidi di epoca romana rinvenute nell’area in cui sarebbero sorti questi due palazzi dovessero essere conservate per uso pubblico, quindi furono murate lungo le pareti di questi edifici e utilizzate come ornamento), mentre al centro del lato est si eleva il grande orologio astronomico.

Palazzo della Loggia


ITINERARI

In questa piazza, il 28 maggio 1974 si è consumata la strage di Piazza della Loggia. Centro di potere più antico è invece il Broletto, l’antico palazzo comunale situato in Piazza del Duomo.

lendo parte dell’antico centro storico medievale. Architetture militari Il Castello di Brescia si colloca al primo posto fra le antiche architetture militari di Brescia giunte fino a noi: costruito nel Duecento dai Visconti su un sito precedente, sulla cima del colle Cidneo, viene ampliato una prima volta nel Quattrocento e completato poi nel Cinquecento. Cessata ogni funzione strategica alla metà dell’Ottocento, il castello è oggi un grandissimo parco pubblico che offre interessanti passeggiate fra le antiche strutture di difesa e un ampio panorama sull’intera città. Gli interni della fortezza ospitano invece due musei. In città, invece, importante superstite è la Torre della Broletto Pallata all’estremità est di corso Garibaldi, costruCompleta l’edificio la ita nel Duecento e rimaneggiata nel Quattrocento. Torre del Torre del popolo o Ai suoi piedi è posta una grande fontana barocca, Popolo del “Pégol”, torre civi- opera di Pietro Maria Bagnadore. ca del XII secolo. continua-4 Altro edificio di rilievo è il Teatro Grande, Viaggio fondato nel 1664 e più nella splendida volte ricostruito, in parBrescia ticolare nel Settecento tra arte e storia e per tutto l’Ottocento. Il teatro è noto per ospitare l’importante Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli”. Più recenti sono invece la stazione ferroviaria, costruita in stile neoromanico nel 1854, e Piazza della Vittoria, realizzata nel 1932 su GRAFICA progetto dell’architetto Marcello Piacentini demoSTAMPA

E

SA GRAFICA COMPRE 5.000 volantini F.to A5 a € 150,00 10.000 volantini F.to A5 a € 250,00 1.000 Biglietti da visita a € 99,00 Teatro Grande

PER INFORMAZIONI: Gianluca Boffetti • 347 73 52 863 • 27


Riflessioni

QUESTO VIRUS HA MESSO IN GINOCCHIO E SULLO STESSO LIVELLO CHIUNQUE

Questo virus ha messo in ginocchio e sullo stesso livello chiunque… E devo dire che questa cosa non mi dispiace. I soldi, la fama… non faranno finalmente la differenza. Oggi si riparte dalla coscienza di ognuno di noi. Finalmente capiremo chi ama davvero questo Paese. Capiremo chi ama sé stesso e il prossimo. Non c’è spazio per l’odio, per le invidie, per le rivalità. Abbiamo la possibilità di metterci in fila, armati di pazienza e di fede, per uscire da questo periodo così assurdo e destabilizzante. Leggo un sacco di elogi a dottori, infermieri, volontari… e a tutte quelle persone che stanno davvero aiutando i malati. Addirittura oggi li chiamano eroi… Scusate, non fraintendetemi. Ma la domanda è: solo ora ce ne siamo accorti? Se oggi dovessi scegliere qualcuno a cui affidare il Paese… beh, vorrei che fosse un medico, un infermiere, un volontario. Di una cosa sono sicuro: non ci lascerebbero mai morire. Anzi, sarebbero pronti a morire per noi. Quindi grazie. Grazie perché se a volte penso che mi sto annoiando chiuso tra le mura di casa, mi basta pensare a quanto state rischiando per capire che io sono in vacanza. Una vacanza che, tra l’altro, mi fa mettere a fuoco molte più cose, che prima ritenevo scontate. Andare a mangiare una pizza. Fare una passeggiata o incontrarmi con gli amici. 28

Beh, sarà diverso da ora in poi. Non sarà più consuetudine. Non sarà più abitudine. Vorrei che fossero sempre piccoli regali. Vorrei dedicare anche un pensiero ai bambini. Sì, perché se un adulto si sente prigioniero di casa sua, voglio immaginare quanto stiano soffrendo i più piccoli. Noi abbiamo sentito parlare i nostri nonni di guerre, pandemie del passato e in qualche modo sappiamo cosa sta succedendo. Ma loro? Vi state chiedendo loro che cosa stanno passando? Basta amici. Basta parco. Basta scuola. Basta vita sociale. Eppure guardavo mia figlia… E, al contrario di me, non si è mai lamentata un secondo. Forse è da qui che bisogna ripartire. Bisogna ripartire dai sogni. Dall’entusiasmo che solo loro trovano scavando sul fondo di un bicchiere vuoto. La fantasia è più forte della noia. E quando tutto questo finirà, se ne avremo avuta abbastanza, probabilmente ricorderemo questo momento come qualcosa di costruttivo per noi stessi e per le nostre famiglie. Ma se ci chiuderemo, se lasceremo vincere la noia, forse resteremo gli stessi che eravamo prima di tutto questo. Io voglio essere diverso. Ho il tempo di capire in cosa sbagliavo. Ne ho tanto. E mentre faccio del bene al mio Paese, standomene a casa, ho anche la possibilità di cambiare e migliorarmi. Vorrei ringraziare, oltre che i tantissimi italiani che, come sempre, hanno donato, anche le persone del


Riflessioni

mondo dello spettacolo. Che, per quanto spesso criticate, stanno cercando di dare un contributo alla causa attraverso tantissime iniziative. Spero che non svanisca tutto nei prossimi giorni di questa lunga battaglia, ma che continui finché non sarà finita. E poi vorrei fare un appello allo Stato. Ora, più che mai, cercate di dimostrare anche voi amore verso questo Paese. Non lasciate sprofondare nello sconforto le famiglie in difficoltà, gli imprenditori, gli anziani, i disabili che hanno bisogno di assistenza. In giorni in cui il Parlamento è vuoto (e dovrebbe essere pieno di gente, di iniziative). In giorni in cui rischiano la vita solo gli infermieri, i medici, i volontari, le forze dell’ordine, gente che lavora nei supermercati, autotrasportatori… riunitevi anche voi per aiutare l’Italia. A partire da chi ne ha più bisogno. Altrimenti fatevi da parte una volta per tutte. E quando sarà finita, se avete una coscienza, lasciate il posto a loro”. Francesco “Kekko” Silvestre

PRENOTA IL TUO TAVOLO ANCHE ALL’APERTO IN ASSOLUTA SICUREZZA

PRANZO DI LAVORO DA ASPORTO E A DOMICILIO. PRENOTAZIONI ANCHE 030 90 67 105 • Pizza senza glutine • Parco giochi per bambini • Ampio parcheggio

LENO (BS) - Via Viganovo,47 www.oasileno.it

Ed è Poesia

“Dai bambini possiamo imparare molte cose” Dai bambini possiamo imparare molte cose, essere allegri e gioiosi, gentili e generosi, non acidi, accigliati e scontrosi, nuvole tempestose. Dalla tasca del cuore tiriamo fuori i nostri colori, imbocchiamo le maniche e pitturiamo il mondo da soli. Disegnamo un’aereo con il primo colore per andare altrove, dove la gente mangia tanto cioccolato senza avere mal di denti, si ripara dalla pioggia il viso, non con l’ombrello ma con il sorriso, di giorno impara dal sole di amare e di scaldare, di notte accende lampade e candele con l’accendino delle stelle. Si può comprare la felicità nei negozzi di questo paese, con una moneta non abituale, ma speciale, fatta di bontà e di sincerità. Si impara a perdonare, sognare, sperare e creare, ma la più importante lezione è che per ogni buona azione non ci serve forza di un albero secolare, rumore, clamore, ma il silenzio bianco e la fragile dolcezza di un semplice fiore. Darina Naumova 29


Riflessioni

LETTERA AL GOVERNATORE Egregio, mi presento: mi chiamo Milena Del Vecchio in Scalmana, abito a Remedello Sotto, sono mamma di due splendide bambine, Vittoria, diciottenne bellissima e solare, frequentante l’Istituto “Don Milani, in Montichiari, affetta dalla sindrome di Rett e Celeste, ugualmente bellissima e solare che frequenta la classe 3^ presso l’Istituto Comprensivo di Remedello; sono casalinga e, nonostante il poco tempo, le fatiche e le preoccupazioni quotidiane, ho deciso, complice mio marito, di aprire le porte della nostra casa e del nostro cuore ad un ragazzino di colore, ora quindicenne e frequentante la classe terza media nel medesimo Istituto di mia figlia Celeste. A Joseph, questo è il suo nome, abbiamo offerto affetto, amicizia, supporto morale e materiale, secondo le nostre possibilità, lavora solo mio marito come operaio.Egli vive con la madre, un fratello maggiore ed una sorellina in condizioni precarie, in quanto il padre se n’è andato di casa quando era un infante, disinteressandosi completamente della famiglia e la madre lavoricchia come sarta ed è supportata dai contributi comunali nel pagamento delle bollette. Si domanderà certamente perché mi sono permessa di rivolgermi a Lei. Ho pensato di comportarmi in questo modo, perché sto cercando aiuti economici presso privati, per permettere al ragazzo di frequentare, dopo la licenza media, che riceverà quest’anno, la scuola superiore in Brescia e precisamente l’ Istituto “ FORTUNY” con la finalità di studiare da odontotecnico e poter realizzare un suo preciso desiderio; preside di questa scuola è il dottor Giorgio Tortelli, ex Dirigente scolastico in Remedello, che ben conosce i trascorsi poco felici di Joseph e che è ben lieto di accoglierlo fra i suoi attuali studenti: per venirgli incontro, infatti, ha fatto in modo di esentarlo dalla tassa di iscrizio30

ne! Forse con la “ Dote Scuola” si riuscirà a pagare i libri, non importa se usati; resta scoperto il costo dei trasporti, treno e mezzi pubblici in Brescia, cifra non indifferente, insostenibile da parte della famiglia di Joseph e anche dalla mia. Si starà anche chiedendo come mai sia io a interpellarLa e non la mamma del ragazzo: ella ha poca dimestichezza con la lingua italiana, soprattutto se scritta ed io seguo in modo ravvicinato la crescita di Joseph, presentandomi pure a scuola ai colloqui. Sono riuscita a farlo accettare gratuitamente dalla squadra di calcio locale ed ad inserirlo nel gruppo Scout di Asola: il tutto con finalità educative, sorretta dalla certezza che sia meglio prevenire i disagi che poi curare i medesimi. Trascrivo il mio numero di cellulare, nel caso Lei cortesemente volesse contattarmi per fissare un appuntamento e conoscermi di persona, unitamente alla mamma che, come capofamiglia, sottoscrive la mia richiesta. Un incaricato di Trenitalia a cui è stata inviata la stessa lettera mi ha contattato telefonicamente il 12 febbraio 2020 per spiegarmi che non sono di competenza della s.p.a. interventi di supporto a indigenti per spese di trasporto suggerendo di rivolgersi ad uno sportello apposito in regione che si occupa di queste problematiche. Essendo impossibilitata per problemi famigliari a presentarmi di persona allo sportello mi sono permessa di disturbare lei. Nel ringraziarLa per avermi letta e in qualche modo ascoltata, resto in attesa di un suo riscontro o telefonico o scritto e confido molto nella sua sensibilità e disponibilità. Mi scuso per averLe rubato del tempo, per averle chiesto di ”adottare” uno studente, ma sono convinta di avere agito per una buona causa. Milena del Vecchio


Riflessioni

TRILLO INATTESO E’ un meriggio qualsiasi, uno fra i mille, sublime eppure monotono. Venticello sottile sferza rami, solleva animi, fortifica pensieri. Trillo del telefono ravviva ora, inatteso, insolito. “Signora Del Vecchio? Buongiorno! Sono Attilio Fontana.”. Dapprima stupore, interrogazione muta poi ripresa ardita di lemmi ed emozioni. Fra me e me ripetevo: “Fontana? Il governatore? Cosa potrebbe mai volere da me? Semplice mamma di un paesino sperduto come Remedello???” Breve la comunicazione, intensa di fatti e di gesti. Ricca l’emozione che fa vibrare anima e corpo. Prosegue la voce: “Lei mi ha scritto una lettera il 18 febbraio, mi scuso per il ritardo nella risposta. L’emergenza della pandemia ha assorbito tutte le nostre forze. Non si preoccupi, verremo incontro alle sue richieste; supporteremo il ragazzo nel cammino scolastico”. Felicità di certo, eccitazione, accompagnata da stupore e meraviglia. Che dire? Quando nessuno voleva ascoltare la nostra voce, istinto, fiducia, senso di sfida, mi hanno portato ad andare oltre; per sondare sin dove potesse arrivare l’umano sentire, la misericordia che mai abbandona. Un grazie di cuore vorrei indiviso giungesse alla maestra Rita Piva di Acquafredda, strappata alla vita dal coronavirus l’11 marzo dopo lunga sofferenza la quale con amore, passione e dedizione ha accompagnato passo passo il cammino. Un grazie di cuore porgo al dirigente Tortelli Giorgio dell’istituto Fortuny di Brescia che accoglierà Joseph a settembre il quale con minuta e scrupolosa attenzione, da sempre ci supporta nelle scelte di vita quotidiana. Un grazie tendo alla dottoressa Elisabetta Bertoli dell’Asst del Garda, sede di Montichia-

ri, sempre disponibile a condividere gioie e dolori e preoccupazioni, dando consigli sinceri e profondi. Un grazie al Governatore, per aver avuto il coraggio di osare, di spendere tempo prezioso in onore della vita. Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

31


PROMO

€ 329

PROMO

€ 790

PR

PROGETTAZIONE, PROD

PORTE INTERNE, PORTON DISPONIBILI IN VARIE MISURE E CO

SERRAMENTI IN PVC GARANTITI E CERTI PAGAMENTI PE

Via Rassega 1 - TORBOLE PROMO

€ 170

351 888 5183 - royalporteblinda


PROMO

PROMO

€ 470

€ 790

PROMO

€ 790

ROMOZIONI SPECIALI

DUZIONE, E COMMERCIO

NCINI BLINDATI CLASSE 3/4 OLORI, MODELLI PERSONALIZZABILI

IFICATI DIRETTAMENTE DALLA FABBRICA ERSONALIZZATI

E (BS) - Tel. 030 78 27 834

ate@hotmail.com -

Royal Porte

PROMO

€ 310


Garden Therapy

COLTIVARE UN ORTO Sono stati attribuiti numerosi vantaggi alla garden therapy, tra i quali: • migliorare la propria autostima, • alleviare la depressione, • migliorare le abilità motorie, • promuovere l’interazione sociale, • stimolare la capacità di risoluzione dei problemi... Solo per citarne alcune… allora perché non dilettarsi a coltivare un orto? Visto l’imminente arrivo della primavera, ho pensato di scrivere passo passo come si può realizzarne uno. Partendo da zero, aggiungendo informazioni tecniche, tradizioni e esperienza personale. Affrontando anche le possibili avversità (anche atmosferiche), che potrebbero sopraggiungere durante il percorso. Che si decida di crearlo in giardino, orti comunali o aiuole, la soddisfazione di vedere crescere ciò che coltiviamo con amore e pazienza, non ha prezzo. VALUTAZIONI PRELIMINARI Per capire dove sia meglio iniziare a creare un orto dobbiamo aver valutato quanto segue: • l’esposizione al sole per almeno 6 ore al giorno è fondamentale. • un approvvigionamento idrico nelle vicinanze è importantissimo. • È meglio partire con 1/ 2 aiuole larghe 1 metro x 2/ 3 metri di lunghezza che potremo riuscire a gestire facilmente e allungare o replicare se vorremo. • Capire di che tipo di terreno disponiamo, se è pesante o leggero, la sua correzione è un pochino laboriosa ma va fatta una volta sola ottenendo molti vantaggi. PESANTE: compatto, duro da lavorare. Se quando si bagna si creano ristagni d’acqua e ci vogliono alcuni giorni ad asciugare. In questo caso 34

Esempio di aiuola con muretti contenitivi. dovremo valutare di mescolarlo con un po’ di terriccio per alleggerire e arieggiare. Circa 50 litri ogni 2 /3 metri quadri. LEGGERO: si sfalda facilmente, molto morbido. Non sono presenti ristagni d’acqua anche dopo molta pioggia. Si asciuga o si secca velocemente. In questo caso dovremo valutare di mescolarlo con della sabbia mista per dare compattezza e mantenerlo umido più a lungo. Circa 10 chilogrammi al metro quadro. • Ci dovremo avvalere di strumenti base come: vanga, badile o motozappa, forca, rastrello , annaffiatoio o tubo per l’acqua e guanti di tessuto. • Servirà anche pazienza, impegno, costanza e voglia di sperimentare. PREPARAZIONE DEL TERRENO Il primo passo è quello di assicurarsi che il ter-


Garden Therapy

reno sia ben asciutto. Vangare con terreno bagnato o umido è faticoso e poco utile. Indossare i guanti di tessuto. Ripulirlo dalle erbacce. Fare una vangatura profonda almeno 25/30 centimetri estirpando tutte le radici, togliendo sassi medio-grandi ed eventuali corpi estranei. Dovremo creare delle aiuole di 1 m x 2/ 3 m alte almeno 25 centimetri. Lasciare tra l’una e l’altra aiuola dei corridoi larghi almeno 40 centimetri per poter agevolare tutte le operazioni. Lasciare riposare al sole una giornata e passare la forca in profondità per eliminare eventuali erbacce residue.Ora è pronto per essere mescolato uniformemente con sabbia o terriccio e arricchito con letame maturo, stallatico o humus. Spargendo sul terreno circa 2 chilogrammi al metro quadro otterremo una concimazione ideale. Interriamo il tutto a 10 / 20 centimetri. Procediamo rompendo con una zappetta le eventuali zolle di terra fino ad ottenere un terreno ben sminuzzato, livelliamo con un rastrello. Ora è soffice e arieggiato, pronto per essere seminato. SEMINA La tradizione popolare ci consiglia di seminare alcune varietà di ortaggi preferibilmente in luna calante per evitare che le colture vadano a seme troppo presto e quindi producano meno. In luna calante è meglio seminare: coste, erbette, cavoli primaverili, cicorie, cipolle, fiNocchi, indivie, lattughe, porri, rape, ravanelli, rucole, scarole, sedani, spinaci e valeriane. Le prossime date utili per fare questa operazione sono dal 9 al 24 marzo. In questa prima fase, visto che il tempo e le temperature sono ancora instabili è meglio seminare in piena terra solo sementi, il trapianto di piantine con pane di terra lo vedremo in seguito. Analizziamo ora le varie tecniche di semina. A spaglio: il seme va distribuito il più uniformemente possibile sul terreno. Interrato delica-

tamente con il rastrello alla giusta profondità. Infine premere leggermente la terra con il dorso del badile. Le dosi, la profondità di semina, tempi di germinazione e raccolta variano in base all’ ortaggio. Sono riportate dietro ogni bustina di semente. Questa tecnica è indicata per lattughe e cicorie da taglio, rucole, spinaci e valeriane. Su file: tracciare con la zappa o un bastone un solco nel terreno. Distribuire i semi uniformemente al suo interno. Ricoprire con la terra, livellare il tutto e premere leggermente con il dorso del badile. Dosi, profondità di semina, tempi di germinazione e raccolta sono riportate dietro ogni bustina di semente. Con questa tecnica si può seminare qualsiasi ortaggio. È quella che preferisco perché la crescita è più uniforme e l’estirpazione di erbacce, l’irrigazione e la raccolta sono più facili. A postarelle o buche: vengono messi in ogni buca da 2 a 8 semi, a seconda dell’ortaggio. Questa tecnica è usata specialmente per fagioli e fagiolini, zucchini, zucche e meloni. IRRIGAZIONE Innaffiare delicatamente con annaffiatoi dotati di doccetta terminale a rosa, nelle ore più calde (solo in questo periodo). Usate acqua a temperatura ambiente avendo cura di non inzuppare il terreno e di non danneggiare il livellamento del letto di semina. Ripetere l’operazione, se necessario, nei giorni successivi per mantenerlo umido fino alla germinazione dei semi. In segui-

Annaffiatoio con doccetta terminale a rosa. 35


Garden Therapy

to è sufficiente bagnarlo quando la superficie è asciutta, in media ogni 2 / 3 giorni se non piove. CONSIGLI • Prendete tutto questo come un passatempo, deve essere un piacere occuparsene. • Prima di partire con la semina valutare sempre quanto spazio e quali colture seminare. In base alle proprie esigenze familiari e ai tempi che ci separano dalla loro raccolta. • Proteggere le mani con i guanti in tessuto soprattutto nella fase di preparazione del terreno, per evitare il più possibile la formazione di calli o vesciche. • In questo momento seminare lattughe e cicorie da taglio, piselli, prezzemolo, ravanelli, rucole, carote, spinaci. • Si possono interrare anche i bulbi di cipolle, aglio e scalogni. Preferibilmente su file per praticità di pulizia dalle erbacce. Tutti sulla stessa aiuola perché crescendo avranno bisogno di annaffiature meno frequenti rispetto ad altri ortaggi ed il Esempio di velo terreno deve rimanere il più possitessuto non tessuto. bile asciutto per prevenire muffe o

marciumi radicali. • Per aiutare la germinazione, proteggere i semi da sbalzi di temperatura e uccelli, stendete sulle aiuole un velo di tessuto non tessuto. • Lo stesso procedimento vale anche per i vasi di grandi o piccole dimensioni, avvalendosi di strumenti da giardinaggio per creare un orto su terrazza o balcone. • Se avete degli animali recintate la zona in cui avete l’orto, eviterete incursioni inaspettate. Tutti gli strumenti li trovate in ferramenta, nei vivai e negozi per il fai da te. Divertitevi a coinvolgere anche i vostri familiari, i bambini in particolare ne saranno molto coinvolti e invogliati ad assaggiare ciò che avete coltivato con loro. Inoltre impareranno anche a prendersi cura di un piccolo angolo di mondo. Nel prossimo articolo parleremo di trapianto, pacciamatura, sarchiatura e progetto di irrigazione automatica. Scritto da Laura Berselli Foto fatte da Laura Berselli

NEW ENTRY DISTRIBUITO GRATUITAMENTE

PRESSO IL

DI MONTICHIARI

La rivista New Entry, da 25 anni presente sul territorio di Bergamo e da 14 anni sul territorio di Brescia, Mantova e Cremona viene distribuita ogni 15 giorni in tutti i negozi, locali pubblici e in alcune edicole. Da oggi potete trovare la rivista all'uscita del supermercato "Rossetto" di Montichiari. Ringraziamo sin d'ora tutti coloro che hanno permesso questa nuova e proficua collaborazione. 60 36


AUTOSCUOLE FEDRO

Per iscrizione: CQC, Patente, Carta d’Identità, Codice Fiscale, telefono, 2 fototessere senza occhiali, € 50,00 acconto iscrizione

UNA VOLTA AL MESE NELLA SEDE DI GOTTOLENGO RILASCIO E RINNOVO •LICENZA DI PORTO DI FUCILE USO CACCIA •LICENZA DI PORTO D'ARMI PER USO SPORTIVO/TRASPORTO IN USO SPORTIVO •LICENZA DI PORTO D'ARMI PER USO DIFESA PERSONALE GOTTOLENGO (BS) - Via Brescia,8 - Tel/Fax 030.95 16 07 GHEDI (BS) - Via Matteotti,51 - Tel/Fax 030.90 50 645 PRALBOINO (BS) - Via Cavour,10 - Tel. 030 95 46 34 PONTEVICO (BS) - Via Marconi,43 - Tel/Fax 030.99 30 270


ANIME NEL VENTO

ALDO IL GRANDE Tutti a Verolanuova conoscevano Aldo Mor, non era solo un fabbro o un meccanico, ma un vero e proprio Archimede dei giorni nostri: sapeva aggiustare di tutto. Quando mia moglie mi presentò, con fierezza e orgoglio, lo zio Aldo, fra noi due, nacque una immediata e spontanea empatia, mi piacque da subito, il suo vocione profondo e la sua imponente stazza, mi fecero pensare ad un Babbo Natale senza barba. Per mia moglie è stato molto più di uno zio, lei lo considerava il suo secondo padre, ed anche lui molte volte mi aveva detto che la Giovanna era nel suo cuore, come fosse una figlia; è per questo che la sua scomparsa, avvenuta il 12 marzo scorso, ci ha profondamente sconvolto e addolorati. Per colpa delle nuove normative sanitarie, messe recentemente in pratica, non abbiamo potuto essere vicini, abbracciare, confortare la moglie (zia Rina), i figli (Federica e Roberto), a noi così cari; la mancanza del funerale (dalla camera mortuaria direttamente al cimitero), hanno ulteriormente ingigantito il nostro dolore. Lo zio Aldo era il fratello di Rosetta Mor, erano due geni, lei era considerata tra le più grandi poetesse contemporanee, vincitrice di centinaia e centinaia di premi letterari, lui aveva delle mani d’oro in grado di aggiustare qualsiasi cosa; dai motori di trattore, di auto, moto ad ogni tipo di elettrodomestico, lava-

trici, lavastoviglie, macchine per il caffè espresso; mi ricordo quando una domenica aprì un vecchio orologio da taschino, ne estrasse la molla ed andò in officina a rifarne una identica, io non so come ci riuscì, (essendo microscopica), so soltanto che dopo l’orologio funzionava perfettamente. Quando qualche macchinario ci lascia in panne, penso sempre: ”magari avessi le mani dello zio Aldo”. Aveva un rapporto con la moglie (la zia Rina), veramente particolare, loro si adoravano, anche se si punzecchiavano sempre, sembravano Sandra Mondaini e Raimondo Vianello; riuscivano sempre ha creare una simpatica atmosfera famigliare; il pensiero mio e di mia moglie è rivolto soprattutto alla zia, non esser stati vicini a lei in un momento così terribile ci ha fatto veramente male, ci siamo sentiti impotenti, inutili. Spero passi velocemente questa emergenza virus, così da poter riabbracciare tutta la famiglia dello zio. Aldo il Grande, ci mancheranno molto i tuoi consigli di uomo profondamente saggio, hai seminato il bene, adesso sta a noi raccoglierne i frutti, e li in Paradiso, non metterti ad aggiustare tutto, lascia che il cielo ogni tanto pianga in modo che bagnandoci, faccia germogliare il buono che c’è in noi. Giordano

LAVORO OGGETTI ANIMALI INCONTRI IMMOBILI VEICOLI

ANNUNCI ECONOMICI

CERCASI CUOCO/A CON MINIMA ESPERIENZA (anche casalinga) PRESSO AGRITURISMO VAN GOGH, A VISANO (BS) Tel. 338 13 27 910

ALIMENTARI A VISANO

VENDESI ATTIVITA’ QUARANTENNALE DI ALIMENTARI A VISANO (BS) INFO 338 98 66 170 - INFO 339 79 78 030

PIZZERIA NELLA BASSA BRESCIANA

Cedesi attività ben avviata di Bar, Ristorante, Pizzeria. Ampio parcheggio. Zona Bassa Bresciana. Info 339 80 58 140

AFFITTASI BAR, PASTICCERIA A GOTTOLENGO (BS). AMPIE METRATURE E SPAZIO ESTERNO DI PROPRIETA’. TEL. 335 82 99 878. • POMPA A CARDANO PER ALLEVAMENTI 200 BAR 40 LITRI MINUTO Info 348 2625763 38

• PULIVAPOR 200 Bar, 21 litri minuto, 10 Hp. Info Davide 348 2625763


SPECIALE

IL TUNNEL CARPALE Se soffri della sindrome del tunnel carpale devi sapere che prima di ricorrere alla chirurgia è fondamentale provare una terapia conservativa che potrebbe risolvere il problema senza lasciare cicatrici o aderenze che potrebbero causare diversi problemi a mano e polso.

tilizzo ripetitivo della mano e del polso, che si manifesta frequentemente in chi svolge attività come parrucchieri, pianisti, arrampicatori, dattilografi, cuochi...

Cosa può fare l’osteopatia? L’osteopatia attraverso delle manipolazioni specifiche può rilasciare tutte le tensioni Cosa è la sindrome del tunnel carpale? che si sono create lungo il decorso del nervo mediano alleviando È una neuropatia compressintomi come bruciore, siva causata dall’irritazione del nervo mediano all’informicolii e intorpidimento. Inoltre L’osteopaterno del canale carpale. ta non tratterà solamente Si manifesta inizialmente la zona sintomatica ma con formicolii e perdita andrà a lavorare anche di sensibilità tipicamente notturni, localizzati a livelaltri distretti come la zona cervicale, il tratlo della mano e del polso; to dorsale, la spalla e successivamente si agil braccio che potrebgiungono dolore, bruciore, bero essere responsadebolezza e perdita di destrezza nell’utilizzo della mano. bili dell’insorgenza della patologia. A questo punto alcune semplici attività come Trattare la patologia fin dall’esordio è allacciare dei bottoni, scrivere o aprire un ba- importante per ottenente una remissione rattolo possono diventare molto difficoltose. completa dei sintomi. Dott.ssa Elisa Cerutti È una patologia strettamente legata all’u-

Trattamenti osteopatici per tutte le età •Lombalgia •Cervicalgia •Contratture muscolari •Tendiniti • Reflusso • Gastriti • Stipsi • Insonnia • Stress • Emicrania • Cefalee • Sinusiti • Plagiocefalia

GOTTOLENGO (BS) - Via Umberto I n°6 - Tel. 331 11 04 745 elisaceruttiosteopata@gmail.com -

@elisacerutti_osteopata 39


L’INTERVISTA

di Laura Gorini

INTERVISTA A Stefania Convalle una scrittrice istintiva di Laura Gorini Lo scrittore vero è un artista e siccome fa nella vita ciò che ama e per cui è nato, non lavora nemmeno un giorno, per parafrasare Confucio. Ama definirsi una romanziera, Stefania Convalle. Scrittrice e poetessa, è anche una brava editrice. Stefania, oggi possiamo dire che vivi di scrittura, ma quale è stato il tuo percorso professionale e umano che ti ha permesso di fare questa scelta? Sicuramente sono stata fortunata ad avere la possibilità di scegliere di intraprendere una strada che prevede di avere le spalle coperte. Devo dire grazie ai miei genitori che mi hanno lasciata in una condizione per potermelo permettere. Certo è che comunque c’è voluta una gran dose di coraggio, di determinazione, di sudore e di rispetto per l’opportunità avuta: forse anche per questo motivo ci metto tanto impegno e lavoro senza guardare l’orologio né il giorno della settimana. Ovviamente – come in ogni cosa – ci sono i pro e i contro. I tuoi quando hai intrapreso questa strada? I pro sono rappresentati dalla libertà di fare ciò che si ama di più. E anche essere il capo di sè stessi, anche se sono molto esigente prima di tutto verso di me e a volte mi manderei a quel paese! I contro sono il lato B dei pro: tutto dipende da me, nel bene e nel male. 40

C'è stato forse un commento in particolare che ti ha fatto intuire che fosse questo il percorso da intraprendere? C’è stato un cammino – forse, un Destino – che mi ha portato, un passo alla volta, verso questa direzione. Niente accade per caso. E qui dovevo arrivare. Mi ci ha portato la Vita. A proposito, mai nessun rimpianto al riguardo? No, nessun rimpianto. Anche se a volte mi dico: “Ma non potevo fare la panettiera?!”. Tenere in piedi tutta la macchina organizzativa della casa editrice, i laboratori di scrittura, gli eventi, le pubbliche relazioni e la mia scrittura, beh, non è affatto facile. A volte vorrei scappare da tutto e fare l’eremita. Ma in fondo questa è la mia vita e mi piace così. Ti consideri una persona “di pancia”? Sì, “di pancia”, in tutto, nel lavoro, nell’amore e nei rapporti con gli altri. Vivo d’istinto, mi relaziono a pelle, anche se ogni tanto mi sbaglio e prendo qualche cantonata, ma è la vita, si sa. Ma non mi cambierei mai. Tu sei molto attiva anche sui Social e tendi ad avere un rapporto diretto con gli utenti, con i lettori e con gli scrittori. Credi dun-


L’INTERVISTA

di Laura Gorini

que che sia questa la chiave per arrivare al cuore pulsante della gente? Sì, credo sia la strada giusta, anche se quando le cose crescono, crescono anche le relazioni sociali, i contatti, e si dovrebbe avere una giornata di 48, anzi, 72 ore, per accontentare tutti. Ma questa è la strada che ho scelto e che mi piace, perché nasce spontaneamente da me e dal mio modo di essere. Questa modalità funziona perché è sincera e non costruita. Allora, sì, che si arriva al cuore della gente.

fiducia a chi, in una società che sembra non dare spazio a chi non è più giovane, la merita. Ma nonostante questo cappello, con i giovani ho un ottimo dialogo, e riesco a comunicare con loro, basti pensare che proprio i giovani mi hanno assegnato i premi più importanti da me ricevuti: Il Premio Giovani nella Rassegna della Microeditoria, per l’anno 2017 e 2018 con due romanzi “Dipende da dove vuoi andare” e “Il silenzio addosso”, nei quali i temi trattati sono impegnativi, eppure loro hanno colto tutte le sfumature dimostrando una grande maturità.

I giovani, sono attivi in tale direzione? Quali sono le loro domande che ti hanno maggiormente colpito in questo periodo? Devo dire che i miei rapporti si orientano verso le fasce d’età un po’ più avanzate, rispetto ai giovani. Forse anche perché, come CE, apro le porte a chi è bravo, al di là dell’età – il mio autore più “grande” ha 91 anni – e mi piace dare

Credi che il lungo lockdown li abbia aiutati ad apprezzare in particolare modo il piacere della lettura? Penso che i giovani che amano leggere, come anche gli adulti, abbiano colto il lockdown come un’occasione per potersi dedicare maggiormente alla lettura. Per coloro che, al contrario, non sono attratti dai libri, non credo che

41


L’INTERVISTA

di Laura Gorini

la sosta forzata abbia fatto il miracolo. A te personalmente quanto ami dedicarti alla lettura di un buon libro, al di là della tua professione? Purtroppo il tempo è davvero poco e leggo sempre, tutto il giorno, per lavoro. La lettura per piacere è un po’ sacrificata. Ma continuo a comprare libri che creano una meravigliosa pila sul comodino! Ho trovato, però, un escamotage a questa situazione: leggo per i miei allievi di scrittura opere che scelgo di scrittori della letteratura, sia contemporanea che non, col doppio risultato di leggere per il mio piacere e condividere con loro un momento di crescita culturale per tutti. E poi, come si dice… I piaceri, se condivisi, si godono di più! Perché – a tuo avviso – oggigiorno lo scrittore non è considerato un lavoratore a tutti

42

gli effetti? Direi che forse bisogna fare una precisazione: in tanti scrivono, ma secondo me in pochi possono definirsi davvero scrittori. Lo scrittore è un artista, non è solo una persona che scrive un romanzo. Lo scrittore è una scelta di vita. È uno stato mentale. È talento. Detto questo, se uno scrittore è tale, che si mantenga con la sua arte poco conta. Lo scrittore è un lavoratore? Secondo me no. Lo scrittore vero è un artista e siccome fa nella vita ciò che ama e per cui è nato, non lavora nemmeno un giorno, per parafrasare Confucio. E infine, un augurio e/o pensiero che vuoi rivolgere ai tuoi colleghi scrittori ed editori? Fatelo sempre col cuore. Che siate editori, che siate scrittori. Non fatelo per i soldi, altrimenti avete già perso.


ANIME NEL VENTO

DEDICHE A ROBERTO TAROLI Addio

Ti cerco nei sogni eterei, attendo il tuo sorriso come un raggio di sole perchè mi accompagni all'alba, nel viale dei millanta... Ricordi fino a quando t'innalzerai con le ali d'angelo.... volerai fin lassù alla vetta della tua nuova vita, una sola parola sfiora le mente... addio Roby Scalvini Roberta

Angelo biondo

Cadere stremata in un sonno profondo per il pianto, per poi svegliarsi davanti alla cruda realtà... Non é stato un brutto sogno, tu non ci sei più, venuto dal cuore sei stato donato come simbolo di vita. La gioia ed il sorriso accompagnavano il tuo cammino, travolto da un torvo destino come un alito di vento sei stato portato via, in un tumulto i ricordi riaffiorano alla mente di quando eri bambino, nel gioco spaziavamo i nostri momenti ed ora diventato uomo, la disumana vicissitudine ha troncato tutto ciò che di te era esistenza. Scalvini Roberta

Aprirei le ali per volare fin lassù, solcherei i confini del cielo per planare in quello sguardo innocente, il ricordo di quel bambino che si lasciava cadere rannicchiato tra le mie braccia, un sorriso e le guance paffutelle prendevano un vivo colore roseo, in quelle nuvole rivedo la tua vivacità, il tuo essere puro... l'amarezza prende il sopravvento riportando al presente il cuore affranto in un dolore lancinate. Scalvini Roberta 43


Società

SOVRAFFOLLAMENTO COVID-19 E RIEDUCAZIONE Insieme ai miei colleghi nella Comunità Casa del Giovane portiamo avanti da molti anni oramai, un nuovo laboratorio istituito per ospitare persone imputate di reati minori, in messa alla prova o in lavoro socialmente utile, che i tribunali avendo ottenuto la nostra disponibilità, mandano presso le nostre strutture per far loro svolgere quanto stabilito in sentenza, una pena risarcitoria-riparativa e dunque non ininfluente/inconcludente. Sul carcere si continua a parlottare, a fare e disfare, come se l’omertà fosse meglio della legalità, infatti ha importanza soltanto non perdere consenso, non certamente l’equità di una giustizia giusta per davvero. Come è dato sapere la popolazione carceraria, attualmente (fino a ieri) s’aggira intorno alle sessantamila unità, suddivisa in tre parti quasi identiche tra detenuti stranieri, detenuti tossicodipendenti, detenuti autoctoni criminalità comune. Il restante dieci per cento è composto da detenuti organici, o un tempo facenti parte le grosse organizzazioni criminali, per lo più sottoposti al regime del 41 bis o in alta sicurezza-sorveglianza. Ebbene, siamo un paese che ogni volta viene strattonato politicamente da altri paesi, reagisce affermando che la nostra sovranità e autorevolezza ci aiuta sempre a non demordere, infatti siamo stati capaci di paralizzare le colonne di migranti in mare e terra, mettendoci d’accordo con paesi di dubbia democrazia e moralità, attraverso fiumi di danari e commesse. Abbiamo fermato l’inondazione inarrestabile di miserie umane, al prezzo miserabile di non vedere né sentire. Dunque se abbiamo nella nostra faretra sittanta autorevolezza e decisionismo, non vedo perché i tanti e troppi detenuti stranieri in 44

carcere, e quindi non stiamo parlando di profughi tanto meno di rifugiati, né di uomini e donne e bambini in fuga dall’orrore della guerra, dalla tortura e dagli ammazzamenti, bensì di persone pregiudicate e reiteratamente incarcerate per reati contro il patrimonio, per spaccio, per violenze sulle persone. Perché non dovremmo usare quell’autorevolezza e capacità decisionale per rimandarli nel loro paese di origine a scontare le pene comminate. Abbiamo una ampia fetta di detenuti tossicodipendenti, per non parlare di quella larga parte di persone che potrebbero essere declinate tranquillamente borderline, peggio, dichiaratamente da doppia diagnosi. Sul nostro territorio da nord a sud ci sono molte comunità di servizio e terapeutiche che possono essere approntate a ricevere questi “malati” perché di persone malate si tratta, la galera non può certo assolvere al loro disagio sanitario, non solo e non tanto per smetter momentaneamente la dipendenza fisica, ma soprattutto per costruire una possibilità di rinascita dignitosa. Checché se ne dica o si tenti di far passare per buona, la dicitura del recupero e della rieducazione, rimane il fatto che il carcere non insegna né fa apprendere il valore del rispetto per sé stessi e per gli altri. C’è un bacino di utenza penitenziaria che non ha come problema primario l’assoggettamento al crimine, alla dipendenza delle sostanze, bensì è soggetta a un vero e proprio disagio psichico. E siamo arrivati alla percentuale non di poco conto di popolazione autoctona, cosiddetta criminalità comune, quelli che risultano essere dati statistici alla mano, di bassa pericolosità sociale. Che però fanno così


Società

rumore da esser percepiti come i peggiori, infatti sono quelli che entrano nelle nostre case per rubare, mettendo le mani nelle nostre cose più intime. Mi viene da chiedere agli addetti ai lavori, tra il sovraffollamento, il covid-19 e una rieducazione perennemente tumefatta, perché non indirizzare in percorsi di pubblica utilità, tutti quei detenuti a non elevato indice di pericolosità, che invece popolano passivamente il carcere italiano, senza nulla imparare né apprendere l’importanza di una scelta di cambiamento effettiva, perché connotata da una revisione critica del proprio vissuto. L’impressione è che cambiano cordata i partiti, nascono nuovi movimenti, ma le idee, gli ideali, sommandosi si ritraggono, è storia vecchia: tutto cambia per rimanere esattamente come è. Qualcuno potrebbe licenziare quanto fin qui detto, stabilendo che è una proposta esageratamente ambiziosa, a tal punto da rasentare l’utopia. Potrei tranquillamente obiettare che soltanto l’utopista è un illuso nella teoria e un violento nella pratica, mentre

chi si s’accompagna all’utopia non confonde mai il vicolo cieco con la strada maestra. In conclusione sarà bene per ognuno e per ciascuno comprendere che la libertà non è altro che responsabilità, di conseguenza la capacità di opporre scelte consone. Infatti la libertà non è fare tutto quello che voglio come pensa normalmente un adolescente, peggio, un adulto infantilizzato. Ecco che allora per chi si troverà a varcare un portone blindato del carcere, sarà davvero salutare che quando ritornerà in seno alla società, abbia raggiunto quella maturità, che lo porterà a pensare che forse la pena l’ha scontata, nonostante l’indicibilità di una sofferenza gratuita e non contemplata in alcun codice penale tanto meno dalla nostra Costituzione. Se il carcere saprà aiutare ad esser uomini migliori, non costringendo le persone a sentirsi cose, oggetti, numeri, avremo una città migliore, ma soprattutto avremo una società migliore. Vincenzo Andraous

s New Entry Mis2020/2021 Concorso di Bellezza con iscrizione gratuita • Mandaci la tua foto • 347 73 52 863 • redazione@newentry.eu Una giuria selezionerà le foto dopo di che verranno pubblicate sulla rivista dove saranno votate da parte dei lettori. La vincitrice dello scontro avrà diritto ad uno scatto glamour da un fotografo professionale e verrà pubblicata sulla rivista come la ragazza del mese.

45


Loc. Ponterosso Via Gottolengo,2 GHEDI (BS)

DESIG PERSONALI

PISCINE INTERRAT INSTALLAZIONE E MANUTENZ

Tel.030-901185 - 030-9035992 - www.fr


GN E PROGETTAZIONE IZZATA PER LA TUA PISCINA

TE E FUORI TERRA ZIONE - ACCESSORI E RICAMBI

ranzonipiscine.it - info@franzonipiscine.it


L’INTERVISTA

di Laura Gorini

INTERVISTA A Chiara Vincenzi una grande sognatrice di Laura Gorini

Per me un libro è una coperta, una coccola e una carezza. È un mondo dove rifugiarsi ma, nel contempo, uno specchio in cui potersi riflettere e lasciarsi trasportare da una coinvolgente sensibilità. Non ha mai smesso di ascoltare e far vivere dentro il cuore il suo fanciullino Chiara Vincenzi, l'illustratrice e da poco tempo anche brava scrittrice per ragazzi. E se oggi è una professionista molto apprezzata lo deve al suo talento ma anche alla sua proverbiale testardaggine! Di questo e di molto altro ancora ci ha parlato in questa lunga chiacchierata a cuore aperto... Chiara, descriviti ai nostri lettori con pregi, vizi e virtù... Bene… D’impulso ammetto d’essere una sognatrice. Il che, per me, significa vedere la realtà da un’altra prospettiva, un modo per trasformare la visione delle cose e della vita in chiave più rosea e positiva. È ciò che tendo a fare spesso, insomma: avere una visione ottimista per cercare il bello anche laddove non è possibile riuscire a vedere “con gli occhi”. Ho anche un lato molto testardo ma, questa testardaggine, porta a sfidarmi ogni giorno e a scontrarmi con me stessa finché non ho raggiunto un obiettivo (o almeno provato) e forse potrebbe valere sia come un pregio sia come un difetto: in effetti, quando mi ostino, per le persone che mi sono accanto si tratta di dover praticare l’arte della pazienza! 48

Ami molto parlare della tua infanzia, ma quali sono i momenti più belli che porti nel cuore oggi come se fossero accaduti ieri? Vero, ne parlo spesso, e si tratta di quei momenti trascorsi quando ancora risiedevo a Mantova e poi vi tornavo l’estate, per trascorrere le vacanze, presso la casa dei nonni. Chissà, forse è stata l’aria aperta della campagna il sentore genuino delle cose e della semplicità che hanno fatto breccia nel mio cuore. Forse si è trattata di una predisposizione fin da subito e sapere assaporare la Natura circostante; forse è stato un incontro tra i due mondi, il mio immaginario e quello reale, in cui si è amalgamata un’empatia a dir poco magica. Solitamente quando una persona ama ricordare quel periodo di vita è perché ama mantenere molto vivo dentro il cuore il proprio fanciullino... E' così anche per te? Direi proprio di sì! Mantenere il proprio fanciullino significa sapersi connettere con la Natura e, lo ammetto, potresti ritrovarmi a parlare con ciò che qualcun altro definirebbe inanimato: che si tratti di un sasso, di un corso d’acqua, del Cielo e così via! Mi sorge spontaneo e naturale, così come ringraziare la vita e ciò che mi


L’INTERVISTA

circonda. È un sentirsi profondamente innamorati e recepire nel proprio cuore la medesima risposta. Il fatto poi di illustrare libri per ragazzi e non per adulti, è stato voluto per seguire questo pensiero? A questa domanda, se posso, rispondo: “ni!”, nel senso che studiando comunque il disegno e le varie tecniche di colorazione (il mio percorso è soprattutto da autodidatta) adoro illustrare e adattarmi a qualunque stile, e questo per continuare a maturare tratto, linea e grafica. Di fatto, la mia mano tende a creare personaggi e usare colori più inclini a un pubblico molto giovane anziché adulto ma questo, in definitiva, perché c’è un riscontro positivo da parte di chi mi cerca per delle collaborazioni e gradisce questa tipologia di tratto. Così, a mio avviso, è giusto possedere un’infarinatura generale per poi soffermarsi su uno stile che più ci rispecchia o comunque ci distingue. Ma poi da illustratrice sei diventata autrice... Com'è nata l' idea di scrivere un libro e successivamente una trilogia? Sono del parere che il linguaggio per comunicare è vario: chi lo fa attraverso la musica, chi con le immagini perciò, anche se in modo indiretto forse, attraverso il disegno, ho sempre

di Laura Gorini

e comunque raccontato. Anzi, ti dirò: uno dei primissimi testi (un racconto per bambini pubblicato da il Ciliegio Edizioni) nacque proprio da un mio bozzetto tracciato così “per caso” sulla carta. Si trattava di un topolino dall’ombra simile a quella di un gatto. Da lì in poi scattò l’intera storia, dall’inizio alla fine, come se nella mia mente si fosse proiettato un film. Per quanto riguarda la stesura di altri racconti brevi, fino a raggiungere l’idea di un qualcosa di più “corposo” se vogliamo definirlo così, come una trilogia, credo che nel tempo dentro di me sia cresciuta prima la consapevolezza di amare tantissimo la scrittura (cosa questa che non avrei mai ipotizzato!) poi quella di sfidarmi. Come già accennato, mi piace mettermi in gioco, puntare a degli obiettivi ma un conto è sentire l’ispirazione (e l’aspirazione), un conto è riconoscere se e quando una strada fa al proprio caso. Erano anni che covavo l’idea di voler scrivere una trilogia, lo ammetto, ma finché 49


L’INTERVISTA

di Laura Gorini

capivo d’essere acerba e di non avere ancora gli strumenti utili, rimandavo questo tipo di progetto a me del tutto nuovo. Poiché scrivere significa comunque parlare di noi (attraverso un velo di emozioni), far scaturire un qualcosa dentro la storia muovendo personaggi e vicende, detestavo affrontare l’idea senza quella “spinta” giusta, ottimale, ma che deve esserci e ardere pagina dopo pagina. Alla fine è stato in un momento particolare della mia vita, rivoluzionario, che quel sentore è sfociato e si è via via dipanato tra le righe del libro “Strega per metà” condito da quell’amore per la Natura di cui parlavo all’inizio, elemento a cui mi sono aggrappata per creare il contesto adatto nonché lenitivo per la protagonista. Tuttavia ci tengo anche a dire e a sottolineare che mi considero ancora acerba, ovviamente, con la consapevolezza di dover crescere e maturare in questo meraviglioso ambiente di… penna! Si dice che uno scrittore sia in primis un grande lettore... E tu che lettrice sei? “Naturista” nel senso che mi piace leggere all’aria aperta o, altrimenti, in casa ma orientata sempre verso una finestra con vista cielo. Potrei anche definirmi una lettrice disordinata, e che corre a leggere a seconda dei momenti più o meno liberi; tuttavia la lettura, o meglio, la compagnia di un libro, non mancherà mai nell’intreccio delle mie attività, così come la presenza di svariati volumi sul mio tavolo da lavoro o nelle stanze di casa. Ma sono anche una lettrice curiosa: non c’è atmosfera più magica, per me, nell’addentrarsi in una libreria e farsi trasportare dalle voci trasparenti dei libri e che poi, fatalmente, ti porteranno a quello predestinato a te in quel momento. C'è un libro in particolare che ti ha lasciato qualcosa dentro? Sai, ammetto d’aver sempre letto “di tutto e di 50

più”: mi piace spaziare e ampliare il personale panorama culturale! Ma credo proprio che nel cuore porterò sempre un libro regalatomi da un’amica, una persona speciale con cui ho condiviso un percorso di studio e apprendistato, e con cui ho trascorso ore e ore a chiacchierare e da cui attingevo con ammirazione il suo sapere e la sua voglia continua di leggere libri! “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach. Chissà, forse quella persona aveva visto in me quella mia voglia di voler uscire dagli schemi, non per mancanza di fiducia verso le regole, ci mancherebbe, ma per la mia innata curiosità e la voglia d’affacciarmi al mondo circostante! E poter raggiungere un giorno quella “libertà d’essere”. Quali caratteristiche deve possedere secondo te un libro per arrivare dritto al cuore di un lettore? A mio dire deve, prima di tutto, saper emozionare e ciò succede quando tra le righe di un libro vibra il sentimento dell’autore.


L’INTERVISTA

Di certo anche la storia dev’essere accattivante ma, anche se non lo fosse in modo esemplare, la bravura e l’abilità di chi scrive sarà sempre in grado di catturare, i sentimenti sfoceranno e il racconto farà breccia nel cuore di chi legge. Tuttavia, per me un libro è una coperta, una coccola e una carezza. È un mondo dove rifugiarsi ma, nel contempo, uno specchio in cui potersi riflettere e lasciarsi trasportare da una coinvolgente sensibilità. E oggi, il cuore di Chiara per che cosa batte forte? Che cosa ti fa stare bene e ti rende particolarmente felice? A questo punto, mi riallaccio a ciò che accennavo poco fa: ciò che mi rende felice è proprio “la libertà d’essere”. Abbracciare me stessa dopo aver attraversato mari e tempeste, darsi valore con il proprio operato, dare valore alla

di Laura Gorini

vita e alle persone, riconoscendone ogni sfaccettatura come gemme preziose, tutte da scoprire e cesellare con cura.

LAVAGGIO ACCURATO DI TUTTI I CAPI DI ABBIGLIAMENTO LAVAGGIO CHIMICO DI PIUMONI, COPERTE E TAPPETI PREGIATI SERVIZIO DI PULIRE E SANIFICARE SCARPE, SARTORIA E MAGLIERIA BORSE E CASCHI OGGI SI PUÒ! PER INFORMAZIONI CONTATTACI!!!

VENDITA DETERGENTI ECOLOGICI ALLA SPINA APERTI TUTTO AGOSTO

CARPENEDOLO (BS) - Via Garibaldi, 89 - Tel. 345 17 46 353 Email: parinoemi16@gmail.com Azzurra lavanderia 51


Racconti

LA SECONDA VITA DI SOFIA di Barbara E’ un caldo pomeriggio di giugno del 1993, quando Sofia, una ragazzina alta e di robusta corporatura, capelli castani e grandi occhi azzurri, si avvicina con aria allegra chiedendomi: “Ciao, come ti chiami? Ti va di giocare con me?”. Abito in un piccolo paesino di quasi 500 abitanti a 900 Mt di altitudine, che durante il periodo estivo si “ripopola” grazie all’arrivo dei villeggianti, provenienti soprattutto da Milano. Sto giocando a pallavolo contro il muro di fronte a casa mia, con la palla verde che mi ha regalato mia nonna Angela per il mio compleanno. Sofia abita qualche metro più in là da quel muro, a pochi passi da casa mia. Rimarrà in villeggiatura, insieme a sua madre, fino a settembre, per tornare poi a Milano qualche giorno prima dell’inizio della scuola. Senza pensarci troppo le rispondo “Sì, certo! Io mi chiamo Erica e tu?” E' da quel preciso istante che ha inizio la nostra amicizia. Ho da poco compiuto 10 anni, lei ne compirà 12 a settembre. Ogni mattina, dopo la colazione e dopo aver fatto qualche pagina di compito delle vacanze, corro a bussare alla finestra della camera di Sofia che si affaccia sulla strada; lei qualche volta dorme ancora, qualche volta è intenta a guardare la tv. Insieme andiamo nella piazza del paese a comprare il pane nella pic-

52

cola bottega della signora Maria e ci fermiamo a chiacchierare sulle panchine di cemento, vicino al campo da calcio, fino all’ora di pranzo. Il pomeriggio trascorre nel mio garage, ad ascoltare musica alla radio mentre lei spesso è intenta a disegnare donne con bellissimi abiti colorati. Verso le 15,00 arrivano altri amici, Giulio, Davide e Viola e nel tardo pomeriggio via tutti in piazza fino all’ora di cena. Io e Sofia trascorriamo insieme la nostra prima estate da inseparabili amiche del cuore, i mesi estivi volano via in un soffio e arriva settembre. Il papà di Sofia viene a prendere sua figlia e sua moglie per riportarle a Milano, io devo iniziare la quinta elementare, Sofia la seconda media. Prima di salutarci, ci promettiamo di scriverci delle lunghe lettere ed entrambe ovviamente manteniamo la promessa. E’ lei la prima a scrivere. Quando trovo la sua lettera all’interno di una graziosissima busta arancione nella mia cassetta della posta, sono emozionata e non vedo l’ora di leggere ciò che ha da raccontarmi! Ci scriviamo di ragazzi, di scuola, di quanti giorni mancano alle vacanze di Natale o a quelle estive. Quando ricevo le sue risposte (insieme ai suoi disegni), nel giro di pochi giorni mi precipito in piazza per imbucare la lettera che è destinata a lei, c’è una cassetta delle lettere proprio vicino alla Chiesa. Contiamo i giorni che ci separano dall’estate e quando arriva giugno e la fine della scuola, finalmente vedo nuovamente le finestre di casa sua spalancate… è arrivata l’estate! Nell’estate del 1994 usciamo anche la sera dopo cena, sempre nella solita piazza, sempre con i soliti amici e prima di ritornare a casa, rispettando il coprifuoco, rimaniamo sedute a chiacchierare per almeno mezz’ora sui gradini di casa mia. Che pace e che silenzio, si sentono solo i


Racconti

sussurri dei nostri segreti e i canti dei grilli in lontananza. Il lampione davanti a casa mia illumina la stradina stretta e dissestata che porta verso i prati. Naturalmente le confidenze della tarda sera riguardano i nostri primi amori. Sofia è innamorata di Carlo, un ragazzo molto più grande di lei che purtroppo è già impegnato da qualche anno con Mara, mentre io ho un debole per Simone, un ragazzo piuttosto estroverso che proprio non mi “fila”! A 15 anni finalmente inizio a usare la connessione a internet ed è così che le nostre lettere diventano delle interminabili mail. *** A distanza di 26 anni dal giugno del 1993, conservo ancora tutte le lettere di Sofia, qualche volta mi piace rileggerle e mi commuovo nel guardare le nostre foto… è emozionante immergersi nei ricordi. L’ultima volta che ci siamo viste era il mese di luglio 2002. L’ho ospitata a casa mia per 10 giorni, purtroppo dopo il divorzio i suoi genitori

non hanno più preso in affitto la casa in montagna. In quel periodo, dopo la morte di mia nonna Angela, abitavo da sola da un anno e frequentavo il primo anno di università. Lavoravo come cameriera in un bar nel fine settimana e saltuariamente facevo la baby-sitter. Sofia in quel periodo era in cerca di lavoro dopo aver abbandonato la scuola superiore con grande dispiacere di sua madre. Sofia era sempre la solita ragazza allegra, solare e spensierata. Io stavo attraversando un periodo complicato della mia vita. La morte di mia nonna mi aveva totalmente destabilizzato. A 18 anni avevo dovuto affrontare da sola una serie di responsabilità più grandi di me. La spensieratezza di Sofia in quei giorni mi aiutò a non pensare troppo alle mie preoccupazioni da “adulta”. *** Ora qualche volta ci scriviamo con Messenger o con Whatsapp, solo raramente ci telefona mo.

SABBIATURE DI STABILI, LEGNO E MATTONI MACCHINARI INDUSTRIALI E AGRICOLI VERNICIATURE INDUSTRIALI - VESPE PRIMA

DOPO

PRIMA

PRIMA DOPO

SABBIAT

URE VES

PE

Via Cav.Bordogna, CALVISANO (BS)

Tel. e Fax 030.99.68.233 - Cell.333.69.91.096

DOPO 53


Racconti

Da qualche anno Sofia vive in una sorta di “realtà parallela”. Non è stata fortunata con il lavoro e neppure con le storie d’amore, a quasi 38 anni vive con sua madre ed è disoccupata. E’ sempre stata bravissima a disegnare: il suo sogno nel cassetto era fare la stilista! Purtroppo la scuola che avrebbe voluto fare era privata e troppo cara per le possibilità economiche dei suoi genitori. Non sapevo che cosa fosse “Second Life” fino a quando non me ne ha parlato un giorno, durante una delle nostre telefonate. Non è semplicemente un gioco e neppur un social network ma una vera e propria realtà virtuale. Ognuno dei partecipanti (i cosiddetti residenti) crea un “avatar tridimensionale” (un alter-ego) ed interagisce con gli altri “giocatori”. L’avatar ha una vita fatta di lavoro, relazioni, routine quotidiane e divertimenti, può partecipare ad esempio ad eventi, concerti o mostre. Si può scegliere di interagire in chat pubbliche o private o anche tramite voice chat. Immagino che all’interno di second-life Sofia si senta del tutto se stessa, senza paure, ansie o timori. Riesce a creare, attraverso un software 3D, personaggi, abiti e accessori.. Creare è sempre stata la sua passione e nel gioco è diventato il suo lavoro. Penso che affrontare la realtà per lei sia sempre stato fin troppo complicato. Da ragazza veniva spesso presa in giro per il suo peso, grazie alla sua ironia, reagiva alle battute degli amici sempre con il sorriso. A 19 anni ha iniziato a soffrire di attacchi di panico: una sera mentre stavamo per andare in Città Alta a mangiare il gelato, mi ha chiesto improvvisamente di ritornare a casa, le mancava il respiro ed era diventata pallida, sembrava come paralizzata dalla paura… fu la prima volta che mi resi conto in che cosa consistesse un attacco di panico. Mi ha spiegato che Second-Life può diventare anche una piccola fonte di guadagno: se riesci a farti la tua “clientela” puoi vendere ad altri gioca54

tori le tue creazioni in cambio di crediti che successivamente possono essere convertiti in euro, credo di aver capito che funzioni più o meno così. Non penso che ultimamente stia uscendo di casa, non so se per gli attacchi di panico o per altri motivi che non mi ha raccontato. E’ come se la sua vita reale fosse “rallentata” per far scorrere quella virtuale, piena di impegni, di amicizie e di routine. La sensazione è che più entri in questa realtà parallela e più rischi di estraniarti da quella reale entrando in una sorta di pericoloso vortice dal quale risulta difficile uscire. Qualche mese fa le ho proposto di venire a trovarmi, approfittando di alcuni giorni di ferie, l’avrei ospitata a casa mia, così avrebbe finalmente conosciuto mio marito e mia figlia Elisa, che a febbraio ha compiuto 9 anni. Sofia non se la sente di prendere i mezzi pubblici e di affrontare viaggi, anche se brevi, spero tanto che un giorno riesca a sconfiggere questa sua paura. Credo che la rete, per quanto possa avere molti lati positivi ne custodisca, purtroppo, altrettanti “oscuri”. Interagire (virtualmente) ogni giorno con altre persone senza dubbio aiuta Sofia a sentirsi se stessa potendo rifugiarsi in una realtà alternativa (forse meno complessa?) che la fa “stare bene”; tuttavia ritengo che questo aspetto possa contribuire a non farle vedere e soprattutto affrontare tutto ciò che la circonda nella vita “vera”. Questa è solo la mia interpretazione, poi ci saranno altri aspetti che non riesco così facilmente a comprendere. Mi ripeto spesso che vorrei andare a trovarla, mi piacerebbe fare una chiacchierata con lei come ai “vecchi tempi”… in macchina dovrei impiegarci poco meno di due ore per raggiungere casa sua. Domani potrei chiamarla per proporle la mia idea, in fondo a pensarci bene… non siamo poi così distanti! Barbara


PELLET DI QUALITÀ AL MIGLIOR PREZZO

Per caratteristiche e prezzi visita il nostro sito www.pelletcenter.it oppure contattaci allo 030 901185/030 9035992

certificati EN PLUS A1 Loc. Ponterosso - Via Gottolengo,2 GHEDI (BS) Tel.030-901185 - Tel. 030-9035992 www.pelletcenter.it - info@franzonipiscine.it


L’INTERVISTA

ANNA PALCO, L’ARTE NEL DNA Attrice, fotomodella, artista. L’arte le scorre nel dna e non smette neanche per un secondo di affascinarla. Dopo aver iniziato nel campo pubblicitario, da una dozzina d’anni Anna Palco si è tuffata nel mondo della rappresentazione, della fotografia e del grande schermo. Tre obiettivi dai quali sono usciti innumerevoli progetti, alcuni ancora da realizzare. Questa è la storia di una donna bella e intraprendente, di un’attrice che attraverso il teatro ha saputo trovare la forza per uscire da un momento difficile della propria vita e di una splendida “over” che – alla faccia dell’età anagrafica – sul set riesce ancora a trasmettere eleganza e sensualità. Un connubio straordinario che le ha permesso, negli anni, di partecipare a piece teatrali capaci di conquistare il pubblico specializzato e di esibirsi sul set con naturalezza, anche in omaggio a Genova, la sua città natale. Le sue giornate sono dense di impegni dai quali riesce con determinazione a ricavare lo spazio per le sue passioni. “Penso che sia proprio que-

56

sta forza d’animo a caratterizzare la mia personalità – racconta – senza trascurare il mio lavoro, ho sempre cercato, talora con estrema fatica, di conciliare tutte le mie attività e doveri, compresi quelli familiari, con la mia passione per l’arte”. Da raccontare ce ne sarebbero parecchie. Magari partendo proprio dalla tv, che negli ultimi anni l’ha vista protagonista in varie trasmissioni fra cui Benvenuti a tavola, Ciao Darwin, Detto Fatto, Take me out e Guess My Age. O, magari, si potrebbe parlare della sua partecipazione ai concorsi nazionali di bellezza riservati alle donne della sua età. Quale? “Quel che conta nel mondo artistico è l’età scenica, non quella anagrafica” sottolinea con un sorriso un po’ malizioso Anna. Ed allora basti sapere che nel 2018 è stata premiata con fascia oro pluriennale “Lady Attrice”, durante la Finale Nazionale di Miss Arte Moda Italia Lady a Forte dei Marmi. Come inizia il tuo percorso? Ho iniziato in età giovanile come modella pubblicitaria e attrice comica in un programma ra-


diofonico per la Rai Liguria - insieme ad un noto cabarettista - interrotto bruscamente per scelte personali legate alla famiglia, poi ripreso da circa dodici anni. Il teatro mi ha permesso di uscire da un periodo complesso. Un amore per l’arte che ti è stato ricambiato. Sono svariate le mie esibizioni negli ultimi anni. Con la Compagnia “Scena Difforme” in spettacoli itineranti, eventi rivolti al grande pubblico e in cene con delitto, per un ristretto numero di spettatori. Nel 2018 all’Actors Poetry Festival a Genova con un monologo e in un film horror col doppiaggio di un’attrice. Mi auguro di fare ancora altre esperienze analoghe, il doppiaggio mi ha sempre affascinato. Non ho mai smesso di studiare, la formazione è essenziale per comprendere stili e modi per arrivare al cuore delle persone. Uno spettacolo intitolato Io Paganini, dedicato al grande musicista e alla città di Genova. Al teatro devi molto… Anche perché mi ha spalancato la porta del cinema. Ho avuto ruoli in lungometraggi e in cortometraggi. Devo ringraziare innanzitutto Gianni Ansaldi, attore e regista, che mi ha dato il là, per poi proseguire con altri registi, Roger Fratter, e Giorgio Molteni, che mi hanno voluta nei

L’INTERVISTA

loro progetti in giro per l’Italia. Ogni esperienza ha regalato qualcosa di autenticamente magico, indipendentemente dall’esito finale del film. Nell’ultimo biennio poi si sono aggiunte due collaborazioni altrettanto speciali. Ho partecipato, rivestendo il ruolo di avvocato di sostegno, al film Sit down, con la regia di Nicola Difrancescantonio, presentato anche dal TG RAI3 per l’argomento di alto valore socio-culturale: la storia di una ragazza down e del suo inserimento sociale. Sempre l’anno scorso sono stata la ‘voce narrante’ nel video di presentazione di Artidoro Educational, progetto storico culturale sulla libertà di pensiero, dedicato alle scuole, alle biblioteche e presentato durante il Lucca Comics, per la versione in fumetto, evento documentato anche da RAI 3. E poi prosegue la tua simbiosi con la macchina fotografica. Proprio così: per me ogni scatto è occasione di racconto, di fantasia, di trasferimento di emozioni e sensazioni. Desidero semplicemente dimostrare che ciascuno di noi ha la possibilità di mettersi in gioco, superando condizionamenti esterni e pregiudizi. Io ho scelto di farlo, e questo ha rappresentato per me la soddisfazione più grande… CONTATTI INSTAGRAM @annamodel2019 @annapalco 57


UN LIBRO CONSIGLIATO PER VOI

ANDREA MONTEMURRO RACCONTA IL MIRACOLO ISLANDA E LO SPORT COME ANTIDOTO ALLE DEVIANZE GIOVANILI Un miracolo sportivo come esempio da seguire. Un vero miracolo fatto di lavoro e di programmazione, dove lo sport è al centro come antidoto a qualsiasi forma di devianza giovanile. Il focus si concentra sulla storia recente di un Paese che, con una popolazione di appena 340.000 abitanti, ha scritto pagine di storia nello sport inimmaginabili fino a poco tempo fa. Il “Miracolo Islanda – Lo sport come antidoto alle devianze giovanili” è il nuovo libro di Andrea Montemurro edito da SportItalia Edizioni e disponibile in tutte le librerie. Non solo un testo sportivo ma anche un manuale sociologico che racconta l'evoluzione vissuta negli ultimi decenni nella "Terra di Ghiaccio" (da cui il nome, in inglese, Ice-land). Una terra dal clima estremo ma dal sottosuolo rovente con ben 130 vulcani attivi nei 100.000 metri quadrati di estensione del territorio. Con un excursus storico dettagliato, l'autore parte dalle origini dell'Islanda fatte risalire a 20-25 milioni di anni fa e al racconto della mitologica "Thule" come prima descrizione dell'isola da parte del navigatore greco Pitea. Da lì inizia il viaggio appassionante, un libro di profonda analisi e riflessione che spiega perfettamente come il miracolo islandese sia frutto di programmazione, scelte mirate, orientate da una politica di valorizzazione e sviluppo della vita di un intero popolo. Molti di coloro che gridarono al miracolo divino di fronte alla qualificazione della nazionale di calcio ai Quarti di Finale degli Europei del 2016 e alla fase finale del mondiale del 2018, leggendo questo libro capiranno che si è trattato di un miracolo molto terreno, fatto di scelte indovinate e indirizzi politici che 58

hanno dato impulso a tutto il movimento sportivo, non solo calcistico, facendo dello sport un validissimo antidoto per le devianze giovanili. “Dietro la formula vincente del modello islandese - scrive l'onorevole Giorgia Meloni in una delle due prefazioni del libro - c'è la capacità di aver creato un sentimento di vera appartenenza alla comunità nazionale. Gli investimenti dello Stato, la programmazione sportiva e la voglia di combattere le devianze giovanili sono lo specchio di un amore infinito per la propria terra”. "Il Paese Islanda si è fatto trainare dallo sport attribuendogli centralità e adottando una cultura fondata sui suoi valori. Ne ha scoperto i benefici, lasciandosene ammantare. Un esempio di successo che è l'essenza del nostro


UN LIBRO CONSIGLIATO PER VOI

movimento, non solo sinonimo di confronto agonistico, ma terreno fertile di crescita, di benessere e di ideali. Uno strumento di rara efficacia contro ogni degenerazione sociale" scrive il presidente del Coni Giovanni Malagò introducendo l'opera -. Nel libro di Andrea Montemurro, il "miracolo" viene sapientemente descritto e affrontato da diversi punti di vista. Un libro di profonda analisi, destinato ad un pubblico curioso e attento che voglia comprendere come alcuni atteggiamenti politici possano ripercuotersi positivamente sulla vita di un popolo. Note sull'autore Andrea Montemurro, sociologo e docente in fundraising, giornalista, è riconosciuto come

Andrea Montemurro con il presidente del Coni Giovanni Malagò uno dei principali manager nel campo dello sport business e del fundraising, è stato presidente della Divisone Calcio a 5, ed è consigliere della Federazione Italiana Giuoco Calcio e membro del commitee Uefa. E' stato presidente della Lazio Calcio a 5 e della Roma Volley, e per il suo operato innovativo nel mondo dello sport ha ricevuto premi prestigiosi ed importanti quali: Premio Nazionale "Gaetano Scirea", Premio "Città di Roma", Premio televisivo "Sportitalia Awards" e il premio internazionale "Beppe Viola". E' inoltre compositore di musica classica e musica da film. Redazione

SERVIZIO STAMPA 5.000 VOLANTINI F.to A5 a € 160,00 10.000 VOLANTINI F.to A5 a € 270,00 1.000 BIGLIETTI VISITA (Standard) a € 99,00 2.500 BIGLIETTI VISITA (Standard) a € 170,00

GRAFICA COMPRESA - IVA ESCLUSA PER INFORMAZIONI: 347 73 52 863 Gianluca 59


Teenager

Chiamatemi Anna tocca il cuore e l’anima delle persone che la guardano e lascia dentro ad ogni spettatore un sentimento di gioia e di amore con le sue frasi profonde e meravigliose. Chiamatemi Anna (Anne, intitolato Anne with an “E” su Netflix) è una serie televisiva canadese basata sul romanzo Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery, adattato da Moira Walley-Beckett. Viene trasmessa dal 19 marzo 2017 su CBC Television in Canada e su Netflix internazionalmente dal 12 maggio 2017. La serie parla delle avventure della giovane Anna,

che, dopo aver passato l’infanzia in orfanotrofio, viene mandata per errore a vivere con gli anziani fratelli Marilla e Matthew Cuthbert. Dopo un’iniziale diffidenza nei confronti di Anna, i due fratelli cominceranno a conoscerla meglio, e la bambina cambierà per sempre le loro vite. Trama Anna Shirley nasce il 23 marzo sul finire del XIX secolo a Bolingbroke, nella Nuova Scozia, da Walter e Bertha Shirley, due insegnanti di liceo. Purtroppo dopo tre mesi entrambi i genitori muoiono di una malattia infettiva, ed Anna, non avendo altri parenti, viene affidata alla signora Thomas, una vicina povera e con il marito alcolizzato. La bambina vive con la famiglia Thomas fino all’età di 8 anni, accudendo i figli della signora, fino a che il marito, mentre picchiava Anna morì. A questo punto per Anna non c’è più posto nella famiglia e viene quindi affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi 8 figli (tra cui tre coppie di gemelli) in una misera baracca in riva al fiume. La bambina, esperta di bimbi piccoli, accudisce anche i figli della signora Hammond, fino a che, con la morte del marito avvenuta due anni dopo, viene affidata all’orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per quattro mesi. In questo periodo, Anna viene presa in giro dalle sue compagne, a causa della sua spiccata immaginazione. Ilaria Boffetti

BRICIOLE DI PANE di Ghio Sonia Pane fresco e prodotti da forno realizzati con materie prime di alta qualità, nel rispetto della tradizione. Salatini, biscotti, pizzette, focacce e tanto altro per i tuoi eventi Ampia scelta di biscotti, dai più classici ai più elaborati.

CARPENEDOLO (BS) - Via Papa Giovanni XXIII,36 60


Teenager

CITAZIONI: “Anne”

Ed è Poesia

“Siamo fatti di vento”

“È bello leggere storie malinconiche e immaginare di viverle eroicamente. Ma non è facile quando in realtà sei infelice.” “Non è bello pensare che domani è un giorno nuovo ancora privo di errori? Ci sarà un limite agli errori che una persona può compiere e quando io arriverò al limite allora non ne farò più.” “Credo che sia terribile oltre ogni misura perdere chi vuoi bene. In un solo secondo, in un attimo se ne va per sempre e non puoi far nulla per cambiare le cose o per poterla riportare indietro.” “Ho deciso che sarò io l’eroina della mia storia. E sono abbastanza ferma nella convinzione che l’amore non sia l’obiettivo della vita. Scelgo me stessa, così non rimarrò mai delusa.” “Quando un tenero affetto si è accumulato in noi per molti anni, l’idea che potremmo accettare qualunque cosa in cambio di esso sembra sminuire la nostra vita.” “Non è meraviglioso che ogni giorno sia un’avventura?”

Si vive altalenandosi ogni giorno tra paure e solitudini rappresi dentro una bolla di sapone convinti che prima o poi la sua esplosione possa sciogliere ogni traccia nera sull’asfalto Vacilla anche ogni ragione plausibile ma restiamo docili ad osservare la mutazione del cielo oltrepassando il confine. E nonostante vivi in quegli sporadici riflessi d’un sole filtrato tra le fronde senza conoscerne radice o nel turbinio d’una nevicata che gelerebbe anche il sangue viviamo fatti di vento in quel silenzio dove l’abitudine ti rende schiavo, dove sussulti e brividi si son spezzati, dove anche le certezze si son fatte ombre dietro lo sguardo muto della luna... Rosa Leone

“Preferisco immaginare che ricordare. I ricordi brutti però sono molto insistenti.” “Se tutto il mondo ti odiasse e ti credesse cattiva, mentre la tua coscienza ti approvasse e ti assolvesse dalla colpa, allora non saresti senza amici.” “Grandi idee devi poterle esprimere con grandi parole.”

L’Emozione di ascoltare la propria anima, il proprio cuore... Tu lettore sei il protagonista! Con le tue storie, le tue emozioni... Invia i tuoi scritti a: redazione@newentry.eu 61


ULTIMA ORA

*

-30% ALLA CASSA

PANE FRESCO

POLLO ALLO SPIEDO**

FRITTURA DI PESCE

L’ORA FELICE Durante l’ultima ora di apertura, -30% di sconto su alcuni prodotti freschissimi di nostra produzione * Esclusi la domenica e il giorno dello sconto -10%. Salvo esaurimento scorte. ** Prodotto non presente nell’iperalimentare La Grande Mela.

PASTE E BRIOCHES

SAI PERCHÉ LO FACCIAMO? PER ELIMINARE GLI SPRECHI ALIMENTARI PER GARANTIRE PRODOTTI SEMPRE FRESCHI DI GIORNATA PER OFFRIRE UNA ULTERIORE OPPORTUNITÀ DI RISPARMIO

Supermercati nelle province di VERONA, BRESCIA, MANTOVA, VICENZA, PADOVA, ROVIGO, CREMONA, REGGIO EMILIA, MODENA


RIDIAMOCI SOPRA

Una donna va dal dottore lamentandosi che suo marito la trascura. Il dottore le prescrive delle pillole e le ricorda: “Mi raccomando una pillola al giorno e non di più!”. La donna però per sicurezza triplica la dose e un giorno il dottore riceve un biglietto: “Dottore, la sua cura è veramente formidabile, mio marito fa all’amore con me in ogni momento e ovunque. PS: Mi scusi, dottore, per la mia scrittura tremolante...”.

volo diceva: questo me l’aspettavo, questo non me l’aspettavo?”. E il vecchietto: “Le spiego: la prima volta mi sono fatto la pipì addosso e me l’aspettavo, la seconda volta mi sono cagato addosso e anche questa me l’aspettavo, ma quando ha volato a testa in giù, mi è venuta fuori dal colletto della camicia e quello proprio no che non me l’aspettavo”.

Dopo molte settimane in bianco, il marito infelice finalmente affrontò la moglie: “Ammettilo, Linda. L’unica ragione per cui mi hai sposato è che mio nonno mi ha lasciato dieci milioni di euro”. “Non essere ridicolo -rispose lei- Non mi interessa chi te li ha lasciati”.

“So che hai litigato con tua moglie. Com’è finita?”. “Sapessi, è venuta da me in ginocchio”. “Ah, sì? E che cosa ha detto?”. “Vieni fuori da sotto il letto, vigliacco!”.

Estasiata, una signora dice al suo nuovo amante: “Ma sai che fai l’amore molto meglio di mio marito?”. “Lo so! - risponde l’uomo senza falsa modestia - è proprio quello che mi diceva tua sorella proprio ieri!”. Un anziano signore, prima di morire, decide di togliersi un vecchio sfizio: fare un giro su un aereo acrobatico. Si reca pertanto nell’aeroporto più vicino e offre a un famoso e spericolato pilota una congrua somma di denaro. Dopo i preparativi avviene il decollo con una brusca salita verso il cielo. Il vecchietto per nulla sorpreso dice al pilota: “Questo me l’aspettavo”. Il pilota sorpreso con una rapida discesa porta l’aereo in picchiata sorvolando l’aeroporto e il vecchietto ripete: “Anche questo me l’aspettavo”. Per ultimo l’aereo si mette a testa in giù e il vecchietto dice: “Questo non me l’aspettavo”. Poco dopo l’aereo atterra e il pilota chiede al vecchio: “Mi tolga una curiosità. Perché in

Litigio tra coniugi. Il marito: “Tu mi avrai pure dato le pagine più belle della tua vita, ma io ti ho dato le pagine più belle del mio libretto di assegni!”. Marito e moglie stanno tornando a casa in macchina da una gita in campagna quando vedono una puzzola ferita lungo la strada. Si fermano, la donna la raccoglie e la porta in macchina. “Guarda” fa al marito “sta tutta tremando, deve avere freddo... Che faccio?”. Il marito consiglia “Tienila in mezzo alle gambe...”. “Ma... e l’odore?”. “Non penso che le dia fastidio...”. Cosa mangia un vampiro a colazione? TE e fiocchi da vena! Due vecchie donne non sposate prendono il tè ai tavolini di una locanda di montagna. A un tratto una gallina inseguita da un gallo attraversa la strada e finisce sotto un’auto. Una delle donne dice: “Hai visto? Ha preferito la morte...!”. 45



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.