The Little Pink Book Jeans

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THE LITTLE PINK BOOK

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the little pink book

Jeans

Piccola guida al denim, il passepartout di ogni guardaroba Francesca Tripodi Illustrazioni di Paolo Orlandi


Ad Angelo, più aderente al mio cuore di un jeans seconda pelle

Astræa Editrice s.r.l., Bologna www.astraeaeditrice.it Copyright © 2011 Astræa Editrice Si ringrazia Peter Pauper Press Inc. per la concessione d’uso del progetto grafico della collana

Printed in Hong Kong 123456 2011   2012   2013 ISBN 978-88-95649-42-9


the little pink book

Jeans


Sommario Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 STORIA DEI JEANS . . . . . . . . . . . . . . . . . Da Genova all’America . . . . . . . . . . . . . . . . Jeans, cinema & rock’n’roll: il boom del casual . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dal declino degli anni Novanta alla “denim-couture” . . . . . . . . . . . . . . . .

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I modelli e gli stili . . . . . . . . . . . . . . Fit, cut, rise e wash . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I modelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il lavaggio del denim . . . . . . . . . . . . . . . . .

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I JEANS PERFETTi . . . . . . . . . . . . . . . . . Trovalo, provalo e comprane due paia . . . . . La taglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Forme ed equilibrio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Statura e proporzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . Alta e snella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Piccola e aggraziata . . . . . . . . . . . . . . . . . Formosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Sottile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 Burrosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Provate e riprovate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 LE VARIANTI DEL jeans . . . . . . . . . . . . . Un altro denim . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gonna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giubbotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giacca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salopette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gilet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Shorts . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Camicia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Il galateo del denim . . . . . . . . . . . . . Pillole di stile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Denim chic: con la giacca . . . . . . . . . . . . Denim universale: con la camicia bianca . Denim casual: con il top o la t-shirt . . . . . Denim rock: con la giacca di pelle . . . . . . Le scarpe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Cura e mantenimento . . . . . . . . . . . . 91 Sempre come appena comprati . . . . . . . . . . . 92 Lavaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 5


Asciugatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Stiratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rimediare a macchie, chiazze e altri disastri . . . . . . . . . . . . . . . Jeans ingialliti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Macchie tenaci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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BRAND STORICI E DI NICCHIA . . . . . . . . 99 JEANS ALL OVER THE WORLD . . . . . . . . 157 Shop online . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158

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Introduzione Se le idee per affrontare una nuova giornata con stile scarseggiano, se di fronte al guardaroba gremito, l’unica frase che risuona in testa è: “Non ho niente da mettermi!”, c’è un solo capo capace di risolvere i vostri dilemmi in fatto di look: i jeans. I mitici pantaloni che abitano, in varie forme e modelli, l’armadio di ogni donna sono, infatti, il capo passepartout per eccellenza: casual con le sneaker e la t-shirt, chic con il blazer e i tacchi alti, rock con gli anfibi e la kefia: basta modificare gli accessori e i capi di contorno e, come per magia, i jeans prendono la piega modaiola che preferite. Il fascino magico dei jeans, tuttavia, va bilanciato con una buona dose di gusto e di consapevolezza delle occasioni in cui indossarli. Questo per non ritrovarsi, magari, con un paio di denim scoloriti e strappati ad arte, 7


a una colazione di lavoro che richiederebbe invece un più sobrio tailleur, oppure per non optare a occhi chiusi per la versione più glamour, magari con applicazioni preziose e inserti di pelle, in occasione di una cena decisamente informale con gli amici che, cordialmente, vi avevano pregato di indossare “solo” un paio di jeans. È proprio l’intrinseca versatilità del jeans, infatti, a renderlo, allo stesso tempo, un capo semplice e pratico ma anche estremamente complesso, che bisogna imparare a portare con misura. Partendo dalle sue origini, che si perdono nelle pieghe dell’affascinante storia dei pionieri d’America, per arrivare all’uso attuale, che vede maestri di stile come Ralph Lauren portare il denim con nonchalance agli eventi di gala, scoprirete come sceglierlo e abbinarlo per ottenere il look che desiderate.

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Il Little Pink Book dei Jeans vi aiuterà a scegliere, provare, comprare e indossare il capo piÚ amato del vostro guardaroba. Imparerete a scegliere a colpo sicuro il denim da indossare per armonizzare ed esaltare le forme del vostro fisico, discernendo perfettamente tra gli accessori da abbinare. Scoprirete anche le preziose varianti del jeans, che vanno dalla gonna al gilet, fino agli shorts, arricchendo cosÏ di un’allure sportiva e glamour il vostro guardaroba e il vostro look in ogni occasione.

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storia dei jeans

Invecchia integrando in sÊ il cambiamento dell’età , impregnato di avventura e della vita di chi lo indossa. Daniel Frie d man


Da Genova all’America La nascita dei jeans è legata a doppio filo alla scoperta del Nuovo Mondo e alla divisa resistente dei braccianti navali e dei minatori. Dimenticate per un secondo i vostri jeans “seconda pelle”: quelli che indossate per un pomeriggio di shopping ma anche per un party glamour, dosando con sapienza gli accessori giusti. Adesso chiudete gli occhi e fate un salto di qualche secolo indietro, arrivando più o meno al Cinquecento: è da questa epoca lontana che provengono i vostri cari jeans blu. L’appuntamento è al porto di Genova dove, tra navi mercantili e ormeggi traballanti, un gruppo di braccianti è intento a lavorare sodo. Il loro non si può certo definire un look alla moda per l’epoca, eppure proprio questi lavoratori indossano un capo che rivoluzionerà i codici del buon gusto e dello stile nei secoli: i jeans. 11


I modelli Classici, vintage o di tendenza, qui li trovate tutti, in ordine sparso ma non casuale, così come dovrebbero essere nel vostro armadio (ma non dovete averli tutti, ne basteranno tre o quattro). Bootcut. È uno dei classici dei jeans, amato per la sua versatilità perché è facile da portare e sta bene praticamente a tutte. La sua caratteristica risiede nel taglio della gamba, che è leggermente svasato a partire dal ginocchio e cade perfettamente fino a coprire il tallone. In effetti, bootcut significa “tagliato per gli stivali”, ma ciò non vuol dire che lo si possa portare solo così; attenzione però a metterlo con le ballerine e altre scarpe molto basse perché potrebbe date l’illusione ottica di accorciare le gambe. In genere è legger-

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mente sagomato sui fianchi e la vita è media o bassa. È il modello d’elezione per le figure più piene, specialmente se lineare e privo di decorazioni. Un paio di jeans di questo tipo non può mancare nell’armadio: è un modello intramontabile. Il taglio di questi jeans è il più lineare in assoluto: è un modello diritto dai fianchi al tallone, come potete verificare piegando la gamba e facendo coincidere il fondo con la zona ginocchio. È un altro classico che ben si presta ad abbinamenti con scarpe basse o tacchi, e non dovrebbe essere manipolato per fare l’orlo. O vi va bene così com’è, oppure è meglio cambiare modello. Lo si trova in genere con la vita regular, ma qualche marchio l’ha lanciato anche con la vita bassa e in tessuto leggermente stretch. Straight.

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Skinny a tutti costi La moda è piena di tranelli e l’ultima trappola del denim è lo skinny. Si tratta purtroppo di uno dei modelli più difficili da portare e non è detto che sia proprio adatto a tutte. Gli skinny donano soprattutto alle ragazze dalle gambe lunghe e il fisico un po’ mascolino, che li possono portare con gli stivali, ma anche con le ballerine o con un paio di tronchetti. Le ragazze con gambe e fianchi sottili e busto opulento, invece, dovrebbero evitarli perché accentuano fianchi e glutei tagliando il busto. Non volendo rinunciare, provateli con tuniche e top lunghi, ma non troppo per non ingoffare. Se con gli skinny, al contrario, vi sembra di essere un tronco d’albero, provateli con un paio di sneakers di tela dello stesso colore, ma di intensità diversa dai pantaloni: il contrasto fa miracoli. Se siete piccoline e magre, il modello skinny vi dona, se siete tonde, meglio evitare. 30


Questo modello ultraslim è molto aderente, con il fondo molto stretto e la gamba decisamente attillata. È proposto con la vita media o bassa (persino molto bassa: è il modello bikini, inventato in Brasile, che si colloca all’altezza delle anche lasciando scoperta tutta la parte di corpo che normalmente non si vorrebbe vedere, se non in spiaggia) e con tessuto leggermente elasticizzato. Nella bella stagione si presta a felici abbinamenti con le ballerine ai piedi, in inverno finisce quasi sempre dentro i pantaloni. Se siete molto alte e slanciate, sta benissimo con il bordo rivoltato e un paio di sneakers alte. Attenzione però, perché questo è un modello che non fa sconti a chi ha qualche chilo in più: mettendo in evidenza ogni cuscinetto, è da indossare con consapevolezza. Sk inn y.

Ultimo nato della famiglia degli skinny, il jegging non è altro che la sintesi di jeans e leggings: superstretch, effetto seconda Jegging.

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i jeans perfetti

I jeans giusti sono come il ragazzo giusto: prima o poi arrivano. A nne Hat h away


Trovalo, provalo e comprane due paia Scegliere un paio di jeans, anzi il paio di jeans, ossia quei mitici pantaloni capaci di sottolineare ed esaltare i punti migliori della nostra silhouette, e magari mimetizzare qualche piccolo difetto, non è affatto semplice. Da una ricerca condotta negli Stati Uniti, è emerso che per trovare il jeans perfetto ci vogliono almeno tre ore di prove, e ciò non sorprende visto che la grande quantità di modelli, stili, lavaggi e colori non rende la scelta più facile, semmai il contrario. Neppure affidandosi a un solo marchio si risparmia tempo: cinque modelli diversi dello stesso brand sortiscono cinque effetti diversi. In sostanza, per un paio di jeans non bisogna mettersi fretta ma occorre continuare la ricerca finché non si trova il modello ideale. E a quel punto, tanto vale comprarne almeno due paia. 43


Per trovarli, però, non serve necessariamente un colpo di fortuna. Meglio equipaggiarsi, invece, di molta pazienza e determinazione e di una minuziosa conoscenza della propria conformazione. Bisogna cercare, inoltre, di non farsi influenzare dai dettami della moda del momento. È opportuno saper scegliere tra le varie proposte che gli stilisti portano in passerella a ogni stagione, mixando la voglia di sperimentare un nuovo capo con quella di trovare il modello giusto che sappia esaltare il fisico e comunicare un po’ della nostra personalità. Se avete fortuna, entrando in un negozio di jeans potreste trovare la commessa perfetta che, solo guardandovi, capirà quali sono i modelli più adatti a voi. Fidatevi dell’esperienza degli addetti ai lavori e limitatevi a dare pochi indizi su ciò che cercate. È molto più facile scartare i modelli che non vi piacciono tra le 44


numerose proposte, che girare a vuoto nello store senza sapere da dove cominciare. Se l’inglese non è una barriera, ci sono siti web come ilovejeans.com ricchi di consigli e spunti per trovare il jeans ideale. Determinate il vostro tipo di fisico in pochi semplici passaggi, indicate il vostro budget e lo stile che vi interessa. Alcuni modelli sono in vendita on line, per tutti gli altri avrete almeno un riferimento concreto per rendere l’acquisto più facile. Infine, la maggior parte dei grandi store americani e britannici mette a disposizione un servizio di personal shopper per rendere lo shopping non solo più efficiente, ma anche piacevole e mirato. Se vi trovate all’estero e volete assolutamente comprare un paio di jeans, fateci un pensierino.

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Body Imaging Service: jeans su misura Se passate da Selfridges a Londra, non perdete l’occasione per rivoluzionare la caccia al jeans perfetto. La tecnologia lanciata da Bodymetrics analizza il vostro fisico prendendo tutte le misure fondamentali. In pochi secondi il sistema computerizzato rileva ogni curva del vostro corpo e progetta il vostro jeans ideale: indicate le vostre preferenze di stile, colore e modello e, con una spesa relativamente contenuta, avrete i jeans perfetti che desiderate.

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La taglia Ogni marca ha standard diversi per indicare la taglia e il solo modo per scoprire la misura perfetta è provare i jeans. Per non partire alla cieca, tenete presente che quasi tutti i produttori usano due riferimenti, uno per indicare la taglia, l’altro per la lunghezza della gamba. Le marche americane (e non solo) partono in genere dalla taglia 24 (sommando 14 si ottiene l’equivalente italiano), che corrisponde alla nostra 38. Un sistema anglosassone alternativo parte dalla sottilissima size 0, che corrisponderebbe alla 36, e sale progressivamente di 2, perciò la 6 corrisponderebbe alla 42. Sulle etichette troverete indicazioni come W30/L34 che significa taglia 44 (da waist, girovita), lunghezza circa 85 cm (da length, misurata in pollici; un pollice corrisponde a circa 2,54 cm). Molti produttori americani usano anche taglie inter47


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