The Little Blue Book Trekking

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THE LITTLE blue BOOK

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Trekking

Piccola guida all’escursionismo Ornella Ciarcià Illustrazioni di Paolo Orlandi


A mio marito, commissario tecnico di tutte le nostre escursioni.

Astræa Editrice s.r.l., Bologna www.astraeaeditrice.it Copyright © 2011 Astræa Editrice Si ringrazia Peter Pauper Press Inc. per la concessione d’uso del progetto grafico della collana

Printed in Hong Kong 123456 2011   2012   2013 ISBN 978-88-95649-45-0


the little blue book

Trekking


Sommario Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

cos’è il trekking . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

abbigliamento e attrezzatura . . . . 14 L’abbigliamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Gli accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Equipaggiamento e attrezzatura . . . . . . . . . 27

la preparazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 L’allenamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Dove andare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 Quando andare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 l’organizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Da soli o in gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Le provviste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Trekking di più giorni . . . . . . . . . . . . . . . 58 Attrezzatura da bivacco e da campeggio . . . . 65 Come caricare lo zaino . . . . . . . . . . . . . . . 70

L’orientamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Gli strumenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

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camminare sicuri . . . . . . . . . . . . . . . . 81 Norme di comportamento . . . . . . . . . . . . . 82 Avvertenze per camminatori . . . . . . . . . . . 88 Pericoli e precauzioni . . . . . . . . . . . . . . . . 93

i percorsi classici . . . . . . . . . . . . . 104 Tipi di percorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

Monte Resegone . . . . . . . . . . . . . . . . . 107 Gran Sasso d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . 108 Traversata dell’Etna . . . . . . . . . . . . . . 110 Sentiero Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 Alta via n. 1 delle Dolomiti . . . . . . . . 114 Dolomiti di Brenta . . . . . . . . . . . . . . . 115 Sentiero Roma . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Tour del Monte Rosa . . . . . . . . . . . . . 118 Tour del Monte Bianco . . . . . . . . . . . . 119 Sentiero del Viandante . . . . . . . . . . . . 122 Alta via delle Cinque Terre . . . . . . . . . 123 Via del Sale lombarda . . . . . . . . . . . . . 124 Sentiero della pace - Lazio . . . . . . . . . . 125 Grande anello dei Sibillini . . . . . . . . . 126 Massiccio del Velino . . . . . . . . . . . . . . 127 Alta via dei Monti Lattari . . . . . . . . . 128 5


Regio tratturo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Costa Viola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Traversata delle Madonie . . . . . . . . . . 133 Sentiero selvaggio . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Sentieri Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 The Kerry Way . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 South West Coast Path . . . . . . . . . . . . 140 GR20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Les Calanques di Marsiglia . . . . . . . . . 142 Alta via dei Pirenei . . . . . . . . . . . . . . 144 Traversata della Foresta Nera . . . . . . . 145 Creta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 Nel mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148

Arizona Trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 Inca Trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 Monte Sinai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150 Salita al Kilimanjaro . . . . . . . . . . . . . 152 Circuito dell’Annapurna . . . . . . . . . . . 153 Roof of Australia . . . . . . . . . . . . . . . . 155 Informazioni on line . . . . . . . . . . . . . . . 158

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Introduzione Il trekking, o più prosaicamente l’escursionismo, è la riappropriazione delle proprie gambe, il piacere di camminare senza un fine pratico, come cacciare, emigrare, esplorare, andare in pellegrinaggio. In questo senso, è un’attività relativamente recente, un consapevole ritorno alle origini da parte di un’umanità che non è più obbligata a dipendere dai propri piedi per spostarsi, almeno in molte parti del mondo. Per molti, camminare è l’arte di immergersi nella natura a un ritmo umano, è il gusto di raggiungere e vedere luoghi ancora inaccessibili ai veicoli (escluso forse l’elicottero), cogliendo dettagli che solo il ritmo dei propri passi permette di afferrare. È la rinuncia alla velocità, ma non un rifiuto categorico: 7


usati con giudizio, i mezzi di trasporto permettono di raggiungere velocemente punti di partenza dai quali poi si può partire all’avventura. Questo Little Blue Book del Trekking è pensato per tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa attività adatta a chiunque goda di buona salute, a uomini e donne, a tutte le età e a tutte le tasche. Basta avere del tempo e dotarsi di costanza, preparazione, allenamento. Per cominciare e per prendere gusto ci vuole poco. E una volta acquisito, il gusto può diventare una passione, una filosofia di vita da applicare anche in città. A poco a poco, vi ritroverete a rinunciare all’auto o ai mezzi di trasporto sempre più spesso, solo per il piacere di fare quattro passi in più.

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cos’è il trekking

Che ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitudini delle cittĂ , lasciare li parenti e li amici ed andare in lochi campestri per monti e per valli, se non la naturale bellezza del mondo? Leonardo da V inci


I

l trekking è un’attività sportiva naturale e salutare. L’escursionista non cammina solo per mantenersi in forma o per eliminare la pancetta, perché per questo ci sono le palestre. Chi fa trekking cammina soprattutto per immergersi nella natura, per vedere luoghi lontani dalle città, per respirare aria pulita. Il trekker ha un po’ lo spirito dell’esploratore anche se non scopre nulla di nuovo, ma ripercorre sentieri già calpestati da secoli. Il suo fine non è solo il raggiungimento della meta prefissata, ma anche il piacere di arrivarci passo dopo passo. A volte, la meta non si può raggiungere per mille motivi, perché cambia il tempo, per un ostacolo imprevisto, ma questo non significa che il trekking è fallito. L’escursionista vero sa apprezzare l’ambiente che lo circonda anche in condizioni avverse. E in questo è anche un po’ filosofo: l’importante non è vincere, ma partecipare.

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Cenni storici In una forma o in un’altra, si potrebbe dire che il trekking esiste dall’alba dell’umanità. Dotato di gambe, l’uomo ha sempre camminato e cercato di farne a meno. Dal cavallo agli aerei, la storia della locomozione illustra il tentativo umano di raggiungere luoghi lontani senza fare fatica e il più velocemente possibile. Le origini del trekking si fondono con la nascita dell’umanità. Come un bambino piccolo che impara a camminare, agli albori della storia gli uomini primitivi impararono a muoversi in posizione eretta, sulle gambe. Ma non camminavano per divertimento, bensì per necessità, per inseguire e cacciare le prede, per migrare: non per nulla erano nomadi e non avevano alternative se non spostarsi a piedi. 11


I primi grandi trekker furono perciò gli antichi popoli nomadi della preistoria. Una volta diventato stanziale, tuttavia, l’uomo non smise di camminare, semmai prese a farlo con un obiettivo diverso: guerre, carestie, pellegrinaggi. È solo con l’invenzione della ruota e l’addomesticamento di cavalli, cammelli e altri animali da monta che l’uomo riesce a sottrarsi al cammino, e bisogna arrivare ai tempi nostri per scoprire che camminare ormai è un hobby, non un obbligo. L’etimologia

Le origini del termine trekking risalgono all’epopea dei contadini bianchi sudafricani, i boeri. Giunti da Olanda e Germania in Africa meridionale nel Seicento, nella prima metà dell’Ottocento migrarono dalla colonia del Capo verso nord-est, per allontanarsi dalla zona controllata dagli inglesi e trovare nuove 12


aree da colonizzare. Con le loro mercanzie, essi viaggiavano lungo percorsi accidentati e sconosciuti con pesanti carri trainati da buoi, e la loro avventura passò alla storia come la grande migrazione, o Die Groot Trek, o l’epopea dei Voortrekker, letteralmente i pionieri. Allora come oggi, nella lingua olandese e nel dialetto afrikaans dei boeri, trekken significa trainare (un carro o qualsiasi altro mezzo). Gli inglesi mutuarono il verbo trekken, traducendolo con to trek e attribuendogli il significato di “migrare, viaggiare lentamente o con grande difficoltà”. In realtà, dunque, gli inglesi parlano di hiking quando vogliono indicare l’escursionismo, mentre noi italiani ci siamo appropriati di un termine della lingua afrikaans.

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l’orientamento

Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. Reinh old M e s s ner


Gli strumenti Durante un trekking autogestito, quindi senza guida, occorre sapersi orientare e per questo si può contare su vari strumenti, più o meno sofisticati, che bisogna saper utilizzare. Cartine

È lo strumento principe: senza una buona cartina non si va da nessuna parte. Acquistatela prima di mettervi in marcia, verificando la data di pubblicazione (di solito nascosta in un angolino), perché anche i sentieri cambiano e le numerazioni possono variare. La scala non deve essere superiore a 1:50.000, altrimenti non è più una cartina escursionistica. La scala ideale è 1:25.000. Certe comunità pubblicano cartine su scala ancora più ridotta (1:10.000) ma per zone molto circoscritte. Imparate a leggere la car73


tina, interpretando simboli e curve di livello, e a orientarla (vedi avanti). Molte cartine si trovano sui siti web specializzati e si possono acquistare online facendosele spedire a casa. Se per la zona che intendete visitare esiste più di una cartina, scegliete quella che vi sembra più chiara graficamente e di più facile lettura. L’importante è studiarla a casa e non arrivare al punto di partenza dell’escursione senza neanche averla aperta. Cercate di memorizzare il percorso, ma non esitate a consultarla ogni volta che avete dubbi, perciò tenetela sempre a portata di mano. Guide

Oltre alle cartine, esiste un’infinità di pubblicazioni, dagli opuscoli, alle riviste, ai libri veri e propri, che descrivono percorsi escursionistici nei dettagli, magari anche con tanto di cartina. Solitamente sono affidabili e sono anche un’ottima fonte di idee per 74


trovare il trekking giusto. Ci sono case editrici specializzate che pubblicano guide dettagliate di tutte le zone delle Dolomiti, per esempio, dei grandi trekking della Corsica e così via. È sufficiente recarsi in una buona libreria, o meglio ancora in una libreria specializzata in pubblicazioni di viaggio, e cercare o farsi consigliare. Un piccolo trucco: una volta individuata l’escursione che fa per voi, fotocopiate le pagine che vi interessano per non appesantire lo zaino con un libro intero. Bussola

Perché sia veramente utile, bisogna saperla usare, ma se ci si perde è fondamentale. Anche le guide possono sbagliare e smarrire il cammino per mille motivi: perché c’è scarsa visibilità, manca un cartello a un bivio importante, il sentiero è sommerso nella vegetazione, la neve ha cancellato i segnavia. In questi casi, 75


bisogna innanzitutto orizzontarsi e leggere la cartina con l’aiuto della bussola. Appoggiate la cartina per terra con sopra la bussola, allontanando eventuali oggetti metallici. Sapendo che le cartine sono sempre orientate con il nord in alto, una volta determinato il nord mediante la bussola, fate ruotare la cartina in modo che sia orientata correttamente. A quel punto, guardatevi attorno e cercate di riconoscere il punto in cui vi trovate sulla cartina. Altimetro

Utile, ma non indispensabile, l’altimetro misura l’altitudine sul livello del mare basandosi o sulla pressione atmosferica (meno preciso) o sul sistema gps (più accurato, ma più caro). Conoscere l’altitudine aiuta a individuare la propria posizione sulla cartina, dato che tutte le cartine degne di questo nome indicano la 76


quota delle cime e sono dotate di curve di livello. I classici altimetri da polso sono dotati anche di barometro, orologio, termometro, sveglia e altre funzioni interessanti, come la registrazione del percorso per poter conoscere il dislivello totale superato al termine dell’escursione. Sappiate però che la pressione atmosferica varia in base alle condizioni meteorologiche. Se la pressione si abbassa la quota indicata tende a salire e viceversa. Di conseguenza l’altimetro va sempre tarato regolandolo su una quota nota. Invece, se volete conoscere la temperatura esterna, dovete sfilare l’altimetro dal polso e lasciarlo esposto per un po’ di tempo, perché è influenzato dalla temperatura corporea. GPS

Il gps, o Global Positioning System, è un’innovazione relativamente recente che consente di individuare 77


i percorsi classici

Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo. Lao- T z 没


Tipi di percorso I sentieri possono essere classificati in base a criteri diversi: il grado di difficoltà, la lunghezza e il valore storico o funzionale. Il cai ha messo a punto una classificazione che si basa sul grado di difficoltà ed è di grande aiuto nella scelta del percorso, soprattutto se si è alle prime armi. Itinerario abbastanza breve, su sentiero comodo e ben segnato, che non richiede una particolare preparazione fisica e prevede un dislivello inferiore ai 500 m. T – turistico.

E – escursionistico. Itinerario di maggior impegno fisico su terreno vario ma privo di difficoltà tecniche, che può presentare brevi tratti innevati o attrezzati, ma non pericolosi, con un dislivello compreso fra 500 e 1000 m.

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Itinerario alpinistico non sempre segnato, con tratti ripidi, impervi, o innevati, richiede un buon allenamento, la conoscenza delle tecniche di base e un equipaggiamento adeguato. Comporta un dislivello superiore a 1000 m.

EE - escursionisti esperti.

EEA - escursionisti esperti con attrezza-

Itinerario o via ferrata che richiede preparazione fisica e tecnica e l’uso di attrezzatura specifica come imbracature, corde e caschi.

tura alpinistica.

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Italia Monte Resegone: Piani d’Erna – Punta Cermenati Durata: 2 ore e 30 minuti Difficoltà: E, EE

Di manzoniana memoria, questo trekking letterario sfata un mito. La famosa frase dei Promessi Sposi: “E il sol calava dietro al Resegone” è una licenza poetica, perché in real­tà il sole non tramonta ma sorge dietro al Resegone, che si trova a est di Lecco e non a ovest. Questa montagna, riconoscibilissima da qualsiasi lato per la sua particolare forma a sega (“resega” in dialetto lombardo) non è altissima, ma presenta numerosi itinerari facili o impegnativi e un ambiente aspro, quasi dolomitico. Partendo dalla località Piani d’Erna, raggiungibile in funivia, si può compiere un percorso ad anello (con un dislivello di 550 m) toccando la vet107


South West Coast Path, Gran Bretagna Durata: variabile Dislivello: 4000 m Lunghezza: 1014 km Difficoltà: T-E Informazioni: www.southwestcoastpath.com

Nato come percorso della Guardia Costiera per congiungere i fari della Cornovaglia, nel tentativo di dare la caccia ai contrabbandieri, questo itinerario è stato ultimato nel 1978 e collega Minehead, nel Somerset, a Poole, nel Dorset, utilizzando anche una parte del Sentiero Europeo E9. Procedendo in senso antiorario, si attraversano le scogliere della Cornovaglia arrivando fino a Land’s End, il punto più a ovest dell’Inghilterra continentale. Percorribile tutto l’anno, il sentiero è a bassa quota (il punto più alto è Great Hamgman, 318 m) ed è suddiviso in 53 tappe (che richiedono 7-8 settimane di tempo), ma l’itinerario, in parte servito dalla ferrovia, di solito 140


si percorre in varie riprese ed è adatto a tutti per la possibilità di alloggiare sempre in centri abitati e di usufruire di un servizio trasporto di bagagli. Il segnavia è una ghianda stilizzata. GR20, Corsica Durata: 11-16 giorni Lunghezza: 170 km Difficoltà: EEA Informazioni: www.parc-corse.org

Leggendario percorso, realizzato a inizio anni Settanta, attraversa tutta la Corsica in 11-16 tappe, a seconda dell’allenamento, per un totale di 19.000 m di dislivello e un’altitudine massima di 2225 m. Considerato uno dei trekking più impegnativi d’Europa, anche perché occorre caricarsi in spalla sacco a pelo, materassino e attrezzatura da campeggio, presenta alcuni tratti ripidi ed esposti, ma mai difficili, attrezzati con scale e corde fisse. In alta stagione, infatti, per avere un posto letto nei rifugi, è obbligatorio prenotare tramite il sito www.parc-corse.org. In alternativa si può solo pernottare in tenda 141


nelle apposite aree. Per fortuna, da qualche anno tutti i rifugi sono gestiti, servono pasti caldi e vendono acqua e provviste. Va affrontato solo con adeguata preparazione fisica e logistica, se possibile evitando i mesi di luglio e agosto che sono torridi. Da ottobre a fine maggio si rischia di trovare neve. Molti escursionisti lo dividono tra nord e sud e lo affrontano in due riprese, ma la maggior parte degli trekker allenati lo completa in dodici giorni anche se è frazionabile in tappe più brevi. I segnavia sono bianco-rossi e non vanno confusi con quelli arancio che indicano i percorsi “Mare e monti”. Les Calanques di Marsiglia, Francia Durata: 4 giorni Lunghezza: 20 km Difficoltà: EE Informazioni: mcalanques.free.fr/randonnee.html

Itinerario francese parte del GR 98, in quattro giorni conduce da La Madrague, alla periferia 142


di Marsiglia, a Cassis (da dove si può ritornare al punto di partenza in treno), lungo una trentina di insenature e falesie a strapiombo su un mare turchese. I dislivelli sono molto contenuti (non più di 400 m al giorno), ma la mancanza di rifornimenti, d’acqua e di punti tappa ne fanno un trekking adatto solo ai più allenati. Inoltre, poiché il campeggio è severamente vietato, bisogna bivaccare all’aperto. La difficoltà principale consiste quindi nel peso dello zaino e della riserva d’acqua. Ci sono tuttavia alcuni ristoranti lungo il percorso presso i quali si può fare rifornimento idrico. Il periodo ideale va da settembre a giugno, dopo di che il caldo è soffocante e c’è grande affollamento. È consigliato anche in inverno a patto che non ci sia troppo vento. Il segnavia è rosso e bianco.

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