AsConAuto Informa Febbraio 2020

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AsConAuto www.asconauto.it

anno 18 numero 198 - Febbraio 2020

ORGANO UFFICIALE DELL’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI CONCESSIONARI AUTOVEICOLI - Mensile di informazione e cultura motoristica

Informa

A scuola di assistenza Un salto agli Istituti Tecnici Superiori di Verona, per scoprire che passare quasi automaticamente dai banchi di scuola al mondo del lavoro in tempi brevi è possibile nel settore dell’autoriparazione Associazione

Ricambi

Autotorino

Tiriamo le somme

L’originale spiegato

Raddoppia in Doc

Tutti i numeri del pianeta AsConAuto, per capire com’è andato il 2019 ormai chiuso

Un nuovo viaggio dentro le parti ufficiali delle Case per capire come mai valgono di più

Il Gruppo di Plinio Vanini apre anche a Bergamo. La logistica Doc è indispensabile



Parliamodi...

Sommario

4 6 8 10 11

I numeri AsConAuto 2019

Una splendida annata Alla scoperta dell’ITS di Verona

Dalla scuola al mondo del lavoro Quello che gli automobilisti vogliono

Dritte per conquistare il cliente Le immatricolazioni in Italia

Auto tendenze 2019 Il parere legale

Come il buon padre di famiglia

ù venduta in La vettura elettrica piSmart ForTwo, Italia nel 2019 è stata unità. Piazza che ha totalizzato 2.359Zoe, a quota d’onore per Renault l 3 con 1.944 2.165, e terza Tesla Mode i dati diffusi registrazioni. Lo rivelanoconquista soda Anfia. Smart ForTworappresentano prattutto i privati, che entela, Tesla il 78 per cento della cli e aziende, il Model 3 piace anche allirenti. 51 per cento degli acqu

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Auto a pezzi

I ricambi Audi

AsConAuto e il web

In diretta dai consorzi

Auto per sognare

L’asfalto chiama

Appostapervoi Appuntamenti

La Lombardia è la regione dove nel 2019 si sono immatricolate più autovetture, oltre 328.300, il 17,1 per cento del totale. Al secondo posto troviamo il Trentino Alto Adige (297.717, pari al 15,5 per cento) dove sono prevalenti le registrazioni intestate a società di noleggio a causa dell’IPT ridotta e, a seguire, la Toscana con 176.491 unità, pari al 9,2 per cento. Insieme fanno circa il 42 per cento del mercato.

Anno 18 - N. 198 - febbraio Asconauto Informa Mensile di informazione dell’Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Autoveicoli Aut. Trib. di Rimini N. 1 2003

Direttore Responsabile: Giuseppe Guzzardi In redazione: Tiziana Altieri, Roberta Carati, Matthieu Colombo, Enrico Della Negra, Stefano Mecheri, Gianluca Ventura

stando ai riAuto sempre più sicure , il programAP NC ro Eu sultati dei test e dei nuovi ma europeo di valutazion to. Su 55 rca modelli lanciati sul me2019, ben 41 l ne vetture analizzate hanno otte(ossia il 75 per cento) mo, le 5 stelnuto il punteggio massi da quando è le, uno dei migliori esiti (1997). stato avviato il progetto cap.com. Per i dettagli, www.euron

Redazione: via Crimea, 7 - 47900 Rimini Tel. 0541 743085 Fax 0541 743640 info@asconauto.it www.asconauto.it

Impaginazione: Studio Grafico Page Novate Milanese (MI) Stampa: Tecnostampa via Casalecchio, 27 47900 - Rimini

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Cifrepesanti

Shh, parlano i numeri Ecco i tradizionali report, elaborati per conto di AsConAuto da GC Group, di tutta la rete per l’anno che si è appena concluso. Trova conferma il tasso di crescita rispetto al 2018, che anche quest’anno è andato al di là di ogni previsione di budget. I valori elaborati sono molti di più, tutti molto accurati: come sempre dalle cifre si possono trarre utilissime, strategiche informazioni, e quelle che pubblichiamo, per motivi di spazio, sono soltanto una minima parte, pur sempre utili per comprendere dove sta andando AsConAuto. E con quale ritmo

La crescita attesa

% 2 , 2 +

...e quella reale

% 3 , +6

8 8 4 . 1 2 1 . 7 9 €6

AvAnti COn FidUCiA Ogni anno il vertice di AsConAuto insieme a GC Group elabora, sulla base dei dati di mercato, delle tendenze socioeconomiche, dei dati storici maturati, dell’ingresso di nuove realtà, quale sarà il ritmo di crescita (o perché no, di flessione) dell’associazione nel suo insieme. per il 2019, difficile da interpretare a fine 2018, si ipotizzava un più 2,2 per cento.

Il giro d’affari

mA vinCe L’OttimismO in realtà, come spesso accade, la previsione dei guru della statistica è risultata essere più che prudenziale, visto che nell’insieme i consorzi hanno registrato una crescita pari al 6,3 per cento rispetto al 2018. se è facile ipotizzare il ‘boom’ delle nuove realtà, più difficile immaginare che i ‘vecchi’ bacini non mollano e... anzi crescono.

nUmeri dA FAr pAUrA soprattutto se fossero riferiti a un fatturato aziendale: quasi settecento milioni, l’ennesimo record nella storia di AsConAuto. in realtà, è più corretto parlare di valore delle merci gestite o meglio movimentate, ovvero l’attività principe dell’associazione. La cifra è comunque significativa, ed è soltanto una traccia del numero di fatture, di commissioni, di interazioni tra meccanici, carrozzieri, magazzinieri e responsabili della logistica. Ogni giorno lavorativo, componenti per circa 2,3 milioni di euro viaggiano su e giù per il paese, dalle concessionarie, ai poli logistici, alle officine.

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Ecco come è andato il 2019, mese per mese 80.000.000

70.000.000

60.000.000

50.000.000

40.000.000

30.000.000

20.000.000

10.000.000

gen

feb

mar

apr

Totale anno preced. mese

mag

giu

lug

ago

Totale bdg mese

set

ott

nov

dic

Totale realizzato mese

% 0 2 +

CresCitA COntinUA meglio del 2018 e meglio di ogni più rosea previsione. Come mostra il Grafico in alto che riporta il fatturato complessivo AsConAuto, per ben dieci mesi su dodici, nel 2019, è stato messo a segno un risultato positivo non solo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ma anche rispetto alle stime. i due mesi che fanno eccezione sono aprile che ha visto comunque un incremento del fatturato sul 2018 ma non il raggiungimento del budget a causa delle tante festività ravvicinate che hanno comportato un rallentamento delle attività di officina, e agosto, mese che da sempre a causa della chiusura di numerose aziende di manutenzione/riparazione segna sempre il punto più basso dell’anno. i mesi autunnali si confermano i più ‘caldi’ per le officine della rete: a ottobre si sono superati i 67,7 milioni di euro e a novembre i 64 milioni. innegabile come i consorzi storici, con un passato consolidato, registrino giri d’affari più elevati rispetto agli hub più recenti o appena rodati. pAssO dOppiO Abbiamo visto in queste pagine come e quanto è cresciuto il business AsConAuto rispetto al 2018. ma anche quello fu un anno di successi, infatti se paragoniamo i numeri 2019 con quelli di fine 2017 scopriamo che anche sui due anni la crescita è fortissima, addirittura ‘double digit’: più 20 per cento.

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E in due anni è stato boom

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Percorsiscolastici

PREPARATI E ARRUOLATI Una scuola per entrare nel mondo del lavoro con il piede gusto: è l’ITS di Verona, che ha aperto le sue porte per mostrarci come si preparano i Service Manager di domani

U

il corso service

n vero e proprio ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro: sono gli ITS, Istituti Tecnici Superiori, nati per formare profili professionali in grado di rispondere alle esigenze delle realtà imprenditoriali presenti sul territorio (vedi box nella pagina a destra). Quello di Verona, sito presso il Quadrante Servizi, ha aperto le sue porte per mostrarci come nascono i Service Manager di domani. Qui infatti, nel 2016, in Ambito Mobilità sostenibile, è partito il corso Service Manager Automotive, finalizzato alla formazione di tecnici specializzati nel settore. È l’unico del suo genere in Italia. A parlarcene è Amira Lakovic, coordinatore progettuale all’interno dell’Istituto veronese finanziato dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione Veneto. È lei che si occupa di tutti gli aspetti pratici: dalla selezione dei ragazzi, che devono già essere in possesso di diploma superiore, all’individuazione delle aziende per gli stage che rappresentano una parte fondamentale del percorso formativo. “Il percorso”, spiega, “è facoltativo ma la frequenza è obbligatoria. La durata è di 2.000 ore in due anni: metà viene svolta in aula, l’altra metà in stage. Il corso Service Manager nasce dall’esigenza di dotare le imprese di un professionista con competenze generali e specialistiche circa i sistemi di manutenzione dei veicoli e della gestione dei servizi di post vendita. Per questo tra le principali macro aree di insegnamento ci sono lingua inglese e inglese tecnico, informatica, manutenzione, mercato au-

manager, con frequenza obbligatoria, ha una durata di due anni. duemila ore complessive tra aula e stage in azienda.

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Annualità I° annualità II° annualità Totale

Durata Aula/laboratori/visite: 600 ore Stage: 450 ore Aula/laboratori/visite: 500 ore Stage: 450 ore 2.000

tomotive, servizio post vendita, logistica dei ricambi e del magazzino, gestione del cliente, gestione economica dell’officina, marketing, marketing digitale, gestione dei collaboratori, sicurezza sul lavoro, garanzie, statistica, Iot-Internet of things e project work. Il programma però è in continuo divenire: un confronto diretto con le aziende ci consente di adeguarlo ai tempi e alle nuove necessità”. La flessibilità, insieme alla vicinanza con il mondo del lavoro è ciò che caratterizza ITS. Quello che si impara sui banchi, attraverso docenti che provengono per l’80 per cento dal mondo del lavoro e per il restante 20 da quello accademico, si mette subito in pratica in azienda grazie agli stage.

Un contratto per il 96 per cento “Quando è stato lanciato, nel 2016”, continua Amira Lakovic, “era quasi difficoltoso riuscire a completare la classe: i giovani non sapevano cosa li aspettava e le aziende erano restie ad aprire loro le porte per gli stage. Oggi ci troviamo nella situazione inversa: siamo costretti a effettuare selezioni perché non possiamo accogliere oltre 25 ragazzi, e le aziende si mettono in lista all’inizio

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La figura giusta

dell’anno scolastico per assicurarsi almeno uno stage”. ITS Verona è diventata una realtà ben nota anche fuori dai confini della regione Veneto, mettendo a segno ottimi risultati: basti pensare che il 96 per cento degli studenti esce da qui con un contratto di lavoro, oltre che con un diploma superiore rilasciato dal Ministero e riconosciuto in tutta Europa. “Oggi abbiamo anche studenti”, sottolinea la coordinatrice, “da fuori regione, Lombardia, Piemonte, etc. Per loro c’è la possibilità di avere un contributo per la residenzialità tramite bando”. Nel 2019 hanno fatto domanda oltre 50 giovani. La selezione”, conclude Lakovic, “prevede un test scritto di inglese, informatica e uno di settore. C’è poi un colloquio motivazionale che riveste grande importanza. Il tasso di abbandono è praticamente nullo: chi comincia ci crede. I colloqui sono fondamentali anche quando si tratta di stage, cerchiamo di inserire la persona giusta nell’azienda giusta rispettando le varie attitudini e i diversi desiderata”. Quanto costa accedere a ITS? La fondazione richiede una quota di 800 euro annui che includono le visite didattiche. Per gli studenti più meritevoli l ci sono cinque borse di studio.

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Amira Lakovic, coordinatore progettuale della Fondazione its di verona, tra i ragazzi che stanno frequentando il corso service manager Automotive partito

Mutuati dal sistema scolastico tedesco, gli ITS sono Istituti Tecnici Superiori che offrono percorsi di specializzazione tecnica post diploma, riferiti alle aree considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese. Il modello organizzativo è quello della Fondazione di partecipazione in collaborazione con imprese, università/centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali, sistema scolastico e formativo. Sei le Aree Tecnologiche: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il ‘made in Italy’, turismo e tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per ciascuna, sono stati individuati ambiti specifici e figure nazionali di riferimento atti a diversificare l’offerta formativa in modo che la stessa sia coerente con la filiera produttiva. Tre gli ambiti nel campo della mobilità sostenibile: gestione infomobilità e infrastrutture logistiche, mobilità delle persone e delle merci e produzione-manutenzione dei mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture. Si inserisce qui il corso Service Manager Automotive, oggi attivato solo dall’ITS di Verona. Ogni ITS definisce per ciascuna figura uno specifico profilo tecnico professionale sulla base delle esigenze del territorio in cui opera. All’interno delle linee guida nazionali la flessibilità, infatti, è massima. Al termine del corso si consegue il Diploma di Tecnico Superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. Per saperne di più: www.sistemaits.it.

lo scorso autunno.

Principali macro aree di insegnamento • Lingua inglese e inglese tecnico • Informatica • La manutenzione dei mezzi di trasporto • Mercato automotive • Il servizio post vendita • Logistica dei ricambi e del magazzino • La gestione del cliente • La gestione economica dell’officina

• • • • • • • • •

Marketing Marketing digitale Gestione dei collaboratori Sicurezza sul lavoro Garanzie Statistica Comunicazione e soft skills Iot-Internet of things Project work

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Farebusiness

Se lo conosci lo conquisti Segmentare la clientela, profilarne nel dettaglio le auto, sapere per ciascuno se le quattro ruote sono uno strumento di lavoro, svago o una passione. La fiducia dei clienti si guadagna così, ma anche dimostrando competenza e trasparenza. Dopo viene anche la qualità dell’intervento Platinum • Fedeli • One-stop shop • Alta percorrenza

N. PASSAGGI

Silver • Mediamente fedeli • Focus su convenienza • Alta percorrenza

SPESA ANNUALE

Bronze

Gold

• Poco fedeli • Focus su prezzo • Bassa percorrenza

• Fedeli • One-stop shop • Bassa percorrenza

Fonte: Quintegia, Service Customer Study 2019

mArketinG mirAtO La prima regola di marketing è individuare il proprio target. nel linguaggio delle officine questo vuole dire fare tesoro del rapporto con i singoli clienti, memorizzare le loro abitudini e le loro passioni, avere evidenza dello storico degli interventi, sapere se la singola auto è uno strumento di lavoro o meno e avere presente il chilometraggio medio annuo del veicolo. detto in altre parole, più informazioni sono metabolizzate, più la consulenza è valida e fondata.

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L

a cortesia, l’attenzione alle esigenze del singolo interlocutore e la capacità di raccontare il lavoro che si farà (e che si è fatto) sull’auto sono alla base della fidelizzazione della clientela. E quando tutto questo non è sufficiente? Cosa si può fare per conquistare nuovi clienti o legarli a doppio filo ai servizi offerti? Diverse risposte arrivano dai Service Customer Study 2019 elaborati da Quintegia e presentati durante la seconda edizione di Service Day a Brescia. La prima nozione è che più si conoscono le abitudini e le esigenze dei singoli clienti, più loro confidano in voi a prescindere dalla vostra preparazione tecnica. La seconda è che non vogliono fare assenze sul lavoro per portare l’auto a fare manutenzione, ma che sono disposti a sacrificare del tempo libero per questo (fine settimana). Un terzo punto da non trascurare è il valore che il cliente medio dà alla cura igienica, estetica e funzionale (comfort) dell’auto. Banalizzando e dando per scontata la vostra preparazione tecnica, possiamo dire che profilare la clientela permette di calibrare al meglio i servizi offerti e di perfezionare operazioni di marketing e promozioni più performanti. Di seguito alcuni spunti di riflessione. l

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Più del 33 per cento vuole aspettare in officina “Oltre un terzo degli automobilisti italiani preferisce aspettare in una sala d’attesa attrezzata se l’intervento in officina è di durata inferiore a un’ora e mezza”. È quanto risulta dal service Customer study 2019 (elaborato da Quintegia).

Il tablet migliora le performance “negli stati Uniti, i concessionari che usano i tablet per l’accettazione veicoli vendono il 10 per cento in più di servizi addizionali, aumentando il fatturato medio per passaggio di oltre 15 punti percentuali” (Quintegia, service Customer study 2019). Lo strumento aumenta il livello di professionalità percepita e permette di controllare l’auto assieme al cliente in ogni dettaglio.

Qual è l’orario d’accettazione più desiderato?

...all’alba o al tramonto il 43% dei clienti vorrebbe lasciare l’auto in officina o prima delle 8 del mattino o dopo le 18, mentre il 22% la porterebbe o prima delle 7 o dopo le 19. in totale, il 65% degli interpellati gradirebbe eseguire l’accettazione dell’auto in orari in cui le officine tradizionali sono chiuse. può esserci lo spazio per lavorare su due turni. Fonte: Quintegia, Service Customer Study 2019

A quale dei seguenti servizi, proposti a un prezzo conveniente, sono interessati gli automobilisti? (multiresponse) Igienizzazione abitacolo

51% 49%

Ricarica aria condizionata

Valgono poco e piacciono tanto

Proporsi senza mai imporsi

42%

Cambio spazzole tergicristallo

42%

Trattamento idrorepellente parabrezza

igiene, comfort, pulizia e visibilità sono un valore aggiunto complementare all’assistenza tecnica dell’auto. ricarica dell’aria condizionata a parte, sono tutti interventi elementari. ma che interessano molto.

L’approccio proattivo nei confronti dei clienti porta frutti. È però importante relazionarsi sempre con educazione e professionalità, a anche avere la capacità di ascoltare e interpretare le esigenze dei singoli soggetti.

Lavaggio auto

28%

Sostituzione tappetini Nessun servizio aggiuntivo

26% 12%

Fonte: Quintegia, Service Customer Study 2019

Alle officine conviene ricontattare il cliente Attività Tagliando

Scadenza garanzia Scadenza revisione Cambio pneumatici Iniziative e campagne

Descrizione Contatto clienti a un anno dall’ultimo intervento (in base alla percorrenza) Contatto clienti 2-3 settimane prima del termine Contatto clienti 3-4 settimane prima della scadenza revisione Contatto clienti per vendita, inversione o cambio stagionale Controllo periodico, offerte, campagne promozionali

Fonte: Quintegia, Service Customer Study 2019

Traguardo Prenotazione nuovo intervento per il 25-35% degli interpellati Il 70-80% degli interpellati prenota un controllo Prenota tra il 25 e il 50% Varia secondo la tipologia di attività Riscontro positivo per almeno il 25% degli interpellati


Mercato

AUTO TENDENZE Struttura del mercato italiano per utilizzatore 2019 Quota 2018 Privati 1.094.353 56,8 1.094.932 Noleggio breve termine 138.677 7,2 132.789 Noleggio lungo termine 281.884 14,6 261.831 Altro 41.364 2,1 40.570 Società 370.257 19,3 394.404 Totale 1.926.535100 1.924.526

Quota 56,9 6,9 13,6 2,1 20,5 100

Var% -0,1 4,4 7,7 2 -6,1 0,1

i privAti continuano a rappresentare il canale più importante del mercato italiano con un 56,8 per cento di share. Cresce ulteriormente nell’ultimo anno il peso del noleggio, che passa dal 22,6 al 23,9 per cento grazie soprattutto alle buone performance di quello a lungo termine. in forte contrazione le vendite alle società.

Immatricolazioni Italia per alimentazione 2019 Quota Benzina 853.691 44,4 Diesel 770.483 40 Gpl 136.841 7,1 Ibride elettriche 109.828 5,7 Ibride elettriche plug-in 6.499 0,3 Metano 38.620 2 Elettriche 10.566 0,5 Idrogeno 7 0 Totale 1926535 100

2018 678.800 990.664 125.378 82.226 4.964 37.481 5.012 1 1924526

Quota Var% 35,3 25,8 51,5 -22,2 6,5 9,1 4,3 33,6 0,3 30,9 1,9 3 0,3 110,8 0 100,1 0,1

BenZinA BAtte dieseL nel 2019. La demonizzazione del diesel si è fatta sentire sulle registrazioni delle nuove autovetture. molti consumatori hanno preferito optare per la verde nel timore di non potere circolare con la propria vettura, anche se di ultimissima generazione. il diesel si ferma al 40 per cento chiudendo l’anno con un meno 22,2 per cento, mentre la benzina supera il 44 di quota guadagnando un 25,8 per cento. Buone performance anche per le ibride elettriche, passate dal 4,3 per cento di share del 2018 al 5,7 attuale. Crescono del 110 per cento le immatricolazioni di vetture elettriche, che rimangono però una nicchia rappresentando solo lo 0,5 per cento del mercato. Gpl e metano chiudono l’anno, infine, con un 7,1 e un 2,0 per cento.

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COsA si ACQUistA in italia lo rivela il grafico in basso. i segmenti che giocano la parte del leone sono sempre quello delle utilitarie, dove primeggiano Lancia Ypsilon, renault Clio e Citroën C3, e quello delle medie, che vede in testa dacia duster, Fiat 500X e Jeep renegade che pesano, complessivamente, per un 70 per cento. Quello delle piccole contribuisce con un ulteriore 17 per cento. rientra in questa categoria il modello più venduto in italia nel 2019: Fiat panda, che ha raggiunto le 138.132 unità. il segmento delle medie superiori, che vede in testa volkswagen tiguan seguita da Ford kuga e Alfa romeo stelvio, cuba per un ulteriore 12 per cento, mentre le superiori incidono con un 2. Qui comandano Audi A6, Bmw serie 5 e mercedes-Benz Classe e. infine, l’alto di gamma rappresenta solo lo 0,3 per cento del mercato, con porsche 911, maserati Ghibli e porsche panamera alla guida.

Fonte: Unrae

Con oltre 1.920.000 vetture immatricolate nel 2019, il mercato italiano ha praticamente replicato il risultato 2018. Solo in apparenza, però, non è cambiato nulla: analizzando le registrazioni, si scopre infatti che il noleggio, per esempio, continua a guadagnare quota e che il diesel perde addirittura 11,5 punti percentuali a vantaggio, soprattutto, della benzina. Una breve analisi dei dati diffusi da Unrae per comprendere come stanno cambiando le scelte degli italiani e che cosa arriverà nelle officine nei prossimi anni

Il mercato italiano 2019 per segmento E Audi A6 Bmw Serie 5 Mb Classe E

F Porsche 911 Maserati Ghibli Porsche Panamera

4.603 3.906 3.433

D Volkswagen Tiguan 23.835 Ford Kuga 16.752 Alfa Romeo Stelvio 12.362

0,3 1,8

16,9

12,1

A Fiat Panda 138.132 Fiat 500 35.493 Smart ForTwo 26.034

34,9

33,9

C Dacia Duster 43.701 Fiat 500 X 42.554 Jeep Renegade 41.683

A Piccole B Utilitarie C Medie

1.165 646 535

B Lancia Ypsilon 58.759 Renault Clio 41.792 Citroën C3 41.646

D Medie superiori E Superiori F Alto di gamma

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Legalmente

S

Maneggiare con cura

L’autoriparatore deve custodire la vettura affidatagli e gli accessori di pertinenza con la diligenza del buon padre di famiglia. Per non incorrere in contestazioni in officina è bene mettere tutto nero su bianco

e durante il ricovero in officina un’autovettura subisce un danno chi paga? È una delle domande che più spesso si pongono gli autoriparatori, meccatronici e carrozzieri. Se e in quale misura devono risponderne? Qui cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul tema. Tanto per cominciare, ricordiamo che la consegna del veicolo ai fini di un qualsiasi tipo di intervento fa automaticamente nascere a carico dell’autoriparatore l’obbligo di custodirlo e di restituirlo nel medesimo stato in cui è arrivato. Attenzione, però: soltanto per lo stretto tempo necessario all’esecuzione dei lavori. Una volta informato il cliente della fine dei lavori e dell’impossibilità di garantirne una custodia piena (perché, per esempio, non c’è sufficiente spazio all’interno dell’officina) sarà lui a sopportare il rischio del furto o del danneggiamento, sempre che tali eventi non siano derivati da una particolare e grave negligenza dell’autoriparatore stesso, come l’abbandono delle chiavi al suo interno. Il nostro consiglio è quello di avvisare l’automobilista di tale evenienza, possibilmente con un messaggio scritto in modo da tutelarsi da eventuali contestazioni. Riassumendo: l’autoriparatore deve custodire il veicolo con la diligenza del buon padre di famiglia (codice civile) e risponde del furto o del danneggiamento causati dalla mancata adozione di comportamenti o di precauzioni che normalmente si dovrebbero tenere. Nessuna responsabilità a suo carico, invece, se la distruzione o il danneggiamento sono do-

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vuti a caso fortuito o forza maggiore, come nel caso in cui l’autovettura rimanga danneggiata nel piazzale della carrozzeria per un evento atmosferico straordinario (la grandine, specialmente quella estiva, non vale come evento straordinario).

Dispositivi a bordo Per quanto riguarda gli oggetti lasciati a bordo del veicolo, l’autoriparatore non risponde della loro perdita, distruzione o danneggiamento, a

meno che il cliente ne abbia dichiarato espressamente la presenza e l’officina ne abbia accettato la consegna e la custodia. Anche in questo caso è opportuno redigere un documento che descriva la natura e la qualità degli oggetti. Diverso discorso vale per quelli che costituiscano pertinenze del veicolo stesso, quali l’autoradio e il navigatore satellitare, per i quali l’officina risponde della perdita o del danneggiamento. l

La rubrica è curata dagli Avvocati Enrico Storari e Giulia Verga dello Studio Macchi di Cellere Gangemi, specializzato in diritto delle imprese e degli affari commerciali. Può contare su oltre 100 professionisti altamente qualificati per fornire consulenza e assistenza legale a multinazionali, grandi e piccole aziende, istituzioni pubbliche. Potete inviare le vostre domande a info@asconauto.it.

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100%Originali COFANO MOTORE • Modello: Audi A4 (2017 > 2019) • Codice: 8W0823029A • Prezzo: 542,32 euro + iva • Made in Germany Il cofano è composto da un lamierato esterno saldato a quello strutturale interno. La linea di saldatura perimetrale è rifinita con un mastice pronto per la verniciatura.

GriGLiA AnteriOre • modello: A3 spB s-Line (2016 > oggi) • Codice: 8v3853651 • prezzo: 280,83 euro + iva • made in Germany rifinita con molta cura, la mascherina originale riporta sia il logo Audi sia l’allestimento. in questo caso è per una s-Line. disCO FrenO pOsteriOre • modello: Audi A4 (2017 > 2019) • Codice: 8W0615601H • prezzo: 110,25 euro + iva • made in Germany i dischi freno originali Audi riportano il logo in bassorilievo e un Qr identificativo indelebile. La finitura con vernice nera opaca scongiura la formazione di ruggine nel tempo. La qualità si vede dai dettagli.

AUTO A PEZZI (DI RICAMBIO) Questa volta siamo passati dietro al bancone Audi e abbiamo scelto sei ricambi originali per incuriosire sia meccatronici, sia carrozzieri. L’attenzione per le finiture dei componenti è evidente, così come quella per il loro imballaggio. Ha collaborato con noi la concessionaria Sagam di Milano FArO AnteriOre • modello: Audi A6 (2019 > oggi) • Codice: 4k0941033 • prezzo: 1001, 01 euro + iva • made in Czech republic il faro della nuova A6 ha una confezione di dimensioni molto generose con protezioni interne in polistirolo. A garanzia di originalità, sul faro è presente un Qr stampato. sui nuovi modelli, Audi ha iniziato a rendere il logo visibile anche dall’esterno. pAstiGLie FrenO AnteriOri • modello: Audi rs3 (2017 > oggi) • Codice: 8v698151L • prezzo: 580,95 euro + iva • made in Germany Con 294 kW di potenza, l’Audi rs3 ha bisogno di freni al top. All’anteriore monta una doppia coppia di pastiglie prodotte per Audi da Brembo. Le 4 pastiglie per lato sono tra loro unite per assicurare il giusto montaggio. È sempre riportata la data di produzione.

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terGiCristALLO AnteriOri • modelli: Audi A6, A6 Allroad, s6, rs6, A7, s7, rs7 • Codice: 441998002A • prezzo: 56,78 euro + iva • made in europe i tergicristallo hanno un packaging da esposizione, totalmente riciclabile, che preserva la gomma (fotosensibile). inoltre, ogni spazzola è protetta da un fodero dedicato.

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sCAriCAteLA sUBitO! inquadrate i Qr qui sotto, a seconda che abbiate un dispositivo Apple con iOs installato o uno con Google Android.

Informatica

Con la nuova App A-Service potete richiedere preventivi e ordinare ricambi direttamente dallo smartphone

In punta di dito

D

edicata esclusivamente agli autoriparatori dell’Associazione, AService è uno strumento di comunicazione innovativo per migliorare e velocizzare l’operatività quotidiana degli affiliati. Con un semplice tocco sullo schermo dello smartphone, offre tutte le principali funzionalità di ARiA, la rinnovata Area Riservata del sito AsConAuto. Attraverso l’App è possibile contattare di-

rettamente i magazzinieri utilizzando la chat, inviare ordini e richieste preventivo sfruttando il servizio targhe, monitorare le consegne controllando il tracking in tempo reale, visualizzare le promozioni attive e avere sempre a disposizione i recapiti dei responsabili ricambi all’interno delle concessionarie di riferimento. Dopo aver scaricato l’App, accedetevi con le credenziali già utilizzate per ARiA. l

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indirettaconiconsorzi

Indispensabile Brescia, Bergamo

Rapporto esclusivo Veisud è stata inglobata da Comer Sud ma, come prima, “lavoriamo con Sincro e solo con Sincro”

È la logistica del consorzio nell’operatività quotidiana di Gruppo Autotorino. A maggior ragione da quando le sedi in città sono due

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ove prende casa, associarsi a un consorzio del network AsConAuto è il passo successivo. Stiamo parlando di Autotorino, valtellinese per nascita, socio Doc con le sue filiali di Curno e Bergamo. “Sono stato il primo”, torna indietro nel tempo Sandro Ferrari, coordinatore di tutto il post vendita del Gruppo, “a partecipare a una riunione del consorzio. Personalmente mi piaceva la logica di evitare che il meccanico dovesse mettere il cartello ‘torno subito’ e lasciare l’officina per andare a prendere i ricambi. Ora Autotorino è a Curno e a Bergamo, con due filiali dotate di magazzini di ricambi originali: per quello che riguarda la logistica Doc è indispensabile, l’indipendente si appoggia tantissimo al consorzio”. Il servizio “è conosciuto e funziona”, e l’azione “del venditore esterno, che percorre tutta la provincia di Bergamo per avvicinarsi al cliente, ha contribuito all’incremento di fatturato registrato nel 2019”. Premesse per la nascita della rete di riparatori AsConAuto di qualità, lanciata dal presidente Guidi a Service Day? “Mi piace l’idea di riparatori top”, commenta Ferrari, “speriamo venga recepita nel modo giusto. Senza la presunzione di cambiare le persone, con il passaggio generazionale si può e si deve perseguire un cambio di approccio e di mentalità”.

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ecnicamente si è trattato di “una fusione per incorporazione da parte di Comer Sud”, precisa l’ex responsabile Veisud, oggi responsabile commerciale della divisione ricambi di Comer Sud, Francisco Moriella; “all’atto pratico per l’autoriparatore cliente non cambia nulla, anzi, alle persone che operavano in Placca prima della fusione si sono aggiunti quattro tecnici commerciali, un marketing analist e il nuovo responsabile dell’HUB Daniele Contrino”. Inoltre, per i clienti Sincro che già avevano apprezzato la Placca PSA, “si prospettano benefici in termini di sinergie: dal primo gennaio officine e carrozzerie hanno in Comer Sud un interlocutore unico per l’approvvigionamento di più marchi, dal mo-

mento che, oltre a quelli già gestiti, si sono aggiunti Opel e Chevrolet. Ciò si traduce in una sola fattura e la consegna dei ricambi a domicilio unicamente con i furgoni del consorzio” “Con Sincro c’è una forte intesa”, rimarca Moriella, “e noi siamo molto attivi nel portare i clienti al suo interno. Sincro è sinonimo di serietà, puntualità e rispetto degli impegni presi”. Facile, con un dealer che “non vuole sentir parlare di ricambisti” e lavora “solo con gli autoriparatori, ai quali porta in dote circa 30.000 articoli disposti su 4.500 metri quadri di magazzino”. E vogliamo parlare di fatturato? “Abbiamo delle nostre previsioni su come si evolverà, sappiamo di certo che crescerà moltissimo”.

Sicilia Occidentale

L’area service di Bergamo. sopra, accanto alla sede, il presidente plinio vanini e, a sinistra, sandro Ferrari.

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i 2.500 mq in via Anfuso a Catania e Francisco moriella, responsabile commerciale divisione ricambi Comer sud. in alto, collage del nuovo magazzino di Bicocca (2.000 mq).

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Non c’è problema

Piemonte Orientale

Sei lontano? Sincro arriva ovunque. Hai bisogno di assistenza? La porta è aperta. La macchina è vecchiotta? Sappiamo come farti risparmiare...

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ent’anni fa, Giuseppe Savoini avviava a Borgomanero un piccolo laboratorio per la riparazione e vendita di biciclette. Tre generazioni dopo, il commercio delle auto ha sostituito quello delle bici, e il laboratorio è una concessionaria, Astra Spa, che ha acquisito tutti i marchi FCA, copre l’intera provincia di Novara, conta una settantina di dipendenti di cui la metà in area service, e nel 2015 ha aperto una seconda sede, dopo quella di Arona, a San Pietro Mosezzo. Proiettata sui bisogni del cliente, dall’8 gennaio Astra è socia Sincro. Spiega il responsabile post vendita, Gabriele Nessi: “Operiamo sulla provincia di Novara e con Sincro diamo la possibilità, anche al riparatore più lontano, di verificare la disponibilità del ricambio attraverso i sistemi informatici e di riceverlo in giornata”. A proposito di sistemi informatici, a Nessi “piace molto l’innovazione tecnologica del consorzio, Integra e la app A-Service per la ricerca dei ricambi”. Anche se, nei fatti, “il 70

i magazzinieri della sede di Arona (no) e Gabriele nessi, responsabile post vendita. nelle due sedi, Astra movimenta circa 150mila particolari l’anno.

per cento degli ordini arriva ancora via telefono”. Ha pazienza, Nessi, consapevole del rodaggio in corso e dei punti di forza della ‘sua’ concessionaria, una delle 12 in Italia, su 286, ad aver ottenuto il Mopar Master Service: “Garantiamo assistenza, e con una corsia preferenziale, anche all’indipendente, perché dietro di lui c’è un automobilista che va rimesso sulla strada”. E siccome l’occhio “corre sempre al numero in basso a destra, abbiamo cercato di armonizzare l’offerta di alcuni ricambi rispetto a quella dei ricambi alternativi. Casa madre ci sta dando una mano con ‘Essential Parts’, il ricambio originale dedicato a vetture oltre i quattro anni di anzianità, con una convenienza di circa il 35 per cento. Lo stiamo spingendo tantissimo, gli autorizzati lo apprezzano e comincia a funzionare anche con gli indipendenti”.

interno e staff dell’officina di Arona, gli attuali titolari (maesano, marchesin e savoini), l’arrivo dei mezzi sincro.

I numeri parlano E raccontano di magazzini che performano meglio di altri ma che non devono crogiolarsi nell’aumento di fatturato. I consigli dell’AD Milano e provincia

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potorno Car, BMW Retail Italia Srl, Massironi Spa sono, rispettivamente, la prima, seconda e terza classificata al Contest Parts Manager 2019. Per tutte e tre, un ‘premio oscar’ consegnato all’evento MIRO del 24 gennaio. La graduatoria è stilata sulla base dell’incremento di fatturato del singolo magazzino rispetto ai dodici mesi precedenti, ma Luca Manfrotto, amministratore delegato del consorzio, invita a non fermarsi alla superficie: “Un euro in più è un euro in più, e poco importa che la concessionaria sia di grandi, medie o piccole dimensioni. Interessante è capire se dietro l’aumento di fatturato c’è un cliente nuovo o un cliente che ha comprato più ricambi originali. Tutti i magazzini, anche quelli che hanno avuto risultati particolarmente brillanti, devono lavorare sul cliente che acquista meno o non acquista più. Se un travaso di fatturato è fisiologico, è comunque un campanello d’allarme”. Sta all’azienda

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BmW retail italia srl

spotorno Car

massironi spa

attivarsi, potendo contare “su strumenti di supporto che vanno dall’analisi dell’andamento degli acquisti mese per mese del singolo riparatore alla pianificazione delle visite del promoter, alla condivisione delle attività con il venditore...”. All’evento MIRO sono anche stati premiati, all’interno di un Contest che misura il raggiungimento degli obiettivi in base al potenziale, i clienti più fedeli all’originale. Tutti i dettagli sul prossimo numero.

Luca manfrotto, amministratore delegato mirO, commenta il Contest che premia il più alto incremento di fatturato dei magazzini. due su tre le new entry sul podio.

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Centro Italia

Salto professionale Lo ha fatto CBT Grifo piazzandosi sul cancello per osservare i flussi in entrata e decidendo che i suoi clienti se li sarebbe andata a prendere

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michele mandarino relatore a service day. in alto, i verniciatori ‘accarezzano’ una Aston martin dB4 Superleggera del 1959; a lato, uno scorcio di CBt  Grifo.

a come, sale sul palco a Service Day per parlare di marketing innovativo, e poi non ha un sito internet? Non ce l’ha, Michele Mandarino, e non se ne fa un problema: “L’online oggi è una mezza fregatura, sto pensando a un canale social che erroneamente si considera ‘per giovani’ che è Instagram. Intanto, sul mio account personale, posto foto di auto top di gamma e di riparazione di vetture d’epoca”. Che è esattamente il focus di CBT Grifo Srl Perugia, evoluzione della storica Autocarrozzeria Grifo di Enzo Ciabatta, di cui il manager è socio fondatore. Fare marketing innovativo nei 1.700 metri quadrati coperti di Via della Madonna Alta (e a breve in una struttura vicina dedicata in particolare alla cura di auto di

Firenze, Arezzo, Prato, Pisa, Livorno

Lui è meglio di me Sembra dire il nonno sorridente accanto al nipote Lorenzo. Autofficina Alfieri ha il suo delfino

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tudia meccatronica (“sono in quarta superiore all’Itis Buzzi di Prato”), si immagina ingegnere (“non il classico ingegnere meccanico, mi garberebbe l’automazione industriale”), fa pratica nell’azienda di famiglia, Officina Alfieri

segmento E e F), significa cambiare l’approccio al cliente. Spiega Mandarino: “Le vetture di alta gamma si riparavano anche prima, ma perché ‘capitavano’ in carrozzeria. La svolta è stata decidere di regolare i flussi in entrata, uscendo noi per andare a cercare i clienti che vogliamo vengano qui, sulla base delle nostre capacità. Essere una delle pochissime aziende di autoriparazione in Italia certificate Jaguar Land Rover ha dato un grosso impulso a questo cambio di passo, recepito dal cliente e dal mercato”. Superfluo aggiungere che in CBT Grifo Srl - carrozzeria, meccanica, servizio gomme - si ripara “soltanto con ricambi originali, da prima ancora di diventare clienti Sincro. Originale perché è la garanzia di una filiera certa anche per il nostro cliente, e per poter ripristinare le condizioni originarie del veicolo”. Il consorzio è al suo fianco in un ruolo che va oltre la consegna dei ricambi a domicilio: “Grazie alla collaborazione con Sincro noi lavoriamo con le concessionarie. Non siamo ‘solo’ clienti ma partner”.

(“più dell’attività di riparazione preferisco la vendita”), vola in Madagascar in viaggio premio con il Cdrt (“tutto bello, ben riuscito, ben organizzato. Con i colleghi il nonno parlava anche di lavoro, e io stavo a sentire, ho solo da imparare”). Lui è Lorenzo Villani, 17 anni e mezzo di voglia di fare e la consapevolezza che “bisogna stare al passo con i tempi. Il mercato dell’auto sta cambiando, soprattutto con la grande innovazione dell’elettrico, ma prima ci sarà l’ibrido. Piano piano si deve affrontare quello che arriva, tra qualche anno benzina e diesel diventeranno tanto vecchie da andare in mano ai generici. E non si può rischiare di non avere più macchine da riparare...”. Figlio e nipote d’arte, Lorenzo conosce già qualche nome su cui contare: il Cdrt, per esempio, “un consorzio di cui parlano molto bene anche i ragazzi in magazzino, perché ci sono due consegne al giorno, puntuali, e nessuno deve più spostarsi per andare dal singolo concessionario a prendere i ricambi”.

Foto ricordo dal viaggio premio in madagascar. Ai lati, dentro e fuori l’officina di Calenzano (Fi).

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Torino-Aosta

La Costituzione Socializziamo No, non della Repubblica Italiana, ma la Costituzione Familiare di Emmeti, il cui primo articolo è un impegno verso i clienti i 2.500 metri quadrati coperti del capannone di susa, Frazione traduerivi, dove emmeti ha traslocato nel 2016. il reparto motoslitte occupa un terzo dell’area operativa; avviato nel ‘99, registra più di 300 vendite complessive e circa 250 interventi di manutenzione l’anno.

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o enuncia con assoluta serietà, Edoardo Mussa, il Primo Articolo della Costituzione Familiare: “Da qui non può uscire un veicolo non riparato per incapacità. Il cliente viene da noi non per il prezzo più basso ma perché trova il servizio e la soluzione al problema”. Il “qui” sta per Emmeti, officina autorizzata e Centro Suzuki Point Unico per la Valle di Susa, e Centro Riparazione Peugeot dal 1987. Originali nel modo di interpretare il loro lavoro, unici nella... materia prima. Perché se è vero che i titolari (Edoardo, il fratello Matteo e i genitori Maurizio e Patrizia) e gli undici dipendenti si dedicano alla “normale attività di riparazione e vendita”, garantiscono “soccorso stradale 24 ore no stop”, si stanno “specializzando nella revisione dei cambi automatici” ed “evolvendo sui veicoli elettrificati”, le motoslitte le riparano solo loro. Quando lo intercetto telefonicamente, Edoardo Mussa è diretto a Champoluc, in alta Val d’Ayas, per una motoslitta in panne. “Cerchiamo di risolvere sul posto, se non è possibile lasciamo la motoslitta sostitutiva - ne abbiamo quattro - e portiamo in officina quella da riparare. Siamo vicini alle piste da sci, e quando nel ‘99 abbiamo acquistato dall’importatore del marchio che rappresentiamo, BRP, tre motoslitte, l’obiettivo era venderle. Una volta vendute, però, bisognava ripararle, e il nostro scaffale con due candele è diventato un magazzino”. Non deve preoccuparsi di fare magazzino, invece, per la normale attività di riparazione, “oggi un 70 per cento in crescita”. A rifornire Emmeti di ricambi, “originali perché sulla manutenzione ordinaria è un discorso burocratico, di garanzie, e su altri particolari la qualità è superiore”, provvede Sincro. “Ordiniamo via portale, i volumi sono in aumento, la collaborazione è quotidiana. Il progetto”, aggiunge Mussa, “ci ha convinto subito”.

Quasi un obbligo in un’era dove le relazioni si ‘pesano’ in like e visualizzazioni. Basta farlo bene

Lecco, Sondrio, Como, Monza e Brianza, Milano

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na pagina Face- anche il sito istituzionale. book che potesse “Ho fatto molto networking, raccontare il fitto creando una rete con le altre sottobosco di persone e di pagine di concessionarie, ofeventi”. Ecco la prima mossa ficine e carrozzerie che sono social, descritta dal social me- parte del mondo Doc. La ridia manager Luca Talotta, fat- sposta è incoraggiante: attrata da Doc nell’ottobre 2018, verso condivisioni di foto, arper il consorzio un anno par- ticoli, video, siamo arrivati a ticolarmente ricco di conte- contare duemila follower”. nuti: basti dire del meeting Altri dati interessanti sono annuale a Monza, il trofeo Doc “l’engagement, cioè il numero Valtellina, il week-end a Cervia totale di azioni eseguite su con autoriparatori e parts ma- una singola condivisione (900 nager, Doc’toberfest a Erba. il massimo registrato), e la co“La pagina esisteva”, chiarisce pertura, ovvero quante persoTalotta, “ma era dormiente. ne vengono a contatto con il Io l’ho studiata valutando le singolo post condiviso (oltre attività precedenti, la qualità 24mila per un articolo)”. dei contatti, la temIl 2020 social si anpistica e, d’accordo nuncia con “la procon la dirigenza Doc, duzione di video, lo l’ho rimessa in moto”. sbarco su Linkedin e Non prima dell’accuInstagram, e una rato restyling di Nicombinazione più Luca talotta coletta Ghislanzoni è social media stretta tra Facebook (Openspace Adv2) manager doc e il sito. In fondo, che ha interessato da ottobre 2018. sono gemelli diversi”.

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Prodottoauto

L’ASFALTO CHIAMA In pole position, il Suv elettrico Fisker, l’edizione finale della Mulsanne Bentley, la versione Gts della Macan Porsche, la ‘Stella’ di Avatar e la concept car by Sony Il Suv è a batteria Mostrato in anteprima all’ultima edizione del Ces di Las Vegas, Fisker Ocean è un Suv elettrico lungo 4.640 millimetri, largo 1.930 e alto 1.615 che ospita cinque persone. Dotato di bagagliaio con una capacità compresa tra 566 e 1.274 litri (con gli schienali posteriori abbattuti), sarà offerto sia a trazione anteriore sia integrale, con

una potenza massima di 225 kW, per uno ‘zerocento’ chilometri orari in meno di tre secondi. Il cluster strumenti è uno schermo digitale da 9,8 pollici, mentre in

plancia ne va uno multifunzionale tattile da 16. Monta batterie da 80 chilowattora per circa 500 chilometri d’autonomia, ricaricabili via presa Combo Ccs Tipo 2.

Bentley si prepara a dare l’addio all’iconica berlina Mulsanne e al suo longevo motore V8 - in produzione per ben sessant’anni in quel di Crewe - con un’edizione finale firmata Mulliner e battezzata 6.75 Edition, dalla cubatura del propulsore benzina: sei litri e tre quarti. Si esagera con la personalizzazione, montando dei cerchi da addirittura 21 pollici, tutto per soli trenta esemplari numerati coi dati impressi su una targhetta metallica fissata al tunnel della console centrale. Il testimone di ammiraglia del marchio passa quindi alla Flying Spur.

La via di mezzo

Dalle tv alle auto Sony, lo specialista giapponese in elettronica di consumo, tenta il balzo nell’automotive con questa Vision-S, un prototipo di vettura elettrica presentata anch’essa al Consumer Electronics Show di Las Vegas. Nata dalla collaborazione con Magna Steyr, Nvidia, Continental, Bosch, Zf e Qualcomm, la Vision-S è zeppa di radar, telecamere, sensori e si presenta come una coupé quattro porte lunga 4.895 millimetri, larga 1.900 e alta solo 1.450, con gomme 245/40 davanti e 275/35 dietro, sempre su cerchi da 21. Ha un motore elettrico da 200 kW per ciascun asse, così da toccare i 240 chilometri di punta e passare da fermo a 100 all’ora in 4,8 secondi. Pneumatiche le sospensioni e pari a 2.350 chilogrammi il peso.

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Mulsanne addio

Porsche Macan Gts è la nuova versione di mezzo del noto Suv tedesco. Posizionata tra la S da 354 Cv e la Turbo da 440, questa Gran Turismo Sport monta sì lo stesso V6 duemilanove della Turbo, ma tarato a 380 Cv. Disponibile solo con trazione integrale e cambio robotizzato Pdk a doppia frizione, va da 0 a 100 orari in 4,7 secondi e tocca una velocità massima di 261 all’ora. Si è lavorato molto sulle sospensioni abbassando l’assetto di 15 millimetri, che scende di altri 10 con le molle ad aria.

Eppur si muove Ispirata al noto film di fantascienza Avatar, la MercedesBenz Vision Avtr (acronimo di Advanced Vehicle Transformation) è un prototipo con grandissime superfici curve vetrate che incorporano anche dei pannelli solari per contribuire a ricaricare le batterie di trazione da 110 chilowattora. Quattro posti con guida autonoma, offre però un pannello in console centrale da cui eventualmente controllarla. Ha quattro motori calettati nelle ruote da 350 kW totali e può marciare anche di fianco di 30 gradi. L’autonomia promessa è di 700 chilometri.

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