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UN MONDO CHE CAMBIA Partnership strategica

PERPACCAR

ARRIVA L’AURORA DELLA GUIDA AUTONOMA

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La società statunitense che ha in pancia anche il marchio DAF e la startup Aurora, che ha da poco acquisito la divisione di guida autonoma di Uber, hanno fi rmato un accordo globale per sviluppare, testare e commercializzare camion autonomi Peterbilt e Kenworth

Una partnership ci salverà. È un principio che vale per l’idrogeno, dove alleanze e fusioni sono la regola, ma vale anche per la guida autonoma. A tal proposito Paccar, il gruppo statunitense nella cui pancia risiede anche il marchio DAF in Europa, ha firmato un accordo globale con Aurora, giovane società americana con sede nella Silicon Valley e una valutazione di 10 miliardi di dollari, finalizzata a realizzare in tempi brevi camion autonomi pensati appositamente per il settore dell’autotrasporto. A velocizzare il progetto è proprio l’apporto di alto profilo dei due partner: da una parte appunto Paccar, gruppo industriale nato più di 115 anni fa e oggi tra i leader mondiali nella produzione di veicoli pesanti (nel 2019 sfiorava un fatturato di 26 miliardi di dollari) e forte di una tecnologia d’avanguardia per la produzione di camion, e Aurora che nel 2018 è stata la prima startup a ricevere l’autorizzazione dal Dipartimento dei Trasporti del governo USA per far viaggiare veicoli autonomi su strade pubbliche e che, a fine 2020, ha acquisito la divisione di guida autonoma di Uber. Entrambi i partner lavoreranno a stretto contatto su tutti gli aspetti della collaborazione, dall’approvvigionamento dei componenti e dalla tecnologia del veicolo all’integrazione dei veicoli Peterbilt e Kenworth con il Driver Aurora. La partnership include anche la convalida del veicolo presso il centro tecnico Paccar e il supporto alla produzione nelle fabbriche della società. L’obiettivo della collaborazione è quello di migliorare l’efficienza e la sicurezza del trasporto merci e si concretizzerà con la commercializzazione, nei prossimi anni in Nord America, dei camion Kenworth T680 e Peterbilt 579. Va sottolineato come l’autotrasporto di lungo raggio, più delle vetture, sia giudicato da Aurora come il mercato in grado di beneficiare maggiormente del Driver che ha sviluppato. In Paccar, il cui titolo in borsa ha spiccato dopo l’annuncio dell’accordo un deciso balzo in avanti, sono molto soddisfatti. L’amministratore delegato Preston Feight sottolinea che la «partnership strategica completa per qualità, tecnologia e innovazione i veicoli commerciali best-in-class di Paccar». Chris Urmson, cofondatore e amministratore delegato di Aurora, ha sottolineato come, «lavorando insieme, siamo rimasti colpiti dall’ingegneria del prodotto di Paccar, dalle capacità di produzione e dall’impegno a migliorare la sicurezza e l’efficienza operativa dei suoi clienti».

COME SI MUOVONO GLI ALTRI COSTRUTTORI

Il Covid ha rallentato lo sviluppo dei servizi di robotaxi , ma sembra suscitare interesse nell’uso della tecnologia a guida autonoma per la logistica e la distruzione. Waymo, sostenuta da Alphabet (Google), sta potenziando le operazioni della sua nuova linea di business concentrandosi soprattutto sulle consegne urbane e sui camion a guida autonoma e proprio per questo ha attirato l’attenzione di Daimler Trucks con cui ha siglato una partnership. Anche Amazon, dopo aver acquistato lo sviluppatore di robotaxi Zoox per circa 1 miliardo di dollari, sta modificando tale tecnologia proprio in funzione delle sue vaste operazioni logistiche. E poi c’è TuSimple, che prima ha creato la più grande flotta di camion autonomi negli Stati Uniti e gestito un programma di test di consegna con UPS e ora è entrata in orbita Traton. La società del gruppo Volkswagen dedicata ai veicoli pesanti, ha annunciato una partnership mirata a sviluppare autocarri a guida autonoma e ha acquisito una quota di minoranza della stessa TuSimple.