TecnAlimentaria Beverage Industry - Novembre_November 2012

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Filling & Packaging

Science & Technology

Flessibilità è la parola magica

La flessibilità è la parola d’ordine per i produttori, in termini del contenuto liquido e del suo contenitore

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Novembre 2012

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na variante curiosa delle tecnologie di etichettatura e confezionamento è quella pensata dal produttore di smoothie “innocent”. Lavorando a maglia, migliaia di sostenitori in tutta la Germania hanno prodotto quasi 200.000 cappellini di lana per le bottigliette in PET dei frullati di frutta. Una bella idea di marketing, ma purtroppo non realizzabile su scala industriale, dove si parla di quasi un miliardo di contenitori di bevande all’anno, che devono essere tutti etichettati e confezionati. La confezione non è nulla senza etichetta, e viceversa. L’arte sta nell’abbinare perfettamente le due. Il consumatore si aspetta una sempre maggiore varietà di prodotti. La flessibilità è fondamentale tanto nel contenuto liquido quanto nel suo contenitore. Contemporaneamente, esperti di marketing e designer sono chiamati a creare un’immagine sempre più ricercata ed esclusiva per le confezioni. L’estetica guida infatti in larga parte i comportamenti di acquisto dei consumatori finali. Un sondaggio dell’associazione delle etichette Finat quantifica la crescita delle

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etichette autoadesive nella quota rilevante del 55 percento dell’intero giro d’affari delle etichette. Uno dei motivi è certamente la vastità delle applicazioni. Si possono realizzare infatti le stampe, le verniciature e persino le laminazioni più svariate, ottenendo etichette di grande pregio. Molto raffinata, ad esempio, la carta per etichette ultrapatinata, che crea effetti metallici molto vivi in grado di richiamare l’attenzione. Oppure il “No-Label-Look”, cioè l’apparente assenza di etichetta ottenuta simulando la stampa diretta della confezione. Le etichette in rotoli consentono un alto grado di automazione del processo e, grazie all’erogazione automatica, riducono i tempi di riconversione delle etichettatrici, perché non sono più necessari gruppi e accessori differenti per le diverse forme di etichette. Le macchine non vengono più sporcate dalla colla. Nella fascia alta del vino, dello spumante e della birra il No-Label-Look è sempre un forte richiamo: le etichette trasparenti aprono nuove strade al marketing di prodotto, mentre la resistenza all’umidità e all’abrasione è apprezzata dagli utilizzatori. Nell’etichettatura dei contenitori in PET tutto

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