Padelbiz 06/07_2023

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DATI&STATISTICHE

GLOBAL PADEL REPORT

INCHIESTA

LA CARICA DEI 101: ULTIMA PUNTATA

PRODOTTO DEL MESE

HEAD ONE SFIDA LA TRADIZIONE

COMPANY PROFILE

PADEL NUESTRO: MAESTRI DEL RETAIL

PREMIER PADEL

ROMA: ATTO SECONDO

CENTRO DEL MESE

STARPADEL: L’UNIONE FA LA FORZA

@padel.biz
Nella foto: da sinistra Delfi Brea, Bea González, Arturo Coello e Agustín Tapia vittoriosi al Premier Padel di Madrid
N. 06-07/2023 - ANNO 2 Allegato redazionale a Running Magazine n. 7-8Anno: 2023

DATI&STATISTICHE

10 L’ECOSISTEMA GLOBALE PADELISTICO

12 L’ESAME DI MATURITÀ SVEDESE

ATLETI

N. 10 40

13 GIORGIA MARCHETTI: UN FUTURO SEMPRE PIÙ DONNA

INCHIESTA ESCLUSIVA

14 LA CARICA DEI 101 – QUINTA E ULTIMA PUNTATA

VISTO DAL COACH

22 SEI CONSIGLI (PIÙ BONUS) PER MIGLIORARE IL PROPRIO GIOCO

PRODOTTO DEL MESE

24 HEAD ONE SFIDA LA TRADIZIONE

SOTTO LA LENTE

26 GAME, SET, SOCIAL!

BRAND PROFILE

27 MAL PERDEDOR, ATTEGGIAMENTO VINCENTE

COMPANY PROFILE

28 PADEL NUESTRO, MAESTRI DEL RETAIL

INIZIATIVE

29 HIROSTAR EXCELLENCE PROGRAM

FOCUS ON

30 BULLPADEL E VIBRAM, COPPIA VINCENTE

FOCUS PRODOTTO

32 RPM POWER, FLOKY

“Roma si consacra come una delle capitali mondiali del padel, oltre che del tennis"

CENTRO DEL MESE

34 STARPADEL, L’UNIONE FA LA FORZA

FOCUS SERVIZI

36 ECOVER: I SEGRETI DEL MESTIERE

PADEL SHOP

38 SOL PADEL A QUARTU SANT’ELENA (CA)

EVENTI

40 BNL ITALY MAJOR PREMIER PADEL

42 HEAD EXPERIENCE DAYS

43 EBAY BOBO SUMMER CUP

PADELEGAL

44 LA STAGIONALITÀ DEI CAMPI SU SPIAGGIA DEMANIALE

PADEL&TRAVEL

3

46 ROMAGNA FAMILY VILLAGE A RICCIONE 06-07/2023 - ANNO 2 24 34
ANGELO BINAGHI, pag
41

PADEL NEXT GEN

di Benedetto Sironi

Fin dall’inizio della sua giovane ma già molto intensa avventura, Padelbiz ha rivendicato una chiara linea editoriale. Tutti voi conoscete e apprezzate sempre più le consuete rubriche, appuntamento ricorrente sulle nostre pagine cartacee, oltre che sui canali web e social. Così come gli approfondimenti e i focus “una tantum” che vanno ad arricchire ogni numero. Spazio quindi a news di mercato, curiosità, aneddoti, dati e statistiche, interventi di personalità significative e imprenditori, ricchi e dettagliati focus su prodotti e tecnologie, brand profile, articoli su centri, negozi, associazioni, eventi, tour operator specializzati, reportage dei principali appuntamenti padelistici italiani e internazionali, disamine legali e molto, molto altro ancora. Senza dimenticare le nostre esclusive inchieste, come nel caso della seguitissima “Carica dei 101”, della quale pubblichiamo l’ultima puntata e di cui troverete un dettagliato consuntivo sul prossimo numero.

Quest’ampia premessa per dire che, tra tutti i numerosi contenuti, volutamente abbiamo deciso di dare poco o magari nessuno spazio ai consigli tecnici su come si eseguono i colpi o sulla didattica (proprio su questo numero, in realtà, c’è una sorta di eccezione all’interno della rubrica “Visto dal Coach”, ma sempre con un taglio particolare e inedito). Così come ai risultati dei vari tornei o alle vicende agonistico-personali degli atleti. Esistono peraltro siti o pagine social che lo fanno già da tempo in modo puntuale, rapido e professionale. Per questo, come Padelbiz abbiamo voluto posizionarci in modo differente e complementare, peraltro riuscendoci con successo fin dall’inizio, come non smettete di confermarci quotidianamente (e di questo vi ringraziamo davvero molto).

Detto questo, anche su questi fronti ci sono avvenimenti o personaggi dei quali non possiamo non parlare. E ci sono giocatori e giocatrici che meritano la nostra attenzione proprio perché ci permettono di proporvi analisi e suggestioni più “alte” e visionarie, rispetto a un pur eclatante ma mero risultato sportivo. Ecco, per esempio, spiegata la scelta della copertina di questo mese, con i volti festanti e sorridenti di Bea González e Delfi Brea (due delle giocatrici più forti e promettenti del circuito), insieme con Arturo Coello e Agustín Tapia (grandi dominatori di questa prima parte di stagione). Li accomuna il fatto di aver vinto la terza tappa del Premier Padel 2023, a Madrid. Oltre che la loro giovane età: 21 anni per Arturo e Bea, 23 per Delfi, 24 per Agustín, che pare già un veterano ma è per certi versi ancora agli inizi della

sua carriera. Una foto storica anche perché ribadisce l’ingresso delle donne nel circuito del Premier Padel, avvenuto per la prima volta nella precedente tappa di Roma, che abbiamo avuto il piacere di vivere di persona e della quale vi raccontiamo nel nostro reportage.

Da questa immagine così solare, colorata e intensa, oltre che da numerose altre che vi proponiamo, ci portiamo a casa alcune gradite conferme e nuove, confortanti certezze. Innanzitutto quella che il padel sta continuando il suo percorso di crescita e maturazione a vari livelli. Quello agonistico è senz’altro uno dei più importanti, forse il più “mediatico” di tutti. E, come ben sappiamo, anche da qui passa la curiosità prima, il successo poi e infine la consacrazione per uno sport che ambisce di certo a diventare davvero globale e celebre in tutto il mondo. Siamo ancora all’inizio del percorso ma già alcuni passi decisivi sono stati compiuti. Anche in Italia. Del resto, pur tra immancabili migliorie che andranno apportate per le prossime edizioni, era impensabile fino a quattro anni fa che 25 mila persone si recassero al Foro Italico per assistere a delle partite di padel. Se ci pensiamo bene, una delle chiavi sta proprio nel conquistare e far sognare i giovani.

Siamo in un periodo di svolta storica della disciplina: le prime e le seconde generazioni di giocatori, ma anche di appassionati (perlomeno parlando di Spagna e Argentina), stanno lasciando spazio a quella che di fatto in molti Paesi rappresenta la prima vera generazione di giovani che si approcciano a questo sport in modo più o meno professionistico (l’Italia è tra queste). La presenza di top player positivi, felici, sorridenti, disponibili e inclusivi come i quattro sopra citati (ma non sono i soli) può senz’altro aiutare questo processo di crescita della disciplina. Permettendole di colmare sempre un po’ di più quel gap che la separa ancora nettamente da altre più storiche e radicate come il tennis in primis. Lì le “Next Gen” sono già una solida realtà, oltre che il nome di un celebre torneo annuale nato nel 2017 nel quale si sfidano i migliori otto giovani Under 21 della stagione sull’ATP Tour. Del resto, c’è chi dice che basti copiare proprio il tennis. C’è del vero in questa affermazione. Anche se, come abbiamo già detto, forse non è solo semplice romanticheria poter pensare che il padel, pur in un inevitabile percorso di costante sviluppo sotto vari punti di vista, possa mantenere sempre intatti alcuni aspetti e valori che lo rendano più semplice, genuino e magari perfino praticato, del suo nobile fratello maggiore.

Editore MagNet srl SB Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

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Questo numero è stato chiuso il 3 agosto 2023

MagNet srl SB @padel.biz

4 editoriale

THE LIMITLESS GAME.

THE GREAT THING ABOUT PADEL IS, THE MORE YOU FOCUS ON YOUR GAME, THE MORE IT DELIVERS. IT’S ONE OF THE MOST ACCESSIBLE SPORTS ON THE PLANET, ANYONE CAN PLAY. BUT IF YOU REALLY WANT TO GO RIGHT TO THE TOP, NOTHING CAN STOP YOU. IT’S YOUR GAME!

HEAD PRO PLAYERS MAY PLAY WITH DIFFERENT RACQUETS FROM THE
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MODEL SHOWN.

VIENTO SEMPRE PIÙ TRASVERSALE E LIFESTYLE

Il marchio Viento nasce con una visione chiara, quella di conciliare l’amore per il padel nella sua forma più tecnica con una comunità inclusiva e in continua evoluzione. Il progetto parte da una passione condivisa tra amici e supera i confini di un campo, portando la dedizione per la disciplina nel quotidiano di chi la vive. Passione e inclusione quindi, ma anche attenzione per i dettagli, da quelli tecnici (abbiamo presentato le pale Huracan e Tornado sugli scorsi numeri di Padelbiz) a quelli frutto di un’accurata ricerca estetica, che rendono ogni articolo unico. Nello shooting per la campagna di comunicazione della nuova collezione, il brand ha messo in luce quanto non sia focalizzato solo sull’aspetto tecnico-sportivo, ma anche alla componente lifestyle e fashion, con capi molto cool e dal design essenziale. Nei prossimi numeri di Padelbiz andremo a scoprire le ultime novità di casa Viento, tra le quali i modelli di racchette pickleball (novità assoluta) e ovviamente padel (sulle quali c’è già stato un mini spoiler sui profili social del brand). E soprattutto di come Davide Colla, partendo da un foglio bianco, è arrivato, insieme al padre Emanuele e alla consulenza di un top player e coach come Vinicius Trevisan, a creare questo marchio che sta facendo molto parlare di sé all’interno del panorama padelistico.

TORNEI

IL SICILIA PADEL TOUR TORNA PER LA SECONDA EDIZIONE NEL 2024

Nel 2024 ritorna Sicilia Padel Tour, un circuito amatoriale a tappe nei più importanti circoli delle nove province della regione. La seconda edizione si svolgerà da marzo a luglio 2024 e avrà come evento conclusivo un master finale con le migliori coppie. Il tour punta a richiamare più di 500 giocatori e 25 mila presenze in totale, con l’obiettivo di unire, divertire, stimolare e promuovere uno sport in forte ascesa e le bellezze della città sicula. La prima edizione, organizzata e diretta da Francesco Russo, si è disputata nel 2021, dopo un primo rinvio a causa dell’emergenza Covid. Nella fattispecie, sono state coinvolte oltre 200 coppie, per un totale di 400 atleti in gara.

L’EVENTO ORGANIZZATO

ALPINE SPONSORIZZA

IL GREENWEEZ PARIS MAJOR DEL PREMIER PADEL

La casa automobilistica Alpine ha stretto un accordo con il Greenweez Paris Major del Premier Padel, grazie al quale l’azienda diventa premium partner del più grande evento di padel in Francia per le prossime due edizioni. Quest’anno il torneo si svolgerà dal 3 al 10 settembre negli impianti del Roland Garros. I veicoli di Alpine saranno esposti nello stand presso il “Giardino dei Moschettieri”. Entrambi si dicono soddisfatti della partnership: secondo Alpine, i marchi condividono gli stessi valori di passione, impegno e spirito di squadra, mentre il presidente della Federazione francese di tennis apprezza la fiducia del costruttore automobilistico nel loro torneo.

ALTRI SPORT

DALLA FITP PER GLI OPERATORI DI PICKLEBALL

La FITP, tramite il Comitato Nazionale Pickleball e l’Istituto Superiore di Formazione “R. Lombardi”, ha organizzato una due giorni in Abruzzo a Tocco da Casauria (PE) presso lo storico Tocco Club, sede dell’Italian Pickleball Association. La manifestazione intende radunare operatori e appassionati per dare comunicazioni ufficiali circa l’organizzazione e la programmazione delle attività pickelball da parte della FITP. Durante l'evento sono state presentate le novità regolamentari e concorsuali sullo sport. È seguito poi uno stage tecnico a cura del team di lavoro e docenti FITP per apprendere e praticare il gioco. A conclusione, un torneo promozionale dimostrativo.

A SILVAPLANA IL BEACH TENNIS PIÙ ALTO DEL MONDO

A Silvaplana è stato realizzato il campo da beach tennis più alto del mondo, a 1.800 metri di altitudine, a opera di The Great Living Estate in partnership con Heroe’s. A inaugurare questo campo sono state Giulia Gasparri e Ninni Valentini, atlete Heroe’s con un primo posto nel ranking mondiale di beach tennis. La struttura sarà gestita dalla Tennis School di St. Moritz. Il progetto è nato dalla visione dell’avvocato Felice Massa, che ha unito l’executive Gian Enrico Gilardi e Manuel Tenca, ex giocatore di hockey e ora ceo e co-fondatore di The Great Living Estate. Il coaching professionale può essere prenotato in qualsiasi momento e per tutti i livelli anche su Playtomic.

JOB OPPORTUNITIES

SALES REPRESENTATIVE - NORD ITALIA

Padel Nuestro, azienda in forte espansione oltre che in Spagna anche in Italia, è alla ricerca di sales representative per il nord Italia (aree Nielsen 1-2) che ami le sfide e voglia far parte di una grande squadra.

PRINCIPALI ATTIVITÀ

• Aumentare il portafoglio clienti

• Effettuare visite a nuovi potenziali clienti per presentare e promuovere i prodotti e servizi

• Negoziare contratti per la vendita di prodotti

• Fidelizzare i clienti

SKILLS

• Esperienza di almeno tre anni in ruoli commerciali con focus su vendita di articoli sportivi

• Profilo abituato a lavorare sotto pressione e in team. La mobilità geografica è necessaria in quanto sarà necessario visitare club e negozi in diverse aree del nord Italia

• Buona conoscenza del settore padel e dello sport in generale

• Livello fluente di spagnolo e italiano (l'inglese sarà prezioso)

• Buona conoscenza dei sistemi informatici

COSA OFFRE L’AZIENDA

• Flessibilità del lavoro – smart working

• Auto aziendale

• Contratto a tempo indeterminato + bonus

Se sei interessato invia una lettera di presentazione e il tuo CV a queste due email: people@360padelgroup.com / career@mag-net.it

6
news

INTERROTTA LA STRISCIA VINCENTE DI COELLO E TAPIA NEL WPT...

Dopo 46 vittorie di fila nel WPT, i numeri uno Arturo Coello e Agustín Tapia sono tornati a perdere una partita, contro Di Nenno e Stupaczuk. Sono stati sconfitti nella finale del Master di Valladolid di fine giugno, per 4-6, 6-4 e 7-6. Nella Plaza Mayor, Stupaczuk e Di Nenno sono partiti a inseguire, come un film già visto (nelle ultime cinque sfide dirette il duo argentino aveva sempre perso), cedendo il primo set ma ribaltando la situazione nel secondo. Il torneo castigliano ha fatto capire che Arturo e Agustín possono ancora perdere: nel 2023 era successo solo a inizio marzo a Doha nel primo Major di Premier Padel. Battuta d’arresto comunque molto veloce. A Malaga, infatti, a fine luglio Tapia e Coello hanno ripreso le buone abitudini, tornando a imporsi in una tappa del WPT (l’ultima l’avevano conquistata a Marbella, prima della doppietta Roma-Madrid nel Premier Padel).

...VALLADOLID FATALE ANCHE PER BELA E DÍAZ

Solo un paio di prescelti sono stati in grado di superare il record di Coello e Tapia, anche se in un’altra epoca in cui il padel non era la disciplina che conosciamo oggi per la sua professionalità, sviluppo e dimensioni. Fernando Belasteguín e Juan Martín Díaz hanno imposto un regno dal settembre 2005 che ha permesso loro di passare un anno e nove mesi senza conoscere sconfitta nel Pro Padel Tour (il circuito precedente il WPT). Nel giugno 2007, nel quarto torneo PPT dell’anno, questa striscia storica si interruppe nella semifinale di Valladolid (guarda caso stessa città dello stop di Coello e Tapia) contro Nerone e Cristian Gutiérrez.

IL PIÙ GIOVANE AZZURRO DI SEMPRE A CONQUISTARE UN TITOLO INTERNAZIONALE

Il siciliano Flavio Abbate, classe 2004, è diventato il più giovane azzurro a vincere un titolo internazionale del Cupra FIP Tour, imponendosi ad Agrigento in coppia con l’italo-argentino Nicolas Brusa. Battuti in finale l’altro siciliano Steve Stracquadaini e il portoghese Bernardo Roque. Il mancino Abbate aveva già dimostrato di essere uno degli atleti più interessanti in ottica futura vincendo a inizio stagione la prima tappa del circuito Slam by MINI (con Marcelo Capitani), e ora è diventato anche il più giovane italiano di sempre a conquistare un titolo internazionale. Merito di tre vittorie in tre set nelle ultime sfide: nei quarti contro Giuliani/Terzo (6-7, 6-3, 6-1), in semifinale contro gli spagnoli Maniucov/Noguera (6-4, 4-6, 6-2) e in finale contro Stracquadaini/Roque, domati per 6-1, 3-6, 6-2 in una sfida molto veloce, durata un’ora e 15 minuti.

7 news
ATLETI&STATISTICHE

OTTO NUOVI PAESI ENTRANO

L’Assemblea generale della FIP, presieduta da Luigi Carraro, ha approvato le domande di ammissione presentate da Slovacchia, Montenegro, Kosovo, Lussemburgo, Kazakhstan, Azerbaijan, Tunisia e Venezuela. La FIP ora conta un totale di 71 Federazioni nei cinque continenti. Ha partecipato il 92% degli aventi diritto al voto. Nel bilancio generale sono emersi temi quali la repentina crescita del movimento in tutto il mondo, il decollo della categoria giovanile “Promises”, l’equal prize money totale al Cupra FIP Tour e il successo della disciplina ai Giochi Europei. È stato inoltre introdotto il circuito “senior”, per giocatori dai 40 anni in su.

IL LABORATORIO TESTEA PADEL CONSEGNA I PRIMI BEST PADEL RACKET AWARDS

L’Istituto ai2 dell’Università Politecnica di Valencia e il laboratorio Testea Padel hanno consegnato i primi Best Padel Racket Awards, che riconoscono le migliori pale al mondo a partire da dati scientifici e test realizzate nel lab. Hanno utilizzato parametri quali peso, bilanciamento, rigidezza, inerzia, rimbalzo della palla, potenza e punto debole. Le vincitrici: la Nox x-one Evo red come “Best Initiation Padel Racket”, la Siux Trilogy II CTRL è la “Best Control Padel Racket”, la NOX ML 10 Procup Luxury e la adidas Adipower multiweight sono le “Best Hybrid Padel Racket”, e la Head Delta Pro la “Best Power Padel Racket”.

A Sestriere, nel comune più alto d’Italia, sono stati inaugurati due campi da padel a 2.000 metri di altitudine realizzati da Padel 2000. Il progetto vede la collaborazione dell’architetto Paolo Romeo, Hajri Kaci, punto di riferimento della ristorazione cittadina, Livio Cismondi di Peraria e Antonio “Chicco” Posse, coordinatore dello staff. Si tratta di due campi di ultima generazione, forniti da Peraria, che intendono offrire un’opportunità di divertimento a turisti e residenti. I campi saranno aperti per tutta l’estate dalle 10 alle 20 con possibilità di sessioni di gioco notturne e lezioni di padel.

RAGGIUNGE

A tre anni dalla sua nascita, il Clúster Internacional Pádel ha raggiunto quota 100 aziende associate. Il CIP è un’organizzazione spagnola senza scopo di lucro che riunisce produttori e distributori legati al padel, aperto a tutte le persone fisiche o giuridiche coinvolte nella disciplina. A luglio 2020 il Clúster contava 32 società affiliate, a cui se ne sono aggiunte nove al primo anno, 14 nel secondo e 35 nel terzo. Il CIP sarà anche organizzatore del Padel World Summit dal 20 al 26 maggio 2024 a Malaga. Il Summit sarà diviso in tre parti: Congresso internazionale, Business expo e attività b2b2c.

ALE GALÁN LASCIA

Alejandro Galán si è dimesso da presidente della Professional Padel Association per motivi personali che non gli consentirebbero di svolgere appieno il suo ruolo. La PPA ha annunciato che Pablo Lima sarà il suo sostituto in via temporanea. Ex numero uno al mondo dal 2015 al 2017, il brasiliano era il vice di Galán e ne prenderà il ruolo in base allo statuto dell’associazione. José Carlos Gaspar sarà vicepresidente. Per Lima sarà comunque l’ultima stagione della sua carriera da professionista, per cui la PPA, nella prossima assemblea generale straordinaria, dovrà eleggere un presidente che possa garantire continuità negli anni.

SPORTIT: NUMERI E AFFILIATI IN CRESCITA (ANCHE) GRAZIE AL PADEL

Ben 230 mila clienti registrati, 20mila prodotti a catalogo, 8 Store e 10 Pro Shop, con altre aperture previste entro l’anno. Questi alcuni dei numeri di SportIT, dinamica realtà che nasce dall’esperienza trentennale del Gruppo Colzani maturata nel mercato degli articoli sportivi e per il tempo libero, che ha visto nel 1987 l'apertura del primo store Brico Sport poi trasformato in SportIT. “Passion, Experience, Sport” è il claim dell’azienda, la cui mission è quella di offrire ai propri clienti i migliori prodotti con un servizio esclusivo. Sensibile alle trasformazioni e all’evoluzione del commercio digitale, l’azienda ha scelto nel 2012 di intraprendere una nuova avventura (SportIT.com) proponendosi come un punto di riferimento per l’e-commerce del settore. SportIT ha comunque mantenuto il suo primo punto vendita storico di Seregno. Con la formula del franchising e con un innovativo e moderno modello di business, ha successivamente aperto una serie di Store e Pro Shop specializzati e verticali su padel, tennis, football e running in tutta Italia. Oggi i punti vendita con le insegne SportIT sono in Lombardia (Milano, Fenegrò, Monza, Lecco, Caronno Pertusella, Como, Origgio), Piemonte (Biella e Vercelli), Toscana (Firenze), Veneto (Cavalcaselle), Lazio (Aprilia) e Puglia (Monopoli e Casarano). Ma non è tutto. SportIT ha sviluppato un modello di business che prevede dei Pro Shop all’interno di centri e club sportivi (come il caso di Elle Padel Club di Carugo di cui abbiamo parlato su Padelbiz 04/2023). Proprio sui prossimi numeri, torneremo a parlare di SportIT, con particolare focus proprio sull’interessante progetto di affiliazione legato al padel, in grado di offrire numerose opportunità e vantaggi per negozi e centri.

8 news
LA PRESIDENZA DELLA PPA IL CLÚSTER QUOTA 100 SOCIETÀ AFFILIATE NELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE
A SESTRIERE DUE CAMPI A 2.000 METRI D’ALTITUDINE
CAMPI

pillole di biomeccanica

“COME DUE ALIENI CHE SI PIACCIONO”

I corpi maschili e femminili hanno un modo diverso di gestire l’intensità e i sovraccarichi. Ed è tutta una questione naturale

Scherzando, spesso definisco le differenze tra i due sessi come “due alieni provenienti da pianeti differenti che si piacciono”. Con questa battuta intendo sottolineare le importanti differenze tra il corpo maschile e femminile e, di conseguenza, le dinamiche dell’uno rispetto a quelle dell’altro. Essendo così differenti hanno anche bisogni ed esigenze diverse e, essendo queste abbinate a uno sport di intensità e politraumatico come il padel, occorre dedicare un po’ di tempo a questo argomento. Le differenze sull’aspetto morfologico sono d’interesse per entrambi i sessi sin dall’infanzia, ma sono proprio queste che, legate all’aspetto sessuale, determinano equilibri e dinamiche ormonali completamente differen ti. Mentre nell’uomo il testosterone la fa normalmente da padrone contrassegnando gli aspetti di forza tipici dell’essere maschile, nella donna le differenze ormonali e la loro variabilità nel tempo (anche breve) rendono la macchina femminile più complessa, ma anche più adattabile alle sollecitazioni esterne. Possiamo riassumere dicendo che l’uomo ha una componente ormonale di quantità mentre nella donna è sia di quantità che di qualità. Certo, l’uomo è fisicamente più forte ed esplosivo, ma non deve gestire tutti i cambiamenti fisici che sono invece propri del corpo femminile anche con cadenza mensile. È da tenere in considerazione il periodo mestruale nel quale la donna può avere un decadimento della prestazione, ed essere più vulnerabile ed esposta a infortuni anche gravi. Studi riferiscono una caduta della forza muscolare nella donna in questo periodo. Dal punto di vista muscolare, non sussistono differenze anatomiche a livello delle fibre, ma la diversità di forza tra i due sessi è dovuta nella differente percentuale di questo tessuto (il 36% nella donna rispetto al 45% dell’uomo) e nel minor quantitativo di testostero-

ne. Quest’ultimo, infatti, esplica sul sistema neuromuscolare un effetto eccitatorio, potenziando così la contrazione e le donne producono solo il 10% di questo ormone rispetto all’uomo.

Quindi, nella prevenzione degli infortuni, mentre per gli uomini i problemi principali sono la distribuzione dei carichi di lavoro che negli impatti al suolo abbinati a eventuali limitazioni funzionali, nelle donne la situazione è più complessa e richiede maggiore attenzione: sebbene la loro capacità di adattamento alle novità nel carico sia superiore a quella dell’uomo, esse risultano più fragili nel periodo mestruale.

Oltre a questo, il periodo post mestruale o di menopausa richiede attenzione su osteopenia e poi osteoporosi. Assenza di vitamina D e quindi di calcio può rendere più facile infortunare in modo traumatico la struttura scheletrica. A livello fisiologico una delle differenze più note riguarda sicuramente i livelli di massa grassa. Questi, infatti, nella donna incrementano rispetto ai livelli dell’uomo già nel periodo puberale. Tutto questo per garantire determinati processi, come allattamento e gravidanza, tramite un incremento delle scorte lipidiche. Queste differenze non devono né spaventare né essere motivo di sentire una superiorità presunta verso l’altro sesso. Piuttosto, devono destare la nostra attenzione a noi stessi, al nostro corpo e alle sue esigenze. Una buona circolazione sanguigna, un corretto recupero, un allenamento mirato e graduale sono dunque necessari. Imparare ad ascoltarsi e ascoltare il proprio corpo è essenziale per entrambi, ma in particolare per il soggetto femminile che è dotato di un’intelligenza emotiva superiore all’uomo, quindi in grado di inviare segnali che non devono restare inascoltati. Prendiamoci entrambi, dunque, il tempo per recuperare tra uno sforzo fisico e l’altro ascoltando il nostro corpo.

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L’ECOSISTEMA GLOBALE PADELISTICO

La seconda edizione del Global Padel Report condotto da Monitor Deloitte insieme a Playtomic conferma l’ottimo stato di salute della disciplina. Su questo numero, analizziamo il peso specifico dei diversi stakeholder che vi gravitano intorno e che compongono un mercato da due miliardi di euro

Dopo il successo della prima edizione del Global Padel Report, Playtomic e Monitor Deloitte hanno riunito le forze per condividere una visione aggiornata del documento che prende in esame nel dettaglio il periodo dal 2016 al 2022 e che certifica quanto il padel sia sempre più apprezzato in tutto il mondo e quanto sia entrato nel cuore di diversi appassionati. Potremmo definire il Global Padel Report come una guida che aiuta a capire i trend che sta vivendo la disciplina e quello che è lecito aspettarsi per il futuro.

Un fenomeno inarrestabile che sta mostrando una solida crescita annuale, con diversi segnali promettenti anche in nuovi mercati chiave (elemento che tratteremo approfonditamente sul prossimo numero di Padelbiz) che porteranno, secondo diversi forecast, a un'industria complessiva di sei miliardi nel 2026. Secondo lo studio di Monitor Deloitte e Playtomic, i margini di miglioramento sono ancora notevoli, al punto che attualmente si contano 40.000 campi sul pianeta. Una cifra destinata a raddoppiare nel prossimo quadriennio.

Attualmente, l’industria della pala ha un giro di affari complessivo di due miliardi di euro. Per arrivare a questo numero bisogna sommare i fatturati delle aziende di campi e coperture (200 milioni), dei club (1 miliardo e 200 milioni), del settore retail (550 milioni, di cui 370 per la vendita di pale, 100 per scarpe e abbigliamento e 80 per gli accessori) e di quello legato agli eventi (50 milioni, di cui 15 dal ticketing e 35 dai media e diritti tv).

Garantire un'adeguata fornitura di strutture è un imperativo strategico per favorire l'espansione e la visibilità di questo sport. Tuttavia, è fondamentale notare che l'espansione dell'industria non è esclusivamente legata alle infrastrutture: il mondo della pala è composto da molteplici parti interessate che stanno costruendo un ampio segmento commerciale. Entriamo nel dettaglio di queste aree e cerchiamo di capire quali sono gli stakeholder dell’intero ecosistema padelistico.

INFRASTRUTTURE

REDDITIVITÀ DEI CLUB (1.200 M euro)

Il mercato delle prenotazioni di campi attualmente è la voce che pesa di più all’interno dell’industria della pala. La dimensione di questo movimento dipende dai campi disponibili nei club, dall'occupazione giornaliera e dal prezzo medio per prenotazione. Secondo le stime, il valore totale aumenterà di anno in anno con l'apertura di nuovi campi in tutto il mondo.

INFRASTRUTTURE

Club di padel Centri sportivi Strutture residenziali Stadi Costruttori di campi

SEGMENTO PROFESSIONALE

Circuiti professionali Media e broadcasting

Ticketing Sponsor Merchandising

Padel ecosystem

RIVENDITORI

Marchi di abbigliamento

Federazioni Associazioni Cluster Internazionali Comitato Olimpico Università

ISTITUZIONI SERVIZI AGGIUNTIVI

Formazione Organizzatori di eventi Piattaforme di prenotazione Mercati Restauro

Marchi di racchette Distributori di palle e accessori

Sizing the global padel ecosystem

STIMA DELLA GRANDEZZA TOTALE DEL MERCATO 2022 IN MILIONI DI EURO

Ticketing TV e media

Palle e accessori

Abbigliamento

Racchette

Rivenditori 550M €

Infrastrutture 1,400M€

Infrastrutture

Segmento professionale 50M € 1,400M € 2.000M€

Club Costruttori di campi

• The current dominateci segment, the most growth in

• Moreover, padel becomes globalized repercussion, segment considerably the padel

10
DATI&STATISTICHE
Total Market Size (202211) (million €) Professional Segment Ticketing TV e Media Equipment SSOM€ _/ Retailers Notes: (1) Excluding lnstitutions and Add-on Services Source: Monitor Deloitte analysis Global Padel Report by Playtomic, Powered by Deloitte 2,000M€
Estimated
Operatori dei club

PRODUTTORI DI CAMPI (200 M euro)

I produttori progettano, trasformano e montano campi da padel a un prezzo medio tra i 18.000-25.000 euro/campo. Secondo il report, il valore di questo mercato crescerà a un ritmo costante nei prossimi anni, con nuovi Paesi (per il report in testa ci saranno Germania, Francia, Gran Bretagna, Cina e India) che faranno aumentare la domanda complessiva della disciplina.

RACCHETTE (370 M euro)

RIVENDITORI

Il mercato delle pale è caratterizzato da brand con una grande storia alle spalle legata al tennis e marchi emergenti che presentano spesso prodotti innovativi. Dal report emerge che gli utenti in media cambiano la propria racchetta da padel ogni 15 mesi e che il prezzo medio di un nuovo prodotto è di 110 euro.

ACCESSORI (80 M euro)

Discorso simile a quello delle pale anche per il mercato degli accessori. Secondo il Global Padel Report le palline (prezzo medio mondiale di un tubo è di 4.50 euro) vengono sostituite ogni cinque partite.

ABBIGLIAMENTO (100 M euro)

Il mercato delle scarpe e dell’abbigliamento per lo studio di Monitor Deloitte e Playtomic è ancora in una fase embrionale. Spesso gli utenti si avvicinano alla disciplina utilizzando calzature da tennis.

SEGMENTO PROFESSIONALE

MEDIA E BROADCASTING (35 M euro)

I tornei professionistici vengono trasmessi attraverso più piattaforme. Mediapro ha acquisito nel febbraio 2022 i diritti commerciali del World Padel Tour, mentre i tornei del Premier Padel possono essere seguiti attraverso sia i canali televisivi (beIN Sports, ESPN, RTVE) sia su Youtube. Spesso i contratti che vengono firmati sono pluriennali.

TICKETING (15 M euro)

Il segmento ticketing copre i biglietti venduti agli appassionati e che danno accesso ai tre circuiti di padel professionistico: World Padel Tour, Premier Padel e A1Padel. Questo mercato è ancora molto agli albori e la disciplina a livello professionistico paga il fatto di essere ancora frastagliata in tre macro circuiti.

COSA ASPETTARSI DAL FUTURO?

Attualmente, il mercato delle prenotazioni di campi da solo genera circa 1,25 miliardi (dato che fa riferimento al 2022) e rappresenta il segmento più importante all’interno dell'industria globale del padel. La crescita dei campi totali in tutto il mondo, unita a un aumento della domanda da parte dei giocatori, secondo le stime farà triplicare il valore del comparto entro il 2026. Inoltre, secondo le previsioni, l'inflazione e l’evoluzione della domanda causeranno un aumento del prezzo medio orario a un tasso annuo del 5% circa.

Per quanto riguarda il settore retail, i margini sono allettanti. Basta dare uno sguardo al fratello maggiore del padel, ossia il tennis: la fetta di mercato mondiale del primo fa segnare 550 milioni, quella del secondo sei miliardi e mezzo. Considerando l’Europa, invece, il dato del padel resta sostanzialmente uguale, mentre quello del tennis sfiora i due miliardi. Anche guardando alla spesa media c’è tanta distanza: 20 euro in media per un appassionato di padel contro i 72 di un tennis addicted. Tuttavia, in Paesi come l’Italia e la Spagna dove il padel ha già attecchito, molti top brand hanno fatto segnare fatturati del tutto simili tra le due discipline. Dove invece la strada appare ancora in salita è nei tornei pro: tra ticketing, merchandising, sponsoring, e diritti tv, il padel si assesta sui 50 milioni, contro i sette miliardi del tennis, i 21,5 del basket e i 45 del calcio.

11 DATI&STATISTICHE
Source: EM 1S, Monitor Deloitte analysis Global Padel Report
Deloitte 25M 20€ 72€ 90M Numero
Padel
3,163 2,443 1,775 1,200 2022 2023 2024 2025 2026 # Campi da padel Prezzo per ora (€) Tasso di occupazione 37 432 25 40% 47.000 28 40% 58.100 30 40% 70.600 31 40% 84.250 32 40% 4,015 +35%
DEL MERCATO DELLE ATTREZZATURE
DIMENSIONE DEL MERCATO DELLE ATTREZZATURE
MONDO, PER REGIONE,
MILIONI
by Playtomic, Powered by
di giocatori
Tennis Spesa media per giocatore PREVISIONE DELLE DIMENSIONI DEL MERCATO DEGLI OPERATORI DI PADEL CLUB IN MILIONI DI EURO
DIMENSIONE
IN EUROPA, PER TIPO, IN MILIONI DI EURO CONFRONTO CON IL TENNIS
NEL
IN
DI EURO
ca.500 500
Racchette Abbigliamento Europa Nord America Asia Pacifica Altri Palle e accessori

L’ESAME DI MATURITÀ SVEDESE

Secondo il Global Padel Report di Playtomic e Monitor Deloitte, quello scandinavo è il primo Paese ad aver raggiunto un punto di saturazione del mercato, come evidenziato dai 600 campi dismessi nel 2022. Ma la solidità e l’attrattività della disciplina non sono in discussione

La Svezia continua a rappresentare un unicum nel panorama padelistico mondiale. Negli ultimi quattro anni, il Paese scandinavo ha fatto segnare uno sviluppo oggettivamente impressionante: tra il 2019 e il 2021 la crescita dei campi è stata del 388%, mentre nel 2022 c’è stata un’ulteriore im pennata del 37% che ha portato il totale delle strutture a 4.200. Una cifra che, in rapporto alla popolazione, è più alta anche dell’Italia e soprattutto della Spagna. Questo particolare andamento, com’era naturale che fosse, non sa rebbe potuto durare a lungo. Proprio negli ultimi mesi, infatti, abbiamo assi stito a una progressiva saturazione del mercato del Paese scandinavo, come predetto da molti osservatori.

Secondo il Global Padel Report di Playtomic di cui abbiamo parlato anche nelle pagine precedenti, la Svezia è entrata in una fase di piena maturazione del settore. In questo senso, ha anticipato anche la patria europea e del pa del, ovvero la Spagna, e potrebbe dare delle indicazioni al nostro Paese per leggere in anteprima il nostro futuro, visto che nei prossimi anni la curva di crescita tenderà inesorabilmente ad appiattirsi.

Come illustrato dal grafico, le analisi svolte indicano che lo spazio per la costruzione dei campi si è ridotto fino a restringersi del tutto. L’esplosio ne dell’offerta ha superato l’altissima domanda creatasi negli anni (che ha trascinato a giocare più di 700 mila persone, cifra che vale circa il 7% della popolazione), tanto da portare allo smantellamento di 600 campi contro le 1.300 nuove costruzioni del 2022.

L’evoluzione svedese

Il boom degli ultimi anni è iniziato da un interesse spontaneo nato fra la po polazione nel periodo pandemico, alimentato poi dai grandi investimenti del settore privato e dall’impulso offerto da figure note al pubblico che hanno promosso la disciplina. Le poche restrizioni regolamentari per le aperture dei club, la costruzione di nuovi campi, la cultura svedese molto aperta alle novità e ricca di early adopters e la presenza di una classe media ampia e benestante hanno poi rappresentato l’innesco definitivo, creando la situa zione che abbiamo imparato a conoscere.

Nonostante ora ci sia poco spazio in termini di ulteriori infrastrutture, la

I

NUMERI DELLA SVEZIA

3,8

1.050

Svezia riesce a rimanere un Paese di grande rilievo padelistico grazie alla maggior professionalizzazione dei club e dei servizi offerti e all’impegno della Federazione nel catalizzare il successo della disciplina su grandi eventi o

Brief market analysis and update Padel landscape in mature countries

Monitor Deloitte, che ha collaborato con Playtomic alla stesura del report, ha anche sviluppato una metrica di saturazione del mercato che permette di stimare il numero di campi da padel che una determinata area può sostenere senza perdere in occupazione e profitti dei club. Questa metrica è basata sulla popolazione, % di giocatori di tennis relativi alla popolazione, numero di campi da tennis e il numero di giocatori di padel per ogni campo. Secondo questi parametri, la Svezia avrebbe raggiunto il proprio livello di saturazione

12 DATI&STATISTICHE
già a quota
circa
in meno rispetto alla cifra attuale.
3.700 campi,
500
Key Padel Metrics and Evolution Number of Venues<3) 1,050 @ Avg. Courts/Venue 3.8 ■ Evoluzione del numero di campi 98% 96% 93% 87 157 266 2016 2017 2018 @ Number of Courts Q Courts per million V inhabitants 4,000 385 - Spazio per nuovi campi (% di campi attuali)(1) ---, I 600<2) 2019 2020 2021 2022 Market Outlook Although e Although there are 7% of the e Svenska players' professional World Padel Sweden Padel Clubs in the world: e Key public with the Notes: (1) Estimated capacity far new courts as a% of current footprint; (2) Around 600 courts have been dismantled in 2022; (3) Source: Locai Federations, Padel Lands, Playtomic, Monitor Deloitte analysis Global Padel Report by Playtomic, Powered by Deloitte (1) La curva indica una stima dello spazio disponibile per l’installazione di nuovi campi (2) Nel corso del 2022 sono stati smantellati 600 campi
CAMPI
MEDIA
OGNI STRUTTURA
IN
PER
STRUTTURE
CUI SI GIOCA A PADEL
CAMPI A FINE 2022 1 CAMPO OGNI 385 ABITANTI
IN
4.200

UN FUTURO SEMPRE PIÙ DONNA

Giorgia Marchetti ha le idee chiare: entrare nella top 50 delle migliori giocatrici al mondo. Forte del suo esordio al Premier Padel e dell’oro ai Giochi Europei, è decisa a costruirsi un percorso solido, fatto di vittorie, impegno e un pizzico di fortuna di

Con un passato da tennista alle spalle, non era scontato che Giorgia Marchetti entrasse nel mondo del padel: più di 15 anni di agonismo possono mettere a dura prova la propria resistenza alle pressioni esterne. Ma grazie al prezioso sostegno del Circolo Canottieri di Aniene, che le è stato accanto durante la sua crescita morale e professionale, Giorgia ha

ritrovato l’entusiasmo persino di competere ad alti livelli. E l’ha fatto insieme a vecchie e fidate conoscenze come Chiara Pappacena e Carolina Orsi, con cui ha condiviso traguardi importanti e gettato le basi per la scalata della top 50 mondiale femminile. Le abbiamo fatto qualche domanda sulla sua nuova vita da padelista.

GIORGIA MARCHETTI

Per chi non lo sapeva, in realtà tu provieni dal mondo del tennis. Come hai trovato la tua strada nel padel? È stato complicato “dimenticare” la tecnica del primo per buttarti invece nel secondo?

Gioco a tennis da quando ho cinque anni, approdando nell’agonistico a otto con i primi risultati in nazionale a 10. Ho smesso solo tre anni fa perché ero arrivata a un livello di pesantezza e pressione che non ero più in grado di gestire, sentivo che non riuscivo più a esprimermi. Per un anno ho fatto l’allenatrice di tennis femminile, ma mi mancava la parte competitiva dello sport. Il Circolo Aniene, dove mi alleno abitualmente, mi ha spinta a provare il padel e a pian piano mi sono appassionata, anche se all’inizio ho fatto fatica perché il passaggio dal tennis è complicato a livello tecnico. La fortuna di noi tennisti è che abbiamo molti punti in comune con il padel, anche se poi serve molto allenamento per ottenere colpi di alta fascia.

Alla luce di questo, quali ritieni siano i tuoi punti di forza sul campo? Sicuramente tutto ciò che fa parte del gioco a rete o di attacco, come volée, smash e vibora. Nel frattempo sto continuando a migliorare la parete, soprattutto perché noi tennisti italiani dal punto di vista della difesa siamo un po’ meno preparati rispetto agli spagnoli, per cui è un tratto che spesso ci troviamo a dover potenziare.

Come vivi l’armonia di gioco con Chiara Pappacena?

Noi siamo amiche sin da piccole e abbiamo sempre giocato a tennis insieme, quindi è stato anche relativamente facile ritrovarsi in un altro sport. Avere un buon feeling prima di iniziare è sicuramente un vantaggio. Ciò non toglie che ci siano momenti difficili: avevamo iniziato a competere un anno fa, poi ci siamo divise e infine abbiamo ricominciato. Crediamo entrambe che una coppia debba anche saper stare separata, perché altrimenti si rischia di creare dinamiche spiacevoli. Ben venga allenarsi insieme, ma è necessario trovare un giusto equilibrio. Ora che abbiamo imparato a trovare i nostri spazi infatti ci troviamo molto meglio.

Ai Giochi Europei però hai vinto l’oro con Carolina Orsi. Come avete trovato il “click” della vostra intesa?

Anche Carolina la conosco da tempo, siamo molto amiche dentro il mondo del padel, ci confrontiamo spesso e condividiamo una stima reciproca. In più avevamo già giocato insieme, quindi la settimana dei Giochi Olimpici, sebbene molto dura a livello mentale, è stata anche molto bella. Era la prima esperienza del genere per entrambe e stare bene in campo ha avuto un ruolo decisivo. Dalla semifinale è scattato qualcosa tra di noi che è andato oltre il “crederci” e ci ha fatto volare fino alla vittoria. Lo sport d’altronde è così: è impegnarsi molto, ma per vincere bisogna anche trovarsi al momento giuto nel posto giusto. Siamo state fortunate, ma è un risultato che ci siamo andate a cercare.

Normalmente ti alleni a Roma, ma non sono rari i momenti in cui vai a Madrid da Rodri Ovide. Ci racconti un po’ in cosa consistono i suoi allenamenti?

In genere mi alleno con Roberto Agnini, dopo Saverio Palmieri con cui ho iniziato ufficilamente e che mi ha accompagnato fino a qualche mese fa, presso il Circolo Aniene che mi è stato accanto nei miei ultimi cinque anni con il tennis e all’inizio della mia carriera con il padel. Rodri Ovide è l’unica esperienza spagnola che ho avuto e ritengo che il suo gruppo sia molto competente. Si tratta molto il discorso parete, la tecnica, come scegliere la palla giusta da spingere (a differenza dell’Italia dove siamo più bomardieri), avere pazienza e, se serve, far durare il punto. È un allenatore molto tattico a cui piace lavorare sulle situazioni di gioco che si potrebbero verificare in partita.

Com’è stato l’esordio al Premier Padel? Che significato ha avuto per voi?

Per noi è stato importante perché è un circuito che inizia ad avere peso, sia a livello di share televisivo che economico. Inoltre, sia io che Chiara siamo romane, quindi è stato molto emozionante anche per questo. Il primo turno abbiamo giocato sul campo centrale e abbiamo pure vinto. Indimenticabile.

Quali sono i tuoi sponsor e come ti seguono?

Olio Colavita, Eurizon, il Circolo Canottieri di Aniene e Bullpadel che è sponsor tecnico e che insieme al circolo è stato tra i primi a credere in me. Sono molto affezionata a tutti loro perché, oltre all’appoggio lavorativo, mi seguono anche con grande affetto, ad esempio sono venuti a vedermi al Foro Italico.

Credi che il padel italiano, in particolare quello femminile, possa avere le carte in regola per essere accomunato a quello spagnolo o argentino?

Assolutamente sì. Più vado avanti e più mi rendo conto che quello tra Italia e Spagna è un gap che si può raggiungere. Devo dire che non mi sarei impegnata così tanto se non avessi visto che c’era margine per arrivare ad alti livelli. Questo discorso vale soprattutto per noi donne, che abbiamo aspettato qualche anno prima di ottenere chiarezza a livello legale, ad esempio per quanto riguarda la partecipazione al Premier Padel. Ciononostante c’è un grande rispetto e molta stima tra i team maschili e quelli femminili, si respirava un bel clima anche a Cracovia. Inoltre, la Federazione sta lavorando molto per far progredire il padel italiano: non ci sono Accademie come in Spagna e non siamo ancora pronti per formare ragazzi molto giovani a livello agonistico, ma la situazione sta iniziando a cambiare a partire dal tipo di preparazione che viene data ai maestri. Mi ritengo fiduciosa: ci vorranno una decina di anni per arrivare ai livelli spagnoli, ma al momento c’è tutta la buona volontà per raggiungerli.

Quali sono i tuoi obbiettivi per la seconda metà del 2023 e per il 2024?

Continuare a giocare tornei: al momento mi sento migliorata e ho fiducia nelle mie capacità, per cui voglio cavalcare questa scia. Vorrei tornare in autunno pronta a scalare la classifica ed entrare nelle prime 50 giocatrici migliori di sempre. Vorrei fare bene gli Europei e il Premier Padel l’anno prossimo.

13
atleti
GIOCATRICE DI PADEL PROFESSIONISTA
L'intervista

LA CARICA DEI 101

Quinta e ultima puntata dell’inchiesta esclusiva diventata un marchio di fabbrica per MagNet, in cui raccogliamo i pareri dei negozianti sull’andamento del mercato nel 2022

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva. Proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Padel Shop” e “Io Apro Perché” diamo loro voce su tutti i numeri, ma è in occasione de "La Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet e che abbiamo inaugurato anche su Padelbiz), re -

alizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2022 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti?

Ecco la quinta e ultima puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato padel.

Le domande

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)?

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali.

SICILSPORT Agrigento

Giuseppe Contino - Amministratore

1. Il 2022 è stato l’anno più entusiasmante da quando abbiamo cominciato a trattare il padel circa sei anni fa. Il 2023, invece, è iniziato con grandi aspettative che al momento sono rimaste disattese. Ci siamo riempiti di tanta merce, ma l’andamento delle vendite è stato più lento rispetto all’anno scorso.

2. Rispetto al 2021, quando c'era pochissima merce e tantissima richiesta, nel 2022 c'è stato un bilanciamento perfetto. La domanda c’era, le aziende erano reattive e aperte per rispondere alle nostre esigenze e pronte a sostenerci in ogni lancio. Non abbiamo avvertito nessun problema di approvvigionamento e la merce era sempre pronta per il riassortimento. Mentre oggi, nel 2023, il clima è già un po’ diverso, più chiuso e diffidente.

3. La clientela è cambiata molto ed è diventata più consapevole e informata. Oggi, nel 2023, la domanda legata alle pale mira solo al prodotto di fascia altissima. Chi inizia a giocare a padel continua nel tempo e, migliorando il proprio livello velocemente, è alla ricerca del materiale più pregiato e della racchetta più tecnica per raggiungere la migliore performance. Questo accade anche con le calzature e l’abbigliamento.

4. 9.

5. Non abbiamo un e-commerce, ma vendiamo solo nel negozio fisico.

6. racchette: ADIDAS (+), HEAD (+), BABOLAT (+)

scarpe: ASICS (+), HEAD (+), ADIDAS (+)

abbigliamento: JOMA (+), HEAD (+), ADIDAS (+)

zaini/borse: HEAD (+), ADIDAS (+), BABOLAT (+)

7. NOX

8. Purtroppo, il mercato spagnolo con la sua distribuzione a tappeto in circoli e direttamente a istruttori e maestri mette in difficoltà quello italiano. Penso che questa manovra aggressiva dovrebbe essere più controllata per non creare così tanta differenza.

PADEL & FIT

Latina e Terracina (LT)

Cristian Di Rita - Titolare

1. Abbiamo aperto nel 2020 e i primi due anni sono stati molto buoni, con flussi di vendite davvero importanti. La prima metà del 2022 è stata altrettanto positiva, mentre nella seconda c'è stato un calo. Nel complesso, non abbiamo aumentato il nostro fatturato in confronto al 2021.

2. All'inizio, non essendoci molte racchette, si vendeva qualsiasi tipo di pala senza troppe pretese da parte del pubblico. Ora le persone sono più competenti e arrivano in negozio dopo essersi già informate.

3. Questo mondo sta diventando sempre più inflazionato, perché i brand e le aziende sono tante. La distribuzione è stata problematica nel 2021 perché non c'era materiale e le consegne erano sempre in ritardo, mentre nel 2022 la situazione si è ribaltata. Abbiamo ricevuto tanta merce e la domanda non è rimasta al passo con l’offerta, con il risultato che i magazzini si sono riempiti di articoli di cui non si sapeva bene cosa fare.

4. 7.

5. Abbiamo un e-commerce, ma il negozio fisico vale per il 90% sul totale el fatturato.

6. racchette: BABOLAT (+), BULLPADEL (=), NOX (=)

scarpe: BABOLAT (+), JOMA (=), MUNICH (=)

abbigliamento: DROP SHOT (+), VARLION (=), BABOLAT (=)

zaini/borse: BABOLAT (+), NOX (+), VARLION (+)

7. HEROE’S

8. Dopo il grande exploit del post-Covid, adesso si lavora con qualche difficoltà in più, perché è diventato uno sport come gli altri. Bisognerebbe affidarsi a meno fornitori, piuttosto che rivolgersi a tante aziende diverse, in modo da avere in negozio i brand che da soli reggono il mercato.

14 inchiesta esclusiva
IN CRESCITA 14 STABILE IN DIMINUZIONE
ANDAMENTO DELLE VENDITE
4 6

1. Nel 2022 c'è stata una certa stabilità nelle vendite, con il fatturato che è rimasto pressoché invariato. Nel 2021 c’è stata tanta domanda e poca offerta, mentre nel 2022 la tendenza si è invertita vista la maggiore presenza di prodotti e di negozi, che hanno soddisfatto le richieste dei clienti.

2. Nel corso dell’ultimo anno la clientela è senz’altro salita di livello, essendo più specializzata e avendo maggiore dimestichezza con lo sport. Le persone non cercano più le racchette entry level, bensì solo l'alta gamma.

3. Durante la prima parte dell'anno i prodotti consegnati sono stati pochi. Siamo andati avanti navigando a vista. Gli ordini sono poi arrivati tutti insieme nel giro di poco tempo. Contestualmente, i prezzi sono calati abbassando i margini. Purtroppo bisogna sottolineare che il settore sta prendendo una piega un po' da "mercatino": tutti vendono racchette e tutti vendono direttamente al circolo (comprese le aziende).

4. 7.

5. Abbiamo un e-commerce, ma non facciamo molte vendite, al massimo due o tre a settimana.

6. racchette: BABOLAT (+), DROP SHOT (-), ADIDAS (+)

scarpe: JOMA (+), MIZUNO (+), HEAD (-)

abbigliamento: DROP SHOT (+)

zaini/borse: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (-)

7. ADIDAS

8. Il mio auspicio è che si possa trovare un modo per regolamentare il mercato su internet, dove tutti vendono a prezzi molto più bassi.

PADELAB Roma

Carlo Caputo - Proprietario

1. Da quando abbiamo aperto, le vendite sono andate molto bene. Abbiamo scelto settembre per iniziare proprio con l’estate, periodo in cui qui si lavora molto bene. Fortunatamente abbiamo continuato a crescere costantemente, tendenza che riscontriamo anche oggi.

2. La clientela è certamente diventata più esperta, forse anche grazie alla quantità di video e di allenamenti che si possono trovare online e da cui prendere spunto e al numero sempre maggiore di fiere a cui partecipare. Adesso chi entra in negozio sa già cosa vuole comprare e conosce le caratteristiche degli articoli che desidera. È una crescita sicuramente molto veloce.

3. L’online è stato il fattore che ci ha dato maggiori problemi. Ormai la tendenza è comprare dai siti esteri senza alcuna garanzia né servizio, con prezzi al ribasso eccessivi. Il negozio fisico dà la possibilità di valutare i prodotti, risolvere facilmente le difficoltà potendo contare sulla nostra assistenza. I clienti sono molto più seguiti, tutte cose che non sono garantite negli e-commerce online ma che vengono surclassate dal fatto che i prodotti costano di meno. L’aspetto positivo è invece che il padel vive una crescita inarrestabile. Oggi si gioca a tutte le età, appena possibile, si fa lezione, si disputano tornei anche importanti, il livello si è alzato tanto e anche in poco tempo. A Roma soprattutto abbiamo tantissimi circoli, quindi la velocità è ancora maggiore rispetto ad altri posti. Solo nella nostra zona c’è un circolo ogni chilometro. A differenza dei campi coperti che invece non si trovano altrettanto facilmente.

4. 8.

5. Sì, abbiamo un e-commerce nostro che va molto bene e con cui vendiamo in tutta Italia, soprattutto nel nord. Cerchiamo di essere molto precisi con l'online ma usiamo il sito anche per farci una pubblicità utile, perché i social e mezzi di comunicazione simili fanno sì che i prodotti siano visti ovunque.

6.racchette: ADIDAS, BABOLAT, SIUX scarpe: NOX, BABOLAT, MUNICH abbigliamento: BULLPADEL, ENDLESS, BABOLAT

zaini/borse: BULLPADEL, VARLION, ADIDAS Nessun riferimento all’andamento dei marchi perché il negozio è aperto dal 2023.

7. SIUX

8. Ci aspettiamo una crescita importante anche nei prossimi mesi invernali. E non solo per noi: questo sviluppo in positivo della disciplina fa sì che si possano aspettare buoni risultati anche nelle altre città italiane.

SPORT STADIO 41

Monterotondo (RM)

Riccardo Francesconi - Titolare

1. La nostra attività ha una percentuale del 70% legata al calcio e del 30% per il padel. Abbiamo iniziato a trattarlo durante la seconda fase della pandemia. Inizialmente è andato tutto piuttosto bene, mentre nel 2022 le vendite sono state "con il freno a mano tirato". Se prima il mercato era caratterizzato da una scarsità di prodotto, ora non è più così. Il fatturato ha quindi visto un appiattimento delle vendite, con un 30% di calo.

2. La clientela comincia a essere un po’ più esigente. Prima comprava qualsiasi cosa, ora valuta meglio e pondera di più la scelta della racchetta e della scarpa.

3. La vendita su internet è un po’ un ostacolo, perché i prezzi sono molto al ribasso. Secondo me, c'è stato un errore da parte dei negozianti nel buttarsi anima e corpo sul padel con strategie troppo rischiose. Io sono stato un po' più equilibrato prevedendo la situazione che si sarebbe venuta a creare.

4. 7.

5. Abbiamo un e-commerce, che però non incide molto sul fatturato del padel.

6. racchette: BABOLAT (-), VARLION (-), DROP SHOT (-)

scarpe: MIZUNO (-), PUMA (-)

abbigliamento: PUMA (-), J’HAYBER (-)

zaini/borse: PUMA (=), J’HAYBER (=), BABOLAT (=)

7. Nessuno in particolare.

8. -

Silvio Di Giovannantonio - Amministratore

1. Nel periodo che va da gennaio a maggio del 2022 c’è stato un incremento dell’11,2%, da giugno a fine dicembre un calo del 38%. Nel primo semestre del 2023 abbiamo registrato un -44% sul 2022. Questo perché il mondo del padel è saturo, c’era tantissima richiesta di merce proprio quando non ce n’era, in particolare nel periodo di boom tra il biennio 20-21 e inizio del 2022. Un altro fattore è che il pubblico del padel non è tanto ricettivo come il tennista, che invece ama prendersi cura della sua racchetta e ha un’educazione sportiva diversa. Quando si rompe la pala, allora forse, e solo in quel momento, il padelista decide che è arrivato il momento di cambiarla. E in più quando entrano in negozio per acquistare nuovi articoli si concentrano solo sul prezzo. Per questo dico che la vendita dei prodotti padel è molto più “fredda” rispetto al tennis.

2. C’è una buona parte di clientela che ancora non sa cosa prendere, mentre il 70% ormai entra e sa cosa vuole. Ecco perché dico che diventa una vendita fredda, perché l’unico parametro è diventato il prezzo basso, senza neanche ricevere consigli da parte dello specializzato.

3. Le aziende hanno ricreato una rincorsa al “programmato” che ci ha riempito di problemi. A quel punto noi non abbiamo pianificato più nulla, non abbiamo più fatto ordini che andassero oltre a quello che già abbiamo in magazzino. D’altronde di merce in giro ce n’è e anche molta, solo che non c’è più la richiesta di un tempo. L’aspetto positivo del padel è che comunque ha portato un incremento di fatturato a partire dal 2020 e fino al 2022, con marginalità ancora buone.

4. 5.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (-), KENNEX (-), HEAD (-) scarpe: non sono mai partite.

abbigliamento: non abbiamo abbigliamento specializzato. zaini/borse: BABOLAT (+)

7. Nessuno in particolare.

8. Il tennis non è democratico: può giocare chi ha risorse economiche superiori alla media. Il padel invece raccoglie qualsiasi tipo di ceto sociale, con la conseguenza che moltissime persone quindi vengono bloccate dal prezzo quando si trovano di fronte a un equipaggiamento che vada oltre alla fascia bassa. Anche i campi stanno soffrendo di una moria di giocatori, perché ne sono stati costruiti centinaia e ora sono vuoti per la maggior parte delle ore durante la giornata. Il padel è un’onda che abbiamo cavalcato con piacere all’inizio, ma che con grande dispiacere al momento è implosa.

15 inchiesta esclusiva
Roma
TENNIS WORLD
SMASH TENNIS&PADEL Bari

TENNIS CORNER FIRENZE Firenze

Daniele

Zonta - Titolare

1. Il 2022 era iniziato positivamente, poi le vendite si sono fermate. Nel 2023, invece, è andata bene solo l’alta gamma, mentre nelle fasce intermedie ed entry level il mercato è calato del tutto e non ha mostrato segni di ripresa.

2. Quando entrano in negozio, le persone adesso sanno già cosa vogliono. Non cercano più dei consigli specifici dal rivenditore, visto che ora possono trovare un parere su internet, dagli amici e dagli altri praticanti. Arrivano dunque già pronti all’acquisto e con indicazioni precise.

3. Appoggiandoci alle grandi aziende del tennis, non abbiamo avuto grosse problematiche. Quando ci siamo affidati a realtà più piccole, invece, abbiamo avuto maggiori problemi, mentre con quelle più strutturate è filato tutto liscio.

4. 6.

5. Abbiamo un e-commerce che però è in calo. Le vendite rappresentano il 50% del totale.

6. racchette: HEAD (-), BABOLAT (-), PRO KENNEX (-)

scarpe: BABOLAT (-), ASICS (-), MIZUNO (-)

abbigliamento: BABOLAT (-), ASICS (-), MIZUNO (-)

zaini/borse: BABOLAT (-), WILSON (-)

7. PRO KENNEX

8. -

APEX STORE Sassari

Simone Agus – Co-fondatore

1. Nel 2022 abbiamo registrato un generale incremento rispetto al 2021.

2. Quest’anno la clientela è più evoluta, più informata ed esigente.

3. Le problematiche principali hanno riguardato la mancanza della merce, e conseguentemente arrivi con tempistiche non rispettate dai produttori.

4. 7.

5. Il trend è in crescita, abbiamo il nostro sito che fa anche da e-commerce aperto a fine 2021. Sul totale, al momento le vendite online incidono solo per il 10% del fatturato.

6. racchette: ADIDAS, BABOLAT, WILSON, JOMA scarpe: JOMA (=), WILSON (-), MIZUNO (+) abbigliamento: JOMA (=), WILSON (+), MACRON (+) zaini/borse: ADIDAS (+), WILSON (=), VARLION (-)

7. MACRON

8. Il mio è un augurio a tutti gli operatori del settore, affinché il trend continui a crescere nel nostro Paese.

SOL PADEL Quartu Sant'Elena (CA)

Luciano Marengo - Titolare

1. Siamo in positivo, ma siamo entrati in un mercato attualmente ingolfato. E questo soprattutto per quanto riguarda le pale, mentre scarpe e tessile registrano delle vendite più regolari. Sulle racchette ci aspettavamo sicuramente molto di più, mentre ora il sentore è che in Sardegna sia tutto bloccato. Di fatto, sono partite delle campagne molto aggressive da parte di aziende più grosse che, per via di esuberi di magazzino, stanno svendendo quanto più possibile cercando di recuperare il capitale.

2. Il 10/15% della clientela è esperta, il resto è ancora da accompagnare, e anche bene. Per questo ritengo che l’online sia “pericoloso” per gli utenti, perché tendono a lasciarsi influenzare dai giocatori professionisti con attrezzatura di alto livello che per loro però non è ancora adatta, e che non sanno gestire. Notiamo come la tendenza in Sardegna sia di considerare i professionisti alla stregua degli attori famosi, tanto sono idolatrati.

3. Un riscontro molto positivo è che stiamo fornendo un servizio che, in effetti, mancava per davvero. Siamo un punto di riferimento per il padel in Sud Sardegna, dove i giocatori sono felici sia di poter toccare con mano il prodotto sia di trovare articoli più di “nicchia”. Inoltre, chi ci viene a trovare molto spesso torna con degli amici, segnale del fatto che da noi sono stati bene. Quello che invece abbiamo notato di negativo e che ci fa male anche moralmente, oltre che commercialmente, è che spesso veniamo usati per la consulenza che forniamo gratuitamente da clienti che poi non finalizzano l’acquisto da noi. Capita che la gente entri in negozio, faccia molte domande, provi i prodotti, e poi con una scusa non compri niente da noi ma, anzi, acquisti il prodotto online per risparmiare una manciata di euro. In questo modo non ci viene riconosciuto il servizio che forniamo, che viene invece “sfruttato” per poi indirizzarsi altrove. Per fortuna lo fanno in pochi, e questi oltretutto non tornano neanche più in negozio.

4. 10.

5. Sì, abbiamo un sito che fa anche da e-commerce. Le vendite online contano circa per il 10%.

6. racchette: ADIDAS, BULLPADEL, SLAZENGER scarpe: JOMA, BULLPADEL, ADIDAS abbigliamento: SLAZENGER, ADIDAS, BABOLAT zaini/borse: BULLPADEL, SLAZENGER, BABOLAT Nessun riferimento all’andamento dei marchi perché il negozio è aperto dal 2023.

7. SLAZENGER

8. Noi siamo molto fiduciosi per l’anno che verrà. Per la crescita sia della disciplina che dei giocatori in sé. Siamo anche molto ottimisti per le nuove generazioni: speriamo, un giorno, di poter vedere un cognome sardo nelle classifiche del World Padel Tour, perché in quel modo potremo sapere che, nel nostro piccolo, anche noi abbiamo giocato una parte importante.

Massimo

Corradi - Titolare

1. Nel 2021 c’è stato un boom assoluto anche per via della scarsità di prodotti. Questo ci ha permesso di fare pochi sconti e di lavorare molto bene. Nel 2022 le aziende hanno reperito più materiale e la conseguenza è stata un maggiore assestamento e una generale stabilità.

2. Abbiamo notato un allargamento costante della base dei principianti, mentre chi ha iniziato a giocare già nel 2018 e nel 2019 ha un livello sempre più alto. Il flusso di persone è anche piuttosto eterogeneo, visto che vediamo arrivare in negozio uomini, donne e under 18. I principianti che vengono nello store cercano molti consigli, e noi cerchiamo di tarare i suggerimenti sull'esperienza, sul vissuto e sul budget di chi abbiamo di fronte.

3. Non abbiamo avuto particolari problematiche nelle consegne, che sono state sempre puntuali anche durante la primavera del 2023 Tra le cose positive, mi preme sottolineare che anche chi gioca da poco si informa, legge e guarda i video; il livello di conoscenza dell'amatore, insomma, si sta alzando. Ed è anche stimolante vedere in negozio persone così competenti. Gli aspetti negativi riguardano le vendite su internet, dove i prezzi di listino sono scontati del 40-50%, spesso senza senso. Molte aziende fanno notare queste pratiche e presentano dei richiami, mentre altre lasciano correre. I brand dovrebbero vigilare sui prezzi di più, anche perché la richiesta è alta. Bisogna ottimizzare i costi con politiche commerciali che premiano i negozi.

4. 9.

5. Abbiamo un nostro e-commerce personale e vendiamo anche su Amazon. Per quanto riguarda il padel nel 2022, più del 50% delle vendite online hanno riguardato calzature e accessori, mentre per le racchette c’è stato meno mercato.

6. racchette: BABOLAT (+), VARLION (+), ADIDAS (+)

scarpe: ASICS (+), MIZUNO (+), JOMA (+)

abbigliamento: BABOLAT (+), MIZUNO (+), KAPPA (+)

zaini/borse: BABOLAT (+), WILSON (+), NOX (+)

7. VARLION

8. Noi negozianti dovremmo cercare di avere più armi per contrastare il commercio online. Dovremmo offrire un servizio in più al cliente rispetto a internet. Per esempio, le aziende dovrebbero fornirci più pale per i test, in modo da permettere ai clienti di dirci cos'è piaciuto e cosa no.

16 inchiesta esclusiva
A TUTTO CAMPO Carpi (MO)

TENNISPRO Reggio Emilia

1. Nel 2022 il trend è stato negativo rispetto al 2021. E se un anno fa il giro d’affari era ancora accettabile, nel 2023 tutto il movimento si è bloccato. Chi dice che vende tante racchette probabilmente esagera e non poco. Per quel che ci riguarda, entro fine anno smantelleremo la sezione legata al padel quasi del tutto. Nel giro di due anni questo mercato è diventato troppo inflazionato.

2. Inizialmente la clientela era composta perlopiù da tennisti che passavano al padel, mentre ora in negozio arrivano soprattutto persone che non hanno mai fatto sport o che l'hanno fatto tantissimi anni fa e che sono trascinati da amici e colleghi a ricominciare giocando padel, ma senza alcuna preparazione fisica o tecnica.

3. I costi delle racchette sono alti e lasciano ai negozianti pochissimo margine, per cui alla lunga diventano inaffrontabili.

La loro durata è di un anno circa e le persone cominciano a capirlo, per cui tendono a non spendere 300 euro per una pala e piuttosto si orientano sulle offerte proposte su internet con prezzi iper stracciati. Questo meccanismo danneggia ovviamente il negoziante e toglie l'interesse nel tenere il padel in negozio.

4. 7. 5. Abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (+), BULLPADEL (=), NOX (+)

scarpe: BABOLAT (+)

abbigliamento: NIKE (+)

zaini/borse: BULLPADEL (+)

7. BABOLAT

8. Il padel, ora come ora, è uno sport over 35, praticato da persone che non hanno molte pretese quando scendono in campo. Questa tendenza mi fa dubitare del fatto che in Italia si riuscirà a sviluppare un movimento giovanile di un certo peso, anche perché nel tennis puoi lavorare con i bambini su un campo ridotto per poi “allargarlo” man mano che si cresce nell’apprendimento, ma nel padel non è possibile per via della struttura dei vetri. È percepito come uno sport aggregante e di divertimento, ma non so se riuscirà ad andare oltre questo concetto.

SPORTONE Buccinasco (MI)

1. L’anno scorso c’è stato un incremento significativo del numero di campi da padel presenti qui in zona, quindi di conseguenza anche le nostre vendite sono andate abbastanza bene.

2. C’è una clientela più esperta ora che tende a seguire spesso i consigli dei maestri nei circoli.

3. L’aspetto negativo che abbiamo riscontrato è la concorrenza fortemente sleale che si trova su internet per colpa dei prezzi eccessivamente al ribasso. Invece, come detto prima, l’apertura di diversi campi nell’area ci ha permesso di intercettare molta clientela che si è man mano appassionata.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: HEAD (+), DUNLOP (+), BABOLAT (+)

scarpe: MIZUNO (+), HEAD (-)

abbigliamento: AUSTRALIAN (+)

zaini/borse: HEAD (+)

7. Nessuno in particolare.

8. Questo è uno sport al momento molto in voga e molto facile da praticare, per cui com’è logico c’è tanta gente che si sta avvicinando. Bisogna poi capire se non sarà un altro fenomeno passeggero, se rischia di inflazionarsi come succede spesso.

Silvano Stefanini - Dipendente

1. Il padel è andato in crescendo fino al 2021, poi purtroppo le aziende hanno cominciato a rivolgersi direttamente ai circoli, saltando il negoziante. Nel 2023, le vendite del negozio sono scese dell'80%, e per questo motivo la proprietà ha deciso per il prossimo anno di non trattare più il padel. Riusciamo a vendere perlopiù a chi sceglie lo store come primo “interlocutore”.

2. La clientela che veniva in negozio cercava soprattutto una consulenza, perché io e la proprietaria andavamo a testare le racchette sul campo per essere preparati. Nel corso del tempo, abbiamo notato una maggiore specializzazione delle persone.

Matteo Taurino - Collaboratore

1. Nel 2022 c’è stato il boom del padel, quindi va da sé che anche le nostre vendite sono andate molto bene. Adesso il mercato sembra un attimo rallentato perché l’abbiamo “riempito” di racchette e altri articoli, ma ciò non toglie che l’anno scorso sia stato molto positivo per noi.

2. Al padel si è approcciata sia molta gente che giocava già a tennis, ma anche molti ragazzi giovani o persone che non praticavano altri sport e che hanno scelto il padel come momento di socialità. A mano a mano si sono appassionati sempre più giovani amatori e anche persone un po’ più adulte.

3. Non abbiamo avuto problemi sostanziali a dire il vero. L’unica questione rilevante per i negozi fisici è stata la vendita di prodotti su internet che ha "ammazzato" i nostri guadagni. Ci sono certi siti, soprattutto spagnoli, che abbassano davvero tanto non solo il prezzo, ma anche la qualità della merce acquistabile. Al punto che tanta gente finisce per non considerare più lo store fisico. Certe aziende non sono garanti per i loro prodotti. L’aspetto positivo del padel, è che ha coinvolto sempre più persone e ha fatto spostare tanti giocatori del tennis verso questa nuova disciplina, molto più socializzante e aggregante. Essendo più facile, inoltre, si pratica meglio e anche più spesso. Poi con il boom del fenomeno padel per noi è seguito tutto a ruota, compresa la vendita di prodotti tennis, completi, abbigliamento, palline e accessori.

4. 9.

5. Ebay, ma abbiamo caricato pochi prodotti padel, per cui l’online non ci porta molto in termini di vendite.

6. racchette: BABOLAT (+), NOX (=), WILSON (=)

scarpe: BABOLAT x Lebron (+), MIZUNO (+), ASICS (=) abbigliamento: UNDER ARMOUR (+), BABOLAT (=), MIZUNO (=) zaini/borse: HEAD (+), BABOLAT (+), NOX (=)

7. NOX

8. -

3. La concorrenza dei circoli e di internet è l’aspetto più negativo in assoluto. Faccio un esempio legato alle palline: quando la disciplina è esplosa, si vendevano dai 40 ai 50 tubi al mese, mentre ora siamo arrivati a due o tre al massimo. È il motivo per cui il padel è diventato un investimento che per noi non ha più senso. Per rientrare nelle spese, bisognerebbe vendere sotto al prezzo di costo.

4. 5.

5. Non abbiamo un e-commerce, perché si rischia di innescare una guerra sul prezzo a cui non vogliamo partecipare.

6. racchette: BABOLAT (=), HEAD (-), NOX (=)

scarpe: HEAD (=), ASICS (=), K-SWISS (=)

abbigliamento: BABOLAT (=), HEAD (=), UNDER ARMOUR (=)

zaini/borse: BABOLAT (=), HEAD (=), ASICS (=)

7. NOX

8. -

Le domande

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vostre vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali.

17
inchiesta esclusiva
TENNISLOVE Roma GILIOLI SPORT Vignola (MO)

TENNIS CORNER ROMAGNA Bagnacavallo (RA)

1. Nel 2022 c’è stata una netta crescita, circa un +50% rispetto al 2021. Trovo che sia dovuto al fatto che il padel sia uno sport esploso a livello europeo, non solo nazionale o locale. Anche perché da noi, per esempio, ci sono pochi campi, e vanno spesso overbooking per eccesso di domanda sull'offerta.

2. Per quanto ci riguarda, abbiamo trovato una clientela “a fasi”. Chi prende una racchetta base per iniziare, è facile che dopo una stagione sia già passato a una di livello medio-alto. Sintomo che il mercato riesce a progredire anche molto velocemente.

3. Gli spagnoli ci hanno “invaso” con il loro mercato, più maturo del nostro. Il risultato è che riescono a vendere a dei prezzi molto competitivi, anche per via del fatto che tanti articoli vengono prodotti da loro, e il cliente italiano, spesso meno preparato e con in mente il solo criterio del prezzo, quando cerca una pala si rivolge al loro store online. In quest’ultimo anno e mezzo, inoltre, tutti sono saliti sul carro del padel, quindi ora siamo giunti ad avere un eccesso di prodotto. Per rientrare nei costi, molti di questi vendono a prezzi fuori mercato. Non è tanto l’online il problema, quindi, quanto più la corsa al ribasso. Per il resto, il padel è stata una ventata di feschezza, soprattutto per un settore come il mio che tratta solamente il tennis.

4. 8.

5. Abbiamo entrambi, vendiamo sia su marketplace esterni che sul nostro sito, con vendite che incidono per il 50%. D’altronde nel padel la gente "cerca l'euro di differenza", quindi bisogna essere competitivi supportando la ricerca dell’utente tipo, e l’online si presta benissimo a questo scopo.

6. racchette: BABOLAT (+), WILSON (-), HEAD (=)

scarpe: ASICS (+), BABOLAT (+), MIZUNO (+)

abbigliamento: ADIDAS (-), BABOLAT (-), NIKE (-)

zaini/borse: BABOLAT (-), HEAD (-), DUNLOP (-)

7. Nessuno in particolare.

8. -

1. Il mercato padel è sempre in crescita, quindi in proporzione anche le nostre vendite sono andate bene, sia per quanto riguarda l'attrezzatura che per tutto il contorno, come calzature e così via. Al momento, essendo uno sport nato da poco, molti negozi sono ancora alle fasi iniziali, ma è un mercato talmente ricco che tutti ne vogliono una fetta, anche chi non è del settore.

2. È cambiata nel senso che è sempre meno affezionata al punto vendita specializzato e va più alla ricerca, dell'occasione. In parte è colpa dei commercianti, specialmente quelli che non sono professionisti, in parte è colpa degli insegnanti che non sono veri maestri di padel. E delle aziende, soprattutto, che fanno profitti guardando solo ai numeri e non ai negozianti.

3. La distribuzione del prodotto è ormai presente in tutti i canali, anche troppi. Un esempio sono i circoli. È una pratica che poi mette in difficoltà gli specializzati e i professionisti. Questo chiaramente crea caos e porta a una dispersione di professionalità, con conseguente vantaggio dei fisioterapisti perché la maggior parte dei giocatori che compie acquisti online senza consulto né conoscenza si fa male per via di un equipaggiamento non adatto. Purtroppo pratiche come questa hanno portato uno come me, che aveva il cuore nel padel, a disinnamorarsene. Il risvolto positivo però c’è: ci divertiamo tutti ed è bellissimo.

4. 6.

5. Sì, abbiamo un e-commerce ma non incide molto. La guerra dell’online è a favore solo delle grandi catene.

6. racchette: ADIDAS (+), BABOLAT (+), SIUX (=)

scarpe: ASICS (+)

abbigliamento: EA7 (+), HYDROGEN (+), ADIDAS (+)

zaini/borse: ADIDAS (+), BABOLAT (+), SIUX (=)

7. Nessuno in particolare.

8. -

Mauro Ferrari - Titolare

1. Il 2022 è andato molto bene rispetto al 2021 con un +30-40% di fatturato. Nei primi mesi del l 2023 la situazione si è stabilizzata.

2. Negli ultimi due anni è cambiata molto, a mio avviso spesso non nel modo migliore possibile. Tante persone arrivano qui in negozio dopo aver letto un sacco di cose sbagliate su internet o facendo affidamento agli amici. Qui nello store cerchiamo di riportarli sulla strada giusta: a volte i clienti ascoltano e a volte no. Con i principianti naturalmente è diverso, perché si affidano di più al consiglio del negoziante.

3. Nel 2022 ci sono stati ancora tanti problemi con le aziende sulle consegne, che sono state un po' ritardate. Bisogna sottolineare, inoltre, che purtroppo nella vendita il padel è diventato come il tennis di una volta. Si sono innescati dei meccanismi che portano i rivenditori a vendere al prezzo di costo. Nel complesso, mi sento di dire che il mercato è un po' drogato.

4. 8.

5. Abbiamo aperto da poco un nostro sito internet, ma lo pubblicizzeremo a partire da settembre.

6. racchette: BABOLAT (=), ADIDAS (=), NOX (=)

scarpe: BABOLAT (=), MIZUNO (=), K-SWISS (=) abbigliamento: ADIDAS (=), AUSTRALIAN (=), BABOLAT (=) zaini/borse: BABOLAT (=), HEAD (=), WILSON (=)

7. Nessuno in particolare.

8. Ho notato una diminuzione nel numero di partite che si disputano, anche se la platea di persone che gioca è ancora in aumento. Mi auguro che questo trend duri nel tempo, visto che anche la FITP ha iniziato a puntarci sempre di più. A mio avviso, ci sarà ancora una piccola crescita e poi un assestamento del mercato. Nel frattempo l’organizzazione di tornei e le attività delle scuole consolideranno la disciplina.

POLISPORT LIVORNO Livorno

1. Rispetto al 2021 le vendite nel 2022 sono rimaste pressoché invariate. Era ancora un anno in cui si stava uscendo dal periodo Covid, quindi è stato un periodo diverso, “strano”. Se in un primo momento siamo riusciti ad acquistare abbastanza articoli padel da lasciare in negozio, poi si è ribloccato tutto.

2. C’è una tendenza sempre maggiore a effettuare acquisti online. Il periodo durante e post pandemia ha alimentato questo trend in maniera massiccia e ha portato meno persone in negozio.

3. Anche nel mondo padel abbiamo vissuto le ripercussioni delle problematiche diffuse a livello nazionale. Nello specifico, l'innalzamento generale dei prezzi delle merci e delle materie prime. Le aziende inoltre non ci fanno più lavorare come una volta perché ormai si attivano per conto loro, nel senso che ci forniscono molti meno prodotti rispetto a prima e preferiscono ormai vendere i propri articoli tramite e-commerce specializzati che fanno capo a loro stessi. D’altronde, non ricevendo noi negozi più tanti prodotti come prima, se un cliente vuole un modello specifico deve per forza comprarlo online. L’unico aspetto positivo è che noi siamo stati bravi a lavorare con le forniture nonostante questa situazione di mercato. Il lavoro però sta cambiando rispetto a prima.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (-), JOMA (-), ADIDAS (-)

scarpe: JOMA (=), MIZUNO (=), LOTTO (=)

abbigliamento: JOMA (=)

zaini/borse: DUNLOP (=), JOMA (=)

7. Nessuno in particolare.

8. -

18
inchiesta esclusiva
MAURO SPORT Biassono (MB) MATCH POINT – TENNIS LIVE SHOP Cesena

Mauro Franchini - Titolare

1. Nella nostra area il padel è esploso nel 2022 con una concentrazione di campi enorme. Ovviamente il mercato legato all’attrezzatura, rispetto al 2021, è cresciuto del 40%, per avere poi una battuta d'arresto nei primi mesi 2023.

2. La clientela si è sicuramente evoluta. Incrementando la quantità di persone che praticano questo sport, è necessariamente variata anche la domanda: da una richiesta entry level del 2021 a materiali più sofisticati e professionali l'anno successivo. Chi si appassiona a questo sport, infatti, poi continua e dunque sono gli stessi clienti anno dopo anno ad accrescere anche le loro capacità. Nel 2023 c’è stato un rallentamento in questo senso, ma non ci preoccupiamo perché è il naturale succedere delle cose: sono 40 anni che vendiamo articoli sportivi e abbiamo visto che, quando arriva una disciplina nuova, succede sempre questo prima di tornare a una dimensione più bilanciata.

3. Siamo stati fortunati perché, grazie al tennis, siamo molto verticali in questo mondo. Quello che abbiamo notato da un anno con l'altro è che c'è stato un cambio a livello di aziende. Nel 2021 la facevano da padroni gli spagnoli poiché i big del tennis non erano ancora entrati nel mondo padel. Poi le grandi aziende hanno messo il loro know how spopolando l'anno successivo. Nel 2012 c'erano problemi di consegna, la cui coda è continuata anche nel 2011, ma essendo noi un'attività radicata sul territorio grazie al tennis, abbiamo avuto canali preferenziali, con ditte che già ci conoscevano. Una difficoltà è stata quella di capire la tecnologia e dare indicazioni al cliente finale perché era una comunicazione molto confusa. Non era chiara la destinazione delle racchette, era un mondo in cui navigavamo a vista. Per fortuna non abbiamo mai avuto carenza e, anzi, abbiamo lanciato una linea nostra di pale.

4. 8

5. Abbiamo un e-commerce che si appoggia al nostro sito e, grazie a mio figlio, ci affidiamo anche a delle piattaforme terze con marketplace, soprattutto Facebook. Su internet vendiamo circa il 25% del complessivo, ma non molto abbigliamento.

6. racchette: BABOLAT (+), WILSON (+), HEAD (+)

scarpe: ASICS (+), BABOLAT (+), MIZUNO (+)

abbigliamento: NIKE (+), ADIDAS (+), LOTTO (+)

zaini/borse: BABOLAT (+), WILSON (+), HEAD (+)

7. PRO KENNEX, perché presenta il sistema Kinetic che assorbe le vibrazioni e dunque riduce il problema dell'epicondilite.

8. -

PADEL AE STORE Trapani

1. Non riesco a fare un bilancio sul 2022 perché abbiamo aperto solo da quattro mesi, ma il 2023 si è già mostrato complesso. La partenza è andata bene e abbiamo avuto una notevole accelerata, poi c'è stato un calo drastico nel mese di maggio e da metà luglio in poi. Ora speriamo che, con la voglia di rimettersi in forma a settembre, si apra un nuovo scenario.

2. Da noi vengono soprattutto soci dei circoli che ci sono in città. Non avendo uno storico, posso raccontarvi la clientela che entra da noi: il nostro negozio registra una percentuale di appassionati di genere maschile superiore rispetto a quella femminile. La media di età è dai 20 anni in su, anche se ci sono diversi teenager che hanno cominciato a giocare e sono in crescita. La maggior parte di loro ha un livello intermedio, mentre qualcuno più avanzato.

3. Sempre riferito al 2023, non ci sono problemi per quanto riguarda la reperibilità fisica degli articoli: quello che richiediamo alle aziende, ci viene mandato. Il punto è che non riusciamo a stare dietro alle vendite online di piattaforme terze o degli stessi brand. Visto che il mercato padel è in contrazione, tutti stanno facendo degli sconti che uno store fisico non può permettersi. Stanno svendendo tutto. Non ci possiamo permettere di stare dietro a questo ritmo. Speriamo che con le collezioni nuove si possano operare politiche di vendita diverse.

4. 7

5. Abbiamo uno store online, che però fa fatica a stare al passo delle aziende.

6. racchette: NOX (=), BULLPADEL (=), ADIDAS (=)

scarpe: JOMA (=), ADIDAS (=), NOX (-)

abbigliamento: BULLPADEL (=), HEAD (=), DROP SHOT (=)

borse/zaini: BULLPADEL (=), HEAD (=), NOX (=)

7. HIROSTAR 8. -

Le domande

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vostre vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali

Marco Tognolo - Store manager

1. Nel 2022, il nostro secondo anno di attività, abbiamo aumentato la percentuale di fatturato legata al padel rispetto al 2021. Nonostante il core business sia comunque il tennis, c’è stata una crescita e le prospettive sono positive per il prossimo futuro, anche perché nella nostra zona c’è stata una buona espansione.

2. Quando entrano nel nostro negozio, le persone cercano la nostra competenza e una guida per capire il loro effettivo livello e cosa vogliono fare in campo. Io stesso, in prima persona, testo le racchette per cercare di dare un consiglio in più soprattutto al neofita.

3. La gestione delle vendite è complicata, perché su internet si trovano prezzi che per noi sono sotto costo e purtroppo non c'è nessuna tutela da parte delle aziende. C'è un po' di delusione da questo punto di vista, perché questo tipo di concorrenza è difficile da reggere. Quando abbiamo a che fare con persone serie, in ogni caso, ci accorgiamo che le prospettive di crescita sono interessanti, anche per via delle collaborazioni che sono partite negli anni con i centri della zona.

4. 6.

5. Abbiamo un e-commerce che riguarda tutta la catena, formata da tre negozi in totale. Si dovrebbe attestare attorno al 30% del fatturato complessivo.

6. racchette: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (+)

scarpe: ASICS (+), DROP SHOT (+), MIZUNO (+)

abbigliamento: AUSTRALIAN (+), DROP SHOT (=)

zaini/borse: BABOLAT (+), WILSON (+), ADIDAS (+)

7. HEAD

8. Ho notato che chi lavora di più cerca anche maggiore comfort quando scende in campo. Per questo motivo stiamo montando molti grip Noene, che sono funzionali alla prevenzione di problemi agli arti.

19
inchiesta esclusiva
DOCTOR TENNIS Legnago (VR)

GO4TENNIS Torino

Lino Casoria - Responsabile

1. Nel 2022 abbiamo registrato un incremento. Quest'anno invece sta andando male per via della forte concorrenza data dall’online. I prezzi per noi sono diventati troppo competitivi,. Se dovesse continuare con questo trend, non escludo che potremmo chiudere in molti.

2. Si tratta per lo più di gente “nuova” che arriva da altri sport. All’inizio i clienti erano più inesperti, cercavano racchette a basso prezzo, poi a mano a mano che hanno continuato a giocare si sono appassionati sempre di più e hanno iniziato a cercare attrezzatura superiore.

3. Nel 2022 non abbiamo riscontrato veramente nessuna problematica, a differenza del 2023 in cui, come già detto, stiamo avendo grandi difficoltà con l’online. Il positivo è che per fortuna tanta gente si è appassionata, cosa che ha portato a un aumento delle vendite.

4. 8.

5. Sì, abbiamo un nostro e-commerce ma le vendite non vanno bene.

6. racchette: BABOLAT (+), NOX (+), HEAD (+)

scarpe: BABOLAT (=), ADIDAS (=), ASICS (=)

abbigliamento: BABOLAT (+), BULLPADEL (+), ADIDAS (+)

zaini/borse: BABOLAT (=), BULLPADEL (=), STARVIE (=)

7. Nessuno in particolare.

8. L’unica cosa che mi sento di dire è che se le case non faranno qualcosa per obbligare i rivenditori su internet a mantenere i prezzi bloccati, in giro rischieremo di vedere sempre meno negozi fisici.

PADEL SUEÑO Firenze

1. Abbiamo aperto la nostra attività nel novembre 2021, in un periodo abbastanza critico. I materiali scarseggiavano ed era anche complicato avere una buona fornitura di prodotti. Ciononostante, abbiamo avuto subito un riscontro positivo e siamo diventati un punto di riferimento nel territorio fiorentino. Le vendite, dunque, sono sempre state in crescita esponenziale.

2. All’inizio le persone che entravano in negozio erano un po' acerbe. Conoscevano lo sport, visto che si iniziavano a trasmettere i tornei anche in tv, ma senza avere competenze specifiche. Col passare del tempo, invece, le persone sono diventate sempre più competenti. Questo ha portato anche noi stessi a voler restare sempre al passo con le novità del settore, a documentare e a studiare per farci trovare pronti con i clienti. Se dai informazioni errate alle persone, verrai smascherato subito e a quel punto la reputazione sarà compromessa.

3. Abbiamo avuto alcuni problemi con le consegne nei primi mesi del 2022, ma nulla di preoccupante. Le cose positive hanno riguardato, invece, i rapporti creati con le aziende e i rappresentanti. Mantenere determinate relazioni è fondamentali sul lungo termine. Abbiamo stretto tante amicizie anche con i clienti, tant’è che con molti di loro andiamo a giocare insieme.

4. 9.

5. Facciamo delle spedizioni se qualcuno lo richiede. Non abbiamo ancora una piattaforma e-commerce, ma ci stiamo lavorando.

6. racchette: BABOLAT (+), SIUX (+), DUNLOP (+)

scarpe: BABOLAT (+), K-SWISS (+), JOMA (+)

abbigliamento: ADIDAS (+), PADEL SUEÑO (+) che è il nostro marchio personalizzato

zaini/borse: BULLPADEL (+), PADEL SUEÑO (+), SIUX (+)

7. AKKERON, marchio spagnolo che fabbrica racchette per chi soffre di epicondilite.

8. Il mercato ha grandi margini di crescita qui a Firenze e in Toscana. Ci auspichiamo anche un aumento delle scuole padel per i bambini, dopo che questa disciplina ha già riportato persone a fare sport dopo tanti anni grazie al suo spirito di aggregazione.

SPORT

K2

Elisabetta Stivalini - Titolare

1. Il 2022 è stato un buon anno, mentre ora stiamo vivendo un momento di contrazione. Come sport, il padel gode di ottima salute visto che in questa zona sono stati costruiti tanti campi e sono sempre pieni. La principale problematica si lega al fatto che c’è troppa offerta per l’attrezzatura. Questa situazione è il risultato di diversi fattori. In primis la crisi che il padel ha avuto in Spagna da metà del 2022 in poi e che ha portato molte aziende iberiche a virare su altri mercati europei, soprattutto quello italiano, esportando tantissime pale e portando a un surplus di racchette nei negozi fisici. Questo ha provocato un rallentamento nelle vendite in negozio nel 2023.

2. Sì, molto. Il padel ha aperto a tante novità e ha portato una clientela diversa nel mio negozio. In particolare le donne, che hanno scoperto questa disciplina e ci si sono avvicinate in massa. Il mio negozio è specializzato anche nel tennis, disciplina prevalentemente maschile (il rapporto è di circa 80% maschi e 20% femmine), mentre nel padel il rapporto è abbastanza paritario, direi un 60-40. Questo ha fatto sì che si aprisse un nuovo mercato delle donne, anche quelle agée. La seconda novità è legata al fatto che ha permesso anche a persone non così fisicamente preparate di avvicinarsi al mondo sportivo. Infine, è cambiata la tipologia del cliente: ho sempre trattato con adulti di 40 anni circa e non ho mai venduto prodotti inerenti al mondo del calcio. Ora invece qui entrano anche calciatori che sono appassionati di padel e una clientela di età compresa tra i 17 e i 60 anni.

3. Nel 2021 non si trovava merce di nessun tipo, per questo motivo abbiamo preso qualsiasi cosa e fatto incetta per il futuro (facciamo ordini otto mesi prima). Poi nel 2022 il materiale è arrivato tutto insieme e ci siamo trovati in "overdose" di merce. Questo ha condizionato il mercato, causando l’abbassamento dei prezzi. Tutti oggi cercano prodotti premium, anche sovradimensionati rispetto alle loro capacità.

4. 8

5. Lavoriamo con Amazon, ma solo da quattro mesi quindi non ho dati sul 2022.

6. racchette: BABOLAT (+), WILSON (+), ADIDAS (+) scarpe: ASICS (+), BABOLAT (+), ADIDAS (+) abbigliamento: NIKE (+), ADIDAS (+), WILSON (+) zaini/borse: WILSON (+), BABOLAT (+), HEAD (+)

7. BABOLAT

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vostre vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali

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inchiesta esclusiva
8. Con le ultime evoluzioni del mercato padel, notiamo una tendenza dei negozi alla vendita di prodotti top di gamma piuttosto che di media o bassa fascia. Perugia
Le domande
@padelcarpi LEADER ITALIANO NELLE COPERTURE SPORTIVE

SEI CONSIGLI (PIÙ BONUS) PER MIGLIORARE IL PROPRIO GIOCO

Chi vuole alzare il livello delle prestazioni in campo non può prescindere da alcune linee guida fondamentali, che possono portare a dei progressi significativi anche in breve tempo

Una volta appresa la tattica di base e iniziato a levigare i difetti tecnici, ci sono molti aspetti da non sottovalutare che possono influenzare anche in maniera importante la vostra performance durante un match. Alcune di queste raccomandazioni possono sembrare banali, ma quando siamo sotto pressione durante una partita importante, non è facile ragionare con lucidità. È bene dunque tenerle sempre a mente.

1. PREPARA I PUNTI CON PAZIENZA

Ormai è risaputo, il padel è uno sport estremamente tattico. Per questo motivo è essenziale essere in grado di sviluppare il proprio gioco in attesa del momento giusto per attaccare. Bisogna avere molta calma, soprattutto in fase difensiva, quando è importantissimo non commettere errori gratuiti. Rafforzare questa qualità vi permetterà di avere meno ansia e vi renderete conto che spesso l’avversario sbaglierà prima di voi.

Special Tip: allenati con il tuo istruttore a effettuare 20 scambi fondo-rete senza sbagliare a velocità media-bassa, sia lungolinea sia incrociato.

2. MIGLIORA IL PALLONETTO

Il globo è sicuramente uno dei colpi più importanti del padel. Va giocato normalmente quando riceviamo una palla facile, meglio se in uscita dal vetro posteriore perché più semplice da impattare da sotto. Esistono tre tipologie di pallonetto che bisogna imparare e saper utilizzare in situazioni diverse.

Pallonetto alto: è il più utilizzato, soprattutto a livello principiante-intermedio. Bisogna dare alla palla una parabola alta, almeno sopra i quattro metri, e incrociata, per avere più margine di campo, e che rimbalzi tra la linea del servizio avversaria e la parete posteriore per essere sicuri che non venga presa al volo dall’avversario. Una volta alzato il pallonetto, osservate come reagisce l’avversario prima di precipitarvi a rete. Se l’avversario si prepara per un colpo al volo (bandeja, vibora, smash), rimanete a fondo campo e preparatevi a difendervi cercando di tirare la palla successiva con bassa verso i piedi dello stesso avversario.

22 visto dal coach

Pallonetto rapido: richiede un po’ più di pratica e per questo viene utilizzato da giocatori di livello intermedio-avanzato. Quando notate che l’avversario è molto vicino alla rete e avete letto bene la direzione e il rimbalzo della palla, è necessario giocare una parabola più bassa, indicativamente sotto i quattro metri, quanto basta per scavalcarlo senza dargli tempo di arretrare e colpirla al volo. Va sempre indirizzato sull’avversario più attaccato alla rete, altrimenti si rischia di subire uno smash veloce molto complicato da difendere.

Pallonetto altissimo: è particolarmente efficace quando si gioca all’aperto o in strutture con il soffitto molto alto. Bisogna dare alla palla una parabola molto alta, ben sopra i quattro metri, che sia difficile da smashare essendo quasi verticale, “a foglia morta” o “a goccia”. Inoltre, nei campi all’aperto la posizione del sole può disturbare l’esecuzione del colpo al volo.

Curiosità: siete mai riusciti a effettuare un por tres o un por cuatro dopo un pallonetto?

3. CONQUISTA LA RETE

Vincere il punto dalla posizione a rete è più facile che non dalla posizione da fondo campo. La vostra tattica di gioco deve partire dal concetto base di voler conquistare la posizione a rete (spesso quindi di attacco), per poter effettuare volée incisive che mettano l’avversario in difficoltà. Se la vostra volée di diritto non è incisiva, se quella di rovescio è molle imprecisa, lavorateci continuamente perché farà la differenza all’aumentare del livello di gioco.

4. NON PRENDERE RISCHI NON NECESSARI

Sembra un concetto banale ma è direttamente collegato al consiglio numero uno. Per farvi capire meglio, immaginate di giocare ogni scambio come se fosse il “punto de oro”. È fondamentale saper analizzare la situazione di gioco e il momento giusto per prendere un rischio calcolato. È inutile tentare una giocata straordinaria quando la tensione non ve lo permette. Meglio giocare un colpo più sicuro e tenere la palla in gioco. Ricordatevi che vincere il punto in maniera spettacolare è solo una parte del match (sicuramente divertente), ma che difficilmente farà la differenza nelle partite complicate e molto equilibrate.

5. TRATTA IL TUO COMPAGNO COME VORRESTI ESSERE TRATTATO

Questa “regola” viene spesso dimenticata o messa in secondo piano, ma è cruciale visto che il padel rimane uno sport di squadra. Imparare a dialoga-

re con il proprio compagno di squadra può fare la differenza nei momenti complicati dei match. Può capitare che i giocatori non siano sincronizzati, che uno dei due giochi meglio dell’altro e poi viceversa in varie fasi del match. Supportare il proprio compagno quando è in difficoltà può diminuire questi sbalzi di performance e permettere alla squadra di mantenere un buon livello di gioco per tutto il match, aumentando notevolmente le chance di vittoria.

6. RISCALDATI PRIMA DELLA PARTITA

Preparare il proprio corpo allo sforzo fisico e mentale è forse uno degli aspetti più sottovalutati nello sport amatoriale (e non solo). Viene considerata una pratica noiosa e poco utile, ma non c’è nulla di più falso. Il riscaldamento alza gradualmente la temperatura del corpo favorendo l’ossigenazione e l’elasticità dei muscoli in preparazione allo sforzo vero e proprio durante la partita. Questo può prevenire l’allungamento eccessivo dei muscoli “a freddo”, che può causare lesioni come contratture, stiramenti e strappi. Effettuate un buon riscaldamento attivo di tutto il corpo e utilizzate un elastico per scaldare spalle, gomito e braccio. Anche a livello mentale sarete più pronti alla partita, entrando in campo già concentrati.

7. BONUS - LA PARTITA NON È FINITA FINCHÉ NON È FINITA Non si molla mai la partita prima di aver chiuso il match point e stretto la mano agli avversari. Il body language deve essere sempre positivo, soprattutto nei confronti del nostro compagno di squadra (vedi punto cinque). I vostri avversari sono nettamente più forti? Sfruttate l’occasione per imparare qualcosa da loro. Osservate come si muovono in campo e analizzate che cosa vi mette in difficoltà del loro gioco per poterlo imitare. Gli avversari sono di livello troppo inferiore? Provate qualche colpo che non tentate mai per paura di sbagliare, o magari è l’occasione per fare un set dal lato in cui non giocate di solito. In ogni caso, abbiate rispetto per voi, per il vostro compagno e per gli avversari. Non mollate.

Se ci pensate bene, tutti questi sei suggerimenti sono legati tra di loro in qualche modo e rappresentano solo una piccola parte di tutti gli aspetti tattici, tecnici, fisici e mentali da tenere in considerazione per migliorare continuamente il proprio livello di gioco.

E voi, di quali eravate già a conoscenza, magari arrivando da un’altra disciplina sportiva?

ANDREA FIERRO

Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione ufficiale dal 2005. Ho maturato molte esperienze all’estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella pre stigiosa Academia San chez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per diver timento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono Maestro Nazionale di padel della FITP e lavoro per la Spector Padel House presso il centro di Milano Barona. Per SPH ricopro anche la posizione di coach manager.

Vuoi contattarmi? Scrivimi su Instagram @andrea.fierro.coach

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visto dal coach

HEAD ONE SFIDA LA TRADIZIONE

Il marchio austriaco presenta una nuova e rivoluzionaria racchetta, caratterizzata dalla presenza di un unico foro. Il modello è facile da maneggiare, consente di effettuare colpi veloci ed è progettato anche per ridurre le vibrazioni che vengono trasmesse al braccio

Vi siete mai chiesti perché le racchette da padel sono forate? La risposta è semplice. Un foro è il numero minimo richiesto dal regolamento ufficiale della FIP. La necessità di perforare le racchette, secondo alcuni esperti, sarebbe relativa a una maggiore aerodinamicità della pala e a una riduzione del peso. Ma sarà vero?

In uno studio del 2013, il ricercatore Francisco Huera-Huarte ha osservato che i fori in realtà non migliorano l’aerodinamicità, ma anzi compromettono la stabilità, soprattutto in relazione alla zona centrale della pala. Quest’indagine ha messo in evidenza il fatto che i fori hanno un’influenza trascurabile sul comportamento della racchetta. A oggi i modelli dei più esperti hanno mediamente un peso non inferiore ai 360 grammi. La scelta di realizzare racchette perforate riguarda soprattutto la maggiore maneggevolezza da parte degli utenti che si avvicinano alla disciplina per la prima volta.

LA SOLUZIONE DI HEAD

Head ha deciso di realizzare prototipo One, la sua prima racchetta con un solo foro (non è la prima in assoluto dato che nel 2015 Drop Shot ne aveva lanciata una). Il modello ha una forma a diamante, una superficie d’im -

“Una richiesta comune di gran parte dei giocatori era quella di avere una racchetta più leggera, che potesse mantenere inalterate le capacità di spinta e inerzia. Ciò che abbiamo osservato è che il consumatore padel ha voglia di novità. La disciplina secondo noi aveva bisogno di qualcosa di diverso e un’azienda come la nostra sente il dovere di sviluppare pale per mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili per performare. Crediamo con la prototipo One di essere riusciti a sviluppare un prodotto davvero unico. La superficie senza fori permette di avere una consistenza e un controllo all’impatto della palla differente rispetto alle altre

patto in fibra di carbonio 12K e il Power Foam. Grazie al bilanciamento più alto e alla distribuzione del peso rivisitata, è molto facile da maneggiare e consente ai giocatori di effettuare colpi veloci e accelerare gli scambi. I materiali e la costruzione di questa racchetta sono rivoluzionari rispetto ai modelli convenzionali. La particolare tecnica di produzione promette di ridurre a zero le vibrazioni che all’impatto vengono trasmesse al braccio, generando spiacevoli problemi al gomito. Diverso anche il suono all’impatto, più dolce rispetto alle pale tradizionali.

Un altro dei punti di forza della prototipo One, che non è ancora sul mercato ma ha già fatto la sua comparsa nel circuito mondiale (Riccardo Sinicropi l’ha usata nel BNL Italy Major Premier Padel), è l’ottima durabilità.

Il foro è stato posizionato dai tecnici Head vicino al ponte perché è il punto meno critico per penetrare la superficie d’impatto in termini di resistenza, integrità dello sweetspot e durata. La potenza deriva principalmente dalla forma a diamante, il controllo dalla superficie priva di fori e lo spin dalla tecnologia Extreme Spin (superficie ruvida). Il peso è di soli 345 grammi: si tratta di una racchetta più leggera rispetto a gran parte delle pale sul mercato.

pale. Inoltre, il modello ha una maneggevolezza maggiore, senza inficiare sulla stabilità. Non forando la gomma si ottengono performance più durature sul medio-lungo termine. La nostra strategia è stata quella di distribuire negli ultimi mesi 15-20 prototipi teasing per avere i primi feedback, fino ad ora molto positivi. La percezione da subito è quella di una racchetta morbida all’impatto e con un ottimo compromesso tra spinta e controllo. La pala è stata progettata per utenti esperti, avanzati e intermedi. Sarà disponibile per la vendita a partire dal 31 agosto”.

Stefano Cavuto, category manager racquet sports agenzia vendite Italia Head

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prodotto del mese
“IL CONSUMATORE PADEL HA VOGLIA DI NOVITÀ”

TECNOLOGIA INNOVATIVA

Prototipo One è una pala leggera. Sembra un controsenso, visto che i fori sulla superficie contribuiscono a togliere materiale, quindi una pala senza fori dovrebbe pesare di più. Tuttavia, la possibilità di realizzare un telaio che non va successivamente forato, ha permesso di utilizzare una diversa tecnica costruttiva, che ne ha ridotto il peso complessivo, permettendo però di avere le stesse performance.

OTTIMA DURATA

I fori indeboliscono il materiale della superficie d'impatto. Un piatto che ne è privo permette di avere una pala molto più resistente, oltre a garantire una maggiore durata e consistenza nella performance.

LEGGERA

L'esclusiva costruzione riduce il peso della pala a 345 g, permettendo di giocare colpi più rapidi pur mantenendo la stabilità di una racchetta pesante. Inoltre, una superficie priva di fori riduce l'attrito con la palla aumentando la potenza controllata del colpo.

COLPI SOLIDI

La superficie d’impatto in fibra di carbonio 12K offre una migliore solidità e consistenza dei colpi, garantendo ottimo controllo e precisione. Inoltre, la nuova tecnologia Extreme Spin permette di eseguire slice di qualità.

NON

Si tratta di una pala potente, ma con un peso di 345 g è al di sotto degli standard, il che la rende interessante per tutti coloro che, per ottenere certe prestazioni, devono ricorrere a pesi elevati, con le conseguenze che ne derivano in termini di affaticamento fisico e lesioni. È consigliata per giocatori e giocatrici esperti, avanzati e intermedi.

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E POTENTE PER GLI ENTRY LEVEL

GAME, SET, SOCIAL!

Uno studio realizzato dall’Osservatorio Mr Padel Paddle ha messo in luce che oltre 52 milioni di persone nel mondo seguono la disciplina su Facebook e Instagram. Tra le nazioni in testa a questa speciale classifica c’è la Spagna, seguita a ruota dall’Italia che si ferma a 4,4 milioni

Che il padel abbia raggiunto in lungo e in largo i cinque continenti, ormai, non fa più notizia. Che però lo abbia fatto anche a livello social testimonia come la diffusione e la popolarità della disciplina non conoscano confini. Secondo i dati diffusi da Meta Platforms Inc. (proprietaria dei social network Facebook e Instagram) che abbracciano una popolazione maschile e femminile compresa tra i 13 e i 65 anni, nei cinque continenti esistono oltre 52 milioni di account che seguono il padel, il 41% dei quali sono donne. A realizzare lo studio su circa 200 nazioni del pianeta è stato l’Osservatorio Mr Padel Paddle.

GUIDANO EUROPA E SUDAMERICA

Grande protagonista è l’Europa con circa 28,5 milioni di follower, seguita dall’America con 18,4 milioni, Asia (3,7), Africa (1,2) e Oceania con quasi 700 mila account. Nel Vecchio Continente ci sono i primi due Paesi al mondo di questa speciale classifica: la Spagna con circa 11,4 milioni e l’Italia (4,4), seguita dalla Svezia con 2,9 milioni, dalla Francia con 1,5 e dalla Danimarca con 1,2. Più indietro, ma con un trend in netta crescita, Germania e Regno Unito (0,9). In America la nazione capofila è l’Argentina (come era prevedibile) con 3,3 milioni di seguaci, seguita dal Cile con 3,1 e a pari merito da Messico e Stati

Uniti con 2,5 milioni di appassionati a testa. Riguardo al continente asiatico guidano il gruppo l’India (0,8), il Giappone (0,4) e gli Emirati Arabi Uniti (0,3). In timida crescita l’Africa, con quasi la metà degli amanti della pala concentrata in Egitto; anche se iniziano a emergere nazioni come Sudafrica (180 mila appassionati social) e Marocco (160 mila). I fan in Oceania sono per la maggior parte presenti in Australia (500 mila) e sono in aumento. Se si rapportano i follower al numero della popolazione, la prima nazione in assoluto è la Svezia con un follower ogni 3,6 abitanti; il Paese scandinavo precede in questa graduatoria Spagna (4,1), Andorra e Danimarca.

E NEL BELPAESE?

In Italia il rapporto è di un follower ogni 13,8 abitanti. A fine giugno nel nostro Paese sono stati stimati 4,3 milioni di profili di appassionati di padel (erano 4,4 milioni a dicembre 2022) di cui 3 milioni di uomini (70% del totale) e 1,3 milioni di donne. Rispetto alla precedente rilevazione gli uomini sono saliti di 60 mila unità circa mentre i profili femminili sono calati di 100 mila. È la Lombardia la regione con il maggior numero, con 700 mila follower, seguita dal Lazio (622 mila) e Campania (445 mila).

I CINQUE CONTINENTI A CONFRONTO

26 sotto la lente
EUROPA 28,5 MILIONI AFRICA 1,2 MILIONI ASIA 3,7 MILIONI AMERICA 18,4 MILIONI OCEANIA 700 MILA

ATTEGGIAMENTO VINCENTE

Molto più di un brand, Mal Perdedor è una filosofia di vita. Quella di Andrea Buccella, che nella pandemia non si è lasciato scoraggiare, ma al contrario si è fatto ispirare da un aneddoto colto durante la finale del WPT. Che ha dato forma alla sua passione di Cristina

Avolte l’idea c’è, campeggia silente nella nostra mente, un desiderio inespresso che ha solo bisogno di un piccolo input esterno per accendere quella miccia che illumina ciò che già esiste dentro di noi. Esattamente quello che è successo ad Andrea Buccella, imprenditore abruzzese ben affermato nel settore dell’edilizia che, durante la pandemia, mentre guardava in tv la finale del WPT, ha sentito un cronista che apostrofava un famoso atleta come un “mal perdedor”, una persona che non vuole perdere, che dà il massimo nonostante le condizioni sfavorevoli. Giusto il tempo di verificare la disponibilità dei domini per il sito internet, creare il logo il giorno dopo, registrare tutto e quell’intuizione, rappresentata dal claim "Sii un mal perdedor e non perderai mai”, è diventata immediatamente realtà. Mal Perdedor è il brand che interpreta l’aspetto più ribelle del padel e la sua forza risiede proprio nel segno grafico, che descrive tutta la positiva voglia di vincere e di non considerarsi mai perdenti, neanche nelle sconfitte. Il logo rappresenta un giocatore arrabbiato perché non sa perdere, ma esprime al tempo stesso grinta e rivincita nell’atteggiamento. Le iniziali M e P inoltre sono inserite nel viso per esaltarne l’espressione. Nella sua sintesi è un marchio dinamico, sportivo, ben visibile e minimale nelle linee e crea un appeal grafico ed empatico alla cultura sportiva, diventando una vera e propria mascotte che dà anima a t-shirt, pantaloncini, polsini, borse, asciugamani, overgrip e tutto ciò che caratterizza la linea di abbigliamento e accessori. Con i suoi testimonial “eccezionali”, come Tolito Aguirre, Gustavo Spector e Romana Fede, che utilizzano le magliette del brand durante gli allenamenti e le clinic, i prodotti Mal Perdedor sono acquistabili online o tramite una app creata ad hoc dove si possono anche prenotare i campi presso la Mal Perdedor Padel House, dove si può trovare tutta la gamma da comprare direttamente in loco. Il tutto accompagnato da una campagna social mirata dove

la filosofia del brand è supportata e diffusa da influencer e ambassador, con l’obiettivo di elevare il marchio a icona fashion sportiva per abbigliamento e accessori nel modo padel.

MAL PERDEDOR PADEL HOUSE

Andrea Buccella, insieme al socio Matteo Picciotti, ha un’azienda che è il fiore all’occhiello nel settore dei colori per l’edilizia, la Color Max srl, una realtà presente in Abruzzo ed Emilia Romagna. Un know-how nell’imprenditoria acquisito in vent’anni di esperienza che lo ha portato ad aprire, insieme ai suoi due cari amici Daniela Pilone e Fausto Chiavetta, la Mal Perdedor Padel House, inaugurata a fine marzo. Un centro sportivo d’elite a Collecorvino (PE), che riporta il nome del brand, dove ci sono quattro campi indoor, spogliatoi dedicati per ogni campo, area relax e area fitness per gli allenamenti funzionali finalizzati alla prevenzione degli infortuni. Nulla nella struttura è lasciato al caso, dai colori delle pareti ai pannelli fonoassorbenti per limitare il riverbero. Aperto a tutti, principianti e professionisti, in questo club vengono organizzate periodicamente delle clinic, spesso tenute da prestigiosi ambassador del calibro di Tolito Aguirre e Gustavo Spector.

“L’omino raffigurato nel logo Mal Perdedor rispecchia la mia personalità. Mi piace dare il massimo anche se so di perdere 6 a 0. Questa filosofia la applico in tutti gli ambiti della mia vita, anche in quella professionale”

27 brand profile
Segui Mal Perdedor su Instagram Visita il sito internet Da sinistra Andrea Buccella, il figlio Sergio, Gustavo Spector e la moglie Valentina Tolito Aguirre nella clinic alla Mal Perdedor Padel House

PADEL NUESTRO: MAESTRI DEL RETAIL

Con oltre 100 negozi affiliati in tutto il mondo, dal 2012 a oggi si è imposta come la più grande catena di commercio al dettaglio del settore. In futuro, nei piani del gruppo spagnolo c’è anche l’apertura di un flagship store in Italia di Daniele

Il retail, nel mondo del padel, ha un nome che spicca su tutti. Fondato nel 2012 a Murcia (Spagna), Padel Nuestro è stato protagonista di un'ascesa costante nell'ultimo decennio, che ha portato il gruppo a diventare il brand più riconoscibile nel commercio al dettaglio del settore in tutto il mondo. Come ci ha raccontato Mauro Redaelli, country manager Italia, il processo di crescita è stato regolare, quasi naturale, com'è stata l'esplosione del padel come sport in molti Paesi. Oggi Padel Nuestro, che è parte di 360 Padel Group insieme al noto marchio Siux, vanta 40 punti vendita in Europa e circa 70 nel mondo, mentre alla fine del 2021 aveva un fatturato di 42 milioni di euro. “Siamo presenti in tutti i continenti e lavoriamo con molte delle Federazioni più importanti. All’inizio c’erano solo quattro dipendenti, oggi siamo in 200”, ci spiega Redaelli per contestualizzare meglio la traiettoria del gruppo in questi anni. Per quanto riguarda l'Italia, i punti vendita aperti come Padel Nuestro sono dieci, a cui si affiancano cinque store con insegna Time2Padel, la catena acquisita un anno fa.

LA FILOSOFIA PADEL NUESTRO

Ma qual è il processo che porta all’apertura di un nuovo negozio Padel Nuestro? “Abbiamo un sito, openpadelstore.com, su cui è possibile inviare la propria richiesta di affiliazione, che viene valutata in base a determinati parametri e criteri come la città, il numero di abitanti, il reddito pro capite e soprattutto il numero di giocatori e club di padel presenti. Prediligiamo le città con più di 50 mila abitanti e location che abbiano un facile accesso per il cliente”. Per rendere ancor più capillare la propria presenza sul territorio, inoltre, Padel Nuestro si è inserito direttamente all’interno dei luoghi in cui la disciplina viene vissuta e praticata: i club. “Abbiamo organizzato dei pro shop soprattutto nelle aree in cui non ci sono negozi”, spiega Redaelli. “Al momento ne contiamo 50 in tutta Italia. È un servizio interessante e un potenziale business aggiuntivo a quello del club”. Il country manager della divisione italiana si sofferma poi sul business model, che non prevede il franchising ma l’affiliazione. “Chi decide di investire nella nostra attività ha la possibilità di accedere ai migliori marchi del settore avendo un unico fornitore e un solo interlocutore, aspetto non trascurabile anche dal punto di vista contabile. Nella nostra affiliazione non sono previste né fee né royalty se non l'acquisto degli arredi, che deve essere legato al nostro concept. Per il rifornimento del negozio, l'affiliato ha a disposizione un portale centralizzato a cui può attingere per fare tutti gli ordini necessari”. A questo proposito, Redaelli specifica che i negozianti possono inviare le loro richieste anche

settimanalmente. L’obiettivo è evitare all'affiliato tutte le scomodità legate alle giacenze di magazzino e ai programmati. "È Padel Nuestro a fare da magazzino per i nostri clienti". Ai negozianti, inoltre, Padel Nuestro garantisce dei corsi d'aggiornamento online per l'utilizzo dei sistemi interni e dei nuovi prodotti, in modo da essere sempre preparati sugli ultimi trend del mercato. Lo status raggiunto dall’azienda si riflette anche sullo store online, che vale il 60% del fatturato complessivo a livello globale. "Tutto quello che viene caricato sull'e-commerce è disponibile anche nel punto vendita fisico, che deve essere allineato a quanto viene indicato sul sito web. Il valore aggiunto poi dovrà essere il negoziante stesso, con i vari test e i consigli su misura in base alle esigenze e alle caratteristiche del cliente. In questo vogliamo diversificarci da altri grandi gruppi di commercio al dettaglio: il commesso che prende la pala e la vende senza arricchire l'esperienza di chi entra in negozio è una figura un po' in via di estinzione e non quello a cui guardiamo per i nostri store". Entrando nel dettaglio del fatturato di Padel Nuestro, il 75-80% delle vendite riguarda le racchette, seguite a pari merito da abbigliamento e calzature (7-8% ciascuno) anche se queste ultime, sono in netta crescita.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Le strategie di espansione prevedono cinque nuovi punti vendita in Italia entro la fine dell’anno. La notizia più significativa, tuttavia, riguarda il flagship store che sarà aperto in Italia, il Paese più rappresentativo secondo Padel Nuestro per questo tipo di iniziativa. Un progetto che può essere interpretato come una sorta di riconoscimento per la grande crescita del movimento italiano, visto che sarebbe solo il secondo flagship store dell’azienda dopo quello di Madrid. Sul piano internazionale, invece, Padel Nuestro è attenta a ogni possibile evoluzione su mercati con grande potenziale. "Abbiamo appena aperto una filiale negli Stati Uniti e a breve sbarcheremo con un negozio a Miami, perché crediamo che questa area possa avere prospettive interessanti. Siamo in fase di trattativa per allargare la nostra presenza anche in Cina”. Come sappiamo, l'esplosione del padel negli ultimi anni ha portato alla nascita di tanti piccoli brand il cui futuro però è incerto, visto anche il naturale assestamento a cui sta andando incontro il mercato. "C'è un numero eccessivo di marchi al momento", ha dichiarato Redaelli. "Con cinque o sei brand, i nostri negozi fanno l'80% dei ricavi. Alla lunga credo che ne rimarranno tre grossi legati al padel e le grandi aziende provenienti dal tennis. Il numero si ridurrà per svariati motivi: strutturali, visibilità, marketing ed economici".

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COMPANY PROFILE
I PUNTI VENDITA IN EUROPA 70 I NEGOZI NEL RESTO DEL MONDO 42 MILIONI IL FATTURATO REGISTRATO NEL 2021
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DIREZIONE ECCELLENZA

Si chiama Hirostar Excellence Program e vuole fornire alle giovani leve del brand un’occasione per crescere confrontandosi con i migliori maestri del mondo

Un programma di eccellenza per giovani giocatori, è questa la novità in cantiere di Hirostar che vuole così compiere un passo importante per costruire un futuro forte e di successo per il padel in Italia e nel mondo. L’Hirostar Excellence Program si svolgerà in diversi club con l’obiettivo di garantire una formazione intensiva e un supporto per aiutare i ragazzi a sviluppare le loro abilità. La volontà è quella, da una parte, di permettere loro di raggiungere il pieno potenziale in questo sport e dall’altra di creare una nuova generazione di giocatori esperti e impegnati che possano

L'intervista

LUCIO MORMILE CEO DI HIROSTAR

Come è nata l’idea di questo programma?

Nasce dalla volontà di non limitarsi alla sola vendita di racchette, ma di diventare un punto di riferimento per tutti i giovani giocatori che vogliono entrare in questo segmento e cominciano a competere nel settore. Questo perché, sebbene piccoli, vogliamo differenziarci offrendo dei servizi in più ai giovani giocatori che hanno bisogno di accrescere le proprie competenze, misurarsi con professionalità e giocatori di livello più avanzato. Vogliamo supportare le nuove leve in Italia e nel mondo, affiancando allenamenti e sessioni intensive con coach di livello internazionale ai loro percorsi con i loro maestri locali.

A quando risale il progetto?

L’idea è nata a inizio anno quando abbiamo capito che era importante dare qualcosa a questo sport in fase di crescita. A questo proposito, abbiamo arruolato Lucas Centurion, allenatore professionista Argentino, direttore dell'accademia Sebastian Mocorroa in Italia e già coach di giocatori professionisti tra cui Stupaczuk e Di Nenno, proprio per aiutarci a sviluppare questo percorso. Il programma verrà ufficialmente lanciato nell'autunno 2023 per essere poi pronti a tutti gli effetti nella stagione 2024. Nel frattempo lavoriamo per chiudere ulteriori accordi con allenatori internazionali di alto livello per riuscire a replicare questo concept in diversi Paesi. Infatti, lavorando con giovani giocatori in tutto il mondo, l’idea è di creare un programma itinerante: ogni anno verranno stabiliti delle sezioni di stage che verranno effettuate in Italia, Spagna o negli Stati Uniti.

Che ruolo avrà Hirostar in questo programma?

Il programma sarà accessibile ad una selezione di giocatori Hirostar under 18 del

rappresentare il loro Paese nei più alti livelli di competizione. Come guida di questo viaggio, Hirostar ha coinvolto alcuni tra i migliori allenatori del settore, che lavoreranno a stretto contatto con i giovani per fornire un coaching personalizzato. I partecipanti avranno anche l'opportunità di allenarsi e competere con giovani padelisti di talento provenienti da tutto il modno, offrendo una preziosa occasione per imparare gli uni dagli altri e sviluppare le proprie capacità in un ambiente competitivo. Il programma si svolgerà in diversi periodi dell'anno e ogni sessione durerà più o meno una settimana.

panorama italiano e internazionale. L’idea è che saranno coinvolti circa sei-otto giocatori per due appuntamenti durante l’anno quando si riuniranno sotto la guida di alcuni nostri coach per cominciare questo programma di crescita ed eccellenza.

Fino a dove si estende il vostro vivaio?

Oggi Hirostar sponsorizza giovani giocatori in Italia, in Messico, in Argentina dove abbiamo il numero uno under 12 e il numero under 14 oltre a svariati altri giovani atleti nel giro delle selezioni nazionali di minori, in Spagna, in Svezia e negli Emirati. Questi per ora sono i principali mercati di riferimento del programma.

Come mai avete deciso di puntare sui giovani?

I veri protagonisti del padel nasceranno da lì. Le generazioni che si stanno formando da puri padelisti saranno il futuro di questo sport. Crescere però vuol dire girare per tornei, avere accesso ai migliori allenatori e ai migliori materiali e poter supportare questo stile di vita non è sempre facile per i giocatori e le proprie famiglie per via dei costi elevati che tutto ciò comporta. Nel nostro piccolo, cerchiamo di aiutare questi ragazzi a fare lo step successivo.

Lancerete una linea di pale dedicata a questo programma?

Da inizio 2023 abbiamo lanciato, soprattutto per i mercati sudamericani, una racchetta kids, la Vamos, pensata per la fascia d’età 4-8 anni che in Europa ancora non è ben sviluppata, tantomeno in italia. Nel 2024 lanceremo oltre alla kids anche la junior (8-13) in modo da accompagnare i ragazzi durante tutto il processo di crescita.

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iniziative
Agustín Marcial Vinny Di Francesco Pier Giulio e Gian Andrea Farabbi

COPPIA VINCENTE

Bullpadel e Vibram hanno unito le loro forze progettando una collezione di calzature dedicata al padel. Questa partnership ha portato alla creazione di modelli qualitativamente superiori che rispondono perfettamente alle esigenze dei giocatori di

Oltre 80 anni di ricerca e sviluppo per commercializzare le suole più avanzate e richieste in molteplici settori. Vibram oggi si è affacciata anche in questo segmento mettendo a disposizione il suo know-how per coloro che vogliono aggiungere qualità e performance ai loro prodotti. Dopo uno studio approfondito dei requisiti prestazionali nel gioco del padel,

l’ottagono giallo ha avviato la collaborazione con Bullpadel con l’obiettivo di offrire le migliori suole per calzature all’avanguardia pensate per gli atleti e gli appassionati di questa attività sportiva. Abbiamo intervistato Jerome Bernard di Vibram, che ci ha raccontato come un’azienda dal dna outdoor abbia deciso di investire le proprie competenze in questo settore.

BULLPADEL HACK

La scarpa scelta da Paquito Navarro. Appositamente sviluppata per i campi da padel, la suola Vibram realizzata con l’esclusiva mescola X Abrade offre un’ottima combinazione tra comfort, aderenza e resistenza all’abrasione. La texture esagonale aumenta il grip durante i cambi di direzione, mentre le alte pareti laterali in gomma assicurano stabilità e protezione. Grazie alla suola Vibram e al puntale in gomma iniettata, Hack Vibram è adatta a un uso intensivo da parte dei giocatori più esperti e dei professionisti.

BULLPADEL

VERTEX

La scarpa utilizzata da Fede Chingotto e Juan Tello. Il particolare design della suola Vibram è caratterizzato da una texture borchiata che permette di avere un ottimo grip nelle frenate improvvise, favorendo frequenti cambi di direzione. Pensata per offrire stabilità e comfort su tutte le superfici da gioco, la Vibram realizzata in mescola X Abrade scende in campo al fianco dei giocatori di padel a tutti i livelli, dal neofita al professionista.

30 focus on

JEROME BERNARD

Come vi siete avvicinati al mondo del padel e com’è nata la partnership con Bullpadel?

La partnership con Bullpadel risale a un paio di anni fa, quando abbiamo risposto a una loro richiesta arrivata in un momento in cui il padel stava esplodendo, in particolare in Spagna, e anche la competizione tra brand stava crescendo. In quel periodo molti marchi volevano differenziarsi. Bullpadel ci ha cercato per innalzare il livello qualitativo delle sue calzature, per avere un prodotto che si distinguesse rispetto a ciò che in quel periodo offriva il mercato. Per noi è stata una bella soddisfazione. Abbiamo accettato la collaborazione but tandoci nel progetto al 2000 per cento, come facciamo sempre, investendo energie nella ricerca e nell’innovazione.

In uno sport in cui il grip è fondamentale, quali sono le innovazioni fondamentali che Vibram ha portato in questo segmento?

Ovviamente ci siamo focalizzati sulla suola, un elemento ancora qualitativamente basso in molti modelli presenti sul mercato. Quello che abbiamo fatto è stato partire proprio dal battistrada per capire nel dettaglio la necessità dell’utente, cercando la soluzione migliore, essendo noi un’azienda ultra specializzata. Abbiamo creato un grip controllato, cioè che sia presente in quantità variabile a seconda dei movimenti del giocatore, longitudinali e laterali. La nostra suola applicata ai modelli Bullpadel è la migliore combinazione tra design e materiale della mescola. Abbiamo lavorato proprio su questi due elementi: trovare il materiale migliore che permetta al design di esprimersi al meglio, garantendo resistenza all’usura, durabilità e dando la giusta struttura ai modelli. Questo è ciò che distingue il nostro prodotto rispetto agli altri, che puntano molto sul design

tralasciando l’importanza e la qualità del materiale che compone la suola.

Siete aperti a nuove partnership o quella con Bullpadel è una collaborazione esclusiva?

La partnership fino ad oggi è stata esclusiva e va avanti da due anni. È chiaro che tutto il nostro know-how è a disposizione del business padel. Siamo pronti a lavorare con realtà che vorranno aggiungere qualità e performance ai loro modelli. Facendo un parallelismo con il mondo del tennis, in questo segmento abbiamo collaborazioni con più marchi.

Vibram è anche “indoor”. Ci sono altre discipline in futuro in cui porterete per la prima volta le vostre tecnologie?

La nostra mission e il nostro dna sono l’outdoor. Negli ultimi anni le cose sono cambiate molto, sono arrivati tanti nuovi praticanti portati da fenomeni esogeni come la pandemia. L’outdoor ha un futuro roseo ed essendo noi leader in materia di suole, resteremo sempre estremamente focalizzati e ai vertici diquesto mondo.

Ma nella nostra azienda ci sono somme di competenze tali che possiamo permetterci di guardare altrove, sfruttandole e mettendole a disposizione di altri sport, soprattutto in quelle discipline dove le esigenze dei consumatori non sono ancora pienamente soddisfatte. Questo vale per gli sport indoor ma anche per quelli outdoor, come il trail running, dove abbiamo appena avviato una collaborazione epocale con il colosso mondiale dello sportswear, Nike. Una partnership per noi molto significativa, l’emblema di tutto ciò che ho appena raccontato.

focus on
VIBRAM SPORT INNOVATION MARKETING GLOBAL DIRECTOR L'intervista
"Mettiamo tutto il nostro know-how a disposizione del business padel"
Vibram SpA - 0331.999777 - vendite@vibram.com - bullpadel.com

PREVENIRE GLI INFORTUNI IN 15 MINUTI

L’area fitness progettata da RPM Power si sviluppa in soli 40 mq (o 25 per il kit small). Per i club è un’opportunità di offrire ai propri giocatori un servizio che promette di ridurre il rischio di problemi fisici quando si scende in campo

Gli infortuni più comuni nel padel riguardano gomiti, contrazioni muscolari alla spalla, distorsioni alle caviglie, strappi e stiramenti. L’obiettivo della palestra pensata da RPM Power, da oltre 20 anni attiva nella realizzazione di soluzioni per il fitness, è preparare il corpo alla partita per prevenire il rischio di problemi fisici. Il kit studiato dall’azienda irlandese, disponibile nel suo progetto pilota all’Hangar Padel Club Indoor di Origgio (VA), consente di effettuare un riscaldamento pre-partita di 15’ in uno spazio di massimo 40 mq. Ideato dal preparatore atletico Alessandro Unghero, questo programma funzionale stimola l’apparato cardiocircolatorio e attiva i muscoli degli arti superiori e inferiori e dell’addome, utilizzando i numerosi attrezzi messi a disposizione da RPM Power. Per il defaticamento, invece, è prevista una fase di rilassamento e decontrazione della muscolatura di circa 10'. Oltre al percorso specifico per il padel, Unghero ha pensato anche

un circuito chiamato Heat 45, un allenamento ad alta intensità di 45' all'interno dell'area fitness con un lavoro a stazioni in cui ci sono: 5' di briefing per identificare l'obiettivo di ogni atleta, 5' di riscaldamento con il padel per attivare il corpo, 20' di allenamento con postazioni cardio (air bike e vogatore) e isotoniche, che possono essere manubri per bicipiti, corda, trx, piegamenti o addominali. Su ogni postazione si resta per 5', con uno di lavoro e uno di recupero. Lo scopo è mantenere una frequenza cardiaca di un certo tipo e portare benefici cardiocircolatori, cardiorespiratori, nel rinforzo delle ossa, nella protezione delle articolazioni e soprattutto nell'attivazione delle endorfine. Dopo questi 20', ce ne sono cinque di recupero e una fase finale con stretching e allungamento muscolare. Oltre all’installazione del kit, il club interessato riceve anche delle linee guida da segnalare agli utenti che vogliono allenarsi, per permettere loro di completare il circuito in modo efficace e corretto.

Kit premium (40 mq)

Vogatore – Air bike – Tappetini per esercizi a corpo libero – Pesi – Kettlebell – Attrezzi per massaggi post gara – Padelball – Balance board – Battle rope –Powerspin (una sorta di volante che permette di allenare avambracci, spalle, addominali, bicipiti e tricipiti) – Elastici – Grip per la presa – Powerball – Bilancieri

Kit small (25 mq) non prevede le battle rope, le air bike e il vogatore

OTTO PUNTI DI FORZA IN UN SOLO MANICOTTO

No-strain è l’innovazione di Floky per proteggere muscoli e tendini del braccio dalle vibrazioni che sono le principali cause di infortunio nel padel e nel tennis

Si chiama No-strain ed è il primo manicotto biomeccanico progettato per la riduzione delle vibrazioni. Sono queste ultime infatti le principali cause che determinano problematiche infiammatorie e infortuni, come l'epicondilite in moltissimi sport, tra i quali ciclismo, running, golf, tennis e padel, solo per fare alcuni esempi. Questo dispositivo invece protegge e sostiene il gomito, l’avambraccio e tutte le parti tendinee e muscolari dell’atleta, grazie alla stabilizzazione generata dalla compressione del tessuto unita alle applicazioni biomeccaniche, che consentono di avere un immediato sollievo e un grande supporto. Sono otto i concetti chiave di No-Strain.

1. + STABILITÀ: la compressione nelle zone anatomiche del gomito e dell’avambraccio determina maggiore stabilità delle strutture tendinee coinvolte dalle vibrazioni e dai movimenti del braccio durante l’impatto con la pallina.

2. + RIDUZIONE DELLE INFIAMMAZIONI: il controllo delle vibrazioni e lo scarico tendineo prevengono l’insorgenza di infiammazioni dolorose delle strutture del gomito e dell’avambraccio come ad esempio l’epicondilite.

3. + FORZA: la stabilizzazione tendinea e lo scarico muscolare consentono un miglioramento della capacità di sviluppo della forza da parte dei muscoli del braccio.

4. - VIBRAZIONI + PERFORMANCE: le applicazioni taping nei punti critici riducono l’affaticamento e consentono un miglioramento della performance.

5. + PREVENZIONE + SOSTEGNO: il Tape system protegge tendini e muscolatura dai traumi sia diretti che indiretti. L’effetto dell’applicazione siliconica taping stabilizza il tendine e avvolge i muscoli del braccio.

6. + SCARICO MUSCOLARE: il Tape System, unito alla compressione localizzata, avvolge i muscoli del braccio con l’obiettivo di scaricarli e aumentare la resistenza allo sforzo.

7. + COMFORT: il tessuto utilizzato deriva da un filato bioceramico leggerissimo, infatti una volta indossato non si percepisce l’indosso e consente di poter giocare e colpire la pallina in totale comfort.

8. + RECUPERO: le bioceramiche presenti all’interno del tessuto stimolano l’attivazione e il miglioramento del microcircolo con conseguente rigenerazione rapida delle cellule muscolari e tendinee con effetto antinfiammatorio aumentando moltissimo il recupero tra una partita e l’altra.

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focus prodotto RPM Power - 02.87156381 - rpmpower.com - info@rpmpoweritalia.it flokysocks.com - info@flokysocks.com
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centro del mese

L’UNIONE FA LA FORZA

Il progetto Starpadel, con sedi a Legnano, San Vittore Olona e Olgiate Olona, è punto di riferimento per l’alto milanese e fa dell’accademia tecnica per agonisti, anche juniores, il proprio tratto distintivo

Se gestire un centro sportivo può costituire avventura affascinante ma complicata, forse raddoppiare (o addirittura triplicare) le proprie sedi potrebbe rivelarsi una soluzione vincente. Andiamo alla scoperta di un centro (anzi, di tre) – ma, soprattutto, di un modello di management – che ha adottato politiche gestionali non scontate e comunque illuminate, quali l’instaurazione di uno stretto rapporto di collaborazione con la Federazione Italiana Tennis Padel e la creazione di una scuola dove nascono e crescono i campioni di oggi e di domani, sotto la guida tecnica di coach di profilo internazionale. Senza dimenticare poi iniziative solidali e una squadra agonistica che sul campo sogna traguardi di caratura nazionale. Ne discutiamo con il club manager Carlo Ringoli, che ci svela gli ingredienti di una originale formula imprenditoriale, e non risparmia una attenta riflessione sul padel che sarà.

L'intervista

CARLO RINGOLI

Quando prende avvio questo progetto e come si è sviluppato nel tempo?

L'idea del circolo di Legnano è nata nel gennaio 2020 e subito sono partiti i lavori per la sua costruzione, tuttavia interrottisi immediatamente per la pandemia. Abbiamo aperto comunque in estate e qualche giorno fa abbiamo festeggiato il nostro terzo anniversario con un torneo e una cena per un centinaio di amici del club. La struttura esistente era dedicata al calcetto e la nostra prima iniziativa è stata la parziale riconversione con l'installazione di tre campi. L'immediato successo ci ha quasi costretto a pensare da subito alla posa di ulteriori campi. Un anno dopo ne avevamo già montati altri cinque, successivamente dotati di copertura. Quali sono le vostre caratteristiche?

L’Accademia è il nostro fiore all'occhiello e vi impieghiamo nove docenti, di cui due maestri nazionali e quattro istruttori di secondo livello. In orario diurno ormai lavoriamo quasi esclusivamente in funzione della scuola, dedicata in particolare al settore degli agonisti. Abbiamo infatti puntato non solo sull'avviamento alla disciplina, ma anche e soprattutto sulla fase di perfezionamento tecnico, agonistico e pre-agonistico, con corsi a partire da otto anni. Siamo oggi un punto di riferimento di macro area, tanto che nella Coppa della Regioni - il torneo giovanile più importante a livello nazionale - sei degli otto convocati per la Lombardia sono allievi Starpadel. Ti faccio i nomi di Matilde Del Col Balletto e Leonardo Gianesella, entrambi nel giro delle selezioni giovanili, a ulteriore testimonianza della validità del nostro progetto formativo. Il vostro business si è sviluppato rapidamente ed è approdato in diverse sedi: su cosa si basa?

Il nostro modello imprenditoriale nasce con l'idea di essere replicato in molteplici contesti, ma non è nelle intenzioni di Star Holding, la capogruppo, occuparsi della mera gestione di una location senza avere la contemporanea titolarità, almeno parziale, della compagine societaria di riferimento del circolo. I centri di Legnano e San Vittore Olona sono interamente di nostra proprietà, mentre a Olgiate Olona

– aperto da un mese – risultiamo cotitolari al 50%. Al momento questi tre impianti coprono la fetta di territorio di nostro interesse, con bacino di utenza che va da Busto Arsizio (VA) a Rho (MI) e, quindi, non stiamo valutando ulteriori aperture. Quanto è funzionale la possibilità di gestire circoli affiliati? Che rapporto c’è tra le sedi?

Considerato che Legnano era sempre così pieno da faticare ad assorbire le richieste di gioco, già nel settembre 2021 abbiamo aperto lo spinoff a San Vittore Olona, un capannone industriale con quattro campi indoor. La gestione di più sedi permette innanzitutto di far ruotare il personale formato, ma il network di competenze si estende al software gestionale e al collettivo dei maestri, che così possono ampliare il parco allievi. Oltre a questo, cresce il potere contrattuale nella trattativa con gli sponsor, perché la potenziale visibilità simultanea aumenta l'attrattività della nostra proposta commerciale. Infine la possibilità di effettuare acquisti centralizzati ci consente di ottenere dai fornitori una maggiore scontistica, sia per le attrezzature sportive che per i generi di consumo. Starpadel è legata a doppio filo alla FITP, non solo come centro federale di formazione per gli istruttori, ma anche quale sede per i raduni nazionali juniores. Si è rivelata una scelta vincente?

Sin dall’apertura abbiamo sposato l'idea di una partnership strettissima con la Federazione, convinti che questo rapporto fosse un vero punto di forza della nostra impresa. Ritengo che la partnership sia vantaggiosa anche per la Federazione, visto che garantiamo costantemente il nostro pieno supporto per le loro iniziative. Non sono molte le realtà che possono permettersi di rinunciare a incassi importanti, magari nel weekend, per ospitare attività di aggiornamento per i maestri. Con il prossimo inserimento in organico del preparatore atletico diventeremo Standard School, la più alta qualifica a livello federale. Siamo convinti che questo impegno ci verrà riconosciuto dal mercato, perché tale encomio darà prestigio all’intera struttura.

LEGNANO (MI)

Campi: 5 campi super panoramici, indoor 3 campi super panoramici, outdoor (di cui uno singolo)

Servizi: Clubhouse Bar

Pro Shop

Spogliatoi

Orari di apertura: 09:00 - 23:00 lunedì - domenica

Instagram: @starpadel_legnano

Facebook: starpadel.legnano

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CLUB MANAGER

Siete noti per ospitare numerosi tornei: si va dalle tappe del circuito open a eventi benefici, spesso in collaborazione con realtà impegnate nel sociale come il Lions Club.

Su questo fronte l'attività è particolarmente florida, con un ricco calendario di eventi agonistici sempre targati FITP e una programmazione altrettanto ampia di tornei amatoriali, spesso a scopo benefico. Riteniamo vincente questa politica gestionale perché innanzitutto fortemente aggregativa. L’abbinamento con cadenza mensile del brand alla beneficenza contribuisce poi a dare lustro alla nostra immagine, oltre ovviamente a riempirci di orgoglio il poter aiutare le organizzazioni con cui collaboriamo a realizzare i loro progetti solidali.

Mauricio Lopez Algarra – nazionale messicano ai mondiali in Portogallo e Paraguay, maestro nazionale ed allenatore di top player tra cui Denny Cattaneo e Noa Bennefoy (stella nascente del padel italiano), nonché commentatore per Sky Sport – ha scelto Starpadel: come è nata questa collaborazione?

Il nostro programma di consolidamento ed espansione dell'Accademia non poteva prescindere da profili di docenza di altissimo livello. Quando Giulia Sussarello, già nostra coach, ci ha comunicato la sua intenzione di dedicarsi con maggior frequenza al circuito WPT, abbiamo avvertito la necessità di avvalerci di una figura altrettanto valida ed è stato naturale pensare a quello che allora era il suo allenatore. Un maestro “non giocatore”- per questo maggiormente presente in sede - consente di dare continuità al lavoro svolto con gli agonisti, una categoria particolare che richiede un allenamento costante, almeno trisettimanale.

Quali sono i vostri sponsor?

Oltre a Busto Motor Company, con il marchio Cupra, cito Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, uno dei nostri maggiori sponsor. Sul versante tecnico i partner sono Head e Mizuno, senza dimenticare il gestionale Playtomic che ci offre la giusta visibilità mediatica.

E i vostri fornitori nella costruzione del club?

A Legnano i campi sono Padel Galis, mentre la copertura è di Favaretti Group. A San Vittore Olona invece i campi sono stati posati da Favaretti Group, con cui si è creato un solido rapporto commerciale, tanto che potremmo definire Starpadel la loro vetrina lombarda. A Olgiate Olona, infine, abbiamo scelto campi Italian

OLGIATE OLONA (VA)

Campi: 3 campi super panoramici, outdoor

Servizi: Bar Spogliatoi Parcheggio

Orari di apertura:

09:00 - 24.00 lunedì - giovedì

09:00 - 22.00 venerdì - domenica

Instagram: @starpadel_olgiateolona

Padel, perché volevamo comunque dotarci di un prodotto così rinomato. Per i tappeti abbiamo selezionato diversi produttori, e da noi si possono calcare i manti texturizzati realizzati da Mondo, Sit-In, Safitex e Limonta, così da sperimentare molteplici soluzioni di gioco.

So che siete molto attivi sul versante agonistico. Raccontami risultati e prossimi obiettivi.

Abbiamo una squadra maschile e una femminile che giocano la serie C. Le donne hanno vinto il girone a punteggio pieno e a settembre disputeremo le finali nazionali. Starpadel crede molto nel progetto e puntiamo ad approdare prima o poi in serie B, che rappresenterebbe la nostra dimensione ideale.

Come vedi in proiezione lo sviluppo del nostro sport?

Non posso nascondere un po’ di preoccupazione perché quest’anno ho assistito a una brusca contrazione sistemica. Terminato l’effetto della pandemia – che per questo sport è stato un incredibile boost – al fisiologico assestamento è subentrata una flessione, che riconduco a più fattori. Innanzitutto l’aumento della concorrenza e una presenza capillare sul territorio hanno distribuito i giocatori su diverse opzioni, e l’abbandono dello smart working ha reso più difficile l’occupazione diurna dei campi. Senza dimenticare che l’incremento dei costi energetici in inverno ha assorbito buona parte del guadagno dei club e non ha permesso di accantonare fondi da immettere nelle strutture. Di riflesso, l’aumento delle spese ha inciso sui bilanci familiari e la diminuzione del potere d’acquisto ha comportato la parziale rinuncia a un bene voluttuario come il padel. Resto convinto che ci sia ancora margine per trovare nuovi clienti, ma innegabilmente il periodo d’oro è alle spalle. Non escludo che in futuro i prezzi dei campi possano anche calare, magari con promo last minute, ma la riduzione dei margini renderà più difficile reinvestire risorse nel circolo e modificherà l’approccio imprenditoriale, limitando iniziative speculative. In conclusione, cosa c’è nel futuro di Starpadel?

La sede di Legnano investirà su nuovi spogliatoi e ristorazione. Siamo convinti che alzandosi il livello concorrenziale, la battaglia si vinca puntando sui servizi accessori. San Vittore Olona è strutturato in quest’ottica, mentre Olgiate Olona assolve già la sua funzione essendo i campi inseriti in un contesto prettamente estivo, al traino di una enorme piscina. In ogni caso annuncio che abbiamo rinnovato i nostri contratti di collaborazione con Sussarello e Algarra anche per il futuro.

Campi: 4 campi super panoramici, indoor a copertura fissa

Servizi: Clubhouse Bar tavola fredda Pro-Shop Spogliatoi Parcheggio

Orari di Apertura:

12:00 - 23:30 lunedì - venerdì

09:00 - 22.00 sabato - domenica

Facebook: starpadelsvo Instagram: @starpadel_sanvittoreolona

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SAN VITTORE OLONA (MI)
centro del mese
STARPADEL LEGNANO Via Monte Rosa, 1, 20025 Legnano (MI) - 345 034 9259 - info@starpadel.it - starpadel.it STARPADEL SAN VITTORE OLONA Via 1° Maggio, 30, 20028 San Vittore Olona (MI) - 340 234 2891 - svo@starpadel.it - starpadel.it STARPADEL OLGIATE OLONA Via S. Francesco D'Assisi, 21, 21057 Olgiate Olona (VA) - 340 802 6176 - starpadel.it

I SEGRETI DEL MESTIERE

Sono diverse le caratteristiche che rendono le coperture di Ecover delle eccellenze nel settore. Dalle membrane super resistenti alle progettazioni completamente tailor made di Sara Canali

Progettate su misura nel rispetto dei regolamenti vigenti: questa la promessa di Ecover che da 20 anni è specializzata nella produzione e realizzazione di coperture industriali agricole e sportive in acciaio e PVC o legno lamellare. Da quando, qualche anno fa, l’azienda di Pescara ha deciso di dedicarsi al mondo del padel e, grazie alle oltre 300

strutture realizzate solo in Italia, ne è diventata velocemente un’eccellenza. La sua offerta spazia da soluzioni per coprire singoli terreni di gioco, fino a coperture di grandi impianti di circoli sportivi con il supporto di ingegneri e architetti professionisti in grado di seguire il cliente in tutte le fasi, dal progetto alla cantierizzazione sino alla consegna della struttura.

TRALICCIO SUPERPANORAMICO

Questo sistema permette di evitare i cordoli in testata e ciò garantisce un risparmio in termini economici ma soprattutto conferisce una visibilità totale del campo di gioco. Infine, permette la realizzazione di una tenda apribile con altezze elevate, anche oltre i 4 metri, migliorando sensibilmente l'areazione all'interno.

TENDE APRIBILI

• Il sistema a scorrimento è brevettato con doppia riloga, aerea e a terra; quest’ultima è "a scomparsa", cosicché a tenda aperta non vi sia alcun inciampo.

• Sono realizzate con cancelletti di chiusura e con tubolari ad interasse di 80 cm, così da garantire la robustezza per vincere la spinta del vento, ma anche la facilità di scorrimento.

QUALITÀ

DELLE STRUTTURE IN FERRO

• La malleabilità del ferro permette di soddisfare tutte le esigenze dei clienti (in termini di altezza, larghezza, lunghezza, curvatura più o meno accentuata degli archi in funzione di vincoli di spazio, autorizzazioni, ecc).

• La modulabilità del ferro permette di salire molto in verticale per garantire comunque altezze ottimali anche in presenza di spazi ristretti in larghezza/lunghezza,

• Non si rende necessaria alcuna manutenzione alla struttura in ferro grazie alla zincatura a caldo, che ha una durata di circa 50 anni.

• La struttura in ferro garantisce un'ottima penetrabilità alla luce, trattandosi di un traliccio e non di pilastri/archi pieni.

• I teli sono realizzati da una membranta in PVC impermeabile che offre elevate prestazioni di resistenza, versatilità e durevolezza. Il trattamento del PVC, con la spalmatura su entrambe le facciate (bilaccato), conferisce un elevata stabilità ai raggi UV e contrasta la formazione di funghi e muffe mentre i tessuti in poliestere sono in grado di assorbire forze notevoli a parità di peso leggerissimo. • Tempi ridotti (pochi minuti) per apertura/chiusura delle tende, direttamente da terra grazie ai bastoni applicati alle stesse.

36 focus servizi
Ecover srl - 0852.012216 - commerciale@ecoversrl.com - ecoversrl.com
n DE

SOL(O) PADEL

Entrando nel punto vendita a Quartu Sant’Elena, si viene catapultati in uno store specializzato che ricrea lo stesso habitat di un campo da gioco. Per offrire un’esperienza immersiva e condizioni ottimali di test prodotto di Benedetta

Alivello commerciale, la Sardegna spesso condivide molte più affinità con la Spagna che con il resto dell’Italia. È il caso del padel, che traina il settore sportivo dopo il boom di due anni fa e va a braccetto anche con quello turistico. A immagine e somiglianza della penisola iberica, in territorio sardo i giocatori professionisti vengono idolatrati alla stregua dei calciatori, al punto in cui gli amatori desiderano simulare le condizioni di gioco e accaparrarsi le stesse pale dei numeri uno – con il rischio di bruciare le tappe e andare incontro a infortuni.

L'intervista

LUCIANO MARENGO

TITOLARE

Quando è nato il vostro store e cosa vi ha spinto ad aprirlo?

L’idea del negozio era nata già nell’estate del 2022, ma siamo riusciti ad aprire solamente a febbraio 2023. Né io né il mio socio proveniamo dal padel: come tutti, o quasi, ci siamo avvicinati a questo sport durante la pandemia, ma in realtà abbiamo lavorato e lavoriamo tuttora nel mondo calcistico. Il padel però ci ha appassionato molto, per cui nel tempo abbiamo deciso di trasformarlo in un’attività reale. Quello che ci ha affascinato di più è stata la capacità di far divertire tutti e di prendere piede così facilmente. Non volevamo che restasse relegato a un angolo buio all’interno di altri store o circoli, dove era trattato come il “fratello brutto” del tennis: per noi si meritava uno spazio migliore, come anche un servizio “corretto” per gli utenti che cercano prodotti specifici per il padel.

Come si compone il vostro negozio? C’è qualcosa di particolare?

Volevamo ricreare l’habitat ideale per l’acquisto di prodotti padel. Per questo l’interno appare come un vero e proprio campo e ripropone i suoi stessi materiali. Questo è ovviamente utile per migliorare l’esperienza del cliente, ma va an che a vantaggio dei test prodotto: è possibile provare su una pavimentazione da campo l’effettiva aderenza delle scarpe e sulle pareti di vetro si può valutare il rimbalzo delle palline. È una condizione un po’ particolare, coronata anche da un bancone all’ingresso che richiama la forma di una pala.

Il nome “Sol Padel” fa riferimento al sole, ma anche al fatto che avete “solo” prodotti dedicati al padel. Cosa vi ha spinto a scegliere di specializzarvi in un periodo in cui il padel è in piena saturazione?

La verità è che ci volevamo differenziare sul mercato. La nostra intenzione è sempre stata quella di diventare un punto di riferimento per i padelisti, senza cadere in “tuttologie” che, secondo noi, non premiano i negozi come il nostro e, anzi, vanno a discapito delle piccole realtà.

È in questo quadro che risiede la sfida di Luciano Marengo, titolare di Sol Padel, che a Quartu Sant’Elena (CA) ha fondato uno store specializzato proprio per diventare un punto di riferimento per gli appassionati. Il suo obbiettivo: accompagnare il cliente verso la corretta scelta del prodotto, coinvolgendo allo stesso tempo le realtà locali e i brand in giornate di test dedicate, dando dignità al padel come sport a sé e non solo in quanto derivato del tennis. Con il sogno di un team di Sol Padel che possa, un giorno, dare un contributo al panorama agonistico.

Che riscontro avete avuto dai primi mesi?

Per ora stiamo avendo un riscontro positivo. Certo, dobbiamo ancora farci conoscere, ma chi passa da noi spesso torna e porta altri amici con sé. E noi puntiamo molto su questo carattere di fidelizzazione. Da un lato non possiamo scontrarci con le grosse catene e le loro offerte, ma dall’altro possiamo offrire un buon livello di assistenza. Per questo diamo molti consigli, cerchiamo di creare un rapporto continuo con i visitatori, organizziamo stage con maestri, coinvolgiamo i brand nelle nostre attività rivolte al pubblico e siamo disponibili a collaborazioni con tutti i centri della zona. Inoltre, da ottobre svolgeremo dei clinic con maestri, ex giocatori e rappresentanti d’azienda per dare un’ulteriore possibilità ai clienti di poter testare i prodotti di marchi specifici all’interno di giornate dedicate.

Negli ultimi anni, con il boom del padel, la clientela è andata sempre più specializzandosi. Trovate che ci sia una tendenza alla richiesta di prodotti di alta gamma, o c’è ancora margine di apprendimento e formazione nella consulenza che date al cliente?

Almeno l’80% di chi passa in negozio ha bisogno di essere accompagnato. C’è ancora, e c’è molto, il cliente alle prime armi che si lascia influenzare dal giocatore “forte” come Galán e che vuole la pala che ha usato per vincere un determinato torneo. Salvo poi non saperla governare. Per questo è necessario orientarli verso i prodotti che meglio corrispondono al loro livello. Poi ovviamente c’è sia chi sceglie in base al prezzo, sia chi cerca solo pale di alto livello, senza considerare quelle intermedie che paradossalmente sono le più difficili da commerciare. Questo dimostra che chi sa vendere è il testimonial: ci possono essere aziende anche molto buone, che offrono un ottimo prodotto, ma che non riescono a vendere perché senza un’icona a rappresentarli. Non vende la performance, ma “la racchetta di”.

Mettete in atto delle strategie contro le svendite dell’online?

A livello economico è impossibile. Le grandi aziende con forte presenza sul web hanno un potere d’acquisto che non riusciamo a proporre. Il sito ci fa da vetrina, nel senso che riusciamo a utilizzare la nostra immagine online come un pretesto per portare il cliente a visitarci in negozio. Abbiamo comunque clienti fedeli anche oltre la Sardegna, sempre in Italia, magari grazie a un acquisto da web ben riuscito o un’esperienza di assistenza piacevole. È difficile fidelizzare online, ma è comunque possibile.

La Sardegna qualche anno fa ha vissuto un grande boom di campi e di pratica del padel. Come si sta comportando a riguardo il mercato sardo, e la provincia di Cagliari in particolare?

Fino a due anni fa trovare un campo era impossibile: erano tutti pieni a tutte le ore. Ora il mercato è più libero e sta puntando molto sui giovani: nella Città metropolitana di Cagliari ci sono dei progetti scolastici dedicati, dove i ragazzi vengono già introdotti nel mondo del padel. Che in prospettiva, a livello agonistico, potrà fare la differenza. Bisogna anche considerare che la Sardegna è molto più simile alla Spagna che al resto dell’Italia, soprattutto nel settore del divertimento, perciò non è un caso che anche dal punto di vista commerciale stiamo prendendo ispirazione dalla Penisola iberica.

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"Quello che ci ha affascinato di più è stata la capacità di far divertire tutti"
padel shop

Il turismo ha un ruolo in questo sviluppo?

Quando i turisti cercano i campi, da noi li trovano sempre. Le stesse società di vacanze organizzano dei pacchetti settimanali a tema padel, con tour nei villaggi e tornei abbinati. Ci sono anche delle crociere dedicate agli appassionati che partono proprio dalla Sardegna. Diciamo che il turismo ha dato una bella spinta al padel quando è arrivato il World Padel Tour nell’isola e, anche se ora è uscita dal circuito, ha lasciato un marchio importante.

Quali progetti avete per il futuro?

Tanti. Vogliamo crescere molto, ci stiamo buttando in progetti diversi: vorremmo avere un nostro team da poter iscrivere come Sol Padel nelle categorie iniziali. Ci piacerebbe poter affiancare al nostro store anche una squadra sportiva. Ci sarebbe però da assestare anche il mondo dei maestri: a differenza del tennis o del calcio, dove la figura dell’allenatore è ben definita, nel padel c’è stato un “boom” anche in questo senso e bisogna quindi ancora capire quali sono validi o meno.

SCHEDA NEGOZIO

Solpadel

Indirizzo: via Eligio Porcu 10, Quartu Sant’Elena (CA), 09045

Numero di telefono: 070 7340948

Email: solpadelsrl@gmail.com

Sito: solpadel.it

Facebook: Sol Padel Shop

Instagram: solpadel_shop

Altre pagine social: TikTok: solpadel_shop

Numero sedi: 1

Titolari: Marengo Luciano, Marrocu Marcella

Anno di nascita negozio: 2023

Numero vetrine: 3

Metri quadrati totali: 90

Marchi racchette trattati: adidas, Babolat, Bullpadel, Slazenger, Kelme, Joma, Prince, Wilson, Varlion, Head, Nox

Marchi calzature trattati: Joma, Bullpadel, Babolat, Mizuno, Puma, adidas

Marchi abbigliamento trattati: adidas, Slazenger, Bullpadel, Kelme, Joma, Babolat, Mizuno, Head

Marchi accessori trattati: Joma, adidas, Bullpadel, Slazenger, Kelme, Babolat, Prince, Floky, ShockOut, Macron, Nike

padel shop

ROMA CAPUT PADEL

Con 25 mila spettatori in totale, la seconda edizione del Major del Premier Padel ha confermato le aspettative e ha visto per la prima volta anche le donne protagoniste. Un torneo che promette di diventare una delle tappe irrinunciabili del circuito di Andrea Farano e Daniele Pansardi

Per la seconda edizione di fila, almeno 25 mila spettatori hanno assistito a delle partite di padel giocate a Roma nel corso di una settimana. Uno scenario impensabile solo tre o quattro anni fa, che certifica il successo della tappa capitolina del Premier Padel e testimonia soprattutto come questo sport sia riuscito a entrare nel cuore di decine di migliaia di persone in così poco tempo. Il pubblico romano ha potuto assistere a un evento di per sé storico come il primo torneo con formula combined del circuito ma, soprattutto, a una manifestazione che ha tutte le caratteristiche per diventare una delle sedi più attese e iconiche del Premier Padel in futuro. La location, l’atmosfera e la passione collettiva, del resto, hanno pochi eguali nel mondo. In preda all’entusiasmo del successo del 2022, per l’edizione 2023 la FIP ha deciso di lanciare la sfida del Centrale, con l’obiettivo di riempire i circa 10 mila posti del campo più importante del Foro per semifinali e finali, dopo aver sbancato la Grand Stand Arena da 7 mila posti un anno fa. La scommessa è stata vinta solo in parte, ma l’impressione è che di questo passo nel 2024 l’asticella potrà essere puntata davvero in alto. Sarà necessario, tuttavia, un inevitabile aggiustamento del calendario. La scelta della settimana dal 10 al 16 luglio era obbligata da una serie di incastri e coincidenze che, come ha ribadito anche Luigi Carraro nella conferenza stampa di chiusura, non era la migliore possibile per Roma. E l’ondata di caldo da record che ha interessato la Capitale proprio in quei giorni non ha fatto altro che confermarlo. Se si vuole analizzare il flusso di pubblico del Major, infatti, il meteo è un fattore da non trascurare, perché è facile ipotizzare che le alte temperature abbiano scoraggiato dei potenziali avventori dalla gita al Foro. Chi ha scelto

di presenziare lo stesso, invece, ha dovuto affrontare gli oltre 35 gradi delle sessioni diurne e andare costantemente alla ricerca di qualche raro spicchio d’ombra, in attesa delle meno infuocate ore serali.

Proprio il pubblico è forse una delle note più piacevoli dell’intera settimana. Se agli Internazionali d’Italia gli spettatori mettono in mostra soprattutto la loro irrefrenabile (e a volte anche eccessiva) passione, al Major di Roma si fanno notare per la competenza tecnico-tattica. Del resto, chi ha acquistato un biglietto per vedere il padel è sicuramente anche un giocatore amatoriale: in questo senso, la sovrapposizione tra le due categorie è pressoché totale, come già avevamo avuto modo di osservare al P1 di Milano lo scorso dicembre. Non è stato, inoltre, un torneo romanocentrico, perché il flusso di persone arrivate dall’esterno nella Capitale è stato rilevante. “Nel 2022, volevamo conquistare il cuore dei giocatori. Nel 2023, quello di tutti gli appassionati di padel, a cominciare dai romani, che ancora una volta hanno dimostrato di amare pazzamente questo sport”, ha dichiarato Carraro. “Ma in questi giorni il Foro ha parlato tutte le lingue del mondo, perché il padel ha una vocazione universale, supera le barriere, unisce i popoli, anzi un popolo, meraviglioso”.

PRIME VOLTE

L’esordio delle donne al Premier Padel era uno dei momenti più attesi della settimana. La finale non ha deluso le aspettative per pathos e livello espresso dalle quattro giocatrici in campo. Gemma Triay è riuscita ad avere la meglio sulle sue grandi rivali degli ultimi due anni, Paula Josemaría e Ari Sánchez, in coppia con Marta Ortega, compagna ad interim di Triay in attesa del ritorno

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Ale Galán e Juan Lebrón nello stadio Nicola Pietrangeli

25.000 SPETTATORI AL FORO ITALICO

1.200.000 € L’INCASSO TOTALE

875.000 €

UN MONTEPREMI DA RECORD PER UN TORNEO DI PADEL

“Nonostante un caldo eccezionale che ha messo in difficoltà giocatori e spettatori, Roma si consacra come una delle capitali mondiali del padel, oltre che del tennis”

in campo di Alejandra Salazar, ferma per un infortunio. Triay/Ortega hanno ottenuto il break decisivo al dodicesimo e ultimo gioco del terzo set, conquistando un match molto tirato al termine di due ore e 47 minuti di partita, con il punteggio di 6-3 3-6 7-5. La tensione ha poi lasciato spazio a lacrime e abbracci per Triay, romana d’adozione e compagna dell’azzurra Carolina Orsi nella vita, e Ortega, che senza giri di parole ha detto di aver vissuto il miglior momento della sua carriera. Per Sánchez e Josemaría, dominatrici del World Padel Tour con nove titoli vinti, una delusione a cui farà seguito anche l’incredibile sconfitta nella finale del Premier Padel di Madrid giocato la settimana successiva contro Delfi Brea e Bea Gonzalez, persa dopo aver avuto quattro match point nel tie-break del terzo set.

Chi, invece, ha continuato (e continua) a dominare lasciando le briciole agli avversari sono Arturo Coello e Agustín Tapia. Dopo aver mancato l’appuntamento con la vittoria nell’esordio stagionale a Doha, la coppia numero uno al mondo ha conquistato il primo trofeo del Premier Padel battendo in finale Federico Chingotto e Paquito Navarro per 7-5 7-6. Per Coello e Tapia è stato il decimo titolo del 2023 (diventati poi undici con il successo nel P1 di Madrid nel remake della finale del Foro Italico), a conferma di uno strapotere tecnico, tattico e atletico a cui per ora nessuno è riuscito a trovare delle contromisure efficaci. I vincitori dello scorso anno, Juan Lebrón e Alejandro Galán, sono stati sconfitti ai quarti di finale da Fernando Belasteguín e Mike Yanguas, in una delle sfide più affascinanti e sentite della settimana romana: per loro si trattava del primo torneo in coppia dopo quasi quattro mesi, uno stop for-

Passano gli anni, passano i numeri uno, arrivano le nuove generazioni, ma il professionista più amato e spettacolare del circuito resta sempre Paquito Navarro. Dopo l’infelice parentesi come giocatore di destra all’inizio dell’anno, l’andaluso è tornato a brillare nella sua posizione migliore al fianco di Federico Chingotto, arrendendosi solo a Coello/Tapia all’atto finale del torneo. Per Navarro è stata la seconda sconfitta consecutiva a Roma, dopo quella dello scorso anno contro Lebrón e Galán. Nessuno, tuttavia, è entrato nel cuore degli appassionati italiani come lui. Quando c’è una sessione di autografi con il pubblico, potete star certi che il capannello di persone più nutrito sarà sempre attorno a Paquito, com’è successo puntualmente anche al Foro Italico. Non a caso il refrain Paquito is on fire - che ormai lo accompagna in tutto il mondo - è nato proprio qui in Italia. Menzione speciale al tributo che il pubblico ha dedicato ad altri beniamini, che con il padel hanno comunque un forte legame: non appena, infatti, Francesco Totti e Daniele De Rossi comparivano nei loro box, partivano cori dedicati ai capitani romani e romanisti.

“Un anno fa portammo il grande padel a Roma e fu un successo. Quest’anno lo abbiamo spostato a luglio e sul Centrale, e sembrava una pazza idea. E invece, oggi possiamo dire che è stata una sfida vinta”

zato dai problemi fisici al polso di Lebrón, che non paiono peraltro ancora del tutto superati.

COSA SI PUÒ MIGLIORARE?

Le prime giornate del torneo non riescono per ora a richiamare un numero accettabile di spettatori. Non è nulla di sorprendente: il padel non ha (ancora) la forza di attirare migliaia di persone fin dal lunedì, e la situazione potrà migliorare solo con il consolidamento del prestigioso status della data e della disciplina nei prossimi anni. Senza dimenticare qualche mugugno per una politica dei prezzi che è parsa non sempre alla portata di tutte le tasche. Nel frattempo (e non è scontato che funzioni), l’organizzazione potrebbe mettere mano alle proprie strategie di marketing per invogliare turisti, bambini e scuole a presenziare anche durante i primi turni, oppure portare i top player ad allenarsi sui campi secondari scommettendo sulla curiosità degli appassionati nel poter vedere da molto vicino dei fuoriclasse. Un po’ come succede con gli Internazionali di tennis, dove i turni preliminari sono presi d’assalto anche nella speranza di incontrare i propri beniamini che passeggiano nei viali alberati del Foro Italico. Tra le note più stonate, inoltre, bisogna sottolineare anche lo scarso successo dell’area commerciale collegata al torneo. Per uno degli eventi di padel più importanti dell’anno in Italia si contavano pochissimi brand: una situazione per certi versi inaspettata, dato l’afflusso di pubblico previsto e la possibilità di intercettare tanti appassionati competenti in una cornice unica nel suo genere.

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IL
PIÙ AMATO
Angelo presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel

ALLA RICERCA DEL FEELING GIUSTO

Dove? Agli Head Experience Days, un tour di 30 giornate esperienziali, da maggio a ottobre, nei più importanti circoli d’Italia. Dedicato alla prova materiali sul campo per trovare il prodotto più adatto al proprio stile di gioco di Manuela Barbieri

Agonisti e amatori sono sempre alla ricerca del feeling giusto con l’attrezzo di gioco, quello che permette di performare al meglio delle proprie potenzialità, ma anche di massimizzare il divertimento. Nascono da questa esigenza condivisa gli Head Experience Days (headexperiencedays.com), un tour di 30 giornate esperienziali che si svolgono nei più importanti circoli d’Italia da inizio maggio a fine ottobre.

Un vero e proprio percorso all’interno della collezione Head per provare sul campo, grazie al supporto di tecnici esperti, il prodotto più adatto al proprio stile di gioco. Il format, lanciato dal brand in collaborazione con Mini, riprende quello ormai consolidato degli Head Experience Days realizzati nel tennis.

“Crediamo fortemente che non esista una racchetta migliore di un’altra, ogni giocatore ha le sue esigenze e il suo stile di gioco… e noi sviluppiamo prodotti diversi proprio per poter rispondere alle necessità di ciascuno, a volte per colmare carenze, a volte per esaltare qualità”.

I TEST SUL CAMPO

Tra le pareti di cristallo, gli iscritti agli Head Experience Days possono testare le varie “famiglie” della collezione Head, ricevendo informazioni, consigli utili e dettagli tecnici. Post-evento, poi, grazie alla piattaforma digitale di cui è dotato il brand, ciascun partecipante riceve il report dei prodotti provati, completo anche di tutte le caratteristiche.

LE MICRO-CLINIC

Oltre al test materiali, gli iscritti possono partecipare a micro-clinic tenute da maestri esperti di alto livello, per alzare il proprio livello grazie a nozioni tecniche, pillole di tattica ed esercizi mirati e dedicati da mettere subito in pratica sul campo.

LO STAFF TECNICO

Lo staff che lavora “dietro le quinte” per preparare gli Head Experience Days mette tutta la propria passione e competenza a disposizione dei partecipanti, con il prezioso supporto dei circoli e dei club ospitanti, selezionati tra i migliori della Penisola. In campo, invece, ci sono i tecnici del brand: un team di alto livello, con curriculum sportivi di rilievo e tanto tanto know-how.

I NUMERI DEGLI HEAD EXPERIENCE DAYS 30

EVENTI TOTALI 17

EVENTI CONCLUSI 13

I PROSSIMI EVENTI

Settembre

• Sabato 16: Milago Padel - Buccinasco (MI)

• Domenica 17: Padel Xtreme - Barlassina (MB)

• Mercoledì 20: Circolo Canottieri Aniene - Roma

• Giovedì 21: Circolo Canottieri Aniene - Roma

• Sabato 23: Rama Padel Academy - Napoli

• Domenica 24: ASD Athletic Club - Terracina (LT)

Ottobre

• Domenica 1: Enjoy Sporting Club - Roma

• Sabato 7: Dorado Padel Center - Trani (BT)

• Domenica 8: Padool S.R.L. - Fasano (BR)

• Sabato 14: Golarsa Sport Center - Palermo

• Venerdì 20: Circolo del Tennis Palermo - Palermo

• Sabato 21: Messina Padel Village - Messina

• Domenica 22: Avantgarden Padel - Palermo

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SMASH LIKE A BOMBER

L’eBay Bobo Summer Cup torna nella sua quinta edizione con alcune novità, dal title sponsor alle location. Ma sempre con lo stesso obiettivo: portare la passione per il padel in giro per l’Italia mettendo in primo piano divertimento e beneficenza. Ce lo racconta direttamente Christian Vieri di Cristina

Un evento solidale che ogni anno raccoglie migliaia di euro a scopo benefico. Un traguardo raggiungibile grazie agli ingredienti che ruotano intorno all’iniziativa ideata cinque anni fa da Bobo Vieri, che da due ruota intorno al padel: coniugare sport e filantropia dando la possibilità a tutti gli amatori di giocare con gli intramontabili ex calciatori, che hanno scelto di continuare a sfidarsi impugnando la racchetta.

Il tour è partito ufficialmente nel weekend del 7-9 luglio a Marina di Ragusa. La bella località marittima della costa sud-orientale della Sicilia, lo ha accolto per la prima volta con grande entusiasmo. Per l’occasione un’arena da 1.500 posti è stata allestita sul lungomare nei pressi del Porto Antico. Il tour è poi proseguito con la seconda tappa di Viareggio dal 21-23 luglio e si è concluso a Lignano Sabbiadoro nel weekend dal 4 al 6 agosto.

L'intervista

Come si è evoluto l’evento in questi ultimi due anni in cui il padel è stato protagonista?

Diciamo che è migliorato un po’ tutto, in primis l’area vip che è stata ingrandita e ora contiene 80 persone in più. Ora sponsor e ospiti possono usufruire di snack adatti alla stagione calda, come gelati e frutta, oltre al caffè. L’arena contiene quasi 1500 persone e quest’anno sono aumentati anche i gazebi degli espositori. Gli sponsor sono contenti anche perché il tour itinerante copre tutto il territorio italiano e quindi restituisce un’ottima visibilità, anche a livello social dove i nostri numeri sono importanti. Inoltre, il torneo amatoriale sta crescendo sempre di più. Solo nella tappa di Viareggio le coppie erano 42. Tra le quattro categorie finaliste viene sorteggiata una coppia che la domenica sfida me e il mio compagno. A Viareggio ci siamo appoggiati anche al Marco Polo Sport Center, il club di Marcello Lippi, per svolgere le partite di qualificazione.

Dove sono localizzate le tappe del tour? L’anno scorso siete partiti da Viareggio e quest’anno da Marina di Ragusa. Perché questa scelta?

Mi piace l’idea di coinvolgere il Sud, dove questo sport è molto sentito. Il prossimo anno oltre a essere ancora presenti in Sicilia vorrei coinvolgere anche la Calabria. Abbiamo richieste da tutta Italia e valuteremo bene. Il pubblico del meridione è davvero caloroso e sono sicuro che il divertimento e il successo saranno assicurati. Una scelta importante anche per gli sponsor che ampliano sicuramente la loro visibilità.

Che tipo di giocatore di padel sei e chi è il tuo compagno ideale?

Sono sempre stato un attaccante e devo fare punti. E quindi mi piace “chiudere” e stare a rete. Sono mancino e gioco a destra. Ammetto però di dover fare più prevenzione e stare attento al peso, per ora diciamo che sono molto performante e do tutto nella prima parte di una partita, poi mi stanco e mi metto dietro…Mi trovo molto bene con Locatelli, che gioca da dieci anni ed è fortissimo. Anche con Vincent Candela, che è stato uno dei primi a giocare a padel ed è davvero forte. Mi piace stare in coppia con “piede caldo” Amoruso. Io e lui siamo una grande coppia di attacco. Giocavamo a tennis a Miami trent’anni fa e tra di noi c’è una bella intesa.

Tutte le tre tappe sono state scandite da due momenti: un torneo amatoriale (Italy Padel Tour Eurospin) con la partecipazione di 300 coppie complessivamente (circa 600 persone) maschili e femminili per quatto categorie totali, e la vera e propria eBay Bobo Summer Cup in cui si sono sfidati gli ex calciatori amici di Christian Vieri. Una delle quattro coppie vincitrici degli amatori sorteggiata ha poi sfidato Vieri in una piccola partita di esibizione. Tutte le tappe sono state inaugurate dalla Charity Dinner, la cena di beneficenza a favore della Fondazione Bambino Gesù in cui è stata organizzata un’asta per la vendita delle maglie originali autografate dai tanti campioni. Questo ha permesso di raccogliere un importo superiore ai 100 mila euro. Del resto questo è il pilastro più importante di un evento destinato a crescere e ad affermarsi anno dopo anno. Ce lo racconta direttamente Bobo.

La strategia è sempre quella: iniziamo alla grande e poi man mano che andiamo avanti arriva il declino. Alla fine non vinciamo mai niente.

Sei anche tu un ex calciatore che sta investendo nel mondo padel come qualche tuo collega? Se sì, in che modo?

Oltre alla eBay Bobo Summer Cup che ha scopo completamente benefico, continuo a supportare il progetto della Italy Padel Tour Bombeer app, con la quale organizziamo, tutti i weekend, tornei in giro per la penisola, coinvolgendo tutti gli amici appassionati di padel. La app ormai è conosciutissima anche a livello internazionale e sta andando molto bene. La formula è quella collaudata del tour estivo, con un torneo amatoriale e un altro vip con tanti personaggi del mondo del calcio e dello spettacolo.

La eBay Bobo Summer Cup è soprattutto un evento benefico. Tra e novità di quest’anno, i ricavati andranno a favore della Fondazione Bambino Gesù. Come sta andando la raccolta fondi?

Questa è la parte del tour a cui tengo tantissimo. La raccolta fondi si tiene durante la cena charity ma anche tramite la vendita dei biglietti per assistere alle partite e alla vendita del merchandising con le magliette autografate. Quest’anno abbiamo avuto anche il supporto extra di Inter, Milan e Juve, che ci hanno mandato le maglie firmate dai calciatori. Grazie alla somma di tutte queste azioni abbiamo raccolto quasi 80mila euro nelle due tappe. L’obiettivo è quello di arrivare a 100mila a fine tour e penso che a conti fatti andremo ben oltre. Il prossimo anno coinvolgerò anche i cantanti, magari con qualche esibizione. Il tour diventerà sempre più importante anche e soprattutto per incrementare la raccolta fondi.

Parliamo di Babolat, che supporta il tour come sponsor tecnico. Quali sono i prodotti del brand che prediligi per giocare?

Ho giocato molto a tennis, sono un ex tennista e mi sono sempre trovato bene con il borsone di Babolat, molto comodo e funzionale, dove riesco a farci stare di tutto. Per quanto riguarda la pala invece uso il modello Counter Viper, che asseconda molto il mio gioco di potenza. Inoltre, mi piace abbinare il suo colore, il giallo fluo, al resto dell’outfit.

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BOBO VIERI EX CALCIATORE
Da sinistra: Giorgio Del Ghingaro (sindaco di Viareggio), Elena Santarelli, Bernardo Corradi, Christian Vieri e Rodolfo Salemi (assessore allo sport e partecipazione di Viareggio)

LA STAGIONALITÀ DEI CAMPI DA PADEL SU SPIAGGIA DEMANIALE

Una recentissima sentenza del TAR di Ancona torna a dirimere la questione sulla possibilità di dotare i lidi in concessione di strutture a carattere permanente a cura di Andrea Farano, avvocato in Milano

Èfinalmente arrivata l’estate e con essa le tanto agognate vacanze. Il padelista non rinuncia a praticare il proprio sport nemmeno sotto il solleone agostano, e anzi spesso sceglie la propria meta dopo aver verificato la presenza di campi nelle vicinanze, magari direttamente in spiaggia e, meglio ancora, a pochi metri dall’ombrellone. Tuttavia anche le migliori iniziative turistiche e sportive devono fare i conti con il rispetto delle normative urbanistiche, vagliarne preventivamente l’impatto ambientale, ma anche rispettare le differenti vedute della comunità residente. Capita a volte che il campo da gioco si trasformi quindi in un… terreno di scontro, tanto da far terminare la partita in tribunale.

L’ANTEFATTO

La vicenda trae avvio dalla realizzazione in spiaggia di due campi - poggiati su strutture amovibili collocate sul lungomare marchigiano - e dalla richiesta presentata dall’Associazione che li gestisce per mantenerli fissi e in posa sino alla scadenza della concessione demaniale, senza doverli quindi smontare e rimontare ogni estate, come invece accaduto sia nel 2021 che nel 2022. Da qui lo spunto per la delibera di indirizzo assunta dal Comune di Civitanova (MC), con cui si proponeva di modificare l’articolo 20 del Piano di Spiaggia, introducendo la facoltà di allestire apposite strutture, dedicate al padel ma non solo, anche su aree fronte mare date in concessione ad associazioni sportive. In dettaglio, la variante in questione allargava la possibilità di realizzare zone attrezzate per il gioco e lo sport ampliando da 50 a 400 metri quadrati la dimensione delle pedane poggiate sull’arenile, eliminando il vincolo della rimozione stagionale.

I PARERI DEGLI ORGANI COMPETENTI

Tale proponimento incontrava da subito la ferma opposizione degli Enti interpellati, quand’anche a consulto. La Regione Marche per prima esprimeva il proprio diniego alla modifica paventata “in quanto il Piano di Spiaggia non è adeguato al Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere”

Al contempo la Provincia di Macerata assoggettava la variante votata dalla giunta comunale alla procedura Vas (Valutazione Ambientale Strategica), non potendo escludere che dalla stessa derivassero impatti significativi sul litorale. La Sovrintendenza, infatti, nel vagliare (anche) le caratteristiche intrinseche dei campi da padel, sottolineava il “rischio che il contesto dell’arenile assolva la funzione di area destinata a ospitare impianti sportivi di carattere urbano, e non strutture a servizio della fruizione balneare stagionale, a discapito del carattere paesaggistico, ambientale e naturalistico”. Pollice verso anche da parte della Asur Marche (Azienda Sanitaria Unica Regionale) che, nel valutare il parametro della salute umana, ricordava come “l’eccessivo utilizzo dell’arenile per impianti sportivi si pone a discapito della spiaggia e del naturale uso terapeutico della stessa”, aggiungendo che “le modifiche proposte porterebbero inoltre alla realizzazione di impianti sportivi veri e propri, regolamentati quindi da specifiche norme di settore e igienico sanitarie, e a impatti sul clima acustico, anche per la possibilità di utilizzare tali strutture in ore notturne".

IL CONTENZIOSO E LA DECISIONE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

Ad alimentare il fuoco dello scontro - assurto agli onori delle cronache locali e condito dalle usuali polemiche politiche e istituzionali - contribuivano poi i comitati cittadini, promotori della tesi per cui i manufatti stanziali avrebbero coperto la vista del mare, così oscurando la bellezza del territorio.

Il contenzioso giungeva quindi dinnanzi al massimo giudice amministrativo territoriale, chiamato a esprimersi sulla richiesta rassegnata dal Surf Club (gestore dei campi controversi) per l’annullamento dell’atto del 21 novembre 2022 con cui la Soprintendenza delle Marche dava parere paesistico ambientale negativo alla domanda di realizzazione dei due campi padel a carattere definitivo-permanente nella concessione 5 del lungomare Sud. Al tavolo del giudice si fronteggiavano inoltre le contrapposte tesi del Comune di Civitanova e dell’associazione Civita Svolta, già promotrice di una raccolta firme contro l’iniziativa.

Il Tar di Ancona, nel dirimere la controversia, ha avvalorato i precedenti dinieghi istituzionali, confermando il carattere temporaneo delle strutture di gioco e imponendone lo smantellamento al termine di ogni sessione estiva. Con la sentenza n. 521 del 27 luglio 2023 ha quindi considerato condivisibile la posizione della Soprintendenza – laddove enunciava la preoccupazione per cui "il litorale potrebbe subire ulteriori compromissioni da una probabilità di interventi analoghi, alterando così nella loro sommatoria il quadro paesistico complessivo" – richiamandosi anche a un precedente analogo sul quale si era espresso nei mesi scorsi il Consiglio di Stato (il riferimento è alla pronuncia Tar Puglia n. 254 del 20 febbraio 2023; sul punto vedasi PadelBiz n. 03/2023, pag. 12).

In particolare, per il collegio giudicante si è rivelata decisiva la tipicità dell’esercizio del padel in un luogo particolare come l’arenile, dal momento che “anche se si ammettesse che lo sport del padel praticato sulla spiaggia potrebbe essere una attività legata al mare, è tuttavia arduo individuare tale connessione nella stagione fredda, durante la quale la spiaggia non è frequentata per scopo balneare”.

A ben vedere però la sentenza in commento – pur dettando delle linee interpretative di carattere generale – pare essere piuttosto riferibile a un contesto specifico come il litorale del comune marchigiano, la cui peculiarità avrebbe avuto un peso rilevante nell’orientare la decisione. Nel sottolineare le differenze con il caso della costruzione di campi padel sulla vicina spiaggia di Senigallia, il Tar infatti ha osservato "che proprio per il fatto di risultare già in parte compromessa con le strutture fisse e permanenti citate in ricorso, ovvero chioschi, ristoranti, chalet, attività commerciali, servizi pubblici, essa è bisognevole di maggiore protezione al fine di evitare ulteriori compromissioni. Per quanto la ricorrente tenda a sminuire l’impatto paesaggistico delle due strutture in oggetto, stiamo comunque parlando di un’occupazione che si sviluppa anche in verticale, definendo così un volume, pari a 400 metri quadrati più aree accessorie circostanti, verosimilmente occupate dal pubblico che assiste alle manifestazioni di un certo rilievo, aventi anche carattere internazionale".

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PALLA UFFICIALE DEL BNL ITALY MAJOR PREMIER PADEL

OFFICIAL EQUIPMENT PARTNER

SOCIALITÀ, NATURA E SEI IN PADEL POSITION

Sono tre i campi installati al Romagna Family Village di Riccione, fiore all’occhiello della catena Club del Sole. Per valorizzare il benessere fisico ed emotivo derivante dalla pratica dello sport, anche in vacanza di Sara Canali

La vita, come dovrebbe essere sempre. Un claim che è anche una mission: riparte da qui l’offerta di Club del Sole, la catena che conta 20 villaggi turistici a pochi passi dal mare, lungo le coste simbolo per antonomasia delle vacanze italiane. Tra questi, anche il Romagna Family Village di Riccione, che abbiamo avuto la fortuna di visitare in prima persona per poter vivere una delle grandi novità della stagione, ovvero la posa di tre campi da padel. Il tutto inserito in un contesto che, negli ultimi due anni, ha subito un grande lavoro di ampliamento e restauro con l’installazione di nuovi lodge realizzati con materiali riciclati e attenzione al design per una vacanza dove comfort e libertà vanno a braccetto. “La scelta del padel è venuta in modo del tutto naturale”, dice Michela Marzoli, direttrice marketing e comunicazione del gruppo. “È stata dettata infatti da un’assonanza tra i nostri valori che hanno a che fare con la libertà, la socialità e la vita all’aria aperta e tutto ciò che il padel sa offrire. Da quando abbiamo inaugurato i campi infatti, ci siamo accorti che si tratta di una pratica che tutti possono fare, partendo da qualsiasi livello e, inoltre, ci è piaciuta la componente che ha a che fare con il benessere fisico ed emotivo. Inoltre, il padel è un movimento in tendenza che ci è stato

L'intervista

ANDREA BRUNO

DIRETTORE DEL ROMAGNA FAMILY VILLAGE

Ad accoglierci nel modo più impeccabile è stato Andrea Bruno, direttore della struttura romagnola che, per primo, ha fortemente creduto nel padel come offerta per il proprio villaggio. Insieme a lui, anche il vice direttore Gabriel Pesaresi.

Da dove arrivi e quale idea hai portato all’interno della struttura? Ho sempre lavorato in ambito turistico viaggiando in tutto il mondo. Poi, per alcuni anni, ho gestito un’agenzia di organizzazione eventi aziendali che mi ha portato ad acquisire un know how importante in termini di offerta, eccellenza e cura del cliente. Quando mi è stato proposto di amministrare la realtà di Riccione ho accettato subito. La struttura era in rifacimento, un grande cantiere per dare vita a una delle sedi potenziate del gruppo Club del Sole. Così, lavorando a quattro mani con l’architetto, ho voluto portare alcune delle bellezze che ho visto in giro per il mondo. Inoltre, da sportivo quale sono, ho spinto per creare un’area fitness all’aria aperta e quan do, guardando sulla planimetria, ho visto uno spazio ancora da assegnare, la scelta dei campi da padel è stata la più naturale.

La scelta di installare dei campi arriva anche da un bisogno territoriale? Assolutamente sì. Qui in zona ci sono un centro in viale Ceccarini e un altro a Misano mentre mancavano dei campi nel mezzo, così abbiamo deciso di istallarli noi, in collaborazione con Sun Padel. Avere tre campi ci dà l’opportunità di organizzare tornei e, insieme, offrire l’ospitalità agli atleti. I tre campi sono a disposizione degli ospiti, ma possono entrare anche gli esterni tramite prenotazione

richiesto direttamente dai clienti oltre a rappresentare una formula perfetta in ottica di destagionalizzazione”. I campi sono una delle novità dell’estate 2023 sia nella realtà di Riccione che in quella di Rimini e in programma, per la stagione estiva del prossimo anno, c’è la volontà di creare dei veri e propri pacchetti vacanza che ruotano intorno al padel per poi allargare l’istallazione di impianti anche in altri villaggi della catena. “Nell’estate del 2021 abbiamo fatto un’analisi della domanda di mercato intervistando i nostri clienti e abbiamo attivato una collaborazione con l'Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano e altre agenzie per implementare i questionari di customer’s satisfaction. Ne abbiamo dedotto che le persone, quando sono in vacanza, cercano qualcosa che rappresenti quello che ci si aspetta dalla vita tutti i giorni, in primis il desiderio di socialità.

Abbiamo visto che c’era bisogno di natura e di stare all’aria aperta, oltre a un forte desiderio di libertà. Insomma, un format innovativo di vacanza esperienzale votato a valorizzare il benessere fisico ed emotivo derivante dalla pratica dello sport, e in particolare del padel, il tutto in piena coerenza con il concetto di Full Life Holidays alla base del Gruppo”.

con Playtomic e con una sorta di ingresso giornaliero che dà libero accesso a spogliatoi, piscina, parco acquatico, area fitness e al ristorante.

Avete intenzione di organizzare eventi del mondo padel?

Lo stiamo già facendo. Infatti organizziamo settimanalmente, in collaborazione con Sun Padel, il torneo con i soci del club. A settembre avremo poi tanti eventi aziendali in cui includeremo anche questa offerta oltre ad aver già confermati degli eventi per giugno del prossimo anno. A luglio, invece, abbiamo ospitato la Maxibon Padel Cup, la manifestazione che ha unito l’idea di un torneo con quella di una clinic.

Presenti quattro campioni internazionali di padel, ovvero Gustavo Sarmiento, Cesar Sarmiento, Michele Bruno e Federico Dip Nazar che hanno permesso a grandi e piccini di allenarsi con loro gratuitamente in sessioni della durata di mezz'ora. Poi sono stati organizzati ben tre tornei: maschile, femminile e misto per un’intera giornata dedicata a questo sport.

E giornalmente?

Ogni giorno, insieme all’animazione, diamo la possibilità di praticare un’ora di avvicinamento/approccio al padel di gruppo insieme a un maestro a disposizione di curiosi di tutte le età. Un’attività gratuita che permette di far conoscere questo sport e far incontrare le persone che, una volta che si sono conosciute, possono organizzarsi per giocare insieme.

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