Bikefortrade #04 2024

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DATI E STATISTICHE

CARICA DEI 101: NUMERI, TREND E CLASSIFICHE

SOTTO LA LENTE

MERCATO BICI 2023: COME VOLEVASI

DIMOSTRARE

FIERE

TAIPEI CYCLE SHOW: ENVISION A BETTER

CYCLING WORLD

PRODOTTO DEL MESE

MONDRAKER DUNE: LA NUOVA DIMENSIONE

DELL’ENDURO

ANNO 12 - NUMERO 4 - 2024 bikefortrade
Credits: Mondraker Periodico mensileRegistrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1LO/MIIn caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
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NEWS 6 MERCATO 7 INIZIATIVE 8 EVENTI, PEOPLE 9 DAL MONDO DEL LAVORO DATI&STATISTICHE 10 LA CARICA DEI 101: NUMERI, TREND E CLASSIFICHE SOTTO LA LENTE 12 MERCATO BICI 2023: COME VOLEVASI DIMOSTRARE EVENTI 14 EMOVING DAYS: LE VARIE FORME DELL’ “ELETTRI-CITTÀ” SPECIALE MTB 16 L’ANNO OLIMPICO E IL FUTURO DELL’ENDURANCE MTB 17 DENTRO LA COPPA DEL MONDO 18 MERIDA, ORBEA, OLYMPIA, TREK 19 BH, LEE COUGAN, LOMBARDO, SPECIALIZED 20 VOLTAGE ERIDE DI SCOTT VETRINA OFF-ROAD 21 GIRO, NORTHWAVE, CRANKBROTHERS, SMITH, MET, MONS ROYALE, VAUDE PRODOTTO DEL MESE 22 MONDRAKER DUNE: LA NUOVA DIMENSIONE DELL’ENDURO FIERE 24 TAIPEI CYCLE SHOW 2024 RESPONSABILMENTE 26 SCHWALBE: COSA FARE CON LE CAMERE D’ARIA USATE? FOCUS PRODOTTO 28 POLINI: NON PIÙ (SOLO) RACING 29 PERUZZO: READY, SET & GO! 30 CHAOYANG PERSUADER, PER LE USCITE PIÙ ESTREME 31 I CAPI COREFUSION DI X-BIONIC 32 IL DROPPER DI WAG 33 PROXIM NEMBO DI PROLOGO TURISMO 34 L’OFFERTA MTB DEL COMPRENSORIO DI BORMIO NUOVE APERTURE 36 SPORTLER SBARCA IN LOMBARDIA RETAIL COACHING 38 COME I SOCIAL MEDIA SALVANO I BIKE STORE? FOCUS SHOP 40 COMA BIKE DI BIZZARRONE (CO) TRAVEL DESTINATION 42 GARDA TRENTINO: DI AVVENTURE E ALTRE SCOPERTE ANNO 12 - NUMERO 4 - 2024 12 22 24 34

STRATEGIE ALTERNATIVE

Come avevamo preannunciato, su questo numero vi proponiamo l’analisi dettagliata del mercato ciclo relativo al 2023, grazie ai dati ufficiali di Ancma. Presentati peraltro come lo scorso anno in apertura della quarta edizione degli Emoving Days, organizzati dal nostro gruppo editoriale, dei quali vi raccontiamo nelle prossime pagine. Come era prevedibile, i dati parlano di un settore in sensibile contrazione (-23% rispetto al 2022), con i negozianti italiani che si sono tenuti su una sottile linea di galleggiamento. Se in ogni ciclo economico gli alti e i bassi sono naturali, è altrettanto vero che per i retailer alcuni momenti difficili diventano ancor più complicati per via della loro particolare posizione sul mercato. Con l’inchiesta “La Carica dei 101”, in cui diamo voce ai negozi di tutto il Paese, ne abbiamo avuto testimonianza diretta. Il calo delle vendite non è stato tuttavia così inatteso e sorprendente, considerando gli anni di exploit del 2020/2022, la situazione economica globale e un generalizzato calo dei consumi che non poteva non interessare anche le bici. Non a caso abbiamo voluto intitolare il relativo articolo…"Come volevasi dimostrare".

Data per assodata questa sensibile contrazione del mercato, che peraltro pare proseguire anche sui primi mesi del 2024, ci si domanda ora come invertire la tendenza. Dare una risposta non è semplice. In tempi non sospetti in tanti ci avevano indicato il 2025 come data in cui il settore sarebbe andato incontro a un nuovo equilibrio. Su questo aspetto è d’accordo anche Ancma, che prevede un 2024 in linea con il 2023 e un ritorno alla crescita a partire dal 2025. Possibilmente cercando di promuovere varie iniziative per incentivare l’utilizzo dei pedali, non solo l’acquisto. Fermo restando che l’abbassamento dell’Iva su bici, accessori e componentistica sarebbe un provvedimento che darebbe grande impulso al mercato. Il momento è complicato in generale, non solo per l’Italia e l’Europa. Elemento che abbiamo raccolto anche visitando di persona Taipei Cycle Show. La fiera, organizzata da Taiwan External Trade Development Council (TAITRA) in collaborazione con la Taiwan Bicycle Association (TBA), si è tenuta dal 6 al 9 marzo 2024, con i primi due giorni dedicati al b2b, mentre l’8 e il 9 sono state aperte le porte a tutti i visitatori. L’edizione 2024 si è conclusa con 27 mila presenze, di cui 4 mila internazionali provenienti da 90 Paesi. Numeri alla mano si tratta della più grande fiera di settore in Asia e un hub di business fondamentale per la supply chain.

Venendo invece al focus dello speciale di questo mese, dobbiamo sottolineare come una delle categorie che più ha sofferto, come spiegato anche dai negozianti, sono state le mtb muscolari da xc, soprattutto la media e bassa gamma. Nell'anno olimpico ci siamo voluti

focalizzare anche sul mondo delle corse con l'esclusiva intervista a Marco Trentin, team manager Wilier-Vittoria, che ci parla oltre che del suo team anche delle criticità del mondo delle gare endurance, archiviato il primo anno di passaggio a Warner Bros. Discovery. Questo nuovo corso, che puntava ad aumentare la visibilità mediatica della mtb e ad attirare anche qui, come avviene nel mondo del ciclismo da strada, sponsorizzazioni extrasettore e generaliste, ha disatteso le aspettative iniziali. Il pubblico non è cresciuto, soprattutto in considerazione dei contenuti a pagamento, e nuovi sponsor non ne sono arrivati. C'è in atto un tavolo di trattative tra squadre e organizzazione per provare a cambiare le cose, ma se ne riparlerà nel 2025.

In fasi storiche articolate e non semplici come queste, è molto importante anche introdurre e/o consolidare strategie alternative a supporto del proprio business. Ne abbiamo individuate almeno due decisamente importanti, delle quali parliamo anche nelle prossime pagine. La prima è il fattore “officina”. Un servizio che soprattutto nel 2023 ha permesso a molti bike store di limitare i danni del forte calo di vendite. Specie in un momento storico in cui le bici più richieste riguardano l’alta gamma, quindi mezzi all’avanguardia e tecnologicamente avanzati, che richiedono a maggior ragione mani esperte e competenze specifiche. Del resto, sebbene le vendite siano in calo (sia per il muscolare sia per l’elettrico), i ciclisti e le cicliste in Italia sono aumentati nel corso degli ultimi anni. A livello quantitativo, le riparazioni non potranno pareggiare i volumi di vendita delle bici, ma è altresì vero che garantiscono un flusso di cassa costante e un cuscinetto in tempi di magra come questi. Oltre che fidelizzare i clienti che, prima o poi, chi più chi meno, torneranno anche ad acquistare. Oltre che tra le varie interviste della nostra inchiesta, questo particolare elemento lo ritroviamo in misura importante anche nel focus shop di questo mese. CoMa Bike infatti è una realtà nata nel 2017 che ha deciso di puntare sin da subito molto sull’officina e sulla manutenzione e oggi è un riferimento per la zona e anche per tante persone in Svizzera che scelgono di andare oltre confine per affidarsi a persone competenti.

C’è infine un ultimo spunto che abbiamo voluto sottolineare su questo numero di Bikefortrade: oggi avere una presenza online e comunicare in modo efficace non è più un’opzione, bensì una scelta strategica. Navigare sui social è come affrontare un percorso accidentato in montagna: pieno di opportunità mozzafiato, ma anche di sfide impegnative. Quindi bisogna provare a cambiare rapporto e spingere forte sui pedali (dei social media) perché è anche su questo palcoscenico mediatico che non risente certo la crisi (anzi) che in un momento come questo si può fare la differenza.

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Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB)

Chiuso in redazione il 19 aprile 2024

4 EDITORIALE DI BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@mag-net.it Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi Editors: Davide L. Bertagna, Tatiana Bertera, Benedetta Bruni, Daniele Pansardi, Riccardo Penna, Gabriele Vazzola Art Director: Simone Comi Redazioni: Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano - Tel. 02.87245180-1-2 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it Anno 12 - Numero 4 - 2024 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Iscrizione al ROC n.16155 del 23 Novembre 2007 Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una
di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge nº 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB
MagNet srl SB @bikefortrade

BOSCH EMTB CHALLENGE: ORIENTAMENTO IN FORMATO DIGITALE

L’ottava edizione di Bosch eMTB Challenge prenderà il via il 3 maggio a Riva del Garda, in provincia di Trento, nell’ambito del Garda Trentino Bike Festival, prima di dirigersi a Willingen, il più grande festival ciclistico della Germania, dal 24 al 26 maggio. L’ultima tappa sarà il Verbier E-Bike Festival in Svizzera dal 15 al 18 agosto. Per la prima volta quest’anno la popolare sezione di orientamento sarà disponibile in formato digitale. I partecipanti potranno scaricare i percorsi GPX sulla loro app Flow la mattina della sfida e beneficiare della guida intelligente del percorso. I ciclisti con una bici a pedalata assistita senza sistema Bosch potranno utilizzare dispositivi di navigazione e app compatibili o ricevere mappe stampate.

ENDURA HA OTTENUTO

LA CERTIFICAZIONE B CORP

Il brand di abbigliamento e accessori Endura ha annunciato di aver ottenuto la certificazione B Corp. L'attestato di B Lab dimostra l’impegno del marchio nel raggiungimento di alti standard di performance sociali e ambientali, trasparenza e responsabilità. Le certificazioni avvengono tramite un processo lungo e complesso. Le aziende vengono infatti valutate utilizzando il B Impact Assessment (BIA), uno strumento online che misura le performance rispetto agli standard B Corp. Endura ha lavorato a lungo negli ultimi anni per mettere la sostenibilità al centro di ogni processo e ha percorso vari step per migliorarli. Ad esempio, ha rimosso agenti chimici pericolosi come i PFAS e PTFE dai prodotti per ridurre l’impronta ambientale.

GIRO D’ITALIA NOMINATO AMBASCIATORE

DELLA DIPLOMAZIA DELLO SPORT NEL MONDO

La Sala Mosaici della Farnesina ha ospitato l’evento “Il 107° Giro d’Italia. L’Italia che corre”, durante il quale il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani ha consegnato una pergamena e una targa al presidente di RCS MediaGroup Urbano Cairo per insignire il Giro d’Italia del titolo di Ambasciatore della Diplomazia dello Sport nel Mondo. A sua volta, Urbano Cairo ha donato al Ministro una Maglia Rosa personalizzata. All’evento sono intervenuti anche il presidente dell’agenzia ICE, Matteo Zoppas, il presidente di Confindustria Ancma, Mariano Roman, e in rappresentanza delle aziende sponsor del giro l’ad del Gruppo Manifattura Valcismon – Castelli, Alessio Cremonese. Testimoni d’eccezione, i campioni italiani Tatiana Guderzo e Diego Gastaldi.

Hello Future

Join the global platform for cycling

July 3 – 7, 2024

Messe Frankfurt, Germany

Festival Days: July 6 –7

7 NEWS INIZIATIVE

I dati presentati da Ancma ci offrono una fotografia di un mercato che nel 2023 ha avuto un calo del 23% rispetto ai 12 mesi precedenti. Il totale di bici vendute è stato di poco superiore a 1,3 milioni e anche le eBike hanno fatto registrare numeri negativi. Cosa fare ora per invertire la tendenza?

Itanto attesi dati di Ancma sul mercato bici 2023, presentati nell’ambito della quarta edizione degli Emoving Days, hanno confermato quello che si pensava e in un certo senso si temeva, ovvero che il nostro settore ha incassato un calo del 23% rispetto al 2022. Possiamo dire con un semplice e un po' patetico “lo sapevamo”. Non perché siamo degli indovini o perché abbiamo particolari sfere di cristallo.

Ma valutando i contenuti e gli approfondimenti che vi abbiamo presentato negli scorsi mesi, era chiaro a tutti che il 2023 per l’industria del ciclo non sarebbe stato un anno semplice: la situazione economica generale, le guerre, l’inflazione e le scelte delle banche centrali hanno creato grande incertezza e paura nei consumatori. Oltre a questo, la bike industry ha dovuto affrontare problemi specifici come l’overstock di prodotto e una domanda non paragonabile a quella degli anni precedenti. Questi elementi hanno creato ovviamente grandi pressioni finanziarie sia nelle aziende sia nei negozi, elemento riscontrato in prima linea anche nella nostra inchiesta di mercato La Carica dei 101.

UN QUADRO NON COSÌ SEMPLICE DA CAPIRE

Un calo quindi in doppia cifra quello fatto registrare dal comparto nel 2023 rispetto ai 12 mesi precedenti, con un totale di bici vendute durante l’anno che supera di poco gli 1,3 milioni di pezzi. La bicicletta muscolare si ferma a 1.090.000 mezzi (-24% rispetto al 2022), mentre le eBike arrestano la loro progressione a 273.000 unità (-19%). Un quadro senza ombra di dubbio non semplice in cui si vedono inesorabilmente tutti gli effetti e i risvolti dell’onda lunga degli incentivi statali e dei problemi globali di approvvigionamento.

Ma come abbiamo più volte spiegato, un più opportuno e indicativo raffronto deve essere fatto con il periodo pre-pandemico e quindi con il 2019. Rispetto a cinque anni fa, infatti, la situazione non è affatto negativa considerante un +40% nel 2023: anche qui il dato mostra il protagonismo delle biciclette a pedalata assistita (che oggi rappresentano il 25% delle vendite) e ne traguarda le prospettive di crescita, oltre a quelle industriali. Dati e tendenze che si ripercuotono positivamente anche sul volume d’affari totale che, malgrado nel 2023 non vada oltre a 2,6 miliardi di euro (erano 3,2 miliardi nel 2022), segna un solido +24% sempre nel confronto con il 2019. L’adeguata comparazione con il periodo pre-Covid inquadra anche l’affanno, in realtà più moderato che altrove, della bici tradizionale, che lascia sul terreno il 28%. Per fare un esempio, in Germania è calata del 36% nello stesso periodo preso in esame.

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Dati di mercato Bici tradizionali Ebike VENDITE PRODUZIONE EXPORT IMPORT 2022 2023 2022 2023 2022 2023 2022 2023 1.435.000 1.090.000 2.385.000 1.685.000 1.430.000 930.000 480.000 307.000 337.000 273.000 380.000 290.000 175.000 105.000 132.000 122.000 -19% -24% -23% -29% -40% -35% -8% -36% TOTALE VENDITE 1.772.000 1.363.000 2022 2023 -23% Milioni di euro Milioni di euro Milioni di euro 2022 2023 EXPORT: 2022 2023 IMPORT: (In milioni di euro) BILANCIA COMMERCIALE SETTORE CICLO -172 EBIKE 160 192 153 167 -16% -8% BICICLETTE 281 328 147 179 -14% -18% PARTI DI BICICLETTE 463 570 -18% 583 916 -36% 2022 +21 2023
COME VOLEVASI DIMOSTRARE SOTTO LA LENTE

LE VARIE FORME DELL’ “ELETTRI-CITTÀ”

Per descrivere la quarta edizione di Emoving Days basterebbe una sola parola: entusiasmante. In mostra tutte le forme di mobilità elettrica. Tra le tante, la bici rimane la meno controversa, perché piace a tutti ed è semplice da utilizzare di Gabriele Vazzola

La primavera, per i milanesi amanti della mobilità elettrica, oramai significa una sola cosa: l’arrivo degli Emoving Days. Per il secondo anno la kermesse, che si svolge nell’avanguardistico quartiere di CityLife, si è aperta con una giornata dedicata agli addetti ai lavori. Venerdì 22 marzo una nutrita platea ha partecipato ai workshop presso il cinema Anteo all’interno del CityLife Shopping District per l’Emoving Business Day. Di fronte a oltre 200 persone accreditate tra retailer, aziende, media e altre figure professionali, sono stati affrontati temi strategici per il settore e Ancma ha comunicato i dati di vendite ufficiali del mercato 2023. Le giornate di sabato e domenica, invece, sono state dedicate all’esposizione dei prodotti e ai test. La novità di quest’anno è stata l’apertura del village anche alle auto elettriche, il che fa dell'evento un contenitore a tutto tondo sui mezzi alimentati a batteria. Sono state 40 le aziende presenti, in rappresentanza di auto, moto, microcar, scooter e ovviamente bici. Proprio quest’ultima categoria di mezzi ha destato grande attenzione. La conferma di ciò già ci era arrivata nel corso delle interviste ai negozianti che la redazione ha fatto negli scorsi numeri di Bikefortrade (vedi Carica dei 101). Da più parti ci è stato riportato un fatto che ci porta ad avere un certo ottimismo per il futuro, ovvero una crescita dell’attenzione verso le eBike urban e trekking. Una nota senz’altro positiva, basti pensare che nei Paesi nordici, in cui è forte la cultura dell’uso della bici in città, le elettriche più vendute rientrano in queste due categorie. Proprio queste ultime sono state maggiormente rappresentate agli Emoving Days. Moltissimi i test effettuati e grande il riscontro di pubblico che, soprattutto tra i residenti in città, richiede un mezzo comodo, pratico e sicuro da sostituire all’auto. Grande attenzione verso le cargo bike di Biga Bike, le robuste Riese & Müller, oppure per la nuovissima long tail di Lombardo. Molto apprezzate anche le belle realizzazioni di Tenways, un brand in crescita negli ultimi anni grazie a prodotti indovinati per design e punto prezzo.

TENWAYS

CGO 009

La novità della casa olandese è piaciuta al pubblico per il design urbano e minimalista, nonché per la qualità percepita e il suo rapporto rispetto al prezzo. Per il commuter che vuole qualità e sostanza.

LOMBARDO

MONDELLO

Chi non vorrebbe recarsi nella famosa spiaggia di Palermo con questa nuova eBike cargo? Si tratta di un modello versatile, disponibile in vari allestimenti. Per chi con la bici ci lavora e per chi ci vuole portare al mare tutta la famiglia.

WHISTLE

B RUSH ALU

Rivisitazione dei modelli enduro/trail di Whistle in chiave alluminio. Robustezza e prestazioni senza compromessi per questa bici sportiva di grande successo. Apprezzata dai principianti come dai rider più evoluti, è pensata per dominare i sentieri al giusto prezzo.

Notevole interesse anche per l’operazione "nostalgia" di Saltafoss, che propone una fedele e rivisitata versione del proprio storico modello in versione eBike. Sono solo alcune delle tante proposte viste agli Emoving Days 2024. Complice anche il bel tempo, le giornate hanno portato un pubblico numeroso ed entusiasta, il che ha rappresentato un’occasione unica non solo per far provare ai potenziali clienti i propri prodotti, ma anche per fare brand placement in una location unica e con un pubblico orizzontale, fatto non solo da appassionati, ma anche da semplici passanti o residenti nel capoluogo meneghino e dintorni. Questi ultimi, non essendo fan di un brand (come spesso accade tra gli mtbiker più agguerriti), possono essere conquistati da chi sa proporre in modo corretto un prodotto, a prescindere dall’heritage o dai successi sportivi del marchio. Il pubblico urbano è sempre alla ricerca di una bici che sappia portare le giuste caratteristiche al giusto prezzo e gli Emoving Days anche quest’anno si sono dimostrati il “place to be” per gli amanti della mobilità elettrica.

SALTAFOSS

SERIETRE

Un mito dell’era analogica torna in versione eBike in questa bici versatile dai mille usi. Perfetta come cruiser da spiaggia, ma anche come bici di tutti i giorni grazie alla sua robustezza. Per i nostalgici e per chi non vuole passare inosservato.

RIESE & MÜLLER

MULTICHARGER 2

La qualità di un brand che ha fatto della robustezza teutonica un marchio di fabbrica presenta questa long tail adatta ai viaggi e a sopravvivere nelle giungle urbane. Per chi cerca un mezzo versatile, adatto anche alle gite fuori porta che non vuole scendere a compromessi.

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EVENTI

DENTRO LA COPPA DEL MONDO

La squadra Wilier-Vittoria è tra i portabandiera italiani dell’xc e della marathon. Abbiamo intervistato il team manager e fondatore Marco Trentin, che ci ha parlato del mondo della mtb endurance, dei progetti e della sua compagine di Gabriele Vazzola

Marco Trentin è team manager di una delle più forti squadre mtb endurance in Italia, il team Wilier-Vittoria. Nessuno meglio di lui può raccontarci i retroscena delle più importanti gare internazionali di queste discipline e spiegarci come, e cosa, avviene all’interno di un team che lotta, gara dopo gara, per conquistare podi mondiali e visibilità mediatica.

hanno una diffusione uniforme a livello internazionale. Il cross country è più seguito grazie alla presenza alle Olimpiadi. L’xc è anche una disciplina più televisiva, ma alcune marathon specifiche come la Hero dimostrano che si può fare una diretta che sia appassionante per il pubblico. Le soluzioni ci sono, come ad esempio fare dei percorsi che prevedono più passaggi nello stesso punto.

Quali sono secondo te le migliori tappe di Coppa del Mondo?

Raccontaci la tua storia e come è nato il team.

Dopo un passato da agonista molto modesto, ho costruito una bella amicizia con Damiano Ferraro e abbiamo messo in piedi il team partendo dalla collaborazione con alcuni sponsor storici. Tutto è iniziato in maniera molto semplice diventando poi un progetto che si è evoluto fino al punto cui siamo oggi. Sicuramente l’anno di svolta è stato il 2016, quando è arrivato in squadra il campione italiano Samuele Porro. Grazie a lui e alla competitività che ci ha garantito ci siamo affacciati alle prime competizioni internazionali con un podio nel marathon al primo anno. Nel 2019 ci siamo “allargati” e abbiamo iniziato anche a occuparci del cross country. Dopo i primi tempi un po’ complicati e il periodo Covid, abbiamo continuato a focalizzarci sempre più anche sull’xc grazie anche ai risultati di Sofie Pedersen che lo scorso anno ha fatto un’ottima stagione. Ci siamo così divisi nei due rami della mtb endurance: marathon e xco. Siamo ora un team completo, composto da due realtà parallele con mezzi e staff diversi. In questo lavoro di gestione della squadra sono affiancato da Massimo Debertolis che si occupa inoltre della parte marathon, mentre Michele Casagrande gestisce il cross country. A loro è demandata tutta la gestione delle gare e degli atleti, mentre invece io seguo la parte burocratica della squadra.

Come giudichi i recenti cambiamenti avvenuti nel circuito mondiale con l’avvento di Warner Bros. Discovery?

I costi nelle ultime stagioni per noi sono lievitati, ma la visibilità non in maniera adeguata. Eurosport è molto seguita, ma per guardare le gare di mtb occorre essere abbonati. Prima, con Redbull TV, c’era una diversa gestione, mezzi forse inferiori, ma tutti i contenuti erano gratuiti. La mtb è uno sport più praticato e meno seguito, non è nazional popolare come la bdc e il fatto di dover pagare per vedere le gare di certo non aiuta. Ci hanno aumentato i costi d’iscrizione e quello della gestione del team è lievitato in maniera esponenziale, ma alla fine non c’è stato un cambio di marcia che giustificasse questi oneri aggiuntivi. Se il fine era quello di attirare sponsor extra settore, questo di fatto non è avvenuto. Inoltre, con l’arrivo di Warner Bros. Discovery, il circuito marathon è stato un po’ bistrattato. A Snowshoe (USA), hanno programmato la tappa di Coppa il mercoledì, una scelta molto deleteria che ne ha minato la visibilità. Le maggiori risorse sono tutte a favore dell’xc. In parte è una scelta comprensibile, ma così la disciplina non può certo crescere. Capisco che nel cross country ci sia più attenzione, ricambio generazionale, personaggi e i grandi brand americani investono di più lì, però se l’idea era quella di dare una svolta le cose potevano essere fatte in maniera diversa. Siamo stati invitati al tavolo delle trattative per cercare di apportare miglioramenti. Questo però è avvenuto a gennaio, quando i giochi oramai erano fatti. È anche vero che si può sempre migliorare e guardare avanti e costruire delle basi diverse per il 2025.

Quali sono i problemi maggiori che hanno generato questa situazione?

Il marathon ha sicuramente lo svantaggio di avere una forte connotazione regionale. È uno sport molto popolare e praticato solo in Italia e in Spagna. Nelle altre nazioni non è molto seguito e nemmeno praticato a livello amatoriale, tra gli agonisti vanno di moda altre discipline. Stessa cosa per le stage race. Sono tutte discipline che non

I percorsi sono diventati tutti molto belli e spettacolari. A me in maniera particolare piace correre a Nove Mesto (Repubblica Ceca), c’è un bel tracciato e anche una bella atmosfera. Nel nostro cuore c’è sempre anche la Val di Sole, che ha un fascino molto particolare, anche perché per noi è un po’ la gara di casa. Le competizioni sono molto avvincenti al giorno d’oggi, io avrei paura a scendere a piedi da certi settori. La pista più difficile è in Canada, a Mount Sainte Anne, dove c’è un settore chiamato “Beatrice”, una discesa molto spettacolare e tecnica.

Quali sono le principali problematiche nella gestione del team e degli sponsor?

La difficoltà maggiore è sempre quella di avere il materiale in quantità adeguata e per tempo, anche ora che le problematiche delle supply chain si stanno risolvendo. Negli ultimi anni c’è stata molta confusione. Ogni atleta ha tre bici e poi ci sono tutti i pezzi di ricambio. La collaborazione con le aziende è molto importante, siamo sempre in contatto con gli ingegneri di Wilier e Vittoria e diamo i nostri feedback in maniera continuativa per aiutare allo sviluppo di un prodotto sempre più performante. Siamo molto contenti dei materiali a nostra disposizione. Penso che oramai bici che funzionano male non ce ne siano.

Come viene gestito il parco bici e come avvengono le scelte?

Ogni atleta ha tre bici, in cross country la front però non viene mai praticamente usata, anche perché il regolamento prevede che nello short track si utilizzi la bici che verrà usata nella gara xco. Secondo me sarebbe bene togliere questa regola perché così si può pubblicizzare e dare visibilità a tutta la gamma di prodotti. Per la marathon se il tracciato prevede molto dislivello si tende a usare la front, che dà un vantaggio in termine di peso, ma quando serve il comfort la scelta ricade sempre sulla full.

Cosa ne pensi delle eMtb nelle gare?

Io sono contrario alle gare con la bici elettrica, in alcune discipline nessuno azzarda a fare proposte di questo tipo. Ad esempio in xc e marathon non avrebbe alcun senso; si tratterebbe di una specie di doping meccanico. Anche se il mercato nella mtb va in quella direzione devono rimanere dei mezzi da gara prestazionali per gli atleti, un po’ come succede anche nella Formula Uno. È lampante che le eMtb sono diventate una fetta di mercato importante e le aziende ci investono sempre di più. Presumo che i volumi di fatturato nel muscolare si continueranno ad abbassare. Le bici endurance tradizionali devono rimanere in gamma per mantenere la credibilità che solo la presenza nelle migliori competizioni internazionali può dare.

Quali sono i ricordi più belli che hai della tua vita da team manager?

Ho sicuramente tre ricordi indelebili. Il primo riguarda la vittoria del campionato italiano con Samuele Porro. Poi nel 2019 il podio di Samuele e Damiano Ferraro alla Cape Epic, voluto e meritato. Avremmo potuto fare meglio ma un piccolo inconveniente non ci ha permesso di infilarci tra i team Scott e Cannondale. Poi sicuramente anche il Mondiale Under 23 vinto da Simone Avondetto è stato un bel momento. Nel 2024, vogliamo cercare di dare il meglio di noi stessi, sappiamo che è una sfida ed è complicato, la concorrenza è spietata. Non mi voglio sbilanciare sul futuro, preferisco essere scaramantico. Mi piacerebbe però che Simone si riprenda del tutto e ricominci a esprimere il suo potenziale dopo lo stop a causa della mononucleosi, crediamo molto in lui.

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SPECIALE MTB ENDURANCE INTERVISTE
Marco Trentin team manager Wilier-Vittoria

MERIDA

La BIG.NINE vanta una storia lunga e ricca di successi, con innumerevoli vittorie in gara, tra cui Campionati del Mondo e Coppe del Mondo. Sebbene al momento del lancio risultasse un prodotto innovativo per maneggevolezza, comfort e peso ridotto, un nuovo modo di guidare richiede un costante aggiornamento. Per questo il brand ha completamente rivisto il modello per renderlo adatto alle esigenze delle moderne corse di XC. Sono state migliorate le doti discesistiche dell’ultimo telaio in fibra di carbonio CF3 a geometria progressiva, aggiungendo una forcella con escursione più lunga da 120 mm per un maggiore controllo, pneumatici più aggressivi pronti per il trail e un reggisella dropper. Inoltre, la forcella Fox 34 SC offre progressività e precisione, mentre la trasmissione SRAM GX T-Type a 12 velocità e il set di ruote Reynolds in carbonio leggero garantiscono un’andatura veloce, sia in salita che in discesa.

Merida Italy - 0522.1825611 - meridaitaly.it

Oiz non è una down-country o una trail, ma la più veloce bici da XC che sia mai uscita dagli stabilimenti Orbea. L’obiettivo è stato quello di creare un’unica piattaforma che combinasse il peso (telaio di 1.750 grammi) e l’efficienza di una full con 100 mm d’escursione con il controllo e la trazione in discesa di una full con 120 mm di escursione. Grazie ai feedback del team KMC Orbea, e alle informazioni dalla sua squadra di test, il brand spagnolo ha sviluppato una geometria moderna che porta la maneggevolezza in discesa a un livello superiore. Un angolo di sterzo più avanzato (67º), un movimento centrale più basso (333 mm), e un reach più lungo (450 mm per la taglia m) sono alcune delle caratteristiche che, combinate all’escursione di 120 mm, offrono controllo e sicurezza completi. Inoltre, grazie alla sua geometria moderna, la posizione di guida è più centrata, elemento che si traduce in un maggior controllo nelle sezioni tecniche e ripide. Orbea ha mantenuto la tecnologia brevettata I-Line, con l’introduzione del nuovo SIC System, per un’integrazione ottimale dei cavi nella zona manubrio. orbea.com

Telaio: carbon OMR

Telaio: carbon

Forcella: Fox 34 Float SC Performance Elite, 120 mm

Gruppo: SRAM GX Eagle Transmission AXS

Freni: SRAM Level Silver Stealth, 2 pistoni

Ruote: Reynolds TR 309/289 XC

Gomme: MaxxisRekon29x2.4”WTtubelessready

Componentistica: Merida

OLYMPIA

F1-X mantiene inalterato il suo carattere fortemente ispirato al mondo delle competizioni. A connotare la biammortizzata di punta di Olympia è soprattutto il sistema adottato per la sospensione, che viene integrata nel tubo verticale utilizzando lo stesso perno su cui si articola il carro compatto da 430 mm. Questa soluzione riduce il peso e l’ingombro della sospensione, che risulta molto pratica e di facile regolazione. La forcella con steli da 35 mm ha un’escursione di 110 mm, compensata nelle geometrie della bici per non alterare l’assetto ribassato dell’anteriore. Il tubo sella è stato verticalizzato con una ratio che varia a seconda della taglia. Il telaio monoscocca in fibre di carbonio T1000, T800, T700 e M40J è stato realizzato con la tecnologia EPS, che uniforma la superficie interna e punta a eliminare il materiale in eccesso. F1-X è proposta nelle due versioni Team 12 S e Pro, con svariati allestimenti. Cicli Olympia - info@olympiacicli.it - olympiacicli.it

Telaio: in carbonio

SCHEDA TECNICA SCHEDA TECNICA SCHEDA TECNICA SCHEDA TECNICA - OIZ M30

Forcella: Rock Shox Sid Select RL 29” (110mm TAP 15mm)

Ammortizzatore: Rock Shox Sidluxe Select+ RL

Gruppo: Shimano Deore, 12 v

Freni: Shimano BR-M8100

Ruote: Miche 988HSR 29"

Gomme: Vittoria Barzo 2.25 Rigid

Forcella: Fox 34 Float SC Performance 120

Ammortizzatore: Fox Float SL Performance 120 mm

Gruppo: Shimano Deore M6100

Freni: Shimano M6100 idraulici

Ruote: alloy tubeless, 25c, 32H

Gomme: Maxxis Rekon Race 2.40" WT 120 TPI Exo TLR

Questa mtb costruita per sfrecciare sui singletrack è basata su un telaio in carbonio che bilancia rigidità ed elasticità per permettere di scatenare tutta la potenza quando se ne ha bisogno. La sospensione posteriore IsoStrut offre abbastanza escursione per assorbire le sollecitazioni dei terreni più accidentati tipici dei moderni percorsi XC. La trasmissione SRAM GX AXS a 12 velocità completamente wireless garantisce cambiate precise, anche sotto carico, mentre i freni a disco idraulici a due pistoncini SRAM Level Bronze assicurano stabilità e controllo. Il modello è caratterizzato da un’escursione anteriore di 110 mm grazie alla forcella RockShox Reba RL con molla SoloAir. Il manubrio in carbonio OCLV Mountain SL (con doti di smorzamento delle vibrazioni), il reggisella telescopico Bontrager Line e le ruote tubeless ready Kovee Comp 25 completano la dotazione.

Trek - 035.302502 - trekbikes.com

Freni: disco idraulico SRAM Level Bronze

Telaio: in carbonio SL OCLV Mountain, IsoStrut, UDH

Forcella: RockShox Reba RL, molla Solo Air, escursione 110 mm

Gruppo: SRAM Eagle XS-1275, T-Type, 10-52, 12 v

Ruote: BontragerKoveeComp25,tubelessready

Gomme: BontragerSainte-AnneProXR,29x2.20"

Componentistica: Bontrager

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F1-X
TR 8000
OIZ
BIG.NINE
TREK SUPERCALIBER SL9.7 AXS ORBEA
SPECIALE MTB ENDURANCE

Progettata con un'escursione di 120 mm, ma garantendo la possibilità di mantenere i 100 mm, la nuova Lynx Race vanta un fattore d’integrazione e rigidità più elevato, oltre a consentire l'utilizzo di due portaborracce. Il modello, sviluppato grazie alla collaborazione con il BH Coloma Team, integra un sistema di sospensioni efficace, che permette di concentrarsi solo sulla guida. Infatti, la tecnologia Split Pivot permette di regolare la sospensione senza influire sulle forze di frenata o di pedalata. Ciò si traduce in un aumento della trazione e nello sfruttamento completo dell'energia. Non solo, infatti la rigidità tra il triangolo anteriore e il forcellone è stata aumentata del 35%. Oltre a utilizzare la procedura Hollow Core Internal Moulding, sviluppata dal brand spagnolo per la creazione dei modelli da competizione, per il telaio è stato selezionato il carbonio Evo Carbon Layup con fibre ad alto modulo, al fine di raggiungere il perfetto equilibrio tra massa e rigidità. Oltre ai cinque colori di serie, è possibile creare un design personalizzato grazie al programma BH Unique. BH - 335.6442523 - g.orsi@bhbikes.com

SCHEDA TECNICA - LYNX RACE LT 9.9

Telaio: Lynx Race Carbon

Forcella: Fox 34SC Factory Push to Lock

Kabolt 120 mm

Ammortizzatore: Fox DPS Evol Factory

Gruppo: SRAM XX1 AXS Eagle 12 v

Freni: Shimano XTR

Ruote: BH Evo Carbon Tubeless, 30mm, 28H

Gomme: Pirelli Scorpion 2.4 XC RC 2.4

LOMBARDO

Negli ultimi anni stanno prendendo sempre più piede le bici da down country, che rappresentano in un certo modo il punto d’incontro tra le xc e le trail bike. Le geometrie di questi modelli sono progettate per essere in grado di affrontare tracciati impegnativi e per offrire grande divertimento. Sono mezzi pensati per soddisfare allo stesso modo l’agonista e l'amatore. Tra questi modelli troviamo anche Canazei (che i tecnici Lombardo definiscono un compromesso tra una da down country e una xc), che con un telaio in carbonio è progettata per ottenere il massimo dalle avventure fuoristrada, dai sentieri più lisci a quelli più tecnici. Questa bici monta una forcella Rock Shox con escursione da 120 mm ed è dotata di ruote Mavic Crossride. Controllo e guidabilità sono assicurate dai freni Shimano Deore M6100 a due pistoncini (rotori 180-180). Il peso totale del modello è di 11,9 kg.

Lombardo Bikes - lombardobikes.com - info@lombardobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: carbonio

Forcella: Rock Shox Judy Silver TK 120 mm 29"

Gruppo: Shimano Slx 12v

Freni: Shimano Deore M6100 2 pistoncini

Ruote: Mavic Crossride 1 29" 110x15 tubeless ready

Gomme: Schwalbe Racing Ray 29x2.4

(ant), Schwalbe Racing Ralph 29x2.4 (post)

LEE COUGAN

Progettata per soddisfare diversi stili e preferenze di guida combinando prestazioni, comfort e versatilità. L’escursione da 120 mm e il telaio dal peso di 1.850 g (ammortizzatore compreso) regalano leggerezza e agilità. La geometria è progressiva, con un angolo di sterzo di 67,5°, un angolo piantone di 75,5° che trasmettono una guida equilibrata e reattiva. Lo Structural Crossbar System permette all’ammortizzatore posteriore e al telaio di lavorare in armonia per offrire efficienza di pedalata e di comportamento della sospensione. L'orientamento verticale dell'ammortizzatore posteriore garantisce un baricentro basso e rigidità torsionale. I perni cavi in lega lavorata a CNC abbinati a cuscinetti sovradimensionati, migliorano la rigidità torsionale del triangolo posteriore pur mantenendo un peso ridotto. L'uso di cuscinetti più grandi crea vantaggi anche in termini di longevità e affidabilità. La forma a diamante rovesciato del downtube ha una funzione sia estetica che strutturale. L'integrazione dell’archetto che chiude il chain stay davanti al seat tube, ha permesso di avere un carro molto compatto. La Crossfire Trail utilizza fibre di carbonio Torayca T1000 e T800 per ottimizzare il comfort, l'efficienza e il peso. Lee Cougan è un brand Bassobikes – 0444.590033 - info@bassobikes.com

SCHEDA TECNICA - CROSSFIRE TRAIL TEAM EAGLE

Telaio: Crossfire Carbon

Forcella: Fox 34 Factory Step Cast, 120 mm travel, FIT4 (3-Position Remote)

Ammortizzatore: Fox Float DPS Factory Remote

Gruppo: SRAM XX SL Eagle AXS

Freni: Magura MT8 SL

Ruote: Microtech RK25 / DT Swiss XRC 1501

Gomme: Continental Cross King

SPECIALIZED

Velocità, efficienza e leggerezza sono i concetti che hanno portato alla nascita della nuova Epic. Un nome che ha lasciato il segno nelle competizioni xc e che si evolve per adattarsi ai moderni percorsi di cross country che richiedono prestazioni sempre più elevate. La nuova cinematica della sospensione offre una pedalata ancora più efficiente. Gli ammortizzatori dotati di specifiche e tarature custom sono in grado di assorbire al meglio gli impatti, mentre l’escursione di 120 mm e la geometria progressiva la rendono adatta anche ai percorsi tecnici, mantenendo le doti da scalatrice e reattività in accelerazione. La rigidità torsionale e laterale, inoltre, garantisce una grande precisione di guida. Rispetto al precedente modello, Epic 8 assorbe il 12% in più di forze d'urto e vibrazioni, in modo da poter utilizzare al meglio l’energia per spingere al massimo sui pedali. Tutti i modelli ora prevedono lo SWAT 4.0 e un ferma-sterzo integrato per prevenire danni al telaio nel caso di scivolate. specialized.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: S-Works FACT 12m Carbon

Forcella: Rock Shox SID Ultimate Ride Dynamics con Flight Attendant

Ammortizzatore: RockShox SIDLuxe Ultimate Ride Dynamics

Gruppo: SRAM XX SL T-Type AXS

Freni: SRAM Level Ultimate Stealth a 4 pistoni

Ruote: Roval Control SL

Gomme: Specialized Fast Trak 29x2.35 (ant); Specialized Renegade 29x2.35 (post)

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CANAZEI
LYNX RACE
BH
S-WORKS
EPIC 8
CROSSFIRE TRAIL
SPECIALE MTB ENDURANCE

VOLTAGE ERIDE: VEDERE LA LUCE

La nuova eBike da trail leggera di Scott è stata sviluppata per portare i rider in luoghi che prima potevano solo sognare. E ora fornisce agli appassionati una soluzione agile con un motore compatto e silenzioso

Voltage eRIDE è progettata per i mountainbiker che desiderano una bici da trail leggera generosa, con l'aggiunta di un motore dall’ampia autonomia che permette di arrivare oltre l’immaginabile. Uno strumento calibrato nei minimi particolari: il design del telaio, per esempio, ha permesso al team Scott di massimizzare l’inserimento dei reggisella telescopici, consentendo di montarne da 140 mm per la misura small, 180 mm per la large e 210 mm per la extra-large. Grazie a un indicatore sulla biella esterna, ora è anche più semplice regolare il sag e controllare l’escursione utilizzata. La bici è inoltre dotata di una protezione batticatena, per mantenerla ancora più silenziosa. La leva del perno passante posteriore, un dettaglio fondamentale delle bici del brand, integra in questo modello una brugola 6 mm e torx T25 e T30: con questi tre strumenti è possibile intervenire su tutti i perni del carro e su quasi tutto quello che si può regolare della bicicletta.

TECNOLOGIA DI SOSPENSIONE INTEGRATA

La tecnologia di sospensione integrata consente di ottimizzare le prestazioni della bici progettando telai con un baricentro più basso, con conseguente migliore maneggevolezza e una guida più stabile. Ciò consente una costruzione più rigida attorno al movimento centrale, riducendo i movimenti laterali rispetto alla direzione della corsa dell'ammortizzatore.

LE SOSPENSIONI

Su tutti i modelli Voltage eccetto uno si può trovare l’ammortizzatore posteriore FOX NUDE 6T: le sue modalità di guida attivate TwinLoc consentono al rider di adattare rapidamente le caratteristiche delle sospensioni in base al percorso. L'eccezione è sulla Voltage 900 Tuned, che viene fornita con l’aggressivo ammortizzatore FOX Float X NUDE, completo di piggyback e di FOX forcella Factory 36 Grip 2 all'anteriore, per i rider che amano ottimizzare la messa a punto delle proprie sospensioni per ogni uscita. Ciò è ulteriormente migliorato dal sistema remoto TracLoc.

LINKAGE DESIGN

Il linkage della bici è composto da una biella interna in un unico pezzo, azionata dalle bielle visibili esternamente, a cui è unita tramite millerighe. L’ammortizzatore è collegato alla biella interna tramite un adattatore, ciò consente di montarlo nella posizione ideale per lasciare spazio al motore e ottenere al contempo un’escursione di 155 mm.

KIT DI FINITURE SYNCROS

La Voltage è caratterizzata da un cockpit SYNCROS Hixon in carbonio integrato o in una configurazione più tradizionale manubrio e attacco manubrio. Entrambe hanno due opzioni di rialzo in base alla misura del telaio (15 e 25 mm) e due lunghezze di attacco manubrio.

COSTRUZIONE DEL TELAIO

Per il telaio, Scott ha applicato il suo principio della zona di rigidità e leggerezza alla struttura in carbonio HMF. Attraverso il rinforzo strategico di alcune aree nella zona di rigidità, ha reso possibile massimizzare il risparmio di peso altrove.

TQ-HPR50

Il motore TQ-HPR50 eroga 50 Nm di coppia massima ed è alimentato dalla batteria interna da 360 Wh alloggiata nel tubo obliquo. Il display minimalista del tubo superiore può essere personalizzato per mostrare i parametri che si desidera e la connessione Bluetooth al proprio smartphone consente di regolare le caratteristiche del motore in base alle preferenze del rider. Il portaborraccia sul tubo sella può inoltre essere sostituito con un Range Extender TQ da 160 Wh opzionale, offrendo un’autonomia ancora maggiore per le giornate più ambiziose sui sentieri.

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Scott Italia – 035.756000 – marketing@scott-sports.it
SPECIALE MTB ENDURANCE

GIRO MERIT SPHERICAL

Il Merit Spherical è costruito attorno alla Spherical Technology, sviluppata proprio da Giro insieme a MIPS, per garantire un sistema di protezione che attutisca le forze di rotazione nell’impatto, riducendo il rischio di danni celebrali. Il tutto senza compromettere stile, peso, ventilazione e comfort. Inoltre, le calotte interne ed esterne separate con Progressive Layering aiutano a gestire gli impatti ad alta e bassa velocità. Le prese d’aria Wind Tunnel, combinate con fodere in schiuma EPS, creano un flusso ideale per la fuoriuscita del calore, anche nelle lunghe salite. Il casco si può regolare tramite il Roc Loc Trail Air, e l’imbottitura Ionic+ permette di assorbire al meglio il sudore durante le pedalate più intense.

Cicli Bonin - 049.8702080 - info@ciclibonin.it

CRANKBROTHERS

TRAIL

La Mallet Trail, insieme alla sua “cugina” Stamp”, completa la gamma di scarpe del marchio statunitense. Questa nuova linea di calzature da mtb (clip-in e flat) si basa su un nuovo design della suola che privilegia la versatilità, il grip su tutti i tipi di terreno e il comfort del biker. La protezione della tomaia, con sistema di chiusura BOA Li2, è stata aumentata e si adatta al meglio a contesti anche più competitivi. Ha inoltre un puntale rinforzato in TPU, mentre un collarino intorno alla caviglia permette di evitare che degli eventuali detriti entrino nella scarpa. I tacchetti sono profondi e multi-direzionali per garantire una trazione ottimale anche quando è necessario camminare.

Distribuita in Italia da A4 Selection - 0444.461100 - info@a4selection.com

Veleno Mips è Il casco più versatile della linea MET, anche se il suo design lo rende adatto soprattutto per la mtb. Una delle caratteristiche principali è la presenza del sistema di protezione MIPS, che consente di ridurre alcune delle forze rotazionali trasmesse alla testa durante impatti non lineari. La visiera è facilmente rimovibile grazie a due ancoraggi nascosti e integrati nel sistema di fissaggio dei cinturini. Un elemento che rende Veleno pulito ed esteticamente gradevole sia per un utilizzo mtb sia per uscite in gravel. Il sistema di canalizzazione interna dell’aria favorisce la ventilazione e il comfort.

Met - 0342 615 876 - met.italia@met-helmets.com

Questo zaino punta sul comfort grazie ad Aeroflex Control, che permette un’ottima ventilazione nella schiena. Se in salita il sistema rimane in tensione per favorire il passaggio dell’aria, in discesa lo schienale può essere rimesso a contatto con il corpo per evitare la brezza. La funzione Shifting Back Length consente di regalare gli spallacci in base alle proprie esigenze, e le comode cinture toraciche e lombari garantiscono una vestibilità ideale e un'ottima libertà di movimento sulla bicicletta. Completano il quadro delle tasche laterali elastiche, un extra scomparto per l’acqua, un passante su un cinturino per gli occhiali da sole e una copertura antipioggia.

Una scarpa pensata per godersi l’avventura fra trail e percorsi all-mountain. È dotata di Damp Evo, la suola clipless dalla flessibilità aumentata, mentre l’intersuola in EVA assicura un ottimale assorbimento degli urti. La tomaia è in Ripstop, materiale che la rende resistente alle abrasioni e al tempo stesso traspirante, con inserti in TPU sia sulla punta che sul tallone per proteggere la scarpa e il piede da graffi e impatti. La chiusura è con il rotore SLW3 di Northwave, con rilascio graduale e completo in un unico pulsante. Per un maggior comfort, è presente anche un’imbottitura sulla parte superiore della linguetta.

northwave.com

Uno dei nuovi prodotti nella collezione di Smith è il modello casco Payroll. È caratterizzato dai sistemi Koroyd e MIPS e ha ottenuto una certificazione eBike che viene rilasciata testando i caschi a velocità più elevate rispetto a quelle tradizionali. Payroll è disponibile anche con il sistema Aleck, che rileva l’entità dell’urto e, se necessario, invia un messaggio di emergenza con la posizione GPS. Inoltre, grazie al sistema VaporFitTM, regolare il casco è semplice e la vestibilità aderente e coesiva. La visiera adattabile in tre posizioni, infine, consente di indossare occhiali da sole o maschere con estrema semplicità.

oberalp.com

Redwood VT utilizza la lana merino Mons Royale, marchio di fabbrica del brand neozelandese. I capi Mons Royale hanno la capacità di regolare al meglio la temperatura corporea, mantenendoli freschi e asciutti sulla pelle anche ad alte temperature e sotto sforzo. Il tessuto Merino AirCon, inoltre, migliora le prestazioni anche d’estate ed è quello utilizzato per Redwood VT. Disponibile in taglio specifico da uomo e da donna, ha un collo a V e fit standard, drop tail per una copertura extra della schiena, taschina sul retro per gli oggetti essenziali e un tessuto nascosto nella parte bassa per la pulizia degli occhiali.

21 ACCESSORI VETRINA OFF-ROAD
VELENO MIPS VAUDE
MONS ROYALE REDWOOD VT NORTHWAVE CORSAIR 2
MALLET
BOA MET
MOAB CONTROL 20
- info@panoramadiffusion.it -
in Italia da Nitro Distribution - 0464.514098 - nitro.it
Panorama Diffusion - 0472.201114
panoramadiffusion.it Mons Royale è distribuito
SMITH PAYROLL

La drive unit di Bosch garantisce 55 Nm di coppia e 600 W di picco, per un peso di circa 2 kg. La batteria da 400 Wh può essere integrata da un range extender da 250 W. I livelli d’assistenza sono quattro: Eco, Tour+, eMtb e Turbo.

È il processo di lavorazione delle fibre di carbonio più avanzato in casa Mondraker. Il telaio della Dune XR pesa 2,65 kg e integra un supporto Fidlock sotto il tubo, una protezione per il motore, un parafango per l’ammortizzatore e le protezioni del frame stampate su misura per il triangolo posteriore.

Il telaio della Dune può sostenere escursioni all’anteriore fino a 180 mm, come nel caso del top di gamma XR. Anche in questo caso Mondraker si è affidata a Öhlins, con il modello RXF 38.

23 PRODOTTO DEL MESE
Mondraker - mondraker.com - italy@mondraker.com Sulla Dune XR il gruppo utilizzato è lo SRAM X0 Eagle AXS elettronico a 12 velocità, che offre precisione, fluidità nella cambiata e prestazioni affidabili sotto ogni aspetto. STEALTH AIR CARBON BOSCH PERFORMANCE SX TRASMISSIONE FORCELLA
LA DUNE DEL 2009
Il primo modello della Dune, uscito nel 2009. Telaio in alluminio, forcella da 170 mm e sospensione posteriore da 160

ENVISION A BETTER CYCLING WORLD

Taipei Cycle Show rappresenta la più grande kermesse del settore bici in Asia. Nel 2024 ha visto la presenza di 950 aziende provenienti da 90 Paesi, divise in 3.500 stand. Abbiamo partecipato in qualità di media partner all’appuntamento che tanti operatori considerano “la vera fiera internazionale”

dal nostro inviato Davide L. Bertagna

Tremila e cinquecento stand in rappresentanza di 950 aziende. Basterebbero questi numeri per capire quanto Taipei Cycle Show sia oggi un appuntamento fondamentale per il comparto del ciclo. La fiera, organizzata da Taiwan External Trade Development Council (TAITRA) in collaborazione con la Taiwan Bicycle Association (TBA), si è tenuta dal 6 al 9 marzo 2024, con i primi due giorni dedicati al b2b, mentre l’8 e il 9 sono state aperte le porte a tutti i visitatori. L’edizione 2024 si è conclusa con 27 mila presenze, di cui quattro mila internazionali provenienti da 90 Paesi. Numeri alla mano si tratta della più grande fiera di settore in Asia e un hub di business fondamentale per la supply chain delle bici d’alta gamma e non solo.

Quest’anno abbiamo partecipato anche noi e dobbiamo dirlo è stata un’esperienza coinvolgente. Diversi sono stati gli operatori italiani (non solo aziende, ma anche distributori, agenti e negozianti) che abbiamo incontrato nelle giornate dell’evento. In tanti ci hanno spiegato come questa rappresenti “la vera fiera internazionale della bike industry”. Inizialmente questo elemento ci ha colpito date le dimensioni più contenute della kermesse rispetto per esempio all’Eurobike di Francoforte. Ma a pensarci bene e ascoltando i vari pareri, Taiwan rappresenta un centro nevralgico per tanti Paesi. Una location strategica per confrontarsi ed entrare in contatto con tanti operatori provenienti dal Giappone, così come dalla Cina, dal Sud America, dall’Australia e da tutto il sud est asiatico. Nazioni spesso poco rappresentate in Germania. Ecco perché per un’azienda diventa fondamentale esserci.

Tanti i commenti entusiastici al termine dell’evento. “Nonostante le turbolenze nel settore, Taipei Cycle Show è stato un successo e ha superato le nostre aspettative. In un periodo in cui i contatti diretti sono cruciali, la fiera offre una solida opportunità di incontrare distributori internazionali, aziende OEM e fornitori chiave”, ha dichiarato Tyler Anspach, presidente di SDG Components. “La fiera era piena di energia. Vedere l’incredibile quantità di innovazioni, con una forte attenzione su ESG e sostenibilità, è stato fantastico. Taipei Cycle offre sempre eccellenti opportunità di networking con una selezione ampia, diversificata e globale di espositori che presentano una vasta gamma di prodotti e servizi. È stato bello vedere così tante start-up presentare novità interessanti”, ha aggiunto Bob Margevicius, vicepresidente esecutivo di Specialized.

I QUATTRO TEMI CHIAVE

Un elemento che abbiamo apprezzato è stato l'impegno degli organizzatori nel cercare di offrire nuovi spunti di riflessione all’industria ciclistica con focus che ruotavano intorno a quattro temi chiave: Micro Mobility, Green Action, Start-up & Innovation e Cycling Culture and Lifestyle. Ne è un esempio il programma Bike Venture, che si è proposto di sfruttare la ricca tradizione dell’industria taiwanese per promuovere un ecosistema innovativo in tutto il settore. La Bike Venture Zone ha messo infatti in mostra 10 start-up che hanno presentato prodotti e servizi legate all’elettrificazione, alla digital transformation della supply chain, ma anche nuovi modelli di business. Tanti gli speaker di rilievo intervenuti nei giorni dell’evento: tra gli altri, Bonnie Tu, presidente di Giant Group, Kei Onishi, ceo di Yamaha Motor Ventures, Deborah Wu, managing director di KMC Global e Andreas Kreiner, head of tech scouting di Pierer Innovation. Per quanto riguarda la sostenibilità, il Riding Towards Sustainability Forum, che si è tenuto il secondo giorno, ha provato a delineare le linee guida del futuro della bike industry che inequivocabilmente dovrà diventare sempre più responsabile in termini sia di produzione sia di trasporti. Ma non solo. È stata presentata la Green Map, in cui si sono messe in luce le 68 aziende attive nel comparto bici che già oggi abbracciano attivamente pratiche ecologiche nella produzione, nella progettazione e nelle operazioni commerciali.

Inoltre, grande curiosità ha suscitato l'E-Cycling Pavilion dove sono stati presentati software di simulazione di bici in 3D, piattaforme di allenamento smart e sistemi di esperienza di guida. Il padiglione ha ospitato anche diverse “ride aziendali” e la sfida ciclistica Cycle Girls. Infine, per la prima volta nella storia di Taipei Cycle Show, è stata inserita una zona di prova demo per le eBike, dove i visitatori hanno avuto la possibilità di testare la funzionalità di molte bici a pedalata assistita su varie rampe all'interno dell'area.

Da sinistra: Robert Wu, chairman di TBA, Felix Chiu, executive VP di Taitra, e Uwe Cremering, ceo di iF Design

E-Cycling Pavilion

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FIERE
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READY, SET & GO!

Un buon cavalletto può davvero fare la differenza durante la manutenzione e le riparazioni ordinarie della propria bicicletta.

E Peruzzo lo sa bene, tanto da realizzarne uno adatto a privati, bike hotel e noleggi

Chi conosce bene il settore sa quanto è essenziale possedere gli strumenti adeguati a dedicarsi alla manutenzione della propria bici, sia in termini di comodità che di praticità d’uso. Peruzzo Srl, specializzata in portabici e prodotti per il settore ciclo dal 1972, lo sa decisamente a fondo e sotto tante sfaccettature, come la produzione e il rispetto di una filiera made in Italy che sia garanzia di qualità e affidabilità. E per questo trasmette il suo know-how in tutti i prodotti che realizza e commercia, mettendo il cliente – il ciclista – al centro del proprio processo produttivo. Un esempio è il cavalletto da regolazione Set&Go, solido e stabile con una base di appoggio di 6 kg. Grazie alle sue caratteristiche che lo rendono facile da maneggiare e soprattutto da spostare, questo strumento si presta sia per un uso professionale che per un utilizzo da parte degli appassionati più esigenti. E di chi, in generale, predilige pulire e sistemare la propria bici con calma e in tutta comodità. Set&Go è perfetto per la fase di settaggio della bici prima di affrontare i percorsi più avventurosi, ma è un ottimo alleato anche come parcheggio professionale per bici al termine dell’uscita, in modo da poterle dedicare tutte le cure necessarie. Proprio

Numero max bici: 1

Materiale: acciaio

Colore: nero opaco

Dimensione ruote (pollici): da 24 a 29"

Larghezza ruote bici (cm): da 2 a 8,5 cm

Interasse max bici (cm): tutte

Peso prodotto (kg): 9,6

eBike: sì

Adatto a tutti i telai

Compatibile con freni a disco

per questo è ideale per un uso presso i negozi, bike hotel, noleggio: la sua rapidità di regolazione, il fissaggio a ruota che lo rende compatibile con qualsiasi bici e la stabilità della base consente infatti ai professionisti del settore di effettuare rapidamente e in sicurezza tutti i settaggi necessari. Anche con il cliente seduto in sella. Insomma, uno stand assolutamente immancabile tra le attrezzature che possono dare un valore aggiunto al trattamento e alla manutenzione del proprio mezzo, o di altri.

CARATTERISTICHE

• Stabile

• Perfetto per bike rental, bike hotel, negozi bici

• Regola il tubo del sottosella e il manubrio della bici mentre il ciclista è in sella

• Pratica maniglia di regolazione

• Compatibile con eBike

• Adatto a tutti i telai

• 100% made in Italy

peruzzosrl.com

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FOCUS PRODOTTO
SCHEDA TECNICA

COREFUSION: UNA PERFORMANTE SECONDA PELLE

La nuova famiglia di capi di X-Bionic si caratterizza per dei modelli che presentano, nei punti di maggiore necessità di dissipazione del calore, il sistema brevettato 3D Bionic Sphere con la tecnologia ThermoSyphon, che permette un rapido trasferimento dell’umidità all’esterno

Maglia tecnica performante che unisce tessuti di alta qualità tipici della disciplina con note tecnologie di termoregolazione sviluppate da oltre 20 anni dall’azienda svizzera. Tra le scapole, infatti, nel punto che ha più bisogno di dissipazione di calore è presenta il sistema 3D Bionic Sphere con tecnologia ThermoSyphon, innesto tessile che facilita la traspirazione durante l’attività e fa da isolante nei momenti di riposo. Con vestibilità aderente, è disponibile in due colorazioni a tinta unita e una stampa che rappresenta una mappa termica del corpo.

Questa maglia progettata per le lunghe sessioni di allenamento in ogni stagione, con una vestibilità morbida e maniche in raglan, assicura totale libertà di movimento. Il tessuto principale è composto dal 40% di lana merino, che offre un’ottima regolazione termica e gestione dell’umidità e amplifica l’effetto del sistema brevettato 3D Bionic Sphere con la tecnologia ThermoSyphon, Questa posta tra le scapole, mantiene il calore nei momenti di riposo e rinfresca durante l’attività.

I primi bib short di X-Bionic con fondello interno a quattro densità, foderato e imbottito in schiuma, sono pensati per le lunghe distanze. Il pantaloncino presenta bretelle con tecnologia 3D Bionic Sphere sulla schiena e lavora in sinergia con l’analogo sistema posizionato sulla jersey. Per il modello da uomo è disponibile la versione con tecnologia Partialkompression nella parte posteriore delle cosce, che applica una pressione mirata attraverso canali larghi un millimetro che si alternano a zone “vuote” prive di compressione.

Manifattura Mario Colombo & C. - 039.39431 - colmar.com
FOCUS PRODOTTO
AERO JERSEY ENDURANCE MERINO JERSEY BIB SHORT MEN

LA SELLA GRAVITY APPROVATA DA GEE ATHERTON

La Proxim Nembo di Prologo offre il massimo del comfort per chi si lancia giù dalle discese più impegnative. Alla sua realizzazione hanno contribuito anche i team di Coppa del Mondo e il fuoriclasse due volte campione iridato di downhill

Stabilità, controllo, resistenza e comfort. Sono le caratteristiche che i grandi campioni e gli appassionati di downhill ed enduro ricercano in una sella di alta gamma. Per restare al passo con le loro aspettative, Prologo ha sviluppato la Proxim Nembo, ultima evoluzione dell’azienda nel settore gravity. Un modello dall’anima racing, progettato e perfezionato con i team di Coppa del Mondo supportati da Prologo, e con campioni del mondo come Gee Atherton, che emerge già dalle dimensioni. La Nembo, infatti, è una sella compatta, la più stretta della collezione Proxim con i suoi 245x135 mm.

La forma ergonomica piatta offre un’ideale superficie d’appoggio, garantendo il massimo supporto e un’ottima stabilità durante le pedalate. Il naso è più ampio, per migliorare il controllo della bici in tutte le fasi della guida, anche nelle discese in fuori sella, mentre la parte posteriore è arrotondata per facilitare gli spostamenti in entrata e uscita dal sellino. Le scelte di design non sono orientate solo alle performance, ma anche al comfort. Per ridurre al minimo i punti di pressione, la sella ha un ampio canale centrale unito al caratteristico Active Base System di Prologo: una base forata sotto alla sezione centrale della cover, che consente di unire i vantaggi di una sella con la base aperta, in grado di scaricare la pressione, ai vantaggi di una chiusa, che offre una migliore protezione contro lo sporco e i sassi alzati dalla ruota posteriore. L’imbottitura è realizzata con schiume a densità variabili, per garantire il massimo comfort alla zona delle ossa ischiatiche e nelle altre aree su cui poggiano i tessuti molli. La base è realizzata in nylon caricato in carbonio e presenta degli spessori maggiorati, per poter affrontare anche i percorsi più accidentati e le sollecitazioni più estreme nel downhill. Il rail T2.0, in acciaio cromoly, offre invece un ottimo compromesso tra flessibilità e robustezza.

PROXIM

NEMBO SLIDE

CONTROL, L’UPGRADE PER I PIÙ ESIGENTI

Per i rider più esigenti, alla ricerca del massimo controllo della bici sia nelle fasi pedalate che nelle discese in fuori sella, è disponibile anche una versione di Proxim Nembo con la tecnologia proprietaria “Slide Control”. Il modello ha una particolare stampa 3D in silicone sulla cover che ne incrementa l’aderenza durante tutte le fasi della guida, anche nelle condizioni più estreme di bagnato e fango. È equipaggiata con il rail TiroX in acciaio in lega leggera, con le stesse caratteristiche di robustezza e durata della versione T2.0, ma con un peso inferiore. La scelta ideale per i rider più attenti anche al peso dei componenti.

LA VERSIONE “ALLARGATA”

Oltre ai modelli stretti da 135 mm della Nembo e della Nembo Slide Control, sono disponibili anche due versioni più larghe, con una base da 145 mm e un’imbottitura superiore maggiorata di 5 mm. L’obiettivo è offrire ulteriore comodità e Prologo consiglia di montarle sulle eMtb, dove l’assistenza del motore implica una minor forza scaricata sui pedali e una maggiore distribuzione del peso sulla sella.

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"La caratteristica più impressionante è la forma ergonomica. Non è servito del tempo per abituarsi, c’è stato subito un feeling naturale. Anche piccole regolazioni possono cambiare notevolmente la direzione della bici nei tratti più tecnici. Inoltre, la resistenza e la durata vengono messe a dura prova quando si affrontano i percorsi più estremi. E la Nembo ha superato questi test con la massima tranquillità"

Gee Atherton, ex campione del mondo di downhill

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FOCUS PRODOTTO
© Dan Griffiths © Dan Griffiths Da sinistra, la Proxim Nembo e la Proxim Nembo Slide Control

OLTRE IL GIRO

Le sue scalate epiche sono destinazione ben nota a tutti gli appassionati della Corsa rosa e di ciclismo in generale. Ma il comprensorio di Bormio non si limita alla cima dello Stelvio o al Mortirolo. Anzi, l’ente di promozione turistico sta lavorando per migliorare l’esperienza di chi ama l’off-road di Benedetta Bruni

Quando si pensa alle montagne di Bormio, l’associazione è piuttosto facile: lo Stelvio, prima di tutto, tanto amato dai rider su due ruote muscolari e a motore; ma anche Bormio 2000 e 3000, località sciistica ampiamente conosciuta e molto frequentata, in particolare per lo sci alpino. Un’immagine definita che la Società Multiservizi Alta Valle Spa sta pensando di arricchire con altri sport, per garantire un’offerta turistica completa e d’eccellenza. Parliamo dello scialpinismo e della rivisitazione degli impianti perché siano consoni alla disciplina (è possibile leggere l’intervista dedicata su Outdoor Magazine 03/2024), ma anche della possibilità di trovare pane per i tasselli delle ruote grasse. Di fatto, le iniziative non mancano, gli eventi mtb nemmeno, serve solo una promozione attiva della proposta off-road, il cui potenziale è ancora tutto da sprigionare. Ne abbiamo parlato con Veronica Mazzola, direttore marketing della società.

Di cosa si occuperà la Società Multiservizi Alta Valle Spa e ci sono stati dei cambiamenti negli ultimi tempi?

La Società Multiservizi Alta Valle Spa è una società pubblica del comprensorio di Bormio, compartecipata dai comuni di Bormio, Valdidentro, Valfurva e Valdisotto, e si occupa della promozione e comunicazione della destinazione. La vera novità è il passaggio a una DMO che inizia a occuparsi in maniera diretta del prodotto turistico per lo sviluppo territoriale di Bormio. Uno di questi compiti include anche diventare un punto di coordinamento di tutti gli attori – la Comunità montana, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Consorzio Forestale – che si occupano della manutenzione dei sentieri mtb.

Avete già in atto una strategia di sviluppo? Sì, stiamo portando avanti un progetto con dei consulenti di Milano, Territori Sostenibili, con cui abbiamo avviato un’analisi basata su un metodo di flussi rielaborato dall’Università di San Gallo che permette di mappare i passaggi dei turisti all’interno di una destinazione precisa. Questo è stato il nostro punto di partenza per elaborare un discorso più incentrato sulla stagione estiva, come lo sviluppo dei “Natural Trail” nella zona della Valfurva e l’implementazione di servizi dedicati alle due ruote e al ciclismo su strada. Sull’inverno, invece, stiamo lavorando a una progettualità che vada oltre il concetto del solo sci alpino e che promuova altre forme sportive e turistiche, come la gestione dei percorsi di scialpinismo.

In termini ciclistici, cosa può offrire il comprensorio di Bormio e qual è il suo maggiore appeal?

L’appeal principale del territorio di Bormio sono certamente i passi epici del Giro d’Italia, come lo Stelvio, il Gavia e il Mortirolo. Stiamo però cercando di affermare il mondo della mtb, ancora poco conosciuto nonostante ci siano eventi come l’Alta Valtellina Bike Marathon di fine luglio. Un altro progetto che va in quest’ottica è Bormio 360, un anello circolare che si sviluppa in quota e tocca tutti i comuni del territorio turistico di Bormio ed è percorribile a piedi e in mtb muscolare o assistita.

A tal riguardo, che tipologia di percorsi è possibile incontrare a Bormio? Sono fruibili anche in eMtb?

Sì, ci sono percorsi in quota molto belli e usufruibili da tutti come il giro dei Laghi di Cancano, frequentato anche dalle famiglie con bici off-road muscolari o a pedalata assistita. Oppure, la strada della Decauville che presenta pedalate semplici su strade sterrate. Da anni abbiamo poi una sentieristica rivolta all’enduro di livello medio-alto legata al concetto del “naturale”, ovvero percorsi con poco intervento umano, in particolare nella Valfurva. Inoltre, è stato lanciato il progetto dello “Stelvio Natural Park”, con l’identificazione di alcuni itinerari più o meno impegnativi dedicati a chi non ha paura dei dislivelli. Il target a cui ci riferiamo, in questo caso, è il biker per lo più tedesco con una certa esperienza nella bici.

In termini economici, attirare mountainbiker porta un indotto alla località? A oggi non è molto così, ma crediamo che uno dei punti su cui il territorio deve sapersi potenziare sia la varietà e la qualità delle attività che può offrire. Mentre il ciclista, soprattutto quello su strada, porta un indotto importante, il mountainbiker non ne ha ancora uno particolarmente rilevante, ma la volontà è di sfruttare di più questo potenziale ancora inespresso. E ciò significa anche coordinare eventuali problemi: primo fra tutti la commistione di persone che va a piedi e in bici negli stessi percorsi. Per quanto riguarda il ciclismo su strada abbiamo già in programma “Enjoy Stelvio Valtellina”, che chiude al traffico motorizzato i passi alpini frequentati normalmente da auto e bici in contemporanea. Grazie a questa possiamo garantire degli slot di chiusure della strada da giugno fino a inizio settembre per Stelvio, Gavia, Mortirolo e Cancano, fino ad arrivare negli ultimi anni nel valtellinese con la chiusura di altri passi in Valtellina.

Lo sci e la mtb hanno non poche similitudini e sono spesso considerati complementari. Come portare uno sciatore, dunque già un amante della montagna, a provare la mtb a Bormio? Stiamo già attuando azioni di cross-seasonal marketing per portare i target estivi in inverno e viceversa. Ci stiamo provando anche in maniera più limitata, offrendo delle esperienze con due ruote in inverno tramite uso di fatbike, o nella zona di Santa Caterina che si presta molto bene all’attività. Per esempio, cerchiamo di intercettare un target più vicino ai tedeschi, che passano già di qui in estate grazie alla Transalp, o belgi e olandesi, legati al mondo del ciclismo anche nei mesi più freddi. Infine, noi crediamo che l’organizzazione di eventi come può essere la Coppa Italia Downhill ci dovrebbero, nel medio periodo, aiutare a sviluppare meglio il prodotto riferito alle specifiche discipline. In questo caso, l’opportunità dovrebbe essere quella di creare un trail che colleghi Bormio 2000 a Bormio.

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Veronica Mazzola direttore marketing Società Multiservizi Alta Valle Spa
bormio.eu – 0342 903300 – info@bormio.eu
© Markus Greber
TURISMO
© Markus Greber
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PEDALARE NELL'ENGAGEMENT:

COME I SOCIAL MEDIA SALVANO I BIKE STORE?

Avere presenza online e comunicare in modo efficace non è più un’opzione, bensì una scelta strategica. In particolare in un periodo di “crisi” in cui devono essere veicolate al meglio le proprie qualità

di Riccardo Penna

Navigare sui social media è come affrontare un percorso accidentato in montagna: pieno di opportunità mozzafiato, ma anche di sfide impegnative.

Le aziende della bike industry che vi si approcciano si trovano di fronte a una doppia sfida: sfruttare al meglio le opportunità offerte da questi canali di comunicazione e superare gli ostacoli che richiedono creatività e competenza. Come scalatori esperti, devono bilanciare abilmente la ricerca di nuove vie e l'adattamento alle condizioni mutevoli del terreno. Tuttavia, spesso tendono a restare ancorati a vecchi schemi di relazioni e passaparola, trascurando le enormi potenzialità offerte dal digital. È essenziale comprendere che per capitalizzare appieno l'engagement sui social media non basta soltanto investire tempo e risorse, ma è fondamentale dedicare un budget specifico per acquisire nuovi clienti e mantenere quelli attuali. In questo articolo esploreremo come le imprese del settore possono cavalcare l'onda dell'engagement sui social media, e sfidare le convenzioni obsolete che potrebbero limitare il loro successo.

LA CONSAPEVOLEZZA È LA CHIAVE

Valutare il proprio livello di consapevolezza sull'uso efficace dei social è cruciale per definire una strategia di engagement che funzioni. Oggi assistiamo a una varietà di approcci: imprenditori ancora statici nell'utilizzo dei canali di comunicazione, chi comprende le potenzialità ma non riesce a sfruttarle in toto e pochissimi che adottano un utilizzo strategico di queste piattaforme. Questo va oltre la mera comprensione del settore e riguarda piuttosto la capacità di sfruttare attivamente gli strumenti digitali. Di fatto, il loro vero potenziale risiede nell’integrazione dinamica delle piattaforme nell'attività aziendale, utilizzandole come canali di comunicazione interattivi per raggiungere e coinvolgere il pubblico di riferimento. La strategia sui social media si deve concentrare su tre tipi di contenuti: raccontare la storia e i valori del brand, presentare in modo creativo prodotti e offerte speciali tramite promozioni, e comunicare con la community incentivando l’interazione tra i clienti. Bisogna fornire valore aggiunto con uno scambio di contenuti utili protratto nel tempo, perché “the content is king” e necessita di un costante coinvolgimento. Questo aspetto è un punto cruciale della strategia di engagement sui social media ed è essenziale enfatizzare un vero scambio di suggerimenti che siano utili e pertinenti

per il pubblico. Questo non dovrebbe avvenire in modo sporadico, ma in modo continuativo, mantenendo un flusso di informazioni rilevanti che vada a nutrire il rapporto con i follower. Nell’impegno attivo: coinvolgere i follower sui social media è fondamentale per mantenere viva l'interazione con il pubblico e rafforzare il legame con il brand. Questo va oltre la semplice pubblicazione di post o foto ma invogliando in primis la partecipazione diretta alla conversazione. Rispondere ai commenti, porre domande per stimolare la discussione e incoraggiare la condivisione dei contenuti sono azioni essenziali. Tuttavia, questa attività richiede tempo e risorse dedicate. È come una priorità aziendale, poiché il coinvolgimento attivo dei follower richiede un impegno continuo e una gestione puntuale delle relazioni. Nel contesto attuale, i messaggi sui social media sono integrati in campagne mirate che puntano a specifici obiettivi aziendali come vendite, assistenza e post-vendita.

MONITORARE LE PERFORMANCE

È cruciale monitorare attentamente le performance di queste campagne e adattarle di conseguenza. Solo così si può ottimizzare l'impatto e garantire un engagement efficace con il pubblico. Il monitoraggio costante consente di identificare ciò che funziona e ciò che non funziona, mentre l'adattamento rapido permette di rispondere prontamente alle mutevoli esigenze del mercato, alla stagionalità e ai feedback dei clienti. In definitiva, questa pratica consente alle aziende di mantenere un vantaggio competitivo e massimizzare i risultati delle proprie iniziative sui social media. Sostanzialmente, è come avere un negozio sempre aperto!

In sintesi, sebbene l'automazione possa semplificare alcune funzioni, la creatività e l'esperienza di un esperto all'interno del bike store rimangono insostituibili nel contesto dei social media. Questa competenza consente di creare contenuti autentici e pertinenti, adattare le strategie alle mutevoli condizioni di mercato e mantenere un'interazione autentica con il pubblico. La presenza e l'attività costante su queste piattaforme possono fare la differenza tra il successo e il fallimento nel mercato, consentendo alle aziende di stabilire connessioni significative con i clienti, generare vendite e costruire una solida brand reputation di marca alla luce di scenari futuri non facili da gestire.

RICCARDO PENNA è un executive business e sport coach nato a Torino nel 1957. Ha una lunga esperienza nel settore delle vendite e del marketing, avendo lavorato come responsabile della Formazione Commerciale Worldwide per Alfa Romeo in FCA. Ha svolto diversi ruoli e funzioni in molte aziende, offrendo consulenza e supporto a imprenditori e manager. Il suo obiettivo è aiutare i suoi clienti a superare gli ostacoli che impediscono la vendita efficace dei loro prodotti o servizi, fornendo metodi e processi con una formazione innovativa: Mindfulsell. me. È anche docente in diversi master, per varie discipline legate al lavoro di squadra. Come atleta-manager partecipa a gare di triathlon e rally. Ha scritto diverse pubblicazioni, tra cui “Performance Sportiva-Performance di vendita”, in cui applica le tecniche di preparazione degli atleti olimpici alla vendita.

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DI AVVENTURE E ALTRE SCOPERTE

La storia del territorio del Garda Trentino si intreccia inevitabilmente col fascino della mountainbike. Da 30 anni è infatti non solo la casa del Bike Festival, ma anche una zona dove i percorsi per le ruote grasse crescono e migliorano a vista d’occhio

Ciò che rende il Garda Trentino uno dei poli più attrattivi per la mountainbike non è solo la ricchezza naturalistica e ambientale che lo caratterizza, ma anche l’ampia scelta di percorsi ed eventi dedicati alle ruote grasse – e non solo. Non stiamo parlando unicamente del Bike Festival di Riva Del Garda, che da 30 anni raduna gli amanti dell’off-road lungo le sponde dell’omonimo lago e li occupa con un’agenda fitta di ride e tour. Parliamo anche dei sentieri che disegnano i profili del territorio e nei quali tutti gli appassionati trovano un percorso adatto a loro. L’Azienda per il Turismo Garda Dolomiti S.p.A. si impegna da sempre a migliorare l’esperienza dei biker, tramite servizi di promozione e assistenza per valorizzare l’offerta turistica del patrimonio ambientale, culturale e storico. Scopriamo più da vicino i suoi ambiti di riferimento.

UN TERRITORIO DA SCOPRIRE SU DUE RUOTE

Il Garda Trentino (la sponda nord del Lago che comprende gli ambiti di Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole sul Garda, Dro, Drena, Tenno, Valle di Ledro, Comano, Valle dei Laghi e da quest’anno Val di Gresta) è attraversato da oltre 50 percorsi appartenenti alla rete ufficiale, per un totale di quasi 1.500 km sfruttabili per la gran parte dell’anno. La varietà dei tracciati non si ferma, ovviamente, solo alla mountainbike, sebbene sia la sua tipologia prevalente. Si possono percorrere, a ritmo rigorosamente da crociera, le ciclabili panoramiche sulla sponda del lago, le viottole tra i paesini e i campi della zona di Comano, o i boschi incorniciati dalle montagne della Val Concei. Ci si può cimentare in trail impegnativi e con dislivelli più o meno aggressivi, ideali per introdurre i neofiti alle ruote grasse o soddisfare i biker alla costante ricerca di sfide, come le salite per il Monte Casale o il Monte Guarda. Ancora, la località offre tracciati adatti a un turismo lento, sostenibile ed esperienziale che viene vissuto meglio su bici gravel, la cui modalità di fruizione più rilassata ma pur sempre avventuriera permette di scoprire anche gli angoli più reconditi di Garda Trentino. Lungo i tracciati, inoltre, non mancano mai i bike stop, come colonnine di ricarica e punti di riparazione biciclette, ed è sempre garantita l’assistenza di partner specializzati. Dal 2022 la manutenzione dei sentieri è garantita dai Garda Rangers, un team qualificato di professionisti che si prendono quotidianamente cura di tracciati bike, sentieri trekking e falesie dell’Outdoor Park Garda Trentino, quindi di tutti i percorsi ufficiali del territorio – il cui stato di apertura o chiusura è verificabile live sul sito dell’ente di turismo.

IL PROGETTO PILOTA DELLA SEGNALETICA IN VAL DI LEDRO

Per migliorare l’esperienza dei biker, Garda Trentino ha scelto la Valle di Ledro per adottare un nuovo modello di segnaletica user-friendly, che se approvato verrà poi esteso a tutto l’ambito di riferimento. Questo progetto pilota va in abbinamento all’International Trail Rating System (ITRS) lungo tutti i percorsi mountainbike della zona e prevede l’introduzione di una tabellazione più coerente e intuitiva che agevoli i rider nella valutazione dei tracciati. Nei cartelli, dunque, al fianco del numero dei percorsi appare ora una denominazione che permette di capire più rapidamente la tipologia di percorsi: “Tour”, tracciati meno tecnici e con pendenze meno marcate, e “Trail”, percorsi tecnicamente più impegnativi con pendenze più elevate. Oltre a indicare la direzione di marcia e informazioni aggiuntive quali mete intermedie, punti di interesse e relative distanze, la matrice della segnaletica comprende ora anche segnavia per sensibilizzare il tema della “Trail Tolerance”. A tutto questo si aggiunge l’adozione dell’International Trail Rating System – ITRS. Si tratta di un metodo oggettivo, lanciato a giugno 2022 dall’Europe l'International Mountain Bicycling Association (IMBA), che informa i biker sui requisiti per affrontare in sicurezza un intero percorso sulla base di quattro aspetti: technical difficulty (difficoltà tecnica), endurance (resistenza), exposure (esposizione) e wilderness (parametro dato ad esempio dalla ricezione del telefono cellulare e dall'accessibilità per i soccorritori). L’ITRS, inoltre, prevede l’uso di un codice colore – il medesimo delle piste da sci: verde, blu, rosso, nero –per identificare a colpo d’occhio i diversi livelli di difficoltà.

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