Padelbiz 03_2023

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BRAND PROFILE

COME DIVENTARE HIROSTAR

LA CARICA DEI 101

SECONDA PUNTATA

PADEL SHOP

TRIPSPORT DI TERAMO

PRODOTTO DEL MESE

MIZUNO WAVE ENFORCE TOUR

SCENARIO A NEW (PINK) ERA

TORNEI

CALENDARI A CONFRONTO

VISTO DAL COACH

DESTRA O SINISTRA?

Nella foto:
Allegato redazionale a Running Magazine n. 3Anno: 2023 N. 03/2023 - ANNO 2
Tolito Aguirre per Hirostar

MOTION PRO

100% PADEL
360° PERFORMANCE FOR

DATI&STATISTICHE

10 LO SPORT IN PIÙ RAPIDA CRESCITA AL MONDO?

PADELEGAL

12 L’OBBLIGO DEL TITOLO EDILIZIO NELLA COSTRUZIONE DI UN CAMPO

INCHIESTA ESCLUSIVA

14 LA CARICA DEI 101 – SECONDA PUNTATA

VISTO DAL COACH

22 DESTRA O SINISTRA: QUESTO È IL DILEMMA

ATLETI

24 CARLOS PÉREZ CABEZA

PRODOTTO DEL MESE

26 MIZUNO WAVE ENFORCE TOUR

BRAND PROFILE

28 COME DIVENTARE HIROSTAR

INTERVISTE

32 KARIN CAPPELLETTI DI PADEL WOOD

33 ANDREA BALDUCCI, LA MEMORIA STORICA DEL PADEL

FOCUS PRODOTTO

34 DYNAMIC POWER E EASY POWER DI BABOLAT

35 TRS E PUMA

36 MOTION PRO DI HEAD

37 FLOKY E BULLPADEL

38 PADELBALL DI RPM POWER

FOCUS SERVIZI

40 MEJORSET, PROGETTATI SU MISURA

CENTRO DEL MESE

42 WINNER MEMORABLE CENTER DI GUIDONIA (RM)

PADEL SHOP

44 TRIPSPORT DI TERAMO

EVENTI

46 ROMA PADEL TOUR

PILLOLE DI BIOMECCANICA

47 PARTIAMO DALLA BASE

SCENARIO

48 A NEW (PINK) ERA

TORNEI

49 CALENDARI A CONFRONTO

SOTTO LA LENTE

50 PPA E IPPA: L’UNIONE FA LA FORZA

3
N. 03/2023 - ANNO 2
“È un momento storico e di orgoglio per il padel. Dal lancio del Premier Padel l’anno scorso, abbiamo lavorato duramente perché sia uomini sia donne potessero partecipare"
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LUIGI CARRARO pag

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

di Benedetto Sironi

Spesso abbiamo l’impressione che il padel italiano, ma anche internazionale, viva frequentemente dei punti di svolta. Tra numerose e continue evoluzioni, salti di qualità, scenari e prospettive. Ci piace pensare che Padelbiz sia fedele specchio e testimone attivo di questo percorso, raccontando e analizzando, ogni giorno sul web e ogni mese sulle pagine del nostro magazine, i principali fatti riguardanti il settore. Come lo storico ingresso delle donne nel circuito Premier Padel. Un avvenimento molto atteso e dalla risonanza globale. Ma dove – lo sottolineiamo con piacere – c’è una grande dose di italianità. Innanzitutto perché avverrà a Roma, dal 10 al 16 luglio, in occasione del secondo Major dell’anno, dopo il primo andato in scena a inizio marzo in Qatar. In secondo luogo perché uno dei grandi artefici di questo traguardo è il presidente della FIP Luigi Carraro, il quale ci aveva preannunciato l’imminente accordo nell’esclusiva intervista pubblicata sullo scorso numero di Padelbiz. E che ha così commentato: “Oggi è un giorno storico e di orgoglio per il padel. Dal lancio del Premier Padel l’anno scorso, abbiamo lavorato duramente perché sia uomini che donne potessero partecipare. Con più di 110 giocatrici che già hanno firmato e altre attese, siamo lieti dei progressi fatti nel portare il padel a nuove vette e far crescere questo sport in tutto il mondo”.

Un tema questo, insieme a un focus sulle due associazioni degli atleti professionisti, approfondito proprio su questo numero. Insieme a numerosi altri spunti, novità, iniziative, eventi, statistiche e storie. Un panorama di contenuti decisamente ricco e variegato, nel quale troviamo varie sfaccettature e opposti che si contaminano vicendevolmente. Come i concetti di tradizione e innovazione, con i quali non a caso abbiamo intitolato questo editoriale. Già, perché oggi il padel sta diventando sempre più e per un numero crescente di persone non solo un’attività aggregativa e/o sportiva, praticata in misura più o meno intensa e frequente. Ma anche un vero e proprio business. Con investimenti notevoli, anche di svariati milioni. Tanto che anche gli ultimi dati sull’apertura dei nuovi centri in Italia monitorati dal sempre ottimo Osservatorio Mr Padel

Paddle confermano che, se da una parte diminuisce la crescita di nuove strutture, dall’altra parte nascono sempre più grandi club. Con una media di campi superiore a otto, con vari altri spazi e servizi a disposizione del pubblico. In generale c’è grande fermento anche su nuove proposte e soluzioni tecnologiche a tutti i livelli che possano costituire valori aggiunti per la customer experience dei giocatori o dei frequentatori degli stessi centri (sempre più non è detto che i secondi dovranno per forza coincidere con i primi). Anche di questo abbiamo già parlato e continueremo a trattare sui nostri canali. E tutto ciò lo mettiamo, per l’appunto, sotto il cappello dell’innovazione, indispensabile per un’evoluzione virtuosa di tutto il settore.

Ma a fianco di questa abbiamo parlato di tradizione. Altro concetto importante che ci piace raccontare con i nostri contenuti. Sia grazie alle “pillole” storiche nella sezione news. Ma anche tramite contenuti speciali o magari immagini evocative. Ecco perché, guarda i casi del destino, quando ci siamo trovati a dover scegliere la foto di copertina di questo numero di Padelbiz selezionando tra i vari scatti che ritraevano Mr. Tolito Aguirre (uno dei giocatori più spettacolari del mondo), ci siamo emozionati nel vederlo allenarsi ancora con uno dei suoi coach in un campo di Buenos Aires “vecchio stile” con le pareti in cemento, peraltro molto più veloci di quelle in vetro, ancora presenti in varie parti dei paesi sudamericani, specialmente in Argentina. Così come è stato casuale ma piacevole e rivelatore l’incontro con Andrea Balducci, che vi raccontiamo a pagina 33, un vero pioniere del padel italiano (si narra sia stato il primo connazionale a provare questo sport a metà degli Anni '80 in Spagna). Ci piace pensare che il padel non ha abbandonato – e auspicabilmente mai dovrebbe farlo – il suo spirito più incontaminato e romantico. Che ha portato da prima pochi “pionieri” e poi sempre più persone a impugnare una pala e scoprire il divertimento e le emozioni che è in grado di regalare questo sport. La sua capacità aggregativa e inclusiva. Valori poco misurabili economicamente, ma altrettanto preziosi e da preservare.

Editore MagNet srl SB Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Editors: MANUELA BARBIERI, BENEDETTA BRUNI, DAVIDE L. BERTAGNA, SARA CANALI, ANDREA FARANO, ANDREA FIERRO, DANIELE PANSARDI, CRISTINA TURINI

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Questo numero è stato chiuso il 13 aprile 2023

4 editoriale

PARTNERSHIP

PADEL COURTS DELUXE E GREENSET ACQUISITE DA BD-CAPITAL

Il fondo d’investimenti bd-capital ha annunciato di aver acquisito GreenSet, azienda specializzata nell’installazione di campi da tennis, e Padel Courts Deluxe, una delle principali realtà legate ai campi da padel. L’affare ha portato entrambe le attività dentro il portafogli del neonato Rakit Group, che si propone di diventare leader nel settore della posa dei campi sia nel tennis sia nel padel. GreenSet è il principale riferimento globale per le superfici in cemento del tennis, che allestisce i campi di Australian Open, Coppa Davis, ATP Finals, Giochi Olimpici e altri importanti tornei internazionali, mentre Padel Courts Deluxe è un fornitore leader di campi da padel premium.

E ACQUISIZIONI

PADEL NUESTRO IN COLLABORAZIONE CON SUSTAINABALLS

Padel Nuestro ha annunciato un accordo con SustainaBalls per promuovere servizi di riciclaggio attraverso l’installazione di casse di raccolta palline e imballaggi nella maggior parte dei suoi negozi. Inoltre, include iniziative di marketing sia sul campo che tramite social al fine di stimolare una cultura rispettosa dell’ambiente che coinvolga il sempre maggior numero di giocatori e appassionati di padel. Riguardo ai due brand, nel 2022 SustainaBalls ha raccolto e rigenerato più di 190mila palline di padel e tennis e riciclato più di 1,2 tonnellate di palline e imballaggi in Catalogna. Dall’altra parte, questa azione rientra nell’ambizioso Piano di ESG avviato da 360 Padel Group nel 2023.

Wilson ha raggiunto un accordo di collaborazione con Playtomic con l’obiettivo di espandere ulteriormente il padel a livello globale, soprattutto nei Paesi in cui questo sport è ancora poco praticato. L'intesa mira a soddisfare le esigenze dei club alla ricerca di strumenti gestionali ideali e dei giocatori che vogliono i prodotti di maggior qualità possibile per scendere in campo. Grazie a questa partnership, Wilson beneficerà della grande community legata all’app per proporre eventi, esperienze e materiali, mentre Playtomic potrà sfruttare la presenza e il riconoscimento di Wilson per aiutarli nel processo di espansione a livello internazionale.

MUP è diventato il 19esimo socio di Centrale District, comitato di imprenditori nato nel 2017 su input dei più grandi alberghi della zona tra piazza Repubblica, stazione Centrale e le vie adiacenti del capoluogo lombardo. Il Distretto si arricchisce del contributo di questa realtà sportiva e di aggregazione sbarcata da pochi mesi in via Cagliero. Per l’occasione, alcuni dei soci sono scesi in campo in pettorina brandizzata CD per un torneo amatoriale. Milano Urban Padel vanta tre campi indoor super panoramici, climatizzati tutto l’anno. Sono dotati di illuminazione a LED e costruiti con l’utilizzo di materiali all’avanguardia. Il manto blu è lo stesso utilizzato dal WPT.

Yankee Global Enterprises, società proprietaria dei New York Yankees di baseball, entra come investitore nell’A1 Padel. L’azienda statunitense acquisirà alcune quote dell’A1, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la già rapida crescita di questo sport nel mondo. Yankee Global Enterprises aiuterà il circuito a espandere e promuovere i tornei del proprio tour, soprattutto in Nord America. Questa notizia arriva pochi mesi dopo l’ingresso nella società di Ike S. Franco, socio degli Yankees a sua volta, a ulteriore prova di come uno degli obiettivi principali sia proprio l’espansione in un mercato ancora tutto da conquistare come quello statunitense.

FRANCO STUPACZUK FIRMA

CON MUNICH PER DUE ANNI

Munich, il brand di calzature, ha annunciato una partnership con Franco Stupaczuk, numero nove al mondo del ranking WPT e sette del Premier Padel. L’argentino classe 1996, che giocherà insieme a Martin Di Nenno nel 2023, calzerà per i prossimi due anni le scarpe modello PadX dell’azienda spagnola, che di recente ha lanciato un catalogo legato al padel. Stupaczuk è stato uno dei giocatori più in crescita nel corso del 2022. Insieme a Pablo Lima, è stato uno dei pochi a interrompere il dominio di Juan Lebrón e Alejandro Galán sul Premier Padel, vincendo i tornei di Mendoza e Giza. Nel World Padel Tour ha ottenuto invece una vittoria a Tolosa, battendo sempre i due iberici in finale.

WORLD PADEL TOUR: HSN SARÀ SPONSOR DEL CIRCUITO

Il World Padel Tour ha annunciato che HSN, brand spagnolo di integratori sportivi, sarà sponsor del circuito nel 2023. L’azienda fornirà i propri prodotti ai giocatori durante gli eventi ufficiali del WPT. “Diventare partner tecnico del WPT esaudisce uno dei principali obiettivi del marchio, ovvero aumentare le prestazioni degli atleti e soddisfare le loro esigenze nutrizionali”, ha dichiarato Gloria López, direttrice marketing e comunicazione di HSN. “Siamo contenti di dare il benvenuto a HSN nella famiglia del World Padel Tour”, ha detto Mario Hernando, general manager del circuito. “Cerchiamo sempre di avere standard elevati quando parliamo di nutrizione e alimentazione degli atleti”.

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I NEW YORK YANKEES DIVENTANO SOCI DI MINORANZA DELL’A1 WILSON E PLAYTOMIC INSIEME PER UN’ESPANSIONE GLOBALE MILANO URBAN PADEL ENTRA NEL COMITATO CENTRALE DISTRICT

ONE PADEL: LA TECNOLOGIA APPLICATA A PREVENZIONE E PERFORMANCE

One Padel è un nuovo brand italiano di tecnologia applicata alla prevenzione degli infortuni e al miglioramento delle prestazioni. Fondato nel maggio 2022 da Italgreen con la collaborazione di Sergio Bonomi (già imprenditore nel mondo del tennis con One Strings), il marchio nasce con l’obiettivo di produrre attrezzature di alta qualità per agire sui potenziali problemi fisici e articolari che possono nascere durante le partite. One Padel ha sviluppato le proprie racchette con la tecnologia Noene, l’elastomero inserito nel ponte in esclusiva mondiale in grado di assorbire la maggior parte degli urti e delle vibrazioni prodotte dall’impatto con la pallina. Noene è presente anche nel grip, sempre con l’idea di avere una presa solida e confortevole per proteggere tendini e muscoli. One Padel prevede una produzione di un numero limitato di telai, con aggiornamenti mirati nel tempo.

L’IMOCO VOLLEY CONEGLIANO

INVESTE NEL PADEL

La proprietà dell’Imoco Conegliano, vincitrice degli ultimi due scudetti nella pallavolo femminile, è pronta ad ampliare il centro sportivo di Villorba (Treviso) con l’installazione di 10 campi da padel di cui otto già completati. Il progetto di rinnovo riguarderà un’area di 11mila metri quadrati di superficie. In cantiere c’è anche l’apertura di una scuola grazie al coinvolgimento dell' ex giocatore Gustavo Machuca Perez, che darà il suo nome all’academy.

PININFARINA DISEGNA

UN CAMPO DI NUOVA GENERAZIONE

Pininfarina realizza il suo primo campo da padel, l’Iconic Padel Court, con un’interfaccia personalizzabile, funzionalità modulari e la possibilità di rivedere azioni e movimenti per migliorare le prestazioni di gioco. Realizzato nel rispetto delle norme FIP, include finiture, materiali innovativi, display e telecamere, e un sistema di messa in tensione automatica della rete e un modulo di pressurizzazione delle palline. Il campo è installabile ovunque: può essere fissato direttamente al suolo o autoportante.

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ACADEMY, TORNEI ED EVENTI

GIOCHI EUROPEI 2023: I CONVOCATI DELL’ITALIA

Milano Padel Academy è sorta nel 2021 con l’obiettivo di formare giocatori di padel giovani e adulti. L’idea è stata di Paolo Amari, ex pallavolista semiprofessionista con una presenza nel World Tour di beach volley, sviluppata inizialmente come completamento di un suo impianto sportivo. La scuola è nata con il supporto di Mauricio Lopez Algarra e il successivo fondamentale apporto di Simone Salernitano che coordina gli istruttori e maestri coinvolti. L’Academy sta valutando l’implementazione dell’attività di gestione professionale degli impianti con il brand M Cube. A fine febbraio è stata formalizzata la nuova compagine societaria.

EUROPEI SENIOR: PRIMA EDIZIONE IN SPAGNA DAL 12 AL 17 GIUGNO

La FIP annuncia la nascita degli Europei senior dedicati ai veterani del padel. Il primo appuntamento sarà a La Nucia (Spagna, provincia di Alicante) dal 12 al 17 giugno, in cui si sfideranno squadre composte da Over 40 a Over 60. Nel tabellone Senior, sia maschile che femminile, si affronteranno 16 nazionali al meglio delle tre partite. Per il SuperSenior, anche questo riservato sia agli uomini che alle donne, le tre fasce di età previste sono Over 50, Over 55 e Over 60. A questi due tabelloni si aggiungeranno le competizioni Open, sempre per coppie nazionali, divise anche qui per categorie di età.

LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE AGGIORNA IL SITO WEB

Agli European Games 2023, in programma dal 21 giugno al 2 luglio a Cracovia (Polonia), ci sarà per la prima volta anche il padel. Nei Giochi scenderanno in campo 128 fra i migliori padelisti al mondo nei tre tornei di doppio maschile, femminile e misto. I coinvolti per l’Italia: Carolina Orsi, Giulia Sussarello, Chiara Pappacena e Giorgia Marchetti fra le donne e Marco Cassetta, Simone Cremona, Giulio Graziotti e Riccardo Sinicropi fra gli uomini. Con otto atleti, quella della FITP sarà una delle squadre più numerose all’interno della spedizione azzurra e i padelisti saranno fra i primi atleti italiani a gareggiare in Polonia.

IL CLUSTER LANCIA IL PADEL WORLD SUMMIT NEL 2024

Durante la seconda assemblea generale straordinaria del Cluster, si è parlato dell’organizzazione del primo Padel World Summit, dal 18 al 20 giugno 2024 a Malaga. All’assemblea è intervenuto anche il presidente del Consiglio Superiore dello Sport, José Manuel Franco, che ha sottolineato il ruolo del padel nella diffusione della pratica sportiva. Il presidente della Federazione spagnola di padel, Ramón Morcillo, ha invitato l’intera divisione a restare compatta per evolvere a tutti i livelli. Si è parlato anche di questo sport come strumento sempre più importante per il turismo.

WEB E SOCIAL

PADELISTI ANONIMI: LA COMMUNITY CHE SBANCA SUI SOCIAL

La Federazione Internazionale Padel ha rinnovato il proprio sito. La classifica, che riporta il ranking di uomini, donne, juniores e nazionali, sarà consultabile online con un preciso profilo individuale di ogni giocatore. D’altro canto, questi avranno a disposizione un sistema semplice e intuitivo per l’iscrizione ai tornei, mentre la nuova modalità di consultazione dei calendari è in grado di offrire una fruizione più semplice e dinamica. La sezione news sarà invece caratterizzata da un piano editoriale che curerà le notizie riguardanti le attività federali con uno sguardo approfondito su novità, e curiosità.

STARVIE ANNUNCIA

IL CAMBIO DEL DIRETTORE COMMERCIALE

Padel Trend Expo è stata l’occasione per intervistare Ignazio di Lauro, tra i fondatori dell’account Instagram Padelisti Anonimi, che nella fiera milanese era intervenuto anche sul palco per raccontare il connubio ben riuscito tra padel e social. Giocando sulla frase “alcolisti anonimi”, nato come un semplice gruppo WhatsApp tra amici, il movimento si è poi trasferito online, fino a diventare l’account che parla di padel più seguito in Italia. Il successo dello sport risiede nell’accessibilità, la percezione e la socialità. Inizialmente nati sulla creazione di una community, adesso puntano a lavorare maggiormente insieme ai brand di settore.

POLTRONE

StarVie ha comunicato che José Antonio Galán sarà il nuovo direttore commerciale. Di recente ha lavorato in Lotto e Diadora e in agenzie di marketing sportivo come Vanquish. Ora si dice molto entusiasta di entrare a far parte di un’azienda leader nel mondo del padel. Galán sarà a capo della struttura di StarVie che guida le attività commerciali, e avrà l’obiettivo di rinforzare la presenza dell’azienda spagnola in tutti gli oltre 56 Paesi in cui è presente. “Ha il profilo ideale per guidare il settore commerciale del brand sia a livello nazionale sia a livello internazionale”, ha dichiarato il ceo di StarVie, Jorge Gómez de la Vega.

JUAN MARTIN DEL POTRO: DAL TENNIS AL MIAMI PADEL CLUB

Juan Martín del Potro, ex tennista argentino con uno US Open in bacheca, sarà consigliere strategico del Miami Padel Club, società che fa parte dell’American Pro Padel League. Il campionato è il primo torneo professionistico di padel nel Nord America e si terrà tra il 13 maggio e il 3 giugno. L’argentino, uno dei giocatori più amati dal pubblico all’apice della sua carriera, darà il proprio contributo nel settore marketing, nella selezione di nuovo personale per la lega e nella parte operativa. Aiuterà inoltre il team dell’American Pro Padel League ad aumentare ulteriormente la visibilità di questo sport tra i partner e i fan dello sport.

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MILANO PADEL ACADEMY PER FORMARE GIOVANI E ADULTI Da sinistra: Jorge Gómez de la Vega e José Antonio Galán

QUAL È STATA LA PRIMA RACCHETTA DA PADEL?

È difficile stabilire un ordine cronologico per la produzione di pale e quali fossero le prime usate per questo sport. Ciò deriva dal fatto che inizialmente la disciplina veniva giocata con racchette provenienti dagli Stati Uniti con le quali veniva praticata un’attività simile (ma che non era padel bensì paddle-tennis).

Uno dei primi marchi di pale utilizzato per giocare negli Anni ’70 è stato, secondo molti giocatori argentini che affermano di essere pionieri nel loro paese, Marcraft.

Le racchette originariamente erano in legno con fori e una superficie di gioco abbastanza piccola. Successivamente, negli anni, la superficie d'urto è stata ampliata e i materiali utilizzati nella fabbricazione delle pale sono cambiati.

LO SAPEVATE CHE...

QUANDO FU FATTO IL PRIMO REGOLAMENTO?

Il primo regolamento della storia del padel è del 17 dicembre 1985. La sua redazione è stata realizzata da Viviana Dellavedova di Corcuera, moglie dell’inventore della disciplina Don Enrique, imprenditore che voleva regalarsi un campo da tennis, ma a disposizione aveva solo uno spicchio di giardino tra quattro pareti che servivano a evitare che la vegetazione invadesse il campo. Corcuera sancì che alle regole del tennis fosse aggiunta la possibilità di colpire la pallina dopo un rimbalzo sulle pareti laterali e coniò per questa attività il termine “padel”.

REGOLE UGUALI PER TUTTI

In Argentina, a differenza della Spagna, fino ai primi Anni ’90 non era permesso giocare a serve & volley (quando battevi non potevi successivamente prendere la palla al volo), il che aveva reso la risposta ancora più importante del servizio. I campi argentini avevano semplici superfici in cemento e non di erba sintetica come quelli di oggi. Le recinzioni erano alte 1,30 o 1,40 metri (contro i tre metri di adesso), il che rendeva più facile per la palla lasciare il campo dopo uno smash. Nel 1997, a Barcellona, Spagna e Argentina trovarono un accordo, le regole furono unificate e il gioco fu ufficialmente chiamato padel (in Argentina fino ad allora si chiamava paddle).

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LO SPORT IN PIÙ RAPIDA CRESCITA AL MONDO?

Un report condotto dall’agenzia di consulenza PADEL 22 insieme a Padel Intelligence ha provato a indicare dove la disciplina continua a prendere piede, quali sono i margini per il futuro, quali invece i limiti attuali e cosa manca per entrare nel programma dei Giochi Olimpici

La disciplina del momento, padelmania, sport in rapidissima crescita. Quante volte abbiamo letto queste parole su titoli di quotidiani e giornali? In fondo c’è sicuramente una base di verità perché basta guardarsi intorno negli ultimi anni per accorgersi di quanti campi siano “nati” nelle nostre città. Quando si parla di padel (e di pickleball nelle ultime settimane), si utilizzano tuttavia delle iperbole spesso difficili da comprendere. Si parla molto, forse a sproposito, di sport esploso in tutto il mondo. E se le statistiche a sostegno della straordinaria ascesa in Europa della disciplina sono impressionanti (come abbiamo avuto modo di

testimoniare sui precedenti numeri di Padelbiz), la verità è che la crescita si sta verificando in determinate aree geografiche, mentre in altre è sporadica o addirittura decrescente a seconda delle stranezze nazionali e delle questioni culturali.

Un report condotto dall’agenzia di consulenza PADEL 22 insieme Vianney Dubois di Padel Intelligence, la più grande banca dati attuale del padel, ha provato, analizzando i dati di Google Trend, a definire dove la disciplina sta davvero esplodendo e dove invece ci sono ancora tanti margini.

A very strong growth that looks like it might be slowing down

Growth led by Spain and fed by waves

Spain

Sweden

Italy

Netherlands

France

UK

Il grafico mostra l'importanza relativa del padel all'interno della categoria Google Sports. La disciplina ha registrato un’evoluzione eccezionale negli ultimi anni. Tuttavia, il tasso di crescita nei primi tre mesi del 2023 sembra rallentare.

Ciò può essere probabilmente attribuito anche a un mix di motivi strutturali (i primi mesi dell'anno e la stagione pre-tornei tradizionalmente portano a un minor traffico di Google).

2017 2018 2019

2020

2021 2022

Il grafico mostra l'importanza relativa del padel nei vari Paesi, utilizzando come riferimento il Google Index, che tiene traccia delle varie fasi di sviluppo dello sport in ogni nazione.

Fase matura: Spagna, Svezia e Italia

In via di sviluppo: Paesi Bassi

Emergenti: Francia, Regno Unito

10 DATI&STATISTICHE
A view of its evolution since 2016 0 22,5 45 67,5 90 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
x 3.2
2023
LA CRESCITA STA RALLENTANDO? LA SITUAZIONE NEI VARI PAESI x3.2

Quali sono le aree geografiche in cui lo sport sta crescendo? Una premessa doverosa da fare è che il quadro padelistico è, nel complesso, molto luminoso. È interessante però notare come in Europa per esempio ci siano tante differenze: Spagna, Svezia e Italia sono in una fase matura, i Paesi Bassi sono considerati in via di sviluppo, mentre Francia e Regno Unito (dove attualmente lo sport è agli inizi) sembrano essere in procinto di entrare in un periodo di rapida crescita. Forse la cosa più interessante in questo rapporto è osservare come ci sia stato un netto cambiamento dal 2016 al 2023; la disciplina si è trasformata da sport mono nazionale in sport multinazionale (a differenza del pickleball che rimane circoscritto al momento ai soli Stati Uniti), anche se a livello professionistico le classifiche mondiali sono ancora popolate quasi interamente da "bandiere" spagnole e argentine.

Ma quindi come si determina se il padel è oggi uno sport globale? Ci sono più ingredienti in gioco, che devono essere mescolati nella ciotola quando ci si pone questa domanda. Le classifiche mondiali mostrano una gamma sempre più diversificata di nazionali, ma ci vorranno anni, perché le infrastrutture vengano perfezionate in tutto il mondo per poter generare talenti in giro per il pianeta. Su questo è importante capire che a differenza di altri sport (uno fra tutti il calcio dove bastano un pallone e due porte), nel padel l’impiantistica gioca un ruolo fondamentale. In secondo luogo, è necessario esaminare tanti altri fattori. Quali nazioni stanno assistendo a una crescita della partecipazione amatoriale? E quali Paesi stanno osservando un boom di strutture e club? Da dove proviene la maggior parte dei marchi di padel? Da quali aree geografiche gli sponsor non endemici stanno entrando nella disciplina? E qual è il livello di copertura mediatica nelle diverse nazioni?

Su queste domande si capirà il futuro del padel e si comprenderà se la disciplina entrerà o meno all’interno dei Giochi Olimpici. Nel report il padel viene messo a confronto con due sport recentemente ammessi dal CIO come skateboard e arrampicata: spetta ora ai vertici del Comitato Olimpico capire se si manterrà sugli stessi livelli nel futuro. Ciò che è certo e che emerge dai dati del report condotto da PADEL 22 e Padel Intelligence è che nei prossimi anni la disciplina andrà incontro a una crescita organica mondiale, però con un ritmo inferiore rispetto all’ultimo lustro.

PADEL VS PICKLEBALL

PADEL

PICKLEBALL Né il padel né il pickleball sono oggi veramente discipline mondiali. Tuttavia, se il primo si è espanso oltre la sua “terra d’origine”, la Spagna, il secondo è ancora uno sport nazionale legato agli Stati Uniti.

If not the fastest, certainly not far!

Non esiste una risposta definitiva alla domanda se il padel sia lo sport in più rapida crescita. Ciò che è certo è che ha raggiunto nuovi livelli di riconoscimento che hanno innalzato il profilo globale della disciplina, come emerge dalle ricerche di Google Trends.

Big enough to be considered?

PRONTO PER I GIOCHI OLIMPICI?

In questo grafico il padel viene messo a confronto con due sport recentemente ammessi ai Giochi Olimpici. La rapida crescita del padel è stata piuttosto recente e, guardando all'arrampicata e allo skateboard, è probabile che il Comitato Olimpico vorrà aspettare per avere la conferma che la disciplina rimarrà sugli stessi livelli (dati Google Trends).

11 DATI&STATISTICHE
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Arti Marziali Miste Padel (x3) Pickleball (x6) E-Sports
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Skateboarding Padel Climbing
SE NON IL PIÙ VELOCE, SICURAMENTE NON LONTANO!

pillole

L’OBBLIGO DEL TITOLO EDILIZIO NELLA COSTRUZIONE DI UN CAMPO

Un'interessante sentenza del TAR di Lecce stabilisce che occorre munirsi di un Titolo Edilizio anche nel caso di una manifestazione sportiva a carattere temporaneo a cura di Andrea Farano, avvocato in Milano

Uno degli argomenti certamente più delicati da affrontare quando si valuta la costruzione di un campo da padel riguarda il regime edilizio che ne presiede la realizzazione e, in particolare, l’opzione del relativo “titolo abilitativo edilizio”. Con tale formula tutte quelle pratiche amministrative – comunemente indicate da sigle convenzionali quali CIA, SCILA, SUPER SCIA, PdC, ecc… – che attestano il rispetto delle norme urbanistiche, tecniche e ambientali da parte di chi intenda realizzare un fabbricato.

L’OGGETTO DELLA CONTROVERSIA

Non è raro che i risvolti giuridici di tali operazioni siano così complessi da generare un contenzioso dinnanzi ai giudici amministrativi: è il caso di una società salentina titolare di un importante impianto sportivo – comprendente, tra l’altro, anche cinque campi da padel – che ha contestato l’illegittimità dell’autorizzazione rilasciata dal Comune in favore di un’altra società al fine di realizzare, in uno spazio fieristico, una manifestazione (seppure temporanea) che prevedeva la posa in opera e il funzionamento di un’area padel (“con cinque campi, due tribune con capienza massima di 316 persone, oltre a spogliatoi e servizi”).

In particolare, la società ricorrente ha criticato la circostanza per cui l’amministrazione comunale nell’emanare il provvedimento impugnato aveva omesso di rilasciare uno specifico titolo abilitativo edilizio che consentisse l’allestimento proprio dei campi da padel.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO

La questione è stata decisa dalla terza sezione del TAR di Lecce che, con sentenza n. 254 del 20 febbraio 2023, ha sancito che la realizzazione dei campi da padel non rientra tra le "attività in edilizia libera" - cioè tutti quegli interventi che possono essere effettuati senza che ci sia il bisogno di richiedere specifiche autorizzazioni agli uffici competenti – o assoggettate a mera comunicazione di inizio lavori.

Il Giudice ha precisato che le caratteristiche tecniche dei campi (intesi come strutture in ferro e vetro stabilmente infisse nel terreno e rimovibili solo a seguito di specifiche opere di demolizione), insieme all’uso temporaneo e non occasionale dei manufatti – in questo caso, per quarantacinque giorni l’anno, in due anni di seguito – integrano, nella sostanza, l’esercizio stagionale di una struttura sportiva precaria, la cui realizzazione comporta una modifica dello stato dei luoghi. Da qui, la necessità per la società organizzatrice della manifestazione di ottenere un apposito titolo abilitativo edilizio – esattamente come imposto per la realizzazione dei medesimi campi su aree a vocazione sportiva – e, comunque, l’autorizzazione a occupare con tale specifica destinazione l’area interessata dall’evento, quand’anche transitorio.

I PRECEDENTI GIURISPRUDENZIALI

La decisione si inserisce in un filone giurisprudenziale sempre più consolidato nell’affermare che la realizzazione di campi da padel consiste in una nuova costruzione, comportante mutamento di destinazione d’uso dell’area e richiedente, pertanto, il permesso di costruire (PdC). Ha fatto scuola, in questo senso, la pronuncia del TAR Sicilia (Palermo sez. II, 23 novembre 2021, n. 3232) che ha affermato che per la costruzione di due campi da padel in un lotto di terreno destinato a “Turismo rurale” non basta la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Per il Tribunale siciliano tale opera integra infatti una trasformazione edilizia del terreno, considerata l’opera di scavo e la posa di un basamento in calcestruzzo, in grado di incidere definitivamente sulla permeabilità del suolo, in modo incompatibile con la destinazione dell’area a zona agricola.

Emerge quindi la differenza tra il padel e i campi da tennis e di calcio, la cui realizzazione consta in un mero movimento terra – visto che il suolo non muta le sue caratteristiche originarie di permeabilità per l’impiego di materiali artificiali e di costruzione come cemento, vetro e acciaio –ma anche rispetto ad altre attività sportive da svolgere nell’ambito del turismo rurale, che si caratterizzano per la loro vocazione tipicamente campestre (es. agricampeggio, equitazione), per l’assenza di opere di trasformazione del suolo (ping pong) o per la possibilità di condividere fasi all’aria aperta con fasi al chiuso (piscine, palestre e attrezzature e impianti ginnico sportivi).

Attività in Edilizia Libera (AEL): per tutti gli interventi di manutenzione, generalmente di piccola entità, che, nel rispetto delle norme e della sicurezza, non necessitano di titoli abilitativi veri e propri.

Comunicazione di Inizio Lavori (CIL): per semplici modifiche e interventi di finitura che impattano, anche in minima parte, sull’esterno dell’edificio (pavimentazione esterna, pannelli solari o fotovoltaici, aree di sosta, etc).

Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA): per gli interventi di manutenzione straordinaria, che tuttavia non devono riguardare le parti strutturali dell’edificio, il suo volume, o la sua destinazione d’uso (realizzazione di pareti divisorie, creazione di nuovi servizi igienici, il rifacimento di fognature private, etc).

Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): consente di eseguire dei lavori in seguito alla presentazione di una segnalazione asseverata da un tecnico specializzato e solitamente viene utilizzata per manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro conservativo, etc.

Per messo di Costruire (PdC): sostituisce la vecchia concessione edilizia e deve essere presentata quando bisogna effettuare degli interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione urbanistica, di ristrutturazione edilizia che modificano la volumetria complessiva degli edifici.

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di padel e diritto
padeL egal
I TITOLI ABILITATIVI EDILIZI IN BREVE Foto courtesy: Italgreen

LA CARICA DEI 101

Seconda puntata dell’inchiesta esclusiva diventata un marchio di fabbrica per MagNet, in cui raccogliamo i pareri dei negozianti sull’andamento del mercato nel 2022 di Benedetta Bruni, Alice Pellegrino, Claudia Vai e Daniele Pansardi

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva. Proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Padel Shop” e “Io Apro Perché” diamo loro voce su tutti i numeri, ma è in occasione delle prime uscite del nuovo anno che con la “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet e che abbiamo inaugurato anche su

Padelbiz), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2022 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco la seconda puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato padel.

Le domande

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vostre vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)?

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali.

ANDAMENTO DELLE VENDITE

IN CRESCITA

11 STABILE IN DIMINUZIONE

ALL SPORT Torino

Stefano Malaguti - titolare

1. Nel 2022 abbiamo registrato una crescita del 10%, per l’abbigliamento forse anche qualcosa in più. Troviamo comunque che sia difficile commentare l’andamento delle vendite perché il mercato è di recente formazione, è ancora tutto in divenire. Infatti, abbiamo riscontrato sia periodi in cui si è venduto di più e altri in cui si è venduto di meno.

2. Nella clientela si è notata un po’ più di consapevolezza sui marchi e sul tipo di attrezzo che si ha intenzione di comprare. Prima invece c’era sicuramente una minore propensione al restare informati. Ora il cliente entra e conosce già la forma, il peso e il materiale della pala che intende acquistare.

3. Il problema è che sul mercato ci sono tantissimi marchi e questo crea confusione nel consumatore. Anche per noi diventa complicato capire cosa acquistare. L’aspetto positivo è però l’aumento della consapevolezza sull’attrezzo da parte della clientela. Sapendo quale prodotto vuole, riusciamo a dargli informazioni più precise e a seguirlo meglio.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: DROP SHOT (+), BABOLAT (+), HEAD (+)

scarpe: BABOLAT (+), DROP SHOT (-), ADIDAS (=)

abbigliamento: DROP SHOT (+), ADIDAS (+), BABOLAT (+)

zaini/borse: DROP SHOT (+), ADIDAS (+), BABOLAT (+)

7. Nessuno in particolare

GIUGLAR SPORT Sant’Ambrogio di Torino (TO)

Emanuele Giuglar - titolare

1. Il fatturato del 2022 è rimasto uguale rispetto all’anno precedente. Il mercato ha avuto un rallentamento a partire dalla fine dell’anno.

2. C'è stata una riduzione nello scontrino medio dei clienti, ma un aumento delle persone che sono venute in negozio ad acquistare i nostri articoli.

3. I problemi hanno riguardato principalmente il ritardo nelle consegne, visto che per diversi mesi non abbiamo ricevuto in tempo gli ordini effettuati. L’aumento dei prezzi è stata un’altra variabile negativa nel corso dell’anno.

4. 7.

5. Abbiamo un e-commerce e inoltre ci appoggiamo anche ad Amazon e eBay. Il 25% del totale del nostro fatturato è online.

6. racchette: ADIDAS (=), BULLPADEL (=), BABOLAT (+) scarpe: ASICS (=), JOMA (=), BABOLAT (+) abbigliamento: NIKE (+), ADIDAS (=), BULLPADEL (+) zaini/borse: BABOLAT (+), BULLPADEL (=), HEAD (-)

7. BABOLAT 8. /

Sei un negoziante che gestisce un’attività legata al mondo padel? Padelbiz e il gruppo editoriale Sport Press ti danno la possibilità di dire la tua! Inauguriamo anche su questa rivista uno dei nostri format editoriali più letti e apprezzati: “La Carica dei 101”. Per rispondere alla nostra inchiesta, inquadra il QR Code qui a fianco o richiedi un appuntamento telefonico al seguente indirizzo mail: redazione@padelbiz.it

14 inchiesta esclusiva
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8. / 54
THE ORIGINALS

SEREVA SPORT Ciriè (TO)

Serena Malerba - titolare

1. Nel 2022 abbiamo registrato una generale stabilità. Ho iniziato a trattare padel nel 2018, quando ancora lo facevamo in pochi. Poi man mano sono aumentati i negozi di padel, le vendite online e quelle all’interno dei circoli. Perciò, quello che abbiamo riscontrato è che il mercato si è ridistribuito, ovviamente, cosa che ci ha portato a una generale stabilizzazione.

2. Nel 2021 c’è stata un’affluenza importante di nuovi giocatori, perciò le vendite erano incentrate su racchette di basso livello. Nel 2022 invece si è passati a quelle più performanti per via di un generale miglioramento di gioco della clientela. Da noi viene sia il giocatore che si approccia richiedendo una racchetta entry level, ma anche quello che inizia acquistando già una racchetta di livello intermedio.

3. La programmazione che le aziende avevano chiesto non è stata rispettata. Ci sono stati ritardi nelle consegne su più settori (abbigliamento, attrezzatura, calzatura). Poi, quando le realtà hanno avuto disponibilità di prodotti, hanno consegnato tutto in una sola volta. Quindi ovviamente ci siamo trovati con tanta merce in negozio. Abbiamo dovuto cercare di smaltirla, anche applicando sconti. Un’altra problematica è stata rappresentata dalle vendite online: vengono vendute attrezzature a prezzi che un negozio non può sostenere. Di positivo, sembra che ci sia un controllo maggiore sui costi online, anche se non lo vediamo ancora tanto. Inoltre, per quanto riguarda certi articoli, soprattutto nei settori più tecnici, alcuni hanno ancora piacere a venire in negozio ad ascoltare i nostri consigli o provare le scarpe.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (+), ADIDAS (=), NOX (-) scarpe: ADIDAS (=), BABOLAT (=), MIZUNO (=) abbigliamento: ADIDAS (+), MIZUNO (=), HYDROGEN (-) zaini/borse: BABOLAT (=), NOX (=), STARVIE (=)

7. Nessuno in particolare.

8. Il mercato dello sport è in crescita perché tutti praticano attività ormai. Trovo però che dovrebbe esserci un po’ più di serietà, ordine e controllo. C’è richiesta di articoli e prodotti, ci sono anche le persone che entrano in un negozio di sport e non comprano online. Purtroppo però è un settore disturbato ed, essendo un mercato libero, tutti vendono padel: online, direttamente nei circoli, nei negozi. Specializzarsi è l’unico modo che ha uno store per cercare di rimanere in questo ambito.

TENNIS AGE Cremona

1. Il 2022 è stato pressappoco stabile con un lieve decremento. Inizialmente molta gente è stata attirata da questo sport, ma successivamente c’è stata una diminuzione delle vendite dovuta ai prezzi competitivi dei grandi negozi.

2. La clientela del padel è in continuo mutamento, ma al momento notiamo che solitamente sono più amatoriali rispetto agli appassionati del tennis, invece più tecnici.

3. Il principale problema è stato il generale aumento dei prezzi. L’aspetto positivo invece è stato un aumento considerevole della gente che si è avvicinata al padel.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (=), HEAD (=), WILSON (=)

scarpe: ASICS (+), YONEX (+), LOTTO (+)

abbigliamento: YONEX (-), LOTTO (-), LACOSTE (-)

zaini/borse: BABOLAT (+), WILSON (+), HEAD (+)

7. SIUX

8. /

TENNIS PLAYER PROGRAM Modena

1. Le vendite relative ai prodotti padel stanno andando molto bene, anche perché è uno sport più facile rispetto al tennis, è aggregante, agevola il ritrovo fra le persone, ed è anche ottimo per le famiglie, visto che c’è una tendenza dei bambini a imparare subito la disciplina e la tecnica del rimbalzo.

2. Nell’ultimo anno, la clientela che acquista articoli di questo sport si è ampliata. In particolare perché si sono avvicinate al padel anche persone che ne praticano altri, per i motivi che ho citato prima.

3. Le difficoltà principali che abbiamo avuto sono state legate alle consegne. Le aziende non garantivano le spedizioni e le annesse tempistiche perché non sapevano se ci sarebbero stati i trasporti per poter recapitare i prodotti. Altri successivi rallentamenti sono stati causati dallo scoppio della guerra e dai rincari alla merce che ne sono susseguiti. Però per fortuna abbiamo sempre avuto richieste, anche grazie a un grosso interesse nei confronti di questo sport che non smette di crescere.

4. 7+.

5. Non abbiamo e-commerce, siamo un piccolo negozio. Credo che sia più idoneo per grandi realtà commerciali.

6. racchette: BABOLAT (+), ADIDAS (+)

scarpe: ASICS (+), MIZUNO (+)

abbigliamento: ADIDAS (=), LE COQ SPORTIF (=), BABOLAT (=) zaini/borse: BABOLAT (=), ADIDAS (=), DUNLOP (=)

7. Nessuno in particolare.

8. Paragonato al tennis, il padel è certamente più caro. C’è un grosso divario in termine di prezzi, e incide anche il fatto che la racchetta da padel dura solo dieci mesi, per cui questo può rappresentare un problema.

A-TENNIS Lissone (MB)

1. Nel 2022 abbiamo registrato un leggero incremento del 7%. Il mio negozio si occupa di tennis e padel, ma mentre il tennis ha avuto un aumento del 15%, credo per i risultati dei nostri italiani dato che se ne parla in tv e gli viene data più visibilità, nel padel non ho avuto il grosso aumento che mi aspettavo. Sta crescendo a un ritmo più lento. Inoltre, penso che il giocatore di padel sia meno tecnico rispetto al giocatore di tennis, perciò probabilmente compra in negozi grossi online. Per esempio, il tennista ricerca la qualità anche nell’incordatura, cosa che è il core business della mia attività. Invece, nel padel non si incorda, quindi perdo una parte di introiti.

2. Noto che la clientela si è estesa a tutte le età: il padel ormai abbraccia a 360 gradi tutte le fasce, dal bambino agli over 60. Prima invece includeva solo il giocatore agonista, quindi la fascia tra i 25 e i 40 anni.

3. Ci sono troppi prodotti disponibili per tutti i marchi: ogni brand di racchetta (e sono più di 20) ha almeno sette tipologie. Sono troppe secondo me, c’è troppa produzione per soddisfare le richieste del mercato. Di positivo c’è che stanno crescendo le strutture. Qui in Brianza dovrebbero aprire una cinquantina di campi.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (=), ADIDAS (=), JOMA (=)

scarpe: ASICS (=), JOMA (=), BABOLAT (=)

abbigliamento: JOMA (+)

zaini/borse: DUNLOP (=), JOMA (=), BABOLAT (=)

7. JOMA

8. Speriamo che il padel cresca in base alle aspettative di tutti. Anche se l’aumento sarà legato sicuramente all’utilizzo delle nuove strutture.

16
inchiesta esclusiva

MOISMAN SPORT Genova

Roberto Martire – responsabile acquisti

1. Dopo il boom del mondo padel del 2021, le vendite hanno subito le influenze del mercato, ma per quanto ci riguarda si è registrata una certa stabilità.

2. Rispetto all’anno precedente, la clientela adesso è decisamente più tecnica, più preparata. Nonostante disponiamo di pochi articoli per principianti, abbiamo riscontrato un rallentamento nella loro vendita. Segno che il livello si è fatto medio/ alto e i clienti, di conseguenza, cercano gli articoli che più gli permettono di migliorare. Notiamo una maggiore partecipazione e voglia di passare a un livello più alto.

3. Non abbiamo registrato nessuna problematica in particolare. Anzi, abbiamo trovato positivo il fatto che il padel non sia stato un boom effimero, ma anzi sia in costante incremento. Qui a Genova c’è voglia di padel e si vede: in città si stanno costruendo sempre più campi.

4. 8.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: HEAD (+), JOMA (+), ADIDAS (=)

scarpe: MIZUNO (=), LOTTO (=), ASICS (=)

abbigliamento: LOTTO (=), UNDER ARMOUR (+), PUMA (=)

zaini/borse: HEAD (=)

7. HEAD

8. /

SPORT’S UP SPACE (PADEL AND MORE) Milano

1. Il trend del padel è stato in crescita fino alla prima metà dell’anno, successivamente è rallentato per poi riprendere a fine anno. Per noi il flusso dei clienti provenienti dal sito è costante e in aumento. Anche le vendite sono stabili, e i periodi di rallentamento sono riconducibili a circostanze esterne: a partire dalla situazione economica generale in Italia, almeno fino al post-Covid quando si è ripreso a vendere, ma alcune aziende in Cina, Russia e altri Paesi sono ancora soggetti a chiusure per via di motivazioni diverse. Questo ha portato a un aumento dei prezzi di produzione che, sommandosi ai pagamenti dei dazi doganali, ha inciso notevolmente sulla vendita finale.

2. La nostra clientela padel rientra nella fascia dai 35 ai 50 anni, soprattutto per via del fatto che è uno sport costoso, non accessibile a tutti. Notiamo che chi ci gioca ha un reddito medio, se non addirittura alto. Sempre meno clienti acquistano racchette al primo prezzo, soprattutto perché hanno già una certa pratica di gioco e si vogliono evolvere anche con gli acquisti. Di contro, ci sono meno nuovi giocatori.

3. Le problematiche principali riguardano la carenza di materie prime e i ritardi nelle consegne. Inoltre, c’è stato anche un importante aumento dei costi che si è riflesso sul cliente finale. L’aspetto positivo però è che abbiamo venduto più articoli di fascia medio-alta.

4. 7 e mezzo.

5. La nostra attività si basa al 100% sull’e-commerce.

6. racchette: NOX (+), BABOLAT (+), ADIDAS (+)

scarpe: DROP SHOT (=), ASICS (=), ADIDAS (=)

abbigliamento: DROP SHOT (=), MIZUNO (=)

zaini/borse: NOX (+), ADIDAS (=), DROP SHOT (-)

7. NOX

8. Abbiamo notato che il padel è uno sport in crescita, grazie anche alla nascita di nuovi centri sportivi che riescono ad avvicinare molti nuovi iscritti, ma allo stesso tempo riesce a mantenersi stabile per chi già lo pratica.

PETER PAN SPORT Vignola (MO)

1. Nell’anno appena trascorso abbiamo potuto riscontrare un aumento delle vendite nell’area padel. Troviamo che una delle cause sia da ricercare nell’apertura di nuovi campi nella nostra zona, che ha portato alla nascita di più giocatori.

2. La clientela è cambiata in meglio: adesso, le persone cercano prodotti più di qualità rispetto a prima.

3. Non abbiamo registrato nessuna problematica in particolare, solo piccoli rallentamenti dovuti alla concorrenza. Facendo un bilancio generale, abbiamo avuto più aspetti positivi rispetto ai negativi.

4. 7.

5. Non abbiamo un nostro e-commerce, ci appoggiamo ad Amazon per le vendite online. È andato bene, anche se c’è stato un calo nell’andamento dell’online dopo il periodo Covid. In qualsiasi caso, incidono del 30% sul totale, con una crescita registrata di circa un 8%.

6. racchette: JOMA (+), STARVIE (=)

scarpe: JOMA (+), ASICS (+), MIZUNO (+)

abbigliamento: ASICS (+), JOMA (=), MIZUNO (=)

zaini/borse: PUMA (+), JOMA (=)

7. NIKE

8. Ciò che riscontriamo con le tendenze attuali è che il padel sta riuscendo a prendere sempre più piede, in particolare perché è uno sport facilmente praticabile da tutti.

Gualdo Tadino (PG)

Alessandro Tacchi - titolare

1. C’è stato un incremento nelle vendite del 20/30%, grazie al fatto che il padel qui in paese si è sviluppato già dal 2021, subito dopo la riapertura post-pandemia. Abbiamo potuto notare che chi aveva iniziato a giocare nel 2021 non ha abbandonato, anzi ha continuato.

2. Abbiamo potuto notare che la clientela è molto più tecnica, per cui c’è stata anche maggiore ricerca materiali (in particolare pale) di ultima generazione. La gente non si accontenta più delle racchette che vengono affittate nei circoli.

3. Il problema primario è stato l’approvvigionamento della merce: semplicemente, i prodotti non ci arrivavano. Nonostante ciò, il materiale sul mercato non veniva deprezzato, a differenza di quello che sta accadendo ora dove notiamo questa tendenza.

4. 8.

5. Ci appoggiamo a una piattaforma per il vecchio, mentre per il nuovo abbiamo un nostro sito. Le vendite online incidono del 20% sulle vendite totali. Questo perché non facciamo acquisti azzardati: le pale che abbiamo eccedono di pochi numeri la richiesta in zona, quindi non abbiamo tanti articoli da mettere in vendita sui siti. Le persone ci conoscono, noi stessi frequentiamo i circoli, quindi possono provare le racchette test da noi e la maggior parte finisce poi per acquistarle nel nostro negozio.

6. racchette: ADIDAS (+), STARVIE (+), HEAD (+)

scarpe: JOMA (+), ASICS (+), MIZUNO (=)

abbigliamento: ADIDAS (+), ASICS (=), MIZUNO (=)

zaini/borse: ADIDAS (=), HEAD (=), STARVIE (=)

7. STARVIE

8. Considerato il fatto che questo mercato è in crescita, mi auguro che non venga rovinato dalle svendite. Chiederei quindi un maggiore controllo da parte dei marchi sulle modalità di vendita della merce.

17 inchiesta esclusiva
Luca Colombo - marketing manager MOTUS

MEDITERRANEO SPORT Olbia (SS)

Domenico Manchia – responsabile padel e tennis

1. Il negozio si occupa di vari sport: in generale abbiamo avuto un aumento del 18%, ma per il padel l’incremento è stato del 25%. È stata una conseguenza dell’apertura di nuovi padel club, con campi coperti che hanno aumentato le partite d’inverno. Nel 2021, i campi al coperto a Olbia erano due, ora sono sette. I risultati quindi sono stati molto positivi.

2. Con l’arrivo degli insegnanti nei centri padel (per esempio il tecnico federale Giovanni De Rosas e altri tre insegnati argentini) è aumentato il livello e abbiamo riscontrato un avvicinamento dei clienti disposti a spendere di più. Inoltre, col fatto che il padel è maggiormente presente in tv, ora i clienti arrivano più preparati. Nel 2021 le dinamiche di vendita erano più facili: c’era penuria di articoli sul mercato quindi i clienti non ricercavano il prezzo migliore. Adesso il mercato è più ricco e purtroppo la redditività è diminuita, anche se il numero dei pezzi venduti è in aumento.

3. Le principali problematiche sono state le vendite online e la distribuzione non professionale degli articoli di vendita primari. Teoricamente, la filiera dovrebbe consistere nel passaggio dal produttore al negozio verso il cliente finale, invece si vedono sempre più aziende che saltano il negozio e vanno direttamente al padel club. A lungo termine, questo porta disimpegno da parte dello store, penuria di articoli test e maggiore propensione alle vendite online. Se il mondo padel dovesse cadere in questo errore, il mercato potrebbe contrarsi in pochi anni; se invece rimane professionale, e ognuno mantiene il proprio ruolo nella filiera, tutto si manterrà stabile. L’aspetto positivo è che il padel è uno sport che non necessita di un allenamento obbligatorio (come invece richiede il tennis), dunque i clienti aumentano in maniera esponenziale perché è una pratica più facile. Ciò fa sì che tutte le mancanze citate prima vengono bilanciate dall’aumento dei clienti e dalla loro fiducia dei commercianti, che possono dare indicazioni in base anche alle caratteristiche della persona. Noi siamo aperti da tanti anni e non ho mai visto una crescita di praticanti così repentina in nessun altro sport.

4. 7 e mezzo.

5. Abbiamo un e-commerce ma non è ancora operativo, lo sarà nel corso del 2023.

6. racchette: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (=) scarpe: BABOLAT (+), MIZUNO (+), JOMA (+) abbigliamento: NORTH SAILS (+), HELLY HANSEN (+) zaini/borse: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (-)

7. MACRON

8. Nel 2021 c’era penuria di articoli, quindi essere un negozio vincente era più facile: bastava avere i prodotti. Oggi bisogna avere gli articoli e un prezzo concorrenziale perché l’online ha maggiori possibilità di sconto e c’è più merce. Anche se da un lato si può contare in una clientela più estesa, dall’altra è in corso una battaglia di prezzi. La redditività non segue lo stesso livello della quantità.

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Sei un negoziante che gestisce un’attività legata al mondo padel? Padelbiz e il gruppo editoriale MagNet ti danno la possibilità di dire la tua! Inauguriamo anche su questa rivista uno dei nostri format editoriali più letti e apprezzati: “La Carica dei 101”. Per rispondere alla nostra inchiesta, inquadra il QR Code qui a fianco o richiedi un appuntamento telefonico al seguente indirizzo mail: redazione@padelbiz.it

MAXI SPORT Sei negozi

Leano Galbusera - buyer

1. Considerando che il 2021 è stato per noi il primo anno nel padel, il 2022 ha registrato un notevole incremento nelle vendite soprattutto nella prima parte dell'anno. Negli ultimi mesi la percentuale di crescita è diminuita, pur mantenendosi su livelli molto buoni. C’è stato però anche un calo della marginalità.

2. Il cliente è sempre più tecnico e consapevole di quello che andrà ad acquistare. La vendita delle racchette si è spostata verso un livello sempre più alto ed è gradualmente diminuita la vendita delle racchette entry level. Anche per le calzature, ormai i giocatori si sono abituati a utilizzare scarpe specifiche da padel e non più quelle che già avevano nell'armadio.

3. La problematica principale del 2022 è stata la consegna molto ritardata da parte delle aziende della stagione primavera/ estate: questo ha portato a una mancanza di prodotto nella prima fase dell'anno e a un surplus negli ultimi mesi, dovuto all'accavallamento delle consegne della stagione primavera/ estate con quella autunno/inverno che ha causato la saturazione del mercato e dei conseguenti ribassi di prezzo. Tra gli aspetti positivi, ci sono gli aumenti del numero di giocatori e di strutture. Dopo il boom iniziale, fin troppo spropositato, assisteremo comunque a una fase di consolidamento di questo sport e soprattutto del mercato.

4. 8.

5. Abbiamo sei negozi fisici e un e-commerce di proprietà che pesa per il 30% del fatturato totale del padel. Il trend online è stato positivo, ma lo è stato molto di più quello degli store.

6. racchette: BABOLAT (+), HEAD (+), NOX (+)

scarpe: ASICS (=), JOMA (+), PUMA (+)

abbigliamento: NIKE (+), BABOLAT (+), JOMA (+)

zaini/borse: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (+)

7. NOX

8. Nel 2023 il padel dovrà passare da "moda" del momento a sport vero e proprio. Ci sono ancora molte zone scoperte e quindi le possibilità di crescita sono ancora alte. Credo e spero in una pulizia del mercato, attualmente troppo vasto e frastagliato.

Pier Paolo Melis - titolare

1. C’è stato un decremento delle vendite del 20%. Da noi il 2021 è stato l’anno più importante per il padel, quindi il 2022 è andato lo stesso bene ma comunque meno rispetto l’anno precedente.

2. È aumentato il livello dei giocatori, ora sono più esperti e più esigenti. Sanno cosa cercano e vogliono prodotti di fascia più avanzata.

3. La problematica principale per noi è stata la reperibilità del prodotto. Per ogni marchio, alcuni modelli di racchette particolarmente riusciti e ricercati non erano disponibili. O meglio: c’era disponibilità di prodotto, ma non sempre dei pezzi più ricercati. L’aspetto positivo è stato che il padel ha portato un buon numero di clienti nuovi nel nostro punto vendita.

4. 7/8.

5. Abbiamo e-commerce nostro, ma le vendite online incidono pochissimo, neanche il 10%, nonostante il trend sia stabile. Siamo decisamente più forti a livello locale.

6. racchette: BABOLAT (+), WILSON (=), STARVIE (-)

scarpe: ASICS (+), MIZUNO (=), BABOLAT (-)

abbigliamento: ADIDAS (=), MIZUNO (=), UNDER ARMOUR (=) zaini/borse: STARVIE (=), WILSON (=), HEAD (=)

7. BABOLAT

8. Il core business del nostro negozio è il tennis: siamo incordatori ufficiali della Coppa Davis e facciamo parte del team della nazionale. È quindi grazie alla specializzazione nella racchetta che trattiamo anche il padel.

18 inchiesta esclusiva

OMNIA SPORT Romagnano Sesia (NO)

1. Il bilancio del 2022 è da considerare in calo rispetto al 2021. Ci sono stati dei problemi a livello di concorrenza di prezzi, infatti chi gioca a padel da un po’ preferisce comprare le racchette prodotte da ditte straniere attraverso siti online che le vendono a prezzi molto inferiori, poco sostenibili per i negozi.

2. La clientela di oggi è più propensa ad avvicinarsi a questo sport, soprattutto nei luoghi dove si possono trovare più facilmente i campi.

3. Abbiamo avuto problemi con i prezzi alti, soprattutto per quel che riguarda le racchette e i conseguenti acquisti online da parte della gente. Vendiamo bene al cliente che inizia per intraprendere questo sport, considerando il fatto che forniamo anche servizio di riparazioni e personalizzazione delle racchette, ma purtroppo abbiamo riscontrato che l’acquirente si rivolge prevalentemente a siti online. Per questo riusciamo a lavorare di più con la vendita di borse, scarpe e palline. Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente il fatto che è uno sport aperto a tutti. Forse soffre un po’ durante il periodo invernale per via dei rincari sul riscaldamento, ma si riprende facilmente durante il periodo estivo.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (+), SANE (-), HEROE’S (-)

scarpe: ADIDAS (+), JOMA (+), BABOLAT (+)

abbigliamento: ADIDAS (+), BABOLAT (+), JOMA (-)

zaini/borse: BABOLAT (+), ADIDAS (=), WILSON (=)

7. BABOLAT

8. Purtroppo nell’ultimo anno abbiamo riscontrato che i clienti provano in negozio, ma successivamente acquistano online per via dei prezzi ribassati.

SPORTLAND Stezzano (BG)

Roberto Cacopardo - responsabile punto vendita

1. Secondo le nostre stime e i dati relativi al 2022, c'è stato un incremento nelle vendite circa del 10/15%. Probabilmente le cause sono da ricercare nel fatto che, rispetto all’anno precedente, ora si riscontra un potere di acquisto maggiore da parte dei clienti.

2. I clienti adesso fanno un po’ più di attenzione alla qualità dei prodotti, soprattutto per il fatto che sono meno i principianti che ci vengono a trovare. Oltre a questo, abbiamo notato che guardano anche al giusto rapporto qualità-prezzo.

3. Tra le principali problematiche sicuramente è da considerare il reperimento del prodotto. Abbiamo visto che nel mercato si sono verificate criticità di produzione da parte delle aziende, e di conseguenza di distribuzione del prodotto da parte dei negozi. Di buono c’è stato che, vista la poca quantità di prodotti nello store, i clienti che sono venuti da noi hanno acquistato quello che c’era disponibile. Questo ci ha permesso di non andare in esubero, per esempio, ed è stato per noi molto vantaggioso perché non abbiamo creato molta giacenza.

4. 7 e mezzo.

5. Sì, abbiamo il nostro e-commerce. Le vendite online per noi rappresentano una buona fetta, direi anche un 20% abbondante. E rappresenta un trend in crescita, anche se non si parla di aumenti eccessivi.

6. racchette: BABOLAT (+), HEAD (+), DROP SHOT (=), WILSON (=) scarpe: JOMA (+), ASICS (+)

abbigliamento: non lo teniamo. zaini/borse: BABOLAT (+)

7. BABOLAT 8. Nel corso degli ultimi anni, il padel ha preso sempre più piede e ha generato sempre più richiesta. Questo ci porta a pensare al fatto che forse non si posizionerà subito agli stessi livelli del tennis, ma potrebbe non mancare molto. Nel nostro caso, per esempio, adesso abbiamo allestito un reparto esclusivo al padel, quando prima era limitato a un piccolo angolino dedicato che avevamo ritagliato nel reparto tennis. Da parte nostra, abbiamo sensazioni molto positive in merito alla crescita di questo sport.

Cristina Martin - titolare

1. Il bilancio di fine 2022 è risultato stabile: c’era stato un precedente incremento delle vendite perché molte persone hanno conosciuto il padel durante le restrizioni dovute al Covid, poi con la ripartenza delle attività molta gente è ritornata a praticare quello che faceva in precedenza, ma alcuni di quelli che si sono appassionati poi sono rimasti fedeli a questo sport.

2. A oggi, il cliente padel è un appassionato della disciplina. Solitamente l’età media si aggira intorno ai 40 anni, ma ormai ci sono anche molti giovani che lo praticano stabilmente.

3. Il principale problema per noi è stata la concorrenza online, che riporta prezzi molto bassi rispetto a quelli che si trovano in negozio, soprattutto per quanto riguarda il settore delle racchette. L’aspetto positivo invece è che sta diventando uno sport più partecipato, perciò il cliente cerca il prodotto tecnico e professionale, migliore rispetto a prima.

4. 7.

5. Abbiamo un e-commerce e ci appoggiamo anche ad Amazon. Per quanto riguarda il padel le vendite online sono risultate stazionarie, mentre sul totale c’è stato un aumento del 15%.

6. racchette: HEROE’S (=), ADIDAS (=), JOMA (=)

scarpe: MIZUNO (+), JOMA (+), ADIDAS (+)

abbigliamento: ADIDAS (-), JOMA (=), MIZUNO (+)

zaini/borse: ADIDAS (=), JOMA (+)

7. HEROE’S per le racchette, MIZUNO per l’abbigliamento

8. Per la mia esperienza attuale, credo proprio che il padel sia uno sport destinato a crescere.

Le domande

1. Bilancio di fine anno: nel 2022 qual è stato complessivamente l’andamento delle vendite del negozio rispetto al 2021?

2. Com’è cambiata la clientela in quest’ultimo anno?

3. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?

4. Che voto daresti al 2022 da 1 a 10?

5. Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze? Quanto incidono le vostre vendite online sul totale? Il trend è in crescita, stabile o in calo?

6. Quali sono stati i vostri tre top brand di: racchette, scarpe, abbigliamento, zaini/borse (dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)

7. Qual è stato il marchio rivelazione del 2022?

8. Altre eventuali osservazioni generali o considerazioni finali.

19 inchiesta esclusiva
PIÙ SPORT SAS Padova

Gianluca Brini - titolare

1. Il 2022 è andato abbastanza bene, con un lieve incremento soprattutto per quanto riguarda la fascia alta dei nostri prodotti. I giocatori si sono evoluti: inizialmente compravano prodotti per principianti, ora sentono l’esigenza di migliorare la loro scelta d’acquisto e puntano su prodotti di qualità.

2. I clienti sono diventati più consapevoli e attenti ai marchi, e sono più selettivi soprattutto per quanto riguarda la scelta delle racchette. C’è stata una tendenza a passare dalla pala in fibra a quella in carbonio.

3. Nel 2022 la vendita delle calzature si è fermata, anche a causa dalla concorrenza online. Gli aspetti positivi però sono stati l’incremento vendite delle racchette, che è andato di pari passo a una maggior richiesta di abbigliamento tecnico.

4. 6 e mezzo.

5. Non abbiamo e-commerce,

6. racchette: BABOLAT (+), ADIDAS (=), DROP SHOT (=)

scarpe: BABOLAT (+), ASICS (=), DROP SHOT (=)

abbigliamento: DROP SHOT (-), HYDROGEN (-)

zaini/borse: BABOLAT (=), ROX (=), DROP SHOT (=)

7. BABOLAT

8. Il padel è uno sport in crescita, che mi auguro possa continuare anche nei prossimi anni e che sia ugualmente redditizia anche per quel che riguarda le vendite in negozio.

SPORT INDUSTRIES San Martino Siccomario (PV)

Mattia Nascimbene - titolare

1. L’anno scorso abbiamo riscontrato un incremento del 20%, grazie al fatto che ora il nostro negozio è più conosciuto e il movimento è in crescita. Inoltre, mentre verso la fine del 2021 si faceva fatica a trovare il prodotto, nel 2022 c’è stata maggiore disponibilità, cosa che ci è stata molto d’aiuto.

2. La clientela nell’ultimo anno ha alzato l’asticella nella qualità delle racchette che intendeva acquistare. Questo perché le persone si informano molto, entrano in negozio avendo già fatto le ricerche necessarie, e di conseguenza sono anche più disposte a spendere di più.

3. Per noi non ci sono state grosse problematiche. Forse solo il fatto che, visto che siamo di fronte a un mercato ampio con molti produttori e rivenditori, spesso ci troviamo di fronte a sconti extra, soprattutto online, e la vendita può diventare difficile. Di positivo, però, c’è una maggiore informazione e il fatto che i clienti entrano con idee decise e vanno direttamente all’acquisto.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce.

6. racchette: BABOLAT (+), STARVIE (+), SODERLING (+)

scarpe: ASICS (=), JOMA (=), BABOLAT (=)

abbigliamento: AUSTRALIAN (=), JOMA (=), ERREA (=)

zaini/borse: BABOLAT (=), JOMA (=), ADIDAS (=)

7. BABOLAT 8. /

1. Siamo un negozio multisport, ma per quanto ci riguarda il padel ha avuto un incremento del 100%. L’aumento è dovuto alla presenza di un numero di campi soddisfacente per il pubblico nella nostra zona, cosa che durante i due anni prima del Covid non si era verificata. C’è una proposta più ampia e sviluppata su tutta la città. Ora ogni zona sportiva finalmente dispone di strutture.

2. La clientela si è evoluta tecnicamente verso l’alto. Da un numero inizialmente ampio di principianti, il livello si è alzato, così come la richiesta di racchette e calzature. A livello percentuale la calzatura è aumentata di più rispetto alla racchetta.

3. C’è una grossissima problematica legata alla concorrenza che fanno i siti online, soprattutto esteri. La guerra dei prezzi è molto forte. Un altro problema è la presenza di tanti marchi, soprattutto sulle pale, che sono forse troppi per seguire una certa evoluzione di mercato. Di positivo c’è che abbiamo attivato un servizio test all’interno del negozio, sfruttando il fatto che il mercato sta andando meglio, con sempre più competenze e conoscenze nella clientela e maggiore richiesta tecnica da parte dei praticanti.

4. 9.

5. Abbiamo un e-commerce gestito da noi. Le vendite online per il padel incidono del 15%, indicando un trend piuttosto stabile

6. racchette: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (=)

scarpe: ASICS (+), BABOLAT (+), HEAD (+)

abbigliamento: MIZUNO (+), LOTTO (=), NIKE (=)

zaini/borse: BABOLAT (+), HEAD (+), WILSON (=)

7. BABOLAT

8. Siamo contenti che si stiano espandendo sport che portano innovazione e nuovi appassionati in un ambito. Siamo quindi molto soddisfatti del successo del padel, che ha smosso interesse verso una scelta sportiva ora più ampia.

SPORT PIÙ

Teramo

Jaime Galuppo - titolare

1. C’è stato un calo rispetto al 2021, il fatturato è sceso almeno della metà. La gente si era avvicinata al padel perché era bloccata dalla pandemia. Ora la situazine è cambiata, visto che tutte le altre attività hanno ripreso a pieno regime.

2. La clientela si è specializzata di più, soprattutto nell’acquisto delle racchette. Ora vendiamo soprattutto quelle di fascia medio-alta. La vendita della gamma bassa invece è calata.

3. C’è stato un blocco delle vendite molto forte in estate, principalmente per via della tanta gente che è andata in vacanza. Le persone continuano a giocare a padel, ma la nostra città conta 50 mila abitanti, quindi l’utenza potenziale non può essere molto alta come può essere a Roma.

4. 7.

5. Non abbiamo un e-commerce, ma è in fase di realizzazione.

6. racchette: BULLPADEL (+), BABOLAT (+), ADIDAS (+)

scarpe: ADIDAS (=), JOMA (=), WILSON (=)

abbigliamento: BULLPADEL (+), DROP SHOT (+) zaini/borse: BULLPADEL (+)

7. WILSON

8. Secondo me il futuro sarà determinato dai circoli e da chi ci lavora. Bisognerà coinvolgere persone qualificate e puntare sull’insegnamento. Per espandersi è indispensabile anche la didattica per i ragazzi e la creazione di un vivaio per farli crescere.

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20 inchiesta esclusiva
HOBBY SPORT Genova

DESTRA O SINISTRA: QUESTO È IL DILEMMA

Il lato del campo riflette le attitudini del giocatore e ne aumenta la performance offensiva o difensiva. Ma come capire la parte giusta dal punto di vista tecnico e tattico?

Amleto, incontrando lo spettro del padre appena defunto, avrà sicuramente avuto grattacapi ben più grandi di noi padelisti alle prese con la scelta del lato di campo nel quale giocare. Eppure il dubbio che si insinua dopo - se non addirittura durante - la prima partita, è lecito: ma io devo giocare a destra o a sinistra?

Inizialmente, senza pensare troppo ad aspetti tattici o tecnici, la scelta è basata sul colpo che il giocatore sente più sicuro da fondo campo. Se pensa di avere il diritto migliore del rovescio - ovvero la maggior parte dei giocatori - questi vorrà stare a destra. La scelta deriva dal fatto che nelle fasi iniziali di apprendimento si tende a essere conservativi, partendo da fondo campo per non sbagliare. Sul lato destro, e non andando spesso a rete, il giocatore sente di riuscire a effettuare più spesso il diritto rispetto al rovescio.

Altri invece non hanno preferenze e tendono a lasciar scegliere il lato al

ANDREA FIERRO

Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione ufficiale dal 2005. Ho maturato molte esperienze all’estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella prestigiosa Academia Sanchez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per divertimento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono maestro di padel della FITP e lavoro per la Spector Padel House presso il centro di Milano Barona. Per SPH ricopro anche la posizione di coach manager

loro compagno. I mancini, al contrario, sono destinati a stare sempre a destra, tranne in alcune situazioni di gioco o se ci sono due mancini nella stessa squadra (che a livello amatoriale capita più spesso di quanto pensiate).

Detto questo, bisogna per forza notare che il padel è uno sport complesso che per essere giocato al meglio richiede la capacità di combinare qualità fisiche, tattiche, tecniche e mentali. Si aggiunge inoltre il fatto di essere uno sport di squadra, dove l’intesa e la comunicazione sono essenziali. Di conseguenza, più si alza il livello, più sarà importante che i giocatori capiscano da che lato del campo sono più performanti, sia nella fase offensiva sia in quella difensiva, per ottenere il massimo rendimento. Ecco a voi le sei qualità principali - tra colpi, tecnica, tattica e attitudine mentale - che dovrebbe avere un giocatore destrorso che sceglie di giocare a destra o a sinistra.

22 visto dal coach
Agustín Tapia Sanyo Gutierrez

IL GIOCATORE DI SINISTRA, DETTO LATO REVÈS (ROVESCIO)

DOVREBBE AVERE:

1. Grande mobilità e rapidità: è una qualità importante per entrambi i giocatori ma maggiormente richiesta a quello di sinistra, perché in generale dovrà “coprire” più campo rispetto al compagno di destra. Infatti dovrà, ad esempio, recuperare i pallonetti effettuati verso il centro del campo o sul rovescio del compagno per sfruttare il suo diritto.

2. Ottimo rovescio da fondo campo: in fase difensiva, questo giocatore dovrà molto spesso difendere con il rovescio le giocate offensive dirette al suo angolo. Inoltre, la maggior parte delle battute avversarie saranno direzionate verso il vetro laterale, che dovrà difendere con il rovescio.

3. Smash potente: avendo maggiore probabilità di giocare questo colpo rispetto al suo compagno, bisogna essere in grado di sfruttare al massimo le occasioni che gli si presentano. Il colpo por-tres inoltre è più facile da effettuare proprio grazie alla traiettoria che si può dare alla palla da sinistra verso destra.

4. Ottima volée di diritto: è il colpo con il quale questo giocatore imposta la tattica offensiva dalla posizione a rete. La volée di dritto è un colpo con il quale è più facile dare forza e velocità alla palla (rispetto alla volée di rovescio).

5. Vibora perfetta: le palle alte in centro dovranno essere intercettate per eseguire una vibora. Questo colpo speciale è determinante nella tattica di gioco e mette in difficoltà gli avversari senza dover sempre ricorrere allo smash.

6. Fiducia in se stesso: essendo il giocatore che “deve chiudere il punto”, sarà anche quello che dovrà prendersi più rischi. Dovrà quindi avere molta fiducia in se stesso e nei suoi colpi. Deve anche essere in grado di recuperare velocemente dopo un errore, perché potrebbe commetterne più del suo compagno durante la ricerca del punto.

In conclusione, come avrete dedotto, diventare esperti di un lato del campo richiede notevole esperienza e un livello di gioco medio-alto.

Il mio consiglio, che è anche condiviso da molti colleghi Maestri, è quello di non cercare di specializzarsi troppo presto su un lato ma di imparare a giocare a padel da entrambi. È anche per questo motivo che sconsiglio l’utilizzo della formazione all’australiana durante la battuta a meno che non ne ricaviate un chiaro vantaggio tattico.

Nel dubbio, affidatevi al vostro Istruttore o Maestro, che vi aiuterà a individuare i vostri punti di forza e debolezze, sia in attacco che in difesa, per orientarvi nella strategia.

Ora, analizzando le vostre scelte tattiche, la qualità dei vostri colpi offensivi e difensivi, e soprattutto l’attitudine mentale, che lato del campo sceglierete per il vostro prossimo match?

IL GIOCATORE DI DESTRA, DETTO LATO DRIVE (DIRITTO) DOVREBBE AVERE:

1. Ottima visione tattica: questo giocatore deve essere in grado di costruire la tattica di gioco in quanto è più raro che riceva palle facili da attaccare. Deve individuare velocemente le mancanze difensive degli avversari e saper anticipare le loro giocate. Deve anche creare spazi tali da permettere al suo compagno di chiudere il punto più facilmente.

2. Grande regolarità: deve essere in grado di essere offensivo e difensivo nei giusti momenti, senza commettere troppi errori. Deve essere un lottatore paziente, disposto ad aspettare il momento opportuno per attaccare.

3. Bandeja perfetta: è il colpo speciale dall’alto più ricercato e riconducibile ai giocatori di destra. Tecnicamente deve saper eseguire questo colpo anche su palle profonde, in modo da riuscire a recuperare la posizione a rete.

4. Ottima volée di rovescio: durante il gioco, molto spesso questo giocatore sarà richiamato a eseguire questo colpo dal centro del campo. È importante quindi che questo fondamentale sia solido, ma anche in grado di mettere pressione quando necessario.

5. Globo micidiale: il pallonetto eseguito da questo giocatore deve essere in grado di disequilibrare gli avversari e portare il suo compagno a rete. Deve ovviamente saper eseguire tutti i tipi di Lob - rapido, alto, altissimo - nel momento giusto. In fase difensiva, dovrà molto spesso difendere le giocate offensive dirette al suo angolo alzando un pallonetto con il diritto.

6. Autocontrollo e umiltà: sommando tutte le qualità tattiche e tecniche che questo giocatore deve avere, è imperativo che possegga un grande autocontrollo mentale che lo aiuti nei momenti difficili dei match, quando è necessaria pazienza, solidità e regolarità. Inoltre, bisogna rimarcare che il giocatore di destra deve avere grande umiltà, giacché spesso non riceverà il giusto riconoscimento della conquista del punto da lui costruito, ma chiuso dal suo compagno.

Vuoi contattarmi?

Scrivimi su Instagram @andrea.fierro.coach

23 visto dal coach
Juan Lebrón

UN CAMPIONE TRA I CRISTALLI MILANESI

Originario di Malaga, Carlos Pérez Cabeza è l'atleta più in alto nel ranking mondiale ad allenarsi stabilmente a Milano. Perché l’Italia è un Paese che dà sempre più valore al padel ed è il luogo ideale, più simile alla Spagna, dove poter costruire un futuro di Cristina Turini

Classe 1996, Carlos si presenta in redazione nei suoi 191 cm di altezza, in abbigliamento Dunlop, lo sponsor che lo accompagna ormai da anni. Nato a Malaga, ha iniziato a giocare a padel dall’età di 10 anni e quattro anni dopo era già campione regionale, grazie al talento, alla professionalità, ma anche alla famiglia sempre presente che lo ha spinto a impegnarsi e dedicarsi a questa disciplina. Attualmente Carlos

CARTA DI IDENTITÀ

Carlos Pérez Cabeza

Nato a: Malaga, il 27 giugno 1996

Altezza: 191 cm

Peso: 90 kg

Posizione in campo: giocatore di destra

Colpo preferito: volée di dritto

Quanti tornei ha giocato: circa 350 (30 tornei all’anno dal 2010)

Posizione ranking mondiale FIP: 95 (al 6 aprile 2023)

Sponsor tecnico: Dunlop

Segni particolari: disciplinato e perseverante, dal forte senso etico

L'intervista

CARLOS PÉREZ CABEZA

PADEL PLAYER PROFESSIONISTA

Com’è nata la passione per il padel?

Gioco da quando avevo 10 anni, grazie a mio padre che è stato uno dei primi a Malaga a praticare questo sport. La passione mi è stata trasmessa da lui. La prima maestra con cui ho iniziato ad allenarmi è stata la sorella di Carolina Navarro, numero uno al mondo per tanti anni.

Come si svolge la tua giornata? Qual è la tua routine da atleta?

Mi alzo molto presto al mattino e faccio sempre una colazione salata, anche se qui in Italia è difficile. Segue poi un’ora e mezza di allenamento di Padel al centro di Gallarate. Dopo pranzo riposo e poi vado in palestra, dove dopo circa quattro chilometri di corsa per attivare il corpo, inizio l’allenamento muscolare. Essendo alto, ho bisogno di un buon equilibrio quando mi abbasso: lavoro quindi molto sulle gambe. Due volte alla settimana pratico yoga, per rilassarmi mentalmente e per allungare i muscoli.

So che sei appassionato di altri sport: riesci a praticarli ogni tanto in questa routine?

È difficile. La mia routine è sempre uguale, può sembrare noiosa ma è quella di un atleta. Mi piace molto giocare a tennis e a calcio però c’è il rischio di infortunarsi, proprio perché il mio corpo è abituato a muoversi a un’intensità alta. Infatti giocando a calcio ho avuto un problema al ginocchio per due settimane, mentre il tennis mi ha causato l’epicondilite.

prepara le sue sfide a Milano, più precisamente da WePadel Italia, a Gallarate, ed è allenato da Adrian Daus. Dopo aver vissuto un 2022 pieno di soddisfazioni, tra i prossimi obiettivi ha sicuramente quello di scalare la classifica del ranking mondiale e vedere scritto il suo nome nel tabellone principale de Premier Padel 2024. E dopo godersi il sole e la spiaggia della sua città natale.

Progetti e obiettivi nel prossimo futuro?

In questo momento nel ranking mondiale della FIP, sono il numero 95, però le posizioni cambiano velocemente, ogni settimana. L’obiettivo è quello di scalare la classifica durante il 2023 per arrivare al Premier Padel, nel 2024, ad avere una buona posizione. Con già dieci posizioni in più ho la possibilità di uscire nel tabellone principale, cosa che già accade nei tornei FIP.

Il padel sembrerebbe arrivare alle Olimpiadi in Australia nel 2032… ti ci vedi?

…wow! Ancora manca tantissimo ma ovviamente mi piacerebbe arrivare fino a lì. La Spagna ha dei giocatori fortissimi e per questo è molto difficile entrare in nazionale, sarebbe un sogno.

Quando hai avuto la tua più grande soddisfazione come atleta?

La prima soddisfazione l’ho avuta a 14 anni, l'anno in cui ho iniziato le competizioni. Sono diventato subito campione regionale della mia comunità. Poi il 2022: è stato un bell’anno per me perché sono entrato in qualifica in tre Premier Padel importanti come Paris Major, Roma Major e Doha Major, e in tutte e tre sono entrato nel tabellone principale. A Parigi ho giocato al Roland Garros, dove sono passati tutti i più grandi atleti del mondo.

La soddisfazione è stata vedere anche la crescita di questo sport e la mia crescita insieme a lui. Ho iniziato ad allenarmi in un piccolo circolo, ed ero l’unico della mia scuola a giocare a padel. Ora se vai in una qualsiasi scuola ci sono tanti ragazzi che praticano questo sport. Questo vale anche per l’I-

talia, dove a livello amatoriale i numeri sono vicini alla Spagna, mentre a livello professionistico deve crescere ancora.

Oltre al padel hai altre passioni?

La mia passione è sempre stata lo sport. Quando posso provo a giocare a tennis. Però allo stesso tempo, ora che sono fuori casa da un po’, il desiderio sarebbe quella di tornare a Malaga per andare in spiaggia. Negli ultimi due anni ho girato tanto il mondo e a volte mi piacerebbe semplicemente riposarmi, prendere il sole, non muovermi. Non stare mai fisso in un posto a volte è stressante. Ma dovrò aspettare, perché la stagione delle competizioni è appena iniziata.

Com’è il tuo rapporto con Dunlop?

Abbiamo avviato la nostra partnership nel 2010 e da allora è sempre andata avanti: mi trattano molto bene e collaboriamo bene. Dal mio canto sono sempre stato molto corretto e fedele al marchio, pur avendo avuto altre proposte. Con Dunlop c’è un rapporto di fiducia reciproca, di conseguenza non ho mai avuto pressioni da loro. Anche quando non ero al massimo, mi sono sempre stati vicini. Questo per un atleta professionista è importante.

Come ti vedi in futuro? Quando smetterai di giocare a padel diventerai un coach?

Come allenatore non mi vedo, penso più a un progetto imprenditoriale sempre collegato al padel e allo sport. Potrei creare un circolo, un’Academy e mettere a frutto la mia esperienza formando gli altri coach.

24 atleti
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PADEL COLLECTION Spring-Summer

TOMAIA

La nuova struttura Dyna-Heel Lock migliora il fitting della calzata, la stabilità della caviglia e del tallone grazie all’introduzione di un rivestimento interno di rinforzo dell’area tallonare. Stampata in 3D solid, presenta una struttura affusolata e dinamica per migliorare la flessibilità della scarpa, senza rinunciare a stabilizzare il piede.

LE SCARPE DEL MAGO

Con un ambassador di livello mondiale come Sanyo Gutiérrez, Mizuno lancia le Wave Enforce Tour, studiate appositamente per il padel, riprogettando il design della suola e con una nuova struttura della tomaia

Le scarpe ai piedi di Carlos Daniel Gutiérrez, al secolo Sanyo, devono essere per forza di cose in linea con il tocco sopraffino del Mago. È per questo che Mizuno ha voluto alzare ancora l’asticella con le Wave Enforce Tour, progettate in maniera specifica per il padel. Un prodotto su cui l’argentino (partner del brand dallo scorso novembre) ha posto il suo sigillo di approvazione, diventando il volto della campagna di lancio delle nuove calzature. Parliamo di

SANYO GUTIÉRREZ

Classe '84, Carlos Daniel Gutiérrez è per tutti Sanyo, oppure El Mago. L’argentino è uno dei due, insieme all’attuale compagno Fernando Belasteguin, ad aver vinto almeno un tor neo in tutte le stagioni di World Padel Tour. Nel 2018 ha raggiunto la prima posizione del ranking mondiale, mentre nel 2022 si è laureato campione del mondo con la sua nazionale. A novembre è diventato testimonial di Mizuno, che potrà fregiarsi di uno dei migliori giocatori del momento per continuare a sviluppare la propria brand identity e i prodotti.

un giocatore riconosciuto come uno dei più forti nella storia del gioco, in grado di vincere 42 tornei in carriera, diventare numero uno al mondo nel 2018 ed essere ancora oggi, a quasi 39 anni, un’icona per capacità tecniche e intelligenza tattica. Una collaborazione tra due giganti dei rispettivi settori, per la quale Sanyo si era detto “convinto che porterà vantaggi a entrambi in termini di crescita delle prestazioni e di miglioramento del prodotto”.

Nato a: San Luis (Argentina)

Data di nascita: 15/06/1984

Altezza: 177 cm

Posizione in campo: destra

Match giocati in carriera (solo WPT): 555

Match vinti (solo WPT): 426

% match vinti in carriera (solo WPT): 72,83

Peso: 380 gr

Taglie: UK 6-11,12

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prodotto del mese
INFO

WAVE ENFORCE TOUR

Sono concepite per i giocatori di livello avanzato e professionistico, che necessitano di maggior sostegno sui movimenti laterali effettuati concentrando il peso corporeo sull'avampiede. L’abbinamento delle due mescole dell’intersuola Mizuno Enerzy Core e Mizuno Enerzy garantisce la massima propulsione e il giusto compromesso tra ammortizzazione, stabilità e reattività. La nuova struttura della tomaia, dalla for-

ma affusolata e dinamica, è stata studiata per migliorare la flessibilità della scarpa e mantenere sicuro il piede, visto lo sforzo richiesto dai tanti brevi scatti durante le partite. La suola, invece, è stata riprogettata del tutto. La parte anteriore vuole favorire un maggior grip sul terreno di gioco, mentre il design a spina di pesce presenta una scanalatura profonda per facilitare gli scivolamenti laterali.

INTERSUOLA

L’abbinamento delle due mescole Mizuno Enerzy Core e Mizuno Enerzy favoriscono i movimenti laterali, fornendo massima propulsione e il giusto compromesso tra ammortizzazione, stabilità e reattività. Inoltre, il Foam Wave consente di assorbire gli urti e di massimizzare il ritorno di energia.

SUOLA

La parte anteriore presenta un design diverso per favorire un maggior grip sul terreno.

Il taglio a spina di pesce presenta invece una scanalatura profonda, pensata per favorire gli scivolamenti laterali.

L’ABBIGLIAMENTO DI MIZUNO

Per completare il look, Mizuno ha pensato anche a una linea apparel interamente dedicata al padel con i colori del pack Poptimism. Il tema vuole celebrare l’individualità e l’inclusività attraverso combinazioni di colori fluo, adatte alla personalità dinamica e positiva dei giocatori di questo sport. Le t-shirt hanno inserti in Dryaeroflow sul retro per favorire la termoregolazione del sudore, mentre il Dynamotion fit garantisce comfort anatomico e libertà dei movimenti. Tutta la linea è caratterizzata da tessuti leggeri e traspiranti che favoriscono libertà nei movimenti.

27 prodotto del mese
Mizuno Italia srl - 011.3494811 - info.it@eu.mizuno.com

COME DIVENTARE HIROSTAR

Qualità costruttiva, prezzo accessibile, grande cura per la comunicazione: questa la ricetta, solo apparentemente “semplice”, del giovane brand. Dal cuore tutto italiano ma già presente in ben 19 mercati internazionali, con un approccio fantasioso e un po’ sfrontato. Come quello del suo più celebre testimonial…

C’è chi si arresta di fronte a un mercato saturo di concorrenti agguerriti, e chi guarda al mondo intero come confine ultimo del proprio orizzonte commerciale. C’è chi si accontenta di una piccola nicchia di clienti affezionati, e chi - passo dopo passo - si ritaglia spazio con politiche di vendita intelligenti e mirate, magari affidando la diffusione della propria immagine alle giocate iperboliche di un testimonial che sul campo fa strabuzzare gli occhi.

Hirostar e Tolito Aguirre oggi sono certamente tra i binomi più belli del panorama padelistico italiano. Non solo, considerato che il 25enne ar-

L'intervista

LUCIO MORMILE

Quando nasce Hirostar? Di chi è l’idea?

Hirostar nasce su mia intuizione personale nel 2020, in piena pandemia. Mi ero già approcciato al padel come giocatore amatoriale da qualche anno e in quel momento avevo appena comprato una famosa e costosa pala di un blasonato produttore, che però si ruppe a solo un mese dall’acquisto. In un momento di rabbia e frustrazione nacque in me la domanda fatale: “Ma quanto mi costerebbe produrre la mia racchetta?”. Cominciai a informarmi e a studiare il settore e in breve già avevo in mano il mio primo campione. Il risultato fu ovviamente pessimo, ma di enorme stimolo per procedere senza indugi in un percorso ormai tracciato. Partendo quindi da un’esigenza personale sono approdato a un contesto di natura imprenditoriale, assecondando un’idea che probabilmente già si nascondeva da qualche parte nel mio inconscio.

gentino Tolito è una star anche a livello internazionale, conosciuto a tutti gli amanti della disciplina e anche da molti semplici appassionati o neofiti, che ne ammirano quotidianamente i video con consigli utili, trick e funambolici colpi, che spesso diventano virali sui social. Abbiamo incontrato Lucio Mormile, alla guida di un’azienda che fa della sua identità italiana un vessillo di riconoscibilità e che non si vergogna di sognare in grande. Tanto da diventare nel giro di soli tre anni uno dei marchi più apprezzati e dinamici del settore in Italia e approdare già in ben 19 mercati internazionali.

Quale è stato il posizionamento di mercato che hai pensato per Hirostar?

Ero allora già cosciente che vi fosse spazio, perché accanto ad attrezzi costosissimi e prodotti economici ma scadenti mancavano pale di qualità a un prezzo che si collocasse in una fascia mediana. Avevo notato che nei contesti più maturi - come la Spagna e il Sudamerica - i giocatori non sono così tanto attratti da racchette che costano centinaia di euro, mentre in contesti più giovani, come il nostro Paese, si è portati a guardare l’attrezzatura dei professionisti come un modello da imitare… Per poi finire con l’incrementare il commercio del second hand, non sapendo sfruttare un attrezzo così prestazionale e complesso. Dopo una serie infinita di test, abbiamo trovato il fornitore che ci ha finalmente soddisfatto, abbiamo affinato il concept del prodotto in termini di grafica e materiali e, quindi, fatto il nostro in-

28 brand profile
CEO DI HIROSTAR Tolito Aguirre di Andrea Farano

gresso sul mercato con il primo piccolo stock di racchette. Avevo poi notato che anche brand con una storia ventennale erano sostanzialmente incuranti di immagine e media, mentre l’attenzione a questo fattore costituisce il terzo pilastro della nostra filosofia aziendale. Riassumendo: qualità costruttiva con prezzo accessibile e sviluppo del sistema di comunicazione.

"Sono convinto che, tolti i primi dieci del WPT/Premier, non ci sia un giocatore così riconoscibile e con più potenziale sportivo di Tolito. Forse a livello di immagine e di resa commerciale è addirittura assimilabile ai top 5…e posso anticiparvi che sarà legato a Hirostar per i prossimi cinque anni"

Come siete giunti a un nome così d’impatto come Hirostar?

Le prime pale erano marchiate solo “Hiro”, nome che traeva spunto da un supereroe giapponese. Tuttavia quasi subito mi ero reso conto che, malgrado la diversa grafia, era confondibile per assonanza con altri due o tre marchi di settore. Prima dei successivi investimenti nella produzione mi sono quindi tutelato registrando un marchio maggiormente protetto e, dopo adeguata ricerca, siamo giunti al definitivo Hirostar. Devo ammettere che il naming funziona molto bene, così come il logo che è risultato immediatamente riconoscibile. A quel punto, definiti i fondamenti del brand e la sua mission, eravamo pronti per partire davvero con la nostra avventura imprenditoriale.

penetrazione del mercato italiano ed estero?

Nei primi due anni abbiamo guardato al mercato interno, stabilizzando la nostra presenza attraverso lo sviluppo della gamma prodotto e un adeguato incremento della produzione. Benché i numeri fossero relativi, il successo dei primi passi ci ha spinto a una migliore strutturazione anche a livello societario, con l’ingresso di nuovi soci e capitali, e una più estesa distribuzione regionale. Dalla seconda metà del 2022 abbiamo dato avvio a una nuova fase aziendale, siglando una serie di accordi distribuzione all’estero, tanto che oggi siamo presenti in 19 paesi tra Europa e Sudamerica, ma anche negli Stati Uniti ed Emirati Arabi. Gioco forza il modello di business si è radicalmente modificato, e se prima producevamo e importavamo il prodotto in Italia, da dove veniva poi venduto, oggi ogni distributore straniero acquisisce le racchette direttamente dalla nostra fabbrica e le introduce nel rispettivo Paese. Le vendite stanno andando oltre le più rosee aspettative, ma continuiamo a espandere le aree di commercializzazione con gli imminenti ingressi in Australia, Grecia e Portogallo.

L’“italianità” è considerato un fattore attrattivo in settori come la moda e il food: in che cosa si traduce questo elemento nella vostra proposta e come viene percepita questa caratteristica all’estero?

Mentre in Europa la contiguità territoriale fa passare la nostra provenienza un po’ in secondo piano, in Asia, Stati Uniti e Sudamerica l’offerta di un prodotto di matrice italiana è sempre guardata con enorme attenzione e intesa come sinonimo di qualità. Ci collochiamo in una fascia premium a livello costruttivo, pur mantenendo un prezzo competitivo e un posizionamento che ci evita di entrare in conflitto con marchi che hanno evidentemente una storia più radicata e capacità economiche diverse, come i grandi player di estrazione tennistica. Questo ci consente di continuare la nostra costante penetrazione di mercati sicuramente ad alta competizione, ma con grandi potenzialità.

Hirostar oggi confeziona racchette, abbigliamento, accessori e protettori: cosa c’è nel prossimo ciclo produttivo dell’azienda?

In uno sviluppo di lungo periodo immagino il nostro approdo in altri mercati sportivi, anche indipendenti dai giochi di racchetta, potendo sfruttare le caratteristiche comuni a tutti i processi produttivi dell’attrezzistica di settore. Sogno per Hirostar un futuro come brand sportivo globale.

Impossibile non parlare del legame che unisce Tolito Aguirre a Hirostar: raccontaci innanzitutto come è nata questa partnership.

che attraversava un momento di continui cambi di racchetta, finché non ha pubblicato una foto in cui utilizzava una pala “no brand”. È stato per me il segnale che era libero da accordi commerciali e in quel momento ho azzardato la mia proposta di collaborazione. Tolito l’ha accolta con immediato entusiasmo e ancor prima del nostro incontro eravamo già in perfetta sintonia umana e sportiva, tanto che oggi ci lega un’amicizia che va oltre il rapporto professionale.

Quanto è importante per voi contare su un testimonial così prestigioso?

"In uno sviluppo di lungo periodo immagino il nostro approdo in altri mercati sportivi, anche indipendenti dai giochi di racchetta, potendo sfruttare le caratteristiche comuni a tutti i processi produttivi dell’attrezzistica di settore. Sogno per Hirostar un futuro come brand sportivo globale"

Sono convinto che, nel contesto attuale, tolti i primi dieci giocatori del WPT/Premier non ci sia un giocatore così riconoscibile e con più potenziale sportivo di Tolito. Ha una mentalità estremamente competitiva e mezzi tecnici assoluti che non scopro certo io. Forse a livello di immagine e di resa commerciale è addirittura assimilabile ai primi cinque atleti della disciplina e posso anticiparvi che sarà legato a Hirostar per i prossimi cinque anni. Voglio svelare una cosa ai lettori: Tolito usa le nostre pale così

Siete un’azienda giovane ma tre anni di vita consentono di stilare già un primo bilancio: qual è stata la vostra evoluzione in termini di

Il rapporto con Tolito comincia “per gioco” un paio di anni fa, essendo io un suo follower e tifoso, ammaliato dai suoi numeri in campo. Ho notato

29 brand profile
Pier Giulio Farabbi Bubu Salandro Federico Dip Nazar

come escono dalla fabbrica. Né lui né gli altri nostri giocatori entrano in campo con prodotti modificati e personalizzati, a differenza di quasi tutti i professionisti, che non adoperano certo le racchette che si trovano nei negozi. Anche questo aspetto contribuisce alla diffusione della filosofia del prodotto Hirostar, veicolando al pubblico un messaggio che testimonia l’effettiva qualità delle nostre pale, impiegabili tanto nei circoli di provincia quanto nei maggiori tornei mondiali, così come sono.

Non c’è solo Tolito nel roster Hirostar: quest’anno si è aggiunto Nicolas Brusa e siete sempre

alla ricerca del campione del futuro.

Nicolas Brusa fa parte della nostra squadra di giocatori di livello nazionale, insieme a Bubu Salandro, Federico Dip Nazar e altri, tra cui voglio citare l’italiano Pier Giulio Farabbi, miglior under 18 al mondo secondo le classifiche FIP. Ormai sono più di una decina gli atleti con cui abbiamo avviato una stretta collaborazione e puntiamo ad allargare il nostro team, non solo in Italia ma anche all’estero.

“Hirostar Excellence Program” con Lucas Centurion: raccontaci nel dettaglio cosa si cela dietro questa formula.

A fine anno, Hirostar ha lanciato il modello Redstone, una produzione a tiratura limitata “polverizzata” in pochissimi giorni, tanto da convincere il brand a introdurla definitivamente in collezione. Insieme alla Blackstone rappresentano i modelli di massima esclusività, frutto di uno studio che ha condotto alla creazione di un cosiddetto “stampo proprietario”. Questo significa che oggi non esistono altre pale sul mercato con la medesima morfologia e le stesse caratteristiche performanti in termini di aerodinamica e contenimento delle vibrazioni.

L’ideazione e la conseguente realizzazione di una pala è il frutto di un sistema complesso che resta avvolto dal mistero per la quasi totalità del pubblico acquirente e degli appassionati: puoi svelarci qualche segreto sui processi di ricerca e sviluppo delle vostre racchette?

Nella concezione di una pala originale in termini di forma, struttura e proprietà costruttive Hirostar si avvale del supporto tecnico di un’agenzia esterna – che fa comunque parte della compagine societaria – che impiega processi ingegneristici per analizzare, e quindi ottimizzare, le caratteristiche e le risposte fisiche dell’attrezzo. Una volta definita l’estetica della racchetta che vogliamo, inizia un lungo processo di affinamento del prodotto che tiene conto dei risultati di laboratorio circa l’attrito, l’impatto della pallina e le forze impresse sul telaio, ma studia anche la capacità aerodinamica con l’ausilio di software di simulazione dei flussi in galleria del vento. Si passa infine a definire le componenti con la selezione di gomma, resina e carbonio, prima di avviare gli stress test di resistenza

Se oggi un giovane prospetto italiano vuole sensibilmente migliorare il proprio livello di gioco deve necessariamente recarsi in Spagna e lavorare con i migliori coach locali, allenandosi lontano da casa. Il nostro obiettivo è dare ai nostri atleti più promettenti la possibilità di farlo qui in Italia, organizzando delle clinic itineranti in cui potersi avvalere degli insegnamenti di Lucas Centurion, già direttore per il nostro paese dell’Accademia Sebastian Mocorroa – ovvero la struttura di Madrid dove tra gli altri si allenano Stupaczuk e Di Nenno, del cui team Lucas fa parte – a cui si affiancherà Antonio Amore, referente tecnico per il sud Italia.

dei materiali, riproducendo gli impatti di migliaia di colpi sul piatto. Solo a quel punto il prototipo è pronto per andare in mano ai nostri atleti per la prova in campo… Anche questa complessa procedura è una componente fondamentale del cuore italiano di Hirostar.

Per che tipologia di giocatore è pensata l’attuale collezione Hirostar?

Il nostro obiettivo è quello di fornire la racchetta adeguata a chiunque entri in campo e, al contempo, rifuggiamo dall’idea di collezioni composte da decine di modelli, spesso figlia di dinamiche puramente commerciali. La nostra proposta è di facile percezione e già oggi capace di raggiungere tutte le utenze. Redstone e Blackstone, come detto, sono racchette di livello avanzato, ideali per il giocatore professionista. Horizon, Aurora e Solar – rispettivamente di forma diamante, goccia e tonda – costituiscono la famiglia di pale dal feeling immediato, dedicate al player amatoriale. La Fighter è la nostra proposta entry level con piatti in fibra di vetro, pensata per rispondere alle richieste dei tantissimi circoli che necessitano di un prodotto per il neofita che non vuole ancora sostenere una grossa spesa. Infine abbiamo la Kids, pala per la fascia di età dai tre agli otto anni, indirizzata ai campioni del futuro e vendutissima nei territori di tradizione padelistica, come il Sudamerica. Stiamo per introdurre una racchetta “junior” per il giocatore tra gli otto e gli undici anni e verso la fine dell’anno preannuncio un progetto davvero speciale.

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FOCUS COLLEZIONE 2023
brand profile
Hirostar Redstone e Blackstone sono racchette di livello avanzato, ideali per il giocatore professionista. Horizon, Aurora e Solar – rispettivamente di forma diamante, goccia e tonda – costituiscono la famiglia di pale dal feeling immediato, dedicate ai player più amatoriali. SOLAR REDSTONE BLACKSTONE AURORA HORIZON

PADEL WOOD: L' ARTE DI INSEGNARE

Karin Cappelletti è l’ideatrice di un progetto unico nel suo genere che, grazie a delle speciali racchette di legno, permette di migliorare la propria tecnica e l'impatto con la palla

L’insegnamento richiede spesso una buona dose di creatività, che da sola però non basta se non è affiancata da una certa autorevolezza. Se si combinano questi due elementi, la scienza della formazione diventa un’arte a tutti gli effetti. Chi è riuscita in questo complesso esercizio è Karin Cappelletti, che da poco più di un anno ha lanciato il progetto Padel Wood, mirato al miglioramento della tecnica di gioco. Le particolarità di questa racchetta di legno, un unicum nella didattica di questo sport, sono la forma e la grandezza, molto contenute e assimilabili al punto dolce di una racchetta tradizionale. “C’era già uno strumento simile nel tennis, ma non essendoci nel padel ho pensato di crearla”, ci racconta nel suo stand del Padel Trend Expo, subito dopo aver terminato una delle sue. Come molti suoi colleghi, Karin arriva dal tennis. Da quattro anni ha scoperto il padel, appassionandosi fin dal primo momento. “Ho cominciato a giocare nel novembre 2018, e a gennaio avevo già completato il primo livello FITP come istruttrice. A novembre sono diventata maestra nazionale”. Lo scorso anno, invece, è anche diventata campionessa italiana Over 45 insieme a Silvia Storari.

PROGRESSI A 360 GRADI

Il progetto è partito a pieno regime tra gennaio e febbraio 2022. “È una racchetta in legno rovere, anche se le ultime sono state prodotte in frassino, perché avendo meno venature c’è un rischio minore che si rompano. Perché il legno? Mi sembrava il materiale giusto. Venendo dal tennis, l’ho considerato un ritorno al passato”. Dopo aver trascorso tante ore sul campo, Karin ha immaginato un modo diverso per far progredire i propri allievi. “Osservandoli, ho compreso che uno dei loro problemi fondamentali è che non colpivano al centro della racchetta, perché muovevano troppo il polso, non guardavano la palla fino alla fine o il loro piazzamento era troppo approssimativo. Ho pensato allora di inventare qualcosa che potesse stimolare la loro attenzione e che potesse correggere questi errori tutti insieme”. Oggi Padel Wood è un marchio depositato in Italia, in Europa e nel mondo e, nel momento in cui scriviamo, ha venduto circa 500 racchette. Come da descrizione del sito ufficiale, Padel Wood non perdona. “Aiuta a focalizzare lo sguardo sulla pallina fino a quando non viene

colpita, altrimenti il rischio è quello di non colpire al centro e di steccare. Consente anche di ricercare il posizionamento ideale con le gambe per avere la giusta distanza dalla palla e di non utilizzare il polso”. Non è da sottovalutare nemmeno la prevenzione degli infortuni. “Se si impatta la palla nel modo ideale, si subiscono meno le vibrazioni nel gomito e nel polso. Si avverte una maggiore leggerezza”. Oggi Karin utilizza Padel Wood regolarmente con gli allievi del centro Piccolo Stadio San Siro a Milano e a suo dire “i risultati sono davvero sorprendenti anche tra i bambini, che spesso richiedono in maniera specifica la racchetta di legno”. La struttura di un allenamento con Padel Wood ruota attorno alla propedeuticità tra i due strumenti. “L’ideale sarebbe passare dall’uno all’altra, perché gli effetti su coordinazione, tecnica, approccio alla palla ed esecuzione sono immediati. Anche l’allievo, utilizzando Padel Wood per 10-15 palle, si rende conto di quanto sia più semplice l’uso della racchetta quando la si riprende in mano. Quello che consiglio è di alternare i due strumenti durante la sessione, in modo da far capire al maestro se c’è stato un progresso e all’allievo le differenze tra le due. Imparare a colpire bene in un'area poco più grande della pallina sarebbe fondamentale. E chi non riesce a farlo fin dall'inizio, si sentirà maggiormente stimolato ad autocorreggersi”.

UNO STRUMENTO PER GLI ISTRUTTORI

I modelli a disposizione sono tre e coprono l’intera progressione didattica: una per bambini dai 6 ai 9 anni, una per la fascia d’età 9-12 e una per gli adulti. “Confido che il maestro sia comunque abbastanza preparato da comprendere quale racchetta mettere in mano al proprio allievo”. Padel Wood, infatti, è principalmente rivolto a istruttori e maestri, i target principale del progetto. “Faccio tanta promozione del mio prodotto, ma è fondamentale che il maestro utilizzi attivamente l’attrezzo. Se lo fa, lo acquista al 100%. Nei prossimi mesi, il mio obiettivo è girare molto di più fra i centri per farlo provare agli insegnanti. Lo utilizzerò anche nelle mie lezioni rivolte agli istruttori”. Oltre alla speciale racchetta in legno, il suo progetto prevede una completa progressione didattica per alzare il proprio livello e migliorare dal punto di vista tecnico. “Come si potrà capire, l’insegnamento è la mia passione”. padelwood.it - info@padelwood.it

32 interviste

LA MEMORIA STORICA DEL PADEL

Agente, consulente e imprenditore: a tu per tu con Andrea Balducci, che in Spagna ha visto nascere e crescere questo sport negli ultimi 30 anni. E pare sia stato il primo italiano a impugnare... una pala di Daniele

Quando gli chiediamo se è stato effettivamente il primo italiano a giocare a padel, Andrea Balducci quasi si schermisce. La sua storia con questo sport è trentennale e comincia naturalmente dalla Spagna, dove si era trasferito da piccolo con la famiglia per il lavoro. "La mia prima volta con il padel è stata nel 1986, a Barcellona, per l'inaugurazione di una palestra di proprietà di due ex giocatori del Barça, Victor Munoz e Pichi Alonso. Nella parte superiore dell'edificio avevano installato questo campo 16x8, e non 20x10 come quelli attuali. Abbiamo giocato lì per quattro o cinque anni”, ci racconta durante la giornata conclusiva di Padel Trend Expo a Milano. Parlare con Andrea è un po' come scavare in un archivio di questo sport. "Eravamo davvero pochi all’inizio. Nei primi tornei c'erano forse 20 coppie. Con il passare degli anni, il movimento spagnolo è cresciuto in maniera costante e negli Anni ’90 anche tennisti di buon livello come Sergio Casal e Jordi Arrese cominciarono a provare il padel. A un certo punto giocava anche il capo del governo José María Aznar". Quando tornava in Italia, tra Milano e le Marche, la situazione era molto diversa, visto che il padel a quei tempi era sconosciuto ai più. "Senza internet non era nemmeno semplice provare a spiegare di cosa si trattasse. La gente mi diceva che era solo un mini tennis e che non avrebbe mai preso piede".

IL PERCORSO DA IMPRENDITORE

In Spagna, invece, con il passare del tempo Andrea trova il terreno fertile e le condizioni ideali per poter costruire qualcosa di concreto. Lavorando all'interno della polisportiva Barcellona, come figura di raccordo tra i giocatori e la società, trova anche il suo futuro socio in affari. "Tra i grandi giocatori di basket passati in quegli anni da Barcellona, c'era anche Gianluca Basile. Con lui abbiamo aperto il circolo Ba Padel e costruito un rapporto personale e professionale molto profondo. Al momento abbiamo sette campi, e il nostro obiettivo è farlo diventare il circolo italiano in

Spagna, visto che abbiamo anche la collaborazione tecnica di Marcela Ferrari attuale selezionatrice della nazionale femminile". La sua attività da imprenditore con il padel non si ferma con il circolo. Dal 2013, si occupa anche della distribuzione in esclusiva per l'Italia di Just Ten. "È un marchio che produce racchette artigianali, nato nel 2012 a Barcellona. Ho lasciato la polisportiva nel 2011 e in quel momento avevo la mia piccola ossessione di far crescere e promuovere il padel nel mio Paese d’origine. Just Ten mi ha proposto di occuparmi dell'Italia, anche se il mercato era ancora una nicchia molto piccola. Con il tempo ho strutturato meglio tutto questo, iniziando delle collaborazioni a Milano, Bologna e Roma che sono strategiche sia per la vendita delle racchette sia per l'organizzazione di eventi". È in quel periodo, inoltre, che il padel diventa il suo lavoro a tutti gli effetti, grazie alla creazione del marchio Padelbarcellona.it che ingloba tutte le sue attività inerenti a questa disciplina. Sfruttando le conoscenze tra Spagna e Italia, riesce anche a ritagliarsi un ruolo da agente e consulente. "Ho portato dei giocatori per le partite di Serie A e Serie B. I circoli italiani mi chiamavano per richiedere gli ingaggi degli atleti e, in base al budget, proponevo loro alcuni nomi. Grazie a me, per esempio, a Roma c'è stato Belasteguin. Nel frattempo, ho lavorato anche come consulente per alcuni club, portando l’esperienza di giocatori e istruttori dalla Spagna”. Per chiudere la nostra chiacchierata, cerchiamo di ricongiungere la sua memoria storica all’attualità. Cosa significa per Andrea Balducci, primo italiano ad aver giocato a padel, un evento di successo come Padel Trend Expo organizzato proprio in Italia? "È difficile da spiegare a parole. Quando sono entrato nel padiglione e ho guardato dall'alto l'intera area espositiva, mi sono un po' emozionato. Ho desiderato fortemente che questo sport si diffondesse il più possibile in Italia. Vedere tutta questa gente che vive di padel è un po' una vittoria personale”.

33 interviste
Andrea Balducci, primo da destra, in Spagna negli Anni '90 Il Ba Padel di Barcellona

COME GIOCANO LE DONNE

Osservando e studiando la tecnica Babolat ha dimostrato che il corpo femminile si muove in campo con uno schema proprio. E propone una linea di racchette dedicata

Racchette leggerissime dotate del massimo comfort e di un curatissimo design per un tocco distintivo. Babolat lancia una nuova linea pensata per le donne e il loro stile di gioco andando così a completare la sua gamma di cui fanno parte abbigliamento, borsoni e le scarpe Jet Ritma.

L’obiettivo del marchio è fornire alle giocatrici di padel una racchetta con cui possano praticare appieno questa disciplina, che sempre più si dimostra in sintonia con il loro stile di vita e i valori: divertimento, fitness, spirito di squadra e inclusione. La nuova linea può essere suddivisa in due tipologie a seconda dei materiali usati.

DYNAMIC POWER CON CARBON FLEX

Si tratta di un’innovativa generazione di racchette, la più leggera che Babolat abbia mai sviluppato, dotata dell’esclusiva tecnologia Carbon Flex, che offre comfort e potenza grazie alla combinazione con la schiuma Black Eva. In grado di offrire un’estrema leggerezza, le Dynamic Power permettono di divertirsi in campo, ma senza trascurare lo spirito vincente delle giocatrici. Di questa prima serie fanno parte due modelli, Dyna Energy e Stima Energy, entrambi dotati di una combinazione di colori in grado di attirare tutti gli sguardi. Il loro design le rende il complemento perfetto da abbinare all’outfit per fare la differenza.

STIMA ENERGY

La Stima Energy offre tolleranza di movimento e un’eccezionale maneggevolezza, per resistere a ogni colpo e stancare gli avversari fino a conquistare il punto.

EASY POWER CON FIBRA DI VETRO

Una gamma che offre racchette confortevoli e ideali per le giocatrici che cercano potenza senza sforzi. L’estrema leggerezza si traduce in un grande comfort quando si colpisce la palla e permette di divertirsi durante le partite. Grazie ai materiali flessibili che compongono la racchetta, è possibile padroneggiare facilmente la potenza e conservare le energie.

DYNA ENERGY

Ha una forma a lacrima e integra, come tutte quelle della linea, la tecnologia Microperf brevettata da Babolat, con micro-perforazioni sulla superficie che aumentano lo sweet spot e alleggerire la racchetta.

DYNA SPIRIT

A differenza della gamma Carbon Flex, le Easy Power hanno la superficie in fibra di vetro. Ha una forma a lacrima e offre equilibrio tra maneggevolezza e potenza.

STIMA SPIRIT È una racchetta rotonda dotata anch’essa della tecnologia Microperf, che garantisce un’ottima fluidità nei movimenti quando bisogna resistere agli attacchi degli avversari.

babolat.com

REVEAL

La racchetta Reveal è perfetta per quelle giocatrici che hanno appena iniziato a praticare la disciplina.

Questa modello è flessibile, maneggevole e resistente, facilita il gioco ed è la scelta migliore per chi sta iniziando a giocare a padel. Uno dei punti di forza della Reveal è la sua leggerezza, che aiuta a ottenere bei colpi migliorando rapidamente.

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SI VINCE ANCHE CON I PIEDI

Padel Ultra Slim di TRS limitano le distorsioni e gli slittamenti, in una disciplina dove gli arti inferiori giocano un ruolo fondamentale

La performance e la vittoria di una partita si costruiscono curando i dettagli, soprattutto se questi favoriscono il movimento, che parte proprio dai nostri piedi.

Sul campo, infatti, la parte inferiore del corpo è quella maggiormente stimolata, soggetta a movimenti rapidi e ripetuti. Dunque è fondamentale utilizzare l’abbigliamento giusto per affrontare le sfide al meglio e prevenire gli infortuni.

Le calze Padel Ultra Slim di TRS sono dotate di triangolini Grip brevettati

dalla stessa azienda bresciana, che garantiscono saldezza ai movimenti e aiutano a limitare distorsioni e slittamenti del piede. Aderendo completamente alla scarpa, la calza evita qualsiasi attrito e consente di guadagnare velocità nei movimenti di gioco, esaltando le performance. Il modello Padel Ultra Slim è l’ideale per le stagioni calde, realizzato in un tessuto sottile e leggero che garantisce una migliore traspirabilità.

Le Padel Ultra Slim di TRS sono disponibili in sette varianti colore, che includono vivaci e originali tonalità fluorescenti.

SEMPRE PIÙ FASTER

Dopo il successo della collezione lanciata lo scorso anno, Puma torna nel 2023 con una linea molto tecnica e adatta a tutti i tipi di giocatori, dai principianti ai professionisti

Con la nuova collezione Faster Padel, l’obiettivo di Puma è quello di essere sempre di più un brand riferimento per questo sport che condivide molti dei valori che caratterizzano il marchio.

Vediamo alcuni prodotti.

RACCHETTA SOLARATTACK

Il modello di punta della linea si presenta rivisitato con nuove caratteristiche e miglioramenti. La racchetta più tecnica del brand è progettata per i professionisti e i giocatori esperti. Questo modello è stato costruito con un telaio in fibra di carbonio 12k a doppio tubolare, configurato per ridurre al minimo le torsioni e le distorsioni sui colpi più intensi e con una faccia in grafite che massimizza la precisione. Gli inserti in kevlar su entrambi i lati dello shaft assicurano una riduzione delle vibrazioni quando si colpisce la palla.

La versione solarATTACK PWR è per giocatori offensivi che cercano potenza e velocità costanti in ogni colpo. La versione solarATTACK CTR presenta un nucleo più morbido che garantisce una maggiore reattività per colpi precisi e controllati.

CALZATURA SOLARATTACK

Questo è il modello ad alte prestazioni della linea. La scarpa viene presentata per questa stagione con un design della suola a effetto marmo e nella combinazione di colori principale della collezione: Navy-Fast Yellow-Puma White.

Progettata tenendo conto delle esigenze specifiche dei giocatori professionisti o avanzati, questo modello presenta l’esclusiva tecnologia WebCage per un maggiore sostegno nella zona del mesopiede e la schiuma ProFoam nell’intersuola per una migliore ammortizzazione e rimbalzo, oltre a un cuscinetto intorno alla caviglia per un maggiore supporto. La suola è dotata di uno specifico motivo di scanalature che garantisce un’aderenza e una trazione superiori per i movimenti verticali e i rapidi cambi di direzione.

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FOCUS PRODOTTO
Nuova Calze Regia - 030.691859 - trs@calzeregia.it
Puma - 06.89970526 - service@puma.com

A USO ESCLUSIVO

Head presenta Motion Pro, che vuole essere “la scarpa da padel” per antonomasia. Studiata nei dettagli, per tutti i giocatori

Esclusivamente per il padel: è questo il claim che accompagna il lancio della nuova Motion Pro di Head, avvenuto il 23 febbraio. Si tratta di una scarpa disegnata e realizzata espressamente per l’utilizzo nel campo dalle pareti di vetro. Infatti, questa calzatura è stata sviluppata dai giocatori in collaborazione con gli ingegneri del brand esperti della disciplina con l’obiettivo di diventare “la scarpa da padel” per antonomasia.Il punto di partenza è il “movimento”, elemento

fondamentale quando si pratica questo sport e che si caratterizza per spostamenti multidirezionali e velocità. La nuova scarpa offre alte prestazioni, supporto e aderenza a 360° e una calzata, un comfort e una traspirabilità eccezionali. Consigliata dai giocatori professionisti uomini e donne, la Motion Pro consente un’eccellente traspirabilità grazie al sistema di raffreddamento nella suola e ai materiali traspiranti nella tomaia.

TOMAIA

In fase di torsione, affondo e durante tutti gli altri movimenti in velocità il giocatore può contare sul supporto della tecnologia Head Lateral Control+: la parete esterna rinforzata previene ogni cedimento, assicurando insieme un’eccezionale stabilità laterale anche durante gli spostamenti più estremi. Anche la forma arrotondata della scarpa è studiata per supportare la mobilità in ogni direzione.

INTERSUOLA

Per maggiore comodità e durata, l’intersuola è realizzata in leggerissimo DynaFoam a elevata reattività. Grazie alle celle d’aria nella struttura, la sua durata è superiore rispetto a quelle EVA.

SUOLA

L’esclusivo design della suola, sviluppato con Mondo, fornitore ufficiale dei manti in erba sintetica del World Padel Tour, assicura al giocatore velocità e sicurezza in tutti i movimenti, negli spostamenti in avanti e laterali, negli arretramenti, nei salti e nelle torsioni. Numerosi test dimostrano che il disegno della suola della Motion Pro, diverso da quello utilizzato nelle scarpe da tennis, offre un grip ottimale su tutte le superfici dei campi da padel.

Mares - 018.52011 - info-head@it.head.com

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focus prodotto

PREVENZIONE, RECUPERO E PERFORMANCE

I dispositivi biomeccanici di Floky 100% made in Italy sono altamente funzionali e assicurano benefici importanti a chi pratica sport

Rivoluzionare il mondo degli articoli sportivi introducendo un nuovo modo di sviluppare e realizzare prodotti. Questo l’obiettivo con cui, dal 2018, Floky opera nel settore. La start up innovativa bresciana nasce dall’incontro tra tecnologia, grazie agli oltre 30 anni di esperienza e know-how nella stampa e applicazioni serigrafiche specializzate di design e funzionali, e la scienza biomeccanica. Alla base di questa nuova realtà c’è la volontà di creare prodotti altamente funzionali attraverso applicazioni siliconiche elastomeriche innovative, in grado di applicare al corpo i principi della biomeccanica e dare a chi pratica sport benefici reali e tangibili.

L’AZIENDA

Forte dei suoi sei brevetti industriali e tre di design, Floky ha anche studiato e creato una propria miscela siliconica per dare vita a capi unici grazie all’utilizzo di macchinari progettati e sviluppati internamente. In questo modo il brand garantisce una produzione 100% Made in Italy che utilizza solo filati green e innovativi con nessun filamento interno. La rivoluzione del brand sta anche nel cambio di paradigma che, partendo dalla richiesta dei consumatori di proteggere il corpo dall’usura e prevenire gli

infortuni, sviluppa dispositivi in grado di aumentare la performance e migliorare il recupero.

IL METODO

Per rispondere alle esigenze degli atleti è determinante poter raccogliere i dati durante il movimento, mentre compiono il gesto tecnico in maniera più naturale possibile. Per questo è necessario dotarsi di strumentazione differenziata: dai droni ai lettori dell’SMo2, ovvero della saturazione muscolare, ma anche pantaloncini e maglia elettromiografici e polpacciere.

I PRODOTTI

Una volta raccolti, questi dati vengono analizzati per permettere di progettare e disegnare le applicazioni siliconiche biomeccaniche, per poi passare alla nascita delle pellicole e la creazione dei telai. Infine, si passa alla ideazione della ricetta della mescola siliconica per dare vita al primo prototipo stampato che viene nuovamente testato prima di diventare prodotto finito. I dispositivi per lo sport di Floky agiscono sulle performance atletiche, aumentano la velocità di recupero e riducendo il rischio di infortuni grazie alla riduzione delle vibrazioni da impatto, all’aumento dell’ossigenazione e alla stabilizzazione e allo scarico di muscoli e tendini.

flokysocks.com - info@flokysocks.com

DALLA PLASTICA A UNA LINEA DI ABBIGLIAMENTO

Bullpadel ha presentato una nuova collezione di capi, risultato della partnership con Repreve, brand specializzato in tessuti ottenuti al 100% dal riciclo

LA COLLEZIONE

MASCHILE

Per gli atleti, Bullpadel ha ideato la t-shirt Yodo, semplice ed elegante e disponibile in due colorazioni, bianca o nera. Le t-shirt Yapar, invece, sono disponibili anche in verde, mentre la Yuca ha un design più minimale.

Da abbinare alle magliette, i pantaloncini Yente, disponibili in bianco o nero.

Per completare il look c’è anche la felpa Yambo.

L’obiettivo dell’azienda spagnola è quello di utilizzare in modo più efficiente e responsabile le risorse durante la produzione dei propri articoli. Bullpadel è riuscito a ottenere una t-shirt con le fibre ricavate dal riciclo di nove bottiglie di plastica. A partire da questo processo, ha lanciato un’intera collezione basata sulla sostenibilità e sull’economia circolare.

LA COLLEZIONE FEMMINILE

Nella collezione per le giocatrici sono previste invece due maglie e due gonne: le canotte Yema, disponibili nei colori bianco e nero, e le gonne Yarda, con un design a pieghe che conferisce maggiore eleganza.

bullpadel.com

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Scannerizza il QR code per entrare nel Metaverso Floky

PIÙ SOLUZIONI… IN UN PALMO DI MANO

Ottimo strumento per l’allenamento di braccia, gomito e polso. Utile anche per prevenire dolori e tendiniti, oltre che per il recupero funzionale. La Padelball è inoltre un prodotto ideale da personalizzare con colori e logo del proprio brand, centro o negozio

Nata da un’idea di Alessandro Lochis, storico collaboratore dell’azienda irlandese RPM Power, Padelball è stata presentata per la prima volta al mercato italiano a gennaio. In occasione del Padel Expo di Milano 2023 sono state svelate le proprietà benefiche dell’attrezzo, un giroscopio che coniuga innovazione e tecnologia studiato appositamente per il settore: grazie a un rotore a rotazione rapida contenuto in una sfera dalle dimensioni di una pallina da tennis, è possibile allenare braccia, gomito e polso prima di ogni partita per moderare l’insorgere di dolori e tendiniti. Tra i vantaggi, si annovera la prevenzione del ricorrente “gomito del tennista” e la tonificazione dei muscoli, volti a migliorare i colpi ad effetto come la bandeja e la vibora. Dulcis in fundo, è possibile personalizzare i colori e il logo della pallina a seconda dell’occasione. Come nel caso, ad esempio, di un prodotto strettamente legato al negozio, un omaggio in occasione di un torneo o il benvenuto per l’inaugurazione di un nuovo centro.

COME SI USA?

L’utilizzo è molto semplice: è sufficiente afferrare la sfera con una mano e attivare il giroscopio; il meccanismo di avvio automatico ne facilita la rotazione ed elimina la necessità di cavi o cordicelle. Il rotore si può riavvolgere ogni volta che si desidera a seconda dell’obiettivo che si intende raggiungere, scegliendo diverse velocità: per esempio, i livelli elevati sono ideali per esercizi di rafforzamento, mentre quelli bassi sono da favorire per il recupero. Il modello è resistente agli urti ed è equipaggiato con luci LED, che durante l’utilizzo diventano sempre più luminose man mano che la pallina ruota più in fretta.

La dinamica della sfera determina la possibilità di ottenere risultati fisici senza alcun impattto su ossa e articolazioni, e non genera vibrazioni che possono infiammare o degenerare le cartilagini. Il principio che sta alla base, infatti, è intervenire sulla contrazione muscolare sfruttando la tensione creata dal giroscopio senza generare movimento. Di conseguenza, si dimostra utile per tutti coloro che praticano sport con un frequente uso degli arti superiori.

COUNTRY PARTNER ITALIANO DI

Exhibo – 02 87156381 – rpmpower@exhibo.it

I

Forza e resistenza: per mani, polsi, avambracci, bicipiti, tricipiti e spalle, sfruttando la tensione della Padelball per potenziare il tono muscolare.

Recupero funzionale: molto utile dopo interventi chirurgici, oppure sulle articolazioni di mano, polso e gomito sottoposte a cure, per l’irrobustimento dei tessuti.

Controllo: favorisce la propriocezione, ovvero la capacità del cervello di riconoscere la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli.

IRELAND ORIENTED

RPM Power è il brand dell’azienda irlandese RPM Sport con sede nella piccola città di Thurles, che da oltre 22 anni progetta e realizza soluzioni di alta qualità per l’home workout.

Dopo aver lanciato nel 1998 "Powerball", si è concentrata esclusivamente sui suoi giroscopi fino al 2012, quando ha creato "Powerspin", un dispositivo per esercizi isometrici progettato per il rafforzamento completo della parte superiore del corpo. La gamma prodotti continua a crescere mensilmente e di recente l’azienda ha creato dei kit dedicati ai centri padel. Dal 2022 i prodotti RPM Power sono distribuiti in Italia da Exhibo Spa di Vedano al Lambro.

38 focus prodotto
PADELBALL:
WORKOUT
Nuove frontiere nel mondo del Padel henoto.com • Progetto • Personalizzazione • Produzione • Montaggio • Assistenza post-vendita • Servizi aggiuntivi STRUTTURE GAZEBI SPOGLIATOI COPERTURE

PROGETTATI SU MISURA

Un configuratore 3D e tempi rapidi di risposta: sono queste alcune delle caratteristiche principali dell’azienda di Alicante MejorSet, partner della FIP per la fornitura di campi da padel di Sara Canali

Sono 20 gli anni di esperienza che MejorSet ha maturato da quando, nel 2003, si è specializzata in strutture metalliche e vetrate nel mondo del padel. L’azienda di Alicante aveva già maturato un’importante heritage nell'edilizia sportiva, ma è con l’arrivo della pareti di cristallo che ha trovato la sua strada. Recente infatti la notizia del rinnovo della partnership su accordo pluriannuale tra la Federazione Internazionale di Padel e MejorSet per la fornitura di campi in vista di una serie di competizioni di alto livello, compresi i prossimi campionati europei, programmati dal 21 giugno al 2 luglio a Cracovia, in Polonia. La partnership conferma la relazione fruttuosa e di fiducia tra la Federazione e MejorSet. Una collaborazione nata nel 2020 e sviluppatasi attraverso la “mappa” degli eventi sportivi organizzati dalla FIP. Tra questi, dai campionati europei

I CAMPI DI MEJORSET

al campionato mondiale di padel, dal Cupra FIP tournament al circuito Premier Padel. MejorSet opera a livello nazionale e internazionale, servendo club, comuni, hotel e privati in tutto il mondo. Oltre l'80% delle sue vendite proviene dai mercati internazionali. Da Alicante, nelle due decadi, è arrivata a essere presente in più di 35 Paesi nel mondo. Inoltre, dal 2021 la realtà spagnola fa parte di LeDap, un gruppo internazionale di aziende di padel, attualmente presente in Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Spagna, Austria, Germania, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti. La missione di LeDap è rendere il padel accessibile a tutti guidando la crescita, l'innovazione, la digitalizzazione e la professionalizzazione dello sport del padel.

L'intervista

ANDREA ALESSI

MejorSet personalizza il campo o il club con un design su misura grazie a un sistema di configurazione 3D prima di inviare, entro 24 ore, un preventivo.

FULL PANORAMIC

Questo campo da padel è stato originariamente sviluppato e utilizzato in tutti i tornei internazionali. Il campo Full Panoramic, senza angoli (pilastri), è stato premiato come il miglior campo da padel al mondo, pensato per quei club che vogliono offrire ai propri utenti un campo dalle prestazioni più elevate.

RC10 PANORAMIC

Questo campo è il modello top del 2023, un campo progettato per il padel del futuro. Con gli angoli aggiunti alla versione Full Panoramic, permette una personalizzazione con più colori. È conforme alle specifiche della Federazione Internazionale di Padel.

V-PRO

Ovvero il campo classico e più economico, ideale per tutto il mercato internazionale, di facile installazione e a bassa manutenzione. Un modello di punta e muscoloso, con finiture e dettagli di alta qualità. Soddisfa le specifiche della Federazione Internazionale di Padel.

PORTATILE

Portate con voi il campo da gioco Full Panoramic ovunque andiate. Sviluppato per essere portato in tutti gli ambienti e luoghi, consente una fantastica vista panoramica, perfetta per il divertimento e la visione delle partite.

KIDS

Il miglior campo da padel per l'introduzione dei più piccoli. Con le stesse caratteristiche di qualità del Full Panoramic per adulti, questa è l'opzione più sicura per farli giocare a padel. Il campo Kids è lungo e largo la metà di un campo standard, ma con il doppio del divertimento. È adatto ai bambini di età compresa tra i due e i sei anni e alle partite tra bambini e genitori.

RESPONSABILE VENDITE E FORMAZIONE PADEL

MejorSet arriva in Italia

Nel nostro Paese, MejorSet ha trovato in WSBSport il suo partner commerciale e l’anno scorso le due realtà hanno annunciato la partnership per fornire i campi ufficiali del Premier Padel Major Italy 2022 di Roma. WSBSport opera nella con sulenza e costruzione di club di padel, calcio e lifestyle sport & leisure club, dalla progettazione alla costruzione e al lancio, fornendo una soluzione "chiavi in mano" per coloro che desiderano avvia re un nuovo progetto o trasformare un impianto esistente. Abbiamo chiesto ad Andrea Alessi, responsabile vendite e formazione padel Italia, di rispondere ad alcune domande sulla collaborazione.

Quando e come nasce WSBSport?

WSBSport nasce a Roma all’inizio degli anni 2000, ma il suo fondatore Pierfrancesco Iazeolla è attivo nel settore dell’impiantistica sportiva sin dal 1990, quando fonda Jorky Ball International, la società che creò e lanciò in tutto il mondo il calcio due contro due in una gabbia di plexiglass, chiamato Jorkyball. Specializzatasi nella consulenza e nella realizzazione di centri sportivi dedicati soprattutto al calcio a cinque (o meglio “5-a-side” nella sua versione an-

40 focus servizi

glosassone che si gioca in un campo con le sponde), e attiva in quattro continenti, dal 2016 WSBSport ha trasferito le sue attività in Spagna, Francia e Stati Uniti per curare da vicino i suoi mercati più importanti. Oggi WSBSport è fornitore ufficiale di alcune tra le più importanti catene di club di 5-a-side del mondo, tra cui Sofive di proprietà del Manchester City, LabFive di proprietà di uno dei primi 10 dipendenti di Facebook, Let’s Play Soccer il network più numeroso degli USA, e altri. WSBSport ha realizzato, tra l’altro, il PSG Park di Shanghai e GolaGol, il centro di calcetto già di Jordi Alba, capitano del FC Barcelona.

Quali sono i principali punti forti?

WSBSPort è l’unica azienda in Italia, e tra le poche al mondo, in grado di assistere a 360° chi voglia aprire un centro sportivo dedicato al calcetto o al padel. Recentemente, inoltre, abbiamo inaugurato una sezione Premium dedicata alla progettazione di club Lifestyle, cioè veri social club dove l’ingrediente principale è lo sport, ma che consentono a chi li frequenta anche di passare il proprio tempo con gli amici, la famiglia, e lavorare. Il primo di questi social & sport club nascerà a Guidonia nel 2024, e il secondo a Valencia, in Spagna, nel 2025.

Quando cominciate a occuparvi di padel e in che modo?

L’interesse nel padel è abbastanza recente. È dal 2019, infatti, che WSBSport si occupa di campi da padel. In Italia abbiamo iniziato la commercializzazione nel 2020 su iniziativa del nostro responsabile commerciale Andrea Alessi. L’azienda, fino ad allora, privilegiava quasi esclusivamente il mercato estero. Abbiamo sempre scelto collaborazioni di qualità. Inizialmente abbiamo distribuito i campi della Italian Padel di Brescia, per poi passare alla collaborazione con la MejorSet che ci garantiva più visibilità internazionale e con la quale abbiamo riscontrato una notevole comunità d’intenti.

Come scegliete i partner per la costruzione dei vostri club?

Collaboriamo con architetti, esperti di marketing, di controllo e gestione, allenatori e preparatori in tutti i Paesi dove lavoriamo. Di solito sono i nostri clienti che ci chiedono di assistere i loro tecnici, che spesso non hanno la sufficiente padronanza delle

dinamiche insite nella progettazione di uno spazio sportivo. Così facendo, abbiamo l’opportunità di apprendere da molti professionisti competenti. È uno scambio che arricchisce entrambi.

Perché MejorSet?

Entrando nel mercato italiano non tra i primi, ma avendo alle spalle una solida reputazione internazionale, abbiamo deciso di collaborare con MejorSet per la sua visibilità e la partnership con la Federazione Internazionale. Con loro abbiamo partecipato, come installatori ed esperti commerciali, ai principali eventi di padel degli ultimi due anni, come i tornei del World Padel Tour in Sardegna e i tornei del nuovo circuito Premier Padel a Roma, Parigi e Milano, collaborazione che continuerà anche quest’anno.

Quali sono i principali punti forti di MejorSet?

In primis hanno inventato il campo Full Panoramic nel 2004, creando un prodotto di altissima qualità che rientra negli standard qualitativi della nostra azienda. Ora, con l'ingresso di LeDap, hanno una cura maniacale nella realizzazione del campo facendo moltissima attenzione ai dettagli. Il campo che producono ha spessore molto superiore a quelli della concorrenza, e questo lo rende particolarmete resistente. Il mio battesimo con questo campo è stato al primo WPT 2020 a Cagliari, dove montammo tre campi autoportanti. Bé, appena finito arriva una bella tromba d'aria. I campi non fecero una piega... la qualità paga sempre. Inoltre, sono gli unici che hanno un accessorio che rende il campo autoportante: ovvero posso installarlo ovunque senza dover ricorrere alla classica platea di cemento armato (durante i WPT 2020 e 2021 i campi erano posati sopra i campi da tennis in terra rossa). Infine, da sempre sono presenti nel WPT e ora nel nuovo e ricco circuito Premier Padel, e questo solo grazie alla estrema qualità del prodotto. I primi super panoramici li abbiamo portati noi in Italia con MejorSet nel 2019, perché è un modello di campo estremamente complesso nel montaggio che non tutti possono fare: richiede un'estrema professionalità, profonda conoscenza di tutte le parti che lo compongono, tanta pazienza e nessuna fretta unitamente a una base di cemento realizzata a regola d'arte. Tutti argomenti che non vanno d'accordo con la parola "risparmio".

Quali sono le principali richieste in Italia in termini di installazione di campi?

Non è facile dare una risposta a questa domanda perché non tutte le regioni hanno avuto uguale sviluppo nel padel. Le più evolute (quelle con il maggior numeri di campi) hanno capito l'importanza di affidarsi a professionisti ed esperti del settore che siano in grado di consigliare il miglior modello in relazione alla tipologia di progetto che ha in mente l'imprenditore. Ed ecco, finalmente, che si assiste alla nascita di veri e propri club di padel dove si percepisce già dall'ingresso al circolo che dietro ci sono stati dei professionisti che hanno progettato una struttura commerciale intorno ai campi di padel. Questa tipologia di cliente vuole solo ed esclusivamente il Full Panoramic di MejorSet, l'unico e il vero del Premier Padel e del World Padel Tour. In tanti lo hanno copiato, ma il modello originale è molto differente, un po' come avere il Rolex o il Bolex.

Cosa cerca l'imprenditore italiano che vuole aprire un centro padel?

L'imprenditore, quello vero, cerca un professionista al quale affidare tutti gli aspetti del progetto a salvaguardia dell'investimento rispettando il budget. Per poter progettare un intero club, devi poter contare su un team di professionisti, ognuno esperto del suo settore; i tuttologi hanno vita corta per fortuna. WSBSport è l'unica azienda in Italia che ha un team di esperti che gestisce il processo dall'inizio alla fine. E se ciò non bastasse, integriamo anche servizi di formazione del personale, assistenza on site allo startup, marketing e comunicazioni con attività quotidiane sui social, fornitura di prodotti per il proshop e tanto altro. I circoli che si sono affidati a noi, oltre a vedere rispettato il budget, hanno potuto toccare con mano come il nuovo club sia andato a regime in 60/90 giorni! La frase che ripeto sempre ai nuovi imprenditori che decidono di investire nel mondo del padel è: non devi preoccuparti dei circoli che esistono, ma di quelli che apriranno e di cui non sappiamo nulla! Però, se scegli il miglior campo in commercio, la migliore copertura e crei un circolo "ricercato" nei minimi particolari, non temerai nessuno)".

41 focus servizi

UN’ESPERIENZA MEMORABILE

Lo scorso 24 marzo a Guidonia (RM) è stato inaugurato il Winner Memorable Center, una realtà che ruota intorno al padel ma che racchiude tutta una serie di attività che si connettono tra di loro, creando valore aggiunto per il territorio e la comunità di Cristina

Diecimila metri quadri, la riqualificazione di una ex area industriale, una struttura che si sostiene grazie all’auto efficientamento energetico, con un impianto fotovoltaico e solare che garantiscono un impatto energetico minimo all’interno del centro urbano. Tutto questo è il nuovissimo Winner Memorable Center inaugurato a Guidonia meno di un mese fa, un ambizioso progetto venuto alla luce grazie all’idea dell’imprenditore Alessandro Di Vincenzo con sua moglie Pamela Corbo. Non stiamo parlando di un semplice centro sportivo, ma di un vero e proprio ecosistema attorno al quale ruotano molteplici attività, unico nel suo genere non solo per le dimensioni, ma anche per la varietà dei servizi offerti.

L'intervista

RESPONSABILE COMMERCIALE

Come è nato il Winner Center?

C’era l’esigenza di creare una realtà che desse valore al territorio da tre punti di vista: quello della riqualificazione, quello del servizio e quello dell’aggregazione sociale. Abbiamo visto il padel non solo come lo sport del momento, ma come una disciplina vera e propria capace di coinvolgere tutti diverse tipologie di persone, dal professionista all’amatore. E quindi anche un’opportunità in termini di business.

Cosa offre il centro?

Un anno e mezzo fa abbiamo pensato al progetto partendo dai campi da padel e costruendo intorno a essi tutto un ecosistema di servizi, di modo che chi entra qui abbia tutto ciò che gli serve. Nella struttura di 10.000 metri quadri sono presenti sette campi indoor (alti 14 metri) e tre outdoor. Mille metri quadri sono dedicati alla palestra e all’area fitness dotata di macchinari Technogym, azienda con la quale abbiamo una partnership. Ci sono due sale

corsi e una sala cycling. Abbiamo anche un centro estetico (per estetica avanzata ed estetica base) e una sauna panoramica con vista sui campi. Abbiamo inserito anche una lounge sport bar, un luogo in cui i clienti possono ristorarsi e rilassarsi e un’area co-working con il wifi a disposizione, 30 postazioni e una sala riunioni privata. Nell’area adiacente si trova un terrazzo privato di 350 mq. con vista sui campi indoor, dotato di quattro maxi schermi che trasmettono i match. Qui i soci possono comodamente sedersi sui divanetti e guardare le partite.

Tornando al padel, prevedete corsi anche per i più piccoli?

Certo che sì: abbiamo l’Academy guidata da un professionista, Gustavo Fabián Sarmiento, che accoglie bambini ragazzi che vogliono iniziare a praticare questo sport. Abbiamo diverse offerte formative, crediamo fortemente nella potenza dello sport e della sua importanza nello sviluppo dei più piccoli. I

corsi sono aperti a tutti, ma vorremmo comunque riuscire a coinvolgere anche le scuole.

Come si lega il Winner Center con il territorio? Vogliamo creare un legame con il territorio promuovendo uno sviluppo sociale intelligente, attraverso i servizi e l’innovazione, creando sinergia con gli enti locali e le strutture ricettive limitrofe. Siamo vicini a Tivoli e Villa d’Este, il turismo è una grande risorsa e l’idea è quella di abbinarlo allo sport, nello specifico al padel creando dei pacchetti ad hoc. Inoltre la nostra open week, la settimana prova a cui abbiamo aperto il centro a tutti dopo l’inaugurazione, è stata molto partecipata. I cittadini di Setteville e dei comuni limitrofi ci ringraziano per come abbiamo valorizzato il territorio e per aver creato questa risorsa così importante per tutta la comunità, dove chiunque entri viene a fare parte di una famiglia e dove vogliamo offrire un'esperienza memorabile, esclusiva e non escludente.

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"Vogliamo offrire un'esperienza, esclusiva e non escludente"
PAMELA CORBO
centro del mese
Alessandro Di Vincenzo con sua moglie Pamela Corbo

TUTTO QUELLO CHE OFFRE IL WINNER MEMORABLE CENTER

Padel

Winner Memorable Center è Test Center R&D per le imprese che vogliono provare le tecnologie più innovative. I campi sono gestiti da Mike Carrasco, atleta con esperienza pluriennale nel mondo dello sport.

Il centro è dotato di dieci campi da Padel regolamentari di cui sette al coperto con altezza di 14 metri e tre esterni immersi nel parco urbano, con aree verdi e terrazze.

L’Academy è guidata da Gustavo Fabián Sarmiento, numero uno del “Madrid FMP” per cinque anni, ex giocatore “Pro-Tour”, ex giocatore “World Padel Tour”. Qui bambini e ragazzi hanno la possibilità di approcciarsi a questo sport o continuare a praticarlo con diverse offerte formative.

GYM & Fitness

Con quattro sale dedicate, sala pesi - isotonica, sala cardio, sala fitness e sala cycling, il centro punta su un’esperienza di allenamento completa. La tecnologia di Technogym offre i macchinari più innovativi. Il team di trainer qualificati è guidato da Michele Di Silvio. Gli spogliatoi, disegnati per essere accoglienti e rilassanti, convergono verso una sauna da 16 posti panoramica con vista sui campi.

Beauty Center

Il Winner Beauty Center è un centro all’avanguardia per tecniche e macchinari presenti.

Un’esperienza di benessere completo con le cabine private, due basic e una luxury con doccia interna e le workstation per i trattamenti. I servizi offerti: pressoterapia, laser a diodo, radiofrequenza, trattamenti (anti age e anti cellulite) viso e corpo, massaggi, trattamenti estetica base (manicure, pedicure, depilazione ed epilazione). Il centro è gestito da Simona Corbo.

Co-Working

Lo spazio dedicato al co-working è composto da 30 postazioni comuni e una sala riunioni privata per chi necessita di uno spazio più riservato. È provvisto di collegamento internet indipendente ad alta velocità, in uno spazio a basso impatto acustico. A disposizione dei soci anche un terrazzo privato con vista sui campi, per avere un momento di relax durante le ore di lavoro.

Sport Lounge Café

Si viene accolti da 350 mq di terrazza con affaccio sui campi indoor. Aperto dalle sei del mattino a mezzanotte è dotato di un’area lounge riservata, di quattro maxi led tv che trasmetteranno tutti i match di svariati sport. È lo spazio ideale per rilassarsi dopo una partita, un allenamento o per staccare dal lavoro.

Qui i soci possono trovare colazioni dolci e salate, light lunch, snack e aperitivi, selezione di caffè e di tè esclusive, centrifughe e smoothies. Il lounge cafè è gestito dal food manager Carlo Sangricoli. inoltre, si possono organizzare eventi privati su prenotazione, usufruendo sia dell’area interna sia del roof top all’interno del parco urbano.

Store Padel Nuestro

Il punto vendita del Winner Memorable Center offre una gamma completa di prodotti, adatta a ogni grado di esperienza dei giocatori e in grado di rispondere in maniera completa a ogni tipo di necessità. Qui è possibile provare l’attrezzatura direttamente sui campi prima di acquistarla.

Area e-Sport

Uno spazio dedicato al gaming, con PlayStation 5, divani, biliardino e connessione ad alta velocità per offrire ai ragazzi (e non solo) un ambiente in più per divertirsi.

centro del mese

PAROLA D'ORDINE: IDENTITÀ

La voglia di crescere e far crescere il padel è il tratto distintivo di Matteo Tritapepe, titolare del negozio TripSport di Teramo. Il quale ha messo anima e corpo nel suo progetto, puntando a conquistare il cliente prima di tutto con la fiducia di Benedetta Bruni

“L’importante è non perdere la propria identità”. Così conclude Matteo, dopo un’intervista che non lascia spazio al dubbio: non solo non teme la novità, ma è anche ottimista sul futuro che ha davanti. E offre un servizio che somiglia alla pausa caffè dall’amico dietro

L'intervista

MATTEO TRITAPEPE TITOLARE

Come e quando nasce il negozio?

Abbiamo aperto a dicembre del 2022, principalmente per la passione per il padel. Oltre a quello ci occupiamo anche di running, ma in minor misura. Per ora siamo contenti, trattiamo spedizioni sia in Italia che all’estero.

Come trovate stia andando, pur con una recente apertura?

Da quando abbiamo aperto i nostri prodotti padel stanno suscitando grande interesse. Da noi ci sono quattro/cinque circoli e quasi tutti con una squadra propria, perciò notiamo un buon andamento sia a livello cittadino che regionale. Finora il negozio ha reagito bene a questo trend. Anche perché inizialmente la gente viene da noi per una consulenza e consigli sulle racchette, poi nasce la prova dei prodotti. Da lì si pone la base per lavorare: il 90% delle volte, il cliente esce con una pala trovata in base alle sue esatte richieste. E non torna quasi mai indietro.

C’è un concetto dietro al vostro store?

Il nostro è un piccolo negozio, ma vogliamo offri-

casa: si parte da una chiacchierata, si passa per la prova prodotto, si arriva alla decisione finale. Il tutto con un trasporto che sa coinvolgere anche il padelista più occasionale. Gli abbiamo chiesto un parere sui primi mesi di attività.

re un’esperienza completa: c’è un televisore dove trasmettiamo repliche e dirette di padel, la parete con abbigliamento e accessori, quella con le pale esposte e un pannello per provarle. Diamo infatti l’opportunità al cliente di usarle in negozio o fuori per un paio di partite, e quando torna decidiamo se vuole provarne un’altra. In questo modo siamo certi che la maggior parte delle volte il cliente esce con la pala adatta. Questo sta alla base di cosa vogliamo fare: creare un ambiente familiare per tutti, invogliare a una chiacchierata che poi diventa una consulenza a 360 gradi. Ci piace che i visitatori vengano da noi per passare un’oretta a parlare di padel in un ambiente rilassato e tranquillo. La vendita è una cosa secondaria: se prima c’è la fiducia, poi arriverà anche quella.

E quanto occupa il padel?

Il padel rappresenta il 99% del nostro profitto. Ci occupiamo e vendiamo anche running, ma per ora ci limitiamo solo alla calzatura. Siamo situati di fronte a un circolo podistico/atletico, e nonostante quella che può essere la concorrenza di grandi fir-

me dello sport, riusciamo comunque ad accontentare il cliente con ottimi marchi performanti anche nel mondo del running. Ma per ora i padelisti continuano ad essere in maggioranza, dato che possono venire da noi in negozio anche per consigli di carattere tecnico.

Ci descrivi il “padelista” tipo che viene a trovarvi in negozio? Quali sono le richieste più frequenti?

Il nostro padelista medio è l’amatore, quello che ci chiede il cambio dell’overgrip, le palline più adatte, cose che non si sente di chiedere al circolo.

Poi viene da noi anche il maestro: passa il tempo, accompagna il cliente o chiede consiglio su qualche specifica tecnica riguardo l’attrezzatura, ma si presenta meno rispetto ai clienti abituali non professionisti.

Come va il rapporto con i brand che trattate?

Per ora ci troviamo bene con tutti i brand. Le aziende con cui trattiamo danno sempre fiducia, massima assistenza e sono puntuali. I marchi che riusciamo a vendere di più sono Hirostar, Siux e Nox, però ci piace avere la possibilità di offrire marchi diversi.

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"L'Italia deve investire sui giovani"
padel shop

La nostra filosofia infatti è quella di non fare magazzino proprio perché ci piace cambiare spesso.

A vedere il vostro negozio, sembra che il padel rappresenti un buon mercato dove crescere. Pensi che valga lo stesso anche per lo sport in sé?

Secondo me il padel deve recuperare gli anni che ha perso dietro a Paesi come Spagna e Argentina. Non è però una moda o un fenomeno momentaneo. Anzi, alla fine ha preso a tal punto che ha quasi trasformato le persone in “malate” di padel. Per fortuna, è uno sport che crediamo continuerà a crescere anche se Italia va ancora a rilento, probabilmente per il fatto che i giocatori italiani sono pochi, nonostante ci siano molte promesse tra le donne. Da questo punto di vista, e di fronte a coppie già ben consolidate, competizioni come il World Padel

padel shop

Tour ci sembrano ancora irraggiungibili. Forse non è ancora il nostro momento, ma ciò non toglie che ci sia molto potenziale.

In cosa, secondo te, il movimento italiano padel deve crescere e migliorare?

Per crescere e affermarsi sul serio l’Italia deve investire sui giovani. In Spagna e Argentina ad esempio ci sono le accademie di padel, e anche da noi servono scuole serie per colmare il gap. Non solo: c’è bisogno di un insegnamento che vada oltre la preparazione tecnica. È necessario che il maestro sia talmente investito nel suo lavoro da rendere i suoi allievi innamorati dello sport. È solo in questo modo che i giovani possono portarlo a un livello successivo. Se non c’è la passione per il padel negli istruttori in primis, il ragazzo difficilmente diventerà un professionista.

Quali progetti avete per il futuro?

A livello di negozio vorremmo ingrandirci, magari aprire un altro punto vendita, possibilmente un campo o una struttura da gestire. La nostra ottica è quella di non far crescere solamente il negozio, ma anche il padel in città. Ovviamente se riusciamo a lasciare l’impronta a Teramo, con campi ed eventi che coinvolgono la gente, allo stesso modo ci saranno sempre nuovi appassionati, e contestualmente avanziamo anche noi. Nel nostro piccolo cerchiamo di portare il meglio con prodotti sempre nuovi, informazioni, tecnologie, così anche il padelista può provare cose diverse ed essere più performante. Tra negozio e distribuzione da questo punto di vista ci sentiamo al sicuro, anche se sarebbe l’ideale avere una linea generale di fornitura e una comunicazione più efficace.

SCHEDA NEGOZIO TripSport

Indirizzo: Via Luigi Tripoti, 19 – Teramo

64100 (TE)

Numero di telefono: 3500540947

E-mail: tripsport@outlook.it

Pagina Facebook: Tripsport

Pagina Instagram: Tripsport

Numero sedi: 1

Titolare: Tritapepe Matteo

Anno di nascita negozio: 2023

Numero vetrine: 1

Metri quadrati totali: 40 mq

Discipline trattate: padel e running

Marchi racchette trattati: Nox, Starvie, Siux, RS, Hirostar, Babolat, Adidas, Royal Padel, Varlion

Marchi calzature trattati: Joma, Bullpadel

Marchi abbigliamento trattati: Siux, Royal Padel, TRS

Marchi accessori trattati: Siux, Bullpadel, Starvie, Varlion, Nox, Shockout, Aperegina, 4ON, Micropadel

TRS® è un marchio registrato di Nuova Calze Regia Srl calzeregia.it Calze TRS – Padel Ultra Slim PERFORMANCE BREVETTATA

PADEL CAPITALE

Il Roma Padel Tour nasce con l’obiettivo di dare alla città il torneo amatoriale più grande e organizzato di sempre. Coinvolgendo anche i circoli della provincia di Sara Canali

Dare vita al torneo di padel amatoriale più importante della Capitale, coinvolgendo il maggior numero di circoli di Roma e provincia. Da questa idea, la Sport Events S.r.l.s. ha ideato il Roma Padel Tour, l’evento che prenderà il via a ottobre 2023 con le fasi di qualificazione e si concluderà a giugno dell'anno seguente con una grande festa di chiusura. I protagonisti saranno tutti gli appassionati delle pareti di cristallo che potranno

L'intervista

FABIO ROSSI E ANDREA SIMEI IDEATORI DEL ROMA PADEL TOUR

Cos’è il Roma Padel Tour?

Si tratta di un torneo che stiamo organizzando, cercando di coinvolgere più circoli possibili di Roma e provincia. Prima di iniziare a mettere in piedi il tutto, abbiamo fatto un censimento e risulta che sul territorio romano ci sono circa 300 circoli, un numero in aumento visto che continuano a sorgere nuovi centri. Testimonial e madrina dell'evento sarà Roberta Pedrelli, speaker di radio Centro Suono Sport e conduttrice di tv Teleroma56, nonché giocatrice di padel.

Com’è il feedback in questa fase?

Stiamo avendo un ottimo riscontro. Siamo già a circa 40 circoli aderenti e l’obiettivo che vorremmo raggiungere è quello di 100 strutture iscritte entro giugno. Il progetto è nato l’estate scorsa, abbiamo aperto il sito, ci siamo fatti venire delle idee e le abbiamo messe su un foglio. Poi abbiamo cominciato a dare forma a questo primo abbozzo e, piano piano, ha preso vita, con un riscontro sempre più entusiasta tanto da portarci a considerarlo una vera e propria attività lavorativa. Abbiamo partecipato al Padel Trend Expo di Milano dove abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con diverse realtà del settore. Poi abbiamo preso contatti con Cinecittà World e subito ci siamo resi conto di quanto, in poco tempo, una semplice idea fosse diventata una magia.

iscriversi entrando a far parte di un circuito che li porterà alla scoperta del volto padelista della città. A ideare quella che si preannuncia essere la manifestazione più importante del territorio sono tre soci, Alessandro Rossi, Andrea Simei e Fabio Rossi. Colleghi, amici e appassionati di padel, a giugno 2022 hanno pensato fosse giunto il momento di mettere insieme tutti i circoli di Roma con un unico obiettivo: rendere Roma la città del padel.

romapadeltour.it

Come avete cominciato a giocare a padel?

Andrea è stato il primo a iniziare a giocare a padel e ci ha coinvolto. Da allora ci siamo appassionati molto e ci è venuta questa idea del torneo della Capitale. Frequentando i circoli ci siamo accorti che esistono moltissimi tornei che però sono piccoli e durano al massimo due giorni. Ci siamo chiesti, perché non facciamo il torneo di Roma?

Come si passa da un’idea a una macchina ben oliata?

Andrea veniva da un’esperienza nel mondo dei motori, ha organizzato per parecchi anni un campionato regionale amatoriale nel Lazio, poi terminato per vari motivi. Quando si è reso conto che mancava un torneo generale cittadino che coinvolgesse tutti i circoli di Roma, ci si è buttato con tutte e due i piedi, tirando dentro anche noi. A guidarci è una grande passione che rende il lavoro molto meno impegnativo.

Come è organizzato a livello di tempistiche?

Apriremo le iscrizioni al torneo a luglio e le chiuderemo l’ultima settimana di settembre: il 1° ottobre avrà luogo il primo match per le qualificazioni che dureranno fino al 31 dicembre. Ogni circolo organizzerà i gironi al proprio interno e alla fine ci comu-

nicheranno chi saranno le prime due coppie vincenti per ogni categoria. A tal proposito, le categorie sono, in totale, nove: maschile, femminile, misto e per ognuna si organizzano a livello principiante, intermedio e avanzato. Da metà gennaio prenderanno il via gli scontri diretti per arrivare a giugno con il gran finale. Le date esatte le pubblicheremo quando avremo tutti gli iscritti.

Chi può iscriversi?

Essendo un torneo amatoriale, sarà aperto a tutti, anche a giocatori di quarta e quinta fascia. Quando si aderisce, si può scegliere anche in quale circolo svolgere le fasi preliminari. Sarà nostra premura comunicare i dati alle strutture scelte a cui verrà devoluta una percentuale della quota di iscrizione.

Qual è l’obiettivo?

Facciamo questo torneo per far conoscere circoli a tutta Roma. Lo facciamo per premiare tutte le persone che partecipano al torneo, lo facciamo per diffondere i valori d questo sport. Ci sono sponsor che ci forniranno premi anche per i non qualificati e chiunque potrà sempre vincere qualcosa. Il maxi premio infatti sarà un'automobile, molto probabilmente una FIAT 500, che verrà estratta tra tutti i partecipanti. A Cinecittà World, il giorno della finale, premieremo anche il circolo che avrà conquistato più punti.

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eventi
"Un torneo per tutti, tutti i circoli per un torneo"
In Foto: Andrea Simei a sinistra e Fabio Rossi a destra.

PARTIAMO DALLA BASE

Di cosa si tratta? Perché questa scienza è fondamentale in termini di performance e prevenzione degli infortuni? Risponde il dottor Mauro Testa, specialista del settore

La biomeccanica è una scienza “giovane” nel nostro Paese, la cui applicazione è ancora poco conosciuta soprattutto negli sport che possono definirsi poli traumatici come il padel. Studia il movimento umano applicandogli le note leggi delle fisica newtoniana, insieme alle quali si applicano le conoscenze di fisiologia, neurofisiologia e antropometria allo scopo di identificare limitazioni funzionali che possono ridurre la prestazione oppure causare infortuni. La biomeccanica è dunque una scienza preventiva il cui scopo è ridurre gli incidenti, studiare la performance e, per ultimo, analizzare il movimento o gesto tecnico. Per raggiungere l’obiettivo è necessario considerare ogni aspetto: le cause endogene del soggetto (alterazioni posturali) e le cause esogene (campi, abbigliamento, attrezzatura e calzatura).

La riduzione degli infortuni ha un impatto altissimo in tutti gli sport: un atleta fermo non è soltanto da riabilitare, ma anche da riallenare.

Il padel, pur non essendo uno sport di contatto, espone a una serie di proble-

matiche fisiche dovute all’intensità dei suoi movimenti, ai continui cambi di direzione, agli impatti con il suolo (spesso molto duro) e alle vibrazioni a ginocchia e gomiti che arrivano, in ordine, a causa di calzature/campi inappropriati e ai contatti racchetta-pallina. Le forze che vengo espresse in questa disciplina sono da 5 a 10 volte (nelle decelerazioni) il peso corporeo. Per tale ragione è fondamentale difenderle grazie alla valutazione biomeccanica oppure allo studio di ausili come l’abbigliamento, che abbiano l’obiettivo di minimizzare i traumi e le vibrazioni dannose. Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie è possibile lavorare sulle racchette per ridurre gli effetti vibrazionali da impatto, lavorare sulla creazione di nuove superfici sportive anche con gomma riciclata (Ecopneus) oppure implementare l’abbigliamento con calze antiscivolo e a compressione graduata, con manicotti che ottimizzino le vibrazioni e con pantaloni compressivi che migliorino e riducano le forze dal suolo e le vibrazioni.

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A NEW (PINK) ERA

Dopo mesi di discussioni e contrattazioni, a fine marzo c’è stata l’ufficialità della partecipazione delle donne nel circuito Premier Padel. La competizione femminile si svolgerà parallelamente a quella maschile e il primo Major a cui prenderanno parte le atlete sarà quello di Roma

La notizia era nell’aria e mancava solo l’ufficialità. Ora possiamo dirlo senza alcun dubbio: anche le donne faranno parte del Premier Padel. Un passo tutt’altro che scontato, dunque ancora più significativo: nel primo anno di vita del circuito targato FIP, infatti, ad aderire erano state soltanto le coppie maschili, mentre le donne avevano preferito non sfidare le sanzioni minacciate dal World Padel Tour nel caso avessero disputato i tornei della nascente lega.

Le numero uno al mondo, Gemma Triay e Alejandra Salazar (presidente anche dell’IPPA), nelle scorse settimane avevano lasciato intendere che la situazione stesse avendo un’evoluzione positiva, anche in virtù dei rapporti più distesi tra Premier Padel e WPT. I motivi del rifiuto iniziale da parte delle giocatrici erano da ricercare sostanzialmente nelle eventuali ripercussioni contrattuali con il World Padel Tour, che con i colleghi uomini aveva in effetti portato avanti delle cause legali per la loro partecipazione al Premier Padel. Con il successo del Premier nel 2022 e l’inizio di un dialogo volto a costruire delle collaborazioni future tra i due circuiti, queste barriere sono (fortunatamente) cadute. E anche per le donne ora può cominciare a tutti gli effetti una nuova era.

Più di 110 giocatrici hanno già firmato un accordo per giocare nel circuito, ma si prospetta che molte altre si aggiungeranno a breve. La competizione femminile si svolgerà contestualmente a quella maschile, mentre le contrattazioni con i promotori locali inizieranno a breve per decidere quali tornei possono già ospitare il circuito donne.

Con l’inclusione delle atlete, sotto la guida dell’associazione internazionale delle giocatrici di padel (IPPA), Premier Padel si rafforza sotto ogni aspetto come un palcoscenico per competizioni di alto livello. Dopo il torneo di apertura della stagione, Ooredoo Qatar Major Premier Padel, l’attenzione si sposta su Roma per il torneo in programma dal 10 al 16 luglio, dove le sedi di gioco per le atlete verranno annunciate una volta finalizzate le discussioni con gli organizzatori.

“È un momento storico e di orgoglio per il padel.

Dal lancio del Premier Padel l’anno scorso, abbiamo lavorato duramente perché sia uomini sia donne potessero partecipare. Con più di 110 giocatrici che già hanno fir mato e altre attese, siamo lieti dei progressi fatti nel portare il padel a nuove vette e far crescere questo sport in tutto il mondo”

Luigi Carraro, presidente della FIP

“Quando abbiamo lanciato il torneo abbiamo preso l’impegno di avere un giorno sia uomini sia donne. Con questo annuncio storico, sono fiero di dire che abbiamo raggiunto i nostri obiettivi in un solo anno dalla creazione del tour. Adesso non vediamo l’ora di vedere crescere e prosperare il nostro sport. Per Premier Padel, questo è solo l’inizio“ Nasser Al-Khelaïfi, presidente di Premier Padel.

“Dopo mesi di discussioni, la maggioranza delle giocatrici dell’IPPA ha votato per partecipare al Premier Padel nel 2023, dando quindi supporto al circuito. In questo modo, vogliamo rafforzare il nostro sport insieme al padel maschile. Per noi questo circuito è un progetto fantastico”

IPPA, International Padel Players Association

48 scenario
LE DICHIARAZIONI

CALENDARI A CONFRONTO

La stagione del padel professionistico entra nel vivo. Sono diverse le novità che il WPT e Premier Padel hanno deciso di portare nel 2023, per un anno ricco di appuntamenti con 36 tornei totali divisi tra i due circuiti

PREMIER PADEL: OTTO APPUNTAMENTI E QUATTRO MAJOR

Sarà ancora l'Italia a rappresentare uno dei pilastri fondamentali del calendario 2023 del circuito Premier Padel. In tutto sono otto le tappe (due nel nostro Paese) previste quest’anno, ma non è escluso che durante il cammino se ne aggiungano altre, come già accaduto nel 2022. La nuova stagione è partita a fine febbraio con il Major del Qatar sui campi del Khalifa Tennis & Squash di Doha (con la vittoria di Stupaczuk-Di Nenno). Il torneo di Roma, secondo appuntamento Major, dove per la prima volta parteciperanno anche le donne, è in calendario dal 10 al 16 luglio, e sarà seguito dal P1 di Madrid. Sarà un P1 anche il torneo argentino di Mendoza (31 luglio-6 agosto), mentre per ritrovare un Major bisognerà attendere settembre, con Parigi che ospiterà la terza tappa dal 4 al 10 settembre. Anche in questo caso, come per Roma, il passaggio dal Roland Garros ha rappresentato nel 2022 un momento cruciale nel calendario mondiale, con l'ingresso della disciplina in un vero e proprio tempio del tennis. In autunno, si va in Egitto con il P1 di Giza, torneo che potrà fornire una cornice unica nel suo genere. Il quarto e ultimo Major sarà invece ancora una volta, nella terra natia della disciplina, a Monterrey (Messico), dal 27 novembre al 3 dicembre. La stagione 2023 si concluderà con la conferma di Milano P1, presso l’Allianz Cloud dal 4 al 10 dicembre. I tornei Premier Padel continueranno a offrire premi in denaro da record: i vincitori dei Major riceveranno 525 mila euro, quelli dei P1 300 mila. Il sistema nella classifica FIP assegnerà invece 2.000 punti per la coppia vincitrice dei Major e 1.000 per i vincitori dei P1.

WPT: 27 TORNEI DA FEBBRAIO A DICEMBRE

Il calendario 2023 del WPT è ancora più fitto di appuntamenti rispetto alla stagione scorsa, con cinque tornei in più spalmati lungo l'anno sportivo che si sviluppa su 10 mesi, dalla metà di febbraio a metà dicembre. Grande novità della stagione è che le categorie passano da tre a quattro (Master Final, Master, Open 1.000 e Open 500). I tornei aumentano da 22 a 27 con un calendario ricco di impegni per giocatori e giocatrici, così suddivisi: cinque Master (Abu Dhabi, Marbella, Valladolid, Madrid e Buenos Aires), un Master Final a dicembre a Barcellona, 18 tornei Open 1000 e tre Open 500, con la nuova dicitura a indicare il numero di punti guadagnati da chi alzerà il trofeo. Cambia anche la distribuzione geografica: vi sarà un potenziamento del circuito in Sudamerica, che passa dai due tornei della scorsa stagione a cinque con le nuove tappe di Cile e Paraguay e la seconda argentina, a La Rioja, ad aggiungersi a Buenos Aires, unico torneo dove non giocheranno le donne, e Messico. Sono invece 21 gli appuntamenti in Europa (19 la scorsa stagione), 12 dei quali in Spagna, che resta la nazione di riferimento per il circuito. Fanno il proprio ingresso le tappe di Germania e Finlandia. Anche Belgio, Svezia, Danimarca, Austria, Francia e Paesi Bassi hanno avuto la conferma della propria partecipazione al circuito. Non ci sarà invece alcun torneo in Italia, come nel 2022. Questo lungo cammino è partito ad Abu Dhabi che ha ospitato il Master dal 20 al 26 febbraio con la vittoria maschile della nuova coppia Agustin Tapia e Arturo Coello, mentre in campo femminile la finale è stata appannaggio di Paula Josemaria e Ariana Sanchez. A marzo il circuito, invece, si è spostato in Sudamerica con tre Open 1000 consecutivi: La Rioja, Cile e Paraguay. Il gran finale sarà come di consueto a Barcellona dal 14 al 17 dicembre con il Master Final.

49 tornei

L’UNIONE FA LA FORZA

PPA e IPPA sono le due associazioni di giocatori e giocatrici professionisti.

Obiettivo: difendere i diritti e migliorare le condizioni degli atleti di Sara

Aottobre 2021 è nata ufficialmente l’unione dei giocatori professionisti del World Padel Tour, il cui acronimo è PPA. Il Padel Professional Association ha come fine comune l’interesse dei professionisti per unificare le esigenze/richieste degli atleti, una sorta di sindacato fondato per parlare a nome dei giocatori al fine di migliorare le condizioni di tutti. Nella lettera con cui la PPA si è presentata, gli atleti affermavano che il primo passo da fare fosse trovare una nuova proposta di circuito, avviando un dialogo sia con quello allora attuale, ovvero il World Padel Tour, sia con nuovi organizzatori o circuiti interessati a collaborare e a non firmare contratti individuali, ma come associazione. La PPA ha svolto un ruolo fondamentale nella nascita del Premier Padel, insieme a FIP e Qatar Sports Investments e oggi è tra i protagonisti nell’organizzazione dei calendari.

LE AZIONI

La nascita del Premier Padel ha creato non poche frizioni con il World Padel Tour. La stessa Associazione ha rifiutato l’invito del WPT a discutere una nuova proposta di rinnovo del circuito. L’incontro con la dirigenza era in programma il 18 ottobre 2022 in occasione del Menorca Open, salvo poi annunciare la diserzione con un comunicato rilasciato a pochi giorni dal meeting. Secondo la PPA, i requisiti fondamentali per prendere in considerazione qualsiasi richiesta dal WPT erano da considerare con un cambio di atteggiamento nei loro confronti e l’instaurazione di un rapporto alla pari. Inoltre, ritenevano che non potesse esserci nessun tipo di confronto fino a quando non fossero in essere le cause legali intentate da Setpoint Events, la società che gestisce il WPT, contro i giocatori che hanno aderito al Premier Padel. L’associazione ha anche avvisato il WPT che qualsiasi comunicazione futura non dovrà essere inviata ai singoli giocatori, ma al consiglio direttivo della PPA. Dopo nemmeno due mesi, a metà dicembre dello stesso anno, la PPA ha diramato un comunica-

ORGANIGRAMMA DEL PPA

Il presidente

Ale Galán

Vicepresidente

Pablo Lima

Segretario

Paquito Navarro

Tesoriere

Maxi Sanchez

Fanno parte anche

Fernando Belasteguín

Miguel Semmler

José Carlos Gaspar Campos

Si chiama International Padel Players Association, si abbrevia come IPPA ed è stata creata lo scorso febbraio con l’obiettivo di soddisfare le esigenze delle giocatrici, ma soprattutto di difendere i loro diritti a livello internazionale secondo l’articolo 2 del loro Statuto. La nascita dell'IPPA è arrivata in seguito alla creazione del circuito Premier Padel. Come gli uomini, le giocatrici professioniste hanno deciso di creare il proprio sindacato per difendere interessi e diritti. Dopo la dichiarazione congiunta rilasciata da Premier Padel e World Padel Tour

to in cui denunciava le recenti prese di posizione del circuito gestito da Setpoint Events, che avrebbe voluto escludere dal WPT 2023 tutti gli atleti dalla prima alla 150esima posizione nel ranking che non avessero ancora firmato un contratto per la prossima stagione. Secondo la PPA, questo gruppo di giocatori stava ricevendo forti pressioni dal WPT per siglare il nuovo accordo proposto dal circuito della durata di cinque anni. Chi non lo avesse fatto, sarebbe stato espulso dal Tour. Da parte sua, il WPT ha condannato fermamente i toni e le argomentazioni portate avanti dalla Professional Padel Association, definite “un cumulo di falsità”. Questo non ha placato la battaglia tra le due parti, con un’ennesima azione contro il calendario del World Padel Tour 2023. L’associazione dei giocatori a inizio anno ha infatti diramato un comunicato in nove punti per sottolineare le contraddizioni e i problemi creati a suo dire dal WPT con il nuovo calendario, le categorie dei tornei e le modalità con le quali è stato annunciato. Inoltre, PPA ha voluto ricordare come il WPT stesse continuando a ostracizzare i giocatori che non avevano ancora firmato un nuovo contratto con il circuito, nonostante fino al 2022 anche chi non aveva un accordo formale poteva partecipare a tutte le attività legate al World Padel Tour.

OGGI

Le frizioni tra World Padel Tour e la PPA sembrano essere state superate. Questo grazie a un avvicinamento costante tra il circuito di Damm e il Premier Padel tra cui sembra essersi instaurato un dialogo per collaborazioni future. Alejandro Galan, presidente dell’associazione dei giocatori, ha parlato in un’intervista dei rapporti tra le due manifestazioni e di come la situazione potrebbe evolversi nel prossimo futuro. “È qualcosa di veramente positivo, che ci riempie di ottimismo. Abbiamo avvertito un calo di tensione e ora c’è un’atmosfera migliore e molto più rilassata. Avvertiamo un maggiore ottimismo tra i gli atleti che vogliono giocare e godersi lo sport”.

sull’avvio di un dialogo per possibili collaborazioni future, l’associazione delle giocatrici ha diramato un comunicato per esprimere la propria soddisfazione sui tentativi compiuti tra i due circuiti per mettere da parte le ostilità dell’ultimo anno. L’IPPA si augura che queste trattative possano mettere la parola fine ai contenziosi legali tra Setpoint Events, la società di Damm che gestisce il WPT e i tre enti che sostengono e hanno creato il Premier Padel: la FIP, Qatar Sports Investments e la Professional Padel Association.

50 sotto la lente
NASCE L’IPPA
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