HUB STYLE VOL.4_2023

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N.04-2023 • ISSUE #40 contemporary active premium STYLE Periodico bimestraleRegistrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1LOM /MI /2804. In caso di mancato recapito inviare al l’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. sneakers Scarpe vecchie & nuove Trend&news Nel cuore di Firenze
story Pensare responsabile brand Archivium B.D. Baggies Handpicked Kangra Lorenzoni Montecore Piquadro Uno sguardo cosmopolita La fucina della moda Focus on pants 100 Punti di Vista: i dati finali Legami che durano topic hubstylemag
cover

Imagine a man, whose presence exudes confidence and timeless elegance.

Imagine a man, whose presence exudes confidence and timeless elegance.

He strolls through the rugged landscape of the world, embracing the natural wonders that surround him, as he seeks the awe-inspiring beauty that touches the depths of his soul.

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And here, against the backdrop of an enchanting Nature, emerges a testament to his unwavering quest for excellence - the Outerwear Collection by Montecore.

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Each garment is meticulously crafted to be the steadfast companion of this life explorer, harmonizing style and function in a symphony of unparalleled grace.

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From the cascading waterfalls to the misty highlands, from the tranquil lakes to the windswept cliffs, the outerwear of Montecore adapts effortlessly to any environment. With unrivaled durability and timeless style, it is a testament to the notion that you can journey far and wide without compromising on sophistication.

From the cascading waterfalls to the misty highlands, from the tranquil lakes to the windswept cliffs, the outerwear of Montecore adapts effortlessly to any environment. With unrivaled durability and timeless style, it is a testament to the notion that you can journey far and wide without compromising on sophistication.

Discover the joy of sartorial liberation and explore the realm of possibilities beyond the horizon, for true elegance knows no boundaries.

Discover the joy of sartorial liberation and explore the realm of possibilities beyond the horizon, for true elegance knows no boundaries.

montecore.it

montecore.it

ATTRAZIONE E CONDIVISIONE

I più attenti di voi avranno notato che da qualche settimana il nostro gruppo ha cambiato nome e si è trasformato in MagNet. Ci pare giusto e doveroso dedicare questo editoriale per spiegare il perché. È presto detto: già da un po’ di tempo il nome Sport Press, al quale ovviamente eravamo molto affezionati, ci andava stretto. Siamo effettivamente nati 20 anni fa come gruppo editoriale specializzato nell’editoria sportiva. Il nome era quindi perfettamente calzante. Ma negli anni abbiamo deciso di diversificare i settori nei quali operiamo: oltre a action sport, outdoor, sci winter sport, bici, running, e a tutti gli sport in generale, ecco l’ingresso in nuovi settori, nel mondo della mobilità elettrica, del turismo attivo e naturalmente in quello della moda, per il quale fin dall’inizio è stata costituita una specifica divisione. Oggi l’azienda conta su nove testate verticali e di riferimento in settori, tra le quali HUB Style rappresenta senz’altro uno dei brand più importanti, autorevoli e riconosciuti. Come crediamo confermi anche questo quarto numero dell’anno che, come di consueto, è per gran parte dedicato alle novità della moda maschile e presente in edizione speciale a Pitti, oltre che nel corso degli altri principali appuntamenti internazionali (in versione digitale integralmente in inglese).

Da sempre, inoltre, il gruppo è attivo nel settore degli eventi. Prima con partnership strategiche e progetti condivisi. Poi con una divisione totalmente di proprietà e interna, che negli anni ha ideato e consolidato format di grande successo. Ultimo in ordine di tempo quello dei Winter Business Days, lanciati a inizio 2023 a Ponte di Legno - Tonale. Così come gli Emoving Days, giunti quest’anno alla terza edizione (fine marzo a Milano) e già diventati un punto di riferimento nell’ambito della nuove forme di mobilità. Un appuntamento sempre più partecipato da parte di pubblico e operatori. Composto da un mix di elementi che lo rendono appetibile e moderno: presentazioni, incontri, workshop, test prodotto, experience.

La stessa formula, quella di cui sopra, che negli anni ha decretato la crescita esponenziale degli Outdoor & Running Business Days: giunti quest’anno alla nona edizione, sono attesissimi da tutta la community del mondo outdoor e running (ma con sempre più contaminazioni anche dal settore lifestyle). E si apprestano a battere nuovi record in termini di partecipazione, con oltre 3.000 operatori previsti tra il 9-10 luglio nella splendida cornice di Riva del Garda, tra i quali oltre 1.000 retailer in rappresentanza di più di 500 insegne, 130 espositori e oltre 250 marchi rappresentati. Nel 2023, ecco la nascita di una terza divisione del gruppo, denominata “Talent”. Attiva nella consulenza e nella formazione, oltre che nella valorizzazione e ricerca di figure professionali. Un’area della quale vi parleremo più ampiamente e che troverà spazio anche sui nostri media.

MagNet Media, MagNet Events, MagNet Talent: tre aree strategiche e complementari quindi, con le quali il nostro gruppo si presenta con rinnovata energia e visione. All’insegna dell’innovazione e della trasversalità, ma senza dimenticare le nostre origini “giornalistiche”. E qui è presto spiegato il significato del nome: “Mag” che richiama il concetto di magazine, sia esso cartaceo che digitale (due mondi che si ibridano e completano sempre di più). “Net” che evoca il tema della rete e delle connessioni, create e agevolate quotidianamente dalle nostre attività. Insieme vanno a comporre la parola MagNet, appunto, che significa letteralmente “magnete” in inglese: il punto di partenza e l’obiettivo che muove quotidianamente tutto il nostro lavoro è proprio quello di attrarre persone, storie, idee, opportunità, talenti e progetti. Per poi ovviamente condividerli con tutti voi, in un arricchimento costante e reciproco.

BENEDETTO SIRONI

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Editore: MagNet S.r.l. SB Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale BENEDETTO SIRONI

Responsabile progetto: CRISTIANO ZANNI Editors: VALERIA ONETO, SARA FUMAGALLO, MARIA PINA CIUFFREDA, ALESSANDRO MARRA, NICOLA SANNITI

Art Director: RICCARDO RECCAGNI Contributors: MARCO RIZZI, ANGELO RUGGERI

Redazioni: Via Tertulliano 68/70 - 20137 Milano -Tel: 02.87245180

Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - redazione@hubstyle.it - www.hubstyle.it Stampa Alphaprint - Busto Arsizio (VA) - Una copia 1,00 euro

Anno 07 - N.04 / 2023 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet S.r.l. SB Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Chiuso in redazione il 6 giugno 2023

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EDITORIALE

16-18

PIQUADRO: PENSARE RESPONSABILE

28-30

32-34 IL MENSWEAR DI OGGI

70-74 SNEAKER SECTION

SOMMARIO
NEWS 10-14 Collabo, capsule & retail COVER STORY 16-18 Piquadro: pensare responsabile NEW TALENTS 20 Con vista su Firenze RETAIL STORY 22-24 Gerard Loft: uno sguardo cosmopolita Royalcheese: la fucina della moda FROM FASHION 26 La musica non è mai stata così di moda FOCUS ON PANTS 28-30 Sartorialità contemporanea ANALYTIC 32-34 Il menswear di oggi: tra cambiamenti e conferme INCHIESTA ESCLUSIVA 36 100 Punti di vista: i dati finali ZOOM 38-43 Kangra: successo made in Italy Archivium: nati con la camicia Lorenzoni: un lusso autentico PREVIEW SS 24 44-54 Montecore: l’innovazione sartoriale B.D. Baggies: americano e senza tempo Satorisan: per ispirare le persone Dolomite: connessi con la natura UYN: bio-material addicted Bear: the success wave INTERVIEW 56-58 Handpicked: la tela diventata lussuosa U.S. Polo Assn.: lo sportswear che diventa lifestyle PARTNERSHIP 60 Red Wing x Urbanstar: legami che durano SHOWCASE 62-69 Menswear contemporaneo SNEAKER TREND 70 Scarpe vecchie & nuove SNEAKER NEWS 71 SNEAKER SHOWCASE 72-73 INSIDE THE STORE 74 Flow Run: nel cuore di Firenze
SARTORIALITÀ CONTEMPORANEA
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L’ESPLORAZIONE URBANA DI THE NORTH FACE

The North Face UE, è un progetto che nasce dalla collaborazione di Hans Chyi, Andrea Jiapei Li e il team di design APAC del marchio outdoor. Dal design minimalista, incentrata sull’esplorazione, la collezione è realizzata con tessuti innovativi e tecnici. Il gilet cropped, in materiale idrorepellente, la gonna in WindWall o un accessorio il cui design è ispirato alle sacche porta magnesite, evidenziano la versatilità del prodotto. Total look, adatti a tutte le condizioni, per gli escursionisti che desiderano avventurarsi verso nuove “giungle urbane”.

SEBOY’S: QUANDO IL CLASSICO INCONTRA IL GLAM ROCK

Per la stagione primavera-estate 2023 Seboy’s annuncia la collaborazione con la IT girl ita-costaricana Natalia Bonifacci. L’italianità e lo stile del brand vengono invasi dal gusto glam rock della modella che costumizza le calzature iconiche, re-interpretandole in chiave personale. Il mocassino si arricchisce con attraenti tonalità come il bordeaux e il verde smeraldo, o il rosso strong del Texano. Il filo conduttore dell’intera capsule è la fodera interna rosa cipria, creata esclusivamente per la “Natalia Selection”.

IL PROGETTO FUTURISTICO, ETICO E GREEN DI GABRIELA GIOVANARDI

Candiani Denim lancia una capsule collection in collaborazione con Orange Fiber, azienda italiana che brevetta e produce materiali per il tessile. Il brand ha avuto l’esclusiva Coreva Design, una tecnologia che rivoluzionerà il mercato del jeans, che sfrutta le proprietà elastiche di un materiale vegetale e riduce il suo impatto ecologico, degradandosi in minor tempo. La collezione è composta da quattro pezzi gender e size-inclusive realizzati in partnership con Quid, laboratorio sartoriale fondato per favorire lavoro a persone colpite da situazioni di fragilità. Principi etici e innovativi si uniscono in questo grande progetto a cura di Gabriela Giovanardi.

PAOLONI FESTEGGIA

UN COMPLEANNO IMPORTANTE

Quarant’anni e una celebrazione che parte dal mare e dalle spiagge del Conero. Nelle Marche, nel 1983, comincia l’avventura della Manifattura Paoloni. Un anniversario importante, che parla del “fatto con cura e del saper fare”. Con un’immagine che rappresenta il Contemporary Heritage del brand. Una collezione estiva SS 23 di essenziali contemporanei ispirati alle icone della sartoria maschile. Dall’estetica versatile e senza tempo, rielaborata sulla funzionalità moderna, che riflettere stili di vita in continua evoluzione. Il brand, inconfondibilmente italiano nella dedizione al mestiere di creare capi di altissima qualità, si distingue per una visione dello stile attuale e cosmopolita.

LA COLLABO DI N°21 E WOLFORD È UN GIOCO SINERGICO

Wolford presenta l’ultima collezione in collaborazione con Alessandro Dell’Acqua, in cui la qualità distintiva del brand incontra il sapore contemporaneo di N°21. Artigianalità e innovazione si uniscono in una capsule dal design esclusivo: silhouette valorizzate da pizzi, tagli asimmetrici e materiali biodegradabili al 100%. Gonne e jumpsuit in morbida vegan leather elasticizzata che modella il corpo.

IL POP STYLE DI TOMMY HILFIGER, UN OMAGGIO AL GENIO DELLA FACTORY

Per omaggiare la leggenda della Pop Art americana, Andy Warhol, Tommy Hilfiger nell’autunno del 2022 lancia una piattaforma creativa, la Tommy Factory, ispirata al famoso studio newyorkese. Ora la collezione in collab omaggia Montauk, famoso rifugio sul mare dell’artista. La capsule è composta da 28 pezzi che esplorano la costiera attraverso texture e colori. Tra i must-have per l’uomo un maglione e un costume con stampa aragosta tipicamente pop. Per la donna una gonna midi, una camicia e un costume con stampa tramonto per rievocare la stagione estiva.

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NEWS, COLLABO & CAPSULE

IL LUSSO SI COLORA PER LE SNEAKERS DI ADIDAS

L’iconica collaborazione tra adidas e Pharrell Williams torna in scena con Humanrace Samba Colors by Pharrell, una collezione di sneakers che nasce dal desiderio di celebrare l’artigianalità e la passione per il lusso e il colore. Una combinazione di nuance monocromatiche tra cui l’esclusivo verde Humanrace. Un’interpretazione esclusiva del modello Samba che si arricchisce di tomaia e lacci in pelle provenienti da ECCO Leather, leader mondiale del materiale. Attraverso la sua tecnologia a risparmio idrico consente di risparmiare 20 litri di acqua per pelle. La linguetta estesa è un richiamo alla storia senza rivali del brand nel mondo calcistico.

DEBUTTO PER ARENA NEL LIFESTYLE CON THE WOOLMARK COMPANY

Arena debutta nel segmento lifestyle, a Pitti Uomo 104, annunciando la collaborazione con The Woolmark Company. L’obiettivo per il suo 50esimo anniversario è inoltrarsi anche nel mondo della moda e non solo nell’abbigliamento sportivo e performance. La collezione beachwear SS 24 spazia da costumi da bagno ai capispalla, dalle felpe alle t-shirt, bermuda, pantaloni e mini-abiti. L’iconico logo è ricamato dai tre diamanti o stampato sui capi, che sono realizzati con l’utilizzo di fibre ad alta percentuale riciclate. La lana Merino è ultraleggera e a rapida asciugatura, assicurando allo stesso tempo una protezione dai raggi UV. Insomma, ideale per vivere momenti di relax sotto l’ombrellone.

L’IMPREVEDIBILE DIVENTA PREVEDIBILE

CON LA CAPSULE DI K-WAY

“Festival kit” è il risultato della nuova collaborazione tra Universal Works e K-Way. La collezione comprende due giacche e una borsa, disponibili in dark blue e in tonalità sabbia. Ogni articolo è realizzato con una versione riciclata del tessuto del brand di impermeabili, per creare un prodotto non solo performante e di qualità, ma anche sostenibile. Cuciture termonastrate, orlo regolabile e completamente impacchettabile, sono le principali caratteristiche che rendono queste giacche perfettamente adattabili a ogni situazione. La Festival Bag riassume l’intera collezione: utile, affidabile e spaziosa.

UNA NUOVA COLLEZIONE SPECIALE VALSPORT

Ollie è la nuova mini capsule di Valsport. Due modelli di scarpe genderless, che racchiudono in loro tradizioni e maestria artigianale. Chi le indossa non vuole rinunciare alla coolness intramontabile delle classiche sneakers bianche. La suola vegetale di queste calzature nasce da una lavorazione precisa. La gomma naturale di caucciù unita al bicarbonato di calcio viene vulcanizzata a 140 gradi su uno stampo in alluminio e pressata poi da storiche macchine artigianali a “torchiello”.

REALTÀ CHE SI INCONTRANO TRA TRADIZIONE E URBANSTYLE

Il pioniere del denim italiano, Roy Roger’s, annuncia una collaborazione con Dave’s New York, store multibrand americano specializzato nel workwear. Definita il “vintage del futuro”, la capsule è composta da 25 pezzi iconici che raccontano la naturale affinità tra i due partner, unendo tradizione e streetwear. Work pants, giacche in denim o in versione short denim jacquard; completano l’offerta una serie di t-shirt con stampe vintage, provenienti dall’archivio di Roy e Dave’s, originale degli Anni ’60.

QUANDO IL LUSSO INVADE LE SUBCULTURE URBANE

Per la prima volta il brand sportwear Best Company, collabora con Patta, famoso marchio olandese fondato nel 2004. Questa partnership, dal forte impatto culturale, rappresenta una ribalta dello streetwear elevato al luxury, con un’estetica metropolitana e richiami al mondo naturale, lasciando un segno nella subcultura globale. Le t-shirt sfoggiano vivaci ricami floreali che celebrano la bellezza della natura come la “Busi Busi” crewneck, la “Faya Faya Lobi” e la “Tawa Tawa” hoodie che presenta un design con uccelli nel loro habitat naturale.

— 12 — NEWS, COLLABO & CAPSULE

ETRO: APERTURA A RIYADH, IN ARABIA SAUDITA

Con uno spazio di 200 mq, situati presso il Kingdom Center di Riyadh, Etro annuncia l’apertura della sua nuova boutique monomarca. In collaborazione con Etoil Group il brand rafforza la sua presenza nell’area mediorientale. Elegante, essenziale, con materiali dai toni chiari, lo spazio offre visibilità sulle collezioni ready-to-wear donna e uomo, fiancheggiate dalla piccola pelletteria, fragranze e accessori.

SI REINVENTA LO STORE PARIGINO DI MAISON VALENTINO

La couture romana dall’influenza francese si reinventa a Parigi, in Avenue Montaigne. Uno spazio inedito, ideato da Jacopo Venturini e Pierpaolo Piccioli, per ospitare tre piani dedicati al Prêt-à-porter donna e uomo. Ambiente caldo ed evocativo, in cui il rosso con tutte le sue sfumature ravviva pareti e luci bianche. Forti i richiami ornamentali che spaziano dagli Anni ‘3o ai ‘70, una galleria artistica con elementi decorativi unici. La nuova boutique, inoltre, ospita dal 15 giugno al 15 luglio le creazioni più emblematiche dell’artista italiano Gioele Amaro con cui la Maison ha collaborato in occasione della mostra Resignify a Pechino nel 2021.

TESSABIT FESTEGGIA 70 ANNI

CON UNA NUOVA BOUTIQUE UOMO

Una storia lunga 70 anni che nasce sulle rive del Lago di Como. Tessabit è la boutique fondata nel 1953 dalla famiglia Molteni che, grazie alla sua selezione originale e ricercata dei migliori brand di abbigliamento e accessori luxury, è sinonimo d’avanguardia e continua ricerca stilistica. In occasione del 70esimo anniversario, in un palazzo storico nel cuore della città lariana, è stata inaugurata la nuova “casa di Tessabit”, ideata e progettata dallo studio di Architettura Cardinali&Gazzabin. Qui le linee morbide degli ambienti interni si mixano perfettamente con gli esterni imponenti ed eleganti. Un’armoniosa metafora che racconta del lungo percorso della famiglia Molteni.

JW ANDERSON APRE A MILANO IL PRIMO FLAGSHIP ITALIANO

JW Anderson apre a Milano. Il brand annuncia l’apertura del flagship store meneghino: il secondo del brand e il primo in Italia. L’evento rafforza il legame con l’Italia iniziato nel giugno 2022, con il debutto della collezione menswear all’interno del calendario della moda milanese. La location è al numero 16 di via Sant’Andrea, nel cuore del Quadrilatero. Il negozio si estende su un unico piano per un totale di 53 metri quadrati suddivisi in due ambienti principali, con una vetrina a tutta altezza sulla strada. Lo spazio è stato progettato da 6a Architects, già autore del negozio JW Anderson di Soho a Londra.

A CANNES, LA LOCATION MEDITERRANEA DI VILEBREQUIN

PAUL&SHARK X TIGU BEACH PER UN’ESTATE CONSAPEVOLE

Un elegante stabilimento balneare, Tigu Beach, sulle acque cristalline del Golfo del Tigullio, nei pressi di Sestri Levante, che per la stagione estiva 2023 vestirà Paul&Shark. Questa zona della Liguria non è stata scelta per caso. Infatti, il beach club si colloca in prossimità di un territorio dove la biodiversità è ricca ed elevata. Il progetto nasce da un lato dalla volontà del marchio di raccontare un’Italia da salvaguardare, di un pianeta che ha bisogno di essere tutelato e della necessità di parlare di estate in modo consapevole e costruttivo. Dall’altro, un modo nuovo e chic di concepire la spiaggia: un concept creativo ideato dall’imprenditore Edoardo Santanna, storico proprietario di Tigu Beach e Mattia Ferrari anima internazionale e creativa

Il creatore di costumi nato a Saint-Tropez, Vilebrequin, prende il timone dell’iconico stabilimento balneare di Cannes: L’Ondine. Uno spazio reinterpretato per ambientare a pieno le sue creazioni. Nato dall’immaginario dell’interior designer Vincent Darré, il lungomare de “La Croisette” ospita ora un’immersione paradisiaca nel Mediterraneo. Legno invecchiato accostato a piastrelle e ceramiche dipinte a mano. Un solarium per sorseggiare un drink e mangiare pietanze tipiche locali. Tono esclusivo è la possibilità di prendere in prestito su richiesta accessori del brand ,per trascorrere al meglio una piacevole giornata in spiaggia.

— 14 — RETAIL

PENSARE RESPONSABILE

Un design performante e riconoscibile quello di Piquadro. Una filiera green dalla sostenibilità certificata, che impegna l’azienda con progetti etici, innovativi e di ricerca di Valeria Oneto

Èil marchio italiano di accessori tech-design. Piquadro, nato nel 1998 dalla mente imprenditoriale del ceo e founder Marco Palmieri, che abbiamo avuto il piacere di intervistare, fin dagli esordi ha saputo distinguersi per il suo mix perfetto di design, qualità e funzionalità, diventando il brand di riferimento di business man, ma anche woman, di viaggiatori, amanti del bello. Tutti i prodotti Piquadro sono il frutto di un’attenta progettazione, dove la lavorazione della pelle è interpretata in chiave contemporanea. L’azienda, quotata in Borsa, ha chiuso il 2022 con una crescita di fatturato pari al 17,5%. Oggi è impegnata, su più fronti, in strategie di responsabilità green e sociale, con progetti singolari come quello del Corno alle Scale.

Perchè il brand si chiama Piquadro?

Piquadro significa P al quadrato, dove la P sta per Palmieri, il mio cognome, e per pelletterie. Ho sempre avuto una grande passione per la matematica e quando è stato il momento di creare il mio marchio, mi è venuto naturale pensare a questo.

Su quali valori si basa il marchio? Cosa vi rende autentici?

Ciò che a mio parere rende unico Piquadro è la combinazione di

design e performance con il sapore della lavorazione artigianale italiana, la qualità dei pellami pregiati e la cura per i dettagli.

Chi è il cliente Piquadro?

Il cliente Piquadro è uno “slasher”, un uomo dalle passioni diversificate che si sente a suo agio nel business formale come negli sport estremi. È un serio professionista ma si fa apprezzare anche alla consolle da Dj, viaggia in auto, ma anche in bici e in monopattino.

Cosa offrite oggi al vostro cliente? Cosa vi diversifica dai competitor?

Oggi la sensibilità del consumatore è molto diversa rispetto al passato. C’è una consapevolezza diffusa sui temi di Etica e Sostenibilità e un brand esperienziale non può limitarsi a perseguire la soddisfazione del cliente semplicemente attraverso la qualità del prodotto, l’innovazione e l’assistenza. Deve avere obiettivi più alti ed etici riempiendo di valori solidi e condivisibili la promessa e l’immaginario che rappresenta. Il Gruppo Piquadro sente molto forte la responsabilità di promuovere un’innovazione sostenibile e quindi un cambiamento culturale che, preservando il profitto, metta al primo posto il rispetto dell’ambiente e il progresso sociale per garantire il futuro delle

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COVER STORY
La linea Corner 2.0 di Piquadro è realizzata in materiali riciclati, perfetta sia nel contesto urbano che outdoor

prossime generazioni. Siamo quindi partiti oltre 10 anni fa con i nostri primi progetti di responsabilità sociale volti a promuovere la diversità. Poi c’è stata la svolta green sulla progettazione del prodotto con l’allungamento del suo ciclo di vita, l’impiego di materiali riciclati e l’utilizzo di pellami provenienti da filiera certificata. Infine, il progetto a sostegno della comunità delle nostre montagne e la compensazione delle emissioni carboniche per l’intero Gruppo.

Sulla sostenibilità quali sono dunque le vostre scelte strategiche?

Nell’ambito delle attività ESG possibili, abbiamo individuato diverse aree in cui concentrare risorse e investimenti. Abbiamo lavorato sul prodotto per poter sostituire i nostri tessuti tecnici con materiali riciclati e/o biodegradabili, ugualmente performanti, garantendo una durata ancora più lunga. Sul tema del ci-

clo di vita del prodotto stiamo lavorando da tempo per ampliare le opportunità di riparazione e abbiamo in pipeline un progetto con un approccio innovativo alla questione della riparabilità dei prodotti. Siamo molto rigorosi sulla comunicazione relativa alla responsabilità e abbiamo per questo ideato uno strumento per rendere quanto più trasparente possibile il dialogo con il consumatore, inserendo nei cartellini di prodotto un indice (Piquadro Recycled Index) che riporta la percentuale di materiale riciclato utilizzato. Sempre in tema di ambiente, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sulla loro compensazione. Le 1.896 tonnellate di CO2 prodotte nell’anno fiscale 2021-22 dalle aziende del Gruppo - Piquadro, The Bridge e Lancel – sono state compensate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati generati grazie alla riforestazione di aree fortemente degradate del Cerrado in Brasile. Grazie alle azioni poste in atto da Piquadro per la riduzione delle emissioni, abbiamo avuto un calo del 16% della CO2 prodotta dall’headquarter di Gaggio Montano nell’anno fiscale appena concluso, emissioni che continueranno a essere compensate con i crediti di carbonio. In parallelo con le attività in difesa dell’ambiente, abbiamo dedicato un forte impegno alla responsabilità sociale con un’attenzione specifica alla nostra comunità, focalizzandoci su tre direttrici: innanzitutto il supporto alle disabilità, attraverso la nostra fondazione con progetti che prevedono il finanziamento di start-up sociali e formazione. Contemporaneamente sosteniamo le famiglie disagiate della zona, con donazioni di vario genere, come i pc per la didattica a distanza necessari durante i lockdown e il finanziamento di ore di formazione per gli studenti. Infine, abbiamo intrapreso un ampio progetto a supporto alla comunità delle nostre montagne, il rilancio della stazione sciistica del Corno alle Scale attraverso la promozione di un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e attento alle diversità.

Un progetto dunque a tutto tondo, quello del Corno alle Scale. Sta dando soddisfazioni?

Sì, senza dubbio un progetto di ampio respiro. Il nostro scopo principale era quello di evitare che, a causa della chiusura della stazione sciistica e della conseguente

L’impronta carbonica del trolley in policarbonato PQ-Light è stata compensata

— 17 — COVER STORY
Una veduta del comprensorio Corno alle Scale, protagonista dell’omonimo progetto green di Piquadro La linea performante Corno alle Scale è realizzata in collaborazione con i tecnici e gli atleti della Federazione Italiana Sport Invernali

scarsità di lavoro, i giovani della zona dovessero andarsene per cercare altrove un futuro migliore. Volevamo, inoltre, raggiungere questo obiettivo attraverso uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale e su quello economico, facendo leva su un turismo eco-responsabile, promotore della montagna in estate e in inverno. Per questo abbiamo, tra le altre cose, deciso di finanziare come Gruppo Piquadro la compensazione carbonica della stazione sciistica facendone la prima in Italia dove si scia con la consapevolezza che le emissioni di anidride carbonica degli impianti di risalita sono state compensate attraverso un progetto di riforestazione certificato. Infine volevamo rendere la nostra montagna fruibile anche alle persone diversamente abili e abbiamo quindi pianificato la costruzione di una struttura adeguata e la disponibilità di istruttori abilitati. Un enorme sforzo per noi ma una soddisfazione altrettanto grande perché il Corno alle Scale ha chiuso un’ottima stagione con beneficio per almeno 100 persone che lavorano per gli impianti di risalita, le scuole di sci, i noleggi sci, i bar e i ristoranti sulle piste, oltre a tutte le attività collaterali.

Ma il Corno alle Scale è anche una linea di prodotti Piquadro?

Esattamente. Abbiamo voluto dedicare alla nostra montagna la prima linea Piquadro di prodotti high-performance per l’outdoor. Ci sembrava il nome perfetto per una linea testata proprio sulle nevi del Corno alle Scale. Inoltre, in questo modo abbiamo potuto dare grande visibilità alla stazione sciistica.

A Pitti 104 presenterete novità, anche di prodotto, relative al tema sostenibilità?

Piquadro propone a Pitti una novità importante: l’estensione della linea eco-responsabile Corner 2.0 con l’inserimento dei trolley e delle sneaker da donna.

La gamma, ispirata a un successo Piquadro dei primi Anni 2000, diventa così una vera e propria linea per il viaggio, composta da una serie di zaini e calzature ma anche da trolley di diverse dimensioni, borsoni e necessaire. Tutti prodotti con lo stesso approccio green, con materiali riciclati e tecnologie che mini-

mizzano le emissioni carboniche. L’altra importantissima novità è l’inserimento in collezione della versione femminile delle sneaker eco-responsabili Corner 2.0. Nuovi colori e taglie, con tomaia in tessuto e PU riciclati. La soletta interna è in sughero mentre la suola e il battistrada contengono plastiche recuperate da scarti di produzione. Coerentemente con la strategia green di Piquadro, le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione dei trolley e del nuovo modello di scarpa Corner 2.0, saranno compensate, come i precedenti, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati. Così Piquadro si pone all’avanguardia nella sostenibilità ambientale optando per una compensazione carbonica non soltanto relativa alla carbon footprint delle attività aziendali, ma anche alla produzione di determinati prodotti. Ed è una delle prime aziende al mondo ad aver abbracciato un tale livello di impegno.

Quali sono gli item best seller del brand? Quanto conta per voi la linea travel?

I nostri bestseller sono da sempre gli zaini. Piquadro è stato pioniere nello zaino business, lanciandolo ormai più di 20 anni fa con una campagna pubblicitaria molto innovativa. Rispetto ad allora la gamma dei nostri zaini sì è ampliata e grande spazio viene oggi dato a prodotti “ibridi”, ugualmente adatti al lavoro e al tempo libero, venendo incontro al desiderio sempre più sentito di informalità e commistione tra business e leisure. I nostri zaini Urban, bestseller da qualche anno, sono l’esempio perfetto di questa filosofia. Quanto al prodotto luggage, si tratta per noi di un segmento strategico nel quale contiamo di crescere molto nei prossimi anni sfruttando il nostro know-how e la credibilità costruita nell’area del travel business. La nostra gamma è ora già molto articolata, con linee in policarbonato e in alluminio, resistenti ed estremamente affidabili, realizzate in una palette colori per tutti i gusti e tutte le tipologie di viaggio.

Come è organizzata la vostra distribuzione italiana ed estera? E quanto conta il vostro e-commerce?

La rete distributiva di Piquadro si estende su oltre 50 paesi nel mondo e conta su 81 boutique monomarca, delle quali 53 sono in Italia e 28 all’estero. L’e-commerce è per noi un canale strategico che ci sta dando molte soddisfazioni.

Come sta andando il 2023?

Il Gruppo Piquadro ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di 175,6 milioni di Euro in crescita del 17,5%. In particolare il trimestre gennaio-aprile 2023 ha visto un incremento del 22%. Si può quindi essere cautamente ottimisti per il nuovo anno nonostante l’instabilità geopolitica generale.

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Un’immagine di una delle fasi del controllo qualità dei trolley Piquadro Le sneaker Corner 2.0 progettate in collaborazione con la B Corporation italiana ACBC Zaino Harper in pelle, con tasche porta device e non solo

CON VISTA SU FIRENZE

Due interessanti proposte made in Italy legate alla tradizione ma allo stesso tempo contemporanee. Con particolare attenzione alle tematiche di responsabilità ambientale e sociale di Sara Fumagallo

ARNO EYEWEAR

La sua mission è quella di avere un impatto positivo sul pianeta e sulle persone. E come ci riesce? Offrendo occhiali da sole accessibili, rispettosi dell’ambiente e con un approccio a Km 0. In questo senso, Arno Eyewear incoraggia l’eco-sostenibilità, l’artigianato e un lifestyle consapevole, impegnandosi a ideare e progettare i propri prodotti nel modo più responsabile possibile. Guardando anche il piccolo dettaglio. Tutte le montature sono realizzate in bio-plastica, una materia prima innovativa composta principalmente da fonti rinnovabili, mentre le custodie sono in eco-pelle e poliestere riciclato, con un cinturino in cotone organico e finiture in legno. Gli occhiali di AE sono interamente made in Italy, progettati nel cuore di Firenze e fatti a mano a Genova. E sono prodotti in limitate quantità, per evitare sprechi e sovrapproduzione. Instagram. arnoeyewear arnoeyewear.com

DO

Qui non ci sono barriere. Non esiste presente e futuro. E nemmeno la differenza tra uomo e donna. L’idea della moda che sta alla base del progetto di Domenico Orefice, campano di origine e classe 1997, è ben precisa e libera da pregiudizi. DO è un universo ibrido e duale in cui due mondi – quello tangibile e quello virtuale - coesistono in maniera complementare e funzionale, annullando ogni distanza. In questo modo si crea un’armonia intrinseca che si esprime come un tratto distintivo del brand. Un filo indistruttibile che congiunge capi e accessori al mondo del metaverso e del 3D. Una celebrazione del made in Italy attraverso un codice estetico contemporaneo e senza luogo in cui sportswear e innovazione, tailoring e artigianalità si intersecano e si contaminano. Un progetto autentico e internazionale, supportato da Polimoda, che per la prima volta debutta a Firenze in occasione di Pitti 104. Instagram. domenicooreficetm

— 20 — NEW TALENTS

UNO SGUARDO COSMOPOLITA

Nato da un’intuizione di Tommaso Pecchioli come un piccolo punto di ricerca, oggi Gerard Loft ha acquisito grande notorietà a livello internazionale grazie al continuo scouting di nuovi brand

Il suo è un concetto di abbigliamento che unisce tradizione e trasgressione, classico e innovativo. Nato a Firenze, nel 1997, come piccolo luogo di nicchia, Gerard Loft oggi è diventato un punto di riferimento per i clienti di tutte le età. La sua offerta spazia dalle proposte uomo e donna, fino al bambino e gli accessori. Durante i primi anni, lo spazio si estendeva su una superficie di 70 mq raggiungendo, nel 2002, i 250 mq. Grazie ai materiali da costruzione utilizzati per la ristrutturazione dell’area originaria, si è creato un ambiente nuovo che richiama i loft di Brooklyn e, a volte, il gusto berlinese. Il negozio ha continuato a evolversi, crescere e cambiare forma annettendo, qualche anno più tardi, il piano superiore dell’immobile, fino a raggiungere gli attuali 400 mq. Le mura antiche del secondo livello sono state messe in risalto, lasciandole al loro stato grezzo, per poi essere decorate con gli scatti del fotografo Toni Thorimbert. È proprio grazie a queste ultime ristrutturazioni che lo store è diventato un luogo particolare in cui allestire feste private, anteprime di artisti ma anche set cinematografici. Un posto rinomato che, nel corso del tempo, è riuscito a dar vita anche a numerose partnership speciali con importanti brand come adidas, collaborando direttamente con Berlino al progetto Friends of the family. Ma anche con Napapijri, Levi’s, La Martina e Uniform con i quali ha disegnato capsule o capi in co-branding. Ha instaurato, inoltre, un’importante sinergia con Nike: lo store è stato uno dei primi a essere inserito all’interno del circuito dei negozi fashion del marchio. Abbiamo avuto modo di parlare della realtà di Gerard Loft con Tommaso Pecchioli, founder e titolare.

Quando e dove nasce lo store Gerard Loft? Perché la scelta di questo nome?

Lo store, erede naturale del marchio Gerard, nasce nel 1997 a Firenze. L’aggettivo Loft deriva da una definizione di un vecchio spazio industriale trasformato in negozio ma richiama

SCHEDA TECNICA

Nome boutique: Gerard Loft

Indirizzo: Via dei Pecori 34/36r 50123 Firenze

Titolare: Tommaso Pecchioli

Mq: 400

Sito web:  gerardloft.com

Tra le griffe più vendute uomo: Autry, Briglia 1949, Circolo 1901, Duno, Haikure, Hidnander, Id.Eight, Keelling, Roberto Collina, Star Point, Stone Island, Valsport, White Sand, Xacus

Tra le griffe più vendute donna: Bazar Deluxe, Campomaggi, Circus Hotel, Co.Go, Erika Cavallini, Forte_Forte, Laura Urbinati, Mes Demoiselles, Oof Wear, Semicouture, Simona Corsellini, True Royal

anche il negozio Seibu Loft di Tokyo, anche quest’ultimo nato come appendice del grande department store Seibu.

Qual è la sua mission e quali le sue vision?

La nostra mission è quella di proporre a un pubblico sempre più esigente nuovi brand di ricerca, soprattutto italiani. Questo perché il nostro store è una tappa fissa e fonte d’ispirazione per tanti addetti al settore ma anche artisti, registi e stilisti di tutto il mondo come Steven Spielberg, Kylie Minogue, Renato Zero e Biagio Antonacci.

Cosa vi contraddistingue dai competitor?

Ci contraddistinguiamo soprattutto per il nostro modo di esporre e proporre nuovi input, in maniera sempre molto sincera e originale. Da sempre trampolino di lancio per brand e stilisti emergenti.

Progetti futuri?

Per Pitti Uomo 104 di giugno proporremo in anteprima mondiale un nuovo marchio: Keeling. Un total look maschile ispirato al mare, e capitanato da Andrea Claudio Galluzzo e il fondo Sealand international degli Emirati Arabi.

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Alcune immagini dello store

CHACRONA

LA FUCINA DELLA MODA

Quello di Royalcheese è un racconto tutto francese. Nato a Parigi nel 1998, da un’idea di Catherine e Nordine Yousfi, lo store oggi conta tre negozi e un e-commerce

La storia di Royalcheese inizia a Parigi nei vicoli di Etienne Marcel “Les Halles”. Lo store, dalla fine degli Anni ’90, offre una proposta di marchi affermati e senza tempo, capaci di abbinarsi con tutto. La realtà, a oggi, conta un sito web (dal 2005) e tre store sul territorio francese: due di abbigliamento, al 113 rue de Turenne (120 mq) e al 22 rue Tiquetonne (60 mq) e uno di scarpe al 129 rue Vieille du Temple (20 mq). “Offrire una selezione di marchi nuovi e affermati provenienti da tutto il mondo”, questa è la mission della boutique che ai brand storici affianca i classici del futuro. E, anche se la sua proposta è prevalentemente maschile, Royalcheese punta a rivolgersi a tutti i generi e a tutte le generazioni, diventando nel tempo punto di riferimento nel settore, anche fuori dai confini d’oltralpe. Catherine Yousfi ci ha raccontato la storia di Royalcheese.

Quando e dove nasce Royalcheese?

Royalcheese nasce a Parigi, in Francia, nel 1996. La mia formazione è stata prevalentemente legata al mondo moda, all’università ho studiato fashion design e marketing. Una parte del corso prevedeva un anno di permanenza in Francia ed è proprio durante questo periodo che ho conosciuto mio marito e abbiamo aperto lo store. Inizialmente, nel 1996, si trattava di un negozio di abbigliamento vintage aperto nel fine settimana al mercato delle pulci di Puces de St Ouen. Nel 1997, ci siamo trasferiti nel nostro spazio a Tiquetonne. Ci piaceva mescolare articoli vintage e moderni, ma gradualmente abbiamo introdotto nuovi marchi.

Perché la scelta di questo nome?

La gente ci chiede sempre da dove proviene il nome del nostro store. È una scena del film cult Pulp Fiction, dovete vederlo.

Quali sono le sue mission e vision?

Il nostro obiettivo era quello di portare a Parigi i marchi che all’epoca, ovvero negli Anni ’90, non riuscivamo a trovare, soprattutto per gli uomini. Abbiamo iniziato a importare marchi dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Giappone e nel 1998 ci siamo ribattezzati Royalcheese. Ci piacciono i brand con un po’ di storia e per il rapporto che possiamo instaurare con loro a lungo termine. Ma soprattutto la qualità dei capi, il tessuto e la vestibilità. Scelgo le collezioni insieme al team. Discutiamo di ciò che ha funzionato e che non ha funzionato.

Quanti negozi conta la realtà? E dove si trovano?

Abbiamo tre negozi, tutti situati nel centro di Parigi, nel 2° e 3° arrondissement, a circa 15 minuti a piedi l’uno dall’altro. Tutti si trovano in un quartiere commerciale.

Quali sono i suoi obiettivi?

Quest’anno festeggiamo 25 anni di attività. È un bel traguardo per noi. Non avremmo mai immaginato di gestire un negozio per tutto questo periodo. Ma credo che quando il lavoro e le persone ti piacciono, tutto è molto più piacevole. Ora cerchiamo di arrivare a 30 anni.

Qual è il futuro di Royalcheese?

Al momento siamo molto soddisfatti dei tre negozi e dello store online. Prima avevamo sei negozi, ma era un po’ troppo. Anche se non si sa mai: se l’occasione e il momento sono giusti, perché non aprirne un altro? Per il momento comunque ci stiamo concentrando sui festeggiamenti per il nostro 25esimo anniversario e speriamo di collaborare con alcuni marchi per creare delle special edition.

SCHEDA TECNICA

Nome boutique: Royalcheese

Titolare: Catherine Yousfi

Indirizzo: 22 rue Tiquetonne, Parigi (75002)

Mq: 60

Sito internet: royalcheese.com

Tra le griffe più vendute: Carhartt WIP, Filson, Good On Japan, Naked and Famous, Paraboot, Patagonia, Red Wing Shoes, Portuguese Flannel, Universal Work

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Alcune immagini dell’interno dello store in Rue de Turenne
CANADIANCLASSICS.IT

LA MUSICA NON È MAI STATA COSÌ DI MODA

Da Pharrell Williams con Louis Vuitton a Dua Lipa con Versace, fino a Erykah Badu con Marni: le popstar più famose diventano (co-)designer o direttori creativi delle grandi griffe

Il palco diventa passerella. Il concerto diventa una sfilata. E viceversa. In un attimo, i fan che urlano e cantano con la band diventano i migliori clienti nelle boutique di lusso delle metropoli più esclusive. E il target si amplia in maniera del tutto inaspettata. Una nuova strategia di marketing e, successivamente, anche retail. Entrambi vincenti. E tutto questo grazie alla nuova tendenza che proprio negli ultimi mesi sta abbracciando il fashion system: le popstar più famose diventano (co-)designer o direttori creativi delle grandi maison. L’esempio più eclatante ed entusiasmante è Pharrell Williams come nuovo direttore creativo dell’uomo di Louis Vuitton. A oltre un anno dalla triste scomparsa di Virgil Abloh, la maison ha nominato il suo erede. Si tratta della popstar globale e artista poliedrico, con passioni che spaziano dalla musica all’arte, dalla moda al design, nonché ispiratore e amico dell’ex designer della collezione maschile del marchio. Vincitore di 13 Grammy Awards, due volte candidato all’Oscar, il cantante di successi musicali come “Happy” e “Get lucky” è spesso in prima fila alle fashion week e nel suo curriculum vanta numerose collaborazioni con marchi e stilisti: da Chanel (per cui ha disegnato una capsule collection) a Karl Lagerfeld (che lo ha voluto nel cast del cortometraggio “Reincarnation”), fino a Tiffany e allo stesso Louis Vuitton. Versace, invece, duetterà con Dua Lipa. Il direttore

creativo Donatella Versace ha svelato la collezione donna High Summer “La Vacanza” in collaborazione con la stella musicale del momento. I capi e gli accessori sono stati presentati lo scorso 23 maggio a Cannes durante il Festival del Cinema. Ed è stato davvero un successo. Non può mancare, poi, Beyoncé. Insieme a Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain, la popstar ha creato 14 look della Renaissance Couture Collection. Tutti da sogno. Tutti deluxe. Tutti super esclusivi. Come le sue hit più famose. Beyoncé e lo stilista avevano già collaborato in passato, perciò non è stato difficile per il designer sintonizzarsi sui gusti della cantante in fatto di colori, silhouette e tessuti. Da qui l’idea di realizzare una collezione non solo dedicata alla sua musa, ma firmata insieme a lei. “Credo che il talento della madre, la stilista e imprenditrice Tina Knowles Lawson, in qualche modo sia stato ereditato dalla figlia”, ha spiegato il direttore creativo. Last but not least, Erykah Badu con la maison Marni. La cantautrice americana è conosciuta in tutto il mondo come un’artista impegnata nel sociale e fortemente legata alla spiritualità. È per questo motivo che Francesco Risso, direttore creativo del brand del gruppo Otb, ha deciso di collaborare con l’artista per la nuova capsule collection del progetto multidisciplinare Marni Jam, una linea di capi unici nel loro genere. Davvero da non perdere.

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FROM FASHION
In alto: Beyoncé veste la Renaissance Couture Collection di Balmain In basso: Dua Lipa e Donatella Versace, Puma Curry, Francesco Risso e Erykah Badu in Marni al Met Gala 2023 , Pharrell Williams Pitti Immagine Uomo 13-16 June 2023 Padiglione Centrale Piano Inferiore – Booth P/14

SARTORIALITÀ CONTEMPORANEA

Savoir-faire artigianale, prevalentemente made in Italy. Abbiamo chiesto tendenze, strategie e numeri ai migliori produttori del capo di abbigliamento del guardaroba maschile per eccellenza: il pantalone

Le mode cambiano, ma il buon gusto resta. I pantaloni mutano la loro forma e si rilassano, reinterpretando i codici dell’abbigliamento maschile. Una continua ricerca verso l’eccellenza, con uno sguardo sempre più internazionale, che stimola la qualità e l’innovazione. Con l’occhio sempre attento alla responsabilità sociale e ambientale. Il 2022 è stato un anno positivo per i player del settore, che hanno visto cre-

1 Come si sta evolvendo il mercato dei pantaloni?

2 Quali sono le cifre stilistico-distintive del vostro brand?

3 Quali nuovi trend sono protagonisti delle prossime collezioni?

4 Di quali distretti manifatturieri italiani (e non) vi servite per realizzare i vostri capi?

5 Che valore ha per voi l’artigianalità sartoriale?

6 Come vi impegnate in termini di responsabilità?

7 Che valore ha, in proporzione, il mercato italiano rispetto a quello estero?

8 Per quel che concerne il fatturato, come avete chiuso il 2022? Previsioni future, in percentuale, per il 2023?

1 Abbiamo notato una tendenza verso vestibilità più comode, ecco perché la scelta di ampliare l’offerta su fit più rilassati: dal regular al loose, al ballon fit. Di recente abbiamo anche lanciato il modello 07, il nostro pantalone “seamless”, che non presenta alcuna cucitura sui lati esterni del pantalone. È un pezzo ingegnerizzato, un’opera d'arte produttiva, già molto apprezzato.

2 Un look distintivo ed elegante deve partire da un pantalone ben fatto e realizzato con materiali esclusivi. Progettiamo i nostri prodotti con un approccio molto fedele a due pilastri principali: il patrimonio sartoriale e la selezione di tessuti pregiati ed esclusivi. Questa combinazione, insieme a una cura

Sempre più spazio alle pinces, insieme a tessuti morbidi, avvolgenti e anche eticamente sostenibili.

scere il fatturato con un segno più davanti, sia in Italia che oltre confine. La moda maschile italiana, che comprende la confezione e la maglieria esterna, la camiceria, i pantaloni, le cravatte e l'abbigliamento in pelle, ha chiuso il 2022 segnando un +16% di fatturato rispetto all’anno precedente, registrando un record che non si vedeva da tempo, che è arrivato a sfiorare i 96,6 miliardi di euro.

maniacale per i dettagli e l’aggiornamento costante di forme e volumi, sono le basi della nostra credibilità e del nostro heritage. Alcuni dei nostri tessuti sono marchi registrati: il più amato è il Royal Batavia, il nostro pregiato cotone leggero e confortevole, mentre il Chinolino è un’elegante miscela di lino e cotone dalla mano morbida.

sarte specializzate, un processo che garantisce una qualità sartoriale impareggiabile.

1 I pantaloni maschili si rinnovano, già da qualche stagione, soprattutto in termini di vestibilità, più slim e asciutte, linee comode, a volte oversize, in tendenza con l'attuale estetica maschile.

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La nostra è una proposta ampia, per chi è alla ricerca di un look sartoriale, ma anche per chi ama il vintage o i tessuti tecnici. L'uomo contemporaneo è in costante movimento. Trascorrendo molte ore al lavoro necessita di un abbigliamento formale, ma anche fatto di capi pratici per i suoi numerosi viaggi. Di sera invece ama essere più casual e modaiolo.

3 Abbiamo puntato su pantaloni innovativi e versatili, con proposte in tessuti naturali ma con caratteristiche tecniche e multifunzionali: dal lavaggio

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Il timeless delle cose belle e fatte bene. È questo il nostro trend guida. Osserviamo il cambiamento di gusto e stile dei nostri clienti. Non seguiamo le mode, ma creiamo il prodotto più giusto per il nostro consumatore. Sempre in ascolto, interpretando le esigenze del mercato e proponendo un prodotto bello, elegante, qualitativamente elevato e dal fit impeccabile.

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6 Slowear, il nome del nostro gruppo, è la promessa che facciamo ai nostri clienti. Un prodotto fatto bene, elegante e senza tempo, capace di durare negli armadi a lungo. Il nostro impegno è focalizzato su un’evoluzione responsabile, soprattutto sui capi più amati dai clienti come Zanone IceCotton, che dalla PE 23 è composto solo da cotone organico, Zanone Flexwool, che dall’AI 22 è in lana 100% Mulesing Free, oppure il Trichochino di Incotex Slacks, che dalla SS 23 è realizzato con cotone organico al 40%. Nel maggio 2022 siamo diventati una Società Benefit, ulteriore passo che conferma il nostro impegno in questo percorso.

7 A oggi siamo a trazione estera con un 70% rispetto all’Italia che conta il 30%.

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Il concetto di artigianalità oggi può essere applicato a sempre meno ambiti. Il prodotto che facciamo è il risultato di una grande esperienza industriale, maturata in oltre 70 anni di produzione ininterrotta. Il nostro è un pantalone ingegnerizzato, che passa nelle mani di oltre 60

in lavatrice ai tessuti riciclati ed eco-sostenibili, fino alle tinte con pigmenti vulcanici naturali.

8 Nel 2022 siamo cresciuti complessi vamente di circa il 26% rispetto al 2021. Nel 2023 puntiamo a crescere ancora di oltre il 25% investendo molto su ricerca e sviluppo per proporre collezioni sempre più iconiche.

lo stile dell'uomo Briglia sempre al passo con i tempi.

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I nostri prodotti sono tutti rigorosamente realizzati nel distretto produttivo campano. Qui grazie a partnership di lunga durata e alla presenza di realtà specializzate dalla tradizione sartoriale partenopea, riusciamo a realizzare capi di grande pregio e valore aggiunto.

5 La sartoria napoletana rappresenta per noi l'esempio da tenere sempre come modello. Per i dettagli, l’artigianalità e le finiture. La nostra mission è quella di trovare la giusta combinazione tra il gusto raffinato sartoriale e il mondo casual contemporaneo, rendendo

6 Come tante aziende del nostro settore, sentiamo la responsabilità di una produzione green, sia per i tessuti, tramite la loro rigenerazione a materia prima, che per i trattamenti dei capi, eseguiti con prodotti naturali e innovativi.

7 A oggi il mercato italiano, nel nostro turnover, rappresenta circa il 55%, a fronte di un 45% per l'estero. L'obiettivo, già dalla prossima stagione di vendite, è quello di pareggiare queste percentuali.

8 Non amiamo sbandierare fatturati come risultati di crescita, piuttosto cerchiamo di essere sempre moderatamente ottimisti, senza farci prendere troppo dall'entusiasmo. Abbiamo chiuso il 2022 con un forte recupero e crescita rispetto ai numeri pre-pandemia. Per il 2023 ci aspettiamo la conferma di questa crescita a doppia cifra.

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FOCUS ON PANTS
PIERO BRAGA ceo SLOWEAR MICHELE CARILLO owner BRIGLIA 1949

rivare all’oversize. Questa tendenza è molto sentita sul versante degli addetti ai lavori, ma come si può ben immaginare i cambiamenti vanno accompagnati con visione strategica e dosati con saggezza e competenza finché la clientela, a seguito di una “piccola sperimentazione”, segue una tendenza che prima magari non avrebbe mai immaginato facesse parte del suo guardaroba.

esperienza ci ha donato una forte competenza nell’ambito produttivo, senza la quale la nostra visione creativa e futuristica non avrebbe trovato concretezza nelle nostre collezioni.

MASSIMO GIANFRATE direttore creativo BERWICH

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Essendo un mercato vastissimo mi limito a descrivere l’evolversi del segmento cui Berwich fa parte, ossia il contemporary luxury. La domanda richiede collezioni di proposta, capaci di offrire spunti e temi ben individuabili per occasioni d’uso: funzionalità e comfort per la proposta active, ricerca e dettagli per il cluster sartoriale e, infine, leggerezza, fluidità e pregio per la sezione chino.

2 Ogni pezzo della collezione è interamente made in Italy. L’ispirazione per ogni capo è basata sul fascino dell’esplorazione del mondo e delle culture. Esplorare significa continua ricerca, caratteristica che da sempre è caposaldo della nostra filosofia.

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Siamo focalizzati su un rinnovamento nella proposta di vestibilità, che si sta spostando dallo slim-fit a dei volumi più morbidi sino ad ar-

MAURIZIO CAUCCI ceo RE_HASH

1 Il mercato dei pantaloni è in crescita. Con un’evoluzione del denim, sia nel settore maschile che femminile. La nostra azienda, che ha il know-how per affrontare questi cambiamenti, dedica spazio alla creatività grazie alle strutture e lavora costantemente per rendere sempre più responsabile la realizzazione e il finissaggio dei nostri capi. Abbiamo inoltre una lavanderia industriale di 5.000 mq, uno spazio dedicato alla sperimentazione, che collabora a stretto contatto con l’ufficio stile progettando e ricercando nuovi lavaggi.

2 Costruiamo pantaloni da tre generazioni. Il saper fare tutto italiano è per noi il punto di partenza. Ogni capo è pensato e costruito con la massima attenzione: dalla ricerca delle materie prime, alla cura dei dettagli, fino al capo finito.

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Il nostro quartier generale è nel distretto tessile pugliese, a Martina Franca, una cittadina della Valle d’Itria molto nota per la sua affermazione nel mondo del capospalla. Noi infatti nasciamo come contoterzisti pantalonai. Questa

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La sartorialità è una tra le principali caratteristiche che definisce il nostro prodotto. La tradizione familiare vuole che ogni nostro pantalone sia un capolavoro: dal tessuto, agli accorgimenti di cucitura, allo stiro impeccabile, all’abbinamento degli interni. Tutto ciò è possibile grazie all’artigianalità di molte fasi. Basta fare un tour nelle nostre linee di cucitura, per osservare come molte fasi di confezione sono eseguite con una maestria sartoriale incantevole.

L’obiettivo è quello di realizzare capi capaci di soddisfare sia il pubblico italiano che quello internazionale.

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Il denim è protagonista delle nostre prossime collezioni. Prediligiamo le tele leggere, a partire da sette once, ad alta elasticità con tecnologia recall e reform. Cimose light fisse in misto lino, tele sovratinte in pezza nei colori turchese magenta e verde. Gabardine comfort con trattamenti invecchiati, bull cimosati e cotoni fissi ritorti tinto pezza.

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F.G. 1936, proprietaria del marchio Re_HasH, si trova nel cuore della Val Vibrata, nel centro Italia. L’azienda sorge nel distretto produttivo riconosciuto per la lavorazione e il finissaggio del denim. E si serve di un network di laboratori artigianali specializzati in ogni fase di realizzazione del pantalone, ponendo grande attenzione alle produzioni a Km 0.

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Re_HasH è un’eccellenza nel mondo dell’abbigliamento made in Italy, producendo capi fatti in Italia e confezionati con la massima cura e attenzione a dettagli e particolari. Sicuramente l’artigianalità sartoriale è uno dei punti di forza su cui il nostro brand fa leva: costruiamo abbigliamento sartoriale da più di 50 anni.

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F.G. 1936, è sinonimo di ricerca e sperimentazione nel mondo del denim e del pantalone. L’azienda, che da sempre è attenta a garantire processi produttivi a basso impatto ambientale, ha lanciato per la prima volta nel gennaio 2020 la collezione Re_HasH “Rethink - Recycle - Reduce”, dedicata al tema della re-

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Spesso si viene giudicati per la collezione, per il marchio, per il fatturato senza guardare cosa c’è nel profondo. Berwich a me piace perché, dietro al brand, vi è un indotto di 150 famiglie. Sono felice del fatto che una realtà economica del nostro genere distribuisca benessere in maniera così ampia. Faccio il tifo per un’economia sociale che distribuisca il benessere, senza concentrarlo. Inoltre, dal tetto alla sala di deposito delle rimanenze di tessuto, che viene recuperato per la sua rigenerazione, ci riteniamo un marchio fortemente appassionato alla tutela dell’ambiente.

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Il mercato nazionale costituisce il 37% dei nostri affari. Abbiamo svolto numerosi sforzi sull’internazionalizzazione, dove il made in Italy è molto riconosciuto e richiesto. I risultati si vedono e si può ancora fare di più.

8 Abbiamo un fatturato nel 2022 di circa 10 milioni, con una crescita del 10% rispetto l’anno precedente. Contiamo anche nel 2023 di confermare la performance.

sponsabilità. Oggi è un nostro dovere essere attivi nella produzione di capi a basso impatto, la comunicazione deve arrivare in modo chiaro al consumatore finale. Noi ci crediamo fortemente. Il nostro claim è espressione dello studio che coniuga il design esclusivo alla migliore ricerca dei materiali, nella quale il nostro heritage e il nostro know-how si uniscono, per sostenere e promuovere il rispetto del pianeta.

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Il nostro core business è rappresentato dall’Italia, che vale il 75%. Stiamo lavorando a un piano di internazionalizzazione per aumentare la quota estera che oggi si aggira attorno a un 25%.

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Il Gruppo F.G. 1936 ha chiuso il 2022 con un fatturato di 25 milioni di euro.

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ALESSANDRO FASOLO

ceo & co-founder CRUNA

1 Il pantalone vive continui cambiamenti. Nuove vestibilità, modelli di tendenza dalle forme più comode, con fit e volumi naturali e affusolati nell’uomo. Anche i modelli straight e quelli di derivazione workwear sono sempre molto ricercati, soprattutto nei mercati del Nord Europa e US. per i materiali il focus è su quattro concetti fondamentali: qualità, comfort, easy-care e sostenibilità. Irrinunciabili per lo sviluppo stilistico e di prodotto.

2 Qualità che si unisce all’innovazione: questo è il patto che firmiamo su ogni prodotto, identificato dall’iconica Cruna ricamata su ogni capo. Un simbolo della tradizione artigianale e della passione in ogni nostro prodotto. Reinterpretiamo i codici dell’abbigliamento maschile, combinando la continua ricerca verso l’innovazione all’arte del saper fare tipica del nostro territorio. Un Elevated Casual. Vestibilità aggiornate e

anticipazione dei trend sono i principali fattori di riconoscimento per le nostre collezioni.

1 Al giorno d’oggi l’uomo richiede comfort e vestibilità. Il mercato dei pantaloni si sta evolvendo grazie all’uso di nuovi materiali ma anche concetti del vestirsi inediti. I modelli di  AT.P.CO presentano una forma asciutta, dal punto alto fino al fondo gamba. La struttura è classica, sebbene stiamo ampliando il volume, con l’inserimento delle pence, e l’allargamento del fondo da 16 fino a 18/20. All'interno della collezione abbiamo inserito pantaloni ispirati allo stile work. Un look che rientra nella tendenza over e rappresenta la novità di collezione. I materiali che utilizziamo sono lino, gabardina, denim, jersey, tricotina, micro armature e tessuti tecnici.

2 Il dna del marchio, si esprime nel nome stesso del brand e nella promessa. Cerchiamo di reinterpretare in chiave non convenzionale i trat-

Nella SS 24 non si scinde più tra tempo del lavoro e del leisure. La commistione tra elementi formali ed elementi casual rappresenta oggi lo spazio più adeguato di ricerca stilistica nell’abbigliamento, nell’orizzonte Elevated Casual, dna di Cruna, che predilige materiali di alta gamma come seersucker, lino, fresco lana, tessuti tecnici altamente performanti, traspirabili, che offrono un ottimo comfort. E punta anche sul denim.

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Il modello di business di Cruna è a corto raggio, organizzato in Italia, o meglio nel Veneto. Solo la maglieria viene realizzata in Emilia-Romagna. Abbiamo strutturato un’organizzazione operativa e una supply-chain vicina al nostro headquarter di Vicenza, per impiegare le competenze del nostro territorio, con il desiderio di alimentare e sostenere i luoghi a noi vicini e cari, con facilities produttive ubicate tra Verona e Treviso, passando per i Colli Berici. Anche i nostri principali fornitori di tessuti sono italiani, come Reda e Carvico. Con Marzotto Fabrics realizziamo a quattro mani di tessuti in esclusiva dedicati alle nostre collezioni.

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6 Oggi si parla molto di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, ma spesso c’è un uso scorretto dei termini. Il nostro settore è oggi chiamato a rendere maggiormente tracciabili e precise le pratiche ESG, secondo il mantra “ciò che è tracciabile è gestibile”. Il valore di un capo non può più essere legato unicamente al valore del suo brand, ma è necessario che risponda anche a un proprio valore intrinseco e a un’etica di produzione, che risponda ai principi di tutela dell’ambiente, dei lavoratori e di equo profitto. Essendo giovani abbiamo creato la nostra azienda, in un’area di 100 km, attorno ad una mentalità sostenibile, basata sulla qualità made in Italy di una filiera corta e tracciabile e sul rispetto di tutti i nostri stakeholder. Cruna è inoltre costituita per il 75% da donne e per il 90% da under.

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L’Italia è il mercato che ci ha forgiato e maturato stilisticamente e commercialmente e ancora oggi rappresenta poco meno del 75% del nostro fatturato. Dal 2018 abbiamo intrapreso un percorso di internazionalizzazione verso l’Europa. Dalla SS 24 ci accingiamo a entrare negli Stati Uniti.

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È uno dei nostri pillar. Della tradizione artigianale noi portiamo avanti tutto il processo qualitativo, che va dalla selezione dei tessuti alla manifattura al controllo qualità effettuato sui nostri capi. I nostri pantaloni vogliono durare per sempre. Il cliente è sempre più attento al dettaglio e alla ricerca di prodotti ben fatti e di qualità, l’attenzione sulla sartorialità deve essere massima.

ti e le regole della moda maschile italiana, per offrire una proposta sempre aggiornata ma che non dimentica la tradizione e il bel vestire.

3Quest’anno abbiamo ampliato l’offerta della pre-collezione SS 24, con una capsule ispirata al mondo sportivo che pone l’accento sul concetto di colore. I principali sono il rosso, verde e blu che, a loro volta, vengono accompagnati da nuance neutre come il bianco e il beige. I materiali risultano essere un po’ più pesanti rispetto alla main, e sono jersey, cotone, piquet, gabardina, denim e maglia. La rivisitazione del logo AT.P.CO in corsivo è il segno distintivo di questa mini collezione. La main SS 24 continua il viaggio d’ispirazione intorno all’Italia, e in questa stagione si tinge dei colori mediterranei. Prima tappa Procida per trasmette sensazioni cromatiche di vivacità, con gli azzurri, il blu e il bianco. Fino ad arrivare a Cefalù, prendendo spunto dalle palette dei verdi e dei marroni. L’elemento chiave è l’uso dei materiali leggeri come il lino, e l’effetto spugna viene ripreso oltre alle polo, felpe e pantaloni corti, jersey interlock e dei pesi compatti come il Canvas.

8 Il 2022 si è concluso, nonostante le difficoltà del contesto macroeconomico, con una crescita che ha sfiorato il 50%, superando i 3 milioni di euro di fatturato. Abbiamo chiuso con soddisfazione le campagne vendita per la SS 23 e FW 23 e stimiamo una crescita per il 2023 tra il 60 e il 70%, con un fatturato che si attesterà attorno ai 5 milioni di euro.

getti legati ai marchi in termini sia di mecenatismo che di sostegno di associazioni. Dal punto di vista dell’ambiente cerchiamo di porre attenzione alle filiere produttive e alla selezione dei materiali.

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Oggi l’estero su AT.P.CO rappresenta più del 30% del fatturato. A livello aziendale la forbice Italia ed estero si riduce ulteriormente.

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Il 2022 ha chiuso a livello aziendale con un fatturato di 23 milioni, la crescita prevista per il 2023, si muove intorno alla doppia cifra.

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Oltre alla produzione italiana, ci avvaliamo di catene produttive in Cina, sia di proprietà che di collaborazioni, in Tunisia e in Turchia.

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La sartorialità per noi rappresenta una forma d’ispirazione, che parte dalla tradizione italiana per evolverla verso una dimensione più casual.

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La nostra azienda sostiene diverse attività benefiche, abbiamo anche in cantiere pro-

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ALESSANDRO MATTEONI designer AT.P.CO
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Pitti Immagine Uomo pad. centrale salone
M stand

IL MENSWEAR DI OGGI: TRA CAMBIAMENTI E CONFERME

L’uomo è in eterna evoluzione e alla ricerca di nuovi ed entusiasmanti equilibri, soprattutto nella moda. Ecco le cinque trasformazioni più interessanti del mercato, registrate negli ultimi anni

Sempre e comunque in evoluzione. Verso tutte le direzioni: nello stile e nel prodotto, nella crescita economica, nel mondo digitale (e oltre), nel modo di creare e regalare nuove esperienze al consumatore finale (non solo in negozio). È ufficiale: l’universo del menswear sta vivendo un momento storico del tutto unico.

E non è mai stato così moderno e al passo coi tempi. Per fortuna, aggiungerei. Perché la moda deve raccontare la realtà di tutti i giorni, quella sociale, economica, politica. È uno degli strumenti universali che l’essere umano ha per fare storytelling senza dover tradurre il proprio concetto in linguaggi differenti. Una lingua che possono parlare tutti. Ecco le cinque evoluzioni che il mercato in questione ha vissuto negli ultimi anni. E che, secondo noi, si proietterà anche nel futuro prossimo.

NON C’È PIÙ GENDER

Non è più corretto chiamarlo gender-fluid. E nemmeno unisex. Perché il gender, nella moda, oggi non esiste più.

E questo è uno statement importantissimo: tutti possono indossare tutto. Finalmente. Il fashion system, che ha sempre anticipato tutto - a volte anche compiendo degli errori, è

giusto ammetterlo - oggi scrive un nuovo ed entusiasmante capitolo, che celebra la diversity in tutte le sue sfaccettature. Guardate le passerelle più cool del momento, da Gucci che ha sfilato a Seoul a Dior che ha presentato la sua collezione a Città del Messico. Ognuno di noi potrà indossare quella borsa o quelle scarpe. Perfino quel bomber argento. Senza distinzione di guardaroba. Senza distinzione di gender.

SI CRESCE CON L’EXPERIENCE (E L’INTRATTENIMENTO)  L’esperienza, dedicata al consumatore finale, non si ferma mai. E non si deve fermare. Perché è l’unico modo, almeno per oggi, per trasmettere tutti i valori del brand ai clienti. In negozio, sull’e-commerce, sui social media, attraverso i podcast, in televisione, sulle piattaforme di video streaming, al cinema, su Spotify, e si potrebbe andare avanti all’infinito. Non ci sarà mai fine a tutto ciò. Chi si ferma è perduto, o meglio, è “battuto” e superato dai competitor. Per questo motivo, i marchi fanno a gara per raccontare storie nuove, sempre diverse. E vestono gli attori nelle serie tv o i cantanti sui palchi e nei videoclip. O, ancora, i podcaster che raccontano e intervistano. Anche la sfilata non è più solo (fashion) show, ma diventa un vero

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Campbell nella campagna adv della collezione Tod’s X 8 Moncler Palm Angels
Uniquely Yours Meet Del Día Every one-of-a-kind Del Día is made with high-quality repurposed fabric to keep material out of landfills. Artcrafts International S.p.A.sales@artcrafts.it

e proprio entertainment-show: grandi eventi, appariscenti e costosi che trasformano la presentazione dei capi in un vero e proprio spettacolo. Come Moncler con il format vincente Moncler Genius. E i conti brillano: il primo trimestre del brand, infatti, si è chiuso con ricavi da 726,4 milioni di euro e una crescita del 23% rispetto al medesimo periodo del 2022, che aveva totalizzato 589,9 milioni.

OFFLINE SÌ, MA ANCHE DIGITAL (E METAVERSO)

Il futuro non è solo digitale. E non è nemmeno solo offline. Per il menswear, il futuro è omnichannel con una grande “dose” di sfida. Come quella che stiamo vivendo in questi ultimi anni legata al metaverso e al mondo degli NFT (amati o non amati, dipende dalle diverse maison). I budget dei brand (sia per comunicazione che per retail), infatti, si dividono in online e offline, e nessun brand punta a una sola strategia. La vera sfida, ora, è quella di prevedere il “next step” in fatto di omnicanalità.

SI TORNA A PUNTARE AL CINEMA (GIOVANE)

Cinema e moda sempre più legati indissolubilmente. Attori e registi giovani, new faces e nuovi talenti della macchina

A partire dall’alto in senso orario: Giorgio Armani a Venezia, una selezione di look dalla collezione Cruise 2024 di Gucci, il marchio AMI inaugura il suo primo negozio virtuale nel metaverso sulla piattaforma Zepeto

da presa, diventano ambassador e testimonial dei brand di menswear. Sembra proprio di vivere un flashback ai tempi del giovane Richard Gere nel film American Gigolo (1980), nel quale l’attore indossava abiti Giorgio Armani e grazie al quale, entrambi, divennero famosissimi: il primo nel mondo del cinema, lo stilista, invece, in America e nel resto del mondo. Recentemente, inoltre, Re Giorgio ha annunciato di aver organizzato un evento della serie “One Night Only” proprio a Venezia (con sfilata di Alta Moda annessa), per celebrare nuovamente il mondo del cinema, il prossimo 2 settembre all’Arsenale. Chi meglio di lui, che ha dato il via a tutto questo?

CO-BRANDING DAPPERTUTTO (ANCHE A TRE)

Non solo due, ora anche tre marchi, tutti insieme, per creare una capsule collection esclusiva e in edizione limitata. È questa la nuova tendenza, soprattutto nell’universo del menswear. Un esempio eclatante? La collezione Tod’s X 8 Moncler Palm Angels con un iconica Naomi Campbell come super model guest della campagna pubblicitaria worldwide. Davvero da sogno. Se non basta una sola mission aziendale, perché non metterne due, anzi tre? Il risultato, poi, è da studio.

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100 PUNTI DI VISTA: I DATI FINALI

HUB Style Magazine ha stilato l’elaborazione conclusiva dell’inchiesta riguardante l’andamento delle vendite del settore moda nel 2022 di Sara Fumagallo, Alessandro Marra e Nicola Sanniti

Un anno di ripresa e di assestamento. Pochi retailer nel 2022 hanno registrato particolari criticità e, anzi, in tutta Italia, rispetto al 2021, le performance hanno visto un netto miglioramento. Qual è stato, quindi, il bilancio finale degli ultimi 365 giorni? E le previsioni future? A rispondere sono stati 100

store multibrand in tutto lo Stivale – 62 del nord, 18 del centro e 20 del sud e isole – che ci hanno offerto preziosissimi spunti di riflessione per poter tracciare un quadro generale dell’anno passato. Tutte le interviste sono disponibili all’interno dei numeri 02 e 03 di HUB Style del 2023 e sfogliabili online nella sezione “Il Magazine” del nostro sito.

IL CONSUMATORE PREDILIGE PIÙ IL “LOGO” O IL BRAND DI NICCHIA E RICERCATO?

Ecco i primi 18 marchi di abbigliamento uomo e donna più venduti nel 2022, segnalati dai 100 negozianti che abbiamo intervistato. Di seguito il criterio applicato per le graduatorie: alla prima scelta abbiamo assegnato 10 punti, alla seconda 5 punti e alla terza 1 punto

QUAL È STATO IL RITARDO MEDIO DELLE CONSEGNE?

Anche se per un periodo di tempo più limitato rispetto al 2021, anche nel 2022 i retailer hanno registrato ritardi nella consegna delle merci.

Maggiore attenzione alla qualità significa anche maggiore interesse nei confronti dei brand di nicchia. Nell’ultimo anno, il logo ha lasciato un po’ più di spazio a marchi di ricerca anche se, per ora, rimane sempre un giusto equilibrio tra i due.

DEI 100 NEGOZI INTERVISTATI, IN QUANTI HANNO UN E-COMMERCE O USUFRUISCONO DI PIATTAFORME TERZE?

QUAL È STATO IL BRAND EMERGENTE/RIVELAZIONE NEL 2022?

SECONDO LA NOSTRA ANALISI, ANCHE QUEST’ANNO, AUTRY SI AGGIUDICA IL PRIMO POSTO COME BRAND RIVELAZIONE DEL 2022

La comunicazione digitale è sempre più fondamentale: è importante essere presenti online con canali social da utilizzare anche solo come vetrina. Su 100 intervistati, infatti, ben il 67% dichiara di usufruire di un e-commerce o di piattaforme terze. Sul totale del fatturato, il digital incide ancora poco ma sono in atto delle strategie volte a migliorare la propria presenza online. Ancora il 33%, però, è scettico e predilige la vendita in-store per continuare a instaurare un rapporto diretto e “vero” con la propria clientela.

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10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 14 4 2 1 AUTRY BARBOUR RRD ROBERTO RICCI DESIGNS CIRCOLO 1901 DUNO MANIFATTURA CECCARELLI MONCLER PEOPLE TAGLIATORE TOTEME WEEKEND MAX MARA ASPESI ASTORFLEX BALLANTYNE BARBARA RIZZI BARENA VENEZIA BARROW BELSTAFF BOB COMPANY CAPE HORN CYCLE JEANS DEVORÊ DON THE FULLER DRÔLE DE MONSIEUR FLOWER MOUNTAIN FORMULA IOZZI FRADI GALLIA KNITWEAR GOLDBERGH HINDUSTRIE HINNOMINATE HUGO BOSS L.B.M. 1911 INCOTEX BLUE DIVISION JACQUEMUS KIRED K-WAY LACOSTE LIU JO MACH&MACH MAGAZZINO RICAMBI MAGLIANO MANUEL RITZ MARNI MOORER PT TORINO RAINS RAKKÌ RALPH LAUREN SATISFY SEASE SKILLS & GENES SUNS BOARDS TELA GENOVA THE JACK TOMMY HILFIGER UGG UNITY VALSTAR VIVETTA WOLFORD
I BRAND DI ABBIGLIAMENTO DONNA PIÙ VENDUTI
34% LOGO 36% BRAND DI NICCHIA E RICERCATO 30% ENTRAMBI HERNO MAX MARA DONDUP ELISABETTA FRANCHI BARBOUR MONCLER LIU JO RALPH LAUREN PINKO WOOLRICH FAY BURBERRY ASPESI CLOSED ETRO MOMONÌ LIVIANA CONTI MARELLA 0 306090120150 12 12 15 15 15 15 15 23 30 35 42 51 52 55 73 77 83 136
UOMO PIÙ VENDUTI
I BRAND DI ABBIGLIAMENTO
STONE ISLAND HERNO BARBOUR TAGLIATORE DONDUP C.P. COMPANY RALPH LAUREN MOORER MONCLER PEOPLE JACOB COHËN CANALI MANUEL RITZ FAY K-WAY LARDINI ZEGNA BURBERRY 0 306090120150 145 96 86 79 70 38 34 31 31 28 26 25 25 22 21 22 21 20
2 MESI SENZA RISPOSTA 1 MESE 10% 14% 20406080100 0 76%
SI NO 67% 33% 20406080100 0

SUCCESSO MADE IN ITALY

La storia di Kangra è un racconto fatto di persone, stile e costante impegno per la creazione della maglieria più pregiata, attenta alla qualità e al valore umano

Èil 2002 quando Kangra, marchio di abbigliamento dell’azienda Hadam’s Creazioni, propone collezioni uomo e donna realizzate con materiali unici ed esclusivi, testati e certificati, anche grazie alla collaborazione con le più importanti filature nazionali. Per l’inverno, propone lane e cashmere mentre per l’estate cotoni, sete e lini. Un brand italiano di maglieria che, in ogni capo, riesce a esprimere il meglio della tecnica e del sapere artigianale. Con una manifattura impeccabile e minuziosa, abbinata all’innovazione e all’attenzione al particolare. Tutte le sue lavorazioni, da sempre made in Italy, custodiscono dettagli e storie da raccontare attraverso prodotti dall’eleganza senza tempo. E le fasi del processo produttivo, esprimono la tecnica e il sapere artigianale del territorio di appartenenza, l’Emilia Romagna: il cuore del distretto produttivo della maglieria italiana dove si trova la sede centrale.

GARANZIA DI COMPETENZA

Un know-how che ha avuto inizio nel 1967 a Reggio Emilia, dalla volontà di Paolo Montermini. Hadam’s Creazioni è il maglificio di struttura familiare che, da oltre 50 anni, ha fatto del cashmere di alta qualità la propria vocazione. Negli Anni ’70, la produzione era principalmente improntata alla lavorazione di filati pregiati per la grande produzione. Mentre negli Anni ’80 la svolta. In occasione di un viaggio

Delle immagini della collezione estiva uomo e donna

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in Scozia, il founder dell’azienda ha avuto la possibilità di toccare con mano la preziosa lana Shetland, che portò in Italia. E poi, una nuova intuizione, utilizzare uno dei filati naturali più preziosi per la realizzazione delle proprie maglie: il puro cashmere. Materiale diventato core business del marchio Kangra. Da ormai tre generazioni, grazie all’esperienza dei sapienti artigiani, l’azienda è riconosciuta per la sua mentalità orientata alla qualità e al “valore umano”. Kangra è il ritratto di un marchio dalle solide radici che alla base del proprio lavoro ha messo l’amore per la maglieria, unito alle competenze tecniche. È un intreccio fatto di rapporti, intese, collaborazioni e passione che oggi permette all’azienda di affrontare un mercato sempre più sfidante. L’inserimento di Cristiano Carpi, terza generazione della famiglia Montermini, e di tre giovani come lui, dimostrano la continua evoluzione della realtà.

SS 24: ATTENTI AL DETTAGLIO I classici seta-cotone, cotone-lino, cashmere-seta, cotone-crepe, materiali che hanno portato al successo Kangra, sono protagonisti indiscussi anche per la nuova collezione estiva. Ma a questi si aggiungono delle novità, sia in termini di lavorazione che di filato. La più esclusiva in tal senso è sicuramente la capsule in 100% seta: capi finissimi e capaci di donare una sensazione di benessere. Infatti, nonostante la presenza di fibre fittissime, il prodotto dona grande traspirabilità alla pelle e sfavorisce la proliferazione di batteri. Ma anche il jersey, che per la SS 24 viene proposto in diverse tipologie: dal piquet al cotone e crepe, fino al cotone fiammato, il lino e il nylon. Inoltre, per un uomo elegante vengono presentate lavorazioni interlock su cotoni pregiati, jacquard bicolori, rombi links e coste traforate. Non mancano rigature, anche con tecniche di vanisè multicolor. Invece, per un uomo più contemporaneo è stato inserito un filato dall’aspetto rustico che da vita a un’immagine informale ma comunque ricercata. Infine, per quanto riguarda la maglieria, vengono proposti blazer, bomber e felpe per un mondo più sportivo.

Uno scatto della lavorazione della maglieria e una foto dello showroom milanese

NATI CON LA CAMICIA

Un racconto bresciano che si lega all’arte della camiceria. Archivium è la linea premium dell’azienda Cotton Company che alla tradizione sartoriale unisce le nuove tecnologie

Di generazione in generazione, la famiglia Bracchi affronta con passione tutte le sfide che si presentano nel settore dell’abbigliamento. Cotton Company, grazie all’esperienza e alla tradizione, unite all’amore per il bello e il ben fatto, è diventata nel tempo una realtà affermata nel mondo della camiceria italiana di alta qualità, con maggiore sicurezza e uno stile ben distinto. Dopo un anno impiegato nello sviluppo del prodotto, nasce Archivium: una linea di camicie premium, dalle tecnologie avanzate, sinonimo di eleganza moderna, di studio del dettaglio e di passione. Si tratta di prodotti che diventano essenziali per chi non vuole rinunciare alla libertà di movimento e al tempo stesso a un’immagine formale. Il marchio si rivolge a un uomo elegante e autoironico, attento alle tendenze. È giovane, senza costrizioni, dinamico e capace, con la stessa disinvoltura, di indossare sia una camicia classica che floreale.

TECNOLOGIA PURA

Non è solo passione ma anche gratificazione nel vedere il cliente soddisfatto. Non solo semplici capi ma emozioni da indossare e ricordare. Archivium è la linea di camicie di fascia alta dell’azienda con sede operativa a Brescia, Cotton Company, pensata per chi ogni giorno ricerca il massimo comfort da ciò che indossa. Il filato in poliammide ed elastane utilizzato per tutte le camicie permette a ogni prodotto di essere traspirabile, no stiro e 3D stretch. In questo modo, sia in ufficio che in viaggio che nel tempo libero garantisce un look sempre confortevole e impeccabile. Per Archivium rispettare la tradizione e imparare dai maestri della sartoria è fondamentale. E lo stesso vale anche per le nuove tecnologie e la continua sperimentazione per poter migliorare i prodotti e adattarsi ai tempi moderni. In tal senso, le disegnature e le trame classiche che appartenevano al passato sono state rielaborate e

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Delle rappresentazioni in 3D della camicia della linea Archivium e del tessuto con le sue caratteristiche

SMART COMFORT

L’elasticità 3D dei tessuti di Archivium dona una perfetta libertà di movimento

Freschi e igienici, la struttura a nido d’ape permette all’aria di circolare tra le fibre

Leggeri e pratici, ingombrano poco e non si stropicciano

Non necessitano di stiratura grazie alla loro memoria elastica

Il tempo di asciugatura è breve e godono di facile manutenzione

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UN LUSSO AUTENTICO

Filati naturali, forme contemporanee dalla vestibilità scivolata. La SS 24 di Lorenzoni è un ensemble di capi senza tempo, sofisticati, materici e responsabili

di Valeria Oneto

Sinonimo di savoir-faire, diretta conseguenza di 50 anni di esperienza sul campo della sua azienda madre Maglificio Liliana, Lorenzoni continua il suo cammino nella maglieria d’eccellenza. Tra ricerca stilistica e cura nella scelta di pregiate materie prime, pone l’attenzione ai mercati di riferimento e alla sensibilità nell’innovazione sostenibile. Oramai tra i più importanti focus dell’azienda bresciana. Non è un caso che l’intero polo produttivo e logistico delle produzioni del Maglificio Liliana, che comprende, oltre Lorenzoni, anche i brand Montechiaro e Impulso, è completamente alimentato da energia rinnovabile, ottenuta mediante impianti fotovoltaici, con macchinari di ultima generazione, che lavorano più velocemente e con un grande risparmio energetico. Ogni capo della label viene realizzato in pregiate fibre naturali: cashmere, seta, lana merino extrafine e cotone makò. Tutta la produzione della maglieria è completamente italiana, a Km 0, con un occhio sempre attento alla salvaguardia del patrimonio artigianale del territorio. Con un’attenzione enorme rispetto alla ricerca e alla scelta dei filati utilizzati che sono rinnovabili, riciclabili, riutilizzabili e biodegradabili. Il pensiero guida del Maglificio Liliana, guidato dai tre fratelli Lorenzoni, Andrea, Elisa e Monica, è la soddisfazione delle più alte aspettative: dalla scelta di materie prime esclusive, alla ricerca della perfezione nelle lavorazioni della maglieria, fiore all’occhiello di ogni collezione.

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Due proposte per la prossima stagione presentate a Pitti 104: la giacca doppiopetto in maglia e l’iconica polo millerighe

UNA RICERCA CONTEMPORANEA: LA SS 24 DI LORENZONI

Un elogio ai capi principe del guardaroba maschile. Leggeri, raffinati, realizzati con filati di qualità. La collezione SS 24 di Lorenzoni è una proposta contemporanea e di ricerca. Polo, maglie a manica corta e a manica lunga, camicie, ma anche tricot e blazer. L’intera proposta assume un aspetto sofisticato, materico e senza tempo, dal linguaggio attuale, grazie all’ottica ecosostenibile e rispettosa dell’ambiente. Cifra distintiva della collezione e del marchio, l’utilizzo di filati naturali, sempre in sinergia con una grande ricerca. Una proposta dalla vestibilità soffice e confortevole. I tricot sono impreziositi da sofisticate lavorazioni jacquard, punti maglia e intarsi, resi unici da accostamenti cromatici multicolor. Le forme sono più morbide e scivolate, avvolgono senza costringere, evidenziando una nuova silhouette maschile, enfatizzata dagli ampi colli e scolli a “V”. L’elemento che contribuisce a esaltare l’armonia degli elementi è proprio il colore. Le palette passano dai toni avorio e sabbia, ai colori pastello come il pesca, il verde menta, l’azzurro sky, il salvia e il lilla. Immancabili il blu e le calde tonalità del terracotta. Per quel che riguarda le texture, invece, irrinunciabile il millerighe, ma anche le geometrie. Le polo a bottoni sono caratterizzate da colletti, pochette e giromanica con stampa floreale o monogram a contrasto, le camicie sono rallegrate da fiori dalla stampa allover, che viene ripresa anche nel beachwear, dando così vita a un look coordinato. Tra gli highlights della SS 24 di Lorenzoni sono senza dubbio da segnalare trame e intrecci a traforo, dall’effetto crochet, declinate su polo dallo scollo a “V”, ma anche su camicie a righe, nelle tonalità del verde, dell’ecrù, del corda e del blu. Ultima, ma non per importanza, l’ormai iconica polo in maglia, realizzata in filato bouclé stampato.

Un’immagine della collezione SS 24 di Lorenzoni

L’INNOVAZIONE SARTORIALE

Montecore ha reinventato il concetto dell’outwear, coniugando la tradizione del far bene con una ricerca tecnologica all’avanguardia

Creare capi in grado di resistere al passare del tempo, dal taglio impeccabile ma dal design contemporaneo. Questo è l’obiettivo di Montecore. Un’eleganza frutto dell’unione di tre elementi imprescindibili: perfetta vestibilità, comfort e qualità dei tessuti. Il desiderio di Fabio Peroni, fondatore del brand, è infatti quello di ritrovare nell’ibridazione dei tessuti e delle tecniche nuove opportunità, creando capi dal fitting impeccabile, per un uomo, e una donna, in continuo movimento. La label pone infatti una grande attenzione alla vestibilità, intervenendo in ogni fase di produzione, utilizzando diverse tecniche sartoriali per far “cadere” il tessuto sul corpo senza tensioni né frizioni. Ogni passo produttivo è studiato per garantire che gli abiti possano essere tramandati alle generazioni future, rispettando così la tradizione del far bene, creando un legame duraturo con chi li indossa. Altro valore fondamentale di Montecore è il comfort: il piacere che deriva dal vestire un capo perfetto è il risultato del savoir-faire artigianale di chi lo disegna. Ogni capo è realizzato con tessuti di alta qualità, dalla storia unica, la cui selezione avviene scegliendoli con cura, in base alla funzionalità specifica che devono donare al capo. Garantendo comfort e protezione dagli elementi naturali. Una ricerca costante, quella del marchio, data dallo sviluppo e dall’applicazione delle più avanzate tecnologie tessili. Ne è un esempio il nuovissimo tessuto AēroTwill.

UN’ESPERIENZA AVVOLGENTE

Frutto tangibile dello studio e del lavoro costante di Montecore, AēroTwill è il nuovo tessuto tecnico, lanciato con la nuova collezione SS 24. Risultato di anni di ricerca, nato dalla collaborazione preziosa con una società di filatura giapponese all’avanguardia nel settore tessile, il tessuto supera tutti gli standard, sia in termini di qualità che di prestazioni. Una delle sue particolarità è, senza dubbio, la struttura della fibra, composta da fili corti, trattati con la tecnica SPUN, che ne aumenta la morbidezza e la tattilità. AēroTwill risulta materico e duttile, e grazie alla trama twill sembra di accarezzare la lana. L’aggiunta di Elastan, inoltre, garantisce sofficità e flessibilità, che lo fanno avvicinare alle caratteristiche tattili della lana. Offre una vestibilità su misura e una elasticità eccezionale, grazie proprio alla sua struttura. Il tessuto si adatta in modo naturale ai movimenti del corpo, consentendo una completa libertà di movimento. Caratteristica particolarmente apprezzata nelle giacche Montecore, dove le prestazioni e lo stile si fondono in armonia. Il tessuto è dotato inoltre di una rifinizione water repellent sul fronte, e di un rivestimento di soli 1,5 micron nel retro, che aumenta la resistenza all’acqua e alle intemperie.

PREVIEW SS 24
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Delle immagini del tessuto AēroTwill di Montecore e alcuni dettagli di un capo outwear

AMERICANO E SENZA TEMPO

È lo stile intramontabile proposto da B.D. Baggies: il marchio che celebra tessuti washed e filati innovativi, che ha anticipato la mania del vintage e l’amore per l’estetica distressed

Muoversi fuori dagli schemi, ricercando e selezionando le innovazioni del momento che in futuro diventeranno tendenze. Da questa filosofia, a Bologna, nasce WP Lavori in Corso. Una fucina creativa che dal 1982, grazie all’esperienza di Giuseppe Calori e di sua figlia Cristina, racconta il contemporaneo e rende naturale il connubio tra stile urban e outdoor. Da qui, vengono gettate le basi per una lunga collaborazione con una serie di marchi che diventeranno delle vere e proprie icone. Ha così inizio un percorso segnato dal costante scouting di realtà e prodotti capaci di fare la differenza. Tra il 1987 e il 1989, vengono comprati i diritti di distribuzione in Italia di B.D. Baggies: storico marchio americano di camicie button-down. E nel 1995, invece, WP acquisisce la licenza italiana della label a cui rinnova lo stile e il prodotto.

FACILI DA INDOSSARE

Valida alternativa alle t-shirt, la camicia B.D. Baggies è un

prodotto capace di mescolare un gusto singolare a un’attenta selezione di materiali, trattamenti e design. Il brand nasce “un po’ per caso”, nel 1919, quando il founder Bradford Dexter Bagg, frugando tra gli armadi di casa, trova un baule colmo di vecchie camicie del nonno. Tutte made in USA, rigorose, eleganti e resistenti. Spinto dalla volontà di portare avanti questa eredità, Bradford iniziò a indossarle riscuotendo immediatamente un grande successo. Con il passare degli anni, i prodotti si arricchiscono di modelli sempre più nuovi e ancora oggi il marchio celebra il gusto americano. Uno stile che ha raggiunto anche la 104esima edizione di Pitti Uomo, a Firenze, con il lancio della proposta estiva 2024. Il caposaldo di collezione è la linea delle Oxford, a cui si aggiungono modelli in nuovi tessuti e trame. Dalla linea in lino, declinata in tutti i colori in tinto capo, passando ai diversi lavaggi del denim, fino alle fantasie del madras e a capi di ispirazione hawaiiana. E, novità di stagione, alle camicie button-down si affiancano le overshirt con le tasche.

In alto: alcune foto di collezione Sotto: delle immagini di archivio

PREVIEW SS 24
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atalasport.it
handmade in Italy PITTI Immagine Uomo Sala delle Nazioni - stand B 3

PER ISPIRARE LE PERSONE

I prodotti Satorisan sono fatti per durare nel tempo e camminare in modo consapevole. Così per la stagione estiva 2024 presenta nuovi codici di qualità: funzionali e rispettosi dell’ambiente

Progettare e realizzare scarpe comode con una calzata e una finitura che migliorano solo con il tempo. Aiutando, quindi, chiunque a camminare in modo consapevole e a vivere con il cuore. Questa è la mission di Satorisan, il marchio spagnolo di calzature fondato nel 2010 da Alejandro Monzó Tadeo. L’attenzione ai dettagli rende i suoi prodotti unici e irripetibili e il processo di lavorazione rispettoso dell’ambiente permette di guardare al futuro con speranza e senza paura. Il suo obiettivo è quello di aiutare le persone a trovare la loro strada, proprio come il Satori: la creatura mitica dell’antico Giappone a cui il marchio si ispira per il suo nome. In linea con la filosofia taoista e lo stile di vita mediterraneo, vengono quindi realizzati prodotti autentici per garantire a chi li indossa di vivere in modo semplice, lentamente e in armonia con la natura.

IL POTERE DELLA LUCE E DEL COLORE

Una collezione realizzata per chi ama il particolare ed è contro al consumismo. La SS 24 di Satorisan esplora il paesaggio emozionale, giocando con il potere del colore e della luce. Qui

la palette, ricercata e versatile, combina i toni brillanti e accesi con nuance calme e naturali. Come sempre, i materiali utilizzati sono nobili, rispettosi dell’ambiente e altamente funzionali. Traspiranti e durevoli, questi sono capaci di trasmettere sensazioni confortevoli. E per garantire tutte queste caratteristiche, la nuova stagione estiva presenta quattro nuovi “codici di qualità”. Il primo è Chacrona Airflow, che prevede l’utilizzo di una miscela di poliestere riciclato come corpo principale della scarpa, con griglie realizzate nello stesso materiale. Queste griglie sono leggere e presentano una struttura a maglia aperta o a nido d’ape che conferisce un’elevata durata e traspirabilità. Con Dharma WhiteWisp, invece, il materiale di taglio prediletto è un tessuto di cotone twill dall’effetto used, prodotto in Italia. Mentre, Ensō EcoMesh usa griglie a rete a doppia tinta in poliestere riciclato: una struttura a maglia aperta che permette loro una lunga durata e un’eccellente traspirabilità. Last but not least, Benirras Sumbe. Una nuova qualità in cui il tessuto principale è un cotone riciclato made in Italy, che con la sua trama a righe crea un’estetica marittima e nautica che evoca un senso di calma e libertà.

In senso orario: una foto delle calzature Chacrona Airflow, Dharma WhiteWisp ed EnsŌ EcoMesh

PREVIEW SS 24
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Delle immagini delle calzature Benirras Sumbe
DENIM MEETS SARTORIAL incotexbluedivision.com

CONNESSI CON LA NATURA

Design innovativo e performance: questi i tratti distintivi delle collezioni SS 24 di Dolomite. Dai sentieri più selvaggi ai viaggi in giro per il mondo. Capi e calzature pensati per soddisfare la voglia di avventura

Marchio storico dall’heritage italiano, che affonda le sue radici nel 1897, Dolomite è diventato compagno di conquiste e avventure sulle vette più alte del mondo, grazie all’ideazione, lo sviluppo e la produzione di calzature e abbigliamento da montagna. Sempre attento all’innovazione, con una forte attenzione a materiali e processi che garantiscono impatti più responsabili, il brand risulta autentico e affidabile agli occhi dei nuovi sporty hikers, esploratori contemporanei che amano essere connessi con la natura. Ed è proprio a loro che Dolomite dedica la nuova collezione SS 24.

FRESH. AIR. FUN.

Fresca, divertente e pensata per vivere all’aria aperta. La collezione estiva di Dolomite è la gioia dell’esplorazione. Capi di abbigliamento dal design innovativo e dalle caratteristiche performanti, ma anche calzature pensate per accompagnare, ogni giorno, chi le indossa nelle camminate in mezzo alla natura, ma anche nei grandi viaggi in giro per il mondo. Proprio come fa la Nibelia, una scarpa leggera, realizzata in mesh tessuto in maglia, con una costruzione innovativa che le dona una grande traspirabilità. Pratica e facile da indossare, ha un knit elastico che avvolge il piede, e un sistema di allacciatura fast-lacing, che gli dona un look sportivo e confortevole. La suola, inoltre, garantisce flessibilità e grip perfetto su ogni terreno, grazie all’innovativo Traction Lug Design firmato Vibram e alla mescola XS-Trek. Stessa suola ma mescola differente per la Nibelia GTX. Punta di diamante del progetto Nibelia, ha infatti una mescola Megagrip, che la rendono ideale per tutti i fast hiker e gli amanti

Il Cristallo Anorak 2.5 è un capo impermeabile e versatile, dall’animo responsabile

della natura. La costruzione in mesh elasticizzato, le protezioni in TPU e l’originale allacciatura Dolomite Wrapping System, avvolgono e proteggono il piede, che rimane sempre asciutto grazie alla membrana GORE-TEX Invisible fit. Il drop di 12mm e la suola studiata ad hoc la rendono perfetta come scarpa da trekking. Altro must have della SS 24 della label, alleato della vita all’aria aperta, è la giacca Cristallo Anorak 2.5L. Versatile e funzionale, il capo 2.5-layer, dalla elevata impermeabilità e con cuciture termosaldate, resiste a una colonna d’acqua pari a 20.000mm. Tasca frontale, cappuccio, vita e polsini regolabili rendono questo capo dall’anima eco-sostenibile, poiché impermeabilizzato con trattamento privo di PFC, ancora più confortevole. Ideale da indossare durante una gita fuoriporta immersi nella natura.

PREVIEW SS 24
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Le calzature Nibelia, in tessuto mesh, sono leggerissime e traspiranti Un’immagine delle scarpe Nibelia GTX, con caratteristiche giuste per il trekking

BIO-MATERIAL ADDICTED

Soluzioni rivoluzionarie, con materiali derivati dalle piante e potenziati attraverso la biotecnologia. UYN presenta a Pitti Uomo 104 una collezione all’insegna della responsabilità e della performance

Una nuova collezione di scarpe e l’innovativa linea Self Layer. UYN ha scelto la kermesse fiorentina per presentare le proposte SS 24, per l’outdoor e la vita attiva. Noto per la sua ricerca costante, il marchio italiano grazie agli studi di AREAS - Academy for Research and Engineering in Apparel and Sport, questa stagione sceglie di stupire il suo pubblico puntando alla responsabilità green. Optando di utilizzare materiali derivati dalle piante e potenziati attraverso la biotecnologia, dai design funzionali ispirati alla natura, realizzate all’insegna della sostenibilità e della performance. Unleash Your Nature, che sta a significare “libera la tua natura”, entra così nell’era del post-sintetico. Dimostrando come anche nel settore tecnico e sportivo è possibile ridurre la dipendenza dalle fibre sintetiche derivate da combustibili fossili, senza rinunciare alle prestazioni. È proprio attraverso gli studi del moderno laboratorio di ricerca AREAS, uno spazio di 3.500 mq collocato all’interno dell’headquarter del brand di Asola (MN), che sarà ufficialmente aperto al pubblico dal prossimo ottobre, che UYN ha sviluppato dei bio-materiali di nuova generazione, partendo da ingredienti vegetali, potenziati attraverso tecnologie dell’azienda stessa. Una perfetta unione di responsabilità green e performance che rendono gli innovativi bio-materiali resistenti, traspiranti, elasticiti, rapidi nell’asciugatura e anti-odore.

LA SCARPA, NATA TRA LE ALPI, PER SCALARE LA CITTÀ Pensata per le esplorazioni outdoor, ma perfetta se declinata nelle avventure metropolitane, la nuova scarpa Arion di UYN

ha la tomaia realizzata in calza con bio-fibra Flexicorn, derivata dai semi di mais, completamente seamless, con tecnologia Sock 1.5. che raddoppia la capacità di traspirazione della tomaia. Caratteristica, questa, che le fa rispettare la naturale forma del piede, garantendo un livello superiore di comfort. Perfetta per le lunghe camminate nei caldi giorni estivi. Altra novità la suola Urban Trail, ammortizzante e dalla ottimale stabilità, grazie anche all’intersuola Mega Cushioning e al design speciale del battistrada, che nella parte anteriore si ispira alla trazione dello zoccolo dello stambecco, mentre nella parte posteriore riproduce quello del cavallo, proprio per assorbire le forze d’impatto.

SELF LAYER 100% BIO-BASED: LA RIVOLUZIONE DELL’OUTDOOR

È il capo da indossare a contatto con la pelle, un intimo tecnico dal look esternabile. Pensato per le attività outdoor, ma anche per chi si necessita ogni giorno delle performance di un capo tecnico. Il Self Layer è disponibile in quattro versioni ispirate agli elementi dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco: AeroCross, HydroCross, TerraCross e SparkCross. 100% bio-based, non contengono fibre sintetiche ma Coolth_SL, una biofibra che non deriva da sostanze petrolchimiche, ottenuta dai linters del cotone, sottili filamenti che danno vita a una cellulosa purissima. Questa fibra biodegradabile e compostabile, morbida al tatto, si distingue per la straordinaria capacità igroscopica. Assorbendo rapidamente l’umidità prodotta dal corpo non risulta mai bagnata, ma genera una piacevole sensazione di freschezza.

In alto: la scarpa Arion, con tecnologia Sock 1.5, ha una tomaia super traspirante

A sinistra: la Self Layer AeroCross, grazie alla rete di micro-fori nel tessuto, genera un costante flusso d’aria dall’effetto raffreddante

In alto: l’immagine della fase di produzione di UYN

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PREVIEW SS 24

THE SUCCESS WAVE

L’attitude surfista, combinata al workwear, è l’essenza della SS 24 di Bear. Linee morbide e tessuti washed per globetrotter avventurieri e amanti della natura

L’iconico brand californiano Bear, compie 45 anni.

Tutto nasce nel 1978 dal cult movie “Big Wednesday”, diretto da John Milius, sulle note di Basil Poledouris.

“When Boards were made of wood and men were made of iron”, un ricordo autobiografico del regista sul panorama surfistico di Malibu, interrotto dalla tragica Guerra del Vietnam, che ha influenzato costumi e aspetti sociali degli Anni ’60 e dei primi Anni ’70. John Milius sviluppa il marchio per il film, dove il primo modello boxer da bagno, con la classica versione a due bande laterali, è stato indossato dal personaggio più controverso, Matt Johnson. Mentre, la prima surfboard è stata ideata da Kauai Billy Hamilton. Nel 1980 un’altra leggenda, Randy Rarick si unisce al team, facendo guadagnare alla label una reputazione sempre più eccellente, ampliatasi successivamente anche sulla scena underground degli skaters.

TRA NATURA E PASSIONE

La collezione primavera-estate di Bear mira ad avvicinare la nuova generazione e i nostalgici alla filosofia del brand, ricollegandoli ai ricordi della loro giovinezza. Spensieratezza e community sono i valori che caratterizzano il dna del marchio, che continua a cavalcare quella medesima onda di successo, declinatasi anche

in altre categorie merceologiche, come le calzature. Per la SS 24, il brand californiano, prende ispirazione dai mondi del workwear e dell’outdoor, dove il senso di libertà ben si sposa ai total look del marchio, perfetti per la stagione estiva. I tessuti sono freschi e washed, spesso impermeabili, le stampe sono grafiche, quasi tribali, e ricordano le passioni legate al mare, al sole e al vento. T-shirt, capispalla, pantaloni e costumi da bagno, ma anche calzature. Nei colori iconici del brand: nero, rosso scarlatto e bianco sporco, ai quali si aggiungono i toni della sabbia e della terra. Le linee sono ampie, caratterizzate da un loose-fit, tipico dell’heritage di Bear. L’amata label dei surfisti apre gli orizzonti a nuovi mercati come la Spagna, la Francia e la Germania, consolidando allo stesso tempo la presenza in Italia, che attualmente conta 300 doors, oltre a 25 shop in shop. Sempre più attento a soddisfare le esigenze dei suoi consumatori, la label ha recentemente rinnovato il proprio e-commerce, uno strumento strategico per arrivare trasversalmente ai suoi clienti. Il brand è di proprietà ed è sviluppato da Falis 2014, il cui obiettivo di business è quello di elevare ulteriormente i brand iconici. Nel proprio portafoglio l’azienda ligure detiene anche Best Company, Ellesse, Michael Kors Tailoring/Underwear, e ha recentemente definito anche l’accordo per Original Penguin che dalla SS 24 farà parte della famiglia.

PREVIEW SS 24
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In alto: un’immagine della nuova campagna Bear Sotto: un capo della collezione SS 24, un dettaglio del costume da bagno del brand e il van brandizzato con l’orso, in pieno stile surf

LA TELA DIVENTATA LUSSUOSA

Una rinnovata sintesi di estetica, una collezione caratterizzata da gusto e sartorialità. La SS 24 di Handpicked rispecchia i valori della tradizione made in Italy, declinati oggi su un total look contemporaneo e di ricerca di Valeria Oneto

Handpicked rappresenta la massima espressione del denim made in Italy. I pantaloni, dal sapore sartoriale, sono senza tempo e rispecchiano le scelte responsabili di Giada, nel rispetto dei lavoratori, del territorio, della produzione e della scelta delle materie prime. L’azienda veneta, famosa nel mondo proprio per la sua costante ricerca e attenzione ai dettagli luxury presenta a Pitti Uomo 104 una collezione dove centrale è il total look. Questo per offrire ai clienti un servizio coerente a 360 gradi, oltre che, strategicamente, poter rafforzare lo sviluppo dei canali wholesale e retail. Ne abbiamo parlato con il ceo di Giada S.p.A., Franco Catania, che ci ha raccontato delle novità e del futuro del marchio

Handpicked è un brand 100% made in Italy. Quanto è importante per voi esserlo?

Giada è nota per aver costruito la propria immagine sul made in Italy. Riteniamo, infatti, che i brand di fascia alta, tra i quali Handpicked si colloca, debbano investire sulla qualità del prodotto, che solo gli artigiani del nostro territorio sono in grado di assicurare. Produrre in paesi in cui la manodopera è a basso costo, a discapito della qualità e del controllo dei processi, è una scelta che non si sposa con la nostra filosofia.

Wear Your Values: che significato ha il vostro motto?

Abbiamo una certezza: sappiamo quello che facciamo e lo facciamo al meglio. I nostri pantaloni sono sartoriali, senza tempo e in larga parte green. Ogni paio è unico. Racconta una storia vera, ricca di valori, accumulati in più di 40 anni di esperienza. Ogni capo Handpicked ambisce a rappresentare la massima espressione del denim made in Italy: il motto “indossa i tuoi valori” esprime in pieno la nostra mission.

Cosa vuol dire per il vostro marchio essere responsabile?

Per Handpicked essere responsabile significa avere la certezza che, tutto ciò che viene fatto per realizzare ogni singolo capo, rispetti la sicurezza delle persone che realizzano il nostro prodotto e l’ambiente nel quale viviamo. E questo avviene, ad esempio, attraverso l’attenta selezione dei fornitori delle materie prime.

Dalla scorsa stagione il brand propone il total look. Si sta rivelando una scelta vincente? Continuerete?

Un brand che produce capi di abbigliamento nel segmento del lusso non può non offrire ai propri clienti un total look. Il nostro incarna perfettamente i valori che hanno reso Giada nota in tutto il mondo. Questa scelta è inoltre funzionale allo sviluppo dei nostri flagship store, corner e shop in shop.

Quanto conta la ricerca per raggiungere il vostro successo?

Da sempre Giada investe in ricerca. È stata la prima che, sapientemente negli anni, ha saputo trasformare una tela, in origine povera, in un capo di grande lusso. Oggi, forte dell’esperienza ultra quarantennale associata alla contemporaneità e alle innovazioni, Giada ambisce a mantenere la posizione conquistata in tutti questi anni.

Quali sono i mercati in cui presenziate? Quanto vale, in percentuale, l’Italia rispetto all’Estero?

L’Europa a oggi la fa da padrona. Oltre a essere presenti in tutti i paesi europei lo slancio verso est è significativo. Nuovi accordi sono poi in

cantiere per il Giappone e gli Stati Uniti. Già oggi l’estero vale il 65% del nostro fatturato.

Quali sono state le performance in termini di fatturato per il primo trimestre del 2023? Previsioni future?

Handpicked continua con il suo trend di crescita a doppia cifra. La FW 23, rispetto alla precedente controstagione ha registrato una crescita di oltre il 50%. Questo dato ci fa ben sperare anche per la SS 24.

Che novità presenta Handpicked a Pitti 104?

La collezione che presentiamo a Firenze è una rinnovata sintesi di estetica, gusto e sartorialità. I diversi toni del denim, dal rinse al bleach, si abbinano agli innumerevoli dettagli del capo, dal filo alle salpe, dai bottoni ai rivetti, con mani morbide e setose. La già ampia e consolidata collezione di 5 tasche, nella prossima stagione estiva, sarà rafforzata la presenza di chino, dando spazio a un look sempre più completo.

Quali strategie e nuovi progetti che vi vedono impegnati nel breve o lungo termine?

Anche per il futuro cercheremo di ampliare il total look per poter rafforzare lo sviluppo dei canali wholesale e retail. Oltre al negozio di Taormina sono imminenti due nuove aperture. L’altro progetto che vorremmo sviluppare, a partire dalla FW 24, è il lancio di una linea donna.

INTERVIEW
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A fianco: delle immagini di capi realizzati in denim della collezione SS 24 di Handpicked Franco Catania, ceo di Giada S.p.A.

WALKING TOWARDS THE FUTURE

LO SPORTSWEAR CHE DIVENTA LIFESTYLE

U.S. Polo Assn. fonde la tradizione americana con i trend contemporanei declinati su abbigliamento e accessori ispirati al polo, che più che uno sport è uno stile di vita di Valeria Oneto

Conosciuto in tutto il mondo per il suo stile autentico, ispirato allo sport, U.S. Polo Assn. con l’iconico dettaglio a strisce rosse, bianche e blu è il marchio ufficiale della United States Polo Association (USPA), l’ente no-profit che governa lo sport del polo negli Stati Uniti, fondato nel 1890. Una storia di passione e nobiltà, quella di questo sport, in cui la componente agonistica si è sempre intrecciata con un ventaglio di valori extra-campo. Il polo, infatti, non è semplicemente uno sport, è uno stile di vita. Di U.S. Polo Assn., con le sue collezioni di capi uomo, donna e bambino, oltre ad accessori e calzature, distribuite in più di 190 Paesi nel mondo, delle sue strategie e performance, ne abbiamo parlato con J. Michael Prince, presidente e ceo del brand.

U.S. Polo Assn. è il marchio ufficiale della United States Polo Association. Come è nato questo legame tra moda e sport?

In quanto marchio ufficiale della United States Polo Association (USPA), l’organo di governo no-profit dello sport del polo negli Stati Uniti e uno dei più antichi organi di governo dello sport, i ricavi delle vendite dei prodotti U.S. Polo Assn. sono destinati a sostenere molti aspetti dello sport del polo negli Stati Uniti. Il brand sostiene anche molte iniziative filantropiche ed eventi sportivi di polo in tutto il mondo. Il legame tra moda e sport è evidente nel nostro stile sportivo e classico americano, ma anche nel design, che si ispirano ai giocatori e dallo stile di vita equino. Come i nostri servizi fotografici annuali stagionali, dove utilizziamo i giocatori di polo e i nostri ambasciatori globali della U.S. Polo Assn: mettendo in luce l’autentico legame tra il nostro marchio globale e multimiliardario e lo sport stesso.

Quanto è apprezzato il brand in Italia? Dove vengono progettate e realizzate le collezioni, di abbigliamento e accessori, destinate a questo mercato?

U.S. Polo Assn. è amatissima in Italia, grazie ai nostri straordinari partner. La maggior parte dell’abbigliamento distribuito nello Stivale è disegnato a Firenze. Nel Bel Paese siamo noti anche per il supporto a molti eventi di polo italiani, dai Campionati Mondiali di Polo della Federazione Internazionale, dove la squadra italiana ha giocato a Palm Beach County, al polo sulla neve a Cortina, dove nel 2026 si svolgeranno le Olimpiadi Invernali.

Che rapporto ha la label con la responsabilità green?

L’iniziativa globale di sostenibilità della U.S. Polo Assn., USPA Life, collabora con partner di tutto il mondo per migliorare l’impatto della nostra attività sull’ambiente. Un progetto che offre una selezione di abbigliamento, calzature e accessori sempre più sostenibile, per tutto il mondo. Il marchio è impegnato in generale in un percorso di soste-

Un borsone da weekend della SS 24 di U.S. Polo Assn. A destra, un’immagine della campagna Global del brand

nibilità a lungo termine, con chiari obiettivi per un approccio più responsabile nei confronti del nostro ecosistema globale. Diverse e pluriennali le partnership con grandi organizzazioni, tra cui 4ocean, che vuole porre fine alla crisi della plastica: nel 2022 sono stati rimossi 30 mila kg di rifiuti dagli oceani, con un obiettivo di circa 70 mila kg nel 2023.

Quali sono le performance, in termini di fatturato, raggiunte nel 2022? Previsioni per il 2023?

U.S. Polo Assn. nel 2022 ha realizzato grandi record su tutti i fronti. Per la prima volta il marchio ha superato i 2 miliardi di dollari di vendite al dettaglio globali. E prevediamo ancora una crescita continua nel 2023. Il brand è presente in 190 Paesi con migliaia di grandi magazzini, canali di articoli sportivi, rivenditori indipendenti, e-commerce e 1.100 negozi al dettaglio di marca in tutto il mondo. U.S. Polo Assn. continua a scalare le classifiche come uno dei più grandi marchi sportivi globali su licenza al mondo.

Quali sono le novità delle collezioni presentate a Pitti 104?

La U.S. Polo Assn. SS 24, è ispirata allo stile di vita del polo e a colori e atmosfere del Mar Mediterraneo: nuance solari, come le sfumature del blu, vestibilità rilassate e materiali artigianali come la paglia. Nuove texture, dal lino al seersucker, per le camicie leggere maschili, tonalità chiare, allegre e fiori che emanano un tocco retrò. L’iconica striscia rossa, bianca e blu è un leit motive su capi e calzature. U.S. Polo rimane fedele alle sue radici con la classica polo, in varianti divertenti e posh.

Quali sono gli obiettivi futuri?

Abbiamo superato il nostro obiettivo di vendite di 2 miliardi di dollari per il 2025, con tre anni di anticipo rispetto al previsto. Ma continuiamo a cercare strade e partnership per espanderci in nuovi mercati, ampliando le nostre attività in nuovi ed entusiasmanti settori. La combinazione di questi fattori, massimizzata dal marketing e dalla creatività del nostro marchio globale, hanno portato, nel 2022 e ora 2023, al nostro successo. Con l’obiettivo di crescere fino a oltre 1.500 negozi e 3 miliardi di dollari nei prossimi anni.

L’intervista completa su hubstyle.it

INTERVIEW
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J. Michael Prince, presidente e ceo di U.S. Polo Assn.뺭
VISIT US AT PITTI IMMAGINE UOMO - HALL CAVANIGLIA / BOOTH N.5 NIBELIA DOLOMITE.IT BORN OUT OF THE DOLOMITES CRAFTED BY PIONEERS AND WORN BY ADVENTURERS SINCE 1897. FRESH. AIR.FUN.

LEGAMI CHE DURANO

Gli oggetti si consumano, la passione è per sempre. Il marchio Red Wing e lo store Urbanstar questo lo sanno bene

In una cittadina sulle rive del Mississipi, in Minnesota, nel 1905 inizia la storia di Red Wing. Il marchio di calzature che, grazie al suo know-how, è diventato subito il fornitore ufficiale dell’esercito americano, raggiungendo il boom con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Un classico moderno che, da più di 100 anni, ha lo scopo di resistere alle difficili condizioni di lavoro, grazie alla continua innovazione. A oggi, il suo assortimento si è ampliato proponendo, oltre alle scarpe, anche abbigliamento e accessori per tutte le esigenze dei consumatori.

PASSIONE E RESISTENZA

Da ormai 20 anni, Urbanstar propone ai suoi clienti la qualità e l’artigianalità delle scarpe Red Wing. All’interno dello store romano, che si estende su una superficie di 400 mq, noto per la sua “ricerca”, si fanno spazio sia brand affermati che emergenti. Per premiare questa lunga partnership, e per rafforzare ulteriormente il solido legame instaurato tra i due, nel settembre 2023 è previsto un evento speciale che vedrà protagonista la release di uno stivale in pelle 8833 Classic Moc personalizzato. La scatola in cui verranno venduti sarà una vera e propria cassetta degli attrezzi in ferro fatta su misura, come quelle usate dai falegnami nei cantieri. Realizzata a mano da fabbri esperti, la confezione avrà al proprio interno un kit per la cura delle scarpe e un ministivale da collezione. E il suo effetto “invecchiato” e “arrugginito” contrasta la resistenza delle calzature. Questo simbolismo rappresenta il significato intrinseco della collaborazione: “mentre gli oggetti possono usurarsi, la passione resiste”.

PARTNERSHIP
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Alcune immagini della collaborazione tra Red Wing e Urbanstar

MENSWEAR CONTEMPORANEO

Un viaggio attraverso gli stili e i dettami del vestire maschile. Ricercato ed evoluto. Un’eleganza che non si ferma al formale e che strizza l’occhio all’outdoor, con tessuti tecnici e capi performanti. Da Firenze a Milano ecco le anticipazioni SS 24: dai pantaloni sartoriali, al luxury knitwear, dagli accesori artigianali fino alle collezioni responsabili

ITALIAN TRAVEL

AT.P.CO, brand casual-chic dal gusto italiano, si ispira alle cromie dello Stivale, tingendo la SS 24 con i colori della bandiera. Il rosso e il verde delle t-shirt, accompagnati da toni neutri, viaggiano attraverso Procida, Cefalù e Milano, tutte località che evocano il design.

SULL’ONDA DI MR. BOX

Viaggia on the road ed è appassionata di surf la mascotte del brand milanese In The Box. Per la SS 24 l’orsetto amante del vintage, è ricamato sui capi con frammenti di tessuto riciclati. Da sempre il marchio abbraccia l’ottica dell’upcycling, creando nuovi attributi stilistici attraverso il recupero.

VIBRAZIONI NATURALI

Per le calde giornate estive, Manuel Ritz presenta una collezione casual, in cui i formal look vengono influenzati dall’atmosfera ironica e giovanile che contraddistingue il brand. La color palette tipica di un ambiente naturale richiama la stessa leggerezza dei tessuti. Forme squadrate delineano giacche da sera e abiti monopetto. Mentre il capo icona rimane la Varsity Jacket.

MINIMALISMO URBANO

Funzionale e contemporanea con richiami a forme minimal orientali. Così Duno presenta la prossima collezione estiva 2024, arricchita di capispalla e abbigliamento, realizzati con tessuti nuovi, frutto di una costante ricerca. New entry assoluta il camoscio, per capispalla e felpe, traspiranti e ultra light, con una speciale spalmatura tecnica.

BRIGHT SUMMER

Lo stile diventa un modo di esprimere la propria unicità con il brand toscano Gianni Lupo. Dettagli che rispolverano gli anni delle controculture giovanili, rielaborati in chiave moderna. Nuance neutre si alternano a colori più decisi, su silhouette pulite e volumi oversize.

WALK ON CLOUDS

I magici Anni ’80 ritornano in scena con il brand Monoway. Sneakers bianche in pelle, in tessuto tecnico e dettagli multicolor come i lacci arancio. L’effetto used dona un allure decisamente vintage. Con suole in EVA super leggere e resistenti, che le rendono perfette per le prime passeggiate al sole.

SHOWCASE – PREVIEW SS 24 — 62 —

IL RICHIAMO DELLA NATURA

Filo conduttore della collezione di Capobianco è il comfort. Ispirata a valori che fondano le radici nella natura e il contatto con essa, vede protagonisti lavorazioni eco-sostenibili e metodi di colorazione ottenuti senza l’uso di coloranti chimici. Must-have la felpa, con o senza cappuccio, per uno stile morbido ed elegante.

UNO SGUARDO AGLI ANNI ’90

Una collezione per sentirsi un tutt’uno con la natura, per riscoprire e gioire delle cose più care. Un tema caro al brand, che si rispecchia nei colori, nei toni tenui e terrosi. La spring-summer ‘24 di Berwich è caratterizzata da una maggiore ampiezza dei volumi dei pantaloni e da un’estetica fortemente desaturata.

ELEGANZA CONTEMPORANEA

La Provenza francese ispira la cromia della collezione SS 24 di GTA, dall’impronta green. Cotoni 100% riciclati si alternano a velluti estivi, nei modelli must have di stagione: i bermuda Dylan Cargo e i pantaloni Nikko, leggeri e freschi.

EXPERTISE ARTIGIANALE

Il dna green del brand ANT45 s’intreccia al design urbano con nuance sature e vintage. Linguaggi trasversali adatti per diverse visioni. Le calze estive sprigionano freschezza e vitalità grazie a filati pregiati come cotone eco, lino, thick e filati bio e skin-friendly, per quelle dedicate allo sport.

DALLA CAVA ALLA STRADA

La continua ricerca Ten C, propone per la prossima estate, una tintura effetto polvere colorata, ispirata dalla Cava di Arcari sui Colli Berici di Vicenza. Con nuance leggere, è declinata sui capi iconici come Anorak e Tempest Anorak. Novità di stagione il Rip-Stop Laminato: una rete ultraleggera gommata in poliestere/nylon dall’elevata resistenza all’acqua.

MADE IN ITALY

Lusso e comfort caratterizzano la collezione di sneakers del marchio fiorentino Ama-Brand Una rivisitazione del made in Italy, e della lavorazione manuale, con particolare cura di dettagli e materiali, attraverso la continua ricerca.

BY THE SEA

La passione per il mare incontra il design innovativo della collezione SS 24 di D.A.T.E.: il modello di punta è la K2, di ispirazione outdoor e appeal contemporaneo, ha una calzata confortevole, gel rialzato nella parte posteriore e una suola dentellata bicolor.

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DALLA COSTA AZZURRA ALLA CAMARGUE

Fiorio Milano , noto per le sue cravatte, per l’estate 2024 declina il suo stile sartoriale verso il beachwear. Cuciture resistenti, asciugatura rapida, tessuto dal tocco morbido in nylon e poliestere. Un tripudio di colore e stampe optical, sviluppate anche in tema marino.

100% MADE IN TUSCANY

Le creazioni de Il Bisonte raccontano eleganza e bellezza senza tempo attraverso forme essenziali. Un omaggio ispirato ai preziosi musei della città gigliata, attraverso l’artigianalità dei piccoli labo ratori fiorentini.

SPAZIO-TEMPO

Un viaggio a ritroso dalla Cina fino a Venezia: la “Via della Seta” continua a essere l’ispirazione del brand Gandhara . Nuovi pattern e accostamenti cromatrici. Le fantasie iconiche delle collezioni Moyen Âge e Palladio, sono ora arricchite di nuove rivisitazioni.

VERSO UN NUOVO TRAGUARDO

Red , celebra i suoi 85 anni, con una calza esclusiva ribattezzata, appunto, “85”. Una collaborazione dell’illustratore Nicola Ferrarese che ha realizzato, su un pattern vivace, il disegno di due scalatori in vetta, dove spicca il numero celebrativo.

IN FONDO AL MARE

Il lino tinto pezza stone wash e la viscosa sono i tessuti protagonisti della spring-summer 2024 di Giannetto Portofino . Colori brillanti come il turchese o il fuxia, accostati a nuance naturali dal tono vintage. Immancabile è il denim su texane e overshirt.

CASUAL IN CAMICIA

Giochi di sovrapposizione e di volumi, vestibilità ampie. Tintoria Mattei 954 presenta la SS 24 contestualizzando nell’attualità un capo senza tempo come la camicia. Nuance fredde inquinate da una forte presenza del denim. Protagoniste le stampe sviluppate sia a stampa piazzata che a capo finito.

TRA OLD E NEW

Lotto Leggenda attinge dall’archivio delle collezioni storiche. L’iconico modello Autograph, dalla vitage tennis attitude, è impreziosito dalla stampa graffito sulla suola: I’m a Legend. Effetto used e grafiche accattivanti sono il fil rouge del percorso creativo del brand.

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UN VIAGGIATORE CURIOSO

I colori mediterranei del golfo di Napoli accendono la SS 24 del brand KNT . Cura nei dettagli e vestibilità rilassate per completi destrutturati. Novità i pantaloni “WD” con gamba più ampia e molla sul retro. L’estetica del brand accoglie lo sportswear, integrandolo nel concept con disinvoltura.

ITALIAN ATTITUDE

Rigorosamente italiane le materie prime selezionate per i tessuti, dal soft touch, del brand Boglioli . Lino irlandese per abiti doppiopetto, camicie oxford in cotone e cravatte in seta. Tradizione combinata con tecnologie innovative, un mix perfetto per un’artigianalità di qualità.

SNEAKERS MARZIALI

Wushu Ruyi , brand ispirato alle arti marziali, di cui i fondatori Walter e Paolo Lorini sono pionieri nella pratica e nella diffusione in Europa, lanciano per la SS 24 un’urban sneaker in nylon, camoscio e parti esterne in pelle. Colori pastello o optical white con logo Ruyi rifrangente.

UN LUSSO GREEN

Una nuova idea di eleganza maschile quella che caratterizza la maglieria di Gran Sasso . Antiche tecniche artigianali combinate a moderni processi produttivi per capi realizzati esclusivamente in Italia. Filati naturali come cotoni organici, lino o spugna, sono declinati su maglie e pantaloni. Pregiati filati naturali utilizzati e la manualità di tutte le fasi della lavorazione rendono ogni singola maglia Gran Sasso unica e inconfondibile.

LA POLO DEL FUTURO

Svevo presenta la capsule Svevo 6TLK: naturale al 100%, traspirante, con proprietà di termoregolazione. Tra i capi più rappresentativi, la polo Carbon/Cotton, ottenuta dalla lavorazione di un sottilissimo filo di carbonio con il filato di cotone che conferisce al capo una mano morbida.

UN REVIVAL INNOVATIVO

Il recupero del passato proiettato in una nuova dimensione. Jeckerson crea una linea per una nuova generazione di consumatori. Denim blue-shades e stone shadow donano un effetto vintage ai capi. Volumi morbidi e nuance estive, un approccio stilistico che delinea versatilità.

ALLA RICERCA DELLA SEMPLICITÀ

Luxury dal sapore Anni ’90, versatilità slim e comfort. Conte of Florence celebra attraverso l’essenzialità la stagione estiva 2024. La linea outdoor e lifestyle comprende capispalla, maglieria, abiti, polo e costumi da bagno uomo in tessuti tecnici e colori accesi.

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STILE ESSENZIALE

Ellesse punta su una linea footwear colorful e dal gusto rétro per l’estate 2024. Mitchell è il modello di punta della collezione maschile: una sneaker realizzata con un mix di materiali tra cui pelle e suede, con il logo laterale in rilievo. Con lo stile essenziale tipico del brand.

ELEGANZA SPORTIVA

Un club di canottaggio, dove capi tecnici si mixano a quelli athleisure, ispira la collezione SS 24 di Impulso . Polo variopinte in colori pastello, con grande attenzione ai materiali, come il cotone organico. Non manca il denim, declinato nell’iconica camicia di jeans con bottoni in madreperla.

URBAN INSTINCT

La stagione calda di People of Shibuya , vede protagonisti due capispalla in tessuto tecnico ultra-light. Teshio, trench doppiopetto con bottoni rubber effect e tasca interna. E Isamu, giacca doppiopetto con spilla smaltata. Entrambi con dettagli catarifrangenti, per un’alta visibilità tra le strade metropolitane.

STILE FUNZIONALE

I tessuti versatili strizzano l’occhio ai trend della stagione. Vestibilità over e dettagli contemporanei contraddistiguono le giacche della PE 24 di Bomboogie

BECAUSE THERE IS NO PLANET B

Ecoalf denuncia la scarsità d’acqua, una delle maggiori minacce ambientali causate dall’industria della moda. La collezione PE 24, Lost Colors, si ispira al lago d’Aral, dove il 90% delle acque sono scomparse a causa delle colture di cotone non sostenibili.

Atalasport continua a mantenere viva la tradizione sportiva attraverso l’essenza dell’artigianato. Un nuovo modello di sneakers che trae ispirazione dal passato, realizzato con la combinazione di tecniche moderne e trattamenti manuali, che gli conferiscono un aspetto unico e vintage.

DISTINGUERSI PER EMERGERE

Ciak Roncato presenta le nuove collezioni nate in collaborazione con il marchio Esercito. Genius è caratterizzata da un design elegante. La linea Raptor, più versatile, è ideata per il tempo libero. Ogni pezzo è impreziosito dalla stella a cinque punte, emblema dell’esercito.

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NEW ELEGANCE

Doucal’s in occasione del 50° anniversario della sua fondazione presenta il mocassino Mario. Una creazione realizzata a “mezzo sacchetto”, lavorazione che conferisce flessibilità alla calzatura. Con cuciture fatte a mano che legano eleganza e comfort.

LA CAMICIA NOSTALGICA

Con l’impegno di ridurre l’impatto ambientale, Eton lancia Archive, una collezione in edizione limitata con esclusive stampe di archivio. Il guardaroba maschile si tinge di stile e nostalgia. Nove motivi a righe verticali, applicati a eleganti twill, dal taglio slim e contemporaneo.

QUALITÀ ARTIGIANALE

Il brand toscano Pineider esalta nelle nuove creazioni della stagione estiva una dimensione ludica ed energica: due borsoni bicolor, in pelle martellata, in inedite tonalità, nuovi alleati per gli interessi personali e il tempo libero.

A PASSO GREEN

Cuoio di Toscana, brand creato nel 1985 per diffondere la cultura del cuoio da suola, presenta il nuovo volto dell’iconica Green Sole. Una suola verde, 100% ecosostenibile. Un’estetica innovativa e accattivante che rispetta le tecniche di lavorazione della concia vegetale.

LINEE OVER

Per la spring-summer 2024 Lardini unisce lo stile classico alla contemporaneità. Camicie in seta con pantaloni in polylana, esaltati da mocassini in vitello spazzolato. Total look dal fit super morbido. Un inno per celebrare un’eleganza tutta italiana.

Tessuti sempre più fluidi, come il lino ac coppiato alla viscosa. L’Impermeabile propone una capsule collection ispirata ai viaggiatori: capi leggeri, comodi e versatili adatti all’esplorazione di nuove mete.

UNA FRESCA ESTATE

Un mix di materiali di altissima qualità caratterizza la nuova collezione di Scaglione Un cotone super leggero, lino e seta per garantire traspirabilità durante i mesi più caldi. Maglieria per la primavera, e jersey per l’estate in nunce naturali con tocchi di colori accesi.

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CALEIDOSCOPIO DI COLORI

Gioia e voglia di vivere: Faliero Sarti inonda di colore le giornate di sole dopo il torpore invernale. Uno stile contemporaneo e super chic, classici disegni maschili, come il principe di Galles ma in nuance fluo. I madras, in tutte le sfumature, diventano un accessorio indispensabile.

SUNSET STRIP

Un viaggio sensuale attraverso la moda cinematografica americana, con un focus sulla bellezza sartoriale. Carlo Pignatelli racconta di un uomo consapevole e passionale, che indossa un iconico smoking, nelle palette nero, avorio e rosso scarlatto.

UNIFORME CONTEMPORANEA

Un guardaroba essenziale e genderless. Seven Gauge presenta la sua visione comfort, fluida e di qualità, con una collezione di maglieria e tailoring dai toni polverosi. Concetto alla base del brand è la semplicità che permette di evitare consumi dal lato produttivo.

GIPSY SEA

Lino, cotone organico o misti di materiali naturali. La leggerezza del mare entra con forza nella collezione estiva di Doria 1905 Colori pastello dedicati alle piogge estive. come la nuova versione in materiale trench della linea Raindrops.

EVOLUZIONE LIFESTYLE

Sportswear e urbanwear si contaminano nella collezione estiva del brand italiano Bikkembergs . L’iconico stivale, dal tacco bucato, rivive in una nuova ottica. Borse e swimwear diventano protagonisti, assieme a una nuova linea di smartwatch, moderna e tecnica.

VICTORIAN AGE

Avant Toi ci trasporta indietro nel tempo nell’Inghilterra vittoriana, per la SS 24, ma con l’intento di stupire e innovare. Colorazioni dall’effetto marmorizzato e macchie di colore date a mano col pennello su maglieria in cashmere, seta, lino e cotone.

CLASSIC STYLE

Lo stile inglese delle scarpe Green George incarnano il gusto sobrio del business man. Novità di stagione, un mocassino in pelle morbida color cuoio, uno in camoscio blu e la Derby nera, dotate di una suola leggera in cuoio dalla grande flessibilità.

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SHOWCASE – PREVIEW SS 24

ICONA RIVISITATA

Novità esclusive per Baracuta che a Pitti 104 lancia una collezione realizzata con materiali leggeri, nuove colorazioni e pattern classici

OFFICINA DEL DENIM

Tela Genova per la nuova stagione estiva completa la sua visione con total look casual e funzionali. Tra i must-have il modello Timoteo a cinque tasche e la field jacket Brenno, in doppio raso militare.

WILD PASSION

L’outdoor è nel dna di Filson , destinato a chi ama condurre una vita all’aria aperta. La giacca Tin Cloth ha un taglio lungo i fianchi, per un facile accesso alle tasche e alla cintura portaoggetti. Must have anche il borsone in rugged twill, idrorepellente e resistente all’abrasione.

TIMELESS RESPONSABILE

Genderless, green e made in Italy, con lenti, montature e packaging responsabile. Tra le novità presentate a Firenze TBD Eyewear lancia l’esotico modello Madras, il Tela più glamour che richiama l’omonimo tessuto e il Silk dal design Anni ‘90.

DENIM PROJECT

Incotex Blue Division presenta a Firenze la sua collezione SS 24 e un esclusivo progetto a sostegno dei giovani talenti in collaborazione con Rinascente Firenze.

ICONIC BOOTS

Il 1907 è un classico Moc Toe firmato Red Wing Shoes , in pelle Copper Rough & Tough. Si distingue dal 875 per il guardolo a rovescio in crosta, che garantisce una migliore resistenza all’acqua.

nuova. WRKWR, con uno stile utilitaristico e confort.

UN’ESTATE IN CAMICIA

Stampe floreali e texture a tratteggio in background. La nuova collezione Alley Docks racconta la passione dell’azienda per il prodotto, dove le fantasie sono declinate su tutti i tessuti: dal lino al cotone.

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tutta

Upcycling e sostenibilità sono alla base del lavoro di Helen Kirkum. Un nuovo modo di pensare ecologia e design nel mondo delle sneakers

SCARPE VECCHIE & NUOVE di Marco Rizzi

Helen Kirkum è un’artista e designer lon dinese, fondatrice dello studio che porta il suo nome, che si è posta un obiettivo tanto pratico quanto utopico: salvare dal macero o, ancor peggio, dalla discarica, le scarpe inutilizzate. Da un approccio creativo al problema nascono le Palimpsest Sneakers - non un simbolo che possa ricordarci colpe e sprechi ma un nuovo prodotto pratico, utiliz zabile e sostenibile. Come le ha definite lei, una vera “scarpa fatta di scarpe”.

A raccontarci meglio com’è nato questo ambizioso progetto è stata proprio Helen.

Come hai sviluppato i principi di design e upcycling alla base del tuo progetto? Quanto sei stata condizionata e ispirata dalle tue esperienze da footwear designer?

È iniziato tutto mentre studiavo per il mio master al Royal College of Art. Volevo realizzare delle sneakers ma non sapevo da dove cominciare, quindi ho pensato fosse una buona idea farne a pezzi qualcuna per capire come fossero fatte. Ho contattato un centro di riciclaggio pensando che avrebbero avuto “qualche” paio da poter utilizzare. Quando mi sono resa conto delle tonnellate di scarpe, in particolare singole e inutilizzabili donate ogni settimana, ho deciso che quello sarebbe stato il mio “materiale grezzo” e che il mio obiettivo sarebbe stato di educare e ispirare gli altri riguardo agli sprechi legati alle calzature. In alcuni dei miei lavori passati come designer ho decisamente sentito la pressione e la frustrazione di dover creare qualcosa di nuovo con il solo scopo della novità, quindi quando ho avuto la possibilità di lavorare nel mio studio ho voluto focalizzarmi sul creare le collezioni lentamente, con una ragione e uno scopo.

Come funziona tutto il processo? Dal reperimento delle scarpe da “smontare” alla realizzazione del paio finale. Ti chiedo di guidarmi attraverso gli step di questo progetto.

Sono stati necessari tanti esperimenti ed errori per arrivare a una situazione in cui il processo di produzione fosse scalabile pur mantenendo radici autentiche. Sono fortunata a poter fare affidamento su un team incredibile che si occupa di reperire, pulire e smontare ogni singola scarpa. Vantiamo una collaborazione di lunga durata con l’ente benefico Traid e periodicamente ritiriamo tutte le scarpe singole e inutilizzabili che ricevono tra le donazioni. Lo “smontaggio” è abbastanza semplice, si tratta principalmente di scucire tutti gli elementi della scarpa separando tutto ciò che è utilizzabile, separando tutto il resto che sarà nuovamente riciclato. Sono necessari circa 40 componenti per realizzare un’intera tomaia, provenienti da una fino a otto scarpe singole. Per il modo in cui combiniamo e cuciamo insieme tutti gli elementi, ogni paio di sneakers Palimpsest che creiamo è totalmente unico, avendo la sua personalità e una combinazione unica di materiali. Abbiamo rilasciato la nostra prima collezione “Palimpsest” lo scorso settembre - il processo di prototipia ha richiesto circa un anno, ma realisticamente questa scarpa è stata il mio sogno fin dalla prima volta in cui ho

messo piede in uno dei magazzini di Traid. Tutti i primi prototipi provengono dalla collezione che ho realizzato per il mio master e ogni progetto successivo è stato un passo verso questa collezione definitiva. È incredibilmente difficile ottenere tutto questo con autenticità, quindi è stato davvero un momento d’orgoglio quando finalmente ho visto le scarpe là fuori.

All’inizio di quest’anno hai avuto modo di esporre la tua ultima collezione durante la London Fashion Week. Pensi che l’industria della moda e quella calzaturiera siano pronte a comprendere il significato del tuo lavoro e che siano capaci di fare un processo di autocritica necessario per apprezzarlo nel modo giusto?

Per la nostra mostra “Step Back” dello scorso febbraio ho deciso in maniera orgogliosa di mostrare l’intero processo al posto del prodotto finale, esponendo 824 scarpe singole recuperate dai centri di raccolta e riciclo dove raccogliamo la nostra “materia grezza” per le produzioni successive. Abbiamo mostrato a tutti in maniera innegabile l’enorme quantità di materiale con cui veniamo a contatto ogni giorno, invitando il pubblico presente alla mostra a verificare direttamente. Abbiamo lavorato con il curatore Matthew Needham per creare uno spazio che fosse crudo e immersivo, dando ai visitatori momenti di solitudine per comprendere questo processo in maniera più profonda. L’industria della moda è senza dubbio complessa e vive ancora di novità continue. La “sostenibilità” è diventata una parola che può significare tutto e niente, quindi penso che possa creare confusione immaginare cosa realmente sia corretto e quale direzione seguire. Ciò che amo del nostro progetto è che è di facile comprensione: una scarpa fatta di scarpe. Da parte nostra, cerchiamo sempre di spiegare in maniera semplice il modo in cui lavoriamo e sfruttiamo opportunità come la Fashion Week per mostrarlo a un pubblico potenzialmente nuovo. È stato fantastico conversare durante la Settimana della Moda con ospiti che per la prima volta stavano scoprendo cose nuove, entrando in punta di piedi in un mondo più eco-consapevole, quindi sono orgogliosa di come siamo riusciti a creare un movimento che potesse favorire questo cambiamento di mentalità.

In alto: Helen Kirkum, designer e fondatrice di Helen Kirkum Studio.

A fianco: una delle sneakers create nell’ambito del progetto “Palimpsest”

L’intervista completa su hubstyle.it

SNEAKER TREND
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UN NUOVO RECORD PER LA SCARPA PIÙ COSTOSA DI SEMPRE

Un paio di Air Jordan 13 indossate da Michael Jordan durante Gara 2 delle NBA Finals 1998 è stato battuto all’asta da Sotheby’s lo scorso 11 aprile nella sua sede newyorkese, raggiungendo l’esorbitante prezzo di 2.23 milioni di dollari. Questo le rende le scarpe più costose mai vendute, infrangendo un altro record stabilito sempre da Sotheby’s nel 2021: quella volta si trattava di una rara Nike Air Ship calzata da Michael Jordan durante la sua stagione da rookie con i Chicago Bulls, venduta per 1.47 milioni di dollari. Negli ultimi anni la richiesta per i memorabilia legati a Michael Jordan è alle stelle e presto un nuovo record potrebbe essere stabilito, dato che sembra che l’Air Jordan 12 da lui indossata durante il “Flu Game” potrebbe tornare all’asta: nel 2013 diventò la scarpa più costosa, con un prezzo finale di “soli” 104.000 dollari.

SIAMO AL TERMINE DEL PROGETTO NIKECRAFT?

Dopo oltre un decennio la partnership tra Nike e Tom Sachs, che ha dato vita al progetto NikeCraft, potrebbe essere arrivata alle sue battute conclusive. Da qualche mese l’artista newyorkese è al centro di enormi critiche seguite a una serie di gravi accuse mosse da un ex membro del team al lavoro nel suo studio. Questi fatti hanno ovviamente intaccato anche il rapporto tra Sachs e Nike, con lo Swoosh che ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione con grande attenzione ogni accusa rivolta al designer. Al comunicato è seguito qualche mese di silenzio, rotto da una nuova nota ufficiale di Nike che ha annunciato una temporanea interruzione della collaborazione con Tom Sachs oltre a un immediato stop di ogni release in programma per il 2023. Contemporaneamente Sachs ha pubblicato una lettera di scuse sui social, senza però ammettere nessuna delle colpe a lui attribuite. Che si tratti della fine della partnership con Nike?

FLASH ON THE ROAD:

NUOVI MODELLI NEL CATALOGO BRANDBLACK

Brandblack rinnova la line-up dei modelli disponibili includendo due nuove silhouette: la Sansin (in foto) e la Santa Monica, entrambe realizzate con una struttura ereditata dai modelli tecnici sportswear con suole leggere, dynamic fit e allacciatura rapida. Fondato nel 2014 da David Raysse, designer di grande esperienza con un passato in Skechers, Fila e adidas, Brandblack è un marchio che fonde minimalismo ed eleganza con la funzionalità radicata nella storia dei grandi brand sportivi. Nel corso degli anni ha attirato l’attenzione di molti nel mondo delle sneakers, lavorando anche con l’ex head of Men’s Footwear di Versace Salehe Bembury.

JOE GRONDIN PASSA DA NEW BALANCE AD AIMÉ LEON DORE

Quando nello scorso mese di marzo Joe Grondin ha confermato il suo addio a New Balance in molti sono rimasti sorpresi. Tanti lo considerano uno dei principali artefici del recente successo del marchio americano, avendo guidato negli ultimi anni il dipartimento responsabile di collaborazioni e special projects consolidando partnership importanti e accogliendo nuovi collaboratori tra cui Salehe Bembury, Joe Freshgoods, Stray Rats e JJJJound. Grondin ha scelto i suoi canali social per annunciare il passaggio ad Aimé Leon Dore, per cui ricoprirà il ruolo di chief marketing officer. Tra le numerose attività di cui sarà responsabile per il marchio newyorkese ci sarà anche l’importante sinergia con New Balance, a cui proprio lui ha dato il via quando sedeva dall’altro lato della scrivania.

UNA SOLUZIONE IN ARRIVO PER IL CASO ADIDAS/YEEZY

La querelle tra adidas e Kanye West potrebbe finalmente essere giunta al termine. Il marchio tedesco ha interrotto ogni rapporto con il rapper e designer statunitense a causa delle sue numerose dichiarazioni razziste e antisemite, che hanno portato anche al termine del suo rapporto privilegiato con diversi brand tra cui Balenciaga. Al centro della questione, però, rimaneva il destino dell’enorme stock di prodotti a marchio YEEZY già prodotti e destinati per l’uscita nella seconda metà del 2022. Per evitare che merce per un valore totale di 1.2 miliardi di euro (elemento che ha portato adidas a chiudere il suo primo anno in perdita in oltre un trentennio) potesse finire al macero, o ancor peggio distrutta, le parti hanno cercato per mesi una soluzione che pare sia stata raggiunta. L’azienda ha confermato agli investitori che la merce sarà venduta e parte dei proventi saranno devoluti in beneficenza.

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PALACE E NEW BALANCE ANCORA INSIEME

“Una collaborazione attesa 10 mila anni”: con questa tag-line il marchio londinese Palace ha annunciato la sua seconda collaborazione ufficiale con New Balance. Dopo aver contribuito al rilancio della MT580 lo scorso anno, Palace ha scelto questa volta di lavorare con la 991 made in UK, un classico del marchio del New England proposto in due colorway esclusive ispirate dai modelli del catalogo outdoor Anni ’90. L’intera collezione, che oltre alle scarpe comprende anche alcuni capi d’abbigliamento con doppio branding, è stata presentata con un cortometraggio pubblicato sui social che vede come protagonisti due uomini primitivi, impegnati a “scoprire” la nuova collaborazione attesa, appunto, 10 mila anni.

NIKE E TRAVIS SCOTT CONFERMANO IL RITORNO DELLA MAC ATTACK

Nelle scorse settimane il rapper americano Travis Scott ha attirato l’attenzione di molti calcando il palco di uno dei suoi concerti con quella che pare possa essere la sua prossima sneaker collaborativa realizzata con Nike. Si tratta di una Nike Mac Attack in cui il classico “baffo” è rimpiazzato da quello rovesciato, ormai divenuto la firma del rapper di Houston. La Mac Attack è un modello da tennis del 1984, primo pro-model realizzato da Nike per il leggendario tennista statunitense John McEnroe. Non essendo mai stato riproposto dopo l’uscita originale il modello ha generato una sorta di culto da parte di collezionisti e appassionati di vintage. L’anno prossimo la Mac Attack compirà 40 anni, che sia l’occasione giusta per riportarla sugli scaffali?

END. CLOTHING AL DEBUTTO CON KEEN

Il retailer britannico END. Clothing ha da poco rilasciato la sua prima collaborazione con KEEN, marchio statunitense con sede a Portland noto principalmente per il suo approccio unico al design e alla selezione dei materiali. END. ha avuto la possibilità di realizzare una versione personalizzata della Uneek, un ibrido d’ispirazone outdoor tra sneaker e sandalo, lanciato nel 2014 e divenuto rapidamente uno dei modelli simbolo del brand americano. La selezione delle tonalità utilizzate per questa collabo è il volo degli aquiloni, un’attività tradizionale nelle aree rurali e costiere nel sud del Regno Unito, nonché un modo alternativo di trascorrere tempo all’aria aperta. Le END. x KEEN Uneek “Kites” sono già disponibili online e in esclusiva in tutti i punti vendita END. Clothing.

MIZUNO RINNOVA ANCHE LA SKY MEDAL

Dopo aver proposto una versione rielaborata della Wave Rider, ormai un classico del catalogo running del brand, Mizuno mette nuovamente mano all’archivio e applica il trattamento β anche alla Sky Medal. Il modello ha fatto il suo debutto nel 1993 ed è tornato nei negozi per la prima volta nel 2019 diventando una delle silhouette principali della linea Sportstyle grazie a una serie di importanti collaborazioni internazionali. La Sky Medal β è una nuova versione che pone il focus su qualità e materiali, messi in evidenza grazie a linee semplici e combinazioni di colore scelte alla perfezione. La prima colorway, già disponibile nei negozi, combina diverse tonalità di marrone, beige e verde, mixando dettagli premium con elementi della tradizione sportiva.

IN ARRIVO UNA NUOVA AIR JORDAN PER J. BALVIN

Da qualche anno ormai il musicista e produttore J. Balvin è uno dei volti principali di Air Jordan fuori dai campi sportivi. La star colombiana ha già all’attivo ben due collaborazioni, a cui presto se ne aggiungerà una terza. A mostrarla in anteprima è stato proprio il cantante, che ha deciso di indossare le sue nuove Air Jordan 3 mentre passeggiava nel paddock del Gran Premio di Formula 1 a Miami, svoltosi lo scorso 7 maggio. I primi scatti postati online hanno creato immediatamente grande attesa tra gli appassionati, tra cui un’altra delle celebrità legate ad Air Jordan, ovvero DJ Khaled, che ha subito provato ad assicurarsene un paio. Al momento non sono disponibili informazioni certe, ma sembra che l’uscita delle Air Jordan 3 x J. Balvin sia in programma per il mese di settembre.

SNEAKER SHOWCASE — 72 —

UNA SECONDA HOKA PER COTOPAXI

HOKA e il marchio outdoor Cotopaxi tornano a lavorare insieme e anche in questa seconda release il colore è protagonista. Il modello scelto è la Anacapa Breeze Low, scarpa da trail running adatta a tutte le condizioni metereologiche, con una suola Vibram Megagrip dal tallone cavo con geometria Hubble per rendere più confortevole l’appoggio e lo stacco del piede anche sui terreni accidentati. A rendere particolare questa versione è la tonalità terracotta scelta per la tomaia, con accenti che vanno dall’azzurro della suola al viola della linguetta e al verde della fodera. Cotopaxi, da sempre impegnato in attività benefiche in America Latina, a margine della release ha voluto donare insieme a HOKA 60 mila dollari a True Colors United, un’organizzazione che supporta ragazzi e ragazze appartenenti a minoranze e alla comunità LGBTQ+, contribuendo alla costruzione di rifugi e alla creazione di nuove opportunità lavorative e sociali.

ANCHE JAE TIPS TRA I PARTNER DI SAUCONY ORIGINALS

Nelle ultime stagioni le collaborazioni sono tornate a essere uno dei punti di forza di Saucony Originals, che sotto la guida di Jason Faustino ha saputo lavorare al meglio con una selezione eclettica di grandi brand, nuovi partner e artisti che si affacciavano per la prima volta al mondo delle sneakers. In questa categoria ricade anche Jae Tips, rapper newyokese nativo del Bronx che ha avuto la possibilità di lavorare a una limited edition della Grid Azura 2000 curata in ogni minimo dettaglio, dalla selezione di materiali e colori al posizionamento di scritte e messaggi nascosti. La collaborazione è stata rilasciata inizialmente soltanto a NYC con enorme successo, per poi essere distribuita a una selezione di retailer internazionali.

“JOIN THE TEAM” LA COLLEZIONE DI KARHU

E SASU KAUPPI

Questa primavera Karhu ha voluto rinnovare il suo rapporto con il fashion designer finlandese Sasu Kauppi affidandogli la sua prima collezione collaborativa “in singolo”. La capsule collection, ribattezzata “Join the Team”, comprende la Fusion 2.0 in due colorway esclusive oltre a una serie di capi d’abbigliamento ispirati al catalogo sportswear Anni ’80, da cui Kauppi ha voluto riprendere anche il “team logo” arcobaleno che da il nome alla collezione. Dopo aver terminato gli studi alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra, Kauppi ha ricoperto diversi ruoli di rilievo nel mondo del design, fino all’inizio della partnership con Kanye West che l’ha voluto in YEEZY prima come consulente, poi come head designer per la linea menswear. Successivamente Kauppi è tornato in Finlandia per fondare il suo own-brand SSSU, con cui ha avuto modo di lavorare una prima volta con Karhu prendendo parte alla collaborazione a sei mani con il retailer londinese FootPatrol, rilasciata nel 2020.

TIMBERLAND METTE L’ARCHIVIO

NELLE

MANI DI SAMUEL ROSS

Future 73 è il rivoluzionario progetto con cui Timberland sta coinvolgendo designer, artisti e creativi da tutto il mondo, chiamati a rielaborare i classici presenti nell’archivio del marchio americano. Tra gli invitati c’è anche Samuel Ross, il geniale designer britannico fondatore di A-Cold-Wall*, che ha avuto modo di proporre la sua personale visione del 6-inch boot e del 3-eye lug. Ross ha voluto ispirarsi a due aspetti di Londra tanto distanti quanto iconici e riconoscibli come l’architettura brutalista e la cultura caraibica. Il 3-eye lug è stato realizzato interamente in nylon balistico, che sostituisce la tradizionale tomaia in pelle, mentre il paneling del 6-inch boot è stato completamente rivoluzionato, eliminando lacci e occhielli per lasciare spazio a una zip laterale.

SALOMON E SANDY LIANG PRESENTANO LA LORO PRIMA COLLABORAZIONE

L’ottimo lavoro fatto nel corso degli ultimi anni paga e Salomon continua a far parlare di sé anche nel mondo delle sneakers. Mentre in molti sono in trepidante attesa della prossima uscita in programma con Hidden.ny, sapientemente pubblicata in largo anticipo sui social per ingolosire i collezionisti, un’altra collaborazione ha riscosso grande successo: si tratta del pack firmato dalla designer newyorkese Sandy Liang, che comprende una XT-6 Expanse e una RX Moc 3.0. La classica XT-6 è stata vestita con diverse tonalità di rosa, rinforzi neri e accenti verde mentre la Rx Moc 3.0, un sandalo dal look molto più tecnico con tomaia in mesh one-piece, è tutta giocata con bianco e nero, su cui risalta però il tema floreale inserito da Sandy Liang in molte delle sue creazioni.

SNEAKER SHOWCASE — 73 —

NEL CUORE DI FIRENZE

Presente nel capoluogo toscano dal 2016, Flow Run ha conquistato il pubblico nazionale e internazionale con la sua selezione di sneakers uniche e ricercate di Maria

Èall’interno della famosa piazza Strozzi, a Firenze, che dal gennaio 2016 sorge la lussuosa boutique di urban fashion specializzata in luxury sneakers e calzature in limited edition. Parliamo di Flow Run, lo store esclusivo in cui trovare nuovi trend di stagione e brand affermati. Un vero e proprio luogo di culto per ogni sneakers addicted e appassionato di moda streetwear.

Ne abbiamo parlato con Lorenzo Giovinazzo, store manager di Flow Run.

Per prima cosa vi chiedo, come da tradizione, di presentarvi ai nostri lettori e parlarci brevemente di Flow Run. Flow Run nasce nel 2016 come estensione del negozio di abbigliamento Flow Store e dall’esigenza di dare alla città di Firenze un contenitore completamente nuovo e dedicato esclusivamente alle sneakers.

Dai marchi più conosciuti, alle edizioni limitate. Dedichiamo molto tempo alla ricerca, proponendo molti brand emergenti e made in Italy.

Firenze è senza alcun dubbio una delle capitali culturali e turistiche d’Italia. Quali sono i principali vantaggi, e quali le difficoltà, nel rapportarsi giornalmente con un pubblico internazionale?

La nostra città ci permette di essere sempre in contatto con per-

sone nuove e culture diverse, e la sneakers, in maniera sempre maggiore, è diventata nel tempo un legame tra i diversi stili di interpretare la moda.

Al momento nel mondo delle sneakers modelli e look Anni ‘00 sembrano farla da padrone, grazie in particolare all’ottimo lavoro di marchi giapponesi come Mizuno e Asics. Quale potrebbe essere, secondo voi, il prossimo grande trend?

Ci sarà sempre una parte di clienti che non rinuncerà a un look più classico, ma a oggi la scarpa tecnica e l’innovazione dei tessuti e dei materiali stanno sicuramente prendendosi una grossa fetta di mercato. Non si può più rinunciare alla comodità. Ciò che vedremo sarà sempre più tecnico e performante ma con un occhio maggiore al look.

Potendo scegliere un marchio e un modello a cui siete magari particolarmente legati per la storia di Flow Run, quale potrebbe essere la vostra sneaker collaborativa dei sogni?

Al momento collaboriamo già allo sviluppo dello stile con diverse aziende made in Italy che ci permettono di esprimere il nostro modo di interpretare le sneakers handmade. Nello specifico aziende come Alexander Hotto, Primabase, Alberto Fasciani, Seboy’s e Shoto.

SCHEDA TECNICA

— 74 — INSIDE THE STORE
Nome : Lorenzo Giovinazzo � Ruolo : store manager � Boutique : Flow Run � Indirizzo : via degli Strozzi 16R, Firenze � Instagram : @flowrunfirenze In alto: il team Flow Run Sotto: alcune immagini dello store
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