Emoving Magazine 07-08/2023

Page 1

Allegato redazionale a Bikefortrade n.7-8Anno: 2023 Foto: Myland @emovingmagazine N. 7-8/2023 - ANNO 2 DATI E STATISTICHE I POLI OPPOSTI DEL MERCATO COMPANY PROFILE GIVI DISTRIBUZIONE FOCUS ON CADUTA E RIPARTENZA DI VANMOOF REPORTAGE “THE FUTURE MOBILITY PLATFORM” IN COVER BIG HANDY SUV DI MYLAND
3 N. 7-8/2023 - ANNO 2 NEWS 6 MERCATO, SHARING, PARTNERSHIP DATI E STATISTICHE 10 I POLI OPPOSTI DEL MERCATO DELLE DUE RUOTE COMPANY PROFILE 12 GIVI DISTRIBUZIONE, CONIUGARE MOBILITÀ ED ELETTRONICA DI CONSUMO FOCUS ON 14 VANMOOF: ASCESA, CADUTA, RIPARTENZA EVENTI INTERVISTA AL GENERAL MANAGER DI LIME ITALIA MATTEO CIOFFI PRODOTTO DEL MESE 18 EXE: IL PRIMO SCOOTER CON BATTERIE LFP DI NERVA FOCUS PRODOTTO 20 GREEN MARATHON DI SCHWALBE 22 BIG HANDY SUV DI MYLAND 24 BMW, BENZINA ZERO 25 YOYO, SILENCE SOTTO LA LENTE 23 POLINI: UN 2023 DI SUCCESSO ALL’INSEGNA DELLE EBIKE REPORTAGE 26 EUROBIKE: “THE FUTURE MOBILITY PLATFORM” 28 I MOTIVI PER CUI IAA MOBILITY MERITAVA ATTENZIONE RESPONSABILMENTE 30 BOSCH-DECISIO: LE POTENZIALITÀ INESPLORATE DELLA BICI IN ITALIA FOCUS SHOP 32 OFFICINE ELETTRICHE DI MILANO CARGO BIKE PER IL SOCIALE 34 CYCLAB06 DI ALESSANDRO BRACCO 10 18 28 30

BRUSCHE FRENATE E ATTESE RIPARTENZE

Come sono andati i primi sei mesi del 2023 per il mercato delle due ruote? Arrivati in questo periodo dell'anno ci poniamo sempre questa domanda, perché è interessante capire come si sta muovendo il settore. Un giro di boa utile per decifrare nel dettaglio il peso specifico dei vari segmenti che vanno a comporre il puzzle del mercato. Un settore che si trova in una condizione un po' particolare: se il sole splende sull’estate delle due ruote a motore endotermico, discorso diverso riguarda il comparto elettrico.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo in questa prima parte del 2023 e che cosa ha generato questo rallentamento nelle vendite dei mezzi elettrici a due ruote (bici escluse). Un comparto che ha chiuso i primi sei mesi con un -20,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con circa 1.800 immatricolazioni in meno (7.237 contro 9.089). A pesare è soprattutto il -22% del segmento scooter, che ha contribuito per più di metà al totale delle vendite elettriche. Considerazione uguale, ma di segno opposto per le moto. Pur segnando un -40,6% nel primo semestre, si parla di numeri così bassi da influenzare con scarsa incisività il mercato. Saldo negativo, anche se più contenuto, per i ciclomotori (-16%). A questo riguardo, Ancma ha chiesto che “vengano assegnati all’esercizio 2023 i fondi avanzati lo scorso anno per l’elettrico in modo che la dotazione complessiva per gli incentivi all’acquisto non si esaurisca anzitempo e possa contare su una continuità strutturale in grado di migliorare l’efficacia dello strumento e sostenere un mercato ancora giovane, ma molto promettente”.

Numerosi altri, come di consueto, gli spunti utili e le storie significative raccontate nelle pagine di questo numero di Emoving Magazine. Non sempre felici e virtuose. Prendiamo la case history del marchio VanMoof. Considerato uno dei brand più popolari e alla moda del settore, l’azienda olandese aveva raccolto dal 2009 ben 200 milioni di euro di investimenti. Ma i tanti problemi irrisolti (spiegati all’interno dell’articolo) nel corso degli anni hanno portato a un fragoroso fallimento. Con un finale forse a (parziale) lieto fine: lo scorso 31 agosto dopo una prima offerta di micromobility.com (ex Helbiz), i curatori fallimentari hanno accettato quella di Lavoie, azienda di mobilità urbana di McLaren Applied, che è diventata dunque la nuova proprietaria di VanMoof. Il pre-

sidente Nick Fry ha già anticipato una svolta nella gestione futura del brand: il nuovo modello di business prevederà l'abbandono della strategia legata ai negozi di proprietà, con l’obiettivo di appoggiarsi a retailer terzi per la vendita e le riparazioni. A ribadire, insomma, l’importanza ancora fondamentale di una rete di negozi specializzati nel settore bike.

Venendo alle novità sul fronte delle eBike, invece, durante la 31esima edizione di Eurobike il numero di eMtb, eCargo, eCity ed eTrekking viste all’interno di Messe Frankfurt è stato davvero notevole. Ma la mobilità elettrica, come ci piace ribadire spesso tramite la voce di Emoving Magazine, è in continua evoluzione e ciò lo si vede non solo sulle strade, ma anche nelle fiere di settore. Ecco perché anche una manifestazione “ciclocentrica” come era Eurobike ha deciso negli ultimi anni di dedicare un intero padiglione all’eMobility. Su questo magazine abbiamo selezionato alcuni mezzi che ci hanno particolarmente colpito.

Bici elettriche che sono sempre più importanti all’interno dei core business aziendali. Un caso su tutti è quello di Polini, che ha fatto registrare una crescita significativa anche nell'arco del 2023. Fin dal lancio del primo motore per bici a pedalata assistita nel 2016, anno dopo anno il brand ha aumentato gli investimenti nel mercato eBike, proponendo al pubblico non solo drive train, ma anche prodotti correlati come batterie e display. La strategia vincente di Polini, sia dal punto di vista commerciale sia da quello del marketing, ha dato ulteriori frutti negli ultimi mesi, contribuendo a un incremento notevole del fatturato legato alle eBike, con una crescita del 25% rispetto all'anno precedente.

Chiudiamo questo editoriale con un classico e doveroso “Save the date” per il 22-23-24 marzo 2024. Vale a dire le nuove date degli Emoving Days, l’atteso evento dedicato ai mezzi elettrici organizzato dal nostro gruppo e giunto alla quarta edizione, dopo il grandissimo successo dello scorso anno. Confermate anche location (CityLife Milano) e formula (tra giornata business il venerdì e villaggio al pubblico nel weekend). Ma non mancheranno alcune chicche e novità, che vi riveleremo già nelle prossime settimane. Confidando, magari proprio in quell’occasione, di poter commentare una ripartenza del comparto, dopo la frenata nella prima metà del 2023.

Editore: MagNet S.r.l. SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi

Art Director: Simone Comi

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it - emovingmag.it

Allegato redazionale a Bikefortrade n. 7-8 Anno 2023

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet S.r.l. SB - Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso in redazione il 6 settembre 2023

4 EDITORIALE
di benedetto sironi
Mag Net srl SB @emovingmagazine

A PARMA IL PRIMO MOBILITY STORE DI DECATHLON

A inizio settembre Decathlon ha inaugurato il nuovo store di Parma e il primo completamente dedicato alla mobilità sostenibile. Il nuovo negozio pone al centro l’urban mobility che incontra le necessità di una città dove fitness e spostamenti green sono protagonisti: Parma risulta infatti la quinta città più "eco-mobile" d’Italia ed è al decimo posto per la presenza di piste ciclabili. Il mobility store, il nono della Regione, propone articoli e accessori per bici e monopattini, mentre l’officina offre diversi servizi improntati a prolungare il ciclo di vita dei prodotti, quali manutenzione, riparazione, noleggio e assicurazione.

Per consolidare le proprie conoscenze digitali ed espandere la sua area di connettività, il produttore di S-pedelec Stromer ha aperto una nuova sede in Romania. Secondo il brand, l’ufficio romeno sarà complementare al team di sviluppo nell’headquarter in Svizzera. La Romania è nota per i suoi servizi digitali per la fascia alta del settore automobilistico. Stromer sicuramente potrà trarre vantaggio dalle competenze del distaccamento, che sarà sito in Cluj-Napoca.

Tuttavia, il co-ceo Karl Ludwig Kley un anno fa aveva comunicato che “la nostra produzione è in Svizzera e la manterremo in Svizzera”, annunciando quindi che in tal senso non ci saranno cambiamenti.

Oltre 280 stazioni per un totale di circa 950 punti di ricarica ultra-veloce installati su tutto il territorio nazionale: sono questi i risultati che ha raggiunto Ewiva, la joint venture di Enel X Way e di Gruppo Volkswagen. I primi sette mesi restituiscono già cifre significative, realizzando la più estesa rete di stazioni di ricarica pubblica high power charging in Italia. Con un contributo concreto all’ambiente: fino a luglio 2023 le ricariche effettuate dagli eDriver di Ewiva hanno evitato l’emissione di oltre 7.100.000 kg di CO2 (equivalente ad aver piantato 394.000 alberi), 500 kg di particolato, 16.700 kg di ossidi di azoto.

Nilox entra ufficialmente nel mercato cargo con tre modelli elettrici dedicati al trasporto di merce leggera, pesante e bambini. Presentate per la prima volta a IFA 2022, le nuove eBike rappresentano il primo passo del marchio verso il trasporto di prodotti e persone, un settore già consolidato in Europa (con tassi di crescita a doppia cifra negli ultimi anni) e che è destinato a valere più di 3 miliardi di dollari nel 2029. Le tre bici, Cargo Light, Cargo Mid e Cargo Long, vanno dunque incontro alle esigenze di chi intende muoversi trasportando merci in modo pratico ed ecologico.

DKV MOBILITY: SUPERATE LE 11.000 STAZIONI PARTNER IN ITALIA

DKV Mobility, piattaforma per i pagamenti e le soluzioni on the road, ha annunciato il raggiungimento delle 11.000 stazioni di rifornimento partner del network italiano. Ad oggi, l’intera rete conta 66.000 stazioni in oltre 50 Paesi. L’ampliamento del network è un punto cardine nelle strategie di lungo periodo del brand anche rispetto al suo ruolo nella transizione energetica del mondo dei trasporti verso carburanti più green. Di fatto, in alcune stazioni selezionate sarà disponibile il nuovo prodotto a basso impatto ambientale HVO, un diesel 100% da materie prime rinnovabili e che riduce le emissioni di CO2 fino al 90%.

Stellantis, insieme a TotalEnergies e Mercedes-Benz, ha inaugurato la gigafactory di Automotive Cells Company (ACC) per la produzione di batterie situata a Billy-Berclau Douvrin, Francia, la prima delle tre previste in Europa. L’impianto realizzerà batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni e sarà operativo entro la fine del 2023. Inoltre, Stellantis, ACC, l’Union des industrie et métiers de la métallurgie, lo Stato e la regione hanno creato il Battery Training Center di Douvrin come parte di un programma di riqualificazione e aggiornamento professionale, con cui i dipendenti di Stellantis acquisiranno nuove competenze nella produzione di batterie.

MICROMOBILITY.COM ACQUISISCE

LA PIATTAFORMA DI GESTIONE NOLEGGI EVMO

Micromobility.com, prima nota come Helbiz, ha annunciato di aver firmato una lettera di intenti (loi) per l’acquisizione di EVMO, provider nella gestione di flotte e noleggio veicoli per la gig economy di rideshare e consegna. L’operazione è intesa a rafforzare la posizione di mercato dell’azienda e accelerarne la crescita. Tenendo conto, infatti, del ricavo di EVMO pari a 12,6 milioni di dollari nel 2022, il fatturato proforma combinato annuo di micromobility.com, incluso Wheels Labs Inc., sarebbe stato di 33,8 milioni di dollari. EVMO ha riportato un’ottima performance finanziaria nel Q1, con ricavi al +57% anno su anno.

Sealence Spa S.B., operante nel settore delle propulsioni navali elettriche, ha reso noto il progetto denominato internamente SafeLi Giga Factory, un impianto destinato alla produzione su ampia scala della batteria SafeLi. Il primo dei prodotti a uscire dall’impianto sarà la batteria al litio da 83 kWh. La SafeLi si distingue per l’elevata potenza di scarica da 240 kW, la capacità di ricarica all’80% in soli 12 minuti e un peso di appena 550 kg. L’azienda, inoltre, ha siglato un documento ufficiale con la Sardegna, al fine di agevolare le reciproche valutazioni sull’opportunità di ospitare la SafeLi Giga Factory nella Regione.

6 NEWS
MERCATO
STROMER APRE UNA NUOVA SEDE DIGITAL IN ROMANIA NILOX ENTRA NEL MERCATO DELLE CARGO ELETTRICHE STELLANTIS INAUGURA LA AUTOMOTIVE CELLS COMPANY SEALENCE DÀ IL VIA AL PROGETTO SAFELI GIGA FACTORY A MENO DI UN ANNO DAL LANCIO, EWIVA CONTA GIÀ 950 PUNTI DI RICARICA

L’INIZIATIVA DI COOLTRA CONTRO LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Cooltra ha appena attivato sulla sua applicazione mobile la modalità di sicurezza notturna, pensata per dissuadere gli utilizzatori dal guidare sotto l’effetto di alcool o droghe. Questa funzione si attiva in automatico dal giovedì alla domenica, dalle 22 alle 6 del mattino. L’app non solo individua e permette di prenotare uno scooter disponibile nelle immediate vicinanze, ma funziona anche da chiave per avviare il veicolo. Con l’opzione attiva, sullo schermo appare un messaggio di sensibilizzazione quando un utente sta cercando di noleggiare uno scooter, invitandolo a scegliere un altro mezzo di trasporto se non è in grado di guidare. Successivamente, l’utente deve inserire un codice di verifica per sbloccare e poter utilizzare l’applicazione.

DOTT: NEL PRIMO SEMESTRE 2023 CRESCE LA DISTANZA MEDIA NEI NOLEGGI

Da gennaio a giugno di quest’anno, oltre a un ampliamento delle città grazie all’adesione a Dott di centri come Roma, Londra, Madrid e Lione, l’azienda ha registrato un cambiamento nell’uso del servizio. La distanza media dei noleggi è infatti cresciuta del 9%, raggiungendo i 2,36 km rispetto ai 2,17 km dello stesso periodo del 2022. Viaggi più lunghi suggeriscono che i mezzi in questione vengono utilizzati per tratte più significative. Il 69% degli utenti che in precedenza viaggiavano in auto o in taxi affermano di averne ridotto l’uso, in base a dati raccolti da un sondaggio condotto a gennaio 2023 su 1.402 utenti Dott in tutta Europa. Inoltre, è aumentato anche il numero di corse effettuale tramite abbonamenti (22%).

ATHLON PRESENTA MOBILITYBUDGET CON FREENOW

La partnership siglata tra Athlon e FreeNow, operativa da luglio, consente ai clienti del primo di scegliere tra diverse opzioni di multi-mobilità a basso impatto ambientale che includono eBike, scooter e monopattini elettrici, car sharing e trasporto con conducente. Grazie all’accordo con FreeNow for Business, i dipendenti o collaboratori di Athlon possono usufruire di un importo di mobilità individuale – un mobility budget, appunto – da spendersi come e quando si desidera, scegliendo tra diverse opzioni. Attraverso l’app FreeNow, l’azienda o il fleet manager possono definire una policy di mobilità e verificare l’utilizzo del budget, mentre i dipendenti Athlon possono scegliere di prenotare il mezzo ogni volta migliore alle loro esigenze.

7 NEWS SHARING

REINOVA CON SATTELO PER UN CENTRO NELLA GESTIONE TERMICA DI VEICOLI ELETTRICI

Reinova, società specializzata nello sviluppo, test e validazione di componenti per il powertrain elettrico, e l’azienda ceca Sattelo, che realizza soluzioni innovative per l’industria automotive, danno vita a un centro di competenza unico nel campo termico per eCar. L’obiettivo è di sviluppare componenti e la gestione termica del motore. Il modello di collaborazione Reinova & Sattelo, che insieme compongono un team internazionale, prevede una sinergia per cui le aziende lavoreranno e si rapporteranno con i clienti come se si trattasse di una società unica grazie alla condivisione strategica di risorse, know-how e infrastrutture.

EXELENTIA DISTRIBUISCE LE NAVETTE DA TURISMO DI MELEX

In un Paese turistico come l’Italia, una delle esigenze più comuni è il trasporto di piccoli gruppi di persone che si muovono sia nei centri storici, sia all’interno o in prossimità delle strutture ricettive. La soluzione passa attraverso le navette elettriche: agili e a zero emissioni, ma anche sicure e confortevoli. Exelentia, produttrice e importatrice di veicoli elettrici, ha dunque scelto di distribuire in esclusiva la gamma del marchio polacco Melex, navette da quattro, sei e otto posti omologate per l’utilizzo su strade pubbliche. L’ideale per hotel, resort e tour turistici, poiché accedono alle aree interdette al traffico veicolare come le ZTL arrivando fino al cuore dei centri storici.

DAB MOTORS E PEUGEOT MOTOCYCLES SI UNISCONO PER AMPLIARE L'OFFERTA

I produttori francesi DAB Motors e Peugeot Motocycles si sono uniti per ampliare l’offerta nel mercato delle moto elettriche. Il brand di Bayonne concorrerà con il suo design caratteristico delle moto top di gamma, mentre Peugeot Motocycles contribuirà con la sua conoscenza del settore e il suo network di distributori globale, consentendo quindi un rilascio su larga scala dei motocicli elettrici del partner. Il marchio ha inoltre affrontato un sostanziale investimento in DAB Motors, di cui ora possiede le quote di maggioranza, per lanciare la produzione in serie di Concept-E, e ospiterà la sua produzione nella fabbrica di Peugeot Motocycles in Mandeure, Francia.

UNASCA E VOI TECHNOLOGY PORTANO I MONOPATTINI NELLE SCUOLE GUIDA

Unasca e Voi Technology hanno rinnovato il loro impegno congiunto per migliorare la conoscenza del monopattino elettrico. Lanciata lo scorso maggio, la partnership si propone di integrare al consueto corso per la patente un modulo aggiuntivo dedicato agli eScooter. Dalla sua nascita, sono già un centinaio le autoscuole nazionali che hanno aderito, di cui 23 solo a Milano. Inoltre, a partire dall’ultimo trimestre del 2023, Voi renderà disponibile la propria scuola digitale gratuita RideLikeVoila anche a coloro che non sono iscritti all’app. Inoltre, offrirà alle autoscuole associate Unasca delle scontistiche per gli studenti in attesa di foglio rosa.

CAKE ENTRA NEL MERCATO ASIATICO CON STALLIONS MOTOR

Cake ha annunciato una nuova partnership in Thailandia con Stallions Motor, uno dei principali rivenditori e produttori di motociclette del Paese. L’accordo rappresenta un passo fondamentale nella strategia di distribuzione di Cake per il mercato asiatico. Il marchio svedese sfrutterà l’esperienza di mezzo secolo di Stallions Motor e la solida rete che comprende produzione, distribuzione, vendita e branding. Il business delle biciclette elettriche rappresenta un nuovo passaggio per STL Group, che dice però di nutrire un “immenso rispetto” nei confronti di Cake, che credono possa “offrire un valore aggiunto per l’esperienza nel mercato motociclistico thailandese”.

ENERGICA COLLABORA CON MIDAC SULLA SECOND LIFE DELLE PROPRIE BATTERIE

Energica ha firmato un accordo di ricerca con Midac, società di produzione di sistemi di accumulo e attiva nel programma Ipcei (Important Projects of Common European Interest) per lo sviluppo della catena del valore della batteria al litio in Europa. La collaborazione intende facilitare i processi di second life delle batterie Energica. In particolare, le aziende stanno lavorando su sviluppi che possano garantire il riutilizzo dei moduli batteria prima di essere riciclati; questo permetterà di estendere la vita dei prodotti creando valore aggiunto alle batterie dei mezzi Energica esausti. I pacchi di batterie non idonei saranno invece trattati nell’impianto di riciclo Midac.

ATLANTE FINALIZZA L’ACQUISIZIONE DEL NETWORK DI RICARICA RESSOLAR

Atlante, la società del Gruppo NHOA (NHOA.PA, già Engie EPS) dedicata all’infrastruttura di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici, annuncia la chiusura dell’acquisizione in Italia dell’intero spin-off relativo alla mobilità elettrica di Ressolar Srl. Il closing segue la firma dei documenti di compravendita annunciata il 26 gennaio 2023. Quest’ultima negli ultimi tempi ha anche sviluppato una rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Questa operazione fornisce ad Atlante ulteriori punti di ricarica situati in prossimità dell’autostrada A4 che collega Torino e Venezia, un’arteria logistica imprescindibile per il Nord Italia.

LIME CON L’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI PER UNA MOBILITÀ PIÙ INCLUSIVA

Con l’obiettivo di rendere le città accessibili a tutti, Lime e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) sezione di Milano hanno stilato un vademecum per responsabilizzare le persone sull’utilizzo e il parcheggio dei veicoli in sharing. Con questa iniziativa si intende offrire una serie di regole per permettere a tutti di supportare la comunità dei non e ipovedenti e persone con disabilità motorie. Il vademecum comprende consigli quali: non posteggiare veicoli sui marciapiedi o sui percorsi tattili Loges, non appoggiarli sui muri e nelle vicinanze di un semaforo e lasciarli lontani dalle scale della metro o da pensiline di bus e tram.

8 NEWS
PARTNERSHIP

EMOVING DAYS: CRESCE L’ATTESA PER LA QUARTA EDIZIONE

Gli Emoving Days si preparano per il poker. Il 22-23-24 marzo, a Milano, torna l’evento in grado di coinvolgere in un circolo virtuoso operatori del settore e pubblico finale, diventato un riferimento della mobilità elettrica e urbana. La location sarà l’ormai consueto quartiere di CityLife, uno dei più noti e iconici di tutta la città, con 80 mila passaggi medi durante il weekend e 400 mila mensili. Oltre all’area espositiva che coprirà tutta la superficie del parco, si potranno provare monopattini, eBike, cargo bike, motocicli, scooter e microcar. Tra le grandi novità dell’edizione 2023 c’è stato il lancio dell’Emoving Business Day (EMBD), una giornata dedicata agli adetti ai lavori con personaggi e incontri di grande rilievo. Formula che gli organizzatori hanno deciso di confermare e ampliare nel 2024. Presentazioni, analisi di mercato, case history e clinic di formazione: negozi, istituzioni e giornalisti animeranno il palinsesto in una sala del cinema Anteo, situato all’interno dello Shopping District di CityLife. A fronte del successo di EMBD nel 2023 (300 operatori accreditati e 130 giornalisti), l’organizzazione ha deciso di dedicare la giornata di venerdì 22 marzo solo al b2b, mentre sabato e domenica il village nel parco di CityLife sarà aperto al pubblico, con la possibilità di testare in prima persona i mezzi elettrici a due e quattro ruote.

TENWAYS HA PIANTATO

PIÙ DI 10.000 ALBERI INSIEME A JUST ONE TREE

La casa produttrice di eBike olandese Tenways è nota per l’attenzione all’ambiente e al tema della sostenibilità, anche coinvolgendo gli utilizzatori delle sue bici. Per questo motivo, a marzo 2022 ha stretto una partnership con Just One Tree (JOT), un’organizzazione che si propone di mantenere pulita l’aria che respiriamo. Ad oggi, Tenways ha piantato oltre 10.000 alberi nella foresta globale di JOT, uno per ogni eBike venduta. Una cifra che ha contribuito alla riduzione di 3.000 tonnellate di CO2. Sul tema ambientale, Tenways sta lavorando per raggiungere una produzione a zero emissioni. Le eBike che realizzano d’altronde permettono ai rider a sostituire le macchine negli spostamenti, aiutando così a proteggere il pianeta.

DONNEXSTRADA PER UNA MAGGIORE

SICUREZZA NOTTURNA

DonneXstrada, associazione no profit per la sicurezza in strada e contro le violenze di genere, ha unito le forze con Voi Technology per offrire un servizio dedicato alle donne che vivono situazioni di minaccia durante gli spostamenti notturni. Oltre a una scontistica pensata per coloro che si sentono in pericolo, Voi ha organizzato delle aree di parcheggio “Rosa” che si aggiungono ai punti viola di aiuto di DonneXstrada. Nel dettaglio, fra le 22 e le 5 di venerdì e di sabato, saranno disponibili almeno due monopattini color rosa per gli spostamenti di donne che ne avessero bisogno. Nel frattempo sarà possibile usufruire del servizio @violawalkhome di DonneXstrada.

emovingdays.it

9
NEWS

I POLI OPPOSTI DEL MERCATO DELLE DUE RUOTE

SONO STATE OLTRE 200 MILA LE IMMATRICOLAZIONI NEL PRIMO SEMESTRE (+16,8% SUL 2022), CON PERFORMANCE DI RILIEVO DI MOTO E SCOOTER A PROPULSIONE ENDOTERMICA. SITUAZIONE INVECE DA DECIFRARE PER IL COMPARTO ELETTRICO CHE HA MESSO IN STRADA 7.237 MEZZI, CONTRO I 9.089 DELLO SCORSO ANNO di davide l bertagna

Come sono andati i primi sei mesi del 2023 per il mercato delle due ruote? Arrivati in questo periodo dell'anno ci poniamo sempre questa domanda, perché è interessante capire come si sta muovendo il settore. Un giro di boa utile per decifrare nel dettaglio il peso specifico dei vari segmenti che vanno a comporre il puzzle del mercato. Un settore che si trova in una condizione un po' particolare: se il sole splende sull’estate delle due ruote a motore, discorso diverso riguarda il comparto elettrico. Ma andiamo con calma e cerchiamo di capire cosa è successo in questa prima parte del 2023 e che cosa non ha funzionato fino ad ora.

ENDOTERMICO IN GRANDE SPOLVERO

I dati di mercato diffusi da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo

ANDAMENTO MERCATO RISULTATI 1° SEMESTRE 2023

Motociclo Accessori) hanno confermato l’interesse crescente degli italiani verso moto, scooter e ciclomotori a trazione endotermica e hanno certificato un primo semestre positivo, che vola sul +16,8% sul 2022 con ben 201.922 modelli venduti. Per il presidente dell’associazione dei produttori e distributori di due ruote Paolo Magri:“La nuova domanda di mobilità che viene soprattutto dai centri urbani e il desiderio di libertà e passione che i motocicli sono in grado di soddisfare sono sempre più i due elementi portanti di un mercato che continua a crescere malgrado le incertezze globali, le residuali difficoltà di approvvigionamento e l’impennata inflattiva”.

Di tutto rilievo la performance degli scooter, che hanno incassato il 24,93% in più rispetto al primo semestre 2022 e hanno targato 102.470 mezzi. A doppia cifra

10
DATI E STATISTICHE

anche l’incremento delle moto: +13,10% e 89.450 unità, mentre i ciclomotori, per effetto di quattro mensilità negative nel corso dell’anno, si sono fermati a -14,14% e 10.002 veicoli immessi sul mercato.

NON SOLO DUE RUOTE

Ottimo anche l’andamento del settore minicar, che a giugno ha fatto segnare un incremento del 16,31% con 1.305 veicoli venduti, mentre la crescita nei primi sei mesi dell’anno è più contenuta, a causa di alcune mensilità in negativo: nel complesso il primo semestre ha fatto registrare 6.868 unità pari a un +3,28%. A trainare il settore dei quadricicli sono stati i veicoli elettrici (il 58,2% di tutto il mercato), che fino a giugno sono cresciuti ancora del 17,93%, pari a 3.999 unità.

MERCATO ELETTRICO IN AFFANNO

Dopo due mesi di crescita, si è fermato a giugno il mercato delle due ruote elettriche, che ha messo in strada solo 1.600 mezzi, contro i 3.541 del 2022 (che tuttavia incorporavano alcune commesse in parte responsabili del confronto sfavore-

I MODELLI PIÙ VENDUTI

vole), pari a una flessione del 54,82%.

Emobilty che ha chiuso i primi sei mesi con un -20,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con circa 1.800 immatricolazioni in meno (7.237 contro 9.089). A pesare è soprattutto il -22% del segmento scooter, che ha contribuito per più di metà al totale delle vendite elettriche. Considerazione uguale, ma di segno opposto per le moto. Pur segnando un -40,6% nel primo semestre, si parla di numeri così bassi da influenzare con scarsa incisività il mercato. Saldo negativo, anche se più contenuto, anche per i ciclomotori (-16%). Al riguardo, Ancma ha chiesto che “vengano assegnati all’esercizio 2023 i fondi avanzati lo scorso anno per l’elettrico in modo che la dotazione complessiva per gli incentivi all’acquisto non si esaurisca anzitempo e possa contare su una continuità strutturale in grado di migliorare l’efficacia dello strumento e sostenere un mercato ancora giovane, ma molto promettente”. Anche il mese di luglio si è chiuso con una flessione del 35,59% rispetto allo stesso periodo del 2022, con 1.397 veicoli messi in strada. Critica la situazione degli scooter, che hanno quasi dimezzato i volumi rispetto a un anno fa con 735 mezzi venduti, pari a un calo del 44,70%.

11 DATI E STATISTICHE
TOP 10 2023 268 293 381 451 876 651 615 3.535 2023 582 526 683 553 899 900 735 4.878 2023 18 23 34 16 34 55 47 227 2023 868 842 1.098 1.020 1.809 1.606 1.397 8.640 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG TOTALE 2022 675 290 459 237 370 1.439 783 4.253 2022 346 538 947 643 826 2.016 1.329 6.645 2022 26 38 63 37 53 86 57 360 2022 1.047 866 1.469 917 1.249 3.541 2.169 11.258 VAR% -60,30 1,03 -16,99 90,30 136,76 -54,76 -21,46 -16,88 VAR% 68,21 -2,23 -27,88 -14,00 8,84 -55,36 -44,70 -26,59 VAR% -30,77 -39,47 -46,03 -56,76 -35,85 -36,05 -17,54 -36,94 VAR% -17,10 -2,77 -25,26 11,23 44,84 -54,65 -35,59 -23,25 CICLOMOTORI SCOOTER MOTO TOTALE Fonte dati: MIT Elaborato da Unrae per Ancma

DISTRIBUTORI DI UN FUTURO POSSIBILE

COME SI CONIUGANO LA MOBILITÀ CON L’ELETTRONICA DI CONSUMO?

LO SPIEGA FEDERICO VIALE, GENERAL MANAGER DI GIVI DISTRIBUZIONE, CHE CI PARLA DELLA REALTÀ BOLOGNESE E DEI SUOI PROSSIMI PASSI NEL NOSTRO MONDO di gabriele vazzola

Federico Viale, general manager di GIVI Distribuzione, ci apre le porte di una realtà dinamica e al passo con i nuovi trend del mercato e spiega quali sono i punti di connessione tra un’azienda esperta di elettronica di consumo e quelle che sono le tendenze nel mondo della mobilità elettrica. Federico si laurea in economia e marketing, e dopo un’esperienza in Cina, dove entra

in contatto con la realtà dell’Asia, inizia a lavorare per GIVI. L’azienda nasce circa trent’anni fa come distributore di prodotti di elettronica e sempre focalizzata alla ricerca delle ultime novità da portare sul mercato italiano. L’attività di importazione dall’estero avviene principalmente dall’Asia, da cui provengono la maggior parte dei prodotti che distribuisce su tutta la penisola.

INTERVISTA

Federico Viale

general manager GIVI Distribuzione

Dove si trova la vostra azienda e come è composta?

La nostra struttura si trova all’interno del comparto Centergross, vicino a Bologna, uno tra i poli industriali più grandi d’Europa. La struttura in cui ci troviamo è grande circa 2500 metri quadrati, con un magazzino interno che riceve spedizioni direttamente dall’Asia. Qui abbiamo il nostro headquarter. Siamo in una zona centrale in Italia, il che è perfetto per chi si occupa di distribuzione su tutto il territorio nazionale. I collegamenti molto sviluppati ci permettono di essere efficienti e di evadere gli ordini in tempi brevi. Ci impegniamo a consegnare in 24/48 ore, anche sulle isole, e questa centralità ci aiuta a mantenere standard d’eccellenza.

Dove si possono trovare i prodotti che distribuite?

Vendiamo attraverso molti canali: gli specialisti, le grandi catene e l'e-commerce. Che filosofia applicate alla scelta dei nuovi prodotti da distribuire?

Quello che vogliamo fare è cercare sempre di anticipare il mercato, proponendo prodotti che siano innovativi e interessanti. Per essere competitivi occorre avere visione e anticipare le tendenze di vendita. La nostra realtà ha il vantaggio di essere smart, flessibile, dinamica e veloce. Queste caratteristiche ci permettono di continuare a stare sul mercato e confrontarci anche con altre aziende competitor. Spesso abbiamo a che fare con grandi multinazionali, ma noi cerchiamo di sfruttare le nostre caratteristiche di adattamento. Cerchiamo

sempre di spingere su velocità, efficienza e anticipazione dei desideri del mercato. Questa policy ha sempre pagato permettendoci di crescere e diventare ciò che siamo. Per noi è importante non essere statici, ma sempre in movimento trattando articoli e prodotti nuovi e di qualità.

Parlaci dei caschi smart di Livall, una delle vostre ultime acquisizioni relative al settore della mobilità.

Nella direzione che sopra ho descritto, va anche l’anticipazione della distribuzione dei caschi smart. Abbiamo già molta esperienza nella mobilità elettrica leggera distribuendo da anni prodotti come i monopattini. Se partiamo da questo presupposto è chiaro come i caschi vadano a completare la nostra offerta. Questi prodotti con caratteristiche smart riprendono al meglio quello che è il nostro dna. Sono anche dei caschi molto belli e accattivanti, oltre che sicuri; hanno frecce, stop, gps, dispositivi per ascoltare la musica, rispondere al telefono e altre caratteristiche che migliorano

12
COMPANY PROFILE

l’esperienza in strada, ma anche la sicurezza attiva dell’utente che "utilizza" la mobilità elettrica leggera. Per aumentare ulteriormente la sicurezza, questi caschi inviano un segnale gps ai contatti predefiniti in caso di caduta accidentale. Funziona così: quando si scivola e si rimane per terra, dopo 90 secondi parte un segnale di posizione ai numeri preimpostati. Possono essere usati indistintamente su monopattini, bici ed eBike. Abbiamo modelli certificati anche per le S-Pedelec a ulteriore garanzia di sicurezza.

Quale è la vostra posizione in merito all'uso dei caschi per tutti?

Pensiamo sia corretto sensibilizzare gli utenti della strada all’uso del casco, e non siamo certamente nemmeno contro all’obbligatorietà, vista anche la crescente pericolosità delle strade sia in contesti urbani che fuori dalle città. È importante sempre pensare a una protezione aggiuntiva alla testa, anche se non vi è una legge specifica a riguardo, questo sia per i minorenni che per gli adulti. Monopattini e biciclette hanno gradi di pericolosità comparabili. Occorre fare i conti anche con l’utilizzatore medio, che spesso non ha capacità tecniche e di guida di alto livello, senza dimenticare la distrazione sempre maggiore di chi guida gli autoveicoli.

Quale è il vostro core business? E in che direzione state andando per il futuro?

Oltre a caschi e monopattini, che interessano direttamente la mobilità elettrica, trattiamo tantissimi articoli. Un’ecosistema molto vasto di cui fanno parte innumerevoli prodotti di diverse categorie. Abbiamo deciso di allargare l’offerta ai caschi perché pensiamo sia importante ragionare sulla sicurezza legata al futuro della micro mobilità senza emissioni. Questo modo di muoversi sta prendendo sempre più piede e ci sembra doveroso investire e dare il nostro contributo per migliorare l’esperienza dell’utente.

Non è quindi solo una questione di business. Non è solo una questione commerciale, ma anche di responsabilità verso la clientela a completamento di quella che è l’offerta del monopattino. C’è molto interesse verso la mobilità elettrica per diversi motivi, partendo dal lato ambientale. Notiamo come le città tendano a chiudere i propri centri storici ed entrarvi diverrà sempre più difficile. La mobilità elettrica, nel frattempo prenderà sempre più piede e monopattini e eBike saranno presto prodotti usati da tutti quotidianamente. Questi sono trend commerciali e non solo. Occorre fare qualcosa perché le città non sono più sostenibili, sia per l’inquinamento che per i consumi eccessivi. Sappiamo che quando si parla di elettrico ci sono vantaggi e problematiche. Per esempio, il litio è localizzato in una specifica zona del mondo e abbiamo visto in questi anni che la globalizzazione ha portato anche a problematiche geopolitiche di difficile risoluzione. Altre tecnologie però stanno per essere sviluppate e le vedremo nei prossimi anni.

Avete una strategia per il futuro nel campo della mobilità elettrica?

Siamo partiti con i monopattini, poi abbiamo introdotto i caschi di cui abbiamo già parlato, ora stiamo ampliando la gamma per renderla quanto più completa possibile. Ci sono altre tipologie di prodotti nell’orbita di questo contesto che stiamo analizzando, perché non ci vogliamo certo fermare qui. Noi non abbiamo cataloghi infiniti, ma cerchiamo sempre qualcosa di innovativo, quindi lavoriamo in questa direzione.

Come vi occupate del post-vendita?

Ci occupiamo direttamente del post vendita e delle garanzie. Per gli interventi ci affidiamo a società specializzate. La nostra esperienza trentennale ci ha permesso di consolidare una struttura con sistemi di raccolta al punto vendita e livelli di standard di servizio legati al mondo dell’elettronica elevati. Il punto di riferimento per i clienti è il nostro sito web, al cui interno sono spiegate tutte le procedure da seguire. Spesso si risolve tutto semplicemente leggendo le FAQ, dove sono elencate le best practice, relative a un prodotto. Se invece il problema è più grave basta che il cliente apra un ticket per attivare le differenti procedure che fanno riferimento a vari centri assistenza. Vogliamo sempre essere un punto di riferimento per l’utente, ecco perché prestiamo una particolare attenzione a prodotti e fornitori.

LIVALL, I CASCHI SMART MULTIFUNZIONE

La nuova importante acquisizione tra i brand distribuiti da GIVI Distribuzione è Livall, pioniere dei caschi smart per bici, eBike e monopattini. Si tratta di prodotti che pensano alla sicurezza sia passiva che attiva dell’utente, unendo le caratteristiche di assorbimento degli urti proprie dei caschi di alto livello costruttivo con una serie di dispositivi tecnologici integrati che concorrono a diminuire il rischio sulla strada. Tra le varie smart features applicate ai caschi Livall possiamo trovare ad esempio: luci anteriori e posteriori con sensore automatico, frecce led, luce freno, remote control al manubrio, rilevatore di incidente gps, funzioni telefono e musica che non interferiscono con l’udibilità dei rumori provenienti dall’esterno, ascolto navigatore locale, visiere integrate... E altro ancora. Disponibili in varie versioni, dalle più sportive a quelle dedicate alla guida nel traffico urbano, sono utilizzabili con bici, eBike (anche S-Pedelec) e monopattini. Nei prossimi numeri di Emoving Magazine parleremo in modo approfondito di questi prodotti e di tutte le loro funzioni.

GIVI Distribuzione e Livall esporanno a Italian Bike Festival 2023 allo stand C09, dove sarà possibile vedere e provare i caschi.

13 COMPANY PROFILE
GIVI Distribuzione S.p.A. - 051.0116811

ASCESA, CADUTA, RIPARTENZA

VANMOOF, CONSIDERATO UNO DEI BRAND PIÙ POPOLARI E ALLA MODA DEL SETTORE, AVEVA RACCOLTO DAL 2009 CIRCA 200 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI, MA I TANTI PROBLEMI IRRISOLTI NEL CORSO DEGLI ANNI HANNO PORTATO A UN FALLIMENTO ANNUNCIATO. COME SI È ARRIVATI A QUESTO PUNTO?

di daniele pansardi

Quando i fratelli Taco e Ties Carlier hanno fondato VanMoof nel 2009, la loro idea era quella di reinventare la bicicletta da città. È nato fin da subito come un marchio dall’animo hipster, con uno stile e una estetica tanto inconfondibile quanto discutibile. L’ascesa del brand è stata a tratti entusiasmante, ma con il passare del tempo VanMoof si è "accartocciata" su se stessa e sui suoi problemi irrisolti: recensioni sempre più negative, scarsa lungimiranza e un customer care deficitario hanno portato a una crisi dall’esito inesorabile e all’annuncio di fallimento da parte del tribunale di Amsterdam lo scorso 18 luglio. Viste le voci che si rincorrevano già nei mesi precedenti, la notizia non ha destato particolare stupore. Ma come si è arrivati a questo punto di non ritorno?

CRESCITA E CONTROVERSIE

La parabola di VanMoof inizia con il modello No. 3 nel 2009, con freno contropedale e un telaio la cui struttura sarebbe diventata a suo modo iconica. Le innovazioni nel design permettono al brand olandese di farsi notare sempre di più negli anni successivi: nel 2011, per il modello Düsenjäger, ottiene il German Red Dot Design Award, mentre nel frattempo il marchio riesce a entrare in circa 22 Paesi. Nel 2012, invece, le bici vendute in tutto il mondo toccano le 10 mila unità. L’anno seguente è quello dell’approdo al mondo dell’elettrico. Fiutando le potenzialità di questo mercato, VanMoof lancia la 10 Electrified con una batteria da 209 Wh e un range d’autonomia stimato tra i 30 e i 60 km. A seguire arrivano la Electrified S (2016), la S2/X2 (2018), la S3/X3 (2020) e la S5/A5 (2022), investimenti giustificati anche dai numeri in crescita fatti registrare nel corso del decennio. Tra il 2018 e il 2019, per esempio, le vendite crescono dai 12 milioni ai 48 milioni di dollari. Nel 2020 arriva il secondo Red Dot Design Award per la S3/X3, premiata dalla giuria “per il design purista che incarna a pieno l’essenza di una bici”. Dopo la sua uscita sul mercato, proprio su questo modello vengono segnalati però diversi problemi legati a ritardi nelle consegne, poca tempestività del servizio clienti e danni subiti dalle bici recapitate durante il trasporto. Altri ancora esprimono lamentele sullo stato della componentistica: ruote traballanti, freni idraulici troppo rumorosi o non funzionanti e codici di errore criptici sul display, che non ne permettono l’avvio.

Nessuna di queste problematiche, in ogni caso, frena la corsa di VanMoof. Solo nel 2020 l’azienda raccoglie 40 milioni di dollari dai venture capitalist, cifra che sale a 200 milioni di euro considerando l’intero periodo di attività. Considerando che l’80% dei suoi ricavi arrivano dall’online, i fratelli Carlier decidono di investire in un servizio di realtà aumentata per far scoprire ai potenziali clienti le bici direttamente da casa. Come conclude un articolo del sito The Verge nel 2020, i fondi raccolti e le ambizioni mostrate dai due fondatori evidenziano due cose:

“VanMoof non è più una startup e gli investitori sono ormai pronti a scommettere sulle biciclette elettriche come prossima frontiera della mobilità”. Nonostante i problemi di ‘gigantismo’ sopra citati che cominciano ad affiorare, tutto sembra procedere nella direzione auspicata dai fratelli Carlier.

Nell’ottobre 2022, circa nove mesi prima dalla bancarotta, un articolo del New York Times definisce VanMoof uno dei più brand più trendy e alla moda del mercato bici, pur sottolineando come l’azienda non riesca ancora a essere redditizia, come accade per molte realtà sostenute da capitali di rischio. Non è l’unica criticità emersa dal loro modello di business. “Un ulteriore inconveniente riguarda le poche officine per la manutenzione”, continua il NYT. “Ciò significa che i clienti che non si trovano in una grande città come Londra, Amsterdam, Parigi o Monaco di Baviera devono imballare le biciclette e spedirle a VanMoof per essere riparate”.

UNA BANCAROTTA ANNUNCIATA

L’intera struttura si regge, insomma, su un equilibrio piuttosto sottile. Che nel giro di pochi mesi arriva al suo definitivo punto di rottura. La totale inefficienza del servizio post-vendita diventa sempre più evidente, mentre online si moltiplicano i feedback negativi anche sulla qualità delle biciclette. Come riporta Bike Europe, un ex impiegato di un’officina dichiara che a volte le persone si presentavano con una bicicletta nuova ma difettosa fin da subito, come se non fosse stato effettuato nessun controllo sulla qualità dei prodotti.

Dal gennaio 2023 VanMoof imbocca definitivamente una via senz’uscita. Oltre a dover chiedere dilazioni di pagamento ai propri fornitori, la dirigenza chiede agli azionisti nuove iniezioni di capitale, senza le quali la società non avrebbe potuto proseguire ancora per molto. Nello stesso periodo vengono pubblicati i risultati economici e finanziari relativi al 2021: spiccano i soli otto milioni stanziati per le manutenzioni e il post-vendita, oltre ai 78 milioni di perdite a fronte degli 83 di fatturato. Secondo il giornale finanziario olandese FD, i prezzi al pubblico sarebbero troppo bassi rispetto ai costi sostenuti dall’azienda: di fatto, maggiore è il numero delle bici vendute, maggiori sono le perdite per VanMoof. In estate la situazione precipita. Nonostante i tentativi di sviluppare un miglior servizio di assistenza, tra fine giugno e inizio luglio il negozio online risulta fuori uso e quelli fisici chiudono, mentre nessun cliente di conseguenza può ritirare le bici consegnate per la manutenzione. Il 12 luglio il management di VanMoof chiede ufficialmente di sospendere i pagamenti per gli 800 dipendenti dell’azienda. Sei giorni dopo arriva la dichiarazione di fallimento: sempre secondo FD, al 18 luglio i debiti della società ammonterebbero a circa 144 milioni di euro.

14
FOCUS ON

UN NUOVO CAPITOLO

Dopo aver rifiutato l’offerta iniziale di micromobility.com (ex Helbiz), giovedì 31 agosto i curatori fallimentari hanno accettato l’offerta di Lavoie, azienda di mobilità urbana del gruppo McLaren Applied, che è diventata dunque la nuova proprietaria di VanMoof. Il presidente di McLaren, Nick Fry, ha parlato di un investimento da decine di milioni di sterline nel breve termine, aggiungendo che non sarà una passeggiata vista la difficile situazione finanziaria in cui versa la società olandese. Fry, inoltre, ha aggiunto che i manager dei singoli dipartimenti di VanMoof verranno confermati, ma non ha escluso eventuali licenziamenti. Il presidente di McLaren ha invece già anticipato una svolta nella gestione futura del brand: il nuovo modello di business prevederà l'abbandono della strategia legata ai negozi di proprietà, con l’obiettivo di appoggiarsi a retailer terzi per la vendita e le riparazioni. “Per noi si tratta di un’enorme opportunità”, ha aggiunto Fry. “Parliamo di un’azienda con prodotti brillanti”. Sarà davvero la svolta per la storia di VanMoof?

VANMOOF IN PILLOLE

• 200 MILIONI ottenuti dai fondi d’investimento

• 200 MILA bici vendute dal 2009

• 60 punti vendita certificati in tutto il mondo

• 83 MILIONI di fatturato nel 2021

• 78 MILIONI di perdita nel 2021

• 144 MILIONI di debiti al momento della bancarotta

FOCUS ON
I fratelli Taco e Ties Carlier, fondatori di VanMoof L'Electrified X2

TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE REGOLE, REGOLE AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA

CON MATTEO CIOFFI, GENERAL MANAGER DI LIME ITALIA, ABBIAMO DISCUSSO DEL FUTURO DELLO SHARING, IN PARTICOLARE PARLANDO DI INTERMODALITÀ, NORMATIVE E SOSTENIBILITÀ di marco berti quattrini

Lime è l'azienda di veicoli elettrici condivisi più grande del mondo”. Queste sono le prime parole che si leggono nella sezione “Chi siamo” del sito del brand. Quando si parla di mobilità in sharing, Lime è uno dei principali player con servizi attivi in oltre 250 città, in più di 30 Paesi. In Italia opera dal 2020 dove è partita da Milano e ora offre i suoi servizi in 12 comuni (Milano, Roma, Torino, Rimini, Bari, Segrate, Monza, Bergamo, Verona,

Napoli, Palermo e Catania). Nel 2022 i noleggi sono aumentati dell’80% rispetto all’anno precedente, a testimonianza del suo successo e del fatto che agli italiani lo sharing piace sempre di più.

Con Matteo Cioffi, general manager Lime Italia, abbiamo fatto una pedalata per le vie di Milano e una bella chiacchierata sui due aspetti cardine del futuro della mobilità in sharing: ecologia e sicurezza.

INTERVISTA

general manager Lime Italia

Iniziamo con una panoramica di Lime in Italia. Noi abbiamo un’offerta composta per il 60% da monopattini e il 40 da bici. Una flotta in Italia composta da circa 15mila mezzi. C’è grande intercambiabilità di utilizzo: il 20% dei nostri utenti utilizza sia le bici che gli e-scooter a seconda delle esigenze e della disponibilità. Ci sono poi anche delle peculiarità come la conformazione: dove le vie sono più strette si predilige l’utilizzo del monopattino, mentre in corrispondenza di hub interzonali o stazioni metro-ferroviarie l’utilizzo della bicicletta è più favorito.

Cosa offre in più Lime per fidelizzare gli utenti?

Crediamo che il successo dipenda da tre ingredienti fondamentali: la disponibilità dei veicoli, il loro perfetto funzionamento e la capacità di ingaggiare continuamente gli utenti comunicando con loro. Disponibilità vuol dire essere sempre in grado di fornire mezzi dove c’è più domanda a seconda dei profili della giornata o dei profili di utilizzo cittadini. La qualità dei veicoli dipende dalla ricerca e sviluppo, risultato di anni di sperimentazione e feedback ricevuti. L’interazione con gli utenti avviene attraverso la nostra app e per questo deve essere immediata, pronta all’uso, frictionless e al tempo stesso deve ingaggiare sui temi fondamentali: parcheggio, educazione stradale, rispetto delle regole e - sempre di più - dare informazioni.

Come si integra lo sharing con gli altri mezzi di trasporto?

Crediamo molto nell’intermodalità e sappiamo che la bici o il monopattino sono parte di un percorso più ampio e vengono utilizzati in congiunzione con altri mezzi.

Più del 65% dei viaggi fatti a Milano nel 2022 sono terminati o iniziati nel raggio di 100 metri da una stazione metro-ferroviaria. Questo a conferma che l’utilizzo è interconnesso con altre forme di mobilità.

Ci sono peculiarità degli utenti in base ai diversi Paesi?

L’Europa è fortemente evoluta sulla micro mobilità grazie al tessuto urbano, alla conformazione delle strade o anche per la maturità degli utenti che sono già abituati a forme alternative all’auto privata. Questo determina uno spostamento da un utilizzo leisure che vediamo nel fine settimana o che fanno i turisti nelle altre città. In Europa l’utilizzo è molto concentrato sui percorsi ricorrenti fatti da cittadini e commuter.

Parliamo di sicurezza. La tecnologia permette di individuare i comportamenti scorretti. Come mai non si sanziona chi fa un uso “illegale” dei veicoli?

Noi lo facciamo su un ambito specifico, che è quello dei parcheggi. Sappiamo quali sono le esigenze delle città dove il decoro urbano e la capacità di ordinare questi mezzi è una priorità. Abbiamo cominciato opere di sanzionamento quando l’utente continua a parcheggiare in modo scorretto. In questo caso ci sono tre segnalazioni prima dell’attivazione di una fee di 1 euro. È un importo ridotto che però vuole continuamente educare l’utente al corretto uso. Riteniamo che questo sia l’ambito dove c’è più necessità d’intervento. Altri casi di comportamenti scorretti vengono verificati ex post (in caso di incidente, ndr).

Ci sono però altre infrazioni importanti che potrebbero essere prevenute con una sensoristica basilare. L’utilizzo in due, per esempio.

C’è un tema di trade off tecnologico, perché la sensoristica avanzata è più complessa; quella che servirebbe per permettere all’utente di avere un utilizzo immediato, nel pieno rispetto delle regole e andare a identificare quelle casistiche dove effettivamente si sta commettendo l’infrazione. Le sperimentazioni sono però in atto. Già adesso siamo sulla buona strada, abbiamo la tecnologia per poter con un certo grado di affidabilità rilevare questo tipo di contravvenzioni.

16
EVENTI
Matteo Cioffi

UN TESTIMONIAL D’ECCEZIONE

Lime e la squadra di ciclismo professionistico Eolo Kometa hanno annunciato che Ivan Basso sarà ambassador del brand in Italia per tutto il 2023, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. La notizia è arrivata a pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia 2023, corsa che Basso ha vinto nel 2006 e nel 2010. L’ex ciclista è team manager proprio della squadra Eolo Kometa, che ha attivato con Lime una partnership per promuovere e incentivare la cultura della mobilità mirata all’educazione stradale e alla sostenibilità. Lime, inoltre, ha fornito alla squadra anche i propri monopattini per aiutare staff e atleti nei loro spostamenti di fine tappa.

Cosa pensate dell’obbligo di casco?

Riteniamo che la mobilità in sharing presenti delle caratteristiche di maggiore sicurezza rispetto alla micro mobilità non vincolata. I nostri sono mezzi controllati e con velocità limitata. Se tutte le regole vengono rispettate (dal parcheggio, alla detection, all’identificazione di zone di bassa velocità al vincolo in quelle dove è alto il rischio) e grazie anche alla tecnologia, riusciamo a creare un ambiente sicuro in cui muoversi. Con upgrade dei mezzi, sia eBike che monopattini, alla Gen 4 abbiamo visto una riduzione drastica di incidenti. Oltre il 99,99% di viaggi terminano senza alcun sinistro.

Il fatto che ci siano mezzi sempre più sicuri non rende comunque più o meno necessario utilizzare il casco?

Crediamo che ci sia tantissimo valore nel mettere a terra in modo sempre migliore tutte le regole che già ci sono. Riteniamo che essere sicuri che l’utente stia sempre utilizzando il monopattino nel pieno rispetto delle regole e che la mappa non gli permetta di andare in zone ad alto rischio, abbia un impatto molto alto sulla sicurezza degli utenti. Quindi crediamo che continuare a insistere su questa via ci permetta di avere risultati molto più alti dell’utilizzo di elementi che portano sicurezza e sono comunque discrezionali in questo momento. Ovviamente l’utente se vuole può usare il proprio casco.

Parigi ha vietato i monopattini in sharing, cosa ne pensate?

Parigi è un unicum nel panorama sia europeo che mondiale. È una città che ha deciso di percorrere un percorso che non è stato seguito dalle altre grandi metropoli. Tutte stanno dando più regole per l’uso di questi mezzi e hanno deciso di alzare l’asticella per entrare a far parte dei bandi. Ci sono casi anche in Italia di Comuni in cui si è deciso di non ammettere ab origine i monopattini: diverso è il caso in cui si decide che il naturale prosieguo del servizio - peraltro utilizzatissimo a Parigi - sia

quello di interromperlo. Crediamo che l’evoluzione sia quella di dare delle regole sempre più certe e avere requisiti più alti per avere più sicurezza.

Come vi approcciate, voi e gli altri player, alla scelta di nuove città per espandere lo sharing?

Noi guardiamo due macro dimensioni. La prima è la domanda potenziale, quindi la grandezza della città e questioni relative al reddito e ai flussi turistici. La seconda è relativa alla strategia della città: qual è l’impianto infrastrutturale in essere (ciclabili o limitazioni alla circolazione delle auto) e consideriamo anche la visione a lungo termine in termini di investimenti. Il nostro focus è sempre di più sul secondo aspetto e proprio per questo stiamo ampliando la nostra offerta verso città più piccole ma con una visione fortemente sinergica con la nostra.

Ecologia. Il trucco è fare mezzi che durino più a lungo e utilizzare energie rinnovabili. Oltre questi aspetti, ci sono altri fronti sui quali state lavorando?

Puntiamo molto sul riciclo. I nostri mezzi sono modulari e questo ci permette di prendere le componenti, ripararle e riutilizzarle per aumentarne il ciclo di vita. Facciamo in modo che anche se sviluppiamo nuovi modelli di bici la componentistica abbia una nuova vita. Un altro aspetto è quello dell’intercambiabilità delle batterie tra eBike e monopattini. Questo agevola tantissimo la logistica e riduce l’impatto ambientale dei mezzi che servono per la movimentazione.

In conclusione, come si evolverà la mobilità nei prossimi anni?

La nostra visione è che le città più evolute faranno grandi investimenti infrastrutturali (piste ciclabili) e forti investimenti nell’espansione del trasporto pubblico. Inoltre, aumenteranno le limitazioni in ambito urbano dell’auto privata. Il consumatore tra 10 anni utilizzerà molti mezzi dove tra i tasselli non ci sarà più l’auto privata.

17 EVENTI

EXE: IL PRIMO SCOOTER GT CON BATTERIE LFP

Nerva è un’azienda spagnola nata per realizzare veicoli rispettosi dell’ambiente per una mobilità urbana sempre più sostenibile. Il marchio ha fra i suoi partner il gigante dell’eMobility BYD, che fornisce le batterie Litio-Ferro-Fosfato, di cui è leader mondiale della produzione. EXE, primo modello Nerva che viene commercializzato in Italia, è uno scooter GT progettato per rendere più semplici e comodi gli spostamenti urbani, ma che si adatta molto bene alla guida su strada aperta. In città EXE si rivela un veicolo ideale per comfort e agilità, mentre in ambito extraurbano, oltre all’ottima velocità di punta di 125 km/h, assicura comfort per guidatore e passeggero, una buona protezione grazie al parabrezza alto e alla carrozzeria avvolgente e una grande capacità di carico.

Il telaio si basa su una struttura multi tubolare in acciaio, con rinforzi nella zona centrale e nel cannotto di sterzo, dove si uniscono i quattro tubi principali. Nella zona centrale, all’interno del tunnel, sono alloggiate le batterie: una posizione che favorisce l’accentramento delle masse per mantenere il baricentro basso, aumentando l’agilità del mezzo e favorendo l’equilibrio di guida. Il gruppo motore è disposto in modo simile a quello di uno scooter termico in quanto forma, con il blocco di trasmissione alla ruota posteriore, un insieme rigido che funge anche

da forcellone, chiudendosi sul lato destro mediante un semi-tilt che fornisce una maggiore rigidità torsionale. Questo sistema è molto più favorevole dal punto di vista della distribuzione dei pesi, della facilità e del rendimento di guida rispetto a quello che prevede l'alloggio nel motore all’interno della ruota.

MODALITÀ D’ACQUISTO DIVERSE

EXE viene proposto con due modalità: si può comprare in maniera classica l’intero veicolo al prezzo di 7.940 euro, oppure si può acquistare solo lo scooter a 5.140 euro e contestualmente noleggiare le batterie per cinque anni a 53,80 euro al mese attraverso il partner Rentall. Scaduti i cinque anni, si possono sostituire le batterie con un nuovo kit e proseguire con il noleggio, oppure pagare una quota residua per tenere quelle già installate. Le batterie noleggiate e restituite a Nerva entrano in un programma umanitario di riutilizzo gestito dalla Fondazione EKI che, una volta revisionate e ricondizionate dal produttore, le vedrà installate in varie località dell’Africa per sopperire alle carenze della rete elettrica dei Paesi in via di sviluppo. Ogni proprietario Nerva che ha aderito all’iniziativa potrà sapere in quale località e a quale utilizzo è stata destinata la sua vecchia batteria, in modo da essere certo che il programma venga effettivamente portato a compimento.

18 PRODOTTO DEL MESE
IL MARCHIO SPAGNOLO NERVA SBARCA SUL MERCATO ITALIANO CON UN VEICOLO DOTATO DI AMPIA CAPACITÀ DI CARICO, IDEALE PER I CENTRI CITTÀ, MA CHE BEN SI COMPORTA ANCHE IN AMBITO EXTRAURBANO GRAZIE AI 125 KM/H DI VELOCITÀ MASSIMA

CAPACITÀ DI CARICO

Una delle caratteristiche peculiari di EXE è l’elevata capacità di carico. La disposizione delle batterie LFP nel pianale consente di avere un vano sottosella molto ampio, dove trovano posto un casco integrale e uno jet, oltre ad oggetti di uso comune.

EXE dispone di una presa USB facilmente accessibile nel retroscudo ed è dotato di fari LED a elevata luminosità sia anteriormente sia posteriormente.

Il motore non necessita di manutenzione e richiede solo il controllo del livello dell’olio della trasmissione del riduttore e della tensione della cinghia ogni 5.000 km. La potenza nominale è di 9 kW (pari a 12,2 CV) con punte di 12 kW (16,3CV), mentre la coppia raggiunge i 48 Nm a 1.720 giri/min.

DOTAZIONE MOTORE BATTERIE

EXE ha due batterie LFP (Litio-Ferro-Fosfato) da 2,88 kWh. Rispetto a quelle normali al litio, le LFP offrono diversi vantaggi: alta stabilità termica, maggiore durata (prestazioni più costanti nel tempo) e alta capacità specifica. Nerva garantisce le sue batterie per ben cinque anni e per 6.000 cicli di ricarica.

TRE MODALITÀ DI GUIDA

Il modello offre tre diverse modalità di guida. La Eco, adatta alla circolazione urbana in quanto limita la velocità massima a 50 km/h, raggiunge un’autonomia di marcia fino a 150 km. La Normal rende EXE simile nelle prestazioni a uno scooter 125 convenzionale, con velocità massima limitata a 80 km/h e autonomia di 115 km. Infine, la Sport sfrutta appieno la potenza rimuovendo le limitazioni per raggiungere i 125 km/h, con un’autonomia di 75 km.

19 PRODOTTO DEL MESE nerva.eco

GREEN MARATHON, PIONIERE DELL’ECOLOGIA

Green Marathon di Schwalbe, presentato a Eurobike in occasione del rebranding aziendale, è il frutto della filosofia portata avanti negli anni dal brand, che ormai da tempo è impegnata nel ridefinire gli standard di rispetto dell’ambiente nella produzione di pneumatici. Le attività di ricerca e sviluppo in questo settore hanno portato alla versione ecologica del copertone più noto e diffuso di Schwalbe sin dal 1983, capace di diventare un riferimento tra gli pneumatici destinati all’utilizzo quotidiano della bici. Il Green Marathon è il primo al mondo a essere realizzato con gomma riciclata, composta al 70% da materiale riutilizzato. Inoltre, il 100% della gomma rispetta i criteri della certificazione Fair Rubber, fondazione che si basa sul commercio equo e solidale di cui fa parte Schwalbe. “Stiamo portando avanti il progetto di responsabilità ecologica come pionieri nel riciclo di camere d’aria e pneumatici, e il Green Marathon rappresenta un’altra pietra miliare in questo percorso”, ha dichiarato Philipp Jahn, brand manager di Schwalbe. “Allo stesso tempo, è necessario uno sforzo congiunto

da parte di tutti per rafforzare la cultura della bicicletta per una mobilità più ecologica”. Le emissioni inquinanti e la carbon footprint, invece, sono state ridotte rispettivamente del 98% e del 34%. Per determinare il risparmio di CO2, è stata calcolata l‘impronta di carbonio del prodotto (PCF) di entrambi i modelli e valutata secondo lo standard comune IPCC AR6 (GWP 100, esclusa la CO2 biogenica). “Il Green Marathon porta il connubio tra innovazione e rispetto per l’ambiente a un nuovo livello”, ha dichiarato Frank Bohle, ceo della Ralf Bohle GmbH. “È il risultato di anni di ricerca che abbiamo portato avanti con il nostro partner produttivo in Indonesia Hung-A. Siamo molto orgogliosi di riuscire a presentare un modello durante il quarantesimo anniversario dalla presentazione del popolare Marathon, che possa rappresentare una pietra miliare in termini di responsabilità ambientale. Il Green Marathon, soprattutto, non scende a compromessi nelle prestazioni e continua a essere leader nella protezione contro le forature e nel lungo chilometraggio”.

LO SCHEMA DI RICICLO DI SCHWALBE

Schwalbe è il primo produttore al mondo a riciclare gli pneumatici delle biciclette. Alla base dei principi ecologici dell’azienda c’è l’economia circolare, secondo il principio cradle-to-cradle (dalla culla alla culla). Questo si traduce nello studio di prodotti che fin dall’inizio tengono conto di materiali che possano essere riciclati anche dopo l’uso, senza produzione di rifiuti.

• 100% riciclabile

Uso della gomma butilica nella produzione di nuove camere d’aria senza perdita di qualità.

• Materiale di scarto

In Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio e Regno Unito, Schwalbe ritira le camere d’aria di tutti i brand da rivenditori e clienti.

• Devulcanizzazione

Per recuperare la gomma butilica, il partner indonesiano Hung-A ha messo a punto uno speciale processo di devulcanizzazione, che la rende di nuovo processabile.

• Risparmio dell’80% di energia

Rispetto al consumo di energia per la produzione di gomma nuova, riciclarla ha un impatto di appena il 20%.

Schwalbe Italia - 039.6058078 - info@schwalbe.it

20
SCHWALBE HA PRODOTTO UNO PNEUMATICO REALIZZATO PER IL 70% CON MATERIALE DERIVANTE DAL PROPRIO PROCESSO DI RICICLO. UNA PIETRA MILIARE PER LA FILOSOFIA DEL BRAND TEDESCO, CHE VUOLE RIDEFINIRE GLI STANDARD AMBIENTALI NELL’INDUSTRIA
FOCUS PRODOTTO

BIG HANDY SUV: L’EASYBIKE PENSATA PER ANDARE OVUNQUE

LA NUOVA EBIKE DI MYLAND CON TELAIO IN ALLUMINIO STEP-THROUGH È STATA PROGETTATA PER SPOSTARSI IN CITTÀ, MA ANCHE PER AFFRONTARE LO STERRATO. GRAZIE A UN KIT BUNDLE ACQUISTABILE SEPARATAMENTE, INFATTI, SI POSSONO PERCORRERE ANCHE SENTIERI OFF-ROAD

Big Handy è una bici da città a pedalata assistita sviluppata partendo dal concetto da cui deriva il suo stesso nome, ovvero “grande tutto fare”. È quello a cui i tecnici Myland hanno pensato durante la fase di progettazione: un’eBike semplice da utilizzare, sia per spostarsi in città, sia per affrontare le gite domenicali. L’obiettivo di Myland è quello di sviluppare il concetto di #easybike e quindi cercare di offrire agli utenti mezzi facili sotto tutti i punti di vista. Big Handy SUV nasce dall’idea di avere una bici con la quale spostarsi in città durante tutta la settimana, e che con un semplice cambio di ruote, si trasformi nel mezzo ideale per affrontare strade sterrate e sentieri off-road. Per questo scopo è stato sviluppato un kit bundle acquistabile separatamente che comprende: un paio di ruote da 27.5 mtb center lock, due coperture Kenda Slant Six 27.5x2.1 e due camere d’aria 27.5x2.10/2.30.

Big Handy, con il suo telaio in alluminio step-through disponibile in due taglie, mette d’accordo tutte le esigenze e rende facile l’accesso anche con un seggiolino montato posteriormente. Il modello dispone di un portapacchi rinforzato con easy click e sistema Atranvelo, che garantisce una portata di 25 kg come da omologazione europea.

Equipaggiata con un motore Ananda M80 da 80 Nm e con una batteria removibile da 522 Wh, è in grado di rendere ogni spostamento piacevole su qualsiasi tipo di percorso. Come la sorella minore Handy, ormai best seller Myland, coerentemente con il concetto #easybike è dotata di una trasmissione Shimano Acera M310 a otto velocità e freni con impianto idraulico Shimano MT200 per rendere la bici facile sia per l’utilizzatore sia per chi la dovrà manutenere.

Big Handy è perfetta per una vacanza al mare, in montagna o in collina, strizza l’occhio alle sue compagne da trekking ma non si fa lasciare indietro da nessuna di loro.

TELAIO IN ALLUMINIO STEP-THROUGH BATTERIA REMOVIBILE DA 522 Wh

PORTAPACCHI RINFORZATO CON EASY-CLICK E SISTEMA ANTRANVELO

SCHEDA TECNICA

Telaio: alluminio

Forcella: Spring/Lockout 60 mm

Gruppo: Shimano M310 8 v

Freni: Shimano MT200 160 mm

Ruote: alluminio 27.5” nella versione SUV

Gomme: Kenda Slant Six 27.5x2.1, c.aria: Wag 27.5 2.10/2.30 V48

Motore: Ananda M80

Batteria: 522 Wh

BUNDLE BIG HANDY SUV: RUOTE DA 27.5 MTB CENTER LOCK GOMME NEVEGAL 2 27.5X2.4

IL MONDO MYLAND

Il progetto Myland nasce nel 2021 dall’esperienza di RMS nel settore del ciclismo e dalla voglia di creare un brand affidabile, con prodotti progettati in Italia, studiati nei minimi dettagli per facilitare la vita alle persone che scelgono di muoversi in bicicletta. La scelta del nome deriva proprio dalla voglia di riscoprire il piacere di pedalare con semplicità, partire alla

scoperta di nuovi paesaggi o semplicemente per le vie delle nostre città. La volontà è quella di fornire prodotti moderni, qualitativi, innovativi ma che siano funzionali ed efficienti, con un’attenzione particolare all'estetica con colorazioni speciali e dettagli non di poco conto. Bici quindi pensate per andare incontro alle esigenze di tutti gli utenti.

Myland Bike - 0362.27301 - info@myland-bike.com

22
FOCUS
IN COVER
PRODOTTO
TRASMISSIONE SHIMANO ACERA M310 8 VELOCITÀ MOTORE ANANDA M80 DA 80 Nm
KIT
IMPIANTO FRENANTE SHIMANO MT200

POLINI: UN 2023 DI SUCCESSO ALL’INSEGNA DELLE EBIKE

NUOVE PARTNERSHIP, VITTORIE NELLE GARE INTERNAZIONALI E PRESENTAZIONI DI PRODOTTI E TECNOLOGIE.

ELEMENTI CHE TESTIMONIANO LA VOLONTÀ DELL’AZIENDA BERGAMASCA DI STARE AL PASSO CON LE ESIGENZE DELL’EMOBILITY E DI CREDERE IN QUESTO SETTORE IN CONTINUA ESPANSIONE di davide l . bertagna

Polini Motori, azienda tra i leader in Italia nella produzione di parti speciali per scooter e punto di riferimento nel mondo delle eBike, continua la sua corsa nel settore della mobilità sostenibile, facendo registrare una crescita significativa anche nell'arco del 2023. Fin dal lancio del primo motore per bici a pedalata assistita nel 2016, anno dopo anno il brand ha aumentato gli investimenti nel mercato eBike, proponendo al pubblico non solo drive train, ma anche prodotti correlati come batterie e display. La strategia vincente di Polini, sia dal punto di vista commerciale che da quello del marketing, ha dato i suoi frutti negli ultimi mesi, contribuendo a un incremento notevole del fatturato legato alle eBike, con una crescita del 25% rispetto all'anno precedente, confermando così la vitalità e l'effervescenza del settore. Un segno positivo testimoniato anche dall’espandersi del portfolio clienti. Se all’inizio dell’anno Polini ha presentato la partnership con Cipollini, in occasione dell’Italian Bike Festival a Misano l’azienda ufficializza tre nuovi clienti: Olympia, Nilox, Mechane.

"Siamo lieti di confermare che anche nel 2023 Polini continua la sua curva di crescita, registrando un aumento del fatturato e degli investimenti. La produzione è solida e i livelli di vendite dei motori E-P3+ e di tutti i prodotti correlati, come batterie e display, sono in aumento. Dato il continuo incremento del mercato delle biciclette a pedalata assistita, è evidente che il settore rappresenta una grande opportunità di crescita, e ciò ci spinge a guardare avanti con grande ottimismo e prospettive positive"

Saimon Polini, responsabile marketing di Polini Motori

CAMPIONI DEL MONDO E-BIKE ENDURO FIM CON MARCO VITALI

Durante la prova unica della E-Bike Enduro - FIM World Cup 2023, svoltasi il 30 luglio a Sestriere, la coppia formata da Osme-Polini e Marco Vitali ha messo in scena tutte le proprie qualità. Vitali ha dimostrato abilità e determinazione, soprattutto dopo le prime prove disputate con regolarità per prendere la giusta confidenza. Con il suo ritmo incessante e le ottime prestazioni della sua Osme X880 equipaggiata con motore Polini E-P3+ MX, ha sfidato la concorrenza nelle restanti cinque sessioni cronometrate, impressionando tutti chiudendo quattro volte con il miglior tempo e una seconda posizione, guadagnando il titolo di campione del mondo nella classifica assoluta.

IL NUOVO DISPLAY INTEGRATO

Appositamente studiato con l’obiettivo di avere una completa integrazione con il frame della eBike, questo prodotto testimonia la volontà dell’azienda bergamasca di stare al passo con le esigenze degli utenti, alla ricerca di soluzioni minimal, ma allo stesso tempo funzionali. Il nuovo display compatto permette di non avere cavi a vista e sposa la filosofia delle moderne eRoad, sempre più somiglianti alle bici tradizionali. La totale assenza di ingombri e il design minimale sono un punto vincente anche per un utilizzo off road: l’integrazione al telaio permette al display di non essere esposto agli urti. Inoltre, presenta facile lettura grazie allo schermo TFT da 1,45” pollici a colori ad alta luminosità e risoluzione. Come per tutte le eBike provviste di motore E-P3+, le funzioni sono modificabili attraverso l’apposito switch controller.

Polini Motori - ebike@polini.com

23
SOTTO LA LENTE

L’EPARKOURER DI BMW PROGETTATO ANCHE PER I GIOVANI

CON IL CE 02, IL MARCHIO TEDESCO PRESENTA UN NUOVO VEICOLO ELETTRICO A DUE ANNI DI DISTANZA

DAL CE 04. AGILE E ROBUSTO, È L’IDEALE IN AMBIENTE URBANO ED È DISPONIBILE IN UNA VERSIONE CHE PUÒ ESSERE GUIDATA ANCHE DAI 14ENNI CON PATENTE AM

Due anni fa, BMW aveva presentato lo scooter elettrico CE 04, che aveva fatto molto parlare di sé per le sue forme particolari. Ora il costruttore tedesco ha svelato CE 02, che a detta sua non può essere considerato né uno scooter e nemmeno una moto. L'azienda, infatti, ha definito la nuova creazione come un eParkourer: un modellto che si rivolge, in particolare, ai giovani, visto che è proposto anche in una versione che può essere guidata con patente AM. CE 02 ha un telaio a doppio anello rigido in acciaio tubolare. All’anteriore operano forcelle telescopiche con ammortizzazione idraulica, mentre al posteriore si trovano un forcellone monobraccio e un ammortizzatore a perno diretto. Gli pneumatici larghi sono montati su cerchi in lega leggera in fusione con design a disco pieno, mentre i freni a disco assicurano una decelerazione sicura. Il nero come colore base per telaio, ruote, parafango anteriore e carenatura della piastra del manubrio, insieme

al grigio granito metallizzato per la copertura del motore, offrono un contrasto che non passa inosservato. Nella versione speciale Highline (in foto), CE 02 si presenta con forcelle anodizzate in oro in combinazione con il colore Petrol.

Il modello è dotato di serie delle modalità “Flow” e “Surf”: la prima offre l’assetto ottimale per navigare nel traffico urbano, mentre la seconda garantisce un’esperienza di guida dinamica fuori dai centri città. CE 02 è disponibile con una potenza massima di 11 kW (15 CV, velocità massima di 95 km/h e autonomia di 90 km) o nella versione da 4 kW (5 CV) limitata a 45 km/h, soddisfando i requisiti della patente AM. La versione da 11 kW offre un’esperienza di guida dinamica e divertente. Grazie al peso di 132 kg (versione da 11 kW) o 119 kg (4 kW) e all’altezza ridotta della sella di 750 mm, CE 02 si distingue anche per le sue caratteristiche di maneggevolezza.

BENZINA ZERO!

IL NOME DI QUEST’AZIENDA AUSTRALIANA, CON SEDE ANCHE IN ITALIA A VASTO, RACCONTA GIÀ I SUOI OBIETTIVI E LA SUA MISSION. LA GAMMA DUO È SOLO UNA PARTE DEL PARCO VEICOLI CON CUI IL BRAND VUOLE DISEGNARE UN FUTURO PIÙ ECOLOGICO

Benzina Zero è un’azienda produttrice di scooter elettrici fondata a Brisbane da Joe D’Ercole e Ben Silver, che si è ritagliata un’anima europea e italiana a Vasto, in Abruzzo. La sua missione è fornire soluzioni tangibili per una mobilità più ecologica e intelligente, pensiero che trova concretezza per esempio nella gamma di scooter DUO e DUO+, veicoli realizzati per soddisfare le richieste più esigenti di privati, aziende e istituzioni. La potenza di un DUO è paragonabile a quella di uno scooter da 50 cc (con una velocità massima di 50 km/h), mentre il DUO+ vanta le prestazioni di uno scooter da 125 cc (65 km/h di picco). Entrambi fanno affidamento alla tecnologia Bosch, mentre l’alimentazione è fornita da batterie LG-Samsung che garantiscono fino a 105 km di autonomia per il DUO e fino a 95 km per il DUO+.

bmw-motorrad.it benzinazero.com

Queste ultime sono posizionate nella parte bassa dello scooter, in modo da aumentare la sicurezza e mantenere il baricentro basso, mentre delle robuste ruote da 12 pollici garantiscono un’adeguata aderenza alla strada. L’altra differenza tra i due scooter riguarda l’impianto frenante, visto che il DUO+ è progettato con un potenziato sistema di frenata combinata (CBS) per offrire a questo scooter ottime prestazioni in tutte le situazioni. La ricarica è un gioco da ragazzi, poiché è sufficiente collegarlo a una qualsiasi presa di corrente, ma non solo. Benzina Zero, infatti, garantisce una maggiore flessibilità visto che la batteria può essere rimossa per la ricarica. La gamma DUO è stata scelta anche da diverse aziende come DHL, Poste Italiane, Domino’s, KFC, McDonald’s, Uber Eats e Deliveroo, che sono diventate partner di Benzina Zero.

24
FOCUS PRODOTTO MOTO E SCOOTER

YOYO FORZA QUATTRO

XEV HA LANCIATO IL MODEL YEAR 2023 DELLA SUA MINICAR, DECLINATA NELLE VERSIONI EASY, CITY, TECH E PREMIUM, CON MIGLIORIE ANCHE NELLA COMPONENTISTICA E NELLA POWERTRAIN

La YOYO MY23 è stata presentata da XEV in quattro versioni: Easy, City, Tech e Premium. Sospensioni, scocca, qualità dei materiali interni e powertrain sono stati rinnovati, mentre la batteria, più potente, consente un aumento dell’autonomia di oltre il 30%. A tal proposito, va sottolineato uno dei punti di forza di YOYO, ovvero il sistema di battery swapping, che si affianca al sistema di ricarica tradizionale da rete domestica e colonnina.

• Easy

È dotata di uno schermo da 7” e nuovo attacco per il telefono. Disponibile nelle colorazioni Pure White e Space Black, è una vettura che si distingue anche per il design, visto che si presta alla personalizzazione da parte delle aziende.

• City City ha uno schermo touch 10” dotato di un’interfaccia interattiva e immediata, supportato da Apple Car Play e Android Auto. La versatilità di YOYO, guidabile dai 16 anni, è ancora più evidente in questo modello, che risponde all'esigenza di connessione delle giovani generazioni in maniera accessibile e sicura. È disponibile nelle colorazioni Pure White, Space Black e Urban Grey e nelle sgargianti Fresh Lime ed Electric Blue.

• Tech

Nella sua versione Tech, la YOYO presenta il servo sterzo elettrico. Se parcheggiare già era semplice grazie alle sue dimensioni estremamente compatte e al raggio di sterzata di 4 m, con YOYO Tech diventa ancora più semplice. Disponibile nelle colorazioni Urban Grey, Midnight Blue, Mochaccino e Crushed Mint.

• Premium (in foto)

È la versione con la maggiore attenzione allo stile e all’estetica. Per YOYO l’obiettivo è stato creare qualcosa di distintivo e immediatamente riconoscibile, come dimostrano anche i nuovi caratteristici cerchi in lega da 15”.

ENJOY THE SILENCE S04

LA MICROCAR DEL BRAND SPAGNOLO È PENSATA PER FACILITARE GLI SPOSTAMENTI IN CITTÀ. LA DRIVE UNIT È COMPOSTA DA DUE MOTORI BRUSHLESS, MENTRE LE BATTERIE DA 5,6 KWH SONO ESTRAIBILI E RICARICABILI A CASA O IN UFFICIO

La S04 è una microcar elettrica di Silence distribuita in Italia da Exelentia, mobility factory importatrice esclusiva del brand spagnolo. Omologata come quadriciclo non leggero L7e, è compatta nelle dimensioni (2.282 mm di lunghezza per 1.268 di larghezza) ed è l’ideale per muoversi in città. Lo stile della carrozzeria è caratterizzato da un mix di linee tese e ampie bombature, come quelle dei parafanghi. Il telaio tubolare in acciaio e la carrozzeria in ABS e polipropilene garantiscono rigidità torsionale e leggerezza, oltre che sicurezza e precisione di guida. L’impianto frenante conta su freni a disco all’avantreno e al retrotreno, rispettivamente da 212 e da 220 mm.

TRE MODALITÀ DI GUIDA

La trazione sull’asse posteriore è assicurata da due motori elettrici brushless a magneti permanenti, posizionati nelle ruote per ridurre gli ingombri e in grado di erogare una potenza di 14 kW, con un picco di 23,6 kW, e una coppia massima continua di 220 Nm. Le modalità di guida sono tre: Eco, City e Sport, tutte dotate della frenata

rigenerativa che consente di ricaricare le batterie. La velocità massima è di 85 km/h.

DUE BATTERIE ESTRAIBILI

S04 è equipaggiata con due batterie agli ioni di litio da 11,2 kWh complessivi nominali, che garantiscono un’autonomia di 149 km. Possono essere estratte e portate comodamente a casa o in ufficio per essere ricaricate attraverso normali prese domestiche. Per una ricarica completa di una singola batteria occorrono circa sette ore. In alternativa, è sufficiente collegare il cavo della vettura, con presa Schuko.

COMODA E DOTATA DI TUTTO

La S04 può accogliere due persone in un abitacolo da 1,5 m di altezza e caratterizzato da sedili ergonomici. I 247 litri di capienza, invece, permettono di stivare nel bagagliaio tutto l’occorrente per gli spostamenti quotidiani. La dotazione è completata da uno schermo TFT da 7" e connettività Bluetooth, mentre l'aria condizionata è un optional premium.

25
FOCUS PRODOTTO MICROCAR
XEV - xevcars.it exelentia.it

“THE FUTURE MOBILITY PLATFORM”

È STATO QUESTO IL CLAIM SCELTO PER L’EDIZIONE 2023 DI EUROBIKE, KERMESSE CHE, ANNO DOPO ANNO, STA DIVENTANDO UN PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE PER L’EMOBILITY. ATTENZIONE NON SOLO SULLE EBIKE, MA ANCHE SU MICROCAR E MONOPATTINI ELETTRICI di davide l bertagna

di eMtb, eCargo, eCity ed eTrekking viste all’interno di Messe Frankfurt è stato davvero molto alto, ma non è tutto. La mobilità elettrica, come ci piace spiegare spesso su Emoving Magazine, è in continua evoluzione e ciò lo si vede non solo sulle strade, ma anche e forse soprattutto nelle fiere di settore. Ed è il motivo per cui anche una manifestazione “ciclocentrica” come era Eurobike ha deciso negli ultimi anni di dedicare un intero padiglione all’eMobility. Ecco allora alcuni prodotti che hanno catturato la nostra attenzione a Francoforte.

NKILOW NOORDUNG

Dal peso inferiore ai 350kg, La Bagnole è un quadriciclo elettrico con telaio 100 % in acciaio prodotto in Francia. Progettata per le avventure di tutti i giorni, questa microcar è offerta di serie con 70 km di autonomia e può arrivare a 140 km con gli optional. La Bagnole è disponibile in due versioni: senza patente (dai 14 anni), limitata a 45 km/h (L6e), con patente B, limitata a 80 km/h (L7e). La Bagnole, con quattro freni a disco idraulici, è dotata di un abitacolo minimalista e modulare con rivestimento in legno. I due motori brushless posteriori hanno una potenza di 5kW nominali e 15kW di picco. Il modello è in grado di passare da 0 a 40 km/h in quattro secondi.

BLACK

Noordung è una bici a pedalata assistita dall'aspetto vintage, che offre il massimo della tecnologia disponibile sul mercato. Il modello è equipaggiato con ruote da 27,5 pollici con cerchi a cinque razze in lega leggera, abbinati a pneumatici Pirelli Angel GT Urban. Per il motore è stata scelta un'unità al mozzo Ansmann da 250 W insieme a una trasmissione Microshift Advent a 10 velocità. La forma del telaio in carbonio è uno dei tratti distintivi della eBike slovena che combina le linee delle bici con quello delle moto. L'ispirazione dal mondo del motociclismo si evince già dal fanale anteriore. Sulla parte superiore del telaio, vicino al manubrio, è posizionato il Boombox che ricorda il tradizionale serbatoio del carburante. All'interno del Boombox è presente un sistema di rilevamento per le micro particelle PM 10 e PM 2,5 che monitora l'inquinamento e fornisce i dati in tempo reale sulla qualità dell'aria attraverso un’app dedicata, consentendo di distinguere i percorsi con meno smog.

ONE

Progettato in Germania, il design del telaio dell'Egret One incorpora anni d’esperienza ingegneristica e un buon equilibrio tra materiali e ricerca ergonomica. Il modello, dal peso di 23.8 kg, è equipaggiato con pneumatici da 11" Pirelli, sviluppati appositamente con e per Egret, che assicurano un ottimo comfort di guida. Inoltre, è dotato di innovativi freni a disco idraulici Schaeffler B-Safe con una durata di 5.000 km per set di pastiglie. La batteria da 48 V con celle Samsung assicura 65 km di autonomia e può essere facilmente rimossa. Con 35 Nm di coppia e 500 W di potenza nominale, One è equipaggiato con il più potente motore della gamma Egret e offre tre modalità di guida (Eco, Tour o Sport) che garantiscono un divertimento di guida flessibile in ogni momento.

EGRET BREKR

Brekr è una start up olandese che ha sviluppato e prodotto direttamente nei Paesi Bassi questo ciclomotore con telaio in alluminio disponibile sia nella versione “moped” da 25 km/h che nella versione da 45 km/h. Il motore da 2,5 kW è incassato nel mozzo posteriore e questo ha permesso ai designer di realizzare l’intero telaio attorno a un singolo tubo, al quale sono collegati sella e batteria. Quest’ultima è da 2 kWh, pesa 10 kg e promette un’autonomia compresa fra 50 e 80 km a seconda della modalità di guida; aggiungendo una seconda unità si può arrivare a 160 km. Le grandi ruote, una forcella ammortizzata e un esclusivo sistema di sospensione posteriore assorbono eventuali problematiche causate da superfici stradali irregolari, garantendo una guida fluida e confortevole.

26
ata a Fredrichshafen (Germania), con il passaggio a Francoforte nel 2022, Eurobike è un appuntamento immancabile per gli appassionati di bici perché rappresenta al meglio il salone delle nuove tendenze del mondo delle due ruote. All’edizione 2023, andata in scena dal 21 al 25 giugno, hanno partecipato oltre 1.900 aziende espositrici e quasi 35.000 visitatori. Il 31esimo appuntamento ha confermato (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che le eBike sono una realtà e che il mercato sta cavalcando al meglio l’onda: il numero REPORTAGE
LA BAGNOLE
MODEL B
Multitinker vario con dotazione opzionale. La nuova Multitinker.

HIGHLIGHTS: I MOTIVI PER CUI

IAA MOBILITY MERITAVA ATTENZIONE

Dal 5 al 10 settembre 2023, Monaco è stata il fulcro di tutto ciò che riguarda la mobilità elettrica, ospitando per la seconda volta IAA Mobility. Una fiera divisa tra il Summit presso il centro espositivo Messe München e l’IAA Open Space nel cuore della città. Ecco alcuni dei motivi per i quali chi c’è stato non ne è rimasto certo deluso.

• La grande area esterna per le bici

Chiamata Cycling Activation Area, è stata uno spazio di divertimento incentrato sulla bicicletta per tutta la famiglia. Dalle lezioni di eBike per gli anziani ai consigli sulla bmx per i bambini, qui sono state soddisfatte le esigenze di tutti i ciclisti. I visitatori hanno inoltre potuto assistere a spettacolari esibizioni e, per i più intraprendenti, c’è stata la possibilità di divertirsi saltando sulla rampa con airbag.

• I dibattiti costruttivi

Come quello di venerdì 8 settembre sul palco principale del padiglione A1 che ha ospitato un vero e proprio summit trasversale tra i rappresentanti di Zukunft Fahrrad, VDA, del traffico ferroviario e dei trasporti tedeschi e del ministero dell'Economia, che hanno discusso su come rafforzare l'industria della mobilità in Germania.

• Il percorso famiglia

Un modo divertente per visitare i luoghi più rappresentativi di IAA Mobility con tutta la famiglia grazie alla mappa Family Trail e alla tessera associata. In più raccogliendo i timbri di presenza in quattro stazioni era possibile vincere un premio.

• Gli approfondimenti settoriali

Come quello che si è svolto presso la Visionary Clubhouse (situata nel padiglione A2). Una presentazione in tre sessioni focalizzate esclusivamente su argomenti riguardanti il ciclismo e la micromobilità. Gli esempi hanno incluso il keynote di McKinsey sugli approfondimenti sui mercati della micro e della minimobilità.

• Le conferenze

Tra le quali quella della Dott.ssa Meredith Glaser, che ha offerto il suo punto di vista su come le città possono orientarsi verso metodi di trasporto più sostenibili. In qualità di direttore esecutivo dell'Urban Cycling Institute, ha apportato una prospettiva interdisciplinare alla mobilità urbana e ha parlato delle sue idee su come creare ambienti più attraenti per tutti.

• La pista di prova delle bici

I visitatori hanno potuto testare una varietà di nuove biciclette e prodotti per la micromobilità su una pista di prova situata nel padiglione A3.

• Le visite guidate

In collaborazione con le gallerie locali che organizzano il festival Open Art (08.0910.09) e Biketour.guide, sono stati offerti tour in bicicletta attraverso Monaco. Un'occasione per ammirare le attrazioni della città con una guida esperta.

• L’intrattenimento sostenibile

Velo Concerts ha progettato e sviluppato un palco unico, sostenibile e mobile per gli artisti, che può essere trasportato in bici e allestito in pochi minuti. I palchi di Velo Concerts sono stati posizionati in due diverse location nella fiera, un esperimento per implementare anche l’intrattenimento responsabile.

• Intersettorialità

IAA è l’unico evento che ha messo a confronto tutto il mondo della mobilità elettrica, un passo importante verso il futuro per fare sistema tra aziende che, pur trattando tutte di prodotti alimentati elettricamente, hanno modi di fare, di pensare, di agire (e budget) completamente differenti. L’unico modo per vedere sullo stesso palco i produttori di bici e di automobili insieme ai fornitori terzi. Questo sotto la lente di un pubblico sempre più attento ed esigente. A ciò servono le fiere: non solo a fare business, ma anche a creare un momento di dibattito, connessione e crescita, dove nascono strategie e sinergie.

28 REPORTAGE
LA SECONDA EDIZIONE DELLA FIERA SVOLTASI A MONACO DI BAVIERA HA MESSO SOTTO I RIFLETTORI LA MOBILITÀ ELETTRICA. DALLE BICI, ALLE AUTO PASSANDO PER IL MONDO DELL’OEM, OGNI APPASSIONATO E ADDETTO AI LAVORI HA TROVATO IL SUO MOTIVO PER ESSERCI di gabriele vazzola

TRACKTING BIKE LA TUA BICI SEMPRE SOTTO CONTROLLO

Trackting BIKE è l'antifurto GPS smart per bici ed e-bike.

Ti telefona in caso di furto e traccia il ladro in tempo reale.

Facile e veloce: lo fissi nella bici e lo controlli dall'App mobile.

Al sicuro da rimozioni grazie a sistemi anti-manomissione.

Batteria integrata ricaricabile che dura mesi.

SIM con connettività illimitata in Europa a soli 29€/anno.

trackting.com

LE POTENZIALITÀ INESPLORATE DELLA BICI IN ITALIA

BOSCH EBIKE SYSTEMS HA COMMISSIONATO UNO STUDIO SULL’ARGOMENTO ALL'ISTITUTO DI CONSULENZA, CERCANDO DI TRACCIARE IN MANIERA SCIENTIFICA I VANTAGGI DELL’USO DI BICI ELETTRICHE E CARGO RISPETTO ALL’AUTOMOBILE. PER IL NOSTRO PAESE, TUTTAVIA, LA STRADA È ANCORA MOLTO IN SALITA di daniele pansardi

Tre spostamenti quotidiani su quattro in Italia sono inferiori ai 10 km. Parliamo sia della mobilità sistematica (casa-lavoro o casa-scuola) sia di quella occasionale o ricreativa. Come sappiamo, e come vediamo ogni giorno, il mezzo preferito per coprire queste distanze è l’automobile privata. La bicicletta ha invece una considerazione marginale in questo tema visto che viene usata per meno del 5% di tutti i tragitti, con delle conseguenze ben visibili sulle città e sulla qualità delle nostre vite. Su Bikefortrade ed Emoving Magazine abbiamo sottolineato a più riprese lo stallo culturale in cui è intrappolato il nostro Paese, che non riesce ancora a vedere del tutto la ciclabilità come un’opportunità di sviluppo economico e sociale e le bici come uno strumento in sostituzione dell’auto.

È da questa premessa che Bosch eBike Systems ha commissionato uno studio dal titolo “Trasformare la mobilità urbana: l’opportunità per eBike ed eCargobike” a Decisio, istituto di consulenza nella programmazione e valutazione delle politiche territoriali sociali e dei trasporti, in particolare nel campo della mobilità attiva e dello spazio pubblico. La ricerca si sofferma sulla bicicletta a pedalata assistita e sul suo potenziale di trasformazione della mobilità urbana, spiegando vantaggi e limiti attuali delle eBike e cargo, su tre livelli: microeconomico, macroeconomico e collettivo.

EFFETTI MICROECONOMICI

I costi per i trasporti sono la terza voce di spesa delle famiglie: 240 euro al mese, di cui in media 105 euro in carburanti per veicoli motorizzati. Confrontando i costi fissi, di manutenzione e di utilizzo di un’utilitaria con un’eBike da città di alta gamma, lo studio stima spese da 800 a 1.500 euro all’anno per un’auto contro i 110-300 euro per una bici elettrica. I costi d’acquisto, inoltre, sono 15.000 euro in media per un’utilitaria a differenza dei 5.000 per un’eBike di alta gamma. Secondo Bosch e Decisio, se una delle due auto fosse sostituita con una eBike o una eCargo, una famiglia potrebbe risparmiare circa 1.200 euro l’anno per la sola gestione e l’utilizzo e più di 100.000 euro in un periodo di 60 anni. La bici a pedalata assistita, dunque, potrebbe sostituire un’utilitaria nelle mansioni urbane come portare i bambini a scuola, andare al lavoro o fare la spesa.

EFFETTI MACROECONOMICI

La produzione di eBike è aumentata di sei volte rispetto a solo 10 anni fa. Se nel 2011 erano appena il 4% di tutte le biciclette, nel 2021 il dato era arrivato al 23%. Se la crescita dovesse proseguire di questo passo, entro il 2030 si produrranno e si venderanno nel mondo più biciclette elettriche che muscolari. A oggi, inoltre, il 50% del valore economico di un’eBike venduta in Europa è prodotto al suo interno. Un trend apparentemente destinato a proseguire nel corso degli anni, soprattutto se le aziende dovessero continuare a decidere per il reshoring, fenomeno iniziato con la pandemia da Covid-19. Riprendendo i dati dell’International Energy Agency e di Smart Growth America, inoltre si nota come gli interventi per realizzare percorsi ciclabili, bike lane e pedonalizzazioni generino più posti di lavoro a parità di euro speso rispetto a qualsiasi altro investimento nel settore dei trasporti. In aggiunta, gli investimenti in ciclabilità e camminabilità sono relativamente “veloci”, perché vengono realizzati in pochi anni dal loro finanziamento. Di conseguenza, questi progetti iniettano capitale nell‘economia molto rapidamente.

LIVELLO MICROECONOMICO

Riguarda l’impatto che una scelta di mobilità ha su un privato, su una famiglia o su un’azienda in termini di spesa e risparmio. In termini di spesa/risparmio a fine mese quali sono gli impatti dell’uso della eBike per chi si sposta?

LIVELLO MACROECONOMICO

È relativo agli effetti sul sistema economico in termini di occupazione, crescita economica, PIL derivanti sia dalla produzione che dall’uso di eBike ed eCargo. Quanti posti di lavoro ruotano attorno al mondo della eBike in Italia? E quant’è il potenziale aggiuntivo di questo settore?

LIVELLO COLLETTIVO O SOCIALE

Misura l’influenza sull’intera società e tipicamente gli effetti ambientali, della congestione, della salute, della sicurezza, del rumore e molti altri. Quali sono i mezzi di trasporto che minimizzano gli impatti negativi e massimizzano quelli positivi per l’intera società?

30 RESPONSABILMENTE

3 SPOSTAMENTI SU 4 IN ITALIA AVVENGONO IN AUTO PER DISTANZE INFERIORI AI 10KM

LA BICICLETTA VIENE USATA PER MENO DEL 5% DI TUTTI GLI SPOSTAMENTI

EFFETTI AMBIENTALI E SOCIALI

Considerando l’intero ciclo di vita dei veicoli che vediamo in strada tutti i giorni, la bici elettrica produce 25 g/CO2eq per km (la CO2 equivalente è un’unità di misura che esprime in modo uniforme l’impatto dei diversi gas serra in termini di quantità di CO2, visto che non tutti contribuiscono in egual misura all’effetto serra), contro i 138 di un’auto elettrica e i 211 di un’auto a combustione.

C’è poi il tema della sicurezza stradale. Nelle città in cui la modal share della bici (ovvero la percentuale di spostamenti con un certo tipo di mezzo di trasporto) è più alta, gli incidenti stradali con lesioni che coinvolgono una persona in bicicletta si abbassano. Questo potrebbe essere spiegato da una certa attenzione da parte di chi guida mezzi a motore verso gli utenti deboli della strada, e a una maggiore abitudine alla loro presenza.

Se parliamo del traffico stradale, il discorso diventa impietoso. Tre delle 10 città europee più congestionate sono italiane, e lo studio mette a confronto la velocità media nelle ore di punta a Milano, Torino e Roma con Rotterdam, Amsterdam e Utrecht: nelle prime tre si viaggia rispettivamente a 18, 20 e 21 km/h, mentre nei Paesi Bassi a 40, 42 e 56 km/h. Il motivo è semplice: se è un’alternativa valida, molte persone utilizzeranno la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, e chi è obbligato a spostarsi in automobile avrà una “competizione” molto inferiore per lo spazio stradale.

La bici (muscolare o elettrica che sia) è poi da considerare come un investimento anche sulla salute. Non fare alcun tipo di attività sportiva, alla lunga, può aumentare il rischio di contrarre patologie gravi. Ma oltre a rappresentare un rischio individuale per la propria salute, la mancanza di movimento è fonte anche di impatti economici significativi per la collettività. In Italia, è stato stimato che il costo della sedentarietà è superiore al miliardo di euro solo per il trattamento di queste patologie e che il costo complessivo possa essere superiore a 12 miliardi di euro ogni anno. L’attività fisica permette di ridurre l’incidenza e l’impatto delle malattie e i costi associati alla spesa sanitaria.

QUALI SONO LE BARRIERE PRINCIPALI NELL’USO DI UN’EBIKE O UNA ECARGO?

• Carica: la bassa autonomia delle batterie e l’elevato investimento per possedere una eCargo sono classificati come fattori che ne limitano l’adozione. L’autonomia delle eCargo attuali permette comunque di percorrere almeno 50km nella maggior parte dei modelli.

• Sicurezza: andare in bicicletta accanto ad auto, camion, furgoni o altri veicoli di grandi dimensioni può intimorire un ciclista. Una paura che si può accentuare quando si viaggia con bambini su una eCargo, per esempio.

• Infrastrutture: in Italia le reti ciclabili sono purtroppo ancora scadenti, con corsie mal progettate o che finiscono nel nulla. Le infrastrutture di parcheggio e di sviluppo e la cultura della pianificazione urbana è ancora fortemente incentrata sull’auto.

• Cultura: nel caso della cargo, parliamo di un veicolo nuovo nel panorama italiano. La maggior parte delle persone non solo non ne ha mai guidata una, ma non ne conosce proprio l’esistenza e ignora i vantaggi in termini economici, ambientali e di salute rispetto a molte alternative di mobilità.

31 RESPONSABILMENTE
<2 km 2-10 km 10-50 km >50 km 2% 20% 50% 28%
DOVE SI PEDALA DI PIÙ C'È MENO TRAFFICO Velocità media nelle ore di punta in auto

OLTRE OGNI OSTACOLO

OFFICINE ELETTRICHE È L’ESEMPIO DI UNO STORE CHE CI HA CREDUTO: DALL’APERTURA INCERTA NEL 2020

È SEGUITO L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA, DELLA CLIENTELA E DEL NEGOZIO STESSO. SIAMO TORNATI DAL TITOLARE GIANLUCA GESESS PER VEDERE PIÙ DA VICINO QUALI CAMBIAMENTI SONO STATI INTRAPRESI

di benedetta bruni

La nostra prima intervista a Gianluca Gesess, titolare di Officine Elettriche a Milano, risale al 2021, quando lo store aveva ancora sede in viale Papiniano in spazi più ridotti e con un’offerta che doveva incastrarsi nei metri quadrati a disposizione. La realtà di un tempo era nata dopo anni di consulenza ad aziende che volevano affacciarsi al mondo dell’elettrico, ma ha visto luce in un periodo che non si poteva definire propizio: l’inaugurazione era avvenuta a febbraio 2020, 10 giorni prima del lockdown per Covid. Un salto di

INTERVISTA

Titolare Gianluca Gesess

Ci eravamo lasciati con il negozio ancora in viale Papiniano, vicino alla Darsena. Con quali presupposti avete potuto aprire uno store più grande?

Il negozio nuovo doveva nascere grazie a una collaborazione che alla fine non è avvenuta, ma abbiamo deciso comunque di approfittarne e ingrandirci rispetto alla sistemazione precedente. Abbiamo quindi aggiunto altri marchi e ampliato l’offerta, i cui brand sono ora consultabili anche sul sito. Ad ogni modo, il mercato elettrico della mobilità urbana è in crescita, nonostante nel 2023 si sia fermato per una serie di congiunture, quindi le premesse per aprire questo punto vendita c’erano tutte. Inizialmente l’idea era proprio di investire in un negozio piccolo per capire quali potessero essere le potenzialità e le validità del settore. Dopo due anni di previsione confermate, era ormai il momento giusto di ampliare la superficie espositiva e i marchi in magazzino. Ora lo store offre circa otto o nove marchi di veicoli.

Cosa è cambiato da quando vi siete trasferiti?

Con l’ampliamento del bacino d’utenza ne è conseguita anche una presenza più estesa sul territorio. In realtà il fulcro della nostra strategia commerciale è lavorare molto sui social, per cui la visibilità online serve per attirare sempre più clienti nello store. Anche la nostra posizione è strategica in tal senso: di passaggio, subito fuori dall’area C. Non trovo però che il luogo dello store sia così fondamentale per questo tipo di attività, quanto più la comunicazione sul web.

Il vostro trasferimento in una zona più centrale di Milano nasce da un’esigenza particolare, come per esempio la vicinanza alla ZTL?

Si tratta di una condizione legata al fatto che non abbiamo solo clienti milanesi, che tendono a non entrare con piacere all’interno dell’area C. Dall’altra parte è una questione di costi, perché inevitabilmente più ci si avvicina al centro più gli affitti sono elevati. Questi sono anni di scelte per lo più conservative: anche

due anni fino a oggi: più spazio, più brand, più clienti, più obiettivi ma sempre la stessa tenacia nel vederli realizzati.

La storia del negozio meneghino è fatta della capacità di non lasciarsi abbattere dagli ostacoli che si possono trovare per strada e, anzi, trovare sempre vie secondarie che portino ugualmente verso la meta. E non importa quanto possano essere impervie, se il progetto alla base gode di ottime premesse.

se ci sono concrete prospettive di crescita a lungo termine, non sono ancora sufficienti per stimolare grandi investimenti. La vicinanza alla ZTL da un lato ci porta di sicuro più movimento, visto che in questa posizione siamo molto appetibili per i clienti che vivono in centro e che hanno più bisogno di elettrico; dall’altro però è serenamente raggiungibile anche da chi arriva da fuori.

Avete introdotto nuovi brand o ne avete tolti alcuni? Cosa è cambiato nella vostra offerta?

Abbiamo solo aggiunto nuovi marchi, quindi oltre agli storici che già erano in negozio – ovvero Ecooter, FD Motors, Horwin e WOW – abbiamo introdotto altri brand con altre caratteristiche. Un esempio sono gli svedesi di RGNT, ma anche Fantic e Felo. Con settembre, inoltre, arriverà una grossa novità per il settore maxi scooter, e con questo daremo ulteriore lustro alla nostra selezione moto. Poi abbiamo la divisione di city bike con Power Frame, un brand di bici classico a pedalata assistita perfetto per la città.

Quanto incide ora l’officina?

È il nostro punto di forza, e si traduce nell’assistenza che forniamo in collaborazione con Zacchetti Moto, officina storica presente a Milano dal 1980. Insieme offriamo servizi di riparazione anche a marchi della concorrenza che non commercializziamo. In questi anni il volume dei clienti è cresciuto e di conseguenza anche l’officina ne ha risentito positivamente, sia per il servizio ordinario che straordinario.

Alla luce dei vari bonus promossi dal governo sull’elettrico, avete riscontrato maggiore richiesta di bici o scooter elettrici?

Il nostro settore è stato drogato dai contributi statali, ma riconosco che sono stati d’aiuto per far sì che il mercato ingranasse. Il merito iniziale per questa impennata di interesse va però alle società di sharing, che hanno scelto i veicoli

32
FOCUS SHOP

SCHEDA NEGOZIO

Nome negozio: Officine Elettriche – Mobilità Elettrica Urbana

Indirizzo: Via Tartaglia 1 Ang. Via Procaccini, 20154 Milano

Telefono: 02.83421352

Mail: info@officineelettriche.com

Sito: officineelettriche.com

Facebook: Officine Elettriche

Instagram: @officineelettriche

Titolare: Gianluca Gesess

Numero dipendenti: 1

Grandezza negozio: 90 mq

Servizi offerti: prodotti finanziari e assicurativi, vendita accessori, assistenza

Marchi: RGNT, Fantic, Horwin, WoW, FD Motors, Ecooter, Felo, Power Frame

Marchi accessori: su ordinazione, a richiesta del cliente

Altri servizi: consegna mezzi in tutta Italia

elettrici per le loro flotte di mobilità urbana. Questo ha avuto un certo impatto sull’utenza, che ha effettivamente capito le potenzialità dei mezzi senza carburante. Poi i contributi statali e comunali hanno dato sicuramente un’ulteriore spinta al pubblico più preparato.

Sempre a tal riguardo, è cambiato l’approccio e la preparazione del cliente medio? No, non ancora. Il vero mercato, inteso come mass market, deve ancora partire. A oggi, tanti potenziali compratori scoprono per la prima volta che esiste una gamma completa di veicoli elettrici e vari player coinvolti. Nella realtà dei fatti, è necessario che il venditore sappia non solo consigliare il mezzo corretto per le loro esigenze, ma anche trasmettergli la corretta cultura alle diverse tipologie verso cui si possono indirizzare.

Trovi che iniziative come l’area C, e in futuro anche l’area B, possano avere un effettivo riscontro positivo sulla mobilità elettrica o pensi che siano normative troppo a lungo raggio per l’offerta attuale?

Se parliamo del prodotto a due ruote, l’area C non impatta più di tanto perché tutti gli utenti che hanno motocicli o ciclomotori possono circolare liberamente all’interno della città. Trovo comunque che ci sia un futuro in crescita per la moto elettrica, considerata più adatta alla mobilità urbana rispetto a quella a motore endotermico anche per via di queste restrizioni. C’è qualcuno, sebbene ancora pochi al momento, che si è convinto a passare all’elettrico perché non può più entrare in città con la macchina, o perché non vuole pagare soldi per l’area C, e a quel punto si munisce di un veicolo alternativo che gli consente di circolare liberamente. Per quanto riguarda le eBike, credo che Milano oggi non sia ancora una città a misura di bicicletta. Ci sono poche piste ciclabili, strade attraversate dai binari del tram e un pavé diffuso che rende poco confortevole e poco sicura la mobilità su due ruote, salvo chi le usa solo ed

esclusivamente nel centro. È ancora troppo presto per avere un sostanziale cambiamento e arrivare ai numeri che hanno i Paesi nordici.

Il pubblico delle città è già pronto per il passaggio all’elettrico?

Come detto poco fa, la nostra città in particolare non è ancora pronta per le eBike. Quando inizierà a offrire piste ciclabili o strade dedicate, sono convinto che la gente sarà più incentivata a muoversi in bicicletta, a prescindere che sia elettrica o muscolare. Penso invece che lo scooter sia il prodotto giusto per questo tipo di mobilità urbana, in particolare l’elettrico perché è silenzioso, non inquina ed è economico (il rapporto è di circa 1 euro per 100 km). Per adesso non ci sono concorrenti endotermici che riescono a battere prezzi così vantaggiosi. Anche l’assistenza viaggia su binari diversi. Ci sono i materiali di consumo come freni e pneumatici, ma poi è sufficiente un normale passaggio di controllo per assicurare l’adeguata manutenzione.

L’ultima volta c’era l’intenzione da parte vostra di aprire diversi store nelle principali città italiane. Come stanno andando i vostri progetti?

La strada è stata intrapresa. Abbiamo aperto questo secondo punto vendita più grande e stiamo definendo degli accordi con degli operatori nazionali per poter aprire altre unità locali. Questo è un anno di transizione, perché a livello nazionale stiamo subendo un calo rispetto alle crescite dei due anni precedenti. Per questo motivo ci stiamo dedicando a chiudere l’anno senza intoppi e ci stiamo preparando per il salto nel 2024.

Prevedi delle novità nel prossimo futuro a livello di mercato?

Ci saranno novità di prodotto e tecnologia, ma ormai questo settore è ben avviato e anche i grandi produttori stanno investendo sempre di più su ricerca e sviluppo, fornendo soluzioni sempre più efficienti, sempre più sicure, sempre più economiche.

33 FOCUS SHOP

CAMBIA LA TUA VITA CON UNA CARGO

DALLA BANCA ALLA MICRO IMPRENDITORIA: COSÌ ALESSANDRO BRACCO HA DECISO DI ABBANDONARE UN LAVORO “CERTO” PER INSEGUIRE LE PROPRIE PASSIONI, PRECISAMENTE IN SELLA A UNA BULLITT CON CYCLAB06, PROGETTO ITINERANTE DI MANUTENZIONE DI BICICLETTE di benedetta bruni

Laurea in Economia e direzione delle Imprese all’Università di Torino e un futuro già stabilito come impiegato di banca: Alessandro Bracco, l’ideatore del progetto di manutenzione bici itinerante Cyclab06, aveva le carte in regola per una vita sicura e lontana da stravolgimenti. Quanto di più distante dalla sua indole: è stata proprio la sua voglia di affrontare nuove sfide che l’ha spinto a lasciare l’Italia per intraprendere un’esperienza all’estero. Si trasferisce quindi a Nizza dove inizia a lavorare nel settore dei trasporti ferroviari in un contesto dinamico e internazionale. In questo ambiente florido dove può buttarsi nella sperimentazione riscopre la sua passione per la bicicletta e, complice il clima mite e soleggiato della Costa Azzurra, approfitta di ogni momento libero per esplorare il territorio su due ruote. Una passione che diventa a mano a mano un nuovo obbiettivo da perseguire, come per tutti i punti di svolta che già hanno il sapore di cambi di vita.

“Nel 2021, a seguito della pandemia, l’azienda definisce una nuova strategia e mi ritrovo davanti a un bivio: trasferirmi a Parigi o rinunciare al mio contratto a tempo indeterminato e ripartire da zero. È stato allora che quel pensiero che custodivo nel cassetto è diventato realtà. Non ho avuto dubbi: è il momento di saltare, mi sono detto, o adesso o mai più!”

UN ATELIER ITINERANTE

Così Alessandro mette impegno e dedizione per trasformare un “semplice” hobby nel suo lavoro quotidiano. Inizia quindi a studiare il settore, il modello di business da attuare, il target di riferimento. Dopo mesi di formazioni tecniche e professionalizzanti, a inizio 2023 il progetto Cyclab06 vede luce: un atelier di riparazioni biciclette itinerante, realizzato grazie al supporto di una bici cargo Bullitt di BIGA – cargo bike specialized. Il concetto è semplice: con una comunicazione multicanale (che sia telefono, Instagram o mail), Alessandro e il suo team ricevono un messaggio con la spiegazione più dettagliata possibile del problema, a cui segue una risposta con una prima diagnostica e relativo preventivo; a quel punto il cliente fissa l’appuntamento dove desidera, che sia a casa sua o sul posto di lavoro, in occasione del quale sarà effettuata una seconda diagnostica, confermato il preventivo e, generalmente in meno di un’ora, riparata la bici. Un progetto innovativo ed ecosostenibile, che si impegna a fornire ai ciclisti di tutti i livelli un

servizio di assistenza rapido e professionale, di cui poter usufruire comodamente dal luogo in cui si desidera.

“Quando ho deciso di intraprendere l’avventura di Cyclab06 ho avuto fin da subito chiara l’immagine di come avrei voluto la mia cargo bike: robusta, moderna, resistente e azzurra, come il colore del mare della Côte d'Azur”

LA COLLABORAZIONE CON BIGA – CARGO BIKE SPECIALIZED

I principi su cui Cyclab06 si fonda sono gli stessi che trainano la Bullitt Bluebird, diventata ormai il suo tratto distintivo: la soddisfazione dei clienti, la salvaguardia del pianeta (tutti gli spostamenti sono effettuati tramite la cargo bike a pedalata assistita) e un’etica professionale volta alla riparazione dei pezzi e alla loro sostituzione solo in caso siano difettosi. Ugualmente stimolanti sono le premesse che hanno reso possibile la realizzazione del progetto; premesse che scardinano la convinzione per cui un’attività semplicemente “nasce” senza sforzi da un’idea, e che invece fanno luce sulla necessaria dedizione da porre nel raggiungimento dei propri obbiettivi. Perché dopo anni di studio, è stato trovando il giusto interlocutore in BIGA che Alessandro Bracco ha potuto finalmente mettere in pratica e portare in giro l’esperienza maturata con corsi di formazione sulla manutenzione delle bici. Essenziale quindi il sostegno di Alessandro Ledda, uno dei soci fondatori e inventore del brand, che si è recato personalmente a Nizza per consegnare il mezzo e coronare così il percorso di un giovane intraprendente che ha sì saputo cogliere al volo l’occasione di cambiare settore, ma che ha anche lavorato perché ciò si realizzasse.

CHI È BIGA - CARGO BIKE SPECIALIZED ?

BIGA – cargo bike specialized è una giovane realtà specializzata nel settore delle bici da trasporto e declinata al cicloturismo, agli eventi e al noleggio a lungo termine, diventata in breve un’azienda che fornisce servizi al B2B. Con sede in provincia di Milano, è presente su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di diffondere i vari modi di utilizzo di questi mezzi sostenibili e alternativi. cyclab06.com

34
CARGO BIKE PER IL SOCIALE
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.