Emoving Magazine 05-06/2023

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DATI E STATISTICHE SHARING MOBILITY: L’ISTANTANEA IN EUROPA FOCUS ON POLINI: AUTONOMIA EXTRA PER PEDALARE SENZA LIMITI SPECIALE EMOVING DAYS IL NUOVO MOVIMENTO URBANO IN COVER XXR CARBON DI BRINKE Allegato redazionale a Bikefortrade n.5Anno: 2023 Foto credits: MirrorMedia.art @emovingmagazine N. 05-06/2023 - ANNO 2
3 N. 05-06/2023 - ANNO 2 NEWS 6 PARTNERSHIP, SHARING, MERCATO DATI E STATISTICHE 10 MOBILITÀ CONDIVISA: L’ISTANTANEA DELLE 100 PRINCIPALI CITTÀ EUROPEE SOTTO LA LENTE 12 UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE GLI SPOSTAMENTI URBANI NORMATIVE 14 PARIGI “PREVEDE” LA FINE DEI MONOPATTINI IN SHARING? FOCUS SHOP L-ETRIK: IN ANTICIPO SUI TEMPI PRODOTTO DEL MESE 18 L'ALBA DI UNA NUOVA MOBILITÀ FOCUS ON 20 POLINI: AUTONOMIA EXTRA PER PEDALARE SENZA LIMITI FOCUS PRODOTTO 21 CONTENUTI E DESIGN, IL TRAIL SECONDO BRINKE SPECIALE EMOVING DAYS 22 IL NUOVO MOVIMENTO URBANO 24 IMMAGINARE IL FUTURO DEL RETAIL 25 COMUNICARE MEGLIO PER VENDERE MEGLIO 26 FACCIA A FACCIA CON I PROTAGONISTI DELL’EMOBILITY CARGO BIKE PER IL SOCIALE 34 L’ORTO A PORTATA DI CHEF 12 20 22 34

PIÙ CONDIVISA, COMPATTA, ARMONICA E SICURA

Così ci piace immaginare la mobilità del futuro. Un futuro che in realtà parla già molto al presente. E che su questo numero di Emoving Magazine (peraltro realizzato con alcuni contenuti speciali in lingua inglese in previsione di una distribuzione extra durante importanti appuntamenti e fiere internazionali) cerchiamo di illustrare divisi tra una doverosa disamina di quanto è stato negli ultimi mesi ma anche proiettati a quel che ci attenderà in questa seconda parte del 2023, oltre che per gli anni a venire. Partiamo da un’interessante analisi circa la sharing mobility - nella quale come ben sappiamo l’elettrico è sempre più presente - in ben 100 città europee. Un segmento sempre più importante, considerando che solo nel corso del 2022 sono stati lanciati quasi 200 nuovi servizi (per un totale di 850.000 veicoli in tutto il continente), contribuendo a un record di 550 milioni di viaggi in tutta Europa, con una media di 1.5 milioni di spostamenti al giorno.

Nonostante i dati di crescita, il futuro del settore presenta anche qualche elemento di incertezza e preoccupazione. L'enorme afflusso di capitali tra il 2018 e il 2021 ha permesso agli operatori di sharing mobility di espandersi rapidamente in nuovi mercati e mettere da parte le preoccupazioni di sostenibilità economica. Il 2022 è però stato contraddistinto da diverse problematiche a livello finanziario e geopolitico, come l'invasione dell'Ucraina e la recessione economica. Anche a causa di questi aspetti ben 93 servizi in sharing sono stati messi in pausa o addirittura interrotti. Inoltre, diversi operatori sono stati acquisiti o sono stati oggetto di fusioni. Allo stesso tempo, le città hanno iniziato a esprimere le loro preoccupazioni sulla sicurezza e l'occupazione dello spazio pubblico: nell'aprile 2023 per esempio, i parigini hanno deciso con un referendum di mettere fine all’utilizzo degli eScooter condivisi nel capoluogo francese (ne parliamo a pagina 14). Una decisione che potrebbe avere implicazioni anche Oltralpe.

Con gli attuali prezzi al distributore e alle colonnine molti utenti negli ultimi anni hanno scelto di ripensare la propria mobilità quotidiana per trovare alternative alla macchina soprattutto in ambito urbano. La tendenza osservata in Italia è quella di ridurre l’uso dell’auto specialmente nel tempo libero. Tendenza a cui la pandemia aveva dato il via con l’utilizzo maggiore dei mezzi di trasporto (soprattutto elettrici) a due ruote per gli spostamenti quotidiani, che risultano non solo più economici, ma anche idonei per personalizzare, adattare e programmare meglio l’esperienza di viaggio. L’aumento di tali veicoli sulle strade delle città porta con sé la necessità di ripensare gli spazi urbani e il rapporto con gli altri

mezzi di trasporto. La convivenza tra le quattro ruote con i mezzi di micromobilità urbana è una sfida in termini di sicurezza come ci ricorda la cronaca quotidiana.

Il minor utilizzo del veicolo privato sarà spinto non solo dal risparmio economico, ma soprattutto dall’obiettivo di spostarsi in modo più intermodale e sostenibile. Il cambiamento della mobilità e la riduzione del numero di veicoli in transito all’interno della città trasformeranno la struttura urbana, per esempio modificando la conformazione delle corsie stradali e liberando aree da destinare a spazi verdi o parcheggi adeguati non solo alle bici, ma anche alle cargo bike (da questo numero avremo una rubrica fissa dedicata a questo segmento che ancora tanto potenziale ha soprattutto nel nostro Paese).

Tra i nuovi modelli urbani che vengono proposti per conciliare tra loro i nuovi volti della mobilità, sta facendo discutere quello teorizzato dall’urbanista svizzera Lydia Bonanomi. L’idea è quella di ridurre la velocità del traffico a 30 km/h nei centri urbani. La logica di una “Città 30” si contrappone al modello auto centrico attuale che comporta, mediamente, l’occupazione dell’80% dello spazio pubblico e che per il 40% dei casi spostamenti inferiori a quattro km. Nel nostro Paese, da giugno 2023 Bologna è la prima grande città in cui non è possibile superare il limite di 30 km/h in una parte significativa del suo territorio. Milano la seguirà a ruota.

A proposito di Milano: nelle prossime pagine vi proponiamo vari e interessanti contributi e punti di vista raccolti nel corso della terza edizione degli Emoving Days, organizzati proprio dal nostro gruppo a fine marzo nella splendida cornice di CityLife, con un grandissimo successo tra pubblico finale e operatori del settore. Tra le novità più apprezzate dell’edizione 2023, infatti, da rimarcare la nascita dell’Emoving Business Day (EMBD) di venerdì 24 marzo, giornata dedicata agli operatori bike e eMobility, scandita da una serie di workshop all’interno del cinema Anteo. Di fronte a una platea ampia e interessata proveniente da tutta Italia (oltre 300 persone accreditate, tra retailer, aziende, media e altre figure professionali), sono stati affrontati temi strategici per il settore: politiche di mobilità urbana, analisi di mercato, approfondimento e prospettive del business dello sharing, formazione e aggiornamento per i punti vendita specializzati, modalità e codici di comunicazione. Chi non ha partecipato all’evento potrà riviverlo in gran parte proprio con i vari contenuti che troverete in questo numero di Emoving Magazine. E siamo certi sarà decisamente incentivato a parteciparvi di persona il prossimo anno (non mancheranno i primi dettagli sulla quarta edizione nelle prossime settimane).

Editore: MagNet S.r.l. SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi

Art Director: Simone Comi

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it - emovingmag.it

Allegato redazionale a Bikefortrade n. 5 - Anno 2023

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4 EDITORIALE
di benedetto sironi
Sport Press Srl SB @emovingmagazine

MICROMOBILITY.COM INC. (HELBIZ)

INTEGRA I SERVIZI DI WETAXI

Micromobility.com Inc. (ex Helbiz) ha annunciato il lancio di una partnership con WeTaxi, tra i principali operatori di taxi in Italia. Questa collaborazione consente agli utenti di prenotare e pagare i servizi di taxi direttamente tramite l’app Helbiz ed è ora disponibile nelle città di Milano, Roma, Napoli e Torino. WeTaxi opera attualmente in 20 comuni nel nostro Paese, compresi i quattro in cui è stato lanciato il servizio. Gli utenti dell’app Helbiz beneficeranno di prezzi trasparenti, poiché la tariffa massima per la loro corsa verrà visualizzata in anticipo, facilitando un processo di pianificazione semplificato.

L'INIZIATIVA DI CAKE E VATTENFALL PER LA "CLEANEST DIRT BIKE EVER"

Cake e Vattenfall hanno deciso di impegnarsi nel progetto della “Cleanest Dirt Bike Ever” rimuovendo le emissioni di carbonio dall’intera filiera della Kalk OR entro il 2025 senza fare ricorso a soluzioni di compensazione di carbonio. L’obiettivo è ispirare l’industria automotive ad adottare metodi di produzione fossil free grazie a partnership virtuose. SKF, tra i principali produttori di cuscinetti, unisce le forze per lo sviluppo e l’utilizzo dei suoi prodotti con le minori emissioni possibili in aree strategiche della bici, come nello sterzo, nelle ruote, nel telaio e nel motore elettrico.

IMI ASSEMBLERÀ LE MOTO DI ZERO MOTORCYCLES

Zero Motorcycles e Integrated MicroElectronics Inc., azienda di servizi di produzione elettronica, annunciano la loro nuova collaborazione. IMI assemblerà i modelli di moto elettriche Zero o moduli preassemblati nel suo stabilimento di Laguna, nelle Filippine, attività svolta in collaborazione con gli impianti di produzione di Zero situati nella Scott’s Valley, in California. I moduli e le moto fornite da IMI saranno consegnati ai clienti e ai concessionari in tutto il mondo, con particolare attenzione ai mercati europei e asiatici. Tra tutti i partner presi in considerazione, solo IMI possedeva l’esperienza nella produzione di elettronica e nell’assemblaggio di motocicli in un’unica sede.

NIO ASSEGNA

UN PROGETTO AL GRUPPO ITALIANO UFI FILTERS

UFI Filters, pioniere nello sviluppo di prodotti per la gestione termica, è oggi attore rilevante nel settore dell’eMobility. Lo testimonia l’ultimo progetto assegnato dalla multinazionale NIO al gruppo per il cooler dell’e-axle di un veicolo elettrico di prossima uscita, ovvero una parte fondamentale dei BEV (Battery Electric Vehicles) che integra motore elettrico, trasmissione ed elettronica di potenza in un sistema compatto e modulabile tra le ruote motrici. La tecnologia UFI Filters, prodotta in alluminio raffreddato ad acqua e brasato a vuoto, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere la migliore condizione termica.

BMW ED E.ON INSIEME PER LA RICARICA DEI MEZZI ELETTRICI NEGLI SPAZI RESIDENZIALI

Il gruppo BMW ed E.ON hanno avviato la prima collaborazione paneuropea per la ricarica intelligente dei veicoli elettrici negli edifici residenziali. L’obiettivo è la creazione di “Connected Home Charging”, un ecosistema di ricarica olistico che consentirà ai clienti di collegare il proprio veicolo elettrico BMW o MINI all’impianto energetico dell’abitazione, all’interno di un percorso che mira alla totale sostenibilità e all’azzeramento dell’impatto climatico. Con questo, BMW ed E.ON gettano le basi per sfruttare l’enorme potenziale dei veicoli elettrici per la trasformazione verso l’uso di energia pulita.

PLENITUDE ED ENERGICA: L’ACCORDO PER SOLUZIONI INNOVATIVE DI EMOBILITY

Plenitude attraverso la sua società controllata Be Charge ha firmato un accordo insieme a Energica Inside per sviluppare progetti tecnologicamente all’avanguardia. Il primo obiettivo è quello di estendere la mobilità elettrica alla nautica attraverso un progetto congiunto, oltre all’installazione di colonnine di ricarica nei porti italiani per offrire ai consumatori nuove possibilità di spostamento anche in acqua. La sinergia tra le due società ha reso possibile lo sviluppo di un nuovo veicolo marittimo, un prototipo di moto d’acqua elettrica, modello Runabout, che sarà dotato delle tecnologie di Energica Inside e di Electric Revolution, start up creata da Roberto Minnucci e Roberto Mariani.

TOMOVE SVILUPPA IL PRIMO CICLOMOTORE ELETTRICO PIEGHEVOLE INSIEME A REINOVA

La start up torinese ToMove col supporto di Reinova introduce sul mercato Tom (finanziato da una campagna di crowdfunding lanciata il 6 giugno 2023 sulla piattaforma Kickstarter), il nuovo ciclomotore elettrico in grado di compattarsi per essere inserito nel bagagliaio di qualsiasi autovettura e trasportato come un trolley. Tom è un mezzo di trasporto a zero emissioni, rapido, agile e ricaricabile tramite qualsiasi presa standard. Il ciclomotore ha un’autonomia di 50 chilometri, è dotato di scocche intercambiabili e impiega una TCU che permette di gestire comodamente le prestazioni, scegliendo tra una maggiore velocità o una maggiore autonomia. I veicoli, le batterie e le componenti secondarie sono prodotti in Italia prediligendo l’uso di materiali naturali e riciclabili, come l’alluminio e il bamboo.

6 NEWS
PARTNERSHIP

FREENOW E L’EDUCAZIONE ALLA CONDIVISIONE IN ITALIA

Freenow ha svolto un’indagine tra i propri utenti per scoprire a che pun to è l’educazione stradale in Italia quando si parla di sharing mobility. Il 94% ha dichiarato di aver assistito almeno una volta a comportamenti scorretti nei confronti dei mezzi di micromobilità. Tuttavia, emerge che gli utenti desiderano contribuire al miglioramento del servizio: il 74% af ferma di segnalare al provider quan do un veicolo non è in buono stato, e il 58% dei rispondenti suggerisce di educare maggiormente sui benefici del servizio. Infine, il 98% crede che questo tipo di mobilità migliori signi ficativamente la vita urbana, riducen do l’inquinamento (67%) e il traffico (63%), rendendo gli spostamenti più flessibili (60%) e supportando il tra sporto pubblico (52%).

CONFERMATI I SERVIZI DI DOTT A ROMA PER ALTRI TRE ANNI

Dott è stato selezionato per continuare a gestire il servizio di monopattini in sharing a Roma. La società si è aggiudicata un contratto triennale per un minimo di 3.000 fino a un massimo di 4.500 eScooter, che avrà inizio il prossimo 1 luglio. L’annuncio fa seguito a una procedura di gara guidata da Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità, in cui Dott ha ottenuto il punteggio più alto. La società di sharing opererà allargando l’area operativa alle periferie, per un servizio capillare per tutti e complementare al trasporto pubblico locale. I monopattini presenteranno alcune caratteristiche migliorate e le attività di logistica e manutenzione saranno svolte internamente da dipendenti assunti e formati.

IL BIRÒ SHARE ANCHE A SANTA MARGHERITA LIGURE

Per festeggiare il suo 14° complean no, Birò sbarca a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. È la terza città ad accogliere il Birò Share dopo Peccioli e l’isola di Procida. Il nuovo servizio, attivato tramite la controllata Sharbie srl, ha una flotta di 16 microcar del brand e si inserisce all’interno di un progetto più ampio di mobilità sostenibile previsto dal comune di Santa Margherita e presentato in occasione di LiveSanta Green, giornata di sensibilizzazione su questa tematica. Il Birò Share può contribuire a migliorare le esperienze dei turisti, offrendo un aiuto a chi cerca un modo per muoversi con maggiore agilità e preservando territorio e ambiente, viste le zero emissioni prodotte e l’assenza di rumore.

7 NEWS SHARING
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MERCATO

Un fondo gestito da Swiss Life Asset Managers ha acquisito una quota di maggioranza in Powy, attraverso un investimento primario di capitale di 84 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere le ambizioni di crescita di Powy nell’ulteriore espansione della sua presenza in Europa. I fondatori e azionisti Federico Fea e Andrea Brentan continueranno a gestire la realtà rispettivamente come ceo e presidente. Powy (attualmente gestisce oltre 400 punti di ricarica) è uno dei principali sviluppatori, proprietari e gestori indipendenti di stazioni pubbliche per veicoli elettrici quick, fast e ultra-fast, in grado di offrire all'utenza sia soluzioni di “destination charging” che “on the go”.

Swobbee, fornitore di sistemi di battery swap, ha raccolto altri due milioni di euro in un giro di investimenti dal fondo polacco SpeedUp Energy Innovation e da quello olandese Stichting Clean Future Dividend Fund. L’azienda punta ad allargare le soluzioni ai mercati europei e non. Nel 2022 erano stati già investiti 6 milioni di euro da EIT InnoEnergy SE e dagli investitori già attivi per sviluppare l’offerta di batterie ed espandere il network di stazioni di battery swap. Attualmente ci sono circa 70 stazioni già funzionanti in Germania, Spagna, Portogallo e Polonia. Il progetto pilota nei Paesi Bassi è attualmente in pausa, ma entro l’estate verranno installate quattro stazioni.

Confindustria ANCMA entra nello Swappable Battery Motorcycle Consortium, nato nel 2021 su iniziativa dei costruttori Honda, KTM, Piaggio e Yamaha per promuovere la diffusione delle due ruote elettriche con azioni quali la standardizzazione delle batterie intercambiabili e dei sistemi di scambio. ANCMA diventa associate member per supportare le finalità del consorzio a livello italiano con la propria attività di advocacy e di relazione con le istituzioni. L’adesione al Consortium, che oggi conta circa 40 realtà industriali tra costruttori di motocicli, produttori di batterie e componenti, coincide con un momento di forte espansione della eMobility in Italia, soprattutto in ambito urbano.

Il centro Solvay di Bollate, in occasione del 160° anniversario della storia industriale del gruppo, ha inaugurato il nuovo laboratorio “Dry Room” per batterie al litio. L’investimento nel laboratorio è di un milione di euro, con anche un contributo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso il sostegno finanziario concesso nell’ambito del programma IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo). La “Dry Room” è un ambiente a temperatura e umidità controllata, a valori molto bassi, che consente di lavorare nelle condizioni dei produttori di batterie al litio e ottenere risultati applicativi attendibili e condivisibili con partner e clienti.

MARPOSS PUNTA SULLE BATTERIE CON L'ACQUISIZIONE DELLA TEDESCA MESYS

Il Gruppo Marposs, tra i leader nella fornitura di strumenti per la misura, l’ispezione e il testing, ha annunciato l’acquisizione di MeSys, azienda tedesca specializzata in sistemi di misurazione senza contatto e senza radiazioni per materiali piani molto sottili e flessibili. Attraverso questa operazione, la multinazionale emiliana punta a essere sempre più protagonista della eMobility. Grazie ai dispositivi sviluppati da MeSys sarà possibile ampliare la gamma di soluzioni per il processo di produzione delle celle batterie, consolidando la posizione competitiva di Marposs grazie a sistemi per il test elettrico, di durabilità e di tenuta delle celle, dei moduli e dei pacchi batteria delle auto.

WoW! entra nel suo quarto anno di vita e si sposta in una nuova sede per i suoi ambiziosi obiettivi di crescita. Un hub creativo e produttivo di 2.200 mq a Lazzate (MB), in grado di garantire una miglior interazione tra r&d e produzione, e un’accurata gestione di tutte le funzioni aziendali. Cuore della nuova sede è una linea produttiva che assicura a oggi una capacità di 250 unità/mese. Con la predisposizione di una seconda linea in grado di lavorare in parallelo si potrebbe potenzialmente arrivare a 500 unità mensili entro la fine del 2023. Nel 2022 le vendite si sono focalizzate per il 93% sul mercato interno, grazie ai 47 punti vendita, e per un 7% sul mercato spagnolo.

Dal 16 marzo, Niels van der Steen (in foto) è il nuovo sales manager per il mercato Benelux (Paesi Bassi e Belgio), potenziando così Okawa Motor Technology nell’area europea. Da ex ciclista professionista, è da sempre appassionato al business della bici e ha accumulato in 18 lunghi anni di esperienza nel settore. “Il mio focus principale si incentra su ruoli di sales e marketing”, ha detto van der Steen. “Dall’impostazione da zero delle esportazioni alla creazione di un team a supporto delle principali vendite per le aziende leader”. “Assumere Niels è il primo passo per attrarre persone del settore che conoscono le caratteristiche delle proprie regioni”, ha detto Jack Brandsen, general manager Europe di Okawa. Fondato nel 2020, il brand considera le trasmissioni per l’eMobility sostenibili, sicure e abbordabili, e punta sull’offerta di modelli di abbonamento per l’industria eBike, sia per usi commerciali che dei consumatori.

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FONDI OLANDESI E POLACCHI INVESTONO NELLA BERLINESE SWOBBEE SOLVAY: INAUGURATO A BOLLATE IL LABORATORIO “DRY ROOM” WOW! SCEGLIE UNA NUOVA SEDE PER INTERNALIZZARE LA PRODUZIONE SWISS LIFE ASSET MANAGERS ENTRA NEL CAPITALE AZIONARIO DI POWY ANCMA ENTRA NELLO SWAPPABLE BATTERY MOTORCYCLE CONSORTIUM OKAWA MOTOR TECHNOLOGY RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN EUROPA
NEWS

A inizio anno, Mika Hakkinen è entrato a far parte del comitato esecutivo di Verge Motorcycles, azienda che sviluppa e produce particolari moto elettriche. L’ex pilota è anche uno degli investitori di questa società. Per celebrare questa partnership è stato creato un modello in edizione limitata della moto elettrica di Verge Motorcycles Verge TS Pro, realizzata in sole 100 unità e personalizzata con alcuni elementi dedicati. Troviamo carenature in fibra di carbonio, trattamenti proteggi graffi in ceramica, sella in pelle, sospensioni nere e una targhetta con il numero di serie e la firma di Hakkinen. Il motore nella ruota posteriore eroga 102 kW e la batteria ha una capacità di 20.2 kWh per un’autonomia che può arrivare fino a 350 km.

ALL AROUND EMTB BOSCH CAMBIA DATA CON L’INGRESSO NEL CALENDARIO UCI

La seconda edizione di All Around eMTB Bosch, la competizione dedicata alle mountainbike a pedalata assistita originariamente programmata dal 28 giugno al 2 luglio, si sposta nel periodo tra il 6 e il 10 settembre con alcune novità. Entrata infatti a pieno titolo all’interno del calendario UCI, al maggior prestigio si accompagnano nuove regole, diversi standard organizzativi e un riassetto generale che hanno portato lo staff a ricollocare l’evento a fine estate. Novità anche per le distanze: l’organizzazione ha aggiunto la AA50 (1.950 m D+) per andare incontro a tutte le esigenze. Confermate la AA 200 di 230 km e la AA 100 di 95 km. I tracciati potranno essere percorsi nella versione competitiva oppure randonnée.

DI LIME PER IL 2023

Lime ed Eolo Kometa, squadra di ciclismo professionistico italiana, annunciano che Ivan Basso sarà ambassador del brand di mobilità in Italia per il 2023, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. La notizia è arrivata a pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia 2023, corsa che Basso ha vinto nel 2006 e nel 2010. L’ex ciclista è oggi team manager proprio del team Eolo Kometa, che ha attivato con Lime una partnership per promuovere e incentivare la cultura della mobilità mirata all’educazione stradale e alla sostenibilità. Lime, inoltre, ha fornito alla squadra anche i monopattini che hanno aiutato staff e atleti nei loro spostamenti.

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HAKKINEN FIRMA UNA MOTO CON VERGE MOTORCYCLES IVAN BASSO NUOVO AMBASSADOR
HIGH
electric mobility felomoto.it - info@felomoto.it OFFICIAL SPONSOR TEAM M oto E GRESINI RAGING ABS / TRACTION CONTROL / CRUISE CONTROL 110 Km/h Velocità massima 10 kW Potenza massima 336,4Nm Coppia di picco alla ruota 140 Km* Autonomia fino a 8 anni/80,000km Garanzia sulle nostre batterie La motocicletta elettrica di nuova concezione, FELO FW-06. Una nuova categoria, metà moto e metà scooter potente leggero ed elegante. Il primo
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NEWS

SHARING MOBILITY: L’ISTANTANEA DELLE 100 PRINCIPALI CITTÀ EUROPEE

CHE MOSTRA I TREND DI UN SETTORE CHE, NONOSTANTE DIVERSE DIFFICOLTÀ, RIMANE IN CRESCITA di davide l . bertagna

PANORAMICA DELLE 100 CITTÀ

To size the European market, we collected and analysed data from 100 cities in 25

The primary factors we focused on were population and the number of shared possible, we tried to overlap as many of

What kind of data has been collected?

number of vehicles, the number of trips, and the average end-user pricing in the directly from operators, we used industry

Come è uscito il settore della sharing mobility dal 2022? Un anno, come abbiamo avuto modo di dire più volte, contraddistinto da diverse difficoltà globali di approvvigionamento, inflazione, aumento dei prezzi dell’energia e incertezza economica che hanno coinvolto l’intera filiera. Dodici mesi che potevano mettere in ginocchio il settore, che invece possiamo dire ha resistito e anzi si è rilanciato.

are accurate as of December 2022. However, in cities that observe ‘wintering’, (when the city is unsuitable for shared mobility are accurate as of October 2022.

UN ANNO DI CONTRASTI

Nel corso del 2022 sono stati lanciati quasi 200 nuovi servizi (850.000 veicoli condivisi in tutto il continente), contribuendo a un record di 550 milioni di viaggi in tutta Europa, con una media di 1.5 milioni spostamenti al giorno. Nonostante i dati importanti, il futuro del settore rimane incerto. L'enorme afflusso di capitali tra il 2018 e il 2021 ha permesso agli operatori di sharing mobility di espandersi rapidamente in nuovi mercati e mettere da parte le preoccupazioni di sostenibilità economica. Il 2022 è però stato contraddistinto da diverse problematiche a livello finanziario e geopolitico, come l'invasione dell'Ucraina e la recessione economica. Anche a causa di questi aspetti ben 93 servizi in sharing sono stati messi in pausa o addirittura interrotti. Inoltre, diversi operatori sono stati acquisiti o sono stati oggetto di fusioni. Allo stesso tempo, le città hanno iniziato a esprimere le loro preoccupazioni sulla sicurezza e l'occupazione dello spazio pubblico: nell'aprile 2023 per esempio, i parigini hanno deciso con un referendum di mettere fine all’utilizzo degli eScooter condivisi nel capoluogo francese. Una decisione che potrebbe avere implicazioni anche Oltralpe.

Bisogna ammettere che si sta entrando in un momento affascinante per il settore: gli operatori stanno cercando di consolidare i loro mercati attuali (redditizi) e tagliare i costi ove possibile. Le città, d'altra parte, si stanno avvicinando all'idea che questi servizi siano essenziali per ridurre l'uso delle auto private, ma rimangono titubanti sulla sicurezza. Le pubbliche amministrazioni devono poter offrire agli operatori condizioni ottimali per gestire servizi economicamente sostenibili per molti anni a venire. Nonostante i limiti del parco veicoli, si dovrebbe consentire ai player di avvicinarsi all'obiettivo finale: ovvero offrire servizi finanziariamente e ambientalmente sostenibili.

Tante città si stanno “rimodellando” con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e diventare più sicure e user friendly. Ciò che rallenta ancora il settore è però la percezione della sicurezza nei grandi centri urbani, fattore che più di tutti influenza la decisione di utilizzare una bici o uno scooter. I dati raccolti da Fluctuo mostrano che nelle metropoli con maggiori infrastrutture ciclabili le persone sono senza dubbio più propense a utilizzare biciclette, scooter e monopattini in condivisione. Il futuro della sharing mobility quindi, mai come ora, passa dalle decisioni delle pubbliche amministrazioni.

I MEZZI I NOLEGGI

MERCATO DELLO SHARING milioni miliardi

GENERATI DAGLI UTENTI

RIPARTIZIONE

DELLE SCELTE DEGLI EUROPEI

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FLUCTUO, AGGREGATORE DI DATI SUI SERVIZI IN CONDIVISIONE, HA PUBBLICATO PER IL TERZO ANNO UN REPORT
DATI E STATISTICHE
© All rights reserved - © Fluctuo 2023
Bici con stazione Bici senza stazione Monopattini Scooter Auto
Media di 1.5 milioni di spostamenti al giorno

BIKE SHARING SENZA FRENI

L'European Shared Mobility Index si sofferma sulla quota di bici legate alla mobilità condivisa nelle diverse realtà europee. La crescita dei servizi di bike sharing è continuata nel 2022 (+34% rispetto al 2021) e il comparto continua a essere in testa rispetto agli altri mezzi di micromobilità come numero di chilometri totali percorsi. Quello che è emerso nello scorso anno è che gli operatori e i produttori hanno deciso di investire nella ricerca e nello sviluppo per offrire veicoli con sempre più autonomia e con elementi di maggiore sostenibilità. Per fare un esempio, il marchio Lime ha lanciato a Milano la sua bicicletta a pedalata assistita di ultima generazione, la Gen4, mettendo a disposizione una flotta di 2.000 eBike, a complemento dei 750 monopattini già presenti nel capoluogo lombardo.

Germania ItaliaBelgioPaesiBassiPoloniaSpagnaFranciaSveziaRegnoUnitoNorvegiaRomaniaAustria

MONOPATTINI: NONOSTANTE LE RESTRIZIONI, ANCORA IN CRESCITA Anche per i monopattini in sharing il 2022 è stato un anno molto positivo, soprattutto grazie al forte slancio durante la stagione estiva con giornate calde e soleggiate. A livello europeo alla fine del 2022 le flotte hanno quasi raggiunto quota 600.000 veicoli. Fatta eccezione per i pochi mercati in cui sono stati “banditi”, gli eScooter hanno avuto successo ovunque in Europa (+46% rispetto al 2021). Indipendentemente dalla cultura e dalla morfologia dei centri urbani, questi veicoli continuano a crescere. Nel tentativo di costruire monopattini più sicuri, convenienti e sostenibili, i player del settore li stanno attrezzando con ruote anteriori più grandi, display per dare feedback continui sulle restrizioni delle zone cittadine e con sistemi avanzati di assistenza alla guida. Tuttavia, in questo fiorente quadro, tanti attori hanno dovuto ritirarsi da mercati significativi a causa di costi di gestione alti e per alcune limitazioni imposte dalle amministrazioni comunali.

SHARING MOBILITY: SNAPSHOT OF THE MAIN 100 EUROPEAN CITIES

The third edition of the European Shared Mobility Index curated by Fluctuo, specialized in collecting and analysing data on mobility services, in collaboration with the main European operators, offers a complete evaluation of a sector that, year after year, is redefining urban transportation. The report provides a thorough picture of shared bikes, scooters, motor scooters and car services, focusing on 100 cities in 25 countries to highlight the differences in market characteristics. Throughout 2022, almost 200 new services have been introduced (850.000 shared vehicles in the whole continent), contributing to a record 550 million journeys in Europe and an average 1.5 million daily transfers. Despite important data, the future of the sector remains uncertain. 2022 sticked out because of financial and

geopolitical problems, such as the Ukrainian invasion and the economic recession. This is also the reason why 93 sharing services have been paused or even stopped. Moreover, many operators have been acquired or were subject to mergers.

At the same time, cities began expressing their worries on themes of security and occupation of public spaces. The European Shared Mobility index indulges on the number of shared bikes and scooters throughout the European cities. Except the few markets in which they have been “banned”, eScooters lived a fair amount of success anywhere in Europe (+46% compared to 2021), while bikes continued their ride marking a +34% in 2021.

11 DATI E STATISTICHE
TRIPS PER VEHICLE 2022 TRIPS PER CAPITA 2022 st PARIGI BARCELLONA ANVERSA th MILANO th LONDRA st BARCELLONA PARIGI BUDAPEST th LISBONA th DUBLINO 2022 2021 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 50 100 150 200 YEAR-ON-YEAR RIDERSHIP Base 100 | 2021 Average +34% CRESCITA 2022 vs 2021 YEAR-ON-YEAR RIDERSHIP Base 100 | 2021 Average st OSLO ANVERSA BORDEAUX th PARIGI th STOCCOLMA st LISBONA OSLO BRUXELLES th FRANCOFORTE th STOCCOLMA TRIPS PER VEHICLE 2022 TRIPS PER CAPITA 2022 2021 2022 © All rights reserved - © Fluctuo 2023 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 50 100 150 200 250 +46% CRESCITA 2022 vs 2021 AVG NUMBER OF SERVICES PER CITY BY POPULATION SIZE 2022 | Average number of services displayed in the middle of each pie chart
5 AVG NUMBER OF SERVICES PER CITY IN EUROPEAN MARKETS 15 10 < 52% 5% 15% 15% 13% Station based bikes bikes Scooters Mopeds Cars 11% 17% 29% 14% 30% 17% 13% 39% 5% 27% 13% 16% 36% 10% 24% © All rights reserved - © Fluctuo 2023
TOP 5 VIAGGI PRO CAPITE 2022 TOP 5 VIAGGI PRO CAPITE 2022 TOP 5 VIAGGI PER VEICOLO 2022 TOP 5 VIAGGI PER VEICOLO 2022 RIDERSHIP ANNUALE
RIDERSHIP ANNUALE MEDIA NUMERO DEI SERVIZI PER PAESE NEI MERCATI EUROPEI
con stazione Bici senza stazione Monopattini Scooter Auto
CITTÀ CON ALMENO UN SERVIZIO Bici

UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE GLI SPOSTAMENTI IN CITTÀ?

Con gli attuali prezzi al distributore e alle colonnine molti utenti negli ultimi anni hanno scelto di ripensare la propria mobilità quotidiana per trovare alternative alla macchina soprattutto in ambito urbano. La tendenza osservata in Italia è quella di ridurre l’uso dell’auto specialmente nel tempo libero. Tendenza a cui la pandemia aveva dato il via con l’utilizzo maggiore dei mezzi di trasporto (soprattutto elettrici) a due ruote per gli spostamenti quotidiani, che risultano non solo più economici, ma anche idonei per personalizzare, adattare e programmare meglio l’esperienza di viaggio.

A questo proposito, le aziende logistiche stanno lentamente scoprendo questo mezzo di trasporto e i suoi vantaggi per le consegne urbane di ultimo miglio. Secondo l’“European Cargo Bike Survey 2022”, in Europa l’87% delle aziende di logistica utilizza già cargo nelle proprie flotte di consegna.

CITTÀ A 30 KM/H: UTOPIA O REALTÀ?

Nel 2022 in Italia

3.476 incidenti hanno coinvolto bici ed eScooter

L’aumento di tali veicoli sulle strade delle città porta con sé la necessità di ripensare gli spazi urbani e il rapporto con gli altri mezzi di trasporto. La convivenza tra le quattro ruote con i mezzi di micromobilità urbana è una sfida in termini di sicurezza come ci ricorda la cronaca quotidiana. In Italia nel 2022 sono avvenuti 3.476 gli incidenti che hanno coinvolto bici e monopattini elettrici. In testa alla classifica c’è Milano, con 1.214 incidenti, poi Roma con 524, Bologna 320, Firenze 229 e Verona 174. Numeri che devono far riflettere sulla necessità di ribaltare il concetto di mobilità urbana mettendo le persone al centro, adeguando il tessuto urbano e lo stile di guida di tutti i conducenti di veicoli.

RIDEFINIRE TEMPI E SPAZI DEI CENTRI URBANI

Secondo un’analisi del Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano, nel futuro della mobilità urbana vi è senza dubbio l’aumento dell’uso di biciclette e di soluzioni di micromobilità come i monopattini e il car sharing. L’abbandono del veicolo privato sarà spinto non solo dal risparmio economico, ma soprattutto dall’obiettivo di spostarsi in modo più intermodale e sostenibile. Il cambiamento della mobilità e la riduzione del numero di veicoli in transito all’interno della città trasformeranno la struttura urbana, per esempio modificando la conformazione delle corsie stradali e liberando aree da destinare a spazi verdi o parcheggi adeguati non solo alle bici, ma anche alle cargo bike.

In Europa l’87% delle aziende di logistica utlizza cargo bike

Da giugno Bologna è la prima città italiana con limite dei 30 km/h

Tra i nuovi modelli urbani che vengono proposti per conciliare tra loro i nuovi volti della mobilità, sta facendo discutere quello teorizzato dall’urbanista svizzera Lydia Bonanomi. L’idea alla base è quella di ridurre la velocità del traffico a 30 km/h nei centri urbani. Una trasformazione che permetterebbe di limitare l’inquinamento acustico e dell’aria, diminuire il consumo di carburante, aumentare la sicurezza sulle strade e recuperare suolo e qualità dello spazio pubblico. La logica di una “Città 30” si contrappone al modello autocentrico attuale che comporta, mediamente in Italia, l’occupazione dell’80% dello spazio pubblico e che per il 40% dei casi comporta spostamenti inferiori a quattro km. Nel nostro Paese, da giugno 2023 Bologna è la prima grande città in cui non è possibile superare il limite di 30 km/h nella maggior parte del territorio, oltre alle aree situate nelle vicinanze del centro storico. L’eccezione riguarda solo alcune vie, dove comunque il limite in vigore è di poco superiore, pari a 50 km/h. Anche Olbia e Ascoli Piceno stanno considerando questo modello. E infine, Milano dal 2024 ha in programma di imporre alle auto di viaggiare con un limite di 30 chilometri orari in alcune aree della città.

NEL RESTO D’EUROPA COSA SUCCEDE?

Dal 2021 Bruxelles ha introdotto la regola generale dei 30 km/h in tutte le strade, con poche eccezioni. La capitale belga si è affermata come una delle città leader della Dichiarazione di Stoccolma del febbraio 2020, che si prefigge due obiettivi principali: ridurre il numero di morti sulle strade europee del 50% tra il 2020 e il 2030 e limitare la velocità in generale. Altre metropoli del Vecchio Continente hanno seguito l’esempio: Grenoble, Oslo e Bilbao hanno ottenuto grandi risultati in termini di riduzione di morti e feriti gravi, così come Graz, Helsinki, Valencia, Zurigo e Lille.

WHITE PAPER: IL DOCUMENTO CHE RACCONTA L'EMOBILITY

Numeri, trend, prospettive, innovazioni e case history: anche quest’anno il White Paper “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici” di Repower condensa le principali novità del settore dell’eMobility in uno spaccato capace di offrire, non soltanto agli addetti ai lavori, uno sguardo a 360° sugli effetti della mobilità elettrica sul sistema socio-economico in Italia, in Europa e nel mondo. Il tema della settima edizione è l’impatto dei nuovi equilibri energetici scaturiti dalla crisi ucraina sul comparto della mobilità elettrica, a quattro e due ruote. Per scaricare il documento completo inquadrare il QR code a fianco.

12 SOTTO LA LENTE
LA SETTIMA EDIZIONE DEL WHITE PAPER DI REPOWER ANALIZZA COME LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI STIANO CAMBIANDO. IL TREND È QUELLO DI RIDURRE SEMPRE PIÙ L’USO PRIVATO DELL’AUTO E DI PREFERIRE LA MICROMOBILITÀ E I VEICOLI A DUE RUOTE di davide l . bertagna

RECHARGE YOU’RE LIFE

è la nuova rastrelliera con 5 postazioni per ebike alimentata da pannelli fotovoltaici o generatori eolici ad asse verticale. Un brevetto unico firmato PradellaSistemi per ricaricare le ebike dove vuoi e quando vuoi.

Il prodotto è pensato per installazioni stand alone sia in montagna che in città perché non necessita di allaccio alla rete elettrica.

L’impianto è dotato di batteria di accumulo ad alta efficienza per ricaricare le batterie ebike, monopattini e scooter. Sono integrati i quattro principali ebike plug: Bosch, Shimano, Brose e Yamaha

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LA RASTRELLIERA FOTOVOLTAICA: il futuro delle ricariche ebike
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PARIGI “PREVEDE” LA FINE DEI MONOPATTINI IN SHARING?

Ci sono città dove nascono le tendenze, che anticipano le evoluzioni e che possono anche decretare la fine “di un amore”. Si guarda a loro perché quello che succede lì, prima o poi, potrebbe arrivare anche nel più remoto e sperduto paesello. Parigi è una di queste ed è una delle metropoli che detta la linea, almeno in Europa, anche in fatto di mobilità. Può permettersi riforme impopolari e ai più incomprensibili. Ha introdotto divieti alla circolazione molto stringenti e di recente il pagamento della sosta anche per le due ruote.

Alcune settimane fa la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha sferrato anche il colpo decisivo ai monopattini in sharing. All’inizio di aprile i parigini sono stati chiamati alle urne e il 90% dei votanti ha scelto di bandire quelli in condivisione. Un referendum che, a dire la verità, non serviva certo a conoscere l’umore dei residenti. Piuttosto è stato funzionale all’amministrazione per scrollarsi preventivamente di dosso le critiche, da qualunque lato possano arrivare. D’altra parte il volere del popolo è difficilmente contestabile, anche se, in questo caso, qualche voce di dissenso si è sollevata. È vero che nove parigini su dieci si sono dichiarati contrari ai monopattini, ma, a ben vedere, l’affluenza è stata “poco rappresentativa”: circa 103 mila partecipanti su un totale di 1,3 milioni di iscritti alle liste elettorali. Scendendo più nello specifico sono stati soprattutto gli anziani a recarsi alle urne. D’altra parte sembra che proprio gli anziani siano i nemici giurati dei monopattini.

Quella tra la Ville Lumière e le trottinette è però sempre stata una storia di amore e odio. All’inizio infatti Parigi ha conosciuto una vera e propria esplosione di monopattini in sharing, arrivando a contare diverse migliaia di mezzi in strada e una ventina di operatori. Con il tempo gli operatori sono rimasti solo tre e per cercare di arginare i “fastidi” creati dai monopattini sono state introdotte diverse limitazioni. La velocità, per esempio, è stata ridotta automaticamente in base alla geolocalizzazione e sono state delimitate aree di sosta esclusive.

Insomma si è fatto di tutto per salvare il matrimonio, ma a prescindere dai fastidi, resta il grande problema rappresentato dall’alta incidentalità, reale o percepita che sia. Nel 2022, secondo numeri della polizia della capitale e riportati da Le Figaro, gli incidenti sono stati 408 (tra privati e in sharing) con un bilancio di tre morti e 459 feriti. Dato in costante e considerevole aumento negli ultimi tre anni.

In totale i monopattini in sharing a Parigi sono circa 15 mila e in media vengono noleggiati 3,5 volte al giorno. Calcolatrice alla mano, parliamo di oltre 52 mila viaggi quotidiani. Per rimpiazzarli l’amministrazione punta su altri mezzi non inquinanti (come le bici) o sul trasporto pubblico. Peseranno sulla decisione di non rinnovare le licenze anche i circa 800 posti di lavoro creati dai tre operatori. Sul rapporto costi-benefici Anne Hidalgo aveva già pochi dubbi e ora, con il risultato

del referendum, è ormai certo che Lime, Dott e Tier dovranno abbandonare la capitale francese.

"Questo - rispondono le tre aziende - conduce a scavare un fossato tra favorevoli e contrari, di una portata raramente osservata in un voto in Francia, che riflette condizioni asimmetriche. Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400 mila persone al mese”.

La decisione di Parigi spingerà sicuramente altre città a riflettere sul rapporto danni-benefici dei monopattini in sharing. La capitale francese non è infatti il primo comune disamorato dei mezzi di micromobilità, ma il peso di questa scelta ha un’eco maggiore. I monopattini sono visti sempre meno come la panacea per traffico e parcheggi e sempre di più come la causa di incidenti e mancanza di decoro pubblico. La pandemia ha fatto esplodere l’utilizzo dei mezzi in sharing e i numeri del 2023 saranno i primi dopo il ritorno alla normalità. Numeri utili per capire se, al di là dei referendum, i monopattini piacciono: se sono ancora un trend in crescita o se - oltre alla disposizione d’animo - sta cambiando anche il modo di utilizzarli.

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LA CAPITALE FRANCESE VIETERÀ GLI ESCOOTER CONDIVISI. INTRANSIGENZA DELLA SINDACA HIDALGO O È SOLO LA PRIMA DI TANTE METROPOLI CHE FARANNO LO STESSO? di marco berti quattrini
NORMATIVE

IN ANTICIPO SUI TEMPI

Nel 2019, Francesco Zhou Fei decide che è il momento giusto per lanciare gli scooter elettrici in Italia. Sfrutta l’esperienza accumulata nei 10 anni trascorsi in Cina, seguendo le tendenze locali e cercando di proiettarle su un mercato completamente diverso. Nasce così il primo monomarca Niu Store, solo la tappa iniziale di un percorso con il quale Zhou Fei ha saputo anticipare i tempi. “Niu non si era mai occupata di retail, mentre io avevo già delle competenze nel settore. La nostra collaborazione ha portato il brand a risultati molto importanti”, ci racconta l’imprenditore milanese. Il secondo step è stato

INTERVISTA

Come nasce l’idea del rebranding e da dove deriva questo nome?

Abbiamo deciso di unire tutti i negozi sotto l'insegna L-Etrik per dare un'immagine più forte al marchio. Vogliamo essere tra i primi player in Italia nel nostro settore. A Milano, grazie ai nostri quattro store, ci siamo già ritagliati uno spazio molto importante, ma nel frattempo siamo diventati una catena di respiro nazionale. Il nome L-Etrik è stato scelto perché è di facile comprensione e richiama subito al mondo dell'elettrico. A breve, inoltre, partirà una campagna di crowdfunding su Mamacrowd, con l'obiettivo di trovare fondi per alimentare la nostra crescita. Abbiamo scelto questa modalità per avere maggiore visibilità e permettere eventualmente anche ai nostri tanti clienti che credono nel progetto di entrare nell'azionariato della società.

Oltre a Milano, Roma e Torino, sul sito di L-Etrik ci sono anche altre località in cui aprirete prossimamente. Quali sono le tempistiche?

Abbiamo in programma di aprire a Bologna, Firenze, Napoli e un altro punto vendita a Roma, ma non abbiamo fretta. Bisogna individuare la location giusta e il mix di prodotti ideali.

L-Etrik ha costruito il proprio successo sugli scooter, ma vi state aprendo anche al mondo delle minicar.

Le minicar si sposano perfettamente con la nostra filosofia per prestazioni, dimensioni, autonomia e modalità di utilizzo. Vogliamo fornire al cittadino un mezzo comodo, ecologico e per quanto possibile economico. Cominceremo a esporle nei nostri negozi a breve. Il processo di scelta passa comunque da una valutazione e da un test dei modelli che ci interessano, perché in primis noi dobbiamo essere convinti che il prodotto sia all'altezza del nostro brand. Abbiamo sempre puntato su aziende premium, non solo dal punto di vista delle prestazioni ma anche del post vendita.

l’apertura ad altri marchi, per seguire le evoluzioni del mercato e le richieste dei clienti, diventati più sofisticati. I negozi, nel frattempo, diventano sei: quattro nel capoluogo lombardo, riuniti sotto il nome di Milano Elettrica. In vista di un’ulteriore espansione, da poco è stato annunciato un rebranding completo. Quando andiamo a trovare Francesco nel suo ufficio a pochi passi da piazzale Loreto, infatti, entriamo in L-Etrik, ovvero la nuova identità della catena di store dedicati alla mobilità elettrica. Di questo, e molto altro, ci ha parlato il suo fondatore in quest’intervista.

Quale pubblico pensate di poter intercettare con le minicar?

La minicar ha il vantaggio di non dover essere ricaricata alle colonnine, quindi è più flessibile. Ovviamente in questa fase è un prodotto rivolto soprattutto ai professionisti, che potrebbero usarla al posto dell'auto per girare liberamente anche nelle ZTL e nei centri storici. Rispetto alle quattro ruote tradizionali, inoltre, bisogna considerare che ha dei costi di gestioni molto inferiori.

Passiamo ai vostri punti vendita: come avete scelto le location dei vostri negozi? E come sono strutturati?

Fin da subito abbiamo deciso di posizionarci il più vicino possibile al centro cittadino, in un contesto pienamente urbano, a differenza delle classiche concessionarie fuori città o più periferiche. Tutti i nostri negozi rispecchiano queste caratteristiche. A Torino è in pieno centro, a Roma lo store si trova ai Parioli, mentre a Milano riusciamo ad avere una copertura ottimale del territorio restando sempre all'interno della circonvallazione esterna. Tutti i negozi sono inseriti in aree contraddistinte da un buon traffico di auto, mezzi pubblici e pedoni, il che ci permette di avere un'ottima visibilità e di essere ben riconosciuti. La struttura dei singoli negozi, invece, è divisa in una parte di vendita e in una di assistenza di primo livello. Per i lavori più complessi e gravosi, invece, ci affidiamo a partner esterni. È una scelta dettata dalla volontà di restare vicino ai centri città, che da una parte ci favorisce ma dall'altra ci limita con gli spazi per l'assistenza. In futuro, l'obiettivo è strutturarci in modo da offrire un servizio sempre più completo al cliente.

A proposito del cliente: in un periodo storico in cui le persone arrivano in negozio già cariche di informazioni, come si indirizza il consumatore verso l’acquisto?

Sfruttando il nostro posizionamento e i diversi brand trattati, abbiamo la pos-

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IN PRINCIPIO ERA UN NIU STORE, OGGI È UNA CATENA DI NEGOZI DI MOBILITÀ ELETTRICA AFFERMATA A LIVELLO NAZIONALE. È LA STORIA DI L-ETRIK E DELLA SCOMMESSA LANCIATA DAL FONDATORE FRANCESCO ZHOU FEI QUATTRO ANNI FA di daniele pansardi
FOCUS SHOP
Founder L-Etrik Francesco Zhou Fei

SCHEDA NEGOZIO

Nome negozio: L-Etrik Store Loreto

Indirizzo: via Francesco Lomonaco 15, Milano (20131) e altri cinque punti vendita tra Milano, Torino e Roma

Telefono: 02.87037

Mail: info@L-etrikstore.com

Sito: L-etrikstore.com

Facebook: letrikstoremilano - Letrikstoreroma - Letrikstoretorino

Instagram: letrikstoremilano - Letrikstoreroma - Letrikstoretorino

Titolare: Francesco Zhou Fei

Numero dipendenti: 15 (tra tutti gli store)

Grandezza negozio: 130mq (via Francesco Lomonaco)

Servizi offerti: vendita e assistenza scooter elettrici, test ride

Marchi: Askoll, Horwin, Niu, Silence, VmotoSoco, Yadea

Marchi accessori: Givi, Isotta, Shad

Altri servizi: assicurazioni, finanziamenti, ritiro usato

sibilità di soddisfare sempre le esigenze di tutti. Al nostro cliente offriamo lo scooter più adatto alle sue necessità, in base alla destinazione d'uso. Avendo una gamma molto ampia, possiamo accontentare anche le persone che cercano un veicolo con una particolare estetica.

Qual è il cliente tipo di L-Etrik?

Quattro anni fa, quando abbiamo iniziato, i clienti erano perlopiù dei professionisti. Negli ultimi mesi, invece, la platea si è allargata, perché in molti hanno capito che lo scooter elettrico è il mezzo più adatto per il commuting. Da questo punto di vista, il mercato ora è più aperto.

Dal 2024, il comune di Milano ha deciso di limitare la velocità a 30 km/h in alcune aree della città. Quali prospettive apre questa decisione per il lavoro di L-Etrik?

Ci auguriamo possa essere un boost per il nostro lavoro. Del resto, la limitazione ai 30 km/h in alcune aree della città si sposa con la nostra filosofia. Perché una persona dovrebbe comprare un mezzo di una certa potenza se poi alla fine non può sfruttarlo al massimo?

Capitolo Ecobonus: che impatto hanno avuto sulla vostra attività gli incentivi statali?

Hanno aiutato tutto il settore e su questo non c’è dubbio, ma del resto è stato fatto con questo scopo preciso. L'ecobonus attuale durerà fino al 2026 e siamo contenti di questo, perché vuol dire che il governo crede nello sviluppo del comparto. È l'unico incentivo che sta funzionando per la transizione energetica, perché quello legato alle auto non sta andando secondo le aspettative. Sugli scooter, invece, il bonus permette di pareggiare il prezzo con un endotermico.

Da quante persone è composto il vostro team e quanto è importante la formazione per voi?

La squadra di L-Etrik è composta da 15 dipendenti a tempo pieno. Crediamo molto nel team building e nella crescita professionale di chi lavora con noi. Due dei nostri ragazzi, per esempio, sono appena tornati da Barcellona dove hanno fatto tre giornate di formazione con un nostro fornitore.

L-Etrik si presenta come premium eMobility store anche per i brand che può esporre nei propri negozi. Come scegliete le aziende con cui collaborate? Vogliamo essere precisi e affidabili nell'assistenza e nei servizi offerti e, allo stesso modo, gli importatori e i distributori devono esserlo con le richieste di un loro cliente. Poi c'è la valutazione del prodotto: se ci convince nella qualità, nella produzione e nelle tecnologie impiegate ed è conforme alla nostra filosofia, allora apriamo delle discussioni e valutiamo tutti i dettagli del caso. È un settore che sta diventando sempre più strutturato.

Prima le aziende importatrici avevano ampia libertà d'azione, ma ora hanno capito che devono collaborare con i rivenditori se vogliono ottenere risultati importanti. Non è più come una volta, quando bisognava solo comprare e tutto il resto non doveva interessarci. I distributori che ragionano ancora così saranno giocoforza tagliati fuori dal mercato, anche perché i dealer hanno imparato a gestire determinate situazioni con i loro fornitori. Fino a quattro anni fa non era così.

Nel frattempo, anche L-Etrik vuole diventare a sua volta un distributore. Avevamo già provato lo scorso anno, ma poi la collaborazione non è proseguita per via di alcuni problemi con la casa madre. Puntiamo sull'esperienza accumulata nel servizio al cliente e vogliamo sfruttarla anche nel campo della distribuzione.

17 FOCUS SHOP
L’esterno dello store in via Francesco Lomonaco (Milano). A breve l’insegna sarà sostituita con il nuovo nome L-Etrik

L’ALBA DI UNA NUOVA MOBILITÀ

I QUADRICICLI ELETTRICI DEL MARCHIO PIEMONTESE HANNO UN DESIGN RICERCATO E SONO PROGETTATI PER OFFRIRE ESPERIENZE DI GUIDA SEMPLICI E DIVERTENTI. NATI DALLA MATITA DEL CELEBRE DESIGNER WALTER DA SILVA, SONO DISPONIBILI IN QUATTRO VARIANTI PER ANDARE INCONTRO ALLE DIVERSE ESIGENZE D’UTILIZZO

Favorire una modalità di spostamento smart in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico, garantendo un’esperienza di guida semplice, silenziosa e divertente. È questa la mission di Alba Mobility, brand italiano con sede nell’omonima città piemontese della provincia di Cuneo.

I veicoli del marchio sono pensati sia per uso commerciale e privato che trovano una sintesi nel design, grazie ai progetti studiati e realizzati da Walter Da Silva, firma di rilievo nel panorama internazionale dell’automotive. Alimentati da un motore elettrico trifase con una potenza di 3 kW, i quadricicli di Alba Mobility sono ricaricabili direttamente in casa senza necessità di colonnine esterne, offrono un’autonomia di oltre 60 km e sono in grado di raggiungere una velocità di 45 Km/h. I veicoli sono disponibili in quattro varianti: GC, dedicata a chi ama giocare a golf; TC, per circolare nelle strutture turistiche, parchi privati e grandi spazi espositivi; SC, utilizzabile sulle strade pubbliche e Cargo ideale per il trasporto di merci o attrezzi da lavoro, anche in spazi ristretti.

UNICA NEL SUO SEGMENTO

I veicoli del marchio piemontese sono totalmente progettati in Italia e sono equipaggiati con telaio autoportante ad alta resistenza, realizzati secondo stile e concept automobilistici, in grado di garantire massima sicurezza in caso di urto e ribaltamento. Inoltre, le microcar Alba Mobility offrono ottime caratteristiche di guidabilità e comfort grazie alle sospensioni indipendenti, che danno stabilità e divertimento. I modelli, dotati di freni a disco, presentano la tecnologia AutoHold con freno di stazionamento elettromagnetico a innesto automatico: rilasciando il pedale dell’acceleratore, il blocco automatico impedisce movimenti del veicolo in caso di pendenze.

IL PROGETTO FRANCHISING DI X-RAAM

Il marchio X-RAAM conta oltre 20 anni d’esperienza nel settore automotive. La sua attività di import-export di vetture e veicoli commerciali si sviluppa attraverso partner e clienti corporate a livello europeo e tratta tutte le principali case produttrici. Dopo quasi due anni di ricerche è nata X-RAAM e-mobility solutions, una linea elettrica e 100% made in Italy, che offre una gamma di microcar, veicoli commerciali e scooter in grado di soddisfare tutte le principali esigenze di mobilità urbana e turistica, di prossimità e di ultimo miglio, di aziende e privati attraverso i suoi store. X-RAAM e-mobility solutions vanta tra i propri partner brand come Tazzari EV, Alba Mobility e Askoll e si sviluppa attraverso un franchising innovativo, una serie di punti vendita affiliati al marchio e specializzati nell’offrire soluzioni di mobilità elettrica urbana e turistica (vendita e noleggio).

18 PRODOTTO DEL MESE

SCHEDA TECNICA

Tipo di veicolo: quadriciclo elettrico L6e

Cabina abitacolo:

• due posti comfort a sedere con cintura

• porta oggetti con diverse tasche

Modalità di guida: Drive – Retro

Sistema di frenata:

• idraulica con freni a disco anteriore e freni a tamburo posteriori

• freno di stazionamento automatico

• frenata elettro potenziata con recupero di energia

Dimensioni: lunghezza 2.562 mm / larghezza: 1.393 mm / altezza: 1.732 mm

Fari: a led anteriori e posteriori (optional)

Velocità massima: 45 km/h

Potenza di picco: 11 kW (15 Hp)

Batteria: al litio 80-120 km

Tempo di ricarica: 3 - 5 ore

SCHEDA TECNICA

Tipo di veicolo: quadriciclo elettrico L7e

Cabina abitacolo:

• quattro posti comfort a sedere con cintura

• porta oggetti con diverse tasche

Modalità di guida: Drive – Retro

Sistema di frenata:

• idraulica con freni a disco anteriore e freni

a tamburo posteriori

• freno di stazionamento automatico

• frenata elettro potenziata con recupero di

energia

Dimensioni: lunghezza 3.362 mm /

larghezza: 1.393 mm / altezza: 1.732 mm

Fari: a led anteriori e posteriori

Capacità di carico: 220 kg

Velocità massima: 40 km/h

Potenza di picco: 11 kW (15 Hp)

Batteria: al litio 80-120 km

Tempo di ricarica: 3 - 5 ore

X-RAAM - 011.19774259 - info@xraam-emobility.com - xraam.it

19 PRODOTTO DEL MESE
ALBA SC CARGO - 2/4 POSTI ALBA SC STREET CART - 2/4 POSTI

POLINI: AUTONOMIA EXTRA PER PEDALARE SENZA LIMITI

LA BOTTLE BATTERY DEL MARCHIO BERGAMASCO RAPPRESENTA UN PASSO AVANTI NEL MODO DI CONCEPIRE

IL MONDO DELLE EBIKE. UN RANGE EXTENDER DA 250 WH CHE PERMETTE DI REGALARE INTERE GIORNATE IN SELLA E CHE LAVORA PERFETTAMENTE IN SIMBIOSI CON LA BATTERIA DI SERIE DA 500 WH di davide l . bertagna

Entrando nella sede di Polini ad Alzano Lombardo si capisce in poco tempo come l’azienda bergamasca sia diventata uno dei punti di riferimento del mercato delle due ruote. Osservare le foto appese alle pareti, entrare in contatto con i modelli che hanno vinto e scritto la storia sui più celebri autodromi del mondo, vedere gli autografi dei piloti più forti di sempre ed entrare in officina sono aspetti che solo a parole è difficile spiegare. Ciò che è sicuro è che qualsiasi appassionato di due ruote si sarà imbattuto almeno una volta nel marchio Polini, rimanendone affascinato.

Il marchio lombardo da sempre pensa in grande e anche quando ha deciso di entrare nel 2016 nel mercato delle eBike lo ha fatto con i modi e con i tempi giusti. All’inizio del 2023, Polini ha alzato l’asticella introducendo nel proprio catalogo la bottle battery da 250 Wh, un range extender collegabile alla batteria da 500 Wh in grado di garantire maggiore autonomia di pedalata e la possibilità di sfrut-

SCHEDA TECNICA

Capacità: 250 Wh

Voltaggio: 36V-7Ah

Peso: 1600 g

Tempo di ricarica: 2,5 ore

Fissaggio sicuro: con sistemi realizzati da Polini

Abbiamo avuto la possibilità di provare la bottle battery Polini sulla pista ciclabile della Val Seriana con partenza da Alzano Lombardo. Al termine del test abbiamo intervistato Saimon Polini, marketing manager dell’azienda.

Quali esigenze vi hanno spinto a sviluppare la bottle battery?

È stata un po' la richiesta dei nostri clienti che ci chiedevano sui mo delli road e gravel di aumentare la capacità della batteria. Ci sono persone che vogliono stare in giro tutto il giorno in sella e con la bottle battery crediamo di aver trovato il giusto compromesso. Se un utente vuole fare una ride corta c’è la batteria di serie sull’eBike da 500 Wh, mentre per un’uscita di più ore può portarsi dietro la bottle battery per non avere timori. C’è un target di clien tela (soprattutto di una certa età) a cui non interessa quanto pesa la bici, ma vuole essere sicuro di fare una giornata intera in bicicletta.

A livello di prestazioni cosa cambia con la bottle battery?

Come sapete l’autonomia cambia a seconda della mappatura motore che scegliamo e in base al livello di assistenza che inseriamo. La nuova bottle

tare completamente le potenzialità della propria bici elettrica in qualsiasi tipo di percorso. La nuova bottle battery Polini rende i sistemi delle eBike modulabili: oltre agli standard 500 Wh, l’utente ha così a disposizione altri 250 Wh, arrivando a un totale di 750 Wh.Il sistema E-P3+ Evo 2023 è predisposto per dialogare con il range extender, che si connette direttamente alla batteria originale tramite un nuovo connettore con attacco a baionetta.

Il sistema è predisposto per riconoscere immediatamente entrambe le batterie e accendendo quella principale da 500 Wh, se connessa, si attiva automaticamente anche la bottle battery. Anche il display è stato aggiornato per permettere all’utente di vedere la carica residua di entrambe le batterie nella seconda pagina del menu. Per il corretto funzionamento della bottle battery è necessario acquistare uno dei due cavi disponibili con differenti lunghezze (200 mm o 700 mm) per connetterla alla batteria principale a seconda del punto di fissaggio.

battery rende i sistemi delle eBike modulabili: oltre agli standard 500 Wh, l’utente ha a disposizione altri 250 Wh, arrivando a un totale di 750 Wh. A grandi linee in termini di chilometraggio il range extender di Polini è in grado di “regalare” altri 100 km di autonomia. Sul display è possibile sempre per l’utente vedere lo stato di carica residua.

Come interagiscono la bottle battery e la batteria di serie? Il range extender Polini e la batteria da 500 Wh lavorano insieme. Tecnicamente, è meglio far scaricare le due batterie simultaneamente anche per mantenere e gestire al meglio le celle nel lungo periodo. Quando la batteria principale si scarica, la bottle battery va in protezione (per riportare l’utente a casa) e permette di utilizzare solo i primi tre livelli di assistenza per gestire la carica residua. Noi consigliamo di utilizzare questo sistema sempre in combinata con la batteria da 500 Wh, e non adoperare la bottle battery come una “power bank” tascabile. Abbiamo prodotto un cavo sdoppiato che permette con un prodotto unico di ricaricare entrambe le batterie insieme.

Polini Motori - ebike@polini.com

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FOCUS ON
“CON LA BOTTLE BATTERY CREDIAMO DI AVER TROVATO IL GIUSTO COMPROMESSO” Il cavo sdoppiato di Polini consente di ricaricare entrambe le batterie insieme Il display per controllare l’autonomia residua della bottle battery e della batteria da 500 Wh

CONTENUTI E DESIGN, IL TRAIL SECONDO BRINKE

CON IL PROGETTO XXR, LA CASA LOMBARDA DI DESENZANO DEL GARDA ENTRA NEL MERCATO DELLE EMTB PREMIUM AD ALTE PRESTAZIONI, CON UN PRODOTTO ALLMOUNTAIN DAL TELAIO IN CARBONIO CHE CONIUGA TECNICA E STILE E CHE PUNTA A SFIDARE I GRANDI NOMI DEL SETTORE

Brinke presenta un modello che si è inserito di prepotenza nell’olimpo dei prodotti più desiderabili dagli amanti delle eMtb trail ed enduro. Parliamo della XXR Carbon, studiata per soddisfare le esigenze dei rider più evoluti, grazie a un nuovo telaio in carbonio che unisce un sapiente uso delle più moderne geometrie con un performante linkage al carro posteriore.

La XXR Carbon è la naturale evoluzione di anni di ricerca del brand nel settore delle eMtb full suspended che hanno portato anche alla realizzazione del modello in alluminio, la X6R, ancora a catalogo, aggiornata con le tecnologie 2023, dedicata soprattutto a un utente più universale, con geometrie e posizione in sella meno estreme. In equilibrio tra grande trazione in salita, velocità e controllo in discesa, grazie a un intenso lavoro sulle geometrie, sfrutta un reach importante ma non estremo per tutte le taglie e un chain stay compatto ma non troppo, in grado di alloggiare anche ruote da 29”. XXR Carbon verrà comunque offerta in configurazione mullet come primo allestimento per entrambe le versioni. Un flip chip dà la possibilità di variare l’assetto o montare la ruota posteriore da 29" senza modificare le geometrie e quindi l’altezza del movimento centrale; importante anche la scelta di pedivelle corte da 160 mm soprattutto in certi percorsi che presentano molti ostacoli, per evitare quanto possibile impatti indesiderati.

L’angolo sterzo è di 65 gradi, modificabile a 64,2 in posizione “low” per avere una bici stabile ed efficace in discesa. Il tubo sella, inoltre, è molto verticale per avere un’ottima performance di pedalata in salita. L’angolo sella è differente per le diverse taglie, in modo da mantenere gli stessi dati modificando di mezzo grado per ogni misura la sua inclinazione: 77° in taglia M, 77.5° per la L e 78° per la XL. Questo fa sì che ogni taglia abbia lo stesso baricentro, con una posizione in salita molto avanzata sull’anteriore per dare controllo e stabilità, senza però pregiudicare le capacità discesistiche di una bici studiata per andare forte. Il nuovo telaio in carbonio è coadiuvato da una sapiente scelta dell’allestimento, che prende in considerazione le ultime e più avanzate tecnologie sul mercato. Partiamo dal cuore pulsante di XXR Carbon, il motore Shimano EP801 con 85 Nm di coppia, compatto, silenzioso, connesso e personalizzabile, con il nuovo display Shimano,ancora più ergonomico e intuitivo. La batteria Darfon da 720Wh è au-

torizzata Shimano e rientra nel programma service center della casa giapponese. Le ruote sono una componente fondamentale per assicurare una guida veloce e sicura e Brinke opta per un prodotto assemblato a mano in Italia con cerchi in carbonio (per la versione Race) e mozzi Shimano.

XXR Carbon conferma la volontà dell'azienda di Desenzano del Garda di continuare a investire nell’innovazione tecnologica e di prodotto, con un occhio di riguardo allo stile e al design. In numeri, la nuova bici ha un’escursione di 160 mm al posteriore e 170 mm all’anteriore (per il modello Race), con geometrie bilanciate con chain stay da 445 mm e angolo sterzo con possibilità di modifica grazie al flip chip al carro posteriore. Per quanto riguarda il design, Brinke ha studiato una perfetta integrazione di motore e batteria per creare un sistema telaio/drive unit che fosse quanto più possibile armonioso nel suo insieme. L'obiettivo era avere un look distintivo e un design pulito, il tutto valorizzato da una grafica accattivante. XXR è disponibile in due allestimenti: Carbon Race e Carbon.

Telaio: full carbon mullet

Forcella: Rock Shox ZEB Ultimate 29" Solo

Air 170mm

Ammortizzatore: Rock Shox Super Deluxe

Ultimate

Gruppo: Shimano XTR 12v; 10-51, 34t

Freni: Shimano XTR, 4 pistoni, rotori 220/203 mm

Ruote: carbon con mozzo Shimano XTR

Gomme: (ant.) Schwalbe Magic mary 29x2.6; (post.) Schwalbe Big Betty 27,5x2.6

Sella: Fizik

Specifiche eBike

Motore: Shimano EP801 250Watt-85Nm

Batteria: Darfon 720wh

Display: Shimano SC -EN600

Telaio: full carbon mullet

Forcella: Rock Shox ZEB Select 29" Solo Air 160mm

Ammortizzatore: Rock Shox Deluxe Select+

Gruppo: Shimano XT 12v; 10-51, 34t

Freni: Shimano XT, 4 pistoni, rotori 220/203 mm

Ruote: cerchio WTB KOM Trail con mozzi Shimano

Brinke - 030.9144848 - info@brinkebike.com

Gomme: (ant.) Schwalbe Magic mary 29x2.6; (post.) Schwalbe Big Betty 27,5x2.6

Sella: Fizik

Specifiche eBike

Motore: Shimano EP801 250Watt-85Nm

Batteria: Darfon 720wh

Display: Shimano SC -EN600

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SCHEDA TECNICA SCHEDA TECNICA
IN
FOCUS PRODOTTO
COVER
XXR
XXR CARBON RACE
CARBON Foto Credits: MirrorMedia.art

IL NUOVO MOVIMENTO URBANO

ARCHIVIATA ANCHE LA TERZA EDIZIONE DEGLI EMOVING DAYS, KERMESSE UNICA NEL SUO GENERE CHE PORTA AL CENTRO DI MILANO OPERATORI E AZIENDE, TUTTI AL SERVIZIO DEL PUBBLICO. TANTI TEST E AFFLUENZA RECORD, CON LA NOVITÀ DELLA GIORNATA B2B di gabriele vazzola

Il 2023 sarà da annoverare come l’anno della consacrazione per gli Emoving Days. Dopo i successi delle prime due edizioni, questo capitolo ha proclamato l’evento come riferimento per la mobilità elettrica in Italia. Questo grazie a una formula unica, un posizionamento differente da tutti gli altri e un mix ben dosato di vari elementi andati in scena dal 24 al 26 marzo nella splendida e iconica location di CityLife. Già dal prologo, dedicato al b2b, che ha visto ben 300 operatori presenziare all’evento. Nel complesso erano 130 i giornalisti presenti, con decine di migliaia di persone transitate nel villaggio espositivo, 3.500 test di prodotto e oltre 2 milioni di utenti raggiunti tramite la massiccia campagna di comunicazione off e online. Questi sono alcuni dei numeri che hanno collocato gli Emoving Days 2023 come fulcro per i LEV. CityLife si è confermata la cornice ideale per richiamare il folto pubblico, che ha così potuto ammirare e provare i numerosi mezzi presenti nel villaggio espositivo.

LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2023 E LA GIORNATA B2B

Quest’anno, l’organizzazione si è mossa in maniera capillare per la promozione dell’evento, predisponendo una comunicazione trasversale e sostanziosa, con affissioni nel Comune di Milano, una campagna web e social, un intenso programma di pr tradizionali e digital grazie all’agenzia Green Media Lab, media partnership strategiche e coinvolgimento attivo di opinion leader, influencer, creator e giornalisti, con il risultato di intercettare ben oltre due milioni di contatti pre, post e durante l’evento, con un’altissima interazione sui social. Tra le novità più apprezzate la nascita dell’Emoving Business Day (EMBD) di venerdì 24 marzo, giornata dedicata agli operatori bike e eMobility, scandita da una serie di workshop all’interno del cinema Anteo. Di fronte a una platea ampia e interessata proveniente da tutta Italia (oltre 300 persone accreditate, tra retailer, aziende, media e altre figure professionali), sono stati affrontati temi strategici per il settore: politiche di mobilità urbana, analisi di mercato, approfondimento e prospettive del business dello sharing, formazione e aggiornamento per i punti vendita specializzati, modalità e codici di comunicazione.

Antipasto della giornata è stata la conferenza stampa di presentazione dei dati di mercato 2022 del settore bici a cura di Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che ha messo in luce un quadro comunque positivo per il pedale italiano, anche se in calo rispetto all’ultimo biennio. Le stime descrivono un’Italia che sceglie la bici e sale ancora in sella con oltre 1,7 milioni di modelli venduti negli ultimi 12 mesi, mentre le eBike con 337.000 pezzi volano a +14% sul 2021 (+72% dal 2019).

NUMERI DA RECORD PER UN EVENTO IN CRESCITA

Da sottolineare l’ampliamento dei marchi presenti (oltre 50) e dell’offerta di mezzi elettrici a disposizione del pubblico. Con due, tre o quattro ruote: monopattini, bici pieghevoli, eBike, cargo bike, scooter, motocicli, moto e microcar. Un bilancio finale assolutamente entusiasmante da parte di organizzatori, aziende presenti e pubblico, accorso numerosissimo nel quartiere di CityLife (più di 100mila i passaggi registrati nell’arco dei tre giorni). Diversi sono stati gli appuntamenti in grado di catturare l’attenzione di appassionati e visitatori, come la presentazione della nuova eRoad Mugello di lombardo utilizzata al Giro-E 2023, l’Aperitivo Elettrico e l’Electric Custom Contest, che ha visto sfidarsi due importanti designer e customizzatori italiani alle prese con le moto elettriche. Come per l’edizione 2022, domenica mattina c’è stata la partenza della “Brompton Ride” tra i quartieri del capoluogo lombardo con arrivo in Piazza Duomo. Proprio in occasione degli Emoving Days, il brand inglese ha portato allo stand la milionesima bici prodotta nei suoi stabilimenti. Tanti sono stati i momenti di formazione accessibili a tutto il pubblico, tra i quali le clinic di IBS (Italian Bike Service), in cui il responsabile Lorenzo Oldrati ha spiegato, attraverso semplici tips, come cambiare una camera d’aria o come pulire correttamente la propria bici. L’impegno dell’organizzazione, delle aziende e degli operatori coinvolti ha decretato il successo di questa terza edizione, ma l’organizzazione è già in moto (elettrica, ovviamente!) per tornare nel 2024 con un appuntamento ancora più spettacolare.

EVENTO CARBON NEUTRAL

Anche per l’edizione 2023 gli Emoving Days hanno rinnovato l’impegno a essere un evento carbon neutral, con una produzione di rifiuti più esigua possibile e un uso responsabile delle risorse idriche. Inoltre, sono state calcolate le emissioni di CO2 prodotte, in modo da compensarle con l’acquisto di crediti di carbonio certificati, generati da progetti a impatto positivo ambientale e sociale. Questo è reso possibile grazie alla collaborazione con ClimatePartner, realtà che cerca di aiutare le aziende a raggiungere degli obiettivi di responsabilità ambientale. Il progetto scelto prevede l'installazione di 30 pale eoliche nel distretto di Yagdir nello stato indiano di Karnataka. Le pale, che si trovano nei villaggi Chandreki, Kamalanagar e Borbanda, generano circa 141.912 MWh di energia rinnovabile ogni anno che viene immessa nella rete e permette di risparmiare 138.740 tonnellate di emissioni di CO 2. Infine, oltre ai benefici ambientali, il progetto crea anche posti di lavoro per la comunità locale.

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SPECIALE EMOVING DAYS

EMOVING DAYS TEST ‘N RIDE

Come nelle scorse edizioni, c’è stata la possibilità di testare tutto il parco veicoli presenti in CityLife, seguendo la traccia dei tre percorsi ufficiali caricati sull’app komoot, route partner dell’evento: dai tratti più semplici e veloci ai percorsi più lunghi e vari, sportivi e appassionati hanno potuto mettere alla prova e capire le potenzialità dei mezzi, apprezzandone le caratteristiche in contesti differenti.

I percorsi:

• Urban Citylife di 3,54 km, un giro per le vie intorno a CityLife, con passaggio vicino alla Fiera di Milano e al Vigorelli, il velodromo meneghino teatro di epiche sfide.

• Around the City di 8,73 km, un tour nel cuore del capoluogo lombardo, con attraversamento di alcuni dei luoghi simbolo come il Parco Sempione, l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco.

• Mtb Monte Stella Hills di 9,90 km, un percorso nella Milano ovest con passaggio di Casa Milan, Parco del Portello e arrivo sul monte Stella, uno fra i luoghi più frequentati dagli sportivi meneghini.

ACCADEMIA NAZIONALE MOUNTAIN BIKE, AMBRA ITALIA, ASKOLL, ATALA, BIGA BIKE, BIRÒ, BMW, ALBA MOBILITY, BOTTECCHIA, BROMPTON, CAKE, COMUNITÀ OKLAHOMA, CLIMATEPARTNER, COOLTRA, DECATHLON, E-GAP, ELETTRICO ITALIANO, ENERGICA, ETRIKO, EURISKO, EXEPT, FANTIC, FELO MOTO, FMOSER, GAZELLE, HORWIN, IBS, KOOMOT, LOMBARDO, MYLAND, NIU, REEMOVE, RIESE & MÜLLER, SILENCE, TAZZARI EV, TENWAYS, TRACKTING, TREEBIKE, VMOTO SOCO, WHISTLE, WWF, XRAAM, XEV, YADEA

MEDIA PARTNER

BIKEFORTRADE, MOTO.IT, TURBOLENTO, 4BICYCLE

THE NEW URBAN MOVEMENT

2023 will be enumerated as the year of the consecration of the Emoving Days. After the successes of the first two editions, this new chapter has positioned the event as the main reference for electric mobility in Italy. This was possible thanks to a unique formula, a different positioning compared to competitors and a properly-dosed mix of the various elements that went on stage from March 24th to 26th in the wonderful and iconic location of CityLife in Milan. Starting with the prologue, dedicated to b2b meetings, with 300 participants. Overall, 130 journalists were present, tens of thousands of people passed through the exhibition village, 3.500 product tests were made, and over two million users had been reached through a massive off- and online communication campaign. These are just a few numbers that contributed in setting the Emoving Days 2023 as hub for the LEV sector. CityLife was confirmed as the ideal frame to attract a large audience, who could admire and try the various means of transport in the village, in one of the most iconic neighbourhoods in the “new” Milan. The organizational body has brought about a widespread communication project to promote the event, with billboards throughout the city of Milan, a web and social campaign, and a rich programme of traditional and digital PR thanks to Green Media Lab agency, strategic media partnerships and an active

engagement of opinion leaders, influencers, creators and journalists, resulting in the interception of more than two million contacts before, during and after the event, with high interaction on social media. For starters: the press conference for the presentation of 2022 cycling market data, curated by Ancma (the Italian “National Association Cycle Motorcycle Accessories”), which shed light on a positive frame for the Italian pedal, although decreasing compared to the last two-year period. Estimates describe Italy as a country that’s still choosing bikes and getting on the saddle with over 1.7 million models sold during the last 12 months, whereas the eBikes, counting 337.000 pieces sold, skyrocket at +14% in 2021 (+72% since 2019). Worthy of notice is the extension of the participating brands (more than 50) and of the electric means available for the public. On two, three or four wheels: push scooters, foldable bikes, eBikes, cargo bikes, scooters, motorcycles, motorbikes and microcars. An exciting final evaluation from organizers, companies and the copious public that came to CityLife (more than 100 thousand visitors registered over the three days). The effort of organizers, companies and operators has declared the success of this third edition, but the first ones are already moving (electric, of course!) to come back in 2024 with an even more extraordinary edition.

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PARTNER
Aldo de Giovanni di Italian Electric Custum Motorcycles Un
momento dell'Aperitivo Elettrico

IMMAGINARE IL FUTURO DEL RETAIL

IMPARARE A LEGGERE I COMPORTAMENTI DEI CONSUMATORI, DISTRICANDOSI NEL CAOS ODIERNO, È LA VERA SFIDA PER TUTTI I RIVENDITORI. MA QUALI SONO I SEGRETI PER ISPIRARE I CLIENTI NELLA LORO ESPERIENZA D’ACQUISTO? di daniele pansardi

Trasformare i desideri in acquisto è il grande obiettivo di ogni retailer. Non esiste la ricetta ideale per realizzarlo, ma ma seguire alcune linee guida fondamentali può contribuire al successo o meno di una determinata strategia. A illustrarle, nel corso di uno degli incontri che hanno caratterizzato l’Emoving Business Day, è Davide Cavalieri, ceo di Cavalieri Retail, azienda che si occupa di fare ricerca, consulenza e formazione per i rivenditori. Uno dei primi punti toccati da Cavalieri è proprio il senso della parola negozio, che a suo modo di vedere nasconde un concetto ormai superato. Meglio parlare di spazi, perché quando il cliente entra nella dimensione del retail deve riuscire ad assaporare la differenza tra uno store fisico e l’e-commerce.

Entrare in un punto vendita, infatti, può aprire a infinite connessioni e scenari, a partire da quello che è stato uno dei temi principali dell’intero panel, ovvero la costruzione di una customer experience che permetta di sperimentare il più possibile. Cavalieri fa ruotare gran parte del suo intervento intorno a questo tema per due motivi precisi: la confusione che regna tra i clienti e la velocità con cui il mondo digitale contribuisce a modificare i loro comportamenti. Siamo nell’era del caos cognitivo. Davanti a persone che non sanno cosa scegliere, il retailer deve assumere un ruolo fondamentale. Ma in che modo? Incanalando le emozioni negative del consumatore (diffidenza, aggressività o stress) verso sensazioni positive, stimolando entusiasmo, interesse e desiderio. Un risultato che può essere raggiunto azionando diverse leve: la disposizione

da integrare pienamente l’officina all’area commerciale, in un’ideale simbiosi tra vendita e post-vendita. Chi riesce a intercettarne le esigenze nella maniera più efficace può senza dubbio affermare di aver acquisito un notevole vantaggio competitivo rispetto agli altri. È quello che sono riusciti a fare nel loro piccolo i tre ospiti dell’incontro: Milano Elettrica (ora L-Etrik), E-Bike Store Brescia e E-cycles.

TRE CASI D’ECCELLENZA

Il primo si presenta come premium eMobility store, perché raccoglie nei suoi punti vendita tutto il meglio che può offrire il mercato degli scooter elettrici. In questo segmento, si considera la catena più grande ed estesa del nostro Paese. La sua storia, raccontata dal fondatore Francesco Zhou, è partita da uno store monomarca di Niu ed è proseguita cambiando strategia, scegliendo la strada del multibrand per non avere limiti nella propria offerta. La rete di L-Etrik si è estesa fino a contare sei negozi tra Milano, Roma e Torino, e non è certo finita qui. Nelle due pagine della rubrica Focus Shop dedicata, Zhou ci ha spiegato infatti che l’espansione continuerà ancora in altre grandi città d’Italia.

Se L-Etrik nasce da un’intuizione, allora E-Bike Store Brescia prende forma da una voglia di cambiamento. Il ceo Andrea Liberini ha voluto lasciare il suo ruolo nella concessionaria d’auto di famiglia per cominciare a vendere eBike. Ha studiato la concorrenza e le possibili customer journey e vi ha strutturato attorno il negozio, formando il personale secondo le rispettive competenze. Un lavoro dettagliato

degli articoli nel punto vendita o la costruzione di un racconto attorno a elementi solo apparentemente di secondo piano, per esempio. L’importante sarebbe riuscire a guidare l’attenzione verso pochi dettagli essenziali, in modo da creare le condizioni per cui una persona posa lo sguardo su un prodotto iriconoscendogli un’importanza diversa dalle aspettative iniziali.

Tra i princìpi cardine dell’attività di retailing oggi, insomma, c’è la necessità di essere proattivi. Non si può restare passivamente in attesa del cliente, ma è necessario predisporre tutti gli strumenti per coinvolgerlo, rassicurarlo e catturare quel briciolo di preziosa attenzione che può innescare il percorso verso l’acquisto. Di fronte al bombardamento di stimoli a cui siano sottoposti al giorno d’oggi, infatti, costruire una narrativa su misura e personalizzata per ciascun visitatore diventa sempre più complicato, ma è allo stesso tempo la mossa potenzialmente vincente: se chi abbiamo di fronte si sentirà il protagonista di un’esperienza tarata sulle sue esigenze, allora sarà più difficile perdere la sua concentrazione.

Se applichiamo questo discorso al mondo della mobilità elettrica, pensiamo al ruolo che può avere l’officina. Vedere in prima persona il dietro le quinte e il lavoro dei meccanici può essere una leva preziosa per la narrazione del proprio negozio. Da questo discorso, Cavalieri arriva a una conclusione che forse suona come una provocazione, ma fino a un certo punto: il vero venditore di un negozio è il tecnico. Prendendo gli esempi dei ristoranti e dei supermercati, che si stanno trasformando in modo da far vedere al cliente tutta la rispettiva filiera, Cavalieri suggerisce di ridisegnare gli spazi di un negozio di mobilità leggera, in modo

e scrupoloso, come si può notare anche dai suoi video molto approfonditi su YouTube, che lo ha ricompensato con risultati notevoli. Uno su tutti: la gestione di circa 100 contatti al giorno tra vendita e post-vendita.

Chi ha messo al centro il cliente in tutte le sue esperienze lavorative è anche Michele Mosconi di E-cycles. Abituato a muoversi nel mondo dei servizi, a un certo punto ha deciso di lanciarsi nel settore delle eBike, aprendo il suo primo punto vendita in Toscana, a Castiglione della Pescaia, per il noleggio di bici elettriche per il cicloturismo. Il divertimento del vacanziere, insomma, è il suo primo obiettivo. La sua filosofia ruota attorno ai test e, per l’appunto, ai servizi collaterali al commercio: storage, bike tour con guide certificate, officina, bike wash e noleggio. Alla fine dell’elenco, non a caso, c’è la vendita, che per Mosconi è di fatto solo uno dei tanti elementi su cui un negozio può contare per garantire al cliente l’esperienza più coinvolgente possibile.

COME USCIRE DAL CAOS COGNITIVO?

La difficoltà nel processare tante informazioni e la scarsa attenzione sono tra le caratteristiche del consumatore medio di oggi. Per il retailer, il lavoro di fatto è raddoppiato: non dovrà solo guidare il cliente in un percorso con l’obiettivo della vendita (o della fidelizzazione), ma dovrà anche stimolare l’interesse e l’ascolto. Alla base, tuttavia, è necessario instaurare un rapporto di fiducia che possa riaccendere l’entusiasmo. Servono nuove competenze e una capacità di raccontare il proprio negozio in modo diverso dal solito, ma soprattutto la volontà di uscire, a volte, fuori dagli schemi.

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Davide Cavalieri, ceo di Cavalieri Retail Da sinistra: Michele Mosconi (E-cycles), Francesco Zhou Fei (L-Etrik) e Andrea Liberini (E-Bike Store Brescia)

COMUNICARE MEGLIO PER VENDERE MEGLIO

PER STARE AL PASSO CON LE EVOLUZIONI DELLA MOBILITÀ SONO NECESSARIE STRATEGIE SOCIAL CHE SAPPIANO ARRIVARE A TUTTA LA FILIERA, IN EQUILIBRIO TRA L’IDENTITÀ DEL BRAND E LE ASPETTATIVE DEL PUBBLICO di benedetta bruni

Nuovi mezzi di trasporto richiedono nuovi mezzi di comunicazione. Questo è il tema cardine del terzo panel degli Emoving Days, incentrato su come presentare e raccontare efficacemente l’elettrico tramite le diverse piattaforme, i giusti toni, codici e messaggi. I relatori: Luca Talotta, influencer e content creator; Marco Marlia, ceo di MotorK; Massimo Degli Esposti, co-fondatore di Vaielettrico; e Paolo Picco, head of digital di Green Media Lab. In un panel dove sono emersi modi differenti in cui si può stare online, gli speaker hanno riportato le loro esperienze da cui poter (o dover) prendere spunto. Il primo a prendere in mano il microfono è stato Luca Talotta, che su Instagram (@ lucatalotta) parla di automotive e sostenibilità, con il chiaro intento di comunicare. Questo perché il lavoro di chi parla sui social network rischia di essere spesso frainteso: non si tratta di informare, bensì mostrare prodotti e servizi adattandosi alla brand awareness del richiedente e “influenzando” la propria community all’acquisto. Con il supporto di quattro video ha dimostrato come non esista un influencer che si limiti a una versione di sé e basta: a seconda del contenuto può cambiare modalità di approccio, implementare uno storytelling più o meno complicato, addirittura inventare di sana pianta. Ciò che conta è mantenere sempre una certa naturalezza senza discostarsi dalla propria identità. L’azienda, dal canto suo, deve sapere che affidarsi a un professionista significa arrivare a una fanbase (ciò che l’influencer “vende”) che può essere lontana dalla propria verticalità, in una dimensione più trasversale, dove è compito del content creator diventare parte integrante – e coerente – della strategia del brand.

proprio raggio d’azione.

7. Informarsi: recepire più notizie e informazioni possibili per restare al passo, compresi istituti di ricerca che possono fornire materiali su cui “studiare”. + 1. Sbagliare è importante, e bisogna ricordarsi di farlo senza timore, perché altrimenti non si potrà raggiungere la versione migliore che si può auspicare per la propria strategia.

Subito dopo è intervenuto Marco Marlia, ceo di MotorK, che ha portato la sua esperienza come fornitore di piattaforme volte alla digitalizzazione dell’intero processo di vendita dell’auto. Per quanto la sua visione di internet non sia rosea, considerando internet non democratico, ci ha ricordato come la “rincorsa verso le aspettative dei consumatori” debba necessariamente passare anche online. Per sopravvivere bisogna sapere gestire al meglio i touchpoint digitali, perché ora i clienti hanno sviluppato abitudini di acquisto volubili, dove la scelta di un’automobile è considerata alla stregua di un film su Netflix. Se da un lato la sfida dei retailer è quella di convivere con una realtà digitale che arricchisca e non soppianti quella fisica, dall’altro i provider come MotorK devono essere coscienti che un utilizzo di social e strumenti a vantaggio dei rivenditori debba passare per forza da una formazione dedicata a 360 gradi. Ciononostante, Marlia conclude con una nota positiva: la narrazione per la quale i negozi fisici scompariranno non la trova aderente alla realtà. Sono però diventati l’ultima tappa prima dell’acquisto, per cui lavorare bene online farà la differenza anche sull’output finale.

La parola è poi passata a Paolo Picco, head of social dell’agenzia creativa Green Media Lab. Il suo focus si è incentrato su “sette consigli più uno” per scoprire nella pratica le basi di una comunicazione efficace e pervasiva e validi per tutte le attività, indipendentemente da quanto siano grandi o piccole.

SETTE CONSIGLI PIÙ UNO

1. Definire il proprio target: per far sì che la comunicazione sia chiara ed efficace, è importante conoscere quanto più nello specifico il profilo a cui voglio indirizzare il mio messaggio.

2. Costruire un’identità: molto legato al punto precedente, essenziale per definire la personalità del brand, il tone of voice, e una proposta di valore e cultura dell’azienda, per darle un’indicazione chiara e riconoscibile.

3. Mettere la faccia: pur mantenendo l’identità del marchio e una certa coerenza di strategia, quando nei contenuti c’è la presenza di una persona i risultati sono sempre più soddisfacenti.

4. Avere un budget: investire denaro sui social media, per quanto se ne dica, ripaga, e un investimento fatto con coscienza di causa permette di ottimizzare al massimo il proprio messaggio.

5. Spiare la concorrenza: se qualcosa è fatto bene, allora bisogna prenderne ispirazione. Il trucco consiste nel capire cosa fanno di diverso i competitor la concorrenza e dove inserirsi in questo scenario.

6. Approccio omnichannel: i social sono solo una parte del funnel, ma non coprono tutte le esigenze di un esercizio. Saper andare oltre (con siti internet, newsletter, DEM, influencer e affini) è necessario per non limitare il

Passando dalla comunicazione aziendale all’informazione, Massimo Degli Esposti ha portato la singolare realtà di Vaielettrico, piattaforma che si presenta come la “community della mobilità elettrica in Italia”. Il sito nasce senza una vera esperienza di internet o delle news online, con un’idea di divulgazione che si limitava a quella su carta stampata. Ben presto hanno dovuto fare i conti con un problema riscontrato durante il periodo Covid: l’autorevolezza non viene più riconosciuta a nessuno una volta sul web, e a maggior ragione ai giornalisti. L’intuizione quindi è stata semplice: ribaltare la logica di partenza e lasciare ai lettori il compito di essere la principale fonte di informazione e approfondimento, mentre i redattori si limitano a sollevare temi di dibattito. In questo caso, quindi, la comunicazione si incentra su contributi di chi viene considerato “ricettore”, dove gli utenti sono tutti alla pari e non gli indirizzari di un messaggio a cui non possono partecipare. Invertendo i ruoli a fronte di un modello standard risultato poco funzionale su un medium diverso da quello trattato fino a quel momento.

COSA CI PORTIAMO DA QUESTO PANEL?

Di certo un’ovvietà che è sempre bene rimarcare: non esistono regole valide per tutti. Ci sono però basi di partenza solide da adottare, esempi virtuosi di altre realtà da cui prendere ispirazione, vie diverse per uscire dalla propria nicchia per esplorare lidi potenzialmente più proficui. In sostanza, torniamo a quello che ci siamo detti dall’inizio, ovvero che nuovi mezzi di trasporto hanno bisogno di una comunicazione che sappia osare, rovesciare i paradigmi e accorciare le distanze tra azienda, retailer e consumatori. Di modo che un trend in rapido divenire possa evolvere insieme al proprio pubblico, ascoltarlo, e dargli ciò che chiede.

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Il pubblico presente in sala per l'Emoving Business Day Da sinistra: Massimo Degli Esposti (Vaielettrico), Marco Marlia (MotorK), Paolo Picco (Green Media Lab) e Luca Talotta (influencer)

FACCIA A FACCIA

CON I PROTAGONISTI DELL’EMOBILITY

ABBIAMO INTERVISTATO I RAPPRESENTANTI DI ALCUNE DELLE REALTÀ PRESENTI A EMOVING DAYS. TRA I TEMI AFFRONTATI: L'ANDAMENTO DEL MERCATO ELETTRICO, COME LE CITTÀ ITALIANE STANNO CONTRIBUENDO ALLO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ LEGGERA E LE PRINCIPALI SFIDE DEI VEICOLI A ZERO EMISSIONI PER IL FUTURO a cura della redazione

ABBIAMO CHIESTO AGLI ESPOSITORI

1. Perché è importante per voi essere presenti a Emoving Days?

2. Che tipologia di prodotti proponete nel mondo della mobilità elettrica? E a che pubblico sono rivolti?

3. Come giudicate il modo in cui le città italiane stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità leggera? Quali sono le differenze rispetto ai modelli europei?

4. Quali sono le principali sfide dei veicoli elettrici per il futuro? Pensi che le istituzioni stiano facendo abbastanza per promuovere l’industria dei Lev/eBike?

5 Quali caratteristiche deve avere un retailer per essere in grado di gestire in modo autorevole e professionale il settore dei mezzi elettrici?

1. Emoving Days, essendo soprattutto un evento b2c e quindi rivolto all’utente finale, rappresenta per noi una vetrina di visibilità importante in una location unica come quella di CityLife. Riteniamo quindi fondamentale essere qui per far conoscere e provare i nostri mezzi, senza finalità prettamente commerciali.

2. Abbiamo scelto di portare agli Emoving Days tre tipologie di veicoli che vanno a coprire diverse aree dell’eMobility. Tra gli scooter abbiamo gli L1 e gli L3, progettati per la micro mobilità urbana con autonomia tra i 60 e i 90 km, con batterie estraibili. Inoltre, abbiamo scelto di far testare anche il monopattino Scoo3, dal peso di 28 kg dotato di tre ruote antiforatura da 10’’ (una anteriore e due posteriori) per garantire la massima sicurezza durante l’utilizzo. Alla guida è agile e fluido grazie a dei sistemi di ammortizzazione presenti sia sulla forcella che sul retrotreno.

3. Milano fa un po' di tendenza in tutta Italia. Stanno crescendo nei volumi di vendita le eBike, gli scooter elettrici e i monopattini, ma sono in una per-

1. Vogliamo innanzitutto promuovere il brand. Oltre al Birò classico, proponiamo anche l'aggiornamento della nuova versione più ampia, presentato a Eicma. Il primo sarà consegnato a metà aprile (mentre parliamo è fine marzo, ndr). Abbiamo rivisto le sospensioni, i fari sono a LED e i comandi sono al volante. Come estetica, il Birò Big è rimasto uguale al vecchio, mentre lo Small presenta anche un bagagliaio ben evidente di 15 cm. Una rivisitazione necessaria dopo 14 anni.

2. Anche se eravamo partiti, tra il 2011 e il 2012, avendo in mente un target molto ampio, ci siamo resi conto che i nostri riferimenti sono professionisti e professioniste tra i 45 e i 65 anni altospendente.

3. In Italia si viaggia a velocità diverse. Milano, anche se un po' pigramente, si sta adeguando con le infrastrutture, ma altre città sono totalmente ferme, che potrebbero sfruttare il grande flusso turistico per portarsi avanti in questo senso. Birò, nel frattempo, sta crescendo molto bene a Roma e soprattutto nel Tigullio, dove partiamo anche con un'iniziativa di sharing con base a Santa Margherita Ligure. Il Birò Share, inoltre, è già presente a Peccioli e a Procida,

centuale ancora bassa. Questo credo dipenda dal fatto che la maggior parte degli utenti non ha ancora provato un mezzo elettrico e l'autonomia e quindi ha timori legati alle batterie (soprattutto dove e come caricarle). Gli eventi come Emoving Days però permettono di testare tutte le peculiarità di questi prodotti e comprenderne le potenzialità. Nei prossimi anni sarà necessaria una cultura diversa e la voglia di cavalcare il cambiamento.

4. Quando viene lanciato un veicolo bisogna comprendere come il mercato lo recepisce. Oggi la sfida per tutti gli attori dell’eMobility è quella di ridurre il peso e le dimensioni delle batterie, che dovranno essere sempre più performanti e con più autonomia.

5. I negozianti dovranno cercare di spiegare sempre meglio i prodotti, anche perché la clientela oggi è più informata ed esigente. Oggi tanti retailer si stanno avvicinando al marchio Askoll EVA perchè è totalmente Made in Italy, garanzia della massima qualità e affidabilità, anche nel servizio post vendita.

dove sono i Comuni stessi a gestirlo in prima persona. In Liguria, invece, lo gestirà Estrima direttamente.

4. Birò si presenta con una batteria fissa o, allo stesso prezzo, una rimovibile. Abbiamo uno storico di 14 anni e una batteria al litio che, anche se difettosa, può continuare a essere utilizzata sostituendo uno dei 16 elementi, per cui non abbiamo mai avuto un grande problema di smaltimento. Dall'altra parte, credo che il futuro sarà sempre di più in sharing. Più i veicoli sono sofisticati e più si alzerebbe il costo e di conseguenza il pubblico si restringerebbe, mentre con un sistema condiviso un singolo utente non dovrebbe affrontare delle spese insostenibili.

5. I nostri mezzi sono ciclomotori L6 o motocicli L7. Dobbiamo essere coscienti del fatto che non è una vera e propria auto, perché per esempio non va in autostrada. Ha un uso essenzialmente urbano. Per quanto riguarda i rivenditori, oltre alla conoscenza del prodotto devono essere preparati anche sulla parte elettrica e avere un service adeguato per poter assistere gli utenti se dovessero avere problemi al veicolo.

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Area manager Milano
SPECIALE EMOVING DAYS
COSA Store manager Gabriele Beria ASKOLL EVA
Multitinker vario con dotazione opzionale. La nuova Multitinker.

1. Siamo qui per capire cosa cerca il consumatore finale e quali domande pone in merito alle caratteristiche della bici, oltre a comprendere quali sono i suoi reali interessi. È possibile che le idee all'interno di un'azienda non collimino sempre con i reali bisogni di un utente. Le fiere al contatto con il pubblico hanno innanzitutto quest'utilità.

2. Myland propone bici sia muscolari sia elettriche, che ovviamente sono le protagoniste agli Emoving Days. Il nostro cliente target sono tutti coloro che hanno necessità di utilizzare la bici per il commuting o per uno svago domenicale. Non vogliamo inserire nulla nella nostra offerta che riguardi l'attività sportiva. Tutta la nostra gamma è pensata dunque per questo tipo di pubblico. Il nostro pay off è "Easy Bike", perché produciamo bici semplici da utilizzare ma con componenti di alta qualità. I nostri prezzi sono inferiori a quelli dei brand più blasonati e superiori a quelli della grande distribuzione, proponendo prodotti coerenti con l’utilizzo per cui li abbiamo pensati.

3. Siamo molto indietro, perché non ci sono le infrastrutture. Si parla e si è parlato molto di incentivi, che hanno innescato il boom di vendite che conosciamo, ma con queste politiche si rischia un po' di sparare a salve. In Francia, lo stesso budget impiegato in Italia per gli incentivi è stato destinato ai comuni per costruire piste ciclabili, che possono diventare una spinta notevole all'acquisto a prescindere senza gli sconti (che comunque i rivenditori applicano sempre). Il pubblico sta iniziando ad avere una maggiore consapevolezza sulla mobilità leggera, ma senza infrastrutture non si va avanti. A Milano ci sono centinaia di chilometri di piste ciclabili, ma sono divisi in tanti segmenti che non offrono continuità.

4. Una delle grandi sfide del futuro è quella di contenere i costi. Oggi chi non sa se utilizzerà sul lungo periodo una bici non riesce a trovare delle entry level di prezzo adeguato, ma anche di qualità e che qualsiasi officina possa manutenere o riparare facilmente. In più l'incidenza del motore e della batteria sono ancora rilevanti. Bisognerebbe fare sistema con le altre aziende italiane, perché oggi una batteria di un produttore del nostro Paese costa comunque il 50% in più rispetto a una importata dalla Cina, costi di trasporto inclusi. Se si facesse un po' più di sistema, tutte le aziende italiane potrebbero rifornirsi da produttori locali. In questo modo, la filiera sarebbe più corta e si creerebbero più posti di lavoro. Per lo smaltimento delle batterie, dobbiamo essere pronti a provare tutte le strade. Dobbiamo anche capire che la batteria di una bici da commuitng può avere una durata piuttosto lunga, perché si fanno pochi chilometri e i cicli di ricarica sarebbero molto più dilazionati nel tempo.

5. Ci sarebbe bisogno che a livello di sistema ci impegnassimo tutti, noi aziende a livello di comunicazione, ma soprattutto i rivenditori, che sono in prima linea nella consulenza alla vendita, per non limitarsi a “consegnare” il prodotto richiesto dal cliente, ma consigliargli il prodotto adeguato alle sue esigenze. Oggi, per esempio, sui blog e siti specializzati si parla molto di batterie da 625, 720 Wh e oltre, ma bisogna anche chiedersi per cosa verrà utilizzata. Se una persona fa sei o sette km al giorno, perché dovrebbe aver bisogno di una batteria di enorme capacità, che oltretutto pesa di più? Il ruolo del negoziante dovrebbe essere quello di far capire al consumatore che è inutile, se non stiamo parlando di trekking, lunghi trail e pochi altri impieghi. Non si può comprare una Ferrari per andare a fare la spesa all'Esselunga. Sarebbe importante dunque anche offrire un supporto e una formazione da questo punto di vista ai retailer.

1. Il nostro obiettivo nel partecipare a un evento come Emoving Days è quello di raccogliere lead e soprattutto capire il riscontro che hanno i nostri prodotti sul pubblico finale.

2. Proponiamo scooter elettrici dal design classico. Abbiamo una gamma di L1 e L3, mentre da poco abbiamo lanciato il nostro modello Rapido con un motore da 6 kW.

3. Ogni città è un mondo a parte. In base alla regione, alla densità abitativa e alle abitudini locali, le visioni del pubblico cambiano completamente. Ci stiamo accorgendo ora delle potenzialità della mobilità elettrica, ma non siamo ancora pienamente pronti. Siamo indietro rispetto agli altri Paesi europei: la Francia per esempio è più avanti, per non parlare dei Paesi Bassi dove le procedure per le immatricolazioni sono molto più semplici. Speriamo che gli incentivi possano aiutare il pubblico a scegliere un mezzo elettrico. Il nostro design classico è stato scelto proprio per aiutare la transizione dall'endotermico, perché riusciamo a "risvegliare" un ricordo che li spinge a provare i nostri mezzi. I test, del resto, sono il primo passo verso il cambiamento. Anche con i dealer ci siamo accorti che il 99% delle vendite si basa esclusivamente sul demo ride.

4. La nostra azienda crede fortemente nella micromobilità urbana ed è il settore in cui l’elettrico ha una sua reale applicazione al giorno d’oggi, a differen-

za dell’auto che ha costi molto più alti. Gli scooter, invece, si sono rivelati utili anche nel delivery, oltre che nel commuting. Per quanto riguarda le batterie, bisogna ricordare che non sono così ecologiche come si vuol far credere. Lo Stato potrebbe investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per il riutilizzo delle batterie. Siamo comunque inseriti in un mondo che va avanti in maniera molto veloce, con novità che si rincorrono ogni sei mesi. L’importante è continuare a sperimentare, per capire di volta in volta quali sono le soluzioni migliori.

5. Etriko si profila come la nuova eccellenza della Skg Italia, azienda tra le leader nel mercato degli accessori automobilistici con una consolidata esperienza lunga 40 anni. La gestione familiare, improntata ai più alti standard qualitativi, all'aggiornamento costante alle tecnologie all'avanguardia e alla capacità di diversificazione, è la garanzia di un prodotto di grande qualità. Il ramo della mobilità elettrica, che rappresenta un promettente settore del mercato automobilistico, è stato portato avanti da Michele Bernini, uno dei tre figli dei fondatori, che ha dato impulso allo sviluppo di Etriko. Non è un caso che Michele abbia una solida esperienza nelle competizioni motociclistiche, dato che il suo spirito imprenditoriale e la sua sensibilità verso l'innovazione hanno permesso di individuare le potenzialità della mobilità elettrica. Etriko, quindi, rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione familiare, innovazione tecnologica e sensibilità per le esigenze della mobilità moderna.

COSA ABBIAMO CHIESTO AGLI ESPOSITORI

1. Perché è importante per voi essere presenti a Emoving Days?

2. Che tipologia di prodotti proponete nel mondo della mobilità elettrica? E a che pubblico sono rivolti?

3. Come giudicate il modo in cui le città italiane stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità leggera? Quali sono le differenze rispetto ai modelli europei?

4. Quali sono le principali sfide dei veicoli elettrici per il futuro? Pensi che le istituzioni stiano facendo abbastanza per promuovere l’industria dei Lev/eBike?

5. Quali caratteristiche deve avere un retailer per essere in grado di gestire in modo autorevole e professionale il settore dei mezzi elettrici?

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SPECIALE EMOVING DAYS
Product marketing manager Alessandro Fontanesi ETRIKO

XEV

Venditore Spotorno Car

1. Il nostro obiettivo qui e in generale è quello di cambiare la mobilità urbana. Vogliamo permettere alle persone di aver pieno accesso a tutte le aree, anche quelle più ristrette, a Milano e anche in altre città.

2. Portiamo il nostro prodotto di punta, la Yoyo di XEV. È una macchina larga 150 cm e lunga 250. È venduta con tutti gli optional come climatizzatore, sistema multimediale di bordo, chiusura centralizzata, etc. Ha un’autonomia fino a 150 km e una velocità massima di 80 km/h.

3. Le nuove leggi impongono che oltre certe emissioni le auto non possano più entrare nelle città. Per questo è essenziale evolvere. Attraverso questi eventi, possiamo far capire come si modificherà la mobilità urbana nel prossimo futuro.

RIESE & MÜLLER

Responsabile commerciale mercato italiano

1. Siamo venuti agli Emoving Days per promuovere il mondo della mobilità sostenibile che in Italia sta crescendo anno dopo anno. Negli altri Paesi la mobilità con le eBike è una realtà, mentre da noi si sta affermando solo oggi. Bisogna ammettere che qui a Milano si sta lavorando molto sulle infrastrutture ciclabili e dal prossimo anno il limite a 30 km/h cambierà il modo di spostarsi nei centri urbani. È stato bello vedere tante famiglie in CityLife provare le bici. Oggi tanti giovani stanno iniziando a comprendere che acquistare una cargo bike permette di rinunciare a una seconda macchina.

2. Riese e Müller produce eBike per il mondo urban con modelli citybike e trekking. L’utente può configurare ogni mezzo in base alle proprie esigenze. Abbiamo nella gamma anche le eCargo. Il nostro pubblico di riferimento è molto trasversale e variegato e la forza del marchio tedesco è proprio quella di riuscire a parlare con tutti: dal giovane che cerca una bici per viaggiare, alla signora che vuole un mezzo per spostarsi in città, passando per i genitori che devono portare i figli a scuole fino a chi usa la cargo bike per lavorare.

3. Le città italiane si stanno attrezzando per raggiungere i livelli di infrastruttu-

CAKE

1. Essere agli Emoving Days permette di farci conoscere sul mercato qui a Milano che rappresenta il nostro core business. Fare brand awareness in una location come quella di CityLife è molto importante. Inoltre, i test ride sono fondamentali perché un prodotto elettrico va provato per capire e apprezzare le qualità.

2. Cake è un brand svedese che produce principalmente moto elettriche leggere e performanti e che guarda con attenzione alla sostenibilità nei cicli di produzione dei suoi prodotti. Vengono utilizzati per tutti i telai materiali riciclabili come l’alluminio e, inoltre, l’uso della plastica è ridotto al minimo. Il nostro target di pubblico è abbastanza trasversale. Collaboriamo con aziende che hanno bisogno di avere un parco veicoli per il delivery e per il lavoro. Ma naturalmente i nostri mezzi sono anche pensati per le persone che scelgono di utilizzare una moto elettrica per l’uso quotidiano e per avventurarsi nei fuoristrada.

3. In Italia siamo quasi pronti per la mobilità elettrica. Il problema è forse la mentalità perché siamo legati tanto al motore endotermico. In Cake stiamo cercando di far cultura e di far capire, attraverso i test prodotto, quali sono i

Siamo lieti di essere agli Emoving Days, perché il cambiamento è necessario.

4. Noi montiamo batterie agli ioni di litio che sono al 90% riciclabili. Ovviamente nella prima fase sarà indispensabile far capire il concetto di elettrico alle persone e iniziare a far provare i mezzi.

5. Le concessionarie devono garantire una massima professionalità e permettere al cliente di far capire realmente cosa può offrire un veicolo elettrico e perché conviene sceglierlo. È lo stesso motivo per il quale vengono offerti dei test drive in occasione di eventi come questo. Ci auspichiamo che in modo automatico si possa generare un circolo virtuoso, in cui i potenziali clienti che si recano in una concessionaria si troveranno di fronte a persone in grado di esprimersi nel modo migliore.

re presenti in altri Paesi, ci sono diversi esempi virtuosi di realtà che si stanno muovendo nella giusta direzione. Noi italiani siamo bravi a lamentarci, ma di cose positive ce ne sono tante. Oggi gli investimenti nelle piste ciclabili ci sono e i km destinati alle bici sono sempre di più. Manca ancora un po' di cultura, perché noto che tanti utenti non si sono mai avvicinati ai modelli a pedalata assistita. Eventi come gli Emoving Days offrono la possibilità di testarli.

4. Il tema dello smaltimento delle batterie è un argomento caldo. L’obiettivo nei prossimi anni sarà quello di cercare di ridurre il peso delle batterie con prestazioni sempre più importanti. Sono già stati fatti dei passi in avanti, integrandole all’interno dei telai e limitando le dimensioni.

5. I negozi italiani devono cambiare un po' il modo di pensare. Sono stato poco tempo fa a Parigi e ho visto che ci sono già diversi store dedicati all’eMobility, non pensati per uno sportivo che cerca una road o per un biker che vuole una mtb, ma progettati per un pubblico molto ampio, che magari non è mai salito su un’eBike.

vantaggi reali di un mezzo elettrico, soprattutto per un uso cittadino. In Italia l’eco bonus è stato un aiuto importante per lo sviluppo del nostro settore, ma ci sono delle città estere come Parigi in cui utilizzare un mezzo a zero emissioni è ormai una scelta obbligatoria a causa di leggi che “ostacolano” il mondo dell’endotermico.

4. La sfida più grande per il nostro comparto è quella delle batterie. Attualmente le nostre sono al litio a celle Samsung. Stiamo lavorando con un’azienda svedese che si chiama Northvolt che ci produrrà nel prossimo futuro le batterie e garantirà una second life al prodotto. Quindi quando, le batterie non saranno più performanti sulle nostre moto, le daremo indietro e loro le utilizzeranno per altri scopi, fino a portarle a fine vita.

5. Il negoziante per operare nel mondo dell’eMobility prima di tutto deve avere cultura del settore e deve offrire un’experience completa al cliente. Per esempio, nel nostro pop-up store a Milano di via Tortona organizziamo colazioni, aperitivi, eventi aziendali per fare conoscere il prodotto sicuramente, ma anche per creare una community.

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SPECIALE EMOVING DAYS

Isabelle Costantini

Country manager Italia

1. Siamo già alla seconda partecipazione agli Emoving Days, questo perché crediamo molto allo sviluppo della mobilità urbana in Italia e vogliamo esserne parte. Brompton è un brand che vuole incentivare le persone a utilizzare la bici come mezzo di trasporto e i nostri prodotti sono nati proprio per questo. Brompton può salire su tutti i mezzi di trasporto, anche in aereo pagando solamente il supplemento per la valigia. Possiamo portarla sempre con noi, anche in macchina, in camper, in barca.

2. La gamma Brompton è tutta incentrata sulla mobilità urbana, sono bici che grazie alla possibilità di essere piegate in poco tempo si possono trasportare e parcheggiare facilmente ovunque.

Sono disponibili sia in versione muscolare che elettrica, la differenza è unicamente nella batteria che può comunque essere facilmente rimossa. Sappiamo quanto è importante per un prodotto di questo tipo anche lo stile, infatti le nostre bici sono tutte customizzabili e personalizzabili. Qui presentiamo una limited edition, la CHAPT3 con un design aggressivo e parti del telaio in tita-

BROMPTON BOTTECCHIA

Antonino Parrinello

Sales area manager per Toscana e Lombardia

1. L’azienda porta il nome di Ottavio Bottecchia, primo vincitore italiano del Tour de France nel 1924. Abbiamo legato il nostro nome al mondo della bici sportiva da corsa e mtb, ma negli ultimi anni abbiamo progettato e proposto al mercato anche prodotti più strettamente legati al settore della mobilità urbana in generale. Questo mondo è in continua e costante crescita e quindi è stato fondamentale per noi partecipare a un evento di questo tipo e proporre le nostre biciclette al pubblico cittadino.

2. La nostra offerta negli anni si è ampliata notevolmente. Abbiamo ben tre cataloghi che coprono a 360 gradi tutto il settore ciclo, dalle bici per il tempo libero, alle mtb e bici da strada professionali, fino alla linea Be Green (eBike) sulla quale abbiamo investito tanto negli ultimi anni, visto anche l’interesse che si sta sviluppando intorno al mondo della mobilità urbana. Non dimentichiamo poi la famosa Graziella, la bici più copiata al mondo e marchio storico di nostra proprietà proposta anche in versione elettrica.

3. Sicuramente c’è stato un grande sviluppo delle piste ciclabili in Italia. Le

nio che permettono di alleggerire di molto questo modello rispetto a quello standard.

3. C’è ancora molto da fare ma la gente si sta sempre più interessando alla mobilità ciclabile, questo grazie anche a eventi come Emoving Days. Si sta muovendo molto il settore ed è importante poterle provare per capirne la praticità e l’utilità negli spostamenti urbani.

5. Le bici si possono trovare nei nostri flagship store, i Brompton Junction, ma non solo, abbiamo 40 rivenditori selezionati sparsi per l’Italia che sono tutti sul sito.

I nostri rivenditori devono capire quale sia l’unicità del prodotto e saperlo proporre nel modo corretto al cliente giusto. Inoltre, deve saperlo spiegare ed essere in grado di effettuare la manutenzione ma anche imparare a piegare e rimontare la bici per mostrare la corretta procedura ai nostri clienti. Con un minimo di pratica essa può essere effettuata in pochi secondi.

1. Milano è una realtà molto diversa da quella dove siamo nati, la Liguria, per questo è molto importante essere qui anche per farci conoscere da un pubblico differente da quello nostro usuale. Ci interessa intercettare una clientela che va oltre il nostro standard. Solitamente ci rivolgiamo al ciclista amatore e agonista, ma proponiamo anche mezzi elettrici adatti alla città per un pubblico più urbano. Crediamo alla bici a 360 gradi e crediamo ai nuovi sviluppi della mobilità urbana. Da poco abbiamo aperto anche uno show room in piazza Vetra qui a Milano, presso il negozio di Olmo.

2. In Italia siamo messi abbastanza bene perché abbiamo tanta artigianalità in questo settore, che speriamo possa riprendere presto i vecchi fasti. C’è molto da fare però, soprattutto per quanto riguarda la media e bassa gamma. I recenti avvenimenti e le difficoltà di approvvigionamento del settore speriamo che ci abbiano insegnato che occorre riportare la produzione in Italia.

autorità si stanno muovendo in quella direzione e mi auguro che venga dato un seguito all’interesse che c’è in questo momento.

4. Le istituzioni si stanno attuando, si nota un aumento dell’interesse verso tutto il nostro settore; un esempio: solo 10 anni fa sembrava impossibile che venisse garantita a norma di legge la distanza minima tra ciclista e auto, ora sembra che qualcosa si stia muovendo anche in questo campo. Ci sono degli sviluppi importanti in Italia e Milano sarà la capitale per la mobilità urbana nel nostro Paese.

5. Una delle cose fondamentali per il negoziante è garantire post vendita e continuità al cliente. Chi ha sempre fatto bici come noi ha un vantaggio non indifferente. Inoltre, è importante dare la possibilità di farle provare al cliente. Bottecchia ai suoi negozianti chiede prima di tutto la serietà, vogliamo che dietro al brand ci sia un negozio solido e con idee ben chiare. Cerchiamo di lavorare insieme per consigliare prodotti fondamentali che rappresentino al meglio l’azienda e in questo il rapporto con i nostri dealer è fondamentale.

3/4. Forse le istituzioni non sono coinvolte al 100% in Italia, anche se qualcosa sembra si stia muovendo, rimaniamo fiduciosi. Penso che la cosa più importante oltre alle piste ciclabili e agli incentivi sia quello di insegnare la cultura della bici e imparare a rispettare il ciclista, ma anche quest'ultimo deve imparare il rispetto per gli altri utenti della strada e le regole.

5. Sicuramente il negoziante Exept deve essere competente nella consulenza all’acquisto soprattutto per quanto riguarda la gamma strada. Le nostre bici sono cucite su misura sull’acquirente e ci vuole una certa esperienza e sensibilità nel capire quali sono le esigenze del cliente finale e sapere quindi interpretare al meglio i suoi bisogni. Nel caso specifico della gamma elettrica, dove i prodotti sono più standard, possiamo comunque customizzare colorazione e componenti, quindi occorre essere appassionati e saper proporre il giusto prodotto alla giusta persona.

30 SPECIALE EMOVING DAYS
Area manager Matteo Fontana EXEPT

TENWAYS

Sales and marketing manager Italia

1. Siamo un marchio nuovo, proponiamo biciclette cittadine e trekking di alta qualità e con un focus sul rapporto qualità prezzo. Tenways è un brand olandese, la patria del ciclismo urbano, e noi cerchiamo di diffondere sempre di più questa cultura anche in Italia; a tal proposito queste manifestazioni sono importanti a prescindere dal fatto che si presentino i brand e si facciano test dei mezzi, ma instillano nel senso comune l’idea della bicicletta urbana e di come poterla utilizzare.

Il pubblico è chi si deve spostare all’interno delle città: ci sono studi che dimostrano che in alcuni percorsi la bici è più veloce dell’auto, oltre a risparmire tempo nel cercare parcheggio, e allo stesso tempo il pubblico italiano si sta spostando piano piano da un primo prezzo a prodotti invece di qualità superiore come i nostri. È importante far capire che queste bici sono utilizzabili sette giorni su sette e sono molto pratiche, hanno la cinghia al posto della catena e non sporcano durante l’utilizzo. Qui lo spieghiamo a tutti, insieme agli altri vantaggi delle nostre eBike.

2. In Italia manca il fatto che i modelli virtuosi partono dal basso, dai consumatori. Devono essere le persone, utilizzando pian piano sempre più bici a costringere le amministrazioni e la politica a seguire e ad agire di conseguenza. Non è sufficiente fare le ciclabili, ma deve esserci un cambio culturale.

GAZELLE

1. L'obiettivo è soprattutto quello di farci conoscere. Siamo arrivati in Italia un anno fa con piccole ambizioni, che sono diventate più grandi con il passare del tempo. Vogliamo presentare i nostri prodotti a un pubblico sempre più vasto. Crediamo in una mobilità sostenibile e i numeri ci dicono che la direzione sembra essere quella giusta. Gazelle produce city, trekking e cargo bike, con tre sedute fondamentali: comfort, attiva e sportiva.

2. Abbiamo un target abbastanza vario. Possiamo partire dalla famiglia giovane tra i 25 e i 30 anni con uno o più figli, a cui proponiamo bici cargo o da trekking. Per il segmento 35-55 proponiamo le city per mobilità urbana, percorsi prestabiliti per commissioni quotidiane o per il commuting. Per chi vuole godersi la vita all'aria aperta, in una fascia d'età compresa tra i 45 e i 65 anni, abbiamo anche un prodotto dedicato che è la Easy Flow. È studiato in collaborazione con un centro fisiatrico, ha un cavallo basso da 37 cm per favorire l'ingresso e una pedalata distesa, in modo da evitare un accumulo di acido lattico. L'estensione della gamba è semi-orizzontale e favorisce il normale ciclo di pedalata. Abbiamo una bici per ciascun segmento di mercato.

3. Siamo un po' indietro rispetto ad altri Paesi europei. Tutti hanno i Paesi Bassi come riferimento per la mobilità ciclabile, ma se guardiamo com'era Amsterdam negli Anni '80 e '90 ci mettiamo le mani nei capelli. Era peggio della Milano di oggi, caotica, piena di traffico e con pochi spazi verdi. Oggi, dopo 30 anni, con un processo innovativo che ha favorito un cambiamento, Amsterdam è il fiore all'occhiello della mobilità di tutto il continente. Da noi, bisogna essere onesti nell'ammettere che Milano è l'unica città europea d'Italia, in cui le amministrazioni passate e presenti (e spero anche quelle future) stanno facendo un grande lavoro in ambito di viabilità urbana, anche se c'è

COSA ABBIAMO

1. Perché è importante per voi essere presenti a Emoving Days?

3. Occorre proporre la bicicletta come reale alternativa sugli spostamenti medio- brevi urbani. Le statistiche di vendita delle biciclette dicono che la maggior parte delle bici vendute sono delle mtb sportive. Abbiamo ampliato la platea delle persone che vanno in bicicletta, però è sintomatico del fatto che ancora sull’elettrico urbano c’è molto da fare, proprio sulle bici che possono fare il salto sulla qualità di vita e sull’utilizzo degli spazi urbani nel modo corretto. Gli incentivi finalizzati a un ciclismo urbano avrebbero più impatto che non prendere in considerazione tutte le biciclette.

5. Deve avere poche caratteristiche ma ben definite. Per noi è importante l‘immagine del negozio, cosa che sta succedendo in molti punti vendita in Italia che si stanno modernizzando. Comperare una bicicletta deve diventare un’esperienza con un certo tipo di consulenza. Poi deve essere preparato tecnicamente, ad esempio le nostre bici sono abbastanza semplici, ma chi vende Tenways deve essere preparato e competente. Terzo, deve essere correttamente geolocalizzato, è importante per noi che sia nella giusta posizione a livello di aree urbane. Un appassionato di ciclismo è disposto a fare anche molti chilometri per andare a cercare il brand e il modello che vuole, ma per la bici urbana non funziona così. Si compera sotto casa e quindi è molto importante dove è ubicato lo shop.

ancora molto da fare. La strada, nel frattempo, è stata già dettata, per vincoli sia europei sia naturalistici. Sono convinto, però, che nei prossimi cinque anni ci sarà un forte incremento della bici come mezzo urbano alternativo.

4. La batteria è un palliativo del green, perché lo smaltimento influisce sull'ambiente in modo notevole. Noi, come Gazelle, abbiamo una sfida che si chiama Champion Mondial che terminerà nel 2026, tra gli obiettivi principali abbiamo uno sviluppo sostenibile oltre che un aumento del fatturato, la produzione di telai con materiali totalmente riciclabili e vogliamo ridurre del 30% le emissioni di CO2 nelle fasi di produzione. Inoltre, stiamo implementando la verniciatura con materiali senza solventi, ma derivati solo dall'acqua. Tutto questo è legato a Champion Mondial la nostra visione di business nel prossimo futuro. Per quanto riguarda l'elettrico, non credo che sia la panacea di tutti i mali. Cerco di avere una visione differente e obiettiva. È una valida soluzione in ambito urbano e suburbano, per spostamenti di 10-15 km. Per sostituire la combustione fossile bisogna pensare anche all'idrogeno o ai combustibili verdi, non esiste solo una direzione ma svariate sfaccettature per le nostre necessità.

5. Penso che il dealer debba formarsi al meglio per poter poi offrire il miglior servizio possibile all'utente finale. È necessario che i rivenditori conoscano cos'è una diagnostica e come farla o come riparare un motore. Sono dell'idea, inoltre, che una vendita deve essere fatta non in funzione della merce rimasta in magazzino, ma di una richiesta fatta dal cliente. Spero che i rivenditori di Gazelle selezionati finora facciano questa domanda a chi entra in negozio:

"Hai bisogno di una bici elettrica? Se sì, per quale motivo?", per poi indirizzarlo e guidarlo verso il giusto prodotto.

2. Che tipologia di prodotti proponete nel mondo della mobilità elettrica? E a che pubblico sono rivolti?

3. Come giudicate il modo in cui le città italiane stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità leggera? Quali sono le differenze rispetto ai modelli europei?

4. Quali sono le principali sfide dei veicoli elettrici per il futuro? Pensi che le istituzioni stiano facendo abbastanza per promuovere l’industria dei Lev/eBike?

5. Quali caratteristiche deve avere un retailer per essere in grado di gestire in modo autorevole e professionale il settore dei mezzi elettrici?

31 SPECIALE EMOVING DAYS
CHIESTO AGLI ESPOSITORI
Country manager Raffaele Crippa

FELO

Amministratore delegato Felo Italia

1. Il nostro primo obiettivo è quello di far provare il nostro veicolo. Farne comprendere le performance, visto che il nostro è il più performante L3 sul mercato. Parliamo di 110 km/h di velocità, il primo che viene dotato di serie di ABS e il primo con di controllo di trazione. Ha una coppia alla ruota di 200 Nm. Ha una ciclistica da moto, anzi, è una moto vestita da scooter perché si guida come una moto. Ha le pedane sotto alla sella, la triangolazione con il manubrio è perfetta e quindi il feeling di guida è eccezionale anche grazie all’enorme luce a terra. Si può piegare tanto senza grattare proprio a vantaggio del piacere di guida.

2. È un prodotto pensato per chi cerca uno scooter elettrico con performance molto interessanti, un’autonomia di tutto rispetto (140 km dichiarati) e quindi possiamo dire che in un utilizzo misto arriviamo tranquillamente a 120 km. È uno scooter per chi vuole distinguersi, con un design sportivo e linee dinamiche. In ultimo, ma non per importanza, è la scelta di chi vuole acquistare un prodotto di grande qualità costruttiva. Noi proponiamo sul mercato un mezzo che ha otto anni di garanzia sulle batterie. Questo permette all’acquirente di essere più tranquillo anche nel caso in cui dopo quattro anni lo voglia rivendere. A quel punto chi lo acquista ha ancora quattro anni di garanzia, cosa che

ENERGICA

Responsabile commerciale Emea

1. L’obiettivo è quello di farci conoscere e di rendere più popolare e democratico l’elettrico, affinchè diventi alla portata di tutti e all’attenzione del grande pubblico. Vorremmo anche attrarre potenziali clienti affascinati dalla transizione ecologica.

2. Abbiamo dei mezzi equiparabili a moto 800-1000 di cilindrata. In termini di potenza sono supersportive. L’obiettivo di Energica è quello di produrre moto elettriche super performanti e posizionate in una fascia alta di qualità e di prezzo. Abbiamo come target i professionisti che vogliono distinguersi per modernità e per attenzione alle tematiche ecologiche.

3. In Italia siamo un po’ indietro. A parte Milano, non ci sono grandi iniziative a supporto della transizione ecologica. Dobbiamo guardare a città come Parigi

permette di mantenere un elevato valore dell’usato.

3. Sulla mobilità elettrica urbana non ho dubbi a riguardo, altrimenti non farei questo di lavoro. Non c’è più una ragione valida per comprare un endotermico da usare in città. Utilizzare tutti i giorni un mezzo con performance incredibili, divertendosi ma anche rispettando l’ambiente.

4. Innanzitutto bisogna informare in maniera corretta. La gente è molto confusa, anche per colpe dei media. I vantaggi sono evidenti dal punto di vista dell’inquinamento e, a mio modo di vedere, questi mezzi sono anche belli da usare. Quindi non c’è un motivo per cui non sia la soluzione giusta già oggi. Per quanto riguarda i grandi viaggi su due ruote, ci son ancora dei punti di domanda e magari non comprerei nemmeno una moto elettrica per andare in pista, ma se devo girare in città non sceglierei nient’altro.

5. Innanzitutto chi vende elettrico deve essere informato, documentarsi su cosa sta vendendo e proporlo nel modo giusto all’utente finale. Se si conosce bene il prodotto è facile venderlo perché ha tutte le carte in regola.

o come Oslo, e prendere spunto su come vengono incentivati i mezzi elettrici.

4. C’è più attenzione e più consapevolezza. Rispetto a tre o quattro anni fa il cliente è più maturo e ha più conoscenza dell’elettrico. Il seme della transizione c’è già, serve solo un po’ più di tempo per essere assimilato. Noi siamo tra i primi sul mercato per quanto riguarda le performance sia in termini di autonomia sia di potenza. La sfida è sempre la stessa: aumentare l’autonomia, rendere più veloce la ricarica e soprattutto favorire la diffusione delle colonnine.

5. Il modello di vendita si sta consolidando negli ultimi due anni. Parliamo di una concessionaria full elecric che riesca a proporre all’attenzione del pubblico il valore di mezzi a zero emissioni, offrendo una vasta gamma di prodotti che vadano dallo scooter alla super moto. Vedo un po’ più di successo nelle concessionarie che non hanno nessuna commistione con il termico.

1. Ci siamo posti due obiettivi: far conoscere i nostri mezzi in una zona centrale di Milano per vedere le reazioni delle persone, e invitare i nostri partner e potenziali rivenditori molto importanti. Proponiamo una linea in franchising di mobilità elettrica e turistica, a zero emissioni, da due a quattro ruote e da due a quattro posti.

2. Abbiamo selezionato una ampia offerta, con una gamma Passenger e una Professional, sulla quale puntiamo molto per attività di delivery, spostamenti urbani di merci, per manutenzioni e servizi. Abbiamo individuato diversi target su quest'ultimo piano: quello turistico, le municipalizzate, Comuni, parchi e aziende di sharing. Puntiamo su una clientela “passenger” di ceto medio-alto, (visto la qualità), che hanno necessità di coprire la distanza casa-ufficio.

3. Possiamo imparare molto, soprattutto dai Paesi Bassi. Se un olandese fosse venuto agli Emoving Days, avrebbe pensato che c'era un pezzo della loro cultura qui da noi.

Puntano su questo tipo di mobilità da tanti anni e sono contenti di farlo. In Italia, invece, ci sono delle potenzialità interessanti e qualcosa si sta muovendo per quanto riguarda le normative. Il segreto, a mio avviso, è far provare i mezzi per creare anche un naturale passaparola tra le persone, aumentandone la curiosità.

4. Le difficoltà e le migliorie da apportare sono numerose. Noi come X-RAAM portiamo avanti lavorazioni made in Europe e per il 90% made in Italy, per cui siamo in una fascia alta di prezzo e speriamo per questo di poter contare anche sugli ecobonus, specie sui mezzi commerciali. Trattandosi di veicoli quasi artigianali, parliamo ovviamente di prezzi adeguati alla qualità e al design made in Italy. Si tratta di mezzi diversi da quelli di importazione asiatica e la differenza si percepisce tutta, anche in termini di durata sul medio-lungo termine. Lo smaltimento delle batterie è senza dubbio una grande questione. Mentre parliamo ci sono sicuramente tante aziende che si stanno occupando del problema, dal canto nostro non ci occupiamo direttamente dell'argomento in quanto il nostro lavoro è organizzare la distribuzione, per cui ci risulterebbe difficile approfondire il tema in modo completo. Credo che si raggiungerà comunque una soluzione ottimale. A mio modo di vedere, davanti a una microcar elettrica penso ai benefici nei confronti del traffico e delle emissioni, piuttosto che allo smaltimento di cui si stanno certamente già occupando alcune grandi aziende e anche start up innovative nel settore ambiente-territorio.

5. Deve avere innanzitutto la giusta forma mentis per apprezzare e capire il prodotto, in modo da descriverlo e proporlo nella maniera corretta. Deve avere naturalmente anche l'assistenza e la formazione necessaria per poter servire il cliente nella manutenzione.

32 SPECIALE EMOVING DAYS
General manager Alberto Fiorini X-RAAM

Gazelle Ultimate Progettata per offrire la massima libertà

Sensazione di massima libertà

Una bicicletta per godere ogni momento del tempo libero. La funzionalità unita all’estetica: una guida super confortevole e un look sportivo. Caratterizzata dal design innovativo e dinamico, Ultimate è una gioia per gli occhi. La bicicletta Ultimate è il meglio che Gazelle ha da offrire. Vieni a scoprirla.

Visitate il sito www.gazellebikes.com/it-it/modelli/ultimate o scansionate il codice QR.

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L’ORTO A PORTATA DI CHEF

CARGO BIKE PUÒ AVERE DIVERSE VITE, E UGUALMENTE PUÒ GENERARNE DI NUOVE. PROPRIO COME FA BUOONO, START UP DI AGRICOLTURA URBANA CHE CONSEGNA CIBO FRESCO COLTIVATO DIRETTAMENTE IN CITTÀ, PER UN’ECONOMIA CIRCOLARE CHE INIZIA AL PRIMO COLPO DI PEDALE E TERMINA IN RISTORANTI DI GRANDE PREGIO di benedetta bruni

Nata a sostegno di una logistica di prossimità versatile ed ecologica, come testimonia il suo primo progetto che abbraccia l’economia circolare, BIGA – cargo bike specialized non ha mai smesso di dare il suo contributo in episodi di rilievo sociale. Il marchio, infatti, si distingue per gli intenti virtuosi a cui destina i suoi mezzi di trasporto: è l’esempio di Buoono, start up milanese volta alla diffusione di maggiore consapevolezza sull’autosufficienza alimentare in città e forme di sostenibilità che siano compatibili con un’urbanistica anche negli spazi più ristretti.

La storia del suo fondatore, Pietro Trevisan, ricalca un tracciato ben noto a chi ha sempre vissuto in campagna, fatto di contadini che hanno dovuto adattare le loro colture alla pressione ecologica che l’agricoltura moderna sta imprimendo sulla terra. A vantaggio di raccolti più prevedibili e resilienti, le coltivazioni sono sottoposte a interventi che vedono la combinazione di aratri pesanti e fertilizzanti chimici ed erbicidi. Il rovescio della medaglia: tutta la vita organica ospitata nel suolo (vermi, insetti, funghi e microbi, ad esempio) che contribuisce a rendere il terreno florido invece si estingue, lasciando il suolo superficiale soggetto a un’erosione molto rapida. È stato quindi da un’intuizione ragionata, figlia di una circostanza vissuta sulla propria pelle, che Pietro ha dato luce a Buoono. La filosofia di fondo: con le sue fattorie urbane, vuole rendere a portata di mano (o BIGA) un’economia circolare in tutti i sensi, dove la nostra vita dipende dagli stessi ecosistemi che proliferano intorno a noi, per pianificare un futuro e sviluppare sistemi alimentari rispettosi di tutte le forme di vita e coscienza sul pianeta.

LE FATTORIE URBANE…

La base di partenza è già visibile: i luoghi dove servirebbero più orti coincide con quelli dove c’è meno spazio per realizzarli, e di conseguenza dove ci sono

CHI È BIGA - CARGO BIKE SPECIALIZED ?

BIGA – cargo bike specialized è una giovane realtà specializzata nel settore delle bici da trasporto e declinata al cicloturismo, agli eventi e al noleggio a lungo termine, diventata in breve un’azienda che fornisce servizi al B2B. Con sede in provincia di Milano, è presente su tutto il territorio nazionale con l’obbiettivo di diffondere i vari modi di utilizzo di questi mezzi sostenibili e alternativi.

più intermediari tra il consumatore e l’alimento finale (fruttivendoli, supermercati, ecc.). Il che si lega a prezzi superiori e a una biodiversità urbana particolarmente impoverita. Per venire incontro a queste necessità fuori dalla campagna, Buoono diffonde sistemi di produzione alimentare urbana ispirandosi agli ecosistemi naturali e coinvolgendo le comunità locali nella costruzione di pratiche di economia circolare. Ovvero sviluppa fattorie urbane producendo funghi, germogli e derivati ad alto potenziale nutraceutico. L’attività ricicla le esternalità di produzione dell'industria agroalimentare, come i fondi di caffè e la paglia, nella formulazione di un terriccio per l’agricoltura in serra urbana, ma anche per risparmiare terra e preservare le risorse limitate del nostro pianeta. La prospettiva vuole solo anticipare i tempi, che a causa dell’aumento esponenziale della popolazione mondiale vedono nelle fattorie urbane il fulcro di approvvigionamento principale entro il 2050.

…DIRETTAMENTE A CASA TUA

Questa idea non sarebbe possibile senza un mezzo di trasporto coerente con gli intenti iniziali di sostenibilità ed economia circolare. Grazie al sostegno di BIGA – cargo bike specialized, il team di Buoono farm è in grado di gestire in autonomia la sua supply chain: dalla raccolta degli scarti di bar e torrefazioni, fino alla consegna del prodotto finito presso ristoranti e bistrot, la loro fidata Riese & Müller Transporter 85 permette una gestione flessibile ed ecosostenibile della logistica che, internalizzata, permette di ottenere margini finanziari decisamente più alti. Oltre a ciò che più riassume l’esperienza della start up: sviluppare un legame unico tra il cliente e il produttore altrimenti impossibile da raggiungere, dove chi raccoglie il prodotto è la stessa persona che poi consegna e riceve feedback dal cliente, creando così un valore aggiunto e fondamentale per lo sviluppo della piccola ma concreta realtà.

URBAN FARMERS

Stefano Bianchi Mazzone, ingegnere informatico e fotografo. Matteo Bellotti, esperto di permacultura e video creator. Pietro Trevisan, urban farmer e biker.

DELIVERING FARMS AT EVERYONE’S HOME

Born during the pandemic to ensure economic and sanitary safety for foodservice workers, the company BIGA - cargo bike specialized, with focus on leasing and renting cargo bikes for industrial needs, has always been contributing to socially relevant episodes and ventures. That’s the case of Buoono, an Italian start up aiming at spreading both awareness on food self-sufficiency in urban contexts and sustainability initiatives compatible with smaller and smaller city spaces. Pietro Trevisan, its founder, born in a family of farmers in the Emilia-Romagna hills, could live first-hand the pressure the soil undergoes because of modern and heavy agriculture. His mis-

sion: spread the concept of circular economy and develop food systems that respect every living form in our planet.

Thanks to the collaboration with BIGA - cargo bike specialized, Buoono achieves different goals all together: a flexible logistics management, in which a single means of transport can pick up bar and restaurant food waste and, once recycled and turned into urban farms, deliver them to the clients’ houses, while receiving their direct feedback. All made with a single Riese & Müller Transporter 85: sustainability starting from the first pedal.

buoono.farm

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UNA
CARGO BIKE PER IL SOCIALE
36 DESIGN AWARD 2022
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