Outdoor Magazine #03-2023

Page 1

Anno 16 - Num. 3 - 2023 DATI&STATISTICHE Il mercato cinese e americano INCHIESTA La Carica dei 101: ultima puntata TEXTILE & TECH I trend SS 25 per i tessuti SNOWCORNER Il bilancio della stagione invernale Periodico mensile Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 Conv. in Legge 46/2004 Art.1 Comma LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa © MONTURAALICE RUSSOLO @outdoormag_
CONNESSO UN FIT PRECISO E MICRO-REGOLABILE AVVOLGENTE OFFRE UNA MAGGIORE VELOCITÀ E MIGLIORE STABILITÀ DELLE CAVIGLIE SICURO PENSATO PER OFFRIRE LE MIGLIORI PRESTAZIONI NELLE CONDIZIONI PIÙ DIFFICILI

Affronta ogni tipo di terreno, oltre il tempo, oltre la di stanza. Massima stabilità, ammortizzazione e ritorno di energia. Il trail è ai tuoi pie di RUN. LONGER.

PUNTO IOG

10 I Il resoconto delle date di Accademia Outdoor Pro

DATI & STATISTICHE

12 I L’approfondimento di McKinsey sul mercato sportivo di Europa, Stati Uniti e Cina

INCHIESTA ESCLUSIVA

14 I La Carica dei 101 - ultima puntata: parola ai negozianti

#MONTURAPEOPLE

22 I Correre non è mai stato così divertente

EXPERIENCE

24 I Due giorni di skialp in Adamello con The North Face x Gialdini

25 I La Sentinelle by Black Crows Skis: sesta edizione

RESPONSABILMENTE

26 I La produzione virtuale di capi outdoor che mette il consumatore al centro

FOCUS ON

27 I Lorpen: l’importanza della calza tecnica

TEXTILE & TECH

28 I Textrends di ISPO per la SS 25

VETRINA PRODOTTI

30 I Dolomite

30 I Dryarn , Zamberlan

31 I Cotopaxi, Ferrino, Movement, Ortovox, SCARPA

SNOW CORNER

32 I Intervista a Valeria Ghezzi di ANEF

33 I Blizzard: la linea

Women-to-Women

33 I La crescita della filiale italiana del Gruppo Rossignol

FOCUS SHOP

34 I Abbà Sas, Oulx (TO)

31 34 22 25 24
27 28
Anno 16 - Numero 3 - 2023

piuma migliore

Non lasciarti ingannare dall’aspetto giocoso e retrò. Ogni Fuego™ Jacket è fatta con materiali di qualità, tra cui una piuma impermeabile 800-fill di provenienza eticamente certificata. Capi performanti che ti terranno al caldo nel pieno di una burrasca invernale come in una passeggiata in città.

Fuego Collection www.cotopaxi.com/fuego
La
Copyright © 2021, Global Uprising, PBC Artcrafts International S.p.A - sales@artcrafts.it
Scopri di più sul nostro impegno per la sostenibilità etica e la missione di combattere la povertà estrema su cotopaxi.com.

LA COSTRUZIONE DI UN BRAND

È come un altare di sabbia in riva al mare […]

Mi piace guardarla salire

Come un grattacielo di cento piani

O come un girasole

In questo terzo editoriale dell’anno ci piace partire richiamando alcuni passi della splendida canzone

“La costruzione di un amore”, composta nel 1978 dal cantautore genovese Ivano Fossati. Da qui il riferimento del titolo. Parafrasando: per costruire non solo un amore ma anche un marchio ci vuole dedizione, passione, esperienza e molte altre virtù. È un’opera sempre in lavorazione, bella ma anche delicata, come “un altare di sabbia in riva al mare”. Quando parliamo di brand non ci riferiamo solo alle aziende, ma anche alla rete distributiva. Alcuni negozi, del resto, sono anch’essi paragonabili a veri e propri marchi. Autorevoli, riconoscibili e iconici.

Spesso, però, non si attribuisce la giusta rilevanza a questo elemento. Anche da parte degli stessi retailer, i quali considerano sovente molto più importanti i prodotti che vengono venduti nel proprio store. Non rendendosi conto che sono (o possono essere) essi stessi un vero e proprio brand, in grado di fidelizzare i clienti e spesso orientare anche le loro scelte d’acquisto. È bene, peraltro, ricordare come qualsiasi azienda di abbigliamento, calzature o accessori possa in ogni momento scomparire dalle vetrine o dagli scaffali di un negozio. Per quali motivi? I più disparati: incomprensioni o difficoltà, una differente strategia che porta l’azienda a ridurre il numero dei propri store multibrand, magari aumentando quello dei negozi monomarca, un riposizionamento del marchio, la scelta di privilegiare altri canali distributivi o rafforzare il DTC (direct to consumer), più in generale un cambio di strategia, e potremmo andare avanti con altre varie casistiche. Alcune peraltro sono decisamente attuali e stanno interessando proprio il settore outdoor già da alcune stagioni.

Pur attribuendo la giusta, talvolta fondamentale, importanza alle partnership con le aziende, ogni dealer dovrebbe pensare (anche) di investire sulla propria identità di brand. Ragionando e operando come una vera e propria factory. A vari livelli. Tra questi ci sono anche l’analisi e l’approccio al mercato, partendo da una sua corretta interpretazione e conoscenza. Ecco perché è importante essere costantemente aggiornati sui dati e sui trend del proprio settore di riferimento, ma allargando anche le vedute più in generale. In che modo? Confrontandosi, leggendo, informandosi. Partecipando alle fiere e agli eventi di riferimento (in primis ovviamente agli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda, quest’anno in programma il 9-10 luglio). Tutte azioni virtuose nelle quali anche il nostro gruppo crede molto. Per questo cerca di offrirvi con puntualità ogni mese su queste pagine, oltre che con maggior frequenza anche sui nostri canali web, notizie, approfondimenti e inchieste utili a decifrare meglio le varie contingenze di mercato. E possibilmente anche provare a decifrare le future evoluzioni.

Tra le analisi più emblematiche e rivelatrici c’è, come di consueto, la nostra esclusiva inchiesta “Carica dei 101”, della quale trovate la terza e ultima puntata nelle prossime pagine. Gli umori di molti dei negozianti intervistati sono eloquenti. E diversi da quelli dei due anni precedenti: meno euforici e soddisfatti, più prudenti, indifferenti, delusi, arrabbiati, rassegnati. È proprio quest’ultimo lo stato d’animo peggiore di tutti. Perché denota una scarsa, se non nulla, capacità di reagire a una contingenza di mercato nella quale il prodotto “non si vende da solo” e dove i clienti non entrano più così frequentemente in negozio. Ma dove, viceversa, i primi vanno innanzitutto conosciuti e provati, poi proposti, spiegati, spinti con i giusti argomenti. Mentre i secondi vanno pazientemente seguiti, consigliati, stimolati e in alcuni casi pure un po’ rincorsi. Rifuggendo dalla tentazione di lamentarsi a prescindere (anche se, dobbiamo dirlo, a volte ne hanno pure i motivi). Ma concentrando i propri sforzi alle attività di cui sopra, oltre che in generale alla costruzione del proprio brand.

Benedetto Sironi benedetto.sironi@sport-press.it

Editore: MagNet Srl SB

Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO

Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Contributors: SUSANNA MARCHINI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI, SARA CANALI, ALICE ROSATI, ELIANA CODEGA

Art director: ROSANGELA BARNI

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)

Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180

Fax 02.87245182 redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Anno 16 - N. 3 - 2023 Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi

Outdoor Magazine @outdoormag_ Sport Press Srl SB

NEWS 6 EDITORIALE 6
in
il 30
2023
Chiuso
redazione
marzo

URBAN TRAVELLER. WRAP

MOJITO WRAP è disegnata per i piedi dei viaggiatori urbani che hanno bisogno di supporto, comfort e protezione. Fascione applicato a mano, tomaia in pelle scamosciata rigenerata Evolo.

SCARPA.COM

Tecnica Group chiude un 2022 da record: +561 milioni di euro

Thule avvia la distribuzione diretta in Italia, mentre Panorama Diffusion acquisisce due nuovi brand

Tecnica Group chiude un 2022 da record: l’esercizio si è chiuso con un fatturato di 561 milioni di euro, in crescita del 21% YoY.

L’EBITDA Adjusted, pari a 94.5 milioni di euro, ha segnato un incremento del 14% rispetto al 2021. La società ha inoltre registrato un risultato di esercizio consolidato di 45 milioni di euro, anch’esso in crescita sull’anno precedente. In miglioramento, inoltre, le performance dei mercati in tutti gli 80 Paesi in cui vengono esportati prodotti Tecnica Group: si confermano come principali il Nord America che rappresenta il 30% delle vendite nette, in crescita di circa 30 milioni YoY, e l’area DACH che rappresenta il 39% delle vendite nette, in crescita dei circa 30 milioni YoY. Molto importanti sono state anche le crescite delle quote di mercato in Italia (+64% sul 2021) e in Francia (+23% sul 2021). A livello di categorie di prodotti, il 49% dei ricavi proviene da calzature, il 43% da quelli destinati alla pratica sportiva invernale e l’8% dal segmento pattini in linea.

Save the date: EOS 2023 sarà a Berlino

L’European Outdoor Group ha annunciato che il Summit annuale si terrà a Berlino il 28 e il 29 settembre 2023, in collaborazione con BSI, associazione dell’industria tedesca degli articoli sportivi. Il Summit è rivolto a dirigenti e responsabili delle decisioni, tuttavia, EOG continuerà a promuovere contenuti per diversificare i partecipanti all’evento, cercando comunque di mantenerlo esclusivo per i responsabili delle decisioni all’interno del settore outdoor. Il claim di quest’anno sarà “The New Era – Business and Beyond”: i tempi sono cambiati, e con loro anche i modi in cui misuriamo il successo, i modelli di business, le collaborazioni e il concetto di sostenibilità.

Garmont rinnova la partnership con l’Associazione Europea delle Vie Francigene

Garmont rinnova la propria partnership, nata nel 2020 con l’Associazione Europea delle Vie Francigene che promuove la Via Francigena, il percorso di 3.200 chilometri che si snoda lungo il continente europeo toccando più di 700 comuni. Questo percorso è stato riscoperto grazie all’interesse e alla promozione dell’AEVF e al desiderio di ricerca di una forma di turismo slow, per vivere all’aria aperta e riconnettersi con la natura. Nel 2022, oltre 50.000 pellegrini hanno percorso la Via Francigena, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Il movimento dei camminatori nel 2022 è stato caratterizzato da un boom dovuto alla necessità di tornare a una dimensione più lenta e legata alla natura: anche per questo Garmont ha deciso di rinnovare il proprio supporto all’AEVF.

Thule ha deciso di terminare la sua collaborazione con Panorama Diffusion per iniziare a distribuire direttamente i propri prodotti nei negozi bici e outdoor d’Italia. Il brand ringrazia il distributore che negli ultimi dieci anni ha fatto conoscere e apprezzare il marchio. Adesso, l'obiettivo è quello di instaurare un rapporto con il mondo del commercio al dettaglio per soddisfare le esigenze del settore, offrendo un’assistenza ai negozi partner con un’attenzione sempre crescente ai progetti di retail marketing. A seguito di questa decisione, Panorama Diffusion ha deciso di investire su due importanti brand del mondo outdoor e bike: Vickywood e Croozer. Vickywood è un produttore di tende e accessori funzionali e versatili, adattabili a qualsiasi avventura all’aria aperta. Croozer è un brand tedesco che produce rimorchi da trasporto per bambini, animali e cargo.

La Sportiva è cresciuta nel 2022 con un fatturato consolidato di 216 milioni

Per La Sportiva, il 2022 è stato un anno di grandi investimenti e di processi trasformativi, una strategia che ha comunque consentito all’azienda di Ziano di Fiemme di registrare una crescita superiore al 30% del fatturato consolidato, che raggiunge la cifra di 216 milioni di euro. Il mercato estero pesa oltre l’80% e le principali aree geografiche (USA e Europa) hanno avuto un incremento a doppia cifra, grazie alle scelte strategiche che hanno saputo soddisfare il crescente interesse dei consumatori per le attività outdoor. L’azienda guarda anche ai mercati orientali dove esiste una notevole attenzione per gli sport di montagna e dove i consumatori finali cercano la tecnicità e l’artigianalità che contraddistingue il made in Italy.

Alessandro Lafranconi è il nuovo responsabile

vendite e marketing Osprey

per l'Italia

B-Factory ha annunciato l’ingresso di Alessandro Lafranconi nel suo team come nuovo responsabile vendite e marketing per il brand Osprey. L’agenzia, che si occupa del brand californiano sul territorio italiano, affiderà a Lafranconi tutte le funzioni commerciali e di marketing relative al marchio, coordinando il team di agenti sul territorio, occupandosi in prima persona dei Key Account e dello sviluppo dei piani di espansione all’esecuzione della strategia. B-Factory si dichiara molto orgogliosa di avere nel proprio team una persona come Lafranconi, esperta nel mondo outdoor a 360 gradi. La sua figura rappresenta l’anello mancante di cui B-Factory aveva necessità per poter gestire sempre meglio i brand che rappresenta.

Prowinter Season Finale: il bilancio della stagione sciistica

Torna il Prowinter Season Finale, l’appuntamento che fa calare il sipario sulla stagione invernale dello sci. Si terrà giovedì 13 aprile 2023 presso Fiera Bolzano. In programma, la premiazione degli atleti dell’Arma dei Carabinieri e la presentazione dei numeri dello Ski Rental Summint, oltre a vari momenti di confronto e a una piccola anticipazione di Prowinter 2024. L’obiettivo è quello di tracciare un bilancio della stagione appena conclusa, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. L’evento vuole essere un momento di confronto tra aziende, negozianti e noleggiatori presenti, per confermare il proprio ruolo di piattaforma di dialogo che possa sostenere i business legati al mondo della montagna invernale e non solo.

8 NEWS - MERCATO

Main sponsor di PreAlpiTour Hike&Fly Race 2023

Le Guide Chamex di Chamonix con SCARPA

Dal 2023, partirà una nuova partnership tra SCARPA e le guide di Chamez, una compagnia di guide nata nel 1995 su idea di una guida alpina neozelandese che si concretizza nella valle di Chamonix. Si tratta di una collaborazione tra due entità che condividono gli stessi valori: sicurezza, solidarietà e sostenibilità. Negli ultimi anni, adattarsi ai cambiamenti climatici e cercare di proteggere l’ambiente è diventata una sfida che Chamex e SCARPA hanno preso a cuore. Le guide si impegnano a mostrare ai loro clienti l’immenso effetto che il cambiamento climatico ha sulle montagne, mentre SCARPA si impegna a creare prodotti duraturi e di utilizzare materiali rinnovabili o riciclati.

AKU diventa main sponsor della PreAlpiTour Hike&Fly Race, una delle più importanti competizioni Hike&Fly, che avrà luogo dal 20 al 23 luglio fra le Dolomiti meridionali e le Prealpi venete. Questa manifestazione è stata scelta dal brand veneto per continuare ad alimentare il proprio impegno nello sviluppo di prodotti rivolti ad un target giovane e sportivo, dopo la risposta positiva da parte dei giovani consumatori agli ultimi modelli proposti della stagione SS22 per la categoria fast hiking: il Ricket DFS GTX e il Flyrock GTX. Il team azzurro porterà ai piedi il modello Flyrock GTX per valutare, tramite una prova su campo, il valore tecnico dei nuovi modelli di scarpe del brand: AKU si è impegnata a realizzare calzature dotate di tecnologie progettate appositamente per questo tipo di competizione.

Insieme a Vibram per festeggiare i 30 anni di Conero GTX

Per celebrare il trentesimo anniversario dello scarpone Conero GTX, AKU e Vibram hanno lanciato un’edizione limitata con tre varianti di colore. Conero GTX è una storica calzatura da trekking di AKU che è diventata un modello di successo non solo per il numero di scarponi distribuiti sul mercato, per il sentimento e l’emozione che a distanza di anni ancora suscita nel pubblico. Questa serie esclusiva e limitata, interamente made in Italy, punta a riaffermare il valore dello stile unito alla funzionalità del prodotto, mettendo in luce alcuni dei concetti chiave che da sempre accompagnano l’agire del brand, la competenza tecnica nella collaborazione con Vibram, la salvaguardia della tradizione manifatturiera e il rispetto per l’ambiente.

9 NEWS - PARTNERSHIP
AKU

Happy birthday, Patagonia!

Il brand californiano festeggia i cinquant’anni della sua fondazione. Mezzo secolo di impegno responsabile con uno sguardo sempre rivolto al futuro: continuare a concentrarsi sulla sostenibilità dei propri capi e sull’impegno per contrastare il cambiamento climatico.

VF Corporation è tra le aziende più etiche del 2023

Il premio è arrivato da Ethisphere, una delle aziende leader nella definizione e nello sviluppo degli standard di pratiche commerciali etiche, mediante il loro processo di valutazione. VF Corporation ha ottenuto molteplici riconoscimenti negli ultimi sette anni e, ora, dopo un lungo percorso, è stata finalmente premiata.

Karpos + Polartec: una nuova gamma di prodotti upcycled

Karpos annuncia una nuova linea di prodotti nata dalla collaborazione con Polartec il cui focus è il riutilizzo dei materiali. La collezione nasce con l’obiettivo di minimizzare gli scarti dei magazzini, grazie a un’intuizione creativa e all’esperienza manifatturiera di Karpos. I capi sono contrassegnati dall’etichetta “upcycled’’, che indica l’origine del prodotto dal recupero di tessuto e frammenti di altri capi presenti in magazzino magari da anni e destinati al macero. Ognuno nasce dai materiali a disposizione, tutti rigorosamente Polartec. Tra i prodotti chiave della collezione, il remake della 80’S R Polartec Hoodie, l'iconica fleece che riporta il consumatore alle origini del brand.

Backland: ski touring a basso impatto grazie ad Atomic

Per la stagione 23/24 Atomic lancia la sua nuova generazione di sci da ski touring Backland. Questa innovazione avviene dopo un’accurata valutazione scientifica del ciclo di vita (LCA) del prodotto, convalidata da una parte terza certificata in linea con la norma ISO 14040/44 Gli sci sono stati completamente riprogettati con una costruzione a basso impatto che riduce le emissioni di CO2 del 30% e impegna una maggiore quantità di legno di provenienza locale, riducendo la presenza di metalli, fibre di vetro e resina. I nuovi modelli offrono comunque una maggiore versatilità su tutti i terreni, una maggiore efficienza in salita e garantiscono un migliore galleggiamento in neve fresca.

ASICS premiata per il suo impegno per l'ambiente

Per il quarto anno consecutivo, ASICS viene premiata per le sue strategie in campo sostenibilità e per aver coinvolto la propria supply chain in azioni contro il cambiamento climatico. ASICS Corporation rientra tra le aziende leader mondiali per l’impegno intrapreso con i propri fornitori in rapporto alla crisi climatica. L’azienda giapponese si è infatti aggiudicata il riconoscimento nella Supplier Engagement Leaderboard di CDP, l’organizzazione non profit globale che studia l’impatto ambientale delle aziende. Si sono aggiudicate una menzione per le strategie di riduzione delle emissioni e di gestione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico legati alla supply chain del brand giapponese. ASICS è una delle 500 realtà presenti nel Supplier Engagement Rating ed è rientrata nel primo 8% delle aziende valutate da CDP.

Petzl: pubblicato il primo rapporto RSI 2021

Petzl si pone un chiaro obiettivo: un futuro sostenibile, per il pianeta e per le persone, riducendo l'impatto delle sue attività e dei suoi prodotti. Ne è manifestazione il primo rapporto RSI 2021 pubblicato dall'azienda familiare, fondata da Fernand Petzl nel 1970, che da sempre procede nella direzione dell'innovazione e dell'eccellenza industriale. Nel contesto contemporaneo questo impegno si traduce nel contribuire alle principali sfide sociali e ambientali che caratterizzano il suo settore di attività. L’aspirazione di Petzl è di costruire partnership durature in un ambiente stabile, rispettando le proprie responsabilità e contribuendo positivamente alla risoluzione dei problemi sociali ambientali. E il team RSI e la Fondazione Petzl agiscono senza sosta mettendo in atto un approccio pragmatico e collaborativo. Al di là della sicurezza e della soddisfazione degli utilizzatori dei prodotti, il focus attuale dell'azienda è appunto sul controllo e sulla riduzione dell'impatto delle attività e dei prodotti, sia sul pianeta che sulle persone.

Fjällräven è il brand più green della Svezia

Per il quarto anno consecutivo, in occasione del Sustainable Brand Index 2023 i consumatori svedesi hanno votato Fjällräven come il brand più sostenibile del Paese nella categoria “Marchi di abbigliamento e moda”. Con l’aiuto di 80.000 consumatori provenienti da otto Paesi, il Sustainable Brand Index misura e analizza circa 1.600 marchi in 36 settori diversi. Condotto ogni anno dal 2011, questo studio indipendente esamina come i marchi sostenibili siano percepiti dai consumatori. Quali sono nel concreto le azioni che il brand fa per rendere la sua produzione di abbigliamento e attrezzature outdoor durevoli, funzionali e sostenibili? La creazione di soluzioni prive di PFC e la sensibilizzazione dei consumatori sugli effetti devastanti dei PFC sull’ambiente è da sempre un tema importante per Fjällräven. Lo sviluppo di Eco-Shell, il suo primo materiale hardshell impermeabile, realizzato con trattamento impregnante DWR privo di perfluorocarburi dannosi (PFC). A partire dal 2022, grazie alla recente introduzione delle cerniere DWR senza di PFC, tutte le giacche e i pantaloni della linea Keb Eco-Shell di Fjällräven sono prodotti al 100% senza PFC. Per quanto riguarda i materiali di origine animale, una parte fondamentale dell’approccio globale alla sostenibilità da parte di Fjällräven riguarda la tracciabilità, sia che si tratti di lana o piuma. Per quest’ultima il brand ha lanciato nel 2014 la Down Promise, che garantisce la tracciabilità al 100% e una produzione etica della piuma impiegata in tutte le imbottiture di giacche invernali e sacchi a pelo. Per la lana, Fjälräven collabora con l’azienda neozelandese ZQ Wool che lavora direttamente con allevamenti situati in Nuova Zelanda e Australia e garantisce la fornitura, la qualità e l’integrità della lana, oltre che il benessere degli animali. Infine, il brand ha lanciato nel 2021 la collezione Samlaren, nata con l’obiettivo di dare nuova vita alle eccedenze di tessuto e combattere lo spreco di risorse. I prodotti contrassegnati dall’etichetta Samlaren – che in svedese significa “il raccoglitore’’ – sono creati utilizzando eccedenze di tessuto provenienti dagli stabilimenti del brand, sapientemente abbinati in edizioni limitate con esclusivi design e accostamenti cromatici.

10 NEWS - RESPONSABILI
IN BREVE

A CHI INTERESSA LA FORMAZIONE? A POCHI, COMUNQUE I MIGLIORI

Ricerca tecnologica, nuovi materiali, nuove funzionalità. L’innovazione nell’industria outdoor va avanti con sempre maggiori investimenti per offrire prodotti ad elevate prestazioni in termini di sicurezza, durata e riduzione dell'impatto ambientale. A chi interessa tutto questo?

a cura di Vittorio Forato, vicepresidente di IOG

Apparentemente a pochi, quasi nessuno a giudicare dai risultati dei due recenti appuntamenti dell’Accademia Outdoor Pro di IOG, organizzate a Verona e, per la prima volta anche in Umbria, a Terni, per favorire l’incontro con i negozianti del centro e del sud Italia.

12 aziende e una trentina di ragioni sociali. Di certo la migliore distribuzione specializzata, quella che risponde sempre con entusiasmo alle proposte di dialogo messe in campo dall’Italian Outdoor Group, ma comunque davvero troppo poche insegne. A loro va in ogni caso il nostro grazie per non aver fatto mancare la propria presenza e per aver ancora una volta dimostrato di credere nel valore della formazione a vantaggio della professionalità. Loro, per noi, sono comunque la buona notizia.

Ma, alla luce dei risultati, si impone di fatto una riflessione sul significato di queste iniziative che nascono dalla convinzione che investire sulla formazione professionale sia sempre una scelta vincente e un asset fondamentale per affrontare con maggiore forza le difficoltà del mercato. Una convinzione che però è frustrata da uno sforzo organizzativo sproporzionato rispetto al risultato raggiunto. Dobbiamo dirci la verità: registriamo un bilancio in perdita. Non sono bastati cinque mesi di contatti, inviti, chiamate e richiamate per mettere insieme un numero davvero importante di insegne disposte ad investire un giorno del proprio tempo per incontrare alcuni tra i marchi italiani e stranieri protagonisti del mercato outdoor, impegnati a fornire gli strumenti operativi e le argomentazioni tecnico commerciali da utilizzare per una presentazione efficace dei nuovi prodotti in fase di vendita. Efficacia che significa conservazione del valore, consoli-

damento del rapporto con il cliente finale e quindi stabilità e profitto. Al di là delle tante riflessioni e considerazioni che potremmo fare tra di noi, ci piacerebbe allora capire da parte dei diretti interessati che cosa non funziona, dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato. Perché la semplice risposta “è difficile trovare il tempo per queste cose” per quanto comprensibile non ci soddisfa e non può essere accettata. Se qualcuno ha qualche buon consiglio da dare, questo è il momento giusto per farlo. Noi siamo sempre pronti ad ascoltare e ad agire di conseguenza.

Molti di noi hanno rapporti o svolgono buona parte della propria attività sul mercato internazionale e molti di noi hanno abbastanza esperienza per sapere che altrove le cose, da questo punto di vista, vanno sensibilmente meglio. Nel senso che la richiesta di formazione parte proprio dalla distribuzione che di fatto “impone” all’industria di dimostrare la propria capacità di essere non solo porgitore di un prodotto, ma di essere artefice del suo destino, formando il personale di vendita nei negozi e mettendo in pratica azioni dirette a promuoverne i contenuti e infine la vendita. Una dinamica che, nel suo insieme, determina il processo virtuoso di valorizzazione congiunta dei marchi e delle insegne che li rappresentano. Altro che svendite.

In attesa che qualcuno risponda alla chiamata noi comunque non ci fermiamo. Da Verona e anche da Terni sono arrivati come sempre stimoli interessanti e utili per andare avanti con convinzione. L’appuntamento per il prossimo anno è già fissato: 8 aprile a Verona e 15 aprile a Terni. Distribuzione, se ci sei batti un colpo!

italianoutdoorgroup.it

11 PUNTO IOG
TAPPA DI TERNI TAPPA DI VERONA Vittorio Forato

OUTDOOR INDUSTRY, MONDI A CONFRONTO

L’approfondimento su Europa, Stati Uniti e Cina contenuto nello studio McKinsey & Company sul mercato degli articoli sportivi offre spunti di riflessione per le strategie globali del futuro di Alice Rosati

In Europa, il mercato dell’Outdoor Industry si preannuncia incerto e la resilienza è la chiave per affrontare i continui cambiamenti in corso. Dopo un inizio positivo, la seconda parte del 2022 ha subito una battuta d'arresto determinata dalla situazione economica instabile e dal conseguente calo di fiducia dei consumatori. A fronte di una domanda in contrazione e di stock in eccesso, il 22% dei player del settore si aspetta una dimi-

nuzione dei ricavi e dei margini di oltre il 5%. Ma cosa succede negli altri Paesi? Lo studio “Sporting Good 2023 - The need for resilience in a world in disarray”, realizzato da McKinsey & Company, analizza il mercato degli articoli sportivi negli Stati Uniti e in Cina, e propone un'intervista a Holger Schwarting, chairman of the board, SPORT 2000 International sulle principali sfide del settore retail in Europa, ma non solo.

Equipment categories saw more modest gains, or declines, in 2022, after record years in 2020 and 2021. This reflected the fact that most equipment is bought for the long term (the ‘one and done’ phenomenon), militating against high levels of repeat business. Still, 2019-2021 growth (CAGR) was more than 20 percent, as the category expanded faster than apparel or footwear.

Negli Stati Uniti, la categoria outdoor è andata leggermente in controtendenza rispetto al trend negativo dello sportswear. Nel 2022 ha registrato ricavi superiori dello 0,2% rispetto all'anno precedente. In generale, i ricavi hanno segnato un +24% nel 2022 rispetto al periodo pre-pandemia. Le sottocategorie in crescita sono state abbigliamento +3% e accessori +5%, mentre le attrezzature sono diminuite del 4% e le calzature del 3%.

Vista la performance irregolare delle aziende e la probabilità di continue sfide, l'eccedenza del settore continuerà probabilmente nel 2023, con una traiettoria di crescita incerta. D'altra parte, la tendenza verso stili di vita più sani è ben consolidata e l’approccio "direct to consumer" è destinato a rimanere in vigore, fornendo vantaggi in termini di costi e coinvolgimento per le aziende che operano con successo. La chiave per i decision maker sarà valutare strategicamente queste dinamiche e reimpostarle in modo selettivo per trarne vantaggio.

STATI UNITI

Team sports equipment posted a slightly positive performance in 2022, with a 2 percent gain in revenues mainly driven by price increases. Units sold fell by 7 percent, while ASP rose by 10 percent. Compared with the pre-pandemic period, revenues were 15 percent higher. The best-performing sub-categories were Lacrosse, in which revenues were 27 percent higher than in 2021, racket sports, driven by Pickleball, where revenues were 13 percent higher, and soccer, where income was up 10 percent.

Cycling revenues fell 10 percent compared with 2021, after 20 percent growth in 2019 to 2021. Again, however, 2022 revenues were well in advance of the pre-pandemic period, with an uplift of 32 percent. Units sold decreased by 17 percent in 2022, while ASP rose by 9 percent. The best-performing sub-categories were e-bikes, in which revenues rose 16 percent compared with 2021, amid 400 percent growth since before the pandemic (Exhibit 5). We expect strong performance in e-bikes to continue, in part because growth is coming from a long-awaited structural shift

Dopo una ripresa post-Covid in cui alcune aziende hanno superato i livelli di attività pre-pandemia, gli ultimi mesi hanno presentato nuove sfide, tra un'inflazione più rapida, tassi di interesse più elevati e continue interruzioni della catena di approvvigionamento. Negli Stati Uniti, nei primi nove mesi del 2022, le vendite unitarie sono state inferiori del 4-8% rispetto ai livelli del 2021 e l'impatto sui ricavi non è stato compensato dall'aumento dei prezzi medi di vendita. La performance aggregata del 2022 è rimasta superiore a quella del 2019, ma le prestazioni delle singole categorie sono variate considerevolmente

Matt Powell, senior sports industry advisor per The NPD Group

Exhibit 2. The outdoors sector performed slightlybetter in 2022,albeit with mixed results across sub-segments

Il settore outdoor ha ottenuto risultati leggermente migliori nel 2022, anche se contrastanti nei suoi sottosegmenti

12 DATI & STATISTICHE
US
— Performance of the industry
54% Apparel 16% 24% Attrezzature 6% Calzature Accessori Cambio dollaro YTD 2022 vs. YTD 2021 Year-to-Date = January – September - Excludes Fashion Categories. Each category leverages a different data sources of sales data 252 -171 -86 45 Accessorie Attrezzature Abbigliamento Calzature cambio dollaro assoluto % cambio +3% -4% -3% +5% Source: The NPD Group/Retail Tracking Service Il settore outdoor US diviso per sottocategoria % del volume totale di vendite
Abbigliamento
“The 'one and done' nature of certain categories is slowing down sales after peak demand years”

Nonostante le sfide a breve termine, le prospettive per il settore degli articoli sportivi in Cina sono positive, tra un crescente interesse per il benessere e una forte associazione tra abbigliamento sportivo e moda. Nel 2022 il calo di fiducia dei consumatori e i venti contrari legati al Covid, hanno sicuramente messo sotto pressione il mercato cinese degli articoli sportivi, limitando una forte fase di crescita.

“Prima del Covid, la Cina era un mercato che cresceva in modo più veloce rispetto a quella Usa, con una media del 15%, circa tre volte più veloce rispetto al mercato europeo. Il 2022 non è stato un anno facile neanche per la Cina: la fiducia dei consumatori ha raggiunto i minimi storici”, hanno spiegato i consulenti McKinsey durante l’incontro con le aziende del settore organizzato da Green Media Lab e Sport Press.

CI SONO PERÒ TRE FATTORI CHE RENDONO LA CINA

UN MERCATO INTERESSANTE NEL MEDIO LUNGO TERMINE:

1. una fascia demografica di reddito medio-alto in crescita: ci si aspetta che nel 2025 i 54% delle famiglie appartenga a questa classe, che si traduce in nuovi consumatori di marchi di articoli sportivi;

2. il forte sostegno del governo cinese per stili di vita sani nell'ambito del programma “Fitness for All”. L'agenda nazionale mira a creare una delle più grandi industrie sportive del mondo entro il 2025 e una catena del valore di 700 miliardi di dollari;

3. la classe media è molto più attenta alla salute rispetto alle generazioni precedenti e desidera prodotti ed esperienze di qualità, con maggiore enfasi sulla salute fisica e mentale. Oggi più del 50% pratica regolarmente sport e un dato interessante è l’aumento della partecipazione femminile: la quota rosa che pratica sport e fitness è più alta rispetto a quella maschile, e spende circa il 20% in più.

CINA EUROPA

Il business dell'outdoor in Cina è relativamente nuovo, se lo si confronta, per esempio, con il Giappone, dove abbiamo un'attività outdoor da oltre 40 anni. Quando abbiamo iniziato a fare business in Cina, ci siamo presentati come player del settore outdoor e la gente non capiva cosa significasse. Abbiamo visto una notevole trasformazione in questo senso, e al giorno d'oggi l'outdoor in Cina è una categoria importante con fantastiche prospettive di crescita

Tim Boyle, chief executive officer, Columbia Sportswear Company

Relativamente al settore outdoor, si registra un crescente interesse per gli sport di nicchia come lo sci, il surf, l'escursionismo, l'arrampicata su roccia e il ciclismo su strada. Le fonti di mercato indicano un aumento della preferenza per i marchi locali rispetto a quelli internazionali. Nonostante questi segnali, i marchi multinazionali hanno registrato una forte crescita negli ultimi anni, aumentando la loro quota tra il 2018 e il 2021. In effetti, alcuni player globali hanno avuto successo adattando i loro approcci alla domanda locale. Come rileva lo studio, aziende come The North Face sono cresciute grazie a questo approccio, segnalando che la sovraperformance è possibile attraverso l'assegnazione di priorità strategiche, prodotti e competenze dimostrabili. L'aumento del consumo femminile rappresenta un'altra opportunità in un trend generale che rimane comunque positivo.

Le sfide principali per i retailer

Tra le sfide che oggi i retailer di articoli sportivi si trovano ad affrontare c’è l’interruzione della catena di approvvigionamento. “Non riceviamo ancora tutti gli ordini che facciamo ai marchi, sia dal punto di vista della quantità, sia dei tempi di consegna”, ha detto Holger Schwarting, chairman of the board, SPORT 2000 International e McKinsey. "La maggior parte dei rivenditori si trova ad avere a che fare con livelli di inventario più alti del solito e alcuni di loro stanno addirittura cancellando ordini specifici per gestire questo livello di scorte più elevato. La sfida è controbilanciata dal fatto che i prezzi stanno aumentando e noi abbiamo ordinato a prezzi più bassi. Se annulliamo l'ordine, il prezzo del prossimo ordine sarà più alto del 10%. Quindi, a volte ha senso mantenere gli ordini.

In generale, l'inventario è una sfida che possiamo affrontare”, continua il presidente del consiglio d'amministrazione del Gruppo d'acquisto specializzato in abbigliamento e attrezzatura sportiva attivo in tutta Europa.

“La seconda sfida principale è l'inflazione e l'insicurezza che provoca nei consumatori. Osserviamo una certa quantità di downtrading ma, cosa interessante, non così tanto tra i vari marchi. Per esempio, invece di acquistare un paio di scarpe che costavano 160 euro e sono salite a 180 euro, i consumatori cercano un altro paio della stessa marca che costa 140 euro. In pratica, acquistano un prodotto di valore leggermente inferiore del brand che hanno scelto”.

QUESTIONE DI FIDUCIA

“Chi acquista articoli per il tempo libero e il lifestyle cerca un marchio con cui identificarsi. Dall'altro lato, i segmenti delle prestazioni sportive sono più orientati alla tecnica. Qui le persone acquistano per un'attività specifica, il che consente ai piccoli marchi specializzati di guadagnare terreno. La fiducia in questo segmento non è definita tanto dall'immagine e dall'identità quanto dalla capacità del brand di fornire ciò che è necessario in termini di caratteristiche tecniche”.

PREVISIONI DI MEDIO PERIODO

Credo che assisteremo a una crescente polarizzazione. Da un lato, ci saranno prodotti a basso prezzo, standardizzati e acquistati principalmente online. Dall'altro lato, ci saranno rivenditori innovativi, di maggior valore, che offrono il tipo di competenza ed esperienza che rendono utile una visita in un negozio fisico. Chi rimarrà nel mezzo farà fatica, questo vale per l'Europa e non solo

Holger Schwarting, chairman of the board, SPORT 2000 International

ECONOMIA CIRCOLARE, UTOPIA O REALTÀ?

“Il noleggio è il settore in cui vedo il maggior potenziale per i rivenditori come noi. Per esempio, il noleggio degli sci permette di riutilizzare uno sci da 30 a 40 volte nel corso della stagione. In Europa, il 60-70% delle vendite di sci viene destinato al noleggio. Noi abbiamo sostituito le vendite con i ricavi di questo settore. Naturalmente questo è difficile per i marchi, dato che i loro volumi sono diminuiti, ma è un modello molto più sostenibile. Per quanto riguarda il riciclo, non può funzionare se non ci sono negozi che si prestano a diventare punti di raccolta, e siamo lieti di assumerci questa responsabilità”.

13 DATI & STATISTICHE

1.BILANCIO 2022

Qual è stato l’andamento delle vendite del negozio durante l'anno?

2.STAGIONE INVERNALE

Le preoccupazioni legate al possibile slittamento della FW22/23 hanno influito sulle vostre vendite nella prima parte della stagione? Ora qual è la situazione?

3.THE GOOD & THE BAD

Quali sono stati nel 2022 le principali problematiche e gli aspetti più positivi?

4. AUMENTO DEI LISTINI

Che ripercussioni ha avuto sull'attività?

5.BEST OF

Qual è stato a livello di vendite il periodo migliore dell'anno?

3a

E ULTIMA PUNTATA

6.CATEGORIE TOP

Quali sono state le più acquistate in negozio?

7.VENDITE ONLINE

Quanto incidono (in %) sul totale?

8.CATEGORIE ONLINE

Quali sono state le più acquistate?

9.SOSTENIBILITÀ

I consumatori sono più consapevoli e ricercano prodotti più ecologici / responsabili? Sono attenti alla sostenibilità delle aziende? Sono disposti a pagare di più per questo o ci sono altre variabili più importanti (prezzo, comfort, estetica, caratteristiche tecniche)?

10.BRAND RIVELAZIONE

11.MARCHI PIÙ VENDUTI

A Calzature hiking-trekking

b Calzature mountain lifestyle

c Calzature climbing

D Calzature trail running

E Scarponi da scialpinismo/freeride

f. Scarponi sci alpino

g. Abbigliamento outdoor

h. Abbigliamento intimo tecnico

i Accessori (bastoncini, occhiali, caschi)

L Attrezzatura climbing (DOvE spEcificAtO: + iN crEscitA, = stAbiLE, - iN cALO)

12.ALTRE OSSERVAZIONI

Torna anche quest’anno l’inchiesta esclusiva di Outdoor Magazine sull’andamento delle vendite del mercato. Parola ai negozianti

LA CARICA DEI 101 l

_a cura dell a redazione

La nostra rivista è sempre attenta al negoziante e alle sue necessità. I retailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. I primi numeri del nuovo anno raccolgono la consueta “La Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet), con essa realizzia-

lPUNTO SPORT SKI TRAB - LIVIGNO (SO) CRISTINA TRABUCCHI - PROPRIETARIA

1. Stabile.

2. Nonostante la stagione sia partita in ritardo, i risultati sono ottimi.

3. Le problematiche sono legate a difficoltà di consegna della merce e a ordini troppo anticipati.

4. È stato ininfluente.

5. Luglio / settembre.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. La clientela più consapevole della sostenibilità delle aziende è poca.

10. HOKA

11A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) SALOMON (=)

11B. Non li trattiamo

11C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=)

11D. HOKA (+) ALTRA (+) ASICS (=)

11E. SCARPA (+) DYNAFIT (=), ATOMIC (=)

11F. SKI TRAB (=) HEAD (+) ATOMIC (+)

11G. MONTURA (=) DYNAFIT (=) ROCK EXPERIENCE (+)

11H. MICO (+) ODLO (-) MONTURA (+)

11I. BLITZ (+) JULBO (+) SALICE (-)

11L. Non li trattiamo

mo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi, con bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2022 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco la terza e ultima puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato outdoor.

MOUNTAIN SHOP - GENOVA

GABRIELE PACE - TITOLARE

15 FELICI

12 INDIFFERENTI

Y8 TRISTI

l1. Stabile.

2. Inizialmente l'instabilità e la poca neve hanno influito negativamente sulle vendite, arrivata la neve invece gli affari si sono risollevati. Nel complesso però, essendo un negozio di Genova che lavora maggiormente nel trekking, non siamo stati molto penalizzati dalle poche nevicate.

3. Le problematiche principali del 2022 sono state concentrate nella prima parte dell'anno ed erano relative all'approvvigionamento della merce. La lungimiranza della casa madre però ha permesso di avere sempre un assortimento adeguato di articoli. Mentre l'aspetto positivo del 2022 è stato il prosieguo dell’ondata di nuovi appassionati della montagna.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Trekking / hiking.

7. Meno del 10%

8. Nessuna categoria vende più delle altre.

9. Nella zona di Genova la componente ambientale non ricopre ancora la principale leva di scelta di un prodotto, sia a livello aziendale che a livello di negozio. C’è un grande impegno in atto per comunicare ai clienti che in quanto fruitori della natura tutti siamo responsabili della natura stessa.

10. COROS

11A. SALEWA (=) DYNAFIT (=) SCOTT (+)

11B. SALEWA (=)

11C. EVOLV (+)

11D. DYNAFIT (=) SCOTT (+)

11E. DYNAFIT (=)

11F. DYNAFIT (=)

11G. SALEWA (+) DYNAFIT (-)

11H. SALEWA (=) OXYBURN (+)

11I. JULBO (+)

11L. WILD COUNTRY (+)

14 INCHIESTA ESCLUSIVA IL SENTIMENT DI QUESTO NUMERO
R
LE DOMANDE

BLOCCO MENTALE - BRESCIA

VALENTINA SEGHEZZI - TITOLARE

1. In crescita del 33%

1. Stabile.

2. Le preoccupazioni hanno impattato sulle vendite e la situazione è ancora la stessa.

3. Le problematiche riguardavano le mancate consegne.

4. Ha frenato le vendite.

5. Gennaio / marzo.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. I consumatori vorrebbero essere più attenti alla sostenibilità, poi i prezzi più elevati dei prodotti fanno cambiare idea.

10. ARC’TERYX, RAB, MOUNTAIN EQUIPMENT

11A. LA SPORTIVA (=)

SCARPA (=) AKU (=)

11B. Non li trattiamo

11C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=)

11D. Non li trattiamo

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. ARC’TERYX (+) RAB (+)

MOUNTAIN EQUIPMENT (+)

11H. SMARTWOOL (=)

ORTOVOX (=)

11I. Non li trattiamo

11L. CLIMBING TECHNOLOGY (=)

C.A.M.P. (=) BLACK DIAMOND (=)

RTINO SPORT SERVICE - ROSÀ (VI)

FEDERICO BIZZOTTO - TITOLARE

1. In crescita del 15%

2. Sì hanno influito, ma già da metà novembre la situazione ha iniziato a stabilizzarsi.

3. Le problematiche riguardavano la difficoltà nel reperimento delle merci e la scarsità di neve.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci alpino / snowboard.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. Sicuramente c’è più attenzione, ma le caratteristiche tecniche, il prezzo e l’estetica sono ancora i punti decisionali più forti.

10. Nessuno in particolare

11A. Non li trattiamo

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. TECNICA (+) ATOMIC (=)

SALOMON (+)

11F. STÖCKLI (+) SALOMON (=)

BLIZZARD (+)

11G. SCOTT (-) HYRA (+)

FLYLOW (+)

11H. MICO (=) UNDERSHIELD (+)

SALOMON (-)

11I. LEKI (+) SALOMON (+)

BRIKO (-)

11L. Non li trattiamo

DAMENO SPORT - MILANO

PAOLO POZZI - SOCIO

Y1. In calo del 10%

2. Sì, anche perché lavoriamo sull’invernale.

3. Le problematiche riguardano i ritardi o gli annullamenti delle consegne sul materiale invernale. A Milano viviamo la stagione in modo ritardato perché si parte a dicembre, quindi l’inverno dal punto di vista commerciale inizia più tardi. L’aspetto positivo è che ha nevicato a dicembre.

4. Ha reso le vendite più difficili, ma non ha influito negativamente perché se il cliente ha bisogno compra, ma rende la cosa più difficile.

5. Gennaio / marzo.

6. Sci di fondo / trekking.

7. No.

8. /

9. I consumatori sono più attenti. È legato al fatto che siamo in una grande città quindi il discorso della sostenibilità è

più sentito e le persone stanno più attente nell’acquisto. Poi però il prezzo fa ancora da padrone.

10. RIDAY

11A. SCARPA (=) KAYLAND (=)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. SALOMON (=) ON (=)

11E. SCARPA (-) FISCHER (-)

11F. FISCHER (-) MOVEMENT (-) SALOMON (-)

11G. KARPOS (=)

11H. RIDAY (=) CRAFT (=) MICO (=)

11I. SALOMON (=) ONE WAY (=)

11L. Non li trattiamo

12. Siamo in una fase commerciale difficile perché gli ordini non vengono consegnati, oppure arrivano in ritardo o le consegne vengono gestite male. Purtroppo anche la carenza di neve è un problema

LANDISPORT - BERGAMO

MATTEO SARTORI - TITOLARE

2. Sì, purtroppo inverni miti hanno frenato l’acquisto di prodotti specifici. Situazione che fortunatamente si è poi normalizzata.

3. Le problematiche riguardavano il rientro dal Covid, mentre gli aspetti positivi riguardano le persone che hanno voglia di uscire e di esplorare.

4. È stato ininfluente.

5. Gennaio / marzo.

6. Sci alpino / snowboard.

7. Tra il 10% e il 30%

8. Abbigliamento stagionale.

9. No, purtroppo il consumatore medio guarda piuttosto al rapporto costo/performance.

10. HANNAH, UNDERSHIELD, SILVER SKIN

11A. SALOMON (=) TREKSTA (+)

11B. TIMBERLAND (=) ADIDAS (=) VANS (=)

11C. Non li trattiamo

11D. TREKSTA (=) SALOMON (=)

11E. NITRO (=) JONES (+)

11F. SALOMON (=) HANNAH (+) PROTEST (=)

11G. SALOMON (=) HANNAH (+) COLMAR (+)

11H. SILVER SKIN (+) UNDERSHIELD (+) HORSE FEATHER (+)

11I. OAKLEY (+) TSL (=) PROSURF (+)

11L. Non li trattiamo

BRASI SPORT - ROVETTA (BG)

FABRIZIO CORRADO BRASI – TITOLARE

l1. Stabile.

2. Sì, soprattutto nei primi mesi di ottobre e di novembre. Si sta soffrendo anche adesso per il tanto caldo.

3. Le problematiche riguardano le consegne. L’aspetto positivo per l’outdoor riguarda il caldo nei mesi di ottobre e novembre.

4. È stato ininfluente, perché ci siamo dovuti adeguare al ribasso per non fare pesare troppo.

5. Aprile / giugno.

6. Sci alpino e calzature.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. Una parte di consumatori comincia a es-

MAICOL

R1. In crescita del 4/5%.

2. Hanno influito solo sull’abbigliamento.

3. C’è stata un’euforia post Covid nonostante aumenti e prezzi. Il settore che funziona di più è lo sci. Lo sportswear e l’abbigliamento sono stati in crollo.

4. È stato ininfluente.

5. I quattro mesi invernali.

6. Padel e tennis.

7. Il nostro e-commerce è marginale e le vendite incidono meno del 10%.

8. Racchette per padel.

9. Ancora poco.

sere sensibile, però è ancora una minoranza.

10. Nessuno in particolare

11A. SCARPA (+) GARMONT (-)

11B. GARMONT (=) HOKA (=) ALTRA (=

11C. Non li trattiamo

11D. SCARPA (=) HOKA (=) ALTRA (=)

11E. ATOMIC (=) SCARPA (=) DYNAFIT (=)

DALBELLO (=)

11F. ATOMIC (=) DYNAFIT (=)

11G. KARPOS (=) ORTOVOX (=) ICEPEAK (=)

11H. ORTOVOX (=)

11I. LEKI (=) UVEX (=) ATOMIC (=)

11L. Non li trattiamo

10. Nessuno in particolare

11A. Non li trattiamo

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. ASICS (=) MIZUNO (=) OMA (=)

11E. Non li trattiamo

11F. HEAD (=) STÖCKLI (=) ATOMIC (=)

11G. CMP (+)

11H. MICO (=) IRON-IC (=) RIDAY (=)

11I. SALICE (+) RH (+) HEAD (+)

11L. Non li trattiamo

GVM SPORT - DOMODOSSOLA (VB)

GIANVITTORIO GALTAROSSA, TITOLARE

R1. La stagione è andata meglio del 2021

2. Ho venduto più la parte di attrezzatura tecnica rispetto all’abbigliamento, cosa che non è mai successa in 30 anni di attività.

3. Il meteo è stato l’aspetto più problematico. L’aspetto positivo è l’entusiasmo delle persone, la loro voglia di stare all’aria aperta.

4. Quest’anno i prezzi non sono aumentati, subiranno degli aumenti più evidenti l’anno prossimo.

5. Il quarto trimestre.

6. Attrezzatura da neve e capi per il tempo libero.

7. L’e-commerce incide per lo 0,5%.

8. Non ce n'è una particolare, noi usiamo l’e-commerce come vetrina.

9. Solo un 5% compra per la sostenibilità.

Non notiamo interesse nel richiedere informazioni sui materiali utilizzati.

10. PICTURE

11A. Non li trattiamo

11B. EISBÄR (-)

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. SCOTT (+) K2 (+)

11F. Non li trattiamo

11G. KILPI (=)

11H. MONS ROYALE (=)

11I. OUT OFF (=)

11L. Non li trattiamo

12. L’andamento del meteo è l’aspetto che ci preoccupa di più.

15 INCHIESTA
ESCLUSIVA
R l
SPORTEAM - REGGIO EMILIA ROSSANO TINCANNI - SOCIO

EL CONDOR SPORT - CORMONS (GO)

PAOLO VINZI - TITOLARE

1. In crescita del 10%.

2. Sì, hanno influito.

3. Le problematiche sono state legate alle consegne.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Scialpinismo.

7. Meno del 10%

8. Sci.

9. Sì.

10. Nessuno in particolare

11A. SCARPA (+) KAYLAND (+)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. TECNICA (+) DALBELLO (+)

LANGE (+)

11F. BLACK CROWS (+) BLIZZARD (+) K2 (+)

11G. PATAGONIA (+) DKB (+) FERRINO (+)

11H. REWOOLUTION (+)

11I. OAKLEY (+) GIRO (+)

11L. Non li trattiamo

12. La stagione invernale è stata molto positiva: sono cresciuti il laboratorio sci e il noleggio. Le consegne di Rossignol purtroppo hanno causato problemi.

RPRUSIK OUTDOOR - CARCINA (BS)

DAVIDE BONFANTI - TITOLARE

l1. Stabile.

SPORTLER - BOLZANO

MIRKO FAORO - CATEGORY DIRECTOR ALPIN

2. Per quanto riguarda lo sci alpinismo siamo tornati ai valori pre-Covid (sotto le aspettative), mentre lo sci alpino ha sperimentato una leggera crescita.

3. Le problematiche riguardavano le consegne e la carenza di prodotti. L’aspetto positivo è stato la forte richiesta nei mondi outdoor e bike.

4. È stato ininfluente.

5. Aprile / giugno.

6. Trekking / hiking.

7. Tra il 10% e il 30%

8. Prodotti outdoor.

9. La consapevolezza è in forte crescita.

10. SALEWA

11A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (+)

SALOMON (-)

11B. SCARPA (+) SALOMON (-)

LA SPORTIVA (=)

11C. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+)

11D. HOKA (+) SALOMON (-) LA SPORTIVA (+)

11E. SCARPA (-) DYNAFIT (-) ATOMIC (-)

11F. ATOMIC (+) HEAD (+) ROSSIGNOL (+)

11G. SALEWA (=) ORTOVOX (=) MERU (+)

11H. ODLO (-) ORTOVOX (+)

11I. OAKLEY (+) POC (=) LEKI (+)

11L. PETZL (+) BLACK DIAMOND (=)

NENCINI SPORT - CALENZANO (FI)

FRANCESCO BASTIDA - BUYER

1. In crescita.

2. Stabile.

3. Non ci sono state problematiche.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci alpinismo

7. Meno del 10%

8. Scarponi.

9. Si

10. KARPOS

11A. FITWELL (+) KAYLAND (=)

11B. FITWELL (+) KAYLAND (=)

11C. OCUN (+) RED CHILI (=)

11D. Non li trattiamo

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. KARPOS (+)

MAMMUT (+) MILLET (+)

11H. MICO (+)

11I. Non li trattiamo

11L. Non li trattiamo

RCLIMBERSTORE - ROMA MARCO BOCCANERA - SOCIAL MEDIA MANAGER E COMUNICAZIONE

1. In crescita del 15%.

2. Abbiamo cercato di analizzare la situazione geopolitica legata alla crisi energetica e abbiamo attuato una nostra strategia che fortunatamente ci ha premiato.

3. Quanto detto sopra riguarda le problematiche. Di positivo il fatto che, nonostante le restrizioni legate al Covid del primo semestre 2022, ha comunque vinto il forte desiderio dei nostri clienti di vivere la montagna con un atteggiamento di fiducia negli acquisti.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Trekking / hiking.

7. Tra il 10% e il 30%

8. Trekking.

9. Nella nostra clientela instore non vediamo ancora una ricerca e/o selezione orientata verso il concept green.

10. Abbiamo riscontrato una crescita costante su tutti i brand che trattiamo.

11A. SCARPA (+)

LA SPORTIVA (=) MONTURA (=)

11B. SCARPA (+)

LA SPORTIVA (+)

11C. WILD CLIMBING (+)

LA SPORTIVA (+)

SCARPA (-)

11D. SCARPA (-)

LA SPORTIVA (+)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. MONTURA (+) E9 (+)

THE NORTH FACE (-) PATAGONIA (-)

11H. ORTOVOX (+)

MONTURA (=) MIZUNO (-)

11I. C.A.M.P. (=) PETZL (+)

11L. PETZL (+)

CLIMBING TECHNOLOGY (-)

C.A.M.P. (+)

R1. In crescita del 10%.

2. Non hanno influito.

3. La problematica principale è stata il rallentamento del comparto delle scarpe outdoor, mentre l’aspetto positivo è stato la crescita dei settori tecnici.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci alpino / snowboard.

7. Tra il 10% e il 30%

8. Calzature.

9. Ai consumatori non interessa.

10. Nessuno in particolare

11A. SCARPA (+) LA SPORTIVA (+) NEW BALANCE (+)

11B. Non li trattiamo

11C. LA SPORTIVA (+)

11D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) HOKA (+)

11E. SCARPA (-) TECNICA (-) K2 (+)

11F. HEAD (+) ROSSIGNOL (+) VÖLKL (+)

11G. KARPOS (+) MONTURA (+) SALEWA (+)

11H. ODLO (+)

11I. LEKI (+)

11L. PETZL (-)

l1. Stabile.

2. Si è riscontrato un lieve slittamento della stagione scialpinistica a causa di una iniziale mancanza di neve. Per quanto riguarda lo sci alpino non ci sono state grandi variazioni.

3. Le problematiche riguardavano la mancanza di neve, il ritardo delle merci e l’aumento sensibile dei listini. Gli aspetti positivi riguardano il continuo interesse per il mondo outdoor da parte del pubblico, seppur in minor quantità rispetto all’anno precedente.

4. Ha frenato le vendite.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci alpino / snowboard.

7. Meno del 10%

8. Scarpe.

9. Sì, abbiamo notato un interesse da parte del consumatore riguardo a sostenibilità e ambiente, con una disponibilità a pagare di più rispetto a un prodotto con analoghe caratteristiche tecniche, ma meno eco-friendly.

10. Nessuno in particolare

11A. LA SPORTIVA (+) SCARPA (=) FITWELL (=)

11B. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+) AKU (-)

11C. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+)

11D. HOKA (+) LA SPORTIVA (+) BROOKS (=)

11E. TECNICA (+) SCARPA (+) LA SPORTIVA (-)

11F. BLACK CROWS (+) ZAG SKI (+) SKITRAB (-)

11G. KARPOS (+) MONTURA (=) CRAZY (-)

11H. ORTOVOX (+) DEVOLD (+) CRAFT (=)

11I. POC (+) UVEX (=) HEAD (=)

11L. PETZL (=) C.A.M.P. (=) BLACK DIAMOND (=)

ZONE

ALESSIO PORCHEDDU - TITOLARE

Y1. In calo del 25%.

2. Assolutamente sì.

3. Problematiche per la mancanza di merce.

4. Ha frenato le vendite.

5. Dicembre.

6. Attrezzi per snowboard o splitboard.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. Interessa se si spiega.

10. NIDECKER

11A. SALOMON (=) PATAGONIA (=) ORTOVOX (=)

11B. SALOMON (-)

11C. Non li trattiamo

11D. SALOMON (-)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. PATAGONIA (=)

11H. BURTON (=) ORTOVOX (=) PATAGONIA (=)

11I. DRAGON (=) GABEL (-) MIZU (=) PARAFINA (+)

11L. Non li trattiamo

12. Sicuramente il passaggio dei grandi brand alla vendita online penalizza i rivenditori. Noi abbiamo clienti fidelizzati che prima di acquistare il prodotto o l'attrezzo vogliono provarlo. Il noleggio è in crescita, mentre l’abbigliamento tecnico è in calo, quasi nullo.

16 INCHIESTA ESCLUSIVA
ROBI SPORT SRL - BELLUNO ROBERTO D’INCÀ - TITOLARE
R
SPORTSHOP - LIMONE (CN)

YSPIT SPORT OUTDOOR - FANO (PU) GIACOMO BERLIOCCHI - TITOLARE

1. In calo del 10%

2. Il Natale non ha dato un grosso slancio.

3. L’aspetto negativo è il calo delle vendite rispetto al 2021, anno in cui c'è stato un boom di acquisti per effetto del post-pandemia. Siamo tornati alla normalità.

4. Gennaio / marzo

5. Luglio / settembre.

6. Trekking / hiking.

7. Meno del 10%

8. Accessori.

9. I clienti che vengono nel nostro

1. Stabile.

negozio non sono così attenti.

10. MONTURA

11A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) KAYLAND (-)

11B. Non li trattiamo

11C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=)

11D. LA SPORTIVA (=) SCOTT (=) SCARPA (=)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. MONTURA (=) REDELK (=) E9 (-)

11H. MICO (=) RIDAY (=)

11I. C.A.M.P. (=) SALICE (=) SCOTT (-)

11L. PETZL (=) C.A.M.P. (=) KONG (-)

RAKA OUTDOOR -

JESI (AN)

lCRISTIANO CARDINALI - TITOLARE

2. La stagione invernale è iniziata in ritardo rispetto al solito ed è proseguita durante il periodo di saldi.

3. La problematica maggiore è stata il ritardo o la completa mancata consegna del prodotto ordinato da parte di alcune aziende.

4. È stato ininfluente.

5. Gennaio / marzo.

6. Trekking / hiking.

7. Meno del 10%.

8. Calzature.

9. I clienti che entrano chiedendo esplicitamente prodotti ecologici sono pochi. Allo stesso tempo però, quando si spiega che un prodotto utilizza materiali ecologici, ecoso-

stenibili o a basso impatto ambientale, si nota un certo interesse da parte del cliente che spesso lo preferisce a un articolo tradizionale.

10. MOUNTAIN EQUIPMENT

11A. SCARPA (-) LA SPORTIVA (+)

11B. SCARPA (-) LA SPORTIVA (+)

11C. SCARPA (+) LA SPORTIVA (=)

11D. LA SPORTIVA (=)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G.PATAGONIA (+) KARPOS (-) LA SPORTIVA (=)

11H. SMARTWOOL (-)

11I. SUMMIT POLES (+)

SEA TO SUMMIT (=)

11L. PETZL (+) C.A.M.P. (=)

Y1. In calo del 15%.

PENNENTE OUTDOOR - FERMO (FM) PAOLO PENNENTE - TITOLARE

2. Sì, in futuro alcuni sport su neve scompariranno.

3. /

4. Ha frenato le vendite.

5. Estate e dicembre.

6. Sci alpino.

7. Meno del 10%.

8. Un po’ di tutto, si va sul prezzo e sull’offerta.

9. Sì, da parte dei clienti sotto i 40 anni di età.

10. Non ce ne sono stati

11A. LA SPORTIVA (-) SCARPA (-)

11B. THE NORTH FACE (+) HOKA (+)

11C. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+)

11D. Non li trattiamo

11E. SCARPA (-) LA SPORTIVA (-) DYNAFIT (-)

11F. Non li trattiamo

11G. PATAGONIA (=) MONTURA (=)

11H. SMARTWOOL (=) ODLO (=) PATAGONIA (=)

11I. LEKI (=) SURBO (=)

11L. PETZL (=) BLACK DIAMOND (=) CLIMBING TECHNOLOGY (=)

TREK CATANZARO - CATANZARO

ROBERTO CONSARINO - PROPRIETARIO

R1. In crescita del 20%.

2. L’inverno è sempre più breve nelle nostre latitudini e fa slittare le vendite sempre di più in un breve periodo.

3. Una problematica riguarda l’adeguamento dei vari listini prezzi.

4. Ha frenato le vendite.

5. Ottobre / dicembre.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. I clienti cercano sempre di più prodotti che gli diano un buon rapporto qualità prezzo.

TRUE. ALPINE. FAR & LIGHT

10. PETZL

11A. LA SPORTIVA (+) SALEWA (-)

11B. LA SPORTIVA (+) SALEWA (-)

11C. Non li trattiamo

11D. LA SPORTIVA (+) SALEWA (+)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. SALEWA (+) LA SPORTIVA (+) THE NORTH FACE (+)

11H. Non li trattiamo

11I. FERRINO (+)

11L. Non li trattiamo

La soluzione tecnica e minimalista per le escursioni più lunghe. Con appena 380 g di leggerezza, TRAVERSE LIGHT ci permette di andare oltre, nel cuore più remoto delle montagne – dove sentirci di nuovo liberi e riconnetterci con noi stessi.   LEGGERA | NATURALE | ESSENZIALE

INCHIESTA ESCLUSIVA
230309_Outdoor_Magazine_Far&Light_Prod_297x210_IT_KrS.indd 1 09.03.23 09:33

TOTEM TREKKING STROMBOLI - STROMBOLI DOMENICO TAGGIO - TITOLARE

1. In crescita del 15%.

2. Per ragioni geografiche non ho campionari invernali.

3. Le problematiche sono state eventi dannosi provocati da umani con disastrose cause naturali. Gli aspetti positivi riguardano la straordinaria attività eruttiva del vulcano.

4. Ha frenato le vendite.

5. Luglio / settembre.

6. Trekking / hiking.

7. Meno del 10%

8. T-shirt e buff.

9. La clientela, sempre più consapevole e attenta, è disposta a spendere poco di più. Altre variabili di cui i

clienti tengono conto sono l’estetica e le caratteristiche tecniche.

10. PATAGONIA

11A. SCARPA (+) LIZARD (=) GARMONT (-)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. PATAGONIA (+)

MONTURA (+) ARC’TERYX (-)

11H. Non li trattiamo

11I. FERRINO (=)

BLACK DIAMOND (-) JULBO (+)

11L. Non li trattiamo

lDARIO SPORT IMER SAS - IMER (TN)

ROBERTO BETTEGA - TITOLARE

9. Ai consumatori non interessa.

1. Stabile.

2. No, perché ha nevicato.

3. Non ci sono state problematiche. Gli aspetti positivi sono il fatto che ha nevicato e l’entusiasmo delle persone che hanno voglia di fare sport, anche se è andato un po’ calando.

4. Ha frenato le vendite.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci di fondo / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

10. LA SPORTIVA

11A. SCARPA (+) LA SPORTIVA (+)

11B. SCARPA (=) AKU (=)

11C. Non li trattiamo

11D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) SAUCONY (=)

11E. SCARPA (=) LA SPORTIVA (=) ROXA (=)

11F. ROSSIGNOL (=) SKITRAB (=)

11G. LA SPORTIVA (=)

11H. Non li trattiamo

11I. SKITRAB (=)

11L. Non li trattiamo

RSPORTNATURA - ROCCA DI MEZZO (AQ)

PIERFRANCESCO DI BIASE - TITOLARE

1. In crescita del 10%.

2. La mancanza di “inverno” nei mesi di novembre e dicembre è stata determinante nel calo delle vendite, che poi da metà gennaio e soprattutto nel mese di febbraio sono tornate a livelli normali per il periodo.

3. Le maggiori problematiche sono state causate dai ritardi di consegna da parte delle aziende. L’aspetto positivo è stato un maggior numero di appassionati agli sport di montagna.

4. Ha frenato le vendite.

5. Gennaio / marzo.

6. Scialpinismo.

7. Tra il 10% e il 30%.

8. Calzature e abbigliamento di gamma alta.

9. Al momento sono ancora pochi quelli a pagare di più per un prodotto sostenibile. Il prezzo, l’estetica e le caratteristiche tecniche sono le principali variabili di acquisto.

UNICO SPORT - SAN VENDEMMIANO (TV) ANDREA DAL BO – TITOLARE Y

1. In calo del 15/20%.

2. La stagione invernale è molto importante per noi, e visto che fino a novembre il tempo non è stato favorevole, questo ha causato una serie di danni a livello di vendite e di prezzi fuori controllo.

3. Le problematiche principali sono legate al caldo e alla poca neve, situazione che poi ha creato problemi a cascata come per esempio i prezzi fuori controllo. In più, l’atteggiamento delle aziende nei confronti del retail è sempre più negativo. I prezzi non sono più sostenibili a livello di marginalità. La situazione, a livello di vendite, è poi migliorata a gennaio e dicembre. Questo è un aspetto positivo di cui tenere conto.

4. Ha frenato le vendite.

5. Gennaio / marzo.

6. Sci alpino / Snowboard.

7. Tra il 10% e il 30%.

8. Attrezzatura invernale.

9. Ai consumatori la sostenibilità interessa, ma se questo va a impattare fortemente sui prezzi, la percezione dei clienti cambia: alla fine tutto ricade sul prezzo di vendita che è sempre meno sostenibile per il consumatore.

10. TECNICA

11A. DALBELLO (=) SCARPA (=) SCOTT (=)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. SCOTT (-) NEW BALANCE (-) SCARPA (-)

11E. SCARPA (-) SCOTT (-) TECNICA (-)

11F. K2 (-) SCOTT (-) VOLK (+)

11G. MOUNTAIN EQUIPMENT (=) SCOTT (=) E9 (=)

11H. ORTOVOX (=) MIZUNO (=)

11I. SCOTT (=) ARTEX (=) C.A.M.P. (=)

11L. Non li trattiamo

12. Da parte delle aziende c’è una visione molto miope: tendono a rincorrere il momento e vivere alla giornata, senza tenere conto delle cause effetto. Non sono in grado di valutare la situazione e di gestirla. Un grande problema riguarda i prodotti: non ci sono segmentazioni, tutti sono considerati sullo stesso piano, e nessuno nello specifico viene tutelato, non si parla più di qualità, ma solo di prezzi. E questo è molto contraddittorio se si pensa a tutto il lavoro che c’è dietro a un prodotto.

10. NORRØNA

11A. LA SPORTIVA (=)

SCARPA (=) SALEWA (-)

11B. SCARPA (=)

11C. Non li trattiamo

11D. LA SPORTIVA (=)

DYNAFIT (-) SCARPA (=)

11E. SCARPA (=)

DYNAFIT (-) ATOMIC (-)

11F. SKITRAB (+) K2 (=) ATOMIC (-)

11G. MONTURA (+)

NORRØNA (+)

MAMMUT (-)

11H. ORTOVOX (=) DYNAFIT (-)

11I. BLACK DIAMOND (=)

ALPINA (=)

11L. BLACK DIAMOND (=)

PETZL (+)

12. Con le stagioni invernali che iniziano sempre più tardi (quest’anno di fatto il 20 gennaio), è assurdo che il periodo dei saldi cominci nei primi giorni di gennaio.

R1. In crescita del 15%.

2. Sì hanno influito molto, il freddo e la neve in centro Italia sono arrivati molto tardi (a metà gennaio) e questo non ci ha permesso di concludere l’anno secondo le nostre previsioni. Ora la situazione è migliorata, i primi mesi dell’anno ci hanno restituito una parte di fatturato e sell out perso regalandoci un’iniezione di serenità utile nel nostro settore.

3. Le problematiche sono state legate alla flessione di fine anno delle richieste di mercato e all’aumentare dei nostri magazzini, che hanno procurato stress mentale e finanziario. Di positivo onestamente c’è solo l’inizio del 2022, dove si viveva l’aumento di richieste del 2021, e fino alla stagione estiva l’entusiasmo non si era assopito, nonostante quest’estate 2022 sia stata tra le più calde di sempre.

4. Ha frenato le vendite.

5. Luglio / settembre.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce, solo un sito vetrina.

8. Sul sito vendiamo buoni regalo.

9. Molti consumatori sono consapevoli dei cambiamenti climatici e conoscitori del prodotto. La ricerca del prodotto ecologico viene da un pubblico più giovane ma poi si ferma allo scoglio del prezzo che con gli aumenti avuti diventa una prerogativa importante, non è più un dettaglio.

10. Non c’è stato nessuno in particolare che ci ha entusiasmato e possiamo dire... che rivelazione!

11A. SCARPA (+) LA SPORTIVA (+) AKU (+)

11B. SCARPA (=) SALOMON (-) AKU (=)

11C. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+)

11D. LA SPORTIVA (-) SALOMON (-)

SCARPA (-)

11E. SCARPA (-) LA SPORTIVA (-) DYNAFIT (-)

11F. SKITRAB (+) K2 (-) BLACK CROWS (-)

11G. KARPOS (+) SALEWA (=) MOUNTAIN EQUIPMENT (=)

CRAZY (-)

11H. MICO (+) ICEBREAKER (+) ORTOVOX (=)

11I. C.A.M.P. (=) LEKI (=) SALICE (=)

11L. BLACK DIAMOND (=) CLIMBING TECHNOLOGY (-) C.A.M.P. (+)

12. Il mercato ha ancora possibilità di crescere, ma i prezzi in aumento possono spostare la vendita su altri canali. Il punto vendita resta un focus per il cliente per consigli e prova del prodotto, e sta ritornando prepotente sul mercato. Ma è sempre frequente trovare clienti, anche affezionati, che dal negozio stesso cercano online uno store dove risparmiare, perché purtroppo il prezzo è importante e oltre una certa soglia diventa insostenibile.

18 INCHIESTA ESCLUSIVA
RRTREK SRL SOCIETÀ BENEFIT - ROMA DAVIDE CIFFERI - TITOLARE
R

KING LINE SPORT - PESCARA CRISTIAN TUTTOPETTO - TITOLARE

1. In calo del 20%

2. Sì, ha nevicato il 20 gennaio e a Natale c’erano 20 gradi, quindi tutto quello che è invernale non è stato venduto.

3. L’estivo non è andato malissimo, però ha fatto troppo caldo e nell’abbigliamento estivo non sono stati venduti prodotti come magliette e pantaloni lunghi.

4. È stato ininfluente.

5. Aprile /giugno.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. La percentuale è ancora bassa.

10. CRAZY

11A. SALEWA (=) MONTURA (=)

DYNAFIT (=)

11B. SALEWA (=) MONTURA (=)

DYNAFIT (=)

11C. WILD CLIMB (=)

11D. TECNICA (-) DYNAFIT (-) ON (-)

11E. TECNICA (+) SCOTT (+)

DYNAFIT (=)

11F. NORDICA (-) BLIZZARD (-) SCOTT (+)

11G. MONTURA (-) SALEWA (-) SCOTT (-)

11H. ODLO (+) ORTOVOX (+)

SALEWA (+)

11I LEKI (=) BOLLÉ (+)

11L. PETZL (-) KONG (-)

lPIRCHER - SAN MARTINO IN PASSIRIA (BZ)

MANFRED PIRCHER - TITOLARE

NATASPORT - CONEGLIANO (TV) GIUSEPPE

R1. In crescita del 10%.

2. Sì.

3. Le problematiche riguardavano consegne da parte delle aziende, programmazioni saltate e tempi di consegna approssimativi, e incertezza della stagione sciistica causa discorso neve e due anni di Covid. Anche i rincari hanno spaventato. Nella stagione poi c’era voglia di fare quello che era stato fatto negli anni precedenti. Le persone hanno noleggiato e hanno sciato.

4. Un po’ tutte le aziende hanno aumentato i listini, c’è stato un rincaro sul consumatore finale; sono calati i consumi, nonostante il fatturato sia aumentato.

5. Novembre / dicembre.

6. Sci alpino e tennis.

7. No.

8. /

9. I consumatori sono più sensibili al prezzo.

10. HEAD e PATAGONIA

11A. NEW BALANCE (+) AKU (+)

11B. NEW BALANCE (+)

11C. NEW BALANCE (=) SAUCONY (=) AKU (=)

11D. Non li trattiamo

11E. Non li trattiamo

11F. STOCKLI (+) HEAD (+)

11G. KARPOS (+) PATAGONIA (+)

11H. LOEFFLER (=) ALPIC (=) MICO (=)

11I. HEAD (+) UVEX (+) LEKI (+)

11L. Non li trattiamo

1. Stabile.

2. Per noi la stagione invernale non è cosi importante.

3. Positivo: abbiamo potuto lavorare bene. Negativo: il meteo incerto.

4. Sono aumentati i prezzi, ma non ha influito per ora.

5. Da agosto a dicembre.

6. Varie perché abbiamo anche abbigliamento tradizionale.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. I consumatori iniziano a essere attenti alla sostenibilità.

10. KARPOS

11A. Non li trattiamo

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. ATOMIC (+)

11F. ATOMIC (+)

11G. KARPOS (+) JACK WOLFSKIN (+)

11H. MCKINLEY di INTERSPORT (+)

11I. LEKI (-) UVEX (-)

11L. Non li trattiamo

12. È stata una stagione discreta.

LOCALITÀ G2 SPORT - BRA (CN)

GIORGIO TESTA - TITOLARE

Y1. È stato un anno tranquillo, leggermente in contrazione rispetto al 2021

2. Il settore è partito tardi, c’è stata euforia nel periodo di Natale fino a dopo le feste, poi c’è stato un rallentamento.

3. Negativo: merce che ha tardato ad arrivare o arrivata in periodi non più congrui per la vendita; positivo: il meteo favorevole ha incentivato le attività outdoor come il trekking.

4. Da parte dei clienti c’è stata un po’ di riluttanza all’acquisto, non erano pronti.

5. Da ottobre in avanti, il fatturato invernale è il più importante per noi.

6. La calzatura per tutte le discipline, soprattutto per il running e il trekking, anche se non come nel 2021. L’abbigliamento invece è stato più statico.

7. Tra il 2 e il 3%.

8. Calzature.

9. Molti consumatori sono attenti a questo aspetto, fanno caso a dove sono prodotti i capi. Altri, invece, acquistano in base al prezzo.

10. CMP

11A. DOLOMITE (=) SALEWA (=)

LA SPORTIVA (=)

11B. LA SPORTIVA (=)

11C. Non li trattiamo

11D. HOKA, BROOKS, ASICS (in diminuzione per le competizioni, stabili per l’outdoor)

11E. Non li trattiamo

11F. HEAD (+) NORDICA (+)

FISCHER (+)

11G. CMP (+) SALEWA (=)

11H. ODLO (+) OXYBURN (+)

11I. LEKI (=) GABEL (=)

11L. Non li trattiamo

12. Il 2022 non è stato anno totalmente negativo. Nel 2021, però, il trend è stato molto più in crescita.

l1. Stabile.

2. Sì, enormemente: troppo caldo e ritardi delle consegne.

3. Non ci sono state situazioni estremamente positive o negative, se non quella economica che ha portato i clienti alla contrazione del consumo.

4. C'è consapevolezza da parte dei clienti di ciò che è successo. Nelle calzature erano molti anni che non aumentavano i prezzi, e c’è stato un leggero incremento soprattutto in alcuni settori di abbigliamento.

5. Fine novembre, dicembre e maggio.

6. Calzature trekking/trail.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. I clienti tengono in considerazione i prodotti e chi li vende.

10. MONTURA e LA SPORTIVA

11A. AKU (+) LA SPORTIVA (+)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. 361° (+)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. MONTURA (+) KARPOS (-) CRAZY (-)

11H. DEVOLD (+) MICO (+)

11I. LEKI (=) FIZA (=) DEUTER (=)

11L. Non li trattiamo

12. Speriamo che il mondo dell’outdoor possa ripartire. La contrazione economica a lungo andare diventa pesante. Ci auguriamo che il mercato riparta perché ce n’è bisogno. La gente poi fa sport, ma ci vuole più tranquillità.

lPLP SPORT DI IDROSCOPI PAOLO E LAVARDA REMO - ZANÈ (VI) PAOLO IDROSCOPI - TITOLARE

1. Stabile.

2. Siamo un negozio non attrezzato per la stagione invernale, lavoriamo principalmente nel mondo running. Quindi la stagione fredda ha un po’ complicato le cose. Abbiamo risentito di questa cosa principalmente a febbraio, perché a gennaio con i saldi abbiamo venduto.

3. Le problematiche sono state la stagione fredda che ha influenzato l’umore delle persone e le bollette, le spese e la guerra che hanno aumentato le preoccupazioni.

In più, la saturazione di gare ed eventi può essere vista sia in modo negativo che positivo, perché si traduce in troppe situazioni da gestire. Gli aspetti positivi riguardano principalmente li ritorno post-pandemico che ha permesso alle persone e alle società di riaggregarsi, partecipare a gare e aprire scuole di corsa. Infine, sia atleti già evoluti che amatori hanno riscoperto la tecnicità e la corsa.

4. Ha frenato le vendite.

5. Luglio / settembre.

6. Trail running / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. Le aziende hanno iniziato a far notare l’importanza della sostenibilità tramite i propri prodotti con packaging o cartellini significativi, ma è un tema che non è ancora entrato nella testa delle persone.

10. SCARPA

11A. BROOKS (=) ASICS (+) HOKA (+)

11B. Non li trattiamo

11C. Non li trattiamo

11D. SCARPA (+) HOKA (+) BROOKS (+)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. ALPENPLUS (+)

11H. IRON-IC (+) DEVOLD (+) DIADORA (+)

11I. FIZA (+) BLITZ (+)

11L. Non li trattiamo

19 INCHIESTA ESCLUSIVA
Y
NACCI - TITOLARE BREMA SPORT - MARTELLAGO (VE) GIUSEPPE MARANGON - TITOLARE

lRIRÌ SPORT SNC - ASCOLI PICENO (AP) WALTER ANGELINI MARINUCCI - TITOLARE

1. Stabile.

2. Sicuramente la situazione neve di inizio stagione non ha aiutato. La fortuna è stata il poter ricominciare a lavorare subito dopo le feste grazie alle nevicate che, oltre al nord Italia, hanno imbiancato anche le stazioni del centro Italia.

3. Le problematiche sicuramente sono legate ai ritardi nelle consegne della merce e ai mancati approvvigionamenti del materiale. Gli aspetti positivi sono stati invece molteplici, uno su tutti la voglia di tornare a divertirsi in montagna e la riscoperta degli sport invernali da parte di tantissimi giovani e meno giovani.

4. Ha frenato le vendite.

5. Ottobre / dicembre.

6. Sci alpino / snowboard.

7. Meno del 10%

8. Abbigliamento e attrezzatura tecnica di nicchia.

9. Sicuramente i consumatori sono molto più attenti ai materiali utilizzati e molto più preparati, grazie anche alle campagne pubblicitarie che le aziende mettono in campo durante l’anno. Resta comunque assodato che lo stile, il comfort e il rapporto qualità/prezzo influiscono nella vendita.

10. HELLY HANSEN

11A. HELLY HANSEN (+) ROSSIGNOL (=)

11B. HELLY HANSEN (+) ROSSIGNOL (-)

11C. Non li trattiamo

11D. Non li trattiamo

11E. ROSSIGNOL (+) SCOTT (-) LANGE (=)

11F. ROSSIGNOL (-) DYNASTAR (+)

11G. HELLY HANSEN (+) RH+ (=)

11H. UYN (-) HELLY HANSEN (-) ROSSIGNOL (+)

11I. SLOKKER (=) RH+ (=) ROSSIGNOL (-)

11L. KONG (+)

RAMORINI - PONTE FELCINO (PG) ANDREA FREDDIO - WEBMASTER

1. In crescita del 10%.

2. È stata una stagione particolare. Nel mondo del b2b abbiamo assistito a un aumento di richiesta dei prodotti da noi distribuiti in Italia – cito per esempio TSL, Cousin Trestec, Singing Rock, Haago e altri brand. Dall’altra, nel mondo b2c, abbiamo registrato una rivoluzione della domanda: i clienti si orientano sempre più su prodotti con una marcata assistenza post-vendita e portano molta più attenzione alle novità.

3. Le problematiche si possono riassumere in tre punti: meno acquisti ma più oculati; preoccupazione per i cambiamenti climatici; standardizzazione dell’offerta e ritardi nelle forniture. Gli aspetti positivi sono: miglioramento qualitativo del nostro portafoglio prodotti, tantissime iniziative di comarketing e networking; un forte sviluppo digitale.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Climbing.

7.Tra il 10% e il 30%.

8. Pezzi di ricambio per ciaspole, corde per arrampicata, attrezzatura climbing.

9. Per quanto riguarda il nostro punto di vista, i consumatori sono più curiosi. Sono at-

R1. In crescita del 5%

2. Con il caldo di ottobre e novembre, le vendite invernali hanno avuto una partenza tardiva che poi fortunatamente nel corso della stagione si sono riportate su ottimi livelli che perdurano ancora oggi.

3. Le problematiche più importanti sono state il meteo e ancora una certa lentezza nella consegna delle calzature. L’aspetto più positivo in assoluto è stata una ulteriore fidelizzazione della clientela.

4. È stato ininfluente.

5. Ottobre / dicembre.

6. Trekking / hiking.

7. Non abbiamo un e-commerce.

8. /

9. I consumatori che frequentano la montagna sono i più attenti e consapevoli.

10. KARPOS

11A. LA SPORTIVA (+) HOKA (+) MEINDL (+)

11B. LA SPORTIVA (+) HOKA (+) MEINDL (+)

11C. Non li trattiamo

11D. LA SPORTIVA (+) HOKA (+)

11E. Non li trattiamo

11F. STÖCKLI (+)

11G. PATAGONIA (+) KARPOS (+) HOUDINI (-)

11H. PATAGONIA (+)

11I. Non li trattiamo

11L. Non li trattiamo

FUSSI SPORT - TERNI

RICCARDO FUSSI - CO-TITOLARE

tenti alle tematiche sostenibili – specie i più giovani – e sono disposti a pagare di più per prodotti “smart”. La tematica della sostenibilità, da sola, non è sufficiente a far scattare la scintilla che fa scegliere un prodotto rispetto a un altro. Se, invece, parliamo di versatilità il gioco è diverso: il 90% della nostra clientela – b2b/b2c – è disposto a pagare un sovrapprezzo in caso di maggiore assistenza pre e post-vendita, alta qualità del prodotto e velocità nella consegna.

10. COUSIN TRESTEC

11A. AKU (+) SCARPA (+) CMP (=)

11B. AKU (+) SCARPA (+) CMP (=)

11C. SCARPA (+) MAD ROCK (+) SO ILL (-)

11D. AKU (+) SCARPA (+) SCOTT (-)

11E. AKU (+) SCARPA (+)

11F. Non li trattiamo

11G. THE NORTH FACE (=)

ROCK EXPERIENCE (+)

MICO (+)

11H. MICO (+) SENSOR (=)

11I. TSL OUTDOOR (+)

VANGO (+) HIGH PEAK (+)

11L. SINGING ROCK (+)

COUSIN TRESTEC (+)

Y1. In calo del 30%

2. Gli acquisti sono slittati verso il periodo dei saldi, i clienti sono interessati esclusivamente alle offerte e promozioni soprattutto per il tecnico, outdoor, hiking/trail ed escursionismo, categoria che rientra comunque in un range di prezzo di listino medio/alto.

3. La vendita fisica in negozio è in calo, mentre la vendita online rimane costante e in lieve crescita rispetto al 2021

4. Ha frenato le vendite.

5. Gennaio / marzo.

6. Trail running.

7. Tra il 10% e il 30%

8. Calzature, sneakers e trail running.

9. Pensiamo siano interessati esclusivamente

al brand e veicolati dalle tendenze, il resto è ininfluente. Si cerca poi sempre il prezzo a ribasso.

10. NEW BALANCE

11A. THE NORTH FACE (=) AKU (-) ANDE (+)

11B. AKU (-) THE NORTH FACE (=)

11C. Non li trattiamo

11D. NEW BALANCE (+) ASICS (-)

11E. Non li trattiamo

11F. Non li trattiamo

11G. THE NORTH FACE (=) ANDE (=)

11H. MICO (=)

11I. Non li trattiamo

11L. Non li trattiamo

Grazie a tutti per la parteciazione. Sul prossimo numero pubblicheremo nella rubrica

DATI & STATISTICHE il report riassuntivo dell'inchiesta

20 INCHIESTA ESCLUSIVA

Original sets us apart. Universal brings us together.

tevafootwear.it

CORRERE NON È MAI STATO COSÌ DIVERTENTE

Il trail running è una disciplina che contempla diversi tipi di terreno, in cui il percorso è dettato dalle pendenze e dagli avvallamenti naturali. I panorami sono tra i più vari: dalle vertiginose vette dolomitiche ai dolci promontori che si affacciano sul mare. Non c’è un luogo che non sia adatto per praticarlo, l'importante è farlo nella natura a cura della redazione

La corsa assume ancora più significato quando è legata alla storia di un territorio e ne riscopre le radici, ed è questa l’idea che Montura ha sposato nel sostenere nuovamente tre eventi sportivi unici nel corso del 2023: Sciacchetrail, Cervino Matterhorn Ultra Trail e Dolomiti Brenta Trail. Il primo di questi si è svolto proprio pochi giorni fa in una zona paesaggistica affascinante, le Cinque Terre, in Liguria, con partenza e arrivo a Monterosso al Mare. Il nome della manifestazione deriva dallo “Sciacchetrà”, un vino dolce e liquoroso, prodotto solo in queste Terre, con la T maiuscola, all’interno dell’omonimo parco nazionale. Tra le strade sterrate dirompenti e i vigneti hanno corso oltre 300 trail runner per oltre 47 km (3.100 m D+). Info su sciacchetrail.com.

La CMUR invece non è una gara per tutti, e non lo potrebbe essere data la lunghezza del suo percorso principale, ben 173 km e oltre 11.000 m di dislivello positivo intorno “al più nobile scoglio delle Alpi”, il Cervino, con partenza e arrivo a Cervinia. Sono 350 i pettorali disponibili per questa gara dal richiamo internazionale che si disputa tra due Paesi, l’Italia e la Svizzera, dal 21 al 23 luglio. Per i trail runner meno estremi, ci sono comunque altre tre gare in programma per il 22 luglio: una 16

km (1.000 m D+) che raggiunge il rifugio Oriondé per poi spostarsi, sotto la maestosa parete sud del Cervino, a Plain Maison e tornare a Cervinia. Il percorso da 28 km (1.750 m D+) arriva invece a toccare il rifugio Teodulo, a oltre 3.300 m di altezza, mentre il trail 55 km (3.800 m D+) scende in Svizzera lungo il ghiacciaio permettendo di ammirare le pareti nord del Breithorn e tutto il grande bacino glaciale del Monte Rosa. Info: cervinomatterhornultrarace.it.

Ultima, ma solo per ordine cronologico, la XTerra Dolomiti Brenta Trail, che si svolge sulle omonime montagne patrimonio dell’UNESCO il prossimo 9 settembre, e che offre quest’anno un percorso “ultra” oltre i due storici che l’hanno contraddistinta e che l’hanno resa parte integrante del circuito internazionale di gare XTerra. Proprio in quest’edizione, la settima, si assegnerà per la prima volta il titolo europeo XTerra Trail Run World Series. Sia il percorso di 21 km (1.250 D+), che quello di 45 km (2.850 D+), prevedono la partenza e l’arrivo al lago di Molveno, in Trentino. La novità di quest’anno è per l’appunto il percorso ultra di 64 km (4.200 D+), pensato per questa nuova nicchia di corridori. Iscrizioni su dolomitidibrentatrail.it

TRENTO FILM FESTIVAL

“Scalare il tempo”

Quando nel 1952 il Club Alpino Italiano e il Comune di Trento fondarono il primo festival cinematografico al mondo dedicato ai temi della montagna, dell’esplorazione e dell’avventura, probabilmente mai avrebbero pensato che questa “cordata” avrebbe scalato per oltre 70 anni, raggiungendo vette impensabili, tanto da diventare il “modello” per decine di altri eventi simili in tutto il mondo. “Scalare il tempo” è l’avvincente racconto, con testimonianze e interviste a personaggi famosi e meno noti, che il Festival ha realizzato insieme con la Fondazione Museo Storico del Trentino al fianco dell’omonima mostra, libro dato alle stampe da Montura Editing e presto disponibile nei Montura Store.

22
#MONTURAPEOPLE
© Alice Russolo © Pierre Lucianaz Cervino Matterhorn Ultra Race Brenta Trail

CURIOUS BY NATURE

Ci immergiamo nella natura per riconneterci con noi stessi, cambiando la nostra prospettiva guardiamo il mondo con occhi nuovi.

Contemporary outdoor since 1870

ODE ALL’AVVENTURA VERTICALE

Il negozio Gialdini, con il supporto di The North Face, dedica due giorni allo scialpinismo, portando un gruppo di appassionati nella zona del Mandrone, in Trentino Alto Adige

ella realtà, le avventure non capitano a chi se ne sta a casa: bisogna andarsele a cercare fuori”. Chissà se James Joyce quando scrisse questo aforisma, aveva mai provato gli sci. Indubbiamente, questa frase riassume bene la filosofia dietro gli eventi organizzati da Gialdini che, parallelamente alla sua attività di negozio specializzato, si impegna a coinvolgere la sua clientela in attività outdoor lontano dal comfort delle mura domestiche. Inoltre, in questa occasione, il punto vendita ha trovato in The North Face un alleato prezioso per programmare un’uscita ancora più spettacolare. Infatti, il brand, da sempre impegnato nella sponsorizzazione di eventi e atleti, per il secondo anno di fila, ha deciso di supportare alcuni negozi di fiducia (vedi articolo Outdoor Magazine 12/22 pag. 26-27), affiancando due ambassador a ogni punto vendita e organizzando uscite legate ad alcune discipline. Il tutto accompagnato dai capi della più recente collezione Summit Series per l’alpinismo e lo scialpinismo.

IL PROGRAMMA

Primo weekend di marzo. 30 partecipanti, tra cui parte del team Gialdini, i due ambassador e tre irrinunciabili Guide Alpine. Un gruppo affiatato, appassionato ed esperto per affrontare una due giorni per niente banale. Si parte sabato 4 marzo con la pri-

ma cabinovia del Presena per buttarsi subito dall’altra parte del ghiacciaio e scendere fino al rifugio Mandrone, campo base di riferimento. Alleggeriti gli zaini da tutto il superfluo, si parte per la prima salita verso il Passo di Pisgana (500 md+). Rientrati al rifugio nel pomeriggio, le Guide hanno coinvolto i partecipanti con un campo ARTVA, per sensibilizzare sempre di più sul tema valanghe, sull’uso corretto della strumentazione e sulle tecniche da mettere in pratica in caso di incidente. Prima del meritato riposo in rifugio, c’è stata l’occasione di presentare il progetto con gli ambassador e raccontare in dettaglio la linea summit, indossata dalle Guide, dagli ambassador e dal team Gialdini. Domenica 5 marzo il cielo terso è di buon auspicio. Si sale al Passo della Valletta a 3.200 m, fronteggiando un po' di ghiaccio e un traverso non di facile esecuzione. La fatica viene ripagata dalla discesa nei canaletti del ghiacciaio del Pisgana.

Ancora una volta il triangolo strategico uomo-negozio-brand è una formula di successo, dove la pianificazione è cruciale, ma l‘esperienza lascia il segno: il senso di appartenenza a una comunità, la bellezza di affrontare un’uscita di livello avanzato in completa sicurezza, l’entusiasmo di riscoprire paesaggi vicini a casa, che spesso sembrano irraggiungibili.

DAWN TURN 2.5

CORDURA SHELL

Progettato con la tecnologia Dryvent 2,5 strati e con il tessuto Cordura, questo guscio è pensato per andare oltre i limiti. Un capo estremamente traspirante e resistente, che impedisce a pioggia, neve e vento di penetrare, riducendo il rischio di raffreddamento. I dettagli riflettenti favoriscono la visibilità in condizioni di scarsa illuminazione. Presenta tasche anteriori oversize e sottogola e collo posteriore in tessuto spazzolato per un comfort maggiore.

DAWN TURN

HYBRID PANT

Pantaloni realizzati con la tecnologia antivento WindWall posizionata nei pannelli sulle cosce e sulla parte inferiore delle gambe per proteggere negli ambienti alpini più esposti. Le resistenti finiture idrorepellenti permettono di affrontare le nevicate, mentre il tessuto elasticizzato lascia la massima libertà di movimento.

24
EXPERIENCE “N
GLI ALLEATI GIUSTI SUL GHIACCIAIO © Giacomo Tonoli © Giacomo Tonoli © Giacomo Tonoli

CORVI SENZA FRONTIERE

Tra il 9 e il 12 marzo, alle pendici del Gran San Bernardo, la community Black Crows si è ritrovata per la sesta edizione di La Sentinelle: un evento spontaneo, all’insegna della convivialità e della passione per lo ski touring dalla nostra inviata Francesca Cassi

a Sentinelle è un raduno di scialpinismo che predica l’amore per la montagna, il gusto per lo sforzo e la ricerca dei pendii più belli. Nessuna gara, ma un percorso in altitudine, degli sci larghi e una disinvoltura incondizionata”. Così il team La Sentinelle descrive l’evento che riunisce da sei anni la community Black Crows sotto gli occhi attenti di Bruno Compagnet, founder del brand e di Guide Alpine del calibro di Liv Sansoz, Yannik Boissenot, Fred Degoulet e molti altri.

La Sentinelle riunisce una comunità internazionale di appassionati di scialpinismo su un percorso lungo e tecnico. Un viaggio in compagnia - l’idea di Bruno Compagnet e Layla Kerley, fotoreporter, è quella di ritrovarsi come si farebbe tra amici per condividere i valori di una passione comune: il gusto per l’avventura e l’esperienza della montagna. Le giornate si concludono sempre con un momento conviviale, per condividere le emozioni e gustare prodotti locali.

LA SESTA EDIZIONE: SAINT-OYEN

Per La Sentinelle 2023 ci siamo trovati dal 9 al 12 marzo a Saint-Oyen, nell’Alta Valle del Gran San Bernardo, a tracciare curve. L’evento quest’anno è stato sponsorizzato, oltre che da Black Crows Skis, da Patagonia, SCARPA, ATK Bidings, Skinalp e Bollé, che hanno fornito gadget ai fortunati partecipanti – tra cui il sewing kit Patagonia e gli occhiali da ghiacciaio Bollé. Compagnet ha inaugurato il ritrovo giovedì sera con una breve presentazione della filosofia La Sentinelle alla quale sono seguiti la distribuzione del Welcome Kit e di un aperitivo offerto da SCARPA.

Una copiosa nevicata tra giovedì notte e venerdì mattina ci ha permesso di passare la prima giornata nella neve fresca. Da venerdì sera, purtroppo, le condizioni atmosferiche sono peggiorate, costringendoci ad accorciare il percorso rispetto a com’era stato inizialmente programmato e a esplorare i dintorni di Crévacol. Tuttavia, in pieno spirito Sentinelle, nessuno

si è lasciato scoraggiare: anche sotto la pioggia, gli scialpinisti hanno caparbiamente risalito i pendii per lasciare le loro effimere tracce in discesa.

Per partecipare era obbligatorio uno sci largo almeno 100 mm sotto il piede. I modelli Black Crows che hanno sfilato sono stati l’Atris, il Camox, il Navis, l’Orb, il Corvus, il Ferox, l’Anima e il Divus. Non sono mancati alcuni sci ancora in fase di test, così come le novità in campo ATK. Venerdì sera infatti è stata presentata ai partecipanti la Raider Evo Collection nei suoi nuovi colori, direttamente ispirati a quelli degli sci Black Crows. Le tre giornate sono quindi volate tra salite, discese in neve fresca, evoluzioni in pista e campi ARTVA e di sicurezza in ghiacciaio, presieduti dalle Guide Alpine che collaborano da sempre con l’evento.

Gli atleti di Black Crows sono stati protagonisti sabato e domenica sera. Fred Degoulet ha presentato la sua ultra-traversata della Mer de Glace compiuta con Benjamin Ribeyre: un viaggio magistrale e inedito sulle più alte creste che vigilano sul ghiacciaio, dai Grand Montets fino al Montenvers passando per le Aiguilles de Chamonix – ovvero, 50 km su terreno misto. Liv Sansoz, invece, ha raccontato la sua scalata di Zodiac su El Capitan, in Yosemite, in compagnia di Vanessa François - alpinista che in seguito a un incidente nel 2010 ha perso l’uso delle gambe. Infine, Leah Evans, atleta Patagonia, ha presentato “Mind over mountains’’, il racconto della traversata da 120 km e più di 9.000 metri di dislivello che ha compiuto in British Columbia insieme a Madeleine Martin-Preney e Marie-France Roy.

La community si è salutata tra la domenica sera e il lunedì mattina. Prima di ripartire, abbiamo chiesto a Bruno Compagnet quali fossero i suoi prossimi piani. “Ho i miei sci e una macchina” ha risposto il freerider. “E mi hanno detto che in Austria c’è neve”.

25 EXPERIENCE
“L
© Layla
© Layla Kerley © Layla Kerley ©
Kerley
Alessandra Malfa
Bruno Compagnet, founder di Black Crows Skis

DIGITAL OUTDOOR

La produzione virtuale dell'abbigliamento mette il consumatore al centro, migliora l’esperienza d’acquisto e consente di tracciare i prodotti. Con un importante passo avanti per l'ambiente

Implementare la digitalizzazione nella produzione di capi significa migliorare il flusso di acquisto dei consumatori e allo stesso tempo accelerare le iniziative sostenibili a favore di un’economia circolare. I servizi digitali apportano benefici ai player del settore, ai negozianti e ai clienti che chiedono interazioni sempre più personalizzate.

L’IMPORTANZA DEL PASSAPORTO DIGITALE - Per Leslie Holden, co-founder di The Digital Fashion Group, in futuro tutti i capi d’abbigliamento saranno dotati di un passaporto digitale che diventerà un essenziale strumento di trasparenza che consentirà di tracciare l’intero ciclo vitale del prodotto, con il beneficio di rendere più consapevole il consumatore finale e diminuire lo spreco. Sul passaporto digitale, sia sotto forma di QR code che di tag NFC, potrebbero venire annotati i materiali utilizzati - come fibre e coloranti rendendo più semplice il processo di riciclo -, e le informazioni sulla provenienza del capo, sulla quantità di acqua utilizzata per produrlo così come sull’emissione di CO2. Tutta la industry parlerà lo stesso linguaggio, condividendo con il consumatore dati a cui ad oggi non ha accesso - motivo per cui le azioni di acquisto davvero motivate dall’elemento sostenibilità non sono ancora ben quantificabili -, e allo stesso tempo consentirà di mantenere la promessa di adottare modelli di business circolari. “Oggi sono pochi i brand che hanno implementato questi protocolli e non esiste ancora un regolamento preciso, ma lo faranno e saranno gli stessi clienti a richiederlo. Questo avrà un effetto enorme su come compreremo i capi di abbigliamento”.

PRODUZIONE ON DEMAND - La produzione on demand rappresenta il futuro della sostenibilità. “Questo modello a richiesta, che prevede di produrre solo quello che il consumatore chiede, consente di risparmiare molto. I processi sono tutti digitali e non serve neanche creare capi di campionario. La produzione, però, dovrà cambiare perché al momento non è strutturata per la modalità on demand. Le macchine oggi sono altamente differenziate, sono assestate sulla produzione di massa, mentre si dovranno avere macchine focalizzate su tipologia di capo. Il ritorno in Europa e la transizione verso micro produzioni con-

sentirà un controllo diretto maggiore e quindi un’opportunità di implementare lavorazioni mirate”, spiega Holden.

LE OPPORTUNITÀ DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE - “L’intelligenza artificiale dovrebbe essere usata di più per capire cosa vogliono i clienti e per fare previsioni. Oggi i buyer guardano le collezioni e decidono cosa le aziende produrranno la stagione successiva. Mentre ci sono alcune realtà, come la francese Heuritech, che sviluppano software in grado di predire quali saranno i trend, i colori e i tessuti più apprezzati dalle community di consumatori e quindi di orientare la produzione. Queste informazioni consentono alle aziende di scegliere e produrre esattamente ciò che vuole il consumatore e, quindi, di sprecare meno. Circa il 60% dell’abbigliamento a un certo punto finisce nelle discariche di rifiuti. Il digitale può limitare questo problema, sfruttando le risorse dei big data per proporre prodotti tailor made”.

L’intelligenza artificiale potrebbe giovare anche ai retailer. Non solo le presentazioni delle collezioni potrebbero essere fatte in digitale, ma questo consentirebbe ai negozianti di delineare il layout del punto vendita, offrendo anche un’anteprima delle collezioni ai clienti. Qui entra in gioco anche il metaverso che, se da una parte ancora non esiste perché non c’è ancora la tecnologia, dall’altra l’idea di cosa si può fare in questo spazio virtuale è già realtà. Un social place da frequentare con il proprio avatar anche per provare e ordinare capi d’abbigliamento: “Provare i vestiti virtualmente consente alle aziende di produrre anche la versione digitale di quel capo d’abbigliamento, utile per mantenere tracciato tutto il ciclo produttivo”, spiega Holden. Un gemello digitale è un modello virtuale di un oggetto fisico che utilizza i dati in tempo reale per simulare il comportamento e monitorare le operazioni, trasformando in realtà l’economia circolare nell’outdoor Industry. L’alleanza tra retail fisico e digitale è sempre più necessaria. Un approccio multiplo, in cui le esperienze analogiche e lo shopping digitale si rafforzano reciprocamente. Realtà come The Retail Performance Company, che è intervenuta a Ispo con la conferenza sul multiverso del sistema retail, ha individuato quattro driver per realizzare un'esperienza di acquisto nel multiverso: flessibilità, sostenibilità, convenienza, comunità e spinta alla novità. Nel negozio del futuro, negozianti e designer collaboreranno per creare nuove esperienze d’acquisto e i consumatori diventeranno utenti e co-creatori.

26 RESPONSABILMENTE
Leslie Holden, co-founder di The Digital Fashion Group © Sarah Elenany

CALZE TECNICHE: ISTRUZIONI PER L’USO

Che caratteristiche devono avere? Come sceglierle? Che tecnologie servono?

Un pratico kit realizzato in collaborazione con Miren Olaetxea Indaburu di Lorpen di Pietro Assereto

Le calze sono generalmente l’elemento più trascurato quando si tratta di abbigliamento per un’escursione in montagna: infatti, si presta più attenzione agli strati della parte superiore del corpo e persino agli accessori. Tuttavia, sono essenziali.

“ Se le calze non sono ottimali, non importa quali calzature si indossano”, afferma Miren Olaetxea Indaburu, product manager di Lorpen. E se c'è un marchio che se ne intende di calze tecniche, quello è sicuramente Lorpen. Con sede nel nord della Navarra (Spagna), ai piedi dei Pirenei, dal 1998, il marchio, leader internazionale e riferimento mondiale nel suo settore, progetta, produce e distribuisce i suoi prodotti in oltre 60 Paesi. “Utilizziamo i migliori filati e la migliore tecnologia affinché le calze si adattino al piede e respirino, evitando così la creazione di vesciche e persino di funghi o altri batteri che possono insorgere a causa dell'intensità dell'attività , continua Miren.

Ma, di preciso, quali caratteristiche dobbiamo ricercare in una calza quando l’acquistiamo? Da un lato, è essenziale che siano elastiche e che quindi si adattino bene al piede e che non formino grinze o pieghe che possano poi causare problemi. Dall'altro lato, bisogna considerare la cucitura della punta: partendo dal presupposto che non esiste una calza senza cuciture, molto apprezzata nel panorama outdoor è una calza con cucitura piatta, ovvero senza rilievi all’interno. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la densità: una calza da sci, per esempio, sarà composta da tessuti differenti rispetto a una da trekking estivo.

Infine, si devono valutare la resistenza e la durata, aspetti molto importanti nelle attività estreme come il trail running o le uscite di skialp con scarponi rigidi o semirigidi, dove il filo esterno dell'intera

calza o nelle zone di attrito deve essere di grande resistenza, come il nylon.

Per ottenere una buona calza tecnica è essenziale implementare le tecnologie tessili più avanzate e lavorare con le fibre più efficaci presenti sul mercato. Lorpen da anni intraprende questa strada ed è l'unico marchio al mondo che produce calze con la Tecnologia T3, cioè con tre strati di filato differenziati.

“ Mettiamo un filato idrofobo a contatto con la pelle, che espelle il sudore e mantiene la pelle asciutta. Nella parte centrale esterna introduciamo un filato idrofilo che allontana il sudore dalla pelle. Infine, utilizziamo un filo resistente nella parte esterna per proteggere le aree esposte all'attrito. Inoltre, qualche anno fa, nell'ambito dei nostri continui sforzi per migliorare le prestazioni dei nostri prodotti, abbiamo sviluppato la tecnologia Selective Layering System, che ci permette di combinare un numero diverso di strati nella stessa calza, a seconda dell'attività richiesta. C'è molto lavoro dietro ogni innovazione applicata al prodotto. Forse gli utenti non ne sono consapevoli quando lo leggono sull'etichetta, ma quando provano una buona calza tecnica e vedono che, dopo molti anni e molto utilizzo, continua a proteggere i piedi e non perde funzionalità, si rendono conto dell'importanza di investire in una buona calza da montagna” , dichiara la project manager.

Lorpen lavora con le migliori fibre ecologiche del mercato, sia naturali che sintetiche, tra cui PrimaLoft Eco, Nylon riciclato, Coolmax Eco, Tencel e lana Merino. E per la prima volta, la collezione invernale dell'azienda includerà calze di alta gamma realizzate con tessuti biodegradabili.

27
FOCUS ON
Miren Olaetxea Indaburu, product manager di Lorpen
- infor@lorpen.com
Lorpen

HAI LA STOFFA GIUSTA?

I Textrends di ISPO lanciano le linee guida del settore tessile per la SS 25 tra innovazione e sostenibilità. La chiave per una filiera performante? Un lavoro collettivo per il raggiungimento di obiettivi comuni

di Francesca Cassi

Itre Textrends di ISPO per la SS 25 sottolineano che non sono solo i player b2b a dover affrontare le sfide del settore tessile, ma anche quelli b2c. E non basta: i consumatori stessi devono essere inclusi e istruiti soprattutto a livello di misure sostenibili e di economia circolare. Questa è la riflessione che emerge dalle ricerche di Louisa Smith, membro della giuria dei Textrends Awards per ISPO. Il suo spirito innovativo e la sua esperienza rendono la sua opinione una tra le più importanti nel settore outdoor e moda nel campo del tessile.

ISPO TEXTRENDS AWARDS: COSA SONO?

I Textrends Awards premiano i più innovativi tessuti, accessori, fibre, stoffe e componenti materiali nel settore outdoor&sport. Gli Awards si tengono due volte all’anno e si basano sui trend del settore tessile e apparel, decisi da esperti con almeno due anni di anticipo. I partecipanti presentano i loro prodotti più innovativi, che saranno poi giudicati da una giuria di esperti internazionali. I vincitori ricevono un pacchetto di benefit non indifferente, che include servizi promozionali e di vendita

ARIA DI CAMBIAMENTO

L’industria tessile sta cambiando: il tempo scorre e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si sta per chiudere. Uno dei principali

obiettivi è quello di proteggere l’ambiente. Per questo, non solo gli stakeholder B2B, ma anche i clienti e i consumatori sono chiamati all’azione.

Gli ingredient brand e i fornitori – dalle materie prime ai prodotti finali – stanno già lavorando con costanza per migliorare i processi e ridurre i rifiuti e le pratiche dannose a livello ambientale. Lo dimostrano iniziative come la tecnologia Shed Less di Polartec, o la collaborazione di quest’ultimo con The North Face per la creazione di un pile in tessuto 100% riciclato – due esempi tra molti. Ormai una delle domande che agita di più il settore outdoor è: come conciliare la sostenibilità con la performance, la tecnicità e il design?

Se l’obiettivo è quello di preservare l’ambiente e evitare lo spreco di risorse senza deludere gli amanti dell’outdoor, le tendenze dimostrano che questo cambiamento nell’industria tessile non può avvenire se non attraverso un lavoro collettivo. Il testimone dev’essere passato da un player all’altro per creare un ciclo di innovazione e nuove soluzioni grazie al savoir faire condiviso di aziende diverse, in collaborazione con i consumatori e lungo tutta la supply chain. È quanto emerso dalle ricerche della giuria ISPO Textrends Awards.

Abbiamo già visto degli esempi di cooperazione molto importanti e molto efficaci. Lo dimostrano i dati pubblicati dal Microfibre Consortium (TMC) nell’ultimo report, aggiornati in base ai progressi fatti in merito all’obiettivo di azzeramento, entro il 2030, dell’impatto della frammentazione delle fibre tessibili nell’ambiente. Riguardo i punti cardine 2021-2022, tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Ciò è stato permesso dall’engagement di ogni compagnia firmataria e dalla ricerca di strumenti pratici per la misurazione del fenomeno di frammentazione tessile. Il Microfibre Commitment è un framework globale a cui hanno aderito oltre 80 compagnie, tra le quali alcune delle più grandi aziende tessili e di apparel al mondo. Queste si sono poste l’obiettivo di contribuire a programmi sostenibili, collaborativi e proattivi.

DALLA FIBRA AL CONSUMATORE: I TEXTRENDS DI ISPO SS 25

Per molti anni, la parola sostenibilità rappresentava solo un termine in voga nel mercato outdoor. Nel frattempo, è stata sostituita con un altro concetto, quello del greenwashing. I colpevoli, in quest’ultimo caso, sono le aziende che, volendo saltare sul treno della sostenibilità, lo fanno con idee e pratiche senza scrupoli e mal concepite per attrarre il consumatore ma deludendolo, intenzionalmente o meno.

28 TEXTILE & TECH
Louisa Smith, jury member ISPO Textrends Awards

Questo, sottolinea Louisa Smith nelle sue ricerche annunciando i Textrends, è il momento in cui emerge il primo trend: il dovere. Tutti, nell’industria outdoor, devono fare il possibile per rivelare le origini e la natura dei materiali e prodotti che affermano di essere sostenibili. Quello di cui abbiamo bisogno è un eco-label forte, da sviluppare da zero. Non è abbastanza offrire servizi di ritiro solo per buttare i prodotti in discariche o mandarli all’inceneritore, né offrire prodotti fatti con fibre riciclate che però si basano su fibre vergini. E anche gli sforzi relativi alla catena di approvvigionamento da parte dei brand sono, molto spesso, promesse troppo belle per essere vere.

Il secondo trend è la realtà. Questo concetto sottolinea che la digitalizzazione non è più vista come un fattore innovativo, perché ormai è reale da tempo. Nuove pratiche di approvvigionamento, produzione e distribuzione efficaci vengono continuamente integrate nella filiera. La rivoluzione digitale, la realtà aumentata porta i processi a essere più efficaci e fluidi, mentre l’intelligenza artificiale accelera il ritmo generale della filiera. Stampa 3D, circuiti stampati, l’Internet of Things (IoT) che connette il mondo fisico al mondo digitale, la varietà di design e la customizzazione: sono tutte possibilità tecnologiche attuali e reali.

Il terzo e ultimo trend si concentra sul consumatore: il (ben)essere, o il vivere in un mondo che è cambiato. L’era della cultura del burnout sta arrivando alla sua fine, il consumatore moderno va alla ricerca del benessere sia fisico che, soprattutto, mentale. Entrambi sono finalmente considerati inestimabili così come è ormai appurato che gli sport abbiano un impatto indubitabile sul rilascio di endorfine – da una maratona a una piacevole passeggiata nel bosco. Un passo avanti, non sono per la salute fisica e le abilità mentali, reso possibile dagli sport e dall’outdoor industry.

Dovere, realtà e benessere: tre direzioni, o concetti, che esprimono al meglio l’impegno odierno che i player del settore, dalle aziende ai consumatori, devono garantire per far sì che l’industria tessile e il mercato outdoor siano in grado di rispondere agli appelli moderni, sia ambientali che sociali. Un obiettivo ambizioso e sovrastante per i singoli ma che, come abbiamo visto, può essere avvicinato da un lavoro collettivo e collaborativo.

PERFORMANCE DAYS 2023

La fiera dedicata ai tessuti si è svolta quest’anno dal 15 al 16 marzo, a Monaco, al centro espositivo Messe München. Il focus topic di quest’anno è stato “The journey to carbon neutrality. Create. Align. Compare”. Si tratta della terza parte di lungo processo iniziato nell’autunno 2022 il cui obiettivo è la neutralità della filiera in termini di CO2. Si tratta di un criterio decisivo già per molti prodotti: la maggior parte delle aziende sono indirizzate verso una selezione di materiali che sia al tempo stesso performante e sostenibile, oltre che riciclabile. In questa edizione dei Performance Days ha preso vita la visione di calcolare l’impronta carbonio di ogni tessuto alla Functional Fabric Fair utilizzando gli stessi parametri per tutti, in modo che la comparazione sia realistica. Si conferma in questo modo il trend generale: per rendere la filiera sostenibile, il lavoro dev’essere corale e collaborativo.

QUESTIONE DI EQUILIBRIO

TEXTILE & TECH
www.ande.it
La fiera allineata con i trend

PER AFFRONTARE THE GREAT OUTDOOR

La Croda Nera Tech GTX di Dolomite è un all-arounder leggero e dinamico, perfetto per qualsiasi condizione, che reinterpreta il concetto di scarpa da trekking classica

“The great outdoor’’ è il tema che unisce le collezioni Dolomite per la SS23. Un tributo alle montagne, all’amore per i grandi spazi aperti, alla gioia nel contatto con la natura e il rispetto di essa. Dalle proposte più performance a quelle più lifestyle, Dolomite vuole trasmettere l’entusiasmo nell’esplorazione e la passione per il mountain lifestyle che da sempre rappresenta perfettamente il brand e i suoi valori.

TOMAIA / traspirante e senza cuciture, realizzata in mesh riciclato, certificato Global Recycled Standard (GRS). Avvolge comodamente il piede, offrendo una calzata precisa ed ergonomica

MEMBRANA/ in Gore-Tex, offre traspirabilità e protegge dal bagnato

NOVITÀ / l’inserimento di un sottopiede di montaggio da 2 mm offre un miglior controllo della torsione del piede per una maggior stabilità

DRYARN CON CMP: PERFORMANCE

La novità assoluta della linea Croda Nera rappresenta molto bene questa linea di pensiero: una scarpa per un trekking veloce e sportivo, classica nel design e moderna nella concezione, stabile su tutti i terreni. Ispirata al mondo del trail running, è arricchita dal know-how artigiano del brand. La Croda Nera è dotata della chiusura Dolomite Wrapping System, esclusiva del brand, costituita da un collare e da una lingua elastica. .

INTERSUOLA / realizzata in mescola riciclata al 20%, con un’EVA a doppia intensità, capace di offrire ammortizzazione e stabilità

SUOLA/ design originale di Dolomite, studiata per affrontare diversi tipi di terreno. Battistrada in mescola Vibram Megagrip con tasselli multidirezionali per un grip eccellente in ogni situazione

INFO: Dolomite - 0422.884488 - info@dolomite.it

E INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLO SPORT

In occasione di ISPO, CMP presenta un top tecnico traspirante realizzato in microfibra Dryarn.

TECNICITÀ, ESTETICA E VERSATILITÀ: ECCO LA FREE BLAST SUEDE DI ZAMBERLAN

Realizzata in Italia, la nuova versione in pelle senza Gore-Tex è una scarpa dal design moderno: l’allacciatura fino alla punta, la tomaia in suede con colorazioni di tendenza e una forma studiata appositamente per garantire comfort, leggerezza e stabilità ne fanno una scarpa adatta a ogni escursione all’aria aperta o in città, senza rinunciare allo stile. Ammortizzazione e assorbimento degli shock sono garantiti dall’intersuola in EVA che, abbinata alla nuovissima suola Zamberlan Vibram Junko con mescola MEGAGRIP, dona un’ottima trazione e presa sul terreno. Grazie alla sua forma ampia sul tallone, stabilità e comfort sono assicurati.

È il top CMP ideale per tutte le attività sportive all'aria aperta che richiedono massime prestazioni in termini di traspirabilità, termoregolazione e comfort. Tutti plus garantiti dalla presenza del filato Dryarn: leggerissimo ed estremamente traspirante, in grado di consentire massima libertà nei movimenti. Il top di CMP è ideale come base layer, grazie all'ottima vestibilità, e perfetto a contatto diretto con la pelle, grazie alle proprietà batteriostatiche e dermatologicamente testate di Dryarn. Il capo è completamente seamless, senza cuciture, e grazie a Dryarn mantiene il corpo asciutto anche in situazioni di intenso sforzo fisico, assicurando una pelle sempre fresca e libera da sfregamenti.

INFO : Drayrn - 011.5534519 - drayrn.com

Per la SS23 Free Blast Suede si veste di un nuovo color look proponendo ben sei stili inediti e accattivanti: Denim, Red/Orange, Orange/Orange, Pink/Orange, Pale Blue/Beige, Lilac/Yellow

INFO : Calzaturificio Zamberlan 0445.660999 - zamberlan@zamberlan.com

30 VETRINA PRODOTTI
colori donna colori uomo

Leggero, pratico e funzionale: con un peso compreso tra i 380 e i 410 grammi, il Traverse Light è pensato per giri escursionistici in velocità e agilità. Con una semplice mossa è possibile comprimere questo zaino da montagna superleggero dagli spallacci in modo che aderisca perfettamente al corpo. Una cintura in vita rimovibile e una seconda cintura pettorale, anch'essa rimovibile, garantiscono una perfetta aderenza anche in presenza di carichi pesanti. L'Airvent Back System assicura un'efficace circolazione dell'aria e un elevato comfort grazie al tessuto in rete a coste e alla schiuma perforata. Gli spallacci ergonomici e traspiranti permettono di distribuire il peso in modo uniforme sul corpo. Anche dal punto di vista tecnico, il Traverse Light ha poco da invidiare ad altri zaini: nelle tre tasche sugli spallacci c'è spazio per una soft flask da 500 ml, un cellulare e una barretta. Casco e bastoncini si possono fissare allo zaino velocemente. Per la massima sostenibilità, il tessuto esterno è realizzato per il 72% in poliammide riciclato, rendendolo estremamente robusto e durevole.

INFO : Schwan Stabilo Outdoor Italia srl Ortovox - 035.008631 - info-it@ortovox.com

L’AVVENTURA CONTINUA CON TARAK DI COTOPAXI

Lo zaino Tarak è progettato principalmente per l'arrampicata e il freeride, con caratteristiche apposite per queste attività. Grazie alla sua costruzione e al design, lo zaino è senza fronzoli in modo da poter organizzare l'attrezzatura necessaria in modo efficiente e razionale e rendendola accessibile anche quando si indossano i guanti. Sul retro dello zaino ci sono punti di compressione configurabili che offrono più opzioni per organizzare il materiale. Lo scomparto superiore con cerniera permette di accedere a piccoli elementi essenziali e funge anche da punto di attacco per la corda da arrampicata. La tasca interna per l'idratazione, gli spallacci piatti e la cintura rimovibile rendono il Tarak ideale per lo sci alpino e le escursioni. Come tutti i prodotti Del Dia, ogni Tarak è fatto con materiale riutilizzato da altre linee di produzione ed è unico nel suo genere.

INFO : Artcraft International - 055.68189 - info@artcrafts.it

MOVEMENT PRESENTA

IL SUO 3 IN 1

Un alleato pensato per lo sci, per l'alpinismo e anche per la bici: il casco di Movement 3tech Alpi Honeycomb ha infatti tre certificazioni, la Ce-EN 1077, la CE-EN 12492 e la CE-EN 1078. Con i suoi 350 grammi di peso, si presenta come il modello ideale da usare tutto l’anno. Nonostante il peso piuma e il look pulito, non è il solito casco essenziale per gare di scialpinismo, ma ha tante funzioni che lo rendono completo a partire dalle prese d’aria per la ventilazione. La fodera imbottita è asportabile, ad asciugatura rapida, anti allergica e anti batterica, e c’è anche l’elastico porta-maschera e porta-frontale. Doppia regolazione sul collo e rotella per trovare sempre il migliore fit. La costruzione è Light in moulding, in due parti.

A PROVA DI VENTO CON FERRINO

Una giacca softshell leggera e antivento: questa la definizione della Ural Jacket, pensata per tutte le attività estive di montagna che richiedono equilibrio tra traspirabilità" e protezione. Dotata di inserti traspiranti, è disponibile sia per uomo che per donna e annovera tra le caratteristiche principali la costruzione in Tessuto Wind shield Light stretch in 100% Poliestere con membrana traspirante 5.000 g/m2/24h e resistente all'acqua 5.000 mm con trattamento idrorepellente. Presenta delle tasche laterali e una elastica sul polso con chiusura lampo, oltre a un cappuccio elasticizzato e polsini dotati di finger holes. Della stessa linea fa parte anche Draa Jacket Unisex, ovvero il gilet in tessuto soft-shell leggero e antivento con inserti traspiranti. Presenta delle tasche laterali e una napoleone sul petto con chiusura lampo. Ideale per tutte le attività estive di montagna che richiedono un perfetto equilibrio tra traspirabilità e protezione dal vento.

INFO : Ferrino & C. - 011.22300711 - info@ferrino.it

Disponibile nelle taglie: XS-S, M, L

INFO : Boardcore - 02.69017189 - info@boardcore.it

IL TRAIL RUNNING GREEN DI SCARPA

Portare un concept sostenibile nelle calzature da Trail Running è la rivoluzione della Spin Planet, modello di SCARPA ideale per coloro che iniziano ad approcciarsi alle lunghe distanze. I volumi maggiorati dell’intersuola infatti assorbono ogni tipo di impatto consentendo un cushioning protettivo, oltre a un comfort perfetto fin dalla prima calzata e rappresentano un perfetto alleato per approcciarsi alla disciplina.

Facente parte della collezione Trail running per la stagione SS23 Spin Planet presenta una tomaia in Engineered Recycled Mesh combinata a microfibra riciclata così come la fodera. I filati che compongono la tomaia sono infatti riciclati al 100%, l’intersuola in EVA lo è al 45%, infine il battistrada ha il 30% di gomma riciclata.

INFO : Calzaturificio S.C.A.R.P.A. - 0423.5284 - info@scarpa.net

31 VETRINA PRODOTTI
AD ALTA VELOCITÀ CON IL TRAVERSE LIGHT DI ORTOVOX
Draa
URAL Jacket uomo e donna Dimensioni: 50,8 cm x 30,5 cm x 17,8 cm
Jacket Unisex

IMPIANTI

FACCIAMO IL PUNTO

Valeria Ghezzi, presidente ANEF, risponde ad alcune domande sulla Montagna Bianca e la sua economia con uno sguardo al futuro

gestori degli impianti a fune sono consapevoli di operare in ambienti delicati e sono i primi ad avere a cuore la tutela della montagna”. Questa la frase con cui Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, riassume il suo intervento alla conferenza Nevediversa – il turismo invernale ai tempi della transizione ecologica, organizzato da Legambiente a Torino. Un punto di vista fondamentale in un periodo storico che vede la montagna confrontarsi con cambiamenti climatici sempre più impattanti sull’intero sistema del circo bianco. Al centro del dibattito il ruolo degli impianti a fune, a oggi attori primari del panorama montano perché cardine di un’economia che si basa sul turismo da sci alpino, e la necessità di apportare dei cambiamenti al sistema per fronteggiare sfide su un futuro sempre più incerto. Parla la presidente dell’ANEF.

Quella che si sta per concludere è la prima stagione sciistica completa post pandemia. È già possibile fare un bilancio generale?

È stata un’ottima stagione. Sulle Alpi, malgrado la scarsità di precipitazioni, abbiamo registrato numeri molto buoni di sciatori e non sciatori che comunque volevano raggiungere l’alta quota. Sugli Appennini è molto dura recuperare il Natale perso, tuttavia oggi si scia ancora su un metro abbondante di neve naturale e, appena si è aperto, l’afflusso è stato davvero al di là delle aspettative.

Una stagione, quella dell’inverno 22/23, molto diversa se si guarda allo Stivale da Nord a Sud. Come si affrontano le problematiche di un segmento così frammentato?

Sopra ho descritto le differenze, ma non c’è un modo diverso di affrontare le situazioni. Si fa quello che è necessario (come allertare il governo per la situazione del Natale in Appennino), riferito al territorio che ha necessità.

A inizio stagione è stato necessario, confermato anche dalle sue parole, un adeguamento dei prezzi degli skipass per rispondere alla crescita del costo dell’energia. Qual è stata la media dell’aumento in percentuale? In quale zone si è registrato un aumento più consistente?

I costi sono aumentati, ma gli ospiti hanno capito e generalmente non si sono lamentati dei prezzi, che sono aumentati di una percentuale tra il 5 e il 10-12%. Non tutti gli aumenti dei costi sono stati scaricati sui consumatori. Molta parte grava sui nostri bilanci.

Oggi che i costi di approvvigionamento energetico sono tornati ai valori precedenti, pensate di applicare una diversa politica di pricing per la prossima stagione?

Siamo ancora a valori molto alti (spesso il doppio dell’autunno 2021), anche se non alti come avremmo temuto. L’inflazione resta importante, come dimostrano i continui aumenti del costo del denaro che incide sui nostri investimenti, quindi ci sarà comunque un aumento, anche se non nella misura del 2022-23

Lei è stata tra i protagonisti di “Nevediversa – il turismo invernale ai tempi della transizione ecologica”, meeting organizzato da Legambiente a

# di Sara Canali

Torino. Di cosa si è discusso?

D'innevamento tecnico e dell’opportunità di proporre in montagna attività diverse dallo sci. Quanto velocemente il mondo degli impianti a fune si sta adeguando alla “transizione ecologica”?

Molto in fretta, anche perché ha cominciato da tempo. La transizione ecologica spesso fa risparmiare e quindi fa bene ai bilanci oltre che all’ambiente. La tecnologia ha in questo un ruolo importante. E dobbiamo ringraziare i nostri fornitori che investono continuamente in ricerca e sviluppo.

In percentuale, quanti degli impianti invernali saranno utilizzati anche d’estate?

Circa un terzo.

Alle sfide che pone il futuro, le società impianti rispondono con i fatti: tanti progetti e azioni che testimoniano attenzione, cura e volontà di tutelare l'ambiente in cui vivono e operano

• L’impianto "Son Dei Prade - Bai De Dones” che funge da collegamento tra la ski area delle Tofane a Cortina e la ski area 5 Torri, ha permesso, nel primo inverno di utilizzo, di ridurre del 45,3% le auto che hanno percorso quella tratta.

• Il Consorzio Skicarosello Corvara, che gestisce gli impianti tra Corvara, La Villa e San Cassiano, ha preso in gestione impianti fotovoltaici e idroelettrici che producono oggi il 100% dell’energia per far funzionare i 28 impianti di risalita.

• Da anni Pinzolo, parte della Ski area Campiglio, ha intrapreso un percorso di sostenibilità che l’ha portata a diventare la prima ski area Carbon Neutral.

• Dal 2019 la Skyway Monte Bianco redige un bilancio di sosteniblità che rispetta il quadro dei Sustainable Development Goal indicato dalle Nazioni Unite all’interno dell’agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030.

• Funivie Arabba è la prima società funiviaria a diventare Società Benefit. Un’operazione pionieristica anche al di là del mondo degli impianti di risalita con l’obiettivo di creare un’azienda che, oltre agli obiettivi di profitto, abbia lo scopo di produrre effetti positivi sulla società e sulla comunità.

32
“I
Valeria Ghezzi, presidente di ANEF Impianti Cortina Skyway Monte Bianco ESEMPI VIRTUOSI

DALLE DONNE PER LE DONNE

Sulle piste dell’Alta Badia abbiamo messo ai piedi gli sci della linea W2W di Blizzard-Tecnica.

Per una giornata tutta al femminile

L8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna, è un’occasione per ricordare il processo di emancipazione femminile e celebrarlo. Proprio in questa data, Blizzard Tecnica ha deciso di organizzare un evento sulla neve in Alta Badia con un gruppo di giornaliste e influencer per festeggiare gli otto anni del progetto Women-to-Women.

LA STORIA - Era il 2015 quando, per la prima volta, due focus group di donne appassionate di sci e montagna, si sono incontrati a Park City e sulle Alpi Italiane con l’obiettivo di trascorrere tempo insieme discutendo delle proprie visioni intorno alla passione per l’attività sulla neve. Gli spunti raccolti sono stati fondamentali per i product manager di Blizzard-Tecnica che, partendo da qui, hanno lavorato per sviluppare i prodotti più in linea per rispondere alle diverse richieste. Infatti, gli esperti del settore ricerca e sviluppo hanno approfondito il discorso sull’anatomia e la biomeccanica femminili grazie al prezioso contributo del CeRiSM, un centro di ricerca dell’Università di Verona. Mettendo insieme tutti i risultati ottenuti, sono stati progettati prodotti nuovi, molto più adatti alle donne e alle loro esigenze specifiche.

INNOVAZIONI - L’iniziativa Women-to-Women ha preso slancio, articolandosi in modo sempre più complesso e conducendo ad innovazioni di prodotto e tecnologiche come C.A.S. Cuff Adapt, le scarpette riscaldanti Therm-IC e le fibre Celliant per mantenere i piedi delle sciatrici più caldi più a lungo nonché a nuovi design sviluppati per adattarsi alla naturale postura delle donne sugli sci. Inoltre, il programma annuale include workshop intensivi, analisi delle tendenze di mercato, sondaggi, summit di atlete, test sui prodotti e ricerche scientifiche biomeccaniche condotte sulla neve. A oggi, il Black Pearl 88 è uno degli sci della linea W2W più venduto di Blizzard.

OGGI - Il programma di Blizzard-Tecnica continua e si rilancia, per sottolineare quanto questo lavoro di approfondimento e ricerca sia fondamentale per rispondere alle esigenze delle sciatrici. Abbiamo testato in pista gli sci della linea, apprezzandone le diverse caratteristiche, dal modello più pistaiolo, il Phoenix, fino alla nuova generazione di Sheeva 11, 10 e 9 Lo Sheeva 11 è un modello pro sviluppato in stretta collaborazione con le atlete Blizzard per un’esperienza freeride di altissimo livello.

VISIONE E LAVORO DI SQUADRA

La filiale italiana del Gruppo Rossignol ha quadruplicato il suo fatturato, passando dai 7,5 milioni dell’esercizio 2012 ai 32 milioni previsti per la stagione 2023/24

Quella compiuta da Rossignol Sci srl, la filiale italiana del Gruppo Rossignol, è una vera e propria parabola. Dalla stagione invernale 11/12 alla 21/22 la quota di mercato dei tre marchi sciistici del gruppo - Rossignol, Dynastar e Lange -, mettendo insieme sci e scarponi, è arrivata al 22%, in un periodo nel quale le vendite di attrezzatura sciistica in Italia hanno proseguito il trend di calo rispetto agli anni del boom, per poi assestarsi su valori notevolmente inferiori a quelli degli anni d’oro. La filiale italiana è passata dai 7,5 milioni di fatturato dell’esercizio 2012, ai 32 milioni previsti per il 23/24, mentre l’anno fiscale che si chiuderà al 31 marzo 2023 farà segnare valori di poco inferiori ai 27 milioni. La torta dei numeri è composta da 18,5 milioni di vendita all’ingrosso di attrezzatura sciistica, 6,5 milioni di vendita all’ingrosso di abbigliamento e 7 milioni di vendita al dettaglio nei sette Pro-Shop italiani e nei due outlet.

LA VISIONE

Per arrivare a questi risultati, fondamentale è stato il lavoro di squadra. “La crescita costante porta più risultati di quella improvvisa ed è il frutto di un lavoro di gruppo” dice Alessio Meda, country manager e direttore generale di Rossignol Sci, dalla primavera 2020 alla guida anche della filiale svizzera (14,5 milioni di fatturato). Abbiamo costruito il nostro successo grazie a un team molto forte, ognuno nelle sue aree di competenza”, continua, “perché prima del prodotto, c’è l’uomo, c’è lo spirito di squadra” Una visione, quella del manager veronese in azienda dal 2006 e dal 2009 cfo della filiale italiana, della quale ha preso le redini nel 2012, che si rispecchia a pieno nei valori e nelle performance della sede di Formigliana in provincia di Vicenza.

33 FOCUS ON

IL SEGRETO È LA PASSIONE

Dieci anni fa, Marco Abbà ampliava la ferramenta di famiglia a Oulx, nel cuore della Val di Susa, con un corner di attrezzatura outdoor. Il negozio dispone oggi di due nuovi locali completamente dedicati a trekking, trail running e scialpinismo di Francesca Cassi

In un territorio da sempre consacrato allo sci alpino, creare spazio per altre attività invernali non è sempre facile, così come trovare i servizi che le supportino. Ma se il terreno è fertile, lo spazio per mettere radici si trova. Marco Abbà, titolare di Abbà Sas, ha saputo cogliere quest’opportunità. Così, alla ferramenta di famiglia, attiva da quarant’anni a Oulx, in provincia di Torino, ha aggiunto una sezione outdoor con abbigliamento, calzature e accessori per la corsa in montagna e il meglio per lo scialpinismo. Guidato dalla sua passione per l’outdoor, ha deciso di creare il servizio di cui sentiva il bisogno. Ci siamo fatti raccontare la sua storia e l’evoluzione del negozio.

Quando hai pensato di ampliarti, e perché?

L’inizio dell’attività sportiva risale a circa dieci anni fa. Direi che sono state due le forze motrici. Intanto, un’esigenza di mercato: c’era spazio a livello commerciale e ho percepito io stesso il bisogno – a fronte di una richiesta – di un supporto a livello tecnico in campo scialpinismo, trekking e trail running. Non che mancassero le realtà simili alla mia, però c’era molto spazio per lavorare sull’aspetto più tecnico. La mia intenzione primaria era di creare intanto un reparto di noleggio per far conoscere ancora di più il settore. All’epoca non aveva ancora conosciuto il boom che abbiamo visto negli ultimi anni, soprattutto post pandemia.

Sei soddisfatto dei risultati ottenuti fino a oggi?

Molto: sono sempre stato lineare nella crescita e devo dirmi soddisfatto. Non dobbiamo considerare l’anno del Covid, ovviamente, per via dell’esplosione farlocca che ha dato false aspettative. Ora la situazione si è stabilizzata ed è tornata a livello normale, a scanso del periodo dell’anno scorso durante il quale, causa strascichi della pandemia e inizio della guerra, ho fatto fronte come tutti nel settore a ritardi nelle consegne e ordini sfalsati, con conseguenti problemi di gestione del materiale in magazzino.

Tra le varie attività outdoor, hai deciso di dedicarti con particolare attenzione allo scialpinismo e al trekking. Perché?

In primo luogo, sicuramente per passione personale. Alla base di tutto c’era il fatto che fossi un appassionato di queste discipline. Sono sempre stato presente anche in molte organizzazioni locali impegnate in attività ed eventi outdoor: dalla Via Lattea Trail e dal Triplo Vertical K3 al Trail di Oulx. Questo mi ha portato ad avere delle conoscenze e poi dei clienti che richiedevano un certo tipo di prodotto e anche un certo tipo di assistenza. La voglia di condividere l’esperienza che ho maturato e tutto quello che ho imparato negli anni ha fatto il resto. Volevo offrire un servizio.

Come hai scelto invece i marchi a cui dedicare i corner?

Anche in questo caso si tratta di scelte personali – ho scelto quelli che

più mi piacevano, quelli che da sempre ho ritenuto più sensati per le attività in questione e che condividono la mia stessa filosofia e il mio stesso approccio all’outdoor. Non a caso l’ultima collaborazione che ho avviato è quella con Ambin: un marchio artigianale e locale, creato da qualcuno che conosce bene il suo territorio e che si impegna per lo sviluppo di attività alternative in valle. Complessivamente, la mia linea è di scegliere i marchi e non di subirli. Alcuni li ho anche lasciati negli anni perché non rispecchiavano le mie idee.

La tua attività si basa più sul noleggio o sulla vendita?

Punto di più al noleggio. Lo scialpinista appassionato ed esperto, così come il trail runner o il ciclista, è già attrezzato – sa con precisione quello che vuole e al massimo può ordinarmi un prodotto specifico. Mi interessa invece fornire un supporto tecnico, permettere al neofita di approcciarsi all’attività, di scoprirla e di adattare la scelta del prodotto secondo i suoi bisogni. Mi piacerebbe che ci fosse più sensibilità a livello di territorio e di comunità riguardo la sponsorizzazione di queste attività diciamo “secondarie’’, soprattutto da parte delle società che gestiscono il reparto invernale. Trovo che ci sia molto potenziale e che ci sia una vera possibilità di sviluppo. Anche solo i nostri vicini francesi, a Monginevro, hanno tutt’altro approccio allo scialpinismo e potremmo prendere spunto da loro, ampliando l’offerta del nostro territorio e portando valore aggiunto a questi posti stupendi. Che tipo di clientela hai?

Come accennato, si tratta piuttosto di una clientela che si sta approcciando alle attività outdoor sia invernali che estive. Il che per me è perfetto, perché voglio rimanere sempre disponibile partendo dal basso. I brand sono collaborativi con te?

Devo dire che tutte le aziende sono molto ricettive e molto collaborative. Vogliono essere presenti sul territorio e si rendono conto che attività come la mia, anche se piccole, possono avere molto potenziale. Cosa ti mette in difficoltà nel mercato outdoor? E cosa invece ti stimola di più?

Al momento, ciò che più crea difficoltà è il non controllo di internet. Mette a dura prova le attività come la mia: si possono acquistare i prodotti a prezzi non di mercato. Questo influisce molto sulle vendite perché bisogna comunque considerare il fatto che io affronto delle spese di un certo tipo – dall’affitto alle bollette – e ovviamente non posso competere a livello di prezzo. Ci vorrebbe, da questo lato, un po’ più di controllo da parte delle aziende. Dall’altro lato, quello che mi stimola di più è indubbiamente la mia passione. Le attività outdoor sono sempre state il punto cardine della mia vita. Sono entusiasta di comunicare soprattutto a chi si approccia a questo mondo che si può fare sport e si possono vivere esperienze anche senza essere degli atleti professionisti.

sch EDA t E c N ic A

Nome: Abbà Sas

Indirizz0:

Via Faure Rolland 10, 10056 Oulx (TO)

Telefono/fax: 340.050449

E-mail: info@abbasas.it

Sito: abbasas.it

E-commerce: no

Facebook: @abbasas.it

Instagram: @abbasas.it

Titolare: Marco Abbà

Nascita dello shop: 2011 (precedentemente

ferramenta dal 1964)

Vetrine: cinque

Personale: tre

Mq totali: 120

Discipline trattate:

Trekking, scialpinismo, running, trail running, e-bike, grafica e ferramenta

Noleggio attrezzatura: sì

MARCHI OUTDOOR

Abbigliamento:

Ferrino, Karpos, Ortovox, Oxyburn, Xtech

Calzature: Altra Running, La Sportiva, NNormal, SCARPA Scott, Topo Athletic

Attrezzatura:

Garmin, Ortovox, Petzl, Ta Bros

Attrezzatura neve:

Ambin, Atomic, Black Crows, Dynafit, Dynastar, Hagan, Pomoca, Ski Trab

Altri servizi: noleggio e-bike e attrezzatura scialpinismo, trattamento sci, ricollaggio pelli

34 FOCUS SHOP
Marco Abbà, titolare

searching for a new way

www.montura.it
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.