Speciale Gennaio 2017

Page 1

SPECIALE GENNAIO 2017

“NON ANDARE DOVE IL SENTIERO TI PUÒ PORTARE; VAI INVECE DOVE IL SENTIERO NON C’È ANCORA E LASCIA DIETRO DI TE UNA TRACCIA.” RALPH WALDO EMERSON

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

SISM Il SISM - Segretariato Italiano Studenti in Medicina è un’associazione no-profit creata da e per gli studenti di medicina. Si occupa di tutte le grosse tematiche sociali di interesse medico, dei processi di formazione di base dello studente in medicina, degli ordinamenti che regolano questi processi, dell’aggiornamento continuo dello studente e riesce a realizzare tutto ciò attraverso il lavoro di figure preposte a coordinare i diversi settori sopraddetti sia a livello locale che nazionale. Il SISM è presente in 37 Facoltà di Medicina e Chirurgia sparse su tutto il territorio. Aderisce come membro effettivo all’IFMSA (International Federation of Medical Students’ Associations), forum di studenti di medicina provenienti da tutto il mondo riconosciuto come Associazione Non Governativa presso le Nazioni Unite.

2

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

INDICE EDITORIALE di Carlo Chessari PGC’S WELCOME di Maria del Prato PAROLA ALLA REDAZIONE! Carlo Chessari, Coordinatora Nazionale del Progetto Zona SISMica PAROLA ALLA REDAZIONE! Maria del Prato, PG Coordinator PAROLA ALLA REDAZIONE! Francesco Valente, redattore CE PAROLA ALLA REDAZIONE! Arianna Caracciolo, redattrice SCOME PAROLA ALLA REDAZIONE! Mariachiara Ippolito, redattrice SCOPE SCORE PAROLA ALLA REDAZIONE! Giovanni D’Angelo, redattore SCOPH PAROLA ALLA REDAZIONE! Barbara Zimotti, redattrisce SCORA PAROLA ALLA REDAZIONE! Andrea Berti, redattore SCORP PAROLA AL CN! Parola al CE: il Presidente Nazionale PAROLA AL CN! Parola al CE: il Segretario Generale PAROLA AL CN! Parola al CE: Amministratore Nazionale e VicePresidente agli affari Esterni PAROLA AL CN! Parola al CE: il VicePresidente agli affari Interni PAROLA AL CN! Parola al CN SCOME

www.sism.org

5 6 8 10 12 14 16 18 20 22 26 28 32 34 3


Speciale Gennaio 2017

PAROLA AL CN! Parola al CN SCOPE PAROLA AL CN! Parola al CN SCORE PAROLA AL CN! Parola al CN SCOPH PAROLA AL CN! Parola al CN SCORA PAROLA AL CN! Parola al CN SCORP

4

36 41 44 47 50

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

EDITORIALE Carlo Chessari Affezionate lettrici, affezionati lettori, sorpresa! Siamo ancora qui, la mitica Redazione di Zona SISMica del 2016! Siamo tornati per fare a tutti i nostri lettori un bel regalo, visto che siamo (ahinoi) alla fine delle feste natalizie: un numero speciale di ZS con tutte le interviste al CN dell’anno scorso… e non solo! In questo numero anche noi abbiamo deciso di metterci in gioco e intervistarci a vicenda: conoscerete finalmente chi sta dietro i drive, i Google docs e le mail in lista, coloro che vi hanno accompagnato per un anno di articoli e approfondimenti, i miei fedeli compagni di viaggio.

Con la speranza che anche in voi nasca quella “scintilla” che è nata in ciascuno di noi, con l’augurio che altri possano condividere un viaggio meraviglioso in Zona SISMica così come lo abbiamo condiviso noi in Redazione. Ancora una volta (forse l’ultima!), vi auguro una buona lettura. Carletto

PGC’S WELCOME Maria del Prato Cari lettori e care lettrici, Con gioia vi presento questo numero speciale pensato apposta per raccogliere le testimonianze della redazione che per un intero anno vi accompagnato mensilmente per coinvolgervi in viaggi ed esperienze condivise e vi ha emozionato. In attesa che la nuova redazione si formi e che un nuovo percorso possa essere intrapreso, sentiamo quindi quanto Zona SISMica ha

www.sism.org

dato e lasciato ad ognuno di noi! Vi auguro una buonissima lettura! BaScioni, Mari del PG

5


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE CARLO CHESSARI, COORDINATORE DI PROGETTO Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Sono un ragazzo nato a Ragusa e trapiantato a Catania, cresciuto tra la vita di paese e di città, amante delle lunghe passeggiate in riva al mare a piedi o in bicicletta. Sono un collezionista di LP di qualsiasi genere, purché sia bella musica! Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Ho iniziato un po’ per caso, spinto a iscrivermi dal mio “compare” Andrea, con cui ho condiviso quasi tutta questa avventura. Mi sono ritrovato in una realtà che non immaginavo potesse esistere in un ambiente così “rigido” come quello universitario e ho deciso di impegnarmi di più ricoprendo la carica di Amministratore Locale per due anni di fila e ad organizzare un Congresso Nazionale. Ho

6

poi fatto parte del PG e, nel medesimo anno, della redazione di Zona SISMica, progetto di cui mi sono innamorato e di cui ho deciso di dedicarmi anche l’anno successivo, con il ruolo di Coordinatore Nazionale del Progetto. Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Ripercorrendo tutto l’anno e scegliendo una delle tante cose che mi porterò da questa avventura, sicuramente scelgo l’appoggio e il sostegno che ho avuto da parte della redazione, con cui ho sempre risolto tutto in armonia e piena condivisione di ideali e scopi. Se dovessi invece scegliere un momento: la Project Fair del Congresso di Campitello Matese. Non avrei mai immaginato che Zona SISMica avesse così tanti lettori e fosse davvero amato dai SISMici! Per il futuro auguro proprio ciò che mi ha colpito quest’anno: una redazione

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 armoniosa e prolifica, pronta a fare un grande lavoro così come è stato fatto quest’anno! Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Lanciatevi. Non abbiate timore anche se non avete mai fatto il redattore o scritto un articolo. Vi darà grandi soddisfazioni! Tutta la redazione di quest’anno sarà a vostro supporto, me compreso! Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Film: Amici miei e Amici miei atto II di Monicelli. Amo la commedia all’italiana: non le banalità volgari in stile cinepanettoni, ma la comicità sottile, graffiante e spesso anche malinconica, sempre con una morale di fondo. Un po’ come se fosse antani, ma con scappellamento a destra. Una canzone… difficile. Considero The Dark Side of the Moon e The Wall degli album unici, dove non ci sono tracce, ma due uniche grandi opere da ascoltare e riascoltare di seguito. Un luogo: Marina di Ragusa. Piena di vita in estate, una calda culla in inverno, dove la media stagionale è 15 gradi. Una mamma che ti accudisce, ti fa divertire, ti fa rilassare, ti coccola. Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Vige il segreto di stato su questo argomento. Posso dirvi solo che la redazione era composta da 12 membri all’inizio di questa avventura!

www.sism.org

7


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE MARIA DEL PRATO, PG COORDINATOR Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Cialve a tutti, sono Maria! Quando mi si chiede di parlare di me vado sempre un po’ nel panico perché non so mai da che cominciare e finisco con dire poco o nulla, il che di per sé vuol dire moltissimo di me, dato che sono una che adora chiacchierare. Amo il divano e tutto ciò che questo porta con sè, che sia un bel film o una serie tv! Sono un’amante di Harry Potter e fiera Tassorosso, adoro leggere e passare le serate a casa. E ho una segretissima passione per gli unicorni! Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Dunque, il mio percorso SISMico è iniziato con la SCOME e il suo Basic DistasterSISM… ebbene si! L’imprinting vero e

8

proprio l’ho avuto solo quando ho scoperto la SCORA però, a fine anno associativo 2013/14. Da piccola SCORAngels di Siena poi l’anno successivo sono entrata per la prima volta a far parte del Publications Group, più per caso che per volontà a essere onesti (avevo un Miccichè urlante che mi rincorreva per i corridoi dell’hotel di Bari, quando ancora io nemmeno sapevo chi fosse, traumatizzante no?). Devo a quel momento tantissimo in realtà, perchè il PG mi ha fatto riscoprire l’Associazione nuovamente e mi ha fatto capire quanto potessi dare anche dare per ciò in cui credo. Per tutto quel tempo avevo sentito parlare tanto di Zona SISMica ma consultavo i suoi articoli in modo casuale, in base alle necessità del momento. Poi l’anno scorso mi sono lanciata nella mia nuova avventura come PG Coordinator e questo mi ha dato finalmente la possibilità non solo di conoscere, ma soprattutto di capire Zona SISMica nella

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 sua forza e nelle sue potenzialità. Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? “Odi et amo” Quest’anno con Zona SISMica è stato l’anno delle emozioni contrastanti, delle nottate spese ad impaginare, dei PC saltati senza alcun motivo e dei lavori persi. Con una rivista in espansione, una sessione alle spalle e un congresso davanti, potete immaginare che non sia sempre andato tutto rose e fiori, eppure... Eppure se ancora sono qui a raccontarvi con gli occhi che brillano di Zona SISMica è perchè in realtà ne vale davvero la pena! Zona SISMica è la voce del SISM e ci dà la possibilità di condividere con tutti esperienze e conoscenze, ci permette di informare chi ci legge e ci dà la possibilità di visitare luoghi in cui non siamo mai stati e che forse non visiteremo mai, tutto grazie agli articoli che ci propone. E questo non sarebbe assolutamente possibile senza il lavoro di un Team che è stato una famiglia durante l’anno e che ha permesso di portare ogni mese un nuovo numero da sfogliare per la nostra Associazione! Mi porto quindi tutti quelli che sono stati i miei compagni per questi 365 giorni, il clima di collaborazione che siamo riusciti a creare e l’impegno che ogni volta abbiamo messo in quello che facevamo e non posso che augurarmi che Zona SISMica continui nel prossimo anno e sempre in futoro a migliorarsi e sfruttare ulteriormente l’immenso potenziale che ha!

Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Dunque, un film, una canzone e un luogo che mi porto nel cuore… mi porto talmente tante di quelle cose nel cuore, film, canzoni, luoghi, citazioni, libri, serie tv… credo che piuttosto nominerò un film, una canzone e un luogo che mi rappresentano in questo momento, potrebbe essere più veritiero! Allora, come luogo in questo ultimo periodo sicuramente Londra e il suo caos, ma allo stesso tempo la sua eleganza! Sono mesi che programmo una vacanza lì, non ci sono mai stata ma giuro che la sua sola idea in questo periodo è davvero totalizzante per me quindi spero di poter realizzare prima o poi questo mio desiderio! Come canzone invece dire “Sleeping at Last - Saturn” che mi scioglie e mi fa pensare tantissimo. Come film azzarderei un “Les Misérables” che finisce sempre con il farmi piangere come una bambina! Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Non posso ancora rivelare informazioni fondametali al riguardo, ma posso assicurarvi che Carletto in prima persona e la redazione tutta si sono impegnati giorno e notte a tal proposito!

Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Io prendero il mio posto LOL. Posso consigliarmi in sincerità di continuare a cercare di migliorare come possibile questo progetto che mi ha preso e dato tantissimo, facendo tesoro dei punti di forza, ma ancora di più di quelli di debolezza scoperti durante quest’anno e puntando sempre al meglio! Inoltre posso consigliare a chi mi affiancherà in questo percorso come Coordinatore Nazionale del Progetto di lanciarsi in questio viaggio che lo sorprenderà davvero. Inoltre avrete me a farvi compagnia in questio viaggio, volete davvero perdervi un’occasione così unica?

www.sism.org

9


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE FRANCESCO VALENTE, REDATTORE CE Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Sono Francesco, per tutti Ciccio, ho 23 anni e frequento il IV anno di Medicina. Sono un appassionato di serie Tv e fumetti, amo viaggiare, ma purtroppo non è sempre possibile. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Penso che un po’ tutti si siano avvicinati al SISM per lo stesso motivo: curiosità, che diventa poi dipendenza una volta preso parte alla prima attività che la Sede organizza. Dopo un primo anno da Socio, ho deciso di mettermi in gioco partecipando attivamente, facendo il LOIT. Questo mi ha dato la possibilità di partecipare al mio primo Congresso, quello di Rimini, dove ho incontrato un mondo nuovo e dove ho sentito parlare per la prima volta di Zona SISMica. L’idea di avere una rivista propria dell’Associazione, di poter condividere

10

le proprie idee e poter migliorare, mi ha convinto nell’ultimo Anno Associativo ad applicare come Redattore CE. Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Porterò un anno passato a lavorare con un gruppo unico, che ha avuto voglia di raccontare e raccontarsi. Mi auguro che Zona SISMica cresca e che possa arrivare ad essere conosciuto da tutti; è un grande contenitore di idee e di spunti grazie alle quali si può arricchire l’Associazione e, parallelamente, i Soci. Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Il mio consiglio è sicuramente quello di non farsi intimorire e di buttarsi in un’avventura come quella di Zona SISMica; si cresce strada facendo, non c’è bisogno di nessun requisito particolare, oltre la voglia di mettersi in gioco. Ciò che è più importante è riuscire a trovare

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 argomenti su cui scrivere un articolo o coinvolgere qualcuno nella stesura. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Scegliere un solo film ed una sola canzone è veramente difficile. Sicuramente la saga di Harry Potter ha accompagnato la mia crescita, così come Articolo 31 e Caparezza rappresentano il mio percorso musicale. Il luogo è Napoli: è sempre un piacere tornarci ed ogni volta è come sentirsi a casa. Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? I Marò sono sempre con noi, sono nel nostro cuore. Non va però dimenticato il cane Argo, il suo ritorno a casa ha reso tutti noi ancora più felici.

www.sism.org

11


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE ARIANNA CARACCIOLO, REDATTRICE SCOME Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Ciao a tutti! Mi chiamo Arianna ma molti di voi possono ricordarsi di me con il nomignolo di Quack! Classe ‘94, sarcastica all’inverosimile, amante dei gatti, appassionata di lettura e scrittura. Ho fatto pallavolo per 12 anni, son stata per molto tempo negli scout e mi piace cucinare; e poi mangiare, ovviamente. Uno dei miei hobby preferiti però è passare ore e ore a leggere pagine di wikipedia, anche molto diverse o non collegate in alcun modo tra loro o con il mondo della medicina. Per esempio, sapevate che esiste un tipo di foresta, nella taiga settentrionale, formata da quelli che vengono chiamati alberi ubriachi? Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Sono approdata nel SISM da piccola ingenua matricola con - indovinate un poco? - l’Ospedale dei Pupazzi; dopo qualche mese ero già stata fagocitata dalla SCOME della mia SL e, tra alti e bassi, ci ho lavorato per tre anni. La mia vita da SISMica è cambiata quando, nel lontano 2014, decisi di candidarmi nello SCOME Team, entrando a contatto con la realtà nazionale del SISM e affacciandomi quindi al mio periodo di maggiore consapevolezza del segretariato. Avendo da che ricordo avuto la passione per la scrittura e la lettura l’anno dopo decisi di applicare per la redazione di Zona SISMica… decisione di cui, dopo un anno di lavoro, non mi sono mai pentita! Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Di Zona SISMica porterò nel cuore sicuramente l’ambiente caldo che ho trovato, il sentirmi così a mio agio e l’aver avuto occasione di conoscere e comprendere meglio la realtà delle altre aree del SISM tramite gli altri redattori e soprat-

12

tutto gli articoli dei nostri autori. Prima di iniziare questo percorso leggevo ZS quando capitava, quando arrivava una mail e avevo tempo, o quando sapevo di conoscere qualcuno degli autori. Col senno di poi, queste letture altalenanti mi hanno impedito di conoscere davvero il meglio che l’editoriale propone, ovvero la grande varietà di argomenti e storie. Auguro al mio successore, chiunque sarà, di poter fare un lavoro migliore del mio, sempre e comunque! L’editoriale ha grandissime potenzialità, e spero che queste riescano mano a mano a emergere grazie al lavoro e alla passione dei prossimi redattori! Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Spazia! Il mondo della Med Ed è davvero grande, e c’è tantissimo di cui parlare! Nei miei ultimi mesi di lavoro mi son resa conto che ci sono state tantissime cose che avrei voluto trattare, e questo è emerso grazie alla maturazione che ho avuto all’interno dell’editoriale. Coinvolgi di più le altre cariche nazionali, diventa il migliore amico del LOMEi e parla delle tante società, gruppi e partnership che fanno parte della vita del SISM! Cerca di ritagliare in ogni numero o in ogni due uno spazio per parlare non solo di progetti pratici, ma di teoria! E, soprattutto - cosa che io ho fatto e di cui ringrazio - non isolarti come se la SCOME (ma ovviamente vale per tutte le altre aree e gli altri redattori) fosse una realtà a sé stante, che prescinde le altre aree: fatti coinvolgere nel lavoro degli altri, approfittane per conoscere meglio cose che non fanno parte della tua “quotidianità associativa” e non aver paura di proporre tematiche da affrontare insieme! Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore.

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

Non sono una persona molto ferrata in materia cinematografica, ma un film che porto nel cuore fin da bambina è il tristissimo A.I. - Intelligenza Artificiale. Ogni tanto ci penso e ancora piango! Il brano dei Dream Theater Finally Free, che ho avuto la fortuna di sentire live qualche anno fa. Sebbene siano molte le canzoni che ospito nel mio cuore, il ricordo di me che - piangendo - cercavo di urlare il testo sopra musicisti e cantanti durante il concerto mi commuove e rende davvero felice. Per quanto possa risultare banale, nonostante abbia girato diversi paesi esteri il posto che porto nel cuore è un parco vicino casa mia, a Parma. Questo parco ha la caratteristica di non avere un nome, figurando come una sorta di giardinetto che attraversa una zona residenziale, motivo per cui l’ho rinominato in modo molto da Drama Queen Il Parco della Speranza; in alternativa, sempre a Parma: il cimitero della Villetta. Però vi giuro che, nonostante questo, sono una persona discretamente allegra! Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Mi dispiace, è un argomento TOP Secret. Ma posso assicurarvi che il nostro lavoro ha fatto la differenza nel riportare a casa i nostri amati Marò (anche se a prezzo di alcuni drammi familiari).

www.sism.org

13


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE MARIACHIARA IPPOLITO, REDATTRISCE SCOPE/SCORE Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te.

Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo?

Mi chiamo Mariachiara, ho 23 anni e non bevo da… Stupidi incipit a parte, sono al sesto anno di medicina, serie-TV addicted, appassionata di viaggi, e ho gravissime difficoltà a parlare di me!

Porterò con me tante esperienze vissute da altri che in qualche modo ho sentito mie, aiutando gli altri a raccontarle, anche una maggiore conoscenza delle diversità delle varie sedi locali. Spero per l’anno prossimo che Zona SISMica venga diffuso molto più capillarmente tra tutti i soci.

Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Ho iniziato nel 2014 come parte dello staff di accoglienza Incomings ad Agosto, e sono rimasta in area scambi fino ad ora come assistant, innamorandomene ogni giorno di più. Ho scelto Zona SISMica perché è lo strumento che più potrebbe rendere concreta una delle mie più profonde convinzioni: se fai qualcosa di bello senza saperlo far arrivare agli altri, è come farlo solo per te, e perde almeno la metà del suo potenziale valore.

14

Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Consiglierei stalking stalking stalking per la ricerca di autori! Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Un film: In the mood for love Una canzone: Kid A Un luogo: sono appena tornata a casa

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 per le vacanze e quindi posso solo dire casa mia! Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sÏ, come? Tutta opera delle infinite capacità di fare advocacy di Carletto, ritengo che un giorno lo vedremo vincere il Nobel per la pace a mani basse.

www.sism.org

15


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE GIOVANNI D’ANGELO, REDATTORE SCOPH Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Mi chiamo Giovanni e sono uno (ex) studente di medicina, da grande vorrei fare il Rianimatore e oltre la medicina le mie grandi passioni sono gli scacchi, l’inter e il mio pelosetto Ryuk. Andando oltre questa breve descrizione sono una persona che ama lasciare la propria firma esprimendo le sue idee e il SISM ha sempre rappresentato un’opportunità unica per esprimersi e cercare di cambiare il presente. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Appena entrato in facoltà sono stato catapultato al SISM perchè se fai medicina a Palermo non puoi non salire in sede e li ho conosciuto un gruppo di “pazzi” che hanno segnato la storia sia della mia sede che del SISM nazionale e che mi hanno spinto e motivato a dare

16

sempre una mano al di là del ruolo occupato. Zona SISMica è arrivato alla fine di un percorso associativo ed accademico nel quale ho visto un’evoluzione dei bisogni e degli interessi della popolazione studentesca e scrivere su un giornale di così ampia portata mi ha dato modo di parlare a tanti studenti cercando di spingere a riflettere e ad evolverci. Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Sicuramente porterò nel cuore una redazione davvero speciale nei modi e nelle qualità, sia scrittorie che morali, e che ha fatto un lavoro davvero unico. Al di là degli auguri personali e professionali spero che il SISM prenda piena consapevolezza dell’evoluzione dei tempi e della realtà studentesca per rilanciarci e affermarci sempre più come valvola di sfogo degli studenti. Perché, riprendendo un vecchio thread, non possiamo solo aumentare il numero di iscrizioni senza

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 un conseguente aumento di soci attivi pronti a sporcarsi le mani per aiutarci. Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Sicuramente di non aver paura di esporre delle riflessioni forti, di parlare di temi importanti e insieme alla redazione di portare Zona SISMica ad un livello superiore, evitando la mera autocelebrazione e puntando a smuovere le coscienze. Provate, buttatevi e non intimiditevi nel scrivere la vostra candidatura perchè sembra un impegno impossibile ma in realtà è un grande lavoro di squadra che impiega poche ore al mese dandovi l’opportunità di dar voce ad un area così importante che è quella di Salute Pubblica. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Beh, come film non posso che scegliere l’intera saga di Harry Potter, che ha segnato la nostra generazione, a cui però vorrei aggiungere altri due film che sono “la Gabianella e il Gatto” e “Nati Stanchi”, che rappresentano le commozione e le grasse risate della mia infanzia. Con le canzoni è davvero difficile scegliere, e anche qui ne scelgo tre che rappresentano tre momenti della mia vita: In the end, Wish you were here e Sotto prescrizione del dott.Huxley. Per quanto riguarda i luoghi rimarrà sempre dentro di me Iasi, una cittadina rumena in cui ho fatto il mio Erasmus, che è stata casa mia per sei mesi formandomi, facendomi crescere e portandosi via un pezzetto di cuore. Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Beh, la verità è che i marò sono dentro ognuno di noi; quando sei triste, arrabbiato e pensieroso pensa ai marò e vedrai che il tuo mondo migliorerà

www.sism.org

17


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE BARBARA ZIMOTTI, REDATTRICE SCORA Innanzitutto, conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Voce fuori campo del Dungeon Master: con la domanda “parlaci un po’ di te” l’intervistatore non spreca il 20 ottenuto lanciando il dado. La negromante è in difficoltà, non sa cosa dire, è stato toccato il proprio tallone d’Achille. Imbarazzata, cerca di imbastire delle frasi di senso compiuto. Quando si tratta di presentarmi non so mai cosa dire davvero, perché di solito lascio che a parlare per me siano o i miei gesti concreti oppure le mie parole quando scrivo, il che significa che la mia presenza tende pressoché a sparire. Sono Barbara, e sono una negromante… volevo dire un’aspirante medico legale (o ginecologa). Sono una studentessa di medicina con l’arte nel cuore, una femminista convinta, e come mi piace definirmi “una testa pensante con opinioni informate”, nonché una ragazza che vive molte vite grazie alla scrittura, alla lettura e al gioco di ruolo. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Il mio approccio al SISM è stato quello di una creatura curiosa, che seguiva un poco tutto come una specie di factotum/jolly, ma che aveva paura di mettersi in gioco, per tanti motivi che sono tediosi anche solo a pensarli (fidatevi), ma che è riuscita a trovare la sua dimensione nella SCORA grazie a Simona che ha dato l’input con queste parole “la SCORA è parte di te anche se ancora non lo sai”. Mai parole furono più veritiere e col tempo ho maturato l’idea di mettere a disposizione il mio bastone magico – cioè la penna – amando la scrittura (al punto da voler tentare una carriera di professione) perché ho sentito in cuor mio di poter fare qualcosa non rinunciando alla parte più umanistica della mia persona e che spesso mi ha

18

causato scherno nel quotidiano, anche come studentessa di medicina. Volevo dare una mano con i mezzi che sentivo di avere – perché le parole possono fare davvero tanto – mi sono buttata, ed eccomi qui. Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Sicuramente non dimenticherò la consapevolezza di essere in un progetto che è una realtà più grande di te, uno strumento che sa essere prezioso e capace di informare e di estendere la voce del SISM. Ma soprattutto non dimenticherò la sensazione di essere davvero un gruppo, e per una persona che spesso ha lavorato da sola e non per scelta propria, è stata non solo un’esperienza nuova, ma un qualcosa che mi ha arricchita davvero, grazie alla redazione non in quanto come organismo, ma come persone. Mi auguro quindi che la nostra realtà di SISM sia sempre più propositiva e concreta, una realtà fatta di persone che non facciano solo numero e che quando tendono la mano nella partecipazione e nel desiderio di far parte del tutto poi abbiano la coerenza di portare avanti lo slancio fatto nel voler entrare come soci presenti e attivi. Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? L’unica cosa che mi sento di dire è di avere coraggio. Coraggio nel voler prendere questa responsabilità – anche se si può avere paura, è normale –, coraggio inteso nel non aver paura di trattare argomenti che possono risultare scomodi, fastidiosi, coraggio nel voler parlare in prima persona, coraggio nel voler affiancare chi scriverà per la SCORA. Per citare un personaggio che apprezzo molto (Dorian Pavus, di Dragon Age) – “Adesso basta con questi negromanti!”, voce del DM – “Devi lottare per ciò che

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

alberga nel tuo cuore” e Zona SISMica è una parte di cuore che una volta che ti prende non ti lascia più, e vale la pena impegnarsi in questo splendido gioco di squadra. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Se quando devo dire qualcosa di me sono in difficoltà non so cosa dire, qui sono in difficoltà per il problema opposto: ho tanto da dire ed è difficile fare una scelta amando la musica, il cinema e viaggiare. Pensandoci bene… come luogo direi Wacken, cittadina tedesca quasi al confine con la Danimarca presso cui si tiene il Wacken Open Air, a cui sono andata nel 2013 per vedere i Nightwish, avvenimento che ha segnato l’inizio della mia rinascita personale – tra alti e bassi – e in cui sono diventata davvero parte attiva del SISM nella mia Sede Locale. Se mi si dice film rispondo parlando de I sette samurai di Akira Kurosawa da sempre i miei eroi che mi hanno insegnato a voler fare il bene per il prossimo – “Sì, sì, brava la nostra neutrale buona”, voce del DM – e che rivedo ogni volta che ho bisogno di ritrovare me stessa. E non posso non citare Respiro Avido dei Folkstone, ascoltati quest’estate dal vivo; questa è una canzone che mi carwww.sism.org

ica e motiva tantissimo, nonché la canzone che ho ascoltato in loop quando ho scritto la mia candidatura come redattrice di area SCORA. Voce fuori campo del Dungeon Master: una volta che non ha citato i Blind Guardian. Sono progressi. Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Da brava pugliese non potevo non seguire la vicenda dei nostri ragazzi, e ammetto di aver pensato di andare “di persona personalmente” in India per riportarli a casa, solo che poi, avrei potuto incorrere nell’istinto di riportare in vita i pescatori tramite rievocazione… quindi ho desistito. Scherzi a parte, basta pensare ai marò ed essi appaiono per magia, quindi ognuno di noi può averli con sé. E si può avere anche il famiglio, il cane Argo. Voce fuori campo del Dungeon Master: non dite che non siete stati avvisati, pensate anche al famiglio! Altrimenti i vostri personaggi fanno una brutta fine ed è una promessa.

19


Speciale Gennaio 2017

PAROLA ALLA REDAZIONE ANDREA BERTI, REDATTORE SCORP Innanzitutto conosciamoci! Parlaci un po’ di te. Che vi posso dire? Vediamo… Ho 21 anni e sono al terzo anno a Bologna, dopo i primi intensi due in terra ferrarese. Faccio cose, vedo gente, scrivo poesie ecc... (cit.) Nanni Moretti a parte, di sicuro tre righe non mi aiutano a dire qualcosa di profondo, non a caso chi mi conosce sa quanto poco valga la mia capacità di sintesi! Comunque aldilà di letture,musica, arte, viaggi, atletica (che mi manca parecchio), ho sempre un po’ di internazionali ammucchiati che non riesco mai a leggere e vorrei avere sempre una quantità tempo infinito per fare tutto Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto Zona SISMica? Mah diciamo che ciò che ho fatto finora ha sicuramente un legame con l’idea di medico che spero di divenire un giorno.

20

Ho iniziato proprio nelle pubblicazioni con la redazione Salute e Sviluppo del Cuamm l’anno scorso, interessato alla cooperazione internazionale e da lì SCORP e Salute Globale(GHG,Labmond, RIISG…) sono state il mio pane quotidiano.Poi senz’altro il TNT V di Torino ha rappresentato ad inizio ottobre un crocevia nella mia finora breve esperienza associativa. Un po’ di tempo però l’ho ritagliato per Zona Sismica. Ho iniziato con tante idee in testa, alcune sono riuscito a portarle avanti, altre no, di alcuni temi sono riuscito a parlare per bene, altri no. Sostanzialmente pensavo che ZS fosse uno strumento molto prezioso soprattutto nella nostra area per arrivare a parlare di determinate cose, in un determinato modo. Giunto alla fine di quest’esperienza, ho scoperto che questo era vero solo in parte Cosa porterai con te di quest’anno in ZS e cosa ti auguri per l’anno prossimo?

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 Sicuramente le tante persone e storie con le quali ho avuto la fortuna di essere entrato in contatto, la carica, le motivazioni,gli obiettivi. Per l’anno prossimo spero solo che si continui con la forza di quest’anno nel ricercare, trovare e tornare a cercare ciò che possa contribuire al meglio alla crescita dell’area. Valorizzare Zona Sismica come contributo alla scoperta e dar vita a quel meccanismo di scintilla che porti poi ognuno ad approfondire un determinato tema Cosa consiglieresti a chi prenderà il tuo posto? Bèh diciamo che un anno secondo me non è abbastanza tempo per potersi credere capace di dare suggerimenti. In compenso ci posso provare, o almeno dire quelli che sono le cose che di me stesso come redattore avrei migliorato. Innanzitutto, la programmazione! Giustissimo portarsi avanti, farlo per più numeri, però è anche giusto fare attenzione anche a ciò che ci accade intorno, associazionisticamente parlando. Considerare maggiormente gli strumenti a disposizione dell’area e promuoverne la conoscenza. Inoltre, ultimo consiglio spassionato è di trattare ogni cosa con punti di vista diversi, in maniera originale e con un preciso obiettivo. Solo così si accontenteranno anche gli scorpions più dubbiosi,infatti, è inutile dire che la nostra area è popolata grazie a dio di persone che si fanno molte domande!

takoy ad Istanbul non posso non citarlo. Ma alla fine, avete risolto voi la storia dei Marò?! E se sì, come? Mah, diciamo che io non me ne sono occupato direttamente ma da quanto so grazie a del buon olio di gomito e buone scuse, oltre che gli appelli/dub/tante paste con tonno di Bello Figo siamo riusciti a riportare entrambi a casa in più riprese. Ho ancora qualche domanda su come possiamo aver fatto con il cane di Girone, ma come al solito avere qualcosa ancora da spiegare non fa altro che rendere le cose più intriganti

Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Bèh film nel cuore o per dire preferiti, sono quelle domande un po’ difficili da rispondere. Lancio “Juste la fin du monde” del giovane canadese Dolan che mi ha catturato per la tutta sua durata in cineteca un paio di settimane fa (rigorosamente da vedere in lingua originale). Canzone bèh, la scelta si fa ardua anche qui. Vediamo posso dire visto il mood invernale, “Interlude I” degli altJ oppure “Death Rays” di mogwai, rimanendo sul classico invece “Trafitto” dei CCCP fa volare i ricordi. Per quanti riguarda i luoghi, bèh mi era rimasto impresso Ostedsparken a Copenaghen che con un buon libro ci si può passare anche un pomeriggio intero, o altrimenti i tetti di Coimbra al tramonto, oltre che il Kptn da qualche parte a Friedrichshain,Berlino. So che è già il quarto ma anche Orwww.sism.org

21


Speciale Gennaio 2017

PAROLA AL CN! PAROLA AL CE: IL PRESIDENTE NAZIONALE La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Tancredi Lo Presti, Presidente Nazionale 2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Tancredi Lo Presti, oltre che il Presidente? Tancredi è un ragazzo nato e cresciuto a Palermo, città di cui è innamoratissimo e del quale si sente in qualche modo rappresentante in moltissime situazioni. Come tutti i palermitani infatti è molto espansivo e adora parlare con la gente e conoscere nuove persone, ama il buon cibo (tranne le melanzane, si lo so per un siciliano è un eresia, concedetemi questa eccezione), ed è sempre disponibile a dare una mano quando serve. Nel tempo libero Tank è un fanatico di serie TV (maledetto Netflix!) e gli piace molto ballare, soprattutto balli caraibici. L’altro lato della medaglia: chi è il Presidente del SISM? Il Presidente Nazionale è il SISM. Non è

22

facile in poche righe descrivere l’importanza di questa figura. Il Presidente è il garante della nostra Associazione, attento a quelle che sono le dinamiche interne e allo stesso tempo immagine fissa per tutti gli esterni. Il Presy è un punto di riferimento fisso per tutta l’Associazione, dai National Officer al socio appena iscritto. È il capitano che conduce una barca di 12.000 soci per acque a volte inesplorate e non è sempre facile non perdere la rotta. Non è stato facile rivestire questo ruolo quest’anno, l’unica cosa importante è la motivazione e l’amore per il SISM che al Presidente chiede veramente tanto. Il cuore di un Presidente uscente, se ha vissuto pienamente il suo compito, mentre parla di SISM è stracolmo di affetto e amore quasi filiale per l’Associazione più bella del mondo. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area del Consiglio Esecutivo? Perdonatemi se questa risposta sarà lunghetta, ma è il racconto di una storia

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 d’amore. Il mio percorso SISMico nasce dalla SCOME locale. In particolare dal BLS, progetto che mi ha da sempre appassionato e del quale sono diventato coordinatore quasi subito. Proprio dalla SCOME è iniziato quindi il mio percorso come Ass., prima, e poi LOME. L’esperienza maturata in SCOME mi ha avvicinato molto a un progetto che reputo tra i più validi e importanti della nostra Associazione: il Clerkita. Appassionato a tal punto che ho deciso di candidarmi per ben due anni come Coordinatore Nazionale, dando al progetto un’impronta, penso, positiva, che ancora adesso porta. Ma c’era qualcosa che cresceva dentro di me. Una malattia che non sono mai riuscito a fermare, al punto da farla diventare una fissazione, una necessità, una martellante domanda nella mia testa: come funziona tutto questo? Questa domanda che nella storia ha spinto gli uomini a chiedersi il perché di tutte le cose e ci ha portato a scoprire ed evolverci da uomini delle caverne fino ai giorni nostri, nel piccolo mi ha lentamente ma inesorabilmente avvicinato al consiglio esecutivo. E c’è di più. Sì perché nella mia testa commi e articoli avevano un senso, mi piaceva conoscerli, studiarli e analizzare le mozioni prima dei congressi. Policy Statement, Report, Nemo Contra, tutto nella mia testa aveva un valore enorme! E così è un attimo prima di svegliarti una mattina con in testa l’idea di candidarti a Incaricato e scoprire che il Consiglio Esecutivo è di più di mera burocrazia, è esserci per i tuoi officer e rappresentanza esterna, è sbatterti per tutti affinché ciascuno dei tuoi officer sia in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro. Penso che in qualche modo sia come essere genitore della tua piccola realtà. Poi l’Erasmus e la “crisi”: Come potevo continuare ad essere utile per le Mia Associazione senza purtroppo essere presente a Palermo? Il modo migliore era mettere a disposizione le mie competenze per tutti i soci al Nazionale. E allora subito la scelta di candidarmi a VPE. Una prima batosta iniziale ma la costanza e la motivazione che mi spingeva a fare e dare di più, sempre, ancora. E questa avventura mi ha cambiato, credo, perché per la prima volta non rappresentavo più una famiglia cresciuta insieme in un contesto amico, ma avevo la fiducia di 37 sedi diverse da cowww.sism.org

noscere e supportare con il resto di un CE che è stato veramente sinonimo di casa per un anno. E poi un anno d’arresto, almeno pensavo, un po’ per lo studio, un po’ per la famiglia, ma sempre a disposizione della mia associazione ogni qualvolta fosse necessario. E la prima chiamata arrivò, c’era bisogno di un OC Coordinator nazionale: io lo avevo già fatto a Palermo e il Congresso è il momento più importante di tutto l’anno associativo… non potevo tirarmi indietro! Voi l’avreste fatto al posto mio? E poi a fine anno, le voci… quelle maledette/benedette voci: “Ma perché non lo fai tu il presidente?” E come i semi che se vengono piantati in un terreno fertile non possono che crescere, non è neanche una loro scelta, eccomi qui più di un anno dopo a raccontarvi la mia storia d’amore col SISM. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto quest’anno e cosa ti auguri per l’anno prossimo? A mio parere, le parole chiave di quest’anno sono state Stabilità e Formazione. Tanto è stato fatto per cercare di dare maggiore stabilità a un’Associazione che negli anni è cresciuta ma è anche cambiata. Se i valori fondanti su cui si basa la nostra Associazione sono sempre gli stessi, allo stesso modo è giusto migliorarsi ed evolversi affinché la nostra casa sia adatta alle persone che ci stanno dentro e non ci vada troppo stretta. E allora ben vengano modifiche al regolamento o magari uno Statuto Nazionale nuovo di zecca (qualcuno direbbe che un’altra parola chiave di quest’anno sia Legalità). Poi: formazione. Sì, perché mai prima di quest’anno si è deciso di investire così tanto nella formazione dei soci, nella loro partecipazione attiva ai congressi, agli eventi di formazione IFMSA e non. Il SISM di adesso oltre a persone motivate, ha bisogno di competenze, e allora non vergognamoci e non spaventiamoci di investire nella formazione nostra e dei nostri soci. Il mio augurio per il futuro CE è quello di continuare su questa strada, di imparare dai nostri errori ma soprattutto di prendere tutto il buono che quest’anno abbiamo fatto, per qualunque consiglio io ci sarò sempre. Personalmente, invece, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

23


Speciale Gennaio 2017

Questo è stato l’anno più formativo della mia vita. Nessuno ha idea di che cosa voglia dire fare il Presidente, essere il Presidente. Neanche io fino a un certo punto del mio mandato. Poi ti accorgi che quando smetti di chiedertelo sei già presidente da un po’ e hai imparato a coordinare gli altri meglio di come sapevi fare prima, hai imparato che i giorni sono sempre di 24h ma che il sonno è sopravvalutato e le 2 di notte sono l’orario perfetto per scrivere le mail. Hai imparato a sentirti più sicuro di te stesso e di ciò che rappresenti. Per forza: quando a un evento, congresso, convegno ti chiedono di parlare di SISM qualunque cosa dirai, se detta col cuore, sarà la cosa giusta. Impari a lavorare in gruppo, a creare agende congressuali e di sessione, impari a moderare. Conosci mille persone, fai tantissime esperienze e vedi posti che ti restano nel cuore. Nuovi amici, vecchi che non smettono mai di esserci, e tante persone che anche per un solo istante mi hanno trasmesso, e alcuni insegnato, qualcosa. Grazie. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore.

24

Sapete che io adoro fare le cose in grande. Un film? Perché non una serie invece? STAR WARS è la più grande e meravigliosa opera che il genio umano potesse partorire. A proposito è appena uscito il nuovo film quindi mi perdonerete la fretta ma devo correre al cinema (ovviamente in ATMOS). Una canzone? Perché non un musical? Notre Dame de Paris è in assoluto la mia opera preferita. Oltre a conoscerla a memoria, ed aver assistito allo spettacolo a Palermo in prima fila quest’anno, non manco mai di portarla sempre dietro in mp3 perché se ho almeno 3:18 min liberi allora vuol dire che è sicuramente il momento di ascoltare “Il Tempo delle Cattedrali”. Un luogo? Ti darò allora anche un luogo e un momento specifico. Terrasini, Meeting Nazionale 2013. Ho costruito un evento con delle persone fantastiche che poi sono diventate la nuova commissione locale e ho sentito forte il messaggio: Se ci credi veramente tutto si può fare. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. Zona SISMica è la voce del SISM. Non vi nascondo che a volte per preparare uno dei miei interventi a nome del SISM mi www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 sono trovato a leggere uno dei nostri articoli per leggerne sia il contenuto che la motivazione delle fantastiche persone che scrivono gli articoli e compongono la redazione. A Palermo anni fa avevamo un progetto simile, in piccolo ovviamente, lo chiamavamo “l’Urlo di Ippocrate” ed era la nostra voglia e necessità di dire la nostra su tutto quello che ci pare, perché ci va, e a noi piace così. Durante alcune edizioni speciali c’era anche la possibilità di mandare a FancUrlo tutte le persone (professori o studenti) che se lo meritavano. Grazie per tutto il lavoro che fate. Grazie Tank, a presto! Grazie a voi e a tutti i SISMici per quest’anno veramente pieno e importante per me.

www.sism.org

25


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CE: IL SEGRETARIO GENERALE La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Danilo Davì, Segretario Generale 2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Danilo Davì, oltre che il Segretario Generale? Uno studente di medicina come tanti, con tanti - forse anche troppi - interessi “extracurriculari”: la musica, i libri, i viaggi, gli animali, le arti marziali, il buon cibo… L’altro lato della medaglia: chi è il Segretario Generale, o meglio chi è DaNORP (aspetta… questo era l’anno scorso! Ora come potremmo chiamarti? Batman mi piace, che ne pensi?)? Batman è F A V O L O S O, ma va bene anche soltanto Danilo. Che ci crediate o no, lui e il Segretario Generale sono la stessa persona! Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché alla fine hai scelto il CE? Ho iniziato dando una mano in Sede Locale con delle iniziative di area SCORP, per poi ricoprire il ruolo di LORP nell’Anno Associativo 2012/2013. L’anno successivo sono diventato Incaricato Locale ed ho fatto parte dello SCORP Team nazionale; nel 2014/2015 ho avuto il ruolo di NORP ed infine eccomi qui, a fare il Segretario Generale. Ho scelto di ricoprire questa carica principalmente perché l’Associazione aveva bisogno di questa figura, per la quale nessuno aveva presentato candidatura in sede di Congresso. Riuscite a immaginare un Segretariato senza un Segretario?

26

Umorismo a parte, si tratta di un ruolo un po’ “tecnico” e spesso misconosciuto, ma che è necessario al corretto funzionamento della macchina associativa: basta leggerne anche solo i compiti sui nostri documenti ufficiali per rendersene conto. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? In linea generale, si può dire che il Segretario Generale sia una figura preposta al mantenimento della stabilità del SISM tutto: è per questo che molto spesso, più che sull’innovazione, chi mi ha preceduto ha concentrato le energie sui propri compiti statutari. Trovandomi d’accordo con questa linea di pensiero, ho cercato di focalizzare il mio lavoro sulla gestione della burocrazia associativa, delle agende e dell’organizzazione interna al Team of Officials. Tra i passi ancora da compiere spicca sicuramente l’approvazione del nuovo Piano Strategico Associativo del Consiglio esecutivo, strumento a mio avviso indispensabile per un programmazione a lungo termine del lavoro di quest’area. Vorrei, inoltre, continuare il processo di informatizzazione della gestione burocratica, coadiuvando l’ITGC e la Task Force “Piattaforma Gestionale Associativa” nell’ottimo lavoro che stanno compiendo. Personalmente, invece, cosa ti ha dato finora questa esperienza e cos’altro ti aspetti? Pur non essendo mancati i momenti critici, sono grato al SISM per avermi dato ancora una volta la possibilità di migliorare le mie capacità organizzative e gestionali.

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 Ciò che ho apprezzato di più, tuttavia, è stata l’occasione di conoscere tante persone splendide che hanno deciso di impiegare parte del loro tempo per fare del volontariato. Spero di poterne conoscere di nuove e di consolidare le amicizie che ho avuto modo di stringere, sopratutto durante il prossimo Congresso! Questa tendenzialmente avrei dovuto toglierla, era un’eventuale domanda libera... ma non me la sono sentita *PGC* Si dice arancinA o aranc… nah, evitiamo Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore.

o nel male, è sempre bello tornare a casa. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. È un progetto che ho sempre apprezzato: è sempre un piacere poter leggere gli articoli che vengono proposti durante tutto l’Anno Associativo. Mi auguro che sempre più SISMici decidano di leggerli, ma sopratutto di scriverli! Grazie Danilo, buon lavoro! Grazie e buon lavoro a voi! ;)

Film: Into the wild - Nelle terre selvagge. Semplicemente meraviglioso. Canzone: Jimi Hendrix - All along the watchtower. La canzone è di Bob Dylan ed è davvero bella, ma Hendrix a mio avviso l’ha resa un capolavoro. Mi fermo qui, altrimenti ne esce fuori una recensione... Luogo: Monreale, il mio paese. Nel bene

www.sism.org

27


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CE: AMMINISTRATORE NAZIONALE E VICEPRESIDENTE AGLI AFFARI ESTERNI La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Andrea Calandrino, AN Amministratore Nazionale 2016 e Jolanda Gurnari, VPE Vice Presidente per gli affari Esterni 2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è JolanInnanzitutto, conosciamoci! Chi è Anda Gurnari, oltre che il VPE? drea Calandrino, oltre che AN? Jolanda è una ragazza nata e cresciuta a Sanremo, cittadina vicina al confine con la Francia, di cui risente molte influenze. È un conturbante misto tra una piccola Milano e un paradiso temperato fatto solo di mare e sole, e forse chi cresce lì diventa proprio così. Figlia unica, un cane, quattro gatti e due pesci, una passione per la vela e convinta che sia sempre meglio pensare in positivo e fare un sorriso. L’altro lato della medaglia: chi è il VPE? Il VPE è una persone che ama profondamente questa associazione, che ci crede davvero, nonostante gli alti e i bassi. Il VPE ha uno sguardo ampio su quasi tutte le tematiche che vengono trattate ed è parte attiva del CE. Vorrei che il VPE fosse una guida e un sostegno per gli Officer di Area tematica e per chiunque ne abbia bisogno, perché esperto e pronto ad affrontare ogni problema che si possa dover affrontare. Vorrei anche che fosse la finestra verso l’esterno, verso nuovi punti di vista e nuove idee. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area dei Consigli Esecutivi? Non ho scelto quest’area, è lei che ha scelto me. Sono nata nell’area scambi di Genova, l’ho scelta, l’ho amata, sono stata NORE per due anni, ed è stato bellissimo. Poi mi son resa conto che mi mancava qualcosa, che chi tira davvero le fila e fa funzionare la macchina da dietro le quinte è il CE e da questo sono stata richiamata. Devo dire che analizzando ora il mio percorso sismico ormai al termine, posso considerarmi come la

28

È sempre difficile esprimere se stessi in due parole...Sono uno studente come tutti voi a cui piace occuparsi di cose noiose, vivo a Genova ma sono orginario di Alassio, vi evito di googlarlo dicendovi che è una piccola cittadina sulla costa famosa per le sue spiagge e ambita meta turistica, ragione per cui in ultima analisi io detesto andare a spiaggia (espressione tipica del savonese che ho volutamente non corretto) e odio i turisti. Purtroppo questo genere di introspezioni alimentano la mia sociopatia pertanto vi lascio il piacere di scoprirmi attraverso ciò che dirò nel seguito dell’intervista. L’altro lato della medaglia: chi è l’Amministratore Nazionale, o meglio perchè il #grazieCalla? Sono un Amministratore Nazionale come tanti, attento ai soldi e immerso nella creazione di bellissime tabelle e i sismici mi prendono in giro per il mio troppo spammare nelle liste e su Facebook. Grazie al lavoro degli ultimi mesi sono anche un esperto assicuratore perciò se vi servono dritte per la vostra RC auto non esitate a contattarmi! Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area dei Consigli Esecutivi? Ho iniziato come LOIT della SL di Genova, successivamente la mia propensione per la burocrazia (come ci piace tanto definirla nel SISM) e la mie esperienza maturata come segretario di una ONLUS mi hanno portato alla candidatura come Incaricato Locale e, successivamente Amministratore Locale. La decisione di candidarmi come Am-

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

paladina delle “cariche dimenticate”, passatemi il termine. Ho sempre creduto che per poter andare avanti, migliorare, maturare, si debba essere ben consci dei mezzi che si hanno e di tutti i pezzi che compongono questa grande macchina. Così prima ho cercato di far avere al NORE la stessa importanza che viene data ai NEO e poi ho cercato di far capire a tutti i soci chi è il VPE e cosa fa, di dargli quindi un’identità. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Tanto lavoro è stato fatto quest’anno, ma tanto, davvero tanto deve essere ancora svolto. Prima di tutto ci vuole ordine, dobbiamo fermarci e capire cosa c’è nelle fondamenta di questa associazione e cose è stato fatto negli anni. Dobbiamo consolidare le basi, se no una struttura sempre più grande non starà più in piedi da sola. Quello che è stato fatto finora è un lavoro di collaborazione con le aree, affinché potessero avere collaborazioni solide e reali da cui partire; sono state offerte occasioni formative, per poter essere consci delle proprie conoscenze e donarle agli altri; è stato fatto ordine tra le nostre partnership, cercando di capire quali fossero, come funzionano e chi le sfrutta; è stato studiato il modo migliore di porsi verso gli esterni e migliorati i mezzi per farlo: e infine, si è cercato di portare la realtà internazionale, nella quotidianità locale. E da qui bisogna partire e continuare a consolidare.

www.sism.org

ministratore nazionale è stata quasi naturale, il completamente di un percorso associativo che, seppur settoriale e spesso noioso, mi ha dato molte soddisfazioni e insegnato davvero davvero tanto. Le competenze che ho maturato durante questi anni sono enormi e hanno profondamente cambiato il mio atteggiamento verso la realtà (o almeno verso gli aspetti pompa di questi) e di questo sarò per sempre grato a questa associazione. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Queelo che è stato fatto alla macchina amministrativa è stato grosso, spesso di difficile gestione, abbiamo evidenziato numerosi problemi strutturali e abbiamo cercato di risolverli. Tutti voi ricorderanno la sessione al Congresso sulle associazioni e tutti sapranno che ci stiamo muovendo nella direzione definitiva del cambio di status associativo. L’altro aspetto che è stato preponderante è stata la questione assicurazioni che, dopo mille peripezie, è giunta finalmente ad una conclusione, forse non quella che ci aspettavamo ma almeno è un lavoro in meno di lasciare in handover. Ultimo aspetto è stato quello della “piattaforma gestionale associativa”, uno strumento molto potente che lasceremo in handover ai futuri Consigli Esecutivi ma che ha semplificato già notevolmente il mio lavoro e sono certo semplificherà quello di tutti durante il prossimo anno; è sicuramente perfezionabile e mi auguro che chi ci succederà sarà in

29


Speciale Gennaio 2017 Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza?

grado di potenziarlo e migliorarlo sempre di più.

Questa esperienza mi ha dato tanto, tante soddisfazioni, un legame umano con tante persone valide e motivate. Mi ha dato anche tanto su cui riflettere, mi ha fatto analizzare tante difficoltà, mettendomi nella condizione di doverle superare per forza. Come dice il nostro SecGen Danilo, non c’è palestra di vita migliore del SISM, nel male e nel bene. Questa associazione ti rende pronto ad affrontare qualsiasi cosa, dalle istituzioni, altezzose e arroganti, alle matricole, impaurite e riverenti a volte, spocchiose e irrispettose molte altre. Ebbene se ricopri una carica nel SISM, dall’assistant al Presidente Nazionale, sei tenuto ad avere a che fare con ogni tipo di persona e a dover gestire ogni tipo di rapporto umano. E, tirando le somme, cosa c’è di meglio?

Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Quello che mi aspettavo da questo incarico era appunto la maturazione di competenze forti a livello associativo, sia mie che degli altri SISMici che con me collaborano o che sono semplicemente interessati al mio ambito. Il lavoro è stato davvero tanto e spesso esasperante (odio le email e quando suona il cellulare mi viene un brivido lungo la schiena), ma le emozioni che provoca tenere una sessione o avere una parola su tematiche così complesse ma allo stesso tempo importanti è davvero un’esperienza che vi consiglio e che spero mi abbia reso una persona migliore. Lavorare con il Team of Officials è stato complesso ma allo stesso tempo gratificante, mettere insieme tante idee e riuscire a parlare di tutto è un’impresa ardua ma posso dire che in qualche modo ce l’abbiamo fatta e ce la stiamo facendo nonostante le difficoltà.

Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Un film, “Crash, Contatto fisico”, lo consiglio a chiunque abbia voglia di vivere i risvolti del relativismo culturale nella vita di tutti i giorni. Crudo e autentico. Una canzone, su tutte, “Thunder Road” di Bruce Springsteen, per sperare che ognuno di noi trovi qualcuno che offre di più e ci promette un futuro migliore. Un luogo Samnøya, Fusa, Norvegia lingua di terra che si fa spazio tra i fiordi,

30

Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Questo genere di domanda non è il mio forte lo ammetto...farò finta di non averla letta bene e mi soffermerò sul luogo (che mi viene meglio)... Ci sono tanti luoghi che porto nel cuore, così come tante persone, ma ora leg-

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 lì ho trovato una pace e un silenzio che pensavo non esistessero. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. Non posso che essere felice e fiera che questo progetto continui a crescere, proponendo sempre nuove rubriche e nuovi punti di vista sull’associazione. Bel lavoro! Grazie Jole, buon lavoro!

gendo la domanda così di primo acchito mi viene in mente il messico, come tutti saprete ci sono stato in occasione dell’AM2016, è davvero un luogo fantastico, ovviamente con i suoi pregi e i suoi enormi difetti, ma è un posto magico, davvero niente di simile a quanto avessi mai visto. Le persone che ho conosciuto, i luoghi che ho visitato, gli odori, i sapori, la luce...ecco...la luce: credo che laggiù la luce sia particolare, che abbia qualcosa di totalmente nuovo, rende le cose diverse, da un sapore esotico allla realtà; è una sensazione che mi porto dietro da allora e che credo mi porterò per tutta la vita. Ecco, questo è l’esperienza che mi sentivo di condividere ora. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. ZS è un progetto davvero grande e importante, l’ho visto crescere e maturare in questi anni e davvero voglio complimentarmi con tutta la redazione per la cura che hanno e che hanno avuto in passato nella realizzazione di ogni singolo numero. Davvero una bomba, siamo quasi a livelli professionali secondo me:) Grazie Calla, buon lavoro!

www.sism.org

31


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CE: IL VICE PRESIDENTE AGLI AFFARI INTERNI La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Sandro Limaj, Vice Presidente per gli Affari Interni 2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Sandro Limaj, oltre che VPI? Un immigrato barbuto di 23 anni. Sono al sesto anno, coltivo una grandiosa cultura in kebab e picchiaduro. Il mio più grande rimpianto è aver iniziato a vedere Black Mirror e realizzare che non dormirò mai più senz’ansia. L’altro lato della medaglia: chi è il VPI? Bella domanda. Affari interni: essenzialmente trattare tutto ciò che è di interesse associativo e di gestione. Assemblee dei soci, contenziosi, consigli su soft skills, comunicazione con le sedi locali. Essenzialmente colui che notifica, poi, il CN dicendo “abbiamo un problema”. Un ruolo grandioso. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area del Consiglio

32

Esecutivo? Essenzialmente, è quello che ho sempre fatto. Nasco come ILass, andando alla mia prima president a Calizzano. Tornai con tanto entusiasmo e poca comprensione del contenuto. Iniziai a capire piano piano, dal meeting di Palermo in poi. Due anni da Incaricato, poi, mi hanno condannato a una vita da Esecutivo. Ogni tanto mi chiedo cosa avrei fatto in area tematica, ma ormai nasco esecutivo e muoio esecutivo! Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto quest’anno e cosa ti auguri per l’anno prossimo? Ho iniziato il dramma dello status giuridico con il problema degli atti costitutivi. Mi era stato lasciato in handover questo problema, ma era meglio non saperlo. Tutto questo, alla fine, ha portato il SISM a cercarsi una vita più stabile, e nonostante i cambiamenti speriamo che possa essere un grande passo in avanti per l’associazione. Ho iniziato il lavoro inerente alla modifica dei report e dei PSA Locali, nonostante i secondi siano stati interrotti da problemi logistici. Però è una cosa che

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 verrà lasciata in handover, e ho ancora un mese per lasciare qualcosa di più concreto all’associazione! Inoltre, sportello supporto psicologico per varie sedi locali. Personalmente, invece, cosa ti ha lasciato questa esperienza? Esperienza ed esperienze. Ma per lo più l’ossessiva compulsione a guardare il telefono ogni 5 secondi. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Impossibile limitare il tutto a una canzone, ma tra le mie preferite vi è Schism del Tool sia per musica che testo. Non saprei spiegare, sminuirei la potenza del brano. Un film, probabilmente, sarò banale, ma Ultimo Tango a Parigi. Mi ha lasciato un po’ emotivamente instabile, ma è bello concederselo ogni tanto! Un luogo, vi direi le Cliffs of Moher. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. Beh, Zona Sismica è sempre stata presente nel mio percorso SISMico. Iniziai rimanendo ispirato dalle condivisioni dei soci più “vecchi”, anche se non riuscivo a capirne il contenuto e alcuni di essi forse erano difficilmente accessibili a un “nuovo” che non conosce i progetti e il loro svolgimento. Ora, con una nuova consapevolezza, riesco a godermi molto di più le parole degli altri, arricchendo la mia esperienza con quella degli altri. Non si finisce mai di integrare la propria risposta alla domanda “perché lo facciamo?” Ecco, questo tipo di letture aiuta ad aggiungere altre parole alla propria risposta.

www.sism.org

33


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN PAROLA AL CN SCOME La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Giancarlo Bruno, NOME - National Officer on Medical Education -2015/2016 Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Giancarlo, oltre che il NOME? Giancarlo! Che brutto nome (anagrafico). Sono Gian, o Gianni per gli amici più cari. Sono uno studente di Medicina, e questo dice già tutto, ahimè. Frequento il sesto anno di Medicina, tesista in pediatria e amante delle lunghe passeggiate. Ho 25 anni, vivo da 6 a Catanzaro ma sono della Provincia di Crotone. Nel tempo libero, come detto prima, faccio lunghe passeggiata sul lungomare, da solo o in compagnia, leggo spesso e pratico spinning da qualche mese. Amo i viaggi e tutto quello che portano con sè: ricordi, persone, disagi. Come qualsiasi studente fuori sede mi godo anche io qualche bella serata in compagnia con molti amici e colleghi conosciuti in questi anni, presenze e e tirocini permettendo. Sono anche zio di un bellissimo (ma birbante) bambino di 6 anni e quando posso mi diverto molto a trascorrere del tempo con lui. La mia filosofia: il sole esiste per tutti. L’altro lato della medaglia: chi è il NOME, o meglio: chi è GianNOME? Non c’è un momento in cui c’è uno switch da Giancarlo a GianNOME. GianNOME esiste perché esiste Giancarlo. In qualità di NOME, mi occupo di coordinare e gestire tutto ciò che riguarda la Formazione dello studente in Medicina. Tutto bello, ma nella pratica? Mi occupo di promuovere la riflessione su tematiche riguardanti la formazione che l’Associazione reputa prioritarie (qual è il ruolo dello studente durante i 6 anni di Medicina? Come dovrebbe essere il medico del domani? Quali le sue conoscenze

34

e competenze?), stimolare all’azione riguardo quelle tematiche (forse parlo dei progetti?) e cercare di iniziare un dialogo con quelle istituzioni che potrebbero mettere in atto il cambiamento (quest ultimo punto in collaborazione con il LOMEi). Sapere, Saper Fare, Sapere essere… Non è solo lo slogan della SCOME ma è il mantra che deve guidarci durante l’azione, rappresenta il modo in cui noi dobbiamo concepire la figura professionale che tra qualche anno svolgeremo. Per concludere, GianNOME è anche una persona metodica, riflessiva ed entusiasta che non si stanca mai di conoscere e confrontarsi. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area SCOME? Il mio percorso SISMico iniziò con una promessa fatta da un membro dell’allora SISM Catanzaro al mio primo anno di Medicina: “Se passo Chimica, entro nel SISM”. Beh, sono passati 5 lunghi e bellissimi anni e sono ancora qui ad appassionarmi di questa associazione. Sono stato Segretario Locale, LOME per due anni consecutivi e Coordinatore Nazionale del progetto DisasterSISM. Sono un formatore in Medicina dei Disastri e neo Medical Education trainer. Perchè la SCOME? Perché ero arrabbiato e deluso dei miei docenti, di quello che mi davano e non mi davano. La domanda che mi sono sempre chiesto all’inizio era: “ma cosa mai ci vuole per organizzare un corso di sutura e migliorare le mie competenze?” Quella rabbia è diventata azione, ho iniziato a correre per i corridoi inseguendo docenti, spiegando loro che lo studente merita di ricevere attenzione, elaborando con loro idee e progetti. Nella SCOME ho visto una fucina di idee e la reale opportunità per mettere in atto un cambiamento dal basso. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi ap-

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 portare alla tua area quest’anno? È innegabile che fino ad ora, soprattutto negli ultimi anni, la SCOME ha preso più consapevolezza di sé stessa, delle sue ambizioni e potenzialità. La SCOME, di base, non è mai stata un “corsificio”, non è l’area che organizza solo ed esclusivamente progetti. La SCOME è fatta di contenuti e scopi ben precisi. In questi anni la progettualità è cresciuta esponenzialmente, le realtà locali sono riuscite a partire da un’idea per strutturare progetti validi ed efficaci che permettono a centinaia di studenti di aggiungere un tassello in più al proprio bagaglio formativo. Ma i progetti non sono, non devono e non saranno mai, un punto di arrivo. I progetti rappresentano dei punti di inizio, sono degli strumenti che dobbiamo utilizzare con coscienza per il dialogo istituzionale. Ma per rendere fruttuoso questo dialogo è necessario la formazione. Durante il mio mandato vorrei portare la SCOME proprio in questa direzione: verso una maggiore acquisizione di consapevolezza e formazione da parte dei LOMEs, in particolare del loro ruolo nel contesto universitario (perché facciamo ciò che facciamo?). I LOMEs hanno bisogno di riscoprire il proprio ruolo come mediatori e promotori di una ristrutturazione dei curricula universitari, perché studenti competenti. Dobbiamo e possiamo pretendere la migliore formazione possibile: andiamo in questa direzione, insieme! Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Mi aspetto uno dei migliori anni della mia gioventù fino ad ora. Mi aspetto, innanzitutto, di incanalare tutta la mia passione per quest’area verso un’analisi

www.sism.org

critica di come migliorare la formazione degli studenti in Medicina che verranno e di poter dare il mio personale contributo a questo. Ma mi aspetto anche di conoscere tante persone, tanti altri studenti, amici, con le mie stesse paure del domani e la stessa voglia di crescere. Ovviamente mi aspetto anche le notti insonni, quelle sono sempre un MUST! Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Uno dei film che amo è The Truman Show, sono un fan di reality show e trashate simile perché cerco di capire l’aspetto sociale e l’esperimento psicologico dietro ognuno di questi… e The Truman Show ne rappresenta l’emblema. Ma nel cuore porto anche La Cura di Franco Battiato (no, non sono romantico. Mi piace solo il testo) e Le Castella (non aggiungo altro, cercate su google!) Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica! Zona SISMica è il modo che il SISM ha per presentarsi alla mondo studentesco e non. ZS rappresenta uno degli strumenti che noi abbiamo per affermare le idee, promuovere le nostre campagne e i nostri impegni, per arrivare a tutti gli studenti di Medicina e far loro capire che Medicina non è solo un blocco di appunti da studiare. Un grande in bocca al lupo a tutta la redazione. Un giorno cambieremo il mondo… anche una formica smuove le montagne! Grazie Giancarlo, buon lavoro!

35 30


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CN SCOPE Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Tommaso, oltre che NEO in ?

Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Laura, oltre che NEO out?

Caspita, partiamo subito con una domanda difficile. Ho 23 anni e mi definisco un esploratore. Mi piace esplorare il mondo e la vita con la mente e con il corpo, attraverso il mio pensiero e tramite le mie azioni e relazioni, alla ricerca di un equilibrio generale… Va be, già parto con i viaggi mentali, meglio tornare con i piedi per terra. Per quanto sia attratto dall’esplorare la complessità della vita, le cose che mi rendono più felice sono quelle più semplici, come uscire con gli amici, ammirare un paesaggio, chiacchierare allegramente, fare una bella cena o una bella bevuta in compagnia. Sono anche uno studente di medicina a Firenze, e una persona a cui piace attivarsi in prima persona per cambiare le cose in meglio.

Eheh iniziamo male. Beh, vediamo, ho 23 anni, sono di Caserta e ogni tanto mi scappano colorite frasi in dialetto (cosa che mi rende vittima delle spiritosaggini dei miei “amici” del SISM…). Ho una pessima memoria e sono molto timida con le persone che conosco poco, ma quando mi sciolgo si scopre che sono solare e leggermente una testa calda. Sono un po’ nerd, sono appassionata di astronomia, numismatica e soprattutto di lingue e culture straniere (che studio nel tempo libero). Inoltre amo leggere, disegnare e… lavorare a maglia e all’uncinetto guardando un buon film!

L’altro lato della medaglia: chi è il NEO in? Sono sempre io!! :P Secondo i nostri regolamenti e quelli internazionali dell’IFMSA, il NEO In si occupa di gestire tutte le pratiche degli studenti che arrivano in Italia per uno scambio professionale organizzato dal SISM. Detta così sembra facile, ma si tratta di un grande lavoro tecnico e burocratico da fare ogni mese (accettazione delle Application Form degli studenti, assegnazione alle Sedi Locali, invio delle Card of Acceptance, preparazione e invio delle InvitationLetter per i visti, ecc.). Oltre a questo il NEO In è responsabile, insieme al NEO Out, dell’intera area SCOPE nazionale, dunque gestisce con il NEO Out tutti i compiti comuni a entrambi (conversazioni in lista, diritto di voto per la General Assembly IFMSA, firma dei contratti e assegnazione alle Sedi Locali, eventuale scelta e nomina

36

L’altro lato della medaglia: chi è il NEO out? La NEO Out sono sempre io, forse solo più moderata e diplomatica. Mi occupo di tutelare i circa 650 studenti italiani che partono per gli scambi di tirocinio, cercando di garantirne il benessere fisico e soprattutto mentale dal momento della partecipazione al test e della vincita della meta a quello dell’evaluation finale. Insieme a Tommy poi mi occupo di riportare nel mondo degli scambi italiani temi quali l’intercultural learning e la salute globale e ovviamente, essendo parte del CN, cerco di esprimere opinioni e decisioni per il bene dell’associazione quando vengo chiamata in causa. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area SCOPE? Ho iniziato vagando un po’ tra le varie aree. Fin da subito sono stata attratta dagli scambi, ma essendomi iscritta in autunno del mio primo anno, ancora non c’erano molte attività che potessi fare nell’area. Ho iniziato quindi con il corso di preparazione all’ODP, con il banchino SCORP per l’AIFO, con qualche attività

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

del team e degli Small Working Group, definizione della progettualità di area, ecc.). Il NEO In Tommaso è un NEO pignolo, attivo, trasversale, che crede fermamente nella bellezza dell’area SCOPE e che per questo vuole bene a tutti coloro che fanno parte di essa ma allo stesso tempo non si risparmia anche qualche rimprovero (a se stesso ma anche agli altri). Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area SCOPE? Il mio percorso SISMico è cominciato sempre all’interno dell’area scambi. Ovviamente io non ho scelto un bel niente, semmai sono stato incetriolato appena entrato nel SISM (dall’allora LEO/LORE di Firenze Giacomo Cinelli, prossimo a diventare NEO), e dopo una settimana sono diventato LORE di Firenze (diciamo che sono anche un po’ pazzo). Il lavoro di area mi è piaciuto subito, ma nel mio percorso ho sempre voluto avere un approccio molto trasversale al SISM, formandomi e partecipando ad eventi e progetti di tutte le altre aree. Dopo un anno da LORE sono diventato LEO e poi sono approdato nel Consiglio Nazionale con l’elezione a NEO In. Ho scelto l’area SCOPE perché ammiro molto i suoi valori. Trovo fantastico che degli studenti di medicina abbiano messo in piedi un progetto così grande (nel lontano 1951) che ha permesso a futuri medici di trovarsi e scambiarsi conoscenze ed esperienze, e che promuove la salute globale e il dialogo interculturale. L’essenza della SCOPE è questa, e ciò www.sism.org

SCORA e con la giornata sulle donazioni SCOPH. Insomma, praticamente ho fatto prima tutto quello che mi interessava meno! Ma poi sono arrivati i primi incoming ed io ho finalmente avuto modo di fare la CP e non mi sono più separata dall’area. Sono diventata LEO e LORE al mio secondo anno (il classico cetriolo volante). Sono cresciuta a livello sismico e soprattutto personale grazie agli esempi della mia SL e del nazionale ed è per restituire qualcosa all’associazione che ho poi deciso di diventare Officer Nazionale. Perchè la SCOPE? La verità è che all’inizio, quando ero ancora una pivella e non sapevo nemmeno cos’erano l’IFMSA o la CL, mi sono avvicinata all’area per la mia grande passione per le culture straniere. Ho sempre amato poter parlare e confrontarmi con persone provenienti da altre parti del mondo. In realtà è solo col tempo che a questa passione che mi caratterizza fin da quando ero piccola si è aggiunta la voglia di ampliare la mia conoscenza in termini di sistemi sanitari stranieri, international understanding e salute globale. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Beh, direi che ormai di futuro io ne ho ben poco nel SISM ahahah! Ormai sono quasi alla fine del mio percorso (e conto i giorni). Parliamo allora di quello che è stato fatto. Per prima cosa, sempre meno LEO dicono “Stop SCORP”! Parlando seriamente, credo che il più grande successo degli ultimi anni nella

37


Speciale Gennaio 2017 la rende un’area meravigliosa! Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Quest’anno ho lavorato molto insieme a Laura e anche a Caterina (la nostra NORE) sull’handover e sulla formazione dei LEO/LORE, poiché in area c’erano grosse carenze a riguardo.Gli OLM con le Sedi Locali penso che abbiano aiutato un po’ di LEO a inizio anno, inoltre lo SCOPE SCORE Meeting a Salerno ha provato a fornire conoscenze a tutto campo sulla SCOPE/SCORE e anche ad allenare nei partecipanti la capacità di gestione dell’intera campagna scambi, con gli Assistant, le ContactPerson, gli studenti e quant’altro. È stato davvero bello organizzarlo e vedere la soddisfazione negli occhi di chi vi ha preso parte!! Un altro campo su cui ho lavorato è quello della trasversalità, la stessa che ha fatto parte del mio percorso SISMico. Quest’anno infatti come SCOPE ci siamo aperti a tutte le altre aree, con Small Working Group che stanno lavorando su tematiche comuni (interculturalità, scambi in medicina territoriale, sessualità nel mondo). Da un punto di vista più tecnico ho cercato di fare un lavoro dettagliato di informazione sulla questione assicurazioni e assegnato unilateral in entrata a Sedi Locali con perdite rilevanti nel bilancio della Campagna Scambi. Infine ho cercato di incentivare, grazie anche all’aiuto del team di area, l’organizzazione di momenti di Social Program condivisi tra più Sedi Locali. Cosa voglio ancora apportare all’area?

38

SCOPE sia la consapevolezza. Sempre più studenti partono sapendo cosa devono affrontare e ritornano riportando la propria esperienza. I LEO sono più consapevoli del loro ruolo e di tematiche legate agli scambi delle quali prima si parlava meno. Certo, siamo comunque su una lunga strada da percorrere e di sicuro spero che il futuro porti progressi e novità. Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Anche qui, piuttosto è il caso di parlare di cosa questa esperienza mi ha dato. Far parte del SISM mi ha profondamente cambiata. Chi mi conosceva prima probabilmente resterebbe sbalordito! Ho dovuto superare tanti limiti personali contro i quali mi sono inevitabilmente scontrata nel corso degli anni. Ho imparato il significato profondo di tante cose e valori che prima erano più o meno solo parole. Ho capito che tipo di medico voglio diventare e soprattutto che tipo di persona voglio essere. Adesso riesco ad affrontare problemi e paure in maniera più serena ed efficace. Se volessimo considerare l’area SCOPE come una miniatura dei rapporti fra paesi e culture diverse, quali sono i momenti più complessi che ti sei trovato/a a vivere? Come nei sei venuto/a a capo e cosa ti hanno insegnato? E qui casca l’asino. Diciamo che da quando ho iniziato il mio mandato da NEO nel 2014 ho considerato di giocare una grande partita a Risiko. Ho la lista

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 Vorrei semplicemente cercare di concludere alcune iniziative avviate tempo fa (es. monitoraggio della qualità dei reparti per gli studenti in entrata), redigere i manuali e la Project Proposal degli scambi insieme al team e aprire l’area ad organizzazioni esterne affini in modo da scambiarci informazioni e conoscenze. Non è poco, spero di riuscire a tracciare un percorso delineato su tutti questi fronti prima della fine dell’anno, ma la gestione ordinaria del lavoro della SCOPE prende sempre una buona parte del tempo che dedico al SISM. Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Di aspettative ormai ne ho poche, buona parte del mio mandato fa parte del passato. Quest’anno (dopo aver fatto già il NEO In l’anno prima) mi aspettavo un rapporto amore-odio con il mio incarico, un rapporto ricco di soddisfazioni ma pieno anche di momenti stressanti… e alla fine proprio questo ho avuto dal SISM. Se volessimo considerare l’area SCOPE come una miniatura dei rapporti fra paesi e culture diverse, quali sono i momenti più complessi che ti sei trovato/a a vivere? Come nei sei venuto/a a capo e cosa ti hanno insegnato? Diciamo che parliamo tanto delle relazioni tra diverse culture, ma lavorando in SCOPE tocchi realmente tutto questo con mano. A volte l’interazione con gli altri NEO è bizzarra o difficile, e a volte ci sono anche problemi di comunicazione non irrilevanti, perché magari ti esprimi con parole o toni che per un’altra cultura possono sembrare addirittura offensivi. Sicuramente questo mi ha fatto imparare ad essere più diplomatico e a provare a spiegarmi di più con chi mi sta di fronte (fisicamente o virtualmente come in uno scambio di mail). C’è da dire però che il confronto con altre culture quando funziona regala anche tante soddisfazioni e momenti indimenticabili. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Ci sono tanti film, canzoni e luoghi che mi evocano delle sensazioni profonde. Diciamo che un film che mi piace molto www.sism.org

nera dei paesi da demolire e conquistare e, sebbene con loro sia sempre diplomatica e quasi sempre gentile ed accomodante, non manco mai di dire a Tommy quello che penso veramente e di cosa vorrei fare in realtà (con tanto di frasi in dialetto)! Ok, può sembrare peggio di quel che è. In realtà ho conosciuto persone da tutto il mondo e ho capito una cosa sola: siamo tutti uguali, vogliamo le stesse cose e, sebbene ognuno a modo proprio, cerchiamo di fare del nostro meglio. Siamo un unico grande popolo e l’unica cosa che ci divide è il fatto che comunichiamo male e poco, dando troppo per scontato e finendo per creare fraintendimenti e fratture. Durante il mio primo anno ero così. I problemi che ho avuto con gli altri NEO non erano (e non sono) dovuti a differenti obiettivi, sogni o pensieri, ma piuttosto al fatto che davo per scontato che le mie parole potessero essere interpretate solo in un modo, il mio modo. Ho capito che per vincere insieme basta saper ascoltare e saper parlare, spiegando per bene cosa voglio e perché, usando parole gentili e cercando compromessi. Consideriamo l’obiettivo comune come un traguardo e il modo di ottenerlo come un viaggio. Se alla fine del viaggio, giunti al traguardo, qualcuno avrà percorso una strada diversa dalla mia, sarà solo un valore aggiunto: non solo avrò ammirato le bellezze del mio percorso ma potrò sognare anche quelle viste dagli altri attraverso le loro parole ed i loro occhi. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Eheh, in realtà non sono il tipo di persona da avere spazio nel cuore per una singola cosa. Ai film preferisco i libri in verità, quindi seppur mi piaccia vederli raramente mi colpiscono. Una delle poche eccezioni è The Village, un thriller che ho visto per la prima volta quando avevo meno di 10 anni. Mi ha colpita perchè probabilmente è stata la prima volta che ho capito che coraggio, amore e sacrificio possono sconfiggere la paura e far nascere la speranza anche quando sembra non essercene più. Per la canzone non ne ho una in particolare. Le mie preferite sono Undisclosed Desires (Muse), Heroes (Mika), The Prayer (Bocelli&Dion) e The sound

39


Speciale Gennaio 2017 è 8 ½ di Fellini, che trovo molto evocativo, ispiratore e affascinante. Una canzone che mi porto nel cuore è sicuramente Diamante di Zucchero, che mi ricorda i luoghi dove sono nato. Il luogo del cuore infine è la mia amata Maremma. Non è il luogo in cui sono nato, ma è decisamente il posto dove riesco a staccare da tutto e a riconciliarmi con il mondo. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. La indovino con una! È la rivista del SISM! Mi piace molto il suo sottotitolo: “la VOCE del SISM”. ZS è davvero un luogo dove le nostre bellissime iniziative possono lasciare un ricordo scritto della loro presenza.

40

of silence (Simon&Garfunkel). Per il luogo, niente era bello per me come osservare sulla scogliera di Porto Badisco il mare cristallino acceso dal sole al tramonto. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. ZS permette di condividere esperienze e conoscenze, di raggiungere consapevolezze che altrimenti avremmo faticato ad avere. Grazie alla redazione e voi lettori!

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CN SCORE 1)Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Caterina Pelligra, oltre che NORE? Inizi con le domande che più mi imbarazzano, eh? Diciamo che sono una studentessa di Parma, ma nelle mie vene scorre il sangue della Terronia. Terronia quella vera, perché vengo dalla provincia più a Sud della Sicilia (Ragusa) e ne vado molto fiera. Da buona terrona amo il mare e il cibo! Sono una persona organizzata e concreta, odio gli imprevisti e amo le grandi sfide, forse anche per questo sono finita a fare la NORE. O forse è solo masochismo 2) L’altro lato della medaglia: chi è il NORE, o meglio chi è CateNore. Va bene come risposta: ‘Il NORE è il National Officer on Research Exchange’? Scherzo! È quella figura che si occupa di gestire gli scambi di ricerca a livello nazionale e di interfacciarsi con le altre NMO a livello internazionale. Diciamo che è come una piccola ruota di un grande ingranaggio sempre in movimento. Devo ammettere che per la maggior parte del tempo è un ruolo molto burocratico, fatto di molte scadenze e regolamenti da seguire. Tutti i LORE sono al corrente delle mie abilissimi capacità di stalking. Purtroppo è mio dovere fare anche questo perché anche un minimo rallentamento da parte nostra, rallenterebbe tutta l’intera macchina. 3) Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area SCORE? Ho sempre lavorato in area scambi, anche se più in ambito Professional che Research. Ho iniziato come Contact Person e da li ho continuato, volevo dare il mio contributo a questo grande mondo degli scambi. Prima coma LEO Ass e poi come

www.sism.org

LEO, passando dal gestire una campagna da 10 scambi ad una di 30 fino a mettere le basi per una da 50. Sono fiera del lavoro che ho fatto con la mia Sede Locale e a loro devo tanto. Senza la sicurezza di aver lasciato tutto questo a persone fidate, non avrei avuto lo stesso coraggio nell’affrontare questo passo da National Officer. Riguardo l’area SCORE, che domande! Perché non c’è Medicina senza ricerca! Più semplicemente, LEO e LORE a Parma lavorano in team su molti aspetti e abbiamo sempre gestito i progetti di ricerca e gli scambi insieme, ho sempre creduto fosse un’area con infinite potenzialità, ne ho avuto la conferma e ora ho la responsabilità di portarle alla luce. In Italia le occasioni di fare davvero ricerca sono quasi nulle, dovremmo far capire a tutti gli studenti quanto importante sia capire il metodo e gli obiettivi della nuova ricerca in ambito medico. 4) Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Nei primi mesi di mandato ho ricevuto un super handover da Jole, dato che prima non avevamo avuto abbastanza tempo. Ci ho messo un attimo ad entrare nei ritmi e nelle dinamiche dell’IFMSA. Appena passata questa fase iniziale mi sono concentrata sulla stesura delle “LINEE GUIDA PER L’APERTURA DI UN NUOVO PROGETTO DI RICERCA” e ho revisionato tutti i progetti di ricerca sul nuovo database. Devo dire che il passaggio dal vecchio al database al nuovo mi è costato un po’ di fatica e i miei LORE lo sanno bene! Poi ci sono stati gli OLM con le sedi locali, la partenza degli SWGs, la creazione del Team, le scadenze per la GA dello SCORE Director. Un bel po di cose che mi hanno tenuto abbastanza impegnata. Prossimi passi saranno quelli di dare il via alla raccolta delle Evaluation Form da parte degli outgoings. Una iniziati-

41


Speciale Gennaio 2017 va totalmente nuova in SCORE volta a creare un ‘DATABASE di EVALUATION’ che sarà utilizzabile dagli studenti Outgoings per farsi un’idea dello scambio tramite le opinioni degli altri studenti andati precedentemente. L’IFMSA richiede solamente agli studenti Incomings di completarle. È giusto sapere anche cosa hanno vissuto i nostri colleghi italiani all’estero. È un progetto che parte ora e che quindi verrà lasciato in handover anche ai futuri NORE. Per raccogliere tante informazioni ci vorrà del tempo. Tante altre cose in programma (congresso, gestione ordinaria, AM, Inviation Letters, ecc…), ma voglio approfittare di questo momento per ricordare a tutti i LEO/LORE che lo SCOPE-SCORE MEETING is waiting for you!!! Ebbene si, quest’anno con Laura e Tommy vogliamo dilettarci con questo nuovo evento ibrido che tratterà tutte le tematiche che stanno tanto a cuore a noi scambisti. La data è fissata (secondo fine settimana di Aprile), le iscrizioni non sono ancora aperte. Quindi è il momento per fare un giusto appello: Cari LEO e LORE di tutta Italia è arrivata l’ora di far capire al SISM intero quale è l’area che conta… Venite con noi al lato oscuro!! 5) Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Impazzire? No, dai! Penso proprio di aspettarmi di tutto. Ci sono momenti in

42

cui amerò quello che sto facendo e momenti in cui sbatterò la testa al muro chiedendomi chi me l’ha fatto fare (tipo in sessione d’esami). Un misto di dolce disperazione e incalzante frenesia. Sono sicura però che alla fine di tutto questa esperienza mi aiuterà a crescere e a scoprire tanti nuovi lati di me stessa. Mi permetterà di mettermi in gioco e sfruttare al massimo le mie capacità. Il lavoro è tanto, le scadenze e i regolamenti, ti proiettano, anzi catapultano, in un mondo reale di responsabilità. Sono sempre stata molto organizzata, e mi piace esserlo, ma questa mole di tempo è davvero una grande sfida. Quello che mi incoraggia molto è la possibilità di condividere esperienze pensieri ed emozioni con studenti di tutto il mondo, arricchendomi ogni giorno di nuove storie e nuove idee. Davvero unico. 6) Uscendo un attimo dal paradiso SISMico, cosa ne pensi del rapporto tra la ricerca e gli studenti in Italia? C’è tanto, tanto da fare. La ricerca in Italia, malgrado la scarsezza di investimenti, continua ad essere un’eccellenza nel mondo e così i nostri ricercatori. Di questo ho continue conferme, ora che li tocco con mano, studiando e valutando i progetti di ricerca universitari che le Sedi Locali mi propongono e mi viene una tristezza immensa quando una sede locale mi dice che un progetto di ricerca è stato chiuso per mancanza fondi.

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 Sfortunatamente lo studente di medicina è troppo concentrato sui suoi esami e, più avanti, sulla vita di reparto o sul territorio. Così tanto da dimenticare quante strade interessanti e stimolanti un laureato in medicina potrebbe percorrere nell’ambito della ricerca. Serve più informazione, anche nell’interesse di noi futuri medici, in primis sui metodi, anche per avere davvero un occhio critico verso le pubblicazioni che studiamo e anche per permettere poi ad ognuno di noi di investire sulla ricerca anche nel suo futuro ambito professionale. La ricerca è ovunque e, sarò ripetitiva, non c’è medicina senza ricerca.

te scoppiettanti di idee e nuovi articoli. Una redazione super TOP!

7) Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Sui Film passo da “Pride and Prejudice” a “Fight club”, dipende dallo stato d’animo. Ma direi che un film che va bene per tutte le situazioni è “A beautiful mind”. Musica: sicuramente ‘Caterina’ di De Gregori. Lo so, sembra scontato. Ma ho ascoltato questa canzone per la prima volta quando avevo 16 anni. Fu il mio allenatore di pallavolo a farmela scoprire. Me ne sono innamorata subito, sembra davvero l’abbia scritta per me! Il Posto: Punta Secca, specialmente al tramonto. Non ti dico di più. Venite a vedere per credere. È un elisir di lunga vita. 8) Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. Zona Sismica! Mio piccolo inaspettato amore. L’anno scorso mi sono lanciata un po per caso in questa esperienza. Un po scettica e poco convinta all’inizio. Più che altro mi spaventava molto perché non avevo mai fatto qualcosa del genere. Però è stata una scoperta! Come dico sempre a tutti, mi ha permesso di viaggiare seduta su una sedia. Ho scoperto avventure bellissime e storie divertenti. Ho avuto modo di conoscere nuove persone e stare in contatto con le altri sedi locali. Eravamo anche un bel gruppo e la nostra ‘capa’ era fantastica. Davvero un’esperienza unica. Con Carletto sarà altrettanto bella e vedo che siete anche partiti alla grande. Siewww.sism.org

43


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CN SCOPH La rubrica “Parola al CN!” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Dario Genovese, National Public Health Officer 2015/2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Dario Genovese, oltre che NPO? Eh, chi sono? Difficile come domanda, è complesso darsi una definizione… Oltre ad essere uno studente di Medicina, sono un appassionato di musica e di video making. Sono il frontman di una pop rock band (d’altronde con una fronte come la mia sarebbe stato difficile scegliere qualcun altro) che, a dirla tutta, a causa dei differenti percorsi di vita ha subito diversi rallentamenti; nonostante ciò, resta uno dei miei più grandi orgogli. L’altro progetto musicale è molto più recente (risale a qualche mese fa) ed è un trio elettro acustico; spero di poter riprendere a suonare un po’ dopo la sessione d’esami! Comunque, se siete curiosi di ascoltare qualcosa del vostro DaNPO, cercate su YouTube “Blank Mirror” o “The [B]ald Side”. Per il resto, mi descrivo un po’: sono un tipo molto preciso (a volte penso di esserlo troppo), rigido nel rispetto delle regole, ma sono anche un tenerone ed ho decisamente il senso dello humor! Credo di essere il re delle freddure, chi mi conosce può confermarlo senza esitazioni (e a chi afferma che siano “gelide” vanno i più sentiti ringraziamenti: significa che sono proprio ben fatte, ah ah ah!). Infine, dulcis in fundo, sono zio di due splendide nipotine: le due donne della mia vita. L’altro lato della medaglia: chi è l’NPO e quale soprannome lo identifica al meglio? Andiamo alla parte più SISMica… Il National Public Health Officer è colui che si occupa di coordinare l’area di Salute Pubblica (il cui acronimo inglese

44

è SCOPH). In particolare, quali sono i compiti? Coordinare ed essere d’aiuto nella costruzione di progetti ed attività in occasione di giornate tematiche od in merito agli argomenti di Salute Pubblica; essere in contatto con i Local Public Health Officer (LPO) di ogni sede locale in modo da essere di supporto nelle scelte e promuovere la diffusione di progetti, attività e tematiche; costruire campagne informative. In quanto al soprannome, ci si soprannomina sempre come “quelli delle giornate tematiche”, quindi mi si potrebbe affibbiare il titolo di “Signore delle giornate tematiche”! Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto l’area SCOPH? Sono relativamente giovane, SISMicamente parlando; ho cominciato il mio percorso partecipando al TIPE 7, nell’ottobre 2013. Entrai al SISM a seguito di un periodo nero, di profonda insicurezza, ed avevo la necessità di trovare un ambiente in cui potessi confrontarmi con altri ragazzi, un luogo di cui sentirmi parte… Di certo non avrei mai immaginato questo percorso. Di ritorno dal TIPE, fui attirato verso l’area di Salute Pubblica attraverso un invito a partecipare alla Giornata Mondiale del Diabete; okay, decisi di andare! Seguii la riunione preparativa e poi mi presentai in piazza, munito di camice e fonendoscopio. Ricordo ancora le emozioni di quella giornata e ricordo l’episodio di un uomo, totalmente inconsapevole di essere diabetico, al quale feci la misurazione della glicemia e il cui valore fu di poco minore di 500 mg/dL: se vogliamo, quell’episodio diede il “là” a questo connubio con la SCOPH. Mi resi conto di quanto noi studenti potessimo essere ottimi vettori di informazioni di carattere medico ed allo stesso tempo potessimo essere, più di chiunque altro, vicini a tante fasce d’età ed ai loro bisogni. Ecco perché scelsi la SCOPH (o forse fu lei a scegliere me).

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 Devo, però, dire che sono nato SCORAngel! La SCOPH è cresciuta piano piano dentro me, è stato un prendere sempre più coscienza dell’area man mano che, da assistant, ragionavo sull’importanza di alcune giornate tematiche. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? S’è fatto tanto in questi anni, e non parlo esclusivamente dell’area: l’intera associazione è cresciuta. Il SISM di qualche anno fa ha poco a che fare con il SISM di adesso, nel bene e nel male. Per quanto riguarda la SCOPH, finora ci si occupati e preoccupati di dare un certo spessore alle attività ed ai progetti, in modo che questi - nell’affrontare determinati argomenti - fossero realmente mirati ad uno specifico target od avessero degli obiettivi raggiungibili e riproducibili. Negli ultimi tempi ci si è interessati di rafforzare il rapporto tra l’NPO e gli LPO, rapporto vitale nella costituzione di una rete sinaptica in continua attività. Cosa voglio apportare io… Senza dubbio maggiore consapevolezza su ciò che si organizza non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale: bisogna sempre partire da quale sia lo scopo dei progetti e delle attività che si vogliono organizzare, per poi mettersi al lavoro sull’analisi dei target che si vogliono raggiungere e sulle strategie più efficaci. In secondo luogo, ritengo sia importante sfruttare i canali di comunicazione di cui disponiamo e che finora non sono stati granché considerati: mi riferisco

www.sism.org

principalmente a YouTube ed ai video. La società in cui viviamo è una società sempre di corsa e che difficilmente si sofferma a leggere, ahi noi. C’è bisogno di attirarla con qualcosa di più immediato e che, allo stesso tempo, sia chiaro e/o rimandi a documenti in cui vengano approfonditi alcuni elementi di quel video. In ultima analisi, spero di far luce su alcune collaborazioni che per un verso o per un altro non sono andate nel migliore dei modi, motivo per cui vorrei far più chiarezza. Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Le aspettative sono tante, ma per questa esperienza sto cercando di mettere in secondo piano tutti i traguardi che mi piacerebbe raggiungere e godermi, così, ogni giorno nel migliore dei modi. Sì, insomma, spero di poter arrivare alla fine di quest’anno orgoglioso del percorso fatto e con la consapevolezza di aver stretto dei legami solidi con le persone con cui sto lavorando ed assieme alle quali stiamo cercando di costruire qualcosa di meraviglioso. Nel mondo SISMico sei conosciuto come il nostro Giuliano Sangiorgi, volevo chiederti se questo simpatico paragone ha significato un vantaggio o uno svantaggio nel relazionarti nell’ambiente nazionale. Giulianone… un soprannome prevedibilissimo visti la somiglianza, la coincidente passione per il canto ed il fatto che segretamente - ma non troppo - sia un fan dei Negramaro e sia stato a un

45


Speciale Gennaio 2017 loro concerto, riuscendo persino a conoscere personalmente la band! Posso dire che, come ogni aspetto della vita, anche l’essere sempre accostato a Giuliano Sangiorgi ha i suoi pro ed i suoi contro. È stato, ed è tuttora, un vantaggio, soprattutto nelle fasi iniziali: il fatto che mi si presentasse come Giulianone o più semplicemente Giuliano, ha significato una più facile impressione nella memoria e mi ha reso più facile conoscere gli altri senza troppi fronzoli e con quel sottofondo goliardico che ha facilitato la comunicazione ed il non prendersi mai troppo sul serio. Come contro, devo ammettere che in qualche momento ho avuto la sensazione che non mi si conoscesse al meglio e che ci si sia fatti un’idea parziale di me, vedendomi un imitatore e niente più; insomma… Il peso del confronto! In generale, però, devo dire che mi diverte essere chiamato Giulianone. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Un film, una canzone e un luogo che ti porti nel cuore. Film… Mr. Nobody; non so chi di voi lo conosca, ma - sarà stato il momento in cui l’ho visto, sarà proprio perché è bello - credo sia tra quei film intensi e che ti permettono di farti tante domande. È un film basato sul concetto di scelta, ma non dico altro per non fare alcun tipo di SPOILEEER [cit.]. Come canzone, invece, dico Tallulah dei Sonata Arctica. Questa non la spiego, ve la condivido soltanto. Luogo, infine. È il luogo delle mie estati passate, quelle in cui da bimbo mi divertivo assieme ai miei familiari. Si tratta di Finale di Pollina, frazione di un paesino collinare - chiamato, con moltissima fantasia, Pollina - che, però, affaccia sul mare e le cui spiagge non sono ricoperte di sabbia (non tutte, perlomeno), bensì di ciottolini. Adoro quel blu; adoro quelle spiagge tranquille, sconfinate. Non vado più lì da un po’ di tempo: so già che avrei nostalgia del passato.

qualche modo qualcuno ci avrebbe ragionato un po’ su. Zona SISMica è un fondamentale mezzo di informazione e di confronto, un bellissimo esempio di quanto gli studenti abbiano interesse e voglia di condividere le proprie conoscenze, le proprie scoperte e le proprie ricerche. L’associazione ci offre questa opportunità e personalmente non c’ ho pensato due volte a rendere partecipi tutti quanti dei miei dubbi, delle mie riflessioni. Ribadisco: è un bellissimo mezzo di condivisione e diffusione di informazioni. La SCOPH è l’area che tenta in ogni modo di sensibilizzare la popolazione e, nel farlo, deve innanzitutto mirare a rendere formati gli stessi studenti vettori di informazioni di cui parlavo poco prima; bene, io credo che Zona SISMica sia parte di quel processo di auto-formazione a cui ogni studente dovrebbe puntare. Grazie Dario, buon lavoro! Grazie a voi, Giuvà, Carletto e tutta la redazione di Zona SISMica! Spero di non aver annoiato nessun lettore!

Non possiamo concludere non parlando del tuo rapporto con Zona SISMica e al riguardo ti volevo chiedere come la SCOPH può relazionarsi con questo mezzo. Personalmente, ho scritto per Zona SISMica giusto qualche mese fa ed è stato bellissimo sapere che, in qualche modo, qualcuno si sarebbe interessato all’argomento di cui volevo parlare; in

46 44

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CN SCORA La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosceremo meglio Carmine Calidona, NORA – National Officer on Sexual and Reproductive Health including HIV/AIDS – per l’anno associativo 2015-2016. Innanzitutto, conosciamoci! Chi è Carmine, oltre che NORA? Ciao Zona Sismica! Che bellezza parlare di me! Sarcasmo a parte... Sono un tipo tendenzialmente caciarone, a cui piace stare in mezzo alla gente e confrontarmi con altre persone. Anche se non sembra, all’inizio sono un po’ timido, ma poi, una volta superata la prima fase, divento molto socievole e alla mano (anche troppo). Si può dire che mi piace un sacco “toccare le persone”? Intendo abbracci, pacche e cose di questo tipo. Ancora, mi piacciono i film in bianco e nero, viaggerei dalla mattina alla sera e vado pazzo per la cucina indiana e voglio assolutamente fare un corso! Chi è invece il NORA, o meglio, chi è CarminNORA? CarmiNORA e Carmine sono la stessa persona in realtà, nessuno sdoppiamento stevensoniano, giuro! Cosa vorrei per la SCORA? Tantissimo! Mi piacerebbe tanto vedere una SCORA sempre più competente e attenta a nuove tematiche. Notoriamente la SCORA porta avanti le sue battaglie in maniera determinata e appassionata. In realtà, questo aspetto che ci contraddistingue deve assolutamente essere mantenuto. In più, però, mi piacerebbe aggiungere tecnicismi e capacità gestionali sempre più spiccate (saranno un segno i 2000 database che stiamo creando?) e che diano uno spessore crescente e consapevolezza a tutte le nostre iniziative. In più, vorrei tanto vedere questo approccio non solo nella parte logistica delle nostre inizia-

www.sism.org

tive, ma anche in quella contenutistica. La SCORA non è solo l’area che verte attorno sulle malattie sessualmente trasmesse e sui diritti gay, la SCORA si occupa anche di salute ginecologica, violenza ostetrica, family planning, disturbi sessuali e psico-sessuologia… tante tematiche giovani per noi Angels, ma che spero possano essere implementate sempre di più, senza mai perdere l’attenzione per i nostri evergreen. Qual è stato il tuo percorso SISMico e perché hai scelto la SCORA? In realtà, sono SISMicamente uno sbarbatello. Sono al mio terzo anno associativo, ma da quando ho iniziato il mio percorso, non mi sono risparmiato e mi ci sono buttato a capofitto. Ho sempre lavorato in SCORA (solo un breve e iniziale flirt con la SCOME, e so che mi pentirò di questa confessione) e sono stato “scelto” da una LORA storica della mia Sede Locale che mi ha costretto a farne parte: è stato amore a prima vista. Potrei dire di essere stato violentato dalla SCORA che mi ha aperto gli occhi, sulla mia realtà e su quella circostante. Da subito è stato un turbinio di emozioni, scoperte, chiacchierate, iniziative e riflessioni. Ho ricevuto e dato tanto, senza risparmiarmi e buttandomi senza ragionarci troppo. Così, quella che inizialmente era una scelta imposta dal “Tu sei decisamente SCORA” della mia cara amica e storica LORA messinese è diventata una posizione consapevole e desiderata. Il futuro si costruisce su basi solide. Cosa è stato fatto finora e cosa vuoi apportare alla tua area quest’anno? Il fatto di aver partecipato ai lavori dello scorso anno come membro del Team nazionale e l’aver ricevuto un ottimo handover, sono stati fattori determinanti che hanno sicuramente facilitato la stesura di un piano d’azione concreto

47


Speciale Gennaio 2017 e realizzabile. Le cose fatte fino a oggi sono tante, penso ai nove Small Working Group, alcuni dei quali Joint con altre aree tematiche, penso alla partenza di tanti Angels italiani con il progetto SCORAxChange, alla tracciabilità dei progetti di Peer (con la nascita del database impatto sociale), alle tecnologie introdotte nella Peer (l’utilizzo dell’app Smart Sex), alla stesura di un Protocollo d’intesa con INTERCULTURA, la continua proposta di tante e nuove iniziative oltre che tante nuove tematiche… e molto altro ancora (se inizio a parlare di tutto quello che è stato fatto davvero non la finisco più). Tuttavia non mi considero ancora arrivato! Abbiamo tanto da fare e sono molto fiducioso nel mio SCORA Team, nei LORA e in tutti gli Angels d’Italia, che rimangono comunque il primo motore della progettualità SCORA. Io sono il vecchio brontosauro che, davanti al computer e con il cellulare alla mano, cerca di stimolare e spingere tutti verso una direzione comune. I risultati iniziano a farsi vedere, ma ancora ho tante cose in serbo per la mia amata SCORA. Personalmente, invece, cosa ti aspetti da questa esperienza? Mi aspetto quello che ormai da alcuni mesi sto ricevendo. Sto conoscendo tantissime persone appassionate a quello che mi piace, leggo e acquisisco informazioni interessanti e mi confronto tantissimo con Angels di tutta Italia e di tutto il mondo. È un continuo dare e ricevere in maniera bidirezionale e mi

46 48

sta arricchendo tantissimo. Percepisco l’aumento delle mie capacità e della mia passione andando sempre più avanti. Inutile negare che alle volte è difficile star dietro a tutto e anche alla propria vita, ma sto maturando le mie capacità di gestione del tempo. Dedicare tanto tempo a quello che mi appassiona mi rende strafelice e mi entusiasma tantissimo. Mi aspetto che tutto quello che sto acquisendo, in termini di conoscenze e di capacità lavorative, mi sia molto utile un domani nella mia vita professionale. Chiaramente, anche la sensibilità gioca un ruolo fondamentale. La sensibilità che mi ha dato e mi continua a dare la SCORA sarà per me essenziale. Riprendiamo a conoscerti un po’ di più. Cita un film, una canzone e un luogo che hai nel cuore. Inizio dal luogo che mi viene più facile! Si tratta di una casa scout in un paesino di provincia di Messina, San Pantaleo. È un posto magico nel quale sono stato formato e ho formato diversi Angels. Ma al di là di questo, è stato il posto in cui ho creato dei legami che ancora rimangono e che saranno probabilmente indissolubili. Anche perché, uno di questi legami l’ho creato con me stesso. Durante gli eventi che ho vissuto in quel posto mi sono scoperto e ritrovato ed è stato enormemente destabilizzante (ma in senso positivo) ritornarci per essere formatore in Peer Education e vedere come tramite le attività che proponevo, i partecipanti rivivevano quello che

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 io avevo provato anni prima. Parlando di film è un problema perché ne adoro troppi e di generi diversissimi, da The Normal Heart a V per Vendetta, ai musical (in primis Les Misérables) o ai classici (e vai con Colazione da Tiffany). Idem per la musica. Ascolto davvero di tutto in base a come mi sento. Ultimamente ascolto molto i Queen (sono in fissa con Don’t stop me now), ma la numero uno rimane lei, Queen B (al secolo Beyonce), particolarmente quando sono sotto la doccia! Mia personalissima curiosità: essendo che amo leggere ti chiedo di parlarci di un libro (se ami leggere, e spero tanto di sì) che “ti ha cambiato la vita”, un libro che ti ha permesso di raggiungere una maggiore consapevolezza di te stesso e del mondo. Sono del parere che la cultura, quando viene contestualizzata e interiorizzata, portandoci a migliorare, cambia davvero la vita. Se dovessi citare un libro che ti ha anche aperto gli occhi sulla prospettiva del medico che vuoi diventare, mi renderesti felicissima.

scrizione della nostra Policy…) così da poter amplificare a pieno la nostra realtà SISMica e farla conoscere a tutti i soci. Per il resto, sono molto contento della rivista. Vedo tante novità e un taglio sempre più coinvolgente! In passato ho scritto diversi articoli per la sezione SCORA e la cosa mi appassionò tantissimo. Documentarsi, informarsi e scoprire cosa viene fatto su un determinato tema nelle varie sedi italiane per poi condividerlo e poter magari ispirare altri soci… è molto stimolante! Ritengo che ZS, se ben sfruttata, possa diventare una vera e propria vetrina del SISM e aumentare la consapevolezza associativa dei lettori. Grazie mille, Carmine, avanti così!

Ed ecco che ti/vi deluderò. Non sono un grande lettore! Non vado oltre il Piccolo Principe e la saga di Harry Potter! Mi piace un sacco leggere notizie o informarmi su siti che raccolgono le mie passioni e le tematiche che più mi incuriosiscono, ma nessuna catarsi o epifania a seguito di romanzi e simili. Prima dell’università però leggevo di più, ora, dopo aver sostenuto gli esami, provo a iniziare qualcosa, ma automaticamente, dopo qualche giorno, poso i libri che ho iniziato e passo ai manuali dell’università. Non possiamo non concludere parlando di Zona SISMica. Quali sono le tue opinioni sulla rivista? Hai piacere a leggere gli articoli proposti, hai critiche o suggerimenti da fare? Zona Sismica è davvero un pezzo (de core) della nostra associazione. Mi piace sfogliarla, guardare le nuove sezioni fotografiche e le varie rubriche. Chiaramente leggo sempre molto attentamente la sezione SCORA. Un suggerimento? Diciamo sempre che Zona Sismica è la voce del SISM, ed è verissimo! Vorrei però più articoli in linea con quello che succede in associazione (progetti, giornate tematiche, iniziative varie, dewww.sism.org

49


Speciale Gennaio 2017

Parola al CN! PAROLA AL CN SCORP La rubrica “Parola al CN” offre la possibilità ai lettori di conoscere, ogni mese, un National Officer del SISM. Questo mese conosciamo Giovanni Visentin, National Officer on Human Rights and Peace 2015/2016. Presentano #maròareback ed Alberto Angela Innanzitutto, conosciamoci!!! Chi è Giovanni Visentin, oltre che Norp? Tutto nasce dalla periferia di Dueville, paesino frutto del Veneto Libero. Quando ero ancora un giovane sbarbatello neo maturato, presi la decisione di studiare a Bologna, perché Bologna è bella (Cit sen.Razzi): fu scelta inconsapevole, ma si rivelò la decisione giusta. Le possibilità di apprendimento nell’ambito extracurricolare,soprattutto, non mancavano. Durante il mio primo anno ero venuto a contatto con quella che da tempo immemore è la riflessione che attanaglia buona parte di coloro che indossano il camice bianco : il ruolo del medico. Come? Partecipando ad un elettivo del CSI (Centro di Salute internazionale e Interculturale) L’anno dopo ho preso parte del GAF bolognese “A me-dici malato?”.Tutto era nato assieme ad altri ragazzi poi andati in Erasmus quell’anno. Mi sono perciò ritrovato le redini del gruppo insieme ad un’altra ragazza, Silvia Mattei, che reincontreremo più avanti nella storia. Essenzialmente ci si interrogava sul rapporto medico-paziente gestendo dibattiti e cineforum. La cosa, purtroppo, presto si arenò per la mancanza di forze. Però non tutto il male viene per nuocere! Infatti era in fermento in quegli anni la questione “internazionalizzazione” di Unibo nella scuola di medicina. La commissione accademica su questo fronte era guidata da Angelo Stefanini. Proprio durante i lavori della commissi-

50

one si era tenuta era la conferenza per dare risalto al tema; Stefanini presentò l‘internazionalizzazione in ottica di salute globale. Da questa conferenza nacque l’input per la nascita di un gruppo di studenti che riflettesse sul tema a partire dall’approccio con cui era stato presentato. Partii curioso con altri 10 ragazzi insieme ad altri Prometeo. Il lavoro iniziò con ognuno di noi che si prese in carico l’analisi della formazione medica di un paese. Da lì poi venne l’idea del progetto famulus nursing con cui sono entrato ufficiosamente nel SISM. Un’idea peraltro, se dobbiamo fare i precisini, che è nata con il ritorno dall’erasmus tedesco di Lorenzo Rabbi Perché hai scelto la SCORP? Perché no? E’ accettabile la risposta? All’ inizio feci SCOME, partecipai in SCOME al al mio primo congresso, feci lo SCOME Camp in Portogallo e nutrivo un sacco di interesse per i curricula, i tipi di insegnamento, d’altra parte però volevo vedere le cose in maniera meno tecnica. Volevo spingere maggiormente verso una riflessione sul bioriduzionismo, verso una formazione community-based. Dallo SCOME Camp iniziai a riflettere sul fatto che queste tematiche fossero maggiormente coinvolte nella SCORP poi, in seguito all’incontro “A cura di uomo” di Ardigò e Casadei mi rimase un bel sapore in bocca e capì quale fosse la strada da prendere. Mi proposi allora di lavorare nella scorp locale condividendo l’onere con Silvia. Da lì è cominciata l’avventura, poi è venuto lo Scorp Team e ora siamo qui. Dove vuoi portare l’area quest’anno? La SCORP è un’area che, nelle sedi locali è sempre in grado di razionalizzare. Se mancano o sono scarse le risorse si pone obiettivi facilmente raggiungibili; proprio in quest’ottica si è lavorato

www.sism.org


Speciale Gennaio 2017 per far sì che fosse sostenibile il lavoro delle sedi, dall’altra ho voluto seguire un percorso per dare più strumenti alle sedi oltre che maggiore consapevolezza all’area. Importante è il lavoro fatto sulla formazione per la quale abbiamo sfruttato le reti e i partners. Proprio con questi attori abbiamo infatti mantenuto e accresciuto dove possibile i rapporti Cosa ti ha dato quest’esperienza di NORP fino adesso? Innazitutto conoscere la varietà delle Sedi Locali SCORP, oltre che le diverse realtà esterne e partners con professori ed esperti caratterizzati da backgrounds estremamente vari. Si devono seguire si tutta una serie di attività, inizi a vedere le cose un po’ complessivamente, dando vita a compromessi tra preferenze su temi e le possibilià locali. Perfino le mozioni le guardi diversamente da prima, un po’ più a partire dalle conseguenze. Poi alcune aspettative datemi sono ancora da verificare. Ragionando da SISM Nazionale ho potuto constatare che ci si trova in una sorta di limbo, perché se da una parte non ti attivi nella realtà locale, dall’altra non si ha la possibilità di influenzare ancora in maniera efficace, attori importanti come quelli con cui è in rapporto l’ IF-

www.sism.org

MSA, certo si gestiscono i rapporti con i partners (Riisg, csi ecc)… ma non è la stessa cosa! Uscendo dal paradiso sismico, quale pensi sia il futuro della Salute Globale in Italia? Ragionando su come ci siamo formati dal labmond e dalla riisg, vi è una chiara visione politica di salute, a partire dalla la riflessione che ha portato a questa visione che è intrisa della riflessione sull’etica. Quindi la salute globale è riflettere sul ruolo politico del medico e della scienza medica. Tuttavia non dobbiamo dimenticare di chi è frutto la definizione, in Italia. Persone che hanno fatto il ‘68 o erano a Genova nel 2001. In Ifmsa, al contrario, è frutto di coloro che si sono cimentati nella ricerca di quali interventi fosse necessario attuare a livello globale per la salute, epidemiologia e medicina tropicale. Quindi ci sono delle differenze di fondo che ci portano lontano dagli altri NMOs. Evidentemente queste rimangono comunque grosse domande; molto probabilmente aumenterà la terminologia e la diffusione di concetti legati a questi temi, questo lo dico perchè ci sono grosse variabili in gioco: dalla

51


Speciale Gennaio 2017 sostenibilità di un sistema universalistico, il quale sarà il prossimo attore che garantirà la salute che a sua volta è intimamente legato al futuro dell’Unione Europea per come la conosciamo. Non possiamo parlare che concludere parlando di Zona Sismica… Dai inizio dicendo che siete una squadra fortissimi! Però devo anche dire che non si parla abbastanza dei marò su Zs, neanche un breaking news per il ritorno di Latorre Tante, sono le cose da fare per la gestione del comparto pubblicazioni in SCORP, visto la sua saturazione in relazione ai temi da coprire che non sono sicuramente infiniti. Molto può essere fatto per ottimizzare le risorse tra Zs e salute e sviluppo andando a reinventarsi. Quest’anno c’è una SCORP brulicante e in quanto a pubblicazioni non ci tiriamo indietro!

52 38

www.sism.org


SISM - Segretariato Italiano Studenti Medicina Ufficio Nazionale: Padiglione Nuove Patologie, Policlinico Sant’Orsola, via Massarenti 9, 40138 Bologna. tel/fax: +39 051 399507 – e-mail: nationaloffice@sism.org web: www.sism.org Codice Fiscale 92009880375


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.