Preziosa n. 5/2010

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apoteosi del colore 93

grado di durezza e stabilità consente alle maestranze coinvolte nella creazione del gioiello una maggior versatilità di utilizzo. Parlare di quotazione della tormalina è praticamente un nonsenso, grazie infatti alla sterminata varietà di materiale disponibile i prezzi possono variare da pochi euro alle decine di migliaia per carato richiesti (e pagati) per le paraiba più belle; esclusi gli estremi tuttavia, per le pietre più comunemente apprezzate ed utilizzate si pagano mediamente dai 30-40 ai 2-300 euro per carato. Carta d’identità della Tormalina La Tormalina è una vasta famiglia di borosilicati complessi che, grazie alla presenza di numerosi elementi in tracce può esibire il più ampio spettro di colorazioni disponibili in ambito gemmologico. Cristallizza nel sistema trigonale e delle diverse specie facenti parte del gruppo l’elbaite è quella senz’altro di maggior

importanza, ad essa appartengono infatti la stragrande maggioranza delle tormaline qualità gemma. Tra le varietà più apprezzate ricordiamo la Rubellite, di colore rosso o rosa (a causa del Ferro e del Manganese), l’Indicolite, di colore blu (a causa del ferro), la Verdelite, di colore verde (a causa del Ferro e del Titanio), La Paraiba, dalle accese colorazioni azzurre (a causa del Rame e del Manganese). Si tratta di un minerale birifrangente con indici di rifrazione di 1,620 e 1,640 che però possono variare tra pietre di colori differenti; la birifrangenza, solitamente attorno a 0,019, ma che può assumere valori tra 0,014 e 0,039 è sufficiente per consentire l’osservazione dello sdoppiamento delle faccette anche con la sola lente a 10 ingrandimenti. Ha un peso specifico medio di 3,05, lucentezza vitrea e Il fattore di durezza Mohs di 7.5 ne consente un vastissimo utilizzo in gioielleria. Altra caratteristica peculiare del minerale è la piroelettricità che si manifesta ingenerando

carica elettrica a seguito riscaldamento o anche a seguito di un semplice sfregamento (piezoelettricità). Gli olandesi, che introdussero per primi la tormalina in Europa conoscevano già questa sua caratteristica prima che venissero condotti studi scientifici a riguardo e se ne servivano per “aspirare” la cenere dalle pipe. Un’altra peculiarità piuttosto comune è quella di esibire differenti colorazioni nel medesimo cristallo, molto diffuse sono le tormaline a 2 o 3 colori, una delle più conosciute ed apprezzate è la cosiddetta varietà “watermelon” che, tagliata perpendicolarmente all’asse C in fette più o meno spesse ricorda la caratteristica colorazione del cocomero. Grazie al suo dicroismo sottili strati di tormalina scura venivano anticamente utilizzati come filtri polarizzatori. I giacimenti di tormalina sono diffusi in tutto il mondo, persino in Italia (il nome elbaite deriva per l’appunto dall’isola d’Elba dove fu scoperta nel 1913); la fonte


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