Preziosa Magazine 5/2023

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€ 15 / £ 15 / US$ 19

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Poste Italiane S.P.A. – Spedizione In Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S/NA/11/2019

dicembre 2023 € 10,00 Italy only

























Orafi Italiani chi merita il Paradiso, chi il Purgatorio e chi le fiamme dell’Inferno?

S GIOVANNI MICERA @direttorepreziosa

editoriale #statodellarte #settoreorafo #gioiellomoda

ono tanti gli obiettivi raggiunti nel 2023 dal sistema gioiello Italia, nonostante le criticità del comparto e lo stallo globale, e altrettanti traguardi dobbiamo raggiungere nel 2024, ormai alle porte. In questo numero troverete due approfondimenti, a mio avviso, molto importanti per fotografare il settore. Il primo parte da una stima dei dati di chiusura 2023 elaborata dalla dottoressa Stefania Trenti e dal suo team di BancaIntesa, il secondo è una nostra ricognizione sul segmento del gioiello moda che negli ultimi anni sta vivendo sostanziali modifiche. Partendo dai numeri dell’istituto di credito e leggendo i commenti dei principali riferimenti del comparto raccolti dal nostro giornalista, emerge quello che sta diventando un liet motive: comparto forte nelle esportazioni, mercato interno critico, difficoltà nel reperimento della manodopera. Tre assunti che sentiamo ripetere ad ogni evento - non ultimo al Summit del Gioiello, organizzato da Italian Exhibition Group, ad Arezzo il mese scorso - e che in qualche maniera, almeno nella narrazione, appiattiscono gli stimoli e la voglia di cambiamento. In riferimento ai dati sull’export, sarebbero utili non valori aggregati, ma numeri a cascata che diano una fotografia più dettagliata del settore (distretto di provenienza, tipologia di prodotto, caratteristiche delle aziende). Da questo punto di vista, la prima anomalia che andrebbe modificata è la mancanza di rilevamenti dal quarto distretto italiano, quello campano, che per storicità, portata e qualità delle aziende non è da meno degli altri. Questo per avere un identikit chiaro di chi ha una vocazione spiccata per l’export, rispetto a chi opera sul mercato interno, ma soprattutto una mappatura più chiara dei fabbisogni in termini di risorse umane.

Bisognerebbe inoltre capire come è possibile che il nostro Paese, tra i principali produttori di gioielli al mondo e con una rete distributiva capillare, molto spesso in località turistiche, assorba solo una limitatissima percentuale della nostra produzione. La domanda nasce spontanea: i nostri gioiellieri cosa vendono, ed a chi? E soprattutto, e lo diciamo da anni, quanto sono attuali e friendly le nostre gioiellerie? Tra pochi giorni, subito dopo l’Epifania, come ogni anno realizzeremo la nostra survey per avere un’indicazione sull’andamento delle vendite e sicuramente inseriremo quesiti mirati per comprenderlo. Ora, affrontiamo la questione gioiello moda. Quello che è successo, e soprattutto che sta accadendo, non è certamente sfuggito ai più attenti. Il settore è quello che più di tutti sta subendo una radicale trasformazione, ravvisabile in tre macro-segmenti: chi è riuscito a difendere la propria identità e a diventare “marchio”, chi ha rinunciato a qualsiasi velleità ed è ritornato ad una produzione unbranding a volte con un ruolo da terzista, chi aveva un prodotto chip ed è stato travolto da una micro concorrenza social difficile da contrastare se si hanno i costi di una azienda. Da cosa si capisce? Innanzitutto dai loro siti o pagine social, spesso fermi da anni o inesistenti, per non parlare dalla loro presenza in fiera. Bisogna dire però che è un fenomeno principalmente nostro, italiano. In altri paesi per questa tipologia di prodotto si sta facendo tanto. Se, come in un gioco, elencassimo i brand che ci hanno accompagnati negli ultimi 15 anni, quanti ancora risulterebbero attivi? Tutto questo è molto triste.



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sommario NEWS 26 Assocoral Charity Event 26 Gocce di Capri 28 Creme? Meglio chiamarle elisir SEASONAL TREND 30 Bruno Mazza 32 Chromo Terapy 34 Neverending Denim 36 New Romantic 38 Essential 40 Whishlist

BORSA DIAMANTI ITALIA 120 Deil Joseph. La faccia pulita dei Diamanti 122 Diamanti: lieve ripresa del naturale, in arrivo sanzioni per quelli russi

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STORIES 42 Andrea Buccellati. Imprenditore artista con lo spirito positivo come mantra 135 Ornella Bijoux. Un’azienda capitanata da tre donne con una voce sola

NEW PROPOSAL 138 Kurshuni 140 Satellite Paris 140 Aeffe Creazioni 142 Ayala Bar 144 Mira-mira 146 House of Tuhina

SPECIALE VICENZAORO 90 VicenzaOro festeggia i suoi primi 70 regalandosi un nuovo look 95 Espositori storici augurano buon compleanno a Vicenzaoro 98 Vicenzaoro. La sezione di tendenza: le novità di Glamroom 102 Vo Vintage, il salone nel salone: tante new entry nei settori gioielli e orologi 105 Museo del Gioiello, non solo esposizione ma vero centro per la cultura orafa

WATCHES 190 Techmade 192 Luca Soprana. Altissima orologeria indipendente, anche nel pensiero 194 let’s take back our time

SPECIALE FRANCÉCLAT 107 editorial: Geometric Attitudes 114 French Creative Corner a Vicenzaoro 2024

COVER: BORSARI GIOIELLI borsarigioielli.com

hanno collaborato: Martino Belmanto, Silvia Bonfanti, Marilina Curci, Luigi Esposito,Michele Mengoli, Maria Rosaria Petito, Pasquale Tallarino, Lucietta Vinciguerra

Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 - iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018 edito da Loiralab srl Via Lepanto, 46 - 80125 Napoli

direttore responsabile Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com responsabile commerciale Federica Longobardi longobardi@preziosamagazine.com

redazione centrale Loiralab srl Via Lepanto, 46 - 80125 Napoli tel. +39 081 18194228 segreteria@preziosamagazine.com stampa Grafica Metelliana, 84085 Mercato San Severino (SA)

art director Luigi Esposito grafici@preziosamagazine.com caporedattore Maria Rosaria Petito petito@preziosamagazine.com

Questa rivista è stampata su carta certificata FSC® a tutela dell’ambiente perchè le materie prime di legno provengono da fonti sostenibili, controllate e le foreste sono ben gestite.

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INDUSTRY 170,177 Art&sofT 172 Filostil 174 Scuola Galdus 178 Esposito Semilavorati 182 Tarì per il 2024 lancia la sfida delle “Quattro S” 184 Inhorgenta festeggia 50 anni di attività e prepara la fiera di febbraio

INCHIESTA 130 2023, il gioiello moda tiene ma occorre sempre più ricerca, marketing e innovazione 166 Intesa Sanpaolo. Prime anticipazioni sul 2023: ottima tenuta e dinamica positiva delle esportazioni

preziosamagazine.com

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GEMME 124 E-Motion Display try on 126 Nivoda. Diamanti oltre la pressione

EDITORIAL 74 beauty attitude 148 eighties

anno XVI dicembre 2023 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale

JEWELS 46 Borsari Gioielli 48 de Nobili 52 I Gioielli del Sole 54 Lux Coral 56, 68 Lisa O. 58 Manuela Telesca 60 Russo Cammei 62 Songa 64 Gilli Gioielli 66 Leonardo18carati 70 Cameo Italiano 72 Florilège de vie 72 Bruno Mazza 73 Nanan Bijou

distribuzione AIE Srl - www.aie-mag.com

in collaborazione con


news

“Gocce di Capri” protagonista con Russo Cammei alla Milano Fashion&Jewels

Assocoral Charity Event raccolti 15mila euro con scopo benefico

Una delle collezioni fiore all’occhiello della Russo Cammei è Gocce di Capri. Sarà proposta dal 18 al 24 febbraio a Milano, in occasione della Milano Fashion&Jewels. È una raffinata linea in oro caratterizzata da due cammei, il primo tondo e l’altro a goccia. Sono stati realizzati nelle varianti in conchiglia Corniola, Sardonica o in Madreperla, intervallati da un’incastonatura di tre diamanti. La linea è composta da ciondolo, orecchini e anello. Un gioiello unico che è, al contempo, un omaggio all’amore eterno e alla storia di Napoli. Il maestro orafo Nunzio Russo ha ideato la linea ispirandosi alla storia dell’immortale passione tra Vesuvio e Capri.

Dopo una pausa forzata dal 2019 per motivi ovvi, il Presidente e il Consiglio Direttivo di Assocoral hanno deciso con fermezza di riprendere l’organizzazione dell’evento che si è tenuto il 15 dicembre, che ha coinvolto 20 sponsor (locali e nazionali) e circa 300 ospiti. L’appuntamento, molto atteso in città, rappresenta un'occasione per gli associati di Assocoral e non solo, di incontrarsi e condividere un momento informale fatto di buon cibo, musica e, soprattutto, con uno scopo benefico. Il ricavato di 15.000 euro è destinato alle associazioni Unitalsi di Torre del Greco e Gli Occhi di Claudio e ad iniziative caritatevoli a favore delle famiglie bisognose del territorio. Durante la serata, l’Unitalsi ha voluto esprimere il proprio ringraziamento ad Assocoral donando una targa con la dedica: “Le persone veramente generose non sono necessariamente quelle che donano molto, ma quelle che donano davvero con il cuore”. L’associazione Gli Occhi di Claudio, ringraziando l’Assocoral ha segnalato che utilizzerà parte del ricavato per realizzare un pozzo di acqua in Burkina Faso a servizio di villaggi che hanno carenza del bene più prezioso.

After a forced hiatus from 2019 for obvious reasons, Assocoral's President and Board of Directors firmly decided to resume the organization of the event held on December 15, which involved 20 sponsors (local and national) and about 300 guests. The event, which is highly anticipated in the city, is an opportunity for Assocoral members and others to meet and share an informal moment made of good food, music and, above all, with a charitable purpose. The proceeds of 15,000 euros are earmarked for the Unitalsi associations of Torre del Greco and Gli Occhi di Claudio and for charitable initiatives to help needy families in the area.

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One of Russo Cammei's flagship collections is Gocce di Capri. It will be presented from 18 to 24 February in Milan, on the occasion of MIlano Fashion&Jewels. It is a refined gold line characterised by two cameos, the first round and the other teardrop-shaped. They are made in Carnelian, Sardonica or Mother of Pearl shell variants, interspersed with a setting of three diamonds. The line consists of a pendant, earrings and ring.

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1. La Prairie platinum rare collection Crema viso Senza microplastica, Senza paraffina, Senza parabeni, Senza glutine, Senza acetone, Senza lattosio, Senza ammoniaca, Senza ftalati Confezione da 50 ml € 1.456,99

2. Carita Paris Crema fondente infusa di Oro biotech 24K e una combinazione di minerali rivitalizzanti. Confezione da 50 ml € 520,00

La cosmesi sfida le leggi della natura e promette bellezza immortale. Rallentare il processo di invecchiamento sembra essere, quasi, possibile - provare per credere? - ma, purtroppo, i prodotti più considerati, manco a dirlo, sono anche i meno accessibili, vista la rarità e la preziosità di alcuni loro ingredienti selezionati per le portentose proprietà, ingredienti che qualche tempo fa erano appannaggio di chef stellati, di maestri orafi, di botanici e via dicendo: oro, perle, fiori, oli essenziali, e chi più ne ha più ne metta. I loro nomi (spesso in latino) hanno un evidente potere attrattivo, creano consenso, per cui eccoli stampati a caratteri cubitali sulle confezioni (per conoscerne le percentuali bisogna leggere con attenzione l’INCI, (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). Sono i principali responsabili dei costi proibitivi (pur se sul prezzo intervengono anche fattori come packaging, pubblicità, ricerca scientifica…) ma in tanti (gli uomini addirittura più delle donne) sono disposti a spendere cifre ragguardevoli tentati dagli sbalorditivi effetti promessi. Nella top list della skincare ecco dieci creme che meritano una particolare considerazione.

3. Re Nutriv Re-Creation Face Creme and Night Serum Un anti-età impregnato con l’esclusivo Bio-Estratti Glacial™ e la più alta concentrazione di ReNutriv Life Re-Newing Molecules™, Re-Creation 50 ml + 15ml € 1.425,00

CReMe? Meglio ChiaMaRle elisiR

4. La mer The Essence Trattamento Ultra-Intensivo in ampolle, al cui interno un magnete assicura energia continua alla formula € 3.100,60

…e una finger unit assicura eterna giovinezza? 5. Shiseido Shiseido Future Solution LX Legendary Enmei Ultimate Renewing Cream Crema da giorno formulata con la leggendaria Enmei-Herb e la preziosa seta giapponese 50ml € 559,99

10. Evidens Il Saho Extreme, arricchito con 360° Complex Skin, un cocktail di attivi e il Septonic M3 Complex, ingrediente che migliorare il metabolismo della pelle. 50 ml € 750,00

9. L’elixir Crema che sfrutta il DNA di storione e di minerali marini per sigillare la giovinezza nel cuore della pelle. 50 ml € 887,27

7. La crème Clé de Peau Beauté Il trattamento con la più alta concentrazione di SkinEmpowering Illuminator, efficace ed esclusivo complesso che aiuta la pelle a rigenerarsi e difendersi dallo stress quotidiano. 50 ml € 860,00

6. Guerlain Orchidée imperiale - la ricarica Dalla texture ultra-fine con il 95 % di ingredienti di origine naturale 50 ml € 384,00

8. Authent Cream II di Menard Crema del marchio giapponese con un’azione antiinvecchiamento grazie ai suoi ingredienti a base di cellule staminali. 50 ml € 1.029,00

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invetrina

BRUNo MaZZa La tradizione torrese non viene mai smentita nelle produzioni di Bruno Mazza, un’azienda familiare che da oltre centocinquanta anni lavora il corallo esaltandone l’eleganza e la raffinatezza. Montati in oro giallo 750 i gioielli manifestano tutta la cura e la sartorialità di un lavoro artigianale che ancora incanta e stupisce. Bracciali in corallo montati in oro giallo

www.brunomazza.com

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di Marilina Curci, illustrazioni Alessia Lombardi

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CHROMO TERAPY 1. Anello in argento e oro giallo 9kt con peridoto, Bea Bongiasca // 2. Orecchini "Pink love" realizzati in leghe di metallo e cotone lavorato tradizionalmente a mano con inserti di smalto, House of Tuhina distribuito da Aibijoux // 3. Cappotto doppiopetto con revers e tasche applicate, Luisa Spagnoli // 4. Occhiali da sole in acetato colorato e lenti in tinta, Dolce & Gabbana // 5. Stivaletto con punta squadrata e tacco sottile, Miista // 6. Pochette in materiale vegano, Themoirè // 7. Borsa in pelle con tracolla a catena e manico logato, Lancel // 8. Orecchini a cerchio in mesh con cristalli, Rosantica // 9. Pump con cristalli e cinturino alla caviglia, Steve Madden

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Preludio di primavera. Il guardaroba fa il pieno di colore, regalando nuova energia ai must have del momento. Giallo sole, fucsia intenso, verde erba esplodono sulle trame di capispalla strutturati, esaltano le lavorazioni dei capi, interpretano con vitaminico aplomb i profili di pochette e borse a spalla. Fino a sorprendere su décolleté ricoperte di cristalli e bijoux smaltati che celano un’anima preziosa. Un concentrato di stile e good vibrations, da sperimentare in 6. attesa della bella stagione.

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di Marilina Curci, illustrazioni Alessia Lombardi

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NEVERENDING DENIM Indigo remix. La tela di Genova non si limita al classico jeanswear e varca nuovi orizzonti creativi. Slavata, destroyed, ultra dark, adesso assume le declinazioni più diverse. Dalla borsa con tasche cargo, fino al top dalla silhouette bustier e allo stivaletto effetto patchwork, l’invasione è a tutto campo. E non risparmia baseball cap dal sapore anni ‘90 e cinture con fibbie gioiello. Out of the blue…

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1. Gonna con silhouette a sirena, Zimmermann // 2. Cappello da baseball con logo ricamato, Miu Miu // 3. Borsa con tracolla a catena e lucchetto, Charles & Keith // 4. Tote bag con tracolla e maxi tasche in denim effetto used, Biasia // 5. Stivaletti patchwork con tacco a cono, Isabel Marant // 6. Mule con plateau in jeans délavé, Malone Souliers // 7. Top bustier in denim effetto vintage con strass, Pinko // 8. Cintura patchwork con fibbia gioiello, Dolce & Gabbana

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1. Occhiali da sole in acetato con perle, Chanel // 2. Anello Rosée du Matin “Galla Placidia” Florilège de Vie in oro rosa 18 kt con neolite lapislazzulo e cristallo di rocca Florilège de Vie // 3. Mini bag con manico di perle, Magda Butrym // 4. Gonna midi arricciata con fiocco, Alexander McQueen // 5. Pump con ruches e tacco scultura, Nensi Dojaka // 6. Clutch in maglia argentata con fiocco, Self Portrait // 7. Orecchini Aleluiá in oro bianco 18 kt con diamanti bianchi, Pasquale Bruni // 8. Anello in bronzo naturale e smalto, Maria Patrizia Marra // 9. Cerchietto in raso con arricciature, Jennifer Behr

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NEW ROMANTIC 2.

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Il dress code di stagione si fa sognante. È un gioco di ruches che percorrono minidress e bluse iperfemminili, un rincorrersi di linee sinuose che movimentano gonne midi e pumps dal gusto bon ton, un susseguirsi di accenti sparkling che accendono minaudière e orecchini dall’effetto scultoreo. Ogni dettaglio gioca la sua parte: dai profili irregolari dei bijoux in bronzo smaltato alle perle che campeggiano sulle montature di occhiali total black, dai riflessi multisfaccettati dei cerchietti in raso alle intricate lavorazioni delle borse di ispirazione botanica. 36

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1. Foulard in seta con stampa floreale, Gucci // 2. Borsa tote in pelle effetto pitone, Proenza Schouler // 3. Orecchini Grandi Rosée du Matin “Isola di Vulcano» in oro rosa 18 kt con 130 diamanti brown, Florilège de Vie // 4. Mini borsa con tracolla a catena, Furla // 5. Mocassino con tomaia a contrasto, Sebago // 6. Décolleté con tacco a stiletto, Steve Madden // 7. Abito corto in twill effetto washed con spilla, Prada // 8. Orecchini “Rall” in metallo placcato oro 24 kt, Joidart distribuito da Aibijoux // 9. Cardigan con scollo a V, Ballantyne

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Senza tempo e senza stagione. Sono i grandi classici immancabili in ogni armadio, quegli evergreen che non passano mai di moda e che ci salvano in qualsiasi occasione. Versatili, sempre attuali, mai fuori luogo. Tutti legati da un comune fil rouge: un approccio minimalista, ma non banale. Che passa anche per la palette cromatica. Una tavolozza essenziale fatta di bianco, nero e tinte neutre. Per uno stile privo di sbavature. Easy glam. 4.

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di Marilina Curci, illustrazioni Alessia Lombardi

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Nuovi desideri. Capi e accessori chiave da mettere in lista per la primavera

5. La hobo bag L’alleata inseparabile delle nostre giornate sarà lei, la borsa hobo. A spalla, dalla caratteristica forma arrotondata, ha rubato la scena sulle passerelle. E adesso si prepara a invadere i nostri armadi! // Borsa a spalla in pelle intrecciata, Bottega Veneta 6. Le ballerine color nude Tornate di prepotenza nell’ultimo anno, saranno le flat shoes definitive anche per i mesi a venire. Il modello da avere? Quello a tinte neutre, che si rifà alle scarpette da mezza punta indossate dalle ballerine // Ballerine in pelle dalla silhouette slip on, Chloé

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wishlist 1. Gli occhiali con lenti sfumate Silhouette vintage e forme squadrate. Gli occhiali da sole più nuovi hanno lenti fumé e ricordano quelli indossati dalle grandi dive del passato, ma si rinnovano grazie a dettagli ricercati e iper contemporanei // Occhiali con lenti sfumate e aste in metallo dorato, For Art’s Sake

2. La doppia cintura Da accessorio funzionale a oggetto di styling per eccellenza. La cintura torna in pole position tra i must have del 2024. E raddoppia, letteralmente. Da abbinare a gonne plissé e pantaloni sartoriali, per sdrammatizzarne il tono formale e rendere subito il look più cool // Cintura in pelle con doppia fibbia, MM6 Maison Margiela

7. Il mocassino con zeppa Dal design classico, di ispirazione maschile, ma con una suola molto più alta. Il tradizionale mocassino è pronto a raggiungere nuove vette di stile grazie a zeppe e plateau dalle altezze vertiginose. L’alternativa cool e irresistibile - allo stiletto // Mocassino con tacco largo e plateau, Jeffrey Campbell 2.

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8. La manchette Spunta sotto il blazer, ferma i polsi di pullover e bluse, accende i look più eleganti. Effetto scultura, dalle linee sinuose o geometriche, il bracciale manchette è il dettaglio prezioso a cui sarà impossibile rinunciare // Cuff asimmetrico con finitura lucida, Saint Laurent 9. La bomber jacket Il bomber continua a dettare tendenza. Non solo nella sua versione originale, ma anche e soprattutto in declinazioni inedite e rivisitate. Come quella in denim stretch, da indossare con tutto // Giacca bomber in denim stretch con zip e tasca sul petto, Blumarine

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3. La gonna di paillettes Vietato passare inosservate. Le collezioni moda parlano chiaro e schierano in prima linea tante, tantissime gonne di paillettes. Che, a sorpresa, si indossano anche di giorno, in combo con camicie rigorose e scarpe flat // Gonna midi rivestita di paillettes, Alice + Olivia 4. Gli orecchini a cuore Love is in the air. La bella stagione si preannuncia carica di romanticismo (e glam). La prova? I gioielli e bijoux a forma di cuore avvistati durante le fashion week della Primavera Estate 2024. Amore a prima vista // Orecchini a forma di cuore in ottone dorato, Alaïa

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ANDREA BUCCELLATI imprenditore artista con lo spirito positivo come mantra di Maria Rosaria Petito

Maria Rosaria Petito con andrea Buccellati nell’headquarters milanese

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ario ha fatto scuola. Ha definito un tipo di gioielleria che si muove per il mondo con la naturalità dell’aria. È il dominus, ed ha esordito nella vita professionale inseguendo una vocazione senza nessuna rete di protezione - ad appena 19 anni rileva la Beltrami e Besnati (dove è andato a bottega e si è impadronito dell’arte orafa in cui riuscirà magistralmente), proprio nel cupo tempo interbellico, quando le vite di tutti erano scompaginate e ogni cosa sembrava infattibile. Nondimeno ha dato il “là” a ciò che oggi è: Buccellati. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Un grande lascito con sogni di grandezza che suo figlio Gianmaria ha conformato al proprio dinamismo. Generazioni diverse eppure allineate sulla scelta stilistica e su cambi di registro, oltre che sulla trasmissione di responsabilità. Un credo, una storia. Una famiglia. Sulla sua strada membri delle case regnanti, pontefici e personaggi di cultura (la straordinarietà del suo stile stregò anche Gabriele D’Annunzio che entrò in stretta amicizia con Mario, definito acutamente dal Vate il “Principe degli orafi”). È questo il contesto in cui nasce Andrea (presidente onorario e direttore creativo della Maison). Un privilegio, certo, che lo ha predestinato al mondo dell’alta gioielleria, ma anche dimo-

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opera galileo Pentant Diamonds

strazione che non si ricopre una posizione di prestigio solo perché figlio di. Andrea è un uomo che ha destrezza con le leve del marketing, confidenza con l’arte orafa (è lui che disegna, insieme a sua figlia Lucrezia, co-creative designer), e un’energica positività come mantra. Per i Buccellati non si è mai messa in moto la macchina del caso, tutto è stato tenacemente voluto e tutto è stato conquistato senza perdere di vista le radici (il manifesto della loro vita professionale). Andrea lo racconta in modo trasparente, con franchezza. “Non lasciamo che le cose accadano. Non ricordo momenti di crisi che meritino attenzione né ne vedo nel prossimo futuro. - il tono fermo ritorna nel nostro dialogare e immagino sia proprio dei Buccellati - E neppure raccolgo sfide. Il marchio si muove su basi solide, molto forti per spingersi lontano, cosa che oltretutto fa da oltre 100 anni”. Con inscalfibile arguzia precisa “Ad oggi sono circa 50 i monomarca nel mondo, ne apro pressappoco due al mese - è un’azienda in continua espansione - e, come immagino, se ne aggiungeranno altri nel tempo, il che è quasi una consuetudine”. Buccellati è tra le Maison più longeve, più eminenti e diffuse al mondo. Per 5.2023

Buccellati è casa l’Asia, l’Europa, gli Stati Uniti… Ma a cosa si deve questo successo? “All’eleganza del prodotto, che domina anche le linee più minimaliste disegnate da mia figlia Lucrezia, alla qualità delle materie e ad una attività artigianale autentica che non ammette imprecisioni”. Un valore che torna puntuale in ogni creazione. Tutte queste qualità gli sono riconosciute come simbolo di esclusività.

“Ad oggi sono circa 50 i monomarca nel mondo, ne apro pressappoco due al mese e, come immagino, se ne aggiungeranno altri”

I ragazzi che più tardi incontro nel grande laboratorio (diviso per settori) sono la riprova della sua asserzione. Fanno parte dell’accordo di partnership con la Scuola Orafa Ambrosiana per la formazione di nuove leve - 12 allievi tra i più talentuosi selezionati dalla SOA e dalla Maison - che dopo il

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Lavorano nel grande laboratorio Buccellati 12 allievi tra i più talentuosi selezionati dalla Scuola Orafa Ambrosiana e dalla Maison, ognuno al proprio banchetto, proprio come nelle antiche botteghe orafe, in spazi condivisi.

completamento dei corsi di specializzazione vengono inseriti in una sede dell’Azienda, o in una delle Società del Gruppo svizzero Richemont, a cui Buccellati appartiene dal 2019. Lavorano a banchetto, proprio come nelle antiche botteghe orafe, in spazi condivisi. Ognuno è intento con estrema disciplina su una specifica fase, l’incisione a bulino ad esempio, quel graffio che genera il rigato dall’effetto serico a gran parte dei lavori del marchio: tantissime linee, sottili all’inverosimile, fitte fitte le une accanto alle altre, fatte a mano con precisione chirurgica e pazienza certosina. Un raschiare appena percettibile, ripetuto infinite volte in quest’atmosfera di assoluta concentrazione. Ogni reparto ha i suoi preposti, sono tanti, eppure l’attesa per la consegna di un gioiello può non essere breve. “Abbiamo clienti su tutto il globo, ci scelgono per la lavorazione che sanno essere totalmente fatta a mano, un pregio che richiede tempo, a volte lunghissimo per44

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ché anche il più piccolo dettaglio ha il suo significato nella totalità. - Non senza una certa fierezza aggiunge - Proprio adesso stiamo realizzando una collana che per la sua particolarità non potrà essere ultimata prima di un anno”. Per questi giovani il master è l’opportunità di imparare un mestiere e di specializzarsi, per il marchio è il presupposto per assicurarsi la continuità di arti che potrebbero essere dimenticate o perse. “La scomparsa di queste tradizioni segnerebbe un punto di non ritorno nella memoria dei maîtres joailliers, da qui la necessità dell’apprendimento e delle conoscenza proprio per mettere in sicurezza un capitale ineguagliabile”. Già, la memoria, ovvero, la sedimentazione di esperienze che hanno creato quell’identità da conservare e da trasmettere. Un passato gigantesco che deve ritornare e che ritorna con la “Fondazione Gianmaria Buccellati”. “…È una grande gioia condividere la propria pas-

sione con il mondo”, sosteneva Gianmaria Buccellati. Ed è il motivo per cui, 2008, istituì a Venezia la Fondazione che porta il suo nome, e che continua tuttora a farsi promotrice dei valori estetici, del saper fare e della storia Buccellati a livello planetario. Non persegue fini di lucro ma ha per scopo la conservazione e la diffusione del suo patrimonio artistico, lo studio, la ricerca e la difesa delle tecniche orafe e incisorie dei secoli XVI, XVII e XVIII, nonché la catalogazione e lo studio di parte dei disegni di Mario e Gianmaria Buccellati e di documenti a essi riconducibili, uno straordinario (e raro) esempio di cultura d’impresa destinato a consegnare ad un futuro non soltanto prossimo il nome Buccellati. “Ognuno è un elemento dal quale questo grande racconto non può prescindere. È un capitale universale per bellezza e per tecniche, le coppe, ad esempio, sono state realizzate secondo gli identici procedimenti utilizzati per quelle ritrovate negli scavi di Pompei e che prima di mio padre erano creduti impercorribili”. Sono testimonianze di buone pratiche opposte alla inconsistenza delle serialità, e della tirannia tecnologica. Elogio di un tempo a cui avvicinarsi a passo lento. “La fondazione è un’esortazione alla crescita del sistema valoriale del Made in Italy, un esempio di coerenza, consapevolezza e responsabilità”. Tiene a sottolineare. Lungimiranza, ma anche pluralità di punti di vista: Buccellati ha allargato il suo alto artigianato anche alla mise en table, e con eguale perizia. Siamo nello show room, un vero tempio del lusso e con tanta luce perché nulla sia in ombra. Prende una forchetta dalla cassettiera in 5.2023


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Collana ombelicale vintage disegnata da Mario Buccellati nel 1930, in argento e oro giallo con 74 lapislazzuli

Andrea Buccellati. Artist entrepreneur with positive spirit as his mantra

La Maison Buccellati ha allargato il suo alto artigianato anche alla mise en table, i servizi di posate sono apprezzati in tutto il mondo.

legno e si attarda sul peso del metallo, lo saggia con perizia di gesto e mi invita a fare lo stesso precisando “è tutto argento pieno”. E sfiorando con l’indice il decoro sull’impugnatura, un bassorilievo a tutti gli effetti, aggiunge con passione “come per i gioielli la ricerca della simmetria e la definizione delle proporzioni sono cruciali. Qui tutto è un rito”. Mi ruba lo sguardo lo sferzante blu di un sautoir. “Questa è una collana ombelicale vintage disegnata da mio nonno nel 1930 - mi spiega - ed è così chiamata per la generosa lunghezza, ingentilita da un pendente. È in argento e oro giallo con 74 la5.2023

pislazzuli”. Parla con il trasporto di un mecenate, ed a ragione, ogni oggetto entra di diritto in quel confine di classe che continua a caratterizzare la Maison con rimembranze rinascimentali: la lavorazione a pizzo, a tulle e a nido d’ape, con gemme incastonate in lastre d’oro, spesso bianco e giallo in dialogo, che imprigiona e separa vuoti e colori in quel déjà-vu che rende immediatamente riconoscibile il nome e che un progetto di recupero coopera a dare seguito.

Mario set the standard. He defined a type of jewelry making that moves through the world with the naturalness of air. He made his professional debut at age 19 when he took over Beltrami and Besnati, right in the inauspicious interwar time when everyone's lives were disrupted and everything seemed unfeasible. Today that history is BUCCELLATI. A great legacy with dreams of greatness that his son Gianmaria has conformed to his own dynamism. A belief, a history. A family. On his way members of the ruling houses, pontiffs and cultural figures such as Gabriele D'Annunzio who entered into close friendship with Mario, sharply defined by the Vate as the “Prince of Goldsmiths.” This is the context in which Andrea (honorary president and creative director of the Maison) was born. a man who has dexterity with the levers of marketing, confidence with the goldsmith's art, and an energetic positivity as his mantra. For the Buccellati, the machine of chance was never set in motion; everything was tenaciously desired and everything was conquered without losing sight of the roots. Andrea tells it transparently, frankly. “We don't let things happen. I do not remember any moments of crisis that deserve attention, nor do I see any in the near future. The brand is moving on solid foundations, very strong to go far, which moreover it has been doing for more than 100 years by placing the value of exclusivity at the center.” The guys I later meet in the large workshop (divided by sectors) are proof of his assertion. They are part of the partnership agreement with the Scuola Orafa Ambrosiana to train new recruits. They work at a banquet, just as in ancient goldsmith stores, in shared spaces. Each department has its own supervisors, there are many of them, yet the wait for the delivery of a piece of jewelry may not be short. “We have customers all over the globe, they choose us for the workmanship that they know is totally handmade, a quality that takes time.” For these young people, the master’s degree is an opportunity to learn a trade and specialize; for the brand, it is a prerequisite to ensure the continuity of arts that might be forgotten or lost. A gigantic past that must return and that returns with the “Gianmaria Buccellati Foundation,” which aims to preserve and disseminate the company's heritage.

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collezione Eternis

I Borsari Gioielli il linguaggio semplice del lusso

l lusso può essere espresso anche con gioielli in alluminio, non crede? Attualmente noi non produciamo gioielli in alluminio ma siamo d’accordo - puntualizza Stefano Mischi, Direttore Commerciale Italia Borsari Gioielli - in quanto il nostro marchio da sempre è produttore di gioielli realizzati con materiali, tecniche e lavorazioni alternative ed esclusive.

La lavorazione poco rituale, concentrata su un concetto di distinzione ancor meno rituale, ha decretato di colpo la fortuna di Borsari Gioielli che attinge dalle origini all’armonica fierezza della Verona dove il marchio ha sede. La fortuna c’entra sì, perché fondare l’azienda in quella città scaligera così satura di umori romantico-passionali e tanto ricca di magnificenze architettoniche e stilistiche significa avere una marcia in più e disporre di criteri creativi tutt’altro che scontati. È la ragione per cui materiali dissimili riescono a convergere sempre verso uno stesso punto, gradevolissimo, di equilibrio tra volumi e forme. Materiali e fortuna a parte, la forte attrattiva dei gioielli viene anche decisa da abili contrasti tonali, una risorsa. Nell’ideazione del gioiello viene prima la scelta dei materiali o il progetto? Dipende dalle circostanze. Premesso che i nostri materiali spaziano da preziosi come oro e argento, ad altri materiali come acciaio, rame, pelle, poliestere nautico (ad alta tenacità) e gomma sintetica (caucciù), partendo da questi, ci risulta più semplice l’ideazione proprio perché sviluppiamo i gioielli direttamente dalle trasformazioni dei nostri semilavorati. Le lavorazioni comprendono: lavorazione artigianale maglia Milano, lavorazione a calza con filato metallico, lavorazione ad intreccio, lavorazione ad avvolto, lavorazione a cavetto. Partendo da un progetto, invece, la collezione viene sottoposta ad uno studio accurato sviluppato in parallelo con determinate esigenze di mercato, valutando quale tipo di lavorazione utilizzare.

Dall’armonica fierezza della Verona sede del marchio a importanti aperture verso i mercati è il target di clientela dell’azienda? internazionali Qual Ci posizioniamo su di una clientela maschile e femminile che ama

e ricerca il vero gioiello Made in Italy senza limiti di età. Avendo introdotto collezioni di segmento luxury, oro e pietre preziose quindi arricchite da diamanti, zaffiri e rubini, il brand vuole collocarsi su un target alto e sempre più esigente. Sottolineamo che la nostra clientela ricerca un prodotto di qualità e di originalità.

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jewelry

Conformarsi alle mode deve essere una regola da non perdere d’occhio oppure si va diritto per la propria strada e chi ci ama ci segue? Tendenzialmente siamo per chi ci ama ci segue. Infatti i gioielli Borsari hanno un proprio stile e di un proprio DNA e si distinguono facilmente. I nostri clienti scelgono Borsari per differenziarsi dal gioiello standard e di massa, tuttavia c’è sempre una particolare attenzione alle mode e alle tendenze di mercato. Mi convinca a scegliere un gioiello Borsari Bellezza esclusiva ed attenzione nella cura dei dettagli. I nostri gioielli sono un’opera dal design essenziale e sofisticato arricchiti da rifiniture che esaltano l’ espressività ed il linguaggio dei materiali impiegati. Ogni collezione è un’ode alla semplicità raffinata ed all’eleganza senza tempo. L’alto standard qualitativo permette di dare sicurezza e fiducia al cliente sia sul gioiello acquistato sia sulla manifattura di autentico Made in Italy. Un punto di forza particolarmente apprezzato dai nostri clienti è l’assistenza post vendita ed in particolare la garanzia illimitata nel tempo dei nostri gioielli.

da sx: Fabrizio Bonato (Amministratore delegato e responsabile commerciale estero); Gianluca Bonato (Responsabile Produzione gioielli ); Stefano Mischi (Direttore commerciale Italia); Cristiano Bonato (responsabile produzione semilavorati e ricerca & sviluppo)

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collezione Aurora

Borsari Gioielli ha anche registrato importanti aperture verso i mercati internazionali. Vero. A livello nazionale, è stata consolidata una buona rete vendita andando a coprire quasi totalmente il mercato italiano indirizzandoci su una clientela di fascia medio alta. Negli ultimi anni c’è stato un forte impegno sia sul piano dell’organizzazione che degli investimenti con una continua ricerca di mercati esteri. Infatti siamo presenti attraverso distributori o agenti negli Stati Uniti, America Centrale e Latina, Australia, Korea, Marocco, isole Mauritius, Israele, Francia, Belgio, Spagna, Austria, Germania, Olanda, Polonia, Croazia, Slovenia, Grecia, Cipro e Malta. Nel prossimo biennio e’ previsto l’ingresso in nuovi mercati che riteniamo già maturi per la nostra tipologia di gioielli. L’azienda investe molto sul comparto internazionale. Il prossimo anno, altre ad essere presenti presso le tradizionali fiere italiane di Vicenzaoro e Oro Arezzo, parteciperemo a quelle di Las Vegas, Miami, Monaco e per l’oriente Hong Kong. Borsari Gioielli e’ un’ azienda ben proiettata al futuro.

Borsari Jewelry the simple language of luxury Luxury can also be expressed with aluminium jewellery, don’t you think? We do not currently produce aluminium jewellery, but we agree,' points out Stefano Mischi, Sales Director Italy Borsari Gioielli, because our brand has always produced jewellery made with alternative and exclusive materials, techniques and processes. This is how it is. Less ritualistic workmanship, focused on an even less ritualistic concept of distinction, has decreed the fortunes of Borsari Gioielli from the outset, which has always drawn on the harmonious pride of Verona, where the brand is based In designing a piece of jewellery, does the choice of materials or the design come first? It depends on the circumstances. Given that our materials range from precious metals such as gold and silver, to other materials such as steel, copper, leather, nautical polyester (high tenacity) and synthetic rubber (caoutchouc), starting from these, we find it easier to design precisely because we develop jewellery directly from the transformations of our semifinished products. Starting from a design, on the other hand, the collection undergoes a careful study developed in parallel with certain market requirements, evaluating which type of processing to use. What is the company’s target clientele? We target a male and female clientele that loves and searches for real Made

in Italy jewellery without age limits. Borsari Gioielli has also recorded an important opening to the international markets. True. On a national level, a good sales network has been consolidated, covering almost the entire Italian market and targeting medium-highend customers. In recent years there has been a strong commitment both in terms of organisation and investment with a continuous search for foreign markets. In fact we are present through distributors or agents in the United States, Central and Latin America, Australia, Korea, Morocco, Mauritius, Israel, France, Belgium, Spain, Austria, Germany, Holland, Poland, Croatia, Slovenia, Greece, Cyprus and Malta. Does conforming to fashion have to be a rule of thumb or do we go our own way and those who love us follow? We tend to be for those who love us follow us. In fact, Borsari jewellery has its own style and DNA and is easily distinguished. Our customers choose Borsari to differentiate themselves from standard, mass-produced jewellery, but there is always a focus on fashions and market trends. So convince me to choose a Borsari jewel Exclusive beauty and attention to detail. Our jewellery is a work of essential and sophisticated design enriched by finishes that enhance the expressiveness and language of the materials used. A strength particularly appreciated by our customers is the after-sales service and in particular the unlimited warranty on our jewellery.

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Collezione Positano, in argento 925 e oro rosa 9kt con cabochon di quarzi idrotermali

de’ Nobili


jewels Collezione Polvere di Stelle, realizzata a mano in argento 925 e nomi in oro rosa 9kt.

Unicità e artigianalità impressi da sempre nei valori dell’azienda

C

on l’anello di congiunzione di uno stile personale e identificabile, de’ Nobili ha legato il passato al futuro del proprio marchio, come spiega Claudio de’ Nobili, Direttore Commerciale dell’azienda di famiglia: “Il nostro percorso ha incontrato le mode dei tempi ma senza mai lasciarsi deviare perché è forte di un’eleganza che ha dimostrato di possedere spirito della contemporaneità”.

Un marchio con il preciso impegno È questo che invoglia a scegliere un di tenere alta gioiello de’ Nobili? l’attenzione “Anche - prosegue Claudio - ma non solo, perché le collezioni, in oro e in argento, combinazione su ogni passaggio tutte che conferisce identità e riconoscibilità, sono da sempre realizzate interamente a mano”. di lavorazione

Claudio de’ Nobili, Direttore Commerciale

discover de’ Nobili

Artigianalità, dunque? “Sì, esattamente. Tutto nasce qui, in questo laboratorio nel cuore della Napoli bene. Dalla progettazione del design, che si ispira ad un archivio ricchissimo di modelli firmati dal fondatore Claudio de’Nobili, passando per la fusione (l’oro rosa, ad esempio, ha una tonalità particolare che abbiamo brevettato) fino all’incastonatura e la lucidatura. Non c’è un solo passaggio che avvenga fuori da queste mura. Tutto è rigorosamente fatto secondo le tecniche della tradizione orafa napoletana dalle mani dei nostri artigiani con maestria e attenzione ai dettagli, garantendo una qualità impeccabile. In sintesi non acquistiamo nulla da terzi”. Chi è il cliente tipo di de’ Nobili? “Chi cerca l’unicità, perché anche quando si tratta di collezioni ogni pezzo è creato secondo quel principio. Lo stile, poi, ci caratterizza da sempre per sobrietà e raffinatezza”.

De’ Nobili: uniqueness and craftsmanship always imprinted in the company’s values With the connecting link of a personal and identifiable style, de’ Nobili has linked the past to the future of its brand, as Claudio de’ Nobili, Commercial Director of the family business, explains, “Our path has met the fashions of the times but without ever allowing itself to deviate because it is strong with an elegance that has proven to possess the spirit of contemporaneity." Is this what entices one to choose a de’Nobili jewel? “Also,” Claudio continues, “but not only, because all the collections, in gold and silver, a combination that gives identity and recognizability, have always been made entirely by hand”. Craftsmanship, then? “Yes, exactly. Everything is born here, in this workshop in the heart of Naples bene. From the design planning, which is inspired by a very rich archive of models signed by the founder Claudio de'Nobili, through casting (the pink gold, for example, has a particular shade that we have patented) to setting and polishing. There is not a single step that takes place outside these walls. Everything is strictly done according to the techniques of the Neapolitan goldsmithing tradition by the hands of our craftsmen with skill and attention to detail, guaranteeing impeccable quality. In short, we do not buy anything from third parties.” Who is the typical customer of de' Nobili? “Those who seek uniqueness, because even when it comes to collections each piece is created according to that principle. The style, then, has always characterized us by sobriety and refinement.” Is it jewelry designed for important occasions? “They are jewelry of great versatility, so they can be worn every day to add a special touch to one's everyday life.Reason why they are in a price range that makes them the ideal gift for special occasions, but also a self gift, a nice gesture because pampering yourself is never enough.”

Sono gioielli pensati per occasioni importanti? “Sono gioielli di grande versatilità, per cui possono essere indossati tutti i giorni per aggiungere un tocco di particolarità alla propria quotidianità. Motivo per cui si collocano in una fascia di prezzo che li rende il regalo ideale per le occasioni speciali, ma anche un auto regalo, un gesto carino perhé coccolarsi non è mai abbastanza”. Collezione Nodi, anello realizzato a mano, in argento 925 e in oro rosa 9kt e semipreziosi briolé

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Piattaforme digitali per condividere storie e malie di ciascun gioiello con la clientela

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ubini, smeraldi, zaffiri, diamanti, sono le quattro principali gemme intorno a cui I Gioielli del Sole plasma la propria arte orafa in collezioni di precisa identità. Il talento artigianale enfatizza “a mestiere” la luce e la poesia delle pietre, ma c’è altro. Attualmente l’azienda del Tarì sta esplorando nuovi orizzonti di design

appartenenza e soprattutto unicità. Non perdendo mai di vista l’etica ambientale, una risorsa/esigenza che il marchio tiene ben chiara lavorando in maniera del tutto ecosostenibile, perché bellezza vuol dire anche amare la nostra casa comune. Valori importanti, condivisi con la clientela in una sorta di connessione emotiva mediante piattaforme digitali per

I Gioielli del Sole

nuovi orizzonti di design specchio della propria personalità che rispecchiano in tutto e per tutto la personalità di chi indossa il gioiello, non soltanto sulla base di pura attrazione estetica quanto ricercando affinità armoniche, impulsive, confacenti con il proprio temperamento, quindi

tenersi su una stessa lunghezza d’onda, alla scoperta di storie e malie di ciascun gioiello. Attraverso eventi virtuali e social media, sarà instaurato un dialogo continuo per celebrare la non comune grazia che differenzia I Gioielli del Sole.

I Gioielli del Sole, new design horizons mirroring one's personality Rubies, emeralds, sapphires and diamonds are the four main gems around which I Gioielli del Sole moulds its goldsmith's art into collections with a precise identity. At present, the Tarì company is exploring new design horizons that fully reflect the personality of the person wearing the jewel, hence belonging and above all uniqueness, working in an eco-sustainable manner. Important values, shared with customers in a sort of emotional connection through digital platforms to keep on the same wavelength. Through virtual events and social media, an ongoing dialogue will be established to celebrate the uncommon grace that differentiates I Gioielli del Sole. discover I Gioielli del Sole

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Bracciali Dédié il filo d'oro saldato al polso

È

Lux Coral

a conduzione familiare ma col dinamismo e l’intraprendenza della migliore imprenditoria italiana, destinataria di numerosi riconoscimenti come azienda che ha dato forte impulso al Paese. Lux Coral gestisce tre marchi in ottima salute, diversificati per target e specificità.

tre marchi e tante idee

Anello a fascia in oro rosa 18kt con diamanti naturali, marchio LuxGioielli

A Vicenzaoro proposte diversificate per target e specificità, con importanti Il primo, LuxGioielli, racchiude creainiziative zioni in oro 18kt con diamanti, corallo, perle e pietre preziose Lux Coral operates three very healthy brands, diversified in target audience and specificity. The first, LuxGioielli, encompasses creations in 18kt gold with diamonds, coral, pearls and natural gemstones, distinguished by unique and modern designs, even at the customer’s request. The second brand, Freelight, is an alternative and innovative expression of an increasingly popular contemporary luxury in that the jewelry, in 18kt gold, is structured with augmented diamonds (IGI-certified and with identical properties of natural diamonds) and recreated color precious gems, obtained with full respect for the environment.Finally, Dédié, “dedicated,” jewels still in 18Kt gold without clasps, soldered directly to the wrist at the jewelry store for an emotional experience with no beginning or end, in memory of memories and special moments. At Vicenzaoro from January 19 to 24, booth 205 - hall. 6 with many new products and important initiatives.

naturali, progettazioni uniche e moderne anche su richiesta del cliente: partendo da una semplice idea sviluppata in una proposta in 3D, lavorata poi da esperti maestri orafi e consegnata in raffinati package.

in oro 18Kt, sono strutturati con diamanti accresciuti (certificati IGI e con identiche proprietà dei diamanti naturali) e gemme preziose di colore ricreate, ottenuti nel pieno rispetto ambientale. Infine Dédié, “dedicato”, gioielli ancora in oro 18 carati senza chiusura, saldati direttamente al polso in gioielleria, coordinati da brochure, gift card e attestato di saldatura per un’esperienza emozionale senza inizio né fine, a memoria di ricordi e momenti speciali. A Vicenzaoro dal 19 al 24 gennaio, stand 205 - pad. 6 con molte novità e importanti iniziative.

Anello in oro 18KT con diamanti accresciuti taglio cuore e taglio brillante marchio Freelight

Il secondo marchio, Freelight, è espressione alternativa e innovativa di un lusso contemporaneo sempre più apprezzato in quanto i gioielli,

@dediegioielli @luxgioielli @freelightdiamond

Anello in oro 18kt con diamanti accresciuti e smeraldo ricreato, marchio Freelight

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LISA O: la moderna noblesse della Hanna Collection

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ncora una testimonianza elegante dello stile di Lisa O, del quale la pietra preziosa è il mezzo di espressione. È “Hanna Collection”, di cui si scopre il design innovativo: strabiliante il saper scambiare i pregi di un collier di diamanti (tutti taglio brillante, a goccia quello centrale) con i caratteri di eccentricità di una tiara dall’eleganza quasi dimenticata, ma che ora con Hanna esibisce una noblesse moderna. L’uno rimanda all’altra in nome di una regalità rinnovata, concetto ricorrente nel design di Lisa O. che si ripropone in questo gioiello dalla doppia personalità, qualcosa di unico che si difende dal passare del tempo proteggendo la propria bellezza. Tutto è fatto a regola d’arte: a partire dalla scelta delle migliori gemme fino ad arrivare ad una lavorazione secondo le più accurate tecniche orafe con rigore e cura dei dettagli.

Lisa Osimo, direttore creativo del brand, scrive partiture importanti ed indimenticabili e con la Tiara Hanna il disegno diventa tridimensionalità attraverso anelli, bracciali ed orecchini che chiudono questa parure che nasce dallo studio della forma a “V” della Tiara. Una mutevole relazione fra pieni e vuoti in cui ametiste, peridoti, prasioliti, topazi, quarzi e granati si ritrovano adagiati sull’oro 18 carati insieme a pavé di diamanti.

…E una tiara si trasforma in collier!

Lisa O: the modern noblesse from the Hanna Collection. Lisa O: the modern noblesse from the Hanna Collection In Lisa O's style, the gemstone is the connecting medium, including for the "Hanna Collection," a collier of diamonds (all brilliant cut, teardrop the central one) that transforms into a tiara with a modern noblesse. One refers to the other in the name of eccentricity, a recurring concept in her work and one that is renewed in this jewelry with a dual personality. Everything is done as it should be done: the finest gems worked according to the best goldsmithing techniques with rigor and maniacality. Lisa Osimo, creative director of the brand, with extraordinary skill brings the design into the measure of three-dimensionality through rings, bracelets and earrings that close the parure that shares the "V" shape, the centerpiece of the Tiara. Amethysts, peridots, prasiolites, topazes, quartz and garnets the other gems found mounted on 18-karat gold along with pavé diamonds.

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ell’animo di Manuela Telesca ha messo radici una intima vocazione: creare gioielli con le proprie mani, e nel suo laboratorio si immerge con tenacia in gesti e saperi elaborando ricordi e visioni che rivivono attraverso un lavoro di ri-elaborazione. È un’artista orafa di valore che non cede alle semplificazioni traducendo ogni forma in un’apoteosi di profili e di scomposizioni, che addiziona con qualcosa di imprevisto e di sempre diverso nel rifiuto delle reiterazioni. Le sue sono idee geometriche dagli equilibri sublimi, a tratti vertiginosi, dove i piani fisici si intrecciano con una propria sostanza materiale: bronzo, argento oppure oro, che esaltano l’effetto di una elegante tridimensionalità su cui incastona una gemma di indomita fierezza, e dissemina di diamanti per legare insieme spazio e luce. Va da sé che è un lavoro importante con un suo codice comunicativo, custode del passato ed unico nel suo genere, su cui, dipanando le antiche tradizioni artigiane, ha modellato anche la Collezione “Futura” dallo stile particolarmente intenso da scavalcare il tempo. Una bellezza complessa da indossare con il piacere della semplicità - il bracciale Futura è in lizza per la mostra VISIONARIES della prossima edizione di Milano Fashion&Jewels, di febbraio 2024.

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Manuela Telesca

Collezione Futura Architetture visionarie di un’artista orafa Manuela Telesca: Futura Collection. Visionary architectures of a goldsmith artist Manuela Telesca creates jewelry with her own hands, and in her workshop she tenaciously immerses herself in gestures and knowledge. She is a valuable goldsmith artist who translates each form into an apotheosis of ever-changing profiles in the refusal of reiteration. Hers are geometric ideas of sublime balances with their own material substance: bronze, silver or gold, on which she sets a gem of indomitable pride, and scatters with diamonds. It is an important work, a custodian of the past and unique, on which, unraveling ancient craft traditions, he also modeled the Collection "FUTURA" of particularly intense style to bypass time. A complex beauty vying for the VISIONARIES exhibition at the upcoming February 2024 edition of Milano Fashion&Jewels with the bracelet.



Gocce di Capri. Ciondolo in oro 9kt con incastonatura di diamanti e cammei 14mm e 25mm in conchiglia Corniola

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in dai suoi primi passi e in decenni di attività, la Russo Cammei ha sempre unito le tecniche storiche di incisione manuale dei cammei e di lavorazione delle montature alle più innovative tecnologie. Fedele alle proprie radici e alla tipicità proprio del territorio di nascita, l’azienda fa della tradizione il proprio fiore all’occhiello ma la rivisita sempre in chiave moderna, la rinnova costantemente in un percorso in continua evoluzione. La Russo Cammei segue l’andamento del mercato, ne intercetta le direttrici e asseconda il gusto della donna moderna. È da questo concept di base che nasce una delle collezioni di punta dell’azienda, Gocce di Capri. Si tratta di una raffinata linea in oro caratterizzata da due cammei, uno tondo e l’altro a goccia. Sono stati realizzati nelle varianti in conchiglia Corniola,

Russo Cammei

La tradizione incontra l’innovazione Tradition meets innovation: Russo Cammei's winning recipe

From its earliest beginnings and over decades of activity, Russo Cammei has always combined the historical techniques of manual cameo engraving and frame making with the most innovative technologies. Faithful to its roots and the typicality of its land of birth, the company makes tradition its flagship but always revisits it in a modern key, constantly renewing it in a constantly evolving path. Russo Cammei follows the market trend, intercepts its guidelines and panders to the taste of the modern woman. It is from this basic concept that one of the company's flagship collections, Gocce di Capri, was born. It is a refined gold line characterised by two cameos, one round and the other drop-shaped. They are made in Carnelian, Sardonica or Mother of Pearl shells, interspersed with a setting of three diamonds. It is a unique piece of jewellery but at the same time a tribute to eternal love and the history of Naples. Master goldsmith Nunzio Russo, in fact, designed the line composed of pendant, earrings and ring inspired by the story of the immortal passion between Vesuvius and Capri. The Gocce di Capri Collection will be presented from 18 to 24 February in Milan, on the occasion of the new edition of Milano Fashion&Jewels.

Sardonica o in Madreperla, intervallati da un’incastonatura di tre diamanti. È un gioiello unico ma che, nello stesso tempo, rappresenta un omaggio all’amore eterno e alla storia di Napoli. Il maestro orafo Nunzio Russo, infatti, ha ideato la linea composta da ciondolo, orecchini e anello ispirandosi alla storia dell’immortale passione tra Vesuvio e Capri. La leggenda narra del profondo amore tra due giovani napoletani che furono divisi contro la loro volontà a causa dell’astio tra le rispettive famiglie. La giovane fanciulla Capri, non potendo sopportare di vivere lontano dal suo amato, si lanciò tra le onde del mare e lì, dove trovò la morte, sorse l’isola di Capri. Dal canto suo Vesuvio, pervaso dal rancore, cominciò a “gittar caldi sospiri e lagrime di fuoco”, al punto che l’ira lo trasformò nel famoso monte nelle cui viscere fiammeggia il fuoco d’amore per la sua bella Capri. I due amanti, ancora oggi, sono l’uno di fronte all’altro, così vicini da potersi mirare in ogni momento senza mai, però, riuscire a toccarsi. La grazia e la tradizione sono caratteristiche che sprigionano anche i cammei realizzati dal maestro incisore Nicola Daniele. In questa montatura molto particolare si trovano incisioni floreali, classici profili di donna o divinità antiche, talvolta un mix. Forte della sua raffinatezza, minuzia di particolari e al suo forte valore simbolico, la Collezione Gocce di Capri sarà proposta dal 18 al 24 febbraio a Milano, in occasione della nuova edizione di Milano Fashion&Jewels. L’appuntamento sarà occasione propizia per testare nuovamente il gusto della platea italiana al cospetto della storica linea dell’azienda, dopo il grande successo riscosso all’estero durante la presentazione dei gioielli alla sesta edizione del China International Import Expo (CIIE 2023), rimasti in esposizione alla mostra “DIVA! Il Glamour Italiano nel Gioiello Moda” presso il Jewelry Museum di Shenzhen, fino a dicembre 2023. La forte spinta verso l’estero dell’azienda continuerà anche nel 2024, che si preannuncia un anno ricco di eventi dal sapore cosmopolita. Gli appuntamenti in agenda consentiranno alla Russo Cammei di consolidare i rapporti già ottimi con la Cina, il mercato asiatico in generale e non solo.

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L’assortimento offerto dall’azienda spazia dall’oreficeria alla gioielleria, fino ad arrivare a prodotti in argento e acciaio

Scelte selettive ed efficienza premiano il buon posizionamento dell’azienda

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rossista nella vendita di preziosi, racconta una storia tutta italiana nata nel cuore di Milano nel 1935. Nel corso degli anni ha consolidato la sua presenza sia sul mercato nazionale che in- Selective choices and efficiency reward the ternazionale, operando company's good positioning con estrema efficienza e professionalità. Grossista dal 1935, evolve negli anni il suo A wholesaler in the sale of precious metals, it tells an all-Italian sistema di lavoro garantendo ai clienti: story born in the heart of Milan in 1935. Over the years it has its presence on both the national and qualità, esperienza, servizio e assorti- consolidated international markets, operating with extreme efficiency and mento. professionalism. Grazie ad un’attenta analisi delle A wholesaler since 1935, it has evolved its work system over continue evoluzioni del mercato, ri- the years, guaranteeing its customers: quality, experience, and assortment. sponde alle richieste di una clientela service Thanks to a careful analysis of the continuous evolution of sempre più esigente, the market, it responds to the demands of an proponendo una vasta increasingly demanding clientele, offering a wide range of articles selected by an attentive, gamma di articoli selezioqualified and experienced team. nati da un team attento, The solid relationships built over the years qualificato ed esperto. with the best gold, gold and gemstone and I solidi rapporti costruiti silver jewellery manufacturers ensure negli anni con le migliori aziende produt- customers a high standard, making the Company unique. trici di gioielli in oro, oro e pietre preziose Through SongaOnline, a modern web platform for exclusively commerce, it offers its partner customers: a 360° e argento assicurano ai clienti uno stan- B2B experience to discover and choose online from the countless dard elevato, rendendo l’azienda unica. articles available, visualising them through simple and fast Attraverso SongaOnline, moderna steps; fast delivery of the ordered goods. piattaforma web per il commercio In January, it will take part in VicenzaOro. esclusivamente B2B, offre ai clienti partner: un’esperienza a 360° per scoprire e scegliere online gli innumerevoli articoli disponibili, visualizzandoli attraverso semplici e veloci passaggi; consegna rapida della merce ordinata. A gennaio parteciperà all’edizione di Vicenzaoro.

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GILLI GIOIELLI il mondo prezioso di due talentuose sorelle

C’ Nel loro laboratorio s’inventa per il piacere di farlo

è chi fabbrica gioielli e chi invece inventa gioielli, come Michela e Glenda Gilli, titolari dell’omonima ditta valenzana. Discendono da una famiglia di talentuosi orafi che lavoravano nel proprio laboratorio di oreficeria “utilizzando il filo d’oro: anelli con castoni a griffe, bracciali e collane con le maglie che mostravano le asperità del filo tirato faticosamente a mano con l’aiuto di una trafilatrice a pedali”. Incisore ed abile incassatore, premiato con diverse onoreficenze tra cui l’attestato di “Maestro Orafo”, è stato anche Danilo Gilli, papà di Michela e Glenda, che lascia alle due sorelle competenze preziose, ora messe a frutto per architettare scicchissimi capricci in oro, argento, diamanti e pietre preziose. Nel loro laboratorio s’inventa per il piacere di farlo, però con rigore, soprattutto quando bisogna soddisfare precise richieste del cliente, con Gilli Jewelry, the precious world of cui si lavora a stretto contatto, dal ditwo talented sisters segno preliminare alla consegna del Some people make jewelry and others invent manufatto. jewelry, like Michela and Glenda Gilli, owners of Michela e Glenda dispongono anche di the Valencian firm of the same name. They un’ampia scelta di fedi matrimoniali incise sia descend from a family of talented goldsmiths. a mano che a laser, anelli, orecchini, girocolli, Master Goldsmith Danilo Gilli, Michela and Glenda's father, was also a master goldsmith, bracciali, chiusure per collane, ancora in oro, leaving the two sisters with valuable skills, now argento, diamanti e pietre preziose. put to good use in concocting swanky whimsy in gold, silver, diamonds and precious stones while also satisfying precise customer requests, with whom they work closely. Michela and Glenda also have a wide selection of both hand and laser engraved wedding bands, rings, earrings, chokers, bracelets, necklace clasps, still in gold, silver, diamonds and precious stones. gilligioiellivalenza@gmail.com

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eonardo 18 Carati, ingrosso di oreficeria con sede al Tarì, consolida il suo rapporto di fiducia e confronto con i gioiellieri, considerati non semplici distributori ma partner con cui crescere insieme, e promuove un’iniziativa strategica e innovativa: omaggiare i propri clienti di espositori ad hoc per aiutarli nelle loro attività di vendita, oggi fin troppo spesso sottovalutata soprattutto nella modalità d’esposizione. È risaputo, infatti, quanto la corretta esposizione di un articolo sia rilevante per la sua vendita, ed è da questa consapevolezza che nasce l’iniziativa. Eleganti e funzionali, gli espositori in questione mettono in bella mostra linee da sempre must have nel panorama del fashion, la Collezione Segni Zodiacali e la Collezione Iniziali (pendenti, collane e bracciali). In particolare, sull’acquisto di un kit con un minimo di pezzi, il gioielliere riceverà in omaggio il relativo espositore. Il cliente potrà decidere se comporre il kit mixando a sua scelta i vari modelli disponibili in assortimento oppure ottenere un kit per ogni singolo modello. Leonardo 18 Carati è il primo marchio che propone un’iniziativa del genere, unica in un settore come quello dell’oreficeria non brandizzata, Leonardo 18 Carati alongside jewellers, elegant displays for free staccando altri competiLeonardo 18 Carati, a jewellery wholesaler based at Tarì, further consolidates its relationship of trust and comparison with jewellers and promotes a strategic and innovative tor sul tempo e sul livello initiative: to offer its customers ad hoc displays to help them with their sales activities. delle produzioni.

Leonardo 18 Carati al fianco dei gioiellieri, in omaggio eleganti espositori

Primo marchio che propone un’iniziativa unica nel settore dell’oreficeria non brandizzata

Elegant and functional, the displays in question showcase two of the brand's latest lines, the Zodiac Signs Collection and the Initials Collection (pendants, necklaces and bracelets. For the Zodiac Signs the display is with 12 hooks in elegant burgundy leatherette, for the pendants with initials it is with 21 hooks, while for the necklaces and bracelets with initials the display is with 12 cuts.Leonardo 18 Carati is the first brand to propose an initiative of this kind, unique in a sector such as the unbranded jewellery sector, distancing other competitors in terms of time and level of production.

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on la determinazione a proiettarsi oltre, il brand meneghino - competitivo nello scenario internazionale per il suo animo irriverente - lancia la Collezione “Swing”, che si allontana dal carattere del gioiello classico ma non dalla sua preziosità, di cui conserva intatta la qualità della tradizione orafa. Il contrasto è enfatizzato dal design teatrale che rimanda direttamente all’idea creativa: diamanti danzanti che creano un tripudio di luce abbracciando la gemma centrale taglio smeraldo, imponente e superba, a scelta tra topazio London, quarzo citrino, prasiolite, granato, peridoto e ametista. Swing è un vero gioiello speciale che trasmette un che di joyful. Non è una collezione qualsiasi, bensì un gioiello in movimento, un gioco di complessità che si ispira all’omonimo ballo di moda negli anni ’20 e di cui conserva le tracce attraverso le frange che ne evocano i movimenti oscillanti. Frange eterogenee di oro bianco, giallo o rosa che si ritrovano sull’anello, sul choker, nel mono orecchino e nel bracciale da bicipite indossabile anche come cavigliera.

Lisa O: Collezione Swing

Cascate di luce come la meraviglia dei fuochi d’artificio

Lisa O: Swing collection, a mount of vibrations Cascades of light like the wonder of fireworks With a determination to project itself beyond, the Milanese brand launches the "Swing" Collection, which disengages itself from the rigid characters of classic jewelry, but not from its preciousness: the contrast is emphasized by the theatrical design thanks to dancing diamonds that splash all around lashings of light. Not for them is the still space of a bezel, which instead allocates to an emerald-cut gemstone (London topaz, citrine quartz, prasiolite, garnet, peridot, amethyst). Swing is a true magnificence with something of the joyful, its natural element. It is a jewel of complexity inspired by the dances in vogue in the U.S. in the 1920s, whose traces it retains through bangs, like those that were applied to evening gowns. Bangs of white, yellow or pink gold are found on the ring, choker, earring and bicep bracelet that can also be worn as an anklet.

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Cameo Italiano al passo con disinibita contemporaneità

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hi ha mai detto che i camei sono robe che hanno fatto il loro tempo e che cambiano le mode e cambiano quindi i gusti? I fatti dicono che oggi i camei sono gioielli che “spaccano” soprattutto tra le generazioni di giovanissime, a tutto vantaggio di aziende come Cameo Italiano, storico marchio di Torre del Greco che ha messo tutti a tacere sovvertendo la concezione classica del cameo, riproponendolo più vivace (e desiderato) che mai.

Collezione “Sunrise” con cameo inciso a mano su neoliti di agata ricomposta e argento 925.

L’intuizione di Gino di Luca, titolare del marchio, di progettare linee spigliate, integrate con frizzanti policromie, ha fatto schizzare in alto le vendite di gioielli che hanno in sé il valore alto dell’artigianalità, un ritorno alle origini per ricordarci che la vita è fatta di momenti e di emozioni. Cameo Italiano opera sia in termini Cameo Italiano, in step with classici che di fashion, visto che la mo- uninhibited contemporaneity derna gioielleria dell’azienda di Torre del Greco sa tenere il passo anche con Today, cameos are jewellery that 'rock' especially among the younger generation, to the advantage la più disinibita contemporaneità, ma of companies like Cameo Italiano, which has lo fa in maniera meno convulsa e più ragio- subverted the classic conception of the cameo, re-

L’azienda ragiona artisticamente anche in termini di fashion nata, perché lo fa ad arte, e per strutturare una collezione come, ad esempio, Sunrise, in argento 925, cameo, zirconi neri ed agate incise a mano, l’arte esige tempi precisi.

proposing it more lively (and desired) than ever. Hence, sprightly lines and sparkling polychromes, with the high value of craftsmanship. Cameo Italiano operates in both classical and fashion terms, it knows how to keep up with the most uninhibited contemporaneity, but it does so in a less convulsive and more reasoned manner, because it does it artfully, and to structure a collection such as, for example, Sunrise, in 925 silver, cameo, black zircons and hand-engraved agates, art demands precise timing. The brand's collections will be presented from 19 to 23 January at Vicenzaoro, hall 1 stand 100.

Le collezioni del marchio saranno presentate dal 19 al 23 gennaio a Vicenzaoro, hall 1 stand 100.

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Florilège de vie Anelli Rosée du Matin “Isola di Vulcano”

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Florilège de vie

oro è oro, le pietre preziose sono pietre preziose, ma la metamorfosi in una forma compiuta che va oltre quello che affiora è nella pulizia del lavoro, nel design semplice, libero dallo status che apre lo sguardo verso un tempo senza tempo. Questa sorta di eternità estetica, possibile quando nulla è lì per caso, è il tema dei gioielli “Florilège de Vie”, che privilegiano la sobrietà agli eccessi. Quanta raffinatezza c’è in ogni gioiello lo raccontano Silvia Meani e Loretta Baiocchi, le due anime del marchio nonché eclettiche personalità nel panorama della Gioielleria Internazionale - con il gusto di interrogarsi sul valore della sottrazione sperimentata attraverso tutte le potenzialità della tradizione artigianale Italiana. Ne hanno dato prova anche con la collezione Rosée du Matin, arricchita ora delle nuove colorazioni dei diamanti brown* per la linea Isola di Vulcano, e dei Florilège de vie: collection Rosée diamanti bianchi* per la du Matin. Inspired by the dewdrop, now welcomes new brown and linea Monte Bianco in cui, it white diamond colors rispettivamente, senza ap- Accomplished forms with a simple design is the parente soluzione di conti- theme of “Florilège de Vie” jewelry that privileges nuità, come anche il understatement. How much refinement there is each piece of jewelry is told by Silvia Meani and cristallo di Rocca dell’anello in Loretta Baiocchi, the eclectic personalities in the Rosa Veneziano, le gemme International Jewelry scene, souls of the brand incontrano l’oro 18 kt in with a taste for subtraction through the potential elegantissimi volumi fluidi. of traditional Italian craftsmanship. They have (*tutti conflict free)

collezione Rosée du Matin

also proven this with the Rosée du Matin collection, now enriched with brown* diamonds for the Isola di Vulcano line, and white* diamonds for the Monte Bianco line. (*all conflict free)

Florilège de vie Anelli Rosée du Matin “Rosa Veneziano”, “Monte Bianco” e “Isola di Vulcano”

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Bruno Mazza Bracciale in corallo montato in oro giallo

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e creazioni Bruno Mazza sono tra le più apprezzate per qualità, lavorazione e rispetto della classicità che queste materie (corallo, cammei su conchiglia e pietra dura, e perle) esigono, pur se la famiglia Mazza è alla costante ricerca di nuovi modelli che incontrano anche il gusto dei più giovani. Ed abbraccia una fascia di utenza più che generosa (dall’Europa, all’Asia e fino agli Stai Uniti) proponendo gioielli sia montati in oro (18K e 14K) sia in argento, con piccole variazioni prevalentemente di colore, preferendo alcuni il rosso intenso, altri il più aranciato di Sciacca, pescati nel Mar Mediterraneo, o il delicato rosa, proveniente dal Pacifico. Il Made in Italy si rispecchia in questa azienda che risponde anche a richieste di personalizzazione tenendo fede al motto che l’accompagna dalla sua nascita “si ce l’ho, e se non l’abbiamo possiamo provare a farlo”, con risultati sempre eccellenti ed impeccabili.

Bruno Mazza

l’autentico artigianato della tradizione torrese Bruno Mazza, the authentic craftsmanship of the Torrese tradition The Bruno Mazza is among the most appreciated for quality, workmanship and classicism in coral, cameos on shell and hard stone, and pearls, but also for constant research of new models. The range of users ranges from Europe, Asia and as far as the United States by offering jewelry mounted in gold (in 18K and 14K) and in silver, with deep red, orange coral from Sciacca, caught in the Mediterranean Sea, or the delicate pink from the Pacific. Made in Italy also for customization requests keeping true to its motto "yes have it, and if we don't have it we can try it," with results that are always excellent and impeccable.

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NANAN BIJOU

al cliente consumer un allettante vaucher/sconto

Bruno Mazza Bracciale in corallo montato in oro giallo

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er non rinunciare alle belle emozioni c’è Nanan (per il quale GN Gioielli è licenziatario esclusivo di jewellery & watch) che coltiva pensieri positivi sull’universo “famiglia”, a cui dedica un’ampia e incessante produzione per accompagnarlo in un percorso che esplora funzionalità e tenerezza, originalità e preziosità: i suoi gioielli, caratterizzati da simboli innocenti, di cui l’Orso Tato è la mascotte, si fanno espressione dell’amore infinito. Per un regalo irrinunciabile Nanan bijou è il partner ideale e per l’AI 2023 potenzia la customer loyalty omaggiando una speciale ed esclusiva promo: acquistando un gioiello Nanan si ha diritto Nanan bijou : to the consumer an attractive ad un cospicuo sconto su altri customer vaucher/discount prodotti (diversi da gioielli e In order not to renounce beautiful emotions, orologi). Il coupon è spendibile there is Nanan (for which GN Gioielli is the su nanan.it e basta rivolgersi in exclusive licensee of jewellery & watch) which cultivates positive thoughts on the gioielleria per riceverlo. “family” universe, to which it dedicates a

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wide and incessant production to accompany it on a path that explores functionality and tenderness, originality and preciousness: its jewellery, characterised by innocent symbols, of which Tato Bear is the mascot, becomes an expression of infinite love.

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beauty attitude Produzione Ferrero & Associati. Foto Andrea Ferrero Modella Marion Adam. Styling & Make Up Giulio Maragno

Kurshuni distribuito da Aibijoux (aibijoux.com) Gioielli in argento 925 rodiato, placcato oro rosa 21kt o oro giallo 24kt, con zirconi bianchi e colorati


Antonino De Simone (antoninodesimone.it) Parure in corallo rosa: orecchini e pendente in corallo rosa del Pacifico con pavé di zaffiri ed oro 18 kt


Antonino De Simone (antoninodesimone.it) Parure in corallo rosso, orecchini e pendente in corallo rosso del Mediterraneo con pavé di brillanti ed oro bianco 18 kt


Palladino Jewels (palladinojewels.com) Parure in oro bianco18kt con acquamarina e diamanti


Palladino Jewels (palladinojewels.com) Parure in oro bianco 18kt con corallo rosso del Mediterraneo e diamanti


Mira Mira (miramirajewelry.com) Bijoux in acciaio dorato con cristalli


Mira Mira (miramirajewelry.com) Bijoux in acciaio dorato con perle e madreperla


Alessi Domenico (alessidomenico.com) Catene grumetta esagonale, Franco e Figaro, in oro bianco


Alessi Domenico (alessidomenico.com) Catene Figaro pavé in oro giallo



Crusado (crusado.it) Collezione Forte dei Marmi, in oro bianco con doppio giro di diamanti purissimi e rubini con taglio ottagonale



SJF Company (sjfcompany.it) Gli Orogatti, in oro giallo, rosa e bianco, con diamanti naturali, zaffiri e rubini


Nanan distribuito da GN Gioielli (gngioielli.com) Gioielli in argento 925 con zirconi e cuori smaltati Gioielli in argento 925 con perline colorate



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Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di IEG

Marco Carniello: “a febbraio inizieremo i lavori, anziché la piramide ci sarà un grande padiglione a 2 piani, per complessivi 22mila mq, che aumenterà gli spazi, migliorerà la qualità dei servizi interni”

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VICENZAORO, 19 - 23 GENNAIO 2024 Il più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria, un vero e proprio business hub per il settore, capace di promuovere l’incontro tra gli attori più autorevoli del mondo orafo e gioielliero.

VICENZAORO festeggia i suoi primi 70 regalandosi un nuovo look

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ettant’anni e non sentirli. Vicenzaoro festeggia un traguardo di longevità, storia, tradizione. Settant’anni significa anche responsabilità e blasone. “È un punto di ripartenza e non di arrivo”, dice Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di IEG. “70 anni di storia sono una bella eredità e bella responsabilità: Vicenza è sede della fiera più longeva della comunity B2B internazionale. È una storia che inizia con la tradizione locale della lavorazione dell’oro realizzata nelle botteghe, ma che poi si rinnova e si rafforza nel tempo. È una fiera autentica, che nasce con il settore per il settore. In origine aveva il compito di promuovere l’oreficeria locale e non a caso, nasce al centro di Vicenza e poi si diffonde nell’area industriale veneta. È stata costruita dagli imprenditori orafi, tra i più antichi c’è ad esempio Fope, nostro espositore storico”. Chi viene in fiera “investe” una stagione: si gioca tutto l’investimento. Quanto è percepita questa responsabilità? “Non possiamo disperdere questo patrimo-

nio e quindi la responsabilità è fortissima - dice Carniello - già nella 69 a edizione abbiamo battuto ogni record con oltre 1200 espositori, segnando il tutto esaurito. La capacità di cambiare veste e strategia è stata la nostra forza e resta il nostro punto cardine per il futuro. Per replicare altri settanta anni occorre investire. Su cosa? Innanzitutto sulle infrastrutture. A febbraio 2024 cominceranno i lavori per il nuovo quartiere e finiranno nel 2026. Il padiglione vecchio verrà buttato giù e avremo un grande quartiere centrale che darà slancio per il futuro”. Ecco alcune anticipazioni sui prossimi lavori: “Anziché la piramide ci sarà un grande padiglione a 2 piani, per complessivi 22mila mq, che aumenterà gli spazi, migliorerà la qualità dei servizi interni - da luci a toilette - e la navigabilità del quartiere. Il progetto di ristrutturazione è costato parecchie decine di milioni. Il progettista è uno studio di Amburgo, GMP, e l’architetto Marg è il professionista che ha progettato il nuovo padiglione. Questo studio è uno dei migliori al mondo per la progettazione delle fiere e quindi rispecchierà alti standard per i padiglioni fieristici presenti al mondo”. Innovazione, infrastrutture ma anche apertura verso i giovani: è questo il

Settant’anni e non sentirli. Vicenzaoro festeggia un traguardo di longevità, storia, tradizione

discover Vicenzaoro 5.2023

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programma per il futuro “È un impegno costante, il nostro fuori salone è dedicato ai ragazzi dice Carniello - Gli sforzi di Vicenzaoro e Ieg sono protesi ad attrarre più giovani nelle aziende. Ci stiamo mettendo in prima linea e continueremo a fare progettualità per dimostrare il nostro impegno senza sosta verso le giovani generazioni”. Quanto è cambiato in questi anni il rapporto con i buyer? “Sappiamo che l’investimento di chi è presente in fiera è considerevole. Quindi potenziamo tutta la filiera orafa con un’offerta molto interessante e completa per il buyer, lo facciamo perché riconosciamo che il compratore non fa più 10 fiere all’anno ma partecipa a poche e in queste poche vogliamo esserci noi. Non solo. Vogliamo anche garantirgli che qui troverà tutto ciò che gli serve. Vicenzaoro non si limita a luogo di transazione ma è uno spazio dove tutta la community va a formarsi e informarsi. Questi sono elementi che rafforzano il valore di stare in fiera. Di conseguenza il nostro evento allarga gli orizzonti delle opportunità non solo alla parte commerciale ma pure a quella culturale. I buyer li conosciamo sempre di più: abbiamo una relazione intensa con loro attraverso i nostri uffici. Ne invitiamo 400-500 ad edizione ma ne abbiamo altrettanti che hanno la nostra carta fedeltà e con i quali organizziamo eventi informativi”.

Vicenzaoro celebrates its first 70 by giving itself a new look Seventy years and counting. Vicenzaoro celebrates a milestone of longevity, history, tradition. Seventy years also means responsibility and blazon. “It is a point of restart and not of arrival,” says Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion at IEG. “Seventy years of history is a beautiful legacy and beautiful responsibility: Vicenza is home to the longest-running fair in the international B2B community. It is an authentic fair, which was born with the industry for the industry. It was originally meant to promote local goldsmithing, and not surprisingly, it was born in the center of Vicenza and then spread to the industrial area of Veneto.” Those who come to the fair ‘invest’ a season-their entire investment is at stake. “The ability to change guise and strategy has been our strength and remains our cornerstone for the future. To replicate another 70 years requires investment. On what? First of all, on infrastructure. Work on the new district will begin in February 2024 and finish in 2026. Instead of the pyramid, there will be a large 2-story pavilion, totaling 22 thousand square meters, which will increase space, improve the quality of indoor services and the navigability of the district. The designer is a Hamburg-based firm, GMP, and architect Marg, one of the best in the world for trade fair design, so it will reflect high standards for present trade fair pavilions in the world.” Innovation, infrastructure but also openness to young people: this is the program for the future “It is a constant commitment, our off-show is dedicated to young people,” says Carniello, “The efforts of Vicenzaoro and Ieg are aimed at attracting more young people to the companies. We are putting ourselves at the forefront and will continue to make plans to demonstrate our relentless commitment to the younger generation.” How much has the relationship with buyers changed in recent years? “We know that the investment of those at the fair is considerable. So we strengthen the whole gold supply chain with a very interesting and comprehensive offer for the buyer. We know the buyers more and more: we have an intense relationship with them through our offices. We invite 400-500 of them per edition but we have as many who have our loyalty card and with whom we organize information events.”

Vicenzaoro non si limita a luogo di transazione ma è uno spazio dove tutta la community va a formarsi e informarsi.

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“La fiera in villa comunale, il ballo dei 18 anni, le sneakers per macinare chilometri nei padiglioni” Espositori storici augurano buon compleanno a Vicenzaoro

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1980, il Presidente Cossiga in fiera ©foto Borracino

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mozioni, ricordi, uno scrigno di aneddoti e tante testimonianze. Cinque imprenditori - Vincenzo Giannotti, Carmine Aucella, Giovanni Glave, Maria Loretta De Toni ed Enrico Peruffo - hanno voluto augurare buon compleanno a Vicenzaoro. Lo hanno fatto attraverso un viaggio nel tempo, dai primi passi della propria esperienza ai giorni nostri.

Vincenzo Giannotti è stato un “Delfino”, uno dei giovani imprenditori che si preparavano all’epoca a prendere il timone delle loro aziende di famiglia, oltre che, come nel suo caso, a intraprendere la grande avventura del Tarì. “Non esiste in Italia imprenditore orafo che non abbia partecipato almeno ad una edizione della Fiera di Vicenza. Nei 70 anni della sua storia, i padiglioni di Viale dell’Oreficeria hanno visto scorrere tutta la storia della gioielleria italiana e lì ci sono stati anche diversi passaggi generazionali. Ricordo una delle mie prime interviste, di Annalisa Fontana, tra i corridoi della Fiera: era il 1996, anno di inaugurazione del Tarì. Non avevo ancora compiuto 40 anni, e figuravo tra i Delfini. Ricordo i presidenti ed i segretari generali che si sono succeduti, e con i quali, anche quando ero presidente di Confedorafi, ho sempre stretto ottimi rapporti di collaborazione. Cito, tra gli altri, Manuela Dal Lago, Andrea Turcato, Matteo Marzotto, fino ad arrivare al compianto presidente Cagnoni”. I viaggi a Vicenza, in realtà, sono cominciati molto presto: la città veneta è stata, da sempre, uno degli snodi commerciali per la famiglia Giannotti. “Avevo appena 17 anni e già da allora gli appuntamenti vicentini rappresentavano le date fisse del calendario intorno alle quali ruotavano tutte le altre. All’epoca, mia madre Lucia era una vera istituzione: non c’era un fornitore italiano di oreficeria che non le chiedesse un appuntamento, o più spesso un consiglio. La sua conoscenza del mercato era cosi precisa, il suo fiuto negli acquisti così impeccabile e rapido da incutere soggezione a molti. Le sue visite in fiera erano attese da tutti, e ancora oggi, molte persone la ricordano con stima e affetto”. Moltissimi anni fa, Vicenzaoro si svolgeva nei giardini della villa comunale. In pochi lo ricordano: è un’immagine negli occhi dei pionieri. PREZIOSA MAGAZINE

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“ 1990 ©foto Borracino

Ricordo una delle mie prime interviste, rilasciata ad Annalisa Fontana: era il 1996, non avevo ancora 40 anni, e figuravo tra i “Delfini”

Vincenzo Giannotti Roberto Giannotti Gioielli e presidente Centro Orafo il Tarì

Ce n’è uno a Torre del Greco. “Ho 74 anni e la mia famiglia partecipa a Vicenzaoro da 51 anni. Se teniamo conto che fino a poco tempo fa la fiera presentava tre edizioni, posso dire senza timore di smentita che la presenza di Aucella nei padiglioni di Vicenza ha superato le 130 edizioni consecutive”. Carmine Aucella, amministratore unico e responsabile degli acquisti, è uno degli espositori campani storici di Vicenzaoro. Il suo racconto-testimonianza è un mix di emozione e ricordi. “Alla fine degli anni Sessanta, qualche espositore di Torre del Greco si era già affacciato in Veneto. Ricordo che Vicenzaoro si svolgeva nei giardinetti della villa comunale. La prima volta sono andato da visitatore - ricorda Carmine - ai miei tempi non c’erano e-mail ma solo i treni. Partivo e andavo a parlare con la direzione. Il padiglione centrale, la cosiddetta piramide che tra poco butteranno giù per costruire un’area più ampia, era l’unico spazio di fiera esistente, l’unica area accessibile. Tante volte ho fatto trafila e anticamera”. La risposta? “Deve attendere, non c’è posto”. Poi la svolta. “La mia testardaggine e la mia perseveranza mi hanno premiato - svela Aucella Un giorno, uno standista non si presentò in fiera. Bussai alla porta della direzione e con tono anche perentorio feci presente che si cominciava con uno stand vuoto… Ne presero atto e mi dissero che dall’edizione 1971-1972 avrei avuto il mio spazio a Vicenzaoro. Da quel momento, non abbiamo mai interrotto la nostra partecipazione, neppure durante il Covid”. Carmine Aucella è uno scrigno di aneddoti. A Preziosa Magazine racconta: “Ai miei tempi non esisteva il posto migliore, perché la piramide era stata concepita come una specie di labirinto che spingeva l’utenza a visitare tutta la fiera, con entrate ed uscita obbligate. Alla base della piramide o in cima, qualsiasi fosse il posto dello stand, il visitatore avrebbe dovuto per forza incontrare l’espositore sul proprio cammino. Sul nostro corridoio c’erano tre

espositori di Torre del Greco e ad ora di pranzo avevamo un’abitudine che adesso è difficile riproporre: chiudevamo gli stand e mangiavamo insieme. La convivialità ci consentiva di raccontare in spensieratezza e grande spirito di amicizia la nostra esperienza comune in fiera. A metà degli anni Settanta abbiamo anche costituito Assocoral e credo che i prodromi di quella unione siano nati proprio durante edizioni di Vicenzaoro. All’inizio in fiera c’era un rapporto uno ad uno. Ho vissuto, dunque, la sua evoluzione da piccola realtà a colosso. Ai miei figli ho trasmesso le esperienze vissute a Vicenzaoro, quindi l’importanza di partecipare ad una fiera di prestigio internazionale. È sempre in cima al nostro calendario di appuntamenti”. Il rapporto è così forte che Aucella, alla stregua di tanti espositori, non si è tirato indietro in un momento storico molto particolare, che racconta. “Ero presente in fiera quando hanno costruito il padiglione D. La fiera di Vicenza chiese in quel periodo uno sforzo economico agli espositori: pagamento di tre edizioni anticipate, così da assicurarsi la certezza del posto dello stand per tre edizioni di fila. Negli anni Novanta veniva organizzato anche un momento di divertimento extra fiera. Allo stadio Menti di Vicenza, c’era il quadrangolare di calcio che coinvolgeva gli espositori dei distretti di Arezzo, Vicenza, Valenza e Napoli con Torre del Greco”. “Vicenzaoro per me è stata come il ballo dei 18 anni”. È l’immagine suggestiva che sceglie Maria Loretta De Toni, fondatrice dell’azienda Maria De Toni, per raccontare la sua esperienza storica nella fiera. “La prima volta nel 1988 - ricorda - I primi passi da ragazzina? Era molto difficile entrarvi, perché c’era

una lunga lista d’attesa. Avevo costituito Auritalia e con questa azienda sono entrata per la prima volta, per me una vetrina nel mondo, uno showcase di clientela. È importante anche il tratto della storicità della fiera e da vicentina vi sono molto legata, perché rappresenta l’occasione per l’ulteriore valorizzazione della mia città. Sono fortemente ancorata alle radici, ma questo… albero deve espandersi nel mondo. La mia volontà è promuovere il Made in Italy come identità nazionale ma anche come cultura trasversale agli altri paesi del mondo. Non a caso, lo scorso 10 settembre ho fortemente voluto un evento di settore per creare un ponte tra Vicenza e Dubai e ho invitato tantissimi buyers. Credo fortemente nella promozione

Maria Loretta De Toni Maria De Toni

Vicenzaoro per me è stata come il ballo dei 18 anni

Grazie ad una rinuncia nel 1971 sono finalmente entrato nella nuova fiera

Carmine Aucella Aucella Gioielli

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Eravamo tutti lì nei padiglioni, l’11 settembre 2001, quando caddero le Torri Gemelle.

Giovanni Glave Unoaerre

di Rinascimento tra Oriente e Occidente attraverso l’oro, perché l’oro è un’identità di popoli e culture: celebra matrimoni, sancisce vincoli e definisce aspetti politici come re e regine, è un concreto accessorio necessario, è nel dna e nell’identità italiana. Il ruolo del Made in Italy è pensare globale e il mio auspicio è che questo messaggio possa partire sempre più da Vicenzaoro”. Vicenzaoro come prima volta in assoluto in fiera. Ecco la testimonianza di Giovanni Glave, direttore vendite Italia di Unoaerre: “Il mio ricordo è vivo. La mia prossima edizione sarà la trentacinquesima - dice - La mia prima esperienza fieristica in assoluto coincide proprio con Vicenzaoro ed è avvenuta nel mio primo anno di lavoro con Unoaerre, nel 1990. Non è solo un rapporto professionale ma anche un’indelebile esperienza di vita che mi ha fatto apprezzare l’eleganza della città, la bontà di piatti tipici e dei vini, la bellezza delle persone. Insomma Vicenza è entrata a far parte della mia vita e con tanti colleghi, amici e clienti siamo cresciuti insieme incontrandoci proprio nei padiglioni fieristici”. Poi Giovanni

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2005, Diego Maradona in fiera a Vicenza ©curtesy Giornale di Vicenza

Glave sceglie un aneddoto e un momento chiave per raccontare Vicenzaoro e raccontarsi. “Il nostro stand è sempre stato ubicato nell’attico del padiglione E. Alcuni anni fa si è sdoppiato: due diverse allocazioni, ingressi est ed ovest. Il mio desiderio di essere uomo ovunque, mi ha spinto a comprare scarpe comode, da ginnastica, per poter macinare chilometri all’interno dei padiglioni vicentini. Faccio il mestiere per me più bello del mondo e l’ho visto evolvere e svilupparsi in un palcoscenico senza uguali. L’organizzazione ha saputo rendere Vicenzaoro sempre più bella ed elegante, aggiornandola alle esigenze di chi deve vendere e comprare”. Momenti belli ma anche tristi, durante i quali Vicenzaoro è diventata più di una famiglia. “Eravamo tutti lì nei padiglioni, l’11 settembre 2001, quando caddero le Torri Gemelle. Ci unimmo tra colleghi e con i clienti; eravamo tutti lì a piangere. C’erano in mezzo a noi, in fiera, tanti americani e tanti arabi. È una cosa che difficilmente potrò dimenticare”.

Enrico Peruffo Fratelli Bovo

Ero piccolino e ci andavo con il mio papà. Non lavoravo ancora e per me era inconsapevolmente un momento di festa.

Enrico Peruffo, amministratore delegato Fratelli Bovo, ha frequentato la fiera fin da bambino. “Ero piccolino e ci andavo con il mio papà. Non lavoravo ancora e per me era inconsapevolmente un momento di festa. Andavo a curiosare tra gli stand e restavo affascinato dal fiume di gente. Per molto tempo, Vicenzaoro si è affermata come il grande evento dell’anno, il momento di confronto e contatto importante con i mercati che in avvio non riuscivamo ad approcciare direttamente. Oggi è rimasto un punto di riferimento, una fiera molto competitiva nella quale in molti casi facciamo uscire le nostre collezioni in anteprima”. (PT) PREZIOSA MAGAZINE

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Matteo Farsura, Exhibition Manager di IEG

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Vicenzaoro La sezione di tendenza: le novità di Glamroom Il progetto coinvolge oltre 30 espositori, una selezione di “trend jewellery” di cui 12 sono new entries

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lamroom è una spaccato della fiera, una sezione di tendenza. Matteo Farsura, Exhibition Manager di IEG, ci porta nei colori, nell’allestimento ma soprattutto nelle scelte sul prodotto. Ci parla delle liste d’attesa e dei criteri che orientano la scelta dei partecipanti al momento della selezione. “Saranno presenti in totale più di 1300 espositori provenienti da 37 paesi - dice a Preziosa Magazine - con importanti liste d’attesa provenienti da diverse community di Vicenzaoro. I dati dimostrano come la nostra importante piattaforma d’ingresso nel mercato europeo sia ambita da tutti, soprattutto a livello internazionale. Insieme a Vicenzaoro sarà presentata T.Gold, manifestazione leader per quanto riguarda i macchinari per la gioielleria. È la prima manifestazione dell’anno e quindi è la prima occasione per presentare tutte le novità ai buyer. Degli espositori, il 70% è Made in Italy e 30% realtà internazionali (Spagna, Francia, Germania, Turchia e offerta asiatica con Hong Kong, Cina, Tailandia, India. All’interno

dell’offerta di Vicenza sarà protagonista la community Look, padiglione 1. All’interno di Look, dove presentiamo un gioiello fashion, di tutti i giorni, esiste una capsule dove raccogliamo brand emergenti non ancora consolidati o totalmente nuovi per dare opportunità ai buyer di inserire nei loro punti vendita prodotti adeguati ai loro luoghi di provenienza o al trend del mercato”. Il progetto della GLAMROOM 2024 coinvolge oltre 30 espositori, una selezione di “trend jewellery” con brand che tramite la loro creatività sono riusciti a ritagliarsi uno spazio in un mercato in continua evoluzione. 12 sono new entries. L’area si svilupperà in 3 diverse location per migliorare l’esperienza di visita del buyer che troverà in ognuna espositori con caratteristiche omogenee. “Avremo la NEW GLAMROOM nella parte centrale del padiglione. È molto internazionale, vi collocheremo 8 brand totalmente emergenti, presenti per la prima volta a Vicenzaoro e con un forte storytelling. Si tratta in prevalenza di marchi esteri provenienti da Usa, Norvegia, Svezia, Olanda, Germania. Offriremo ai buyers un’esperienza di

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business totalmente nuova, ed è nostra intenzione rinnovare questa sezione di anno in anno. Ci sono poi le sezioni GLAMROOM GOLD e GLAMROOM SILVER con collezioni rispettivamente in oro e in argento. Non sarà dunque l’allestimento ad attrarre il buyer ma è il prodotto il vero protagonista. È il prodotto il fulcro della nostra scelta, l’elemento che orienta le nostre selezioni. Avvengono innanzitutto a livello merceologico - oro, argento, prodotti emergenti - e poi cerchiamo di capire se il prodotto ha qualcosa da comunicare”. (PT) The trend section: what's new at Glamroom Glamroom is a cross-section of the fair, a trendy section. Matteo Farsura, Exhibition Manager at IEG, takes us into the colors, the set-up but above all the choices about the product. He tells us about the waiting lists and the criteria that guide the choice of participants at the time of selection. "There will be a total of more than 1,300 exhibitors from 37 countries," he tells Preziosa Magazine, "with important waiting lists from different Vicenzaoro communities. The data show how our important European market entry platform is coveted by all, especially internationally. Along with Vicenzaoro will be presented T-Gold, a leading event for jewelry machinery. It is the first event of the year and therefore the first opportunity to present all the new products to buyers. Of the exhibitors, 70% are Made in Italy and 30% international realities (Spain, France, Germany, Turkey and Asian offer with Hong Kong, China, Thailand, India. Within the Vicenza offer, the community look, Hall 1, will be the protagonist. Within look, where we present a fashion, everyday jewel, there is a capsule where we collect emerging brands not yet established or totally new to give opportunities to buyers to include in their stores products appropriate to their places of origin or market trend." The GLAMROOM 2024 project involves more than 30 exhibitors, a selection of "trend jewelry" with brands that through their creativity have managed to carve out a space for themselves in an ever-changing market. 12 are new entries. The area will be developed in 3 different locations to improve the viewing experience of the buyer who will find exhibitors with homogeneous characteristics in each.

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Gioielli che parlano della forza delle donne

Ammanii ammanii.com

Le regine dell’Antico Egitto ispirano la collezione Malikat

Anche un gioiello può dare serenità. Amany Shaker vincitrice della categoria gioielli FTA 2020 - ci crede, e traduce in una visione di sorellanza le creazioni del suo brand AMMANII. Per passate esperienze - ha lavorato con una ONG umanitaria globale ed ha viaggiato tanto - è stata mentore di donne che ha incoraggiato a trovare la loro individualità nelle difficoltà della vita, un impegno che l’ha portata, nel 2016, a realizzare gioielli che parlassero proprio del potere, della resilienza e della bellezza delle donne, ispirandosi alle vite che ha incontrato e alla sua eredità egiziana: la collezione Malikat, ad esempio, jewelry that speaks of richiama la saggezza e il coraggio delle AMMANII, women’s power, resilience and regine dell'Antico Egitto. beauty Ancient Egyptian queens inspire “Le nostre storie si sovrappongono e il filo conduttore Malikat collection è il desiderio di trovare la realizzazione, lo scopo e Designer Amany Shaker, winner of the FTA 2020 il coraggio di vivere tutto questo contro ogni jewelry category, founded a jewelry brand in 2016 circostanza”. that speaks to women's resilience by being inspired by her experiences in social work and her Spiega Amany Shaker Egyptian origins, an example being the Malikat collection. “Our stories overlap and the common thread that unites us is the desire to find purpose and the courage to live this against all circumstances,” explains Amany Shaker

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Giacomo Burroni Jewels giacomoburroni.com

Gioielli di carattere e Brigitte Oro argento Adolph come brigitte-adolph.de

Un recupero della memoria e delle tradizioni

delicati merletti

Le cose del passato ci parlano, e la designer tedesca ripercorre il tempo a ritroso per mantenere viva la memoria dell’antica tradizione del merletto lavorando l’oro e l’argento come fossero fili di pregiati tessuti, anche impreziosendoli con la presenza di piccoli diamanti, perle o pietre di colore. Brigitte Adolph trasforma la storia in gioielli contemporanei che sono frutto di una ricerca stilistica che si muove tra svariate culture, anche lontanissime. Come la Collezione “Marrakesh”, dalle atmosfere orientali imprigionate in creazioni lavorate a filigrana, oppure la Collezione “Helena”, ispirata alla mitologia greca evocando il ramo d'ulivo, simbolo di pace, in Brigitte Adolph, cui trattiene le foglie, le une alle gold and silver as delicate lace. altre, con un fitto intreccio che A recovery of memory and traditions ricorda quello a tombolo. Ogni manufatto è una On the memory of the ancient tradition of lace, German designer works gold and silver as if narrazione, e in continua the they were threads to which she gives shapes evoluzione, ma tutte si ritrovano also embellished with diamonds, pearls or nella delicatezza di un’estetica colored stones. poetica. She transforms history into contemporary

Dal 2015, nel cuore della sua Toscana, Giacomo Burroni lavora il metallo secondo la tradizione orafa etrusca, ricorrendo, tra le altre, alla filigrana e alla granulazione, due antichissime tecniche praticate già nell’800 a.C., ma il design è tutto suo: un grintoso modernismo con uno sguardo sul passato, di cui conserva la memoria e la fatica, tuttavia fortemente eterogeneo, perché del suo progetto è ben chiara la finalità, ovvero, immaginare un gioiello per ogni possibile maschilità. Tutte le sue creazioni sono realizzate a mano, e con una marcata matericità - c’è un peso nei suoi gioielli che diventa insieme parte della loro individualità e della loro ricercatezza. La Giacomo Burroni Jewels è un gioco di variazioni, prevalentemente sul tema della ‘catena’ che propone in argento monocromatico 925, oppure aggiungendo un importante dettaglio a contrasto, prezioso perché in oro.

Matericità e ricercatezza nelle creazioni realizzate a mano

Giacomo Burroni Jewels, materiality in his jewelry Gold and silver loaded with character Since 2015, in Tuscany, he has been working with metal according to the Etruscan goldsmithing tradition, but the design is all his own, modern and gritty, heterogeneous because his project is to allocate jewelry to every personality. They are handmade and with a strong materiality: there is a weight to her creations that is part of their individuality. There are many variations on the theme of the chain, monochrome or with a precious detail.

jewelry, such as the “Marrakesh” Collection, with oriental atmospheres imprisoned in filigree, or the “Helena” Collection, inspired by Greek mythology, which evokes the olive branch with details reminiscent of bobbin lace weaving. A poetic language among ornamental motifs indistinguishable from fabric ones.

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Collezione Majestica

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Cecilia Accardo Jewelry

Qualcosa di personale, qualcosa di universale

ceciliaaccardo.it

Creatività e tecnica investite in composizioni armoniche Ogni pezzo ha la forza di sfidare le mode passeggere. In essi ci sono le proprietà dell’oro e dell’argento, e quelle (meta)fisiche delle pietre preziose, intrecciate a dettagli che rinviano a simboli millenari. Tutto è curato meticolosaCollezione Mirabilia mente secondo il principio della simmetria, un processo che viene valorizzato anche dalla maestria orafa di esperti artigiani: perfetti esempi sono le Collezioni Mirabilia, Majestica e Dendera. “Il gioiello per me non è solo ornamento o status symbol, ma Cecilia Accardo Jewelry, something persouna narrazione estetica che prende forma dai sentimenti e dai nal, something universal Creativity and technique invested in harmonious compositions miei vissuti”. Spiega Cecilia Accardo, il cui percorso professionale si è arricchito del diploma in Design Each piece is a story. In them are the properties of gold del Gioiello presso lo IED di Milano, degli studi in and silver and the (meta)physical properties of precious stones amidst details that refer to millenary symbols. Evegemmologia di diamanti e di pietre colorate presso rything is curated by goldsmith mastery: perfect examples il GIA di New York, e delle antiche tecniche dello are the Mirabilia, Majestica and Dendera Collections. sbalzo e del cesello apprese dal Maestro Orafo "The jewelry is an aesthetic narrative that takes shape from my experiences." Explains Cecilia Accardo, whose Gianni Bionda.

Vicenzaoro January 2024 È la prima manifestazione dell’anno e quindi è la prima occasione per presentare tutte le novità ai buyer. Degli espositori, il 70% è Made in Italy e 30% realtà internazionali

professional background is enriched by a diploma in Jewelry Design from the IED in Milan, studies in gemology at GIA in New York and the techniques of chisel embossing from Master Goldsmith Gianni Bionda.

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VO VINTAGE, 19 - 22 GENNAIO, 2024 l'evento aperto al pubblico dedicato a tutti i collezionisti e gli appassionati di orologi e gioielli vintage, dove poter acquistare pezzi unici e di valore, trattare con i migliori rivenditori e aggiornarsi su temi e tendenze del settore.

Matteo Pollini, Exhibition Manager IEG

Vo Vintage, il salone nel salone: tante new entry nei settori gioielli e orologi Matteo Pollini: “abbiamo ampliato l’offerta che coinvolge brand noti, innovativi, emergenti, per una proposta a tutto tondo”

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Vo Vintage, the show within the show: many new entries in the jewelry and watch sectors Vo Vintage is a salon within a salon. Opened during Vicenzaoro, it is dedicated to vintage watches and jewelry. Matteo Pollini, IEG Exhibition Manager, with specific action on this asset, tells us about the state of the art, how much the segment has grown over the years. “From 2020 we are approaching the watchmaking world with many projects. Vo Vintage, the first one, was born to marry our passion for watchmaking with our expertise on big events,” Pollini explains. “Product, training and community satisfaction are the goals the unit is also looking at.”

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o Vintage è un salone nel salone. Aperto durante Vicenzaoro, è dedicato all’orologio e al gioiello vintage. Matteo Pollini, Exhibition Manager IEG, con azione specifica su questo asset, ci racconta lo stato dell’arte, quanto il segmento sia cresciuto negli anni. “Dal 2020 stiamo approcciando il mondo orologeria con molti progetti. Vo Vintage, il primo, è nato per sposare la passione per l’orologeria con la nostra competenza sui grandi eventi - spiega Pollini - Prodotto, formazione e soddisfazione delle community sono gli obiettivi a cui guarda anche la unit. Negli anni, abbiamo sempre più ampliato l’offerta che coinvolge brand noti, innovativi, emergenti, per una proposta a tutto tondo. Il salone, dunque, genera crescente interesse perché consente di intercettare tutti gli asset in un solo luogo: dai brand affermati a quelli emergenti fino ad interessanti micro brand.

Ha pure la caratteristica di essere uno spazio B2C aperto a tutti: agli appassionati, ai collezionisti, agli esperti, ai creatori, alle associazioni, forum, venditori, media che possono formarsi e informarsi. È possibile ammirare gioielli e orologi vintage. C’è anche un calendario di talk sui segnatempo. È sempre aperto al pubblico, unica area con questa caratteristica”. Poi un’analisi dei numeri: “Nel 2024 ci sono 43 espositori, +8 rispetto al 2023. Nel dettaglio, 21 dealer di gioielleria e 22 di orologeria. Ci sono new entry: in gioielleria, tra gli altri, Spangaro ed ELA Antichità; per gli orologi, tra gli altri, Maurizio De Angelis e MSellati”. Il programma è ricco di eventi e di appuntamenti. “Tra i tanti conclude Pollini - segnaliamo Giulio Papi che racconta l’Ultra-Complicazione di Audemars Piguet. L’esperto interviene con un talk sulla sua ultima creazione: l’Audemars Piguet Code 11.59 Ultra-Complication Universelle, vincitore dell'“Aiguille d’Or” al Grand Prix dell’orologeria a Ginevra”. (PT)

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Andrea Foffi

andreafoffi.com

Gli orologi vintage sono il suo mondo

Per lei e per lui precisione e singolarità

L. Kendall kendallwatch.shop

Segnatempo fuori dal tempo Le origini del marchio (recentemente acquisito e revitalizzato dal Gruppo U-BOAT, che ne ha affidato in esclusiva a Fabiani Gioiellerie la distribuzione in Italia) risalgono alla Londra del 1742, a Larkum Kendall, pioniere nel settore dell’orologeria. Oggi il brand disegna i suoi segnatempo con nuovi stilemi dedicando all’uomo le collezioni “Calipso” - ispirata all'incontro tra Ulisse e la omonima ninfa - caratterizzata da un grande impatto cromatico, e, in collaborazione con U-BOAT, la “Ulisse”, con la particolarità di montare vetri a calotta semisferica e quadranti riempiti d'olio in cui fluttua libera una bolla d'aria. Si ispira invece alle figure femminili della mitologia greca la collezione disegnata da Federica Merletti per le donne, delle quali ha scelto di sottolinearne l’unicità con dettagli in perle naturali, tutte differenti come differenti sono le femminilità. L. Kendall: timepieces out of time For her and for him precision and singularity The brand (now part of the U-BOAT Group and distributed in Italy by Fabiani Gioiellerie) designs its timepieces with new stylistic features, dedicating the “Calypso” - inspired by the meeting between Ulysses and the nymph of the same name, and “Ulysses"” collections to men, the former with a great chromatic impact, the latter with hemispherical cap glasses and oil-filled dials with an air bubble inside. Figures from Greek mythology, on the other hand, inspired Federica Merletti for the Women's collection, with details in natural pearls.

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Esperienza e professionalità sempre al servizio del cliente Ha una passione per il tempo - quello scandito dagli orologi. Una passione a cui ha dato seguito prima lavorando per una rivista di compravendita tra privati e poi mettendosi in proprio, sul web, con: Oredelmondo. Andrea Foffi vanta un’esperienze più che ventennale nel settore vintage e sa come offrire al cliente la migliore qualità ed un servizio ineccepibile, motivo per cui - convinto che il web sia fondamentale per questa attività - ha aderito alla piattaforma Chrono24, dove dal 2017 è “Trusted Seller”, ma è presente anche su: Instagram, Facebook, Pinterest e, naturalmente, vwcweb (acronimo di Vintage Watches and Cars). Pur esercitando online, per l’attenzione e la professionalità che investe, piuttosto che la vendita automatica preferisce sempre il contatto preliminare, aspetto fondamentale per concordare una transazione. Perché il secondo polso è una cosa per intenditori! Andrea Foffi: vintage watches are his world Experience and professionalism at the service of the customer First working for a buying and selling magazine between private individuals, then starting his own web business with Oredelmondo. Andrea Foffi has years of experience in the vintage industry and offers quality and impeccable service. He has joined the Chrono24 platform, where he is a “Trusted Seller,” but he is also present on: Instagram, Facebook, Pinterest and, of course, vwcweb (Vintage Watches and Cars). For professionalism he prefers a preliminary contact to agree on the transaction rather than an automatic sale.

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Michela Amenduni, responsabile marketing Jewellery & Fashion di IEG e direttrice gestionale del museo

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“L’

Museo del Gioiello, non solo esposizione ma vero centro per la cultura orafa

Amenduni: “dopo il Covid abbiamo deciso di adottare una gestione manageriale più accentuata che potesse fare da collante con l’industry”

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obiettivo è duplice: esaltare e sottolineare ma anche preservare le eccellenze manifatturiere del territorio attraverso l’esposizione museale. È una visione non solo locale, ma ampliata all’eccellenza made in Italy. Nel corso del tempo, il museo ha subito una evoluzione. Si è posto a supporto dell’industry italiana agendo come volano del nostro settore. Dopo la pandemia da Covid 19, abbiamo riaperto con un nuovo indirizzo, scegliendo una gestione manageriale più accentuata, che potesse far da collante con l’industry e creare legami più forti con la città - ci racconta Michela Amenduni responsabile marketing J&F di IEG e direttrice gestionale del museo. Le nove sale tematiche, curate negli allestimenti dallo studio Urquiola (Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Futuro) permettono di scoprire le meraviglie della gioielleria Made in Italy grazie alla mostra permanente “Gioielli Italiani”, curata da Alba Cappellieri, che celebra le migliori storie orafe nazionali con pezzi iconici firmati da artisti, artigiani, designer e grandi maison. Nella Sala Simbolo, ad esempio, si indagano le simbologie del gioiello, che può esprimere devozione, amore, amicizia, tradizione. A proposito di tradizione, l’allestimento contempla anche vetrine dedicate a cammeo e corallo, il simbolo della lavorazione di Torre del Greco. Non indaghiamo il gioiello dal punto di vista cronologico ma tematico. Nella Sala Moda, mettiamo in evidenza il rapporto tra il gioiello e la moda, che poi si esprime anche attraverso il bijoux. Nella Sala Futuro, c’è l’esplorazione di ipotesi: lascia un interrogativo sui gioielli del futuro con attenzione alla sostenibilità e si spalanca una finestra su materiali sostenibili, frutto di sostenibilità sociale o tecnologici”. Tra le meraviglie custodite al suo interno c’è anche la celebre Corona della Madonna di Monte Berico realizzata nel 1900, assieme al pettorale votivo, una creazione unica composta di gioielli preesistenti ed ex-voto che le nobili famiglie vicentine hanno donato

idealmente alla Santa patrona della città. Simbolo di devozione per eccellenza, è realizzata con diamanti, ametiste, rubini, zaffiri, perle e pietre colorate incastonate in oro bianco. Un’opera di alta oreficeria, emblema ancora oggi della lunga e prestigiosa tradizione orafa di Vicenza (risale al 1399 l’istituzione della “Fraglia degli Orafi”, corporazione degli artigiani del gioiello). Il Museo del Gioiello è entrato nel circuito dei musei civici. “È possibile visitarci attraverso la card museale, ospitiamo workshop creativi organizzati per adulti con la designer Barbara Uderzo e laboratori per famiglie che servono per avvicinare le nuove generazioni all’arte orafa. Siamo al terzo anno di iniziative con sold out tutti i mesi. Ingraniamo anche con la didattica. Le scuole vengono tutto l’anno e si affidano ai nostri operatori didattici per scoprire attraverso percorsi interdisciplinari il mondo dell’arte orafa. Inoltre il Museo del Gioiello si rinnova periodicamente affiancando all’allestimento permanente mostre temporanee. Ad esempio si è svolta l’anno scorso in città una delle grandi mostre in Basilica Palladiana, curata dal Museo Egizio e noi come Museo del Gioiello abbiamo completato l’esperienza del turista con un approfondimento su amuleti dell’antico Egitto” - precisa la manager. “IEG è coinvolta nella programmazione del VIOFF, il Fuori Fiera di Vicenzaoro con tour guidati e laboratori. E proprio nei giorni di fiera, il museo diventa punto di riferimento, snodo e approdo, luogo privilegiato di incontri, convegni, workshop. VIOFF contraddistinguerà il cuore della città di Vicenza con un’ampia offerta artistica, culturale e d’intrattenimento, per tutti i gusti e tutte le età, grazie a ricchissime novità e prestigiose collaborazione. L’11a edizione, dal 19 al 21 gennaio, si concentrerà su formazione e orientamento professionale, temi centrali per lo sviluppo della filiera dell’oro e del gioiello. Tra mostre, laboratori, dimostrazioni e contest, gli orafi di domani incontreranno il settore orafo e scopriranno come si è evoluta nel tempo Vicenzaoro”. PREZIOSA MAGAZINE

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geometric attitudes French Creative Corner a Vicenzaoro

Atelier Paulin Bracelet Bramble Monochrome Yellow Gold / angele@atelierpaulin.com www.atelierpaulin.com

ph. luciano d’inverno

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Maison Copin Bicolor 82 ring in yellow gold and palladium-plated white gold / alexandre.benamu@copin.fr. www.copin.fr Rosa Maïtea Ethical ring le tourbillon 18-carat recycled gold and diamonds, traceable spinels and garnets / patriciapereda@rosamaitea.com www.rosamaitea.com

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Vever Tourbillon ring, 18-carat recycled gold and three brilliant-cut diamonds / damien@vever.com www.vever.com Angèle Brousse Joaillerie Lace ring in 18-carat gold & 20 diamonds / hello@angelebrousse.com www.angelebrousse.com


Atelier Paulin Original Personalized Ring white gold 750/1000 / angele@atelierpaulin.com atelierpaulin.com Min&ral Joaillerie Large amazonite pebble and 18-carat yellow gold ampersand mirror chain, 100% recycled (RJC-Coc) / aberard@mandine.eu mineraljoaillerie.com


Vever Ginkgo ring in 18-carat recycled gold and 3 synthetic diamonds / damien@vever.com www.vever.com Angèle Brousse Joaillerie Shiny Paradis ring in fine gold, set with 19 diamonds / hello@angelebrousse.com www.angelebrousse.com

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Qitteri Paris Fusion H2 ring, aquamarine, rhodolite garnet and tourmaline on 18-carat white gold / contact@qitteri.com www.qitteri.com Min&ral Joaillerie médaille pi lapis-lazuli and 18-carat yellow gold ampersand mirror chain, 100% recycled (RJC-Coc) / aberard@mandine.eu mineraljoaillerie.com

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Qitteri Paris Pastel Equation Ring, pink tourmaline and peridot on 18-carat white gold / contact@qitteri.com www.qitteri.com Maison Copin Arctic dune ring in 18-carat recycled palladium-plated white gold, set with two baguette-cut Mozambique aquamarines and brilliant-cut diamonds / alexandre.benamu@copin.fr. www.copin.fr


speciale Francéclat “L’eccellenza della gioielleria francese è alimentata da un’eccezionale competenza, da designer rinomati e da una creatività in costante rinnovamento. Il suo know-how e la sua storia, strettamente legate alle grandi Maison di place Vendôme, hanno reso la Francia un punto di riferimento mondiale per il lusso e la creatività. L'arte della gioielleria francese ha visto evolvere i suoi codici nel tempo, di pari passo con i vari movimenti artistici. Una nuova generazione di brand creativi sta lasciando il segno in questo prezioso paesaggio ed è decisa a farsi conoscere anche oltre i nostri confini! Intendiamo valorizzare questa creatività proponendo una selezione di brand francesi emergenti e creativi in uno spazio dedicato in occasione della fiera Vicenzaoro nel 2024.”

“French jewellery-making excellence draws on prestigious expertise, renowned designers and everflowing creative inspiration. France owes its world-leading reputation in luxury and creativity to its expertise and a past rooted in the Place Vendôme’s high-profile Maisons. As time goes by, the standards and trends inherent to different art forms ebb and flow - and the art of French jewellery-making is no different. A new generation of creative brands is dawning across this exclusive landscape, powered by a drive to showcase their work beyond France’s borders. We aim to continue platforming this creativity by bringing a selection of emerging, creative French brands to a dedicated space at the Vicenzaoro trade show in 2024.”

FRENCH CREATIVE CORNER a Vicenzaoro 2024

“Francéclat supporta lo sviluppo di brand francesi di orologi, gioielli e articoli per la tavola. Il suo obiettivo è di espandere e sviluppare questi tre settori simbolici sia in Francia che nel resto del mondo, promuovendo la tanto ammirata art de vivre alla francese. Francéclat studia e comprende i mercati, guida la creatività, stimola l’innovazione e riunisce le persone giuste per accelerare la crescita di questi iconici settori francesi. Le nostre iniziative per mettere in luce il savoir-faire francese si estendono ben oltre i confini della Francia. Abbiamo legami in tutto il mondo e la nostra ambizione è quella di promuovere e favorire l’esperienza francese attraverso prodotti francesi autentici e finemente lavorati”. “Francéclat is responsible for developing French timepiece, jewellery and tableware brands. It aims to expand and develop these three symbolic sectors both in France and around the world, showcasing the country’s highly admired art de vivre. Francéclat studies and understands markets, drives creativity, stimulates innovation and brings the right people together to accelerate the development of these iconic French sectors. Our initiatives to spotlight French savoir-faire extend far beyond the borders of France. We have connections around the world, and our ambition is to promote and drive French expertise through finely crafted, authentic French products”.

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CONTATTI CONTACTS CLAIRE HENIMANN Direttrice Sviluppo Internazionale International Development Director c.henimann@franceclat.fr +33 6 62 30 13 19 LORINE SAILLARD Project Manager Internazionale International Project Manager l.saillard@franceclat.fr +33 1 53 77 29 03 LÉA JOYEZ Project Manager Comunicazioni Communications Project Manager l.joyez@franceclat.fr +33 1 53 77 29 17

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Jewellery that speaks for you. Atelier Paulin is a mode of expression, displaying personal messages through a variety of precious metal wires.Each piece of jewellery tells a story that is unique. They thus become emotional treasures. Since 2014, it has been all about personalisation, in-house innovations and collaborations in the form of collateral tributes.“We strive to promote the excellence of French artisanal know-how, and we are committed to maintaining a transparent, ethical approach to production.” - Matthias Lavaux, founder of Atelier Paulin. “Having reinterpreted and breathed new modernity into the ancestral technique of lettering, our Atelier continues to explore new spheres of creation to outline the contours of a coherent, aesthetic, singular and inspired global ecosystem.”

Atelier Paulin Gioielli che parlano per te. Atelier Paulin è un modo di esprimersi, per veicolare un messaggio personale attraverso tutta una varietà di fili di metalli preziosi. Ogni pezzo di gioielleria racconta una storia unica, diventando così un vero tesoro emozionale. Dal 2014 ci concentriamo sulla personalizzazione, l’innovazione e le collaborazioni sotto forma di “omaggi collaterali”. “Lavoriamo per promuovere l’eccellenza del savoirfaire artigianale francese e ci impegniamo a mantenere un’etica di produzione trasparente.” - Matthias Lavaux, fondatore di Atelier Paulin. “Dopo aver reinterpretato e infuso una nuova modernità alle tecniche ancestrali di lettering, il nostro Atelier continua a esplorare nuove sfere di creazione per definire i contorni di un ecosistema globale coerente, estetico, singolare e ispirato”. www.atelierpaulin.com

Angèle Brousse Joaillerie

Jewellery, even the most discreet, is a powerful means of expression. It reflects our style and conveys our emotions. Angèle Brousse’s jewellery collections are designed to be our partners throughout our lives, accompanying us through the special moments as well as our dayto-day routine. The brand was born from the fusion of refined, seductive design and a contemporary touch, echoing the elegance of today’s modern woman. Angèle Brousse plays with the delicacy of fine lines and micro-beading, revisiting the angular shapes of stars and crosses, and bringing a meticulous approach in which every detail counts to the pieces of jewellery she designs and creates. The finesse of their execution means they can be considered “second skin” jewellery. Angèle Brousse jewellery is made of 18-carat yellow gold, topped with fine or precious gems like diamonds, the designer’s favourite stone for its purity, unrivalled brilliance and symbolism of eternity. She designs each piece of jewellery, which is then meticulously crafted by expert hands in a traditional RJC (Responsible Jewellery Council)-certified workshop.

I gioielli, anche i più discreti, sono un potente mezzo di espressione. Ci regalano stile e trasmettono emozioni. Le collezioni di gioielli Angèle Brousse sono immaginate come partner di vita che ci accompagnano sia nei grandi momenti che nella quotidianità. Il brand nasce dalla fusione di un design raffinato e seducente con un tocco contemporaneo, che richiama l’eleganza e la modernità delle donne di oggi. Angèle Brousse gioca con la raffinatezza delle linee e le microperle, rivisita le forme spigolose delle stelle e delle croci, pensa e progetta i suoi gioielli con grande precisione: ogni dettaglio conta. Eseguiti con la massima finezza, possono essere considerati come gioielli “seconda pelle”. In oro giallo 18 carati, i gioielli Angèle Brousse sono tempestati di gemme semipreziose o preziose come il diamante: pietra preferita della designer per la sua purezza, la sua luminosità senza eguali e il suo simbolo di eternità. Ogni gioiello è disegnato dalla creatrice e realizzato minuziosamente da mani esperte in un atelier tradizionale certificato RJC (Responsible Jewellery Council). www.angelebrousse.com

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Rosa Maïtea, un brand francese di gioielleria etica, gioiosa e 100% tracciabile, ci invita a scoprire una collezione di gioielli eccezionali. Ogni singola creazione incarna tutta l’essenza del colore combinando con grazia granati, spinelli blu, spessartite dai toni agrumati, rodoliti e diamanti scintillanti. La prima collezione, La Bonne Étoile Arcoiris, è un vero inno al colore e all’originalità. Questa collezione trae ispirazione dalle stelle e propone anelli, bracciali, collane e orecchini etici, ciascuno impreziosito da una o più magnifiche stelle a sette punte. Le audaci parure sono realizzate in oro giallo 18 carati riciclato e tempestate di gemme di Tanzania 100% tracciabili dai colori scintillanti. La nostra filosofia è semplice: portare la luce in un mondo a volte cupo creando gioielli con oro riciclato, diamanti riciclati e gemme tracciabili. Rosa Maïtea è fiera del suo impegno per contribuire a un mondo migliore, proteggendo il nostro pianeta e promuovendo condizioni di lavoro sostenibili. Molto più che un semplice brand, Rosa Maïtea è una filosofia, la promessa di una bellezza etica e di un impatto positivo sul nostro mondo. Scoprite i nostri gioielli unici e colorati per brillare di mille luci!

Rosa Maïtea

www.rosamaitea.com

Uplifting, ethical and fully traceable French jewellery brand Rosa Maïtea brings you a collection bursting with exceptional pieces. Each of our designs is an expression of pure colour, in which garnet, blue spinel, citrushued spessartite, rhodolite and glistening diamond are artfully combined. The La Bonne Étoile Arcoiris début collection is a celebration of unbridled originality and colour in which stars takes centre-stage.Ethical rings, bracelets, necklaces and earrings unfold, each piece elevated by one or several glorious seven-pointed stars. Our statement sets are crafted in recycled 18-carat yellow gold and embellished with fully traceable stones from Tanzania in vibrant shades.Our vision is a simple one: to light up a world that can often seem dark with jewellery made from recycled gold and diamonds, and traceable stones. Rosa Maïtea is proud to be helping build a better world while protecting our planet and championing sustainable working conditions. More than just a brand, Rosa Maïtea embodies a vision and a pledge to support ethical beauty and impact positively on the world around us. Introducing our unique, high-colour jewellery designed to make you shine.

Van Den Abeele

Delphine, cosa puoi dirci di questo brand? Non è il gusto per il lusso che mi ha portata a creare la Maison Van Den Abeele, ma piuttosto la ricerca di senso, di trasmissione. Van Den Abeele è il cognome di mio marito e delle mie figlie. Amo spezzare gli schemi e i contrasti, essere libera, non seguire le regole ma stabilirle, il tutto naturalmente con tanto colore. Per me, la perfezione si trova tra il classico e l’eccentrico. È quindi in questo paradosso lussuoso che creo un incontro tra lo smalto e il colori del sole. Parlaci della Collezione Rainbow (2023)! L’arcobaleno è una passerella tra il reale e il celeste, un ponte inafferrabile che incanta piccoli e grandi. Le nostre creazioni riprendono questo ventaglio di sette colori. Per questa nuova collezione abbiamo voluto tuffarci anche nella maestosità delle forme degli anni ‘20.

Delphine, how would you describe the brand?It's not the love of luxury that led me to create the Van Den Abeele house, but rather the search for meaning and sharing. Van Den Abeele is my husband's family name and also the name of my daughters.I like to break codes and contrasts, to be free, not to follow but to set the tone, in a colourful way of course! For me, perfection lies between the classic and eccentricity. So, in this luxurious paradox, I bring together enamel and the colours of the sun.Tell us about the Rainbow Collection (2023).The rainbow is that bridge between the real and the celestial, that elusive bridge that amazes both young and old. Thus, our creations incorporate this gradient of the seven colours.It is also in the grandeur of the shapes of the 1920s that we wanted to immerse ourselves for this new collection. www.vandenabeeleparis.com

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speciale Francéclat

Each jewel is the reflection of a truth. Short-lived or timeless, part of the past or the future, personal or universal.This truth speaks through the relationship between the artisan who creates the jewel and the jewel itself. Because Copin jewellers know that what makes a jewel is as much creating it as wearing it. A truth captured by 150 years of inspiration, image, and know-how at the service of a unique identity. Yours. Handcrafted in Paris by our expert artisans since the very beginning, we have worked with the best jewellers, crimpers, polishers and gold smelters in the industry, all integral to Copin and found in each piece of our jewellery.At Copin, we want every single piece to be creative, delicate and ethical. We wish to keep an edge to be true, bold and virtuous.At Copin, we want you to feel at home. Welcome to Maison Copin.

Oscar Massin, Est. 1859/2022 Dopo aver ricoperto ruoli chiave presso Cartier, Harry Winston e De Beers, Frederic de Narp, Coralie de Fontenay e la direttrice creativa Sandrine de Laage hanno unito le forze per dare vita a un progetto rivoluzionario. Con il rilancio della Maison Oscar Massin, l’eredità del suo fondatore, visionario grand joaillier del 19esimo secolo, viene fatta evolvere radicalmente per creare un nuovo precedente per l’alta gioielleria. Le collezioni si ispirano ai design più iconici di Massin, in particolare ai suoi merletti in metallo, e alla sua sensibilità altamente raffinata e fantasiosa, mettendo in mostra la bellezza in continua evoluzione creata attraverso le infinite sinergie di diamanti e luce. La produzione utilizza solo diamanti coltivati a impatto climatico zero, completamente tracciabili, in montature di oro riciclato al 100%. Queste pietre eccezionali sono le prime a soddisfare i più alti standard di responsabilità ambientale ed etica di SCS Global Services. La missione di Oscar Massin è quella di creare gioielli che valga la pena indossare. www.oscarmassin.com

Maison Copin Ogni gioiello è il riflesso di una verità. Una verità fugace o senza tempo, parte del passato o del futuro, personale o universale.Questa verità si esprime attraverso il rapporto tra l’artigiano che crea il gioiello e il gioiello stesso. I gioiellieri Copin sanno che ciò che rende un gioiello tale, è tanto crearlo quanto indossarlo. Una verità racchiusa in 150 anni di ispirazione, immagine e savoir-faire al servizio di una personalità unica. La tua. Da sempre realizzati a mano a Parigi dai nostri esperti artigiani, tutti i gioielli Copin sono il frutto della nostra collaborazione con i migliori gioiellieri, crimpatori, lucidatori e fonditori d’oro del settore. Noi di Copin vogliamo che ogni singolo pezzo sia creativo, delicato ed etico. Vogliamo continuare a distinguerci per la nostra onestà, audacia e virtuosità. Da Copin, vogliamo farti sentire a casa. Ti diamo il benvenuto nella Maison Copin. www.copin.fr

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Oscar Massin

"OSCAR MASSIN, EST. 1859/2022The revered house of Oscar Massin, visionary 19th-century master jeweller, is radically evolving its legacy, setting a new precedent for fine jewellery. After holding key roles at Cartier, Harry Winston and De Beers, top executives Frederic de Narp, Coralie de Fontenay and Creative Director Sandrine de Laage joined forces to initiate a growing, gamechanging movement. The fine jewellery and Liberté engagement collections take inspiration from Massin’s most iconic designs, most notably his metal lacework, showcasing the everchanging beauty created through the infinite synergies of diamonds and light. Informed by Massin’s highly refined, imaginative sensibility, the line uses only fully traceable, climate-neutral grown diamonds in settings of 100% recycled gold. These exceptional, newly available stones are the first to meet the highest standards of environmental and ethical responsibility by SCS Global Services.Oscar Massin is on a mission to make fine jewellery worth wearing."

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speciale Francéclat

Qitteri is a high-end contemporary jewellery brand founded by designer Michel Tortel and leading collectors. It offers unique pieces with clever, pure geometric architectures designed to highlight and showcase the beauty of exceptional gems within subtle, never-before-seen colour harmonies.Each piece of Qitteri jewellery is designed around its gems, their colours and the colours they project onto the skin. Our pieces are hand-crafted in 18-carat rhodium-plated white gold. They are designed like works of art to evoke emotions as powerful as those felt when confronted with the paintings of the great colour masters. Our stones are chosen and tested at length at different times of the day to perfect the harmony of their light. Our design is simple and refined. For some jewels, it evokes a timeless form of classicism, Art Deco or contemporary architecture, but the lines are designed solely to define the best possible light path by removing all superfluous material. We create to last and to pass on. We sculpt the light of the skin."

Qitteri è un esclusivo brand di gioielleria contemporanea fondato dal designer Michel Tortel e da importanti collezionisti. Propone pezzi unici con profili geometrici intelligenti e puri, progettati per evidenziare e sublimare la bellezza di gemme eccezionali all’interno di raffinate armonie cromatiche inedite. Ogni gioiello Qitteri è disegnato intorno alle gemme, ai loro colori e ai colori che proiettano sulla pelle. I nostri pezzi sono realizzati a mano in oro bianco rodiato 18 carati. Immaginati come opere d’arte, evocano emozioni intense come quelle provate di fronte ai dipinti dei grandi coloristi. Le nostre pietre vengono scelte e testate a lungo in diverse ore del giorno, per perfezionare l’armonia dei loro riflessi. I nostri design sono semplici e raffinati. In alcuni gioielli evocano una forma senza tempo di classicismo, art déco o architettura contemporanea, ma le linee sono pensate esclusivamente per definire il miglior percorso di luce possibile, eliminando tutto il materiale superfluo. Creiamo per durare e per tramandare. Scolpiamo la luce della pelle.

Fondata nel 1821, la Maison Vever è stata pioniera del movimento Art Nouveau nato alla fine del 19esimo secolo. Questa rivoluzionaria corrente stilistica, tutta curve e asimmetrie, all’epoca rimise l’arte, l’audacia creativa e le abilità artigianali al centro della gioielleria, al servizio di una nuova estetica. Le straordinarie creazioni della Maison le hanno valso ben 5 Gran Premi alle Esposizioni Universali tra il 1889 e il 1925. Inattiva dal 1982, Vever ha riaperto i battenti nel 2021 a Parigi, in rue de la Paix, guidata da Camille e Damien Vever - la 7a generazione al timone di questa attività a conduzione familiare. 200 anni dopo la sua creazione, la Maison Vever fa sbocciare una nuova visione della gioielleria: oro riciclato, diamanti da laboratorio e smalto plique-à-jour combinano sapientemente savoir-faire artigianale e tecnologie all’avanguardia, abilità manifatturiere e genio umano, patrimonio e futuro. Il suo universo creativo apre le porte di un mondo fantastico caratterizzato da una vegetazione ammaliante e popolato da creature incantate, il tutto realizzato dai migliori artigiani francesi della Place Vendôme.

Founded in 1821, Maison Vever was a pioneer of the Art Nouveau movement that emerged at the end of the 19th century. With its curves and asymmetry, this revolutionary style placed art, creative daring and craftsmanship at the heart of jewellery, in the service of a new aesthetic. The House's exceptional creations won it five Grand Prix at the Universal Exhibitions from 1889 to 1925. Dormant since 1982, Vever reopened in 2021 in Rue de la Paix in Paris under the leadership of Camille and Damien Vever, the 7th generation at the helm of the family firm. 200 years after its creation, Maison Vever brings to life a new vision of jewellery: recycled gold, lab-grown diamonds and plique-à-jour enamel combine artisanal know-how and cutting-edge technology, hand work and human genius, heritage and future. Its creative universe opens the door to a fantastical world of fascinating vegetation and enchanting creatures, all crafted by the finest French artisans of Place Vendôme.

www.qitteri.com

Qitteri Paris

Vever www.vever.com

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In 1851, Léon Rouvenat unveiled his jewellery collection at London’s very first Great Universal Exhibition to dizzying artistic acclaim. Over a 25-yearperiod, he was a prolific participant and gold-medalwinner in the universal expositions. The artist’s unique flair lives on today through the values upheld by the Maison Rouvenat, whose story is now unfolding in the 21st century with the very same passion and delicate inventive spirit. Inspired by archive material reworked by Sandrine de Laage, the Maison’s designs are an ode to eco-design and rosetteshaped jewels, with recycled gold and silver clasping heritage gemstones to perfection. Once complete, each piece of jewellery is slipped into a unique box brought to life by New York street artist Senz’s artistic vision. The exhibition continues on. Visit Rouvenat at 416 rue Saint-Honoré, Paris 8e.

Min&ral Joaillerie Il Mar Mediterraneo custodisce tesori di creatività che ci ispirano. I nostri gioielli sono il riflesso delle nostre origini. Traiamo la nostra forza in quella del nostro mare. Min&ral joaillerie nasce nel 2018 dal savoir-faire di Mandine, un’azienda a conduzione familiare specializzata nella creazione di gioielli per le principali reti di gioielleria dal 1892. Min&ral sfrutta il suo retaggio e stravolge le regole con creazioni etiche e preziose. Il 2023 rappresenta una nuova svolta, nuovi design, nuove gemme, nuovi colori. Il savoir-faire generazionale di Min&ral joaillerie è garante della qualità delle nostre creazioni, realizzate in oro 18 carati ecogold e tempestate di pietre 100% naturali. La nostra collezione di medaglie esce dagli schemi della gioielleria tradizionale. Le nostre medaglie sono la combinazione perfetta tra l’autenticità dei materiali e la raffinatezza delle gemme preziose e semipreziose. mineraljoaillerie.com

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Rouvenat

The Mediterranean is brimming with inspiring, creative gems. Our jewellery reflects our beginnings. The intensity of our sea empowers our own. Min&ral joaillerie was created in 2018 and owes its origins to the expertise of Mandine, a family company specialised in creating jewellery for the major French jewellery networks since 1892. Min&ral draws on its heritage and breaks all the rules with its precious, ethical jewellery. 2023 marks a turning point, New designs New stones New colours Passed down from generation to generation, min&ral joaillerie’s expertise means quality you can trust in our 18-carat ecogold jewellery set with 100% natural stones. Our medallion bar concept is shaking up norms in traditional jewellery. Our medallions are the perfect combination of authentic materials and refined precious and semi-precious stones.

Léon Rouvenat presenta la sua collezione di gioielli in occasione della prima Esposizione Universale di Londra nel 1851 e ottiene un grande successo artistico. Per 25 anni conserva una posizione di rilievo nelle Esposizioni Universali, aggiudicandosi la Medaglia d’Oro. Oggi, la peculiarità di quest’uomo è commemorata dai valori della Maison Rouvenat, la cui storia si riscrive con la stessa passione e inventiva raffinata nel corso del 21esimo secolo. Le nuove creazioni traggono ispirazione negli archivi della Maison e vengono reinventate da Sandrine de Laage con una particolare attenzione per i rosoni e la sostenibilità. I gioielli sono realizzati in oro e argento riciclati, adattati alle pietre antiche. Una volta ultimato, il gioiello viene racchiuso nel suo scrigno unico trasformato dalla visione artistica di Senz, street-artist newyorchese. Un luogo di pregio viene spesso descritto come uno “scrigno”. Rouvenat si trova al 416 rue SaintHonoré, nell’8° arrondissement di Parigi. www.rouvenat.com

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borsa diamanti italia

DEIL JOSEPH

Samuel e Isac Deil

Deil Isac, a capo dell’azienda insieme al fratello Samuel, fa il punto della situazione nel comparto delle gemme 120

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hiedo di fare lo spelling di nome e cognome, certamente non italiani. Ed infatti l’origine della famiglia di Deil Isac, a capo della Deil Joseph insieme al fratello Samuel, è persiana. Lui è nato in Italia, della Persia erano il padre e il nonno che già all’epoca (anni ’50) trattava preziosi, iniziando l’attività con i turchesi, importati direttamente dal loro Paese d’origine. “Mio padre si affacciò al mondo del diamante poco prima degli anni ’70 - spiega Deil Isac senza però abbandonare il commercio dei turchesi, affiancando il nonno nella sua attività. Diventò ingegnere in America, teneva a farsi chiamare ingegnere, è stato iscritto nell’albo d’oro per la sua professione. È poi diventato socio della Borsa Diamanti d’Italia dal 1972, benemerito nell’80, socio onorario nel 2013 (una rinfrescata alle date se la dà leggendo con giusto orgoglio attestati, diplomi e riconoscimenti che tappezzano le pareti

dello studio di Milano da cui si dirama l’attività di commercio di preziosi, svolta essenzialmente tramite rapporti personali e canali diretti, al momento l’azienda non si interfaccia on line), infine medaglia d’oro della Camera di Commercio per quarant’anni di attività nel 2008”. Quali sono i vantaggi di essere socio della Borsa Diamanti d’Italia? “Il nostro nome è accreditato e rinomato in tutte le Borse mondiali, da New York, ad Anversa, a Tel Aviv”. Deil Isac lo sostiene senza boria, perché effettivamente è così, è arcinoto e stimato interlocutore nei centri nevralgici del mercato dei diamanti, tecnicamente non deve di certo mostrare il tesserino di socio. La sua storia è quella di una famiglia importante nel comparto di genere. “Essere socio della Borsa Diamanti d’Italia è un’appartenenza dovuta, è il naturale suggello di quarant’anni di storia”. Fino a pochi anni fa, De Beers aveva gridato ai quattro venti che mai e poi mai avrebbe commerciato in 5.2023


borsa diamanti italia diamanti sintetici. Invece, da un po’ di anni ha spalancato le porte alle gemme di laboratorio lanciando il suo brand Light Box. Ciò rischia di disorientare il settore, già agitato. Cosa succede? Perché De Beers ha cambiato rotta? “Diciamo che attualmente sul mercato italiano i diamanti sintetici non sono ancora apprezzati. Perché De Beers ha cambiato rotta vorrei capirlo anch’io, suppongo si tratti di strategie aziendali che saranno meglio interpretabili nel lungo periodo, in tutti i casi vengono fatte salve la trasparenza e le buone pratiche di De Beers che sa come, perché e quando muoversi. Già vent’anni fa iniziò a rimodulare la catena di distribuzione, dando spazio ai grossi distributori e tagliando gli intermediari, ovvero il mediatore sulle varie piazze, ovvero il grande grossista, medio grossista, il piccolo grossista, pensando di andare direttamente dalla fonte al negozio o al monomarca. Obiettivo non pienamente centrato, dal mio personale punto di vista. Erano gli anni in cui De Beers faceva bellissime campagne pubblicitarie, lanciando, ad esempio, il trilogy, la mitica trilogia che ha fatto lavorare bene tutto il settore, e che ancora tira. Io non ho chiaro cos'hanno in testa adesso che stanno spingendo il diamante sintetico, quello che le posso dire è che il mercato italiano non lo ha ancora cercato, assorbito, mentre quello americano si è

Deil Joseph the clean face of diamonds. Deil Isac, who heads the company along with his brother Samuel, takes stock of the situation in the gemstone industry

Parlando in generale, è una confusione che genera maggiori profitti? “Si è arrivati a dire ‘diamante naturale sintetico’: se è naturale non è sintetico, se è sintetico non è naturale. Una nomenclatura del tutto nuova, frutto di strategie dei mass media, di cui ci sfugge ancora la dinamica, fatto sta che il valore dei diamanti naturali decresce”. Le gemme sintetiche attireranno clientela più giovane? “Probabilmente. I sintetici amplieranno la fascia di clientela giovane, quella che acquista sul telefonino da Amazon a 500/1000 euro, augurandoci però il ritorno in gioielleria per una scelta più consapevole e di classe, spazzando via anche la chincaglieria griffata in vendita nelle ‘tabaccherie’. La bigiotteria è roba diversa dalla gioielleria, termine oggi molto abusato. L’ottone color oro contornato da qualche ciondolo non è un gioiello, che invece è in oro 18 carati magari con diamante”. In compenso, chi oggi sceglie il gioiello canonico è più selettivo ed esigente. “In effetti sì. Il prodotto medio per la fascia media era andato un pò scomparendo negli ultimi tempi, mentre da qualche anno a questa parte sta riemergendo, posizionandosi a livelli anche più elevati con richieste sempre più specifiche, quindi la pietra particolare, l’unicità, il pezzo importante”. Le risulta così anche per l’estero? “Siamo un’azienda di tradizione, arrivata alla terza generazione conquistando credito e spazi anche oltre i confini italiani. In questa direzione, lavoriamo molto e bene con gli Stati Uniti, l’Oriente non ci ispira granché”.

LA FACCIA PULITA DEI DIAMANTI buttato a capofitto a generare confusione. Mio padre, scherzando, diceva che un fondo di bottiglia rimane un fondo di bottiglia, che sia di roccia, di quarzo o di chissà cosa, E c’è di più: se prima si vendevano pietre sintetiche a 3000/5000/8000 euro al carato, assurdo dal mio punto di vista, adesso le trovi a 2000. Se vogliamo fare un parallelo, una cosa simile, ad esempio, è successa con i “gioielli” in acciaio, esposti in certe gioiellerie (“tabaccherie”, le chiamo io), accessori brandizzati, inscatolati, consegnati in sacchettini di plastica… Il mercato si spaccherà di nuovo: alla stessa maniera, la signora ambisce ad avere una borsa della Louis Vuitton o Chanel di 10.000/15.000 euro, che detto in maniera volgare è un pezzo di pelle lavorata, quindi un tipo di clientela che cercherà l'originale sosterrà un mercato un po’ più elitario, più costoso, mentre il mercato di bassa fascia finirà in altre gestioni. De Beers, secondo me, sta sperimentando strade alternative. Vedremo”. 5.2023

The family background of Deil Isac, who heads Deil Joseph along with his brother Samuel, is Persian. He was born in Italy; from Persia were his father and grandfather, who already at that time (1950s) dealt in precious stones, starting the business with turquoises, imported directly from their country of origin. “My father entered the diamond business just before the 1970s but did not abandon the turquoise trade, working alongside his grandfather in his business. He became an engineer in America and became a member of the Diamond Exchange of Italy since 1972, a well-deserving member in 1980, an honorary member in 2013, and finally a gold medal from the Chamber of Commerce for 40 years of activity in 2008.” What are the benefits of being a member of the Diamond Exchange of Italy? “Our name is accredited and renowned in all the world's stock exchanges, from New York, to Antwerp, to Tel Aviv. Being a member of the Diamond Exchange of Italy is a due membership, it is the natural seal of forty years of history.” Until a few years ago, De Beers shouted to the four winds that he would never, ever deal in synthetic diamonds. Instead, for the past few years he has thrown the doors wide open to lab-made gems by launching his Light Box brand. This threatens to disorient the already agitated industry. What’s happening? “Let’s say that currently in the Italian market synthetic diamonds are not yet appreciated. Why De Beers has changed course I would like to understand too, I suppose it’s about business strategies. My father jokingly said that a bottle bottom remains a bottle bottom, whether it's rock, quartz or who knows what. If we want to draw a parallel, a similar thing, for example, happened with steel “jewelry” displayed in certain jewelry stores (“tabaccherie,” I call them), branded accessories, boxed, delivered in little plastic bags. We shall see. Speaking generally, is this confusion generating more profits? “It has come to mean 'synthetic natural diamond': if it is natural it is not synthetic, if it is synthetic it is not natural. A whole new nomenclature, the result of mass media strategies.” Will synthetic gemstones attract younger clientele? “Probably. Synthetics will broaden the young clientele segment, those who buy on their cell phones from Amazon at 500/1000 euros, hoping, however, for a return to the jewelry store for a more conscious and classy choice, sweeping away even the designer trinkets on sale in "tobacco shops.” On the other hand, those who choose canonical jewelry today are more selective and discerning. “Indeed, yes. The average mid-range product had been disappearing somewhat in recent times, while for the past few years it has been re-emerging, positioning itself at even higher levels with increasingly specific demands, thus the particular stone, the uniqueness, the important piece.”

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borsa diamanti italia

Diamanti: lieve ripresa del naturale, in arrivo sanzioni per quelli russi

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opo aver assistito negli ultimi mesi ad un abbassamento dei prezzi, finalmente, dallo scorso mese di novembre incominciamo ad avere dei segnali positivi verso una stabilità per non dire verso una certa ripresa dei prezzi. Questo trend dà una certa fiducia agli operatori del settore che sperano ora di recuperare quello che durante l’anno non sono riusciti a fare. Questa ripresa incute un certo ottimismo ora che stiamo attraversando il momento dell’anno più importante per il settore dei diamanti e della gioielleria con diamanti in generale.

Nell’ultimo periodo a causa di diversi fattori le principali borse sparse nel mondo si sono trovate a fare fronte ad una domanda abbastanza debole. Nello specifico, il commercio nella borsa israeliana a causa della guerra tra Israele e Hamas è ancora a La WFDB, federazione rilento. Negli Stati Uniti, mondiale delle Borse che sono il più importante Diamanti, ha approvato il mercato per i diamanti naProtocollo G7 sui diamanti del turali, le aspettative per i World Diamond Council. È consumi natalizi non erano approccio globale basato certo buone e questo dovuto sull’autoregolamentazione del ad una minore fiducia dei cone ai timori di una possettore che non favorirebbe sumatori sibile recessione. E per quanto un centro commerciale riguarda il secondo merrispetto a un altro. cato per importanza, quello cinese, la ripresa non è ancora arrivata come si sperava. Ad Anversa gli scambi sono sempre stati nella normalità anche se le vendite sono rimaste nel complesso tranquille. Però alcune misure intraprese, come per esempio aver congelato le importazioni di diamanti grezzi in India hanno dato un respiro di sollievo al mercato indiano, nonostante Surat stia ancora operando ad una frazione delle sue capacità.

Ora, finalmente, visto l’andamento della domanda avuta lo scorso mese di novembre, stiamo assistendo ad una inversione di tendenza dei prezzi che ci fa guardare con maggior ottimismo al nostro prossimo futuro. Un’ulteriore sfida ci aspetta per il 2024: all’inizio del prossimo anno, il G7 annuncerà probabilmente il proprio sistema di sanzioni nei confronti dei diamanti russi. Esistono diverse proposte concorrenti su come dovrebbe essere implementato il divieto. La WFDB, federazione mondiale delle Borse Diamanti, ha approvato il Protocollo G7 sui diamanti del World Diamond Council. Si tratta di un approccio globale basato sull’autoregolamentazione del settore che non favorirebbe un centro commerciale rispetto a un altro. La soluzione proposta dal WDC si basa sull’autoregolamentazione del settore piuttosto che su sistemi di controllo governativo. Sarà accessibile a tutti le parti, compresi le aziende più piccole. Riteniamo che questo modello metterà effettivamente al bando i diamanti russi, causando al tempo stesso il minor disagio possibile all’intero settore dei diamanti. Il Belgio ha proposto un sistema basato sulla tecnologia di tracciabilità che è ancora in fase di sviluppo. Richiede inoltre che tutti i diamanti grezzi e tagliati passino attraverso un unico centro, molto probabilmente lo stesso Belgio. Nel Frattempo Martin Rapaport sta promuovendo un protocollo sui diamanti negli USA che richiederebbe al governo degli Stati Uniti di regolamentare e applicare il divieto di importazione e vendita dei diamanti russi, utilizzando una tecnologia blockchain per tracciarne il movimento dalla fonte all’importazione. Resta da vedere quale di questi sistemi attuerà il G7. Una cosa è certa: dovremo tutti imparare ad accogliere il nuovo sistema. Il settore è in continuo cambiamento e l’unica soluzione è adattarci ai nuovi cambiamenti.

Luigi Cosma presidente BDI

La Borsa Diamanti d'Italia, è una libera Associazione senza fini di lucro fra commercianti, mediatori in diamanti e pietre preziose, orafi ed affini. Il suo scopo è quello di dare ai propri Soci una Sede per sviluppare e promuovere le iniziative che possono tornare utili ai Soci stessi

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pagina a cura di Borsa Diamanti Italia

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gemme discover E-motion

E-MOTION Display try on

le novità presentate nei prossimi appuntamenti fieristici

splay is the innovative point-of-sale concept and paves the way for a new way of understanding the diamond and precious gem trade. It is no coincidence that E-Motion is presenting it: it has innovation in its DNA and was among the companies that anticipated the adoption of technology platforms in the precious stones sector. For 2024, E-Motion is reinforcing its major commitment, in very close contact with jewellers. It will, in fact, become the sole interlocutor in Italy of the Diamondsonline.it platform. “We offer dedicated services,” says Sorrentino, CEO of E-Motion, “and the virtual tryon displays are designed to implement in-store sales. With the help of proven technologies and with the participation in the Diamondsonline.it platform, E-Motion aims to give jewellers more and more services and information”. t is possible to equip oneself with the totems by joining the ‘become a partner’ initiative, which is available at www.emotions.it with three different kit profiles starting from figures that are also suitable for small shops and/or workshops. The try-on display will revolutionise the world of services for jewellers “because,” says Sorrentino, “it gives retailers the opportunity, even if they do not have a complete stock of all diamond carats, to use the totem to simulate trying a stone on a customer’s hand”.

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un periodo di grande cambiamento ma viviamo in un paese nel quale la figura dell’orafo gioielliere è ancora fondamentale»

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Sergio Sorrentino CEO di E-Motion

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- dice Sorrentino - dà la possibilità ai negozianti, pur non ergio Sorrentino, CEO di E-Motion, avendo uno stock completo di tutte le carature dei diamanti, di presenterà gli innovativi display virtual usufruire del totem per simulare la prova di una pietra sulla mano try on a Vicenzaoro, primo appuntamento del cliente. In tanti anni di carriera all’interno del mondo del giodel 2024, e poi nei prossimi eventi fieristici. Il iello ho potuto constatare l’esistenza di tante realtà in grado di display è il concept per il punto vendita e apre esprimere molto di più, al meglio delle proprie possibilità, se sono la strada al nuovo modo di intendere il comadeguatamente supportate. Il settore delle gioiellerie affronta un mercio dei diamanti e delle gemme preziose. Non è un periodo di grande cambiamento ma viviamo in un paese nel quale caso che lo presenti E-Motion: ha l’innovazione la figura dell’orafo gioielliere è ancora fondamentale. La gioielnel proprio dna ed è stata tra leria, infatti, non è solo un luogo di vendita ma anche di supporto le aziende che hanno anticie assistenza alla clientela, spesso fidelizzata e storica, che acpato l’adozione di piattaquista ma poi ripassa in gioielleria. Il display darà la possibilità, forme tecnologiche previo investimento esiguo, di rifornire il proprio punto vendita e nell’ambito dei preziosi. Eapparire agli occhi del pubblico, con Motion rafforza per l’ausilio di E-Motion, come uno il 2024 il suo grosso specialista dei diamanti». impegno, a contatto molto stretto con i gioiellieri. Diventerà, infatti, l’unico interlocutore in Italia della piattaforma Diamondsonline.it «Offriamo servizi dedicati - dice Sorrentino CEO di E-Motion - e i display virtual try on sono pensati per implementare le vendite all’interno dei negozi. Con l’ausilio di tecnologie già rodate e con la partecipazione alla piattaforma Diamondsonline.it, E-Motion si propone di dare sempre più servizi e informazioni ai gioiellieri». È possibile dotarsi dei totem aderendo all’iniziativa “diventa partner”, disponibile sul sito www.emotions.it con Display try on: E-Motion presents tre profili differenti di kit a partire da new products at upcoming trade cifre adatte anche ai piccoli negozi e/o fairs Sergio Sorrentino, CEO of E-Motion, «Il settore delle laboratori. Il display try on rivoluzionerà will present the innovative virtual try-on display at Vicenzaoro, the first event in 2024, gioiellerie affronta il mondo dei servizi alle gioiellerie «perché and then at forthcoming trade fairs. The di-



gemme discover Nivoda

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diamante naturale, nonostante il momento di forte pressione, ha ancora dei vantaggi nei confronti dei concorrenti e il suo posto in gioielleria è destinato a brillare ancora per molto tempo. Nivoda è consapevole che il valore intrinseco del diamante supera il valore emozionale in gioielleria, è fonte di benessere che va ben oltre la figura del consumatore finale, sostiene una filiera mondiale che parte dalle miniere, passa per i tagliatori ed infine, a cascata, termina sui distributori. Le certificazioni sono l’anello di congiunzione necessario tra tutti questi attori e sono ad oggi il mezzo più potente per garantire e trasmettere al pubblico i valori di un’industria eticamente sana e trasparente. Nivoda promuove una comunicazione chiara che passa dai

l’impegno di Nivoda per l’eccellenza etica nella catena di fornitura dei gioielli

DIAMANTI OLTRE LA PRESSIONE laboratori di certificazione arrivando fino a programmi specifici che garantiscono standard etici superiori. È il caso dei diamanti CANADAMARK, corredati da appositi attestati che tracciano l’intera filiera delle gemme, dall’estrazione alla messa in commercio. Altro organo che il marchio ugualmente promuove e che definisce per intero la serietà della filiera è il Responsible Jewelry Council (RJC). Entrambi i programmi sono esempi di valore aggiunto necessario ad innalzare gli standard etici dei diamanti che saranno poi messi in commercio. Nivoda è impegnato a mantenere i più alti livelli di trasparenza e a dotare gli operatori del settore di adeguati strumenti per offrire diamanti che risplendano non solo per il loro taglio ideale, ma anche per i valori umani che racchiudono in sè.

Diamonds beyond pressure: Nivoda's commitment to ethical excellence in the jewellery supply chain The natural diamond, despite the current high pressure, still has advantages over its competitors and its place in jewellery is set to shine for a long time to come. Nivoda is aware that the intrinsic value of the diamond exceeds its emotional value in jewellery, it is a source of wealth that goes far beyond the end consumer, it supports a worldwide supply chain that starts at the mines, passes through the cutters and finally, cascading down to the distributors. Certifications are the necessary link between all these actors and are today the most powerful means to guarantee and convey to the public the values of an ethically sound and transparent industry. Nivoda promotes clear communication from certification laboratories to specific programmes that guarantee higher ethical standards. This is the case with CANADAMARK diamonds, which are accompanied by specific certificates tracing the entire gem chain, from extraction to marketing. Another body that the brand also promotes and which fully defines the seriousness of the supply chain is the Responsible Jewelry Council (RJC). Both programmes are examples of the added value needed to raise the ethical standards of diamonds that will then be put on the market.

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inchiesta

2023, il GIOIELLO MODA tiene ma occorre sempre più ricerca, marketing e innovazione di Pasquale Tallarino

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lavoro sulla ricerca e sulla qualità, gli investimenti forti sul made in Italy per «continuare a fare la differenza», il vintage intramontabile, il segreto della produzione non esternalizzata per evitare la trappola del mercato parallelo. Ecco la ricetta del settore del bijoux per difendersi dalla crisi o dal rischio flessione. Gli operatori fanno un bilancio del 2023 analizzando fatturati, punti di forza e debolezza. Francesco Massari fondatore e titolare di Gemmarium

«Abbiamo conquistato uno spazio importante in gioielleria e alta gamma: chi ha scelto la nostra azienda, ha riconosciuto un valore aggiunto che altri prodotti non hanno»

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La previsione del 2024 non può prescindere dalla premessa, che è una “dolce condanna” ma anche la grande sfida: «Un po’ come la moda - raccontano a Preziosa Magazine gli intervistati dobbiamo sempre rinnovarci e specializzarci per difenderci dal problema dell’importazione che inquina il nostro mercato». La criticità maggiore che viene avvertita è la micro concorrenza spesso sleale, alimentata anche da dirette social che propongono oggetti di basso lignaggio. Francesco Massari, fondatore e titolare di Gemmarium,

dichiara: «In questi anni, il mondo del bijoux ha conosciuto stagioni di primario interesse. Abbiamo conquistato uno spazio importante in gioielleria e alta gamma: chi ha scelto la nostra azienda per la qualità delle nostre pietre dure naturali e il design artigianale, ha riconosciuto un valore aggiunto che altri prodotti non hanno. Il 2023 è stato un anno molto difficile. Non lo definisco, però, negativo: siamo riusciti ad ottenere un incremento del fatturato che oscilla tra il +10% e il +15% rispetto al 2022, quindi riscontriamo una situazione di sostanziale stabilità. Si tratta, però, di una stabilità nei numeri ma non come energia messa in campo. Abbiamo dovuto profondere, infatti, sforzi e investimenti maggiori, perché sono anche lievitati i costi delle materie prime e perché dobbiamo conservare standard altissimi di qualità, se vogliamo davvero difenderci dai rischi, dalle insidie». Ecco quali, secondo Massari: «I negozianti vogliono lavorare con un prodotto mass market, cioè un concetto molto popolare e anche privo di contenuti. Non è detto, infatti, che questo prodotto fortemente spinto anche sui social attraverso influencer si venda facilmente. C’è dunque una fascia di clientela che guarda esclusivamente alla pubblicità. Altri clienti, invece, guardano al prodotto, alle sue caratteristiche e al lavoro di ricerca che c’è dietro. Le difficoltà che

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inchiesta

«Il nostro made in Italy è garanzia di personalizzazione e differenziazione. Inoltre noi garantiamo un servizio post vendita che altri competitor non potranno mai assicurare» Maria Rosaria Germano Confuorto Gioielli

I brand di riferimento confermano una chiusura con segno positivo, ma è una lotta quotidiana contro i prodotti importanti di scarsa qualità evidenzio sono anche conseguenza della forte spinta, proveniente dalla Cina e dal Medio Oriente, di prodotti di bassa qualità. Gemmarium ha una clientela di età compresa tra i 35 ed i 75 anni e il continuo bombardamento che arriva dai social spinge il pubblico ad una scelta più ragionata. È importantissimo che vi sia una consapevolezza ma crea anche un rallentamento per il raggiungimento degli obiettivi di acquisto e quindi di vendita». Ecco le contromosse: «Noi come Gemmarium abbiamo reagito con una comunicazione contemporanea e che punti soprattutto sulla consapevolezza. La utilizziamo non come televendita - spiega Francesco Massari - ma facendo capire al cliente il lavoro di ricerca e di qualità che c’è dietro. Consideriamo alcune fiere molto distanti dai progetti che noi, come specialisti di gioielli in pietre dure, avremmo necessità di sviluppare. Nel 2024 continueremo ad investire molto sullo studio e design delle nostre collezioni. Nelle ultime collezioni - Gemmarium per la donna e Homo per l’uomo abbiamo, ad esempio, spinto su caratteri molto spiccati per dare il cambio di passo fondamentale per la nostra linea di produzione. La nostra strategia, dunque, sarà staccarci dalla produzione di serie lavorando su un prodotto specifico. Mi aspetto un anno molto interessante, perché

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metteremo in atto tutta la verifica delle nostre intenzioni». Cosmo Petrone, fondatore della Vintage Bijoux Preziosi, traccia il bilancio di un «2023 che ci ha dato grandi soddisfazioni con inserimento di idee e prodotti nuovi. Siamo un’azienda che ha uno zoccolo duro di quasi 50 anni e l’abbiamo rinnovato investendo in tecnologia, prodotti e uomini per limitare la concorrenza. La clientela ha apprezzato molto». Quali investimenti, nel dettaglio? «Abbiamo puntato tutto su linee che hanno come caratteristiche le paste vitree ed i cammei in fine porcellana. Abbiamo innovato con una galvanica sui pezzi, affinché sia garantita una tenuta quasi illimitata dei prodotti. Non abbiamo aspettato alla finestra in attesa di tempi migliori, dopo la crisi del 2022. Al contrario, abbiamo rotto gli indugi: abbiamo innovato e basta. Il fatturato ha fatto registrare un incremento del 30-35% e la previsione sul 2024 è un investimento ulteriore su ricerca, sviluppo e tecnologia. Noi ci inseriamo in una nicchia di mercato che non è solo gioielleria o solo bigiotteria. Noi siamo esattamente al centro. Abbiamo tecniche di lavorazione uguali ai gioielli ma anziché metallo prezioso utilizziamo lega in bronzo. Il risultato che abbiamo ottenuto è stato

Cosmo Petrone fondatore della Vintage Bijoux Preziosi

«Non abbiamo aspettato alla finestra in attesa di tempi migliori, dopo la crisi del 2022. Al contrario, abbiamo rotto gli indugi: abbiamo innovato e basta»

indirizzare i cammei in chiave neoclassica: opere di Canova e Thorvaldsen riprodotte in conchiglia. Le paste vitree hanno la stessa raffigurazione: produciamo noi, non abbiamo concorrenza. Abbiamo creduto fortemente nel made in Italy e non crediamo, invece, nella decentralizzazione. Non è conveniente disegnare in Italia e poi commissionare la produzione in Cina, perché poi sappiamo bene che si rischia il mercato parallelo. Il nostro punto di forza è seguire le mode ma produrre in autonomia per offrire un prodotto di altissima qualità nei nostri laboratori e non avere competitor». Maria Rosaria Germano, Confuorto Gioielli, non nasconde che «il settore non vive più gli anni di splendore dell’inizio 2000 ma la nostra azienda è comunque in risalita dal punto di vista della produzione e della distribuzione rispetto al 2022 e in termini di fatturato registriamo un incremento 2023 rispetto all’annualità precedente, +20-25%». Il filo conduttore lega gli operatori di settore: difendersi dalla concorrenza sleale e trovare strategie che consentano di confermarsi come brand di qualità. «Siamo presenti sul mercato da oltre 30 anni -

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Marisa Angelucci creatrice e fondatrice di Amlé

«Il nostro investimento deve continuare a concentrarsi su un prodotto di nicchia e di qualità, perché disturbano molto la concorrenza sleale e il prodotto di basso lignaggio che provengono dai paesi emergenti»

dice Germano - ed ai nostri clienti, che talvolta si aspettano un prezzo più contenuto, spieghiamo che i prodotti di basso lignaggio, provenienti da paesi emergenti, non potranno mai garantire ciò che noi proponiamo. Lo spieghiamo attraverso una comunicazione quotidiana e costante: il nostro made in Italy è garanzia di personalizzazione e differenziazione. Inoltre noi garantiamo un servizio post vendita che altri competitor con prodotti importati non potranno mai assicurare. Abbiamo clienti che ritornano da noi e che ci chiedono di dare nuova vita ad una collana in perle, vecchia di dieci anni. Possiamo accontentarli grazie alle abilità dei maestri orafi e grazie al laboratorio che è presente al nostro interno. Le prospettive per il 2024 terranno contro di due canali di sviluppo. Il primo è la conferma di un investimento sempre massiccio sulla comunicazione e la valorizzazione del nostro brand: saremo molto presenti nelle vetrine dei nostri clienti. Il secondo è una sterzata inevitabile verso la vendita on line, un canale che consideriamo irrinunciabile perché è sempre più utilizzato dai clienti». Ecco Marisa Angelucci, creatrice e fondatrice di Amlé: «I problemi ed i rallentamenti ci sono stati riferiti anche dai nostri clienti, quando li abbiamo incontrati. Poi alla fine 132

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«Reggiamo all’urto del micro mercato dei paesi emergenti grazie alla buona riuscita delle collezioni, alla abilità nella realizzazione di alcuni prodotti venduti bene. Abbiamo introdotto nuovi marchi» Marco Simeone bysimon.it

hanno tutti comprato. Nel nostro caso, è andata così. Registriamo un fatturato 2023 non in flessione ma con un trend stabile, di replica del 2022. Pur restando nel bijoux, utilizziamo prodotti di qualità molto alta. L’unica cosa che non usiamo è la montatura in oro ma resta un prodotto di nicchia che si bilancia tra gioielleria e bigiotteria. La nostra clientela è affezionata e fidelizzata soprattutto sulla montatura in argento Il nostro investimento deve continuare a concentrarsi su un prodotto di nicchia e di qualità, perché disturbano molto la concorrenza sleale e il prodotto di basso lignaggio che provengono dai paesi emergenti». In che modo reagisce l’azienda? «Cerchiamo di difenderci diffondendo una documentazione sempre più chiara e utilizzando una manodopera sempre più di qualità, sebbene i costi per sostenerla siano più

alti. Abbiamo il nostro made in Italy dal quale non ci dobbiamo staccare. Deve essere sempre più presente nella nostra manifattura». L’analisi di Marco Simeone, bysimon.it: «Chiudiamo il 2023 con un leggero incremento rispetto al 2022: +15%. L’anno scorso, però, l’incremento fu maggiore in raffronto al periodo precedente, legato certamente ad una spinta economica generale e di reazione post Covid. Reggiamo all’urto del micro mercato dei paesi emergenti grazie alla buona riuscita delle collezioni, alla abilità nella realizzazione di alcuni prodotti venduti bene. Abbiamo introdotto nuovi marchi. I social e la comunicazione vanno di pari passo e cerchiamo di sfruttarne le potenzialità. L’80% del nostro fatturato è B2B e il 20% è B2C». 5.2023



Simona Scala: “ci devi stare dentro per comprendere la bellezza di questo mestiere”

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ome in quei luoghi in cui la Natura si impossessa degli spazi, in Via Monte Cervino, a Milano, al piano terra del numero 4, la visuale dell’appartamento è stata stravolta, non dalle piante bensì dalle cose. Ad alterare le linee degli spazi è una quantità smisurata di scatole, couvette, buste, cassettini affastellati all’inverosimile, apparentemente senza un ordine. Hanno fagocitato tutto eppure niente va dimenticato perché Simona Scala (la terza generazione di Ornella Bijoux) ha esercitato mente e occhi a muoversi in questo bailamme di altro: perfino al buio saprebbe dove trovare quel colore, quella forma e di quella dimensione di ogni possibile variazione di materiali, taluni strambi - inadeguati sosterrebbero i più conformisti - come i ciottoli raccolti sul greto di un fiume per farne una collana. Chi cerca il classico non è qui che può trovarlo. Un’anarchia e il suo opposto, che sua mamma Maria Vittoria Albani (ancora più di sua nonna Piera Barni, la fondatrice) ha stratificato e rielaborato subendo il fascino del Déco, del Nouveau, delle fantasie floreali, come anche di futuribili geometrie. Insomma, per lei tutto può essere ispirazione. Ma facciamo un passo indietro. Piera capovolge le prospettive e investe tutto quello di cui dispone - coraggio: tanto, sotto la durezza della realtà di allora; soldi, pochi, quelli di cui poteva disporre un’impiegata nella penuria della seconda guerra

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stories

ORNELLA BIJOUX

Un’azienda capitanata da tre donne con una voce sola di Maria Rosaria Petito

Bracciale rigido, ottone, perle di imitazione, paste di vetro cabochon, 1960 ca.

mondiale; sé stessa, il prezzo maggiore, tenendo conto delle difficoltà di una vedova con due figli da sfamare. Per cosa? Per mettersi in proprio rilevando il campionario di bigiotteria della Gi.Vi.Emme (che intanto, con una sorta di joint venture, si era associata alla gioielleria Calderoni). Una risolutezza spiazzante e che, ante litteram, alza il sipario sulla emancipazione femminile. Mica tutto rose e fiori però! Si era ancora nel 1944, ancora in un Paese sconvolto dal conflitto bellico, ancora in un periodo in cui una donna doveva per forza maggiore dimostrare di fare di più e farlo meglio (ancora adesso l’unica via possibile su cui le donne devono e sanno camminare).

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Eppure la “Ornella Creazioni Originali e Ornamenti per la Donna Elegante” (si chiamava così) è nata proprio allora, con quelle premesse, ma con le migliori intenzioni, e ciò avrebbe portato lontano. Così fu. Tuttavia, l’abilità ad affiliare la bigiotteria con la vanità e il divertissement è stato in potere di Maria Vittoria (che chiamavano Ornella, ignari che il nome derivasse dalla parola ornamento), personalità audace, geniale, vivacissima che ha riempito il suo tempo come meglio non si poteva, con la soddisfazione di inventare forme e di produrle. Il lavoro, questo suo lavoro, era il punto di approdo dei propri pensieri: la sua centratura estetica si è rivelata autenticamente universale sperimentando sovrapposizioni, diminuzioni e dismisure. Copiosi arrivano riconoscimenti e

premi - nel 1957, a Roma, vince il “Primo Concorso Nazionale Sorelle Fontana per l’Accessorio nell’Alta Moda”, e piovono commissioni da ogni dove, da persone influenti e dai più noti brand. In alcune grandi capitali mostre e musei espongono i suoi manufatti che arrivano finanche in America e Giappone (una principessa nipponica fu fotografata con una sua collana, qualcosa di cui andare molto fieri), mentre le spille, il suo gioiello più rappresentativo, se le appuntavano sul bavero (rigorosamente a sinistra) star e donne di rango - la principessa di Monaco e Maria Callas furono tra loro. “Il lavoro si è fuso con la vita privata di mia mamma che avrebbe vissuto come un oltraggio il non potersi più dedicare alle sue creature”. Racconta Simona mentre scava nelle scatole tirando fuori stravaganze che si raccordano con l’animo di Maria Vittoria. “Era instancabile e con un vocabolo sempre presente nella testa: originale. Ogni pezzo doveva essere originale! E lo era. Nessuno replicabile, né voleva che lo fosse. Non aveva il segreto della perfezione giacché disegnava a mano, saldava a mano e montava a mano (la bellezza del piccolo difetto).

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“Il 2024 la Ornella Bijoux spegnerà 80 candeline. Sento tutto il peso di questo compleanno e ci sto mettendo tanta energia e tanto entusiasmo perché portarla avanti è un atto d’amore”

Simona Scala e Maria Rosaria Petito nello showroom - lboratorio di Ornella Bijoux a Milano

Il bijou artigianale era la sua dolce ossessione. Molto controvoglia, a 90 anni, ha dovuto assecondare la Natura e dire addio al suo incredibile mondo. Un addio relativo perché questa storia di Costume, insignita anche del prestigioso riconoscimento di ‘Bottega storica di Milano’, continua a fare altri e nuovi scatti in avanti. Certo, i tempi sono cambiati, le difficoltà sono cambiate, ma io ci sono, voglio esserci e vado avanti con la stessa caparbietà e dedizione”. L’eredità di Simona - tuttora contrassegnata dal sigillo rosso, un tempo di ceralacca - è qualcosa che ha superato il tempo. Tocca a lei tenere ancora alto il vessillo perché è lei la continuatrice di questa realtà capitanata da donne, lontana dalla gioielleria eppure tanto vicina per le minuziose tecniche di realizzazione, l’impegno, la ricerca. Sa come fare. Nulla le è estraneo, disegna come ha imparato, replicando con proprie variazioni la bravura che fu di sua mamma. Semplifica e pluralizza per bilanciare i gusti di oggi con quello stile irresistibilmente retrò che, dopo quasi un secolo, ancora è intramontabile autenticità. Difficile stabilire se è talento o buona scuola (come lei stessa non esita ad ammetterlo). Questo universo stravagante e glamour carico di intimità è il suo rifugio, ci è praticamente nata e di tutto ha fatto esperienza. Ha un occhio

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speciale come speciali sono l’irriducibilità e la capacità che furono di sua nonna prima e di sua madre poi. “Oggi sto tenendo colmo un vuoto che nessun altro potrebbe riempire, né per storicità né per fama”. E accompagna il marchio verso il primo secolo di attività mettendo mano a nuove creazioni. “Il 2024 sarà un grande anno dice con un guizzo di gioia la Ornella Bijoux spegnerà 80 candeline, oh cielo, lo dico e sento tutto il peso di questo compleanno! e ci sto mettendo tanta energia e tanto entusiasmo perché portarla avanti è un atto d’amore. Ci devi stare dentro per comprendere il valore di questo momento e la bellezza di questo mestiere”. Simona parla senza sdolcinature, combattuta tra l’orgoglio e la stressante esigenza di tenere il passo con l’impietoso mercato di oggi, dalle esigue certezze, da cui prende le distanze spiegando che - “Pur se cambiano i tempi e le dinamiche Ornella Bijoux resta quella che era, un’entità a sé, tra le pochissime con una lavorazione interamente manuale che vuole dietro ogni bijou tanti passaggi. Parlare di lavorazione a ciclo continuo qui dentro è un’eresia”. Mi guida nella stanza ac-

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a sx: Simona mostra una spilla floreale dall’archivio aziendale sotto: Bracciale rigido in metalo dorato, anni 2000 Spilla animalier in fusione di ottone dorato, paste di vetro cabochon, strass e smalti. Seconda metà degli anni Sessanta

canto dove alcune collaboratrici stanno assemblando dettaglio dopo dettaglio e, assumendo un altro tono, aggiunge con sincera partecipazione - “Capisci perché le memorie affettive e la potenza del brand non sono negoziabili?”. Mi parla di un campionario che conta 30mila e passa articoli e me ne mostra un assaggio pigliando dalle vetrinette bracciali, collane, orec-

chini, finanche specchietti, pochette…, un archivio che è una ricchissima e variegata antologia. Molti hanno sfilato sulle passerelle dell’houte couture, molti altri sono stati fotografati per importanti riviste di moda, tanti sono stati disegnati per Swarovski, Dolce&Gabbana, Borbonese, Céline…, echi di un passato che non ingrigisce, tenuto vivo oggi con il potere dell’immaginazione di Simona.

Ornella Bijoux, a company captained by three women with one voice. Simona Scala: “you have to be in it to understand the beauty of this business.” On Via Monte Cervino in Milan, the view of the apartment has been distorted by things, an inordinate amount of boxes, couvettes, envelopes, drawers piled up to the point of improbability, seemingly without an order. They have engulfed everything and yet nothing should be forgotten because Simona Scala (the third generation of Ornella Bijoux) has exercised her mind and eyes to move in this bailamme of otherness. An anarchy and its opposite, which her mother Maria Vittoria Albani (even more than her grandmother Piera Barni, the founder) layered and reworked by undergoing the fascination of Deco, Nouveau, floral patterns, as well as futuristic geometries. The story: Piera turned perspectives upside down and invested all she had to set up on her own by taking over the costume jewelry sample collection of Gi.Vi.Emme (which in the meantime, in a sort of joint venture, had partnered with the Calderoni jewelry store). A disorienting resolve that, ante litteram, lifts the curtain on women’s emancipation. It was still 1944, still in a country devastated by the war conflict, and yet “Ornella Creazioni Originali e Ornamenti per la Donna Elegante” (that was its name) was born right then, with those premises, but with the best of intentions, and that would take it far. Copious awards and prizes arrived and commissions rained down from everywhere, from influential people and the most well-known brands. In some major capitals, exhibitions and museums display his artifacts that reach as far as America and Japan, while brooches, his most iconic jewelry, were pinned on his lapels by stars and women of rank. “Work merged with my mom’s personal life. Simona recounts as she digs through boxes pulling out extravagances that connect with Maria Vittoria’s soul. She was tireless and with one word always in her head: original. Every piece had to be original! And it was. None replicable, nor did she want it to be. Handcrafted bijou was her sweet obsession. Very unwillingly, at age 90, she had to indulge Nature and say goodbye to her incredible world.” Simona’s legacy is something that has transcended time. It is up to her to still hold the banner high because she is the continuation of this reality that will blow out 80 candles in 2024.

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È empatica e tra un racconto e l’altro inevitabilmente la conversazione prende un tono più amichevole e, dopo un grosso sospiro liberatorio aggiunge: “A volte mi verrebbe voglia di mollare tutto, ma significherebbe buttare all’aria 100 anni di passione dandola vinta a chi la passione non sa nemmeno cosa sia. Della qualità, poi, meglio non dire. Le offerte ci sono - sorride e poi chiude con convinzione - ma non se ne parla proprio”. Penso che quel momento non arriverà mai, e sarà un’altra realtà che procederà lasciando decidere al cuore.

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tilizza argento 925 rodiato, placcato oro rosa 21kt e oro giallo 24kt, lavorato secondo gli standard internazionali di qualità. Nascono nell’atelier di Istanbul, con una precisa caratteristica: il design minimal, che reinventa graficamente rappresentazioni universali, ma attento a non portare via quel potere evocativo, eredità immateriale riconosciuta a livello globale. Ogni pezzo è custode di un’esperienza emotiva capace di infondere piacere e rassicurazione in chi lo indossa, per cui Kurshuni si sofferma su una raffinatissima dimensione di delicatezza che invoglia ad indossarne tanti insieme con il gusto di scoprire qualcosa di suggestivo e di interessante in ogni dettaglio. Le sue collezioni sono frutto di una ricerca che ha radici culturali profonde, che vengono da molto lontano, ma che si ritrovano tutte sotto una stessa simbologia.

Kurshuni, minimal as aesthetic richness. Endless summer, a delicate collection with the power to transcend time Rhodium-plated 925 sterling silver, plated with 21kt rose gold and 24kt yellow gold, crafted to international quality standards in the Istanbul atelier. The minimal design graphically reinvents universal representations. Each piece is the custodian of an emotional experience because Kurshuni dwells on a highly refined dimension of delicacy. Contemporary and traditional, the contradictions of all time, meet here in the light of white and colored cubic zirconia. An internationally expanding brand strong with a clientele that appreciates understated. “We called 'Endless summer' the new collection because it looks at peoples past and contemporary design and together they write a language that can never have an end.” The designers explain.

Contemporaneità e tradizione, le contraddizioni di sempre, qui si incontrano nella delicatezza, messa in risalto dalla luce di zirconi bianchi e colorati. Inoltre, la presenza del brand in 4 continenti, 26 Paesi, 358 città, e in circa 600 punti vendita, lascia percepire la forza della sua espansione a livello internazionale grazie ad una clientela capace di apprezzare la sobrietà, essenza dell’eleganza. “Abbiamo chiamato ‘Endless summer’ la nuova collezione perché guarda al passato dei popoli ed alla contemporaneità del design ed insieme scrivono un linguaggio che non potrà mai avere fine”. Fanno sapere i designer. È distribuito da Aibijoux

Kurshuni

Il minimal come ricchezza estetica. Endless summer collection Gioielli in argento 925 rodiato, placcato oro rosa 21kt o oro giallo 24kt, con zirconi bianchi e colorati.

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È

uno spazio che non immagini, dove quello che conta è creare oggetti che meritano un momento di riflessione, perché la ripetitività qui non è contemplabile! È una parentesi aperta su una fantasia che va oltre, distinta dall’accento parigino che completa il senso dei suoi gioielli, fatti da mani esperte che perpetuano la tradizione della bellezza delle materie naturali tra le più disparate, e degli stili più vari: romantico, barocco, etnico, bohemien, daywear…. Per la P/E 2024 ha disegnato le collezioni Miraflores, Mindoro, Neiva, Noor, Tiki Perla e due capsule, “Precious” (in argento giapponese con smalto turchese e cristalli) e “Soleil” (in metallo placcato oro martellato a mano con cristalli taglio marquise). Come recita il nome, Satellite Paris è un corpo celeste che orbita extraordinary aesthetic imagery of attorno a un pianeta co- The Satellite Paris gliendo suggestioni sem- Diversity is its guiding spirit pre nuove. Dal 1987, anno He creates differentiated objects with a Parisian acdella sua nascita nella Ville Lu- cent, made by expert hands from the most diverse mière, il brand approda e ri- natural materials, and in the most varied styles: from romantic to daywear.... For S/S 2024 he designed parte da culture diverse per the Miraflores, Mindoro, Neiva, Noor and Tiki Perla disegnare collezioni con il collections and two capsules, 'Precious' (in Japanese gusto per il mix & match, rive- silver with turquoise enamel and crystals) and 'Soleil' latore del suo spirito libero. Un (in hand-hammered gold-plated metal with marquisecrystals). Satellite Paris is a celestial body orbiting racconto di successo: i suoi cut a planet, always capturing new suggestions. Since gioielli hanno conquistato 1987, the year it was founded in Paris, it has been l’élite parigina e anche il resto designing collections with a taste for mix & match that del mondo - ha monomarca in have conquered the world - it has single-brand stores Francia, Cina e Italia, clienti in in France, China and Italy, customers all over Europe and it also seeks customers and distributors in tutta Europa e per la crescita a Japan, Korea and the Middle East. livello globale ricerca clienti e distributori anche in Giappone, Corea e Medio Oriente.

Satellite Paris

Lo straordinario immaginario estetico

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ultima linea Aeffe Creazioni utilizza un nuovo taglio a rondelle di diverse pietre dure abbinate con elementi in ematite galvanizzati in vari colori e montate con catena e chiusura in acciaio. Una creatività anticonvenzionale, rinvigorita dalle virtù sensoriali attribuite alle pietre. Il tandem estetica-benefici ha fruttato al marchio torinese, specialista in questo genere di accessori destinati a lei e lui, posizioni di predominio facendo scoprire che può esserci un rivoluzionario modo di fare tendenza tonificando la mente. Le cromie non sono disposte a caso, oltre che a deliziare lo sguardo appagano lo spirito. Il caso non c’entra nulla anche nella loro alternanza, ciascuna pietra ha poteri peculiari e viene abbinata in base a specifici criteri.

Aeffe Creazioni

creatività anticonvenzionale Aeffe Creazioni, unconventional creativity The latest Aeffe Creations line uses a new rondelle cut of different semi-precious stones combined with galvanized hematite elements in various colors and mounted with a steel chain and clasp. An unconventional creativity invigorated by the sensory virtues attributed to the stones. The hues are not arranged at random, as well as delighting the eye they satisfy the spirit; each stone has peculiar powers and is matched according to specific criteria.

discover Aeffe Creazioni 5.2023



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“I

l colore, il materiale, il dettaglio. Sono i tre elementi a cui non posso rinunciare per disegnare il mio senso della meraviglia”. La designer israeliana, proiettata verso una dimensione internazionale (la sua carriera è costellata di numerosi riconoscimenti), sintetizza così il suo stile, fatto ancor prima di femminilità e di eleganza. Ayala Bar, che dà il nome al suo brand, ha una grande passione per gli oggetti del quotidiano che colleziona nel proprio laboratorio, oggi a tutti gli effetti uno stravagante museo.

Radiance Collection Summer Fields

Si lascia influenzare dal mondo e dalla sua complessa diversità che coglie viaggiando e che restituisce combinando cristalli, pietre, vetro, resine, tessuti, e materiali e oggetti ancora poco indagati, a cui dedica un incessante lavoro di affinamento perché scandiscano e definiscano lo spazio in collage preziosi, difficili da descrivere: bisogna perdersi nei loro colori per comprenderne il pregio. Ogni gioiello ha evidenti assonanze con l’arte musiva, realizzata artigianalmente su leghe di ottone. Proprio come la nuova “Collezione Summer 2024”, che ha fatto sue le tonalità protagoniste della prossima primavera/estate: menta, bubble gum e un mélange di blue e di rosa, abbracciando la “Classic Collection” la sua prima linea, l’etnica “Hip Collection” dalle influenze turco-afghane, e la “Radiance Collection” un intenso intreccio di colore e di trame. È distribuito da Aibijoux.

Ayala Bar, Summer 2024 Collection Precious mosaics interweaving colors and materials “The color, the material, the detail. These are the three elements I cannot give up to design my sense of wonder.” Israeli designer Ayala Bar, who gives her name to the brand, summarizes her style in this way, a combination of materials and objects that have yet to be investigated into precious collages. Each piece of jewelry has obvious assonances with mosaic art, crafted by her on brass alloys, such as the new “Collection Summer 2024,” which has made her own the leading shades of the upcoming spring/summer: mint, bubble gum and a mélange of blue and pink, embracing the “Classic Collection” its first line, the ethnic “Hip Collection” with Turkish-Afghan influences, and the “Radiance Collection” an intense weave of color and texture.

Ayala Bar

Collezione Summer 2024 Mosaici preziosi che intrecciano colori e materie Classic Collection Mint Flavor

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Mira-mira Padova

Il brand ha poi saggiamente puntato sul mercato italiano che è storicamente uno dei più importanti in Europa per il settore e, infatti, in Italia, ha aperto punti vendita in alcune città con nuove aperture programmate il prossimo anno, da Milano a Napoli, passando per Trieste e Ancona. Nel corso dell’anno 2023 l’inaugurazione di tre negozi di richiamo mondiale a Venezia (in San Marco 693, in San Marco 1007 ed in Cannareggio 131) e due a Roma (Via del Corso n. 488 e Via Pastini 96/98/99). A seguire le aperture su Trieste (Corso Italia 6/A), Verona

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Mira-mira Roma

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asciate che ci guardino”. Cosi gridano gli orecchini, gli scintillanti anelli placcati e le stilose collane senza tempo. Sono il sogno accessibile di ogni ragazza, ma non solo. Dato che Mira-Mira si propone sulla scena come il brand adatto a tutti, si impegna a garantire tre pilastri fondamentali per le esigenze del buyer moderno: libertà, uguaglianza e fiducia. E la sua storia, dai primi passi fino ai più recenti, parla chiaro. Il brand spagnolo monomarca nato nel 2015, sperimenta oggi una vertiginosa espansione, alla conquista dell’Italia e, chiaramente, della Spagna. In soli tre anni, infatti, ha aperto oltre 100 punti vendita in tutto il Paese, diventando uno dei top player più popolari tra le giovani generazioni. Il suo successo è dovuto, certamente, a una serie di fattori, tra questi, un design moderno e accattivante (che si adatta a tutti i tipi di look) e un prezzo accessibile, commisurato a materiali sicuri, totalmente ipoallergenici, inossidabili, duraturi e convenienti. La forza di Miramira ha saputo inoltre esprimersi al suo meglio specie sul mercato online, dove i prodotti vengono promossi interagendo rapidamente con i vari clienti.

e Padova con sperimentazione in un centro commerciale. Il successo di Mira-Mira è inequivocabilmente un segnale della crescente popolarità dei suoi ornamenti, che sia un regalo per qualcuno di speciale, una gratificazione personale, un pegno d’amore o d’amicizia, il marchio ha l’oggetto pensato e adatto per ogni occasione soddisfando ogni tipo di esigenza del cliente, curandosi di seguirlo in ogni fase del suo acquisto e persino nel post vendita, quando diventa essenziale sapersi prendere cura dei prodotti autonomamente. Proseguendo nel programma di espansione continua, il marchio ha già annunciato l’apertura di nuovi punti vendita in Spagna, Francia, nei Paesi Bassi (Amsterdam), in Germania e nel Regno Unito.

Mira-mira sbarca in Italia con le sue creazioni accessibili

Nuovi punti vendita in tutte le principali città, da Milano a Napoli, passando La qualità e la bellezza delle creazioni di Mira-Mira rappre- per Trieste e Ancona. sentano il risultato di collaborazioni con primari laboratori italiani accreditati dove si persegue l’obiettivo di tutela per il consumatore. Con queste interazioni c’è la volontà di creare relazioni capaci di alimentare il sistema economico e sociale tenendo conto dei fattori contingenti principali: storia, tecnologia e ambiente, all’interno del quale, sono coinvolti anche gli studenti delle ultime classi del Liceo Artistico di Arezzo attraverso concorsi e borse di studio. (ASS)

Mira-mira lands in Italy with its accessible jewel Mira-mira lands in Italy with its accessible jewelry. It presents itself on the scene as the brand for all, committing to three pillars fundamental to the needs of the modern buyer: freedom, equality and trust. The Spanish brand was founded in 2015, but now more than ever it is experiencing a dizzying expansion, conquering Italy and, clearly, Spain. In just three years, the brand has opened more than 100 stores across the country, becoming one of the most popular top players among the younger generation. Mira-mira's success is certainly due to a number of factors. These include a modern and attractive design, an affordable price commensurate with safe and totally hypoallergenic materials, as they are made of stainless steel, thus strong, durable and affordable.

discover Mira-mira 5.2023



new proposal

Creazioni realizzate con leghe di metallo e filo di cotone, con lavorazioni in alta tecnica d’artigianato.

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House of Tuhina

a cultura indiana fa tendenza, detta le regole del nuovo chic. Un esempio sono le creazioni di House of Tuhina, attraversate da House of Tuhina: eccentricity in the quell’esuberanza che ha por- spotlight. Big, bright bijoux that steal tato alla ribalta la cinemato- attention grafia bollywoodiana. Protagonisti: la lucentezza delle leghe di metallo con Indian culture is present in House of Tuhina’s with the lustre of gold-plated metal placcatura dorata, ed i fili di cotone, co- creations alloys, and the cotton threads that hold them lorati ed intrecciati, che le tengono in- together in a distinctive design. sieme in un design molto Her style caught on immediately, but also strong is her commitment to unemployed Indian women, particolare. training and employment to ensure Il suo stile, tra tradizione offering independence and social recognition. e contemporaneità, ha “In life you have to find your own way and I found fatto subito presa, ma forte è it by sharing ideas and work with my women's anche lo straordinario impe- team,” explains Tuhina Goyal. gno che la stilista e imprendi- Today it is a large community with more than 200 women specialising in traditional high trice dedica da sempre alle craftsmanship techniques, which we also find in donne indiane disoccupate the Summer 2024 Collection with large, sunny mettendo a loro disposizione and eccentric bijoux. uno spazio - il proprio laboratorio - per offrire una adeguata formazione qualificata ed un lavoro: una priorità per garantire indipendenza e riconoscimento sociale. “Nella vita bisogna trovare la propria strada ed io l’ho trovata condividendo idee e fatica con il mio team al femminile.” Spiega Tuhina Goyal. Oggi è una grande community che conta oltre 200 donne specializzate in alte tecniche d’artigianato tradizionali, quelle che spendono nella creazione dei bijoux custom made House of Tuhina, grandi, solari ed eccentrici. Qualità che ritroviamo anche nella Summer Collection 2024. È distribuito da Aibijoux.

L’eccentricità in primo piano Bijoux grandi e luminosi che rubano attenzione

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5.2023



House of Tuhina distribuito da Aibijoux (aibijoux.com) Gioielli realizzati in leghe di metallo e filo di cotone con lavorazioni in alta tecnica d’artigianato


eighties

Eighties, I’ve got the best, I’ll take all I can get (Killing Joke, 1985)

Produzione Ferrero & Associati Foto Andrea Ferrero Modella Roberta Marchiori Styling Giulio Maragno Make Up Angie Angelson


Lebole Maison (lebolemaison.it) Collezione Kanji, orecchini e collana in plexiglas, ottone galvanizzato oro e pietre naturali


Confuorto Gioielli (confuortogioielli.it) Parure in berillo e perle rosa con composizione floreale in ottone placcato oro


Pittiesisi (pittiesisi.com) Collezione Stonehenge, in argento dorato 925 Voluminosi e leggerissimi


Roberto Intorre (robertointorre.com) Parure in argento 925


Liu Jo (liujo.com) Parure in acciaio nichel free nera, con maglie a catena, perle gioiello e logo monogram con brill applicati


Oroverde (oroverde.it) Parure in oro 18kt


Roberto Intorre (robertointorre.com) Parure in argento dorato 925


Pittiesisi (pittiesisi.com) Collezione Stonehenge, in argento dorato 925 Voluminosi e leggerissimi


Unoaerre (unoaerre.it) Collezione Chicco in argento con zirconi


Rudy Gioielli(rudygioielli.com) Collezione bracciali e collier tubogas, in argento, oro e pietre dure


Unoaerre (unoaerre.it) Collezione Chicco in argento dorato con zirconi


Oroverde (oroverde.it) Parure in oro 18kt con pietre semipreziose


Liu Jo (liujo.com) Parure in acciaio nichel free colore oro, con maglie a catena, perle gioiello e logo monogram con brill applicati


Rudy Gioielli(rudygioielli.com) Collezione bracciali e collier tubogas, in argento, oro e pietre dure


Confuorto Gioielli (confuortogioielli.it) Parure in pasta di turchese con conchiglia in ottone placcato oro


Lebole Maison (lebolemaison.it) Collezione Kanji, orecchini e collana in plexiglas, ottone galvanizzato oro e pietre naturali


inchiesta

INTESA SANPAOLO prime anticipazioni sul 2023: ottima tenuta e dinamica positiva delle esportazioni di Pasquale Tallarino

«P Il sistema orafo italiano, conferma i dati. Dubbi per il 2024 legati principalmente alla situazione mondiale geopolitica. 166

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roprio in questi giorni, stiamo procedendo con un aggiornamento dell’analisi congiunturale che elaboriamo con il Club degli Orafi per integrare le analisi quantitative con le conoscenze degli operatori del settore raccolte attraverso un’indagine dedicata che è in corso in queste settimane. Le statistiche ufficiali in termini di fatturato ed esportazioni sono aggiornate al periodo gennaio-agosto 2023, ma rappresentano una prima anticipazione sul 2023 e documentano un fatturato dell’oreficeria (compresa bigiotteria) in crescita del 10%, a fronte di un sistema moda che cresce del 6% e del manifatturiero sostanzialmente stabile (0,4%). Ottima tenuta e dinamica positiva delle esportazioni, pure in maniera sorprendente. Il PIL mondiale è in rallentamento e la domanda di gioielleria in oro è stabile: le esportazioni italiane sono cresciute del 12,5% in valore e del 22% in quantità (se riferito solo alla componente di gioielli, la crescita in quantità è del 5%). Positivo anche il fatturato nel mercato interno con una crescita del 7%. La buona tenuta del settore orafo in questa prima parte dell’anno è legata soprattutto alle ottime performance delle esportazioni realizzate dal made in Italy. L’offerta italiana si è messa al riparo da problemi competitivi provenienti dai Paesi

emergenti e lo ha fatto spostandosi man mano verso una fascia qualitativa di prodotto sempre più alta. Tra i mercati di riferimento si sottolinea il buon andamento verso gli Stati Uniti, dove le esportazioni crescono del 6,7%. Nella lettura dei paesi di destinazione, ci sono effetti legati anche alle politiche distributive della Maison del lusso, che utilizzano hub logistici per le vendite internazionali. Pensiamo alla Svizzera, primo mercato di sbocco, dove le esportazioni crescono del 38%. Crescita del 20% in Irlanda, che negli ultimi anni ha rafforzato il ruolo di hub logistico per il gioiello made in Italy. Lo stato di salute del gioiello è dunque buono per la prima parte del 2023, ma qualche preoccupazione comincia ad esserci, indotta da uno scenario internazionale che è diventato più complesso. Il posizionamento raggiunto sul lusso e su prodotti di alta gamma potrebbe però mettere al riparo il mercato italiano da problemi di una domanda meno tonica. Una fase di rallentamento potrebbe senza dubbio esserci e sarebbe anche fisiologica, in ragione dei primi otto mesi 2023 molto positivi confermati da un livello di esportazioni che ha raggiunto i 7,4 miliardi. I distretti sono un’altra forte caratterizzazione del settore orafo e ci permettono di spiegare il grande valore delle esportazioni made in Italy. Il nostro osservatorio monitora tre distretti: Vicenza, Arezzo e Valenza Po che rappresentano circa il 70% dell’export italiano e che nel primo semestre (ultimo dato disponibile a livello territoriale) hanno aumentato le esportazioni del 6,4%» - commentano Stefania Trenti,

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inchiesta

Stefania Trenti, responsabile industry research Intesa Sanpaolo

7,4 miliardi

Claudia Piaserico, presidente Confindustria Federorafi

+12,8% nei primi otto mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022

responsabile industry research Intesa Sanpaolo e Sara Giusti, economista Intesa Sanpaolo. I primi otto mesi del 2023 sono anche il metro di valutazione di Confindustria Federorafi, pronta alle prossime sfide del 2024. «Il periodo gennaio-agosto 2023 ha confermato le previsioni di inizio anno - spiega Claudia Piaserico, presidente - Abbiamo, infatti, rilevato una crescita del +12,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli ultimi mesi

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Sara Giusti, economista Intesa Sanpaolo

è il livello di esportazioni raggiunto nei primi otto mesi del 2023

dell’anno, però, hanno fatto registrare un rallentamento da maggio in poi, quindi un trend in calo. I motivi? La crisi medio-orientale non aiuta: provoca un rincaro dei tassi di interesse, genera il problema dell’approvvigionamento delle materie prime. Temo che sia una crisi ancora più incisiva del conflitto russo-ucraino. Inoltre il gioiello ha avuto in epoca Covid e post Covid il suo momento di massimo splendore: il consumatore distoglieva il proprio budget da vestiario e viaggi e il gioiello era stato riconsiderato un bene rifugio in grado di conservare il proprio valore. Lo abbiamo constatato con l’impennata dei nostri fatturati nel 2021-2022. Adesso la cautela, che appartiene alla nostra quotidianità, spinge i consumatori a rallentare questi acquisti, in ragione anche della percezione che le famiglie hanno dei conflitti internazionali e di quanto possano impattare sull’economia. In ogni caso, il nostro trend attuale rispetto al periodo pre Covid resta nettamente positivo: +57%. C’è molta attenzione rispetto al 2024, perché è nella prossima annualità che ci confronteremo e misureremo e dovremo essere in grado di reagire e tendere sempre la mano ai processi di innovazione». Ai dati di Confindustria Federorafi fa riferimento anche il distretto orafo campano. Ecco l’analisi di Vincenzo Giannotti, presidente Centro Orafo il Tarì, vicepresidente Confindustria

Caserta con delega alla competitività territoriale: «I dati elaborati per Confindustria Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda relativi al primo trimestre 2023 delineano un quadro soddisfacente per il settore dell’oreficeria, dell’argenteria, della gioielleria e del cammeo e corallo made in Italy. Il fatturato nazionale è cresciuto del +11,3%, rispetto allo stesso periodo del 2022, trainato dall’export con un +16,7%. Purtroppo questo trend positivo ha subito a livello nazionale nei mesi scorsi un

Vincenzo Giannotti, presidente Centro Orafo il Tarì

+11,3%

di crescita del fatturato nazionale rispetto allo stesso periodo del 2022

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inchiesta

rallentamento, dovuto a tanti fattori contingenti, compresi i gravissimi conflitti in corso. Tuttavia la nostra recente fiera di ottobre e le aspettative del mercato interno rispetto al Natale sono positivi: ci aspettiamo un buon riscontro di vendite nel settore, nei prossimi mesi. È importante che la maturità del consumatore anche in ambito di sostenibilità venga premiata da aziende altrettanto mature e preparate, in grado di informare in modo chiaro ed esaustivo il mercato e di applicare nelle loro organizzazioni criteri di etica e di rispetto dell’ambiente oggettivi e trasparenti. Esiste un vero patto di trasparenza e lealtà tra produttori e consumatori, che non può essere tradito». In che modo si resta competitivi e quali sono i maggiori pericoli per la crescita? «C’è un tema molto importante che ci segnalano gli operatori e che sta assumendo una rilevanza crescente per sostenere la crescita e la competitività del comparto ed è quello del reperimento della manodopera - spiegano le dottoresse Stefania Trenti e Sara Giusti di Intesa Sanpaolo -. Le aziende ci segnalano che hanno paura di non riuscire a replicare produzione e fatturato, perché hanno difficoltà di ricambio generazionale. In particolare, in produzioni che si collocano in una gamma produttiva molto alta, il know how e la qualità dei maestri artigiani fanno la differenza. Ci sono mestieri che richiedono competenze e abilità che non è facile trovare sul mercato e che per essere trasferite necessitano di affiancamento e formazione anche

Paolo Cesari, presidente Assogemme

10anni

occorrono per avere un quadro di piena operatività da parte di un tagliatore

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con periodi lunghi». Ancora Piaserico: «Sappiamo che la formazione non sia un argomento “passeggero”. Sappiamo che il futuro dipenderà dalla capacità di formare i nostri ragazzi e da quanto faremo attenzione al ricambio generazionale. Non è formazione per la formazione, non è fine a se stessa: se non la facessimo, perderemmo le tradizioni e il materiale umano, dunque danneggeremmo il made in Italy. Abbiamo lavorato molto bene con Skuola.net e il progetto continua nel 2024. Stiamo già attivando una iniziativa in continuità con l’anno scorso e che sarà presentata durante Vicenzaoro. Coinvolgerà oltre 300 studenti e ci permetterà di raccontare che cosa accade nelle aziende. Non lo farà l’imprenditore ma l’incastonatore, il designer, il responsabile web marketing, affinché siano i giovani a raccontare le proprie esperienze agli altri giovani. Con Umana, Agenzia per il lavoro, stiamo arrivando ad un accordo per un’attività di matching tra domanda e offerta: i ragazzi fanno arrivare i propri curricula e le aziende fanno arrivare le proprie offerte. Poi Umana si occupa di metterle in correlazione». A proposito di formazione e reperimento della manodopera, ecco il commento di Paolo Cesari, presidente

Assogemme: «Ci sono diverse iniziative di formazione nel nostro settore, in atto soprattutto in Italia. La nostra associazione collabora ad un progetto di sensibilizzazione con Mani Intelligenti, che sta svolgendo un grande lavoro di penetrazione nel territorio valenzano. Per il taglio delle gemme, però, c’è ancora molto da fare, perché devono essere ancora costruite iniziative istituzionali ad hoc. Va considerato, però, che si tratti di una competenza specifica nel settore del gioiello e quindi necessita di tempo e pazienza per essere assorbita e definitivamente acquisita. Per avere un quadro di piena operatività da parte di un tagliatore, occorrono almeno 10 anni. Quando parliamo di questo range temporale, ci riferiamo ad altissime eccellenze. C’è, dunque, necessità che i ragazzi pronti ad avvicinarsi a questo mestiere abbiano non solo grande manualità ma anche predisposizione creativa, perché parliamo di pietre di colore, di una gamma molto ampia di colore. Basti pensare a quello che avviene a Torre del Greco con il cammeo e la conchiglia e parliamo di macro materiali. La stessa attenzione occorre per tutte le categorie merceologiche. Le taglierie italiane sono in difficoltà nella misura in cui è difficile trovare manodopera, che viene tutta creata e sviluppata in sede. Le taglierie sono in grado di assorbire eccellenza 5.2023


inchiesta

Vincenzo Aucella, presidente di Assocoral

80aziende fanno parte di Assocoral e ciascuna ha creato la propria nicchia di mercato

esecutiva, perché la qualità è molto alta e richiede tolleranze molto precise, oltre alla grande attenzione alla qualità dei prodotti utilizzati. Il mercato delle gemme è in flessione o sviluppo? Dipende dal target. L’alto di gamma è in crescita sia per quanto riguarda i pezzi unici sia per le grandi produzioni. Tutti i marchi molto solidi vivono un processo di crescita e quindi assorbono grandi quantitativi di prodotto. Lo scenario è molto diverso per i marchi più commerciali: vivono una continua flessione e contrazione del mercato». Vincenzo Aucella, presidente di Assocoral, offre lo spaccato del proprio comparto, «che ha subito una forte contrazione generata dalla pandemia, perché la pandemia dice - ha scavato il solco tra chi utilizzava un metodo classico di promozione, basato sulle fiere di settore come core business, e chi invece da tempo aveva intrapreso altre strade, fatte di multi-brand. Aveva già capito, infatti, che lavorare su distribuzione e marketing avrebbe potuto dare maggiore respiro in previsione delle sopraggiunte difficoltà. Fino a 30, 40 anni fa, tutte le aziende facevano le stesse cose. Oggi ce ne sono 80 rappresentate dalla nostra associazione e ciascuna ha compreso di dover creare la propria nicchia di mercato. Nel 2022 già c’è stato un rafforzamento delle aziende che hanno lavorato su più brand, direi quasi un’esplosione del proprio mercato. Nel 2023, soprattutto nel secondo semestre, riscontriamo una flessione che però consideriamo lieve e fisiologica. La ripresa dei 5.2023

viaggi ha spinto gli italiani ad investire su beni diversi e di sicuro a contrarre l’acquisto dei beni che non sono di prima necessità, cioè quelli del nostro settore. Nel nostro comparto, le aziende che aveva scelto un metodo classico di promozione, che avevano investito su un solo brand e che attendevano le fiere di settore, si imbattono in un mercato ancora impaludato, se teniamo conto che ad Hong Kong, ad esempio, l’attività fieristica è ripresa da appena un anno. Un altro dato significativo che impatta sul nostro mercato è l’aumento dei tassi di interesse. Chi ha un mutuo da pagare o sta acquistando qualcosa a rate, si ritrova con il proprio capitale eroso e quindi ha meno possibilità di dirigersi verso il nostro settore». Il ricambio generazionale resta un tema forte, attuale, sul quale riflette anche il presidente di Assocoral: «Per quanto riguarda i lavoratori, noi non siamo mai andati in affanno. Oggi sento dire “c’è bisogno” ma noi lo abbiamo sempre fatto, perché negli anni abbiamo alimentato un dialogo costante tra aziende e scuola. In una cittadina come Torre del Greco, ad esempio, c’è stata sempre una forte connessione tra l’Istituto Degni e le aziende. La scuola ha sempre garantito il fabbisogno giusto e tarato sull’esigenza del mercato del lavoro. Quello che più mi preoccupa rispetto al ricambio generazionale è, invece, la voglia dei ragazzi di fare qualcosa di diverso e che ritengono anche migliore rispetto al mestiere di incisore. Il nostro lavoro è senza orari, di grande sacrificio, ad agosto non c’è vacanza. Il nostro ragionamento, dunque, non si concentra sull’attuale manodopera che è largamente sufficiente, ma sulla necessità di far capire alle famiglie che oggi bisogna far innamorare i propri figli del nostro lavoro». Una delle caratteristiche italiane è la parcellizzazione dei punti vendita. Le gioiellerie sono ancora “attuali”? «C’è stata senza dubbio una selezione delle gioiellerie nel corso degli anni. Alcune hanno segnato il passo, altre si sono rafforzate e sono riuscite ad ampliarsi. Il settore è in continuo fermento e movimento, ma resta un dato di fatto: la gioielleria è la base, è non solo presidio ma anche servizio per il territorio - spiegano Stefania Trenti, responsabile industry research Intesa Sanpaolo, e con Sara Giusti, economista Intesa Sanpaolo -. Non è solo un luogo di vendita ma anche di supporto e assistenza alla clientela, spesso fidelizzata e storica, che acquista ma poi ripassa in gioielleria per una modifica, una

sostituzione. Questa è soprattutto la storia dei piccoli centri e quindi il frazionamento delle gioiellerie è anche la fotografia dell’articolazione del nostro Paese. Nei grandi centri e nelle località turistiche, invece, la gioielleria ha una spinta considerevole, che deriva dai flussi turistici e della clientela internazionale più alto spendente. Nelle grandi città le gioiellerie sono a propria volta elemento di attrazione e tappa irrinunciabile per chi va a far visita proprio a quel punto vendita, perché gli riconosce valore aggiunto, qualità ed esclusività. Per un bene che ha un valore unitario così alto per il quale il rapporto di fiducia è tanto importante, la sfida dell’on line è meno forte e sentita rispetto ad altri settori della moda. In Cina il mercato on line ha avuto uno sviluppo più dinamico ma questa non è la fotografia del contesto italiano, che ha altre peculiarità». Quale deve essere e come è cambiato, dunque, il ruolo del gioielliere? «È punto di riferimento non solo per la vendita ma anche per un servizio di confronto spiega Stefano Andreis, presidente Federpreziosi - Oggi ci troviamo di fronte ad un cliente molto preparato, perché riceve stimoli frequenti e anche molto aggressivi dall’on line. Il gioielliere diventa presidio e servizio quando è preparato, se si documenta e rivoluziona il vecchio schema mentale di 20 anni fa, quando attendeva sulla poltrona del proprio negozio, “perché tanto qualcuno entra sempre a farmi visita”. I gioiellieri lo hanno capito e hanno acquistato competenze. Ci chiedono, ad esempio, consulenza per l’apertura di una cassetta di sicurezza. Bisogna essere professionali, formati, innovativi: se abbiamo davanti a noi diamanti sintetici e naturali, perle di fiume e di acqua salata, dobbiamo conoscere le differenze e sapere di cosa parliamo. Siamo competitivi perché possiamo assecondare una richiesta del cliente. Per farlo, usciamo dalle gioiellerie e formiamoci partecipando ai corsi nei poli fieristici. Solo la professionalità del gioielliere, se il cliente gli chiede un anello per la moglie che lui non ha in negozio, gli permette di soddisfare comunque l’esigenza e il gusto della persona che ha di fronte, facendola uscire dalla gioielleria magari con qualcosa di diverso, ad esempio un pendente. I turisti che rientrano nel proprio paese con la borsetta firmata dal brand di una gioielleria sono orgogliosi di aver acquistato da noi e quel passaparola è speciale, perché diventa megafono per apprezzare il made in Italy all’estero. Non è solo fondamentale ma essenziale la cura dell’immagine: le nostre vetrine devono essere bellissime, attrattive, aggressive». PREZIOSA MAGAZINE

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Autenticità di prodotto e lotta alla contraffazione: l’utilizzo della Blockchain nel mondo della gioielleria

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na nuova soluzione contro la contraffazione arriva da una piattaforma che utilizza la tecnologia blockchain. A Vicenzaoro, in occasione di una data che è anche simbolo per il gruppo ePlay/Art&sofT - il suo venticinquesimo anniversario - sarà fornita una presentazione del concept del nuovo progetto LUXCHAIN. È figlio dell’expertise e del know-how aziendale consolidati durante anni di affiancamento ai principali attori del mondo dell’Alta Gamma, dalle boutique di gioielleria ai brand.

Danilo Alagi, amministratore delegato del gruppo ePlay/Art&sofT, presenta a Preziosa Magazine il nuovo progetto. “Non è solo una novità ma anche un’esigenza, nel senso che risponde alla necessità, avvertita in maniera forte dalla clientela, di trovare una soluzione alla lotta alla contraffazione - spiega - Negli anni, complice anche il fatto che la blockchain abbia assunto una sua definizione oltre a quella monetaria e finanziaria, è nata una strategia che è in linea con quella dei top brand mondiali della moda e in alcuni casi anche nel mondo della gioielleria”. Ecco innanzitutto il contesto nel quale nasce il progetto, insomma quali sono stati i prodromi di una idea innovativa. “Lavoriamo nel mondo dell’ERP e del CRM ci siamo sempre occupati di certificare il prodotto tramite le sue garanzie. Ci siamo quindi adoperati - prosegue l’amministratore delegato - per censire nominalmente queste garanzie e nello stesso tempo censire anche l’acquirente. Ce l’abbiamo fatta sia nel B2B che nel B2C. Nel B2C viene da sé che la boutique d’alta gamma abbia al proprio cospetto il cliente privato e che lo possa sostanzialmente intervistare per ragioni CRM, allo scopo di servirlo al meglio. Nel caso del B2B, invece, abbiamo sempre lavorato sul fronte del sell-out dei clienti concessionari. In questo contesto, il lavoro è sempre stato molto accurato: non c’è un aspetto di standardizzazione dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, perché nella gioielleria, sebbene tanti articoli vengano prodotti su grandi volumi, sono comunque censiti uno per volta con singole specifiche e caratteristiche che poi alla fine rappresentano il DNA del singolo prodotto”.

www.luxchain.com luxchain@luxchain.com

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discover Art&sofT

In questo scenario, il problema che affligge tutte le aziende - dai grandi marchi ai mini brand - è la contraffazione. “Esiste un mercato di copie. Sono ovunque: su internet, nel retail. Pian piano è nata l’idea di certificare innanzitutto i design di prodotto e di certificare in blockchain il prodotto stesso (prodotto fisico) con le caratteristiche peculiari così come sempre fatto sostanzialmente con delle semplici garanzie cartacee o digitali - spiega Danilo Alagi - La differenza oggi è che noi dotiamo ogni singolo pezzo di un passaporto univoco

Product authenticity and combating counterfeiting: the use of blockchain in the jewelry world A new solution against counterfeiting comes from a platform that uses blockchain technology. At Vicenzaoro, on a date that is also symbolic for the ePlay/Art&sofT group - its 25th anniversary - a concept presentation of the new LUXCHAIN project will be provided. It is the child of the company's expertise and know-how consolidated during years of working side by side with the main players in the world of High Range, from jewelry boutiques to brands. “It is not only a novelty but also a need, in the sense that it responds to the need, strongly felt by customers, to find a solution to the fight against counterfeiting,” explains Danilo Alagi, managing director of the ePlay/Art&sofT Group. “Over the years, also abetted by the fact that blockchain has taken on its own definition in addition to monetary and financial, a strategy has emerged that is in line with that of the world’s top fashion brands and in some cases even in the world of jewelry”. The problem that plagues all companies-from big brands to mini brands-is counterfeiting. “There is a market

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Danilo Alagi, amministratore delegato del gruppo ePlay/Art&sofT

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e immutabile, che ne garantisce l’autenticità. In altre parole, stiamo spostando il concetto di autenticità dal singolo pezzo fisico alla coppia che si crea tra il fisico e il digitale. In questo caso, il digitale è rappresentato da una transazione in blockchain che è efficace perché è assolutamente immutabile: non esiste un’altra uguale, non può essere modificata, non può appartenere ad aziende o persone diverse rispetto a quelle della prima registrazione. Stiamo, dunque, distinguendo le copie non autorizzate che normalmente vengono spacciate come originali. Non vogliamo impedire che si generi ispirazione su terze parti, perché è evidente che un prodotto di successo possa generare una platea di interessati a prenderne forte ispirazione. Il nostro obiettivo, invece, è evidenziare nettamente il falso: vogliamo combattere la vera contraffazione, ciò che viene venduto come originale quando tale non è”. La strada per ostacolare il falso è stata trovata e la strategia è stata costruita in maniera spontanea. “È nata facendo brainstorming con i nostri clienti e scoprendo che i brand di moda, altri importanti del mondo della gioielleria e qualcuno negli orologi avevano deciso di prendere proprio queste contromisure e di attrezzarsi alla stessa maniera. Questa verifica di

of copies. They are everywhere: on the Internet, in retail. Gradually the idea came up to first certify product designs and to blockchain certify the product itself (physical product) with the peculiar characteristics as well as always done basically with simple paper or digital guarantees. The difference today is that we are equipping every single piece with a unique and immutable passport that guarantees its authenticity. In other words, we are shifting the concept of authenticity from the individual physical piece to the pair that is created between the physical and the digital. In this case, the digital is represented by a blockchain transaction that is effective because it is absolutely immutable. We

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are, therefore, distinguishing unauthorized copies that are normally passed off as originals”. The way to thwart counterfeiting was found, and the strategy was built spontaneously. “It came about by brainstorming with our clients and discovering that fashion brands, significant others in the jewelry world and someone in watches had decided to take precisely these countermeasures and equip themselves in the same way. This field audit prompts us to make an important point: regardless of the technique and technology used, the logic and dynamics of the operation are valid, because different companies and companies, even

campo ci spinge a fare una riflessione importante: a prescindere dalla tecnica e dalla tecnologia utilizzate, la logica e la dinamica della operazione sono valide, perché aziende e società diverse, pure operando in mercati diversi, hanno tutte pensato di combattere la contraffazione in blockchain. Nello stesso tempo, l’esplorazione di questo nuovo territorio è più sicura ma è anche più velocemente appetibile per un mercato che ancora confonde la blockchain con la crypto valuta. Pure il retail di Alta Gamma può rientrare in questa dinamica, perché produce sempre più spesso delle linee proprie e questo è di fatto lo spirito iniziale di Luxchain. I grandi nomi del mondo retail sono già sinonimo di garanzia, dunque ottenere la certificazione dell’expertise o delle riparazioni come certificato digitale in blockchain è un altro vantaggio che viene offerto con la piattaforma. Avere la certificazione di una pietra preziosa, di un orologio oppure avere cura dei propri preziosi e fare costante manutenzione affidandosi a dei concessionari autorizzati, crea valore aggiunto al bene fisico e tutto questo può essere registrato in blockchain. Presenteremo la nostra soluzione durante un evento nel contesto di Vicenzaoro a gennaio 2024 che per target e prestigio riteniamo essere il luogo giusto dove dare spazio alle nostre proposte. Il nuovo progetto ci coinvolgerà in maniera operativa da aprile”.

though they operate in different markets, have all thought about fighting counterfeiting in blockchain”. “We will present our solution during an event in the context of Vicenzaoro in January 2024, which due to its target audience and prestige we believe is the right place to give space to our proposals. The new project will involve us operationally from April”.

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Manifattura artigianale avanzata: la firma di Filostil Tutte le fasi del ciclo produttivo vengono realizzate all’interno della factory e tutto è fatto a mano dai mastri orafi

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i scrive “Artigianato di Lusso” e si legge Filostil. L’azienda guidata da Giorgia Cattelan offre linee personalizzate di gioielli, tailor made, cucite addosso alle esigenze della clientela. Il segreto è aver potenziato e dato ascolto alla propria vocazione, al proprio dna: l’azienda nasce come laboratorio orafo nel cuore di Valenza e l’artigianalità di altissima qualità dei primi passi è diventata negli anni il punto di forza, la firma d’autore. Tutte le fasi del ciclo produttivo vengono realizzate all’interno della factory e tutto è fatto a mano dai mastri orafi, compresa la lavorazione a filo che è fiore all’occhiello, motivo di vanto e di orgoglio. Leader della manifattura artigianale avanzata, Filostil non può prescindere dal concetto del classico rivisitato e rielaborato in un design innovativo. La sua forza è proprio il bespoke: che si tratti di pezzi unici o di collezioni, l’esclusività deve fare sempre la differenza. Come per il gioiello singolo, anche per le collezioni è fondamentale confrontarsi personalmente con il designer. In prima persona, il professionista segue e sovrintende allo sviluppo del progetto da realizzare. Confermato il layout delle pietre, la lavorazione passa alla fase CAD e subito dopo viene inviato al cliente un set di rendering in attesa di conferma per la produzione. Se occorre, viene anche inclusa la mappa delle pietre.

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Il lavoro di Filostil è quindi effettuato in dialogo costante con il cliente. In sinergia con i consulenti, disegnatori e orefici esperti, Filostil dà vita a collezioni destinate alla produzione in serie o alla creazione di pezzi unici. L’idea iniziale viene trasformata in un oggetto straordinario e originale, che rappresenta il segno distintivo, l’identità di un marchio. “Superiamo le indicazioni convenzionali e ci immergiamo in un flusso creativo che spesso conducono a risultati sorprendenti - spiegano dall’azienda Ci sporchiamo le mani insieme al nostro Advanced craftsmanship: the signature of Filostil cliente. Solo in questo modo riusciamo a garantire un risultato finale unico, vin- You write 'Craftsmanship of Luxury' and you read Filostil. The cente e in linea con le attese del mercato. company led by Giorgia Cattelan offers customised lines of jeweltailor-made, tailored to the needs of its customers. The secret Tutto nasce dall’idea che il cliente espone lery, is to have strengthened and listened to its vocation, its DNA: the e condivide con noi. Questo è il primo atto company was founded as a goldsmith's workshop in the heart of del processo di creazione. Con i nostri Valenza, and the top-quality craftsmanship of its first steps has progettisti perfezioniamo l’idea in ogni over the years become its strong point, its signature. All the phaaspetto: estetico, funzionale, produttivo. ses of the production cycle are carried out in-house and everything is handmade by the master goldsmiths, including the wire work Poi la realizziamo secondo i canoni della that is the pride and joy of the company. manifattura artigianale avanzata che A leader in advanced craftsmanship, Filostil cannot ignore the concontraddistingue da oltre 40 anni le atti- cept of the classic revisited and reworked in an innovative design. Its strength is precisely bespoke: whether it is one-off pieces or vità di Filostil”. collections, exclusivity must always make the difference. As with the individual piece of jewellery, it is also crucial for the collections to be personally confronted with the designer. In the first person, the professional follows and supervises the development of the project to be realised. Once the layout of the stones has been confirmed, the processing moves on to the CAD phase and immediately afterwards a set of renderings is sent to the customer awaiting confirmation for production. If required, a map of the stones is also included.

L’idea iniziale viene trasformata in un oggetto straordinario e originale che rappresenta il segno distintivo, l’identità di un marchio.

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Scuola Galdus

formazione e innovazione: “chi esce dai nostri corsi ha in mano un mestiere”

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a scuola Galdus è nata nel 1990, fondata a Milano dall’attuale presidente, Diego Montrone. Si rivolge agli studenti in uscita dopo la scuola media ma non solo. “Siamo infatti in grado di proporre un piano di studi che dura 7 anni: diploma di quarto anno più il triennio di ulteriore specializzazione, quest’ultimo frequentato anche da persone che provengono dal liceo artistico, dalle scuole orafe o da qualsivoglia istituto superiore - spiega Stefano Bertolina, direttore Alta Formazione Galdus - Abbiamo classi di 25 alunni che si iscrivono in prima superiore ma che in uscita dal terzo anno vanno già a lavorare. Abbiamo circa 1500 studenti per la scuola superiore, divisa in due sedi. La scuola prevede diversi indirizzi, tra i quali quello orafo. Arrivati al diploma di quarto anno, c’è un’offerta di formazione superiore post diploma e in questo caso parliamo di circa 300 corsisti. L’età media è di 20 anni. Abbiamo anche un discreto numero di allievi che escono delusi dai vari percorsi universitari – età media 21, 22 anni -, altri che dopo la scuola hanno cominciato un percorso lavorativo e cercano ulteriore specializzazione presso la Galdus (età media 24-25 anni). Infine altri corsisti provengono da percorsi accademici affini all’ambito artistico e decidono di specializzarsi in oreficeria, prediligendo i nostri corsi perché hanno un impatto di concretezza e praticità, che è la marcia in più per l’inserimento nel mondo del lavoro. Chi esce dai nostri corsi, ha un mestiere in mano. La maggior parte degli alunni proviene dal bacino della città metropolitana di Milano ma non mancano allievi che arrivano dal Sud Italia e che poi cerchiamo di ricollocare il più possibile nella terra d’origine. Evidenzio con piacere che c’è anche una buona presenza dall’estero: abbiamo avuto allievi provenienti dalla Svizzera e dalla Russia, adesso una studentessa ucraina frequenta i nostri corsi”. Qual è il placement? “Chi esce dal settimo anno ha il 100% di placement e inserimento nelle aziende, grazie al know how acquisito nelle ore di laboratorio, a contatto con materie tecniche”. Ecco quali. “I ragazzi - prosegue Bertolina - imparano a incidere, incassare. Tra le materie di studio c’è la prototipazione su cera, la fusione, la modellazione 3D. I nostri allievi sanno produrre decorazioni con gli smalti, sbalzo e cesello. È d’obbligo per loro diventare superlativi in almeno una di queste attività, perché alle nostre aziende e di conseguenza a noi la mediocrità non piace”. Per quanto riguarda i partner di Galdus, bisogna fare una distinzione tra quelli istituzionali e altri di tipo strettamente commerciale. “Operiamo in un contesto di ordinamento di studi che prevede il rilascio di attestati

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Stefano Bertolina direttore Alta Formazione

formali riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito spiega il direttore Dal quinto al settimo anno entra in gioco il percorso accademico e in questo caso operiamo in partnership con la Fondazione Its Innovaprofessioni, che riceve finanziamenti dal Ministero, dalla Regione Lombardia, dal Fondo Sociale Europeo. In questo modo consentiamo agli allievi di partecipare a corsi in modalità finanziata. Ai corsisti del sesto anno, ad esempio, è richiesto soltanto un contributo di 1000 euro. Il quinto anno non è finanziato e il contributo riusciamo comunque a calmierarlo: 2400 euro annui. Dal primo al quarto anno, infine, i corsi sono interamente finanziati dalla Regione Lombardia”. Ci sono poi i partner aziendali, “costituiti in primis - prosegue - da Pomellato, nostro main sponsor che ci sostiene con un supporto economico e di docenti. Ha poi una priorità nella scelta degli allievi”. In questo momento, Galdus collabora anche con diverse realtà del territorio milanese, da Sabbadini a Scavia. “I nostri allievi effettuano regolarmente corsi e stage presso Cartier e Mattioli. Stiamo anche aprendo un dialogo con Bulgari e probabilmente da quest’anno qualche ragazzo raggiungerà anche Valenza. Abbiamo allievi che hanno deciso di intraprendere un percorso di auto imprenditorialità, appena usciti dalla Galdus. Hanno aperto una propria partita Iva, sono molto attivi anche nell’e-commerce e abbiamo anche avviato una collaborazione con Confartigianato che supporta i ragazzi nei primissimi passi della nuova attività. Un nostro alunno ha svolto uno stage presso Pomellato e adesso è inserito nell’ufficio Progettazione e Sviluppo dell’azienda. Siamo stati ospiti di recente alla fiera di Ginevra, frequentiamo la

fiera dell’artigianato di Milano e le nostre classi visitano Vicenzaoro. Da anni, nelle prime settimane di ottobre ospitiamo anche eventi di Artistar, alla presenza di scuole provenienti da tutto il mondo”. Nel tempo Galdus è cresciuta e si è diversificata: formazione professionale dei giovani, formazione degli adulti, servizi per il lavoro, ricerca ma anche e soprattutto supporto alle aziende. Ecco la nuova frontiera, l’opportunità, il nuovo salto di qualità: “Progettiamo i contenuti dei percorsi a fianco di imprese di settore, per cogliere le innovazioni - dice Stefano Bertolina a Preziosa Magazine - è un tema che ci sta molto a cuore, un ambito sul quale stiamo investendo molto e che ci distingue, ci qualifica ulteriormente. Le aziende hanno cominciato a chiederci se potevamo dare loro una mano per affiancarle durante il loro percorso di certificazioni RJC. Le norme di Certificazione RJC sono state progettate, come sappiamo, per sostenere a livello mondiale un sistema che promuova la fiducia nei confronti dell’industria globale dell’alta gioielleria ed orologeria attraverso l’adozione di prassi responsabili lungo tutta la filiera di fornitura, dalla miniera sino alla vendita al consumatore. Prima di approcciare questo ambito, abbiamo innanzitutto cercato partnership qualificate per offrire al nostro parco aziendale una proposta di qualità per corsi di informazione e formazione. Gli imprenditori, infatti, devono prima capire cosa propone il Responsible Jewellery Council - appunto informare - e poi seguire corsi di formazione che possano condurre ad una formula di consulenza per grandi e piccoli laboratori oppure alla formazione di una figura interna all’azienda stessa”.

Parla Stefano Bertolina, direttore Alta Formazione. Il piano di studi può durare fino a sette anni. Placement vicino al 100%

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Il gruppo ePlay/Art&sofT, leader di mercato nel settore della tecnologia avanzata per il settore dei preziosi, sottolinea con forza l'importanza cruciale dei dati

Il futuro della gioielleria è scritto nei dati

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The ePlay/Art&sofT Group, the market leader in advanced technology for the jewelry industry, strongly emphasizes the crucial importance of data Data is the key to success, because through data passes the future of jewelry. Danilo Alagi, CEO ePlay/Art&sofT Group, the market leader in advanced technology for the jewelry industry, is convinced of this. “We are constantly striving for excellence and recognize that data is the foundation on which to base operational efficiency and business success,” says Alagi. “XOX, our sophisticated management system, simplifies daily operations such as loading and unloading. Not only that! With its advanced technology, it transforms data into strategic assets, providing clear and detailed information through tools such as Business Intelligence and advanced statistics. The centrality of data in our system is, therefore, not just one aspect, but the core upon which our mission to ensure that companies in the jewelry industry have a powerful and reliable tool for achieving success.” Choosing XOX, then, means not only investing in technologically advanced software, but also establishing a dynamic partnership that elevates business to new levels of efficiency and success. 5.2023

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ono i dati la chiave del successo, perché attraverso i dati passa il futuro della gioielleria. Ne è convinto Danilo Alagi, CEO gruppo ePlay/Art&sofT, leader di mercato nel settore della tecnologia avanzata per il settore dei preziosi. “Siamo costantemente impegnati per l’eccellenza e riconosciamo che i dati rappresentino il fondamento sul quale basare l'efficienza operativa e il successo aziendale - dice Alagi - XOX, il nostro sofisticato gestionale, semplifica le operazioni quotidiane come il carico e lo scarico. Non solo! Grazie alla sua tecnologia avanzata, trasforma i dati in risorse strategiche, fornendo informazioni chiare e dettagliate attraverso strumenti come la Business Intelligence e le statistiche avanzate. La centralità del dato nel nostro sistema non è, dunque, solo un aspetto, ma il fulcro su cui si basa la nostra missione di garantire alle aziende del settore gioielliero uno strumento potente e affidabile per il raggiungimento del successo”. Semplicità delle azioni, centralità del dato e tecnologia avanzata per restare competitivi sono le colonne portanti del gruppo ePlay/Art&sofT. Semplicità significa condurre azioni quotidiane che mettano al

centro delle operazioni la facilità d’uso e l’efficienza, come accade ad esempio nelle operazioni di carico e scarico. Il software XOX diventa il fondamento affidabile sul quale costruire il successo aziendale con sicurezza e precisione, attraverso le operazioni più semplici e i dati più essenziali. È fondamentale anche la centralizzazione del dato. Attraverso XOX, interattivo e intuitivo, viene abolita ogni preoccupazione relativa alla ridondanza dei dati, garantendo la centralità delle informazioni. Il software si impegna a offrire non solo la sicurezza nella gestione dei dati, ma anche una gamma completa di strumenti avanzati che trasformano il dato in un alleato strategico. La tecnologia avanzata è la chiave per assicurarsi la leadership e ottenere un vantaggio competitivo. XOX, infatti, fornisce una vasta gamma di informazioni che trasformano i dati in una risorsa strategica. La Business Intelligence (BI) e le statistiche avanzate diventano un alleato prezioso per anticipare le tendenze di mercato e guidare decisioni strategiche informate. XOX, dunque, va oltre la semplice gestione dei dati: eleva il business analizzando i dati in modo proattivo, interagisce attivamente con l’utente. Attraverso le sue funzionalità bidirezionali, XOX non solo risponde alle esigenze, ma anticipa le sfide, fornendo soluzioni mirate e consente un flusso continuo di informazioni per migliorare costantemente le operazioni. Scegliere XOX, dunque, significa non solo investire in un software tecnologicamente avanzato, ma anche stabilire una partnership dinamica che eleva il business a nuovi livelli di efficienza e successo. PREZIOSA MAGAZINE

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Esposito Semilavorati, molteplici prodotti per un catalogo che si arricchisce e si completa con un accurato servizio di assistenza

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n’esperienza di oltre sessant’anni gli è valsa la fiducia e la stima da parte di una clientela molto esigente ed attenta. È la Esposito Semilavorati guidata oggi da Daniela che segue con fierezza le orme della propria famiglia. Nel comparto dei semilavorati e delle montature in oro l’azienda rappresenta un punto di riferimento con la sua sede nell’antico Borgo Orefici di Napoli, luogo deputato dal milletrecento ad ospitare le Esposito Semilavorati, multiple products lavorazioni e le produzioni prefor a catalog that is enriched and complemented by an accurate after-sales service ziose della città. An experience of more than sixty years has earned them the trust and esteem of a very demanding and attentive clientele. This is Esposito Semilavorati led today by Daniela, who proudly follows in her family's footsteps. In the sector of semi-finished products and gold mountings, the company represents a point of reference with its headquarters in the ancient Borgo Orefici in Naples, a place deputed since the millennium to host the city's precious works and productions. Today, as in the early days, passion and professionalism are complementary to a rich and varied catalog, suitable for every need, both taste and budget; with a list of thousands of items all of high quality and all declined in 18, 14 and 9 carat gold. But that's not all, as if the variety of products on offer were not enough, it is also possible to request a customization and CAD prototyping service, handled by highly specialized master goldsmiths who can satisfy every kind of request. In Via Grande Orefici it is a continuous succession of friends and customers, because once again, after repeated scene changes, crises and forced stops, gold has resumed its leading role and manages to do it even better if to compose a piece of jewelry it is done through an exclusivity that can be defined precisely through the targeted choice of the setting.

discover Esposito Semilavorati 5.2023

Oggi come agli esordi, la passione e la professionalità sono complementari ad un catalogo ricco e variegato, adatto ad ogni esigenza, sia per gusto che per budget; con una lista di migliaia di articoli tutti di alta qualità e tutti declinati in oro 18, 14 e 9 carati. Ma non solo, come se non bastasse la varietà dei prodotti offerti, è possibile richiedere anche il servizio di personalizzazione e di prototipazione CAD, gestita da maestri orafi d’alta specializzazione che possono soddisfare ogni tipo di richiesta.

borate dagli esperti preannunciano nuovi incrementi nella scelta dei beni preziosi e soprattutto che le persone continuano ad acquistare maggiormente nel negozio fisico (anche se le vendite online mantengono il passo). È il negozio fisico, la sede dove ci si incontra e si approccia da vicino il prodotto resta un luogo importante e la Esposito Semilavorati lo dimostra, rinnovando quotidianamente quelle relazioni che con il tempo si sono consolidate e fortificate favorendo una crescita esponenziale che nel tempo non è mai venuta a mancare. E per il futuro cosa prevedi? «Continueremo a fare il nostro meglio - continua Daniela -, ad offrire sempre più prodotti e soprattutto ad arricchire anche il nostro pacchetto servizi che completano gli acquisti e forniscono un supporto alla clientela di non poco conto. L’assistenza pre e post vendita è essenziale e fa certamente la differenza sul mercato».

È il negozio fisico, la sede dove ci si incontra e si approccia da vicino. il prodotto resta un luogo importante

In via Grande Orefici è un continuo susseguirsi di amici e clienti, perché ancora una volta, dopo ripetuti cambi di scena, crisi e fermi obbligati, l’oro ha ripreso il suo ruolo di protagonista e riesce a farlo ancora meglio se per comporre un gioiello lo si fa attraverso un’esclusività che può essere definita proprio attraverso la scelta mirata della montatura. «In effetti è ritornata l’attenzione al Valore, e il valore resta sempre associato al metallo prezioso - ci racconta Daniela Esposito -. In questo modo il gioiello non è solo un regalo importante ma è anche un bene da custodire», ed infatti anche le stime elaPREZIOSA MAGAZINE

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Tarì per il 2024 lancia la sfida delle “Quattro S” Sistema, Servizi, Sviluppo d’impresa e Sostenibilità per il futuro. Ecco le parole d’ordine delTarì anche per il 2024

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puntano oggi su analisi gemmologiche sui diamanti, shooting fotografici in still life e indossati, servizi di consulenza personalizzati. A ottobre è partito un ulteriore servizio di grande importanza: lo Sportello Imprese.

L’altra S è Sviluppo. Significa supportare le aspettative del mercato e mantenere un saldo controllo dei costi, gettando le basi per un bilancio di esercizio in linea con gli esercizi precedenti. Dopo il biennio Covid, nel 2023 i ricavi delle fiere hanno superato i risultati del 2019 sia per fatturato sia per presenze. C’è stata valorizzazione delle aziende e del territorio, le attività manutentive e di investimento hanno dato impulso significativo alla domanda di spazi produttivi e commerciali all’interno del Centro orafo. Il 2023 ha portato in dote l’implementazione dell’Hub servizi del Tarì e il lancio dello studio televisivo. Sono stati realizzati spot di pubblicità progresso, in collaborazione con i carabinieri, in occasione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, “ORA”. I servizi tecnologici e creativi del Tarì

L’impegno del Tarì è concentrato anche sullo sviluppo delle aziende. È già partita l’organizzazione di Federorafi di un progetto di formazione sulla Certificazione Roberto Giannotti presidente Il Tarì secondo i canoni di RJC, il più importante e diffuso disciplinare settoriale. In questo modo il Tarì vuole introdurre nelle proprie aziende il tema della sostenibilità, accompagnandole nel processo di certificazione di processi produttivi e sistemi organizzativi. Lo sviluppo imprenditoriale viaggia a braccetto con la sostenibilità, che per il Tarì è un asset strategico, supportato dal Bilancio di Sostenibilità, approvato dal CdA per il 2022, e già in corso di lavorazione per il 2023. Tra gli obiettivi ambientali, spicca il superamento del 40% di energia rinnovabile raggiunto nel 2022. Il Tarì ha puntato sull’utilizzo di energia totalmente rinnovabile al 100% nel 2023. Ha certificato inoltre la fornitura del gas con attestato Carbon offset, che annulla le emissioni di CO2. attraverso attività di compensazione in campo ambientale. Per il 2024 è previsto il potenziamento dell’impianto fotovoltaico del Centro di ulteriori 413.34 kwp.

nnanzitutto fare Sistema, che è il grande obiettivo strategico del presidente del Tarì, Vincenzo Giannotti. Nei suoi primi 9 anni alla guida del centro orafo, ha investito sulla creazione di relazioni e collaborazioni istituzionali. Una rete alla quale di recente si è aggiunta una “maglia“ in più: la campagna natalizia “Il Gioiello nel nostro DNA”. Promossa da Federpreziosi Confcommercio con Tarì, Assocoral e il supporto di Preziosa Magazine, è nata per riconoscere e promuovere il valore culturale, storico e creativo del gioiello campano. “Il lavoro di squadra è la leva per sostenere e dare valore ad un comparto produttivo di eccellenza, che in Campania conta oltre 2.000 operatori imprenditoriali e che solo nel Tarì dà lavoro a oltre 2.500 famiglie”, ha detto Giannotti.

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Stefanie Mändlein «La gioielleria tradizionale è in forte crescita, così come altri segmenti del lusso. A febbraio nel padiglione B1 avremo oltre 120 espositori su 10.000 metri quadrati”

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INHORGENTA festeggia 50 anni di attività e prepara la fiera di febbraio

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Stefanie Mändlein, Exhibition Director

Monaco di Baviera fervono i preparativi per l’allestimento di Inhorgenta 2024, dal 16 al 19 febbraio. Sarà un anno speciale per la storica fiera: la nuova edizione coincide con il cinquantesimo anno di attività della piattaforma. La fase di registrazione non è ancora terminata ma gli organizzatori già registrano un aumento significativo (+15%) sia in termini di espositori che di superficie. Preziosa Magazine ha intervistato Stefanie Mändlein, Exhibition Director, per tracciare un bilancio del percorso fin qui intrapreso ma anche per conoscere i nuovi progetti. Stefanie, 50 anni di attività sono un traguardo prestigioso. Quali Inhorgenta celebrates 50 years in business and presono state, a suo avviso, le tappe più importanti nel primo mezzo pares for February fair Preparations are in full swing in Munich for Inhorgenta 2024, Feb. 16secolo di percorso? 19. It will be a special year for the historic fair: the new edition coincides “Siamo emozionati, ne abbiamo vissute tante insieme ai nostri espositori. Tra le tappe fon- with the platform’s 50th year of operation. The registration phase is not damentali, ricordiamo certamente il trasferimento nel nuovo quartiere fieristico con strutture yet over, but organizers are already reporting a significant increase (+15 percent) in both exhibitors and area. Preziosa Magazine interviewed di sicurezza all’avanguardia e il processo di internazionalizzazione e globalizzazione”. Le fiere in presenza sono ancora un elemento indispensabile per Stefanie Mändlein, Exhibition Director, to take stock of the journey so far but also to learn about new projects il mondo del business? Stefanie, 50 years in business is a prestigious milestone. What, in your opinion, “Assolutamente sì. Anni fa, la fiera era indispensabile per procurarsi merci e stabilire have been the most important milestones in the first half-century? “We are contatti. Oggi questo può anche avvenire anche attraverso i canali digitali. Le passate excited, we have experienced many of them together with our exhibiedizioni di Inhorgenta, però, hanno dimostrato chiaramente che rivenditori, espositori, tors. Among the milestones, we certainly remember the move to the fairgrounds with state-of-the-art security facilities and the process esperti e media hanno bisogno di incontri, scambi personali e ispirazione. E, noi siamo new of internationalization and globalization.” convinti che sia fondamentale che questo avvenga direttamente sul prodotto. Dipende tutto Are in-person trade shows still an indispensable part of the business world? da quale ambiente offriamo agli espositori e quali opportunità di networking diamo loro. “Absolutely so. Years ago, the trade show was indispensable for proNaturalmente giocano un ruolo importante anche la brillantezza e l’emotività che i prodotti curing goods and making contacts. Today this can also be done through digital channels. Past editions of Inhorgenta, however, have sanno trasmettere in fiera”. shown that retailers, exhibitors, experts and media need meeIn futuro, quale sarà il ruolo di Inhorgenta nel sistema della gio- clearly tings, personal exchanges and inspiration.” ielleria? In the future, what role will Inhorgenta play in the jewelry system? “We are “Stiamo crescendo e continueremo a farlo per questo stiamo lavorando per aumentare la par- growing and will continue to do so so we are working to increase the tecipazione di aziende di orologeria e gioielleria artigianale. In futuro, questo mercato avrà participation of watch and handcrafted jewelry companies. In the futhis market will play an increasingly important role. To achieve un ruolo sempre più importante. Per raggiungere questi obiettivi e soddisfare ancora meglio ture, these goals and meet visitors' expectations even better, we have opted le aspettative dei visitatori, abbiamo optato per una nuova disposizione dei padiglioni”. for a new pavilion layout.” Gli orologi e l’alta gioielleria sono strategici per la vostra nuova Are watches and fine jewelry strategic to your new offering? “Traditional jewelry is growing strongly, as are other luxury segments. In February in offerta? “La gioielleria tradizionale è in forte crescita, così come altri segmenti del lusso. A febbraio Hall B1 we will have more than 120 exhibitors on 10,000 square meWe welcome a number of new exhibitors, including brands such nel padiglione B1 avremo oltre 120 espositori su 10.000 metri quadrati. Diamo il benvenuto ters. as Brune and Blonde, Schreiner High Jewellery, Artur Scholl and Rea numerosi nuovi espositori, tra cui marchi come la Brune e la Blonde, Schreiner High Je- carlo but also our longstanding customers such as Gellner, Krieger, wellery, Artur Scholl e Recarlo ma anche ai nostri clienti di lunga data come Gellner, Krieger, Marco Bicego, Pasquale Bruni, Crivelli, Leo Pizzo, Schaffrath, Jörg Marco Bicego, Pasquale Bruni, Crivelli, Leo Pizzo, Schaffrath, Jörg Heinz e molti altri. Heinz and many others. With this trading-up and a new look and feel, Con questa operazione di trading-up e un nuovo look and feel, stiamo creando nuovo slancio we are creating new momentum and dynamism.” e dinamismo. È nostra intenzione dare a Inhorgenta un carattere più glamour ed esperienziale per valorizzare ulteriormente artigianato, emotività. Crescono anche gli altri settori e sono tante le nuove aeree tematiche. Ad esempio, il nuovo Wedding World nel B2, con 30 fornitori di fedi nuziali, ha riscosso un grande successo. Siamo molto soddisfatti della significativa crescita complessiva del 15% degli espositori e degli spazi espositivi”.

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TECHMADE nasce lo smart ring Moon di Niah

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echmade, azienda italiana da sempre protagonista indiscussa della rivoluzione dei wearable, presenta il nuovo smart ring Moon di Niah, un dispositivo pratico e leggero, progettato per essere indossato comodamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7. “La maggior parte degli italiani oggi ha al polso uno smartwatch - spiega Mario De Sena, amministratore e fondatore di Techmade -, lo utilizza costantemente durante la giornata ma spesso lo trova ingombrante. Offrire un prodotto meno ingombrante e che abbia lo stesso concept, arricchirlo di funzioni pratiche (scroll video social, presentazioni, lettura libri) è la fase successiva del processo di innovazione delle tecnologie indossabili iniziato 10 anni fa”.

Tra le funzioni, l’utile SOS CHIAMATA DI EMERGENZA

l’impegno di rispettare lo stile, la tecnologia ed essere sempre affidabili. Oltre ad una serie di sensori avanzati che monitorano i parametri vitali dell’utente, tra cui la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, il sonno e l’attività fisica, è dotato di un utile SOS CHIAMATA DI EMERGENZA. Sentirsi al sicuro è importante e grazie all’anello intelligente Niah, con alcuni semplici tocchi è possibile contattare una lista di numeri di emergenza. Lo smart ring Moon di Niah è disponibile online in tutta Europa e nelle migliori gioiellerie in Italia.

Con i prodotti Niah la Techmade mantiene una promessa: la promessa di produrre prodotti pensati per tutti con

Techmade, Niah's Moon smart ring is born Techmade, an Italian company that has always been a key player in the wearable revolution, presents the new Moon smartwatch by Niah, a practical and lightweight device designed to be worn comfortably 24/7. "Most Italians today have a smartwatch on their wrist," explains Mario De Sena, CEO and founder of Techmade, "they use it constantly throughout the day but often find it cumbersome. Offering a product that is less cumbersome and has the same concept, enriching it with practical functions (social video scrolling, presentations, reading books) is the next step in the process of innovation in wearable technology that began 10 years ago'. With the Niah products, Techmade keeps a promise. A promise to produce products designed for everyone with a commitment to style, technology and reliability.

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LUCA SOPRANA Altissima orologeria indipendente, anche nel pensiero

Vianney Halter Trio Grande

di Michele Mengoli

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uca Soprana è uno dei più grandi maestri orologiai al mondo. Soprattutto è una delle intelligenze più vivide del settore e, da sempre, quello che pensa lo dice con una schiettezza disarmante. Un esempio? Nel talk di Vicenzaoro September 2022 intitolato “Trend dell’orologeria, tra savoir faire meccanico e gusto estetico d’autore”, che trovate anche su You Tube, ha candidamente ammesso che per lui “Patek Philippe” - dove ha lavorato come formatore per la formazione interna - “è il McDonald’s dell’orologeria”. Compreso il carattere senza filtri del personaggio, raccontiamo brevemente il suo percorso d’eccellenza. Luca nasce a Valdagno il 20 agosto 1974. Il nonno Roberto, orologiaio, è il suo primo maestro. Dopo gli studi di economia e commercio a Bologna frequenta il Wostep, la scuola di formazione orologiera (per stranieri) più importante della Svizzera e nel 2002 ne diventa il primo insegnante italiano. Con quali marchi lavora lo chiediamo a lui. “Inizio con Vulcain come responsabile del servizio post-vendita, poi con Christophe Claret, ma è con Vianney Halter che imparo a fare un orologio dalla a alla z e diventa una passione. Escono dalle mie mani la Trio - ore e minuti,

secondi e gran data in quattro sottoquadranti differenti - e il Classic Janvier N°1, equazione del tempo e fasi lunari, dove mi occupo di tutto. In seguito vado in BNB Concept per gestire l’atelier della prototipia ma fallisce poco dopo e mi assume Patek Philippe e alla fine del 2010 è il turno di Rolex dove mi occupo del restauro”. Parliamo del Gotha dell’industria… “Sì ma quel mondo non fa per me. È come essere nell’esercito: devi eseguire gli ordini in silenzio. Al contrario io amo l’approccio veneto di lavorare per l’azienda come fosse mia; atteggiamento che gli svizzeri trovano pericoloso. Nel frattempo con Vianney Halter lavoriamo a un progetto che nel 2013 vince il premio innovazione al Grand Prix di Ginevra, gli Oscar dell’orologeria. Nello stesso momento fondo a Vaumarcus, nel cantone di Neuchâtel, l’Ateliers 7h38, che è l’ora di nascita del primo figlio avuto dai soci fondatori. Si tratta di un laboratorio di sviluppo e subito avviamo una partnership con Jacob & Co., realizzando lo SplitFlap World Time e l’Astronomia”. E diventi una rockstar del settore! “Diciamo che con l’Astronomia nel 2014 e le sue evoluzioni (l’Astronomia Sky del 2016 e l’Astronomia ripetizione minuti Maestro del 2018) arriva la visibilità internazionale…” Insieme alle tantissime collaborazioni riservate con i grossi nomi dell’orologeria… “Ovviamente di quelle non posso parlare per i relativi patti di riservatezza, 5.2023


watches Derek Pratt Remontoir Egalite

Derek Pratt: Specifiche Tecniche La cassa è in acciaio 316L: diametro di 41,64 mm e 12,6 mm di spessore. Lunetta e anse sono lucide con i lati della carrure spazzolati verticalmente. Il quadrante è color salmone con numeri arabi orientali, chiamati anche numeri indo-arabi o indo-persiani. I piccoli secondi sono a ore sette. Il Calibro DP07, movimento a carica manuale con 216 componenti, viaggia a 18.000 A/h. Il prezzo di listino era di 98 mila franchi svizzeri (tasse escluse); era perché la produzione di 7 esemplari è andata subito esaurita.

posso dire però che quasi ogni anno l’Ateliers 7h38 vince qualche premio ai GP di Ginevra, oltre al fatto che siamo una specie di Mister Wolf del settore. Ogni volta che un orologio di alcuni marchi molto prestigiosi non funziona, interveniamo noi per risolvere il problema”. In parallelo, poi, ci sono i progetti dove la tua figura, oltre ad essere essenziale, compare pubblicamente, come nel caso del meraviglioso Derek Pratt. Ce ne parli? “Derek Pratt, scomparso nel 2009, è stato il più grande di tutti gli orologiai moderni, un orologiaio totale che sapeva fare tutto a mano: dal movimento al

quadrante fino alla cassa. È suo il tourbillon ‘a remontoir’. Ed è lui che nel 1997 fa funzionare il Double-Wheel Tourbillon Remontoir, un tourbillon da tasca con doppio scappamento a remontoir, che perfeziona due invenzioni di Abraham-Louis Breguet: scappamento a doppia ruota e tourbillon. La malattia gli ha invece impedito di riuscire a mettere su uno scappamento statico, quindi non tourbillon, il suo adorato remontoir in un movimento da polso, visto che si era dedicato solo alla realizzazione di orologi da tasca. Con l’approvazione della moglie Jenny Haller, ho portato a termine il progetto nel 2023, mantenendo intatto il suo approccio filosofico e filologico”.

Una esperienza che ti ha emozionato? “Sì, sono contento di aver avuto la possibilità di completare un progetto di Derek. È stato un maestro assoluto e ci univa una stima reciproca. Per me i rapporti umani sono più importanti del marketing. L’orologeria è anche un mondo di persone. La libertà di fare quello che mi piace non ha prezzo. Restando fedele all’orologeria che amo, quella indipendente, fatta da orologiai che davvero costruiscono tutto e in pochi esemplari. Perché se produci non dico centomila orologi all’anno, ma anche solo 100 o 600, è industria. E la lascio volentieri ai McDonald’s di turno”.

Luca Soprana. Highest independent watchmaking, even in thought Luca Soprana è uno dei più grandi maestri orologiai al mondo. Soprattutto è una delle intelligenze più vivide del settore. Nasce a Valdagno il 20 agosto 1974. Il nonno Roberto, orologiaio, è il suo primo maestro. Dopo gli studi di economia e commercio a Bologna frequenta il Wostep, la scuola di formazione orologiera (per stranieri) più importante della Svizzera e nel 2002 ne diventa il primo insegnante italiano. Con quali marchi lavora lo chiediamo a lui. “Inizio con Vulcain, poi con Christophe Claret, ma è con Vianney Halter che imparo a fare un orologio dalla a alla z e diventa una passione. In seguito vado in BNB Concept per gestire l’atelier della prototipia ma fallisce poco dopo e mi assume Patek Philippe e alla fine del 2010 è il turno di Rolex dove mi occupo del restauro”. Parliamo del Gotha dell’industria… “Sì ma quel mondo non fa per me. È come essere nell’esercito: devi eseguire gli ordini in silenzio. Al contrario io amo l’approccio veneto di lavorare per l’azienda come fosse mia. Nel frattempo con Vianney Halter lavoriamo a un progetto che nel 2013 vince il premio innovazione al Grand Prix di Ginevra, gli Oscar dell’orologeria. Nello stesso momento fondo a Vaumarcus, nel cantone di Neuchâtel, l’Ateliers 7h38, un laboratorio di sviluppo e subito avviamo una partnership con Jacob & Co.”. And you become a rock star in the industry! Along with the many, many confidential collaborations with the big names in watchmaking.... Then, in parallel, there are the projects where your figure appears publicly, as in the case of the wonderful Derek Pratt. Can you tell us about that? "Derek Pratt, who passed away in 2009, was the greatest of all modern watchmakers.... It was he who in 1997 made the Double-Wheel Tourbillon Remontoir pocket watch escapement work. Illness, on the other hand, prevented him from being able to put on a static escapement, thus not a tourbillon, his beloved remontoir in a wristwatch movement, which with the approval of his wife Jenny Haller, I completed in 2023."

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watches Il cronografo ha ormai superato da tempo i confini dei circuiti automobilistici per diventare un modello cult da indossare al lavoro così come nel tempo libero ed in occasione di eventi formali. Pur confermandosi l’orologio sportivo per eccellenza che incarna il fascino heritage quanto adrenalinico delle corse con i suoi piloti leggendari, negli ultimi anni sta conquistando sempre più anche i polsi di donne che, affascinate dalla sua estetica senza tempo, scelgono di indossarlo nella sua versione più lussuosa e glamour. di Silvia Bonfanti

IWC Pilot’s Watch Performance Chronograph 41 AMG MOVIMENTO: a carica automatica, 46 ore di riserva di carica CASSA/DIMENSIONE: in titanio, Ø 41,1 mm, corona a vite, vetro antidecompressione, lunetta in ceramica con scala tachimetrica, fondello trasparente, vetro zaffiro convesso ed antiriflesso ambo i lati IMPERMEABILITA’: 10 bar QUADRANTE: nero, elementi applicati in nickel annerito FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, piccoli secondi, cronografo, data e giorno BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in titanio o cinturino in gomma nera PREZZO: 13.100,00 euro titanio, 10.900,00 euro gomma Rolex Cosmograph Daytona Ref.126500LN MOVIMENTO: a carica automatica bidirezionale con rotore Perpetual, riserva di carica di circa 72 ore, Cronometro Superlativo (COSC + certificazione Rolex) CASSA/DIMENSIONE: Oyster, Ø 40 mm, acciaio Oystersteel, lunetta monoblocco Cerachrom in ceramica con scala tachimetrica scavata, fondello e corona entrambi a vite, vetro zaffiro antiscalfitture IMPERMEABILITA’: fino a 100 metri QUADRANTE: bianco, lancette in oro 18 ct con visualizzazione Chromalight FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, piccoli secondi, cronografo BRACCIALE/CINTURINO: Oyster, acciaio Oystersteel PREZZO: 15.200,00 euro TAG Heuer Carrera Chronograph 39mm CALIBRO: a carica automatica bidirezionale, 80 ore di riserva di carica CASSA/DIMENSIONE: in oro giallo 18K 3N, Ø 39 mm, vetro zaffiro bombato con doppio antiriflesso, corona e pulsanti cronografici in oro giallo 18K 3N, fondello in vetro zaffiro avvitato in oro giallo 18K 3N IMPERMEABILITA’: fino a 100 metri QUADRANTE: spazzolato verticale placcato in oro giallo 18K 3N, réhaut placcato oro giallo 18K 3N con scala tachimetrica FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, piccoli secondi, cronografo, data BRACCIALE/CINTURINO: cinturino in pelle di vitello nera traforata racing, fibbia ad ardiglione in oro giallo 18K 3N PREZZO: 21.750,00 euro

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LET’S TAKE BACK OUR TIME Audemars Piguet Royal Oak Offshore Cronografo Automatico / 37 mm MOVIMENTO: a carica automatica, riserva di carica minima di 40 ore CASSA/DIMENSIONE: in acciaio, Ø 37 mm, lunetta in acciaio con diamanti taglio brillante (~1,02 carati), corona avvitata, vetro zaffiro antiriflesso IMPERMEABILITA’: fino a 50 metri QUADRANTE: salmone con motivo “Lady Tapisserie”, lancette Royal Oak in oro bianco con rivestimento luminescente FUNZIONI PRINCIPALI: cronografo, ore, minuti, piccoli secondi e data BRACCIALE/CINTURINO: Cinturino in caucciù grigio intercambiabile. Cinturino supplementare in caucciù grigio scuro PREZZO: 42.300,00 euro Bulgari Octo Roma Chronograph MOVIMENTO: a carica automatica, riserva di carica di 42 ore CASSA/DIMENSIONE: in acciaio inox, Ø 42 mm, corona a vite in acciaio con inserto in ceramica, fondello trasparente IMPERMEABILITA’: fino a 100 metri QUADRANTE: blu o nero con motivo Clous de Paris FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, piccoli secondi, cronografo, data BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in acciaio inox lucido e satinatospazzolato intercambiabile. Cinturino aggiuntivo in caucciù. PREZZO: 9.900,00 euro

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watches TAG HEUER chiude l’anno di celebrazione dei sessant’anni della collezione Carrera introducendo il nuovo TAG Heuer Carrera Chronograph, un omaggio al mitico cronografo full gold 1158 CHN che Jack Heuer, nel periodo in cui era cronometrista Ferrari, usava regalare ai migliori piloti degli Anni 70 tra cui Niki Lauda e Ronnie Peterson. Con cassa in oro giallo 18K 3N e l’innovativo design Glassbox del vetro zaffiro, questo cronografo è assicurato al polso non con un bracciale in maglia milanese d’oro come il modello originale ma con un meno impegnativo e più moderno cinturino racing in pelle.

CRO NO GRA FI Lanciata per la prima volta nel 2012, la collezione Octo di BULGARI si contraddistingue per la sua moderna eleganza. Il nuovo Octo Roma Chronograph presenta una cassa di forma ottagonale che rende omaggio allo storico legame del marchio con la Città Eterna. Questa forma geometrica, oltre a vantare una lunga tradizione nella storia dell’architettura italiana, caratterizza le volte di una delle strutture più imponenti risalenti al periodo della Roma imperiale: la basilica di Massenzio. Con la sua cassa dalla forma “tonda-ma-nontonda”, l’Octo Roma Chronograph risulta essere particolarmente versatile anche grazie ad un comodo sistema di cinturini intercambiabili.

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ROLEX ha proposto quest’anno la nuova versione del Re dei cronografi, il Cosmograph Daytona, segnatempo iconico per eccellenza che fece la sua prima apparizione nel 1963 come un orologio-strumento dedicato ai piloti automobilistici. Rispetto alla precedente referenza 116500, oltre alla nuova cassa Oyster leggermente rivisitata, il quadrante presenta indici ridimensionati e nuovi contatori che richiamano il design del primo Daytona automatico 16520 con movimento di derivazione Zenith. La lunetta in ceramica, invece, è contornata da un sottile bordo in acciaio che richiama il più iconico 6263 a carica manuale. La passione di IWC per le performance è risaputa; a riprova di ciò vi è anche la collaborazione, in attivo fin dal 2004, con Mercedes-AMG, il marchio delle auto sportive di Mercedes-Benz. In occasione del Gran Premio di Las Vegas del 19 novembre scorso, la manifattura svizzera ha dedicato a questo suo storico partner il nuovo Pilot’s Watch Performance Chronograph 41 AMG con cassa e bracciale in titanio grado 5, una lega che, oltre ad essere il 45% circa più leggera dell'acciaio, viene spesso impiegata nelle lavorazioni ingegneristiche per produrre componenti per motori ad alte prestazioni. Per celebrare il 30° anniversario del Royal Oak Offshore, AUDEMARS PIGUET ha presentato quattro nuovi modelli di Cronografo Automatico da 37 mm. Tra questi, il modello in acciaio, impreziosito con una lunetta incastonata con diamanti taglio brillante, presenta un quadrante con il nuovo motivo “Lady Tapisserie” di un delicato color salmone ottenuto mediante un processo PVD. Il cinturino abbinato è in caucciù, un materiale che rimarca il carattere sportivo dell’orologio nonostante la presenza di pietre preziose.

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watches Il diver, concepito in passato come un orologio-strumento di lavoro compatto, robusto ed affidabile per l’esplorazione subacquea, è diventato al giorno d’oggi un compagno d’avventura molto versatile. Non a caso diverse Maison, anche per venire incontro alle esigenze degli appassionati, decidono di trarre spunto anche dal loro patrimonio orologiero subacqueo presentando modelli, ben bilanciati nell’estetica e funzionalità, ad omaggiarne la storia. (SB)

Tudor Black Bay MOVIMENTO: a carica automatica con rotore bidirezionale, cronometro certificato dal COSC, Certificazione Master Chronometer rilasciata dal METAS, riserva di carica di 70 ore CASSA/DIMENSIONE: in acciaio inox, Ø 41 mm, lunetta unidirezionale in acciaio inox con disco in alluminio, corona a vite in acciaio inox, vetro zaffiro bombato IMPERMEABILITA’: 200 metri QUADRANTE: nero con dettagli dorati, leggermente bombato, lancette “Snowflake” FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in acciaio inox o cinturino in caucciù con chiusura Tudor “T-fit” PREZZO: 4.460,00 euro (4.240,00 euro in caucciù) Longines Legend Diver CALIBRO: a carica automatica, certificato Cronometro dal COSC, riserva di carica fino a 72 ore CASSA/DIMENSIONE: in acciaio inox, Ø 39 mm, lunetta interna girevole bidirezionale, fondello avvitato, due corone a vite, vetro zaffiro bombato ed antiriflesso multistrato ambo i lati IMPERMEABILITà: 30 bar / 300 metri QUADRANTE: laccato lucido nero o blu FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti e secondi BRACCIALE/CINTURINO: cinturino in pelle, bracciale in acciaio inox, cinturino NATO PREZZO: 3.600,00 euro pelle ed acciaio (3.350,00 euro il NATO)

Blancpain Fifty Fathoms 70th Anniversary - Act 3 Edizione limitata 555 esemplari CALIBRO: automatico, riserva di carica di 100 ore CASSA/DIMENSIONE: in bronzo dorato satinato 9 kt, Ø 41.30 mm, lunetta unidirezionale in bronzo dorato satinato 9 kt con inserto in ceramica nera, fondello in zaffiro IMPERMEABILITA’: 30 bar / 300 metri QUADRANTE: nero FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi, indicazione dell'impermeabilità BRACCIALE/CINTURINO: cinturino NATO PREZZO: 33.300,00 euro Khaki Navy Frogman Automatico 41mm CALIBRO: a carica automatica, riserva di carica di 80 ore CASSA/DIMENSIONE: in acciaio, Ø 41mm, vetro zaffiro antiriflesso, corona a vite protetta da un copricorona a forma di ponte, lunetta girevole unidirezionale IMPERMEABILITA’: 30 bar / 300 metri QUADRANTE: verde scuro o nero con strati di Super-LumiNova® FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti e secondi BRACCIALE/CINTURINO: cinturino in caucciù ondulato PREZZO: 1.325,00 euro

DIVER LET’S TAKE BACK OUR TIME

Omega Planet Ocean Dark Grey CALIBRO: a carica automatica con scappamento Co-Axial, certificato Master Chronometer approvato dal METAS, resistente a campi magnetici fino a 15.000 gauss, 60 ore di riserva di carica CASSA/DIMENSIONE: ceramica grigia al nitruro di silicio, Ø 45.5 mm, vetro zaffiro bombato, antigraffio e antiriflesso ambo i lati, corona a vite, lunetta unidirezionale, valvola per la fuoriuscita dell’elio fondello trasparente IMPERMEABILITA’: 60 bar (600 metri) QUADRANTE: titanio grado 5 sabbiato FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi, GMT, data BRACCIALE/CINTURINO: cinturino in caucciù PREZZO: 24.900,00 euro

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Presentato lo scorso 16 Il Fifty Fathoms 70th Anniversary novembre, il nuovo Act 3 è il terzo orologio svelato LONGINES Legend Diver, quest’anno atto a celebrare il fedele al modello del 1959 (Ref. 70imo anniversario dell’iconico 7042) con la sua cassa BLANCPAIN Fifty Fathoms rivoluzionaria Super-Compressor lanciato nel 1953. Impermeabile con disco girevole interno e due fino a 300 metri e proposto in corone a vite, è un orologio 555 esemplari, l’Act 3 s’ispira al subacqueo certificato ISO 6425. MIL-SPEC, suo antenato La lunetta girevole interna amagnetico con indicatore bidirezionale, che si aziona per la dell’impermeabilità a partire dal misurazione dei tempi di 1957, in uso ai corpi speciali di immersione attraverso la corona sommozzatori di nazioni come a vite a ore 2, è posizionata Francia, Germania, Stati Uniti e tuttora all’interno della cassa. In Norvegia. Sia il modello storico questo modo è protetta da che quello celebrativo hanno una manipolazioni e da urti cassa da 41,30 millimetri di accidentali che ne potrebbero diametro mentre a differenziarli alterare le impostazioni. Al vi è, oltre al fondello in zaffiro sul contrario del modello dell’epoca modello 2023, il materiale scelto che disponeva di una cassa da 42 per la cassa: argento “tedesco” millimetri, il nuovo Legend per il modello storico e bronzo Diver, certificato anche dorato da 9 carati per il modello Cronometro dal COSC celebrativo. Grazie all’aggiunta di (Contrôle Officiel Suisse des oro a questa lega brevettata, Chronomètres), dispone di una l'ossidazione da verderame è cassa da 39 mm di diametro del bloccata. Da evidenziare che, per tutto ridisegnata ed è la prima volta, Blancpain impermeabile fino a 300 metri propone il proprio movimento anzichè 120. 1154.P2 in una versione con resistenza di 1.000 gauss. Nel 2023, con il lancio del Planet Il Frogman di HAMILTON Ocean Dark Grey, new entry venne presentato nel 1951 della collezione Planet Ocean Il Black Bay, lanciato sul mercato presentata nel 2005, OMEGA comparendo, lo stesso anno, anche nel film «The Frogmen» scrive un nuovo capitolo della nel 2012 con una lunetta diretto da Llyod Bacon. sua tradizione tecnologica. La bordeaux ed equipaggiato nel sua cassa, l’anello della lunetta e Progettato per resistere alle 2016 con un calibro di condizioni più estreme, il del fondello con sistema manifattura, presenta un Frogman venne indossato, brevettato Naiad Lock sono quadrante che s’ispira ai diver durante la Seconda Guerra prodotti da TUDOR negli Anni infatti in ceramica al nitruro di 50 e lancette “Snowflake”, una silicio [Si3N4], un materiale due Mondiale, dalle squadre di peculiarità che ritroviamo su di volte più leggero della ceramica demolizione subacquea della tradizionale. Una novità assoluta Marina Americana. Oltre a alcuni orologi subacquei del disporre di un quadrante ultra per la manifattura svizzera di marchio a partire dal 1969. Il nuovo Black Bay, che riprende le Bienne che sceglie, per la prima leggibile, il Frogman sfoggiava un’originale corona “a volta, di utilizzare il nitruro di proporzioni del modello borraccia” che proteggeva il silicio su larga scala. Tra i originale con una cassa di 41 meccanismo dalle infiltrazioni mm di diametro dal profilo più materiali che compongono sottile ed è impermeabile fino a l’orologio figura anche il titanio d’acqua. Il nuovo Khaki Navy grado 5, lega utilizzata nel settore Frogman Automatic, con lunetta 200 metri, è certificato Master unidirezionale e garantito aerospaziale, che su questo Chronometer dal METAS, impermeabile fino a 300 metri, modello viene impiegato per il l’Istituto federale di metrologia rende omaggio alle sue radici svizzero. E’ la terza volta che un quadrante, la lunetta, la fibbia militari e al modello originale déployante e la valvola della orologio Tudor riceve questa fuoriuscita dell’elio. A rimarcare dell’epoca proponendo una autorevole certificazione che l’importanza delle prestazioni in corona a vite protetta da un riguarda tutte le principali robusto copricorona a forma di qualità funzionali di un orologio ambito marittimo per quanto ponte che evoca il design della concerne questa collezione, il tra le quali la precisione, la corona del modello al quale Dark Grey è dichiarato resistenza ai campi magnetici, l’impermeabilità e l’autonomia. impermeabile fino a 600 metri. s’ispira. 5.2023

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MATERICI La GUCCI G-Timeless Bee Motiv, collezione dal design senza tempo ideale per chi ama indossare un orologio che si fa notare senza risultare invadente, si arricchisce di nuovi modelli che sfoggiano quadranti in pietra “animati” da api, elemento decorativo storico della Casa della doppia G. MISSONI, la casa di moda varesina conosciuta nel mondo per il suo iconico motivo a zigzag e per il suo sapiente uso dei colori, ha presentato la linea Missoni M2 Lucky Stones nella quale, grazie a ricercati quadranti in pietra portafortuna, l’orologio si trasforma da accessorio fashion a prezioso amuleto. Il gift set prevede un cinturino aggiuntivo in autentico tessuto di maglia Missoni. Decimo Canto, che segna l’ingresso del marchio elbano LOCMAN nel segmento luxury, è una collezione con quadranti in pietre dure nata dalla collaborazione tra Sandro Fratini, uno dei più importanti collezionisti al mondo di orologi e ideatore del marchio L’O, e Marco Mantovani, Presidente Locman. Ciascun orologio è animato dal movimento OISA 1937 Calibro 29-50 Cinque Ponti, frutto dell’eccellenza costruttiva e tecnologica dell’orologeria italiana.

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Quest’anno il Limelight Gala festeggia 50 anni; fu infatti nel 1973 che, unendo il mondo dell’alta gioielleria a quello dell’orologeria, PIAGET diede vita a questo segnatempo “Haute Couture” iconico ed immediatamente riconoscibile grazie alle sue anse curve che, a partire dalla cassa, si vanno a fondere nel bracciale magistralmente lavorato. Proposto da allora in diverse versioni, quest’orologio da sogno che esalta la femminilità più glamour e ricercata, è proposto anche con quadrante in malachite.

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Il BREITLING Navitimer, pensato come uno strumento per piloti e presentato per la prima volta nel 1952, viene ora declinato anche in diametri adatti ai polsi più minuti. La sua caratteristica lunetta perlata, unitamente all’impiego di punti luce, gli conferisce un fascino quasi “da gioielleria” contribuendo a rendere quest’orologio particolarmente versatile.

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watches Arenaria rossa, turchese, madreperla, diaspro rosso e malachite; questi sono solo alcuni dei materiali naturali con i quali si possono creare quadranti dalle sfumature uniche in grado di dar vita ad orologi diversi uno dall’altro. (SB)

Missoni M2 Lucky Stones MOVIMENTO: al quarzo CASSA/DIMENSIONE: IP Champagne, Ø 34.5 mm, logomania Missoni sulla lunetta IMPERMEABILITA’: 50 metri QUADRANTE: in arenaria rossa FUNZIONI PRINCIPALI: ore e minuti BRACCIALE/CINTURINO: bracciale Champagne. Cinturino aggiuntivo in tessuto Missoni con motivo Zigzag PREZZO: 700,00 euro Gucci G-Timeless Bee Motiv MOVIMENTO: al quarzo CASSA/DIMENSIONE: acciaio, Ø 32 mm IMPERMEABILITA’: 5 ATM / 50 metri QUADRANTE: in turchese con api, vetro zaffiro antiriflesso FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in acciaio PREZZO: 1.300,00 euro Breitling Navitimer 32 MOVIMENTO: SuperQuartz™ termocompensato, certificato COSC CASSA/DIMENSIONE: in acciaio inox, Ø 32 mm IMPERMEABILITA’: 50 metri / 5 bar QUADRANTE: in madreperla con diamanti coltivati in laboratorio, zaffiro bombato e antiriflesso ambo i lati FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in acciaio inox o cinturino in pelle di alligatore PREZZO: 4.100,00 euro Locman Decimo Canto MOVIMENTO: a carica manuale CASSA/DIMENSIONE: in titanio lucido, Ø 38 mm, fondello in cristallo colorato, 60 ore di riserva di carica IMPERMEABILITA’: 5 ATM / 50 metri QUADRANTE: in diaspro rosso, indici e lancette in oro rosa FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi BRACCIALE/CINTURINO: fornito con bracciale in titanio e cinturino in pelle di coccodrillo PREZZO: 5.950,00 euro Piaget Limelight Gala Precious watch MOVIMENTO: al quarzo CASSA/DIMENSIONE: in oro rosa 18k con 42 diamanti taglio brillante (circa 4.74 ct), Ø 32mm IMPERMEABILITA’: 30 metri QUADRANTE: malachite FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti BRACCIALE/CINTURINO: bracciale in oro rosa 18k con “Decor Palace” PREZZO: 60.500,00 euro

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watches L’orologio femminile è per lo più considerato come un accessorio per completare il proprio outfit.In realtà comunichiamo qualcosa di noi anche attraverso ciò che decidiamo di indossare al polso. Ciascuna donna, con le sue molteplici sfaccettature, è un caleidoscopio di emozioni, di umori e sensazioni e l’orologio con il quale decide di passare del tempo rivela anche parte del suo linguaggio di seduzione: l’orologio rivela e racconta. (SB)

EYE-CATCHER Philipp Plein The Hexagon Groumette MOVIMENTO: quarzo CASSA/DIMENSIONE: in acciaio inox con trattamento IP oro giallo e cristalli, cassa esagonale Ø 28 mm IMPERMEABILITA’: fino a 50 metri QUADRANTE: color oro con logo PP e cristalli FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti BRACCIALE/CINTURINO: in acciaio inox con trattamento IP oro giallo PREZZO: 650,00 euro Ferragamo Curve MOVIMENTO: al quarzo CASSA/DIMENSIONE: ovale, 23 x 46 mm, acciaio inox IMPERMEABILITA’: fino a 30 metri QUADRANTE: soleil argento, vetro zaffiro antiriflesso e antigraffio FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti BRACCIALE/CINTURINO: cinturino in pelle di vitello a doppio giro PREZZO: 950,00 euro Versace DV One MOVIMENTO: a carica automatica CASSA/DIMENSIONE: in ceramica bianca o nera 40 mm Ø - lunetta a motivo Greca con 206 diamanti (0.49ct) e 74 zaffiri o 74 rubini (0.14ct) IMPERMEABILITA’: fino a 30 metri QUADRANTE: in smalto bianco o nero, 3 zaffiri o 3 rubini a ore 3, 6 e 9 FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi BRACCIALE/CINTURINO: in ceramica bianca o nera PREZZO: 2.700,00 euro

Patek Philippe Nautilus Ladies MOVIMENTO: al quarzo CASSA/DIMENSIONE: in oro rosa, 32 mm x 6.9 mm, lunetta ottagonale con 46 diamanti taglio brillante (0,8 ct) IMPERMEABILITA’: fino a 60 metri QUADRANTE: laccato viola, motivo “a onde”, indici tipo “ogiva” e cifre applicate in oro con rivestimento luminescente bianco FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti, secondi, data BRACCIALE/CINTURINO: materiale composito con motivo tessile, viola PREZZO: 39.950,00 euro

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Cartier Baignoire MOVIMENTO: quarzo CASSA/DIMENSIONE: in oro giallo 750/1000, 24,6 x 18,7 mm. Corona perlata in oro giallo 750/1000 ornata di uno zaffiro cabochon IMPERMEABILITA’: fino a 3 bar QUADRANTE: argentato, lancette a forma di gladio d’acciaio azzurrato, vetro zaffiro FUNZIONI PRINCIPALI: ore, minuti BRACCIALE/CINTURINO: bracciale rigido in oro giallo 750/1000 PREZZO: 13.000,00 euro

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Il CARTIER Baignoire, orologio iconico dalle linee sobrie e dalle proporzioni delicate, fece la sua prima apparizione nel 1973. Da allora, pur declinato in diverse varianti, è rimasto sempre fedele a se stesso. Il Baignoire, con la sua cassa arcuata ed il bracciale a cerchio, è un inno alla raffinata eleganza del “less is more” ed è perfetto per le donne sofisticate ed elegantemente sensuali; per coloro che desiderano indossare l’orologio come un gioiello per piacere a se stesse ancor prima che per conquistare gli sguardi altrui.

Il FERRAGAMO Curve, con il suo cinturino a doppio giro in pelle ad abbracciare il polso, riflette la visione estetica del direttore creativo Maximilian Davis. La sua cassa ovale ed allungata sfoggia un réhaut “effetto anfiteatro” che regala profondità. Orologio di carattere, lo troviamo adatto agli spiriti liberi alla ricerca di quell’eleganza mai banale che non conosce il passare del tempo.

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PHILIPP PLEIN, conosciuto per il suo stile eclettico, propone il suo orologio-gioiello Hexagon Groumette; un segnatempo che, complice la moltitudine di punti luce, non passa certo inosservato. Ritroviamo in esso alcuni dei tratti distintivi del marchio: tanti Swarovski, la cassa ad esagono e le due P sul quadrante che si specchiano. Il nome è un diretto richiamo all’iconica maglia groumette tipica degli Anni 70 e composta da una serie di anelli appiattiti con i lati lisci che la rendono una “catena morbida”. Sicuramente questo PP è adatto a donne dal carattere deciso senza timore di esporsi e brillare.

Questa Fall-Winter 2023 propone anche le nuove varianti gioiello dell’automatico DV One, il primo orologio disegnato da Donatella VERSACE (da qui il nome) presentato a Basilea nel 2005. Oltre all’iconica testa di Medusa simbolo dell’omonima Maison, posizionata in rilievo a ore 12, le nuove versioni, in bianco e nero, oltre a presentare tre zaffiri o rubini sul quadrante a ore 3, 6 e 9, adottano la tradizionale lunetta a motivo Greca tempestata di una moltitudine di diamanti (ben 206) e 74 zaffiri o 74 rubini. Vedremmo bene il nuovo DV One al polso di donne sportive, grintose e, soprattutto, anticonvenzionali. Il PATEK PHILIPPE Nautilus Ladies con movimento al quarzo, cassa di 32 mm di diametro e lunetta con pietre incastonate, venne lanciato nel 2013 e, nel tempo, è stato proposto in diverse versioni. Ora Patek Philippe introduce in questa linea un nuovissimo colore di quadrante, un raffinato quanto delizioso viola che fa risaltare il caratteristico motivo a piccole onde della collezione Nautilus Ladies ottenuto applicando circa cinquanta sottili strati di lacca. La cassa presenta la tradizionale forma ispirata ad un oblò ed esibisce una lunetta ottagonale illuminata da 46 diamanti Top Wesselton Pure taglio brillante (0,8 carati). La classe della Maison si ritrova anche osservando il cinturino che, realizzato in materiale composito ultraresistente, è impreziosito da un delicato motivo tessile. Le fortunate che lo potranno indossare sono certamente donne “sporty chic”, sognatrici e concrete allo stesso tempo, alla ricerca dell’esclusività.

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