Il Romoletto N° 3

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Anno I - Numero 3 - ottobre 2012 - POM! Editori srl


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direttore editoriale Oscar Glioti vicedirettore Dario Sbrocca Redazione Roberto Farina, Martina Greco, Simona Greco, Toshiro Mifune, Elena Tessa Risi, Tizio Cai Art director Valentina Marchionni Impaginazione Valentina Marchionni, Alberico Bartoccini, Marzia Mongini Editore POM! Editori srl Sede Legale Viale di Tor Marancia 60, 00147 Roma Stampa PuntoWeb srl, via Variante di Cancelliera snc, 00040 Ariccia (RM) Copyright Tutto il materiale scritto dalla redazione è disponibile sotto la licenza Attribuzione Creative Commons - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0, ovvero può essere riprodotto a patto di citare la fonte, di non usarlo per fini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza.

Registrazione tribunale di Roma numero 204 del 5 luglio 2012 Direttore responsabile Oscar Glioti

 sommario 

Contatti Telefono 06.5128605 Redazione redazione@ilromoletto.it Amministrazione amministrazione@ilromoletto.it pubblicità tel.3470822501 commerciale@ilromoletto.it Chiuso in redazione alle ore 4.50 del 16 ottobre 2012

SUCCEDE IN CITTà da pagina 4

ristoro

I lettori sono invitati a verificare la programmazione degli eventi segnalati.

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In prima di copertina: AliCè, via Casilina Vecchia 42, 2012.

musica da pagina 27

Spettacoli da pagina 23

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ARTE da pagina 6

cinema da pagina 15


SUCCEDE IN CITTà//pillole

SALONE DELL'EDITORIA SOCIALE 18-21 ottobre Porta Futuro, via Galvani 106 Oltre 30 editori impegnati nel sociale, associazioni del terzo settore e del volontariato si incontrano nel cuore di Testaccio per dare vita a 4 giorni di dibattiti, presentazioni, film e spettacoli. Giunto alla sua 4a edizione, il Salone avrà quest'anno come tema “Le Americhe e noi”. Tra gli ospiti, il corrispondente di guerra Robert Fisk, il sociologo Zygmunt Bauman e l'economista James K. Galbraith. Ingresso libero, dalle 10.00 alle 23.00. www.editoriasociale.info ROMA JAZZ FESTIVAL VISUAL JAZZ Fino al 25 novembre Auditorium - Viale Pietro de Coubertin 30 36esima edizione per questo celebre festival, dedicata al connubio tra il jazz e le arti visuali. Sequenze cinematografiche, videoclip, cartoni animati e creazioni al computer accompagneranno gli artisti

che si alterneranno di volta in volta sul palco. Ben 25 i concerti in programma, con nomi imperdibili come Herbie Hancock e Joe Jackson. Per gli amanti del cinema da segnalare l'omaggio a Truffaut della pianista Rita Marcotulli (26 ottobre) e il tributo al maestro Nino Rota da parte dell'ensemble guidato da Gianluca Petrella (30 ottobre). www.romajazzfestival.it Corpi in residenza Fino al 21 ottobre, Teatro Valle Occupato e Nuovo Cinema Palazzo 6 giornate dedicate alla danza, con spettacoli e laboratori che si susseguiranno senza soluzione di continuità. Gli incontri dedicati ai danzatori professionisti si svolgeranno al Teatro Valle, mentre per tutti gli altri l'appuntamento è a San Lorenzo negli spazi del Nuovo Cinema Palazzo. Sottoscrizione ¤6 a giornata. www.teatrovalleoccupato.it film festival turco 18-21 ottobre, Casa del

Cinema - Largo Marcello Mastroianni 1 La 2a edizione della rassegna dedicata al cinema d'autore della Turchia rende omaggio all'indiscusso talento di Nuri Bilge Ceylan. Oltre ai film del pluripremiato regista, che condurrà anche una masterclass insieme al presidente onorario Ferzan Ozpetek, il programma propone una curata selezione di lungometraggi, corti e documentari. Da segnalare la proiezione di “Silenzioso” del giovane autore Rezan Yesilbas, Palma d'Oro a Cannes nella sezione cortometraggi. www.filmfestivalturcodiroma.org

00176 PIGNETO CITTÀ APERTA 18-21 ottobre Torna la festa organizzata dal collettivo Trauma Studio. Un evento che vedrà ancora una volta coinvolte le numerose realtà creative che popolano il Pigneto. Mostre, installazioni, proiezioni, spettacoli, street art e spazi dedicati ai bambini animeranno per 4 giorni le strade del quar-

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tiere. Ingresso libero. traumastudio.noblogs.org viaggio con figure nelle fiabe di italo calvino 20 ottobre-20 gennaio, Palazzo delle Esposizioni Mostra - laboratorio dedicata all'infanzia, per scoprire come, passando di bocca in bocca su e giù per l'Italia, le fiabe cambino di aspetto senza smarrire mai il loro senso più profondo. 18 illustratori italiani e francesi reinterpreteranno il paese delle favole magistralmente descritto da Calvino nelle sue “Fiabe italiane”. Ingresso libero alla mostra. Attività laboratorio: la domenica e festivi dalle 11 alle 13, ¤8 per bambino, prenotazione (consigliata) ¤1.50. Tel. 06.39967500 www.palazzoesposizioni.it CAMPAGNA AMICA 21 e 28 ottobre, Auditorium Via Pietro de Coubertin 30 Tradizionale appuntamento fra le imprese agricole del Lazio e i consumatori romani all'insegna della filiera corta. Nel corso delle 2 giornate sarà possibile degustare e acquistare i prodotti tipici della nostra regione, con la massima garanzia di qualità e trasparenza. Dalle ore 10, ingresso libero. www.auditorium.com Cinema e fede 23-31 ottobre, Cinema Trevi Vicolo del Puttarello 25 La rassegna si propone di indagare il complesso rapporto che intercorre fra ragione e spiritualità attraverso le opere dei maggiori registi del cinema italiano. Aprono il ciclo


di proiezioni “La porta del cielo” (1945) di De Sica, “Paisà” (1946) di Rossellini e “Un giorno nella vita” (1946) di Blasetti. www.fondazionecsc.it Jazz standards Ogni mercoledì, fino al 7 novembre Casa del Jazz - Viale di Porta Ardeatina 55 Il giornalista Gerlando Gatto conduce una nuova serie di “guide all'ascolto” di celebri brani del repertorio jazzistico. Alcuni tra i più talentuosi musicisti italiani lo affiancheranno per reinterpretare gli standard dal vivo. Ore 19, ingresso libero. www.casajazz.it FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA VII EDIZIONE 9-17 novembre, Auditorium via Pietro de Coubertin 30 Molte opere prime e seconde, pochi kolossal hollywoodiani e un'esigua presenza di star; meno glamour rispetto al passato e una maggiore attenzione allo specifico cinematografico: parte così l'avventura di Marco Müller alla guida del Festival di Roma. Tredici i film in concorso, di cui tre italiani. Fra gli autori fuori concorso Michele Placido, P.J. Hogan e Marjane Satrapi. La sezione “CinemaXXI” sarà dedicata alle opere più innovative e sperimentali e verrà aperta dalla prima mondiale del film a quattro voci di Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice e Manoel de Oliveira. Al regista russo Khudojnazarov l'onore di inaugurare il festival con la pellicola “Aspettando il mare”. www.romacinemafest.it

MAL DI LIBRI on the road 20 e 21 ottobre Isola pedonale del Pigneto, e dintorni.

Mal di libri, ovvero la prima festa in strada dedicata alla follia di leggere, inventare e pubblicare storie. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa ideata da Chiara Di Domenico e dal Circolo Fortebraccio invade l’isola pedonale del Pigneto, portando editori, scrittori e giornalisti tra i tavolini dei mille locali che animano ormai da anni le notti di questo multietnico spicchio di Roma. Ospitate da bar, enoteche, pub, ristoranti e circoli ricreativi, alcune delle realtà più interessanti della piccola editoria indipendente daranno vita a un fitto programma di laboratori, letture, concerti e incontri, per trasformare il quartiere in un colorato cantiere di parole e suoni. Ad aprire la festa, sabato 20 ottobre alle ore 12, la lettura collettiva dal vivo di “Orwell”, l’avvincente inserto culturale del nuovo quotidiano “Pubblico” (Necci dal 1924, Via Fanfulla da Lodi 68). Alle ore 17 l’inaugurazione vera e propria: Ascanio Celestini presenterà il suo spettacolo “Pro Patria” nel cortile della Biblioteca Comunale Goffredo Mameli; a seguire, i racconti portati dal Senegal dal cantore e suonatore di kora Madya Diop. Abbandonati gli spazi della Biblioteca, come a simboleggiare una liberazione delle storie in essa custodite, Mal di libri proseguirà per le strade e i vicoli del Pigneto, con un avvicendamento di incontri e performance che coinvolgerà per due giorni l’intero quartiere. Sempre nella giornata di sabato, segnaliamo la partecipazione a un incontro sul giornalismo gonzo di Antonella Lattanzi, che nel 2010 con il suo libro d’esordio “Devozione” ha rivelato tutto il suo straordinario talento (Rosti al Pigneto, via Bartolomeo d’Alviano 65, ore 18); poco dopo, la presentazione da parte di Laura Mancini di “Roma Underground”, anticonformista guida low cost per conoscere i luoghi più nascosti e affascinanti di Roma (Vi(ci)no, via del Pigneto 25, ore 18.30). Chi invece è convinto di avere nel cassetto il libro che scalerà le prossime classifiche di vendita, potrà dirigersi al civico 22/c di via del Pigneto (Vida do Brasil, dalle 18 alle 22) dove tra una caipirinha e l’altra avrà la possibilità di sottoporre le proprie composizioni a degli editor professionisti. Gli amanti dei versi in libertà non potranno infine mancare “Poetry Slam”, il contest di poesia orale ospitato da Arci 30 Formiche (via del Mandrione 3, ore 20.30) a cui seguirà, per chiudere in bellezza, il travolgente balkan beat del dj set di Mondo Cane. Ricca di iniziative appassionanti anche la giornata di domenica, nella quale spiccano l’incontro con il direttore della storica rivista “Frigidaire” Vincenzo Sparagna (Chiccen, via del Pigneto 91, ore 18) e un esperimento per voce e musica dedicato all’ultima fatica letteraria di Christian Raimo (Spazio S.I.P., Via Ettore Giovenale 93, ore 19.30). Il programma si aprirà a mezzogiorno con un brunch all’insegna di storie pallonare organizzato presso la Casa Mangiacotti di via Gentile da Mogliano, per proseguire fino a notte inoltrata tra proiezioni video, performance letterarie e musicali che, ne siamo sicuri, trasmetteranno a tutti i partecipanti il contagioso morbo che affligge gli organizzatori di questa bella iniziativa. Per il programma completo: maldilibri.wordpress.com 5


ARTE//mostre/esposizioni/visite

mario giacomelli Una macchina fotografica che perde i pezzi, tenuta insieme con lo scotch, che diventa tuttavia una prosecuzione del corpo. Una modulazione della luce che dĂ vita a contrasti espressionisti ottenuti con il ricorso a tecniche artigianali... a pagina 8

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FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma Edizione 2012: WORK Fino al 28 ottobre Sede principale: MACRO Testaccio, piazza Orazio Giustiniani 4 Orario 16-22 (chiuso il lunedì) Ingresso ¤6, ridotto ¤4 Biglietto integrato con MACRO via Nizza (validità 7 gg) ¤14.50, ridotto ¤12.50, sconto ¤1 per i residenti a Roma info 060608 - 06.71070400, www.museomacro.org Undicesima edizione per questo festival che si propone di promuovere i talenti emergenti della fotografia contemporanea. Il tema di quest’anno è il “lavoro”, analizzato in un tragitto che parte dalla mitologia novecentesca per perdersi nelle derive tecnologiche e immateriali di questi anni. Un articolato programma di esposizioni e appuntamenti in giro per la città, consultabile sul sito www. fotografiafestival.it Ombre e luci 1920-1960. Volti del Cinema nei ritratti di Manlio Villoresi Fino al 28 ottobre Museo di Roma, Piazza Navona 2 e Piazza San Pantaleo 10 Orario 10-20 (chiuso il lunedì) Ingresso integrato Museo + Mostra ¤9, ridotto ¤7, sconto ¤1 per i residenti a Roma; info 060608 Una galleria di ritratti per ripercorrere la storia del teatro e del cinema italiano attraverso i volti dei suoi protagonisti: i grandi attori di prosa, i divi dei “telefoni bianchi”, le stelle del Neorealismo, gli interpreti della commedia all’italiana, i personaggi della musica e della televisione negli anni del boom economico.

100 sguardi su Roma Fino al 28 ottobre Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, Via Francesco Crispi 24 Orario 10-18 (chiuso il lunedì) Ingresso€¤6.50, ridotto ¤5.50, sconto di ¤1 per i residenti a Roma info 060608 Due collezioni d’arte composte da 104 dipinti che celebrano Roma in formato cartolina. La prima raccolta fu realizzata tra il 1946 e il 1948 su commissione di Cesare Zavattini dagli artisti più noti di quegli anni: De Chirico, Guttuso, De Pisis, Mafai, chiamati a rappresentare gli aspetti più caratteristici della città attenendosi al formato indicato. A distanza di cinquant’anni, in occasione del Giubileo, un’iniziativa analoga ha coinvolto pittori affermati ed emergenti della Capitale. Yto Barrada: RIFFS

Deutsche Bank's Artist of the Year 2011 Fino all’11 novembre MACRO, via Nizza 138 Orario 11-19, sabato 11-22, (chiuso il lunedì) Ingresso€¤8.50, ridotto ¤6.50, sconto di ¤1 per i residenti a Roma info 060608 - 06.671070400 L’artista marocchina, premiata con un importante riconoscimento internazionale rivolto ai giovani artisti, espone i suoi lavori per la prima volta in Italia. Fotografie, installazioni e video esplorano la realtà della città di Tangeri: vita quotidiana e stereotipi turistici per raccontare ombre e luci delle trasformazioni culturali, economiche e politiche in atto ormai da anni. L’esposizione è arricchita dalla proiezione di alcuni

film della Cinémathèque de Tanger, primo centro in Nord Africa per la promozione della cultura cinematografica fondato e diretto dalla stessa Barrada. In abbinata: NEON. La materia luminosa dell’arte Fino all'11 novembre Più di cinquanta artisti internazionali – tra cui Maurizio Cattelan, Pascale Marthine Tayou, Bruce Nauman, Alfredo Jaar e Vedovamazzei - esplorano i risvolti creativi della luce al neon, realizzando complesse geometrie con i tubi fluorescenti. Settanta opere raccolte in sette sezioni tematiche invadono i suggestivi spazi del museo, dalle articolate composizioni di “Babele” alle poetiche suggestioni di “Missing Poem”. Renzo Vespignani Fino al 18 novembre Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, via Nomentana 70 Orario 9-19 (chiuso il lunedì) Ingresso mostra e Casino Nobile ¤8, ridotto ¤7; biglietto integrato con Casina delle Civette ¤10, ridotto ¤8 sconto di ¤ 1 per residenti a Roma info 060608

Un significativo “Studio per autoritratto” accoglie il visitatore all’entrata della mostra, introducendolo alla ricerca espressiva dell’artista romano. Si attraversano così gli anni dell’esordio, con visioni notturne di vagoni e scali ferroviari; gli anni Sessanta, con enormi palazzi come muti personaggi su strade di periferia; gli sgargianti ritratti espressionisti e gli studi sull’anatomia ispirati da 7


ARTE//mostre/esposizioni/visite

Francis Bacon; i grandi cicli pittorici sulla società del benessere e i suoi protagonisti. Succinta ma intensa, la retrospettiva ha il pregio di stimolare l’interesse per l’intera produzione di Vespignani, qui sintetizzata per fasi temporali e ambiti tematici. Un’occasione per ripercorrere le cadute, le speranze, i miti e la disillusione che hanno attraversato l’Italia dagli anni della guerra ai nostri giorni. Un arco di cinquant’anni in cui l’artista ha raccontato il suo tempo con uno sguardo anticonvenzionale e una profonda adesione al reale. Pittore sanguigno, urbano, antiaccademico, ha sempre dipinto ciò che ha voluto, non curandosi di commissioni e calcoli mercantili: sobborghi disabitati, incidenti stradali, corpi stremati, volti di bambini circondati dall’orrenda veglia del mondo adulto. Ha illustrato la cronaca della speranza e della disperazione umana, con stile naturalista e visionario, in equilibrio tra giudizio severo e affetto incondizionato. Opere che, per usare le sue stesse parole, “sono il risultato di uno scontro durissimo; vinto, se viene vinto, solo dopo cariche e agguati, assalti e ritirate. L’immagine che ne esce è sempre piena di lividi e ferite”. Mario Giacomelli. Fotografie dall’archivio di Luigi Crocenzi

Fino al 20 gennaio Museo di Roma in Trastevere, Piazza di Sant’Egidio 1/b Orario 10-20 (chiuso il lunedì) Ingresso ¤6.50, ridotto ¤5.50, sconto di ¤1 per i residenti a Roma info 060608 Una macchina fotografica che perde

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i pezzi, tenuta insieme con lo scotch, che diventa tuttavia una prosecuzione del corpo. Una modulazione della luce che dà vita a contrasti espressionisti ottenuti con il ricorso a tecniche artigianali. Un bianco e nero senza tentennamenti, che squaderna “i segni e la memoria dell’esistenza”. Le immagini di Mario Giacomelli raccontano come poche altre i paesaggi dell’anima del nostro paese. Sono vere e proprie narrazioni caratterizzate da un registro poetico e surreale, dove divengono illusori anche le scene e i luoghi più quotidiani. Se ne può avere un assaggio nelle serie in mostra al Museo di Roma in Trastevere: da “Prime fotografie” degli anni Cinquanta a “Studenti” del 1977, passando per “Scanno” la raccolta acquistata nel 1963 dal MoMA di New York che gli valse la fama internazionale. In una ricerca artistica atipica e difficilmente incasellabile, influenzata dal suo mestiere di tipografo ma anche dalla passione per la poesia e la pittura, il fotografo marchigiano ha realizzato composizioni disarmoniche, primi piani sgranati, soggetti che galleggiano in bianchi abbacinanti oppure sprofondati in neri fierissimi, per una resa visiva aspra e drammatica, profondamente autentica. “Io credo nell’astrattismo”, dichiarava in un’intervista Giacomelli, “per me l’astrazione è un modo di avvicinarsi ancora di più alla realtà. Non mi interessa tanto documentare quello che accade, quanto passare dentro a quello che accade. E le fotografie che contano di più sono forse quelle che ho vissuto senza scattarle”. In abbinata: Gianni Berengo Gardin L’Aquila Fino all’11 novembre Nel 1995 Berengo Gardin fotografa l’Aquila ritraendone le attività quotidiane e la bellezza architettonica. A distanza di sedici anni torna sui suoi passi e trova una città radicalmente cambiata dal terremoto. Gli stessi luoghi appaiono oggi desolatamente vuoti, di vita e di senso. Il fotografo indaga con il suo nitido bianco e nero il passare del tempo e il signi-

ficato stesso della parola città, aggiungendo un altro tassello allo straordinario lavoro di documentazione svolto dagli anni Cinquanta a oggi.

Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese Fino al 20 gennaio Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio 16 Orario: da domenica a giovedì 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 (chiuso il lunedì) Ingresso ¤12, ridotto ¤9.50; dal 27 ottobre biglietto integrato con Palazzo delle Esposizioni (validità 3 gg) ¤20, ridotto ¤16 info 06.39967500

Per la prima volta a Roma una rassegna sulla pittura olandese del diciassettesimo secolo e sul suo più celebre esponente, Johannes Vermeer. Una meticolosa selezione di opere raccolte nei musei di tutto il mondo che consente di inquadrare il percorso artistico del maestro nella vivace scena pittorica del suo paese. Si tratta di dipinti – otto di Vermeer e cinquanta dei suoi contemporanei - realizzati per le abitazioni private di mercanti e commercianti, che riflettono la società e la cultura borghese rappresen-


tandole in una dimensione privata al di fuori di ogni ufficialità. Di suo, l’autore conosciuto in tutto il mondo per il famoso “Ragazza con l’orecchino di perla”, aggiunge una tecnica pittorica raffinata che gli consente di fissare con effetto quasi fotografico i momenti della vita quotidiana, i gesti dell’intimità familiare e le emozioni del corteggiamento amoroso in opere intense e luminose, fatte di sguardi e curatissimi dettagli.

rizzano le opere dell’artista, guidati o spiazzati da titoli concepiti come vere e proprie appendici creative (“Due uomini, reputando ognuno l’altro di rango superiore, s’incontrano”, “Impalcatura per la testa di una scultura monumentale”, “Il Torso e i suoi con la luna piena” per citare alcuni dei quadri esposti). Un’incursione nel mondo astratto e simbolico, eppure semplice e sereno, di Klee, dove “un disegno è semplicemente una linea andata a fare una passeggiata”.

Guttuso. 1912-2012

Robert Doisneau. Paris en liberté Fino al 3 febbraio Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194 (fino al 26 ottobre ingresso da via Milano 9A) Orario 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 (chiuso il lunedì) Ingresso ¤7, ridotto ¤5.50; dal 27 ottobre ingresso ¤12.50, ridotto ¤10; gratuito per gli under 30 il primo mercoledì di ogni mese (orario 14-19) info 06.39967500

Fino al 10 febbraio Complesso del Vittoriano, via San Pietro in Carcere Orario 9.30-19.30 dal lunedì al giovedì, 9.30-23.30 venerdì e sabato, 9.30-20.30 domenica Ingresso ¤12.50, ridotto ¤9 info 06.6780363 – 06.6780664 Mostra antologica che ripercorre, a cento anni dalla nascita, la feconda carriera artistica del pittore siciliano. Personalità complessa ma coerente, Guttuso attraversa mezzo secolo di storia dell’arte ispirato da un forte sentimento etico. Con uno stile improntato al realismo, molto attento ai contenuti, ha prodotto opere anticonvenzionali profondamente legate all’attualità e alla lotta politica. Guttuso dichiarava di voler arrivare alla totale libertà in arte, “libertà che, come nella vita, consiste nella verità”. Lezione, questa, imparata durante la sua militanza nel gruppo di Corrente, rivista e laboratorio che nel biennio ’38/40 fece della fusione di arte e vita il proprio manifesto antifascista. L’aderenza ai temi sociali e gli importanti sodalizi intellettuali hanno fatto di questo artista un protagonista della vita culturale e politica italiana, a cui Roma, città in cui visse e lavorò per oltre cinquant’anni, rende finalmente omaggio.

Paul Klee e l’Italia

Fino al 27 gennaio Galleria Nazionale d’Arte Moderna GNAM, via delle Belle Arti 131 Orario 10.30-19.30 (chiuso il lunedì) Ingresso integrato al museo ¤12, ridotto ¤9.50; ridotto ¤7 per minori di 18 e maggiori di 65 anni info 06.32298221 Viaggio tra le linee e i colori di uno dei maestri del Novecento, alla ricerca di una traccia lasciata dai soggiorni italiani nelle tele del pittore di origine svizzera. Questo almeno l’intento della mostra, sulla scia degli studi che individuano come decisivi i giorni della permanenza in Tunisia nel 1914, in seguito ai quali Klee, stregato dalla luce del Mediterraneo e conquistato dai colori del luogo, intraprende la svolta artistica sulla strada dell’astrazione. “Il colore mi possiede”, diceva di sé, “non devo inseguirlo. Mi possederà sempre, lo so. Questo è il significato di questo momento felice: il colore e io siamo un’unica cosa. Sono un pittore”. L’esposizione è una buona occasione per ammirare da vicino le forme essenziali, le tinte calde, le composizioni armoniose e musicali che caratte-

Nel centenario della nascita arriva in Italia una grande rassegna dedicata al fotografo francese che con i suoi scatti in bianco e nero ha immortalato i luoghi e i volti di Parigi. Attraverso le immagini del centro e delle periferie Doisneau ha voluto cogliere gli aspetti più veri e insoliti della città, offrendone una visione ideale, poetica e giocosa, senza alcun intento realistico. Come amava ripetere: “Io non fotografo la vita reale, ma la vita come mi piacerebbe che fosse”. La Ville Lumière diventa così un mondo gentile fatto di abitudini, mestieri e gesti quotidiani, in un repertorio di ritratti divenuti celebri in tutto il mondo.

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ARTE//percorsi urbani

4 un ber gusto romano 4 Tutta la nostra gran zodisfazzione de noantri quann’èrimo regazzi era a le case nove e a li palazzi de sporcajje li muri cor carbone. Cqua ddiseggnàmio o zziffere o ppupazzi, o er nodo de Cordiano e Ssalamone: llà nnummeri e ggiucate d’astrazzione, o pparolacce, o ffiche uperte e ccazzi. Oppuro co un bastone, o un zasso, o un chiodo, fàmio a l’arricciatura quarche sseggno, fonno in maggnèra c’arrivassi ar zodo. Quelle sò bbell'età, pper dio de leggno! Sibbè cc’adesso puro me la godo, e ssi cc’è mmuro bbianco io je lo sfreggno.

Giugno 1834

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Che sia fatta con la bomboletta spray, il pennello e la vernice, la carta e la colla, gli adesivi e tutti gli altri tipi di supporto e le tecniche più svariate, compreso il ferro dell’uncinetto, conta davvero poco. È fondamentale invece che sia eseguita in un luogo pubblico, possibilmente senza chiedere autorizzazioni di sorta. Non perché sia sbagliato, e meno che mai disdicevole. Semplicemente perché questa è la sua ascendenza e questa la sua natura: quella di rivendicare un’appartenenza, fosse anche in quanto cittadini del mondo, o più semplicemente di esigere uno spazio, in barba a tutti i divieti e le ordinanze, imponendo una modifica nel tessuto della comunità. Ma nell’arte di strada, o street art che dir si voglia, quello che davvero conta sono le motivazioni, gli intenti, i diversi propositi che muovono i suoi artefici. Il primo si può riassumere così: Io esisto, e questa ne è la prova. “In un ambiente urbano dai colori scialbi e sporchi, in un grigiore monotono e ferroso, circondati dall’asfalto, dal cemento e dal frastuono” scriveva Norman Mailer all’apparire dei primi graffiti nelle metropoli americane “esplose all’improvviso con la forza di un’eruzione biologica, come per salvaguardare la carnalità e la sensualità di una generazione dal rischio della cementificazione della psiche, per salvare i muri vuoti della città dai loro cervelli malnutriti, ricoprendo quegli stessi muri con alberi giganti o piccole piante di una foresta tropicale, in modo che, come in una giungla, ogni pianta parlasse con quella vicina”. È il movimento delle origini, quello da cui è scaturito tutto come oggi lo conosciamo. Le strane firme sui muri di Filadelfia e di New York, le scritte multicolori sui vagoni della metropolitana, i primi pezzi elaborati sugli spazi urbani in disuso: sono i writer dei primi anni Settanta, che si riappropriano dello spazio pubblico inondando le città con dei segnali che rivendicano il loro passaggio. Il proprio nome, o lo pseudonimo che si è scelto, diventa un logo, un’icona, un prodotto da veicolare su una scala che sia la più larga possibile. Un salutare spirito di autoaffermazione in un ambiente urbano disumanizzato, che tuttavia col passare degli anni degenera in egomania pura e semplice. Alle tags più articolate si affianca presto il bombing più dozzinale: una serie di scarabocchi che puntano solo alla quantità, una coazione a ripetere che si avvicina pericolosamente a un imbrattare fine a se stesso. Le motivazioni anche qui non mancano: c’è lo spregio per il bello, per l’ordinato, per un mondo pulito e confortevole che non si fa problemi a escludere chi è rimasto indietro. Ma non è solo questo, e non è certo così semplice. Fatto sta che l’onda lunga arriva in Europa e presto nelle nostre città, ricoprendo senza troppi ripensamenti i monumenti storici, i portoni dei palazzi, le facciate delle case. Il terreno è spianato dai grandi moti di contestazione che si susseguono nel nostro paese dalla fine degli anni Sessanta, che avevano già eletto i muri come miglior bacheca possibile per tutti i tipi di comunicazione compresa quella più intima e individuale. Niente di nuovo, insomma, solo l’aggiornamento di un sentimento sedimentato e diffuso. Basta leggere il sonetto del Belli qui a fianco, consapevoli però che la storia inizia ancora prima, grossomodo con i primi passi dell’umanità. Certo di oggi si aggiunge la perversione degli anni Zero per la notorietà, la ribalta, il successo facile, nonostante e anzi forse in virtù del più sconsolante vuoto di idee e contenuti.

Un secondo tipo di motivazione va cercato nella critica sociale, nel proposito di veicolare un qualche tipo di messaggio politico: istigare un momento di riflessione, imporre un salvifico scarto di prospettiva con la potenza di un’immagine che non passa inosservata. Il caposcuola è Banksy, o almeno quello oggi più noto, ma anche noi in Italia abbiamo un maestro che si chiama Blu conosciuto ormai in tutto il mondo. Che sia il centro storico o la periferia sperduta, ci si avventa sul tessuto urbano in nome di un’idea, seguendo lo stesso principio dei cartelloni pubblicitari, delle vetrine luminose, delle affissioni commerciali che infestano la città. Un unico obiettivo: convincere. Se da una parte c’è però l’interesse economico, il più avvilente menefreghismo etico, dall’altra solo la spinta genuina della buona fede: in una società che cade a pezzi perdendo per strada i suoi valori più autentici, la voglia legittima di innescare nel prossimo un pensiero sovversivo. E poi c’è un’altra spinta, ben più prosaica, a riversare i propri colori sul muro di cinta di una stazione o sui pilastri della tangenziale. Esporre. Ovvero trovare, senza troppi affanni, una galleria per presentare la propria arte a un pubblico vasto e indifferenziato. La strada diventa il palcoscenico che ti permette di saltare tutti gli odiosi filtri che ostacolano la comunicazione artistica, stabilendo un contatto diretto con il destinatario della propria urgenza comunicativa. Se le capacità ci sono, i tempi del riconoscimento popolare accelerano quello critico, consentendo di immettersi nel circuito con tutt’altra forza e serenità. Il metodo funziona più o meno dai tempi d’oro di K. Haring e J-M Basquiat, e ha avuto negli ultimi anni un successo travolgente. Spesso anche imbarazzante. Io esisto, convincere, esporre. Queste categorie, che di per sé sono già grossolane generalizzazioni delle diverse anime che compongono il mondo della street art, sono però anche permeabili: l’una non esclude l’altra e molti artisti possono tranquillamente rientrare sotto tutti i profili menzionati. E ancora più trasversale è un altro obiettivo che dovrebbe porsi ogni artista di strada. Quello di creare un’opera che si contestualizzi nell’ambiente che la ospita, interagendo con un pubblico che è innanzitutto quello degli abitanti del luogo, e che il più delle volte non l’ha neanche richiesta. Ecco che emerge allora una difficoltà ulteriore da tenere in conto: istaurare o rinnovare un senso di appartenenza al territorio, regalare (se si vuole, se si può) bellezza e felicità. È quello che faceva Felice Pignataro all’inizio degli anni Ottanta sui muri disgraziati di Secondigliano e di Scampia a Napoli, con i suoi girotondi di bambini, i soli e le lune sorridenti: critica sociale, lotta politica, ma anche scorci di un mondo altro, orizzonti di una rivoluzione umana a portata di mano più di qualsiasi altra. 11


ARTE//gallerie a cielo aperto/AliCè

AliCè, il mondo salv di oscar glioti

Ed è con questo concetto di regalare, perfettamente in linea con un’altra caratteristica peculiare dell’arte di strada, ovvero la creazione di opere che possono tranquillamente scomparire il giorno dopo la loro realizzazione, che ci piace introdurre la figura di AliCè. Il lungo muro che corre lungo via dei Sabelli a San Lorenzo è un’ottima occasione per accostarsi alla sua arte: ci sono tutti i soggetti che potete ritrovare nelle centinaia di graffiti e di stencil disseminati in giro per la città. Ci sono i bambini che

giocano, le coppie che si baciano, le sue donne forti, sognatrici, indipendenti, oppure fragili, a volte sole. Piccoli frammenti di storie individuali, momenti di vita unici ma anche universali che racchiudono l’essenza stessa della felicità. Ci sono i sentimenti scoperchiati, un’umanità che resiste nella giungla urbana, la rappresentazione di una Città ideale dove le emozioni dettano ancora le regole. E poi ci sono i suoi colori, uno stile fumettistico dalle molteplici ascendenze che è diventato ormai un marchio di fabbrica. Un originale con-

“Se sei un’artista che lavora in esterni non puoi non porti il problema: vai in un posto che non è il tuo, dove non abiti e dove magari neanche ritornerai. Quello che fai può essere importante artisticamente, può essere importante politicamente, però non è detto che sia positivo per chi se lo dovrà vivere tutti i giorni... Ci sono autori che hanno un grande valore artistico e un grande impatto visivo, ma le cui cose sono sulla linea dell’inquietante... Che non riescono, non possono e forse non vogliono integrarsi con lo spazio che le circonda...”

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alvato dai ragazzini “A che serve una città”, pensò Alice, “senza dialoghi né figure?”

trasto di tonalità fredde e calde dettato dall’istinto, dalle sensazioni del momento, dalla luce dolce e malinconica di Roma che le scorre da sempre nelle vene. C’è, per finire, un ottimo esempio del rapporto osmotico che si è creato col quartiere che ospita l’opera. Dopo un anno e mezzo di vita non è stata praticamente toccata. Nessuno che ci abbia scarabocchiato sopra, attaccato un poster, appiccicato un adesivo. Svoltato l’angolo, la prosecuzione del muro è un turnover continuo di immagini, di scritte che si sovrappongono, di carta sgualcita

che penzola. Qui non è cambiato niente: giusto i colori un po’ sbiaditi. Del resto è il quartiere che ha finanziato l'opera, quando erano finiti i fondi per portarla a termine. E ora è il quartiere che la protegge: il barbone che vive lì a fianco e se la abita come fosse la sua dimora, gli anziani del palazzo di fronte, che la sorvegliano dalla finestra, i ragazzini che ci passano davanti ogni giorno e che urlavano “È tornata Alice” quando all’uscita di scuola la ritrovavano col pennello in mano in ginocchio sul marciapiede. via dei Sabelli

Un luogo che non aveva alcun tipo di valore sentimentale diventa per gli abitanti del quartiere un avamposto da difendere, un crocevia di speranza che sa di intimo e di prezioso. Ma non solo: “Diventa qualcosa che comincia ad avere una funzione anche proprio fisica, reale. Per dirne una: il muro del Quadraro sul quale ho realizzato un altro pezzo altrettanto imponente, davanti a una curva pazzesca dove io stessa ho visto fare due incidenti mentre dipingevo... Da quando ci sta quel murale mi dicono che la gente al contrario rallenta, butta un occhio, a volte si ferma: sarà un caso, ma non ci sono stati più incidenti”. Una vera e propria terapia del colore, non c’è definizione migliore. via Antinori

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ARTE//gallerie a cielo aperto/AliCè

“Non ti parlo alla testa, ti parlo allo stomaco. Sono in molti a usare i propri pezzi per criticare il sistema, ma onestamente non credo che l’arte possa dialogare in maniera così diretta, così mirata. A quel punto mi sembra più comunicazione: che va bene, però e un’altra cosa. Io offro un impulso, che si può trasformare anche in altro rispetto al proposito che mi ero prefissata. La politica la faccio in un altro modo. Non passa attraverso quello che dipingo, se non in maniera sottile (al mondo d’oggi è politico pure disegnare una ragazza che fa pipì per strada, o due donne che si baciano...), passa piuttosto attraverso il gesto della mia vita, il modo in cui me la vivo, nella libertà di dipingere quello che voglio dove voglio quando voglio...”

“Se le mie cose piacciono ai bambini, ai vecchi, ma anche ai poliziotti che non mi fanno le multe dopo avermi beccata, vuol dire che la mia ricerca è a buon punto: a me interessa quello che ci unisce, e non ciò che ci divide, rappresentare un sentimento universale che deve valere a Roma come in qualsiasi altro posto”

via Casilina Vecchia 42

“All’accademia mi dicevano: L’arte è morta con Duchamp, lascia perdere il disegno. Poi però ti ritrovi a lavorare in ambienti chiusi, che non comunicano affatto con il mondo che li circonda. Quando ho iniziato a fare scenografia in Spagna progettando spazi per bambini, ho visto la gente reale sovrapporsi con quello che avevo realizzato, abitare la mia arte, viverla tutti i giorni, e allora ho capito quello che volevo veramente fare. È la roba delle gallerie, delle aule accademiche, a essere morta e sepolta” “Lavorare su commissione è importante perché ti consente di fare cose altrimenti inaccessibili. Hai idea di quanto possa costare solo la vernice per realizzare un muro come quello di San Lorenzo, o quello vicino al Circolo degli Artisti? O di quante persone ci vogliano per intervenire con un’impalcatura su una palazzina di tre piani? Poi certo, è scontato, la pratica illegale è quella che mi dà più soddisfazioni: l’adrenalina, i quindici minuti contati per fare qualcosa di decente, avere gli occhi dappertutto, mettere alla prova la spontaneità del segno. Mi stimola ad andare oltre i limiti. Al punto che diventa quasi più importante il momento della performance che l’opera in sé”. Questa è l’arte di Alice Pasquini, un paese delle meraviglie della porta accanto che non aspetta altro che di essere scoperto. C’è un vecchio adagio che recita: “Le brave ragazze vanno in paradiso, quelle cattive dappertutto”. Niente di più vero per questa ragazzina che si rifiuta di crescere, fedele alla vita che si è disegnata.

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Tutti i lavori di AliCè http://www.alicepasquini.com http://www.flickr.com/photos/alicepasquini/


NotiCine di Roberto Farina

“Non si tratta di far vedere cose vere, ma come sono veramente le cose� Roberto Rossellini

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CINEMA//NotiCine

Un sapore di ruggine e ossa. Regia di Jacques Audiard. Con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts. Genere: drammatico. Produzione: Francia. Il cinema francese dei Jean Gabin, dei Lino Ventura e dei Jean Paul Belmondo parlava grazie a Michel Audiard, il cinema francese di oggi grazie a suo figlio Jacques. Il primo usava la macchina da scrivere, il secondo la macchina da presa. L’amore che Jacques Audiard ha per la regia è pari solo a quello che ha per gli attori. I suoi eroi sanno una cosa sola: se tu li colpisci basso, loro ti restituiscono il colpo, più basso, più forte. Ma se li tratti con amore, è tutta un’altra faccenda. Quelle di Audiard sono storie di genere che s’innalzano a metafora universale della condizione umana. Sulle mie labbra, Tutti i battiti del mio cuore, Il profeta: se racconta il furto, parla d’amore. Se racconta la violenza, parla di fragilità. Se racconta la prigione, parla di liberazione. Di che cosa ci parla Audiard con Un sapore di ruggine e ossa? Distribuito a maggio in Francia, abbiamo dovuto aspettare fino a ottobre per vedere questo film, tratto dai racconti dell’esordiente Craig Davidson. Ruggine e ossa: sangue in bocca, nocche sbucciate, gambe spezzate, mani distrutte. Il pugno in faccia della vita. Ciò che ami ti colpisce, ti fa male, può anche ucciderti. Per ciò che ami devi essere pronto a colpire fino a spezzarti le mani: si tratta di rompere il ghiaccio che ti separa dagli altri. La vita, quando è vita, è sempre così, prendere o lasciare. Con Audiard entri in sala per un paio d’ore e ne esci con due o tre vite sulle spalle.

Padroni di casa Regia: Edoardo Gabbriellini. Con Valerio Mastandrea, Elio Germano, Gianni Morandi, Valeria Bruni Tedeschi. Genere: commedia, drammatico. Produzione: Italia. Valerio Mastandrea e Elio Germano sono due dei motivi per i quali si va ancora al cinema a vedere film italiani. Qui recitano addirittura insieme. Edoardo Gabbriellini, ex attore dall’anima candida (era il giovane eroe di Ovosodo) li dirige in questa commedia dagli esiti tragici, affidando loro la parte di Cosimo e Elia, fratelli titolari di una piccola impresa edile romana. I due arrivano in un paesino dell’Appennino tosco-emiliano per lavorare alla villa di Fausto Mieli (Gianni Morandi), un cantante di successo ritiratosi da anni ma sul punto di tornare sulla scena. Il borgo è incantevole, il paesaggio pure. La gente è semplice, anche se chiusa e diffidente. Tutto sembra scorrere tranquilla-

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mente. C’è pure l’occasione di una tenera storia d’amore tra Elia e la bella del paese, che sogna la fuga in città. Ma, si sa, la provincia riserva sempre qualche sorpresa ai forestieri. Chi ha visto La casa dalle finestre che ridono, lo sa. Eccome se lo sa.

Reality Regia di Matteo Garrone. Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Claudia Gerini, Ciro Petrone. Genere: commedia, drammatico. Produzione: Italia. Luciano, di professione pescivendolo, conta sulla sua imminente partecipazione al Grande Fratello per cambiare vita. Ci riuscirà, ma non come avrebbe voluto. La sua avventura si concluderà con una risata che rischia di seppellirci tutti. Garrone, regista realistico e al contempo astratto, in grado di dare spiritualità anche a un bue sventrato, ottiene con Reality il suo secondo Grand Prix a Cannes, quattro anni dopo il successo di Gomorra. Colpi-

sce nel ventre la società dello spettacolo, del consumismo, dei desideri indotti, dove ogni ambizione prolifera nel segno dell’apparenza. Lo fa con un film che vuole essere “il racconto di una grande illusione e di una tv considerata il paradiso in terra, un racconto senza pretese che possa diventare la metafora di qualcos’altro”. I riferimenti del regista napoletano sono Bellissima di Visconti, lo Sceicco bianco di Fellini, ma anche L’inquilino del terzo piano di Polanski e, per ultimo, un altro Fellini: il per sempre terrificante Toby Dammit (episodio del film collettivo Tre passi nel delirio).

Magik Mike Regia di Steven Soderbergh. Genere: commedia, drammatico. Produzione: USA. Il versatile e talentuoso Soderbergh, dopo l’azione spiritosa degli Oceans e gli orrori epidemici di Contagion, sceglie una storia a misura d’uomo. Mette a nudo i suoi

personaggi i quali, per la gioia degli occhi e del botteghino, sono interpretati tra gli altri da Channing Tatum e Matthew McConaughey. Trama: lo spogliarellista Magic Mike prende il giovane e inesperto Kid sotto la sua ala protettrice, insegnandogli tutti i trucchi del mestiere. Nello stesso tempo cerca di costruirsi una vita al di fuori di quel mondo con l’aiuto di Paige, sorella di Kid. I due stripper lavorano nel club di Dallas, un ex spogliarellista dalla parte sbagliata dei quarant’anni, che un giorno etc etc. Soderbergh è anche direttore della fotografia (si è firmato con il nome del padre) e montatore (si è firmato con il nome della madre). Il film è costato sette milioni di dollari e finora ne ha incassati un centinaio. Ora arriva in Europa, a caccia di euri.

Tutti i santi giorni Regia di Paolo Virzì. Con Thony, Luca Marinelli, Frank Crudele. Genere: commedia.


Virzì piacciono al grande pubblico, perché lo rispettano: il tocco è lineare, onesto, con la giusta ironia a stemperare quel po’ di sentimentalismo di troppo. Il suo ultimo film, La prima cosa bella, finiva con un Mastandrea depresso che chiedeva al medico, sottovoce: “Dottore, non è che avrebbe qualcosa per me? Sa, per tirarmi un po’ su”. “Giovanotto,” gli vociava il medico “Si faccia un bagno a’ mare!”. A uno che conclude un film così, come si fa a non volergli bene?

Los Angeles) torna al cinema dopo che il suo ultimo film, Bug, era passato dalla camera di montaggio direttamente all’home video. I distributori non volevano infatti saperne di portarlo nelle sale. “Chiedere al pubblico di venire a vedere Bug,” dicevano, “sarebbe come chiedergli di pagare il biglietto per stare nudi per un’ora e mezza in una stanza d’albergo di quarta classe, sul pavimento gelido, a grattarsi a sangue una puntura di un insetto non identificato, mentre un figuro li fissa dalla finestra socchiusa”. E non avevano tutti i torti, perché Bug non era proprio una cosuccia da popcorni e cocacole. Ma Killer Joe non sembra da meno: Chris è un giovane spacciatore che deve trovare in fretta seimila dollari, ovvero l’equivalente di una partita di droga sottrattagli dalla madre. Ci pensa su e trova senz’altro la soluzione: uccidere la madre, per incassarne l’assicurazione sulla vita. Al padre l’idea va a genio (sì, il padre: Friedkin non crede molto nella Famiglia) e decidono insieme di assoldare un killer professionista infallibile, di nome Joe.

Killer Joe

On the road

Regia di William Friedkin. Con Matthew McConaughey, Emile Hirsch. Genere: commedia. Produzione: USA, 2011. William Friedkin (l’Esorcista, Il braccio violento della legge, Vivere e morire a

Regia di Walter Salles. Con Kirsten Dunst, Viggo Mortensen, Steve Buscemi. Genere: drammatico. Produzione: USA. Dopo I diari della motocicletta, Walter Salles porta sullo schermo un classico della letteratura universale: Sulla strada di Jack Kerouac. Fu da questa storia che nacque la leggenda della Beat generation. Kerouac la scrisse in tre giorni su un rotolo di carta per telex di trentasei metri, consegnando così del materiale di cancelleria alla leggenda della letteratura.

Produzione: Italia, 2012. Roma. Guido e Antonia si amano e vivono insieme. Si vedono solo la mattina a colazione, quando lui torna a casa dal lavoro e lei sta per andarci. Guido è un portiere di notte colto e riservato. Antonia è un’impiegata permalosa e orgogliosamente ignorante. Vorrebbero un figlio, che non arriva. Si ostinano, e le conseguenze saranno imprevedibili. Il film è tratto dal romanzo La generazione scritto da Simone Lenzi, il cantante dei Virginiana Miller. Lenzi e Virzì hanno in comune una cosa, Livorno, cioè una professione, se non una vocazione. Le commedie di

Kerouac sognava una trasposizione cinematografica con Marlon Brando, ma la cosa non si realizzò mai. Ora, dopo anni di gestazione, grazie alla tenacia di Salles, Sulla strada è sullo schermo. C’è tanta America dentro: gli anni Cinquanta, le highway, il jazz, l’amicizia, l’amore libero, le droghe, le gran bevute, il sogno vittorioso di un modo diverso di vivere la vita e (last but not least) il corpo ignudo di Kristen Stewart nella parte di Marylou Moriarty.

Taken 2 – La vendetta Regia Olivier Megaton. Con Liam Neeson. Genere: vendetta. Produzione: USA. Trama: nel primo Taken il protagonista non voleva mandare la figlia in vacanza da sola. C’aveva infatti un presentimento. Poi però le diceva di sì. Lei andava a Parigi. Veniva rapita. Lui s’innescava furente, determinato. Unica traccia da seguire: qualche parola smozzicata dalla figlia al telefono. Ma la trovava lo stesso. Guai per i rapitori. In questo, ehm, attesissimo sequel, abbiamo la figlia, il papà (traumatizzato dal primo film) e la ex moglie. Il luogo non è certo Parigi, che non è sicura. Ma Istanbul. Malgrado questa scelta Alpitour, la vita è sempre imprevedibile per gli eroi. Prevedibilmente imprevedibile, diciamo. Pare infatti che i cattivi del primo film siano ancora in giro, in cerca di vendetta. Chi rapi-

ranno questa volta? La figlia? La ex moglie? La suocera? Suspense. Non ci sarebbe altro da aggiungere, se non che la sceneggiatura è di Luc Bessòn, al cui talento dobbiamo Nikita e Leòn. E che quello del regista è un cognome d’arte. Quindi se l’è scelto così, come lo leggete.

Total Recall Regia di Len Wiseman. Genere: azione, fantascienza. Produzione: USA. Il remake di Total Recall di Paul Verhoeven è imperniato su Colin Farrel, un attore grandiosamente inespressivo che è riuscito a funzionare bene in più di un’occasione, come ad esempio nel delizioso In Brouges. Riuscirà il regista Wiseman a dirigerlo altrettanto bene in questo colossale business-film da centocinquanta milioni di dollari? Tutto può essere, considerato che nell’originale del 1990 Verhoeven riuscì, tutto sommato, a farci digerire le smorfie da cavallo drogato di Arnold Schwarzenegger, l’ehm attore che, divenuto governatore della California, negava la grazia ai condannati a morte. Ma perché è tornato a fare cinema? Ma perché non se ne sta buono buono in villa ad ascoltare la sua collezione di discorsi del führer, in attesa del Valhalla?

Il comandante e la cicogna Regia di Silvio Soldini. Con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti. Genere: commedia. Produzione: It., Sviz., Fr. Un intreccio di personaggi che gravitano tutti intorno a Leo e Diana, un idraulico e una pittrice che s’incontrano nella sala d’aspetto di un 17


CINEMA//NotiCine

Io e te Regia di Bernardo Bertolucci. Con Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar. Genere: drammatico. Produzione: Italia. Dal 25 ottobre.

quale, nelle sue intenzioni, vuole spingere le persone a essere ottimiste, a combattere, a seguire i propri desideri.

Ted Regia di Seth MacFarlane. Genere: commedia. Produzione: USA. Il regista è quello dei Griffin, che non sono certo i Simpson, ma insomma. Trama: John ha un miglior amico, un orsacchiotto di peluche che parla. John ha una ragazza, e anche un ultimatum: o diventi adulto o ti mollo. C’è anche Flash Gordon. Quando da bambino Bernardo Bertolucci andava in salotto a dare la buona notte ai grandi, gli capitava di trovare papà Attilio assorto in piacevoli conversazioni con Pier Paolo Pasolini e Elsa Morante. Qualche anno più tardi cominciò a passare con loro le sue serate, e questa fu la sua scuola. Entrò nel mondo del cinema come assistente alla regia di Pasolini in Accattone, poi firmò con Dario Argento e Sergio Leone la sceneggiatura di C’era una volta il West. Quando Leone gli telefonò per proporgli questo lavoro, Bertolucci gli disse: “Sergio, amo molto come filmi il culo dei cavalli”, guadagnandosi al volo la stima imperitura del regista. Qualche anno fa, quando ha scoperto che non avrebbe più camminato, è entrato in depressione. Per poco, però. Infatti è già tornato a fare cinema, con un film sui giovani, perché i giovani lo commuovono. Io e te è tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, di cui rispetta la storia quasi fino alla fine. Lorenzo, un quattordicenne solitario, sceglie di passare la settimana bianca nascosto nella cantina di casa, a insaputa dei genitori. Olivia, sua sorellastra maggiore, gli piomba addosso sconvolgendo il suo piano di fuga dalla quotidianità, e non solo quello... Io e te è un film duro, sull’innocenza che si rinchiude in cantina o si smarrisce nei sotterranei della tossicodipendenza. Un film sulla solitudine quindi, eppure solare e ottimista, assicura Bertolucci. E forse è giusto che sia così, considerato che la gioventù ha risorse che gli Ottimi Ballisti Adulti, sempre assorti in qualche reciproco inganno, neanche s’immaginano. E come potrebbero, visto che di immaginazione non ne hanno? Bertolucci invece ne ha, eccome, perché lui nel calderone dell’immaginazione ci è caduto dentro da bambino, durante quelle serate a casa. Per questo è invecchiato senza diventare adulto, per questo continua a fare film. azzeccagarbugli. Le statue di Garibaldi, Verdi, Leopardi, osservano tutto e, non fossero statue, scuoterebbero probabilmente la testa. Ma, mentre la Storia giudica le nostre storie di tutti i giorni, una

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cicogna si libra in volo, dando ragione a noi piccoli italiani medi (“medi”? Ma che vor dì, poi) innamorati della vita nonostante tutto. Dopo due film drammatici Soldini torna alla commedia, con la

The Wedding Party – Un matrimonio con sorpresa Regia di Tizio. Genere: affari, come al solito. Produzione: USA. Un matrimonio con sorpresa, dice.

Gladiatori a Roma Regia di Iginio Straffi. Genere: animazione. Produzione: Italia. Iginio Straffi ha creato la serie televisiva Winx Club: una gioia per le bambine, un incubo per gli adulti che hanno dovuto accompagnarle al cinema per vederne il film. Qui abbiamo Timo gladiatore innamorato; Ciccius e Mauritius, amici suoi; Lucilla, luce del suo cuore. E poi bizzarri allenamenti e stregonerie e scorribande. Una delle voci è di Belen, perdio.

dannazione... James che fai? Gli anni corrono, il tempo stringe.

Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà Regia di Laurent Tirard. Con Gérard Depardieu, Catherine Deneuve. Genere: commedia. Produzione Fr., It., Sp., Ung. Dal 19 ottobre. Cesare sbarca oltre Manica. Il capo di un piccolo paesello invia uno dei suoi a chiedere aiuto ai famosi Galli. Quarto capitolo della serie tratta dall’indimenticabile classico di Goscinny e Uderzo. Goscinny amava pensare che un villaggio di anarchici potesse resistere all’impero. Uderzo era daltonico, colorava i cieli di verde, i prati di blu, ma quando disegnava i galli che spernacchiano gli invasori si faceva perdonare questo e altro. Chiunque non abbia passato interi pomeriggi con accanto una pila di Asterix, si è perso qualcosa nella vita. Ma è sempre in tempo per rimediare.

Amour Regia di Michael Haneke. Con Isabelle Huppert, Jean-Luis Trintignant, Emmanuelle Riva. Genere: drammatico. Produzione: Austria, Fr., Ger. Dal 25 ottobre.

Indovina perché ti odio Regia di Sean Anders. Con Adam Sandler, James Caan. Genere: commedia. Produzione: USA. Il padre va a vivere dal figlio alla vigilia del matrimonio di questi. Odia la futura nuora, si fa odiare da lei e… e James Caan è un grande attore,

Palma d’oro a Cannes. Georges e Anne sono due professori di musica in pensione. Anne cade vittima di un ictus e rimane parzialmente paralizzata. Dolore, amore e orrore saranno tutto ciò che le re-


sta. Poi: un gesto d’amore, un gesto d’orrore, e niente più dolore. Il volto invecchiato di Emmanuelle Riva (attrice di Resnais, Pontecorvo, Melville, Franjou, Kieslowski) è la storia del cinema. Haneke, alto, barbuto, candidamente canuto, mite, compassato, è così timido che nelle interviste non osa contraddire l’intervistatore. Come può un uomo così portarci, in ogni suo film, nel cuore dell’orrore di vivere? Al confronto dei quadri morali di Haneke, il Vietnam di Coppola in Apocalypse Now era un campo da golf, con tanto di macchinine elettriche, cip cip di passerotti e nuvolette azzurre. Haneke mette le mani al collo della rispettabilità borghese e stringe fino a farle sputare il rospo orrendo che tiene in gola. I suoi film suonano come una condanna all’ergastolo e potrebbero condurre alla disperazione, se non fossero un tripudio di creatività, una lezione di stile, un atto d’amore. Un consiglio, però: se ci tenete a quel che resta del bambino che è in voi, non guardate mai, mai e poi mai Funny games (prima versione). No, sul serio, promettete di non guardarlo mai. Promettetelo ora.

Viva l’Italia Regia di Massimiliano Bruno. Genere: commedia. Produzione: Italia. Dal 25 ottobre. In seguito a un malore, un senatore corrotto finisce col dire sempre ciò che pensa. Chi gli sta intorno corre ai ripari. Stavolta gliele suoniamo, ai politici. Una risata ci seppellirà, ancora e ancora.

Alla ricerca di Nemo 3D Regia di Andrei Stanton e Lee Unkrich. Genere: avventura, animazione. Produzione: USA, 2003 (come passa il tempo,

ragazzi). Dal 26 ottobre. L’idillio di una coppia di pesci pagliaccio è annientato da un barracuda, che divora la loro covata di uova. Nello scontro lei muore, mentre lui sopravvive miracolosamente insieme a un unico piccolo, una dolcissima creatura dalla pinna atrofizzata: Nemo. Il padre Marlin, traumatizzato dalla terribile esperienza, non uscirà più dal suo pezzetto di oceano dove terrà relegato anche il figlio nel tentativo di difenderlo dal mondo. Nemo potrà uscire dal recinto paterno solo in occasione del suo primo giorno di scuola, ma, come nelle peggiori previsioni, incapperà nei guai: ovvero nel retino di un sub homo sapiens. Finirà in un acquario dove conoscerà una banda di pesci impigriti, amaramente sereni, che vivono serviti e riveriti dal sub homo sapiens di prima. Nemo riaccenderà in loro l’immaginazione di una vita diversa, spingendoli verso l’Oceano. Rinvigoriti, pianificheranno una fuga che avrebbe strappato un grido di guerra anche a Henry “Papillon” Charrière. Una delle molte perle della Pixar, ora in versione 3D. Andrew Stanton, autore di soggetto e sceneggiatura, ha scritto Monsters & Co.; ha scritto e co-diretto, assieme a John Lasseter, A Bug’s Life – Megaminimondo e WALL-E; è stato nel team creativo di Toy Story e ha scritto Toy Story 3. Infine ha dato la voce al perfido Zurg in Toy story 2. Lee Unkrich ha co-diretto Toy Story 2, Monster e Co. e ha diretto Toy Story 3. Se gli extraterrestri ci stanno osservando, Stanton e Unkrich sono di quelli che salvano l’umanità dalla figura di merda intergalattica. Che Dio li benedica.

Le belve Regia di Oliver Stone. Con Taylor Kitsch, Aaron Taylor-Johnson, Blake Lively, Benicio del Toro, John Travolta. Genere: Oliver Stone. Produzione: USA. Dal 25 ottobre

Hollywood non ama Oliver Stone perché lo trova un regista politico. Lui si definisce un drammaturgo buddista anarchico. Iniziò scrivendo Fuga di Mezzanotte di Alan Parker. Questa storia valse a lui un Oscar e a noi la certezza assoluta che, qualsiasi cosa faremo nella vita, non sarà mai uno spinello a Istanbul. Dopo Fuga scrive un altro paio di cosucce evocative come Scarface di Brian de Palma e L’anno del dragone di Michael Cimino. Quindi si dà alla regia. Il primo grande successo è Platoon, quel film sul Vietnam dove Willem Defoe muore adagio sulle note melodiose di Albinoni. Era il 1986 e Stanley Kubrick, che aveva pronto Full Metal Jacket, decise di farlo uscire un anno più tardi: “Se no tutti penseranno che ho copiato Oliver Stone. E io non sono un copione. Io sono Stanley Kubrick, quello di Arancia Meccanica”. Oggi, tra un documentario su Fidel Castro e un altro sulla storia mai raccontata degli Stati Uniti, Stone torna al cinema con Le belve, 131 minuti tratti dall’omonimo romanzo di Don Winslow. Nel sud della California Ben e il suo migliore amico Chon producono con profitto dell’ottima marijuana e condividono la stessa ragazza, Ophelia. La vita è idilliaca fino a quando il cartello dei trafficanti della Mexican Baja non irrompe nelle loro vite… Una storia su potere, tradimenti, soldi e droghe leggere. Quest’ultimo tema tocca da vicino il regista: poco dopo il suo ventunesimo compleanno finì in un carcere messicano con l’accusa di possesso di marijuana e nel giugno del 1999 fu arrestato di nuovo per detenzione di hashish. Tuttora continua a fumare perché, dice guardando l’atto di morte di Jimi Hendrix appeso nel suo studio, quando tutto intorno a te è assurdo, sballarsi è l’unica cosa razionale da fare. “I cattivi non sono quelli che la usano,” conclude Stone, “ma quelli che la spacciano”.

Oltre le colline Regia di Cristian Mungiu. Genere: drammatico. Produzione: Romania. Dal 31 ottobre Cristian Mungiu ha vinto la Palma d’oro a Cannes nel 2007 con 4 mesi, 3 settima-

ne e 2 giorni. Se gli chiedete chi ama, risponde: Forman, Altman, De Sica. Con questo film torna a Cannes dove si aggiudica il premio per la migliore sceneggiatura. La storia è ispirata a un fatto di 19


CINEMA//NotiCine

cronaca: nel 2005 una novizia di un monastero rumeno morì dopo essere stata sottoposta a un esorcismo. In Oltre le colline Alina torna dalla Germania per portare via con sé Voichita, sua compagna di orfanotrofio e unica persona che abbia mai amato. Ma questa non intende lasciare il monastero, nel quale ha trovato l’accoglienza d’Iddio e degli umani. Alina, esasperata dal misticismo dell’amica e dal suo rifiuto di seguirla, perde il controllo di sé, si dispera, diventa autolesionista. Nessuno pensa al crollo nervoso causato dall’amore negato: per i medici è chiaramente schizofrenica paranoide, per il prete del monastero non ci sono dubbi: è una diavoleria. Da bravo sacerdote del terzo millennio, decide dunque di sottoporla a esorcismo.

Silent hill: Revelation 3D Regia di Michael J. Bassett. Genere: orrore. Produzione: USA, Fr. Dal 31 ottobre. Per investigare sulla scomparsa del padre, Heather va a Silent Hill. Sta per compiere diciotto anni e scoprirà a breve che gli incubi che la perseguitano non sono solo sogni. Il regista, ossessionato fin da ragazzo dalla vita selvaggia e dalla natura, cresce con il desiderio di fare il veterinario in Africa. A 16 anni ci ripensa: preferisce diventare assistente per documentari ambientati in Asia. Dopo di che si iscrive a zoologia in America e tra un esame e l’altro cerca un posto in televisione come conduttore di programmi sugli animali. Diventa il volto di un programma per l’infanzia, poi lascia tutto quando capisce di voler fare il regista. Ma siamo ancora lontani dalla realizzazio-

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Skyfall Regia di Sam Mendes. Con Daniel Craig, Judi Dench, Ralph Fiennes, Javier Bardem. Genere: 007. Produzione: USA, GB. Dal 31 ottobre. Forse non tutti sanno che Bond James Bond nasce come esperto di ornitologia. Nel 1936 pubblicò infatti un testo cardine di questa scienza: Uccelli delle Indie occidentali. Ian Fleming lo lesse e nel 1952 decise di usare il nome dell’autore per il personaggio che andava delineandosi nella sua testa: un agente segreto alle dipendenze di Sua maestà britannica. L’ironia fu che scelse questo nome perché lo trovava senza fascino, perfetto per un personaggio anonimo, vuoto, strumento freddo e fedele dei Servizi. Fleming non immaginava che Sean Connery avrebbe fatto risuonare quel nome come un gong in un harem. Sebbene fosse uno scrittore di eccellente qualità Fleming conobbe il successo solo dopo qualche anno, nel 1962, quando il produttore Albert Broccoli cominciò a curare la trasposizione cinematografica dei suoi romanzi. Da allora la filiera “00” non ha conosciuto flessioni. Attraverso le sue diverse incarnazioni Bond James Bond resta sulla cresta del botteghino di tutto il mondo occidentale. Merito del prefisso “007”, che tiene avvinti gli spettatori come i colori della maglia i tifosi di calcio. Ma a questo jolly ne vanno aggiunti altri. Primo: una serie di romanzi ben scritti, tanto che l’autore di Arancia meccanica, Anthony Burgess, ha inserito il terzo volume della serie 007, Goldfinger, nella lista dei 99 libri in lingua inglese migliori del Novecento. Secondo: la colonna sonora di John Barry, una delle più trascinanti di sempre, costellata di ottoni leggendari e canzoni storiche. Terzo: una produzione di alto livello, a conduzione familiare e immutata negli anni: papà Broccoli, figliastro Wilson e figlia Broccoli. A questo ventitreesimo (23°!) giro di giostra l’agente meno segreto del mondo torna nelle sale e lo fa, cosa inaudita, con un fallimento iniziale. Skyfall comincia infatti con Bond James Bond che le prende clamorosamente e finisce disperso, forse morto, in fondo a un fiume! Nel frattempo qualcuno pubblica in rete le identità di tutti gli agenti segreti dell’MI6! Il governo britannico ne chiede conto a M e poco dopo è l’intera agenzia a finire nei guai! Gli fanno pure saltare in aria gli uffici! Ed ecco ricomparire Bond James Bond, un po’ acciaccato, ma sempre in gambond. M lo incarica di zerozerosettare il culo di Raoul Silva, un pericoloso criminale con la faccia da spagnolo e i capelli da svedese. Bond James Bond parte all’attacco, con quel fare da torello incazzato che gli dà Daniel Craig, ma le indagini mettono a dura prova la sua fedeltà alla causa: pare infatti che il curriculum di M non sia così immacolato come lui credeva, o almeno non così immacolato come ci si aspetterebbe da un capo dei servizi segreti. Nei quali, è risaputo, lavorano solo persone dal passato cristallino. Craig tende a mostrare un Bond più umano e meno ironico dei precedenti. I fan apprezzano, ma come dimenticare il Bond James Bond di Lazemby George Lazemby, il quale dichiarò: “Non girerò mai più un film di 007, è troppo violento. In più, sul set Broccoli mi tratta come un cretino”. A ogni modo, nel finale di quel film del lontano 1969, Bond J Bond, novello sposo, orecchie a sventola, abbracciava sua moglie, appena uccisa dai cattivi in uno degli scontri a fuoco più pretestuosi della storia del cinema. Mentre il pubblico urlava prendili!, inseguili!, isquartali!, lui abbracciava in silenzio il corpo senza vita di lei e senza rabbia, senza lacrime, affondava la testa tra le pieghe del vestito insanguinato. Sotto di loro, oltre il parabrezza forato dell’auto, si aprivano la scogliera e il mare. Quando arrivavano i soccorsi, 007 alzava il capo e sussurrava: “Va tutto bene, si sta riposando... Sistemeremo tutto e andremo avanti… Abbiamo tutto il tempo del mondo…”. E il film finiva così, sulle note di John Barry, con Louis Armstrong che cantava We have all the time in the world, la cui bellezza farebbe ululare i lupi. E allora, anche se il film era stato un’epocale cagata per due ore filate, tutti in sala giuravano fedeltà all’agente segreto di Sua Maestà Britannica. Bond Save the Queen.


ne di questo sogno, visto che per un anno animerà e darà la voce al pupazzo Scally The dog in un programma per bambini e poi…. poi… Per farla breve: eccolo qui con Silent hill. Tratto dal videogame omonimo.

L’estate dei giganti Regia di Bouli Lanners. Genere: drammatico. Produzione: Fr., Bel., Lux., 2011. Dal 31 ottobre. Estate. Le incredibili avventure di Zak, Seth e Danny. E non state a chiedervi perché i genitori li hanno chiamati così. Non sono stati i genitori, sono stati gli sceneggiatori.

La collina dei papaveri Regia di Gorō Miyazaki. Genere: animazione, avventura. Produzione: Giappone, 2011. Evento unico il 6 novembre.

1963, Giappone: proteste studentesche contro la modernizzazione senza scrupoli. Umi e Shun si innamorano, ma quando cominciano a raccontarsi le storie di famiglia scoprono con sgomento un passato segreto che li accomuna. Che cosa ha già diretto Gorō Miyazaki? I racconti di Terramare, un film che suo padre Hayao, secondo fonti ufficiose, ha definito, più o meno, una gigantesca pila di merda. Chi è papà Hayao? È l’autore, tra le altre cose, di Lupin III, Conan il ragazzo del futuro, Nausicaä della Valle del Vento, Laputa Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Porco rosso, Princi-

pessa Mononoke, La Città incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo sulla scogliera. Si riferiva a lui Kurosawa quando diceva che il grande cinema giapponese era finito con la morte dei suoi maestri, e che spettava ai disegnatori di anime farlo rivivere. Si capisce allora più facilmente perché papà Hayao ha deciso questa volta di scriverla lui, la sceneggiatura, e perché la pellicola ha fatto incetta di premi al Tokyo Anime Award e al Japan Academy Award.

Argo Regia di Ben Affleck. Genere: CIA. Produzione: USA. Dall’ 8 novembre. La CIA è il nuovo genere preferito di Hollywood. Prima c’era gli indiani, Doris Day, il Vietnam. Ora c’è la CIA. La CIA in Medio Oriente, come dire lo sceriffo nel Far West. Ben Affleck, qui regista e attore, pesca nella storia: Iran, 1979, rivoluzione islamica. Quando degli studenti prendono d’assalto l’ambasciata americana a Teheran, facendo più di cinquanta ostaggi, sei cittadini statunitensi riescono a nascondersi presso un diplomatico canadese. Per ora sono salvi, ma come lasceranno il Paese? A farli evadere ci penserà la CIA (che vi avevo detto?) spacciandoli per una troupe canadese impegnata nella lavorazione di un film: Argo. All’epoca, per imbastire l’operazione, gli agenti si rivolsero anche a Jack Kirby (il leggendario ideatore di decine di supereroi Marvel), che disegnò lo storyboard del finto film. Fu anche grazie a lui, quindi, che le autorità iraniane si bevvero la frottola, scambiando i sei satanassi americani per una pacifica troupe cinematografica. Sarebbe interessante che un giorno qualcuno realizzasse

l’Argo mai girato: il film vero, cioè finto.

Red Lights Regia di Rodrigo Cortés. Con Sigourney Weaver, Robert de Niro, Cillian Murphy. Genere: orrore, dice. Produzione: USA, Spagna. Dall’ 8 novembre. Una psicologa è spinta dal suo assistente a smascherare un medium noto in tutto il mondo. Tu dici, e chi se ne frega. E invece no, perché il medium è Robert de Niro, uno dei più grandi attori viventi. Anche in questa occasione Bob dà il meglio di sé, come fa del resto da anni su tutti i set che gli capitano sotto tiro: che si tratti di Toro Scatenato o Ti presento i miei, per lui è lo stesso. Anni fa gli chiesero: “Che ne pensi di C’era una volta in America?”. Rispose: “It’s a good film”. Ora gli chiedono: “Che ne pensi di Romanzo d’amore?” “Èi uno buonou film”, risponde in italiano. Perché egli è un super attore al servizio di Hollywood. Il suo mestiere non è pensare, è recitare. Si meriterebbe il prefisso “00” sul curriculum. Per prepararsi a questo ruolo, indovinate un po’, “00” Bob ha passato settimane, o mesi, vai a sape’, tra parapsicologi e medium: “Mi hanno detto cose su di me che non potevano sapere,” ha dichiarato Bob negli incontri con la stampa. “E quindi forse il paranormale esiste”. E mentre lui, conoscete il tipo, la prendeva sul serio, il regista Cortés dichiarava che il suo film è puro intrattenimento. Fatto per divertire, insomma. Tu dici, bel tipo questo Cortés. Anche se poi aggiungeva una riflessione cupa e destabilizzante: “Quelli che credono nel paranormale e quelli che non ci credono hanno una cosa in comune: sono con-

vinti che l’altro abbia torto”. Ehm. Cortés ha avuto successo con Buried, una commedia dove per colpa dei musulmani un cittadino americano veniva sepolto vivo in una bara e dopo due ore moriva soffocato al telefono dicendo grazie a un poliziotto incapace. Ah, lottava anche contro un serpente e quasi gli si scaricava il cellulare.

Vicini del terzo tipo Regia di Akiva Schaffer. Con Ben Stiller, Vince Vaughn. Genere: commedia. Produzione: USA. Dall’ 8 novembre. Degli annoiati padri di famiglia decidono di vigilare nel loro quartiere. Il loro target è il teppistello dodicenne di provincia, ma si troveranno invece ad affrontare gli alieni. Da qui il titolo italiano, che strizza l’occhio a Incontri ravvicinati del terzo tipo, il film più palloso di Spielberg dopo Il colore viola.

Code Name: Geronimo Regia di John Stockwell. Genere: CIA. Produzione: USA. Dall’ 8 novembre. Osama Bin Laden era considerato da anni uno dei dieci criminali più pericolosi del mondo, insieme a Hannibal Lecter, ma è dopo il 2011 che la CIA decide di dargli la caccia sul serio. All’uopo seleziona un’unità speciale per una missione segreta. Il nome in codice dell’obiettivo è Geronimo, come il temibile capo Apache che per anni diede filo da torcere agli yankees. Il gruppo si troverà ad affrontare una crescente tensione, che lo porterà a riflettere sul senso delle loro azioni: è giusto ammazzare il prossimo, anche se è cattivo? Il mondo è diviso in buoni e cattivi, ok, ma com’è che sono sempre i buoni a decidere chi sono i cattivi? Riusciranno i nostri 21


CINEMA//NotiCine

eroi a trovare la forza, dopo così lungo pensare, di ammazz ehm di fare giustizia?

La nave dolce

Regia di Daniele Vicari Genere: documentario. Produzione: Italia, Albania. Dall’ 8 novembre. Prima di questo film di Daniele Vicari, per vedere e vivere la tragedia umana di quel giorno d’agosto del 1991 in cui ventimila cittadini albanesi arrivarono nel porto di Bari appesi come grappoli a una vecchia nave carica di zucchero, c’era solo un cortometraggio duro, prezioso, trascurato dalle televisioni e dalla distribuzione, un gioiello che ha circolato solo nei cineclub e nei centri sperimentali di cinematografia: L’altro aspetto, di Mino Crocè. Qui, sulla musica composta dal figlio Giovanni, si apriva lo scenario della vita, quando gli uomini la sfidano: speranza, dolore, rabbia, violenza, solidarietà, amore, in una parola: lotta. Per L’altro aspetto non erano serviti soldi, ma il coraggio di un operatore che si era gettato nel cuore dei fatti, Guido Wilhelm, e l’amore per il cinema di Mino Crocé, che montò le immagini sulla sua vecchia moviola, mentre Giovanni nell’ombra della stanza guardava insieme al padre le prime sequenze, cercandovi, - paziente, preciso, creativo, - le note giuste. Ora quell’amore per il cinema e per la nuda verità dei fatti rivive nel film di Vicari, che

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dichiara: «Come Diaz, La nave dolce è una sfida radicale ai miei limiti di narratore... Sono due mostri che mi hanno fatto soffrire e gioire come non mi era mai accaduto prima». Il 7 agosto 1991 la Vlora attraccò nel porto di Durazzo per scaricare un carico di zucchero. Una folla enorme di uomini, donne e bambini l’assalì e alcuni di loro costrinsero il capitano a fare rotta sull’Italia. Arrivati nel porto di Bari, furono rinchiusi nello Stadio della Vittoria e quasi tutti rimpatriati. Vicari con materiale di repertorio e tre testimonianze di chi è riuscito a sistemarsi in Italia, racconta ciò che stava dietro la famosa immagine di quella nave enorme, vecchia e malandata che, stracarica di uomini donne e bambini, speronò il nostro immaginario. Il titolo allude al carico di zucchero della Vlora, ma anche alla speranza che la nave rappresentò per tutte quelle persone che partirono all’arrembaggio del futuro. Speranza amara, invero, perché non c’è dolcezza nel lasciare casa.

Venuto al mondo Regia di Sergio Castellitto. Con Penelope Cruz, Jane Birkin. Genere: Mazzantini. Produzione: Italia. Dall’ 8 novembre. Gemma decide di tornare a Sarajevo con suo figlio Pietro. Lì ritrova il suo passato doloroso e il fantasma di un amore con un fotografo. Castellitto dirige un film tratto dall’ultimo best seller della sua compagna Margaret Mazzantini. Castellitto è un buon attore, peccato che noi ce lo ricordiamo al concertone del primo maggio del 2009 quando, nelle vesti di presentatore, introdusse Vasco Rossi leggendo proprio una pagina di Venuto al mondo. Dopodi-

ché, squadrando la folla coi suoi occhioni da scannatore di maiali molisano, concluse con una terribile leccata di culo non solo alla rockstar, ma a tutta la piazza. E per leccare il culo a tutta una piazza, ci vuole una lingua possente, ne converrete. Roba da politici, non da attori. Concluse così: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Vasco!”. Ecco quello che succede, quando un attore lascia il cinema e s’infila in tv: figure di merda. Stenderemo un velo sulla fiction di Padre Pio, sponsor ufficiale della rivista Oggi: altra mazzata poderosa all’immagine dell’attore che lavorò splendidamente con Amelio, Bellocchio e Ferreri. Ora Castellitto torna al cinema, come regista. Con Non ti muovere, sempre tratto dalla Mazzantini, se l’era cavata dignitosamente. Ci riprova, contando sul fatto che se tutti i lettori del romanzo andranno a vedere il film saranno già un mucchio di soldi. “Il libro di Margaret mostra che il romanzo italiano è vivo”, dice Castellitto guardando con un sorrisetto l’incauta intervistatrice, per la quale, chissà, forse…- sogna un trattamento come quello ch’egli riservò a Claudia Gerini nella precedente pellicola, quando dopo averla posseduta da dietro con tanto di clangore di conchiglie la prendeva a capocciate sulla schiena. Sì: a capocciate sulla schiena. Embè? Alzi la mano chi non l’ha mai fatto.

Un milione di giorni Regia di Manuel Giliberti. Con Piera degli Esposti, Chiara Caselli, Evelyn Famà, Giulia Golino, Galatea Ranzi. Genere: commedia, drammatico. Produzione: Italia. Dall’ 8 novembre. Il titolo del film è suggerito

da una raccolta di aforismi di Francesco Burdin, che scrisse cosucce come questa: “Non si riceverà mai tanto aiuto dalla generosità altrui quanto se ne ottiene dall’altrui vanità”. Trama: In una bella giornata di sole, un simpatico duca (anzi simpaticissimo, poiché Nino Frassica) racconta a una salace servetta quattro storie di donne, accomunate nei secoli da un unico anello passato di mano in mano. Si parte da Costanza d’Altavilla, la quale partorisce Federico II in piazza al fine di dimostrare l’autenticità della sua maternità avanzata, per arrivare a una donna che, considerata santa, dispensa grazie ai compaesani creduloni. In mezzo, altre due donne: una prostituta che intercetta Caravaggio in fuga (oh no! Ancora lui!) e fingendosi modella posa per uno dei suoi capolavori; e Franca Florio, moglie del famoso industriale palermitano il cui amaro ci ha allietato tante chiacchierate postprandiali. Cinque storie: cinque donne. Anzi, sei: se ci aggiungiamo la Sicilia. Da segnalare la presenza nel cast di Piera degli Esposti, l’attrice che ispirò a Marco Ferreri Storia di Piera. Se fosse nata in America o in Francia sarebbe universalmente considerata una delle grandi stelle del cinema. Ma è nata in Italia e, malgrado le perle che costellano la sua carriera, tutto sommato non è valorizzata come dovrebbe. Peggio per il cinema, peggio per noi, peggio per tutti.


SPETTACOLI//teatro

Divina Commedia di Dante Alighieri ˇ regia di Eimuntas Nekrosius Teatro Argentina dal 9 all’11 novembre 23


SPETTACOLI//teatro

Dal 16 al 28 ottobre Re Lear di William Shakespeare regia di Michele Placido e Francesco Manetti. Con Michele Placido, Gigi Angelillo, Margherita Di Rauso, Federica Vincenti, Francesco Bonomo. Teatro Quirino, via delle Vergini 7 Ingresso da ¤15 a ¤32 info 06.6794585 - 800.013616 www.teatroquirino.it Con il supporto di una scenografia apocalittica e costumi postmoderni, Placido fornisce insieme a Manetti la sua versione di uno dei classici per eccellenza. Personaggi allo sbando si aggirano sulle macerie di un mondo che non ha più valori, tra decaduti simboli di potere e icone inghiottite dalla Storia.

volontà di potere presenti nella filosofia di Nietzsche. Un’opera classica riletta in chiave contemporanea: potere economico, deriva finanziaria e aspettative sociali fanno da sfondo a una vicenda che vede protagonisti uomini perduti, donne in difesa del focolare e figli dal destino conteso. Tutti in conflitto in primo luogo con sé stessi, per uno scontro cocente tra grandi speranze e amare disillusioni.

Dal 16 al 21 ottobre LE BEATRICI di Stefano Benni

Dal 16 ottobre al 4 novembre John Gabriel Borkman di Henrik Ibsen

regia di Piero Maccarinelli. Con Massimo Popolizio, Lucrezia Lante Della Rovere, Manuela Mandracchia, Mauro Avogadro Teatro Eliseo, via Nazionale 183 Ingresso da ¤13 a ¤33 info 06.4882114 – 06.48872222 www.teatroeliseo.it Un testo che sembra scritto ieri. Il protagonista è uno squalo della finanza colpevole di imbrogli e speculazioni. Uscito di prigione, si trova a dover riprendere le fila della sua vita lavorativa e privata. L’inaccettabile fallimento sociale fa scaturire una prepotente brama di possesso nella sfera intima e familiare. Una vicenda di sconfitta e prevaricazione, che è anche uno degli ultimi lavori di Henrik Ibsen. Maestro nel ritrarre gli interni borghesi di fine Ottocento, il drammaturgo norvegese si ispirò a un fatto di cronaca realmente accaduto e ai concetti di superuomo e

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regia di Stefano Benni e Collettivo Beatrici, con Valentina Chico, Elisa Marinoni, Alice Redini, Gisella Szaniszlò, Valentina Virando Sala Umberto, Via della Mercede 50 Ingresso da ¤23 a ¤32, info 06.6794753 Un collettivo di attrici e la sfrenata fantasia di Benni per ribaltare tutti i luoghi comuni sul mondo femminile. Storie di donne che tra travestimenti, comportamenti ambigui e la solita fulminante ironia scoprono la loro natura più profonda, superando le convenzioni sociali in cui sono imprigionate.

Dal 16 al 21 ottobre La fila indiana di e con Ascanio Celestini Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10 Ingresso da ¤18 a ¤24 + ¤2 d.p. info 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it Una serie di racconti scaturiti dalla cronaca dei nostri giorni compongono questa amara riflessione sul tema del razzismo. Le voci dei migranti si sovrappongono ai commenti allucinati di politici dell’ultima ora, la nuda umanità indifesa si contrappone alla violenza calcolata del potere. Sullo sfondo “incidenti di per-

corso”: barconi affondati, campi nomadi incendiati, uomini e donne respinti in un qualunque altrove.

Dal 23 al 28 ottobre FABBRICA di e con Ascanio Celestini Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10 Ingresso da ¤18 a ¤24 + ¤2 d.p. Per i lettori di Romoletto 100 posti di platea a ¤14 (invece di ¤26) il 23, 24 e 25 ottobre. Prenotazione obbligatoria a: promozione@teatrovittoria.it info 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it Basato sulle testimonianze raccolte da Celestini in due anni di laboratori in giro per l’Italia, il racconto cerca di restituire lo spazio fisico e mentale di quel mondo a parte che è la fabbrica, ricostruito nelle parole che un operaio rivolge alla propria madre. Nella sua lettera confluiscono molte delle storie e delle memorie emerse dalle interviste: frammenti di vita vissuta che raccontano la trasformazione di identità determinata dal lavoro in catena di montaggio, in un’inesorabile usurpazione del corpo e dello spirito di chi la subisce.

Dal 23 ottobre all’11 novembre DIARIO DI UN PAZZO tratto da “I racconti di Pietroburgo” di Nikolaj Gogol’ regia di Andrea Renzi, con Roberto De Francesco Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27 Ingresso da ¤10 a ¤12 info 06.5898111 www.teatroargotstudio.com Cronaca della discesa negli abissi delle ossessioni. Insignificante ingranaggio nella macchina burocratica, l’antieroe di Gogol’ si perde in strampalate elucubra-


zioni fino a raggiungere nella pazzia l’agognato riscatto. Sullo sfondo le strade di Pietroburgo, grandiosa e indifferente. L’allestimento di Teatri Uniti cambia la prospettiva storica e geografica del racconto, trasportando il protagonista nell’entroterra campano durante gli anni del dopoguerra: Papaleo è un piccolo impiegato confinato ai margini della società che cade in un vortice di solitudine e delirio. Il suo rifugio diventa l’armadio: un asfittico microcosmo a due ante, pronto ad accogliere e custodire i suoi sogni di rivincita sociale.

Il grande inquisitore

dal 24 al 28 ottobre Imitationofdeath di Ricci/Forte

regia di Stefano Ricci Teatro Vascello, Via G. Carini 78 Ingresso ¤20, ridotto ¤15 info 06.5881021 – 06.5898031 www.teatrovascello.it La performing art ensemble che fa capo a Stefano Ricci e Gianni Forte continua il suo percorso visionario al di fuori di ogni convenzione in questo nuovo lavoro presentato al Festival RomaEuropa. Ispirato alle pagine dissolute e desolate di Chuck Palahniuk, lo spettacolo vuole ricreare il “regno della mediocrità, di rivolta autolesionista, di degenerazione etica” in cui l’uomo contemporaneo cerca disperatamente una forma di sopravvivenza. Lo fa con immagini forti e spiazzanti che provocano disagio nello spettatore impegnandolo in una ricerca collettiva di senso. Sul palco sedici performer si contorcono nell’imitazione della morte oppure danzano seminudi in tacchi a spillo, per un’esibizione che si preannuncia, come nello stile della compagnia, molto fisica e di sicuro impatto emotivo.

Quinto capitolo dei Fratelli Karamazov, capolavoro indiscusso di Fëdor Dostoevskij. Un racconto immaginario ambientato nella Spagna del diciassettesimo secolo, dominata dalla foga punitrice della Santa Inquisizione. Gesù decide di tornare tra la gente per riportare amore, conforto e speranza. Ma per gli inquisitori, custodi delle coscienze e dei destini del popolo, è diventato ormai solo un ostacolo. Fulgido esempio di umiltà e determinazione, viene considerato un nemico della Chiesa e in quanto tale giudicato e condannato. In una piccola cella sul palco del Teatro Eutheca, il vecchio inquisitore si rivolge con furore a un Cristo immobile e disarmante, travolgendolo con la sua paradossale eppure lucida arringa sulle debolezze dell’umanità. Con la consueta semplicità di un teatro povero e diretto, Peter Brook trascina lo spettatore in una straniante riflessione sul rapporto tra bene, male e libero arbitrio. Davvero aspiriamo a essere guidati come un gregge? E cerchiamo qualcuno che ci sollevi dal fardello delle responsabilità? La previsione dell’inquisitore aleggia anche sulle nostre coscienze: “Tutto porranno in mano a noi, e noi tutto risolveremo, ed essi si affideranno con gioia alla decisione nostra, perché questa li avrà liberati dal grave affanno e dai tremendi tormenti che accompagnano ora la decisione libera e personale. E tutti saranno felici”. Rimane solo il silenzio incorruttibile del Prigioniero, eloquente più di ogni parola. Di taglio diverso ma ugualmente suggestivo l’allestimento al Piccolo Eliseo, che vede Umberto Orsini sul palco per la regia di Pietro Babina. Attore di solida esperienza teatrale e cinematografica, Orsini riprende la sua famosa interpretazione di Ivan Karamazov nello sceneggiato televisivo degli anni Settanta. La sopraggiunta maturità diventa un nuovo strumento di lettura del testo, in una messa in scena che vede alternarsi il giovane narratore e il vecchio inquisitore, impersonati entrambi dall’attore.

Dal 25 al 28 ottobre

Dal 7 novembre al 9 dicembre

il GRANDE INQUISITORE

LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE regia di Pietro Babina con Umberto Orsini Piccolo Eliseo Patroni Griffi, via Nazionale 183 Ingresso da ¤18 a ¤25 info 06.4882114 – 06.48872222 www.teatroeliseo.it

regia di Peter Brook con Bruce Myers Teatro Eutheca, Via Quinto Publicio 90 Ingresso ¤15, ridotto ¤12, info 06.95945400 www.eutheca.eu

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SPETTACOLI//teatro

Da ottobre a dicembre Perdutamente atti, distrazioni, incidenti, teorie sul tema della perdita Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman 1 info 06.684000311 - 06.684000314 www.teatrodiroma.net Cartellone in via di definizione per il Teatro India: il tema è quello della perdita, il protagonista un gruppo eterogeneo di 18 compagnie romane coinvolte nel progetto dal direttore Gabriele Lavia. Un “cantiere nel cantiere” (l’area è in ristrutturazione), una coabitazione artistica per due mesi di prove aperte, laboratori, contaminazioni, per arrivare alla presentazione del programma 2013.

16-17 ottobre Circus Klezmer

Un grosso water bianco sul palco. Personaggi di umanità assortita che cercano di riemergere dal fondo. La società, spietata e compromessa, li ha scaricati nel buio e loro si affacciano dal grottesco pulpito per tornare a sfidare il marciume del mondo.

dal 18 al 21 ottobre Giù di Spiro Scimone regia di Francesco Sframeli Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52 Ingresso ¤13, ridotto ¤10 + ¤2 d.p. info 06.684000311; www.teatrodiroma.it

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Itsi Bitsi regia di Eugenio Barba

30 ottobre DON GALLO - Esistenza, soffio che ha fame di e con Don Andrea Gallo e Carla Peirolero Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10 Ingresso da ¤18 a ¤24 + ¤2 d.p. info 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it Il più famoso sacerdote di strada, sempre in prima linea nella difesa di un’umanità esclusa ed emarginata, accompagna il pubblico in un viaggio fra culture e religioni diverse. Testi, musiche e cibi multietnici per una serata dedicata alla comunione dei popoli.

dal 2 al 4 novembre

Drammaturgia di Irma Borges, idea originale e regia di Adriàn Schvarzstein Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52 Ingresso da ¤12 a ¤27 + ¤2-3 d.p. info 06.684000311; www.teatrodiroma.it Trascinante spettacolo della compagnia spagnola di acrobati, giocolieri e musicisti che si è esibita con successo sui palchi di tutta Europa. La musica klezmer, gioiosa e al contempo malinconica, l’arte di Chagall e l’umorismo surreale della cultura yiddish fanno da cornice alla narrazione di una giornata particolare, in una giostra poetica e spettacolare.

9 e 10 novembre

Giuseppe Ayala - Chi ha paura muore ogni giorno Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10 Ingresso da ¤18 a ¤24 + ¤2 d.p. info 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it Per non far dimenticare lo straordinario esempio di coerenza e integrità morale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Ayala ricorda con la sua grande capacità comunicativa i compagni di una vita.

dal 4 al 6 novembre CALL ME GOD di G. M. Cervo, M. von Mayenburg, A. Ostermaier, R. Spregelburd, regia di M. von Mayenbur, con l’ensemble del Residenztheater di Monaco di Baviera Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52 Ingresso da ¤12 a ¤27 info 06.684000311; www.teatrodiroma.it Quattro drammaturghi per un’analisi a più voci sul concetto di libertà e democrazia nel mondo occidentale, sempre più ossessionato dai temi del controllo e della sicurezza. La messa in scena esalta i contrastanti stili degli autori, creando un puzzle cubista sulle contraddizioni dei nostri tempi.

Teatro Eutheca, Via Quinto Publicio 90 Ingresso ¤20, ridotto ¤15 info 06.95945400; www.eutheca.eu Torna a esibirsi nella sala di Cinecittà l’Odin Teatret, compagnia-laboratorio nordeuropea che con il suo teatro di ricerca multidisciplinare coinvolge movimento, musica e voce. Iben Nagel Rasmussen, membro storico del gruppo e autrice del testo, racconta i suoi anni giovanili spesi tra musica, poesia, radicalismo politico e droghe.

dal 9 all’11 novembre Divina Commedia di Dante Alighieri regia di Eimuntas Nekrosius, con la Compagnia Meno Fortas Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52 Ingresso da ¤12 a ¤27, info 06.684000311; www.teatrodiroma.it Il regista lituano rilegge Inferno e Purgatorio come un viaggio d’amore e una storia d’amicizia. Il tocco leggero di Nekrošius esalta l’umanità dei personaggi danteschi, tra suggestive immagini sceniche e inconsueti abbinamenti musicali.


MUSICA//concerti

MICAH P. HINSON 5 novembre Circolo degli artisti Con trascorsi burrascosi alle spalle e la sigaretta perennemente tra le labbra, Micah P. Hinson sbarca a Roma con la sua chitarra e il suo repertorio di canzoni in bilico tra tormento e redenzione. Una voce profonda che sa di polvere e sangue...

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MUSICA//concerti

giovedì 18 ottobre WHITE HILLS Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 133 ¤10, info 06.97277724 Il lisergico duo newyorchese porta in Italia uno space rock di buona fattura, a metà strada tra Hawkwind e Oneida. JAPANDROIDS + BE FOREST Ore 22.00 Lanificio 159 Via di Pietralata 159/a ¤10, info 06.41780081 Sono solo in due, ma ad ascoltarli non sembrerebbe proprio: dopo la calorosa accoglienza ricevuta con l’album di debutto, Brian King e David Prowse tornano alla carica con gli accordi ruvidi e potenti del secondo disco. Aprono le danze i pesaresi Be Forest.

venerdì 19 ottobre

ta del cantautore ligure promuovendolo tra i più interessanti artisti della scena italiana. DIAFRAMMA Ore 22.00 C.S.O. Ricomincio dal Faro Via del Trullo 330 ¤7, info 349.0897456 Nati a Firenze all’inizio degli anni Ottanta come cover band dei Joy Division, i Diaframma del carismatico Federico Fiumani, oltre a essere stati tra i pionieri del filone dark wave in Italia, rappresentano una pagina importante della musica indipendente degli ultimi trent’anni. Li ritroviamo vivi più che mai con un nuovo album, “Niente di serio”, che conferma ancora una volta le doti di compositore di Fiumani avvalendosi per l’occasione del contributo alle tastiere di Gianluca de Rubertis (“Il Genio”). CYBERPUNKERS

Michael Rosen + FERRA/ZANISI/ PIETROPAOLI/SFERRA Ore 21.00 Casa del Jazz Viale di Porta Ardeatina 55 ¤10, info 06.704731 Il poliedrico sassofonista americano, stabilitosi da anni in Italia, incontra quattro tra i più talentuosi musicisti della scena jazz nostrana. COEZ Ore 22.00 c.s. Brancaleone Via Levanna 13 ¤7 + 1.50 d.p., info 06.82004382 “Lotto le dipendenze affettive/ ti scrivo con il cuore a fettine/ barcollo nelle dancehall estive/ guardami andare a fondo con stile...”: il rapper romano presenta i brani del suo nuovo EP “Senza mani”.

sabato 20 ottobre Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Ore 18.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia Viale Pietro De Coubertin 30 Da ¤19 a ¤52, info 06.80241281 Mendelssohn e Beethoven. Direttore e solista Alexander Lonquich. Repliche il 22 ottobre alle 21.00 e il 23 ottobre alle 19.30. ZIBBA E ALMALIBRE Ore 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 ¤15, info 06.80241281 Il suo ultimo album “Come il suono dei passi sulla neve”, finalista al Premio Tenco 2012, conferma la cresci28

Ore 24.00 c.s. Brancaleone Via Levanna 13 ¤15, info 06.82004382 Da Milano con clangore, sbarcano a Roma i cyborg della musica elettronica. I due cavalieri mascherati Massi Arena e Fabio Liuzzi propongono dal vivo uno degli show più esplosivi in circolazione. Provare per credere. JOHNNY OSBOURNE for the 15th anniversary of Cool Runnings Ore 23.00 c.s.o.a. Forte Prenestino Via Federico Delpino ¤5, info 06.21807855 Da 15 anni le buone vibrazioni lanciate nell’etere dalla Cool Runnings crew allietano tutti quelli che nella Capitale hanno il reggae nel cuore. Per celebrare nel migliore dei modi l’anniversario Mercy Far I e i suoi fratelli portano per la prima volta in Ita-

lia Johnny Osbourne, una delle voci più significative della musica targata Kingston Town. Dai primi passi con i Wild Cats in piena epoca rocksteady ai trionfi della dancehall, la lista di successi sfornati dal performer giamaicano nel corso della sua quarantennale carriera è interminabile e sarà una gioia poterne finalmente ascoltare qualcuno dal vivo. Prima e dopo il concerto i migliori sound system romani si alterneranno alla consolle per infiammare quella che si prospetta come una grande festa all’insegna del reggae. KARIBEAN Ore 21.30 Fusolab Via della Bella Villa 94 info: 328.7149387 Atmosfere spensierate, reminescenze anni Sessanta e sonorità che riecheggiano il surf rock di vecchia scuola per una serata rinfrescante come un brindisi al bar della spiaggia.

lunedì 22 ottobre HERBIE HANCOCK (ROMA JAZZ FESTIVAL)

Ore 21.00 Auditorium Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 Da ¤35 a ¤40, info 06.80241281 A cavallo tra gli anni Sessanta e Set-


tanta, insieme a Miles Davis, Wayne Shorter, Tony Williams e Ron Carter, ha dato vita a un quintetto da leggenda. Pioniere del funk elettrico e della fusion, il pianista e tastierista di Chicago ha contribuito con il suo continuo lavoro di ricerca e contaminazione a innovare il linguaggio del jazz. Arrivato a settantadue anni Hancock non ha ancora perso la voglia di sperimentare e con l’ausilio di un computer e di un sintetizzatore affronta per la prima volta in carriera un concerto di piano solo. GIUA E ARMANDO CORSI Ore 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 ¤12, info 06.80241281 Trascinanti suggestioni latinoamericane e vivaci fragranze del Mediterraneo caratterizzano il progetto della giovane cantautrice ligure e del suo antico maestro di chitarra Armando Corsi. PORTNOY, SHEEHAN, MACALPINE, SHERINIAN Ore 22.00 XS Live Via G. Libetta 13 ¤25 + ¤3.75 d.p., info 06.57305102 Serata da non perdere per gli amanti del progressive metal, con la formazione all star messa insieme dall’ex batterista dei Dream Theater Mike Portnoy.

mercoledì 24 ottobre SLASH Ore 21.00 PalaLottomatica Piazzale dello Sport Da ¤36 a ¤42 + d.p., info www.palalottomatica.it La rivista Rolling Stones lo ha inserito tra i 100 migliori chitarristi di tutti i tempi. A pochi mesi dalla sua esibizione sul palco del Gods of Metal, l’ex chitarrista dei Guns N’Roses torna in Italia insieme a Myles Kennedy and The Conspirators. PATRICK WOLF

Ore 21.15 Teatro Ambra Jovinelli Via Guglielmo Pepe 43/47 Da ¤22 a ¤25 + d.p info 06.83082884 – 06.83082620 Può un artista essere felice senza che si attenui il sacro fuoco della creatività? Ad ascoltare gli ultimi lavori di Patrick Wolf, si direbbe di sì. Alleggeritosi degli orpelli neoromantici, senza perdere il piacere di stupire ogni volta il proprio pubblico, l’ex licantropo londinese sembra aver completato il suo personale processo di maturazione e, abbandonati i panni un po’ stantii del dandy decadente e maledetto, si propone come una delle voci più originali del pop d’autore contemporaneo. A pochi giorni dall’uscita dell’album doppio che raccoglie i brani più significativi dei suoi primi dieci anni di carriera, l’artista londinese lascia a casa la complessa macchina di cori, archi e contaminazioni elettroniche che contraddistingue le sue esibizioni dal vivo, portando a Roma uno show acustico che permetterà di apprezzare al meglio le sue doti di performer. THE PAINS OF BEING PURE AT HEART Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤12, info 06.70305684 Gruppo di punta della scena indipendente statunitense, con un potente impatto dal vivo. Il muro di suono generato da distorsioni e riverberi si fonde con soffici melodie vocali, per una versione edulcorata di Jesus and Mary Chain e Dinosaur Jr., passando per gli Smashing Pumpkins più pop e romantici. MIRALDO VIDAL QUARTET Ore 21.45 Alexander Platz Jazz Club Via Ostia 9 info 06.39742171 Gipsy jazz di qualità con la riproposizione di intramontabili classici tratti dal repertorio del maestro Django Reinhardt.

proposta del quartetto guidato dal sassofonista statunitense. XIU XIU

Ore 21.30 Lanificio 159 Via di Pietralata 159/a ¤10, info 06.41780081 Con dieci anni di disonorata carriera alle spalle, i californiani Xiu Xiu riportano sui palchi italiani la loro mistura fatta di suoni desolati, bordate stridenti, ballate catalettiche e filastrocche andate a male. Rispetto ai tormentati esordi, in cui le esibizioni si traducevano in una virulenta catarsi sputata in faccia all’ascoltatore, il carismatico frontman Jamie Stewart concede aperture melodiche e ritmiche quasi ballabili, con un’ attenzione inedita alla forma-canzone.

venerdì 26 ottobre I CIRCOLABILI E PONENTINO TRIO Ore 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 ¤15, info 06.80241281 L’originale miscela jazz, funk e folk dei Circolabili e le canzoni della tradizione popolare romanesca magistralmente interpretate dal Ponentino Trio per una serata dedicata all’arte di strada, che vedrà ospiti acrobati, giocolieri e ballerini. UMBERTO MARIA GIARDINI

giovedì 25 ottobre Rudresh Mahanthappa Ore 21.00 Casa del Jazz Viale di Porta Ardeatina 55 ¤15, info 06.704731 Un bilanciato mix di sonorità acustiche ed elettroniche, con melodie e ritmi provenienti dalla tradizione indiana e dal jazz: questa l’originale 29


MUSICA//concerti Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤10, ridotto ¤8, info 06.70305684 Moltheni esce dal letargo e cambia nome, riprendendosi quello fornito dall’anagrafe. Dopo un silenzio durato più di due anni il cantautore marchigiano, accompagnato per l’occasione da una band completamente rinnovata, torna a esibirsi dal vivo con i brani del nuovo album “La dieta dell’imperatrice”. Il titolo fa riferimento al digiuno forzato che la musica italiana è costretta a subire in questi anni “scadenti e prevedibili”, e forse anche per questo l’ispirazione per il ritorno sulle scene è giunta dalla voce ammaliante di Anna Calvi, giovane e virtuosa rocker londinese. Restano gli accordi malinconici che sono ormai un marchio di fabbrica, un pathos intimista che degenera in scorribande elettriche e progressioni di archi. BRUSCO Ore 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771 ¤10 +¤1.50 d.p., info 06.3046645 Serata jamaican style con una delle voci storiche della scena reggae romana.

sabato 27 ottobre WELCOME BACK SAILORS Ore 21.30 Fusolab via della Bella Villa 94 info: 328.7149387 Indie pop di buono stampo dalla provincia di Reggio Emilia.

lunedì 29 ottobre TITO & TARANTULA Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 133 ¤7, info 06.97277724 Gli amanti di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino li ricordano soprattutto per le colonne sonore di “Desperado” e “Dal tramonto all’alba”. In attesa che tirino fuori dal sombrero un nuovo disco, una buona occasione per ascoltare dal vivo la voce intensa di Tito Larriva e l’originale mariachi rock della sua band. THE CROOKES Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤5, info 06.70305684 Tra schitarrate stile Arctic Monkeys e 30

sonorità nostalgiche, il quartetto di Sheffield non brilla forse per originalità ma è in grado di proporre brani decisamente trascinanti.

mercoledi 31 ottobre JOE JACKSON

Viale Pietro De Coubertin 30 Da ¤15 a ¤18, info 06.8082058 La voce di Pilar è una delle più duttili ed espressive in circolazione. Dopo il tutto esaurito dello scorso anno, l’artista romana torna in concerto all’Auditorium con il suo brillante repertorio di autrice e interprete.

venerdì 2 novembre APPARAT Ore 24.00 c.s. Brancaleone Via Levanna 13 ¤15, info 06.82004382 Il dandy tedesco Sascha Ring e il suo raffinato dj set per ipnotizzare il pubblico con una miscela elettronica ad alto contenuto emozionale. SUZANNE VEGA Ore 21.00 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 ¤35, info 06.8082058 L’innata predisposizione alla contaminazione tra i generi e un approccio anticonvenzionale nel lavoro di composizione e arrangiamento hanno da sempre caratterizzato la musica di Joe Jackson, rendendolo un personaggio unico nel panorama del pop internazionale. Il suo ultimo lavoro “The Duke”, eccentrico omaggio al leggendario Duke Ellington, ne conferma ancora una volta il talento e la straordinaria versatilità. Con il contributo di numerosi e importanti musicisti (tra cui Steve Vai, Sharon Jones, Iggy Pop) e senza avvalersi del suono delle trombe caratteristico dei pezzi di Ellington, l’allampanato artista inglese rivisita il repertorio del compositore in modo originale e inedito, regalandoci un’inaspettata pagina di jazz che merita un ascolto dal vivo. THE CRANBERRIES Ore 21.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia Viale Pietro De Coubertin 30 Da ¤45 a¤70, info 06.8082058 Dopo undici anni di totale silenzio erano in pochi a credere che Dolores O’Riordan e i fratelli Hogan sarebbero tornati a incidere insieme. Gli undici brani di “Roses” non riescono certo a ripetere i fasti di un tempo, ma segnano un notevole passo avanti rispetto alle ultime deludenti prove. PILAR Ore 21.00 Auditorium, Sala Petrassi

Ore 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771 ¤18 + ¤2 d.p., info 06.3046645 Figura di spicco del folk contemporaneo, apripista della nuova leva di cantautrici d’oltreoceano, con le sue ballate acustiche si è esibita nei più prestigiosi teatri del mondo. La ragazza timida che suonava la chitarra nei club newyorchesi ha perso per strada forse un po’ di freschezza, ma resta un’artista sincera e raffinata che riesce ancora a sedurre con le sue confessioni a fil di voce.

sabato 3 novembre BROTHERS IN LAW Ore 21.30 Fusolab Via della Bella Villa 94 info: 328.7149387 Cavalcate psichedeliche e feedback dissonanti, da cui emergono all’improvviso dolci melodie: Brothers in law, da Pesaro.

domenica 4 novembre THE MACCABEES


Ore 21.30 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino ¤20 + ¤3 d.p., info 06.89013645 L’ultimo disco “Given to the wild” è una piccola perla di rock alternativo e conferma le grandi potenzialità della band inglese.

Lunedì 5 novembre MICAH P. HINSON

dopo, il supergruppo formato da Enrico Rava, Flavio Boltro, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto torna ad esibirsi insieme al cantautore genovese per riproporre dal vivo la magia di quel disco. TIM BURGESS Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤13.80 info 06.70305684 Il leader dei Charlatans torna a calcare le scene nove anni dopo il primo lavoro come solista.

giovedì 8 novembrE ZECHS MARQUISE + BLACK RAINBOWS Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 133 info 06.97277724 Da El Paso, California, neoprogressive al gusto di tequila. Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤10, info 06.70305684 Con trascorsi burrascosi alle spalle e la sigaretta perennemente tra le labbra, Micah P. Hinson sbarca a Roma con la sua chitarra e il suo repertorio di canzoni in bilico tra tormento e redenzione. Una voce profonda che sa di polvere e sangue, che rievoca i fantasmi della frontiera americana e le ferite aperte di amori mai pacificati. Riverberi di Johnny Cash, Leonard Cohen, Tom Waits, in un tappeto musicale che include archi, distorsioni e fughe elettriche. Un approccio dal vivo aggressivo e generoso, che non lascia indifferenti. Una volta un intervistatore gli ha chiesto chi o cosa avesse influenzato maggiormente la sua musica. “La gente che ha scritto, che ha creato e che si è autodistrutta”, è stata la secca risposta. Micah Paul Hinson, da Abilene, Texas.

mercoledì 7 novembre UN INCONTRO IN JAZZ Ore 21.00 Teatro Cassia Via Santa Giovanna Elisabetta 69 Da ¤17 a ¤20, info 06.96527967 Una lunga storia d’amore quella tra Gino Paoli e il jazz, che nel 2007 lo ha portato a rivisitare i suoi brani più celebri insieme ad alcuni dei migliori musicisti italiani. Cinque anni

THERAPY? Ore 21.30 Traffic Club Via Prenestina 738 ¤15, info 328.0547412 Gli anni passano per tutti, anche per la storica band capitanata da Andy Cairns. Dall’Irlanda del Nord, alternative rock con vista sul tramonto.

venerdì 9 novembre DAVID J Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 113 info 06.97277724 L’ex bassista di Bauhaus e Love & Rockets propone dal vivo alcuni dei maggiori successi dei due storici gruppi inglesi e i brani del suo ultimo disco “Not long for this world”, un concept album dedicato manco a dirlo al tema della morte. MARRACASH Ore 21.30 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino ¤17 + ¤2.55 d.p. info 06.89013645 Una buona occasione per ascoltare dal vivo le rime al vetriolo di uno degli esponenti di punta della scena hip hop di massa. ADELS Ore 21.30 Fusolab Via della Bella Villa 94 info 328.7149387 Brillantina e ciuffi al vento per una serata all’insegna degli anni Cinquanta con il neo-rockabilly degli Adels.

RADICI NEL CEMENTO Ore 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771 ¤10 + ¤1.50 d.p. info 06.3046645 Reggae in salsa romana e divertimento assicurato con la rodata band di Fiumicino.

sabato 10 novembre NOMADI Ore 21.15 Auditorium della Conciliazione Via della Conciliazione 4 Da ¤25 a ¤35 + d.p. info 06.32810333 LE MAN AVEC LES LUNETTES Ore 21.30 Fusolab Via della Bella Villa 94 info 328.7149387 Indie pop dalle evidenti influenze beatlesiane, punteggiato qui e là da coretti scanzonati.

domenica 11 novembre STEVE VAI Ore 21.00 Atlantico Live Via dell’Oceano Atlantico 271/d ¤36 + ¤5.40 d.p. info 06.5915727 Ha suonato per anni a fianco del leggendario Frank Zappa. In seguito con David Lee Roth, Withesnake, e per un brano pure con Eros Ramazzotti. Destino cinico e baro, direbbe qualcuno.

martedì 13 novembre CESARE CREMONINI Ore 21.00 PalaLottomatica Piazzale dello Sport Da ¤30 a¤35 + d.p., info www.palalottomatica.it BABAMAN Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ¤12, info 06.70305684 Dopo una lunga militanza nella comunità hip hop milanese, Massimo Corrado, in arte Babaman, è da diversi anni una delle voci più seguite della scena reggae italiana. Arriva a Roma portando in dote i brani del suo ultimo progetto, a cui hanno contribuito grandi nomi della dancehall giamaicana.

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RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

AL BIONDO TEVERE Tra la via Ostiense e il Lungotevere San Paolo, sopra un cancello in ferro battuto, ci accoglie familiare la grande insegna della trattoria “Al Biondo Tevere”, storico locale a conduzione familiare scelto nel 1951 da Luchino Visconti per girare alcune scene del film “Bellissima”. Entrando si vedono subito le foto dei protagonisti Walter Chiari e Anna Magnani, insieme a quelle dei tanti altri attori e intellettuali che hanno trovato qui un rifugio dai riflettori della mondanità. Le doghe in legno alle pareti, un frigorifero anni Cinquanta della Coca Cola, il tavolo dove Pier Paolo Pasolini consumò la sua ultima cena in compagnia di Pino “la Rana” Pelosi prima della tragica fine all’Idroscalo: tutto in questo locale sembra come sospeso nel tempo. Andiamo a sederci a uno dei tavoli della terrazza, affacciata sull´ampia ansa del fiume che scorre lento verso il mare. Proviamo a immaginare come doveva apparire Roma in quegli anni. Effervescente, ingenua, popolare. Bellissima. A pagina 40

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Centro storico Acqua e Farina. Pizzeria. Via Giustiniani 2, tel. 06.5741382. Sempre aperto. Ad Hoc. Piatti della tradizione romana e mediterranea con proposte e rivisitazioni di ottimo gusto. Rinomato per la cura del servizio e la carta dei vini con oltre settecento etichette vinicole. Via di Ripetta 43, tel. 06.3233040. Sempre aperto Al Duello. Cucina romana, mediterranea. Servizio all’insegna della cortesia e della buona accoglienza. Vicolo della Vaccarella 11, tel. 06.6873348. Chiuso domenica. Alchemilla. Percorso culinario di 7/9 portate a prezzo fisso con le quali lo chef scompone e rinnova i migliori piatti della tradizione romana, e non solo. Via di San Giovanni in Laterano 220, tel. 06.77203202. Chiuso domenica. Angolo Divino. Cucina romana, internazionale. Un luogo dove combinare con buoni vini, grappe e distillati una cucina sofisticata in linea con i principi dello slow food. Via dei Balestrari 12, tel. 06.6864413. Chiuso lunedì a cena. Antica Focacceria San Francesco. Qui si possono gustare tutte le migliori prelibatezze del cosiddetto “cibo di strada” palermitano, dalle panelle di farina di ceci agli sfincioni con l’origano, dalle arancine di riso alle cassatine alle altre numerose delizie che offre la cucina siciliana. Piazza della Torretta 38, tel. 06.68308297. Chiuso domenica a cena e lunedì a cena. Ar Galletto. Cucina romana, Specialità di pesce. Nella meravigliosa Piazza Farnese la nuova sede di questo ristorante che propone una cucina tradizionale realizzata con i prodotti del mercato di Campo de’ Fiori. Piazza Farnese 104, tel. 06.6861714. Chiuso domenica. Armando al Pantheon. Cucina romana. Ristorante storico che propone menu differenziati per tutti i gusti, compreso il vegetariano. Salita de’ Crescenzi 31, tel. 06.68803034. Chiuso domenica e sabato a cena. Babette. Tradizione e sperimentazione dei gusti mediterranei. Si consiglia la prenotazione. Via Margutta 1, tel. 06.3211559. Chiuso domenica a cena e lunedì a pranzo. Baffetto. Storica pizzeria nel cuore di Roma antica che serve le

pizze basse e scrocchiarelle nei tradizionali piatti di latta. Via del Governo vecchio 114, tel. 06.6861617. Sempre aperto (solo la sera). Baffetto 2. Pizzeria. Piazza del Teatro di Pompeo 18, tel. 06.68210807. Chiuso martedì. Baires. Carne e piatti della tradizione argentina. Via Cavour 315, tel. 06.69202164. Sempre aperto. Beppe e i suoi Formaggi. Cucina mediterranea. Via di Santa Maria del Pianto 9, tel. 06.68301120. Chiuso lunedì e domenica a cena. Birreria Open Baladin. Ampia selezione di birre artigianali italiane accompagnate da un menu ben curato. Da provare gli hamburger di carne piemontese. Presidio slow food. Via degli Specchi 6, tel. 06.6838989. Sempre aperto. Charly’s Sauciere. Autentico ristorante francese a Roma, offre le migliori specialità della cucina d’oltralpe, dalla scaloppa di fois gras alla fondue bourguignonne. Crêpes e tartare di manzo sono preparate al tavolo. Non mancano lumache e un’ottima zuppa di cipolle. Conto finale in linea con l’alta qualità della cucina. Via di San Giovanni in Laterano 270, tel. 06.70495666. Chiuso domenica sabato a pranzo e lunedì a pranzo. Chinappi. Cucina campana. Se volete gustare pesce fresco nel centro di Roma questo è il posto giusto. Le materie prime arrivano ogni giorno dal sud del Lazio e la carta dei menu cambia mensilmente seguendo la stagionalità dei prodotti utilizzati. Il forno a legna rende imperdibili gli spiedini di calamaretti e il filetto di spigola in crosta di patate. 10% di sconto per i lettori di Romoletto, con rivista. Via Augusto Valenziani 19, tel. 06.4819005. Chiuso lunedì. Da Domenico. Specialità di pesce. A due passi dalla magnifica basilica di San Clemente, il locale offre i migliori piatti della tradizione romana. Menu composto di pochi piatti, scelti giornalmente in base alla freschezza degli ingredienti. Via di San Giovanni in Laterano 134, tel. 06.77590225. Chiuso lunedì e domenica a cena. Dal Bolognese. Uno dei ristoranti più rinomati della città dove è possibile gustare le ricette della cucina emiliana con una superba vista su Piazza del Popolo. P.za del Popolo 2, tel. 06.3611426. Chiuso lunedì. Ditirambo. Ristorante tradizionale nel centro di Roma, con soffitto a travi e archi in pietra a vista che creano un’atmosfera intima e accogliente. È possibile gustare gli ottimi piatti della cucina centro-meridiona-

Aperitivo gratis per i lettori di Romoletto. le, attentamente studiati e riportati nel menu del mese. Piazza della Cancelleria 75, tel. 06.6872626. Chiuso lunedì a pranzo. Doozo Art Books and Sushi. Cucina giapponese. Non solo ristorante, Doozo è anche sala da té, book bar e galleria d’arte. Via Palermo 51, tel. 06.4815655. Chiuso lunedì e domenica a pranzo. Enoteca Corsi. Cucina romana. Ottima non solo l’offerta dei vini ma anche la proposta dei piatti romani in un ambiente rustico ma ben curato. Via del Gesù 87, tel. 06.6790821. Chiuso domenica. Grano. Cucina mediterranea. I migliori piatti della cucina tradizionale italiana e mediterranea. Ottima accoglienza. Piazza Rondanini 53, tel. 06.68604099. Sempre aperto. Green T. Cucina orientale. Raffinato ristorante e sala da tè. Via del Pie’ di Marmo 28, tel. 06.6798628. Chiuso domenica. Hasekura. A pochi passi dal Colosseo, cucina tradizionale giapponese in un ambiente gradevole e accogliente. Il menu, fisso a pranzo,

offre ottime pietanze oltre al classico sushi. Da provare la tempura di verdure. Via dei Serpenti 27, tel. 06.483648. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. I Colori del Vino. Cucina romana, mediterranea. Via Flavia 28, tel. 06.4741745. Sempre aperto. Il Bocconcino. Cucina romana. Il menu, che cambia in base ai prodotti di stagione, è realizzato con prodotti laziali spesso provenienti da presidi slow food. Via Ostilia 23, tel. 06.77079175. Chiuso mercoledì. Il Desiderio preso per la Coda. Dal nome “rubato” a una commedia di Picasso, questo ristorante a conduzione familiare propone da quasi trent’anni i piatti tipici della cucina romana. Vicolo della Palomba 23, tel. 06.68307522. Chiuso domenica e sabato a pranzo. L’Asino d’Oro. Una cucina originale, curata in ogni minimo dettaglio. A pranzo è possibile scegliere la formula “pranzetto”, che garantisce un conto leggero senza rinunciare alle creazioni della fantasia dello chef. Via del Boschetto 73, tel. 06.48913832. Chiuso lunedì 33


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena e domenica.

06.69190750. Chiuso lunedì.

La Pollarola. Tipica cucina locale e mediterranea e vasto assortimento di vini. Ottima la posizione, a due passi da Campo de’ Fiori e Piazza Navona. Piazza Pollarola 24, tel. 06.68801654. Sempre aperto.

Nino. Cucina toscana. Se avete voglia di una bistecca alla fiorentina pur restando tra le centralissime vie di Roma questo è il posto che cercate. Tra le specialità anche la ribollita e i fagioli al fiasco. Via Borgognona 11, tel. 06.6795676. Chiuso domenica.

Leoncino. Pizzeria. Via del Leoncino 28, tel. 06.6867757. Chiuso mercoledì. Le Tamerici. Specialità di pesce. Vicolo Scavolino 79, tel. 06.69200700. Chiuso domenica. Matermatuta. Cucina creativa. Buona la scelta di piatti rigorosamente stagionali in un ambiente accogliente. Ottima anche la carta dei vini. Via Milano 47, tel. 06.4823962. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo. Matricianella. Cucina romana con ingredienti di prima qualità. La struttura è accogliente e offre anche uno spazio all’aperto. Consigliata la prenotazione. Via del Leone 4, tel. 06.6832100. Chiuso domenica. LA MONTECARLO. Pizzeria e cucina romana. Pizza sottile e croccante fino a notte inoltrata. Vicolo Savelli 13, tel. 06.6861877. Chiuso lunedì. Moma. Cucina mediterrnea. Via di San Basilio 42, tel. 06.42011798. Chiuso domenica. Nanà Vini e Cucina. Dai primi ai dolci, da Nanà troverete tutti i migliori piatti della cucina campana. Disponibili anche posti all’aperto. Via della Panetteria 37, tel.

Nonna Betta. Cucina ebraico romanesca. Grazie alla qualità della cucina e alla cortesia del servizio, Nonna Betta vanta un nutrito numero di affezionati “nipoti” che tornano sempre volentieri per gustare i suoi piatti. Dai fritti alla torta di ricotta e visciole, passando per la carbonara di zucchine e gli aliciotti con l’indivia, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Aperitivo gratis per i lettori di Romoletto. Via del Portico d’Ottavia 16, tel. 06.68806263. Chiuso martedì. Obikà. Un “mozzarella bar” che s’ispira ai sushi bar e al finger food. Ingredienti principali la mozzarella di bufala e altri prodotti tipici italiani. Dalle ore 18 aperitivo con piccole degustazioni. Catering e takeaway. Piazza Campo de’ Fiori, tel. 06.68802366.Sempre aperto. Osteria boncompagni. Cucina mediterranea. Nuova gestione e arredi stile retrò per questo locale a due passi da via Veneto. Caffè in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Boncompagni 83, tel. 06.4554413. Chiuso sabato a pranzo e domenica. Pipero al Rex. Cucina creativa, romana. Via Torino 149, tel. 06.4815702. Chiuso lunedì e domenica a cena.

Renato e Luisa. Cucina della trdizione romana e regionale italiana in un locale old style e familiare. Il menu è accompagnato da una buona selezione di vini, curata dal proprietario-sommelier. Via dei Barbieri 25, tel. 06.6869660. Chiuso lunedì. Rokko. Cucina giapponese. Passeggiata di Ripetta 15, tel. 06.3223414. Chiuso domenica. Rossopomodoro. Catena di ristoranti che conta ben nove sedi a Roma. La pizza è napoletana, alta e soffice, e le specialità sono quelle della cucina tradizionale campana. Largo di Torre Argentina 1, tel. 0668892440. Sempre aperto. Sardegna. In primo piano le specialità di pesce. Di alto livello anche il resto della cucina sarda. Un flûte di prosecco in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Sardegna 34, tel. 06.42016296. Chiuso domenica. Sora Lella. Tonnarelli alla cuccagna, polpettine in umido, pasta e ceci con polpo verace, baccalà al vapore con caponata in agrodolce... Un pezzo di storia della cucina romana. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via di Ponte Quattro Capi 16, tel. 06.6861601. Sempre aperto. Sora Margherita. Cucina romana, ebraica. Piazza delle Cinque Scole, tel. 06.6874216. Chiuso domenica, martedì a cena, giovedì a cena. Tempio di Iside. Ristorante imperdibile per gli amanti delle specialità di pesce che potranno gustare piatti freschi con pescato di giorna-

ta. Davvero speciali le ostriche e i ravioli telline e limone. Si consiglia la prenotazione. Via Pietro Verri, tel. 06.7004741. Chiuso domenica. Thien Kim. Cucina vietnamita. La famiglia che gestisce questo bel ristorante da oltre trent’anni propone i migliori piatti della cucina orientale. Via Giulia 201, tel. 06.68307832. Chiuso domenica. Trattoria Cadorna. Cucina genuina e piatti tradizionali della cucina romana in questo caratteristico ristorante a conduzione familiare. Ottimo rapporto qualitàprezzo. Via Raffaele Cadorna 12, tel. 06.4827061. Chiuso il sabato e a pranzo la domenica. Trattoria dal Cavalier Gino. In un ambiente casereccio e ospitale, la Trattoria del Cavalier Gino offre i migliori sapori della tradizione romana. Vicolo Rosini 4, tel. 06.6873434. Chiuso domenica. Vecchia Roma. Cucina romana, specialità di pesce. Ristorante dall’ambiente molto suggestivo, con sale affrescate e veranda sull’affascinante Piazza Campitelli. Il menu è una rivisitazione della cucina tradizionale romana. Piazza di Campitelli 18, tel. 06.56470282. Chiuso domenica a cena.

Testaccio, Trastevere A’ Ciaramira. Cucina creativa, romana, specialità di pesce. Via Natale Del Grande 41, tel. 06.5881670. Chiuso domenica. Akropolis. Questo piccolo ristorante nel cuore di Trastevere offre gli ottimi piatti della cucina greca a prezzi molto convenienti. Nel fine settimana fila assicurata anche se il servizio è molto veloce. Imperdibile la moussaka. Via di San Francesco a Ripa 103, tel. 06.58332600. Chiuso lunedì. Agustarello. Pizzeria e cucina romana. Via Giovanni Branca 98, tel. 06.5746585. Chiuso domenica. Al Callarello. Pizzeria, cucina romana. Via Salvator Rosa 8, tel. 06.5747575. Chiuso domenica. Angelina. Cucina mediterranea. Aperto durante la settimana esclusivamente a cena, solo la domenica il ristorante serve anche il brunch di mezzogiorno. Via Galvani 24, tel. 06.57283840. Sempre aperto.

Aperitivo gratis per i lettori di Romoletto. 34

Antico Forno a Testaccio. Pizzeria, cucina romana e mediterranea. Via Amerigo Vespucci 28,


tel. 06.5746280. Chiuso lunedì e martedì. Antico Moro. Cucina romana, mediterranea. Via del Moro 61, tel. 06.45426209. Chiuso lunedì. Asinocotto. Cucina creativa, specialità di pesce e di carne. Via dei Vascellari 48, tel. 06.5898985. Chiuso lunedì. Augusto. Cucina romana, mediterranea. Piazza de’ Renzi 15, tel. 06.5803798. Chiuso domenica. Bir&Fud. Pizzeria, cucina creativa. Via Benedetta 23, tel. 06.5894016. Sempre aperto. Bisque. Specialità di pesce, cucina mediterranea. Via del Moro 24, tel. 06.5880305. Sempre aperto. Boom. Cucina mediterranea. Via dei Fienaroli 30, tel. 06.5897196. Chiuso domenica. Brò. Cucina creativa, romana, specialità di pesce e di carne. Largo Alessandro Toja, tel. 06.5813500. Chiuso domenica. Bros Grill. Cucina brasiliana. Via Goffredo Mameli 45, tel. 06.97270660. Sempre aperto. Cave Canem. Situato proprio nel centro di Trastevere, famoso per i piatti tipici della cucina romana e le pizze basse e croccanti. Da provare le patate grandi farcite con i diversi ripieni. Piazza di San Calisto, tel. 06.5898217. Sempre aperto. Checchino dal 1887. Cucina creativa, romana. Via di Monte Testaccio 30, tel. 06.5743816. Chiuso lunedì e domenica. Checco Er Carettiere. Cucina romana. Via Benedetta 10, tel. 06.5817018. Sempre aperto. Ciarla. Specialità di pesce. Piazza di San Cosimato 40, tel. 06.5818668. Chiuso domenica. Conte Staccio. Cucina aperta fino a tarda notte. In questo ristorante e music club è anche possibile fare l’aperitivo, per il quale durante la settimana vengono serviti stuzzichini al piatto mentre la domenica è previsto il buffet. Via di Monte Testaccio 30, tel. 06.5743816. Sempre aperto. Corsetti dal 1921. Cucina mediterranea. Piazza di San Cosimato 27, tel. 06.581631. Sempre aperto. Da Remo. Una delle pizzerie più famose di Testaccio, da provare e riprovare nonostante l’inevitabile fila. Piazza di Santa Maria Liberatrice 44, tel. 06.5746270. Chiuso domenica.

Dar Poeta. In questa rinomata pizzeria di Trastevere la pizza viene fatta con un impasto molto particolare a base di farina di frumento e di soia integrale che rende il prodotto finale, oltre che gustoso, leggero e digeribile. Vicolo del Bologna 45, tel. 06.5880516. Sempre aperto.

La Tavernaccia. Pizzeria, cucina romana. Via Giovanni da Castel Bolognese 63, tel. 06.5812792. Chiuso mercoledì.

Ditta Trinchetti. Cucina creativa, mediterranea. Via della Lungaretta 76, tel. 06.58331189. Sempre aperto.

Lucia. Cucina romana. Via del Mattonato 2, tel. 06.5803601. Chiuso lunedì.

Divinare. Cucina romana, mediterranea. Via Aldo Manuzio 13, tel. 06.57250432. Chiuso domenica. Felice. Cucina romana. I primi sono sempre ottimi, le porzioni abbondanti e i dolci, tutti rigorosamente fatti in casa, deliziosi. Assolutamente da non perdere il tiramisù al cucchiaio. Giovedì gnocchi e coda alla vaccinara, venerdì minestra d’arzilla e linguine ai frutti di mare, come da tradizione. È consigliata la prenotazione. Via Mastro Giorgio 29, tel. 06.5746800. Sempre aperto. Fernanda. Cucina creativa. Via Ettore Rolli 1, tel. 06.5894333. Sempre aperto. Flavio al Velavevodetto. Cucina romana. Via di Monte Testaccio 97, tel. 06.5744194. Sempre aperto. Fraschetta. Cucina romana, mediterranea. Via di San Francesco a Ripa 134, tel. 06.5816012. Sempre aperto.

Lo Scopettaro. Cucina romana. Lungotevere Testaccio 7, tel. 06.5742408. Sempre aperto.

Marco G. Cucina romana, specialità di pesce. Via Garibaldi 56, tel. 06.5809289. Sempre aperto. Mario’s. Cucina romana, mediterranea. Via del Moro 53, tel. 06.5803809. Chiuso domenica. Marmi. In questo storico locale di Trastevere il forno a legna continua a sfornare le classiche pizze alla romana della tradizione. Locale spartano e servizio molto celere. Viale di Trastevere 53, tel. 06.5800919. Chiuso mercoledì. Molì. Cucina mediterranea, molisana. Via Rubattino 22, tel. 06.57289587. Chiuso lunedì e domenica a cena. Né arte né parte. Cucina romana. Via Luca Della Robbia 15, tel. 06.5750279. Chiuso lunedì. Nerone. Una buona pizzeria trasteverina dove è possibile mangiare pizze cotte a legna secondo la tradizione napoletana, alte e ben condite. Deliziosi anche i fritti. Via del Moro 43, tel. 06.58301756. Sempre aperto.

Invincibile. Cucina romana, mediterranea. Via degli Stefaneschi, tel. 06.68892925. Sempre aperto.

Oasi della Birra. Caratteristico ristorante nel cuore di Testaccio dai muri in pietra e i tavolini in legno, con alcuni posti anche all’aperto. Il locale svolge molteplici funzioni: dalla vendita di specialità alimentari alla cucina di piatti tipici della tradizione romana serviti in porzioni abbondanti. Aperto anche per l’aperitivo a buffet. Birre artigianali a profusione. Piazza Testaccio 38, tel. 06.5746122. Sempre aperto.

Isole di Sicilia. Cucina siciliana. Via Garibaldi 68, tel. 06.58334212. Sempre aperto.

Oio a Casa Mia. Cucina romana. Via Galvani 43, tel. 06.5782680. Chiuso domenica.

Ivo a Trastevere. Pizzeria. Via di San Francesco a Ripa 158, tel. 06.5817082. Chiuso martedì.

Osteria degli Amici. Cucina romana. Via Nicola Zabaglia 25, tel. 06.5781466. Chiuso martedì.

Junsei. Cucina giapponese. Via Galvani 69, tel. 06.5754012. Chiuso lunedì.

Osteria la Gensola. Cucina romana, specialità di pesce. Piazza della Gensola 15, tel. 06.58332758. Sempre aperto.

Fraschetta di Mastro Giorgio. Cucina romana. Via Mastro Giorgio 19, tel. 06.5741369. Chiuso domenica a pranzo. Intingo. Cucina romana. Vicolo della Scala 3, tel. 06.58301885. Chiuso lunedì.

Ketumbar. Cucina romana, mediterranea. Via Galvani 24, tel. 06.57305338. Chiuso domenica. L’Antica Pesa. Cucina creativa, romana, specialità di pesce. Via Garibaldi 18, tel. 06.5809236. Chiuso domenica.

Pancotto. Pizzeria. Viale di Trastevere 8, tel. 06.5806334. Chiuso lunedì e martedì a pranzo. Paris. Cucina romana, specialità di pesce e di carne. Piazza di San Calisto 7, tel. 06.5815378. Chiuso lunedì.

Pecorino. Cucina romana. In questo ristorante a conduzione familiare potrete gustare tutti i migliori piatti della cucina romanesca. La pasta e i dolci sono rigorosamente fatti in casa e le verdure, acquistate giornalmente nel vicino mercato rionale di Testaccio, sono sempre fresche e di stagione. Da non perdere i carciofi alla giudia. Via Galvani 64, tel. 06.57250539. Chiuso il lunedì. Perilli a Testaccio. Cucina romana. Via Marmorata 39, tel. 06.5742415. Chiuso mercoledì. Pizzeria Nuovo Mondo. Via Amerigo Vespucci 15, tel. 06.5746004. Chiuso lunedì. Rajdhani. Cucina indiana. Via di Santa Cecilia 8, tel. 06.5818508. Chiuso lunedì. Rec 23. Cucina creativa, mediterranea. Piazza dell’Emporio 1, tel. 06.87462147. Sempre aperto. Ristorante Bucatino. Cucina romana. Via Luca Della Robbia 84, tel. 06.5746886. Chiuso lunedì. Roadhouse Grill. Specialità di carne. Via Galvani 71, tel. 06.5744696. Sempre aperto. Sette oche in Altalena reclamavano la Cena. Pizzeria. Via dei Salumi 36, tel. 06.5809753. Sempre aperto. Torricella. Pizzeria, cucina romana e mediterranea. Via Evangelista Torricelli 2, tel. 06.5746311. Sempre aperto. Trattoria degli Amici. Cucina romana. Piazza di Sant’Egidio 5, tel. 06.5806033. Sempre aperto. Tuttifrutti. Cucina creativa. Via Luca Della Robbia 3, tel. 06.5757902. Chiuso domenica.

Pigneto, San Lorenzo, Esquilino ANTICHI SAPORI AL PIGNETO. Trattoria romana a conduzione familiare. Da provare la carbonara e l’abbacchio. Via Macerata 87, tel. 06.70300298. Chiuso lunedì. CANTINA DEL GRILLO. Pizzeria. Via dei Messapi, tel. 06.4453625. Chiuso lunedì. CIAK SI MANGIA. Pizzeria. Via Giovanni Brancaleone 72, tel. 06.2753017. Chiuso lunedì. DA FRANCO AR VICOLETTO. Situata nel cuore di San Lorenzo, que35


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena sta trattoria rappresenta un’ottima soluzione per mangiare pesce di buona qualità a prezzi accessibili. Via dei Falisci 1, tel. 06.4957675. Chiuso lunedì.

schetta nel cuore di Roma. Ideale per gruppi di amici. Via del Pigneto 68, tel. 338.8723723. Sempre aperto.

l’osteria non fa più. Via Fanfulla da Lodi 68, tel. 06.97601552. Sempre aperto.

Il Tiaso. Book bar. Se volete fermarvi a leggere in un posto tranquillo e accogliente o volete fare due chiacchiere in relax, qui troverete un’ ottima scelta di vini e gustosi assaggi di salumi e formaggi. Sempre gradevole la selezione musicale proposta dai proprietari. Via Ascoli Piceno 20, tel. 06.45474625. Sempre aperto.

Ottavio. Uno dei più famosi ristoranti di pesce a Roma, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Il crudo di pesce e l’aragosta alla catalana sono considerate le specialità più rinomate. Si consiglia la prenotazione. Via di Santa Croce in Gerusalemme 9, tel. 06.7020520. Chiuso domenica. Pastificio San Lorenzo. Cucina creativa e romana. Via Tiburtina 196, tel.06.97273519. Sempre aperto.

ENOTECA FERRAZZA. Cucina romana. Via dei Volsci 59, tel. 06.490506. Chiuso domenica.

L’Economica. Locale storico da sempre frequentato dagli studenti della vicina università. Ambiente rustico per una pizza veramente romana: base bassa e croccante. Via Tiburtina 44, tel. 335.6181970. Sempre aperto.

Formula 1. Pizzeria storica del quartiere. Via degli Equi 13, tel. 06.4453866. Chiuso domenica.

L’Hosteria. Cucina romana. Largo Preneste 45, tel. 06.45472607. Sempre aperto.

Grappolo d’Oro. Questa storica osteria aperta fin dal dopoguerra offre una prima scelta dei migliori piatti della nostra cucina in un’atmosfera calda e accogliente. Via Palestro 4, tel. 06.4941441. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

Lo Yeti. Book bar che offre cibi e specialità equo-solidali. Nel menu molto curato i prodotti biologici e artigianali sono accompagnati da una buona carta dei vini. Via Perugia 4, tel. 06.7025633. Chiuso lunedì.

DALL’OSTE. Pizzeria e specialità di carne. Via del Pigneto 154, tel. 06.27801418. Chiuso lunedì. DANILO. Cucina romana. Locale a gestione famigliare, intimo e accogliente. Da segnalare la carbonara preparata secondo la migliore tradizione e le orecchiette “alla Danilo”. Via Petrarca 13, tel. 06.77200111. Chiuso domenica e lunedì a pranzo.

Hang Zhou. Uno dei migliori ristoranti cinesi della Capitale trasferitosi di recente nella nuova sede di via Principe Eugenio, più grande e con un buon numero di salette private. Hang Zhou offre una cucina “davvero” cinese per un conto leggermente al di sopra della media. Da provare i piatti a base di riso nero e le specialità del giorno. Via Principe Eugenio 82, tel. 06.4872732. Sempre aperto. I Porchettoni. Una piccola fra-

Mesob. Cucina etiope tradizionale all’interno del centro culturale Mesob. I piatti vengono preparati giornalmente e le spezie utilizzate provengono tutte direttamente dalla terra d’origine. Via Prenestina 118, tel. 338.2511621. Chiuso lunedì. Necci dal 1924. Il piccolo bar di quartiere frequentato un tempo da Pasolini si è trasformato in un affermato locale che dalla mattina fino a notte inoltrata offre un servizio di ristorazione di qualità con l’ambizione di fare i piatti dell’osteria che

Pommidoro. Una trattoria caratteristica situata nel cuore di San Lorenzo dove poter trovare la buona cucina romana della tradizione. Piazza dei Sanniti 44, tel. 06.4452692. Chiuso domenica. Porca Vacca. Griglia a vista e possibilità di scegliere la carne direttamente dal bancone. Il locale offre anche piatti della tradizione romana e una vasta selezione di pizze. Via dei Sabelli 99, tel. 06.44361167. Sempre aperto. Primo. Partendo dai sapori classici della cucina mediterranea il locale propone piatti ricercati e dal sicuro impatto per un conto finale al di sopra della media. Via del Pigneto 46, tel. 06.7013827. Chiuso lunedì. Pulcino Ballerino. Cucina romana, specialità di carne, internazionale. Via degli Equi 66, tel. 06.4941255. Sempre aperto. Sanlollo. Pizzeria, specialità di carne, cucina mediterranea. Via dei Latini 57, tel. 06.4940726. Sempre

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aperto. Sushi ko. In questo ristorante giapponese il pesce crudo e tutte le sue varianti la fanno da protagonisti. Via degli Irpini 8, tel. 06.44340948. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Tiger Tandoori. Cucina indiana. Tra locandine di Bollywood e tavoli multicolore qui potrete provare i migliori piatti della cucina indiana, disponibili anche in servizio take away. Via del Pigneto 193, tel. 06.97610172. Aperto solo a cena dal lunedì al venerdi, anche a pranzo il sabato e la domenica. Tram Tram. Cucina romana. Via dei Reti 46, tel. 06.490416. Chiuso lunedì. Trattoria Monti. Una confortevole trattoria a conduzione famigliare dove poter gustare i più buoni piatti della cucina marchigiana. Via di San Vito 13, tel. 06.4466573. Chiuso lunedì e domenica a cena. Yakiniku. Cucina giapponese. Via del Pigneto 207, tel. 06.98937730. Chiuso lunedì. Zenobia. Specialità della cucina siriana e libanese. Piazza Dante 23, tel. 06.70490488. Sempre aperto.

Nomentano, Trieste Anatra Grassa. A due passi da via Salaria, qui potrete gustare ottimi piatti di carne e di pesce ispirati principalmente alla cucina veneta. Un liquore a fine pasto in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Savoia 68, tel. 06.8557736. Chiuso domenica. Bistro by Linda. Cucina tex-mex e specialità messicane. Una buona selezione di birre e di tequila accompagnano le pietanze. Via Eleonora d’Arborea 15, tel. 06.44244889. Chiuso lunedì. Cotton Club. Musica jazz e cucina mediterranea in un locale accogliente e ricercato. Via Bellinzona 2, tel. 06.97615246. Aperto giovedì, venerdì e sabato. D’Orio. Piccola enoteca a conduzione famigliare dove è possibile gustare specialità a base di pesce e carne e dolci fatti in casa. Piazza Regina Margherita 9, tel. 06.44250905. Chiuso domenica.

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Eleonora D’Arborea. Specialità di pesce, cucina sarda. Corso Trieste 23B, tel. 06.44250943. Chiuso lunedì.


Sandalia. Cucina sarda. Il pesce è il protagonista e la carta dei vini è interessante. Via Felice Anerio 25, tel. 06.86391634. Chiuso lunedì. Senba. Ristorante giapponese che offre, oltre al menu alla carta, anche la possibilità di un menu “all you can eat” a prezzo fisso. Via Padova 55, tel. 06.31050875. Sempre aperto.

Shottino gratis per i lettori di Romoletto Ettore. Cucina romana. Corso Trieste 127, tel. 06.8554323. Chiuso domenica a cena e lunedì. Finestre. Cucina internazionale e specialità campane. Anche pizzeria. Via Chiana 80, tel. 06.8551076. Chiuso sabato e domenica a pranzo. Fish in Roma. Prima solamente pescheria, ora anche ristorante di pesce freschissimo, questo locale è il primo takeaway di pesce a Roma. Via Adige 15, tel. 06.89017368. Chiuso sabato e domenica. Garigliano. Ristorante a gestione famigliare dove è possibile assaggiare i sapori tipici della cucina sarda proprio nel cuore del quartiere Trieste. Via Garigliano 70, tel. 06.8551077. Chiuso domenica. Gaudì. Pizzeria. Via Ruggero Giovannelli 8, tel. 06.8845451. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo. Harusaki. Ristorante giapponese dall’atmosfera accogliente. Il menu alla carta offre varie specialità ma è possibile scegliere un menu “all you can eat” sia a pranzo che a cena. Consigliata la prenotazione. Via Cremona 42, tel. 06.44236920. Chiuso domenica a pranzo e lunedì a pranzo. Hostaria Domus. Cucina romana ed ebraica. Via Basento 51, tel. 06.85301899. Chiuso domenica. Il Mattarello. Pizzeria e cucina romana di qualità a prezzi accessibili a tutti. Viale Liegi 64, tel.06.8554083. Aperto 7 sere su 7.

La Montecarlo 2. Seconda sede per la rinomata pizzeria del centro storico. Via Alessandria 106, tel. 06.42449600. Chiuso lunedì. Limoncini. Cucina creativa e tipica. Via del Giuba 12, tel. 06.86218039 Chiuso sabato a pranzo. Macro 138. Ristorante. Cucina creativa e romana. Via Nizza 138, tel. 06.8548274. Chiuso domenica a cena e lunedì. Mamma Angelina. Cucina mediterranea. Cibo di qualità, buona carta dei vini e convenienza economica: tutto si coniuga bene in questo ristorante del quartiere Africano. Buono soprattutto il pescato. Viale Arrigo Boito 65, tel. 06.8608928. Chiuso mercoledì. Mon Rêve Café. Il locale nasce dall’esperienza della Repubblica del Vino. Nella nuova sede di Via Nizza vengono servite specialità da tutte le regioni d’Italia. Via Nizza 18, tel. 393.9081320. Chiuso domenica. numbs. Cucina mediterranea. Buono anche per colazioni e aperitivi. Corso Trieste 150/b, tel. 06.93931764. Sempre aperto. Sahara. Ottimo ristorante eritreo nel quale, per gustare le tradizionali pietanze, bisogna dimenticare la forchetta: come impone la tradizione ci si serve infatti delle mani, oppure aiutandosi con le tipiche focacce. Viale Ippocrate 43, tel. 06.44242583. Chiuso mercoledì.

Su Nuraghe. Dagli antipasti di bottarga di muggine alle seadas con miele amaro di corbezzolo, se amate la cucina tradizionale sarda qui troverete tutte le delizie che l’isola sa regalare. Particolarmente buoni i piatti di pesce. Ottimo il servizio. Un sacchetto di sospiri, dolcetti sardi di pasta di mandorle e miele, in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Imperia 66, tel. 06.44291846. Chiuso domenica. Taiyo. Cucina giapponese. Piazza Oreste Tommasini 13, tel. 06.86202375. Sempre aperto. Vecchio Franklin. Pub molto frequentato dove è possibile sfidarsi al karaoke per poi rifocillarsi con ottimi salumi e formaggi. Shottino in omaggio per i lettori di Romoletto. Piazza delle Crociate 21, tel. 06.44245590. Sempre aperto. Zero. L’originalità di questo ristorante sta nel fondere i piatti della nostra tradizione culinaria con alcune componenti della cucina orientale. Viale Liegi 53, tel. 06.8415015. Sempre aperto.

Flaminio, Parioli

so domenica. Bubi’s. Cucina creativa. Accanto al ristorante il locale offre anche uno spazio bar per la colazione o l’apertitivo. Via Giovanni Vincenzo Gravina 7, tel. 06.32600510. Chiuso domenica. Ciccia Bomba ai Parioli. Cucina romana. Via Ruggero Fauro 2, tel. 06.80692020. Chiuso domenica. Crilè. Pizzeria e specialità di carne. Viale Maresciallo Pilsudski 44, tel. 06.88970017. Chiuso sabato a pranzo. Fauro. Specialità di pesce. Via Ruggero Fauro 44, tel. 06.8083301. Chiuso domenica. Il Buchetto. Pizzeria. Semplice ed essenziale, in questo piccolo locale è possibile gustare la classica pizza romana cotta con il forno a legna. I prezzi sono molto accessibili. Via Flaminia 119, tel. 06.3201707. Chiuso martedì, sabato a pranzo e domenica a pranzo. La Pariolina. Pizzeria e specialità di carne. Oltre alla buona pizza romana e napoletana, un’ampia varietà di carni cotte alla griglia. Buoni i salumi e i formaggi, all’altezza la carta dei vini e ampia la scelta di birre artigianali. Viale dei Parioli 93, tel. 06.8086002. Sempre aperto. la Scala. Storico ristorante del quartiere Parioli dove gustare in un ambiente familiare e accogliente i migliori piatti della cucina romana. In omaggio per i lettori di Romoletto biscotteria e vin santo/caffè. Viale dei Parioli, 79D tel. 06.8084463. Chiuso mercoledì.

Ai Piani. Situato nel quartiere Parioli, il locale dispone di una bella veranda e offre i migliori piatti della cucina sarda. Sempre fresco il pesce, ottimi i crostacei e i frutti di mare. Via Francesco Denza 35, tel. 06.8079704. Chiuso lunedì.

Lo sgobbone. Un locale semplice e tranquillo dove assaporare i migliori piatti della cucina tradizionale romana. Da segnalare i “Rigatoni alla Sgobbona” (prosciutto, pomodoro e formaggio). Via dei Podesti 10, tel. 06.3232994. Chiuso domenica.

Ambasciata d’Abruzzo. Cucina romana, abruzzese. Via Pietro Tacchini 26, tel. 06.8078256. Sempre aperto.

Molto. Specialità di carne. Viale dei Parioli 122, tel. 06.8082900. Sempre aperto.

Annibale. Cucina creativa. Piazza dei Carracci 4, tel. 06.3223835. Chiu-

Nico. Oltre ad alcuni dei piatti della cucina tradizionale romana, il ristorante offre specialità di carne alla brace da poter gustare piacevolemte sul terrazzo del locale. Via Guidubaldo Del Monte 6, tel. 06.8075050. Chiuso sabato a pranzo. Pagaroma. I piatti forti di questo ristorante sono sicuramente quelli a base di pesce, ma è gustoso anche il resto dell’offerta. Viale Bruno Buozzi 31, tel. 06.8070267. Chiuso domenica. Prime. In un unico locale un perfet37


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena Ristorante Galletto. Cucina sarda. Via Vilfredo Pareto 131, tel. 06.36381270. Sempre aperto. Un 2 Tre. Cucina romana. Piazza Monteleone di Spoleto 11, tel. 06.97275044. Chiuso domenica. Voy. Cucina creativa. Via Flaminia Vecchia 496, tel. 06.33222179. Sempre aperto. Ziro Bar and Restaurant. Cucina internazionale. Via Flaminia 520, tel. 06.33270101. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

Prati 23 Cavallini. Cucina creativa, internazionale. Via Pietro Cavallini 23, tel. 06.3231722. Chiuso domenica.

Aperitivo 10 euro (drink + food), secondo aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto, fino al 15 novembre. | Piazza Euclide 34D, tel. 06.80691699. to mix di singoli ambienti per ogni tipo di ristoro: bar, accogliente e ampio spazio per aperitivi e cocktail, sala ristorante e giardino esterno dove ascoltare buona musica. Aperitivo 10 euro (drink + food) e secondo drink in omaggio per i lettori di romoletto. Piazza Euclide 34D, tel. 06.80691699. Chiuso il sabato e a pranzo la domenica.

storico ristorante di via Flaminia ha cambiato sede ma è rimasto, appunto, “tale e quale”, con lo stesso proprietario e gestore di sempre, Vittorio, che per anni ha deliziato i romani con i ricchi sapori della cucina partenopea. Per i clienti è presente un’area riservata per il parcheggio. Via Archimede 80, tel. 06.3338709. Chiuso domenica.

Red Restaurant Design. Cucina creativa, mediterranea. Viale Pietro De Coubertin, tel. 06.80691630. Sempre aperto.

Taverna Parioli. Cucina romana. Via Carlo Allioni 1, tel. 06.80687370. Chiuso domenica.

Tale Quale Come l’Ortica. Lo

Vigna Clara, Fleming Acquolina. Specialità di pesce. Via Antonio Serra 60, tel. 06.3337192. Sempre aperto. Antica Trattoria Pallotta. Cucina romana. Piazzale di Ponte Milvio 22, tel. 06.3334245. Chiuso mercoledì. Cime di rape. Cucina romana, mediterranea. Corso di Francia 205, tel. 06.36303752. Chiuso domenica. Dulcamara. Cucina internazionale. Via Flaminia Vecchia 449, tel. 06.3332108. Sempre aperto. Gentiluovo. In questo ristorante potrete seguire la lavorazione dei piatti prima di assaggiarli. La pasta all’uovo è rigorosamente fatta in casa. Via Antonio Serra 15, tel. 06.33218763. Chiuso domenica,lunedì, martedì a cena e mercoledì a cena.

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Jacini. Dalla colazione fino alla cena, in questo locale potrete consumare tutti i tipi di pasto. Oltre ai sapori tipici della cucina mediterranea l’offerta comprende anche pizze elaborate con ricette originali. Piazza Stefano Jacini 19, tel. 06.36381581. Sempre aperto. La Campagnola. Cucina romana, mediterranea. Via Flaminia Vecchia 863, tel. 06.33221975. La Norma. Cucina siciliana. Via Flaminia Vecchia 732, tel. 06.3330210. Sempre aperto. Locanda al Fleming. Cucina creativa. I giorni di chiusura subiscono una variazione d’estate, quando il locale chiude sabato e domenica a pranzo. Via Flaminia Vecchia 650, tel. 06.33221991. Chiuso sabato a pranzo. Met. Cucina mediterranea. Piazzale di Ponte Milvio 34, tel. 06.33221237. Sempre aperto. Ponte Mollo. Cucina romana. Viale di Tor di Quinto 11, tel. 06.3333608. Chiuso lunedì. Rerè. Cucina creativa. Situato nella zona di Ponte Milvio, in alcuni giorni della settimana questo locale diventa anche piano bar. Via Flaminia Vecchia 475, tel. 06.3340483. Sempre aperto. Rio Nord. Churrascaria brasiliana nella quale è possibile gustare anche piatti della tradizione romana e la pizza cotta a legna. Via Cassia 340, tel. 06.3342 9918. Sempre aperto.

3 Quarti. Cucina calabrese, creativa. Via Attilio Regolo 21, tel. 06.45478764. Sempre aperto. Alexanderplatz. Jazz club che coniuga la musica con una buona cucina della tradizione romana e specialità che arrivano direttamente da New Orleans. Via Ostia 9, tel. 06.39742171. Sempre aperto. Amalfi. Cucina campana. Via dei Gracchi 12, tel. 06.39733165. Chiuso mercoledì. Arian. Ristorante iraniano che il venerdì e il sabato unisce al menu tradizionale persiano un caratteristico spettacolo di danza del ventre. Via Tacito 54, tel. 06.45441122. Chiuso domenica. Art Studio Café. Corsi di cucina, lingue, mosaico, laboratori d’arte in un delizioso caffé che offre spuntini e aperitivi. Via dei Gracchi 187, tel. 06.32609104. Chiuso domenica. Cacio e Pepe. Qui la cucina romana è ottima, le porzioni sono generose e il rapporto qualità-prezzo è soddisfacente. Il locale dispone di tavolini all’aperto. Via Giuseppe Avezzana 11, tel. 06.3217268. Chiuso sabato a cena e domenica. Calembour. Cucina romana, mediterranea, internazionale. Viale Giuseppe Mazzini 31, tel. 06.3217531. Chiuso sabato e domenica. Candido. Cucina mediterranea e specialità di pesce. Viale Angelico 275, tel. 06.37517704. Chiuso lunedì. Da Benito e Gilberto. Ottima la cucina marinara di questo piccolo ristorante a conduzione famigliare. Via del Falco 19, tel. 06.6867769. Chiuso domenica e lunedì.


Dal Toscano. In questo locale troverete un’accurata selezione dei migliori piatti toscani e specialità di carne. Via Germanico 58, tel. 06.39725717. Chiuso lunedì. Fa-Bio. Cucina creativa, vegetariana. Possibile gustare ottimi frullati, panini, piatti vegetariani e altri prodotti rigorosamente biologici. Ideale per una pausa veloce. Via Germanico 43, tel. 06.64525810. Chiuso sabato a cena e domenica. Il Sorpasso. Cucina mediterranea. Accanto ad una nutrita carta di vini delle migliori etichette in questa enoteca-ristorante troverete una gustosa selezione di salumi e formaggi. Via Properzio 31, tel. 06.89024554 . Chiuso il sabato e domenica a pranzo. L’Abruzzese. Cucina abruzzese. Via dei Gracchi 27, tel. 06.39728981. Chiuso lunedì. L’Arcangelo. Cucina romana. Via Giuseppe Gioachino Belli 59, tel. 06.3210992. Chiuso sabato a pranzo e la domenica. L’Archetto. Ambiente tranquillo e familiare dove si possono mangiare buoni fritti e ottime pizze tonde alla romana, cotte nel grande forno a legna che domina la sala. Via Germanico 105, tel. 06.3231163. Chiuso il sabato e domenica a pranzo. La Pratolina. In questo accogliente locale si possono provare ben 37 tipi di pizza differenti che qui vengono chiamate “pinse” per il particolare impasto a lunga lievitazione (48 ore) che rende la pasta più digeribile e leggera. Molto buoni anche i dolci di produzione propria. Via degli Scipioni 248, tel. 06.36004409. Chiuso domenica. Maxelà. Fin dall’entrata, dove si trova il banco macelleria, si avrà la certezza di gustare ottimi piatti di carne. Borgo Vittorio 92, tel. 06.68804299. Sempre aperto. Micci. La cucina propone i principali piatti della tradizione romana con un occhio alla cucina d’oltralpe. Da non perdere la zuppa di arzilla e broccoli e la soupe à l’onion. La cantina è fornita di ottime etichette regionali. Via Andrea Doria 55, tel. 06.39733208. Chiuso lunedì. Osteria Centouno. Sapori mediterranei con un pizzico di fantasia e ingredienti sempre freschi. Buona la scelta dei vini. Via Fabio Massimo 101, tel. 06.3235790. Chiuso sabato a pranzo e la domenica. Osteria dell’Angelo. Sapori tipici della cucina romana e ottimi piatti di carne alla brace. Una buona soluzione per coniugare buona

cucina e prezzi accessibili. Via Giovanni Bettolo 24, tel. 06.3729470. Chiuso sabato, domenica a pranzo e lunedì a pranzo. Osteria Scaloni. Cucina mediterranea. Via Carlo Mirabello 8, tel. 06.3721593. Chiuso sabato a pranzo e domenica. Piero e Francesco. L’offerta del menu di pesce di questo ristorante cambia giornalmente a garanzia di prodotti sempre freschi e genuini. Via Fabio Massimo 75, tel. 06.3200444. Sempre aperto. Pizzeria Giacomelli. Buone pizze e piatti tipici della cucina romana. Il locale dispone di tavolini all’aperto e il servizio è veloce. Via Emilio Faà di Bruno 25, tel. 06.3725910. Chiuso lunedì. Ristorante Cesare. Cucina tipica. Specialità di carne e pesce oltre alla raffinata pizzeria con forno a legna. Via Crescenzio 13, tel. 06.6861227. Chiuso domenica a cena. Ristorante il Simposio. Cucina mediterranea. Buona combinazione tra tradizione e innovazione che si combina con la vasta scelta della carta dei vini. Piazza Cavour 16, tel. 06.32111131. Chiuso domenica. Ristorante Velando. Raffinato ristorante di piatti scelti della cucina lombarda. Si consiglia la prenotazione. Borgo Vittorio 26, tel. 06.68809955. Chiuso domenica. Ristovino. Cucina mediterranea. Via Durazzo 19, tel. 06.37500304. Chiuso domenica. Settembrini. Cucina mediterranea. Via Luigi Settembrini 25, tel. 06.3232617. Chiuso sabato a pranzo e domenica. Trattoria Primo Sale. Piatti tipici della cucina romana rivisitati con un tocco di modernità e accompagnati da una buona carta dei vini. Circonvallazione Clodia 22, tel. 06.39754772. Chiuso sabato a pranzo. Zen. Elegante ristorante dove è possibile gustare una vasta scelta di piatti tipici giapponesi. Via degli Scipioni 243, tel. 06.3213420. Chiuso sabato a pranzo e lunedì.

Aurelio Canne al Vento. Un locale accogliente e un buon servizio per un menu interamente dedicato ai piatti della tradizione sarda. Via della Madonna del Riposo 124, tel. 06.6629727. Sempre aperto.

DivinPeccato. Una cucina che mescola i sapori mediterranei alla creatività dello chef e a una buona selezione di vini. Molti i piatti romani. Proposti anche percorsi “del gusto” con menu degustazione. Piazza della Rovere 84, tel. 06.97605991. Chiuso martedì. Ferro e Ghisa. Cucina siciliana e specialità di carne. Circonvallazione Aurelia 11, tel. 06.66032638. Sempre aperto. I Quattro Mori. Cucina sarda. Porzioni abbondanti e buon rapporto qualità prezzo in questa trattoria a due passi da San Pietro. Servizio veloce e accurato. Via delle Fornaci 8, tel. 06.6390195. Sempre aperto. I San...Pietrini. Cucina creativa. Via delle Fornaci 89, tel. 06.43418462. Chiuso lunedì a pranzo. Il Postiglione. Cucina romana, molisana. Via Aurelia 664, tel. 06.66541012. Sempre aperto. Joseph. Pizzeria e specialità di carne. Via Accursio 12, tel. 06.6623887. Sempre aperto. Kohinoor. Cucina indiana, internazionale. Via Aurelia 32, tel. 06.39370025. Chiuso lunedì. La Maielletta. Cucina creativa, mediterranea. Via Aurelia Antica 270, tel. 06.3937464. Sempre aperto. La Nocetta. Cucina mediterranea, specialità di pesce. Via Aurelia Antica 378, tel. 06.6623853. Chiuso mercoledì. Le Vele. Specialità di pesce. Piazza Pio XI 75, tel. 06.6622758. Chiuso sabato a pranzo e la domenica. Luna e l’Altra. Cucina mediterranea. Il Ristorante è situato nel bel chiostro della Casa Internazionale delle Donne e dispone anche di una sala interna. L’ingresso è riservato esclusivamente alle donne. Aperto a tutti a pranzo come self-service. Via di San Francesco di Sales 1g, tel. 06.68892465. Chiuso domenica. Nagoya. Cucina giapponese. Via della Madonna del Riposo 145, tel. 06.6632821. Sempre aperto. Ombre e Cicheti. Un accogliente locale che offre specialità della cucina veneziana, per originali aperitivi e ottime cene. Via del Lago Terrione, tel. 06.633280. Chiuso domenica. Osteria dei Pontefici. Cucina romana. Locale a conduzione familiare dove è possibile assaporare i piatti classici della cucina romana e italiana. Piazzale Gregorio VII 53, tel. 06.635206. Chiuso lunedì.

Papa Rex. Pizzeria e cucina romana. Via Aurelia 87, tel. 06.634998. Sempre aperto. Ristorante La Vittoria. Sapori del Mediterraneo e gustosi piatti della tradizione romana contraddistinguono questo ristorante a due passi dalla basilica di San Pietro. Via delle Fornaci 15, tel. 06.631858. Chiuso martedì. Trattoria Sora Pia. Specialità di pesce. Via Aurelia 426, tel. 06.6626112. Chiuso domenica.

Monteverde 360° Sud. Aperitivi equi e solidali. Via Antonio Toscani 11, tel. 06.45494816. Chiuso domenica. Al Casaletto. Cucina creativa. Oltre al menu ricercato, questo locale offre la possibilità di gustare la “pinsa”, antica focaccia di ricetta romana preparata con farro. Piazza del Sacro Cuore, tel. 06.58204842. Chiuso lunedì. Antica Schiacciata Romana. In questa pizzeria di Monteverde troverete la tradizionale “pinsa” romana, ottimi antipasti a base di salumi e formaggi regionali e dolci artigianali. Via Folco Portinari 38, tel. 06.536112. Sempre aperto. Antico Arco. Menu ricercato e cura del dettaglio sono le caratteristiche di questo ristorante di cucina romana. E’ possibile ordinare un menu per celiaci. Piazzale Aurelio 7, tel. 06.5815274. Sempre aperto. Barrili 66. Un piccolo locale che propone cucina Kosher, mescolandola alla tradizione romana e ai sapori mediorientali. Via Anton Giulio Barrili, tel. 06.58364414. Chiuso venerdì a cena e sabato a pranzo. Basilico. Cucina mediterranea, specialità di pesce. Clivo Rutario 76, tel. 06.5819484. Chiuso domenica. Bistrot Biologico. Cucina regionale. Situato nella riserva naturale della Valle dei Casali, il bistrot utilizza solo prodotti bio, di stagione e a filiera corta. Via del Casaletto 400, tel. 06.45476909. Chiuso lunedì. Café Vert. Cucina creativa, romana e internazionale. Via Anton Giulio Barrili 47, tel. 06.5880065. Chiuso domenica. Caminetto. Cucina romana e specialità di pesce. Viale dei Colli Portuensi 550, tel. 06.65740059. Sempre aperto.

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RISTORO//a tavola/a pranzo e cena Cheese and Cheers. Cucina creativa. Menu curato e ottima selezione di birre, vini e distillati in questo piccolo bistrot nel cuore di Monteverde. Via Paola Falconieri 47, tel. 06.96039525. Chiuso domenica. Civette. Cucina tipica. Via Abate Ugone 29, tel. 06.64012774. Chiuso domenica a cena e lunedì. Da Cesare. Una cucina casalinga e un ambiente semplice accompagnano un ottimo menu ispirato alla tradizione romana. Da provare gli antipasti. Via del Casaletto 45, tel. 06.536015. Chiuso mercoledì. Himalaya Palace. Cucina indiana. E’ possibile scegliere menu fissi a base di carne, pesce, o vegetariani. Circonvallazione Gianicolense 277, tel. 06.5826001. Chiuso lunedì a pranzo. Il Focolare. Pizzeria, cucina romana e specialità di pesce. Via Gabriele Rossetti 40, tel. 06.5818395. Chiuso mercoledì. La Gatta Mangiona. Pizzeria e cucina creativa. Ingredienti di prima qualità, molte varietà di pizza e una lavagna con piatti del giorno sempre diversi. Via Federico Ozanam 30, tel. 06.5346702. Chiuso lunedì. Mezé Bistrot. Cucina libanese, mediorentale e tradizione romana s’incontrano in questo piccolo ristorante che prepara anche cous cous a portar via. Via di Monte Verde 9, tel. 06.58204749. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Osteria di Monteverde. Cucina creativa, romana. Via Pietro Cartoni 163, tel. 06.53273887. Chiuso lunedì. Sukhothai. Cucina thailandese. Via Andrea Busiri Vici 48, tel. 06.55263993. Chiuso martedì. Thai Inn. Cucina thailandese. Via Federico Ozanam 94, tel. 06.58203145. Sempre aperto. Trattoria del pesce. Cucina creativa, specialità di pesce. Buon rapporto qualità prezzo per un piccolo ristorante di pesce sempre freschissimo. Interessante la carta dei vini e la scelta di secondi piatti. Via Folco Portinari 27, tel. 06.95945393. Chiuso lunedì. Villino. Pizzeria, cucina romana e specialità di pesce. Largo Alessandrina Ravizza 12, tel. 06.58233977. Chiuso mercoledì.

pizzeria con ampio spazio esterno nelle sere d’estate. Dai due forni a legna escono a getto continuo ottime pizze alla romana, accompagnate da un ricco buffet di antipasti freddi. A chiudere, fragole con gelato o un gustoso tiramisù della casa. Via Enrico Cravero 10, tel. 06.5135022. Chiuso mercoledì.

gustare alcune specialità della cucina araba come gli ottimi felafel e il couscous di carne o pesce. Buone anche le pizze. Via Roberto De Nobili 9, tel. 06.5133312. Chiuso lunedì.

al Biondo Tevere. Aperto nel 1914, questo locale a conduzione familiare resta ancora oggi una tra le più note trattorie romane. Circondati dalle foto di Anna Magnani e dei tanti altri grandi artisti e intellettuali che si sono seduti ai suoi tavoli con vista sul Tevere, qui potrete mangiare della buona pizza e i migliori piatti della tradizione romana, per un conto senza sorprese. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto con rivista. Via Ostiense 178, tel. 06.5746508 06.5741172. Chiuso martedì.

Flamini Pasquale. Specialità di pesce. Via Pellegrino Matteucci 124, tel. 06.5747633. Chiuso domenica a cena e lunedì.

Stellina. Pizzeria e cucina siciliana. Piazza Augusto Albini 36, tel. 06.51606283. Chiuso lunedì.

Al Peperoncino. Menu con ampia scelta di cibi, dalle pizze alle specialità calabresi. Il locale è grande, piacevole, con un’ampia veranda esterna riscaldata durante l’inverno. Le pizze, dalla base sottile alla “romana”, sono varie e gustose, dalle classiche margherita e napoletana alla più fantasiosa mozzarella e ’nduja. Da provare le tipiche “bombe” calabresi, piccoli panini fritti ripieni di salumi. Consigliata la prenotazione a pranzo e a cena. Via Ostiense 369, tel. 06.5410192. Sempre aperto.

I Tre Fratelli. Pizzeria e cucina mediterranea. Piazza Giovanni da Triora 2, tel. 06.5110604. Chiuso mercoledì.

Garbatella Akasaka. Cucina giapponese. Via Guglielmo Ciamarra 33, tel. 06.5781891. Sempre aperto.

Al Ristoro degli Angeli. Cucina creativa e tradizionale, tra semplicità e ricercatezza. Via Luigi Orlando 2, tel. 06.51436020. Chiuso domenica. Ar Grottino der Traslocatore. Cucina romana. Largo delle Sette Chiese 2, tel. 06.5141261. Sempre aperto. Botrini. Pizzeria e cucina romana. Viale Guglielmo Massaia 25, tel. 06.5110764. Sempre aperto. BURRO E SUGo. Menu di pesce e di carne, insalate. Via Elvio Pertinace 1, tel. 06.59606244. Sempre aperto. Cacio e Cocci. Cucina romana. Via del Gazometro 36, tel. 06.5746419. Chiuso domenica. Casa del Jazz. Cucina creativa in un ambiente suggestivo e immerso nel verde. Dal martedì al sabato aperto solo a cena, sabato e domenica per il brunch. Viale di Porta Ardeatina 55, tel. 06.7008370. Chiuso lunedì. Dar Moschino. Cucina romana. Piazza Benedetto Brin 5, tel. 06.5139473. Chiuso domenica. Er Panonto. Frequentatissima

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Hostaria dal Garbante. Specialità di pesce e cucina mediterranea. Piazza Attilio Pecile 54, tel. 06.5755378. Il Timoniere. Cucina romana tradizionale e rivisitata. Via Francesco Orazio da Pennabilli 5, tel. 06.5110007. Chiuso domenica.

Le bistrot. Specialità vegetariane, cucina creativa e francese. Via delle Sette Chiese, 160, tel. 06.5128991. Chiuso sabato a pranzo, domenica e festivi. L’Incontro. Accogliente ristorante con un giardino appartato e tranquillo in cui si possono gustare le specialità marinare. Imperdibili i dolci della costiera amalfitana, elencati con maestria dal gestore: tutti da assaggiare. Via delle Sette Chiese 188, tel. 06.5134801. Chiuso domenica. La Bottigliaccia. Pizzeria e cucina romana. Via delle Sette Chiese 114, tel. 06.5139887. Sempre aperto. La Torricella 2. Pizzeria e cucina tradizionale. Circonvallazione Ostiense 192, tel. 06.5134718. Sempre aperto. Li scalini de Marisa. Ambiente familiare che offre i piatti tipici della cucina romana. Tra quelli più richiesti, i tagliolini cacio e pepe, fatti ad arte. Via Roberto De Nobili 17, tel. 06.51601969. Chiuso domenica.

Sakana Sushi. Cucina giapponese. Via del Gazometro 54, tel. 06.5744958. Sempre aperto.

Sushisen. Cucina giapponese. Via Giuseppe Giulietti 21,tel.06.5756945 Chiuso lunedì. Tanto pe’ magna’. Trattoria romana aperta a pranzo e a cena. Cucina casereccia con ingredienti selezionati a prezzi convenienti. Via Giustino De Jacobis 9, tel. 06.51607422. Sempre aperto. Xian Hean. Cucina cinese. Circonvallazione Ostiense 76, tel. 06.5120558. Sempre aperto.

Eur, Colombo ‘O Masto. Ampio locale con diverse sale e una piccola veranda, ‘O Masto unisce un ottimo servizio all’ineccepibile qualità della cucina. Il menu offre diverse specialità della cucina partenopea, dagli spaghetti alle vongole e pomodori pachino alla mozzarella di bufala. Le pizze possono essere ordinate con la base sottile, oppure con la classica base “napoletana” alta e soffice. Da non perdere la squisita pannacotta fatta in casa. Consigliato per famiglie e gruppi numerosi. Largo Carlo Salinari 8, tel. 06.5413448. Chiuso lunedì. Amapola. Via Luigi Lilio 37, tel. 06.5193442. Chiuso domenica. Casa Novecento. Pizzeria, cucina creativa e romana. Piazza Guglielmo Marconi 32, tel. 06.54226011. Sempre aperto. Chattanooga. Pizzeria e cucina messicana. Via Benedetto Croce 61, tel. 06.59604290. Sempre aperto.

L’ISOLA DEI SARDI 2. Cucina Sarda, specialità di pesce e pizzeria. Vicolo della Garbatella, 1/9, tel. 06.5135044. Chiuso lunedì.

Cotto e Magnato. Cucina romana. Via Cornelio Magni 27, tel. 06.64521295. Sempre aperto.

Osteria dar Pergolo. Cucina romana. Via Ostiense 179, tel. 06.5742306. Chiuso lunedì a cena.

Croquembouche. Cucina creativa. Viale dell’Arte 42, tel. 06.64651062. Sempre aperto.

Pomodoro e Mozzarella. Pizzeria. Viale Leonardo da Vinci 215, tel. 06.5411013. Sempre aperto.

Da Vittorio. Trattoria di vecchio stampo nel cuore della Montagnola. I piatti sono quelli classici della tradizione romana, dalla polenta con spuntature il mercoledì, alla pasta e ceci e al baccalà al forno il venerdì.

Pout Pourri. In questo ristorante dall’atmosfera popolare si possono


Ampia la scelta dei vini. Garage a pagamento. Via Mario Musco 29, tel. 06.5408272. Chiuso domenica.

diterranea. Viale Avignone, tel. 06.89927741. Chiuso sabato a pranzo e la domenica.

Dal Pannocchia. Pizzeria e cucina romana. Via Fiume Giallo 413, tel. 06.52378057. Sempre aperto.

Orezero. Specialità di carne e di pesce, pizzeria. Servizio rapido e prezzi contenuti non vanno a discapito della qualità in questo locale della Montagnola. Perfetto in orario di ufficio per la pausa pranzo. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. P.le Ardigò 13/16, tel. 06.83661880. Chiuso domenica.

Fungo Piano Zero. Pizzeria e specialità di carne. Piazza Pakistan, tel. 06.5921433. Chiuso domenica a pranzo. In & Out. Cucina tipica. Viale dell’Oceano Atlantico 271, tel. 06.98963236. Chiuso domenica. Insalata Ricca. Pizzeria e cucina mediterranea. Le gustosissime insalate sono il fiore all’occhiello di questo ristorante-pizzeria. Via Francesco Acri 50, tel. 06.5411509. Sempre aperto. Jet-Set. Cucina creativa, mediterranea. Piazza Umberto Elia Terracini, tel. 06.5913743. Chiuso lunedì. Kyo. Cucina giapponese di qualità a prezzi accessibili e cuoco acrobatico che intrattiene i clienti con funamboliche evoluzioni ai fornelli. Un antipasto in omaggio per i lettori di Romoletto. P.le Ardigò 33, tel. 06.59603470. Sempre aperto. La Taverna del Porto. Cucina mediterranea. Viale della Civiltà del Lavoro 94, tel. 06.54210181. Sempre aperto.

Pietro al Caminetto. Cucina romana. Via Valle del Grottone 32, tel. 06.5032028. Chiuso sabato. Shangri La Corsetti. In un ambiente elegante e raffinato potrete gustare ottime specialità di pesce e i migliori piatti della cucina romana e internazionale. Consigliato per ricevimenti e occasioni speciali, il ristorante dispone anche di una sala fumatori e di un bel parco con piscina. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Viale Algeria 141, tel. 06.5918861. Sempre aperto. Specialità di Hong Kong. Cucina cinese, giapponese, thailandese. Via Elio Vittorini 63, tel. 06.5017772. Sempre aperto. Tatà. Pizzeria e cucina tipica. Piazza Guglielmo Marconi 11A, tel. 06.5920105. Chiuso sabato a pranzo domenica a pranzo.

Laurentina 882. Pizze alla pala, pizze alla napoletana, pizzottelle fritte, panozzi...sono disponibili anche a domicilio, a pranzo e a cena. Via Laurentina 882, tel. 06.51530291. Chiuso il sabato e la domenica a pranzo, lunedì a cena.

Trattoria Da Priscilla. Cucina romana. Nel cuore del parco dell’Appia Antica, questa storica trattoria offre un menu semplice e genuino a prezzi contenuti. Da non perdere i tonnarelli cacio e pepe. Via Appia Antica 68, tel. 06.5136379. Chiuso domenica a cena.

Macinanti. Pizzeria e cucina creativa. Via Elio Vittorini 45, tel. 06.5010222. Chiuso domenica.

Wok. Cucina cinese e giapponese. Viale del Caravaggio 9, tel. 06.5133424. Sempre aperto.

Manali.

Cucina

creativa,

me-

Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto

Appia, Tuscolana Accasadì. Pizzeria e cucina tipica. Viale Opita Oppio 70, tel. 06.76902771. Sempre aperto. Al Bivio. Cucina romana. Via Ardeatina 225, tel. 06.5110013. Chiuso martedì. Al Grottino. Ottima e vasta selezione di birre per accompagnare un’ampia varietà di pizze: dalle più classiche a quelle realizzate “su misura” con gli ingredienti scelti dal cliente. Situato in un seminterrato che ricorda una vecchia cantina, il locale è spesso affollato. Via Orvieto 6, tel. 06.7024440. Sempre aperto.

Giardino Segreto. Pizzeria. Vicolo dell’Acquedotto Felice 54, tel. 06.7141799. Chiuso lunedì. Good Good. Condimenti e accostamenti particolari nella cucina di questa pizzeria dell’Appio Latino. L’ambiente è arioso e confortevole. Via Latina 103, tel. 06.7800855. Chiuso lunedì. Hostaria Antica Roma. Cucina romana. Via Appia Antica 87, tel. 06.5132888. Chiuso lunedì.

Casali Gasperini. Pizzeria e cucina tipica. Via Appia Nuova 598, tel. 06.78147390. Chiuso mercoledì a pranzo.

I Vitelloni-ricomincio da tre. La buona cucina e la cura nel servizio, oltre che la grande passione per il cinema dei proprietari, caratterizzano la gestione di questo locale nel cuore di San Giovanni. Dal filetto alla bistecca alla fiorentina, qui la carne viene rigorosamente cotta alla brace e servita su pietra lavica per evitare che si raffreddi. Buona anche la pizza, sia nella versione romana che in quella napoletana. Da non perdere i supplì, farciti con porcini, carciofi e altre golosità. A pranzo self service di qualità a prezzi contenuti. Via Amiterno 42/52, tel. 06.7081150. Sempre aperto.

Cru.dop. Specialità di pesce. Via Tuscolana 898, tel. 06.76909916. Chiuso lunedì.

L’Ostrica. Specialità di pesce. Via Tuscolana 2086, tel. 06.7232540. Sempre aperto.

Domenico dal 1968. Ristorante a conduzione famigliare che offre piatti della tradizione romana. Imperdibili i carciofi alla giudìa. Ampia scelta di vini. Via Satrico 21, tel. 06.70494602. Chiuso domenica a cena e lunedì.

La capagira. Il menu offre piatti della tradizione pugliese e un’ottima selezione di vini e grappe. Da non perdere gli antipasti e il riso con patate e cozze. Via Voghera 12, tel. 06.7012811. Chiuso lunedì.

Buon’Ora. Cucina creativa. Via Latina 134, tel. 06.78358734. Chiuso domenica a cena e il lunedì.

Domus Ristora. Specialità di carne. Via Casilina 664, tel. 06.24408475. Chiuso lunedì.

La tellina. Specialità di pesce. Bombolotti cacio e pepe ai frutti di mare, spaghetti di Kamut con telline, baccalà alla piastra con crema 41


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena sono serviti in porzioni abbondanti, ottime le carni cotte alla brace. Via Appia Antica 198, tel. 06.7803922. Chiuso domenica. Ristorante Sole e Luna. Pizzeria e cucina romana. Via Ardeatina 834, tel. 06.5001208. Sempre aperto. Sforno. Pizzeria e cucina creativa. Via Statilio Ottato 110, tel. 06.71546118. Chiuso domenica.

Osteria Bonelli. Cucina romana. Via dell’Acquedotto Alessandrino 172, tel. 329.8633077. Chiuso domenica.

Casa Nostra. Cucina mediterranea, specialità di carne e pizzeria. Via di Tor Sapienza 139, tel. 06.98260363. Sempre aperto.

Lazzaroni. Pizzeria. Via Tommaso Fortifiocca 68, tel. 07.7811772. Chiuso domenica. Locanda dei Girasoli. Situato in un casaletto rustico con giardino, questo ristorante gestito dalla cooperativa sociale “I girasoli” è pensato per favorire l’integrazione delle persone affette dalla sindrome di Down. Specialità sarde e un’ottima pizza caratterizzano il menu insieme a una buona scelta di dolci artigianali. Via dei Sulpici 117, tel. 06.7610194. Chiuso lunedì. Mekong. Lo chef di questo ristorante ha selezionato i migliori piatti della cucina vietnamita e le mille salse dai nomi impossibili con cui insaporirli. Da provare. Via Enea 56, tel. 06.7825247. Chiuso martedì a pranzo.

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Mood...Il ristorante. Ingredienti genuini e menu ricercato a base di pesce. Via Nocera Umbra 20, tel. 06.7809528. Chiuso domenica e lunedì Osteria del Velodromo Vecchio. Cucina della tradizione romanesca realizzata con prodotti di stagione e biologici. Via Genzano 139, tel. 06.7886793. Chiuso domenica. Qui Nun Se More Mai. Sull’Appia Antica a due passi dal mausoleo di Cecilia Metella. Il locale è piccolo e rustico ma molto confortevole e per l’estate dispone di un cortile interno dove godere di un po’ di fresco. I piatti della tradizione romana

Le Quattro Monete. Specialità di pesce. Via dei Gelsi 24, tel. 06.21807884. Sempre aperto.

‘O Sole ‘e Napule. In questo locale troverete pizze rigosamente napoletane e un’ampia scelta di fritti. Si consiglia la prenotazione. Via Olevano Romano 67, tel. 06.2593617. Sempre aperto.

Betto e mary. Cucina romana. Via dei Savorgnan 99, tel. 06.64771096. Chiuso domenica.

Mithos Taverna dell’Allegria. Atmosfera accogliente e un po’ vintage. Menu semplice e curato a base di piatti della tradizione romana e mediterranea riproposti in chiave innovativa. Ottimi i dolci realizzati con prodotti bio. Aperitivo, colazione fino a tardi la domenica e cene a tema. Via Benedetto Varchi 3, tel. 067840034. Sempre aperto.

La Pampa. Specialità di carne. Via Collatina Vecchia 127, tel. 06.22755107. Sempre aperto.

Mangianapoli. Pizzeria e cucina campana. Viale Agosta 39, tel. 06.2156785. Sempre aperto.

Arancia Blu. Cucina vegetariana. Via Prenestina 369, tel. 06.4454105. Sempre aperto.

Miseria e Nobiltà. Pizzeria e cucina campana. Via Casilina 7, tel. 06.64850751. Sempre aperto.

La Mucca Capricciosa. Cucina regionale, bisteccheria e pizzeria. Via Vincenzo Cesati 84, tel. 06.25210280. Sempre aperto.

Prenestina, Casilina

A Casa di Alberto. Pizzeria. Via Prenestina 245, tel. 06.296387. Sempre aperto.

di zucca: non c’è che dire, lo chef di questo ristorante ama stupire i clienti proponendo abbinamenti ricercati e sorprendenti. Possibile scegliere anche un menù degustazione con antipasto misto e primo a scelta. Domenica sera apericena a partire dalle 18.30 con buffet a 10 euro. Via Amiterno 60, Tel. 06.96040184. Sempre aperto.

06.24407769. Chiuso martedì.

Casal Lombardo. Cucina mediterranea. Ampio ristorante che in estate dispone anche di un ulteriore spazio all’aperto. La carne viene cotta sulla brace e il pesce è fresco di giornata. Via Antonio Carpenè 42, tel. 06.2021228. Chiuso lunedì. dall’Amicone. Servizio e cucina all’insegna della cortesia e della qualità con antipasti a buffet e un’ampia scelta di piatti di terra e di mare. Buone anche le pizze. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto con rivista. Via Tor de’ Schiavi 117, tel. 06.2414667. Sempre aperto. Da Peppe a Tor Cervara. Cucina romana. Via di Tor Cervara 65, tel. 06.2294317. Chiuso domenica. Enquatash. Cucina etiope, eritrea. Viale della Stazione Prenestina 55, tel. 06.273767. Chiuso lunedì e da martedì a giovedì a pranzo. I Diavoli della Pizza 2. Pizzeria. Via Collatina 271, tel. 06.22754967. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo. L’Angolo Romano. Pizzeria, cucina romana e specialità di carne. Via delle Giunchiglie 55, tel.

Paperi e Papere. Pizzeria. Via Tor de’ Schiavi 298, tel. 06.2186330. Sempre aperto. Pizzeria Bisteccheria. Pizzeria e specialità di carne. Via dei Castani 33, tel. 06.2305149. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo. Wine Not?. Cucina romana. Via dei Glicini 46, tel. 06.96048332. Chiuso domenica a pranzo. Zio Dante. Pasticcio di cicoria, patate e guanciale, involtini di melanzane e provola, insalata di carciofi crudi con limone e pecorino: gli antipasti costituiscono il punto di forza di questa trattoria di Centocelle. Buono anche il resto del menu ispirato alla cucina casareccia romana e recitato ogni volta a voce dai gentili camerieri. Dessert in omaggio per i lettori di Romoletto. Via delle Acacie 122, tel. 06.21803236. Chiuso lunedì.

Tiburtina Al Pachino. Piccolo e accogliente locale di Pietralata dove potrete gustare i migliori piatti della tradizione romana e della buona pizza cotta nel forno a legna. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto con rivista. Via dei Durantini 288, tel. 06.4513440. Sempre aperto. Baccano. Cucina creativa, romana, internazionale. Via Eugenio Torelli Viollier 1, tel. 06.4181488. Sempre aperto. Bisteak. Cucina argentina, internazionale. Via di Pietralata 141, tel. 06.41792126. Sempre aperto. Ferro e Fuoco. Pizzeria e specialità di carne. Via Giovanni Zanardini


carne. Ogni mese un diverso artista espone le sue opere in questo locale dove cibo e arte si fondono. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto con coupon. Via dei Cluniacensi 9, tel. 06.43531196. Chiuso domenica. Vini Ministri. Pizzeria, cucina romana e internazionale. In questo ristorante è possibile ordinare menu interamente realizzati per celiaci. Via Attilio Benigni 81, tel. 06.82003700. Sempre aperto. Yuki. Cucina giapponese. Via di Casal de’ Pazzi 32, tel. 06.4063492. Chiuso lunedì a pranzo. Zighinì. Cucina africana, eritrea. Via dei Monti di Pietralata 43, tel. 06.4500308. Chiuso lunedì.

Monte Sacro, Talenti, Nuovo Salario A Modo Mio. Cucina creativa, specialità di pesce. Aperto solo a cena, la domenica tutto il giorno. Un locale arredato semplicemente dall’atmosfera intima e accogliente, con un menu di buon livello. Il pesce è sempre fresco e scelto giornalmente. Via Conca d’Oro 74, tel. 06.87189933. Chiuso il lunedì. 39, tel. 06.82002190. Chiuso domenica a cena. Gabriele. Situato in prossimità degli Studios cinematografici di via Tiburtina, il locale offre una buona selezione di piatti di pesce. Ideale per pranzi di lavoro e consigliato anche per una cena a lume di candela. Aperitivo e caffè in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Pietro Ottoboni 74, tel. 06.4393498. Chiuso sabato e domenica. Hosteria Romana Al Ponticello da Crispino. Cucina romana. Via del Casale di San Basilio 82, tel. 06.97600452. Sempre aperto. La Nduja. Pizzeria e cucina calabrese. Piazza Santa Maria Consolatrice 1, tel. 06.4370025. Sempre aperto. La Piazzetta di Pratolungo. Ampia scelta di piatti di terra e di mare, con un menu che varia a seconda delle stagioni ed è sempre accompagnato da una accurata selezione di vini. A due passi dal raccordo anulare, il locale è immerso nel verde e dispone di un grande spazio all’aperto per banchetti ed eventi speciali. Sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto con rivista. Via della Torre di Pratolungo 16, tel. 06.41409170. Chiuso domenica a cena e lunedì a pranzo.

Laghetto. Pizzeria e cucina romana. Via di Salone 290, tel. 06.4131723 Chiuso mercoledì a cena. Lanificio 159. Cucina creativa. Via di Pietralata 159, tel. 06.4501384. Sempre aperto. Le Papere. Specialità di terra e di mare. Via del Casale di San Basilio 211, tel. 06.41205790. Chiuso domenica. Locomotiva. Cucina creativa, romana. Via dei Monti Tiburtini 151, tel. 06.41732913. Sempre aperto. Makoto. Ristorante giapponese con menu alla carta e menu no-limits a prezzo fisso. Via Beniamino De Ritis 10, tel. 06.4383754. Sempre aperto. Ore Dodici. Un menu ricercato a base di pesce per questo ristorante gestito da uno staff tutto al femminile. Aperto solo a pranzo, è l’ideale per incontri d’affari. Via di Salone 94, tel. 06.41404058. Chiuso sabato e domenica. Parco dei Pini. Pizzeria. Via di Sant’Alessandro 354, tel. 06.41400822. Sempre aperto. Reginé Roma. Pizzeria e cucina campana. Via Tiburtina 1000, tel. 06.4112855. Sempre aperto. Ristorart. Pizzeria e specialità di

Antica Hostaria dei GhiottoniCucina romana, pugliese. Via Petritoli, tel. 06.8813082. Chiuso domenica a cena e lunedì a cena. B-Cool. Specialità di carne. Musica dal vivo, ambientazione fantasy e buona cucina romana sono gli ingredienti di questo ristorante che funziona anche da pub, con un’accurata selezione di birre artigianali. Via Val Chisone 3, tel. 347.5831407. Sempre aperto. Carpaccio. Specialità di pesce. Via Tina Pica 28, tel. 06.98184469. Chiuso domenica. Condimenti. Già nota come “I Marchi”, questa pizzeria discende direttamente dalle più famose “La Pratolina” e “L’Antica Schiacciata Romana”. Ingrediente principale è la “pinsa”, base con una lievitazione particolare, altamente digeribile e simile alla classica pizza napoletana. Gustosi e ricercati anche gli antipasti e i dolci, rigorosamente fatti in casa. Via Val Trompia 8, tel. 06.8174418. Sempre aperto. Cucara Macara. Cucina messicana. Viale Gottardo 85, tel. 06.82001871. Sempre aperto. El Duende. Cucina spagnola. Via di Valle Melaina 68, tel. 06.87194923. Sempre aperto.

Fualdè l’Assaggio. Cucina creativa. Via delle Cave Fiscali 7, tel. 06.64490340. Chiuso domenica e lunedì. Genkai. Cucina giapponese. Viale Jonio 289, tel. 06.89538887. Sempre aperto. Grazia Deledda. Cucina mediterranea. Elegante ristorante dove è possibile assaggiare prelibatezze di terra e di mare con ampia scelta nel menu. Via di Sacco Pastore 14, tel. 06.8604333. Sempre aperto. Hostaria Menenio Agrippa. Cucina romana. Via Nomentana 631, tel. 06.86899352. Chiuso mercoledì. I Due Leoni. Specialità di carne. Via Ugo Ojetti 416, tel. 06.8292169. Sempre aperto. Karalis. Cucina sarda a prevalenza marinara in un locale che ricrea l’ambiente e l’atmosfera di una nave da crociera. Via Carlo Lorenzini 71, tel. 06.822040. Chiuso lunedì. Mamutones. Cucina sarda. Piazza Monte Gennaro 29, tel. 06.8185237. Chiuso lunedì. Mille e Una Notte. Menu libanese in questo locale molto ampio in cui è possibile assistere a spettacoli di danza del ventre. Grande parcheggio a disposizione dei clienti. Via Nomentana 1141, tel. 06.86802255. Sempre aperto. Nero di Seppia. Specialità di pesce. Via Valdinievole 61, tel. 06.8173616. Chiuso mercoledì. Pappa Reale. Specialità di carne. Via Salaria 1223, tel. 06.8804503. Sempre aperto. Piazzetta. Cucina creativa, romana. Via Nomentana Nuova 65, tel. 06.8184228. Chiuso sabato a pranzo. Pizza e Dolcezze. Solo la domenica questa pizzeria è aperta anche per il pranzo. Dopo le pizze il piatto forte è nel finale, con i dolci della casa. Prezzi economici e in buon rapporto con la qualità. Via Pian di Sco 54, tel. 06.8080057. Chiuso lunedì. Pizzando Grigliando. Oltre alla pizza rigorosamente alla napoletana (il proprietario è originario della Campania) la cucina offre anche carni cotte sulla griglia. Piazzale Jonio 39, tel. 06.8106754. Sempre aperto. Pontevecchio. Cucina romana, specialità di carne. Via Nomentana 414, tel. 06.86898839. Sempre aperto. Ristorante Amatrice. Cucina 43


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena romana, mediterranea. Via Piteglio 19, tel. 06.8805131. Chiuso lunedì. Sa Tanca. Cucina sarda, specialità di pesce. Via Nomentana 1111, tel. 06.86899627. Chiuso lunedì. Tonda. Pizzeria. Via Valle Corteno 31, tel. 06.8180960. Sempre aperto.

Cassia, Flaminia Antica Osteria l’Incannucciata. Cucina creativa, mediterranea. Tradizione e ispirazione personale nella cucina di questa antica Osteria. I prodotti sono genuini e di prima scelta. Buono il rapporto qualità-prezzo. Via della Giustiniana 5, tel. 06.4542282. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Cerquetta. Specialità di terra e di mare. Via Cassia 1837, tel. 06.30890395. Chiuso lunedì. Da Baffone. Pizzeria e cucina mediterranea. Ampio spazio all’aperto e servizio di asporto e catering. Via Flaminia 976, tel. 06.3332428. Sempre aperto. Fattoria di Clotilde. Pizzeria e cucina romana. Via Cassia 1844, tel. 06.30895695. Sempre aperto. Gli Ulivi e il Mare. Pizzeria e cucina mediterranea. Via Cassia 2040, tel. 06.30880456. Sempre aperto. Hermand Bavarese. Cucina internazionale. Via di Grottarossa 123, tel. 06.33253208. Chiuso lunedì. Il Corvo Allegro. Pizzeria e cucina romana. Via Vittorio Trucchi, tel. 06.30362751. Sempre aperto. Il Facocchio. Pizzeria e cucina tipica. Piazza della Visione 4, tel. 06.30891100. Chiuso lunedì. IO MANGIO ITALIANO. Pizzeria. Via Giovanni Battista Paravia, tel. 0630447547. Chiuso lunedì e a pranzo da martedì a venerdì. Il Picchio Rosso. Cucina creativa. Via Italo Piccagli 101, tel. 06.30366468. Chiuso domenica. La Fattoria. Pizzeria e specialità di carne. Via Flaminia 1432, tel. 06.33610427. Sempre aperto. La Vergara. Pizzeria e cucina romana. Via della Giustiniana 764, tel. 06.30365351. Chiuso domenica a cena e il martedì. Le Cicale di Veio. Cucina creativa, mediterranea. Grande locale con un ampio spazio all’aperto e

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area giochi per i bambini. La cucina tradizionale rivisitata offre piatti sfiziosi. Via della Giustiniana 1012, tel. 06.45494122. Chiuso domenica a cena e lunedì.

pezzo 379, tel. 06.35072818 Il Dinner. Cucina romana. Via Antonino Di Giorgio 13, tel. 06.33221709. Chiuso domenica.

Boccea, Primavalle

Le Grotte di Livia. Cucina romana, specialità di carne. Piazza Saxa Rubra 9, tel. 06.33611253. Chiuso lunedì.

Il Peperoncino Dispettoso. Piatti della cucina romana, carni alla griglia e una vasta scelta di condimenti per le pizze. Viale delle Medaglie d’Oro 158, tel. 06.35498451. Sempre aperto.

Al Solito Posto. Cucina creativa. Piazza Attilio Omodei Zorini 7, tel. 06.6291956. Chiuso lunedì.

Life. Una pizzeria che usa prodotti rigorosamente biologici. Vi si possono gustare anche pietanze vegane, dalle pizze realizzate con farina di kamut, ai dolci. Via Cassia 701, tel. 06.33265318. Chiuso lunedì. Lo Scarabocchio. Cucina romana. Via della Giustiniana 87e, tel. 06.33614278. Sempre aperto. Mama’s. Pizzeria e cucina mediterranea. Via Bellagio 2, tel. 06.33614537. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo. TRATTORIA LE ROSE. Cucina romana. Via Sacrofanese 25, tel. 06.33613050. Sempre aperto. Wild West Steak House. Specialità di carne. Via della Giustiniana 906, tel. 06.30207222. Chiuso lunedì.

Il Quinto Quarto. Oltre ad offrire un’ottima selezione di piatti della cucina romana, il locale organizza degustazioni, presentazioni di prodotti tipici, pubblicazioni e corsi di cucina. Via della Farnesina 13, tel. 06.3338768. Chiuso domenica. L’Osteria. Cucina romana. Via dei Prati della Farnesina 61, tel. 06.64721163. Chiuso lunedì. La Balduina. Specialità di pesce. Largo Giorgio Maccagno 13, tel. 06.35404411. Sempre aperto. La Camilluccia. Il menu a base di pesce offre ottimi carpacci oltre a dolci esclusivamente fatti in casa. Per gli amanti della carne, un ottimo maialino sardo su ordinazione. Sale ampie e un giardino per i fumatori. Via Mario Fani 113, tel. 06.3014342. Chiuso lunedì.

Antichi Sapori da Leo. Cucina pugliese. Via Aurelia 366, tel. 06.6627014. Chiuso domenica. Casseruola. Pizzeria e cucina romana. Via Nostra Signora di Lourdes 134, tel. 06.6785496. Chiuso lunedì. Checco al 13. Specialità di pesce. Via Aurelia 1249, tel. 06.66180040. Chiuso domenica a cena e lunedì. El Pueblo. Oltre ai piatti della cucina messicana, questo ristorante offre cibi preparati alla maniera precolombiana. Ampia selezione di rum e tequila. Via Giacinto De Vecchi Pieralice 34, tel. 06.631855. Sempre aperto. Gaia.bio. Pizzeria e cucina creativa. Il regno del cibo biologico, con menu specifici anche per vegetariani e vegani. Sabato e domenica aperto anche a pranzo. Largo Guido Cencetti 13, tel. 06.35511307. Chiuso lunedì.

Balduina, Monte Mario

La Pergola. Cucina mediterranea. Via Alberto Cadlolo 101, tel. 06.35092152. Chiuso domenica e lunedì.

Hostaria er Gambero Rotto. Cucina romana. Via Garlasco 140, tel. 06.3096087. Chiuso domenica a cena, lunedì e martedì.

Biogusto. La cucina di questo ristorante utilizza solo prodotti naturali e biologici. L’atmosfera è semplice ma confortevole. Via Trionfale 9516, tel. 06.30683560. Sempre aperto.

La Ruota. Pizzeria. Via Angelo Emo 25, tel. 06.39740826. Sempre aperto.

Il Maghetto. Pizzeria, cucina romana e specialità di pesce. Via del Castello di Porcareccia 8, tel. 06.61562671. Chiuso lunedì.

Cantinetta. Cucina romana. Via della Farnesina 91, tel. 06.36298139. Chiuso domenica. Cuccurucù. Pizzeria, cucina mediterranea. Via Capoprati 10, tel. 06.37518558. Sempre aperto. Da Gabriele. Specialità di pesce. Via Trionfale 8242, tel. 06.3052344. Chiuso martedì. Foodoo. Cucina creativa. Viale delle Medaglie d’Oro 342, tel. 06.45436730. Chiuso sabato a pranzo. Genkai 2. Cucina giapponese. Via Marcantonio Bragadin 80, tel. 06.39720056 . Sempre aperto. Il Chiodo Fisso. Pizzeria e cucina mediterranea. Via della Balduina 138, tel. 06.35341884. Sempre aperto. Il Cocomerino. Pizzeria e specialità di carne. Viale Cortina d’Am-

Lo Zodiaco. Pizzeria e cucina mediterranea. Viale del Parco Mellini 92, tel. 06.35496744. Sempre aperto. Losteriacarina. Pizzeria e cucina romana. Via Ottavio Assarotti 36, tel. 06.3381208. Chiuso martedì. Mamma Italia. Pizzeria e cucina romana. Via dell’Acqua Traversa 196, tel. 06.3312786. Chiuso sabato a pranzo e lunedì. Osteria da Gnegno. Cucina romana. Via dei Prati della Farnesina 10, tel. 06.3336166. Chiuso domenica. Sagra del Vino. Cucina romana. Via Marziale 5, tel. 06.39737015. Chiuso sabato domenica. Tino. Cucina creativa. Via Lucilio 17, tel. 06.5622778. Chiuso lunedì.

Il Pincetto. Pizzeria e cucina creativa. Vicolo dell’Acqua Paola, tel. 06.3052942. Chiuso martedì. Inka’s grill. Questo è il posto giusto per conoscere le specialità della cucina peruviana. Via del Forte Boccea 96, tel. 06.97270531. Chiuso mercoledì. L’Antica Torre. Pizzeria e cucina tipica. Locale ben curato e con un bel giardino. Aperto anche a pranzo la domenica. Via Pio IX 15, tel. 06.66017702. Sempre aperto. La Piemontese. Pizzeria e specialità di carne. Via Baldo degli Ubaldi 233, tel. 06.39746536. Sempre aperto. La Tana der Porpo. Specialità di pesce. Ingredienti freschissimi, tavoli all’aperto. Via di Boccea 1176, tel. 06.61597408. Chiuso lunedì. Lo Scalino. Pizzeria. Via di Torrevecchia 106, tel. 06.35501266. Sempre aperto.


La Fucina. Pizze leggere curate come piatti d’autore, realizzate con prodotti di alta qualità provenienti da coltivazioni biologiche. E poi, pizze da degustazione per 4 persone e dolci creativi fatti in casa. Via Giuseppe Lunati 25, tel. 06.5593368. Chiuso sabato. La Mansarda. Cucina mediterranea. Via Corinto 72, tel. 06.59606338. Sempre aperto.

Un supplì gratis per i lettori di Romoletto. Pala Palino. Cucina tipica. Via di Boccea 724, tel. 06.61564012 . Sempre aperto. Pietra Marina. Pizzeria e e specialità di pesce. Via Aurelia 350, tel. 06.6621894. Chiuso lunedì. Shardana. Specialità di pesce. Via Clemente III 25, tel. 06.6279862. Chiuso lunedì. Zi Angelino. Pizzeria e cucina romana. Via dei Monti di Primavalle 27, tel. 06.61648061. Chiuso lunedì.

Portuense, Marconi Almacrì. Pizzeria, bisteccheria e cucina romana. Via Portuense 367, tel. 06.5593998. Chiuso martedì. Dar Cordaro. Cucina romana. Via del Forte Portuense 4, tel. 06.5836751. Chiuso domenica e lunedì. Geco Biondo. In questo accogliente ristorante vegetariano e vegano la cucina è tutta a base di prodotti biologici. Via Gerolamo Cardano 105, tel. 06.5571048. Chiuso lunedì a cena.

Il Mattarello. Grazie all’uso di ingredienti di prima qualità e alle mani sapienti di un pizzaiolo doc, qui potrete gustare in un ambiente allegro e informale la pizza romana come tradizione comanda: bassa, croccante e con il bordino sbruciacchiato. Buoni anche i fritti e per gli amanti dei primi, fettuccine “ignoranti” come quelle di una volta: erte, ruvide e tagliate a mano con il coltello. Ottimo il rapporto qualità/prezzo. Per i fumatori ampio spazio all’aperto. Un supplì gratis per i lettori di Romoletto. Via della Magliana 210, tel. 06.55283871. Sempre aperto. Il Secchio e l’Olivaro. Cucina creativa, romana. Locale informale molto piacevole nelle sere estive. Ottime le bruschette e le pizze, servite senza posate. Parco giochi per i bambini. Via Portuense 962, tel. 06.6552192. Sempre aperto. Insomnia. Cucina mediterranea. Via Portuense 467, tel. 06.55389376. Chiuso sabato a pranzo e domenica. L’Altro Sostegno. Cucina romana. Via di Bravetta 233, tel. 06.66165586. Chiuso lunedì. La casetta di campagna. Cucina creativa, romana. Via di Affogalasino 40, tel. 06.65743230. Chiuso lunedì.

Ciopa Blu. La pizza classica napoletana, dalla base soffice e digeribile, realizzata anche in versioni “creative” dalle mani sapienti del Mastro pizzaiolo. Via Giunio Antonio Resti 49, tel. 06.5192275. Chiuso domenica e sabato a pranzo. Dea di Roma. Pizzeria, cucina mediterranea, regionale e romana. Via Andrea Millevoi 49, tel. 06.51962801. Sempre aperto.

La Smorfia. Un angolo di sapori campani nella città di Roma. I piatti più famosi di questo ristorante sono quelli a base di pesce fresco. Via Silvestri 197, tel. 06.66158580. Chiuso domenica a cena e lunedì a cena.

Il Cantuccio. Specialità di pesce. Via di Castel di Leva 362, tel. 06.71353344. Chiuso lunedì.

Locanda dei Massimi. Cucina romana, campana. Via Portuense 863, tel. 06.6550684. Sempre aperto.

Il Girasole. Specialità di pesce. Via dei Minatori 23, tel. 06.5020465. Sempre aperto.

Il Casale. Specialità di carne. Via del Colle di Mezzo 39, tel. 06.5042292. Sempre aperto.

Maggiolino. Cucina romana. Via Alessandro Cruto 9, tel. 06.5574484. Chiuso domenica.

Il Merlo Parlante. Pizzeria, menu di pesce e di carne. Via Domizio Cavazza 8, tel. 06.71354191. Sempre aperto.

Pallavicini Wine Bar. Cucina creativa. Via Francesco Pallavicini 62, tel. 06.55262607. Chiuso domenica.

La Taberna. Pizzeria e specialità di carne. Via della Marrana di San Fresca, tel. 06.71355128. Chiuso martedì.

Pappammi. Cucina sarda. Via Portuense 325, tel. 06.5570656. Chiuso lunedì e sabato a pranzo.

La Tana dei Ricci. Pizzeria e cucina regionale. Via Pontina 391, tel. 06.50790005. Sempre aperto.

Retro. Pizzeria e specialità di carne. Via Enrico Dal Pozzo 5, tel. 06.5574370. Sempre aperto.

Nuraghe. Pizzeria, specialità di carne e di pesce. Via dei Sommozzatori 22, tel. 06.5918306. Chiuso domenica.

Tre Zucche. Cucina creativa. L’ottimo menu di questo locale cambia stagionalmente per garantire la freschezza degli ingredienti. Via Guglielmo Mengarini 43, tel. 06.5560758. Chiuso domenica.

Ardeatina Laurentina Al Pozzo. Cucina calabrese e romana, pizzeria. Via Renzo Bertani 15, tel. 06.50780600. Sempre aperto. Bel Poggio. Specialità di pesce e di carne, pizzeria. Via Ardeatina 800, tel. 06.5021585. Chiuso lunedì. Casale della Certosa. Cucina romana e creativa. Via Pietrelcina, tel. 06.71388015. Chiuso domenica a cena. Checco dello Scapicollo. Grande locale con ampio giardino che offre un tradizionale menu a base di pesce, insieme a una buona scelta di pizze. Un’istituzione nel quartiere. Via dei Genieri 5, tel. 06.5018502. Chiuso lunedì.

Piatto Matto. Pizzeria e specialità di carne. Via di Trigoria 85, tel. 06.50652537. Sempre aperto. Pingusto Eden - Sushi Wok. Grande ristorante di cucina asiatica che propone la formula buffet “all you can eat”. Pesce, carne e verdure possono essere scelte direttamente dal bancone e cotte alla piastra o nel caratteristico wok. Via Pontina 501, tel. 06.94534327. Sempre aperto. Al Molino. Pizzeria, menu di pesce e di carne. Via Ardeatina 972, tel. 06.71354393. Chiuso sabato. Vinum Vini. Specialità regionali, prodotti di stagione e una selezionata carta dei vini offerti in un’atmosfera piacevole e informale. Specialità della casa, l’aperitivo a base di “trapizzini” farciti. Via dei Corazzieri 32, tel. 06.54220182. Chiuso domenica e sabato a pranzo. Walla Walla Live. Pub che serve carne danese alla brace e hamburgher, con musica dal vivo. Via di Tor Pagnotta 371, tel. 06.5010111. Chiuso sabato e domenica a pranzo.

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RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

Acilia, Palocco, Infernetto 1927 Infernetto. Pizze senza glutine e farinata di ceci le specialità nel menu. Via Torcegno 65, tel. 06.50910849. Sempre aperto. Al Cinghiale. Specialità di carne. Via Giuseppe Nicolini 8, tel. 06.5090511. Sempre aperto. Antichi Sapori. Cucina romana e pizzeria. Via Giuditta Rissone 11, tel. 06.52458276. Sempre aperto. Cavalieri Del Buongusto. Pizzeria e specialità di carne. Via di Acilia 172, tel. 0652353889. Chiuso a pranzo dal lunedì al giovedì.

sono ispirate alla cucina del sud degli Stati Uniti. Via dei Pescatori 495, tel. 06.5211699. Sempre aperto. Querida. Pizzeria e specialità di carne. Viale del Circuito, tel. 06.50917866. Chiuso lunedì. Trattoria la Salita. Cucina romana. Via di Saponara 115, tel. 06.96030762. Sempre aperto. Zucchero e Limone. Pizza napoletana, sushi e carni danesi da cuocere alla brace compongono il vario e ricercato menu di questo ristorante. Via Ermanno Wolf Ferrari 273, tel. 06.5090609. Sempre aperto.

Ostia

I Ciarli. Cucina romana. Via Torcegno 108, tel. 06.50918032. Sempre aperto.

Allo Sbarco di Enea. Specialità di pesce. Viale dei Romagnoli 675, tel. 06.5650034. Chiuso lunedì a pranzo.

i Cugini. Pizzeria che include nel menu lasagne, pollo e salsicce serviti in ambiente informale. Via Pavullo nel Frignano 77, tel. 06.5257409. Sempre aperto.

Antica Pizzeria Gruppo dal 1929. Pizzeria, cucina campana e specialità di pesce. Via della Stazione Vecchia 9, tel. 06.5601949. Chiuso mercoledì.

I Gladiatori. Cucina romana e pizzeria. Via Pietro Romani 65, tel. 06.64531517. Sempre aperto.

Bistrot Piazza Ravenna. Cucina mediterranea. Piazza Ravenna, tel. 06.5650542. Chiuso mercoledì.

Il Paradiso. Cucina cinese. Via di Prato Cornelio 23, tel. 0652357535. Sempre aperto.

Bussola. Specialità di pesce. Lungomare Amerigo Vespucci 72, tel. 06.56470867. Chiuso a cena da lunedì a mercoledì.

della Marina 40, tel. 06.56340130. Chiuso mercoledì. Gilda. Specialità di pesce. Via delle Canarie 61, tel. 06.56347498. Chiuso lunedì. La Bussola. Pizzeria e specialità di pesce. Via Attilio Profumo 46, tel. 06.89026374. Monumento. Cucina romana. Accanto al castello medievale nel borgo di Ostia Antica, il locale dispone di tavolini all’aperto da cui godere della suggestiva atmosfera. Piazza Umberto I 8, tel. 06.5650021. Chiuso lunedì. Peppino a Mare. Specialità di pesce. Storico ristorante sul lungomare di Ostia con ampia veranda sul mare. Si consiglia la prenotazione. Lungomare Amerigo Vespucci 102, tel. 06.56320247. Chiuso domenica a cena e lunedì. Piattino. Cucina mediterranea. Via Lucio Coilio 28, tel. 06.97848998. Chiuso lunedì a pranzo.

Dish. Pizzeria e cucina mediterranea. Locale elegante con terrazza vista mare. Via Alessandro Geraldini 12, tel. 06.56470712. Chiuso martedì.

‘O Vesuvio. Pizzeria e cucina campana. Albano Laziale, corso Giacomo Matteotti 30, tel. 06.93269746. Chiuso lunedì.

Don Pepe. Dalle tortillas al gazpacho, in questo ristorante potrete provare i principali piatti della cucina spagnola in un clima decisamente amichevole. Lungomare Paolo Toscanelli 125, tel. 06.5672408. Chiuso lunedì.

Ariccia in Bocca. Cucina romana. Ariccia, via delle Cerquette 46, tel. 06.9333525. Chiuso lunedì e martedì.

Ebi Sushi Grill. Cucina giapponese. Via della Martinica 77, tel. 06.5698335. Sempre aperto.

Cacciani. Cucina romana. Frascati,via Armando Diaz 13, tel. 06.9420378. Chiuso domenica a cena e lunedì.

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L’Antica Abbazia. Pizzeria e cucina mediterranea. Albano Laziale, via San Filippo Neri, tel. 06.9323187. Chiuso lunedì.

La Longarina. Cucina mediterranea. Rocca di Papa, via dei Colli 1, tel. 06.9495135. Chiuso lunedì e da martedì a giovedì a pranzo.

la Cucineria. Pizzeria, cucina creativa e romana. Via Giambattista Bassani 3, tel. 06.50910972. Sempre aperto a cena, la domenica anche a pranzo.

Giardino degli Aranci. La cucina a base di pesce conta su prodotti freschi e pescato giornaliero. Viale

Il Pinocchio. Pizzeria e cucina romana. Frascati, piazza del Mercato 21, tel. 06.9416694. Sempre aperto.

Zenzero. Ricco menu che offre oltre alle specialità di mare anche un’ampia scelta di piatti vegetariani. Viale della Pineta di Ostia 30, tel. 06.5621293. Chiuso lunedì.

Castelli Romani

Pomodori Verdi Fritti. Un menu tutto a stelle e strisce per questo ristorante dove anche le pizze

Il Giardino. Pizzeria e cucina mediterranea. Rocca di Papa, via delle Barozze 53, tel. 06.9499938. Chiuso mercoledì.

La Credenza di cesare. Cucina mediterranea. Marino, via Cola di Rienzo 4, tel. 06.9385105. Chiuso domenica a cena e il lunedì.

Cipriani. Via del Forno 11, tel. 06.56352956. Chiuso domenica e mercoledì.

Ferrantelli. Specialità di pesce. Via Claudio 5, tel. 06.56304269. Chiuso lunedì.

Enotrope. Pizzeria. Frascati, largo Gregorio XIII, tel. 06.94018064.

Vecchia Pineta. Specialità di pesce. P.le dell’Aquilone, tel. 06.56470282. Chiuso domenica a cena.

Il Pinzimonio. Specialità di pesce e di carne, pizzeria. Via dell’Albareto 70, tel. 06.88540136. Chiuso lunedì.

Pizza 120. Impasti rigorosamente biologici in questa pizzeria al taglio, che offre anche specialità di carne e un’interessante varietà di birre artigianali. Via di Acilia 120, tel. 06.52354640. Sempre aperto.

Da Vincenzo l’Oasi della Pace. Pizzeria e cucina romana. Albano Laziale, via dei Tulipani, tel. 06.9343253. Sempre aperto.

La Briciola di Adriana. Cucina romana. Grottaferrata, via Gabriele D’Annunzio 12, tel. 06.9459338. Chiuso domenica a cena e il lunedì.

Caletta. Specialità di pesce. Lungomare Amerigo Vespucci 64, tel. 06.56320323. Chiuso domenica.

La Locanda. Specialità di pesce, pizzeria. Viale Prassilla 41, tel. 06.50915376. Sempre aperto.

Cortiletto. Cucina romana. Frascati, via Santa Lucia Filippini 2, tel. 06.9419920. Chiuso domenica a cena e lunedì.

Positano. Specialità di pesce. Via Isole del Capo Verde 273, tel. 06.5611717. Chiuso lunedì.

Il Pellicano. Oltre alle pizze, il locale offre serate a tema e corsi di cucina. Via Padre Massaruti 138, tel. 06.5213639. Chiuso lunedì.

la Fojetta. Specialità di carne. Via di Castel Fusano 23, tel. 06.56352950. Chiuso domenica.

Chiuso lunedì.

Bisonte Nero. Specialità di carne. Marino, via Giovanni Prati 47, tel. 06.93546040. Chiuso lunedì.

Cantina Comandini. Un locale ampio con un grande giardino esterno dove gustare i piatti tipici della cucina romana. La sera funziona anche da pizzeria. Frascati, via Duca d’Aosta 1, tel. 06.94010384.

La Vecchia Frasca. Cucina romana. Frascati, via Don G. Buttarelli 12, tel. 06.94017045. Chiuso martedì a cena. Osteria l’Aricciarola. Una “fraschetta” dove poter assaggiare i prodotti tipici dei Castelli Romani: primo fra tutti la porchetta, seguita dagli antipasti più svariati fino ai primi e secondi della tradizione romana. Ariccia, Via Borgo San Rocco 9, tel. 06.9334103. Chiuso lunedì. Osteria n.1. Cucina romana. Ariccia, via Borgo San Rocco 39, tel. 347.7943842. Chiuso mercoledì. Palazzolo. Pizzeria. Rocca di Papa, via dei Laghi 8, tel. 06.9496336. Chiuso lunedì. Ristorante da Ricciotti. Pizzeria e cucina romana. Castel Gandolfo, via dei Pescatori 17, tel. 06.9360139. Chiuso mercoledì. Ristorante Donna Vittoria. Cucina romana. Albano Laziale, via dei Cappuccini 12, tel. 06.9321018. Sempre aperto.




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