Melissa - Melissa officinalis

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Melissa officinalis L. Lamiaceae (Labiatae) Sinonimi: Melissa hirsuta, Melissa hortensis, Melissa romana

MELISSA

Altri nomi comuni e regionali: Appiaggio, Appiastro, Citraggine, Erba bergamotta, Limoncella, Melittana, Melifillo Dialetti savonesi: Erba limunina

■ IL NOME Melissa: dal latino melissaphyllon, greco melissòphyllon: melissa = ape, phyllon = foglia: “foglia per le api”. Che le api siano particolarmente attratte da questa piantina è confermato nel terzo libro di Dioscoride, riportato dal Mattioli: “Il Melissophillo, overo Melitena, cio è Apiastro, s’ha usurpato questo nome, per dilettarsi le api della sua herba.” In un erbario illustrato del XV secolo, ad uso degli speziali, la Melissa è chiamata “Bàraco”.

■ L’USO DECORATIVO Pianta erbacea perenne, rustica, raggiunge circa 70 centimetri di altezza, con foglie pubescenti odorose di limone e di bergamotto, fiorisce da giugno a settembre con piccoli fiori riuniti in verticilli, prima gialli e poi bianchi, talvolta rosati, molto visitati dalle api. Ne esiste una varietà dalle foglie variegate di giallo, molto profumate. Non c’è giardino o terrazzo nel quale la Melissa non possa trovare posto, ben ripagando col suo profumo le poche cure che richiede. Gli americani usano la Melissa nella farcitura del tradizionale tacchino e amano ricordare che il presidente Thomas Jefferson la coltivava nel giardino della sua casa. Le piantine di Melissa sono reperibili presso i garden, i vivai e le stesse aziende agricole produttrici che effettuano la vendita diretta al pubblico, in vasi da 10 o 14 centimetri di diametro, normalmente da febbraio a giugno e da settembre a novembre, massime in marzo ed aprile. ■ LE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE Le foglie e le sommità fiorite della Melissa hanno proprietà carminative, che ostacolano la formazione dei

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L’AREA DI DIFFUSIONE Originaria dell’Africa boreale, dell’Asia occidentale e dell’Europa, la Melissa è oggi naturalizzata e coltivata in tutte le regioni temperate. Allo stato spontaneo la si può trovare negli incolti soleggiati od ombrosi, ma asciutti, dal livello del mare fino ad alta quota.

Melissa Arabo..........................Baklut-ul-faristum Cinese .........................Xiang feng hua Danese........................Hjertensfryd Francese .....................Citronnelle, Mélisse Indiano .......................Badaranj mekka-sabzah Inglese/Americano....Bee balm, Balm mint, Honey plant, Lemon balm, Sweet mary, Melissa Olandese....................Citroenkruid, Melisse Persiano......................Badrunj buyeh Polacco.......................Melisa lekarska Portoghese ................Melissa, Erva cidreira Russo ..........................Limonnaya myata aptechnaya Spagnolo....................Cidronela, Melisa, Toronjil Svedese ......................Citronmeliss Tedesco......................Melisse, Zitronenmelisse Turco ...........................Ogulotu Ungherese..................Citromszagú mézfü

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gas intestinali; coleretiche; diaforetiche; emmenagoghe; eupeptiche, che facilitano la digestione; sedative; stomatiche; ma soprattutto proprietà antidepressive ed antispasmodiche, già affermate dagli erboristi frati Carmelitani che nel settecento preparavano a Venezia, nella farmacia annessa alla chiesa di San Geremia, per i femminili attacchi isterici, l’aqua Carmelitorum ovvero alcholatum Melissae Compositum;

L’IMPIEGO IN CUCINA Foglie tenere di Melissa possono arricchire di sapore le insalate, i formaggi freschi e molli e le macedonie di frutta; se ne fanno anche salse per il pesce. Con la Melissa si può preparare un gradevolissimo infuso che, teina a parte, può surrogare il tè.

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La medicina araba, alla quale forse si deve la prima conoscenza dell’uso terapeutico della pianta, vantava l’efficacia della Melissa per curare i cardiopatici e gli ipocondriaci afflitti da malinconia, per queste proprietà è lodata da Avicenna e Dioscoride e detta da Paracelso “balsamo del cuore”. Discoride, riportato e commentato dal Mattioli, dice della decottione (decotto) di Melissa, “… è buona medesimamente per farvi seder dentro le donne, che non si purgano. Giova lavandosene la bocca à i dolori dei denti: & fansene cristeri per la disenteria.” L’applicazione di foglie fresche di Melissa sulle tempie può risolvere qualche caso di cefalea; infusi e decotti risolvono acidità di stomaco e gastriti; frizioni con la tintura di Melissa, ottenuta per macerazione in alcol, alleviano dolori reumatici ed articolari; l’olio essenziale è efficace come insettorepellente; i cataplasmi di foglie fresche calmano i dolori dovuti a contusioni e punture di insetti. CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI SAVONA


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La badessa Ildegarda di Bingen, nel XII secolo, dice che la tisana di Melissa rende allegri ed allieta il cuore; proprietà che forse conosceva anche il re di Francia Carlo V che ne beveva gran quantità. Foglie di Melissa entrano nell’antica ricetta dell’Acqua di Vita per le Donne, tanto efficace che “diverse delle principali Gentildonne l’adoprano in tutti li mali matricali (uterini) come rimedio generale”. Nell’antica ricetta dell’Elettuario Uterino, over Histerico, utile per “emendar ogni Indisposizione dell’Utero”, ritroviamo nuovamente la Melissa, con molti altri strani ingredienti: testicoli di cavallo giovane, matrici di lepre gravida, coralli ecc. ■ ALTRI USI In liquoreria, nella preparazione della Chartreuse e del Benédictine ed in profumeria, nella composizione dell’acqua di Colonia. L’essenza distillata di Melissa, se pura, ha un elevato valore commerciale, ma da cento kilogrammi di materia fresca si estraggono solo cento grammi di essenza.

L’IMPIEGO NELLA COSMESI Con le foglie fresche pestate nel mortaio si fanno tonici per ammorbidire e ridare elasticità alla pelle. Alcuni confidano in proprietà dimagranti dell’infuso di Melissa.

CARATTERISTICHE ED ESIGENZE DELLA PIANTA Una buona terra e quel tanto di acqua che basta, e la Melissa non deluderà il giardiniere per inesperto che sia. Forma di propagazione Da seme

Ambiente di coltura Piena aria

Portamento Eretto

°C

Illuminazione Preferisce le esposizioni soleggiate o a mezz’ombra

Temperatura Sopporta il freddo

Umidità Preferisce un basso tenore di umidità

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