Marina
NOTIZIARIO della
Anno LXI - settembre 2014
Campagne d’istruzione 2014
Cinquant’anni fa... La Marina di cinquant’anni fa, riproposta attraverso le immagini dei Notiziari dell’epoca e i vostri scatti
dal numero di
LUGLIO/AGOSTO 1964
Agosto 1964 - Allievi del Collegio Navale “Morosini” lasciano nave Aquila dopo una navigazione della crociera addestrativa .
Nave Palinuro, agosto 1964 - Momenti della vita di bordo durante la crociera estiva.
inviate i vostri scatti dell’epoca, con una breve didascalia, a: notiziario@marina.difesa.it notiziario.marina@gmail.com Nave Palinuro, agosto 1964 - Momenti della vita di bordo durante la crociera estiva.
Marina
NOTIZIARIO della
Periodico della Marina Militare fondato nel 1954
Proprietà Ministero Difesa - editore Miinistro della Difesa
Iscrizione Tribunale di Roma
Registrazione n. 396 dell’8.8.1985
Direttore Responsabile Antonio COSENTINO
antoniocosentinoit@gmail.com
Sommario A N N O L X I - S E T T E M B R E 2014
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di Antonio Cosentino
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Sitrep
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Campagne d’Istruzione di Marzio Pratellesi
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Carlo DISMA
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carlo-disma@marina.difesa.it
Pasquale PRINZIVALLI Silvio SCIALPI
Direzione e Redazione
MARINA MILITARE Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Notiziario della Marina piazzale della Marina, 4 - 00196 Roma tel. 06.36805556 - fax 06.36803396 e-mail: notiziario@marina.difesa.it notiziario.marina@gmail.com
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Per la collaborazione a questo numero si ringraziano:
Marzio Pratellesi, Sandro Semeraro, Giovanna Scotton, l’Ufficio storico della Marina Militare, Desirè Tommaselli, Claudio Romano.
Per i contributi fotografici si ringraziano:
Nicola Monticini, Gabriele Lenzi, Cesare Ricchiuti, Andrea Quinci, Tommaso Carlino, Fabio Taccola. Michele De Simone, Sandro Addario.
Mare Nostrum: emergenza senza fine di Carlo Disma
pasquale.prinzivalli@marina.difesa.it silvio.scialpi@marina.difesa.it
Meeting di Rimini di Giovanna Scotton
Redazione Davide GALLI
davide.galli@marina.difesa.it
Editoriale
Andrea Doria: tra contrasto alla pirateria e cooperazione internazionale di Davide Galli
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Nave Mimbelli ritorna in Patria di Antonio Cosentino
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Smerex 2014 di Carlo Disma
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Alberto Da Zara di Desirée Tommaselli
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Il mese in immagini di Pasquale Prinzivalli
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Coppa Primavela 2014 di Pasquale Prinzivalli
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Canottaggio medaglia d’argento ai campionati mondiali di Amsterdam di Pasquale Prinzivalli
ERRATA CORRIGE: L’articolo “I mestieri di bordo” pubblicato nel numero di luglio/agosto 2014 è a cura dell’Accademia Navale e della Redazione web della Marina Militare.
In copertina: Mar Mediterraneo, 16 luglio 2014. L’allievo 1^ classe (SM) Armando Lo Re impegnato durante l’attività di osservazione astronomica con il sestante, a bordo di nave Luigi Durand de La Penne in navigazione per Barcellona. (foto di Cesare Ricchiuti). In quarta di copertina: Bordo di nave Durand De La Penne, una allieva della prima classe dell’Accademia Navale in aletta di plancia. (foto di Sandro Addario).
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Stampa: Tipografia Facciotti - Roma chiuso in redazione il: 30 settembre 2014
SETTEMBRE 2014
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Editoriale
di Antonio Cosentino
A
l termine del periodo estivo, è giunto il momento di tracciare un bilancio delle campagne d’istruzione degli allievi ufficiali, sottufficiali e della Scuola Navale “Morosini” della Marina. Si tratta spesso del primo impatto con la vita di mare per i marinai del domani, il primo appuntamento con le difficoltà che dovranno imparare ad affrontare giorno dopo giorno con passione e umiltà. Sono questi i due elementi fondamentali che la vita di bordo permette di rinforzare in un giovane che sarà chiamato ad assumere presto incarichi di responsabilità. Dall’istruzione all’attività operativa il passo è breve, difatti le navi della Marina sono costantemente impegnate in teatri nazionali e internazionali: da nave Doria, flagship dell’operazione Atalanta, alle navi impegnate nello Stretto di Sicilia nell’operazione Mare Nostrum. Continua poi il viaggio nella storia della Marina con l’approfondimento storico su una delle figure più significative della Forza Armata, l’ammiraglio Da Zara, per tramandarne il pensiero e le gesta. Passato e presente, i tempi verbali cambiano ma l’intento è lo stesso: perpetuare le imprese degli uomini valorosi di ieri e testimoniare quelle degli uomini coraggiosi di oggi, accomunati dalla stessa divisa e dagli stessi ideali che stanno alla base della Marina Militare. Mar Mediterraneo, 5 maggio 2014. Elicottero SH-90 in volo. (foto: Nicola Monticini).
oceano atlantico
Campagne d’istruzione allievi Accademia Navale Allievi 1a Classe - Nave DURAND DE LA PENNE Allievi 2a Classe - Nave CASSIOPEA, Navi a vela e barche da crociera ORSA MAGGIORE, CORSARO II STELLA POLARE, CAPRICIA, CHAPLIN, SAGITTARIO, GEMINI, DRAGONE
mar
Campagna d’istruzione allievi Scuola Sottufficiali Allievi marescialli - Nave Scuola PALINURO
Campagne idro-oceanografiche Attività di monitoraggio Navi idro-oceanografiche ARETUSA e GALATEA
SNMCMG 2 STANDING NATO MINE COUNTERMEASURES GROUP 2
Gruppo Navale Permanente NATO di contromisure mine Pattugliatore di Squadra AVIERE (flaghsip)
Operazione Mare Nostrum
mar mediterraneo
Operazione militare e umanitaria nel Mediterraneo centro-meridionale e Stretto di Sicilia - COMGRUPNAV 29 1 Unità anfibia SAN GIUSTO (flagship) 2 Fregate classe MAESTRALE/BERGAMINI 2 Pattugliatori/corvette classi COMANDANTI, COSTELLAZIONI, MINERVA 1 Rifornitrice di squadra 1 Unità Moto Trasporto Costiero 1 Sommergibile 1 FLS (Forward Logistic Site) a Lampedusa Velivoli: MPA,P-180,AB-212,EH-101,Camcopter Personale: M.M. e Brigata Marina SAN MARCO
Operazione Constant Vigilance/VI.PE. Attività di presenza/sorveglianza Vigilanza Pesca/Controllo flussi migratori 1 Corvetta/pattugliatore (OPV/PV)
Missione Italiana in Libia Attività di cooperazione militare post-conflict Italia-Libia Personale Marina Militare
Eubam Libia Attività di cooperazione militare post-conflict Unione Europea-Libia Personale Marina Militare
ATTIVITÀ DI DIFESA E SICUREZZA MARITTIMA NAZIONALE OPERAZIONI DI SICUREZZA MARITTIMA INTERNAZIONALI ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE E OPERAZIONI INTERNAZIONALI
Bonifiche ordigni in mare
CONCORSI/COLLABORAZIONI CON ALTRI DICASTERI NAZIONALI
Attività di disinnesco/neutralizzazione di ordigni esplosivi in mare
ATTIVITÀ ADDESTRATIVA COMPLESSA/CAMPAGNE NAVALI/D’ISTRUZIONE
Personale Gruppo Operativo Subacquei
SITREP settembre 2014
ISAF Afghanistan INTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE
Assistenza militare alle Forze A Armate afgane e stabilizzazione A dell’Afghanistan d Personale Brigata Marina SAN MARCO Gruppo Operativo Incursori
nero
Joint Enterprise Kosovo MULTINATIONAL BATTLE GROUP Personale Marina Militare
UNIFIL UNITED NATIONS INTERIM FORCE IN LEBANON
Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite Personale Marina Militare
golfo persico
Combined Maritime Forces
Forza marittima multinazionale per la sicurezza marittima p nella regione (Bahrain) Personale Marina Militare
M.F.O. MULTINATIONAL FORCE AND OBSERVERS
Controllo e verifica della libertà di navigazione nello Stretto di Tiran GRUPNAVCOST 10: Pattugliatori ESPLORATORE, SENTINELLA, VEDETTA Personale Brigata Marina SAN MARCO
mar rosso
EUNAVFOR Atalanta EUROPEAN UNION NAVAL FORCE
Operazione di contrasto alla pirateria marittima dell’Unione Europea Cacciatorpediniere ANDREA DORIA (flagship TF-465)
Nuclei Militari di Protezione Protezione naviglio mercantile nazionale in transito nelle aree a rischio pirateria Personale Brigata Marina SAN MARCO
BMNS Gibuti BASE MILITARE NAZIONALE DI SUPPORTO IN GIBUTI
Missione di supporto tecnico-logistico alle forze nazionali in transito/sosta Personale Marina Militare
Eucap Nestor
Missione UE civile-militare di Regional Maritime Capacity Building in Corno d’Africa (Gibuti e Seychelles) Personale Marina Militare
oceano indiano
vai alla pagina web delle campagne d’isruzione.
Un programma formativo, capillare ed articolato, che nel corso degli anni ha sempre fornito risultati di eccellenza nella crescita professionale dei giovani futuri Ufficiali. La Campagna d’Istruzione 2014 è stata studiata per garantire agli allievi la massima preparazione in vista del futuro impiego 6
Notiziario della Marina
Campagne d’istruzione di Marzio Pratellesi
Londra 13 agosto 2014. Nave Durand de La Penne attraversa le chiuse sul Tamigi.
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ddestramento, professionalità e passione: tre parole chiave per descrivere la Campagna d’Istruzione 2014 che ha visto protagonisti 88 Allievi dell’Accademia Navale del neo-costituito Corso Adamastor impegnato, dal 14 luglio al 30 agosto, a solcare le onde per la prima volta a
bordo del cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne. Ben 6354 miglia percorse, per un totale di 619 ore di moto, 40 ore di volo su elicottero AB-212 e 6 porti d’approdo (Livorno, Barcellona, Lisbona, Londra, Malaga e Taranto). Questi i numeri della Campagna, caratterizzata quest’anno dall’assetto navale preSettembre 2014
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nave Luigi Durand de La Penne Campagne d’istruzione
scelto, nave Luigi Durand de la Penne, che ha ricevuto il simbolico Livorno, 12 luglio 2014. Allievi in procinto di imbarcare su nave Luigi de La Penne. Da sinistra gli allievi prima classe stato maggiore Marzio Pratellesi, Ennio Compagno, Fabrizio Rera, Riccardo Luzzi, Francesco Rossi, Alessio Gioiella.(foto di Gabriele Lenzi)
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Notiziario della Marina
passaggio del testimone direttamente dalla Regina dei Mari, nave Vespucci, sottoposta a lavori di manutenzioni periodici presso l’arsenale militare di La Spezia. La formazione degli Ufficiali del domani richiede consolidati valori e specifiche competenze tecniche in parte acquisite durante il periodo di
navigazione tramite numerose attività addestrative dedicate ed esercitazioni congiunte con le Marine militari alleate. Gli 88 Allievi sosteranno nella Base Navale di Taranto sino al 21 settembre per proseguire con la seconda fase della Campagna d’Istruzione che li vedrà impregnati presso Enti navali e terrestri. n
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Ben 6354 miglia percorse, per un totale di 619 ore di moto, 40 ore di volo su elicottero AB-212 e sei porti d’approdo Settembre 2014
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le interviste agli allievi allievo 1^ classe Marzio Pratellesi
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osa rappresenta la “Campagna d’Istruzione” per un Allievo dell’Accademia Navale? La Campagna della Prima Classe è una delle esperienze più intense e significative, un momento che attendiamo e prepariamo da un anno e che rimarrà sicuramente vivo nei nostri cuori, accompagnandoci nella nostra vita, professionale e non. Per noi Allievi questa avventura rappresenta il “Battesimo del mare”, un rito di passaggio fondamentale che
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collega il nostro percorso formativo in Accademia al nostro futuro sul mare. Qual è stato il momento più bello vissuto a bordo? In questa Campagna d’Istruzione abbiamo capito anche quanto sia importante essere parte attiva di una squadra, o meglio di un equipaggio. Infatti proprio nelle difficoltà il Corso può trovare la propria identità, scegliendo un nome, un motto ed una bandiera. Il momento più
Mar Mediterraneo, 17 luglio 2014. Gli allievi 1 classe Andrea Quinci e Fabio Monforte impegnati durante i calcoli del sorgere e del tramonto del sole al tavolo di rotta, effemeridi nella sala nautica a bordo di nave Luigi Durand de la Penne. (foto di Cesare Ricchiuti).
bello è stato quando, dopo un anno di emozioni e sacrifici, abbiamo gridato all’oceano il nostro nome: Adamastor. In quegli istanti tutte le esperienze fatte, le persone conosciute ed i sentimenti provati ci sono tornati alla mente, per passarci fulmineamente davanti agli occhi del pensiero come a dire: -guarda fino a dove sei arrivato, ma ancora il meglio ti attende-. In tutto ciò la nostra bandiera, simbolo di unione, si librava alta nel cielo. n
le interviste agli allievi allievo 1^ classe Benedetta de Salve
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itmi incalzanti e momenti di pura emozione: come è organizzata la giornata dell’Allievo a bordo? I ritmi della vita di bordo sono peculiari e molto intensi, estremamente differenti da quelli della vita di tutti i giorni. Un giorno a bordo può durare anche più di 24 ore, ed è scandito dall’alternarsi di guardie nei locali operativi e di piattaforma (Plancia, centrale di combattimento, centrale di piattaforma, locali armi, infermeria etc.). Nei momenti liberi svolgiamo attività formative molto diversificate: conferenze, briefing, spesso gestite interamente da noi, attività sportiva ed “attività di Corso”, ovvero momenti di aggregazione di tutto il Corso Adamastor, durante i quali parliamo del nostro presente, con un occhio rivolto al nostro futuro in Marina Militare.
Che emozione provi quando, camminando per le strade di città estere, porti la divisa della Marina Militare Italiana? Rappresentare ciò in cui crediamo è un motivo di enorme soddisfazione, soprattutto se lo facciamo per il nostro Paese. All’inizio le persone ci guardano incuriosite, in effetti la nostra divisa richiama storia e tradizione, poi ci porgono alcune domande, i “perché” della nostra scelta, della nostra divisa, della nostra vita, dimostrando interesse ed ammirazione. n Mar Mediterraneo, 24 luglio 2014. Da sinistra gli allievi 1 cl. (SM) Rocco Castorina, alle sue spalle Manuel Mitrano e Nicolò Imbriani, incitati dall’allievo Marzio Pratellesi durante il tiro alla fune alle “Gibilterriadi” a bordo di nave Luigi Durand de la Penne. (foto di Andrea Quinci).
Settembre 2014
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Gli obiettivi di Nave de la Penne per la Campagna d’Istruzione 2014 sono stati quelli di condurre la Prima Classe dell’Accademia a diventare un Corso e quello di portare con fierezza il Tricolore in paesi esteri
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Notiziario della Marina
Mar Mediterraneo, 25 luglio 2014. Equipaggio di nave Luigi Durand de la Penne e staff dell’Accademia Navale con gli allievi schierati a prora dell’unità durante la navigazione da Barcellona a Lisbona. (foto di Cesare Ricchiuti). Settembre 2014
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Mar Mediterraneo, 17 luglio 2014. L’allievo 1 classe (CP) Marco Merico e il sottotenente di vascello (CP) Elisa Giangrasso, durante l’attività di carteggio a bordo di nave Luigi Durand de la Penne. (foto di Cesare Ricchiuti).
l’intervista al comandante
capitano di vascello Ostilio de Majo
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n’attività inedita per Nave Durand de la Penne, una delle missioni più difficili, la Campagna d’Istruzione per i futuri Ufficiali della Marina Militare. Quale è stato, a suo parere, il ruolo svolto dalla nave e dal suo equipaggio? La formazione è un compito difficile, forse il più arduo dal momento che i suoi esiti influenzeranno il futuro della nostra Marina sia in senso positivo che negativo. Gli obiettivi di Nave de la Penne per la Campagna d’Istruzione 2014 sono stati quelli di condurre la Prima Classe dell’Accademia a diventare un Corso e quello di portare con fierezza il Tricolore in paesi esteri. Il primo compito sembra conseguito con successo poiché è nato il Corso Adamastor, ispirato da sani valori ed indirizzato verso alti propositi; gli allievi si sono inoltre arricchiti di competenze professionali A sinistra: mar Mediterraneo, 16 luglio 2014. Gli allievi prima classe Fabio Monforte e Gabriele Tieghi impegnati in un rilevamento dell’altezza del sole con il sestante. (foto di Cesare Ricchiuti). In basso: Livorno 12 luglio 2014. Il Comandante dell’unità, capitano di vascello Ostilio de Majo, durante la cerimonia di inizio campagna. (foto di Gabriele Lenzi).
e soprattutto di valori umani, trasmessi con grande passione dagli Ufficiali inquadratori e dal mio fantastico equipaggio. Le numerose visite a bordo e gli apprezzamenti ricevuti in tutte le occasioni hanno poi testimoniato il conseguimento del nostro secondo obiettivo, ovvero quello di rappresentare con fierezza i valori del nostro Paese e la professionalità dei marinai italiani! Una nave come esperienza professionale e di vita. Che cosa ha lasciato Nave Durand de la Penne agli Allievi del Corso Adamastor? Per esperienza personale posso affermare che il primo imbarco resta indelebile nei propri ricordi e, per un Ufficiale di Marina, ogni futuro viaggio per mare sarà oggetto di confronto con la Campagna d’Istruzione della Prima Classe. La nave e l’equipaggio si sono adoperati per rendere unica questa esperienza, e mi auguro che l’immagine di Nave de la Penne che varca le colonne d’Ercole rimanga sempre viva nei ricordi degli allievi del Corso Adamastor, e possa evocare ogni volta i valori fondamentali ed immutabili che ci devono sempre accompagnare: amor di patria, passione e determinazione. n
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Livorno 12 luglio 2014. Reparto Accademia Navale a prora di Nave Durand de la Penne. In primo piano il capitano di corvetta Alessandro Trivisonne, comandante alla classe, con i sottordini e gli inquadratori. (foto di Cesare Ricchiuti)
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Sopra: mar Mediterraneo, 23 luglio 2014. Gli allievi 1^ classe (SM) Federica Maurantonio, Martina Petrucci, Antonio De Simone e Sara Rackocevic durante una lezione sui nodi.
In basso: da sinistra gli allievi 1^ cl. Valerio Di Fiore e Chiara Anna Lia a bordo un elicottero AB212 durante una esercitazione. (foto di Andrea Quinci)
l’intervista al comandante della prima classe capitano di corvetta Alessandro Trivisonne
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edere dei giovani entrare in un istituto di formazione militare ed osservare gli stessi, 14 mesi dopo, nella plancia di una delle più belle ed importanti unità della Marina Militare. Cosa è cambiato in loro? Che emozione suscita questo cambiamento? Ogni Allievo del Corso Adamastor ha una propria storia alle spalle, ma è arrivato nella plancia di Nave de la Penne percorrendo insieme agli altri un’unica strada; tale strada è un iter formativo studiato per valorizzare il singolo ma al tempo stesso i valori di coesione e spirito di corpo. Vedere i primi risultati tangibili, i propri Allievi in grado di affrontare l’affascinante vita di bordo con disinvoltura, dopo un anno di attività accademica, maturati e consci del loro importante ruolo, è un motivo di grande soddisfazione. E’ necessario guardare oltre, senza adagiarsi su momenti di passaggio, ma fissare con
determinazione l’obiettivo, che è tutelare gli interessi del Paese per mare. Quali le novità rispetto al tradizionale Vespucci? Scherzosamente un giorno, durante una delle esercitazioni di Tiro con le artiglierie, si è detto: “ da Allievo ai pennoni ad Allievo ai cannoni”. Su Nave de la Penne abbiamo creato un sistema formativo capace di ereditare i migliori aspetti fruibili a bordo di Nave Vespucci -incentrati sullo sviluppo caratteriale e di valori umani dell’Allievo- per fonderli con le capacità sviluppate da un cacciatorpediniere, ovvero la professionalità e la tecnologia. L’esperienza di quest’anno fa parte di un progetto innovativo e complesso che permetterà ai futuri dirigenti e Comandanti delle Unità Navali di essere pronti ad affrontare con successo le sfide che li attendono nel prossimo futuro. n
Greenwich, 10 agosto 2014. Alcuni allievi in visita al meridiano “zero” con il comandante alla classe, capitano di corvetta Alessandro Trivisonne, e l’insegnante di nautica capitano di fregata Nunziante Langellotto. (foto di Andrea Quinci)
nave scuola Palinuro
Campagne d’istruzione
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l 28 luglio, all’ombra del Castello Aragonese di Taranto iniziava, per i 30 Allievi del XVI Corso Normale Marescialli “Athena” della Scuola Sottufficiali di Taranto, la Campagna d’Istruzione 2014 che si è conclusa il giorno 13 settembre presso la Stazione Navale Mar Grande. La Campagna d’Istruzione ha rappresentato per gli Allievi una nuova e fondamentale esperienza formativa che ne ha forgiato il carattere e lo spirito nel contesto unico di una nave storica, il solo in grado di fornire un approccio sostanziale alle basi delle scienze nautiche e
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Notiziario della Marina
Napoli, 6 luglio 2014. Nave Palinuro alla fonda. A sinistra: 21 agosto 2014, nave Palinuro attraversa il Canale di Corinto.
dell’arte marinaresca, elementi fondamentali che definiscono l’essenza di ogni buon marinaio per tutto l’arco della sua carriera. Durante la Campagna la Nave Goletta con gli Allievi a bordo ha toccato i porti di Bar (Montenegro), Trieste, Ancona, Pireo (Grecia), Palermo ed infine nuovamente a Taranto per lo sbarco degli Allievi. Oltre all’addestramento formale e militare l’Unità ha svolto numerose
attività di proiezione d’immagine, rappresentanza in Italia ed all’Estero e la collaborazione in ottica dual-use con Istituzioni scientifiche come Marevivo e CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Scienze del Mare). In tutti i porti L’Unità ha aperto le visite alla popolazione che, giunta in gran numero, ha sempre manifestato curiosità ed interesse per il valore storico-culturale in essa contenuto. Gli impegni che hanno coinvolto senza sosta equipaggio ed allievi, sono stati affrontati con carattere, tenacia e spirito di corpo, fornendo
a tutti grandi soddisfazioni per i risultati ottenuti in ogni circostanza come, ad esempio, per la prima volta nella storia dell’Unità, il transito del Canale di Corinto. Dopo la breve sosta di Taranto la Nave svolgerà un’attività di postCampagna che la vedrà navigare verso Trieste in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’Ammiraglio Straulino, per poi dirigere alla Spezia dove, come ogni inverno, riprenderà il ciclo di lavorazioni necessarie per lo svolgimento delle attività previste per il 2015. n Settembre 2014
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Mar Mediterraneo, 16 agosto 2014. Nave Palinuro in navigazione, gli allievi sui pennoni per l’apertura delle vele quadre.
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La Campagna ha rappresentato per gli Allievi una nuova e fondamentale esperienza formativa che ne ha forgiato il carattere e lo spirito nel contesto unico di una nave storica
le navi a vela dello sport velico e nave Cassiopea Campagne d’istruzione
La nave a vela dello SVMM Stella Polare in navigazione mure a dritta di bolina. (foto di repertorio Marina MIlitare)
La nave a vela dello SVMM Corsaro II in navigazione mentre manovra per l’issata di spinnaker. (foto di repertorio Marina MIlitare)
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Il Gruppo Navi a Vela, scortato da nave Cassiopea, ha così iniziato ufficialmente la campagna d’istruzione 2014 a favore della seconda classe dell’Accademia Navale
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l gruppo Navi a vela della Marina Militare, costituito da Orsa Maggiore, Stella Polare, Corsaro II, Capricia, Dragone, Chaplin, Sagittario e Gemini, ha disormeggiato dal porto di Livorno accompagnato dal Pattugliatore d’altura Cassiopea appartenente al Comando delle Forze da Pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera (COMFORPAT) con sede ad Augusta. A bordo del Cassiopea si è tenuta la cerimonia di Settembre 2014
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La nave a vela dello SVMM Capricia mure a dritta sopravvento in navigazione. (foto di repertorio Marina Militare)
saluto che ha visto la partecipazione del comandante dell’Accademia Navale, ammiraglio di divisione Giuseppe Cavo Dragone, che dopo aver augurato buon vento agli equipaggi delle Unità Navali e ai 70 Allievi della seconda classe impegnati nella Campagna d’istruzione 2014, è rimasto a bordo di Nave Cassiopea per seguire le ma-
novre svolte dalle Navi a Vela con lo sfondo dell’Accademia Navale. Il Gruppo Navi a Vela, scortato da nave Cassiopea, ha così iniziato ufficialmente la campagna d’istruzione 2014 a favore della seconda classe dell’Accademia Navale, facendo rotta verso La Maddalena. Dopo l’ arcipelago maddalenino, il gruppo ha toccato i porti spagnoli
e francesi rientrerando in Italia ad Imperia il 14 settembre. Gli Allievi si sono confrontati nell’addestramento marinaresco con equipaggi stranieri partecipando a tre Regate Internazionali: la “Vela Clasica Mallorca” (Palma di Maiorca), la “XI Copa del Rey de Barcos de Epoca” (Port Mahon, Minorca) e la “Vele d’Epoca” ad Imperia. n
Solidarietà e sacralità della vita in mare i valori della Marina Militare
Meeting di Rimini 2014 di Giovanna Scotton
h, non veniamo col ferro a saccheggiare le case di Libia, e fatta preda a trarla alla riva: non hanno tal violenza nell’anima, tanta protervia, i vinti. Cantava Virgilio oltre duemila anni fa, il terribile naufragio di Enea e dei suoi uomini, approdati stremati sui lidi libici, e della richiesta d’aiuto a Didone, per bocca del venerando Ilioneo . “.. sul flutto levandosi tempestoso Orione, su ciechi banchi ci spinse e arenò, col vento violento, e vinti dal mare, per l’onde, per le impervie scogliere, ci disseminò: pochi qui al lido vostro nuotammo. Ma che popolo è questo? che barbara patria permette una simile usanza? L’asilo della sabbia ci negano, fan guerra, ci vietano di porre piede sul lido!”. Così rispose la regina: “sciogliete l’ansia dal cuore, Teucri, lasciate l’angoscia (….)io partire vi farò confortati, vi darò quanto posso”. Allo stesso modo si apre, con un tragico naufragio che il 3 ottobre
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Notiziario della Marina
2013 ha restituito alle coste siciliane 366 cadaveri - il sipario, doloroso e dibattuto, sull’ondata migratoria che ha portato il Governo italiano a varare l’operazione Mare Nostrum, il cui coordinamento è stato affidato alla Marina Militare, che ha salvato oltre 120.000 profughi. E immutati restano i valori che hanno portato alla scelta di mare Nostrum: salvaguardia della vita, aiuto a chi si trova in difficoltà, rispetto e dignità umana, soprattutto se chi arriva scampa alla morte e fugge, in cerca di futuro, pace e stabilità, da terre martoriate: le “periferie del mondo” come sono state ribattezzate nel corso dell’edizione 2014 del Meeting dell’Amicizia fra i Popoli a Rimini, dal 24 al 30 agosto. Qui è intervenuto il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, nel convegno “L’immigrazione e il bisogno delRimini, 25 agosto 2014. Personale dei reparti volo della Marina illustrano ad un giovane visitatore il principio d’impiego di Nave Cavour con l’ausilio di un modello in scala. (foto di Michele De Simone)
Rimini, 25 agosto 2014. Intervento del capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi. (foto di Michele De Simone)
l’altro: Italia, Europa, Mondo”, insieme, tra gli altri, a Sandro Gozi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari europei; monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale; monsignor Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede per le Nazioni
vai alla pagina web dell’evento sul sito internet www.marina.difesa.it
Unite. Al centro dell’intervento dell’ammiraglio De Giorgi, l’esperienza istituzionale e umana di Mare Nostrum, l’origine, l’evoluzione di questa ondata migratoria e l’organizzazione della missione - dai motivi scatenanti al coordinamento e gestione del fenomeno - fino al punto in cui ha valicato i confini dell’Italia, riconoscendo al Mediterraneo il ruolo di “porta di ingresso” per l’Europa e non per i soli Stati che vi si affacciano. Una professionalità fatta di alta specializzazione in ambienti operativi, quella illustrata dall’ammiraglio De Giorgi al meeting. Ma fatta anche di flessibilità e capacità di rimodularsi in ambiti civili, al servizio di tutta la collettività, che la Marina Militare ha avuto modo di illustrare attraverso il proprio stand istituzionale, affiancato dal Centro Mobile Informativo, che ha contato oltre 10.000 visite al giorno, tra cui anche, quella del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi. Presa d’assalto, soprattutto dai più giovani, anche la palestra di roccia, allestita nell’aerea sportiva della Fiera, in cui personale specializzato del Gruppo Operativo Incursori e della Brigata San Marco ha fatto sperimentare ai visitatori alcune tecniche addestrative di questo reparti d'élite della Marina. n
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Mare Nostrum: emergenza senza fine
di Carlo Disma
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ndici mesi di operazioni aeronavali nello stretto di Sicilia hanno esaltato la professionalità di militari e civili italiani in divisa, uomini e donne della Marina, dell’Aeronautica e della Polizia di Stato che, unendo le forze, hanno raggiunto gli obiettivi assegnati loro dal Governo. Ai numerosi plausi da parte delle maggiori Autorità, adesso si è aggiunto il ringraziamento di Papa Francesco ai marinai della Squadra Navale, presenti con una rappresentanza in Piazza San Pietro in occasione dell’udienza generale dello scorso 10 settembre. Di grande valore simbolico, poi, la donazione del crest della Squadra Navale al Santo Padre, come segno di affetto da
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Notiziario della Marina
parte di tutti gli equipaggi italiani, consegnato dal Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Filippo Maria Foffi. Nel frattempo, è aumentata la capacità di sorveglianza del teatro e di scoperta dei natanti, integrando al dispositivo del 29° Gruppo Navale l’elicottero imbarcato a pilotaggio remoto Camcopter che, grazie alla flessibilità d’impiego ed al sensore FLIR di bordo, permette di identificare rapidamente i possibili natanti di interesse, riducendo i tempi di reazione dell’apparato impegnato nei compiti di ricerca e soccorso a tutela della vita umana in mare. n In alto: Stretto di Sicilia, 13 agosto 2014 - la lancia della fregata Scirocco affianca il barcone da soccorrere. A destra: un piccolissimo migrante viene portato in salvo da un marinaio; un momento dell’avvicinamento a nave Scirocco con la lancia di bordo.
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L’operazione Mare Nostrum è in atto ormai da quasi un anno ma lo stato di emergenza non sembra poter cessare SETTEMBRE 2014
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A destra: 6 agosto 2014, il cacciatorpediniere Andrea Doria in navigazione nelle acque del Golfo di Aden al tramonto. (foto Tommaso Carlino) A sinistra, dall’alto verso il basso: 2 settembre 2014, il capitano di vascello Gianfranco Annunziata illustra la plancia dell’unità al suo comando ad alcuni membri dell’equipaggio dell’unità giapponese Takanami in visita a bordo del Doria; al centro, 10 agosto 2014, un peschereccio d’altura è affiancato dal gommone a chiglia rigida con a bordo il team ispettivo di nave Doria; in basso: il comandante controlla le operazioni dall’aletta di plancia. (foto Tommaso Carlino)
ATALANTA è l'operazione navale condotta dall’Unione Europea per prevenire e reprimere gli atti di pirateria marittima lungo le coste della Somalia a sostegno delle Risoluzioni 1814, 1816, 1838, 1846 e 1851 adottate nel 2008 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il mandato dell’operazione consiste nel proteggere le navi mercantili che transitano al largo delle coste somale, e sono dunque soggette al rischio di atti di pirateria marittima, scortando inoltre le navi mercantili del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme), incaricate di consegnare aiuti alimentari in Somalia. Le navi sotto egida dell’Unione Europea operano in una zona di mare che comprende il Golfo di Aden, le acque antistanti il Corno d'Africa e il tratto di Oceano Indiano occidentale fino alle Isole Seychelles.
Andrea Doria: tra contrasto alla pirateria e cooperazione internazionale di Davide Galli
L
Escort Task Group (di scorta ai mercantili nazionali in transito nell’area ed inserito nelle Combined Maritime Forces della Task Force 151) con cui è stata anche pianificata un’esercitazione in mare. è stata poi la volta della fregata francese Courbet, con cui il 15 settembre è stata effettuata attività addestrativa approfittando del transito di quest’ultima verso Gibuti, mentre alcuni giorni più tardi è stato il turno di un’unità sudcoreana, Munmu The Great, con visite reciproche e scambio di personale tramite elicottero. Queste opportunità di cooperazione contribuiscono sensibilmente a rafforzare i legami tra le Marine che operano in queste acque con
’impegno del cacciatorpediniere Andrea Doria da flagship dell’operazione Atalanta, avviato il 6 agosto scorso, ha visto alternare lunghe fasi di navigazione, caratterizzate da attività operativa e addestrativa nonchè di cooperazione internazionale, a brevi soste in porto, preva-
lentemente dedicate alla “diplomazia navale”, con l’incontro di autorità locali e rappresentanti diplomatici nazionali, oltre alle questioni di tipo logistico. Nelle acque del Golfo di Aden e dell’Oceano indiano occidentale l’unità ha condotto la missione primaria di contrasto del fenomeno della pirateria proteggendo il traffico mercantile in transito all’interno dell’IRTC (International Recommended Transit Corridor), mantenendo costantemente aggiornata la maritime situational awareness nell’area ed effettuando vari friendly approach (approcci ad imbarcazioni che transitano nell’area di operazioni) al fine di acquisire informazioni utili sulle possibili attività di pirateria. L’attività in mare ha permesso anche di sfruttare alcune significative opportunità di
cooperazione con le unità navali appartenenti alle altre Task Force dislocate nella stessa area di operazione. In questo ambito Nave Doria già a fine agosto ha svolto una prima attività congiunta con la nave della Marina australiana Toowoomba, appartenente alla Task Force 150, con esercitazioni volte a testare la capacità di integrazione tra marine differenti. Il mese di settembre ha visto intensificarsi le interazioni con unità di altre marine, a cominciare dall’unità giapponese Takanami, flagship del Japanese
un obiettivo comune - contrastare il fenomeno della pirateria marittima, - ma rappresentano al contempo una vera e propria funzione strategica che giova indirettamente anche alle altre capacità dello strumento aeronavale e più in generale alla Marina stessa. n SETTEMBRE 2014
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Dopo sette mesi di missione Ocean Shield
Nave Mimbelli ritorna in Patria di Antonio Cosentino
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ette mesi e circa 70.000 km percorsi: questi i numeri della partecipazione di nave Mimbelli all’operazione NATO antipirateria Ocean Shield. Un impegno notevole, che ha richiesto all’equipaggio del cacciatorpediniere professionalità e perizia durante le settimane trascorse in attività operativa, lontano dai propri cari, nelle acque dell'Oceano Indiano e del Golfo di Aden. Al comando del capitano di vascello Davide Berna, la nave italiana ha condotto, accanto alle operazioni di antipirateria, anche le consuete attività di diplomazia navale, assistenza umanitaria ed addestramento di
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marine amiche per contribuire al mantenimento della sicurezza internazionale. All’arrivo in porto, il 19 agosto, l’equipaggio ha ricevuto il premio più grande per la pazienza e l’abnegazione dimostrate: oltre tremila, tra familiari, parenti ed amici, pronti ad accogliere e riabbracciare i propri cari, meritato coronamento di 160 giorni dedicati alla sicurezza colettiva. n In alto nave Mimbelli in navigazione (foto archivio Marina Militare). A destra: Taranto, 19 agosto 2014, marinai salutano i propri cari venuti ad accoglierli in banchina, a seguire il comandante di nave Mimbelli, capitano di vascello Davide Berna abbraccia i propri cari.
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più di 160 giorni in mare con oltre 37.000 miglia di navigazione percorsennelle acque dell'Oceano Indiano e del Golfo di Aden
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SMEREX 2014
La Marina si esercita nella ricerca e soccorso di sommergibili sinistrati di Carlo Disma
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perare con i sommergibili comporta il rischio intrinseco di dover affrontare e risolvere le eventuali emergenze che avvenissero a bordo dei battelli. Per la caratteristica navigazione che lo contraddistingue, il sommergibile
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che, a causa di un malfunzionamento, perdesse la propulsione restando adagiato sul fondale, richiederebbe una pronta assistenza da parte di mezzi e specialisti in grado di intervenire nel luogo dell’incidente, sopra e sotto la superficie del mare. Le complesse procedure d’intervento e soccorso, definite in gergo SUBSAR, sono state oggetto dell’esercitazione SMEREX 14,
svolta dalla Marina Militare tra l’8 e il 20 settembre scorsi nelle acque tarantine di Marina di Ginosa. Ben dodici giorni di attività, durante i quali le componenti specialistiche dedicate a tali compiti – in primis la nave da soccorso sommergibili Anteo, i subacquei paracadutisti del Nucleo SPAG (Submarine Parachute Assistance Group) di pronto intervento aviolanciato ed i palombari del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN – si sono potuti addestrare nei rispettivi compiti di ricerca, soccorso ed assistenza. Quando il segnale di soccorso lanciato dal sommergibile tramite la boa SEPIRB viene ricevuto dalla centrale COSPAS-SARSAT di Bari, infatti, si attiva la catena d’allarme sotto il controllo operativo di CINCNAV. Da questo momento, nel caso in cui l’equipaggio sia fuoriuscito autonomamente dal sommergibile e sia in attesa di essere soccorso, interverranno i paracadutisti dello SPAG: nella simulazione gli specialisti si sono lanciati da un C-130J dell’Aeronautica Militare ed hanno allestito il villaggio galleg-
giante di tende autogonfiabili destinate alle operazioni di primo soccorso. Se invece è necessario riportare in superficie l’equipaggio, opereranno i palombari del GOS, supportati dalla nave Anteo, con la campana McCann ed il minisommergibile SRV-300, in grado di intervenire direttamente sullo scafo del sommergibile, in modo da favorire il ricambio d’aria e portare l’equipaggio in salvo. Come questa capacità rappresenti una risorsa interessante per ogni marina moderna, lo dimostra la consueta partecipazione di esperti provenienti dalle diverse marine estere che conferma l’indiscussa preparazione della Marina Militare in questo settore dedicato alla tutela della vita umana in mare. n
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Taranto, 9 settembre 2014. Nave Anteo con bene in vista l’argano per il deposito fuoribordo ed il recupero del minisommergibile SRV-300 e, alla sua sinistra, il sommergibile Scirè. A sinistra: prova in superficie di impiego della campana McCann.
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Gli uomini che hanno fatto la storia della Marina:
Alberto Da Zara di Desirée Tommaselli
A
lberto Da Zara fu uomo di azione e di pensiero; dotato di una profonda cultura umanistica, svolse la sua carriera quasi interamente a bordo, tenendo a mente l’esempio di chi lo aveva preceduto nel mestiere e gli insegnamenti dei grandi letterati come Machiavelli. Appassionato di equitazione, cui era stato avviato dal padre - ex ufficiale di cavalleria -, fu grande sportivo e conoscitore delle lingue straniere. Eclettico e indipendente, riflessivo e risoluto, equilibrato e ironico, è sicuramente una delle personalità più complesse e intriganti della storia della Marina. Privo di eredi diretti, ha affidato la memoria della sua vita ad un libro, da lui redatto una volta lasciato il servizio, edito da Mondadori nel 1949 con il titolo di Pelle d’Ammiraglio. La pubblicazione non è una semplice autobiografia ma, secondo l’intendimento espresso dallo stesso autore, un diario di quello che ha “veduto, provato e operato, traendo dalle esperienze giudizi e convinzioni”, scritto “soprattutto per onorare uomini e opere non apparsi sulla scena della Storia, e quindi condannati all’oblio”. I ricordi personali si stagliano su fatti notevoli cui Da Zara prese parte dando il proprio contributo, spesso fondamentale, se non deci-
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sivo, sia in pace sia in guerra. Abituato fin da ragazzo agli ambienti internazionali, rappresentò sempre al meglio la Marina e l’Italia negli incarichi all’estero. Tra questi, il più desiderato fu certamente quello di Comandante della cannoniera fluviale Carlotto in Cina, “in quell’epoca, il comando più brillante che un tenente di vascello potesse desiderare, (…) il più esotico, il più indipendente e, dal punto di vista professionale, il più interessante, per la navigazione della sezione alta del magno fiume cinese, tormentato nell’ultimo tratto navigabile da rapide di leggendaria violenza”. La cannoniera era stata costruita a Shangai con lo scopo di navigare lo Yang-tze Kiang e, con tale aspirazione, Da Zara aveva chiesto la destinazione, ottenuta nel 1922. Egli ricorda di
essere partito dall’Italia “col proposito di portare finalmente la bandiera italiana al di là di Ichang, oltre Suifa, sino ai piedi del Tibet misterioso”. La grande prova, fino ad allora mai riuscita nonostante i numerosi tentativi attuati da altre navi straniere, fu compiuta da Da Zara nel 1923. L’impresa, che va annoverata tra le grandi esplorazioni geografiche condotte dalla Marina, ebbe grande risonanza e procurò l’elogio del Ministro della Marina Thaon di Revel al comandante e a tutto l’equipaggio. In guerra si distinse in numerose azioni: durante il primo conflitto
Le copertine del libro “Pelle d’Ammiraglio” di Alberto Da Zara nell’edizione Mondadori del 1949 e in quella dell’Ufficio Storico della Marina Militare, pubblicata quest’anno.
Ammiraglio Da Zara 1942 (Foto Ufficio Storico Marina Militare, fondo Fraccaroli).
mondiale fu al comando dell’operazione di occupazione dell’isola di Pelagosa (11 luglio 1915) e, oltre a svolgere l’attività legata all’imbarco sullo Sparviero, prese parte a due tentativi di forzamento della base navale austriaca di Pola con il “barchino saltatore” Cavalletta e compì una serie di missioni contro la costa nemica quale volontario sui Mas (1918). Ma il “capolavoro professionale” di
Da Zara fu la battaglia di Pantelleria del 15 giugno 1942, una delle azioni di superficie della storia della Regia Marina “più note e meno studiate”, nonché lo scontro di superficie diurno durante il quale avvenne il maggior scambio di colpi tra inglesi ed italiani nel corso della seconda guerra mondiale, come rilevano Enrico Cernuschi e Andrea Tirondola, curatori della riedizione di Pelle d’Ammiraglio per i tipi dell’Ufficio Storico della Marina Militare (2014). Durante lo scontro la VII Divisione comandata da Da
Zara procurò danni e perdite al convoglio avversario, suggellando la completa vittoria delle armi italiane nella serie di scontri passata alla storia come la “Battaglia di mezzo giugno”. Ma la prova più difficile per Da Zara fu rappresentata dalle vicende susseguitesi a Malta, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Comandante della V Divisione navale dislocata a Taranto e del Settore Sud delle Forze Navali da Battaglia, eseguì l’ordine impartito dall’Ammiraglio De Courten, Capo di SETTEMBRE 2014
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A sinistra: il “Carlotto” in navigazione sullo Yang-tze Kiang.
Da Zara, comandante del mezzo d'assalto “Cavaletta”, a colloquio con Thaon di Revel, primavera 1918. In basso: Battaglia di Pantelleria, 15 giugno 1942, il “Montecuccoli” al tiro contro le navi inglesi (foto collezione Enrico Cernuschi).
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Stato Maggiore della Marina, di trasferire le navi a Malta, nonostante la riluttanza di alcuni suoi sottoposti, favorevoli all’autoaffondamento delle navi, e contro ogni suo convincimento personale. Appreso della morte dell'ammiraglio Bergamini, assunse il comando della flotta italiana riunita sull’isola, prendendo su di sé la responsabilità di decidere delle sorti della Marina, isolato da ogni comunicazione con il Capo di Stato Maggiore della Forza Armata. Come disse nei propri ricordi l’Ammiraglio Franco Garofalo, comandante dei cacciatorpediniere di squadra, “…egli è l’uomo più adatto per diritto acquisito a Pantelleria, ad essere il nostro Capo; quegli che, meglio di ogni altro, può in questo momento guardare negli occhi degli inglesi.” Convocato dall’Ammiraglio inglese Cunningham, Da Zara fu ricevuto al punto di sbarco dal Capo di Stato Maggiore, commodoro Dick,
A sinistra: Malta, La Valletta. L'ammiraglio Da Zara ispeziona il picchetto inglese l'11 settembre 1943. Sotto: l'ammiraglio Cunningham e l'ammiraglio Da Zara dopo il loro colloquio (foto collezione Enrico Cernuschi).
che lo invitò a ispezionare il picchetto schierato sulla banchina che “rivelava il tono e lo stile dell’accoglienza”. L’incontro tra i due ammiragli si svolse senza l’uso di interpreti e Da Zara risolutamente affermò che non avrebbe ammainato la bandiera né consegnato le navi. L’ammiraglio Cunningham lo rassicurò sui termini dell’armistizio e discusse con lui la nuova dislocazione delle navi. Cunningham accompagnò Da Zara fino all’auto e, stringendogli la mano disse: “Yours is a very difficult job, admiral”. Il prestigio e le doti personali avevano giovato alla Marina e all’Italia e Da Zara aveva gestito al meglio le sorti della Forza Armata, incarnando il motto posto all’inizio del suo libro: “Feci quod potui, faciant meliora potentes”. Per il suo operato nei giorni dell’armistizio, a Da Zara fu concessa la croce di Commendatore dell’Ordine Militare d’Italia nel 1947. n
A
lberto Da Zara nacque a Padova l'8 aprile 1889. Ammesso alla Regia Accademia Navale di Livorno nel 1907 e imbarcato nel dicembre 1910 sulla corazzata Roma, fu promosso Guardiamarina nel marzo 1911 e destinato sul Vittorio Emanuele, col quale prese parte alla guerra italo-turca. Imbarcato sul Regina Elena (1912) e sullo yacht reale Trinacria (1913), promosso sottotenente di vascello, fu ufficiale di rotta sul cacciatorpediniere Irrequieto (1915). Durante la Prima Guerra Mondiale si distinse per una serie di azioni che gli valsero la promozione a tenente di vascello per merito di guerra e due Medaglie d’argento al Valor Militare. Da primo tenente di vascello (1920), ebbe il comando dello yacht armato Cirenaica - distaccato per quasi due anni nel Dodecanneso – e quello della cannoniera fluviale Carlotto, con la quale risalì lo Yang-tze Kiang (1923). Raggiunto il grado di capitano di corvetta, fu comandante in seconda dell'incrociatore Quarto (1926) e comandante dei cacciatorpediniere Prestinari (1926-1927) e Crispi (1927-1928). Promosso capitano di fregata (1927), fu trasferito a Venezia come Sottocapo di Stato Maggiore e Capo Ufficio Mobilitazione del Comando Militare Marittimo dell'Alto Adriatico nel 1928. Comandante in seconda della corazzata Duilio e del Vespucci e Comandante del Colombo, divenne capitano di vascello nel 1933. Comandante dell'incrociatore Emanuele Filiberto Duca d'Aosta e dell'incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli destinato in Estremo Oriente, sbarcò alla fine del 1938. contrammiraglio nel 1939, a capo del Comando Militare Marittimo in Albania fino a metà maggio 1940, partecipò alla Battaglia di Punta Stilo al comando del Gruppo “Giussano-Diaz”, nell’ambito della IV Divisione navale. Ammiraglio di divisione (1942), comandante della VII Divisione navale, fu il protagonista della Battaglia di Pantelleria. Posto a capo della V Divisione navale e del Settore Sud delle Forze Navali da Battaglia (1943), dopo l’armistizio e la morte dell’ammiraglio Bergamini divenne il Comandante in Capo della Squadra Navale, gestendo le sorti della Marina italiana riunita a Malta. Lasciato l’incarico alla fine del 1943 e assunto il comando del Dipartimento dello Ionio, divenne ammiraglio di squadra nel 1944, concludendo la carriera come Ammiraglio Ispettore delle Forze Navali. Collocato in ausiliaria a domanda nel dicembre 1946, si ritirò a vita privata a Foggia, dove morì il 4 giugno 1951. SETTEMBRE 2014
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GOSTO
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l Durand de La Penne, impegnato nella Campagna d’Istruzione 2014 con gli allievi della prima classe dell'Accademia Navale di Livorno, dopo la tappa londinese rientra nel Mar Mediterraneo per fare sosta a Malaga (Spagna), ultima tappa prima del rientro a Taranto. Durante la navigazione verso la città spagnola il cacciatorpediniere ha partecipato a un'esercitazione bilaterale con la corvetta spagnola Vigia, che prevedeva una prova di abbordaggio condotto dal team dell’Armada Española, per la verifica di documenti e carico su mercantile simulato da nave Durand de La Penne.
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AGOSTO
romuovere gli interessi maritP timi dei paesi membri e sviluppare relazioni di amicizia e partenariato tra tutte le Marine rappresentate dagli addetti navali e con i dipartimenti e le agenzie istituzionali statunitensi, in primi la US Navy e lo US Marine Corps, questo è l’obiettivo dell’associazione di addetti navali più importante al mondo. Con sede a Washington e con circa 100 iscritti, da oggi per un anno opera sotto la guida dell’addetto italiano, capitano di vascello Valter Zappellini, subentrato al collega tedesco, capitano di vascello Michael Setzer.
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AGOSTO
inquanta allievi ufficiali del C corpo di Stato Maggiore dell’Accademia Navale di Livorno
(corso Titani) hanno svolto uno stage di orientamento presso il Comando Flottiglia Sommergibili, nell’ambito della campagna estiva 2014. Articolato da un denso programma, costituito da lezioni presso il Centro Addestramento Sommergibili, da un’uscita in mare sul sommergibile Pelosi e da una visita a bordo del sommergibile Scirè. Lo scopo di questo stage è stato quello di far acquisire ai futuri ufficiali, una panoramica sulle opportunità d’impiego nella componente specialistica subacquea.
IL MESE IN IMMAgINI
9S
ETTEMBRE
a Marina Militare ha ricordato L i caduti in mare con la cerimonia commemorativa della “giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare”. La cerimonia si è svolta presso il monumento nazionale al “Marinaio d’Italia” di Brindisi e nelle acque dell’arcipelago di La Maddalena a bordo della fregata Margottini. La giornata commemorativa è stata dedicata al giorno in cui si ricorda l’affondamento della corazzata Roma. La regia nave Roma, è stata identificata il 17 giugno del 2012, parte del relitto si trova adagiato a circa mille metri di profondità.
10 S
ETTEMBRE
i ringrazio per l’ammirevole V opera in favore di tanti fratelli in cerca di speranza. Con queste parole Papa Francesco, rivolgendosi ai marinai della Squadra Navale presenti in piazza San Pietro ha voluto ringraziare ed elogiare la Marina Militare per quanto sta facendo con l’operazione Mare Nostrum. Una piazza gremita di gente proveniente da ogni parte del mondo che alle parole di ringraziamento di Sua Santità ha fatto seguire uno spontaneo applauso rivolto agli uomini in divisa della Squadra Navale e a tutti gli equipaggi impegnati dal 18 ottobre 2013 nello Stretto di Sicilia.
14 S
ETTEMBRE
gaiola, in provincia di Cuneo, A lungo le acque dello Stura, sono stati assegnati gli ultimi titoli tricolori della stagione agonistica con il Campionato Italiano di discesa classica Ragazzi, Under 23 e Master. La Squadra del Centro Sportivo Agonistico di Canoa Fluviale della Marina Militare di Luni - Sarzana, sotto l'attenta guida degli allenatori/atleti sottocapo Marco Salogni e sottocapo Mariano Bifano, si è ben distinta ancora una volta concludendo la “spedizione” con un “bottino” di 24 medaglie, di cui 15 d’oro, 7 d’argento e 2 di bronzo, oltre ai numerosi piazzamenti.
di Pasquale Prinzivalli
15 S
ETTEMBRE
ella Stazione Navale Mar N grande a Taranto, alla presenza dell'ammiraglio di squadra Filippo Maria Foffi, Comandante in Capo della Squadra Navale, si è svolta la cerimonia di cessione del Comando delle Forze d’Altura (COMFORAL) e Commander of Italian Maritime Forces (COMITMARFOR) fra l’ammiraglio di divisione Paolo Treu (cedente) ed il contrammiraglio Andrea gueglio (subentrante).
17 S
ETTEMBRE
i è tenuto presso l’aula multimeS diale del Comando delle Forze da Pattugliamento (Comforpat), ad Augusta, il “Primo Seminario UNHCR” a favore del personale della Marina. Tema principale del seminario la protezione dei rifugiati in base al diritto internazionale, alla normativa europea e alla legislazione italiana. La Marina Militare ha partecipato con una rappresentanza degli equipaggi delle navi, tra cui alcuni comandanti, impegnati nell’Operazione Mare Nostrum e “addetti ai lavori” nel campo del diritto nazionale ed internazionale.
17 S
ETTEMBRE
l Convegno annuale dell’AssociaIElettronica, zione italiana di Elettrotecnica, Automazione, informatica e Telecomunicazioni (AEIT) è stato inaugurato con la spettacolare rievocazione dell’accensione del Faro della Vittoria di Trieste, avvenuta nel lontano 1930. Al tramonto, dopo la cerimonia dell’ammaina Bandiera, nave Procida, con gli ospiti a bordo, ha mollato gli ormeggi dal molo Bersagliere per trasferirsi nelle acque antistanti il Faro della Vittoria, dove il prefetto di Trieste, dalla plancia della nave, ha attivato il quarto faro più alto d’Europa con un sistema laser verde.
IL MESE IN IMMAgINI
19 S
ETTEMBRE
i è svolto, a bordo di Nave CaS vour ormeggiata nella Stazione Mar grande di Taranto, il 20° Campionato Interforze di Tiro a Volo, specialità “Double Trap”che ha visto sfidarsi circa 80 atleti appartenenti ai gruppi sportivi delle Forze Armate e Corpi dello Stato. La Marina è stata protagonista grazie al sottocapo Alessandro Chianese, vincitore nella categoria Eccellenza con un punteggio di 102; nella competizione a squadre il trio ChianeseRossi-Barillà ha conquistato il gradino più alto del podio davanti alle squadre delle Fiamme Oro e dell’Aeronautica.
20 S
ETTEMBRE
resso il Comando Flottiglia P Sommergibili, nella Base Navale Mar Piccolo di Taranto, si sono radunati circa 100 centauri, con le loro splendide Ducati. A offrire una cornice inedita all’evento, i moderni sottomarini, Scirè e Pelosi, e la Scuola Sommergibili, fiore all’occhiello della Componente Subacquea della Marina. La giornata, si è conclusa nella sala storica della Scuola con le foto e lo scambio di targhe simboliche tra i Club partecipanti e i rappresentanti della Marina, che hanno voluto evidenziare i legami tra due eccellenze italiane: Ducati e Marina Militare Italiana.
23 S
ETTEMBRE
ave Sirio e nave Orione per la N prima volta dopo oltre 10 anni dall’inizio della propria vita operativa, saranno comandate da un tenente di vascello e non più da un capitano di fregata. Oltre alle diverse attività antinquinamento, i pattugliatori Sirio ed Orione prendono parte alle missioni di Vigilanza Pesca e controllo dei flussi migratori nello stretto di Sicilia, alle sessioni della Scuola di Comando Navale e partecipano ad attività di cooperazione multinazionale con i paesi rivieraschi e, dall’ottobre 2013, hanno preso parte all’Operazione Mare Nostrum.
Coppa Primavela 2014
La Marina Militare a supporto delle manifestazioni “XXIX Coppa Primavela” e “Campionato Italiano Giovanile” di Pasquale Prinzivalli
S
i è conclusa a Napoli la 29ma edizione della Coppa Primavela, la Coppa del Presidente e la Coppa Cadetti, appuntamento velico per le classi: Optimist - Techno 293 – L’Equipe U12. Si è trattato, come ogni anno, di una grande festa della vela giovanile. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato Promotore Grande Vela e con la collaborazione del Comitato V zona F.I.V. (Campania) e della Sezione Velica di Napoli della Marina Militare che ha curato la logistica della manifesta-
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Notiziario della Marina
zione mettendo a disposizione degli atleti e degli accompagnatori le aree della base navale. La sezione velica di Napoli ha inoltre concesso l’utilizzo dei propri spazi agli atleti impegnati nelle regate sulle tavole a vela ed ha ospitato decine di gommoni che l’organizzazione ha utilizzato quali mezzi navali di assistenza agli atleti e dei giudici dei comitati di regata. Grande è stato l’apprezzamento da parte della Federazione Italiana Vela che, senza questo contributo organizzativo e logistico che la Marina Militare ha fornito, difficilmente si sarebbe raggiunta la buona riuscita di un evento di tale portata, nel pieno centro di Napoli. n
Napoli, 31 agosto 2014. Fase di una parenza della classe Optimist. In basso: giro di boa della classe laser radial, a seguire barche armate, pronte a scendere in acqua. (foto di Fabio Taccola)
Canottaggio medaglia d'argento ai Campionati Mondiali di Amsterdam di Pasquale Prinzivalli
G
li atleti della Marina sono sempre motivo di grande orgoglio per la Forza Armats. Lo è innanzi tutto il risultato conseguito dal sottocapo Gianluca Barattolo: il timoniere dell’ "otto con" pesi leggeri si è aggiudicato la medaglia d’argento nella finale del Campionato Mondiale Assoluto e Pesi Leggeri, disputato dal 24 al 31 agosto ad Amsterdam, in Olanda. Con questa medaglia d’argento, la
Marina Militare ha messo a segno un notevole risultato in questa particolare specialità, che ne conferma l’eccellenza al livello internazionale. Grande prova anche per gli Under 23, Vincenzo Abbagnale e Giovanni Abagnale, già campioni del mondo che, in questa occasione, si sono impegnati nelle rispettive specialità olimpiche. Vincenzo ha primeggiato nella finale B del “quattro senza” seniores, raggiungendo la settima posizione assoluta; Giovanni è invece
arrivato terzo nella finale B, con un nono posto assoluto. Visti i risultati, tutto fa ben sperare per la loro partecipazione alle qualificazioni olimpiche durante i prossimi Campionati Mondiali. In bocca al lupo ragazzi! n Amsterdam, 31 agoosto 2014. In alto: l’equipaggio dell’ottocon festeggia l’argento ai campionati mondiali. In basso: a sinistra il comune di prima classe Abbagnale Vincenzo, nell’altra foto con il cappello bianco il comune di prima classe Abagnale Giovanni.
i vostri scatti inviate le vostre foto alla massima risoluzione corredate di didascalie a: notiziario.marina@gmail.com
Mar Mediterraneo, 18 agosto 2014. Bordo d nave Palinuro (foto di Alessio Romano).
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