Inaugurata nella ricorrenza dell'11 giugno 2008, la strage del depuratore
Quattro nomi su una targa, ma le vittime furono sei
Quello che segue è il testo trascritto dal video che è stato pubblicato in rete sul sito YouTube, per informare circa l'avvenuta apposizione della lapide commemorativa – non risulta che altri media e la stampa ne abbiano parlato – e proporre domande su alcuni aspetti poco chiari di una iniziativa compiuta a nome dell'intera comunità di Mineo, posta di fronte a tragici eventi che vanno oltre i confini locali.
Alba Siciliana 2014, giugno, lunedì 16 (n. 6)
A Mineo qualcosa si muove? (oltre alle frane)
L'Osservatorio per la trasparenza amministrativa a Mineo ha realizzato una breve video-inchiesta sul caso della frana di Montata Grande. Nel corso dei mesi precedenti erano già stati dedicati due articoli all'argomento, pubblicati rispettivamente su "Qui Mineo" n. 80 del 16 dicembre 2013 e su "Alba Siciliana" n. 5 del 9 giugno 2014. La tutela delle persone nella loro incolumità e la salvaguardia dei beni pubblici e privati rientrano tra i doveri primari delle amministrazioni locali, che sono perseguibili in sede civile e penale tanto per i mancati interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, quanto per le conseguenze dell'incuria, causa di eventi la cui gravità non è quantificabile e che aprirebbero nuove stagioni giudiziarie fino a condanne con oneri paragonabili a quelli dei mancati interventi, se non perfino maggiori oltre ai risvolti penali. In questi giorni esponenti dell'amministrazione di Mineo hanno riferito in sede di Consiglio comunale di aver effettuato ricognizioni sul posto: è un primo passo, senza dubbio, ma al quale dovranno seguire altre azioni reali perché si riesca a intravedere una via di soluzione ai casi più critici del dissesto idrogeologico del vasto territorio, anche ma non solo in vicinanza al centro abitato. Quello che segue è il testo trascritto dalla video-inchiesta pubblicata in rete sul sito YouTube.
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