Il Metauro n. 24 2013

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Numero 24

Quindicinale di informazione locale

redazione@ilmetauro.it • www.ilmetauro.it

FOSSOMBRONE

Sanità: una querelle infinita

A dicembre spuntano le lumache

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SALTARA

ALESSANDRO MARCONI

A Calcinelli nasce "Gaucho"

Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business - Pesaro 91/2009

È

già dicembre! Pare ieri che avevamo stappato la bottiglia di spumante per far festa eppure, un nuovo anno è quasi alle porte. Il trascorrere del tempo, così inesorabile e cosi inafferrabile, è tecnicamente incontrollabile ed il rischio vero è che ci si ritrovi, alla fine di un anno, o di una vita, accorgendosi di aver vissuto poco o nulla dei propri giorni, della propria esistenza perché, paradossalmente, “non abbiamo avuto abbastanza tempo”. Si vive il presente proiettati già nel futuro. Veloci per forza e a tutti i costi. Il cliente vuole subito la sua merce, perché paga ed ha sempre ragione; occorre aggiornarsi su abiti e cellulari alla moda per evitare l’etichetta di “sfigato”. Alcune volte si è veloci anche nei rapporti umani perché, se ci pensi troppo, magari ti commuovi e, fare del bene, fa perdere tempo. Tempo e velocità, velocità e tempo. Confesso di essermi innamorato di quelle lumache "milanesi", giganti, fucsia, di plastica, sparpagliate in qualche località glamour della riviera romagnola. La lumaca, che oggi a causa dei pesticidi non si trova quasi più nelle campagne, è il simbolo della lentezza. Anche lei trasformata in un logo commerciale. La lumaca è affascinante. In lei c’è tutto. C’è un senso di “saggezza” nel suo aspetto primitivo; la lumaca è un “camper vivente” con la sua casa autoportante e, sessualmente è un’ermafrodita, ma questo è un altro discorso... Nonostante la sua 'bava', nella sua lentezza è estremamente tenera e completa. Perché è innegabile che le cose lente vengono meglio. Lo dimostra il pane lievitato naturalmente, un pollo cresciuto secondo i tempi di madre terra, un buon vino invecchiato nel silenzio di una cantina. La vera scommessa ora è sapersi fermare, come fa ogni tanto la lumaca, riflettere e ripartire con le idee più chiare

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Anno 5 • dicembre 2013 • COPIA GRATUITA

EDITORIALE

DI

Il Giornale del Metauro 24 - 2013

PAGINA 13

M. MAGGIORE

L'atleta di F ano

«Nessuna frangia nel PD» PAGINA 14

CARTOCETO

Una petizione per Cartoceto PAGINA 17

IL 25 FEBBRAIO 2014 ATTESA LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

Lisippo, l'odissea di un'opera d'arte contesa Alberto Berardi ripercorre la storia dal ritrovamento ad oggi. Sua la prova che la statua era in Adriatico

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uando nel giugno del 1964 alcuni pescatori fanesi in Adriatico si resero conto di aver tirato a bordo qualcosa di insolito si sentirono gelare il sangue nelle vene. Pensarono ad una mina oppure ad un cadavere, ben presto si resero però conto di aver pescato una pesante statua difficile da esaminare perché ricoperta quasi interamente da concrezioni marine. Ignari del valore storico artistico della stessa ma intuendone il valore venale decisero di non consegnarla alle autorità. Dopo averla distesa su una carretta per le cassette di pesce e ricoperta con vecchie reti la portarono di nascosto a casa del proprietario del peschereccio. La voce però si diffuse

ed incominciò così il pellegrinaggio degli interessati all’acquisto. La spuntò un piccolo antiquario eugubino che per pagarla prese a prestito dai parenti ricchi il denaro necessario (3 milioni e mezzo di allora). La statua che nel frattempo era stata sotterrata in un campo di cavoli fu riportata alla luce, caricata su una Seicento multipla e trasferita a Gubbio. Non potendo sanare il debito la statua passò a coloro che avevano anticipato il denaro e nuovamente apparvero i possibili acquirenti. La rivalità tra loro produsse una lettera anonima e l’intervento delle autorità. Al momento della perquisizione fu trovato però soltanto il drappo rosso che una volta

la ricopriva. Quattro processi non riuscirono a far luce. Mancava il corpo del reato, tutti assolti. Pochi mesi dopo l’ultima sentenza nel 1970 la statua apparve a Londra presso la galleria “Artemis”. I responsabili della stessa affermarono di averla acquistata da un mercante tedesco Heinz Herzer il quale sostenne a sua volta che proveniva da una collezione sudamericana. Da Londra la statua passò a Monaco di Baviera per il restauro entrando nel giro grosso del mercato internazionale delle opere d’arte di dubbia provenienza. Ormai molti esperti concordavano sull’attribuzione al grande scultore greco Lisippo. Scesero in campo i grandi: il Metropolitan di

New York ed il Getty Museum di Los Angeles. La disputa a suon di milioni di dollari fu vinta da quest’ultimo. Furono messi sul piatto 3 milioni e 900 mila dollari e “L’Atleta di Fano”, come oggi l’opera è indicata in letteratura, varcò l’Atlantico e sbarcò sulle coste del Pacifico. Fano, la Provincia di Pesaro-Urbino, le Marche, l’Italia avevano perduto, almeno temporaneamente, la grande occasione. La stupenda statua bronzea di un giovane atleta che si incorona dopo la vittoria in una gara olimpica, una statua di enorme valore artistico e culturale avrebbe potuto cambiare le sorti economiche della città i cui pescatori l’avevano fatta riemergere dal fondo del


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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

Auguri a tutti i lettori del Metauro dal Maestro Gilberto Grilli

Pietro Annigoni, NativitĂ

Annigoni - Tommasi Ferroni - Possenti - Piacesi - Bartolini - Sacchi Caffè - Bonetti - Quintavalla - Tagliaferro - Mazziero - Cucchiarini - Schifano D'arcevia - Del Bono - Pistolesi - Kostabi - Santos

Diamanti FANO

Mostra a cura di Gilberto Grilli

- Arco d'Augusto, Associazione Culturale Exhibition Art

Da Sabato 30 novembre a Domenica 15 dicembre 2013 Orario: tutti i giorni dalle 16 alle 20


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Primo piano mare in cui era sprofondata non sappiamo quando, non sappiamo come. Ma in città era passata come una meteora e di essa non restava che il ricordo ed una foto. Almeno fino a quando per una serie fortunata di circostanze toccò a chi scrive far tornare alla luce un frammento della concrezione marina che una volta la ricopriva staccata dalla statua con un colpo di vanga al momento della riesumazione dal campo di cavoli. Questa volta il pezzo, prova provata della illecita esportazione dell’opera, finì dove sarebbe dovuta finire a suo tempo la statua:

La stupenda statua bronzea avrebbe potuto cambiare le sorti economiche della città di Fano, i cui pescatori l’avevano fatta riemergere dal fondo del mare fu consegnata alle autorità competenti. Oggi quel pezzo rappresenta l’u-

nico elemento per chiedere al Getty ed indirettamente al Governo U.S.A. la restituzione dell’opera lisippea illegalmente uscita dal nostro Paese. Una azione che l’allora Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli intraprese con l’energia necessaria e che tutti ci auguriamo possa concludersi dopo due pronunciamenti positivi del tribunale di Pesaro con un successo anche in Cassazione nell’udienza fissata per il 25 febbraio prossimo venturo. Della vicenda che come è facile intuire tocca alla radice l’enorme problema della restituzione delle

opere d’arte antiche e moderne sottratte con la forza, con l’astuzia o con il denaro agli Stati proprietari da mercanti senza scrupoli e da collezionisti privati i cui disinvolti acquisti incrementano fortemente fenomeni criminosi quali l’attività dei “tombaroli” nei siti archeologici, si è parlato e si continua a parlare sulla stampa nazionale ed internazionale nell’indifferenza colpevole e nel silenzio assordante di Governi nei cui territori le opere si sono concentrate seguendo l’odore del denaro invece di quello dell’arte e della storia ALBERTO BERARDI

L'atleta di Fano attribuito allo scultore greco Lisippo. Ossi si trova al Getty Museum di Malibù (California)

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OMAGGIO AL MAESTRO PINO PAIONI

“Accademico di nessuna Accademia”

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el rammarico della sua assenza, oggi, alcuni brevi pensieri ‘intorno’ alla figura di un Maestro che ha avuto il merito di ‘iniziare’ il percorso del Centro di Semiotica di Urbino, accompagnarlo, maturarlo e, poi, lasciarlo con nobiltà di intelletto. Urbinate per “scommessa” da più di 50 anni, forse proprio per scommessa si trova nell’avventura di incontri così importanti da segnare fin da subito le sue scelte: fra Urbino e Parigi, luogo elettivo di formazione, Paioni sceglie la ‘magica’ città ducale e ad essa affida nel lungo cammino il suo pensiero, la sua attenzione, la sua profonda lettura, la saggia curiosità dei segni dell’uomo e del paesaggio appunto ‘magico’ urbinate, che ci ha trasmesso in tutti i suoi interventi scritti, ma, soprattutto orali, sempre innovativi, e, con la grande capacità di aprire in poche righe o parole nuovi ed intensi campi di ricerca e acuta indagine. Nella lunga attività di direzione del Centro di Semiotica la sua caparbia volontà di sapere e pensare lo hanno spinto sempre fuori dai confini del quotidiano e delle ‘ristrette’ accademie, con uno sguardo di lungo respiro verso orizzonti internazionali. Ne testimonia l’attività del

Centro sotto la sua direzione pacata e contemporaneamente energica sino a renderla celebre nelle grandi università americane ed europee. I Cultural Studies (tra i numerosi esempi che si potrebbero fare), uno dei grandi movimenti di rinnovamento degli studi sociali negli Stati Uniti, hanno avuto ad Urbino uno spazio intenso di crescita e maturazione, attraverso la presenza costante negli anni di nomi come Greimas, Lyotard, Marin, de Certeau, Barthes…e ancora tanti tanti nomi indimenticabili. ‘Traghettatore’ di cultura, dunque, – una delle rare definizioni che ha amato dare di sé – ne testimonia la sua attività di raffinato editor dei quaderni del Centro e di direttore degli Stages estivi, anch’essi ormai famosi oltre tutti i confini geografici, dove figurano contributi e presenze della élite culturale americana ed europea. Il suo lavoro di acuto ‘indagatore’ ha continuato a riservarci gradevoli sorprese, fino a non molto tempo fa. Da questo ‘irregolare’ osservatore della cultura contemporanea, con la sua sorprendente arte di diagonalizzare l’attualità con la storia, l’uditore ne ha sempre tratto e ne trarrà anche in futuro una luce sul presente e sugli avvenimenti di cui

Pino Paioni e Katia Migliori a Monteciccardo Biennale d’arte “Silenzio e Musica” presso il Conventino curata dalla Prof. Migliori - Maggio 1995

è contemporaneo. Questa la potenza della sua parola che dice, e, mentre dice, si fa scrittura nella oralità stessa. –“Sono uno sperimentatore”: non posso pensare la stessa cosa che ho pensato in precedenza…– I suoi racconti divengono allora la propria autobiografia intellettuale.

E lì, scopriamo la profondità e la grandezza della sua cultura, le varietà delle sue ‘preoccupazioni’ intellettuali, la sua curiosità sempre in “allerta”. Una libertà ed una generosità di parola e di impegno che permettono meglio di chiarire l’esperienza di lettura del suo lungo lavoro: interventi, conferenze,

saggi, entretiens che donano a ciascuno di noi la possibilità di seguire il cammino del suo pensiero e, il suo perenne rinnovarsi. Sapiente nel parlare nel suo silenzio. Il silenzio è stato e resta, per me, per tutti noi, la sua parola, il suo “Labor”, la sua “Skholé”, infine, il suo “ludus” KATIA MIGLIORI

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

Fossombrone Sanità, querelle infinita

23 novembre - La conferenza stampa della Giunta con Almerino Mezzolani e Maria Capalbo

LE NOVITÀ ANNUNCIATE DA MEZZOLANI L'assessore Mezzolani e la Direttrice dell’Area Vasta Capalbo hanno incontrato la stampa il 23 novembre per annunciare il ripristino di alcuni servizi nell’ospedale di Fossombrone. Mezzolani ha riferito di aver trovato una soluzione, aggirando i parametri imposti dal Ministero. “La notizia – ha annunciato l’Assessore regionale – è che i posti letto a Fossombrone verranno mantenuti, infatti la richiesta è stata accettata da Marche Nord. L’Azienda dovrà assumere il personale necessario, fino ad allora, sarà l’Area Vasta a farsi carico del servizio evitando così ogni interruzione della gestione. Quando Marche Nord sarà pronta, ci sarà il passaggio di consegne”. Il quadro quindi prevederebbe 20 posti letto in più, gestiti appunto da Marche Nord che vanno ad aggiungersi ai 10 di riabilitazione estensiva, ai 10 dell’hospice e ai 30 posti letto di cure intermedie. Rimane a Fossombrone la funzione di chirurgia ambulatoriale (alcuni giorni la settimana) e tutti gli altri ambulatori. Fossombrone sarà sede del magazzino farmaceutico ed economato che servirianno tutta l’Area Vasta. LA CAPALBO ANNUNCIA: «POTENZIAMENTO DEGLI SPAZI DEL LABORATORIO ANALISI» A differenza dell’Azienda Sanitaria Marche Nord (Ospedali di Fano e Pesaro) che ha scelto la modalità dei “prelievi programmati” per cui

occorre fissare un appuntamento prima di recarsi a fare il prelievo, l’Area Vasta ha invece scelto di continuare il libero accesso (quindi senza appuntamento). “Per questo – ha riferito la Capalbo – sono in previsione, nell’ospedale di Fossombrone, dei lavori di ampliamento che riguardano gli spazi dell’accoglienza”. OSPEDALE: PER IL PD DI FOSSOMBRONE «MISSIONE COMPIUTA» All’indomani dell’incontro con Mezzolani il Partito Democratico esce con un volantino dal titolo “Missione compiuta”. Dopo l’incontro di agosto in cui il Partito aveva chiesto garanzie per il mantenimento dei servizi nell’Ospedale di Fossombrone “il 21 novembre Mezzolani è tornato nelle sede del PD di Fossombrone – scrivono i responsabili della sezione locale dove ha comunicato di avere reperito risorse aggiuntive sufficienti per finanziare nella provincia di Pesaro e Urbino un modulo di 20 posti letto di lungodegenza in capo all’Azienda Ospedali Riuniti “Marche Nord” ma dislocati presso la struttura di Fossombrone. Né fedifraghi, né menefreghisti dunque – continua la nota del PD - come ha scritto questi giorni sui giornali qualcuno a caccia di improbabili consensi. Ci siamo presi un impegno e lo abbiamo portato a termine, con determinazione. Lo dovevamo alla città di Fossombrone ed in particolar modo a tutte quelle persone che si sono attivate

per segnalare e per risolvere il problema”. I SINDACI INCONTRANO L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ Mezzolani è tornato nella Valle del Metauro, a Montefelcino, il 30 novembre, assieme al Direttore d’Area Vasta Capalbo, per condividere le prospettive dell’ospedale con i sindaci dell’ex-comunità montana più Cartoceto. I presenti: per Fossombrone il Vicesindaco Chiarabilli e l’assessore Prussiani, il sindaco Marchetti per Montefelcino, Tinti per Sant’Ippolito, Marta Falcioni per Serrungarina ed il sindaco Paolini e l’Assessore Carloni per Isola del Piano. I sindaci avrebbero accolto positivamente il mantenimento della medicina per post-acuti ed hanno chiesto attenzione sulle sale operatorie, nuovissime, ed il potenziamento del Punto di Primo Intervento. «Seppure la questione non possa ritenersi sicuramente chiusa – concludono i Sindaci – né possano essere considerate completamente rimosse le cause della mobilitazione istituzionale e civica, l’inversione di tendenza rispetto all’effettuazione di continui drastici tagli alla sanità locale propinati fino ad oggi è stata positivamente accolta». PROTESTA DI UN CONSIGLIERE A MONTEFELCINO «AL CONTADIN... NON FAR SAPERE…» Protesta invece il consigliere di mi-

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"La Salute ci riguarda" L'incontro dei comitati del 29 novembre

noranza Marco Macci del Comune di Montefelcino il quale voleva partecipare all’incontro con i Sindaci. «Ebbene all’apertura dei lavori – racconta Macci – l’assessore Mezzolani, con la tacita condivisione di qualche sindaco, mi ha invitato ad uscire in quanto la riunione era riservata ai soli sindaci: alle mie obiezioni che fra i partecipanti era presente anche chi sindaco non era, mi è stato replicato che il consigliere presente partecipava in quanto assessore (oltre al presente vicesindaco)”. Diversi sono gli interrogativi che il consigliere Macci si pone: se fosse stata una riunione di partito, quella sede – la sede comunale – non sarebbe stata appropriata; se la riunione fosse stata riservata unicamente ai Sindaci, perché c’erano soggetti che sindaco non erano? Un atteggiamento che il consigliere ha definito “da padroni […] un tentativo di sedare soporificamente gli amministratori “vicini” evitando di informare la restante platea, ritenuta evidentemente non allineata o comunque non degna di informazioni”. MEZZANOTTI: «PER L’OSPEDALE, UN PUGNO DI MOSCHE» «Nella conferenza stampa a porte chiuse di sabato 23 novembre Mezzolani, Capalbo e Pelagaggia con i toni enfatici che potrebbe usare chi è chiamato ad ospitare le Olimpiadi del 2016, hanno annunciato munifiche elargizioni che hanno però la sostanza di un pugno di mosche» – Lo riferisce il consigliere Maurizio Mezzanotti – «Al di là delle storie che hanno raccontato, questi personaggi barattano la chiusura del nostro ospedale con 20 posti letto temporaneamente prestati da Marche Nord senza nessuna garanzia scritta, al solo scopo di fare abbassare la guardia a chi vigila su questo tema. Insomma un gran rumore per nulla, sbeffeggiando pure la commissione sanità neanche informata degli esiti di questa trattativa fatta sotto coperta, con la povera Presidente Cipriani presa a pesci in faccia senza emettere un lamento. Politici a braccetto con tecnici che fanno annunci e

poi smentite, che girano il territorio a far campagna elettorale anziché fare una seria pianificazione industriale della sanità, dei progetti con un cronoprogramma, definire obbiettivi misurabili. Abbiamo chiesto un Consiglio comunale aperto in cui i comitati, i coordinamenti e tutti i cittadini potranno interloquire con il Sindaco e gli assessori per costringerli a fare sul serio o andarsene come davvero meriterebbero». I COMITATI RESPINGONO LE NOVITÀ DI MEZZOLANI «Andare avanti e unire le forze»: è questo il messaggio scaturito dall'incontro pubblico sulla sanità organizzato il 29 novembre scorso dal Coordinamento provinciale La Salute ci Riguarda in collaborazione con il Comitato a Difesa dei diritti. Rispediti al mittente anche dal pubblico i recenti entusiasmi di alcuni per i 20 posti letto di lungodegenza, a quanto pare provenienti dall'azienda Marche Nord, che sarebbero destinati a Fossombrone, prima di tutto perché non compenserebbero la perdita dei servizi ospedalieri e poi perché ogni decisione dovrebbe essere condivisa e discussa prima con tutti i rappresentanti della comunità per valutarne insieme ogni possibile conseguenza. Marco Bartoli del Comitato a Difesa dei diritti va giù pesante: «Stiamo portando avanti una vertenza sanitaria contro la Regione perché vengono lesi dei diritti costituzionali». Durante l'incontro, attraverso alcuni esempi vengono esposti i tempi necessari a soccorrere un malato colpito da infarto che risulterebbero troppo alti con l’attuale organizzazione sanitaria. «Noi continuiamo la nostra battaglia – ha aggiunto Bartoli – se il comune dovesse ritirare il ricorso significa che andremo avanti da soli. Abbiamo intenzione anche di fare un esposto alla Corte dei Conti poiché non è possibile avere una sanità in questo stato quando la Regione spende ben 2,8 miliardi di Euro. Non siamo disposti a contrattare finché non ci verrà riconosciuto il nostro diritto alla salute» CLAUDIO VAGNINI

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Fossombrone SORGERÀ PRESTO A FOSSOMBRONE

"FUOCHI POLITICI" INCROCIATI

REMS, la nuova struttura Chiarabilli replica a Ruggeri: “Parla sempre chi dovrebbe stare zitto!” pschiatrica giudiziaria

L'

FOSSOMBRONE

Assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani e la dirigente dell’Area Vasta, Maria Capalbo, hanno stata presentato ufficialmente il REMS, acronimo che significa: Residenze per l’Esecuzione della Misura di sicurezza Sanitaria. Con la chiusura degli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), il nuovo ordinamento prevede che ogni regione dovrà dotarsi di una struttura destinata ad accogliere pazienti psichiatrici con problemi giudiziari. La Regione Marche ha scelto Fossombrone come città per la costruzione di tale struttura che sorgerà in un’area vicina all’attuale ospedale. Nella sua introduzione il sindaco Pelagaggia ha tenuto, da subito, a precisare che tale struttura non si integrerà con l’ospedale ma sarà una cosa totalmente diversa, indipendente, e sorgerà su un’area vicina, di proprietà regionale. La nuova struttura sarà di 1.300 metri quadrati così distribuiti: 400 mq come area abitativa, 600 mq per i servizi comuni, 300 mq. per le attività di recupero. Il costo della

struttura è di 3 milioni e duecentomila euro (già a disposizione perché previsti nella finanziaria del 2012). Nell’edificio saranno presenti 20 posti letto distribuiti in dieci camere singole e cinque doppie. Vi lavoreranno 31 persone: due psichiatri, uno psicologo, quindici infermieri, dieci operatori sanitari (OS), un'educatore professionale, un assistente sociale e un assistente amministrativo. La regione Marche sarà la prima in Italia, assieme alla Regione Emilia-Romagna, a dare atto alla realizzazione dei REMS. Il sindaco Pelagaggia ha commentato tale scelta positivamente: “L’esperienza del carcere ci porta a dire che la sua presenza è positiva per la economia della nostra città e quindi, in un periodo di crisi un’attività di questo tipo, che impiega trenta persone, porterà sicuramente ossigeno alla economia della città”. Sui tempi di realizzazione l’assessore Mezzolani ha riferito che presto i lavori partiranno, essendo già disponibili i fondi, la tempistica riguarda solo i “tempi tecnici”: assegnazione dell’appalto e realizzazione CLAUDIO VAGNINI

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AMBITO SOCIALE 7

ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, C’È L’ASSEGNO DI CURA

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FOSSOMBRONE

ntro il 16 dicembre è possibile presentare domanda per l’assegno di cura per anziani non autosufficienti, ultrasessantacinquenni, totalmente invalidi, titolari di indennità di accompagnamento residenti nei Comuni di Cartoceto, Fossombrone, Isola del Piano, Montefelcino, Montemaggiore al Metauro, Saltara, Sant’Ippolito e Serrungarina. Sono 33 gli assegni disponibili per l’anno 2014. Il sussidio è destinato a quelle famiglie che

mantengono la persona anziana non autosufficiente nel proprio contesto di vita attraverso il supporto/aiuto familiare o con assistenti familiari private con regolare contratto di lavoro. Questo intervento è quindi finalizzato a favorire la permanenza delle persone anziane nel proprio domicilio. L’assegno ha un importo mensile di 200 euro e viene erogato per un anno. La modulistica da presentare ed ulteriori informazioni sono reperibili presso gli uffici Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito

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«L

FOSSOMBRONE

a Giunta Comunale di Fossombrone non prende lezioni dall’ex-consigliere di minoranza Carlo Ruggeri per i seguenti motivi. Non è assolutamente accettabile sentir parlare ed accusare gli altri di ambiguità ed incoerenza quando la critica proviene da qualcuno che ha girato gran parte dell’arco politico esistente (associazione ambientalista “Il Riccio”, Forza Italia, Udc, campagna elettorale regionale per Lega Nord ed infine adesione ai Liberal Democratici). Non si possono accusare gli altri di “essere attaccati alle poltrone”, quando non si è un esempio edificante, pur perdendo le elezioni, mantenendo contemporaneamente la nomina di consigliere comunale, provinciale e di Megasnet. Sarebbe inoltre opportuno e trasparente che venissero resi noti gli emolumenti percepiti in quel periodo, come ha fatto il sottoscritto su Facebook alla pagina operazione trasparenza, che sommati dovrebbero essere superiori a quanto percepisce un Sindaco come a Fossombrone, con problematiche da affrontare nettamente superiori. Non risulta che nel momento di un’uscita per la non condivisione di alcune scelte dal partito Udc, con il quale era scaturita l’elezione provinciale, sia seguita una dimissione dagli incarichi, cosa che invece pretenderebbe ingiustamente dagli altri. È estremamente scorretto voler far credere che la nuova Tac sia stata acquistata tramite un intervento di Ruggeri, quando invece i veri promotori furono i componenti della Giunta Comunale ed in particolare il Sindaco Pelagaggia e l’Assessore Pagini che raccolsero, grazie all’impegno di tutti, una sottoscrizione tra enti e privati per circa 170mila Euro; gli amministratori di allora ed i partiti di centro sinistra in maggioranza versarono anche dei contributi volontari per sostenere tale iniziati-

va, ma la stampa locale a suo tempo pubblicò che il consigliere Ruggeri Carlo e l’Udc non avevano versato neppure un centesimo in merito. Nei sei mesi di governo della Giunta di centro-destra Ruggeri ha contribuito insieme ad altri alla caduta del Governo Ercolani ed il motivo principale, a quanto sembra, era stata la scelta sul nome di chi avrebbe dovuto ricoprire un posto in Comunità Montana del Metauro ed inoltre non ha voluto prendersi la responsabilità di governare non entrando in Giunta e dimostrando almeno una volta per sempre il suo valore di amministratore (è più facile criticare da fuori). Nello stesso tempo Ruggeri sta cercando di inviare suggerimenti ed abbocchi all’attuale minoranza consiliare, la quale invece scriveva su Facebook il 27 novembre scorso tramite il consigliere Luzi Nicola: «per quanto riguarda l’opposizione estrema mi fa ridere se penso di aver trovato documenti che dimostrano con quale pochezza e poca preparazione affrontavano gli argomenti in Consiglio». La Giunta Comunale di Fossombrone ha affrontato la questione sanità ed Ospedale di Fossombrone con determinazione attraverso l’organizzazione di manifestazioni pubbliche (protesta in Ancona nell’aprile 2013), l’occupazione pacifica dell’Ospedale per 33 giorni ed azioni legali tramite denunce e ricorsi al Tar contro la delibera GRM 735/2013. Inoltre anche le azioni di dialogo e con-

fronto con la Regione hanno sempre continuato e ci hanno permesso di recuperare ulteriori 20 posti letto di lungodegenza o post-acuzie. Chiaramente non siamo ancora pienamente soddisfatti e continueremo a rivendicare ulteriori servizi e garanzie, ma è oggettivamente indiscutibile che la situazione è migliorata rispetto alle prospettive emerse nel maggio 2013. L’unica cosa che accomuna Carlo Ruggeri e l’attuale capogruppo di minoranza Maurizio Mezzanotti è il non aver mai fatto nulla di concreto per difendere l’Ospedale di Fossombrone se non esclusivamente chiacchiere; anzi si auguravano ed avrebbero preferito che non fosse stato restituito neppure un posto letto pensando magari di avere più vita facile alle prossime elezioni comunali: purtroppo le ciambelle non vengono sempre con il buco! Infine mi preme ringraziare e condividere il nuovo risultato con la cittadinanza che ha lottato insieme all’Amministrazione Comunale ed anche con coloro che hanno partecipato ai turni durante l’occupazione pacifica dell’Ospedale, compresi i sindaci dei comuni limitrofi. In compenso alcuni consiglieri di minoranza di Fossombrone non si sono neppure visti, se non per scattare al massimo due foto. Concludo ricordando a Carlo Ruggeri che un vecchio proverbio recitava: ”Parla sempre chi dovrebbe star zitto!” MICHELE CHIARABILLI VICESINDACO DI FOSSOMBRONE

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IN LIBRERIA E IN EDICOLA

LE RIME IN DIALETTO DI GROTTOLI

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in vendita nelle librerie e nelle edicole della città, il nuovo libro di poesie in dialetto forsempronese di Marco Grottoli. L'autore, forsempronese d.o.c. nel suo "Ogni tant m'arcord qualcó" (Contecamillo edizioni) ripercorre alcuni curiosi e interessanti episodi realmente accaduti legati alla città di Fossombrone, ai suoi luoghi e ai suoi personaggi

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GESTIONE MENSE SCOLASTICHE

I genitori spingono per creare una "Commissione"

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FOSSOMBRONE

azione dei genitori coinvolti nel “caso mense scolastiche” non si ferma. Dopo la riunione dello scorso 23 novembre si è chiesta formalmente la costituzione di una “commissione mensa” che dovrà essere ratificata dal consiglio di circolo, presumibilmente entro la fine di dicembre. Nella commissione dovranno essere presenti, oltre ai rappresentanti dei genitori, gli insegnanti, rappresentanti dell’Asur, del Comune e della ditta che fornisce il servizio. L’obiettivo è quello

di monitorare la qualità del cibo, il servizio ed avere una funzione consultiva in fase di espletamento di un bando di gara per la fornitura del servizio. I genitori hanno deciso di sospendere o ritardare il pagamento dei bollettini del servizio mensa in attesa di fare chiarezza sui dati. L’idea è quella di autoimporsi il tetto massimo di spesa di 85 euro, vecchio importo a cui i genitori vorrebbero tornare come tetto massimo di spesa mensile, e saranno i legali del Codacons ad affiancarli in tutte le fasi della delicata questione AM

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CASO ILLUMINAZIONE NOTTURNA

La minoranza presenta le firme in Prefettura

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FOSSOMBRONE

o scorso agosto la minoranza ha segnalato alla Prefettura il problema legato allo spegnimento anticipato delle luci, un provvedimento giudicato “iniquo con il quale la giunta Pelagaggia ha oscurato il 90% della città”. Sono così state raccolte 826 firme di cittadini che sono contrari a questa decisione. “Il Prefetto – dice Maurizio Mezzanotti, capogruppo di minoranza ha chiesto al Sindaco più volte una più attenta valutazione delle ricadute del provvedimento sull’ordine e la sicurezza pubblica. Il Comune ha fatto grandi annunci sulla stampa di prolungamento dell’accensione dei lampioni ma di fatto le cose stanno diversamente: sono stati riattivati gli impianti di qualche via centrale lasciando ancora tutta la città nel buio più totale”. Mezzanotti ha per questo consegnato le firme raccolte al Viceprefetto De Biagi. “L’intenzione – ha concluso il consigliere – è di tenere aggiornate le autorità competen-

53 studenti in altrettante aziende del territorio

SCUOLA-LAVORO: CONSEGNATI GLI ATTESTATI

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FOSSOMBRONE

tto finale dell’esperienza scuola lavoro che ha coinvolto 53 ragazzi di 17 e 18 anni del comune di Fossombrone. Per un mese i giovani hanno lavorato, per quattro ore al giorno, in aziende

e attività commerciali del territorio. La cerimonia di consegna degli attestati e dell’assegno di 250 euro (150 euro a carico delle imprese ospitanti e 100 euro a carico del Comune) si è tenuta lo scorso 3 dicembre a San Filippo. Presenti il sindaco Maurizio Pela-

UN INCONTRO CON IL PROF. LUNI

Forum Sempronii al Circolo Cittadino

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FOSSOMBRONE

l Circolo socio-culturale cittadino ha organizzato una conferenza del Professor Mario Luni, ordinario di archeologia classica all’Università di Urbino e Ispettore onorario del Ministero per i beni e le attività culturali. Il professore, che è responsabile dal 1974 degli scavi nel parco archeologico di Fossombrone, ha parlato degli

Mario Luni

ultimi ritrovamenti e della storia dell’Antica “Forum Sempronii” che sta emergendo lentamente, dopo 2000 anni, grazie ad appassionati archeologi e volontari che operano tra mille difficoltà. Con il Professor Luni anche due suoi ex allievi, il Professor Oscar Mei e la

MONTEFELCINO

Concerto di Natale a Sterpeti Maurizio Mezzanotti di fronte alla Prefettura per la consegna delle firme

ti riguardo alla conformità tra le azioni intraprese dalla Giunta di Fossombrone e le direttive della Prefettura” C.V.

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STERPETI

a Banda Musicale Cittadina di Montefelcino organizza il tradizionale concerto di Natale domenica 15 dicembre, alle ore 21, nella chiesa di S. Giuseppe Lavoratore di Sterpeti. Le offerte della serata verranno interamente devolute in

beneficienza al Centro Diurno “Le Ville” di Montefelcino. Oltre a brani tipici della tradizione natalizia, il complesso bandistico eseguirà brani dal repertorio classico e moderno. È prevista la partecipazione dei vari gruppi del catechismo di Montefelcino e Sterpeti che formeranno un unico coro in nome della colla-

gaggia, l’Assessore alle Politiche Giovanili Prussiani e la responsabile dell’Informagiovani Annalisa Malvagi. Il dato importante è che, dopo questa prima esperienza alcuni ragazzi sono stati richiamati dalle stesse aziende per proseguire la collaborazione AM

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Dottoressa Cecilia Longarini. Il primo ha parlato della “Vittoria di Fossombrone”, una statua bronzea del periodo augusteo, di splendida fattura, esposta nel museo di Kassel, in Germania ma proveniente dalla nostra citta. La seconda ha parlato del vasellame ritrovato nell’area archeologica, da quello più raffinato a quello di uso comune. Dai racconti di questi esperti è emersa la storia di una città che ha vissuto un periodo di splendore e di opulenza sino al quinto secolo dopo Cristo per poi essere coinvolta nel crollo dell’Impero romano e devastata dalle orde barbariche L.C.

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borazione tra le due parrocchie. Presenti, inoltre, il Prof. Nicola Zuccarini e Maddalena Pierboni. Al termine del concerto segue un rinfresco offerto a tutti i partecipanti. Il 2014 sarà un anno importante per la banda di Montefelcino che festeggia i suoi 100 anni di fondazione. È stato già presentato un bel libro con allegato cd in vendita presso le edicole ed i negozi del comune

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

Fano Italo Nannini e Giusy Nicolini

HADAR OMICCIOLI (5 STELLE)

«Corso Matteotti, tutto mutande e rossetti?»

L

"HO L'AFRICA NEL CUORE"

PREMIATA GIUSY NICOLINI, SINDACO DI LAMPEDUSA

A

FANO

2013 oltre 13 mila profughi, giunti con le "carrette del mare" in gran parte dall’Africa. La Nicolini ha elogiato la solidarietà dei suoi concittadini di fronte all’arrivo di barconi carichi di disperazione e di morte ed ha ricordato con parole coraggiose e lucide il giorno del 3 ottobre scorso, quando il mare ha restituito 366 corpi annegati. Il presidente Nannini ha ricordato le responsabilità per l’Italia e l’Europa di oltre 20 mila morti, esclusi i dispersi che non si contano, nel canale di Lampedusa negli ultimi venti 'anni

c'erano anche prima). Un centro che sta morendo – continua Omiccioli – con negozi sfitti e con una giunta comunale che non riesce a valorizzare quello che ha e ad avere un progetto. A Parma – conclude Omiccioli – c'è un'iniziativa originale che cerca di combattere l'impoverimento del centro: nei negozi vuoti e sfitti vengono realizzati microeventi teatrali per ravvivare l'atmosfera e dare un segnale di riscatto. Qui da noi il Comune preferisce far acquistare mutande e rossetti. Emblematico!»

l sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini il Premio “Ho l’Africa nel Cuore” consegnatole da Italo Nannini, presidente della ong fanese L’Africa Chiama con la motivazione: “Alla comunità di Lampedusa capace di altruismo eroico e di grande umanità, simbolo di tutte le terre agognate, di tutti gli approdi sognati e di tutte le speranze per tanti fratelli africani che, dannati dalla globalizzazione dell’indifferenza, cercano diritti umani e civili per un futuro migliore.” La piccola isola ha accolto solo nel

POESIA E SOLIDARIETÀ

15 dicembre

IL COMMENTO DI MASSIMO PULIANI

Il libro di Sorcinelli al Pisa Book Festival

CHIESA E POLITICA A CONFRONTO

FANO

a situazione dei nostri comuni, si sa, non è delle migliori e una delle modalità per poter far cassa è quella di vendere gli immobili di proprietà per far fronte alle spese correnti, spesso bloccate dal famigerato patto di stabilità. Ma ad Hadar Omiccioli (Fano a 5 stelle) non va proprio giù la vendita all’asta dei negozi “sotto i Gabuccini” piazzati con un ribasso del 15%, rinunciando agli affitti futuri. «Scelte veramente lungimiranti – commenta Omiccioli – che

S

stanno, oltretutto, trasformando il nostro corso Matteotti in una serie affastellata di negozi che vendono mutante e rossetti. Venduto il negozio Nardini, oggi quello della Coal e quello della libreria Il Libro (questi ultimi due non si sa che fine faranno dopo il termine dei contratti di affitto fra qualche anno), dove una gestione locale dava respiro all'economia del territorio e un valore sociale aggiunto, si assiste all'assalto delle grandi catene commerciali, che portano qualche posto di lavoro per i commessi (che comunque

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"G

dignità umana, far riflettere i consumatori sul valore e l’importanza dei propri acquisti. Il volume, già acquistabile sul catalogo on line della Ibiskos alla sezione poesia (www.ibiskoseditricerisolo.it), arriverà presto nelle principali librerie della nostra provincia

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Investire nella lirica, una scelta giusta? M assimo Puliani, docente, manager e produttore teatrale, autore di libri è stato direttore della stagione di Prosa a Fano dal 1995 e 2002. Questo un commento in merito alla collaborazione tra le Fondazioni Teatro di Fano ed Ancona.

FANO

i è conclusa domenica 17 novembre l’undicesima edizione del Pisa Book Festival alla quale ha partecipato il poeta fanese Stefano Sorcinelli presentando il suo libro di poesie “In equilibrio precario” edito dalla Ibiskos Editrice Risolo di Empoli, collana Fuori Rotta, il cui ricavato è interamente devoluto a sostegno della campagna “Operazione Fame” di ActionAid. Sabato 14 dicembre alle 17,30 nell’ex-chiesa di S. Leonardo in via Cavour il libro verrà presentato dall’autore nell’ambito della manifestazione “Tutto un altro Natale”, che le organizzazioni di commercio equo e solidale marchigiane promuovono ogni anno per diffondere sempre più radicalmente i valori del commercio equo: giustizia sociale ed economica, rispetto dell’ambiente e

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areggiate nello stimarvi a vicenda” è questo il titolo dell’incontro tra comunità cristiana, con a capo il Vescovo Armando Trasarti, e gli operatori della politica e delle istituzioni presenti nella Diocesi di Fano. L’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, si tiene Domenica 15 dicembre dalle ore 9 al Centro Pastorale di via Roma. «L’incontro – dice Gabriele Darpetti, responsabile dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro – vuole essere un contributo al dialogo e al confronto, per creare quelle sinergie necessarie a superare le gravi conseguenze che la crisi economica e la disoccupazione stanno generando nel nostro territorio»

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«Ottimizzare i costi assai elevati della lirica e circuitare le medieproduzioni in più teatri regionali per ammortizzare le spese e divulgare la lirica è sicuramente positivo. Sul versante occupazionale e sulla ricaduta che si avrà sul territorio occorrerà vedere come è l'impostazione che assumerà questo progetto. Ho notato che sul piano artistico le proposte e i titoli sono ancora al di sotto delle aspettative e un po' ripetitive (Carmen a Fano? Troppo recente la proposta di questo titolo). Manca un progetto artistico organico, una scelta caratterizzante per dare fisioniomia al teatro e

Massimo Puliani

attiare pubblico. Mi si risponderà che questa iniziativa è... meglio di niente! Dobbiamo tenere presente che i costi della lirica non sono mai... niente! Seppur in economia il costo dello spettacolo è sempre alto, dai 150.000 ai 250.000 euro a spettacolo! Quindi occorre investire bene il denaro pubblico. Che ci sia un ritorno economico per la città, altrimenti se si vuol divulgare la lirica ci sono altre modalità come quelle di utilizzare i Conservatori e le Accademie, riconoscendo così nuovi talenti artistici»

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

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Fano MEMORIA DEL MARE

Noi, pescatori coraggiosi DI

SILVANO STELLA

S

i chiamano Marino Antognoni, Walter Bragagna, Benito Celani, Bruno Mei e Oriano Pirani. Sono marinai di lungo, anzi lunghissimo corso. Siedono sotto la tettoia del Bar del Porto, dove l’angelica Valentina, volteggiando agilmente, deposita sul tavolo i bicchierini della mitica Moretta. Osservano il mare azzurro che, dopo la Capitaneria del Porto, appare sullo sfondo in un pomeriggio più primaverile che autunnale. Evocano e fissano i ricordi dei tempi passati: esattamente gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e primi Novanta. Quelli delle favolose pescate nei fondali ghiaiosi nelle acque dell’ex Jugoslavia di Tito. Dove la paura era sempre in agguato. Dove rischiavano di subire il sequestro del motopeschereccio. Eppure, valutati i risvolti positivi e negativi, superavano le acque internazionali e gettavano le reti nei pressi delle coste jugoslave. I marinai fanesi erano gli unici, nell’alto e medio Adriatico, a praticare quel tipo di pesca irregolare, comunque al di fuori delle convenzioni. Le partenze avvenivano di notte, contemporaneamente venti o trenta natanti. Anche se il tempo era inclemente. Anzi, meglio: così dall’altra parte la sorveglianza era più blanda. L’Adriatico, da una sponda all’altra, misura 80 miglia. Superate le acque territoriali (12 miglia) e quelle internazionali (56 miglia), si entra nelle acque territoriali jugoslave (altre 12 miglia). La flotta fanese lo faceva silenziosamente, con i fari spenti, per non essere notata. I pescatori sapevano che potevano essere fermati dalle motovedette della Milicija. Sapevano che, se non si fermavano, la polizia avrebbe reagito sparando.

I MARINAI FANESI AI TEMPI DELL’EX JUGOSLAVIA Sapevano, insomma, che il rischio era grosso. Ma, come si dice, l’unione fa la forza. Al massimo, fermavano due o tre motopescherecci. Gli altri potevano dileguarsi con il prezioso prodotto ittico. Bastava calare un paio di volte le reti per tornare a casa con 40 casse di 10 chili l’una di pesce pregiato. Ossia San Pietro, Scorfano, Razza, Grillo, Aragosta, Pagello, Polipo, Triglia rossa di scoglio, e così via. Qualità che non si pescavano nell’Adriatico Italiano. Qualità molto ricercate dai mercati nazionali. I Polipi, per esempio, finivano quasi tutti al mercato ittico di Venezia. Gli jugoslavi, d’altra parte, non esercitavano una pesca intensa. Da Capodistria a Dubrovnik, lungo tutto l’immenso arco costiero, avevano solo 200 barche, oltre tutto di modeste dimensioni. E poi erano dipendenti statali. Non avevano grossi stimoli e incentivi: che pescassero molto o poco, lo stipendio era sempre eguale, piuttosto modesto. Ma non sempre andava tutto liscio. Ogni tanto i natanti fanesi venivano fermati dalla Milicija e dirottati alla rada di Veruda o Pola (Pula). Se si trattava della prima volta, tutto si risolveva in un breve processo: condanna a pagare una ingente multa (dalle 300 mila ai 5 milioni di lire), con il sequestro del pescato, delle reti e, talvolta, anche del gasolio. Se invece si trattava della seconda volta, scattava il definitivo sequestro del motopeschereccio con tutto quello che esisteva a bordo. Qualcuno veniva fermato anche due volte nello stesso giorno. Se la cavava perché furbescamente mutava il nome del motopeschereccio in mezzo al mare. Oppure perché il comandante pagava in contanti la multa, senza attendere il benestare telegrafico della propria banca. La

1963: porto di Fano. Ecco il motopeschereccio SIGFRIDO (130 cm), 20 volte fermato dalle motovedette dell’ex Jugoslavia e 20 volte rilasciato dopo il pagamento delle multa (250 – 300 mila Lire circa). In primo piano Benito Celani e, alle spalle, il fratello Giancarlo, recentemente scomparso. A sinistra, seduto, il marinaio Marcello Negrini e, in piedi, un bimbo.

stampa italiana, quando avvenivano quei fermi e quei sequestri, mettevano sotto accusa il “sistema comunista di Tito” e la “mancanza di libertà”. Finiva, insomma, in geopolitica, nella diversa concezione di vita e regole economiche tra Est e Ovest, tra Oriente e Occidente. Ma in genere i pescatori fanesi, tranne poche eccezioni, malgrado tutto ringraziavano la Jugoslavia e Tito. “Ci trattavano bene, soprattutto se ammettevamo le nostre colpe, i poliziotti di Pola e Veruda. Quelli di Zara, invece, erano più severi. E poi, in buona sostanza, eravamo noi che non rispettavamo le regole: 99 volte su 100 avevano ragione loro”. Alla fine prevaleva la tolleranza. O, più semplicemente, il buon senso.

Quel buon senso che talvolta aiutava a superare e trasformare i conflitti in collaborazione. I marinai fanesi, con le dovute autorizzazione governative bilaterali, si recavano nelle acque Jugoslave nelle vesti di esperti e dunque “istruttori”. Da un lato c’era la barca fanese e dall’altro la barca jugoslava. In mezzo la motovedetta della Milicija che controllava la situazione. Gli jugoslavi prendevano pochi pesci: le loro reti troppo larghe galleggiavano. I fanesi, invece, ne catturavano molti con le reti strette che andavano in profondità. Di lì, attraverso quel rapporto amichevole e di stretta collaborazione, gli jugoslavi sono poi diventati buoni pescatori. I tempi, si sa, mutano. Oggi la

Croazia, Repubblica dell’ex Jugoslavia, possiede oltre 1000 motopescherecci, tutti di proprietà privata. Molti sono di grosso tonnellaggio. Scorazzano nel “mare nostrum” in lungo e in largo. E per i motopescherecci italiani, o per quei pochi alla rada del porto di Fano, sono guai seri. Se vengono avvistati nelle acque territoriali croate, cioè nelle loro 12 miglia, anche per la prima volta, scatta il sequestro. Immediato. Considerata l’attuale scarsa produttività ittica, la Croazia ha proclamato una zona ecologica di pesca protetta. In pratica, l’Adriatico è ora diviso da una linea di mezzeria entro la quale ciascuna delle flotte della Croazia e dell’Italia deve operare

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

Fano L'ENAM di Fano in una vecchia cartolina

IL CONVITTO VITTORIA COLONNA

LA STORIA DEL CONVITTO “VITTORIA COLONNA”

«Un patrimonio che è stato disperso a causa dell’ignoranza. La politica, sia nazionale che locale, si sta dimostrando insensibile verso la struttura di Fano, che giace lì, senza alcun progetto per il futuro»

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Una risorsa diventata problema L

a storia del Convitto “Vittoria Colonna” di Fano è strettamente legata a quella dell’ENAM (Ente Nazionale Assistenza Magistrale) istituito nel 1947 ed oggi definitivamente soppresso, che aveva come obiettivo il sostegno ai figli orfani e bisognosi degli insegnanti elementari. Alla base di questa esperienza c’è l’impegno di solidarietà dei maestri, successivamente esteso anche ai direttori didattici e agli insegnanti di scuola materna. Agli albori di questa iniziativa, c’è anche l’intuito di un personaggio della nostra valle, il professore Raffaello Rossi di Urbania, che nel 1869 diede vita al Comitato che promosse la nascita di un convitto ad Assisi per gli orfani ed i figli bisognosi dei maestri elementari, esperienza da cui nasceranno prima l’INOME (Istituto Nazionale per l’educazione dei figli orfani dei maestri elementari), costituito nel 1908, e poi l’ENAM. «Una solidarietà dei maestri per i maestri – come ci spiega Giuseppe Guiducci, ex direttore scolastico e presidente del comitato provinciale di Pesaro e Urbino dell’ENAM negli anni ‘90 – sulla base di un principio di mutualità. L’ENAM infatti si reggeva unicamente sui contributi che gli iscritti versavano ed è per questo incomprensibile – continua Guiducci – che lo Stato lo abbia considerato Ente inutile decretando-

Giuseppe Guiducci

ne la soppressione nel 2012”. L’ENAM, nelle sue emanazioni territoriali, aveva il compito di valutare la concessione di piccoli prestiti in favore degli insegnanti che mensilmente versavano, e molto probabilmente continuano ancora oggi a versare, una quota del loro stipendio a sostentamento dell’Ente stesso. «Una forma di microprestito che doveva servire a sopperire ad urgenze, eventuali spese mediche o anche spese funerarie. Il ruolo del comitato provinciale – spiega Guiducci – era quello di valutare le richieste che arrivavano dagli insegnanti. Negli anni l’Enam ha svolto anche un importante ruolo culturale erogando agli iscritti borse di studio per la frequenza a corsi universitari o di specializzazione». Una questione aperta è quella che invece riguarda la struttura fanese del "Vittoria Colonna", di proprietà dell’ENAM, oggi confluita nell’INPS. «Fano – ricorda Guiducci – tra 1982

e il 1994 era diventata sede di convegni sull’educazione di caratura nazionale. Inoltre, grazie all’accoglienza durante le vacanze estive, la struttura era in grado di ospitare quasi mille presenze durante la sola stagione estiva». Le cose in realtà sono cominciate a cambiare da quando, non essendoci più una direzione in loco della struttura, la gestione era stata centralizzata a Roma. «La politica nazionale si è dimostrata insensibile verso la sorti di questo Ente –dice Guiducci–, tra l’altro una realtà che si autososteneva e che, in periodi di crisi come questo, avrebbe svolto un’importante funzione solidaristica. Un patrimonio che è stato disperso a causa dell’ignoranza. Ancora di più, la politica, sia nazionale che locale, si sta dimostrando insensibile verso la struttura di Fano, che giace lì, senza alcun progetto per il futuro. È inconcepibile abbandonare un tale patrimonio che per la città di Fano costituirebbe davvero una risorsa turistica e culturale. Ricordo i bellissimi spazi: la biblioteca, la sala cinema. Il “Vittoria Colonna” veniva addirittura scelto come sede dei direttivi nazionali per il suo prestigio e la sua capacità di accoglienza ed ospitalità. Perché tanto disinteresse anche da parte della politica locale? – conclude Guiducci – Ripartiamo da quello che abbiamo!» AM

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a decisione di costruire un convitto a Fano, come racconta Umberto Borghi nel suo volume “Cinquant’anni di solidarietà magistrale” è stata presa dall’INOME (Istituto Nazionale per l’educazione dei figli orfani dei maestri elementari) il 16 novembre 1934. Viene indicata la città di Fano con i suoi 15 mila abitanti, a soli 10 km da Pesaro dove il costo della vita è inferiore del 25% rispetto a Roma. A Fano ci sono tutti i vari ordini scolastici, compresa una scuola per allievi ufficiali. La città è inoltre comodamente servita da mezzi di trasporto ferroviari, tramviari e automobilistici. Il Podestà di Fano è disponibile ad offrire gratuitamente il terreno all’Istituto, 10.000 mq. per un valore di 200.000 lire non solo per la costruzione dell’edificio ma anche per la palestra all’aperto, per il giardino e per l’orto. I lavori vengono affidati ad una ditta di Arcevia per un importo complessivo di 1.900.000 lire (con un ribasso d’asta del 12,5%). Il comune di Fano, il cui podestà in carica è Augusto Delvecchio, si fà carico di trattare con i singoli proprietari dei terreni in modo da agevolare l’Istituto. La posa della prima pietra avviene l’8 settembre 1935. Il convitto inizialmente pensato per essere maschile, quindi intitolato a Vittorio Emanuele III, viene destinato alle ragazze e quindi intitolato alla Regina Elena. In corso d’opera i costi lievitano, alla fine, l’opera costerà 5.360.000 lire. Per saldare i conti il Duce stesso contribuisce con 400.000 lire. La cerimonia di apertura si tiene il 17 ottobre 1937. Prima rettrice è Elena Carbonara, già vice-rettrice del Convitto di Roma. Le allieve ospitate, provenienti dagli altri convitti d’Italia, sono 175. Grazie a delle donazioni viene acquistato un moderno impianto cinematografico per il Convitto. Nel 1935 si parte con i due turni di colonia estiva marina

di un mese ciascuno con 100 orfani per ogni turno, il primo per le femmine ed il secondo per i maschi. Con la guerra, nell’estate 1943 le attività del Convitto vengono sospese. Nei locali si insedia il comando tedesco che installa sulle terrazze un grande impianto radio. Successivamente, le truppe alleate americane e polacche occupano l’edificio trasformandolo in ospedale militare. Alla fine della guerra, la struttura risulta gravemente danneggiata dai bombardamenti ma anche depredata delle varie suppellettili. Tocca alla nuova rettrice Elda Augugliaro, nel 1945, il grave compito di rimettere in piedi la struttura che, dopo importanti lavori di ristrutturazione, viene riaperta nell’ottobre del 1946 con 200 posti disponibili. Il 24 agosto 1948 avviene la cerimonia di intitolazione alla poetessa, amica di Michelangelo, Vittoria Colonna. Continui lavori sulla struttura vengono eseguiti durante gli anni. Nel 1973 le convittrici sono solo 100 ed essendo i costi di gestione diventati ormai troppo alti si decide di chiudere il convitto. Nasce così un comitato in difesa del Vittoria Colonna e, dopo una consultazione, si conviene per un uso polivalente della struttura: convitto, soggiorno permanente per anziani e soggiorno estivo. Il convitto riapre nel 1976 sotto la guida di Lidia Battisti. Numerose sono le richieste come sede di convegni, grazie ai suoi 150 posti letto. Negli anni, il convitto è molto frequentato nei periodi di vacanza per soggiorni da parte degli iscritti all’ENAM. Dal 1993 la rettrice è Maria Tomassoni e gli ospiti del convitto, ormai ridotti a poche decine, sono sia maschi che femmine e frequentano i vari ordini di scuola pubblica dalle elementari all’università

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Fano NUOVO DIRETTIVO ALL’ACLI DI SANT’ORSO

R

DI

100 ANNI

Auguri Nonna Elisa!

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Filippo Aniballi

Un fanese con il turbo

FANO

innovati i vertici del Circolo Acli di Sant’Orso con la riconferma a presidente di Mauro Longhini. Luciano Cecchini, presidente della Carnevalesca e socio fondatore della sezione Acli, è stato nominato Presidente Onorario con ampi poteri viste le sue grandi capacità organizzative. L’obiettivo è quello di rilanciare il ruolo dell’Acli nel quartiere fanese contando sull’aiuto del parroco don Giorgio Giovanelli e di una sede più accogliente i cui locali sono stati recentemente ristrutturati. Oltre a Longhini e Cecchini sono stati eletti: Lorenzo Terminesi, Giovanni Corigliano, Mario Berluti, Maria Rossi, Luciano Rupoli, Lauro Roberti, Giorgio Capodagli, Dante Pecora e Patrizia Tombesi

ALBERTO BERARDI

F

esta grande alla residenza protetta dell’Associazione Cante di Montevecchio per Elisa Cicetti per i suoi 100 anni. L’Assessore ai Servizi Sociali Del Vecchio ha consegnato un riconoscimento da parte del comune. Alla festa hanno partecipato i parenti, gli altri ospiti della residenza, la direzione ed il personale di assistenza. Si è trattato di un’occasione per ricordare il ruolo svolto dall’Associazione nel tessuto fanese a favore delle persone bisognose di assistenza

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Non si ferma mai, definirlo ipercinetico è eufemistico. Resta da chiedersi soltanto come fa a resistere. Proprio per questa sua caratteristica non è facile prendere atto che è nato a Fano, che ha una moglie fanesissima e due figli pure, anche loro sempre in moto. Dei fanesi classici ha poco e niente. Poche chiacchiere molti fatti, l’esatto contrario dei nostri concittadini. Nei caffè si parla ancora di Paesi lontani. Gli Aniballi li hanno già percorsi in lungo ed in largo più per il piacere di muoversi che di vivere nuove esperienze. Filippo scende dall’auto e sale su una di quelle mostruose motociclette americane con la quale percorre l’Italia, nord sud, sud nord. Per i Paesi stranieri ci vuole l’aereo ma non è un problema, le agenzie di viaggi sono nate per quello. Si sale e dopo poche ore si scende. A guidare ci pensano i piloti. Si va dalla giungla ai deserti e viceversa con sosta alle Maldive.

Non c’è tempo da perdere, in Patria lo attende il lavoro al quale si dedica con totale dedizione. È la formula “toccata e fuga”che mi dicono avere molti “praticanti”. Una famiglia moderna non c’è che dire che mi fa venire in mente quando in un Convegno internazionale il relatore in risposta ad una mia domanda mi definì “con-

servatore” come tutti gli europei: “Voi trovata una casa quella sarà la casa dell’intera vita, trovato un lavoro sarà il lavoro per l’intera esistenza, trovata una moglie sarà per sempre”. Sono passati degli anni da allora, le cose sono cambiate, chi non ha avuto almeno due coniugi non farà mai fortuna in politica, chi non ha almeno due alloggi pure, infine se non hai cambiato due o tre lavori non diventerai mai un top manager. Le banche e le assicurazioni governano il mondo e sei costretto ad adeguarti o a rifugiarti in Convento. Per quanto mi riguarda, da fanese all’antica, rimango legato alla formula: “Dio, Patria e Famiglia” anche se osservo con stupore ed una certa malcelata ammirazione le evoluzioni socio/ economiche di Filippo Aniballi, fanese di nuovo stampo, assicuratore provetto, giovane di belle speranze e con il Buon Natale auguro a lui ed a tutta la sua famiglia una vita serena e felice.

CLUB SASSONIA, NUOVO DIRETTIVO

DIALETTO FANESE

“DEFAILLANCE” di Marius Quand un òmin cresc sa j’an e anca quand è giù de corda, per levass da ‘ste “malann” d’ scriva a j’ Ent b’sogna ch’ s’ arcorda; ch’j’ Ent che dann una manina, proprj chj specialissati. Te j fai ‘na dumandina? Passi tra i raccomandati! Per esempi: ‘n’amich mia che c’aveva qualch prublema sal… strument in avaria ha dat ment ma ‘ste teorema. Ha scritt subit ma la L.I.P.U.

che sarìa: Lega Italiana Prutesion...ind’vina, su… si, Uccej, porca puttana! T’ la dumanda lu’ c’ha scritt: “Cari amici, ji ve chied’ria de pruteggia - si ho diritt anch l’ucc’lin de casa mia. So’ sigur che anca mj moj, che per ora non sa gnent, pudrà tojse un po’ de voj e v’sarà ricunuscent.” E in attesa, lu’ ce spera e cuntinua a fa le prov da matina fin’ a sera… …girà dura…è axì, en ce piov!

E

letto il nuovo direttivo del Club Sassonia, un gruppo molto affiatato con tanta voglia di fare e con l’obiettivo di portare tante novità. In alto da sinistra: Sandro Sulfuri, Marco Fanesi, Gaetano Malospirito, Maria Ferri, Lucio Tonelli. Sotto da sinistra: Giancarlo Ridolfi, Augusto Mattioli, Diva Gagliardi e Milena Annibaletti. Buon lavoro al nuovo direttivo!

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013

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Saltara A CALCINELLI NASCE "IL GAUCHO"

UNA TRADIZIONE MARCHIGIANA

In tempo di crisi i giovani investono nel territorio H CALCNELLI

a aperto i battenti il chiosco “Gaucho” collocato all'interno del Parco Unicef di Calcinelli. Si tratta di uno spazio gestito da due giovanissimi del territorio, Davide Bernabucci, 28 anni, e Gloria Servici, 26 anni. L'anno scorso i due giovani hanno vinto un Bando pubblico che ha permesso la realizzazione di uno spazio all'interno del preesistente parco di 1.200 mq da riqualificare. Il locale sarà aperto tutti i giorni dalle 13 in poi e offrirà la possibilità di fare gustosi aperitivi e cene, in uno spazio moderno, totalmente immerso nel verde. Obiettivo dei due gestori è principalmente quello di organizzare eventi con musica dal vivo ed esposizioni artistiche temporanee adatti a tutti, creando così un punto di ritrovo per la comunità e per quelle dei territori circostanti. Calcinelli si trova, infatti, a metà strada tra l'entroterra ed il mare e si mira a creare un trait d'union tra queste due realtà. “Quello di dar vita ad un punto di ritrovo inserito in una bellissima cornice verde, puntando sulla valo-

rizzazione e la promozione dei prodotti a KM 0 è stato sin dall'inizio del progetto un nostro obiettivo” – dice Davide Bernabucci – “Puntiamo molto sull'offerta di prodotti dell'enogastronomia locale di qualità, ma proponiamo anche prodotti unici, come la birra inglese “Fuller's Esb”, una birra ambrata e dal gusto deciso, di cui siamo unico rivenditore provinciale”. Al Gaucho sarà possibile gustare la tradizionale piadina (fatta a mano,

n una recente intervista il sindaco Cicoli avrebbe ribadito la richiesta di passare il servizio di gestione dell’acqua da Marche Multiservizi ad Aset. Il cittadino Rodolfo Santini, scrivendoci, lancia una riflessione sulla questione politica: «Aset ricade sotto l’influenza dei partiti di destra, mentre Marche

Multiservizi sarebbe più spostata a sinistra. In realtà – sottolinea Santini – i partiti con queste società private che ricadono sotto la loro influenza, riescono a fare cassa e gestire ingenti somme di danaro; si pensi ai consigli di amministrazione e alle grasse prebende legate a questi incarichi, alle presidenze, al collegio dei revisori dei conti, alle favolose consulenze date agli

SALTARA

l 9 Dicembre si tiene il tradizionale Falò della Venuta, sotto le mura del centro storico, organizzato dalla Proloco di Saltara, grazie anche alla disponibilità di chi ha messo a disposizione legname. Dalle 21 alle 23 si accenderà il falò a richiamo dei tre, uno in piazza Garibaldi, uno in piazza Santa Lucia e uno presso la Fontana che si accendono ogni anno a Saltara la sera del 9 Dicembre, ormai da tempi immemori. I giovani sono sempre stati protagonisti in prima persona dei "Fuochi" raccogliendo legna e rami da bruciare, tanto che scattava una vera e propria gara per chi faceva il

falò più alto e costruito meglio. La tradizione del falò, di origine pagana, si fuse poi con quella cristiana, in cui il fuoco benedetto dà la luce nei momenti bui della vita e calore nelle stagioni gelide dell'anima. Il falò del 9 dicembre è, per questo, simbolo della purificazione VP

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DOMENICA 15 DICEMBRE

secondo la ricetta segreta della zia della titolare) accompagnata da salumi locali, oltre a tanti altri gustosi piatti. “Noi giovani abbiamo creduto e crediamo in questo progetto – dice Gloria Servici – perché si possono creare tante attività che stimolino l'interesse dell'intera collettività, con una particolare attenzione per il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, con un'ottica innovativa e fresca” VP

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Gestione acqua, la riflessione di un cittadino

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Glora Servici e Davide Bernabucci

CICOLI SPINGE PER IL PASSAGGIO DELLA GESTIONE ACQUA DA MARCHE MULTISERVIZI AD ASET

SALTARA

9 dicembre: i "Falò della Venuta" a Saltara

"amici degli amici", alle assunzioni clientelari fatte per chiamata diretta, agli incarichi dirigenziali pagati centinaia di migliaia di euro. Difatti tutto ciò non è soggetto al controllo della Corte dei Conti, come per una istituzione pubblica. Se fosse un consorzio di comuni o una associazione, tutti questi dati sarebbero pubblici e consultabili da tutti» AM

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SALTARA

omenica 15 dicembre il centro storico di Saltara si illuminerà a festa per accogliere l'iniziativa rivolta a tutti, adulti e bambini, “Mercato in gioco”, organizzata dalla Proloco di Saltara. A partire dalle 14.30 fino alle 21 circa presso gli storici mercati coperti verranno ospitati mercatini artigianali e di prodotti tipici, con la possibilità per tutti i bambini di svolgere interessanti attività, come la creazione di tarsie lignee. Dalle 15.30 avranno inizio attività ludiche per bambini dai 2 ai

12 anni, realizzate l con ll'aiuto di volontari e della Biblioteca Comunale di Saltara. Farà visita a Mercato in gioco, inoltre, un personaggio molto famoso che piacerà tanto ai bambini, che arriverà in sella a un bel “destriero”. Durante tutta la manifestazione saranno presenti stand gastronomici della Proloco e di altre associazioni. Dalle 17 ci sarà la premiazione per il concorso "Natale in uno scatto" realizzato dalle scuole. La mostra che raccoglie tutte le fotografie sarà aperta già a partire dal 14 dicembre VP

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Montemaggiore IL COMMENTO DEL SEGRETARIO PD ALESSANDRA KHADEM

«Nessuna frangia nel PD e i pochi argomenti della minoranza”»

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MONTEMAGGIORE

n qualità di segretario del Partito Democratico di Montemaggiore mi sembra, a questo punto, doveroso precisare alcune cose. La scelta di non rispondere tramite carta stampata alla lettera inviata dal Sig. Giorgio Cerisoli, tesserato del circolo di Montemaggiore, prima al Resto del Carlino e poi al Giornale del Metauro è stata ben ponderata. Ritengo da sempre che la polemica sterile e fine a se stessa non produca mai alcun risultato. Io e il Sindaco Verdini riteniamo entrambi che il confronto a distanza non vada alimentato perché del tutto improduttivo. Di comune accordo, subito dopo la pubblicazione degli articoli, abbiamo deciso di convocare i tesserati e i simpatizzanti per confrontarci e rispondere nelle sedi opportune e attraverso un confronto diretto, sulle tematiche.

Il Sig. Cerisoli, ha espresso un suo pensiero parlando per se stesso, non a nome del circolo né tanto meno di un’ipotetica “frangia”. Lo stesso ha avuto modo di porre tutte le domande del caso alla sopracitata riunione alla quale era presente non solo il Sindaco ma anche il Vicesindaco Ordonselli nonché la consigliera di maggioranza Tamara Riccialdelli. Mi dispiace per chi è abituato a vivere di complotti, ma all’interno del circolo di Montemaggiore non esiste alcuna frangia. Il circolo è invece composto da un gruppo eterogeneo dove ogni persona è libera di esprimere la propria individualità nel massimo rispetto dell’altro e del Partito Democratico, attraverso la condivisione di principi e idee comuni. La minoranza con il recente articolo manifesta chiaramente la propria mancanza di argomenti. Innanzitutto perché si sono fatti portavo-

hanno il sostegno del circolo del Partito Democratico di Montemaggiore. Tale sostegno è ovviamente caratterizzato da un rispetto reciproco, da dialogo e da scambi di idee sulle varie tematiche. Tutto questo accompagnato dalla consapevolezza della diversità di ruoli e di rappresentanza che un’amministrazione e un circolo di un partito diversamente ricoprono all’interno del Comune. Con l’augurio di aver rassicurato la minoranza e con l’invito a non dimenticare mai

che il circolo del Partito democratico è perfettamente in grado di prendere posizione ed esprimere chiaramente il proprio pensiero condiviso. Colgo l’occasione per comunicare che a Montemaggiore il seggio, per partecipare alle primarie del Partito Democratico per eleggere il nuovo segretario nazionale, sarà predisposto presso la sala conferenze del Centro civico di Villanova in Via Ponte Metauro. Vi invito a partecipare» ALESSANDRA KHADEM

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"MONTEMAGGIORE PARTECIPA" Il segretario del PD di Montemaggiore Alessandra Khadem

ce di un dibattito interno al Partito Democratico e quindi a loro del tutto estraneo e in secondo luogo perché pur non volendo hanno riconosciuto e messo nero su bianco che il nostro Sindaco Verdini si prodiga molto per il proprio comune. Non entro nel merito di ciò che è stato fatto perché non spetta a me ma ai nostri attuali amministratori. Il Sindaco Verdini e l ‘amministrazione tutta hanno avuto e

UNA CASSETTINA “RACCOGLI IDEE”

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rima azione della neonata Associazione di Promozione Sociale “Montemaggiore Partecipa” per raccogliere le idee, le aspettative e le proposte dei cittadini. Sono stati infatti posizionate della cassettine in legno in alcuni locali dove ciascuno può compilare una scheda in cui dire cosa piace o non piace di Montemaggiore e cosa manca nel proprio comune. Altro canale attivo è la pagina facebook dell’Associazione. Verrà inol-

tre distribuito un questionario porta a porta che potrà essere restituito durante le riunioni dell’Associazione che si tengono ogni mercoledì o nelle cassettine dislocate in più punti sul territorio

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I QUARANT’ANNI DI ATTIVITÀ DELLA FAMIGLIA REGINI

Tradizione e innovazione legate da un filo verde V

ivere per quarant’anni in mezzo ai fiori e alla natura è un proprio un bel traguardo. I pionieri sono stati Gastone Regini e sua moglie Paola, prima con i crisantemi, produzione tipica del comune di Montemaggiore, poi con la floricoltura. Una passione trasmessa ai tre figli Lorena, Luana e Alen che, da diversi anni, hanno preso il testimone assieme a Pino, marito di Lorena, e la loro giovanissima figlia Alexandra, continuando la tradizione di famiglia. Oggi le realtà commerciali sono diventate tre: la piccola bottega si è infatti trasformata in azienda, creando, nel tempo, anche diversi posti di lavoro «e di questo – dice Luana Regini – dobbiamo ringraziare tutti i nostri collaboratori ed i tanti clienti che fino ad oggi ci hanno accordato la loro fiducia». Alen, a capo della Regini Piante Architettura del verde, si occupa di giardini, terrazzi e verde in generale, sia privato che pubblico; in essa è stata mantenuta la produzione di piante e dei crisantemi in vaso. La Fiori e Piante Regini di Villanova è oggi, a tutti gli effetti, la fioreria-laboratorio: le composizioni floreali per tutte le cerimonie vengono realizzate qui. L’ultima creatura è il Reverde Regini Garden di Fano (in località

Chiaruccia) nato nel 2007 dall’idea delle sorelle Luana e Lorena, frutto della loro formazione come floral designers e soprattutto dei loro viaggi in giro per il mondo. Il Garden infatti è concepito con le stesse caratteristiche di quelli presenti in altri paesi europei. Fisicamente lo spazio è suddiviso in sette aree: quattro direttamente legate alle piante e ai fiori (serra calda, serra fredda, vivaio, fioreria); tre legate a tutto ciò che ruota intorno al mondo del verde: il

bazar con l’oggettistica, l’emporio con prodotti per giardinaggio concimi, attrezzi e per gli animali,; e il “secco da esterno” dove si possono trovare vasi, fontane, steccati in legno, pietre, ecc. Il Garden di Chiaruccia è l’unico della provincia: «Siamo stati pionieri in questo settore – dice Luana Regini – e vorremmo far capire che il Garden non è solo una serra ma molto di più». Nella struttura vengono infatti realizzate iniziative culturali, laboratori per bambini,

corsi di formazione per imparare a conoscere le piante e tante altre iniziative per diffondere la cultura del verde e della natura. La nostra è anche una sfida culturale – aggiunge Luana – regalare una pianta è un gesto importante, spesso ci dimentichiamo che respiriamo proprio attraverso le piante. Pensate che bello,e simbolico, sarebbe regalare una pianta da giardino ad una coppia di novelli sposi! Inoltre – continua Luana Regini – in una struttura di questo tipo, concepita

per ospitare il mondo verde dove noi produciamo e acquistiamo direttamente dalle aziende produttrici sia Italiane che estere, siamo in grado di offrire prezzi ottimi ai nostri clienti». È proprio con la filosofia innovatrice del Garden e con la solidità di quarant’anni di esperienza, che la famiglia Regini guarda ad un verde futuro sempre con la stessa passione e la stessa grinta nei confronti di un’attività che richiede, ogni giorno, grande impegno AM

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Serrungarina MOVIMENTO 5 STELLE

L'ESPERIENZA DEL DOTTOR ORDONSELLI

UN CRISTO PENSANTE PER “VIVERE SERENI”

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he ci azzecca un sentiero sul Monte Castellazzo nelle Dolomiti, un’immagine di un “Cristo pensante” e l’Associazione “Vivere Sereni”? Nel 2008 Roberto Lucarelli, uno dei soci, vede questa curiosa statua nella piazza di Predazzo (Trento), statua che sarebbe stata successivamente collocata sulla cima del Monte Castellazzo nei pressi del Passo Rolle. Tutto nasce dal maestro di sci delle Fiamme Gialle Pino Dellasega, pluricampione del mondo di orienteering e nordic walking, che negli anni ’80 ha partecipato ai mondiali in Polonia. Erano i tempi del comunismo esasperato, i tempi di Solidarnosc e del vescovo Woytyla. Durante una passeggiata nella piazza di Varsavia, Dellasega vede su un banchetto artigianale l’immagine del “Cristo Pensante”, una statuina in legno di 25 cm, ne rimane colpito, la compra e se la porta a casa. Questo Cristo rimane per

COMMENTI DAL CONSIGLIO

R Luciano Ordonselli e la sua famiglia con il Cristo Pensante

25 anni appoggiato sulla sua stufa ad ole. Nel 2007, mentre percorre il sentiero in Val Vanegia incontra sei frati francescani che cantavano e scendevano verso valle ammirando quel meraviglioso paesaggio sulle Pale di San Martino. Poco più avanti incontra un musulmano che, toltosi le scarpe, stava pregando rivolto verso la Mecca. Dellasega aveva capito che la natura era il posto migliore per pregare e riflettere, da soli in silenzio, in sintonia con se stessi. Da qui l’idea, sicuramente folle, del “brain walking” (cammino della mente) e, ripensando a quella immagine polacca, di creare il “Trekking del Cristo Pensante”. Il Monte Castellazzo, teatro di dure battaglie durante la prima guerra mondiale, è oggi frequentato da migliaia di persone che ogni anno raggiungono la statua del Cristo Pensante. Lucarelli, dal 2009, anno dell’apertura del sentiero, lo ha percorso più volte, proponendolo

poi anche al Presidente dell’Associazione “Vivere Sereni” Luciano Ordonselli che lo ha percorso la scorsa estate. “È incredibile – dice Ordonselli – è un Cristo che ti apre un mondo enorme. Lungo quel sentiero, che ho percorso con mia moglie Patrizia e mio figlio Davide, ci si mette davvero in discussione, immersi in quel bellissimo paesaggio. Vivere solo per se stessi o anche per gli altri? Percorrendo quel sentiero ho ritrovato tutti i valori che ci hanno spinto a creare l’Associazione Vivere Sereni. Ho spiegato a mio figlio quanto sia importante fare qualcosa per gli altri». Ecco allora il legame: un sentiero e la bellezza della natura diventano momenti di riflessione personali sul valore dell’esistenza umana, sul valore degli altri e sulla necessità di mettere in campo azioni concrete soprattutto per i più deboli. «E – conclude Ordonselli – il progetto di Vivere Sereni è proprio questo»

LE INIZIATIVE DI NATALE E CAPODANNO

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esta insieme” è il titolo che raggruppa le tante iniziative che accompagneranno le famiglie del comune e non solo durante le prossime festività natalizie. Capofila è la bocciofila di Tavernelle supportata da Comune, US Tavernelle Calcio, Pro Loco, Istituto Comprensivo e dalla Sezione Cacciatori di Tavernelle. Si parte sabato 21 dicembre con la Festa del socio della Bocciofila e la Festa della società sportiva Tavernelle. Cena e ballo dalle ore 20 con un ricco menù a base

di pesce. Prenotazioni entro il 16 dicembre chiamando 335.5833029 – 339.3171389 – 328.8812335 –

appresentanti del Movimento 5 Stelle hanno preso parte all’ultimo consiglio comunale, dove, evidenziano, è ben emerso il buon lavoro svolto nello studio della TARES, argomento di enorme complessità e nella variazione di bilancio. I 5 Stelle prendono atto positivamente della volontà dell’Amministrazione, di poten-

ziare la voce “sociale”, aumentando il fondo sociale da 2.000 a 10.000 euro. Non nascondo però che avrebbero preferito aumentare maggiormente la dotazione di questo fondo “magari evitando la ristrutturazione dell'ex edificio scolastico di Pozzuolo che, anche se per l’80% viene finanziato con i fondi europei, crediamo sempre che sia un pessimo investimento in quanto troppo oneroso”

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CRESCERE NELLA COOPERAZIONE

Alla scuola primaria apre “La bottega dei ragazzi”

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Al bocciodromo di Tavernelle TAVERNELLE

SERRUNGARINA

339.6715274. Dal 23 al 30 dicembre sono previste serate dedicate alla Tombola con ricchi premi. Per il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, “Benvenuto 2014” dalle ore 20 si cena e si balla con menù rigorosamente fatto in casa (prenotazione entro il 25 dicembre ai numeri 339.3171389 – 328.8812335 – 339.6715274). Da segnalare per sabato 4 gennaio il “Veglionissimo del Cacciatore” con cena ed animazione musicale. Il calendario degli appuntamenti è inoltre arricchito da un torneo di burraco, dalla gara di briscola e da due appuntamenti con il teatro AM

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TAVERNELLE

erimonia di costituzione alla scuola primaria “G. Falcone” dell’Associazione Cooperativa Scolastica nell’ambito del progetto regionale “Crescere nella Cooperazione” promosso dalle Bcc marchigiane. Presenti il dirigente scolastico Candio Curina, la sindaca Marta Falcioni, le insegnanti tutor Oretta Lucarelli e Luciana Antonioni e, per la BCC del Metauro, Marinelli Michele, il quale è diventato anche socio sovventore. Ad essere coinvolti quest’anno saranno i ragazzi delle classi seconde, A e B, della classe quinta ed alcuni ex alunni della primaria di Tavernelle che quest’anno frequentano la secondaria a Montefelcino e Saltara. Nome scelto per la neonata cooperativa scolastica è “La

bottega dei ragazzi”. L’idea parte da una bottega del Rinascimento dove si imparava facendo e discutendo, utilizzando quindi il metodo del laboratorio. I ragazzi, scherzosamente hanno commentato: “Chissà che da questa cooperativa non esca anche un secondo Raffaello!”. Concretamente, il progetto prevede la realizzazione di alcuni prodotti. Gli utili derivati dalla loro vendita saranno in parte devoluti in beneficenza, come previsto dallo statuto, in parte utilizzati per acquistare sussidi per la scuola (un nuova lavagna interattiva LIM) ma, anche, per coprire eventuali bisogni dei soci. “Siamo convinte – hanno detto le insegnanti tutor – che la cooperazione vada costruita tutti i giorni e, solo se vissuta nella quotidianità, prosegue nel tempo” CV

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Unione Roveresca DOMENICA 15 DICEMBRE: RIAPERTURA DOPO I RESTAURI

ASSOCIAZIONE UNIVERSI PARALLELI

La Collegiata di Sant'Ubaldo rinnovata I biscotti delle

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castellane barchiesi

BARCHI

omenica 15 dicembre, alle ore 15.30 si inaugura la Collegiata di Sant'Ubaldo (Chiesa della SS. Resurrezione) dopo i lavori di restauro. La chiesa parrocchiale di Barchi risale al Medioevo, ma fu ampiamente ristrutturata a partire dal 1571 su disegno dell'architetto ducale Filippo Terzi, per conto del marchese di Barchi Pietro Bonarelli, potentissimo feudatario dei duchi d'Urbino. L'aspetto attuale risale però ai primi anni del '600, quando l'edificio fu ingrandito con l'aggiunta del presbiterio e delle due cappelle laterali. Parte delle fondazioni perimetrali della chiesa, precedenti il suo ampliamento sono emerse anche durante gli attuali lavori di restauro. La nuova chiesa venne inaugurata nell'agosto del 1605 e dedicata all'antico patrono di Barchi, Sant'Ubaldo, in occasione della nascita del principe ereditario Federico Ubaldo. L'interno a tre navate, conserva gran parte delle opere d'arte originarie, in particolare sei

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altari in pietra arenaria policroma e dorata e cinque dipinti di importanti autori del tardo Rinascimento. Nel Settecento la chiesa fu elevata a Collegiata e, in quella occasione, fu commissionato l'organo al maestro veneto Gaetano Callido e un bel Cristo Morto all'artista fanese Giovan Battista Dori. I lavori di restauro, oltre ad aver consolidato la struttura, hanno riportato all'antico splendore il pavimento originale in pietra rosa e bianca del Furlo

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In alto: la Chiesa della SS Resurrezione (Collegiata di S. Ubaldo) adiacente il palazzo comunale. Qui sopra il pavimento della chiesa durante i lavori di restauro

BARCHI

i hanno chiamati “I biscotti delle castellane”. Sono i biscotti biologici e artigianali al 80% ideati da Maria Elisa Rossi Casciaro, vice presidente e tecnica gastronoma dell’associazione UP “Universi Paralleli”, nati con l’intento di mettere a frutto materie prime come la farina biologica e le spezie e diffondere, ancora una volta, un’alimentazione che faccia bene al corpo e gratifichi il palato. I Biscotti studiati dalla Rossi Casciaro sono prodotti da un forno locale e utilizzano materie prime di aziende del territorio promuovendo così la logica dell’alimentazione a km zero. E’ stata così elaborata la ricetta di sette tipi di biscotti con sette spezie e aromi differenti che rispecchiano la personalità e il carattere delle sette componenti di “Universi Paralleli”, appunto le Castellane del Castello di Barchi dove ha sede l’associazione. Ci sono biscotti con Liquirizia e Limone, Zenzero e Albicocca, Fragole

e Pepe, ognuno dei quali prende il nome da una delle ragazze: Laura, Elisabetta, Barbara ecc. “Le spezie - dice la Rossi Casciaro - hanno un sapere e valore nutrizionale secolare. L’uso e relativo dosaggio l’ho pensato con fare alchemico, creando ricette dettatami dalle sensazioni che ciascuna “castellana“ mi ha suscitato lavorando e costruendo insieme il progetto madre dell’associazione UP: stare bene a 360gradi perchè a Barchi si sta bene” CV

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FINO AL 12 GENNAIO 2014

22 DICEMBRE: DA BARCHI A PIAGGE

LA POLI-MATERIA DI MELANIA TOZZI IN MOSTRA AL MUSA DI SAN GIORGIO

La corsa dei Babbi Natale

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SAN GIORGIO

a neo-costituita Associazione Culturale Anta-Club “Marino Saudelli” con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, Assessorati alla Cultura e al Turismo, presentano al MuSA le opere di un artista di prim'ordine nel panorama contemporaneo europeo. Riprendendo le "antiche ricette dei ricettari antichi" e utilizzando i colori naturali ottenuti dall'utilizzo delle erbe officinali: è questa la mostra personale della pittrice Melania Tozzi al Museo Storico Ambientale di San Giorgio. Il suo tratto è

ben delineato e dalle forme armoniche e tornite, tanto che da poco alcune opere sono entrate a far parte della galleria berlinese “Tascheles”, un'importante galleria di arte moderna sita nella capitale delle avanguardie contemporanee. Le opere sono esposte in mostra dall’8 Dicembre fino al 12 Gennaio 2014. L'esposizione è curata dalla Dott. ssa Barbara Cianelli. Il Museo, fiore all'occhiello del panorama locale e da pochi mesi riaperto al pubblico, apre le sue porte alle mostre di arte contemporanea con una serie di eventi e di esposizioni che si articoleranno per tutto il 2014 CV

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Melania Tozzi, “Dragonlight”

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BARCHI

omenica 22 dicembre con partenza da Barchi (ore 10) e arrivo a Piagge, per la settima volta corridori di tutte le età si ritroveranno vestiti da Babbo Natale per la podistica natalizia non competitiva che si estende per 11,5 chilometri organizzata dall’ASD ColleMar-athon. Una festa nella festa con tanto di slitta di Babbo Natale a segnare il passo e tanta animazione per i bambini. Con lo spirito della solidarietà, ogni anno i “babbi natale”, nel 2012 erano oltre 300, appoggiano un progetto: per questa edizione si pensa ancora all'Africa con una piccola donazione per il “mattone” per casa ColleMar-athon e la vicinanza

a Urukundo, l’associazione onlus di volontariato, che promuoveprogetti di cooperazione in Africa, con una particolare attenzione al Burundi. Contemporaneamente alla corsa a Piagge (paese dell’arrivo) prenderà vita il Babbo Natale Village dove i ragazzi degli Istituti Comprensivi Scolastici, vestiti da Elfi, “gareggeranno” nel circuito per loro predisposto nel cuore del paese

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Cartoceto EMERGENZA CARTOCETO DOPO I CROLLI

L' appello del giornalista Karl Hoffmann Una lettera aperta al governatore della regione Spacca sottoscritta da persone di tutto il mondo

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CARTOCETO

na lettera di appello per esortare il governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sull’emergenza che sta vivendo Cartoceto dopo il nuovo crollo e la chiusura del bar della piazza è stata scritta dal giornalista Karl Hoffmann che, da trent’anni, ha scelto di vivere nel territorio di Cartoceto. Hoffmann è Corrispondente della Radio e TV Tedesca e membro del-

la Stampa Estera in Italia. La sua lettera sta facendo il giro del mondo e continua a raccogliere adesioni da giornalisti, artisti, professionisti che condividono questa grave emergenza di Cartoceto e, alla voce di Hoffmann, aggiungono la loro voce perché la Regione intervenga quanto prima. Grande solidarietà viene espressa alle sorelle Claudia e Cosetta Mancini per la chiusura forzata della loro attività, il bar della piazza, cuore sociale del paese che oggi ha smesso di battere

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L'INIZIATIVA DELLA PRO LOCO

Una raccolta fondi

IL TESTO DELLA LETTERA DI HOFFMANN A SPACCA

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gregio Presidente, Da più di trent’anni sono abitante del piccolo borgo medievale di Cartoceto in Provincia di Pesaro e Urbino, e da allora mi occupo come corrispondente degli eventi italiani, paese in cui mi sento oramai pienamente radicato, insieme alla mia famiglia. Nella mia casa a Cartoceto sono passati tantissimi amici e personaggi di tutto il mondo che si sono affezionati come me a questo luogo cosi speciale ed accogliente. Tutti noi abbiamo appreso con rammarico quello che è successo in queste ultime settimane di maltempo nelle Marche e a Cartoceto in particolare. Le mura che già da un anno aspettano un urgentissimo restauro dopo un grosso crollo nella parte più alta nel 2012, restauro che purtroppo non è mai iniziato, hanno subìto ulteriori danni che hanno portato alla chiusura d’urgenza dell’unico bar nel centro storico, luogo di aggregazione per tutti noi – pochi – abitanti rimasti a Cartoceto.

REGIONE

Danni alluvione firmato decreto finanziamenti

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CARTOCETO

a Pro Loco di Cartoceto, vista la grave situazione di emergenza del centro storico, e considerato anche il fatto che gli stanziamenti pubblici non saranno sufficienti a risolvere il problema, ha deciso di lanciare una sottoscrizione in favore di Cartoceto. “Adotta un mattone per Cartoceto“ ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere gli interventi che dovranno essere realizzati nel centro storico il quale, oltre ai due importanti crolli, presenta altre situazioni

su cui è necessario subito intervenire. Cartoceto è un patrimonio che non può essere abbandonato. Occorre l’aiuto di tutti affinché questo borgo, sede di una eccellenza dell’enogastronomia come l’olio DOP, torni a risplendere. Al momento in cui chiudiamo il Giornale non sono ancora stati comunicati i riferimenti del conto corrente postale che, per scelta della Pro Loco, verrà aperto presso l’ufficio postale di Cartoceto. Come giornale sosteniamo questo progetto. Aggiornamenti sul sito www.ilmetauro.it CV

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CARTOCETO

l presidente della Regione Marche ha firmato il decreto di approvazione del piano di interventi ammissibili al contributo per i danni causati dall’alluvione dello scorso novembre 2012. Sono così stati ripartiti 10.700.000 euro assegnati dallo Stato alla Regione nei 69 interventi finanziati nel decreto. Il decreto recepisce tiene conto, nella sua ripartizione, anche dell’aggravamento di alcune situazioni tra cui il caso di Cartoceto ed il dissesto delle sue mura. A Cartoceto, sono stati destinati 1.208.000 euro

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Nonostante le meritevoli attività del sindaco Olga Valeri ancora oggi manca la decisione della Regione [la lettera è antecedente la firma del decreto del 26 novembre, ndr] per il necessario – ripeto – oramai non più rimandabile intervento per salvare la cinta muraria di Cartoceto, paesino che rischia la “chiusura totale”. Le chiedo di prendere visione dell’elenco allegato in cui trova i nomi di tante persone di tutto il mondo che sono passati a Cartoceto, che hanno apprezzato l’accoglienza nel bar della piazza e che ora sostengono l’appello “Salvate Cartoceto”. [la lista è in continuo aggiornamento, ndr] Le chiedo nel nome di tutti gli amici sparsi nel mondo di trovare una immediata soluzione per salvare il nostro piccolo borgo, decisione che sarà sicuramente apprezzata non solo da noi, ma da tutti quelli che lavorano per un futuro migliore di Cartoceto e la sua eccellenza, l’olio D.O.P. di cui siamo tutti consumatori e “diffusori”. Certo della Sua comprensione Le mando i miei migliori saluto ed auguri per il Suo lavoro. Karl Hoffmann, Corrispondente Radio/TV pubblica tedesca»

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L'ASSESSORE CONTI

«Il Metauro esonda, ma il Rio Secco resiste»

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CARTOCETO

l fiume Metauro ancora una volta, a distanza di un anno, ci ha mostrato la sua inadeguatezza ad accogliere le acque meteoriche cadute, mostrando lo spiacevole spettacolo di una nuova esondazione, con grande disagio per i proprietari dei terreni. «Purtroppo – dice l’Assessore ai Lavori pubblici Conti – per quanto riguarda il Rio Secco, ci troviamo costretti a confermare l’impossibilità ad effettuare la trinciatura della vegetazione infestante lungo le sponde del corso d’acqua, nel tratto del centro abitato di Lu-

crezia e Pontemurello. Certamente siamo consapevoli della necessità e dell’urgenza di tale intervento, sia per quanto riguarda l’igiene pubblica, che per il decoro urbano». Ancora una volta sarebbe quindi il patto di stabilità a bloccare questo tipo di interventi. L’Assessore rassicura però la popolazione in quanto, grazie ai lavori compiuti nel 2009, l’alveo del fosso ha reagito bene alle importanti precipitazioni e le acque sono così defluite senza esondare. La strozzatura creata dal ponte della ferrovia viene costantemente monitorata

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Cartoceto UNA MOSTRA IN BIBLIOTECA

CRESCERE NELLA COOPERAZIONE

Nella scuola di Lucrezia un progetto a base di frutta

I BAMBINI SIRIANI "INCONTRANO" I PICCOLI DI CARTOCETO

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CARTOCETO

n Siria Matthias Canapini è giunto al seguito di una missione umanitaria realizzata dall’Associazione “Pasqua in Syria” di Monza. Matthias è infatti sia volontario che reporter. In questo luogo il giovane fanese

ha documentato con la sua macchina fotografica i volti di quelle famiglie costrette a vivere in condizioni pietose nei campi profughi, in tende inadatte ad affrontare il freddo inverno. Per questa piccola mostra nella biblioteca comunale di Cartoceto sono stati scelti, alcuni scatti che

60 ANNI

LAUREA

Auguri Nonna Elsa!

Complimenti Michela!

Aver 90 anni e non dimostr arli! Auguri infiniti per l’ottimo tr aguardo raggiunto e per le condizioni fi siche e mentali con le quali l’hai fatto! Sei una donna, una mamma, una sorella, una suocera,una zia e una soprattutto Nonna fantastica! Tantissimi auguri dalla tua famiglia

Alla neo laureata Michela Del Monte complimenti per l'ottimo risultato raggiunto con L ode. Auguri di un futuro sereno e professionalmente ricco di impegni! La tua famiglia e i tuoi amici

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riguardano i bambini. Le didascalie delle immagine sono state pensate per i più piccoli così da favorire un incontro "virtuale" tra oriente e occidente per far conoscere, ai bambini del nostro territorio, alcuni loro coetanei che vivono in una dimensione diversa dalla loro e, ai genitori, una realtà su cui riflettere. Immagini, quelle di Canapini, piene di poesia ma che ci portano a non essere indifferenti di fronte a una dura realtà... una riflessione che ci conduce un po' a quella frase di Gianni Rodari di Favole al telefono (1960): «Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra». La mostra sarà inaugurata in occasione dell'appuntamento di Letture mercoledì 11 dicembre (ore 17.30) e rimarrà aperta il mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19, fino al 31 gennaio. Per le festività natalizie la biblioteca rimane chiusa dal 21 dicembre al 7 gennaio CV

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Da sinistra Patrizio Vampa, assessore all'Istruzione; Romualdo Rondina, presidente Bcc Fano e Susanna Neumann dirigente scolastico

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LUCREZIA

arte il nuovo progetto della Cooperativa Scolastica “26 friends in the time” con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Marco Polo”, iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto regionale “Crescere nella cooperazione” promosso dalle Banche di Credito Cooperativo marchigiane. I ragazzi, coordinati dalla professoressa Patrizia Loguercio, alla presenza del dirigente Scolastico Susanna Neumann, del vicesindaco di Cartoceto Patrizio Vampa e del presidente della BCC di Fano

Romualdo Rondina, hanno ufficialmente costituito l’Associazione Cooperativa Scolastica e presentato il progetto di quest’anno che consisterà nella vendita di frutta durante l’intervallo, progetto elaborato in collaborazione con l’insegnante di scienze. La cooperazione, come hanno sottolineato i presenti, rappresenta sia un modello di collaborazione nella vita ma anche una possibilità per superare l’attuale crisi economica. Apprendere queste modalità sin dalla scuola, aiuterà i ragazzi a crescere in modo più consapevole e con una maggiore attenzione verso gli altri CV

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"GIOSTRA DEI QUARTIERI"

Pranzo del quartiere Viali-Sant'Anna

AUGURI SPECIALI

6 DICEMBRE 86

Lettera ad una figlia

Non so più come stupirti, questo è una specie di quiz per vedere quanto tu sei intelligente. Bisticciamo, ci scontriamo, siamo l’una la valvola di sfogo dell’altra ma non posso non augurarti BUON COMPLEANNO

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Mamma e quell’amore di tuo fratello!

Giulia Caldarigi e Giulia Rossini rappresentanti dei quartieri "Viali - Sant'Anna"

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on il consueto pranzo conviviale anche il quartiere Viali-Sant’Anna ha festeggiato, domenica 24 novembre, la conclusione della Giostra dei Quartieri che si è svolta la scorsa estate. Nonostante il risultato del 2013 non sia stato eclatatante, solo terz’ultimi in classifica, si è festeggiato il

grande impegno da parte delle due rappresentanti di quartiere Giulia Rossini e Giulia Caldarigi e di tutti coloro che, a vario titolo, sono stati coinvolti nei tanti giochi. Il pranzo rappresenta ogni anno un’occasione importante di ritrovo e socializzazione per le famiglie del quartiere, vecchie e nuove

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I racconti di Marco Manoni

Il "Centro commerciale" della Villa de Pipa

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ungo via Pilone, a Lucrezia, all'incrocio tra via Ceruqelle e via Corvina, c'era un agglomerato di case dalle forme diverse, con prospetti asimmetrici. Questa specie di piccolo villaggio era chiamato "Villa de Pipa" perchè questo era il soprannome di una famiglia importante, quella degli Ambrosini. La famiglia si divideva in due "tronconi": il primo si occupava di una fornace dove si stampavano mattoni a mano, il capofamiglia era un uomo piccolo di statura, il suo nome era Enrico. L'altra parte della famiglia, era composta da una coppia di sposi: Renato e Stella; avevano tre figli maschi. Con loro viveva l'anziana madre di Renato che si chiamava Matilda e gestivano una specie di piccolo "centro commerciale" composto da osteria, alimentari e merceria. Questo luogo fungeva anche da ammortizzatore sociale e lo dimostrerò con un esempio di ciò

che accadeva anche a casa nostra. Noi coltivavamo un podere a mezzadria, situato poco lontano dalla "Villa de Pipa" e mia madre lì ci allevava anche tante galline, così, quando andava a fare la spesa nel piccolo "centro commerciale", pagava in natura contraccambiando con la borsettina delle uova. Ma quando arrivava il freddo dell'inverno le galline smettevano di fare le uova. Allora, Renato, Stella e Matilda diventavano strumenti solidali, segnando il piccolo debito in un apposito quadernone, tenendolo in sospeso sino a quando le galline non riprendevano a fare "coccodè": questo era davvero un gesto di condivisione! L'osteria, invece, era un luogo di ritrovo per soli uomini dove si giocava a carte e a morra. La posta era una bevuta di vino e, quando il gioco si protraeva fino a tardi, qualcuno rincasava "brillo". I miei ricordi vanno alle serate

d'inverno, quando i clienti erano pochi e, invece di giocare a carte, si raccontavano tante storie con la fioca luce della candela. Erano episodi di guerra, raccontati dai più anziani che avevano combattuto la grande Guerra del '15'18 (la Prima Guerra Mondiale). Ma, ogni tanto, i racconti riguardavano il mondo dell'esoterico e dell'occulto. A casa eravamo quattro figli, così, per alleggerire mamma durante quelle serate in cui le donne erano impegnate soprattutto a sferruzzare a maglia, io, essendo l'unico maschio, potevo seguire babbo Giovanni, ogni tanto, e trascorrere una serata in osteria. Ricordo anche che gli anziani non badavano se era presente o meno un bambino, raccontavano storie

di anime senza riposo che apparivano di notte negli incroci delle strade, uomini che possedevano il libro del comando manovrato dal diavolo, compiendo imprese sovrumane. A quel punto mi assaliva la paura, mi stringevo ad un braccio di mio padre, osservavo il moccolo della candela che andava consumandosi ed ormai emetteva una luce fioca, annebbiata dal fumo dei sigari e delle pipe che gli uomini emettevano a fiotti, come locomotive. Devo dire che io non andavo ancora a scuola e non sapevo ancora leggere, ma il mio babbo era un accanito lettore, sostenendo che leggere aiuta a dare un senso alla nostra vita. Così, per invogliarci, ci leggeva storie ad alta voce. Non ricordo in che modo qualche

tempo prima era venuto in possesso della Divina Commedia; allora ci lesse parte di un versetto dell'Inferno che diceva più o meno così: "Perdete ogni speranza o voi che entrate, per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va nella perduta gente... e così via"... ricordando queste parole, mi immersi in un'atmosfera surreale e, in una specie di allegoria, mi apparvero anime dannate in mezzo a demoni, un brulicare di fuoco e lamenti: era davvero l'inferno che ci descrivevano le nostre nonne. Così tornavo a casa aggrappato alla giacca di babbo e, appena entravo nella mia stanza, mi assaliva un terribile senso di paura. Allora chiedevo ai miedi genitori di condividere il loro letto

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SPORT FANO CALCIO

LA STRANA COPPIA Quale futuro con Gabellini e Cordella? FANO - L’uno è perennemente al centro della scena. Per quello che fa o che dice. Per quanto promette e subito smentisce. Un primattore nato, insomma. Volente o nolente, Gabellini da quando (fanno ormai tre stagioni con quella in corso) è alla guida dell’Alma non passa mai inosservato. E’ questione di carattere e formazione mentale ma anche di relativa esperienza in un mondo a parte come quello del calcio, cosa che si riflette in approcci spesso istintivi e schizofrenici, comunque tali da avere sempre una vasta eco e spesso concrete conseguenze negative. L’altro nel corso della rovente estate scorsa (e non stiamo parlando delle condizioni meteo) è salito sulla ribalta quasi in punta di piedi e continua a muoversi senza dare troppo nell’occhio. Cordella, in effetti, parla poco e meno appare, quasi a costituire una sorta di contrappeso capace di bilanciare il debordante istrionismo del compagno di avventura. Per lui, anzi, dicono molto di più le offensive scritte sui muri con cui qualche idiota (per giunta anche vigliacco) con evidenti conti in sospeso di carattere privato sta lordando mezza città. E’ quasi una presenza-assenza, insomma, quella del nuovo socio di minoranza. Al di là delle personalità antitetiche dei due, quel che più preme a chi ha a cuore le sorti granata è cercare di capire chi o cosa li abbia messi insieme e dove possa condurci questa sorta di tandem improvvisato. Che sia stato un matrimonio d’amore? No di certo. Forse nozze di reciproco interesse? Non vediamo quale possa essere il mutuo tornaconto. Più probabile e quasi sicuro che si tratti allora di un’unione forzata, del tipo di quelle imposte in epoche passate ai rampolli da parte delle famiglie nobili

I PREMI DEL PANATHLON A ITACA E REAL METAURO per gettare le basi degli imbrogli a venire. Ne è la riprova il corollario di protagonisti di carattere istituzionale o di chiara capacità di influenza esterna (dal sindaco Aguzzi al direttore generale De Leo, fino a personaggi dell’entourage noti a tutti) che sono entrati di recente nella vicenda granata. Innegabile allora che dietro al corso che hanno preso le cose vi sia un latente disegno di natura politica, del quale ha fatto le spese il povero Moneti, trattato a pesci in faccia quando era sul punto di ratificare un ingresso in società che (ne siamo più che convinti) avrebbe significato un autentico rilancio in termini di ambizioni, capacità di progettazione a medio termine, volontà di rendersi finalmente protagonisti in positivo dopo tutte le malefatte compiute. E così quello che poteva essere lascia il posto a ciò che è. Si patisce un presente dimesso (tant’è che l’obiettivo dichiarato in campionato è la semplice salvezza!), che va consumandosi all’insegna della pura sussistenza. Manca, cosa ancor più grave, una minima idea su come impostare un futuro capace di invertire una tendenza al ribasso che pare non avere fine. Già, solo questo e da troppo tempo sta passando il convento. Chissà se i due reggenti ed i loro persuasori per niente occulti si sono però accorti che più in basso di così ormai c’è solo da scavare SANDRO CANDELORA

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FANO - Sala della Concordia gremita e colorata di divise sportive, nel Comune di Fano, nella mattinata di Sabato 16 novembre, per la consegna dei premi Fair-Play per l’anno 2013, da parte del Club di Fano del Panathlon International.

All’appuntamento annuale con tale riconoscimento, infatti, hanno risposto massicciamente le due associazioni premiate, il Centro Itaca di Fano e la società di calcio Real Metauro, con una bella partecipazione di atleti, tecnici, dirigenti e genitori.

BOCCE

TROFEO VAL DEL FOGLIA

Due combattute finali hanno chiuso la 2ª edizione del Trofeo Val del Foglia Casinina, gara regionale a coppia organizzata dalla Bocciofila di Auditore e diretta da Ubaldo Carletti. Nella categoria A1-A-B (48 formazioni al via) si sono imposti Gaetano Miloro e Sanvatore Ferragina (Montegridolfo, Rn) che in finale hanno avuto la meglio (10-7) di Filippo Tonucci e Fabrizio Della Santa (Lucrezia); terzo posto per Gabriele e Savino

Simoncelli (Isauro Soria Pesaro), quarto per Alberto Pieraccini e Marino Cambrini (Concordia Pesaro). Ancora un’ottima prova per Fabio Battistini e Andrea Sperati (Oikos Fossombrone) che hanno vinto la categoria C-D (55 coppie iscritte), superando 10-8 in finale Mario Luci e Lamberto Tomassini (La Combattente Fano); terza posizione per Omero Camilletti e Giancarlo Buiani (San Cristoforo Fano), quarta per Mario De Santi e Walter Zamagni (Riccionese, Rn)

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Inoltre, non hanno voluto mancare alla cerimonia il sindaco di Saltara Cicoli, il vicesindaco di Cartoceto Vampa e l’assessore allo sport del Comune di Fano Antognozzi. Una scelta indovinata per il riconoscimento, quella proposta da una apposita Commissione del Panathlon fanese (Zengarini, D’Errico, Darvini), per gli elementi non solo sportivi, ma anche educativi, sociali e culturali considerati nell’assegnazione di questi due premi FairPlay. Il Premio-Play alla carriera è andato al Centro Itaca di Fano, che aggiunge alla nota attività di riabilitazione con un proprio maneggio, una lunga e altrettanto nota partecipazione a manifestazioni regionali, nazionali ed internazionali, attività di equitazione arricchita in questi anni con quella delle bocce. Un premio meritatissimo, dunque, per atleti, istruttori ed operatori del Gruppo sportivo affiliato al Programma Special Olympics fin dal 1995. Il Premio Fair-Play alla promozione è stato assegnato ai genitori-dirigenti del settore giovanile della società di calcio Real Metauro. Questi si sono segnalati nella vallata metaurense, e altrove naturalmente, per avere ideato una serie di cartelli educativi, esposti poi nei campi di Lucrezia e di Calcinelli. Ne è scaturito un insieme di immagini e di testi per ricordare a tutti la necessità di corretti e maturi comportamenti sportivi

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NEL 2014 SI FESTEGGIANO I 30 ANNI DI ATTIVITÀ

LA PODISTICA LUCREZIA PROGETTA IL NUOVO ANNO

LUCREZIA - Lo scorso 9 novembre si è tenuta l’assembla dei soci del Gruppo Podistico Lucrezia durante la quale è stato fatto il bilancio di un anno di attività. La situazione si presenta positiva sia dal punto di vista economico ed ancora di più per ciò che riguarda l’attività sportiva del gruppo. Diversi atleti hanno infatti ottenuto ottimi risultati a vari livelli: regionale, nazionale ed internazionale.

Il 2014 sarà un anno particolarmente importante per il Gruppo Podistico in quanto festeggia i 30 anni di attività. In pentola bollono importanti novità, a partire dalla prossima edizione della Corrilucrezia. Durante la stessa riunione si è proceduto al rinnovo del consiglio direttivo. Riconfermato presidente, per il 15° anno consecutivo, Bruno Toccacieli, vicepresidente Mario Gargamel-

li, segretari Liviana Desirò e Francesco Schembri, tesoriere Lorenzo Leonardi. Gli altri consiglieri eletti sono: Rossano Giorgini, Gabriella Eutizi, Giuliano Belardinelli e Filippo Pascucci. «Nell’augurare al direttivo un proficuo lavoro – ha concluso il presidente Toccacieli – ricordo anche che è aperta la campagna tesseramento per il 2014 per aderire al nostro Gruppo» CLAUDIO VAGNINI

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RICORDO DI EDO PATREGNANI

CIAO EDO FANO - Non abbiamo avuto il piacere di vederlo giocare, per ovvi motivi anagrafici. Nè c’è mai stata l’occasione di frequentarlo personalmente, Edo Patregnani, troppo distanti essendo i rispettivi ambiti di azione. Non è del resto essenziale venire a contatto diretto con una persona per apprezzarla pienamente, chè la stima, l’onorabilità e i meriti acquisiti sono capaci di annullare le distanze, rendendo chi è lontano nello spazio assai intimo nell’anima. Di lui ci parla in effetti, dicendoci tutto, una vita intera spesa al servizio del calcio e più in generale dello sport, da giocatore prima e quindi da allenatore, consulente, insegnante, studioso. Da sapiente, insuperato cultore,

LA STRISCIA DI VITTORIE DELL'APAV CALCINELLI - Inizia con una vittoria il girone di ritorno della Gorini Apav che vince con un netto 3 a 0 contro i giovani di Falconara. Grande turn-over per i ragazzi di Mr. Pascucci che fa scendere in campo fin dalle prime battute i giovani under 19 che con determinazione e grinta si mantengono sempre in vantaggio. I locali lavorano bene in ricezione favorendo una varietà di gioco in attacco che la

Volley Game riesce a fatica ad arginare sia a muro che a difesa. Per l’Apav tre set fotocopia con una partenza un po’ a rilento giocata punto a punto con gli avversari, per poi prendere vantaggio superata la metà del parziale, e concludere sempre a proprio favore. Un’ulteriore vittoria per la serie D maschile che ora è al secondo posto in classifica ad un solo punto dalla capolista e favorita Jesi volley

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in definitiva. Sempre dedicandovi il meglio di sé, con passione, anzi con autentico amore, e declinandone al massimo grado i valori più alti e puri, quelli che il momento agonistico dovrebbe sempre saper trasmettere. La scomparsa di una figura del suo lignaggio umano e professionale ci lascia tutti un pò più poveri, nel mentre ci ammonisce a non tradirne l’elevato insegnamento morale. Prendiamo dunque idealmente in mano il testimone del suo esempio ora che Edo, congedandosi con stile dalla storia, entra legittimamente nella leggenda. Prendendo posto nel pantheon dei più nobili figli di Fano e dell’Alma Juventus SANDRO CANDELORA

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Il ricordo dell’Assessore Serfilippi

LA SCOMPARSA DI LAMBERTO TONELLI FANO - Cordoglio per la scomparsa dello sportivo Lamberto Tonelli. «Tonelli - scrive l’Assessore allo Sport Luca Serfilippi - é stato e sempre rimarrà nella memoria di noi tutti come un grande uomo di sport della nostra città soprattutto per la fondazione del Gruppo podistico Fano Corre, che di anno in anno é cresciuto fino a diventare un grande punto di riferimento per i podisti amatoriali fanesi e non solo». Serfilippi ricorda Tonelli come una persona unica, sempre disponibile, piena di idee e voglia di fare. Una persona che anche di fronte alle difficoltà della vita riusciva ad essere sorridente e a trasmettere serenità e amore. «Ricordo la sua passione per il sociale e in particolar modo nella promozione della donazione degli organi - racconta l'assessore, ricordando quan-

PALLAVOLO - SERIE D

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do a 16 anni era impegnato nell'associazionismo giovanile - come ho bene in mente l'ultima volta in cui l'ho visto, questa estate a Tombaccia, mentre aiutando gli organizzatori di un evento aspettava l'ultimo concorrente e gli tendeva la mano per ringraziarlo, proprio perché per lui gli ultimi erano i più importanti. La scomparsa di Tonelli - chiude l'assessore - lascia nella città intera un grande vuoto»

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Rubriche

psicologia l’esperto risponde

economia&fisco a cura di Gessica Miucci, commercialista www.studiodangelomiucci.it

a cura di Sabina Godi, psicologa sabina.godi@alice.it

AUTOSTIMA E TIMIDEZZA

Gent.ma Dott.ssa, sono davvero esasperata, questo mese sono stata a 2 feste di amici (io odio le feste ma sono completamente incapace di mentire inventandomi una scusa per risparmiarmeli come vorrei)… ad un certo punto tutti ballano ed io rimango l’unica seduta in angolo che non so cosa fare (mi sentivo così osservata che non sono nemmeno andata a prendere un bicchiere d’acqua -.-) ed è bruttissimo perché per il solo fatto di essere in pubblico il cuore mi batte a 1000, divento agitata e mi sento così male che mi viene da piangere .. … in genere tartasso la mia migliore amica (l’unica con cui riesca ad uscire) di messaggi … anche se vorrei fare amicizia e chiacchierare con gli altri risulto completamente asociale.. è una cosa che mi fa stare tantissimo male proprio non so cosa fare… ogni volta che torno da una festa o da un’uscita con gli amici rimugino sul mio comportamento, dicendomi che la prossima volta dovrei fare questo.. dovrei fare quest’altro e poi … tutto è come sempre e io mi sto dicendo che non posso farcela contro la mia timidezza… come posso fare?

C

arissima, mi colpisce la sua ultima espressione: non posso farcela contro la mia timidezza.. sembra una lotta! Il problema è che sta lottando contro parti di sé.. la provoco: lotterebbe contro il suo stomaco? Mi auguro che la sua risposta sia "Nooo!". E avrebbe pienamente ragione perché nella lotta si presume che ci sia sempre un vincitore e un perdente.. e la invito a riflettere sulla mia provocazione se vincesse lei che fine farebbe fare al suo stomaco? E viceversa se vincesse il suo stomaco che fine farebbe fare a lei? Forse il rischio è che uno dei due soccomba e credo che sia difficile per una persona continuare a vivere senza uno stomaco e uno stomaco vivere senza una persona!! Ecco che per analogia, la invito a riflettere sulla possibilità di tra-

sformare questa lotta fra parti di sé (parti psicologiche ed emotive… se le immagini proprio come organi veri e propri) in un’alleanza fra le parti per riportare l’equilibrio psichico. Penso che il primo passo sia quello di invitarla a chiedersi: Come ci arriva ad essere timida? Cioè che si dice dentro per andare ad una festa e non ballare? È possibile che ci sia un giudizio nelle sue parole … “tipo sono una sfigata” oppure “ faccio schifo” (ho esagerato nell’espressione ma questa esasperazione mi serve per renderle più chiaramente l’idea!). In sintesi l’obiettivo è invitarla a riflettere sul suo dialogo interno ...e sono sicura che potrà verificare che più intenso e "cattivo" è questo giudizio più dall’altro lato cresce l’insicurezza, la bassa autostima e di conseguenza aumenterà il suo comportamento timido e chiuso. Se questo fosse corretto la invito a riflettere se fosse ripetitivo per lei “darsi addosso” anche in altre circostanze… le sta bene? Se la sua risposta è "No", la invito a riflettere sul come mai non le sta bene ...magari le opzioni di risposta possono essere perché questo le impedisce di esporsi ed esprimersi così com’è! Bèh a questo punto le posso dire che è già a metà del cambiamento... è infatti fondamentale per attivare un cambiamento, riflettere e decidere su che cosa non le piace del suo comportamento. A questo punto l’invito è questo di attivare quella parte che fa il tifo per lei e che le riconosce dei meriti e delle competenze. Questo le potrò permettere di acquistare sicurezza e fiducia in sé stessa e una volta acquisita fiducia in sé, darsi il permesso di sperimentarsi (come in una palestra!) negli ambiti che conosce ma con dei comportamenti nuovi, a volte anche piccolissimi, tipo andare a prendere da bere al bancone del bar! Se percepisce che non ci sono cambiamenti nel suo comportamento e anche nel suo dialogo interno (cioè in quello che si dice dentro di lei), la invito a riflettere sulla possibilità di iniziare un percorso psicologico che le possa permettere di comprendere a pieno le causa della sua timidezza. Infatti, in questa risposta io le ho proposto una possibile causa, ma è logico che può non essere l’unica, ecco quindi che attraverso un confronto con uno specialista le sarà possibile definire l’origine della sua timidezza. A disposizione! Un caro saluto e colgo l’occasione per augurare a lei e a tutti i lettori ...Buon Natale e Felice 2014!

IL TRUST: questo sconosciuto

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opo aver analizzato la figura del fondo patrimoniale nel numero di febbraio dedicherò alcuni articoli sul Trust.

COS’È IL TRUST Il Trust è un istituto di origine anglosassone ormai diffuso in tutto il mondo che ha fatto il suo ingresso in Italia grazie alla ratifica della "Convenzione dell'Aja" con la legge n. 364 del 16 ottobre 1989, entrata in vigore il 1° gennaio 1992. Il nostro Paese non solo riconosce la legittimità dei Trust istituiti all'estero, ma ne consente l'istituzione anche in Italia, anche nel caso in cui soggetti e beni siano italiani. L’effetto principale del Trust è quello di segregare dei beni affinché gli stessi non possano più essere aggrediti da terzi creditori, salva la sussistenza di situazioni debitorie conclamate. Il Trust è come un vestito di alta sartoria, la cui confezione dipende dalle particolarità del caso e dalle volontà ed esigenze personali del singolo disponente.

STRUTTURA DEL TRUST • guardiano • disponente • trustee • beneficiari • beni in trust Disponente: colui che affida i beni al trustee. Non è più titolare di alcun diritto e potere nei confronti del trustee. Beni trasferibili: possono essere segregati in Trust denaro, beni immobili, partecipazioni, aziende, auto, diritti reali e personali (nuda proprietà, abitazione ecc.). Trustee: colui che opera come proprietario ai fini della gestione ma non ai fini del godimento. Guardiano: figura che ha poteri gestionali, dispositivi e di veto sul trustee. Risponde verso i beneficiari.

a cura di Cristina Morbidoni

Nodini

Se vi piace il pane, questi nodini vi piaceranno, se vi piace la pizza bianca, questi nodini vi piaceranno, se vi piace … sì vabbe’: capìta l’antifona? Come sempre, per dubbi, commenti e quant’altro vi aspetto sul sito: www.angiolettochecucina.it

V

i piace mangiare al ristorante cinese? A me sì, non sempre, ma ogni tanto si decide con gli amici di farci una puntatina, tanto per divertirci… tutte quelle cose strane, sempre roventi… Magari un giorno ne parliamo meglio, oggi volevo solo far riferimento al cinese per i panini. Voi ordinate di tutto di più e loro, mentre aspettate, vi offrono dei panini rotondi, arrotolati, lucidi (roventi anche quelli) e tu cominci a

sbocconcellarli, come facciamo noi col nostro pane prima di cominciare la cena. Non pensiate che siano dei normali panini perché, guarda caso, sono fritti, ed hanno una consistenza semi-gommosa, lo finirete in men che non si dica perché libidinoso (ne portano rigorosamente uno a testa, piccolissimo). Sorvoliamo sulla genuinità e sulla composizione, della serie “non la conosco e non la voglio conoscere…”, ma li ho citati perché mi ricordano vagamente i panini della ricetta di oggi, ma probabilmente solo per l’aspetto “lucido” e per forma e colore. La differenza sostanziale è che questi hanno un sapore molto nostro, della tradizione dei nostri fornai. Ed è proprio il profumo che

Beneficiari: coloro i quali godono dei benefici del Trust. ALCUNI CASI DI UTILIZZO DEL TRUST PROTEZIONE DEL P ATRIMONIO: Il patrimonio personale non è più di proprietà del disponente ma del trustee che deve amministrarlo secondo quanto stabilito nell’atto istitutivo del Trust. Il reale spossessamento consente la protezione. PASSAGGIO GENERAZIONALE: Il trust permette il passaggio generazionale ordinato dei beni definendo nell’atto istitutivo le modalità di gestione e successione dei beni in ipotesi di morte del disponente. RIPARTIRE DOPO UN CRACK: Il disponente potrebbe essere un genitore del soggetto fallito che potrebbe disporre in Trust la società neo costituita o della liquidità per costituire la società a favore del figlio fallito. IN IPOTESI DI SEPARAZIONE E DIVORZIO: Il coniuge dispone in Trust l’immobile nel quale vivrà la moglie con i figli e nell’atto di Trust si stabilirà in modo puntuale la gestione dello stesso e i rapporti tra disponente e beneficiari. PER OPERAZIONI STRAORDINARIE: può essere utilizzato per una riorganizzazione societaria operata tramite operazioni straordinarie. si respira entrando in un forno che questi panini ricordano, profumo di lievito, rosmarino, pane, pizza e… cose conosciute. Alla fin fine questi panini sono come la pizza del forno (quella bianca al rosmarino, ben condita), praticamente panini con velleità di pizza, o pizza con velleità di panini… Per me che sono una bread-addicted, o, per meglio dire, un’assatanata di pane, pizza e compagnia bella, questi panini sono stati un’illuminazione (grazie Anna): ad una recente cena non sono riuscita ad aspettare che li portassero in tavola, e li ho mangiati al volo, roventi, come al ristorante cinese, ma non uno solo… INGREDIENTI farina 00 500 gr. olio evo ½ bicchiere lievito di birra 25 gr. acqua 275 gr. sale e pepe q.b. aglio, rosmarino PREPARAZIONE Impastare la farina con il lievito sciolto in parte dell’acqua, l’olio, il resto dell’acqua tiepida e poco sale e pepe. Ricavare dall’impasto dei rotolini spessi meno di un dito e della lunghezza di circa 20 cm. Arrotolarli in modo da formare un nodo, disporre i nodini a lievitare in una teglia in ambiente pre-riscaldato per circa 30 – 40 minuti. Cuocere in forno caldo a 180° C per circa mezz’ora. In un tegame scaldare olio, aglio, rosmarino, sale e pepe. Versare i nodini, mescolare fino a quando non si saranno insaporiti.


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SABATO 21 DICEMBRE Per segnalare un evento inviare una mail a: redazione@ilmetauro.it

CANDELE A CANDELARA

I COLORI DELLO SPIRITO

Fino al 15 dicembre CANDELARA DI PESARO,

Dal 7 al 15 dicembre URBINO, Data

Centro storico, intera giornata 10a edizione dedicata alle candele e al Natale. Ingresso a pagamento. Info: www.candelara.com

CONCERTO DI NATALE Domenica 15 dicembre FANO, Chiesa di S. Paterniano

dalle ore 18.30 Mostra delle opere dell'artista Marco Ceccarini. Curata da Pietro Franesi.

SEGUENDO LA COMETA

FESTA DEI NONNI E DEI BISNONNI

Domenica 8 dicembre MONTEMAGGIORE,

Sabato 14 dicembre LUCREZIA,

Centro storico, intera giornata Atmosfera di Natale con mercatini, laboratori, animazioni Info: prolocomontemaggiorepu.it

Parrocchia S. Apollinare Tradizionale ritrovo per gli auguri di Natale. Alle ore 15.30 Santa Messa a cui segue festa nella palestra parrocchiale con Tombola animata dai volontari dell'Avulss e dai giovani della parrocchia. Info: 345.3170670 (ore pasti)

RENATO ZERO IN CONCERTO 13 e 14 dicembre PESARO, Adriatic Arena Il cantante romano in due date pesaresi con il suo "Amo tour 2013" Info: www.adriaticarena.it

MANGIAR BENE PER CRESCERE SANI Sabato 14 dicembre FANO, Circolo "Le Fontanelle"

MANGIAR BENE PER CRESCERE SANI

Letture per bambini NATI PER LEGGERE

(Via Giannone, 1) Iniziativa promossa dall'associazione "Altramarea" Onlus, rivolta a genitori, cuochi e insegnanti sull'educazione alimentare sana di bambini e adulti per prevenire disturbi e malattie. Ingresso libero.

Sabato 14 dicembre FANO, Circolo "Le Fontanelle"

Mercoledì 11, 18 dicembre CARTOCETO,

(Via Giannone, 1) Iniziativa di "Altramarea" Onlus, per genitori, cuochi e insegnanti sull'educazione alimentare sana di bambini e adulti per prevenire disturbi e malattie. Ingresso libero. Info: 328.8444370

Biblioteca "Ciscato", ore 17.30 Letture animate per bambini da 0 a 6 anni. Nella biblioteca: Mostra "Bambini - Immagini dalla Siria di Matthias Canapini" Info: www.bibliotecaciscato.it

Info: 328.8444370

NATALE A URBINO "Le vie dei presepi"

MOSTRA DEI PRESEPI Dal 14 dicembre al 6 gennaio MERCATELLO SUL METAURO,

14, 15 dicembre e dal 21 dicembre al 6 gennaio URBINO, centro storico

Chiesa di Santa Chiara VI Edizione dell'iniziativa promossa dall'associazione "Arte e altro". Orari: feriali 16,30-19,30 festivi 10-12 / 15-19. Ingresso gratuito

PRESENTAZIONE CALENDARIO AVIS

dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 Venti presepi a Collegio Raffaello (Piazza della Repubblica) e percorso in trenta punti della città con presepi realizzati dalle contrade.

MERCATINO DI NATALE

DIAMANTI

Sabato 14 dicembre MONTEMAGGIORE,

Fino al 15 dicembre FANO, Arco d'Augusto

Domenica 22 dicembre LUCREZIA,

Teatro Comunale, ore 17.30 Presentazione del Calendario Avis della sezione comunale. Partecipano gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado.

ore 9.30 - Le notizie del Giornale del Metauro in diretta su Radio Fano commentate da Anna Rita Ioni e Alessandro Marconi

(Spazio "Exhibition Art") Tutti i giorni dalle 16 alle 20 Mostra a cura di Gilberto Grilli. Fra gli artisti: Annigoni, Piacesi, Schifano. Ingresso libero

Piazza Giovanni Paolo II Dalle ore 10 (intera giornata) Artigianato, gastronomia, tipicità. Nel pomeriggio magico intrattenimento per bambini con il mago Alfred. Castagne e vin brulè offerti dal centro anziani "Sandro Severi".

ore 16,00 Tradizionale concerto del Coro Polifonico Malatestiano, Coro delle Voci Bianche, Coro Gaudium Vocis dell'Unione Roveresca e l'orchestra da camera del Suffragio. Ingresso a offerta il cui ricavato sarà devoluto all'Unitalsi di Fano.

IL DECLINO DELLE RISORSE DELLA PARABOLA DEL CONSUMISMO Lunedì 16 dicembre FANO, Sala della Pace

FORUM SHOPPING Fino al 6 gennaio 2014 FOSSOMBRONE, Centro storico

nei weekend Negozi aperti, iniziative per grandi e bambini, spettacolo di luci e neve artificiale. Info: www.forumshopping.it

(Via Rinalducci), ore 21,15 Incontro con Mirco Rossi, uno dei più grandi divulgatori sui temi energetici in Italia. Ingresso libero.

NATALE, LUCE E SOLIDARIETÀ Domenica 15 dicembre, dalle ore 15,00 ISOLA DI FANO (FOSSOMBRONE)

L

a luce splende nelle tenebre” rassicura il vangelo di Giovanni, “Luce da luce” recita la preghiera del credo e, non a caso, con il solstizio d’inverno il sole inizia man mano a sottrarre sempre più spazio alla notte. Pertanto la luce è la vera protagonista del Natale. E sotto tale “luce”, domenica 15 dicembre a Isola di Fano, i bambini della scuola dell’infanzia trasformati in altrettante candele rischiareranno, di sera, le vie del paese. Con loro sfileranno gli amici della primaria vestiti da pastori. Mentre il suono dal vivo delle zampogne per la prima volta spanderà le musiche del natale dappertutto, nei vicoli e negli angoli meno illuminati. Tutti raggiungeranno la chiesa per assistere alla messa pomeridiana (ore 17) animata con entusiasmo da tutti i bambini. Gli adulti, in questo pomeriggio di festa, non saranno da meno. In piazza, di fronte alla torre civica, i babbi natale distribuiranno a tutti castagne e vin brûlé per l’intero

pomeriggio. Nelle botteghe, allestite per l’occasione, si venderanno decorazioni e oggetti di vario tipo per imbandire le mense delle feste imminenti, ci saranno anche i prodotti delle campagne del luogo, vino, olio casareccio, formaggi, marmellate, dolci e quant’altro. Pure i bambini hanno richiesto un loro spazio di vendita per le proprie mercanzie: saranno i giocattoli e tutti quegli oggetti che non usano più. La manifestazione si concluderà con una stuzzicante polentata e il suono degli zampognari. L’intero ricavato di questo festoso incontro andrà ai più bisognosi del posto e al programma di solidarietà di don Giancarlo De Santi, direttore del Centro Missionario Diocesano, per finanziare nel Burundi il progetto “Mattone”, volto a costruire una serie di abitazioni dal significativo titolo “Casa Isola Felice”

FARMACIE DI TURNO Fossombrone Dalle 8.45 del 30 novembre alle 8.45 del 7 dicembre EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) Dalle 8.45 del 7 dicembre alle 8.45 del 14 dicembre DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) Dalle 8.45 del 14 dicembre alle 8.45 del 21 dicembre EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66)

Fano

Abbonamenti

Bassa Val Metauro

Unione Roveresca

Dicembre

Dicembre

Dicembre

5 gio 6 ven 7 sab 8 dom 9 lun 10 mar 11 mer 12 gio 13 ven 14 sab 15 dom 16 lun 17 mar 18 mer 19 gio

5 gio 6 ven 7 sab 8 dom 9 lun 10 mar 11 mer 12 gio 13 ven 14 sab 15 dom 16 lun 17 mar 18 mer 19 gio

5 gio 6 ven 7 sab 8 dom 9 lun 10 mar 11 mer 12 gio 13 ven 14 sab 15 dom 16 lun 17 mar 18 mer 19 gio

VANNUCCI via Cavour 2 ERCOLANI Via Togliatti 3 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA p.zza Unità d'Italia 1 ERCOLANI Via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio, 12 RINALDI via Negusanti 9 PIERINI via Gabrielli 13 BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133

CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI P.TE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI P.TE DEGLI ALBERI

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EMILIO PIERUCCI

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Quindicinale di informazione locale Anno 5 - n. 24 / 5 dicembre 2013 Direttore responsabile Cecilia Di Lorenzo In redazione Alessandro Marconi, Claudio Vagnini Hanno collaborato a questo numero Alberto Berardi, Mario Berardi, Silvano Stella, Sandro Candelora, Katia Migliori, Giuseppe Guiducci Redazione e amministrazione Via dell’Artigianato 2/2 - 61030 Lucrezia (PU) Tel. 0721 877272 - Fax 0721 876671

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Chiuso in redazione il 5 dicembre 2013 Per seguire il giornale sul web

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Il Giornale del Metauro 24 - 2013


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