Il Metauro n. 106 2014

Page 1

Quindicinale di informazione locale Il Giornale del Metauro

Numero 106

Numero 106

redazione@ilmetauro.it • www.ilmetauro.it

Anno 6 • aprile 2014 • COPIA GRATUITA

PRIMO PIANO

EDITORIALE

Il treno che c'era e quello che c'è

Le mode passano, le idee restano DI

Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business - Pesaro 91/2009

PAGINA 2

ALESSANDRO MARCONI

E

ra il 2009, stavamo lavorando ad un progetto sulle utopie concrete, sui sogni che diventano realtà, e ci siamo imbattuti nella figura di Adriano Olivetti, l’imprenditore che il grande pubblico ha avuto occasione di conoscere grazie alla fiction andata in onda, qualche mese fa, su Raiuno. Eravamo rimasti folgorati dal suo essere imprenditore illuminato, dall’avere introdotto le biblioteche nelle sue fabbriche, gli asili per i figli dei dipendenti e soprattutto dall’avere scelto tra i suoi collaboratori architetti, designer, letterati prestigiosi (uno di questi è stato l’urbinate Paolo Volponi) perché convinto che il bello e la bellezza anche dei prodotti fosse un valore di cui tutti dovessero godere, basti pensare alle sue famose macchine da scrivere. E proprio cinque anni fa, avemmo la fortuna di intervistare sua figlia Laura, oggi Presidente della Fondazione “Adriano Olivetti”. Da allora, la figura di Adriano Olivetti torna, ciclicamente. Forse perché le sue idee avevano basi genetiche. Anche il nostro Premier Renzi, Fonzie per gli amici, oggi parla di riduzione degli stipendi ai manager come aveva già teorizzato Olivetti: «Nessun dirigente, neanche il più alto, deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minino». I più liberisti rabbrividiscono, perché sentono puzza di comunismo dove il minimo era garantito a tutti e il merito personale se ne andava al diavolo. Ma realisticamente: cosa se ne fa un manager con uno stipendio di 800mila euro lordi all’anno? La gestione di tutti quei soldi è un secondo lavoro, quindi ulteriore fatica! Olivetti cinquant'anni fa aveva già visto lungo in termini di giustizia sociale ma è stato inascoltato per decenni. Ed ancora una volta, fa quasi senso affermarlo, ci voleva questa crisi, per farci capire che occorre ripartire dalla centralità della persona •

1

FOSSOMBRONE

PADRE NATALE BRESCIANINI, I MONACI DI MONTE GIOVE E L'ATTIVITÀ CULTURALE DELL'EREMO

La Vittoria torna dopo 350 anni

OLTRE L'HOMO OECONOMICUS

PAGINA 12

PAGINA 5

CARTOCETO

Comitato "l'Urlo di Cartoceto" SALTARA

La tradizione del Cristo Morto

PAG. 8

PAGINA 16

PATTO DI STABILITÀ VERTICALE

Dalla Regione Marche una boccata di ossigeno per Province e Comuni

L

a Regione ha messo a disposizione 37,5 milioni di euro per il Patto di stabilità verticale incentivato a favore degli Enti locali. Questi enti possono così aumentare la propria capacità di spesa senza violare i vincoli del Patto di stabilità e venire incontro alle esigenze delle imprese e del territorio. Una boccata d’ossigeno e un’iniezione di liquidità sul territorio che permette agli Enti locali di pagare i fornitori e attivare gli investimenti. È cosi stata determinata l’entità dello spazio finanziario da assegnare ai singoli comuni e alle province. Ecco l’elenco dei comuni assegnatari della Valle del Metauro con il relativo importo: Cartoceto 84.500 euro; Fano 608 mila euro; Fermi-

Gli Enti locali potranno così pagare i fornitori e attivare gli investimenti

gnano 79 mila euro; Fossombrone 148 mila euro; Saltara 49 mila euro; Urbania 270 mila euro; Urbino 444 mila euro; Mercatello 69 mila euro; Montefelcino 66 mila euro; Montemaggiore 78 mila euro; Orciano 139 mila euro; Piagge 58 mila euro; San Giorgio di Pesaro 53 mila euro; Sant’Angelo in Vado 132 mila euro; Sant’Ippolito 55 mila euro; Serrungarina 71 mila euro •

PESARO, REPARTO DI EMATOLOGIA

Importanti risultati per il trattamento della Leucemia Acuta Mieloide

P

otrebbe avere risvolti del tutto rivoluzionari la ricerca pubblicata su Leukemia, la rivista più importante al mondo di Ematologia, condotta dall’equipe di Ematologia di Giuseppe Visani degli Ospedali Riuniti Marche Nord, in collaborazione con la sezione Ail di Pesaro e il laboratorio di patologia molecolare dell’Università di Bologna diretto dal professor Pileri. Lo studio ha coinvolto 54 pazienti - con più di 70 anni - affetti da Leucemia Acuta Mieloide, non precedentemente trattati e troppo fragili per essere sopposti all’invasiva e potente chemioterapia. Il 40% dei pazienti ha avuto una remissione completa della malattia e una sopravvivenza, ad oggi, di oltre 2 anni mentre,

con le cure attualmente disponibili, non sopravvivono, in media, più di quattro mesi. La terapia in sintesi prevede l’utilizzo combinato di due farmaci, uno da assumere per bocca, chiamato Lenalidomide, e l’altro con puntura sottocute di AraC, quest’ultimo già usato singolarmente ma con modesti risultati in termini di remissione della malattia. Una terapia apparentemente semplice che ha dato risultati del tutto inattesi. Questo vuol dire che grazie ad un semplice studio genetico alla diagnosi, sarà possibile capire quali pazienti potranno rispondere a questa cura e quali no, permettendo di effettuare un trattamento mirato con grande risparmio di risorse e con notevole vantaggio per i pazienti •


2

Numero 106

Il Giornale del Metauro

PRIMO PIANO strada tra Fano e Urbino. La linea Metaurense aveva uno scopo e una funzione. Hanno ragione coloro che si battono per ripristinarla. Produrrebbe effetti benefici all’economia della nostra cittadina e dei paesi vicini”. Incalza un’altra signora, che desidera mantenere l’anonimato: “Ma cosa aspettano! Già si è perduto tempo prezioso! La ferrovia potrebbe toglierci dalla solitudine”.

IL TRENO CHE C'ERA...

Quel treno che si chiama desiderio TESTO DI SILVANO STELLA IMMAGINI DI STEFANO STELLA

Viaggio nella ferrovia Fano-Urbino soppressa 27 anni fa

F

ano, stazione ferroviaria. Pomeriggio con lieve foschia, quasi un velo che attenua i contrasti e accentua le sfumature. Qui comincia il viaggio lungo l’ ex ferrovia Fano Urbino. Scoprendo com’ era e come non è più. Con pareri favorevoli e pareri negativi. Con tratti abbandonati e tratti percorribili. Con tortuose stradicciole ricche di frutteti e spaziose vallate con paesi medievali e rinascimentali arroccati sui colli. Con passaggi a livello, viadotti, ponti, gallerie e binari coperti da folta vegetazione. Insomma: nostalgia, sogno, meditazione, progettazione. Non c’è retorica se si retrocede la storia attraverso la memoria. “Negli anni Settanta, quand’ero studente a Urbino, prendevo giornalmente quel piccolo treno. Attraversava lentamente e dolcemente, fermandosi nelle piccole stazioni dei piccoli paesi, tutta la vallata Metaurense”,ricorda Giancarlo Palumbo, cittadino fanese. E aggiunge, sospirando: “Era una cosa magnifica. Anche la lentezza era magnifica. Ti permetteva di ammirare i mutevoli paesaggi. Ti permetteva di ripassare la lezione, giocare a carte, anche dormire. E d’inverno, quando nevicava copiosamente, mentre le strade erano impercorribili, la linea ferroviaria funzionava, perché i binari venivano liberati con sollecitudine. Allorché l’hanno soppressa, nel 1987, ci sono rimasto male. Altro che ramo secco: era un servizio pubblico di grande utilità. Ora dovrebbero riattivarla quella linea. Farebbe comodo a molti. Soprattutto agli studenti e ai lavoratori. E ai turisti che, salendo dalle spiagge, nei mesi estivi avrebbero l’opportunità di recarsi nella bella, colta e monumentale Urbino. Magari utilizzando le storiche, classiche, romantiche vetture del passato, custodite nel riminese”. CUCCURANO C’è ancora la via della Stazione. In una zona di nuovo inurbamento, dove spicca la chiesa parrocchiale San Biagio. Ma la piccola stazione dal 2007 è adibita a oratorio gestito dalle Acli. Ci sono due binari, apparentemente in buone condizioni. Un cartello lo definisce “Spazio educativo per la comunità”. I bimbi giocano

Cuccurano

Lucrezia

Calcinelli

Ponte degli Alberi

CANAVACCIO È una palazzina rossa a due piani: la stazione è in buone condizioni. Adesso funge da bar e ristorante. Contenuta la vegetazione arborea sui binari. Costeggia la strada principale: è un simbolo di Canavaccio, dove resiste una forte concentrazione di attività industriali.

Tavernelle

e fanno molto chiasso. Una giovane insegnante, Valentina, li invita a zittire. E poi, rispondendo alla domanda del cronista, dice: “La stazione? Si, c’era una volta. Così mi è stato detto. Ma è passato tanto tempo: la rammentano in pochi”. LUCREZIA Il piccolo edificio, lindo e pulito, ben conservato, è occupato dalla locale sezione Avis. Il binario, unico, è abbondantemente ricoperto da rovi e sterpaglie. L’area è video sorvegliata. La zona, comunque, è piuttosto frequentata. Tra l’altro, oltre alle ville e alle palazzine di recente edificazione, c’è il Palazzetto dello Sport, dove si esibiscono le formazioni dell’Apav Lucrezia – Calcinelli volley. Come si dice, un posto tranquillo. Un uomo di mezza età, seduto su un muricciolo, fuma. Sembra in attesa del treno che non arriva mai. Si chiama desiderio. CALCINELLI Il degrado è evidente. La piccola stazione (inutilizzata) ha l’immagine di un rudere abbandonato. Graffiti banali, cassettoni di immondizia, doppio binario sommerso dalla folta vegetazione. Si è vicini al centro del vivace e operoso paese, ma la solitudine dà perfettamente il senso del tempo perduto. Transita una mamma con bambino. Ad una precisa domanda ti guarda fisso. E risponde: “Il treno? Non serve. Roba d’altri tempi. Oggi ci sono mezzi più veloci e comodi: le auto e le corriere, per esempio”. E se ne va.

Canavaccio

Fossombrone

Fermignano

Urbino

TAVERNELLE Anche qui c’è ancora il viale della Stazione. Il piazzale, in fondo al viale, è ampio. Sulle piante sbocciano i primi fiori. I due piccoli edifici, uno giallo e l’altro rosso, sono off - limits. Insomma: tutto chiuso, non si entra. Ma da fuori si vede che i binari sono sommersi dalle sterpaglie giganti. Un cinese, con i suoi tre bambini, guarda curioso. E ti saluta, sorridendo: il suo “ciao” rompe, per un attimo, la solitudine, il silenzio, l’oblio.

un’intera generazione: non solo sul piano letterario ma anche sociale. Il gestore Simone Marinelli sostiene: “La Metaurense fa molto colore e ambiente. Ma i tempi sono mutati: la gente si muove con propri mezzi. Dubito che valga la pena il ripristino della ferrovia. ”.

PONTE DEGLI ALBERI O, meglio, Montefelcino. Dove c’era la piccola stazione, tra un binario scomparso e l’altro evidente, adesso c’è un piccolo ristorante. Si chiama “Vizi & Servizi On the Road”. Proprio li accanto c’è la statale Flaminia. Si respira, magari con un po’ d’ immaginazione, l’atmosfera creata da Jak Keruac in On the Road, il libro (e il film) che ha segnato

CALMAZZO Anche qui siamo nel territorio comunale di Fossombrone. L’ex stazione, edificio rosso scuro, due binari immersi nella sterpaglia, adesso è un laboratorio artigianale. Una signora, che abita nei pressi, afferma: “Si, ricordo la vecchia tratta Fano-Urbino. Qualche volta, quand’ero studentessa, anch’io prendevo quella vettura Diesel. Che angoscia: 50 chilometri in tre ore e mezzo! Non si arrivava mai a destinazione. Riattivare la linea? Non so. Dipende dai costi. Penso sia davvero problematico: ci sono troppi tratti abbandonati”.

FOSSOMBRONE Si comincia salire (107 metri dal livello del mare). Al termine di un lungo viale contornato da lussureggianti pini, ecco Piazzale Giovanni XXIII. Palazzine, villette e chiesa Parrocchiale S. Maria Ausiliatrice . E’ lo scenario che appare davanti alla stazione (ora agraria Carloni Roberto), il bagno per i viaggiatori (ora magazzeno) e il vivace Bar tabacchi Napoli, con i tavoli sul marciapiede del fu primo binario. Al banco e alla cassa c’è la signora Mirca, bionda, loquace con i clienti: “Qui, in pratica, siamo a metà

FERMIGNANO Lati negativi e lati positivi. I binari sulla strada sono coperti dal terreno. Altri, in stazione, sono invece in bella evidenza. Tant’è che vengono utilizzati dall’Associazione ferroviaria Val Metauro per i periodici sopralluoghi sulla linea. L’ampio edificio ospita negozi e abitazioni. Un fermignanese argomenta: “C’è tutto, o quasi tutto, perché la linea torni a funzionare come ai miei bei tempi. Almeno la tratta Fermignano-Urbino sembra agibile. La Regione Marche dovrebbe cercare di affrontare e risolvere il problema. Fermignano è un centro industriale: le comunicazioni rapide sono indispensabili. E poi, anche la ferrovia è un segno di progresso e civiltà”. URBINO The end. Sembra che il tempo si sia fermato. C’è la stazione, con ampia tettoia, trasformata in trattoria. C’è il marciapiede del primo binario utilizzato come spazio di ristoro. Ci sono i binari che sembrano in attesa del treno. C’è gente che va e che viene. Manca solo il treno che scende verso Fano. E non è poco. Ma Urbino non s’arrende. Continua la sua battaglia perché il progetto di riattivazione vada concretamente in porto. Auspica con vigore Sandro Tiboni, insegnante: “La Metaurense non vuole essere una ferrovia dimenticata: la storia, l’utilità, la necessità e, diciamolo, il fascino della vecchia automotrice a gasolio, vogliono la sua rinascita” •


Il Giornale del Metauro

L'interpellanza della Sen. Fabbri e le considerazioni di FVM

...IL TRENO CHE C'È / UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Fano, stazione di Fano

I disagi dei pendolari che dal nord della regione si spostano per lavoro o per studio verso sud. Treni in ritardo, coincidenze mancate, disagi... l'ultimo caso il 18 marzo scorso. La rabbia dei viaggiatori...

Ci sembra difficile definire il sistema dei trasporti della nostra Provincia degno di un Paese civile

E

” R

ecentemente la Senatrice Camilla Fabbri (PD), in un’interrogazione parlamentare, si è interessata al piano d’investimenti ferroviari per il Centro e il Sud Italia. La Senatrice nella sua interrogazione riferisce come il trasporto ferroviario rappresenti, con la rete autostradale, il sistema di circolazione della nostra penisola e sottolinea il fatto che chi, per spostarsi, sceglie il treno contribuiendo all’abbattimento delle emissioni dei gas di scarico. La Fabbri ha affermato anche che il trasporto su rotaia è uno dei primi biglietti da visita di un Paese civile; una situazione ferroviaria non ottimale (od inesistente) è un forte deterrente anche allo sviluppo del turismo con tutte le conseguenze che ne derivano, in particolar modo con impatto negativo sul lavoro e sui mancati introiti. In materia di turismo la Fabbri ha affermato che i turisti che vengono in Italia non viaggiano solo con i treni ad alta velocità, ma utilizzano anche i collegamenti periferici minori per raggiungere le località costiere (non escluse le località dell’interno, aggiungiamo noi!). Tali argomenti rappresentano l'autorevole conferma di quanto affermato e sostenuto da più di quattordici anni dall'Associazione FVM ed è esattamente l’opposto di ciò che pensano e dicono i suoi compagni di partito sulla ferrovia FanoUrbino. La scelta deleteria di privilegiare il traffico su gomma ha avuto, soprattutto nel Centro Italia, le peggiori conseguenze, quindi è doveroso per noi puntualizzare alcuni aspetti della situazione dei collegamenti periferici del nostro territorio. Bisogna denunciare l'atteggiamento irresponsabile assunto dalle autorità amministrative e politiche locali che, con miope quanto ottusa caparbietà, continuano a propinare un sistema di trasporto costoso ed inadeguato rispetto alle attuali e future esigenze necessarie per lo sviluppo della provincia pesarese. A questa situazione si assommano gli errori del passato come l'abbandono del collegamento tra Urbino e Sant’Arcangelo di Romagna e la mancata ricostruzione del tratto Pergola-Fermignano, unica linea dorsale appenninica (Urbino-Fabriano) distrutta dagli eventi bellici e non ricostruita. Con l'attuale sospensione del servizio sulla linea Fabriano-Pergola (causa un banale smottamento), unita alla ormai manifesta e chiara volontà dell’attuale dirigenza politica locale di distruggere definitivamente la ferrovia Fano-Urbino, si è indubbiamente palesato il diabo-

3

Numero 106

ROTAIA NO, GOMMA SI Un autobus sotto il viadotto ferroviario a Urbino. Una foto emblematica con la ferrovia dismessa e il trasporto completamente affidato ai mezzi su gomma.

lico progetto di favorire unicamente il trasporto su gomma, spacciato per azione virtuosa e ricca di soluzioni mirabolanti per l'economia locale. Il futuro che si annuncia è l'assoluta mancanza di collegamenti alternativi ferroviari tra l'interno e la costa delle Marche Nord con conseguente aggravamento dei costi sociali del trasporto, della sicurezza e della salute, per non parlare dell'inadempienza futura delle direttive comunitarie che obbligano ad una riduzione, per il 2020, delle emissioni di gas serra del 20%. Questo scenario, per le ragioni citate dalla Senatrice Fabbri nella sua interrogazione, è un fatto molto preoccupante che colloca il nostro territorio tra i più arretrati della Nazione quanto a rapporto tra chilometri di via ferrata, densità di popolazione e superficie del suolo. Riprendendo le parole della senatrice nel suo profilo facebook, ci sembra difficile definire il sistema dei trasporti nella nostra provincia degno di un Paese civile: molto più realisticamente la si può giudicare consona ad un paese del Terzo Mondo. Purtroppo, mentre si impiegano nuove tecnologie e moderno materiale rotabile per rendere più efficiente ed appetibile il trasporto su ferro, nella nostra provincia si sta andando nella direzione diametralmente opposta. Nelle Marche Centro-Sud, grazie all’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d'Ascoli, si sono ottenuti notevoli risultati in termini di frequentazione dell'utenza sulla direttrice Ancona-Ascoli, come ha sottolineato il direttore del Trasporto Regionale ing. Antolini in occasione del recente passaggio del treno Verde di Legambiente nel capoluogo dorico. Presto giungeranno nelle Marche i nuovissimi e confortevoli treni regionali prodotti da Alstom Ferroviaria nello stabilimento cuneese di Savigliano: da noi sarà difficile vederli grazie al diradamento di binari. Per concludere, viene da chiedersi: quando il Partito Democratico di Pesaro ed Urbino riuscirà a parlare con una sola voce razionale ed intelligente come quella della senatrice Camilla Fabbri? • ASSOCIAZIONE FVM

gregio Presidente, le scrivo per rappresentarle le vicende di alcuni cittadini di questa regione che hanno l'ardire di servirsi del treno per raggiungere il proprio posto di lavoro. Siamo infatti costretti a chiederle di intervenire perchè ci sentiamo davvero oggetto di scherno da parte di chi in questa regione dovrebbe garantire il trasporto ferroviario. Nel caso specifico ci riferiamo al fatto di essere costretti ad utilizzare ogni mattina il treno per raggiungere il nostro posto di lavoro, con tutto quello che significa oggi mantenersi un posto di lavoro. Il treno del quale ci serviamo quotidianamente è il treno regionale 12007 in partenza da Fano alle 7,42 e in arrivo ad Ancona alle 8,24. A questo punto dovremmo proseguire per Loreto con il treno regionale 7059 in partenza da Ancona alle ore 8,35. Purtroppo, spesso, a causa del ritardo del treno 12007, dobbiamo intervenire presso il capotreno per elemosinare la garanzia di continuità del treno stesso (una volta si chiamava coincidenza) per raggiungere Loreto. Purtroppo, ed è per questo che le scriviamo il 14 novembre 2013 come in altri casi (la stessa cosa è successa il 20 novembre 2013 ma anche il 18 marzo 2014, ndr) il Capotreno di servizio del treno 12007 in ritardo solo di dieci minuti, è stato informato dai

...i viaggiatori da anni pagano un abbonamento pur sopportando sistematici ritardi...

sottoscritti della necessità di garantire ad Ancona la nostra prosecuzione con il treno 7059 in partenza da Ancona alle 8,35. Lo stesso capotreno ci garantiva di avvisare, e in seguito di aver avvisato, le strutture preposte e quindi di non preoccuparci. Arrivati alla stazione di Ancona alle 8,37 si prendeva atto che il treno corrispondente era partito in perfetto orario, 2 minuti prima del nostro attivo, come certificato dall'ufficio di assistenza alla clientela della stazione di Ancona. La conseguenza di tale vergognosa situazione, scaturita probabilmente dal menefreghismo (perchè ci rifiutiamo di credere che un'azienda, in tali condizioni, possa consentire di far perdere il treno per soli due minuti, quando poi il treno utile successivo è alle 9,50!!!) ha provocato l'impossibilità di poter raggiungere in orario il proprio posto di lavoro, con tutto quello che comporta in un'azienda privata. Siamo sconcertati non solo dal fatto che si possa impedire una doverosa

continuità ferroviaria di collegamento tra il nord e il sud della Regione, ma piuttosto della leggerezza con la quale si trattano i viaggiatori che da anni pagano un abbonamento pur sopportand nei mesi invernali sistematici ritardi dovuti alle più elementari e prevedibili perturbazioni atmosferiche. La nostra lettera, che ha richiesto ulteriore perdita di tempo, ha il solo scopo di rendere consapevoli gli amministratori di questa Regione e le associazioni dei consumatori e utenti, semmai ce ne fosse bisogno, delle difficoltà di chi viaggia in treno ogni giorno. Chi scrive paga le tasse, paga l'abbonamento ferroviario e tenta con difficoltà di mantenere il proprio posto di lavoro, pertanto sarebbe inquitante accorgersi di essere inesistenti anche per coloro che, per missione, dovrebbero tutelarci. Chi le scrive, Caro Presidente, quando ha perso il treno corrispondente per Ascoli e, dopo aver tentato di contattare il treno corrispondente per Ascoli, dopo aver tentato di contattare il responsabile di Trenitalia Ing. Antolini del Trasporto Regionale, siamo stati liquidati dal suo segretario con un "se vuole reclamare invii un fax". Non ci sono parole per commentare tanta vergogna di essere Marchigiana. In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti • Lettera firmata

FANO, LA STAZIONE SENZA NOME

D

ei tanti problemi o disagi del sistema ferroviario che quotidianamente i viaggiatori si trovano a vivere, può sembrare una piccolezza. Ma, come amava affermare il noto architetto Mies Van Der Rohe "Dio è nei dettagli" e, analizzando le facciate delle stazioni ferroviarie marchigiane, una riflessione sorge spontanea: la terza citta delle Marche, a vocazione turistica, con manifestazioni che attirano visitatori come il carnevale storico più antico d'Italia, non ha il suo nome sulla facciata dell'edificio... a differenza di altri centri marchigiani con stazioni sulla stessa linea ferroviaria. Una semplice dimenticanza? •


4

Numero 106

Il Giornale del Metauro


Il Giornale del Metauro

5

Numero 106

FOSSOMBRONE CULTURA / DAL 30 MARZO AL 15 GIUGNO

La statua della Vittoria ritorna nella sua città dopo 350 anni L'opera, proveniente dal Museo di Kassel (Germania), è il pezzo di punta della mostra allestita nella chiesa di San Filippo e alla Corte Alta in occasione del bimillenario augusteo.

È

l’evento culturale forsempronese dell’anno che cade in concomitanza con i duemila anni dalla morte dell’imperatore Augusto. Arriva infatti dal Museo tedesco di Kassel la “Vittoria di Fossombrone”, statua bronzea rinvenuta nella cittadina meturense, poi portata a Roma e venduta nel ‘700 per duecento zecchini a Federico II, Langravio di Kassel. Delle tante copie sparse nelle città dell’impero molte sono state fuse ma quella di Fossombrone è sopravvissuta al suo destino e può essere ancora oggi ammirata in tutto il suo splendore. «Dopo 350 anni la Vittoria torna nella sua Fossombrone» afferma il prof. Mario Luni che da anni segue, assieme al prof. Giancarlo Gori, gli scavi nell’area archeologica di Forum Sempronii, l’unico parco archeologico riconosciuto dalla Regione nella provincia di Pesaro e Urbino. Recentissime indagini archeologiche su un terreno privato hanno permesso di individuare la collocazione esatta della Vittoria. La vera scommessa sarà rendere fruibile il parco e portare alla luce quanto ancora di importante si trova sotto terra. «Sono operazioni che non possiamo realizzare da soli – ha commentato l’Assessore Prussiani – occorre sicuramente l’intervento della Regione». Fossombrone continua comunque a restituire “sorprese” di inestimabile valore. La Vittoria lascia il suolo tedesco per la prima volta e torna così a casa sua. Una operazione resa

LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA Da sinistra: Giancarlo Gori, Stefano Pivato, rettore dell'Università di Urbino, il sindaco Maurizio Pelagaggia, il Prof. Mario Luni e Lorenzo Fiorelli, presidente del Monte di Pietà

IL PEZZO PIÙ PREZIOSO DELLA MOSTRA Paride Prussiani, assessore alla Cultura del Comune di Fossombrone toglie il panneggio per permettere di ammirare la teca dove è contenuta "La Vittoria" giunta dalla Germania.

possibile grazie ad una stretta collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, l’Università degli Studi di Urbino nelle figure del prof. Mario Luni e di Oscar Mei, giovane ricercatore forsempronese, ed il supporto economico dell’imprenditore Massimo Berloni. La mostra viene inaugurata ufficialmente Sabato 29 marzo alle ore 16.30 nella chiesa di San Filippo. Rimarrà aperta tutti i giorni fino al 30 giugno nelle due sedi di San Filippo e della Corte Alta con orari: 10-12.30 / 16-19 (chiuso il Martedì). Per informazioni: Punto IAT tel. 0721.723263 •

LA BELLA FANCIULLA CON LE ALI LA STORIA DELLA STATUA ROMANA DIVENUTA UN SIMBOLO

L

a statua, nota con il nome di “Vittoria di Fossombrone”, costituisce una delle rappresentazioni di tale divinità meglio conservate e di maggior pregevolezza artistica. Rinvenuta a Forum Sempronii nel 1660, giunse poi a Roma nel corso del XVIII secolo e venne acquistata per 200 zecchini nel 1777 dal Langravio di HesseKassel Federico II che in quegli anni si procurò decine di pezzi per il suo museo, tra cui il famoso Apollo, copia di un originale di Fidia. La Vittoria, alta 67 centimetri, interamente di bronzo con inserti di argento, poggia su un globo con la punta del piede sinistro e indossa un peplo; le braccia sollevate sorreggevano un elemento oggi perduto. Essa rappresenta una copia di prima età imperiale della statua in bronzo dorato dedicata a

Taranto a seguito di una vittoria di Pirro sui Romani ad Eraclea che Ottaviano Augusto nel 29 a.C. trasferì a Roma collocandola all’interno della Curia Iulia. La statua simboleggiava quindi l’affermazione di Roma sull’Oriente dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) e divenne l'emblema della propaganda augustea. Pur essendo andato perduto il prototipo originale, l’iconografia della Vittoria su globo è stata tramandata nei secoli su monete e in statuette, specialmente di bronzo, di dimensioni di solito ridotte. In un manoscritto del XVII secolo conservato nella Biblioteca Passionei di Fossombrone si parla del ritrovamento, nel 1660, nell’area archeologica di Forum Sempronii, di un edificio di età romana con abside centrale e pavimenti in “opus sectile marmoreum” policromi perfettamente conservati, oltre a rilievi e materia-

li antichi in abbondanza. In corrispondenza dell’abside l’autore del manoscritto descrive la presenza di una base quadrata che doveva sostenere una statua e riporta il rinvenimento di un’iscrizione mutila con titolatura imperiale, da collegare ad Augusto. Le ultime righe del resoconto recitano: “La statua poi della Dea Vittoria era stata in antecedenza dissotterrata”. L’edificio è stato di recente oggetto di un nuovo scavo da parte dell’Università di Urbino in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche: presenta ancora numerose tracce della decorazione pavimentale e parietale di marmo ed è stato identificato con l’Augusteo di Forum Sempronii. La statua bronzea proveniente da Fossombrone venne presa a modello per molteplici rappresentazioni di Vittorie nei decenni seguenti. Una copia in gesso della statua fa ancora bella mostra di sé nella casa di W. F. Goethe a Weimar, mentre una Vittoria alata, realizzata su modello di quella di Kassel, si trova nella mano della statua marmorea di Napoleone commissionata dall’imperatore dei Francesi nel 1802 ad Antonio Canova e oggi conservata nella casa museo londinese del vincitore di Waterloo Arthur Wellesley, duca di Wellington •


6

FOSSOMBRONE

DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Ospedale unico e project financing N

FOSSOMBRONE

el consiglio comunale di sabato 22 marzo, la minoranza ha chiesto di esprimere la propria contrarietà all’utilizzo della forma del Project financing come forma di finanziamento per la realizzazione dell’ospedale unico provinciale. Mezzanotti, capogruppo di minoranza, ha sollevato diverse criticità tra cui: l’accessibilità dell’area, l’impatto ambientale dell’opera, il fatto che sia stata scelta un’area privata su cui costruire. E’ stato inoltre chiesto, considerate le voci diffuse da parte dell’Assessore regionale Mezzolani, di op-

porsi alla permuta delle strutture dell’Area Vasta, tra cui rientrerebbe anche l’ospedale di Fossombrone, per il grande progetto dell’ospedale unico. Il Sindaco Pelagaggia nel confermare di non aver visto nessun progetto se non un rendering della

PARTE IL RESTAURO DELL'ORATORIO

Madonna delle Mosse: «serve l'aiuto di tutti» L'APPELLO DEL COMITATO A SOSTENERE I LAVORI DI RESTAURO

M

FOSSOMBRONE

olti avranno notato con sorpresa, molti altri con soddisfazione, che attorno all’oratorio della Madonna delle Mosse è stata eretta un’impalcatura. Dunque iniziano i lavori di restauro. L’antica edicola, poi trasformata in oratorio ad opera di don Aquilino Aiudi nel 1842, conserva nel nome la memoria dell’antico Palio di Sant’Aldebrando che da qui prendeva “le mosse”, cioè partiva; già questo basterebbe a farne un

monumento da custodire e tramandare. Ma per i forsempronesi la “Madonna delle Mosse” è ancora altro: è un riferimento topografico, è un luogo di devozione, è un elemento del paesaggio. Per questo molti, avvertendo anche inconsciamente l’importanza del piccolo edificio, da anni hanno in vario modo sollecitato interventi di manutenzione che valessero a salvarlo da un continuo e sempre più grave degrado. Ora, superate le difficoltà burocratiche,

Numero 106

struttura, ha auspicato che l’ospedale unico possa contribuire a risolvere i problemi di mobilità passiva verso l’Emilia Romagna. Mentre viene quindi respinto l’ordine del giorno della minoranza viene votato un ordine del giorno, a firma Chiarabilli e Prussiani, che si dice a favore dell’ospedale unico e che chiede alla Regione Marche di non coinvolgere le piccole strutture ospedaliere in progetti di cofinanziamento dell’ospedale unico. Viene inoltre aggiunto un emendamento proposto dalla consigliera Cipriani di Rifondazione in cui si invita la Regione a richiedere al Governo in carica i finanziamenti necessari per la realizzazione della nuova struttura. Caustico il commento finale della minoranza che ha votato contro: «O siete creduloni o condividete il concetto di sfascio dei signori della Regione. Noi questo non possiamo condividerlo» • AM

grazie anche alla disponibilità di don Giancarlo De Santi e al fattivo impegno di un piccolo comitato stimolato dall’ing. Franco Cicerchia, si sono avviati i lavori. In passato molti, sollecitando interventi, si sono dichiarati pronti a dare il loro piccolo o grande contributo economico. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Poiché l’opera di ristrutturazione riguarda un bene storico vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Artistici, Storici e Etno-antropologici delle Marche, gli offerenti potranno beneficiare della detrazione della cifra donata nella denuncia dei redditi, indicando nel bonifico questa causale: Erogazione liberale alla Parrocchia dei Santi Aldebrando e Agostino di Fossombrone per lavori di risanamento conservativo dell’oratorio Madonna delle Mosse - Autorizzazione Soprintendenza di Ancona del 11.02.2014 - prot. 2364. Codice IBAN: IT18 O 08700 68290 000040177320 Chi invece volesse contribuire evitando il bonifico bancario, potrà fare riferimento a Dino Rossi (tel. 0721.715146 - cell. 339.7031042) che provvederà a rilasciare per conto della parrocchia regolare ricevuta. Siamo certi che l’interesse dimostrato da molti per la sorte della “Madonna delle Mosse” si tradurrà in gesti concreti • DINO ROSSI

Il Giornale del Metauro

L’EDIFICIO SCOLASTICO DI VIALE CAIROLI

Pelagaggia: «La scuola è sicura anche se manca la certificazione antisismica»

U

FOSSOMBRONE

n ordine del giorno presentato dal Consigliere Nicola Luzi ha chiesto all’amministrazione di intervenire sull’edificio scolastico di Viale Cairoli, frequentato da oltre 600 bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, per ottenere la certificazione antisismica. Luzi ha sottolineato che quella degli edifici scolastici è una priorità dello stesso Governo Renzi appena insediato. Il Vicesindaco Chiarabilli ha replicato al consigliere di mimoranza giudicando “superato” l’ordine del giorno in quanto alcuni interventi sulla scuola sono già una priorità per l’Amministrazione comunale per quanto riguarda soprattutto l’adeguamento della copertura e della facciata. Il Sindaco Pelagaggia ha stigmatizzato invece le affermazioni secondo cui la sua Giunta non avrebbe dimostrato in questi anni

sensibilità nei confronti delle scuole. Ha elencato tutti gli interventi di manutenzione straordinaria effettuati sui vari plessi per un importo di 2 milioni e 400 mila euro. Ha precisato che non sarà mai possibile avere la certificazione antisismica per un edificio come quello, costruito negli anni ’20 con parti aggiunte negli anni ‘80, «A quei tempi le tecnologie e le leggi che regolavano l'edilizia erano diverse da quelle di oggi: occorrerebbe radere al suolo l’edificio e costruirne uno nuovo – ha affermato Pelagaggia – Ma l’edificio ha un suo certificato di staticità e chi ci entra può stare tranquillo». Il Sindaco ha inoltre chiarito che la scuola è transennata non perché faccia piacere alla Giunta ma a causa del patto di stabilità che impedisce di realizzare i lavori necessari sull’edificio. Ordine del giorno di Luzi: respinto • CV

MEZZANOTTI VS PELAGAGGIA

Il tetto del Bocciodromo: botta e riposta

«A

FOSSOMBRONE

noi fa piacere che Pelagaggia abbia a cuore il bocciodromo – dice Maurizio Mezzanotti – tant’è che ha dichiarato che appena troverà i soldi li stanzierà in via prioritaria per ripararne il tetto. Ma non ci piace che il tetto della scuola debba attendere ancora. Perché il sindaco ha dichiarato che solo se Renzi ci dovesse allungare qual-

cosa allora si darà esecuzione alla sua sostituzione». «Mezzanotti è contrario alla ristrutturazione del bocciodromo che si trova in condizioni di estrema fatiscenza – replica il sindaco Pelagaggia – tant’è che quando piove bisogna mettere i secchi per raccogliere l’acqua, ed è per questo che non appena il patto di stabilità lo consentirà lo metteremo a posto» •


Il Giornale del Metauro

FOSSOMBRONE

Numero 106

OSPEDALE UNICO / VERTENZA SANITÀ

LE PROMESSE DEI POLITICI E LE FESTE IMBONITRICI

I comitati tengono alto Marzo il mese il livello di guardia dell’aquiescenza D Q FOSSOMBRONE

opo aver alzato la voce per contestare e urlare ad alta voce che per costruire il nuovo ospedale unico al posto dei tre di Muraglia-Pesaro-Fano avrebbero dato in pegno, alle insaziabili banche e imprese costruttrici, l'ospedale di Fossombrone con quelli dell'entroterra, attendevamo da un po' di tempo una qualche reazione da parte dei nostri amministratori locali. Ad un mese di distanza dalla nostra protesta l'unico ordine del giorno dell'ultimo Consiglio comunale votato a maggioranza per contrastare questa scriteriata intenzione dell'Assessore Mezzolani, consiste nel chiedere alla Regione di non coinvolgere le piccole strutture ospedaliere dell'entroterra in progetti di co-finanziamento dell'ospedale unico provinciale, tra cui quelle di Fossombrone. Come e con che mezzi avverrà questa opposizione non è stato precisato. A parte il grave ritardo non condivisibile, non ci sentiamo molto tranquilli sul destino del nostro nosocomio. Forse sono convinti (qualche politico locale) che, con questo tipo di resistenza proclamata con termini degni del più classico politichese, l'ospedale unico un giorno ce lo ritroveremo addirittura a Fossombrone, dato che qualcuno in consiglio comunale crede fermamente che la sola idea di

chiudere tre presidi ospedalieri funzionanti per costruirne uno più grande senza soldi e in zona soggetta a frane è un'idea su cui essere d'accordo. I cittadini dell'entroterra, specialmente quelli della vallata del Metauro, ed i loro comitati saranno presenti e lotteranno il prossimo Giugno quando, finiti i giochini elettorali sulla costa Fano-Pesaro, si avvierà l'iter giuridico amministrativo dell'ospedale unico e probabilmente riprenderà l'attuazione della riforma sanitaria ancora in atto, ci batteremo con tutti i nostri mezzi per difendere ciò che è nostro nella speranza di trovare per strada qualche amministratore con po' più di coraggio, magari anche con qualche presa di posizione scomoda o contraria nei confronti della Regione. Intanto chiederemo e continueremo a chiedere la trasparenza dei bilanci, delle spese e degli stipendi ed emolumenti dei dirigenti dell'ASUR regionale. Vedremo con più precisione chi e quali tra i "rappresentanti" del popolo, non solo a Fossombrone, uniranno la propria volontà a quella dei cittadini impegnati a far rispettare i propri diritti in tema di salute, prestazioni sanitarie, trasparenza assoluta della cosa pubblica e lotta contro la corruzione, così come sancito dalle norme vigenti, del tutto disattese •

COMITATO A DIFESA DEI DIRITTI

LA NUOVA ROTATORIA DI PIANCERRETO

FOSSOMBRONE

uando le persone eleggono i loro amministratori, la loro preferenza si basa, salvo rarità infinitesimali, sulla fede politica e sulla parentela in primis, nei paesi come i nostri tali legami sono molto accentuati, sull’amicizia, sull’appartenenza o sul favore alla tale associazione sportiva, venatoria, culturale, sulla bisboccia nelle tavolate collettive, sulla paccata sulle spalle, sull’aperitivo, e su tante altre ragioni in gran parte futili ed irrazionali rispetto al mandato da dare all’eletto, che è quello di tutelare seriamente, in ogni modo e con tutti i mezzi non il proprio interesse, ma quello della collettività. Ora è di moda, avvicinandosi nuove elezioni locali, che gli eletti, quelli al potere, considerino le persone come tanti pupazzi manovrabili, adottando metodologie psicologiche di massa che, secondo loro, e per esperienza consolidata, incidono sulla menti. Mi vengono in mente le battute sui ristoranti ed i teatri pieni quando la crisi dell’Italia toccava il punto più drammatico. Ma mi vengono in mente, a Fossombrone, le nevicate artificiali per la massa, i costosissimi fuochi d’artificio all’ospizio nuovo; mi rimembro di carri carnevaleschi in fila, circondati da migliaia di quelle persone felici che votano. Carri trainati da enormi trattori, lungo un sempre più claudicante Corso Garibaldi! Mi viene in mente l’annunciato im-

minente ritorno del Carnevale Storico a Fossombrone, altro avvenimento per una massa felice e grata, da anni eliminato anche per gravissime ragioni di ordine pubblico. Rivedremo squadroni di forze dell’Ordine per controllare le sconsideratezze conseguenti nei confronti del pubblico e del privato? Eppure migliaia e migliaia di persone comuni si felicitano di tutto ciò e sono grate riconfermando al potere chi ha dato loro tale sprazzo di letizia. In questi giorni su Facebook, tra i Forsempronesi, si è sviluppato un lungo scambio di battute, durato giorni, sulle precise responsabilità di Sindaci e partiti politici nei riguardi dell’abbattimento del magnifico Teatro Petrucci, ed anche sulla scandalosa svendita dell’indimenticabile Mercato Coperto in Piazza del Mercato. Ebbene, dopo tanto dibattere e scambiarsi notizie, nessuno si ricordava, o faceva finta di non ricordarsi… nessuno! Scomparsa di memoria storica, prezioso strumento di giudizio politico utile al voto. E se ricominciamo, sempre su Facebook, uno scambio di battute similare su chi sono stati i Sindaci della vallata che sono stati scandalosamente silenti sulla chiusura della Ferrovia Pesaro-Urbino, nessuno più se ne ricorda. E se ci si chiedesse ora chi ha taciuto per anni sull’inizio dello smantellamento del nostro Ospedale, pur essendone passati ben pochi

NCD SUL PIANO REGOLATORE

«Ora avremo cittadini di serie A e quelli di San Martino» Il caso della localizzazione delle aziende insalubri

I L

FOSSOMBRONE

a Giunta Comunale del Comune di Fossombrone ha incontrato l’Assessore Provinciale Galluzzi Massimo per condividere un nuovo progetto per la realizzazione di una nuova rotatoria in località

Piancerreto nei pressi dell’uscita della superstrada. Il progetto è stato realizzato dall’ing. Paccapelo della Provincia. L’intervento era stato individuato nel 2011 in occasione dell’incontro tra la Giunta comunale e quella provinciale •

7

FOSSOMBRONE

l Circolo Nuovo Centro Destra (NCD) di Fossombrone interviene in merito alla delibera del Consiglio comunale con cui si è provveduto ad identificare le aree del piano regolatore dove potranno sorgere le aziende insalubri di prima fascia. «La delibera posta in essere dal Comune e fortemente voluta dal Vicesindaco che la rivendica come una

grande vittoria – dicono gli esponenti dell’NCD – sancisce la distinzione tra i cittadini di San Martino e quelli del resto del comune. Si stabilisce che tali aziende insalubri potranno nascere solo nella zona industriale di San Martino con il solo vincolo di 150 metri di distanza dalle abitazioni! L’area – continuano gli esponenti del NCD – è circondata da abitazioni e campi coltivati e 150 metri sono

Carlo Ruggeri

di quegli anni, ed essendo prossima l’esecuzione di cancellazione? Chi è al potere in città trascura totalmente gli impegni precisi presi verso i cittadini durante la campagna elettorale. Impegni che annunciavano solennemente lotte e realizzazioni ben più serie e corpose, in particolare sulla totale battaglia in difesa dell’Ospedale a rischio chiusura. Nell’ultimo consiglio comunale, il Partito Democratico e Rifondazione Comunista hanno presentato un ordine del Giorno che osanna l’Ospedale Unico Pesaro-Fano, foriero della chiusura di Ospedali come Fossombrone, sia chiaro! E che l’Amministrazione di Fossombrone preferisce mettere a repentaglio le strutture pagate dai cittadini per imbarcarsi in un’impresa dai contorni fumosi… Tutto ciò ha una sola conclusione: a che cosa sono serviti mesi di manifestazioni, riunioni, proteste, dibattiti, imprecazioni, comitati, a fronte di una tal inqualificabile istituzionale aquiescenza amministrativa, da parte di chi è stato designato a governare la città, a favore dell’Ospedale Unico di Pesaro-Fano e verso i voleri, a noi avversi, della Regione e del tristemente noto Mezzolani? E’ un’acquiescenza che sfugge e sfuggirà sempre di più fino all’oblio, alle persone comuni così ben “lavorate nelle menti” con le conferme e le riedizioni improvvise dei ben calcolati, costosi e festosi trastulli di massa • CARLO RUGGERI

pochi di fronte al potenziale inquinamento provocato delle aziende insalubri, se mal gestite». Ci si appellerebbe però al fatto che ci sono 60 giorni di tempo per presentare ricorso ed osservazioni. Gli esponenti di NCD fanno inoltre notare che la delibera sarebbe stata proposta senza convocare la Commissione Urbanistica né chiedendo il parere al responsabile del Settore Urbanistica, di fatto esautorandolo delle sue funzioni. Si tratterebbe invece di un provvedimento a livello urbanistico tra i più importanti che il Comune di Fossombrone avrebbe posto in essere negli ultimi anni. «Se questo vuol dire governare – conclude la nota che si vada presto al voto» •


8

Numero 106

FANO

Padre Natale Brescianini, classe 1971, priore della comunità monastica di Monte Giove

LUOGHI / MONTE GIOVE

Dall’eremo, le idee per costruire un futuro diverso Appena fuori Fano, sorge l’Eremo di Monte Giove. Un’oasi di pace che dall’alto protegge simbolicamente la città di Fano, guarda il mare ed allo stesso tempo la valle. Qui abbiamo incontrato Padre Natale Brescianini priore della comunità dei Padri Camaldolesi.

L

ombardo, di Erbusco, nel 1996 entra nella Comunità Benedettina Camaldolese di Bardolino, in provincia di Verona. “Da Lumbard” ricorda di essere cresciuto con i grandi insegnamenti del Cardinale Carlo Maria Martini il quale amava ripetere una frase di Norberto Bobbio: «La vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa». Completa i suoi studi a Roma al Pontificio Istituto Sant’Anselmo e diventa frate camaldolese nel 2003. Trascorre un anno in California, nel monastero camaldolese di Berkeley. Ritornato in Italia, lavora come dipendente in un’azienda di vigilanza del veronese perché fortemente interessato a conoscere il funzionamento di un’impresa a tutti gli effetti. Successivamente collabora con Massimo Folador, dirigente di grandi aziende ed autore del volume “L’organizzazione perfetta, la regola di San Benedetto” nell’attività di formazione alle imprese, proponendo modelli di sviluppo alternativi, legati appunto alla regola di San Benedetto. Nel 2007 padre Natale "sbarca" a Fano e arriva all'eremo di Monte Giove: «Vengo chiamato dall’Ordine a dare un mano ad una comunità che si trovava in difficoltà, allora i monaci erano solo tre». Nel 2008 viene ordinato sacerdote. «Il monastero è sempre stato il luogo dell’ospitalità e dell’incontro. È quel luogo dove ci si ferma a riflettere sulle tematiche più urgenti – ci spiega padre Brescianini – attività che anche oggi portiamo avanti con incontri sulla sacra scrittura, sulla psicologia, sulla letteratura con l’obiettivo di creare dialogo ed incontro». La vita della comunità, che oggi conta otto monaci, è scandita dalla regola benedettina “Ora et Labora”: il lavoro intervallato dalla preghiera. «Il mantenimento della struttura richiede un grande impegno – spiega Padre Natale – e ciascuno dei monaci cura un aspetto particolare: dall’ospitalità alla bottega per la vendita di prodotti monastici, dalla cura degli

Il Giornale del Metauro

coli passati, le facoltà di Economia e Commercio non a caso erano inserite all’interno di corsi di Filosofia morale. È fondamentale dare valore alle cose che quotidianamente facciamo. Passiamo il 70-80 per cento della nostra vita al lavoro, non è quindi giusto sprecarla in questo modo. La religione a questo proposito ha molto da dire. Forse il suo valore non è stato colto a pieno perché, potremmo quasi dire che abbiamo venduto male il nostro prodotto. Si guarda spesso alle filosofie orientali quando invece la religione riuscirebbe a dare tante risposte». Questi incontri hanno quindi l’obiettivo di stimolare la partecipazione per ricercare modelli in cui profitto, rispetto per l’ambiente e centralità della persona possano trovare una sintesi. L'EREMO DI MONTE GIOVE Posto sulla collina che domina la città di Fano e la bassa valle del Metauro, l'eremo è un luogo suggestivo che trasmette serenità e pace.

«I monaci sono stati sempre considerati come dei contemplativi e la vita contemplativa permette di avere uno sguardo diverso sulle cose – continua Padre Natale – Dall’idea di uomo che si ha si costruisce tutto il resto. Sono cambiati i tempi quindi è necessario anche cambiare modelli di visione. Il Prodotto Interno Lordo (PIL), la cosiddetta ricchezza di un Paese, misura tutto tranne che le cose per cui vale veramente la pena vivere. Occorre recuperare il concetto di Economia civile elaborato già nel 1700 dall’Abate Genovesi di Napoli. L’economia è strettamente legata al concetto di reciprocità. In realtà, si è cercato di massimizzare il profitto a scapito delle relazioni sociali e della tutela dell’ambiente. Ora il mondo ci presenta il conto. Per questo occorre correggere il tiro» Ci sono fermenti già all’opera in Italia come la Scuola di Economia Civile di Loppiano in Toscana. «Il segreto è rimettere al centro la persona, se stessi, l’ambiente. È chiaro che occorreranno degli anni, ma è necessario crederci. Anche Gesù, duemila anni fa, aveva iniziato con sole dodici persone proponendo un’altra prospettiva di vita. Si tratta di un lavoro lungo, è vero – conclude Padre Natale – ma se vogliamo guardare oltre, occorre iniziare a seminare» •

C. VAGNINI

Oltre l'homo oeconomicus PER UNA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, AMBIENTALE, SOCIALE

Giornate di incontro e confronto a Monte Giove

SABATO 27 SETTEMBRE La Leadership positiva: quali leaders per una nuova economia? Dialogo tra un Consulente e un Coach (Folador - Rossi/Panniti)

La vera differenza non è tra chi crede e chi non crede ma tra chi pensa e chi non pensa spazi verdi alle strutture». Ogni monaco vive nella sua cella, le casette che si trovano a destra e sinistra del viale che conduce all'elegante chiesa. «La diversità di ciascuno viene rispettata, anzi diventa una ricchezza per l’intera comunità». L’Eremo offre anche un servizio di foresteria sia per singoli che per gruppi. Varcato il portone d’ingresso sembra proprio di entrare in una dimensione “altra”. In realtà i contatti con le comunità locali sono frequenti, come ci racconta il Priore: «Collaboriamo con la chiesa locale tenendo anche incontri nelle parrocchie che ci contattano». Una realtà dinamica, legata alle sue regole ma proiettata avanti. «I monasteri sono sempre stati all’avanguardia nella storia – aggiunge Padre Natale – e oggi essere all'avanguardia significa anche stare al passo con la tecnologia, a questo proposito anche la nostra co-

SABATO 17 MAGGIO La sfida di Adriano Olivetti Interverranno: Enrico Loccioni, Imprenditore Elena Granata, Docente Urbanistica Politecnico di Milano Andrea Granelli, Presidente Ass. Archivio Storico Olivetti

munità comunica attraverso un sito internet ed una pagina Facebook».

OLTRE L’HOMO OECOMOMICUS “Oltre l’homo oeconomicus per una sostenibilità economica, ambientale” è il titolo di una serie di seminari, il primo dei quali si è svolto lo scorso 15 marzo. L'obiettivo è quello di proporre modelli per pensare ad un domani al di là dei concetti economici attuali. «La grande crisi – spiega Padre Brescianini – è dovuta al fatto che si è perso il senso profondo per cui si fanno le cose. Se ci pensiamo bene il modo in cui viene gestita un’azienda rappresenta l’idea che abbiamo dell’essere umano. Nei se-

SABATO 15 NOVEMBRE Il ruolo del cittadino nell’economia Leonardo Becchetti, Università di Roma - Tor Vergata Presentazione NEXT Economia WEEK-END GENNAIO 2015 Workshop per declinare in azione quanto maturato nel percorso di formazione Orari delle giornate: 09.30 - 12.00: Relazioni / 12.30: Pranzo 14-16: Lavori di gruppo / 16-17: Conclusioni Quota di partecipazione: Euro 50 a giornata + Euro 10 per il buffet Info e iscrizioni: natale@eremomontegiove.it


Il Giornale del Metauro

FANO

Numero 106

ELEZIONI / TANTI CANDIDATI PER LA TERZA CITTÀ DELLE MARCHE

I sette 'Re' di Fano...

S

FANO

ette è da sempre considerato nella simbologia dei numeri come il numero della perfezione perché legato al compiersi delle fasi lunari, sette

IL DIBATTITO SULLE SOSTE A PAGAMENTO

ELEZIONI DEL 25 MAGGIO / LA PROPOSTA

A Fano, oltre l’orario consentito si paga la multa

«Ai seggi solo scrutatori disoccupati»

FANO - In una recente seduta la

Giunta comunale di Fano si è confrontata sulla questione relativa alle multe nei parcheggi a pagamento dopo la scadenza dell'orario. «Non essendoci al momento una precisa direttiva in materia ma trattandosi solo di una presa di posizione personale di un ministro – hanno ribadito gli amministratori fanesi - non riteniamo di dovere cambia-

re il regolamento e abolire le multe dopo la scadenza dell'orario indicato nel ticket. Questo almeno sino a quando il Governo non si esprimerà a riguardo. Riteniamo invece utile incentivare l'incremento dell'utenza nelle zone del centro storico attraverso la rotazione dei parcheggi che consente, infatti, ai commercianti di poter contare su un flusso maggiore e variegato di potenziali clienti» •

L'

FANO

Associazione Disoccupati chiede di riservare a chi non ha lavoro i posti di scrutatore nelle prossime elezioni comunali. Massimo Seri candidato a sindaco per il Centrosinistra raccoglie la proposta e commenta: «Mi sembra giusto e doveroso in un momento critico come quello che stiamo vi-

vendo lasciare questa piccola opportunità lavorativa ai veri disoccupati del territorio. La mancanza di lavoro è una delle cose più dolorose e avvilenti che possono ca-

9

sono anche i giorni delle creazione. Sette sono stati i Re di Roma, similitudine di non poco conto per una città romana come Fano. Meglio non pensare però alla reazione che avrebbe l’imperatore Cesare Augusto se passando di qui volesse accertarsi delle stato di conservazione del suo teatro romano o dell'anfiteatro. Il caso ha comunque voluto che sette siano – almeno ad oggi – i candidati al governo della città della Fortuna per i prossimi cinque anni. E come nello schema della tragedia classica si stanno susseguendo “orrorifici”, pugnalate, tradimenti. Ma alla fine chi trionferà? Chi sarà il vero imperator? Il Deux Ex Machina arriverà il 25 maggio e sarà la scheda elettorale a sciogliere l'intricata matassa e, dopo il più che probabile ballotaggio, sarà designato il governatore della città. Agli altri non rimarrà che il busto da rimettere nell'armadio, del resto in politica un busto non lo si nega a nessuno • AM

pitare nella vita di una persona e la mia esperienza Assessore provinciale alle Politiche per il Lavoro mi ha permesso di conoscere da vicino questo tipo di situazione. Lontano dall'essere una soluzione a questa grave piaga che non risparmia il nostro territorio mi sembra doveroso riservare questa piccola opportunità lavorativa a chi ne ha davvero bisogno. Rivolgo dunque il mio appello ai consiglieri componenti della commissione elettorale affinché si nomini come scrutatori coloro che vivono il disagio di non avere un lavoro» • AM


10

FANO

Numero 106

PROVINCIA INFELIX Fano e una sudditanza dannosa

D

FANO

i fronte alle avversità della vita ciascuno di noi è solito chiamare in causa le entità più disparate. C’è così chi dà la colpa al destino cinico e baro, chi alla sfortuna dannata, alla guerra infame, alle donne maliarde, al gioco brucia-soldi, all’alcol stronca-fegato e via elencando. Chiediamoci allora un attimo tutti insieme, come collettività, chi o che cosa sia responsabile della palpabile crisi che attanaglia Fano. E non stiamo parlando solo della difficile congiuntura economica. Ci riferiamo più in generale al progressivo, inarrestabile impoverimento che la città sta subendo a vari livelli. Con esiti tangibili che sono sotto gli occhi di tutti. Lasciatecelo dire e non prendeteci per matti: a rovinarci è stata la provincia. Credete forse che le spoliazioni che abbiamo dovuto patire (la lista è lunga ed inizia, ma

non finisce, con lo zuccherificio, la ferrovia metaurense, il tribunale) e le mancate realizzazioni di ciò che è in nuce o allo stadio delle pie intenzioni (prendete l’aeroporto o l’interquartieri) si sarebbero verificate ugualmente al di là del Fosso? No di certo, è scontato. Ecco dunque dimostrato che stiamo pagando gli effetti di un pesaro-centrismo che tutto fagocita e nulla lascia agli altri. Simile in tutto e per tutto, ma molto più marcato negli esiti a causa della vicinanza, alla tanto vituperata subordinazione politica, mediatica, gestionale e decisionale che la regione intera paga nei confronti di Ancona. Il tradizionale campanilismo (peraltro legittimo, ché quei dodici chilometri che ci separano sembrano altrettanti anni-luce, tanto le due realtà sono diverse in tutto) in questo caso non c’entra nulla. Il fatto è che Fano è costantemente

trattata da Cenerentola dai gruppi di potere che orbitano, prosperando da sempre, attorno al carrozzone dell’istituzione provinciale. Quando, per raccontarla come sta, non ha proprio nulla da invidiare al capoluogo, anzi. Non vogliamo però innescare la polemica di chi sia più o meno importante: non è questo il punto oggetto di discussione. A ben considerare, la frittata è stata fatta in origine dal legislatore, allorquando ha istituito la provincia ribattezzandola Pesaro-Urbino. Senza nulla togliere alla cittadina ducale (anche se seguendo la stessa logica avrebbero dovuto diventare province le altre mille culle d’arte sparse per la penisola), sarebbe stato più lungimirante intitolarla Pesaro-Fano, evitando così tutti i mali a venire. L’esempio congruo ci viene dalla Toscana, dove hanno creato quella di MassaCarrara, e dalla vicina Romagna, ove è sorta quella di Forlì-Cesena. Due espressioni territoriali limitrofe e di pari equivalenza devono in altre parole essere sempre messe sullo stesso piano, mai privilegiando l’una a svantaggio dell’altra. Cha fare allora? Ribellarsi alla vigente ripartizione amministrativa? Sarebbe come scagliarsi contro i mulini a vento. Meglio sperare che, in nome della sbandierata semplificazione degli enti locali, quell’inutile reperto di un’epoca ormai superata dai tempi venga alfine soppresso. Svanendo così come un incubo che troppo a lungo ci ha tenuti prigionieri e facendoci risvegliare liberi. Di progettare la vita che meritiamo. E che Fano deve pretendere di vivere •

SANDRO CANDELORA

STAGIONE TURISTICA FANESE 2014

La questione dei punti ristoro e degli intrattenimenti negli stabilimenti balneari

Il Giornale del Metauro

IL PRIMO INCONTRO DELLA COMMISSIONE DIOCESANA

Pastorale Sociale e del Lavoro: costituiti i gruppi operativi N FANO

elle scorse settimane si è svolta la prima riunione dell'anno della Commissione Diocesana di Pastorale Sociale e del lavoro. La Commissione, formata da circa 35 componenti tra coloro che hanno competenze e sensibilità sui temi del lavoro, del sociale, dell’economia in genere, ma anche che si occupano di temi inerenti la pace, la giustizia e la custodia del creato, aveva come obiettivo la programmazione generale delle principali attività per l'anno appena iniziato. Uno degli argomenti trattati è stata la valutazione su come organizzazione una Scuola di Formazione all'Impegno Sociale e Politico che dovrebbe partire il prossimo autunno. Inoltre in considerazione della molteplicità di interessi e di temi di cui dovrebbe occuparsi la Commissione, è stato deciso di formare quattro gruppi di lavoro così strutturati: 1) Gruppo Scuola di Formazione all’Impegno Sociale e Politico composta da Maurizio Tomassini, Maria Cristina Nicolini, Samuele Giombi, Roberto Giorgi, Gilberto Ciaramicoli, Laura Giombetti, Luciano Benini, Sauro Rossi. 2) Gruppo Economia, Lavoro e Impresa composto da Gabriele Darpetti, Maurizio Tomassini, Giorgio Magnanelli, Giovanni Giovanelli, Andrea Giuliani, Luciano Cecchini, Michele Brocchini, Franco Bompani, Fabrizio Schiavoni, Ilenia Maracci, Angela Tringali, Tatiana

Gabriele Darpetti.

Cinquino, Giacomo Mei. 3) Gruppo Ambiente, Agricoltura, Energia composto da Francesco Torriani, Luciano Benini, Gervasi Giulio, Bilancioni Elisa, Paolo Vitali, Stefano Sanchioni, Claudio Nasoni, Vincenzo Landini. 4) Gruppo Sanità e welfare composto da Giovanni Santarelli, Cora Falcioni, Maurizio Tomassini, Corrado Cardelli, Margherita Fraticelli, Davide Schembri. Per concludere si è definito il prossimo appuntamento della Commissione che coinciderà anche con un momento di formazione sulla Dottrina Sociale della Chiesa, tenuto da Mons. Adriano Vincenzi (Presidente della Fondazione Toniolo di Verona e coordinatore della Festival nazionale della Dottrina Sociale della Chiesa) e previsto per l'8maggio a Fano presso il Centro Pastorale di Via Roma, e con l’annuncio che celebreremo insieme al Vescovo Mons. Armando Trasarti la festa del primo maggio con una Messa, delle testimonianze, e una festa insieme, in collaborazione con le Acli di Orciano ed altre associazioni •

GABRIELE DARPETTI

Il Comune non permetterebbe ai titolari di stabilimenti balneari di dare in gestione i punti ristoro. "In salita" anche le attività di animazione in spiaggia

PROMOSSO DALL'A.N.P.I. "LEDA ANTINORI"

L'

Concorso per il monumento ai partigiani fanesi

FANO

Amministrazione Comunale ha deciso di impedire agli operatori balneari la possibilità di dare in gestione i punti di ristoro accessori agli stabilimenti e di vietare l’effettuazione degli intrattenimenti musicali in spiaggia. La Confartigianato sottolinea come, a soli due mesi dall’inizio della stagione, l’amministrazione comunale si ostini infatti a sostenere, per bocca dei suoi Dirigenti, che le SCIA di subentro saranno interloquite e bloccate, e questo dopo avere tentato per ben due volte, senza successo, di introdurre diposizioni regolamentari per vietare l’affitto del baretto accessorio. In realtà l’unica legge esistente in materia, ovvero l’art.45 bis del Codice della Navigazione, permette ampiamente l’affidamento a terzi della gestione del punto di ristoro tanto che nella vicinissima Pesaro tale possibilità viene garantita da sempre. I dirigenti del Comune di Pesaro, dopo avere approfondito la

L

normativa in questione, sostengono e ribadiscono, infatti, la legittimità della cosa. L’Amministrazione fanese, invece, farebbe finta di ignorare che l’unico modo di fare impresa, per chi non ha risorse proprie disponibili, è quello di prendere in gestione le attività, praticando un comportamento discriminatorio nei confronti di chi vorrebbe fare impresa e non può farlo perché non ha capitali da investire. Si sta cercando inoltre di impedire gli intrattenimenti in spiaggia interpretando, anche in questo caso secondo l’organizzazione di categoria, in modo non corretto il vigente regolamento comunale. A Pesaro, invece, già da qualche anno,

gli intrattenimenti sono largamente consentiti e definiti da regole chiare esplicitate da una circolare in cui viene reso noto agli operatori ciò che possono e non possono fare in spiaggia. Gli intrattenimenti sono diventati ormai strategici per integrare il programma ufficiale dell’accoglienza che, a causa della mancanza di risorse, vede esaurire le manifestazioni più importanti nel giro di pochi giorni, risultando sempre più povero e scarno. Ora ci si chiede: l’amministrazione comunale come pensa di riempire le serate della stagione estiva? O preferisce che i turisti si annoino e decidano di non tornare più a Fano? •

FANO

a sezione A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) di Fano bandisce un concorso di idee per la realizzazione di una scultura in bronzo dell'altezza di circa 150 cm alla memoria dei partigiani da dedicare alla città di Fano. «A Fano, non esiste una scultura monumentale dedicata ai partigiani dice il presidente Paolo Pagnoni - è nostra ferma convinzione che la città abbia diritto ad avere un monumento pubblico dedicato ai propri caduti al fine di onorare la memoria dei suoi partigiani». L'occasione è il 70° anniversario della liberazione della città che cadrà il prossimo 24 agosto. L'opera sarà collocata in uno spazio pubblico, deciso in accordo con l'amministrazione comunale. Il concorso di idee è riservato agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Fano ed i lavori dovranno pervenire

Paolo Pagnoni

entro il prossimo 10 maggio. Saranno selezionati tre vincitori finali. Tutti i lavori saranno esposti in una mostra presso la sala San Michele dal 20 al 30 agosto. La rassegna sarà presentata in un catalogo dal titolo: "La città di Fano ai suoi partigiani, work in progress di un' idea". L'artista Michele Ambrosini realizzerà l'opera ed avrà la facoltà di operare variazioni all'idea vincitrice • CV


Il Giornale del Metauro

FANO

Numero 106

PER UN SOSTEGNO AI PIÙ DEBOLI

Contro il bullismo, arriva Sbullit Action N

FANO

asce a Fano “Sbullit Action” un progetto dedicato alle vittime del bullismo, un progetto voluto dall’Associazione “Vocinelvento onlus”. Il bullismo è un’azione che mira deliberatamente a fare del male e a danneggiare anche psicologicamente una persona più fragile. Le azioni che ne conseguono non danneggiano solo le vittime prescelte, ma hanno una ripercussione su tutta la società, aumentan-

DIALETTO FANESE

LE MAN IN T’LE SACOCC

do il degrado generale e istituzionale dell’intera popolazione. Da tutto questo nasce la necessità di creare un “ambulatorio” raggiungibile on-line, specifico e gratuito: “Sbullit Action”. E l’opportunità di condividere l’idea con altre associazioni ed enti, ipotizzando così la costituzione di un’Associazione Consortile di Promozione Sociale alla quale hanno gia aderito: Diocesi di Fano, CISL, Fano Music Story e Cooperativa Crescere. Lo

scopo che il progetto si prefigge è essenzialmente il sostegno ed il supporto alle fasce deboli della società, dai portatori di handicap, alle vittime del bullismo, dello stalking, delle violenze private e da quelle pubbliche. Tra le iniziative, dal mese di giugno fino al mese di settembre tutte le sere nei bar del centro storico e nei bar del mare di Fano si terranno serate musicali e di aggregazione dove giovani talenti potranno esibirsi in compagnia di volti noti dello spettacolo. Il canto fa parte della vita ed è un potente aggregante per i giovani: chi è allegro canta, chi è triste canta e anche chi soffre tende inevitabilmente a far diventare il suo lamento un canto. Info su: www. sbullit.it •

FANO MUSIC STORY

Una nuova associazione per fare di Fano la città della musica

di Marius

Ecch! Voj un po’ de distension, me stravacch in tel divano e accend la television. Voj senti’ un po’ le nutisj anca si so’ più ch’ sigur ch’parleran de guerr e d’visj. I pulitich, che le tasch han rjmpit ben ben per lora, se nasconden tra le frasch; sa ‘na faccia da …seder qualcun d’lora c’ha ‘l curagg d’fa’ le predich ch’è ‘n piacer. “Pur in crisi mai le mani nelle tasche metteremo dei bravissimi italiani”. No’, cojoni, ce speran; mo succed cum sempre è stat: t’le saccocc en c’le mettr’ann, p’rò han previst un alter post én se ved a prima vista perché sta semper nascost.

È

FANO

nata l’Associazione Culturale “Fano Music Story”, fondata da Paolo Casisa (Presidente), Daniele Carboni (Vicepresidente) e Pierpaolo Lamanna (Segretario), che si prefigge l’impegnativo compito di divulgare la musica moderna nel nostro territorio. L’Associazione vorrebbe coinvolgere tutti coloro che amano la musica moderna, musicisti o semplici estimatori, per costruire a Fano un progetto artistico stabile. L’Associazione punta a promuovere la musica moderna nei suoi tanti stili, generi e sottogeneri senza preclusioni artistiche o generazionali; l’in-

tento è inoltre quello di continuare il censimento di gruppi musicali, cantanti solisti, strumentisti, disc jockey presenti nel territorio continuando il lavoro documentato nei due volumi curati dallo stesso Casisa “Fano Music Story 1 e 2”. L’Associazione punta, tra l’altro, alla gestione della Casa della Musica di Fano e a promuovere il ritorno del “Festival della Fortuna di Fano” concorso nazionale per voci nuove che si è tenuto dal 1988 al 1992. Attraverso la creazione di una “rete musicale” Fano potrebbe diventare così una delle tante “Città della Musica” europee • www.fanomusicstory.it

DI

11

ALBERTO BERARDI

Corrado Piccinetti

Corrado del Mare A Fano la persona più intelligente che ho conosciuto e che conosco è un mio vecchio compagno di scuola. Scuola dove francamente Corrado Piccinetti, perché di lui si tratta, non fu messo in condizioni di mostrare quello che valeva. In altri termini lui valeva troppo per una scuola che valeva poco. Una scuola che studenti come Corrado giustamente consideravano in gran parte una perdita di tempo. Ci volle Bologna con la sua Università, l’incontro con il prof. Scaccini e la realtà tutta fanese dell’esistenza a Fano di un Laboratorio di Biologia Marina per consentire a Corrado di continuare gli studi e di diventare lo scienziato che oggi è. Restrinse progressivamente il campo degli studi, la cattedra di Scaccini era pronta per lui. Lo attendevano il mare aperto ed i suoi abitanti. Tanti e variegati. Lo attendevano i pescatori. Tanti allora e piuttosto vivaci. Per Corrado però più i problemi erano non facili da risolvere e più si divertiva ad applicarsi ed a trovare la soluzione, come è giusto che facciano i veri scienziati. Il problema va prima scomposto, analizzato nelle sue componente e poi ricomposto. Furono anni difficili, anni duri, anni di scontri, bisognava far capire a persone che fino al giorno prima si erano fidati solo di se stessi nuovi concetti, nuove tecniche, furono gli anni del pesce azzurro, delle vongole a go go, persino dei

banchi di ostriche, della imposizione dello stabulario, del fermo pesca e persino del Lisippo, senza trascurare però neppure gli aspetti burocratici della sua posizione la sede sempre più ampia e bella, la nascita del Consorzio i rapporti con gli organi legislativi, le infinite commissioni nazionali ed internazionali. Sempre in partenza, sempre nuove incombenze. Alla fine lo scoprì pure la televisione ed un giorno alla settimana entrò in tutte le case degli italiani a spiegare con le sue parole semplici i segreti del mare, la bontà dei suoi prodotti e, per non dimenticare Fano, la sontuosità gastronomica di un bel Brodetto. Una vita legata al mare sempre amato e difeso, osservato e controllato, una boa fa buona guardia: Corrado Piccinetti o del Mare.

LA VIA CRUCIS IN MOSTRA ALL'ISTITUTO BATTISTI FANO - Durante il venerdì Santo i

cristiani ripercorrono, attraverso 14 stazioni, gli ultimi momenti della vita di Gesù, fino alla morte in croce e alla sepoltura. Le singole stazioni raffigurano i momenti salienti della Passione di Cristo. La Via Crucis presentata all’Istituto Tecnico Commerciale “Battisti” è di Martin Engelbrecht, importante incisore tedesco del Barocco, nato e morto ad Augsburg (1684-1756 ). Le inci-

sioni esposte sono originali. La mostra è aperta al pubblico e visitabile negli orari di apertura della fiano al 18 aprile, è curata da Aldo Tenedini, con l'apporto di Serena Pietrucci, Sara Frattini, Martina Bracci, Rosalba Di Maio, Matteo Matelicani, Giulio Velaj, Klevis Shehaj, Emma Berardinelli, Chiara Romagnoli, Sacha Guerra, studenti del gruppo di tedesco della classe III C, con la collaborazione del prof. Pierpaolo Giorgi •


12

Numero 106

Il Giornale del Metauro

CARTOCETO IL COMITATO "L'URLO DI CARTOCETO"

WIFI GRATIS IN DUE ZONE DEL COMUNE

Le mura crollano e Cartoceto urla

Internet veloce e punti di accesso gratuiti anche a Cartoceto

Un gruppo di cittadini vuole mantenere alta l'attenzione sul centro storico ferito dai crolli

È il primo passo di un progetto più ampio

I

U

CARTOCETO

ncontriamo Giancarlo D’Inzeo, presidente del Comitato “L’urlo di Cartoceto” nato dall’idea di un gruppo di cartocetani per non fare calare l’attenzione sul grave stato delle mura e del paese, più in generale. «Ho sposato una cartocetana, vivo qui dal 1975 e mi sento anche io a tutti gli effetti un cartocetano». Ufficiale di cavalleria, D’Inzeo appartiene alla famiglia dei famosi “fratelli invincibili” dell’equitazione italiana, vincitori di medaglie olimpiche e conosciuti in tutto il mondo. La grave situazione delle mura di Cartoceto, interessate negli ultimi due anni da importanti crolli, ha spinto questi cittadini a riunirsi è creare un comitato che si colloca al di fuori della politica ma che vuole collaborare con le istituzioni. «Il vero problema è la burocrazia che ha tempi troppo lunghi – afferma D’Inzeo – Sono stati fatti dei rilievi ma sicuramente ne servono altri ancora, più approfonditi, visto che Cartoceto è pieno di grotte. Molte case del centro storico sono disabitate per cui è possibile che ci siano rotture ed infiltrazioni d’acqua. Occorre fare le opere di manutenzione necessarie prima che sia troppo tardi per rendere più stabile l’intero paese». D’Inzeo, indicando il grande muro che da sulla piazza, ancora transennata appositamente per ragioni di sicurezza, aggiunge. «Vede quelle macchie bianche, anche quelle possono essere dovute all’umidità e quindi alle infiltrazioni d’acqua. Nel 1930, mi raccontava mia suocera, in seguito ad un grande terremoto la gente dormì in piazza ed il muro non si mosse. Durante la grande guerra, nonostante i continui

UN CENTRO STORICO DA VALORIZZARE Sopra: Giancarlo D'Inzeo, presidente del Comitato "L'urlo di Cartoceto" In alto piazza Garibaldi transennata e, a lato, il centro storico "a lume di candela" durante l'iniziaitva "M'illumino di meno"

bombardamenti, le mura hanno resistito, si dice che anche gli alleati avrebbero voluto radere al suolo il paese ma così non è stato. Oggi, non può essere la burocrazia a distruggere Cartoceto! Occorre muoversi tutti nella stessa direzione, cittadini ed istituzioni, ma è necessario fare presto. Ecco perché l’Urlo!». In occasione dell’iniziativa nazionale “M’illumino di meno”, il comitato ha organizzato una passeggiata a lume di candela per le vie del centro storico di Cartoceto, con un aperitivo finale “alla gluppa”. L’ini-

ziativa, molto suggestiva, ha richiamato tante persone. «Il nostro obiettivo è tenere accesa la speranza. Ci piacerebbe rilanciare, a piccoli passi, la festa del patrono San Bernardino. Noi non vogliamo pestare i piedi a nessuno – continua D’Inzeo – e ci poniamo in un’ottica di una collaborazione con le realtà associative già presenti. Il nostro obiettivo è uno: mantenere l’attenzione alta su Cartoceto e sulle sue mura perché non c’è più tempo da perdere. Allo stesso modo, se qualcuno ci interpellerà per chiedere la nostra collaborazione non ci tireremo indietro». Il comitato ha aperto un blog all’indirizzo urlodicartoceto.blogspot.it «Siamo naturalmente aperti ad accogliere tutti quei sostenitori che vogliano condividere le finalità del comitato» aggiunge D’Inzeo. Per contattare il comitato si può scrivere a: urlodicartoceto@gmail.com oppure giancarlodinzeo@libero.it • AM

CARTOCETO

n importante passo avanti per il superamento del problema del digital divide grazie ad una convenzione stipulata tra amministrazione comunale e la società Wave Max, che per il territorio significa copertura a banda larga, navigazione wifi libera nelle due piazze principali di Lucrezia e Cartoceto e connessione internet veloce nella scuola dell’infanzia e primaria del capoluogo. Un risultato importante quello messo a punto dall’amministrazione, come spiega l’assessore all’innovazione tecnologica Enrico Rossi: «Laddove la rete si è mostrata non sufficiente a coprire tutte le richieste – spiega Rossi – l’impegno è stato quello di trovare altre risposte per risolvere il problema e offrire un servizio efficiente. La banda larga è ormai un risultato necessario e fondamentale per i cittadini, per le aziende e attività, per le esigenze dei più giovani e per chi visita il nostro territorio». A usufruire di questa novità, anzitutto la scuola elementare di Cartoceto. «Gli insegnanti e i genitori dei bambini della scuola primaria – spiega l’assessore – avevano segnalato la necessità della connessione ad internet veloce per l’utilizzo delle LIM, le lavagne interattive di nuova generazione. Ora – continua Rossi – le lezioni potranno essere finalmente multimediali, consentendo ai docenti e ai ragazzi di sfruttare appieno le possibilità offerte dal mondo della rete». Di fondamentale importanza sono poi i due hot spot che verranno installati in Piazza Giovanni Paolo II a Lucrezia e in Piazza Garibaldi a Cartoceto. Due luoghi in cui cittadini e turisti potranno navigare in internet in modo facile, veloce e gratuito. «La piazza deve tornare ad assumere un ruolo centrale nella vita sociale della cittadina. Deve diventare pun-

to di riferimento, luogo di incontro, di aggregazione e di condivisione, aprendosi alla socialità più ampia della rete. Specie per i giovani – spiega Rossi – si tratta di un’acquisizione importante soprattutto se si pensa all’uso che i ragazzi fanno delle nuove tecnologie e dei social network. Con qualunque dispositivo mobile tutti i cittadini potranno connettersi ad internet gratuitamente 24 ore su 24. I due hot spot, – puntualizza Rossi – sono il primo passo di un progetto più ampio di digitalizzazione turisxtica delle bellezze del nostro territorio. Ogni attrazione turistica di Cartoceto deve diventare un luogo multimediale, dove il visitatore può, utilizzando uno smartphone o un tablet e aprendo un QR code, reperire tutte le informazioni sulla storia di quel luogo. Un tour multimediale per il borgo, dal centro storico al Teatro del Trionfo, dal Santuario della Madonna delle Grazie alla chiesa del Convento di Santa Maria del Soccorso, passando per i punti panoramici emozionanti di Cartoceto fino alla Pieve dei Santi Pietro e Paolo – conclude Rossi – che consentirà al visitatore di interagire direttamente con i luoghi storici e di interesse, il tutto con un semplice click» •


Il Giornale del Metauro

CARTOCETO

Numero 106

13

NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA

DALLA CRISI ALLE IDEE: LA PROPOSTA DI DUE PROFESSIONISTI

Il sindaco Valeri rivendica la "paternità" del progetto

Ripensare il nostro territorio per renderlo “smart”

F

CARTOCETO

irmato il protocollo d’intesa fra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Fano per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia nell’area prevista per il nuovo campus scolastico. «Con questo atto – dice il sindaco Olga Valeri – smentiamo tutti coloro che andavano dicendo che si trattava solo di una fantasia. Sono state avviate le pratiche di esproprio in modo da rendere disponibile l’area alla Fondazione che dovrà iniziare i lavori di costruzione. È intenzione della Fondazione stessa appaltare i lavori a giugno e cominciare la costruzione dell’edificio a settembre. Questo atto definisce in modo chiaro il lavoro che ho svol-

D

to in questi anni ed in cui ho fortemente creduto con la volontà di lasciare un segno tangibile a questa comunità – conclude la Valeri – se qualcuno vuole quindi parlare di realizzazione di “nuova scuola” farebbe bene a pensare ad un nuovo e diverso progetto» •

Elezioni / Lista Civica Scarpetti COSTITUITO IL COMITATO CITTADINO ED I GRUPPI DI LAVORO

S

CARTOCETO

i è ufficialmente costituito il “Comitato cittadino” della Lista Civica “Massimo Scarpeti Sindaco” a cui hanno aderito già circa 60 persone con l’obiettivo di appoggiare il progetto della lista civica e di contribuire in maniera fattiva sia alla stesura del programma elettorale che all’individuazione degli obiettivi da conseguire nella prossima legislatura. Il comitato sarà lo strumento con il quale il semplice cittadino potrà interagire con i vertici della lista e fungerà da organo di controllo nella prossima amministrazione. Questa è la ragione per cui comitato rimarrà sempre aperto e pronto ad inglobare nuove adesioni nonché a valutare nuove idee. Presidente del Comitato è stato nominato Luca Tittarelli, il quale avrà anche il compito di coordinare il comitato stesso. Definiti inoltre i gruppi di lavoro che opereranno all’interno del comitato con i

L'USO INTELLIGENTE E CONSAPEVOLE DELLA TECNOLOGIA PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA E RIDURRE GLI SPRECHI

relativi responsabili: urbanistica, ambiente e sicurezza sul territorio (Marco Gaudenzi); scuola e servizi sociali (Serfilippi Lucia); sport, associazioni e politiche giovanili (Pompili Nicola); cultura e turismo (Adanti Stefano); bilancio e tributi (Rondina Marco). I vari gruppi si ritrovano ogni Lunedì e sono aperti ad accogliere nuove adesioni. È fissata per Sabato 5 aprile dalle ore 17 l’inaugurazione della sede elettorale in via Flaminia. Info al numero 334.1812722 o all’indirizzo email listacivica.scarpetti@gmail.com •

LUCREZIA

alla “smart city” alla “smart country” è questa la proposta di Giorgio Battisti e Francesco Tomassini, due architetti del territorio. Le statistiche dicono infatti che nel 2050 ci saranno 9 miliardi di persone nel mondo, concentrate per lo più nelle città. Questo scenario sarà sostenibile solamente con l’introduzione di cambiamenti tecnologici e l’adozione di nuovi stili di vita. Nasce così il progetto “smart city”, la città intelligente, lanciato a livello mondiale con la città di Rio de Janeiro, dove sono stati sperimentati i primi esempi di impiego intelligente delle tecnologie al fine di migliorare la qualità della vita e ridurre gli sprechi in vari ambiti. In Italia varie città hanno già aderito al progetto “smart city”, Torino, Genova, Bari, Varese, etc. Nella Marche c’è solo Ancona. Si tratta ancora però di interventi settoriali e non integrati. «Una città smart - spiega Battisti - gestisce in maniera intelligente i vari sistemi che la costituiscono: le attività economiche, la mobilità, le risorse ambientali, le relazioni tra le persone, le politiche dell’abitare ed il metodo dell’amministrazione». «Città smart non significa unicamente città digitale – continua Tomassini – ma fondamentale è anche il capitale umano e sociale (l’istruzione, la cultura, ecc.) ed il riconoscimento che l’ambiente ed i beni culturali sono fattori importanti di crescita urbana». Il ruolo degli architetti per raggiungere gli obiettivi di una città intelligente è importante per la pianificazione urbanistica, la progettazione degli edifici. «L’Unione Europea ha messo a disposizione risorse consistenti per le “smart city”. – aggiunge Battisti – Occorrerà lavorare per adeguare gli strumenti tradizionali di pianificazione e progettazione che attualmente i comuni usano. Sarà necessario lavorare in ottica intercomunale in materia di infrastrutture». «Se parliamo di esempi – continua Tomassini – nel campo dell’illumi-

Gli arichitetti Francesco Tomassini e Giorgio Battisti

nazione pubblica è possibile controllare a distanza i lampioni attraverso software dedicati che consentano di regolare l’intensità luminosa con risparmi energetici anche del 20%. Per le abitazioni la tecnologia offre sistemi che ottimizzano la gestione del riscaldamento, dell’illuminazione e della sicurezza. Sono “smart” quei processi di bike-sharing (condivisione delle biciclette) o car-pooling (condivisione della propria macchina). La tecnologia permette di sapere dal proprio cellulare quali parcheggi sono liberi in città evitando di girare a vuoto e quindi di inquinare». L’idea dei due professionisti è quella applicare i concetti delle “smart city” anche alla nostra realtà fatta di piccole città sulla costa e centri storici minori sparsi sul territorio collinare. Da qui il concetto di “smart country”. Il progetto è stato sottoposto al consiglio dell’ordine degli Architetti della Provincia di Pesaro e Urbino che accogliendo la proposta ha provveduto alla creazione di una commissione interna coordinata dall’Architetto Paola Panaroni, di cui fanno parte Battisti e Tomassini e gli altri colleghi interessati all’iniziativa. «Siamo convinti - aggiungono - che la tendenza ad accorpare i piccoli comuni creando municipalità comprensoriali possa accogliere positivamente il progetto Smart Country per la sua capacità di abbattere i costi ed ottimizzare i servizi. Speriamo que-

sto progetto verrà accolto positivamente dalla varie Amministrazioni a cui lo sottoporremo. In questo periodo di crisi economica dove l’edilizia è stata colpita in modo pesante sarà sicuramente positivo ripensare agli strumenti urbanistici come i Piani Regolari Generali ed i regolamenti edilizi comunali» • AM

3 APRILE UN INCONTRO DEDICATO ALLA CURA DEGLI ANIMALI LUCREZIA - Continuano gli incontri del Progetto Salute proposti dall’associazione “La Via della Seta”. Giovedì 3 aprile un incontro dedicato agli animali. Alle ore 20,45 nella sala comunale della scuola media il veterinario Mirko Tonelli tratterà il tema “Proteggi i tuoi animali: parassitosi e malattie stagionali”. Durante la serata sarà presente anche un momento dedicato all’Arte con la mostra delle incisioni e degli olii dell’artista Leonello Giannotti che molti lucreziani conoscono bene perchè per tanti anni è stato insegnante di Educazione artistica alla Scuola “Marco Polo”. A conclusione della serata una degustazione di prodotti tipici locali a cura dei produttori del territorio •


14

Numero 106

LISTA CIVICA

Il Giornale del Metauro

#facciamofuturo #tralagente

sindaco

CARTOCETO ELEZIONI AMMINISTRATIVE 25 MAGGIO 2014

Facciamo Futuro guarda all’Europa. La Lista Civica Facciamo Futuro su Europa, Sviluppo economico-produttivo del territorio e Lavoro. Facciamo Futuro guarda all’Europa, allo sviluppo economico-produttivo del territorio e al lavoro. Queste le prime questioni toccate da Enrico Rossi, candidato sindaco al comune di Cartoceto, nel primo incontro di politica partecipata #tralagente, iniziativa di scrittura condivisa del programma elettorale. Un cambiamento sostanziale di prospettiva quello proposto nel corso dell’incontro: un modo di progettare solidale e sussidiario. Un’ amministrazione accanto al cittadino, che sia attiva e propositiva,

che invita i privati cittadini all’azione e alla realizzazione concreta di nuovi progetti di sviluppo, ad iniziare dai fondi europei della progettazione 2014-2020. L’amministrazione, secondo Rossi, dovrà occuparsi di informare e guidare le aziende, aiutandole ad agganciare i nuovi circuiti internazionali di mercato e a intercettare le risorse in Europa. La futura squadra dovrà cioè farsi garante di un nuovo ruolo, quello di guida per i cittadini e per le aziende comunicando con trasparenza e facilità attraverso il sito istituzionale, le newsletter,

i social network e organizzando periodicamente degli incontri con i comitati di rappresentanza cittadina. Facciamo Futuro propone inoltre l’organizzazione di corsi di formazione, la realizzazione di laboratori artigianali per recuperare i mestieri storici del tessuto produttivo del territorio, la creazione di un banco dei mestieri per scambiarsi competenze e professionalità. Occorrono agevolazioni per chi poi queste competenze intenderà spenderle sul campo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI O PER INCONTRARCI Infoline 0721 183.5438 - facciamofuturo@gmail.com SIAMO ANCHE SU FACEBOOK alla pagina Facciamo Futuro e sul nostro canale You Tube. SEGUICI, basta un click per rimanere sempre aggiornato sulle nostre attività e iniziative, per seguire tutti i contributi video, dalle dirette streaming alle interviste. LA NOSTRA SEDE è in via Flaminia 63, Lucrezia di Cartoceto.

L’istituzione di un database, strumento utile a far incontrare chi cerca lavoro con chi lo offre. L’introduzione di un fondo per aiutare coloro che iniziano una nuova attività o che avviano una start up giovanile. La stipulazione di convenzioni con gli studi professionali e con gli istituti di credito per ammortizzare le spese di chi avvia una nuova attività, e per agevolare l’accesso al credito. La promozione di progetti di co-working, strutture in cui i liberi professionisti e le maestranze fanno rete condividendo il mercato del lavoro e abbattendone i costi.

Altri spunti di dibattito sono stati quelli riguardanti la sanità e i servizi al cittadino. In modo particolare l’attenzione si è rivolta al distretto sanitario che necessita di potenziamento dei servizi e miglioramento del presidio. Tra i sevizi ai cittadini, oltre agli strumenti informativi che svilupperanno il contatto diretto con l’amministrazione, si è discusso di potenziare la sicurezza pubblica attraverso strumenti di controllo e presidio del territorio. Così come la creazione di alcune convenzioni per agevolare gli acquisti e i consumi nelle attività commerciali locali.

CARTOCETO ELEZIONI AMMINISTRATIVE 25 MAGGIO 2014

LISTA CIVICA

I fondi europei per lo sviluppo del nostro territorio. Dalle risorse, Facciamo Futuro.

sindaco

ENRICO ROSSI SINDACO WWW.FACCIAMOFUTURO.IT


Il Giornale del Metauro

CARTOCETO

Numero 106

DINA RICCI È UNA LUCREZIANA D.O.C. E PER 36 ANNI HA LAVORATO ALL'UFFICIO POSTALE DI LUCREZIA

Gli ottant'anni di Dina

Sopra La famosa nevicata del 1956. Dina con gli sci nei campi del quartiere Canada di Lucrezia

I

LUCREZIA

l 9 aprile Dina Ricci compie 80 anni. Dina rappresenta sicuramente una “Lucreziana doc”. Tutti la conoscono come “la Dina d’la Posta” per aver lavorato nelle Poste, prima come dipendente poi come dirigente con grande passione e dedizione. Per questo motivo le è stato attribuito il titolo di Cavaliere del lavoro. Una passione e dedizione che Dina Ricci mette in tutte le sue attività. Mente curiosa intellettualmente sarebbe persa senza la sua agendina dove segna scrupolosamente tutti gli incontri, i corsi che frequenta e le conferenze a cui partecipa regolarmente. Amante dei viaggi, anche quelli annotati con precisione nell'agenda, e soprattutto amante dei suoi figli e dei suoi nipoti. Dina ha sempre avuto anche una grande propensione al volontariato. È volontaria nell’Unitalsi. Una foto “storica” presente nel volume “Lucrezia tante storie” la ritrae nella classica divisa bianca pronta alla partenza per Loreto per assistere i malati in pellegrinaggio. Da oltre vent'anni è volontaria dell’Avulss e puntualmente svolge il suo servizio a sostegno dei diversamente abili del Centro “Villa Evelina”. Un esempio di dedizione e costanza anche per i tanti volontari che negli anni sono passati per l’Associazione ed hanno visto in lei un grande esempio di impegno e responsabilità. Un’attenzione verso il prossimo che non si esaurisce nelle ore di volontariato ma che per lei è un vero e proprio stile di vita. Auguri a Dina da parte di tutta la Redazione del Giornale •

ATTIVITÀ AGRICOLE E NORMATIVE

Bruciatura delle potature: modificata la legge regionale

U

CARTOCETO

na modifica che da tempo si aspettava e che finalmente è giunta. La legge regionale che vietava ai piccoli proprietari di terreni agricoli di bruciare i residui vegetali delle potature è stata finalmente modificata e a Cartoceto, terra degli ulivi, si tira un sospiro di sollievo con grande soddisfazione dell’Assessore all’Ambiente Enrico Rossi. “Colgo con estremo favore questa modifica della legge regionale – sostiene l’assessore Rossi – il problema era infatti particolarmente sentito essendo la nostra, una zona di vasti uliveti. La difficoltà di smaltire i rifiuti derivanti dalle potature induceva sempre più spesso le persone ad infrangere la norma, rischiando così di andare incontro a provvedimenti penali.” La legge regionale numero 6 del 2005, infatti, vietava di bruciare la vegetazione erbacea, arbustiva o arborea, un aspetto questo che tanto si scontrava con le difficoltà logistiche di un regolare smaltimento dei residui vegetali, soprattutto per i piccoli proprietari. “Per i piccoli possidenti infatti, -

A sinistra Dina Ricci volontaria dell'Unitalsi a Loreto in una foto del 1950

15

spiega l’assessore - l’acquisto di attrezzature specifiche è troppo oneroso. Allo stesso tempo, i cassonetti stradali del verde urbano non possono contenere la grande quantità di residui vegetali delle potature delle campagne né possono assorbire ramaglie superiori ad un certo diametro. Facile comprendere inoltre come non sarebbe stato così semplice incaricare Aset, l’azienda multiservizi che si occupa di smaltimento dei rifiuti, di raccogliere queste grandi quantità di verde organico che, nella maggior parte dei casi, si trova depositato su terreni molto scoscesi. Questa modifica consente finalmente di ovviare a questo gravoso problema”. Ora la norma è stata rivisitata e, nel rispetto dei termini previsti della nuova legge, sarà possibile l’abbruciamento di materiale verde delle potature. “Vanno comunque rispettati alcuni obblighi e indicazioni - conclude Rossi – come le distanze dalla strada secondo quanto stabilito dal codice stradale, l’attenzione alla direzione del vento e, conseguentemente, al fatto che il fumo provocato non disturbi le abitazioni vicine” •

50 ANNI I MIEI 80 ANNI Fra gioie, dispiaceri, e tanti malanni sono arrivata all’età degli ottant’anni ma se più mi può gradire, ai secondi quaranta posso dire. Ancora esiste in me un vulcano di idee da attivare, la voglia di essere dinamica e tutto voler fare ma la tristezza mi invade ed è piena quando sento qualcosa di invisibile che mi frena. Allora i ricordi di una convulsa vita a volte impossibile, ardita si accavallano nei miei pensieri e capisco che l’oggi non è come ieri; ma finché l’altro posso un poco aiutare ed il debole, l’affranto, confortare, penso che a qualcosa valga ancora la mia vita e fra tanti dolori e malanni c’è gioia infinita. Dina Ricci

UN'INIZIATIVA CON GLI ALUNNI DEL COMPRENSIVO "M. POLO"

AUGURI FLORA A Te che sei il nostro sorriso e la nostra gioia, la nostra prof e la nostra peste, il nostro stress e la nostra ballerina sempre pronta a far festa... Parrucchiera e stilista di noto talento, ma anche ai fornelli sei un portento! Felice compleanno a Te!! Grazie per questi 50 anni insieme! La tua Famiglia

Mattinata musicale al Palasport di Lucrezia S

LUCREZIA

abato 22 marzo nel Palazzetto dello Sport "Cercolani" di viale della Stazione si è tenuta la “LezioneConcerto” nell’ambito del progetto “Mattinate Musicali” che ha coinvolto gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Marco Polo”. Nella prima parte, Michela Bertozzi si è esibita al pianoforte proponendo musiche di Astor Piazzolla. È seguito un concerto lirico con Daniela Dipierro (soprano), Gulmira Umbetova (soprano dal Kazakistan), Elmira Ussaeva (soprano dal Kazakistan), Katevan Abiatari (soprano dalla Georgia) e Tamar Giguashvili (pianoforte dalla Georgia). Sono stati proposti brani di Puccini, Gounod, Bellini, Mozart e

Gluck. Le cantanti provengono dalla International Opera Studio di Pesaro, scuola di canto presieduta da Davide Di Gregorio e diretta da Inga Balabanova, soprano cosmopolita nata in Georgia, di origini greche e naturalizzata in Italia. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Culturale “La via della seta”, nell'ambito dell'attività di educazione musicale, ed è stata promossa da uno dei soci, il Maestro Mauro Giampaoli, lucreziano il quale vanta un'importante carriera concertistica ed operistica in importanti teatri sia in Italia che all’estero. Attualmente Giampaoli si dedica all’insegnamento di tecnica vocale, masterclass di perfezionamento •


16

Numero 106

Il Giornale del Metauro

SALTARA A DUE MESI DALLE ELEZIONI IL QUANDRO NON È DEFINITO

5 APRILE, PROMOSSO DA TERZA VIA E FAP

Amministrative e liste: quota tre, ne mancano ancora due? U

Unione o fusione dei comuni? Un incontro a Calcinelli

SALTARA

scito vincitore dalle primarie del Centrosinistra il candidato a sindaco sarà Claudio Uguccioni, attuale capogruppo di minoranza e già sindaco di Saltara. Anche Andrea Cappellini, libero professionista, ha ufficializzato la sua scesa in campo presentando il simbolo della lista “Il Comune siamo tutti noi – Andrea Cappellini sindaco”. Tutto tace invece sul fronte dell’attuale amministrazione. Dopo che il sindaco uscente Cicoli ha manifestato la sua volontà a non ricandidarsi, la composizione di una lista sembra subire una gestione più lunga del previsto, anche se questi sono i giorni della verità. Prende in-

vece corpo il progetto di una lista unica tra il movimento “La Terza Via” e il Fronte di Azione Popolare che si chiamerà “Valle del Metauro – Nuovo Comune” partendo dalla convinzione, come spiega Maurizio Rondina «che la fusione rappresenta l’unica via d’uscita al declino cui i nostri quattro comuni (Saltara, Cartoceto, Montemaggiore e Serrungarina) condannati dalle asfissianti restrizioni sul patto di stabilità». Ultimo, ma non ultimo, c’è

I

il movimento 5 Stelle in attesa della certificazione che permetta l’utilizzo del logo alle prossime elezioni amministrative • CV

Il "Laboratorio delle idee" di Calcinelli

SALTARA

l Movimento civico “La Terza Via” ed il FAP (Fronte di Azione Popolare Pesaro Urbino) organizzano un incontro dal titolo “Valle del Metauro, unico comune?”. Si parlerà dei pro ed i contro della fusione dei comuni di Cartoceto, Saltara, Montemaggiore e Serrungarina con la testimonianza di Maria Donato, segretario comunale attualmente impegnata nella fusione di due comuni che unirà 15 mila abitanti in un unico ente. I promotori invitano la cittadinanza

a partecipare Sabato 5 aprile alle ore 15 all’incontro pubblico che si tiene nella Sala Rossa della delegazione comunale a Calcinelli •

VENERDÌ SANTO (18 APRILE) A SALTARA

I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: Torna la tradizione con la COSA SONO E COME TRATTARLI Processione del Cristo Morto

I

l “Laboratorio delle idee” è una Struttura Sanitaria per la diagnosi e il trattamento dei dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) nei bambini in età scolare. Il Centro Ambulatoriale accreditato dalla Regione Marche si trova a Calcinelli di Saltara in via Flaminia ed è gestito dalla Cooperativa sociale “La Sorgente” di Fossombrone. Chiediamo alla logopedista Ilaria Salciarini che opera all’interno del Laboratorio delle Idee che cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento. Nel vostro Centro trattate i DSA, che cosa sono? I DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) sono disturbi che coinvolgono l’apprendimento delle competenze strumentali e scolastiche, in assenza di deficit intellettivi o sensoriali. Vengono classificati in: dislessia, disturbo nella lettura intesa come abilità di decodifica del testo; disortografia, disturbo nella scrittura intesa come abilità della competenza ortografica; disgrazia, disturbo nella grafia intesa come abilità grafo-motoria; discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo intese come capacità di comprendere e operare con i numeri. Come li trattate? Nel Centro il “Laboratorio delle idee” vengono proposti training riabilitativi, condotti dalle nostre logopediste o dall’educatrice supervisionata dalla logopedista, che in seguito alla diagnosi differenziano il percorso a seconda

dell'età e dal grado di gravità. I trattamenti mirano al recupero delle funzioni con l’impiego di aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e modificando la didattica. Quali professionalità trattano i bambini con DSA? La valutazione, la diagnosi e il trattamento dei disturbi specifici di apprendimento DSA viene fatto da un’equipè multi specialistica composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa psicoterapeuta, tre logopediste e tre educatrici professionali. A che età i disturbi si manifestano? Si manifestano nel bambino fin dalle prime fasi del suo apprendimento scolastico, quando deve acquisire nuove abilità come lettura, scrittura e calcolo, ma ci sono segnali di rischio per cui si possono identificare possibili DSA anche in età prescolare. Quali i segnali da non sottovalutare? È bene porre particolare attenzione nei bambini che presentano altera-

zioni nelle tappe dello sviluppo. Già nella scuola dell'infanzia bambini che presentano uno sviluppo linguistico atipico, con parole non comprensibili, scarso vocabolario, dovrebbero essere monitorati ed inviati alle strutture competenti. Se al termine del primo anno della scuola primaria di primo grado il bambino presenta difficoltà nell'associazione grafema-fonema, eccessiva lentezza nella lettura e scrittura, incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo può rivolgersi alla nostra struttura che ha le professionalità per fornire una diagnosi. Quando si fa una diagnosi per i DSA? La diagnosi di DSA può essere effettuata alla fine della seconda elementare, ad eccezione della discalculia che può essere diagnosticata solo alla fine della terza elementare. Una tempestiva e precisa diagnosi permette ai bambini di seguire percorsi riabilitativi adeguati e di offrire loro percorsi scolastici di successo. Esistono altri Centri come il vostro? Si rivolgono al nostro Centro bambini di tutti i Comuni della vallata del Metauro che non trovano risposte nel Servizio Pubblico perché ci sono tempi di attesa molto lunghi e a volte riescono ad avere la diagnosi ma non il trattamento. Il nostro è l’unico centro nella zona a dare una risposta completa al problema dei DSA perché forniamo anche consulenza agli insegnanti e predisponiamo il progetto didattico personalizzato previsto dalla normativa di legge •

V

SALTARA

enerdì 18 Aprile, la sera del Venerdì Santo alle ore 21.30, si svolge la tradizionale Processione del Cristo Morto, manifestazione dalle origini medievali che anima Saltara sin dal 1847, quando per la prima volta la processione fu inscenata dalla confraternita della Maria Santissima Addolorata. Come ogni anno aprono la processione i soldati romani, a piedi e a cavallo, guidati dal centurione, i quali scortano un uomo in tunica scarlatta con la Croce sulle spalle che, scalzo e incappucciato, rimane così come vuole la tradizione sconosciuto, perché il suo è un gesto penitenziale: si tratta del Cireneo. Il fedele che decide di incarnare le sue vesti rimane anonimo, suscitando non pochi bisbigli al suo passaggio da parte dei curiosi. Seguono le Confraternite, gli apostoli, le pie donne, i popolani, rappresentanti delle arti e dei mestieri del paese, e alcuni bambini recanti i simboli della Passione, ovvero il gallo, i chiodi, il martello, la torre, la scala e la Sacra Sindone. Chiude il corteo il vero fulcro della manifestazione: l'antico cataletto col corpo del Cristo Morto, appoggiato sulle ginocchia della Madonna Addolorata, con a fianco due bambinetti sempre in costume, gli Angeli. Tra preghiera e rispettoso silenzio, si udiranno la cadenza ritmica degli

zoccoli dei cavalli e il rintocco lento del tamburello, mentre verranno lette brevi meditazioni della Via Crucis. Al termine del percorso, il bacio dei devoti ai piedi del Cristo. A partire dalle 19, sarà possibile la consueta passeggiata nel borgo per visitare la Via Dolorosa, ricostruita negli angoli più caratteristici del paese tramite una serie di quadri, collocati lungo le mura medioevali e intervallate da fiaccole che creano un'atmosfera magica. Alcune scene sono state completamente o in parte rinnovate. In occasione dell’evento la Pro Loco di Saltara, in collaborazione con la parrocchia, ha allestito un'importante mostra che avrà luogo all'interno della Chiesa del Gonfalone, recentemente riaperta al pubblico. Qui, verranno esposte per la prima volta le antiche “cappe processionali”, ovvero gli indumenti indossati dalle Confraternite, nonché documenti storici di largo interesse per comprendere alcuni aspetti caratterizzanti la tradizione della processione saltarese. La mostra sarà visitabile nei seguenti orari: Sabato 12 e Domenica 13 aprile dalle 16.30 alle 19. Giovedì 17 aprile dalle 21.30 alle 22.30 e Venerdì 18 aprile dalle 21 alle 23. Per informazioni: 338.7616022 o consultando la pagina Facebook della Proloco di Saltara •


Il Giornale del Metauro

SALTARA

Numero 106

ASSEMBLEA ANNUALE DELL'ASSOCIAZIONE

Un +30% di donazioni per l’Avis di Saltara

I membri del Direttivo dell'Avis Calcinelli-Saltara A sinistra la presidente Roberta Baruffi

S

SALTARA

i è svolta l’annuale assemblea e cena sociale dell’Avis SaltaraCalcinelli a cui hanno partecipato quasi cento persone, tra donatori e simpatizzanti. Durante la cena è stato presentato il bilancio dell’anno 2013 che ha avuto un netto mi-

glioramento grazie all’incremento del 30% delle donazioni rispetto all’anno precedente. Tutto questo è stato possibile grazie al nuovo sistema di chiamata messo attivato nell'ultimo anno e all’operato del nuovo consiglio direttivo composto dal presidente Roberta

Baruffi, dal vice Daniele Rondina, dalla preziosissima segretaria Sonia Cinelli, dai consiglieri Massimo Muratori, Giancarlo Rotatori, Sara Rotatori, Annalisa Tomasi, Raffaella Rossini, Massimo Mencarelli, Selenia Mazzanti, Marco Della Felice, Massimo Bartolucci e Antonio Sebastianelli che si sono adoperati in varie iniziative come la Festa di Primavera, la Fiera di S. Croce, la tappa saltarese del Giro d’Italia e la festa “Rosso Alternativo”, quest'ultima organizzata in collaborazione con le sezioni Avis di Cartoceto, Serrungarina e Montemaggiore al Metauro. Durante la serata è stato inoltre presentato il programma delle attività che la sezione intende attivare: confermata la presenza alla Fiera di S. Croce e la presentazione di una campagna pubblicitaria che si avvale della collaborazione dei medici di base. Durante l’assemblea si è di nuovo ribadita l'importanza che ogni donatore si impegni a coinvolgere un amico, un parente, un conoscente ad entrare a far parte della famiglia dei donatori volontari Avis. «La media nazionale di donatori si attesta intorno al 3/4 per cento – dice la Presidente Roberta Baruffi – è nostro dovere far si che questa percentuale si alzi, un piccolo passo è già stato fatto lo scorso anno inserendo nel nostro gruppo ben 33 nuovi donatori. Un ringraziamento a tutti i nostri iscritti e…ricordatevi di portare un nuovo donatore!». Per contatti è possibile seguire la pagina Facebook, chiamare la segreteria (Sonia) al nr. 331.2687447 o scrivere all’indirizzo avissaltaracalcinelli@gmail.com – per le donazioni (Giovanni) 327.3399269 •

CONFERENZE A SALTARA E A FANO

Le iniziative per celebrare il decennale del Museo del Balì

I

SALTARA

l Museo quest’anno compie 10 anni! Sono stati 10 anni di scienza, cultura e divertimento rivolti veramente a tutti. Con spettacoli scientifici, attività didattiche e tanto altro i nostri visitatori hanno scoperto quanto possono essere affascinanti e piacevoli l’Astronomia, la Fisica e la Matematica. Fino al 16 aprile è in programma una serie di conferenze gratuite di appro-

fondimento su argomenti legati alla scienza di frontiera. Per l’occasione il Museo si trasferisce a Fano per facilitare l’accesso e dare la possibilità a più persone di seguire gli interessanti interventi fatti da alcuni dei maggiori esperti del settore. Questi i prossimi appuntamenti: Giovedì 10 aprile alle ore 18 al Museo del Bali si parla del "Il futuro dell'energia solare e il progetto Archimede - Le nuove tecnologie

per il solare termodinamico” con Federica Angelantoni, Amministratore Delegato di Archimede Solar Energy. Mercoledì 16 aprile, questa volta presso la Sala di Rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, alle ore 18 conferenza dal titolo “La rivoluzione dimenticata - Il pensiero greco e la scienza moderna”, con il Prof. Lucio Russo dell’Università Roma Torvergata •

17

DOMENICA 6 APRILE A CALCINELLI

La Festa di Primavera CALCINELLI - Domenica 6 aprile

dalle 9 alle 20 in Piazza Franchi e in via Flaminia si svolge la Festa di Primavera, manifestazione organizzata dall'Asem - Associazione Esercenti Metauro con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. I negozi rimarranno aperti per tutta la giornata con vetrine a tema e promozioni. I vivaisti e i fiorai saranno in mostra lungo la Flaminia mentre i più piccoli con la sfilata "bambini in fiore" eseguiranno simpatiche coreografie pri-

maverili. Spazio anche all'arte con la Galleria degli artisti. Il clima festoso e colorato della primavera sarà presente anche nell'animazione musicale e in quella per i più piccoli •

Ristorazione «PESCE O CARNE? CI SIAMO FATTI IN DUE PER VOI»

U

n’idea originale per la ristorazione? Nella vallata del Metauro mancava ma adesso c'è. A Lucrezia, nel centralissimo viale delle Repubblica, sotto i portici, vicino alle Scuole Medie nei pressi della Delegazione comunale, è aperta una nuova trattoria che propone unicamente pesce e pizza. A gestirla è il noto ristoratore Claudio assieme alla direzione del ristorante Sasà di Calcinelli. La trattoria è aperta tutte le sere dal martedì alla domenica a partire dalle 19, a pranzo solo la Domenica. Sarà Claudio a proporvi i giusti abbinamenti con menù completi a prezzi modici. La trattoria è dotata di una sala privata ideale per comunioni, battesimi, compleanni, cene di lavoro e per festeggiare le varie ricorrenze. Si effettua un servizio di asporto per le pizze e per i piatti a base di pesce

come antipasti, primi, secondi di pesce alla griglia e fritti. E se non siete amanti del pesce, ma volete comunque mangiare bene, nessun problema! C’è il ristorante Sasà a Calcinelli con eccellenti primi, piatti di carne alla griglia e naturalmente, la pizza. Sasà è il luogo ideale per una cena in tranquillità ed il Sabato sera vi aspetta con giochi ed animazioni pensati per i vostri bambini. Trattoria De Luca - Lucrezia Aperto dal Martedì al Sabato solo cena / Domenica pranzo e cena. Per prenotazioni tel 0721.876126 cell. 3880635191 Ristorante Sasà - Calcinelli Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso il Mercoledì e Giovedì sera Per prenotazioni tel 0721.895690 cell. 3290574690 •


18

SALTARA

Numero 106

INAUGURATA LA CHIESA E PRESENTATO IL VOLUME SUI RESTAURI

Chiesa del Gonfalone, un gioiello restituito alla comunità di Saltara U SALTARA

na folla ha gremito lo scorso 22 marzo, la chiesa del Gonfalone in occasione della sua riapertura. I cittadini di Saltara sono più ricchi grazie alla “restituzione” alla comunità di un vero e proprio gioiello. L’edificio è stato affidato nel 2009 alla Fondazione Carifano da parte della Diocesi di Fano e della Parrocchia, come ha spiegato il Presidente Fabio Tombari, con l’impegno del suo restauro prima e della restituzione alla collettività poi. Nel frattempo però i lavori di restauro hanno restituito una bella sorpresa e cioè la scoperta di un affresco del Giudizio Universale nella controfacciata della chiesa stessa. Il Sindaco Cicoli ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato nell’opera di restauro e restituzione alla collettività di uno spazio che, è stato detto più volte,

nei suoi usi futuri dovrà tenere conto della sua natura di chiesa; le attività che parrocchia e comune organizzeranno dovranno essere in qualche modo rispondenti alla natura stessa dell’edificio. Cicoli ha poi parlato di valorizzazione del patrimonio arti-

stico di Saltara come occasione per i giovani del territorio. Don Alessandro Messina, parroco di Saltara, ha portato i saluti del Vescovo Trasarti, il quale non è potuto essere presente. Ha ricordato che la bellezza espressa dalle opere d’arte è sempre stata il

modo per legare i fedeli alla bellezza di Dio. Ringraziando la Pro Loco, ha annunciato che in vista dell’imminente manifestazione del “Cristo Morto”, sarà allestita proprio all’interno della chiesa una mostra di reperti storici legati a questa antica tradizione che

Il Giornale del Metauro

dall’ottocento è viva a Saltara. Anche Vittoriano Solazzi, presidente del Consiglio Regionale delle Marche, ha voluto portare un suo saluto, evidenziando come una chiesa così gremita sia il segno dell’attaccamento di una comunità al suo patrimonio culturale. Ha inoltre ricordato che il turismo e la cultura rappresentano due chiavi di uscita da questa crisi che nei settori tradizionali sta mietendo purtroppo ancora disoccupazione. La soprintendente Maria Rosaria Valazzi ha invece posto l’accento sul grande lavoro di squadra che ha portato al risultato visibile sotto gli occhi di tutti, ognuno per la sua parte, in piena sinergia. «Le soprintendenze, oggi molto criticate, hanno il compito di tutelare – ha aggiunto la Valazzi – e tutelare significa curare il recupero in vista poi della fruizione di un bene. La tutela non significa impedire dei lavori ma indica il modo migliore per realizzare con metodo un lavoro e portarlo a termine per usufruire di un bene. Mettere in moto un restauro e poi non fruire del bene restaurato significherebbe nuovamente il suo declino» • CV

MONTEMAGGIORE CAMPAGNA ELETTORALE

UNA RICHIESTA

Dibattito acceso su candidature e possibili coalizioni elettorali

Il decalogo degli Amici di Asdrubale

D

I

MONTEMAGGIORE

opo l’annuncio delle candidature alle prossime elezioni amministrative, proseguono i lavori per la formazione delle liste. Cerchiamo di fare il punto. Il sindaco Verdini sembra non avere l’appoggio del Partito Democratico nel sostenere una sua secondo mandato, ipotesi che avrebbe causato spaccature interne al partito, già emerse pubblicamente nei mesi scorsi con articoli sulla stampa e che oggi sembrerebbero essere ancora più accentuate, c’è chi parla di “strappo di tessere”. A Filippo Ruggeri, attuale capogruppo di minoranza, abbiamo chiesto un commento su alcune voci che riferirebbero l’ipotesi di una “grande coalizione” tra la lista di Alberto Alesi, inizialmente definita “dei dottori” ed il suo gruppo di minoranza. «Stiamo assistendo a delle cose vergognose in cui emergono solo i personalismi – afferma Ruggeri - Il nostro obiettivo è di essere coerenti con quello che in questi anni siamo sempre stati, non capisco perché dovremmo cercare accordi con chiunque. L’attuale maggioranza si è spaccata in tre liste, e tutte, per le persone che sono coinvolte, hanno un legame con l’attuale giunta. Semmai potremmo intercettare tutti quei voti che esprimono un malessere generale nei confronti

dell’attuale amministrazione». Su un altro fronte, invece, Luca Fabiani afferma deciso: «Siamo pronti a scendere in campo con la nostra lista, allo stesso tempo siamo disponibili ad alleanze, a patto che siano chiare e precise. Mi auguro che la voce di una possibile alleanza tra Alesi e la minoranza non sia vera. Per quanto ci riguarda, i patti di una alleanza devono essere ben definiti: ci deve essere la condivisione di un programma e la formazione di un gruppo di persone che abbiamo voglia di fare. In questo senso sono alla Renzi, mi sono dimesso per la mancanza di certe condizioni, quindi, per quanto mi riguarda quello che cerchiamo sono: lealtà e voglia di lavorare». Alberto Alesi conferma che la composizione della sua lista è a buon punto con la stesura del programma. «Stiamo attendendo che venga chiarito il numero esatto dei consiglieri che si potranno eleggere». Sulle possibili alleanze ci dice: «Siamo sempre stati disponibili a dialogare con tutti ma non si è fatto avanti nessuno. Abbiamo incontrato tutti gli altri esponenti, senza ricevere riscontri in merito. In realtà, per stringere un’alleanza non è sufficiente la condivisione di un programma. Essendo la mia candidatura già chiara dall’inizio,

abbiamo notato che questo ha creato qualche disturbo». Sull’ipotesi di un suo farsi da parte in previsione di una coalizione allargata e quindi di un potenziale altro candidato a sindaco, Alesi risponde: «Ho deciso di accettare di candidarmi da subito perché sostenuto e incoraggiato dal gruppo a farlo, non credo proprio che questo aspetto sia in discussione». Cristian Bellucci di “Montemaggiore Partecipa” conferma che il loro percorso “partecipativo” sta proseguendo secondo la tabella di marcia. Verrà deciso a breve se proporre una lista alle prossime elezioni e su questo si dice abbastanza fiducioso. Sul nome del candidato a sindaco precisa: «Prima viene la definizione del programma e poi il nome del candidato. Il nostro obiettivo è perseguire la partecipazione e la trasparenza vera. Credo di poter dire che un contributo in questa campagna elettorale lo abbiamo già dato con i tanti incontri organizzati per stimolare la partecipazione sul territorio. Lo dimostra che anche nei comuni vicini ci sia la volontà di replicare questa esperienza utilizzando il termine “partecipa”. Un piccolo contributo quindi lo abbiamo già dato contribuendo a svegliare il dibattito tra i cittadini» • AM

MONTEMAGGIORE

l Club “Amici di Asdrubale” lancia una sfida al prossimo sindaco. «Riteniamo che la prossima amministrazione comunale, qualunque essa sia – dice Giampaolo Baldelli - debba prendere a cuore un progetto che trasformi il nostro paese nel paese della cultura in tutti

i suoi aspetti: la cultura della legalità, della bellezza, della sicurezza, della trasparenza partecipativa, del benessere e della salute, della tolleranza e dell’integrazione, la cultura del bene comune , la cultura dell’ambiente, della storia locale e dello sviluppo turistico. Se ci sarà una lista – continua Baldelli – che in vista delle prossime elezioni, farà di questi punti il vero cavallo di battaglia da inserirli nel proprio programma elettorale, noi appoggeremo quella parte. Nel frattempo, se qualcuno batterà un colpo, siamo disposti ad approfondire i dettagli spiegando quelle che sono le specifiche del decalogo proposto»•

Gemellaggio Montamaggiore - Forbach

ELETTO IL NUOVO SINDACO DI FORBACH

I

l comune di Forbach, comune tedesco della Foresta Nera gemellato con Montemaggiore, ha un nuovo sindaco. Alle elezioni che si sono svolte lo scorso 16 marzo è risultata vincitrice Katrin Buhrke, avvocato di 37 anni, con il 64,75% dei voti. Complimenti al nuovo sindaco. Un saluto va anche a Kuno Kussman, suo predecessore, che ha dato avvio e portato avanti il gemellaggio con Montemaggiore •


Il Giornale del Metauro

19

Numero 106

SERRUNGARINA TAVERNELLE 17 MARZO 2014

In morte di Laura Grillo TAVERNELLE - Perché? Perché? Perché la morte a 18 anni? Perché il dolore innocente? Sono gli interrogativi che ci tormentano in questi giorni. Tutti. Quando poi a lasciarci è una ragazza come Laura piena di bontà, di coraggio, di serenità, di desiderio di vita, come hanno scritto i suoi compagni di classe, l’enigma resta più profondo. Sono anche gli interrogativi di Giobbe, l’uomo biblico provato in un modo tremendo nella vita, sono le domande dell’uomo di sempre. Ma forse gli interrogativi non sono solo questi, sono altri. Come morire? Con chi e per chi soffrire? È possibile portare il peso del dolore con Dio? “A te grido, o Signore” vieni in mio soccorso. Se riusciamo a dare senso a queste domande allora la vita diventa balsamo, diventa sogno e primavera che possiamo respirare tra i mandorli fioriti. Era il sogno di Geremia per Israele il mandorlo fiorito. Sono segni di quella primavera dello Spirito che si respira anche in una cameretta dell’Hospice chiamata appunto “gelsomino”. Come morire? Come uomini e donne che hanno speranza, che lottano (non è vietato lottare anche con Dio come ha fatto Giacobbe), che si fidano e si affidano. Credono che c’è Uno che ha vinto questa morte corporale per sempre. Noi lo conosciamo è nostro amico. Lo abbiamo incontrato nel

Battesimo, nell’Eucarestia, nella Cresima. Lui ci ama e non può tradirci o deluderci. La morte, per un credente, è il suo abbraccio definitivo, è la vita nuova che dura per sempre. È la prova suprema della fede come per Abramo come abbiamo visto nella Liturgia della “seconda Domenica di Quaresima”. Allora potremo dire come il salmista “Sono tranquillo e sereno come un bimbo in braccia a sua madre”. Con chi soffrire e con chi morire?

Prima di tutto con Lui perché sia che viviamo sia che moriamo noi siamo del Signore. Poi con chi ci ama, morire tra le braccia di mamma Maria e di babbo Pino è davvero un grande dono. Ma morire e soffrire con tanti fratelli e sorelle, con amici, con gli insegnanti e i compagni di scuola, con una comunità cristiana che, pur conoscendoti da poco, ti ha seguito ed ha tanto pregato per te, è davvero un segno che la morte corporale è stata vinta. “Dov’è o morte la tua vittoria?” Che una comunità cristiana ed una parrocchia sono la nostra casa e la nostra seconda famiglia. “Tutto è compiuto” anche Gesù ha gridato così sulla Croce ma subito dopo ha pregato dicendo: “Nelle tue mani, Padre, affido la mia vita”. E ancora Giobbe prega “Il Signore ha dato il Signore ha preso. Sia benedetto il Signore per sempre.” Ciao Laura, la tua serenità anche nella prova suprema, la tua fede che ti ha fatto esultare quando Papa Francesco ti ha inviato la sua benedizione insieme ad un crocefisso che ora stringi per sempre tra le mani, sono per noi un sentiero da percorrere con coraggio, insieme ai giovani di oggi, insieme a Fiorenza e a Daniele. Allora anche Dio si stupisce vedendo il tuo volto e rinnova la gioia della prima creazione: “Vedo davvero che questa creatura è molto buona!”•

DON PIERGIORGIO SANCHIONI PARROCCO DI LAURA

INCONTRO PUBBLICO CON I CITTADINI

Sicurezza sismica, i lavori alla primaria di Tavernelle

I

TAVERNELLE

l comune di Serrungarina organizza un incontro dal titolo “Difendersi dai terremoti: la prevenzione sismica. L’esempio della scuola primaria di Tavernelle” in programma Martedì 1 aprile alle ore 21 nel salone parrocchiale. Tra i relatori Elio Masciovecchio, presidente dell’Ordine degli ingegneri di L’Aquila e Alessandro Bianchi, esperto formatore sui temi dell’emergenza sismica. Nell’occasione sarà presentato il progetto di messa in sicurezza della scuola elementare di Tavernelle, a cura degli ingegneri Canucoli ed Ordonselli, un intervento di 250 mila euro finanziato con fondi statali appositi. «Dopo aver approva-

to il progetto – spiega il sindaco Falcioni – stiamo provvedendo a redigere il bando per l’affidamento dei lavori. Prevediamo che questi partiranno con la fine dell’anno scolastico per poter restituirlo il plesso fruibile ai bambini ed insegnanti a settembre, con la partenza del nuovo anno. Questa sarà una delle condizioni che l’azienda dovrà rispettare e che inseriremo nel bando». L’incontro è aperto ai genitori e a tutta la cittadinanza. «Invito tutti a partecipare – conclude il Sindaco Falcioni – sia perché è un argomento di estrema attualità ma anche perché è fondamentale comprendere il valore di questi lavori che, visivamente, non stravolgeranno l’assetto della struttura» • AM

SANT'IPPOLITO APPROVATO IL BILANCIO E PRESENTATE LE ATTIVITÀ DELL'ANNO 2014

ACS Sorbolongo: tempo di bilanci e di programmazione I SORBOLONGO

soci dell’A.C.S. Sorbolongo si sono riuniti per approvare il bilancio associativo dell’anno 2013 e programmare le attività del 2014. La giovane presidente neoeletta Debora Delfino ha illustrato ai presenti l’elenco delle diverse iniziative: dai tornei di calcio per i più giovani, ai momenti conviviali per gli ex-abitanti di Sorbolongo che hanno lasciato il borgo da anni ma che puntualmente ritornano volentieri al loro paese di origine per un momento di festa. C’è poi la tradizionale ed immancabile Sagra della Lumaca, parte del

ricavato della festa viene dato, da qualche anno, in beneficenza all’AIL di Pesaro. Colpisce il grande affiatamento dei soci che, attraverso le attività organizzate, tengono a tutti gli effetti vivo il piccolo paese, frazione di Sant’Ippolito. Un’azione davvero encomiabile anche a supporto dell’unica attività commerciale presente nel paese: quella del Bar Silvio. Onore al merito quindi a questa Associazione, al suo giovane direttivo che tra l’altro gestisce il campo sportivo locale in convenzione con il comune, teatro di tanti tornei organizzati dall’Acs • AM


20

Numero 106

Il Giornale del Metauro

UNIONE ROVERESCA A ORCIANO INSEDIATA LA NUOVA GIUNTA DEI RAGAZZI

COMPRENSIVO "GIÒ POMODORO"

Un team di ragazzi con idee chiare in testa

Un bel viaggio dall'accento francese

I giovani assessori hanno delineato le loro proposte operative

I S

ORCIANO

i è da poco insediata la nuova Giunta dei ragazzi che ha rese note, in un incontro pubblico, le proprie linee programmatiche. Il Sindaco dei giovani è Lorenzo Paoletti, 16 anni, studente all’Istituto Tecnico Battisti di Fano. La giunta è composta inoltre da: Matteo Bottacchiari, 17 anni studente all’Istituto Tecnico per Geometri di Pesaro, lui è l’Assessore ai lavori pubblici. Nel suo programma ha previsto la riapertura della scuola primaria di primo grado nella sede di viale Evangelisti per l’anno scolastico 2014/2015; attenzione particolare viene data allo smaltimento dell’eternit, le cui polveri sono molto pericolose per la salute. Sul fronte raccolta differenziata, Orciano deve aspirare ad ottenere di nuovo la certificazione di comune virtuoso, sollecitando i cittadini a fare una differenziata più attenta. L’assessore ai lavori pubblici propone inoltre la ristrutturazione degli impianti sportivi all’aperto, del bocciodromo e l’asfaltatura della strada che collega Orciano, Rupoli, Montebello e Schieppe. C’è poi Giada Vegliò, 16 anni, anche lei studentessa al Battisti di Fano e ricopre il ruolo di assessore ai servizi sociali con deleghe alla cultura e allo sport. Tra le sue proposte c’è quella di creare un’accoglienza per i giovani provenienti dal comune gemellato; parla poi di un recupero complessivo dei monumenti attraverso una loro valorizzazione turistica; tra le proposte curiose c’è quella di spostare, d’estate, il mercato settimanale del Giovedì nelle ore serali. Altro assessore è Milena Pompili

che frequenta il secondo anno nella scuola professionale dei Servizi Socio-Sanitari ed è l’assessore ai servizi sociali. Tra le proposte c’è quella di aprire una sede di soccorso del 118 nel territorio comunale; inoltre si vogliono coinvolgere giovani volontari per la consegna di pasti caldi ad anziani o l’aiuto nelle faccende domestiche. C’è poi la proposta di realizzare degli orti per anziani che vivono nel centro storico. Infine Alessandro Mazza, 15 anni, studente dell’Istituto “Olivetti” di Fano è il nuovo assessore all’urbanistica. La sua idea è quella di ripopolare il centro storico di Orciano attraverso incentivi alla ristrutturazione; per garantire la sicurezza dei pedoni si è pensato di costruire o

ristrutturare alcuni marciapiedi da Orciano alla Fornace, da Orciano al bocciodromo, da Rupoli a Montebello. Il mandato della Giunta dei ragazzi dura un anno. C’è una prima fase di formazione in cui ai ragazzi viene spiegato il funzionamento della macchina amministrativa e conoscono i funizionari dei vari uffici con cui dovranno interfaccarsi. Si tratta di un'esperienza estremamente gratificante – ha commentato il sindaco Stefano Bacchiocchi – viene stimolato il senso di appartenenza dei ragazzi a questo territorio, il loro senso civico matura notevolmente. Capita più frequentemente che siamo noi grandi a deluderli che non il contrario» • AM

ORCIANO

ragazzi delle classi terze dell’istituto comprensivo “Giò Pomodoro” di Orciano di Pesaro e San Giorgio, si sono recati in viaggio d’istruzione in Francia accompagnati da alcuni loro docenti: Scarlatti, Santini, Ferri, Tonelli, Galli, Principi e Belfiore. Con loro c’era anche la dirigente scolastica Anna Maria Landini. I ragazzi sono partiti la sera del 26 febbraio scorso e il loro viaggio di andata è durato 12 ore. La mattina seguente i ragazzi si sono recati a Colmar, cittadina situata nella regione dell’Alsazia. Qui il gruppo, accolto da due guide turistiche, ha visitato tutta la cittadina, compresa la miniatura della Statua della Libertà. Lo stesso giorno hanno visitato lo splendido castello di Haut-Kœnigsbourg. Il giorno seguente gli studenti hanno poi raggiunto Strasburgo dove era in programma la visita al Parlamento Europeo. Qui hanno avuto il piacere di incontrare un funzionario italiano, Leone Rizzo, direttore generale della comunicazio-

ne del Parlamento Europeo, il quale ha spiegato in modo molto chiaro e semplice la storia dell’Unione Europea. Rizzo si è anche raccomandato con i ragazzi di proteggere i valori della propria patria e della propria lingua. Nel pomeriggio, il gruppo si è recato nel centro di Strasburgo dove ha visitato la Cattedrale di “ NotreDame” e i vari monumenti. La cattedrale di Nostra Signora di Strasburgo è una delle chiese più note di Francia e del mondo. Con un'altezza di 142 metri, è stata per molto tempo un parametro di riferimento per gli edifici più alti del mondo. Dopo la visita alla Cattedrale i ragazzi hanno proseguito per il centro città e poi sono tornati in Hotel. La mattina seguente, la comitiva ha ripreso la strada del rientro, passando per la Svizzera. Era prevista una sosta a Lugano ma le condizioni meteorologiche non lo hanno permesso. Per tutti i ragazzi si è trattato di un’esperienza magnifica che sicuramente non scorderanno mai •

GIACOMO SBREGA

PROTEZIONE CIVILE DI SAN GIORGIO: IL CONSIGLIO DIRETTIVO RINNOVATO

I

S. GIORGIO DI PESARO

l Gruppo Comunale di Protezione Civile del Comune di San Giorgio di Pesaro, costituito nel 2009, si è riunito per eleggere i nuovi componenti del “consiglio direttivo”. Dopo i primi 5 anni, il coordinatore Sebastianelli lascia il posto al nuovo coordinatore Ceccarelli Mattia, operaio metalmeccanico di 26 anni. Il gruppo di protezione civile oltre al co-ordinatore ha eletto i seguenti componenti: Vicecoordinatore, Andreani Ulisse; Coordinatore informatico, Gargamelli Gianmarco; Responsabile logistica, Perlini Alessandro; Responsabile Telecomunicazioni, Cardinali Maurizio; Responsabile comunicazione e divulgazione, Branchini Dante; Responsabile rapporti con le istituzioni, Barbetta Luciano; Segretario, Balducci Giovanni e Vincenzo Lorenzo Olivieri; Tesoriere, Sebastianelli Antonio. Il gruppo esprime un sincero ringraziamento al precedente coordinatore e un augurio di buon lavoro al nuovo coordinatore Ceccarelli •


Il Giornale del Metauro

21

Numero 106

SPORT CALCIO / ALMA JUVENTUS FANO

23a MARATONA DI ROMA

ATTENZIONE: CURVA PERICOLOSA Atleti nostrani alla

Gli insegnamenti del derby

DI

SANDRO CANDELORA

maratona della Capitale

FANO – Cosa rimane dentro dell’at-

tesissima sfida con la Vis, ora che l’acre fumo della contesa si dirada e il grande evento viene consegnato agli archivi? Beh, in primo luogo e senza alcuna ombra di dubbio il dolce sapore della vittoria. Un gusto che ci pervaderà a lungo e che andrà centellinato sorso dopo sorso, proprio come si fa con una bevanda di prima qualità. Dopotutto, per dirla con Nino Manfredi, il derby è un piacere ma se non lo vinci che piacere è? Che poi il match-winner sia stato Alex Nodari non fa che sancire il principio che quando il gioco si fa duro sono i duri a giocare. Da vero capitano coraggioso (e ciò non deve togliere nulla ai suoi valorosi compagni d’arme, inappuntabili nella circostanza), il nostro, già fanese di elezione, anche contro i cugini si è preso sulla spalle il peso della battaglia e l’ha risolta con un audace colpo da maestro. C’è già chi lo vuole sindaco mentre altri lo proclamano beato. Noi più modestamente lo eleggiamo (anzi, lo esigiamo) punto fermo dell’Alma vincente che verrà. Che dovrà necessariamente venire. Già, perchè un pubblico così non può non meritare e pretendere una squadra che dia nuove, grosse soddisfazioni. Questa è infatti la

nota più lieta della partita, una sorpresa per molti, null’altro che una semplice conferma per noi. L’immagine della curva granata sarà difficile dimenticarla a breve. Gremita, compatta, unita in un solo, costante incitamento dall’inizio alla fine del match. Uno spettacolo da brividi al quale ci piace pensare hanno preso spiritualmente parte da lassù Rara, Bronco, Ezio, finanche Romano e il buon Turiddu. Un caldo, impressionante muro di folla, degno almeno della Serie B, che va elogiato in blocco e nel contempo in ciascuno dei suoi componenti, dall’incallito ultrà che non ne perde una, con

qualsiasi tempo e sotto ogni latitudine, al supporter avventizio che non ha resistito all’ancestrale richiamo della foresta. Ecco, questa è la passione mai sopita che cova sotto la cenere delle tante mortificazioni subite e che attende solo la miccia per accendersi come un fuoco capace di trascinare i giocatori, annichilendo gli avversari. Un patrimonio, a ben guardare il più solido, su cui investire. Robuste fondamenta capaci di sostenere un futuro da vivere su ben più alti palcoscenici. Ci pensi chi quell’avvenire dovrà (meglio, deve già da ora) progettarlo. E questa volta senza errori di sorta. •

ROMA – La pioggia non ha fermato gli oltre 19 mila partecipanti alla

Maratona di Roma, giunta alla 20a edizione, che si è svolta domenica 23 marzo. Alla competizione erano presenti anche Igor Pierotti, Saadi Houria, Geeson Davide, Massimiliano Polverari, Antonio Conti ed Arnaldo Bertozzi •

BOCCE

A SERRUNGARINA IL 15° TROFEO BIAGIOTTI

S.C.D. ALMA JUVENTUS FANO

IL PRIMO TROFEO DELLE SOCIETÀ JUNIORES

FANO – Domenica 16 marzo, nel bellissimo circuito ciclistico “E. Marconi” di Fano, si è disputata una gara ciclistica riservata alla categoria Juniores. Sotto la regia organizzativa della S.C.D. Alma Juventus Fano che grazie ad un gruppo collaudatissimo di collaboratori, è riuscita in due settimane a far nascere la competizione. Dieci società, cinque marchigiane, due umbre e tre emiliano/romagnole con 80 ragazzi iscritti e ben 71 par-

tenti, in u circuito di km. 2.336 dove la partecipazione era limitata appunto ad 80 ragazzi. I ragazzi hanno dovuto compiere ben 32 giri per un totale di km. 75. Giornata primaverile e ottima affluenza di pubblico hanno reso la gara bella complici i ragazzi che non si sono risparmiati ed hanno dato tutto rendendola velocissima. Primi giri di studio e poi a tutta con timidi tentativi di allungo sempre controllati da un gruppo attento.

A sei giri dal termine, un drappello di circa dieci unità tenta l’allungo dal gruppo sempre con più convinzione, altri ragazzi riescono ad unirsi al nutrito drappello di fuggitivi. Ultimi giri con diciotto ragazzi che allungano con decisione ed il gruppo che molla l’inseguimento. Scaramucce varie con il deciso ed imperioso scatto dell’atleta Morselli Marco (Work Service – Dynatek) a trecento metri dal traguardo, che vince con dieci metri sui suoi compagni di fuga •

TAVERNELLE – La Bocciofila Tavernelle di Serrungarina ha mandato in scena la 15ª edizione del Trofeo Biagiotti Lavorazione Acciai, gara regionale serale a coppia diretta da Roberto Rotatori. Nella categoria A1-A-B (96 formazioni) successo di Giorgio Allegrezza e Giuseppe Ricci (Colbordolo) che in finale hanno avuto la meglio (10-1) sui compagni di società Marino Denti e Marsino Righi; terzo posto per Fa-

brizio Cardellini e Geppino Scrilatti (Rinascita Pesaro), quarto per Stefano Isotti e Renzo Cinelli (San Cristoforo Fano). Nella categoria C-D (136 squadre) vittoria di Luigi Ottavi e Marco Ottavi (Acqualagnese) nella finale (10-5) contro Dino Attaccalite e Sirio Sebastinelli (Passo Ripe); terza piazza per Mario Donati e Aldo Modesti (Acli Senigallia), quarta per Imerio Carletti e Silvano Rossi (Barbara) •


22

Numero 106

Il Giornale del Metauro

Rubriche Orto&giardino prezzemolo, bietole, lattughe e seminare spinaci, ravanelli e carote, e siamo ancora in tempo per mettere a dimora le zampe di asparagi. Possiamo seminare il mais dolce che farà ombra al prezzemolo e al sedano che preferiscono stare al riparo dal sole. Ricordatevi di pulire dal secco e disinfettare la salvia con una spolverata di ossicloruro di rame: la salvia è sensibile alle malattie crittogamiche e un leggero trattamento a inizio stagione scongiura il problema.

a cura di Luana Regini garden@reverde.it

I LAVORI DI FINE MARZO E INIZIO APRILE el frutteto dopo il 20 marzo ci sono ancora delle potature da fare come quella di sfoltimento del giuggiolo per evitare che diventi una selva di rami e quella dei kaki. Vi consiglio di piantare l'uva fragola, la piu profumata delle uve da tavola il cui sapore ricorda, come dice il nome, quello delle fragole. E a proposito di fragole (fragole 4stagioni o fragoline di bosco) è tempo di piantarle: se in terra con telo specifico o con uno strato di paglia in modo che i frutti quando si formeranno non tocchino terra e garantitegli del buon terreno miscelato con stallatico pelettato; se in vaso utilizzate del terriccio selezionato bio. In giardino mettete a dimora le piante perenni o dividete le vecchie piante, liberandole dalle infestanti. Seminate il prato e, in una parte, per gli appassionati di natura seminate un miscuglio di fiori che attirano le farfalle per la vostra gioia e quella dei bambini ...dedicatevi anche alla cura del vecchio prato, dopo il pri-

Dopo il 20 aprile parleremo di come proteggere le piante dell'orto consociandole, ad esempio l'aglio e la cipolla combattono le malattie fungine sopratutto se messe vicino alle fragole, alle lattughe al sedano e alle carote e queste ultime a loro volta combattono le mosche che attaccano le cipolle... e poi metteremo tanti fiori commestibili nell'orto.

N

mo taglio, fertilizzandolo con una alta percentuale di azoto per garantire la bellezza e il verde dell'erba. In Aprile proteggiamo senza intossicare, si possono trattare rose e fruttiferi con anticrittogamici e antiparassitari che non mettono in pericolo la vita delle api, io non uso più, per quanto possibile, prodotti

che possono essere tossici, neppure quelli chimici consentiti per via radicale. Visto che nessuno sa dirmi se restano tracce nei frutti, nei miei limoni uso pannello di neem, cornunghia e macinato di lupini e ottengo un risultato strepitoso. Per cominciare, in aprile, andate nel frutteto appena caduto l'ultimo petalo di peschi, dei ciliegi e dei susini

e fate un trattamento post-fioritura, per nulla tossico consentito in frutticoltura biologica di poltiglia bordolese (solfato di rame e calce), mentre in giardino per gli afidi delle rose usate un prodotto a base di propoli, con completa assenza di tossicità. Nell'orto prepariamo il terreno, zappiamo, livelliamo e rastrelliamo per la piantagione dopo il 20 aprile degli ortaggi estivi come pomodori, melanzane, cetrioli, peperoni, zucchine e cetrioli. Nel frattempo possiamo piantare cipolle, sedano,

Ed ora in giardino o terrazzo: piantiamo gli arbusti verdi e fioriti (la nostra ricerca è ispirata da piante che colorano, vivacizzano e profumano spazi e ambienti arricchita dalla gamma di prodotti comuni) di piante mediterranee, piante stagionali (petunie, lobelia, begonie, etc), le piante perenni, le erbe aromatiche (salvia, rosmarino, aneto, cerfoglio...) e gustosi piccoli frutti come fragole rifiorenti ma soprattutto tanta passione e... buon lavoro!

si coloriscono ai lati potete toglierli e metterli in un vassoio. Anche se al centro vi sembrano troppo chiari, non preoccupatevi, appena all’aria solidificano e si coloriscono di più. Se siete veramente bravi, appena tolti dal forno (dopo 3 secondi sarà già tardi, vi assicuro), girateli intorno ad un bastoncino, o manico di un cucchiaio di legno, verranno a ricciolo e sono carinissimi: io ero troppo emozionata, perché li vedevo già carini così, che non mi sono arrischiata a spaccarli, la prossima volta però mi organizzo …

−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−− INGREDIENTI albumi 2 burro 100 gr. zucchero 100 gr. farina 100 gr. −−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−− PREPARAZIONE Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente, quindi tagliarlo a pezzi in una ciotola e lavorarlo bene con una forchetta fino a formare una cremina. Nel frattempo montare a neve ferma gli albumi in un’altra ciotolina, quindi incorporarli alla cremina con una spatola, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Aggiungere la farina setacciata, poca alla volta, continuando a mescolare con una forchetta e poi con un cucchiaio. Riempire un sac-à-poche con il composto morbido e senza grumi, quindi formare sulla leccarda tante striscioline di circa 5 cm. di lunghezza, disporle a debita distanza perché in cottura si allargano. Con gli ingredienti della ricetta se ne ottengono un paio di teglie, infornare insieme in forno ventilato a 180° C per meno di 10 minuti, toglierle appena si colorano ai lati. Spostarle dalle teglie su un vassoio, altrimenti continuano a cuocersi. Si mantengono per diversi giorni.

a cura di Cristina Morbidoni

LINGUE DI GATTO I dolci permettono di sbizzarrirsi in tantissimi modi, ma talvolta la semplicità premia anche il gusto, come in questo caso: “dimessi” d’aspetto, ma dal gusto irresistibile questi biscottini facili, veloci e golosi! Come sempre, per dubbi, commenti e quant’altro: www.angiolettochecucina.it uando sono in pasticceria per un caffè con un’amica/o/i e ti portano “in bundle” (maledetta deformazione informatica, ;) diciamo “in dotazione”…) quei favolosi/dannati piattini di mignon, pasticcini vari e biscottini di tutti i tipi, di solito mi viene da fare una selezione per preferenze. Sperando sempre di non spazzolarli tutti (…), prima mangio quelli che mi piacciono di più e poi quelli che hanno meno appeal, per me.

Q

Tra i biscotti di solito ci sono quelli belli colorati con i confettini o delle mandorle, con una farcitura di marmellata o comunque elaborati, poi ci sono anche quelli semplici semplici, tranquilli, senza troppi richiami visivi, dei biscotti e basta, figli di un dio minore… Non lasciatevi ingannare dai colori e dall’aspetto: anche qui “l’abito non fa il monaco”, infatti per lungo tempo anch’io mi sono fatta attrarre dai biscottini più fantasiosi, ma poi un bel giorno ho assaggiato quei biscottini semi-anonimi che si chiamano lingue di gatto. Un’illuminazione! Li vedete in foto: sono carini, ma in mezzo ad un piattino di parenti tutti “infiocchettati” a festa sembrano i loro parenti poveri, mentre invece sono buonissimi. Mentre sto scrivendo ne ho un tot in cucina su un vassoietto e sto lottando non

poco per non fare continuamente delle soste-biscotto (Scoobidoo style …). Mi sono incatenata alla sedia e tengo duro come Ulisse con le sirene… Qualche trucchetto e consiglio (tips & tricks …): di solito si usa zucchero a velo al posto dello zucchero semolato, ma usate pure quest’ultimo, per me è stata la prima volta che li ho fatti, ma sono venuti belli croccantini, forse proprio per questo motivo, quindi vedete voi se usare quello a velo. Teneteli molto poco in forno (neanche 10 minuti), appena

In giardino potate forsizie, cotogni giapponesi e altri arbusti che hanno terminato la fioritura, e concimiamo.


Il Giornale del Metauro

23

Numero 106

AGENDA

SABATO 29 MARZO E 12 APRILE ore 9.30 Le notizie del Giornale del Metauro in diretta su Radio Fano commentate da Anna Rita Ioni e Alessandro Marconi

LETTURE PER BAMBINI

Incontro ACCENTI DIVERSI

Teatro ACCENTI DIVERSI

Domenica 30 marzo FANO - Mediateca Montanari

Sabato 5 aprile FANO - Mediateca Montanari

Martedì 8 aprile FERMIGNANO

ore 17.00 ––––––––––––––––––– Letture per bambini animate dai volontari lettori, nell'ambito del progetto "Nati per leggere" Info: 0721.887343

ore 18.00 ––––––––––––––––––– Rassegna letteraria interculturale. Presentazione del libro "Le ragazze afgane" storia di guerre e d'amore narrate nei nodi di un tappeto di Hossein Fayaz. www.sistemabibliotecariofano.it

Sala Monteverdi - ore 21.00 ––––––––––––––––––– Doppia interpretazione dei sonetti bramanteschi tenuta da Matteo Giardini. Nell'ambito delle celebrazioni del V Centenario della morte di Donato Bramante. Info: 0722.332142

Cinema RASSEGNA (S)VISTI DI STAGIONE

I CARNEVALI DI MEZZA QUARESIMA 30 marzo a Lucrezia 6 aprile a Cartoceto ore 15.00 ––––––––––––––––––– Sfilata di carri allegorici, animazione e lancio di migliaia di uova di Pasqua. La sfilata di Cartoceto che doveva svolgersi il 23 marzo è stata posticipata al 6 aprile a causa del maltempo. Info: www.prolococartoceto.com

Corsi FOTOGRAFIA NATURALISTICA

Fino al 13 aprile FANO - Mediateca Montanari

Inizio Giovedì 3 aprile FANO - Casa Archilei (Via Ugo Bassi)

2 proiezioni: ore 15.00 e ore 17.00 ––––––––––––––––––– Rassegna cinematografica di film “sfuggiti” alle sale. Una selezione di Fiorangelo Pucci per promuovere il cinema di qualità. L'ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione: 0721.887343. 30 marzo - “Nella casa” di François Ozon (2012) 6 aprile - “Isole” di Stefano Chiantini (2011) 13 aprile - “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati (1979) Omaggio a Mariangela Melato.

ore 20,30 ––––––––––––––––––– Corso di fotografia organizzato in collaborazione con l'associazione Fotografi naturalisti italiani. Info: www.archilei.it

Cinema CON LE PAROLE GIUSTE Giovedì 3 aprile FANO - Mediateca Montanari ore 15,00 e ore 17,00 ––––––––––––––––––– Proiezione del film "Idem" di Shekinah, Alessandro Faggi e Camilla Ugoli. Partecipazione gratuita ma posti limitati. prenotare al n. 0721.887343

Incontro PROTEGGI I TUOI ANIMALI Giovedì 3 aprile LUCREZIA - Sala Riunioni della

Mostra LA VITTORIA DI FORUM SEMPRONII Libri FRANCESCO GUCCINI PRESENTA IL SUO LIBRO

Scuola Media ore 20,45 ––––––––––––––––––– Incontro organizzato dall'Associazione Culturale "La Via della Seta" sul tema "Proteggi i tuoi animali: parassitosi e malattie stagionali". Relazionerà il Veterinario Mirko Tonelli.

Dal 30 marzo al 15 giugno FOSSOMBRONE Chiesa di San Filippo e Corte Alta ––––––––––––––––––– La statua della Vittoria, di epoca romana, rinvenuta negli scavi nell'area archeologica dell'antica Forum Sempronii, dopo 350 anni torna nella sua città come pezzo di punta della mostra archeologica. La statua è stata prestata dal Museo di Kassel (Germania). Orario: 10,30-12,30 - 16,00-19,00. Chiuso il martedì. Info: 0721.723263

Lunedì 31 marzo FANO - Sala Verdi ore 18.30 ––––––––––––––––––– Il cantautore emiliano presenta il suo ultimo libro "Nuvo dizionario delle cose perdute". Iniziativa promossa dalla neonata associazione "Amici Maestre Pie Venerini". Ingresso gratuito.

Incontro VALLE DEL METAURO UNICO COMUNE? Sabato 5 aprile CALCINELLI Delegazione Comunale, ore 15,00 ––––––––––––––––––– Incontro organizzato dal Movimento La Terza Via e dal FAP.

Dalle 8.45 del 22marzo alle 8.45 del 29 marzo EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) Dalle 8.45 del 29 marzo alle 8.45 del 5 aprile DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) Dalle 8.45 del 5 aprile alle 8.45 del 12 aprile EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66)

BASSA VAL METAURO

UNIONE ROVERESCA

MARZO / APRILE

MARZO / APRILE

MARZO / APRILE

27 gio 28 ven 29 sab 30 dom 31 lun 1 mar 2 mer 3 gio 4 ven 5 sab 6 dom 7 lun 8 mar 9 mer 10 gio

27 gio 28 ven 29 sab 30 dom 31 lun 1 mar 2 mer 3 gio 4 ven 5 sab 6 dom 7 lun 8 mar 9 mer 10 gio

27 gio 28 ven 29 sab 30 dom 31 lun 1 mar 2 mer 3 gio 4 ven 5 sab 6 dom 7 lun 8 mar 9 mer 10 gio

FANO S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA p.zza Unità d'Italia 1 ERCOLANI Via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio 12 RINALDI via Negusanti 9 PIERINI via Gabrielli 13 BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA p.zza Unità d'Italia 1

CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI PONTE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI PONTE DEGLI ALBERI

Giovedì 10 aprile SALTARA - Museo del Balì

FESTA DI PRIMAVERA

ore 18.00 ––––––––––––––––––– Federica Angelantoni parlerà del futuro dell'energia solare e del progetto Archimede (nuove tecnologie per il solare termodinamico). Info: www.museodelbali.it

Domenica 6 aprile CALCINELLI Piazza De Cavalieri e Via Flaminia dalle 9,00 alle 20,00 ––––––––––––––––––– Iniziativa organizza da Asem con il patrocinio del Comune di Saltara. Negozi aperti tutto il giorno con vetrine a tema, promozione, fiori in piazza, sfilata di bambini in fiore, mostra caccia e pesca, galleria degli artisti, animazione musicale, animazione per bambini.

Giro turistico COLLINE DA MARE Domenica 6 aprile FANO - Partenza da Coop. tre Ponti Loc. Chiaruccia - dalle 8,00 ––––––––––––––––––– Raduno di auto e moto promosso dal Motor Club La Fano rombante per il suo primo anniversario di formazione. Info: 339.2175230

Convegno LA SALUTE VIEN MANGIANDO Lunedì 7 aprile SALTARA Museo del Balì - ore 15,30 ––––––––––––––––––– Si parlerà di mense sostenibili e nuove scelte per la ristorazione pubblica.

Mostra CRISTO MORTO Dal 12 al 18 aprile SALTARA - Chiesa del Gonfalone

––––––––––––––––––– Mostra delle antiche cappe processionali e documenti storici sulla tradizione della processione saltarese. Orario: Sabato 12 e Domenica 13 aprile dalle 16,30 alle 19,00; Giovedì 17 aprile dalle 21,30 alle 22,30; Venerdì 18 aprile dalle 21 alle 23. Info: 338.7616022

Mostra LA VIA CRUCIS Fino al 18 aprile FANO - Istituto Tecnico "Battisti"

––––––––––––––––––– Mostra di incisioni di Martin Engelbrecht, famoso incisore tedesco barocco, curata da Aldo Tenedini. La mostra rimane aperta negli orari di apertura della scuola.

Abbonamenti

FARMACIE DI TURNO FOSSOMBRONE

Conferenza IL FUTURO DELL'ENERGIA SOLARE

MONDAVIO BARCHI ORCIANO ORCIANO S. MICHELE ORCIANO S. GIORGIO MONDAVIO BARCHI PIAGGE PIAGGE S. MICHELE ORCIANO S. GIORGIO BARCHI

Quindicinale di informazione locale Anno 6 - n. 106 / 27 marzo 2014

Direttore responsabile Cecilia Di Lorenzo In redazione Alessandro Marconi, Claudio Vagnini Hanno collaborato a questo numero Alberto Berardi, Mario Berardi, Silvano Stella, Sandro Candelora, Dino Rossi Redazione e amministrazione Via dell’Artigianato 2/2 - 61030 Lucrezia (PU) Tel. 0721 877272 - Fax 0721 876671

E-mail: redazione@ilmetauro.it Stampa Rotopress - Loreto (AN) Editore Conte Camillo soc. coop. - Lucrezia (PU) Registrazione Tribunale di Pesaro n. 561 - 26/05/2009

Il n. 107 sarà in distribuzione da giovedì 10 aprile

Per ricevere il giornale cartaceo: un anno (24 numeri) > 30 euro Per ricevere il giornale digitale: un anno (24 numeri) > 25 euro c/c postale n. 98726284 intestato a Contecamillo Scarl causale: “Abbonamento il Metauro”

Chiuso in redazione il 26 marzo 2014 Per seguire il giornale sul web

www.ilmetauro.it il giornale del metauro

twitter.com/ilmetauro

INFOPUBBLICITÀ

344.0723804 Il mattino dalle 9.00 alle 13.00


24

Numero 106

Il Giornale del Metauro


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.