Il Metauro n. 10 2013

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Numero 10

Quindicinale di informazione locale

redazione@ilmetauro.it • www.ilmetauro.it

FOSSOMBRONE

Ospedale: la regione delibera la Casa della Salute

Politica, cultura e morte ALESSANDRO MARCONI

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Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business - Pesaro 91/2009

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Anno 5 • maggio 2013 • COPIA GRATUITA

EDITORIALE

DI

Il Giornale del Metauro 10 - 2013

e reazioni alla recente scomparsa del prof. Bojani, fanese, studioso di ceramica di fama internazionale, meritano una riflessione. A parte la dichiarazione di alcuni sindaci, molti messaggi di cordoglio sono comparsi sulla rete, alcuni molto belli e sentiti, segno che il passaggio di Bojani su questa terra ha lasciato un segno in tante vite, sia professionalmente che umanamente. Sempre comunque poca cosa, rispetto alle orde di dichiarazioni, non molto tempo fa, in occasione della scomparsa di un importante politico locale, di indubbio impegno ed onestà. L’argomento del contendere è fondamentalmente questo: uno studioso che riceve il “nobel” della Ceramica, che possiede una biblioteca di oltre ventimila volumi ed un’importante collezione di opere da fare invidia ad un museo (da non trovare, in vita, una realtà pubblica locale pronta a riceverla come donazione), un fanese che ha guidato per anni il Museo internazionale della ceramica di Faenza, uno dei più importanti al mondo, non ha almeno lo stesso “valore” di un politico, magari onorevole, che si impegna per la collettività? L’uomo di cultura fà a modo suo politica, con la sua azione incide su un territorio e, come può fare un politico della buona specie, riesce anche a dargli lustro. Eppure nei fatti non è così! L’asfaltatura di una strada fa più effetto di una biblioteca aperta, eppure i danni provocati da una buca possono essere sanati in breve tempo, mentre gli effetti devastanti dell’ignoranza, no, occorrono generazioni. E lo vediamo ogni giorno: più cultura avrebbe sicuramente significato una crisi meno violenta e più capacità di reazione. Cultura e politica, politica e cultura, due pesi e due misure, eppure i due termini potrebbero benissimo andare a braccetto perché, dove c’è cultura, c’è anche un alto concetto della politica

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PAGINA 5

CARTOCETO

Il Piano di Protezione Civile PAGINA 14

TAEKWONDO

Bronzo nazionale per Uigdan

GIANCARLO BOJAN BOJANII (1938-2013)

PAGINA 19

IL NOSTRO RICORDO DEL PROF. BOJANI

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ra il 2004 quando il telefono squillò e dall'altra parte della cornetta una voce gentile si presentò chiedendo informazioni sul Conte Camillo. Era il professor Bojani che, incuriosito dal nome dell'azienda si era permesso di chiamare. Ci invitò a casa sua e, incuriositi a nostra volta, andammo a conoscerlo. Fu molto gentile e cordiale e ci fece una "lezione colloquiale" su quel Camillo Marcolini, fanese, che nel 1796, alla corte del re di Prussia fu nominato direttore della prestigiosissima Fabbrica di Ceramiche nella città di Meissen. Un fanese, Marcolini, che diede addirittura il nome ad una produzione che, ancora oggi, è conosciuta come "Ceramica Marcolini". Curioso che dopo due secoli esatti Fano fosse alla ribalta mondiale nell'arte ceramica con un altro personaggio di spicco: il prof. Boja-

Il Professor Bojani, le ceramiche di Meissen e Camillo Marcolini ni. Poi ci raccontò dei suoi libri, della sua collezione di ceramiche che avrebbe desiderato donare per realizzare un museo pubblico e ci disse anche che, ai politici, della cultura non interessava nulla... Lo invitammo alle "Insolite visioni", l'inziativa turistico-culturale che al tempo tentavamo di portare avanti per valorizzare Cartoceto. Una sera venne e partecipò, con il gruppo, alla visita delle chiese e del centro storico. A pensarci bene, sembra ancora di rivederlo camminare con la sua immancabile borsa a tracolla e bearsi del Genius Loci di Cartoceto CV

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LA GIUNTA REGIONALE HA DELIBERATO

L’ospedale di Fossombrone è ora Casa della Salute

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posti letto per cure intermedie, il servizio di dialisi, 10 posti letto per riabilitazione estensiva, 10 posti letto all’hospice, la chirurgia programmata senza posti letto, ed ancora in forse il laboratorio analisi e il punto di primo soccorso 24 ore su 24. Non è una lista della spesa ma è quello che rimane dell’ospedale di Fossombrone che da Lunedì 20 maggio non si chiama ufficialmente più ospedale ma Casa della Salute. Che confusione! Le persone sentono minacciato il loro sacrosanto diritto alla salute, sancito in Costituzione, se ancora quel pezzo di carta vale qualcosa. I comitati composti da uomini di buona volontà, che da un lato offrono soluzioni che la politica non riesce ad

offrire, e dall’altro presidiano 24 ore su 24 l’ospedale sacrificando tempo alle proprie famiglie. Fin qui il lato buono. C’è poi quello “nebbioso” della politica che sfrutta i presidi per fare le sue “sfilate di moda”. Qualche amministratore, con un po’ più di coraggio minaccia di dimettersi, ma ci sono sempre gli ordini di scuderia da seguire. Infine c’è tutto quel sottobosco di trattative, di detto e non detto che in Italia è considerato come normale prassi mentre in un qualsiasi altro Paese “civile” sarebbe tramutato in un bel “calcio nel sedere” a tutti i soggetti coinvolti soprattutto quando diventa palese che si difendono interessi particolari, personali o di scuderia, a scapito di un bene comune quale è la salute

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013

L'ARTE È STATA LA SUA VITA

Primo piano

Si è spento a Fano, la sua città, il 17 maggio

Giancarlo Bojani, signore della Fanese, era uno dei massimi esperti della storia dell’arte Ceramica Internazionale. Dal 1979 al 2001 è stato direttore del "MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche" di Faenza e successivamente dei Musei Civici di Pesaro. Sarà ricordato come uno dei massimi esperti di ceramica in Italia e nel mondo.

[sotto] 1980 Giancarlo Bojani (a destra) con Bruno Munari (al centro) e Rolando Giovannini (a sinistra) nel Laboratorio "Giocare con l'Arte" del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.

Alberto Berardi

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Una vita dedicata alla cultura

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«Fano ora è orfana di una presenza culturalmente profondissima»

a scomparsa del professor Giancarlo Bojani, con il quale ho passato la mia intera esistenza, priva Fano di una presenza culturalmente profondissima. Sono le parole di Alberto Berardi alla notizia della morte dello storico dell’arte ceramica e per tanti anni direttore del Museo della Ceramica di Faenza e dei Musei Civici di Pesaro. Partito giovanissimo da Fano – prosegue Berardi - lo incontrai a Firenze durante il mio viaggio di nozze. Mi portò con mia moglie a visitare il Bargello, dove svolgeva funzioni di direttore. Un intero scaffale della mia biblioteca è piena di opere e studi sulla ceramica molti dei quali sono stati curati da lui. Mi battei fino a vincere perché all’Università di Urbino, capitale mondiale della ceramica, fosse aperta una cattedra sull’argomento. Cattedra che fu affidata, come era giusto, al professor Bojani. Poi ci ritrovammo insieme: lui direttore dei musei pesaresi ed io responsabile della cultura provin-

ciale e progettammo una grandiosa mostra in collaborazione con l’Hermitage di San Pietroburgo che si impegnò a farci pervenire, per l’allestimento a Palazzo Ducale di Urbino, le sue stupefacenti ceramiche. Un altro allestimento avrebbe interessato il palazzo ducale di Urbania (Casteldurante) ed il terzo il palazzo ducale di Pesaro. Purtroppo le vicende politiche dell’ex Unione sovietica impedirono la realizzazione di questo fantastico progetto del quale mi resta soltanto il ricordo di una visita riservata all’Hermitage accompagnati dal direttore di quel prestigioso museo. Durante un incontro, Giancarlo decise di donare la sua enorme biblioteca di oltre 20mila volumi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano presso la quale sto svolgendo oggi un incarico nel settore cultura. Giancarlo mancherà ad una città come Fano che lo ha annoverato fra i figli migliori e per il quale la Fondazione aveva già programmato la sua candidatura a socio

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1977 - Giancarlo Bojani (a sinistra) con Gio Ponti (al centro) e Domenico Minganti alla grande mostra curata dallo stesso Bojani sulle ceramiche degli anni venti a Faenza

Gilberto Grilli

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«Aveva la capacità di trasmettere ai giovani l'amore per la ceramica»

a sua scomparsa è innanzitutto la mancanza di un grande uomo di cultura non solo per il nostro territorio ma riconosciuto a livello internazionale. Una grande perdita anche perché Bojani era uno dei più importanti collezionisti di arte ceramica ed esperto del settore conosciuto in tutto il mondo. Ho avuto il piacere di averlo ospite a casa mia otto anni fa. Un incontro molto intenso: insieme abbiamo confrontato pittura e ceramica, due realtà che si scambiano vicendevolmente energia e che, assieme alla

musica, rappresentano “le tre sorelle”. È anche per questo che molti dei più grandi pittori sono stati anche ceramisti. Bojani era un uomo solido, sicuro di sé, dei suoi obiettivi – prosegue Grilli nel suo ricordo – ed aveva la capacità di trasmettere in modo chiaro l’amore verso la ceramica; era in grado di attrarre anche schiere di giovani e farli crescere artisticamente. Era un po’ il grande trascinatore dei vecchi tempi proprio perché era una persona estremamente carismatica

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iancarlo Bojani era nato a Fano nel 1938 e, dopo il diploma al liceo classico, si era iscritto all'Università "La Sapienza" di Roma e si era laureato in lettere moderne all’Università di Firenze con una tesi sull’Architettura medievale nelle Marche. A Firenze, giovane ventenne, lavorò al Museo Nazionale del Bargello e come catalogatore di opere d'arte per le Soprintendenze ai Beni artistici di Arezzo e Firenze. Dal 1972 al 1974 si trasferì all’Università di Lovanio (Belgio) dopo aver vinto una borsa di studio del Ministero italiano degli Affari Esteri. In Belgio acquisì la specializzazione all’Istituto Superiore di Studi Medievali. Nel 1974 fu chiamato al Museo Internazionale delle ceramiche in Faenza, ne divenne il direttore nel 1979 e guidò il prestigioso Museo fino al 2001. Dall’ottobre del 2001 al settembre 2006, tornato nelle Marche, fu nominato direttore scientifico dei Musei Civici di Pesaro: Pinacoteca, Museo delle ceramiche, Museo delle arti decorative e industriali “Vittoria Toschi Mosca” e altre collezioni comunali. Come docente, dal 1990 al 2006, ha insegnò storia della ceramica alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Urbino e successivamente, dal 2008 all'Università di Ferrara. Suo impegno principale dalla fine degli anni '70 fu l'importante ampliamento e ristrutturazione del Museo di Faenza per cui ricevette, nel 1999, il premio "Ceramic Millennium" dalla Ceramic ART Foudation di New York per “aver portato il Museo a divenire la prima istituzione di questo tipo in Europa”. Bojani va sicuramente ricordato come uno dei più prestigiosi storici italiani della ceramica e per questo è stato insignito di vari riconoscimenti: il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1989 e la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana nel 1992

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[a sinistra] Bojani con il Presidente Ciampi al Museo di Faenza [sotto] 1981 - Giancarlo e Anna Bojani a Tokyo presentati alla Consorte del Principe Mikasa alla Mostra di ceramica italiana del Rinascimento

Foto Associazione FVM

Il Giornale del Metauro 10 - 2013

...e la ferrovia Fano-Urbino?!

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al 9 giugno si apre una nuova era per i trasporti regionali grazie alla elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli. L’investimento di 11 milioni di euro è stato finanziato per 10 milioni con Fondi FAS. Ben 19 collegamenti giornalieri tra Ascoli e la costa con treni moderni con posti per disabili e spazi per le bici. La linea ferroviaria è stata inaugurata nel 1886 ed ancora oggi rappresenta uno sviluppo per il territorio. E... la ferrovia Fano-Urbino non si trova nelle Marche?

a ceramica

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Azzerare i rifiuti: si può firmare per una nuova legge O

Marta Falcioni

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Da Serrungarina un ricordo del Prof. Bojani

o conosciuto il Prof. Bojani nell’estate 2011 quando l’amministrazione comunale di Serrungarina, all’interno del Progetto Telemaco, ha attivato un laboratorio di manipolazione dell’argilla “Giocare con l’arte”. L’animatrice, Matilde Panicali, si era formata presso il Museo Internazionale delle ceramiche di Faenza. E qui è arrivato il Prof Bojani, già direttore del MIC, che insieme agli animatori e ad altri adulti ha accompagnato i ragazzi a visitare il Museo di Faenza. Interessantissima è stata la visita ed entusiasmante la giornata. Al ritorno da quella gita così commentava quella esperienza il Prof. Bojani, attraverso un articolo dato alle stampe: «...Così si può capire con quale risonanza interiore io sia andato al seguito di questi bambini al Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, dove essi hanno 'giocato' nel primo cortile con il mio allievo in Laboratorio di "Giocare con l'arte" Dario Valli e una ragazza sua giovane collaboratrice.... Auguro a tutti questi bambini la grazia del ricordo, non si sa mai.... per qualche loro futura ancora di salvezza». La collaborazione è continuata poi anche l’anno successivo: durante quella estate il Prof. Bojani ci ha fatto conoscere altri artisti: Guido

Mariani, scultore e ceramista faentino di fama internazionale, Marta Palmieri ed Alice Lombardelli. In tutte queste esperienze la presenza del Prof. Bojani che seguiva le attività, a volte affaticato per il grande caldo (la salute gli dava già qualche problema), con attenzione e curiosità, somministrando suggerimenti e proposte, era una presenza non ingombrante, spesso silenziosa ma rassicurante perché competente. Era esigente e deciso ma sempre disponibile al colloquio dimostrando conoscenze non solo della grande arte della ceramica ma anche della parte più povera delle produzioni, quelle delle nostre terre, di cui conosceva la storia che ci raccontava facendo trapelare un certo legame affettivo. Onorati del breve ma intenso periodo di collaborazione, con profonda gratitudine, a nome mio personale, dell’amministrazione, dei tanti bambini e ragazzi che lo hanno conosciuto, dei loro genitori, degli animatori dei centri estivi desidero ringraziare Giancarlo Bojani per tutto quello che ha fatto per noi, per gli stimoli ed i suggerimenti che ci ha offerti con grande autorevolezza, per le conoscenze che ci ha trasmesso con grande passione MARTA FALCIONI SINDACO DI SERRUNGARINA

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biettivi sono: la prevenzione e la riduzione, il riutilizzo ed il riuso dei rifiuti, la raccolta differenziata “porta a porta”, il riciclo ed il recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre Materia Prima Secondaria per l’industria, Compost per l’agricoltura e Biometano per ridurre l’importazione di quello

fossile. Si prevede l’obbligatorietà dell’adozione del sistema di raccolta “porta a porta” e l’introduzione della tariffa puntuale in base alla quale si pagherà per la quota variabile in funzione della capacità di produrre meno indifferenziato possibile e di attivare il compostaggio domestico. Vengono messe così al bando le

megadiscariche e gli inceneritori. Viene introdotto il reato di inquinamento ambientale e l’obbligo di trattare i rifiuti pericolosi nella propria regione. Per il testo completo www.leggerifiutizero.it. Cristian Bellucci dell’Associazione Libera. mente è attualmente il coordinatore pro-tempore per la Provincia di Pesaro e Urbino. Alcuni comuni hanno già i moduli su cui poter firmare questa proposta di legge. Si sta lavorando ad un coordinamento provinciale di associazioni e movimenti che si attivi per la raccolta. Per informazioni è comunque possibile contattare l’associazione

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A Fano presentati i risultati del progetto (PAIN-H) Persone Afferenti IN Hospice DI E

ALFREDO FOGLIARDI FABIO IZZICUPO

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enerdì 10 Maggio al Centro Pastorale di Fano si è svolto il 3° congresso regionale sulle cure palliative organizzato da Pallium Marche, la rete degli esperti regionali sul settore. Al congresso hanno preso parte oltre centocinquanta tra operatori e familiari. Durante i lavori sono stati presentati i risultati del progetto PAIN-H. Questo studio nasce all’interno del Coordinamento regionale sulle Cure Palliative afferente al servizio Salute della nostra Regione. In questo ambito che rappresenta l’organo tecnico-scientifico degli operatori regionali sulle Cure Palliative qualche anno fa, confrontandosi sulle reciproche esperienze, ci si è resi conto delle difficoltà legate all’assistenza delle persone in fase avanzata di malattia. Quello che sembrava emergere nei racconti di tutti era che i malati arrivavano in una fase troppo avanzata, tale da ridurre i benefici potenziali per loro e per i loro familiari. Questo

è stato il punto di partenza per questo studio promosso dalla regione Marche ed approvato dal Comitato Etico regionale. L’obiettivo è stato quello di verificare con dati oggettivi le condizioni di malati e familiari all’ingresso negli Hospice e verificare il percorso che avevano svolto nei 2 mesi precedenti, al fine di comprendere se è vero che arrivano tardi ed eventualmente perché questo accade. Nello studio sono stati coinvolti 4 dei 6 Hospice della nostra regione (Fossombrone, Fabriano, Chiaravalle e Loreto) e due Hospice extraregionali, quello di Spoleto (PG) e quello di Palermo. Sono stati inseriti nel progetto 549 individui nel corso di un anno. I risultati, purtroppo, evidenziano ciò di cui gli

operatori avevano sentore. I malati sono prevalentemente anziani (3/4) affetti da malattie oncologiche ed arrivano negli Hospice in una fase troppo avanzata. Il luogo di provenienza è in grande maggioranza un Ospedale per acuti a testimonianza dell’assenza e/o del mancato funzionamento di una rete di servizi domiciliari. Ciò purtroppo ha un costo notevole per la comunità (i reparti ospedalieri costano molto di più) senza dare qualità al malato e per ai familiari. Si osserva, infatti, una scarsa attenzione al trattamento dei sintomi tipici in queste persone come il dolore fisico e psicologico. Inoltre non meno importante si osserva uno scarso coinvolgimento del malato nel percorso di cure. Spesso, infatti, si osserva che trattamenti potenzialmente molto debilitanti e di nessuna efficacia in alcune fasi di malattia, vengono propinati riducendo in modo significativo la qualità della vita senza minimamente chiedere al malato cosa ne pensa. Voi cosa ne pensate?

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013


Il Giornale del Metauro 10 - 2013

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Fossombrone LA REGIONE APPROVA IL PIANO DI RIFORMA

L'Ospedale diventa Il 1° giugno di nuovo Casa della Salute in piazza per l'ospedale Il "NO" del comitato, la battaglia continua

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FOSSOMBRONE

cco quanto deciso dalla Giunta regionale per l’ospedale di Fossombrone: l’introduzione di 30 posti letto di cure intermedie per la medicina, il mantenimento della dialisi, della riabilitazione estensiva (10 posti letto), dell’hospice (10 posti letto) e la reintroduzione del Day Surgery (piccoli interventi chirurgici) per la chirurgia programmata senza posti letto da realizzare in accordo con l’azienda Marche Nord. Il comitato Pro Ospedale esprime un giudizio di insoddisfazione soprattutto in relazione alle vere necessità del territorio, all’impegno profuso e alla quantità delle iniziative intraprese e sostenute dai cittadini (manifestazioni, occupazione pacifica dell’ospedale, invio

L'incontro del Coordinamento La Salute ci riguarda

cartoline, incontri, riunioni, documenti ecc.). Si chiede a gran voce di trasformare i posti letto per cure intermedie in posti letto per acuti e lungodegenza e di mantenere in piena funzionalità il laboratorio analisi. «Inoltre – continua il coordinatore del comitato Ivano Tadei – attendiamo di vedere l’impegno assunto in Commissione Sanità di ampliamento delle specialistiche ambulatoriali e dell’assegnazione del Punto di Primo Intervento di 24h su 24». Il Comitato sollecita l’Amministrazione a compiere tutti i passi possibili, anche legali, per difendere i diritti dei cittadini del territorio. Stessa richiesta viene fatta ai sindacati a cui si chiede un maggiore appoggio per questa «sacrosanta battaglia» CV

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L’autosospensione dal PD di Marchetti e di Pelagaggia

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FOSSOMBRONE

ome cittadino di Fossombrone, che si è comunque impegnato, come tanti altri, in questa vicenda, ce ne sarebbe già a sufficienza per dire che sono fortemente deluso e amareggiato». In questo modo il coordinatore del circolo PD di Fossombrone Riccardo Marchetti ha annunciato la sua volontà di autosospendersi dall’incarico. «Da modesto Segretario del Circolo – continua Marchetti – incarico che ricopro da tre mesi, mi sento addirittura prostrato e sconfortato. Traggo, da tutto ciò, una profonda sensazione di incompetenza dilagante, di scarsa autorevolezza (inevitabile conseguenza della incompetenza), di insensibilità, di opportunismo e di cinismo politico diffusi, da parte di chi, comunque, a questi territori qualcosa doveva e, probabilmente, per questi territori, poco o nulla ha fatto finora». Con queste parole Marchetti annuncia quindi la sua autosospensione da segretario del Circolo. «Altri iscritti, anche titolari di cariche di primissimo piano – continua Marchetti – mi hanno già formalizzato l’intenzione di restituire la tessera di iscrizione al Partito Democratico. La speranza che un rigurgito di lucidità, di senso di responsabilità, di dignità politica, possa permettere di recuperare la situazione è labile – conclude il coordinatore – ma resto comunque, non so per quale motivo inconscio,

Marchetti

Pelagaggia

fiducioso». A pochi giorni di distanza è seguita anche l’autosospensione dal partito del Sindaco Maurizio Pelagaggia. In una riunione del PD alla quale erano presenti anche i vertici provinciali è stato espresso pieno sostegno alle decisioni prese dai due rappresentanti forsempronesi: «Crediamo infatti che sia Marchetti che Pelagaggia possano perseguire con maggiore forza i loro propositi di salvaguardia della sanità locale, continuando ad utilizzare strumenti politici oltreché istituzionali o di protesta civica. Ad entrambi va il plauso per quanto fatto fino ad oggi e l’incoraggiamento per quanto potranno ancora fare». Durante la riunione è stata ribadita la contrarietà generale nei confronti della riforma portata avanti dalla Regione ed è stata espressa «solidarietà e gratitudine anche al presidio allestito presso l’ospedale nonché al Comitato che ha garantito il coinvolgimento della cittadinanza evitando inutili e fuorvianti ingerenze e strumentalizzazioni politiche AM

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FOSSOMBRONE

occiata su tutta la linea la proposta di riforma sanitaria approvata giovedì 16 maggio dalla Commissione sanità della Regione e successivamente approvata anche dalla Giunta regionale il 20 maggio. Oltre 150 persone hanno affollato lo scorso 17 maggio, la Sala di Sant’Agostino, e tra loro medici, amministratori e rappresentanti del comitato per l’ospedale di Cagli e dei Comitati in rete per la difesa delle Valli del Metauro, Cesano e Candigliano. Anche diversi sindaci hanno presenziato all’incontro (fra cui quelli di Sant’Ippolito, Serrungarina, Montefelcino e Montemaggiore). Assente il primo cittadino di Fossombrone Maurizio Pelagaggia, rappresentato dal suo vice Michele Chiarabilli. Ad inizio incontro il coordinamento “La salute ci riguarda” ha ripercorso tutti i passaggi che fin dal Piano Socio sanitario del 2011 hanno portato alla situazione attuale, emersa in tutta la sua durezza: i piccoli ospedali diventano Case della Salute, cioè strutture destinate ai medici di famiglia e agli ambulatori specialistici (che per esempio a Fossombrone risultano ridotti e non potenziati), i Punti di primo intervento saranno affidati a medici in servizio nelle ambulanze, ai medici di famiglia e alla guardia medica, e i letti per le cosiddette “Cure Intermedie” saranno destinati a ricoveri extraospedalieri. Un progetto incredibile che ha generato uno spirito fortemente unitario tra chi da molto tempo richiama l’attenzione sul pericolo di un progetto di sanità inaccettabile, e coloro che invece hanno creduto alle tante promesse non mantenute. Per quanto la verità sia sembrata amara altrettanto forte è apparsa la volontà di proseguire la mobilitazione in forma uni-

IN SINTESI • prosecuzione con una informazione capillare su tutti i territori; • nuova manifestazione pubblica a Fossombrone sabato 1 giugno • valutazione di tutte le possibili azioni legali • attivazione di iniziative istituzionali dei sindaci fino alla proposta di dimissioni congiunte. taria e permanente agendo su vari fronti. Durante l’incontro è intervenuto Alfredo Sadori dei Comitati in Rete che ha fornito una possibile modalità di azione: attivarsi cioè per vie legali, come è stato fatto per le problematiche ambientali del biogas. «L’obiettivo – ha spiegato Sadori – è prima di tutto quello di fermare e cristallizare la situazione e successivamente costringere la Regione a fare un piano sanitario vero e proprio condiviso con i territori. Tutto questo facendo appello innanzitutto all’articolo 32 della costituzione che

parla di diritto alla salute come diritto di tutti i cittadini». I dettagli dell’azione saranno presentati in un incontro pubblico che si terrà sempre a Fossombrone il 31 maggio. Antonietta Spadoni del Coordinamento La salute ci riguarda ha poi proposto di organizzare una nuova manifestazione pubblica da tenersi il 1° giugno a Fossombrone. L’assemblea ha accettato per alzata di mano la proposta e, provocatoriamente qualcuno dal pubblico ha aggiunto “ma questa volta la protesta con i bastoni”. Infine, mentre all’ospedale di Fossombrone continua l’occupazione pacifica con un presidio di 24 ore su 24, è stato chiesto alla politica locale di svolgere il suo ruolo fino in fondo. Diversi interventi hanno poi puntualizzato che più volte alcuni sindaci hanno parlato di dimissioni come atto eclatante ma nulla è stato mai fatto. Il sindaco di Montefelcino Marchetti ha preso la parola dichiarandosi disponibile lui stesso a sollecitare i suoi colleghi a presentarsi dal prefetto per reali dimissioni e per dire che questa riforma non va giù nemmeno agli amministratori locali CLAUDIO VAGNINI

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Fossombrone OSPEDALE E PRIMO CITTADINO

La minoranza: «Dimissioni!» I FOSSOMBRONE

l consigliere di minoranza Alex Zanchetti interviene sull’azione che il primo cittadino Maurizio Pelagaggia sta portando avanti in difesa dell’ospedale che secondo Zanchetti sarebbe troppo poco incisiva. «Con interesse osservo l’atteggiamento ormai ben noto del Sindaco di Fossombrone Pelagaggia – dice Zanchetti - da anni accondiscendente verso la regione e poco combattivo per la difesa del nostro ospedale quando era ora. Ultimamente, quando l’avvio della chiusura del Nosocomio era in atto, è cominciata la sequela di inutili sceneggiate degli alleati in Giunta con parole forti, la sua passerella con fascia tricolore e foto sui giornali obbligatoria, condita con roboanti epiteti, frasi ad effetto ed infine presunto ritiro della sua tessera PD, il tutto va ad unirsi a siparietti, insieme a disinteressati deputati “pesaresi (sostenitori, subito dopo, dell’Ospedale Unico a Pesaro, concausa della chiusura degli ospedali di polo) con show personali davanti al popolo ed alle telecamere in Regione. La stampa riporta con abbondanza le sue gesta, ed ancora troppo ce ne

vorrebbe far vedere! Gesta che non mi hanno mai squadrato – continua Zanchetti - e ritengo che per l’ennesima volta, invece, ci troviamo davanti ai soliti tentativi all’acqua di rose del Sindaco stesso che si reca ripetutamente, spesso da “solo” trascurando la presenza democratica della minoranza e dei comitati, in Regione senza nulla ottenere di valido. Ultimamente per fare richieste che, incredibilmente, permetterebbero di trovarsi un Ospedale chiuso, come quella fatta a Spacca di 30 posti di post/acuzie che nulla hanno a che vedere con un ospedale, che fine ha fatto il pronto soccorso? Un finto tentativo di facciata che sa di resa totale. Ancor peggio del copione già visto ed andato in scena nei vari consigli comunali e, spesso con arroganza gretta, nei vari dibattiti sui quotidiani. Da Spacca ha ottenuto un pugno di mosche, a dimostrazione di quanto questo sindaco sia isolato nel contesto Regionale, nel quale da anni altri suoi colleghi hanno intrapreso ragnatele di contatti che hanno loro permesso di salvare del tutto il nosocomio della loro città. Questo Sindaco – continua Zan-

UNA PROPOSTA CHE INTEGRA OSPEDALE E CARCERE

Ospedale: una struttura di ricovero per detenuti

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FOSSOMBRONE

cco la proposta di un semplice cittadino, ma anche operatore di Polizia della Casa di Reclusione di Fossombrone: «Abbiamo due realtà già costituite e autonome nella loro funzionalità: una Casa di Reclusione cioè un'utenza che necessita, come tutti gli essere umani, di assistenza sanitaria (garantita dalla Costituzione) sia per le urgenze, sia per gli interventi (siano essi strumentali, siano essi diagnostici e quant’altro) programmati. Abbiamo poi una popolazione detenuta a livello Nazionale che tutti conosciamo, e probabilmente carenze di reparti atti al ricovero di detenuti, l’Amministrazione Penitenziaria dando atto ad altrettante norme sta rivisitando alcune realtà sanitarie. C'è poi un eliporto funzionante adibito anche al volo notturno, creato in un contesto che, logisticamente parlando, sia dal punto di visto sanitario, sia dal punto di vista della

sicurezza, direttamente proporzionale ai servizi di Polizia, essendo situato in una realtà non metropolitana offre innegabili vantaggi. L’ospedale è dotato di reparti (ex chirurgia, medicina, repartino detentivo, sala operatoria, ecc.) già esistenti e funzionali, personale sia medico sia infermieristico che peraltro in nome della sicurezza (come operatori di Polizia) conosciamo, in alcuni contesti anche da anni. Basterebbe adattare sia con un istituendo reparto di rianimazione e terapia intensiva (presumo con un sala operatoria all’avanguardia già presente), sia con modifiche, che qui per ovvii motivi non si possono esplicitare, alcuni reparti/padiglioni e creare una struttura complessa di medicina protetta già presente in alcune realtà, quale ad esempio l’ospedale Sandro Pertini di Roma, adibita al ricovero di detenuti, non solo presenti a Fossombrone, ma provenienti da tutta Italia. Perché non investire in quello che già esiste?» RICO MASSIMO

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chetti - non è in grado volutamente di avere uno scatto di orgoglio e di sdegno per ciò che sta arrivando sulle teste dei cittadini forsempronesi e non ha voluto assolutamente adottare l’unico provvedimento che avrebbe potuto cambiare le carte in tavola politicamente (perché trattasi di questione essenzialmente politica) al riguardo del problema ospedaliero locale, e cioè consegnare la fascia di Sindaco al Prefetto di Pesaro per la semplice ragione che non è riuscito ad evitare la chiusura del Nosocomio della sua città. Di tutt’altro spessore invece le richieste del comitato, molto più nette più decise e più chiare, per la difesa e per il mantenimento della struttura attuale, dalle parole del sindaco non si fa cenno di day surgery, di hospice, di diagnostica, dialisi e, soprattutto, non una parola sul fondamentale punto di primo intervento h24, insomma la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra. Quindi – conclude Zanchetti – le sue dimissioni immediate sono d’obbligo. Altri atti o manifestazioni od occupazioni non saranno prese in giusta considerazione dalla Regione. Proprio da quel potere regionale che, chiudendo l’ospedale, concederà all’interno dell’immobile rimanente la misera permanenza di: 10 posti letto di riabilitazione, 30 posti letto di assistenza prettamente infermieristica senza medici ospedalieri continuamente operativi ed un hospice per malati terminali. Ma il pronto soccorso?»

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RUGGERI

Dimissioni pro-forma o dimissioni reali?

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FOSSOMBRONE

arlo Ruggeri, ex-consigliere provinciale, torna ad attaccare gli amministratori locali, in pochi presenti all’ultimo incontro promosso da “La Salute Ci riguarda”. «Come al solito – dice Ruggeri – era assente il Sindaco Pelagaggia e i responsabili dei partiti della maggioranza comunale che tanto avevano, fino al giorno prima, riempito le pagine dei giornali, con organizzazioni di occupazioni ospedaliere, autosospensioni aeree, contatti ad alto livello dimostratisi inutili. Sono intervenuti due Sindaci – aggiunge Ruggeri - incerti e tremolanti, confessando ingenuità ed errori passati, uno dei quali ha ribadito che sarebbe ora delle dimissioni dei Primi cittadini, imitando Cicoli di Saltara. Ecco l’unica espressione concreta emersa nella serata che si avviava ”tatticamente” verso la dispersione di un minimo di positività». Ruggeri attacca poi anche il Vicesindaco Chiarabilli che «continua a tranquillizzare la città, affermando sulla stampa che i servizi assegnati all’ex Ospedale risultano migliorativi rispetto alla piattaforma di partenza. Al vero Sindaco – aggiunge

Ruggeri - non rimane altro che andare dal Prefetto e consegnare, anche se da solo, irrevocabilmente la fascia tricolore. Altrimenti come potrebbe avere la coscienza pulita, sapendo quello che potrebbe accadere di gravissimo ai suoi rappresentati “anche” per il non aver adempiuto ad un atto simile, e non aver tentato l’ultima carta per alimentare una bomba politica eclatante e forse risolutiva per la riapertura di una discussione risuscitante l’ospedale morto?» Questa posizione è stata espressa da Ruggeri pubblicamente durante l’incontro del 17 maggio scorso, ma sembra che nessun amministratore abbia seguito il suo consiglio di dimettersi. «E’ ripiombata sulla vallata – conclude Ruggeri - una pesante ed oscura cappa di piombo di indifferenza ed apatia» CV

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ACCESSO AGLI ATTI DELLA CASA DI RIPOSO

La minoranza presenta un esposto alla Procura

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cque agitate in comune. La minoranza consiliare ha infatti presentato un esposto alla procura della Repubblica, a firma del consigliere Nicola Luzi (foto), in quanto sarebbe stato impossibile secondo la minoranza accedere agli atti relativi al bando di gara in project financing della casa di riposo. Il ricorso alla magistratura sarebbe arrivato dopo i vari dienighi da parte della maggioranza, come si legge nel testo dell’esposto. «Ritorniamo sull’annoso problema della poca trasparenza del Comune di Fossombrone, in modo particolare riguardo ai nostri diritti di consiglieri e al nostro compito di controllo e di sindacato ispettivo – afferma Luzi –. La prima gara per la privatizzazione della Casa di Riposo, più volte prorogata, si è conclusa da tempo con un nulla di fatto, ma ad oggi riteniamo che non ci siano le evidenze per la sua dichiarazione di nullità. Alla nostra

richiesta di acquisire la documentazione – aggiunge il consigliere - che potrebbe spiegarci che cosa è realmente successo, abbiamo ricevuto nel consueto linguaggio politichese un “no”. A nulla sono valsi solleciti e diffide, inviate in copia alla Prefettura, fondate sul nostro diritto sancito dall’art. 43 del T.U.E.L. Il Vice Sindaco, mentre il Sindaco era in vacanza, dichiarava che ci avrebbe consegnato quanto richiesto ma nei fatti non è mai avvenuto. Ci siamo visti costretti – aggiunge Luzi - a far valere i nostri diritti di fronte al Procuratore della Repubblica al quale chiediamo di verificare se in questo

modo di operare vi siano configurabili comportamenti omissivi di rilevanza penale da parte degli amministratori e dipendenti del Comune. Siamo veramente stanchi di questa mancanza di trasparenza che ci ha obbligato altre volte a sudarci i documenti che ci spettano. A tutt’oggi possiamo rilevare che anche nell’ultima gara per la privatizzazione della casa di riposo, per effetto di un vizio contenuto nel bando, l’apertura delle buste, in violazione della legge, si è preteso di svolgerla in forma privata e non pubblica. Nei fatti alla nostra dichiarazione di partecipare all’apertura delle buste i funzionari preposti manifestando dissenso per la nostra presenza hanno rinviato in un futuro prossimo, non definito, tale apertura. Confidiamo – conclude il consigliere - che l’intervento del magistrato possa correggere questo comportamento non conforme ad una democrazia partecipata e ci auguriamo che possa essere occasione di maturazione politica e istituzionale» CV

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Fossombrone MOSTRA

Lo chef del pane Zanchetti in Cina

Le favole metropolitane di Paolo del Signore

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uova tappa internazionale per lo chef forsempronese Luca Zanchetti che ha raggiunto la Cina dove ha avuto la possibilità di dirigere la cucina della regata Extreme Sailing Series a Qingdao, capitale velica cinese. Come responsabile della nutrizione degli atleti, Zanchetti ha girato per i mercati locali alla ricerca di prodotti che permettessero di realizzare una cucina sullo stile della dieta mediterranea: un mix di cultura gastronomica italiana con i migliori prodotti locali cinesi. «È stato complicato - ha affermato lo chef - far capire ai cinesi l’importanza di prodotti biologici. Ho sfatato anche il mito dell’involtino primavera, che nell’immaginario occidentale, è parte integrante della cucina orientale, ebbene non sono riuscito a trovarlo!». Anche in Cina Zanchetti ha portato avanti il suo progetto legato al pane, preparandone vari tipi così da allietare il palato degli ospiti CLAUDIO VAGNINI

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ase, palazzi, sagome e simboli in un giocoso patchwork geometrico che reca un senso di felicità di fondo. È questa la prima impressione che abbiamo avuto incontrando le opere più recenti di Paolo Del Signore, artista originale ed eclettico, di fronte alle cui creazioni si viene spontaneamente mossi al sorriso. Non è un caso che la città natale di Paolo Del Signore, che ospita ancora lo storico carnevale di Fano, lo abbia recentemente coinvolto nel variopinto caravanserraglio della sua manifestazione, a cui l’artista ha offerto alcuni briosi prototipi. L’arte di Del Signore è fiorita e scoppiettante, una sorta di metafisica festosa, che si presta alle più

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L'arcivescovo di Loreto Giovanni Tonucci nel carcere di Fossombrone. A destra il cappellanno Don Guido Spadoni

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varie occasioni. La mostra, allestita per contrasto nella Chiesa barocca di San Filippo a Fossombrone, presenta infatti non solo dipinti dell’autore, ma anche oggetti d’arredo, tra cui lampade, porte e tappeti. Nel mondo del design, Paolo Del Signore pare avere trovato infatti un’intima affinità, un terreno assai agevole su cui mettere alla prova il proprio talento. Del Signore, che conoscevamo, ci ha stupiti ancora con le sue proposte ed abbiamo accettato volentieri di organizzare una sua mostra nella nostra città. Lo abbiamo fatto perché l’artista merita l’attenzione anche del nostro pubblico e perché siamo convinti che una nota di colore e di vitalità non possa che essere di buon auspicio per un difficile presente PARIDE PRUSSIANI

Alcuni momenti della 41a Sagra della Lumaca che, oltre agli stand gastronomici è ricca di altre attrattive come musica e spettacolo sia per i grandi che per i più piccoli

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SORBOLONGO

i conferma come una delle “sagre” per eccellenza del nostro territorio, lo dimostra il fatto che da oltre 40 anni a Sorbolongo si celebra “la lumaca” come una prelibatezza culinaria. Sono infatti sette i quintali finiti nella pancia dei tanti visitatori che hanno potuto apprezzare anche il ricco programma di animazioni. Successo per il barzellettiere Bicio ma anche per la presenza, a sorpresa, della giovane Valentina Baldelli, vincitrice del premio della critica alla trasmissione di Raiuno “Ti

lascio una canzone” condotta da Antonella Clerici. La giovane cantante di Tavernelle infatti è legata a Sorbolongo perché la mamma è originaria di questo paese. Soddisfazione quindi da parte degli organizzatori, l’ACS Sorbolongo, che ringraziano per il supporto la Proloco e il Gruppo giovani di Sant’Ippolito. Infine, Paola Bianchi di Calcinelli è stata premiata dal sindaco Dimitri Tinti in quanto vincitrice del concorso di cucina popolare promosso dall’AIS Marche per aver proposto un’originale pasta al forno con le lumache AM

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La Madonna di Loreto fra i carcerati

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SETTE QUINTALI DI LUMACHE A SORBOLONGO

Dal 26 maggio al 9 giugno nella chiesa di San Filippo in mostra le opere di pittura e di design dell'artista Fanese

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abato 18 maggio c’è stata una visita speciale nella casa di reclusione: l’immagine della Madonna di Loreto, in pellegrinaggio verso la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, ha fatto sosta nella casa circondariale accompagnata dall’arcivescovo di Loreto Mons. Giovanni Tonucci e da un gruppo di giovani che par-

teciperanno al rossimo incontro mondiale dei giovani in Brasile con Papa Francesco. Questo nel giorno in cui nasceva il Beato Giovanni Paolo II, colui che inventò le giornate dedicate ai giovani. Presente anche don Guido Spadoni, cappellano del carcere. L’immagine sarà portata a Roma il 5 giugno da papa Francesco prima di volare in Brasile per il grande appuntamento dei giovani CV

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Montefelcino DAL 19 AL 23 GIUGNO TORNA DOPO IL SUCCESSO DELLO SCORSO ANNO

Montefelcino Soud Festival

La seconda edizione ai nastri di partenza

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MONTEFELCINO

n’idea originale e la voglia di combattere la crisi che sta attanagliando la nostra economia, potrebbe essere questo il modo migliore per definire "Montefelcino Sound Festival", un’iniziativa nata lo scorso anno dalla collaborazione tra le associazioni del comune di Montefelcino (Paolo Rossi presidente della Pro Loco, Massimo Francini dell’Associazione Meravill e Daniele Miliffi della G.S. Sterpeti) con il coordinamento di Nicola Costantini. Il tutto parte come una grande “scommessa” che si è rivelata però vincente visti i 22 mila visitatori nei quattro giorni di festa. E quest’anno i numeri sono ancora più importanti. «Il nostro intento – spiega Costantini – è quello di dare visibilità alle imprese locali, alle produzioni di qualità, realizzare insomma una grande vetrina attorno alla quale ruotano spettacoli, musica, gastronomia, esibizioni sportive, insomma, di tutto un po’». E questo mix tra mostra mercato all’aperto e iniziative collaterali ha attirato tanti visitatori

ma anche tanti espositori. Numeri in crescita per l’edizione 2013: gli espositori passeranno dai 45 a 92 su una superficie raddoppiata, da 20 mila a 42 mila metri quadri nell’area artigianale di Ponte degli Alberi e Sterpeti. Questo spiega anche il riconoscimento ufficiale ottenuto da parte del Presidente del Consiglio Regionale delle Marche che ha definito “Montefelcino Sound Festival” come una delle iniziative di eccellenza nel panorama fieristico regionale. Dal 19 al 23 giugno oltre ai tanti prodotti in vetrina sarà possibile assistere a spettacoli come: Cevoli da Zelig, la serata latina con la partecipazione di campioniinternazionali, la serata dedicata al Pop Rock con “Antani Project”, l’anteprima regionale con i Blues Brothers Tribute Show e la serata con l’orchestra “I Gemelli d’Italia”. Spazio ai raduni con Harley, Ferrari e Vespe d’epoca. Inoltre, attrazioni sportive con i Mufloni ed il loro Skate Park Pump Track, il Taekwondo, l’ape cross, le Jeep di Jambo, il quad in notturna con il Moto club “Valle del Metauro”.

[sopra] Massimo Francini dell'Associazione Meravill, Nicola Costantini, coordinatore della manifestazione Daniele Miliffi della G.S. Sterpeti Paolo Rossi, presidente della Pro Loco di Montefelcino [a lato] Due momenti della manifestazione dello scorso anno

Domenica 23 giugno tocca ai giovani campioni nostrani del cross, Filippo Fabio e Jonathan, che daranno spettacolo delle loro abilità. Sempre attiva un’area ristorazione con le prelibatezze ed i piatti locali preparati dalle Associazioni. “Montefelcino Sound Festival” è la prova di come lavorando insie-

CONCERTO A STERPETI A 100 ANNI DALLA NASCITA

L'arpa di Gabriella La storia di Gabriella Morosini, pesarese, insegnante al Conservatorio, sfollata a Montefelcino durante la guerra e fondatrice, nel 1944, del coro parrocchiale

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l "Concerto d'arpe" (VIII edizione) che si svolge nella chiesa parrocchiale di Sterpeti dal 2004 è un omaggio di Montefelcino alla Signora Gabriella Morosini Guidi. L'evento è organizzato dalla Pro-Loco di Montefelcino d'intesa con l'Amministrazione Comunale e in stretta collaborazione con la famiglia Morosini. Un'edizione speciale

perché nel 2013 ricorre il "centenario" della nascita della Signora Gabriella, nascita avvenuta il 13 Luglio 1913. Nella prima parte del concerto si sono esibite le 11 allieve ('"Harpe ensemble") della Prof. ssa Katia Bovo e la partecipazione eccezionale della cantante lirica, il soprano Olga Zaytseva. La seconda parte ha avuto come protagonisti il "Quartetto Morosini", fondato da un nipote di Gabriella, Lorenzo Gimelli, e

me in un territorio si possano realizzare progetti ambiziosi. «Tutto questo – conclude Costantini - sarebbe impossibile senza l’apporto prezioso di oltre 140 volontari, del supporto dell’Amministrazione comunale di Montefelcino, degli espositori che hanno confermato la loro fiducia e dei nuovi che hanno

il "Coro femminile" di recente formazione diretto dal giovane maestro Lorenzo Perugini. Per quanto di bello verrà presentato in questa serata, un grazie particolare va ai fratelli Morosini: Nestore, Giancarlo e Alessandra, figli di Gabriella. Con il "Concerto d'arpe" in omaggio alla loro mamma, essi fanno un dono davvero gradito a Montefelcino, il paese che li ha ospitati da piccoli nel corso della Seconda Guerra Mondiale, proprio negli anni in cui le città costiere delle Marche erano sotto la minaccia dei bombardamenti. Infatti la Gabriella, insegnante d'arpa al Conservatorio "Rossini", durante guerra, come tante altre famiglie di Pesaro e Fano, si trovava sfollata proprio a Montefelcino e aveva con sè tutti i suoi cari (i figli Nestore, Giancarlo e Alessandra, il marito Tito, la sorella Giuliana e la mamma Maria). Insieme alle tante cose necessarie per un così lungo ed incerto soggiorno lontano da casa, aveva portato con sé lo strumento più prezioso della sua professione: l'arpa da cui non si separava mai! A Montefelcino, però, s'era accorta che nei locali angusti delle povere case del castello non c'era un posto sicuro per l'arpa monumentale e delicatissima. Così si rivolse in Parrocchia per trovarvi una degna sistemazione. Il Parroco di allora, Don Augusto Bonci, molto attento e sensibile, le mise a disposizione un angolo riservato e sicuro dietro l'altare maggiore dell'antica chiesa, proprio sotto la bella statua del Sacro Cuore. Gabriella era davvero contenta e soddisfatta; mossa da riconoscenza e animata dalla passione per la musica ed il canto, prometteva al Parroco e a se stessa di mettersi all'opera con le giovani "sfollate" e le giovani donne del paese per rendere più solenni le messe

dato la loro adesione, del gruppo di protezione civile di Montefelcino e dello sponsor principale la Gamma System serramenti in pvc di Tavernelle». L’obiettivo è ambizioso: quello di raddoppiare il numero di visitatori del 2012. L’ingresso a tutte le giornate è gratuito. Appuntamento quindi dal 19 al 23 giugno

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domenicali, organizzando un bel Coro Parrocchiale. E fu così che, dopo qualche mese di continue prove nelle ore pomeridiane, le giovani sfollate, le ragazze e le giovani spose di Montefelcino erano diventate un coro come si deve, capace di esibirsi con la messa in latino del Perosi e con pezzi impegnativi come "La Vergine degli Angeli" dalla Forza del Destino di Verdi. Gabriella Morosini Guidi ha lasciato un segno molto bello nella memoria di tante signore di Montefelcino ed occupa un posto speciale nella storia dei nostri Cori Parrocchiali. Al termine del concerto in una breve cerimonia l’ex Presidente della proloco Libero Ligi e il nuovo presidente Paolo Rossi hanno consegnato gli attestati di partecipazione a tutti i giovani musicisti VINCENZINO GIULIETTI

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Fano Santorelli rimette Ripensare il mercato LA RESPONSABILITÀ la delega ai tributi. cittadino, perché no? NELLA PROGETTAZIONE Omiccioli: «Si dimetta» F F a scatenato subito una grande discussione la proDEI "BENI COMUNI" NUOVA SCUOLA CARRARA-CUCCURANO

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CUCCURANO

ncontro fra i rappresentanti dei genitori e Amministrazione comunale per parlare della nuova scuola dell’infanzia e primaria di Cuccurano e Carrara. Il nuovo progetto prevede la realizzazione di un'unica struttura baricentrica (contro le quattro attuali esistenti) in grado di accogliere tutta l'utenza scolastica del territorio di Carrara, Cuccurano, Falcineto e zone limitrofe. La realizzazione è diventata ormai urgente ed il sindaco Aguzzi, presente all’incontro, ha assunto l’impegno che i lavori saranno appaltati prima della fine del suo mandato amministrativo. Il comune ha in cassa solo la metà dei soldi necessari, 4 milioni di euro, mentre la parte rimanente dovrebbe arrivare dalla vendita del complesso del Sant’Arcangelo (ad esclusione della parte occupata dalla scuola Padalino). Non si capisce come mai – si chiede Fausto Antonioni, dirigente scolastico – in questi anni non siano stati utilizzati per trovare fonti di finanziamento alternative (fondi europei, fondi ministeriali per l’edilizia scolastica, etc). La fretta di procedere a passo spedito, continua il dirigente, sarebbe stata la causa del non adeguato coinvolgimento dei soggetti interessati per attivare una “progettazione partecipata” in primis: la Dirigente, il Consiglio e i Docenti del Circolo di S. Orso, sotto la cui responsabilità gestionale cadono le scuole che, occorre ricordarlo, sono statali e non comunali. «Il complesso scolastico che si realizzerà a Cuccurano-Carrara – continua Antonioni - dovrà offrire i suoi servigi alla comunità per i prossimi 50 anni. Fra “x” anni si insegnerà ancora nelle scuole come ora le stiamo

Iscrizioni aperte per il Nido FANO

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ono aperte le iscrizioni al Nido per l’anno scolastico 2013/14 per i bambini da 3 a 32 mesi. Le iscrizioni scadono il 31 maggio e vanno compilate presso gli uffici dei Servizi Educativi del Comune in via Vitruvio, 7. Per perfezionare l’iscrizione occorre presentare anche ricevuta di versamento di euro 10,00 su bollettino postale disponibile presso gli stessi uffici. Info. 0721.887611

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concependo? Immagino di no. E allora un supplemento di riflessione è assolutamente necessario prima di dire, come ha detto l'Assessore Severi, che ciò che dobbiamo fare subito è “tirare su i muri”. E invece no (lo dico amichevolmente a Severi) – continua Antonioni - dobbiamo ancora pensare prima di fare. Recentemente il Ministero dell'Istruzione ha indetto un concorso finanziato con 38 milioni di euro per progetti innovativi nel campo dell'edilizia scolastica: sarebbe interessante sapere se il Comune di Fano vi ha partecipato, visto che sta proprio ora progettando una nuova scuola! Non solo; il competente Ministero ha emanato recentemente nuove “Norme tecniche quadro” per l'edilizia scolastica in sostituzione di quelle del 1975 ormai ampiamente superate e in larga parte giustamente disattese. Antonioni riprende un’idea, poi abbandonata nella fase progettuale del nuovo complesso scolastico secondo cui la scuola andrebbe vista come «opera unitaria, con forti caratteri di continuità strutturale per un'utenza 3-14 anni (non solo 3-11 anni) al fine di realizzare, soluzioni flessibili nella fasi di passaggio tra scuola dell'infanzia e scuola primaria e tra scuola primaria e secondaria di primo grado». Tra i vari “suggerimenti” di Antonioni c’è quello di scuola come “centro civico” dotata di un suo teatro, una biblioteca-mediateca, luoghi per fare musica, etc. Antonioni parla anche di scelta oculata degli arredi che non sono accessori in una scuola moderna così come delle scelte di viabilità che favoriscano la pedonalizzazione e l’uso della bicicletta. Progettare una scuola, non significa progettare un edificio… ma qualcosa di più

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I vincitori del Torneo di Burraco “Sole-Mare”

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a giù duro Hadar Omiccioli della Lista Civica Fano a Cinque Stelle e chiede le dimissioni dell’Assessore Alberto Santorelli il quale ha recentemente rimesso nelle mani del sindaco la delega ai tributi per potersi dedicare “a tempo pieno” alla fusione tra Aset spa ed Aset Holding. «Santorelli – sostiene Omiccioli – o si vuole liberare di un fardello, non essendo capace di gestire un recupero crediti per tariffe non pagate che schizza a Fano oltre il 12% (sopra ogni media nazionale) o si cerca di liberare di un impegno ma non capisce che deve assumerselo assolutamente, poiché – continua Omiccioli - la riscossione tributi, visto che è nelle mani di Aset Holding, rientra appieno nel processo di fusione delle due società Aset. In pratica vorrebbe fare uscire un problema dalla porta, ma se lo ritrova che rientra dalla finestra». Omiccioli ricorda inoltre come Santorelli avesse trasferito nel 2011 la sua delega alla Polizia Municipale per dedicarsi a quella del Turismo ed Attività economiche. «Per questo gli consigliamo – conclude Omiccioli - se non si sente in grado di svolgere il suo dovere di assessore, per di più ben retribuito, di farsi da parte e di dimettersi!»

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posta della Lista Civica Fano a Cinque Stelle di ragionare sul mercato che si svolge in piazza XX settembre. «È necessario – dice Omiccioli - appropriarsi della coscienza che la piazza, e lo spazio pubblico in genere, sono oggi alla ricerca di una propria e nuova identità di spazio di aggregazione dei più significativi nuclei sociali, centro geografico, organizzativo, morfologico della città». Il mercato in piazza non permetterebbe di realizzare operazioni di decoro fisso da parte dei privati e del Comune ma ciò non significherebbe spostare il mercato dal centro storico. «Tutt’altro. – continua Omiccioli - Il mercato è importante, è fondamentale, è parte del centro ed è parte della storia del centro, quindi non va spostato. Ma non è sbagliato pensare che possa essere riprogettato in virtù di una valorizzazione del centro. Si potrebbe pensare – conclude Omiccioli - ad una sua nuova distribuzione nelle arterie vitali del centro storico stesso, a vantaggio della categoria degli ambulanti e dei commercianti, di tutto il centro e non solo di Piazza XX Settembre». Una proposta concordata con gli operatori del settore sarà presentata in occasione delle prossime elezioni amministrative

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Nuovo direttore FOTORIFLESSIONE PROMOZIONE TURISTICA: per la Marina COMINCIAMO DAL DECORO? dei Cesari

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laria Cianci, 34 anni, fanese, è il nuovo direttore della Marina dei Cesari, il porto turistico di Fano. Cresciuta professionalmente all’interno della Marina dove lavora dal 2005, ha frequentato il Corso di Alta Cultura in Marina Management all’Università di San Marino. Dopo una breve esperienza in Inghilterra, ha collaborato allo start up di una Marina presso le British Virgin Island

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n una lettera aperta all’Amministrazione, la Confesercenti richiama l’attenzione sul decoro delle aree turistiche ed in particolare sul taglio dell’erba e la cura del verde. Una località turistica dovrebbe essere “in ordine” tutto l’anno non solamente dal 1 giugno al 15 settembre. Cosa che invece non accade, come dimostrano queste immagini scattate a Ponte Sasso il 21 maggio scorso, area che assieme a Torrette raccoglie il 65% delle presente turistiche fanesi. Tra l’altro, in questi giorni ci sono diversi turisti tedeschi in zona per le vacanze di Pentecoste che in Germania sono una tradizione

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TURISMO E CULTURA

Un mare di libri… L MAROTTA

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cco i vincitori del terza edizione del torneo di Burraco “SoleMare” organizzato dall’ASD Burraco “La Fortuna” presso l’Hotel Sole di Ponte Sasso – Marotta. Prima classificata la coppia Cavallucci e Marini di Rimini, seconda Durazzi e Senesi di Senigallia, terza Bartoccini e D’Aloja di Pesaro, quarta Orazi e Savini di Rimini, quinta Papparelli e Bartolucci di Fano

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a poliedrica Riviera di Fano, Torrette e Marotta diventa l’approdo ideale per far conoscere al raffinato pubblico della letteratura e saggistica di qualità, gli scrittori non puramente “commerciali”, emergenti o più affermati, grazie alla prima edizione di “Un mare di libri... con gusto e bellezza”, manifestazione che unisce letteratura, arte e gastronomia del territorio. Il progetto nasce da un’idea dell’Architetto Antonio Bassano, stregato dal Fascino delle Mar-

che, in collaborazione con quattro strutture alberghiere della riviera fanese ed importanti aziende agricole del territorio. L’iniziativa, partita lo scorso 20 aprile, vede come prossimo appuntamento in programma Sabato 1 giugno alle ore 17 presso l’Hotel Sole di Ponte Sasso – Marotta la presentazione del volume di Lucia Modugno “Dietro le quinte: dallo schermo al palcoscenico verità (in)confessabili” introdotto da Fiorangelo Pucci, direttore del Fano Film Festival. Ad arricchire l’appuntamento anche un momento d’arte

con le personali di pittura di Elisabetta Manghi e di scultura di Natalia Gasparucci. Al termine dell’incontro sarà possibile degustare una cena tipica locale ad un prezzo convenzionato CV

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La Croazia dal 1° luglio entrerà nell'Unione Europea Fano vive l'evento in primissimo piano perchè è dirimpettaia delle coste croate e "L'altra sponda" dista solo 84 miglia

Quando le sponde si avvicinano DI

SILVANO STELLA

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Tutto ciò che questa nostra vita esprime – pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri – tutto tende verso l’altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso”. Così scriveva Ivo Andric’, premio Nobel per la letteratura (1961), in “Racconti di Bosnia”. C’era la cosiddetta Guerra Fredda, il muro tra Est e Ovest, socialismo e capitalismo, allora: l’altra sponda, quella jugoslava, ora croata, sembrava lontanissima. Anche per le diversità sociali, economiche e politiche. Non lo è più, oggi. Perché la Croazia, appunto il paese dell’altra sponda, dal primo luglio entrerà nell’Unione Europea. Un evento che avvicina sempre di più le due coste. E che rende più piccolo l’Adriatico. Un mare che molto spesso abbraccia persone diverse, unisce lingue, affratella religioni. Un mare che idealmente, e non solo, costruisce un lungo ponte, simbolo tangibile e momento fondamentale nella storia e nella vita delle persone di qualsiasi latitudine umana. Come tante altre città dell’Adriatico, Fano vive l’evento in primissimo piano. Perché è una città di

mare, con il porto, le spiagge, le case dei pescatori e il centro storico con i viali e le vie che convergono verso la piazza principale. Perché è dirimpettaia e dista soltanto 84 miglia dalla sponda croata. Ossia, dall’Occidente all’Oriente. Prendete una carta geografica, o marittima. E fate, con la vostra fantasia, un piacevole viaggio. Magari in una mattina estiva splendida, incantevole, densa di luci, di colori, e il mare piatto. Arriverete nella località più vicina, cioè Premuda, che molti fanesi, pescatori e navigatori, conoscono. Anche se in linea d’aria sembra vicina ai Lussini, in realtà Premuda è un’isola dell’arcipela-

go di Zara: occupa una superficie di 9 chilometri e si sviluppa per 10 chilometri di lunghezza. La troverete quasi disabitata: ha appena un centinaio di abitanti, tutti residenti nelle abitazioni collocate su una suggestiva collina, centro vitale del paese. Non vedrete automobili private. Resterete estasiati dalle belle spiagge, dalle folte pinete, dall’assoluta tranquillità. Non troverete alberghi e quindi dovrete soggiornare nelle modeste ma linde case dei pescatori. Per i pasti non preoccupatevi: nei mesi estivi sono aperti tre ristoranti di buona qualità e con prezzi accessibili. Se siete curiosi, o siete appassio-

nati di storia, potrete approfondire un noto episodio della prima guerra mondiale. Questa, in estrema sintesi, la vicenda. È l’alba del 10 giugno 1918. Davanti a Premuda si scatena una furiosa battaglia tra due navi austro – ungariche e due Mas (acronimo di motoscafo armato silurante) italiani. Il Mas del comandante Luigi Rizzo da una distanza di 300 metri lancia entrambi i siluri contro la corazzata austro - ungarica“Santo Stefano”, affondandola con tutto l’equipaggio. Caso curioso: il fuochista di quel Mas si chiamava Giuseppe De Fano. In qualche modo, c’è di mezzo anche Fano. Coast to coast. Si sa che da Fano, soprattutto d’estate, centinaia di yacht o barche di diverso genere, grandi o piccole, si recano dall’altra parte dell’Adriatico (per non parlare dei motopescherecci che, molto spesso, superano le acque territoriali internazionali e vanno a pescare quasi a ridosso delle isolette dalmate). Non tutte, è ovvio, puntano la rotta verso Premuda. Ci sono altre località, come Zara, Sebenico, Spalato, Dubrovnik, con un grande fascino turistico e paesaggistico. Chiaro, dunque, l’interesse di co-

loro che navigano l’Adriatico l’interesse verso la Croazia che finalmente entra nell’Unione . In primo luogo perché salteranno le code alla dogana. Si prevedono controlli doganali a campione, invece dei controlli individuali, si riveleranno un vantaggio per tutti. Ci sarà, in ogni caso, meno burocrazia in entrata e in uscita. Oltre tutto, gli operatori turistici si augurano che sia tolta la non trascurabile tassa di stazionamento, cioè di navigazione nelle acque territoriali croate. Insomma i transiti, nel rispetto della convenzione di Schengen, miglioreranno sotto ogni aspetto. Una considerazione, per concludere. La Croazia ha compiuto passi da gigante in campo turistico. Dopo la fine della drammatica e odiosa guerra interetnica, quella degli Anni Novanta, ha saputo organizzarsi e sfruttare convenientemente le sue coste. Le presenze aumentano perché, oltre alla bellezza del mare e della natura, i turisti sono attratti dai prezzi favorevoli. Un particolare che, in tempi di crisi economica, dalle nostri parti non è stato recepito. Con la Croazia più vicina qualcosa muterà. Inevitabilmente

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Luciano Anselmi

L'eredità culturale di Luciano AL CIRCOLO "LE FONTANELLE"

Una serata per Fofo

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michevole incontro degli Amici di Foffo tenutasi a Fano al Club “Le Fontanelle” il 9 maggio u.s., ha ottenuto un pieno successo di pubblico. Il ricordo dello scomparso Adolfo Cristiano (Fofo) ha commosso tutti e il Prof. Alberto Berardi ha contribuito a ciò ricordandone la poliedricità e la condivisione di molte cariche cittadine. L’organizzatore Mario Berardi (grande Amico di Foffo) merita un plauso anche per avere proposto come sede una graziosissima oasi

serena nella città. Un ringraziamento al come sempre cortesissimo Presidente del Club Pietro Guidi e ai Soci. Felicissimo il momento della lettura delle poesie in vernacolo degli stessi autori Ermanno Simoncelli, Rino Magnini, Mario Berardi e Francesco Pascucci che hanno ricreato il clima delle serate tanto amate da Foffo ed hanno visibilmente commosso i familiari di Cristiano presenti in sala. La serata si è conclusa con un rinfresco offerto dalle Socie delle Fontanelle ed una cordiale stretta di mano dei convenuti.

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POESIA

DIALETTALE

E DOP DIC CHE UN S’INCASSA... di Marius Era giù ‘l mar, stava guardand el sol che sa i gabian giucava a nascundin, quand ho sentit tuna’ ‘ste esatt parol che niven giù dal Ciel per no’ purtin. “Ragassi, ji so’ stuf un gran bel po’! V’ho dat tant e pu’ tant de ch’le ucasion che adess en c’la fag più,proprj en el so... c’è un limit anca al fatt de essa bon. Erii un tantin più bassi del normal e avet v’lut ch’v’crescessa la statura... Va ben, v’ho v’lut da’ ment e -ben o mal- ho alsat de qualca tacca la misura. Parecchi de vujalter er’ne bruttini tant da nascond’se a j occhi d’l’ altra gent; ade’-e l’ho v’lut ji- sit tutti b’lini, anca el più deficient dj deficient. C’avevj i pej anca in tel cervell cum chj scimmion ch’en vostri parent; ho v’lut a tojve anca ‘ste ruvell e adess sit tutti lisci,

sensa gnent. Sol che manca ‘sta grasia giva ben; in tun ‘sta bella pell sensa più ‘n pel c’avet miss ferr, inchioster e tutt’ sti v’len e sit cunvinti d’ave’fatt rob bell. Le donn... oh, d’le donn cu ho da di’... v’lev’ne essa pari in fatt d’inteligensa; ji j ho dat ment e cum è gita a f’ni’? han superat ma l’òmin in scemensa! Soffren tremendament per essa bell, per ariva’ magara t’la tivù... qualcuna pu’ce lascia anca la pell. Dit’me vujalter, cu’ v’ho da di’ de più? Per en parla’ de quel che fat tel mond, rob che te fann scappa’ da la ragion: le guerr, le cosch, le logg, i gir in tond e avet distrutt tutt le rob più bon. Ade’ da ‘ste triangul tra le nuvul voj proprj chiuda ‘st’occhj, en dav più ment. Anca s’muntat in pied sopra le cupul en ve voj sta’ a senti’, en fag più gnent! Eh, cat ! Cu è...va ben a essa bon, anca el più calm dj mar sa’l vent s’incassa!!! D’ora in avanti darò la mj attension Cu so, ma i gatt, ma i can, ma n’altra rassa.” ...In t’l’ asculta’ in silensj ‘ste parol me so’ sentit accapuna’ la pell. Ho pensat, vedend scumpari’ el Sol: me sa che tuccarà ved’ne d’le bell!

Devo ammetterlo, mi sbagliavo. A cinque anni dalla morte di Luciano Anselmi scrissi: “Credevamo allora che niente sarebbe stato più come prima ma abbiamo continuato a vivere come se egli non avesse mai attraversato la nostra esistenza”. Oggi capisco il mio errore. Era vera la prima impressione. A Fano non c’è più nessuno con cui dibattere, con cui litigare, con cui parlare. Non c’è più neppure un luogo in cui andare. Neppure uno di quei luoghi modesti che Luciano illuminava con la sua sola presenza. Una città morta. Oggi molti, troppi nella nostra città, si vantano di non aver mai letto un libro. L’ignoranza regna sovrana. La borghesia intelligente si è chiusa in se stessa ed i barbari hanno preso il potere. Quei barbari contro cui Luciano aveva lottato per tutta la vita. Barbari non perché non hanno studiato ma perché non vogliono studiare. Suppliscono alla cultura ed alla morale con l’astuzia ed il relativismo etico ad essa connesso. Roba da spavento. “Dai nemici intelligenti e colti ti puoi difendere ma dagli stupidi ed ignoranti è impossibile” diceva Luciano citando l’amato Flaubert il cui “Bouvard e Pécuchet” divenne riferimento letterario costante dei suoi ultimi anni. "Molte serate di nebbia" e "Molte serate di pioggia" sono passate dalla sua scomparsa, quasi quante quelle passate insieme a parlare, bere e fumare al "Vicolo". A parlare con pochi amici di letteratura, il grande amore e di politica, il sogno segreto. Dopo tanto girovagare si tornava però sempre a "Gramignano" il bel romanzo che piaceva a Vittorini pubblicato da Cappelli nel 1966 dopo l'uscita semiclandestina di "Niente sulla piazza" del 1960, l’opera in cui aveva narrato la struggente vicenda della tragedia famigliare da lui personalmente vissuta nel contesto dell'ultimo conflitto ad Arcevia. Una vicenda che come sanno bene i lettori di Anselmi percorre come un fiume carsico tutta la sua opera. Più voleva allontanarsi da essa e più

Luciano Anselmi ritratto da Emilio Furlani nel 1981

come in un vortice ne era inghiottito. Non riuscì mai a dimenticare e neppure a perdonare, solo una volta in casa di un amico fu possibile analizzare la vicenda lucidamente, nel suo contesto storico. Ma torniamo a "Gramignano" che tanto aveva fatto discutere a Fano per la non difficile individuazione del personaggio che aveva dato il nome all'opera, individuazione che Anselmi sempre si affrettava sdegnosamente a smentire con le parole di Gustave Flaubert rivolte a chi gli chiedeva notizie sulla vera signora Bovary: "Madame Bovary c'est moi" e quindi a troncare il discorso. Luciano Anselmi, oggi lo comprendo, scriveva per gli altri, viveva per gli altri. Più si isolava e più partecipava. Aveva letto tutti i libri ed aveva provato la stanchezza della carne. Lunghe notti passate a scrivere con l'orrore della pagina bianca e con il sogno che il prossimo romanzo sarebbe stato l'ultimo, non per il successo di pubblico ma per il riconoscimento definitivo del suo valore artistico da parte delle persone che per lui contavano. Due volumi di testi teatrali, i gialli del commissario Boffa, il Diario che si ostinava a chiamare alla francese "Journal", i romanzi, le poesie, gli studi su Proust e quelli sul più grande dei pittori fanesi che egli tanto amava: Emilio Antonioni. Persino una fiaba: "Tapioca" pubblicata da Gilberto Bagaloni

Editore con prefazione di Gianni Rodari e presentata in un albergo cittadino dall'allora Ministro della Difesa. Viveva in una dimensione europea con una particolare predilezione per la cultura francese ma aveva scelto di abitare in provincia, a Fano d'inverno ad Arcevia d'estate e con non malcelato snobismo si vantava di non essere mai andato a Pesaro negli ultimi trenta anni e ad Urbino negli ultimi quaranta. So io quanto mi costò riuscire a portarlo in casa del regista Leandro Castellani nella campagna di Fano per parlare della trasposizione in TV dei suoi gialli con il commissario Boffa, versione italiana dell’amato Maigret. Aveva a Fano la stima e l'affetto di Fabio Tombari, Valerio Volpini, Franco Battistelli, Gabriele Ghiandoni e Tonino Casanova ma Mario Luzi, Carlo Bo, Raffaele Crovi appena giunti a Fano chiedevano di lui e ricordo di aver dovuto riparare con una certa fatica ad una dimenticanza scortese del Comune che non lo aveva invitato all'incontro della cittadinanza con Giovanni Spadolini allora Presidente del Consiglio. L’ incontro tra loro fu di quelli che non si dimenticano e le foto lo dimostrano. Detestava i politici non tanto per quello che erano ma per quello che avrebbero potuto e dovuto essere. Lo diceva e lo scriveva. Chi non ricorda la terribile invettiva contro i politici fanesi della seconda parte de: “Gli anni e gli anni”. Per lui la politica cominciava e finiva con De Gaulle. Nessuno in Italia resisteva al confronto. Nobile anche nel disprezzo. La sua ostilità era ricambiata fino alla ingiustificata ed ingiustificabile assenza ai suoi funerali degli amministratori pubblici di allora. Il più grande scrittore della nostra comunità se ne andava ed il potere non offriva neppure l'onore delle armi. Riposa in pace Luciano, comunque. Quando toccherà a loro ci saranno la banda, i cavalli con i pennacchi e qualcuno in frac farà il discorso: ma nessuno piangerà come noi abbiamo pianto per te

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Cartoceto TRA I TEMI TRATTATI LE ANTENNE E LA QUESTIONE FORNACE

L’amministrazione ha incontrato i cittadini LUCREZIA

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n incontro organizzato dall’Amministrazione si è svolto il 9 maggio nella sala comunale per discutere di alcune problematiche. Si è parlato di antenne, di inquinamento elettromagnetico in merito ad un’interpellanza presentata dalla Lista Civica “Fare Comune”. Documenti alla mano è stato dimostrato che l'amministrazione ha sempre espresso parere sfavorevole nelle varie conferenze dei servizi a cui hanno partecipato anche Arpam e Asur le quali hanno invece dato il loro assenso alle richieste delle ditte installatrici.

«Fare opposizione dopo che una Conferenza dei Servizi ha dato il suo assenso – ha detto il sindaco Valeri – significa automaticamente trovarsi a pagare i danni. Una sentenza del Consiglio di Stato di gennaio 2013 – continua la Valeri – afferma che un regolamento che non viene fatto con uno studio preciso sulle coperture dei segnali non ha alcuna utilità. La stessa sentenza sancisce inoltre che, nel caso di installazione di impianti di telefonia mobile, la determinazione “di profili di tutela della salute pubblica” spetta in via esclusiva allo Stato, non alle regioni tanto meno ai comuni. Spesso anche

ALTOLÀ DEI RESIDENTI

Gli ORTI per anziani per ora... sono mORTI LUCREZIA

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l progetto per la realizzazione di orti pubblici per anziani ha subito uno stop in quanto sembra che i residenti nell’area dove sarebbero stati localizzati gli appezzamenti di terreno, avrebbero raccolto delle firme sollevando la questione del traffico veicolare e del possibile fastidio ai cittadini che vivono nella zona. Il comune ha quindi incontrato questi residenti e si è detto disponibile a ricercare un’altra area, diverse sono le ipotesi allo studio. «È nostra intenzione andare avanti con questo interessante progetto – ha detto il sindaco Valeri – certo è che il concetto di orto urbano non può essere realizzato fuori dall’abitato, altrimenti che orto urbano sarebbe?» CV

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noi come comune – ha concluso il sindaco – ci troviamo disarmati di fronte a questo tipo di richieste che purtroppo fanno i conti con una sempre crescente necessità da parte delle compagnie telefoniche di coprire adeguatamente le aree per offrire un servizio ottimale ai loro clienti». Durante la stessa riunione è stata anche chiarita la posizione dell’Amministrazione in merito alla fornace di via S. Anna e alla situazione difficile in cui si trovano i suoi dipendenti. Al tavolo convocato dalla provincia, il comune ha dimostrato la sua volontà di andare incontro alle necessità

«Il Comune ha sempre espresso parere sfavorevole nelle varie conferenze dei servizi sul tema installazione antenne» della proprietà allungando i termini della convenzione d’utilizzo della cava esistente, considerato che negli ultimi due anni la cava è stata praticamente inutilizzata.

MARTEDì 28 MAGGIO A LUCREZIA

PRESENTAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

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LUCREZIA

pesso pensiamo alla protezione civile come a una struttura autonoma, da utilizzare esclusivamente negli interventi emergenziali e che intervenga per affrontare direttamente le conseguenze di un evento calamitoso. In realtà ultimamente, l’attività di protezione civile ha approfondito sempre più le tematiche della previsione e prevenzione, con l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi di un evento calamitoso prima che questo degeneri in emergenza. Tuttavia, pur lasciando alle autorità competenti le azioni di soccorso, la previsione non può prescindere dal coinvolgimento della popolazione. Rendere partecipi i cittadini alle attività di protezione civile riveste un ruolo decisivo, soprattutto perché l’efficacia delle azioni compiute in situazioni di emergenza, è strettamente collegata alla preparazione e alle conoscenze del territorio da parte della popolazione esposta. Persuaso da questo principio, riten-

go che informare dei rischi presenti nel nostro territorio, sui potenziali effetti dannosi e sulle misure di auto-protezione da adottare, assume valenza strategica al fine di mitigare il rischio. A tal fine è organizzata un’assemblea pubblica per martedì 28 maggio, alle ore 21, nella sala riunioni sotto la scuola media, dove sarà presentato il gruppo comunale di protezione civile e illustrato e descritto il piano di emergenza comunale, approfondendo tematiche quali il rischio sismico e idrogeologico del nostro Comune, e quali modelli e interventi adottare in caso di calamità. È indispensabile offrire occasioni in cui la cittadinanza

sia informata e formata, al fine di diffondere la “cultura di protezione civile”, dove la popolazione diventa un tassello fondamentale e parte integrante della materia. Sono convinto che il “sistema di protezione civile” funziona se questo è costituito partendo dal basso, con un connubio fruttuoso tra cittadini e l’Amministrazione Comunale. I cittadini non devono essere la parte sociale che subisce passivamente eventuali danni o disagi causati da eventi calamitosi, ma divenire una componente attiva perché ciascuno sappia come comportarsi e cosa fare in caso di emergenza. La popolazione è tenuta a conoscere i rischi del territorio e mettere in atto tutti quei comportamenti preventivi, agendo all’unisono con le forze preposte, ciascuno secondo la propria funzione e ruolo. L’assemblea pubblica è un’occasione fondamentale per divulgare e rendere noto importati informazioni e modelli d’intervento MATTEO BARTOLI, ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE

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Sul tavolo del comune è arrivata anche la richiesta di apertura di una nuova cava da parte della proprietà di cui si attende però tutta la documentazione necessaria AM

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DOMENICA 2 GIUGNO

Camminata storica dell’Avis LUCREZIA

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Avis di Cartoceto-Lucrezia organizza domenica 2 giugno la tradizionale Camminata storica. L'appuntamento è alle ore 9.30 nella piazza della chiesa di Ripalta da cui si partirà per una visita guidata del centro storico del borgo guidata da Giovanni Pelosi, storico ed ex dirigente scolastico di Lucrezia. Il programma prevede poi la visita alle aziende agricole "Brunetti" e "La Ripe". Alle 12.30 il gruppo partecipante si trasferirà al convento di Santa Maria del Soccorso di Cartoceto dove l’Associazione “Ripalta e i suoi amici” organizzerà e preparerà il pranzo. La quota di partecipazione è di Euro 15 (Euro 10 per i donatori iscritti all'Avis). Le adesioni si raccolgono entro il 29 maggio. Info 335.5778504 (Vampa Gabriele)

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013

GLI ATTIVISTI SI INCONTRERANNO IL 12 GIUGNO

Costituito il "Movimento 5 stelle Cartoceto"

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LUCREZIA

i è costituito il Movimento 5 stelle di Cartoceto (www.meetup. com/Movimento-5-Stelle-Cartoceto-una-cittadina-dei-cittadini) che farà un "incontro attivisti" il giorno 12 Giugno ore 21.15 nella sala comunale sotto la scuole media. «Il movimento 5 stelle di Cartoceto - come riporta il messaggio di presentazione sul sito - nasce per essere vicino al cittadino, per aiutarlo a migliorare la vivibilità della sua città, per colmare la distanza tra gli uffici del comune e la cittadinanza, ascoltando le proposte e le critiche per migliorare la qualità di vita degli abitanti del comune. Il movimento è propositivo, migliorativo, innovativo, svincolato da logiche di partito, qui non si parla

di destra o sinistra ma di problemi, soluzioni e migliorie. Esempi concreti sono: raccolta differenziata (ci piace fatta con questa metodologia o possiamo migliorarla come in altri comuni modello del nord Italia? I rifiuti organici che diligentemente raccogliamo dove vanno a finire? ...) Efficenza energetica: l'illuminazione della nostra cittadina è al passo con i tempi, quanto ci costa, possiamo investire in forme nuove di illuminazione per abbattere i co-

sti? I nostri figli hanno una struttura comunale gratuita dove possono dar sfogo alle loro passioni, confrontarsi, crescere? I più deboli sono stati informati adeguatamente sugli aiuti che possono ricevere? Quelli già previsti sono sufficenti? Le tematiche da trattare sono tante e tutte molto interessanti perchè ci riguardano da vicino. Quello che è sempre mancato è la vicinanza delle istituzioni al cittadino, sono loro a nostro servizio e non il contrario. Gli orari degli uffici comunali sono adatti alla nostra vita lavorativa? Attualmente spesso siamo costretti a chiedere permessi lavorativi per le pratiche burocratiche da sbrigare negli uffici comunali, possiamo cambiare qualcosa? Gli asili hanno orari compatibili con la vita familiare e lavorativa dei cittadini? Esistono possibilità di cambiarli a nostro favore? Perchè non è presente una rete wireless gratuita su tutto il territorio del comune? Al giorno d'oggi pensiamo sia un diritto informarsi in modo gratuito»

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Ciclismo e ricordi... È

uno sport che da anni fa battere il cuore ad una grande moltitudine di gente, senza ombra di declino è il ciclismo (il ciclismo come attività sportiva risale al 1870). Tutti hanno un’esperienza personale della bicicletta, tutti hanno provato a percorrere una strada disagevole, una salita o uno sterrato e perciò penso che tutti sappiano apprezzare ed ammirare i campioni del pedale. La mia prima maglia era vecchia e stinta ed aveva tre tasche: una sul petto, larga come una busta di avvocato, altre due sulle reni, profonde come le bisacce di un frate. Anche la bicicletta era usata, ma aveva due ruote che brillavano nei raggi sottili. Cominciai a rullare a quaranta all’ora (forse meno), a percorrere strade polverose, salite ripide e veloci discese. Accadde così che arrivò il giorno

ABUSI

Abusi, quando la conoscenza fa la differenza

LUCREZIA

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i è conclusa con un appuntamento dedicato al gioco patologico, la serie di incontri dedicata agli abusi organizzata dalla Consulta delle Associazioni di volontariato in collaborazione con l’Assessorato alla famiglia e servizi alla persona di Cartoceto. E’ di questi giorni la notizia che in alcuni comuni del nord Italia le Amministrazioni si stiano attivando con dei regolamenti ad hoc per impedire che sale gioco vengano aperte in prossimità di scuole, ospedali, etc. Nell’incontro di Lucrezia è stato messo in evidenza il paradosso di uno Stato che promuove il gioco “consapevole” e che allo stesso tempo spende cifre importanti a causa dei costì sociali che una dipendenza può creare: perdita di soldi quindi povertà, crisi e drammi famigliari da gestire. La piaga del gioco patologico interes-

45 anni insieme della competizione: prima gara, prima sconfitta, un po’ di delusione. Poi arrivarono gli anni migliori della carriera anche se la lotta per il primato fu lunga ed incerta. Molti piazzamenti e solo alla fine qualche vittoria. Un giorno tornando a casa malconcio per una rovinosa caduta, cercai di scusarmi e di far capire il mio dramma: “Volevo vince-

re!”. Mia madre rispose: “Ma non potevi andare più piano benedetto figliolo?”. Come si fa a far capire certe cose a mamma Chiara? Perché è vero che chi va piano va sano e va lontano, ma è una regola che non si addice a chi vuol diventare un (grande) campione. Meglio tacere e sorridere. In famiglia si è sempre incompresi! GIANNI BARBERINI

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Auguri a Silvio e Luciana Il 26 maggio Silvio Tonucci e Luciana Ambrosini festeggiano 45 anni di matrimonio. Auguri dalla figlie Monia e Marika, dai generi Giacomo e Angelo e dalla nipotina Giulia

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sa ormai diversi soggetti anche nel nostro territorio, anche se, come è stato detto durante l’incontro, “il giocatore patologico è l’ultimo ad ammettere di esserlo”. E’ importante sapere che l’Azienda Sanitaria ha istituito a Fano un servizio di aiuto gratuito a cui possono rivolgersi sia i diretti interessati che i loro famigliari (info 331.8166124 – progetto playoff@gmail.com). Nei precedenti incontri si è parlato invece di donne, di alcol, di violenza e di disturbi del comportamento alimentare come bulimia e anoressia. La buona partecipazione agli incontri ha dimostrato che c’è necessità da parte delle persone di conoscere queste problematiche che non sono così poi lontane da ciascuno di noi. Questo è sicuramente uno stimolo per la Consulta di volontariato a procedere sulla strada intrapresa di formazione e informazione rivolta alla cittadinanza AM

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Saltara SABATO 1 GIUGNO

VISITABILE FINO IL 30 GIUGNO

LA 1a FESTA DEI NONNI E NIPOTI

Bicicletta e leggi della fisica: una mostra al Museo del Balì

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CALCINELLI

Associazione “Vivere Sereni” organizza la prima festa “Crescere insieme nonni e nipoti” in occasione del Concorso organizzato con le scuole dei comuni di Cartoceto, Montemaggiore, Saltara e Serrungarina che ha coinvolto 19 classi e ben 300 studenti. Sabato 1 giugno dalle 16 presso la Piazza Dal Metauro, di fronte la delegazione comunale saranno presentati e premiati i lavori delle scuole. Sono previste scenette dialettali e le testimonianze di Marco Manoni e Rodolfo Tonelli. In caso di maltempo la manifestazione si tiene presso la Sala Rossa, nei locali della delegazione comunale

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Q

SALTARA

uale migliore modo per celebrare il Giro d’Italia che, da pochi giorni, ha fatto tappa a Saltara, se non allestire una mostra a tema nel Museo del Bali, andando ad indagare l’aerodinamica di una bicicletta, il peso di un telaio e quanti modi di pedalare ci sono? Inaugurata lo scorso 12 maggio la mostra “Su due ruote” presenta al visitatore aspetti interessanti di un oggetto quotidiano che però interagisce con le leggi della fisica. Un allestimento semplice ma efficace curato dalle professionalità interne al museo. È possibile valutare il calore sviluppato da una frenata e paragonarlo a quello di un palmo di mano, si può vedere come la fibra di carbonio possa di-

Una delle operatrici del museo del Balì mostra alcuni oggetti esposti

ventare un leggerissimo telaio per bicicletta, quindi rigido, ma anche materiale morbido come una stoffa. Interessante, l’attrito esercitato dalla gomma sui vari tipi di superficie: fondo stradale, ciotolato, sanpietrini. Curiosa anche

Giro di teglie: la serata dei mille M SALTARA

ille presenze almeno, tra invitati e staff, alla manifestazione “Noi che aspettiamo il giro – Cena giro di teglie” organizzata lo scorso Venerdì 10 maggio presso il Bocciodromo Comunale. Inizialmente pensata in maniera più coreografica lungo via Flaminia, la minaccia di pioggia ha obbligato il trasferimento al chiuso. Gli organizzatori ci dicono che tante sono state le richieste a cui purtroppo sono stati costretti a dire di no. «Era da tanto tempo che il paese non si ritrovava insieme così numeroso per condividere e festeggiare un evento così importante – ha commentato Andrea Cappellini di Asem, l'Associazione Esercenti Valle Metauro - Grande soddisfazione da parte dell’Associazione, che proprio in questi giorni compie il suo primo compleanno e che dagli otto aderenti iniziali oggi conta ben 54

Gli organizzatori fanno festa al termine della serata

aziende a dimostrazione che “l’unione fa la forza”. A questo punto dei ringraziamenti sono doverosi: a tutti coloro che hanno partecipato alla serata, al Gruppo Scout di Calcinelli che rappresenta una vera risorsa per la comunità, alla Polisportiva “Omicioli” grazie alla quale è arrivata la tappa, al Ciclo Club Calcinelli, al Comune di Saltara con i suoi dipendenti, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa Italiana, alla Cooperativa Tre Ponti, a Michele

Ceccarelli e Daniele Bacchiocchi per la logistica, ai Carabinieri in pensione e al Comando di Polizia locale per la gestione del traffico e dei parcheggi, all’AVIS di Calcinelli, al Gruppo Podistico Calcinelli, allo staff del Bocciodromo comunale, al Moto Club Dragone, al gruppo Master-Chef Calcinelli e a quei privati che hanno supportato l’iniziativa: Pescheria Rita, Curzi Vini, La Rovere, PMP, foto Gionata e Radio Esmeralda»

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la galleria del vento ricreata in un vaso gigante che dimostra come un corpo che si muove in un fluido reagisce all’attrito. Scoprirete così che cos’è il numero di Reynolds, un parametro che permette di capire come si muovono le navi o gli

aerei costruendo solo dei piccoli modelli in scala. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione di Green Bike di Fossombrone e Prochima di Calcinelli e sarà visitabile fino al 30 giugno negli orari di apertura del museo AM

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013

Montemaggiore 25 MAGGIO

"Puliamo il fiume Metauro" Quarta edizione della giornata organizzata dai cacciatori

VILLANOVA

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abato 25 maggio si tiene la quarta edizione della pulizia del fiume organizzata dalle associazioni venatorie C.P.A. Sport e Federcaccia dei comuni di Montemaggiore, Piagge e San Giorgio. Parteciperanno anche le scuole medie di Montemaggiore, i G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) e la Protezione civile di Montemaggiore. L’appuntamento è fissato alle ore 9.00 presso il ponte di Villanova

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2 GIUGNO: INSIEME IN BICICLETTA

Pedalata in comune Q VILLANOVA

uest’anno le due consuete iniziative proposte dal Circolo Acli Metauro di Villanova, Pedalata per la vita e dall’Amministrazione Comunale, Pedala la Repubblica, si uniscono in un’unica giornata denominata “Pedalata in Comune”. Il 2 giugno alle ore 17 dal Parco di Villanova prenderà il via la terza edizione della pedalata non competitiva, aperta a tutti i cittadini senza limiti di età, che attraverserà tutte le frazioni del Comune. È l’occasione per uscire e passare un pomeriggio all’aria aperta, per condividere un momento di sensibilizzazione nei confronti della vita tutta, dei suoi valori più importanti e, dato che il 2 giugno indica una data di nascita, del valore della no-

stra Repubblica. Al rientro, intorno alle 18.30, nel piazzale dell’Acli, è previsto un momento conviviale con una semplice merenda l’esibizione del gruppo musicale locale “Anima Vagus”. Alla manifestazione aderiscono gran parte delle associazioni Comunali e l’Istituto Comprensivo “G. Leopardi”. «Un sentito ringraziamento – dice il Sindaco Verdini – va alle forze di polizia municipale e ai volontari che saranno impegnati per garantire il servizio d’ordine lungo il percorso»

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Campestre in …avis

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MONTEMAGGIORE

abato 18 giugno i ragazzi della Scuola secondaria di Montemaggiore hanno partecipato ad una corsa campestre organizzata in collaborazione con la sezione Avis “Ilaria e Michele”. In una splendida mattinata di sole, i ragazzi si sono ritrovati in via Mario Luzi per gareggiare. Con entusiasmo e allegria hanno affrontato il bellissimo percorso

attorno alle mura, alla presenza di molti genitori che li incitavano e applaudivano. Al termine i primi tre maschi e le prime tre femmine di ogni categoria sono stati premiati con una medaglia. A tutti i partecipanti è stata offerta una meritata merenda. Un ringraziamento al Dirigente Scolastico e ai docenti per la collaborazione e la disponibilità e all’Amministrazione Comunale per la sistemazione del percorso di gara

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VII MEMORIAL ANDREA TOMBARI

IL RICORDO DI UN GIOVANE CAMPIONE

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MONTEMAGGIORE

ante sono le medaglie e tanti sono i trofei esposti a casa di Andrea Tombari a testimoniare la grande passione e la grande tenacia avuta nello sport. Il valore più grande di cui nessun trofeo può parlare è però quello umano. Andrea, scomparso nel 1996 a 25 anni, era una persona discreta, generosa, semplice, rispettosa e amorevole verso tutti, in famiglia, nel gruppo di amici, nella squadra di calcio, nella parrocchia, nella comunità locale. Fin da piccolo aveva una predisposizione per il calcio e dal campo di Montemaggiore è passato prima al Sant'Angelo in Vado e poi al Cesena, che per motivi di salute, ha segnato la sua ultima tappa da professionista. L'ultimo impegno sportivo nel calcio è stato quello di allenatore della squadra giovanile del Montemaggiore. «Il torneo a lui dedicato - ci raccontano i familiari - non è per un semplice gesto commemorativo ma è un inno alla vita, è la testimonianza della sua presenza tra noi. Ringraziamo il buon Dio e i nostri angeli custodi per ciò che operano istante dopo istante nelle nostre vite che, diversamente, non potrebbero essere così ricolme di pace e di letizia»

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IL TORNEO DI CALCIO A 4 Si terrà presso il campo di calcio parrocchiale dal 20 giugno al 20 luglio. È rivolto a ragazzi che non abbiamo superato i 22 anni di età. Si gioca in 3 più il portiere. Per ogni squadra potranno essere in campo massimo 2 tesserati. Le iscrizioni si raccolgono entro il 15 giugno ed è prevista una quota di partecipazione di Euro 120 per ogni squadra Info 339.1190951 (Federico)

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1984 - Andrea Tombari alza il trofeo ricevuto come miglior giocatore [sotto] La squadra del Montemaggiore Andrea è al centro del gruppo con le braccia alzate [in basso] Dopo l'esperienza nella Vadese e nel Cesena Andrea ha allenato i ragazzi del Montemaggiore

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013

Serrungarina

Unione Roveresca

SCUOLA / IL PROGETTO "CRESCERE NELLA COOPERAZIONE"

L'OPERA DEI CONIUGI AUGUSTO E MARIANNA EVANGELISTI

Cooper3: lavorare insieme vale di più!

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TAVERNELLE

Associazione Cooperativa Scolastica Cooper3 della Scuola Primaria di Tavernelle ha partecipato alla Festa degli Alberi di Mombaroccio dove è stato allestito uno stand, al pari degli altri espositori. Sono stati venduti, sotto forma di pesca, oggetti artigianali realizzati dai bambini. Già alle 19 tutti i prodotti erano venduti, un successo quindi! Un’esperienza molto importante per i ragazzi perché in questo modo legano la realizzazione di un guadagno alle loro capacità imprenditoriali. L’Istituto Comprensivo di Montefelcino aderisce a “Crescere nella cooperazione”, importante progetto regionale promosso localmente dalla BCC del Metauro, attraverso l’impegno del Dirigente Scola-

50 anni

Auguri a Cristina Cristina Traiani ha compiuto 50 anni il 21 maggio. Auguri dai figli Simone e Michela e dal marito Gianfranco. “Al nostro vulcano di energia e simpatia auguri carissimi da tutti i tuoi amici… a quando la torta?”

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stico dott. Candio Curina e delle insegnanti tutor Oretta Lucarelli e Luciana Antonioni. Oltre agli studenti della classe quarta, aderiscono alla cooperativa anche altri studenti che oggi frequentano la prima classe della scuola secondaria a Montefelcino e Saltara, continuando l’esperienza iniziata l’anno precedente. I bambini hanno inoltre fatto visita alla cooperativa Campo di San Martino del Piano e si sono recati presso lo sportello della BCC a Tavernelle a versare l’utile ottenuto dalla pesca. C’è grande attesa per il 5 giugno, giorno della manifestazione conclusiva del Progetto regionale nella prestigiosa sede del Teatro delle Muse di Ancona, dove i ragazzi metteranno in scena un piccolo spettacolo

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Una eredità tuttora viva

Foto di gruppo con gli ospiti argentini e i sindaci di Orciano e San Giorgio

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ORCIANO

iornata storica quella di lunedì 13 maggio per i paesi di Orciano e di San Giorgio i cui Sindaci hanno accolto ufficialmente l’ingegner Miguel Angel Sanmartino, la consorte Olga e la loro amica Nelva che traduceva dall’italiano allo spagnolo e viceversa, perché gli ospiti provenivano dalla città di Cordoba in Argentina. A che si doveva la visita e perché gli ospiti venivano ricevuti formalmente dai Sindaci dei due Comuni? Parliamo di Marianna Branchini nata nel 1864 a Poggio, frazione di San Giorgio, che a 19 anni aveva sposato Augusto Evangelisti di Orciano. Il quale dopo circa tre anni partiva per l’Argentina dove la giovane sposa coraggiosamente lo raggiunse tre anni dopo, per lavorare insieme in una grande azienda agricola, lei addetta a pulire le stalle, ma ben presto incaricata dell’approvvigionamento dei cibi per i proprietari e gli operai e Augusto a responsabile dell’azienda. Nel 1900 i due coniugi, con

un prestito del datore di lavoro, acquistarono un’azienda di 2400 ettari dove coltivarono grano caffè e cotone ed allevarono bestiame, favoriti poi dalla costruzione della ferrovia sulle loro terre che assicurò commerci e profitti. Nel 1910 Augusto si ammalò e i due sposi sperando in cure migliori salparono per l’Italia, ma l’Evangelisti morì a Salsomaggiore. Marianna sola, senza figli, trovò conforto presso una clarissa di Sassoferrato. Tornata poi in Argentina per provvedere all’azienda e nel 1918 rientrata in Italia per trasferire le spoglie del coniuge ad Orciano, qui venne a sapere che l’Amministrazione comunale intendeva costruire un asilo infantile che lei decise di finanziare interamente. Sorse così l’Asilo Coniugi Evangelisti inaugurato il 15 novembre 1920. Dopo cinque anni le fu richiesto dal Sindaco di San Giorgio un aiuto finanziario per un uguale scopo e la generosa benefattrice provvide totalmente al secondo Asilo Coniugi Evangelisti inaugurato il 28

ottobre 1927. Marianna morirà il 4 novembre 1956 a Rojas. Il signor Sanmartino voleva vedere gli asili infantili eretti dalla sua illustre parente in ambedue i paesi, ma non si aspettava la calorosa accoglienza da parte dei pubblici amministratori e di numerosi cittadini di Orciano e di San Giorgio che hanno accompagnato gli ospiti nella visita ai due edifici della scuola materna presenti i piccoli alunni, segno che la generosità di Marianna Branchini Evangelisti produce ancora frutti. Sono seguite visite alla cappella Evangelisti nel cimitero di Orciano, alla frazione del Poggio e alla chiesa di San Pasquale frequentata da Marianna e ai luoghi storici dei due Comuni. Nella giornata non sono mancati momenti conviviali, a mezzogiorno al Castagno di Orciano e alla sera nella Sala Comunitaria di San Giorgio, conclusi dallo scambio di doni, da tante foto e da calorosi abbracci al signor Miguel che con la sua visita rendeva idealmente presente la signora Marianna SILVANO BRACCI

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SPORT TAEKWONDO

APOCALYPSE NOW

Per l’Alma la retrocessione S C è l’inizio della fine? I FANO CALCIO /

DI

ANDRO

ANDELORA

l suicidio perfetto. Ovvero, come farsi del male da soli e riuscirci al meglio. Con lucida, perseverante, letale follia. I protagonisti (tutti, nessuno escluso) dell’aberrante, assurda stagione granata hanno giocato per mesi alla roulette russa sulla pelle dell’Alma, passandosi la pistola di mano in mano e quasi invocando, nella loro stupida incoscienza, che venisse esploso il colpo fatale. Pallottola che alla fine è inesorabilmente partita. E c’è scappato il morto. Era inevitabile, pura utopia essendo il solo pensare che potesse andare diversamente. Una squadra composta da molti, troppi ex calciatori (nel senso che poco o nulla sono ormai capaci di dare al football), da elementi che giocatori non lo sono ancora (in virtù di personalità ed esperienza del tutto insufficienti per la categoria) e da altri che invece non lo saranno mai (stante la broccaggine comprovata) non poteva pretendere nulla di più del poco che ha raccolto lungo il torneo. Attraversato con insulsa scempiaggine che ha partorito solo un’inguardabile galleria di orrori a favore di rivali anche modesti cui non è parso vero di trovarsi al cospetto di tanta prodigalità, fra gol regalati, reti fallite, partite concesse come fossero set tennistici. Al comando di quest’allegra brigata, allenatori che ne hanno incarnato al meglio l’anima autolesionistica con l’indole e l’esempio degni del miglior kamikaze: il serafico Zeman Jr, piovuto chissà da dove a diffondere il verbo del calcio divertente (per gli avversari) ed ancora in cuor

suo convinto di non avere colpe in merito alle malefatte commesse; lo sconcertante Gadda, che ha tradito la sua fama di uomo di pallone intelligente ed esperto con una serie di comportamenti rimasti inspiegati ed inspiegabili; passando per Gaudenzi che, lo si è capito presto, in mezzo alla ciurma contava come il due di coppe quando la briscola è di bastoni. A dettare le funeste strategie dell’armata Brancaleone vestita di granata, un manipolo di generali usciti forse da un grottesco, schizofrenico film dei fratelli Marx. Parafrasando Churchill vien voglia di dire che ‘Mai tanto danno fu fatto in così poco tempo’, in considerazione dell’autentica tabula

Alla ColleMar-athon

PALLAVOLO

Fitwalking Fano ed Actionaid insieme per sostenere sport e solidarietà

A Cartoceto il torneo Il 19° Torneo Palla in pista “di Porett”

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ell’ultima ColleMar-athon, è nata una collaborazione tra il Centro Fitwalking Fano “Scacciapensieri” ed il Gruppo Locale ActionAid della provincia con i rispettivi responsabili, Matteo Francolini e Stefano Sorcinelli. Obiettivo: sensibilizzare la collettività locale sull’importanza dell’esercizio fisico ma anche sullo spirito di solidarietà. In questo contesto, per il primo anno è stato possibile a semplici fitwalkers prendere parte alla “Maratona dei Valori”, questo è il nome assunto dalla ColleMarathon, che dalle colline di Barchi arriva fino al mare di Fano

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rasa compiuta da Gabellini & Co. in neppure due anni di mandato. Una società tenuta insieme con lo sputo, assemblata dalla vaghe promesse di qualcuno (poi non mantenute e questo è l’unico suo alibi credibile) e sempre pronta a bisticciare anche sul menù al ristorante, ha denotato, più e prima ancora di chi ha sbagliato sul campo, la sua totale incompetenza. Supponente, arroccata nella propria pretesa di infallibilità, incapace di qualsiasi dialogo con l’ambiente circostante (dalle istituzioni alle scuole, dalle realtà calcistiche minori agli sponsor, dall’imprenditoria locale ai tifosi), ha inanellato errori in serie e in ogni ambito, illudendosi poi di correggerli con strafalcioni ancor più grossolani. E che ora, ridotta ai minimi termini e senza concrete prospettive future, quando viene legittimamente chiamata a rendere conto dello scempio di cui si è macchiata si difende attaccando a vanvera. O piangendo miseria. Un classico rifugio in cui si rannicchiano gli incapaci. Siccome però le parole sono macigni che pesano soprattutto nella memoria, giova ricordare che appena prima del fatidico ‘Noi vogliamo la Serie B’ (ci vorrebbe Dante per concepire un degno contrappasso per tale bestemmia) l’infervorato oratore disse al popolo plaudente di avere ‘un organigramma definito e un budget consolidato’. Beffarde parole che ora scandiscono, cupe come la campana a morto, quello che, al di là della retrocessione in sé, altro non è che l’inizio della fine. Di un amore vecchio oltre un secolo

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LE ISCRIZIONI SCADONO IL 27 MAGGIO

i svolgerà dal 30 giugno al 14 luglio nella pista polivalente di Cartoceto il torneo di pallavolo aperto a tutti e denominato "Palla in pista". I partecipanti dovranno avere l'età minima di 14 anni, le scquadre dovranno essere miste (uomini e donne) e composte da un minimo di sei giocatori. Per ogni squadra è ammesso un solo tesserato FIPAV fino alla prima divisione (donne senza limite di categoria). La quota di iscrizione è di 5 euro a giocatore. Le iscrizioni si raccolgono fino al 7 giugno al numero 331.7067201. Il regolamento completo su Facebook alla pagina "Palla in pista 5"

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ACS Sorbolongo organizza la 19° edizione del torneo di calcio “di Porett” in notturna per amatori presso il campo sportivo di Sorbolongo. Possono partecipare giocatori iscritti UISP, CSI, serie D calcetto e 3° categoria FIGC, è ammesso un solo tesserato FIGC di categoria superiore. Le squadre devono essere formate da 5+1 giocatori e si possono iscrivere massimo 11 giocatori. Scadenza iscrizioni 27 maggio. Lo stesso giorno alle 21.30 è previsto il sorteggio dei gironi eliminatori. Per informazioni ed iscrizioni: 329.3785332 (Luca)

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UIGDAN SUL PODIO AI CAMPIONATI ITALIANI L'atleta forsempronese ottiene il 3° posto

La giovanissima Uigdan Lamsaougar con il suo maestro Francesco Renzoni

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n importante risultato per la quattordicenne Uigdan Lamsaougar, atleta del Asd Forum Team Taekwondo diretta dal maestro Francesco Renzoni. Oltre 350 partecipanti hanno preso parte a Milano al Campionato Italiano Cadetti organizzato dalla FITA Federazione Italiana Taekwondo e la giovane Uidgan si è classificata terza. «Unico rammarico – ha commentato Renzoni - la sua forma non perfetta a causa di alcuni infortuni occorsi negli ultimi tre mesi che ne hanno rallentato notevolmente la

preparazione, altrimenti poteva essere una medaglia di un metallo più pregiato». Tante sono le attività portate avanti dall’Associazione rivolte a bambini e ragazzi basate su moderne metodologie di allenamento studiate dalla Federazione in collaborazione con il Coni che hanno come obiettivo il benessere psico-fisico dell’atleta. «Il Taekwondo – conclude Renzoni - è uno sport olimpico che ci ha regalato nell'ultima olimpiade di Londra un bronzo con Sarmiento e un magnifico oro con Molfetta»

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GIOVEDÌ 30 MAGGIO

Assemblea della polisportiva forsempronese

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ssemblea dei soci della Polisportiva Forsempronese giovedì 30 maggio alle ore 21 presso il bocciodromo comunale. Un momento importante nel quale il direttivo uscente relazionerà sulle attività intraprese e portate a termine nella stagione sportiva appena terminata e sui risultati conseguiti dalle tre società affiliate (FC For-

sempronese 1949, US Fossombrone Calcio e Sammartinese). Seguirà il dibattito e la possibilità di candidarsi per il rinnovo delle cariche associative. Il consiglio uscente auspica una grande partecipazione e soprattutto invita chi volesse mettersi o rimettersi in gioco e dedicare parte del proprio tempo per il rilancio del calcio locale

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Col fular che me svolazza POESIE IN DIALETTO FORSEMPRONESE di ROBERTO GAUDENZI


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DAL 6 AL 30 GIUGNO

DUEMILA PARTECIPANTI DAL 31 MAGGIO AL 2 GIUGNO

TORNA CUCCURANO A FANO IL TORNEO ALL TOGETHER NAZIONALE DI CALCIO A 5 Nell'edizione 2013 più sport e più musica DEL CREDITO COOPERATIVO L Sabato 1 giugno gli ospiti saranno nel centro storico della città accolti dall'iniziativa "Centro storico animato" con la collaborazione di Comune e "Comitato apriamo il centro".

a quarta edizione di “Cuccurano all together” il torneo estivo organizzato da Acli e Oratorio di Cuccurano che si terrà dal 3 al 30 giugno. Presso il campo sportivo parrocchiale si terrà un torneo di calcio a 8 mentre presso il palazzetto dello sport "L. Biagioni" di Cuccurano si terranno due tornei di calcio a 5 uno femminile e l'altro per ragazzi dai 12 ai 16 anni. Come iniziativa collaterale, durante il mese, saranno organizzati incontri a tema per i ragazzi a cura delle Acli provinciali. Quest’anno, oltre allo sport, sarà dato grande spazio alla musica infatti saranno due le serate mu-

sicali. La prima il 27 giugno con un saggio-spettacolo dei ragazzi che hanno partecipato ai corsi gratuiti indetti delle Acli Nazionali nell’ambito del progetto "Spazio Giovani". Ed infine, la serata conclusiva del 28 giugno con le finali dei tornei e le rispettive premiazioni. I risultati dei vari incontri saranno disponibili online sul sito del giornale www.ilmetauro.it

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PROGETTO DANZA LUCREZIA

ALTRE VITTORIE RICCHE DI EMOZIONI Alcuni dipendenti della Bcc di Fano che parteciperanno al torneo, fotografati dopo un allenamento. Nella foto anche Monica Pucillo, responsabile relazioni esterne della Banca

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al 31 maggio al 2 giugno Fano ospiterà oltre duemila persone provenienti da tutta Italia. Si tratta dei dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo che arriveranno in città per partecipare all'11° torneo nazionale di calcio a 5, organizzato dalla società del gruppo Iccrea Banca e che, per l'edizione 2013, è stato affidato alla Bcc di Fano la quale curerà la manifestazione. Si tratta quindi di un’occasione importante di visibilità per la città, sia

a livello sportivo che a livello turistico. Le squadre, sia femminili che maschili, avranno a disposizione la struttura dello “Zengarini” in zona Trave e diversi campi limitrofi. In qui giorni la zona della Trave si trasformerà in una vera e propria cittadella del calcio a 5. La Bcc di Fano sarà presente alla competizione con due squadre maschili che si stanno allenando per l’occasione. Nell’edizione 2012, tenutasi a Rimini, la Bcc di Fano aveva ottenuto un buon ottavo posto

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BOCCE

AL TROFEO CITTÀ D’URBANIA TRIONFA LA COMBATTENTE

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uccesso organizzativo per la Durantina che ha mandato in scena il 29° Trofeo Città di Urbania - 2° Trofeo Vetreria Mazzanti, gara regionale serale a coppia con iscritte 141 formazioni di categoria B-C-D. La vittoria è andata a Roberto Simoncini e Nicola Pazzaglia (La Combattente Fano) che con il punteggio di 10-5 hanno superato in finale Luca Conti e Omar Silvi (Lucrezia); terzi Fabio Battistini e Andrea Sperati (Oikos Fossombrone), quarti Samuele Severini e Vincenzo Baldelli (Metaurense)

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o scorso 5 maggio nel teatro comunale di cagli si è svolto il concorso "La trama dei corpi". La scuola Progetto Danza, con sede presso la palestra ActionMania di Lucrezia, ha partecipato con quattro dei suoi gruppi, ognuno dei quali ha riportato importanti risultati. Elisa Aluigi si è classificata terza nella categoria assolo contemporaneo piccoli, con la coreografia “Castle Of Glass”, curata da Alice Vegliò. Da notare che non è stato assegnato il primo posto per questa categoria. Terzo classificato anche il gruppo categoria modern piccoli composta da: Anna Andreoni, Elisa Aluigi, Lucia Amoruso, Nicole Antonioli, Sofia Diotalevi, Chiara Donnini, Valentina Echino, Sofia

Giorgi, Jasmine Gramolini, Susi Ilardo, Annachiara La Banca, Sara Martini, Minerva Rotatori, Cristal Saudelli, Antonella Smilary, Gloria Vampa, con la coreografia “For you I will”, coreografia di Alice Vegliò. Secondo posto per il gruppo categoria hip hop piccoli composto da: Elisa Aluigi, Sofia Diotalevi, Eleonora Macchia, Maria Vittoria Gasperini, Sofia Giorgi, Tania Paolini Tania, con la coregorafia “Taxisti” di Alessandra Giommi. Per Elisa Aluigi, il gruppo Modern piccoli ed il gruppo modern junior è stata messa a disposizione una borsa di borsa di studio del valore di 200 euro per una settimana di studi intensivi presso l'Accademia di Siena "Ateneo della danza" diretta da Marco Batti

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Rubriche laSalutealcentro

Artincontro

a cura di Maria Assunta Bordon Direttrice dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino

OSTEOPATIA PEDIATRICA

Quando e perchè

Chiediamo alla dott.ssa Annalisa Spalluto, fisioterapista, osteopata D.O. M.ROI che cosa si intente per Osteopatia pediatrica, come agisce e in quali casi può essere utile.

L’

Osteopatia pediatrica è un approccio sicuro e naturale per individuare, risolvere e prevenire tanti disturbi funzionali che possono interessare i bambini in tutti gli stadi della crescita. E’ importante rivolgersi a professionisti qualificati che lavorino in sinergia con altre figure come il pediatra, l’ortodontista e il fisioterapista con l’obiettivo di prendere in carico il bambino nel suo insieme. L’osteopata è in grado, attraverso una palpazione delicata sul corpo del bambino, assolutamente indolore e ben tollerata, di individuare e risolvere eventuali tensioni muscolari e membranose presenti. La sua manualità dolce la rende particolarmente indicata anche nel periodo neonatale per aiutare il bambino a superare il trauma da parto. Il

cranio del neonato, non essendo ancora ossificato, ha la capacità di modellarsi in risposta alle pressioni cui è sottoposto nel momento della nascita. Il passaggio attraverso il canale del parto solitamente avviene in modo naturale e nell’arco di qualche giorno dalla nascita fisiologicamente la struttura ossea e membranosa ritorna in uno stato di equilibrio ottimale. Tuttavia in alcune situazioni, soprattutto in caso di travaglio lungo e difficile o che ha richiesto l’utilizzo del forcipe o della ventosa, può permanere una modificazione della posizione reciproca delle ossa craniche, con conseguente tensione sulle strutture fasciali, nervose e vascolari limitrofe. Poiché una corretta funzione è legata ad un buono stato della struttura, se è presente un’alterazione della struttura questa può provocare dei disturbi sulla funzione di alcuni apparati, per esempio delle compressioni dell’area cervico-occipitale possono indurre sintomi come rigurgito frequente, difficoltà della suzione, irritabilità e disturbi del sonno. Seguendo lo stesso principio, delle tensioni importanti a livello dell’area sacrale, per mediazione del sistema nervoso, possono provocare coliche gassose e stipsi. Queste condizioni a volte possono essere molto evidenti mentre in casi lievi possono essere rilevate solo da un’attenta palpazione. Per questo motivo una prima visita osteopatica è consigliata non solo in caso di presenza di sintomi ma a tutti i neonati come screening per valutare la presenza di eventuali alterazioni della struttura prima che esse creino problemi alla funzione. L’osteopatia nei bambini ha quindi un grande valore sia terapeutico che preventivo nei principali disturbi dell’età pediatrica.

UBALDO BARTOLINI “In fondo alla strada” opo un viaggio millenario, l’arte sembrava arrivata in fondo alla strada e ciò che ci si aspetta dopo la fine di una strada, è il vuoto, il nero, la morte dell’arte stessa. Invece con grandissima sorpresa negli anni ‘80, un gruppo di artisti – citazionisti o pittori colti – si misero a dipingere per il gusto di farlo, allungando all’infinito quella strada che sembrava finita irrimediabilmente. Ubaldo Bartolini, Omar Galliani, Bruno d’Arcevia, Carlo Bertocci, Carlo Maria Mariani, Luigi Frappi, questi i nomi più conosciuti di quel gruppetto che sotto l’ala di Pio Monti, e della galleria Apollodoro, diretta da Paolo Portoghesi, cominciarono a lavorare senza troppe teorie nella testa, ma con una gran voglia di dipingere, di tornare a godere di quella gestazione magica che è la pittura figurativa. Così entrarono alla Biennale di Venezia tutti questi artisti del miracolo, senza di loro saremmo invasi dai tagli e dagli imitatori dei tagli e delle estroflessioni. Durante la prima Biennale alla quale partecipò Bartolini, Vittorio Sgarbi prese un pennello dipinto e se lo mise in tasca, come a voler nascondere e portarsi a casa una reliquia di quel miracoloso ritorno al piacere dell’arte. Le opere di Ubaldo, sono degli ingrandimenti di quei fondali dipinti dietro le figure sacre, che hanno caratterizzato le opere di Raffaello, di Guercino, di Poussin, e di altre de-

a cura di Gilberto Grilli critico d’arte

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LA TECNICA DI UBALDO BARTOLINI La tecnica pittorica del Maestro è semplicissima: olio su tela o su tavola, oppure su setola di pennello o su quadranti di orologi. Nessuna strana ricetta. Invece un’attenzione particolare ai piccoli pastelli di paesaggio, su carta, carichi di una poesia struggente e immortale. Anche con la grafica Ubaldo ha dato prova della sua versatilità.

cine di artisti, che consideravano il paesaggio una scenografia e niente di più. Ecco che Ubaldo estrapola queste scene secondarie e le porta in primo piano sulle sue tele e ce le porge come un tesoro ritrovato o ripescato dall’oblio. Alberi giganteschi, strade lunghissime in mezzo a querce secolari, e in tutto questo grande universo naturale, fa capolino quasi in tutte le opere, una figurina umana, irriconoscibile anche da vicino, è la presenza insignificante e assolutamente insulsa dell’uomo sul pianeta terra, presenza quasi mai positiva, ma distruttiva e autodistruttiva tipica di alieni che volessero conquistare e distruggere la terra. Il gioielliere Bulgari è stato uno dei primi mecenati della pittura di Bartolini. Nel negozio di Roma c’è una sala dedicata al pittore, che ha pure dipinto quadranti di orologi con paesaggi miniaturizzati, orologi funzionanti e bellissimi. I pennelli dipinti sono una piccola ma grande alchimia che Bartolini si è inventato come quasi fosse il manifesto del suo ritorno alla pittura . Il pubblico è attratto dal paesaggio dipinto nelle setole del pennello, quasi come se potesse poi strofinarlo su una tela bianca e dare forma ad un paesaggio, così, per magia. Due anni fa la Biennale di Venezia lo ha visto di nuovo tra i protagonisti, e così è continuata la sua lunga strada

di artista. L’uomo Bartolini è un vero signore, squisito interlocutore, disponibile e sempre generoso. Insomma, tanto di cappello ad un uomo e ad un grande pittore che è nato nel paese dei cappelli, a Montappone!


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Rubriche

CREATIVI METAURENSI

a cura di Cristina Morbidoni

LIMONCINO

Un classico che non passa mai di moda: tutti lo fanno, ma questo vi farà sentire… in Paradiso! Come sempre, per dubbi, commenti e quant’altro: www.angiolettochecucina.it na delle ricette più utili e più collaudate in assoluto è quella del Limoncino. Fino a 7 – 8 anni fa non veniva considerato granché, poi ha avuto un boom esponenziale e adesso pare non si possa vivere senza… Nei ristoranti, usa che dopo la cena, dolce e caffè, i gestori del locale offrano la bottiglia del limoncino e la lascino in tavola… Va servito freddo, freddissimo, meglio se anche i bicchierini siano stati raffreddati, come per la vodka. Si beve un po’ tutto l’anno, ma più spesso d’estate e, essendo eccezionale dopo una cena di pesce, si sommano parecchi fattori deleteri per il consumo: la temperatura e l’atmosfera della buona stagione, il buon pesce, il fresco della bevanda che permette di farla andare giù come fosse limonata (!!!), la buona compagnia (ancor migliore dopo un buon pasto), il fatto che sia lì sul tavolo, orfana

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dei suoi “genitori”… Tutto concorre a istigare a delinquere chiunque, ma da noi d’estate di solito si va al ristorante a piedi e si torna a casa di conseguenza a piedi: i punti sulla patente e la sicurezza di tutti sono più che assicurati! N.B. Un buon 90% della riuscita della ricetta è determinata dalla qualità dei limoni. Assicuratevi come minimo che siano non trattati e profumati, ma se avete un amico, parente o conoscente che capita dalle parti della costiera amalfitana, chiedetegli di fermarsi a comprarveli in uno degli innumerevoli baracchini coloratissimi dove vendono limoni ed arance dal profumo ineguagliabile: il Limoncino del ristorante impallidirà rispetto al vostro! Comprate poi delle bottiglie di vetro bianco spesso, bellissime quelle semplici squadrate, le trovate facilmente nei negozi che vendono articoli per l’agricoltura. Se poi ve la cavate bene col computer, sbizzarritevi a fare un’etichetta personalizzata sulla falsariga di una bottiglia industriale di Limoncino, indicando ingredienti, gradazione, ditta pro-

duttrice (es. Premiata ditta Mario Rossi & Figli, sì Mario Rossi siete voi), stampatela su carta normale e ritagliatela della dimensione giusta. Attaccatela alla bottiglia avendo cura di farlo con un rettangolo di carta adesiva trasparente che copra bene tutti e quattro i lati dell’etichetta, questo per evitare che quando tirerete fuori la bottiglia dal congelatore, il disgelo non bagni l’etichetta facendo colare i colori. Se volete esagerare, sempre nel solito negozio di articoli per l’agricoltura, comprate delle capsule per bottiglie, quelle che generalmente si trovano sulle bottiglie dei vini, perlopiù di colore rosso scuro o oro. Appoggiatele sulle bottiglie che avrete chiuso con tappi di sughero con la testa, prendete il phon (sì, ho detto phon) oppure accendete il gas e passatevi sopra la bottiglia dalla parte della capsula che terrete ben ferma. Girate velocemente la bottiglia e vedrete che magicamente la capsula si salderà al vetro della bottiglia, dandogli un aspetto ulteriormente “professionale”. Se poi in occasione di una cena in casa di amici, vorrete portarlo come presente, sappiate che sarà sempre e comunque gradito, con o senza superconfezione! INGREDIENTI alcool a 95° 1 litro acqua 1,2 litri limoni non trattati 8 zucchero 550 gr. PREPARAZIONE Con un pelapatate togliere la buccia ai limoni evitando di tagliare anche il bianco. Immergerle nell’alcool per 48 ore in una ciotola ricoperta con un canovaccio in un posto non troppo illuminato. Passati i due giorni fare uno sciroppo con lo zucchero sciolto nell’acqua, passandoli sul fuoco basso per il tempo necessario che lo zucchero si sciolga (1-2 minuti). Strizzare le bucce dei limoni e gettarle, aggiungere lo sciroppo all’alcool aromatizzato (colore giallo). Mescolare bene e versare in bottiglie di vetro spesso, adatte per il congelatore. Non appena ghiacciato, è già pronto da gustare.

Dalle 8.45 del 18 maggio alle 8.45 del 25 maggio EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) Dalle 8.45 del 25 maggio alle 8.45 del 1° giugno DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) Dalle 8.45 del 1° giugno alle 8.45 del 8 giugno EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66)

Bassa Val Metauro

Unione Roveresca

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maggio / giugno

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23 gio 24 ven 25 sab 26 dom 27 lun 28 mar 29 mer 30 gio 31 ven 1 sab 2 dom 3 lun 4 mar 5 mer 6 gio

TAVERNELLE CALCINELLI P.TE DEGLI ALBERI CARTOCETO CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI P.TE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO CARTOCETO VILLANOVA

Padri della nuova generazione” è il libro autoprodotto di Davide Pedini, giovane trentacinquenne di Cerasa, per gli amici “Golia”. Per vivere fa l’operaio ma la sua passione è l’arte: dipingere ma soprattutto scrivere testi per canzoni. Il libro si presenta come una raccolta di poesie e nasce da un periodo difficile attraversato da Davide che è coinciso con il suo rientro da Bologna, dove aveva frequentato il Dams. Un periodo buio, in cui da figura energica quale lui è sempre stato, non a caso il soprannome di Golia, è mentalmente bloccato e costretto a vedersi scorrere la vita davanti senza poterla in nessun modo controllare. Le poesie, dal tono duro, esprimono tutta la rabbia del momento. «L’unico sfogo – ci dice – in quel momento è stato scrivere per fare uscire quello che sentivo dentro». Quando per la prima volta le ha rilette, ha fatto addirittura difficoltà a riconoscersi. «Ho tenuto queste poesie ferme per molto tempo per timore di mettermi a nudo. I miei amici leggendole hanno trovato un Davide che non si aspettavano. Oggi sono anche io qualcosa di diverso». La rabbia era fondamentalmente un demone che doveva scacciare. I temi sono forti, c’è nel libro una durezza che lo pervade fino alla

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Quindicinale di informazione locale Anno 5 - n. 10 / 23 maggio 2013

Fano S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA Piazza Unità d’Italia ERCOLANI Via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio, 12 RINALDI via Negusanti 9 PIERINI via Gabrielli 13 BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA Piazza Unità d’Italia

Dal giovane di Cerasa versi poetici sulla battaglia interiore tra vecchi e nuovi equilibri

«Oggi sono costretto a lavorare per qualcosa che da sempre mi ha tolto tutto: lealtà, onore, passione. Quel qualcosa non è il denaro, ma il valore che l'avido gli ha attibuito»

fine, fino agli aforismi davvero originali, che lui chiama, non a caso, “dardi”. In copertina un’immagine cristica dipinta da lui, un paragone tra i 40 giorni di Cristo nel deserto e i suoi quattro anni bui. Il volume è disponibile online (www. booksprintedizioni.it) o presso le librerie fanesi. Registrazione Tribunale di Pesaro n. 561 del 26/05/2009 Abbonamenti

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La poesia “arrabbiata” di Davide Pedini

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Direttore responsabile Cecilia Di Lorenzo In redazione Alessandro Marconi, Claudio Vagnini Hanno collaborato a questo numero Alberto Berardi, Fabio Izzicupo, Silvano Bracci Alfredo Fogliardi, Sandro Candelora, Silvano Stella Redazione e amministrazione Via dell’Artigianato 2/2 - 61030 Lucrezia (PU)

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Chiuso in redazione alle ore 20 di Martedì 21 maggio 2013 Per seguire il giornale sul web

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Il n. 11 sarà in distribuzione da giovedì 6 giugno

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Il Giornale del Metauro 10 - 2013

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SABATO 25 MAGGIO ore 9.30 - Le notizie del Giornale del Metauro in diretta su Radio Fano commentate da Anna Rita Ioni e Alessandro Marconi

PULIAMO IL METAURO

THE RIVER'S SURVIVORS

MOSTRA-MERCATO ANTIQUARIATO

Sabato 25 maggio VILLANOVA, Ponte del Metauro, h 9

Sabato 1 giugno URBANIA, Fiume Metauro, h. 16

8 - 9 giugno FANO, Centro storico

Iniziativa organizzata annualmente dalle associazioni venatorie locali.

Ore 11 presentazione zattere in Piazza S. Cristoforo. Pomeriggio: Gara di zattere sul fiume Metauro con partenza da zona Molino del Signore.

Intera giornata Info: fanoantiquariato.it

FESTA DI S. FILIPPO NERI

Mostra PAOLO DEL SIGNORE "FAVOLE METROPOLITANE"

Domenica 26 maggio MONTEMAGGIORE,

FANO CITTÀ DEI BAMBINI Dal 25 maggio al 7 giugno FANO, Rocca Malatestiana e Corte Malatestiana Rocca Malatestiana: mostre realizzate dagli istituti scolastici. Corte Malatestiana: 5 giugno - spettacoli realizzati dagli istituti scolastici. 6 giugno - Concorso di poesia e narrativa "La parola innamorata". 7 giugno - Note solidali: concerto di solidarietà al Liceo Torelli. Info: comune.fano.ps.it

Centro storico Festa del patrono. Pomeriggio e sera animazioni e stand gastronomici. Spettacolo di Musica e animazione con "Bimbobell"

PRESENTAZIONE PIANO PROTEZIONE CIVILE Martedì 28 maggio LUCREZIA, Sala Comunale, h 21 Il Gruppo Comunale di Protezione Civile illustra ai cittadini il Piano di Emergenza. Info: 0721.898123

INSIEME

Dodicesima edizione della fiera in cui espongono commercianti, artigiani, hobbisti...

PEDALATA IN COMUNE

PASSEGGIATA STORICA

intera giornata Raduno internazionale del volo. Info: fanowingshow.it

Domenica 2 giugno RIPALTA, Giardino chiesa, h 9.30

SAGRA DEI VINCISGRASSI 1 - 2 giugno CARTOCETO, Piazza Garibaldi Stand gastronimici e musica per celebrare il piatto tipico cartocetano. Info: prolococartoceto.com

Sagra con stand gastronimici, animazioni, le frazioni che si sfidano in avvincenti giochi. Musica e ballo.

Domenica 2 giugno TAVERNELLE DI SERRUNGARINA

Pedalata per le frazioni del comune. Al termine merenda per tutti e concerto del Gruppo Anima Vagus.

25 e 26 maggio FANO, Zona aeroporto

25 - 26 maggio PONTE DEGLI ALBERI

FIERA DI SAN CIPRIANO

Inaugurazione domenica 26 alle ore 17.30 con performance al flauto di Morena Morico. Ingresso libero. Orario: 16-19 (lunedì chiuso) Info: 0721.723263

Domenica 2 giugno VILLANOVA, Parco Comunale, h 17

FANO WING SHOW

LA SAGRA DEGLI ARROSTI

Dal 26 maggio al 9 giugno FOSSOMBRONE, Chiesa di S. Filippo

Tradizionale passeggiata guidata, visita alle cantine e pranzo. Info e prenotazioni: 335.5778504

CRISTIANO DE ANDRÈ IN TOUR Domenica 2 giugno URBINO, Piazza Rinascimento

FESTA DEI NONNI E NIPOTI

Anteprima del nuovo album. Info: 0722.309222

Sabato 1 giugno CALCINELLI,

MERCATINO ANTIQUARIO

Piazza dal Metauro, h. 16 Festa conclusiva e premiazione dei concorsi realizzati nelle scuole. Iniziativa dell'Associazione "Vivere Sereni".

Domenica 2 giugno URBINO, Centro storico h- 8.30-19 Info: urbinoculturaturismo.it

Martedì 4 giugno FANO, Corte Malatestiana, h 21 Concerto dei migliori brani dei Pooh eseguiti da una cover band locale. Sarà presente Dodi Battaglia dei Pooh.

Mostra VIAGGIO DI ANACARSI IL GIOVINE NELLA GRECIA Fino al 15 giugno FANO, Istituto C. Battisti Via XII Settembre Mostra di cartine geografiche della Grecia antica. Info: battistifano.it

DOMENICHE INSOLITE NEI MUSEI DELLA PROVINCIA Fino al 30 giugno MUSEI DELLA PROVINCIA DI PU, Attività e laboratori per tutta la famiglia aventi come filo conduttore il tema del viaggio. Info: museosaraitu.it


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Il Giornale del Metauro 10 - 2013


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