Special Cafe #23

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­Anno­II­-­Poste­Italiane­S.p.A.­-­­Spedizione­in­abbonamento­postale­-­D.L.­353/2003­(conv.­in­L.­27/02/2004­n.­46)­art.­1,­comma­1, ­Aut.­C/RM/03/2012

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#23 -­€4,50

MARzo/APRILe­2015­Bimestrale

9 7722 39 0720 04

YAMAHA XJR 1.300 Lo stile della forza FRANKIE MAZZETTI Il principe del Conero TRIUMPH SCRAMBLER Il predatore del deserto

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DUCABSA British heart, italian beauty PORN ATTITUDE Stregati dal passato


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SPECIAL CAFE è una pubblicazione edita dalla Flake S.R.L. REDAZIONE DI SPECIAL CAFE: Via di Pietralata, 304 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 redazione@specialmag.it

BLACK LIST #23

DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini roberto.brodolini@specialmag.it GRAFICA E IMPAGINAZIONE Stefania Esuperanzi grafica@specialmag.it SUPERVISOR Marco Montanari montanari@specialmag.it

CULT GARAGE 04 COLIN JORDAN SEELEY

CONSULENTE DI REDAZIONE Alfonso Rago redazione@specialmag.it

NEWS 06 MOTORCYCLE & OTHER

FOTO Andrea Ballaratti, Flash Blesst, Matt Bone, Roberto Brodolini, Valerio Bispuri, Marco Dapino, Igor Gentili, Laurent Nivalle, Daniele Pompei, Yamaha Press, Francesco Termine

MEAT & BONES 12 MARTIN SQUIRES 18 MARCO MATTEUCCI

HANNO COLLABORATO Giacomo Brodolini, Lorenzo Catini, Mauro Di Giovanni, Ferdinando Felli, Alessandro Gueli, Nicoletta Rolla, Domenico Sofia, Jeffrey Zani

HOT WHEELS 22 PORN ATTITUDE 28 TRIUMPH BONNEVILLE 790 SPECIAL SCRAMBLER 34 BSA 654 LIGHTNING O.I.F. SPECIAL 40 BMW R100 RS ‘91R100 RS ‘81 - K75 46 YAMAHA XJR 1300

MARKETING - PUBBLICITÀ Edimotive Srl alberto.comparato@edimotive.com Cell +39 342 5400084 Tel. +39 06 97993700

ROCKERS 54 FRANKIE MAZZETTI

AMMINISTRAZIONE Barbara Marrocco Via di Pietralata, 304/c 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 Fax +39 06 41793417 amministrazione@specialmag.it STAMPA Tiber S.p.A. Via della Volta, 179 25124 Brescia DISTRIBUZIONE SO. DI. P. Spa Cinisello Balsamo (MI) Tel.: +39 02660301 www.sodip.it ABBONAMENTI Tel. +39 0399991541 Fax +39 0399991551 abbonamenti@specialmag.it ARRETRATI Tel. +39 06 97271295 Fax +39 06 41793417 segreteria@specialmag.it Pagamento tramite bonifico bancario di €8,00 Banco Desio Lazio - iban: IT56T0323103204000000232200 intestato a Flake S.R.L.

VISION 62 MARCO DAPINO COLLATERAL 68 TESTEAPOSTO THE BOOK 72 ENCERRADOS EVENTS 74 MOTORBIKE EXPO VERONA OLD GLORY 82 EUGENIO LAZZARINI HAND MADE 88 SOIATTI MOTO CLASSICHE BLACK STREET CAR 90 TRIUMPH TR 4 IRS SHOOTING 96 SILK DESIRE

Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma n. 141/2011 del 05/05/2011

L’editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui all’Articolo 13 L. 675/96. Finito di stampare nel mese di MARZO 2015

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CULT GARAGE COLIN JORDAN SEELEY

IL TRALICCIO

DI SEELEY

Dal Kent alle piste, dalla gloria con i sidecar ai telai delle Matchless G50 e delle Norton Commando A cura di Mauro Di Giovanni

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opo gli esordi da ragazzo come apprendista telaista presso la Vincent, Colin Seeley passò direttamente in pista, dove fu un eccellente pilota inglese di sidecar (due volte terzo nel mondiale e vincitore ad Assen, nel Dutch TT del 1964). Una volta ritiratosi dalle corse si concentrò sulla realizzazione di

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telai speciali: la prima mossa fu quella di regalare un nuovo telaio alla G50 Matchless 500 da GP. Nel 1970 una Matchless Seeley, condotta dal pilota inglese Tony Robb, terminò quarta nel mondiale 500 vinto da Agostini con la MV. Da allora Seeley ha sempre pensato in termini di struttura. Andando controtendenza,

Colin ha riutilizzato i tubi diagonali per realizzare un collegamento tra la testa di sterzo e il fulcro del forcellone oscillante, con il motore parte stressata dell’insieme. Questa soluzione è stata adoperata anche per il primo telaio MK I, pensato per sostituire quello originale a doppia culla continua e montato su


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silentblock, costruito da Verlicchi per la Norton Commando di serie. A difendere strenuamente i bicilindrici paralleli nelle derivate di serie dei primi anni ’70 era rimasta la Norton Commando, ma con l’incremento della potenza di questo incredibile propulsore il reparto corse della Norton passò, nel giro di due anni, da

un traliccio inedito al telaio scatolato in alluminio per l’ultima versione. Colin Seeley pensò ad un'alternativa valida sia in pista che per strada: un telaio originale con l’interasse contenuto e il motore parte stressata: nacque così il primo di una serie di quattro telai (MK I, MK II, MK III e MK IV). Il Colin Seeley Development

portò la Matchless Seeley a ridosso delle frazionate italiane e giapponesi, riuscendo alla fine a renderla, tra i mono, più competitiva della Norton Manx. Il modello MK I però, non riusciva a gestire al meglio l’incremento di potenza delle Commando: ricordiamo personalmente che a Vallelunga in prova, verso la metà degli anni ’80, una Commando 920 cc, preparata da Gino Sassaroli, disarcionò al tornantino il suo pilota (Gianni Perrone, alla fine della sua carriera), che ne bocciò le qualità dinamiche. Arrivarono così la MK II e successive, che oltre ai tubi diagonali superiori discendenti, dispongono di una doppia culla continua e di quote differenti, per irrobustire l’insieme. La struttura così articolata è in grado di gestire oggi i quasi 100 cv delle 1007 cc di Steve Maney, le “Super Norton”. Oggi un telaio replica Seeley, autorizzato da quest’ultimo, è costruito in America da Roger Titchmarsh e importato da Minnovation Racing in Inghilterra. Il telaio è costruito in tubi Reynolds 531, se si escludono l’attacco della testa e il forcellone oscillante costruiti in acciaio CFS3 BK: il peso complessivo del telaio è di 10,9 kg! Una Norton Commando di 750/850 cc, che disponga di una potenza che può andare dai 60 della versione di serie fino a circa 75 cv, si può avvalere del telaio originale debitamente registrato nei silentblock originali (quelli della 850 sono registrabili), nell’asse e nell’head study (il silentblock che fissa la testata al trave superiore del telaio). Ma elevando la cubatura e la potenza, è necessario rinforzare il forcellone oscillante per evitare flessioni o addirittura sostituirlo con uno a sezione rettangolare in lega d’alluminio. Per tagliare la testa al toro, il Seeley MK II con la doppia culla ulteriore è sicuramente la scelta migliore, perché oltre a evidenziare le qualità dinamiche sullo stretto, migliora sensibilmente sul veloce, regalando stabilità e sicurezza. Un punto di arrivo per tutti i nortonisti.

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NEWS MOTORCYCLE & OTHER a cura della Redazione

© Matt Bone

Bike Shed PariS Il prossimo Aprile il Bike Shed si trasferisce a Parigi per allestire la sua prima mostra evento del 2015, celebrare la nuova cultura creativa motociclistica e quel lifestyle che l’accompagna a braccetto. Fondato nel 2011, il Bike Shed è un collettivo di preparatori, motociclisti e scrittori che operano tutti sotto il vessillo del Bike Shed Motorcycle Club, organizzando eventi ed editando pubblicazioni digitali con il marchio Bike Shed, che promuove la cultura di quella new wave creativa che ruota intorno alla scena cafe racer, scrambler e brat-style. La grande novità del 2015 è che quest anno il Bike Shed si materializzerà in pianta stabile nel cuore di Londra con una vera e propria sede permanente. I visitatori di questo weekend parigino, che si tratti di appassionati delle due ruote o di semplici visitatori che vogliono gustarsi l'atmosfera, potranno godersi, in uno dei luoghi più belli di Parigi, Carreau du Temple, oltre 120 Special provenienti dai migliori builder d’Europa, sia professionisti che amatori, accompagnate da arte e fotografia spettacolari, ottimo cibo, vero caffé espresso, alcol di qualità, abbigliamento tecnico e fashion, un barbiere, un tatuatore e una Gentlemens’ Lounge completano la cornice.

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Proprio come la celebrata mostra londinese, il Bike Shed Paris sarà accogliente, confortevole, un posto adatto a tutti, dove viene voglia di rimanere il giorno intero, sia che si arrivi in Metro che su due ruote. Aspettatevi di ammirare Special nuove di zecca provenienti da ogni angolo della scena new wave modern-retro, dalle café racer alle brat-style, dai bobber alle street scrambler e trackers, costruite a partire da moto di tutte le epoche, dalle classiche ai mezzi più recenti. Presentatevi affamati di cultura creativa e aspettatevi grande ospitalità.

© David Cleveland

Sabato 11 Aprile - 10:00 - 22:00 Domenica 12 Aprile - 10:00 - 18:00 Carreau du Temple, 4 rue Eugène Spuller 75003, Paris €15 un ingresso valido per l’intero weekend. Gratis per gli under 16. www.thebikeshed.cc


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SaNdraiderS SandRaiders, con un formato simile ai raid degli anni ’80, come le prime prove di Thierry Sabine, Hubert Auriol o René Metge, vuole emulare le avventure vissute in quegli anni con le stesse motociclette e attraverso gli stessi paesaggi: Agadir, Tan-Tan, il lago Iriki o Marrakech. La prova non è una gara. È un’avventura, con sensazioni uniche, esperienze indimenticabili, sfide e oltre 1000 km di piste in uno scenario spettacolare. SandRaiders è la nuova avventura per gli appassionati di moto off-road, che si svolgerà in Marocco dal 25 aprile al 3 di Maggio 2015. Nove giorni a tutto gas tra esperienze, dune, scoperte, nuove amicizie e moto. Per ulteriori informazioni: Laura Martín - 00 34 938 054 574 sandraiders@soloraids.com www.sandraiders.com

hedoN helmetS Hedon come Edonismo. Lindsay e Reginald, i creatori del marchio britannico, hanno da sempre un approccio al design alla ricerca di bellezza pura e originalità. Il loro credo è che quando forma e funzione si fondono in armonia, lo stile viene da sé senza alcuno sforzo. Ogni casco Hedon è una miscela sapiente di vecchio e nuovo, forgiato unendo sapere artigianale con tecnologia moderna. Tutti i caschi sono rifiniti a mano con materiali d’eccellenza. Fibra di carbonio per le calotte, rivetti e passanti in rame od ottone, rivestimenti in pelle di vitello per gli esterni, morbida pelle d’agnello antibatterica per gli interni. Il profilo dei caschi Hedon è minimale: sono omologati ECE220 e sono disponibili in una vasta gamma di eleganti colori pastello, sia opachi che lucidi. Qui in foto, Hedon Hedonist, il modello più accattivante, nell'esemplare unico in collaborazione con Custom Lids. http://www.hedon.com/

Nuovo Scarico Zard Per ScramBler ducati Il nuovo scarico ZARD per SCRAMBLER DUCATI sarà presto disponibile in versione omologata e racing, nelle finiture inox-satinato, inox-spazzolato e con trattamento ceramico nero. Per prezzi e altre info: www.zardlab.com

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NEWS MOTORCYCLE & OTHER

mivv Per BmW r NiNe t MIVV interpreta a suo modo la filosofia della Nine T, ideando una serie di allestimenti alternativi al sistema di scarico di serie, dal forte impatto estetico e capaci di “dialogare” al meglio con il potente motore boxer fornendo un consistente incremento prestazionale. La proposta MIVV va ben oltre l’offerta di terminali di scarico alternativi, aggiungendo differenti posizioni di scarico e finiture di pregio: 4 possibilità di allestire la moto con scarico posizionato standard (passaggio basso), utilizzando i terminali SPEED EDGE e SUONO con finitura Inox con coppe in carbonio oppure con look Steel Black; 3 posizionamenti alti (il kit comprende uno specifico collettore ad “S” con carter in carbonio paracalore) con terminale SUONO, sempre in doppia finitura, e con doppio X-CONE PLUS, look total black anche per il collettore. www.mivv.it

Bell x Schott NYc limited editioN Jacket daiNeSe: la Nuova Gamma JeaNS 2015 Il marchio vicentino – sempre attento alle esigenze del rider moderno – ha deciso di creare un’intera collezione dedicata solo al denim, 100% made in Italy. 10 modelli, quattro tipi di vestibilità e colorazioni particolari con effetti washed, used o rinsed: comodi e alla moda senza dimenticare la sicurezza, marchio di fabbrica del brand. Ogni capo è dotato di caratteristiche tecniche come la fodera interna rinforzata in fibra DuPontTM Kevlar® e inserti rifrangenti che lo rendono non solo bello da indossare, ma anche sicuro per qualsiasi viaggio in moto.

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I caschi Bell compiono 60 anni e, per celebrare la ricorrenza, nasce questa collaborazione con Schott per una esclusiva serie limitata di 250 giacche. Realizzate a mano in robusta pelle di cavallo, come vuole la tradizione americana, sono giacche fatte per resistere ad anni di maltrattamenti in sella alla propria moto. Dotate di interno termico rimuovibile, il loro stile è essenziale e sobrio: nero puro e minimalismo cafe racer nella sua migliore espressione. Info: www.bellhelmets.com/bell-schott/


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iNk’d (coN)temPorarY tattooS In un mondo pieno di energumeni tatuati che amano prendersi troppo sul serio, ecco un modo per sdrammatizzare. Questa linea di tatuaggi è un interessante esperimento creativo: sdogana ai più cresciuti quello che è sempre stato un prodotto per bambini. Le grafiche sono divertenti e realizzate da designers di fama mondiale come Gemma Correll, Peskimo, Lo Cole, Jocken Schievink, Fred Benaglia, Paul Bower ed Andrea Kang . I tatuaggi durano fino ad una settimana e sono a base di inchiostro di soia, assolutamente sicuro sulla pelle. Sono disponibili in pacchi assortiti da 8, oppure singoli da 2. Il prezzo parte da 2.5 sterline. Disponibili su: weareinkd.com


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NEWS MOTORCYCLE & OTHER

imPulSe JacketS

oScar BY alPiNeStarS

Questa innovativa giacca interagisce, grazie ad una tecnologia brevettata, con i freni e le frecce di qualsiasi moto. Opportuni sensori trasmettono, in modo totalmente wireless, i segnali di stop e cambio direzione ai luminosissimi led montati sulla giacca, amplificando così la visibilità su strada. Il sistema si installa con facilità su qualunque mezzo. Apposite lampadine, dotate di trasmettitore integrato, vengono fornite all’acquisto e vanno sostituite a quelle di serie della moto. Il processore della giacca è così in grado di ricevere i segnali dagli indicatori di direzione e stop sulla Impulse Jacket. Il sistema è in grado di funzionare anche con moto dotate di segnalatori led. La impulse Jacket ha un’autonomia di circa 6 giorni e si ricarica come un normale dispositivo, attraverso un carica batterie in dotazione. www.ImpulseJackets.com

Oscar by Alpinestars è la nuova collezione di abbigliamento e calzature dedicata al lifestyle motociclistico del marchio di Asolo. Prende il suo nome dal prestigioso “Oscar” della moda italiana vinto da Alpinestars nel 1972 e nel ‘73, in onore del quale, la casa veneta creò nel 1973 una linea di stivali marchiata "Oscar by Alpinestars", introducendo così l’iconico logo a spirale. È questa eredità a ispirare la nuova collezione che fonde il classico stile anni ‘70 con materiali moderni, tecniche di progettazione e caratteristiche tecniche all'avanguardia. Sulla scia della collezione Oscar by Alpinestars originale, viene mantenuto un meticoloso equilibrio di forma e funzione, creando indumenti unici ispirati all’essenza ribelle e senza tempo delle corse in moto. Maggiori info su: www.oscarbyalpinestars.com

Scarichi Shark retro liNe Fechter Drive, l’azienda tedesca proprietaria del marchio Shark, presenta la sua linea di scarichi “retro line”, qui in foto nella versione “Black Edition” per Triumph Bonneville. Questa linea è stata appositamente disegnata con in mente le linee delle cafe racer. L’eleganza del colore nero opaco e la ricercatezza del logo inciso al laser donano un look da special a qualsiasi moto. Sono omologati e disponibili sia per modelli carburatori e che ad iniezione. Maggiori informazioni su: http://www.fechter.de/

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aBBiGliameNto e acceSSori ScramBler® Scrambler® diventa un vero e proprio stile di vita. Un mondo di moto, accessori ed abbigliamento, caratterizzato da creatività e libera espressione, che il divertimento e la condivisione di emozioni positive contribuiscono a rendere ancora più unico e speciale. La collezione abbigliamento Scrambler® esalta la libera espressione seguendo la stessa filosofia della moto attualizzando l’heritage stilistico degli anni passati. Questo stile è chiamato “post-heritage”, che significa prendere il meglio dal passato per realizzare qualcosa di unico e assolutamente contemporaneo. All’abbigliamento si affiancano i tantissimi accessori, per una personalizzazione della moto capace di trasformare ogni Scrambler® in qualcosa di unico e originale. Gli “ingredienti” Ducati Performance disponibili per lo Scrambler Ducati sono tantissimi. La linea dedicata di accessori e abbigliamento Scrambler® è già disponibile presso i concessionari Ducati ed anche sullo shop online scramblerducati.com/it/apparel

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MEAT & BONES MARTIN SQUIRES

RITRATTO DI UN RITRATTISTA Amava l’arte e inseguiva una donna. Poi, conosciuto il padre di lei, si è ritrovato a dover coniugare le due cose con una neonata passione per i mezzi vintage. Ecco la storia di Martin Squires, mago della matita e maestro del pennello Testo Jeffrey Zani Foto Matt Bone e Laurent Nivalle

entidue anni fa, quando la sua giovane fiamma l’ha invitato a prendere un tè a casa sua, Martin Squires non pensava certo di trovare la cucina invasa da carter e bielle. Chiavi da 14 vicino alle forchette. Taniche d’olio accanto alle bottiglie d’acqua. Ma quella è la situazione che gli si è parata davanti: «Avevo quindici anni - racconta - il papà della mia attuale moglie era un fanatico dei mezzi d’epoca e aveva

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componenti sparsi in tutte le stanze. Anche sul tavolo da pranzo». La relazione è andata avanti, e con lei il rapporto con il futuro suocero, pronto a macchiargli i palmi delle mani di olio, grasso, combustibili e vernici. Martin si è così ritrovato con tre amori. Uno per la ragazza, uno per l’arte figurativa e un altro per i motori. Il primo è culminato in una pioggia di confetti e nella cadenza di una marcia nuziale, mentre gli altri due si sono uniti nel lavoro


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MEAT & BONES MARTIN SQUIRES

di Martin, che si è costruito una carriera da artista dedicandosi proprio ad auto e moto che hanno percorso un mucchio di chilometri e visto pile di calendari usati finire nell’immondizia. «Oltre a concentrare la mia creatività sui mezzi a due e quattro ruote posso dire di possederne parecchi», spiega Martin. «In famiglia, fra i vari modelli, abbiamo una BSA Bantam da trial, qualche Matchless e una Morgan a tre ruote del 1927», un’autovettura dalla carrozzeria gangster che monta un motore bicilindrico a V sul paraurti anteriore per mandare trazione alle due ruote davanti, mentre al posteriore c’è un solo pneumatico. «Abbiamo anche una specie di pick-up trattorizzato della Dodge che uso nelle

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campagne che circondano la mia casa. È del 1947». Fuori dalla finestra dello studio di Martin, lì dove sono ammucchiate le sue opere, c’è la contea di Bristol, nella porzione sud occidentale del Regno Unito. Un panorama bucolico che il 37enne britannico alterna spesso a quello più concreto delle metropoli. «Ieri sera sono stato a Londra per un evento legato alla scena motociclistica della città spiega - la capitale dista più o meno due ore e mezza da casa mia. Sulla via del ritorno ho dovuto accostare per concedermi un sonnellino, sono arrivato a casa alle quattro di mattina». Appena rientrato, Martin ha raggiunto sua moglie sotto le lenzuola del matrimoniale. Ma spesso gli


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capita di fare tappa nello studio, dove si concentra sul lavoro inseguito e raccolto in ogni angolo d’Inghilterra: «Quando viaggio ne approfitto sempre per fare visita a qualche collezionista e rappresentare le sue moto non mi piace partire da una foto o da un’immagine piatta, ma essere di fronte al mezzo, parlare con il proprietario e farmi assorbire da un’esperienza che non è solo artistica, ma anche sociale». Qualche mese fa Martin è finito a New York per assistere alla proiezione del cortometraggio The Museum, del quale è protagonista. Il regista Tom Rochester, infatti, l’ha seguito mentre realizzava un’opera dedicata al trentesimo anniversario del

National Motorcycle Museum di Birmingham, nel quale vengono esposte qualcosa come 850 modelli rigorosamente “made in the UK”. «Quando mi hanno chiamato per chiedermi se ero disponibile a esporre i miei lavori ho risposto che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di più, qualcosa di pensato e creato per loro. Così ho realizzato una striscia di moto di tre metri e mezzo nella quale ho ritratto 17 modelli». Come sempre, al centro delle sue opere c’erano oggetti. E non soggetti. «Non ritraggo mai le persone, perché penso che siano già presenti nelle moto che disegno. Piloti, meccanici e ingegneri sono già tutti lì. Non si vedono, ma ci sono».

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