Foto ricordo con il boss

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In una lettera anonima trovata la settimana scorsa in Villa Garibaldi è citato un presunto legame tra il primo cittadino e il boss. I due avrebbero trascorso un pomeriggio insieme a bordo di un’auto cabrio

28 aprile 2008. Lovascio viene eletto sindaco. A festeggiarlo c’è “la pecora” 1

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unedì 28 aprile 2008 è una giornata di sole. Lovascio è appena stato eletto sindaco per la prima volta riscattando la sonora sconfitta di cinque anni prima contro l’avvocato Iudice. Il “giaguaro si smacchia” in piazza Battisti, dove sono accorsi i sostenitori del neo sindaco che si concede alla folla per abbracci, strette di mano e qualche foto. Il cerimoniale improvvisato prevede un giro d’onore a bordo di un’auto cabriolet, una Fiat Belvedere decapottabile del 1953 targata BA 029338 intestata a un parente di Nicola La Selva. E’

l’auto alla quale hanno pensato in tanti la settimana scorsa quando, leggendo su Fax le righe in vernacolo del “testimone di pietra”, hanno letto di un momento di gioia condiviso tra il sindaco e il pregiudicato (“Accom ssà dvrtevn sop alla macn’ross. Cing’ann fè. La macn cabrio. U Senk e u Boss”). Solo che la macchina in questione (che secondo numerosi testimoni avrebbe ospitato il giro trionfale del neo eletto) è verde e non rossa. Di rosso, invece, ci sarebbe la giacca che quel giorno indossava Nicola La Selva, sempre presente

durante i festeggiamenti e molto vicino al primo cittadino in piazza Battisti. La “lettera del mezzobusto”, sequestrata dai carabinieri della locale stazione, ha scosso gli animi di molti lettori che ci hanno contattato per condividere ricordi e riflessioni su un episodio che è rimasto bene impresso a chi era presente ai festeggiamenti del 2008 e ha aperto un dibattito sul presunto legame tra il primo cittadino e Nicola La Selva. Per questo abbiamo attinto e pubblicato dai nostri archivi fotografici le foto della festa, che stanno facen-

do chiacchierare il paese mettendo in non poco imbarazzo il Palazzo di Città. 28 aprile 2008. Nella foto numero 1 Lovascio raggiunge il suo comitato elettorale dopo aver appreso della vittoria, a pochi passi da lui c’è Nicola La Selva che lo segue a distanza, è il primo dalla destra riconoscibile per il giubbotto rosso e i pantaloni bianchi. Il sindaco percorre ancora qualche metro e si ferma a parlare con Pasqualino Sibilia. Nicola La Selva, che sembra scortarlo, si ferma ancora una volta a qualche passo di distanza (foto 2). Lo-

vascio è quasi davanti all’ingresso del suo comitato elettorale quando inizia a stringere le mani ai suoi sostenitori che si sono radunati in piazza per festeggiare la vittoria, ed ecco alla sua sinistra ancora Nicola La Selva (foto 3) sorridente, soddisfatto e attivamente partecipe alle manifestazioni di giubilo. Il pregiudicato sembra essere diventato l’ombra del primo cittadino (foto 4). Fino a quando, ad un tratto, spunta l’auto della famiglia La Selva sulla quale sarebbe salito il primo cittadino che, secondo il ricordo di molti testimoni, con la

sua presenza a bordo trasformerà la Belvedere nel carro del vincitore sul quale si consacrerà, attraverso il giro del paese, una vittoria che sembrava tutt’altro che scontata. All’arrivo dell’auto in piazza Battisti, Nicola La Selva invita il sindaco ad accomodarsi, prima di partire c’è anche il tempo per una foto ricordo interrotta solo dalle congratulazioni del neo eletto consigliere comunale Franco Giannini (foto 5). Alla fine arriva uno scatto da consegnare alla storia della nostra citta: il sindaco e il boss festeggiano insieme. Pro-

prio come c’era scritto sulla statua di Villa Garibaldi (foto 6). Nel tardo pomeriggio il corteo si è spostato a Triggianello dove La Selva sarebbe arrivato a bordo di una Vespa bianca per rimanere al fianco del primo cittadino come documenta la foto numero 7 scattata nella piazza della frazione. Rientrati in paese, stando ai presenti, iniziò il giro trionfale per le vie della città. Un fatto che l’archivio di Fax non è in grado di documentare. Lasciamo il compito al testimone di pietra che, forse, ne sa più di noi.


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