èitalia 46 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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EDIZIONE MULTILINGUE

www.italplanet.it

I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

PARTNER EDITORIALE

ENIT

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO VIII - N. 46 - E 6,19

ISSN 1972-2656

DISTRIBUITO IN ITALIA CON

Roma abbraccia

Valentino ROME EMBRACES VALENTINO A SHOW-EVENT BRINGS BACK THE STYLIST TO THE CAPITAL AFTER SEVENTEEN YEARS

for èItalia for èItalia for èItalia for èItalia

USA CANADA RUSSIA BRASILE

pagina 71 pagina 85 pagina 93 pagina 103

Dopo 17 anni una mostra-evento riporta lo stilista nella capitale

A LIVORNO LA 16a CONVENTION MONDIALE DELLE CCIE il programma a pag 27

SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA Pubblicato in abbinata con Economy


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ANNO VIII – N.46 – LUGLIO AGOSTO 2007

SOMMARIO

EDIZIONE MULTILINGUE

www.italplanet.it

I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

ENIT

Impresa al femminile: la “sfida” riparte da Bari

DISTRIBUITO IN ITALIA CON

ISSN 1972-2656

ASSOCAMERESTERO

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO VIII - N. 46 - E 6,19

La Lombardia “guida” l’Italia in Europa

ÈITALIA FOR ITALY

PARTNER EDITORIALE

Ad Anuga si “gusta” italiano

25 27

L’economia dei Territori nella Globalizzazione: Reti e Infrastrutture per Competere di Edoardo Pollastri ASSOCAMERESTERO

Valentino ROME EMBRACES VALENTINO A SHOW-EVENT BRINGS BACK THE STYLIST TO THE CAPITAL AFTER SEVENTEEN YEARS èItalia èItalia èItalia èItalia

for USA for CANADA for RUSSIA for BRASILE

pagina 71 pagina 85 pagina 93 pagina 103

ASSOCAMERESTERO

SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA

il programma a pag 27

28 30

Energie rinnovabili: l’America Latina come punto di partenza di Edoardo Pollastri

Dopo 17 anni una mostra-evento riporta lo stilista nella capitale

A LIVORNO LA 16a CONVENTION MONDIALE DELLE CCIE

ÈITALIA FOR USA

Da Fiuggi, per portare il Made in Italy nel mondo di Edoardo Pollastri

Roma abbraccia

ASSOCAMERESTERO

Pubblicato in abbinata con Economy

EXPOCTS

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EXPOCTS

Rosso Valentino Con una mostra di circa 300 abiti e rari materiali d’archivio, “Valentino a Roma: 45 Years of Style” è la grande retrospettiva che celebra i 45 anni di creatività dello stilista.

EDITORIALE

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NEWS

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NEWS

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DALLA FARNESINA

07

L’Italia della politica e dell’economia tra Area Nafta e ONU ITALIANITÀ

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Superiamo i nazionalismi, e puntiamo alla crescita comune RIFLETTORI SULLE DONNE

10

Una manager al “servizio” del Marchio Italia L’ALTRA ITALIA

12

Italia-Germania: partire... per poi tornare L’ALTRA ITALIA

14

L’Italia raccontata dagli Inglesi del Grand Tour BEL PAESE

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Venezia, la città-sogno che tutti vogliono riprodurre ARTE DELLA TAVOLA

18

Alla scoperta di Venezia... anche a tavola CINEMA & CULTURA

20

Da Venezia, omaggio agli “Spaghetti Western” italiani MONDO MOTORI

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La carica della 500 CALCIO ITALIANO

È mille gol il traguardo

2

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA Puntate all’economia globale? Puntate sulla Germania! di Antonio Puri Purini Italia-Germania, un’intesa a 360 gradi Cavalchiamo l’onda dell’export tedesco! di Annamaria Andretta Dalla City una rinnovata fiducia nel Sistema Italia di Giancarlo Aragona Insieme, possiamo affrontare le sfide globali The Best of Italy? Lo trovi a Londra Italia-Germania-Regno Unito: un triangolo vincente di Angelo Di Stasi La “locomotiva” tedesca traina le PMI italiane Portiamo le PMI italiane nel mondo I cantieri navali italiani parlano anche tedesco Segno positivo per l’export Made in Italy in UE di Giuseppe Tripoli Design e qualità premiano Indesit Company UK-Italia in volo verticale Verso una Regione sempre più moderna e competitiva di Claudio Mancini Ricerca e innovazione: così le PMI diventano competitive

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IIC NEW YORK

INFORMARE PER COMPETERE

Laura Viale, fare pittura con un click

“Una storia antica e gloriosa”

79

Così, da oltre un secolo, promuoviamo l’Italia negli USA

39

Da www.italplanet.it/news DAL QUIRINALE

78

38

Qualità e creatività: questa è l’Eccellenza ARTE ITALIANA

77

Ricordando Jack Valenti di Monica Soladay

A NY, un mare di italianità di Claudio Angelini

03

èItalia a Livorno, a fianco delle CCIE

FINMECCANICA

WICC

Business Key, la chiave USB per la firma digitale CAMERA DELLA MODA

76

L’AmCham a Washington per l’annuale Gala NIAF

33

Progetto Internazionale SIDEP INFOCAMERE

74

L’orgoglio di essere italiano negli USA, oggi di Francesco Maria Talò

NIAF

Roma abbraccia Velentino EQUAL

DAL CONSOLATO

32

A Milano rinasce la Campionaria BEL PAESE

71

Negli USA, successo tutto italiano

Il top dell’ospitalità dà appuntamento a Fieramilano

STORIA DI COPERTINA

Un ponte per lo sviluppo, tra Piazza Italia e Piazza Affari di Giovanni Castellaneta

AMCHAM

CCIE, business italiano nel mondo di Luigi Pallaro

Anche on line su www.italplanet.it

Con aCrm verso il business globale

65 66 67

82

…Dagli Stati Uniti

ÈITALIA FOR USA Un ponte per lo sviluppo, tra Piazza Italia e Piazza Affari di Giovanni Castellaneta

71

DAL CONSOLATO

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L’orgoglio di essere italiano negli USA, oggi di Francesco Maria Talò

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AMCHAM

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L’AmCham a Washington per l’annuale Gala NIAF FINMECCANICA

49 51 52 53 54 55 56 57 61 62 63 64

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“Informare per competere” successo a New York

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Negli USA, successo tutto italiano

IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA Promoter Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Condirettori Rosario Alessandrello, Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Francesco Fusco Coordinamento Editoriale e Gestione Contenuti Web-Site Ghileana Galli Direzione Sviluppo e Cultura Mauro Aprile Redazione Valerio Alias, Leonora Barbiani, Silvana Genzone, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Paola Rossi, Claudia Svampa, Lucy Tattoli, Franco Zuccalà Senior Contributors Mario Boselli, Giovanni Castellaneta, Angelo Di Stasi, Gaetano Esposito, Silvana La Bella, Sergio Luciano, Giorgio Mulè, Berardo Paradiso, Gabriele Sardo, Ronald P. Spogli, Vittorio Surdo, Francesco Talò, Michele Valensise, Giancarlo Elia Valori Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Post. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Tiratura media n. 200.000 copie - Diffusione media n. 196.000 copie Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in abbonamento.

NEL MO


L’ITALIA

ma 20/b Legge 0 copie

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EDITORIALE

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NIAF

Ricordando Jack Valenti di Monica Soladay

Un viaggio musicale tra Italia e Federazione Russa

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WICC

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NEWS

…Dalla Russia

Così, da oltre un secolo, promuoviamo l’Italia negli USA

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IIC NEW YORK

A NY, un mare di italianità di Claudio Angelini

ÈITALIA FOR BRASILE

81

INFORMARE PER COMPETERE

“Informare per competere” successo a New York

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NEWS

…Dagli Stati Uniti

Una cultura “comune” che va alimentata di Michele Valensise

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DALL’AMBASCIATA

Così aiutiamo il Sistema Italia a crescere in Canada di Gabriele Sardo

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Navighiamo insieme nel mare dell’Italianità di Luigina Peddi

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CCIE SAN PAOLO

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DAL CONSOLATO

Toronto, città “italiana” che guarda all’Italia di Emanuele Punzo

Puntare sull’agricoltura, per far crescere il paese di Francesco Paternò

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CCIE SAN PAOLO

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CCIE TORONTO

The mobile city di Corrado Paina e Cristina Casanova

Biocombustibili: una strada che dobbiamo percorrere insieme di Edoardo Pollastri

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MAGNETI MARELLI

DALL’ICE

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Magneti Marelli credi e investe in Brasile di Rosangela de Moura

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NEWS

L’ICE di Toronto a supporto del Sistema Italia NEWS

…Dal Canada

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…Dal Brasile

ÈITALIA FOR RUSSIA

PARTNER EDITORIALE

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Sochi 2014: un’opportunità anche per gli italiani di Vittorio Surdo

èItalia for USA Media partner del progetto

“Partnership for Growth” promosso dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia

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EVENTI

Russia-Italia, “rapporti superlativi”

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Moda, arte e cultura, dalla Russia a Milano di Leonora Barbiani

In edicola negli USA con AMERICA OGGI e con il NY Times

èItalia pubblica gli articoli di

NEL MONDO

SEZIONI PAESE IN COLLABORAZIONE CON AMBASCIATE, CONSOLATI, ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA E CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO.

Direttore èItalia International Mauro Aprile

èItalia for USA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 NY 10019 New York Tel: +1 212 4590044 info@italchamber.org

èItalia for RUSSIA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Rosario Alessandrello Camera di Commercio Italo-Russa Via Silvio Pellico, 8 - 20121 Milano Tel: +39 02 86995240 info.ccir@fondazione-italiarussia.it

èItalia for CANADA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Nivo Angelone Camera di Commercio Italiana di Toronto 80 Richmond Street West, Suite 1502 - M5H 2A4 Toronto Tel: +1 416 789 7169 info.toronto@italchambers.ca

èItalia for BRASILE DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Edoardo Pollastri UFFICIO DI CORRISPONDENZA c/o la Redazione di

America Oggi 5 Bergenline Ave. Westwood, NJ 07675 Tel: +1 212 268 0250 Anche on line www.italplanet.it

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DAL CONSOLATO

IIC SAN PAOLO

Roma-Ottawa: un’amicizia che va rinsaldata

Segreteria di Redazione Clara Biazzi Art Director Federica Pensieri Grafica Marco Marino Traduzioni Studio MVM Erica Giamello Stampa IGL S.p.A. Editore, Pubblicità e Abbonamenti VOICES s.r.l. Via F.lli Bronzetti, 21 20129 Milano Tel. 02.70003310 Fax 02.70003909 eitalia@italplanet.it voices@italplanet.it

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A fianco della comunità, per un aiuto concreto a chi ha bisogno di Marco Marsili

ÈITALIA FOR CANADA

FONDAZIONE ITALIA-RUSSIA

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FONDAZIONE ITALIA-RUSSIA

Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di San Paolo Av. Paulista, 2073 - Conjunto Nacional Horsa II 24° andar 01311-940 - San Paolo Tel: +55 11 31790130 eitalia@uol.com.br

èItalia a Livorno, a fianco delle CCIE di Domenico Calabria

B

en 73 Camere presenti in 48 Paesi, 140 uffici e 24.000 associati: questi sono i numeri che si “esibiscono” a Livorno in occasione della 16ª Convention Mondiale delle CCIE, evento centrale di visibilità e promozione del sistema camerale italiano all’estero. Un’importante occasione per mostrare e comunicare a tutto il Sistema Italia la qualificata e moderna azione di servizio svolta dal più grande network di raccordo dell’italianità imprenditoriale nel mondo, che, attraverso una rete perfettamente integrata nei Paesi di riferimento, rappresenta una fattiva risposta agli scenari altamente competitivi dei mercati della globalizzazione. In collaborazione con Assocamerestero, nostro partner editoriale, èItalia segue e collabora attivamente a sostegno dell’attività che questo autorevole network è in grado di offrire nei 48 Paesi in cui opera. Per questo riserva, oltre agli Speciali Paese realizzati in collaborazione con Panorama Economy, delle apposite Sezioni Paese interamente dedicate, che, grazie al contributo delle CCIE di riferimento, offrono una informazione “mirata” e di “servizio”, capace di rispondere alle esigenze di penetrazione sui mercati locali. A questo, si aggiunga l’autorevole sostegno delle Istituzioni preposte al processo di internazionalizzazione del Sistema Italia, come la rete diplomatico-consolare, che incoraggia e sostiene l’attività editoriale di èItalia. Un ulteriore impegno da parte di èItalia per contribuire all’affermazione del Made in Italy nel mondo.

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NEWS

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Il Cadore “riabbraccia” Tiziano

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l grande Tiziano colto negli ultimi, fondamentali anni della sua vita e della sua folgorante carriera, verrà presentato in una mostra senza precedenti, che ricondurrà finalmente il maestro nella sua terra: il Cadore. Stiamo parlando di “Tiziano. L’Ultimo atto”, ospitata dal 15 settembre 2007 al 6 gennaio 2008 a Palazzo Crepadona a Belluno e – con una singolare sezione – nella sede della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore, paese natale dell’artista. La mostra presenterà l’ultima tormentata e favolosa stagione di Tiziano, esponendo numerose opere che la rappresentano, ma anche dipinti di cronologia precedente e però trattenuti in casa dal Maestro per scelta ed effetto, e là rimasti alla sua morte, oppure necessari a far comprendere il formarsi dell’affascinante dell’ultimo periodo: quella pittura disgregata fatta di solo colore, quell’apparente non finito che è il segno del turbamento e del dubbio esistenziale di un’epoca.

CADORE ‘HUGS’ TIZIANO ONCE MORE The great Tiziano of the last, fundamental years of his life and his dazzling career will be presented in a previously unequalled exhibition, which will, at long last, take the Maestro back to his homeland, Cadore. We’re talking of “Tiziano. L’Ultimo atto” (Tiziano. The Last Act), at the Palazzo Crepadona in Belluno from 15 September 2007 to 6 January 2008, with a singular section in the offices of the Magnificent Community of Cadore in Pieve di Cadore, the artist’s place of birth. The show will introduce Tiziano’s last tortured and fabulous season, displaying many works representing it but also earlier paintings which the Maestro kept at home for choice and effect, which then stayed there after his death, or necessary to understand the formation of the enchantment of the last period - the dispersive painting of just colour, the apparent unfinished nature which is the sign of the disturbance and the existential doubt of an epoch.

L’Italia in prima fila contro la pena di morte “L

a giustizia non deve mai equivalere a vendetta, ma salvaguardare sempre la dignità e la sacralità della vita umana”. Inizia così il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della presentazione del rapporto sulla pena di morte nel mondo. Ricordando l’impegno da anni dimostrato in questo ambito dall’Italia nell’azione internazionale, il Capo dello Stato ha tenuto a sottolineare che il nostro Paese “si accinge, insieme all’Unione Europea, a presentare una risoluzione per la moratoria delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte alla 62ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In questa azione, ci sentiamo forti del sostegno di numerosi Paesi, di tutte le aree geografiche, che condividono la nostra causa”.

Italy in the front line against capital punishment “Justice must never mean vendetta but always safeguard the dignity and sacred nature of human life”. The message of Giorgio Napolitano, President of the Italian Republic, started in this way at the presentation of the report on the death penalty in the world. The Head of State remembered the commitment to international action that Italy has shown over the years, underlining that Italy “with the European Union, is about to present a resolution for a moratorium in executions and the abolition of the death penalty at the 62nd General Assembly of the United Nations. We feel strengthened in this action by the support of many countries, from all geographic areas, which share our cause”.

Italiani in Germania: “Mafia? No, grazie!”

“N

oi italiani in Germania siamo contro la mafia, in Germania, in Italia, dappertutto”. Con queste parole Laura Garavini, coordinatrice organizzativa della UIM nazionale, ha presentato a Berlino l’iniziativa “Mafia? Nein Danke!”, nata come conseguenza ai drammatici fatti di sangue avvenuti lo scorso 16 agosto a Duisburg. “La strage di Ferragosto - ha affermato ancora Laura Garavini - è così grave da indurci a prendere posizione, a ribadire che la maggior parte degli oltre 600 mila Italiani in Germania sono persone oneste, per bene, che hanno il coraggio di dire a testa alta che sono contro la criminalità organizzata”. E a farlo per primi sono alcuni tra i più rinomati chef italiani presenti con i loro locali nella capitale tedesca, che hanno aderito all’iniziativa attaccando sulla porta di ingresso al proprio locale l’adesivo “Menschen, die sich der Mafia beugen, sind Menschen ohne Würde” (Uomini che si piegano alla mafia sono uomini senza dignità).

ITALIANS IN GERMANY: “MAFIA? NO, THANKS!” “We, the Italians in Germany are against the mafia in Germany, in Italy, everywhere”. Laura Garavini, organising co-ordinator of the national UIM, introduced the event ‘Mafia? Nein Danke!” (‘Mafia - No thanks!’), arising from the dramatic murders in Duisburg on 16 August, with these words. “The mid-August massacre was so serious that we had to take a stance, to reiterate that most of the more than 600,000 Italians in Germany are honest, good people with the courage to hold their heads up and say that they are against organised crime”. Some of the best-known Italian chefs are among the first to say this in their restaurants in the German capital, as they have joined the event by sticking the adhesive “Menschen, die sich der Mafia beugen, sind Menschen ohne Würde” (People who succumb to the mafia are people without dignity) to their doors.

Cooperazione UE, 12 miliardi all’area del Mediterraneo odici miliardi di euro è la dotazione complessiva del nuovo “pacchetto aiuto esterno” dell’Unione Europea per l’area del Mediterraneo nel periodo 2007-2013. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini. Dall’ottobre 2002 , ha ricordato Frattini, gli strumenti finanziari di investimento della Bei (Banca europea per gli investimenti) nei Paesi del Mediterraneo sono stati raggruppati nel Femip (Facilité euro-mediterraneenne d’Investissement et de partenariat) che “ha segnato una svolta per lo sviluppo dell’impresa privata e nel sostegno agli investimenti nelle infrastrutture, il capitale umano e nella protezione dell’ambiente”. Il fondo sosterrà principalmente il settore privato ma anche gli investimenti in infrastrutture, reti integrate, trasporti, energia e Tlc, in particolare attraverso l’estensione delle reti trans-europee sino al bacino Mediterraneo.

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EU co-operation, 12 billion for the Mediterranean area Franco Frattini, vice-president of the European Commission, has made the announcement that the overall figure for the new “external help package” of the European Union for the Mediterranean area for 2007-2013 is 12 billion euros. Mr Frattini recalled that the financial investment instruments of the EIB (European Investment Bank) in Mediterranean countries have been collected in FEMIP (Facilité euromediterraneenne d’Investissement et de partenariat) since October 2002 which “has made a change in the development of private enterprise and the support of investment in infrastructure, human capital and environmental protection”. The fund will mainly support the private sector but also investment in infrastructure, integrated networks, transport, energy and TLC, particularly through the extension of transEuropean networks to the Mediterranean basin.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Pasta e olio diventano “patrimoni dell’umanità”

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ome la laguna di Venezia e i trulli di Alberobello, anche la dieta mediterranea sta per entrare nella lista del patrimonio dell’umanità all’UNESCO, per il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente. Lo rende noto la Coldiretti nel riferire con soddisfazione dell’iniziativa del Governo spagnolo ufficializzata alla Commissione Europea, che ha appoggiato pienamente la proposta. Questa notizia ricopre un valore straordinario per l’Italia, Paese simbolo di questo tipo di cucina, dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura e pasta e il posto d’onore nella UE per vino e olio di oliva, dietro rispettivamente alla Francia e alla Spagna.

Pasta and oil become “Heritage of Humanity” Just like the lagoon at Venice and the trulli of Alberobello, the Mediterranean diet is also about to enter the list of human heritage set out by UNESCO because of the historic value which this nutritional method has had in lifestyles and because of the scientifically-demonstrated benefits for health. Coldiretti made the announcement while commenting, with satisfaction, on the Spanish government’s initiative, made official to the European Commission, which has fully supported the proposal. The news has an extraordinary value for Italy, the country symbolising this type of cuisine where the food culture based on the principles of the Mediterranean diet has the deepest roots with records achieved in the main basic products such as fruit, vegetables and pasta with the place of honour in the EU for wine and olive oil behind France and Spain, respectively.

Per Saipem, nuovo contratto nell’onshore nigeriano

A Madrid, l’opera neofuturista di Daniel Schinasi

n messaggio di speranza, un canto pittorico alla pace e alla convivenza di tutti gli uomini. Questo il messaggio che il pittore Daniel Schinasi intende trasmettere attraverso il suo lavoro: opere contraddistinte da una grande ricchezza di colori, di linee infinite, di contenuti altamente espressivi. E proprio cinquanta tra i suoi disegni e le sue pitture saranno protagonisti della personale a lui dedicata, dal 19 settembre al 19 ottobre, dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, dal titolo “Neofuturismo e Neoumanesimo: il ritorno di un sefardita”. Un evento che invita alla scoperta di uno straordinario artista, protagonista di una grande traiettoria nel mondo dell’arte che lo ha portato ad inaugurare più di 300 esposizioni in tutto il mondo, e ad essere incaricato della realizzazione di grandi murali in città come Nizza, Zurigo, Tel Aviv, Pisa.

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The neo-Futurist work of Daniel Schinasi in Madrid

aipem si è aggiudicata in Nigeria un nuovo contratto onshore del valore di circa 210 milioni di dollari USA. Il contratto, assegnato a Saipem da Shell Petroleum Development Company, riguarda la costruzione, l’installazione e la messa in esercizio di una condotta del diametro di 30 pollici che collegherà gli snodi di San Bartholomew e Cawthorne Channel, nelle regioni del Bayelsa e River State. La lunghezza della condotta sarà di 46 chilometri . Il contratto prevede inoltre lo smantellamento della condotta esistente del diametro di 28 pollici e degli impianti accessori. La conclusione dei lavori è prevista per l’ultimo trimestre del 2008.

A message of hope, a pictorial ode to peace and everybody living together. This is the message that the painter Daniel Schinasi wants to transmit through his work – pieces distinguished by a great richness of colours, infinite lines and highly expressive contents.

A new contract in Nigeria for Saipem

Fifty of his designs and paintings will be on show in a Personal Exhibition with the title “Neofuturismo e Neoumanesimo: il ritorno di un sefardita” (Neo-Futurism and Neo-Humanism - the return of a Sephard) dedicated to him at the Italian Cultural Institute of Madrid, from 19 September to 19 October. It is an event which invites the discovery of an extraordinary artist, who has a great trajectory in the Art world which has led him to inaugurate more than 300 shows around the world and to be entrusted with the creation of large-scale murals in cities like Nice, Zurich, Tel Aviv and Pisa.

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Saipem has won a new onshore contract worth about US$ 210 million in Nigeria. The contract, assigned to Saipem by Shell Petroleum Development Company, concerns the construction, installation and start-up of a 30-inch pipeline to connect the junctions of San Bartholomew and Cawthorne Channel in the Bayelsa and River State areas. The pipeline will be 46 km long. The contract also provides for the dismantling of the existing 28-inch pipeline and the accessory installations. It is expected that the work will finish in the last three months of 2008.

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DAL QUIRINALE

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO CELEBRA IL 60° ANNIVERSARIO DEL

“Una storia antica e gloriosa” di Domenico Calabria

U

na “puntuale verifica” di quanto di buono e di quanto dannoso le istituzioni hanno fatto per la Sicilia, è stato il punto focale del discorso che il Presidente Giorgio Napolitano ha tenuto a Palermo, in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dell’Assemblea Regionale Siciliana. “Lo Due momenti della visita del Presidente Napolitano all’Assemblea Regionale Siciliana, svolgimento delle elezioni per l’Assemblea regionale siciliana nell’aprile del 1947, il ripresieduta da Gianfranco Miccichè (nella foto getto, da parte dell’Assemblea Costituente della proposta diretta a rinviarle a dopo il in alto con il Capo dello Stato) coordinamento dello Statuto regionale con la Costituzione, rappresentarono un omaggio della Repubblica, a meno di un anno dalla sua nascita, alla Sicilia e alla storia antica e gloriosa del Parlamento siciliano. Ancor oggi, in occasione dell’anniversario che stiamo celebrando in questa sede così solenne, è giusto ricordare il coraggio e il significato di quella decisione e delle altre che la precedettero e la seguirono”. Ha esordito così Napolitano, il quale poi, ricordando la storia di quei giorni e i protagonisti di quegli avvenimenti, ha voluto sottolineare l’opera dell’onorevole Gaspare Ambrosini in seno all’Assemblea Costituente, e il suo “contributo fondamentale al processo di discussione ed elaborazione del Titolo V della Seconda Parte della Costituzione repubblicana”, consentendoci “di cogliere le motivazioni più profonde e la valenza generale del progetto dell’autonomia siciliana”. Gaspare Ambrosini, Salvatore Aldisio, Giuseppe Alessi, Enrico La Loggia, Giovanni Selvaggi, Girolamo Li Causi, Luigi Castiglione e Pompeo Colajanni, sono stati per Giorgio Napolitano i protagonisti di Rispondendo quella storia. Ai loro sforzi “si dovette la nascita di una Regione Siciliaal Presidente dell’ARS na come entità politica e non meramente amministrativa, dotata di poteri legislativi e non solo di funzioni decentrate”. Gianfranco Miccichè che Sottolineando “l’impatto non solo sulla definizione di altre Regioni a aveva espresso statuto speciale, ma anche sulla scelta istitutiva delle Regioni a statuto ordinario”, il Presidente della Repubblica ha ricordato “la stessa più la necessità recente evoluzione in senso federalistico del dettato costituzionale in materia di poteri regionali. Il riconoscimento che oggi rendo, a nome di “comprendere della Repubblica, a questa storia, il cui frutto fu, sessant’anni orsono, e riconsiderare la nascita dell’Assemblea Regionale Siciliana, porta peraltro con sé un invito alla riflessione sul cammino percorso, sulle novità intervenute o il passato”, il Capo dello annunciate sul piano istituzionale, e sui problemi che ne scaturiscoStato ha sollecitato tutte no”. Rispondendo al Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, che nel suo discorso di introduzione e di saluto aveva sottolineato la nele istituzioni nazionali cessità di guardare al futuro ma senza dimenticare un “passato da a recuperare prestigio comprendere e da riconsiderare”, Napolitano ha tenuto a sottolineare che “è giusto farlo sul piano regionale e sul piano nazionale, non sote credibilità traendosi a puntuali verifiche. Lo Stato, dal canto suo, ha da interrogarsi su limiti, discontinuità e distorsioni nelle politiche pubbliche per la Sicilia e il Mezzogiorno; e sotto il profilo istituzionale sappiamo che cosa abbiano significato il ritardo nella prima elezione dei Consigli delle Regioni a statuto ordinario, le incertezze e le contraddizioni nella gestione dei rapporti tra Stato e Regioni, la incapacità di procedere a riforme della Costituzione specie per quel che riguarda la configurazione del Senato della Repubblica come Camera delle autonomie”. “Si deve procedere alla attuazione del titolo V della Costituzione – ha poi aggiunto il Capo dello Stato – a cominciare dal disegno di legge annunciato e imminente sul federalismo fiscale; è inoltre dinanzi al Parlamento il disegno di legge delega volto ad adeguare l’ordinamento degli enti locali alla riforma costituzionale del 2001, fino a dar vita ad una Carta delle autonomie locali”. Riferendosi alle richieste siciliane di modifiche dello Statuto regionale, Napolitano ha affermato che “non può che collocarsi in tale contesto”, e che sulla stessa linea si inserisce anche “l’impegno a contribuire all’avvento di quel federalismo solidale” sollecitato dai Presidenti dell’Assemblea e della Regione. Napolitano non ha quindi tralasciato un tema che gli sta molto a cuore, ossia una maggiore collaborazione “per un forte recupero di credibilità e di prestigio di tutte le nostre istituzioni democratiche, affrontando problemi di efficienza, di riordino, di semplificazione e di avvicinamento ai cittadini che si presentano anche come proble-

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PARLAMENTO SICILIANO mi di riduzione dei costi e di maggiore trasparenza della politica e delle istituzioni. E dobbiamo farlo guardando a situazioni critiche sul piano sociale e sul piano civile; mirando ad attrezzarci perché in Sicilia e nel Mezzogiorno vengano superate arretratezze e ragioni di malessere che si riassumono nel crescente divario tra Nord e Sud e in tassi ancora così elevati di disoccupazione, specie tra i giovani; mirando ad attrezzarci perché venga fino in fondo colpita la mafia, la criminalità organizzata”. Ricordando come la Sicilia abbia visto cadere non pochi dei suoi uomini migliori, “e per essi voglio in questa sede fare solo il nome di Piersanti Mattarella”, Napolitano ha concluso il suo intervento dicendosi fiducioso “nella possibilità di vincere queste battaglie, mettendo a frutto le energie materiali e morali di cui si dispone anche e in particolare in questa magnifica Sicilia, e cooperando alle politiche e alle riforme indispensabili per far fronte alle sfide del nostro tempo”.

PRESIDENT OF THE REPUBLIC, GIORGIO NAPOLITANO, CELEBRATES THE 60TH ANNIVERSARY OF THE SICILIAN PARLIAMENT

“An ancient and glorious history” In answer to SRA President, Gianfranco Miccichè, who had expressed the need to “understand and reconsider the past”, the Head of State urged all the national institutions to recover prestige and credibility “timely examination” of how good and how damaging the institutions have been for Sicily, was the focal point of the speech made by President Giorgio Napolitano in Palermo, on the occasion of the celebrations to mark the sixtieth anniversary of the Sicilian Regional Assembly. “The holding of elections for the Sicilian Regional Assembly in April 1947, the rejec-

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tion by the Constituent Assembly of the direct proposal to postpone them until after the co-ordination of the Regional Statute with the constitution represented a homage by the Republic, at less than a year of its birth, to Sicily and the ancient and glorious history of the Sicilian Parliament. Still, today, on occasion of the anniversary that we are celebrating in this solemn place, it is proper to remember the courage and the significance of that decision and the others that preceded it and that will follow”. Thus Napolitano began and then he went on to remember the history of those days and the major participants in those events. He was at pains to underline the work of Hon. Gaspare Ambrosini as part of the Constituent Assembly and his “fundamental

contribution to the process of discussion and working out of Heading V of the second part of the Republican Constitution”, enabling us to “understand the profoundest motivations for and the general value of the project for Sicilian autonomy”. Gaspare Ambrosini, Salvatore Aldisio, Giuseppe Alessi, Enrico La Loggia, Giovanni Selvaggi, Girolamo Li Causi, Luigi Castiglione and Pompeo Colajanni, were, in the opinion of Giorgio Napolitano, the actors in that story. “The birth of a Sicilian Region as a political entity and not merely an administrative one, with legislative powers and not only decentralised functions was thanks to their efforts”. Underlining “the impact not only on the definition of other Regions with a special statute but also on the institutional choice of the Regions with an ordinary statute”, the President of the Republic remembered “the same more recent evolution in a federal direction of the constitutional dictate with regards to regional powers. The recognition that I make today in the name of the Republic to this story, the fruit of which sixty years ago was the birth of the Sicilian Regional Assembly, also brings with it a call to reflect on the path that has been travelled, on the new developments that have occurred or have been announced at institutional level and on the problems that derive from them”. Answering SRA President Gianfranco Miccichè, who in his introductory speech of welcome had underlined the need to look to the future but without forgetting a “past to understand and reconsider “, Napolitano wanted to underscore that “it is right to do it at regional level and at national level, without omitting to carry out timely checks. The State, on its part, must ask itself about limits, discontinuity and distortions in the public policies for Sicily and the South; and from the institutional point of view we know what delays in the first election of the Councils of the Regions with ordinary statute meant, the uncertainties and contradictions in the management of the relations between State and Regions, the incapability of going ahead with constitu-

tional reforms especially as far as the configuration of the Senate of the Republic as the Chamber of Autonomies is concerned”. “Steps must be taken to implement heading V of the constitution – the Head of State went on to say – starting from the bill announced and imminent on fiscal federalism; there is also before Parliament the delegated law bill aimed at bringing the system of the local authorities into line with the 2001 constitutional reform, to the point where life is given to a Charter of Local Autonomies”. With reference to the Sicilian demands to modify the Regional Statute, Napolitano stated that “it can only be placed within this context”, and that on the same line the “commitment to contribute to the advent of that united federalism” urged by the Presidents of the Assembly and the Region. Napolitano therefore addressed a theme that is very close to his heart, i.e. the greater co-operation “for a strong recovery of the credibility and prestige of all Italy’s democratic institutions tackling issues of efficiency, rearrangement, simplification and reaching out to the citizens as well as reducing costs and greater transparency of policies and the institutions. And we must do it looking at critical situations on the social and civil levels; aiming to equip ourselves so that backward phenomena and reasons for distress that are summarised in the growing gap between North and South and in levels of unemployment that are still so high, especially among young people are overcome; aiming to equip ourselves so that the mafia and organised crime are attacked at their very roots”. Remembering how Sicily has seen not just a few of its best men fall, “and for this reason I want in this place only to mention Piersanti Mattarella”, Napolitano finished his speech saying that he had confidence “in the possibility of winning these battles, exploiting material and moral energies which are available, in particular, in this magnificent Sicily and co-operating with policies and reforms that are essential for tackling the challenges of our time”.

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DALLA FARNESINA

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INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO AGLI AFFARI ESTERI VITTORIO “BOBO” CRAXI

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ottosegretario Craxi, rispetto alla sua speciale delega sull’internazionalizzazione, quali strategie ha in atto la Farnesina per l’area NAFTA, su cui lei ha tra l’altro delega? L’area NAFTA riveste un’importanza strategica per il “sistema Italia”. È appena il caso di ricordare che gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di destinazione mondiale del nostro export. Per accrescere ulteriormente la nostra quota di mercato negli USA intendiamo concentrare le nostre esportazioni nei settori a più alto contenuto tecnologico. Anche il Canada è un mercato importante, tanto che il Ministero degli Affari Esteri ha inaugurato lo scorso maggio un “Tavolo Canada”. Dopo aver visitato Ottawa e Toronto lo scorso anno, ho in programma di recarmi a Montreal e Vancouver in ottobre. Sempre nell’area NAFTA, il Messico rappresenta il primo mercato di sbocco dell’export italiano in America Latina. I benefici derivanti dall’entrata in vigore dell’accordo UE-Messico schiudono prospettive di un ulteriore rafforzamento della nostra presenza. Mi sembra importante ricordare la nostra partecipazione, in qualità di ospite d’onore, alla Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara che si terrà nel 2008. Dal punto di vista culturale, il Nord America offre grandi opportunità all’Italia, e noi puntiamo molto su arte contemporanea, design e architettura, scienza e tecnologia, cinema. Tengo anche a ricordare il Premio New York, un programma di borse di studio riservato a giovani artisti italiani emergenti. Quali sono le iniziative promozionali che vedranno protagonista il Ministero degli Esteri in occasione delle annuali celebrazioni statunitensi del Columbus Day? Il Ministero degli Affari Esteri ha organizzato una fitta serie di eventi. L’Istituto Italiano di Cultura a New York collaborerà all’organizzazione della Columbus Day Parade, il cui ospite d’onore per parte italiana sarà il Ministro della Giustizia Mastella, mentre l’Istituto a San Fran-

Vittorio Craxi

Crediamo in un multilateralismo efficace basato sulla capacità di assumersi forti responsabilità

L’Italia della politica e dell’economia, tra Area Nafta e ONU di Mauro Aprile

cisco parteciperà all’Italian Heritage Parade. Fra le altre iniziative, l’Istituto a New York ospiterà la mostra “Giuseppe Garibaldi tra Storia e Mito”. La programmazione prevede anche tre importanti concerti della Filarmonica della Scala nel corso della Columbus Week. Veniamo ad un altro importante settore della nostra politica estera per il quale Lei esercita la delega, quello relativo al nostro ruolo alle Nazioni Unite. Il ruolo attivo e la capacità propositiva del nostro Paese alle Nazioni Unite è confermato e rafforzato dalla nostra attuale presenza in Consiglio di Sicurezza e dalla recente elezione nel Consiglio dei Diritti Umani. Crediamo in un multilateralismo efficace basato sulla capacità di assumersi forti responsabilità per contribuire alla sicurezza globale attraverso una costante ricerca di soluzioni in un quadro di collaborazione internazionale. Nel primo semestre di attività come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, abbiamo rafforzato il nostro contributo ai processi di pacificazione nelle principali aree di crisi ed alle operazioni di pace delle Nazioni Unite. Con la consistente partecipazione alla missione di pace in Libano siamo tornati ad essere tra i principali fornitori di Caschi Blu, il primo tra i Paesi occidentali. Stiamo inoltre continuando a stimolare un rafforzamento del ruolo dell’Unione Europea nel Consiglio di Sicurezza. Ricordo che l’Italia, insieme all’Unione Europea, è promotrice alle Nazioni Unite di una iniziativa di alto profilo etico, che – auspico – porterà all’adozione di una moratoria universale delle esecuzioni.

INTERVIEW OF UNDERSECRETARY OF FOREIGN AFFAIRS VITTORIO “BOBO” CRAXI

Italy on politics and economy, between Area Nafta and UN We believe in an efficient multilateral coming into force open up even stronger plan based on the ability of taking on prospects for our presence. I think it’s important to remember that Italy will participate as Guest of Hothe strong responsability ndersecretary Craxi, what strategy is the Farnesina adopting regarding the Nafta area, in light of your special authority on internationalisation under which you have power of attorney? The Nafta area represents an important strategy for the “Italian system”. No need to mention that the United States is the third market worldwide as a destination for our export. In order to increase our quote of market in the USA further we plan on concentrating our export to the more highly technological areas. Canada is also an important market, so much that the Minister of Foreign Affairs inaugurated a “Canadian Round Table” last May. After having visited Ottowa and Toronto last year, I plan on going to Montreal and Vancouver in October. Mexico, part of the Nafta area, takes first place as market of opportunity for Italian export in Latin America. The benefits of the EU-Mexico accord

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nour at the Guadalajara International Book Fair in 2008. From a cultural point of view North America offers a lot of opportunity to Italy. We’re strongly aiming at contemporary art, design and architecture, science and technology and cinema. I’d like to also mention the New York Prize, a scholarship program for young, emerging Italian artists. What are some of the promotional initiatives that the Foreign Minister has planned for the American annual Columbus Day celebration? The Minister of Foreign Affairs has organized a full calendar of events. The Italian Cultural Institute of New York will collaborate on the Columbus Day Parade, with Minister of Justice, Mastella as Guest of Honour representing Italy, while in San Francisco the Institute will participate in the Italian Heritage Parade. Among other initiatives, the New York Institute will host the “Giuseppe Garibaldi, between History and Myth” exhibition. The Scala Philharmonic is planning three important concerts

during the course of Columbus Week. Let’s move to another area of our politics regarding our role in the United Nations, where you act as authority. The active, constructive role of our country in the United Nations has been confirmed over and over and is strengthened by our current presence in the Security Council and from the recent Human Rights Council elections. We believe in an efficient multilateral plan based on the ability of taking on the strong responsibility in contributing to global safety through a constant search for solutions in an international, collaborative framework. In the first semester of activity as non-permanent member of the Safety Council, we strengthened our contribution to the peace process in main areas of crisis and in the United Nations’ peace operations. With constant participation in peace missions in Lebanon we have returned to being the main suppliers of Blue Helmets, first among Western countries. Furthermore, We are continuing to push for a stronger role in the European Community Safety Council. It’s worth remembering that Italy, along with the European Community is a promoter of a high profile, ethical initiative at the United Nation, which – I hope – will lead to the adoption of a universal moratorium on executions.


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ITALIANITÀ

FOTO: © EUROPEAN COMMUNITY, 2007

L’UNIONE EUROPEA APPARE SEMPRE PIÙ UNITA SOLO DI NOME, MA NON DI FATTO

Superiamo i nazionalismi, e puntiamo alla crescita comune di Giorgio Mulè, Direttore di Videonews (Mediaset)

A causa di politiche poco coese e iniziative raramente allineate, l’Europa rischia di perdere sempre più peso a livello internazionale

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e un extraterrestre un giorno si presentasse sulla terra e, privo di alcuna conoscenza dei terrestri, leggesse i giornali, ricaverebbe un’idea un po’ strana del nostro continente. Il nostro E.T., infatti, si imbatterebbe in una prima pagina dove campeggia ben in evidenza questo titolo: Super Euro strapazza il dollaro – La moneta europea ai massimi storici. Fatti due calcoli e letti un paio di articoli, E.T. potrebbe pensare che l’Europa è la super potenza mondiale e che gli Stati Uniti d’America la inseguono. A una prima analisi potrebbe perfino pensare che gli Stati Uniti d’Europa siano una macchina schiacciasassi. Sarebbe un’illusione, come sappiamo. Una bugia. Perché, ancora una volta, a una presunta forza della nostra moneta non corrisponde una coesione culturale e strategica dell’Europa. Molti continuano a crogiolarsi pensando che la forza dell’euro, da sola, possa bastare a dimostrare la potenza dell’Unione Europea. Purtroppo, come invece sappiamo, il nostro continente continua a vivere di egoismi, provincialismi e tutti gli “ismi” che volete aggiungere. Non v’è vertice che non si esaurisca con dichiarazioni d’intenti, smussate nelle virgole per “distinguere” la posizione dei diversi Paesi. Il ruolo dell’Europa in politica estera, soprattutto se legato alle grandi questioni di pace sul terreno, continua ad apparire frastagliata e mai coesa, piena (troppo) di distinguo. Tutto questo è un segno di debolezza, della mancanza di maturità di un continente che non ha ancora trovato la strada maestra per allinearsi a una vera grande potenza mondiale. Guai a disperare, per carità. Non è tutto negativo e sbagliato sarebbe cospargersi solo il capo di cenere. Occorrono più sforzi, di tutti, per superare i nazionalismi (a proposito di “ismi”) che frenano una crescita comune.

THE EUROPEAN UNION APPEARS EVER MORE UNITED, BUT ONLY IN NAME

As a result of diffuse politics and initiatives rarely agreed upon, Europe risks continuing to lose credibility on the international scene

Let’s get beyond patriotism, and focus on community building

f an extraterrestrial were to one day come to Earth, and, without anyway foreknowledge of earthlings, read the newspapers, it would draw strange conclusions about our continent. Our E.T. in fact would stumble upon a front page overshadowed by this title: Super-Euro thrashes the dollar - European currency at historic levels. By making a few calculations and reading a few articles, E.T. could determine that Europe is the world super power with the United States of America in hot pursuit. Upon initial analysis, it could even suppose that the United States of Europe were a well-oiled machine. That would be an illusion, as we know. A lie. Because, once again, the assumed strength of our currency does not correspond with a cultural and strategic unity in Europe. Many continue to indulge in thinking that the strength of the Euro alone is enough to demonstrate the power of the European Union. Unfortunately, as we already know, our continent continues to operate on egoism, provincialism, and any other “isms” you would like to add. It should come as no surprise to you that the union exhausts itself with declarations of intent watereddowned by clauses in order “to distinguish” the positions of the various countries. The rule of Europe in international politics, primarily when applied to concerns about world peace, continues to appear uneven and never cohesive, full (too much) of petty distinction. All this is a sign of weakness, a lack of maturity of a continent that has not yet found the best way to bring into being a true world super power. It would be wrong to give up hope, for heaven's sake. Not everything is negative, and it would be wrong to play down our accomplishments. More effort is needed, above all, for moving beyond nationalism (speaking of “isms”), that prevents community building.

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RIFLETTORI SULLE DONNE INTERVISTA A CRISTINA MOLINARI, GIÀ PRESIDENTE DI ACCENTURE TECHNOLOGY SOLUTIONS, OGGI

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Una manager a

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di Lucy Tattoli

opo una carriera densa di soddisfazioni in grandi multinazionali, in ambiti in cui le donne erano “mosche bianche”, oggi Cristina Molinari mette le proprie competenze al servizio del Gabinetto del Ministero del Commercio Internazionale, dividendo la sua vita tra Roma e Milano e cercando di agevolare la relazione con il mondo delle imprese che operano in quella che lei stessa ha definito la “seconda capitale d’Italia”. Ma, come ci dice scherzando, si “arrabatta come tutte le donne” tra il lavoro e i vari impegni, non ultimo quello nel sociale. Il suo è stato un percorso abbastanza “alternativo” per una donna: prima una laurea in matematica, poi l’interesse per il mondo dell’informatica, l’ingresso in IBM e quindi in Accenture, dove ha ricoperto anche il ruolo di Presidente di Accenture Technology Solutions… Descritta così, la mia carriera sembra il frutto di una strategia ben studiata, in realtà è stata molto influenzata da opportunità e da incontri anche casuali. Dopo la laurea in matematica, il settore dell’informatica mi è apparso come uno dei pochi che allora offrissero grandi opportunità, perfino alle donne: era infatti un ambito nuovo, che richiedeva tante risorse. In seguito mi ha aiutata il fatto che mi piace lavorare, che ho sempre amato essere indipendente, e che mi piace accettare le sfide. Di sicuro, mi hanno sostenuto entusiasmo, determinazione, e un po’ di spirito di iniziativa, ma anche, e molto, la fortuna! Quando, alla fine degli anni Ottanta, è entrata nel direttivo di Accenture, era la prima donna partner tra trenta uomini. Le è pesata questa situazione? Io faccio parte di una generazione in cui le donne ai vertici erano poche, e quelle poche sono quindi state le prime e spesso le sole in molti ambiti. Il peso che ciò comportava sembrava già una fortuna, rispetto ad avere quel “peso” precluso. A differenza delle giovani che oggi affrontano il

AN INTERVIEW WITH CRISTINA MOLINARI, EX PRESIDENT OF ACCENTURE TECHNOLOGY SOLUTIONS, AND TODAY

A manager at the “service” of the Italian Brand ollowing a highly fulfilling career in large multinationals, an environment where women were few and far between, Cristina Molinari is today dedicating her skills to the service of the Ministry of Commercial Trade, dividing her life between Rome and Milan and endeavouring to smooth relations with businesses operating in what she herself calls “Italy’s second capital”. But, she jokes, “I struggle like all women” to strike a balance between her professional life and her other activities, not least of which is her social work.

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You have always followed a slightly “alternative” route for a woman: first a degree in mathematics, then an interest in the world of information technology, joining IBM and then Accenture, where you also held the position of President of Accenture Technology Solutions… Putting it like that, my career seems like the fruit of a well-studied strategy, but it was in fact the result of very unexpected opportunities and encounters too. Having graduated in mathematics, the I.T. sector seemed to me to be one of the few that at that time offered great opportunities, even for women: it was a new world requiring a large input of resources. What is more, I was helped by the fact that I love working, being independent and facing challenges. Of course my enthusiasm, determination and spirit of initiative was important, but so was pure luck! When you joined the board of directors of Accenture at the end of the Eighties, you were the first female partner amongst thirty men. Was this a tough situation for you?

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I come from a generation in which women at the top were few and far between, and those few had been the first to arrive, often alone in many environments. So we actually felt lucky to be accepted into this exclusive world. Unlike people entering upon a professional career today, we did not expect to be treated equally: the laws on crimes of honour, divorce and abortion were still fresh. So we knew that we had to stand out, and more importantly go in search of opportunities, not let them come to us, because nobody would be too eager to put us forward. We knew this, and we acted accordingly. Young women today often only find out when it’s too late that the world still isn’t entirely fair to them. At an international level, our country is considered a point of reference for the world of fashion, food and design, but not in other more technological sectors. Why is this? Italy boasts very high levels of exportation for mechanical and electromechanical products, which are among the leading sectors in our country’s sales. For those working in these fields, we are considered true leaders: take Finmeccanica, which was even able to sell our aeroplanes to the White House. But if you stop a foreigner in the street and ask him what Made in Italy means, he will immediately say fashion, pasta and design, without realising that these are end products, whose excellence depends on excellent production systems: machinery, technology and technical skills with a long history. That is why we must reinforce the image of the “Italian brand” in these sectors too, so that Made in Italy conjures up images of technology, automation and engineering innovation.

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ESPERTO PRESSO IL GABINETTO DEL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

er al “servizio” del Marchio Italia

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cammino professionale, noi non ci aspettavamo un mondo giusto nei confronti delle donne: erano ancora recenti le leggi sul delitto d’onore, sul divorzio, sull’aborto. Sapevamo quindi che dovevamo distinguerci, e, soprattutto, andare a cercare le opportunità, senza aspettare che ci capitassero, perché nessuno ce le avrebbe messe dinanzi con facilità. Lo sapevamo, e agivamo di conseguenza. Oggi le giovani donne scoprono con ritardo che il mondo non è ancora proprio del tutto giusto nei loro confronti. A livello internazionale, il nostro Paese viene considerato un riferimento per quanto riguarda la moda, l’agroalimentare, il design, ma non in altri settori più tecnologici. Perché? L’Italia può contare su alte quote di export per quanto riguarda la meccanica, o l’elettromeccanica, che sono settori portanti del nostro export. Da chi opera in questi settori, siamo considerati dei veri leader, e possiamo contare su importanti eccellenze: basti citare il caso di Finmeccanica, che ci ha dimostrato come è possibile vendere i nostri aerei anche alla Casa Bianca. Ma se si fermano delle persone per strada nel mondo e si chiede che cos’è il Made in Italy, allora queste citano subito la moda, la pasta o il design, senza riflettere sul fatto che questi sono i prodotti finiti, e che per essere eccellenti necessitano di una lavorazione eccellente, cioè di macchinari, tecnologie e competenze tecniche che hanno una lunga tradizione. Ed è per questo che dobbiamo rafforzare la nostra immagine – il “marchio Italia” – anche in questi settori, in modo che Made in Italy evochi anche tecnologia, automazione, innovazione ingegneristica . Dopo tanti anni nel settore privato, oggi si trova ad operare in un ambiente ben diverso: quello pubblico. La mia carriera professionale è stata lunga

e mi ha dato enormi soddisfazioni; quella che mi è stata offerta ora, la considero un’opportunità. Si tratta di un mondo nuovo, in cui le modalità operative sono sicuramente diverse – e più complesse – rispetto a quelle a cui ero abituata: è un contesto affollatissimo di norme, in cui vi è poca flessibilità, e in cui, a fronte di moltissime richieste e opportunità, si opera con risorse spesso limitatissime. Questo lavoro è anche una continua sfida: l’internazionalizzazione è infatti di vitale importanza per la crescita del nostro Paese, ma rappresenta una strada difficile da percorrere, soprattutto per le nostre PMI. Bisogna quindi pensare iniziative che portino valore aggiunto, e renderle accessibili anche ad aziende che non abbiano enormi capitali. C’è una figura femminile che le è stata particolarmente d’esempio? Ho imparato da molte persone, uomini e donne. Per quanto riguarda la sfera professionale, all’inizio mi ha aiutato molto incontrare e lavorare con donne di cultura anglosassone, abituate a operare in contesti in cui le donne ricoprivano ruoli di leadership e con una cultura più libera da convenzioni forti. Attualmente, collaborare con Emma Bonino mi dà sicuramente molte occasioni di apprendimento: è un’esperta nell’ambito politico e istituzionale, che sa ottenere risultati in lotte difficili, che sembrano alle volte disperate, senza mai perdere la fiducia e la voglia di andare avanti. Lei è molto impegnata anche in ambito sociale: è Madrina di AIDOS (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo), e ha collaborato in numerose iniziative promosse dall’ONG “Non c’è pace senza giustizia”. Come è nato questo suo impegno? Personalmente, non credo nella beneficenza, ma in interventi che creino un momento, se pur piccolo, di discontinuità, di progresso,

di miglioramento della vita non solo temporaneo, ma in maniera continuativa. Le donne, purtroppo, sono sempre le ultime, e questa situazione è estremizzata nel Terzo Mondo. Sono convinta che sia necessario operare su tre fronti: la salute, l’istruzione, il lavoro. Solo permettendo alle donne di stare bene, di non essere vittime di barbare mutilazioni, di non avere continui aborti o decine di figli, e offrendo loro i mezzi per migliorarsi e migliorare la società in cui vivono, producendo ricchezza, sarà possibile fornire loro una reale opportunità. Questa è la filosofia di AIDOS per il sostegno alle donne, mentre Non c’è Pace senza Giustiziaha avuto un ruolo straordinario nella campagna contro le mutilazioni e genitali e per i diritti civili (protocollo di Maputo). Quali sono i suoi prossimi impegni? Il più importante e ravvicinato è sicuramente il Forum delle Donne Imprenditrici dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, Caspio e Caucaso, dal 12 al 14 Settembre a Bari, che segue da vicino quello promosso nello scorso mese di marzo a Milano. Il nostro obiettivo è di riunire circa 350 donne per parlare d’affari, per conoscersi e confrontarsi, e mirare alla creazione di una “rete” internazionale. Le donne imprenditrici sono infatti numerose, e hanno dimostrato di avere enormi potenzialità, ma sono un fenomeno relativamente nuovo. Esse operano in un contesto le cui regole non sono state create da loro ma già esistevano, e in cui le sfide di oggi richiedono ingenti risorse per costruire rapidamente quelle reti di relazioni internazionali che sono necessarie alle imprese per crescere anche all’estero. Queste iniziative hanno l’obiettivo di accelerare questo processo e supportare un settore – l’imprenditoria femminile – che ha in tutto il mondo una importanza significativa per la crescita economica.

CONSULTANT AT THE MINISTRY FOR INTERNATIONAL TRADE After many years in the private sector, today you find yourself in a very different environment: the public sector. My professional career was long and enormously fulfilling; I consider what I have been offered now as an opportunity. It’s a new world for me, where working procedures are certainly different, and more complex, to what I was used to: this is an environment full of regulations, with very little flexibility, where one must often deal with an enormity of requests and opportunities with very limited resources. The job is also a continual challenge: internationalisation is of vital importance for the growth of our country, but is a difficult road to follow, especially for our small and medium-sized business: So we need to think of initiatives which will bring added value, and then make them accessible even to companies with limited capital. Is there a female figure who has particularly influenced you? I have learned so much from so many people, both men and women. When I started out in the professional world, it was very helpful for me to meet women from the Anglo-Saxon culture, who came from a working environment which was much more used to the idea of women in leadership roles, and with a culture free of strong stereotypes regarding women’s roles. I don’t wish to flatter but working with Emma Bonino in this moment is a huge learning curve for me: she is an expert both in the political and institutional environments, who knows how to obtain results against all odds, while never losing her faith and her will to carry on. You are also very busy in the world of social work: you are patron of AIDOS (Association of Italian Women for Development), and have taken part in a number of initiatives promoted by the NGO “No Peace Without Justice”. How did this work start?

I am not personally a great believer in charity, but I believe in interventions that can create even just a small movement towards discontinuity, progress and improvement in lifestyle that is not temporary but sustainable. Women, unfortunately, are always the last to be counted, especially in the Third World. I’m convinced that we need to work on three fronts: health, education and employment. Only by allowing women to be healthy, not victims of barbaric mutilations, or having continual abortions, or having dozens of children, and by offering them the means to improve themselves and the society they live in, will it be possible to give them a real chance. This is the philosophy of AIDOS when it comes to helping women, while No Peace Without Justice has played an impressive role in the campaign against genital mutilation and for civil rights (the Maputo protocol). What are your next tasks? The nearest, and certainly the most important is the Forum for Women Entrepreneurs from Southeastern, Balkanic, Caspian and Caucasian Europe, in Bari from 12 to 14 September, which follows on from the forum held in Milan in March. Our aim is to unite around 350 women in order to discuss business, to get to know each other and share opinions, and to create an international network. There are a large number of women entrepreneurs, and they’ve shown themselves as having enormous potential, but are still a relatively new phenomenon. They are working in an environment where the rules where not written by them but were already in place, and where today’s challenges require huge resources for the rapid setting-up of international networks essential for growth at home and abroad. These initiatives aim to accelerate the process and support the sector of female entrepreneurs, which has great importance for economic growth all over the world.

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L’ALTRA ITALIA

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ITALIANI DI GERMANIA: QUANTI SONO, CHI SONO, COSA FANNO

Italia-Germania: partire… per poi tornare

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Per vari motivi, l’emigrazione italiana in terra tedesca è stata considerata un fenomeno temporaneo, non definitivo. Ma la Germania resta comunque il Paese europeo più “italiano” di Ghileana Galli ALLA SCOPERTA DEL “ROCKUMENTARY CALABRO-TEDESCO” A FIRMA DEL REGISTA GIUSEPPE GAGLIARDI

Immagini e musica, per raccontare la “Doichlanda” di oggi La numerosa comunità calabrese presente in Germania è stata di recente protagonista di un lavoro sui generis: un “rockumentary calabro-tedesco” diretto dal regista cosentino (ma “trapiantato” a Roma) Giuseppe Gagliardi, e realizzato grazie alla collaborazione della band “Il Parto delle Nuvole Pesanti”. Curioso fin dal titolo, “Doichlanda” (nome con il quale i Calabresi chiamano la Germania) si presenta come un viaggio tra i ristoranti calabresi della Germania, attraverso il quale – tra musica, immagini e parole – gli emigranti raccontano la loro storia, le difficoltà riscontrate e i successi ottenuti, il legame con la terra delle origini e i problemi di inserimento. Raccontano di una Calabria mai dimenticata, che ancora oggi rivive nella mente e nel cuore, ma anche nei piatti della cucina tedesca rivisitata alla luce della tradizione culinaria del sud. Il tutto, senza banalità, e, soprattutto, senza mai piangersi addosso, ma piuttosto con una buona dose di (auto)ironia e leggerezza. A dimostrare il valore del lavoro di Gagliardi, il conferimento a “Doichlanda” del Premio speciale della giuria del Concorso Doc 2003, presieduta da Vittorio De Seta, del Torino Film Festival con la seguente motivazione: “per l’apparente leggerezza e la profondità di sentimenti con cui racconta come una musica popolare possa farsi mediatrice di tolleranza e persuasione nel contesto aspro dell’emigrazione”.

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n base all’ultimo Rapporto sugli Italiani nel Mondo realizzato nel 2006 dalla Fondazione Migrantes, la Germania, con 533.237 presenze, guida la classifica delle nazioni europee maggiormente coinvolte nei flussi migratori dal Dopoguerra: in sostanza, un Italiano ogni sei nostri connazionali all’estero risiede in questo Paese. A contribuire maggiormente alla presenza italiana in terra tedesca sono state le regioni del sud: possiamo quasi dire che un italo-tedesco su tre ha origini siciliane (175.639); a seguire, troviamo i pugliesi (86.092), i campani (64.077), i calabresi (54.795) e i sardi (24.992). Gli Italiani di Germania rappresentano la comunità più numerosa dopo quella turca, e sono stanziati soprattutto nella regione della Baviera, del Baden-Württemberg, del Nordreno-Vestfalia e della Bassa Sassonia nella zona di Wolfsburg. Se oggi la comunità italiana si presenta abbastanza integrata – un fenomeno crescente è quello dei matrimoni misti italo-tedeschi – molte e diffuse furono le difficoltà incontrate in fase di accoglienza. Ai tempi delle prime emigrazioni di massa – che si collocano a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, e, in particolare, nei primi anni del Novecento, quando la Germania diventa una grande potenza industriale, e quindi bisognosa di manodopera – furono molti gli Italiani alloggiati per lunghi periodi in baracche. Si trattava, per lo più, di semplici operai, impegnati nelle fabbriche sette giorni su sette e in condizioni di vita miserevoli, oppure inseriti nei settori lavorativi più umili, come la costruzione della ferrovia nella Foresta Nera. Con la prima guerra mondiale, che per altro vede l’Italia contrapposta alla Germania, questa esperienza migratoria si interrompe, per recuperare però vigore nella seconda metà degli anni Trenta, fino a giungere, nel 1955, alla stipula del trattato italotedesco per l’invio di manodopera italiana Oltralpe. L’accordo, battistrada nell’aprire le frontiere ai “Gastarbeiter” (ossia “lavoratori ospiti”, come venivano chiamati allora) permise a migliaia di disoccupati italiani di avere un regolare contratto di lavoro, anche se a tempo determinato. Ciò fece sì che, se da una parte la Germania, per circa un decennio, divenne la più importante meta dei movimenti migratori italiani (nel 1961 i 121.000 immigrati italiani rappresentavano quasi la metà della forza lavoro straniera), dall’altra non venne mai considerata una meta di emigrazione in senso stretto, dal momento che, proprio la temporaneità dei contratti di lavoro faceva sì che gli Italiani concepissero la loro esperienza come una vicenda a carattere temporaneo, finalizzata ad accumulare risparmi in vista di un definitivo ritorno in patria.


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ITALIANS IN GERMANY: HOW MANY ARE THERE, WHO ARE THEY, WHAT ARE THEY DOING

Italy-Germany: they go, then return ccording to the last Report on Italian Citizens in the World issued in 2006 by the Migrantes Foundation, Germany, with 533,237 persons counted, leads among the European nations primarily influenced by migratory flows after the war: in substance, one out of every six Italians living abroad resides in that country. The regions of the South were the major contributors to Italian presence in Germany: we could almost say that one Italian-German out of three has Sicilian origins (175,639), followed by people from Puglia (86,092), Campania (64,077), Calabria (54,795) and Sardinia (24,992). The Italian population in Germany is the largest after the Turks, and is situated primarily in the regions of Bavaria, Baden-Württemberg, North Rhine Westphalia, and in Lower Saxony around Wolfsburg. Even if today the Italian community is mostly integrated – with a growing phenomenon of mixed German-Italian marriages – there were many, widespread difficulties met in the first phases of resettlement. DurFor various reasons, ing the first mass immigrations – from the end of the 19th Italian immigration to th century to the beginning of the 20 , and, in particular, Germany is considered th during the first few years of the 20 Century when Gera thus far unexplained many became a large industrial power, therefore in need temporary of manpower – many Italians were housed in shanty phenomenon. towns for long periods. This included, among others, Whatever the simple labourers, factory workers putting in seven day explanation, German work weeks in miserable conditions, or workers emcontinues to be the ployed in humble sectors such as the construction of most “Italian” the railroad through the Black Forest. European country With the first world war, during which Italy was in opposition with Germany, the migration was interrupted, but it gained vigour again in the second half of the ’30s, eventually necessitating the Italian-German treaty for the envoy of Italian manpower beyond the Alps in 1955. The agreement opened the borders to the “Gastarbeiter”(“guest workers”, as they were called at that time) allowing unemployed Italians by the thousands to have regular work contracts, even if they were only for temporary employment. Though on one hand Germany, for almost a decade, was the most important destination for the Italian migratory movements (in 1961, 121,000 Italian immigrants represented almost half of their foreign work force), on the other hand it was not ever considered a true immigration destination, given that the temporal quality of the work contracts insured that Italians saw their stays as temporary experiences during which to save funds in sight of a definite return to their homeland. This large Italian presence on German soil precipitated the creation of media forms in original language: the attempt was meant to help those who wished to stay, supplying them with information about “how to get around” in this country as foreigners (informative services about contracts, pensions, healthy, but also German language courses); but was also intended to relay information about Italy with space dedicated to current affairs, but also to Italian music and sports. This eventually lead to the first information program in the Italian language, born on October 21, 1961, transmitted from the “Saarländischer Rundfunk”: a weekly show lasting a half hour (“the Italian half hour” in fact) on the air every Saturday, managed by personnel from the Italian consulate. It was an “experiment” which proved to be very successful, so much so that in a few short months Italian language programs had multiplied, resulting in complete radio stations dedicated to the Italian community. Only thirty years later, the situation has changed, whether due to the type of Italian presence in Germany – primarily families rather than single citizens – or whether due to their activities: once more citing the report issued by the Migrantes foundation which found that Italians in Germany are owners of 38,000 companies, particularly in the food and wine sector. Consider the example of UNITEIS, the Association of Italian Ice Cream Shops in Germany, founded in 1969 and affiliated with the German confederation of artisans which joins together 1500 artisan ice cream makers in representation of 2200 ice cream shops dispersed in all of Germany.

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Sopra, uno dei tanti locali aperti dai nostri connazionali in Germania.

Questa massiccia presenza di Italiani in terra tedesca portò alla nascita, in questi stessi anni, delle prime forme di informazione in lingua madre: da una parte si cercava così di venire incontro a coloro che decidevano di restare, fornendo loro informazioni su “come muoversi” in questo Paese per lo più sconosciuto (ecco allora servizi informativi su contratti, trattamenti pensionistici, sanità, ma anche corsi di lingua tedesca); dall’altra si cercava di fornire notizie dell’Italia, con spazi dedicati all’attualità, ma anche alla musica e allo sport italiani. Il 21 ottobre 1961 nasce così il primo programma di informazione in lingua italiana, che viene trasmesso dal “Saarländischer Rundfunk”: uno spazio settimanale di mezz’ora (“la mezz’ora italiana”, appunto) in onda ogni sabato e gestito dal personale consolare italiano. Si tratta di un primo “esperimento”, che però riscuote subito molto successo, al punto che, nel giro di pochi mesi, i programmi in lingua italiana si moltiplicano, fino alla nascita di vere e proprie emittenti radiofoniche dedicate alla comunità italiana. A distanza di poco più di trent’anni, la situazione è cambiata, sia per quanto riguarda il tipo di presenza italiana in Germania – prevalgono ormai i gruppi famigliari rispetto ai cittadini italiani soli – sia per quanto riguarda le attività: è sempre il Rapporto realizzato dalla Fondazione Migrantes a testimoniare che gli Italiani in Germania sono titolari di 38.000 aziende, specialmente nel settore gastronomico. Basti pensare che la sola UNITEIS, l’Associazione dei Gelatieri Italiani in Germania, fondata nel 1969 e affiliata alla Confartigianato tedesca, riunisce 1500 gelatieri artigiani in rappresentanza di 2200 gelaterie distribuite in tutto il territorio tedesco.

DISCOVERING THE “CALABRIA-GERMAN ROCKUMENTARY” DIRECTED BY GIUSEPPE GAGLIARDI

Images and music which reveal today’s “Doichlanda” The large population from Calabria living in Germany was the recent protagonist of a highly original work: a “Calabria-German rockumentary” directed by Giuseppe Gagliardi originally from Cosenza (later “transplanted” to Rome) and realized thanks to the collaboration of the band “Il Parto delle Nuvole Pesanti”. As curious as its title, “Doichlanda” (name by which the Calabria people refer to Germany) unfolds as a kind of trip amongst Calabria restaurants in Germany during which – with the use of music, images, and words – the immigrants tell their story, the difficulties experienced, the success earned, the bond with their homeland maintained, and problems of integration encountered. They speak of an unforgotten Calabria that lives on in their minds and hearts, but also in German dishes revisited with culinary traditions from the South. All told without triteness or self-pity, but rather with a healthy dose of self-mockery and lightness. To demonstrate the worth of Gagliardi’s work: “Doichlanda” merited a special award by the jury of the Doc 2003 competition, presided over by Vittorio De Seta, at the Turin Film Festival with the following explanation: “for the clarity and depth of emotion with which the film demonstrates how popular music can serve as a mediator of tolerance and persuasion in the bitter context of immigration”.

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UN VIAGGIO INDIETRO NEI SECOLI, TRA CHI AMAVA DANTE E CHI SUBÌ IL FASCINO SENZA TEMPO

L’Italia raccontata dagli

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e oggi l’Italia è ormai meta molto agognata da parte dei turisti di tutto il mondo, questa sua fama ha radici molto profonde, rintracciabili già nel Settecento. È in questo secolo che, tra i rampolli di buona famiglia, si diffonde la pratica del “Grand Tour”: l’Italia era infatti considerata da ogni uomo di cultura europeo una meta obbligata in quanto Paese ricco di testimonianze del passato classico (greco e romano), di paesaggi bucolici e sempre vivacizzato da feste, spettacoli teatrali e musicali. E gli Inglesi, insieme ai Francesi, furono coloro che più di tutti subirono il fascino di queste nostre terre, dei paesaggi, della storia, della profonda cultura che l’Italia poteva offrire. Proprio il termine “Grand Tour”, del resto, apparve per la prima volta già nel 1670 nel “Voyage of Italy, or a complete Journey through Italy” dell’inglese Richard Lassels, e, negli anni successivi, fu occasione per la pubblicazione di numerosi libri guida. E proprio uno dei primi, “An Account of Some of the Statues, Bas-Reliefs, Drawings, and Pictures in Italy” (1722), fu ancora frutto di “italofili d’oltremanica”: i pittori inglesi Jonathan Richardson il Vecchio (1665-1745) e suo figlio Jonathan Richardson il Giovane (1694-1771). Ma quali erano le mete prescelte? Se in un primo momento furono soprattutto Venezia e Firenze ad affascinare i viaggiatori nordeuropei, dal Neoclassicismo in avanti mete imprescindibili dell’“itinerario italico” divennero anche Roma e Napoli, con un occhio di riguardo nei confronti del Vesuvio, ma soprattutto di Ercolano (scoperta nel 1738) e di Pompei (venuta alla luce nel 1748). Di qualche decennio dopo è invece la riscoperta della Sicilia, che, oltre a diventare un primo punto concreto di riferimento per gli appassionati di Orientalismo grazie alla sua cultura arabeggiante, venne sempre più vista come un mito dai Romantici: furono molti gli scrittori e i pittori che subirono il fascino dell’Etna, dello Stromboli, di questi siti carichi di leggende, solcati da imponenti rovine del passato o in cui ci si poteva imbattere in grotte misteriose scavate lungo la costa. Tra i pittori romantici inglesi che più amarono l’Italia, impossibile non citare William Turner, che nei

A partire dal Settecento, furono molti gli intellettuali che trascorsero lunghi periodi nel nostro Paese, innamorandosi della nostra cultura, delle nostre bellezze naturali, della nostra storia di Ghileana Galli

William Turner, “Venezia dal Canale della Giudecca” (1840)

A JOURNEY BACK THROUGH THE CENTURIES WITH THOSE WHO LOVED DANTE AND THOSE WHO SUCCUMBED

Italy told by the English on the Grand Tour f today Italy has become a destination yearned for by tourists from all over the world, its fame has very deep roots that can be traced back as far as the Seventeen hundreds. It was in this century that the scions of good families increasingly undertook the “Grand Tour”: Italy was in fact considered, by a European man of culture, an essential stop because it was a country rich in testimonies of the classical (Greek and Roman) past with bucolic landscapes and always enlivened by parties, festivals, theatrical and musical shows. And the English together with the French were those who, more than anyone else succumbed to the fascination of the country. The landscapes, the history and the deep culture that Italy could offer. The very term “Grand Tour”, moreover, appeared for the first time as far back as 1670 in “Voyage of Italy, or a complete Journey through Italy” by Englishman Richard Lassels, and, in the following years, many guidebooks were published. And one of the first no less, “An Account of Some of the Statues, BasReliefs, Drawings, and Pictures in Italy” (1722) sprang from the pen of “British Italophilia”: English painters Jonathan Richardson the Elder (1665-1745) and his son Jonathan Richardson the Younger (1694-1771). But what were the favourite destinations? If at first it was mainly Venice and Florence that dazzled travellers from northern Europe, from Neoclassicism on-

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From the Eighteenth Century onwards many intellectuals spent long periods of time in Italy, falling in love with its culture, its natural beauty and its history wards Rome and Naples became destinations that were a must in the “Italic itinerary”, with special attention to Vesuvius and, above all, Herculaneum (discovered in 1738) and Pompei (unearthed in 1748). A few decades later, however, Sicily was rediscovered. In addition to becoming an early point of reference for lovers of Oriental style thanks to its culture with its clear Arabic influences, it was increasingly seen as having a mythical quality by the Romantics, there were many writers and painters that succumbed to the fascination of Etna, Stromboli, of the sites steeped in legends, furrowed by mighty ruins of the past or where one could discover mysterious caves dug along the coast. Among the Romantic English painters that loved Italy, it is impossible not to mention William Turner who, on his many travels, visited many distinctive places in the peninsula such as Venice, Rome, Tivoli and Naples leaving testimonies of these places in many of his pictures and drawings However, there were also a great many intellectuals who wanted to testify to their “Italic experience” having their portrait drawn or painted surrounded by

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DELLE ANTICHITÀ CLASSICHE

Inglesi del Grand Tour suoi numerosi viaggi ha toccato molti luoghi carat- cio”, che esplora l’accoglienza che i tre grandi scritteristici della penisola, quali Venezia, Roma, Tivoli, tori hanno ricevuto oltremanica durante il MedioeNapoli, di cui ci ha lasciato testimonianza in molti vo e il Rinascimento attraverso alcuni degli esemsuoi quadri e disegni. plari più significativi ed affascinanti delle loro opeMa furono molti anche gli intellettuali che vollero re, come le prime edizioni medievali e uno dei primi testimoniare la loro italica esperienza facendosi ri- manoscritti illustrati della Divina Commedia. trarre attorniati da monumenti, vicino a celebri opeAd elogiare la produzione letterari italiana è, per re pittoriche o scultoree, ma anche immersi nella na- esempio, Matthew Arnold, che nella sua opera tura, o più semplicemente assieme ad altri illustri “Translating Homer”, esalta la grandezza del nostro viaggiatori. patrimonio letterario e culturale, erede diretto della È il caso, per esempio, di Percy tradizione classica. In un saggio Bysshe Shelley, uno dei più grandi su Dante, inoltre, Arnold pone il poeti romantici, protagonista di sommo poeta accanto a Shakeun lungo viaggio che lo trattenne in speare, in qualità di mostri sacri Italia per ben quattro anni (e in Itadella letteratura mondiale. lia trovò anche la morte, anneganAnalogamente lo scozzese Thodo in una tempesta improvvisa mas Carlyle pubblica un saggio mentre a bordo della sua nuova gointitolato “On Heroes” in cui diletta navigava verso San Terenzo, scute di Dante, poeta ancora non di ritorno da Pisa e Livorno). Shelparticolarmente noto in Inghilley, che prediligeva le zone archeoterra. In pieno Romanticismo, la logiche, scrisse infatti nelle Terme situazione cambia radicalmente di Caracalla il II e il III atto del suo e Dante viene considerato, ap“Prometeo liberato” (Prometheus punto, un eroe. Unbound), e proprio tra queste roSignificativo, in questo senso, il vine si fece raffigurare da Joseph caso di Dante Gabriel Rossetti, Severn intento nella lettura. pittore e poeta italo-inglese (era Molti, invece, furono coloro che figlio di Gabriele Rossetti, uno Nella pagina accanto, David Roberts, “The Forum of Rome” (1859); preferirono fissare le loro espestudioso italiano emigrato in Inin questa pagina, in alto, William rienze in diari o scritti di vario geghilterra, e di Frances Polidori, fiTurner, “Vesuvius in Eruption” nere, ricchissimi di annotazioni e glia di un altro esule italiano, Gae(1817); sopra, Richard Wilson, di dettagli su quanto visto – spesso tano Polidori), principale espo“The Vale of Narni” (1760 ca). arricchiti da disegni e schizzi – e nente della Confraternita dei Presulle abitudini di un popolo proraffaelliti, costituita in Inghilterra fondamente diverso dal proprio. Non mancarono nel 1848. Proprio Dante fu uno dei suoi riferimenti, così pagine entusiaste sulla tipica, colorata anima- al punto che, nonostante la sua famiglia e i suoi amizione italiana, sui mercati all’aperto nelle piazze, ci più stretti lo chiamassero “Gabriel”, adottò ben sulle strette vie, sulle passeggiate lungo il mare, sul- presto il nome pubblico di “Dante Gabriel”, desidele soleggiate isole. rando un accento maggiormente letterario per il Molti furono anche coloro che subirono il fascino, proprio nome. Per molti dei suoi lavori, Rossetti oltre che delle nostre bellezze paesaggistiche, dei no- trasse ispirazione dalla dantesca “Vita Nova”, che stri grandi scrittori. Una dimostrazione ci giunge in aveva anche tradotto in inglese, e subì in maniera questo periodo da Oxford, dove, fino al prossimo 31 particolare il fascino del tema della morte di Beatriottobre, la Bodleian Library ospiterà la mostra ce: risalgono infatti a questo periodo opere come “Italy’s Three Crowns: Dante, Petrarch and Boccac- “Beata Beatrix”, pietra miliare del simbolismo. TO THE TIMELESS FASCINATION OF CLASSICAL ANTIQUITIES monuments, near famous paintings or sculptures, but also immersed in nature or more simply together with other illustrious travellers. This is the case, for example, of Percy Bysshe Shelley, one of the greatest Romantic poets, protagonist of a long journey that kept him in Italy for no fewer than four years (and Italy was where he died, caught in an unexpected storm while on board his new schooner sailing towards San Terenzo, returning from Pisa and Livorno). Shelley, who particularly loved archaeological areas, in fact wrote acts II and III of his “Prometheus Unbound” at the Hot Springs of Caracalla, and it was among these very ruins that he was depicted, engrossed in his reading, by Joseph Severn. Many, on the other hand, preferred to immortalise their experiences in diaries or writings of various types, full of notes and details about what they saw, often embellished with drawings and sketches, and about the customs of a people so different from their own. Thus there was no shortage of enthusiastic pages about the typical, colourful, lively Italian way, about open-air markets on the squares, about narrow alleys, walks along the seashore and sunkissed islands. There were also many who fell under the spell of Italy’s great authors as well as its landscapes. Proof of this comes down to us, at the moment, from Oxford, where, until next October 31, the Bodleian Library will be housing the “Italy’s Three Crowns: Dante, Petrarch and Boccaccio”, exhibition which explores the reception that the three writers had in England during medieval times and the Renaissance through a number of the most significant and fascinat-

ing examples of their works such as the first medieval edition of one of the first illustrated manuscripts of the Divine Comedy. Those praising Italian literary output was for example, Matthew Arnold, who, in his work, “Translating Homer”, exalts the breadth of the country’s literary and cultural heritage, direct descendent of the classical tradition. In an essay about Dante, furthermore, Arnold places the great poet alongside Shakespeare, as mythical figures of world literature. In the same way, Scot Thomas Carlyle published an essay with the title “On Heroes” in which he discusses Dante, a poet not yet particularly well known in England. When Romanticism was in full bloom, the situation changed radically and Dante was considered a hero. In this sense the case of Dante Gabriel Rossetti the Italian-English poet and painter is significant. He was the son of Gabriele Rossetti, an Italian academic who had emigrated to England and Frances Polidori, daughter of another Italian exile Gaetano Polidori, and was a leading light in the Pre-Raphaelite brotherhood. Established in England in 1848. Dante was one of the sources of his inspiration, to the point that even though his family and closest friends called him “Gabriel”, he very quickly adopted the public name “Dante Gabriel”, wishing to give his name a more markedly literary stamp. For many of his works, Rossetti drew inspiration for the Dante’s “New Life”, that he had also translated into English and succumbing in particular to the fascination of the theme of the death of Beatrice: in fact it is to this period works such as “Beata Beatrix” (Blessed Beatrice), milestone of symbolism, can be traced.

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DOPO LAS VEGAS, UNA “COPIA” ANCHE A MACAO

Venezia, la città-sogno che tu Ad agosto e settembre la città diventa palcoscenico della cultura e dello spettacolo, con la Biennale d’Arte Moderna e la Mostra del Cinema. E, accanto ai suoi tesori conservati gelosamente, si rinnova affidandosi a famosi architetti di Francesco Fusco

È

senz’altro la città che sollecita maggiormente l’immaginazione. Tanto da essere “riprodotta” per deliziare gli occhi di coloro che affidano al sogno di diventare ricchi nel corso di una notte i loro business miliardari. Dopo quella ricostruita dagli Americani a Las Vegas, ecco che il 29 agosto è stato inaugurato a Macao il più grande casinò del mondo, che prende il nome di Venetian Macao Resort Hotel: una riproduzione che cerca di essere fedele ai canali, ai palazzi e alle gondole della città lagunare. Un costo di 2,4 miliardi di dollari, per 3.400 slot machines, tremila stanze, uno stadio interno con quindici mila posti e lo spazio per 350 negozi nella riproduzione della città più unica e bella del mondo. Perfino le gondole e i gondolieri sono stati portati nell’ex-colonia portoghese. Frattanto la “nostra” Venezia, quella vera, vive un’estate come sempre ricca di avvenimenti artistici e culturali, che aggiungono ulteriori richiami a quelli propri della sua unicità. Dapprima la Biennale d’Arte, che ha trasformato la laguna, dai Giardini, che ne sono la sede istituzionale, ai vari Palazzi settecenteschi, in altrettanti luoghi di pellegrinaggio per chi, assieme alla più recente produzione artistica internazionale, intende ammirare le

opere del passato che impreziosiscono la laguna. Non vi è che l’imbarazzo della scelta: si va da Palazzo Grassi a Palazzo Fortuny, alla fondazione Guggenheim – ci limitiamo nelle citazioni – rincorrendo forme e immagini del presente annegate in preziose reliquie, splendidamente mantenute, di un passato altrettanto glorioso. Poi il Lido, che diventa palcoscenico per attori e registi internazionali, con la sua Mostra del Cinema, e oggetto dell’attenzione dei media di tutto il mondo. Non solo di quelli dediti alla critica cinematografica, visto che qui si assegna il famoso “Leone d’Oro”, che consacra il prodotto migliore della cinematografia mondiale; ma anche di quelli di attualità, di gossip, con giornalisti, videocamere e fotografi scatenati all’inseguimento delle star. Una Venezia percorsa giornalmente da decine di migliaia di turisti, che arrivano con ogni mezzo da ogni angolo del globo, e che si riversano per le calli, affollano vaporetti e motoscafi, e spesso non rinunciano al classico giro in gondola da immortalare con una foto. Una Venezia che muta, pur nel rispetto del suo passato, trasformando quelli che una volta erano complessi industriali, come l’ex Junghans alla Giudecca – oggi sede di magnifici palazzi di marmo, vetro e acciaio affacciati sulla laguna – o l’ex Mulino Stucchi, trasformato in un grandioso albergo a cinque stelle. Ma, anche, una Venezia che si rinnova grazie ai grandi nomi dell’architettura mondiale, come dimostrano l’antico palazzo trasformato dagli architetti Mario Botta e Carlo Scarpa che oggi ospita la Fondazione Querini Stampalia, e, ancor più di recente, il ponte di vetro e acciaio opera dell’architetto Santiago Calatrava – il cui assemblaggio, nello scorso mese di agosto, ha attratto un folto pubblico, quasi come uno spettacolo – che dal prossimo mese di dicembre unirà finalmente la stazione di Santa Lucia a Piazzale Roma.

FOTO TOGNACCI

Sopra, la “finta Venezia” a Las Vegas. A ds, il Venetian Macao Resort Hotel A sin, la vera Venezia

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he tutti vogliono riprodurre FIRST IN LAS VEGAS, NOW A COPY IN MACAO

Venice, the dream-city everyone wants to copy In August and September, the city becomes a stage for culture and spectacle with the biennial exhibition of Modern Art as well as the Film Festival. Plus, along with its carefully conserved treasures, Venice gets renovated thanks to famous architects enice is without a doubt a city that incites the imagination. So much so as to be “reproduced” for pleasing the eyes of people who make the casino business thrive with their dreams to become rich in the course of a single night. Not forgetting the previous reconstruction by the Americans in Las Vegas, on the 29th of August, the largest casino in the world was opened in Macao named the Venetian Macao Resort Hotel: a faithful attempt to reproduce the canals, palaces, and gondolas of the city on the lagoon. A cost of 2.4 billion dollars for 3,400 slot machines, three thousand rooms, an interior stadium with fifteen thousand seats, and space for 350 stores in the reproduction of the most unique and beautiful city in the world. Even the gondolas and gondoliers were exported to the former Portuguese colony. In the meantime, our Venice, the real one, lives out its usual summer rich with artistic and cultural happenings which have as strong a tourist pull as the classic attractions of the city. First, the Biennial of Art, which transformed the lagoon, from the Giardini, the headquarters of the exhibition, to various seventh century palaces, already places of pilgrimage where admirers sojourn to enjoy the old creations which embellish the lagoon. The list of sites is long including the Grassi Palace, the Fortuny Palace, and the Guggenheim foundation – we will limit ourselves in citing names – boasting shapes and images of today rich with precious relics, splendidly maintained, preserving an equally glorious past. Then the Lido becomes a stage for international actors and directors and the focus of worldwide media attention during the Film Festival, not only for those journalists dedicated to cinematic criticism, though it is here that the famous “Leone d’Oro” is given to honour the best product from among international cinematography, but also for those covering current affairs and gossip with journalists, videocameras, and photographers in pursuit of the stars. A Venice trampled daily by tens of thousands of tourists, arriving by every mode of transport from all angles of the globe, spilling out over the narrow streets, crowding water buses and speedboats, and often indulging in the classic gondola ride immortalizing the experience with a photo. A Venice which changes, just as in its past, transforming places that were industrial complexes, such as the ex Junghans to the Giudecca island into a spread of magnificent marble, glass, and steel palaces facing the lagoon, or the ex Mulino Stucchi, transformed into a luxurious five star hotel. But also, a Venice which renews itself thanks to the names of great international architects, as demonstrated by the antique palace transformed by the architects Mario Botta and Carlo Scarpa which today houses the Querini Stampalia Foundation, or, even more recently, the glass and steel bridge designed by architect Santiago Calatrava that from the first month of December will finally unite the Santa Lucia station with Piazzale Roma, and whose assembly this August attracted

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ARTE DELLA TAVOLA UNA CUCINA STRETTAMENTE LEGATA AL TERRITORIO, CHE AFFONDA LE SUE RADICI NELLA TRADIZIONE

Alla scoperta di Venezia… an Se pesci e crostacei la fanno da “padroni”, non meno noti sono piatti come il fegato alla veneziana, o risi e bisi. E guai ad alzarsi senza aver gustato i dolci più tipici! di Silvana Genzone

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l di là delle bellezze artistiche e culturali che rendono Venezia unica nel suo genere, un’altra delle particolarità di questa straordinaria città è senza dubbio la cucina. Infatti, nonostante la semplicità degli ingredienti utilizzati – i prodotti degli orti delle isole, il riso della terraferma, la cacciagione, la pesca nell’alto Adriatico, la polenta – la gastronomia veneziana mescola tradizioni locali e influenze lontanissime, esito dei millenari contatti commerciali che i mercanti veneziani intrattenevano con i Paesi più diversi, dal nord dell’Europa all’Estremo Oriente.

Ma iniziamo con il pescato. Tra i piatti per cui maggiormente è famosa Venezia, l’anguilla marinata (in veneziano bisat), ma anche le sardee in saór, sarde marinate in grado di conservarsi nelle lunghe navigazioni; il baccalà mantecato, “eredità” dei commerci con il Baltico; il classico fritto misto, fatto con gamberi, calamari e piccole sogliole; il pasticcio di pesce, composto di lasagne con pesce e crostacei; le seppie in umido. Non meno gustoso è il fegato alla veneziana, una delle specialità locali più apprezzate in tutto il mondo per il suo gusto inconfondibile, che accosta il sapore deciso del fegato all’aroma della cipolla; così come, tra i primi piatti, risi e bisi – il riso con i piselli, che apriva il pranzo del Doge nel giorno della festa di San Marco – e i bigoli in salsa – grossi spaghetti che possono essere di farina di grano duro o integrali, conditi con una salsa i cui ingredienti principali sono le cipolle e le acciughe (per questo, nella tradizione, sono il piatto dei giorni di digiuno: la Vigilia di Natale, il Mercoledì delle Ceneri,

il Venerdì Santo). Un altro piatto universalmente noto è la polenta e osei, la polenta accompagnata da uccellini rosolati a fuoco lento, insaporiti con lardo, salvia ed olio d’oliva. Per concludere il pasto, impossibile non dedicare un ultimo spazio ai dolci. Ecco allora la pincia – fatta con il pane avanzato ma arricchita con fichi secchi, uvetta, mele, mandorle e nocciole – o i tipici biscotti dell’isola di Burano – i bussolai e i buranei – ottimi da accompagnare con vini dolci come il vin santo e lo zibbibbo; e, ancora, le fritolee i galani, oggi considerati dolci tipicamente carnevaleschi – anche se in origine la fritola fu proclamata dolce nazionale dello Stato Veneto. In generale, si tratta quindi, anche in questo caso, di dolci poveri ma dalla lunga tradizione, e, per questo, assolutamente da non perdere!

Bigoli in salsa

Fritto misto

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ZIONE RICETTE

… anche a tavola

Risi e bisi

Risi e bisi (Risotto con i piselli) Ingredienti per 4 persone: 400 g. di piselli; 300 g. di riso; 1,5 l. di brodo; 50 g. di burro 1 cucchiaio di olio d’oliva; 50 g. di pancetta; cipolla; 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, prezzemolo tritato In una casseruola mettere 20 g. di burro, l’olio e il trito di pancetta, cipolla e prezzemolo. Fare imbiondire, mettere i piselli, cuocerli a fuoco basso per una decina di minuti, versare il brodo e far prendere il bollore. Aggiungere il riso e portarlo a cottura, rimescolando spesso. Prima di servire, regolare di sale, mantecare il tutto con il rimanente burro e il formaggio grattugiato. Mince the bacon, chop the onion and put them together with chopped parsley, oil and 20g. butter in a saucepan. Brown them and add the peas, cook on a slow heat for ten minutes, then pour the stock and bring to the boil. Add the rice and let simmer, stirring it often. Add salt and stir in the rest of butter and grated cheese before serving.

Sardee in Saór (Sardine in Sapore) ENJOY A COOKING WHICH IS STRONGLY TIED TO ITS REGION AND TRADITIONS

Discover Venice... and its specialities esides the unique cultural and artistic attractions of Venice, we suggest you discover its extraordinary coking too. In spite of the simple ingredients used to prepare the recipes – vegetables cultivated in the islands, rice from land, game, fish from the Adriatic Sea, polenta – the Venetian cuisine mixes local traditions with foreign influences that came here through the ancient trade routes that connected the Venetian merchants with the rest of the world, from Northern Europe to the Far East. Let’s start with fish. Among the most famous Venetian dishes, you will find marinated eel (which are called bisat in the Venetian dialect), but also sardee in saór, marinated sardines that could be preserved for long periods on ships. Then you can continue with baccalà mantecato (dried salt cod) – a legacy of ancient relations with the Baltic Sea – and with the traditional “fritto misto” made with fried crustaceans, calamari and small soles, or with a fish pie with lasagne, fish and crustaceans, and stewed cuttlefish. “Fegato alla veneziana” is Fish and crustaceans are the main one of the most appreciated protagonists, but we cannot Venetian specialities in the forget “fegato alla veneziana” world for its unique taste or “risi e bisi”. Don’t leave made up of an intense flavour the table before having sampled of liver and aromatic onions. the typical desserts. Among the most important fist courses we have “risi e bisi” – rice with peas – which was served as first course to the Doge on St Mark’s day – and “bigoli in salsa”. These are big spaghetti made with durum wheat or wholemeal flour served with a sauce of onions and anchovies; according to the local tradition they were served on days of fasting, such as Christmas Eve, Ash Wednesday and Good Friday. Another very famous dish is “polenta e osei”, polenta served with game birds browned on a low flame and seasoned with lard, sage and olive oil. Finally, end the meal with the delicious Venetian desserts, like pincia – made with stale bread, dried figs, raisins, apples, almonds and hazelnuts – or “bussolai” or “buranei”, the typical cookies of Burano, which are delicious served with dessert wines like vin santo or zibibbo. We must not forget the sweets that were prepared for Carnival, like “fritole” and “galani”; fritole were even proclaimed official dessert of the Venetian State. Enjoy these delicious traditional sweets made with simple ingredients!

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Ingredienti per 4 persone: 600 g. di sarde; 50 g. di uvetta sultanina; 50 g. di pinoli; 400 g. di cipolla bianca; 40 g. di olio etra vergine di oliva; aceto di vino bianco, farina, sale, pepe Mettere l’uvetta a bagno in acqua tiepida, nel frattempo pulire le sarde e squamarle, sciacquarle e asciugarle con della carta assorbente. Infarinare leggermente il pesce e friggere entrambe le parti in olio molto caldo. Scolare i filetti su carta assorbente, sistemare di sale e pepe. Fare appassire le cipolle tagliate molto sottili in olio extravergine mescolando spesso e aggiungendo, se è il caso, un po’ di acqua tiepida. Quando sono diventate trasparenti, aggiungere aceto, sale e pepe. Formare in una pirofila uno strato di sarde e uno di cipolla cosparso con uvetta e pinoli; continuare fino all’esaurimento degli ingredienti. Lasciar riposare per almeno 24 ore in frigorifero. Soak the sultanas in warm water, in the meanwhile clean and scale the sardines, rinse them and dry with kitchen paper. Dredge the fish with flour and fry the sardines on both sides with very hot oil. Put the fillets on kitchen paper and add salt and pepper. Fry lightly the finely sliced onions with extra-virgin olive oil, stir them frequently and add some warm water if it is necessary to prevent the onions from colouring. When the onions become translucent, add vinegar, salt and pepper. Take a platter and arrange alternate layers of sardines and onions strewn with sultanas and pine nuts. Let marinate for at least 24 hours in the fridge.

Fritole Ingredienti per 6 persone: 400 g. di farina; 100 g. di uvetta sultanina; 2 uova; 1 cucchiaio di zucchero; circa 1 bicchiere di latte; 1 bicchierino di rhum; 30 g. di lievito di birra; sale; olio per friggere, zucchero a velo Sciacquare l’uvetta e farla ammollare in acqua tiepida. Sbriciolare il lievito in una tazza e diluirlo con 3 cucchiai di acqua tiepida. Setacciare la farina in una ciotola e mescolarla con lo zucchero e un pizzico di sale. Disporla a fontana e incorporarvi le uova, il rhum e il lievito diluito. Mescolare gli ingredienti, aggiungendo tanto latte, appena tiepido, fino ad ottenere una pastella densa, quindi scolare l’uvetta e asciugarla. Coprire la ciotola con un coperchio e mettere il composto a lievitare in un luogo tiepido fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato. Mettere sul fuoco una padella con olio molto abbondante in modo che le frittelle vi galleggino dentro, e quando sarà ben caldo, versarvi l’impasto a cucchiaiate. Quando avranno assunto un colore piuttosto scuro, toglierle dal fuoco, asciugare l’olio in eccesso e spolverarle con lo zucchero a velo. Rinse the sultanas and soak them in warm water. Crumble the brewer’s yeast in a teacup and melt it with 3 tbsp. lukewarm water. Sift the flour in a bowl and add the sugar and a pinch of salt. Make a well and add the eggs, the rum and the melted yeast. Work the ingredients with lukewarm milk, the mixture should be quite thick, then strain the sultanas and dry them. Cover the bowl and leave the dough to rise in a warm place until double in size. Add plenty of oil in a pan, the doughnuts must be able to float. When the oil is very hot, put a large spoonful of dough into the oil for each fritola. When the fritole are brown, put them on kitchen paper and dust with powdered sugar.

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L’ITALIA RISCOPRE IL CINEMA “DI SERIE B”

Da Venezia, omaggio agli “Spaghetti western” italiani Proprio a questo genere – un tempo sottovalutato, oggi diventato “cult movie” internazionale – è dedicata la “Storia segreta del cinema italiano 4”, nell’ambito della Mostra del Cinema di Mauro Aprile

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3 1) Una scena da “Il buono, il brutto e il cattivo” 2) Il regista Sergio Leone 3) Gian Maria Volontè 4) Una scena da “Per un pugno di dollari” 4

stato dedicato al Western all’italiana il nuovo cantiere di restauri della “Storia segreta del cinema italiano 4”, realizzato dalla 64ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia diretta da Marco Müller. Il progetto è realizzato dalla Mostra con Telecom Progetto Italia, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in partenariato con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e con la partecipazione di Cineteca di Bologna, Cineteca del Friuli e Cineteca Lucana. Nel quadro delle attività permanenti e dei giacimenti culturali riscoperti e restaurati, la scelta del Western all’italiana rappresenta la continuazione ideale del lavoro sulla Storia segreta del cinema italiano, iniziato nel 2004. L’iniziativa Western all’italiana - Storia segreta del cinema italiano 4 ha visto la proiezione alla 64ª Mostra di 31 lungometraggi italiani (più un sorprendente spaghetti western giapponese), selezionati in base al rapporto tra grande importanza e alta invisibilità: film invisibili da almeno due decenni, restaurati e ricostruiti nella loro versione integrale. Il fascino degli “spaghetti western”, a oltre quarant’anni dall’uscita di “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, non sembra diminuire, considerando gli omaggi che registi diversi come Tarantino, Scorsese, Johnnie To, John Woo, gli hanno recentemente dedicato nei loro film. Gli “spaghetti western” sono i film che più hanno influenzato l’immaginario del cinema popolare mondiale negli ultimi decenni, e hanno costituito una delle più importanti correnti di “Nuovo Cinema” che l’Italia abbia conosciuto.

ITALY DISCOVERS THE “B-MOVIE”

From Italy, homage to Italian “Spaghetti Westerns” The Venice Film Festival dedicated “Storia segreta del cinema italiano 4” to this genre. It was once an underestimated genre, but today is branded international “cult movie”

he new restoration project “Storia segreta del cinema italiano 4” was dedicated to the Italian Western recently at the 64th Annual Venice Film Festival, directed by Marco Müller. The project was made possible by the Festival with Telecom Progetto Italia and with the support of The Cultural Affairs Department and in partnership with the Experimental Film Centre-the National Film Library and with the participation of the Bologna, Friuli and Lucana Film Libraries. Within the context of permanent activities and cultural finds being uncovered, rediscovered and restored, the choosing of the Italian Western represents an ideal continuation of the work of Storia segreta del cinema italiano, begun in 2004. The Western all’italiana - Storia segreti del cinema italiano 4 initiative projected 31 Italian full-length films at the 64th Annual Festival (plus a surprising Japanese spaghetti western), selected for their importance and high visibility: films that were invisible for at least two decades now restored and reconstructed in their entire version.

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Forty years after its first release, the charm of the “spaghetti western”, in a “A Fistful of Dollars”, by Sergio Leone, doesn’t seem to wane in light of the homage directors like Tarantino, Scorsese, Johnnie To, and John Woo have recently paid to them in their films. “Spaghetti Westerns” are films that have influenced the popular cinema imagination most worldwide in the past decades and have made up one of the most important trends of “New Cinema” that Italy has ever known. And so it was that “A Fistful of Dollars” by Sergio Leone made its return to the big screen inaugurating the Venezia Notte section. Born as a “B-movie” production, it grew rapidly as one of the most important, spectacular events in post-war cinema, imposing the Italian western on audiences the world over. Sergio Leone is reconfirmed as author of a type of cinema which is for the populace with rich formal inventions all at the same time, like in the extraordinary confrontation of the two actors’ characters: the “cold” and calculated Clint Eastwood and the “hot” blooded, passionate John Wells, amusing stage name of Gian Maria Volontè. A half a century later “A Fistful of Dollars” returns to remind us that the western remains “the cinema par excellence”, capable of fascinating the audience every time, from the opening credits (splendid example of Pop Art) to Maestro Ennio Morricone’s sound track to the invention of dialogues which have become part of a popular, epic-burlesque lexicon.

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“Per un pugno di dollari” di Sergio Leone ha fatto così il suo ritorno sul grande schermo, inaugurando la sezione Venezia Notte. Nato come produzione di “serie B”, è diventato rapidamente uno dei più importanti eventi spettacolari nel cinema del dopoguerra, imponendo alle platee di tutto il mondo il western all’italiana. Sergio Leone vi si conferma autore di un cinema al tempo stesso popolare e ricco di invenzioni formali, come nello straordinario confronto di due temperamenti d’attore: il “freddo” e controllato Clint EDWIGE FENECH, LA “SICILIANA” AMATA DA TARANTINO

Eastwood, e il “caldo” e appassionato John Wells, divertito pseudonimo di Gian Maria Volontè. A distanza di quasi mezzo secolo, “Per un pugno di dollari” torna a ricordarci che il western resta “il cinema per eccellenza”, affascinando ogni volta lo spettatore fin dai titoli di testa (splendido esempio di arte pop), dalla colonna sonora del maestro Ennio Morricone, dalle invenzioni di dialoghi divenuti parte di un lessico popolare epico-parodico. EDWIGE FENECH, THE “SICILIANA” TARANTINO LOVES From actress to producer, an Italian icon of cinema overseas

Nata nell’Algeria francese da padre maltese e madre siciliana, è diventata nota al grande pubblico negli anni Settanta come protagonista – potremmo dire quasi regina – del filone della cosiddetta commedia sexy all’italiana. Nel corso degli anni, Edwige Fenech è abilmente passata dal ruolo di attrice a quello di produttrice, ma questo non le ha evitato di mantenere, dinanzi alla critica italiana, l’etichetta di attrice da “B movies”. Un giudizio ben diverso di lei e dei suoi film ha invece una larga fetta del cinema americano – dalle più importanti scuole e università, a registi di primo piano come il geniale Quentin Tarantino. Noi l’abbiamo incontrata in occasione della 13ª cerimonia annuale dei Ragusani nel mondo, in occasione della quale è stata insignita della cittadinanza onoraria della cittadina iblea di Acate per le sue origini siciliane.

Born in French Algeria to a Maltese father and Sicilian mother she became known to the public at large in the seventies as protagonist – we could almost say queen – of the so-called Italian sexy comedy genre. Over the years Edwige Fenech has easily gone from role of actress to producer but even this has not saved her from being labelled by Italian critics as a “B-movie” actress. A big portion of American cinema however has quite a different view of her and her films – from the most important schools and universities to directors in the forefront like the brilliant Quentin Tarantino. We met her at the 13th Annual Ceremony of Ragusani in the world on the occasion of her being bestowed with the key to the city of Acate for her Italian origins.

Signora Fenech, visto il riconoscimento ufficiale che da oggi la insignisce, benvenuta fra i Siciliani! Innanzitutto, ci tengo a precisare che mia madre mi ha passato sin da piccola, e ancora oggi continua a profondermi con grande orgoglio, tutta l’essenza della sicilianità: carattere, passione, determinazione, gentilezza e grande senso dell’ospitalità, fiducia e riservatezza, eleganza e semplicità. Mi onora enormemente ricevere questa cittadinanza onoraria siciliana. Sono sinceramente molto emozionata.

FOTO MICHAEL ROSE

Da attrice a produttrice, a icona del cinema italiano oltreoceano

Ms Fenech, seeing the official recognition you’re being celebrated with from today on, we welcome you amongst the Sicilians! First of all I’d like to underline that since I was a child my mother passed on to me, and still does with great pride, the essence of what it means to be Sicilian: character, passion, determination, kindness, a great sense of hospitality, trust and discretion, elegance and simplicity. I am very proud to receive this honorary Italian citizenship. I’m sincerely very touched.

Ieri come attrice, oggi anche come produttrice, come commenta l’ironia del destino per cui il cinema, di cui lei è l’icona assoluta, viene adesso considerato oltreoceano vero e proprio cult movie degno di studi e ricerche? A distanza di anni, riguardo i miei film con piacere e simpatia. Hanno portato tanto benessere e ricchezza a tutto il sistema cinema Italia; e oggi più che mai, con il passaggio da “serie B” a cult movie internazionale, il sistema non avrebbe che da riflettere. Già all’epoca in cui giravamo questi film – si lavorava senza sindacati a ritmi che oscillavano tra le 16 e le 18 ore al giorno – io giovanissima, nonostante fossi la star, invece di fare i capricci d’attrice, ero la prima a incoraggiare la troupe, aiutando la produzione, che disponeva di pochissimo denaro, per completare l’opera nell’arco di 3-4 settimane al massimo.

An actress in the past and now even a producer, how do you feel about the odd destiny that the type of cinema you represent as absolute icon has had, in light of its now being considered as cult movie, worthy of study and research? Years later I watch my films again with pleasure and fondness. They have brought a lot of good and wealth to the entire Italian Film System; today more than ever the system has no other reason but to reflect on this seeing the shift from “B status” to international cult movie. Even back then when we were filming these films - even though I was the star and really young, instead of playing the Prima Donna I was always the first to encourage the crew, helping the production which had little money, to finish the films in 3-4 weeks at most.

Potremmo dire che la sua passione per la produzione è nata in quegli anni? Direi proprio di sì: è una passione che ho coltivato fin da giovanissima. Poi, con il passare degli anni, non appena raggiunsi l’autonomia necessaria e la responsabilità di produttore, cominciai a seguire da vicino dei progetti di produzione cinematografica. Quello del produttore è uno dei lavori più crudeli al mondo, perché, se un film ti va male, è veramente dura rivalersi e farsi dare credito sotto tutti gli aspetti – come attore, come regista, e soprattutto come produttore.

Is it fair to say that your passion for production goes back to those days? I would say so: it’s a passion I’ve cultivated ever since I was really young. Then over the years as I gained the necessary independence and the responsibility as producer I started following film projects first hand on a production level. The producers’ job is one of the cruellest in the world because if a film goes badly it’s really hard to make up for it and maintain credibility on all levels – as actor, director and above all as producer.

Nel 2007 Quentin Tarantino l’ha voluta come attrice per un cameo in Hostel: Part II. Come è nata questa collaborazione? Fu proprio in veste di produttrice che tre anni fa, in occasione della presentazione a Venezia di un film con Al Pacino da me prodotto, “Il mercante di Venezia”, mi fu detto che Quentin Tarantino mi stava cercando in quanto mio fan e conoscitore di tutti i miei film. All’inizio pensai si trattasse di uno scherzo, poi lo incontrai veramente e rimasi impressionata non solo per il fatto che conoscesse a memoria ogni mio film, ma addirittura l’illuminazione di ogni singola inquadratura. Aveva studiato attentamente questi film in ogni dettaglio. Fu lui a dirmi che negli Stati Uniti erano diventati dei cult movie, a dispetto di tanto sedicente cinema d’autore.

In 2007 Quentin Tarantino wanted you in a cameo for Hostel: Part II. How did this collaboration come about? It was exactly in Venice three years ago when “The Merchant of Venice”, which I produced, with Al Pacino was presented that I was told that Quentin Tarantino was looking for me in that he’s a fan of mine and connoisseur of all my films. At first I thought it was a joke then I met him and was really shocked that he not only knew each and every one of my films by heart but even the lighting of every single scene. He had carefully studied these films in minute details. He was the one who told me that they had become cult movies in the United States, so much for self-proclaimed, art film makers.

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“LA STORIA SI RIPETE SEMPRE”

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erivata dal concept “3+1” che destò grande entusiasmo al Salone di Ginevra 2004, Fiat 500 è la risposta più evoluta per chi “vive” l’automobile in completa libertà, ne apprezza l’impiego di tutti i giorni e, al tempo stesso, desidera guidare una vettura divertente e funzionale, ecologica ed accessibile, ma anche simpatica e piena di fascino. Automobile di grande appeal, dunque, che da un lato si inserisce nelle tendenze forti e vincenti del mercato, dall’altro risulta coerente con la storia e la missione di Fiat: realizzare vetture contraddistinte da stile originale, tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, e soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano la vita a bordo. Non fa certo eccezione Fiat 500, che punta a far compiere un vero e proprio salto qualitativo al segmento in tema di comfort e sicurezza, tecnica e dotazioni, come dimostrano le sue numerose novità introdotte per la prima volta in questa categoria.

La carica della 500 di Valerio Alias

Linea seducente e design d’avanguardia Realizzata dal Centro Stile Fiat e prodotta nello stabilimento di Tichy (Polonia), la nuova 500 è una “3 porte” dalle dimensioni contenute: è lunga 355 centimetri, larga 163, alta 149, e con un passo di 230 centimetri. Automobile compatta, dunque, che suscita subito simpatia per la sua linea morbida e arrotondata. Contraddistinta da una forma piacevole, la vettura propone una spiccata luminosità nella vista laterale, sbalzi oltre le ruote ridotti al minimo e un cofano molto corto. Inoltre, il frontale coniuga l’attuale family feeling degli ultimi modelli Fiat con gli elementi distintivi della prima Fiat 500. Per esempio, il richiamo più evidente alla vettura storica è espresso dall’abbinamento dei proiettori superiori circolari insieme a quelli inferiori “abbaglianti” e al gruppo “baffi e logo”.

Motori all’insegna del rispetto ambientale La vettura adotta tre motori brillanti nelle prestazioni, ma decisamente parchi nei consumi e rispettosi dell’ambiente, abbinati a cambi meccanici a 5 o 6 marce (successivamente per i motori a benzina sarà disponibile un cambio sequenziale robotizzato Dualogic a 5 marce). Due sono a benzina, il 1.2 da 69 CV e il 1.4 da 100 CV, appartenenti alla famiglia Fire che vanta oltre dieci milioni di propulsori prodotti fino ad oggi. Il terzo è il 1.3 16v Multijet da 75 CV con DPF.

Sicurezza ai vertici del segmento Nata per superare le normative più severe, Fiat 500 è una delle vetture più sicure dell’intero segmento. La frenata stabile ed efficace, insieme con la buona ripresa garantita dai propulsori e un comportamento su strada (handling) sempre prevedibile, consentono alla nuova vettura di superare senza affanni le situazioni critiche. Inoltre, Fiat 500 può adottare fino a 7 airbag di serie (due anteriori, due window-bag, due airbag laterali e uno per la protezione delle ginocchia): è un primato in questa categoria di vetture. Il nuovo modello, inoltre, adotta soluzioni tecniche sofisticate per garantire un perfetto controllo della vettura da parte del guidatore (sicurezza attiva): dall’ABS completo di sistema EBD (Electronic Brake Distribution) al sofisticato ESP (Electronic Stability Program), dal sistema antislittamento ASR (Anti Slip Regulation) ai dispositivi Hill Holder, che assiste il guidatore nelle partenze in salita, e HBA (Hydraulic Brake Assistance) che aiuta nelle frenate di emergenza.

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Nelle foto, la linea e gli interni della nuova Fiat 500.

Ritorna in grande stile la piccola Fiat, auto di nicchia ricca di gadget ed estremamente glamour


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“HISTORY ALWAYS REPEATS ITSELF”

Fiat 500 has come back erived from the “3+1” concept car which aroused great enthusiasm at the Geneva motor show 2004, the Fiat 500 is the car for everyone who enjoys his car in complete freedom and appreciates it for day-to-day use, and at the same time for those who wish a car which is entertaining to drive and functional, eco-friendly and affordable, but also appealing and full of charm. Fiat 500 is a car with great appeal that is succeeding in fitting into the strongest and leading market trends, representing at the same time a continuity of Fiat’s history and aims, which are characterized by the production of cars with an original style, provided with cutting-edge technology, affordable to everyone and with smart solutions to simplify and improve life on board. The Fiat 500 is no exception, aiming to a significant improvement in its category with regards to comfort and safety, technology and accessories. The several innovations which have been introduced for the first time in this segment bear witness to this.

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Captivating line and innovative design The new Fiat 500 was developed at the Centro Stile Fiat and manufactured in the plant in Tichy (Poland); this small scale, three-door car has a The small Fiat length of 355 centimeters, a width of reappears in grand style: the right niche car 163 cm, a height of 149 cm and a wheelbase of 230 cm. This compact with plenty of gadgets car will immediately win your favor and glamour thanks to its gentle and rounded line. Characterized by its pleasant shape, this car displays wide windows, reduced overhangs, and a very short bonnet. Besides, the front view connects the present family feeling of the last Fiat models with the characteristic outline of the first Fiat 500. The most evident reference to the vintage car is in the round-shaped upper headlights, as well as in the lower position lights and in the “front spoiler & logo” assembly. Eco-friendly motors The car can be equipped with three different eco-friendly motors offering brilliant performance but low fuel consumption and can be paired to five or six-speed mechanical gearboxes (in the near future a Dualogic sequential robotized five-speed gearbox will be available for the petrol engines). Two of the available motors, the 69 bhp 1.2 8v and the 100 bhp 1.4, are petrol motors by Fire, a company which has produced more than ten million engines to date. The third engine available is the 75 hp 1.3 16v Multijet turbodiesel with DPF. Top safety in its category Fiat 500 has been designed according to the most severe safety regulations, and it is one of the safest cars in its category. A stable and effective braking system, good acceleration which is ensured by the propulsion system, and very reliable handling allow this new car to easily overcome any difficulty on the road. Furthermore, Fiat 500 has the possibility to install up to 7 standard airbags (two front airbags, two windowbags, two side airbags and one knee airbag): this is a record for its category. Besides, the new model adopts the most updated technological solutions to grant a perfect control of the car while driving (active safety): ABS with EBD system (Electronic Brake Distribution), ESP (Electronic Stability Program), ASR (Anti Slip Regulation), Hill Holder device, which helps the driver with hill starts, and HBA (Hydraulic Brake Assistance) to improve emergency braking.

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SARÀ UN CAMPIONATO PIÙ BELLO RISPETTO A QUELLO PASSATO

È mille gol il traguardo

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di Franco Zuccalà

Dopo la Coppa Italia, Totti vuol guidare la Roma verso lo scudetto

e primissime battute della stagione hanno già dato un’idea di quel che potrà succedere in questo campionato. Si punta a quota 1.000 gol: l’anno scorso furono 969. L’avvio è stato buono. Gli attacchi sembrano funzionare bene. Le fughe di Toni, Lucarelli, Bianchi, Riganò ecc. hanno impoverito il nostro campionato e quanto a Ronaldo (7 gol in 14 gare l’anno scorso nel Milan) si attende conferma. Anche Trezeguet (roboante avvio nella Juve) peserà sul campionato, come Totti in giallorosso e Spinesi nel Catania. Nonostante i passi falsi contro Roma e Udinese, la prassi vuole che i campioni d’Italia siano i favoriti, anche per l’arrivo di Chivu, Suazo ecc. Il vero traguardo dell’Inter è la Champions, dove sarà tutto diverso. Il Milan, carico di gloria europea e di esperienza, lo mettiamo appena sotto i nerazzurri perché, con l’arrivo di Emerson, acquisterà maggior forza a centrocampo. Voto nove anche alla Roma che con Giuly, Cicinho, Juan e la sua forte intelaiatura potrà andare lontano: ha già vinto la Supercoppa italiana e ha coL’anno scorso ne furono minciato bene il campionato. Per quanto riguarda la Fiorentina, segnati 969. Favorita l’anno scorso senza penalizzazione d’obbligo l’Inter, ma sarebbe arrivata a ridosso delle “grandi”, quest’anno farà ancora mestavolta Milan, Roma, glio, ma ha perso Toni (già in evidenJuventus e Fiorentina za in Germania) e punta (con l’eccesi faranno sentire zione di Vieri) sui giovani: Pazzini, Montolivo, Kuzmanovic… Un caso a parte è costituito dalla Juventus. Le prime battute sono state buone: Del Piero, Trezeguet e Nedved alla grande. Inoltre non avrà il peso delle coppe. Non è poco. Vediamo bene anche il Palermo che, con il recupero del miglior Amauri e grazie a un buon rafforzamento (Miccoli, Jankovic, Migliaccio), è in grado di proporsi in alto. Come Lazio, Udinese e Sampdoria. I biancocelesti hanno avuto problemi in difesa per i molti infortuni, ma la squadra c’è. Per i friulani l’arrivo di Quagliarella ha bilanciato la partenza di Iaquinta. Samp: quali saranno gli umori di Cassano e del trio Montella-Caracciolo- Bellucci ? Tutti gli altri (Atalanta, Cagliari, Catania, Empoli, Livorno, Parma, Reggina, Siena e Torino) sono più o meno allo stesso livello, anche se c’è grande attesa per vedere dove arriveranno i neopromossi Genoa e Napoli. Il blasone rossoblu e il recente passato dei partenopei meritano rispetto, ma non basta l’entusiasmo per fare i risultati. Infine, la violenza: questo è il vero pericolo per il campionato, cominciato con un emblematico calcio nel sedere.

THIS WILL BE BETTER THAN PAST CHAMPIONSHIPS Last year 969 were counted. The current favourite is Inter, but this time Milan, Rome, Juventus and Fiorentina will be on the scene

he first losses of the season already hinted at what could happen in this championship. With 969 goals last year, this year’s target is 1,000. They’re off to a good start. The plan of attack seems to be working. The loss of Toni, Lucarelli, Bianchi, Riganò, etc depleted the reigning champion’s forces, while Ronaldo’s effect (7 goals in 14 matches last year for Milan) remains to be seen. Trezeguet (bombastic forward for Juve) will make his mark on the championship, as well as Totti for the yellow and red and Spinesi for Catania. Despite the wrong steps against Rome and Udinese, the general belief is that the Italian champions are destined to win, also due to the additions of Chivu, Suazo, etc, but the true target of Inter is the Champions League, where everything will be different. We place Milan, full of European glory and experience, just under the black and blues, because, with the arrival of Emerson, they gain significant power at centerfield. Bets are also on Roma with Giuly, Cicinho, Juan and its otherwise strong structure, it could go far: they have already won the Italian Supercup and are off to a good start for the championship. As for Fiorentina, had it not been for penalizations last year, they would have arrived under the shelter of the “big leagues”: this year they will do even better, but they have lost Toni (already in action in Germany) so they are focusing (with the exception of Vieri) on the young players: Pazzini, Montolivo, Kuzmanovic…

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A target of one thousand goals Juventus is another story. The first attempts have been good: Del Piero, Trezeguet, and Nedved at their best. Besides, they don’t have the burden of the cups. Nothing to scoff at. Palermo is also showing positive signs with the recovery of Amauri and thanks to a strong reinforcement (Miccoli, Jankovic, Migliaccio), it is capable of moving up. The same could be said for Lazio, Udinese, and Sampdoria. The white and light blues unfortunately had defence problems, but the team is still to be reckoned with. For Udinese, the arrival of Quagliarella made up for the departure of Iaquinta. Samp: how will Cassano behave or the trio Montella-Caracciolo-Bellucci? All the others (Atalanta, Cagliari, Catania, Empoli, Livorno, Parma, Reggina, Siena and Torino) are more or less at the same level, even if there are great expectations to see how the newly promoted Genoa and Napoli will perform. The red and blue emblem and the recent past of the Neapolitans deserve respect, but enthusiasm alone does not guarantee results. In closing, the true danger for the champion: violence, begun with a symbolic kick in the behind.


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PROMOSSO DA ITALIAN FORUM FOR WOMEN ENTREPRENEURS DELL’EUROPA SUD ORIENTALE E BALCANICA, CASPIO E CAUCASO BARI,12-14 SETTEMBRE 2007

Ritolo Giugno 2007: il ritorno positivo arola Impresa della nostra bilancia EDITORIALE

commerciale Sommario

sommario qualche parola di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente del Comitato Consultivo di Assocamerestero

Una corsa ininterrotta dell’export che dura da un

di anno Nome e cognome autore e una bilancia commerciale in attivo nei primi sei mesi del 2007, sono per il Made in Italy un traguardo che, nella rivoluzione degli scambi mondiali, poteva anche sembrare troppo ambizioso per un sistema Italia non ancora rodato per le rotte globali, a differenza di altri concorrenti europei. Si rafforza l’export verso i Paesi UE, trainato dai mercati spagnolo e tedesco, che dopo il rosso registrato in giugno 2006, ritorna in attivo a giugno 2007. A sostenere la ripresa (sia per gli “scambi complessivi” che per quelli con la UE) è la dinamica delle esportazioni (+11%), superiore a quella dell’import (4%). Per il Ministro Emma Bonino “è il risultato di una forte ripresa di attività delle mostre imprese all’estero, frutto di un lavoro attento sui mercati tradizionali ed emergenti, che va sempre più supportato”. È interessante rilevare che il contributo positivo del nostro export al saldo del bilancio commerciale verso la UE passa dal 25% al 35%, permettendo di consolidare a livello europeo le nostre posizioni. E abbiamo migliorato l’andamento delle vendite (a partire dai macchinari) su mercati importanti quali Germania, Spagna e Francia. Meglio comunque non riposare sugli allori dei dati Istat che si riferiscono al I semestre 2007. I conti veri, forse, sarà meglio farli a fine anno, quando sarà più chiaro il peso della crisi dei “mutui subprime” sulla crescita delle grandi economie – americana ed europea in primis, mercati di riferimento dell’Azienda Italia. Tutto questo avviene mentre gli scambi internazionali sono al bivio. Il Doha Round è bloccato dalla contrapposizione di interessi agricoli e industriali tra i Paesi emergenti e le economie avanzate, e gli accordi bilaterali occupano con crescente autorità la scena del commercio internazionale. Così gli accordi bilaterali, che avrebbero dovuto essere solo un complemento del sistema multilaterale, si stanno trasformando nei veri strumenti del commercio internazionale. Con il rischio di mandare in frantumi, col passare del tempo, la credibilità del WTO, un sistema multilaterale faticosamente costruito nell’arco di 50 anni. La “febbre” dei commerci derivanti da accordi bilaterali è altissima. La Cina sta negoziando o ha proposto accordi di libero scambio con ben 28 Paesi. L’Europa ha fatto ricorso più degli USA all’arma degli accordi bilaterali, in 21 casi contro i 10 degli USA. È proprio l’irrompere dell’Asia l’elemento forte che caratterizza lo scenario. Dei circa 300 accordi di libero scambio bilaterali negoziati a livello globale, più di un terzo insiste infatti sull’area Asia-Pacifico. Tutti, o quasi, stanno cercando di raggiungere un’intesa bilaterale con le potenze commerciali dell’area. D’altra parte, quasi il 50% della crescita dell’economia mondiale è data dalla somma di Cina, India e Russia. In conclusione il termometro dell’internazionalizzazione e dell’apertura dei mercati continua a segnare temperature alte, e non c’è quindi la possibilità per le imprese di dormire sonni tranquilli.

al femminile: la sfida riparte da Bari Dopo Milano, sarà la città pugliese ad ospitare la seconda edizione del Forum dedicato alle donne imprenditrici: una realtà importante, ma che va sostenuta con i giusti mezzi

a cura del Ministero per il Commercio Internazionale

A Il Ministro Emma Bonino. In alto, la locandina del Forum di Bari

marzo, a Milano, protagoniste sono state le imprenditrici provenienti dai Paesi del sud del Mediterraneo, dal Golfo Persico e dal Medio Oriente; a settembre, a Bari, toccherà invece a quelle dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, dal Caspio e dal Caucaso. Comune il punto di partenza, come sottolinea lo stesso Ministro Emma Bonino, prima sostenitrice dell’iniziativa: “l’imprenditoria femminile rappresenta una realtà forte, vibrante ed in costante evoluzione, che va sostenuta perché ha i numeri per diventare un motore importante di crescita economica e civile per i nostri Paesi. Una realtà frizzante e dinamica, ma spesso giovane e quindi priva del bagaglio di relazioni, specialmente internazionali, che costituisce un patrimonio immateriale, ma critico per le imprese”. Da quanto detto, ben si comprende il valore del secondo Italian Forum for Women Entrepreneurs, promosso dal Ministero del Commercio Internazionale in collaborazione con l’ICE per il 13 e 14 settembre, in concomitanza con la Fiera del Levante, nella città pugliese storicamente considerata la porta dell’Italia per i Paesi balcanici.

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FOR ITALY

Se Milano, sede della prima edizione del Forum, ha ospitato 200 imprenditrici italiane ed oltre 250 straniere provenienti da 18 Paesi esteri, l’auspicio per questa seconda edizione è quello di riunire circa 350 imprenditrici operanti in diversi settori e provenienti da Paesi quali, tra gli altri, l’Albania, l’Armenia, la BosniaErzegovina, la Bulgaria, la Croazia, la Georgia, la Macedonia, la Romania, l’Ucraina. Obiettivo di questo appuntamento, come ha tenuto ad evidenziare ancora il Ministro Bonino, è quello di “creare una rete di contatti, e mi auguro che si sviluppi in futuro e diventi un appuntamento ricorrente, magari ospitato da Paesi diversi. È una rara occasione di incontro e di confronto di esperienze imprenditoriali diversificate, ma anche un’opportunità per le partecipanti di avere contatti con altre imprenditrici nei settori industriali di loro interesse e, non solo nelle occasioni informali offerte dai momenti conviviali, ma anche in sessioni Business to Business appositamente organizzate”. Del resto, ancora nel terzo millennio fare impresa al femminile costituisce una sfida, a Sofia come a Baku; a Kiev come a Zagabria. “Ma – ha concluso il Ministro Emma Bonino – anche in Italia, da Torino a Bari, il senso della sfida è vivo. Le donne rappresentano ancora oggi un ‘capitale dormiente’, tuttora sotto-utilizzato in molti settori della società civile e del tessuto economico. Spetta a ciascuna di noi risvegliarlo”.

June 2007: a positive return to our commercial budget By Rosario Alessandrello A non stop race in export which has lasted for more than a year and an active commercial budget the first six months of 2007 have marked a milestone for Made in Italy in the worldwide exchange revolution. At first it may have appeared a bit too ambitious for the Italian system, which is not quite as well adjusted to global trade, routs as other European competitors. Export towards other EU countries is strengthening, trolled by the Spanish and German markets, which after the period in red registered in June of 2006, returns active again in June of 2007. What’s supporting this renewal (both for “overall exchange” as well as with the EU) is the dynamic of exportation (+ 11%), higher than that of import (4%). For Minister Emma Bonino “it’s the result of a strong renewal of trade fair activities abroad, fruit of careful work done on traditional and emerging markets which need to be more and more supported”. It’s interesting to note that the positive contribution of our export is steady with the commercial budget towards the EU ranging from 25% to 35% allowing our position to reach a European level. We have also improved our sales pace (starting with machinery) on important markets like Germany, Spain and France. Better to not rest on one’s laurels regarding the Istat statistics for the I semester of 2007 though and wait possibly for the end of the year to make any calculations when it’ll be clearer as to the impact of the “subprime mortgages” on the growth of the big economies – American and

European for starters, point of reference markets for Italian businesses. All this is happening while international exchange is at crossroads. The Doha round is blocked by conflicting interests between agriculturists and industrialists of emerging countries and advanced economies. Bilateral agreements are holding ever-growing authority on the international commercial scene. Therefore the bilateral agreements, which should have been simply complementary to the multilateral system, are being transformed into bona fide tools of international commerce, risking, with time, to blow the credibility of the WTO up in smoke, a multilateral system, which has been laboriously built up over the past 50 years. The “fever” of commerce springing from bilateral agreements is extremely high. China is negotiating, or has proposed agreements of free trade with well over 28 countries. Europe has made more appeals than the USA, a clear head start towards bilateral agreements, in 21 cases compared to 10 by the USA. It’s precisely the element of Asia’s breaking onto the scene that characterizes the situation. Of the 300 free bilateral exchange agreements negotiated on a global level, more than a third in fact are pressing in the Asia-Pacific area. All or almost all of them are trying to reach a bilateral agreement with the commercial potential of the area. On the other hand, almost 50 % of world economic growth is due to China, India and Russia put together. In conclusion, the thermometer of internationalisation and of the opening of markets continues to show high temps and so it’s not possible for businesses to sleep soundly.

ITALIAN FORUM FOR WOMEN ENTREPRENEURS OF SOUTH EASTERN EUROPE AND THE BALKANS, CASPIAN SEA AND CAUCASUS – BARI, 12-14 SEPTEMBER 2007

A Feminine Venture: the “challenge” takes off from Bari

merce for the 13th and 14th of September coinciding with the Fiera del Levante in the Apulian city historically considered the gateway to Italy for the Balkan countries. If Milan, location of the first edition of the Forum, hosted 200 Italian entrepreneurs and over 250 foreigners from 18 foreign countries, the hope for this second edition is to reunite more or less 350 operating entrepreneurs in different sectors and originating from countries that amongst others are Albania, Armenia, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croatia, Georgia, Macen Milan in March, the leading players were the entrepreneurs coming donia, Rumania and Ukraine. The objective of this appointment, as the Minister Bonino wished to unfrom three southern Mediterranean countries, from the Persian Gulf and derline, is “to create a network of contacts, and I hope the Middle East; in Bari in September it will be the that it will develop in the future and become a regular turn of South Eastern Europe, the Balkans, the Caspian After Milan, the Apulian city appointment maybe hosted in other countries. It is a Sea and Caucasus. will host the second edition of unique occasion for meeting and confronting different Emma Bonino, Minister and main advocate of the inithe forum dedicated to entrepreneurial experiences, but also an opportunity tiative emphasises that it will have a common starting women entrepreneurs: an for the participants to come into contact with other point “the entrepreneurial activity of women represents a very strong actuality that is vibrant and in constant important reality and one that members of the industrial sector that interests them should be maintained with and not only in the informal moments offered by the soevolution, and should be supported and encouraged the correct backing cialising occasions, but also in the Business to Busibecause it has all the right qualities to become an imness sessions specially organised”. portant element in the economic and civil growth of our However, in the third millennium it is still a challenge to set up a female countries. An actuality that is dynamic and energetic, but young and maybe lacking in communication skills, especially at an international level. They enterprise, in Sophia as in Baku; in Kiev as in Zagreb. “ But – concluded the Minister Emma Bonino – also in Italy from Turin to Bari, the feeling of chalrepresent immaterial assets, but ones that are crucial for the enterprises”. Thus, one understands the merit of the second edition of the Italian Fo- lenge is alive. Still today women represent a ‘dorment asset’, still under rum for Women Entrepreneurs, promoted by the Minister of International utilised in many sectors of civilised society and of the economic fabric of Commerce in collaboration with the National Institute for Foreign Com- the country. It is up to each one of us to wake it up”.

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DA TUTTO IL MONDO A LIVORNO: IL GLOBALE INCONTRA IL LOCALE

L’economia dei Territori nella Globalizzazione: Reti e Infrastrutture per Competere PROGRAMMA PRELIMINARE

di Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero

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a Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), che per la sua sedicesima edizione sarà ospitata dalla Camera di Commercio di Livorno, è andata sempre più caratterizzandosi nel corso degli anni come un momento promozionale di assoluto rilievo, in cui la dimensione globale incontra quella locale. Si tratta infatti di un evento che, da un lato, favorisce una più profonda conoscenza delle specificità e delle valenze delle nostre realtà produttive, dall’altro, sottolinea il ruolo che le reti fiduciarie, come quella delle CCIE, svolgono nell’accrescere la proiezione all’estero delle eccellenze italiane e dei luoghi in cui si originano. Filo conduttore dell’edizione di que-

st’anno sarà il ruolo della logistica e delle infrastrutture come fattori indispensabili per il conseguimento di standard produttivi più elevati, soprattutto in termini di innovazione, efficienza e qualità, e, di conseguenza, per la crescita e lo sviluppo della competitività dei territori italiani sui mercati esteri. In un contesto internazionale sempre più interconnesso, le economie nazionali necessitano infatti, per svilupparsi ed essere competitive, di infrastrutture e canali distributivi moderni, funzionali e funzionanti, che consentano al nostro Paese di mantenere il ruolo di “porta nel Mediterraneo” per le merci provenienti dall’estero che più le compete in virtù della sua posizione geografica.

FROM THE WORLD TO LIVORNO: GLOBAL MEETS LOCAL

“The Economy of Territories in Globalisation: Networks and Infrastructure for Competing” he Sixteenth edition World Italian Chamber of Commerce Abroad (CCIE) Convention, known more and more over the years as a great promotional opportunity, will be held in Livorno this year, where the global dimension meets the local. The event in fact actually encourages, on one hand, a more in depth knowledge of specificity and significance of our productive reality and underlines on the other, what role that financial networks, like CCIE play in increasing the projection of Italian excellence along with the areas in which they come from abroad. The underlying theme of the edition this year will be the role of logistics and infrastructures as essential factors in the carrying out of higher production standards, above all in terms of innovation, efficiency, quality and, as a consequence, for the growth and development of competitiveness of Italian territories on markets abroad. In an evermore interconnected, international context, national economies need modern, functional and functioning infrastructures and distribution channels in order to develop and be competitive. Channels which allow our country to maintain the role of “door to the Mediterranean” regarding merchandise coming from abroad which by virtue of its geographic position allows for this competence.

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LUNEDÌ 12 NOVEMBRE LAVORI INTERNI Ore 11.00 LE CCIE INCONTRANO LE ISTITUZIONI Tavola Rotonda “Il tema delle condizioni di successo nella distribuzione all’estero, le reti e le forme alternative di distribuzione” Partecipano personalità del mondo dell’economia, delle università e della politica (locale, regionale, Governo centrale) Ore 15.00 Apertura 16ª Convention Mondiale CCIE Interventi dei relatori sui temi propri della Convention I Sessione di lavoro “I nuovi motori della crescita del Made in Italy sui mercati esteri” MARTEDÌ 13 NOVEMBRE Ore 9.00 Ripresa Convention II Sessione di lavoro “I nuovi fattori competitivi e il ruolo della logistica per lo sviluppo del territorio e l’apertura ai mercati internazionali” Ore 15.30 Visita al comune di Suvereto ed alla Cantina Petra. Degustazione vini e assaggio prodotti tipici locali MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE INCONTRI ONE-TO-ONE – PalaAlgida Livorno Ore 9.30 -18.00 Incontri tra imprese livornesi e della Toscana e i delegati delle CCIE Workshop in parallelo per le aziende: presentazioni per Paese da parte dei Delegati esteri GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE Ore 10.00 Visita all’Accademia Navale di Livorno e al Circolo Ufficiali della Marina Ore 15.00 Visita Museo Fattori di Livorno VENERDÌ 16 NOVEMBRE Work-Shop – CCIAA Livorno Workshop su temi dei trust e della contrattualistica applicabile al settore del trasporto merci via navi L’argomento, oltre che essere di approfondimento per i funzionari delle CCIE, risponde ad una richiesta d’informazione da parte degli operatori economici locali

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ASSOCAMERESTERO FIUGGI, 30 GIUGNO-5 LUGLIO 2007 – MEETING DEI SEGRETARI GENERALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO

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Da Fiuggi, per portare il M

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n successo che va al di là delle più rosee previsioni: questo, in sintesi, il bilancio che possiamo trarre dal Meeting 2007, che ha visto riunirsi a Fiuggi i Segretari Generali delle 73 Camere di Commercio Italiane all’Estero operanti in 48 Paesi. Diversi i motivi di soddisfazione: primo tra tutti, l’approfondimento della conoscenza e del rapporto di collaborazione tra il sistema camerale italiano e il network delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, agevolato dall’atmosfera di sincera ospitalità creata dalla Camera di Commercio di Frosinone, che ha gestito con professionalità e competenza l’organizzazione dell’evento. Come da consuetudine, la settimana di lavori del Meeting si è articolata in due momenti: quello più strettamente associativo e quello pubblico, apertosi con il Convegno sul tema del “Turismo e Innovazione nel Lazio: il ruolo delle Camere di Commercio Italiane e Italiane all’Estero”, e proseguito poi con la giornata dedicata agli incontri tra i rappresentanti delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e le imprese locali. L’incontro sul tema della promozione turistica ha ribadito la necessità di collegare in modo più efficace quei fattori che rendono competitivo il territorio con modalità più appropriate di promozione e valorizzazione all’estero, affinché il turismo sia effettivamente un volano per la promozione del Made in Italy sui mercati mondiali. Gli oltre 350 appuntamenti d’affari organizzati da Aspin hanno visto le imprese dei settori dell’agroalimentare (soprattutto vino e olio) e della trasformazione dei prodotti alimentari, nella lavorazione e nell’oggettistica in vetro, nella lavorazione delle materie plastiche, nell’arredo e nel settore tessile incontrare le Camere di Commercio Italiane all’Estero, che hanno fornito loro un orientamento mirato riguardo gli aspetti economici, commerciali e legali di 48 Paesi esteri. La loro particolare natura di associazioni di imprenditori che offrono servizi e supporto ad altri imprenditori, italiani e locali, rende infatti le Camere di Commercio Italiane nel mondo una risorsa unica ed il referente più qualificato per supportare le imprese italiane nel difficile percorso di internazionalizzazione, processo, questo, che non rappresenta più un’opzione, ma una scelta obbligata in un mercato sempre più globale. Le Camere di Commercio Italiane all’Estero sono la prima rete di promozione italiana di natura privata che si muove in una logica istituzionale e si rivolge in primo luogo alle PMI, capace di moltiplicare per più di tre volte lo stanziamento previsto dallo Stato italiano per lo svolgimento delle loro attività, grazie all’efficienza e alla capacità di integrazione tra risorse pubbliche e di mercato. Nel 2007 stiamo realizzando oltre 1.600 attività, il 70% delle quali costituito da iniziative dirette alla realizzazione di partnership, alla conclusione di affari e all’assistenza e consulenza per le PMI. Accompagnano questi progetti le azioni dedicate al training e alla formazione, interna ed esterna alla rete, che ricoprono l’8,8% delle iniziative previste per l’anno in corso, a testimonianza della forte attenzione del network per tutti quei processi che, grazie ad un costante lavoro di aggiornamento e professionalizzazione delle risorse umane, mirano al raggiungimento di standard qualitativi sempre più elevati nell’erogazione di servizi. I nostri servizi, oltre che alle imprese direttamente, si rivolgono sempre di più a quei soggetti che sostengono le aziende italiane nel loro sforzo di porsi in modo stabile sull’estero, come ad esempio il sistema camerale italiano, primo partner di primo riferimento delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, tutte le istituzioni che a livello nazionale e locale assistono le imprese nel processo di internazionalizzazione, nonché le Associazioni imprenditoriali e le Università. Il Meeting di quest’anno costituisce, appunto, un’ulteriore conferma di come la capacità di fare squadra sia in grado di attivare e implementare un “circolo virtuoso” che solo può permettere l’effettivo rilancio e il recupero di competitività del nostro Paese.

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Al centro dei dibattiti, turismo, innovazione e le azioni da mettere in campo per rilanciare il nostro Sistema Paese, rendendolo sempre più competitivo di Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero

Alcuni momenti del “Meeting 2007” di Fiuggi


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ITALIANE ALL’ESTERO

il Made in Italy nel mondo FIUGGI, 30TH JUNE-5TH JULY 2007 – MEETING OF THE GENERAL SECRETARIES OF THE ITALIAN CHAMBERS OF COMMERCE ABROAD

From Fiuggi, to bring the “Made in Italy” around the World The issues debated were tourism, innovation, the steps to take in order to renovate our country’s organization, making it more competitive success exceeding the rosiest forecasts: this is, in short, the result of the 2007 Meeting, where the General Secretaries of the 73 Italian Chambers of Commerce Abroad active in 48 foreign countries gathered in Fiuggi. There are many reasons to be satisfied: first of all, the increased knowledge and collaboration between the Italian chamber system and the network of the Italian Chambers of Commerce Abroad, helped by an atmosphere of sincere hospitality extended by the chamber of commerce of Frosinone which organized the event with professionalism and expertise. As usual, the Meeting week was organized in two phases: one for the association itself and a public phase that opened with a convention concerning “Tourism and Innovation in Lazio: the Role of the Italian Chambers of Commerce in Italy and Abroad,” followed by a day dedicated to meetings between the representatives of the Italian Chambers of Commerce abroad and local businesses. The meeting concerning tourism promotion confirmed the necessity to more effectively link those factors that encourage competitiveness in the area by using more appropriate methods of promotion and validation abroad, so that tourism can actually become a driving force for the promotion of the Made in Italy throughout the global market. Over 350 business meetings organised by Aspin allowed

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agribusinesses (mostly wine and oil makers), food transformation, glass gifts and fancy goods, plastic manufacturing, furniture makers, and textile companies to meet with Italian Chambers of Commerce Abroad which provided specific guidance in understanding the economic, commercial and legal aspects of 48 foreign countries. With their nature of association of entrepreneurs offering services and support to other Italian and local entrepreneurs, the Italian Chambers of Commerce Abroadrepresent a unique worldwide resource, as they are a qualified point of reference able to support Italian businesses during the process of international expansion which is no longer optional, but rather an unavoidable choice in today’s global market. In 2007 we carried out over 1.600 activities, 70% of which were aimed at establishing partnerships, striking bargains ,and at giving support and counsel to small and medium sized enterprises. Along with these projects, there are also initiatives dedicated to training entities inside and outside the network, 8.8% of the total activities for the current year, demonstrating that the network is being highly attentive to all those processes that, thanks to constant update and professional training of human resources, focus on setting higher standards in provided services. Our services are increasingly addressed, apart from businesses, to those subjects that support Italian companies in their efforts to act in a stable way in the foreign market, to entrepreneurial associations and universities. This year’s meeting is in fact another confirmation of how to build a team able to activate and implement a “virtuous circle”, the only way to activate an actual recovery and relaunch the competitiveness of our Country.

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ASSOCAMERESTERO RIUNIONE CCIE AREA MERCOSUR - RIO DE JANEIRO, 19-20 LUGLIO 2007

Energie rinnovabili: l’America Latina come punto di partenza Da tempo i Paesi sudamericani guardano all’“energia pulita”. Per questo, possono rappresentare un’interessante opportunità per l’Italia e per le nostre PMI

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di Manuel Ascer, Rappresentante CCIE Area Mercosur

dieci anni dalla sottoscrizione Manuel Ascer del Protocollo di Kyoto, l’America Latina ha mostrato non solo la volontà, ma anche e soprattutto la capacità di attivare un processo di crescita economica che preveda un più proficuo impiego delle risorse disponibili sul territorio locale come fonti di energia alternativa grazie al contributo fornito dalle moderne tecnologie. Per fare ciò, è però necessario che la realtà latinoamericana stabilisca più solide relazioni con i Paesi che in questo settore stanno sviluppando modalità innovative e avanzate di applicazione degli strumenti tecnologici. Proprio per favorire la creazione di una rete internazionale che promuova lo scambio di know-how e competenze tra i Paesi latinoamericani e l’Italia, le Camere di Commercio Italiane dell’Area Mercosur si sono riunite a Rio de Janeiro il 19 e 20 luglio scorsi per confrontarsi sul tema “Energie rinnovabili: l’America Latina come punto di partenza”. L’incontro si é articolato in diversi momenti di dibattito e confronto, arricchiti dalla presenza di specialisti del settore provenienti dal Brasile e da altri Paesi del Mercosur – tra cui il Direttore del Centro Internazionale d’Affari della Firjan, Amaury Temporal, il Presidente di ENEL Brasile, Alessandro Karlin, e il Segretario Ge-

nerale dell’ALADI, Didier Opertti – che hanno presentato le modalità di sfruttamento dell’energia rinnovabile e le aree locali in cui è necessario investire per consentire la crescita del comparto, sottolineando come i Paesi latinoamericani abbiano già da tempo avviato programmi di sviluppo delle energie alternative. Basti pensare ai progetti per la produzione di etanolo ed ecodiesel portati avanti dal Brasile, o ai piani di sviluppo del biodiesel adottati da Uruguay e Paraguay. L’America Latina rappresenta dunque la nuova frontiera in tema di utilizzo dell’“energia pulita”, collocandosi tra i principali produttori mondiali e rappresentando quindi un’area ricca di opportunità per le PMI italiane che intendono sviluppare il proprio business nel settore e, più in generale, per l’Italia, interessata ad individuare nuovi fornitori di energia da affiancare ai tradizionali partners. A tal fine, le Camere di Commercio di quest’Area hanno avviato già da qualche anno un progetto che ha portato alla creazione di un vero e proprio network di contatti, consentendo alle aziende italiane del settore di avviare rapporti di collaborazione e di scambio di esperienze con le imprese presenti in America Latina. Del resto, il radicamento sul territorio estero e la natura di associazioni di imprenditori che forniscono servizi a supporto di altri imprenditori rendono le Camere di Commercio Italiane all’Estero interpreti naturali delle istanze di cui sono portatrici, da un lato, le imprese italiane interessate a imprimere rinnovato slancio all’internazionalizzazione delle loro attività, dall’altro le aziende presenti sul territorio estero interessate a stabilire rapporti di business più strutturati con la controparte italiana.

CCIE AREA MERCOSUR MEETING - RIO DE JANEIRO, JULY 19TH - 20TH, 2007

Renewable energy: Latin America as a starting point en years after the Kyoto Protocol signing, Latin America has shown not only the will but also above all the ability to put the economic growth process into action, foreseeing a lucrative use of available resources on the local level as the source of alternative energy, thanks to the contribution of modern technology. In order to do this though, the Latin-American reality must establish more solid relations with the countries that are developing innovative and advanced methods of tool and technology methods in this area. The Italian Chambers of Commerce of Area Mercosur met with Latin American countries in Rio de Janeiro last 19th - 20th of July in order to favour the creation of an international network for exchanging know-how and expertise between the countries as well as to make comparisons on the subject of “Renewable Energy: Latin America as a starting point”.

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the field, more so for Italy which is interested in The meeting was divided up into various mofinding new suppliers of energy alongside their ments of discussion and comparison, enriched by traditional partners. the presence of specialists in the field coming With this in mind, the Chambers of Commerce from Brazil and other countries that are part of in this Area have already been launching for a few Mercosur – among them, Director of the Internayears now, a project that has given birth to a real tional Business Centre of Firjan, Amaury Tempoand true network of contacts, alral, the President of ENEL Brazil, Alessandro Karlin, the General South American countries lowing Italian Companies in the sector to start up collaboration Secretary of ALADI and Didier have been looking to relations and exchange ideas Opertti – who presented the “clean energy” for quite with businesses present in Latin methods of utilisation and exsome time. This is why America. ploitation of renewable energy they could represent an As for the rest, putting down and the local areas in which ininteresting opportunity roots on foreign territory and the vestment is necessary to enable for Italy and our SMEs nature of entrepreneurial associthe sector’s growth, underlining ations which provide services how Latin-American countries and support to other entrepreneurs render the already have development programs of alternaItalian Chamber of Commerce Abroad a natural tive energy under way. It’s enough to think about leader of the requests carried out. On one hand the projects for ethanol and eco-diesel production there are Italian businesses interested in leaving that Brazil has carried out or development plans their mark by adding renewed surge in the interfor bio diesel adapted by Uruguay and Paraguay. nationalisation of their companies and on the Latin America represents the new frontier in other hand, companies already present on forterms of “clean energy” use, alongside the main eign territory interested in establishing more worldwide producers representing therefore a ferstructured business relations with their Italian tile area for opportunity regarding Italian SMEs counterparts. that plan on developing their own businesses in


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L’INTERVENTO DEL SEN. LUIGI PALLARO ASSOCAMERESTERO

CCIE, business italiano nel mondo

THE LECTURE BY SENATOR LUIGI PALLARO

CCIE, Italian business around the world

di Luigi Pallaro, Presidente del Comitato Consiliare “Business Community ed i Raccordi con la Politica di Servizio delle CCIE”

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l tema del ruolo e dell’importanza delle comunità di affari italiane nel mondo si intreccia in maniera inscindibile con la genesi e he subject of the role and importance of Italian business communities around the world is indisputably interwoven with the la storia delle Camere di commercio italiane all’estero. Spesso si genesis and history of Italian Chambers of Commerce Overdice che le CCIE sono nate sull’onda dell’emigrazione, è vero! Ma seas. It is often said that the CCIE were started on the back of emigradi una emigrazione che poi si è trasformata nel mondo in imtion, and it’s true! But on that of an emigration which then, around the prenditoria, che ha cominciato a produrre ricchezza nei territori esteworld, transformed into the entrepreneurial class, which started to prori e a dirigerla anche, in maniera crescente verso l’Italia. Una emigraduce wealth in overseas areas and direct it back in an increasing manzione che si è radicata all’estero, dando vita ad imponenti comunità di ner to Italy. An emigration which took root abroad, giving rise to imposaffari in molti Paesi. ing business communities in many countries. Si tratta di una storia che è stata ampiamente documentata nel bel It is a history which has been extensively documented in the intervolume “Tra identità culturale e sviluppo di reti. Storia delle Camere di esting book “Tra identità culturale e sviluppo di reti. Storia delle Commercio italiane all’estero”, pubblicato nel 2000, dove si descrive il Camere di Commercio italiane all’estero” (Between cultural identity percorso evolutivo delle comunità d’affari italiane all’estero e il ruolo and the development of networks. A History Of Italian Chambers of che nel tempo le Camere hanno ricoperto quali punti di raccordo e di Commerce Overseas), published in 2000, which describes the evoluintegrazione tra il contesto globale e lo sviluppo di una presenza di butionary path of Italian business communities abroad and the role which siness italiana nel mondo. Questa evoluzione e il conseguente ruolo they have covered through time as points of collection and integration della rete camerale sono stati altresì approfonditi e confermati in dibetween the global context and the development of an Italian business verse opere specifiche, non ultime quelle riferite al Sud America in presence in the world. This evolution and the consequent role of the Uruguay e in Argentina. Chamber network were, likewise, analysed and confirmed in various Nel tempo queste comunità hanno acquisito consapevolezza e voce specific works, not last being those referring to South America in (anche politica), fino ai recenti eventi che hanno portato alla concesUruguay and Argentina. sione del voto degli Italiani all’estero. Through the years, these communities have acquired awareness In quella che possiamo definire emigrazione imprenditoriale ci sono and a voice (including the political one), up to the recent events which state diverse ondate, almeno tre, facendo riferimento a quelle evidenled to the concession of the vote of Italians abroad. Referring to those ziate da Edoardo Pollastri: una prima ondata che possiamo far risalire highlighted by Edoardo Pollastri, there have been at least three waves alla fine del 1800 e ai primi del ’900 di matrice “romantico-pionieristiof what can be defined as entrepreneurial emigration - the first one ca”; un’altra successiva alla seconda guerra mondiale, collegata a esidates back to the late 19th-early 20th centuries, with a “romantic-piogenze di tipo economico e occupazionale; la terza, infine, che viviamo neering” matrix; the next one came after the Second World War and anche attualmente, caratterizzata da flussi migratori molto targettizwas connected to needs of an economic/employment type; the third is zati, diretti a ricoprire funzioni e attività ad alto valore aggiunto, spescurrently in progress and features highly targeted migratory flows, so partendo da temporanee presenze nei Paesi per motivi di studio e/o aimed at covering high added-value functions and activities, di formazione tecnica. and often starts from temporary stays in countries for reasons La storia e l’evoluzione delle Comunità di affari si intreccia of study and/or technical training. quindi profondamente con la storia e l’evoluzione del ruolo The history and evolution of the business communities is, delle CCIE. Nate come punto di contatto e di collegamento tra therefore, closely interwoven with the history and evolution of imprenditoria italiana e italiana all’estero, oggi le camere sothe role of the CCIEs. They started as a point of contact and no un moderno centro di business, un soggetto radicato sui connection between Italian entrepreneurs and Italians abroad, territori di 47 Paesi del mondo che svolge una essenziale funthey are, today, modern business centres, strongly rooted in 47 zione di servizio nei confronti delle imprese italiane e di quelcountries of the world and carrying out and essential service le locali che vogliono, come diciamo spesso, radicarsi: il che function for Italian companies and local ones which want, as significa conoscersi, lavorare insieme per consolidare collawe often say, put down roots. This means getting to know each borazioni e partnership durature. Ma significa anche aiutare Sen. Luigi Pallaro other, working together to consolidate lasting collaborations le imprese italiane ad interagire meglio e di più con il comand partnerships. But it also means helping Italian companies plessivo contesto estero di riferimento. to interact better and more with the complex overseas reference conCosì, se il cosiddetto modello di sviluppo italiano è un modello ditext. So, if the so-called Italian model of development is different, so is verso, anche l’azione delle camere in collegamento con le comunità di the work of the Chambers connected to the business communities and affari deve essere un modo “diverso” di fare promozione. È proprio must be a “different” way of promotion. It is this difference, and the dequesta diversità, e la volontà di rappresentare esperienze innovative di sire to represent innovative experiences of connection between the collegamento tra comunità di affari e Camere, che è alla base del labusiness communities and Chambers that is at the base of the work of voro del Comitato consiliare di Assocamerestero, che ho l’onore di the Advisory Committee of Assocamerestero, which I have the honour presiedere. of presiding over. èItalia is a vehicle for debate and the work of the Un veicolo per il dibattito e le azioni del Comitato è rappresentato da Committee which has decided to make a section available for disèItalia, che, nell’ambito della consolidata partnership con il sistema cacussing subjects on the connection of the CCIEs with the business merale italiano e italiano all’estero, ha deciso di mettere a disposizione communities and the innovative experiences which have resulted in una sezione per discutere dei temi del collegamento delle CCIE con le the sphere of the consolidated partnership with the Italian Chamber comunità di affari, delle esperienze innovative che sono sviluppate, system and Italians abroad, also with the aim of defining further areas con l’obiettivo anche di definire ulteriori piste di lavoro. of work. This is why, from this issue, there will be an editorial area hostEcco perché, a partire da questo numero, si apre uno spazio editoing specific contributions on this topic. We would like to thank the pubriale che ospiterà contributi specifici su questa tematica. Di tale aperlisher of èItalia for this opening which, with its usual sensitivity, identitura siamo grati all’editore di èItalia che, con la consueta sensibilità, ha fied this topic, and we hope that a discussion and dialectic comparison individuato questa tematica, e auspichiamo che dai contributi che verwill be further animated by the contributions produced on the most ranno prodotti si possa animare ulteriormente una discussione e un pressing topics, also to identify the specific effects for the ‘alternative’ confronto dialettico sui temi che ci sono a cuore, anche per individuapromotion work which Italian Chambers around the world are called to re poi delle ricadute specifiche per la “diversa” azione di promozione perform. che le Camere italiane nel mondo sono chiamante a svolgere.

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“GREEN HOSPITALITY” E ECOCOMPATIBILITÀ IN PRIMO PIANO

Il top dell’ospitalità dà appuntamento a Fieramilano

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l turista responsabile, che ama il benessere e al tempo stesso desidera non influire negativamente sullo stato di salute del pianeta, non è una figura utopica e astratta. In molte nazioni, ad esempio in Gran Bretagna, il 90% dei consumatori si dice favorevole alla ecocompatibilità delle strutture alberghiere. Stiamo parlando di pannelli solari, di sensori intelligenti che attivano funzioni solo se indispensabili, di tecnologia avanzata? Non solo. La cosiddetta “green hospitality” è di più, e giunge fino ad atteggiamenti virtuosi, come fare a piedi le scale al posto di prendere l’ascensore, come se fosse un percorso fitness, fino al menù a “chilometri zero” (cioè si consuma cibo prodotto sul posto, che non ingloba quote – e costi, e inquinamento – di trasporto). Queste e molte altre novità di primissima mano sono al centro di Host, il salone mondiale della ospitalità professionale (il più grande al mondo) che si svolgerà in Fieramilano dal 19 al 23 ottobre. Anche per la sua straordinaria attualità, c’è molta attesa per questa edizione di Host. E non meraviglia che i numeri siano ancora una volta numeri-record 110 mila metri quadrati con 1.850 aziende (350 estere). “Un risultato assolutamente eccellente – dice Fabio Majocchi, Direttore Generale di EXPOCTS – che ci consente di presentare al pubblico degli operatori professionali, atteso da 130 Paesi di tutti i continenti, una manifestazione ricca, completa e articolata, in cui l’eccellenza della produzione italiana,

Confturismo/Federalberghi. Un convegno al quale stanno arrivando a Milano partecipazioni al massimo livello. Fra gli altri momenti di informazione e di dibattito c’è anche il convegno organizzato da Ada (l’Associazione dei direttori d’albergo)/Solidus sul tema “Perché non c’è un ministero del Turismo in Italia?” Un evento speciale riguarderà la presentazione ufficiale dell’edizione romana di Ho-

Fervono i preparativi per Host: esporranno oltre 1850 aziende, un quinto delle quali proveniente dall’estero

rappresentata al meglio, viene accompagnata da una significativa presenza internazionale”. In Host il tema della ecocompatibilità sarà declinato in maniera speciale. Per esempio nella grande installazione curata da Nemolab nel padiglione 2, oltre 1.200 metri quadrati all’interno dei quali venerdì 19 si terrà il grande convegno inaugurale, organizzato da EXPOCTS con il Ministero dell’Ambiente e con la collaborazione di

tel Emotion, il settore hotellerie di Host, un progetto nato in estate dall’alleanza fra Fieramilano-EXPOCTS e Fiera Roma. L’evento, riservato ai professionals, si terrà nell’autunno 2008 e sarà biennale negli anni pari, alternandosi quindi con Host. “L’iniziativa – afferma l’amministratore delegato di EXPOCTS, Corrado Peraboni – è proiettata anche verso il Mediterraneo, il Medio Oriente e tutta la penisola arabica”. www.host.expocts.it

“GREEN HOSPITALITY” AND ENVIRONMENTAL FRIENDLINESS IN THE LIMELIGHT

The best representatives of the hospitality sector exhibit at the Milan fair he responsible tourist, who cares about his health and the health of the planet, is not a utopian, abstract figure. In many countries, for example in Great Britain, 90% of consumers favour environmental friendliness within the hotel industry. Does this mean solar panels, intelligent sensors that activate functions only when necessary, advanced technology? Not only. “Green hospitality” intends much more, encompassing good habits like taking the stairs instead of the elevator, as if it were a fitness routine, or choosing “zero kilometres” menus (that is: eating food produced on site, which keeps down numbers – and costs and pollution – of transportation). This and many other recent, noteworthy trends are at the centre of Host, the international fair (largest in the world) for the professional hospitality industry taking place at Fieramilano from the 19th-23rd of October. Considering its extraordinary relevance, there is much anticipation for this edition of Host. No surprise then that the anticipated numbers are once more record breaking: 110 thousand square metres with 1,850 companies (350 foreign).

Preparations for Host are in full swing: more than 1850 companies will exhibit, a fifth of those coming from abroad

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“An absolutely excellent outcome – says Fabio Majocchi, General Director of EXPOCTS – that allows us to present professional workers to the public awaiting representatives from 130 countries from every continent, a rich exhibition, complete and well-organized, where excellence in Italian production, represented by our best companies, is accompanied by a significant international presence”. At Host, the theme of environmental friendliness will be presented in a special manner. For example, a large installation covering more than 1,200 square meters put together by Nemolab in pavilion 2 where the convention kick-off will be held, organized by EXPOCTS with the Minister of the Environment and the collaboration of Confturismo/Federalberghi. The convention is sure to attract great numbers of participants to Milan. Among other opportunities for information and discussion, there is the meeting organized by Ada (the association of hotel directors)/Solidus on the theme “Why does Italy not have a Minister of Tourism?”. A special event will look at the official presentation of the Roman edition of Hotel Emotion, the hotel division of Host, a project born in summer from an alliance between Fieramilano-EXPOCTS and the Rome Fair. The event-reserved for professionals-will take place in Autumn 2008 and will be held every other year on even years, alternating between the two events. “The initiative – affirmed the delegated administrator of EXPOCTS, Corrado Peraboni – is intended also for the Mediterranean, the Middle East, and the entire Arab peninsula”. www.host.expocts.it


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DAL 22 AL 25 NOVEMBRE 2007, PRESSO IL NUOVO POLO DI RHO-PERO

A Milano rinasce la Campionaria

Eccellenze italiane in vetrina grazie alla nuova fiera-evento nata dalla collaborazione tra EXPOCTS-Fiera Milano Spa e Fondazione Symbola

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distanza di quasi vent’anni, Milano si appresta ad ospitare la nuova Campionaria, un evento innovativo che si propone di dare spazio al meglio del Made in Italy e a tutto ciò che, anche all’estero, è ormai diventato sinonimo di stile italiano: dalle produzioni manifatturiere e artigianali a quelle industriali di punta, dalla ricerca al marketing territoriale, dal turismo all’architettura e al design, dalle nuove tecnologie alle eccellenze enologiche e agroalimentari, dai servizi territoriali ai distretti. In tutto, quattro giornate, dal 22 al 25 novembre prossimo, in cui il nuovo polo fieristico di Rho-Pero diventerà il “palcoscenico” della “Campionaria delle qualità italiane”, la prima fiera-evento dedicata alla soft economy e l’unica nel suo genere, nata dalla collaborazione tra EXPOCTS-Fieramilano Spa e la Fondazione Symbola, che proprio della promozione e della messa in rete delle eccellenze nazionali ha fatto la sua missione. L’obiettivo è chiaro: fare della Campionaria il luogo d’incontro per eccellenza fra chi in Italia crea, produce e offre qualità, e chi da ogni parte del mondo questa qualità la cerca, l’apprezza e l’acquista. Protagoniste saranno quindi le circa 500 aziende - per lo più, di piccole e medie dimensioni, suddivise in base al territorio di provenienza che parteciperanno a questa prima edizione della nuova fiera milanese, proponendo i loro prodotti ma anche la storia, il territorio, la tradizione che li hanno generati. Come tiene a precisare Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di EXPOCTS e direttore generale di Fondazione Fiera di Milano, “la Campionaria intende dare voce a quelle aziende, e ce ne sono molte di più di quanto si pensi, diventate di riferimento mondiale per il loro settore; territori del nostro Paese capaci di salire alle cronache mondiali per la loro unicità. Il comune denominatore sarà il rispetto

Corrado Peraboni

dei principi della soft economy, modello di sviluppo che teorizza il rapporto stretto tra impresa e territorio. Anche i prodotti presenti non saranno esposti con la solita logica degli stand, ma saranno al centro di veri e propri percorsi tematici attraverso il nostro Paese”. La nuova Campionaria ripropone quindi i valori della vechia fiera milanese in una veste più attuale, al fine di rispondere alle esigenze di compratori provenienti ormai da tutto il mondo, sempre più interessati al nostro stile di vita, alla qualità delle nostre produzioni, ai valori che trasmettiamo. “È su questi valori - ha dichiarato in conclusione Peraboni - che dobbiamo fare leva: un connubio di nuove tecnologie e saperi tradizionali, di paesaggi, turismo e ricerca scientifica, di cultura e innovazione, di coesione sociale e industrie d’avanguardia. È la sfida della Soft Economy. È la sfida della nuova Campionaria”.

FROM NOVEMBER 22ND TO THE 25TH, AT THE NEW FAIR GROUNDS IN RHO-PERO early twenty years later, Milan prepares to host the new Trade Fair, an innovative event that showcases the best products Made in Italy which have become synonymous with Italian style at home and abroad: from manufacturing and artesian production to leading industries including research, regional marketing, tourism, architecture and design, innovative technology, food and wine, and regional and district services. In short, four days, from the 22nd to the 25th November, when the new fair grounds in Rho-Pero will become the “stage” of the “Campionaria delle qualità italiane”, the first fair event dedicated to “soft economy” and the only one of its kind organized cooperatively by EXPOCTS-Fieramilano Spa and the Symbola Foundation that has made networking and promotion of national products its mission. The goal is clear: make the Trade Fair the rendezvous for those in Italy who create, produce, and offer quality, and for those representatives from every part of the world who seek, appreciate, and buy quality.

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The Trade Fair returns to Milan panies will not display their products by the usuAround 500 small and medium sized companies al method of stands, but will rather take part in fill the lead roles -subdivided by region - so that thematic routes presenting the best products their participation in this first edition of the new Mifrom regions throughout our country”. lanese fair offers not only their products, but also The new Campionaria feathe stories, territories, and traditures the values of the old Mitions that generated them. Italian products on As managing director of EX- display thanks to the new lanese fair in an up-to-date fashion, aiming to respond to dePOCTS and general director of fair organized mands coming now from all over the Fiera di Milano Foundation cooperatively by the world from customers ever Corrado Peraboni explains, “the EXPOCTS-Fiera Milano more interested in our way of life, Campionaria intends to showSpa and the Symbola in the quality of our products, in case those companies, more Foundation the values we hand down. numerous than what one would “It is on these values – concluded Peraboni – suppose, who have become an international refthat we must base our appeal: a marriage beerence point in their sectors; as well as the retween new technology and traditional knowlgions of our country capable of hitting the interedge applied to terrain, tourism, scientific renational news because of their uniqueness. The search, culture, innovation, social cohesion, and common denominator will be respect for the valcutting edge industrialism. This is the challenge ues of ‘soft economy’, the development model of Soft Economy. This is the challenge of the new which theorizes a close relationship between enCampionaria”. terprise and region. In fact, the attending com-

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UN’ECCEZIONALE MOSTRA-EVENTO LO RIPORTA NELLA CAPITALE DOPO 17 ANNI

Roma abbraccia

Valentino Mille invitati hanno festeggiato i 45 anni di attività dello stilista che ha vestito tutte le celebrità mondiali, imponendosi nell’agone mondiale dell’Alta Moda di Francesco Fusco

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senza dubbio una grande storia italiana, quella dell’uomo “spontaneamente perfezionista”, venuto da Voghera e tornato, dopo 17 anni di assenza, a Roma, attorniato da stelle di prima grandezza dello star system, del cinema, della moda, e celebrato dalla voce di Annie Lennox, che con un concerto dal vivo ha chiuso le celebrazioni che lo hanno visto protagonista. Parliamo di Valentino Garavani, uno dei più importanti couturier e innovatori del mondo della moda, che nella capitale ha celebrato i quarantacinque anni di attività con una sfilata-monstre dei suoi modelli dal 1960 ad oggi, con un immancabile occhio di riguardo al suo “Rosso” che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Dieci minuti di standing ovation hanno salutato la conclusione del defilé romano con il quale Valentino ha presentato la sua collezione Alta Moda per il prossimo Autunno/Inverno 2007-2008, avvenuto nella sfarzosa cornice del complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia. Tra il pubblico, i “colleghi” Giorgio Armani, Donatella Versace, Karl Lagerfeld, Tom Ford, ma anche la mitica giornalista Anne Wintour, gli ammiratori, gli esponenti del Governo, come il Ministro Emma Bonino. E, naturalmente, molti di coloro che hanno voluto nel loro guardaroba almeno uno dei suoi mitici capi: da Carolina di Monaco a Uma Thurman, da Liz Hurley a Elle McPherson, da Sarah Jessica Parker ad Emanuele Filiberto di Savoia. Mancano – perché scomparse, o per impegni inderogabili – quelle che Valentino definisce “donne cigno”, e che lui ha vestito con il “suo rosso”. A cominciare da Jackie Kennedy, Farah Diba, Marisa Berenson, “donne – a suo dire – ieratiche, sofisticate con una vita sociale intensa da richiedere almeno quattro cambi al giorni, a seconda delle occasioni”. Nella maison di questo genio italiano, che per diciassette anni è stato protagonista a Parigi dell’alta moda mondiale, sono passate tutte le celebrità di questo mondo, del passato e del presente. Perfino la Presidente del Congresso degli Stati Uniti, la siciliana di origine Nancy Pelosi, ha capi del nostro. Naturalmente “rosso Valentino”.

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LA MOSTRA Con una mostra di circa 300 abiti e rari materiali d’archivio, “Valentino a Roma: 45 Years of Style” (a Roma, Museo dell’Ara Pacis, fino al 28 Ottobre 2007) è la grande retrospettiva che celebra i 45 anni di creatività di Valentino. Curata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, l’esposizione si sviluppa dentro e intorno l’Ara Pacis, e crea una precisa retrospettiva cronologica. Al piano superiore troviamo alcune delle più significative creazioni di Valentino, in una installazione che le fa convivere e dialogare con la presenza sacra dell’altare. Ecco, allora, una selezione di abiti soltanto bianchi, neri e rossi, mentre, lungo il perimetro dell’edificio, una retrospettiva ripercorre cronologicamente, con almeno un abito per ogni anno, il lavoro dello stilista e le tappe della sua evoluzione. Al piano inferiore, viene invece ripercorsa la storia della maison attraverso una selezione degli abiti indossati dalle celebrities, insieme a video, disegni, accessori, che testimoniano il processo creativo, il metodo di lavoro e l’universo Valentino.


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THE EXHIBITION

AN EXCEPTIONAL SHOW-EVENT BRINGS HIM BACK TO THE CAPITAL AFTER SEVENTEEN YEARS

Rome embraces Valentino his is without doubt a magnificent Italian story. One of a man who is “spontaneously perfectionist”, from Voghera and who returned to Rome after an absence of seventeen years surrounded by leading lights of the star system, film and fashion and celebrated by the voice of Annie Lennox who closed the festivities he was protagonist of with a live concert. We are talking about Valentino Garavani, one of the leading couturier and innovators on the fashion scene, who celebrated forty-five years of activity with a fashion parade/show of his models from 1960 to today with unfailing careful attention to his “red” that has made him famous worldwide. Ten minutes of standing ovation met the end of the Roman fashion parade in which Valentino presented his Haute Couture collection for next Autumn /Winter 2007-2008, held against the sumptuous backdrop of the monumental Santo Spirito in Sassia complex. The audience included “colleagues” Giorgio Armani, Donatella Versace, Karl A thousand guests Lagerfeld and Tom Ford, as well as leg- celebrated the fortyendary journalist Anne Wintour, fans, rep- five-year long career resentatives of the government, such as of the stylist who has Minister Emma Bonino. dressed the planet’s And, of course, many of the people who celebrities, making have wanted at least one of his outstand- his mark in the highly ing creations to grace their wardrobes: competitive world of from Caroline of Monaco to Uma Thur- haute couture man, Liz Hurley, Elle McPherson, Sarah Jessica Parker and Emmanuel Philbert of Savoy. Absent, either because they are no longer with us or because of unavoidable commitments elsewhere, those who Valentino calls “swan women” who he has dressed in “his red”. Starting with Jackie Kennedy, Farah Diba, Marisa Berenson, “women – in his words – stately, sophisticated with an intense social life requiring at least four changes a day as the occasion warrants”. The maison of this Italian genius, for seventeen years a leading exponent of world fashion in Paris, has been visited by all the celebrities in this world past and present. Even U.S. congressional leader, Nancy Pelosi of Sicilian origins, has some of his creations. Of course “Valentino red”.

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With a show of around 300 items and rare archive material, “Valentino a Roma: 45 Years of Style” (in Rome at the Ara Pacis Museum, until October 28 2007) is a great retrospective celebrating the forty-five years of Valentino’s creativity. Arranged by Patrick Kinmonth and Antonio Monfreda, the exhibition stretches inside and around the Ara Pacis, and creates an exact chronological retrospective. On the top floor we find some of the most significant of Valentino’s creations, in an installation that makes them dialogue with the sacred presence of the altar. Here, then, is a selection of only white, black and red clothes, while, along the perimeter of the building, a retrospective chronologically traces the work of the stylist and its evolution with at least one garment each year. The bottom floor, on the other hand, traces the history of the “maison” through a selection of clothes worn by the celebrities, together with videos, drawings, accessories, that testify to the creative process, the method of work and the Valentino universe.

Nelle foto, alcune immagini della mostra allestita presso l’Ara Pacis. In questa pagina, in alto a sinistra, l’inaugurazione della mostra da parte dello stilista, del Premier Prodi e del Sindaco Veltroni.

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ALICE E DUCATI. VELOCITÀ, PRESTAZIONI, MADE IN ITALY.

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ALICE E DUCATI. VELOCITÀ, PRESTAZIONI, MADE IN ITALY.

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UNA PARTNERSHIP DI SVILUPPO CHE COINVOLGE FRANCIA, ITALIA, PORTOGALLO E SLOVACCHIA

Progetto Internazionale SIDEP

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IDEP è un progetto Equal internazionale promosso dall’iniziativa comunitaria nata nell’ambito della Strategia Europea per l’Occupazione. Il progetto, iniziato a giugno 2005 e che terminerà a novembre 2007, vede la creazione di una Partnership di Sviluppo costituita da enti coinvolti in progetti Equal nazionali in 4 Paesi europei – Francia, Italia, Portogallo e Slovacchia. Ciascun progetto Equal nazionale coinvolge diverse società, nello specifico: Francia: FLUID – Boutique de Gestion Activité Conseil a) Agence Nationale pour l’Emploi b) Conseil Régional de la Guyane c) GADEPAM d) Idées Conseil Ouest e) Mission Locale Régionale de Guyane Italia: VALOR.E valorizzazione delle conoscenze nell’ecosistema formativo a) Intesa Formazione b) Enco engineering and consulting c) Patto Territoriale per l’Occupazione dell’Agro Nocerino Sarnese S.p.A Portogallo: REDES a) Animar b) Ade c) Aerlis d) Agrupamento de Escolas de Vialonga e) Associação dos Africanos do Concelho de Vila Franca de Xira f) Municipio de Vila Franca de Xira g) EGOR Management e Formaçao – Consultores para o Desenvolvimento Pessoal e Organi Slovacchia: Agentura EUROFORMES a) Ala Bama b) Zsk Znink c) Municipality L. Mikulas In seguito alla considerazione di interessi comuni, i partner coinvolti nei progetti Equal nazionali si sono uniti creando SIDEP al fine di trovare/scambiare metodologie e strumenti per pro-

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muovere l’integrazione sociale dei gruppi svantaggiati e cercare di sviluppare l’economia sociale nei rispettivi Paesi. I partner transnazionali, attraverso il progetto Sidep, hanno il comune intento di capire come integrare categorie vulnerabili all’interno del mercato del lavoro e come questo mercato possa venire incontro alle loro esigenze. A tal fine, i Partner hanno approfondito diverse tematiche direttamente correlate all’integrazione professionale di soggetti “svantaggiati”. In particolare sono stati oggetto di confronto temi quali: il supporto all’impiego, la creazione del network territoriale, lo sviluppo di servizi pubblici e privati in favore dell’integrazione sociale e professionale, lo sviluppo di piccole cooperative sociali come mezzo per l’integrazione professionale, l’emersione del lavoro sommerso. Il confronto su metodologie, strumenti e metodi nei singoli progetti nazionali ha inoltre permesso di pianificare, sviluppare e supportare conoscenUnione Europea Fondo Sociale Europeo za in merito allo sviluppo dell’economia sociale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nei Paesi dei partner. Ha permesso anche di sviEqual Iniziativa Comunitaria luppare i meccanismi necessari per raccogliere, Regione Campania analizzare, documentare e scambiare informazioni tra i partner; e infine di assicurare la divulgazione di risultati e prodotti dei progetti nazionali e del piano d’azione transnazionale. Attraverso l’integrazione dell’esperienza dei partner nelle differenti strutture nazionali e quindi tramite incontri transnazionali, tavole rotonde e visite studio, è stato possibile arrivare ad uno scambio di know-how, esperienze e best practices.

Promuovere l’integrazione sociale dei gruppi svantaggiati e cercare di sviluppare l’economia sociale nei rispettivi Paesi


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PER AUTENTICARSI IN SICUREZZA ED ASSOLVERE ON LINE AD ADEMPIMENTI VERSO LE P.A.

INFOCAMERE

Business Key, la chiave USB per la firma digitale Uno strumento innovativo, che coniuga il massimo della tecnologia al massimo della praticità

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li attuali dispositivi di firma digitale e gli strumenti di autenticazione sicura a servizi web di e-Government attualmente distribuiti – le cosiddette smart card – sono considerate dagli imprenditori, a torto o a ragione, di non sempre facile utilizzo. Le smart card necessitano infatti di un lettore apposito e di una procedura articolata di installazione. Infine le smart card hanno l’innegabile limite di non essere “portabili”, in quanto presuppongono che ci sia una stazione di lavoro già predisposta per il loro utilizzo. È quindi necessario fornire uno strumento sostitutivo della tradizionale smart card, che renda disponibili agli utenti le applicazioni e i documenti necessari ad espletare le proprie attività ovunque si trovino. Uno strumento pensato sia per la firma digitale che per autenticarsi in sicurezza ed assolvere on line ad adempimenti verso le Pubbliche Amministrazioni: la Business Key.

Le caratteristiche della Business Key

TO AUTHENTICATE SECURELY AND TO PERFORM ON LINE TRANSACTIONS AND TASKS WITH THE P.A.

An innovative instrument that unites the maximum technology with the utmost practicality

Business Key, the USB key for the digital signature

The current digital signature appliances and the instruments of secure authentication to web services of e-Government distributed nowadays – the so called smart cards – are considered by business people, rightly or wrongly, not always easy to use. In fact, the smart cards need a specific scanner and a complex installation procedure. Also, it has to be accepted that the smart cards have a limited use due to the fact that they are not “portable”, as they need a predisposed workstation specifically for their use. It is necessary, therefore, to introduce a substitute instrument for the traditional smart card, that gives the consumers the availability to use the applications and the documents necessary to carry out their own operations wherever they may find themselves. An instrument invented both for digital signature and for secure authentication enabling one to perform transactions on line and to accomplish tasks with Public Administrations: the Business Key. THE CHARACTERISTICS OF THE BUSINESS KEY

Cosa contiene Business Key contiene l’applicazione che permette di sottoscrivere documenti informatici con lo stesso valore legale di una firma autografa su carta. Il “timbro digitale” attesta in modo certo e sicuro data e ora in cui si è firmato un documento.

Contents: Business Key contains an application that permits one to underwrite informatics documents with the same legal value as an authentic signature on paper. The “digital stamp” certifies in a secure and definite way the date and time in which the document has been signed.

I vantaggi della Business Key in sintesi • è un dispositivo di firma elettronica “portabile” e pronto per l’uso • non necessita di alcuna installazione • è pronta per l’accesso ad Internet e per l’autenticazione sicura ai siti di e-Government • consente di avere sempre a portata di mano documenti ufficiali estratti dal Registro Imprese • può contenere documenti riservati personali, protetti perché criptati • custodisce le “user-id” e le “password” utilizzate per accedere ai siti web, proteggendole grazie all’utilizzo della crittografia • contiene applicazioni d’appoggio (videoscrittura, foglio di calcolo, visualizzatore di documenti PDF, antivirus, ecc.) per gli imprenditori che, spostandosi, possono avere bisogno di utilizzare i più diffusi Personal Computer • consente il salvataggio e ripristino dei dati e delle applicazioni grazie alle funzioni di “Backup Utility”.

Synthesis of the advantages of the Business Key • It is a “portable” electronic signature dispositive ready to use • It does not need any installation • It is ready for access to Internet and for the secure authentication of e-Government sites • It enables one to have total availability of official documents extracted from the Business Register • It can contain reserved personal documents, protected because encrypted • It safeguards the “user- id” and “password” used to get onto web sites protecting them thanks to the latest encryptology • It contains back up applications (video writing, calculation pages, visualisation of PDF documents, antivirus, etc.) for business people on the move that need to utilise the most commonly widespread Personal Computers. • It allows saving and reactivation of data and applications thanks to the “Backup Utility”.

Business Key è dunque una chiave veramente innovativa, perchè coniuga il massimo della tecnologia al massimo della praticità. Non sarà più necessario portarsi dietro pesanti carte e non sarà più un problema dimenticarle. Per ulteriori informazioni: www.businesskey.it.

Business Key is, therefore, a truly innovative key, as it unites the best of technology with the utmost practicality. It will no longer be necessary to carry around heavy papers and it will no longer be a problem to forget them. For further information: www.businesskey.it.

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CONNECTING THE REAL ESTATE WORLD

Sappiamo valorizzare l’Italia



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CAMERA DELLA MODA PARLA IL PRESIDENTE MARIO BOSELLI

Qualità e creatività: questa è l’Eccellenza di Domenico Calabria

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ccellenza” è la parola magica che, coniugata in termini di qualità e creatività, sta ridando linfa a tessuti e pret-à-porter italiano, facendo crescere i valori dell’export sia in Germania che in Inghilterra. Questo in sintesi il ritratto dell’attività della moda italiana verso questi due Paesi – rispettivamente il primo e il quarto per il nostro export – che ci porge il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli. “Dopo sei anni è scomparso il segno meno dalla voce export. In Germania è tornato il segno positivo, con una inversione di tendenza incoraggiante. Il primo quadrimestre ha fatto registrare esportazioni per 1354 milioni di euro, mentre per l’Inghilterra, il fatturato moda del primo quadrimestre è stato di 712 milioni, con un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2006, dell’8,4%”. La Comunità Europea, che ha le condizioni di accesso al mercato dei prodotti tessile-abbigliamento importati più aperte del mondo, aveva subito dal 2001 al 2005 una invasione di prodotti di livello medio-basso a prezzi impossibili per le economie comunitarie. Ciò aggravato dalla fine dell’accordo multifibre e quindi della eliminazione delle quote. La ripresa economica avvenuta nel 2006, e confermata nel primo quadrimestre del 2007, ha riportato in auge i prodotti italiani. “Tutto il settore ha evitato di porsi in concorrenza con manufatti di basso prezzo e di bassa qualità. Ha adottato una strategia vincente orientandosi verso una produzione di alto e altissimo livello – spiega Boselli – imponendosi su quei mercati che sembravano in declino, con prezzi alti, maggiori di quelli praticati in precedenza (da un 4% a un 35%)”. Concorrere con costi della manodopera che sono un ventesimo di quelli italiani, come quelli di Paesi come la Cina, sarebbe stato impossibile, avrebbe costretto la nostra moda a scendere a compromessi qualitativi in un campo non proprio, a detrimento di quel concetto di “eccellenza” che ha sempre contraddistinto il settore. Scorrendo assieme a Mario Boselli i dati, vediamo le inversioni di tendenza generate da questa strategia, in tutti i settori: “in Germania, nel primo quadrimestre (il raffronto è fatto con il corrispondente periodo del 2006), mentre è diminuito notevolmente il segno negativo nei comparti tessile e abbigliamento, è cresciuto del 2,9% nella filiera pelle, con particolare riguardo ai prodotti in cuoio e articoli da viaggio, e registra una notevole ripresa, dal -3,3% del 2006 al -0,5% del 2007. In Inghilterra il segno positivo riguarda tutti e tre i settori, il tessile (+2,2%), l’abbigliamento (+6,9%) e la pelle (+16,9%)”. Ma non sono soltanto questi dati a confortare il presidente della Camera della Moda. La maggior soddisfazione nasce dalla strategia “vincente su tutti i mercati più importanti, che, senza inseguire modelli di concorrenza che a volte utilizzano anche prassi sleali, ha puntato su qualità come scelta dei materiali, design e assoluta cura dei manufatti, realizzando quel prodotto ‘bello e ben fatto’ che è il nostro vanto. Due fattori che i mercati sanno distinguere, superando anche gli handicap che potrebbero derivare da un euro forte”.

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A lato, uno dei grandi centri commerciali tedeschi.

Mario Boselli

“Abbiamo evitato di scendere in concorrenza con chi praticava prezzi bassi, scegliendo una strategia vincente” AN ADDRESS BY PRESIDENT MARIO BOSELLI

Quality and creativity: this is Excellence “We avoided stooping to the level of competitors who set low prices, choosing instead a winning strategy” xcellence” is the magic word which coupled with the terms quality and creativity, is reviving textiles and Italian ready-to-wear lines, increasing export values in both Germany and England. This creates the portrait of Italian fashion activities in these two countries – respectively the first and fourth in terms of exports from our country – as presented by the president of the National Chamber of Italian Fashion, Mario Boselli. “After six years, the negative export value has disappeared. Values are positive in Germany, an encouraging turnaround. Exportations registered at 1354 million Euros in the first fourmonth period while in England, fashion sales of the first four-month period were 712 million, an increase of 8.4% in respect to the same period of 2006”. The European Community, which has conditions which render its market the most open in the world to important textile/apparel products, from 2001 to 2005 experienced an invasion of middle to low level products at impossible prices for the economies of the community. That signified the end of a multifaceted agreement and resulted in the elimination of profits.

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CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA

Via Gerolamo Morone, 6 - 20121 Milano tel. 02/777108.1 - fax 02/777108.50 www.cameramoda.it - info@cameramoda.it

The economic recovery which took place in 2006, confirmed in the first four-month period of 2007 the return to favour of Italian products. “All sectors avoided competing with manufactured goods of low price and low quality. They adopted instead a winning strategy focusing on high quality production – explains Boselli – presenting themselves on those markets which seemed in decline, with high prices, most of which higher than before (from 4% to 35%)”. It would have been impossible to lower the costs of labour, which make up a twentieth of Italian costs, to compete with those of countries like China, it would have required lowering quality in a field defined by excellence, thus running contrary to the very concept which distinguishes it from other competitors. In accordance with Mario Boselli’s claims, the facts reflect the positive tendencies generated from this strategy in all the sectors: “In Germany, in the first four-month period (the comparison is made with the corresponding period in 2006), while the negative trend has diminished notably in the textile and apparel sector, leather industry is up 2.9% in particular with regards to leather and travel articles, registering a notable recovery, from -3.3% from 2006 to -0.5% in 2007. In England values are positive in all three sectors, textiles (+2.2%), apparel (+6.9%) and leather goods (+16.9%)”. But these facts are not the only reassurance to the president of the Chamber of Fashion. His primary satisfaction rises from the strategy “winning in all the most important markets, which, rather than following the example of competitors who at times also employ unfair business practices, focuses on quality in the choice of materials, design, and absolute attention in manufacturing, resulting in ‘beautiful and well made’ products which is our pride. Two factors which the markets know how to recognize, surpassing also the handicaps which could derive from a strong Euro”.


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GRAZIE ALLA SUA MACCHINA FOTOGRAFICA FISSA IL “MERAVIGLIOSO”

ARTE ITALIANA

Da sinistra, “Alla fine del mondo – III” (2002), e “Red Moonrise” (1999)

Laura Viale, fare pittura con un click

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di Paola Rossi

l ruolo dell’arte non è di produrre il visibile. È quello di renderlo visibile”, sosteneva il grande Paul Klee. Nulla mi sembra più appropriato di questa frase per dare un’interpretazione alla strategia linguistica di Laura Viale. Nata a Torino, studia per alcuni anni all’Istituto Europeo di Design di Milano, poi, torna nella sua città natale dove lavora e vive tuttora. Prova a cimentarsi con la pittura e il design, ma dopo qualche tempo realizza che, più del segno, l’affascinano il colore e la luce, e comincia a creare delle installazioni con le quali, attraverso l’uso sapiente della luce, rende più visibili gli oggetti prescelti. Intraprende così il suo cammino nella cultura della seduzione più raffinata. L’evidenza percettiva è la sua priorità, ma non fine a se stessa, bensì come percorso alla ricerca di verità poetiche e di mondi che guardiamo ma non vediamo. Passa quindi all’uso della macchina fotografica unitamente a quello della luce artificiale per fissare “il meraviglioso”. Lavora en plein air all’ora del tramonto e propone scenari esistenti che, grazie

THANKS TO HER CAMERA, SHE CAPTURES “In my work the real and the artificial meet to grasp and suggest new spaces of perception, invoking the imagination” rt does not reproduce the visible. It makes visible,” asserts the great Paul Klee. Nothing seems more appropriate than this quote when interpreting Laura Viale’s communicative strategy. Born in Torino, she studied for several years at the Istituto Europeo di Design in Milan, and later returned to her native city where she has lived and worked ever since. She attempted to make a career in painting and design, but after some time she realized, with more than one sign, that colour and light fascinated her and began to create installations which utilizing an acute knowledge of light renders certain pre-selected objects more observ-

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ai suoi effetti speciali, evidenziano e rivelano lo “spirito” dei luoghi, che da reali diventano surreali. Nelle sue immagini, l’elemento naturale resta il punto di partenza, ma il suo peculiare intervento lo trasforma per offrirlo al fruitore perché egli intraprenda un viaggio emotivo nell’infinito o nella totale astrazione di un mondo immaginifico. “Nel mio lavoro realtà ed artificio si incontrano per cogliere e suggerire possibili spazi di percezione e quindi di immaginazione”, spiega Laura Viale. In realtà l’artista torinese è una pittrice informale. La sua è una pittura astratta realizzata senza spatole e pennelli per esaltare sempre e comunque la bellezza e la magia della vita, ma attraverso l’obiettivo e la trasfigurazione delle immagini che questo riesce a fissare. Negli ultimi dieci anni ha esposto in gallerie e spazi pubblici in Italia, negli Stati Uniti e ancora a Londra, Barcellona, Helsinki e Copenhagen. È presente nelle collezioni di Goldman Sachs e di Merrill Lynch a Londra.

THE “MARVELLOUS”

Laura Viale, painting with a click able. This is how her journey of refined fascination with culture began. Perceptive evidence is her priority, but it does not end there, just as the journey in search of poetic truth has no end, nor the limits of the worlds we look at but do not see. This takes her then to the use of the camera together with artificial light to capture the “marvellous”. She works en plein air at the hour of sunset and captures actual scenery which thanks to special effects highlight and reveal the “spirit” of the place, moving scenic images from real to surreal. In her images, the natural element remains the point of departure, but her peculiar interference transforms it inviting the spectator on an emotional journey into the infinite or total abstraction

of an imaginary world. “In my work the real and the artificial meet to grasp and suggest new spaces of perception, invoking the imagination”, explains Laura Viale. Actually, the artist from Torino is an informal painter. Her style is abstract painting realized without palate knives or paintbrushes, always exalting the beauty and magic of life, moving beyond the objective to the transformation of the images which she manages to capture. In the last ten years she has exhibited in galleries and public spaces in Italy, the United States, as well as London, Barcellona, Helsinki, and Copenhagen. Her work is displayed in Goldman Sachs and Merrill Lynch collections in London.

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INFORMARE per COMPETERE

Uniti

per portare l’ECCELLENZA ITALIANA nel Mondo èItalia, Economy ed Assocamerestero proseguono nella attività di informazione a sostegno del Made in Italy. Dopo gli Speciali Paese pubblicati dal 2005 ad oggi in abbinata nelle due riviste e sostenuti con successo dai relativi convegni

nei Paesi interessati, seguono nel 2007 gli Speciali Paese: India e Cina (Settembre - Ottobre) convegni a Mumbai e Pechino: Novembre-Dicembre Australia e Francia (Novembre - Dicembre) convegni a Sydney e Parigi: Gennaio-Febbraio 2008

Nel prossimo numero Speciale

INDIA CINA

Gli Speciali Paese, promossi da Assocamerestero e realizzati in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale, con le Ambasciate, i Consolati e le Istituzioni italiane preposte all’internazionalizzazione, offrono un’informazione macro-economica sulle opportunità di affari che le Camere di Commercio Italiane individuano nei vari Paesi per la creazione di partnership di tipo commerciale e tecnologico. Gli Speciali PAESE di èItalia permettono un’occasione importante di visibilità all’estero grazie alla capillare diffusione nel mondo di èItalia, definita la bandiera dell’informazione italiana nel mondo e all’abbinamento con Panorama Economy, il settimanale che per autorevolezza e diffusione, raggiunge il mondo della finanza e delle piccole e medie imprese ed è riconosciuto come un canale informativo serio e affidabile dalle grandi aziende italiane.

La partecipazione allo Speciale Paese prevede la pubblicazione di: 1 pagina su èItalia, 1 pagina su Economy, e la partecipazione al relativo Convegno-Workshop Per Informazioni:

VOICeS

Via F.lli Bronzetti, 21 - 20129 Milano - Tel. 02.70003310 - Fax 02.70003909 - www.italplanet.it - voices@italplanet.it


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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA

PUNTATE ALL’ECONOMIA GLOBALE? PUNTATE SULLA GERMANIA! L’intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Germania, Antonio Puri Purini

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propizio il momento scelto da èItalia per dedicare un numero speciale alle relazioni con la Germania. Un rapido sguardo alle vicende economiche ci fa toccare con mano quanto la complementarietà sia connaturata alla storia dei rapporti italo-tedeschi in ogni settore: politico, economico, scientifico, culturale.

Monaco di Baviera

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA “DOBBIAMO TROVARE IL CORAGGIO DI RILANCIARE L’IMMAGINE DELL’ITALIA”

Un modello imperniato quasi esclusivamente, fino agli anni Novanta, sul manifatturiero, si è trasformato grazie ai servizi, che rappresentano oggi le forze trainanti dell’integrazione delle nostre economie. Cito solo un dato: la triplicazione del numero degli addetti di aziende italiane in Germania (da meno di 52.000 nel 1995 agli attuali 145.000) passa innanzitutto da acquisizioni nei settori del credito, delle assicurazioni, dell’energia e delle telecomunicazioni. Di fronte alla dimensione di questo fenomeno, mi chiedo: perché dobbiamo accontentarci? Ora che i dati dell’export sul primo trimestre 2007 indicano, per la prima volta da lungo tempo, un aumento delle esportazioni italiane in Germania (+18%) più elevato di quello dei nostri concorrenti; ora che stiamo recuperando terreno, tornando al quinto posto dei diretti fornitori della Germania; ora che il nostro comparto della meccanica e dell’automotive ha ripreso slancio anche rispetto ai concorrenti esteri, tanto da rappresentare – insieme al Made in Italy di alta gamma – il principale elemento di traino della ripresa delle nostre esportazioni in Germania. Dobbiamo trovare il coraggio di rilanciare l’immagine dell’Italia come grande Paese industriale in grado di offrire alla Germania un duplice livello di complementarità: nella meccanica, attraverso un’integrazione crescente fra imprese; nei beni di consumo, puntando a strategie promozionali sofisticate, puntando a valorizzare l’eccellenza del Made in Italy. Spesso sento parlare della necessità di concentrare le risorse della promotion pubblica nazionale verso le economie emergenti, a scapito dei cosiddetti “mercati maturi”, fra cui la

Hessen

Berlino

Germania. Ebbene, tale necessaria attenzione verso l’Asia orientale è assolutamente complementare ad un impegno promozionale di carattere straordinario rivolto al mercato tedesco. La nostra vera Cina sta alle porte di casa. E questo non solo perché ancora oggi esportiamo più merci nel Baden Württenberg (oltre 10 miliardi h nel 2006) o in Baviera (8 miliardi h) che non verso Pechino, Mosca o Ankara. Ma soprattutto perché essere presenti ad una grande fiera tedesca o avviare uno stabilimento produttivo in Germania non significa più soltanto rafforzare la propria presenza su questo mercato; significa anche e soprattutto inserirsi nei grandi circuiti virtuosi dell’economia globale.

“WE MUST FIND THE COURAGE TO REDEFINE ITALY’S IMAGE”

Betting on the global economy? Bet on Germany!

have competed well even against foreign competitors, just to give an example – together with the wide range of products Made in Italy – the driving force behind the renewal of our exports to Germany. We must find the courage to redefine Italy’s image as a leading industrial country capable of offering Germany a reinforced level of cooperation: in mechanics through growing Italia chose the right moment to dedicate a special edipartnerships between enterprises; in consumption goods tion on relations with Germany. A quick look at economic through sophisticated promotional strategies, emphasizing the events reveals how much partnership is embedded in excellence of Italian products. the relationships between Italy and Germany in every field: Often I hear it said that it is necessary to concentrate political, economic, scientific, and cultural. national public promotion resources towards Until the ’90s, the relationship hinged almost exclusively on manufacturing, but now it revolves around The address by the emerging economies, at the detriment of so-called “mature markets”, including Germany. But, such services, which represent today the main pull towards Italian necessary attention towards Asia is absolutely integration of our economies. I will cite only one fact: the Ambassador of triplication of the number of employees of Italian comGermany, Antonio complimentary to a promotional effort of an extraordinary scope focused on the German market. panies in Germany (from less than 52,000 in 1995 to Puri Purini Our own China is right outside our front door. And 145,000 currently) primarily due to acquisitions in the not because today we still export more goods to credit, insurance, energy, and telecommunications Baden Württenberg (more than e 10 billion in 2006) or to Baveria fields. Seeing the scope of this phenomenon, I ask myself: why stop here? Now that the export figures for the first trimester in 2007 (E 8 billion) than towards Peking, Moscow or Ankara. But above all indicate, for the first time in a long while, an increase in Italian exbecause to be present at a large German trade fair or launch a proports to Germany (+18%); higher than our competitors; now that ductive enterprise in Germany does not merely serve to strengthen we are gaining ground, returning to 5th place in the list of direct supour presence in this one market; but rather to take our place in the great wheel that is the global economy. pliers to Germany; now that our mechanics and automation fields

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INTERVISTA AL NUOVO AMBASCIATORE DI GERMANIA IN ITALIA, MICHAEL STEINER

ITALIA-GERMANIA, UN’INTESA A 360 GRADI di Claudia Svampa

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mbasciatore, lei è da pochi giorni il nuovo capo della diplomazia tedesca in Italia. Quali sono le linee guida nei rapporti bilaterali dalle quali parte il suo mandato? La Germania e l’Italia collaborano strettamente in tutti i settori politici. Non c’è un altro Paese con cui possiamo vantare così ampie concordanze nella politica estera, europea e di sicurezza. Ne sono espressione i forti contatti personali tra i vertici politici di entrambi i Paesi. Il Cancelliere Angela Merkel ha informato personalmente più volte in Italia il Presidente del Consiglio Romano Prodi in merito ai temi centrali delle presidenze tedesche dell’UE e del G8 come la ripresa del processo costituzionale, l’ulteriore definizione della politica europea di prossimità o la politica energetica e climatica. A livello di capi di stato, anche i rispettivi presidenti Koehler e Napolitano si sono incontrati già due volte, a Tubinga e a Siena. A novembre ci saranno le consultazioni italo-tedesche dei due governi a Berlino. E quanto siano vicine le posizioni della Germania e dell’Italia rispetto a tali importanti questioni lo hanno espresso i due ministri degli esteri nel corso dell’ultimo forum italo-tedesco dell’ottobre 2006.

In ambito politico, come a livello economico e culturale, i rapporti tra i due Paesi si confermano sempre più intensi

In che direzione procedono gli scambi culturali tra Germania e Italia? Da sempre ci sono stati stretti legami tra le due culture. In nessun altro Paese abbiamo così tante istituzioni culturali come in Italia. La Biblioteca Hertziana della società Max Planck

L’Ambasciatore Michael Steiner

si trova a Roma sin dal 1912, l’istituto tedesco di Storia dell’Arte a Firenze esiste già dal 1888. La Villa Romana, fondata dall’associazione tedesca degli artisti a Firenze nel 1905 è stata riaperta in questi giorni. Sette istituti Goethe a Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova, Trieste e Palermo e tre scuole germaniche a Roma, Milano e Genova, sono la prova che per noi la promozione della cultura e della lingua tedesca in Italia è una questione di cuore. In ambito economico e commerciale, invece, quali sono attualmente le relazioni tra i due Paesi? Le relazioni economiche tra Germania e Italia sono da tempo particolarmente strette. La Germania è alla lunga il maggior partner commerciale dell’Italia. Pertanto sono lieto che dopo una certa stagnazione negli anni scorsi, nel 2006 il commercio bilaterale abbia registrato una nuova crescita del 6%. Vi sono tuttavia ancora delle riserve. Penso per esempio alle nuove tecnologie nel settore energetico, ambientale e dei trasporti. Soprattutto le risorse energetiche rinnovabili, una priorità della presidenza tedesca dell’UE appena conclusa, offrono enormi opportunità a entrambi i Paesi. Grandi potenzialità di sviluppo in entrambe le direzioni vengono offerte non da ultimo dal turismo.

INTERVIEW OF THE NEW GERMAN AMBASSADOR IN ITALY, MICHAEL STEINER

Italy-Germany, a mutual understanding mbassador, you’ve only been the new leader of German diplomacy in Italy for a few days. What are some of the guidelines in the bilateral relations that your term in office will take off from? Germany and Italy collaborate closely in all political areas. There is no other country we can brag about getting along with so well on foreign and European policy and security. An important example is in the strong personal contact between the political leaders of both countries. Chancellor Angela Merkel in Italy personally informed President Romano Prodi many times of the main concerns of her German presidency regarding the EU and G8 as well as the renewal of the constitutional process, further definition of European politics drawing near or politics on energy and climate. Regarding heads of state, respective Presidents Koehler and Napolitano have already met twice in Tubinga and Sienna. Italian-German consultations of the two governments will take place in Berlin in November. How close Germany and Italy are to taking positions regarding important issues were disclosed by the two foreign ministers during the last Italian-German Forum in October 2006.

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In what direction are cultural exchanges between Germany and Italy going? There have always been close ties between the two cultures. No other country has as many cultural institutions as Italy. The Hertziana Library of the Max Planck Society has been in Rome since 1912 the German Institute of Art History in Florence has existed since way back to1888. The Villa Romana, founded by the German Artists Association in Florence in 1905 was reopened in these days. There are seven Goethe Institutes, in Rome, Naples, Milan, Turin, Genoa, Trieste and Palermo alone and three Germanic schools in Rome, Milan and Genoa, proof that promoting the German language and culture in Italy means a lot to us. How are relations on the other hand, in eco- In the area of politics as on a cultural and nomic and commercial areas? Economic relations between Germany and Italy economic level, have been particularly close for some time now. relations between the Germany is by far Italy’s major commercial part- two countries ner. I’m quite pleased that in 2006 bilateral com- promise more and merce, after a certain period of stagnation over more understandings the past years, registered new growth of 6%. There are still reservations however. New technologies in energetic, environmental and transportation areas come to mind. Above all renewable energy resources, a priority of the German presidency and EU have just wrapped up and offer enormous opportunity for both countries. Great potential and development in both directions are being offered by, last but not least, tourism.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA L’INTERVENTO DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA ITALIANA DI MONACO DI BAVIERA

CAVALCHIAMO L’ONDA DELL’EXPORT TEDESCO!

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avalcare l’onda dell’export tedesco: questa espressione può forLa Germania presenta ancora un ampio se sintetizzare l’attuale situazione di crescita dell’export italiamargine di opportunità per le aziende italiane no verso la Germania, al traino dell’ottima performance che le aziende tedesche clienti delle nostre imprese stanno registrando sui mercati esteri. Il motore della “macchina esportativa” tedesca lavora a pieno regime e le aziende italiane ne traggono beneficio: in primis quelle che forniscono soprattutto parti e componenti, ovvero il settore della subfornitura. Anche la scarsa presenza di investimenti italiani diretti in GermaLe nostre aziende stanno sfruttando questa situazione congiuntu- nia, pur con le dovute eccezioni di alcuni esempi importanti, costirale favorevole dimostrando la capacità di cogliere le opportunità del tuisce a mio avviso un altro elemento passibile di miglioramento nei mercato. Questo trend si rileva molto chiaramente già nei primi sei rapporti economici tra l’Italia e la Germania. Tale fenomeno è un rimesi del 2007, durante i quali l’export italiano verso la flesso della – in genere – bassa propensione dell’impreGermania è cresciuto del ben 13,2% con un incresa italiana ad investire all’estero, se si pensa che tra il mento, per la prima volta dopo diversi anni, superio2002 ed il 2005 le aziende italiane hanno effettuato un re a quello delle vendite tedesche in Italia. numero di investimenti che è meno della metà di quelL’eccezionale performance del Made in Italy, dovulo di altri Paesi europei come appunto la Germania, la to questa volta non ai tradizionali comparti dei beni Francia e l’Inghilterra. È interessante notare, tuttavia, di consumo (anche se ad esempio i vini italiani stancome in realtà sono proprio quelle aziende tedesche che no riscuotendo un grande successo, con un increhanno saputo cogliere le opportunità nell’apertura di mento delle vendite del 24% nel primo semestre), se nuovi mercati ad Est sia in Europa che in Asia, interveda un lato è di per sé molto importante e significativa nendo anche con investimenti diretti, a trarne ora i di un’inversione di tendenza, dall’altro deve essere maggiori vantaggi ed aver consolidato anche la loro meglio osservata per comprendere in quale misura struttura in Germania con positivi effetti sull’occupasia da considerare come il risultato di un processo di zione. ristrutturazione del nostro export con effetti duratuRitengo che ci sia ancora un potenziale da sfruttare ri. In tal senso, un aspetto su cui riflettere riguarda da parte delle nostre aziende per espandersi in Germaproprio il nostro ruolo come Paese a forte vocazione nia anche in settori in cui maggiore è il contenuto di inAnnamaria Andretta di subfornitore di grandi aziende che sono i veri pronovazione tecnologica, prestando attenzione allo sviPresidente della CCIE di Monaco di Baviera tagonisti sulla scena economica mondiale. Forse in luppo di collaborazioni con aziende tedesche che perquesto si evidenzia un elemento di debolezza per la mettano di valorizzare le competenze di entrambe i stretta dipendenza dalla performance dei clienti, senza dimenticare partner. Già da molto tempo la nostra Camera offre assistenza in queche in tale maniera ci si colloca ovviamente anche in una posizione sto ambito portando le aziende italiane a partecipare ad incontri di inferiore nella catena di creazione del valore, dal momento che, ve- cooperazione in collaborazione con partner tedeschi, soprattutto nei nendo a mancare il rapporto diretto con l’utilizzatore finale dei beni, Land della Baviera e del Baden Württemberg che da soli importano non si detiene il controllo del mercato. dall’Italia più di quanto al momento viene importato dalla Cina. AN ADDRESS BY THE PRESIDENT OF THE ITALIAN CHAMBER IN MUNICH

Let’s ride the wave of German exports!

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ide the wave of German exports: perhaps this expression best captures the present growth situation of Italian exports to Germany, in line with the optimal performance that German companies, clients of our enterprises, are registering on foreign markets. The engine of the German “export machine” works at full power, and Italian companies benefit from it: first and foremost, those that supply parts and components, namely the subcontracts sector. Our companies are taking advantage of this favourable trend demonstrating the capacity to exploit the opportunities of the Germany still market. The trend was already evident in the first six months presents a of 2007, during which Italian exports to Germany grew an imwide field of pressive 13.2% with an increment, for the first time in several opportunity years, exceeding that of German sales in Italy. The exceptionfor Italian al performance of Made in Italy, not due this time to the tradicompanies tional sectors of consumer goods (even if, for example, Italian wines are enjoying renewed success with a growth in sales of 24% in the first semester), though it may certainly be attributed in part to this important and significant inversion of trends, must be better observed to understand to what degree the process of reorganization of our exports actually produced results with lasting effects. One aspect on which to reflect involves our country’s strong contributing role as provider of subcontracts to large companies which are the true protagonists on the worldwide economic scene. Perhaps an element of weakness is evident in this, namely the strict

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dependence on the performance of said clients. It must not be undervalued that intentionally placing oneself in a lower position on the production chain excludes the opportunity to cultivate direct relationships with the final user of the goods, therefore relinquishing control of the market. The scant presence of direct Italian investments in Germany, not including certain exceptions of some noteworthy examples, is also another element I uphold as subject to improvement in the economic relationship between Italy and Germany. Such a phenomenon is a reflection of the general low disposition of Italian enterprise to invest abroad. Consider that between 2002 and 2005, Italian companies effected a number of investments that totalled only half of those of other European countries, specifically Germany, France and England. All that aside, it is interesting to notice that the very German companies which knew how to exploit the opportunity in the opening of new markets in the East, whether in Europe or Asia, intervening also with direct investments, are now those who reap significant benefits, and have also solidified their structure in Germany with positive effects on employment. I maintain that there is still potential for our companies to take the opportunity to expand their activities in Germany including for sectors of which the major part is made up of technological innovation, putting forth the effort to develop collaborative relationships with German companies that would feature the competence of both partners. For quite some time, our Chamber has offered assistance in this endeavour bringing Italian companies to participate in cooperative meetings in collaboration with German partners, primarily from the Land of Bavaria and Baden Württemberg which together import more from Italy than the amount they presently import from China.


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DALLA CITY UNA RINNOVATA FIDUCIA NEL SISTEMA ITALIA Parla l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Giancarlo Aragona

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anno intercorso dal mio precedente intervento su èItalia è stato caratterizzato da sviluppi significativi per l’economia italiana, con effetti rilevanti anche sulle relazioni bilaterali economico-commerciali con il Regno Unito. Dopo un periodo di sostanziale stagnazione, si è passati ad una fase nuova, contrassegnata da inequivocabili segnali positivi. Abbiamo assistito ad una ripresa della crescita economica, seppure ad un ritmo ancora inferiore a quello di altri grandi partner europei. Come ricordato anche dai Ministri Bonino e Bersani nelle loro visite dei mesi scorsi a Londra, una parte significativa di questa crescita non è dovuta a fattori congiunturali, ma al processo di riorientamento del sistema produttivo italiano, e quindi delle nostre esportazioni, verso prodotti a più elevata specializzazione. Ciò è dimostrato dal fatto che, a fronte di un arretramento delle nostre quote di mercato in termini di volume, si assiste ad una crescita delle nostre esportazioni in termini di valore. Sul mercato britannico, malgrado l’agguerrita concorrenza delle economie emergenti, manteniamo la posizione di ottavo Paese fornitore in termini assoluti (quinto in ambito comunitario). È proseguito, in quest’ultimo anno, il processo di ristrutturazione e di rilancio di un’azienda “simbolo” del Made in Italy come la FIAT, esempio della capacità di riscossa della grande industria manifatturiera italiana. Il mercato britannico ha riflesso tale sviluppo, evidenziando

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA una rinnovata e crescente attenzione dei consumatori verso le automobili italiane, mentre trova conferma il ruolo di primissimo piano di altri grandi Gruppi come Finmeccanica, Indesit e Tiscali. Abbiamo altresì assistito, nel volgere di un periodo relativamente breve, ad una straordinaria evoluzione del sistema bancario nazionale, caratterizzata dall’apertura ai capitali stranieri e da una ripresa in grande stile del processo di aggregazione (in primis, UnicreditCapitalia ed Intesa-SanPaolo). Si tratta di sviluppi particolarmente apprezzati nella City, che guarda con molta attenzione ai rapporti con l’Italia e che vede nella crescita dei grandi gruppi bancari italiani un veicolo di ulteriori opportunità nel campo finanziario e degli investimenti. A ciò si è aggiunta l’integrazione del London Stock Exchange con Borsa Italiana, che, una volta finalizzata, dischiuderà nuovi ed ampi orizzonti alle società italiane sul mercato dei capitali britannico. Un periodo dunque favorevole per i rapporti economico-commerciali tra i due Paesi, che è nostro compito continuare ad alimentare nei rapporti con le controparti britanniche, pubbliche e private. Nei riguardi di un Paese aperto alla globalizzazione come il Regno Unito, partner dell’Italia nella UE, i margini di miglioramento dell’interscambio dipendono in primo luogo dalla competitività intrinseca dei nostri prodotti. Ciò non fa venire meno, evidentemente, l’utilità e l’esigenza di attività promozionali volte a valorizzare la qualità dei nostri prodotti e l’immagine dei nostri marchi. Questo è l’aspetto su cui l’Ambasciata e gli altri uffici italiani nel Regno Unito intendono continuare ad operare con costanza e determinazione. AN ADDRESS BY THE ITALIAN AMBASSADOR IN THE U.K. reflected these developments, showing evidence of a renewed From the City a renewed ket and growing consumer attention towards Italian automobiles, while finding confirmation of success of other important groups like faith in the Italian System also Finmeccanica, Indesit and Tiscali. We also witnessed, in the course

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he year following my last paper in èItalia was characterized by significant developments for the Italian economy having relevant effects on bilateral commercial-economic relations with the United Kingdom. After a period of substantial stagnation, we entered a new phase marked by undeniable positive signs. We witnessed a recovery of economic growth, even if at a rate inferior to that of other large European partners. As reminded also by Ministers Bonino and Bersani during their visits to London in the last few months, a significant part of this growth is not only due to the current economic climate, but also to the process of reorganization of the Italian production system, resulting in exportations centred around highly specialized products. That is evidenced by the fact that, despite a decrease in our market statistics in terms of volume, our exportation profits grew in terms of value. In the British market, in spite of fierce competition from the emerging economies, we maintain the eighth position of supplying countries in absolute terms (fifth among the countries within the community). This followed last year’s process of restructuring and relaunching of a symbolic Made-in-Italy company like FIAT, an example of the renovation capacity of great Italian manufacturing. The British mar-

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of a relatively short period, an extraordinary evolution of the national finance system, characterized by the opening of foreign capital and a recovery in grand style of the process of collection (first, Unicredit-Capitalia and Intesa-SanPaolo). These are developments particularly appreciated in the City, which carefully watches the relationship with Italy and which sees in the growth of the great Italian financial groups a vehicle of fresh investment opportunities. To that is added the integration of the London Stock Exchange with the Borsa Italiana, which once finalized, will open new and vast horizons to Italian societies on the British market. This signifies, therefore, a favourable period for the commercial-economic relationship between the two countries, which is our duty to nurture in relationships with British counterparts, public and private. In consideration of a country open to globalization like the United Kingdom, Italy’s partner in the European Union, margins of improvement in exchange depend first on the intrinsic competitiveness of our products. That is not to downplay, obviously, the usefulness and necessity of promotional activities focused on endorsing the quality of our products and images of our brands. This is the aspect on which the Embassy and other Italian offices in the United Kingdom intends to continue to work with steadfastness and determination.


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INTERVISTA ALL’AMBASCIATORE BRITANNICO A ROMA, EDWARD CHAPLIN

INSIEME, POSSIAMO AFFRONTARE LE SFIDE GLOBALI di Claudia Svampa

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mbasciatore, quali rapporti legano maggiormente Regno Unito e Italia? L’Italia è un partner fondamentale per il Regno Unito, in particolare per la politica estera. Entrambi i Paesi sono membri dell’Unione Europea, della NATO, delle Nazioni Unite, organizzazioni nelle quali operano spesso per perseguire i medesimi obiettivi, come ad esempio in tema di conflitti, guerre, terrorismo ed altre sfide globali. In particolare, recentemente, il Primo Ministro Gordon Brown è stato molto lieto di ricevere il sostegno dell’Italia in sede di Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul rilancio degli Obiettivi del Millennio per dimezzare la povertà entro il 2015. Il Primo Ministro Prodi si è detto “determinato a tener fede agli impegni finanziari presi negli ultimi anni” dal governo italiano “a sostegno dello Sviluppo”.

Molto buoni gli scambi culturali ed economici tra i due Paesi, così come l’impegno nel perseguire comuni obiettivi, dalla lotta al terrorismo alla tutela ambientale I cambiamenti climatici saranno il tema centrale dell’annuale conferenza italo-britannica di settembre a Pontignano: cosa può anticiparci? I cambiamenti climatici non possono più essere catalogati come questione puramente “ambientale”. A Pontignano, tra il 14 ed il 16 settembre, analizzeremo l’impatto sull’ambiente ma anche gli effetti socio-economici dei cambiamenti. Diventa sempre più evidente che, se non si interviene ora, i cambiamenti climatici avranno un impatto enorme sul nostro benessere economico, con riflessi diretti sulla salute, le migrazioni e i conflitti internazionali. È chiaro che abbiamo la possibilità di evitare le conseguenze peggiori solo se interveniamo subito. Le tecnologie esistono, occorre la volontà politica. Vorrei ricordare che il Rapporto Stern dello scorso anno ha mostrato che, se interverremo in ritardo, i costi necessari ad affrontare i cambiamenti climatici aumenteranno, e i costi provocati da cambiamenti climatici incontrollati, in termini umani ed economici, saranno di gran lunga superiori ai costi di un nostro intervento immediato.

L’Ambasciatore Edward Chaplin

E sul piano culturale e commerciale? Gli scambi culturali tra il Regno Unito e l’Italia sono sempre stati molto buoni e sono sicuro che continueranno ad esserlo. Inoltre l’Italia è uno dei nostri partner commerciali più importanti. Sono ben oltre 1.000 le aziende italiane che hanno scelto di investire nel Regno Unito. Nel 2006, le esportazioni italiane verso il Regno Unito sono state di 12,4 miliardi di sterline, mentre quelle britanniche verso l’Italia di 9,4 miliardi di sterline. L’Italia è l’ottavo mercato di importazione per il Regno Unito. Pur andando fieri dei risultati ottenuti fino ad ora, vorremmo ci fossero più investimenti britannici in Italia. INTERVIEW OF BRITISH AMBASSADOR OF ROME, EDWARD CHAPLIN

Together we can face global challenges

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mbassador, what relations tie the United Kingdom to Italy the most? Italy is a fundamental partner for the United Kingdom, particularly for foreign policy. Both countries are members of the European Community, of NATO, of the United Nations, organizations which often operate in pursuing the same goals, for example regarding subjects such as conflicts, wars, terrorism and other global challenges. Most recently, in particular Prime Minister Gordon Brown was very pleased to receive Italy’s support at the headquarters of the Security Council of the United Nations on the re-launching of Millennium Objectives to lower poverty by 2015. Prime Minister Prodi stated that he was “determined to honour the commitment to financial obligations made over the past few years by the Italian government in support of development”. How about cultural and commercial? Cultural exchanges between the United Kingdom and Italy have always been very good and I’m sure they’ll continue to be so. Italy is furthermore one of our most important commercial partners. There are more than 1,000 Italian businesses which have decided to invest in the United Kingdom. In 2006, Italian export to the United Kingdom amounted to 12.4 billion Pounds while British export to Italy 9.4 billion Pounds. Italy is

the eighth market of importation for the United Kingdom. Though we’re very proud of the results up to now we wish there were more British investments in Italy. Climate changes will be the main topic at the annual Italian-British conference in Pontignano in September: what can you Cultural and economic reveal to us in advance? Climatic changes can’t be exchanges between the two classified any longer as pure- countries are good. Examples are ly “environmental” questions. the pledge to pursue common In Pontignano, between the goals, from the war on terrorism 14th and 16th of September to the protection of the we’ll analyze the impact on environment the environment as well as the social-economic effects of the changes. It is becoming more and more evident that if we don’t intervene now, climatic changes will have an enormous impact on our economic wellness, with direct reflections on health, migrations and international conflicts. It’s clear that we have the possibility of avoiding the worst consequences if we intervene right away. The technology exists, what is needed is political will. I’d like remind you that the Stern Report of last year demonstrates that the necessary costs in facing climatic changes will increase if we intervene too late. Human and economic costs provoked by unchecked climatic changes will be far higher in the long run to costs of our immediate intervention.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA TORNA AD OTTOBRE IL GRANDE EVENTO PROMOSSO DALLA CCIE DEL REGNO UNITO

THE BEST OF ITALY? LO TROVI A LONDRA Leonardo Simonelli

Forte del successo delle scorse due edizioni, la City si appresta ad ospitare il Viva Italia Show, vera e propria vetrina delle eccellenze italiane

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opo il successo dell’edizione 2006, la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito dà vita quest’anno, dal 5 al 7 ottobre, alla terza edizione del Viva Italia Show, presso la prestigiosa National Hall – Olympia di Londra, nel cuore di Kensington & Chelsea. Vetrina del “Best of Italy”, sola manifestazione con il patrocinio del Ministero del Commercio Internazionale, l’edizione 2007 si presenta al pubblico con nuovi eventi culturali e di intrattenimento su una superficie di oltre 9.000 metri quadri, per accogliere gli oltre 18.000 visitatori previsti nei tre giorni dello show. Diversi i temi e i settori coinvolti: da Turismo, Viaggi e Tempo Libero, a Enogastronomia, Moda e Stile, Arte e Design, Artigianato e Tecnologia, Auto e Motori, che si avvicenderanno a Immobiliare ed Investimenti, Arredamento ed Accessori Casa, Editoria e Multimedia, Benessere e Bellezza. Viva Italia Show diventa così la vetrina ideale per presentare prodotti, per introdursi o rafforzare i rapporti con il mercato britannico e in particolar modo su Londra. “Siamo contenti del fatto che, come la Spagna e la Francia, anche l’Italia sia rappresentata nel Regno Unito da una vetrina d’eccezione quale il Viva Italia Show”, commenta Leonar-

Alcune immagini dell’edizione 2006 del Viva Italia Show

do Simonelli, Presidente della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito. “Il Viva Italia Show giunge quest’anno alla sua terza edizione registrando un aumento degli espositori in considerazione del fatto che la Fiera si svolgerà su entrambi i piani della National Hall di Olympia. È inoltre aumentato il supporto di brands importanti dei settori industriali italiani più rappresentativi in UK, quali quello automobilistico, degli elettrodomestici, della moda & design e agroalimentare”. Fra le organizzazioni che parteciperanno, le Regioni Campania, Abruzzo e Piemonte, e aziende come FIAT, Alitalia, Berloni, Lagostina, De Cecco, Carapelli, l’Istituto Marangoni di Moda & Design con Intesa-SanPaolo, Birra Moretti, Smeg, oltre all’Associazione Italiana Sommelier e all’Italian Film Festival in the UK. Tra le principali attrazioni di quest’anno, troveremo il Cookery Theatre, con i famosi chef Giancarlo & Katie Valdesi, protagonisti del programma televisivo BBC “Return to Tuscany”; una selezione di aziende vinicole e seminari a cura di Andrea Rinaldi, direttore dell’Italian Sommeliers Association UK; mentre l’Istituto Marangoni, scuola di moda e design leader in Europa, introdurrà i dieci migliori diplomati del 2007 e innovative soluzioni di arredamento. Ancora, una mostra d’arte sarà allestita dalla HF Contemporary Art con opere di artisti contemporanei italiani ed esibizioni di cantanti provenienti dal Festival Puccini di Torre del Lago. Caldesi porterà il suo ristorante Toscano, mentre Obika Mozzarella Bar servirà una selezione di piatti dedicati alla mozzarella, da aggiungere alle degustazioni e alle ricette presentate da Birra Moretti. Il Viva Italia Show 2007 presenterà inoltre l’esposizione di Design Mundus Vivendi “Una casa, un ambiente, una combinazione di sensi - Feel at home”, mentre FIAT lancerà sul mercato britannico la “bubble car”, la nuova FIAT 500. Infine, nella sezione dedicata alla casa e all’arredamento, verrà allestito un intero appartamento completamente arredato con la nuova collezione Berloni.

THE BIG EVENT PROMOTED BY CCIE OF THE UNITED KINGDOM RETURNS IN OCTOBER

The Best of Italy? Can be found in London fter the success of the 2007 edition the Italian Chamber of Commerce in the United Kingdom will give life to the third edition of the Viva Italia Show, from October 5 - 7 at the prestigious National Olympia Hall of London, in the heart of Kensington & Chelsea. The showcase “Best of Italy” 2007 edition, and only event with Minister of International Commerce patronage, will open to the public with new cultural events and entertainment over an area of 9,000 square metres and with the capacity of hosting over an expected 18,000 visitors during the three days of the show. Different themes and sectors are involved: from Tourism, After the huge Travel, Leisure, Wine & Gastronomy, Fashion and Style, Art success of the and Design, Crafts and Technology, Automotives and Home past editions, Accessories, Publishing and Multimedia, Wellness and the City hosts Beauty. the Viva Italia Viva Italia Show is therefore the ideal showcase for showShow, a true ing off products, introducing or strengthening relations with and veritable the British market, especially with London. showcase of “We’re really happy that Italy is represented, like Spain and Italian France, in such an exceptional showcase as the Viva Italia excellence Show”, commented President of the Italian Chamber of Commerce for the United Kingdom, Leonardo Simonelli. “The Viva Italia Show reaches its third year with an increase in ex-

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hibitors being that it will take place on both floors of the National Olympia Hall. Furthermore, support from the most represented brands of the Italian industrial sector in the UK has increased as well, such as the motor industry, household, fashion & design and agriculture and food”. Among the participants are the Campania, Abruzzo and Piemonte Regions and companies like FIAT, Alitalia, Berloni, Lagostina, De Cecco, Carapelli, the Marangoni Institute of Fashion & Design along with Intesa-SanPaolo, Moretti Beer, Smeg as well as the Italian Sommelier Association and the Italian Film Festival in the UK. Among main attractions this year we’ll see the Cookery Theatre, with famous chefs Giancarlo & Katie Valdesi, protagonists of the BBC television program “ Return to Tuscany”; a array of selected wine producers and seminars lead by Andrea Rinaldi, director of the UK Italian Sommeliers Association; while the Marangoni Institute, leader in European fashion & design schools will introduce ten top graduates from 2007 and innovative solutions to furnishing. There’ll also be an art exhibition prepared by HF Contemporary Art, with pieces by Italian contemporary artists as well as performances by singers from the Puccini Festival of Torre del Lago. Caldesi will bring his Toscano restaurant, while Obika Mozzarella Bar will serve a selection of plates dedicated to mozzarella to combine with tasting and recipes presented by Birra Moretti. The Viva Italia Show2007 will also present the Design Mundus Vivendi Exhibiton “Una Casa, un ambiente, una combinazione di sensi - Feel at home”, while FIAT will launch the “bubble car”, the new FIAT 500 on the British market. And finally, an entire apartment, completely furnished with the new Berloni collection will be installed in the section dedicated to home and furnishing.


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LE ECCELLENZE MADE IN ITALY FANNO VOLARE IL NOSTRO EXPORT

ITALIA-GERMANIA-REGNO UNITO: UN TRIANGOLO VINCENTE di Angelo Di Stasi, Direttore Generale per le Politiche di Internazionalizzazione del Ministero del Commercio Internazionale

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a Germania è il primo cliente ed il primo fornitore dell’Italia. L’interscambio è tradizionalmente molto intenso (nel 2006, 43 miliardi di euro esportati dall’Italia contro 58 miliardi importati), che però nel primo semestre dell’anno si è ridotto per la prima volta dopo molti anni. D’altra parte, è dal 2003, anno in cui è stato registrato il sorpasso sugli Stati Uniti, che la Germania è il primo esportatore mondiale di merci. Sul versante dei Paesi acquirenti, l’Italia mantiene la sua posizione al quarto posto (dopo Francia, Stati Uniti e Regno Unito) con 58,5 miliardi di euro nel 2006. La quota dell’Italia sulle esportazioni tedesche ammonta al 6,9% e consiste in autoveicoli, macchine,metalli e prodotti chimici, prodotti agroalimentari, mobili, calzature e tessili. Al contrario dell’economia tedesca, la bilancia commerciale britannica è caratterizzata da un deficit strutturale, causato principalmente dal forte apprezzamento della sterlina nei confronti della valuta statunitense e dalla graduale riduzione della produzione energetica nel Mar del Nord. L’interscambio commerciale con l’Italia è tradizionalmente in attivo per il nostro Paese: circa 17,5 miliardi di euro esportati contro i 12 miliardi importati. Nel 2006 l’Italia si conferma il nono paese fornitore della Gran Bretagna (esportando, in ordine di valore, autoveicoli, mobili, macchinari, prodotti chimici e farmaceutici articoli di abbigliamento, alimentari e calzature) e il quinto mercato di sbocco. In entrambi i mercati, tedesco e britannico, l’Italia si riconferma quindi ai vertici mondiali nelle 4 A (abbigliamento-moda, arredo-casa, alimentazione-vini, automazione-meccanica), con un atti-

Se gli investimenti diretti restano il nostro “punto debole”, le “quattro A” pongono l’Italia ai vertici di interscambio con i due Paesi. Ora bisogna puntare a consolidare questi rapporti

Angelo Di Stasi

vo senza precedenti. Anche se tessile, abbigliamento calzature e mobili hanno più risentito della competizione proveniente dai Paesi emergenti, tutto il Made in Italy è stato investito da un processo di miglioramento qualitativo, che ha permesso di vendere a prezzi superiori anche in mercati maturi: i consumatori sono quindi disposti a pagare prezzi sempre più alti per i beni provenienti dall’Italia. Anche nel settore dell’automazione meccanica l’Italia è molto competitiva, non solo grazie all’alto valore aggiunto della sua produzione, ma anche alla flessibilità con cui i prodotti vengono adattati alle esigenze degli importatori. Un discorso a parte meritano gli investimenti diretti esteri (IDE). Per diversi motivi – il basso tasso d’inflazione e la moderata pressione fiscale, una forza lavoro flessibile, un sistema legale ed amministrativo rapido ed affidabile, una situazione politica ed economica stabile – la Gran Bretagna è leader in Europa nell’attrazione di investimenti diretti esteri, mentre la posizione dell’Italia è piuttosto debole: sul fronte delle iniziative all’estero, la numerosità di quelle italiane è attorno alla metà di quelle attivate dalla Francia e ad un terzo di quelle relative a Germania e Regno Unito. La posizione migliora se si guarda alle sole attività manifatturiere, ma il gap rimane, specie rispetto alla Germania. E, in termini di attrattività, il quadro è ancor meno lusinghiero. L’unico ambito nel quale il nostro Paese mostra un alto indice di specializzazione è ancora una volta quello del Made in Italy: una parte importante dei nuovi progetti italiani all’estero concerne infatti l’investimento in reti distributive e negozi nelle attività tradizionali, soprattutto la moda.

THE EXCELLENT QUALITY OF MADE IN ITALY PRODUCTS MAKES OUR EXPORT FIGURES SOAR

Italy-Germany-United Kingdom: a winning triangle ermany is the main client and main supplier for Italy. Our trade exchange is traditionally very intense (in 2006, 43 billion euros exported from Italy compared to 58 billion imported), however, the figures decreased in the first half of the year for the first time in many years. On the other hand, it its since 2003, the year in which it overtook the United States, that Germany is the world leader for exporting products. As regards purchasing countries, Italy maintains its position at fourth place (after France, the United States and Great Britain) with 58.5 billion euros in 2006. The Italian share of German exports amounts to 6.9% and consists of motor vehicles, machinery, metal and chemical products, agriculture and foodstuffs, furniture, shoes and textiles. In contrast to the German economy, the British commercial balance is characterised by a structural deficit, principally caused by the strong appreciation of the pound against the dollar and of the gradual reduction of energy production in the North Sea. The commercial trade exchange with Italy is traditionally brisk for our country: about 17.5 billion euros exported against the 12 billion imported. In 2006, Italy was in ninth place as supplier to the U.K. (exporting, in order of value, motor vehicles, furniture, machinery, chemical and pharmaceutical products, clothing, foodstuffs and shoes) and the fifth market outlet. In both the German and British markets, Italy maintains its place as world leader in four sectors (fashion clothing, home furnishings, food and wine pro-

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duce, automation and mechanics), with a profit making situation without precedent. Even if textiles, clothing, footwear and furniture have felt more the competition from emergent countries, all Made in Italy products have been injected with a process of higher quality improvement, that has given enabled one to sell at higher prices even in the most mature markets: it means that consumers are prepared to pay ever increasing prices for quality goods from Italy. Even in the mechanical automation sector Italy is very competitive, not only thanks to the high value added to its production, but also to the flexibility with which the products are adapted to the needs of the importers. Direct foreign investments (IDE) merit a separate discussion. For different motives – the low inflation tax and the moderate fiscal pressure, a flexible work force, a rapid and reliable legal and administrative system, a stable political and economical position – Great Britain is the European leader in attracting direct foreign invest- If direct investments are ments, while Italy’s position is quite weak: our “weak point”, some regarding foreign initiatives the number of sectors place Italy in peak Italian propositions is about half of those position of a trade activated by France and a third of those exchange with the two relative to Germany and Great Britain. countries. We now need to The position improves if you only consid- focus on and consolidate er the manufacture activities but the gap these relationships. remains, especially as regards to Germany. In terms of attracting investments, the picture is even less tempting. The only field in which our country demonstrates a high index of specialisation is still the reliable Made in Italy label: in fact, an important part of the new Italian projects abroad concerns the investment in distribution networks and shops in traditional commerce, especially fashion.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA L’EXPORT ITALIANO VERSO GERMANIA E REGNO UNITO AMMONTA AL 19% DEL TOTALE

LA “LOCOMOTIVA” TEDESCA TRAINA LE PMI ITALIANE Secondo SACE, la società che assicura il business italiano nel mondo, i due mercati sono ricchi di opportunità, ma molto competitivi per la presenza dei concorrenti asiatici

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e grandi economie europee tornano ad essere la locomotiva italiana: rappresentando il 19% delle nostre vendite all’estero, Germania e Regno Unito costituiscono infatti la principale meta del nostro export. Per SACE, la società che assicura il business delle imprese italiane nel mondo, non ci sono dubbi: è la Germania, in particolare, a rappresentare il principale mercato di sbocco delle nostre merci, con il 13% del totale. E secondo le previsioni dell’azienda, la crescita dell’export italiano di beni e servizi verso il Paese manterrà un trend elevato, pari al 9% medio annuo fino al 2011. La corsa della locomotiva tedesca avrà quindi un inevitabile effetto di traino sulle esportazioni italiane. Con un tasso di crescita del PIL tra i più elevati tra le economie industrializzate (+3% annuo), la Germania costituisce un mercato importante specialmente per le PMI: non solo, ovviamente, per la vicinanza geografica, ma anche perché ha sviluppato una crescente domanda di beni di meccanica strumentale e prodotti in metallo, proprio i settori di punta dell’export delle PMI italiane. Da soli, questi beni generano circa il 30% delle vendite verso il Paese. Se è la Germania a fare la “parte del leone”, anche la locomotiva inglese svolge un ruolo non secondario nel trainare l’export italiano. Sul totale delle esportazioni Made in Italy, quelle verso il Regno Unito rappresentano il 6%. Anche in questo caso, le previsioni di SACE sull’aumento dell’export italiano verso la Gran Bretagna sono positive: nei prossimi cinque anni, l’aumento medio annuo sarà del 7,3%, un trend comunque sostenuto anche se in rallentamento rispetto all’11% previsto per fine 2007. Uno scenario ricco di opportunità, ma sul quale non mancano le sfide. Una per tutte: con l’evoluzione dei tassi di cambio, in Germania e Regno Unito la concorrenza delle merci asiatiche potrebbe diventare ancora più forte. In questo quadro, i prodotti di assicurazione del credito del Gruppo SACE possono fornire un importante strumento di miglioramento della competitività aziendale. Assicurando le imprese dal rischio di mancato pagamento, SACE consente alle aziende di affrontare le sfide internazionali con maggior sicurezza, a vantaggio della loro stabilità finanziaria. ITALIAN EXPORTS TO GERMANY AND UNITED KINGDOM ADD UP TO 19%

The German “engine” drives small and medium sized Italian enterprises he large European economies have once more become the Italian engine: representing 19% of our sales abroad, Germany and the United Kingdom make up the principal half of our exports. For SACE, the society which guarantees the business of Italian enterprises in the world, there are no doubts: Germany represents the principal outlet for our goods, comprising 13% of the total. Plus, according to the predictions of the agency, the growth of Italian exports of goods and services towards the country will maintain an elevated trend, equal to an average of 9% annually until 2011. The course of the German engine, therefore, will inevitably influence the flow of Italian exports. With a rate of increase of the gross domestic product among the highest of the industrialized economies (+3%), Germany is an impor-

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tant market, especially for small and medium sized enterprises: not only, obviously, for its geographic vicinity, but also because of its growing demand for mechanical engineering goods and metal products, the very areas of focus for exports from small and medium sized Italian enterprises. These goods alone generate around 30% of sales to the country. Even though Germany plays the “part of the lion”, the English engine carries out more than just a supporting role in the flow of Italian exports. Of the total of exports Made in Italy, those going towards the United Kingdom represent 6%. Also in this case, the predictions of SACE as to increases of Italian exports towards Great Britain are positive: in the next five months, the average annual will be 7.3%, a sustained trend though slower than the 11% predicted for the end of 2007. A rich scenario for opportunity, but not without its share of challenges. The same for both countries: with the evolution of exchange rates, in Germany and the United Kingdom, competition with Asian markets could become even stronger. In addressing this challenge, the insurance products of credit of the Group SACE could supply important support for improvement of company competitiveness in the face of international challenges, providing substantial security, an advantage of their financial stability.


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FIRMATO UN ACCORDO TRA SIMEST E ASSOCAMERESTERO

PORTIAMO LE PMI ITALIANE NEL MONDO

AN AGREEMENT HAS BEEN REACHED BETWEEN SIMEST AND ASSOCAMERESTERO

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imest a fianco delle Camere di Commercio Italiane all’Estero per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane e rafforzare l’attività di promozione delle due istituzioni in favore del sistema produttivo italiano sui mercati mondiali. Questo è il principale obiettivo dell’accordo firmato lo scorso 30 luglio a Roma dal Presidente di Simest, Giancarlo Lanna, e dal Presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri. La collaborazione tra l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero e la finanziaria pubblico-privata che promuove lo sviluppo delle imprese italiane all’estero, presieduta da Giancarlo Lanna e guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Massimo D’Aiuto, è attiva già da tempo: le due istituzioni collaborano infatti da anni in materia di informazione e orientamento sulle problematiche connesse ai progetti di investimento sui mercati internazionali. L’intesa sottoscritta a Roma intende quindi rafforzare questa collaborazione, in particolare perfezionando un metodo di lavoro comune per individuare progetti nei quali possano intervenire le aziende italiane con l’assistenza e il supporto dei finanziamenti erogati da Simest. La conferma di questo comune impegno viene fornita dal Presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri, a parere del quale “senza strumenti finanziari adeguati, non è possibile per le Camere di Commercio Italiane all’Estero individuare progetti di investimento che meglio possano radicare la presenza italiana sui mercati esteri”. Per questo motivo, l’accordo firmato con Simest riveste tale importanza. Come tiene a precisare, da parte sua, il Presidente Giancarlo Lanna, questa intesa “è in linea con la politica di ‘sistema’ che Simest conduce, e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rendere maggiormente fruibili gli strumenti finanziari di Simest attraverso la rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Uno dei punti di raccordo di tali attività è il comitato consiliare che vede la presenza dell’Amministratore Delegato di Simest Massimo D’Aiuto”. Ed è proprio l’AD D’Aiuto a sottolineare che “la prossima Convention di Livorno sarà l’occasione per incontrare i vertici del sistema delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, e delineare con loro le strategie operative in linea con le opportunità che i vari mercati possono offrire alle imprese italiane”. L’accordo tra Assocamerestero e SIMEST è gia passato alla fase operativa. Da settembre a dicembre, infatti, verranno organizzati, nell’ambito del programma “Informa Imprese”, 4 tele-video conferenze con la rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Obiettivo degli incontri è quello di valutare, insieme ai funzionari delle Camere, i metodi di approccio per quelle aziende – che sono sempre di più – che vogliono accrescere la loro presenza sui mercati internazionali.

Una nuova importante collaborazione, per fornire strumenti finanziari adeguati alle imprese che intendono radicarsi sui mercati esteri

Massimo D’Aiuto, AD di Simest

Transporting the Italian SME into the world imest is working alongside the Italian Chambers of Commerce Abroad to encourage the Internationalisation of Italian enterprises and reinforce the promotional activity of the two institutions in favour of the Italian productive system in world markets. This is the main aim of the agreement signed on the 30th July in Rome by the President of Simest, Giancarlo Lanna and the President of the Assocamerestero, Edoardo PolA new important lastri. collaboration to The collaboration between the supply adequate Association of the Italian Chamfinancial bers of Commerce Abroad and instruments to the public-private finance comenterprises that pany that promotes the develintend to set up opment of Italian enterprises in foreign abroad, presided over by Gianmarkets carlo Lanna and led by the managing director and general manager Massimo D’Aiuto, has been active for a long time. In fact, the two institutions have collaborated for years on the topic of information and guidance on the problems connected to foreign investment projects. Therefore, the understanding signed in Rome hopes to reinforce this collaboration, in particular, improving common working methods to identify projects in which Italian companies can participate with the assistance and support of financial agreements disbursed by Simest. The confirmation of this common pact is supplied by the President of the Assocamerestero, Edoardo Pollastri, who believes that “without adequate financial resources it is not possible for the Italian Chambers of Commerce Abroad to pinpoint investment projects that are capable of putting down roots and developing the Italian presence in foreign markets”. For this motive the agreement signed with Simest is of great importance. President Giancarlo Lanna wishes to underline that, from his point of view, this pact is “in line with the ‘system’ politics that Simest conducts, and represents another step forward in putting the Simest financial instruments to better use using the network of the Italian Chambers of Commerce Abroad. One of the link-ups of this operation is the council committee that has the presence of the Managing director of Simest, Massimo D’Aiuto”. And is precisely the MD Massimo D’Aiuto that underlines that “the next Convention in Livorno will be the perfect occasion to meet the top leaders of the system of the Chambers of Commerce Abroad, and outline with them the operational strategies in line with the opportunities that the various markets can offer to the Italian enterprises”. The agreement between the Assocamerestero and SIMEST has already moved into the operational phase. In fact, from September to December 4 tele-video conferences will be organised with the network of the Italian Foreign Chambers of Commerce within the programme “Informa Imprese”. The aim of these meetings is to evaluate, together with the officers of the chambers, the methods of approach for the ever-increasing numbers of companies that would like to augment their presence in international markets.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA FINCANTIERI CRESCE ANCHE NEL SETTORE DELLE RIPARAZIONI E TRASFORMAZIONI

di Francesco Fusco

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una presenza importante quella di Fincantieri in Germania. Lo ha sottolineato il 22 giugno scorso a Bremerhaven l’AD Giuseppe Bono, celebrando il 150° anniversario della fondazione di Lloyd Werft, di cui l’azienda italiana detiene dal maggio 2006 una partecipazione con l’opzione per l’acquisizione, entro il 31 dicembre 2008, della maggioranza della società. Un ponte, lanciato da Fincantieri, non solo fra Italia e Germania, fra Palermo e Brema, ma soprattutto fra Mediterraneo e Mare del Nord. Infatti i due cantieri sono situati nelle aree europee in cui si concentra la maggior parte dei traffici di navi da crociera e da trasporto merci e passeggeri, potendo mettere tradizione ed esperienza al servizio delle società armatrici per riparazioni o ristrutturazioni delle loro unità. “Durante questo primo anno di cooperazione – ha dichiarato Bono – le sinergie tra le grandi competenze tecniche di Lloyd Werft nel settore delle riparazioni e trasformazioni navali e le capacità uniche di Fincantieri nella costruzione navale hanno portato ad aggiudicarsi un rilevante numero di nuovi ordini. Le prospettive che presenta questo mercato, sia rispetto agli interventi tradizionali sia per le trasformazioni e gli ammodernamenti di navi da crociera e traghetti, rappresentano importanti occasioni che sapremo cogliere”. Del resto, per questo business è prevista nei prossimi anni una forte crescita sulla scorta dell’espansione della flotta mondiale di navi da crociera e traghetti, dovuta al continuo aumento del numero di passeggeri ospitati – con tassi di crescita che da qui al 2014 sfioreranno l’8% annuo per il settore crocieristico – e del trasporto di semi-rimorchi – i cui volumi aumenteranno di circa il 6% annuo. La presenza di nuove navi, dove sono adottate soluzioni sempre più innovative, induce gli armatori ad adeguare le unità già in esercizio agli standard di quelle di ultima generazione: si stima che, nel prossimo futuro, la richiesta di interventi su navi da crociera aumenterà di circa il 12% all’anno. Le interessanti prospettive di mercato, cui si accompagna peraltro un’alta frammentazione sul versante dell’offerta, hanno indotto Fincantieri a concepire una strategia centrata sulla creazione di un polo di riferimento nel settore, che arrivi a caratterizzarsi per la qualità del servizio e i tempi di consegna ridotti. Le società, infatti, operano parallelamente come prime contractor per la manutenzione ordinaria e straordinaria, offrendo supporto tecnico e assistenza nella stesura e gestione dei programmi, nella programmazione dei tempi di fermo nave, nelle attività di approvvigionamento e nell’esecuzione dei lavori in cantiere. Nel corso dell’anno questa collaborazione ha dato soddisfazioni a entrambe le parti. Lloyd Werft, che da tempo ha consolidato la sua posizione di preminenza in questo comparto, ha saputo cogliere nuove opportunità, dovute al fatto che molte delle navi da crociera realizzate da Fincantieri si trovano nei mesi estivi nel Mare del Nord. “Per le compagnie armatrici – ha commentato il direttore amministrativo di Lloyd Werft, Werner Lüken – poter operare la manutenzione delle proprie navi da noi, sulla via del rientro nel Mediterraneo, è un grande risparmio in termini di tempo e di costi”. Fincantieri ha posto così le basi per la creazione di un network internazionale per le riparazioni e trasformazioni navali. Molto buoni anche i risultati dello stabilimento di Palermo, che si è qualificato in grandi interventi su navi da crociera e su mezzi offshore: solo nel corso del 2006 sono state riparate oltre 60 navi e sono stati realizzati grandi interventi di trasformazione su 4 navi da crociera e diverse unità offshore.

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I CANTIERI NAVALI ITALIANI PARLANO ANCHE TEDESCO

Cantiere di Lloyd Werft

FINCANTIERI GROWS IN THE TRANSFORMATION AND REPAIR BUSINESS

Italian shipyards speak also German incantieri in Germany has a very important presence, of Fincantieri in Germany, it was emphasized by the CEO Giuseppe Bono, on June 22nd in Bremerhaven, while celebrating the 150th Anniversary of the Lloyd Werft foundation, of which the Italian company owns, from may 2006, a participating interest with an option to buy the majority share by December 31st, 2008. A bridge, launched by Fincantieri, not only between Italy and Germany, Palermo and Brema, but most importantly between the Mediterranean and the Northern Sea. As a matter of fact, both shipyards are situated in the European area, where most of the cruise and container ships are concentrated, putting experience, tradition and service for the shipping companies, on repairs and restructurings of their units. “During this first year of cooperation – Bono explains – synergies between the technical competences of Lloyd Werft in the repair sector and ship transformations, and the unique capabilities of Fincantieri in ship building, have awarded a relevant number of orders. The prospects of this market, with reference to traditional work, like transformations and modern restructuring of cruise ships and ferries, represent important opportunities that we will take”. For this business, a future strong growth is foreseen, with reference to the world expansion of cruise ships and ferries, due to the continuous growth of passengers – with an annual percentage growth that, starting from today to the year 2014, will almost hit 8% annually in the cruise ships sector – and that of semi-trailers, where their will be an increase of 6% annually. Having new cruise ships, where you have the implementation of more innovative solutions, leads the ship-owners to adjust and renovate their current ships to the same standards of the latest: we estimate that in the near future, the demand to renovate cruise ships will increase by 12% annually. Very interesting market prospects, of which it is accompanied by, a fragmentations in the offer, have induced Fincantieri to develop a strategy, centred on the creation of a pole of excellence, in this sector, that will enable to distinguish the quality of its services, and for its fast delivery times. As a matter of fact, both companies work side by side, as prime contractor, on ordinary and extraordinary maintenance work, offering technical support and assistance, in write ups for program management, in programming ship down time, shipping supplies and in the execution of work in the shipyards. Through the year, this collaboration has been satisfactory to both parties. Lloyd Werft, that through time has consolidated its prominent position in this sector, with new opportunities, deriving from the fact that, many of Fincantieris cruise ships, are found during summer, in the North Sea. “For the ship-owners – commented the administrative director of Lloyd Werft, Werner Lüken, having the opportunity to do maintenance work on their ships, while returning to the Mediterranean sea, is a great saving of time and costs”. Fincantieri has laid the foundations in the creation of an international network, in ship repair and transformations. Very good results also in the Palermo shipyards, qualified by doing big transformations on cruise ships and offshore boats: only during 2006, 60 cruise ships have been repaired, while undertaking 4 big cruise ship transformations, and of various offshore units.

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PROSEGUE LA STAGIONE DI RIPRESA DEL COMMERCIO ESTERO ITALIANO

SEGNO POSITIVO PER L’EXPORT MADE IN ITALY IN UE Germania e Regno Unito sono tra i Paesi che trascinano le nostre vendite. Ma l’Italia, anche con l’assistenza della rete camerale, può e deve puntare al consolidamento di questi dati di Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere THE SEASON OF UPSWING FOR ITALIAN FOREIGN COMMERCE CONTINUES

Positive sign for Made in Italy export in the EU ade in Italy has continued to grow, non-stop, for 11 consecutive months. Data spread last June regarding the trend of Italian foreign commerce towards European Community countries confirms this season of upswing. In particular, export towards EU countries in the first semester of this year showed clear and considerable growth (+12%), propelled by sales towards major client countries: Spain (+9.1%), Germany (+8.6%) and the United Kingdom (+6.4%). The fact that our export grew by 12% in the first 5 months of 2007 (Eurostat), along with Germanys’, is of no less importance, to that of Spain’s’ 8%, Holland’s’ 7%, Sweden’s’ 6% and France’s 3%). Italian export therefore, supported by the expansive cycle of the Euro, is experiencing a renewed dynamism. As far as Germany is concerned – number one partner of reference concerning Italian goods consumption – recent data shows that Made in Italy is enjoying a new phase on the German market: and is witnessing, after a not so short downswing period, stronger relations and more solid development of economic-commercial relations. Besides, Germany is a country that Italy is tied to by solid, ancient roots, economic but also cultural and social, powered by the presence of a proactive, consistent Italian business community. The story appears a bit more complex regarding the United Kingdom in which Italy has nothing to brag about regarding a consolidated commercial, inter exchange even though the Germany and the United so called “Excellence” of our production – agricultural Kingdom are the and food industry, fashion, furniture and mechanics – countries that are pulling shows that we know how to gain big portions of the along our sales. But Italy, market, registering growing numbers regarding export also with the help of the of sector. chamber net, can and The international situation shows us however, that must aim to consolidate Italy can’t and mustn’t “sit on its haunches” but must these numbers aim high at opening new roads inside these two new important markets by giving further momentum to their own promotional strategies and by empowering the tools and channels which have been used so far in spreading our excellence worldwide, with hopes of recovering the – unfortunately – wide spaces occupied by Italian sounding, fake Made in Italy products. At the same time, Italy must demonstrate the ability to increase its own direct investments, make itself more appealing not only to consumers, but also to British and German investors. In this way, an important contribution on behalf of the Italian Chamber system can be made to our small and medium sized businesses, a system which has always been dedicated to the promotion of key-products of our production as well as to the territory and potential of the Italian production fabric.

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l Made in Italy prosegue senza sosta la sua crescita da ormai 11 mesi consecutivi, e proprio i dati diffusi nello scorso mese di giugno relativamente all’andamento del commercio estero italiano verso i Paesi dell’Unione Europea, confermano questa stagione di ripresa. In particolare nel primo semestre di quest’anno l’export verso i Paesi UE ha messo a segno una crescita considerevole (+12%), trascinato dalle vendite verso i Paesi nostri maggiori clienti: Spagna (+9,1%), Germania (+8,6%) e Regno Unito (+6,4%). Altrettanto significativo è il confronto con le performance dei nostri principali competitor europei. Nei primi 5 mesi del 2007 (Eurostat), il nostro export, insieme a quello tedesco, è aumentato del 12% contro l’8% della Spagna, il 7% dell’Olanda, il 6% della Svezia e il 3% della Francia. L’export italiano, quindi, sostenuto anche dal ciclo espansivo dell’euro, sta così conoscendo un rinnovato dinamismo. Per quanto riguarda la Germania – primo partner di riferimento per quanto riguarda i beni di consumo italiani – i recenti dati diffusi dimostrano che il Made in Italy sta vivendo una nuova fase sul mercato tedesco: dopo un prolungato periodo di flessione, infatti, si sta assistendo ad un nuovo consolidamento dei rapporti e ad un più solido sviluppo delle relazioni economicocommerciali. Del resto, la Germania è un Paese al quale l’Italia è legata da solide ed antiche radici non soltanto economiche, ma anche culturali e sociali, alimentate dalla fattiva presenza di una consistente comunità d’affari italiana. Più complesso appare il discorso per quanto riguarda il Regno Unito, nei confronti del quale l’Italia non può vantare un interscambio commerciale altrettanto consolidato, anche se le cosiddette eccellenze della nostra produzione – agroalimentare, moda, arredamento, meccanica – dimostrano di sapersi guadagnare ampie fette di mercato, facendo registrare dati in crescita per quanto riguarda l’export del settore. La situazione internazionale ci sta però dimostrando che l’Italia non può e non deve sedersi sugli allori, ma puntare ad aprirsi nuove vie all’interno di questi due importanti mercati, puntando ad imprimere un ulteriore slancio alle proprie strategie promozionali e a potenziare gli strumenti e i canali finora utilizzati per diffondere le nostre eccellenze nel mondo, riguadagnando così quei – purtroppo ampi – spazi occupati dai prodotti Italian sounding e dal falso Made in Italy. Allo stesso tempo, l’Italia deve dimostrarsi in grado di potenziare i propri investimenti diretti e di rendersi maggiormente attrattiva non solo per i consumatori, ma anche per gli investitori britannici e tedeschi. Su tutti questi fronti il sistema camerale italiano – in stretta collaborazione con le camere italiane all’estero e le camere miste – è fortemente impegnato per fornire, soprattutto alle piccole e medie imprese, un sostegno concreto in termini di strumenti informativi, azioni di promozione e assistenza in un percorso che idealmente mira a collegare sempre più strettamente il territorio dell’impresa al mercato di destinazione.

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Unificare l’Europa. Un’opera fondamentale.

50 anni fa, con la firma dei Trattati di Roma del 1957, si compiva un passo decisivo verso l’Unione Europea. Oggi, un Foglietto celebra questo fondamentale anniversario. È dedicato agli appassionati e a tutti coloro che sanno ancora appassionarsi.


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QUANDO LA TRADIZIONE INCONTRA L’INNOVAZIONE

DESIGN E QUALITÀ PREMIANO INDESIT COMPANY Design and quality

WHEN TRADITION MEETS INNOVATION

repay Indesit Company ndesit Company – second producer in Europe for market shares, fifth in the world – has been present for some time on the British market, where it is regarded as one of the most efficient organizations in Europe with high quality after sales assistance. In 2001 the company founded by president, Vittorio Merloni, signed an agreement for the acquisition of GDA (General Domestic Appliances) including the brand Hotpoint, sector leader in the United Kingdom, the largest European market for household appliances. The acquisition of the leading brand in the UK was also enlivened by some important recognitions: in 2004, research conducted by Martin Hamblin GfK confirmed the presence of Hotpoint among the top 5 brands without which the British consumers “couldn’t live”; in 2005, a poll conducted by Reader’s Digest positioned Hotpoint, for the fifth year in a row, in first place as the Most trusted Brand from among the commonly held most dependable brands; in 2006, the Comet Awards recognized the company’s internal initiatives with an award for Best Training and Best Supplier in the British retail market emphasizing the formation of cooperative and motivated teams. Also in 2006, Hotpoint was selected from over 10,000 brands present on the Anglo-Saxon market as one of the top 500 English brands, as well as receiving the Trade Communication Award from the Independent Electrical Retailer Magazine for the best print and television campaign. The Italian group has In 2007, the Indesit Company been on the British won the “Best Technology market for quite Award” at Grand Designs Live some time, where, in London with the Hotpoint- other than obtaining Ariston 48 cm oven in the great results in terms “Home technology” category. of sales, it has also Its latest honour was the Best received numerous Buy qualification assigned to honours a Hotpoint model kitchen by Which? magazine, reference guide for English consumers when buying home appliances, The Indesit Company is also present in the UK with the Indesit brand: in July this year, during the launching of the new Moon washing machines in the most famous quarter of London, Covent Garden, an exclusive event was organized taking shape as an unconventional communication campaign that aimed to directly involve the public with innovative initiatives. The initiative that best expresses the spirit with which the Indesit Company promotes a model of responsible development in the UK is its support of ChildLine, an English association that works to protect the rights of ill treated children. In the course of 2006, the Indesit Company donated 500 thousand pounds to it. In 2007 the Indesit Company presented a new group structure focusing on a subsequent reinforcement of the brands and their synergy: the Hotpoint brand was combined with Ariston, giving life to Hotpoint-Ariston, combining the potential international power of the British brand with the tradition of the Italian brand focusing on improvement of the market position in the middle-high range. The Hotpoint-Ariston combination – a natural move for the Indesit Company considering the coherence in the positions, values, and communication of the two brands – sent out a strong signal to the market giving high visibility to the brand and to a productive range of important investments in innovation and communication. In continuance of the brand strategy laid out in the 2006-2008 three year plan, the company will invest more each year in communication.

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ndesit Company – secondo produttore in Europa per quota di mercato e quinto nel mondo – è presente da tempo sul mercato britannico, dove può contare su un’organizzazione tra le più efficienti in Europa e su un ottimo servizio di assistenza post vendita. Nel 2001 l’azienda fondata dall’attuale Presidente Vittorio Merloni ha firmato l’accordo per l’acquisizione di GDA (General Domestic Appliances) e del marchio Hotpoint, leader del settore nel Regno Unito, il più grande mercato europeo di elettrodomestici. La conquista della leadership in UK è stata arricchita anche da alcuni importanti riconoscimenti: nel 2004 una ricerca condotta da Martin Hamblin GfK ha attestato la presenza di Hotpoint fra i primi 5 brand senza i quali i consumatori britannici “non potrebbero vivere”; nel 2005 un’indagine condotta dal Reader’s Digest ha posizionato Hotpoint, per il quinto anno consecutivo, come il Most trusted Brand al primo posto fra i marchi di elettrodomestici ritenuti più affidabili; nel 2006 il Comet Awards ha riconosciuto alla Società, con i premi Best Training e Il gruppo italiano Best Supplier, l’impegno nei confronti del mercato retail britannico e ha sottolineato l’investiè da tempo mento nella formazione di team cooperativi e presente sul motivati. Sempre nel 2006 Hotpoint è stato scelmercato to come uno dei 500 top brand inglesi, su un campione di oltre 10.000 marchi presenti nel britannico, dove, mercato anglosassone, e ha ricevuto dall’Indeoltre ad ottenere pendent Electrical Retailer Magazine il Trade ottimi risultati in Communication Award per la migliore campagna stampa e televisiva. Nel 2007 Indesit Comtermini di pany ha vinto il “Best Technology Award” al vendite, ha Grand Designs Live di Londra con il forno Hotricevuto point-Ariston 48 cm nella categoria “Tecnologia per la casa”. Ultimo riconoscimento a un monumerosi dello di cucina a marchio Hotpoint è il Best Buy riconoscimenti assegnato dalla rivista Which?, punto di riferimento per i consumatori inglesi nell’acquisto di elettrodomestici per la casa. Indesit Company è presente in UK anche con il marchio Indesit: proprio a luglio di quest’anno, in occasione del lancio della nuova lavabiancheria Moon nel più famoso quartiere di Vittorio Londra, Covent Garden, è stato organizzato Merloni un evento esclusivo nell’ambito di una campagna di comunicazione non convenzionale che mira a coinvolgere direttamente il pubblico con iniziative innovative. L’iniziativa che più di tutte esprime lo spirito con cui Indesit Company promuove in UK un modello di sviluppo responsabile è il sostegno a ChildLine, l’Associazione inglese che si occupa dei diritti dei minori maltrattati e a cui, nel corso del 2006, Indesit Company ha consegnato un assegno da 500 mila sterline. Nel 2007 Indesit Company ha presentato la nuova brand architecture del Gruppo puntando a rafforzare ulteriormente i marchi e le loro sinergie: il marchio Hotpoint è stato abbinato ad Ariston, dando vita a Hotpoint-Ariston, combinazione tra la forza potenziale internazionale del marchio britannico e la tradizione del marchio italiano, con l’obiettivo di migliorare la posizione di mercato nel segmento medio-alto. L’abbinamento Hotpoint-Ariston – del tutto naturale per Indesit Company considerando la coerenza nel posizionamento, nei valori e nella comunicazione dei due marchi – è stato un forte segnale di novità al mercato per dare la massima visibilità a un marchio e a una gamma frutto di importanti investimenti in innovazione e comunicazione. A sostegno della strategia di branding, già prevista nel piano triennale 2006-2008, l’azienda investirà ogni anno risorse sempre più importanti in comunicazione.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA AGUSTAWESTLAND, UN’AZIENDA STRATEGICA PER I DUE PAESI

UK-ITALIA IN VOLO VERTICALE

A di Francesco Fusco

Finmeccanica nel Regno Unito ha nella società elicotteristica una punta di diamante, senza dimenticare lo stretto legame con il Ministero della Difesa britannico. Orsi: “Investiamo a Yeovil per mantenerla leader di settore”

B47G e EH101, due sigle che raccontano una storia nata con una collaborazione nel 1960, trasformatasi poi in un comune progetto, poi in una joint venture, quindi, con l’acquisto di Westland, in una società italiana con due sedi principali, una nel nostro Paese e l’altra nel Regno Unito. È una storia che vede anche due Paesi collaborare intensamente, che dà vita all’odierna AgustaWestland, e che viene a comporre un mosaico ancora più vasto che ha per protagonista Finmeccanica. Nel Regno Unito l’azienda guidata da Pierfrancesco Guarguaglini è infatti presente in maniera massiccia, possiede stabilimenti da Edimburgo a Portsmouth, passando appunto per Yeovil, impiega oltre 9mila persone altamente qualificate e trae un fatturato di 1,7 miliardi di sterline (2,6 miliardi di euro). Segue e opera in programmi chiave per la difesa futura dell’UK, dalle comunicazioni all’autoprotezione, agli elicotteri, con strutture e personale al più alto livello mondiale. A Yeovil, sede inglese di AgustaWestland, operano 3.500 persone. Qui si producono il trimotore da 16 tonnellate AW101, il miglior elicottero di media portata, e il Super Lynx 300. Qui ha vita il programma per il prestigioso VH-71 US, l’elicottero destinato a trasportare il Presidente degli Stati Uniti. Il legame di AgustaWestland con la difesa britannica è molto forte. Nel 2006 ha firmato con il Ministero della Difesa uno Strategic Partnering Arrangement, ha vinto un contratto per 70 Future Lynx per l’Esercito e la Marina inglese, e il Ministero della Difesa ha affi-

dato alla società tutto il supporto operativo per i suoi Sea King . Una vera e propria partnership fra AgustaWestland e Ministero della Difesa, allargatasi ora anche al mercato degli elicotteri operanti da società civili ma con matricola militare allorché tre elicotteri AW109 Power sono entrati a far parte del Royal Air Force 32 (lo squadrone reale). “Il nostro obiettivo, lavorando con il Ministero della Difesa, è quello di soddisfare i bisogni delle forze armate del Regno Unito, migliorando sempre di più i nostri rapporti, investendo nelle trasformazioni, investendo nel futuro. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo in termini di continui investimenti, alta tecnologia, ingegneria e occupazione di elevato profilo”, ha dichiarato l’A.D. Giuseppe Orsi. “Quando Finmeccanica acquistò l’intero pacchetto azionario della società, è stato con la chiara intenzione di sviluppare la base industriale elicotteristica nel Regno Unito”. Oltre a essere diventata una delle due basi dove si elaborano i nuovi programmi, Yeovil, come ha sempre affermato Orsi, “è una parte integrale della base industriale inglese e un forte contribuente per la crescita economica britannica. Per questo ci impegniamo a continuare i nostri investimenti nel Regno Unito, in modo da mantenere Yeovil un leader nella tecnologia del volo verticale”.

AGUSTAWESTLAND, A STRATEGIC COMPANY FOR TWO COUNTRIES

UK-Italy flying high Finmeccanica in the United Kingdom maintains the cutting edge in helicopter society, not to mention a tight relationship with the British Minister of Defence. Orsi: “Let’s invest in Yeovil for remaining as leader of the sector”

B47G and EH101, two acronyms which tell a story born of a collaboration in 1960, later evolved into a common project, then to a joint venture, and finally, with the acquisition of Westland, became an Italian society with two principal headquarters, one in our country and the other in the United Kingdom. It is a story of intense collaboration between two countries which gives life to today’s AgustaWestland, forming a mosaic even more vast with the addition of Finmeccanica as a key player. In the United Kingdom, the company guided by Pierfrancesco Guarguaglini has a solid presence, boasting factories from Edinburgh to Portsmouth, and including holdings in Yeovil. It employs more than 9 thousand highly qualified people, and yields profits of 1.7 billion pounds (2.6 billion Euro). It implements and develops key programmes concerning the future defence of the UK, from auto-protected communication to helicopters, with structure and personnel at the highest levels in the world. In Yeovil, English headquarters of AgustaWestland, 3,500 people are employed. Here they produce the 16 ton, three-engined aircraft AW101, the best middle-weight helicopter, and the Super Lynx 300. Another prestigious programme carried out here is for the VH-

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71 US, the helicopter intended to transport the President of the United States. The bond between AgustaWestland and the British defence is very strong. In 2006 a Strategic Partnering Arrangement was signed with the Minister of Defence, detailing a contract for 70 Future Lynx for the British Navy. Furthermore, the Minister of Defence entrusted all operative support for his Sea Kings to the society. This partnership between AgustaWestland and the Minister of Defence expanded to include the market of helicopters operated by civil societies but also registered with the military when three AW 109 Power helicopters were put to use by the Royal Air Force 32 (the primary squadron). “Our objective, working with the Minister of Defence, is to satisfy the needs of the armed forces of the United Kingdom, consistently improving our relationship, investing in change, investing in the future. We are proud of how much we are doing in terms of continuing investments in quality technology, engineering, and high profile employment”, declared the CEO Giuseppe Orsi. “When Finmeccanica acquired the entire package share of the society, it was with the clear intention to develop the base of the helicopter industry in the United Kingdom”. Other than having become one of the two bases where new programmes are developed, Yeovil, just as Orsi has always asserted, “is an integral part of the industrial English base and a strong contributor to British economic growth. For this we work to continue our investments in the United Kingdom, in such a way as to maintain Yeovil as a leader in technology of vertical flight”.


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PARLA IL NUOVO ASSESSORE A SVILUPPO ECONOMICO, INNOVAZIONE, RICERCA E TURISMO

VERSO UNA REGIONE SEMPRE PIÙ MODERNA E COMPETITIVA

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avorare per lo sviluppo economico di un territorio vuol dire innanzitutto valorizzare le sue risorse. Economiche, culturali, naturali, umane. Nel caso del Lazio, parliamo di un territorio reso unico dalla presenza di Roma, nota in tutto il mondo per la sua storia millenaria e oggi più che mai città universale per la sua vivacità culturale ed economica. Lazio dunque, come regione della Capitale, cioè come un unico sistema integrato che ha in Roma il suo biglietto da visita universale e il suo motore trainante. Se oggi a Roma e nel Lazio sono presenti più di 600 multinazionali, non è merito soltanto della vicinanza ai grandi mercati europei e del Mediterraneo. Chi sceglie di investire qui, lo fa perché sa di trovare manodopera altamente qualificata, frutto della più alta concentrazione nazionale di centri universitari e di ricerca pubblici e privati. E sa di poter contare su uno tra i migliori sistemi di trasporto integrato d’Italia, che rende più semplice il rapporto coi fornitori locali. Ma non c’è solo questo: negli ultimi anni nel Lazio è cresciuta una nuova imprenditoria, creativa e moderna, capace di accogliere – e in alcuni casi addirittura di anticipare – i cambiamenti in atto nell’economia globalizzata. In appena dieci anni il numero delle imprese straniere con sedi nel Lazio è raddoppiato, generando occupazione, ricchezza e sviluppo. Oggi è fondamentale lavorare affinché questo processo non si arresti, ma anzi conosca una nuova accelerazione. È con questa precisa intenzione che ho assunto la guida dell’assessorato a Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo. Macro competenze che racchiudono gli elementi cardine della nuova economia del Lazio. L’intenzione di questa amministrazione è proseguire nello snellimento della burocrazia, che in passato ha rappresentato un aumento di costi e tempi nella realizzazione delle iniziative economiche. E, soprattutto, vogliamo sempre più promuovere l’enorme potenziale del Lazio, prestando attenzione alle esigenze degli investitori e favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Nel mercato unico mondiale è indispensabile dare alle esperienze locali un respiro internazionale, più alto e più aperto. Insieme con Sviluppo Lazio, attraverso il programma del Marketing territoriale del Docup, lavoreremo per promuovere le opportunità di investimento nelle aree Obiettivo 2 del Lazio. Saremo inoltre presenti nei grandi appuntamenti internazionali, per attrarre nuovi investimenti e sviluppare quelli già esistenti. Perché sempre più imprese capiscano che investire a Roma e nel Lazio conviene.

Cambio della guardia in Regione Lazio all’assessorato a Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo. Claudio Mancini, 38 anni, già presidente della Commissione bilancio della Regione, in passato presidente e assessore ai Lavori pubblici del XVI Municipio di Roma, subentra a Raffaele Claudio Ranucci. A circa due mesi Mancini dal suo insediamento, l’Assessore delinea le linee guida della Regione per le attività di marketing territoriale.

CLAUDIO MANCINI IS THE NEW COUNCILLOR OF ECONOMIC, INNOVATIVE, RESEARCH AND TOURISM DEVELOPMENT There’s been a changing of the guards for the Lazio Region Councillor of Economic, Innovative, Research and Tourism Development. Claudio Mancini, 38 years old, replaces Raffaele Ranucci. Mancini was already the President of the Budget Commission for the region as well as President and Councillor of Public works of the 16th Municipality of Rome in the past

Towards a more modern and competitive region

o work for the economic development of a territory means to above all increase and promote its resources, economic, cultural, natural and human. In the case of Lazio we’re talking about a territory unique in having Rome, known the world over for its millennial history and today even more for being a universal city in all its cultural and economic vivacity. Lazio, the region of the capital, with a unique system incorporated has in Rome, a driving force as universal calling card. The fact that Rome and Lazio today have more than 600 multinational companies is not only due to their closeness to big European markets and the Mediterranean. Whoever decides to invest here does it because they know they’ll find highly qualified manual labour thanks to the highest Concentration of universities and to public and private research. They also know they can count on one of the best transportation systems put together in Italy which makes relations easier with local suppliers. But that’s not all: in the past few years a new, creative, modern entrepreneurial activity has grown in Italy, which is able to accommodate – and in certain cases to speed up – the changes happening in the global economy. In just ten years the number of foreign businesses with branches in Italy has doubled, generating occupation,

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wealth and development. It’s fundamental that work is done towards keeping this process going so that it actually increases more rapidly. This is precisely why I took on the running of the Economic, Innovative, Research and Tourism Development Affairs, for the macro expertise which brings together all the main elements for the new economy in Lazio. The intentions of this administration are to keep on with the streamlining of autocracy which meant an increase in costs and time in bringing to term economic initiatives. We’d like to, above all, promote the enormous potential of Lazio by paying close attention to the needs of investors and favour supply and demand. In the single world market, it’s essential that local experiences are given a more international, far reaching, higher and open range. Together with Sviluppo Lazio and through the Territorial Marketing Program by Docup we’ll work to promote investment opportunities in the Objective 2 area of Lazio. We’ll also be present at the big, international meetings in order to attract new investments as well as develop those already existing so that more and more businesses understand how worthwhile investing in Rome and Lazio is.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA DALLA REGIONE, NUOVI STRUMENTI PER AIUTARE LE IMPRESE A CRESCERE

FROM THE REGION, NEW TOOLS FOR HELPING BUSINESSES GROW

Research and innovation: so that the SMEs become competitive

RICERCA E INNOVAZIONE: COSÌ LE PMI DIVENTANO COMPETITIVE

Results show a vital territory, capable of attracting investors and looking to the future with confidence. But as Councillor De Angelis underlines, none of this would be possible without the administrators’ ability in creating development opportunities azio is growing, both on the Pil level as well as for the start up of new businesses. The confirmation comes from data periodically spread by research institutes and sector analysts and paints a picture of a lively area capable of attracting investors, in which SMEs are by far higher in numbers to those that close: a territory which clearly looks to the future with confidence. But trust doesn’t come out of thin air, as Councillor to small and medium, commercial and craftsman businesses Francesco De Angelis likes to underline, “trust of those investing grows proportionately to the administrator’s ability of creating development opportunities. In order to kindle trust the Region has started up programming which is characterized by interacting steps. We’re investing a lot in the development of local productive systems, innovation, research, internationalisation on one hand, and the setting up of regulations which are certain to spur balanced commercial and craftsman growth on the other”. In this case, the attention towards the development of districts is significant, enriched this year by two, new local production systems (nautical and paper), and by consequence, the well-structured plan of internationalisation put into action by the Region in favour of ones own productive excellence. “In the next few months – De Angelis underlines – we’ll approve the first regional law in this matter by allocating important resources in favour of technological innovation all at the same time, like the Rotation Fund (which will allocate 180 million Euro towards SMEs along with intervention of calibrated agendas); like Por, regional operative plan, which the Councillor stresses, “makes use of European funds that we’re setting up for double purposes: to support competition of businesses and at the same time strengthen the territory and the entire production flow. Therefore if the territory is strong, attractive and inviting, the businesses themselves will be motivated to invest”. Councillor De Angelis then spoke about the 6 million Euro contribution in aiding research and development of small and medium sized businesses. “For the SMEs in Lazio this means a concrete opportunity to boost their own competitiveness. The Lazio Region plans on increasing the relaunch of territorial competitiveness which is already flourishing. The future of these businesses depends on the level that they’ll be able to combine innovation of products with experimentation of new, productive capacity. This is exactly why the region is investing so much on research and innovation, key factors in competition”.

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Francesco De Angelis

I dati presentano un territorio vitale, che attrae investimenti e guarda con fiducia al futuro. Ma, come sottolinea l’Assessore De Angelis, ciò non potrebbe accadere senza la capacità degli amministratori di creare opportunità di sviluppo

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l Lazio sta crescendo, sia a livello di Pil sia di nascita di nuove imprese. La conferma arriva dai dati economici periodicamente diffusi dagli istituti di ricerca e dagli analisti di settore, che forniscono un quadro di un territorio vivo, in grado di attirare investimenti, in cui le PMI sono numericamente superiori a quelle che chiudono: un territorio, in poche parole, in cui c’è fiducia nel futuro. Ma la fiducia non si crea dal nulla. Come infatti tiene a sottolineare l’Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato, Francesco De Angelis, “la fiducia di chi investe cresce proporzionalmente alla capacità degli amministratori di creare opportunità di sviluppo. E, per suscitare questa fiducia, la regione ha avviato una programmazione caratterizzata da azioni che si integrano tra loro. In particolare, stiamo investendo molto sullo sviluppo dei sistemi produttivi locali, sull’innovazione, la ricerca, l’internazionalizzazione da una parte, e sulla creazione di regole certe per la crescita equilibrata di commercio ed artigianato dall’altra”. Significativa, in questo senso, l’attenzione rivolta allo sviluppo dei distretti, quest’anno arricchiti da due nuovi sistemi produttivi locali (la nautica ed il cartario), e, di conseguenza, all’articolato programma di internazionalizzazione avviato dalla Regione a favore delle proprie eccellenze produttive. “E nei prossimi mesi – sottolinea De Angelis – approveremo anche la prima legge regionale in materia, stanziando al contempo importanti risorse in favore dell’innovazione tecnologica, della ricerca, dello sviluppo precompetitivo delle PMI”. Di non minore valore sono alcuni interventi innovativi avviati, come il Fondo di rotazione (che in tre anni stanzierà 180 milioni di euro a favore delle PMI, con interventi di programma calibrati); così come il Por, il piano operativo regionale, che, come precisa l’Assessore, “si avvarrà di fondi europei e che stiamo impostando per un duplice obiettivo: sostenere la competitività delle imprese e al contempo rafforzare il territorio e le filiere produttive. Ciò perché, se il territorio è forte, attrattivo ed appetibile, le stesse imprese saranno motivate ad investirvi”. L’Assessore De Angelis ha poi parlato del contributo di 6 milioni di euro per favorire la ricerca e lo sviluppo delle piccole e medie imprese. “Per le PMI del REGIONE LAZIO Lazio è una concreta opportunità per potenziare la proAssessorato alle Pmi, pria competitività. Con iniziative come queste, la ReCommercio e Artigianato gione Lazio intende alimentare il rilancio ormai avviato della competitività territoriale. Il futuro delle imprese dipende dal livello in cui queste saranno in grado di coniugare innovazione dei prodotti e sperimentazione di nuovi cicli produttivi. Proprio per questo motivo la regione sta investendo tanto su ricerca e innovazione, fattori chiave della competitività”.


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“REGNO UNITO E GERMANIA SONO DA SEMPRE TRA I NOSTRI PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI”

Bruno Ermolli, Presidente di Promos

“THE UNITED KINGDOM AND GERMANY ARE AS ALWAYS AMONG OUR MOST CRUCIAL COMMERCIAL PARTNERS”

Lombardy “drives” Italy in Europe n the first trimester of the year, Lombardy lead in exportation towards the German market (32.1% of the Italian total), with profits almost equal to those combined of Piedmont, Veneto, and Emilia Romagna (sum of the exports of the three regions arrive at 37.3% of the national total). In addition, the provinces of Lombardy were always those most active in exchange with the United Kingdom, weighing in at 24.5% of the national exports, and nothing short of 45.6% of imports”. According to data, Bruno Ermolli, President of Promos, the Special Agency of the Chamber of Commerce in Milan for international activity, the impact of these two markets on the Italian economy is evident, in particular on Lombardy. For Milan, in fact, the United Kingdom and Germany represent business, which add up to respectively five billion in imports and one and a half billion in exports during the first three months of the year. The commercial exchange with Germany is particularly strong, reaching nearly 6 billion Euro, +3% in a year. Whether towards the United Kingdom or towards Germany, the Milanese products most exported are machinery and transport materials, representing more than a third of the total. “A remarkable observation – emphasizes Ermolli – which signifies that over than the Made in Italy sectors like design or the food and drink industry, machinery and technological products also count among the ‘jewels’ of naThese two markets tional and regional exrepresent the most ports”. And this reflects the important European consistent efforts by the export outlets for Chamber of Commerce in Lombardy; without Milan to “feature our enterdisregarding the prises, in particular small impact which direct and medium sized, more investments make on and more to foreign marthe regional kets, beginning with Euroeconomy. An address pean markets like the Unitby the President of ed Kingdom and Germany, Promos, Bruno which remain as always Ermolli among our most crucial commercial partners”. In accordance with this aim, Promos is arranging participation by enterprises from Lombardy in the most important foreign industrial fairs: “Strictly for how pertinent it is to Germany, we will soon be focused on the EMO of Hanover, industry fair in metal works and machine parts, which takes place from the 17th to the 22nd of September, as well as ANUGA, the prestigious International Trade Fair for Food and Drink, which will take place in Cologne from the 13th to the 17th of October. In addition, we are already gathering participants for the Hannover Messe, which will be held in April 2008 and is the most important international trade fair event for the field of technology and automation”. But beyond exchange relationships, direct foreign investments also have value for the Lombardy economy: a productive system of almost 3,000 active enterprises in greater Milan which employ more than 336,000 employees, 36.5% of the national workforce. “Among these – specifies President Ermolli – are included 477 German companies, coming mostly from regions like Nordheim-Westfalen (153) or Baden-Wurttemberg (98), and employing more than 47 thousand people; while 178 are those which have their principal headquarters in the city of London”.

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LA LOMBARDIA “GUIDA” L’ITALIA IN EUROPA

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el I trimestre dell’anno, è stata la Lombardia a guidare le esportazioni italiane verso il mercato tedesco (32,1% del totale italiano), con cifre quasi pari a quelle raggiunte insieme da Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna (sommando l’export delle tre regioni, si raggiunge infatti il 37,3% del totale nazionale). E sono sempre state le province lombarde quelle più attive nel Regno Unito, pesando per il 24,5% sull’export nazionale, e addirittura per il 45,6% sull’import”. Dati alla mano, Bruno Ermolli, Presidente di Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, non nasconde il valore che questi due mercati rive- Questi due mercati stono per l’economia italiana, e, in rappresentano i più particolare, per quella regionale. Per importanti sbocchi europei Milano, infatti, il Regno Unito e la Germania rappresentano un busi- dell’export lombardo; senza ness che nei primi tre mesi dell’anno tralasciare il valore che ha raggiunto rispettivamente 5 mirivestono gli investimenti liardi di import e 1 miliardo e mezzo di export. Forte in particolare l’inter- diretti. Parola del Presidente scambio commerciale con la Germa- di Promos, Bruno Ermolli nia, che raggiunge quasi 6 miliardi di euro, +3% in un anno. Sia verso il Regno Unito che verso la Germania i prodotti milanesi più esportati sono i macchinari e il materiale da trasporto, che rappresentano oltre un terzo del totale. “Un ennesimo segnale – tiene a sottolineare Ermolli – che, al di là di settori notoriamente forti del Made in Italy come il design e l’agroalimentare, anche la meccanica e i prodotti più tecnologici costituiscono un ‘fiore all’occhiello’ del nostro export, nazionale e regionale”. Da qui, il costante impegno della Camera di Commercio di Milano per “portare le nostre imprese, in particolare quelle piccole e medie, ad essere sempre più protagoniste sui mercati esteri, a partire da quello europeo e da Paesi come Regno Unito e Germania, che sono da sempre tra i nostri principali partner commerciali”. Proprio a tal scopo, Promos organizza la partecipazione delle imprese lombarde alle più importanti fiere estere. “Solo per quanto riguarda la Germania, saremo a breve impegnati per la EMO di Hannover, fiera leader del settore della lavorazione dei metalli e delle macchine utensili, che si svolge dal 17 al 22 settembre, e per ANUGA, il prestigioso Salone Internazionale dell’Alimentazione, che si svolgerà a Colonia dal 13 al 17 ottobre. Stiamo inoltre già raccogliendo le adesioni per l’Hannover Messe, che si svolgerà nell’aprile 2008 e che costituisce il più importante evento fieristico a livello mondiale del settore delle tecnologie e dell’automazione”. Ma, al di là dei rapporti di interscambio, grande valore ricoprono, per l’economia lombarda, anche gli investimenti diretti esteri: un sistema produttivo di quasi 3.000 imprese attive sul territorio milanese che impiega oltre 336.000 dipendenti, il 36,5% nazionale. “Di queste – precisa il Presidente Ermolli – sono ben 477 le aziende tedesche, provenienti soprattutto da regioni come il Nordrhein-Westfalen (153) o il Baden-Wurttemberg (98), e danno lavoro a oltre 47mila persone; mentre 178 sono quelle che hanno la loro sede principale solo nella città di Londra”.

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SPECIALE GERMANIA GRAN BRETAGNA PARTE DALLA GERMANIA LA NUOVA STRATEGIA DELLA SOCIETÀ GUIDATA DA EMILIO DE PIAZZA

AD ANUGA SI “GUSTA” ITALIANO

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l nostro mandato è quello di ideare e promuovere progetti di internazionalizzazione rilevanti ed efficienti per il patrimonio agroalimentare italiano. Per questo, abbiamo messo a punto una strategia differenziata in base alle diverse esigenze dei mercati”. Ad illustrare con queste parole il ruolo e gli obiettivi perseguiti da Buonitalia S.p.A. è stato, nelle scorse settimane, il Presidente Emilio De Piazza. Ora, trascorsa la pausa estiva, i propositi si trasformano in azioni concrete, e la società “riparte” dalla Germania, un Paese che, come tiene a sottolineare ancora De Piazza, “non poteva mancare, in quanto rappresenta da sempre il primo mercato di sbocco – in termini di volume – dell’export agroalimentare italiano. Così quale migliore occasione di Anuga, una biennale leader del settore a livello internazionale, per aumentare la percezione del valore delle nostre eccellenti produzioni enogastronomiche in questo mercato?”. Il meglio dei nostri vini e della nostra tipicità agroalimentare sarà così a Colonia dal 13 al 17 ottobre, protagonista, oltre che degli spazi allestiti all’interno della manifestazione, anche di un fitto programma promozionale promosso da Buonitalia in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Germania di Francoforte, che ha già predisposto una serie di attività collaterali all’evento fieristico. Come spiega il Presidente De Piazza, “a Colonia puntiamo a concentrare l’attenzione degli addetti ai lavori e non solo, sulla qualità, originalità e tradizione che il Made in Italy agroalimentare racchiude. A tal scopo, promuoveremo eventi culinari, menù a tema presso gli alberghi e i ristoranti più qualificati di Colonia, aperitivi con prodotti italiani nei locali più alla moda della città e un evento di gala, dedicato ai più importanti operatori del settore e giornalisti tedeschi, comprensivo di un cooking show con chef italiani e tedeschi.

Grazie alla collaborazione tra Buonitalia e CCIG di Francoforte, l’agroalimentare di qualità sarà protagonista alla fiera di Colonia, tra eventi culinari, menù a tema e cooking show di Ghileana Galli

Questo ricco calendario darà alla nostra enogastronomia una posizione da protagonista all’interno della settimana di Anuga”. Se da un lato, quindi, si mira a far conoscere ed apprezzare il vero Made in Italy, e a distinguerlo dai tanti “falsi” che ne danneggiano l’immagine e il valore sui mercati esteri, d’altro canto, con azioni di questo tipo, Buonitalia mira a creare per le imprese italiane presenti in fiera – e che, quindi, riconoscono il mercato tedesco rilevante per il loro export – delle occasioni di incontro informale con gli operatori del settore. “A questo scopo – afferma in conclusione De Piazza – Buonitalia e la CCIG di Francoforte hanno inoltre predisposto per la fine di settembre a Roma un workshop informativo per tutte le aziende italiane espositrici di Anuga, in modo da fornire ulteriori strumenti per la loro presenza in fiera e per orientarsi sul mercato tedesco”.

FROM GERMANY THE NEW STRATEGY FOR THE COMPANY HAS TAKEN OFF, LEAD BY EMILIO DE PIAZZA

Italian “tasted” at Anuga ur task is to create Thanks to the collaboration and promote inter- between Buonitalia and CCIG of nationalizing projFrankfurt, agricultural and food ects which are related to and wellindustry quality will be the run for the Italian agricultural and protagonist at the Cologne fair, food industry patrimony. This is from culinary events, theme why we have focused on a differmenus and cooking shows entiated strategy based on different market needs”. In the past few weeks, President Emilio De Piazza illustrated with these words the role of Buonitalia S.p.A. and the goals pursued. Now that the summer holiday has passed proposals are becoming concrete and the company is “taking off” from Germany, a country which, as De Piazza likes to underline, “couldn’t miss out, in that it represents the country which has always been number one as an outlet market – in terms of volume – of Italian agricultural and food industry export. What better occasion than Anuga, a very important European Biennale of the industry on an international level, to raise awareness of the value of our excellent food-and-wine connoisseurship productions in this market?”. And so the best of our wines and agricultural and food industry uniqueness will be highlighted in Cologne from the 13th to the 17th of October as well as stands

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set up inside the event and a full promotional program courtesy of Buonitalia in collaboration with the Italian Chamber of Commerce in Frankfurt, Germany, which has already organized a series of outside activities tied to the fair event. As President De Piazza explains, “in Cologne we really want to focus the attention of the people working in the industry, and not only, on the quality, originality and tradition which the Made in Italy agricultural and food industry embodies. With this in mind we’ll promote culinary events, theme menus in hotels and the most qualified restaurants in Cologne, cocktail hours with Italian products in the cities’ most fashionable clubs and host a gala event dedicated to the most important food industry operators and German journalists, including a cooking show with Italian and German chefs. This rich calendar of events will put our food-and-wine connoisseurship in the forefront during the week of Anuga”. If on one hand the aim is to introduce people to and let them appreciate the true Made in Italy by distinguishing it from the many “fakes” out there which damage the image and its value on foreign markets, then on the other hand Buonitalia, with such actions aims to create informal occasions for Italian businesses and enterprises present at the fair to meet operators of the industry thereby recognizing the relevance of the German market for their export. “With this aim in mind – De Piazza affirms in closing – Buonitalia and CCIG of Frankfurt have also pre-arranged an informative workshop for the end of September in Rome for all the Italian businesses and enterprises exhibiting at Anuga as a way to provide further, useful tools for their presence at the fair as well as to how to get acquainted with the German market”.


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UN SUCCESSO TUTTO MADE IN ITALY Oggi, quando si parla di nuove tecnologie, molti guardano ai Paesi emergenti, come l’India, sempre più preparati in materia e tecnologicamente avanzati. Come giudica questo fenomeno? I Paesi emergenti sono molto attraenti sia sotto il profilo economico, sia per quanto riguarda le competenze e la ricerca accademica. L’Italia, del resto, non ha una tradizione forte nello sviluppo del software. Per questo, stiamo lavorando per costruire un modello di processo produttivo che possa coniugare le nuove opportunità, puntando alla creazione di valore per l’impresa. Il che non significa guardare ai Paesi emergenti come un mezzo per produrre a basso costo. Che cosa vede nel futuro di aCrm? Su questo punto abbiamo le idee molto chiare. È già partito un progetto interno che punta a riposizionare l’offerta di aCrm verso il “meaning based computing”, il paradigma che sta rivoluzionando il concetto di automazione. In pratica, la possibilità di delegare ad una macchina l’analisi e la comprensione delle informazioni non strutturate come testo, email, pagine web, video e immagini. È facile immaginare l’ampiezza e la vastità dell’innovazione che sta portando questo nuovo paradigma, considerando che gli analisti di mercato ci dicono che oggi oltre l’85% delle informazioni è proprio di tipo non strutturato. ANOTHER SUCCESS FOR MADE IN ITALY Francesco Terlizzi

CON aCrm VERSO IL BUSINESS GLOBALE di Francesco Fusco

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ata alla fine degli anni Novanta per volontà di un team di manager dell’Information Technology, oggi aCrm è una società con sedi operative a Roma e Milano, circa 100 dipendenti, un fatturato pari a 3,5 milioni di euro nel 2006 (in crescita del 30% rispetto al 2005), e un’alta competenza nel campo della Consulenza nel settore del Customer Relationship Management. Noi abbiamo incontrato il Direttore Generale Francesco Terlizzi. In pochi anni, aCrm è notevolmente cresciuta, in termini di ricavi, di dipendenti, di clienti. Qual è il “segreto” del vostro successo? Nulla di segreto! Forse la consapevolezza che il successo arriva solo con il duro lavoro, guardando sempre al futuro, valorizzando le conoscenze intese come asset per la crescita della competitività, e investendo sull’individuo. Si tratta di un cammino non facile, che richiede un significativo investimento di tempo e di risorse economiche. Ma che ci ha dato enormi risultati. Nella vostra azienda viene dato un forte valore all’individuo, sia inteso come cliente, sia come collaboratore. Come si realizza concretamente questa esigenza? Per quanto riguarda i nostri collaboratori, parliamo di “contaminazioni culturali”, una strategia basata sul concetto di palestra mentale, che mira alla diffusione, all’interno dell’azienda, di idee di cultura innovativa. A tal fine, organizziamo seminari interni su temi che nulla hanno a vedere con il nostro core business – enologia, tecniche investigative, alimentazione, poesia – ma che mirano a stimolare le menti alla gestione del cambiamento continuo, alla flessibilità. Ciò permette di creare sinergie, intensificare le relazioni interpersonali, ma anche migliorare l’approccio individuale nei confronti del cliente. È un metodo che inizialmente disorienta, ma che ci ha dato risultati molto importanti. Per quanto riguarda invece le relazioni con i nostri clienti, miriamo sempre a costruire rapporti “umani e personali”. Questo atteggiamento, abbinato alla competenza, ha consentito di costruirci una reputazione ottima presso i più importanti player del mercato. aCrm – Roma www.acrm.it - info@acrm.it ph. + 39 06 726 72 749 – fx. + 39 06 723 94 861 headquarter – via Antolisei 25 – 00173 Roma

aCrm towards global business Crm was founded in the late 90’s by a team of managers who worked in the field of Information Technology, and nowadays this company has offices in Rome and Milan, about 100 employees, a turnover of 3.5 million euros in 2006 (a 30% growth compared to 2005) and up-to-date know-how in the field of Consultancy for Customer Relationship Management. We met the General Manager, Francesco Terlizzi. aCrm has developed remarkably in terms of revenue, number of employees and customers in a few years. What is the secret of your success? We have no secrets! Maybe, the key to our success is the awareness that good results are achieved only through hard work, we should always look towards the future, considering knowledge as an asset to increase our competitiveness and investing on individual skills. It is a policy that requires significant investments of time and money, but it leads to excellent results. Your company sets a high value on individuals, with both customers and collaborators. What does this policy mean in real terms? With regards to our collaborators, we have introduced the so-called “cultural contaminations”, a strategy that is based on the idea of mental training and aims to spread innovative ideas of culture within the company. We organize seminars for our employees about subjects which do not have anything to do with our core business; for instance they are dedicated to oenology, investigation techniques, food and poetry, and they are intended to stimulate the mind to cope with continuous changes and flexibility. This enables us to create synergies, intensify personal relationships and improve the individual approach to customers. At the beginning this method can be puzzling, but it has been successful. We always aim to human and personal relationships with our customers. This attitude and our competence has resulted in our excellent reputation with the most important players in the market. Nowadays, when we talk about new technologies many people look on Emerging Countries, like India, as the most skilled competitors with the most up-to-date technologies. What do you think about this trend? Emerging Countries are interesting from many points of view: for their economical systems, know-how and academic research. It is a fact that Italy has not a strong tradition in software technologies. For this reason, we are working to create a production process that will be able to offer new opportunities to enhance the company potentials, which does not mean looking on emergent Countries as a means to realize low cost production. What are your expectations for the future of aCrm? We have very clear ideas about our future. We have already started an internal project that will launch aCrm’s offer concerning “meaning based computing”, i.e. the new criterion that is revolutionizing the world of automation. In a few words, machines will be able to analyze and understand non-structural information such as texts, e-mails, web pages, videos and images. It is easy to understand that this is an enormous innovation, since today, according to market analysts, 85% of information is of the non-structural type.

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Dal cuore dell’Umbria, esportiamo tradizione e qualità Una storia secolare alle spalle, un forte legame con la terra, un’attenzione costante ad ogni fase di produzione: tutto questo è l’Azienda Agraria Laurenzi

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ata nel 1716, l’Azienda Agraria Laurenzi mantiene tutt’oggi uno stretto legame con la propria storia e con la propria terra. Inizialmente concentrata essenzialmente intorno all’olivicultura, all’allevamento del bestiame e a pochi altri prodotti per l’uso esclusivo della famiglia (come il miele, il vino, gli ortaggi, il pane fatto in casa), l’azienda ha oggi associato alla tradizione la qualità del controllo e dell’attenzione ad ogni fase della produzione, in modo da ottenere ottimi prodotti qualitativamente superiori, ma sempre con una grande attenzione alla cultura che si vela dietro ogni prodotto. Come racconta lo stesso Francesco Laurenzi, proprietario e gestore dell’Azienda, “proprio dove ora i miei ulivi vivono e respirano e ancora a Montefalco, Federico II, vissuto da piccolo a Foligno, apriva le sue battute di caccia con il falco. Anche Dante Alighieri nei Suoi versi ha immortalato la mia valle e a Foligno decise di far stampare la prima copia della divina commedia alla fine del ’400. Un’epigrafe, che si vede in parte riprodotta anche sulle bottiglie del mio olio”. Una storia, una tradizione, ed una qualità, che hanno permesso all’Azienda Agraria Laurenzi di ricevere importanti riconoscimenti internazionali, tanto che una delle sue bottiglie fu esposta al Museo Italo-Americano di New York.

Dal cuore verde d’Italia alla vostra tavola… Dall’Umbria, direttamente a casa vostra, i prodotti genuini e ricchi di sapore di questa bella regione: è la possibilità offerta dall’Azienda Agraria Laurenzi, che, tramite corriere, recapiterà mieli e vini pregiati, quali il Sagrantino o il Grechetto, formaggio, norcineria, lenticchie, farro, cipolle e aglio intrecciati a mano e soprattutto l’Olio Extra Vergine di Oliva, prodotto con sapienti tecniche naturali ed antiche. Per assaporare la cultura di una parte d’Italia e per gustosi, esclusivi e raffinati pacchi regalo. Inoltre l’azienda offre la possibilità di soggiorni e visite guidate dietro prenotazione anticipata.

AZIENDA AGRARIA LAURENZI Via Palestro, 16 06034 Foligno (Perugia) Tel./Fax +39.0742.357417 www.agrarialaurenzi.com Per info e ordini: a.aziendaagrarialaurenzi@tin.it

We export tradition and quality from the heart of Umbria he Azienda Agraria Laurenzi was started in 1716 and still maintains a close tie to its history and land. Initially, it essentially concentrated round the culture of the olive trees, raising animals and a few other products for the exclusive use of the family (like honey, wine, vegetables and home-made bread). Today, the company has associated tradition with the quality of the checks and attention given to every stage of production so that optimal products are obtained with a superior quality while preserving the great attention to the culture behind each product. As Francesco Laurenzi, owner-manager of the company says, “Federico II who, as a child, lived at

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Foligno, opened his hunting trips with a falcon right where my olive trees live and breathe, still known as Montefalco. Dante Alighieri also immortalised my valley in his verses and decided to have the first copy of the Divine Comedy printed in Foligno at the end of the 15th century. An epigraph which is partly reproduced on the bottles of my oil.” A history, a tradition and a quality which have enabled Azienda Agraria Laurenzi to receive important international recognitions, such that one of its bottles was on display at the Italian-American Museum in New York.

From the green heart of Italy to your table… Genuine products, rich in the flavour of this beautiful area can be delivered direct to your home from Umbria. This is the offer of Azienda Agraria Laurenzi which will send honey and prestigious wine, such as the Sagrantino or Grechetto, cheese, pork butchery, lentils, spelt, hand-plaited onions and garlic and, in particular, Extra Virgin Olive Oil produced with knowing natural, antique techniques via carrier. All to taste the culture of part of Italy and for tasty, exclusive, refined gift parcels. In addition, the company offers the opportunity for stays and guided tours booked in advance.


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Grazie alla profonda conoscenza dei mercati esteri e del loro tessuto imprenditoriale, le Camere di Commercio di quest’Area costituiscono degli interlocutori essenziali nel processo di definizione delle strategie di promozione del Made in Italy nel Nord America. A tal scopo, tutti i soggetti, pubblici e privati, devono essere impegnati nel comune intento di favorire una più ampia proiezione internazionale delle imprese italiane e rendere maggiormente competitivo l’intero Sistema Paese.

The Chambers of Commerce of the Area consists of very important interlocutors essential in defining the processes of strategy and promotion of the Made in Italy in North America, owing to their excellent knowledge of foreign markets and entrepreneurial activities within. They supervise public and private initiative, concentrate on mutual support for the international projection of Italian businesses and make the entire Sistema Italia more competitive.


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USA L’INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE GIOVANNI CASTELLANETA

EDITORIALE

Insieme, facciamo crescere il Made in Italy nel mondo

Un ponte per lo sviluppo, tra Piazza Italia e Piazza Affari

MAURO APRILE Direttore èItalia International

Con questo numero, che ospita il di Nome e

doppio Speciale Paese GermaniaGran Bretagna, il nostro programma di quest’anno per l’informazione e la comunicazione di servizio e di ritorno per gli Italiani all’estero “Ci siamo fatti in sei” – che contempla sezioni interamente dedicate per aree geografiche anche nelle rispettive lingue – raggiunge quota 4 con l’inaugurazione della sezione èItalia For Canada. Intanto la sezione èItalia for USA, ormai da due anni capofila e guida della sperimentazione di queste sezioni e di tutta èItalia, ha raggiunto la massa critica e la piena maturità, comprovata anche dall’enorme successo dell’ultimo workshop tenutosi a New York lo scorso luglio, alla presenza di un folto pubblico newyorkese, venuto a tastare il polso del Sistema Paese Italia, completamente rappresentato dalle Istituzioni pubbliche e dalle eccellenze private delle imprese, Agusta Westland in testa. Ma èItalia for USA non è una sezione “statica”, bensì punta anch’essa a crescere. A breve, infatti, questa sezione si allargherà fino a comprendere l’intera area di libero scambio nord-americana (NAFTA), di vitale importanza nello scacchiere dell’interscambio economicoculturale internazionale, e sarà completata quindi con il Messico. Questo grazie sempre alla preziosa collaborazione di Assocamerestero, e quindi delle Camere di Commercio dell’Area Nafta interessate, e del canale diplomatico-consolare della Farnesina. La nostra tesi di fondo – promossa in prima linea dalla sezione èItalia for USA all’interno di un progetto organico di attività editoriale dinamica della Voices Edizioni (web site, agenzia di stampa on line, magazine, libri monografici, dossier, dvd, workshop, mostre, fiere) per risolvere alcuni gap non solo economici, ma innanzitutto di substrato culturale del nostro Sistema Paese e del Made in Italy all’Estero – è sintetizzabile nello slogan dei nostri workshop: “Informare per Competere”. Per diventare di fatto un grande team competitivo sul piano

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li Stati Uniti – con un reddito nazionale di 13.250 miliardi di dollari nel 2006 ed un mercato interno di 300 milioni di persone con reddito medio annuo di 44 mila dollari – sono e restano di gran lunga la principale economia al mondo. L’America viene spesso erroneamente considerata un mercato maturo, ma le importazioni americane dal resto del mondo sono da anni in crescita sostenuta con percentuali a due cifre. L’Italia negli USA sta facendo bene. Nonostante il rincaro dell’Euro sul dollaro, il nostro export nel 2006 è stato di oltre 32 miliardi di dollari con un surplus in nostro favore di 20 miliardi e con una crescita di oltre il 5% sull’anno precedente. Tuttavia, su base relativa il nostro export cresce meno delle importazioni dal resto del mondo e noi riduciamo quindi leggermente la quota di mercato. Questo significa che il mercato americano è molto competitivo, ma anche che noi non siamo al nostro livello potenziale. Per fare un esempio, in un settore legato profondamente alla nostra cultura come l’alimentare, solo il 10% dei prodotti venduti negli Stati Uniti come “italiani” è effettivamente Made in Italy. Uno sviluppo ulteriore del nostro export è quindi possibile ed è anche Agli Americani piace il Made su questo che l’Ambasciata sta lavorando con l’odi creare un ponte per lo sviluppo tra Piazza in Italy: per questo dobbiamo biettivo Italia, qui a Washington, e Piazza Affari a Milano. puntare a farci maggiormente Un margine di miglioramento esiste infine per quanconoscere, e ad allargare to riguarda gli investimenti. Per varie ragioni strute contingenti, gli investimenti nei due sensi reil nostro “campo di attività” turali stano relativamente limitati. Ciò spiega, almeno in parte, perché il flusso di investimenti bilaterali abbia consistenza di poco inferiore ai 26 miliardi di dollari alla fine del 2005, attestando la consistenza dei nostri investimenti all’1,3% del totale degli IDE negli USA. Per puntare a raggiungere il nostro potenziale, dobbiamo “fare sistema”, un’espressione talvolta abusata, ma in cui noi crediamo veramente e che siamo impegnati a realizzare coordinando il lavoro dell’Ambasciata, della rete consolare, della rete ICE, dell’ENIT, delle Camere di Commercio e di tutti gli enti e le associazioni attivi negli Stati Uniti. Oggi noi viviamo nell’era dell’Informazione e, per conseguire l’obiettivo di un’azione coesa e sinergica di tutte le diverse realtà del Sistema Italia presenti in America, l’Ambasciata ha lanciato una azione di capillare “public diplomacy”. L’Immagine dell’Italia è qui molto positiva, ma non sempre accurata. Il nostro Paese è sinonimo di stile e qualità della vita, simboleggiate dalle tre “F”: Ferrari, Food & Fashion. Ma l’Italia è anche una potenza industriale membro del G8 e la prima voce dell’export italiano negli USA, con una quota del 19% sul totale, sono macchinari industriali. Le esportazioni agroalimentari rappresentano il 9%, del totale, mentre i prodotti a tecnologia avanzata si avvicinano al 7%. Con la “public diplomacy” puntiamo quindi a metter meglio a fuoco l’immagine dell’Italia, ma anche a cogliere un aspetto qualificante delle relazioni bilaterali: il crescente interesse americano per i valori espressi dal nostro Paese. L’integrazione degli oltre 16 milioni di Italo-Americani è ormai consacrata dalla nomina di Nancy Pelosi alla terza carica istituzionale degli USA e non è casuale che “Madame Speaker” abbia scelto proprio

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internazionale, occorre innanzitutto costruire e saper mantenere uno spirito di squadra noi tutti insieme, pubblico e privati, lavorando più che sulla cosiddetta immagine del Paese, sulla percezione dell’immagine del Paese, contro cliché e luoghi comuni spesso presenti all’estero. Pertanto, se si vuole mettere in moto virtuosamente la macchina complessa del nostro Sistema Paese in Italia e all’estero, non si può prescindere da una sana informazione. Solo così potremo evitare doppioni, parcellizzazioni e inutili ridondanze proprie di un certo nanismo e di un sistema provinciale, che rischiano di relegarci fuori dal piano dei giochi internazionali. Premessa questa conditio sine qua non, occorre dunque incentivare di Nome e cognome autore lo scambio culturale fra il nostro Paese e gli altri, promuovendo la conoscenza reciproca e il dialogo continuo, la frequentazione assidua e la curiosità, non solo per tentare la cosiddetta “mission impossible” dell’attrazione dei capitali esteri in Italia, ma soprattutto per attrarre realmente – e questo è ancora possibile – il capitale umano, che è condizione necessaria e sufficiente per quello economico. Solo con una base così fortemente consolidata e trasparente può avere come seguito – nel breve, nel medio e nel lungo raggio – una piattaforma di internazionalizzazione dell’Italia. È in questo quadro che si colloca l’iniziativa organico-programmatica di public diplomacy promossa da S.E. l’Ambasciatore Castellaneta e dal suo team (v. Un ponte per lo sviluppo tra Piazza Italia, l’Ambasciata a Washington e Piazza Affari, la Borsa di Milano) per fare sistema, promuovere la lingua italiana, curare l’immagine del Paese e i valori che veicola (65 anni fa, Fiorello La Guardia prendeva la guida di New York, oggi Nancy Pelosi è diventata Madam Speaker, Dana Perino è portavoce del Presidente, mentre il celebre ex sindaco di New York Rudolph Giuliani corre per le Presidenziali). Uno dei corollari di fondo di questo programma di sistema è anche la lotta all’Italian sounding nel settore agroalimentare, così come ci ricorda il nuovo Console Generale di New York Francesco Talò. In questo orizzonte va inteso anche il recente protocollo di intenti firmato dal Presidente del Senato Marini, guidato da S.E. l’Ambasciatore Sardo, con il suo omologo in Canada per incentivare le potenzialità inespresse e promuovere gli scambi culturali soprattutto tra giovani (si veda il progetto Mobile City illustrato dal Segretario Generale Corrado Paina). Al di là delle presenze istituzionali, non minor peso hanno le aziende che tengono alto all’estero il nome dell’Italia. È il caso di Finmeccanica, che dai suoi nuovi uffici di Washington coordina l’attività dei suoi 15 stabilimenti sparsi per l’intero Paese, e consolida l’immagine di un Made in Italy che eccelle anche per alta qualità e competenze d’avanguardia. Infine, sempre in questo numero ospitiamo anche un testo della storica e prestigiosa rivista della NIAF, Ambassador, sul grande e poliedrico italo-americano Jack Valenti (la guerra, la Casa Bianca e Hollywood). Alla NIAF, rinomata fondazione di italo-americani, abbiamo già dedicato in passato diverse interviste e redazionali, con questo testo inauguriamo adesso una partnership anche in vista della nostra distribuzione su Manhattan attraverso il circuito del NY Times.

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The Americans like products Made in Italy: because of this we must focus to make ourselves better known and widen our activities throughout the US

l’Ambasciata per festeggiare la sua elezione la sera prima dell’insediamento. Particolarmente promettenti sono poi le iniziative avviate per promuovere lo studio della lingua e cultura italiana e per organizzare una rete di proficuo contatto tra i circa 10.000 ricercatori italiani negli USA. In questo quadro l’Ambasciata ha ospitato negli ultimi mesi numerose iniziative, che si possono vedere consultando il nostro sito (www.ambwashingtondc.esteri.it). Tra le altre, un seminario di Formazione dei Direttori di Confindustria, ma anche due eventi Ferrari: la presentazione della nuova Fiorano e la Festa per i 60 anni della Casa, celebrata, tra l’altro, con un raduno di ben 80 Ferrari; una sfilata di Versace, un Convegno dell’Industria Farmaceutica, un Seminario dell’Aspen Institute Italia sull’Energia. Sul piano scientifico, l’Ambasciata ha ospitato vari incontri e seminari su temi che vanno dalla Fisica Teorica all’Energia ed Ambiente: dalla presentazione dei Laboratori del Gran Sasso alla riunione dei Docenti italiani di materie umanistiche negli Stati Uniti, per arrivare ad un evento della Conferenza internazionale sulla scienza dei Poli. EDITORIAL n this issue, which hosts the double Country-Special Germany-UK, our programme this year on information and the communications service and back for Italians abroad ‘There are six of us now’ reaches number 4 with the inauguration of the section èItalia for Canada. The idea of the programme is to have sections entirely on geographic areas, including the respective languages. In the meantime, the section èItalia for USA, leader of the sections for the last two years and the guide to experimentation in them and the whole of èItalia, has reached the critical mass and is fully mature, proven once again by the huge success of the last workshop held in New York. The event of last July before a thick crowd of New Yorkers who wanted to check on the Italian country system, had full representation of public bodies and leading private companies, Agusta Westland at the head. But èItalia for USA is not a ‘static’ section as it, too, wants to grow. In the near future, this section will extend to cover the whole free exchange area in North America (NAFTA). This area is of vital importance on the chessboard of international economic-cultural exchange and will, therefore be completed by Mexico. This is also due to the invaluable collaboration of Assocamerestero and, therefore, of the NAFTA Area Chambers of Commerce involved, and the diplomatic-consular channel of the Italian Foreign Office. Our basic idea – promoted in the first place by the section èItalia for USA within a Voices Edizionistaff project of dynamic editorial work (web site, online press agency, magazine, theme books, dossiers, DVDs, workshops, shows and fairs) to stop some gaps which are not just economic but, above all, of a cultural substrate of the Italian country system and Made in Italy abroad. This can be summarised in the slogan of our workshops “Inform to

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THE ADDRESS BY THE AMBASSADOR GIOVANNI CASTELLANETA

A bridge for development, between Piazza Italia and Piazza Affari

he United States – with a national income of $13,250 billion in 2006 and an internal market of 300 million people with an average annual income of $44,000 – are, and has been for a long time, the principle economy of the world. America is often erroneously considered a developed market, but American imports from the rest of the world have been sustaining double digit growth percentages. Italy is doing well in the US. Despite the strength of the Euro against the dollar, our exports in 2006 were more than $32 billion with a surplus in our favour of $20 billion display- billion at the end of 2005, fixing our investing a growth of more than 5% from last year. ments at 1.3% of the total direct foreign inThis aside, relatively speaking, our exports vestments in the United States. grew less than the imports from the rest of the In order to reach our potential, we must world therefore reducing slightly the market engage in “strategic planning”, an expresshare. This means that the American market sion occasionally abused, but one in which is very competitive, but also that we have not we truly believe and are making the effort to reached our potential. To prove my point, in implement by coordinating the work of the a sector tied profoundly to our culture, like Embassy, consulates, the ICE, the ENIT food products, only 20% of food products (Italian National Tourist Board), the Chamsold in the US as “Italian” are actually Made bers of Commerce, and all other entities and in Italy. Further developassociations active in the ment of exports to the US is United States. therefore possible and it is to Today, we live in the Inforthis end that the Embassy is mation Era, so to reach the working with the objective to goal of a cohesive and synercreate a bridge for developgetic effort encompassing ment between Piazza Italia all the different entities of here in Washington and Piazthe Italian System present in za Affari in Milan. America, the Embassy A margin of improvement launched a widespread does exist when one considcampaign of “public diploers investments. For various macy”. Italy’s image here is structural and inadvertent very positive, but not always reasons, investments in both accurate. Our country is directions remain relatively synonymous with style and limited. This explains, at a certain quality of life, symleast in part, why the bilaterbolized by three “Fs”: FerGiovanni Castellaneta, al flow of investments conrari, Food & Fashion. But Ambasciatore d’Italia sisted of little less than $26 Italy is also a dynamic mema Washington

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Let’s work together to increase Made in Italy around the world Compete”. In order to become a great competitive team on an international level, a team spirit must first be built and then maintained by everyone, public and private, by working more on the perception of the country image, rather than on the so-called country image, against the clichés and commonplaces often found abroad. Therefore, if there is a desire to virtuously set the complex mechanism of the Italian country system in motion, at home and abroad, healthy information cannot be put on one side. We can only avoid the duplicates, parcelling out and useless redundancy of a certain dwarfism and provincial system, which risks knocking us out of the international games, in this way. Given this conditio sine qua non, cultural exchange between Italy and other countries must, therefore be incentivated, promoting reciprocal knowledge and continuous dialogue, regular meetings and curiosity, not just to attempt the so-called ‘mission impossible’ of attracting foreign capital to Italy but, above all, to really attract human capital - and this is still possible, but a necessary and sufficient condition is the economic one. A platform of internationalisation of Italy in the short, medium and long-term can only be attained from such a strongly consolidated and transparent base. The organic-programmatic event of public diplomacy promoted by H.E. Ambassador Castellaneta and his team (A bridge for development between Piazza Italia, the Embassy in Washington

ber of the G8 with the largest percentage of our exports to the USA, 19%, made up of industrial machinery. Food exports represent 9% of the total while advanced technology products are close to 7%. With “public diplomacy”we aim, therefore, to promote more accurate images of Italy, but also to survey a defining aspect of bilateral relations; the growing American interest in the very values of our country. The integration of more than 16 million Italian Americans has now been consecrated by the nomination of Nancy Pelosi to the third most powerful position in the USA. It is not incidental that “Madame Speaker” chose the Embassy to celebrate her election the evening before being sworn in. The initiatives under way to promote the study of Italian language and culture are particularly promising, as well as an effort to organize a chain of lucrative contact between 10,000 Italian researchers in the USA. To this effect, the Embassy hosted numerous initiatives in the last few months, which can be reviewed by consulting our website (www.ambwashingtondc.esteri.it). Just to highlight a few: a formation event of the Directors of the Confederation of Italian Industry, but also two events for Ferrari: the presentation of the new “Fiorano” and a party celebrating the company’s 60 years, complete with a showcase of 80 Ferraris; a runway show of Versace; a Pharmaceuticals Industry convention; a conference of the Aspen Institute Italy on Energy. For the scientific field, the Embassy hosted various meetings and conferences on themes which ran the gamut from Physics Theory to Energy and the Environment: from the presentation of the Laboratories of the Gran Sasso to a meeting of the Italian Humanities professors in the United States, and finally an event of the International Conference on polar science.

and the Milan Stock Exchange) operates in this context to give a system, promote Italian, take care of the image of the country and its values (65 years ago, Fiorello La Guardia took the reins of New York, today Nancy Pelosi has become Madam Speaker and Dana Perino is spokesperson of the US President while the famous ex-mayor of New York, Rudolph Giuliani, is running for the Presidency). One of the basic corollaries of this system programme is also the battle against the ‘sounds Italian’ in the food sector, as Francesco Talò, the new Consul General in New York told us. The recent protocol of intention signed by Franco Marini, president of the Upper House (Senato) in Italy, guided by H.E. Ambassador Sardo, and his counterpart in Canada to incentivate unexpressed potential and promote cultural exchanges particularly between young people (see the project Mobile City illustrated by Corrado Paina, the Secretary General) should be seen from this viewpoint. Beyond institutional presence, no less weight should be given to companies holding the name Italy high abroad; for example, Finmeccanica, which co-ordinates the work of its 15 factories distributed throughout the country from its new offices in Washington, consolidating an image of a Made in Italy which also excels for the high quality and avant-garde competence. Lastly, this issue also hosts an article from the historic and esteemed magazine NIAF, Ambassador, on the large polyhedric Italian-American Jack Valenti (the war, the White House and Hollywood). In the past, we dedicated various articles and interviews to the NIAF, the famous foundation of Italian-Americans; we are also inaugurating the partnership once more with this article, also with a view to our distribution in Manhattan through the NY Times circuit.

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DAL CONSOLATO L’ECONOMIA, IL SOCIALE, LA CULTURA; MA ANCHE IL COSTANTE CONFRONTO CON GLI ITALIANI IN

L’orgoglio O di essere italiano negli USA, oggi Parla il nuovo Console Generale d’Italia a New York, Francesco Maria Talò

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rgoglio e senso di responsabilità. Ha ancora senso esprimersi in questi termini senza apparire retorici o banali? Spero di sì, perché questi sono stati i sentimenti che ho provato all’alba del 3 agosto quando ho avvistato la Statua della Libertà arrivando a New York con la Queen Mary II. Ho scelto di compiere il viaggio per mare non solo perché così ho trascorso una piacevole vacanza, ma soprattutto per sottolineare in modo ancora più forte le emozioni che ero sicuro di provare al momento del mio arrivo. Così è stato. Come avveniva per milioni di europei nel secolo scorso, la vista della Statua della Libertà ha provocato forti sensazioni. Va detto che il mio viaggio – ormai inusuale per il trasferimento di un Console Generale – è avvenuto in condizioni ben più confortevoli rispetto alla traversata compiuta nel passato da tanti connazionali, che iniziavano una vita completamente nuova in un mondo nuovo. Per me si trattava, in fondo, solo dell’inizio di una fase della mia vita in una città che già conoscevo. Ma l’emozione è stata comunque intensa. Ho provato orgoglio per l’incarico affidatomi, ma anche per il successo conquistato da tanti Italiani che, ricchi soltanto del loro talento e della loro volontà, hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo degli Stati Uniti in ogni settore. Orgoglio infine di rappresentare un’Italia che a New York è sempre più sinonimo di qualità. Nel giorno del mio arrivo ho voluto subito comunicare a tutto il personale del Consolato Generale questi miei sentimenti, esprimendo l’augurio che sempre di più tutti coloro i quali entrano in contatto con i nostri uffici avvertano l’orgoglio che noi proviamo nell’essere al servizio dello Stato, e quindi della collettività italiana, nella circoscrizione consolare (circa 80.000 cittadini), così come degli interessi comuni alla più ampia comunità italo-americana qui residente (circa 5,5 milioni di persone) e, più in generale, di quanti (e vorremmo fossero sempre più numerosi) sono interessati ai rapporti tra Italia e Stati Uniti in ogni settore. Il Consolato Generale è quindi un centro che si pone al servizio. Per fare questo intendo in primo luogo essere in ascolto delle diverse esigenze esistenti. Già conosco New York, dove ho prestato servizio tra il 1998 e il 2002 presso la Rappresentanza Permanente all’ONU; ma voglio imparare a conoscere le tante diverse caratteristiche di questa città e di una circoscrizione consolare che – credo sia importante ricordarlo – si estende in grandi ed importanti realtà quali gli Stati di New York, del Connecticut e di parte del New Jersey, che non vanno assolutamente posti in secondo piano rispetto alla Grande Mela. Già in Italia, prima di partire, ho avuto incontri sia a Roma che a Milano per prepararmi nel modo migliore all’incarico. Il mese di agosto mi ha consentito di sviluppare un intenso programma di colloqui a New York sia con rappresentanti della collettività italiana, che con quelli delle istituzioni americane. Ho tra l’altro effettuato una visita al New York Stock Exchange, intrattenendomi con il CEO, John Thain, sulle prospettive di collaborazione tra il NYSE e gli operatori italiani. Ho sentito anche il dovere di partecipare al dolore della città per la perdita di due Vigili del Fuoco di origine italiana, Joseph Graffagnino e Robert Beddia, che il 18 agosto hanno sacrificato le loro vite nello spegnimento di un incendio in un palazzo di Ground Zero. In occasione dei loro funerali ho avuto un primo incontro con il Governatore Spitzer e il Sindaco Bloomberg. Ho insomma avuto modo di constatare quanto siano diverse le caratteristiche di un impegno che deve soddisfare le esigenze di una nostra comunità differenziata tra quanti rappresentano la continuità con l’ondata migratoria del secolo scorso, e una

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ITALIA E LA COMUNITÀ ITALO-AMERICANA: QUESTI GLI IMPEGNI PER IL PROSSIMO FUTURO più recente presenza fatta di artisti, uomini d’affari e ricercatori, che si sono anch’essi conquistati l’ammirazione della società americana. Vorrei che il Consolato fosse un punto di riferimento e di raccordo al servizio di tutte le esigenze, riuscendo ad individuare possibilità di contatto e collaborazione tra ambienti diversi, ma legati dal rapporto con l’Italia. Lo stesso vale per l’articolato ventaglio di istituzioni italiane o italo-americane che operano a New York in campo culturale, sociale o economico. Ho già preso contatto con molte tra loro (naturalmente a partire da quelle pubbliche italiane) e credo che la nostra immaginazione possa favorire nuove occasioni di collaborazione. Si tratta insomma di mettere insieme mondi ed interessi differenti, ma in fondo convergenti. Una prima occasione è rappresentata dal mese della cultura italiana, che proporrà a New York una grande varietà di eventi nel corso del prossimo ottobre. Come ho avuto modo di dire in particolare ai

rappresentanti della Camera di Commercio italiana, con i quali ho avuto uno dei miei primi incontri, dobbiamo essere sempre più attivi per rispondere a una domanda di Italia crescente in ogni settore (e – lo sottolineo di nuovo – non solo nella città di New York, ma anche nel resto del territorio) e per suscitare un interesse ancora maggiore. La grande sfida è di riuscire a farlo nella consapevolezza di vivere in tempi di risorse limitate. Per questo faccio appello alla capacità di coordinamento, all’immaginazione e anche alla ricerca di una sempre più efficace sinergia tra pubblico e privato. Ritengo, infatti, che gli importanti progressi realizzati negli ultimi anni con frequenti occasioni di sponsorizzazioni e iniziative comuni, che dall’economia si sono estese alla cultura, debbano spingerci ad impegnarci ancora di più in questa direzione. In fondo siamo ancora lontani dai livelli di coinvolgimento attraverso il fundraising, che negli Stati Uniti ha raggiunto dimensioni colossali

e un grado di preparazione scientifico. C’è quindi molto da imparare dal Paese che ci ospita. L’obiettivo è di favorire una sistematica ed efficace azione attraverso l’impegno congiunto dettato non solo e non tanto da considerazioni di amicizia e generosità (che pure rimangono fondamentali) quanto da un consapevole disegno di essere parte di progetti win win, che vedano accomunati il pubblico e il privato, il mondo dell’economia e quello della cultura e dell’impegno sociale. Orgoglio, senso di responsabilità, coinvolgimento. Queste mie prime riflessioni a New York sono necessariamente ancora generiche ed ispirate da principi generali. Ciò che può contribuire in modo determinante al loro sviluppo operativo è la capacità di raggiungere i destinatari del nostro servizio e di coinvolgerli nelle responsabilità che orgogliosamente il Consolato Generale ricopre. Per questo è cruciale la capacità di comunicare grazie al contributo di mezzi d’informazione come èItalia.

ECONOMY, SOCIAL ISSUES AND CULTURE, BUT ALSO A CONTINUOUS COMPARISON WITH ITALIANS IN ITALY AND THE ITALIAN-AMERICAN COMMUNITY: THESE ARE MY FUTURE ENGAGEMENTS

The pride of being Italian in the USA today The newly appointed Consul General of Italy in New York, Mr. Francesco Maria Talò speaks ride and responsibility. Does it still make sense to use these words without seeming rhetorical and obvious? I hope it does, because these were my feelings at dawn on the 3rd of August, when I saw the Statue of Liberty when I arrived in New York on the Queen Mary II. I decided to travel by sea for two reasons: first it was a pleasant holiday, but above all I wanted to emphasize the emotions I was sure I would experience on my arrival. And so it was, just like millions of Europeans in the past century. The sight of the Statue of Liberty provoked very strong feelings. I have to admit that my journey – which is quite unusual for the transfer of a Consul General – took place under much more comfortable conditions than the crossing made by many fellow countrymen in the past, who started a new life in the New World. For me, it was just the beginning of a new phase in my life in a city that I already knew; nevertheless I felt a very intense emotion. I am proud of my appointment, but also of the success that many Italians conquered with only their talent and will power, contributing decisively to the development of the USA in every field. Finally, I am proud to represent Italy in New York, a country which is becoming more and more a synonym of quality. On the day of my arrival I immediately wanted to communicate my feelings to the entire staff of the Consulate General, and I expressed the wish that everyone who gets in touch with our offices should feel our pride in working for the State and for the Italian community in the consular district (about 80,000 citizens) and also in the interests of a larger ItalianAmerican community which resides here (about 5.5 million people), and, in general, in the interests of those who are interested in the relationship between Italy and the United States in every field (and we wish that number to increase). The Consulate General is at the service of the people. In order to do this, I intend to pay particular attention to all the different realities. I already know New York, where I worked for the UN at the Permanent Representation from 1998 to 2002, but I want to learn more about the many different characteristics of this city and this consular district. I think that we must not forget that this consular district extends to vast and important realities such as the States of New York, Connecticut and part of New Jersey, which must not be considered less important than the Big Apple. Before leaving Italy, I took part in meetings in Rome and Milan to prepare to carry out my assignment in the best possible way. In August I had an intense program of meetings with representatives both of the Italian community and of the American institutions in New York. Among other things, I visited the New York Stock Exchange and I spoke with CEO John Thain about the possible collaboration between the NYSE and Italian operators. I felt the need to share the city’s grief for the loss of two firemen of Italian origin, Joseph Graffagnino and Robert Beddia, who gave their lives to

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put out a fire in a building at Ground Zero. At their funeral I had a first meeting with Governor Spitzer and Mayor Bloomberg. On the whole, I have had the possibility to see the different features of a job whose aim is to meet the requirements of our community, which is made up of people who represent a continuity with the migratory movement of the past century and a more recent presence of immigrants, mostly artists, businessmen and researchers who have succeeded in attaining admiration by the American society. I wish that the Consulate could become a common frame to meet all the requirements, finding possibilities of contact and collaboration in the different fields that share a relationship with Italy. I also wish that the same could happen for the many Italian and Italian-American institutions that work in the cultural, social or economical sector in New York. I have already contacted some of them (I naturally started with the public Italian institutions), and I think that our imagination will help us to create new possibilities of collaboration. Our task is to put together different realities and interests which are convergent after all. The first opportunity presents itself in the month of October in New York, which is dedicated to Italian culture and offers a wide variety of events. As I told the representatives of the Italian Chamber of Commerce during one of my first meetings, we should be more and more active to satisfy the increasing “demand for Italy”, which is growing in every sector (and not only in the city of New York, but in the rest of the district too), and to arouse more and more interest. The greatest challenge is to succeed in doing it with the awareness of having limited resources at our disposal. This is the reason why I appeal to the coordinative and imaginative skills and I wish an effective synergy between the public and the private sectors. In fact, I believe that the important progress that has been made in recent years thanks to sponsorships and common initiatives – which extended from economy to culture – should spur us on to push our efforts in this direction. We are still far from the participation accomplished by the fundraising campaigns that have reached huge proportions and a very high scientific level in the United States, this means that we have a lot of things to learn from our host country. Our aim is to promote an effective and continuous effort, which should be motivated not only by a sense of friendship and generosity (which are always our basic values), but by the awareness of taking part in win-win projects that are the result of collaboration that involves the public and private sectors, economy, culture and social issues. Pride, responsibility and commitment. My first considerations in New York still have a general character and are influenced by common principles; what could help them in becoming reality is the possibility to reach the recipients of our services and to involve them in the responsibility of the Consul General, who proudly carries out his duty. For this reason, communication through the media, such as èItalia, is an essential contribution to our aim.

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IN PROGRAMMA, ANCHE UN INCONTRO CON LAURA BUSH

L’AmCham a Washington per l’annuale Gala NIAF Questa la prossima, importante, missione, che vedrà impegnata la Camera Americana di Milano. Catalfamo: “Intendiamo rafforzare le connection con gli Stati Uniti in ogni senso: commerciale, istituzionale e culturale” di Mauro Aprile

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on il rinnovamento al vertice dello scorso anno, AmCham sta promuovendo nuove iniziative e, a tal scopo, ha arricchito il proprio calendario di progetti ed eventi, così come sta lavorando all’organizzazione di nuove missioni negli Stati Uniti, ritenute importanti occasioni per mettere in contatto diretto aziende ed istituzioni delle due sponde dell’Atlantico. La prossima missione promossa dall’AmCham ha però un rilievo particolare. Non soltanto perché vi partecipano autorità italiane di primo piano, ma anche per il fatto che include la partecipazione ad uno dei gala di maggior prestigio negli Stati Uniti: quello organizzato dalla National Italian American Foundation (NIAF). All’annuale Cena di Gala, promossa dalla NIAF per il prossimo 13 ottobre a Washington, saranno infatti presenti oltre 3000 invitati, e, in tale occasione, non poteva mancare una delegazione dell’American Chamber of Commerce in Italy, accompagnata da un pool di imprenditori italiani del settore aereospaziale e da alcune autorità di rilievo, fra cui il Presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e il sindaco di Milano Letizia Moratti. Una delegazione prestigiosa che, oltre a presenziare all’annuale Convention della Fondazione italo-americana, incontrerà in

un pranzo esclusivo anche Laura Bush. Obiettivo dell’incontro è affrontare, in una cornice rilassata e informale, temi di rilievo quali le opportunità di collaborazione fra Italia e Stati Uniti, e l’esigenza di far fronte comune dinanzi alle sfide sempre più pressanti della globalizzazione. “Nell’ultimo anno questo tipo di missioni – ha tenuto a sottolineare Paolo Catalfamo, Amministratore Delegato di AmCham in Italia – hanno ricoperto un’im-

La First Lady Laura Bush

portanza strategica nelle relazioni tra la Camera e gli Stati Uniti. È nostra intenzione organizzare tipologie di missioni diverse mirate a temi specifici e, come è già accaduto in passato, ritagliate anche sulle esigenze dei settori che ce lo richiedono. Intendiamo rafforzare le connection con gli Stati Uniti in ogni senso: commerciale, istituzionale e culturale”. Ogni missione costituisce quindi anche un’opportunità per conoscere direttamente le istituzioni in loco, come in questo caso la US Chamber di Washington, e per visitare gli uffici centrali, avendo così l’occasione di incontrarne il Presidente Gary Litman e di venire a conoscenza dei progetti organizzati sul fronte americano. Nell’anno che precede le elezioni presidenziali, questo tipo di missioni si propone anche di “tastare il polso” della situazione politica, in modo da comprendere meglio le dinamiche di quanto sta accadendo negli Stati Uniti. Un obiettivo senza dubbio ambizioso, ma che, per il peso che ricopre, potrebbe diventare una delle finalità dell’operato quotidiano della Camera. Proprio per questo, l’AmCham sta già ipotizzando la fattibilità di un osservatorio sull’evoluzione delle elezioni politiche e sull’impatto che queste avranno sulle relazioni commerciali fra i nostri due Paesi.

MEETING WITH LAURA BUSH ON THE AGENDA

AmCham in Washington for the Annual NIAF Gala ground in light of ever pressing challenges of globalisation. ith the renewal at the summit last year, AmCham is promoting new “This type of mission, in the past year – Managing Director of AmCham, initiatives and with this in mind has enriched its calendar in projects Paolo Catalfamo underlines – has taken on renewed strategic importance in and events such as the working at the organisation on new missions the relations between the Chamber and the United States. Our intention is to in the United States which are considered important occasions to directly put organize different types of missions aimed at specific topics as has been done businesses and institutions from both sides of the Atlantic in touch. in the past, tailor made for the needs of the areas in quesThe next mission promoted by AmCham is of particution. We plan on strengthening our connection with the lar importance not only because first rate Italian authoriThis is the next, important ties will participate but also for the fact that they will take mission the AmCham in Milan United States in every way: commercial, institutional, commercial and cultural”. part in one of the most prestigious galas of the United will be involved in. Each mission becomes a chance to therefore to get to States: the one organised by the National Italian AmeriCatalfamo: “We plan on can Foundation (NIAF). There will be over 3000 invited strengthening our connection know the institutions directly in the same place, as in the guests at the Annual Gala Dinner, promoted by NIAF on with the United States in every case of the US chamber of Washington, and to visit the main offices. That’s how the meeting with President Gary the 13th of October in Washington. For such an occasion, sense: commercial, Litman was made possible and how knowing about proja delegation of American Chamber of Commerce in Italy institutional and cultural” ects organised on the American front came about. will be present, accompanied by a pool of Italian entreIn the year before the presidential elections these types preneurs from the aerospace sector and various, illustriof missions allow for a sort of “feeling the pulse” of the political situation as a ous authorities such as President of the Abruzzo Region, Ottaviano Del Turco way of better understanding the dynamics of what’s happening in the United and Mayor of Milan, Letizia Moratti. States. Quite an ambitious objective no doubt, which could very well become Beyond putting in an appearance at the Annual Italian-American Foundaone of the Chamber’s principal aims in daily operations, seeing the importance tion Convention, the prestigious delegation will also meet for an exclusive it signifies. For this reason, AmCham is already hypothesising about the fealunch with Laura Bush. The objective of the meeting, which will be informal sibility of an observation post in order to follow the political elections and the and relaxing, is to take a look at important issues such as collaboration opimpact that this will have on commercial relations between our countries. portunities between the United States and Italy and to discover common

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IMPORTANTI COMMESSE, TRA CUI QUELLE PER LA CASA BIANCA, E 15 STABILIMENTI IN 12 STATI

Negli USA, successo tutto italiano Tecnologie avanzate e competenze d’avanguardia. Finmeccanica diventa sinonimo di Italian Style

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alle finestre del 1625 di I Street si vedono la Casa Bianca e il monumento a George Washington. Siamo nella Capitale degli USA, nei nuovi uffici di Finmeccanica, il grande gruppo tecnologico-industriale italiano che tanti successi sta riscuotendo nel Paese. “Gli Stati Uniti rappresentano il mercato con il budget della difesa più ampio al mondo”, spiega Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e AD del Gruppo. “Le commesse che Finmeccanica si è aggiudicata negli ultimi anni, come quella per l’elicottero presidenziale nel 2005 e, ultima in ordine di tempo, quella per la fornitura iniziale di 78 velivoli da trasporto tattico C-27J, e una previsione complessiva di 207 velivoli in 10 anni, dimostrano la bontà della nostra strategia di espansione internazionale avviata nel 2002 e con la quale si è deciso di puntare con forza su questo mercato”. Proprio per supportare la penetrazione in questa area e per raggiungere quel grado di “americanizzazione” tale da consentire la partecipazione alle gare emesse dal Pentagono, negli anni più recenti la presenza di Finmeccanica negli Stati Uniti si è allargata fino a contare 15 stabilimenti in 12 Stati, ed oltre 1500 addetti. I nuovi uffici del Gruppo sono progettati in modo tale da “unificare” tutte le aziende di Finmeccanica che operano negli USA in un unico luogo fisico. Come osserva il Direttore Generale Giorgio Zappa, “il successo di Alenia Aeronautica con il C-27J non deve far dimenticare le numerose altre opportunità che Finmeccanica persegue negli Stati Uniti con AgustaWestland, le aziende del gruppo Selex, Elsag che già fornisce il sofisticato sistema per la lettura delle targhe automobilistiche ad oltre 130 dipartimenti di polizia locale e statale, OtoMelara, AnsaldoBreda ed Ansaldo STS. I successi ottenuti rinnovano le sfide a misurarsi con le richieste di un cliente esigente come il Pentagono”. Lo status di eccellenza tecnologica di Finmeccanica è riconosciuto e testimoniato dalle diverse collaborazioni che le Pier Francesco Guarguaglini aziende del gruppo hanno in essere con i grandi player della difesa americani: dalla partnership in campo elicotteristico con Lockheed Martin per la realizzazione dell’elicottero presidenziale US101, alla cooperazione con L-3 e Boeing per la realizzazione del C-27J, e con Boeing e Vought per il programma dell’aereo commerciale Boeing 787 Dreamliner, il più grande successo commerciale nella storia dell’aeronautica. Troppo spesso l’immagine dell’Italia nel mondo non è associata alle grandi capacità ed ai progetti tecnologicamente avanzati; proprio per questa ragione i successi di Finmeccanica assumono un valore ancora maggiore: una nuova frontiera del Made in Italy fatta di materiali compositi, competenze d’avanguardia ed internazionalizzazione. Il management di Finmeccanica, perfettamente cosciente del ruolo del Gruppo quale promotore dell’Italian Style nel mondo ed orgoglioso di rappresentare l’eccellenza italiana in un settore così difficile e ad altissima competizione, non perde occasione per promuovere iniziative legate all’estro italiano negli Stati Uniti. Particolarmente riuscito nello scorso mese di dicembre l’evento “Share the Perspective of Genius”, che per la prima volta ha portato negli Stati Uniti il bozzetto originale dell’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci. Un connubio, quello tra Finmeccanica e la grande tradizione culturale italiana, proseguito nel gennaio 2007 con la serie di concerti americani della Symphonica Toscanini, in occasione del 50°anniversario della morte del maestro parmense che nel corso della sua carriera ha conquistato il pubblico americano con il suo mix di perfezione tecnica e stile italiano. Finmeccanica si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel mercato della difesa statunitense: i top manager italiani e le aziende del gruppo godono di notevole considerazione nell’establishment politico e militare a stelle e strisce. I successi fin qui ottenuti soddisfano, ma tra il quartier generale di Roma e la sede americana del gruppo si elaborano già le strategie del futuro: nuove alleanze, nuovi prodotti, nuovi materiali per nuovi successi in nome dell’alta tecnologia… italiana!

IMPORTANT ORDERS, SUCH AS THOSE FOR THE WHITE HOUSE, AND 15 PLANTS IN 12 STATES

An Italian success in the USA rom the windows of 1625 in I Street you can see the White House and the monument to George Washington. We are in the capital city of the USA, in the new branch offices of Finmeccanica, a large Italian technological and industrial group that is having a run of successes in this Country. “The US market allocates the largest defense budget in the world”, explains Pier Francesco Guarguaglini, Chairman and CEO of the company. “The job orders assigned to Finmeccanica in recent years such as the presidential helicopter in 2005, and more recently the initial supply of 78 C-27J tactical-transport aircraft with an overall sales planning of 207 aircraft in 10 years, bear witness to the validity of the business strategy that we started in 2002. We have succeeded in establishing ourselves in the international market and we decided to use this business strategy also for the US market”. In order to better promote their products and reach the level of “Americanization” required to submit the tenders to the Pentagon, Finmeccanica has reinforced its presence in the US and has established 15 plants in 12 States, employing more than 1500 people. The new premises of the company have been designed to unify all the branch offices of Finmeccanica in the US in a single place. According to the General Director Giorgio Zappa “the success of Alenia Aeronautica with the C27J should not overshadow the large number of opportunities offered by the US with other companies, such as AgustaWestland, the Selex group, Elsag – which has supplied a sophisticated system for speed traps to more than 130 state and local police departments – OtoMelara, AnsaldoBreda and Ansaldo STS. The achieved successes spur us on to test our competence with a demanding customer like the Pentagon”. The technological leadership of Finmeccanica has been acknowledged and is proven by the several collaborations between the companies of our group and the great American players of the Defense: from our partnership with Lockheed Martin for the realization of the presidential helicopter US101, to the cooperation with L-3 and Boeing for the C-27J, and with Boeing and Vought for the project of the Boeing 787 Dreamliner, the largest commercial success in the history of aviation. Too often the image of Italy in the world is not associated with excellent skills and cutting-edge technological projects; considering this fact, Finmeccanica’s results should take even more value, striving to a new challenge for a Made in Italy made up of technological materials, up to date know-how and internationalization. Finmeccanica’s management is perfectly aware of the group’s role as a promoter of the Italian Style in the world and is proud to represent the Italian excellence in such a complex and highly competitive field, this is the reason why they promote initiatives that show Italian creativity in the United States. Last December, the exhibition “Share the perspective of Genius” brought for the fist time the original study of the famous painting The Adoration of the Kings by Leonardo Da Vinci to the US. The interest of Finmeccanica for the great Italian cultural tradition continued in January 2007 with a series of concerts in the US by the Symphonica Toscanini orchestra, on the occasion of the 50th anniversary of the death of the great Maestro from Parma who won over his American audience with his mix of technical perfection and Italian style. Finmeccanica is becoming a leading group in the American defense market, and Italian top managers and the group’s companies are esteemed by the American political and military establishment. The achieved results are satisfactory, but the headquarters in Rome and the branch offices in the US are working at new strategies for the future with new partnerships, new products and new materials for new successes in the field of high technology… Made in Italy of course!

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A. KENNETH CIONGOLI: “LA NIAF HA PERSO UN GRANDE AMICO”

Ricordando Jack Valenti di Monica Soladay

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l 22 febbraio due aspetti importanti della vita di Jack Valenti si sono incontrati: i suoi 38 anni a capo della Motion Picture Association of America (MPAA) e le sue radici italoamericane. Presso l’American Film Institute di Los Angeles è stata organizzata una cerimonia in onore di Jack Valenti, membro fondatore della National Italian American Foundation (NIAF), presente nel consiglio d’amministrazione per oltre vent’anni e premiato nel 1999 con un riconoscimento speciale per il suo servizio alla collettività. Nel corso dell’emozionante cerimonia, organizzata dalla NIAF e svoltasi presso la biblioteca Luis B. Mayer, l’attore Kirk Douglas ha presentato l’inaugurazione di un busto in onore di Valenti, suo intimo amico. Probabilmente è stato l’ultimo grande evento per Valenti. Alcune settimane più tardi, Valenti è stato colpito da ictus e ricoverato presso il Johns Hopkins Hospital di Baltimora. Il suo stato di salute è peggiorato, e il 24 aprile è stato dimesso per fare ritorno a casa. È deceduto due giorni dopo a causa di complicazioni derivate dall’ictus, circondato dagli amici, dalla famiglia e dall’amatissima moglie Mary Margaret. Tre settimane dopo la sua scomparsa, la Harmony Books ha pubblicato la sua ultima testimonianza, “This Time, This Place: My life in War, the White House and Hollywood”, nella quale Valenti racconta la sua vita sulla scena mondiale con una prospettiva molto personale. Questo libro conferma quanto le persone più vicine a lui – tra cui Douglas – sanno da tempo: era un lavoratore instancabile, un amico leale, un italo-americano fiero e un fedele patriota. “Jack sarà sempre ricordato come un americano straordinario”, ha affermato Douglas, rimarcando che Valenti prestò servizio nell’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale

e svolse l’incarico di consigliere del Presidente Lyndon B. Johnson. “Con una carriera militare, una carriera politica e la sua carriera nel settore cinematografico, Jack sarà ricordato dal mondo intero. Non si poteva fare a meno di amarlo”. L’attrice Sophia Loren, che nel corso degli anni ha partecipato a molti eventi della NIAF con Valenti, ha voluto sottolineare come il suo lavoro per la MPAA non sia andato a beneficio soltanto dell’industria cinematografica americana. “Possedeva un istinto speciale nello scegliere le cose giuste per il mercato americano”, ha detto l’attrice. “È stato un personaggio davvero eccezionale per il cinema italiano e per il cinema internazionale”. In seguito al suo ritiro dopo 38 anni a capo della MPAA, Valenti ha intrapreso un fitto programma di impegni pubblici, lavorando come consulente per la MPAA sul sistema di classificazione dei film e come presidente dell’associazione umanitaria Friends of the Glo-

Il membro fondatore della NIAF lascia una testimonianza di dedizione e duro lavoro bal Fight Against AIDS, Tuberculosis and Malaria. “Lasciare un incarico non significa andare in pensione”, ha scritto Valenti in “This Time, This Place”. E questo è stato sicuramente il suo caso. Valenti ha continuato anche a lavorare per la NIAF, promuovendo la Fondazione presso l’élite di Hollywood e Washington. Valenti ha inoltre patrocinato i festeggiamenti annuali della NIAF, da cui quest’anno verrà ricordato, svolgendo spesso l’incarico di cerimoniere. “La NIAF ha perso un grande amico con la scomparsa di Jack Valenti”, ha commentato A. Kenneth Ciongoli, Presidente della NIAF. Articolo pubblicato nel numero dell’estate 2007 della rivista “Ambassador”, pubblicazione trimestrale della NIAF.

A. KENNETH CIONGOLI: “NIAF HAS LOST A GREAT FRIEND”

Remembering Jack Valenti

n February 22, two important aspects of Jack Valenti’s life – his 38 years as head of the Motion Picture Association of America (MPAA) and his ItalianFounding member of NIAF left legacy of service and hard worK American heritage – converged. A ceremony at the American Film Institute in Los Angeles honored Valenti, a founding member of the National Italian American Foundation (NIAF) who served on its Board of Directors more than 20 years and had been recognized in 1999 with a NIAF Special Achievement Award in Public Service. Organized by NIAF and held at the Institute’s Louis B. Mayer Library, the emotional event included the unveiling of a bust in Valenti’s honor, presented by his close friend actor Kirk Douglas. It may have been Valenti’s last prominent event. Weeks later, Valenti suffered a stroke and received treatment at Johns Hopkins Hospital in Baltimore, Md. His health worsened and on April 24, he was released from the hospital to return home. He died two days later, surrounded by friends, family, and his beloved wife Mary Margaret, of complications related to the stroke. Three weeks after his death, Valenti’s newest memoir, “This Time, This Place: My Life in War, the White House, and Hollywood,” was released by Harmony Books, providing an intimate look at his time on the world stage, in his own words. It confirms what those closest to him, including Douglas, have long known – that

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he was a tireless worker, a loyal friend, a proud Italian American, and a staunch patriot. “Jack will always be remembered as a very remarkable American,” Douglas said, noting that Valenti’s career also included military service during World War II and public service as an advisor to President Lyndon B. Johnson. “With a military career, a political career, and his career in motion picture affairs, Jack will be remembered on the world stage. You couldn’t help but love him.” Actress Sophia Loren, who attended many NIAF events with Valenti over the years, was quick to point out that his work for the MPAA benefited far more than the American film industry. “He had this instinct in choosing the right things for the American market,” she said. “He was a great, great person for Italian cinema and for the international cinema.” After stepping down from 38 years as head of the MPAA, Valenti assumed a frenetic schedule of speaking engagements, work as a consultant to the MPAA on its ratings system, and president of Friends of the Global Fight Against AIDS, Tuberculosis and Malaria. “Stepping down is not retirement,” wrote Valenti in “This Time, This Place” and that certainly was the case. He also continued his work for NIAF, continuing to promote the Foundation to the elite of Hollywood and Washington, D.C. Valenti supported NIAF’s annual anniversary gala, which this year will honor his memory, and often served as its master of ceremonies. “NIAF has lost a great friend in Jack Valenti,” said NIAF Chairman Dr. A. Kenneth Ciongoli. This article was originally published in the Summer 2007 issue of Ambassador magazine, a quarterly publication of the National Italian American Foundation (NIAF).


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A COLLOQUIO CON IL CREATORE DEL WICC, BISNIPOTE DEL CELEBRE GENEROSO POPE

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Così, da oltre un secolo, promuoviamo l’Italia negli USA di Lucy Tattoli

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ono passati sessant’anni da quel 1947, allorché Generoso Pope – tipico rappresentante dei coraggiosi italiani che hanno trovato benessere e indipendenza economica, pur tra privazioni e difficoltà di ogni genere, dall’altra parte dell’Oceano – creò la Generoso Pope Foundation. Già editore de “Il Progresso Italo-Americano”, giornale voluto affinché i suoi connazionali potessero essere informati nella loro lingua di quanto accadeva nel mondo, Generoso Pope aveva intuito che era dovere di un leader di una comunità come quella italiana in America aiutare, assistere e promuovere tutto quanto i suoi connazionali avevano portato negli Stati Uniti. Di tutto ciò, parliamo oggi con il suo bisnipote, David Pope, presidente della Fondazione creata dal bisnonno, che ha dato vita a Tuckahoe, New York, al Westchester Italian Cultural Center (www.wiccny.org ), al fine di preservare e diffondere la storia e la cultura italiana per le future generazioni. Al suo bisnonno si deve la pubblicazione de “Il Progresso”, quotidiano pubblicato per oltre un secolo, e divenuto la fonte di informazione politico-sociale e culturale per milioni di immigranti italiani. Ce ne vuole parlare? Mio bisnonno aveva capito che la comunità italo-americana aveva bisogno di ricevere le notizie dalla prospettiva di un immigrato. Questa intuizione gli diede la possibilità di

rendere unito il voto degli Italiani, ottenendo così la David Pope prosegue forza e il potere necessari per aiutare i nostri connal’opera di suo bisnonno, zionali stabiliti negli Usa ad avere successo. Era orgoglioso nello stesso tempo di essere italiano, ma an- e mantiene viva l’eredità che di essere italo-americano. In occasione della Seitaliana Oltreoceano conda Guerra Mondiale, lo stesso Presidente gli chiese di aiutare lo sforzo bellico attraverso i suoi giornali e le sue radio. Egli riuscì così a raccogliere dalla comunità oltre 400 milioni di dollari, necessari per finanziare l’intervento militare; e fu il voto unitario degli Italiani ad aiutare l’elezione del presidente Roosevelt. Recentemente è stato inaugurato dalla Fondazione il Centro Culturale Italiano di Westchester, un progetto ambizioso. Con quale scopo? Semplice a dirsi. Preservare, promuovere e celebrare l’eredità della cultura italiana classica e contemporanea, incoraggiando l’apprezzamento della lingua, delle arti, della letteratura, della storia e del commercio italiani attraverso programmi educativi, mostre ed eventi. La WICC offre una serie di programmi, dall’insegnamento della lingua a quello dedicato all’enogastronomia, ma anche eventi artistici e musicali, lezioni di vario tipo, proiezioni di film, e tanto altro. Altri programmi che promuovono l’immagine e la cultura italiane? Sia la Fondazione che il Centro Culturale hanno un ruolo primario nelle manifestazioni del Columbus day, della cui parata sulla Quinta Avenue sono co-sponsors. Inoltre collaborano con le organizzazioni italo-americane, con educatori italiani e istituzioni governative per realizzare cerimonie, pubblicazioni ed eventi al fine di celebrare il mese dedicato all’ Italian Heritage nella Contea di Westchester. Inoltre sponsorizzano le parate del Columbus Day a Tuckahoe e a Eastchester.

AN INTERVIEW WITH THE CREATOR OF WICC, GREAT-GRANDSON OF THE FAMOUS GENEROSO POPE

From over a century, promoting Italy worldwide ixty years have passed since 1947, when Generoso Pope – a typical representative of the brave Italians who found wealth and economic independence, although through privation and difficulties of all kinds, on the other side of the Ocean – created the Generoso Pope Foundation. Former editor of “Il Progresso Italo-Americano”, a newspaper he wanted so that his fellow countrymen could be informed about what was happening in the world in their own language, Generoso Pope understood that it was the duty of the leader of a community like the Italian one in America to help, aid and promote all that his fellow countrymen had taken to the United States. We are talking about all this today with his great-grandson David Pope, president of the Foundation created by his great-grandfather, and started of the Westchester Italian Cultural Centre (www.wiccny.org) in Tuckahoe, New York with the aim of preserving and spreading Italian history and culture for future generations. Your great-grandfather was responsible for the publication of “Il Progresso”, a daily newspaper published for more than 100 years, and which has become the source of political-social and cultural information for millions of Italian immigrants. Would you like to add something? My great-grandfather understood that the Italian-American community needed to receive news from the perspective of an immigrant. This intuition gave him the possibility to unite the vote of the Italians, thus obtaining the force and the power necessary to help our fellow countrymen settled in the USA to success. At the same time, he was proud to be Italian and also Italian-American. At the time of the Second World War, the US President asked him to help the war effort through his newspapers and radios. In this way, he succeeded in collecting more than US$ 400 million from the community, needed for financing the military operation; and it was the united vote of the Italians which helped the election of President Roosevelt. The Westchester Italian Cultural Centre, an ambitious project, has recently been inaugurated by the Foundation. What is its purpose? It’s easy to answer. Preserve, promote and celebrate the heredity of classic and contemporary Italian culture, encouraging appreciation of the Italian language, arts, literature, history and commerce through educational programmes, shows and events. WICC offers a series of programmes, from teaching the language to those dedicated to wine and food, but also artistic and musical events, lessons of various types, projections of films, and much more. Other programmes promoting the image of Italy and Italian culture? Both the Foundation and the Cultural Centre play a primary role in the shows for Columbus Day, and are co-sponsors of the parade on Fifth Avenue. In addition, they collaborate with Italian-American organisations, Italian educators and government institutions in creating ceremonies, publications and events aimed at celebrating the month dedicated to the Italian Heritage in the Westchester county. They also sponsor the Columbus Day parades in Tuckahoe and Eastchester.

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UN AUTUNNO ALL’INSEGNA DI CINEMA, LETTERATURA E TANTI ALTRI APPUNTAMENTI

A NY, un mare di Italianità Due i grandi eventi: la settimana della lingua italiana, e quella dedicata alla fiction Rai di Claudio Angelini, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York A RICH AUTUMN OF EVENT, WITH MOVIES, LITERATURE AND MUCH MORE Una scena del film “La leggenda del pianista sull’oceano”

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inema, letteratura e non solo, per l’autunno dell’Istituto Italiano di Cultura di New York! Uno dei primi appuntamenti è con Giuseppe Garibaldi cui dedicheremo, a metà settembre, una mostra di cimeli, armi, bandiere ed uniformi, all’interno della nostra sede a Park Avenue. Un po’ prima il Cooper-Hewitt National Design Museum ospiterà una mostra con opere di Giovanni Battista Piranesi, “designer” e architetto geniale e visionario. La moda sarà offerta in cortese visione dalla Regione Campania. La musica giungerà a folate: classica con la Filarmonica della Scala, leggera con gli stornellatori partenopei che daranno vita alla performance “Dionysus”. Ma veniamo alle due settimane che rappresenteranno il “clou” del nostro Istituto. La prima sarà dedicata al meglio della fiction RAI, e coinvolgerà le maggiori istituzioni accademiche di New York: sono infatti previste proiezioni non solo presso l’IIC, ma anche alla New York University, alla Columbia University e alla Cuny. Vittorio Storaro terrà poi una lezione sulla luce e il cinema agli studenti della Columbia. Durerà un mese l’altra Settimana, quella della lingua italiana, che comprenderà eventi legati alla letteratura, alla musica, al giornalismo politico, culturale ed economico, al cinema e alle arti visive. Le iniziative previste comprendono un anticipo internazionale di altissimo livello il 5 ottobre con il premio Nobel per la letteratura Derek Walcott che leggerà testi dedicati al mare e alla cultura italiana. La settimana vera e propria si inaugurerà il 22 ottobre con una lettura di racconti, lettere, poesie legati al tema del mare, in collaborazione con il dipartimento culturale della Confederazione Elvetica e delle cattedre di Italiano del Graduate Center e di Columbia. Il cinema sarà presente con la proiezione di un film di grande impatto – presumibilmente “La leggenda del pianista sull’oceano” il 23 ottobre. La giornata del 24 prevede un concerto incentrato sulle canzoni dedicate al mare dai maggiori cantautori italiani, in due versioni – la prima riservata ai bambini che studiano italiano nei corsi dello IACE, la seconda per il pubblico dell’Istituto. Il 25 ottobre vivrà del progetto multimediale “La lingua del mare – il mare della lingua”, allestito dall’artista Marco Rotelli, con installazioni di pannelli comprendenti testi scritti per l’occasione da Zanzotto, Sanguineti e Pivano, video inediti di Sanguineti sul mare in Dante, di Fernanda Pivano sul mare nella letteratura anglo-americana e in quella italiana, e di Bagigalupo su Ezra Pound e il mare italiano. Il 26 ottobre alcuni tra i più noti giornalisti italiani interverranno sul tema “I mari della storia, della politica, e dell’economia”. Tra gli invitati: Mauro Mazza, Pino Buongiorno, Ennio Chiodi, Antonio Caprarica, Gianni Riotta e Piero Di Pasquale. Lunedì 29 ottobre sarà la volta della presentazione del libro di Gian Antonio Stella “La casta”, mentre il 30 ottobre verrà realizzata la IV edizione dell’iniziativa “New European literatures”. L’autore presentato quest’anno per l’Italia è Alessandro Piperno, di cui esce la traduzione del romanzo “Con le peggiori intenzioni”. Per il 2 novembre è prevista una tavola rotonda dal titolo “Il mare delle terze pagine” con i responsabili culturali delle più importanti testate giornalistiche italiane. A conclusione delle giornate dedicate alla lingua, alla musica, e alla cultura italiana nel suo complesso, è prevista una cena letteraria e musicale presso un ristorante di Manhattan con la partecipazione di Peppino di Capri. Il bis sarà concesso pochi giorni dopo a Miami.

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A sea of Italian Spirit in NY Claudio Angelini

Two important events: the Week dedicated to the Italian Language and the week dedicated to the RAI TV-fiction

ovies, literature and much more for a rich autumn of events at the Italian Cultural Institute in New York! One of the first initiatives is dedicated to Giuseppe Garibaldi: an exhibition of relics, arms, flags and uniforms will take place in mid-September in our centre in Park Avenue. A few days before that, the Cooper-Hewitt National Museum will host an exhibition of works by Giovanni Battista Piranesi, a talented and visionary architect, as “designer”. The Campania Region will offer a fashion show and music will pervade the atmosphere: classical music with the Philharmonic Orchestra of “La Scala” and pop music with the Neapolitan “stornellatori”, who will give life to the performance “Dionysus”. With regards to the two weeks that will represent the main attraction of our Institute, the first week is dedicated to the best of TV fiction by RAI and will involve the most important academic institutions in New York: projections will take place at the IIC, as well as at New York University, at Columbia University and at Cuny. Vittorio Storaro will give a lecture on light and cinema for the students of the Columbia University. The other week – the one dedicated to the Italian language – will actually last a month, and it will include events that concern literature, music, political, cultural and economic journalism, cinema and visual arts. The planned initiatives comprise an international anticipation of the highest level on the 5th October. Derek Walcott, awarded the Noble prize for literature, will read texts about the sea and Italian culture. The week starts on the 22nd October with a reading of tales, letters and poems which share the common theme of the sea, in cooperation with the culture department of the Swiss Confederation and the Italian teachers of the Graduate Center and Columbia University. Cinema will be represented by the projection of a significant movie – probably “The Legend of the Pianist on the Ocean”, on the 23rd October. On the 24th, a concert dedicated to songs about the sea will take place in two different versions, one for the children who are learning Italian on IACE’s courses and one for the Institute’s public. On the 25th October we will enjoy the multimedia project “La lingua del mare – il mare della lingua” by the artist Marco Rotelli, with panels reporting texts written for the occasion by Zanzotto, Sanguineti and Pivano, unpublished videos by Sanguineti about the sea in Dante’s work, by Fernanda Pivano about the sea in the Anglo-American and Italian literature, and by Bagigalupo about Ezra Pound and the Italian sea. On the 26th October some of the most famous Italian journalists – such as Mauro Mazza, Pino Buongiorno, Ennio Chiodi, Antonio Caprarica, Gianni Riotta and Piero di Pasquale – will discuss the theme “I mari della storia, della politica e dell’economia”. On Monday 29th October the book “La casta” by Gian Antonio Stella will be presented, while on the 30th October the initiative “New European literatures” will take place for the fourth year running. The new Italian author of the year is Alessandro Piperno, whose novel “The worst intentions” will be published in the English version. On the 2nd November, a round table entitled “Il mare delle terze pagine” with the culture directors of the most important Italian newspapers. At the end of the days dedicated to the Italian language, music and culture, a dinner with literature and music at a restaurant in Manhattan with the participation of Peppino di Capri. Another concert by the same artist will take place a few days later in Miami.

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INFORMARE IL MADE IN ITALY PIACE AL MERCATO NORDAMERICANO PER COMPETERE

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na folta platea ha accolto, lunedì 16 luglio presso il Jolly Hotel a Manhattan, i relatori del convegno “Informare per competere: come difendere e esportare il Made in Italy nel Mondo”, organizzato e promosso dalla casa editrice Voices. Al convegno – organizzato in concomitanza con la pubblicazione dello Speciale Paese dedicato a Stati Uniti-Canada nell’ambito dell’accordo editoriale tra la nostra rivista, éItalia, e il settimanale della Mondadori, Economy, in collaborazione con Assocamerestero, e grazie alla collaborazione con America Oggi e con la Greater New York Chamber of Commerce – hanno preso parte il direttore di èItalia for USA Berardo Paradiso, il Presidente della Greater NY Chamber of Commerce Mark Jaffe, il responsabile economico dell’Ambasciata d’Italia a Washington Stefano Beltrame, il Console aggiunto a New York Giovanni Favilli, il Direttore Generale del Ministero del Commercio Internazionale Angelo Di Stasi, il Direttore dell’ICE di New York Aniello Musella, il Presidente del Gruppo Esponenti Italiani Lucio Caputo e Dan Hill della Agusta Westland Nord America. Moderatore, Maurizio Tortorella, condirettore di Panorama Economy. Come ha tenuto a sottolineare, ad apertura dei lavori, Berardo Paradiso, l’incontro si proponeva come “un’occasione per confrontarsi e trovare nuove vie per sostenere il nostro export e far emergere le nostre aziende”. Del resto, il mercato americano ricopre un’importanza fondamentale per l’export italiano, e i numeri parlano chiaro. Dell’Italia piacciono lo stile, la moda, il design, l’agroalimentare, ma gli “addetti ai lavori” apprezzano anche la nostra meccanica, le nostre competenze tecnologiche. E la dimostrazione arriva dalla Agusta Westland, che ha realizzato l’Air Marine One, l’elicottero del Presidente degli Stati Uniti. Da qui, una delle questione sollevate: bisogna far sì che l’Italia diventi nota al grande pubblico non solo per l’agroalimentare e la moda, ma anche per le sue alte competenze tecnologiche, in grado di competere con i colossi internazionali. Per questo, è necessaria un’informazione “mirata”; e si inserisce in questa direzione, come sottolineato dal Direttore Generale Di Stasi, il Programma di promozione straordinaria negli USA che verrà avviato nei prossimi mesi dal Ministero, e comprenderà anche azioni per la promozione degli investimenti e degli scambi di tecnologie in settori come l’aerospazio, la sensoristica, la farmaceutica ed i brevetti. Un altro fattore limitante per l’export italiano è l’incapacità di “fare sistema”. Un problema, questo, non insormontabile, come ha dimostrato il convegno di New York, che ha “riunito intorno allo stesso tavolo” Ministero del Commercio Internazionale, Ambasciata, Consolato, Camera di Commercio, ICE e aziende. “Un risultato importante – ha sottolineato Mauro Aprile di èItalia – che premia del resto il costante impegno che mettiamo ormai da due anni nella realizzazione di èItalia for USA, e da ben sette anni in èItalia. Il tutto, grazie anche alla preziosa collaborazione del Servizio Stampa e Informazione della Farnesina”.

“Informare per competere” successo a New York Due gli imperativi per continuare a crescere oltreoceano: fare sistema e puntare sulla comunicazione

Alcuni momenti del convegno “Informare per Competere”

THE NORTH AMERICAN MARKET LIKES PRODUCTS MADE IN ITALY

“Inform to compete”, success in New York

in New York, Giovanni Favilli; the General Director of the Minister of International Commerce, Angelo Di Stasi; the Director of the ICE of New York, Aniello Musella; the President of the Group of Italian firm foundation was laid by the participants Representatives, Lucio Caputo; Dan Hill, of the of the convention entitled “Inform to Com- Agusta Westland North America; Mauro Aprile of pete: how to defend and export the Made in èItalia. Maurizio Tortorella, Co-director of PanoraItaly around the world”, held Monday July 16th at the ma Economy, served as moderator. Jolly Hotel in Manhattan, organized and promoted Just as its focus had intended, when the discussion opened, Berardo Paradiso declared the meeting by the publishing house Voices. The convention was organized in concurrence with “an opportunity to work together to find new ways for sustaining our exports and disthe publication of “Speciale Paese” dedicated to the United There are two imperative tinguishing our companies”. To that end, the American market States and Canada in accorgoals to insuring the dance with the editorial agreecontinuation of growth occupies an important role for Italment between our magazines, èIon the other side of the ian exports, with numbers that talia and Mondadori's weekly ocean: strategic planning speak clearly. Italian style, fashion, design, and food products are Economy in collaboration with and communication sought after, but industry insiders Assocamerestero, and thanks also to the participation of America Oggi and the also appreciate our mechanical and technological Greater New York Chamber of Commerce. Partici- competence. As is demonstrated by Agusta Westpants included: the Director of èItalia for USA, Be- land, who created Air Marine One, the helicopter of rardo Paradiso; the President of the Greater New the President of the United States. From this, York Chamber of Commerce, Mark Jaffe; the Eco- emerged one of the resolves: the necessity to make nomic Director of the Italian Embassy in Washing- Italy known to the public at large not only for food ton, Stefano Beltrame; the Deputy Consul General and fashion, but also for its high technological com-

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petence, capable of competing with international industry giants. To achieve this, it is necessary to release “targeted” information with said goal in mind. General Director Di Stasi emphasized that an extraordinary promotion campaign in the USA will be begun in the coming months conducted by the Ministry and will also include investment promotion and technological exchanges in fields like aerospace, sensors, pharmaceuticals, and patents. Another factor limiting Italian exports is the lack of strategic planning. This is not an insurmountable problem clearly demonstrated by this convention in New York which brought together the aforementioned representatives of the Italian System around the same table. “True competitiveness on an international level for Made in Italy cannot exclude collaborative information”, emphasized Mauro Aprile of èItalia, “and this is what we have been doing these past two years, with èItalia for USA, and for well over seven years with èItalia. Thanks, of course, to the indispensable cooperation from the Farnesina’s Press and Information Service”.

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Una Torinese alla Casa Bianca

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n’altra donna italo-americana ai vertici della politica americana. Dopo Nancy Pelosi, nominata presidente della Camera dei Rappresentati lo scorso gennaio, è la volta di Dana Perino, trentacinquenne originaria del Colorado, che il 31 agosto è stata nominata nuovo portavoce della Casa Bianca in sostituzione del dimissionario Tony Snow. Alle sue spalle, come accennato, origini italiane, più precisamente piemontesi: furono infatti i suoi bisnonni, nel 1800, a lasciare la natia Torino per il Montana. Dana Perino, il cui incarico ufficiale avrà inizio il prossimo 14 settembre, sarà la seconda donna in assoluto ad ricoprire il ruolo di portavoce del presidente USA.

A TURIN WOMAN IN THE WHITE HOUSE Another Italian-American woman at the top of the American political tree. After Nancy Pelosi, appointed President of the House of Representat i v e s l a s t J a n u a r y, now it’s Dana Perino’s turn. The thirty-fivey e a r o l d f ro m C o l orado, was appointed as the new spokesperson for the White House on 31 August, replacing Tony Snow who had resigned. As hinted at, she has Italian, or more precisely, Piedmont roots as her great-grandparents left Turin for Montana in the 19th century. Dana Perino, whose position starts officially on 14 September, will only be the second woman to cover the position of spokesperson to the US president.

Ellis Island “rivive” all’Italian American Museum ino al prossimo 21 settembre, l’Italian American Museum di New York ospita “Echoes of Ellis Island”, mostra fotografica di Janine Coyne. La fotografa ha visitato Ellis Island per la prima volta nei primi anni Settanta spinta dai racconti dei nonni paterni e materni emigrati dall’Italia e giunti a New York proprio attraverso la celebre “porta dell’America”; le fotografie in mostra sono state però realizzate tra il 1989 e il 1990. Attraverso i suoi scatti, Janine Coyne ritrae sia le aree ristrutturate che quelle abbandonate e più vecchie di Ellis Island, e, come afferma Joseph Scelsa, Presidente dell’Italian American Museum, “ci riportano indietro a quando i nostri antenati lottarono per iniziare una nuova vita in America. Attraverso queste foto possiamo continuare a sentire la loro presenza”.

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Ellis Island returns at the Italian American Museum The Italian American Museum of New York is hosting the photographic exhibition “Echoes of Ellis Island” by Janine Coyne until 21 September. The photographer visited Ellis Island for the first time early in the Seventies, urged by the tales of both sets of grandparents who had emigrated from Italy, reaching New York through the famous “door to America”; the photos on display were all taken between 1989 and 1990. Janine Coyne depicts both the redeveloped areas and the abandoned and oldest parts of Ellis Island through her photos and, as Joseph Scelsa, president of the Italian American Museum stated, “she has taken us back in time to when our ancestors fought to start a new life in America. We can still feel their presence through these photos.”

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Tuttofood punta alla conquista dell’America opo il successo ottenuto con il debutto nel maggio scorso a Milano, Tuttofood, la prima rassegna a carattere internazionale dedicata al mondo dell’alimentare, punta ora alla conquista dei mercati internazionali. Un importante incontro ai vertici si è svolto infatti a New York tra Fiera Milano, organizzatrice di Tuttofood, e i promotori di Fancy Food, la mostra di riferimento negli Stati Uniti per gli espositori del comparto. Oltre allo scambio di buyer, che offrirà un valido servizio agli operatori di entrambe le manifestazioni, è prevista anche una cooperazione nello sviluppo di workshop e nella promozione delle manifestazioni nei mercati emergenti. “È un importante passo - ha sottolineato il Presidente di Fiera Milano, Michele Perini - che conferma l’impegno di Fiera Milano nel settore alimentare, economicamente strategico per il nostro Paese”.

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TUTTOFOOD AIMS AT CONQUERING AMERICA After the success of the debut in Milan last May, Tuttofood, the first international exhibition on the world of food, is now aiming at conquering international markets. An important meeting was held in New York between Fiera Milano, the organiser of Tuttofood, and the promoters of Fancy Food, the reference review in the United States for exhibitors in the sector. In addition to the exchange of the buyer, who will offer a valid service to the operators of both shows, co-operation in the development of workshops and the promotion of the fairs in emerging markets is planned. Michele Perini, President of Fiera Milano, said: “This is an important step which confirms the commitment of Fiera Milano in the food sector, economically strategic for Italy.”

Il Made in Milano sbarca a New York n punto di riferimento per le aziende milanesi, un “campo base” per la PMI lombarda che investe, esporta e commercia con il Nord America. È il frutto degli incontri che l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano, Tiziana Maiolo, ha tenuto a New York con la Italy America Chamber of Commerce e l’Istituto per il Commercio Estero, e che ha portato alla nascita di “Punto Impresa Milano International”. Il “Punto Impresa Milano International” rientra all’interno di una più ampia convenzione che impegnerà i soggetti coinvolti a mettere a disposizione gratuitamente i loro servizi alle piccole imprese milanesi che intendano aprire nuovi rapporti commerciali con gli USA e tutta l’area nordamericana.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Sono Brembo i freni della nuova Harley-Davidson quasi 3 anni dalla prima fornitura ad Harley Davidson, con la piattaforma VRSC, Brembo rafforza la sua collaborazione con la casa motociclistica americana: sarà, infatti, il fornitore degli impianti frenanti della prestigiosa piattaforma Touring, che rappresenta il 35% circa delle vendite di Harley. In questo modo Brembo diventa fornitore di impianti frenanti per oltre il 40% delle motociclette Harley. “Questo traguardo premia tutto il team Brembo, che in questi ultimi due anni ha lavorato per soddisfare le richieste del Cliente”, ha commentato Paolo Magri, Direttore della Business Unit Moto di Brembo. “Un risultato ancor più importante, considerato il peso che questa nuova fornitura avrà sull’intera produzione di sistemi frenanti per motociclette di Brembo”.

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THE BRAKES ON THE NEW HARLEYDAVIDSON ARE LABELLED BREMBO At almost 3 years from the first supply to Harley Davidson of the VRSC platform, Brembo is strengthening its collaboration with the American manufacturer. Brembo will supply the brake systems for the prestigious Touring platform, which accounts for about 35% of Harley sales. In this way, Brembo will become the supplier of braking systems for more than 40% of Harley motorcycles. “This achievement is an award for the whole Brembo team who have worked to satisfy the customer’s requirements in the last two years”, commented Paolo Magri, director of the Motorbike Business Unit in Brembo. “It is an even more important result, considering the weight that this new supply will have on the entire production of braking systems for Brembo motorcycles”.

Michael Fedele, dal Connecticut per fare affari in Italia 4 luglio scorso è sbarcato a Roma il Vice Governatore del Connecticut, l’italo-americano Michael IlelFedele, accompagnato da dirigenti del dipartimento dello sviluppo economico ed internazionadello Stato del Connecticut. Obiettivo della visita, la creazione di sinergie di business attraverso l’apertura di un dialogo con società italiane. Accompagnati da una piccola task-force di imprenditori locali, Michael Fedele e la Delegazione hanno trascorso le giornate del 5 e 6 luglio incontrando diverse importanti società italiane, grandi e piccole, con le quali hanno discusso tematiche come l’informatica, la meccanica pesante, e le energie rinnovabili. Il viaggio di Michael Fedele si è concluso a Minturno, sua città natale, dove ha ricevuto dai suoi concittadini un’onorificenza in riconoscimento dei suoi successi come imprenditore e uomo politico.

MICHAEL FEDELE, ON BUSINESS IN ITALY FROM CONNECTICUT The Vice Governor of Connecticut, the Italian-American Michael Fedele, arrived in Rome on 4 July accompanied by senior executives of the Department of Economic and International Development of the state of Connecticut. The aim of the visit was the creation of business synergies through the opening of a dialogue with Italian companies. Accompanied by a small taskforce of local businessmen, Michael Fedele and the delegation spent the 5 and 6 July meeting various leading Italian companies, both large and small, with which they discussed subjects such as IT, heavy mechanics and renewable energy. Michael Fedele’s trip ended at Minturno, where he was born, and where he was bestowed with an honour by his fellow townspeople in recognition of his success as both a businessman and a politician. MADE IN MILAN ARRIVES IN NEW YORK A reference point for Milanese companies, a “base camp” for the small and medium enterprises in Lombardy which invest, export and trade with North America. This is the result of the meetings which the Councillor responsible for Production of the Milan City Council, Tiziana Maiolo, held in New York with the Italy America Chamber of Commerce and the Foreign Trade Institute, and which has led to the “Punto Impresa Milano International” (Milan International Enterprise Point) being set up. The Point falls within a larger convention which will commit those involved to making their services available free of charge to small Milanese businesses which intend to start new trade relations with the United States and all North America.

Autogrill vola sempre più in alto negli USA

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l Gruppo Autogrill, tramite la divisione americana HMSHost, ha rilevato tutte le attività di FoodBrand LLC, operatore di ristorazione in concessione attivo negli aeroporti e nei centri commerciali statunitensi, per 13,3 milioni di dollari comprensivo delle passività assunte. Con questa operazione HMSHost amplia la presenza nei due scali internazionali di Washington Dulles e Cincinnati/Kentucky settentrionale – in ognuno dei quali gestirà rispettivamente quattro e sette nuovi punti vendita in aggiunta a quelli già esistenti – e acquisisce contratti in nove shopping mall

Autogrill flies ever higher in the USA The Autogrill Group has bought out all the activities of FoodBrand LLC, a franchise catering operator in airports and commercial centres in the United States, for US$ 13.3 million, including all the losses made, through the American division HMSHost. HMSHost has extended its presence in the two international airports of Washington Dulles and Cincinnati/northern Kentucky with this operation. The company will manage four and seven new points of sale respectively in each of the airports, in addition to the existing ones and it will acquire contracts in nine shopping malls.

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Ci siamo fatti in sei per portare l’informazione italiana nel mondo

èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo”

Partner editoriale ASSOCAMERESTERO IN EDICOLA: in Italia con il settimanale ECONOMY negli USA con America OGGI e il NY Times

ha attivato al suo interno le nuove Sezioni Paese dedicate a USA – RUSSIA – BRASILE CANADA – [GERMANIA - AUSTRALIA]* *In progress entro il 2007

Edizioni VOICES Via F.lli Bronzetti 21- 20129 Milano Tel +39.02.70003310 voices@italplanet.it www.italplanet.it

Le Sezioni Paese di èItalia sono pubblicate in edizioni multilingue: Inglese, Russo, Portoghese e Tedesco. Lo sviluppo del piano editoriale, finalizzato ad approfondire gli aspetti socio-culturali, economici e di interscambio con i vari Paesi, è realizzato con il contributo delle Camere di Commercio Italiane dei Paesi di riferimento, in collaborazione con la rete diplomatico consolare: Ambasciate, Consolati e IIC. Tale informazione di servizio è rivolta principalmente alla business community italiana interessata a nuovi mercati. Affiancandosi ai contenuti generali della rivista, le Sezioni Paese costituiscono un’ulteriore opportunità di promozione di tutto il Sistema Italia. Anche online sul sito www.italplanet.it

REDAZIONI èItalia for USA Direttore Editoriale Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 NY 10019 New York Tel. +1 2 12 4590044 info@italchamber.org

èItalia for RUSSIA Direttore Editoriale Presidente Rosario Alessandrello Camera di Commercio Italo-Russa Via Silvio Pellico, 8 - 20121 Milano Tel. +39 02 86995240 info.ccir@fondazione-italiarussia.it

èItalia for BRASILE Direttore Editoriale Presidente Edoardo Pollastri Camera Italo-Brasiliana di San Paolo Av. Paulista, 2073 - Conjunto Nacional - Horsa II – 24° andar 01311-940 - San Paolo Tel. +55 11 31790130 eitalia@uol.com.br

èItalia for CANADA Direttore Editoriale Presidente Nivo Angelone Camera di Commercio Italiana di Toronto 80 Richmond Street West, Suite 1502 M5H 2A4 Toronto CANADA Tel. +1 416 789-7169 info.toronto@italchambers.ca


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FRANCO MARINI IN CANADA, TRA CULTURA, POLITICA E ISTITUZIONI

EDITORIALE

Un nuovo Canada, alla scoperta di una nuova Italia NIVO ANGELONE Presidente della Camera di Commercio Italiana di Toronto

In questi ultimi anni, dopo tanto lavoro profuso nel promuovere il Canada, mi rendo di Nome e cognome autore conto che in Italia – nell’immaginario collettivo degli Italiani e nella programma-zione delle aziende, delle istituzioni e delle associazioni di categoria l’immagine Canada è andata arricchendosi, acqui-stando una dimensione più completa e più consona alla realtà economica e culturale di questa grande nazione. Iniziative editoriali come èItalia for Canada aiutano a solidificare la presenza canadese nella mappa mondiale, a dare risalto alle attività che le camere italiane stanno portando avanti. Finalmente il Canada viene trattato come una nazione leader, finalmente la terra dei laghi e degli orsi diventa terra d’industria, servizi, alta tecnologia e cultura. Robert Carsen debutta alla Scala con Candide; David Altmejt trionfa alla Biennale; RGA, leader del gruppo delle assicurazioni, apre un ufficio a Milano; Herman Miller sceglie la città meneghina per una sua filiale; delegazioni di entrambe le nazioni s’intersecano in un entusiasmo comune di collaborazione e scambio d’intese economiche, prodotti, know how. Friuli, Basilicata, Lazio, Lombardia entrano di prepotenza in Canada; l’aerospazio, il design, bussano alle porte del Quebec, dell’Ontario, del Manitoba. La biotecnolo-gia va a Vancouver, uno dei tre grandi poli canadesi con Toronto e Montreal. Anche noi ci stiamo preparando a questo

Roma-Ottawa: un’amicizia che va rinsaldata

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a anni, Italia e Canada condividono valori e posizioni comuni, e possono contare su rapporti amichevoli. Tuttavia, le nostre relazioni operative ed economiche ristagnano, così come ci sono potenzialità inespresse in vari ambiti. Da qui, il significato della mia missione, finalizzata prima di tutto a rafforzare i rapporti tra i nostri due Paesi”. Così il Presidente del Senato Franco Marini ha illustrato il valore del viaggio che l’ha visto protagonista all’inizio del mese di settembre nelle città di Ottawa e Toronto. Primo passo nella direzione auspicata è stato il protocollo d’intenti firmato da Ottawa dal Presidente Marini e dal suo omologo canadese, Noel Kinsella, che si propone di favorire lo scambio fra i due Paesi, in particolare per quanto riguarda le informazioni circa “l’assetto istituzionale e l’ordinamento fiscale centrale e locale, con la finalità di incrementare tra i due corpi legislativi la comprensive delle reciproche priorità politico-legislative”. Grazie a questo documento, sarà possibile promuovere seminari, visite di membri del Senato e di personalità del mondo politico ed istituzionale, contatti più frequenti anche all’interno dei Gruppi di Amicizia italo-canadese costituiti da membri dei due Parlamenti. Italia e Canada si impegnano inoltre a favorire progetti di scambio culturale, coinvolgendo soprattutto i giovani. Tutte iniziative che, come si legge all’interno dello stesso documento, “valga-

EDITORIAL

A new Canada is discovering a new Italy We have been working hard in the last years to promote Canada, and now I realize that in Italy – in the collective imagination of Italians and in the planning of enterprises, institutions and category associations – the idea of Canada has become richer, more complete and consistent with the economical and cultural reality of this great Nation. Editorial initiatives such as èItalia for Canada contribute in consolidating the image of Canada in the world and enhance the activity of the Italian chambers of commerce. Canada is considered a leading nation at last, and the land of lakes and bears has become a country tied to industry, services, high technology and culture. Robert Carsen made his debut at La Scala in “Candide”, David Altmejt had great success at the Venice Biennale, RGA, leading insurance group, opened a branch office in Milan, as well as Herman Miller, and delegations from both countries have been meeting in an enthusiastic atmosphere to promote cooperation, trade agreements, products and know-how.

The Friuli, Basilicata, Lazio and Lombardy regions have successfully established themselves in Canada, while the sectors of aerospace industry and design are catching on in Quebec, Ontario and Manitoba. Biotechnology settled in Vancouver, one of the three fundamental Canadian centers with Toronto and Montreal. The Italian Chamber of Commerce in Toronto is also contributing to the intensification of the ItalianCanadian relationships with an agenda full of events. This discovery/rediscovery of Canada has convinced us that only cooperation between Parliament and all the other Italian institutions will enable us to confidently and successfully cope with new challenges. For this reason, we have been focusing on the consolidation of the sectors of agriculture and food and traditional Made in Italy, but we will enhance the new leading sectors of Italy too. Maybe, this is not a new Italy for us, but it will be a new Italy for many nations. I am talking about Italy as a country of technology,

which is not singing on the seashore waiting for the sunset but has been working with passion, creativity and style producing first-class products, services and culture. Italy has thousands of different faces and interests, and nowadays is a competitive country. In the same way, we have been introducing the different sides of Canada, a country with great social achievements and huge resources which are exploited by one of the strongest and steadiest economies in the world. My city, Toronto, is really enthusiastic about its twinning with Milan, and it will participate with human resources in the great adventure of Expo 2015 and in a publishing project with wide social perspectives. I would like to invite you to read the article on the Mobile City by Corrado Paina, director of the Chamber of Commerce. We are aware that we cannot lose any more time, this partnership needs ambitious designs and programs. Companies and institutions will have to spur us on to continue in this direction, and we must keep the ball rolling.

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FOR CANADA

appuntamento con solerzia e con una fitta agenda di eventi che aiuteranno a rinvigorire le relazioni Italia-Canada. Questa scoperta/riscoperta del Canada ci convince che soltanto un discorso unitario delle Camere e di tutte le altre istituzioni italiane ci permetterà di affrontare con più sicurezza ed in modo più efficace le nuove sfide. Ci siamo quindi concentrati nel consolidare una presenza dell’agroalimentare e del Made in Italy tradizionale, ma insieme ci impegniamo a portare la nuova Italia. Forse non è una nuova Italia per noi, ma lo è per molte nazioni. Parliamo di quell’Italia tecnologica, di quell’Italia che non canta sulla riva del mare aspettando il tramonto, ma che lavora con passione, creatività e e gusto, e produce oggetti, servizi, cultura, di Nome cognome autore senza temere confronti. È un’Italia dai mille volti, dalle poliedriche attività e da una contemporaneità competitiva. Allo stesso modo, presentiamo un Canada dai mille volti, dalle grandi conquiste sociali e dalle enormi risorse, tutte al servizio di un’economia tra le più forti e stabili al mondo. Toronto, la mia città, vive con grande entusiasmo il gemellaggio con Milano, parteci-pando con capitale umano all’avventura Expo 2015 e con un progetto editoriale dalle ampie prospettive sociali. Vi invito a leggere l’articolo sulla città mobile redatto dal direttore della Camera, Corrado Paina. Siamo consci che non possiamo perdere tempo, che l’unità deve sposarsi a grandi intenti e a grandi programmi. Le aziende e le istituzioni devono stimolarci a continuare su questa strada. Ma noi dobbiamo correre con il testimone, senza fermarci mai.

Franco Marini interviene al Columbus Centre

no a sottolineare i sentimenti di In visita in Canada, il Presidente amicizia che legano le due istituziodel Senato Marini ha firmato un ni e i due Paesi”. Ma, al di là degli apimportante protocollo d’intenti puntamenti più istituzionali – oltre a Kinsella, Marini ha incontrato il con il suo omologo Kinsella Presidente della Camera dei Comuni canadese, Peter Milliken, e il Governatore generale del Canada, Michaelle Jean – la visita canadese è stata anche l’occasione per incontrare la numerosissima comunità italiana che qui vive a lavora. Marini è così stato accolto al Columbus Centre di Toronto da suo direttore Alberto Di Giovanni, che l’ha guidato in una visita al Centro, illustrandogli le iniziative promosse sia a favore della comunità, sia di coloro che amano la nostra lingua e la nostra cultura. Poi, all’Art Gallery of Ontario, l’incontro con 22 personalità italo-canadesi di Toronto che hanno finanziato la nuova ala della struttura, la “Galleria Italia”. A loro Marini ha consegnato le onorificenze dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana a nome del Presidente della Repubblica. Infine, il Presidente del Senato ha cenato con una folta delegazione di Abruzzesi di Toronto: proprio in Canada, infatti, vive la più numerosa comunità proveniente dall’Abruzzo – terra d’origine dello stesso Presidente Marini. “Ovunque siano – ha tenuto a sottolineare Marini rivolgendosi ai tanti italo-canadesi incontrati durante la sua missione - gli Italiani hanno sempre dimostrato il loro carattere, il loro impegno, la loro serietà e dedizione. Per questo, c’è un grande orgoglio per le nostre comunità, che si sono sempre distinte per il loro lavoro e la loro cultura, fornendo il loro contributo alla nascita di Paesi nuovi o al rafforzamento di quelli già esistenti. La dimostrazione l’ho avuta io stesso qui in Canada, anche al Parlamento di Ottawa: ovunque c’è la consapevolezza del nostro contributo”.

FRANCO MARINI IN CANADA, BETWEEN CULTURE, POLITICS AND INSTITUTIONS taly and Canada have been sharing common values and positions for years, and they can rely on a friendly relationship. Nevertheless, our operative and economic relationships are rather slack and there are many unexpressed potentials. This is the aim of my mission, which strives to consolidate the relations between our Countries”. With these words the President of the Italian Senate Franco Marini explained the importance of his visit to the cities of Ottawa and Toronto at the beginning of September. The fist step in this direction was the agreement During his last visit to signed by Marini and the Canada, the President of President of the Canadithe Italian Senate Marini an Senate Noel Kinsella in Ottawa, whose aim is to signed an important promote the exchanges agreement with the between the two counPresident of the Canadian tries, especially with reSenate Kinsella and met gards to “the political the Italian community bodies and the local and global fiscal policies, in order to improve the mutual understanding of political and legislative priorities”. Thanks to this document, it will be possible to promote seminars, visits by members of the Senate and other political figures, and the contacts between the Italian Canadian Friendship Groups – made up of members of the two Parliaments – may become more frequent. Italy and Canada will engage to enhance cultural exchanges, especially for the young. All these initiatives, as reported by the document itself - “intend to emphasize friend-

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Rome-Ottawa: a friendship to be consolidated ship between the two institutions and Countries”. Besides the institutional engagements with Kinsella, Marini met the President of the Canadian House of Commons Peter Milliken, and the Governor General of Canada Michael Jean. During his journey he also met the large Italian Canadian community that lives and works there. Marini was welcomed to the Columbus Center in Toronto by its director Alberto Di Giovanni, who explained to him the initiatives addressed to the Italian Canadian community and to anyone who is interested in the Italian language and culture. Later, at the Art Gallery of Ontario he met 22 Italian Canadian personalities from Toronto who financed the construction of a new wing of the building, the “Galleria Italia”. Marini awarded them with the decoration “Stella della Solidarietà Italiana” in the name of the President of the Italian Republic. Finally, the President of the Italian Senate dined with a large delegation of people from the Abruzzo region who live in Toronto: in fact Canada hosts the largest community of Italians from Abruzzi, which is Marini’s native land too. “Wherever Italians have settled – said Marini to the large number of Italian Canadians he met during his mission – they have always shown their character, commitment, reliability and dedication. For this reason, we must be very proud of our communities, which have always excelled in their work and culture, contributing to the foundation of new Countries and to the consolidation of the existing ones. I have had the proof here in Canada, also in the Parliament in Ottawa: everyone is aware of our contribution”.


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IL SALUTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA IN CANADA, GABRIELE SARDO DALL’AMBASCIATA A GREETING FROM THE AMBASSADOR OF ITALY IN CANADA GABRIELE SARDO TO OUR READERS

Let’s help the Italian companies of Italian System grow in Canada Institutional meetings, intensification of the economical relations and mutual understanding: these are the future goals the Embassy has to attain and enhance t is my pleasure to welcome the initiative by èItalia of launching a section dedicated to Canada. It will be an important opportunity to implement mutual knowledge between the two Countries. The Italian Embassy, together with the Consulates, ICE offices and Institutes of Italian Culture will give its contribution to this section. Italy and Canada share common ideas and values in various fields, particularly inside the main International Organizations, and trade, which at the moment is favoring Italy because of the exchange rate. Nevertheless, we could further improve the relationships between Italy and Canada. Starting with political agreements we could develop these great potentials through interesting projects in the sectors of economy and communication. With regards to politics, the relations between the representatives of the two Countries have already remarkably increased. The visit of the Undersecretary Craxi to Ottawa and Toronto in the fall of 2006, the meetings of the Minister Nicolais with the representatives of the main industrial districts of Montreal and with the political authorities of Ottawa (respectively in November 2006 and January 2007), the conference “Tavolo Canada” organized at the Ministry of Foreign Affairs in May, 28th, the mission of Letizia Moratti, Mayor of Milan, to present Milan as a candidate to host EXPO 2015 and propose interesting collaboration with Canada if chosen are just some examples of this close relation. We should not forget the important and recent visit of the President of the Italian Senate Marini to Canada; he accepted the invitation by the President of the Canadian Senate Noël Kinsella and has met the highranking state officials of Canada and some of the most significant Italian communities in this State. Returning to the economical relations, since my arrival in Canada (one and a half years ago) I have been focusing on the coordination of initiatives that can create more opportunities of industrial cooperation in high-tech sectors, such as the aerospace industry, environmental technologies, biotechnologies and life sciences. All these fields include contacts between Italy and Canada, and they can represent a chance to qualify the economical relationships between these Countries. We maintain our interests in more traditional fields too, such as precision machinery, agricultural and food industry and Made in Italy as a whole, since they still represent the core of trade and require a defense strategy against the new emerging countries, whose presence is quite solid in Canada. These are my objectives, and I am working, together with my collaborators and everyone who takes part in the Italian System in Canada, to achieve them.

I Il Presidente Marini a colloquio con il Governatore generale del Canada, Michaelle Jean. A sin., l’Ambasciatore Gabriele Sardo

Così aiutiamo il Sistema Italia a crescere in Canada Incontri istituzionali, intensificazione dei rapporti economici, intese a 360 gradi: un impegno a tutto campo, che l’Ambasciata punta ad incrementare

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ono molto lieto di salutare questa iniziativa, con cui èItalia ha deciso di inaugurare la creazione di una sezione appositamente dedicata al Canada. Si tratta di una vetrina importante per incrementare la conoscenza reciproca tra i due Paesi. L’Ambasciata d’Italia, con l’ausilio della rete dei Consolati, degli Uffici ICE, e degli Istituti di Cultura, non mancherà di fornire il proprio contributo per alimentare tale sezione. I rapporti tra Italia e Canada sono caratterizzati da una condivisione di intenti e di valori su numerosi fronti, soprattutto all’interno delle principali Organizzazioni Internazionali, e da uno scambio commerciale che è al momento a nostro favore. Vi sono però margini per migliorare ancora questo stato di cose. La relazione tra Italia e Canada presenta anzi grandi potenzialità, che, partendo dalla sintonia sul piano politico, potrebbero tradursi in iniziative interessanti nel settore economico e delle comunicazioni tra le due realtà. Sotto il primo profilo, abbiamo già registrato una importante intensificazione negli incontri tra i rappresentanti dei due Paesi. Basti pensare alla visita del Sottosegretario Craxi a Ottawa e Toronto nell’autunno del 2006; agli incontri del Ministro Nicolais con i rappresentanti dei maggiori distretti industriali di Montreal e con le autorità politiche di Ottawa (rispettivamente nel novembre 2006 e nel gennaio 2007); al Tavolo Canada del 28 maggio alla Farnesina; alla missione dello scorso mese di giugno con cui il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha presentato alle principali Autorità canadesi la candidatura della propria città ad ospitare l’EXPO del 2015, offrendo al Canada una “associazione” interessante ai seguiti, se Milano sarà prescelta. A tali visite si aggiunge poi la assai significativa presenza, del Presidente del Senato Marini che, accogliendo l’invi-

to del Presidente del Senato canadese, Noël Kinsella, ha incontrato le più alte cariche istituzionali del Canada ed alcune tra le più rappresentative comunità italiane qui presenti. Per quel che riguarda l’aspetto dei rapporti economici, sin dal mio arrivo in Canada (avvenuto un anno e mezzo fa), ho puntato sul coordinamento di iniziative in grado di concretizzare maggiori opportunità di collaborazione industriale in settori avanzati quali l’aerospazio, le innovazioni tecnologiche applicate all’ambiente, le biotecnologie e le life sciences, tutti comparti che presentano avviati contatti tra Italia e Canada, e che possono rappresentare una vera e propria chiave di volta per “qualificare” i rapporti economici tra i due Paesi. Grande attenzione viene riservata naturalmente anche ai settori tradizionali, come quello delle macchine utensili di precisione, dell’agroalimentare, e del Made in Italy più in generale, che continuano a rappresentare il nucleo dell’interscambio commerciale e che vanno difese dalla concorrenza delle economie emergenti, che in Canada hanno una presenza assai solida. Sono questi gli impegni che mi sono prefisso e che, grazie all’aiuto dei miei collaboratori e di tutti gli attori del Sistema Italia in Canada, sto portando avanti.

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IL MESSAGGIO DEL CONSOLE GENERALE D’ITALIA A TORONTO, EMANUELE PUNZO

Toronto, città “italiana” che È guarda all’Italia

La forte apertura e modernità del Paese, così come la presenza di una vasta collettività italiana, ci devono spronare a cogliere le potenzialità che la città e l’intera provincia ci offrono

un vero piacere rivolgermi ai lettori di èItalia e manifestare il mio apprezzamento per l’iniziativa della rivista di dedicare alcuni servizi al Canada, iniziativa che costituisce uno strumento assai utile di promozione della conoscenza di un Paese così vario e interessante sotto molteplici punti di vista. Toronto e l’Ontario occupano una posizione di assoluto spicco nel panorama econo-

mico canadese. Toronto è infatti un centro finanziario di prim’ordine in Nord America, sede delle principali aziende multinazionali, mentre l’intera provincia dell’Ontario si caratterizza per i livelli di eccellenza nel campo agricolo e industriale. Toronto è in particolare l’emblema del multiculturalismo del Canada, contando infatti più di cento etnie. È proprio questo fattore multietnico e multiculturale l’elemento che plasma l’identità della città e che trova espressione nei vari quartieri e nei vivaci festival che ne animano le vie, soprattutto in questo periodo estivo. La fisionomia multietnica di Toronto è anche la ragione della sua assoluta modernità, una modernità che rappresenta l’altra faccia del Canada, accanto a quella del Paese dai grandi spazi incontaminati che caratterizza l’immaginario collettivo italiano ed europeo. In questo ricco contesto si colloca la vasta collettività di origine italiana, una delle più numerose al mondo che, meglio che altrove, grazie proprio alla politica multiculturale delle Autorità canadesi, ha potuto mantenere vivi i propri legami affettivi e culturali con la terra di origine. Con un flusso migratorio che, iniziato alla fine dell’Ottocento, è proseguito fino agli anni Settanta del secolo scorso, la nostra comunità è stata protagonista di un rapido processo di integrazione e di affermazione nel contesto sociale ed economico locale, raggiungendo non raramente livelli di eccellenza nel campo imprenditoriale e politico. Ciò rende Toronto una delle città più “italiane” del Nord America, aspetto che ci deve rendere orgogliosi, e al tempo stesso pronti a cogliere le potenzialità che la stessa città e l’intera provincia offrono all’Italia. Mi auguro che i lettori di èItalia vogliano recepire tale spirito di amicizia e di apertura con cui guardare al Canada e alle relazioni tra i due Paesi.

A MESSAGE BY EMANUELE PUNZO, CONSUL GENERAL OF ITALY IN TORONTO

Toronto: an “Italian city” looking towards Italy t is my pleasure to speak to the readers of èItalia, and I realThe great broadmindedness and modernity of ly appreciate the initiative by this magazine to dedicate Canada and the large Italian community should spur some articles to Canada, since this project will be a useful us on to exploit the potentials offered by the city and tool to promote the knowledge of such a varied and interesting the entire province country from various viewpoints. Italian origin – one of the largest in the world – Toronto and Ontario play an important role which has had the possibility to easily maintain in the Canadian economy. Toronto is a fundahuman and cultural relations with its country of mental financial centre in North America, origin thanks to the multicultural policies of the while the entire province of Ontario has a Canadian authorities. leading position in agriculture and industry. The migratory movements started in the late Toronto is an emblematic example of multi19th Century and lasted up to the 70’s of the last culturalism in Canada, comprising more than one hundred different ethnic groups. This century. In this period, our community took part multi-ethnic and multicultural feature of in a rapid integration process and succeeded in Canada has molded the character of the city establishing itself in the social and economic and is expressed through lively street festilife, often reaching excellent results in the entrevals that liven up the city quarters, especially preneurial and political activities. in summer. All this made Toronto one of the “most Italian” The absolute modernity of Toronto has its cities in North America, and we should be proud origins in its multi-ethnic features, representof this fact, being at the same time encouraged Emanuele ing the other side of Canada with respect to in taking the opportunities that the city and the Punzo the image of a country with vast and uncontprovince offer to Italy. aminated spaces, which characterizes the I hope that the readers of èItalia will feel this collective imagination of Italians and Eurospirit of friendship and broadmindedness, and peans. that they will look on Canada and the relationships between This is the variegated environment of a large community of these two countries with the same feelings.

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UN NUOVO PROGETTO PER CREARE UN “PONTE CULTURALE” TRA ITALIA E CANADA

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CCIE TORONTO

l progetto “Mobile City” è nato come attività del gemellaggio sottoscritto tra le Città di Toronto e Milano nel 2003, e si propone di rafforzare le relazioni tra le due città coinvolgendo in attività Milano e Toronto più vicine, grazie alle nuove creative e costruttive i giovani provenienti da aree a rischio, ai quali viene offerta tecnologie e ai giovani la possibilità di perfezionare le loro abilità comunicative ed artistiche, e di svi- di Corrado Paina, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana luppare contestualmente legami ed ami- di Toronto, e di Cristina Casanova, Stagista dell’Università Bocconi di Milano cizie interculturali con ragazzi provenienti da realtà simili e diverse. Il progetGli autori dei dieci migliori lavori vinceranno un soggiorto cerca di creare un “ponte culturale” tra no nell’altra città gemellata per proseguire il loro progetle due città, ma anche di dare vita ad una to. Il periodo di scambio costituisce un’esperienza indivicommunity creativa in cui condividere duale importante per i vincitori, che potranno così vivere passioni ed interessi. un’esperienza unica ed irripetibile di crescita personale, Per la realizzazione del progetto verranlavorando fianco a fianco – fisicamente e non solo virtualno soprattutto impiegate le tecnologie dimente • con gli altri giovani, sempre con il coordinamengitali, ed in particolare i telefoni cellulari to di tutors. Infine, una mostra ed un libro raccoglieranno Corrado Paina con fotocamera. Grazie alla raccolta di i risultati e la documentazione sia della prima fase del conimmagini e di testi atti a “raccontare” le loro città, i giova- corso che della fase di scambio, presentando in modo ni di Toronto e Milano condivideranno sogni e percezioni completo i lavori premiati. della vita metropolitana, esprimendosi su tematiche sele- Al fine di assicurare il successo del progetto, verranno zionate appositamente per soddisfare lo spirito multicul- coinvolte istituzioni pubbliche e private. Trattandosi di un turale e socialmente impegnato dell’iniziativa: il gemellag- progetto che si estende su un arco di tempo piuttosto amgio socio-culturale di due metropoli industrializzate che pio e di una materia estremamente delicata ed importanpassa in primis attraverso i giovani che ne fanno parte, che te, ci si aspetta una forte cooperazione a livello internane costituiscono il futuro e che ne hanno senz’altro un’o- zionale. Questa collaborazione sarà garantita dalle maggiori compagnie canadesi ed italiane operanti nel ramo pinione, positiva o negativa. Verranno garantiti spazi adeguati a riunioni e seminari, in delle telecomunicazioni, che finanzieranno la parte tecniparticolare grazie al coinvolgimento di istituzioni cittadi- ca dell’iniziativa con supporto nella progettazione e manne ed universitarie; prezioso sarà inoltre il supporto di vo- tenimento del sito web, e, allo stesso, con premi per i vinlontari provenienti da ambienti artistici ed accademici, citori; ma anche da compagnie aeree italiane per la coperche aiuteranno i partecipanti a sviluppare le loro poten- tura dei viaggi intercontinentali; altri finanziatori supporteranno i soggetti che coordinano il progetto, ossia la Cazialità artistiche. Nella fase successiva, tutto il materiale raccolto troverà mera di Commercio Italiana di Toronto e il Museo di Fospazio in un sito web, che diventerà così il centro del pro- tografia Contemporanea di Cinisello (Milano). Fondagetto, dove visionare i lavori e scambiarsi esperienze. Sa- mentale risulterà anche il coinvolgimento nel progetto dei ranno quindi nominate delle giurie incaricate di selezio- media, soprattutto legati al web ed alla cultura giovanile. nare – in base a meriti artistici, sia visivi che ipertestuali – Questo progetto è stato già approvato dalle autorità di eni trenta migliori lavori di ogni città, che verranno esposti trambe le metropoli, e ciò garantisce già la buona riuscita nel sito web e successivamente presentati in una mostra. delle attività di scambio.

The mobile city

A NEW PROJECT TO BUILD A CULTURAL BRIDGE BETWEEN ITALY AND CANADA he “Mobile City” project has been developed through the twinning of Milan and Toronto that started in 2003 with the aim to consolidate the relations between the cities and invite young people living in depressed quarters to take part in creative and constructive activities. The young are offered the opportunity to improve their communicative and artistic skills and start intercultural relationships with boys and girls from a similar or completely different reality. This project tries to build an “intercultural bridge” between these cities, but also a creative community to share passions and interests. Digital technologies, particularly mobile phones with cameras, will be used to carry out the project. The young people of Toronto and Milan will relate stories about their own cities with pictures and texts, sharing dreams and their perception of living in a metropolis, choosing from selected topics that focus on multicultural spirit and social issues. The socio-cultural twinning between two industrialized cities must firstly consider the young, since they are the future and certainly have positive and negative opinions. City institutions and university will provide the necessary venues for meetings and workshops, and volunteers from the artistic and academic background will help the participants develop their artistic potentials. Subsequently, all the collected materials will be put on a web site that will become the centre of the project, giving the possibility to display the works and exchange experiences. There will be juries to select the thirty best works from the artistic, visual and hypertextual viewpoint in each city, and the

T Milano e toronto piu vicine grazie alle nuove tecnologie e ai giovani

The mobile city

New technologies and the young make Milan and Toronto closer

winners will be put on show in an exhibition. The ten best artists will win a trip to the twinned city to continue their project. This exchange period is an important experience for the individuals, who will have the unique chance to broaden their culture and grow, working together – not only virtually – with other young people with the help of their tutors. The works and the in-progress documents about the first step of the project and the exchange experience will be collected and shown in an exhibition and in a book, with a complete presentation of the winning works. The involvement of public and private institutions will ensure the success of this project; since it extends over quite a long period and concerns a difficult subject, it requires solid international cooperation to support it. The main Italian and Canadian telecommunication companies will finance the technical resources required by the initiative, supporting the design and updating of the web site and supplying prizes for the winners; Italian airlines will deal with intercontinental flights, and other financial backers will support the project coordinators, i.e. the Italian Chamber of Commerce in Toronto and the Museo della Fotografia Contemporanea of Cinisello (Milan). The media contribution will be a basic feature for the success of the project, especially with regards to the media tied to web and youth culture. This project has already been approved by the authorities of both cities and this guarantees success in the exchange initiatives.

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ONTARIO: UNA GRANDE “PORTA” PER LA PRODUZIONE ITALIANA IN CANADA

ONTARIO: A GREAT OPPORTUNITY FOR THE ITALIAN PRODUCTION IN CANADA

ICE in Toronto supports the Italian System High-tech and mechanics, environmental technologies, food processing and cinema: this is the Made in Italy of success on the Canadian market

Alta tecnologia, meccanica, tecnologie ambientali, agroalimentare e cinema: questo il Made in Italy che si afferma sul mercato canadese

he ICE office in Toronto deals with an area extending from Ontario to the Pacific Ocean, and it has been playing a fundamental role in the internalization process of Italian SMEs in Canada. ICE has been working to enhance the importance of the Province of Ontario, which is the real engine of the Canadian economy (according to Statistics Canada, 59% of the overall Canadian import is destined to Ontario, as well as 46.5% of goods and services from Italy), but we have also surveyed the new Western markets (Alberta and British Columbia), which have shown double-digit growth rates in the last years, encouraging the Italian companies towards them. Vancouver especially is establishing itself as a centre of worldwide importance for biotechnologies and environmental technologies (in February ICE Toronto participated together with the Consulate General of Vancouver in BioPartnering). Following the guidelines of the promotional plan by the Ministry for International Trade, we have supported seminars and visits to companies for enterprises working in the sector of metalwork machinery highly specialized in high-tech and preon una competenza territoriale dall’Ontario fino al Pacifico, l’ufficio ICE cision engineering. The advertising campaign di Toronto sta giocando un ruolo di primo piano nel processo di interPaolo Ponti, “Machines Italy” was launched to promote 14 Italnazionalizzazione delle PMI italiane in Canada: sul territorio, valorizDirettore ICE ian trade associations, and an Italian delegation zando la posizione ed il peso della Provincia dell’Ontario, vero motore dell’ecoToronto of the aerospace industry came to Canada nomia canadese (secondo Statistics Canada, l’Ontario riceve il 59% delle imthanks to the collaboration of the Chamber of portazioni totali canadesi ed assorbe il 46,5% di merci e servizi provenienti dalCommerce of Toronto and Montreal. l’Italia), ma anche esplorando e spingendo le aziende italiane verso i nuovi mercati delIn order to enhance the companies taking part in Sisl’Ovest (Alberta e British Columbia), che da alcuni anni registrano tassi di sviluppo a doptema Italia in Canada, the Embassy, the Consulates and pia cifra. In particolare, la città di Vancouver si sta imponendo come centro mondiale per the Chamber of Commerce will cooperate to promote le biotecnologie e l’ambiente (a febbraio l’ICE Toronto ha partecipato con il Consolato Italian offers, such as in the case of the Trade Fair system Generale di Vancouver al BioPartnering). of Lombardy, presented by the Councillor Franco Nicoli Seguendo le linee operative del piano promozionale del Ministero del Commercio InCristiani. ternazionale, con un’accentuata specializzazione in settori quali l’alta tecnologia e la mecFollowing the requirements of the local industrial and canica strumentale, sono stati promossi seminari e visite aziendali per aziende del settopolitical establishment, ICE Toronto will be involved in an re macchine-lavorazione metalli; è stata avviata la campagna pubblicitaria Machines Itaimportant role in environmental issues, and an Agreelia in favore di 14 associazioni di categoria italiane; in collaborazione con le Camere di ment signed by the Italian Ministry of the Environment will Montreal e di Toronto, è stata promossa la visita di una delegazione italiana del settore deal with the following topics: alternative energy sources, aerospaziale. Proprio al fine di supportare il Sistema Italia in Canada, è stata promossa waste management, biomass energy, hydrogen-based una proficua e concreta collaborazione con Ambasciata, Consolati e Camere di Commertechnologies and gas-emission reduction. Besides these cio, con l’obiettivo primario di esaltare l’offerta Italia, come nel caso della presentazione niche and highly specialized sectors, ICE Toronto also del sistema fieristico della Lombardia, organizzata alla presenza dell’Assessore Franco Niworks with more traditional fields: at the moment ICE is coli Cristiani. supporting an Italian delegation of seven film-makers Sulla scia di un’accentuata sensibilità del mondo imprenditoriale-politico locale, l’ICE who are participating with their movies in the Toronto InToronto sarà inoltre coinvolto in primo piano sulle tematiche delle tecnologie ambientaternational Film Festival. Two of the movies were projectli, che saranno sviluppate nell’ambito di un’apposita Convenzione stipulata con il Minied in Ontario as worldwide previews (Giorni e Nuvole by stero dell’Ambiente italiano lungo le seguenti aree di intervento: energie alternative, waSoldini and L’amour caché by A. Capone): we must not ste management, sfruttamento delle biomasse, tecnologie per l’idrogeno e riduzione delforget that Toronto is the second most important market le emissioni. Oltre a questi comparti di nicchia ed altamente specializzati, l’ICE Toronto for film industry in North America. To confirm this, we also si muove naturalmente anche su settori tradizionali e più conosciuti: in questi giorni, l’Imention the visit of 25 Italian documentary film makers CE sta infatti assistendo la delegazione artistica italiana al Toronto International Film Fewho participated with ICE’s support in Hotdocs, an event stival, composta da sette registi ed altrettanti film, due dei quali presentati in Ontario cothat was organized last year with Italy as a Partner counme anteprime mondiali (Giorni e Nuvole di Soldini e L’amour caché di A. Capone): Totry and had a significant outcome of sponsoring and coronto rappresenta del resto la seconda piazza nord-americana nel panorama del settore production initiatives. cinematografico. A riprova di quanto affermato, si segnala la presenza di una delegazioLast but not least, we have started an intense activity in ne di 25 documentaristi italiani, che hanno partecipato con il supporto dell’ICE a Hotthe agriculture and food sector with Italian wines in the docs, evento che ha visto l’Italia in qualità di Paese partner all’ultima edizione, con inteOntarian market, developing constant relations between ressanti sviluppi a livello di finanziamenti e coproduzioni. Da ultimo – ma solo in ordine ICE and LCBO, the provincial monopoly for the sale of cronologico – si segnala l’intensa attività nel settore agroalimentare, con i vini italiani prospirits. tagonisti nel mercato dell’Ontario e con l’ICE Toronto continuamente impegnato in in-

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L’ICE di Toronto a supporto del Sistema Italia

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terventi presso l’LCBO, monopolio provinciale per la vendita delle bevande alcoliche.

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Successo per la “Montreal’s Italian Week”

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er una settimana, a Montreal si è respirata aria italiana! La città canadese ha infatti ospitato, dal 5 al 12 agosto, la XIV edizione della “Montreal’s Italian Week”, promossa dal National Congress of Italian Canadians (Quebec Region) per celebrare le proprie tradizioni e la propria cultura. Tanti gli appuntamenti in programma, forti ormai della presenza di un pubblico di “fedelissimi” che raggiunge ogni anno le 500mila persone: dai concerti, alle rassegne cinematografiche, dalle mostre alle serate operistiche. Ad accompagnare il tutto, un “tuffo” nella bella Sicilia, tra i piatti più tipici della tradizione isolana, e la ricostruzione dei Giardini di Monreale.

SUCCESS FOR THE “MONTREAL’S ITALIAN WEEK” ontreal breathed an Italian air for a week! The Canadian city was host to the XIVth edition of “Montreal’s Italian Week”, from 5 to 12 August, promoted by the National Congress of Italian Canadians (Quebec Region) to celebrate their traditions and culture. There were many items in the programme, strengthened by a public of ‘the faithful’ which reaches 500,000 people each year at the concerts, cinematographic exhibitions, shows and operatic evenings. A dive into beautiful Sicily accompanied everything, with the most traditional dishes of the island and the reconstruction of the Gardens of Monreale.

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Candidature aperte per il Premio Venezia 2007 n riconoscimento per sottolineare l”eccellenza degli scambi economici e commerciali tra Québec e Italia. È questo il significato del Premio Venezia 2007, promosso dalla Italian Chamber of Commerce in Canada in collaborazione con Desjardins. Tre le categorie che verranno premiate: migliore collaborazione industriale; migliore collaborazione commerciale; migliore collaborazione istituzionale. Le candidature potranno essere presentate fino al prossimo 20 settembre, mentre i nomi delle aziende vincitrici verranno annunciati a Montreal il prossimo 24 ottobre. Per maggiori informazioni: www.italchamber.qc.ca/1f_page_premio.php

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CANDIDATURES OPEN FOR THE PREMIO VENEZIA 2007 A recognition to underline the excellence of the economic and commercial exchanges between Québec and Italy. This is the meaning of the Premio Venezia 2007, promoted by the Italian Chamber of Commerce in Canada in collaboration with Desjardins. Three categories will be judged: the best industrial collaboration, the best commercial collaboration and the best institutional collaboration. Candidatures can be presented up to 20 September while the names of the winning companies will be announced in Montreal on 24 October. For more information: www.italchamber.qc.ca/1f_page_premio.php

Il cinema italiano in anteprima a Toronto

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ttimo il “bottino” italiano al 32° Festival di Toronto, in programma dal 6 al 16 settembre: otto film nazionali e sette coproduzioni. Tra gli eventi di primo piano, le due anteprime mondiali del nuovo film di Silvio Soldini, Giorni e nuvole, e di La terza madre, l’ultimo attesissimo thriller di Dario Argento, interpretato dalla figlia Asia. Centochiodi di Ermanno Olmi verrà invece presentato nella sezione Masters, mentre in Contemporary World Cinema troviamo altri 3 film italiani di primo piano: L’ora di punta di Vincenzo Marra, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti e In memoria di me del giovane Saverio Costanzo.

Il meglio dell’enogastronomia italiana per “Flavours of Italy” l 13 settembre a Vancouver, il 26 settembre a Calgary e il 29 settembre ad Edmonton. Sono queste le tre tappe della 5ª edizione di “Flavours of Italy”, l’iniziativa promossa dall’ Italian Chamber of Commerce in Canada – Vancouver Edmonton Calgary, per promuovere sul mercato canadese il meglio dell’Italia in termini di eccellenze enologiche e produzioni gastronomiche tradizionali. Per la prima volta, inoltre “Flavours of Italy” valicherà i confini di Vancouver per raggiungere anche la British Columbia e l’Alberta, con tre incontri separati pensati “ad hoc”.

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The best of Italian wine and food for “Flavours of Italy” The three stops in Vancouver on 13 September, Calgary on 26 September and Edmonton on 29 September are the 5th edition of “Flavours of Italy”, the event promoted by the Italian Chamber of Commerce in Canada – Vancouver Edmonton Calgary, to promote the best of Italy in terms of excellence in wine and traditional gastronomic products in the Canadian market. In addition, for the first time, “Flavours of Italy” will move out of Vancouver to reach British Columbia and Alberta with three separate ‘ad hoc’ meetings.

Preview of Italian cinema in Toronto The Italian “booty” at the 32nd Festival of Toronto, held between 6 and 16 September was excellent. Eight Italian films and seven co-productions. The two world premiers of the new Silvio Soldini film “Giorni e nuvole” (literally “Days and Clouds”) and “La terza madre” (“The Third Mother”), the latest, eagerlyawaited, film by Dario Argento starring his daughter Asia were among the leading. “Centochiodi” (literally “100 Nails”) by Ermanno Olmi will be presented in the Master section while three other leading Italian films: “L’ora di punta” (The Rush Hour) by Vincenzo Marra, “Mio fratello è figlio unico” (My Brother is an Only Child) by Daniele Luchetti and in “In memoria di me” (In Memory of Me) by the young Saverio Costanzo, will be shown in Contemporary World Cinema.

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

The èItalia magazine, defined by the foreign press as “the flag carrier of Italian information to the world”, was launched in 1999 to promote Italy’s economic, tourism and cultural heritage and to enable the international community to have an ongoing and general picture of System Italy. 45 pag 01 COPERTINA

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GUE EDIZIONE MULTILIN

PERIODIC IL PRIMO

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PARTNER EDITORIALE

MONDO LIA NEL

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E 6,19 VIII - N. 45 - Milano - ANNO 20/b Legge 662/96 art. 2 comma Postale - 45% - Sped. Abb. n. 739 del 26/11/1999 Aut. Trib. Milano

ISSN 1972-2656

DISTRIBUIT

Cielo Terra

Tra

&

CON O IN ITALIA

italiano Quando il genio bello e il gusto del si combinano ogia, con la tecnol italiane le produzioni non hanno rivali

La rivista èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel mondo”, nasce nel 1999 per promuovere il patrimonio economico, turistico e culturale italiano, permettendo alla comunità internazionale di avere costantemente una visione generale del Sistema Italia.

L’apprezzamento del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi (con un messaggio appositamente scritto per il primo numero), l’interesse mostrato da parte del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero del Commercio Internazionale e delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, confermano il prezioso ruolo della distribuzione mirata della rivista, che raggiunge direttamente nei loro Paesi gli Italiani residenti all’estero, le nostre Istituzioni e la business community rappresentata primariamente dalle aziende socie delle Camere di Commercio Italiane, a cui si offre, attraverso i contenuti generali della rivista, un’informazione aggiornata del nostro Sistema Paese.

and Earth Between Sky TALENT AND WHEN ITALIAN FEATURES MERGE AESTHETIC OLOGY, ITALIAN WITH TECHN ING HAS NO EQUAL MANUFACTUR

èItalia

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in abbinata Pubblicato y con Econom

pagina 97

pagina 87

pagina 73

Caratteristiche e diffusione: Bimestrale a colori, in edizione multilingue, la rivista è diffusa in 200.000 copie in Italia ed all’estero a: Ministeri, Regioni, Province e ai Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators e Agenzie di viaggio, Ambasciate e Consolati, Camere di Commercio Italiane all’Estero e loro Soci, uffici ENIT e ICE, Aziende leaders. In edicola: negli USA èItalia viene diffusa con il quotidiano America Oggi e con il NY Times, e in Italia con il settimanale Panorama Economy. La scelta di Economy permette di ampliare ancora di più il bacino di utenza garantito da èItalia con un settimanale che per autorevolezza e diffusione raggiunge il mondo delle piccole e medie imprese, oltre a essere riconosciuto come interlocutore serio e affidabile dalle grandi aziende. Inoltre è on-line all’interno del sito www.italplanet.it

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The appreciation of President Emeritus Carlo Azeglio Ciampi – who penned a special message for the debut issue of èItalia – the interest expressed by the Ministry for Foreign Affairs, the Ministry for Foreign Trade and the Italian Chambers of Commerce Abroad confirm the valuable role played by the magazine and its targeted distribution in the countries with resident Italian communities, our institutions and the business community, primarily made up of the member companies of our Chambers of Commerce, to whom our publication provides a general content that highlights the latest developments and news in the sphere of System Italy. Features and Circulation data: Full-colour, two-monthly multilanguages magazine of which 200,000 copies are distributed both abroad and in Italy, to the government Ministries, the Regions, Provinces and Capital Cities, Industry Associations, Chambers of Commerce (CCIAA), Libraries, Tour Operators and Travel Agencies, Embassies and Consulates, the Italian Chambers of Commerce Abroad and their members, the offices and branches of ENIT and ICE as well as to the major corporates. The magazine is currently published in Italian and English and there are plans to progressively enrich it with sections in Russian, Portuguese and German. Distribution: èItalia magazine is distributed in U.S. newsstands as a supplement to America Oggi and NY Times, and in Italy as a supplement to Panorama Economy. The choice of Panorama Economy enables us to further broaden the èItalia guaranteed reader base, thanks to the distribution of this authoritative weekly business magazine to the world of small and medium enterprise as well as its role as a serious and reliable channel for the larger companies. You can also visit the online edition of èItalia at the website: www.italplanet.it.


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RUSSIA

Ritolo Torino 2006Sochi 2014: arola un legame di EDITORIALE

Sommario opportunità

sommario qualche parola di sommario

ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa

L’INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA A MOSCA, VITTORIO SURDO

Sochi 2014: un’opportunità anche per gli Italiani

di Nome e cognome autore

La nomina della città di Sochi ad ospitare i Giochi Olimpici del 2014 offre indubbiamente alle aziende straniere molteplici opportunità di investimento, e anche le aziende italiane possono “ritagliarsi” uno spazio. L’esperienza dell’Italia con le Olimpiadi di Torino del 2006 è una carta vincente che il nostro Paese può e deve giocare a proprio beneficio. Già oggi gli architetti che hanno progettato alcuni impianti sportivi per Torino 2006 sono stati chiamati ad esprimersi per progetti riguardanti strutture sportive a Sochi. Sarebbe opportuno che le aziende italiane mettessero a frutto questo coinvolgimento già avviato per parte russa e, quindi, l’indubbio vantaggio che il nostro Paese gode in questo momento rispetto ad altre nazioni. Le competenze e l’esperienza acquisite con Torino 2006 rappresentano un potenziale che non deve essere ignorato. In quell’occasione erano state realizzate oltre sessantacinque opere tra impianti sportivi, villaggi per atleti e infrastrutture varie. Va sottolineato che per il successo di questo imponente riassetto del territorio era stata garantita la sostenibilità dei lavori, tutti sottoposti a procedure di controllo e valutazione ambientale strategica. Oggi, gli investimenti totali del Governo Federale hanno già raggiunto la previsione dei 20 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno apporti privati, in particolare nei servizi. Le opportunità d’affari per le aziende private sono molteplici e in vari settori: infrastrutture, edile, arredamento, piastrelle e ceramica, decorazione d’interni, enogastronomia, solo per citarne alcuni. In questo contesto è importante il ruolo della Camera di Commercio Italo-Russa, che è già stata ufficialmente incaricata dalla Camera di Commercio e Industria della Regione di Krasnodar di coordinare la partecipazione italiana al Forum Economico Internazionale Kuban 2007 (20-23 settembre 2007), che alla luce dei fatti si presenta non più solo come una mera opportunità di incontro e scambio di esperienze fra uomini d’affari, ma un’ottima occasione per concentrarsi concretamente sulle opportunità di investimento che la realizzazione delle strutture connesse ai giochi olimpici offrirà. Oggi come non mai diventa quindi importante applicare la filosofia del “Fare sistema”, coordinando risorse ed energie che enti pubblici e privati, istituzioni e imprese, possono mettere a disposizione perché il nostro Paese sia in grado già oggi di vincere la propria Olimpiade.

La scelta della città russa come sede dei Giochi Olimpici Invernali costituisce un’importante occasione per la crescita del Paese. E le nostre imprese non possono mancare

L

Vittorio Surdo

a decisione del Comitato Olimpico Internazionale di assegnare le Olimpiadi Invernali del 2014 alla città di Sochi, costituisce non solo un importante successo di immagine per la Russia, ma anche una formidabile occasione di sviluppo economico per il Paese. L’obiettivo è ambizioso: si tratta di trasformare Sochi – suggestiva località balneare e termale che si distende per un centinaio di chilometri tra le rive del Mar Nero e le pendici dei monti del Grande Caucaso – in una destinazione di livello internazionale capace di attirare milioni di turisti. Per raggiungere tale obiettivo saranno necessari ingenti investimenti da realizzare in tempi rapidi. Il Governo russo è già attivamente al lavoro per definire il quadro normativo di riferimento e delineare l’organizzazione incaricata di realizzare i lavori di preparazione delle strutture olimpiche. Al momento attuale, secondo le informazioni disponibili, le Autorità russe ipotizzano la creazione di tre organismi: • una Società Olimpica incaricata di realizzare i siti e le infrastrutture di rilevanza federale: essa sarà l’unico interlocutore del governo per la realizzazione e la gestione dei siti olimpici; • un Comitato Organizzatore incaricato del dialogo politico-istituzionale con il CIO; • una struttura di coordinamento (direttamente dipendente dal Governo e dall’Amministrazione presidenziale) incaricata di coordinare l’azione dei vari soggetti federali e regionali. Lo stanziamento previsto dal Governo per la realizzazione degli impianti olimpici e per i principali progetti infrastrutturali ha raggiunto i 20 miliardi di euro. A questa cifra bisognerà aggiungere gli investimenti che i privati effettueranno nel settore residenziale e dei

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ÈITALIA

24-09-2007

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FOR RUSSIA

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La città di Sochi

servizi. Si tratta di progetti di enorme portata, che, oltre a consentire un’accelerazione ed una diversificazione dello sviluppo economico russo, rappresentano anche una interessante opportunità d’affari per le aziende italiane. Moltissimi sono i settori suscettibili di positive ricadute per le nostre imprese, tra cui: edilizia, infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali, impiantistica, arredamento, rivestimenti e sanitari. In breve tempo, le ricadute di questi investimenti saranno tali che tutti i settori manifatturieri ne potranno trarre beneficio, inclusi quelli legati alla ristorazione ed all’agroalimentare. Un primo importante appuntamento che segnalo agli operatori interessati alle opportunità offerte della Regione è il “Forum di investimenti internazionali Kuban-2007”. La manifestazione si terrà a Sochi dal 20 al 23 settembre prossimi alla presenza del Presidente Putin e dei principali membri del Governo. Prenderò parte al Forum, insieme ad un membro di Governo, a capo di una consistente delegazione di imprenditori riuniti in uno Stand italiano coordinato dalla Rappresentanza della Regione di Krasnodar in Italia. Anche l’ICE sarà presente all’evento con un Punto informativo per le aziende italiane: l’Istituto attiverà inoltre nei prossimi mesi una struttura locale stabile per meglio coadiuvare le attività delle nostre imprese.

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CALENDARIO MANIFESTAZIONI NEW

22-25 FEBBRAIO 2007

21-24 SETTEMBRE 2007

19-23 OTTOBRE 2007

BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO

MUSIC, EVENTS AND ENTERTAINMENT TECHNOLOGY

www.bit.expocts.it bit@expocts.it

www.meetmilano.expocts.it meetmilano@expocts.it

SALONE INTERNAZIONALE DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE www.host.expocts.it host@expocts.it

IN CONTEMPORANEA IN CONTEMPORANEA

BUYITALY - WORKSHOP DELL’OFFERTA TURISTICA ITALIANA www.buyitaly.expocts.it buyitaly@expocts.it

SIC - SALONE INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ

27-30 SETTEMBRE 2007

www.sic.expocts.it sic@expocts.it

MILANOVENDEMODA PRÊT À PORTER DONNA Primavera/Estate www.milanovendemoda.expocts.it milanovendemoda@expocts.it

NEW

SALONE DELL'OPEN AIR, CAMPER, CARAVAN, CAMPEGGIO E ATTREZZATURE www.travelmotion.expocts.it travelmotion@expocts.it

IN CONTEMPORANEA

HOTEL EMOTION SALONE DELL’INDUSTRIA ALBERGHIERA

IL PRIMO SALONE DELLE TAGLIE COMODE

www.hotelemotion.expocts.it hotelemotion@expocts.it

www.milanovendemoda.expocts.it plusize@expocts.it IN CONTEMPORANEA

NEW BOAT VILLAGE SALONE DEL NATANTE DA DIPORTO

NEW

www.boatvillage.expocts.it boatvillage@expocts.it

11-14 OTTOBRE 2007

MILANO - SALONE PANE PIZZA PASTA www.mippp.expocts.it mippp@expocts.it

ANTIQUARIA - MOSTRA MERCATO ANTIQUARI MILANESI www.antiquaria.expocts.it antiquaria@expocts.it

23-26 FEBBRAIO 2007 MILANOVENDEMODA PRÊT À PORTER DONNA Autunno/Inverno www.milanovendemoda.expocts.it milanovendemoda@expocts.it

IN CONTEMPORANEA

IL PRIMO SALONE DELLE TAGLIE COMODE www.milanovendemoda.expocts.it plusize@expocts.it

19-22 OTTOBRE 2007

8-11 NOVEMBRE 2007

SALONE INTERNAZIONALE DEL FRANCHISING E DEL COMMERCIO

MOSTRA MERCATO DI BROCANTAGE, ANTICHITÀ MODERNARIATO, VINTAGE E COLLEZIONISMO

www.franchising.expocts.it franchising@expocts.it

www.lapiazzadeimercanti.expocts.it lapiazzadeimercanti@expocts.it

NEW

22-25 GIUGNO 2007

19-22 OTTOBRE 2007

22-25 NOVEMBRE 2007

PRESENTAZIONE INTERNAZIONALE DI ABITI DA SPOSA E CERIMONIA

I SALONI DELL’INDUSTRIA DEL BENESSERE

SALONE DELLE QUALITÀ ITALIANE

www.wellness.expocts.it wellness@expocts.it

www.lacampionaria.expocts.it lacampionaria@expocts.it

www.sposaitaliacollezioni.expocts.it sposaitaliacollezioni@expocts.it

w w w . e x p o c t s . i t EXPOCTS S.p.A. MANIFESTAZIONI • EXHIBITIONS

Via Generale G.Govone, 66 - 20155 Milano - Italy Tel. +39 02 34984.1 - Fax +39 02 33600493


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EVENTI

22-09-2007

15:47

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ALL’ASPEN INSTITUTE IL PUNTO SULLE RELAZIONI FRA I DUE PAESI

L’AD di Eni, Paolo Scaroni, con il Presidente di Gazprom, Dmitry Medvedev

Russia-Italia, “rapporti superlativi” Eni e Gazprom portano un passaggio dei contatti fra i due Paesi a una fase strategica. E Forbes definisce l’impresa energetica italiana “una compagnia formidabile” necessaria per lo sviluppo dell’Europa di Francesco Fusco

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na sempre più stretta collaborazione fra Italia e Russia non può fare a meno dell’ENI, l’Ente Nazionale Idrocarburi guidato da Paolo Scaroni. È la constatazione scaturita dalla tavola rotonda svoltasi a fine giugno nell’ambito estremamente riservato dell’Aspen Institute, che aveva come obiettivo l’analisi dello stato delle relazioni fra i due Paesi. I lavori, introdotti dal Ministro degli Esteri italiano Massimo D’Alema e dal Vice-Primo Ministro della Federazione Russa e Presidente di Gazprom, Dmitry Medvedev, hanno puntato sulle capacità dei due Paesi di incrementare i loro rapporti, partendo dal campo energetico (accordi Eni-Gazprom) per passare ad altri settori come quelli dell’alta tecnologia e dell’interscambio commerciale, in progressiva crescita. La presenza di Medvedev, nella sua doppia veste di vice di Putin e di presidente di Gazprom, ha fornito peso particolare agli accordi con il nostro ente petrolifero. Medvedev nell’occasione ha ricordato come tali relazioni, concretizzatesi nel dicembre scorso, hanno “segnato il passaggio dei contatti fra Italia e Russia da una fase di accordi singoli a una fase strategica”. E l’A.D. del cane a sei zampe, Scaroni, ha voluto sottolineare che l’Eni cerca “ulteriori punti di intesa per servire il mercato europeo del gas. Gazprom è il primo produttore di gas al


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mondo, ed Eni è il primo operatore di gas europeo. C’è una collaborazione a tutto campo e quindi è ovvio che intendiamo svilupparla, sia come fornitori sia come trasportatori di questa materiaâ€?. Non a caso in Russia esiste il 26,2% delle riserve di gas mondiali, mentre l’Eni possiede la piĂš importante rete di gasdotti d’Europa. Ma l’Italia non è presente in Russia solo con ENI: vi sono anche Enel, che ha acquistato quattro centrali elettriche, e Finmeccanica, che ha creato una joint-venture con Sukhoj, oltre a tante altre aziende di media grandezza che giĂ operano in Russia con propri stabilimenti – da Mapei a Indesit – ma anche quelle piĂš piccole, che stanno contribuendo a creare dei veri e propri distretti industriali. Per descrivere le relazioni fra i due Paesi, come ha detto lo stesso Medvedev, “occorrerebbe usare solo i superlativiâ€?. Non poteva non essere d’accordo il Presidente della Camera di Commercio ItaloRussa, Rosario Alessandrello, il quale, a conclusione del suo intervento alla tavola rotonda, ha commentato: “a partire dal 2007 con gli investimenti italiani in Russia, sia industriali che bancari, nonchĂŠ di quelli russi in Italia, i sistemi imprenditoriali dei due Paesi potranno incrementare l’interscambio commerciale fino a livelli mai raggiunti nel passatoâ€?. Che i rapporti Gazprom-Eni siano ormai strategici se n’è accorta anche la rivista americana di economia e finanza Forbes, che ha dedicato ampio spazio e un richiamo in copertina a una intervista all’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, per il quale adotta l’appellativo “Devil’s Advocateâ€?, ossia l’Avvocato del Diavolo. Nell’intervista Scaroni sostiene: “siamo differenti da tutti gli altriâ€?; e quindi, anche se i rapporti con il colosso russo non sono semplici – ne sanno qualcosa BP e Shell che, per evitare l’esproprio delle riserve che detenevano, hanno dovuto rinegoziare i loro contratti sacrificando diversi vantaggi del passato – proprio questa differenza gioca a favore dell’impresa energetica italiana, che del resto in Russia si muove da oltre cinquant’anni. “Abbiamo costruito un’intesa basata sulla fiducia reciproca – dice Scaroni – che nessuno, a parte noi, è riuscito a creareâ€?. Soddisfacendo il 15% della domanda europea, Eni – sempre secondo il settimanale economico americano – è diventato un attore strategico per l’economia del continente e per la stessa Russia, essendo il primo partner commerciale di Gazprom, del quale è la prima fonte di introiti in Europa. Un rapporto che non si basa solo sulla convenienza economica reciproca ma anche su rapporti personali. “Voglio essere il loro migliore amicoâ€?, dice Scaroni a Forbes. E i risultati si vedono. Nel 2006 Scaroni ha esteso i contratti di fornitura con la controparte russa dal 2017 al 2035, offrendo al gigante la possibilitĂ di vendere direttamente il gas sul mercato italiano. Secondo le previsioni, nel 2020 l’Europa potrebbe aver bisogno di piĂš del doppio delle attuali importazioni di gas e quindi un rapporto privilegiato con la Russia, secondo Forbes, potrebbe essere fondamentale per il futuro del continente, non solo di Eni. Concludendo, Forbes riconosce in Eni una “compagnia formidabileâ€?, con un utile netto di 11,6 miliardi di dollari e ricavi per 108 miliardi, nel 2006. Ma, se l’economia europea vuol continuare a crescere, deve continuare a portare gli idrocarburi da est a ovest, ovvero dalla Russia all’Occidente. Una bella sfida per Paolo Scaroni. Finora le ha vinte tutte, quindi non dovremmo preoccuparci. PurchĂŠ non si continui a parlare di separare da Eni SnamReteGas. PerchĂŠ la forza di Eni in Europa sta anche qui.

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FONDAZIONE ITALIA-RUSSIA 1967-2007: 40° ANNIVERSARIO DEL GEMELLAGGIO MILANO-SAN PIETROBURGO

Moda, arte e cultura, dalla Russia a Milano

Sono tanti gli appuntamenti in programma il 29 settembre a Palazzo Reale, in occasione della “Serata Russa�

di Leonora Barbiani, Segretario Generale della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia�

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ome ormai noto, il 2007 è l’anno delle celebrazioni del 40° anniversario del gemellaggio tra Milano e San Pietroburgo. Alla base delle relazioni bilaterali di cooperazione fra il nostro Paese e la Russia – ed in particolare fra questi due importanti centri economici e culturali – vi sono rapporti che si sono costruiti nel tempo, anche sulla base di un’affinitĂ spirituale che unisce i cittadini della cittĂ meneghina e di quella baltica, reciprocitĂ che è stata elemento fondamentale per avviare prima e consolidare successivamente contatti reciprocamente proficui in ambito economico, culturale e artistico. Nel ricco programma di eventi e iniziative di interesse pubblico, promossi da vari soggetti milanesi in collaborazione con le controparti russe in occasione delle celebrazioni, vi è la “Serata Russaâ€?. Dopo il successo dello scorso anno, questo secondo appuntamento si svolgerĂ il 29 settembre in uno dei palazzi piĂš belli di Milano, Palazzo Reale, a chiusura degli eventi promossi per la settimana di Milano Moda Donna. L’edizione 2007 della Serata Russa assume una valenza in piĂš, in quanto è stata inserita nel programma ufficiale delle iniziative speciali del Protocollo della Commissione mista russo-italiana per la cooperazione culturale e della formazione, sottoscritto dai Ministri degli Affari Esteri di Russia e Italia a Bari il 14 marzo 2007, nel corso della visita

in Italia del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Alla Serata Russa prenderanno parte personalitĂ istituzionali, imprenditori, rappresentanti del mondo della moda e della cultura, sia per parte italiana che per parte russa. Questa serata – promossa dalla Fondazione della Cultura della Federazione Russa, presieduta dal noto registra russo Nikita Mikhalkov, e dalla Camera Nazionale della Moda italiana con la collaborazione della nostra Fondazione, della Camera di Commercio Italo-Russa, del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, e con il patrocinio del Comune di Milano e di San Pietroburgo – prevede diversi momenti: un’esposizione di oggetti d’arte dedicata ai 250 anni dell’Accademia statale russa delle Belle Arti, fondata a San Pietroburgo; una sfilata di abiti femminili dello stilista russo di fama internazionale Valentin Judashkin, realizzati appositamente per l’occasione; una presentazione delle collezioni di due giovani stilisti di San Pietroburgo; le esibizioni dei solisti del Teatro Mariinskij e del gruppo di virtuosi “Quartetto Teremâ€?, il tutto completato da un ricco banchetto a base di piatti tipici della cucina russa, preparati da cuochi provenienti da famosi ristoranti di San Pietroburgo. Di non minore valore, l’aspetto benefico dell’evento: verrĂ infatti organizzata un’asta che proporrĂ oggetti vari regalati dai partner dell’iniziativa, il cui ricavato andrĂ ancora una volta ad un orfanotrofio di San Pietroburgo.

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DUE CITTĂ€ UNITE IN NOME DI GIUSEPPE VERDI

Un viaggio musicale, tra Italia e Federazione Russa

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ilano e San Pietroburgo piĂš vicine grazie ad uno fra genere riscontra sempre una calorosissima accoglienza. i piĂš grandi rappresentanti della cultura italiana in Come ha del resto tenuto a sottolineare Rosario Alessandrello, Preambito internazionale e, oggi come allora, uno fra i sidente della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia musicisti piĂš amati all’estero. In occasione del 40° Russiaâ€?, il gemellaggio tra Milano e San Pietroburgo “è la dimostraanniversario del gemellaggio fra il capoluogo lom- zione dello specifico interesse tra queste due cittĂ e la conferma che bardo e la cittĂ russa, si terrĂ mercoledĂŹ 19 settembre a Milano (ore il ponte virtuale tra la cittĂ meneghina e quella baltica è una realtĂ 20.00 presso Palazzo Marino, Sala Alessi), il concerto nel quale verrĂ consolidatasi nel corso della storia. Dal 1967, anno in cui è stato fireseguito in prima assoluta il Requiem di mato l’accordo di gemellaggio, le relazioni Giuseppe Verdi nella inedita versione per culturali e imprenditoriali si sono sempre Milano e San Pietroburgo pianoforte e harmonium, eseguito da intensificate e in questo processo hanconsolidano i loro rapporti di amicizia piĂš Francesco Attesti (pianoforte) e Matteo no coinvolto direttamente l’Amministrae confermano l’eccellente livello Galli (harmonium). zione di Milano congiuntamente alle istiEseguita per la prima volta il 22 maggio tuzioni della nostra cittĂ : teatri, degli scambi culturali 1874, la Messa da Requiem scritta in meuniversitĂ , camere moria di Alessandro Manzoni, con le sue di commercio, assoproporzioni vastissime, coinvolse un’orciazioni di industriachestra sinfonica con coro e solisti dalle li milanesi e lombarqualitĂ vocali eccezionali. Ma nello stesso di, case editrici, mezanno, a pochi mesi di distanza, Giulio Rizi di informazione, cordi, l’editore ufficiale di Verdi, preparò strutture socio-sanitauna versione cameristica del medesimo rie, scuole superiori, Requiem: una trascrizione che condensa ecc., con il costante tutte le complesse voci della partitura sulsupporto dell’imprenle tastiere di due strumenti particolarditoria. Questo appunmente diffusi a fine Ottocento – pianofortamento riconferma te e organo (o harmonium) – che divental’affinitĂ in generale tra il no cosĂŹ protagonisti di un raro capolavonostro Paese e la Russiaâ€?. ro di adattamento e trasformazione di Va infine ricordato che una fra le maggiori opere verdiane. G i u s e p p e Ve r d i s o g Questo progetto, che prende avvio a Migiornò lungamente a San lano e proseguirĂ nel mese di ottobre a Pietroburgo, dal novembre 1861 fino al San Pietroburgo, costituisce una rinnogennaio 1862, per dare luogo all’allestivata occasione di promozione della cultumento dell’opera “La forza del destinoâ€? che ra italiana in Russia, dove l’arte italiana in fu però rappresentata al Teatro Imperiale di San Pietroburgo solo nella stagione seguente, il 10 novembre 1862. A lato, Casa Verdi a Milano.

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NEWS

22-09-2007

16:24

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RUSSIA

Bruno Liberatore, un Italiano all’Hermitage cortili dell’Hermitage aprono per la prima volta a un artista italiano: fino al prossimo 30 settembre ospiteranno infatti la mostra “Bruno Liberatore, scultura, disegnoâ€?. L’esposizione – organizzata dalla direzione del celebre museo russo di San Pietroburgo in collaborazione con la Farnesina, il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura dell’ex capitale degli zar – ospita una trentina di sculture in bronzo e in terracotta – da alcune composizioni monumentali, a piccoli lavori – ma anche una ventina di disegni e altrettanti oggetti di gioielleria, che costituiscono uno degli aspetti piĂš originali della produzione di Liberatore.

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Il Piemonte al Moscow International Motor Show

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al 29 agosto al 2 settembre, con 18 aziende del settore automotive (auto, veicoli commerciali e industriali, rimorchi, autobus), il Piemonte è tornato a MIMS - Moscow International Motor Show, evento fieristico che vede protagonista la committenza dell’Est Europa. Promossa dalla Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con API Torino, la partecipazione piemontese è stata gestita operativamente dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Anche quest’anno lo stand piemontese – che dal 2003 non manca a questo prestigioso appuntamento – ha ospitato un referente del team di From Concept to Car (progetto che promuove all’estero le eccellenze di prodotto e le professionalitĂ dell’industria autoveicolistica piemontese) con l’obiettivo di sviluppare o consolidare relazioni con i committenti locali.

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La cosmetica italiana e lombarda a “Intercharm 2007â€? La Russia rappresenta per l’Italia e la Lombardia un importante orizzonte di sviluppo. E le crescenti relazioni commerciali confermano l’interesse del mercato russo verso l’offerta delle nostre imprese. Lo dimostrerĂ â€œIntercharm 2007â€?, la piĂš importante manifestazione fieristica del settore cosmetico nell’Est Europa, che, dal 25 al 28 ottobre, porterĂ a Mosca una folta delegazione di aziende italiane e lombarde del settore della cosmetica. Ad organizzare la missione è Promos, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attivitĂ internazionali, grazie al sostegno operativo di Regione Lombardia, ICE, Unioncamere Lombardia ed in collaborazione con le associazioni imprenditoriali.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

18CRR81 Cerruti apre a San Pietroburgo n altro marchio italiano della moda ha scelto San Pietroburgo. Ăˆ infatti nella famosa Nevskij Prospekt che 18CRR81 Cerruti ha aperto il suo primo spazio nella metropoli russa: un locale luminoso di settanta metri quadrati definiti da un design di tagli astratti che accoglie capi dallo stile urbano e caratterizzati dalla vita outdoor. L’eleganza è nel legno kotò sbiancato, mentre la pavimentazione è in cembonit grigio. L’arredo è elegante perchè minimal, con plexiglass e acciaio. L’inaugurazione del monomarca russo costituisce il punto di partenza di un progetto di espansione che, entro l’anno, vedrĂ 18CRR81 Cerruti aprire nuovi store anche a Praga e Dubai.

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Enel si rafforza in Russia Dominique Fache, nuovo Country Manager e Chief Operations Officer per la Russia e i Paesi della CSI, contribuirĂ a consolidare la presenza dell’Enel in Russia, rafforzatasi dopo il via libera dell’Antitrust russo all’azienda guidata da Fulvio Conti per comprare un altro 70% di azioni nella compagnia di generazione energetica Ogk-5 (della quale oggi giĂ possiede il 29,9%). La Genco, che dispone di quattro centrali geotermiche in diverse regioni del Paese, con una potenza complessiva di circa 8.700 MW, sarĂ la prima societĂ russa ad essere controllata da un’azienda straniera. (QHO ǔNjǑdžÇ?njǀdžǓ ǒǃÇ?lj Ç?Ç?LjljǗljlj ǃ Ć”Ç?ǒǒljlj Ç™Č˘Č ČœČĄČœČž NJȔȏ ȥȢČ–ČŻČ? &RXQWU\ 0DQDJHU Čœ &KLHI 2SHUDWLRQV 2IĂ€FHU ȣȢ ǼȢȼȼČœČœ Čœ njǢǘ Č•ȧČ˜Č™ČŚ ȼȣȢȼȢČ•ČĽČŚČ–ȢȖȔȌȰ ȧČžȤșȣČ&#x;Č™ČĄČœȲ ȣȢČ›ČœČŞČœČ? (QHO Č– ǼȢȼȼČœČœ ȣȢȼČ&#x;Č™ ȤȔțȤČ™ČŹČ™ČĄČœČ“ ȤȢȼȼČœČ?ČĽČžȢČ—Ȣ Č”ČĄČŚČœČ Č˘ČĄČ˘ČŁČ˘Č&#x;ȰȥȢČ—Ȣ Č–Č™Č˜Č˘Č ČĽČŚČ–Č” $QWLWUXVW ȗȔțȢČ–ȢČ? ČžČ˘Č ČŁČ”ČĄČœČœ ȣȢČ˜ ȤȧČžȢČ–ȢČ˜ČĽČŚČ–Č˘Č ÇŠČ§Č&#x;Č°Č–ČœȢ Ç&#x;ȢȥȌČœ ČĄČ” ȣȤČœȢČ•ȤČ™ČŚČ™ČĄČœČ™ Č”ČžČŞČœČ? ȹȥČ™ȤČ—ȢČžČ˘Č ČŁČ”ČĄČœČœ 2ǘÇ&#x; Č”ČžČŞČœČ? ČžȢȌȢȤȢČ? ȧȚș ČĄČ”ȊȢČ˜Č“ČŚČĽČ“ Č– ȼȢČ•ČĽČŚČ–Č™ȥȥȢȼȌČœ (QHO Ç&#x;Č˘Č ČŁČ”ČĄČœČ“ *HQFR Č– ȤČ”ȼȣȢȤČ“ČšČ™ČĄČœČœ ČžȢȌȢȤȢČ? ČĄČ”ȊȢČ˜Č“ČŚČĽČ“ ČŤČ™ȌȯȤČ™ Č—Č™ȢȌČ™Č¤Č ČœČŤČ™ČĽČžČœČ™ ČĽČŚČ”ČĄČŞČœČœ Č– ȤȔțȥȯȊ ȤČ™Č—ČœȢȥȔȊ ȼȌȤȔȥȯ ȢČ•Č­Č™Č? Č Č˘Č­ČĄČ˘ČĽČŚČ°Č˛ ȢČžȢČ&#x;Ȣ Č Č™Č—Č”Č–Č”ČŚČŚ ȼȌȔȥșȌ ČŁČ™ȤČ–ȢČ? ȤȢȼȼČœČ?ČĽČžȢČ? ČžČ˘Č ČŁČ”ČĄČœČ™Č? ȣȢČ˜ ȧȣȤȔȖČ&#x;Č™ČĄČœČ™Č ČœȥȢȼȌȤČ”ȥȥȢČ—Ȣ ȢȕȭșȼȌȖȔ

Furla “volaâ€? a Mosca Dopo le recenti inaugurazioni presso gli aeroporti di Bologna e Milano Malpensa, prosegue il progetto strategico di travel retail di Furla, una delle realtĂ piĂš rappresentative della moda italiana all’estero. Furla – che è giĂ presente in 41 aeroporti, in 58 terminal, in 17 Paesi del mondo – prevede infatti di aprire, entro la fine del 2007, nuovi store in tutto il mondo, tra cui a Mosca, Copenhagen, Vancouver, Francoforte, Dusseldorf, Stoccarda, Johannesburg, Pechino. Negli store, sarĂ possibile trovare tutte le linee che fanno capo a questo marchio: dall’asse portante del business – la pelletteria – agli orologi, ai foulard, agli accessori di varia natura e per tutti i gusti.

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DALL’ARTE ALLA MUSICA, DA CANDIDO PORTINARI A TOQUINHO

EDITORIALE

Le risorse economiche del Brasile: un’opportunità per l’Italia Sen. EDOARDO POLLASTRI Presidente della Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo

L’Italia ed il Brasile possono essere definiti due Paesi complementari, e se questa definizione può certamente essere valida anche per altri Paesi, per questo rapporto esistono alcune condizioni favorevoli che non sono replicabili e che non hanno comparazione. Inizieremo questa disamina dalla constatazione che in Brasile la più numerosa, economicamente rilevante, radicata nei costumi quotidiani, comunitá di emigrati presente nel Paese, è quella italiana. Anche in nazioni come la Germania, la Francia, gli USA, l’Australia, il Canada, per citare solo le piú importanti, esistono importanti colonie italiane, ma in nessuno di questi Paesi esistono le condizioni per lo sviluppo delle relazioni bilaterali come col Brasile. Ciò si basa sul fatto che il Brasile può divenire un grande fornitore di commodities, materie prime, di prodotti semifatturati, e, in alcuni settori, anche di tecnologie. E l’Italia ha assoluta necessità di tutto ciò. L’Italia, a sua volta, può fornire gli strumenti per lo sviluppo, come tecnologia d’avanguardia, innovazione di prodotti e di metologie produttive, capacità formativa, ma anche un valore che nello sviluppo attuale è fondamentale: rappresentare il sesto mercato del mondo e la porta d’ingresso al mercato della Comunità Europea, l’UE, oggi il principale blocco economico mondiale, che non è importante solo economicamente, ma anche culturalmente. La pluralitá di popoli, nazioni, etnie, culture, anziché rappresentare una disgregazione, creerà le condizioni per capire i problemi mondiali, e per risolvere il maggiore ostacolo allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo: il problema ambientale. Non possiamo in questa sede dimenticare che le prime due potenze mondiali, la Cina e gli Usa, che sono i più grandi inquinatori del mondo, e che rispondono per oltre il 50% dell’inquinamento mondiale, sono le uniche tra le grandi potenze che antepongono la propria necessitá di sviluppo, e con egoismo e noncuranza del bene universale, non sottoscrivono il Protocollo di Kyoto. Iniziamo così da questo numero con brevi riflessioni sul settore dell’agroindustria e delle bioenergie. Nei prossimi numeri continueremo con l’industria, il commercio ed i servizi.

Una cultura comune che va alimentata Il profondo legame di amicizia che lega i nostri due Paesi li rende aperti al dialogo in diversi ambiti, da quello economico a quello culturale di Michele Valensise, Ambasciatore d’Italia in Brasile

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n questo ormai consueto spazio che mi è stato offerto da èItalia, desidero questa volta mettere in luce uno degli aspetti in cui si rivela il profondo rapporto di amicizia tra Italia e Brasile: l’interscambio culIl Museo d’Arte di San Paolo, opera di Lina Bo Bardi turale tra i nostri due Paesi. Sul piano culturale i rapporti tra Italia e Brasile sono eccellenti e questa non è una formula scontata o retorica. La prima percezione che in Italia si ha del Brasile è di tipo culturale. Fanno parte del nostro immaginario sul Brasile alcuni elementi o modelli, talvolta anche stereotipati, intrinseci alla cultura locale. La musica ne è un esempio significativo. Questi modelli favoriscono anche una conoscenza più approfondita della realtà brasiliana. Oltrepassato il “portale” costituito dalla musica, dal calcio, dalla gastronomia, dinanzi all’osservatore curioso si apre un mondo molto variegato, composto da una grande ricchezza geografica e paesaggistica, da una letteratura sofisticata, da un cinema appassionato, da un’architettura pionieristica e da una produzione artistica contemporanea effervescente. E man mano che si mette a fuoco la ricchezza della cultura brasiliana, emerge chiaramente l’influenza del contributo italiano. La nostra immigrazione – gli oriundi in Brasile sono oggi cirEDITORIAL A Itália e o Brasil podem ser considerados dois países complementares, e se esta definição pode certamente ser utilizada também para com outros países, para esta relação existem algumas condições favoráveis que não podem ser replicáveis e que são incomparáveis. Começaremos esta análise da constatação que no Brasil, a mais numerosa, economicamente relevante, radicada nos costumes quotidianos, comunidade de emigrados presentes no país, é aquela de italianos. Também em nações como Alemanha, França, Estados Unidos, Austrália, Canadá, só para citar as mais importantes, existem comunidades italianas, mas em nenhum destes países existem as condições para o desenvolvimento das relações bilaterais como com Brasil. Esta constatação se baseia no fato que o Brasil pode se tornar um grande fornecedor de commodities, matérias primas, produtos semi faturados e em alguns campos até mesmo tecnologia: e a Itália absolutamente precisa de tudo isso. A Itália por sua vez pode fornecer os instrumentos para o desenvolvimento, como a tecnologia de vanguarda, inovações de produtos e de metodologias produtivas, capacidade formativa, mas também um valor que no desenvolvimento atual é fundamental: representar o sexto mercado mun-

As reservas econômicas do Brasil: oportunidades para Itália dial e a porta de entrada ao mercado da Comunidade Européia, a EU, atualmente o principal bloco econômico e cultural. Na Europa a pluralidade dos povos, nações, etnias e culturas ao invés de representar uma desagregação criará as condições para que se entendam os problemas mundiais, e para resolver o maior obstáculo ao desenvolvimento dos países do terceiro mundo: o problema ambiental. Não podemos nos esquecer que as duas principaís potencias econômicas, a China e os Estados Unidos, que são os maiores poluidores do mundo responsáveis por 50% da poluição, são as únicas entre as grandes potências que colocam à frente do desenvolvimento as próprias necessidades, e egoisticamente negligenciando o bem universal não participam do tratado de Kyoto. Começaremos com esta edição as breves reflexões sobre o setor da agroindústria e da bio energia. Nas próximas edições continuaremos com a indústria, o comércio e os serviços.

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È ITALIA

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FOR BRASILE

ca 25 milioni – ha contribuito non solo alla formazione economico-industriale del Paese, ma anche a plasmarne l’identità culturale. In tutti i settori della cultura si trova la presenza di nostri oriundi: dalla pittura di Candido Portinari, all’architettura di Lina Bo Bardi, al design contemporaneo dei fratelli Campana, alla musica di Toquinho. Su questo fertilissimo terreno ci troviamo oggi a realizzare la nostra azione di promozione culturale; azione finalizzata, a sua volta, ad arricchire la conoscenza dell’Italia che hanno i Brasiliani, anch’essa, in qualche caso, condizionata da alcuni stereotipi. A Brasilia il biglietto da visita per questa attività è l’edificio che ospita la nostra Ambasciata, opera dello studio di Pier Luigi Nervi, integrata perfettamente nell’architettura avveniristica realizzata nella capitale federale da Oscar Niemeyer. Incoraggiati dalla naturale apertura dei Brasiliani verso l’arte, stiamo promuovendo una programmazione culturale che offra al nostro pubblico anche un’immagine moderna della cultura italiana. Ad esempio, recentemente abbiamo cominciato a promuovere concerti jazz, sfruttando un genere in cui l’Italia vanta una leva di artisti internazionalmente riconosciuti. La musicalità innata dei Brasiliani e la presenza di notevoli elementi in comune tra il jazz e uno dei generi più virtuosi della musica brasiliana, lo choro, ha prodotto un forte apprezzamento da parte del pubblico locale per queste iniziative. Altro settore in cui abbiamo registrato reazioni più che positive è il cinema. Già da due anni, in collaborazione con la Fondazione Biennale di Venezia, presentiamo in Brasile “Venezia Cinema Italiano”, che offre regolarmente in anteprima ai brasiliani una rassegna di film italiani contemporanei inediti subito dopo la loro presentazione alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. L’elenco potrebbe continuare a lungo, ma credo che l’aspetto essenziale della questione sia chiaro: Italia e Brasile possono contare su un forte sentimento di simpatia reciproca e noi abbiamo il dovere, e il piacere, di contribuire ad alimentarlo.

Michele Valensise

DA ARTE À MÚSICA, DE CANDIDO PORTINARI A TOQUINHO

Uma cultura “comum”, que é cultivada de Michele Valensise, Embaixador da Itália no Brasil

este espaço que me foi oferecido por èItalia, gostaria essa vez de ressaltar um dos aspectos em que se revela a profunda relação de amizade entre Itália e Brasil: o intercâmbio cultural entre os nossos dois países. No plano cultural as relações entre Itália e Brasil são excelentes e este não é um fato óbvio ou retórico. A primeira percepção que na Itália se tem do Brasil é do tipo cultural. Pertencem ao nosso imaginário sobre o Brasil alguns eleO profundo vínculo de mentos ou modelos, às amizade que liga os nossos vezes também estereotidois países os torna abertos pados, intrínsecos à cultuao diálogo em diversos ra local. A música é um âmbitos, do econômico ao, exemplo significativo. Esnão menos importante, tes modelos favorecem cultural também um conhecimento mais profundo da realidade brasileira. Ultrapassado o “portal” constituído pela música, pelo futebol, pela gastronomia, à frente do observador curioso descortina-se um mundo muito variado, composto por uma grande riqueza geográfica e de paisagens, por uma literatura sofisticada, por um cinema apaixonado, por uma arquitetura pioneira e por uma produção artística contemporânea efervescente. E pouco a pouco que se evidencia a riqueza da cultura brasileira, emerge claramente a influência da contribuição italiana. A nossa imigração – os descendentes no Brasil são hoje cerca de 25 milhões – contribuiu não só para a formação econômico-industrial do país, mas também a plasmar a identidade cultural. Em todos os setores da cultura encontra-se a presença dos nossos descendentes: da pintura de Candido

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Portinari, à arquitetura de Lina Bo Bardi, ao design contemporâneo dos irmãos Campana, à música de Toquinho. É neste terreno fértil que nos encontramos hoje para realizar a nossa ação de promoção cultural; ação cujo objetivo, por sua vez, é enriquecer o conhecimento da Itália que possuem os Brasileiros, este também, em qualquer caso, condicionado por alguns estereótipos. Em Brasília o cartão de visita para esta atividade é o edifício que hospeda a nossa Embaixada, obra do estudo de Pier Luigi Nervi, integrada perfeitamente na arquitetura futurista realizada na capital federal por Oscar Niemeyer. Encorajados pela abertura natural dos Brasileiros em direção à arte, estamos promovendo uma programação cultural que ofereça ao nosso público também uma imagem moderna da cultura italiana. Por exemplo, recentemente começamos a promover concertos de jazz, aproveitando um gênero em que a Itália se vale de uma leva de artistas internacionalmente reconhecidos. A musicalidade inata dos Brasileiros e a presença de notáveis elementos em comum entre o jazz e um dos gêneros mais virtuosos da música brasileira, o choro, produziu uma grande satisfação por parte do público local em relação a estas iniciativas. Outro setor no qual registramos reações mais que positivas é o cinema. Há dois anos, em colaboração com a Fundação Bienal de Veneza, apresentamos no Brasil “Venezia Cinema Italiano”, que oferece regularmente em primeira exibição aos brasileiros uma mostra de filmes italianos contemporâneos inéditos logo após a sua apresentação na Exposição Internacional de Arte Cinematográfica de Veneza. O elenco poderia ser exaustivo, mas creio que o aspecto essencial da questão esteja claro: Itália e Brasil podem contar com um grande sentimento de simpatia recíproca e nós temos o dever, e o prazer, de con-


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PRESENZA ITALIANA A SAN PAOLO: L’ASSISTENZA AI CONNAZIONALI MENO FORTUNATI

DAL CONSOLATO

A fianco della comunità, per un aiuto concreto a chi ne ha bisogno Il Consolato Generale di San Paolo presta assistenza diretta a circa 400 connazionali residenti in varie località dell’ampia circoscrizione. Ma sono numerose anche le iniziative promosse da associazioni e patronati

“Adotta un quartiere”, un progetto di cooperazione finanziato da Ciscos e dall’Associazione Graça e la collaborazione del Patronato Enas Brasile.

di Marco Marsilli, Console Generale d’Italia a San Paolo

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n una città di antica immigrazione e di forte presenza italiana come San Paolo, le realtà che riguardano i nostri connazionali qui residenti sono le più disparate. Degli Italiani registrati alla anagrafe del Consolato Generale di San Paolo, ben l’83% è di doppia nazionalità, indice di un’immigrazione almeno di seconda generazione, quando non di terza o quarta. L’inserimento in una metropoli multirazziale e multiculturale che tradizionalmente non ha mai accolto nessuno come straniero, è stato, anche per gli Italiani, complessivamente più facile che in altri Paesi che hanno visto nei decenni giungere i nostri emigranti. Ciò nonostante, accanto alle numerose storie di successo e ai discendenti di quei connazionali che hanno saputo fondare grandi fortune, a lato di una stragrande maggioranza di connazionali che sono riusciti a garantirsi un buon livello di vita ed un soddisfacente livello di integrazione, non mancano casi di connazionali in stato di indigenza anche grave. Il Patronato Assistenziale Immigrati Italiani (PAII), che ha accompagnato nel corso di decenni la storia dell’immigrazione italiana a San Paolo, sorto per iniziativa delle famiglie più abbienti della Comunità con lo scopo di fornire assistenza ai connazionali indigenti attraverso l’azione di decine di volontari, continua a svolgere nell’ambito della realtà paulistana una meritoria opera di supporto e sostegno per centinaia di famiglie meno fortunate della nostra collettività qui residente. Per dimensioni e per il peso del suo intervento, è il maggior patronato assistenziale italiano operante nel mondo. Nel corso del 2006, grazie anche ad un sostanzioso contributo del Ministero degli Affari Esteri italiano, nonché all’azione di impegno di molti sostenitori e collaboratori volontari, il PAII ha

potuto prestare assistenza a quasi 700 nuclei familiari, per un totale di oltre duemila persone in condizioni di grave povertà, alle quali il sistema socio-sanitario locale non è in grado di fornire la necessaria assistenza. L’importante attività del Patronato si sostanzia in vari tipi di interventi: dalla distribuzione di alimenti e di indumenti alla distribuzione di medicine, dalla prestazione di assistenza sanitaria diretta al pagamento delle prestazioni mediche che richiedono ospedali specializzati, nonché all’assistenza domiciliare. Le situazioni di indigenza, come recentemente sottolineato dai responsabili nella loro relazione annuale – e, peraltro confermato dall’esperienza sul campo di tutte le altre associazioni assistenziali a vario titolo operanti sul territorio – sono in continuo aumento, così come l’età media degli assistiti. Nella sua opera assistenziale, il PAII collabora infatti efficacemente con le altre numerose associazioni locali impegnate nella stessa missione, cercando di armonizzare gli interventi e di garantire il miglior uso possibile delle risorse complessive a disposizione. Sono presenti sul territorio i Patronati delle ACLI, ENAS-UGL BRASILE, ENASCO, INAPA, INAS-CISL, INCACGIL, ITAL-UIL e SIAS, alcuni su più sedi sparse sul territorio e tutti operanti con grande impegno, benché con diverse disponibilità finanziarie, e con buoni risultati non solo in termini assistenziali ai più bisognosi, ma anche di supporto più generale alla popolazione italiana residente con diverse difficoltà. Anche il Consolato Generale di San Paolo presta assistenza diretta a circa 400 connazionali residenti in varie località dell’ampia circoscrizione (che comprende cinque Stati della Repubblica Federativa del Brasile), tre quarti dei quali hanno superato i 70 anni di età e presentano condizioni di salute molto precarie. I programmi di assistenza vengono calibrati attraverso una con-

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DAL CONSOLATO tinua attività di cooperazione con tutte le componenti delle collettività italiane, dei Com.It.Es. e dei Patronati, nonché mediante un attento monitoraggio, per fronteggiare una situazione caratterizzata da un bacino di utenza composto essenzialmente da persone anziane, che vivono sole o a carico di familiari altrettanto poco abbienti. Tutti i casi di indigenza individuati comportano una visita di controllo da parte di un’assistente sociale che orienta nella definizione dell’intervento assistenziale da effettuare, sia esso la corresponsione di un sussidio, la predisposizione di una visita medica di controllo o il ricovero ospedaliero.

Il ricorso ai sussidi non si configura come una forma assistenziale “a pioggia”, quanto come uno strumento che consente di venire incontro alle varie necessità della fascia meno privilegiata della nostra collettività. La quantità e la qualità delle risorse impiegate a sostegno delle fasce più deboli della popolazione italiana qui residenti è la migliore testimonianza di quanto viene fatto, ma sono indubbiamente ancora ampi i margini di azione all’interno dei quali è possibile operare per poter alleviare le condizioni di vita degli Italiani di San Paolo il cui percorso in Brasile è stato meno fortunato di quello di altri connazionali.

PRESENZA ITALIANA EM SÃO PAULO: A ASSISTÊNCIA AOS CONTERRÂNEOS MENOS AFORTUNADOS

Ao lado da comunidade, para uma ajuda concreta a quem precisa O Consulado Geral da Itália de São Paulo presta assistência direta à cerca de 400 conterrâneos residentes em diversas localidades da ampla circunscrição. Mas, também são diversas as iniciativas promovidas pelas associações e patronatos m uma cidade de imigração antiga e de grande presença italiana como São Paulo, as realidades referentes aos nossos conterrâneos residentes aqui são as mais diversas. Dos Italianos registrados na anágrafe do Consulado Geral de São Paulo, 83% possui a dupla nacionalidade, índice de uma imigração pelo menos de segunda geração, de terceira ou quarta. A inserção em uma metrópole multirracial e multicultural, que tradicionalmente nunca acolheu ninguém como estrangeiro, foi também para os Italianos, de modo geral mais fácil que em outros países, que durante décadas viram chegar os nossos emigrantes. Dito isto, entretanto, ao lado das numerosas histórias de sucesso e dos descendentes dos conterrâneos que souberam fundar grandes fortunas, ao lado de uma grande maioria de conterrâneos que conseguiram garantir um bom nível de vida e um satisfatório nível de integração, não faltam casos de conterrâneos em estado de indigência, às vezes, grave. O Patronato Assistencial Imigrados Italianos (PAII), que acompanhou durante décadas a história da imigração italiana em São Paulo, surgido por iniciativa das famílias mais necessitadas da comunidade, com o objetivo de fornecer assistência aos conterrâneos indigentes através da ação de dezenas de voluntários, continua a desenvolver no âmbito da realidade paulistana uma merecida obra de suporte e apoio para centenas de famílias menos favorecidas da nossa coletividade residente aqui. Por dimensões e pelo peso de sua intervenção, é o maior patronato assistencial italiano operante no mundo. No decorrer de 2006, graças a uma contribuição substancial do Ministério das Relações Exteriores Italiano, e também à contribuição de muitos apoiadores e colaboradores voluntários, o PAII pôde prestar assistência a quase 700 núcleos familiares a um total de mais de duas mil pessoas em condições de grave pobreza, das quais o sistema sócio-sanitário local não é capaz de fornecer a assistência necessária.

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A importante atividade do Patronato se baseia em vários tipos de intervenções: da distribuição de alimentos e roupas à distribuição de remédios, da prestação de assistência sanitária direta ao pagamento de consultas médicas que requerem os hospitais especializados, mas também na assistência domiciliar. As situações de indigência, como recentemente evidenciado pelos responsáveis em seu relatório anual e, além disso, confirmado pela experiência em campo de todas as outras associações assistenciais de várias categorias que atuam no território, estão em continuo crescimento, assim como a idade média dos assistidos.

Na verdade, em sua obra assistencial, o PAII colabora eficazmente com as outras várias associações locais empenhadas na mesma missão, buscando harmonizar as intervenções e garantir o melhor uso possível de todos os recursos à disposição. Estão presentes no território os Patronatos das ACLI, ENAS-UGL BRASIL, ENASCO, INAPA, INAS- CISL, INCA-CGIL, ITAL-UIL e SIAS, alguns em várias sedes

espalhadas pelo território e todos operantes com grande empenho, embora com diversas disponibilidades financeiras, e com bons resultados não apenas em termos assistenciais para os mais necessitados, mas também de apoio geral à população italiana residente com diversas dificuldades. O Consulado Italiano Geral de São Paulo também presta assistência direta a cerca de 400 conterrâneos residentes em várias localidades da ampla circunscrição (que inclui cinco Estados da República Federativa do Brasil), três quartos dos quais ultrapassaram 70 anos de idade e apresentam condições de saúde muito precárias. Os programas de assistência são calibrados através de uma contínua atividade de cooperação com todos os componentes das coletividades italianas, dos Com.It.Es. e dos Patronatos, e também mediante um atento monitoramento, para enfrentar uma situação caracterizada por um público composto essencialmente por pessoas idosas, que vivem sozinhas ou que dependem de familiares, aliás com uma situação financeira difícil. Todos os casos de indigência identificados comportam uma visita de controle por parte de um assistente social que orienta na definição da intervenção assistencial a efetuar, seja o pagamento de um subsídio, ou uma visita médica de controle ou a internação hospitalar. O recurso para os subsídios não se configura como uma forma assistencial “para todos”, mas como um instrumento que permite ajudar nas várias necessidades da faixa menos privilegiada da nossa coletividade. A quantidade e a qualidade dos recursos empregados em apoio às faixas mais necessitadas da população italiana, aqui residentes, é o melhor testemunho de tudo o que é feito, mas, sem dúvida, ainda são amplas as margens de ação dentro das quais é possível atuar para aliviar as condições de vida dos Italianos de São Paulo, cujo percurso no Brasil foi menos afortunado que daquele de outros conterrâneos.


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SETTEMBRE E OTTOBRE: DUE MESI DI GRANDI EVENTI A SAN PAOLO

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Navighiamo insieme nel mare dell’Italianità di Luigina Peddi

Il tema del mare e la cultura mediterranea al centro della Settimana della Lingua Italiana, celebrata con mostre, film, incontri scientifici

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er il prossimo bimestre settembre/ottobre, l’Istituto Italiano di Cultura presenta il tema della cultura mediterranea con un programma che abbraccia diversi settori, non solo arti visuali ma cultura d’impresa, cinema, editoria e musica. La posizione geografica del nostro Paese circondato dal mare, ha condizionato, influenzato e esaltato uno stile di vita, una creatività tutta italiana. Il cinema apre questa panoramica con un regista che ha legato la sua arte ad una particolare atmosfera di mare, colorandola di poetica quotidianeità: Federico Fellini. Per soddisfare tutti gli appetiti, il cinema si colora poi di tinte forti con il giallo all’italiana e una selezione di titoli contemporanei dal film-festival di Venezia, prima di concludersi con pezzi d’autore dedicati al mare, da Virzí ad Amelio e Troisi, con la partecipazione straordinaria di Pablo Neruda. Lasciamoci sommergere ancora da un mare di vetro: quello di Murano, reso famoso dalla “Serenissima” Venezia, potenza del mare che ha nobilitato questo manufatto innalzandolo a forma d’arte, per esportarlo in tutto il mondo. “Un mare di vetro” é proprio il titolo dell’esposizione che presenta queste creazioni di famosi designer, dal secolo scorso ad oggi. Un’altra mostra in agenda, con sculture dell’artista Riccardo Cordero, offre un taglio completamente diverso dell’interpretazione del mare: grandi linee morbide nei piú svariati materiali riflettono l’incessante movimento delle onde e valicano gli oceani per vivere nelle piazze delle grandi città nel mondo. L’autore stesso ci svelerà i suoi segreti in un incontro il giorno dell’inaugurazione. E poi, ancora Venezia, che non è solo mare, ma è anche da ascol-

tare con la musica di una delle migliori orchestre italiane: l’Orchestra Barocca di Venezia ci riporterá infatti Vivaldi, uno dei suoi piú acclamati interpreti di tutti i tempi. Il diritto, altro impalpabile prodotto italiano, o meglio latino, sará materia d’incontro tra docenti italiani e brasiliani, in un settore di cruciale trasformazione oggi: quello economico e commerciale tra stato, impresa e mercato. Non poteva poi mancare un appuntamento con una antichissima invenzione tutta italiana, che ha trasformato terreni vulcanici poco adatti all’agricoltura e degradanti verso il mare, in preziose terrazze per la produzione di quel nettare esportato in tutto il mondo: il vino. Un corso di degustazione insegna ad apprezzarne le qualità. Infine il mare da leggere, ovvero come navigare in una marea di libri sul mare, è una delle iniziative promosse in occasione della Settimana della Lingua Italiana, oltre ad incontri con giornalisti, mostre scientifiche e fotografiche, per concludere con un concerto dedicato alla musica leggera sempre sul tema “l’italiano e il mare”. Per saperne di piú visitate il sito www.iicsanpaolo.esteri.it

SETEMBRO E OUTUBRO: DOIS MESES DE GRANDES EVENTOS EM SÃO PAULO

Naveguemos juntos no mar da Italianidade o próximo bimestre setembro/outubro o Instituto Italiano de Cultura apresenta o tema da cultura mediterrânea com um programa que abrange diversos setores, não só as artes visuais, mas também cultura empresarial, cinema, editoração e música. A posição geográfica do nosso País circondado pelo mar, condicionou, influenciou e evidenciou um estilo de vida, uma criatividade toda italiana. O cinema abre esta panorâmica com um diretor que legou sua arte a uma específica atmosfera de mar, colorindo-a de poética cotidianeidade: Federico Fellini. Para satisfazer todos os gostos, o cinema se colore de tintas fortes com filmes policiais à italiana e uma seleção de títulos contemporâneos do festival de filmes de Veneza, antes de concluir-se com interpretações de autor dedicadas ao mar, de Virzí a Amelio e Troisi, com a participação extraordinária de Pablo Neruda. Deixemo-nos envolver ainda por um mar de vidro: o de Murano, famoso pela “Serenissima” Veneza, potência do mar tornando nobre esta manufatura, elevando-a como forma de arte, para exportá-la em todo

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o mundo. “Um mar de vidro” é este o título em um setor de crucial transformação hoje: da exposição que apresenta estas o econômico e comercial entre estado, criações de famosos designers, do século empresa e mercado. passado até os dias atuais. Não poderia faltar um encontro com uma Uma outra exposição programada, com antiguíssima invenção toda italiana que esculturas do artista Riccardo Cordero, transformou terrenos vulcânicos pouco oferece uma visão completamente diversa adequados à agricultura e em forma de deda interpretação do mar: grandes linhas graus em direção ao mar, em preciosos tesuaves nos mais variarraços para a produção Os temas do mar e da dos materiais, refletem o daquele néctar exportacultura mediterrânea estão incessante movimento do em todo o mundo: o no centro da Semana da das ondas que atravesvinho. Um curso de deLíngua Italiana, sam os oceanos para vigustação ensina a aprecelebrada com exposições, ver nas praças das granciar as suas qualidades. filmes, encontros científicos des cidades no mundo. Por fim um mar para O próprio autor revelará ler, ou seja como navegar os seus segredos em um encontro no dia em uma maré de livros sobre o mar é uma da inauguração. das iniciativas promovidas em ocasião da Ainda Veneza que não é somente mar; é semana da língua italiana, além dos enconpara ser ouvida com a música de uma das tros com jornalistas, exposições científicas melhores orquestras italianas: a Orquestra e fotográficas, para terminar com um conBarroca de Veneza nos levará a Vivaldi, um certo dedicado à música suave sempre sodos seus mais aclamados intérpretes de bre o tema “o italiano e o mar”. todos os tempos. O direito, outro impalpável produto italiaPara maiores informações visitem o site: no ou melhor latino, será materia de enconwww.iicsanpaolo.esteri.it tro entre docentes italianos e brasileiros,

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L’AGRICOLTURA BRASILIANA: ASPETTI PRINCIPALI, CRESCITA ED INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE

A AGRICULTURA BRASILEIRA: ASPECTOS PRINCIPAIS, CRESCIMENTO E INTEGRAÇÃO INTERNACIONAL

Apostar na agricultura, para fazer o País crescer setor do agrobusiness esta en- senvolvimento tecnológico. tre aqueles que apresentam o Estes sucessivos investimentos tenmaior índice de crescimento dem a crescer cada vez mais. percentual. O momento, em termos de mercado Este sucesso é devido a uma serie de mundial, é muito oportuno uma vez fatores que combinados criam con- que o preço do commodities é em alta dições ideais para o desenvolvimento. de 15%. Esta alta nos preços é devida O primeiro fator que influencia em principalmente a problemas na promodo significativo o agrobusiness é a dução dos outros principais exportaposição geográfica do país. As terras dores e também a uma pressão causabrasileiras se encontram em grande da pelo aumento da demanda mundial parte na faixa onde predomina o clima de gêneros alimentícios. tropical, que graças ao seu abundante Não obstante a variedade de produíndice pluviométrico, propicia a flora e tos exportados, que vai do café ao sua agricultura. co de laranja, do açúcar ao algodão, Outro fator importante é a extensão os produtos que merecem maior desdas superfícies férteis taques são o Etanol e a do país; de fato o potenSoja. A Itália, graças às cial agrícola brasileiro é No caso da Soja a presuas competências ainda subtilizado. e à sua história, pode visão para os próximos Desde o final da seanos é que a particise tornar gunda guerra mundial o pação brasileira no merprotagonista Brasil sofreu de uma sínda “revolução verde” cado mundial cresça de drome comum a todos 10%, indo dos 36% aos brasileira os países em desenvol46%. Já o Etanol se torvimento: a de considerar a agricultura nou um “caso mundial”. O Brasil é deuma economia de menor importância; tentor das mais significativas técnicas e desde os anos sessenta priorizou-se seja de produção, seja de utilizo do a indústria em lugar da agricultura. mesmo como combustível para auto Só a partir dos anos noventa é que se transporte. Todas as grandes potênpercebeu o imenso potencial do setor. cias estão conscientes da necessidaForam, por exemplo, criados os fun- de de reduzir o uso de combustíveis dos de investimento como a FIA (Fun- fósseis, e o etanol é certamente a meldo de Investimento do agrobusiness) hor alternativa. que tem como objetivo incentivar o deApesar dos índices de crescimento senvolvimento e a modernização do do setor agrícola já alcançarem altos aspecto financeiro; e a formação de valores, o potencial é ainda enorme. É órgãos governamentais como a EM- oportuno considerar que menos de BRAPA (Empresa Brasileira de Pesqui- 2% de toda a área potencialmente sa Agropecuária) que si ocupa do de- agrícola é utilizada para esta cultura.

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Infelizmente este crescimento é prejudicado pela falta de infra-estruturas rodoviárias e portuárias. Estes setores ligados indiretamente ao setor do agrobusiness necessitam de ulteriores investimentos para suprir o enorme aumento na demanda de bens agrícolas do país. A crescente demanda internacional de alimentos e de biocombustíveis criou uma pressão que futuramente poderá causar um aumento no índice inflacionário o que criaria reflexos altamente negativos na economia. Uma possível solução para este grave problema seria o uso de tecnologia italiana. A Itália havendo já a muitos anos vivido a experiência de modernização do setor agrícola pode ensinar ao país como otimizar o desenvolvimento, produzindo mais em espaços menores, e pode também investir nos setores indiretamente envolvidos no processo, adquirindo assim não só um lucro maior, mas também a experiência no revolucionário campo dos biocombustíveis. Por este motivo o capital italiano pode ser considerado um link entre todos estes fatores positivos que o Brasil apresenta, podendo eventualmente ser o protagonista da “revolução verde” brasileira.

Puntare sull’agricoltura, per far crescere il Paese di Francesco Paternò, Segretario Generale della CCIE di San Paolo

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l settore dell’agrobusiness è tra quelli che presentano in Brasile la maggior crescita percentuale. Questo successo é dovuto ad una serie di fattori che, combinati, creano condizioni ideali di sviluppo. Il primo fattore che influenza in modo significativo l’agroindustria è la posizione geografica del Paese. La maggior parte delle terre brasiliane si trova infatti nella fascia in cui predomina il clima tropicale, che, grazie al suo abbondaNte indice pluviometrico, favorisce la flora e l’agricoltura. Altro fattore importante è l’estensione delle superfici fertili nel Paese e, in questo

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senso, il potenziale agricolo brasiliano è ancora sottoutilizzato. Sino a dopo la II guerra mondiale, il Brasile ha infatti sofferto di una sindrome, comune ai Paesi in via di sviluppo, che è quella di considerare l’agricoltura una risorsa economiCa di minor rilevanza, e sino alla fine degli anni Sessanta è stata prediletta l’industrializzazione del Paese a scapito dello sviluppo agricolo. Solo a partire dagli anni Novanta si è percepito l’immenso potenziale del sEttore. Per questo, sono stati per esempio creati fondi di investimento come la FIA (Fundo de Investimento do Agronegocio) che ha lo


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scopo di incentivare lo sviluppo e la modernizzazione dell’aspetto finanziario; ed è stata avviata la formazionE di organi governativi come l’EMBRAPA (Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuária), che si occupa dello sviluppo tecnologico. Questi successivi investimenti tendono ad essere sempre più incrementati. Il momento, in termini di mercato mondiale, è molto opportuno, visto che il prezzo delle commodities è salito di circa 15%. Questo aumento nei prezzi è dovuto a problemi di produzione degli altri principali Paesi esportatori, e anche ad una pressione causata dall’aumento della domanda mondiale di generi alimentari. Nonostante la varietà di prodotti esportati, che va dal caffè al succo d’arancia, dallo zucchero al cotone, i prodotti che meritano la maggiore attenzione sono la soia e l’etanolo. Nel caso della soia, la previsione per i prossimi anni é che la partecipazione brasiliana

nel mercato mondiale cresca del 10%, passando dal 36% al 46%. Già l’etanolo è diventato un “caso mondiale”. Infatti il Brasile è il detentore delle più significative tecniche sia di produzione, che di utilizzo dello stesso come combustibile per autotrasporti.

Tutte le grandi potenze sono consapevoli della necessità di ridurre l’uso di combustibili fossili, e l’etanolo è sicuramente la miglior scelta alternativa. Nonostante gli indici di crescita del settore agricolo siano già alti, il potenziale è ancora enorme. È opportuno considerare che

L’Italia, grazie alle sue competenze e alla sua storia, può diventare protagonista della “rivoluzione verde” brasiliana

meno del 2% di tutta l’area potenzialmente agricola é utilizzata per questa cultura. Purtroppo questa crescita é danneggiata dalla mancanza di infrastrutture stradali e portuarie. Questi settori legati indirettamente all’agrobusiness necessitano di alti investimenti per supplire l’enorme aumento della domanda di beni agricoli del Paese. E gli investimenti esteri potrebbero essere il grande differenziale che il Paese attende. La crescente domanda internazionale, di alimenti e di biocombustibili, ha creato una pressione sulla domanda che potrebbe, nel prossimo futuro, creare una spinta inflazionaria che avrebbe riflessi negativi sull’economia del Paese. Una possibile soluzione a questo grave problema sarebbe l’impiego di tecnologia italiana. L’Italia, avendo già da molti anni vissuto l’esperienza di modernizzare il settore agricolo, può insegnare al Brasile come ottimizzare lo sviluppo producendo di più in uno spazio minore, e può anche investire nei settori indirettamente coinvolti nel processo, traendo così non solo un grande margine di guadagno ma anche l’esperienza nel campo rivoluzionario dei biocombustibili. Per questo motivo il capitale italiano può essere considerato il “link” tra tutti i fattori favorevoli che il Brasile presenta, potendo eventualmente essere il protagonista della “rivoluzione verde” brasiliana. Camara Italo-Brasileira de Comercio e Industria Av. Paulista, 2073 Conjunto Nacional Horsa II – 24° andar 01311-940 San Paolo Tel. +55.11.31790130 - Fax +55.11.31790131 e-mail: italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br

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IL BRASILE GUARDA ALLE NUOVE FORME ENERGETICHE. E CERCA LA COLLABORAZIONE ITALIANA

Biocombustibili: una strada che dobbiamo percorrere insieme di Edoardo Pollastri, Presidente della CCIE di San Paolo

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econdo studi realizzati dal Nipe (Núcleo Interdisciplinar de planejamento Energético) dell’Università di Campinas, il Brasile avrà, tra vent’anni, la capacità di sostituire con l’Etanolo il 10% di tutta la benzina consumata al mondo, ossia l’equivalente di 1,7 milioni di miliardi di litri. Questa cifra corrisponderebbe ad un incremento di 104 miliardi di litri all’attuale produzione brasiliana. Attualmente esistono 248 distillerie nella regione centro-sud del Paese, e altre 88 nella regione nord-est. A queste 336 distillerie ne verranno aggiunte altre 86 affinché sia possibile raggiungere le proiezioni stimate. Secondo il Presidente della parte di Energia della Fiesp (Federação das Indústrias do Estado de São Paulo), Luiz Gonzaga Bertelli, questi investimenti raddoppieranno l’attuale produzione di canna da zucchero, che oggi occupa soltanto l’1% dell’area coltivabile del Paese. A questo aumento nel numero di distillerie si aggiungerà anche l’impiego di nuove tecnologie che, secondo Carlos Eduardo Rossel, del Núcleo Interdisciplinar de Planejamento Energético dell’Università federale di Campinas, ottimizzeranno i risultati accompagnando il progresso del settore. Tuttavia, nonostante lo sviluppo che in futuro i biocombustibili certamente presenteranno, la strada verso il mercato mondiale è ancora lunga; sarà difficile che l’alcool diventi, in breve, una commodities internazionale. Inizialmente sarà necessario superare le barriere imposte dagli Stati Uniti e dalle potenze europee, che – produttrici anche loro di etanolo – non vedono di buon occhio il successo dell’alcool brasiliano. La polemica attuale riguarda infatti le sovvenzioni che le grandi potenze danno ai loro produttori affinché i loro prodotti possano entrare nel mercato in maniera competitiva. Il caso americano è il miglior esempio per capire la ragione e il procedimento protezionista delle grandi potenze. In effetti il processo di produzione dell’etanolo ottenuto a partire dal mais è molto più costoso e meno efficiente di quello ottenuto dalla canna da zucchero. Per ottenere un litro di etanolo dal granoturco, i produttori americani spendono circa 50 centesimi, mentre i produttori brasiliani ne spendono trenta; ma la questione non é solo il prezzo. Nella fabbricazione del primo, l’energia spesa nel processo è uguale a quella che viene offerta sotto forma di alcool, mentre, nel caso brasiliano, l’energia consumata nel processo corrisponde solo al 10% dell’energia offerta. Per questo motivo il governo americano, con l’obbiettivo di proteggere la propria economia, impone una tassa di 54 centesimi di dollaro al gallone (corrispondente a 4,54 litri) per l’alcool brasiliano, creando, così – artificialmente – all’alcool americano condizioni di competitività. Al fine di superare queste barriere e convincere il mercato, il presidente dell’Unica (União da Indústria de Cana-de-Açúcar) Marcos Saway Jank, in un recente seminario, ha annunciato una nuova strategia per superare il protezionismo: l’apertura di tre uffici internazionali localizzati in Asia, Europa e Stati Uniti, che serviranno per eliminare false convinzioni e diffondere nel mondo le ragioni e la convenienza del biocombustibile. Marcos Saway svolge un’intensa attività professionale su diversi fronti. È presidente dell’Unica, dell’ICONE (Instituto de Estudos do Comércio e Negociações Internacionais) e recentemente è stato nominato Vice Presidente del comitato di Agrobusiness della Camera Italiana di Commercio e Industria. Il comitato camerale ha, quale presidente, l’illustrissimo dott. João Carlos de Souza Meirelles, già Segretario del Governo di San Paolo all’Agricoltura, e successivamente alla Scienza, Tecnologia, Sviluppo Economico e Turismo. La funzione del comitato è quella di informare le autorità internazionali e brasiliane sull’opportunità di incrementare l’interscambio in questo strategico settore promuovendo progetti di ricerca, incontri commerciali, ecc. Infatti, gli investimenti per il settore del biocombustibile riceve-

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Un settore strategico per l’economia brasiliana, a cui l’Italia può fornire il proprio contributo in termini di risorse, tecnologie, capacità commerciale, formazione

ranno, sino al 2010, 15 miliardi di dollari, che saranno sufficienti a realizzare l’infrastruttura necessaria al programmato aumento della produzione. Questi fondi provengono principalmente da fondi di investimento internazionali e brasiliani, da finanziamenti bancari e dall’apertura del capitale, in borsa, di imprese che ricercano denaro a basso costo. Attendibili proiezioni indicano che i ricavi agricoli in Brasile verranno sostenuti dai biocombustibili che risponderanno per il 54,7% dei 141 miliardi di Reais di fatturato previsto per il 2010 per il settore dell’agrobusiness. E l’Europa? Nel Vecchio Continente si stima che sarà necessario il 5,75% di biocombustibile da aggiungere al diesel nel 2010, per adeguare il settore alle norme antinquinamento. Oggi in Europa la materia prima utilizzata per la produzione di biodiesel è prevalentemente la colza ed il girasole. L’economicità del prodotto brasiliano realizzato a partire da oli vegetali di varie specie adatte a varie condizioni climatiche, renderà il biodiesel brasiliano, in termini economici, estremamente competitivo internazionalmente. Da ciò l’interesse dell’Italia ad investire nello strategico settore dei biocombustibili: investire risorse, tecnologie, capacità commerciale e industriale e aiutare il subcontinente latino-americano, anche con la sua indubbia capacità formativa.


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O BRASIL DESENVOLVE NOVAS FORMAS ENERGÉTICAS E BUSCA A COLABORAÇÃO ITALIANA

Biocombustíveis: um caminho que devemos percorrer juntos Um setor estratégico para a economia brasileira, no qual a Itália pode contribuir em termos de recursos, tecnologias, capacidade comercial e formação egundo estudos realizados pelo Nipe (Núcleo Interdisciplinar de planejamento Energético) da Universidade de Campinas, o Brasil terá, dentro de 20 anos, a capacidade de substituir com o etanol 10% de toda a gasolina consumida no mundo, ou seja o equivalente a 1,7 trilhões de litros. Esta cifra corresponderia a um incremento de 104 bilhões de litros à atual produção brasileira. Atualmente existem 248 destilarias na região centro-sul do País, e outras 88 na região nordeste. A estas 336 destilarias se acrescentam 86 para que seja possível atingir as projeções estimadas. Segundo o presidente do setor de Energia da Fiesp (Federação das Indústrias do Estado de São Paulo), Luiz Gonzaga Bertelli, estes investimentos duplicarão a atual produção de cana de açúcar, que hoje ocupa somente 1% da área cultivável do País. A este aumento no número de destilarias se acrescentará ainda a utilização de novas tecnologias, que segundo Carlos Eduardo Rossel, do Núcleo Interdisciplinar de Planejamento Energético da Universidade Federal de Campinas, melhorarão os resultados acompanhando o progresso do setor. Porém embora o desenvolvimento que no futuro os biocombustíveis certamente apresentarão, o caminho em direção ao mercado mundial é ainda longo; será difícil que o álcool se torne, em breve, uma commodities internacional. Inicialmente será necessário superar as barreiras impostas pelos Estados Unidos e pelas potências européias, que também produtoras de etanol, não vêem com bons olhos o sucesso do álcool brasileiro. De fato a polêmica atual refere-se aos subsídios que as grandes potências oferecem aos seus produtores para que os seus produtos possam entrar no mercado de forma competitiva. O caso americano é o melhor exemplo para entender a razão e o procedimento protecionista das grandes potências. Na verdade o processo de produção do etanol obtido a partir do milho é muito mais caro e menos eficiente do obtido através da cana de açúcar. Para obter um litro de etanol proveniente do milho os produtores americanos gastam cerca US$ 0,50 centavos, enquanto os produtores brasileiros gastam US$ 0,30; mas a questão não está somente no preço. Na fabricação do primeiro, a energia gasta no processo é igual àquela que é oferecida sob a forma de álcool, e no caso brasileiro a energia consumida no processo corresponde só a 10% da energia oferecida. Por este motivo o governo americano com o objetivo de proteger a própria economia impõe um taxa de US$ 0,54 ao galão (corresponde a 4,54 litros) para o álcool brasileiro, criando, assim, artificialmente ao álcool americano condições de competitividade.

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Camara ItaloBrasileira de Comercio e Industria Av. Paulista, 2073 - Conjunto Nacional - Horsa II – 24° andar 01311-940 San Paolo Tel. +55.11.31790130 Fax +55.11.31790131 e-mail: italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br

Com o objetivo de superar estas barreiras e convencer o mercado, o presidente da Unica (União da Indústria de Cana-de-Açúcar), Marcos Saway Jank, em um seminário recente, anunciou uma nova estratégia para superar o protecionismo: a abertura de três escritórios internacionais localizados na Ásia, Europa e Estados Unidos, que servirão para eliminar falsas convicções e difundir no mundo as razões e a conveniência do biocombustível. O Dr. Marcos Saway desenvolve uma atividade profissional intensa sobre diversos setores. É presidente da Unica, do ICONE (Instituto de Estudos do Comércio e Negociações Internacionais) e recentemente foi nomeado Vice Presidente do comitê de Agrobusiness da Câmara Italiana de Comércio e Indústria. O comitê da Câmara possui, como presidente, o Ilustríssimo Dr. João Carlos de Souza Meirelles, já Secretário do Governo de São Paulo para a Agricultura, e sucessivamente à Ciência, Tecnologia, Desenvolvimento Econômico e Turismo. A função do comitê é informar às autoridades internacionais e brasileiras sobre as oportunidades de incrementar o intercâmbio neste estratégico setor, promovendo projetos de pesquisa, encontros comerciais, etc. De fato, os investimentos para o setor do biocombustível receberão, até 2010, US$15 bilhões que serão suficientes para realizar a infraestrutura necessária ao programado aumento da produção. Estes fundos provêm principalmente de fundos de investimento internacionais e brasileiros, financiamentos bancários, e da abertura do capital, na bolsa, de empresas que buscam dinheiro a baixo custo. As projeções esperadas indicam que as receitas agrícolas no Brasil serão sustentadas pelos biocombustíveis, que responderão por 54,7% dos R$ 141 bilhões de faturamento previsto para 2010 referente ao setor do agrobusiness. E a Europa? No velho continente se prevê que será necessário 5,75% de biocombustível a ser acrescentado ao diesel em 2010, para adequar o setor às normas antipoluição. Hoje na Europa para a produção de biodiesel, a matéria prima utilizada é predominantemente a colza e o girassol. O aspecto econômico do produto brasileiro realizado a partir de óleos vegetais de várias espécies adequadas às varias condições climáticas, tornará o biodiesel brasileiro, em termos econômicos, extremamente competitivo internacionalmente. Daí o interesse da Itália para investir no estratégico setor dos biocombustíveis; investir recursos, tecnologias, capacidade comercial e industrial, e ajudar o subcontinente latino americano, também com a sua indubitável capacidade de formação.

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INTERVISTA A SILVERIO BONFIGLIOLI, PRESIDENTE DELLA DIVISIONE POWERTRAIN E RAPPRESENTANTE

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l gruppo Magneti Marelli, impresa a capitale italiano, è uno dei più grandi produttori di autoricambi al mondo. L’impresa è presente in Brasile dal 1978 con cinque unità d’affari: la Powertrain, responsabile per la tecnologia del controllo elettronico del motore; la Cofap Automotive Suspension, che comprende le linee dei Sistemi di sospensione, ammortizzatori e camicie dei cilindri; la divisione Sistemas de Escapamentos, che produce e commercializza i prodotti della estinta Kadron; la Automotive Lighting, che si occupa di fari e fanali, e l’unità Sistemas Eletrônicos, responsabile della produzione dei pannelli di strumentazione e telematica. Oggi l’impresa conta circa 5.700 addetti, distribuiti nelle unità industriali localizzate nella regione Sud-est del Paese. Investe costantemente in alta tecnologia e nella ricerca, portando il gruppo ad aumentare la sua partecipazione nel mercato. La Magneti Marelli ha chiuso il 2006 con un fatturato di 1,5 miliardi di real, con prospettive di crescita per il 2007 pari al 12%, pari a oltre 1,6 miliardi di real di fatturato. Il presidente della divisione Powertrain e rappresentante della Magneti Marelli nel Mercosul è l’italiano Silverio Bonfiglioli. Qual è stato il suo percorso professionale, fino ad assumere la presidenza del gruppo in Brasile? È stato lungo. Ho iniziato la mia carriera professionale nel 1976 nell’Autovox, in Italia, come ingegnere progettista di sistemi di radio per le automobili. Nell’aprile del 1977 sono entrato nel Gruppo Weber, della Fiat, come responsabile per lo sviluppo del carburatore elettronico. La mia carriera all’interno del Gruppo Weber ha avuto diverse fasi: prima ho seguito lo sviluppo del carburatore elettronico, poi dell’iniezione elettronica single point e quindi sono diventato responsabile per il progetto e lo sviluppo dei componenti dell’iniezione elettronica. Alla fine del 1990 sono arrivato in Brasile come direttore di ricerche e sviluppo della Magneti Marelli del Brasile. In questa occasione sono stato incaricato di trasferire per il Brasile i prodotti della Magneti Marelli Europa, come l’iniezione elettronica, il motore di partenza, gli alternatori, i panelli degli strumenti e l’unità di pompe del combustibile. Come punti di successo posso citare l’introduzione nella produ-

Magneti Marelli crede e investe in Brasile di Rosangela de Moura

zione del carburatore elettronico nel 1991 e dell’iniezione elettronica nel 1992, nella Fiat e nella Volkswagen, che rafforzano la posizione di leadership dell’impresa nel mercato. Nell’aprile del 1994 ho assunto la sovrintendenza della Marwal, una joint-venture tra la Marelli e la Walbro Americana, e abbiamo introdotto, per la prima volta, l’unità di pompe nel serbatoio di

ENTREVISTA A SILVERIO BONFIGLIOLI, PRESIDENTE DA DIVISÃO POWERTRAIN E REPRESENTANTE DA

Magneti Marelli acredita e investe no Brasil grupo Magneti Marelli, empresa de capital italiano, é uma das maiores fabricantes de autopeças do mundo. A empresa está presente no Brasil desde 1978 e conta com cinco unidades de negócios: a Powertrain, que é responsável pela tecnologia do controle eletrônico do motor; a Cofap Automotive Suspension, que abrange as linhas de sistemas de suspensão, amortecedores e camisas de cilindro; a Sistemas de Escapamentos, que fabrica e comercializa os produtos da extinta Kadron; a Automotive Lighting, de faróis e lanternas, e Sistemas Eletrônicos, que é responsável pela produção de painéis de instrumentos, e telemática. Hoje a empresa tem com cerca de 5.700 funcionários, distribuídos nas unidades industriais localizadas na região Sudeste do país. Faz constantes investimentos em tecnologia de ponta e em aperfeiçoamento, o que tem feito com que o grupo aumente a cada ano sua participação de mercado. A Magneti Marelli fechou o ano de 2006 com faturamento de R$ 1,5 bilhão e projeta para 2007 um crescimento de 12%,

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A empresa está presente no Brasil desde 1978, conta com cinco unidades de negócios e hoje ocupa uma posição de leadership tecnológica reconhecida mundialmente através da sua tecnologia SFS® fechando o ano com mais de R$ 1,6 bilhão de faturamento. O presidente da divisão Powertrain e representante da Magneti Marelli no Mercosul é o italiano Silverio Bonfiglioli. Como foi sua trajetória até assumir a presidência do grupo no Brasil? É longa, iniciei minha carreira profissional em 1976 na Empresa Autovox, na Itália, como engenheiro projetista de sistemas para rádios para automóveis. Em abril de 1977 ingressei no Grupo Weber, da Fiat, como responsável pelo desenvolvimento do carburador eletrônico. Meu crescimento dentro do Grupo Weber foi passando por várias fases como do desenvolvimento do carburador eletrônico, da injeção eletrônica single point e responsável do projeto e desenvolvimento dos componentes da injeção eletrônica. Cuidei da união entre Marelli e Ford World Wide, até final de 1990 quando cheguei ao Brasil como diretor da

pesquisa e desenvolvimento da Magneti Marelli do Brasil. Nessa ocasião recebi a incumbência de transferir para o Brasil os produtos da Magneti Marelli Europa como a injeção eletrônica, motor de partida e alternadores, painéis de instrumentos e unidade de bombeamento de combustível. Como pontos de sucesso posso citar a introdução em produção do carburador eletrônico em 1991 e da injeção eletrônica em 1992, na Fiat e na Volkswagen, que reforçaram a posição de liderança da empresa no mercado. Em abril de 1994 assumi a superintendência da Marwal, uma joint-venture entre a Marelli e a Walbro Americana, foi quando introduzimos no mercado, pela primeira vez, a unidade de bombeamento no tanque de combustível ao invés da tradicional bomba de combustível em linha para gasolina e para álcool. Com duas operações, uma no Brasil e uma na Argentina, conquistamos a lide-

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DELLA MAGNETI MARELLI NEL MERCOSUL

L’azienda è presente in Brasile dal 1978 con cinque unità d’affari e occupa una posizione di leadership tecnologica riconosciuta a livello mondiale per la sua tecnologia SFS® combustibile invece della tradizionale pompa di combustibile in linea per la benzina e per l’alcool. Con due operazioni, una in Brasile e una in Argentina, abbiamo conquistato la leadership del mercato con oltre il 60%, anche equipaggiando veicoli della Volkswagen con il primo serbatoio plastico multi-strati. Alla fine del 1996 sono tornato in Italia e ho assunto il ruolo di Presidente della Magneti Marelli Illuminazione; in questo periodo ho aperto la filiale brasiliana d’illuminazione, a Betim e in Mexico. Nell’aprile del 1999 sono tornato in Brasile e sono diventato responsabile delle operazioni della Magneti Marelli Controle Motor, della Marwal Mercosul, della Magneti Marelli Aspirazione e della Magneti Marelli Pompe Meccaniche. Qual è il peso del gruppo nel mercato nazionale? Il gruppo Magneti Marelli è leader nel mercato degli ammortizzatori con il 78%. Rappresenta il 43% del segmento dell’iniezione elettronica e dividiamo con diversi fornitori i mercati della sospensione, del sistema d’aspirazione, del lighting, e concorriamo a pari di mercato con la VDO nel sistema elettronico, includendo panelli e sistemi di navigazione. Oggi, la Controllo Motori occupa una posizione di leadership tecnologica riconosciuta a livello mondiale per la sua tecnologia SFS® (Software Flexfuel Sensor), software in grado di controllare l’impiego di etanolo (alcol derivato dalle canne da zucchero), benzina o una qualsiasi percentuale dei due carburanti nello stesso motore (la scelta di quale carburante utilizzare spetta ora al guidatore). Ma per quanto tempo la tecnologia SFS rimarrà confinata in Brasile?

La crescita del mercato flex non sarà ristretta al solo Brasile. Quando abbiamo lanciato il SFS® nel Paese non immaginavamo tanta fortuna. Oggi è un onore per la Magneti Marelli, come pioniera, essere leader in Brasile e anche partecipare effettivamente alla crescita di questo segmento nel mercato internazionale. L’azienda è ora in trattative con i mercati europei, cinesi e nordamericani per esportare la tecnologia SFS®. Ci saranno novità tra il 2008 e il 2009. Perché questa tecnologia ha riscosso tanto successo in Brasile? Sono diversi i fattori che hanno contribuito al successo della tecnologia flex. Il Brasile è un Paese pulito, ossia il 45% della sua energia è rinnovabile. Siamo stati capaci di produrre questa tecnologia in grandi volumi, e a costi competitivi. Inoltre, il Paese ha una partecipazione della canna da zucchero molto importante e anche una capacità di espansione enorme, cioè sfrutta appena l’1% del territorio nazionale. Il Brasile si è poi affermato come uno dei grandi produttori di alcool (35%), solo superato dagli Stati Uniti (37%). Tutto ciò, unito ad un programma di investimenti considerevole e alla necessità di ridurre l’espansione di CO2 nell’atmosfera e la dipendenza dal petrolio, ha permesso questo successo sul mercato interno, e la voglia di conquistare il mercato estero. Dopo aver rivoluzionato l’industria dell’automotive brasiliana con il SFS® e recentemente con il tetrafuel, quali sono le prossime tecnologie per il futuro? Il prossimo passo è la finalizzazione dello sviluppo dell’Ethanol Cold System, che sostituirà il serbatoio addizionale di benzina per la partenza a freddo nelle automobili flex, oltre a ridurre emissioni e migliorare la condizione di guida; e poi il Free Choice, sistema elettronico gestore del cambio, che dovrà arrivare sul mercato alla fine dell’anno. Ancora nel segmento biocombustibile, l’impresa lavora nello sviluppo della tecnologia SFS® per le motociclette in Brasile e negli Stati Uniti, che dovrà essere immessa sul mercato nel 2009, insieme all’iniezione elettronica per i principali modelli.

MAGNETI MARELLI NO MERCOSUL rança do mercado com mais de 60%, equipando também veículos Volkswagen com o primeiro tanque de combustível plástico multi-camada. No final de 1996 voltei para a Itália e assumi o cargo de Presidente da Magneti Marelli Iluminação; foi nesse período que abri a filial brasileira da Iluminação, em Betim e no México. Em abril de 1999 voltei ao Brasil assumindo a responsabilidade das operações da Magneti Marelli Controle Motor, da Marwal Mercosul, da Magneti Marelli Exaustão e da Magneti Marelli Bombas Mecânicas. Qual a participação do grupo no mercado nacional? O grupo Magneti Marelli é líder de mercado de em amortecedores com 78%. Representa 43% do segmento de injeção eletrônica e dividimos os mercados de suspensão, com vários fornecedores, do sistema de exaustão, em lighting, que é o segmento de iluminação automotiva, e concorremos na mesma proporção de mercado com a VDO no sistema eletrônico, que inclui painéis e sistema de navegação. A Controle Motor hoje ocupa uma posição de leadership tecnológica reconhecida mundialmente através da

sua tecnologia SFS® (Software Flexfuel Sensor) software que controla o uso do álcool, gasolina ou qualquer mistura dos dois combustíveis no mesmo motor (a escolha entre o combustível mais conveniente, é agora feita pelo motorista). Carro com a tecnologia SFS® vai continuar restrito ao Brasil por quanto tempo? O crescimento do mercado flex não se restringirá apenas ao Brasil, quando lançamos o SFS® no país não imaginamos que poderíamos chegar tão longe. Hoje é uma honra para a Magneti Marelli ter sido a pioneira, ser líder no Brasil e ainda participar efetivamente do crescimento desse segmento no mercado internacional. A empresa está em negociações com os mercados europeu, chinês e norte-americano para exportar a tecnologia SFS®. Devemos ter alguma novidade entre 2008 e 2009. Por que essa tecnologia fez tanto sucesso no Brasil? Uma série de fatores culminou nesse sucesso que é a tecnologia flex. O Brasil é um país limpo, sendo que 45% da sua fonte de energia é renovável. Conseguimos produzir a tecnologia em grande volume, a custos competitivos. O país tem uma participação da cana de açúcar muito importante e ainda com uma ca-

pacidade de expansão enorme, já que explora apenas 1% do território nacional. Além disso o Brasil se firmou como um dos grandes produtores de álcool (35%), sendo superado apenas pelo EUA (37%). Tudo isso aliado a um programa de investimento considerável e a necessidade de se reduzir a expansão de CO2 na atmosfera e a dependência do petróleo resultou nesse sucesso no mercado interno e na cobiça do mercado externo. Depois de ter revolucionou a indústria automotiva brasileira com o SFS® e recentemente com o Tetrafuel, quais as próximas tecnologias que vêm por aí? O próximo passo é a finalização do desenvolvimento do Ethanol Cold System, que eliminará a necessidade do reservatório adicional de gasolina para partida a frio existente hoje nos veículos flex, além de reduzir as emissões e melhorar a dirigibilidade e o também o Free Choice, sistema eletrônico de gerenciamento de câmbio, que deverá chegar ao mercado no final deste ano. Ainda no segmento bicombustível, a empresa trabalha no desenvolvimento da tecnologia SFS® para motocicletas no Brasil e Estados Unidos, que deve chegar ao mercado já em 2009, junto à injeção eletrônica nos principais modelos.

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Da Enas Brasile e Italia Lavoro, una mano ai giovani

Marcegaglia premiato in Brasile

I a piccolo laboratorio artigianale nel 1959, Marcegaglia è da tempo la più importante realtà italiana nella produzione di tubi e trafilati in acciaio al carbonio, e uno dei gruppi leader mondiali nel settore. Tra i 47 stabilimenti presenti all’estero, Marcegaglia do Brasil è uno dei più importanti, nato espressamente per rispondere alla domanda del mercato americano: con più di 150 addetti, produce annualmente 3 milioni di condensatori e 70 milioni di metri di tubi e altri componenti. Per questo, il Governatore dello Stato di Santa Caterina, Luiz Enrique Da Silveira, ha voluto premiare l’imprenditore Steno Marcegaglia con la medaglia d’oro “Anita Garibaldi”, a riconoscimento del suo importante ruolo nell’economia dello Stato brasiliano. Marcegaglia, ringraziando per l’onorificenza, ha annunciato i prossimi investimenti che farà in Brasile, dove sorgerà addirittura una cittadella.

mportante accordo di collaborazione tra il Patronato Enas Brasile, rappresentato dal Presidente Mario Antonio Turnaturi, e Italia Lavoro, rappresentato dal Coordinatore locale del Progetto Giuseppe Petrucci. L’intesa ha lo scopo di cercare soluzioni e sviluppare delle azioni per migliorare i servizi nel campo del mercato del lavoro, dell’informazione e della formazione per il lavoro destinati ai cittadini italiani e ai loro discendenti residenti in Brasile. Nel prossimo mese di ottobre Italia Lavoro organizzerà dei Seminari ai quali parteciperanno giovani segnalati dall’associazionismo italo-brasiliano che avranno l’opportunità di ampliare le conoscenze relative al mercato del lavoro locale, valutare le proprie aspettative e dialogare con esperti dei servizi pubblici e privati per l’impiego, del mondo accademico ed altri prestigiosi rappresentanti di istituzioni affini.

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MARCEGAGLIA É PREMIADO NO BRASIL De pequeno laboratório artesanal em 1959, Marcegaglia é, já há algum tempo, a mais importante realidade italiana na produção de tubos e fiações de aço para o carbono, e um dos grupos líderes mundiais no setor. Entre os 47 estabelecimentos presentes no exterior, o Marcegaglia do Brasil é um dos mais importantes, nascido expressamente para atender à demanda do mercado americano: com mais de 150 funcionários, produz anualmente 3 milhões de condensadores e 70 milhões de metros de tubos e outros componentes. Por isso, o Governador do Estado de Santa Catarina, Luiz Enrique da Silveira, quis premiar o empresário Steno Marcegaglia com a medalha de ouro “Anita Garibaldi”, como reconhecimento de seu importante papel na economia do Estado brasileiro. Marcegaglia, agradecendo a honraria, anunciou os próximos investimentos que fará no Brasil, onde até surgirá uma cidadezinha

Edoardo Pollastri cittadino onorario di São Carlos n riconoscimento ai suoi innumerevoli impegni in ambito culturale, economico, commerciale, sociale, a favore della comunità italo-brasiliana di São Carlos e del Brasile. Questo il significato della cittadinanza onoraria che, lo scorso 31 agosto, la Câmara Municipal de São Carlos, nello stato di San Paolo, ha voluto conferire al Senatore Edoardo Pollastri. Il Senatore Pollastri, anche in veste di Presidente di Assocamerestero, punta molto sull’incremento degli scambi tra Italia e Brasile, che giudica centrali in un mondo sempre più globalizzato. In particolare, ha definito São Carlos una città molto attiva in questo senso, sia grazie alla numerosa presenza di discendenti di Italiani, sia per i rapporti di collaborazione che già da tempo ha avviato con università e istituzioni italiane

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EDOARDO POLLASTRI CIDADÃO HONORÁRIO DE SÃO CARLOS Um reconhecimento aos seus incontáveis esforços em âmbito cultural, econômico, comercial, social, em prol da comunidade ítalo-brasileira da cidade de São Carlos e do Brasil. Este é o significado da cidadania honorária que, no ultimo dia 31 de agosto, a Câmara Municipal de São Carlos, no Estado de São Paulo, decidiu conceder ao senador Edoardo Pollastri. O Senador Pollastri, também Presidente da Câmara de Comércio e Industria Ítalo-brasileira no Brasil, se esforça muito no que diz respeito ao incremento do intercâmbio entre Itália e Brasil, que ele considera centrais em um mundo cada vez mais globalizado. Particularmente o Senador definiu São Carlos uma cidade muito ativa neste sentido, graças não só a numerosa presença de descendentes de italianos, mas também pelas relações de colaboração que já há algum tempo tinha iniciado com Universidades e Instituições italianas.

Nuova acquisizione in Brasile per Terna erna rafforza la sua presenza in Brasile attraverso una nuova acquisizione: Transmissora Sudeste Nordeste (Tsn), holding brasiliana del Gruppo Terna, ha firmato l’accordo per l’acquisto dell’intero capitale sociale di Goiana Transmissora de Energia (Gtesa) e Paraiso-Acu Transmissora de Energia (Patesa), società concessionarie di linee di trasmissione proprietarie di 186 km di linee a 230 Kv. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 89,8 milioni di Reais (circa 34,9 milioni di euro). L’operazione – che consolida ulteriormente la presenza di Terna in Brasile – è coerente con il piano di sviluppo annunciato al mercato in sede di quotazione di Terna Participações, che prevede anche operazioni di crescita esterna attraverso l’acquisto di concessioni già esistenti ed operative.

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NOVA AQUISIÇÃO NO BRASIL PARA A TERNA A Terna reforça sua presença no Brasil, através de uma nova aquisição: a Transmissora Sudeste Nordeste (Tsn), holding brasileira do Grupo Terna, assinou acordo para a compra de todo o capital social da Goiana Transmissora de Energia (Gtesa) e da Paraiso-Acu Transmissora de Energia (Patesa), empresas concessionárias de linhas de transmissão proprietárias de 186 km de linhas de 230 Kv. O valor da operação é o equivalente a 89,8 milhões de Reais (cerca de 34,9 milhões de euros). A operação - que consolida posteriormente a presença da TERNA no Brasil - é coerente com o plano de desenvolvimento anunciado para o mercado na sede de cotação da Terna Participações, que também prevê iniciativas de crescimento externo, através da compra de concessões já existentes e operantes.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Enas Brasile e Italia Lavoro, uma importante assistência aos jovens Um importante acordo de colaboração foi realizado entre o Patronato Enas Brasil, representado pelo Presidente Mario Antonio Turnaturi, e Italia Lavoro, representado pelo Coordenador local do Projeto, Giuseppe Petrucci. O acordo tem o objetivo de buscar soluções e desenvolver ações para melhorar os serviços no mercado de trabalho, na informação e na formação profissional destinados aos cidadãos italianos e aos seus descendentes residentes no Brasil. No próximo mês de outubro, o Italia Lavoro organizará Seminários dos quais participarão jovens destinados ao associacionismo ítalo-brasileiro que terão a oportunidade de ampliar os conhecimentos relativos ao mercado de trabalho local, avaliar as próprias expectativas e dialogar com especialistas do serviço público e privado para o emprego, do mundo acadêmico e de outros prestigiosos representantes de instituições relacionadas

Il mito della velocità in mostra a Nova Lima ino al prossimo 30 settembre, la Casa Fiat de Cultura ospita la mostra “Speed – A Arte da Velocidade”, uno dei più importanti appuntamenti espositivi brasiliani per il 2007. la mostra – che anticipa la commemorazione, nel 2009, del centenario del Manifesto Futurista – presenta 183 opere tra dipinti, sculture, film, fotografie e oggetti di design, uniti da un comune filo conduttore: la velocità. Tra le opere, provenienti da importanti musei e collezioni di Italia e Brasile, pitture di Giacomo Balla, Carlo Carrà, Umberto Boccioni e Giulio D’Anna; modelli dello stilista Emilio Pucci; oggetti di design a firma di Dante Giacosa, Sorioni, De Chirico e Codognato; progetti e modelli dell’architetto Enrico Prampolini. L’ingresso alla mostra è gratuito.

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La capitale della pizza? San Paolo! a città del mondo che ha più pizzerie? Non è Napoli, come i più potrebbero pensare, bensì… San Paolo! Qui infatti ve ne sono oltre 6mila, e, oltre alle classiche “pizzarias” – una delle più vecchie è stata creata ben 83 anni fa – stanno sempre più prendendo piede anche locali in cui si vende la pizza al metro, così come non mancano i più classici panifici italiani. E, proprio per festeggiare questo primato, la città sta organizzando la prima fiera della pizza in Brasile, aperta ai professionisti del settore ma anche ai golosi della margherita e della quattro stagioni. In tutto il Brasile sono 25mila le pizzerie funzionanti, cosa che rende il Brasile il secondo paese dietro agli Stati Uniti nella classifica delle nazioni che consumano più pizze.

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A CAPITAL DA PIZZA? SÃO PAULO Qual é a cidade no mundo que tem mais pizzarias? Não é Nápoles, como a maioria poderia pensar e sim... São Paulo! De fato, a cidade possui mais de 6 mil pizzarias, e além das clássicas – a mais velha criada há 83 anos atrás – estão cada vez mais na moda locais onde se vende pizza por metro, assim como também não faltam os clássicos pães italianos. É exatamente para festejar este primado que a cidade está organizando a primeira feira da pizza no Brasil, aberta aos profissionais do setor e também aos gulosos por margueritas e quatro estações. Em todo o país, são mais de 25 mil pizzarias funcionando, fato que coloca o Brasil em segundo lugar, perdendo somente para os Estados Unidos na classificação das nações que consomem mais pizza.

O MITO DA VELOCIDADE EM MOSTRA A NOVA LIMA Até o próximo dia 30 de setembro a Casa Fiat de Cultura hospedará a mostra “Speed - A Arte da Velocidade”, uma das mais importantes mostras brasileiras de 2007. A mostra, que antecipa a comemoração, em 2009, do centenário do Manifesto Futurista, apresenta 183 obras entre pinturas, esculturas, filmes, fotografias e objetos de design, unidos por um tema em comum: a velocidade. Entre as obras, vindas de importantes museus e coleções italianas e brasileiras, pinturas de Giacomo Bella, Carlo Carrà, Umberto Boccioni e Giulio D’Anna; modelos do estilista Emilio Pucci; objetos de design assinados por Dante Giacosa, Sorioni, De Chirico e Codognato; projetos e modelos do arquiteto Enrico Prampolini. O ingresso para a exposição é gratuito.

La CCIRS lancia la rivista Digital Business Opportunities

A CCIRS lança a revista “Digital Business Opportunities”

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A Câmara de Comércio Italiana do Rio Grande do Sul, lançou em agosto uma nova publicação: a revista digital de economia e negócios Business Opportunities - Calls & Puts, um mensal que circula exclusivamente em formato eletrônico. O objetivo é fornecer um retrato da economia Riograndense em relação às oportunidades de negócio que a região oferece, mas também sobre tendências, sistemas de gestão, em especial às áreas de maior interesse da economia italiana. O primeiro número contém artigos sobre a Antenna Italia, sobre o processo de diferenciação das empresas em busca de uma maior competitividade, o caso da Veneto House e um artigo especial sobre o setor de mármores. A assinatura é gratuita, e pode ser solicitada escrevendo para: comunicazione@ccirs.com.br.

a Camera di Commercio Italiana di Rio Grande do Sul, ha lanciato nel mese di agosto una nuova pubblicazione: la rivista digitale di economia e affari Business Opportunities - Calls & Puts, mensile che circola esclusivamente in formato elettronico. L’obiettivo è di fornire un ritratto dell’economia riograndense per quanto riguarda le opportunità d’affari che la regione offre, ma anche le tendenze, i sistemi di gestione, con particolare riguardo alle aree di maggior interesse dell’economia italiana. Il primo numero contiene articoli su Antenna Italia, sul processo di differenziazione delle imprese alla ricerca di una maggiore competitività, il caso della Veneto House e un articolo speciale sul settore dei marmi. L’abbonamento è gratuito, e può essere richiesto scrivendo a: comunicazione@ccirs.com.br

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