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Sheila Roberts

Buon natale, caro ex


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Merry Ex-Mas Mira Books © 2012 Sheila Roberts Traduzione di Leonora Sioli Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Romance dicembre 2013 Questo volume è stato stampato nel novembre 2013 presso ELCOGRAF S.p.A. stabilimento di Cles (TN) HARMONY ROMANCE ISSN 1970 - 9943 Periodico mensile n. 127 del 13/12/2013 Direttore responsabile: Stefano Blaco Registrazione Tribunale di Milano n. 72 dello 06/02/2007 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


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Una volta nella vita, se una donna è molto fortunata, può ritrovarsi a vivere la giornata perfetta esattamente come l'ha sempre sognata. Ecco, quella era proprio una di quelle giornate, pensò Cass Wilkes, mentre portava in sala da pranzo il tacchino appena sfornato. Guardò la tavola imbandita, sorridendo. Era tutto semplicemente adorabile, dal servizio di porcellana ai bicchieri di cristallo, al centrotavola a tema che aveva comprato al Lupin Floral apposta per festeggiare il giorno del Ringraziamento, e inoltre si sentiva un delizioso profumo di erbe aromatiche e spezie. Si respirava aria di festa nella sua vecchia casa vittoriana, e guardando il panorama che si apriva davanti alla grande finestra della sala sembrava addirittura di essere immersi in una cartolina invernale: il lago era circondato da una coltre bianca e gli alberi erano carichi di neve, mentre sullo sfondo svettavano le cime innevate delle montagne. Per fortuna aveva smesso di nevicare già da un po', così gli addetti avevano avuto il tempo di sgomberare le strade che collegavano la città al resto del mondo. A differenza dell'anno precedente, in effetti, Icicle Falls pullulava di turisti in cerca di una vacanza rilassante, cosa senza dubbio positiva per l'economia della città e soprattutto per chi, come lei, possedeva un negozio di dolciumi. 5


Cass prevedeva infatti che nel fine settimana omini e donnine di pan di zenzero sarebbero usciti a frotte dalla Gingerbread Haus, mentre il denaro sarebbe fluito nel suo conto in banca... un'ottima cosa, visto che probabilmente avrebbe dovuto pagare un ricevimento di nozze nel giro di un anno. Sentì un boato di voci maschili provenire dal salotto, seguito da un brindisi. La partita di football stava per finire e, a quanto pareva, la squadra del cuore era passata in vantaggio. «Okay, questo è l'ultimo. Non c'è più niente in cucina» affermò Dot Morrison, mentore nonché ex capo di Cass, appoggiando sul tavolo una ciotola che conteneva una mousse e un'altra piena di purea di patate. Normalmente Dot avrebbe festeggiato insieme alla figlia, ma quella sera Tilda era in servizio e stava pattugliando la città per proteggerla da... che cosa? Icicle Falls non era esattamente un covo di delinquenti. Proprietaria di una delle pasticcerie più rinomate della città, la Pancake Palace, Dot indossava un paio di jeans e un maglione bianco su cui era disegnato un tacchino che teneva in mano un cartello che diceva: Sii anticonvenzionale! Per festeggiare il Ringraziamento scegli il prosciutto. Era stata proprio Dot a incoraggiarla a pensare fuori dagli schemi, anni prima, e le aveva addirittura prestato dei soldi per mettere in piedi la sua attività. Cass non avrebbe mai smesso di esserle riconoscente. «Chiama quei pagliacci» la esortò Dot. «Non c'è cosa peggiore del cibo freddo.» Cass avrebbe potuto suggerirgliene parecchie altre: le tasse, per esempio, oppure gli ex... Oh, no! Non avrebbe rovinato quella giornata perfetta pensando al suo ex marito, quel verme egoista che aveva cercato di portarle via i ragazzi per il fine settimana proponendo loro un viaggio a Vail, quel farabutto che... 6


No, no e no. Vietato pensare a Mason. Era il giorno del Ringraziamento, dopotutto, e doveva concentrarsi solo sulle cose positive che c'erano nella sua vita. Tre delle quali erano sedute in salotto: i suoi figli, Danielle, Willie e Amber. E c'era anche Mike, il ragazzo di Dani, strizzato insieme a lei in una poltrona. Dani, vent'anni, era la figlia maggiore di Cass e il suo braccio destro in negozio. Aveva ereditato dalla madre il talento nel creare dolci deliziosi e così, dopo un anno di college, aveva preferito dedicarsi a tempo pieno alla sua passione. In realtà Cass aveva cercato di convincerla a continuare gli studi, ma lei non ne aveva voluto sapere. «Posso imparare molto di più da te, che non da un professore universitario» le aveva risposto. E, in effetti, se si parlava di cucinare, non le si poteva dare torto. Amber, la più giovane, era rannicchiata in un angolo del divano a mandare messaggi con il cellulare. Solo pochi mesi prima aveva contribuito in modo sostanzioso alla collezione di capelli grigi di Cass, uscendo con il genere di ragazzi che nessuna madre vorrebbe veder frequentare dai propri figli. Poi, grazie al cielo – e forse anche alla sua cara amica Samantha Sterling – era rinsavita e aveva trovato nuovi amici. Willie, l'atleta di famiglia, era sdraiato sul pavimento, appoggiato al suo inseparabile pallone. Era un bravo ragazzino. L'unico problema era che non riusciva a stare fermo un attimo, e a volte Cass non sapeva più che cosa inventarsi per tenerlo impegnato. Infine c'era il fratello minore di Cass, Drew, che era appena arrivato da Seattle. Divorziato da poco – possibile che la propensione al divorzio fosse una caratteristica genetica della loro famiglia? – aveva accettato senza esitare il suo invito, entusiasta all'idea di trascorrere il fine settimana con i nipoti, ai quali, non avendo figli, era molto legato. Era uno zio fantastico, e una figura paterna molto più 7


presente di quanto non lo fosse stato il suo ex marito. No, no e no. Vietato pensare a Mason per oggi. Cass si affacciò alla porta del salotto, come una specie di maggiordomo in gonnella, e annunciò: «La cena è servita, ragazzi». Ovviamente nessuno la ascoltò, visto che in quel preciso istante fu realizzato un altro touchdown. «Sì!» esultò Mike. «La mia squadra fa schifo oggi!» brontolò Willie, facendo rimbalzare il pallone. «Anche la mia cena farà pena se non vi sbrigate a venire a tavola» li avvertì Cass. «Tanto ormai la partita è quasi finita» osservò Mike, alzandosi e tirando con sé anche Dani. Alto e atletico, era stato una promessa del football e ora era l'eroe di Willie. Lavorava nel negozio di ferramenta in centro, il che, secondo Cass, era l'ideale. Presto, infatti, lui e Dani si sarebbero sposati e avrebbero vissuto ad Icicle Falls, vicino ai genitori e agli amici, così tutti sarebbero stati felici e contenti. «Hai ragione» concordò Drew. Spense il televisore e fece strada agli altri in sala da pranzo. Drew era più alto e magro di Cass. Poteva mangiare tutto quello che voleva e non ingrassava mai, mentre a lei bastava guardare un biscotto per aumentare di peso. Possedeva un'eleganza innata, aveva buongusto ed era decisamente più attraente della sorella. Ma non sapeva cucinare, e quando veniva in città era senza dubbio il miglior cliente della Gingerbread Haus. Inoltre era una persona straordinaria, e lei lo aveva sempre considerato un punto di riferimento fondamentale, quindi era davvero felice che fosse lì. Mancavano solo sua madre e il suo patrigno, pensò Cass quando furono tutti seduti a tavola. Al momento erano in Florida, dove viveva la famiglia di lui, ma le avevano promesso che sarebbero tornati ad Icicle Falls per Natale e 8


doveva ammettere che, se proprio le toccava scegliere, quella era la festa che preferiva trascorrere con tutta la famiglia. Drew fece per prendere il tacchino, ma Cass lo bloccò. «Prima c'è la preghiera, maleducato.» Willie ridacchiò, e così si guadagnò il privilegio di dirla. Aveva a malapena finito di pronunciare la parola "amen", che cominciò a riempirsi il piatto. In un'altra situazione Cass lo avrebbe rimproverato, ma quel giorno non lo fece. Il Ringraziamento era un'occasione per festeggiare e lei aveva parecchi motivi per farlo. All'inizio della cena la conversazione si limitò a poche frasi del tipo: "passami l'arrosto", oppure, "dove sono finite le olive?", visto che erano tutti affamati. Poi, però, dopo aver fatto onore alla cuoca divorando le sue specialità, diventarono tutti più loquaci; discussero su chi avrebbe vinto il campionato, parlarono del successo che avevano riscosso le nuove creazioni di Cass e Dani, e poi dell'intervento all'alluce valgo a cui si sarebbe presto sottoposta Dot. E infine arrivò il momento del dessert. Pur non avendo avuto un attimo di pace in negozio negli ultimi giorni, Cass aveva trovato il tempo di preparare una torta di zucca, una alle noci e, ovviamente, la preferita di suo fratello, quella ai mirtilli. «Penso che questa mi basterà» affermò scherzosamente Drew, tirando verso di sé l'intera teglia. Con il dolce, era arrivato anche il momento di una tradizione che Cass aveva lanciato quando i figli erano piccoli. «Okay» disse quando tutti furono serviti, «è giunta l'ora della gratitudine. Chi vuole iniziare?» Gratitudine. A volte non era stato facile trovare un motivo per cui essere grata. Spesso, in effetti, si era sentita una grandissima ipocrita a incoraggiare i figli a guardare gli aspetti positivi della vita mentre lei si crogiolava nel risentimento. Aveva la sensazione che quella fosse stata la condizione 9


mentale che aveva caratterizzato gran parte della sua vita matrimoniale. Si era risentita, per esempio, quando Mason aveva deciso di arruolarsi in Marina mentre erano ancora fidanzati.Quando lui era partito la prima volta, dopo che si erano da poco trasferiti nella loro nuova casa. E quando si era perso la nascita di Danielle. Per fortuna aveva avuto accanto sua madre. Meglio lei che la madre di Mason, si era detta all'epoca. Ecco una cosa per cui essere grata. Era stata felice che Mason lasciasse la Marina. Non altrettanto, invece, quando lui era tornato a scuola trascurando la famiglia per dedicarsi agli studi. E nemmeno quando aveva scelto un lavoro che lo obbligava a viaggiare di continuo, tenendolo troppo spesso lontano da casa. Mason voleva fare carriera, e ci era riuscito. Peccato che per raggiungere i suoi obiettivi avesse distrutto la loro famiglia. Era stata lei a consolare i figli quando avevano il cuore a pezzi, ad aiutarli a fare i compiti, a gioire insieme a loro alle partite di football. E lui che cosa aveva fatto, invece? Gratitudine, ricordi? Okay, era grata di non stare più insieme a lui. «Io avrei qualcosa per cui ringraziare» affermò Dani, affondando una mano nella tasca dei jeans e tirando fuori uno splendido anello di diamanti. «Oddio, sei fidanzata!» si entusiasmò Amber. Cass appoggiò la forchetta, rimanendo a bocca aperta. Sapeva che prima o poi sarebbe successo, solo aveva sperato che Danielle avrebbe dato la grande notizia a lei, prima che agli altri. «E quando è successo?» I grandi occhi castani di Dani si illuminarono nell'incontrare quelli di Mike, e lasciarono trasparire la sua immensa felicità. «Ieri sera. Volevamo farvi una sorpresa.» E, in effetti, ci erano riusciti. «Non so se gli altri sono rimasti sorpresi» intervenne Dot, «ma di sicuro hai lasciato tua madre senza parole.» Questo era fuor di dubbio! Ma perché se ne stava lì im10


mobile, come un tacchino in padella?, si rimproverò Cass, balzando in piedi e abbracciando la figlia e il futuro genero. «È una splendida notizia. Voi due sarete molto felici insieme» affermò. E lo pensava davvero. Dani e Mike erano una coppia perfetta. A differenza di quello che aveva fatto lei alla sua età, Dani aveva scelto un bravo ragazzo. Era stata saggia e aveva agito in modo maturo. Non si era buttata a capofitto in una relazione con il primo uomo che le aveva fatto perdere la testa, ma aveva aspettato la persona giusta. Persino fisicamente sembravano fatti l'uno per l'altra. Mike era alto e muscoloso, mentre lei era esile e flessuosa. Lui aveva capelli e occhi scuri, mentre Dani era bionda e chiara di carnagione. Insomma, si completavano a vicenda. «Bisogna festeggiare con un'altra fetta di torta» esclamò allegro Drew. «Io sarò la damigella d'onore, vero?» domandò Amber. «Certamente» rispose Dani. «Prepara il tuo completo di Armani, Drew» disse Cass al fratello. «Ne avrai bisogno per condurre mia figlia all'altare.» Dani impallidì e si morse le labbra. «Ehi, non ti preoccupare» la rassicurò Drew. «Posso stare tranquillamente seduto in prima fila, vicino a tua madre. Non devo farlo per forza io.» Sì, invece. Chi altri avrebbe potuto? Oh, no, non... «A dire il vero, speravo che potesse accompagnarmi papà» mormorò Dani. Che cosa? Mason? Il padre assente, che non si era mai occupato dei propri figli? Lui, che aveva passato più tempo in aeroporto che con la sua primogenita? Cass si appoggiò allo schienale della sedia, guardando la figlia dalla parte opposta del tavolo. Dani, che evidentemente si sentiva in colpa, arrossì e abbassò lo sguardo. 11


«Papà?» ripeté Cass con tono freddo, sarcastico. Brava, ti stai comportando proprio da persona matura, rovinando il grande momento di tua figlia! Generalmente Danielle era una ragazza solare, ragionevole, con cui era facile andare d'accordo, ma in quel caso assunse un'espressione seria, determinata. «So che vorrebbe farlo.» Certo. Lui aveva sempre desiderato essere presente. Peccato che non ci fosse mai stato! Solo ultimamente aveva cominciato a farsi vivo. Ora che i loro figli erano praticamente degli adulti. Lui e la sua giovane moglie trentenne, Babette, sembravano convinti di poter ospitare i ragazzi da loro a Seattle ogni volta che Mason tornava dai suoi viaggi di lavoro, e credevano di poter comprare il loro affetto portandoli a fare shopping o a vedere le partite degli Seahawks. Il brutto era che, a quanto pareva, ci stavano riuscendo. E questo la faceva impazzire. Non era giusto. Possibile che Dani non se ne rendesse conto? «Sai che tuo padre è spesso in viaggio, vero?» le fece notare Cass. «Lo so. Ma noi vorremmo sposarci a Natale, e lui in quel periodo sarà qui.» «Il giorno di Natale?» Willie fece una smorfia. Dani lo fulminò con un'occhiata. «Che c'è? Hai paura che Babbo Natale non ti porti i regali?» Poi si rivolse agli altri. «Avevamo pensato al fine settimana prima di Natale.» «Non ci sarà molto tempo per organizzare le nozze» osservò Dot. «Che fretta c'è?» Mike si illuminò, come se avesse un altro importante annuncio da fare. «Perché Mike ha ottenuto un posto come responsabile in un negozio di ferramenta a Spokane» spiegò Dani. «E quando si trasferirà, io lo seguirò.» 12


Tutti si congratularono con Mike. Tranne Cass, che era scioccata. Si sarebbero trasferiti. Sua figlia se ne sarebbe andata appena dopo essersi sposata. Aveva immaginato che lei e Mike sarebbero rimasti ad Icicle Falls, che avrebbero cresciuto lì i loro figli e che un giorno Danielle avrebbe gestito da sola la Gingerbread Haus. Invece... Allontanò il piatto con la torta praticamente intatta e sperò che nessuno le chiedesse per che cosa era grata. «Comunque, vogliamo un matrimonio semplice» intervenne Mike. «Niente di troppo elegante.» Come? Dani aveva sempre sognato un matrimonio in grande stile. Perché ora aveva cambiato idea? «E so che papà potrà venire quel fine settimana» affermò Dani. «Hai già parlato con lui?» Prima di averlo fatto con me? Cass sentì una stretta al petto, come se avesse appena ricevuto una pugnalata dritta al cuore. «Solo per sapere se ci sarebbe stato» le spiegò Dani. «Ho pensato che potrebbero venire tutti e fermarsi qui l'intera settimana.» «Qui?» squittì Cass, sempre più sconvolta. «Wow» borbottò Drew. «Non c'è spazio» dichiarò con fermezza Cass. «Potrebbero stare da Olivia» propose Dot. Grazie Dot! Ricordami di non invitarti mai più alla cena del Ringraziamento. «Dani, sai quanta confusione c'è in questo periodo dell'anno. Non ci sarà posto nei bed-and-breakfast.» «Olivia ha ancora un paio di camere libere» replicò Dani. «Hai già parlato con lei?» Lo aveva già detto anche a Olivia? «Questa mattina. L'ho chiamata solo per sapere se avesse ancora stanze disponibili.» 13


«Bene, a quanto pare è già stato tutto stabilito» osservò Cass. «Mi aiuterai a organizzare il matrimonio, vero?» le domandò Dani. Cass era ferita e delusa, ma non era pazza. «Certamente. E preparerò la torta.» «Grandioso» borbottò Amber alzando gli occhi al cielo. Ignorando la sorella, Dani sorrise felice. «Grazie mamma.» Cass sospirò. Il giorno del matrimonio si sarebbe comportata bene, decise. Non sarebbe stato giusto rovinare il momento più importante della vita di sua figlia con meschini rancori. Non sono affatto meschini, le sussurrò la voce della coscienza, ma lei la mise a tacere con fermezza. «So che è un periodo dell'anno molto impegnativo per tutti...» continuò Dani. «È il più faticoso in assoluto» gracchiò Dot. Il periodo in cui bisognava essere felici. Ma sarebbe stata dura con il suo ex marito che si pavoneggiava in giro per la città fingendo di essere il padre migliore del mondo. Non sarebbe stato facile accogliere la sua bella moglie, ed essere amichevole con l'ex suocera e l'ex cognata. Se Babbo Natale credeva che fosse quello il regalo che desiderava trovare sotto l'albero, era meglio che andasse in pensione! «Sarà un bella scocciatura per te» le disse più tardi Dot, mentre finivano di riordinare la cucina e i ragazzi erano in salotto a giocare con la Wii. Cass si appoggiò al bancone, sorseggiando del caffè. Nero. Come il suo umore. «Ma ce la farai a superare anche questa» aggiunse Dot. Certo che ce l'avrebbe fatta. D'altronde, che le piacesse o no, Mason avrebbe sempre fatto parte della sua vita. Dunque si sarebbe comportata da adulta e avrebbe af14


frontato la situazione con dignità e maturità. Si trattava solo di pochi giorni, in fondo, e sarebbero stati da Olivia, quindi probabilmente non si sarebbero mai incontrati, se non il giorno del matrimonio. Cass sollevò la tazza con un sorriso riluttante. «Al Natale e agli ex» brindò. «Al Natale e agli ex, mia cara» rispose Dot.

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Buon Natale, caro ex di Sheila Roberts Natale è un momento davvero adatto alle rivelazioni, per affrontare il nuovo anno con speranza e nuovi sogni da realizzare. E capita soprattutto se alle feste si mischiano anche complicati rapporti con gli ex. Cassandra Wilkes, per esempio, sarà costretta ad avere a che fare di nuovo con l'ex marito, ora che la figlia gli ha chiesto di accompagnarla all'altare. La sua amica Charlene Albach, deve fare i conti con le nuove avance del suo ex, che l'aveva piantata in asso per un'altra. Infine, Daphne O'Brien scopre di essere incinta del marito da cui ha divorziato ma con cui ancora divide la casa. Tutte e tre impareranno qualcosa da queste esperienze, che sia come superare un vecchio rancore o riconoscere il vero amore.

Incontri sotto il vischio di Debbie Macomber Beth Morehouse per Natale si aspetta il pacchetto completo di felicità. Il suo vivaio di abeti sta andando a gonfie vele, le sue figlie e i suoi cani stanno bene e sono felici e la sua relazione con il veterinario Ted Reynolds diventa ogni giorno più coinvolgente. Ma non sarà tutto rose e fiori: qualcuno le lascia sull'uscio un cesto pieno di cuccioli da accudire e le figlie hanno invitato il padre per le feste, sperando in una riconciliazione. La vita a Cedar Cove è come sempre piena di sorprese, ma quale sarà il lieto fine sotto il vischio?


A piedi nudi nell'erba di Susan Mallery Una donna all'apparenza forte, nasconde spesso insicurezze e ferite. E non sempre tornare a casa significa conquistare la pace, soprattutto se lo scenario che si trova è il più lontano possibile da quello che ci eravamo immaginati. Quando Michelle Sanderson arriva al Blackberry Island Inn per proseguire l'attività di Bed and Breakfast di sua madre, scopre che la casa è sotto ipoteca e ci vive anche la sua ex migliore amica, Carly Williams. Il suo primo istinto è cacciarla, ma le circostanze costringono le due donne a collaborare. Tra scontri, incontri e ammissioni di colpa, Michelle farà i conti con se stessa, imparando a sentirsi di nuovo a casa, liberandosi dai fantasmi del passato per camminare di nuovo a piedi nudi nell'erba.

Sotto il cielo di Virgin River di Robyn Carr Per Conner Danson Virgin River rappresenta un rifugio più che per chiunque altro. È stato infatti testimone di un omicidio a Sacramento, e ora il Procuratore Distrettuale gli ha trovato una località tranquilla dove stare, in attesa che il processo finisca. Leslie Petruso, invece, sta scappando dal quadretto di felicità che il suo ex marito non risparmia di esaltare, quando si riferisce alla nuova moglie e al bambino che aspettano. A Virgin River, almeno, Leslie potrà starsene da sola, in santa pace. O almeno è quello che crede prima di incontrare Conner. Hanno più cose in comune di quanto appaia a prima vista, cuore spezzato compreso. Forse Virgin River opererà la propria magia un'altra volta.

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