Hpc2 voglio tutto di te

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iniziati i pettegolezzi. Per la prima volta era corsa voce che l'avvocato Jason Treffen non fosse il sant'uomo che si credeva, ma lui non aveva ascoltato nessuno, fino alla breve conversazione avuta con suo padre, quella che aveva segnato l'allontanamento definitivo da lui. «In famiglia entrano molti più soldi di quanti servano. Ci prenderemo cura di lei. È stato un malinteso.» L'atteggiamento di suo padre gli aveva fatto capire che era uguale agli uomini che fingeva di detestare. Era convinto di poter ottenere dalle donne tutto quello che voleva perché era un uomo e aveva il potere su di loro. Tuttavia non aveva mai immaginato che fosse capace di perseguitare Sarah fino a indurla al suicidio «E adesso stanno trasmettendo Questa è la tua vita su tutti i canali?» domandò Hunter. «Sì, sì, sì.» «Maledizione.» «Concordo, ma che cosa possiamo fare?» domandò Alex. «L'avvocato sei tu. Trova una scappatoia che sia legale.» «Il problema è proprio questo. Non potrei opporre alcuna prova legale all'accusa.» Alex si protese in avanti. «Allora dovremo fare qualcosa.» «A che proposito?» Hunter strinse la mano a pugno e Alex notò che aveva le nocche escoriate. «Se tuo padre c'entra con la morte di Sarah, come tutti sospettiamo, dobbiamo distruggerlo. Lo porterò di persona sul tetto del palazzo e lo costringerò a buttarsi, come ha fatto lui con Sarah.» Il suo tono era così deciso e pieno di rabbia che Austin non dubitò nemmeno per un attimo delle sue intenzioni. Una parte di lui respinse quell'idea. Jason era suo padre. Nelle vene gli scorreva il suo sangue. Era difficile odiarlo fino alla morte, anche se avrebbe dovuto. «Fino all'estremo, dunque» commentò. «Anche se questo significa distruggere la mia famiglia.» 12


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