GRS766_ANGELO_NERO

Page 1


742 743 744 745 746 747 748 749 750 751 752 753 754 755 756 757 758 759 760 761 762 763 764 765 766 767

-

D'amore e di ventura - E. Bricca Sguardo da bandito - L. Lael Miller Il bacio del visconte - M. Moore Incantesimo francese - J. Francis La dama inglese - C. Townend Le avventure di una gentildonna C. Jewel - Gli scherzi del cuore - A. Ashley - Profezia nella notte - A. O'Brien - Il dilemma del conte - E. May - La figlia segreta del re - M. Fuller - La principessa e il cavaliere - J. Rock - Il segno del peccato - M. Styles - La cortigiana e il libertino A. Lethbridge - Regole di cavalleria - J. Justiss - Giochi di spada - M. Willingham - Il mistero del dipinto - S. Mallory - Il corsaro di Sua MaestĂ - D. MacTavish - Prigioniera d'amore - S. James - La benda scarlatta - B. Gifford - Desiderio selvaggio - J. Ashley - Un marito per Charlotte - D. Simmons - Intrighi reali - J. Francis - Un matrimonio perfetto - K. Hawkins - Sciarada per il conte - M. Willingham - Angelo nero - R. Ciuffi - Il cavaliere bretone - T. Brisbin


Roberta Ciuffi

Angelo nero


Angelo nero © 2010 Roberta Ciuffi Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2011 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici febbraio 2011 Questo volume è stato impresso nel gennaio 2011 presso la Rotolito Lombarda - Milano I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410 Periodico settimanale n. 766 del 15/2/2011 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dell' 1/2/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


1

«Ah, ti ho sistemato finalmente, maledetto tiranno!» Il grido, seguito da un rumore simile alla caduta di una pila di piatti, spinse Nell a sollevare lo sguardo dal suo ricamo. «Willie, tesoro, che cosa stai facendo?» Il tappeto di fronte al camino era quasi del tutto occupato da soldatini in ferro dalle divise multicolori, taluni radunati in schiere ordinate, altri rovesciati a terra. «Sto distruggendo le armate di Napoleone» rispose suo figlio con tutta la serietà di un bambino di otto anni che sente di stare compiendo un'impresa storica. «Molto bene» replicò Nell. «Ma cerca di non far crollare la casa, mentre ci provi.» Dopodiché abbassò gli occhi e tornò al lavoro che le stava tenendo compagnia da circa tre mesi. Si trattava di una tovaglia che intendeva regalare alla cognata per ringraziarla di quanto lei e suo marito stavano facendo per l'educazione di Willie. Quella sera sperava di completare il secondo dei complicati intrecci di rami d'edera che decoravano gli angoli. Forse avrebbe fatto meglio a disegnare dei rami d'ulivo, pensò, infilando l'ago nella stoffa. Lanciò un'occhiata di sottecchi verso il camino. Il fuoco scoppiettava vivace, illuminando un lato del volto del bambino sdraiato sul tappeto, impegnato a risistemare la sua armata, che, a occhio, sembrava composta da più di 5


un centinaio di soldatini. Il fatto che lei non fosse in grado di determinarne il numero né di riconoscere a quale reggimento appartenessero le comunicò l'irritante sensazione che la vita del figlio stesse inesorabilmente staccandosi dalla sua. Il compimento di quell'evoluzione sarebbe stata la sua partenza per Eton. Il pensiero le provocò la solita fitta al cuore. Era consapevole che quella fosse un'ottima opportunità per Willie, che altrimenti avrebbe dovuto accontentarsi della scuola del villaggio... ma di lei che ne sarebbe stato? Uno scroscio improvviso di pioggia sbatté contro la finestra del salotto. Un refolo d'aria fece tremare la luce della lampada. «Mamma, sta arrivando il temporale!» esclamò Willie, mettendosi in ginocchio. «Sì, caro, lo sento.» «Posso aprire l'imposta?» chiese il bambino, fissando avidamente in direzione della tenda. «No, non puoi» rispose lei, fingendo di non notare il lampo di ribellione nei suoi occhi. Un terribile frastuono bloccò sul nascere la protesta del figlio. Nell gridò, alzandosi dalla poltrona. «Mio Dio, cos'era?» Dallo schianto si sarebbe detto che fosse crollato un muro del cottage. «Nell, hai sentito?» Una donna di mezza età, distinta e ben vestita, entrò nel salotto quasi correndo. Aveva ancora gli occhiali sul naso e stretta nella destra la penna con cui stava scrivendo a qualcuno dei suoi innumerevoli corrispondenti, prima che il rumore la interrompesse. «Cosa sarà stato?» «Non lo so, ma sembrava terribile! Spero solo...» «Forse era un fulmine!» gridò Willie, balzando in piedi e iniziando a saltellare eccitato. «Forse ha colpito il bosco e adesso è tutto in fiamme!» 6


«Oh, spero proprio di no!» esclamò Mrs. Harriett Mercer. «Sarebbe davvero spaventoso.» «È caduto un albero» annunciò una domestica piccola e grassoccia, entrando nella stanza con la stessa prepotenza del refolo di poco prima. «Deve essere quell'olmo che è morto l'altro inverno. L'avevo detto a Cooper di tagliarlo, ma quello ha sempre troppo da fare» commentò con asprezza, andando a controllare che finestra e scuri fossero ben chiusi. «E meno male che non c'è caduto sulla testa o di tutti noi sarebbe rimasto ben poco» concluse. Mrs. Mercer rabbrividì. «È incredibile, non si può mai stare tranquilli» disse, andando a sedersi sul divano. «Un istante si sta scrivendo a un conoscente di vecchia data, quello dopo ci si trova con la testa spaccata e il cervello sul tappeto!» «Oh, Harriett, non esagerare.» Nell non riuscì a trattenere un sorriso. «Non abbiamo corso un pericolo così grande.» «Pura fortuna» la contraddisse la domestica. «Se quello scheletro d'albero si fosse trovato qui fuori, accanto alla finestra, ce la saremmo vista brutta. Maledetto temporale.» Con uno scatto, allargò per bene la tenda, in modo da bloccare per quanto possibile l'accesso agli spifferi che infestavano Hobson Cottage. Una vibrazione improvvisa scosse la casa, seguita quasi immediatamente dal fragore di un tuono. Le donne gridarono e Willie, abbandonate le sue ambizioni di comandante d'armata, corse a rifugiarsi accanto alla madre. «La casa sta crollando! Nasconditi, mamma!» esclamò, rannicchiandosi presso la sua poltrona. «Non sta succedendo niente di simile.» Nell si rese conto che la propria voce tremava leggermente, nel pronunciare quelle parole. «Era solo un tuono, niente di 7


speciale. Su, Meg» disse, mettendo da parte la tovaglia e alzandosi in piedi, «accendiamo altre lampade. Vedrete che la luce scaccerà la paura.» «La luce attira i fulmini» borbottò l'anziana domestica, iniziando però a eseguire l'ordine ricevuto. Quel fannullone di Cooper, pensò. Perché non era lì a proteggerle in una serata come quella? Dove stava, a quell'ora? Probabilmente nella bettola del villaggio, a riempirsi di pessima birra e a raccontare alle sguattere avventure immaginarie. «Credo che verrò qui a scrivere» disse Harriett, rimirando compiaciuta il nuovo aspetto del salotto, illuminato come per un ricevimento. Si fermò di colpo, portandosi una mano al cuore. «Avete sentito?» «Cosa?» «Qualcuno ha battuto alla porta.» Meg tese il collo, come se questo l'aiutasse ad aguzzare l'udito. «Io non ho sentito niente.» «E io neanche...» Mentre Nell faceva quest'affermazione, risuonarono distintamente due colpi di battente, così forti da superare il frullare degli alberi scossi dal vento e il frastuono del temporale. «Oh, cielo, sì! Ora li ho uditi anch'io! Ma chi può essere a quest'ora?» «E con questo tempo» rincarò Harriett, affrettandosi però a togliersi gli occhiali. Chiunque fosse, si trattava comunque di una visita serale, quindi da tenere in una certa considerazione. «Deve essere bagnato fradicio.» L'idea che un qualsiasi essere umano se ne stesse indifeso sotto quella pioggia attenuò i timori di Nell. «Meg, vai alla porta e chiedi chi è. Fa' bene attenzione, mi raccomando. Apri solo se ti senti sicura.» «A ogni buon conto» replicò la domestica in tono pratico, afferrando un robusto bastone da passeggio appartenuto al nonno di Nell, «io mi porto questo. Funziona meglio delle parole.» 8


«È una fortuna avere una persona così in casa» disse Harriett, dandosi qualche rapido colpetto alla capigliatura. «L'avessi avuta io, forse vivrei ancora per conto mio, invece di stare qui a infastidirti con la mia presenza.» Nonostante la preoccupazione, Nell sorrise. «E sarebbe una vera sfortuna per me, che mi priverebbe della compagnia di una buona amica.» La donna arrossì dal piacere. «Oh, cara, so che lo pensi, tuttavia... Ha aperto la porta!» esclamò con la sua solita volubilità d'eloquio. «Meg ha aperto la porta! Spero che sappia quel che fa...» Lo sapeva certamente, pensò Nell. Strinse le mani fra loro, agitata. Un visitatore notturno: ecco una cosa che non accadeva di frequente, a Hobson Cottage. O, meglio, mai. Cosa stava succedendo? «Tranquille, tranquille. Va tutto bene.» La voce profonda di suo cognato, quella voce che alla domenica riusciva a raggiungere senza fatica il fondo della navata e che costituiva il motivo principale del suo successo come ecclesiastico, sciolse la tensione della giovane donna. Nell si rilassò ed emise un sospiro. Aveva inconsapevolmente trattenuto il fiato. «È solo il rettore» disse Meg, entrando in salotto. «È bagnato fradicio e non vuole venire dentro per non rovinare i tappeti.» «Che sciocchezza! Naturalmente deve venire accanto al fuoco o si prenderà un malanno. Lo convincerò io. Meg, prepara subito un punch ben caldo.» Mentre usciva dalla stanza, parte del nervosismo di poco prima tornò a investirla. Cosa poteva aver spinto il cognato a farle visita, a un'ora serale e nel mezzo di un temporale come se ne vedevano di rado? Joshua Hobson era l'uomo più corretto che esistesse al mondo, sia per merito della sua professione sia per predisposizione personale. Non si limitava a evitare le situazioni censurabili, 9


ma aveva orrore perfino di quelle che potessero apparire tali. Che non fosse successo qualcosa ad Adela, pensò, o alle bambine! Cominciò a pregare silenziosamente, dirigendosi verso l'ingresso.

10


Un matrimonio perfetto KAREN HAWKINS Inghilterra - Scozia, 1807 - Per porre fine alla faida che divide le loro famiglie, Fiona trascina all'altare il noto libertino Jack Kincaid. Il loro matrimonio sarà davvero il disastro che sembra?

Sciarada per il conte MICHELLE WILLINGHAM Inghilterra, 1850 - Stephen Chesterfield capisce di trovarsi nei guai quando scopre di avere una moglie che non ricordava. Anche se forse la dolce Emily è l'unica che potrebbe aiutarlo.

Angelo nero ROBERTA CIUFFI Inghilterra, 1818 - Chi è il giovane affascinante che ha perduto la memoria e che dice di chiamarsi Michael? È un gentiluomo a cui Nell può affidare il proprio cuore... o un angelo caduto?

Il cavaliere bretone TERRI BRISBIN Wessex, 1066 - Giles Fitzhenry è il valoroso cavaliere bretone che prende possesso delle terre della nobile sassone Lady Faith. Ma la conquista del suo amore sarà un'impresa ancor più ardua.


Le regole dell'etichetta MICHELLE WILLINGHAM Inghilterra - Germania, 1855

Michael Thorpe è un soldato di umili origini. Lady Hannah è nobile e pertanto inaccessibile. Ma se si scoprisse che in realtà lui è un principe, tutto muterebbe.

Tentazioni di una gentildonna STEPHANIE LAURENS Cornovaglia, 1816

Charles e Penny si incontrano per caso dopo tredici anni. E tra loro divampa la passione, selvaggia e incontenibile. Torna SEDUCTION, più sensuale e bollente che mai.

Il mistero del libro scomparso DEBORAH SIMMONS Inghilterra, 1806

Hero è alla ricerca di un libro scomparso da oltre un secolo. Kit Marchant decide di aiutare la giovane in quell'avventura. Ma a perdersi, questa volta, sarà il suo cuore.

L'ombra del guerriero DENISE LYNN

Inghilterra - Scozia, 1142

Lea è la potente signora della fortezza di Montreau. Jared è l'uomo che aveva rifiutato poco prima delle nozze. E che non ha mai dimenticato né lei né il passato.

Dall'1 marzo


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.