ECO 16 numero 19 del 1 agosto 2011

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“Un uomo intelligente risolve un problema, un uomo saggio lo evita”. A. Einstein

“Bisogna essere sempre porti a ripartire”.

G. Paltrow

Quindicinale indipendente di politica, cronaca, ambiente e cultura da Ariccia e dintorni -Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio-Velletri-LarianoCastel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa-Grotta Ferrata-Artena-Frascati-Monteporzio Catone- Montecompatri-Rocca Priora ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampa Euro Pubbly Consulting srl via delle Viti, 1 Albano Laziale Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel 3391188937 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 1 N° 19 Lunedì 1 Agosto 2011

BUONE VACANZE ...AI CASTELLI

ELETTROSMOG AI CASTELLI

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Anche se il clima freddo e piovoso di queste settimane farebbe pensare L'ACQUA CHE BEVIAMO: POTABILITA' LEGALE E POTABILITA' REALE. NE il contrario siamo in piena estate. Anche Eco 16 è in versione estiva e si ABBIAMO PARLATO CON ALDO è alleggerito di qualche pagina che speriamo di ritrovare in autunno con il contributo degli sponsor. Molti fra di voi si godranno il meritato GAROFALO A PAG 3 riposo, non tutti visti i chiari di luna (leggi alla voce crisi economica, o prezzo dei traghetti...fate voi) si potranno permettere una vacanza in OLTRE 10000 CITTADINI, TRA CHI È montagna al mare ed anche per loro che abbiamo deciso di restare ANDATO A VOTARE E CHI NO, “aperti per ferie” per dire che il nostro piccolo presidio sul territorio è NON HANNO SCELTO DI sempre presente e disponibile a raccontare le vostre storie. A chi non RICONFERMARE CIANFANELLI potrà andare in vacanza dico che nonostante tutto abbiamo la fortuna di COME SINDACO . vivere ai Castelli un territorio ricco di cultura, storia, arte e natura che A PAG 5 tanti turisti scelgono per il loro soggiorno, fra cui il più illustre è il RIFLESSIONI SU ARICCIA Santo Padre che gode ogni giorno dello splendido panorama di MOBILITA' AI CASTELLI Castelgandolfo: lago, mare, colline verdi e la Capitale ai suoi piedi, ci I PARCHEGGI AD ALBANO E perdoni il calambour: sta come un papa. Questo patrimonio è a rischio UNA ROTATORIA CHE FA DISCUTERE A e qualcuno si è preso la briga di farlo sapere anche a Benedetto XVI: Luca Nardi col suo gruppo facebook “Salviamo il lago” ha scritto una CASTEL GANDOLFO A PAG 4 lettera aperta proprio al Santo Padre al quale anche noi nel nostro piccolo cerchiamo di dare diffusione ed appoggio. IL SINDACO DI GENZANO PER In questo periodo dell'anno, quando si è più scevri dalle angustie del "IMPARARE" LA DIFFERENZIATA E' quotidiano tran-tran, si tirano i bilanci dell'annata ed anche Eco 16 si ANDATO A SALERNO A PAG 2 guarda dentro per capire dove migliorare per ripartire con più slancio; devo dire che il bilancio (non quello economico) è senz'altro positivo. Siamo partiti quasi un anno fa con entusiasmo e tante incertezze, ma lungo la strada abbiamo incontrato tanti amici che ci hanno dato conforto anche nei momenti più aspri. Abbiamo dato voce a chi non l'aveva e vogliamo farlo con sempre maggiore entusiasmo. Cari lettori, la nostra forza siete voi, con i vostri consigli, le vostre lettere, le vostre segnalazioni e anche e soprattutto le vostre critiche; a tutti voi vanno i nostri più sinceri auguri di Buone Vacanze. Giuseppe Gambacorta Articolo a pag. 5

SU ECO 16 CULTURA SPETTACOLI CINEMA SPORT LETTERE E RUBRICHE IL PROSSIMO NUMERO DI ECO 16 SARA' DISTRIBUITO AI PRIMI DI SETTEMBRE


AMBIENTE ELETTROSMOG AI CASTELLI

Da tanti anni a questa parte, ai Castelli Romani, si parla di elettrosmog. Nei decenni passati il problema consisteva, prevalentemente, nei siti di Monte Cavo e di Santa Palomba: oggi non più. La diffusione dei telefoni cellulari ha ampliato a dismisura sia il problema dell’installazione di antenne rice-trasmittenti per telefonia mobile, sia le relative conseguenze, dirette ed indirette, sulla salute umana. Studi/dati epidemiologici recentissimi (OMS) dimostrano la correlazione tra l’esposizione alle onde elettromagnetiche e l’insorgenza di tumori. Il caso recente dell’antenna Wind-Ericson di Pavona di Castel Gandolfo, sita a poche decine di metri da tre scuole e da un centro anziani, nel mezzo del centro urbano, e la conseguente nascita dell’Associazione Onlus Pavona per la difesa della salute, rappresentano un caso, probabilmente, tutt’altro che isolato. Il problema è dovuto, come accade troppo spesso, a questioni economiche. Le antenne di cui parliamo, difatti, non servono solo al traffico gsm, ossia alle comunicazioni voce ed agli sms, ma alla trasmissione “dati” per la navigazione internet (che avviene attraverso le chiavette per la navigazione da pc o dai cellulari d’ultima generazione, tipo I-phone): antenne molto potenti e, quindi, molto pericolose per i cittadini, utili a trasmettere una grossa quantità d’informazioni per la navigazione sul web. Le aziende telefoniche anziché installare nuovi cavi per la trasmissione dati con lavori costosi - cavi ancora di proprietà del monopolista Telecom - e di pagare il conseguente canone di “affitto” per il servizio - preferiscono “rendersi autonomi” con l’installazione di antenne mobili che sono più facili e meno costose da installare. Il regolamento del Comune di Albano (P.R.A.E.E.T.), ad esempio, permette, al momento, la localizzazione di antenne rice-trasmittenti per telefonia mobile su otto siti pubblici (Delibera n. 70 del 30.10.2007) al fine d’utilizzare i relativi introiti (circa 40.000 € all’anno) per le casse comunali. È stata presentata nei giorni scorsi, dal consiglieri comunale Salvatore Tedone, una mozione che chiede, a proposito, un monitoraggio preliminare dell’Arpa Lazio nel tentativo di capire, prima di tutto, qual è l’esposizione attuale della popolazione civile alle onde elettriche, magnetiche ed elettromagnetiche per poi procedere, subito dopo, ad una immediata rivisitazione del piano in vigore coll’obiettivo principale di promuovere l’allontanamento delle antenne rice-trasmittenti per telefonia mobile dai centri urbani ed abitati nel rispetto del principio di minimizzazione dall’esposizione alle onde elettromagnetiche sancito dalla L. 36/2001 e dal D.P.C.M. 8.7.2003. La copertura del traffico gsm, per le telefonate e gli sms, ai Castelli, è già più che sufficiente - come le fonti d’inquinamento pericolose per la salute umana e per l’ambiente: traffico, rifiuti, complessi industriali, acqua, gas radon, elettrosmog - il traffico dati per la navigazione internet, a nostro avviso, va incrementato, almeno nei centri urbani ed abitati, attraverso l’installazione d’una rete cavi più recente ed efficiente, opportunamente schermata a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, e non attraverso l’introduzione selvaggia di nuove antenne ricetrasmittenti per la telefonia mobile. Daniele Castri

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ELETTROSMOG LA SITUAZIONE DI CASTEL GANDOLFO

Il giorno 18 settembre 2002 il Consiglio Comunale di Castel Gandolfo approvava il “piano delle antenne” che individua i siti dove poter installare le antenne ovvero tre in Località Le Mole (in Via dei Macinanti, presso il Depuratore delle Mole e nel Cimitero), una a Pavona in Via S. Fumia e una in Località Sforza Cesarini. Il sottoscritto fece immediatamente un’interrogazione per contestare i tre siti individuati alle Mole ed il sito individuato in Via S. Fumia visto che già esiste un’antenna. Il piano delle antenne è stato formulato dagli uffici del comune di Castel Gandolfo con la consulenza del centro Habitat e dal 2002 ad oggi, che tante realtà sono diverse, se si fosse voluto miglioralo... Non sono un tecnico, ma cerco sempre di documentarmi e vedere le cose in funzione del bene del cittadino ed in un’ottica ampia e futuristica, cosa che invece non vuole vedere questa amministrazione. Infatti alla mia prima interrogazione concernente la riformulazione del piano delle antenne mi venne risposto che l’Amministrazione si sarebbe unita in futuro a sostegno delle iniziative che volevo assumere in tutte le sedi Provincia, Regione, Ministero, perché alla luce della mia militanza politica avrebbero trovato terreno fertile. Ecco questo è il modo di governare una città e spero che i cittadini possano trarre le loro giuste conclusioni. Successivamente ho presentato altre interrogazioni in materia di antenne installate, senza avere risposte. Nel mese di giugno scorso ho poi presentato un’ulteriore interrogazione concernente l’antenna di Via del Mare e fortunatamente ho ricevuto risposta e la situazione generale appare preoccupante, infatti grazie al Piano antenne che prevedeva solamente cinque siti, oggi a

Castel Gandolfo abbiamo: ANTENNA OMNITEL IN VIA APPIA SULLA CHIESA DEL CIMITERO; ANTENNA HG3 SUL SERBATOIO IDRICO DI VIA DEI MACINANTI SEMPRE ALLE MOLE; ANTENNA OMNITEL IN VIA S.FUMIA AUTORIZZATA DAL TAR; ANTENNA TIM IN VIA SPIAGGIA DEL LAGO; ANTENNA TIM IN VIA S. SPIRITO TRA PAVONA E MOLE; N. 4 ANTENNE SICUREZZA FF.SS. AUTORIZZATE DAL TAR. Bene questa è la situazione, poi non dobbiamo dimenticare un’altra antenna mostruosa che venne installata nel cimitero nel mezzo delle tombe che grazie alla protesta personale e di altri venne rimossa per l’intervento dell’ANAS. E poi abbiamo questa famosa antenna di Via del Mare per la quale la verità sarà accertata a tutela degli interessi di tutti. Quindi il bilancio in materia di elettrosmog è negativo ed il voto per l’Amministrazione Comunale è insufficiente. Inoltre vorrei ricordare che dal 2002 chiedo i risultati dei controlli sulle emissioni elettromagnetiche agli uffici del Comune che rispondono che dipende dall’Arpa ed allora chiediamoli all’Arpa, attiviamoci! Concludo, per riportare la verità su di un corretto binario, perché da quando è scoppiato il problema dell’Antenna di Via del Mare si continuano a leggere su vari organi di stampa notizie non vere circa Consigli comunali congiunti tra Albano e Castel Gandolfo: ebbene cari cittadini è tutto falso non è stato fatto nessun Consiglio Comunale congiunto. E allora meglio tardi che mai: facciamo un Consiglio Comunale coinvolgendo anche i comuni di Marino e Rocca di Papa ed il Commissario del Parco dei Castelli Romani che potrebbero essere interessati a discutere del “Nuovo Piano Antenne dell’Area del Parco dei Castelli Romani”. Alberto De Angelis (Consigliere UDC Castel Gandolfo)

La giunta di Genzano a Salerno per la raccolta differenziata porta a porta Una visita per conoscere da vicino la realtà di un comune virtuoso, il secondo in Italia tra i

“Ricicloni”, ovvero le eccellenze nella raccolta differenziata: il sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini, con il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Giorgio Ercolani, con l’assessore al Patrimonio Bruno Romagnoli e quello alle Attività produttive e Turismo Roberto Pernaselci hanno incontrato l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno Gerardo Calabrese. L’assessore Calabrese ha illustrato alla giunta di Genzano il piano per la raccolta differenziata che la giunta guidata da Vincenzo De Luca ha avviato nel 2006: dal 2010, il Comune di Salerno ha raggiunto la percentuale del 70,08% di raccolta differenziata. Calabrese ha poi guidato il sindaco e gli assessori in una visita all’isola ecologica della città. “Il nostro obiettivo – dichiara il sindaco Gabbarini – è risolvere il problema dei rifiuti, quindi intendiamo seguire gli esempi eccellenti presenti nel nostro Paese. Vogliamo che Genzano diventi un Comune virtuoso e per questo siamo andati a Salerno, una delle amministrazioni più all’avanguardia per la raccolta differenziata, per studiarne il meccanismo. Con l’assessore Calabrese poi – conclude il sindaco – abbiamo anche visitato l’isola ecologica: un appuntamento importante per noi, visto che dovremo costruirne una a Genzano”. Uff. Sta.

Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta Redazione: Fabio Ascani, Lucilla Castrucci, Gianni Casciano, Giuseppe Ferraro, Roberta Grenci. Sede in Ariccia Via Laziale 41 Tel. 3391188937 Stampa Euro Pubbly Consulting srl via delle Viti, 1 Albano Laziale

mail e web: ecodiariccia@gmail.com www.ecodiariccia.blogspot.com sfoglialo sul web: http://issuu.com/eco16 Registrazione Tribunale di Velletri N° 13/2010 in data 18 Agosto 2010


AMBIENTE

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PRESIDI A RONCIGLIANO CONTRO L'AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA PER DIFFERENZIARE E RICICLARE

Il 9 luglio c'è stato un presidio alla discarica di Roncigliano contro il settimo invaso che fu autorizzato dalla giunta Marrazzo e contro le ordinanze della giunta Poverini che riguardano lo smaltimento straordinario dei rifiuti sul 4° e 5° invaso della discarica. Ma, come ha ricordato Daniele Castri, referente legale del Comitato No Inc, non si è soltanto “contro” ma anche a favore della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti, uniche soluzioni possibili per contrastare seriamente e con efficacia il ricorso continuo a discariche che diventano giorno dopo giorno una minaccia sempre più grande per l'ambiente e la salute delle persone. L'auspicio è che al più presto tutti i comuni di bacino, a cominciare dal comune di Albano, portino avanti la raccolta differenziata in modo serio. Abbiamo chiesto a Daniele cosa pensasse della critica che un cittadino, Carlo Serilli, rivolgeva su ECO 16 alla Provincia di Roma, di finanziare la differenzia a “macchia di leopardo”, mentre se la finanziasse a comuni limitrofi si riuscirebbe più efficacemente a contrastare le discariche. “Ho letto e condivido la tesi di fondo ma la

come isole ecologiche che possano servire più comuni”.

E nel suo discorso ai partecipanti al presidio Simone Carabella ha detto quale potrebbe essere lo scenario futuro delineando due ipotesi: la prima è che il

(Mostruoso: la terra di riporto del 7° invaso ha modificato il panorama)

tutti, ma dei sindaci che non si sono impegnati fino ad ora per partire con la differenziata porta a porta finanziata non solo dalla Provincia ma pure dalla Regione! I fondi ci sono, è la volontà politica locale di lavorare in un'ottica di bacino che manca così da superare dannosi campanilismi fra comuni vicini, e colpa non è della Provincia che ha stanziato soldi per ragionare per l'individuazione di soluzioni condivise,

comitato No Inc vinca i ricorsi e allora ci sarà il rischio che qualcuno lo accusi di aver di aver creato l'emergenza rifiuti, quando invece i politici avrebbero dovuto organizzare già da tempo una filiera adeguata per il riciclo e lo smaltimento sostenibile dei rifiuti, e non è giusto, sostiene Carabella, che i 3000 cittadini che abitano nei pressi della discarica paghino per l'incapacità della politica degli anni passati; la seconda è che si perda, e allora sarà necessaria una mobilitazione generale dei cittadini.

E intanto, mentre ECO 16 andrà in stampa, il 30 luglio, ci sarà un nuovo presidio alla discarica di Rocigliano contro il suo ampliamento e l'apertura del settimo invaso, e questa volta è prevista anche la partecipazione di Beppe Grillo, leader del movimento 5Stelle che da anni sostiene la lotta contro l'inceneritore.

ACQUA: POTABILITÀ LEGALE E POTABILITÀ REALE

A LANUVIO E LARIANO SIAMO AL LIMITE DELLA TOLLERABILITÀ. GLI EFFETTI NEGATIVI DEGLI INQUINANTI POSSONO ESSERE AVVERTITI DOPO 20-30 ANNI. IL PARERE DI ALDO GAROFALO

Abbiamo parlato con Aldo Garofalo, chimico esperto che da anni analizza l'acqua che beviamo; impegnato per la tutela della legalità e per la salute dei cittadini con il comitato No Inc contro l'inceneritore di Roncigliano. Dal suo osservatorio qual è la situazione sul nostro territorio? Cominciamo da qualche dato positivo salvo verifiche. Ariccia sembra aver ottenuto da Acea la messa in funzione dell’impianto di dearsenizzazione al pozzo di Montegentile (monte tondo) e l’allaccio della zona Ginestreto, Fontana di Papa, Campoleone all’acquedotto Acea di Mola Cavona. Ho verificato il 13 maggio a via della Moletta dove l’arsenico (As) effettivamente è sceso da 12 a 2,7 µg/L. A Genzano, fino all’11 marzo 2011, tre pozzi fornivano acqua con As tra 10 e 20 µg/L e con fluoro e vanadio fuori dei limiti della legge 31/2001: via Firenze, La Villa 167, Palaggi. L’8 e il 24 maggio il Comune ha comunicato l’avvenuta potabilizzazione di due di essi, via Firenze e Palaggi. Cecchina e parte di Pavona hanno cominciato a ricevere acqua da una condotta Acea proveniente dalla rete di Roma e si registra qualche effettivo abbassamento dei valori di arsenico. Le buone notizie finiscono qui. Moltissimi altri pozzi utilizzati da Acea in area Castelli erogano tuttora acqua non conforme alla legge 31/2001. Basta scorrere la tabellina che la ASL-RMH ricevette il 22 febbraio 2011 dall’autorità idrica STO-Ato2 insieme ad altre 15 pagine di relazione sui Castelli Romani finalizzate alla concessione, poi ottenuta, della deroga a 20 microgrammi per l’arsenico. Ne emerge un quadretto da brividi. In alcune zone di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Lariano, Velletri, oltre 65mila persone hanno avuto da Acea acqua dichiarata “idonea al consumo umano” ma con medie di arsenico ben superiori a 10 µg/L. I valori massimi sono stati, seguendo lo stesso ordine dei Comuni: 12,2-14,8-14,8-16,4-18,4-24,318,0 microgrammi. Come si vede Lariano ha avuto punte intollerabili. A Castel Gandolfo il 28 aprile la fontanella di Largo S. Eugenio era a 17 µg/L. A Genzano il 21 aprile la fontanella del giardino pubblico di via Toscana era 14.5 µg/L. Se possibile ora ci si mette anche il problema estate. In questo periodo l’apporto dell’acquedotto del Simbrivio crolla e senza tanta pubblicità Acea riattiva pozzi altrimenti chiusi perché pericolosi per la salute. Basta fare l’esempio di Velletri dove sono stati riaperti con ordinanze del sindaco i pozzi Marmi-1 e Marmi-2 (valore medio 14,3-16 µg/L di arsenico) e il 30 giugno il pozzo Le Corti (16,8 µg/L di arsenico contro un limite legale di 10 microgrammi). Visto il quadro della situazione e la difficoltà di avere le rare analisi ufficiali dell’ARPA sto iniziando una nuova serie di analisi di verifica dell’arsenico e del fluoro nelle zone più a rischio e ne renderò pubblici i risultati. L'inquinamento da arsenico sembra particolarmente grave in alcuni comuni e soprattutto a Lariano. Può spiegarci perché? Tutti i Castelli Romani sono caratterizzati da terreni e rocce di origine vulcanica in cui è facile trovare minerali contenenti arsenico, fluoro, vanadio. Il fatto è certo ma da solo non spiega l’aggravarsi del problema in questi ultimi anni. La causa scatenante è stata l’alterazione del rapporto tra la ridotta capacità idrica del territorio e la crescita spropositata della popolazione e con essa dei consumi per abitante. Per dirla in altro modo, negli anni 50-60 gli acquedotti Simbrivio e Doganella coprivano gran parte dei fabbisogni dei Comuni ed erano quasi del tutto esenti da arsenico, mentre i pozzi locali attingevano acqua da falde poco profonde e quindi con valori di metalli e minerali tossici inferiori agli attuali. Il quadro di oggi è del tutto stravolto e tende a peggiorare, mentre le perforazioni di nuovi pozzi arrivano a quote sempre più profonde e con maggiori presenze di metalli pesanti. La gestione degli acquedotti passata in questi anni ad Acea ha fatto emergere problemi già esistenti, spesso causati dalle pessime gestioni comunali. Il gestore Acea ci

ha messo del suo, ha ottenuto deroghe ripetute, ora rinnovate fino al 2012. Grazie ad esse limita gli interventi di risanamento necessari e li subordina alle esigenze dei propri azionisti e dei propri margini di profitto. Il caso di Lariano è simile a quello di Velletri, Lanuvio e, fino a pochi mesi fa, di zone periferiche di Genzano, Albano e Ariccia. A Lanuvio e Lariano siamo al limite della tollerabilità grazie a sviluppi urbanistici folli, perforazioni conseguenti di nuovi pozzi ad alta presenza di arsenico, fluoro e vanadio e ritardi incredibili nella messa in rete di acque depurate idonee al consumo umano. Si può dire che se l'acqua non può essere bevuta da bambini di età inferiore ai 3 anni probabilmente è sconsigliabile anche per bambini più grandi e per gli adulti? Certamente acque con arsenico vicino al limite legale di 10µ microgrammi o peggio tra 10 e 20 µg/L creano nel tempo maggiori rischi per tutti e non lo dico io ma centinaia di studi sulla tossicità di questo elemento. Al solito ci dobbiamo confrontare con autorità sanitarie (dal ministro in giù) che spacciano la potabilità reale con quella legale. In questi anni i problemi di superamento dei limiti li hanno risolti a colpi di decreti e deroghe tuttora operanti. I neonati hanno indubbiamente margini di rischio ancora più alti legati alla massa corporea e ai fabbisogni relativi d’acqua che sono maggiori rispetto agli adulti. Ciò non toglie che tutta la popolazione, nessuno escluso, è esposta al rischio da arsenico in proporzione alle quantità giornaliera assunta e agli anni di esposizione. Giova ricordare che gli effetti nocivi (es. tumore alla vescica, polmoni, pelle e fegato) possono manifestarsi dopo 20-30 anni e la probabilità media è di circa 6 ogni 10.000 persone. Se consideriamo che le stime di Acea dell’ultimo anno indicavano in almeno 70 mila le persone dei Castelli esposte a valori tra 1020 µg/L di arsenico (senza considerare fluoro e vanadio) il conto è facile e inquietante. Può spiegare in modo semplice perché discariche e inceneritori "fanno male all'acqua"? Che le discariche influiscono sulla qualità delle acque di falda è un dato certo e certificato. Questo vale purtroppo anche per quelle con gli isolamenti migliori degli invasi. Le osservazioni degli esperti attestano che dopo circa 25-30 anni la tenuta dei teli cede e i percolati prodotti dai rifiuti urbani indifferenziati penetrano nel terreno e possono raggiungere le falde cedendo molte sostanze nocive. La discarica di Roncigliano, in cui finiscono da molti decenni i rifiuti di dieci Comuni dei Castelli, ha sicuramente contaminato le acque sottostanti e limitrofe. L’ha accertato l’ARPA Lazio e prima ancora (anni 90) il Presidio Multizonale di Prevenzione analizzando le acque dei pozzi spia sottostanti. Nel 1997 erano fuori limiti ammoniaca e nitriti. Nel 2003 e 2004 ferro e zinco. Nel 2010 cloroformio e arsenico. I segni della contaminazione sono anche le piccole e numerosissime presenze di composti organici tossici (idrocarburi clorurati) e di metalli pesanti. Gli inceneritori hanno effetti sull’acqua di due tipi: 1) richiedono consumi molto elevati di acque di raffreddamento (100 mila tonnellate/anno) e quindi, è il caso dell’inceneritore che era stato proposto ad Albano, aggravano la carenza idrica del bacino e di fatto contribuiscono ad aumentare la presenza di arsenico, fluoro etc. 2) le emissioni al camino di metalli pesanti e molecole tossiche sotto forma di nanoparticelle, che neanche i filtri più moderni riescono a bloccare, ritornano a terra lentamente, contaminano le acque superficiali e nel tempo le falde. Nel caso di Albano il rischio inquinante sarebbe ancora più forte a causa dell’impiego, dichiarato dai progettisti, di 10mila tonnellate di carbon coke l’anno. E’ noto infatti che il coke contiene alte quantità di zolfo, arsenico, mercurio, metalli pesanti vari e un livello di radioattività non trascurabile. . F. Ascani


ECHI DAI CASTELLI

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SERVIVI E DISSERVIZI IDRICI AI CASTELLI ROMANI SITUAZIONI DIFFICILI A NEMI, LARIANO, CASTELLO

STORIA DI UNA MOZIONE SULL’ACQUA AD ALBANO LAZIALE

NE ABBIAMO PARLATO CON L'ASSESSORE ALLA MOBILITÀ DELLA PROVINCIA DI ROMA AMALIA COLACECI

CASTEL GANDOLGO-ALBANO UNA ROTATORIA CHE FA DISCUTERE.

Quello dell'acqua, della sua accessibilità, della sua potabilità e della sua gestione è un problema serio e grave che si fa di anno in anno sempre più difficile. L'acqua è un diritto di tutti i cittadini e i referendum hanno sancito che l'acqua è un bene che deve rimanere pubblico, svincolato da logiche di profitto. Ma cosa accade nella realtà dei fatti? A cosa assistiamo ogni giorno sul nostro territorio? Troppo spesso ci capita di imbatterci per le vie delle nostre città in ruscelli o fontane provocate dalle improvvise rotture delle tubazioni degli acquedotti. In gran parte del comune Nemi, nelle settimane passate, i cittadini sono “rimasti a secco” per giorni, fatto gravissimo, che comunque ora pare risolto o in via di risoluzione. A Lariano la qualità dell'acqua, anche a giudicare dai dati forniti dal chimico Aldo Garofalo nella pagina precedente, lascia seri dubbi sulla sua bontà. E se tutto questo non bastasse a Castel Gandolfo il consigliere PDL Raffaele Dalessandro ha denunciato che moltissimi cittadini hanno ricevuto dal gestore, l'ACEA, raccomandate che sollecitano pagamenti già regolarmente effettuati dagli utenti: un disservizio in più che si aggiunge a quelli noti (scarsa qualità dell'acqua, tubature che si rompono provocando interruzioni del servizio,ecc.). Dalessandro sostiene che “i cittadini

C'è chi l'acqua la vuole pubblica solo a parole, chi con i fatti. In quale categoria rientrano l'amministrazione comunale e la classe politica albanense? Che siano i cittadini del nostro Comune a trarre le loro conclusioni, in ragione di quanto segue. Il Movimento 5 Stelle di Albano laziale, fin dal 3 febbraio 2011, ancor prima dello storico risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, aveva presentato una mozione (n° di protocollo 0005489) in cui chiedeva di costituzionalizzare il diritto all'acqua. Ogni comune italiano ha infatti la possibilità di dichiarare l'acqua un “bene pubblico” e l'accesso all'acqua un “diritto universale e inalienabile”, inserendo nel proprio Statuto comunale poche semplici righe in cui si riconosca il servizio pubblico locale privo di rilevanza economica. Nella mozione inoltre chiedevamo l'introduzione di misure per la promozione del risparmio idrico, l'impegno dell'Acea a diffondere in modo regolare dati sullo stato delle acque e la possibilità per esterni (associazioni, comitati di quartiere, etc) di effettuare delle analisi di controllo da pubblicare sul sito del Comune. Dal 21 aprile 2010 infatti sono state emesse ben tre deroghe relative alla presenza di elementi chimici nell’acqua, superiori ai limiti di legge e pericolosi per la salute umana: del 23/04/10 per il vanadio (decr. Polverini); del 28/10/10 per il fluoro (decr. Unione Europea) e del 22/03/11 per l’arsenico (decr. Unione Europea). Di chiedono di pagare quello che consumano e scongiurano l’ipotesi di questa situazione, nonostante l’interdizione all’uso dell’acqua per i bambini da 0 a 3 vedersi addirittura mettere in discussione un servizio primario per un anni e le autobotti per la distribuzione dell’acqua in giro per Albano, la cittadinanza errore che non dipenda da loro” e ha chiesto al sindaco Colacchi e la sua non è mai stata informata a sufficienza. Ad oggi, dopo ben cinque mesi, non c’è stata giunta che si “adoperino concretamente per risolvere questi problemi, alcuna risposta. Se ciò poteva considerarsi inqualificabile prima dei referendum, lo è posto che è pressoché assurdo che una gran parte della popolazione di ancor di più dopo la vittoria. Possiamo a buon diritto affermare che non è più al Castel Gandolfo versi in una condizione di morosità ma soprattutto si Movimento 5 Stelle, ma al 60% dei cittadini che hanno votato ad Albano, che cerchi di capire chi pagherà le spese di questi paradossali errori". l’amministrazione debba dare una risposta chiara. Se necessario è a loro che ci Red. rivolgeremo con una raccolta firme, per far sì che il risultato referendario non resti lettera morta e che alle parole seguano, finalmente, i fatti. Mario Barbaliscia di Lauro PARCHEGGIO IN VIA GALLERIE DI SOTTO, Movimento 5 stelle Albano Laziale

Consegnato il 18 luglio il cantiere che interesserà il nuovo parcheggio in via Gallerie di Sotto. Saranno 180 posti al servizio degli utenti della Asl, in particolare durante la mattinata, e della cittadinanza, data l’estrema vicinanza con il centro storico di Albano. Abbiamo chiesto all’assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Provincia di Roma Amalia Colaceci, che nella foto da lei concessaci è con i sindaci Nicola Marini e Maurizio Colacchi, di parlarci di quest'opera: quanto ci vorrà per ultimarla, in che modo servirà ad una mobilità (LA ROTATORIA CONTESTATA IN FASE DI COSTRUZIONE) sostenibile. “Per i lavori -ci dice l'assessore- da contratto, Sollecitato dal Consigliere comunale di Castel Gandolfo Raffaele Dalessandro, per la ditta ha 300 giorni. Il parcheggio e' realizzato sia per gli utenti della Asl che per coloro che vogliono recarsi al capolinea vicino di Albano per utilizzare il Cotral, per quello che tecnicamente definiamo lo scambio gomma­gomma. È pensato anche per la mobilità sostenibile sia perché sarà adiacente ad una pista ciclabile che sta realizzando il Comune di Castelgandolfo, sia perché ogni infrastruttura che disincentiva l'uso dell'autovettura privata ci aiuta a sviluppare l'idea che un'altra mobilità, meno inquinante, è possibile. Si tenga conto che per Albano è in corso di realizzazione anche un altro parcheggio vicino alla stazione ferroviaria per il quale c'e stato un ritardo dovuto al ritrovamento di importanti reperti archeologici che, per accordo con la soprintendenza, ci hanno imposto un concorso di progettazione europeo per realizzare un'opera che mantenga e conservi quanto abbiamo ritrovato. Poiché il suo giornale è attento a queste tematiche mi permetto di darle altre informazioni che possono essere utili. Anche quest'anno la Provincia di Roma aderisce alla settimana europea della mobilita' sostenibile ( dal 16 al 21 settembre) e anche quest'anno nella conferenza stampa di presentazione annunceremo importanti bandi dedicati alle amministrazioni comunali per l'incentivazione della mobilita' ciclabile e per l'acquisto di navette ibride per i centri storici”. E noi cercheremo

di esserci e di tenere informati i nostri lettori.

F.A.

le proteste di cittadini di via Colonnella e di via Torretta, il Vicepresidente del Consiglio Provinciale On Francesco Petrocchi ha presentato, con data 15 luglio, in un question time richieste di chiarimento circa la rotatoria in corso di realizzazione da parte della Provincia di Roma per il miglioramento del sistema viario in tale zona (zona Madonna di Coccio - Via Colonnelle angolo via Torretta). Infatti tale rotatoria, a detta di alcuni residenti del luogo, aumenterebbe di molto la pericolosità della strada già teatro in passato di incidenti. Inoltre non sarebbero stati collocati adeguati dispositivi di segnalazione di pericolosità ne predisposte strisce pedonali.

È in svolgimento a Prato di Campoli, Frosinone, con il patrocinio della Presidente della Repubblica, il più grande raduno Agesci mai organizzato nel Lazio a cui partecipano anche gruppi scout dei Castelli. Nonostante le impervie condizioni climatiche i ragazzi, di cui riceviamo notizie solo via web, stanno portando avanti la loro impresa e hanno ricevuto il 28 luglio la visita del presidente della Provincia Zingaretti. Per info WWW.eglazio2011.it


ARICCIA

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Lunedì 1 Agosto 201 1 AD ARICCIA UN SOLO CONSIGLIO COMUNALE DA QUANDO SI È INSEDIATA LA GIUNTA. ANCORA NON SI CONOSCE IL NOME DELL'ASSESSORE AL COMMERCIO

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OLTRE 10000 CITTADINI, TRA CHI È ANDATO A VOTARE E CHI NO, NON HANNO SCELTO DI RICONFERMARE CIANFANELLI COME SINDACO

Ariccia 27 luglio 2011- Sembra quasi che non ci siano state le elezioni. I giorni passano e le notizie che giungono dalla città di Palazzo Chigi e della Porchetta sono soprattutto di ordine pubblico: la fontana deturpata, le risse, gli ubriachi, due importanti bar di Piazza di Corte chiusi per questioni di ordine pubblico. Ma non ci dimentichiamo che Ariccia non è solo centro storico, dove questi fatti sono avvenuti, ed invitati da alcuni cittadini ci siamo recati nel quartiere di Fontana di Papa dove ci hanno spiegato che li, appena fa buio, gruppi di scalmanati, magari un po' brilli, si divertono a fare il tiro a segno con i lampioni, a spaccare le staccionate che delimitano le aree giochi dei bambini, a smontare e rompere i cestini dei rifiuti, portando la zona ad un degrado che non merita. Insomma, nulla di nuovo ad Ariccia e nelle sue periferie o centralità urbane, come ama definirle il sindaco Cianfanelli, salvo poi, ci sembra, ricordarsi di queste zone solo in campagna elettorale. Insomma nulla di nuovo se non sotto il Ponte (pericolante?) Monumentale dove sembrano procedere spediti i lavori del costoso ed impattante ascensore (ma perché non hanno costruito una scala mobile) che sarà utile soprattutto per i turisti, tanto che c'è già chi l'ha battezzato “l'ascensore dei romani”. E per gli ariccini? Per loro come dicevo nulla di nuovo o di buono. Del resto il sindaco è stato eletto con soli 5457 voti, solo 32 più del suo avversario Di Felice, ovvero oltre 10000 cittadini, tra chi è andato a votare e chi no, non hanno scelto di riconfermare Cianfanelli come sindaco, forse convinti che ben poco sarebbe cambiato per loro. E del resto un notevole immobilismo si denota anche dal fatto che da quando si è insediato ad oggi, è stato convocato un solo Consiglio Comunale, l'11 giugno, a Genzano già tre. E ricordiamo che in quel primo ed unico consiglio sono apparsi i primi malumori della maggioranza evidenziati nella difficile elezione del presidente del consiglio e nel fatto che ancora non si conosce il nome del quinto assessore. Inoltre il consiglio comunale è stato caratterizzato dalle proteste di cittadini che hanno dimostrato il loro disappunto verso Cianfanelli

mostrando cartelli con su scritto “NON SIAMO MALAVITOSI NON SIAMO MAFIOSI”. A questo punto pensiamo che per avere qualche novità di rilievo dovremo aspettare di vedere l'effetto che produrranno i ricorsi elettorali presentati per irregolarità nello svolgimento delle elezioni e le denunce penali di Roberto Di Felice e degli altri sfidanti e candidati, che in campagna elettorale il sindaco Cinfanelli, cosa che ha poi ribadito in una recente intervista su “Il Caffè”, definì malavitosi, e pensare che già una volta Cinfanelli è stato condannato in via definitiva per diffamazione a mezzo stampa. E visto che i due terzi dei votanti non lo hanno riconfermato o hanno votato contro di lui, se fossero vere le sue affermazioni vorrebbe dire che la nostra città è un “covo di malavitosi”. Che tristezza! Ma è così? Certo che no! Però è vero che gli episodi, anche gravi di ordine pubblico cui si accennava all'inizio, devono far riflettere. Questi episodi coinvolgono, a partire da quello della fontana in del Bernini, ragazzi giovani, spesso di Ariccia. Se ciò avviene è perché negli anni passati quest'amministrazione, che tanto in campagna elettorale ha speso parole sull'ordine pubblico e sulla lotta alla malavita (?!?), in passato si è occupata solo di progettare opere faraoniche e a nostro avviso inutili, come la mega strada a Vallericcia che collegherebbe via Perlatura con via di Vallericcia o l'ascensore accanto al “ponte pericolante” e ha dimenticato di occuparsi seriamente delle politiche giovanili e per la famiglia, di andare in contro a quei ragazzi e ragazze più deboli che avrebbero avuto bisogno di aiuto. Non ci si è occupati della frammentazione del tessuto sociale, dei gravi problemi di occupazione, delle fasce più deboli. Bene fa allora l'UDC ariccina a chiedere, come ha fatto con un manifesto apparso in questi giorni, un consiglio comunale urgente dove potersi confrontare su questi che sono fatti importanti, reali e impellenti della città di Ariccia. F. Ascani

La fontana ancora sana, finalmente in funzione, è usata come panchina occasionale e per esporre la merce delle bancarelle che nascondono la bellezza della Piazza. Non pensiamo sia questo il modo di dare il giusto valore al Complesso Berniniano, vanto della nostra città. Degrado al quartiere Fontana di Papa, dove i vandali hanno preso di mira i lampioni, hanno divelto cestini dei rifiuti, e qualcuno ha lasciato resti di mattonelle, decisamente pericolosi, in un parcheggio nei pressi della rotatoria sulla piazza. Dov'è l'ordine pubblico di cui ha tanto parlato il sindaco in campagna elettorale? Nel centro come nelle periferie il disagio sociale è espresso anche in questo modo negativo. Quali politiche sociali sono state attuate fino ad oggi per evitare tutto questo?

L'OPINIONE DI CARLO – ARICCIA PAESE IN SVENDITA LARIANO: TEMPO DI SAGRE. In questo ultimo periodo si notano in giro per il centro storico cartelli con la scritta “appartamento in vendita”. Quale potrebbe essere il problema? Che in un momento di crisi alcuni ariccini trovandosi in ristrettezze sono costretti a vendere i propri beni; oppure che il centro storico è diventato meno vivibile meno sicuro. Ultimamente le forze dell'ordine, con foglio di espulsione hanno allontanato dalla nostra comunità alcuni personaggi dediti allo spaccio di stupefacenti e altri reati e due bar del centro storico sono stati chiusi dal Questore di Roma in ottemperanza dell'art 100 del T.U.L.P.S. Probabilmente alcuni cittadini non si sentono più sicuri nella loro comunità e preferiscono emigrare altrove. E dolente è la questione degli immobili in affitto: per dei “loculi” sono richieste cifre esorbitanti; cantine e tinelli vengono affittati come ville a stranieri che per far fronte alle cifre si ammassano in numero spropositato. Siamo sicuri che tutti gli affitti sono registrati all'Agenzia delle Entrate? O si evadono le imposte di fatto arrecando danno ai residenti onesti. Ci vorrebbe più controllo da parte delle autorità e il primo cittadino dovrebbe adoperarsi per far si che le leggi siano rispettate così da rendere fieri i residenti di essere parte viva e attiva di una città con le sue tradizioni e cultura. Carlo Serilli

Successo di pubblico alla sagra di Colle Cagioli

A Lariano una sagra tira l'altra. Il paese più “giovane” dei Castelli non finisce di stupire per la sua vitalità. Di Lariano tutti conoscono la tradizionale sagra del fungo porcino che tutti gli anni in autunno attira migliaia di persone da Roma e dal circondario, in realtà in questi anni il numero delle sagre è aumentato in modo vertiginoso trasformando il periodo estivo in un lungo happening ricco di gustosi eventi. Fra i tanti eventi vogliamo ricordare la sagra della pizza che per 10 serate ha sfamato centinaia di appassionati del più tipico piatto italiano. Si è da poco conclusa la festa della contrada di colle Cagioli, organizzata dagli “Amici di Colle Cagioli” associazione che ha festeggiato i 25 anni di attività con numerosi avvenimenti nell'ambito della festa fra i quali ci piace ricordare lo splendido spettacolo di danza e canzoni messo in scena dai Piper coadiuvati dagli “Amici di Maria de Filippi”, la gara non competitiva di mountain bike che ha permesso anche ai più piccoli di conoscere gli scorci più suggestivi della contrada, la tradizionale gara di tiro co' a frezza (fionda castellana) ed anche lo splendido spettacolo pirotecnico che ha chiuso la tre giorni larianesca. Al presidente Riccardo Enrici, deus ex machina dell'organizzazione, vanno oltre ai ringraziamenti del sindaco Montecuollo e del consigliere provinciale Erminio Latini anche quelli di tutta la cittadinanza che anche quest'anno ha saputo riscoprire i valori e le tradizioni di una comunità. Giuseppe Gambacorta


CULTURA CINEMA TEATRO A nno 1 MUSICA SPORT n° 1 9 SALUTE DEL CORPO E DELLA MENTE Lunedì 1 Agosto 201 1

LUCI IN SALA

MUSICA

SPORT

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CHYNTIA CALCIO ANNO ZERO GRINTA E VOGLIA DI VINCERE

IL GIRONE DEI

CARS 2

(Il presidente Libanori e l'allenatore Liberati) DANNATI E’ nelle sale l’attesissimo secondo episodio Giovanni Libanori è diventato il presidente della

del superbolide Saetta McQueen pronto a guidare l’estate dei sequel. Il fortunato film animato, mito per i piccini, si può godere in tecnologia digitale e Imax 3D. Questo secondo capitolo presenta novità di rilievo rispetto al precedente, in particolar modo alza di molto la fascia d’età di coloro che ne vogliono usufruire. I bambini di meno di cinque anni rimarranno certamente disorientati. La storia poggia su un intrigo internazionale di spionaggio industriale i cui effetti speciali possono fare invidia al più rinomato film della serie 007. Un intreccio adrenalinico che si dipana in mezzo al World Gran Prix rilegato incomprensibilmente sullo sfondo. Di tutto questo, protagonista inconsapevole è il pittoresco e fidato Carl Attrezzi meglio conosciuto come Cicchetto, incontrastato dominatore della storia. Saetta è messo quasi in secondo piano, così come le sfide. Il suo nuovo grande avversario è un gradasso italiano, Francesco Bernoulli, che dopo aver battuto le piste di mezzo mondo, alla fine soccomberà ovviamente alla bravura di Saetta. Dunque il regista John Lasseter modifica profondamente i temi della prima parte, sacrificando gli aspetti umani che avevano decretato il successo di Mc Quenn. Giuseppe Ferraro

Il mondo musicale ha avuto un’altra grande perdita; lo scorso 23 luglio è stata ritrovata senza vita, nella sua casa di Londra, Emy Winehouse. Per molti, compresa sua madre Janis, una morte attesa e annunciata, visto lo stile di vita dell’artista a base di alcool e droghe. Il suo primo album uscito nel 2003 con il titolo di “Frank” ha venduto un milione e mezzo di copie in tutto il mondo. Le critiche più che positive, giudicano la sua voce tra le più originali dell’ultimo periodo. Il successo viene confermato, e addirittura superato, con l’uscita nel 2006 dell’album “Back to Black”. Due singoli sono particolarmente significativi per capire la sua personalità, ovvero “Rehab” nella quale parla del suo rifiuto a farsi curare dalla dipendenza della droga e dell’alcool, e “Back To Black”. Cercando di non cadere nella retorica, è d’obbligo annoverare da subito Emy Winehouse tra i musicisti maledetti, come il polistrumentista Brian Jones, che nel 1962 fondò i Rolling Stones, e morì all’età di 27 anni, dopo una breve ma intensa vita tra fama, musica, droga e alcool. Come non ricordare Jimi Hendrix e Janis Joplin, morti con un mese di distanza l’uno dall’altro nel 1970, trovati entrambi senza vita nei rispettivi appartamenti, il primo per soffocamento dovuto al vomito dopo un cocktail di alcool e sonniferi, la seconda per una overdose di eroina. Altro dannato, Jim Morrison “il poeta del sesso e della morte” leader dei mitici Doors, trovato morto il 3 luglio 1971 nel suo appartamento di Parigi, per cause non chiare, non essendo stata disposta alcuna autopsia, anche FANTASTICHE VISIONI se si pensa ad overdose. Strana è poi la storia di Tim Buckley e del figlio Jeff Buckley. Tim, musicista che pubblica il suo primo album nel 1966, tra critiche e successi più o meno soddisfacenti, arriva al suo nono album nel 1974, muore per una overdose di eroina ed alcool nel giugno del 1975 all’età di 28 anni. Il figlio Jeff segue musicalmente le orme del padre, pubblica in vita nel 1994 un solo album, ritenuto da tutti un vero e proprio capolavoro “Grace”; e per uno strano disegno del destino, all’apice del successo muore all’età di 30 anni, annegando nel Wolf River, affluente del Mississipi. Ed infine, come non ricordare Kurt Cobain leader dei (ALESSIO BONI) Nirvana, che nel pieno della sua popolarità a livello mondiale, idolo di molti giovani, viene trovato morto l’8 Teatro di grande qualità ad Ariccia per la aprile 1994 nella serra presso il giardino della sua rassegna “Fantastiche Visioni”. Gli residenza, con accanto il suo fucile e una lettera scritta di organizzatori Luigi Criscuolo e Giacomo Zito hanno portato nella nostra città spettacoli di suo pugno prima di suicidarsi. Ebbene in tutta questa lunga lista, ci sono molti elementi qualità. Quello con Alessio Boni, “Caravaggio comuni, la droga e l’alcool per primi, la difficoltà e il Nero Avorio”, per la regia di Gabriele disagio di una vita fuori dal normale, la giovane età (tutti Marchesini, testo di Massimo Pulini, ci è piaciuto in modo particolare, ci ha emozionato. morti tra i 27 e i 30 anni). tra concerto e rappresentazione teatrale Ma una cosa hanno avuto in comune, al di là della loro A(almetà piano Fabrizio Sirotti e alla batteria marco breve esistenza, ovvero il fatto di essere stati musicisti Frattini) Alessio Boni ha interpretato il genio capaci di lasciare un segno indelebile nella musica, un della pittura seicentesca forti e segno che, nonostante gli anni passati, rimane ben coinvolgenti, mentre alleconsuemonologhi spalle, su una marcato e dal quale i giovani musicisti di oggi tenda mossa dal vento, una tenda che ricordava continuano ad attingere idee. nello studio dell'artista, venivano Credo proprio che, come per tutti gli altri, tra molti anni, quella evocate opere pittoriche del Merisi. si parlerà ancora degli splendidi brani che Emy Davvero lebello!Prossimo appuntamento il 5 Winehouse ci ha lasciato. agosto con Paolo Rossi in “Serata del Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com) Disonore”. Secondoserafico

società sportiva Cynthia Calcio 1920, Stefano Battistelli è il vicepresidente. Società gloriosa, il Cynthia ha visto militare nelle sue fila tanti grandi giocatori e ha vissuto fasti fino ad arrivare alla Serie C, negli anni passati ha sfornato un buon numero di giovani campioni e nel prossimo campionato militerà in Serie D. Come ha detto in conferenza stampa il presidente Libanori questo sarà “l'anno 0” e ci sarà un'inversione di tendenza rispetto agli anni passati. Insieme a tutti i soci, gli amministratori sella società e allo staff tecnico, il presidente Libanori ha intenzione di fare un percorso che darà i risultati nell'immediato, con la permanenza nel campionato, e soprattutto risultati che si vedranno nel tempo, due-tre anni, e che passano assolutamente attraverso i giovani che daranno un nuovo slancio alla squadra portando voglia di vincere, “cattiveria agonistica”, serietà e disciplina. Coadiuvato da Bebbe De Paolis e Giuseppe Baldolini, in nuovo allenatore Manolo Liberati è sportivo di esperienza che con i giovani saprà dare ottimi risultati. Il mister, il presidente e gli altri componenti della società Cynthia 1920 hanno anche colto l'occasione per fare un appello a tutta la città di Genzano, agli appassionati, alle realtà economiche affinché diano il loro supportino, e ai cittadini, alle istituzioni e al sindaco Flavio Gabbarini affinché con entusiasmo siano vicini alla squadra venendo ad assistere alle partite e facendo sentire il proprio calore. Manolo Liberati, allenatore della squadra ha militato in diverse società come calciatore, dal Cerveteri al Mantova, la Pistoiese per arrivare all'Arezzo, il Paternò in C1 e il Tivoli in C2 mentre come allenatore ha guidato tra l'altro il Diana Nemi e il Guidonia. F. Ascani

CULTURA FISICA GRANDE EVENTO SPORTIVO AI CASTELLI ROMANI Per la prima volta ai Castelli, ad Albano al teatro

Alba Radians, sabato 9 luglio c'è stata la Tappa del campionato Italiano di Fitness & Body Building, manifestazione sportiva gratuita per far conosce ed avvicinare i giovani al mondo dello sport e del culturismo maschile e femminile. L'evento è stato organizzato da Simone Carabella ed Elisa Clazzer della Palestra Domus Gym, in collaborazione con la federazione nazionale di culturismo N.B.B.U.I. e patrocinato dal comune di Albano Laziale. F.A.

(NELLA FOTO UN MOMENTO DELLA PREMIAZIONE CON ELISA CLAZZER E SIMONE CARABELLA)


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A nno 1 LE RUBRICHE...e ricordate che n° 1 9 si rimane sani in un ambiente sano Lunedì 1 Agosto 201 1 LA RICETTA DELL'ECO L'ANGOLO DELLA SALUTE FRAGOLE MARINATE ALLA LAVANDA UN BOLLINO PER I DIRITTI DELL'INFANZIA

Vi è un nuovo filone dell'arte culinaria che propone menù con erbe e fiori nei piatti oltre che ricette a base di erbe selvatiche. Con fiori , frutti ed erbe possiamo trasformare piatti consueti in piccoli capolavori graditi al palato ed alla vista. INGRADIENTI: 250 gr di fragole, 5 steli di lavanda in fiore, 15 cl di vino bianco dolce, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di aceto balsamico. Lavate bene le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a metà. Staccate con cura i fiori dagli steli di lavanda e uniteli alle fragole. Irrorate con l'aceto balsamico e cospargete con lo zucchero. Lasciate riposare le fragole per circa due ore, mescolando di tanto in tanto. Distribuite le fragole in coppette individuali, aggiungete una spruzzata di vino bianco e servite subito. Buon appetito.

E' in arrivo il “bollino qualità” nelle divisioni di pediatria. Si tratta di una certificazione che consentirà, grazie all'accordo siglato tra Fondazione ABIO Italia Onlus – per il bambino in ospedale e la Società Italiana di Pediatria, di misurare e verificare in quale strutture ospedaliere del Paese si applicano concretamente i principi della carta dei Diritti dei bambini e degli Adolescenti. E' un progetto che ha come importante obiettivo l'umanizzazione dell'ospedale. I reparti che conquisteranno il bollino qualità saranno quelli dove i piccoli pazienti non vengono soltanto curati ma vengono accolti e trattati tenendo sempre conto dei loro bisogni emotivi, affettivi e culturali. Nel nostro territorio sono stati portati avanti da diversi circoli didattici, progetti di vario genere con lo scopo di rendere consapevoli i bambini ed i ragazzi dei loro diritti. Ci auguriamo che le strutture pediatriche dei Castelli Romani si distinguano, così come hanno fatto le scuole, e conquistino il nuovo bollino.

POLLICE VERDE: LA MAGGIORANA

La maggiorana è una pianta erbacea assai conosciuta per il suo impiego in cucina. In Italia viene coltivata. Va messa a dimora in luoghi esposti al sole e al riparo dal vento freddo. Si riproduce abbastanza facilmente mediante semina, una volta che la piantina ha raggiunto un buono sviluppo in primavera può essere trasferita in terra libera. In tarda estate è possibile moltiplicarla prelevando delle talee o dei cespi. Le foglie fresche o essiccate possono essere utilizzate per aromatizzare carni, pesci o verdure. L'infuso di maggiorana favorisce la digestione e l'eliminazione di eventuali gas. Allo stesso modo combatte le emicranie e le cefalee di origine digestiva o nervosa. Un'antica leggenda narra che la dea dell'amore, Afrodite, coltivò per prima la maggiorana. Per questo le ragazze greche ponevano sotto il loro cuscino un rametto di questa pianta per scorgere in sogno il volto del loro futuro marito. Durante la cerimonia del matrimonio era usanza porre dei rametti di maggiorana intorno ai due sposi per assicurare loro fortuna ed amore.

DALLA PARTE DELLA GENTE

Gentile Direzione, in esito al suo numero 18 di ECO 16 del 29 giugno 2011 volevo chiedere una delucidazione riguardo l'atto vandalico avvenuto ad Ariccia nella notte del 24 giugno 2011 ad una delle due fontane berniniane in Piazza di Corte ad Ariccia. 1. E' vero che l'amministrazione comunale NON si costituirà parte civile contro i quattro avventori ariccini? Così fosse, le spese per la ristrutturazione della fontana, speriamo presto, verrà messa sul conto di tutti i cittadini? 2. Mi chiedo da molto tempo, perché ogni sabato e domenica in piazza di corte c'è quella specie di mercatino? Non è una volta al mese? Non sarebbe meglio portarlo lungo il corso Garibaldi, così da lasciare la bellezza della Piazza di Corte ai turisti che possono liberamente fotografare e guardare le meravigliose strutture berniniane con occhio diverso da quello che è tutti i sabati e le sante domeniche! Grazie per la vostra sensibilità. Raffaele Rambone Gentile lettore, come forse avrà letto sui quotidiani nei giorni scorsi le spese per la ristrutturazione delle fontane saranno pagate con i soldi di sponsor e delle famiglie dei ragazzi che hanno compiuto il gesto vandalico. Per quanto riguarda il mercatino, concordiamo con lei e potrà leggere anche le nostre osservazioni a pag 5, ma non solo, noi pensiamo che le bancarelle messe sul corso o nei vicoli della città, specie se esponessero prodotti caratteristici e merce di qualità, potrebbero incrementare il flusso ed il passaggio dei turisti, essere un buon volano per il commercio e aiutare a far conoscere meglio la città. Redazione

Al direttore- Nell'interno di Villa Doria, ormai tristemente famosa per il suo degrado, tutte le sere e fino a notte inoltrata impazza la movida dell'Albano estate. Comici, spettacoli vari, e tanta musica, sia live e anche diffusa dai vari altoparlanti. Chi abita ad Albano e conosce la zona circostante villa Doria, sa' benissimo che esiste un quartiere che si chiama villa Altieri che è praticamente attaccato alla suddetta villa comunale, e poi ci sono altre abitazioni nella sottostante zona. Es. via Pompeo Magno. Proprio per coloro che abitano nelle zone citate, questa "musica" diffusa a valori di decibel molto superiori a quelli concessi per legge, e fino altre l'orario concesso per legge, (tanto non c'è neanche un vigile) ha fatto diventare questa Movida una vera ossessione. Ora la domanda viene spontanea, è giusto che per un mese (la durata dell'Albano estate) vengano penalizzati dei cittadini che la mattina si devono alzare presto per andare al lavoro senza aver riposato per via di una USANZA che potrebbe essere benissimo organizzata diversamente, sia come durata, sia nel trovare un luogo più idoneo, sia come vigilanza?.. (Ripeto, nessun vigile!) Il Grillo Sparlante

Gentile direttore, ho letto sull'ultimo numero del Caffè che Ariccia non è fra i comuni del Lazio che superano il 60% di raccolta differenziata ed è indebitata per 2700000 euro con la discarica di Roncigliano. Ma com'è possibile? Il sindaco Cianfanelli non aveva detto che Ariccia superava il 70% di raccolta differenziata? E non diceva che questo ci avrebbe permesso di emanciparci dalla discarica? Ma se si continua così la discarica diventerà un peso enorme per l'amministrazione ariccina. Come faranno a pagare i debiti? M. Luisa. (Ariccia)

Questa lettera arriva proprio in chiusura del giornale, bisognerebbe verificare la fonte... ma direi che la risposta potrebbe darla il sindaco Cinfanelli. Se Lui o il suo ufficio stampa volessero inviarci qualche riga di chiarimento saremmo lieti di pubblicarle sul prossimo numero dell'ECO. La Redazione



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