ECO 16 n 35 del 19 marzo 2013

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SABATO 6 APRILE TUTTI AL GRANDE CORTEO CONTRO L'INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI! APPUNTAMENTO ALLE 15.00 IN PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE. UNITI SI VINCE!!!

Simone Carabella

Periodico indipendente di politica, ambiente e cultura da Ariccia e dintorni -Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio-Velletri-Lariano- Castel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa

ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 1 3/201 0 del 1 8/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampato in proprio e sfogliabile elettronicamente su www.issue.ue/eco16 Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM Tel 33911 88937 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 3 N° 35 Martedì 19 Marzo 2013

ECO 16 c'è...

e continua ad esserci. Se gli ultimi due numeri pubblicati sono stati stampati in modo minimale, abbiamo comunque avuto un grandissimo successo WEB con l'edizione sfogliabile on-line (1012mila contatti a numero!) Soddisfazione anche dal blog di ECO 16 (WWW.ecodiariccia.blogspot.com), sul quale troverete sempre nuovi articoli e approfondimenti di quelli proposti anche sul cartaceo. Ed ora ecco questo nuovo formato, stampato in proprio e con poca spesa, in un discreto numero di copie, facilmente riproducibile da chiunque e con il quale speriamo di raggiungere altri nuovi lettori. ECO16 (WWW.ecodiariccia.blogspot.com)

“TIRA PROPRIO UNA BRUTTA ARIA” Secondo l’ultima indagine annuale del Dipartimento di scienze sociali de l’Università La Sapienza sulla qualità della vita nelle province italiane le cose sarebbero peggiorate. Se poi ci soffermiamo all’aspetto Ambientale scopriamo che il divario tra Nord e Sud si fa più marcato e per quanto riguarda la Provincia di Roma i risultati non sono affatto confortanti. Infatti notiamo che tra le grandi aree urbane se ci riferiamo al complesso dell’ecosistema, Roma perde 14 posizioni e si classifica al 94° posto del totale, mentre la rivale Milano invece ne recupera 9 e si attesta al 58°. Scrutando gli altri indicatori dell’inchiesta vediamo per esempio che andiamo male in tema di Criminalità dove la nostra Provincia peggiora sprofondando al 93° posto e purtroppo arretra anche per quello che concerne il Tempo libero mentre si registrano passi avanti relativi alla voce Affari&lavoro e Disabilità sociale e personale. Malissimo la dimensione Tenore di vita, dove lasciamo ben 35 posti rispetto all’anno precedente. Per concludere, la classifica finale vede sul podio la Provincia di Trento e poi Bolzano, quella di Milano al 39° e la Provincia di Roma al 62°. In coda ci sono quella di Crotone e sorprendentemente ultimissima la Provincia di Imperia.

Giuseppe Ferraro

EFFETTO A 5 STELLE Superando tutte le polemiche e le eventuali conseguenze che potranno scaturire dal voto dei senatori a 5 Stelle per il Presidente di Palazzo Madama, riteniamo che il ringiovanimento del parlamento e la presenza di tanti volti nuovi e puliti del M5S, abbia spronato le vecchie forze politiche, in primis il Pd, ad evitare di candidare personaggi “stantii” portando alla ribalta due nomi di tutto rispetto (finalmente): Grasso eletto Presidente del Senato e Laura Boldrini eletta presidente della Camera. Un buon primo

effetto del M5S sulle istituzioni.

Secondoserafico

I problemi ambientali prodotti dalle centrali a biomasse-biogas. (il caso della Biovis srl ad Ariccia)

Da quello che c’è scritto nella sintesi (Studio Preliminare Ambientale), l’impianto anaerobicobiogas Biovis srl per il trattamento FORSU a via delle Grotte 4 di Ariccia, (a 500 mt circa dall’impianto ad oli esausti Oil System di Cancelliera) avrà circa le stesse dimensioni annue di quello della Volsca, 30.000 ton/a e 82 ton/g. Caratteristiche simili, ovvero digestione anaerobica a caldo (55°C) per ottenere metano, combustione per produrre energia elettrica inferiore a 1 Mega-Watt, e poi compostaggio aerobico. Quindi stessi problemi, che riassumiamo chiarendo subito una cosa: • Il cosidetto “compost” che si ricava dalla FORSU dopo digestione anaerobica (DA) (in assenza d’aria per ottenere metano da bruciare) non ha niente a che vedere col compost naturale ottenibile esclusivamente da trasformazione all’aria. • La buona qualità del “compost” di cui ci raccontano nei loro progetti è smentita dall’analisi compositiva dei prodotti riportata da più fonti. • L’azoto organico dopo DA diventa per quasi il 50% ammoniacale(1) (solubile). Invece nel compost aerobico l’azoto è quasi tutto organico a lenta cessione e non è dilavabile nel terreno. Quello ammoniacale dopo DA, al contrario, finisce facilmente in falda o nei corsi d’acqua in poco tempo. • Il trattamento solo aerobico dell’organico vegetale da rifiuti non produce CO2 come sostiene falsamente qualcuno, anzi il carbonio viene humificato, ossia trasformato in molecole complesse e non volatili altamente utili per le piante. • L’energia elettrica prodotta sarebbe economicamente in perdita se non godesse di incentivi poderosi (28 eurocent/kWh). • La combustione del biogas non modifica, semmai aggrava le emissioni serra. Gli inquinanti: • La digestione anaerobica produce percolato (codice CER 19.06.05). Il percolato si arricchisce continuamente di azoto ammoniacale (40% del totale). Una parte sarà riciclata sulla massa in digestione ma un’altra parte dovrà essere accumulata, poi depurata per osmosi e infine immessa nelle acque superficiali (Biovis: Studio Preliminare Ambientale pg.7). Sappiamo che l’osmosi produce un 25-30% di “ritenuto” ossia di prodotto altamente inquinante di scarto, inesistente nel compostaggio aerobico. • L’uso sistematico in agricoltura di questo tipo di “compost” impoverito di azoto e di sostanza organica non è senza conseguenze perché nel tempo produce perdita di fertilità reale del terreno. L’assurdo è che da un lato si finanzia l’aumento della sostanza organica (da Michele Corti), dall’altro la si distrugge con gli incentivi al biogas. Visto da chi persegue solo il profitto non fa una piega. Le emissioni: • Chi ci racconta che gli impianti a biomassebiogas sono ecologici perché bruciano metano “rinnovabile” e riducono l’uso di combustibili fossili, ci nasconde l’altra parte del problema. Primo, ogni combustione è dannosa ed è alternativa alle energie veramente pulite. Secondo,il metano generato non è affatto puro e la sua combustione genera emissioni inquinanti. • Oltre a metano e anidride carbonica la DA produce ossido di carbonio, ossidi di azoto (NOx), piccole quantità di gas tossici: idrogeno solforato e idrocarburi clorurati. Gli idrocarburi contenenti cloro in fase di combustione possono trasformarsi in diossine la cui tossicità si manifesta a concentrazioni piccolissime (picogrammi). • I filtri più o meno sofisticati, come al solito, non risolvono se non in minima parte il problema delle nanopolveri, ricche di COT (carbonio organico totale) • Le emissioni giornaliere in atmosfera di un impianto a biogas da un mega watt, (da Alberto Zolezzi, Mantova) equivalgono a circa 35 kg di ossidi di azoto, i principali precursori delle polveri sottili. Questa quantità di emissioni corrisponde ai fumi prodotti da 10.000 automobili che in un giorno percorrono una distanza di 20 km. Viene da pensare, chissà cosa direbbe il sindaco di Albano, sicuro che il bruciatore di oli esausti di Cancelliera inquina come tre automobili!

Aldo Garofolo (chimico No Inc)

ARICCIA PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DEL 2013 SI È PARLATO ANCHE DI RIFIUTI

Dopo circa due mesi dal reinsediamento della giunta Cinfanelli, finalmente si è svolto il primo Consiglio Comunale. Fra le questioni portate all'ordine del giorno c'era quella della nuova isola ecologica che servirà la parte “bassa” di Ariccia (Nettunense). Il punto è stato approvato all'unanimità, segno che sulle cose realmente utili per la città l'accordo viene spontaneo. Annotiamo comunque di un paio di interventi. Il consigliere di maggioranza Augusto Di Felice ha sostenuto che bisogna impegnarsi affinché i cittadini possano avere anche un vantaggio economico dalla differenziata, come era nelle prime intenzioni della maggioranza. Cosa che da tempo aveva chiesto, anche con manifesti, l'opposizione di Roberto Di Felice. Enrico Indiati, consigliere di Patto Sociale, ha colto l'occasione per invitare tutti i presenti (assessori, consiglieri e cittadini), a partecipare al corteo No Inc del 6 Aprile ad Albano. Poi Indiati ha domandato al sindaco, che poco prima aveva parlato dei costi di smaltimento della frazione umida e della necessità che si rompa il regime di monopolio ora vigente con centri di compostaggio sul territorio, chiarimenti sulla centrale a biomassa-biogas che dovrebbe sorgere in Via Grotte negli ex magazzini Coop Tirreno. Si consideri anche la preoccupazione dei cittadini di trovarsi sotto casa un nuovo impianto da molti ritenuto rischioso per la salute. Cianfanelli ha risposto che della cosa parlerà in un prossimo consiglio comunale l'assessore all'Ambiente Profico, aggiungendo che la “centrale di compostaggio”, così l'ha chiamata il sindaco, dovrà essere ad emissioni zero (?). Certo che questa centrale, da quando noi di ECO 16 ne abbiamo dato per primi la notizia con l'articolo di Elena Taglieri sul blog (www.ecodiariccia.blogspot.com) e sul giornale, ha creato non pochi dibattiti. Per capire qualcosa di più della centrale di Ariccia leggete l'articolo accanto firmato dal chimico Aldo Garofolo. Sul blog posteremo a breve un video dove il medico Isde Mauro Mocci spiega come funzionano le centrali a biogas e quanto siano dannose.

Fabio Ascani

La verità mi fa male Il sindaco Marini ricorda che l'inceneritore ha una paternità ascrivibile al Pd e allo scomparso Mario Di Carlo e una continuità con Eugenio Patanè. Il sindaco Cinafanelli, Pd e sponsor di Di Carlo prima e di Patanè oggi, non ci sta e dice che riferirà tutto a Gasbarra. Ma cosa, che Marini ha detto la verità davanti a tutti? Impudico!

“LA MORDACCHIA DELL’ASINO.”

Venerdì scorso 15 marzo, ad Albano, si è tenuto un consiglio comunale straordinario sul tema rifiuti. Il Sindaco di Albano, Nicola Marini, ha serrato i ranghi. E i militanti di partito di stretta osservanza, i mercenari, i lacchè, i semplici opportunisti, hanno risposto all’ordine. A tutti costoro ha imposto la sua voce come l’unica ammessa sul tema rifiuti. E così è stato. Eppure, nei mesi scorsi, il comitato No Inc aveva richiesto più volte la convocazione d’un consiglio comunale straordinario sul tema rifiuti aperto alla cittadinanza. La richiesta di “apertura”, però, non è stata ben accolta dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale, Massimiliano Borelli, che hanno preferito convocare un consiglio chiuso, alla faccia del motto pre-elettorale “vogliamo governare INCOMUNE con voi”. E’ così che un momento d’incontro collegiale, che avrebbe dovuto diventare l’espressione corale dell’intera comunità dei Castelli Romani, si è trasformato, invece, in un soliloquio tardivo e ottuso d’un sindaco, solo, che per circa un’ora si è fatto le domande e poi si è dato le risposte, protetto da una schiera di vigili urbani. E’ stata negata più volte la parola ai cittadini ed alle cittadine presenti in aula. E’ stata negata la parola alle associazioni, ai movimenti, ai comitati. E’ stata negata la parola alla società civile. Il sindaco Nicola Marini e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Borelli, hanno negato la parola, in sostanza, proprio a quella parte SANA della cittadinanza che ha fermato Manlio Cerroni sulla linea del Piave. Una guerra con morti e feriti: basta pensare all’ex segretaria personale del sindaco Marini, nonché del PD di Albano-Centro, che ha subito per mesi ostruzionismo interno, vero e proprio “fuoco amico”, perché accusata di “essere troppo vicina alle posizioni del No Inc”. Ma, come se non bastasse, il sindaco Marini ed il presidente Borelli, forse in un eccesso di vanagloria, hanno negato la parola, nel corso del consiglio, anche agli altri sindaci di bacino che loro stessi avevano invitato a partecipare e che invece, visto l'andazzo, dopo pochi minuti se ne sono andati via alla spicciolata. Si tratta dei sindaci di: Ariccia, Genzano, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Ardea e Lanuvio … Ma c’è di più. Il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, ha votato all’unanimità una serie di “misure” senza discuterle, prima, proprio con i cittadini e cittadine impegnati da anni sul tema. “Misure”, viceversa, messe nero su bianco in camera caritatis, tra gli amici degli amici, che appaiono come niente di più che aria fritta e maleodorante, pronunciata per di più in stretto dialetto politichese. Si sentiva, nell’aula consiliare del comune di Albano, un olezzo simile a quello che insiste intorno alla discarica di Roncigliano. Il delegato comunale ai rifiuti, Luca Andreassi, ne ha dato lettura in aula alle otto di sera. Subito dopo è giunto il voto, all’unanimità, in un’aula silente e triste, come i volti dei presenti. Ricordate le parole d’ordine della campagna elettorale del sindaco Marini? Discontinuità, partecipazione, trasparenza. La vanagloria, sindaco, delegato ai rifiuti e presidente del Consiglio, è un fiore che non porta frutto! Daniele Castri


BUCHE È EMERGENZA!

Ci risiamo: una spruzzata di neve, un po' di ghiaccio le piogge stagionali e le strade diventano un ghirigoro di buche. Emergenza su tutte le principali vie di comunicazione; anche la regina viarum, l'Appia, che era il fiore all' occhiello dei romani, conosce l'insulto del maltempo e della cattiva manutenzione. Quella più disastrata sembra essere l'Anagnina. Nonostante gli uomini della Provincia si prodighino ogni giorno, armati solo di una sacchetta di bitume, nel "rammendarla" con rappezzi che la fanno assomigliare ad uno sbiadito vestito di Arlecchino o, a cinquanta sfumature di grigio (per parafrasare un noto libro), quasi che un sadico manutentore (la Provincia di Roma) voglia infliggere quotidiane sofferenze ai già martoriati pendolari dei Castelli. I tratti più a rischio per pneumatici e sospensioni sono quelli da Grotta Ferrata a Rocca Priora e sopratutto quello dai Pratoni a Macere ridotto ormai quasi ad una mulattiera in certi punti. C'è da notare che l'Anagnina, a causa delle nevicate dello scorso anno, rimase chiusa per quasi 2 mesi per liberare la sede stradale dalla enorme quantità di alberi caduti e dagli smottamenti. Dopo meno di un anno, le condizioni disastrose della carreggiata pongono seri dubbi sulla qualità dei lavori eseguiti e questa volta non c'e neanche l'alibi della neve. Una vera e propria beffa per i cittadini che con le tasse sostengono i costi della manutenzione delle strade, costretti ad usare l'auto a causa delle inefficienze del trasporto pubblico. Uno specchio della situazione di stasi in cui si trova la nostra Italia. Con questo "viatico" Zingaretti si è insediato alla presidenza della Regione Lazio lasciando quella della Provincia di Roma, speriamo che faccia tesoro delle difficoltà irrisolte nella viabilità provinciale per fare meglio nella già complessa viabilità regionale.

Giuseppe Gambacorta

ECOLOGIA E AUTOMOBILI: UN CONNUBIO DIFFICILE CHE SI DEVE RAGGIUNGERE CON UN PO' DI EDUCAZIONE E SENSO CIVICO. Le automobili inquinano, lo sappiamo bene, ma con un uso più sostenibile inquinerebbero decisamente meno. Basta fare un poco di attenzione, abbandonare alcune pessime abitudini e rispettare alcuni semplici accorgimenti. Non è raro incontrare persone che, in sosta, tengono il veicolo acceso per riscaldare l'abitacolo in inverno, o per rinfrescarlo in estate, alle volte solo per riscaldare il motore. Certamente questo non è un comportamento amico dell'ambiente: basta avere un po' di pazienza per pochi momenti e partire a velocità moderata; sprecheremo meno carburante e inquineremo meno. Un aspetto molto importante riguarda la manutenzione del veicolo. Un veicolo in ordine, che abbia fatto regolarmente i necessari tagliandi e controlli di base (controllo e cambio olio e filtri, usura e pressione dei pneumatici, ecc.) consuma ed inquina meno di un'auto trascurata. Tenere l'automobile in buono stato non solo è importante per la nostra sicurezza ma anche per l'ambiente. Ma ci sono atri aspetti importantissimi da tenere in conto. Se si cambia l'olio motore da soli si dovrà avere cura di smaltire quello vecchio in modo corretto, contattando il Coou (Consorzio oli usati) che indicherà il punto di raccolta più vicino. Anche lavare l'auto, se si usano detersivi non biodegradabili o se si usa quantità eccessiva di acqua, può essere un comportamento poco rispettoso dell'ambiente. C'è poi il comportamento odioso di coloro che gettano oggetti da dall'auto in corsa, quante volte ci è capitato di vederli! Dai finestrini delle auto vola di tutto: mozziconi di sigarette (particolarmente dannosi visto che possono provocare incendi e si degradano in molti anni), gomme da masticare, cartacce e rifiuti di ogni genere. Per non parlare di quegli incivili che al parcheggio svuotano il posacenere in terra sotto la propria auto! Un po' di educazione e multe severe e puntuali non guasterebbero. Vedi anche lo studio Direc Line sui comportamenti non rispettosi per l'ambiente degli automobilisti. Il link è sul blog di ECO 16. Secondoserafico

GUARDIE ECOZOOFILE ARICCIA, CAMPAGNA PER DELL'A.N.P.A.NA. AGENTI A L'ADOZIONE DI UNA BUCA TUTELA DEL TERRITORIO ORFANA DI RIPARAZIONE. AMBIENTALE CASTELLANO E NON SOLO. Di grande importanza per la tutela dell'ambiente dei Castelli Romani e non solo il ruolo delle guardie ecozoofile. Pubblichiamo uno stralcio dell'articolo di Elena Taglieri presente su www.ecodiariccia.blogspot.com in data 28 febbraio.

Il cambio della stagione è stato micidiale per i provati ammortizzatori delle povere vetture che circolano ad Ariccia, e dintorni. Lo sciagurato, puntuale perpetuarsi della primavera infatti con se ha portato copiose precipitazioni che hanno peggiorato, il già pluridisastrato manto stradale in diverse località di Ariccia. Trovarsi alle prese con una carrareccia per gli Ariccini, spesso è un dato di fatto. Schivare buche e crateri mette alla prova i nostri riflessi, ma rende anche pericolosa la guida. Verosimilmente possiamo formulare un assioma che va di pari passo con le imprecazioni scaturite ad ogni boato che provoca lo sbattimento di fine corsa dell'ammortizzatore delle ruote anteriori in uno dei nostri crateri orfanelli. Perciò sia che voi vi troviate alla Casina delle Rose, dove un megadosso, seguito da imponenti scollamenti dei rattoppi elettorali, che si arrendono alla pochezza della qualità dell'esecuzione del manto stradale e del rattoppo medesimo, costringe le povere coppe motore a temere per la propria sorte ad ogni scavallamento. Vallericcia non è da meno, con il suo stradone martoriato da crateri asfaltici, degni competitori di quelli lunari. Il must delle adozioni e la relativa palma d'oro va certamente a Via delle Grotte, che dal Crocefisso va sulla Nettunense. Questo è stato teatro recente di uno scontro automobilistico, dove per evitare un vero cratere degno di un percorso di guerra, due conducenti si sono sframaccati con le loro rispettive vetture. A repentaglio quindi, cari amministratori non solo gli ammortizzatori e gli pneumatici.. Ricordiamo inoltre che l'Amministrazione ha dovuto riconoscere l'impraticabilità con una derivante parziale chiusura al traffico della strada stessa. Non sono da meno Via della Lega Latina, dove il manto stradale presenta delle vere e proprie buche profonde anche decine di centimetri. Il nostro piccolo tour per adottare una buca si ferma presso la zona industriale dove le buche orfane di riparazione sono addirittura transennate. A fronte di enormi danni, di varia entità, ed eventuali richieste di risarcimento da chi ha subito uno sfondamento di un copertone o di un ammortizzatore, un consiglio ci sentiamo di darlo, al comune, all'amministrazione intesa come comunità, quindi tutti noi; non conviene, se non si hanno i soldi per ripristinare il manto stradale, di formare almeno una squadra che armata di badile, sia presente e che con del semplice asfalto metta delle "pezze" nelle buche più pericolose? Esiste un addetto che si fa un giro nelle strade o si preferisce fare affidamento ai cittadini che finiscono nelle buche, imprecano, segnalano… Si ma poi? La domanda che un cittadino si pone però e sempre la stessa, e più che mai attuale in questo momento di sprechi e tagli. Con queste infrastrutture che lo stato mi restituisce perché pago le tasse?

UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO Giorni fa, su un canale del digitale terrestre, in occasione dell’anniversario dei dieci anni dalla scomparsa del grande Alberto Sordi, hanno trasmesso il film “Un borghese piccolo piccolo” diretto dal grande Mario Monicelli. La ri-visione di questo film, che vidi per la prima volta tanti anni fa, mi ha segnato di nuovo nel profondo, come allora. Mi ha scosso, lasciandomi dentro tanti interrogativi e perplessità. E’ la storia di Giovanni Vivaldi, impiegato al ministero, in prossimità della pensione. Conduce la sua vita sempre allo stesso modo da anni, dividendola tra lavoro e famiglia. Il suo giovane unico figlio Mario, un ragazzo non molto brillante, si è appena diplomato in ragioneria, con il minimo. Il compito di questo padre è di sistemarlo al ministero prima che vada in pensione. L’obiettivo è che questo ragazzo possa avere, come lui, una posizione modesta ma sicura, aspirando ad una tranquilla pensione. Per fare questo Giovanni si raccomanda in modo più o meno velato ai suoi superiori, arrivando addirittura ad iscriversi ad un movimento massonico, su consiglio del suo superiore. Si umilia, ma l’importante è sistemare il suo amato ragazzo prima di andare in pensione. Tutto si rompe quando, recandosi nel luogo dove si tiene il concorso pubblico, per un caso fortuito, il figlio viene ucciso da dei rapinatori in fuga, inseguiti dalla polizia. E’ qui che si rompe tutto uno schema ben consolidato, la serenità scompare, e tutto diventa drammatico, anche per la moglie, che per lo shock si paralizza completamente e perde l’uso della parola, ma non la lucidità mentale. Stiamo parlando di un film del 1977. Un’Italia che, da racconti fatti, pur essendo io del ’72 non ho memoria del periodo, era in crescita. Eppure nel film si sottolinea una città, Roma, caotica, con il traffico e tante automobili; le discussioni continue per accaparrarsi un parcheggio. La necessità di abbonirsi i propri superiori al fine di ottenere favori. La sensazione di avere sempre e solo diritti, pochi sono i doveri. La non comunicabilità tra le persone perché incapaci di ascoltare l’altro e gli altri. E soprattutto la voglia di farsi giustizia da sé, perché non si crede nelle istituzioni; infatti il protagonista del film, riesce a sottrarre l’assassino del figlio alla polizia, facendolo rilasciare, fingendo di non riconoscerlo davanti agli inquirenti, per giustiziarlo con le proprie mani. Se tutti questi punti, sottolineati nel film, li riportiamo al 2013, subito dopo le elezioni nazionali, ci rendiamo conto che quel film è una fotografia dell’Italia di oggi, nonostante i 35 anni trascorsi. Un’Italia in cui i diritti sono sacri, e i doveri no; un’Italia in cui una volta che si accaparra una poltrona, per quelli che ancora possono accaparrarsela, non si molla più. Un’Italia in cui non esistono valori, etica e moralità. Un’Italia in cui si vota per convenienza, non pensando al futuro delle nuove generazioni. Un’Italia in cui non si ascolta, ma si ha l’arroganza di sapere quello che è buono per gli altri. Un’Italia in cui la corruzione è sempre

...Ma quali sono i settori specifici nei quali le le Guardie ECOZOOFILE esplicano la loro attività? Anagrafe canina, controllo dei canili e del fenomeno del randagismo di cani e gatti, controlli su colonie feline, epidemie degli animali. Prevenzione e repressione dei maltrattamenti degli animali. Vigilanza per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Vigilanza sul patrimonio ittico e sulla disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne e marine. Controllo e vigilanza nei trasporti animali. Controlli negli allevamenti, negozi, fiere, circhi e nei mercati circa lo stato degli animali e le condizioni igenico-sanitarie in cui sono tenuti. Vigilanza nei mattatoi circa i modi di abbattimento ed il rispetto delle condizioni igenico-sanitarie degli impianti. Controlli contro la vivisezione ed il maltrattamento degli animali; la sorveglianza si estende ai luoghi di custodia e tende ad impedire il commercio illegittimo di animali destinati alla vivisezione. Vigilanza sul commercio degli animali esotici protetti dalla legge di Washington (CITES). Tutela di parchi, giardini e riserve naturali. Vigilanza sulla raccolta dei funghi, tartufi, prodotti del sottobosco e flora protetta. Vigilanza sugli incendi boschivi e di Polizia forestale. Vigilanza e verifiche antinquinamento degli scarichi pubblici e privati, controlli delle deposizioni di rifiuti anche ingombranti nelle aree pubbliche, private e nelle acque superficiali o sotterranee, inquinamento acustico. Vigilanza sugli spandimenti agronomici. Attivazione come Protezione Civile quando viene richiesto. Le Guardie ECOZOOFILE affiancano ed operano in sinergia con Autorità Locali ed altri Organi di Vigilanza Pubblica ... L'importanza di avere sul territorio le Guardie Ecozoofile significa una tutela in più ed un occhio vigile per ogni urgenza, non in ultimo anche attività di protezione civile, laddove richiesta in casi di necessità e comunque di ausilio ad altre forze dell'ordine. Per qualsiasi informazione le GEZ della Sede Provinciale di Roma rispondono al numero della sede di Albano : 06.93.23.272. Per segnalazioni urgenti è attivo il recapito protagonista. Un’Italia che però, almeno mobile 335. 53.64.452 questa volta, ha saputo dare voce ad una

parte consistente della popolazione che forse si è stancata di vedere la stessa foto EMANUELE CUCCIOLO BARLETTA da troppi anni. Gianni Casciano SIAMO TUTTI CON TE

Il Campione Italiano dei professionisti Medio Massimi, aspirante al titolo d'Europa, Emanuele Barletta combatterà a Velletri il 22 Marzo presso la Polivalente in via del campo Sportivo contro Achilles Szabo, esperto pugile ventiquattrenne di Budapest. Un ottimo test per il nostro campione di Lariano. Cucciolo, siamo tutti Maurizio Lucidi con te!

Hanno contribuito alla realizzazione, pubblicazione e distribuzione di questo numero di ECO 16, senza nulla avere in cambio se non la soddisfazione di aver contribuito a fare qualcosa di buono e utile, il direttore Giuseppe Gambacorta, Giuseppe Ferraro, Gianni Casciano, Elena Taglieri, Carlo Serilli, Daniele Castri, Simone Carabella, Lucilla Castrucci, Fabio Ascani. Il contenuto degli articoli, dei servizi, foto e luoghi, rispecchia esclusivamente il pensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo ECO 16, la direzione, la proprietà, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto di pubblicazione, modificazione e stampa a propria insindacabile discrezione, senza alcun preavviso ne autorizzazioni. Articoli, foto ed altro materiale, anche se non pubblicati non si restituiscono. La collaborazione a qualsiasi livello e sotto qualsiasi forma è gratuita.

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