ECO 16 n 34 del 19 gennaio 2013

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"I nemici più grandi rimangono sempre e comunque l'ignoranza, il silenzio e l'indifferenza".

"Abbiamo qulcosa da difendere: il nostro Ambiente. Abbiamo un'arma: il nostro impegno".

Periodico indipendente di politica, cronaca, ambiente e cultura da Ariccia e dintorni -Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio-Velletri-LarianoCastel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa-Grottaferrata-Artena-Frascati-Monteporzio Catone- Montecompatri-Rocca Priora

ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 1 3/201 0 del 1 8/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampato in proprio e sfogliabile elettronicamente su www.issue.ue/eco16 Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel 33911 88937 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 3 N° 34 Sabato 19 Gennaio 2013

ARICCIA - CIANFANELLI TORNA IN CARICA

Ultim'ora - Poco prima della pubblicazione del giornale apprendiamo che non si tornerà a votare ad Ariccia, il Nelle pagine 6/7/8 Consiglio di Stato ha espresso il suo parere e ribaltato la sentenza del TAR che annullava le elezioni. Cianfanelli potrà RIFIUTI: ALBANO NON VUOLE ESSERE LA PATTUMIERA DI ROMA: quindi tornare a fare il sindaco. I CITTADINI E I SINDACI SI MOBILITANO blog di ECO 16 . A pag 9 Sul (www.ecodiariccia.blogspot.com) il link della sentenza del Consiglio di Stato DA DELTA PETROLI SPA RICEVIAMO E

C'è sempre minore richiesta di energia elettrica eppure spuntano come funghi nuove centrali di produzione. Ma all'ambiente chi ci pensa?

PUBBLICHIAMO RETTIFICA E REPLICA

RABBIA E RASSEGNAZIONE

A pag 4 Di Carlo Maola (lavoratore nella

sanità) Al San Raffaele di Montecompatri la rabbia si mischia alla rassegnazione. Il Alle pag 2/3 disagio e la fame dopo mesi senza stipendio tolgono lucidità e ragione a questo popolo di miserabili. Le nebbie del Vivaro e la Dama bianca che tormentano anche il viaggio sono lo sfondo ideale per questo dramma che si sta compiendo: si parla di dieci o anche quindici giorni ancora da aspettare per avere la retribuzione di Novembre. riunioni si sente parlare di milioni E POI... CULTURA, MUSICA, SPORT, CINEMA Nelle di euro già disponibili ma non Su www.ecodiariccia.blogspot .com approfondimenti e notizie. sufficienti e di centinaia di milioni Su www.fotocastelli.blogspot.it foto dal nostro territorio. Inviateci le vostre foto dei rivendicati e tra le fila delle sedie si Castelli Romani le migliori saranno pubblicate sul blog sentono altre voci, sommesse e ormai quasi vergognose, che parlano di bollette non pagate, di prestiti caritatevoli di vecchi genitori pensionati, di piccoli e grandi disagi familiari. Più passa il tempo e meno si comprende la realtà... cosi che i responsabili additati cambiano volto in continuazione: Polverini, Zoroddu,il giudice Tal dei Tali, Bondi , Palumbo, Cipolla , Cicogna, il Mago Otelma, l'automobilista poco solidale, il poliziotto scatenato, il lavoratore che non manifesta, il sindacato complice, la mala sorte… Ed a volte anche la ragione ha un sussulto: ma perché allora il prezzo lo paghiamo solo noi? Ma poi come sempre inghiottiamo il rospo e continuiamo a masticare fiele ed a “cantellinare” la solita nenia.

IL PONTE DI ARICCIA STORIA ANTICA E RECENTI POLEMICHE SE È DANNEGGIATO SI RIPARI ALTRIMENTI SI RIAPRA


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IL PONTE DI ARICCIA: STORIA ANTICA E RECENTI POLEMICHE SE È DANNEGGIATO SI RIPARI ALTRIMENTI SI RIAPRA

Ariccia è famosa per la porchetta, meraviglia gastronomica, per la sua invidiabile posizione a metà fra mare e monti, per Palazzo Chigi, per i monumenti e anche per il suo ponte, il Ponte Monumentale, struttura architettonica imponente che collega il centro storico con la vicina Albano e quindi con Roma e “con il mondo”, essendo il ponte parte stessa della via Appia. Breve storia - Il Ponte di Ariccia è un viadotto stradale a tre ordini di archi, costruito a metà del 1800 dall'architetto Bertolini per

evitare che ve ne fossero altri, pochi anni fa, furono messe delle reti di protezione. La chiusura (parziale) del Ponte Monumentale – Il 18

gennaio 2010 i Castelli Romani subiscono una sorta di divisione in due: il Ponte viene chiuso al traffico pesante (automezzi superiori alle 3,5t) e Ariccia diventa raggiungibile per la via Appia soltanto con normali automezzi privati o a piedi.

È stato deciso questo dopo l'incontro con i responsabili dell'Anas e Comune, in seguito alle sollecitazioni del Sindaco Cianfanelli sul pericolosità del viadotto lungo la via Appia. Divieto di transito dunque per tir, camion e autobus. . . ” (Castellinews 26 12 2009) “

Dopo oltre 3 anni nulla è cambiato, il ponte è ancora nelle stesse condizioni e i disagi per i cittadini che vivono oltre il ponte (ariccini ma anche genzanesi o di velletri), specie se pendolari che devono andare a lavorare a Roma sono enormi. Gli autobus del COTRAL, così come tutti gli automezzi pesanti, vengono deviati per Vallericcia, su strade che non erano e non sono adatte a ricevere una simile mole di traffico. Chi vive su via di Vallericcia, sostanzialmente inascoltato, porta le proprie proteste agli amministratori, raccontando di strade, prive di marciapiedi dove ora scorrono i bus e i camion, spesso a velocità da far tremare le case. Il comitato di Vallericcia pubblica un manifesto e scrive al Messaggero denunciando i fatti ma nulla accade. Nel frattempo i pendolari organizzano petizioni e raccolgono centinaia di firme destinate alle amministrazioni competenti e ai giornali, una anche a noi, con le quali chiedono la riapertura del ponte. La manutenzione della struttura - Ma chi doveva curare la manutenzione della struttura del ponte nel corso degli anni? Di era il compito di sanare eventuali situazioni negative che si fossero create? “La consegna dei ponti - 31

volere di Papa Pio IX. Il Bertolini seguì personalmente i lavori per la costruzione del ponte facendo innalzare 4 colonne di travertino alle sue estremità per ricordare le pietre miliari della via Appia Antica. Lo scopo essenziale della costruzione di questo ponte era di collegare la Via Appia tra Albano ed Ariccia. I lavori finirono nel 1854, anno in cui venne inaugurato. Il ponte, nel tempo, subì importanti crolli e il primo si verificò il 1 febbraio 1944, durante la seconda guerra mondiale, per i bombardamenti degli alleati. Il ponte gennaio 1996. L’ANAS fu ricostruito dall'architetto Alessandro Batocchi e terminato nel consegna al comune il tratto 1947. Quindici anni dopo si verificò una nuova frana, questa volta ariccino della via Appia nella parte centrale, che venne subito ricostruita e bonificata. Nuova, inclusi i ponti. Il Gran parte della fama il ponte se l'è tristemente conquistata per i verbale di consegna, vistato numerosi suicidi che si sono gettati nel vuoto dai suoi 72 metri. Per dal sindaco E. Cianfanelli, dà


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70 ANNI FA ERA PIU' FACILE ANDARE A ROMA CON I MEZZI DI QUANTO NON SIA OGGI!

atto che i ponti «… risultano in buone condizioni di conservazione e manutenzione … » e che dalla stessa data il comune prende in consegna il tratto di strada, «… regolando in nome, per conto e diritto proprio l’intera proprietà stradale … e provvedendo direttamente, a propria cura e spese, alla sua manutenzione ed a tutte le altre attività connesse con la sua gestione, cessando in pari data l’A. N. A. S. da qualsiasi competenza manutentoria, di governo, di vigilanza e di tutela». L’ANAS assume due impegn i: 1) installare «… reti di protezione in corrispondenza del Ponte monumentale … »; 2) eseguire i lavori che fossero risultati necessari «… a seguito delle operazioni di controllo e verifica … di stabilità delle strutture dei … ponti di Ariccia e S. Rocco». Riflessione: E. Cianfanelli sapeva dunque che dal 31 gennaio 1996 erano del comune gli obblighi relativi alla gestione del tratto ariccino della via Appia Nuova e che l’ANAS avrebbe compiuto a sue spese lavori di consolidamento strutturale dei due ponti citati solo se le indagini sulla loro stabilità fossero state negative. Nulla contestò del verbale, compresa la dichiarazione sulle buone condizioni dei ponti, riguardo ai quali sembrò sprofondare in un lungo sonno. ”

(dal sito di Patto Sociale per Ariccia). Quindi era ed è compito ed onere del comune di Ariccia la manutenzione dei ponti sulla via Appia, compreso ovviamente il Ponte Monumentale. Se tale manutenzione non è stata fatta bene e a sufficienza, o per nulla, e se i il ponte, ed anche i viadotti che seguono a Borgo San Rocco e a Galloro, hanno subito danni nel corso degli anni, l'amministrazione ariccina avrebbe dovuto adoperarsi per risolvere la questione, magari chiedendo l'aiuto della Provincia o della Regione. Invece si è preferito spendere soldi, anche con l'aiuto degli enti su detti, per altre opere, compiute e incompiute. Sicuramente si sono spesi soldi per la progettazione della strada che attraverserebbe Vallericcia, secondo le idee di cementificazione della valle agricola che noi aborriamo ma che piacciono alla passata amministrazione Cianfanelli. Soldi, questi e tanti altri, che si sarebbero potuti risparmiare, a nostro giudizio, per sanare il ponte... sempre che davvero ne abbia bisogno. È davvero a rischio il Ponte Monumentale? - Non siamo realmente in grado di rispondere a questa domanda, rimaniamo nell'incertezza, quella in cui ci ha posto l'amministrazione che non ha mai ragguagliato a sufficienza (secondo il nostro metro di giudizio) i cittadini. Sta di fatto che l'anno scorso, con la neve che cadde abbondante, per alcuni giorni gli automezzi pesanti furono fatti passare nuovamente sul ponte, come mostra anche un video su

Youtube. Forse la neve sana i ponti? Altro fatto strano è la costruzione dell'ascensore inclinato realizzato accanto al ponte stesso per collegare il Parcheggio sottostante con Piazza di Corte: è saggio costruire un'opera così proprio accanto ad un ponte che non viene giudicato solido tanto che vi si vieta il passaggio degli automezzi pesanti? La situazione odierna – Oggi, dal divieto del 2010, non è cambiato nulla. I pendolari sono costretti a rincorrere i mezzi Cotral o a prendere l'auto per raggiungere L'ANNO SCORSO, CON LA NEVE, una la fermata AUTOBUS PASSAVANO meno distante, se NGOLRI M A L ME N T E S U L P O N T E non ad andare a lavoro con i mezzi propri; Vallericcia è invasa sulle sue strade di campagna (la vecchia Appia Antica è strettissima e davvero male illuminata, via di Vallericcia è diventata un “bussometro” con grave pericolo per i pedoni e le case e la scuola che vibrano ad ogni passaggio) da torpedoni e camion; nessun lavoro per migliorare il ponte è stato fatto, neanche sono state pulite o sostituite le “cerniere” che hanno la funzione di ammortizzare eventuali movimenti dovuti a scosse telluriche o vibrazioni eccessive. Non solo. Con un manifesto molto chiaro l'UDC di Ariccia si è rivolto, in questi giorni, direttamente al commissario prefettizio, Dott.ssa Enza Caporale, lamentando che ad oggi, nonostante le richieste formalmente depositate in comune, Lei non abbia ancora risposto “per cui – dicono nel manifesto – dobbiamo dedurre con grande disappunto, che la D.ssa caporale non ha alcuna intenzione di affrontare detta problematica e, conseguentemente, di assumere qualsiasi decisione e responsabilità in merito”. Conclusioni - Insomma le vicende dello sfortunato Ponte Monumentale che tanto bene potrebbe dare alla città di Ariccia, ai cittadini e anche agli operatori commerciali, che tanto traffico per le vie limitrofe potrebbe risparmiare, non sembrano destinate ad essere risolte a breve, salvo che un un nuovo e più coraggioso amministratore di Ariccia analizzi con attenzione tutti i dati in possesso e ne tragga le giuste conseguenze: se il Ponte ha bisogno lo si restauri, lo si riporti alla dignità ed utilità di tre anni fa; altrimenti, se non ha bisogno di particolari interventi, lo si riapra subito e si ridia alla città il suo naturale collegamento con il mondo, togliendola dal suo assurdo e dannoso isolamento. Fabio Ascani


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DA DELTA PETROLI SPA

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE

RICHIESTA DI RETTIFICA E REPLICA

ALL'ARTICOLO PUBBLICATO SUL NUMERO 33 DI ECO 16 A FIRMA DI ELENA TAGLIERI E DAL TITOLO

"IDI E SAN CARLO ALL'OSCURO DI PROSPETTIVE POCO LUMINOSE"

Come è nostro costume pubblichiamo questa rettifica. Ritenevamo nostro dovere mettere a conoscenza dei nostri lettori della notizia in questione così come accettiamo tutte le opinioni che contribuiscono ad un confronto civile sulle problematiche ambientali ed energetiche.

GIUSEPPE GAMBACORTA


ACCADE A GENZANO

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NUOVO REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA DELL’OSPEDALE: “DEVE ESSERE ATTREZZATO E APRIRE AL PIÙ PRESTO” LO HA DICHIARATO IL SINDACO GABBARINI Il 28 dicembre il sindaco del Comune di Genzano, Flavio Gabbarini, il vicesindaco Giorgio Ercolani e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Mancini, con i consiglieri comunali della maggioranza, Massimo Di Domenica, Paolo Previtali e Luciano Pellis, hanno visitato il nuovo reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale “E. De Santis” di Genzano accompagnati dal commissario straordinario dell’Asl RmH Claudio Mucciaccio e dal primario del reparto, il dottor Carlo Muggini. Un reparto moderno che può offrire maggiore spazio con più posti letto, stanze dedicate alle partorienti in difficoltà o disabili, spazio per la vasca per il parto in acqua, colori alle pareti studiati in base alle norme dell’edilizia ospedaliera. La speranza, dice il sindaco Gabbarini, “è di inaugurarlo al più presto”. “Il nostro impegno – prosegue il primo cittadino – è quello di sollecitarne, oltre l’apertura, anche il completamento degli arredi”. La delegazione ha poi visitato anche il laboratorio delle analisi, altro polo di eccellenza dell’ospedale “E. De Santis”, che effettua oltre 200 esami al giorno

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oltre a quelli che arrivano da altri ospedali. “La sanità pubblica, che in questo ospedale è rappresentata da eccellenze come i reparti che abbiamo visitato oggi – dicono gli amministratori del Comune di Genzano – va tutelata e valorizzata perché offra un servizio adeguato alla cittadinanza. Auspichiamo quindi che al più presto il nuovo reparto di Ostetricia e ginecologia, alla luce anche dei tagli ai quali la sanità laziale andrà incontro, venga completato con gli arredi e le attrezzature e venga messo a disposizione dei cittadini”. C.S. L'Ospedale di Genzano, fotografato da Ariccia, rimane uno dei riferimenti sanitari di maggiore importanza del territorio.

NATELE ARICCINO O FAVELAS BRASILIANA?

Come tutti i cittadini hanno potuto constatare, per l'intero periodo natalizio, sulla splendida piazza berniniana, Piazza di Corte, è stata montata una sorta di baraccopoli che forse voleva emulare i più famosi mercatini natalizi del Trentino. L'effetto è stato di deturpare la vista e la fruibilità di un luogo importante, una piazza storica, un bene culturale, con gli stand praticamente sempre chiusi e vuoti. Forse l'affitto era troppo alto? Forse che da un po' di tempo, anche da quando c'è la chiusura parziale del Ponte, Ariccia è sempre più desolata e non è vista dagli operatori come luogo adatto per mercatini? Ad una cosa sono serviti gli stand: per permettere di tenere le Primarie del Pd dove, l'ex sindaco, che sperava in un plebiscito, ha avuto la dimostrazione di quanto si considerato all'interno del suo stesso schieramento nella sua città! Sorge una domanda a l'”uomo della strada”: l'affitto delle strutture per gli stand da chi è stato pagato? Dal Comune, forse? Nel caso sarebbe interessante per i cittadini che il Commissario Prefettizio ne rendesse conto pubblicamente ai cittadini, visto che i soldi, alla fine, provengono sempre dalle loro tasche. Carlo Serilli

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(informazione religiosa a titolo gratuito)


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DIMINUISCE LA RICHIESTA DI ENERGIA ELETTRICA MA AUMENTA IL NUMERO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA C'È UNA RICHIESTA DI ENERGIA SEMPRE MINORE EPPURE SI COSTRUISCONO SEMPRE PIÙ NUMEROSE CENTRALI E IMPIANTI DI PRODUZIONE. BISOGNA RIFLETTERE SU QUESTO. Continua a diminuire la domanda di energia elettrica così come accaduto in tutto il 2012. La tendenza del calo della domanda di energia elettrica, come da Rapporto mensile del sistema elettrico di Terna, è stata costante, più o meno, per tutto l'anno, con picchi particolarmente negativi, come a settembre scorso: 26,4 miliardi di kwh contro i 29,2 dello stesso mese 2011, pari a un meno 9,6%. Sarà che la crisi economica influenza negativamente i consumi in modo importante, sarà che i cittadini tendono a risparmiare in modo serio, sarà l'influenza delle temperature medie, generalmente più alte, sta di fatto che si consuma meno energia. Eppure tutto questo appare essere in netto contrasto con i progetti, sempre più frequenti e sempre più insistenti di costruzione di nuove centrali per la produzione di energia elettrica (vedi i link a fine articolo). Solo dalle pagine di ECO 16 abbiamo già segnalato l'intenzione da parte di imprenditori ed amministrazioni di costruire ai Castelli Romani, ma un po' in tutta la provincia di Roma, nuove centrali elettriche a biomasse, a Velletri, ad Albano, a Colonna, a Roma... Ci domandiamo: c'è davvero bisogno di tutte queste centrali che, peraltro, produrranno energia da combustione di oli esausti o gas da compost, contribuendo ad inquinare il nostro ambiente?! Forse lo scopo recondito e neanche troppo nascosto, è approfittare dei contributi statali, i certificati verdi. Ora, anche se è vero che bruciare biomasse produce una quantità di CO2 (anidrite carbonica) davvero bassa e in linea con il Protocollo di Kyoto, ricordiamoci che ogni volta che si produce combustione, specie ad alte temperature, si producono sostanze pericolose, ceneri,

ALBANO LAZIALE, AI NEO-DICIOTTENNI IN REGALO LA COSTITUZIONE ITALIANA. BORELLI: «UN’INIZIATIVA EMOZIONANTE» «È la Carta più bella del mondo». Con queste parole, poche settimane fa, Roberto Benigni celebrava in prima serata su Rai Uno la Costituzione italiana definendola, appunto, «la più bella». Ad Albano, ormai da tre anni, la Carta costituzionale viene regalata ai cittadini neodiciottenni dal Presidente del Consiglio comunale Massimiliano Borelli, in una manifestazione accompagnata dalla lettura degli articoli fondamentali dall’attrice Francesca Guercio. «La nostra Costituzione – afferma Borelli – è sempre troppo poco conosciuta, in particolare dai giovani. Da qui l’iniziativa di

polveri, nanoparticelle, quest'ultime davvero dannose e gli unici filtri capaci di fermarle sono i nostri polmoni! Le biomasse sono assimilate (per legge) alle energie rinnovabili, come si può vedere nel nel link tra parentesi (biomasse), ma anche intuitivamente si capisce che c'è una bella differenza tra il ricavare energia dal sole, dal vento o dalle maree e il ricavarla attraverso la combustione di sostanze organiche. Dunque, piuttosto che inquinare, visto che la richiesta di energia elettrica tende a diminuire, forse sarebbe il caso di studiare piani energetici mirati, a livello locale e nazionale e, invece di costruire impianti industriali di produzione di energia, a macchia di leopardo sul territorio, si dovrebbe prima verificare di quanta elettricità c'è davvero bisogno e, nel caso, scegliere sistemi di produzione realmente sostenibili. Su www.ecodiariccia.blogspot.com cerca l'articolo con tutti i link per una ricerca più approfondita. regalarla ai neo-diciottenni, che si affacciano per la prima volta alle responsabilità di essere cittadini in senso pieno. La Costituzione è il cardine fondamentale del nostro Paese e da essa non si può prescindere. Dai ragazzi presenti alla consegna ho ricevuto un entusiasmo incommensurabile che, nonostante ogni tanto qualche defezione, mi spinge ad andare avanti con l’iniziativa». Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, ore 18.00, presso la sala Nobile di palazzo Savelli con i ragazzi che hanno compiuto diciotto anni tra il giugno e il dicembre 2012. C. S.

22 Dicembre 1947 Enrico De Nicola firma la Costituzione Italiana


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UNA NUOVA CENTRALE ELETTRICA

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NEL CUORE COMMERCIALE DEL TERRITORIO ARICCINO

di Elena Taglieri

IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE UNICA POTREBBE SORGERE UNA CENTRALE ELETTRICA ALIMENTATA A BIOMASSA NEL CUORE COMMERCIALE DEL TERRITORIO ARICCINO SULLA NETTUNENSE (EX-PORK'S HOUSE) Non c'è pace tra gli ulivi recita un vecchio detto popolare. Dopo l'autorizzazione concessa dalla Provincia di Roma (Determina Dirigenziale n.3698 del 4 giugno 201 2) alla soc. Power Oil di Albano di costruire una centrale elettrica alimentata ad olio vegetale e diesel in via di Cancelliera 14/B, si affaccia in zona un altro impianto che smaltirà la F.O.R.S.U.( Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) in un fabbricato in disuso già esistente (quello della UNICOOP Tirreno SC) a pochissimi metri da un grande noto supermercato e da numerosi altri esercizi merceologici di vendita al pubblico, proprio nel 'cuore' del Centro Commerciale 'Pork's House' sulla via Nettunense, frequentato ogni giorno e ad ogni ora da tante persone che trovano concentrate in questo quadrante tutte le opportunità di acquisto alimentare e non solo. Il soggetto proponente l'impianto è la Biovis S.r.l., che a nome del proprio legale rappresentante sig. Tonino Sette, ha presentato in data 17 dicembre 2012 l'istanza di verifica di assoggettamento a V.I.A (Valutazione di Impatto Ambientale) al Dipartimento Ambiente e territorio della Regione Lazio. A tale istanza è stata allegato il documento di Sintesi dello studio preliminare ambientale' , depositato a firma dello studio di Architettura Buzi e Associati, firmato il 18 dicembre 2012 ed inoltrato in copia anche al Comune di Ariccia ed alla Provincia di Roma. Sappiamo tutti che la V.I.A.si rende necessaria per verificare la compatibilità di un progetto che, come questo, è finalizzata all'individuazione e quantificazione degli effetti che un'opera simile potrebbe avere sull'ambiente, soprattutto in modo preventivo, poiché la migliore strategia (e buonsenso civico) consiste nell'evitare fin dall'inizio l'inquinamento ed altre conseguenze, anziché combatterne successivamente gli effetti deleteri. Già, perché come si legge nel progetto della Biovis, “all’interno di questo impianto saranno due le attività di recupero e smaltimento rifiuti:la lavorazione di rifiuti urbani per la produzione di energia da biogas ottenuto durante la fermentazione e trasformato in energia attraverso un cogeneratore (elettricità e calore) ” e la “lavorazione di rifiuti urbani per la produzione di compost ottenuto mediante triturazione e fermentazione”.

Peccato però che nel documento si parli di alcuni elementi poco rassicuranti, come ad esempio di “percolato anaerobico/aerobico” che se “in eccesso subisce un processo di depurazione adeguato (osmosi inversa) e poi immesso nel circuito fognario, che a sua volta termina in un depuratore a fanghi attivi, prima di immettersi nel collettore pubblico”.

Da non sottovalutare neppure la presenza di “canne fumarie dei cogeneratori, della fiaccola d’emergenza del biogas (che permette di garantire la combustione del biogas eccedente impedendone l’accumulo in maniera eccessiva) e del biofiltro”.

Il motivo di questo progetto, come si legge nella Sintesi dello studio preliminare ambientale dell'Arch. Buzi, è che “nell’area a sud di Roma ed, in particolare, nell’area dei Colli Albani e dei Castelli Romani, si è avviato un circuito virtuoso nello sviluppo della raccolta differenziata. Molti comuni la attuano con successo ed altri la stanno avviando (Ardea, Ariccia, Ciampino, Genzano di Roma, Pomezia, Albano Laziale) “, e che

PAPALIA DA PDL A FRATELLI D'ITALIA

In una nota il consigliere comunale, Fabio Papalia, comunica le dimissioni da coordinatore comunale e la fuoriuscita dal Popolo della Libertà per aderire al nuovo partito Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale. “Scelta maturata e arrivata dopo molteplici delusioni e troppi episodi in cui il Pdl ha fatto letteralmente vergognare chi quotidianamente si impegna con passione e serietà. Ho presentato la comunicazione ufficiale al Presidente del Consiglio comunale per la costituzione del nuovo gruppo consiliare “Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale ed ho ufficializzato le dimissioni da coordinatore comunale. Numerose sono le vicende; si va dalla strategia adottata con il Governo Monti, al Segretario Nazionale

risulterebbe innovativo dal momento che

“Non vi sono progetti simili nell’ambito comunale dell’area dei Castelli Romani; risulta altresì in corso di progettazione ed autorizzazione l’impianto della Volsca Ambiente e Servizi S. p. a. , per “impianto per digestione anaerobica dei rifiuti frazione organica da raccolta differenziata in loc. Lazzaria” , nel comune di Velletri (RM)”. Insomma una audace panacea in quanto “tutto ciò consentirà, entro breve tempo, di poter disporre nella zona dei Colli Albani di una quantità di FORSU sufficiente a fornire combustibile e giustificativa per la costruzione di un impianto di valorizzazione. Nel tempo l’aumento della FORSU prodotta dalla raccolta differenziata renderà necessaria ed

economicamente autosufficiente, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento” per una “maggiore tutela ambientale determinata: dalla

notevole riduzione dei quantitativi di rifiuti da avviare in discarica; dal recupero di materia dai rifiuti; dalla produzione di energia da fonti rinnovabili. ”.

Ma leggendo attentamente si tratta di un impianto che comunque dichiara la sussistenza di alcuni fattori ambientali di rischio (“Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili e/o comburenti con quantità globali in ciclo superiori a 25 Nm3/h. ”) e che prevede comunque degli inquinanti .”quindi i fumi prodotti rispettano le prescrizioni di cui alla parte III dell’All. 1 D. Lgs. 152/06 e comunque dovranno effettuare il controllo annuale previsto per le emissioni. Tali impianti devono comunque rispettare i valori limite di emissione previsti dal Dlgs 152/2006 espressi come concentrazioni massime ammissibili per ciascun inquinante presente nei fumi di combustione, a seconda del tipo di motore e combustibile impiegato. L’inquinante previsto è il biogas (CH4 55%)”. E così vengono

minuziosamente elencate le emissioni in atmosfera dell'impianto nel suo ciclo produttivo: emissioni provenienti da biofiltro, dalla centrale di cogenerazione attraverso il camino di emissione del gruppo di cogenerazione; emissioni da sfiati di sicurezza delle valvole di sovrappressione dei digestori; emissioni da traffico logistico nell’area esterna dovute a emissioni da tubi di scarico dei mezzi di conferimento dei materiali funzionali all’impianto di trattamento. In ultimo, la fonte di inquinamento che potrebbe derivare dai liquidi prodotti dai processi, ma anche da rumore ambientale (Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori ) Insomma, una centrale che lavora 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, il cui impatto riguarda la S.S. 207 – Via Nettunense, e la strada locale di accesso al complesso immobiliare ( Via delle Grotte), ma la cui attività “non può avere effetti sulla salute pubblica” anche se nel documento di Sintesi viene sottolineato che “i tipi di inquinamenti possibili potrebbero derivare dalle emissioni in atmosfera”. Dopo questo inatteso 'regalo' post-natalizio alle nostre spalle, l'unica cosa che ci resta da fare è iniziare a monitorare costantemente l'eventuale autorizzazione provinciale che verrà rilasciata in modo da poterci attivare per un serio ricorso legale contro l'ennesima imposizione alla cittadinanza di 'bruciatori legalizzati' che stanno ormai imperversando e spuntando come funghi. (elena.taglieri@gmail.com)

completamente inesistente e privo di personalità politica e coerenza, al tesseramento che non ha portato a nessuno congresso, alla raccolta firme per le primarie mai svolte, ai soliti personaggi catapultati in Parlamento scelti senza un minimo di meritocrazia, al ricambio tanto richiesto e mai concretizzatosi, alla scelta del candidato Premier che ad oggi risulta non pervenuto. In ultimo, non per importanza, la questione riguardante il capogruppo Pdl della Regione Lazio, Franco Fiorito. La totale assenza ed il silenzio del Pdl sulla questione della giunta Polverini ha lasciato tutti allibiti. Tanti sono i motivi che hanno portato ad una scelta ormai non più rinviabile. Nonostante gli sforzi fatti, all’interno del partito, da molti autorevoli esponenti nulla è cambiato, nessuno ha riflettuto su un’eventuale futuro del centrodestra post Berlusconi. Siamo arrivati perfino a manifestare sotto la sede centrale di Via dell’Umiltà a Roma per chiedere le primarie ma nessuno ci ha

ascoltato. E ‘giunto il momento di gettare le basi per una nuova realtà, un nuovo soggetto politico capace di interpretare al meglio le esigenze dell’elettore di centrodestra. Un nuovo partito appunto che abbia come parole d’ordine l’onesta, il merito e la partecipazione; dove sia possibile finalmente scegliere chi dovrà rappresentarci nel partito e nelle istituzioni. Il nuovo partito, Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale, fondato da Giorgia Meloni e Guido Crosetto ha gettato le basi per un futuro diverso nel centrodestra ed incarna al meglio questi valori. Inizia una nuova sfida e dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi per riconquistare la fiducia di molti cittadini delusi da una politica lontana dai veri problemi e dalle concrete esigenze”. . Fabio Papalia Consigliere Comunale


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RONCIGLIANO COME L' 'AREA 51' ? AUTORIZZATO IL POTENZIAMENTO DELLA CENTRALE ELETTRICA ALIMENTATA CON BIOGAS:

ECCO PERCHE' LA DISCARICA NON POTREBBE MAI CHIUDERE di Elena Taglieri

Per Manlio Cerroni può apparire una vera e propria manna dal cielo il recentissimo Decreto Sottile (successivo a quello del Ministro Clini) che nella scelta dei siti provinciali laziali da destinare allo sversamento di parte dei rifiuti di Roma prevede oltre a Colfelice, Viterbo e Castelforte anche Albano Laziale. Ed in effetti sembra davvero un piatto ghiotto! Già il 20 febbraio 2009, data in cui la società Marcopolo Engineeering S.p.A.(gruppo Marcopolo Environmental) a nome del proprio Amministratore unico sig. Antonio Bertolotto, ha presentato alla Provincia di Roma domanda di autorizzazione per la modifica sostanziale dell'impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili alimentato con biogas prodotto dalla discarica del comune di Albano Laziale in località Cecchina, come si evince nella Determina Dirigenziale n.888 del 10/2/2010 (nella quale, tra l'altro, il nome della località, per un inaccettabile refuso mai corretto è stato storpiato...). Un' opera di potenziamento per un impianto “già presente presso la discarica e composto da due gruppi elettrogeni di potenza elettrica pari a 1, 72 Mwe, autorizzati dalla Provincia di Roma con Determinazione Dirigenziale n. 250 del 21/09/2004”, e strettamente

assunzione di ”piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi o gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere in questione, sollevando questa Amministrazione da qualsiasi pretesa o molestia da parte di terzi che si ritenessero danneggiati”.

Così nella Determinazione Provinciale è chiaramente esplicitata la finalità primaria di questa centrale, cioè quella di trasformare il biogas di discarica captato in energia elettrica che “. . . verrà consegnata alla rete elettrica nazionale

tramite una cabina di interfaccia in MT con il gestore locale, posizionata sul confine della discarica. . . ”, in quanto “. l’energia elettrica prodotta deve essere trasformata in MT per essere ceduta all’ente distributore. . ”, per cui si

comprende la necessaria esistenza di un contratto–accordo ufficiale e formale tra proprietario della discarica (Pontina Ambiente di Manlio Cerroni in sinergia con Marcopolo Engeneering S.p.a.) ed il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale. Ma non è dato saperlo, anche per l'inerzia espressa dall'attuale Giunta Marini a voler conoscere nero su bianco un analogo atto intercorrente tra Manlio Cerroni ed il GSE riguardo alla costruzione dell'inceneritore (pardòn, termovalorizzatore, pardòn, gassificatore...) che Pontina Ambiente (o Colari o C.O.E.Ma, tanto è sempre Cerroni..) vuole far sorgere dentro la discarica. Ma se nella 'Dichiarazione Ambientale' del 2011 Pontina Ambiente sottolinea che e che “i biofiltri garantiscono un'elevata efficienza di rimozione degli odori >99%”, allora non si capisce il perchè delle esalazioni maleodoranti provenienti dalla discarica, causa di numerosi malori presso la popolazione intorno residente e non solo. O forse si presume dal momento che “le emissioni in atmosfera

correlata e conseguente al Decreto n.45 del 26 maggio 2003 della Regione Lazio- Assessorato all'Ambiente intitolato “Autorizzazione all'esercizio relativo al secondo lotto del VI invaso della discarica di prima categoria sita in Albano Laziale, loc. Cecchina”. In pratica, nel progetto della Marcopolo Engineering S.p.A (società con sede legale vicino Cuneo ma che nel territorio di Albano risponde sia al civico 182 di via di Roncigliano che al km.24,640 di via Ardeatina, lo stesso della Pontina Ambiente di Manlio Cerroni) veniva prodotte dalla discarica derivano principalmente dall'impianto di chiesto “l'aumento di potenza elettrica dell'impianto stesso da 1, 72 valorizzazione energetica del biogas “. Mwe a 2,13 Mwe attraverso l'installazione di due gruppi elettrogeni Marcopolo Engineering, dopo la variazione sociale di Marcopolo distinti ed indipendenti, da 1065 Kwe ciascuno, denominati 'Albano 1' Utilities divenuta nel 2008 Colombo Ambiente S.p.A, è colei che e 'Albano 2'”. direttamente gestisce l'attività di gestione di captazione e Dopo una prima conferenza dei servizi del 9 marzo 2009 (presenti la valorizzazione energetica del biogas” e che“comunica mensilmente a Marcopolo Engineering S.p.A,, la Regione Lazio-Dipartimento Pontina Ambiente i report della gestione del sistema” specialmente per Territorio Direzione Regionale Energia e Rifiuti-Area produzione ciò che concerne le polveri sottili, SOx e Nox, di un “complesso Energia e sistemi di Rete, l' Agenzia delle Dogane-UTF di Roma, il impiantistico che utilizza acqua di falda emunta attraverso un pozzo Comune di Albano Laziale - Settore Urbanistico e Tutela Ambiente, presente in sito”. la Provincia di Roma-Dipartrimento IV Serv.1- Gestione Rifiuti, i Un obbligo così tanto decantato che però non trova altrettanta dovizia Vigili del Fuoco Polo prevenzione di Marino), e dopo quella definitiva ma risoluto diniego ed opposizione da parte di Cerroni alla richiesta tenutasi in data 8 aprile 2009 sempre presso la sede del Comune di Albano, dietro istanza del Coordinamento No- Inc, di dell’Amministrazione Provinciale di Roma in Via Tiburtina, 691 a effettuare caratterizzazione geologica ed idrogeologica all'interno Roma, “i nulla osta pervenuti ed i pareri espressi in Conferenza”sono della discarica: semmai solo all'esterno, limitando un effettivo potere risultati “acquisiti al fine del rilascio dell’autorizzazione alla del Comune di Albano che non contesta questo divieto ma che accetta costruzione dell’opera in oggetto“. E soprattutto con pareri favorevoli il diktat di di Pontina Ambiente, pur potendosi avvalere degli effetti del Comune di Albano Laziale tramite il Settore IV Tecnico dell'art.250 del Decreto Matteoli (Testo Unico Ambientale). Urbanistica-Edilizia e del Settore III – Servizio III Smaltimento Insomma, la discarica di Roncigliano sembra come l'“Area 51”, il Rifiuti, Igiene Ambientale e lotta al randagismo, quando all'epoca si famoso ed inaccessibile sito militare americano del Nevada, circondato era ancora sotto la Giunta del l'ex sindaco Mattei. da elevati livelli di segretezza a cui viene associata una presunta Una autorizzazione, dunque, che la Provincia di Roma ha concesso attività sperimentale di origine extraterrestre....Tanto, come viene tenendo conto anche del famoso 'Decreto n.143 del 27 dicembre 2007 descritto nella 'Dichiarazione Ambientale' di Pontina Ambiente del del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio 2011, e con le stesse parole riportate in quella del 2004 (!)“gli della Regione Lazio” e che sembra, quest'ultimo, essere sempre attuale insediamenti umani nella zona immediatamente esterna all'area in dal momento che in ben 6 anni ben poco si è fatto per risolvere la esame sono scarsi: la più vicina costruzione si trova a circa 300 m. La questione dei rifiuti capitolini, essendo ormai trascorsi già presenza umana è solo saltuaria e attinente all'esercizio delle attività abbondantemente i 4 di Giunta Alemanno, e tanto meno quelli agricole (!). La destinazione dell'area è industriale (… ). Non risultano regionali (tra Giunta Marrazzo e Giunta Polverini), presenti in zona elementi di particolare rilievo storico o paesaggistico, . né sussistono vincoli paesaggistici, archeologici, demaniali o Ed ecco allora arrivare a Roncigliano, bella, pronta e scodellata, la idrogeologici”. nuova 'pappa' per la centrale elettrica alimentata a biogas di discarica, E per finire, una piccola curiosità, tanto per ritornare al Decreto Sottile un impianto tutt'altro che innocuo dal momento che “la quantità di ed ai siti scelti per conferire la spazzatura romana: Manlio Cerroni biogas che non può essere utilizzata dal motore sarà inviata ad una risulta essere Consigliere di Amministratore della R.E.C.L.A.S torcia di emergenza ad accensione automatica, per essere bruciata (Recupero Ecologico Lazio sud) con sede a Colfelice, ed anche come previsto dall' all. 1 del dlgs. 36703” come pure inviata “in camera consigliere di amministrazione dell'E.A.L.L. (Energia Ambiente di combustione ad una temperatura superiore a 850°”. Litorale Sud) insieme a Dante Marrocco (sindaco di Colfelice). E sulle emissioni in atmosfera dei fumi del suddetto impianto, come Marcopolo Engineering s.p.a., invece, gestisce centrali elettriche a d'altronde si legge in qualsiasi Determinazione dirigenziale che tratti biogas in alcune discariche della provincia di Viterbo e di Latina. le cosiddette 'fonti rinnovabili' (?!), alla Marcopolo Engineeering S.p.A.(convenzionata con Pontina Ambiente) viene richiesto il (elena.taglieri@gmail.com) “rispetto dei limiti di emissione indicati per gli inquinanti“ e l'


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IL COMMISSARIO SOTTILE SCEGLIE 4 SITI PER I RIFIUTI DI ROMA ALBANO NON CI STA:

“NON SAREMO LA PATTUMIERA DI ROMA”! MARINI DA APPUNTAMENTO AGLI ALTRI SINDACI: CON LA FASCIA TRICOLORE IL 26 GENNAIO A RONCIGLIANO Il commissario per l’emergenza Rifiuti nella Capitale, Goffredo Sottile, ha individuato nel Lazio quattro impianti tmb, per il trattamento meccanico e biologico, che dovranno trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato della Citta’ del Vaticano. I siti degli impianti indicati sono Albano Laziale (Roma), a Viterbo, a Colfelice (Frosinone) e Castelforte (Latina).

I siti sono 4, quindi, e non 10, come prevedeva il ministro Clini, e questa differenza viene giustificata dal fatto che i siti di trattamento meccanico biologico di Roma (2 AMA e 2 Colari) già indicati nel provvedimento del Ministro dell'Ambiente, operano alla massima capacità, ha spiegato Sottile, e non al 40% come si era stimato in precedenza (i dati erano del 2010) e questo dovrebbe significare che a Roma, nel frattempo, è davvero partita la raccolta differenziata. E che sia partita sarà anche vero ma certamente di passi avanti ne deve ancora fare, come ci ha detto lo stesso sindaco Alemanno il Primo dell'anno dalle sponde del fiume Tevere. Devi le dichiarazioni del Sindaco su Youtube (http://youtu.be/ZfnrEiQ4BKE)

Facendo poi una considerazione generale, il decreto fotografa una situazione impiantistica del Lazio che stride con lo stato di emergenza che ci vanno sbandierando da molto tempo. La dimostrazione è che gli impianti esistenti sono evidentemente sotto utilizzati, oltre che molto spesso fermi. Perché allora il piano regionale dei rifiuti continua a prevedere la costruzione di nuove discariche e nuovi impianti, in antitesi oltretutto con la volontà sempre manifestata di voler incrementare la raccolta differenziata? In più, ad oggi l’amministrazione comunale non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, se non notizie stampa. Mentre invece sono state già contattate le società private che gestiscono gli impianti e che, di fatto, vengono elevate ad unici interlocutori in rappresentanza dei territori. Impostazione che ovviamente contestiamo con forza”. E il decreto è stato discusso venerdì 18 gennaio a palazzo Savelli durante la Conferen za dei sindaci del bacino della discarica di Roncigliano. “Quattro i punti decisi: due riferiti all'inceneritore a cui il Consiglio di Stato ha dato il via libera e due sul recente decreto a firma del Ministro Corrado Clini sull'emergenza rifiuti a Roma. I sindaci hanno deciso di

Intanto da comune di Albano Laziale viene lanciato un messaggio forte: “Non saremo la pattumiera di Roma”. “Alla luce del decreto a firma del Ministro Corrado Clini, e del conseguente atto del Commissario Prefettizio Sottile, l’amministrazione comunale dichiara che porterà avanti qualsiasi azione di contrapposizione per impedire che i rifiuti di Roma arrivino sul nostro territorio. Roma, come sempre, risolve i suoi problemi scaricandoli su altri, in questo caso sui Comuni della Provincia, usufruendo però dei benefici economici di “Roma capitale”. Lo schema per cui a Roma vanno i soldi e alla Provincia i problemi non è accettabile, e soprattutto mette ancora una volta in luce l’arroganza con cui si decidono tematiche così importanti, senza coinvolgere mai i territori interessati. Questo è il deludente risultato a cui ci ha portato la politica di Alemanno fatta di “scarica barile” e di decreti dettati dalla “perenne emergenza”, e non da una seria programmazione. Noi non saremo la pattumiera di Roma.

intraprendere la via della Denuncia alla Commissione europea, così come proposto nelle conferenze passate. Denuncia che pone l'attenzione sull'autorizzazione VAS. A questo si aggiunge il ricorso in adesione alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo che gli enti locali non possono intraprendere in quanto tali. Sul decreto a firma del Ministro Clini, invece, i sindaci hanno incaricato il Comune di Albano di intraprendere le vie legali attraverso un ricorso amministrativo con richiesta di immediata sospensione del provvedimento, che dovrebbe portare nell'impianto di Tmb di Roncigliano 50 mila rifiuti da trattare dalla Capitale. E lo stesso sindaco Marini ha dato appuntamento agli altri primi cittadini, con tanto di fascia tricolore, il 26 gennaio, giorno in cui il decreto stabilisce arriveranno i primi camion da Roma, all'ingresso della discarica”.


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AL VIA IL PROGETTO “PAESAGGI IPOGEI GENZANO SOTTERRANEA” Sabato 26 gennaio la conferenza introduttiva “L’emissario del lago di Nemi nella Storia di Genzano”. Domenica 27 la prima visita all’emissario del lago di Nemi

Prenderà avvio sabato 26 gennaio il progetto “Paesaggi ipogei – Genzano sotterranea”, un programma di valorizzazione di un particolare aspetto del paesaggio antropico, quello sotterraneo, organizzato dal Comune di Genzano di Roma con la Fondazione Terre Latine. Il patrimonio sotterraneo è un bene culturale affascinante e di inestimabile valore, che consente di indagare, e allo stesso tempo far conoscere, il legame tra uomo e territorio. Partendo dalla ricerca e dalla conoscenza, si arriverà alla fruizione dei manufatti ipogei, anche attraverso la realizzazione di eventi legati al paesaggio sotterraneo vedendo, nel rupestre, una chiave di lettura dell’evoluzione del paesaggio antropico più complessivo del nostro territorio. Il primo appuntamento di questo viaggio nella storia è dunque fissato per sabato 26 gennaio, alle 17:30 nella Sala delle Armi di Palazzo Sforza Cesarini dove si terrà la conferenza “L’emissario del lago di Nemi nella Storia di Genzano”. Interverranno Marco Placidi, dell’Associazione Speleologica Sotterranei di

S PORT

EMANUELE BARLETTA UOMO VERO CAMPIONE VERO CONSERVA IL TITOLO ITALIANO DEI MEDIOMASSIMI

Roma 14 12 2012 - Come lui stesso ha dichiarato non era nelle migliori delle condizioni: “Non ero al top della condizione – racconta Barletta ai suoi amici su Facebook – anzi anche se allenato per fare 20 riprese... un po di problemi, mio figlio all'ospedale e tanti altri problemi non mi hanno fatto bene al ridosso del match! comunque ho saputo aspettare il momento propizio, cosa che avevamo studiamo in palestra, infatti ai primi veri colpi affondati è finito il film”. E così, con la tecnica e la forza che sanno mettere solo i grandi sportivi, Emanuele Barletta, il campione d'Italia di Lariano, amato in tutti i Castelli Romani e ormai in tutto il paese, ha battuto lo sfidante per il titolo italiano Mirco Ricci. L'incontro, si è svolto il 14 dicembre scorso presso la Vip Hall dell'Hotel Ergife. Nelle prime riprese Barletta appariva in leggero affanno e Ricci aveva la meglio. Un film che è durato poco. Al momento giusto, alla settima ripresa, ecco che i colpi del campione in carica si fanno sentire potenti, prima un gancio alla punta del mento e poi, subito, ancora e ancora colpi potenti, e per lo sfidante non c'è stato più nulla da fare: a due minuti della settima ripresa KO tecnico! Fabio Ascani

Roma, e la Dott.ssa Nicoletta Giannini, archeologa responsabile del Progetto “Genzano Sotterranea” per la Fondazione Terre Latine, mentre l’introduzione sarà curata dalla Dott.ssa Giuseppina Ghini della Soprintendeza per i Beni Archeologici del Lazio. L’evento proseguirà il giorno successivo, domenica 27 gennaio, con il percorso guidato all’interno dell’emissario. Sarà quindi possibile, grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Sotterranei di Roma, percorrere per intero il cunicolo dell’emissario e, dal lago di Nemi, raggiungere in completa sicurezza, Vallericcia, potendo così apprezzare da vicino le caratteristiche di questa mirabile opera ipogea progettata e realizzata più di duemila anni fa. Appuntamento alle ore 9.30 a Genzano in Piazza Dante Alighieri. Info per visita guidata: segreteria Fondazione Terre Latine: 3939544247 segreteria@fondazioneterrelatine.it www.fondazioneterrelatine.it

PICCOLI (E) GRANDI ATLETI PER ATLETICA CECCHINA ALPA La soddisfazione nelle parole dell'allenatore Alfredo Bocchino per i risultati dei giovani atleti dell'Atletica Cecchina ALPA:

“Un inizio così non si prevedeva, ma noi ce lo prendiamo volentieri. Bravi Giulia e Davide che hanno dato tanta soddisfazione ai loro allenatori, ma soprattutto ai loro genitori, che devo ringraziare per la pazienza che hanno verso di noi. . . Continuiamo su questa linea, fare 1, 59 e 1, 70 come prima gara non e' una scherzo, specialmente con il passaggio nella categorie cadetti/e con la novità delle scarpe chiodate, quindi non mi rimane che elogiarvi e chiedervi ora maggior impegno per consolidare questi bellissimi risultati. Sempre ieri, 13 gennaio (ndr), abbiamo avuto ben altri 3 cadetti che si sono cimentati sui 60 piani: il nostro bravo Luca li ha corsi con il tempo di 7"86, sfiorando la qualificazione per la finale, non dimentichiamo che prima aveva fatto i 60 hs con il tempo di 9"74 in finale, oltre a lui c'é stato Marco De Luca, esordio nei 60, con il tempo di 8"56 e per chiudere il nostro generoso e infaticabile Matteo Astenghi con il tempo di 10"70. Nei 60 piani cadette troviamo le nostre brave atlete con i rispettivi tempi: Ilaria La Maestra che al suo esordio ha fatto registrare il tempo di 9"03, Chiara Gonzini con il tempo di 9"40 , Micol Caroselli con il tempo di 9"59 (record personale) e Asia Morelli con 10" 89 al suo esordio. Non si può dimenticare il pezzo forte di ieri, la partecipazione dei nostri ragazzi alla campestre di Latina. Atletica Cecchina ALPA è una società fortunata perché non ha degli “esordienti”, ma veri e propri atleti, pronti ad affrontare qualsiasi cosa pur di gareggiare. Ecco i risultati degli esordienti B e C e con il loro piazzamento: Nardi Emanuele (12°), D'Amato Valerio (13°), Chiavarini Oscar (19°), D'Amato Tommaso (4°), Pierucci Andrea (8°) e Carlotta Diego (9°) questo per i maschietti, invece per le femminucce abbiamo: Andreassi Elisa (5°), Zevini Valentina (11°), Bocchino Sara (8°), Ligorio Sofia (29°) e Corradi Benedetta (32°); questi piccoli dai 6 ai 9 anni hanno avuto un esordio sotto la pioggia, ma non hanno battuto ciglio e sono giunti tutti al traguardo, piccoli ma grandi atleti. Sempre ieri a Latina e sempre sotto la pioggia gli Esordienti A (10/11 anni ) hanno fatto il loro dovere con:Valerio Lopez (15°), Bartolozzi Filippo (27°), Vocino Marco(36°), Rosa Alessandro(43°) e Alfonsi Lorenzo (62°) questo x i maschietti , invece x le femminucce abbiamo avuto il piazzamento di: Savo Annalisa (24°). Cotinuiamo ad elencare i piazzamenti dei nostri atleti con la categoria ragazzi:BroWienki Davide (58°) e Cicu Gheorghe Vlad (80°) e x le ragazze con Alfonsi Alessia (16°), Fedeli Viola (19°) e Bianconi Camilla (59°). Le Nostre Cadette e i nostri Cadetti ci hanno onorato con i piazzamenti di:Fallocco Alberto (45°), Centracchio Lorenzo (46°), Poeta Giulia (14°), Emery Espinoza(22°), Bocchino Francesca(31°) e Sofia Facchini (43°). Con questi risultati siamo nella regione: 16° con i ragazzi; 7°con le ragazze; 20°con i cadetti; 6° con le cadette; 19° nel Trofeo Giovanile Maschile Regionale di Cross ; 4° nel Trofeo Giovanile Femminile Regionale di Cross. Per finire abbiamo avuto anche due master in gara. Berardi Rosella non male il suo esordio nel cross corto con la 22° posizione e Corradi Dario anche lui all'esordio non male il suo 66° posto. Ragazzi ho esaurito le parole per descrivere questo meraviglioso weekend di gare, spero di non avervi annoiato, ma era giusto elencare tutti i partecipanti ed elogiarli per la loro disponibilità nel partecipare con grinta alle gare. Ringrazio i Genitori dei piu' piccoli che ci hanno coadiuvato nel portare i loro figli alle competizioni. Un ringraziamento a tutti i miei collaboratori che mi sono vicino nei momenti piu' critici . Con questo concludo come al solito . . . Forza . . . Atletica Cecchina . . . W ACHILLE!”


ECOLOGIA UMANA, ECOLOGIA DELLA MENTE

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Definiamo ecologia umana la disciplina che studia il rapporto sistemico tra l'uomo ed il contesto in cui opera e da cui è stato evolutivamente formato, fisicamente e culturalmente. L'ecologia della mente vuole posare l'attenzione sulla condizione psicologica dell'uomo nel suo interagire con l'universo socioculturale di appartenenza. Gli ambiti dell'ecologia della mente vanno sempre più dilatandosi in funzione del progressivo riscontro di situazioni problematiche per l'uomo nel rapportarsi con il suo ambiente fisico,sociale e culturale. Gli argomenti dell'ecologia della mente inducono a riflettere su quali rimedi si possono adottare per prevenire i disagi psichici e mantenere la salute mentale, o meglio, la salute poiché questa è uno stato di benessere fisico, psichico e sociale. Prendendo in considerazione la relazione uomo-ambiente uno dei primi aspetti che si è portati a considerare è lo spazio vissuto dall'uomo cioè l'abitare. Il territorio dei Castelli Romani offre lo spunto per alcune riflessioni. I paesi di questa zona hanno subito negli anni un notevole incremento demografico, hanno in parte perso la loro connotazione rurale e sono diventati meta di migrazioni. Qui, come altrove, le migrazioni e la crisi economica hanno portato al fenomeno della coabitazione. L'uomo è certamente l'animale maggiormente capace di adattarsi ma, oltre certi limiti l'adattamento può diventare deformazione (A. Scala). Così esiste uno stretto rapporto tra spazio ridotto ed aggressività e tra tasso di criminalità ed incremento demografico. Abitare nelle città moderne non è quindi facile né senza traumi. Tuttavia la campagna non è un'oasi felice, anche negli abitati rurali si riscontrano i disagi psichici che affliggono gli abitanti delle città. Questo è da mettersi in relazione con una economia basata sulla mobilità e con i mezzi di comunicazione di massa che facilitano la comparsa e l'inclusione nel mondo contadino di modelli di vita urbana. Per quanto concerne l'emigrazione c'è da considerare che chi emigra è esposto ad un nuovo tipo di cultura ed è più o meno favorito a seconda di quanto questa è distante dalla cultura originaria. L'età giovane costituisce comunque un fattore estremamente favorevole all'adattamento all'ambiente che, in ogni caso, non avviene senza traumi tanto che è stata descritta una

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patologia delle migrazioni legata al trapianto spaziotemporale. Infine la coabitazione, rinforza i problemi legati alla mancanza d'intimità fisica e psicologica e costituisce una specie di caricatura di grande famiglia. La promiscuità induce un sentimento d'intrusione che fa dell'altro un nemico onnipresente e priva gli intimi del loro privilegio. Spesso non si riesce a ricreare l'ambiente familiare poiché difettano i legami di solidarietà e i vincoli di affetto. E' evidente che ognuno di noi, se potesse ,sceglierebbe la situazione abitativa ideale. In realtà esistono alcuni fattori ambientali determinanti che l'uomo non è in grado, in quel momento della sua storia, di modificare e a cui si deve adattare. La prevenzione primaria del disagio, in queste situazioni, è estremamente difficile poiché occorrerebbe avere a disposizione il contributo fattivo di amministratori della cosa pubblica e di politici in grado di modificare strutture istituzionali e condizioni di alloggio. Tuttavia è possibile con adeguati interventi psicologici migliorare l'adattamento in modo tale che esso non diventi disfunzionale. L'ecologia della mente è un aspetto poco trattato dell'ecologia per questo ringrazio il direttore di ECO 16 per aver dato spazio anche a quest'ottica, non solo su codesto numero, ma anche sui prossimi, sarà così possibile approfondire vari argomenti a partire dall'“adattamento”.

Lucilla Castrucci (Medico specialista in Psicologia Clinica)

ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 1 3/201 0 del 1 8/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampato in proprio e sfogliabile elettronicamente su www.issue.ue/eco16 Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel 33911 88937 email ecodiariccia@gmail.com

Hanno contribuito alla realizzazione, pubblicazione e distribuzione di questo numero di ECO 16, senza nulla avere in cambio se non la soddisfazione di aver contribuito a fare qualcosa di buono e utile, il direttore Giuseppe Gambacorta, Giuseppe Ferraro, Gianni Casciano, Elena Taglieri, Carlo Serilli, Daniele Castri, Simone Carabella, Lucilla Castrucci, Fabio Ascani. Il contenuto degli articoli, dei servizi, foto e luoghi, rispecchia esclusivamente il pensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo ECO 16, la direzione, la proprietà, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto di pubblicazione, modificazione e stampa a propria insindacabile discrezione, senza alcun preavviso ne autorizzazioni. Articoli, foto ed altro materiale, anche se non pubblicati non si restituiscono. La collaborazione a qualsiasi livello e sotto qualsiasi forma è gratuita.


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MUSICA con Gianni Casciano ECCO UNA BUONA IDEA

“Sono orfano di acqua e di cielo, un frutto che da terra guarda il ramo, orfano di origine e di storia e di una chiara traiettoria”. “Sono orfano di pomeriggi al sole … orfano di partecipazione, di una legge che assomiglia all’uguaglianza , di una democrazia che non sia un paravento … Orfano di una casa e di una Italia che è sparita”. Traendo spunto dalla bellissima canzone “Una buona idea” di Niccolò Fabi, inclusa nel suo ultimo progetto “Ecco” che è stato giudicato come uno dei migliori dischi italiani di quest’anno, quanti di noi in questo momento si sentono orfani di valori persi, di rapporti interpersonali perduti, di tempo e di spazio, orfani di una serenità di fondo. Una delle causa la crisi economica internazionale di questi ultimi anni che però non ha solo aspetti negativi come si vuol far credere, ma può rappresentare l’occasione per poter rimettere tutto in gioco, dare e ridare il giusto valore alle cose e riappropriarci delle cose più importanti. Gli economisti continuano a dirci che occorre stimolare i consumi per aumentare la produzione; Quindi produrre, lavorare e vendere il nostro tempo per acquistare quello di cui non abbiamo bisogno. Ci stiamo arricchendo di superfluo, credendo che se non abbiamo quello che gli altri hanno, non siamo al loro pari, stiamo indietro, siamo diversi e infelici. Durante una trasmissione di Rai 5 “Un’altra vita” di Simone Perotti, scrittore e autore, ha intervistato Silvano Agosti, scrittore e regista, che ha raccontato con una breve metafora il funzionamento della nostra economia che è come quella signora che cuoce un chilo di spaghetti in una pentola senza acqua. Dopo vari minuti aggiunge dell’acqua e dopo ancora tira fuori gli spaghetti. Perde tempo a recuperare, dal chilo di spaghetti, quei pochi che non si sono bruciati; ne riesce a tirare fuori pochi grammi, appena sufficienti per una porzione, e il tempo impiegato è stato più di un’ora. Supponiamo che a quella signora noi non diciamo nulla, ma la invitiamo nella nostra casa e le cuciniamo degli spaghetti per farle vedere che il suo metodo di cottura è sbagliato. Quindi prendiamo 200 grammi di spaghetti e li versiamo nell’acqua bollente per cuocerli; poi li scoliamo e li mettiamo nei piatti. La signora rimarrà stupita perché abbiamo cotto 200 grammi riuscendo a mangiarli tutti, senza scartare neanche uno spaghetto, ed il tutto risparmiando tanto tempo, rispetto al suo metodo di cottura. Ecco, il produttore di spaghetti che non ha spiegato il giusto metodo di cottura è la nostra economia, e la signora che cucina siamo noi, che senza riflettere ci adeguiamo al sistema economico come ci è stato insegnato, passivamente. Silvano Agosti termina la sua intervista dicendo che occorre “non esistere e guardare, ma vivere e vedere”. Niccolò Fabi dice: “Mi basterebbe essere padre di una buona idea”; l’idea che ci fa ragionare sulle cose di cui possiamo fare a meno, sulla nostra abilità di riutilizzare e non sprecare di produrre con minori costi senza rincorrere il guadagno, ottenuto vendendo tutto il nostro tempo. Dobbiamo non essere più orfani della nostra identità e della nostra intelligenza. Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com)

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DA NON PERDERE …

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BRITTI, GAYNOR e GRIMES JIMI HENDRIX EXPIRIENCE

A giugno prossimo uscirà il nuovo album in studio di Alex Britti, per il quale ha voluto al proprio fianco in studio Mel Gaynor, batterista dei Simple Minds. E proprio durante la registrazione di questo nuovo album, tra una pausa e l’altra Britti e Mel si sono divertiti risuonando vecchi brani del loro idolo Jimi Hendrix. E proprio in queste pause è venuta loro l’idea di organizzare un live dedicato proprio a Jimi in onore del suo settantesimo anniversario dalla nascita. Si aggiunge così al duo anche Ged Grimes, bassista dei Simple Minds. Un primo assaggio di questo tour, che dovrebbe partire ufficialmente in autunno e che voci indiscrete dicono che sarà addirittura europeo, ci sarà il 26 gennaio prossimo

presso l’Orion Club di Roma.

Gianni Casciano

LUCI IN SALA

THE MASTER

Il film, diretto magistralmente da Paul Thomas Anderson, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’argento per la regia e Coppa Volpi per la miglior interpretazione andata ai due protagonisti Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman, narra le vicende di un personaggio, Dodd, dotato di grande carisma, intent o a mettere in piedi una setta religiosa, fenomeno esploso negli ultimi vent’anni in America, anche nei suoi aspetti mediatici. Come suo aiutante assolda non un manager non un esperto di comunicazione o un giovane rampante ma uno sbandato qualsiasi, Freddie (Phoenix). Uno scettico che via via metterà in discussione sia il suo mentore che il culto stesso. Facile pensare a Scientology, certo ci sono similitudini soprattutto se pensiamo alla figura del guru Ron Hubbard ma più che raccontare l’ascesa e le dinamiche dell’organizzazione si sofferma sul carattere fideistico relativo al binomio maestro/allievo. Proprio per questo qualcuno l’ha bollato come incompiuto e irrisolto, quindi giustamente meritevole di scarsa considerazione da parte degli Oscar. Vedrete voi. Giuseppe Ferraro


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