ECO 16 n 15 del 10 5 2011

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Quindicinale indipendente di politica, cronaca, ambiente e cultura da Ariccia e dintorni -Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio-Velletri-LarianoCastel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa-Grotta Ferrata-Artena-Frascati-MonteporzioCtone- Montecompatri-Rocca priora ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampa Euro Pubbly Consulting srl via delle Viti, 1 Albano Laziale Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel 3391188937 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 1 N° 15 Martedì 10 Maggio 2011

ELEZIONI, IL CORAGGIO CHE RIPAGA

Tra qualche giorno molti dei nostri concittadini dei Castelli saranno chiamati ad esprimere il loro voto in comuni importantissimi per il nostro territorio come: Marino, Ciampino, Rocca di Papa, Ariccia, Genzano. Noi come è nostro costume abbiamo assistito e descritto cercando di essere imparziali ai match elettorali. Lo vedrete anche nelle pagine di questo numero quale è stato lo sforzo per garantire spazio a tutti coloro che hanno avuto la bontà di credere al nostro piccolo grande Eco 16. Uno sforzo anche economico che in qualche numero ci è costato il sacrificio di alcune rubriche alle quale i lettori si sono affezionati. E' stata una campagna elettorale avvelenata da colpi bassi, aggressioni, insulti, querele (vere o presunte) che hanno investito di anche il nostro giornale, ma sia l'editore che chi vi scrive hanno le spalle larghe per sopportare. Insomma è mancata quella serenità che sarebbe stata necessaria per poter valutare a chi affidare il futuro delle nostre amministrazioni locali. Quest'articolo è dedicato ai futuri sindaci, sperando che ritrovino la compostezza persa in questi giorni, segno che la torta che si dovranno spartire seppur piccola è carica di interessi. Almeno a livello locale vorremo che la politica sia scevra dalla rissa continua alla quale ci tocca assistere ogni giorno sui mezzi d'informazione. Ci piacerebbe, ma forse speriamo troppo, che oltre alla fascia tricolore siano armati anche del coraggio di osare; il coraggio di prendere decisioni apparentemente impopolari, di andare contro l'interesse di pochi per fare quello dei cittadini, il coraggio di lavorare assieme alle opposizioni, di superare le questioni di campanile per lavorare assieme agli altri amministratori dei Castelli per presentarsi finalmente uniti ai tavoli che contano. Questo tipo di coraggio sta diventando sempre di più merce rara: oggigiorno i partiti pensano a comprare banche e supermercati o ad acquisire posti nei cda o garantire generi, cognati, figli ed amanti, ma nessuno di costoro verrà ricordato dalla storia. Negli occhi della gente resteranno sempre coloro che ad un certo punto hanno avuto la forza di imprimere un cambiamento. Senza scomodare padri della patria, ci piace ricordare figure amatissime come Tiberio Bartoli di Lariano o Gino Cesaroni di Genzano. Cari sindaci per governare il futuro prendete esempio dal passato. Giuseppe Gambacorta

L'AFORISMA

Intervista a Don Antonio Scigliuzzo Parroco ad Ariccia

a pag 2

"Non abbiate paura"

Il destino di una bambina di Lariano si incontrò con quello di Karol Wojtyla a pag 2

Beato Giovanni Paolo II

Intervista al Cadidato Sindaco ad Ariccia Roberto Di Felice

a pag 7

Intervista a Vittorio Barbaliscia Candidato Sindaco a Genzano

a pag 1 5

Ambiente: La discarica di Rocigliano. Differenziare, riutilizzare, riciclare. L'acqua bene comune da tutelare. art di Castri, Carabella, Bombardieri, Ascani alle pag 1 6- 1 7 -1 8

E POI CULTURA SPETTACOLI SPORT E LE VOSTRE LETTERE

EDDA Edizioni e la libreria La Scolastica di Velletri sono lieti di invitarti alla presentazione del romanzo KAZ I M I R

di Vito Manduca Sabato 1 4 maggio 2011 alle ore 1 8,00 Presso la LIBRERIA LA S COLASTICA, CORSO DELLA REPUBBLICA 1 77 -VELLETRI Ne discutono con l’autore: Riccardo Mazzoni, Salvatore Rondello, Giuseppe Gambacorta (direttore di ECO 16) e l’editore Daniela D’Agosto. Coordina Salvatore Rondello


A nno 1 n° 1 5 INTERVISTA A DON ANTONIO SCIGLIUZZO PARROCO AD ARICCIA “IN TEMPO DI PROPAGANDA ELETTORALE SONO MOLTE LE VOCI A GIRARE E SUSSEGUIRSI”

“MI METTO A SERVIZIO DI TUTTI E DI CIASCUNO”

Tra le tante incombenze di Don Antonio c'è oltre, alla gestione della parrocchia di Fontana di Papa, da un po' c'è quella di gestire anche la parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo. Come ha trovato questa parrocchia e cosa vorrebbe che si facesse per essa? La comunità parrocchiale di Ariccia ha vissuto una storia molto importante e negli anni ha imparato a vivere come comunità cristiana una grande capacità missionaria e di comunione, in questo tempo c'è stata qualche difficoltà che possiamo riferire sopratutto a un rapporto interpersonale. I sogni e le speranze per questa comunità li possiamo proiettare verso una scommessa sul futuro di Ariccia: educare le nuove generazioni iniziandole al vangelo ed a una condotta di vita improntata all'impegno battesimale. Ciò comporta innanzitutto una premessa, la volontà da parte degli adulti di lasciare un terreno fertile per i giovani. Noi sappiamo che a Fontana di Papa, quando Lei è diventato parroco, ha trovato una situazione non delle migliori e stando a ciò che dicono gli abitanti del quartiere, con qualche anno della sua presenza questa parrocchia è tornata a nuova vita. Progetti per la parrocchia di Ariccia? Ci può dare un'anticipazione? La comunità di Fontana è una comunità che il mio predecessore, padre Mario Farinella ha portato avanti molto bene, però da punto di vista strutturale aveva qualche difficoltà perché da tempo non era stata più ristrutturata. Per quanto riguarda la catechesi e l'iniziazione cristiana dei ragazzi era a buon punto e abbiamo costruito insieme un bell'oratorio. Le prospettive per Ariccia: credo che anche in questa comunità cristiana ci

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siano risorse da rimettere in campo e che insieme si potrà riattivare l'oratorio, prospettiva tra le più importanti per una comunità che cresce e per creare possibili collegamenti fra le persone e con le istituzioni. Per quanto riguarda l'oratorio abbiamo sentito molte perplessità da parte di genitori e persone che hanno paura che l'oratorio non ci sia più in quanto ci si vorrebbe costruire un parcheggio multipiano. Può dirci qualcosa in proposito? Forse tranquillizziamo le mamme di Ariccia. Il terreno dell'oratorio è stato acquistato con grande fatica da Don Angelo Guercini a suo tempo, quando era ancora un massiccio di terreno. È stato faticosamente costruito l'oratorio. Il terreno è e resterà della Parrocchia. Eventuali cambiamenti che ci dovranno essere per ristrutturare l'oratorio non precludono assolutamente ne l'uso dell'oratorio per la cittadinanza, ne comunque comporterà, eventualmente, l'alienazione del terreno dell'oratorio. La gente può stare serena che non si chiuderà l'oratorio e che anzi le prospettive sono quelle di ampliare e di ridare alla città un oratorio funzionate. Anche se in tempo di propaganda elettorale sono molte le voci a girare e susseguirsi, tuttavia i beni ecclesiastici sono tutelati da una rigida normativa sulla quale ogni decisione deliberativa spetta al Vescovo coadiuvato dal Consiglio Diocesano Affari Ecclesiastici. L'opera di cui si parla suppone un investimento ingente e non possibile per le finanze parrocchiali. Ogni altra decisione in merito sarà presa solo dopo le elezioni dagli uffici di curia, in accordo con le istituzioni locali e gli investitori. Per concludere, se Le fa piacere, può inviare con questo giornale, capillarmente diffuso sul territorio di Ariccia, a quei cittadini che ancora non hanno avuto modo di conoscerla e alla comunità parrocchiale tutta. Innanzi tutto ringrazio il Signore per quest'esperienza. Ho conosciuto la comunità di Ariccia quattro anni fa, quando il Vescovo mi mandò come vicario parrocchiale; oggi mi da una nuova responsabilità. Sono

Amministratore Parrocchiale di questa comunità e quello che desidero raggiunga il cuore di ogni persona oltre che ogni fedele è proprio questo: un messaggio di Pace e di Speranza perché il Signore mi ha messo a servizio di questa comunità per costruire il Bene e l'Amore. Mi metto a servizio di tutti e di ciascuno nell'assunto e nel desiderio di aiutare tutti attraverso il mio ministero che è al servizio della Chiesa e del Popolo Santo di Dio. Carlo Serilli

LA VITA DI GIOVANNI PAOLO II SI INCROCIÒ CON QUELLA DI UNA BAMBINA DI LARIANO

Sabato Primo Maggio è stata una giornata importante non solo per Roma ma per tutta la comunità cristiana che ha visto di Papa Giovanni Paolo II essere proclamato Beato. Ricordiamo questo evento anche pensando a quella bambina di 18 mesi che il giorno dell'attentato al Papa in Piazza San Pietro fu presa in Braccio dal Pontefice. Quel gesto probabilmente salvò la vita a Karol Wojtyla poiché nel momento di riconsegnare la bimba a Don Raffaele della parrocchia di santa Maria Intemerata di Lariano il Papa si piegò e l'attentatore Ali Agca, forse proprio per quei movimenti inaspettati del Pontefice, lo colpì in modo non mortale. Quella piccolina è oggi una

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N° 13/2010 in data 18 Agosto 2010

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donna di 31 anni, si chiama Sara Bartoli, è sposata ed è mamma di due bambini. Si trovava in Piazza San Pietro con la mamma, catechista ed in quei momenti era in braccio a Don Raffaele. Racconta Sara Bartoli in un'intervista rilasciata a un quotidiano toscano: “A Lariano, mio padre, i parenti e una folla di persone ci

attendevano: non c’erano i cellulari e le telecamere Rai non avevano inquadrato il momento dello sparo. Mio padre aveva visto il Papa prendermi in braccio e poi accasciarsi: voleva essere rassicurato che stessi bene. A fine maggio, per la festa della patrona Sant’Eurosia, la gente di Lariano in processione mi toccava i vestiti, convinta che la sopravvivenza del Papa dipendesse dall’intervento di Dio. Ali Agca ha sempre riferito che, poco prima di sparare, aveva visto il Papa con in braccio una bambina e si era fermato: il fatto che il pontefice mi abbia preso in braccio ha ritardato lo sparo”.

Fabio Ascani


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INTERVISTA A MASSIMO BALMAS DEL PDL DI CIAMPINO “LA CITTÀ HA NECESSITÀ DI CAMBIARE È UNA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA. ” Durante una presentazione politica a Ciampino, abbiamo incontrato il consigliere del PDL Massimo Balmas anche ora candidato al comune di Ciampino come capolista del PDL a sostegno di Anna Rita Contestabile Sindaco. Lei Balmas da sempre è residente a Ciampino e fin dal 1998 è consigliere comunale eletto sempre come il consigliere più votato della propria lista, ciò fa di lei il vero leader del PDL in questo territorio che conosce benissimo: quali cambiamenti sostanziali deve compiere questa città per essere più vicina e accessibile ai cittadini? Da troppi anni Ciampino vive una condizione di costante abbandono da parte di un’amministrazione di sinistra che ha pensato sempre meno alle esigenze della città e sempre più agli interessi di pochi fortunati. I cittadini hanno vissuto sulla loro pelle l’incapacità di questo manipolo di aspiranti amministratori, servizi sempre minori a costi sempre maggiori (scuolabus, mense scolastiche, ludoteca), una politica infrastrutturale totalmente assente che li porta a fregiarsi di opere previste oltre 10 anni fa e completate con un ritardo senza eguali ma dimenticandosi degli interventi più elementari ma

al tempo stesso fondamentali quali la manutenzione delle strade. passeggiando per Ciampino chiunque può notare lo stato di degrado dei nostri asfalti. Vorrei ricordare che Ciampino è il comune del centro Italia con la più alta densità di popolazione con 40.000 abitanti su 12 kmq, siamo in una situazione critica e ciononostante gli unici atti svolti da questa amministrazione sono stati tutti mirati ad un ulteriore sviluppo urbanistico. Questo va ad accentuare problemi storici di Ciampino, dalla mancanza di spazi verdi al traffico veicolare. Questa amministrazione uscente, anziché cercare la soluzione dei problemi li ha amplificati. Che cosa ha pensato leggendo la notizia di alcuni candidati del PD che sul territorio di Ciampino hanno strumentalizzato alcune riunioni di condominio per farsi propaganda elettorale? I segnali che giungono dalla popolazione sono chiari, c’è voglia di cambiare questa maggioranza incapace di dare risposte ai cittadini. Il centrodestra ha messo in

AGGREDITO IL CANDIDATO SINDACO DI CIAMPINO DI FUTURO E LIBERTÀ MASSIMO ZITO. SOLIDARIETA'

campo un candidato Sindaco come l’Avv. Anna Rita Contestabile, preparato, intelligente e radicato sul territorio, una lista, quella del PDL, con gente validissima e preparata che mi onoro di rappresentare come capolista. Tutto ciò sta portando la sinistra a percorrere le strade meno corrette per tentare di “mettere una pezza” ad una situazione che li vede perdenti, finanche a strumentalizzare riunioni di condominio. Ma non dimentichiamo l’uso, ben oltre la legalità, di strutture e risorse pubbliche per fini elettorali come i pranzi presso le scuole, i centri anziani, utilizzando le strutture dell’ASP, ovviamente tutto presenziato dal candidato Sindaco del PD. Ma i cittadini, nelle urne terranno conto anche di tutto questo. Ciampino ha necessità di cambiare, è una questione di sopravvivenza. Intervista di Daniel Isopo presidente dell'associazione Noi tutti per

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VIA LIBERA PER I LAVORI DELLA MARINO-GROTTAFERRATA.

E’ noto che strade e viabilità sono la croce di tutti i cittadini dei Castelli che intendono recarsi a Roma e poi farne ritorno. Per cui qualsiasi intervento atto a migliorare una tale situazione è benvenuto. Ebbene la Provincia di Roma, che tra l’altro in questi giorni ha ricevuto il riconoscimento di Amministrazione virtuosa con l’Euro d’oro, ha dato il via libera per l’ampliamento di via Sant’Anna, la strada provinciale che collega Grottaferrata a Marino, frequentatissima dagli automobilisti per raggiungere la via dei Laghi. Utilizzata spesso anche per cercare di evitare lo snodo Squarciarelli. Fissato al 6 maggio la scadenza del bando. L’intervento prevede la realizzazione di un ponte che interesserà il tratto tra il chilometro 1,5 e 1,9. Naturalmente non mancheranno i disagi visto che l’arteria sarà chiusa interamente per velocizzare la realizzazione dell’opera. I lavori sono stati fissati nel periodo centrale dell’estate.

G. Ferraro SI FA MOLTO CALDO IL CLIMA ELETTORALE A MARINO

Mercoledì 4 maggio si è svolta la conferenza stampa di presentazione del programma elettorale del centrosinistra di Marino: ad apporre il sigillo simbolico sull’importante documento sono stati il candidato sindaco, Ugo Onorati, e tutti i segretari di partito della coalizione: Pd, Psi, Verdi, La Sinistra per Marino, Idv e Lista Onorati. “Punteremo forte sulle energie rinnovabili, fotovoltaico e minieolico, senza dimenticare la bioedilizia e l’avvio della differenziata porta a porta -ha detto Onorati decisamente critico con la giunta uscente che a suo giudizio avrebbe fatto ben poco per la città e che ha aggiunto: “Daremo ampio spazio a due settori, che la giunta Palozzi ha messo in ginocchio con gli ultimi tagli di bilancio: cultura e sociale”. Il sindaco uscente Palozzi della Coalizione dei Moderati non ha fatto attendere la sua risposta e ha detto, tra l'altro, “Onorati pare proprio un alieno che non vola ma continua a sparare bugie e dati falsi nei quali, spero, non creda nemmeno lui” ha quindi aggiunto Palozzi. “Solo chi è in malafede può affermare che nei cinque anni trascorsi siano stati annientati cultura e sociale”. E se gli umori fra i cittadini di Marino sembrano propensi ad una benevolenza verso il sindaco uscente, bisogna dire che ancora sono molti gli indecisi sul da farsi il 15 e 16 Maggio. È su di loro che dovranno lavorare i candidati all'ambita poltrona da Primo Cittadino. F.A.

candidati a portare e pubblicizzare il proprio messaggio senza doversi preoccupare di chi, nottetempo, ricopre la città con migliaia di manifesti. Perché reagire in quel modo, continua Zito, di fronte alla mia semplice richiesta di rispettare le regole? Che disposizioni avevano queste persone sull’affissione?Perché reagire con l’intimidazione davanti alla constatazione evidente del loro scavalcare le regole?Sono certo che le due persone che ho sfortunatamente incontrato stanotte siano andate oltre le DAGLI AVVERSARI POLITICI disposizioni ricevute dal candidato per il quale affiggevano i manifesti e mi aspetto quindi una presa di distanza da parte del Riportano le cronache locali che, nella notte fra il 23 e candidato stesso e del candidato sindaco avv. Anna Rita il 24 aprile, mentre rientrava a casa, Massimo Giuseppe Contestabile, persona corretta e da me stimata. Sottovalutare o Zito, candidato a Sindaco per Fli al comune di far passare sotto silenzio questo genere di episodi Ciampino, nota, passando con l'automobile due persone rappresenterebbe, infatti, un grave atto di rottura verso un che stanno affiggendo manifesti negli spazi di Futuro e civile confronto politico e personale del quale Futuro e Libertà Libertà. Si ferma e con il cellulare fotografa la scena. e i cittadini ciampinesi tutti, non potranno non tenere conto. Rinnoviamo Allora i due lo aggrediscono, gli strappano via il telefono distruggendolo il nostro appello, rivolto a tutte le forze politiche in campo, affinchè la e sbattono Zito violentemente contro l'auto dicendogli che avevano preso competizione elettorale in un clima sereno, costruttivo, civile e il numero di targa e che se avesse fatto denuncia avrebbero fatto che rispetti inanzitutto silesvolga persone e le regole.La città di Ciampino ritorsioni al suo domicilio, tanto ormai potevano sapere dove abita. chiede alla politica di elevarsi, questi fatti riportano il confronto Massimo Zito ha presentato formale denuncia del''episodio e ha poi politico a livelli intollerabili di volgarità e violenza che noi rifiutiamo”. dichiarato in una nota stampa: “Si tratta di un grave episodio che Qualche giorno dopo l'aggressione, Simone Lupi, candidato sindaco per rappresenta la dimostrazione di quale clima si stia sviluppando intorno il centrosinistra ha espresso pubblica solidarietà all'avversario politico a questa campagna elettorale. L’arroganza e la prepotenza di certi Zito. personaggi non possono avere spazio nell’ambito del confronto Red. democratico, così come deve essere rispettato il diritto di tutti i


A nno 1 n° 1 5 CASTELLI AL VOTO – SI RINNOVANO LE AMMINISTRAZIONI A MARINO, CIAMPINO, ARICCIA ROCCA DI PAPA E GENZANO LA DEMOCRAZIA È PARTECIPAZIONE

Sono ben cinque i comuni del nostro territorio dove il 15 e il 16 maggio si andrà a votare per eleggere il nuovo sindaco. In ben quattro di questi, comuni, sindaci uscenti tenteranno di difendere la loro poltrona dagli attacchi di agguerrite liste, spesso liste civiche che promuovono candidati forti di grande consenso popolare e spesso molto ben preparati e con esperienza. Solo a Ciampino, comune alle porte di Roma, del quale ci occupiamo in questo numero forse per la prima volta, il sindaco sarà in qualsiasi caso una persona nuova. Fino ad oggi, è andata la campagna elettorale, è stata segnata da qualche brutto episodio, come l'aggressione al candidato sindaco di FlI a Ciampino; querele, insulti e minacce ad Ariccia, grande asprezza di toni a Marino fra i candidati Onorati e Palozzi e ieri, a Genzano, il Ministro Meloni per Le Politiche Giovanili, che interveniva a sostegno del candidato Barbaliscia è stata pesantemente e volgarmente insultata in Piazza Frasconi, dove da poco era terminato un comizio del candidato Flavio Gabarini, da cittadini decisamente poco democratici. Vittorio Barbaliscia, l'Udc, il Pdl e coloro che lo sostengono esprimo la loro solidarietà a Giorgia Meloni. Noi siamo convinti che si possa e si debba avere idee differenti e che dal confronto dialettico possano nascere i frutti migliori e questo non ha nulla a che vedere con l'intolleranza di alcuni che hanno dimenticato il senso della democrazia e del rispetto per l'avversario politico. Nel momento in cui questo giornale va in distribuzione (questa volta con un notevole sforzo editoriale in ben 6000 copie) mancano ancora alcuni giorni al voto. Ci auguriamo sinceramente che gli animi malamente infuocati di alcuni si plachino e si possa arrivare al giorno delle elezioni, in un civile confronto politico che sia utile ai cittadini al fine di scegliere quelli che saranno gli amministratori di domani. E quindi va bene la durezza, va bene il confronto anche aspro, ma che siano evitate la violenza, i soprusi, l'intolleranza e le menzogne. Invitiamo, infine, tutti i cittadini a recarsi al voto perché è solo scegliendo che si può essere partecipi del nostro futuro. Non lasciamoci vivere, “la democrazia è partecipazione”!

INTERVISTA A GIANNI MOSCONI CANDIDATO CONSIGLIERE DI FLI PER ROBERTO DI FELICE AD ARICCIA

RISTABILIRE LA CORDIALITÀ CHE È ANDATA PERSA

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Ci siamo incontrati con Gianni Mosconi, grande sportivo, uno dei più illustri maestri di Karate a livello mondiale, e con una notevole esperienza politica, che ha deciso di candidarsi a consigliere comunale nella lista di FLI a sostegno di Roberto Di Felice sindaco. Gianni Mosconi, com'è nata questa scelta di scendere in campo? Dal mio punto di vista Roberto Di Felice in questo momento ad Ariccia è l'esponete più serio e con le idee più chiare fra tutti i candidati sindaco. Inizialmente non volevo essere candidato, volevo dare spazio a chi è più giovane, ma dopo le insistenze dei rappresentanti del mio partito ho accettato, ed ora farò la mia parte al meglio. Roberto Di Felice rappresenta a livello locale la linea guida che come partito ci siamo dati a livello nazionale. Noi siamo stufi del partito azienda che decide a Roma e poi ci catapulta le decisioni, ed è anche per questo che siamo usciti dal PDL. Il PDL è un partito frantumato. L'amico Pierluigi Fortini avrebbe sostenuto lui stesso Di Felice e aveva intrapreso un percorso insieme a lui perché ne conosce il valore, ma da Roma è stata imposta una volontà differente, e ciò pur essendo Di Felice sostenuto da persone importanti nel PDL, come il senatore Aracri e l'Assessore Regionale Malcotti. Noi vogliamo decidere con la nostra testa e vogliamo sostenere la persona più qualificata e questa è sicuramente Roberto Di Felice. Nelle stanze romane non si preoccupano di Ariccia, ma pensano più agli amici degli amici... E per quanto riguarda il sindaco uscente? È una persona che è stata in grado di mettere, e mettersi contro, tutte le categorie rappresentate sul territorio, commercianti e i gestori delle Fabio Ascani dai fraschette, i semplici cittadini fino ad

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arrivare al consorzio di Monte Gentile dove l'amministrazione per la prima volta nella storia del Consorzio si è intromessa nell'elezione, perché il sindaco Cianfanelli ha fatto di tutto per defenestrare l'allora presidente Gaetano Salvatore perché gli era contrario politicamente! Inoltre non dimentichiamo che Di felice era il presidente del consiglio comunale dell'amministrazione Cianfanelli e dopo pochi mesi si è dimesso. E non venissero a dirci che lo ha fatto perché non lo accontentavano in qualche suo interesse, che se avesse avuti di interessi personali, sarebbe rimasto in maggioranza, invece, coerentemente, si è dimesso e dissociato da chi non rispettava il patto con gli elettori. Quindi per noi il nuovo polo ad Ariccia è l'esperimento principe, perché questo è l'esperimento che FLI cerca di fare a livello nazionale e nelle grandi città come Milano, Napoli, Genova. Oggi dobbiamo guardare oltre il dualismo destra-sinistra, questo è ciò che vogliamo fare e possiamo farlo con Di Felice. Per Lei conta più l'uomo o la sigla di partito? Certamente l'uomo, ma il leader è importante perché ci riscontriamo nelle sue idee e altresì è importante il partito e l'aggregazione politica perché questa è una comunità di persone che hanno le stesse visioni della società. Qual'è il punto del programma che più le piace? La cosa che più ci piace nel progetto della coalizione, che non è un punto prettamente amministrativo, è quello di ristabilire nel paese, fra cittadini e cittadini e fra amministrazione e cittadini, una “cordialità” che è andata persa in questi ultimi anni di governo. Bisogna mostrare alle persone che l'amministrazione non è contro i cittadini e il municipio deve essere la casa dei cittadini. E poi c'è la questione dello Spolverini che era un fiore all'occhiello di Ariccia e che quest'amministrazione ha praticamente smantellato ma che noi pensiamo deve poter esistere e coesistere anche con future altre realtà ospedaliere e sanitarie. Fabio Ascani


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INTERVISTA A STEFANO MASINI DEL COMITATO DI VALLERICCIA CI INTERESSA LA QUALITÀ DI VITA ALL'INTERNO DELLA VALLE

Stefano, una delle critiche che sono state portate al Comitato è che vi siete occupati soltanto della questione della possibile costruzione di una nuova strada su Vallereccia trascurando gli altri aspetti che riguardano la valle. Chi dice questo parla senza conoscere bene i fatti. Noi del comitato siamo tutte persone che lavorano, che hanno famiglia e che hanno dedicato parte del loro tempo al fine di informarsi e informare i cittadini sullo stato della valle e le sue problematiche. È chiaro che la cosa più importante ed impellente è stato controribattere al progetto, che giudichiamo scellerato, di costruire una nuova grande strada che, senza una reale necessità, attraverserebbe in due Vallericccia collegando l'Appia Bis con via di Vallericcia. Un vero scempio che non darebbe benefici ai cittadini ma porterebbe un grave peggioramento della situazione della valle e delle condizioni di vita dei suoi abitanti. In realtà ci siamo mossi anche per evidenziare, e lo abbiamo fatto con manifesti affissi sul tutto il territorio di Ariccia, il pericolo che comporta far passare gli autobus Cotral e i mezzi pesanti su via di Vallericcia e via Appia Antica, che sono strade assolutamente inadeguate, prive di marciapiedi e di illuminazione sufficiente. Abbiamo anche chiesto ufficialmente al sindaco Cianfanelli di essere ricevuti e lo abbiamo fatto con lettera protocollata in municipio, ma non

abbiamo mai avuto risposta, segno evidente di quale livello di democraticità abbia il sindaco uscente. Quindi il sindaco rifiuta di dialogare con il comitato di Vallericcia? Si è sempre rifiutato. Ci ha sempre voluto vedere come avversari invece che come interlocutori. Una volta ha detto che se ciò che faceva non ci stava bene invece di rivolgerci a Lui avremmo dovuto rivolgerci al Tar. Lo abbiamo fatto: ci siamo tassati e abbiamo fatto ricorso al Tar contro il progetto su Valllericcia. Del resto avevamo tutti i motivi per farlo visto che dove vuole costruire il sindaco è assolutamente vincolato da norme paesaggistiche e archeologiche, inoltre la Valle è Paesaggio Agrario Naturale ed anche per questo tutelata e da tutelare. Eppure Cianfanelli si dichiara ambientalista, ha anche acquisito Colle Pardo... Bene, Colle Pardo è meraviglioso, sovrasta la valle ed è vincolato proprio come Vallericcia. Io dico che bisogna farsi questa domanda: perché il primo lo vuole preservare e della seconda vuole fare una specie di autodromo? Se ami l'ambiente tuteli Colle Pardo e tuteli Vallericcia, no uno si e dell'altro fai “luogo di conquista”, “carne di porco”! Ma il comitato ha idee propositive per la Valle? Certamente. Innanzitutto tutto la viabilità: noi vorremmo che le strade che esistono a

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Vallericcia e che sono più che sufficienti come numero, diventassero tutte sicure e adeguate al movimento veicolare che ogni giorno l'attraversa; vorremmo una maggiore sicurezza per auto e per pedoni, con la costruzione di marciapiedi in tutte le strade ed una migliore illuminazione; vorremmo un fondo stradale che sia decente e che non diventi dopo ogni temporale una specie percorso rally! Si fa presto a dire costruiamo uno svincolo e allarghiamo via di Vallericcia, e tutte le altre strade? Su via del Casaletto e via Longarina ogni giorno passano camion ed automezzi pesanti, con rischio per tutti. I progetti dell'amministrazione non prevedono nulla per queste strade importantissime. Della viabilità sullo stradone ho già detto, ma nei nostri propositi c'è poi chiarire la questione del Centro Grassi, di cui molti cittadini si sono lamentati perché dicono che porterebbe un peggioramento della qualità ambientale. Poi vorremmo riuscire a portare attenzione sulla qualità dei prodotti agricoli di Vallericcia che sono decisamente superiori alla media di ciò che si può trovare in giro. Del resto “fare ambiente” vuol anche dire produrre e consumare sul luogo: “agricoltura a km 0”. Del resto Vallericcia è stata definita “Una miniera gastronomica” da una brava giornalista sul quotidiano Romatoday. Comunque ciò che più ci interessa è il livello della qualità dell'ambiente e quindi della qualità di vita all'interno della valle ed è per questo che è nato il Comitato ed è per questo che ci adoperiamo e siamo certi che il prossimo sindaco di Ariccia troverà il modo e il tempo di dialogare con noi, di ascoltare le nostre esigenze. B.C.B.

DANIELE SILVI NEO INGEGNERE

È con orgoglio, gioia e soddisfazione che diamo la notizia ai nostri lettori dei Castelli Romani e non solo, che il 3 Maggio all'Università Tor Vergata di Roma, Daniele Silvi, cittadino di Ariccia, già attivo nel Comitato di Quartiere di Vallericcia e candidato al Consiglio Comunale della sua città con la lista civica Patto Sociale per Ariccia, si è laureato in Ingegneria Meccanica. Dalla redazione vive congratulazioni al neo Dottore, certi che saprà mettere a frutto nel miglior modo le sue doti e i suoi studi, per se e per il nostro meraviglioso territorio .

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NELLA FOTO DANIELE SILVI STANCO MA FELICE NEL GIORNO DELLA LAUREA



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Intervista a Roberto Di Felice - MI CANDIDO A SINDACO PER LA PRIMA VOLTA MA HO UN’ESPERIENZA

POLITICA DECENNALE - CIANFANELLI AGISCE COME SE ARICCIA FOSSE UNA SUA PROPRIETÀ

Perché gli ariccini dovrebbero votare Lei come sindaco? Perché mi candido a sindaco per la prima volta, ma ho un’esperienza decennale di politica attiva; mentre altri due candidati, E. Cianfanelli e V. Frappelli, ricoprono cariche politiche dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso e sono alla quarta candidatura; quindi, con la mia elezione e poiché la mia alleanza ha diversi e valenti giovani, tra cui professionisti e imprenditori, avverrà un vero rinnovamento di classe dirigente, di cui Ariccia ha bisogno per ritornare alla luce dal buio in cui l’ha precipitata l’amministrazione comunale abusiva uscente. In quanto ad E. Cianfanelli, riporto le parole che pronunciò a una rivista alla vigilia della sua prima candidatura (1993): «Non è mio desiderio fare il politico di professione, ritengo anzi che un avvicendamento nelle cariche pubbliche sia indispensabile per mantenere una democrazia corretta e perché le amministrazioni pubbliche non diventino proprietà dei partiti o dei politici di professione. Quindi non mi propongo come Sindaco a vita di Ariccia, ma come un cittadino che si mette al servizio dei cittadini per quattro anni». Con la quarta candidatura e con oltre trent’anni di vita politica alle spalle con maggioranze e casacche diverse, E. Cianfanelli ci dice dunque oggi che vuol fare il politico di professione, che non ritiene più indispensabile un avvicendamento nelle cariche pubbliche per avere una democrazia corretta, che ammette che l’amministrazione comunale possa divenire proprietà dei partiti o dei politici di professione. Proprio come Gheddafi con la Libia, E. Cianfanelli agisce come se Ariccia fosse una sua proprietà: vari episodi lo dimostrano. Altri motivi per scegliere Lei? Perché intorno a me e al mio progetto politico s’è formata la coalizione più vasta (cinque liste) e rappresentativa di ogni settore della società ariccina, tant’è che vi sono anche candidati che hanno militato o simpatizzano per partiti di sinistra, e sulla mia persona vi sono state espressioni pubbliche di fiducia, stima e appoggio di importantissimi politici regionali, anche non appartenenti ai partiti della mia alleanza: questo dimostra la mia capacità di aggregazione e di dialogo con tutti, senza barriere preconcette, e della mia convinzione che le persone e le loro idee contano più che le spesso ingannevoli appartenenze ideologiche. Perché alle ultime elezioni sono stato, tra oltre trecento candidati a consigliere comunale, il più votato e l’unico ad aver superato la soglia delle trecento preferenze personali: questo prova l’alta fiducia e popolarità di cui godo ad Ariccia. Perché ho portato alla luce le tante magagne dell’amministrazione comunale uscente, tra cui due bilanci consuntivi con risultanze false, oggi oggetto di indagine penale, confermate tali da vari organi di controllo tra cui la Corte dei conti e compiute per coprire un buco finanziario di oltre sette milioni di euro. Poi perché chi mi ha designato mi ha riconosciuto pubblicamente integrità morale, una profonda conoscenza del territorio ariccino e dei suoi problemi nonché dei vari campi in cui opera l’amministrazione comunale. Infine, perché il programma amministrativo della mia alleanza è quello che meglio delinea in modo organico, coerente e finanziariamente sostenibile il progetto della città moderna: questa convinzione la ricavo ogni giorno dai tantissimi apprezzamenti positivi che ricevo sul programma e dal nervosismo di E. Cianfanelli e dalla sua campagna di menzogne attuata appena lo ha letto. Del carattere incline a raccontar menzogne di questo personaggio sappiamo, tant’è che ha già subito una condanna definitiva dalla Corte di Cassazione per diffamazione, reato tipico dei mentitori, con la sentenza n. 18662/2007. Così come sappiamo che intende a modo suo i doveri

istituzionali del pubblico ufficiale: infatti, non ha mai denunciato gli abusi edilizi compiuti in alcune proprietà di suoi famigliari, tra cui la casa dove vive, sotto i suoi occhi indulgenti dato che sono luoghi che frequenta quotidianamente o quasi. Infine, che non ami proprio raccontare il vero, ce lo dicono due fatti. Il primo riguarda il nuovo ospedale, per il quale ha sempre detto che esistevano le risorse finanziarie per la sua realizzazione, quando invece c’erano solo sulla carta. Lo dimostra la mozione n. 146 del 25 gennaio 2011 presentata da vari consiglieri regionali delle minoranze, con cui impegnavano Renata Polverini a impiegare, per costruirlo, parte dei centocinquanta milioni di euro stanziati nel bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011 sul capitolo H22103 (Fondo regionale per l’edilizia sanitaria), soldi appartenenti alla parte del bilancio di competenza di quest’anno e non a quella riguardante i residui passivi, cioè le somme impegnate ma non spese, degli anni precedenti. Il secondo fatto riguarda l’acquisto di Colle Pardo, che non ha bisogno di essere protetto da nessuna speculazione edilizia, perché nessuna vi è possibile grazie ai tanti vincoli che vi gravano da decenni, come dimostrano tutte le aste per la vendita di Colle Pardo andate deserte e al contrario di quanto vuol far credere E. Cianfanelli per distogliere l’attenzione dei cittadini da vere speculazioni, come quella della soc. Panorama da lui avallata, e dai suoi tentati sfregi paesaggistici con le strade nel Parco Chigi e a Vallericcia; nell’ultima edizione del giornalino “Aricia” dà addirittura notizia dell’avvenuto acquisto di Colle Pardo da parte del comune di Ariccia, quando invece la vendita, se vi sarà, avverrà soltanto il prossimo 18 maggio, come si ricava dalla pubblicazione del tribunale fallimentare competente: a questo punto ogni commento sul personaggio diventa superfluo. Perché ha definito abusiva l’amministrazione comunale? Perché, tradendo il voto popolare, E. Cianfanelli ha cambiato con un ribaltone, deciso a Roma con l’assessore regionale del P.D. che, come lui, voleva l’inceneritore a Roncigliano, la maggioranza legittima, imbarcando la nota coppia mercenaria della ex Margherita, nei confronti della quale si era impegnato, firmando un documento (doppio tradimento quindi!), a non avere più alcun rapporto politico, perché diceva che aveva appoggiato V. Frappelli nel tentato saccheggio urbanistico di Ariccia. I fatti dimostrano che l’appoggio di questa coppia doveva servire a portare avanti, come dimostra il caso Panorama S.p.A. a cui E. Cianfanelli ha quasi decuplicato la superficie commerciale su terreno agricolo, lo stesso progetto di saccheggio urbanistico di cui accusava l’amministrazione di V. Frappelli e ad attuare, senza contrasti nella maggioranza abusiva, un disegno personale, comprensibile solo da lui, che ha prodotto o sta producendo lo sfascio finanziario (Ariccia ha la più alta pressione fiscale pro capite e il più alto indebitamento pro capite da mutui tra i comuni dei Castelli Romani), commerciale, sociale e paesaggistico di Ariccia: quest’ultimo aspetto lo provano i progetti, deturpanti il paesaggio, di nuove strade nel Parco Chigi e a Vallericcia. Quali sono i punti principali del suo programma? Abbiamo analizzato, come dicevo, ogni aspetto della città per delineare in modo organico e coerente il progetto di una città moderna e per garantire uno sviluppo sostenibile del territorio, laddove per sostenibilità intendo la capacità di coniugare progresso economico, tutela dell’ambiente ed equilibrio sociale, assicurando, nel contempo, un’alta attenzione ad altri importanti aspetti della vita della comunità, come quelli culturali, sanitari e sportivi. E abbiamo prospettato soluzioni credibili alle criticità registrate, soluzioni sperimentate efficacemente in altri comuni di dimensioni territoriali, demografiche e finanziarie simili ad

Ariccia: dalla trasparenza e semplificazione amministrativa, soprattutto attraverso la telematica, agli istituti di partecipazione popolare come forme di coinvolgimento dei destinatari dell’attività amministrativa nell’orientare l’attività stessa a decisioni condivise basate su necessità comuni; dalle misure per fronteggiare l’impatto che avrà sugli enti locali il federalismo fiscale municipale alla tutela degli utenti dei servizi comunali con le carte della qualità dei servizi; dalle azioni per tutelare il sistema dei beni e valori ambientali (per es., con misure per il controllo della qualità dell’aria e dell’acqua per il consumo umano, il piano di classificazione acustica, il piano regolatore del verde pubblico e privato, il piano regolatore dell’illuminazione, il piano di individuazione dei punti ottimali degli impianti ricetrasmittenti, il piano di azioni relative ai rifiuti con una nuova modalità di svolgimento del servizio di raccolta differenziata utilizzando un codice a barre, identificativo dell’utente, per premiare i comportamenti virtuosi) agli interventi sulle fonti energetiche rinnovabili e sul risparmio energetico; da un piano strategico come nuovo modello di governo del territorio, i cui obiettivi tendono a limitare al minimo indispensabile il consumo di territorio e a dare risposte concrete al morente settore edilizio e al suo indotto intervenendo, per esempio, sul patrimonio immobiliare privato con demolizioni e ricostruzioni o ristrutturazioni, a un piano di opere veramente utili e finanziariamente sostenibili in quanto al sistema viario e dei parcheggi; dalle azioni per evitare lo smantellamento dell’ospedale “L. Spolverini”, che E. Cianfanelli e la sua coalizione vogliono liquidare, a tanti progetti nel campo dei servizi sociali, come l’innalzamento della soglia di esenzione dal pagamento per il servizio di assistenza domiciliare ai portatori di handicap all’aumento a 500 euro mensili dell’importo per le borse-lavoro; dalle strategie per affrontare i problemi della sicurezza urbana e della legalità agli interventi per rivitalizzare le attività economiche, comprese quelle artigianali con la realizzazione di una zona a loro dedicata; da una diversa gestione delle risorse culturali e del turismo culturale, con un disegno che delinea innovativamente per il Palazzo Chigi il museo del terzo millennio, a progetti e investimenti importanti sulla formazione scolastica e i giovani; dal recupero e rilancio delle attività sportive (la disciplina più popolare, il calcio, non esiste più ad Ariccia), con progetti importanti e una nuova gestione degli impianti esistenti, a una maggiore attenzione, con progetti e investimenti rilevanti, al mondo della terza età e alle associazioni di volontariato. Invito chi non lo avesse ancora letto a visitare il sito www.pattosocialeperariccia.it per conoscere il nostro programma. Quali priorità da realizzare nei primi 100 giorni del suo mandato? Ridare vita al centro storico, condotto a morte con decisioni irrazionali da E. Cianfanelli, rilanciando il commercio con provvedimenti come la riapertura del corso Garibaldi al traffico leggero e mettendo in campo celermente ogni azione per far ritransitare gli autobus lungo i ponti di Ariccia, la cui manutenzione è stata trascurata per anni da E. Cianfanelli, e far cessare così gli innumerevoli disagi subiti da chi si avvale del trasporto pubblico; adottare iniziative per riportare ad Ariccia discipline sportive di massa, come il calcio, letteralmente scomparse; prendere provvedimenti efficaci per dare i servizi, che pagano ma non ricevono o ricevono in modo scarso e inefficiente, ai tantissimi residenti nei quartieri periferici di Ariccia, oggi totalmente dimenticati. Come definisce oggi Ariccia? Una città spenta, economicamente infiacchita, in regresso civile e culturale, peggiorata nei servizI. F. Ascani


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Martedì 1 0 maggio 201 1 INTERVISTA A RAFFAELLA SILVESTRI, ORGANIZZATRICE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER FORTINI SINDACO "NOI ABBIAMO MESSO AL PRIMO POSTO IL CITTADINO" Raffaella Silvestri ci vuole spiegare che passi avete fatto in questa campagna elettorale, come si sta svolgendo? Noi abbiamo messo al primo posto il cittadino, il residente ad Ariccia, perché meglio di lui nessuno può conoscere i problemi che sta affrontando e vivendo. Abbiamo deciso di visitare tutte le zone della città, quartiere per quartiere e strada per strada. Stiamo andando a piedi per le strade di Ariccia con Pierluigi Fortini per parlare con le persone per far conoscere il candidato sindaco e i candidati consiglieri e poi parlare con loro per conoscere dalla loro voce quali sono le problematiche dei loro quartieri, perché sono i cittadini che meglio di chiunque altro conoscono il territorio vivendone tutti gli aspetti sulla propria pelle. Inoltre facciamo incontri in cui raduniamo molte persone e con loro ci confrontiamo. C'è un punto dl programma di Pierluigi Fortini del quale si sente particolarmente fiera, che ti piace in maniera particolare? Uno dei punti che preferisco è quello sulla viabilità e sui parcheggi perché ci sono condizioni precarie delle strade e dei marciapiedi di Ariccia, specialmente nelle zone di Vallericcia e poi bisogna fare una manutenzione per migliorare il deflusso delle acque piovane. Inoltre fa sicuramente fatto un parcheggio multipiano nel centro storico, a Villa Ferrajoli con annesso giardino. E poi bisogna istituire un ufficio

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manutenzioni dove tutti i cittadini potranno andare a segnalare i guasti e i problemi di manutenzione. E questo ufficio avrà anche il compito di provvedere immediatamente alla riparazione e messa in sicurezza dei guasti. Come cittadina Lei si è sempre battuta ad Ariccia per il commercio, c'è qualcosa che vuol dire in proposito? Mi sono sempre battuta per il commercio e da quando è arrivata l'amministrazione Cianfanelli, il quale, che che ne dica Lui, è sempre andato contro al commercio. Infatti i risultati si vedono: sul Corso della città hanno chiuso quasi tutti i negozi, altri rischiano di dover chiudere a breve. Sappiamo che la situazione delle fraschette è proprio ridotta all'osso e quindi c'è bisogno di fare sicuramente un piano diverso e come prima cosa creare le strutture che servono, perché non si puà richiamare la gente e non fare le strutture. Bisogna fare parcheggi, bisogna mettere la vigilanza fare i bagni pubblici. E poi c'è bisogno anche di accoglienza perchè le persone che arrivano non sanno dove andare, dove parcheggiare, e quindi c'è bisogno, magari di vigili urbani, che siano in zone cruciali del paese dove arrivano le persone e siano in grado di indirizzarle. Inoltre organizzare tante manifestazioni per cercare di attrarre le persone e farle venire nel nostro paese; cercare di dare incentivi a chi vuole aprire nuove attività commerciali per fare risorgere questo paese che è diventato veramente un paese morto. Fabio Ascani

RICEVIAMO QUESTO INTERVENTO E PUBBLICHIAMO

Mercoledì 27 aprile sul quotidiano Cinque Giorni si potevano leggere le dichiarazioni del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli che trionfalmente annuncia che sono terminati i lavori sulle facciate di Palazzo Chigi. Evidentemente in fase di propaganda elettorale la precisione diventa superflua e ci si dimentica di dire che i lavori di ritinteggiatura sono stati fatti soltanto per alcune facciate del Palazzo: quella che si vede dal ponte Monumentale e gran parte di quelle che affacciano su Parco Chigi appaiono come erano all'inizio dei lavori. Chissà, forse non si voleva perder tempo con parti del Palazzo che, avendo meno visibilità, potrebbero essere considerate meno utili a portare voti? Incredibile è il manifestino firmato dall'intera coalizione per Cianfanelli che recita: “NON C'E' NESSUN PROGETTO DI STRADA NEL PARCO” - e che - “L'unica proposta di viabilità

può testualmente leggere sul sito del Comune stesso la “RAZIONALIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ E DELLA DISCIPLINA DELLA SOSTA NEL CENTRO STORICO: DETERMINAZIONI”. Si sono sbagliati o sono bugiardi? E che dire del buffo manifesto che con un fotomontaggio mal fatto mostra Collepardo pieno di grattacieli e palazzoni. Sono felice che Collepardo sia della città, ma so anche che li non sarebbe mai stato possibile costruire, visti gli importanti vincoli paesaggistici, archeologici e, se non sbaglio, anche militari, che vi gravitano. Ma ormai sembra chiaro a me come a tanti altri cittadini che Cianfanelli e la sua coalizione non hanno più nulla da mostrare se non qualche “lavoro di facciata”, qualche numero di delibera, sperando che nessuno vada a vedere di che cosa realmente tratti, e qualche fotomontaggio fatto alternativa al Ponte (c'è stata solo un'ipotesi male. tecnica, un disegno mai finanziato) fu portata in La realtà è un'altra cosa! E il nostro unico Consiglio Comunale da Patto Sociale e dal suo interesse è, IL BENE DI ARICCIA. Maurizio Ghignati assessore De Salvo, votata dai consiglieri Indiati Candidato Consigliere con Patto Sociale e Di Felice (Delibera di Consiglio n. 8 del per Roberto Di Felice Sindaco 20/32007)”. Soltanto che la delibera di Consiglio n. 8 del 20/03/2007 riguarda, come si


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INTERVISTA A CARLO SERILLI, CANDIDATO CONSIGLIERE PDL "AUSPICO UN COMPORTAMENTO CORRETTO IN QUESTA FINE CAMPAGNA ELETTORALE "

(Carlo Serilli con il Ministro Meloni e il deputato Europeo Scurria)

Carlo, dici che questa Campagna elettorale sia iniziata male e rischi di finire anche peggio. Ci sono stati dei momenti un po' difficili, un clima un po' ostico, perché? Proprio alcuni giorni fa, nottetempo, sono stati strappati i manifesti elettorali dalle vele del candidato sindaco Fortini; abbiamo trovato la porta del comitato elettorale imbrattata con della vernice... tutti episodi che mostrano quanto sia tesa questa campagna elettorale. Ed è bene non dimenticare che i primi ad avvelenare questa campagna sono stati quelli della coalizione del sindaco uscente, con denunce e quant'altro, che hanno innescato questa spirale di odio politico e di rancore. Carlo, tu sei un uomo di destra, sei da molti anni in politica, hai idee precise e con gli anni hai conosciuto molti politici importanti a livello nazionale e internazionale, uno di questi è la Parlamentare Europea

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Roberta Angelilli che sostiene apertamente la tua candidatura. Si è vero, sono sostenuto dal vicepresidente del Parlamento Europeo, l'On Roberta Angelilli, ma anche dal Sottosegretario di Stato alla Funzione Pubblica Augello e dal Vicepresidente del Consiglio Provinciale Francesco Petrocchi. Sono persone che credono nella mia esperie e nel mio modo di fare e si stanno spendendo in prima persona per me. Sei anche attivo nel mondo sindacale, a difesa dei lavoratori, da moltissimi anni. La mia storia sindacale nasce intorno agli anni '80 come semplice iscritto alla Cisnal, poi come componente provinciale della sezione trasporti. Ora, per una serie di vicissitudini, faccio il metalmeccanico, sono fiero di fare il metalmeccanico e ci tengo a precisare che rimarrò comunque operaio, e all'interno dell'UGL ricopro il ruolo si segretario provinciale del settore UGL Metalmeccanici. Sei candidato con Pierluigi Fortini, una persona molto stimata ad Ariccia, c'è una parte del suo programma nella quale ti riconosci di più, che ritieni un punto fondamentale? Quello di fortini è un programma molto snello, semplice, del resto sarebbe stato inutile fare le “sacre scritture” che poi non legge nessuno, ed il punto che mi ha colpito, ma non per me, ma per il futuro di mio figlio, dei giovani, è il sostegno che si vuole dare alle giovani coppie che devono formare una famiglia. Oggi come oggi la cosa che mette più paura è il futuro, quindi gli aiuti alle famiglie, lo sgravio delle imposte, sono cose importanti. Invito comunque tutti a leggere il programma della coalizione che sostiene Fortini, un programma semplice ed essenziale in cui le cose importanti ci sono tutte. Carlo, non nascondiamo ai lettori che tu sei una persona che da sempre collabora a livello di amicizia, un po' come facciamo tutti, con ECO 16 e quindi noi tutti della redazione, ognuno con le proprie posizioni politiche, ti facciamo il nostro più sincero “in bocca al lupo”. Ringrazio degli auguri e vorrei terminare con l'auspicio che tutti i candidati e tutte le coalizioni cerchino di mantenersi fino alla fine della campagna elettorale, anche in un eventuale turno di ballottaggio, il più corretti possibile, evitando ripicche e sciocchezze che non portano a nulla se non ad un odio sbagliato fra cittadini dello stesso paese. Fabio Ascani



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“I BAMBINI DI CASTEL GANDOLFO CHIEDONO ASILO” Le famiglie ed i bambini di Castel Gandolfo attendono fiduciosi quanto promesso dal Sindaco Colacchi nel suo faraonico programma elettorale di qualche anno fa. Ci siamo già occupati dello stato in cui versano alcuni edifici scolastici che insistono nel nostro Comune, non ci dilungheremo quindi ancora oltre, ma vorremmo segnalare il rischio ormai divenuto realtà che, numerose famiglie residenti e non residenti, si sono viste o si vedranno negare che i propri bambini possano frequentare la scuola dell’infanzia pubblica. I locali che ospitano la scuola comunale dell’infanzia di Castel Gandolfo infatti, sono diventati insufficienti per ospitare un numero crescente di bambini e bambine residenti e non residenti. L’aumento della popolazione che vive ai Castelli Romani, e di conseguenza anche qui, richiede una ridefinizione ed un adeguamento degli standard, qualitativi e quantitativi, dei servizi che gli enti locali mettono a disposizione dei cittadini. La scuola rappresenta certamente, assieme alla sanità, il servizio primario per eccellenza, ecco perché va attenzionata con sempre maggiore oculatezza. Nella nostra scuola dell’infanzia statale dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri - plesso di Laghetto - ad esempio, molti bambini (almeno 23) residenti e aventi diritto non potranno usufruire (già da settembre prossimo) del servizio soltanto perché l’attuale giunta di centro-sinistra non ha provveduto negli anni pregressi e neanche in quello in corso alla creazione di un’aula supplementare, che potesse accogliere il folto numero di bambini che, pur avendo diritto a frequentare, purtroppo sono inseriti in liste di attesa. Oggi si arriva a questi problemi perché nel passato c’è stata una totale incapacità di programmazione territoriale, da parte del Comune di Castel Gandolfo, mancanza che perdura tutt’ora e provoca disservizi e disagi ad una grande quantità di persone. Iscrivere un bambino ad una scuola dell’infanzia privata, rappresenta un aggravio economico non trascurabile per non poche famiglie, specie di questi tempi. Lo scarica barile è sempre lo sport più in voga dalle nostre parti, ma è innegabile e chiaro a tutti che alla base del disagio vi è la mancata programmazione e predisposizione da parte di questa giunta di centro-sinistra di un’adeguata aula che di fatto ha impedito al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di presentare al MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) un progetto per la richiesta di un educatore/insegnante, quanto meno a tempo ridotto, per soddisfare la lunga lista di attesa dei bambini che a settembre saranno lasciati a casa. Le famiglie ed i bambini chiedono certezze, impegni e assunzioni di responsabilità a favore della scuola e soprattutto a favore dell’infanzia per garantire il diritto all’educazione didattica in spazi e luoghi adeguati ai nostri piccoli studenti. Dr. Raffaele DALESSANDRO Consigliere PDL

RIDARE LA LUCE Bella iniziativa il Progetto del Rotary International “Ridare

Luce” che consiste nel raccogliere occhiali vecchi, non più usati dalle famiglie, per donarli alle popolazioni del Benin, Togo e Ciad. Una equipe di specialisti provvederà a revisionare gli oggetti, a catalogarli e, con la disponibilità offerta dall'Aeronautica Militare, inviare i colli a destinazione. Fino al 21 maggio nell'Istituto Don Milani, Direzione didattica di Ariccia, sarà messo a disposizione uno scatolone per il ritiro degli occhiali. Per informazioni e consegna occhiali: Direzione didattica Ariccia Don Milani, 06 9331749

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GENZANO RITIRA IL PREMIO PER LA “CITTÀ DEI BAMBINI”. AL PALAZZETTO DELLO SPORT “GINO CESARONI” LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Su uno dei primi numeri dell'ECO, quando ancora il nome della testata era “L'ECO di Ariccia e dintorni”, ci occupammo del progetto “Città dei Bambini”, trovandolo interessante e ben costruito. Intervistamm o Franca Piermarteri che ci spiegò con competenza ed entusiasmo quanto ritenesse importante quest'iniziativa per la crescita, anche civica, dei bambini e degli adulti. Evidentemente un buon lavoro da buoni risultati ed infatti Genzano è stata premiata per il miglior progetto “Città dei bambini”. La cerimonia di premiazione si è svolta nella sede del PalaCesaroni. Nella cornice di un palazzetto gremito da una folla di adulti e bambini , hanno ritirato il premio messo in palio dalla Provincia di Roma gli studenti delle scuole materne primarie e secondarie della città di Genzano, insigniti del titolo di “The Best” per aver realizzato il miglior progetto di educazione civica. Le suggestive coreografie dedicate alla commemorazione dell’Unità d’Italia portate in scena dai gruppi classe della scuola Materna Truzzi e Rodari delle scuole elementari De Amicis, Pascoli e Landi e della scuola media Garibaldi e De Santis hanno regalato momenti di sincera commozione al pubblico presente in sala. “Genzano - ha dichiarato il sindaco della città Enzo Ercolani – ha vinto grazie all’impegno dei nostri ragazzi, che hanno dimostrato tenacia, preparazione e grande volontà nello sviluppare proposte utili al nostro territorio. A loro quindi va il mio personale e profondo ringraziamento. Ringrazio inoltre tutti coloro, dagli amministratori comunali al personale scolastico, per l’impegno profuso in un progetto che ha permesso a Genzano di distinguersi in ambito provinciale e regionale”. Erano presenti alla cerimonia oltre al primo cittadino, l’assessore alle politiche sociali Rosalia Spallino il consigliere delegato al progetto Franca Piermarteri, le collaboratrici del laboratorio la “Città dei Bambini” Alessandra Pace e Laura Pesci e rappresentanti della Provincia di Roma. Lucilla Castrucci

“È NECESSARIO METTERE IN CAMPO UNA STRATEGIA PER IL FUTURO” E. ASTOLFI DI UNIONE CIVICA-PD A LARIANO

Dure critiche di Emiliano Astolfi di Unione Civica-Pd all'attuale amministrazione di centrodestra che governa Lariano che a suo dire è ormai una “città da ricostruire”. Ecco parte di una sua lunga dichiarazione alla stampa. “La bellezza della nostra città è stata abbandonata per perseguire in modo spregiudicato la cementificazione, gli interessi di pochi contro quelli di molti. Le risorse migliori si sono sedute in un angolo, in attesa non si sa bene di cosa o di chi, lasciandosi a volte prendere dallo sconforto e magari abbandonandosi a giudizi sommari o pensando, giustamente aggiungo io, che fosse più importante gestire la propria vita privata, piuttosto che partecipare senza invito alla gestione della vita pubblica. Ora però è giunto il momento di partecipare attivamente, perché per quanto voi tutti decidiate di restare in disparte, prima o poi anche voi avrete a che fare con i molteplici aspetti negativi del nostro paese, subendo le scelte imposte da altri. Non è più il momento di "tirare a campare". La fortuna però di una città come Lariano risiede anche nei discorsi delle nuove generazioni, in coloro i quali prima o poi, nonostante i giudizi sommari dei soliti noti, con le loro "legittimazioni o delegittimazioni", dovranno necessariamente rendersi protagonisti. C'è un paese da ricostruire è un futuro nuovo tutto da realizzare, questo paese e questo futuro dovranno essere per forza fatti, anche, da visi diversi, linguaggi diversi e colori diversi”! Red.


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GIVANNI LIBANORI MEMBRO DEL COMITATO PROVINCIALE UDC INTERVIENE PER IL CANDIDATO SINDACO A GENZANO VITTORIO BARBALISCIA Perché l'Udc e Giovanni Libanori appogiano la candidatura di Vittorio Barbaliscia? Perchè come ha detto il nostro Presidente Pir ferdinando Casini, l'UDC sostiene solo i migliori e quindi se ad Ariccia sosteniamo Di Felice, qui a Genzano sosteniamo Barbaliscia. Sosteniamo Vittorio Barbaliscia perché vorremmo, come Lui vuole, una città sicura dove poter camminare in piazza o nei quartieri periferici senza timore, dove mandare i nostri figli a giocare all’olmata senza che possano trovarsi in situazioni incresciose tipo quella che e’ avvenuta mesi fa e che ha visto la morte di un extracomunitario in seguito ad una rissa. Vorremmo una città più pulita: oggi Genzano è un paese che paga le scelte sbagliate dell’amministrazione di centro sinistra, che non si è minimamente degnata di preoccuparsi di implementare sempre più la raccolta differenziata. Nel 2011 e’ impensabile che un amministrazione non abbia tra le sue priorità la pulizia delle strade e la raccolta e la differenziazione dei rifiuti. E poi vorremmo che le zone dei Landi e dei Colli di Cicerone non siano più viste come i dormitori di Genzano o come dei quartieri ombra. Li vivono circa 4.000 cittadini con gli stessi diritti e doveri di quei cittadini che abitano nel centro.

Una città a misura d'uomo. Certo ma è anche importante seguire le questioni economiche e istituzionali e allora è importante rivalorizzare il commercio, il turismo, e poi avvicinare i giovani all’amministrazione comunale, farli partecipi delle scelte di essa, creare nuovi parcheggi, insomma, creare ricchezza. Per il benessere di tutti. Barbaliscia, come uomo, come professionista e come candidato è molto impegnato dal punto di vista della sanità. Certo, ed è anche per questo che lo sosteniamo: per ridare ai cittadini di Genzano un’ospedale funzionante o almeno una parte dei servizi che dovrebbero erogarsi funzionanti, visto che l’attuale sindaco Ercolani è riuscito nell’intento di farli spostare in altri ospedali . E poi noi ci battiamo perchè la salute è un diritto di tutti i cittadini. Capiamo benissimo le difficoltà economiche che oggi investono la sanità nella nostra regione, ma ad alta voce diciamo che è inammissibile, ingiusto, inumano che per avere una prestazione di prima emergenza si debbano aspettare dieci dodici ore al pronto soccorso di a Albano Laziale. E quindi noi vogliamo un sindaco che sappia aprire le porte del comune a tutta la collettività, un sindaco dalla parte dei più deboli, dei disagiati, delle famiglie in difficoltà economica, degli anziani. Vogliamo un sindaco che sappia dare risposte concrete, che sia al servizio del bene comune, che sia amato da tutta la comunità come lo fu il compianto On. Gino Cesaroni. Lui si che fu per anni il sindaco di tutti i cittadini genzanesi e nonostante avesse ideologie molto diverse dalle nostre, bisogna riconoscere che la sua opera di sindaco era rivolta a tutta la cittadinanza, nessuno escluso, non come succede oggi: o fai parte della loro casta o sei un nemico da abbattere con tutti i mezzi leciti e non. Un sindaco che si ricordi del suo paese e dei suoi cittadini 360 giorni l’anno e non solo a pochi mesi dalle elezioni, come tutti avrete avuto modo di constatare, con una bella mano di vernice bianca che rende i disastri fatti negli anni meno appariscenti. E del sindaco uscente cosa dice? L’attuale sindaco Ercolani è in crisi profonda, non lo è oggi ma da parecchi mesi, basti ricordare quanti assessori sono stati mandati via o quanti si sono dimessi in disaccordo con la sua politica, quanti partiti hanno abbandonato la maggioranza. Ricordiamo ciò che recitava un manifesto apparso tempo fa a Genzano a firma dei Comunisti Italiani e di Rifondazione Comunista , il quale titolo era: “A Genzano cambiare si puo’ e si deve”. Basti ricordare un manifesto ancora affisso dove una parte del PD si autosospende da tutte le cariche del partito. Quando un sindaco uscente al primo mandato elettorale, non ha la fiducia dei suoi stessi amici di partito… quando un sindaco perde non solo una parte della sua coalizione ma anche quattro consiglieri comunali del suo stesso partito, che oggi hanno formato una lista civica e che sostengono un altro candidato…. quando tutto questo accade, un sindaco non e’ più credibile! E poi l’altro candidato sindaco della lista civica Città Futura: è politicamente credibile? con tutto l’affetto che personalmente ho per l’amico Flavio, gli dico: non sei credibile: ora spari a zero sui partiti politici, li vedi come il male assoluto ma tu per trent’anni dove sei stato? caro Flavio tu per anni sei stato l’icona dei partiti e della partitocrazia, e ancora oggi per la tua battaglia politica hai creato l’API di Rutelli a Genzano, e con altri partiti hai trattato. Tu per anni hai governato e sei stato una delle colonne dell’attuale maggioranza! Non sei credibile perché anziché farti cacciare dall’attuale sindaco avresti dovuto dimetterti, sbattere la porta e andare vi ma non lo hai fatto!

Red.


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INTERVISTA AL DOTT. VITTORIO BARBALISCIA CANDIDATO SINDACO NELLA CITTÀ DI GENZANO

"QUELLO USCENTE È STATO UN GOVERNO STATICO" "NOI CI IMPEGNEREMO PER LA RIAPERTURA DEL PRONTO SOCCORSO"

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che avevamo dato alla sinistra al ballottaggio, non solo la sinistra si riunisse, ma capisse che bisognava trovare un sistema adatto al governo di Genzano. In questi ultimi dieci anni non l'hanno dimostrato. Abbiamo perso occasioni, abbiamo perso una buona economia, abbiamo perso una buona sanità, che avevamo. Siccome i governati non hanno capito queste cose per dieci anni, ho ritenuto doveroso candidarmi per riproporre alla nostra cittadinanza una nuova occasione. In caso di vittoria cosa si ripropone per i primi cento giorni del suo governo? La prima cosa è la sanità! Noi ci impegneremo per la riapertura del pronto soccorso e per la riqualificazione dell'Ospedale completo di Genzano come era fino a qualche anno fa, che economicamente era valido, non credo che sia pesato economicamente sulla Regione, non penso che sia stato l'occasione di un bilancio negativo sulla sanità, confrontandolo con il resto della sanità regionale. Per cui il primo impatto che vogliamo con i cittadini è ridare loro qualcosa che hanno perso. ECO 16

Come giornale locale, noi di ECO 16, abbiamo il sentore parlando con la gente, ascoltando le persone, che Lei sia un uomo molto stimato, oltre che conosciuto professionalmente e questo in un certo qual modo la mette in un'ottima posizione di partenza per queste ormai vicinissime elezioni. Entusiasmo e voglia di cambiare ce n'è tanta, ed è vero che, girando per la città riscuoto grandi manifestazioni di affetto da parte dei cittadini che mi si accostano, mi fanno gli auguri, si complimentano. Tutto questo da un entusiasmo davvero ottimistico! Ricordiamo molto bene la sua scesa in campo nella passata campagna elettorale e ricordiamo che la sinistra genzanese dovette riunirsi per riuscire a vincere con pochissimi voti di scarto. Dopo gli anni di governo del centro-sinistra siete diventati ancora più forti? Quello uscente è stato un governo statico. Speravo che la sinistra facesse qualcosa per migliorare la città invece c'è stata una politica statica con non ha portato nessun buon cambiamento. Speravo che con lo scossone grazie alla IL CANDIDATO PDL FABIO possibile collaborazione con il PAPALIA PER BARBALISCIA Ministro della gioventù SINDACO: Giorgia Meloni”. Ma le priorità del “GIOVANI AL PRIMO POSTO” tra candidato spuntano anche il rilancio delle “Giovani al primo posto”. Questo è il punto da attività produttive, la sicurezza e la viabilità. “in cui parte il coordinatore comunale e candidato qualità di coordinatore del Popolo della Libertà capolista del Popolo della Libertà, Fabio ho raccolto già da tempo le richieste delle Papalia. “Ho 23 anni, faccio politica da quando attività produttive del paese, ed ogni singola ne avevo 16, quindi, è naturale che al centro dei iniziativa da loro proposta l' ho fatta diventare miei progetti ci siano i giovani. – ci ha parte del programma elettorale di coalizione e raccontato il candidato consigliere – A Genzano mio personale. Tra le prime iniziative, la più i giovani sono stati all’ultimo posto nei pensieri importante è la costituzione di uno sportello di chi lo ha governato. Se non fosse per una unico di coordinamento per le forze produttive piazza, due bar ed un oratorio, che di certo con del paese e le associazioni di categoria. – spiega iniziative comunali c’entra ben poco, i giovani il coordinatore Papalia - Lo stesso sportello sarà non avrebbero alcun posto dove andare. Per predisposto alla cura e alla gestione, di ogni questo al primo punto del mio personale iniziativa, festa e sagra di Genzano, con lo programma c’è la costituzione di una Comunità scopo di rendere ogni singolo evento Giovanile”. Ma il programma del candidato un’opportunità di carattere culturale, turistica ed Papalia, leggiamo anche la costituzione di uno economica, rilanciando, quindi, l’immagine di sportello “Informa Giovani”, costantemente in Genzano” Ci spiega Papalia che tutto questo è contatto con le istituzioni provinciali, regionali, fattibile anche grazie la stretta collaborazione nazionali ed europee, ed aggiornato su ogni con il consigliere regionale Chiara Colosimo, bando e finanziamento messo a disposizione per membro della Commissione Sviluppo i giovani studenti o imprenditori. “Vorrei quindi economico, ricerca e innovazione, turismo. – ha affermato Papalia – che i giovani Anche riguardo la sicurezza il candidato sembra trovassero nell’istituzione comunale, un punto aver le idee molto chiare “e’ necessario – ha d’appoggio per i loro progetti; tutto questo sarà affermato – un serio Coordinamento tra le forze

(NELLA FOTO: BARBALISCIA E PAPALIA)

di Polizia pubblica e Polizia Municipale, al fine di incentivare il presidio del territorio, che soprattutto nelle ore notturne scarseggia per problemi di tipo strutturali. E proprio riguardo le ore serali, l’ inserimento della turnistica notturna per le forze di Polizia Municipale, si rende quindi fondamentale per sopperire alle carenze strutturali della forza di Polizia Statale. Voglio inoltre che siano censiti tutti gli extracomunitari presenti sul territorio, per garantire maggiore controllo sul loro “status” di vita, ed una conseguente armonizzazione della società genzanese.”. La vicinanza del giovane coordinatore Papalia al giovane assessore alla viabilità e ai trasporti della Regione Lazio, Francesco Lollobrigida, non poteva che portare ad un programma anche per questo settore “ Abbiamo una stazione abbandonata a se stessa, con scarsa sicurezza ma, soprattutto, mal collegata alle altre zone di Genzano. In queste condizioni è solo uno spreco di risorse, e un servizio non utile ai cittadini. Dobbiamo assolutamente rivedere lo “status” della stazione, creare maggiore collegamento con il paese, grazie a trasporto pubblico”. Red.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ PER I GIOVANI

Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Genzano torna su uno dei temi che più tocca da vicino le giovani generazioni genzanesi: le politiche giovanili. Sono anni infatti che tramite i suoi rappresentanti istituzionali SEL porta avanti questa battaglia nel comune di Genzano di Roma. I Consiglieri Comunali Alessio Colacchi e Franca Piermarteri, nonché l’Assessore alla Cultura Alessandro Staccone sono ormai da tempo i portavoce di alcune proposte di ampio respiro per il territorio. Innanzitutto il Centro Culturale Giovanile, cui si affianca il Punto Informagiovani, vero punto di riferimento per quanti intendono informarsi su tutte le opportunità di lavoro, studio e stage in Italia e all’estero. Un servizio di cui ogni giorno sempre di più viene sentita l’esigenza a Genzano di Roma. Quanto alle politiche sociali e abitative l’Istituzione del registro delle Unioni Civili, già approvato grazie alle estenuanti battaglie di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio Comunale, che darà un riconoscimento giuridico, ma anche fiscale, a quanti intendono convivere. Con la proposta poi degli affitti a canone concordato si permetterà di trovare, mediante degli sgravi fiscali per i proprietari di immobili sfitti, anche un’opportunità di affitto a basso costo per le giovani coppie, sposate e non. A tutto ciò dobbiamo affiancare la possibilità di far ripartire i progetti di Servizio Civile a Genzano, per garantire un’opportunità formativa, nel campo sociale e culturale, di estrema importanza per i ragazzi. Com Stampa


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BRUCIA IL TRATTORE OCCUPATO SIMBOLICAMENTE L’INGRESSO DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO DEPOSITATO AL TAR LAZIO’UN DI UN MILITANTE NO NUOVO RICORSO CONTRO LA COSTRUZIONE DEL VII INVASO INC INCIDENTE O ATTO

Sabato 30 Aprile abbiamo occupato simbolicamente l’ingresso della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). L’iniziativa segue il deposito, al Tar Lazio, d’un nuovo ricorso contro la costruzione del VII invaso (l’ottava buca della discarica considerando la prima, denominata buca “zero”). Innumerevoli i motivi di contrarietà: il piano regolatore di Albano che vincola la zona di Roncigliano ad una destinazione agricola, il piano territoriale provinciale che ne rileva l’alto valore paesaggistico/ambientale, il piano territoriale paesistico regionale che introduce due vincoli specifici di tutela sull’area: quello archeologico, con relativa fascia di rispetto di 100 metri, e quello di bene patrimoniale con carattere storico; i due pareri di totale contrarietà della Usl Rm-H dovuti a problematiche igienico-sanitarie ed epidemiologiche conseguenza della compresenza, sui Castelli Romani, d’innumerevoli fonti critiche d’inquinamento: tra queste, i dirigenti della Usl Rm-H, citano, al primo posto, proprio l’ultradecennale mega-discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano gestita dalla Pontina Ambiente srl di Cerroni. Sette enormi buche in cui vengono sversati, vi ricordo, tutti i rifiuti indifferenziati prodotti dalla società (in)civile: carta, plastica, legno, vetro, alluminio, vernici, inchiostri, resine, medicinali, rifiuti biodegradabili e non, residui della pulizia di fognature, della pulizia stradale, delle fosse settiche, rifiuti ingombranti, pneumatici, oli industriali, batterie, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, chiare e scure, rifiuti d’aziende farmaceutiche, siderurgiche, chimiche. Poche le eccezioni positive, da questo punto di vista:come il Comune di Ariccia, 70% di raccolta differenziata in un anno e mezzo. Gli effetti, sull’ambiente e sulla salute umana, della gestione indifferenziata dei rifiuti non tardano a manifestarsi. Anche l’Arpa Lazio, recentemente, segnalava l’esito d’accertamenti analitici sulle acque sotterranee prelevate dai pozzi di monitoraggio della discarica di Albano indicando superamenti dei limiti di legge dei livelli di arsenico. L’Ing. Ermolli, dell’Arpa Lazio, due mesi fa, confrontava questi dati recenti con quelli 2000-2010 osservando un trend crescente delle concentrazioni di inquinanti nelle acque di falda sottostanti la discarica. Anche i valori di cloroformio e tricloroetano (pericolosi veleni) risultavano pari a 0,9 ug/l a fronte del limite di legge di 0,1 ug/l: nove volte al di sopra del limite consentito dalle normative vigenti. Ammoniaca, azoto nitroso, ferro, zinco, alluminio, cromo, piombo, idrocarburi nitrosi, idrocarburi clorurati, tricloroetilene, tetracloroetilene, alometani, diclorobenzene, cloro, bromo-derivati, : questi sono alcuni dei metalli pesanti che i percolati di scolo della discarica di Roncigliano fanno finire direttamente nelle falde acquifere. E dire che il problema acque di falda e di superficie, ai Castelli Romani, non può essere certo sottovalutato. La speculazione edilizia dei decenni passati ai danni dei nostri territori ha comportato, difatti, l’aumento esponenziale della popolazione residenziale: dal 1980 al 2010 gli abitanti dei castelli sono aumentati di 120.000 unità circa. Ognuna di queste persone “porta” con se una quantità di metri cubi di cemento ed un consumo d’acqua giornaliero non più sostenibile per l’ambiente e per la nostra salute. E la presenza della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano, che inquina irreversibilmente le falde acquifere sotterranee da cui, quotidianamente, attingiamo il prezioso e sempre più raro oro blu, chiude indegnamente questo ciclo vizioso. Presenteremo l’esito di queste analisi al Tar Lazio insieme colle perizie dei nostri architetti: come è possibile, ci chiediamo, costruire un’enorme buca/invaso che conterrà tutta la “monnezza” prodotta dai dieci comuni del bacino di Roncigliano (Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Rocca di Papa, Pomezia, Ardea, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi) a 187 metri di distanza dal complesso residenziale di Villaggio Ardeatino, Ardea ( 3000 persone residenti circa)? A 250 metri dal complesso residenziale di Via Massimetta, Albano (1000 persone residenti circa)? A 500 metri dal complesso scolastico - scuola materna ed elementare- di Via di Pantanelle, Albano (250 bambini) ? A 500 metri dall’asilo nido – privato - di Via della Torre, Albano (150 bambini)? A poche centinaia di metri, tra l’altro, dal futuro policlinico dei Castelli Romani? Riteniamo, infine, che le indagini della Procura di Velletri su presunte tangenti ricevute dai dirigenti della Regione Lazio al fine di agevolare le pratiche burocratiche per l’ampliamento della discarica di Roncigliano, su presunte sovraffatturazioni del costo di smaltimento Rsu ai Castelli Romani e sulla gestione delle volumetrie della discarica parlino da se. Crediamo che tutto l’iter amministrativo c'ha portato al nulla osta per la costruzione del VII invaso sia viziato nella forma e nella sostanza. Contro l’inceneritore di Albano, contro l’ampliamento della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano, per la raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso. Avanti tutta!

INTIMIDATORIO?

Sono da poco passate le 23.00 di mercoledì 20 aprile 2011 quando l’attenzione della famiglia Caponecchi è rapita da forti esplosioni simili a colpi d’arma da fuoco, neanche il tempo di affacciarsi dalla finestra che dà sulla discarica di Roncigliano (Albano Laziale) e il dubbio diventa atroce realtà. Il trattore di Fabio Caponecchi (per tutti don Fabio), una macchina da lavoro del valore di 70.000€ circa, nuovo di zecca (ancora da finire a pagare), fonte di sostentamento dell’intera famiglia, brucia. E’ in fiamme anche un gazebo lì accanto, con sotto una bombola del gas piena. Immediata scatta la chiamata ai vigili del fuoco che, in 10 minuti, giungono sul posto spegnendo le fiamme. Un caso di “autocombustione”, per la squadra dei Vigili del fuoco Pomezia, un semplice corto circuito che però per poco non fa saltare in aria la casa di Don Fabio. Apparentemente niente di strano, un incidente come tanti (anche se parlare di autocombustione d’un motore diesel è quanto mai improbabile), se Don Fabio e la sua famiglia non fossero alcuni dei militanti più esposti nella vertenza contro l’inceneritore e per la chiusura della discarica di Albano. Assemblee pubbliche, sit-in pacifici, manifestazioni, tutto nel totale rispetto della legalità e don Fabio è sempre in prima linea. E’ uno dei cittadini più arrabbiati perché la discarica la vive ogni giorno essendo la sua abitazione la più vicina al sito, 100 metri in linea d’aria, probabilmente meno. Ne subisce quotidianamente la puzza, l’inquinamento, la beffa di vedere accorciare sempre più le distanze, ampliare gli invasi in barba a norme e leggi. Don Fabio vive ogni giorno l’arroganza dei potenti e non ci sta! Certo, a dispetto della perizia dei vigili del fuoco che dichiara il contrario, i termini per pensare ad un’intimidazione ci sono tutti. Un’intimidazione non solo verso il singolo, ma piuttosto verso qualcuno che rappresenta “la comunità che resiste”. Ed è per questo dunque che è ancora più importante oggi rinsaldare la collaborazione fra parti sociali e politica. Un’alleanza che ha già dimostrato di poter fermare l’iter autorizzativo dell’inceneritore, che ripristinare la legalità non è un obiettivo impossibile. E’ importante perciò non fermarsi ora, su questa strada, far diventare Daniele Castri Referente legale No Inc continuare la raccolta differenziata ed il riciclo, la riduzione ed il riuso una realtà e per non permettere a chi specula sulla salute dei cittadini di continuare a farlo. Sono sicuro che Albano può essere esempio e traino per tutto il paese e coltivo un sogno, che la nostra città passi alla storia come la città della legalità, la città che non si piega.

Simone Carabella


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Martedì 1 0 maggio 201 1

DIFFERENZIARE, RIUTILIZZARE, RICICLARE

Differenziare, riutilizzare, riciclare: sono metodi che, in Europa, costituiscono, da decenni, fonti di guadagno “pulito” ed opportunità lavorative. Il cittadino del XXI secolo, in quanto assiduo consumatore, produce notevole quantità di “rifiuti”. Questi, se debitamente selezionati e recuperati, possono diventare “materie prime- secondarie”,e la loro introduzione nei cicli produttivi industriali eviterebbe alle aziende l’approvvigionamento di materie prime assai più costose quali petrolio, alluminio, ferro, cellulose, spesso peraltro distanti dall’impianto di produzione. Il compito degli Enti locali dovrebbe essere, dunque, proprio quello di risolvere il “problema” R.S.U.(rifiuti solidi urbani): la tanto famosa “gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti”, fornendo un servizio che renda fattibile questo sistema virtuoso. La raccolta dei rifiuti solidi differenziati porta a porta si è dimostrato il miglior strumento preliminare di cernita di quelle che saranno, poi, le materie prime secondarie. In questa fase, l’Ente pubblico, ancor meglio se attraverso un sistema di consorzio pubblico di più comuni, funge da organizzatore del “meccanismo di raccolta”, avvalendosi delle attività di gruppi cooperativistici. Per quanto riguarda il territorio dei Castelli Romani, va detto che la conformazione urbanistica tende ad essere dispersiva ma ciò non rappresenta un limite per la raccolta differenziata. Le isole ecologiche itineranti hanno rappresentato un’ottima soluzione per contesti simili al nostro. Numerosi cittadini, in varie parti d’Italia e del mondo, hanno potuto “accumulare”, proprio in questo modo, tramite tessera magnetica (in alcuni stati europei si usa la carta d’identità elettronica) in modo, ovviamente, proporzionale alla qualità e quantità della differenziazione dei rifiuti prodotti in casa, “punti jolly” da cui deriverà lo sconto in bolletta, arrivando,in poco tempo, a pagare il solo costo di gestione (si veda il caso di Pisa) degli RSU. Insieme ad una calendarizzazione della raccolta ben definita e controllata le isole itineranti possono rappresentare un valido strumento alternativo per l’economicità e tempi brevi d’individuazione. La Consorziazione pubblica per la raccolta differenziata, dalla quale deriverebbe oltretutto un forte abbattimento dei costi di gestione per i comuni partecipanti, dovrebbe “svilupparsi” di pari passo con gli impianti di riciclo. I Centri di Riciclo sono quegli impianti industriali che dovranno prendere il posto delle discariche e degli inceneritori, a impatto ambientale ZERO. Vedelago a Treviso, Colleferro in Provincia di Roma o Macomer in Sardegna, permettono lo stoccaggio ed il riciclo di carta, plastica, legno, cartone, alluminio, vetro su bacini di circa 100.000 persone. I Castelli Romani, 400.000 abitanti circa, avrebbero bisogno di 3/4 centri affinché il processo di raccolta differenziata/riciclo possa essere veramente virtuoso, efficiente e conveniente. Ai Centri di Riciclo vanno affiancati poi i Centri di Compostaggio: punti di raccolta mirati a raccogliere la parte organica degli RSU con lo scopo di rendere tali residui risorse per l’agricoltura, invece che prodotto combustibile con il quale giustificare la realizzazione di centrali a Biomassa o Biogas. L’ultima fase da tener presente è l’indotto industriale che si può strutturare intorno a questi centri. Reperire a Km 0 le materie da inserire nei cicli produttivi. Se le distanze tra Centri ed indotti è elevata andrà a discapito del progetto stesso rendendolo poco competitivo. Un nuovo riassetto economico-sociale, dunque, una nuova gestione e chiusura del processo dei rifiuti. Emiliano Bombardieri Movimento 5 stelle Albano Laziale

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ALBANO LAZIALE, MARINI SULLA DISCARICA: NECESSARIO NUOVO INCONTRO TRA I SINDACI DI BACINO

“Alla luce della proroga concessa in questi giorni dalla Regione Lazio per la discarica di Roncigliano e il ricorso del Comitato No Inc. e dei cittadini contro l’avvio del VII invaso – afferma il sindaco Nicola Marini – l’amministrazione ritiene necessario convocare i sindaci di bacino per trovare, così come fatto per l’inceneritore, una comune linea di azione e chiedere un incontro alla Presidente Renata Polverini”. Il 29 aprile scorso, infatti, con l’ordinanza Z0001 la Regione ha prorogato l’utilizzo de IV e V invaso della discarica di Roncigliano, proroga che scadrà a fine luglio per permettere il completamento dei lavori del VII invaso (autorizzato con un’AIA successiva a quella dell’inceneritore e quindi staccato dalla sentenza con cui il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ne ha bloccato la costruzione). Ed è proprio contro il VII invaso che il Comitato No Inc. ha formalizzato in questi giorni il ricorso al Tar. Necessario quindi un incontro tra i primi cittadini di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Pomezia, Ardea, Marino, Rocca di Papa, Lanuvio e Nemi, da fissare nella prima metà di giugno visto che molti Comuni saranno impegnati nelle elezioni amministrative di maggio. “C’è molta preoccupazione da parte della nostra amministrazione – continua Marini – sia per il provvedimento della Regione che ancora una volta prende decisioni senza ascoltare i Comuni diretti interessati, sia per la possibilità che la discarica possa chiudere, se il ricorso di sospensiva verrà accolto, mandando in emergenza l’intero territorio. E non è certo sull’emergenza che si possono prendere decisioni così delicate, come lo smaltimento dei rifiuti. Per questo, stiamo aspettando solamente che i Comuni vadano al voto per poter convocare una nuova riunione e dare avvio ad una nuova fase di confronto, perché solamente tramite un percorso condiviso si può arrivare ad una soluzione rispettosa del territorio e della oggettiva esigenza dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.

Com. stampa

SI POTRÀ DI NUOVO PARCHEGGIARE A CAMPO BOARIO IN PIENO CENTRO CITTADINO. Albano. - Il 3 maggio, al Campo Boario in pieno centro storico di Albano Laziale, c'è stato il

sopralluogo dei dirigenti della Provincia di Roma alla presenza del sindaco Marini e dell'assessore ai Lavori Pubblici Sementilli. Ora

Campo Boario torna al Comune di Albano e una parte del parcheggio sarà di nuovo disponibile per i cittadini. “L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza la parte non interessata dagli scavi – afferma il sindaco Nicola Marini – in modo tale da poterla rendere fruibile come parcheggio, in attesa che la Provincia completi l’intero percorso amministrativo che possa far convivere i reperti archeologici venuti alla luce, con l’esigenza dei cittadini di avere un cospicuo numero di posti auto al centro della città”. Quindi, una parte del parcheggio tornerà ad essere usufruibile in breve tempo, mentre per il restante la Provincia bandirà un concorso di idee a livello internazionale per permettere di rendere museabile l’area interessata agli scavi e creare un parcheggio a servizio della cittadinanza nella parte superiore. Il concorso avrà la supervisione dell’Ordine degli architetti e a scegliere il progetto finale sarà una commissione composta dal Comune di Albano, la Regione Lazio e la Sopraintendenza dei Beni culturali. “Da subito partirà la messa in sicurezza dell’area che sarà destinata a parcheggio”, precisa l’assessore Sementilli. “Sono previste due diverse zone dove posteggiare, con ingressi separati, che daranno respiro ad una zona particolarmente frequentata dai cittadini e dai pendolari”.

RED.


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L'ACQUA UNA RISORSA DA TRATTARE CON CURA

CONVEGNO SCIENTIFICO SU UN TEMA DAVVERO “MOLTO SCOTTANTE” Il 27 aprile scorso si è svolto al comune di Genzano, nell'Aula Consiliare il convegno scientifico “Naturali Risorse l'Acqua”, sul bilancio idrico del territorio e sulla potabilità delle acque nell'uso pubblico e privato. Il convegno che si svolto alla presenza del sindaco Ercolani e di un sostanzioso numero di cittadini visibilmente interessati, si è aperto con un'introduzione dell'Assessore all'ambiente Di Serio che ha detto che sull'emergenza arsenico negli ultimi tempi si è fatto “troppo chiacchiericcio”. Francamente noi riteniamo le preoccupazioni dei cittadini ben più che legittime. Di particolare interesse e di taglio decisamente scientifico e tecnico è stato l'intervento del professor Franco Medici professore universitario docente di Tecnologia dei Materiali alla Sapienza di Roma. Dopo un excursus storico a partire dalla Costituzione Italiana, 1947, e dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, 1948, dove l'accesso all'acqua non è considerato espressamente un diritto, si arriva al 1998, a Lisbona, dove si riunisce il Comitato internazionale per il contratto sull'acqua, dove con un manifesto si proclama L'ACQUA PATRIMONIO DELL'UMANITÀ. Il 29 luglio 2010 l'ONU dichiara per la prima volta nella storia l'accesso all'acqua come un DIRITTO UMANO UNIVERSALE E FONDAMENTALE. Poi iniziano i dati tecnici del professor Franco Medici che mostra, con l'aiuto di schermate, gli inquietanti dati sulle risorse disponibili di acqua in Italia e nel mondo, per arrivare fino alla nostra zona dei Castelli Romani e di Genzano in particolare. Ci viene mostrato che consumiamo e disperdiamo più acqua di quanta se ne riesca a ricaricare naturalmente in quelli che sono i serbatoi naturali: i laghi, le falde ecc. Si viene così a creare uno squilibrio grave fra fabbisogno e ricarica. Nel dettaglio, ai castelli Romani, per un fabbisogno annuo di 65 Mn³ la ricarica della falda è di 33 Mn³, uno squilibrio enorme che non compensato dall'acqua che vine apportata dall'esterno, circa 8 Mn³. Lo squilibrio viene compensato prelevando in

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Martedì 1 0 maggio 201 1 INTERVISTA A MARIANNA modo autonomo dalle riserve idriche, in sostanza si SGRECCIA ORGANIZZATRICE sta sovrasfruttando la falda, ci dice l'ing Medici. Se DEL CONVEGNO SCIENTIFICO poi andiamo a vedere nel particolare il bilancio idrico del comune di Genzano troviamo i seguenti dati: Fornitura Simbrivio 21.7 l/s 0.68 Mm3/anno; Pozzi (Acea) 201 l/s 6 .34 Mm3/anno; Totale 222.7 l/s 7.02 Mm3/anno; Consumi 3.8 Mm3/anno Perdite in rete = (Fornitura –Consumi) = (7-3.8) = 3.2 Mm3/annoPerdita in rete= (46%). Una perdita in rete del 46%, pensiamo, non è una cosa accettabile e pensiamo che come questo accade a Genzano altrettanto accade in gran parte del nostro territorio e dell'Italia intera. Quindi la prima risposta da dare è azzerare queste gravi dispersioni e poi come conclude Medici, eliminare i prelievi diretti d’acqua dai laghi, stabilire dei limiti nel consumo d’acqua; ripristinare il reticolo idrografico naturale; fare una minore impermeabilizzazione del terreno; imporre regole negli strumenti urbanistici. Queste sono soluzioni reali, che devono essere prese in considerazioni, sono risposte concrete da tenere in considerazione. Per quanto riguarda la questione potabilità dell'acqua, è stato detto che in zona vulcanica la presenza di sostanze tossiche come l'arsenico e il fluoro, a percentuali più alte che in zone non vulcaniche è cosa da ritenersi normale. Il punto è che scavando pozzi sempre più in profondità si aumenta la possibilità di estrarre acqua contaminata da tali sostanze. Una cosa quindi che appare strettamene legata alla crisi idrica e al sovrasfuttamento delle falde. Di certo consideriamo che il fatto di essere in territorio vulcanico e quindi con acqua naturalmente contaminata da arsenico ed altri elementi dannosi per la salute, non ci tranquillizza: l'arsenico è un veleno da accumulo che può portare danni nel tempo e negli anni. Ciò che dovremmo bere, e che paghiamo, dovrebbe comunque essere acqua pura, salutare al 100%. Esistono soluzioni, come ha mostrato anche Medici, che possono permettere la riduzione delle sostanze dannose. Il nostro auspicio, ora che siamo un po' più consapevoli che ci sono cose che possono essere fatte è che vengano fatte realmente, per la salute e il benessere della comunità.

NATURALI RISORSE L'ACQUA

Si è svolto nella Sala Consiliare del Comune di Genzano il convegno NATURALI RISORSE L'ACQUA, un convegno scientifico organizzato, con la collaborazione del Laboratorio AIDES di Ariccia, da Marianna Sgreccia e a cui hanno preso parte studiosi quali il Professor Medici dell'Università di Roma la Sapienza. Dottoressa Sgreccia, onde fugare ogni dubbio, questo a cui abbaimo assistito è un convegno di tipo scientico o politico? Assolutamente scientifico per dare delle risposte ai cittadini che certamente ne sentivano il bisogno e per non creare allarmismi ma cercare di dare delle risoluzioni. Sono stati forniti molti dati sulla qualità dell'acqua e sulle disponibilità dell'acqua... Infatti il tema del convegno è appunto il bilacio delle risorse idriche e la potabilità dell'acqua legata non solo a quello che è il rischio arsenico ma anche relativamente a discorsi e patologie come la legionella, argomenti di cui magari si parla meno, ma che sono comunque importanti da analizzare e prendere in considerazione, specie in questo periodo con l'apertura degli impianti sportivi e delle attività. C'è stata una buna presenza di persone al convegno che però, pur non essendo politico, è stato disertato dalle associazioni territoriali ambientaliste, come si spiega questo fatto? Era stata invitata anche l'associazione Terra Nostra che avrebbe dovuto partecipare anche con ruolo di moderatore. Purtroppo il giorno prima del convegno si sono astenuti pur avendo specificato loro che non era un convegno politico. Del resto conoscevano i contenuti. Mi dispiace che abbiano perso una possibilità così importante. Magari capiterà di rincontrarli in un'altra occasione, ma questa era una bella bella opportunità dove si davano dati importanti, tecnici, reali. Si proponevano delle soluzioni altrettanto reali, quindi, come anche lei può testimoniare, non c'è nulla di politico o fazioso, nessuna manipolazione. La decisione di fare il convegno in questo periodo elettorale è dovuto semplicemente ad una concomitanza di date degli organizzatori e dei relatori stessi che non sono dei politici ma studiosi e tecnici. Anzi si può rendere merito all'amministrazione che ha concesso l'Aula Consiliare e ci ha permesso in un luogo istituzionale di toccare un argomento così attuale e scottante come quello delle risorse idriche con la certezza che oggi si sarebbero potute dare delle risposte. Fabio Ascani


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CIAO ARICCIA !!! “RICORDATEVE DE RICORDI” Così terminava il manifesto affisso in tutta Ariccia nel settembre del 2008 da Ferruccio Ricordi, in arte Teddy Reno, con il quale salutava la sua amata cittadina che gli ha portato tanta fortuna e alla quale, in cambio, ha saputo dare tanta popolarità e prestigio. Uno scambio equo che forse Ariccia e gli ariccini non hanno saputo apprezzare fino in fondo. Tutto ebbe inizio nel 1961, quando, Ferruccio, trasferitosi a Roma, innamorandosi di questo paesino, a pochi chilometri dalla capitale, decise di acquistare una villa, nominata poi “Villa Ricordi”. Fu il sindaco di allora che, capendo l’importanza della presenza di quell’artista tra i residenti, gli chiese di organizzare una festa che permettesse ad Ariccia di farsi conoscere di più, di far conoscere le proprie attrattive e i propri prodotti. Fu così che Teddy Reno iniziò a pensare ad un festival, un talent show, un precursore degli attuali talent “Amici” o “X Factor”. E fu così che ebbe inizio questa avventura che gli permise di conoscere, tra l’altro, la vincitrice della seconda edizione (1962), una piccola donna dalle doti canore eccellenti, Rita Pavone, che poi diventò la sua compagna di viaggio, sia nella vita che nel lavoro. Tutte le edizioni successive del festival furono sempre un crescente successo, sia di pubblico che di partecipanti; basti pensare ad artisti che

si sono affermati o che sono comunque passati per il Festival degli Sconosciuti, come Claudio Baglioni, Enrico Montesano, Marcella Bella, Gilda Giuliani, Francesco Baccini e tanti tanti altri. Così quel Teddy, fino ad allora famoso come cantante - pensiamo a

SISTER ACT

Assolutamente da non perdere, dopo i successi già avuti con gli spettacoli “Forza Venite Gente” e “Aggiungi un Posto a Tavola” è Sister Act, diretta Giancarlo Monaco. Divertente, simpatico, dalle vocalità gospel, il musical Sister Act carica di energia. Tratto dall'omonimo film parla di una diva del cinema, Deloris Van Cartier che ha assistito ad un omicidio e per questo la polizia decide di nasconderla dentro un convento. Per non farsi riconoscere anche lei deve comportarsi da suora, il che spesso le viene difficile a causa della vita a cui non e' assolutamente abituata. Qui non può far tacere la sua vena artistica e quello che era un coro sfortunato viene trasformato in un coro gospel di successo. La vitalità della trama e della scena, la musica e i balletti non potranno non coinvolgere lo spettatore. Regia di Giancarlo Monaco con Monica Martusciello, Manuela Liberati, Daniela Scarpellino, Debora Frijo, Marco Turella, Andrea Pulidori, Paolo Tannino. Coreografie di Monica Martusciello. TEATRO ALBERTINOVia Crivellucci 3/a, Roma info e prenotazioni: 0678149909 – 3385207811 Date: 12 -13 -14 Maggio ore 20,45 - 15 Maggio ore 17,15

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canzoni indimenticabili come “Piccolissima serenata”, “Malafemmina”, “Chella la” e tante tante altre ancora oggi ricordate con affetto - divenne uno scopritore di talenti, grazie alle sue competenze musicali e artistiche. Organizzò anche varie edizioni del Premio Lirico Internazionale “Giacomo LauriVolpi” per le voci liriche, che videro la scoperta e la partecipazione di grandi nomi della lirica. Il Festival degli sconosciuti si interruppe poi, intorno agli anni ’70 per poi riprendere nel 1988 fino al 1992, sempre ad Ariccia, e sempre con lo stesso successo di iscrizioni di nuovi talenti, ma soprattutto portando ad Ariccia tantissimo pubblico con spettacoli di qualità eccellente; dirette televisive della serata finale su reti nazionali come Rai Due e recensioni su tutti i quotidiani nazionali. In quel manifesto, dunque, non c’erano solo saluti: c’era affetto, riconoscenza, nostalgia, e l’amarezza di non essere stato apprezzato pienamente. Il suo però non è un addio dalla scena musicale; infatti da qualche anno è in scena con il suo recital “My Way” che vanta la regia della moglie Rita Pavone e un gruppo di musicisti diretti da Sylvia Pagni. Auguro a Teddy Reno e a Rita Pavone ancora tanti e tanti anni di successi. Auguro ad Ariccia di ritrovare lo splendore di un tempo e di farsi di nuovo conoscere non solo per il suo prodotto tipico, nel quale eccelle a livello nazionale, ovvero la porchetta, ma soprattutto anche in ambito storico-artisco-culturale, come è stato con il Ferruccio nazionale, sperando sempre di trovare organizzatori di eventi competenti in materia.

Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com)

RICORDI DI VIAGGI NELL'ARTE

Archeoclub d'Italia ha presentato, nella storica e suggestiva sede della Locanda Martorelli, in Piazza di Corte ad Ariccia, la mostra Ricordi di Viaggi nell'Arte. Sono state esposte opere dell'artista Mariarosaria Mazzeo, in arte Maros, che fortemente suggestionata dagli impressionisti ed ama rivolgere una particolare attenzione al paesaggio e alle nature morte. Ama descrivere e raffigurare ciò che la natura offre e lo fa realizzando le sue pitture con tecniche e supporti diversi: gli acquarelli, gli oli su tela, la pittura su porcellana. Un plauso a Maria Cristina Vincenti e ad Alberto Silvetri, dell'Archeoclub d'Italia Ariccia che promuovendo l'arte con mostre di valore danno una spinta culturale alla città di Ariccia.

Fabio Ascani

"Piccola casa di campagna" Pittura su porcellana


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DA NON PERDERE AI CASTELLI TEATRO

DA NON PERDERE A ROMA

LABYRINTHOS ANTHROPOS MITHOS

100 CAPOLAVORI DALLO STÄDEL MUSEUM DI FRANCOFORTE. IMPRESSIONISMO, ESPRESSIONISMO, AVANGUARDIA

AL TEATRO GIAN LORENZO BERNINI DI ARICCIA

Evento multimediale

di Willy Becherelli Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre. Viaggio nel labirinto della mitologia greca sino ad approdare ai culti del "Nemus Dianae".

e

La casa dei racconti

Percorsi d’attore presenta uno spettacolo scritto e

interpretato da DUCCIO CAMERINI & ALFONSO SESSA Musiche ALCHIMUSIKA Luci Alessio Manuali Regia di Duccio Camerini

Il racconto di un’epoca passata. Le avventure di una compagnia di comici italiani che partono da Napoli, poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano a…Parigi, alla corte di Luigi XIV, il “re Sole”!Racconteremo per gioco due vite, due vite in commedia. Jean Baptiste Poquelin, in arte Molière, e il suo maestro immaginario, il vecchio comico dell’improvvisa Tiberio Fiorilli, due vite vissute come in sogno, due vite ammalate di vita. Attori e Emigranti in fondo appartengono alla stessa pasta di uomini. Gente che è ovunque e in nessun luogo. Gli attori sono come gli emigranti soprattutto per la speranza e la fame, fame di tornare e speranza di mangiare… SABATO 21 MAGGIO ORE 21.00 (serale) DOMENICA 22 MAGGIO ORE 21.00 (serale) INGRESSO € 8

INFO E PRENOTAZIONI: 345 9615409 345 3826260 info@arteideaariccia.it

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LUCI IN SALA

SOURCE CODE

SABATO 14 MAGGIO ORE 21.00 DOMENICA 15 MAGGIO ORE 18.00 INGRESSO € 8

IMMAGINARIA COMMEDIA ballata su emigrazione e arte

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Il titolo della mostra è piuttosto eloquente. Fino al 17 luglio il Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta una ricca raccolta d'arte antica e moderna proveniente dal museo di Francoforte. Articolata in sette sezioni stilisticocronologiche, l'esposizione si apre col classicismo tedesco di primo Ottocento, introdotto dal celebre ritratto di Goethe in riposo sullo sfondo della campagna romana. Un dipinto realizzato nel 1787 da Tischbein e diventato simbolo assoluto del mito italico del Grand Tour. Un ampio spazio è dedicato poi all'impressionismo francese, dai paesaggi realisti di Corot e Courbet, all'impressionismo di Renoir con i suoi armonici ritratti, fino a Degas che immerge lo spettatore in un'autentica atmosfera parigina. La parte dedicata al simbolismo è rappresentata dai suoi protagonisti assoluti (Böcklin, Ensor, Moreau, Munch e Redon) nei loro mondi immaginati e inquietanti. L'esposizione è arricchita poi da capolavori dell'Espressionismo tedesco, dai gruppi Die Brücke (con Heckele Nolde) e Der Blaue Reiter (con Marc e Jawlensky), dai temi drammatici. Un'intera sezione presenta alcune opere dell'espressionista Max Beckmann, dallo stile potente ed incisivo che riflette le complessità della cultura europea d'inizio secolo. E per finire lo sperimentalismo visionario di artisti come Max Ernst, Paul Klee e Pablo Picasso. Biglietto: Intero €12.50, ridotto €10 Chiuso il lunedì

Roberta Grenci

Non è un periodo di grandi anteprime ma questo prodotto del genere fantastico, ricco di tecnologia, sprizza cinema senza ombra di dubbio. E’ insomma un grande film d’azione il cui ritmo narrativo tiene incollati allo schermo. La tematica è quella dell’identità e gioca con i paradossi temporali. Pensate a Ritorno al futuro o Minority Report o allo stesso Avatar. Il personaggio è collocato su di un treno, “svegliato” si ritrova nel corpo di uno “sconosciuto”. Rivive gli ultimi minuti di vita di quella persona con l’obbiettivo di sventare un attacco terroristico nucleare sulla città di Chicago. Salta da una identità (la sua) all’altra. Il titolo deriva dal dispositivo, il Source Code appunto, che gli consente di rivedere questi cruciali 8 minuti finali del passato. Il regista si era distinto con Moon, ora non diciamo se ha fatto meglio, certo non si smentisce. Lui è Duncan Jones, all’anagrafe Zowie Bowie, figlio della star della musica David Bawie e della fotomodella M. Angela Barnett che stando alle cronache si erano incontrati perché innamorati dello stesso uomo. Per Duncan è stato solo un grande padre che non ha mai influito nel bene come nel male sulla sua carriera di cineasta. Ha solo 39 anni ed è probabilmente destinato a diventare uno dei più grandi registi del futuro. Giuseppe Ferraro


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LE RUBRICHE...e ricordate che si rimane sani in un ambiente sano LA RICETTA DELL'ECO FOCACCIA CON SALVIA E CIPOLLOTTI

La ricetta che proponiamo è una ventata di sapore in sintonia con la stagione. Questo piatto può essere gustato a tavola ma è anche perfetto per le prime scampagnate. Ingredienti: 500 gr di farina 00, 12 gr di lievito di birra, 15 gr di salvia, 2 mazzi di cipollotti, un cucchiaio di zucchero, olio extravergine, sale e pepe. Impastate la farina con il lievito sciolto in 2 dl d'acqua, lo zucchero, l'olio ed una presa di sale, unite la salvia tritata ed il pepe. Coprite l'impasto e lasciate lievitare per un'ora. Pulite i cipollotti, tagliateli a strisce e stufateli in padella con 2 cucchiai d'olio e 2 d'acqua. Disponete l'impasto in una teglia foderata di carta da forno e stendetelo in un rettangolo di circa un cm di spessore. Disponetevi sopra i cipollotti e spennellate con 3 cucchiai d'acqua emulsionati con 2 d'olio. Lasciate lievitare un'altra ora e infornate a 200 gradi per 30 minuti. Avrete una focaccia rustica e fragrante, buon appetito.

POLLICE VERDE LA SALVIA

La salvia è un piccolo arbusto sempre verde che si adatta abbastanza bene a diversi tipi di terreno anche se predilige quelli ben drenati e le posizioni assolate, al riparo dai venti e dal freddo. In casa la salvia si può coltivare in vasi da 20-25 cm di diametro da tenere sul balcone o sul davanzale. Può essere riprodotta per talea tra agosto e settembre o con la divisione dei cespi. Grazie al suo aroma, la salvia aiuta a tenere lontani i parassiti dalle altre piante. Le foglie si raccolgono fresche dalla primavera all'autunno e in alcuni casi anche durante l'inverno. La fioritura avviene da metà maggio a luglio. Oltre l'uso culinario, questa pianta aromatica ha azione digestiva, antispasmodica e cicatrizzante.

L'ANGOLO DELLA SALUTE RECORD PER LE MALATTIE PROFESSIONALI: IN ITALIA SCATTA L'OBBLIGO DI VALUTARE LO STRESS LAVORO-CORRELATO

Anche per chi lavora ai Castelli Romani dal primo gennaio 2011 c'è una novità: le aziende hanno l'obbligo di preparare un documento di valutazione dello stress lavoro correlato. “L'uomo risulta in salute se le sollecitazioni dell'ambiente sono proporzionate alle sue capacità di risposta” (Hans Selye, 1976). Lo studio sulle conseguenze della fatica sul posto di lavoro ha acquisito particolare interesse di pari passo con lo sviluppo industriale. Negli ultimi decenni sono stati numerosi gli interventi per ottenere normative in grado di punire carenze strutturali e organizzative e quindi favorire una migliore qualità della vita lavorativa. Secondo i dati Inail nel 2009 le malattie professionali hanno raggiunto il record con complessive 34646 denunce. Attualmente è sempre maggiore l'interesse per le ricerche sui fattori stressanti correlati alla situazione lavorativa che oltre a determinare un grave malessere psicologico nel lavoratore danneggiano anche l'economia del paese. Infatti i comportamenti di ritirata ( astensionismo, turnover, ecc.), oltre ad indicare una situazione preoccupante che riguarda l'individuo hanno ripercussioni rilevanti sull'economia nazionale. Quando si parla di stress lavoro-correlato si fa riferimento innanzitutto al carico di lavoro ma si vuol considerare anche lo stress organizzativo. Per questo lo stress sul lavoro può colpire chiunque a qualsiasi livello. Un primo passo verso la soluzione di questo annoso problema è rappresentato dal documento di valutazione rischio stress. In Italia dal 1 gennaio 2011 le aziende hanno l'obbligo di preparare un Documento di valutazione rischio stress secondo le indicazioni fornite dalla commissione consultiva permanente per la sicurezza sul lavoro atte a valutare il rischio stress lavoro-correlato.


A nno 1 n° 1 5 Com’è la situazione? L’IMPORTANZA DELLO validi? Potenzialmente sono in grado di dare risposte SPORT al territorio, principalmente al cittadino/contribuente, ma la scarsa INTERVISTA A attenzione posta dalla politica verso lo sport MASSIMO MORETTI non li rende sicuri e funzionali. Ad esempio: Sportivo, ha iniziato la sua carriera nella pallavolo nel 1975, anno in cui la squadra di Ariccia si laurea campione d’Italia; fondatore nel 1986 della Libertas Volley Ariccia insieme ad alcuni amici, Giovanni Sandroni, Sergio Marinelli e Cecchini Carla. Nel 1999 assume il ruolo di presidente dell’Associazione e nel 2001 viene eletto dai Presidenti delle Associazioni affiliate Presidente della Polisportiva Comunale Ariccia. Perché è importante lo sport? Lo sport si basa su valori educativi e culturali essenziali; esso è un fattore di inserimento, di partecipazione alla vita sociale, di tolleranza e di rispetto delle regole. Inoltre lo sport e l’attività fisica rivestono un ruolo importante nella lotta contro le tendenze negative per la salute. Che ruolo hanno le associazioni sportive nella pratica dello sport? L’associazionismo sportivo, forte del suo impegno volontariale, rappresenta un patrimonio della nostra comunità. In quanto tale va supportato, sostenuto ed incentivato. Esso riveste un ruolo educativo importante. Un’Amministrazione Comunale che si rispetti deve programmare degli investimenti volti a rendere l’impiantistica sportiva sicura e di qualità all’utenza; deve favorire politiche sinergiche tra le scuole del territorio e le Associazioni Sportive che in esso operano, deve creare e sviluppare strette relazioni di partenariato su obbiettivi comuni. Tutto questo a Ariccia non accade. I principi sanciti dalla conferenza di Nizza ed i conseguenti interventi che il legislatore, a tutti i livelli istituzionali ed amministrativi, ha fatto negli anni in materia di sport, sono carta straccia per l’Amministrazione locale. Lo sport e soprattutto la sua importante funzione sociale è completamente ignorata; o meglio si protrae nel tempo la preservazione di alcune discipline rispetto ad altre in base ad una logica di parte, si ignora completamente l’inadeguatezza della proposta strutturale ed infrastrutturale, si penalizza il patrimonio rappresentato dall’associazionismo sportivo nella sua globalità, riducendo il tutto ad un mero calcolo economico, si mettono in piedi interventi ed investimenti effimeri che, vista la fotografia dell’esistente, servono solo a giustificare progettazioni ed incarichi onerosissimi per la nostra comunità . Ma ad Ariccia ci sono impianti sportivi

il campo A.MENICOCCI: gli investimenti (denari del cittadino/contribuente) succedutisi negli anni non hanno evitato la chiusura della Società Calcio ad Ariccia, risultando inutili ed effimeri gli interventi programmati ed il risultato è che un giovane ariccino, appassionato del calcio, da tre anni se vuole dare un calcio al pallone deve EMIGRARE; PALARICCIA, PALAKILGOUR, PALESTRA COMUNALE PIANI DI SANTA MARIA: rappresentano una serie di opere incompiute e non adeguate a risposte qualitative rispetto alla loro potenzialità; PALESTRE SCOLASTICHE: Completamente inadeguate all’insegnamento dell’educazione fisica. L’Amministrazione Comunale uscente ha adottato una politica discriminante tra le associazioni, privilegiando discipline amiche , e mai ha attuato scelte politiche volte a tutela delle Associazioni per la promozione dei valori sociali e culturali dello sport. Anzi ha prodotto atti volti a perseguitare le stesse che operano da 30 anni sul territorio, favorendo realtà provenienti da altri comuni. Questa politica ha prodotto l’allontanamento dalle nostre strutture dei nostri praticanti (basta confrontare i dati numerici degli attuali frequentatori con il passato) ed ha costretto nostri giovani o ad abbandonare la pratica sportiva od a migrare nei paesi vicini. L’Amministrazione Comunale uscente ha fatto scemare negli anni (basta confrontare i dati del progetto sport/scuola odierni con il passato) il partenariato tra le organizzazioni didattiche e le organizzazioni sportive. Un’ultima domanda: cosa dovrebbe fare l’Amministrazione comunale che verrà scelta nelle prossime elezioni per rilanciare lo sport ad Ariccia? Lavorare in maniera sinergica con il patrimonio rappresentato dalle Associazioni Sportive, investire sul completamento degli impianti sportivi, abbassare notevolmente i costi dell'utilizzo degli impianti, considerare lo sport per le sue elevate funzioni sociali, e soprattutto mettere alla guida dell'Assessorato allo sport qualcuno che abbia dato almeno un calcio al pallone. Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com)

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ALBANO LAZIALE, I CANOTTIERI COMUNALI ALBALONGA INCASSANO ALTRI DUE SUCCESSI. E A FINE MAGGIO ARRIVANO I CAMPIONATI ITALIANI AL LAGO ALBANO

In occasione dei campionati italiani della Federazione italiana di Dragon Boat (FIDB) di fondo dello scorso fine settimana (16/17 aprile), si è disputato sulle acque del lago di Bracciano il titolo italiano di Dragon Boat sulla distanza dei 5000 metri. Ben due squadre della stessa polisportiva, i Canottieri Comunali Albalonga e l’Albadrago, hanno rappresentato Albano ad Anguillara Sabazia con risultati di tutto rispetto. I Canottieri Comunali Albalonga, in particolar modo, sono tornati a casa con due medaglie d’argento al collo sulla distanza dei 5000 metri nella categoria open e misto, dando del filo da torcere fino all’ultimo secondo alla squadra di casa ASD Dragolago. “Abbiamo sbaragliato la concorrenza grazie ad una strategia di gara aggressiva sin dalle prime pagaiate – affermano con soddisfazione i ragazzi dell’Albalonga – Questo ci ha permesso di chiudere con un vantaggio notevolissimo sulle altre squadre e di ridurre, allo stesso tempo, il distacco dalla squadra di casa, che alla fine è stato di soli 4 secondi nella categoria open e 2 nel misto”. Ma se per l’equipaggio misto non si tratta di una novità, il risultato ottenuto nella categoria open pone solide basi per la preparazione di un nuovo appuntamento, questa volta con il Campionato italiano e promozionale per la distanza dei 200 metri e 2000 metri. L’appuntamento è per il 28 e 29 maggio al Lago Albano. FORMAZIONE C.C. Albalonga: Marcello Malandra (Presidente), Maisano Paolo, Gianpietro Loretelli, Mirko Gavini, Taglienti Mirko, Marco Maisano, Luca Antonaci, Fabio Angelini, Donato Milano, Daniele Puddu, Marco Nucci, Cesare Mercuri, Cezar Rodaru, Fabio Felici, Davide D’Acuti, Mauro Melfa, Gianfranco Mattioni, Giulio Scaramella, Marco Manupelli, Manuel Bernoni, Dimitri Chiavarini, Patrizia Mattarelli, Chiara Brachelente, Delia Donati, Antonella Novelli, Marina Diano, Domenica Ciciarelli, Tiziana Biagioli, Paola De Luca, Alvaro Caldarini (timoniere), Chiara Vescovi (tamburino).

Ufficio stampa Comune di Albano Laziale

ATLETICA CECCHINA AL. PA. DOVE SI PRATICA LO SPORT CRESCENDO SANI E IN ARMONIA Ci siamo occupati per alcuni mesi di Atletica, lo sport più antico, alla

base di tutte le discipline sportive, e lo abbiamo fatto seguendo l'Associazione Sportiva Atletica AL. PA. di Cecchina. Abbiamo potuto conoscere, anche se superficialmente, alcuni giovani atleti amanti dello sport e li abbiamo seguiti in qualche allenamento, dove, sotto la supervisione dell'istruttore Vinvenzo Iacoangeli hanno compiuto notevoli progressi e sul piano atletico e sul piano della crescita personale. Lo sport è anche questo, è crescita della persona nel rispetto delle regole e del proprio corpo. Non solo, l'atletica è uno sport, che non si pratica in solitudine, ma in squadra: ci si allena insieme agli altri e si partecipa agli eventi sportivi con lo spirito del gruppo; anche questa è una cosa che i giovani dell'AL. PA. hanno imparato e stanno imparando: il valore dello stare insieme, del partecipare e condividere i momenti belli e quelli meno fortunati. E allora FORZA RAGAZZI! Continuate così e alle prossime gare fatevi valere. (nelle foto momenti di allenamento) Fabio Ascani


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Martedì 1 0 maggio 201 1 BASKET GIOVANILE: DA OTTIMI FRUTTI LA JOINT VENTURE ARICCIA VELLETRI

L'unione fa la forza. Virtus Velletri ed UCB Ariccia unite da nemmeno un anno in uno stretto rapporto di collaborazione, oltre a lavorare egregiamente in promozione e serie C, hanno ben seminato nel basket giovanile organizzando e partecipando a numerosi tornei. Particolarmente riuscito è stato il Torneo di Primavera, autentico debutto della palla a spicchi nel nuovissimo Palabandinelli di Velletri al quale hanno partecipato le più blasonate formazioni di Roma, Castelli e provincia di Latina. In tutte le manifestazioni tantissimo il pubblico che ha affollato le tribune festeggiando i piccoli atleti qualunque fosse il risultato. Altra bella iniziativa è stato il campionato minibasket dei Castelli che ha visto evoluire minicestisti addirittura del 2004. Qui di seguito cronaca e calendario degli ultimi eventi. 2° TORNEO di Pasqua Esordienti (‘99) Giovedì 21 / Venerdì 22 aprile E’ la seconda edizione di un torneo che vede 8 squadre della provincia di Roma di un certo calibro affrontarsi per portare via il prestigioso primo posto. I nostri ’99/2000 (Colonna F., Butnaru M., Cianchetti M., Mazzocchia P., Borghi B., Borghi A., Fratarcangeli G.) integrati con pari età del Palocco, hanno mantenuto alti i colori della Virtus Velletri arrivando al terzo posto dietro alle compagini delle due “squadrone” di Parco di Veio bk e Virtus Roma, e mettendo dietro di se l’Olimpia bk, Smit Roma, Nova bk Ciampino, Lazio basket. Un ottimo torneo giocato a pari merito con tutte le squadre e che ha evidenziato i progressi tecnici e caratteriali dei nostri cestisti.

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LO SPAZIO DEI LETTORI

Al direttore - ALBANO. Ormai il degrado di villa Doria è visibile in ogni angolo. Ho voluto solo fotografare quello che a me pare una violenza all'arte. Nelle foto ci sono pezzi di storia buttati per terra insieme ad escrementi di cani, bottiglie di vetro rotte e quant'altro. Purtroppo la colpa di questo scempio è soltanto della classe politica che attualmente governa questa cittadina, che sperpera i nostri soldi in giornalini "politici" anziché in opere pubbliche, manutenzione, pulizia delle strade, ecc. ecc. La villa in questione è in uno stato pietoso, personalmente non ho mai visto Villa Doria in simili condizioni. MI RIVOLGO A CHI DI DOVERE, VERGOGNATEVI!!!

(il Grillo Sparlante)

Una nostra affezionata lettrice ha scritto un personale appello ai cittadini di Ariccia. Lo pubblichiamo perché non è la prima volta che Lei scrive qualcosa per noi e conosciamo bene la sua onestà intellettuale ed il suo senso civico. LÀ DOVE C'ERA L'ERBA ORA C'È, UNA CITTÀ, E QUELLA CASA, IN MEZZO AL VERDE ORMAI, DOVE SARÀ? Capita di sentir parlare in questi giorni di tutto e il contrario di tutto, ma c’è una cosa che stride, l’arroganza di chi non vuole abbandonare le proprie poltrone, pur avendo fatto magari qualche cosa buona, a discapito di molte che sono state la rovina vera e propria per i propri concittadini. Mi chiedo come si possa difendere un centro storico chiuso ermetico al traffico, quando la nostra bella Ariccia non è un ridente paesino umbro o toscano immerso nel verde e va tutelata con ben altri criteri paesaggistici. L’Appia è una arteria importante e prima di sdoganarci strade inutili e deturpanti sarebbe bene aggiustare rimodernare quello che c’è. Con gli stessi finanziamenti. Lingue di strade superflue sono in procinto di essere costruite, invece di potenziare l’esistente e di dare impulso e vita all’Appia Bis per tanto tempo osteggiata. Mi chiedo, come ai tempi, Adriano Celentano, “Là dove c'era l'erba ora c'è, una città,e quella casa, in mezzo al verde ormai, dove sarà? Se vincono certe persone, dovremmo rispondere ”Eh no, non so, non so perché, perché continuano a costruire, le case (e le strade inutili) e non lasciano l'erba” . Abbiamo, come cittadini, una sola arma per far cambiare le

8° TORNEO NAZIONALE di PASQUA (Aquilotti 2000/01) Dom 17 / Ven 22 / Sab 23 aprile Prima partecipazione al prestigioso torneo nazionale di pasqua (giunto all’8ª edizione e organizzato dalla Virtus Bk Aprilia) che ha sempre annoverato tra le partecipanti società blasonate del territorio nazionale. Tra le tante citiamo Virtus Bologna (vincitrice del torneo), Reyer Venezia, SMG Latina, Casalnuovo Napoli, Ferentino, Willie Rieti, San Paolo Ostiense, Bk Veroli, AD Anagni Bk, Vicenza, Frosinone, Terracina, Ancona………… I nostri atleti hanno dimostrato di essere una squadra ben affiatata nonostante più della metà di loro sono nuovi iscritti e con poca esperienza sul campo. Hanno partecipato: Mazzocchia, Borghi, Zearo, Maikano, Mignanelli, Rubini, De Marchis, D’amora, Cilimato, Amicucci, Rosati, Molteni, Pace, Caprioli, Cianfanelli. Risultati sul campo più che soddisfacenti, con 3 vittorie e 3 sconfitte in questa maratona del minibasket…. Il prossimo anno cercheremo di fare meglio!!! Prossimi appuntamenti: Domenica 22 maggio giornata finale del campionato Marameo aquilotti a Nettuno sui 6 campi all’aperto in zona porto. Sabato 4 giugno giornata conclusiva del 6° campionato Minibasket ai Castelli a Velletri presso il Palabandinelli. Comunicato Virtus Velletri

cose, il nostro voto, che deve essere pensato e ragionato, in una chiave di alternanza, per un candidato che scrive certe cose ben chiare sul suo programma elettorale, Roberto Di Felice. Ricordiamocelo quando saremo chiamati alle urne, il 15 e 16 maggio. SC Signor direttore, una delle conseguenze dell'incertezza della bontà dell'acqua che esce dai rubinetti di noi che abitiamo ai Castelli Romani è che è aumentato notevolmente il consumo della minerale in bottiglie di plastica producendo un grande aumento del numero dei vuoti che ogni giorno vengono buttati nella mondezza. Per tutti quei paesi dove la raccolta differenziata ancora non è partita questo è molto grave, e per quei paesi dove la differenziata è attiva si suggerisce alle amministrazioni di far passare più frequentemente il ritiro dei sacchi contenenti la plastica, almeno finché permane la situazione di emergenza. Distinti saluti. Serena (posta ordinaria)

Egregio Direttore, a scriverLe è un gruppo composto da Giovani Ariccini convinti che la totalità dei nostri coetanei debba essere protagonista della società civile e partecipe della vita politica del paese.Invece negli ultimi anni le iniziative di politica giovanile dell’attuale amministrazione hanno raggiunto solo una ristretta élite di ragazze/i.Appurato ciò,evidenziamo la necessità di un nuovo progetto sulle Politiche Giovanili che preveda un tavolo permanente ed aperto, all’insegna della collaborazione generazionale,tra chi amministrerà il nostro paese e chi ne vive la realtà quotidiana.Noi crediamo nella ricostruzione del CONSIGLIO DEI GIOVANI, inteso come strumento fondamentale di questa collaborazione; organo elettivo e centro operativo delle iniziative giovanili, purtroppo lasciato morire.Sogniamo di ricreare quel clima di condivisione delle nostre esperienze nello Sport e nell’Oratorio,ormai fatti scomparire dalla realtà di Ariccia.Per sognare insieme avvicinati al nostro Movimento. Movnto Giovani Protagonisti Ariccia 2011 (grpo Facebook)



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