ECO 16 n 12 del 18 marzo 2011

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Quindicinale indipendente di politica, cronaca e cultura da Ariccia e dintorni– Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio- Velletri-LarianoCastel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa-Grottaferrata-Artena-Frascati-Monteporzio Catone-Montecompatri-Rocca Priora ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM Tel 3391188937 email ecodiariccia@gmail.com

LO TSUNAMI CHE HA TRAVOLTO I NOSTRI CUORI

Stampa Euro Pubbly Consulting srl Via delle Viti,1 Albano Laziale Distribuzione gratuita Anno 1 N° 12 Venerdì 18 Marzo 2011

Il Vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti: "I cittadini di Ariccia e Vallericcia possono stare tranquilli, è stato espresso parere contrario in Conferenza dei servizi al progetto dell'amm. Cinafanelli Mentre scrivo queste poche righe, la terza economia mondiale, il Giappone, sullo svincolo di Vallericcia" . INT p 2 affronta la prova più dura dalla fine della seconda guerra mondiale.

Sconvolto da un terremoto di magnitudo 9, investito da un'onda di Tsunami Ospedale dei Castelli ripartono i lavori. senza precedenti che ha cancellato intere comunità, esposto al rischio di La Governatrice Polverini sblocca i fondi contaminazione nucleare su vasta scala dopo le 2 esplosioni nella centrale nucleare di Fukushima che nelle previsioni più funeste potrebbero portare grazie all'approvazione del piano di rientro. addirittura alla fusione del nocciolo di uranio, il paese del Sol Levante è ARTICOLI p 4 letteralmente in ginocchio ma non molla, anzi con compostezza e dignità tutta nipponica affronta le terribili prove imposte dalla furia della natura. Presentata ad Ariccia la Candidatura a Sindaco di Una tragedia troppo grande per poterla ignorare anche dal nostro spicchio di Roberto Di Felice di fronte ad una folla di mondo privilegiato dei Castelli, privilegiato sì perchè i tanti temi che oltre 400 persone molte delle quali non sono riuscite a trattiamo da queste pagine scompaiono di fronte a quest'immane tragedia. ARTICOLI p 5 Fra tutte le immagini rilanciate in rete dai vari social network e siti internet, trovare posto nella sala. quell'onda nera che avanza per chilometri inghiottendo inesorabilmente tutto ciò che le si para davanti trascinando con sé: vite, sogni, speranze di decine Acqua, arsenico, rifuti, ambiente Il Teatro occasione di di migliaia di uomini è quella più forte, è la marea nera che travolge le Articolo di Daniele Castri crescita per la Città. coscienze, l'ineludibile forza della natura che presenta il conto alle piccolezze Conversazione con int. a Simone Carabella degli uomini. Luigi Criscuolo. Tanti sono gli interrogativi che affollano la mente, in primis cosa Articoli alle pag. 6/7 succederebbe se un terremoto di quelle dimensioni colpisse il nostro paese VITTORIO A p11 che non è certamente organizzato come il Giappone, oppure se sia opportuno BARBALISCIA far ripartire la corsa al nucleare alla luce di quanto accaduto a Fukushima. CANDIDATO SINDACO Con L'AVIS comunale di Lariano prima passeggiata alla scoperta del Non pretendiamo di avere tutte le risposte, ma occorre fare una riflessione A GENZANO. Maschio di Lariano. seria sulla direzione che vogliamo dare a questo paese, sia sul tema della LA SECONDA PARTE sicurezza e prevenzione di disastri ambientali sia su quello delle risorse Durante la passeggiata verranno DELLA energetiche. CONVERSAZIONE CON raccolti fondi per acquistare un Di certo non dobbiamo aver dubbi sull'aiuto che bisogna portare a quelle FLAVIO GABBARINI elettrocardiografo. popolazioni, anche piccolo da parte di tutti noi. ALLE PAG 8 9 data e orari info. pag 15 Giuseppe Gambacorta

L'AFORISMA

“Ogni uomo forte raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero io gli ordina di volere”.

Herman Hesse - Il lupo della steppa


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Anno 1 Numero 12 Venerdì 18 Marzo 2011

DALLA REGIONE

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INTERVISTA A L'ON. LUCIANO CIOCCHETTI, VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO E ASSESSORE ALL'URBANISTICA

“I CITTADINI DI ARICCIA E VALLERICCIA POSSONO STARE TRANQULLI Abbiamo incontrato il Vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti al termine della presentazione a candidato Sindaco di Roberto Di Felice ad Ariccia. On Ciocchetti, cittadini di Ariccia e di Vallericcia in particolare sono molto preoccupati per il progetto dell'amministrazione Cianfanelli che vuole costruire una strada su Vallericcia a che punto è la cosa? In Conferenza dei Servizi l'Assessorato che rappresento ha espresso parere contrario poiché il progetto è in violazione ai vincoli paesistici della zona e quindi essendo una variante urbanistica non prevista dalle previsioni urbanistiche del comune di Ariccia e in più, poi, c'è la motivazione che viene addotta di collegamento con il nuovo ospedale, che è una motivazione finta: la strada non arriva al nuovo ospedale, a meno che quando si arriva alla fine uno non vola e va sull'area del nuovo ospedale. Quindi la decisione... L'abbiamo ribadita la scorsa settimana poiché c'è arrivata notizia che si

voleva dare per conclusa la Conferenza dei Servizi con parere favorevole di tutti. Noi gli abbiamo scritto due lettere dicendo e ribadendo che il nostro è un parere contrario. Quindi i cittadini di Ariccia e di Vallericcia possono stare decisamente più tranquilli con questa notizia? Assolutamente si, nel senso che questo nostro parere contrario blocca l'iter della conclusione della Conferenza dei Servizi.

Fabio Ascani

PUBBLICHIAMO DI SEGUITO LA LETTERA DI UNA CITTADINA DI ARICCIA E DI VALLERICCIA, CHE È STATA CRITICATA PESANTEMENTE PER AVER CONDIVISO SUL WEB IL DISCORSO DI ROBERTO DI FELICE. COME MOLTI DI NOI AMA VALLERICCIA E NON VORREBBE MAI VEDERLA ATTRAVERSATA DA UNA NUOVA STRADA E SENZA DUBBIO SARÀ STATA CONFORTATA DALLE PAROLE DELL'ON. LUCIANO CIOCCHETTI RIBADITE NELL'INTERVISTA QUI SOPRA. È bastato pubblicare e commentare il filmato dell’intervento di Roberto di Felice a Villa Aricia di sabato scorso per suscitare immediatamente accuse e critiche, solo per aver espresso la propria opinione contro il pensiero unico, quello che dice di votare per una parte solo perché sei di quella parte a scapito degli interessi veri della comunità. Molto spesso sporcarsi le mani vuol dire non avere paura di essere attaccati e dire a voce altra la propria opinione. Andare contro i soprusi e le soverchierie, come una moderna commedia dei Promessi Sposi, contro un novello Don Rodrigo, combattere le angherie le prepotenze commesse contro qualcuno più debole. Io sono contro il pensiero unico e il mio voto va a chi mi da fiducia e sa combattere pulite battaglie di libertà. Mi sento svincolata dalla politica becera che inculca “o sei con me o sei contro di me”. Voglio pensarla così la libertà: «L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il

ECO 16 CASTELLI ROMANI Direttore responsabile: Giuseppe Gambacorta Redazione : Fabio Ascani, Lucilla Castrucci, Gianni Casciano, Giuseppe Ferraro, Roberta Grenci Sede in Ariccia Via Laziale 41 Tel. 3391188937 Stampa Euro Pubbly Consulting s.r.l. Via delle Viti, 1 Albano Laziale Recapito mail: ecodiariccia@gmail.com web: www.ecodiariccia.blogspot.com Registrazione: Tribunale di Velletri N° 13/2010 in data 18 Agosto 2010

Una parte della folla alla presentazione del candidato Roberto Di Felice

solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla» Ho trovato in Di Felice un candidato, una persona pulita, pacata e decisa, che si preoccupa degli interessi dei cittadini, nella fattispecie di quelli della nostra amata Vallericcia, che tale deve rimanere senza bretelle e strade inutili. Abbiamo ancora un paesaggio agricolo, ricchezza delle nostre terre, sarebbe bello lasciarlo così. Qualcuno mi dice che c’è un cemento buono e uno cattivo, che diventa buono solo se sta sotto una certa bandiera. Sono indignata, ma sostengo ed appoggio chi mi sa ascoltare che si sporca le mani e vede con i propri occhi i disagi della gente, almeno per salvare il salvabile. Quindi dico forza Di Felice, Forza Ariccia! S. C.

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DALLA PROVINCIA

"romaprovinciacreativa"

istanze, i rapporti e le attività della ‘classe creativa’ presente a Roma e provincia. Gian Paolo Manzella, direttore del dipartimento innovazione e impresa della Provincia di Roma, ha detto che

www.romaprovinciacreativa.it è l'indirizzo del web magazine pensato dalla Provincia di Roma per tutti coloro che sentano di avere un talento creativo. È un'iniziativa che voluta per accrescere la produzione culturale, artistica e imprenditoriale, in un campo che rappresenta un'importante quota della ricchezza prodotta dal nostro territorio . Il magazine on line, riunisce informazioni sui creativi emergenti dell'area metropolitana e sulle iniziative che i diversi attori del territorio stanno avviando. In più è un social network che avrà il compito di favorire gli scambi di informazioni e di opportunità. Il Magazine vuole essere insomma una ‘casa virtuale’ per le

RomaProvinciaCreativa vuole incentivare il networking tra imprese creative, come punto di riferimento per migliorare quel dialogo tra i creativi e tra la piccola impresa e le realtà della creatività che può costituire, in prospettiva, un importante elemento di crescita per il nostro tessuto imprenditoriale. La piattaforma

contribuirà alla crescita di una consapevolezza e di una conoscenza sullo stato della creatività a Roma e provincia, grazie a interventi, saggi, studi e archivi dedicati e in più, guardando al futuro, intende costruire una community di cui faranno parte i creativi registrati dalla redazione su indicazione di un comitato di esperti del settore, di associazioni di categoria legate alle professioni creative, di enti di formazione e di associazioni culturali o gruppi impegnati nella promozione culturale. Red.

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DA MARINO A TRIESTE PASSANDO PER MILANO. E RITORNO? L'uomo più potente della finanza italiana, Cesare Geronzi, è un figlio dei Castelli.

Geronzi è' nato a Marino 76 anni or sono, il padre era un tranviere. Ha trascorso gli anni della giovinezza senza stare con le mani nelle mani. Ha lavorato disdegnando nulla per mantenersi agli studi, cosa assolutamente onorevole. Riuscì ad entrare in Banca d'Italia, molti giurano, senza spintarella e c'è da crederci. Si mette subito in luce, cresce nelle responsabilità. Viene chiamato per guidare la Cassa di Risparmio di Roma, dopo poco tempo inaugura la strategia delle fusioni e tira su il colosso bancario Capitalia. Ha simpatie di destra, andreottiano, ma riesce ad evitare attriti con gli ambienti di sinistra. Anzi all'occorrenza gli va pure in soccorso quando i bilanci sono una voragine. Se non fosse stato per lui Il Manifesto di Valentino Parlato sarebbe solo un ricordo. Ed è tutto dire. I primi anni novanta sono decisivi per la già consolidata carriera di Geronzi, in questo periodo tende una mano determinante a Berlusconi che per via del "profondo rosso" della sua Standa rischia di fare la fine di Raul Gardini con il gruppo Ferruzzi. Cosa fa? Sostenendo economicamente in primis lo sbarco in Borsa di Mediolanum, poi anche Mondadori e Mediast, e lascia che il buco di debiti in mano al Gruppo del futuro Premier si tramuti in macchina di profitti. Geronzi beneficiando di questo inedito sodalizio è arrivato al vertice della finanza italiana che controlla tutto cioè al vertice di Mediobanca, il cosiddetto "salotto buono della finanza", cosa inimmaginabile per i milanesi. Poi arriva la presidenza di Generali. Tutto questo dopo aver ha dato vita al primo colosso bancario italiano, Unicredit, sancendo di fatto il matrimonio finanziario tra Roma e Milano. Ora, a Nord, quelli che siedono intorno a lui nelle assemblee societarie gli vogliono fare le scarpe, invogliati, si mormora, dal presunto declino del Premier. Ha iniziato Della Valle e sappiamo in che brutti rapporti stia con Berlusconi (famoso l'acceso battibecco in una non lontana convention di Confindustra). E soprattutto c'è la Lega che forte più che mai, come i grandi poteri politici che si sono succeduti nel nostro paese, vuole mettere le mani su tutto. Intanto per il crac Cagnotti/Cirio i Pm hanno chiesto per Geronzi una condanna di 8 anni, la sentenza dovrebbe arrivare i primi di maggio, ma non è scontato che venga punito come non è detto che Berlusconi si ritrovi a dover abdicare. Giuseppe Ferraro


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CON L'APPROVAZIONE DA PARETE DEL GOVERNO DEL PIANO DI RIENTRO POSSONO RIPARTIRE I LAVORI PER L'OSPEDALE

LO SBLOCCO DEI LAVORI È MERITO DELLA GOVERNATRICE POLVERINI DICHIARAZIONI DEL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO LUCIANO CIOCCHETTI

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA È STATA SOLO UNA MANOVRA ELETTORALE LO SPOLVERINI DI ARICCIA NON SARÀ VENDUTO A NESSUNO La proposta e il progetto della realizzazione dell'ospedale dei castelli

risponde ad un'esigenza vera di semplificazione di coordinamento di fare un unico ospedale che sia in grado di dare una risposta tecnologica ad una sanità che ha bisogno di risposte complesse. Sono almeno 10 anni che si parla di progetti concreti. Il sottoscritto nel 2004 approvò la variante urbanistica per la realizzazione dell'Ospedale dei Castelli, che avrebbe consentito entro poco tempo l'inizio dei lavori. Avevamo anche finanziato il primo lotto dei lavori di quell'ospedale. Nel 2005 Marrazzo è diventato Presidente, Battaglia assessore alla sanità e si sono inventati che quel terreno individuato non bastava più, bisognava raddoppiare l'area dove realizzare l'ospedale, non per fare un ospedale più grosso, ma per fare qualche favore a qualcuno. Dovevano valorizzare alcuni terreni più di quelli che erano stati valorizzati, dovevano fare un accordo. Oggi dicono che non si può fare un project financing per fare le camere operatorie ma l'RSA prevista privata, un polo edilizio a fianco dell'ospedale, quello invece va bene... bastava l'area che era stata individuata per fare l'ospedale. Non avremmo perso 7 anni e avremmo fatto un'operazione seri ed importante per fare una nuova variante urbanistica comprendendo tutti questi interessi. Nel frattempo la Regione è stata commissariata e le norme nazionali non consentivano ne alla Regione ne alla Asl di fare investimenti infrastrutturali, norme nazionali fatte dal governo Prodi. Non si poteva fare nessuna opera infrastrutturale nuova, quindi la posa della prima pietra che hanno fatto pochi giorni prima delle elezioni regionali ultime è stata solo una manovra elettorale non corrispondente a nessuna realtà e il finanziamento di 65 milioni di euro era un finanziamento finto perché i

soldi non potevano essere utilizzati. Noi abbiamo fatto approvare il piano di rientro da parte del governo e oggi possiamo ricominciare a programmare i fondi per la realizzazione delle infrastrutture ospedaliere e di riqualificare quelli esistenti quindi solo ora, perché è stato approvato il piano di rientro si possono fare queste si sono sbloccate queste opportunità. Se non fosse stato sbloccato il piano di rientro noi questa cosa non l'avremmo potuta fare. Per questo motivo, al di la delle stupidaggini che raccontano, si è perso del tempo ma quel progetto e quel finanziamento basta solo per finanziare la struttura dell'ospedale senza macchine, senza laboratori, senza letti e senza tecnologie. C'erano solo i soldi per fare la scatola edilizia e per questo si è detto, l'altro giorno quando si è dato lo sblocco ai lavori, che, non avendo altri soldi pubblici da mettere in quest'opera, per la quale servono almeno altri 40-45 mln, si farà con una gara pubblica in project financing per la gestione dei servizi: mensa, riscaldamento, pulizie, le cose che normalmente vengono date in appalto. Invece di darle in appalto singolarmente si danno ad una società di gestione dei servizi che realizza, compra i letti, fa le camere operatorie, compra la tecnologia che serve e per 30 anni gestirà i servizi, pulizie, riscaldamento, mense ecc. Un meccanismo che mantiene l'ospedale assolutamente pubblico perché dipendenti, infermieri e medici saranno tutti pubblici. È una stupidaggine quello che dicono che si vuole far diventare l'ospedale privato! Questio significa che si farà nel corso dei lavori che quando si farà l'ospedale si potrà aprire immediatamente e non sarà una scatola vuota sul territorio per altri venti anni. Altra storia è quella dell'ospedale Spolverini. Quest'amministrazione di Ariccia portò una delibera per la privatizzazione dello Spolverini. Adesso dice che bisogna lasciare l'ospedale, tre anni fa diceva che portava atti amministrativi per cui quell'ospedale diventava di proprietà dell'amministrazione comunale per e poi farci fare qualche altra cosa o venderlo. Dobbiamo invece ragionare su come programmare e rilanciare le attività sanitarie all'interno di quella struttura, ma quella struttura rimane un bene per la sanità e per i servizi territoriali di questo territorio e non sarà venduta a nessuno e non ci saranno altre attività se non quelle sanitarie. Sabato 12, dopo che la Regione Lazio aveva già sbloccato i fondi per la ripresa dei lavori, si è svolta ad Ariccia, in piazza di Corte, la manifestazione indetta dalla Cgil in favore dell'ospedale dei Castelli Romani. Hanno partecipato con il sindaco Cianfanelli, il consigliere regionale Nieri ed altri politici locali e regionali. Si può dedurre dalla foto quanto sia stato sentito e partecipato l'evento.

INTERVISTA CON L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA DI ARICCIA FABRIZIO PROFICO IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE INDETTA DALLA CGIL DEL COMPRENSORIO POMEZIA-CASTELLI-COLLEFERRO-SUBIACO

I SOLDI PER L'OSPEDALE C'ERANO E CI SONO

Assessore Profico, SEL ha aderito alla manifestazione per l'Ospedale dei Castelli Romani e giovedì sera la Regione Lazio con la presidente Renata Polverini ha dato il via ai lavori per aprire il cantiere del nuovo ospedale. Qualche considerazione? Noi come amministrazione sono 5 anni che lavoriamo per la realizzazione di quest'ospedale e già un anno fa era stato dato l'inizio dei lavori che

sono stati fermati, inizialmente dalla Polverini, poi sono stati ripresi su ordine del collegio di Vigilanza, dopo di che sono stati sospesi di nuovo dalla Polverini e sono stai fatti riprendere ancora dal Collegio di Vigilanza e poi di nuovo sospesi. Tutta questa querelle è costata ai cittadini un anno di fermo cantiere che noi abbiamo denunciato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Ecco, forse questo ha indotto la Regione, finalmente a sbloccare il via ai lavori. Però nella lettera della Polverini c'è un problema perché si parla di affidare un secondo lotto dei lavori ad una società mista pubblica e questo è un problema perché significa che se i macchinari per l'ospedale saranno dati dai privati vorrà dire che questi metteranno il cappello definitivo sull'Ospedale dei Castelli Romani. A questo ci opporremo perché per noi deve essere un ospedale pubblico poiché solo la sanità pubblica può garantire il diritto alla salute e non i privati che curano solo i propri interessi. Ho letto dichiarazioni di assessori regionali

che hanno il senso che la giunta di Centrodestra sta “mettendo le toppe” agli errori del Centrosinistra... Le ho lette. I soldi per l'ospedale c'erano, erano stati messi dalla giunta del Centrosinistra quando era Assessore al Bilancio Luigi Nieri. È dimostrato anche davanti alla Corte dei Conti che i soldi ci sono. Sono stati stanziato 120 milioni che, non è come dice qualcuno che bisogna accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, è falso! Sono soldi di residui che sono stati inseriti nel 2008. I 120 milioni ci sono tutti e i 65 milioni del primo appalto fanno parte di quei 120. Gli assessori Mattei, Ciocchetti, Zezza sanno benissimo che i soldi ci sono e non hanno aggiunto nulla di ciò che già c'era. La seconda parte per raggiungere la quota dei 120 milioni c'è e non si capisce per quale motivo si deve

arrivare a regalarli al privato. I soldi c'erano, ci sono e abbiamo tutta la documentazione per dimostrarlo. Non inventassero altre cose. Pagina a cura di Fabio Ascani


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ROBERTO DI FELICE È CANDIDATO SINDACO PER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE AD ARICCIA

Sabato 12 marzo ad Ariccia, presso l'Holtel Villa Aricia, dopo un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto in Giappone, si è aperta con l'Inno d'Italia la presentazione a candidato sindaco di Roberto Di Felice che è sostenuto da un'alleanza cui fanno parte la sua lista civica, Patto Sociale, la lista civica Uniti per Cambiare Ariccia, la lista civica Forza Ariccia e poi l'UDC e FLI. Sono intervenute diverse personalità della politica italiana e regionale, e fra questi spiccano i nomi del Vicepresidente della Regione, l'On Lazio Luciano Ciocchetti e poi l'On Aracri, l'on Buonfiglio e il presidente del Consiglio Comunale di Nemi e coordinatore UDC Giovanni Libanori, La signora Teresa Fani dell'Associazione Nazionale Polio e Sindrome Post Polio, da sempre impegnata per la salvaguardia e tutela del nostro Ospedale Luigi Spolverini. Ma la presenza più importante, quella che ha lasciato un segno in tutti i presenti, è stata quella della gente. Così tante persone ad un convegno politico ad Ariccia non si ricordano, la sala era gremita fino all'eccesso, un a folla di almeno cento persone era all'esterno, molti sono quelli che hanno rinunciato e sono tornati a casa. Tanta partecipazione deve aver galvanizzato gli oratori che hanno tenuto discorsi accesi, con parole forti e accuse pesanti all'amministrazione in carica. Il consigliere Pietro di Lazzaro ha voluto sottolineare come la giunta Cianfanelli “in questi

anni abbia governato rendendo i cittadini di Ariccia come semplici spettatori passivi privati di qualsiasi ruolo partecipativo”. Il consigliere

Fabi, PDL e fondatore della lista Forza Ariccia, che da subito, nel corso di questi anni, ha condiviso le battaglie di opposizione con Roberto Di Felice, che ha detto: “Questa sera mi sembra di essere tornato a casa, vedo tanti cittadini e cittadine con un volto sereno che da un futuro al nostro paese”. E poi ha auspicato “che tutta questa forza di cittadini che ci segue ci segua anche dopo aver vinto perché le persone che hanno a cuore Ariccia devono continuare!”.

L'On Aracri, componente della direzione nazionale del PDL, ha voluto precisare che loro avevano scelto da subito Roberto Di Felice, come indicato dalle persone del territorio, poi altri hanno fatto cose diverse. E ha poi aggiunto che ora la cosa da fare è quella di vincere contro una maggioranza che fin'ora ha governato in modo abusivo perché non frutto, come aveva poco prima detto anche Fabi, del risultato elettorale ma

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di accordi di potere. Il più lungo è stato l'intervento del Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti, che dopo aver lodato le qualità di Roberto di Felice ha attaccato pesantemente l'attuale sindaco Emilio Cianfanelli definendolo come colui che ha governato molto male in questi ultimi anni dividendo i cittadini di Ariccia, esaltando le divisioni e non le condivisioni, facendo guerra su tutto e portando Ariccia, in cui si sposano realtà storiche, culturali archeologiche e ambientali con attività enogastronomiche importanti e attrazioni turistiche notevoli, in uno stato di degrado. Ha poi sottolineato come il sindaco Cianfanelli non sia per il territorio e si domanda perchè fare (riferendosi a Vallericcia) bretelle inutili che devastano il territorio, in contrasto ai vincoli paesistici territoriali, e che trovano una non richiesta di quel territorio ma contrastano con le esigenze dei cittadini che vivono in quel territorio, forzando addirittura le norme, tanto da dover fare, con il suo assessorato, nei giorni scorsi, due lettere, e se continuerà lo segnaleranno alla Procura della Repubblica perché non si può mentire su atti amministrativi e il suo assessorato ha espresso parere negati in Conferenza dei Servizi in merito a quella realizzazione, ritenuta non corrispondente alle esigenze di quel territorio e in violazione dei vincoli e delle leggi vigenti.

UNA FOLLA DI CITTADINI ENTUSIASTI HA ACCLAMATO LA CANDIDATURA DI ROBERTO DI FELICE A SINDACO DI ARICCIA “figlia

del tradimento del voto popolare e ha detto che “è utile soltanto a far si che i van responsabile di un periodo di grave decadenza che trasportano i cavalli raggiungano più economica della città”, portando come esempio agevolmente il circolo equestre di proprietà della la “morte commerciale, scientificamente potata famiglia del sindaco”. avanti, del centro storico”. Ha poi ricordato che Secondo Di Felice le prossime elezioni saranno Ariccia ha la “maglia rosa” per quanto riguarda un referendum per scegliere fra un monarca alla l'incidenza fiscale sui cittadini: “abbiamo la più Gheddafi, che tratta i cittadini come sudditi, e il alta pressione fiscale fra i comuni dei Castelli modello di città che invece propone Patto Sociale Romani”. Quindi sono partite le durissime con i suoi alleati. Una città dove i cittadini,

critiche al sindaca Emilio Cianfalelli , dipinto come una persona che ha posto la popolazione di Ariccia gli uni contro gli altri, con comportamenti e decisioni che sono state definite da “Gheddafi da operetta” e che “con fare da Al temine dei discorsi appassionati dei politici, intervenuti alla presentazione di Roberto Di Felice quale candidato sindaco, si è rivolto lui stesso alla folla intervenuta. È stato un discorso partito lentamente, quasi in sordina, con i ringraziamenti a tutti i presenti intervenuti e continuato in un crescendo, continuamente interrotto dagli applausi dei presenti, fatto di attacchi all'amministrazione in carica, definita

sostiene il candidato sindaco, possano avere pari diritti, pari opportunità e pari dignità, senza timori di ritorsioni in una cooperazione tra organizzazioni culturali, economiche e religiose. Di Felice ha parlato di riappacificazione della arruffa popolo si scaglia contro il vescovo della città che deve crescere nel libero confronto delle nostra diocesi perché pretendeva che questi idee, che sono il sale della democrazia, e nei condividesse con lui la decisione se sostituire o principi del Cristianesimo e della Costituzione. no il parroco di Ariccia”. E poi “un sindaco che Inoltre, al fine di avere una gestione trasparente ha invitato a scagliare cassette di frutta contro i della cosa pubblica, Di Felice ha detto che, se gli fruttivendoli di Ariccia non per i prezzi ma elettori lo sceglieranno, la sua amministrazione perchè questi sono contrari al suo disegno applicherà i principi dell'Open Government, necrofilo per il centro storico. La città che ovvero del governo aperto al controllo, tramite le vogliamo noi è per i viventi; per morti ci sta il moderne tecnologie, internet, dei cittadini sulla cimitero”. Riguardo al progetto della giunta città. Cianfanelli di fare una nuova strada a Vallereccia Fabio Ascani foto Gianni Casciano


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A C Q U A ! ...e... A R S E N I C O

Cinque i Comuni interessati, fino ad ora, da divieti a causa dell'arsenico che supera il limite di legge di 10 microgrammi per litro: Ariccia, Albano, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio e Velletri Ma perché l'arsenico si concentra di più in alcuni Comuni piuttosto che in altri? Il carattere vulcanico del territorio è una delle cause di alti valori di arsenico nelle falde e la maggiore concentrazione di questa sostanza in alcuni comuni rispetto ad altri dipende da quanto in profondità l'acqua viene pescata: più si scende maggiori sono le concentrazioni di sostanze tossiche: arsenico, vanadio fluoro. Si prende l'acqua sempre più in profondità poiché quella più in superficie è in esaurimento, mentre

aumenta sempre di più la popolazione e quindi il bisogno del prezioso liquido. Ma fino a qualche giorno fa non c'erano divieti per l'utilizzo dell'acqua corrente e tutti, grandi e piccini, hanno, a loro rischio e pericolo bevuto l'acqua del rubinetto; acqua che, come abbiamo più volte scritto anche da queste pagine, è da tempo contenente quantità nocive di arsenico e altre sostanze tossiche per i nostri organismi. Oggi in molti comuni dei Castelli i sindaci fanno, giustamente ordinanze a tutela della salute pubblica per vietare l'uso alimentare dell'acqua corrente. Ma perché si è aspettato tanto per fare queste ordinanze? Ci rendiamo conto di quanta responsabilità si siano gravati i sindaci sulle loro spalle nel porre questi divieti con tutti i disagi

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che ne conseguono per la popolazione, ma il gestore idrico, dovrebbe essere sempre stato a conoscenza della qualità dell'acqua che fornisce ai cittadini e probabilmente avrebbe dovuto LUI iniziare a muoversi molto prima dei sindaci per cercare di risolvere questo problema ben prima che diventasse eclatante, mesi e mesi fa! E invece abbiamo continuato a bere un'acqua scadente e potenzialmente pericolosa e a pagarla come i cittadini che hanno acqua di ottima qualità. L'Acea dovrebbe fare uno e anzi cento passi indietro, a nostro giudizio, risolvere al più presto la questione della potabilità dell'acqua e restituire ai cittadini i soldi che per essa hanno pagato fino adesso.

“ESAMINARE LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UNA RIDUZIONE DELLE TARIFFE DI FORNITURA IDRICA PER GLI UTENTI INTERESSATI DA TALI DISAGI”

“Con riferimento al superamento dei livelli del parametro arsenico nelle acque del territorio comunale destinate al consumo umano – scrive il Sindaco di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi – ed ai disagi provocati all'utenza conseguenti alle limitazioni d'uso, si sollecita la convocazione di una Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell'Ato 2 e del gestore del servizio idrico integrato Acea Ato2, per esaminare la possibilità di effettuare una riduzione delle tariffe di fornitura idrica per gli utenti interessati da tali disagi”.

LA SITUAZIONE DI LANUVIO

A Lanuvio è scattata l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua del rubinetto per usi alimentari nella frazione di Campoleone. Il primo cittadino Unberto Leoni. Sostiene che cercherà di limitare al massimo i disagi per la popolazione e chiede al Gestore di riportare la situazione nella normalità nel minor tempo possibile e comunque entro il 30 maggio prossimo. Inoltre il sindaco prevede, per alcune categorie di persone, quali portatori di handicap o ultrasessantacinquenni o comunque persone che abbiano difficoltà motorie, che venga loro consegnata l'acqua potabile a domicilio. Sono comunque stati richiesti serbatoi mobili per far fronte all'emergenza. Intanto anche Leoni, in un comunicato stampa, condivide la richiesta avanzata dal Sindaco di Castel Gandolfo affinché ci sia una riduzione delle bollette Acea e ha indetto per il 15/3 una conferenza al Palazzo comunale con i sindaci interessati.

LA SITUAZIONE DI ARICCIA

Già da diversi giorni in quasi tutto il territorio di Ariccia non si può più usufruire

dell'acqua corrente per usi alimentari. A tutela della salute pubblica è stato disposto dall'amministrazione un piano di distribuzione del prezioso bene avvalendosi della collaborazione della protezione civile, dove ci si può recare e ed avere acqua da bere in bottiglia, basta dimostrare di essere cittadini di Ariccia delle zone interessate dal divieto di bere l'acqua del rubinetto. Inoltre sono stati approntati dei serbatoi in più punti della città dove ci si può recare con taniche e prelevare l'acqua potabile occorrente.

LA SITUAZIONE A LARIANO ENZO ERCOLANI: “APPROVO E SOSTENGO Presto a nella cittadina dovrebbe scattare il divieto di utilizzare . E’ TEMPO DI SEGNALI CONCRETI” l'acqua corrente per uso alimentare “L'ordinanza è pronta ­ ha Grande soddisfazione esprime il sindaco di Genzano Enzo Ercolani rispetto detto il sindaco di Lariano Montecuollo ­ stiamo aspettando gli all’iniziativa avanzata dal primo cittadino di CastelGandolfo. “ Condivo e ultimi dati Acea perché quelli di cui disponiamo non riportano i valori della zona Colonnella Prima, dove vivono circa cento persone”.

sostengo i colleghi di CastelGandolfo e Lanuvio – dichiara Ercolani - e penso che in questo momento di difficoltà sia più che opportuno dare alla cittadinanza un segnale concreto e chiaro. Ritengo, inoltre, altrettanto importante assumere posizioni forte nella tutela dei cittadini e nel rispetto del ruolo che ci compete. Premere su Acea affinché i lavori straordinari intrapresi sugli acquedotti siano completati al più presto per garantire la tranquillità nell’uso di un elemento così importante come l’acqua è a questo punto necessario così come investire nella riqualificazione di tutte le reti idriche più vecchie”.

Grave perdita d'acqua nel centro storico di Ariccia sabato 1 2 marzo e (sopra) uno dei serbatoi appronati ad Ariccia per l'acqua potabil e


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TERZA CONFERENZA DEI SINDACI DEL “BACINO DI RONCIGLIANO” RELATIVA ALL’INCENERITORE DEI CASTELLI

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il Tar Lazio contro l’inceneritore di Albano ed della localizzazione al Albano dell’inceneritore di attraverso quello che viene chiamato, tecnicamente, Cerroni/Ama/Acea, è seguito, come se non bastasse, un appoggio esterno, “a sostegno, in aiuto”, ovvero il ricorso al Consiglio di Stato. Un’altra battaglia “ad adiuvandum”, garantissero che le ragioni dei legale, e non solo, senza esclusione di colpi. cittadini e dei movimenti locali trovassero una Il sindaco Nicola Marini, come vi accennavo, lo “copertura” istituzionale, oltre a quella politica scorso 25 Febbraio, ha organizzato, presso la sede del assicurata colla firma del documento condiviso del 26 Comune di Albano, una nuova conferenza dei sindaci. Maggio, che rendesse più forte, incisiva e credibile, Nonostante i tempi “burocratici” strettissimi è riuscito anche davanti ai giudici del Tar, la propria azione ad ottener un risultato insperato: la costituzione ad Venerdì 25 Febbraio, presso la sede del Comune di legale e le proprie pur fondate e sacrosante ragioni. adiuvandum di tutti i dieci comuni del bacino di Albano, s’è tenuta la terza conferenza dei sindaci Tanto per contestualizzare il dato storico va ricordato Roncigliano affianco ai cittadini ed al Coordinamento del “bacino di Roncigliano” relativa che nessuno, ad Agosto, avrebbe scommesso un solo Contro L’inceneritore di Albano nel processo all’inceneritore dei Castelli Romani (Albano centesimo sulla vittoria dei cittadini contro i “poteri amministrativo presso il Consiglio di Stato - processo Laziale, Ariccia, Genzano, Nemi, Rocca di Papa, forti”: contro il decreto di pubblica utilità di in cui si deciderà, una volta per tutte, la sorte Castel Gandolfo, Marino, Ardea, Pomezia, Lanuvio; Marrazzo, contro i soldi di Cerroni, contro L’Acea, dell’eco-mostro dei Castelli Romani. Ed al Consiglio ossia i comuni che “sversano” i propri rifiuti contro L’ Ama, contro la Regione Lazio. L’impianto di Stato, ora, ne vedremo delle belle. Risponderemo, indifferenziati presso la discarica omonima). La di Roncigliano, come ha detto il “re della monnezza”, ancora una volta, con le nostre “armi vincenti”: prima della serie, 26 Maggio 2010, portò alla firma recentemente, al Consiglio di Stato, è strategico per la assoluto rigore e fondatezza degli aspetti legali, come condivisa, da parte dei dieci sindaci di “bacino”, della gestione dei rifiuti della città “eterna” di Roma, ma dicevo fin’ora, con le perizie tecnico scientifiche ed “richiesta di sospensiva cautelare degli effetti anche della sua provincia, della Regione Lazio e igienico-sanitarie a contro-prova delle nostre ragioni dell’Aia” (autorizzazione integrata ambientale). In dell’intero centro Italia, e forse anche della e, soprattutto, con la mobilitazione popolare e altre parole, più semplicemente, i dieci sindaci Campania?. Il sindaco di Albano Nicola Marini, controinformazione sistematica. Le prossime chiesero alla presidente della Regione Lazio Renata capofila della cordata di “bacino” perché sindaco del assemblee pubbliche a cui vi invito: Venerdì 18 Polverini ed agli uffici tecnici regionali competenti, comune ospite sia della discarica di rifiuti Marzo, ore 21,00 Centro Sportivo Ok Club, Via di ossia al Dipartimento Territorio Area Rifiuti (che indifferenziati di Roncigliano – e, quindi, del relativo Pantanelle, Albano Laziale; Domenica 20 Marzo, tanta parte ha avuto nel sostenere, approvare e bacino di Roncigliano- sia del folle progetto per la ore 10,30, bar Nandino, incrocio tra via ardeatina e localizzare ad Albano il progetto dell’eco-mostro), costruzione del tristemente noto inceneritore/ecovia di Tor Paluzzi, Albano Laziale; Venerdì 25 che in attesa della sentenza del Tar Lazio venisse mostro, raccolse il guanto di sfida e organizzò anche Marzo, ore 17,00, sala della formazione, Palazzo negata al Co.E.Ma. di Cerroni/Ama/Acea la questa nuova conferenza. Risposero in otto, alla Savelli, sede del Comune di Albano, Piazza della possibilità di avviare il cantiere per la costruzione del chiamata di Marini, quel 3 Agosto (Albano Laziale, Costituente. Di certo, ora possiamo dirlo, il tristemente-noto nonché folle inceneritore di Albano. Ariccia, Rocca di Papa, Genzano, Lanuvio, Ardea, sogno di Cerroni, il sogno di speculare sulla salute e La seconda, 3 Agosto 2010, puntava, se possibile, ad Pomezia, Castel Gandolfo). E l’eco di quelle sull’ambiente naturale dei Castelli Romani s’è un risultato ancora più ambizioso. Vi ricordo, infatti, costituzioni ad adiuvandum presso il Tar Lazio trasformato, per lui, in un incubo che non poteva che il Coordinamento contro l’Inceneritore di riecheggia forte, ancora oggi, nei “palazzi romani”. Il certo immaginare: il peggior, forse, senza peccar, Albano nel corso del 2009 depositò ben tre ricorsi al Coordinamento contro l’inceneritore, i residenti locali spero, di presunzione, della sua carriera. Fossi in lui, Tar Lazio ed un ricorso alla Corte dei Conti - nonché ed otto sindaci contro l’impianto dei poteri forti. Il l’ottantacinquenne Manlio, “nonno Manlio”, “re della innumerevoli esposti penali - contro l’eco-mostro di resto, ovvero la data storica per i Castelli Romani, monnezza”, me n’andrei velocemente in pensione: Roncigliano. Un percorso dalle molteplici quella del 15 Dicembre 2010, quella della vittoria al forse, possiamo dircelo, è arrivato il momento… sfaccettature davvero molto complesso: aspetti Tar Lazio, rappresenta, per me e per tanta altra gente, Avanti tutta!! tecnico giuridici, tecnico-scientifici e igienico-sanitari la prova provata che la “politica” dei nostri territori, che si sovrappongono ed interrelazionano gli uni agli per fortuna, ancora oggi, è nelle nostre mani e che Daniele Castri (daniele.castri@fastwebnet.it) altri. La conferenza nasceva coll’obiettivo di possiamo cambiarla, in positivo e negativo, se (Referente Legale Coordinamento Contro convincere i sindaci del “bacino di Roncigliano” a vogliamo. Alla sentenza del Tar Lazio (la 36740 del L’Inceneritore di Albano) costituirsi nel processo amministrativo in corso presso 2010), che ha sancito la totale illogicità ed illegalità Russa hanno firmato un accordo per spostare la discarica ALBANO LAZIALE, DIECI INTERVISTA A SIMONE CARABELLA il trattamento biologico dei rifiuti e gassificatore ad COMUNI PER IL RICORSO IN DEL COORDINAMENTO CONTRO Allumiere; con La Russa perché quello di Allumiere è un L'INCENERITORE DEI CASTELLI CONSIGLIO DI STATO L'UNICA SOLUZIONE, ECOLOGICA E sito militare e quindi serve il benestare della Difesa. La mia impressione è che stiano proponendo di spostare CONTRO L’INCENERITORE DEFINITIVA È DIFFERENZIARE, E RACCOGLIERE PORTA A PORTA E Malagrotta e Roncigliano ad Allumiere per spaventare la cittadinanza e dare un contentino costruendo, poi, solo il RICICLARE gassificatore. Ci sarà sicuramente una presa di posizione da parte dei sindaci e dei cittadini del posto e loro alla fine Ricorso al Consiglio di Stato per i dieci diranno: “va bene siate buoni, non spostiamo più discarica comuni che conferiscono nella discarica di Roncigliano. Dopo la vittoria al Tribunale e trattamento dei rifiuti, facciamo solo il gassificatore”. Quindi sarebbe solo spostare l'inceneritore da Albano Amministrativo Regionale che ha bloccato la ad Allumiere, spostare il problema verso altri costruzione dell’inceneritore, e il conseguente cittadini? ricorso del consorzio Coema, i sindaci di Si ma soprattutto vuol dire non prendere atto e accettare il bacino si sono schierati con un’azione legale cambiamento che avviene in tutta Europa che i rifiuti ad adiuvandum al fianco dei cittadini e dei vanno differenziati, riutilizzati e riciclati e non bruciati. In Comitati. Essendo sede di discarica e del Italia c'è una lobby costituita da politici, imprenditori, probabile inceneritore, Albano ha dato poi banchieri che voglio distruggere il territorio per poi bonificarlo. La filiera proposto dalla Regione Lazio oggi è mandato anche ai suoi avvocati di continuare Abbiamo incontrato Simine Carabella alla la stessa di 80 anni fa, discariche e bruciare i rifiuti, il proprio percorso giurisdizionale. manifestazione sportiva carnevalesca “Maschere in soltanto che 80 anni fa la popolazione era molto meno «Ci sembrava d’obbligo proseguire sulla via Corsa” e abbiamo colto l'occasione per fare un breve numerosa di oggi che siamo tantissimi e produciamo molti intrapresa in passato – afferma il sindaco intervista ad uno dei personaggi più conosciuti e più rifiuti pur non avendo più spazio per seppellirli ne per Nicola Marini – ed è per questo che abbiamo rappresentativi del coordinamento contro bruciarli: bruciandoli rimarrebbe comunque un quarto del chiamato di nuovo, intorno ad un tavolo, tutti i l'inceneritore dei Castelli, secondo dei non eletti alle materiale ridotto in ceneri, che andrebbero poi comunque primi cittadini interessati al problema, sotterrate come rifiuto speciale, spostando solo il ricevendo la loro risposta positiva per il scorse amministrative di Albano Laziale. problema. L'unica soluzione, ecologica e definitiva è ricorso ad adiuvandum al Consiglio di Stato. Con chi ti eri candidato per le elezioni ad Abano? Con il partito democratico, in funzione del fatto che differenziare e raccogliere porta a porta e riciclare. sono battaglie che si vincono stando rappresentavo un'ampia fetta di cittadinanza: quelli che Cosa che, tra l'altro porterebbe un guadagno per Queste uniti, con una strategia comune tra le città e non vogliono l'inceneritore e vogliono la chiusura tutti... definitiva della discarica, a tutela della parte bassa del Ci sarebbe un guadagno economico per tutti, ci sarebbe un con l’obiettivo sempre chiaro della tutela della territorio di Albano che è fortemente gravata da una guadagno per la politica, si creerebbero nuovi posti di salute dei cittadini». discarica che esiste da 30 anni e dalla possibilità che lavoro e si instaurerebbe una filiera sostenibile del La riunione tra i sindaci di Albano, Ariccia, stiamo scongiurando che venga costruito un inceneritore. trattamento dei rifiuti. Castel Gandolfo, Genzano, Nemi, Lanuvio, Presi, come prima candidatura 138 voti risultando il Vorrei terminare dicendo che ci saranno tre assemblee Ardea, Pomezia, Rocca di Papa e Marino, si è pubbliche il 19, il 20 e il 26 marzo, rispettivamente a tenuta la scorsa settimana e in mattinata verrà secondo dei non eletti. Come sta andando la lotta del comitato NO-INC? Ci Cancelliera, a Montagnano e nel comune di Albano depositata tutta la documentazione necessaria Laziale per la questione del settimo invaso della discarica sono iniziative delle quali mi puoi parlare? Petretti per portare avanti Sono soddisfatto di come sta andando avanti la battaglia. di Roncigliano che è stato autorizzato facendo riferimento all’avvocato l’azione legale. del Consiglio di Stato Albano si sta riempiendo di schiene dritte, Albano è pieno ad una conferenza dei servizi che non si è mai tenuta, e si dovrebbe avereIl parere tra sei, otto mesi. di persone che non si piegano più. Purtroppo però abbiamo abbiamo i documenti per dimostralo. Questa conferenza scoperto che il 13 dicembre, il giorno da mettere sugli dei servizi parla solo ed esclusivamente di gassificatore, CS Stampa Comune Albano annali, perché la data della sentenza del TAR contro dal punto di vista legale è fuori da ogni logica. F. Ascani l'inceneritore, Alemanno e il Ministro della Difesa La


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DISAGI ALLE NUOVE CASE POPOLARI DI ARICCIA NON C'E' IL GAS NON FUNZIONANO GLI ASCENSORI Siamo stati. Sabato 5 febbraio, alle case popolari di Ariccia, sulla via Nettunense. Il palazzo è una struttura piuttosto grande, è moderno, molto bello, attrezzato per il fotovoltaico secondo moderni principi di risparmio energetico, fornito di casssoni e pannelli solari, che però ancora non sono operativi e infatti, come ci raccontano gli inquilini con i quali abbiamo parlato, non sono proprio tutte rose e fiori. Le case sono state consegnate il 22 dicembre, ma in quella data ancora non c'era la corrente elettrica, l'ascensore non funzionava e mancava il gas per riscaldarsi e cucinare. Del resto, ci raccontano, appena saputo della disponibilità delle case, molte famiglie hanno preferito, chi per questioni di sfratto in corso, chi per questioni economiche, disdire immediatamente, il contratto che avevano in corso ed approfittare della nuova casa popolare. Certo non è stato bello quando poi ci si è trovati ad abitare in una casa dove occorreva la candela per fare un po' di luce, l'ascensore non funzionava e per scaldarsi si è dovuto ricorrere alle stufe con la bombola. In realtà, al momento della consegna, sul contratto, ci dicono gli inquilini c'era scritto che la casa era agibile e abitale, con tutte le utenze attive. Adesso la corrente elettrica c'è, è stata messa i primi di gennaio, ma sussistono ancora molti inconvenienti, il gas ancora non arriva, pur essendo ogni appartamento dotato di caldaia e quindi termoautonomo e ci si riscalda ancora con le stufette elettriche o a gas, con tutti i disagi e consumi che questo comporta. Per cucinare alcuni stanno adoperando il fornelletto da campo. Se da un lato si può dire bravo al comune che ha consegnato le case popolari a tante famiglie bisognose, da un altro aspetto la critica è che si poteva fare meglio. Almeno, dal giorno della consegna si sarebbe potuto fare qualche passo in più per far vivere in modo ancor più degno le persone che li sono andate ad abitare. Una delle cose gravi ancora da risolvere è il non funzionamento degli ascensori. Il palazzo è di tre piani più il piano terra, dove non ci sono abitazioni ma locali che andranno all'amministrazione, e il seminterrato dove ci sono i posti auto coperti. Già al primo piano, ma anche a quelli superiori, vivono persone anziane o con problemi di handicap ed è inutile stare a spiegare quanto il non funzionamento degli ascensori (dal momento della consegna ad oggi sono passati oltre due mesi) sia gravemente limitativo del loro diritto a muoversi ed uscire di casa liberamente. Non solo, non arrivando gli ascensori, per chissà quale scelta architettonica o ingegneristica, fino al seminterrato, chi dovesse essere impossibilitato a fare le scale è sostanzialmente privato del diritto di parcheggiare l'auto al coperto. Una persona diversamente abile, anche per questioni di età, rischia di rimanere “prigioniera” dentro casa o di non riuscire, nonostante sia assegnataria, ad entrarci.

Servizio e foto a cura della redazione ECO 16

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IL CONSIGLIERE BIAGIO FIORENZA SUI DISAGI ALLE CASE POPOLARI: “SI SONO CREATI PROBLEMI BUROCRATICI MA LA SITUAZIONE SI STA RISOLVENDO” Abbiamo incontrato il consigliere di Ariccia di Rifondazione Biagio Fiorenza, al quale abbiamo chiesto come mai alla case popolari ancora sussistono disagi come la mancanza del gas o il non funzionamento degli ascensori. Le case sono state assegnate in tempi molto rapidi anche per evitare rischi di occupazioni abusive e quindi si è preferito darle subito, anche se non erano ancora attive tutte le utenze. So che comunque i cittadini si sono mossi e l'Enelgas ha finalmente dato appuntamento per il 21 per gli allacci. Quindi le persone si sono mosse da sole e hanno raggiunto questo risultato dopo un paio di mesi abbondanti dalla consegna degli alloggi? Si, ma li ci sono stati dei problemi, è stata una cosa complessa: l'Enel voleva sapere chi era l'amministratore, si sono creati problemi burocratici. Una volta si andava all'Enel e il giorno dopo veniva l'operaio; ora sono tutti appalti e i tempi si allungano all'infinito. E sulla questione degli ascensori che ancora non funzionano? Questa è una cosa gravissima. Sono arrabbiatissimo. Se ne sta occupando il geometra Germoni e questa settimana l'ho chiamato almeno sette volte, l'ultima telefonata è di ieri (venerdì 11 marzo) all'una e venti per chiedergli a che punto siamo e lui mi dice che ha chiamato la ditta, che deve venire a portagli qualcosa... e allora gli ho detto di andare lui personalmente... Insomma, ci state lavorando. Si, si ci mancherebbe altro. VITTORIOSO FRAPPELLI SULLE CASE POPOLARI DI ARICCIA A VIA NETTUNENSE Che tipo di edilizia era quella delle case popolari di via Nettunense? Era edilizia nata come edilizia sperimentale per ragazze madri e tossiocodipendenti che avrebbero dovuto rimanerci provvisoriamente per poi andare nelle diverse strutture di recupero. Questo era il senso di quell'edilizia. E questo progetto era nato con Frappelli? Era nei contratti di quartiere, dove il Ministero delle infrastrutture aveva dato dei soldi per fare quei 33 alloggi che inizialmente erano ubicati nella 167 via Innocenzo XII, poi siccome erano vicino al fosso di scolo proveniente da Genzano e a pochi metri dal depuratore dei Colli Albani pensai di spostarli in una posizione più dignitosa. Adesso so che che quelle case sono state assegnate e mi domando: 1) c'è stato qualcuno che ha avuto una nuova autorizzazione da edilizia sperimentale a edilizia per case popolari? 2) Ho letto su “Aricia” che l'assegnazione è stata fatta da una commissione pubblica. Ma chi ha istituito questa commissione? Se sono case popolari doveva essere l'Ater a fare l'assegnazione e non il comune. 3) Mi domando come mai in una struttura di case popolari il comune vuole metterci, ho visto il logo, uffici per il vigli urbani del comune? Mi hanno detto che li dovrebbero venirci i vigili urbani e un asilo... Ma per tutti questi cambiamenti le autorizzazioni chi le ha date? Voglio ricordare che quando spostai i 33 alloggi qualcuno mi denunciò alla Procura di Velletri dicendo che era voto di scambio. Mi sorge il dubbio che sia questo voto di scambio, a due mesi dalle elezioni. Chi ha fatto le assegnazioni era titolato ha fare le assegnazioni? I punteggi come sono stati dati? Se poi vengo a sapere che qualcuno ha già dovuto rinunciare perché la casa già l'aveva penso che tanto bene non è stato lavorato! Per quello che ho potuto vedere chi ha avuto le case aveva diritto di averle e se ci sono stati errori sono già stati corretti. Io ho parlato con un assegnatario che mi ha detto che chi ha dato le case è il consigliere Brandimarte. Ma non doveva esserci una commissione pubblica? A me questo pare poco chiaro. Immagini dalle case popolari di Ariccia viste da via Nettunense e dal retro. Il bel palazzo nuovo è provvisto di parcheggi interni ed esterni ma quelli sotterranei non sono raggiunti dagli ascensori (che comunque dal giorno della consegna, almeno fino al giorno della nostra visita, non hanno mai funzionato) e quindi inutilizzabili per chi non riesce a fare le scale. Inoltre si possono vedere notevoli infiltrazioni di acqua piovana che arrivano anche nelle cantine. Gli attacchi del gas sono pronti da tempo ma, al 5 marzo, ancora non viene erogato. Curiosità: quando hanno messo i tubi del gas li hanno posti esterni senza tenere conto che in questo modo non si può chiudere lo sportello.


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CONVERSAZIONE CON FLAVIO GABBARINI. (SECONDA PARTE) Continuiamo con la seconda parte della conversazione avuta con Flavio Gabbarini, fra i fondatori e leader del movimento e della lista civica Città Futura, nel Centro Studi Alcide De Gasperi di Genzano.

Pensavo alla sua storia politica, Lei era vicesindaco, poi?

Sono stato vicesindaco uscente con la giunta Pesoli e pensavo che con la giunta Ercolani avrei fatto il Presidente del Consiglio, ero il primo eletto di tutto il consiglio regionale, invece offrirono alla Margherita tre assessori, compreso il vicesindaco e così, decadendo da consigliere comunale, come di norma ho fatto il vicesindaco. Dopo neanche 2 anni mi hanno ritirato la delega e adesso non sono più ne consigliere comunale ne vicesindaco. Il torto non l'hanno fatto solo a Flavio Gabbarini, ma agli elettori che hanno votato Gabbarini e quel partito. Nella storia di Genzano non erano mai avvenute queste cose. Gli assessori si sostituiscono, ma quelli esterni, in genere mai quelli eletti, ci vuole rispetto per il voto del popolo. Questo è un fatto di decadimento morale della politica e della politica genzanese. Bisogna capire il perché fu fatta quell'operazione, in parte voluta da forze interne, in parte da forze esterne. Alle volte dicono “l'ha voluto Roma”. Ma è possibile che Roma debba decidere chi è il sindaco o il vicesindaco o l'assessore. Ma siamo matti!? Abbiamo abdicato a decidere sulle sorti del nostro territorio e questo si può vedere non solo sulla composizione delle giunte ma si può vedere, per esempio, quando hanno chiuso il prontosoccorso dell'ospedale. Un tempo nessun partito, i così detti partiti della “prima repubblica” con tutti i limiti che avevano, una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere, nessuno si sarebbe permesso di passare sopra la classe politica locale. Non si calpesta la base... Certo che no e con la base c'erano più contatti, nelle sezioni si discuteva, arrivava l'onorevole, ci si confrontava. Negli ultimi anni le cose sono un po' cambiate.

Forse questa è una delle cose che allontana la gente dalla politica e soprattutto dai partiti politici e favorisce il nascere delle liste civiche che appaiono più legate alle vere esigenze del territorio, un po' come accade anche ad Ariccia dove ci sono molte liste civiche, qualcuna molto forte? Ad Ariccia c'è Roberto Di Felice, una persona corretta con la quale ci siamo sempre presi bene. Pensando agli altri Castelli c'è una visione di Città Futura dei Castelli Romani visti come un tutt'uno? Una sorta di collaborazione vera fra comuni. Penso anche al progetto di Luca Nardi, di “Salviamo il lago di Albano”, del Forum dei Castelli e ad altre iniziative che vogliano coinvolgere il territorio come un unicum. I Castelli in generale devono collaborare e “vendere” l'immagine e il territorio come una cosa sola. Dobbiamo offrirci come distretto dei Castelli Romani, dove ognuno ha delle caratteristiche specifiche ma dove ci sono elementi unificanti: territorio, bellezza, clima, paesaggio, la coltivazione della vite, i prodotti agricoli. Si deve tutti collaborare ma anche qui si deve andare a fondo: spesso si fanno questi discorsi ma poi si deve essere coerenti. Se il comune di Genzano decide che bisogna smettere di magiare

territorio, non è che il comune a fianco, è solo un esempio, possa prevedere uno sviluppo di 5, 6 10000 persone. Questa è una politica sbagliata. Perché è vero che i comuni amministrano il proprio territorio ma il territorio di uno ricade sul territorio degli altri e i problemi e i benefici degli uni uni ricadono su gli altri. Una strada, l'Appia ad esempio, attraversa più territori, è di tutti. Così fanno naturalmente le falde acquifere. I cittadini che vivono in un comune possono portare i figli a scuola nel comune vicino. Ci vuole una programmazione e uno sviluppo progressivo e coordinato. Altrimenti si fanno i danni. Sullo sviluppo si deve essere unitari. I Castelli devono essere un distretto coeso e virtuoso! Parlando dei Castelli come un distretto coeso e virtuoso mi torna in mente ciò che è accaduto all'incontro al Palacesaroni sull'ospedale dei Castelli, dove erano presenti molti dei sindaci dell'area di centrosinistra, e il sindaco di Ariccia Cianfanelli, riferendosi al modo in cui viene scelto il presidente dell'assemblea dei sindaci dei Castelli, oggi Servadio sindaco di Velletri, è stato molto critico, dicendo che questi ricopre la carica “soltanto” perché sindaco del comune più popoloso. Pesante... Questo non ha lasciato molto bene Servadio. Emilio è una persona sui generis che le fa queste cose. È dirompente. Lo conosco da tanti anni, ci ho discusso spesso. Su certe cose apprezzo il suo coraggio, però non riesce mai a trovare il giusto equilibrio all'interno del paese. Penso che ad Ariccia c'è chi lo odia e chi lo ama. Una volta gli dissi: “capisco i primi anni, quando ti sei affermato e hai rotto i vecchi equilibri, ed era pure ora che cambiasse qualche cosa, ma alla seconda e la terza volta che sei stato eletto li vuoi ricreare questi equilibri?! Non puoi stare sempre in guerra!” Lui sta sempre in guerra e questo non è possibile, non si può tenere un paese sempre in guerra! E comunque tornando al discorso, chiunque sia il sindaco di Ariccia è importante fare politiche condivise. Pensiamo a un discorso culturale e turistico, Ariccia ha Palazzo e Parco Chigi, noi abbiamo le Olmate e Palazzo Sforza Cesarini... e poi faccio un esempio: se si immagina un percorso artistico naturalistico, questo può partire dal Lago di Casel Gandolfo, passare per Albano e poi Palazzo Chigi e Parco Chigi ad Ariccia, attraversare le Olmate giungendo a Genzano a Palazzo Sforza Cesarini, al suo Giardino per giungere fino a Nemi. Dobbiamo vendere l'insieme delle nostre bellezze artistiche e naturalistiche, prescindendo dai campanilismi. Quindi valorizzare le nostre risorse? Dobbiamo valorizzare le risorse che abbiamo! Senza voler demonizzare: se ieri si è puntato sul mattone oggi dobbiamo puntare sulle risorse che abbiamo e ciò che abbiamo è la nostra cultura, le nostre bellezze, l'ambiente, la natura. Questo è il nostro valore aggiunto. Tornado un momento, per chiudere, alla politica un po' più fredda, diciamo, oggi i cittadini forse credono un po' meno nei partiti politici e un po' meno nei partiti politici? Si, questo lo può dire. Questo è un gran vantaggio per le persone per bene, che siano in un partito o che siano in una lista civica. È giusto e aggiungo questo che oggi, però, le persone che si voglio avvicinare alla politica, soprattutto i giovani, trovano molto spesso nei partiti le porte sbarrate. I partiti sono inospitali. Sono diffidenti verso le persone nuove. E poi sono litigiosi anche al loro interno. Pensate al PD di Genzano che da mesi e mesi stanno cercando di definire ufficialmente il candidato sindaco. Le persone non sono attratte da questi giochetti dei partiti, le persone sono attratte dalle cose realmente interessanti, dalle proposte concrete. Si faranno le primarie a Genzano? A oggi, è il 18 febbraio, non si sa. Ercolani non le vuole e questo dal suo punto di vista ha la sua logica. Lui è il sindaco uscente. Se qualcun altro all'interno del PD chiede le primarie vuol dire che sta sfiduciando il sindaco che lo ha rappresentato fino a poco prima. Sono cose che fanno parte della crisi dei partiti. La gente così si allontana dai partiti. Certo oggi sono molto critico con i partiti, ci sono stato dentro, li ho conosciuti... Non mi piacciono più.

Fabio Ascani


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IL DOTT. VITTORIO BARBALISCIA CANDIDATO SINDACO PER IL POPOLO DELLA LIBERTA’ DI GENZANO E LISTA CIVICA BARBALISCIA

In un momento molto intenso per la politica genzanese, ad una settimana di distanza dall’ufficialità della candidatura a sindaco di Enzo Ercolani per il Partito Democratico, arriva ufficialmente la presa di posizione del Popolo della Libertà di Genzano e della Lista civica Barbaliscia. Il coordinatore comunale del Pdl genzanese , Fabio Papalia, in una nota conferma la candidatura a sindaco del dott. Vittorio Barbaliscia per la coalizione composta dal Popolo della Libertà e lista civica Barbaliscia. “Siamo arrivati a questa importante scelta a seguito di un’intensa trattativa con le altre forze politiche e con un sereno dialogo all’interno del nostro gruppo consiliare. Si tratta di una candidatura autorevole, che sicuramente riuscirà ad unire tutte le forze moderate e civiche di Genzano, per contribuire ad un vero cambiamento e rinnovamento del nostro paese.

INTERVISTA AL DOTT. VITTORIO BARBALISCIA L'OSPEDALE DI GENZANO ERA UN “FIORE ALL'OCCHIELLO” DEI CASTELLI ROMANI Abbiamo incontrato due giorni prima dell'investitura ufficale a candidato sindaco, il Dott. Vittorio Barbaliscia in occasione del prestigioso convegno internazionale di Gastroenterologia che si è svolto domenica 13 marzo a Palazzo Chigi in Ariccia. Dott. Barbaliscia, circolano voci che Lei potrebbe essere il prossimo candidato sindaco per il PDL a Genzano? Può confermarlo? Se decidessi di partecipare lo sarei come lista civica Barbaliscia. In questo momento sono invitato da persone e partiti che mi vogliono dare quest'occasione un'altra volta e che però mi impongono determinate decisioni: non so se il mio lavoro potrà consentire questa duplice figura: primario del polo H2 e, se eletto, sindaco di Genzano. È una scelta abbastanza grossa e combattuta, una grande responsabilità. Conosce la lista civica “Uniti per cambiare” che si batte molto per il proprio territorio a

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE A CASTEL GANDOLFO

Nonostante le difficoltà finanziare dei Comuni, è scritto in una nota del sindaco Colacchi, continua l'opera dell'amministrazione comunale di Castel Gandolfo, per rendere più accogliente, sicuro e vivibile il centro storico della cittadina. A breve inizieranno anche i lavori, interamente finanziati dalla Regione Lazio, rifacimento omogeneo delle facciate. Red.

Il nostro obiettivo è quello di contrapporre ad una classe politica di centro sinistra, che ha ormai fallito nel suo intento, una nuova classe dirigente in grado di ridare lustro e slancio a Genzano. Un paese mal gestito da ormai 10 anni e che giorno dopo giorno si sta spegnendo. In questa tornata elettorale necessitava una candidatura autorevole per la nostra coalizione e la scelta del dott. Vittorio Barbaliscia è sicuramente una scelta di qualità e molto importante, poiché storico e amato dottore del polo ospedaliero Genzano – Albano. Una persona che in qualità di consigliere comunale dal 2001 ad oggi, ha sempre rappresentato la sua lista civica d’opposizione in collaborazione con l’attuale capogruppo l’avv. Arnaldo Melaranci. Indubbiamente il lavoro svolto negli ultimi tre anni, data in cui è nato il Popolo della Libertà di Genzano, ha fatto sì che si venisse a creare una nuova alternativa politica, che sicuramente sarà protagonista nelle elezioni di maggio. Ora che il nostro nome è stato ufficializzato, invitiamo ovviamente le altre forze politiche, quali l’Udc, la Destra di Storace e la lista civica dei Landi “Uniti per Cambiare” ad un sereno e costruttivo confronto sul programma da proporre ai cittadini e per consolidare una coalizione che è destinata a diventare vincente, e portare quel cambiamento che da anni Genzano merita.” In conclusione il coordinatore Papalia ha assicurato che la candidatura del Dott. Barbaliscia verrà presentata ai cittadini con iniziativa pubblica, che sarà prontamente comunicata in conferenza stampa.

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GENZANO DIVENTA “CITTÀ” . RITROVATA NEGLI ARCHIVI STORICI LA TARGA FIRMATA DA PAPA LEONE XII LA CITTÀ DI GENZANO COMPIA UN ATTO DEGNO DEL SUO NOME: AVVII LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Genzano di Roma si scopre città. Rispolverata dagli archivi storici, del comune la targa firmata dal Papa Leone XII che la insignì del titolo nel 1828. Leggermente sbiadita ma comunque leggibile è stata ritrovata il 10 marzo la pergamena incisa in caratteri latini e che prova il riconoscimento del titolo di città volto al comune di Genzano dall’allora Pontefice Leone XII. “E’ davvero motivo di profondo vanto per il nostro bel Comune – ha dichiarato il sindaco – disporre del documento storico con il quale Genzano veniva, già, in quell’epoca lontana insignita del titolo “ad Honorem”, per la caratteristiche che la contraddistinguevano nell’ambito del territorio. Da, oggi, Genzano si pone, quindi, a ragione nella rosa di quei pochi comuni della Provincia che possono con orgoglio fregiarsi del titolo di “città”.

Anche noi di Eco 16 siamo convinti che Genzano possa degnamente fregiarsi del titolo di “città”, ma certo è che ancora c'è molto fare per rendere Genzano migliore, perchè al meglio non c'è mai fine, e un importante nuovo passo significativo potrebbe essere quello di avviare, finalmente e in modo serio, la raccolta differenziata porta a porta e l'istituzione di POPOLO DELLA LIBERTA’ GENZANO DI ROMA un'isola ecologica; un atto di civiltà, questo, che i cittadini, anche delle città e dei paesi vicini, aspettano Genzano? Si, certo. È un movimento molto compatto, con impazienza. tengono molto alla loro territorialità, alla loro identità quasi parallela al paese di Genzano, RIQUALIFICAZIONE DELLE STRADE E non avendo ancora delle infrastrutture e ILLUMINAZIONE PUBBLICA A ROCCA DI un'urbanizzazione che li possano soddisfare. PAPA. Questo li rende ancora più uniti. NUOVE OPERE UTILI A VIABILITÀ E Quindi, diciamo, la loro lotta oggi è giusta? SICUREZZA. Si certamente. Ci può fare una dichiarazione sulla giunta Continuano le opere pubbliche per il recupero delle Ercolani come medico e come cittadino di strade e per l’implementazione della rete di illuminazione pubblica della città di Rocca di Papa. Genzano? già illuminate le 6 scalinate tra via Cavour e Direi che la critica maggiore che posso fare Risultano via Silvio Spaventa, in centro, e via dei Gelsomini, nel come medico è di aver abbandonato un quartiere basso delle “Vigne” dove è stata inaugurata pochino l'ospedale che era un po' il fiore una nuova scuola lo scorso anno. I lavori all'occhiello dei Castelli Romani e aveva tutto proseguiranno nei prossimi giorni, contando nella dalla chirurgia alla ginecologia e la pediatria, clemenza del tempo atmosferico, con l’accensione di un'ottima medicina e quindi era completo per il via Marino centro urbano e via Borgo Valle Vergine, territorio di Genzano ma anche per i comuni via del Troio, via Palazzolo, via Ortensie, nella parte vicini fino al mare. Quest'impoverimento della bassa. Queste strade sono già state predisposte con la sanità nel territorio, concessa dagli posa dei pozzetti, chiusini e rete elettrica, a breve amministratori attuali mi fa un pochino male. quindi avverrà l’effettiva accensione. In concomitanza preparate all’illuminazione via delle Se dobbiamo difendere qualcosa è proprio la verranno e via Vicinale dei Colli. sanità e riportare le cose conquistate con fatica Margherite asfalto per via Castelli Romani, importante e nel tempo per riaverle. Un conto è non averle Nuova collegamento con la città di Marino; da anni attendeva mai avute, un conto è perderle. Passare da un un completa riqualificazione manto stradale. Nel momento di benessere a rinunciare a queste quartiere Campi D’Annibale del via Rocca Priora, che cose è “un po' antipatico”. conduce alla frazione Vivaro, è stata nuovamente Ascani - Serilli asfaltata. Nei prossimi giorni verranno risanate le buche che le intense precipitazioni dell’inverno ancora in corso hanno provocato su tutto il territorio. Inoltre, a seguito della richiesta di svincolo dei proventi dell’affrancazione degli usi civici, approvata durante lo scorso Consiglio Comunale del 23 febbraio ’11, verranno effettuati lavori di pubblica utilità, in particolare il risanamento idrogeologico dell’area Campi D’Annibale, via Vecchia di Velletri, via Pozzo del Principe, Parco Comunale “La Pompa”.

“Finalmente la nostra squadra di governo, a seguito di un’attenta programmazione, ha la possibilità di completare diversi interventi importanti per il territorio, prendendo in considerazione tutti i 4 quartieri di Rocca di Papa.” Questo il commento del Sindaco Boccia.


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CONVERSAZIONE CON LUIGI CRISCUOLO

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IL TEATRO GIAN LORENZO BERNINI È UN BENE DI TUTTI UN VANTO ED UN LUOGO DI CRESCITA PER LA NOSTRA CITTÀ

Mi sono incontrato con Luigi Criscuolo responsabile del Teatro di Gian Lorenzo Bernini di Ariccia. Ci siamo visti da Art'è un bel locale in piazza Mazzini ad Ariccia, dove si riesce a stare bene insieme e a conversare amabilmente, magari sorseggiando un buon vino o dell'ottima birra, e perché no, gustando qualche ricercata delizia. Con Luigi abbiamo parlato di cultura, di Teatro, di crescita della città... Luigi, sono convinto che il Teatro, il nostro piccolo gioiello nel cuore di Ariccia, sia importantissimo anche come luogo di incontro e di crescita culturale e sociale della città. Vedi, Fabio, questo teatro è gestito da Giacomo Zito, che ne è il direttore artistico, e da me, con amore, oltre che nel più grande rispetto del fatto che amministriamo un bene che è della comunità e che quindi ci impone di agire nella piena osservanza delle norme, partendo da ciò che riguarda la Siae, ai permessi Empals di chi viene a fare gli spettacoli e via dicendo. Un lavoro complesso nel quale ci aiutiamo, ma quando alla fine di una manifestazione c'è l'urgenza di ripulire di corsa il palco e la sala dai coriandoli, come è successo il giorno di carnevale, Giacomo ed io ci siamo arrotolati le maniche e ci siamo messi a lavoro. Come dicevo, c'è amore per questo teatro, e sono certo che le persone percepiscono che ciò che facciamo, gli spettacoli che organizziamo, il laboratorio teatrale, gli incontri di poesia, sono il risultato di questo amore, lo sentono. Questo teatro respira l'anima che è una condensazione delle anime tue e di Giacomo... Tempo fa una signora ha scritto per ringraziare del fatto che che avevamo inserito nella nostra mail-list, le persone ci sono grate per quello che facciamo e non lo dico per auto celebrazione, ma perché è qualcosa che si sente, che si respira quando vengono a vedere gli spettacoli o a partecipare ad un evento o ad una iniziativa. Se questa sera sono qui a conversare con te è perché anch'io ho percepito questo sentimento forte e sano per questo luogo che davvero ritengo una delle cose migliori di questa città. Vedi, io penso che ognuno di noi ha delle potenzialità, e chi crede nella vita comunitaria ha il dovere, che poi diventa anche piacere, di mettere le proprie capacità al servizio della comunità. Abito ad Ariccia dall'88 e grazie a persone come Biagio Fiorenza o Carlo Fortini, “avversari” politici, diversi fra loro, ma che mi hanno conosciuto e mi hanno chiesto di fare qualcosa per la città, ho potuto mettere, da quando sono qui, a servizio della città le mie capacità. Quindi, avendo avuto questo ho tenuto

vivo lo spirito del teatro, con il laboratorio teatrale, quando il Bernini ancora non c'era, con difficoltà ma con passione e consapevole dell'importanza sociale e culturale che questo comporta. Il laboratorio teatrale rappresenta un momento di crescita per tutti, ha una funzione talmente importante che lo farei obbligatorio per le scuole! Perchè è uno strumento di conoscenza di se stessi, di crescita, se fatto nella maniera giusta, e di crescita all'interno di un gruppo, in relazione agli altri. Il laboratorio permette di esprime la propria individualità, ma nello spirito del gruppo, mai fine a se stesso, non esibizionismo. Pensa che elemento importante, anche per la vita sociale, che è questo! Nel meccanismo del rispetto per gli altri: cresce uno e cresco tutti. Si cresce modellandosi agli altri, nel confronto. Nel teatro si impara che quando si è sul palco, anche se in qul momento non hai battute e un altro recita un monologo lunghissimo, ugualmente sei importante perché fai parte della scena. Il tuo ruolo è altrettanto importante. Il teatro così diventa maestro di vita ed assume un ruolo fondamentale come laboratorio. Ma anche come spettacolo...

Mi vengono in mente gli spettacoli per ragazzi che avete portato quest'anno. Forse quello che mi ha colpito maggiormente e diu cui ho anche scritto su Eco 16 è “Il Folletto e Margherita”, con la regia di Lucia Carores, una rappresentazione che ha lasciato soddisfatti i più piccoli ma anche i grandi. Apprezzo il fatto che lo spettacolo per ragazzi non viene visto da voi come mero

intrattenimento di bambini, ma anzi i più piccoli vengono considerati con pari dignità degli adulti, con spettacoli di grande livello. La compagnia di Lucia Carones ha dimostrato grande professionalità, gli attori sono stati bravissimi e si sono esibiti dopo anni di studio. Anch'io sono rimasto molto colpito dalla loro esibizione e ho parlato con la Carones che è di Albano ed abita ad Ariccia, perché sarebbe bello collaborare. Ecco con una persona come lei posso dire “collaboriamo”: è brava è professionale. Sarebbe importante anche riuscire a fare spettacoli che potessero avere più repliche, una programmazione che possa prevedere spettacoli mattutini di grande livello per le scolaresche. Stiamo cercando di capire se possiamo avere il Bernini in affido per un periodo più lungo così da poter fare una programmazione e un'organizzazione che ne permetta un utilizzo massimo, con laboratori e spettacoli, anche mattutini. Sono cose importanti perché anche quando c'è lo spettacolo c'è crescita, sia del''attore che del pubblico, se è teatro di qualità. E un teatro comunale come il nostro ha il dovere di rappresentare opere che abbaino un valore assoluto, di modo che possa formarsi, soprattutto nei più giovani, lo spirito critico, di osservazione, comprendere il valore delle opere che si vanno a vedere. Aumentare lo spirito critico aiuta a comprendere meglio anche la società. E poi il teatro è vita, è un fatto concreto, gli attori sono li nello stesso momento in cui c'è il pubblico, li puoi sentire, senti le loro emozioni, quasi li tocchi. L'attore è li senza trucchi, con il rischio di sbagliare. Questa è una grade metafora della vita. C'è una definizione di Aristotele che dice che lo scopo del dramma è di purificare lo spettatore attraverso la sollecitazione artistica di alcune emozioni che dona un tipo di sollievo dalle passioni personali: la catarsi. Il teatro è anche questo: è terapia dell'anima, un lasciarsi andare un purificarsi sia per l'attore che per il pubblico. Ma se il teatro è terapia, è catarsi, è crescita, ed è anche istruzione è giusto che la politica, le amministrazioni, diano il loro sostegno. Se ci si ferma all'idea un po' ottusa che l'istruzione sia solo quella che si fa a scuola si commette un enorme sbaglio. A scuola ci danno molto, ci forniscono le basi, che pure devono essere solide, ma poi è anche e soprattutto fuori che si cresce, con le frequentazioni, anche quelle intellettuali, e il teatro è, come dicevamo, preziosissimo in questo senso. Assolutamente si. E fortunatamente il nostro teatro è molto frequentato e ci auguriamo che lo sia sempre di più. Vengono anche persone da fuori Ariccia, anche da Roma, e ciò dimostra che stiamo lavorando bene. Vorrei concludere considerando che fra qualche mese ci saranno le elezioni amministrative ed io sono certo che chiunque le vincerà avrà il dovere e la coscienza di far continuare quest'esperienza nel migliore dei modi possibili perché il teatro Gian Lorenzo Bernini è qualcosa di cui andare orgogliosi, ben gestito, che aiuta e da lustro alla nostra bella città.

Ti ringrazio. Io spero che chiunque vinca le elezioni continui con il teatro, ma non per fare un favore a me, ma perché è l'idea del teatro che non deve morire. Fabio Ascani


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A TEATRO A ROMA

DA NON PERDERE A ROMA

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LUCI IN SALA

Michelangelo Pistoletto al Maxxi

HOMO CONSULENTIS Un curioso gruppo di archeologi, eseguendo una serie di scavi nell’anno 2999, ritrovano finalmente le tracce dell’antica civiltà dell’Homo Consulentis, un popolo che mille anni prima aveva abitato Roma. I tre archeologi, basandosi sui pochi reperti rinvenuti, cercano di ricostruire gli usi, i costumi, le tradizioni, la religione e le imprese di questa antica civiltà, ma le cose si confondono, così le fantasiose ricostruzioni fatte dagli studiosi si mescolano con le leggende e le storie di quel popolo. Nascono così una serie di quadri comici in cui le vicende di tutti i giorni dei consulenti diventano cerimonie sacre, riti sacrificali, gesta eroiche, scenette con equivoco e fiabe in parodia. E’ una divertente satira socio politica sui riti, i paradossi e il campionario di varia umanità che transita nel mondo del lavoro.

Al Teatro San Luca, via Renzo de Cesari, 136 il 26-27 marzo e il 2-3 aprile prezzo 10.00 € L'intero incasso sarà devoluto a Emergency Prenotazioni e informazioni 3357684575

Compagnia Amici di Strada

Con la performance canora di Gianna Nannini il Maxxi di Roma ha dato il via ad una mostra dedicata a Michelangelo Pistoletto, l'artista contemporaneo conosciuto a livello internazionale e tra i fondatori dell’Arte Povera. “Da Uno a Molti, 1956 - 1974” è il titolo della mostra che dal 4 marzo al 15 agosto 2011 raccoglie più di 100 opere provenienti da collezioni pubbliche e private. L’intento è quello di far conoscere e comprendere il grande genio artistico del maestro, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua ricerca artistica, dalla Pop Art, al Minimalismo e al Concettuale. Le opere sono allestite in vari gruppi: “I Quadri specchianti” e i “Plexiglass”, esposti insieme secondo la disposizione pensata in origine dall'artista, in cui si trovano i ritratti di amici, familiari e conoscenti di Pistoletto. In un'altra area troviamo “Gli Oggetti in meno”, gli “Stracci” e le opere della serie “Luci e riflessi”. Tra le opere che suscitano maggiore curiosità c’è “La Venere Gli Stracci” del 1967, in cui l’artista scolpisce una Venere che dando le spalle agli spettatori osserva una montagna di stracci, materiale che il Maestro stesso aveva utilizzato precedentemente per la pulitura dei suoi specchi. Tra le possibili interpretazioni ce n’è una che ricondurrebbe gli stracci alla critica verso il consumismo moderno. Uno spazio a parte è riservato invece alle “Azioni e le performance” degli artisti del gruppo teatrale Lo Zoo che espone oggetti di scena legati alle performance, documentazioni fotografiche e video. . Roberta Grenci

SILVIO FOREVER E' veramente così, Berlusconi per sempre? Doveva arrivare senza troppo clamore alla data del 25 marzo, giorno della sua prima proiezione nelle sale, pare fosse questa l'intenzione dello staff della produzione, invece ha provveduto la Rai nella veste del suo Dg Masi a creare la baraonda vietando anzitempo gli spot, da cui fiumi di articoli sui giornali di tutte le salse. E pensare che prima pur con interessi di casacca il Corrierone della Sera se n'era occupato con un piccolo trafiletto sottolineando esplicitamente il carattere di riservatezza dell'operazione. Perché gli autori di questo docufilm, di questo trattasi, sono le due autorevolissime firme del quotidiano di via Solferino Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Una garanzia per deontologia ed equidistanza. Come dicevo prima, non è un film ma piuttosto un documentario (distributore la Luckiy Red di Daniele Occhipinti). Il protagonista è direttamente lui, quello vero con le cose che ha fatto e detto. Il racconto della propria vita grazie all'ottimo montaggio avallato dai registi Roberto Faenza e Filippo Macelloni. Molte cose le abbiamo già viste e sentite, è stato lui stesso a dire pressappoco "sono invincibile, simpatico, ho un po' di grano e ci so fare con le donne" mandando in delirio chi lo adora e inorridendo chi lo detesta. Perché poi nella realtà è così, senza una via di mezzo, c'è chi lo odia e chi n'è rimasto stregato. Siamo ben lontani dal Caimano di Moretti o da Dracula della Guzzanti. Qui l'obiettivo non è raffigurare il mostro ma tentare di raccontare in modo oggettivo attraverso i fatti il personaggio. Insomma, fuori la propaganda. E' facile che tantissimi italiani si rispecchieranno nei suoi vizi.

Giuseppe Ferraro


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MUSICA Intervista a Luca Guadagnini

Cos’è? E’ una manifestazione che il prossimo 5 giugno arriverà alla terza edizione. Una festa, un concerto, che ha lo scopo di raccogliere fondi da devolvere all’ospedale Bambino Gesù di Roma, per una doppia finalità, come indicato in una lettera del dott. Pietro Bagolan, Responsabile del reparto di neonatologia medica e chirurgica, indirizzata direttamente a Luca Guadagnini volcalist degli AVIM-B, che riporta: […] abbiamo pensato di investire questi sforzi in due possibili direzioni: 1. dar vita ad un punto nascita per bambini con particolari e selezionate patologie congenite di tipo chirurgico presso il Dipartimento di neonatologia medica e chirurgica; 2. l’acquisto di un sofisticato e recentissimo ventilatore meccanico (NAVA) necessario per rendere sempre più efficace ma al contempo rispettoso dei delicati polmoni dei neonati prematuri […]. Lascerei a questo punto alla musica, più che alle mie parole, l’espressione del nostro ringraziamento che è anche e soprattutto amicizia, stima e ammirazione.

Rock per un bambino è nata da una triste circostanza, la scomparsa prematura di Aurora Guadagnini, all’età di soli 22 mesi. Luca ha saputo trasformare questo enorme dolore, che nessun genitore dovrebbe mai provare, in un flusso di energia positiva dedicata a tutti quei bambini che soffrono e che hanno bisogno di strutture ben organizzate per poter tornare ad una vita normale. Lo ha fatto tramite la sua passione di una vita, la musica. Con gli AVIM-B ha coinvolto tantissimi colleghi del campo musicale, artistico e televisivo; tanto per citarne alcuni: Edoardo Vianello, Manuela Villa, Mariella Nava, Annalisa Minetti, Tiziana Rivale, Solange, Luca Lazzari e così via. Luca, con quale spirito questi artisti hanno aderito a Rock per un Bambino? Con grande umiltà e con grande

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umanità. Voglio sottolineare che nessuno degli artisti invitati ha preteso nessun compenso. La prima edizione di Rock per un

bambino si è svolta a Genzano di Roma al palazzetto dello sport Gino Cesaroni. Si, abbiamo avuto 2000 spettatori paganti, ci fu una grandissima adesione. La seconda edizione si è svolta ad Albano Laziale presso il teatro Alba Radians. L’autorizzazione l’abbiamo avuta con l’amministrazione Mattei che durante l’organizzazione dell’evento è cambiata a seguito delle elezioni con Marini. Di questa seconda edizione ho solo una grande amarezza per il fatto che nessun rappresentante dell’amministrazione comunale è stato presente a nessuna delle due serate del 10­11 giugno 2010. Invece alla prima edizione a Genzano di Roma partecipò l’intera giunta comunale. Sono stato contattato pochi giorni fa dal sindaco di Genzano, Ercolani, che mi ha dato la piena disponibilità per il palazzetto per il prossimo 5 giugno per la terza edizione. Anche in questa edizione ci saranno tanti nomi illustri del mondo dello spettacolo, ma non anticipo ancora nulla. Dei soldi raccolti da queste due edizioni te ne sei occupato direttamente tu? Assolutamente si. Ho sempre effettuato il bonifico bancario il giorno dopo per il reparto del dott. Bagolan che da due anni a questa parte mi tiene informato passo dopo passo sull’utilizzo di questa raccolta. Nelle due precedenti edizioni quanto è stato raccolto? In totale ad oggi abbiamo raccolto e consegnato 26 mila euro, provenienti anche da altri concerti in italia denominati sempre “Rock per un Bambino”…..in pratica il nostro tour 2009/2010. Perché è stata scelta la data del 5 giugno per la terza edizione? Perché questa è la data di nascita della mia piccola Aurora. Voglio che questa edizione di Rock per un bambino sia una grande festa per festeggiare il suo compleanno, che seguirà da lassù, e per continuare a dare una piccola speranza a tutti quei bambini che in questo momento stanno lottando per vivere e condurre una vita normale.

Quindi l’appuntamento è per il 5 giugno 2011, per partecipare a questa grande festa, questo grande concerto rock capitanato dagli AVIM-B con Luca Guadagnini. ECO 16 seguirà da vicino questo evento. I riferimenti per Rock per un bambino e gli AVIM-B sono su Facebook sulla pagina Avim-B Luca Guadagnini e sul sito www.avim-b.it.

Gianni Casciano


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MASCHERE IN CORSA

SPORT

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FESTA DI CARNEVALE ALL'INSEGNA DELLO SPORT E DEL DIVERTIMENTO SANO Qualcuno pensava che il brutto tempo avrebbe potuto rovinare tutto, ma non è stato così: il sole si è fatto spazio fra le nuvole e al campo sportivo di viale Spagna, a Cecchina, domenica 6 marzo si è svolta una bellissima giornata di sport e divertimento. Del resto lo sport è anche allegria, è stare insieme, è una festa, e quale migliore occasione dell'ultima domenica di Carnevale per divertirsi, scherzare e fare, su una vera e bella pista di atletica, con percorsi studiati apposta per i più piccoli, prove di velocità e salto di ostacoli... in maschera. La festa, “Maschere in Corsa”, organizzata dalla Polisportiva Cecchina AL. PA sezione Atletica, dall'Associazione di Promozione Sociale DOMI-QUE, con la collaborazione dall'Ascom di Albano, Cecchina, Pavona e con il patrocinio del Comune di Albano, è stata un'ottima occasione per grandi e piccini per passare insieme qualche ora in allegria e per avvicinarsi al mondo dello sport e dell'atletica in particolare.

Arriva ad Ariccia il 2° posto del campionato regionale F.I.D.S. di danza sportiva (CONI), svolto a Velletri il 5/6 Marzo scorso.

Stefano Ghignati (Ariccia) & Flavia Piarulli (Roma) si posizionano al 2° posto nella disciplina di Danze Standart Classe A2 19/34, sfiorando per un solo punto il 1° posto. Flavia & Stefano iniziano la loro avventura agonistica circa un anno fa. Complimenti e in bocca al lupo per le prossime gare.

LIBERTAS GENZANO PALLAVOLOTRIONFA A ZAGAROLO GSDP ZAGAROLO - LIBERTAS GENZANO 0-3 (22-25; 23-25; 22-25)

Bella prova di squadra del Genzano a Zagarolo. Tre punti di grande valore. È davvero un grande piacere poter annotare su questo giornale la bella vittoria di sabato 5 marzo degli atleti di Genzano sul campo del GSDP Zagarolo, quarto in campionato.

Avanti così!

Qualche immagine della bella festa di domenica 6 marzo, organizzata dalla polisportiva AL. PA. Atletica, al campo sportivo di Viale Spagna a Cecchin a

BASKET ASD PALL. OSTIA 82 – ARICCIA 85

(11 – 19; 30 – 25; 21 – 22; 20 – 19) Ostia: Saccone 10, Cesari 2, Maselli 10, Donato 10, Brito Sanchez, Tantari (K), Godino, Zarantello, Viscardi 23, Faina U.C.B. Ariccia: Filippucci 21, Mori 18, Gandolfi (K) 12, Pigliucci 7, Pennacchietti 27 (MVP) Sembrava un’impresa disperata eppure i nostri ragazzi ce l’hanno fatta!! orfani del coach Pucci, assente per problemi di salute, in deficit di uomini, ma non di pubblico, i nostri ragazzi si presentano sul campo dell’ostia con solo 5 giocatori: l’imperativo era resistere, ma i nostri ci hanno strabiliato e con forza, coraggio e determinazione hanno dominato la partita. Buona sincronia ed ottimo gioco di squadra hanno permesso questa vittoria. Il gioco esuberante del play trottola – Pennacchietti, MVP della partita tra l’altro, temperato dalla proverbiale pacatezza e concentrazione di Filippucci nonché il ritorno di mori da una brutta influenza hanno reso la difesa avversaria un colapasta. Forse la squadra avversaria complice anche la vittoria dell’andata e il numero irrisorio dei nostri giocatori, ha sottovalutato la voglia di vincere di questi ragazzi, la voglia di riscatto da un campionato che non è partito con i migliori auspici, ma che in finale sta regalando delle grandi soddisfazioni a loro e al pubblico che partita dopo partita li ha seguiti sui campi di mezzo Lazio. Per l’altra squadra si segnala la performance di Viscardi che denota sicuramente un’esperienza di categoria più alta, l’unico che è stato davvero in grado di mettere in difficoltà i ragazzi di Ariccia. Una menzione, amorevole e del tutto intra partes, va al nostro capitano che, anche da “nonno” della squadra ha dato prova di farcela ancora ;-)! L’appuntamento è per venerdi sul campo del Frascati per l’ultimo appuntamento di questa stagione,” noi speriamo che….ce la caviamo”!! Francesca Capuano – U.C.B. Ariccia Staff


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LE LETTERE

Lettera - A seguito dell’articolo “ Il settimanale tedesco DER SPIGEL loda il sistema WI – FI della Provincia di Roma” e della telefonata tra noi intercorsa, desidero precisare che la Provincia ancora ha molto da ottemperare considerata la persistente (più di dieci anni) drammatica ed insolvibile situazione in cui versa la mia zona di residenza (Poggi D’Oro – Velletri), preciso a Km.30 dalla capitale d’Italia, per quanto riguarda qualsiasi tentativo di connessione informatica. Nel sud est dell’India, cioè la parte più povera, il sistema Wi – Fi è la cosa più normale. Sarà il caso di informare DER SPIGEL che, forse, i suoi complimenti sono stati avventati e non corrispondenti al vero? RingraziandoLa ,a Sua disposizione per eventuali chiarimenti, invio cordiali saluti. Dott.ssa IERADI Irene

MANIFESTI ABUSIVI!

Gentile Direttore, ho letto sul quotidiano 5 Giorni un articolo in cui l'assessore di Ariccia Profico che se non sbaglio è di SEL, denuncia, giustamente, il moltiplicarsi della pratica di affiggere manifesti in modo abusivo, coprendo anche i quelli di chi ha pagato per vederli negli appositi spazi e dice che l'amministrazione avrà, sempre giustamente, “tolleranza zero contro gli abusivi”. Volevo però ricordare all'assessore che sono proprio di SEL grande parte di questi manifesti che negli ultimi tempi hanno invaso i Castelli da Marino a Velletri, almeno per quel che ho potuto vedere e fotografare. Chi ha affisso i manifesti di SEL, in questo caso, non si è dimostrato molto ecologico e democratico. Marisa C. un'anziana ma attiva ed attenta vostra lettrice

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Lettera. - Con il doppio binario, non solo si possono inoltrare più treni sulla linea, ma addirittura si possono effettuare oltre i treni locali, anche qualche "diretto" con solo due fermate, Ciampino e Cecchina, cadenzandoli uno ogni 2 o 3 ore... Questi treni, ridurrebbero la percorrenza tra Roma e Velletri di circa 20 minuti! Rimane sempre il problema dei passaggi a livello che secondo la mia "esperienza", meno ce ne sono e meglio è. Se facciamo una analisi della linea, emerge che negli anni l'utenza si è a dir poco quadruplicata. Di conseguenza sono aumentate anche le fermate, ci sono addirittura delle tratte dove in tre chilometri abbiamo due fermate. Troppe per un servizio ferroviario a cielo aperto, un servizio difficile da gestire in completa sicurezza, con tutti i suoi passaggi a livello ecc. ecc. Provate a immaginare Pavona senza stazione, dove il treno passa in galleria per uscire all'aperto a Cancelliera o poco prima, dove tutti potrebbero trovare in un mega parcheggio la navetta gratis di collegamento con via del mare di Pavona. Lo so, sembrerebbe fantascienza, ma con una (pur costosa) galleria di un chilometro o poco meno, potremmo avere la possibilità di sopprimere TRE passaggi a livello e si potrebbe anche dare viabilità a tutte le strade di Pavona attualmente chiuse per via della ferrovia! Per avere tutto, bisogna rinunciare a qualcosa!

Il grilo Sparlante

Lettera - Ariccia è spenta… e misteriosa Nella mattina di domenica 6 marzo Ariccia si risveglia nel mistero. Un manifesto anonimo recita: Ariccia è spenta… Segue un elenco di sostantivi come ipocrisia, arretratezza, prepotenza, oppressione, favoritismo, clientelismo… da cittadino nasce in me la curiosità e la voglia di ribattere punto su punto ma la sorpresa, è stata non riuscirci… Difficile non concordare, Ariccia è spenta. Ricordo l’infanzia passata a giocare per i colori della polisportiva Ariccia ormai inesistente, ricordo Ariccia in tv con il festival degli sconosciuti ma ormai questa Ariccia, è una sconosciuta! Peccato che il manifesto sia anonimo, avvolto nel mistero. Spero che presto quei sostantivi non appartengano più alla mia città e che diventino dei paletti da abbattere con la prossima amministrazione e che magari questa abbia il volto di un uomo o di una donna concreti, risoluti che possano portare a quella governabilità impossibile da ottenere dalle attuali coalizioni in gioco. Vero è il detto che con tanti galli a cantare non si fa mai giorno… Auspico che questo risveglio possa essere meno misterioso e riportare Ariccia ad una nuova luce.

I.D

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PASSEGGIATA AVIS LARIANO DOMENICA 3 APRILE H. 8.00 CAMPO SPORTIVO ANGELUS H 8.30 PARTENZA IN CASO DI PIOGGIA TUTTO RINVIATO MAGGIORI INFO. CONTT AVIS LARIANO


IN ULTIMA ... LE RUBRICHE e ricordati che si rimane sani in un ambiente sano

LA RICETTA DELL'ECO ORZO ALLE VERDURE

Le verdure, crescono nel nostro territorio copiose e straordinarie, sono un marcatissimo elemento della gastronomia agreste laziale. Vi proponiamo un piatto tipico della cucina contadina di facile preparazione. INGRADIENTI: 100 gr. di orzo perlato, 100 gr. di porri, 200 gr. di zucchine, 300 gr. di cimette di cavolfiore, 300 gr. di cimette di broccolo, 200 gr. di pomodori maturi, 2 piccole carote, 4 cucchiai di olio extravergine, sale e pepe. PREPARAZIONE: Cuocere l'orzo in acqua salata per 45 minuti. Mondare e tagliare le verdure a pezzetti. Scaldare l'olio in una larga padella e appassirvi i porri, unirvi le altre verdure e lasciare cuocere per 20 , se le verdure si asciugano troppo bagnarle con l'acqa di cottura dell'orzo. Quando le verdure saranno cotte, unire i pomodori, salare , pepare e fare insaporire per qualche minuto. Incorporare l'orzo, dopo averlo scolato, proseguire la cottura per altri 5 minuti facendo amalgamare bene gli ingradienti.

Accompagnate con un buon bianco prodotto dall'azienda agricola di Ariccia Giulio Pesoli Buon appetito.

POLLICE VERDE LA LAVANDA La lavanda oltre ad essere una pianta aromatica nota per le proprietà antispasmodiche, diuretiche, antisettiche e sedative è una pianta ornamentale per l'aspetto gradevole ed il piacevole aroma. E' utilizzata sopratutto per le bordature, ama i terreni calcarei e sufficientemente drenati. Non sopporta le abbondanti annaffiature, teme il freddo e l'umidità: ideali sono i luoghi ben esposti al sole ed areati. E' possibile la coltivazione in vaso e si può anche ritirare in casa durante la stagione invernale. Dopo la fioritura è bene potarla. La fioritura avviene nei mesi di giugno e luglio.

L'ANGOLO DELLA SALUTE

LA SALUTE E' UN DIRITTO NON UN PRIVILEGIO

Come tutti i documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità testimoniano più che le malattie, a provocare la morte degli uomini è l'ingiustizia sociale. Attualmente esiste una iniqua distribuzione del poter disporre della risorsa salute. Tutti gli studi prodotti dai più svariati enti di ricerca dimostrano che esiste una relazione inversa fra classe sociale di appartenenza e tasso di mortalità e questo nonostante il diffondersi delle diverse forme di Welfare. Esiste una teoria economica che sostiene che, se vive più a lungo e gode di buona salute la persona più debole, godranno di buona salute e vivranno più a lungo anche le persone che godono di maggiori vantaggi rispetto a quelle sfortunate. Le battaglie da portare avanti per la tutela della vita e della salute sono per sconfiggere la povertà, l'emarginazione, la sotto-ocupazione, lo sfruttamento e l'insalubrità dell'ambiente di vita e di lavoro. Siamo tutti molto fieri quando vediamo i nostri amministratori locali impegnati in questo senso.


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