Impegno febbraio 2017

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 22 - Numero 2 - Febbraio 2017 www.conversano.chiesacattolica.it

Tutti in cammino verso l’unità

nico. Il cammino verso l’unità dei cristiani è irreversibile! Questa coscienza deve essere chiara anche nella nostra comunità diocesana, che non è direttamente sollecitata a motivo dell’assenza di consistenti comunità cristiane non cattoliche sul nostro territorio. Il passaggio dal conflitto alla comunione – per citare il titolo del recente rapporto della Commissione luterano-cattolica – è un frutto visibile del Concilio Vaticano II e anche se gli ostacoli non sono l termine della Settimana di preghiera per l’unità scomparsi, tutti siamo in cammino verso l’unità. Certo le dei cristiani, sono raggiunto dalla richiesta di scridivisioni che ancora sussistono devono richiamarci alla vere qualcosa su questo tema per il nostro giornale penitenza, ma possiamo anche ringraziare il Signore per diocesano. Mentre scrivo custodisco nella mente e nel quanto abbiamo ricevuto: una rinascita biblica e patristicuore l’augurio che il coordinatore del Tribunale rabbinico ca, la migliore comprensione del sacerdozio comune dei del Centro Nord Italia ha rivolto ai seminaristi dopo aver battezzati e della Chiesa come servizio, la disposizione a purificarci continuamente. Basterebbe dire “Riforma” e “Scrittura”, suggerisce Papa Francesco, per sintetizzare quanto ci ha insegnato la tradizione luterana. L’intenzione originaria di Lutero non era di dividere, ma di riformare, animato com’era dalla grande domanda sulla salvezza che segnò il fervore religioso del XVI secolo. Allora i fedeli chiedevano sermoni migliori ai pastori della Chiesa e una teologia che animasse di più la vita cristiana. Oggi non viviamo più in territori omogenei dal punto di vista confessionale, siamo in ambienti multireligiosi e talvolta areligiosi. Così è commovente l’appello del fratello ebreo cui accennavo all’inizio: commemorare è desiderio di testimoniare insieme oggi la riconciliazione, è riformare di autentico fervore cristiano la vita, è Papa Francesco nella preghiera ecumenica a Lund (Svezia) il 31 ottobre 2016. ri-formulare nel nostro tempo la questione di Dio, salvezza dell’umanità.

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don Donato Liuzzi

IN EVIDENZA

celebrato insieme la Giornata del dialogo ebraico-cristiano: “Vi auguro di riempire le vostre Chiese. Se qui e in Europa crolla la Chiesa, crolliamo anche noi, crolla tutto”. Rilancio questo appello commosso ai fratelli presbiteri e ai laici impegnati nelle nostre comunità e me ne lascio ispirare per parlare brevemente di ecumenismo. Quest’anno ricorre il quinto centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero (31 ottobre 1517) con l’affissione delle famose 95 tesi a Wittenberg: un evento che ha diviso i cristiani e che pure per la prima volta, cattolici e luterani, ricordano insieme. Questo anno centenario si è aperto con una celebrazione commemorativa a Lund in Svezia, alla quale – su invito della Federazione luterana mondiale –, ha partecipato anche il Papa. Se è vero che grande è l’audacia di Papa Francesco nel compiere passi ecumenici e nel credere che non possiamo come Chiese rassegnarci alla divisione, va anche ribadito che tutto questo è un traguardo notevole, raggiunto grazie a Dio e alla preghiera, attraverso cinquant’anni di conoscenza reciproca e di dialogo ecume-

Domenica 5 febbraio ore 20,00 Marcia per la vita – Putignano Domenica 12 febbraio Giornata del Seminario a Monopoli e Polignano a Mare ore 18,30 Giornata del Mandato Concattedrale – Monopoli Venerdì 17 febbraio ore 9,30 Ritiro del clero Abbazia Madonna della Scala – Noci Mercoledì 22 febbraio ore 17,00 Ordinazione episcopale di Mons. Giovanni Intini Palazzetto dello Sport – Conversano


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SINODALITÀ

anno partecipato diversi laici al percorso di formazione per animatori del discernimento che abbiamo concluso alla fine di gennaio; molti li ho visti impegnati, preparati, puntuali, entusiasti e desiderosi di crescere insieme e dare il loro contributo affinché progredisca la sinodalità nelle nostre comunità.Vedendoli così mi sono ricordato di un numero del documento del Concilio Vaticano II dedicato ai fedeli laici, Apostolicam Actuositatem: “I laici hanno la loro parte attiva nella vita e nell’azione della Chiesa. All’interno delle comunità ecclesiali la loro azione è talmente necessaria che senza di essa lo stesso apostolato dei pastori non può per lo più ottenere il suo pieno effetto” (AA 10). È sempre utile tenere presente quanto sia necessario l’apporto dei laici alla missione di una Chiesa che vuole imparare a “camminare insieme”. Era laico anche Christian Albini, il teologo che ci ha aiutato a partire nel nostro percorso diocesano sulla sinodalità e che, tragicamente, un male terribile e repentino ha strappato all’affetto della moglie e dei figli. Di lui abbiamo apprezzato preparazione e umanità, acume d’intelletto e gentilezza di tratto, profondità di fede e amore per la Chiesa. Ecco un esempio di prezioso contributo laicale alla vita della Chiesa: ogni fedele porta

Stile sinodale

la sua esperienza, la sua vita, la sua professionalità, la sua sensibilità, la sua preparazione, il suo entusiasmo, la sua fede alla missione della Chiesa, e questa ne esce più ricca, più variegata, più “poliedrica” (EG 236). Quando preghiamo, giustamente, perché il Signore mandi tante e buone vocazioni alla vita presbiterale e religiosa, non dimentichiamo mai, allora, di dire una preghiera anche perché non ci manchino mai tanti e

a cura di don Francesco Zaccaria

buoni fedeli laici e perché la nostra Chiesa sappia sempre valorizzare i doni che questi portano al cammino e alla missione comune.

S O M M A R I O Editoriale Tutti in cammino verso l’unità don Donato Liuzzi

Sinodalità Stile sinodale a cura di don Francesco Zaccaria

Tutte le comunità chiamate a fare discernimento don Pierpaolo Pacello

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Diocesi Chiesa vicina alle fragilità della vita matrimoniale: sulle orme di “Amoris Laetitia” Francesco Morgese Maria Daniela Comes 4

Apostolato biblico Dal Vangelo di Matteo: il Discorso sul Monte Mt 5-7 don Leo Giuliano 7

Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96

Zone pastorali I quarant’anni dei Padri Canossiani a Fasano Padre Francesco Vercellone

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Inaugurazione mensa sociale a Polignano Anna Maria Pellegrini

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don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta

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Memorandum 11

Laboratorio diocesano di catechesi con l’arte per la Quaresima 5 Intorno al Battesimo: accompagnare i genitori, condividere un percorso 5

Direttore Responsabile: don Roberto Massaro Redazione:

Fede e cultura: il programma di vita di don Nicola Pellegrino Adriana Mazzarisi 9 Un paradigma inesplorato Carlo Tramonte

Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli

Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851 Indirizzo di posta elettronica: impegno@conversano.chiesacattolica.it

Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it

IX centenario Ho tenuto la lampada accesa sull’Icona don Vincenzo Muolo 6

Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli

Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.

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SINODALITÀ

Tutte le comunità chiamate a fare discernimento

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l 25 novembre scorso abbiamo cominciato un cammino per riscoprire la via della partecipazione e della sinodalità nella nostra Chiesa e per procedere insieme verso il rinnovo degli organismi di partecipazione, cammino ‘da cui non si può tornare indietro’ ci diceva il nostro vescovo Giuseppe. In quell’occasione ci siamo messi in ascolto di Christian Albini, teologo della diocesi di Crema, il quale ci ha aiutato a riflettere sul discernimento e sulla sinodalità in una comunità cristiana. All’inizio di queste righe lo ringraziamo e lo salutiamo nel Signore, essendo venuto improvvisamente a mancare all’affetto dei suoi cari e a quello della sua Chiesa diocesana. Grazie caro Christian! Grazie per le parole che hai speso per noi e per la tua testimonianza di credente immerso nelle cose di Dio. Ci hai insegnato cosa possa significare la parola ‘sinodalità’, che è “cammino fatto insieme”. Siamo certi che questo percorso continueremo a farlo anche con te! Intanto il nostro cammino è proseguito con gli appuntamenti del seminario di formazione per gli ‘animatori del discernimento’, laici e presbiteri insieme, che si sono ritrovati per tre appuntamenti tenutisi a Conversano, a Castellana e a Monopoli. Negli ultimi due in particolare, il 13 e il 27 gennaio, ciascuno dei partecipanti ha potuto confrontarsi con i quattro principi descritti dal Papa nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium (il tempo è superiore

allo spazio / l’unità prevale sul conflitto / la realtà è più importante dell’idea / il tutto è superiore alla parte), sperimentandosi come animatore di un gruppo, cercando di rispondere ad alcune criticità nelle esperienze di sinodalità emerse dall’in-contro del 1° dicembre e ascoltando, dalla voce di alcuni testimoni, luci ed ombre delle esperienze del passato. Don Peppino Cito e don Angelo Ciccarese infatti hanno raccontato alcune esperienze di sinodalità e discernimento, già vissute nella nostra diocesi e in quella di Brindisi-Ostuni, sottolineandone pregi e criticità. È stato un modo per fare tesoro della storia dalla quale proveniamo, per continuare verso il futuro con rinnovato slancio. Questo cammino giunge ora ad una nuova fase che potremmo definire ‘parrocchiale’ e ‘zonale’. Nei mesi di febbraio e di marzo infatti, nelle nostre diverse realtà, cercheremo di animare un discernimento comunitario, che ci faccia percepire le esigenze del nostro territorio e le diverse risposte che ciascuna parrocchia e zona pastorale sta dando. I parroci e i partecipanti al seminario di formazione per animatori del discernimento, hanno ricevuto alcuni strumenti utili a questo cam-

mino. Anzitutto (1) due schede, basate su alcune domande, da poter utilizzare nel modo che si riterrà più opportuno per ciascuna realtà (consigli pastorali; riunione dei diversi operatori pastorali; assemblea parrocchiale…), la prima dedicata alla lettura del territorio e la seconda alla vita della comunità. Un secondo strumento invece (2) è pensato per consultare e ascoltare tutti coloro che sono presenti solitamente alla messa domenicale, ma non svolgono un servizio nella comunità. I risultati derivanti da questi strumenti confluiranno in una sintesi da inviare da ogni parrocchia e zona pastorale entro il 31 marzo agli indirizzi mail: pastorale.conversano@chiesacattolica.it

oppure pierolov@hotmail.it Continuiamo quindi il nostro cammino comune, avendo in mente le parole che Christian Albini disse ai presbiteri e ai laici il 25 novembre: “sinodalità non è solo parola d’ordine del momento […], che rientra nel gergo alla moda della stagione ecclesiale di turno. La sinodalità è finalizzata all’armonizzazione delle differenze nella comunione. Il prossimo rinnovo dei consigli e il modo di impostare il loro mandato, costituiscono un’occasione preziosa per un’effettiva sinodalità, che faccia vivere una reale esperienza di Chiesa nella corresponsabilità e non lasci la disillusione di aver perso il proprio tempo”. Buona strada! don Pierpaolo Pacello

Febbraio - Marzo 2017 Discernimento comunitario nelle parrocchie e nelle zone pastorali Attraverso gli strumenti forniti dal coordinamento pastorale, ciascuna parrocchia e zona pastorale potrà realizzare degli incontri di discernimento, che riguarderanno la lettura del territorio e la vita delle singole comunità. La sintesi del lavoro dovrà essere inviata entro il 31 marzo ad uno dei seguenti indirizzi mail: pastorale.conversano@chiesacattolica.it oppure: pierolov@hotmail.it Aprile - Maggio 2017 Elezione e composizione dei nuovi organismi di partecipazione Nei mesi indicati si procederà all’elezione e alla composizione degli organismi di partecipazione a livello parrocchiale, zonale e diocesano. Le indicazioni circa le date e le modalità saranno comunicate nel mese di Marzo.

I partecipanti al seminario per ‘animatori del discernimento’ nell’appuntamento mattutino tenutosi a Castellana Grotte il 13 gennaio scorso presso la parrocchia ‘Il Salvatore’.

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Giugno 2017 Convegno diocesano

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DIOCESI

Chiesa vicina alle fragilità della vita matrimoniale: sulle orme di “Amoris laetitia”

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omenica 22 gennaio scorso si è tenuta presso l’Oasi di Santa Maria dell’Isola a Conversano, la giornata di studio e riflessione sull’esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia dal titolo «Accompagnare, Discernere, Integrare la fragilità». All’evento promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare hanno partecipato oltre un centinaio di operatori pastorali. La giornata si è aperta con la celebrazione delle Lodi mattutine presiedute dal Direttore dell’Ufficio don Mimmo Belvito durante le quali ha tenuto una lectio divina su Mc 1, 4045. Attraverso il racconto della guarigione del lebbroso don Mimmo ha evidenziato come Gesù mai si stanca di avvicinarsi alle ombre più profonde del-l’animo umano, di toccarle e di donare nuova vita. La fragilità diventa così un momento privilegiaDa sinistra: Don Pasquale Vasta, don Mimmo Belvito e don Giangiuseppe Luisi to dell’incontro salvifico col Cristo. al tavolo dei relatori. Don Pasquale Vasta ha preso poi la parola con un intervento durante il quale ha messo in evidenza come la Chiesa ha bisogno di guadagnare una sapienza pastorale gracoscienza dei propri limiti. Ciò richiede delle Comunità che sapduale, che tenga conto del vissuto di ogni persona e situazione piano essere soggetto e luogo di discernimento delle situazioni concreta. Questo può avvenire solo con un ascolto profondo e di fragilità che alcune famiglie vivono nella quotidianità. Solo attento che valorizzi il bene di ciascuno e aiuti a prendere dopo questo percorso sarà possibile aiutare le coppie fragili a trovare il proprio spazio di partecipazione alla vita della Chiesa. Don Giangiuseppe Luisi ha proseguito la riflessione mostrando come Amoris laetitia, pur non avendo in nessun modo determinato modifiche della dottrina e della disciplina ecclesiastica riguardo il matrimonio e la famiglia, ha messo nuovamente al centro il primato della vita rispetto alla norma e di come l’esistenza stessa del principio normativo del diritto non “Le anime dei giusti sono nella sia una limitazione, ma una garanzia per tutti i fedeli che cercamani di Dio” (Sap 3, 1). È con questa no ogni giorno di vivere il Vangelo in modo autentico. frase rassicurante della Scrittura Molto intenso e al tempo stesso familiare, è stato il tempo del che vogliamo accompagnare quepranzo durante il quale il nostro Vescovo Giuseppe ha condiviso sto momento di tristezza della il pasto con tutti i presenti ringraziando ciascuno per l’impegno nostra Chiesa diocesana per la a favore delle famiglie della diocesi ed esortando i presenti a morte di don Francesco Ostuni, da proseguire spediti sugli insegnamenti e le indicazioni provetutti conosciuto come ‘don Ciccio’. nienti dai due Sinodi sulla famiglia e dal magistero di Papa FranGià vicario generale della diocesi e parroco emerito della cesco. parrocchia di Santa Lucia, nell’omonima contrada di MonoIl pomeriggio è stato dedicato ad un confronto sincero poli, don Ciccio ha dedicato tutta la sua vita all’annuncio fra i presenti e i Relatori,dal quale è emerso il desiderio di del Regno, amando il Signore e la sua Chiesa per lunghi mettersi quanto prima in questo nuovo atteggiamento anni. In questo momento ti diciamo grazie, caro don Cicpastorale, esigente e al tempo stesso fortemente evangelicio, per il tuo ministero e per la tua vita donata! Il tuo amore co. Le riflessioni e le perplessità che pure sono emerse, costituiper la Chiesa, la tua saggezza semplice e il tuo sano umoriscono il bagaglio che ciascuno di noi ha portato con sé a casa smo risuonino ancora come segni del Regno già presente insieme all’impegno di continuare a crescere in una Chiesa che tra noi. mai si stanca di camminare e convertirsi sempre più al Vangelo di Cristo Risorto.

Grazie don Ciccio!

La redazione

Francesco Morgese e Maria Daniela Comes

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DIOCESI

Laboratorio diocesano di catechesi con l’arte per la Quaresima a cura dell’Équipe Catechesi con l’Arte (E.C.A.)

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’Ufficio Catechistico diocesano, tramite il servizio dell’Équipe di Catechesi con l’Arte (E.C.A.), intende continuare ad offrire ai catechisti ed operatori pastorali occasioni formative attraverso la via della Bellezza, valorizzando il nostro ricco patrimonio artistico diocesano. Per questo intende proporre, in vista del tempo di Quaresima, un laboratorio per apprendere “l’arte di annunciare… con l’arte”, come già avvenuto in tempo di Avvento. Il laboratorio sarà impostato su un particolare dell’architrave del portale della Cattedrale romanica di Romualdo, raffigurante il Crocifisso, risalente all’ inizio del XII sec. e custodito presso il museo della Cattedrale di Monopoli. L’incontro si terrà venerdì 17 febbraio alle ore 19,00 presso i locali della Cattedrale di Monopoli. La partecipazione è libera e rivolta ai catechisti e operatori pastorali interessati. Sarà consegnato il materiale utile per diffondere ed eventualmente presentare nelle varie zone la proposta.

Intorno al Battesimo: accompagnare i genitori, condividere un percorso Al via il secondo anno di formazione a servizio della pastorale pre/post Battesimo a cura dell’équipe diocesana

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alla A… alla B! Come già comunicato a tutti i Parroci, continua l’alfabetizzazione (tranquilli, non è previsto l’arrivo alla Z!!) delle coppie che si sono rese disponibili a formarsi quali accompagnatrici dei genitori che chiedono il Battesimo per i propri figli: le zone pastorali di Putignano, Monopoli e Fasano avvieranno tra gennaio e febbraio i laboratori del secondo anno del percorso di formazione ideato, accompagnato e sostenuto congiuntamente dall’Ufficio Catechistico e dall’Ufficio Famiglia della Diocesi. Si tratta di sette laboratori, a cadenza pressoché mensile, nei quali l’équipe di pastorale battesimale interagirà con i partecipanti su temi importanti, con un taglio esperienziale e metodologico, giacché dal “perché” accompagnare si passa al “come” accompagnare gli adulti nella scoperta della forza del Battesimo che, chiesto per i figli, può diventare il dono da scoprire e/o riscoprire per se stessi e per la propria vita da cristiani adulti. Ecco i temi dei laboratori previsti: 1. L’équipe battesimale: ideale e realtà 2. La visita alla famiglia/1: l’attesa 3. La visita alla famiglia/2: in vista del Battesimo 4. Il Battesimo: dal rito alla vita di fede 5. Il catechismo dei bambini CEI “Lasciate che i bambini vengano a me” 6. La vita di fede in famiglia 7. Da 0 a 3 anni: il post-Battesimo Al secondo anno di formazione partecipano, in ciascuna delle tre zone pastorali coinvolte, le coppie e i parroci che le segnalano: l’intento resta quello di costituire delle miniéquipe che in ogni parrocchia si rendano disponibili all’accompagnamento dei genitori, superando l’episodicità che ancora segna il momento della richiesta e della celebrazione del Battesimo. L’équipe diocesana resta a disposizione anche delle zone pastorali che volessero avviare il percorso del primo anno. Tutte le manifestazioni di interesse per questa piccola avventura, le disponibilità, le condivisioni di esperienze, le richieste… saranno bene accette! Così come suggerimenti e consigli: chi lo desidera può contattare don Peppino Cito, direttore dell’UCD (donpici@libero.it; cell.3389932867).

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Scelto per voi… Un progetto catechistico a cura dell’Ufficio Catechistico delle Diocesi di Cuneo e Fossano dedicato alle famiglie con bambini da 0 a 6 anni, articolato in tre fasi: dall’attesa al Battesimo, la formazione del senso religioso, i primi passi nella comunità cristiana. Ogni cofanetto contiene: • il testo-guida per il parroco e i catechisti • una raccolta di sussidi per parroco e catechisti (dépliant, lettera e cartoline alle famiglie, opuscoli con indicazioni e/o riti) • un testo in stile narrativo per i genitori • una raccolta di sussidi per genitori e padrini (schede catechistiche, dépliant, opuscoli …) • un CD-Rom con tutti i materiali stampabili

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IX CENTENARIO

Ho tenuto la lampada accesa sull’Icona perché il volto della Madre riverberi tutta la sua bellezza e il segreto della sua venuta in mezzo a noi

Riportiamo un articolo di Mons.Vincenzo Muolo scritto per il libretto della Festa della Madonna della Madia del 2015.

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i viene in mente un bellissimo episodio che ancora mi commuove. Nel 1948, quando uscì la Madonna per il pellegrinaggio mariano, io, allora bambino, stavo giocando nei pressi di Santa Lucia con la mia squadra di ragazzi e sentii la mia mamma che diceva alla nonna e alle donne che passavano: “È uscita la Madonna”. È un episodio bellissimo. Io sono stato immediatamente attratto da quelle parole: “È uscita la Madonna”. Cosa volevano dire quelle parole? Che significato avevano per me? Mi ricordo che corsi in Cattedrale, veloce, come se una corrente elettrica mi passasse dentro. Come se fossi stato preso da un entusiasmo per vedere qualcosa che non sapevo neppure io di dover vedere ed entrai in chiesa mettendomi ai primi posti. Il quadro della Madonna, tanto desiderato, stava sulla balaustra. Mi fece un effetto che mi è difficile raccontare: io, oggi, guardo ancora me stesso, come un bambino, quello che ero io allora, che si avvicina all’icona che era stata staccata dal suo altare ed era scesa per parlare con i suoi figli. Quell’incontro mi lasciò trasfigurato: avevo visto la Madonna sempre lontana, lassù, mentre allora era così vicina, a pochi passi. Tutti guardavano il quadro. Chissà cosa rappresentava allora per me e chi poteva mai comprendere il senso di quelle parole: “È scesa, è uscita la Madonna”. Oggi però mi sento di dire che quell’episodio ha segnato la mia vita. Caparbiamente ho tenuto la lampada accesa sull’icona perché il volto della Madre riverberi tutta la sua bellezza e il segreto della sua venuta in mezzo a noi. I nostri padri hanno raccolto il suo sguardo, lo hanno custodito nel cuore perché sprigionasse sempre, per noi monopolitani, tutta la sua forza. Mi sento di avere ricevuto questo mandato. Dovevo saperlo anch’io, come nel 6

dipinto di Anna Brigida che mi ha rappresentato come pescatore, su un gozzo davanti all’icona e alla zattera. Il pescatore getta le reti, come me, nel senso di ripescare una tradizione. “Tu sei il pescatore che ci rinfreschi sempre quello che non deve mai morire, come questa tradizione misteriosa che dà veramente il senso della festa”: mi ripeteva Anna Brigida. La Madonna ci regala sempre lo specchio della Sua vita perché noi possiamo rispecchiare in Lei la nostra identità di cristiani, quella che è sotto il fondo così come sotto il fondo c’è l’oro vero. Tutto ciò ha un senso sia per il dipinto ad olio e sia per l’icona a mosaico. Per forza devo riallacciarmi all’idea del dipinto a mosaico, ma il dipinto ad olio penso che ne sia la premessa mariologica, non solo artistica. È questa la Madonna del mare, quella che portiamo nel cuore. Per noi il mare è mistero, è l’oceano della misericordia di Dio. È tutto per noi. Quanto più è denso il mistero, più ci piace questa Madonna della Madia. È Lei che torna, di anno in anno, a rincontrare il Suo popolo, la Sua gente perché Lei non manca mai all’appuntamento. Occorre conservare questa tradizione. Io l’ho conservata, ho cercato di mantenerne il significato vero: questa Madonna viene dal profondo del mare, dal mistero di Dio. La Madonna che è sul campanile, per

noi, rappresenta la Madonna in cielo ma è, pur così in alto e lontana, una Madonna che si avvicina sempre, quando ne abbiamo bisogno. Non è una Madonna inaccessibile. La Madonna è il tesoro nostro più grande e deve essere ancora cercata. I tesori si cercano. I tesori vanno cercati. Se non li ricerchiamo più, vuol dire che cerchiamo altro e che stiamo cercando altro nelle nostre feste. La lampada del tempio, sull’altare del santuario della Madonna della Madia, a Monopoli, dal 1999, non si è ancora spenta. Si accende la lampada sull’icona dall’Anno Santo, come la lampada del tempio di Silo. Allora il Signore chiamò Samuele che era al servizio del vecchio sacerdote Eli. È Lui, Samuele, che mantiene accesa la lampada di Dio, e siamo noi, ancora oggi, che manteniamo accesa la lampada, quella che non si spegne mai: “gli occhi di Eli cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere, ma la lampada di Dio non era ancora spenta”. La lampada della cappella della Madia è di alabastro. È stata dono dei coniugi Tanina e Nicola Recchiuto nell’anniversario del loro matrimonio. Per l’Anno Santo, la sera della benedizione, detti ad ogni parroco una lampada da tenere accesa in ogni parrocchia e donai al Vescovo una bellissima immagine di Betlemme con la Madre e il Bambino perché rappresentava il dono più grande che faceva la Madonna a Monopoli portandoci sulla zattera l’icona e Suo Figlio. È bello sapere che ogni nuovo giorno, a Monopoli, si apre con questa lampada ad olio che si accende mentre dall’oriente sorge il sole. Ogni giorno la lampada viene accesa, nella prima messa della Cattedrale, come il mosaico del campanile che prende luce ai primi raggi di sole mentre dal crepuscolo fino a notte fonda, resta acceso come luce nel cielo serale della città. Ogni anno, anzi due volte l’anno, la luce si avvicina: è l’icona della zattera, punto di luce, nel mare buio e nero che si illumina d’immenso. È la luce vera, il dono di Maria; è la lampada che resta accesa sul Santuario davanti al Figlio; è l’arte dell’icona, sul mare e sul campanile, che ci ha fatto Anna Brigida; è il miracolo della luce viva, in mezzo a noi. Mons. Vincenzo Muolo

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APOSTOLATO BIBLICO

Dal Vangelo di Matteo: il Discorso sul Monte (Mt 5–7)

don Leo Giuliano

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l Discorso sul o del monte (DM), conosciuto anche come Discorso della Montagna, è il primo dei cinque grandi Discorsi che attraversa il primo Vangelo canonico ed è compreso nei cc. 5-7. Dopo gli eventi che preparano e introducono il ministero pubblico di Gesù (Giovanni il Battista - battesimo - tentazioni) e gli inizi dello stesso, caratterizzati dalla chiamata dei primi discepoli e dai primi miracoli compiuti, l’evangelista riporta questa grande unità letteraria, segnata da un’uniformità quanto alla figura di chi insegna (Gesù), ai destinatari (folle e i discepoli) e al luogo (montagna). La macrounità letteraria raccoglie una serie di detti di Gesù, e questo è provato dal fatto che l’insegnamento non è interrotto dalle osservazioni/domande della folla e/o dei discepoli. Il genere a cui Gesù ricorre è soprattutto quello sapienziale-didattico: esortazioni, detti proverbiali, beatitudini, sentenze, un qualche accenno/abbozzo di parabole. Nell’ordinare tutto il materiale a disposizione e nella composizione dell’intera sezione, Matteo ha dinanzi a sé una comunità ben precisa. L’intento è di precisare per quest’ultima i tratti caratteristici del discepolo: cosa comporta il Regno dei cieli? qual è la considerazione che si deve avere ora della Legge antica? Di fronte alle pretese del giudaismo farisaico dominante del tempo (dopo il 70 d.C.), che enfatizzava il ruolo svolto dalla Legge d’Israele, i credenti che provenivano dalla fede ebraica rischiavano di ritenere che la nuova via cristiana fosse una sorta di prolungamento di quella giudaica. Un simile insegnamento, inoltre, era di grande utilità anche per chi non aveva alle spalle alcuna esperienza con la fede dell’Israele antico, cioè i credenti d’origine gentile (= pagana). Qual è, dunque, la via maestra? come ci si salva? in cosa consiste la fede? è solo un’applianno 22 • n. 2

cazione/esecuzione di norme? è principalmente e primariamente etica? L’inizio è dato in Mt 5, 1-2 in cui si presenta prima di tutto la persona di Cristo Gesù che sale sul monte e insegna alla folla. L’ambientazione non contempla il nome del monte. Il riferimento sembra essere più di carattere simbolico. La conclusione che troviamo in Mt 7, 28-29 riassume i dati appena riportati: “Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle rimasero stupite del suo insegnamento; egli, infatti, insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi”. In Mt 8, 1, poi, si attesta che “Gesù scese dal monte...”. L’uso del plurale (“discorsi”) rimanda a tutto il contenuto del suo insegnamento riportato nei singoli capitoli che compongono l’intero DM. Gesù è riconosciuto come uno che ha autorità e che non ha nulla a che fare con gli scribi del tempo. Qual è il senso di questa “autorità” che viene accordata a Gesù? Non si tratta di uno dei tanti maestri di moralità, il suo insegnamento rende possibile una nuova vita! Egli, allora, non è tanto un nuovo Mosè, ma è più di Mosè. La composizione dell’intero DM prevede una suddivisione in tre parti: (1) 5, 1-48 5,1-12 Le beatitudini 5,13-16 “Voi siete il sale della terra e la luce del mondo” 5,17-20 “Non pensate che io sia venuto ad abolire la legge o i profeti” 5,21-48 Il compimento o la pienezza della legge (2) 6,1-34 6,1-3 “Guardatevi dal praticare le vostre opere davanti agli uomini” (elemosina) 6,4-15 La preghiera del “Padre nostro” 6,16-18 Il digiuno 6,19-34 Il vero tesoro (3) 7,1-29 7,1-5 “Non giudicate, per non essere giudicati” 7,6 “Non date le cose sante ai cani” 7,7-11 “Chiedete e vi sarà dato” 7,12 La regola d’oro 7,13-14 “Entrate per la porta stretta” 7,15-20 “Guardatevi dai falsi profeti” 7,21-23 “Non chiunque mi dice: Signore, Signore” (I veri discepoli) 7,24-27 “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica” (la casa sulla roccia e la casa sulla sabbia) 7,28-29 “Quando Gesù ebbe finito questi discorsi” Il DM, dunque, si sofferma 1. sulla condizione cristiana, anche in relazione alla Legge mosaica (c. 5). Quest’ultima non è abolita, ma è portata a perfezione; 2. su un nuovo stile di vita che è proprio di chi

ha accolto il Regno dei cieli (Mt 6, 1–7,11). La novità sta nell’aver aderito all’appello alla conversione, manifestato in scelte e pratiche religiose come il digiuno, l’elemosina e la preghiera. Si tratta di uno stile fondato sul “fare” la giustizia, cioè la volontà di Dio (Mt 7,12-27). Rispetto ai “falsi profeti”, il credente è colui che opera e mette in pratica, non a parole, ma con i fatti la volontà del Padre celeste. Chi agisce in questo modo è come colui che costruisce la sua casa sulla roccia. La solidità, pertanto, dipende dalle fondamenta. Chi si pone in ascolto della Parola di Dio e la fa (“chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” Mt 7,21) ha edificato/edifica la propria esistenza su fondamenta solide. “Fare/compiere”, dunque, deriva dall’ascolto e dall’accoglienza/docilità della/alla Parola. Nel Lezionario domenicale, il DM è distribuito nelle prime domeniche (IVIX) del Tempo Ordinario: IV Domenica: V Domenica: VI Domenica: VII Domenica: VIII Domenica: IX Domenica:

Mt 5, 1-12a Mt 5, 13-16 Mt 5, 17-34 Mt 5, 38-48 Mt 6, 24-34 Mt 7, 21-27

La presente scheda introduttoria vuole essere un aiuto offerto alle comunità parrocchiali, agli operatori pastorali e ai gruppi/movimenti di lectio divina e di animazione biblica per approfondire la conoscenza del vangelo di Matteo.

Segnalazione!!! Nella sua ultima lettera (Misericordia et misera 7), Papa Francesco ha ricordato che “Sarebbe opportuno che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”. L’indicazione del pontefice vuole stimolare “i credenti ad essere strumenti vivi di trasmissione della Parola”. Il tutto dovrà svolgersi mettendo in atto una serie di iniziative, e tra queste il Papa ricorda la lectio divina, frutto della creatività delle singole comunità e gruppi/movimenti. Sosteniamo e promuoviamo le occasioni d’incontro con le Sacre Scritture “affinché, attraverso la lettura orante del testo sacro, la vita spirituale trovi sostegno e crescita”. Per mezzo della lectio divina “sui temi della misericordia” la comunità dei credenti potrà fare esperienza di “quanta fecondità viene dal testo sacro, letto alla luce dell’intera tradizione spirituale della Chiesa, che sfocia necessariamente in gesti e opere concrete di carità”.

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ZONE PASTORALI

I Quarant’anni dei Padri Canossiani a Fasano padre Francesco Vercellone

Inaugurazione mensa sociale a Polignano Anna Maria Pellegrini

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“Continuate ad essere segno della carità di Cristo! Parlate a tutti della santità!”: con questi inviti il nostro Vescovo Giuseppe ha concluso la sua omelia, rivolgendosi in particolare ai Padri Canossiani, durante la Concelebrazione eucaristica di sabato 14 gennaio presso la chiesa parrocchiale di S. Antonio abate a Fasano. L’occasione era il ringraziamento al Signore per i 40 anni della presenza dei Padri a Fasano. Era il 15 ottobre 1976 quando arrivarono a Fasano i primi due Canossiani, padre Elia e padre Dino, chiamati dal parroco di allora, don Nicola Carbonara. Erano da poco avviate le attività del nuovo oratorio, un grande edificio, non ancora ultimato, costruito con grande impegno e con forte entusiasmo, per dare ai ragazzi della città un luogo di aggregazione e di formazione. Erano già presenti le Sorelle Ausiliarie della Madonna e ci voleva anche una comunità religiosa maschile per completare la presenza educativa. Una presenza che ancora oggi continua nella quotidianità del servizio in oratorio, in parrocchia, nella città. L’Istituto dei Figli della Carità Canossiani, nasce a Venezia nel 1831, fondato da S. Maddalena di Canossa. In lei ardeva come un fuoco la carità di Cristo crocifisso. Da ricca si fece povera per servire i piccoli e gli ultimi, per far conoscere e amare Gesù Cristo, in particolare alle ragazze e ai ragazzi più bisognosi. I due istituti religiosi da lei fondati, delle Figlie e dei Figli della Carità, mantengono vivo il suo carisma e continuano la sua opera in tante parti del mondo. Le opere in cui i Padri oggi esprimono il loro servizio sono l’oratorio, la catechesi, la parrocchia, le opere di assistenza, le missioni. Per l’occasione della celebrazione del quarantesimo, insieme al Vescovo erano presenti il Padre generale dei Canossiani, padre Giorgio Valente, il Vicario generale don Vito, il Vicario zonale don Sandro, il Parroco don Giorgio, Sacerdoti, Religiosi e Religiose della città, alcuni Padri canossiani che sono stati a Fasano o che sono nati a Fasano, Laici canossiani e la comunità parrocchiale di S. Antonio abate insieme a tanti amici che hanno partecipato con riconoscenza, con affetto e in spirito di famiglia a questa bella ricorrenza. Presente il Sindaco, che ha espresso la riconoscenza della città anche per la valenza sociale dell’opera dei Padri attraverso l’oratorio. “Guardiamo in avanti! Abbiamo a cuore il bene dei giovani di Fasano!”: sono le parole con cui il Vescovo ha concluso la celebrazione. Le accogliamo come un rinnovato invito non solo ai Padri, ma a tutta la comunità, a parlare con la vita del grande amore di Gesù Cristo, perché sia conosciuto e amato.

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o scorso 23 dicembre è stata inaugurata a Polignano la mensa sociale, allestita nei locali adiacenti al Centro Sociale Comunale “Gioia di Vivere” in Via Luigi Sturzo. Sua Ecc. Mons. Favale, intervenuto alla cerimonia, nel complimentarsi per l’iniziativa, ha precisato che “la benedizione prima che degli ambienti è per le persone” ed ha auspicato che la mensa diventi un segno visibile di carità fraterna, un luogo in cui ci si possa ritrovare come in famiglia, non solo per mangiare, ma anche “per gustare la bellezza dello stare insieme”. L’iter per la realizzazione della mensa sociale, avviato quattro anni fa dalla Caritas zonale e dall’Amministrazione Comunale, è finalmente giunto al termine. Un forte contributo alla realizzazione è stato dato dal Rotary Club di Putignano, che ha offerto gli arredi e le attrezzature tecniche per la cucina. Ora manca veramente poco affinché il servizio sia operativo. Nei giorni scorsi, infatti, Don Gaetano Luca ha incontrato per la prima volta alcuni volontari, che si occuperanno della preparazione e somministrazione dei pasti, per cercare di creare un coordinamento fra loro. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di offrire almeno un pasto al giorno per circa quindici persone, secondo quelle che sono le esigenze riscontrate sul territorio. Da alcuni anni, infatti, la Caritas zonale ha predisposto un servizio dispensa che serve le famiglie bisognose presenti in tutto il territorio e nell’ultimo anno, presso la Parrocchia dei Santi Medici, per due giorni la settimana, alcuni volontari servono pasti caldi precedentemente preparati a circa dieci persone. Per rendere stabile ed efficiente il servizio mensa servono molte persone, per questo tutti coloro che vogliono offrire un po’ del loro tempo, possono rivolgersi nei prossimi giorni alle Parrocchie per dare la propria disponibilità, così da poter essere inseriti nel gruppo dei volontari.

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ZONE PASTORALI

Fede e cultura: il programma di vita di don Nicola Pellegrino Il ricordo del sacerdote a un anno dalla sua scomparsa

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d un anno dalla scomparsa del nostro caro don Nicola Pellegrino, la Comunità parrocchiale Il Salvatore e la città di Castellana Grotte lo ha ricordato nella celebrazione liturgica presieduta dal nostro Vescovo Mons. Giuseppe Favale il giorno 19 gennaio c.a., affiancato dal parroco della stessa comunità don Antonio Napoletano, dall’arciprete don Leonardo Mastronardi e da don Francesco Disciglio A partecipare alla celebrazione, animata dal coro parrocchiale, i familiari di don Nicola, le autorità civili e tanti fedeli, che hanno avuto modo di conoscere don Nicola negli oltre 50 anni di vita sacerdotale a Castellana Grotte. Nell’omelia del nostro Vescovo è stata disegnata con precisione, fede e un grande senso di spiritualità la figura del sacerdote. Mons. Favale ha ritenuto che le letture della serata rappresentassero in filigrana la vita di don Nicola. Ci ha invitati a contemplare Gesù sacerdote quando ha percorso le strade della Palestina, quando è stato vicino a chi soffriva, quando la folla correva da lui. Gesù era un punto di attrazione perché da lui veniva una luce particolare. Luce di speranza che guariva nello spirito e nel corpo. Gesù è stato sacerdote non del tempio, non delle sinagoghe, ma sacerdote lungo le strade della Palestina come dono di sé, di amore a tutti quelli che lo accostavano. È in questa luce che vogliamo leggere la chiamata di questi uomini che vengono scelti al sacerdozio per vivere lungo le strade del mondo tra gli uomini. Don Nicola ha ben rappresentato questo ruolo e ancor di più, nelle strade del mondo, di lui resta il grande segno del connubio fede-cultura di cui era impregnato il suo pensiero.

Benedizione della biblioteca intitolata a don Nicola.

Celebrazione eucaristica in suffragio di don Nicola.

Un uomo di Dio che ha dedicato la sua vita alla lettura, alla fotografia, a diversi studi pubblicati sulla memoria storica, consegnandoci conoscenza e testimonianza del passato, facendo sì che le nuove generazioni, nelle quali don Nicola ha creduto, potessero riscoprire le loro radici. Proprio per i bambini ed i giovani ha investito tutte le energie perché avessero la possibilità di sentirsi a casa, sempre nella casa del Signore, e di familiarizzare con l’impegno di fede. La Parrocchia, per dare continuità al valore che don Nicola ha dato alla lettura e alla cultura, ha inteso realizzare una fondazione libraria, negli spazi parrocchiali, dove verranno custoditi e consultati i libri raccolti nel tempo, da parte del nostro indimenticabile don Nicola, che ci lascia la lettura come grande valore ormai in via di estinzione. La lettura aiuta a comprendere e il comprendere aiuta a interiorizzare i valori con consapevolezza e a dare il senso alle cose come agli eventi. La lettura stimola l’immaginazione con la quale possiamo oltrepassare i confini dello spazio e del tempo. E per questo la lettura rende liberi ed è una livella. Questo forse ispirò l’incantevole riflessione di Umberto Eco: “Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 500 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Adriana Mazzarisi

“Vivere la passione, la morte e la risurrezione di Cristo attraverso alcune grandissime opere della musica classica”: è questo il primo obiettivo del concerto meditativo “CERCO IL TUO VOLTO” organizzato e rieditato da due giovani di Polignano a Mare, Pasquale Giuliani e Viteliseo Dell'Edera, per una piccola ensemble di pianoforte, archi e fiati. Il concerto invita ad attraversare il triduo pasquale facendosi accompagnare da grandi autori come Beethoven, Haydn e Bach, passando da Rheinberger e finendo ad Hendel, cercando di trasmettere tutte le emozioni ed i colori dei tre giorni più importanti della religione Cristiana e, allo stesso tempo, promuovere e incentivare quel gusto musicale così raffinato e ricco di pathos che solo la musica classica può contenere. Il progetto si rende disponibile a raggiungere tutte le parrocchie della Diocesi che, durante l’intero periodo quaresimale, abbiano il desiderio di ospitarlo contattando gli organizzatori al numero 3457979194 o attraverso l’indirizzo e-mail: mrpedera@gmail.com

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ZONE PASTORALI

Un paradigma inesplorato Retorica e teologia del numerale Uno nelle lettere di Paolo

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ono stati anni di intenso studio e di ricerca quelli vissuti da don Leo Giuliano a Gerusalemme, dove nell’Ottobre 2015 ha conseguito il Dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum, difendendo la tesi dal titolo “Il numerale UNO nel corpus paulinum”. Esegesi, retorica e teologia di un paradigma inesplorato. Un lavoro riprodotto integralmente nel volume presentato il 30 dicembre scorso nel salone del Carmine nel corso di una serata voluta da don Oronzo Negletto cui è intervenuto il Vescovo Giuseppe Favale. “Un Paradigma inesplorato. Retorica e teologia del numerale UNO nelle lettere di Paolo” il titolo del libro pubblicato dalle Edizioni Dehoniane. Mons. Favale nell’ introdurre i lavori, dopo il saluto rivolto al pubblico presente in sala, tra cui S.E. Giovanni Intini vescovo eletto di Tricarico, il Vicario Generale don Vito Fusillo, i direttori di alcuni uffici di curia e numerosi sacerdoti giunti dalle varie zone della Diocesi, ha sottolineato la ricchezza ed il valore del lavoro svolto da don Leo nel corso della lunga permanenza a Gerusalemme. Don Antonio Pitta, docente ordinario di Esegesi del Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense e correlatore della tesi, intervenuto per illustrare i contenuti del corposo volume, ha sottolineato come don Leo abbia segnato una nuova pagina lungo l’ orizzonte della ricerca compiuta lungo due linee metodologiche, quella dell’ analisi esegetica e della ermeneutica retorica. Don Antonio Pitta ha quindi spiegato che il lavoro si fonda

sull’analisi dell’uso Paolino del numerale UNO nel genere maschile, femminile e neutro. Le argomentazioni portano quindi allo studio dell’unicità in rapporto alla molteplicità e viceversa. “L’ uno è solo Cristo, unico e solo mediatore tra Dio e gli uomini, è l’ unica e sola speranza di salvezza per l’ umanità, che può salvarsi avendo ricevuto l’ unico e stesso Spirito per mezzo del quale coloro che credono in Cristo diventano un solo uomo nuovo tendendo verso la comunione con il Signore”. Don Leo Giuliano, a conclusione dei lavori, ha spiegato che l’interesse verso la produzione paolina si è trasformato nel tempo in una vera passione vissuta sempre più come servizio alla Parola. L’ intervento musicale del Trio Gamma ha fatto da cornice alla serata proponendo un repertorio intenso che ne ha accompagnato i vari momenti. Tra i brani proposti da Caterina Santoro al clarinetto, Giuseppina Greco al violino e Francesca Lippolis al Violoncello, dirette dal maestro Domenico Colucci, Suite n. 3 in Re Maggiore BWV 1068 di Johann Sebastian Bach, Sei trio per violino, clarinetto e violoncello-Trio IV di J.K. Vanhal, Walz n.2 di Dmitri Shostakovic, Petit fille di Fabrice Muller e Valse en do minore di J. Billaud. Presentazione del libro di don Leo nel salone del Carmine di Monopoli.

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Carlo Tramonte anno 22 • n. 2


MEMORANDUM

Famiglie per la vita sulle orme di S. Teresa di Calcutta Week end residenziale di spiritualità per le famiglie guidato da don Mimmo Belvito Da venerdì 17 febbraio alle 18,30 a domenica 19 alle 16,30 presso l’Oasi S. Maria dell'Isola di Conversano. È vivamente consigliato il pernotto. Pensione completa 80€ a persona, 60€ per i bambini con servizio babysitting la domenica. È possibile partecipare solo ai momenti di spiritualità: venerdì alle ore 21,00 e sabato e domenica alle 9,30 e alle 16,30. Si prega di comunicare l’adesione entro il 13 febbraio. Gli altri orari verranno comunicati in sede. Contatti: telefono 080.4962655 Email: angela.perrelli@gmail.com WhatsApp: 328.38533444

Appuntamenti FEBBRAIO 5 09,00 11,30 17,00

9 11

20,00 19,00 17,00

12

10,00

13

11,30 18,30 09,30

15

19,00

17

09,30 19,00

17-19 18 19

16,00 11,30 15,30

22

17,00

25 26

18,30 11,00 19,00

28

18,30

MARZO 4 18,30 5

11,15 16,00 18,30

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Marcia della pace e della solidarietà Ass. padre Francesco Convertini – Chiesa Matrice, Cisternino Cresime – Chiesa Matrice, Fasano Assemblea elettiva di Azione Cattolica Biblioteca Seminario Vescovile, Conversano Marcia per la vita – Ospedale, Putignano Adorazione eucaristica vocazionale – Seminario, Conversano Messa e processione in occasione della memoria della Madonna di Lourdes – Parrocchia SS. Nome, Noci Messa presieduta da Mons. Enrico Dal Covolo Chiesa Matrice, Cisternino Cresime – Parrocchia Addolorata, Rutigliano Messa per la giornata del malato – Concattedrale, Monopoli Incontro di formazione del gruppo dei preti giovani Oasi S. Maria dell’Isola, Conversano Consegna attestati ai partecipanti al corso del Consultorio familiare Episcopio, Conversano Ritiro del clero – Abbazia Madonna della Scala, Noci Laboratorio catechesi con l’arte – Concattedrale, Monopoli Ritiro spirituale per famiglie guidato da don Mimmo Belvito Oasi S. Maria dell’Isola , Conversano Ritiro diaconi permanenti – C.da S. Bartolomeo, Monopoli Cresime – Parrocchia Addolorata, Rutigliano Assemblea elettiva di Azione Cattolica Biblioteca Seminario, Conversano Ordinazione episcopale di Mons. Giovanni Intini Palazzetto dello sport, Conversano Cresime – Parrocchia S. Antonio, Monopoli Cresime –Chiesa Matrice, Polignano a Mare S. Messa presieduta da S.E.R. Mons. Giovanni Intini Cattedrale, Monopoli I anniversario della morte di Mons.Vincenzo Muolo Concattedrale, Monopoli

RADIO AMICIZIA INBLU Palinsesto 06:45 07:00 07:05 07:06 07:30 07:36 08:00 08:15 09:00 09:07 10:00 10:30 11:00 11:03 12:00 12:06 12:26 13:00 13:12 15:07 17:00 17:03

Messa e inaugurazione centro d’ascolto parrocchiale Parrocchia S. Giovanni Battista, Turi Cresime – Parrocchia S. Domenico, Noci Ritiro Gruppo “Figli in cielo” – Oasi S. Maria dell’Isola, Conversano S. Messa presieduta da S.E.R. Mons. Giovanni Intini Cattedrale, Conversano

18:00 19:15 20:00 22:00

Prima di Tutto Commento al Vangelo Radio Amicizia News Informazione Buon giorno InBlù Intrattenimento Oggi in Edicola Rassegna Stampa 1 Buon giorno InBlù Intrattenimento Oggi in Edicola Rassegna Stampa 2 Notiziario Radio Vaticana Informazione Buon giorno InBlù Intrattenimento Radio Amicizia News Informazione Piazza InBlu Attualità Radio Amicizia News Informazione MATTINANDO 1a parte Intratt. - Informazione Radio Amicizia News Informazione MATTINANDO 2a parte Intratt. - Informazione Radio Amicizia News Informazione Cosa c’è di buono Intrattenimento MATTINANDO 3a parte Intratt. - Informazione Radio Amicizia News Informazione Ecclesia Informazione religiosa Pomeriggio InBlu Musicale - Informazione Radio Amicizia News Informazione nel pomeriggio RADIO SERA Musica e Rubriche S. Rosario e S. Messa CLUSTER Musica e Rubriche Musica specialistica Musicale Gimme Five Musica e intrattenimento

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