Impegno aprile 2017

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 22 - Numero 4 - Aprile 2017 www.conversano.chiesacattolica.it

LA TUA GIOIA È PIENA Gli auguri pasquali del nostro Vescovo

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Miniatura di Reginaldo da Pirano (1524) Museo Diocesano in Monopoli

Ti accorgerai che subito gioisci con chi gioisce, piangi con chi piange. A un certo punto dici bene di chi dice male di te, sorridi a chi non ti degna neppure di uno sguardo, stringi la mano a chi non ti accetta, ami per primo, ami gratuitamente, ami senza chiedere risposta. Sei nell’amore di Gesù. La tua gioia è piena”. Facendo mie le parole dell’indimenticato don Oreste Benzi, grande innamorato di Gesù e dei fratelli, con affetto grande per tutti, mentre vi benedico di cuore, auguro Buona Pasqua † Giuseppe Favale

IN EVIDENZA

n questi giorni, man mano che ci inoltriamo nel cammino della Quaresima, mi ritornano con insistenza alcune domande che inquietano, in un certo senso, la mia coscienza di pastore: la nostra gente si rende conto che si avvicina la Pasqua? Sta avvertendo i fremiti della gioia pensando a questo evento che ha dato un senso nuovo alla storia degli uomini e che riattualizzeremo nelle celebrazioni pasquali? Ha la consapevolezza di essere stata salvata dal Sangue dell’Agnello che ha tolto il peccato del mondo? Si rende conto che la nostra fede è fondata sulla certezza che Cristo è risorto e vive nella Chiesa? E di conseguenza, sente la responsabilità di testimoniare la vita nuova che l’incontro con il Risorto ha prodotto in chi ha fatto esperienza di Lui? Miei cari fratelli e sorelle, questi interrogativi li condivido con voi, perché provochino le nostre comunità a vivere la Pasqua del Signore in un coinvolgimento interiore profondo, che lasci poi una traccia nella vita. Lasciatemi sognare ad occhi aperti per intravedere con voi i tratti della risurrezione che potranno rendere sempre più bella e attraente la nostra Chiesa, chiamata ad essere la casa comune per tutti coloro che vivono e operano sul nostro territorio. Come vorrei che le prossime celebrazioni pasquali ci vedano tutti protagonisti e non semplici spettatori di riti suggestivi, totalmente presi dall’evento che ha acceso la speranza e ha dato un senso nuovo all’essere e all’agire degli uomini! Come vorrei che il profumo della risurrezione, di cui ci inebrieremo nella notte santa, attraverso i cristiani che “hanno visto” il Signore risorto, si diffondesse lungo le strade delle nostre Città, per raggiungere quegli uomini e quelle donne che forse sono indifferenti e apatici, perché afferrati da altro nella vita! Come vorrei che nelle nostre comunità parrocchiali e nelle nostre famiglie fiorissero i semi della gioia, della bontà, della misericordia, portati tra noi dal Cristo risorto, per far esplodere l’attesa primavera, che cancella i segni del freddo inverno, in cui tante volte sembra di trovarsi, dove prevalgono l’odio, il rancore, l’egoismo, la divisione! Come vorrei che i cristiani, spinti dalla forza della Pasqua, si facessero pellegrini di tenerezza presso chi vive l’oscura notte del dolore, causata dalla solitudine, dall’indifferenza, dall’emarginazione! Come vorrei che la nostra Chiesa, Sposa del Risorto, risplendesse in tutta la sua bellezza indossando l’abito della festa, intessuto e ricamato con il filo d’oro della comunione, per essere attraente e convincente nella sua missione evangelizzatrice! Tutto questo è solo un sogno? O deve rimanere un sogno? Sicuramente no, perché lo Spirito Santo, dono pasquale per eccellenza, è all’opera nella storia ed è Lui che ci rende contemporanei del Cristo, coinvolgendoci nella Sua vita divina. “Gesù è vivo; tu sei unito a lui.Tieni la tua mano nella sua. Affronta insieme a lui le situazioni.

Giovedì 13 aprile - 9,30 Messa Crismale Cattedrale, Conversano Giovedì 20 aprile - 19,00 Ammissione agli ordini del seminarista Giuseppe Cantoro Parrocchia S. Antonio Abate, Fasano Sabato 29 aprile - ore 17,00 MiniINfesta Oratorio del Fanciullo, Fasano


SINODALITÀ

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consigli pastorali, che rinnoveremo in questi mesi di aprile e maggio, sono figli del Concilio (Christus Dominus n. 27) ed esprimono in maniera particolare l’indole di una Chiesa sinodale, dove tutti cioè sono chiamati ad essere corresponsabili della sua missione. Tuttavia, nonostante siano passati tanti anni, tutti possiamo osservare le difficoltà nel funzionamento di questi organismi. Come superarle? Le risposte evidentemente sono tante, perché le ragioni sono sicuramente diverse e variano in base ai contesti. Una possibile risposta però vorrei proporla qui usando un testo che Mons. Ferrari scriveva verso la fine dell’assise conciliare nel 1965. In questo testo, l’allora Vescovo di Monopoli, anticipava quali potevano essere le difficoltà nella ricezione dell’aggiornamento conciliare, che lui acutamente descriveva come un cambiamento di prospettiva da parte della Chiesa, suggerendone qualche soluzione. La prima soluzione proposta era il cambiamento di mentalità. “Ad un tale cambiamento di prospettiva deve corrispondere un cambiamento nel modo di vedere,

Stile sinodale

cioè, di mentalità. È tutto dire! Nella vita è possibile cambiare un’abitudine morale, forse anche uscire da uno stato d’animo, ma è molto più difficile cambiare mentalità. Eppure, questo e non altro è il primo passo a cui ci impegna il Concilio; è serio, e da qualcuno potrebbe essere ritenuto impossibile; ma è decisivo. O si ha il coraggio e la fiducia di

a cura di don Francesco Zaccaria

farlo, o le cose restano come erano. Si tratta di un’autentica «conversione» (metanoia) a cui forse non eravamo preparati, dal momento che siamo nati cristiani”. Forse dobbiamo ripartire da questo invito ancora profondamente attuale e, mentre accompagniamo con la preghiera il processo di rinnovamento dei consigli pastorali, chiedere al Signore questa grazia particolare: il dono della conversione, del cambiamento della nostra mentalità.

S O M M A R I O Editoriale La tua gioia è piena † Giuseppe Favale

Sinodalità Stile sinodale a cura di don Francesco Zaccaria

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IX Centenario Gli ex voto della Sala dei Miracoli Martino Cazzorla

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Zone pastorali Inaugurato il centro d’Ascolto a Turi Nicola Teofilo

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2 Etica e Ambiente Eleonora Bellini

Diocesi Discernimento e sinodalità: passi concreti di una Chiesa dallo stile missionario! don Pierpaolo Pacello

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Voci dal seminario “Alzati, va’ e non temere” Tommaso Greco

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Memorandum 11

Sulla via della Croce Oronzo Rubino

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“Io sono una Missione” Antonella Gentile

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Direttore Responsabile: don Roberto Massaro

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don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta

Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851

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“Affinché in tutto venga glorificato Dio” p. Gennaro Antonio Galluccio osb 5

Un’AC in cammino con lo stile della sinodalità Oronzo Rubino

Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96

Redazione:

Costituito il Segretariato CISM diocesano P. Massimiliano Carucci 3 A servizio della bellezza della vita Anna Maria Pellegrini

Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli

no i Impeg d e n o i z La reda utti i lettori at augura una

Serena Pasqua

Indirizzo di posta elettronica: impegno@conversano.chiesacattolica.it

Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it

Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli

Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.

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DIOCESI

Discernimento e sinodalità: passi concreti di una Chiesa dallo stile missionario! Nei mesi di aprile e maggio le elezioni e il rinnovamento dei consigli pastorali

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ei mesi di febbraio e marzo, in tutte le parrocchie della nostra Chiesa diocesana, è stata avviata una fase di ascolto e di discernimento, che ci ha aiutati a scorgere i segni della presenza di Dio e le realtà problematiche presenti nel territorio parrocchiale o zonale e a comprendere come ogni comunità cristiana stia rispondendo a questi stessi segni (chi non avesse consegnato la sintesi parrocchiale e zonale, può farlo via mail a pastorale.conversano@chiesacattolica.it oppure pierolov@hotmail.it). Ciascuna parrocchia, con le proprie modalità di incontro e attraverso l’uso di alcune schede, ha vissuto sul campo il ‘discernimento’ e la ‘sinodalità’. È questo il senso del cammino intrapreso sin dal mese di novembre dello scorso anno: non solo rilevare dei dati di un determinato territorio o di una comunità, ma assumere uno stile ecclesiale, un modo di essere Chiesa. Come ci ricordava il Papa qualche tempo fa, riportando le parole di un grande padre della Chiesa, Giovanni Crisostomo, “Chiesa e sinodo sono sinonimi” (PAPA FRANCESCO, Discorso per il 50° di istituzione del sinodo dei vescovi, 17 ottobre 2015), ed è questo stile che permette alle nostre comunità di essere “sacramento, cioè il segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (CONCILIO VATICANO II, Lumen Gentium, 1). Terminato questo periodo, nei mesi di aprile e maggio ciascuna comunità vivrà il rinnovo dei Consigli Pastorali Parrocchiali (e a partire da questi, anche dei Consigli parrocchiali per gli affari economici, dei Consigli Pastorali zonali e del Consiglio Pastorale diocesano). Ad ogni parrocchia ed ad ogni parroco sono già state consegnate alcune indicazioni pratiche da poter usare in vista di questo cambiamento, che qui riportiamo in maniera breve. Anzitutto ogni consiglio sarà formato da membri di diritto (parroco, vicari parrocchiali, diaconi e superiori di comunità religiose presenti nel territorio parrocchiale) e da membri laici, cresimati e di età superiore ai 18 anni. La parte dei membri laici è distribuita in maniera tale che ci sia: un terzo di membri scelti dal parroco; un terzo di membri designati (rappresentanti di associazioni, confraternite e movimenti presenti in parrocchia); un terzo di membri eletti dalla stessa comunità. Qualora nella parrocchia non ci fossero aggregazioni laicali o queste non fossero sufficienti a garantire il numero di un terzo richiesto,

tale porzione sarà distribuita tra membri scelti dal parroco e membri eletti. Per aiutare i parroci a gestire al meglio la composizione della lista dei membri eletti e le votazioni, in ogni comunità sarà costituita una ‘commissione organizzativa’ che durerà in carica fino all’insediamento del nuovo Consiglio. Questa commissione porterà a conoscenza della comunità la lista dei membri eleggibili almeno due domeniche prima della data scelta per le elezioni. Considerando la diversità di impegni nelle comunità, il vescovo Giuseppe ha stabilito che le votazioni potranno avvenire nelle diverse domeniche comprese tra il 23 aprile il 21 maggio. Terminate le elezioni, il parroco sceglierà i membri a lui riservati, in maniera tale da rappresentare anche parti della comunità che non avessero ’voce’ in Consiglio. Il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale, così formato, si riunirà per i primi adempimenti (nomina del segretario, nomina dei membri per il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, nomina dei rappresentanti al Consiglio pastorale zonale e diocesano) così da comunicare i nomi e i dati dei membri dei diversi consigli alla curia diocesana entro il 4 giugno. Nello stesso mese di giugno tutti i nuovi consigli saranno convocati dal vescovo per un Convegno pastorale diocesano. Continuiamo a camminare insieme con lo stile di Chiesa indicatoci dal Concilio e da Papa Francesco. Una Chiesa sinodale, capace di discernimento e in uscita, con una rinnovata spinta missionaria che porti a tutti la gioia del vangelo! Buon cammino a tutti. don Pierpaolo Pacello

Costituito il Segretariato CISM diocesano

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ella mattinata del 24 marzo, presso il Monastero dell’Immacolata a Castellana Grotte, alla presenza del Vescovo Favale e del Presidente nazionale Cism, P. Luigi Gaetani (OCD), si è riunita l’assemblea dei Superiori delle comunità dei consacrati presenti nella Diocesi, per costituire il Segretariato Diocesano Cism. Dopo un breve intervento di Gaetani, che ha illustrato le finalità della Cism e del Segretariato, e del Vescovo Favale, che ha avuto parole di elogio per la presenza ricca e variegata della vita consacrata, si è proceduto all’elezione del Segretario e del suo Consiglio. È stato eletto P. Massimiliano Carucci (OFMCap), Segretario, Don Beppe Frugis (SDC) e Don Domenico D’Alia (C.Pp.S.), consiglieri. Nella Diocesi sono presenti 12 comunità religiose maschili, impegnate a tempo pieno a servizio della Chiesa locale, nel testimoniare il carisma specifico attraverso diversi settori di pastorale. Essi sono presenti infatti in 6 parrocchie, sono impegnati in tre Santuari, gestiscono numerose opere sociali, 2 oratori e una comunità monastica benedettina di 17 monaci, dedita alla vita contemplativa e all’azione pastorale a disposizione della Chiesa locale. La costituzione del Segretariato costituisce una ulteriore opportunità di incontro, di conoscenza, di scambio di esperienza per vivere meglio il proprio carisma nella Chiesa locale. Un sentito ringraziamento va a Suor Gertrude, superiora del Monastero, e alle sue monache, per la calorosa e fraterna accoglienza. P. Massimiliano Carucci

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DIOCESI

A servizio della bellezza della vita L'ingresso di don Giovanni nella Diocesi di Tricarico

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rande entusiasmo, sabato 18 marzo, a Tricarico per l’arrivo del nuovo vescovo Mons. Giovanni Intini. Le vie della piccola cittadina del materano, tappezzate di striscioni di benvenuto hanno accolto il nuovo pastore e le varie delegazioni di fedeli ed amministratori provenienti dai vari comuni della Diocesi di Tricarico e della nostra diocesi. Un primo momento di accoglienza si è svolto nei pressi dell’Istituto Comprensivo Statale di Tricarico, alla presenza dei parroci e delle autorità civili. Percorrendo un breve tratto di strada, il corteo si è spostato nella piazza che costeggia l’episcopio dove il sindaco della città, Angela Marchisella, ha così esordito: “Ben arrivato, La stavamo aspettando, questa Diocesi ha bisogno del suo Vescovo”, proseguendo nel suo discorso di benvenuto ha presentato la situazione sociale, culturale e politica della diocesi. Ha ribadito il ruolo importante della Chiesa per il territorio di Tricarico nel corso degli anni e di come sia importante la collaborazione fra le diverse istituzioni. Ha concluso con “l’augurio che il Vescovo, il nostro Vescovo, possa dare impulso alle varie forze sociali presenti nella Diocesi ed anche a promuoverle, aiutare a non perdere mai la speranza”. Dopo questo primo momento Mons. Intini si è recato in cattedrale, dove ha baciato l’immagine del Crocifisso e ha sostato in preghiera nella Cappella del Santissimo Sacramento, visitando poi la tomba del venerabile Mons. Raffaello delle Nocche, suo predecessore. Dalla 4

Cattedrale è poi partita la processione introitale con i presbiteri concelebranti, i diaconi e gli altri ministri, che è giunta nuovamente in Piazza Garibaldi dove si è svolta la Celebrazione Eucaristica. Dopo la lettura della lettera apostolica con la quale il Papa designava Mons. Intini vescovo di Tricarico, c’è stato il saluto da parte del Collegio dei consultori, del Capitolo, dei sacerdoti presenti e di una delegazione di religiosi e laici, a cui è seguito il saluto di don Nicola Urgo, amministratore diocesano, che in questi mesi ha retto la diocesi. Egli ha ringra-

ziato “la Chiesa che è in Conversano-Monopoli, il suo pastore Mons. Favale, le Comunità parrocchiali di Noci e di Monopoli, la sua mamma, la sua famiglia, i numerosi sacerdoti e seminaristi che hanno testimoniato nei suoi confronti stima e tanta riconoscenza”. Quando ormai il sole tramontava sulla piazza, la celebrazione proseguiva secondo lo schema consueto fino al momento dell’omelia di Mons. Intini. Commentando il Vangelo della terza domenica di quaresima ha così esortato: “Nel mondo in cui viviamo non servono fiumi di parole per annunciare il vangelo, serve una vita bella, buona, trasparente e armonica che ci consente di incontrare nei luoghi della vita quotidiana, che ieri erano i pozzi oggi sono le piazze, le strade, le scuole, i luoghi della vita politica, sociale, culturale, le nostre comunità cristiane, i nostri fratelli e sorelle per condividere con loro quella santa sete che aiuta a ritrovare il gusto della vita attraverso la luce della fede.” Ha poi concluso con l’augurio “che molti uomini e donne che abitano il territorio della nostra Chiesa diocesana credano in Gesù a motivo della nostra vita resa bella e buona dall’incontro con Gesù”. Mentre un vento particolarmente insistente sferzava i volti dei presenti, si concludeva la celebrazione e dopo aver impartito la benedizione finale passando fra i fedeli, il vescovo con i sacerdoti concelebranti si è recato nuovamente in cattedrale per compiere il segno della presa di possesso sedendo alla cattedra. Anna Maria Pellegrini

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DIOCESI

“Affinché in tutto venga glorificato Dio” La benedizione abbaziale di p. Giustino Pege osb

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l 25 marzo scorso, solennità dell’«Annunciazione del Signore», i benedettini della “Madonna della Scala” hanno vissuto un’altra pagina importante della loro storia, iniziata ottantasette anni fa sull’omonima collina dell’agro di Noci (Bari) appartenente alla N.D. Laura Lenti Bacile di Castiglione. Il nostro vescovo Giuseppe Favale durante la celebrazione eucaristica ha benedetto p. Giustino Pege a loro nuovo abate, l’ottavo dal 1954 allorché il cenobio, fondato nel 1930 dall’ab. Emmanuele Caronti con l’invio di un gruppo di monaci del monastero parmense “S. Giovanni Ev.”, elesse come primo abate don Giovanni Batt. Ceci, che ne era superiore dalla fondazione. Nel rito sacro, animato dal canto gregoriano dei Pueri cantores diretti dal M° Mafalda Baccàro, il vescovo è stato circondato da un centinaio di concelebranti, fra cui il nocese mons. Giovanni Intini (neo-vescovo di Tricarico), numerosi sacerdoti e religiosi anche di altre diocesi pugliesi, quelli dell’abbazia, dodici abati, due priori e dieci monaci: abati Guillermo Alboreda Tamayo (presidente della Congregazione Sublacense Cassinese), Donato Ogliari (Montecassino) predecessore dell’ab. Giustino, Roberto Dotta (Roma, S. Paolo f. m.), Riccardo Guariglia (Montevergine), Michele Petruzzelli (Cava dei Tirreni) già priore conventuale in Noci, Beda Paluzzi (già abate di Montevergine, successore dell’ab. Giustino a priore amministratore di Finalpia), Guido Bianchi (monaco di Novalesa, già abate in Noci), Eugenio Romagnuolo (Casamari), Giordano Rota (Pontida), Norberto Villa (Praglia, da dove proviene l’ab. Giustino), Antonio Musi (Sorres in Sardegna), Giulio Pagnoni (Padova), priori Paolo Lebbe (Casalbordino) e Claudio Soldavini (Germagno) con il predecessore Natanaele Fantini che da priore amministratore ha immesso p. Giustino ad abate della “Madonna della Scala” (27 febbraio 2017), alcuni confratelli: pp. Biagio Toffan, Guglielmo Scannerini, Giacomo Frigo, Cristiano Ballan, Luigi Albertini (Praglia), Carlo Sciandra e Giovannni Amani (Finalpia), Michel David Semeraro (Rhemes Nôtre Dame). Nell’omelia, imperniata sull’idea «Eccomi, Signore, a fare la tua volontà», attuata da Cristo, dalla Madonna e, oggi, da p. Giustino, mons. Favale ha ricordato le doti peculiari (paternità, discernimento, discrezione, esemplarità morale), che san Benedetto addita agli abati anno 22 • n. 4

Foto Guglielmi

nel «regere animas, multorum et servire moribus » (Regola, 2,1-4 spec. 31; 64). Al centro della messa, secondo un rito altomedievale, egli ha dato al neo-abate una copia della Regola e le insegne abbaziali (anello, pastorale e mitria, simboli rispettivi di fedeltà, sollecitudine e vigilanza monastica). Prima che il vescovo impartisse la benedizione finale all’assemblea, il dr. Nisi ha rivolto il benvenuto di Noci al neo-abate auspicando che egli consideri la “Madonna della Scala” una famiglia interna alla grande famiglia di Noci, e augurandogli la sua rifioritura e crescita di oasi spirituale e culturale per l’intera Puglia. L’auspicio del sindaco trova corrispondenza sia nel sentito ringraziamento, che l’ab. Giusti-

no ha rivolto a Dio, alla Madonna e ai presenti iniziando dal vescovo Favale, sia nell’intervista, che prima di arrivare in Puglia dalla Liguria concesse a Nocigazzettino dove, consapevole dell’affetto riservatogli dai nocesi, afferma: «Porto con me quello che sono e il mio impegno per fare ulteriormente crescere, insieme ai miei confratelli, la ricchezza umana e spirituale del monastero di Noci» (Nocigazzettino, gennaio 2017/n.1). Quod est in votis. Se l’etimologia del suo cognome “Pege” (in greco peghé = fonte) racchiude un contenuto simbolico, l’augurio della diocesi è che egli si trovi sempre collegato alla “Madonna della Fonte”, Patrona della nostra diocesi. p. Gennaro Antonio Galluccio osb

L’abate Giustino con la Comunità abbaziale di Noci dopo la sua immissione.

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DIOCESI

Sulla via della Croce A Turi la Via Crucis diocesana dei giovani percorso a tappe della Via Crucis ricordi le tante persone della nostra Diocesi che vivono la passione nella propria carne: famiglie, persone anziane, sole e ammalate. A tutti loro ha voluto dedicare l’intero momento di preghiera invocando Gesù buon samaritano, affinché Egli si faccia prossimo di tutte le sofferenze e le fragilità che accompagnano i nostri cammini, senza mai dimenticare il messaggio di speranza che proviene dal volto misericordioso del Risorto. Oronzo Rubino

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a fatto tappa a Turi, sabato 25 marzo, il tradizionale appuntamento con la Via Crucis diocesana dei giovani promossa dall’Azione Cattolica. Un sabato sera diverso dal solito quello dei circa 300 partecipanti, che per le strade della città, partendo dall’oratorio Maria SS. Ausiliatrice per terminare alla chiesa madre, hanno pregato insieme e riflettuto sul significato della Croce di Cristo. A guidare la lunga processione al seguito della croce anche mons. Giuseppe Favale. Nel suo saluto finale il vescovo ha voluto sottolineare come il

“Io sono una Missione” Gli Esercizi Spirituali per i giovani

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i è conclusa domenica 12 Marzo l’esperienza degli esercizi spirituali presso l’Oasi S. Maria dell’Isola a Conversano, organizzati dal servizio di pastorale giovanile diocesano. Giovani provenienti da diverse parrocchie e ragazzi del seminario minore di Conversano, lasciando a casa preoccupazioni, rumore e frenesia, hanno vissuto due giorni intensi di silenzio e preghiera. Don Salvatore Miscio (sacerdote della diocesi di Manfredonia) ha guidato le riflessioni attraverso la lettura dei 4 capitoli del libro di Giona. In un clima di profonda meditazione, i partecipanti ispirati dalle parole e dai suggerimenti di don Salvatore, si sono messi in ascolto di sé e della Parola. La visione del film “Se Dio vuole” nella serata di venerdì 10 marzo, ha offerto ulteriori spunti di riflessione e momenti di dialogo e confronto tra ragazzi e giovani molto diversi, ma con lo stesso desiderio di Dio nelle proprie vite. Sabato 11 marzo è stato il giorno del silenzio: i partecipanti hanno vissuto il momento del deserto e della liturgia penitenziale e, in serata, l’adorazione Eucaristica, guidata da don Antonio Esposito (diacono della nostra diocesi, prossimo al sacerdozio). Al termine di questa esperienza resta la certezza di affidare nelle mani di Dio le fragilità e le debolezze di ciascuno, sicuri che Lui ne farà qualcosa di straordinario e bello e incoraggiati dalle Sue parole: “Alzati, va’ e non temere!” . Antonella Gentile

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DIOCESI

Un’Ac in cammino con lo stile della sinodalità Conclusa la stagione assembleare, rinnovate le cariche direttive dell'associazione

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ua Eccellenza mons. Giuseppe Favale ha riconfermato Giuseppe Ancona alla guida dell’Azione Cattolica della Diocesi di ConversanoMonopoli per il prossimo triennio. Individuati dal nuovo consiglio diocesano, eletto con le assemblee elettive, gli altri componenti della Presidenza diocesana: Piero Caldararo e Maria Carmela Cofano (vicepresidenti Adulti), Paolo Battista e Chiara Demarinis (vicepresidenti Giovani), Giuseppe Giampaolo e Beatrice Lapertosa (responsabili ACR), Marco Mezzapesa (segretario) e Franca Notarnicola (amministratrice). Confermati dal vescovo anche gli assistenti spirituali: don Nicola D’Onghia (unitario e Adulti), don Francesco Aversa (Giovani) e don Gianni Grazioso (ACR). Si conclude così la stagione assembleare dell’Azione Cattolica diocesana che, a partire dal mese di dicembre ha coinvolto più di 3700 soci distribuiti nelle 29 associazioni parrocchiali

presenti nel territorio, rinnovando democraticamente le cariche direttive e creando occasioni di discernimento, confronto e sinodalità E proprio con il metodo della sinodalità, su input e indicazione dello stesso vescovo, è stato elaborato il documento assembleare dal titolo “Incontrare la vita per cantare la gioia della fede” (disponibile sul sito www.accionversanomonopoli.it ). Un documento scritto con il contributo delle parrocchie e dei delegati diocesani per fare il punto della situazione associativa, valutando punti di forza e debolezza, osservando il contesto sociale e ponendo le basi per l’impegno dell’associazione e per i processi da innescare nei prossimi tre anni. Tra i temi focalizzati ci sono le diverse emergenze che riguardano il territorio: solitudine degli anziani, immigrazione, emigrazione, ludopatia, ecologia e democraticità. Tra gli impegni assunti per il prossimo triennio: sostenere la vita spirituale e l’accompagnamento formativo, incrementare la presenza nel ter-

ritorio, la collaborazione e la sinodalità con altri soggetti ecclesiastici e civili. Obiettivi ambiziosi quelli dell’Azione Cattolica in questo anno di celebrazioni per i suoi 150 anni. Un’associazione nata per servire la Chiesa e formare cittadini innamorati del Vangelo che fanno dell’incontro con il prossimo uno stile di vita. A partire da “uno sguardo attento a ogni fratello” e con “il coraggio di potare i rami secchi per fare spazio a nuovi innesti” l’Ac diocesana si rimette in cammino per i prossimi tre anni. Oronzo Rubino

L’assemblea elettiva regionale ha eletto Paolo Battista (Diocesi di Conversano-Monopoli) e Sabrina Esposito (Diocesi di Otranto) incaricati regionali dei Giovani di Azione Cattolica. Paolo, 26 anni è della parrocchia Sacro Cuore di Conversano e studia architettura presso il Politecnico di Bari.

“Vi voglio un mondo di bene”

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arà presentato prossimamente, il volume commemorativo, a cura della comunità parrocchiale putignanese, della figura umana e cristiana di don Angelo Sabatelli, indimenticato presbitero della nostra diocesi per il suo proficuo ministero a servizio dell’ufficio pastorale e della Caritas di Conversano-Monopoli, nonché docente di psicologia e pedagogia presso la Facoltà Teologica Pugliese e il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, scomparso prematuramente il 18 dicembre 2015. La pubblicazione, edita da Booksprint, raccoglie alcuni discorsi, omelie e articoli di don Angelo, pagine significative del suo diario spirituale e il ricordo di alcune personalità della comunità ecclesiale regionale e diocesana; la prefazione è a firma del nostro vescovo Giuseppe Favale. In programma la relazione di Padre Giulio Meiattini osb, la lettura di alcune pagine del volume e intermezzi musicali. Francesco Russo

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IX CENTENARIO

Gli ex voto della Sala dei Miracoli nel Santuario della Madonna della Madia

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a presentazione del libro “Gli exvoto del Santuario della Madonna della Madia” e “Il culto dei Santi Patroni di Monopoli”, a cura di Martino Cazzorla e Gianluca Dibello, pubblicato dall’Università del Tempo Libero "San Francesco da Paola" di Monopoli, invita ad un approfondimento, se non proprio ad una riscoperta o rilettura delle tavolette votive di ringraziamento verso la Madonna della Madia. Infatti uno degli aspetti che più emerge nella devozione verso la Madonna della Madia di Monopoli è sicuramente la presenza e la attestazione di tantissimi miracoli. Gli ex voto, le tavolette votive custodite nella Sala dei Miracoli della Basilica monopolitana sono la più viva testimonianza gratulatoria. Sono gli ex voto, anzi gli ex voto suscepto, ad indicare “secondo il voto fatto”, la promessa, l’offerta, spesso scandita dall’acronimo “P.G.R.”, per grazia ricevuta. I temi delle tavolette votive del Santuario monopolitano spaziano dal salvataggio in mare all’assalto dei briganti, dagli infortuni sul lavoro alle liti con l’uso delle armi, dagli incidenti con i carri agli incidenti stradali, dalla caduta dei fulmini alle esplosioni di caldaie, dagli episodi di guerra alle decisioni politiche e giudiziarie. Complessivamente oggi si contano una cinquantina di tavolette votive ma probabilmente il numero poteva essere anche doppio. Molti ex voto, alcuni

anche anatomici ed in argento, sono andati persi o meglio sono stati trafugati. L’ex voto più antico presente a Monopoli, risale al 1759 ed è stato dono di Onofrio Marasciulo V.F.G.A., per il Voto Fatto Grazia Avuta, nella versione latina Votus Fecit Gratiam Accepit, nel miracoloso salvataggio da un naufragio o da una collisione o arrembaggio tra due galeoni. La maggior parte delle tavolette si sviluppa cronologicamente per tutto l’Ottocento, molto meno, in percentuale, nel Novecento fino all’ultimo ex-voto marinaro, dipinto nel 1972, per lo scampato naufragio della Motobarca da pesca San Cosimo. Nelle raffigurazioni la Madonna con

in braccio il Bambino è collocata solitamente sulla zattera della Madia, in alto a destra del dipinto, mentre in basso si svolge la scena del miracolo, con l’imbarcazione in balia di un fortunale. In piè di impaginazione si legge la didascalia in cui l’offerente espone l’episodio con la data e il luogo. È questo il repertorio votivo dei miracoli di mare affidati al pennello di pittori esperti nel genere devozionale di ex voto marinari. Gli eventi salvifici spaziano dal litorale pugliese a tutto il mar Mediterraneo, dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico, e attestano la presenza della marineria monopolitana su tutti i mari e l’invocazione di protezione, in ogni parte del mondo, alla Madonna della Madia. Non mancano le scene di guerra e la scampata morte nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, nonché nella Guerra d’Africa, a bordo di piroscafi e torpediniere nel 1917 e nel 1921. Gli ex voto, i miracoli, come vengono comunemente chiamati, sono l’espressione più viva e spontanea di una Città, del suo Santuario, della storia stessa di Monopoli, della sua marineria e del suo mare. Sono la testimonianza vera del rapporto di affidamento e filiazione alla Madonna della Madia, a Maria. La Sala dei Miracoli non è soltanto la quadreria votiva del Santuario monopolitano. È un patrimonio votivo di oggetti pittorici che racchiude l’universo religioso popolare di un’intera Città, della sua vita di terra e di mare, del suo passato, come del suo presente. Martino Cazzorla

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ZONE PASTORALI

Inaugurato il Centro d'Ascolto a Turi I volontari di don Nicola D'Onghia daranno voce ai sofferenti e agli emarginati “Amare vuol dire soprattutto ascoltare in silenzio.” Antoine de Saint-Exupery ci insegna che ascoltare il silenzio è possibile, ed è un atto d’amore. Ascoltare le voci sofferenti, soppresse, emarginate… è questo l’obiettivo che si pone il nuovo Centro d’Ascolto Caritas della comunità parrocchiale di San Giovanni a Turi. Il Centro è stato intitolato a San Francesco d’Assisi. Centro dove chiunque potrà rivolgersi con garanzia di massima riservatezza, “che non vuole risolvere i problemi, non ha le competenze e non gli spetta per quello che è, ma si pone in ascolto, cercando di fare rete” – ci spiega don Nicola D’Onghia che ha inau-

gurato il Centro durante la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo, mons. Giuseppe Favale. Don Nicola, come nasce l’idea di un Centro a Turi? “Dopo aver vissuto l’esperienza del Giubileo straordinario della Misericordia. Papa Francesco aveva indicato nella Bolla di indizione del Giubileo, Misericordiae Vultus, la proposta di lasciare un “segno” di Misericordia nella Comunità. E così, insieme ai miei collaboratori, alla luce dell’esperienza quotidiana, abbiamo pensato di costituire un Centro di Ascolto parrocchiale”. Avete già sondato il territorio? Ci sono casi che diversamente sarebbero rimasti nel silenzio? “È un sollievo! Chiaramente esprime, anche, l’esistenza di situazioni particolari: difficoltà di lavoro, solitudine, povertà, non soltanto in senso materiale. Penso che l’esistenza di un Centro di Ascolto possa essere per tutti un invito a rivedere, riconsiderare i propri stili di vita incentrati sul proprio io, sullo “stare bene in modo individuale”, che generano situazioni di disagio di ogni genere”. INFO: Il centro d’ascolto è aperto a tutti, ogni mercoledì dalle 10 alle 12 e il venerdì dalle 16 alle 18. Via G. Massari, 1 Turi.Telefono: 080.8916452 Nicola Teofilo

Etica e Ambiente A Fasano il seminario delle scuole di “Cercasi un fine”

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abato 11 Marzo 2017, presso l’Oratorio del Fanciullo di Fasano, si è tenuto il secondo seminario di studio per l’anno 2016-2017 dell’Associazione Cercasi un Fine, organizzato in collaborazione con la Scuola di Formazione all’impegno Sociale e Politico di Fasano. Il tema dell’incontro è stato “Etica e Ambiente”, discusso magistralmente dal prof. Simone Morandini, docente di Teologia della Creazione presso la Facoltà Teologica del Triveneto. La riflessione proposta dal relatore parte dalla COP21, la 21esima Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici, tenutasi dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015 e si intreccia con l’enciclica di Papa Francesco Laudato sì’, che propone quattro fondamentali coordinate per interpretare la crisi ambientale: • Risorse-rifiuti: sovra-utilizziamo l’ambiente naturale, e lo trattiamo, allo stesso tempo da cava e discarica; • Locale-globale: il problema dell’inquinamento a Milano, ad esempio, è diverso da quello che accade a Taranto, così come il problema della desertificazione in Africa subsahariana è diverso dal problema dell’acqua alta a Venezia; • Dinamiche inique e asimmetriche: le isole del Pacifico, ad esempio, hanno piccole risorse a differenza degli USA che hanno grandi risorse. La Siria, devastata dalla guerra, è stata anche pesantemente colpita dalla siccità. Questo ha generato flussi migratori legati sia alla guerra, ma anche alla scarsità delle risorse naturali; • Crisi antropogenica: dei comportamenti umani ben determinabili creano crisi ambientali. Morandini successivamente ha introdotto la riflessione anno 22 • n. 4

etica nell’ambito delle tematiche ambientali, richiamando l’attenzione sul concetto di responsabilità, la cui etimologia richiama alla responsività, alla ponderazione e alla fedeltà. Un altro concetto chiave è quello della sostenibilità: futuro come possibilità da costruire, pensando agli umani come integrati nella rete delle relazioni biologiche, nell’ecosistema. Nell’enciclica Laudato si’, vi è proprio un richiamo di Papa Francesco all’ecologia integrale ed un invito a collocare riflessione etica in un orizzonte teologico forte. Ci orienta ad una forma di umanesimo responsabile, relazionale e prospettico. L’assioma della sostenibilità è trasversale: si può radicare in numerosi sistemi morali, apre spazio per processi di dialogo e accentua la grave responsabilità che incombe sulla famiglia umana. A conclusione dell’incontro un messaggio di speranza tratto dall’enciclica: Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza (LS 244). Eleonora Bellini

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VOCI DAL SEMINARIO

“Alzati, va’ e non temere” La Pastorale Vocazionale in Seminario

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l 7 Maggio prossimo si celebrerà la 54a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni dal tema “Alzati, va’ e non temere. Vocazioni e Santità: io sono una missione”. In Italia questa giornata sarà celebrata dal 1 al 7 dello stesso mese e coinvolgerà anche tutte le diocesi pugliesi. La nostra diocesi sarà coinvolta direttamente, il 6 Maggio nella città di Monopoli con la veglia di preghiera, seguita da un momento di festa, rivolta a giovani, fidanzati, famiglie e animatori vocazionali. Obiettivo di questa giornata è quello di riflettere sulla vocazione cristiana ed in particolare, quest’anno, sulla dimensione missionaria della chiamata. «Chi si è lasciato attrarre dalla voce di Dio e si è messo alla sequela di Gesù scopre ben presto, dentro di sé, l’insopprimibile desiderio di portare la Buona Notizia ai fratelli, attraverso l’evangelizzazione e il servizio nella carità», scrive Papa Francesco nel suo messaggio per questa giornata dato a Roma il 27 novembre scorso. Luogo per eccellenza in cui si coltivano le vocazioni, partendo dalla prima chiamata di ogni cristiano che è quella ricevuta il giorno del Battesimo, è il Seminario. È attivo nel nostro Seminario Regionale di Molfetta un gruppo che si occupa della pastorale vocazionale indirizzata non solo ai seminaristi, ma anche a tutti i giovani studenti della Facoltà Teologica o utenti della Biblioteca. Sono varie le attività svolte dal nostro gruppo. Ogni anno una delegazione partecipa al Convegno Nazionale per le vocazioni, che quest’anno si è tenuto dal 3 al 5 gennaio a Roma e durante il quale è stato presentato lo spot per la Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni, realizzato da alcuni dei nostri seminaristi nei luoghi più belli della nostra regione. Mensilmente il gruppo si occupa anche di proporre a tutta la comunità uno schema di Adorazione Eucaristica per le vocazioni, secondo l’invito di Gesù: «Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe». (Lc 10,2b) Da quest’anno, inoltre, il gruppo di pastorale vocazionale cura una pagina Facebook, CRVPuglia. Essa funge da raccordo tra i 19 Centri Diocesani per le Vocazioni di Puglia e ha come scopo quello di pubblicare spunti di riflessione, proposte di preghiera oltre che di 10

sponsorizzare e aggiornare il popolo di Facebook sugli eventi e le notizie relative alla settimana che vivremo a Maggio. Un’altra iniziativa che partirà a breve è un sondaggio rivolto agli studenti, che frequentano la biblioteca del Seminario, per conoscere la loro opinione sul Seminario, il loro approccio al luogo e ai seminaristi. Il tema delle vocazioni è un tema delicato e sempre attuale. Siamo tutti dei chiamati: chiamati alla vita, chiamati ad essere cristiani, chiamati ad essere padri o madri, chiamati ad essere consacrati, chiamati a realizzare il progetto di amore che Dio ha per ognuno di noi, qualunque esso sia. L’impegno del gruppo vocazionale è quello di pregare per le

vocazioni, di pregare perché tutti possano scoprire qual è la propria chiamata, qual è la strada che Dio ha pensato per la santificazione di ciascuno. «La vocazione non la si trova semplicemente dopo aver riflettuto ed esaminato le varie strade: è una risposta che si ottiene con la preghiera» (Edith Stein). Tommaso Greco

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MEMORANDUM

Appuntamenti Aprile 2 10,30 5 19,00 6 9

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Giornata del Seminario a Fasano e Fasano sud Cresime - Parrocchia S. Maria del Pozzo, Pozzo Faceto Conferenza “Il percorso di fede di Pietro” di Paolo Curtaz Parrocchia Ausiliatrice, Turi 20,00 Adorazione eucaristica vocazionale - Seminario, Conversano 09,45 Il vescovo presiede la benedizione e la messa delle Palme nella Concattedrale di Monopoli 11,45 Il vescovo presiede la benedizione e la messa delle Palme nella Cattedrale di Conversano 10,00 Visita del vescovo al Carcere di Turi 09,30 Messa Crismale - Cattedrale, Conversano 19,00 Il vescovo presiede la messa in Coena Domini nella Concattedrale di Monopoli 17,30 Il vescovo presiede la Celebrazione della Passione del Signore nella Concattedrale di Monopoli 22,30 Il vescovo presiede la Veglia Pasquale nella Cattedrale di Conversano 11,30 Il vescovo presiede il solenne pontificale del giorno di Pasqua nella Concattedrale di Monopoli 19,00 40° di sacerdozio di don Giorgio Pugliese Ammissione agli ordini del seminarista Giuseppe Cantoro Parrocchia S. Antonio Abate, Fasano 18,00 Cresime - Parrocchia Matrice, Turi Giornata del Seminario a Conversano e Castellana Grotte 11,15 Cresime - Parrocchia San Domenico,Noci 11,00 Cresime - Parrocchia S. Maria del Carmine, Conversano 19,00 Cresime - Parrocchia SS. Nome, Noci 18,30 Cresime - Parrocchia Ausiliatrice, Turi 16,00-20,00 MiniINfesta - Oratorio del Fanciullo, Fasano 09,30 Cresime - Parrocchia Matrice, Noci 11,00 S. Messa in occasione della Festa della Madonna della Vetrana Parrocchia Matrice, Castellana Grotte 18,30 Cresime - Parrocchia S. Maria del Carmine, Monopoli

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Zona pastorale di Fasano Settimana della fede - 3/5 aprile 2017 Annunciare il vangelo della famiglia L’accompagnamento pastorale secondo Amoris Laetitia

Sac. Carmelo Torcivia docente di Teologia Pastorale (Facoltà Teologica di Palermo) e presidente Associazione Italiana Catecheti Accompagnare... … il cammino d’amore verso il matrimonio ... il cammino di amore degli sposi e della famiglia ... il cammino della coscienza nelle situazioni di fragilità

Oratorio del Fanciullo, ore 19.30

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