Dossier sulla sicurezza degli edifici scolastici

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DOSSIER SULLA SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI SERINO

SETTEMBRE 2013

IRPINIA: TERRA DI TERREMOTI

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’Irpinia, è risaputo, è una zona a rischio sismico. Il disastro del 1980 avrebbe dovuto sensibilizzare chi è preposto ai controlli e alla sicurezza dei cittadini, ad adottare tutte le misure preventive del caso. Ma come sempre succede, si fa in fretta a dimenticare. Gettando lo sguardo al passato scopriamo, purtroppo, che i terremoti che hanno interessato la nostra Provincia, con più forte intensità e con un elevato numero di vittime, sono stati quattro: (1) 7 giugno 1910 - Magnitudo 5.9, (2) 23 luglio 1930 - Magnitudo 6.7, (3) 21 agosto 1962 - Magnitudo 6.2, (4) 23 novembre 1980 - Magnitudo 6.9. I terremoti, come ci ricordano gli esperti, non si possono prevedere ma guardando questi dati sembrerebbero verificarsi con una certa periodicità. Ma cosa possiamo fare? Si potrebbero attuare misure preventive per ridurre le conseguenze che potrebbero avere sulle nostre vite. Molte cose si potrebbero imparare dai Giapponesi che

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convivono quotidianamente con tali catastrofi. L’ultimo terremoto, che ha scosso il Giappone l’11 marzo 2011, ha avuto magnitudo 9.0 con epicentro in mare a pochi km dalla costa, è stato il più potente sisma mai misurato nel paese nipponico. Le vittime accertate furono 15.703 e 4.647 i dispersi, la

gran parte causate, non dal terremoto, ma dal conseguente tsunami. Le tecniche costruttive moderne hanno permesso agli edifici di non collassare e i cittadini sono anche preparati ad affrontare questi tipi di eventi. L’Italia, nonostante sia il paese a maggior ri-

schio sismico in Europa, non ha adottato gli stessi criteri per difendere la popolazione da un eventuale catastrofe naturale come i Terremoti. Successivamente al sisma del 1980, le tecniche costruttive sono molto migliorate ma restano ancora molti edifici, sia privati che pubblici, completamente inadeguati dal punto di vista sismico. Secondo il rapporto Ecosistema Scuola 2012 di Legambiente in Campania, solo il 6,65% degli edifici scolastici risulta costruito secondo criteri antisismici a fronte di un 83,33% di edifici posti in aree a rischio sismico. Questo perché la stragrande maggioranza degli edifici sono precedenti all’entrata in vigore delle normative in materia. Ecco perché vorremmo in questo numero del nostro periodico portarvi a conoscenza dello stato degli edifici scolastici del Comune di Serino, cosa hanno fatto altri Comuni nelle stesse nostre condizioni, e cosa possiamo fare noi cittadini.

LA LUNGA STRADA PER OTTENERE I DOCUMENTI: TRE DATE IMPORTANTI

o scorso anno, in seguito agli eventi sismici che hanno interessato l’Emilia Romagna, decidemmo, anche su sollecitazioni di molti genitori preoccupati per l’incolumità dei propri figli, di richiedere tutti i certificati previsti per legge riguardanti gli edifici scolastici del territorio comunale. Grazie ai Consiglieri comunali del Comitato Pro Serino, in data 11/06/2012 presentammo un’interpellanza rivolta al Sindaco per richiedere detta documentazione e gli intendimenti amministrativi in merito alla riorganizzazione dei plessi scolastici. La nostra interpellanza non venne iscritta all’ordine del giorno del Consiglio comunale, come richiesto e come da regolamento, per ben due volte. Decidemmo, allora, di rivolgerci al Prefetto di Avellino per ripristinare la legalità ma, nonostante l’interessamento del Prefetto, ad ottobre mancava ancora la nostra interpellanza. Chiedemmo conseguentemente spiegazioni al Presidente del Consiglio, ma alla nostra richiesta non seguì alcun riscontro. A quel punto si decise di promuovere una petizione, 08/10/2012 prot. 10851, e nel giro di tre giorni fu sottoscritta da circa trecento cittadini. Finalmente, dopo mesi di richieste, ricorsi e bat-


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taglie burocratiche (un obbrobrio per un paese civile e democratico) ci venne fornita la documentazione richiesta. Dalla lettura di tale documentazione, abbiamo scoperto uno studio di Vulnerabilità sismica concluso nel Novembre del 2011 eseguito (in ottemperanza all’O.P.C.M n.3274 del 20/03/2003 e al D.P.C.M. del 21/10/2003, inerenti l’obbligo di procedere alle verifiche sismiche degli edifici pubblici). In questo studio vennero rilevate evidenti criticità tali da compromettere le strutture portanti di edifici scolastici in caso di eventi sismici. La nostra interpellanza non è stata mai portata in Consiglio Comunale, ma, guarda caso, subito dopo la consegna della petizione, la Giunta prima deliberò la presa d’atto dello studio di Vulnerabilità sismica con delibera n. 260 del 09/10/2012 (dunque il giorno dopo la presentazione della nostra petizione!) e dopo circa un mese ha dato incarico al responsabile dell’ufficio tecnico comunale per individuare i possibili interventi. Va evidenziato infine che, grazie alla nostra caparbietà e al coraggio dei cittadini serinesi che firmarono la petizione, abbiamo ottenuto anche il posizionamento di un antifurto alla scuola media di Sala per evitare ulteriori atti vandalici.

STUDIO DI VULNERABILITA’ DEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI SERINO

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o studio di Vulnerabilità del rischio sismico riguarda gli edifici scolastici delle scuole elementari di Ferrari, Sala, Rivottoli e della scuola media “F. Solimena”. Il periodo di costruzione di questi edifici sono pre-terremoto e quindi si rifanno alle normative vigenti in quegli anni. Lo studio di vulnerabilità ha messo in evidenza come, per tutte le scuole, “le strutture portanti verticali sono ben progettate per resistere agli stati di sollecitazione determinati dalle azioni gravitazionali.” Questo vuol dire che, staticamente, non ci sono problemi. Non si può dire lo stesso per sollecitazioni di tipo orizzontale. Infatti, dallo studio sono emersi alcune condizioni di criticità dovute sia alle tecniche costruttive impiegate sia all’usura dei materiali. Ad esempio nella scheda relativa ai dissesti viene rilevata la corrosione degli elementi in acciaio, la presenza di nidi di ghiaia (cavità interne al cemento armato) e altri aspetti dovuti anche ad una non corretta opera di manutenzione delle strutture, ovvero infiltrazioni, umidità, fessurazioni e distacco. In merito all’ultimo aspetto nella parte dello studio riguardante le modalità d’intervento per la messa in sicurezza nel plesso di Rivottoli i tecnici consigliano di effettuare “un puntuale e accurato controllo degli intonaci all’estradosso dei solai in corrispondenza dei dissesti segnalati (lesioni parallele ai travetti di solaio)”. Potrebbe sembrare poco comprensibile, ma questa deficienza rilevata nei solai potrebbe essere stata la causa del distacco che ha interessato il solaio della scuola di Rivottoli lo scorso aprile. Inoltre lo spessore del solaio al primo piano è stato fatto per alleggerire il carico e permettere la costruzione del salone al piano inferiore con una luce più ampia: questo è il motivo per il quale il pavimento “balla” quando vi si cammina sopra. Con la legge in vigore all’epoca della costruzione i tecnici affermano che il solaio in questione ha uno spessore entro limite normativo, ma non è così per la normativa attualmente in vigore. Le stesse considerazioni possono essere fatte per la scuola elementare L. Tempesta dove sia le caratteristiche costruttive che l’anno di costruzione sono praticamente coincidenti. Per quanto riguarda l’edificio della scuola media F. Solimena, a rispondere in modo peggiore alle valutazioni dei tecnici è l’ala dell’edificio adibito alla didattica (corpo A), il luogo cioè dove ogni giorno i nostri figli studiano ed apprendono. Lo studio ha evidenziato che le colonne di cemento armato pur essendo in grado di sopportare i carichi gravitazionali, VANNO IN CRISI se sottoposte alle azioni sismiche di riferimento fornendo un


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indice di rischio allo SLV pari a 0.310. Con questi dati non si può dare adito ad interpretazioni. Lo studio conclude che la struttura risulta “fortemente inadeguata a resistere all’azione sismica di progetto” mentre il Corpo che ospita la palestra presenta dei difetti strutturali tipici di una progettazione ai soli carichi gravitazionali tanto che si mette in evidenza l’assenza di travi trasversali nell’impalcato di copertura che colleghino i portali in c.a. con le travi in c.a.p. queste ultime sono semplicemente appoggiate sui sottostanti ritti e come spostamenti dell’ordine di 60mm nella direzione ortogonale ai portali potrebbero causare la traslazione della trave fuori dell’appoggio e l’eventuale crollo. Come se non bastasse lo studio sottolinea come il Corpo A è stato oggetto di lavori di ristrutturazione interna che possono aver mascherato eventuali segnali di dissesto allo stato attuale non percepibili. L’edificio di Ferrari presenta analoghe criticità degli edifici di Rivottoli e Sala e anche qui i tecnici segnalano di verificare con attenzione, le zone che presentano un ammaloramento degli intonaci che potrebbero staccarsi e rovinare sugli occupanti. Tutti i fattori fin qui evidenziati potrebbero determinare gravi danni alle strutture degli edifici scolastici se soggette a sollecitazioni sismiche. Lo studio è abbastanza corposo e tratta anche altre questioni che qui non possiamo riportare integralmente. Tutta la documentazione sarà disponibile sul nostro Sito in un’apposita sezione per la consultazione.

INVESTIAMO PER IL FUTURO

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on vogliamo di certo creare allarmismi, nè strumentalizzare la vicenda. Il nostro unico interesse è quello di farvi acquisire la corretta consapevolezza per poter discutere e trovare delle soluzioni che siano efficaci, immediate ed economicamente sostenibili. I bambini e i ragazzi di Serino passano circa la metà della giornata in quelle strutture che abbiamo sopra descritto e dopo aver studiato questa documentazione siamo convinti che non possiamo continuare a ignorare la situazione. Lo studio parla chiaro, gli edifici sono inadeguati dal punto di vista sismico. Gli edifici sono vecchi e inadeguati e continuare a spendere fondi pubblici per “rifargli il trucco” è, come abbiamo, visto inutile e in alcuni casi controproducente. A

differenza della scuola di San Sossio che si può definire “nuova”, anche se le modalità di costruzione si sono rilevate pessime, che ha una struttura rispondente ai requisiti normativi, le altre mettono in pericolo l’incolumità dei bambini proprio a causa della loro inadeguatezza strutturale. Molte scelte in passato potevano essere fatte anche perché i bilanci dei Comuni lo consentivano, ma a causa di una scarsa se non nulla progettualità amministrativa, sono rimaste inevase a danno della nostra comunità. Ora si continua a sbagliare investendo fondi su edifici che avrebbero bisogno di ben altro. Costruiamo strutture antisismiche per i morti al cimitero mentre siamo indifferenti al fatto che le strutture per i vivi non lo sono!

Magari fermarsi a pensare un secondo non farebbe male.


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COMUNI RESPONSABILI E SOLUZIONI ALTERNATIVE

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er noi del Comitato Pro Serino, la politica è anche seguire esempi virtuosi. Vogliamo mostrarvi come altri comuni hanno affrontato il problema, non andando nemmeno troppo lontano. Il primo esempio è quello seguito dall’amministrazione Comunale di Montoro Inferiore. La relazione finale sullo stato di sicurezza del vecchio edificio scolastico della scuola media “M. Pironti” rilevò un elevato grado di vulnerabilità sismica dell’intera struttura, tanto da adottare, responsabilmente, un provvedimento di chiusura della scuola. Gli studenti furono ospitati nel locale del centro sociale. I disagi non furono pochi, ma l’amministrazione si attivò in sinergia con il personale docente ed amministrativo per cercare di ridurlo al minimo. Nel frattempo ha demolito e ricostruito la Scuola Media. I fondi per finanziare la costruzione della scuola sono stati reperiti, nella quasi totalità, tra le sole risorse economiche a disposizione del Comune, senza alcun aumento del prelievo fiscale nei confronti della cittadinanza. Nell’infografica sono riportati in dettaglio le caratteristiche della nuova scuola. In Emilia Romagna, dopo il sisma dell’anno scorso le Amministrazioni hanno individuato due distinte tipologie di edifici per il zare in elementi prefabbricati, per sosti- vori non si sarebbero potuti completare rientro in classe di decine di mi- tuire 38 scuole gravemente danneggiate, entro l’apertura dell’anno scolastico. Giugliaia di studenti rimasti senza e i Prefabbricati Modulari Scolastici sto per fare un esempio L’EST più grande una scuola: gli Edifici Scolastici (PMS), da affittare per il tempo neces- è stato costruito a Mirandola per la scuola Temporanei (EST), da realiz- sario al ripristino dei 39 edifici i cui la- secondaria di II grado “G. Galilei” (49 aule, 2 aule multimediali e un’aula per attività speciali per i 1.006 studenti iscritti). È stato progettato in 15 giorni e costruito in 60 per un importo pari a 3.918.750 €. Gli EST sono stati realizzati prevalentemente attraverso l’assemblaggio di elementi prefabbricati con strutture portanti in legno, acciaio, cemento armato prefabbricato o materiali equivalenti, pienamente conformi alla normativa antisismica, performanti da un punto di vista dell’efficienza energetica. La soluzione degli EST è risultata utile per poter soddisfare le esigenze dei comuni che hanno pianificato la ricostruzione dei nuovi edifici nel lungo periodo. La seconda soluzione è servita come già detto per sostituire quegli edifici che avevano riportato danni lievi e che richiedevano per la messa in sicurezza pochi interventi.


LA SCELTA MIGLIORE PER SERINO

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er poter programmare interventi a lungo termine è indispensabile come in qualsiasi attività in cui si prevede di mettere in campo energie, impegno, e soprattutto risorse umane ed economiche ingenti, una accurata pianificazione e progettazione che certamente non possiamo fornire in questo contesto. Vogliamo comunque provare a tracciare la linea che secondo noi si dovrebbe seguire. La pianificazione dovrebbe partire prima di tutto dall’analizzare i dati sulla popolazione scolastica. Nel nostro paese, così come mostra l’infografica in questa pagina, il numero degli studenti sia delle scuole elementari che delle scuole medie è da anni in diminuzione. La popolazione scolastica è calata in 10 anni del 18% per gli studenti delle scuole elementari e dello stesso ordine di grandezza per quelli delle scuole medie. Anche il trend è negativo e le previsioni sui nuovi nati non fanno sperare per i prossimi anni in una inversione di tendenza. Attualmente i cinque plessi scolastici richiedono risorse particolarmente consistenti sia per la manuten-

zione ordinaria che per l’adeguamento alle vigenti norme in materia di edilizia scolastica. Inoltre anche per le loro caratteristiche costruttive risultano inefficienti dal punto di vista energetico. Anche se alcune di queste sono state interessate da interventi in tal senso, per altre le condizioni sono rimaste identiche alla

loro costruzione risultando particolarmente “energivore”. C’è da dire inoltre che investire centinaia di migliaia di euro per la riqualificazione energetica, su edifici che richiedono interventi di adeguamento strutturale, non sia stata una scelta molto lungimirante, visto che ci sarà bisogno di intervenire di nuovo in maniera consistente anche su queste opere. Dobbiamo inoltre considerare ancora il costo della frammentazione degli edifici scolastici sul territorio, che richiede di duplicare i servizi che potrebbero meglio essere organizzati se si decidesse di centralizzare mediante un polo scolastico unico.


LE INTENZIONI DEL COMITATO PRO SERINO: UN NUOVO POLO SCOLASTICO pag. 6

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conveniente investire su un edificio nuovo che raggruppi quelli attualmente bisognosi di interventi, piuttosto che dirottare risorse su ogni singolo edificio che a nostro modo di vedere ha esaurito il proprio ciclo di vita. Il problema, quindi, una volta che si è deciso quale strategia seguire, è come reperire i fondi necessari per costruire un nuovo polo scolastico. Una prima fonte di finanziamento è la Cassa Depositi e Prestiti. Ricordiamo che l’amministrazione De Feo ha acceso un mutuo alla C.D.P. per circa mezzo milione di euro per la riqualificazione di via San Giacomo, mentre sarebbe stato molto più corretto impegnare questa somma proprio a questo scopo, alla stregua del Comune di Montoro Inferiore, che come abbiamo visto ha stipulato un mutuo di un milione di euro. E’ possibile inoltre ricorrere ai fondi FERS (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Inoltre si potrebbe pensare ad una serie di dismissioni, cominciando proprio dagli edifici scolastici o delle relative aree. Per noi del Comitato Pro Serino il PUC dovrebbe essere adottato in breve termine e contenere le dovute rivalutazioni delle aree interessate dagli edifici scolastici attuali prevedendo zone di completamento o commerciali da alienare a privati o di interesse generale. Ricordiamo

enza giri di parole, noi del Comitato Pro Serino proponiamo la realizzazione di un nuovo polo scolastico che raggruppi tutte le scuole di ogni ordine grado presenti sul territorio comunale, da localizzare in una zona che sia centrale e dove prevedere nel lungo periodo la nascita di strutture accessorie a servizio degli alunni. Il polo scolastico comunale, punto cardine del nostro programma elettorale delle amministrative del 2011, è diventato oggi, alla luce dei risultati dello studio di vulnerabilità di cui abbiamo parlato in questo inserto, una scelta alternativa, quasi obbligata, e in certi versi molto più realistica della possibilità di adeguare sismicamente gli edifici scolastici esistenti. Anche i tecnici che hanno condotto lo studio di vulnerabilità per le scuole di Serino, implicitamente, suggeriscano sì di provvedere all’adeguamento strutturale, ma ammettono che tale intervento risulta oneroso e che il miglioramento o l’adeguamento sismico va attentamente valutato. A maggior ragione quindi se si esamina la situazione, non per il particolare edificio ma nel complesso, i costi per l’adeguamento di tutti gli edifici e quelli per un nuovo edificio correttamente dimensionato in base alle esigenze della popolazione scolastica, diventano confrontabili. Di conseguenza crediamo che sia più

APPELLO AI SERINESI D

che due dei quattro edifici scolastici oggetto di adeguamento sono situati in una zona del paese appetibile a possibili investitori. Altri strumenti che potrebbero contribuire a reperire fondi potrebbero essere i Buoni Ordinari Comunali (BOC). Si tratta dell’opportunità per i cittadini - e non solo - di partecipare al finanziamento di un investimento di pubblica utilità e di interesse generale per la comunità, impiegando in questo modo i propri risparmi in modo “etico”. E cosa c’è di più etico nel contribuire alla costruzione di una nuova scuola più sicura per i propri figli e per i propri nipoti. Molte associazioni stanno premendo affinché si possa istituire l’otto per mille a favore dell’edilizia scolastica, provvedimento che sta prendendo forma e che potrebbe presto essere discusso e approvato in parlamento. Inoltre è in discussione la possibilità per i Comuni di sforare il patto di stabilità per l’edilizia scolastica. Ma queste ultime cose, per ora ipotetiche, potrebbero essere attualmente sostituite reperendo i fondi mediante una profonda ristrutturazione del Bilancio Comunale, troppe volte utilizzato in maniera impropria e che grazie ai nostri “esperti amministratori” sta riducendo le nostre casse comunali ad un barile vuoto, pur tartassando sempre di più i serinesi.

opo quanto raccontato, tenendo conto che realmente si fanno concreti i pericoli per l’incolumità dei nostri figli in questi istituti scolastici, ci appelliamo al buon senso di tutti i serinesi coscienziosi, non solo dei genitori, la cui attenzione la diamo per scontata, ma anche di tecnici, giuristi, insegnanti, intellettuali e, soprattutto, di coloro che fanno politica attiva. Vi chiediamo di non chiudere gli occhi e tappare le orecchie, di non stare in silenzio, ma di produrre idee, anche diverse dalle nostre, ma che apportino risoluzioni concrete a questo delicato problema per salvaguardare la vita dei nostri figli. Noi del Comitato Pro Serino, a prescindere, saremo sempre presenti e disponibili a tutto, ma dobbiamo essere di più se vogliamo raggiungere obiettivi concreti.


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Serino, De Feo: «Scuole sicure. Attacchi strumentali del Comitato»

ERINO - Il sindaco Gaetano De Feo accoglie la petizione lanciata dal Comitato Pro Serino che ha raccolto trecento firme per chiedere la messa in sicurezza delle scuole e alcuni interventi di sistemazione e assicura che tutto è a norma: i certificati di agibilità sismica, di sicurezza degli impianti etc. «La sicurezza dei nostri studenti è la prima cosa - afferma - Dopo l’atto vandalico che si è verificato nei giorni scorsi alla scuola Francesco Solimene, sento molte affermazioni e ragionamenti inutili e attacchi pretestuosi. E’ vero, si tratta di un episodio spiacevole che ha messo in apprensione tutta la comunità ma che ora è un pretesto per la speculazione politica. Mi riferisco, sia chiaro, al Comitato, e non alle firme delle mamme che sono legittimamente in apprensione per i loro figli». Per De Feo: «è in atto un attacco puramente politico contro l’assessore Di Zenzo delegato alla istruzione. Voglio ricordare che l’amministrazione non ha mai negato di dare risposte in merito alla situazione degli edifici scolastici. In ogni modo voglio lanciare un'ulteriore rassicurazione ai cittadini di stare tranquilli, perchè le scuole sono sicure e dotate di tutte le certificazione che lo attestano: agibilità statica, regolarità degli impianti, sistemi antincendio funzionanti. L’allarme di questi giorni è ingiustificato. Se questa amministrazione non fosse stata certa della presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge non avremmo mai consentito l’inizio delle attività didattiche». … Serino 16:45 | 10/10/2012 (da http://www.corriereirpinia.it/default.php?id=3&art_id=26609)

DE FEO: scuole sicure, secondo i controlli nessun rischio sismico

...le nostre scuole hanno risposto a tutti i parametri di sicurezza. «La sicurezza dei ragazzi non è mai stata a rischio. … Abbiamo ottenuto tutte le certificazioni di conformità dell’impianto termico ed elettrico, di agibilità e di staticità. Quindi invito la popolazione scolastica a stare tranquilla». Serino 17:57 | 01/10/2012 (da http://www.corriereirpinia.it/default.php?id=14&art_id=26138)

SINDACO PINOCCHIO LA PATATA BOLLENTE C

aro Gaetano, fare il pinocchio è arte. Pochi ci riescono come te, nel silenzio assordante dei tuoi amministratori di maggioranza. Gli articoli sono datati 01/10/2012 e 10/10/2012 e hai dichiarato pubblicamente che le scuole sono sicure e che sei in possesso di tutte le certificazioni del caso. Guarda caso, in data 19/11/2012 con prot. 12630 l’UTC di Serino dichiara: “… al momento non è possibile emettere il certificato di agibilità per le seguenti scuole: Scuola media F. Solimene, Scuola Elementare L. Tempesta Sala, Scuola S.SossioS.Biagio, Scuola Ferrari.” La mancanza del certificato di agibilità equivale a dire che le scuole non erano idonee per ospitare alunni! Caro Gaetano, ma se tu avessi un figlio che frequentasse una di queste scuole simicamente inadeguate, che potrebbe collassare se soggetta a sollecitazioni sismiche, ti daresti da fare seriamente o dormiresti tranquillamente facendo sogni d’oro? Ma prima di tutto, hai capito bene la differenza tra agibilità statica e inadeguatezza sismica? Ma hai letto bene le carte in possesso del Comune di cui tu sei Sindaco? Informati bene prima di dire pinocchiate e prendere in giro i serinesi!

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l Comitato Pro Serino, insieme ai cittadini di Serino, propose al Sindaco una petizione per ottenere la documentazione inerente gli edifici scolastici. Ha poi richiesto un’interpellanza per la discussione in Consiglio Comunale della situazione scolastica e degli intendimenti programmatici di Sindaco e Giunta comunale. Questi ultimi cosa fanno? Passano la “patata” all’ufficio tecnico nominando l’ing. Grimaldi Responsabile del Procedimento per determinare uno studio per interventi idonei al problema. Ma come si può pensare di delegare un dipendente comunale per una questione così seria e di uno spessore tale da invadere la sfera sociale di un paese a 360 gradi. E’ necessario prendersi le proprie responsabilità politico-amministrative e agire di conseguenza: normalmente un Sindaco capace deve prendere decisioni e non delegare a funzionari scelte di sua competenza. Ma allora possiamo dare adito a quella voce popolare che vede funzionari del Comune di Serino primeggiare su Assessori e Sindaci? Ai cittadini l’ardua risposta.


Verba Volant, Scripta Manent pag. 8

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a, come sempre, con carte alla mano, cerchiamo di fornire ai serinesi la verità attraverso la pubblicazione del seguente documento ufficiale, richiamato precedentemente, che mette in luce due aspetti importanti: all’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 l’Amministrazione non ha emesso il certificato di agibilità per le scuole di Sala, S.Biagio e Ferrari e, come prima specificato, grazie all’intervento del Comitato Pro Serino, si è giunti all’installazione di un impianto di telecamere e di un sistema di sicurezza presso la scuola media di Serino per porre un freno agli autori degli atti vandalici, che avevano preso di mira l’edificio da tempo.


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