Giornalino gennaio 2015

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La forza di un gruppo

l Comitato Pro Serino ripropone la “turnazione” in Consiglio comunale. Dopo aver scelto accuratamente tempi e modi secondo esigenze organizzative tutte interne all’associazione, il Direttivo ha dato seguito al turn-over amministrativo. Infatti il Consigliere comunale Federico De

Luca ha consegnato formalmente le proprie dimissioni dalla sua carica presso la casa municipale, per far spazio ad una giovane neo-mamma, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro: l’avvocato Franca Marra. La Consigliera avrà il tempo per maturare la sua esperienza amministrativa

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in collaborazione con tutti i componenti ed attivisti del Comitato Pro Serino stesso e rappresenterà all’interno del civico consesso, dopo anni di assoluta presenza maschile, una nobile “quota rosa”. Intanto è doveroso ringraziare il Consigliere uscente De Luca per la serietà e per l’impegno con cui ha affrontato i suoi compiti istituzionali. Si è comportato con onore, lealtà e coerenza sia nei confronti di tutti i componenti del Comitato Pro Serino che in aula consiliare, senza mai indietreggiare rispetto a certe arroganti posizioni di taluni “politici” serinesi. Ha sempre mostrato di essere capace e all’altezza di ogni situazione. Noi del Comitato Pro Serino vogliamo ribadire il fatto che, al pari dei suoi predecessori Consiglieri comunali, è stato sempre attento alle problematiche del nostro territorio e uomo di fiducia assoluta nonchè punto di riferimento di moltissimi giovani e meno giovani di Serino. Senza “crisi di minoranze”, il Comitato Pro Serino sta dimostrando ai propri con-

n data 07/08/2014 i Consiglieri comunali Di Zenzo, Ianniello e Pelosi protocollano le proprie dimissioni dalla carica di Assessore. Successivamente, in data 23/10/2014, anche il Consigliere comunale Raffaele Ingino protocolla le proprie dimissioni da Assessore. La crisi di maggioranza, dopo circa tre mesi senza Giunta Municipale, si risolve con la rinomina degli stessi Assessori a parte Ingino che viene sostituito da Nicola Lucano. Insomma, hanno ridimensionato la coppia De Filippis-Ingino tagliando a quest’ultimo le ali della speranza in merito ad ogni possibile velleità di proporsi come candidato a Sindaco alle prossime amministrative. La cosa che lascia perplessi è la nobiltà d’animo di alcuni componenti dell’attuale maggioranza politica, monca e claudicante, con cui volevano affrontare e demolire il “sistema De Feo”, combattendolo dall’interno. Ma tali propositi si sono tramutati invece in una vera roccaforte a difesa di quel sistema che ha visto inginocchiare un intero paese, calpestare la dignità di uomini e donne che, per necessità e talvolta per paura, sono stati costretti a subire in silenzio. Lo stesso sistema, che ha alimentato un odio strisciante nella nostra comunità e ha ridotto notevolmente la libertà di parola e di democrazia, è ancora in piedi e pulsante, tutto in nome di un “poltronismo patologico” di pochi. Possiamo gridare

cittadini di dare seguito alle promesse annunciate e di essere oggi l’unico gruppo realmente compatto e capace di sostituirsi ai “soliti noti” che tentano ancora di sopravvivere con la forza della disperazione. E’ doveroso ringraziare anche Generoso Mazza in quanto, pur partecipando alla campagna elettorale, essendo stato ed essendo tutt’ora vicino alle idee del Comitato Pro Serino, ha dovuto rinunciare, per motivi personali, a svolgere l’attivitàdi Consigliere comunale pur avendone diritto. Ai nostri concittadini chiediamo di avere fiducia in noi e di starci vicino nella prossima competizione elettorale se vogliamo far crescere realmente Serino.

Poltronite acuta

dalle pagine di questo giornale il nostro disappunto vedendo la nostra Serino abbandonata a sé stessa, ma alla fine questi signori tutti i torti non ce l’hanno se gli elettori li premiano o li premieranno domani! Ecco perché ci dobbiamo riappropriare della nostra libertà, della nostra dignità. Dobbiamo bandire le bugie e le prese per i fondelli per riemergere come uomini, come serinesi laboriosi e lavoratori. Dobbiamo puntare sull’associazionismo e sulle nostre capacità ed intelligenze, rispedire al mittente le calunnie contro chi non abbassa la testa e difendere la democrazia a qualsiasi prezzo per non vedere calpestare di nuovo le nostre coscienze.


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MUNNEZZA: Lacrime e sangue per i SERINESI La verità sta nell’incompetenza di questa amministrazione

Serino, molti si sono chiesti come mai abbiamo pagato così tanto per la TARI (Tassa Rifiuti) sia come famiglie che come utenze non domestiche. Il costo totale per la gestione dei rifiuti a Serino, che deve essere interamente coperta per legge, è di 1.249.509,38 €. Per noi del Comitato Pro Serino tale costo è esagerato e vi dimostriamo perché. A) Abbiamo promosso la realizzazione di un centro di raccolta intercomunale che coinvolgeva i Comuni di Serino, S. Lucia e San Michele di Serino. Tale centro veniva totalmente finanziato dalla Regione Campania: bastava presentare un semplice progetto. Il Comitato Pro Serino aveva avuto il riscontro positivo da parte dei comuni di San Michele e Santa Lucia di Serino mentre l’assessore all’ambiente Donato Di Zenzo e l’intera amministrazione comunale di Serino l’hanno ritenuto inutile (“tanto pagano i serinesi”). Se il centro di raccolta fosse stato realizzato, avrebbe incentivato la raccolta differenziata, abbassato la quota dell’indifferenziata, permesso la vendita di materiali riciclabili, ecc. Quindi i costi si sarebbero ridotti di almeno il 25%. B) Si poteva rimodulare il tipo di gestione e il contratto con la ditta incaricata risparmiando fino al 10%. C) Si poteva applicare la legge n. 66/2014 per la riduzione del 5% su tutti i contratti in essere con il Comune di Serino (inclusi quelli relativi al servizio di gestione rifiuti). Lavorando seriamente e non badando al solo e solito tornaconto elettorale per “piccoli piaceri”, si potevano dunque ridurre i costi di gestione del 40% passando da 1.249.509 € a circa 750.000 €. In questo modo, una famiglia che ha pagato 500 € avrebbe pagato circa 300 € e un’attività commerciale, artigianale o turistico-ricettiva avrebbe risparmiato il 40% rispetto all’attuale tariffa a mq. Noi del Comitato Pro Serino non ci stiamo inventando nulla: in altri Comuni è già realtà. Ad esempio, confrontandoci col Comune di Baronissi che adotta questo modello, abbiamo:

COMUNE

BARONISSI SERINO

GESTIONE RIFIUTI

ABITANTI

COSTO PER ABITANTE

1.250.000€

7.300

171€

1.550.000€

16.850

92€

Facciamo qualche altra osservazione. 1) Alcune categorie avrebbero concordato con la Soget importi inferiori a quelli dovuti. Gli ARTIGIANI, ad esempio, con regolare contratto di smaltimento rifiuti con ditte autorizzate, per noi dovrebbero pagare solo per le superfici inerenti l’ufficio e il bagno. 2) In questo periodo di crisi si stanno riducendo i consumi e di conseguenza i rifiuti. Il Comune di Serino sta verificando con assiduità i quantitativi trasportati e la qualità di differenziata? 3) Se ci fosse stato più impegno da parte degli Amministratori si sarebbero potuti incentivare: la separazione della carta dai cartoni per le utenze non domestiche, l’utilizzo dei contenitori forati per abbattere le quantità dell’umido, il compost domestico, ecc., riducendo di conseguenza i rifiuti e quindi i costi del servizio. 4) Si sarebbero dovute attivare serie politiche di sensibilizzazione, a partire dalle scuole. L’inerzia e l’incompetenza di questa Amministrazione comunale sta mettendo a dura prova la già precaria situazione di famiglie ed attività che stanno al limite della sopportazione: sembra che facciano di tutto per far “chiudere” anziché “incentivare”.

AVVISO: ai sensi della legge sulla stabilità n. 147/2013 art. 649 gli ARTIGIANI (fabbri, carrozzieri, meccanici, elettrauti, falegnami, ecc.) e altre categorie di contribuenti NON DEVONO PAGARE la TARI per le superfici ove si formano, in via continuativa e prevalente, RIFIUTI SPECIALI al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese a condizione che ne dimostrino l‘avvenuto trattamento secondo legge. C’è inoltre la possibilità di ottenere fino al 30% di riduzione per RIFIUTI SPECIALI ASSIMILATI (informatevi presso l’ufficio tributi del Comune o chiedete al Comitato Pro Serino).


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’ passato più di un anno dalla pubblicazione del nostro inserto riguardante lo stato dei nostri edifici scolastici dal punto di vista sismico e del successivo incontro pubblico presso la biblioteca comunale per portare a conoscenza della cittadinanza tale problematica. Sono invece passati oltre tre anni dalla consegna dei risultati dello studio di vulnerabilità da parte dei professionisti incaricati al Comune di Serino. Tale studio è costato più di centomila euro e si è occupato di valutare il rischio sismico dei plessi scolastici del nostro Comune. Da allora abbiamo sempre cercato di accendere i riflettori sul problema dell’inadeguatezza sismica dei nostri plessi scolastici e cercato di sensibilizzare il più possibile le famiglie. Come spesso accade però, il pericolo non è ben percepito. La cosa grave è quando a negare l’evidenza è la stessa Amministrazione che, nonostante fosse a conoscenza prima di noi della forte vulnerabilità degli edifici, non ha mai preso provvedimenti in tal senso. In molti casi ha invece utilizzato fondi pubblici per interventi di riqualificazione che oltre a non rimediare alle carenze strutturali ha peggiorato in certi versi la situazione. E’ proprio lo studio, ad esempio, a mettere in evidenza come recenti interventi al plesso della scuola Media F. Solimene abbiano impedito ai tecnici di compiere alcune verifiche su degli elementi strutturali. Il problema è che si continua a investire su queste

SCUOLE INSICURE strutture intercettando fondi a pioggia senza nessuna prospettiva. Come abbiamo più volte sottolineato tutti i plessi interessati dallo studio di vulnerabilità e di cui ci siamo occupati, ri-

salgono agli anni 50-60. Quindi, oltre a non rispettare le recenti normative in materia di sismicità, gli edifici scolastici hanno bisogno di continui interventi di manutenzione. In molti casi questi interventi diventano necessari per evitare di mettere in pericolo gli occupanti. Non molto tempo fa, si distaccò dal soffitto del plesso di Rivottoli un pezzo di intonaco che, fortunatamente, non ha provocato feriti perché tale accaduto si verificò in orario non scolastico. Il distacco degli intonaci era stato già messo in evidenza nello studio di vulnerabilità non solo per il plesso di Rivottoli ma anche per quello di Sala e i tecnici avevano suggerito di eseguire delle

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accurate verifiche puntuali, proprio sugli intonaci dei solai. Ma il problema è molto più serio. Lo studio ha classificato tre edifici su quattro a MEDIO ALTO LIVELLO DI VULNERABILITÀ, ovvero a livello 4 su una scala di 5 (vedi grafico). Ecco perché prima di spendere risorse chiunque persona di buon senso si sarebbe chiesto: “Cosa vogliamo farne di queste strutture?” Come avevamo esplicitato nel nostro inserto le strade sono due: adeguamento strutturale dei plessi esistenti o costruzione di un nuovo polo scolastico. Noi, facendo le dovute considerazioni, riteniamo più logico percorrere la seconda strada. I motivi sono molteplici: prima di tutto il costo di realizzazione è paragonabile se non inferiore a quello dell’adeguamento di tutti i plessi. Inoltre se il plesso fosse individuato in una zona centrale di Serino, si potrebbero concentrare altre strutture a supporto. In quello stesso inserto, anche sull’esempio di altri Comuni virtuosi, avevamo cercato di quantificarne i costi e individuare le risorse. Per noi questa problematica è una priorità che va affrontata nell’immediato e tutte le azioni future dovranno essere prese tenendo in considerazione che chi frequenta tali edifici sono, oltre che operatori scolastici, bambini e ragazzi di Serino. I terremoti non si possono prevedere ma la prevenzione, come per le malattie, è fondamentale.

SBLOCCAFONDI: ti piace vincere facile! S

ono mesi che il Sindaco rivendica il merito di aver intercettato i fondi europei per una serie di opere pubbliche. Questi fondi sono diventati il pretesto per non rispondere su tutto il resto. Alle varie denunce pubbliche sugli argomenti più disparati il nostro Sindaco (così come la sua Amministrazione) non risponde, ma si vanta di essere stato bravo a fare una sola cosa. Poi tutto il resto non conta. Non importa se si sprecano sempre più risorse e nemmeno se ci siano risarcimenti milionari che indebitano noi cittadini per i prossimi decenni, non importa nemmeno che l’imposizione fiscale sia ai massimi di sempre. Ma visto che noi abbiamo la “brutta abitudine” di entrare nel merito delle questioni e analizzare i fatti da più angolazioni vi raccontiamo come stanno le cose sui fondi strutturali. In Regione

Campania la quota principale di risorse si riferisce al Programma FESR che, con una dotazione complessiva pari a 4,6 miliardi di euro, avrebbe alimentato congrui investimenti nei vari ambiti di intervento, che vanno dalla sostenibilità ambientale all’energia, dai trasporti allo sviluppo e alla qualità della vita. Guardando infatti a quanto è stato effettivamente speso, si evince come le potenzialità non siano state utilizzate a pieno. Risulta dunque che nel biennio 2014/15 dovranno essere spesi quasi i 2/3 della dotazione complessiva del POR FESR 2007/2013. Proprio per questo motivo la Regione Campania, con “l’accelerazione della spesa” ha inteso individuare un bacino di progetti presentati, che ha coinvolto quasi tutti i Comuni campani (quindi anche Serino), anche in considerazione del fatto che dalsegue a pag. 4


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l’accesso a questi fondi sono stati esclusi quelli con popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Quindi risulterebbero a tutti gli effetti finanziamenti a pioggia, non certo riconducibile alle grandi capacità della nostra Amministrazione. Ma fosse solo questo non potremmo che esserne felici. Per la normativa comunitaria, purtroppo, risultano eleggibili esclusivamente le spese sostenute entro 31/12/2015. Questo vuol dire che il termine dei lavori e la rendicontazione deve avvenire entro e non oltre la citata data e se ciò non avviene dovrebbero essere gli enti locali a sopperire alle spese. Ci sono alcuni Comuni che hanno predisposto clausole speciali nei

confronti delle ditte appaltatrici, qualora tale termine non possa essere rispettato a prescindere dalle ragioni che hanno determinato il ritardo, che prevede il “diritto di annullare la procedura, rifiutare la stipula del contratto o disporre il proprio recesso medio tempore dal contratto eventualmente stipulato”. Completare in tempo le opere appare molto difficile considerata la lentezza con cui si muove la macchina amministrativa. Giusto per fare un esempio ricordiamo come il Sindaco, già dal suo primo mandato (2006-2011), aveva annunciato 18 aziende nella zona PIP con annessi 192 posti di lavoro; a tutt’oggi c’è una sola azienda e i posti di lavoro

MURALES illegittimi A

Serino si valutano attentamente le lettere anonime e si sguinzagliano subito i “bravi” per colpire chi non la pensa allo stesso modo di alcuni personaggi. Si pretende dai serinesi che versino “lacrime e sangue” senza operare con giudizio e professionalità per diminuire costi di gestione. Ma nel frattempo l’Amministrazione comunale procede illegittimamente a dei lavori in loc. Stazione, per disegnare dei Murales. A causa di questa iniziativa, i cui disegni sarebbero meritevoli di apprezzamento, i Consiglieri comunali del Comitato Pro Serino hanno chiesto formali spiegazioni, con lettere protocollate ed interpellanze, al Sindaco e alla Giunta nonché il rilascio di documenti probatori che attestino le dovute autorizzazioni per poter procedere. Nessuno ci ha risposto (e questo già la dice lunga), ma noi ci siamo appellati al Prefetto e all’ANAS di Napoli per conoscere la verità. ECCO COSA HA RISPOSTO L’ANAS: “il Compartimento Anas di Napoli ha diffidato il Comune di Serino al ripristino dello stato dei luoghi in quanto lo stesso aveva eseguito senza alcun titolo autorizzativo lavori di tinteggiatura dei muri della spalla del viadotto Anas intersecante la provinciale ex SS. 574 nei pressi dello svincolo di Serino. Inoltre per il tramite di personale di esercizio di Anas è stato elevato verbale di contestazione per gli abusi commessi dallo stesso Comune. Di tale attività è stato informato anche il locale Comando di Polizia Municipale quale organo preposto in materia di polizia giudiziaria.”. Insomma, la risposta dell’Anas non lascia dubbi di interpretazione: l’Amministrazione De Feo ha eseguito lavori senza le dovute autorizzazioni.

solo per alcuni eletti. Purtroppo ci si mettono anche i pit-stop per il cambio poltrona, che oltre a non aiutare complicano non poco la situazione. Premesso che rivendicare certi risultati è certamente troppo presto, consigliamo agli addetti ai lavori di lavorare in silenzio, magari senza pretenderne il merito, almeno per una volta! Dopo anni di “operosa” attività non possiamo purtroppo che arrivare alla conclusione che il nostro Sindaco e la sua Amministrazione hanno sempre sofferto di una strana patologia: “l’annuncite cronica” che li ha già portati a fare molte brutte figure (vedi il PUC, giusto per citarne una!).

Per realizzare questa pitturazione i nostri luminari mecenati hanno individuato risorse nel bilancio comunale per 10.882,40 €. Parte di questi soldi sono già stati liquidati all’associazione che ha svolto

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l’opera. Chiediamoci: è lecito che una Amministrazione comunale, nel silenzio di tutti, operi in modo abusivo e che i costi devono essere addebitati a tutti noi cittadini?

A difesa di Ribottoli

l CIPE, con deliberazione n. 8/2012 del 20/01/2012, attraverso un Accordo di Programma Quadro, (A.P.Q.), che costituisce lo strumento attuativo dell’intesa di programma nei settori d’intervento previsti, finanzia un progetto di mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio del Comune di Serino per 4 milioni di euro. Il tema del’APQ è di carattere generico: “Risanamento idrogeologico dei pendii a monte delle frazioni del Comune di Serino (AV)”. L’ente attuatore dell’Accordo di Programma Quadro è l’Autorità di Bacino (A.d.B.) nazionale Liri-Garigliano e Volturo, ente titolare del finanziamento. L’AdB identifica come versati di intervento quelli a monte della frazione Ribottoli di Serino ritenendo la situazione nell’area di Ribottoli quella più pericolosa presente sul territorio comunale serinese. La stessa AdB identifica come consulenti alla progettazione esecutiva delsegue a pag. 5


l’intervento la seconda università di Napoli. Dopo una fase di indagine conoscitiva sui livelli di coperture presenti su versanti di intervento, si passa alla fase di progettazione esecutiva vera e propria. Gli interveti proposti sono articolati in attivi e passivi. Quelli immediatamente realizzabili saranno gli interventi passivi. In estrema sintesi si realizzeranno due

vasche di accumulo subito a monte dell’abitato della frazione che funzioneranno in sequenza e dovranno “raccogliere” l’eventuale colata di fango staccatasi da monte per poi rilasciarla in maniera “controllata”. Felice ARGENIO

Grazie alle informazioni riportate dall’ing. Argenio, noi del Comitato Pro

Parcheggio a Sala G

li attuali amministratori di maggioranza in campagna elettorale vi hanno promesso un parcheggio a raso, nella fraz. Sala, prima del distributore di benzina della “Fina” in via Roma. Quando si realizzano opere pubbliche è sempre un fatto positivo. Non vogliamo essere pedanti e neanche dare l’impressione di essere contrari a quest’opera. E’ per questo che lasciamo ai lettori il giudizio finale di questa iniziativa. Ecco i fatti. Inizialmente l’opera doveva costare 169.697,77 €. Successivamente è stato presentato il progetto definitivo e i costi sono lievitati a 290.442,21 €. Un incremento di 120.744,44 € in soli 3 anni dall’idea. Per realizzare questo progetto è stato contratto un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti da parte del Comune per euro 169.697,77 facendo gravare su noi cittadini un debito corrispondente a 40 rate semestrali, per 20 anni di mutuo, a tasso d’interesse fisso. La cifra di 120.744,44 € è stata invece coperta sempre da soldi comunali (avanzi di amministrazione, devoluzione di mutui di opere già concluse, ecc.). Ecco un riassunto sulle spese da sostenere (vedi tabella a lato). Dunque i nostri politici eletti vogliono farci spendere quasi 300.000 € per realizzare un parcheggio per soli 17 posti auto (come da progetto) in una zona in cui vi sono parcheggi ovun-

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Serino ci chiediamo però perché, per un intervento così importante ed invasivo, finalizzato alla protezione delle abitazioni sottostanti, che coinvolge espropri di terreni di natura castanicola, ancoraggi su roccia, un impatto ambientale enorme, ecc. non sia stato previsto un incontro pubblico da parte dell’Autorità di Bacino con i cittadini. Il Direttivo del Comitato Pro Serino

Lavori a base d’asta

Progettazione, direzione dei lavori, accertamento laboratorio, decreto esproprio Incentivo ufficio

Rivestimento muro edifici privati

155.066,24€ 27.603,98€ 3.101,32€ 4.651,99€

Conferimento a discarica mc. 1765

15.885,00€

Acquisizione aree

49.000,00€

Spese di supporto per murales IVA e altre imposte Altre spese

2.500,00€

25.131,03€ TOTALE

7.502,65€

290.442,21€

que: nei pressi della Villa Comunale, in p.zza Cicarelli, lungo via Roma, lungo via Sala Fontanelle, lungo via Pescatore, presso il mercato coperto, ecc. A voi le conclusioni.

Che me ne importa, non è mica mio …

“La politica è una brutta cosa”, “che me ne importa della politica”: quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina, che qualcheduno di voi conoscerà, di quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava: E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: “Ma siamo in pericolo?”, e questo dice: “Se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda”. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: “Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda!”. Quello dice: “Che me ne importa, non è mica mio!”. Questo è l’indifferentismo alla politica. E’ così bello, è così comodo: la libertà c’è. Si vive in regime di libertà, ci sono altre cose da fare che interessarsi alla politica. E lo so anch’io! Il mondo è così bello, ci sono tante cose belle da vedere, da godere, oltre che occuparsi di politica. La politica forse non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai e vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica. Da un discorso di Piero Calamandrei.


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Casa COMUNALE o call-center?

tori ancora una volta stanno dimostrando la loro totale INCAPACITA’ di gestire la cosa pubblica. Speriamo che non chiamino altri consulenti esterni iscritti al libro paga del Comune sempre a carico di noi cittadini Liquidazione fatture Telecom Italia “Soluzione Mobile Tim”.

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’Amministrazione comunale di Serino ha provveduto a liquidare fatture per spese relative a telefonate sia da rete mobile che fissa, così come riportato dettagliatamente nelle seguenti tabelle per l’anno 2014. Inoltre con delibera n. 189 del 27/11/2014 la Giunta Municipale ha dovuto sborsare 2.060,27 € a favore della Telecom per una risoluzione in via bonaria di una controversia tra la stessa Telecom e il Comune di Serino. Dunque, decurtate le spese di telefonia delle istituzioni scolastiche che per noi sono giustificate e coerenti, il Comune di Serino spende circa 23.000 € di telefonate proprio in un momento di crisi in cui questa Amministrazione chiede sacrifici e soldi a noi cittadini, aumentando tutte le imposte comunali. Spese folli degne di una hot-line internazionale. Ci sono modi e metodi per minimizzare e razionalizzare tali spese telefoniche. Questi “esperti” amministra-

1° Bimestre

1.601,40€ Determina n° 11 del 12/02/2014

3° Bimestre

1.631,97€ Determina n° 82 del 27/05/2014

2° Bimestre 4° Bimestre 5° Bimestre 6° Bimestre

TOTALE

1.471,57€ Determina n° 62 del 15/04/2014 1.698,19€ Determina n° 131 del 18/08/2014 1.728,20€ Determina n° 158 del 09/09/2014 1.723,13€ Determina n° 184 del 13/11/2014 9.854,46€

Liquidazione fatture Telecom Italia – Uffici Comunali

1° Bimestre

1.951,50€ Determina n° 14 del 13/02/2014

3° Bimestre

3.320,50€ Determina n° 154 del 03/09/2014

2° Bimestre 4° Bimestre 5° Bimestre 6° Bimestre

TOTALE

1.758,00€ Determina n° 38 del 10/03/2014

2.081,39€ Determina n° 157 del 03/09/2014 1.838,00€ Determina n° 159 del 09/09/2014 1.865,50€ Determina n° 183 del 13/11/2014

13.058,28€

per farsi spiegare anche cose semplici! Se poi vogliono sapere come fare glielo diciamo noi, a costo zero. Ma non è finita qui. In data 20/11/2014 la Giunta Municipale assegnava la somma di 12.000 € per la ristrutturazione e l’implementazione della centrale telefonica comunale. E siamo a un totale di 25.000€. Giudicate voi!

Serino paga e ICARO vola

zie? La vicenda è finita anche nel programma di Rosario Lamberti di justv, il quale pubblicamente affermava che tale cooperativa farebbe capo a D’Amelio ed Adiglietti. Vi Con delibera n. 222 del 10/8/12 la Giunta Municipale appro- ricordate qualcuno a Serino che si vanta di essere amico vava lo schema di convenzione da stipulare con il consorzio di questi due personaggi? Se volete giocare a fare politica di cooperative sociali “ICARO” con sede in SANTA fatela con i vostri soldi, non con quelli dei serinesi! MARIA CAPUA VETERE alla via Merano 2, per promuovere lo sviluppo e la diffusione dell’informazione inerente la presentazione di progetti di servizio civile nazionale. Tale convenzione veniva sottoscritta dal Comune di Serino e dalla cooperativa Icaro. La Giunta poi con delibera 33/2014 le assegnava 11.000 €; cosa doveva fare questa Icaro? Doveva “promuovere lo sviluppo e la diffusione di informazioni … Riflettere per non sprofondare ”. I cittadini di Serino pagano 11.000 € per nulla, visto che Il solaio della civiltà dell’uomo è fragile e sottile come tale promozione poun’ostia. La sua miscela cementosa viene progressiteva essere svolta dai vamente sgretolata dall’arrogante ferocia umana e solo dirigenti comunali o con metodiche riflessioni e minati passi possiamo andagli stessi assessori cora camminarci sopra. Scusa, Prego, Grazie sono i comunali. E’ questa tasselli miracolosi. la grande capacità amministrativa dei Michele Perna nostri esperti politici che si vantano di avere voti ed amici-


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XXXIX Sagra della castagna di Marradi a Serino a cura della giunta De Feo e dalla Terminio Frutta (6-7 DICEMBRE 2014)

abato 6 dicembre, presso la scuola media di Serino, è stata allestita una mostra in cui si promuovevano prodotti, tradizioni e testi di Marradi (FI) e dintorni. Addirittura c’era la “virulera” marradese. La sagra ha avuto un successo inaspettato per la presenze di curiosi e cittadini che hanno raggiunto punte di 50-60 persone a serata, inclusi Sindaco, Giunta Municipale e gruppi folcloristici. L’enorme trionfo è dovuto soprattutto, oltre all’ottima organizzazione amministrativa, alla presenza di artigiani, commercianti, gruppi folcloristici ed espositori non di Serino. Ci dispiace solo per i gruppi serinesi che non si sono potuti esibire a causa del poco spazio a disposizione ed erano a rischio asfissia. Si ringraziano Sindaco, Assessore Di Zenzo e assessore al Turismo nonché la Giunta tutta per averci messo la faccia in questa iniziativa, dimostrando ancora una volta le loro grandi capacità di aggregazione e competenze organizzative. Addirittura hanno pensato di montare, per la due giorni “marradese”, un luna park rimasto però chiuso perché la folla accorsa per la XXXIX sagra di Marradi a Serino ha ritenuto di concentrarsi sui prodotti esposti e non sulle “macchine da scontro”. Non parliamo poi delle degustazioni e della gastronomia all’apertura degli stand dalle ore 13.00 della domenica: per sopperire alle richieste gli stand sono risultati insufficienti (vedi foto). Ecco perché tutti i ristoranti di Serino sono stati invitati a cucinare quintali di primi e secondi piatti per soddisfare gli appetiti culinari delle centinaia di migliaia (forse milioni) di persone presenti. Il Sindaco ha garantito che questa volta non venivano presi soldi dal bilancio comunale, visti gli introiti milionari delle

serate marradesi. Il Comune di Marradi ha ringraziato gli organizzatori per aver pubblicizzato i suoi prodotti anche a Serino e ha proposto di riproporre la

stessa cosa l’anno prossimo. Che dite: gli diamo una mano?

Abuso di potere o incompetenza sociale?

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n data 25/07/2014 l’associazione di castanicoltori, con sede in Serino, aveva chiesto al Sindaco e alla Giunta Municipale l’autorizzazione per poter svolgere “la festa della Nocciola e del Marrone di Serino” in collaborazione con altre associazioni nel centro della frazione Sala. Beninteso, nessun Sindaco può vietare iniziative per la promozione del territorio salvo che per un reale pericolo sull’ordine pubblico o per gravissimi motivi da giustificare con nota scritta. Purtroppo il Sindaco De Feo e l’assessore Di Zenzo non hanno dato l’autorizzazione utilizzando motivazioni che farebbero rabbrividire Mussolini. Forse avevano ragione visti i grandi risultati ottenuti

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per la loro sagra. In fondo cosa volevano fare quei quattro potatori e castagnari: loro devono solo raccogliere le castagne (quelle poche rimaste) e portarle in fabbrica per far guadagnare i grossi imprenditori. Non gli è stata data mai l’autorizzazione di associarsi né tantomeno di prendere iniziative senza il permesso dei colonnelli politici. Per quanto riguarda le attività, la vita sociale e lo sviluppo del nostro territorio possiamo dire che il Sindaco De Feo, l’assessore Donato Di Zenzo e l’Amministrazione tutta si sono impegnati e prodigati per dimostrare che sono INCOMPETENTI! Intanto la Giunta municipale ha già stanziato 3.600 € del bilancio comunale: 2000 € per acquisto pannelli per la chiusura del mercato coperto (delibera n. 202/2014) e 1.600 € da destinare alla Pro Loco di Serino (delibera n. 200/2014). E poi in paese si diceva che la sagra veniva pagata tutta con i soldi dello Sponsor Unico “Terminio Frutta” del Sindaco. Insomma i pinocchi a Serino si moltiplicano e stavolta non hanno bisogno neanche più della fascia tricolore.


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Furti nei castagneti A

nche quest’anno si è ripresentato il problema, mai affrontato, della violazione di proprietà private da parte di taluni “turisti” della domenica. Strade invase da macchine e castagneti da persone allo scopo di rubare castagne e marroni. Ad ottobre sembrano loro i veri padroni. A questi furti, molte volte, si aggiungono litigi e vessazione contro i serinesi, che potenzialmente potrebbero sfociare in questioni di più alto rischio. E’ pur vero che il malcostume è difficile da correggere, è una questione di educazione. Ma tali comportamenti sono maggiormente ricorrenti in posti in cui c’è mancanza di controllo. Un territorio abbandonato è un territorio dove ognuno si sente padrone di fare come gli pare. Ma è mai possibile che in questi periodi non ci sia un controllo mirato? Gli amministratori avrebbero dovuto predisporre un piano d’azione che potesse rappresentare un deterrente a questo tipo di attività criminali, che ledono sia l’immagine del territorio che l’economia dei proprietari dei fondi. Poiché sono anni che questa situazione si ripete, qualche domanda bisogna porsela! Ma oggi più che mai la risposta è semplice: abbiamo un’Amministrazione totalmente assente ed incompetente. Invece è semplice applicare il buon senso con un impegno minimo di spesa. Si può promuovere un progetto che coinvolga, specialmente il fine settimana, i vigili urbani e i loro collaboratori nonché tutte le forze dell’ordine. Da anni l’Ente si serve anche delle Guardie Ambientali Volontarie che potrebbero fare da deterrente: basta che siano presenti per segnalare eventuali azioni sospette alle autorità. Si potrebbero realizzare parcheggi riservati ai soli proprietari di castagneti e imporre divieti di parcheggio in area parco, ecc.

La macchina del FANGO L

a macchina del fango è quel meccanismo volto a delegittimare o ledere l'onore e la credibilità di una persona (o di un gruppo) ovvero infamarne l'immagine allo scopo di intimidirla, punirla o condizionarla. Entra in azione quando cominci a trovarti in disaccordo con la gestione della cosa pubblica e con alcuni storici amministratori, quando esprimi una tua opinione in merito ad una scelta, quando porti all’attenzione di tutti malefatte e notizie che altri non vogliono che siano divulgate. E mentre studi, ti documenti, e relazioni su un qualcosa che riguarda la collettività, chi usa la macchina del fango non fa altro che andare a trovare un qualcosa che per te è insignificante, che fino a quel momento non sapevi neppure esistesse nella tua vita privata o che non l’hai mai realmente fatta. E intorno a quella cosa viene costruito, ingigantito, in modo che chi ne parla, lo fa fino a quando tutto quello per cui stai lottando perde di valore, sviando l’attenzione sul vero problema sociale, politico e amministrativo. Semplicemente perché, per la macchina del fango, tu non sei legittimato a farlo. E’ questo lo scopo: delegittimarti. Il potere vuole che tu non sia credibile e per far questo cerca di renderti a sua immagine e somiglianza. E allora scavano nella tua vita privata o in quella dei tuoi genitori o di qualche parente lontano, fino a quando non scovano un neo, un errore commesso. Quell’errore dovrebbe farti diventare uguali agli altri. Infatti, la macchina del fango non fa differenza tra chi fa uno sbaglio e chi invece volontariamente lo perpetua. Chi detiene il consenso ed è incapace di amministrare, non lavora con il merito affinché possa mantenerlo, ma cerca di delegittimare, infangare, diffamare chi mira a cambiare le cose. Si mettono in giro falsità, si stravolge la realtà

Salvatore Galizia

e si insinua nella mente delle persone quel tarlo che da un giorno all’altro trasforma una persona normale, una persona per bene, impegnata e preparata in un qualunque arrivista con la camicia sporca e lurida pronto a prendere il loro posto. E ti costringono a difenderti, a dire cose che con la vita pubblica non hanno nulla a che fare. Porti avanti dei progetti, cerchi di far ragionare le persone e cerchi di ascoltarle, proponi delle soluzioni, qualunque cosa tu faccia per la macchina del fango, anche se quelle cose in cui credi sono giuste, tu non devi essere diverso, non devi pensare diversamente o più semplicemente non devi pensare. Non sei legittimato a farlo.

Noi ne abbiamo capito molto bene il funzionamento ed è per questo che non abbiamo mai fatto e mai faremo: quello che la macchina del fango si aspetta. Non ci faremo trascinare nel fango, noi siamo diversi e denunceremo ogni minimo attacco alla nostra dignità e a quella di chi ci è vicino; lo faremo in silenzio, utilizzando le armi del nostro ordinamento democratico. Mentre loro infangano, noi denunceremo alle autorità ogni tentativo di diffamazione, ingiuria o calunnia. Possono fare tutto quello che vogliono, ma non rinunceremo mai alla nostra dignità, non rinunceremo mai alla nostra libertà e, cosa più importante, non ci fermeranno.


La mafia è tra noi A

rt. 416bis, codice penale Associazione di tipo mafioso. Chiunque fa parte di un'associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone, è punito con la reclusione da tre a sei anni. Coloro che promuovono, dirigono o organizzano l'associazione sono puniti con la reclusione da quattro a nove anni. L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di con-

cessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri. … L’elemento qualificante per definire un’attività mafiosa è quindi la forza intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di soggezione e di omertà che ne deriva. Anche il semplice fatto di procurare profitto o vantaggio per sé o per altri, soprattutto per amici e parenti, rientra in attività mafiose. Ad esempio è attività mafiosa anche quando Amministratori comunali, in modo associato e scientemente, impediscono con il loro comportamento a cittadini di esprimersi liberamente in piazza, quando negano autorizzazioni di pubblico interesse o redigono un Puc inserendo tutte le loro proprietà nonché quelle di familiari o di amici e dirigenti di partito, lasciando fuori

Saldi BCC: si vende a metà prezzo. L

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quelle di avversari politici o cittadini non in linea con il loro operato. Potrebbero ancora rientrare nella fattispecie: le intimidazioni ad imprenditori e professionisti che impediscono a loro stessi e/o ai loro familiari di partecipare alla vita pubblica; l’attivazione di pezzi istituzionali contro cittadini o politici avversari sulla scorta di lettere anonime, mentre per “amici” si cerca di dare soluzioni alternative con inganno e fraudolenza; l’utilizzo del potere, dei beni e servizi istituzionali per avvantaggiare se stessi, familiari e imprese collegate. Per queste ragioni invitiamo tutti, per evitare un giorno di essere vittime o carnefici (consapevoli o non), ad imprimere bene nella mente quest'articolo del codice penale. Pubblicazione periodica Anno 7 – Gennaio 2015 Reg. Trib. AV3/09R Direttore Responsabile: Roberto Vetrone Stampa: Printer Solofra (AV)

a BCC fa sconti agli amici di Voturara. Abbiamo appreso infatti, con grande stupore, che il C.d.A. avrebbe dato il via ad un’operazione “futuristica” e incentivante. Per diventare soci i serinesi hanno pagato e pagheranno un pacchetto di azioni per un totale di circa 1.300 € mentre per i nostri amici residenti a Volturara Irpina basterebbero circa 650 €. Questa iniziativa è rivolta a nuove zone di insediamento, ma ci chiediamo lo stesso: all’atto delle votazioni in assemblea, i soci di Volturara dovranno essere in due per esprimere un voto o il voto di un serinese vale la metà rispetto agli amici del “Dragone”? Inoltre presumiamo che anche loro abbiano diritto alle agevolazioni previste per i soci, alla partecipazione dei loro figli a concorsi e attività banditi dalla BCC o agli incarichi di natura professionale, al pari dei soci serinesi. Ma se lo scopo fosse quello di incrementare il numero di soci, perché sono stati “sbattuti” fuori anche soci storici serinesi, con dubbie giustificazioni? Nelle banche sono depositati i sacrifici di famiglie, di lavoratori e le speranze per un futuro che mai come adesso si prospetta incerto. Nel tempo, se le fondamenta sono solide, una banca dovrebbe sopravvalutare le proprie azioni. Nella banca serinese invece le quote societarie per essere socio si dimezzano con evidente discriminazione territoriale. Moltissimi, che hanno fondato la BCC e hanno acquistato azioni fino ad oggi, non avrebbero mai immaginato di essere offesi fino a questo punto. D’altronde è iniziata la guerra dei voti per l’imminente elezione del nuovo Presidente, che cerca consensi oltre Terminio. Ma noi crediamo che la vera forza di questa banca non risiede né nella gestione dell’ex Presidente né in quella dell’attuale Presidente e vicepresidente non vicario, eredi diretti del “sistema De Feo”. Solo i soci, soprattutto i fondatori, i correntisti e la stragrande maggioranza dei dipendenti hanno il diritto di poter avere l’ultima parola. E tutto questo per dei semplici ATM Point (e non filiali)! Alla fine ci poniamo la seguente domanda: ci sarà la possibilità di formare finalmente una lista alternativa al presente C.d.A., fortemente voluto dall’ex Presidente De Feo?


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PUC: L’emblema del fallimento dell’amministrazione De Feo L

a storia di questa Amministrazione comincia nel 2006 quando, a competere per la scalata alla casa comunale, si formarono due schieramenti: “Uniti per Serino” e “Insieme per Serino”. Dopo poco tempo abbiamo scoperto che entrambi non erano uniti, ma sono rimasti insieme lo stesso in questi ultimi 7 anni e mezzo tra rimpasti, cambi di poltrone, salti della quaglia e fallimenti. Era il 26 maggio del 2006 quando il Sindaco Gaetano De Feo afferma che sui programmi “E’ necessario avere gli strumenti adatti per attuarli … l’ennesima differenza tra noi e loro, è la gente che vuole seguire il nostro programma. Noi abbiamo ripetuto durante le campagna elettorale di voler guardare la realtà di Serino con occhi ben aperti per individuare tutte le necessità quotidiane, cominciare a sentire la gente comune. Solo così si possono creare nuovi condizioni affinché la comunità serinese cresca socialmente ed economicamente. Senza dimenticare la franchezza e la trasparenza. Crediamo che Serino abbia bisogno di un’amministrazione stimolante sia per le opportunità di vita sociale che per l’ambiente, il territorio ed il turismo”. Parole che prendono al cuore. Peccato che oggi suonano in modo molto stonato se si considera la gestione della So.g.e.t., delle opere pubbliche, del Puc (bocciato dalla Regione Campania), del Pip, del Parco Faunistico, dei pubblicizzati ma mancati posti di lavoro. Con Franchezza e Trasparenza appunto!? Comincia il primo mandato - Nella sua prima dichiarazione, dopo la vittoria elettorale che ha dato il via al suo mandato disse: “Abbiamo vinto perché Serino ha voluto voltare pagina … ci adopereremo per far ripartire il PUC, portare a termine il PIP.” Un neo eletto Consigliere affermò: “Sono stati rispediti a casa i bisonti della politica serinese, erano sempre gli stessi sia tra le fila della maggioranza che dell’opposizione. Serino ha voluto il cambiamento”. Solo che di lì a poco si ritrovarono in Giunta Raffaele Ingino e Luigino De Filippis (più che bisonti, dinosauri … politicamente parlando!). Dall’altra parte, all’epoca neo-consigliere di minoranza, il candidato Sindaco per la lista avversaria, affermò: “La nostra prospettiva è di lavorare tra i banchi dell’opposizione per il bene del paese”. Ma vediamo quale cambiamento c’è stato. Il PUC è pronto! - Questa doveva essere l’Amministrazione che avrebbe dovuto consacrare un Piano Urbanistico Comunale orami atteso da decenni, al centro di ogni campagna elettorale e oggetto di tante promesse. Il Piano sembra già pronto a soli 6 mesi dalle elezioni; il “giovane” assessore De Filippis affermò: (1 ottobre 2006) “Sostanzialmente lo strumento urbanistico è pronto”. (29 marzo 2007) “… in definitiva il piano urbanistico è pronto”. (25 giugno 2007) “Stiamo limando la parte normativa per presentarlo agli enti superiori e ricevere l’ok definitivo". (4 settembre 2007) “Per fine anno dovremmo portare a termine il PUC”. Gaetano De Feo (23 ottobre 2007): “Strumento urbanistico in consiglio comunale per dicembre o al massimo per gennaio prossimo”. Raffaele Ingino (21 gennaio 2008) “PUC dovrà essere approvato nella prossima estate”. L’arch. Petrignani (31 gennaio 2008) “Entro giugno la stesura definitiva”. Opposizione, se ci sei batti un colpo … oppure tendimi la mano. - A dicembre 2008, a due anni e mezzo dal mandato arriva una richiesta di convocazione a firma di 5 consiglieri; Federico Rocco affermò: “… sarà l’occasione per parlare del PUC e sarà la prima volta che si va in consiglio comunale ad affrontare questo problema.” L’opposizione, dopo quasi tre anni ha un sussulto, si rende conto che esiste. Dopo vari dissidi interni, rimpasti, accuse di gestione privatistica, qualcuno si ricorda ancora del PUC. E di nuovo il Sindaco (24 giugno 2009): “… bisogna portare a compimento alcuni obiettivi, tra questi il PUC, il PIP ed il parco faunistico”. Ma ecco che succede quello che nessuno (o quasi) si sarebbe mai aspettato (27 giugno 2009): il circolo cittadino del PD tende la mano al sindaco De Feo. Si tratterà del famoso salto della quaglia? Certo che no! Le motivazioni di questa scelta furono chiare ed inequivocabili: “Il comitato direttivo del PD, ascoltata la relazione del coordinatore del circolo cittadino Federico Rocco, dopo un ampio dibattito, ha approvato la proposta di aprire un confronto con la maggioranza individuando quale base di discussione i successivi punti programmatici: l’assegnazione dei lotti nel PIP Pescarole attraverso la pubblicazione di un bando pubblico come previsto dal regolamento comunale di recente approvato in consiglio; il maggior rigore nell’utilizzo nell’ utilizzo delle risorse economiche del comune; il miglior impiego delle risorse umane in tutti i settori amministrativi; il reperimento dei finanziamenti necessari ai lavori di completamento del parco faunistico ed apertura dello stesso entro 24 mesi attraverso la gestione diretta da parte del comune; la riqualificazione della villa comunale.” Per usare una espressione cara allo stesso Rocco diremmo: “sembra proprio una barzelletta”. In effetti, visti i risultati, non può che essere una barzelletta. La risposta del Sindaco dopo quattro giorni fu esilarante: “Bisogna rilanciare l’azione amministrativa e su questo siamo tutti d’accordo. Non ci sono divergenze e differenze tra coloro che sono in giunta, tra chi sta per entrarvi e chi invece resterà tra i banchi del Consiglio Comunale perché miriamo tutti al bene di Serino”. Tutti insieme appassionatamente! Ma allora perché mandare a votare i cittadini se alla fine non si capisce chi fa minoranza e chi maggioranza? Le barzellette continuano - Non contenti delle barzellette, l’Amministrazione comincia a sparare pure i numeri (9 febbraio 2010): “Sono 18 le aziende che si insedieranno nei lotti del PIP. L’insediamento delle nuove attività produttive comporterà l’impiego di 192 lavoratori”. Ma di lì a qualche anno molte di quelle aziende abbandonarono la speranza di poter un giorno insediarsi in uno di quei lotti e qualcuna di quelle riuscirà anche a farsi restituire più della somma che aveva impegnato per l’acquisto del lotto. Insomma dopo 4 anni stiamo ancora aspettando quei fantomatici 192 posti di lavoro. Dopo un altro anno, per riequilibrare la maggioranza sui nuovi assetti, ecco ricomparire il PUC. Questa volta gli articoli pubblicati sui quotidiani diventano impersonali, De Filippis e Ingino passano in secondo piano, si parla di amministrazione


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(20 marzo 2010): “PUC in dirittura d’arrivo” e poi “… Gaetano De Feo che non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione per la conclusione ormai imminente di un percorso …”. (23 giugno 2010) “Buone notizie da Serino. Dopo un calvario durato ben 18 anni, la giunta comunale, presieduta dal sindaco Gaetano De Feo ha approvato oggi la proposta del nuovo PUC si conclude così una vicenda iniziata nel 1992, quando l’amministrazione all’epoca PCI-DC del sindaco Federico Rocco, affidò al professor Marcello Petrignani l’incarico di apportare una variante al vigente PRG …”. L’era senza PUC - Dopo circa 20 anni dall’incarico a Petrignani (che sarà forse l’unico contento dell’interminabile iter) si arriva, finalmente, al 29 marzo 2011, giorno dell’Adozione del PUC. Leggendo i verbali della seduta, il Sindaco affermò: “… la coda è stata dura ma il tutto è superato per cui con tranquillità e serenità il PUC andrà avanti per l’approvazione definitiva da parte dell’amministrazione provinciale di Avellino, e quindi il volano della nostra Serino partirà”. Un suo giovane consigliere affermò: “Sig. Presidente, sig. Sindaco, Colleghi e cittadini ci troviamo dinnanzi ad un giorno importante per questo Consiglio e per tutta la Città di Serino, la Serino delle Borgate, dalle frazioni, del centro. Siamo infatti giunti alla fase conclusiva del PUC. Senza ombra di dubbio la più importante della azioni amministrative svolte da questa amministrazione guidata dal sindaco Gaetano De Feo e della quale mi onoro di far parte. Oggi 29 marzo 2011 si può considerare data storica, data dove è terminata quella fase che credo non si possa non definire l’era senza PUC”. L’importante è far finta che ormai ci siamo! - Arrivano le elezioni. Uniti e Insieme per Serino si fondono. Dopo pochi anni siamo passati dal “sono stati rispediti a casa i bisonti della politica” al “Jurassic park”. Ma la presa per i fondelli dei cittadini continua con la campagna elettorale che vede il Sindaco, dopo lo show dell’adozione del PUC, di nuovo seduto in poltrona centrale. Peccato però che, a distanza di pochi mesi, la Regione Campania boccia senza appello la più importante della azioni amministrative guidata dal sindaco Gaetano De Feo, giusto per riprendere le parole di quel “vecchio giovane” consigliere. Qualunque amministratore che avesse avuto un briciolo di rispetto per i cittadini avrebbe dovuto dimettersi, ma sono ancora tutti lì a scaldare le poltrone. E’ proprio vero: certa politica è l’arte di dare consistenza marmorea all’aria fritta [Orwell]

Il Gendarme, Il Macellaio e Il Maiale

C

’era una volta un maiale che, stanco di stare chiuso nel suo recinto, una sera decise di uscire. Imboccò la strada per il bosco e disse: “quasi quasi mi faccio una bella passeggiata”. Il maiale non aveva fatto però bene i conti. Infatti il paese era ben controllato e si trovò subito di fronte ad un posto di blocco dei locali gendarmi. Non potendo esibire i documenti di riconoscimento o il permesso di circolazione, fu rinchiuso in una cella di isolamento in attesa di giudizio. Si sa, la giustizia in Italia è lenta, ma la fame del maiale era continua. Un bravo e onesto cittadino si prese cura

dell’animale diventando suo custode e tutti i giorni, a sue spese, lo rifocillava. Il maiale, giorno dopo giorno, mese dopo mese, raggiunse il suo peso-forma. Proprio in tale periodo, guarda caso e con una certa puntualità, arrivò la sentenza: condanna a morte

senza appello. Il gendarme si attivò subito per dare seguito alla sentenza e convocò il macellaio, il quale prelevò il maiale dalla sua cella ed eseguì la sentenza sotto la supervisione del gendarme. Saputa la notizia del povero maiale, accorsero alcuni

giornalisti e fotografi che immortalarono il trasferimento del corpo, oramai esanime, presso altra destinazione, nel furgone del medico legale che doveva eseguire l’autopsia. Il custode, affezionatosi al maiale, si recò nel frattempo dal gendarme per reclamarne il corpo al fine di dargli il giusto onore alle armi. Ma il gendarme gli rispose: “quale maiale? Già è stato trasferito a nostra cura”. Analogamente, anche il macellaio andò a reclamare dal gendarme il giusto compenso per l’esecuzione. Il gendarme infastidito dal custode, dal macellaio, dai fotografi e da altri ficcanaso si arrabbiò, minacciò il custode col suo archibugio, accusò di omicidio il macellaio e lo imprigionò nella stessa cella del maiale. Insomma, il custode ci ha rimesso cibo e denaro, il macellaio l’esecuzione e il lavoro, il maiale la vita, il gendarme se l’è portato via mentre il popolo si chiede ancora: “ma sto puorco di chi era?” La morale della favola la lasciamo a voi lettori.


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L’incompetenza dilaga – giunte abusive I

n data 07/08/2014 i Consiglieri comunali Di Zenzo, Ianniello e Pelosi si dimettono da assessori e solo all’inizio di novembre la Giunta si ricostituisce formalmente con la sostituzione di Raffaele Ingino con il neo assessore Nicola Lucano. Dal 7 agosto al 22 ottobre il Comune di Serino non era in grado di deliberare perché la Giunta Municipale non era legittimamente costituita. Nonostante ciò, in tale periodo, sono stati prodotti degli atti di Giunta il cui unico componente legittimato a deliberare era il Sindaco. A nostro parere le delibere prodotte in tale periodo sono completamente illegittime. Di tutto ciò abbiamo notiziato il Prefetto di Avellino e il Ministero del’Interno affinché si potessero definire gli atti necessari, anche in autotutela, affinché il tutto non si traduca in danni erariali al Comune e perdita dell’efficacia di atti pubblici a discapito anche di cittadini che hanno beneficiato di agevolazioni ed autorizzazioni.

Indennità dipendenti 2014

N

ella tabella seguente, a titolo informativo, vi comunichiamo le indennità a favore di alcuni dipendenti comunali, in quanto nominati responsabili di taluni servizi comunali quali: protezione civile, compiti gestionali del settore ambiente, ecc., al netto di stipendi e tredicesime mensilità (anno 2014): N° 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10

SETTORE/RESPONSABILITA’

Vigili Urbani – Protezione Civile Vigili Urbani - Ecologia ed Ambiente Servizi Demografici Servizi Elettorali e Leva Segreteria ed Informatica Economato (addetto al maneggio) Paghe e Stipendi Responsabile Urbanistica 1 Responsabile Urbanistica 2 Manutenzione

DIPENDENTE

Pelosi Alessandro Celentano Alessandro Rocco Marina Onorato Francesco Rodia Lucia Ingino Carmine Aurilia Carmine Moscariello Alfonso Mastroberardino Davide Tango Ciro A. (per 30 gg.)

EURO

2.400 2.400 2.400 2.400 2.400 2.658 2.400 2.400 2.400 547

Vi comunichiamo altresì le indennità che i responsabili di settore percepiscono: N° 01 02 03 04

SETTORE

Comandante dei Vigili Urbani Vice-Segretario Comunale Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Tributi e Bilancio

DIPENDENTE

Testaverde Fulvio Petti Antonio Grimaldi Gaspare Modugno Daniela

EURO

12.911,41 12.911,41 12.911,41 12.911,41

Tale scansione vuole solo evidenziare che i serinesi possono chiedere la risoluzione di problemi, informazioni, presentare istanze ed ogni altra questione di competenza ai dipendenti comunali suddetti.


E

’ noto a tutti che in occasioni di particolari eventi meteorologici, San Biagio e in particolare alcuni punti cardini della frazione, vengono invasi da acque e spesso anche da detriti. Molte famiglie hanno sofferto e hanno subito danni economici notevoli. Noi del Comitato Pro Serino ci siamo chiesti come mai eventi del genere, che dovrebbero essere del tutto eccezionali, a San Biagio sembrano avere una certa frequenza. Dopo un’attenta “lettura” del territorio per non parlare di documentazione di natura tecnica e giuridica, è bene che i cittadini vengano messi al corrente di alcune questioni. In primo luogo l’acqua proveniente dalla montagna (…) dovrebbe essere incanalata in un ricevitore che chiamiamo “pozzo 1” in via Bosco Cerreto. Dovrebbe scorrere fino Ad un altro ricevitore che chiamiamo “pozzo 2” sempre in via Bosco Cerreto per poi giungere a valle e rigettarsi nel fiume Sabato. Tutto filerebbe se non per il fatto che nella realtà le cose son ben diverse. Il primo pozzetto (nei pressi della proprietà degli eredi De Feo Lorenzo in via Bosco Cerreto) fu ostruito molti anni orsono addirittura da un animale! I vigili del fuoco all'epoca dichiararono che si trattava della “carcassa di un vitello inserita come tappo nel tubo sottostante la strada comunale” e impiegarono due giorni per rimuoverlo. Il Tribunale accertò successivamente che lo stesso pozzetto era inefficienza a ricevere le acque provenienti dal vallone soprastante e dalla strada comunale (e stiamo parlando di milioni di litri di acqua per un imbocco di pochi centimetri quadrati: che scienza!). Allora fu realizzato nuovamente con una tecnica davvero singolare: anziché ricevere le acque le rifiuta e le spinge a valle, lungo la stessa strada Bosco Cerreto in direzione del pozzetto P2. Quest’ultimo è divelto e rappresenta un fosso a cielo aperto della profondità di quasi 4 mt., costituendo un vero e proprio pericolo per la pubblica incolu-

A DIFESA DI SAN BIAGIO

mità. L’Amministrazione comunale si è preoccupata però di posizionare accanto al pozzetto un cartello comunale che vieta lo sversamento di rifiuti! A questo punto le acque e i detriti non si canalizzano ma si riversano in buona parte in proprietà private e per un’altra parte lungo la strada Bosco Cerreto. Dalle proprietà private si gettano poi a cascata su via Terminio e su via Belvedere Annunziata prendendo la discesa ivi esistente e giungendo in gran parte sino al centro della frazione San Biagio, in piazza P. Roberto. Nelle proprietà di privati cittadini l’acqua porta di tutto: plastiche, legni, ruote di macchina, pezzi di frigorifero, rete metalliche, pietre, addirittura una cassaforte, ecc. Un altro problema cronico oramai è nei pressi del campo sportivo, dove spesso si presentano situazioni di pericolo e la popolazione vede puntualmente inondare le case da acqua e fanghi. L’amministrazione De Feo vuole spendere 300.000 euro per una parcheggio a Sala, ha speso circa mezzo milione di euro per una piazza (incompiuta) nei pressi delle proprietà De Feo, quasi 70.000 € per sole due rotonde, ecc. ma non si è impegnata a spendere un centesimo per la questione di San Biagio. Tale situazione, già tragica di per sé, ha anche dei risvolti di natura giuridica. Il Comune da oltre venti anni vede varcare le soglie dei Tribunale perché citato in giudizio da un privato cittadino i cui terreni sono invasi sempre da acque e materiali vari. Il bello è che ci sono provvedimenti giudiziari e sentenze che darebbero ragione al privato

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e torto al nostro Ente. Ci sarebbero già due condanne al risarcimento danni da parte del Tribunale di Avellino a favore del privato e la Corte d’Appello avrebbe già confermato in tutti e due i casi tale provvedimento. L’Amministrazione comunale, imperterrita, continua a dare battaglia legale anziché porsi il problema di risolvere definitivamente la questione, sia a tutela di alcuni privati che di tutti i cittadini di San Biagio. Addirittura ci sarebbero indicazioni da parte del Tribunale di come risolvere tecnicamente il problema. Sono stati nominati avvocati di Volturara, del foro di Napoli e di Salerno, docenti universitari come consulenti, ecc. per non giungere ad una conclusione seria! Ma forse sarebbe bastato un BRAVO GEOMETRA e una RICHIESTA DI FINANZIAMENTO alla Cassa Depositi e Prestiti: allora sì che erano soldi bene spesi, a favore di Serino e a tutela dei cittadini. Il problema è che, come temiamo, questa Amministrazione usa soldi pubblici, cioè soldi nostri, per accanirsi in una situazione in cui il buon senso sembra svanito. Ma i biagiani che hanno dato fiducia ai nostri cari politici cosa fanno? In questi 9 anni di amministrazione hanno usato gli “straqquali” per togliere fango o si sono occupati di gare di appalto ma non sono stati in grado di affrontare problemi seri di natura tecnico-amministrativi. Nel frattempo i cittadini di San Biagio soffrono e pagano! Addirittura, attraverso una dichiarazione


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La cultura per ricominciare... E

’ una soddisfazione per noi comunicarvi che il dott. Alessandro Gioia ha vinto il concorso letterario nazionale, sezione romanzo inedito, dedicato ad Alfredo Rampi. L’opera vincitrice è “ Il diario allegro di Leopoldo Klein”. Il romanzo sarà pubblicato da una nota casa editrice nazionale. La Giuria, preseduta dall’on. Walter Veltroni e composta da scrittori, critici letterari, giornalisti, docenti universitari, docenti scolastici, psicologi, pedagogisti ha dovuto lavorare e confrontarsi a lungo per scegliere i più meritevoli. Il Centro Alfredo Rampi Onlus, in trentun anni di attività, ha svolto una fondamentale azione nel campo della promozione della cultura della sicurezza e del benessere nei contesti di vita, della tutela dell’infanzia, della psicopedagogia, della legalità, della solidarietà e del volontariato, nel campo della protezione civile e dell’educazione alla prevenzione dei rischi ambientali. Siamo orgogliosi che un Serinese sia protagonista di un evento come questo, denso di passione che riempie i nostri cuori e la pentola dell’emozione, del pensare e dell’immaginario. Un caloroso augurio caro Alessandro, da parte di tutti noi, per averci reso partecipi di questo sogno come amici, come comunità. Per approfondimenti, si può visitate il seguente sito dedicato al premio: www.premioalfredorampi.it

Un grazie ai nostri parroci A

nche quest’anno le attività socio-religiose sono state di largo respiro e i cittadini hanno partecipato con interesse e con passione. Presso la Chiesa a Ribottoli di S. Antonio di Padova si è svolto il “Saxfestival” diretto dal maestro Domenico Luciano e non è mancato all’esterno il falò di fine anno organizzato dai ragazzi della parrocchia. A S. Biagio Don Gianluca ha organizzato una cena di beneficenza ed iniziative come “Aspettando la befana” e canti Gospel con i maestri Marina Bruno e Giuseppe Di Capua. A Ferrari, presso la parrocchia SS. Giovanni, Luca e Lorenzo è stato organizzato un concerto dal titolo “Le Note Sotto l’Albero” grazie all’impegno del maestro Cilio Soccorso. Infine, presso il seicentesco convento francescano, è stato presentato il “presepe vivente” magicamente e religiosamente recitato dai ragazzi della Gifra e da fedeli, piccoli e grandi. Serino ringrazia i nostri parroci che quotidianamente di impegnano la nostra comunità e un augurio per tutte le attività che hanno programmato per il 2015.

Eternit e altri rifiuti finalmente a discarica.

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opo tante sollecitazioni, verbali e scritte, con relazioni fotografiche e indicazione esatta dei luoghi da parte del Comitato Pro Serino su inquinamenti vari del nostro territorio, finalmente l’Amministrazione comunale ha provveduto e ha dato incarico a ditta specializzata per la bonifica. Si tratta di eternit e altri rifiuti depositati in loc. Maggese, lungo via Turci, ecc. Come i nostri lettori sanno, per noi la lotta all’inquinamento è una delle priorità per il nostro paese. Per questo ringraziamo l’Amministrazione per l’impegno assunto.


Fatti di cronaca a Serino F

acendo seguito all’episodio accaduto a Serino, riguardante gli spari presso l’abitazione del geometra Alfonso Moscariello, tecnico comunale, non possiamo che esprimere piena e incondizionata solidarietà all’uomo. E’ ovvio, che qualunque questione ci sia alle spalle della vicenda, non deve assolutamente sfociare in episodi di natura criminale. E’ pertanto che noi del Comitato Pro Serino, auguriamo che il geometra possa lavorare con tranquillità presso il nostro ente, per le mansioni attribuitegli, condannando senza appello questo vile atto. Allo stesso tempo, ci chiediamo come mai Serino, un tempo luogo di aggregazione e paese turistico, stia diventando un paese sempre più omertoso e pauroso. E’ difficile far parlare la gente, si ha paura di esporre le proprie ragioni, si soffre in silenzio. Però da quando è Sindaco Gaetano De Feo e la guida del Comune è sotto la direzione di Federico Rocco, le manifestazioni sotto l’inno “I Love Legality” sembrano essere sfumate in un quadro di perdizione politica. Ma forse è più grave il silenzio di alcuni, come Pellecchia o Di Zenzo, o di politici che frequentano un giorno l’ufficio ragioneria e l’altro l’ufficio tecnico. Facciamo però qualche chiarezza. Sono decenni che il Pip in loc. Pescatore deve essere completato, ma stiamo sempre punto e a capo, con i soliti annunci preelettorali. Dopo lavori in corso nei Pip, la ditta Tecno-Scavi pretende, con decreto ingiuntivo con provvisoria esecutività da parte del Tribunale di Avellino, circa

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ei PIP le cose non sono lucide e chiare come sembrano. La Tecnoscavi srl, dopo aver vinto la gara di appalto per i livellamenti dei lotti nella zona Pip in loc. Pescarole, scalzando in II battuta l’Avitabile Costruzione s.a.s., inizia i lavori. Li prosegue con una certa tranquillità fino a quando, nel maggio 2014, trasmette al Sindaco del Comune di Serino, al responsabile del procedimento geom. Alfonso Moscariello e ai carabinieri una nota pepata con tanto di fatti e circostanze poco gradevoli per noi cittadini di Serino. La Tecnoscavi fa rilevare che nella zona interessata dall’antica chiesetta del 500 dovevano realizzarsi opere di terre armate e rilevati rinforzai oggetto di autorizzazione sismica e successivo collaudo statico. Nel frattempo l’amministrazione comunale propone una presa di consegna anticipata ai sensi dell’art. 230 del DPR 207/2010 (Codice dei contratti pubblici) per far realizzare un opificio – Maca srl - per la produzione di imballaggi in plastica . Ma, secondo l’impresa: (1) non era intervenuto il collaudo statico, (2) il rinforzato non è completo e non può essere collaudato, (3) un’opera non collaudata non è da ritenersi agibile ed utilizzabile da terzi, (4) ci siano reali impedimenti nella prosecuzione delle opere con dilazioni di tempi contrattuali e nocumento economico per l’impresa

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900.000 € e invece la Giunta Comunale gli blocca il pagamento (a parte una piccola quota per evitare lo sforamento del patto di stabilità), si fa realizzare un opificio su un lotto per cui non sarebbe stato ancora effettuato il collaudo statico, c’è una segnalazione in merito ad anomalie sull’offerta della gara per l’aggiudicazione dell’appalto per il “Sistema Fognario”, le telecamere comunali sembrano funzionare ad intermittenza e talvolta non riprendono le targhe di auto; presso l’ufficio tecnico, molte attività sono concentrate nelle mani di pochi e ciò potrebbe indurre malfattori a trovare un unico capro espiatorio. Inoltre è uso al Comune di Serino nominare gente da Napoli e Caserta per questioni amministrative: ma professionisti locali non ce ne sono? Non parlare dell’ingerenza impropria che la politica esercita sull’ufficio tecnico, come stanno dimostrando molte inchieste della magistratura. In ogni caso, non l’ufficio tecnico, ma la politica degli ultimi 10 anni non è stata in grado di gestire l’UTC in modo coerente alle esigenze di tutti. Non a caso, Consiglieri comunali, passati e presenti, tecnici privati e cittadini si sono sempre lamentati di questa mala gestione, ma sono stati messi all’angolo dai “soliti noti”. Infine il Comitato Pro Serino ha chiesto spiegazioni, in Consiglio Comunale, in merito al fatto che il Sindaco invitò il segretario comunale a vigilare sulle gare di appalto in essere; a tale domanda non ci è stata data risposta: speriamo che la diano oggi agli inquirenti. Vogliamo anche ricordare alla cittadinanza che presso la Procura ci sono molti fascicoli aperti su cui chiediamo si faccia luce al più presto

Un’aMACA

messa male può far ribaltare un’intera amministrazione.

esecutrice, (5) poca attenzione alla sicurezza del cantiere, (6) l’ufficio tecnico del Comune di Serino ha permesso alla Maca srl di realizzare un opificio su un’area dove vi erano lavori in corso. Insomma una serie di contestazioni che sono sfociate nella nomina da parte della Giunta Municipale di un incarico all’avv. Luca Tozzi del foro di Napoli al fine di dirimere la controversia insorta con la ditta Tecnoscavi. All’avv. Tozzi sono stati previsti 2.000 € (delibera di Giunta n. 103 del 22/05/2014). Per giusta risposta la Tecnoscavi propone al Comune di Serino un decreto ingiuntivo, rispetto al quale il Tribunale di Avellino ha autorizzato al provvisoria esecuzione, di 824.941,70 € oltre IVA al 10% per un totale di 907.435,87 € oltre agli interessi commerciali, spese competenze e onorari in merito a tre stati di avanzamento per lavori effettuati ai PIP in loc. Pescarole. La Giunta Municipale allora ripropone la difesa contro la Tecnoscavi e rinomina l’avv. Tozzi impegnando risorse comunali per altre 8.295,60 €, (delibera di Giunta n. 207 del 20/12/2014). Intanto il terreno che sorregge la chiesa del 500 sta già invadendo l’opificio della Maca e le responsabilità di ogni azione passata e futura dovranno essere vagliate dalle autorità competenti appena possibile. A fine anno scorso sembrerebbe che una piccola quota sia stata poi data alla Tecnoscavi, ma solo per ragioni riguardanti il patto di stabilità del Comune. Il fatto strano è che il figlio di un dipendente già lavorerebbe presso la Maca: un bell’affare!


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