Terramantovana n5 2017

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Periodico di Coldiretti Mantova

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StopCETA

senza tutele 2 prodotti su 3

Anno 69 | n. 5 - 2017

Oscar Green, premiata l’eco-vernice di Canneto Fondo latte: richieste per oltre 3 milioni di euro Vendita diretta: cresce la rete delle Fattorie di Campagna Amica


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contenuti numero 5 2 0 1 7

CETA, un trattato dannoso per i produttori e per i cittadini consumatori

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CETA, senza tutele 2 prodotti su 3

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Il CETA in breve

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Una delibera per dire NO al CETA

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Oscar Green, premiata l’eco-vernice di Canneto

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Alta formazione per l’agroalimentare: Coldiretti tra i promotori dell’Its

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Fondo latte: richieste per oltre 3 milioni di euro

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Non passa la voglia di vino: più di 100 domande per nuovi vigneti

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n. anno 5 2017


Vendita diretta: cresce la rete delle Fattorie di Campagna Amica

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Colora la tua tavola. Secona uscita: il pranzo

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Ecco il kit di supporto Coldiretti sullo sviluppo rurale

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Per i liquami è in arrivo la borsa scambio

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Blue Tongue: l’Assessore al Welfare Gallera informa sulla situazione in Regione Lombardia

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Aperto il Bando agriturismi: sul piatto oltre 6 milioni di euro 26 Fabbricati rurali non ancora dichiarati al catasto edilizio urbano: in partenza più di 1 milione di avvisi bonari

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Contributi: l’Inps non invia più le lettere con gli F24

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Sostegno accoppiato Pac: ecco gli importi unitari per il 2016 32

spazioai

lettori notiziein breve 4

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ceta un trattato dannoso per i produttori e per i cittadini consumatori

Carissimi associati, il nostro Parlamento si è impegnato a ratificare il trattato Ceta tra Unione Europea e Canada. Noi pensiamo che gli accordi di libero scambio debbano essere al servizio di obiettivi che tengano conto di fattori essenziali come lo sviluppo sostenibile, l’occupazione, i diritti umani, la coesione sociale, e riteniamo che il Ceta non risponda a queste esigenze. Per questo, insieme con una pluralità di soggetti (come Movimento Consumatori, Legambiente, Slow Food, Federconsumatori e molti altri), abbiamo manifestato in piazza Montecitorio a Roma. I vantaggi attesi in termini di crescita degli scambi commerciali sono molto dubbi, e troppi sono i rischi. Innanzitutto, secondo il Dossier della Coldiretti, ben 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) italiane riconosciute dall’Unione Europea non godranno di alcuna tutela sul territorio canadese, e a livello lombardo, i 2/3 dei prodotti tipici Dop e IGP saranno a rischio falsificazione. Contemporaneamente, le volgarizzazioni dei nomi di alcuni nostri prodotti tipici, come il Parmesan potranno coesistere sul mercato con le denominazioni autentiche. Ma oltre a questo, il trattato prevede il via libera all’importazione a dazio zero per circa 75.000 tonnellate di carni suine e 50.000 tonnellate di carne di manzo dal Canada, dove vengono utilizzati ormoni per l’accrescimento vietati in Italia. Questa nostra battaglia, che prosegue attraverso azioni di sensibilizzazione a più livelli, è per tutti: per i cittadini consumatori e per i produttori. Soprattutto per i cittadini e i produttori di domani, dei quali parliamo alle pagine 10, 11 e 13 della nostra rivista. Qui raccontiamo le idee più innovative messe in campo dai nostri giovani agricoltori, selezionate per partecipare agli Oscar Green 2017. Si tratta di esempi di creatività applicata nei processi aziendali, creatività che aiuta le aziende a crescere, trovare nuovi spazi di mercato, sbaragliare la concorrenza. Faremmo un torto a queste persone e al loro sforzo quotidiano se non difendessimo la nostra agricoltura dall’attacco di chi ha una visione ottusa e reazionaria dell’economia. Paolo Carra Presidente Coldiretti Mantova

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n. anno 5 2017


ceta,

senza tutele 2 prodotti su 3 Carra: “No all’accordo per difendere l’agricoltura mantovana” Con il Ceta i 2/3 dei prodotti tipici Dop e IGP lombardi sono a rischio falsificazione. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale sulle denominazioni che l’accordo di libero scambio con il Canada riconosce almeno sulla carta: appena 10 su 34. “Ma è solo una finzione – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – perché basterà usare la formuletta “tipo Gorgonzola” o “genere Gorgonzola” oppure per i falsi del Grana e del Parmigiano si sfrutterà il termine inglese Parmesan e il gioco sarà fatto”. “Coldiretti si sta muovendo per evitare che il Made in Italy venga tradito - spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra -. Lo facciamo per gli imprenditori agricoli, che, nonostante le difficoltà, tengono in vita un settore dinamico, in grado di generare posti di lavoro e di prendersi cura del territorio. Nel mantovano, il sistema agroalimentare è basato su una produzione primaria che vale il 20% di quella lombarda. Stiamo parlando di numeri importanti, dal punto di vista del valore aggiunto e degli occupati, che la nostra provincia non può permettersi di perdere. Anche per questo, come Coldiretti, chiediamo ai sindaci e ai rappresentanti delle istituzioni di sostenerci in questa battaglia”.

A Roma anche una delegazione mantovana

“L’accordo di libero scambio fra Europa e Canada – aggiunge Prandini - conviene solo al paese nord americano è un disastro per il settore agroalimentare italiano, guarda caso uno dei pochi comparti a crescere nell’export con oltre 37 miliardi di euro all’anno in tutto il mondo. Una torta che altri all’estero vogliono sottrarre all’Italia. Se li lasciamo fare, in termini di fatturato e di posti di lavoro ci resteranno solo le briciole. Non dobbiamo permetterlo”. Secondo il Dossier della Coldiretti, ben 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) italiane riconosciute dall’Unione Europea non godranno di alcuna tutela sul territorio canadese. In Lombardia fra le DOP e le IGP che non avranno nemmeno una tutela di facciata dal Ceta nel caso venisse ratificato – spiega Coldiretti regionale – troviamo, ad esempio: il Bitto, la Pera mantovana, i Pizzoccheri della Valtellina, il Quartirolo Lombardo, l’Asparago di Cantello, la Mela della Valtellina, il Salame Brianza, il Salame Cremona e il Salame di Varzi. Il trattato – spiega la Coldiretti - prevede il via libera all’importazione a dazio zero per circa 75.000 tonnellate di carni suine e 50.000 tonnellate di carne di manzo dal Canada, dove vengono utilizzati ormoni per l’accrescimento vietati in Italia.

Per fermare il Ceta, Coldiretti ha manifestato a Roma, in piazza Montecitorio con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che chiedono di fermare un trattato sbagliato e pericoloso per l’Italia. La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma - sottolinea la Coldiretti - è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati così a chiedere le stesse concessioni. Alla manifestazione ha partecipato anche una nutrita rappresentanza di agricoltori mantovani.

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il ceta in breve DI COSA SI TRATTA: Accordo economico e commerciale tra Unione Europea e Canada per procedere alla progressiva liberalizzazione degli scambi, avviare un’attività di riduzione o soppressione reciproca dei dazi doganali sulle merci, assicurare l’astensione dall’adozione o dal mantenimento in vigore di divieti o restrizioni all’importazione o all’esportazione delle merci.

EFFETTI DIRETTI All’entrata in vigore dell’accordo circa il 98% di tutte le tariffe dell’UE vengono annullate

EFFETTI INDIRETTI All’entrata in vigore dell’accordo, la cooperazione regolamentare determina la graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente, possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio

PUNTI CRITICI

1) IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE Nel CETA manca il riferimento alla portata vincolante del principio di precauzione che, in Europa, impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse circa i possibili impatti sulla salute o sull’ambiente. 2) EQUIVALENZA DELLE MISURE SANITARIE E FITOSANITARIE L’applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie tra le parti consente di ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto - e, quindi, evitare nuovi controlli nel Paese in cui verrà venduto - dimostrandone l’equivalenza con quelli commercializzati dalla controparte. Ad esempio, alcune sostanze attive che sono impiegate nell’UE sotto controllo, come il glifosato

e i neonicotinoidi, non sono soggette in Canada ad alcuna limitazione. Analogamente, in Canada vi è un diffuso impiego di ormoni negli allevamenti, vietato in Italia. 3) TUTELA DELLE DENOMINAZIONI E INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE L’accordo prevede l’ingresso in Canada, in tutto, di 173 indicazioni geografiche europee. All’Italia sono riconosciute 41 indicazioni a fronte di 288 Dop e Igp registrate, con una sostanziale rinuncia alla tutela delle altre 247. Però ci sono delle eccezioni. Eccone alcune: - il termine parmesan rimane utilizzabile in Canada come volgarizzazione del termine formaggio grattugiato; - per alcuni prodotti (asiago, fontina e gorgonzola) è consentito in Canada l’uso degli stessi termini accompagnato con “genere”, “tipo”, “stile”; - la tutela delle indicazioni geografiche riconosciute non impedisce l’uso in Canada di indicazioni analoghe. Ad esempio si potrà continuare a produrre e vendere “prosciutto di Parma” canadese in coesistenza con quello DOP. 4) LE FRONTIERE MOBILI DEL CETA Il Canada è parte dell’accordo nordamericano per il libero scambio (North American Free Trade Agreement – NAFTA) e nel CETA non si escludono le importazioni dal Canada attraverso altri Paesi. Una multinazionale può quindi aprire una filiale in Canada ed entrare nel mercato europeo. 5) TUTELA DELL’ORIGINE Il trattato accoglie la nozione di «fabbricazione sufficiente» che consente di indicare come originario di una parte il prodotto che contenga materiali non originari in percentuali definite. La combinazione del principio della «fabbricazione sufficiente» con le regole doganali rende, di fatto, impossibile l’evidenza dell’origine del prodotto. L’Italia importa dal Canada 1,2 milioni di tonnellate di grano duro ed esporta in Canada oltre 23.000 tonnellate di pasta.

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n. anno 5 2017


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Una delibera per dire nO Molti Consigli comunali e regionali si stanno pronunciando contro il Ceta. Qui trovate l’elenco dei Sindaci e degli Assessori, aggiornato al 14 luglio, contattati dai Segretari di zona e dai dirigenti locali di Coldiretti. A ognuno di loro è stato presentata una proposta di ordine del giorno finalizzata alla condivisione, da parte di Consigli e Giunte Comunali, dell’azione di Coldiretti

al ceta

per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal Ceta. Molti sindaci hanno già manifestato la volontà di adottare la delibera, schierandosi dalla nostra parte contro un trattato che potrebbe rivelarsi ingannevole. Ognuno di voi può contribuire al risultato, spiegando ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri del proprio Comune le ragioni del NO.

CoMune

inContro

MONZAMBANO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

ACQUANEGRA SUL CHIESE

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

MOTTEGGIANA

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

ASOLA

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

OSTIGLIA

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

BAGNOLO S.VITO

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

PEGOGNAGA

Incontrato il Sindaco il 1° luglio

BORGO VIRGILIO

Incontrato il Sindaco il 29 giugno

PIEVE di CORIANO

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

BORGOFRANCO SUL PO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

PIUBEGA

Incontrato il Sindaco il 29 giugno

BOZZOLO

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

POGGIO RUSCO

Incontrato il Sindaco 3 luglio

CANNETO S/O

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

POMPONESCO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CARBONARA di PO

Incontrato il Sindaco il 7 luglio

PONTI SUL MINCIO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

CASALMORO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

PORTO MANTOVANO

Incontrato il Sindaco

CASALOLDO

Incontrato il Sindaco il 5 luglio

QUINGENTOLE

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CASALROMANO

Incontrato il Sindaco il 7 luglio

QUISTELLO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

CASTEL D'ARIO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

REDONDESCO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

CASTEL GOFFREDO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

REVERE

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

CASTELBELFORTE

Incontrato il Sindaco

RIVAROLO MANTOVANO

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

CASTELLUCCHIO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

RODIGO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

Appuntamento da fissare

RONCOFERRARO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CAVRIANA

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

ROVERBELLA

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CERESARA

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

S.GIOVANNI DEL DOSSO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

COMMESSAGGIO

Incontrato il Sindaco il 6 luglio

SABBIONETA

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

CURTATONE

Incontrato l'Assessore ai lavori pubblici il 3 luglio

SAN BENEDETTO PO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

DOSOLO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

SAN GIACOMO SEGNATE

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI

Incontrato il Sindaco il 29 giugno

SAN GIORGIO DI MANTOVA

Incontrato il Sindaco il 12 luglio

GAZZUOLO

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

SAN MARTINO D/A

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

GOITO

Incontrato Sindaco e Vice Sindaco il 1° luglio

SCHIVENOGLIA

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

GONZAGA

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

SERMIDE e FELONICA

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

GUIDIZZOLO

Incontrato il Sindaco il 12 luglio

SERRAVALLE a PO

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

MAGNACAVALLO

Incontrato il Sindaco il 29 giugno

SOLFERINO

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

MANTOVA

Appuntamento da fissare

SUSTINENTE

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

MARCARIA

Incontrato il Vice Sindaco il 28 giugno e il Sindaco il 29 giugno

SUZZARA

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

MARIANA MANTOVANA

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

VIADANA

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

MARMIROLO

Incontrato il Sindaco il 4 luglio

VILLA POMA

Incontrato il Sindaco il 3 luglio

MEDOLE

Incontrato il Sindaco il 30 giugno

VILLIMPENTA

Incontrato il Sindaco

MOGLIA

Incontrato il Sindaco il 1° luglio

VOLTA MANTOVANA

Incontrato il Sindaco il 28 giugno

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Oscar green,

premiata l’eco-vernice di Canneto C’è l’eco-vernice di Stefano Chiesa di Canneto sull’Oglio tra le idee premiate all’Acquario Civico di Milano con l’Oscar Green dell’agricoltura di Coldiretti Lombardia. Insieme con l’imprenditore mantovano i colleghi delle altre province lombarde, tutti esempi di agricoltura innovativa e sostenibile: dalla stalla bionica per mucche felici alla prima oasi dei tulipani “pick your own”, fino al “cheese bar” e alla pasta proteica che nasce dai legumi. “Sono onorata di partecipare a questa edizione di Oscar Green come direttrice di Coldiretti Mantova – spiega Erminia Comencini – e avere la conferma di quanto i giovani imprenditori agricoli mantovani siano preparati, intraprendenti e lungimiranti, ma soprattutto attenti a un modo di concepire l’agricoltura che guarda alle opportunità legate alla sostenibilità, un modello per conquistare il mercato, fatto da cittadini attenti e consapevoli”. “Coldiretti Mantova – prosegue la direttrice Erminia Comencini – valorizza il gruppo Giovane Impresa af-

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fiancando agli imprenditori i professionisti che lavorano all’interno del sistema Servizi Coldiretti, in modo da generare un circuito trascinante di collaborazione tra chi gestisce l’impresa agricola e chi deve rispondere ogni giorno alla richiesta delle imprese, in termini di informazioni puntuali e tempestive, di soluzione di criticità e di sviluppo di strategie attraverso la ricerca di opportunità”. I premiati 2017 per gli Oscar Green della Lombardia sono: Mattia Zordan di Brescia per la categoria “We Green”, Martina Vicini di Como per la categoria “Impresa 2.Terra”, Edwin Koeman di Milano per la categoria “Campagna Amica”, Monica Neri di Varese per la categoria “Fare rete”, Stefano Chiesa di Mantova per la categoria “Crea” e Singh Kulwinder di Cremona per la categoria “Agri You”. Ci sono poi tre menzioni speciali: Francesco Maroni di Bergamo, Elisa Cerrito di Garlasco (Pavia) ed Elisa Bonesi di Valdisotto (Sondrio).


I finalisti mantovani a Oscar Green 2017 Eco-vernice dalla buccia di pomodoro Stefano Chiesa – Canneto sull’Oglio Si chiama cutina ed è la sostanza estratta dalle bucce di pomodoro per creare una nuova eco vernice. È questa l’idea realizzata da Stefano Chiesa presso la sua azienda agricola a Canneto sull’Oglio, nel Mantovano: “L’impianto pilota che estrae la cutina da bucce di pomodoro è un’idea venuta alla nostra azienda dopo che le avevamo già usate sia per l’alimentazione del bestiame che per la produzione di biogas. Il nostro impianto, un progetto finanziato dal programma europeo Life+, riesce a estrarre la cutina dalle bucce di pomodoro e dà un valore aggiunto a questo scarto, perché la cutina è la base di una vernice bio-vegetale unica al mondo”.

Zootecnia digitale Lorenzo Dona’ - Gonzaga “Innovare qui è sempre stato un must – racconta Donà, che gestisce con i famigliari un’azienda in cui robotica e filiera del Parmigiano Reggiano DOP convivono”. Il FEED ROBOT è l'ultimo progetto realizzato in stalla a 15 anni dalla sua digitalizzazione (con software gestionale per analisi della mandria) e dopo 20 anni di gestione amministrativa digitale. La precision feeding, calibrata su parametri metabolici della mandria studiati in sinergia con l’Università Cattolica di Piacenza, punta a migliorare benessere ed efficienza animale, qualità della vita e del lavoro ed ecosostenibilità. Quando la festa è sull’aia Jenny Macaluso – Villa Poma “Sono mamma di due bambini e per stare più con loro ho creato la mia piccola azienda dietro casa a Villa

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n. anno 3 2017


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Poma, dove coltivo ortaggi e aromatiche e allevo animali di bassa corte ed equidi - spiega Jenny Macaluso - da qui l'idea di fare la fattoria didattica dove farò capire a grandi e bambini l'importanza della Natura e ad averne rispetto attraverso percorsi diversi a seconda delle stagioni: nel campo, nel frutteto, nel bosco e con gli animali”. Il motto di Jenny è “imparare facendo” e soprattutto divertirsi. In azienda organizza anche agri-compleanni e agri-feste, e per il futuro ha altri progetti che spera di portare a buon fine. La pancetta da gourmet Danilo Pezzini - Guidizzolo Danilo Pezzini è l’unico produttore in Italia che difende la tradizionale produzione di pancetta steccata De.Co. di Guidizzolo seguendo un ferreo disciplinare che prevede lente stagionature poco spinte che valorizzano aromi, sapori e profumi. I legni utilizzati per la fase di steccaggio, non trattati, provengono dai rivali che circondano l’azienda. Innovazione e modernità si intrecciano alla tradizione per valorizzare il territorio provinciale in un intrinseco rapporto mutualistico che rende preziosa e unica la Pancetta Steccata De.Co Un orto in armonia con la natura Nicola Fertonani – Acquanegra S/Chiese L'idea di un Orto sinergico nasce dal bisogno e dalla voglia di rieducare la gente ad un'alimentazione sana, rispettando i naturali cicli della natura e delle coltivazioni. “Da un'esperienza in India di volontariato - racconta Nicola - ho imparato tecniche di permacoltura che ho voluto riproporre in un piccolo appezzamento di terra a Valli di Mosio, rendendolo così uno stile di vita. Le sinergie tra gli ortaggi, le erbe aromatiche e selvatiche, i

fiori commestibili e le bacche di Goji che coltivo e vendo a km 0 sono un esempio che la natura ci offre per migliorare la nostra vita e quello che ci circonda”. Vitamine nel vasetto Massimo Gabella - Canneto S/Oglio L’azienda agricola Garu di Gabella Massimo è stata costituita nel 2016. La produzione aziendale attualmente in conversione per il biologico è incentrata sulla coltivazione di ortaggi e frutta fresca con vendita diretta nei mercati locali, sposando la filosofia del km 0. “Produciamo preparati a base di frutta – racconta Massimo succhi d’uva e ortaggi trasformati, appoggiandosi ad un laboratorio di trasformazione esterno. Con il PSR, è in fase di realizzazione il laboratorio di trasformazione interno per ampliare la gamma di prodotti sul mercato. Assicuriamo la tracciabilità dalla semina alla vendita”. Agricoltura conservativa per salvare tempo denaro e ambiente Alberto Zanella - Casaloldo “I 100 anni di storia aziendale, partiti con mio nonno, fatti di aratura, sono stati azzerati attraverso concetti e macchine che mi hanno permesso di risparmiare tempo e denaro, non perdendo comunque quintali di prodotto raccolto”, spiega Alberto, il cui progetto riguarda l’applicazione in azienda di tecniche di agricoltura conservativa. Molti i benefici, che, tra l’altro, rendono la carne più sana: risparmio di carburante ed emissioni e tempo di lavorazione (-40%), riduzione delle attrezzature (-60%), riduzione di concimi chimici e diserbi (-50%), preservazione della struttura della biosfera, aumento della sostanza organica del suolo, protezione del terreno dall'azione battente dell'acqua”.

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Alta formazione per l’agroalimentare:

coldiretti tra i promotori dell'Its Sono 28 le aziende pronte ad assumere chi terminerà il corso con successo

Sono 28, tra aziende agricole e di trasformazione e associazioni, le realtà pronte ad assumere chi frequenterà con successo i due anni di alta formazione dell’Its a indirizzo agroalimentare sostenibile che, se gli ultimi scogli burocratici saranno superati, partirà a ottobre. Sono 48, invece, i posti disponibili nelle aziende per gli stage. L’hanno annunciato, il 3 luglio scorso, in una conferenza stampa convocata nella sede dell’Ufficio scolastico provinciale, il provveditore agli studi Patrizia Graziani, il direttore del corso Vincenzo Dalai, il presidente della fondazione Fabio Paloschi, il coordinatore scientifico Maurizio Castelli e il preside dell’Istituto agrario Strozzi Massimo Pantiglioni. Il corso, di quinto livello Eqf (European qualifications framework), ha avuto fin da subito il sostegno di Coldiretti Mantova, che figura tra i soci promotori della fondazione nata per dare vita all’Its, una fondazione, che raggruppa 26 soci, presieduta da Fabio Paloschi, vicepresidente della Camera di Commercio di espressione Coldiretti.

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“Abbiamo aderito con molto interesse a questa iniziativa perché le nostre aziende hanno bisogno di professionalità di alto livello – ha commentato il presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra -. L’agricoltura è un settore in crescita, che garantisce ancora un futuro lavorativo a tanti giovani. Ma chi vuole impegnarsi non deve lasciare nulla all’improvvisazione”. “Coldiretti Mantova, come socio promotore del corso, intende valorizzare questo progetto – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Mantova Erminia Comencini -. Il contatto diretto con gli imprenditori ci porta a confermare che le aziende agricole mantovane, che hanno un valore della produzione tra i più elevati in Lombardia, hanno la necessità di figure professionali preparate. Le nostre aziende sono sempre più strutturate e avanzate tecnologicamente, attente alla sostenibilità e attive anche in ambiti molto innovativi come l’agricoltura di precisione. Ben venga, quindi, questo corso di alta specializzazione, che unisce alla preparazione teorica l’esperienza


per saperne di più... La fondazione che promuove il corso raggruppa 26 soci: Associazione allevatori, agenzia Agire, Coldiretti Mantova, Camera di commercio, Comune di Gonzaga, Collegio degli agrotecnici, Collegio dei periti agrari, Confagricoltura Mantova, Confcooperative Mantova, Cia Mantova, Confindustria Mantova, Consorzio Grana Padano, Consorzio Parmigiano Reggiano, cooperativa San Lorenzo, Enaip, facoltà di agraria Università Cattolica, fondazione Sapiens, For.ma, Ifoa, Irecoop Lombardia, istituto Strozzi, Ordine dei veterinari, Ordine dei dottori agronomi, Provincia di Mantova, rete Carpaneta e Comune di Mantova. Presidente della fondazione è Fabio Paloschi, vicepresidente della Camera di Commercio di espressione Coldiretti.

pratica attraverso le ore di formazione che si terranno direttamente nelle aziende”. Il progetto prevede due anni di studio, 1.800 ore suddivise in quattro semestri, lezioni in aula e tanta pratica in azienda (per il 40% delle ore). Entro il 26 giugno, come da regolamento, è stata consegnata alla Regione Lombardia tutta la documentazione per partecipare al bando, necessario per ottenere il via libera all’attivazione del corso. Nelle mani del nucleo di valutazione della Regione ci sono 90 pagine di documenti e 70 allegati: “Ora siamo in attesa che ci dicano se siamo o no meritevoli di ottenere i fondi per far partire il corso – ha spiegato Dalai –. Presto dovremmo conoscere la loro decisione”. Si è detta fiduciosa Patrizia Graziani: “Credo avrà una buona accoglienza, perché è un progetto corposo e di sostanza, elaborato da uno staff competente. È un corso di serie A, un’opportunità che il territorio non deve lasciarsi scappare”. “Il progetto è molto buono – ha proseguito Paloschi – e c’è interesse da parte delle aziende,

per le quali saranno disponibili nuove professionalità”. “Si tratta di un modo diverso di concepire la scuola – ha aggiunto Castelli – perché la parte in azienda, 800 ore, è davvero rilevante. E le aziende sono state selezionate con attenzione”. L’Its a indirizzo agro-alimentare e sostenibile formerà tecnici specializzati in produzione e trasformazione agraria, agro-alimentare e agro-industriale, ma anche figure che si occuperanno del controllo, della valorizzazione e del marketing di tutti i tipi di produzioni. Ai corsi possono partecipare tutti i giovani di età massima di 29 anni in possesso di qualsiasi diploma di scuola superiore residenti o domiciliati in Lombardia. La frequenza darà la possibilità di sostenere l’esame di Stato per diventare perito agrario. Gli interessati possono contattare la segreteria del provveditorato alla mail usp.mn@istruzione. it o al numero 0376/227207 oppure compilare la scheda presente sul sito del provveditorato all’indirizzo http:// www.istruzione.lombardia.gov.it/mantova/.

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Sono 290 le domande di rimborso degli interessi passivi presentate attraverso Coldiretti Mantova

fondo latte:

richieste per oltre 3 milioni di euro Sono 290 le domande di rimborso degli interessi bancari a valere sul Fondo Latte presentate attraverso gli uffici di Coldiretti Mantova. La misura, che chiude questa sera, assegna contributi agli allevatori dei comparti lattierocaseario e suinicolo per coprire le spese relative agli oneri passivi sui mutui in essere nel 2015 e nel 2016. Oltre 3 milioni di euro l’ammontare delle richieste, arrivate in prevalenza (circa il 70%) da allevatori di vacche da latte. Pari a 10.664 euro l’importo medio delle domande, che nel 47.6% dei casi chiedono il massimo importo richiedibile (pari a 15 mila euro). A mezzogiorno di oggi (il bando chiude a mezzanotte), su tutto il territorio nazionale erano state caricate sul portale Ismea 5 mila domande, per un totale stimato di oltre 40 milioni

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di euro (è di 25 milioni di euro l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione). Coldiretti ricorda che dal provvedimento sono state escluse le aziende del comparto lattiero-caseario non in regola con il pagamento dei prelievi derivanti dall’eccesso di produzione. “La Federazione Coldiretti di Mantova è stata tra le prime in Italia a inserire le pratiche – spiega il Presidente Paolo Carra – . Fin dal primo giorno di apertura del bando i nostri uffici si sono messi a disposizione con una squadra di collaboratori competenti e organizzati, in grado di fornire consulenza agli associati e di interfacciarsi con le banche per avere la documentazione idonea”.


Non passa la voglia di vino:

più di 100 domande per nuovi vigneti

Non passa la voglia di investire nel settore vitivinicolo: sono più di 100 le aziende mantovane che hanno presentato una domanda di assegnazione per l’impianto di nuovi vigneti e circa 300, secondo la stima di Coldiretti Mantova, gli ettari richiesti. Anche quest’anno, nel Mantovano come nel resto d’Italia, le richieste hanno superato di gran lunga le disponibilità. Con le domande presentate attraverso il servizio vitivinicolo di Coldiretti Mantova, sono stati chiesti, ad esempio, 241 ettari, ma ne sono stati concessi 33,44. “Il vitivinicolo continua ad attrarre imprenditori – spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra – attratti dai buoni risultati del settore, che anche nel Mantovano sta puntando su una qualità molto alta. I nostri vini sono ricercati all’estero e spesso svolgono un ruolo di ambasciatori della nostra provincia nel mondo al pari di altre produzioni dalla tradizione ben più radicata”. La procedura di assegnazione, in Lombardia, ha tenuto conto di un criterio di priorità per le aziende vitate con una superficie aziendale totale compresa tra i 2 e i 20 ettari. I beneficiari dell’assegnazione dovranno impiantare il vigneto entro giugno del 2020 e l’impianto non potrà essere estirpato per 5 anni. Se l’autorizzazione assegnata è inferiore al 50% della superficie richiesta, il richiedente può rinunciarvi, mentre gli altri devono procedere obbligatoriamente con l’impianto: in caso contrario andrebbero incontro a sanzioni. Per informazioni contattare Coldiretti Mantova (Gianni Rondelli, tel. 0376. 375380).

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Vendita diretta:

cresce la rete delle Fattorie di Campagna Amica Cresce la rete mantovana delle Fattorie di Campagna Amica, i punti vendita nei quali gli imprenditori agricoli vendono direttamente i loro prodotti, rigorosamente italiani e di stagione. In provincia di Mantova le aziende del circuito sono 35, con tre nuovi accreditamenti negli ultimi mesi. I primi giorni d’estate, grazie alla ricchezza della produzione ortofrutticola, rappresentano il periodo migliore per scoprirli. Presenti su tutto il territorio provinciale, sono sempre contraddistinte da un’insegna gialla, dove è riportato il codice di iscrizione all’Albo di Campagna Amica, l’elenco di tutti coloro che si impegnano a rispettare il regolamento del marchio Campagna amica e che si sottopongono ai controlli per garantire l’origine italiana e agricola dei prodotti in vendita. Specialità che rappresentano il meglio della produzione agroalimentare mantovana: si va dai prodotti ortofrutticoli al vino, dal miele ai salumi e alla carne, per poi passare a prodotti da forno e pasta fresca, riso e farine, succhi, confetture, mostarde, birra, lumache, latte, latticini e gelato. La crescita della rete mantovana delle fattorie conferma il successo della vendita diretta: secondo un’indagine di Campagna Amica su dati Ipr Marketing, presentata durante la scorsa edizione di Terra Madre Salone del Gusto, più di 4 italiani su 10 nl 2016 hanno fatto la spesa dagli agricoltori, con un aumento del 55% degli ultimi 5 anni, in controtendenza rispetto alla contrazione dei consumi alimentari dovuta alla crisi. Tra i fattori che contribuiscono alla crescita c’è la fiducia dei consumatori nei confronti di chi ci mette la faccia.

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“Credo sia giusto avere un contatto diretto con il cliente: mi piace l’idea di diventare una persona di fiducia per chi acquista i miei prodotti. Per questo spiego come produco la frutta, lamponi e more, e le piante aromatiche, soprattutto lavanda, rabarbaro e issopo, senza l’uso di pesticidi”, – conferma Alice Perini, imprenditrice di Pradello di Villimpenta, che da maggio a ottobre, tutti i pomeriggi, vende in azienda i suoi piccoli frutti, le erbe aromatiche, le confetture. “Con i clienti c’è un buon dialogo, le persone si fidano di noi e dopo aver provato i nostri prodotti tornano a trovarci”, aggiunge Gildo Dolfini, che gestisce un’azienda a Rebecco di Guidizzolo. Nel suo punto vendita, aperto tutto l’anno e tutti i giorni, in estate anche alla domenica, vende latte fresco, latticini, formaggi e gelato. La scelta di aprire lo spaccio risale al 2009: “Già allora le prospettive sulla vendita di latte non erano delle migliori e così ho cercato di diversificare. E la scelta, sul lungo termine, sta pagando”. Soddisfatto della sua decisione di aprire al pubblico anche Lorenzo Calciolari di San Rocco di Quistello, che da dieci anni vende direttamente la sua produzione: “Quest’anno abbiamo aperto da un paio di settimane. Adesso vendiamo angurie, meloni, albicocche e ortaggi di stagione. Proseguiremo fino all’autunno con zucche, mele e pere. Siamo partiti piano dieci anni fa e ora abbiamo dei buoni risultati”. Per trovare la Fattoria di Campagna Amica più vicina è possibile consultare il sito www.campagnaamica.it.

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Colora la tua tavola utilizzando le immagini qui proposte, componi il tuo menĂš per ogni pasto della giornata e decora la tua tavola al ritmo delle stagioni.

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Ecco il kit di supporto coldiretti sullo

sviluppo rurale

Vorresti avere un quadro più chiaro delle opportunità previste per la tua azienda agricola nell’ambito delle Politiche di sviluppo rurale? Ecco il Kit che fa per te! Al fine di garantire una maggiore divulgazione delle opportunità fornite dalla Pac, ed in particolare dal secondo Pilastro sullo Sviluppo rurale, è stato infatti predisposto un Kit di supporto, formato dall’App TerraInnova Coldiretti sullo Sviluppo rurale e dalla pubblicazione “La Politica di Sviluppo rurale 2014-2020 in Italia” La pubblicazione prevede un approfondimento sul Secondo Pilastro della Pac e declina gli aspetti pratici di come la politica di sviluppo rurale sia stata applicata in Italia attraverso i singoli documenti programmatici regionali (Psr 2014-2020). L’approfondimento nasce con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento di supporto alle aziende agricole al fine di sintetizzare le principali misure di interesse e la diversa applicazione a livello regionale e di province autonome. Attraverso una sintesi dei principali interventi previsti per le aziende agricole nell’ambito dei programmi regionali, gli utenti

potranno integrare le potenzialità fornite dall’APP TerraInnova, tramite la quale è possibile, tra l’altro, essere aggiornati sui bandi della propria regione e valutarne lo stato di attuazione attraverso un meccanismo a semaforo. Tramite specifiche tabelle di sintesi riportate nel documento è possibile avere un primo approccio ai principali interventi di interesse per le aziende agricole, tra cui in particolare, la Misura Investimenti (Sottomisura 4.1 – “Investimenti nelle imprese agricole”); Giovani agricoltori (Sottomisura 6.1 – “Aiuto all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori”) e Diversificazione (Sottomisura 6.4 – “Sostegno ad investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole”). Nel documento sono approfonditi, inoltre, ulteriori elementi di interesse per lo sviluppo rurale con riferimento anche al Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN) ed alcuni ulteriori elementi innovativi della nuova programmazione 2014-2020, come il Partenariato europeo per l’innovazione ed i rispettivi Gruppi operativi (PEI e GO) e la gestione del rischio.

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Per i liquami è in arrivo la

borsa scambio

Convegno all’associazione mantovana allevatori

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“La grande emergenza sul tema dell’azoto e dei nitrati nei campi in questi anni ha caratterizzato una delle sfide della zootecnia lombarda e mantovana in particolare. Credo che la strada perseguita dal progetto LifeDop, di cui anche l’Associazione mantovana allevatori fa parte, vada nella direzione di sostenere un processo produttivo sostenibile, attento all’ambiente e allo stesso tempo agli aspetti economici della filiera produttiva del Grana Padano e del Parmigiano-Reggiano”. Lo ha detto Fabio Mantovani, vicepresidente dell’Associazione mantovana allevatori, intervenendo al convegno sulla “Borsa dei liquami: un approccio territoriale alla sostenibilitàretti valido per la formazione continua dei dottori agronomi e forestali e ospitato il 15 giugno scorso nella sede dell’Ama a Tripoli di San Giorgio. “L’obiettivo è quello di creare una piattaforma di scambio degli effluenti zootecnici – ha spiegato l’agronomo dell’Ama, Stefano Garimberti – in modo che possano essere valorizzati sul piano agronomico, con risvolti positivi in termini di bilancio ambientale, ma allo stesso tempo sul piano ambientale”. una borsa dei liquami, che funzioni come una piattaforma per poter mettere in connessione la domanda e l’offerta di reflui. Uno degli utilizzi in grado di ottenere entrambi gli obiettivi è quello delle fonti rinnovabili. “I reflui zootecnici possono essere impiegati per la produzione di energia elettrica e termica


nei biogas – ha detto Piero Gattoni, presidente del Consorzi Italiano Biogas – e il digestato ottenuto può permettere di produrre un fertilizzante. Si tratta di un sistema di innovazioni in grado di garantire ritorni economici e senza dubbio le imprese agromeccaniche possono essere i nostri alleati, dal momento che sono in grado di impiegare tecnologie innovative su più aziende”. I contoterzisti, infatti, “possono assicurare la trasparenza nell’uso degli effluenti di allevamento e del digestato, tracciando ogni spostamento con le tecnologie satellitari”, ha affermato Marco Speziali, presidente di Confai Mantova. Un esempio concreto di valorizzazione dei reflui arriva dalla cooperativa San Lorenzo di Pegognaga, che da alcuni anni si è dotata di un separatore delle sostanze solide e liquide e che ha assicurato nel 2016 una remunerazione di circa 81mila euro a circa 50 soci, grazie all’impiego agronomico o energetico del separato. “In autunno avremo una nuova macchina – ha annunciato Alessandro Gandolfi – che aumenterà il potere metanigeno dei reflui”. Della rete di collaborazioni per un territorio sostenibile fanno

parte anche gli agronomi che, attraverso il presidente dell’ordine di Mantova, Claudio Leoni, hanno chiesto “maggiore chiarezza a livello normativo, per poter assicurare la più ampia valorizzazione a letame e liquame”. “Chiederemo anche di usare l’azoto del digestato in sostituzione di quello di sintesi”, ha specificato la professoressa Giuliana D’Imporzano, project manager del progetto Life Dop, al quale partecipano il Consorzio Virgilio, l’Associazione mantovana allevatori, la cooperativa San Lorenzo, il Gruppo Ricicla, il consorzio Gourm.it, il consorzio agrario del Nordest. Al convegno ha preso parte anche il sindaco di Schivenoglia, Federica Stolfinati. “Ho avuto la risposta che volevo avere – ha riconosciuto -. Come sapete nel comune di Schivenoglia si sta discutendo sull’insediamento di un allevamento di suini. Dal convegno di oggi ho avuto risposte sul piano scientifico. Schivenoglia non deve dire no a questo allevamento, ma deve lavorare per fare in modo che questo allevamento vada incontro al benessere degli animali, all’ambiente e ai cittadini”.

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Blue Tongue: Le azioni di tutela del patrimonio zootecnico regionale, messe in atto dall’Assessorato al Welfare sono tese a garantire lo stato di indennità nei confronti di malattie infettive e diffusive degli animali, con particolare riferimento a quelle che risultano vincolanti per i flussi commerciali. Al fine di tutelare il patrimonio ovino, in quanto specie più sensibile che presenta le manifestazioni cliniche più evidenti e subisce i maggiori danni produttivi e nel contempo consentire le movimentazioni nazionali e gli scambi delle specie sensibili, questo Assessorato si è mosso in modo tempestivo ed efficace con le seguenti modalità: La Blue Tongue (BT) o febbre catarrale degli ovini è una malattia dei ruminanti trasmessa da insetti vettori (Culicoidi). Di norma si manifesta con forme cliniche rilevanti negli ovini, mentre i bovini presentano forme più lievi; non è una zoonosi e non colpisce l’uomo. La malattia è oggetto di notifica alla UE e il rilievo della circolazione del virus della BT, ai sensi del Regolamento 1266/2007, comporta delle restrizioni alla movimentazione in uscita degli animali sensibili e del rispettivo materiale germinale. A livello nazionale, la Blue Tongue è specificamente disciplinata dal Decreto Legislativo n. 225 del 09 Luglio 2003 recante “Attuazione della direttiva 2000/75/Ce relativa alle misure di lotta e di eradicazione del morbo lingua blu degli ovini” e dal Dispositivo dirigenziale prot. n. 6478 del 10 marzo 2017 “Febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) – Misure di controllo ed eradicazione per contenere la diffusione del virus della Blue tongue sul territorio nazionale” e s.m.i. che ha sostituito il dispositivo dirigenziale prot. n. 5662 del 14 marzo 2014 e s.m.i. La vaccinazione è il principale requisito che la normativa comunitaria prevede (Regolamento 1266/2007) per consentire la libera movimentazione di animali sensibili in uscita da zone in restrizione per Blue Tongue. I movimenti di animali immunizzati sono considerati sicuri rispetto al potenziale di diffusione della malattia. La vaccinazione degli animali nei confronti di uno specifico sierotipo circolante, infatti, è in grado, da un lato di proteggere dal manifestarsi delle forme cliniche, dall’altro, di ridurre la dispersione di carica infettante in modo da controllare la diffusione della malattia. La BT, presente da tempo nel centro sud Italia, ha fatto la sua comparsa anche al nord con focolai in Emilia Romagna, Veneto e Trentino. In Lombardia, durante l’attività di sorveglianza sierologica sui bovini, attuata in conformità al piano nazionale di sorveglianza, sono stati confermati a novembre 2016 due casi da sierotipo 4 in provincia di Brescia e di Mantova. Inoltre,

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l’Assessore al Welfare Gallera informa sulla situazione in Regione Lombardia a seguito di attività di monitoraggio straordinario volte a stabilire l’estensione della diffusione di tale infezione, sono stati rilevati due ulteriori focolai per BTV4, confermati a inizio 2017, in provincia di Bergamo e di Brescia. Con nota protocollo n. 28079 del 7 dicembre 2016, il Ministero della Salute ha inserito tutte le province della regione Lombardia nell’elenco dei territori soggetti a restrizione per BTV4. Il Dispositivo dirigenziale prot. n. 6478 attualmente vigente, stabilisce le misure restrittive previste in caso di riscontro di positività, definisce le zone in restrizione, stabilisce le condizioni per la movimentazione degli animali a livello nazionale. Il Ministero della Salute ha inoltre accoIto la richiesta di Regione Lombardia e delle altre Regioni confinanti, di concordare una strategia vaccinale comune ed ha pertanto disposto, nel medesimo dispositivo, che le Regioni e province autonome possano predisporre programmi di vaccinazione per una o più specie sensibili sulla base della valutazione epidemiologica e della stima dei costi/benefici dell’intervento di immunizzazione. Alla luce della situazione epidemiologica e delle restrizioni in essere, Regione Lombardia ha pertanto ritenuto necessario acquisire una valutazione costi-benefici, commissionata all’Università degli Studi di Milano, di un eventuale programma regionale di vaccinazione obbligatoria nei bovini nei confronti del sierotipo 4 (BTV4); da tale valutazione è emerso che alla luce di un costo elevato e, per contro, dell’esiguità dei costi diretti ed indiretti causati dalla malattia negli allevamenti bovini, l’obbligatorietà della vaccinazione per la specie bovina non è, al momento, da ritenersi sostenibile né da un punto di vista economico né da un punto di vista sanitario. L’Assessorato al Welfare ha pertanto predisposto un piano regionale di vaccinazione per la Blue Tongue, (Decreto n.2929 del 17 marzo 20127) di durata biennale, ritenuto appropriato dal Centro di Referenza Nazionale e approvato dal Ministero della Salute, che prevede un regime di obbligatorietà per la specie ovina e un regime di volontarietà per le movimentazioni di capi della specie sensibili alla Blue Tongue. Il costo delle dosi di vaccino destinate alla vaccinazione obbligatoria è a carico di regione Lombardia e l’acquisto, lo stoccaggio e la distribuzione sono a carico delle ATS, mentre le operazioni di vaccinazione sono a carico degli allevatori. L’acquisto delle dosi di vaccino per la vaccinazione volontaria può avvenire per il tramite delle Associazioni di categoria, l’approvvigionamento delle dosi deve avvenire attraverso i canali di distribuzione del farmaco veterinario con presentazione di ricetta in triplice copia non ripetibile.

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Aperto il Bando agriturismi:

sul piatto oltre 6 milioni di euro

È aperto il bando del Psr che sostiene lo sviluppo delle attività agrituristiche. Fino all’11 settembre, grazie all’operazione 6.4.01, le aziende agrituristiche in possesso del certificato di connessione potranno presentare la domanda per ottenere contributi in conto capitale per interventi sulle proprie strutture. Sono ammessi interventi coerenti con quanto riportato nel certificato di connessione dell’attività agrituristica con quella agricola. Di conseguenza, se nel documento è riportato che l’azienda svolge soltanto attività di ristorazione, non potrà chiedere contributi per ristrutturare stanze da adibire ad alloggio. Tra le attività ammesse a finanziamento rientrano la ristrutturazione, il restauro o il risanamento di fabbricati aziendali esistenti, da destinare ad uso agrituristico; l’ampliamento e adeguamento di servizi igienici, la realizzazione di impianti termici, idrosanitari, elettrici, anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico da utilizzare esclusivamente per l’attività agrituristica; la predisposizione di aree attrezzate per agricampeggio e sosta di roulotte e camper; la realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici.

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Al bando possono partecipare imprese agricole individuali e società e la dotazione finanziaria complessiva è di 6 milioni e 500 mila euro. Saranno finanziate prima le domande di aziende che rientrano nelle aree C e D della regione: per la provincia di Mantova si trovano in queste aree i territori dei Comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana. Le domande ricadenti nella zone A e B, quindi in tutti gli altri comuni, saranno finanziate solo dopo aver assicurato il finanziamento delle domande delle aree C e D. L’ammontare del contributo è pari al 35% della spesa ammissibile. Per le aziende condotte da un giovane agricoltore che ha beneficiato del sostegno della misura 6.1.01, il contributo sale al 45%. Il contributo non potrà comunque essere superiore a 200 mila euro e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e di risparmio energetico. Per ogni beneficiario, la spesa minima ammissibile a contributo è di 20 mila euro per le domande classificate in zona C e D e 40 mila per le domande classificate nelle aree A e B.


Per informazioni contattare Coldiretti Mantova (Martina Fusari, tel. 0376.375421 Alberto Lombardi, tel. 0376.375420

per saperne di più... Cartelli obbligatori: convenzione per gli agriturismi Una convenzione per risparmiare sull’acquisto della cartellonistica obbligatoria. È quanto prevede l’accordo sottoscritto da Terranostra Lombardia con un’azienda del settore per consentire alle strutture agrituristiche di rispettare la legge regionale senza gravare eccessivamente sulle proprie casse. L’accordo per i soci Terranostra prevede un’agevolazione rispetto ai prezzi di listino per la realizzazione di cartelli nel rispetto delle specifiche previste dalla normativa vigente realizzabile a scelta in diversi materiali. Coldiretti ricorda che ai sensi dell’art 158, comma 3, della Legge regionale e art. 8, comma 2, del regolamento attuativo in materia di agriturismo, l’azienda agrituristica ha l’obbligo di provvedere alla realizzazione della cartellonistica, così come individuata dalla specifica delibera regionale, pena la sanzione in caso di controlli pari a circa 1.666 euro. Per informazioni contattare Martina Fusari (tel. 0376 375421)

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Fabbricati rurali

non ancora dichiarati al catasto edilizio urbano: in partenza più di 1 milione di avvisi bonari Al via gli avvisi del Fisco per i proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto Edilizio Urbano. L’Agenzia delle Entrate prosegue l’attività di accertamento dei fabbricati rurali che risultano censiti ancora al Catasto Terreni, avviando una campagna di sensibilizzazione per permettere agli intestatari catastali di questi immobili di regolarizzare la propria posizione. Ai nastri di partenza oltre un milione di avvisi bonari, indirizzati ai proprietari dei circa 800mila fabbricati rurali, o loro porzioni, potenzialmente interessati . I titolari di diritti reali sui fabbricati che possiedono i requisiti di ruralità avevano l’obbligo di dichiararli al Catasto Edilizio Urbano entro il 30 novembre 2012, mentre per i fabbricati che possedevano in passato i requisiti di ruralità, successivamente persi, la dichiarazione in catasto andava presentata entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti. Per promuovere la regolarizzazione spontanea delle singole posizioni, nelle prossime settimane l’Agenzia delle Entrate invierà, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari dei circa 800mila fabbricati rurali, o loro porzioni, censiti al Catasto Terreni e da dichiarare al Catasto Edilizio Urbano. L’avviso bonario consentirà a ciascun soggetto di conoscere la propria

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posizione e verificare quali immobili sono soggetti all’obbligo di dichiarazione. Come regolarizzare la propria posizione I proprietari che aderiscono agli avvisi dell’Agenzia, presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale, potranno beneficiare dell’istituto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che, ad esempio, si riducono da un importo compreso tra € 1.032 e € 8.264 ad un importo di € 172 (pari ad 1/6 del minimo). In assenza della dichiarazione, le Direzioni Provinciali/Uffici Provinciali - Territorio dell’Agenzia delle Entrate procederanno all’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge e all’accertamento in sostituzione del soggetto inadempiente, con oneri a carico dello stesso. Come segnalare all’Agenzia eventuali inesattezze Nel caso in cui l’avviso bonario dovesse presentare delle inesattezze, il proprietario potrà comunicarle all’Agenzia: • compilando l’apposito “modello di segnalazione” allegato all’avviso; • utilizzando il servizio online disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it.


Le lettere di "compliance" Con una nota dell’8 giugno, l’Agenzia delle Entrate informa del prossimo invio ai contribuenti delle lettere di compliance che consentono di rimediare agli errori eventualmente commessi nella stesura del Modello Unico 2014 in relazione ai redditi maturati e conseguiti nell’anno 2013. Queste lettere non rappresentano veri e propri avvisi di accertamento, bensì semplici comunicazioni con cui l’Agenzia mette a disposizione una serie di informazioni, magari incongruenti, che possono essere oggetto anche di veloce e celere spiegazione, chiarimento e definizione.

Nuovo Modello “IVA TR” Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 124040/2017 del 04 luglio 2017 è stato approvato e pubblicato il nuovo Modello “IVA TR”, con le relative istruzioni e specifiche tecniche, da utilizzare per la richiesta di rimborso o per l’utilizzo in compensazione del credito IVA trimestrale. Il nuovo modello deve essere utilizzato a partire dalle richieste di rimborso o di utilizzo in compensazione del credito IVA relativo al secondo trimestre dell’anno d’imposta 2017 (aprile/giugno 2017) e dovrà essere presentato entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento (ossia il 31 luglio 2017). La compensazione potrà avvenire già dal decimo giorno successivo a quello di presentazione dell’istanza e senza dover aspettare il 16 del mese successivo. Il limite di 5.000 euro annui è elevato a 50.000 euro per le startup innovative.

Per chiarimenti è possibile i Centri di assistenza fiscale di Coldiretti Mantova. Per scegliere il più vicino rivolgersi agli Uffici di Zona, alla sede provinciale di via Verri, o telefonare al numero 0376.375311. L’elenco è presente anche sul sito www.mantova.coldiretti.it

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Contributi:

l’Inps non invia più le lettere con gli F24 A partire dalla contribuzione dovuta per quest’anno, l’INPS non invierà più – come avveniva in passato – le lettere contenenti gli estremi per il pagamento mediante modelli F24, perché gli stessi saranno disponibili nel Cassetto Previdenziale per Autonomi Agricoli. Gli interessati dovranno, quindi, provvedere a stampare autonomamente i propri modelli F24 dopo essersi muniti del codice PIN da reperire alla sede INPS. La Coldiretti, attraverso il patronato Epaca, ha istituito un apposito servizio che prevede il controllo, la stampa e la consegna ai soggetti interessati dei modelli F24 per il versamento delle 4 rate del 2016 (17/07/2017 – 18/09/2017 – 16/11/2017– 16/01/2018).

Gli obblighi per coltivatori diretti e Imprenditori agricoli professionali • I soggetti che sono in contabilità IVA debbono effettuare il versamento dei modelli F24 mediante modalità telematica, che consentirà anche – per coloro che hanno crediti IVA o IRPEF

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– di effettuare le dovute compensazioni tra crediti e contribuzione da versare; • coloro che non sono in contabilità IVA e non debbono effettuare compensazioni IRPEF, possono versare la contribuzione dovuta con le consuete modalità, stampando in autonomia (tramite il PIN INPS) i loro modelli F24 oppure (meglio) presso gli uffici centrali e zonali della Coldiretti, i quali – in modo competente – controlleranno anche la congruità degli importi da versare.

Esonero contributivo giovani imprenditori Coldiretti ricorda, inoltre, che la legge di bilancio 2017 ha disposto l’esonero dal versamento dei contributi previsti per l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) e il contributo addizionale, per i “nuovi” coltivatori diretti titolari di azienda e IAP, con età inferiore a 40 anni. Per coloro che saranno ammessi al beneficio, l’esonero è del 100% per i primi 36 mesi di attività; del 66% per gli ulteriori 12 mesi; del 50% per gli ulteriori 12 mesi.


contatti epaca Per informazioni rivolgersi agli Uffici di Zona e all’ufficio Epaca della sede provinciale Coldiretti (tel. 0376.375440).

Carta Vantaggi Pensionati Coldiretti: acquisti scontati con la Carta Vantaggi “Una ‘carta vantaggi’ rivolta ai pensionati Coldiretti, e a quanti intendono iscriversi all’associazione, che garantisce a livello locale e su tutto il territorio regionale tariffe agevolate in vari ambiti, dalla salute e cura della persona (grazie a convenzioni con strutture sanitarie o studi dentistici) al tempo libero (grazie a intese con strutture termali e alberghi), dai momenti riservati alla cultura e al relax agli acquisti (ci sono convenzioni con numerosi negozi). È l’iniziativa messa in campo dalla Federpensionati Coldiretti Lombardia, sposata dall’Associazione provinciale dei pensionati Coldiretti guidata da Vittorio Valente. Per l’elenco delle strutture convenzionate rivolgersi agli Uffici di Zona e all’ufficio Epaca della sede provinciale Coldiretti.

Epaca, una rete al servizio della persona L’Epaca, il Patronato Coldiretti, ha una rete di operatori qualificati nel settore della previdenza pubblica e privata. Assiste i cittadini per tutte le pratiche da svolgere con i maggiori istituti previdenziali e con casse professionali o altri enti previdenziali. I principali servizi: • Consulenza e atti di successione. • Pensioni lavoratori autonomi e dipendenti, inabilità, reversibilità. • Assegni sociali, di invalidità e famigliari, indennità di maternità e disoccupazione, immigrazione. • Supplementi e ricostituzioni, valutazione estratti contributivi, consulenza modelli Red e Ise.

• Gestione posizioni assicurative e previdenziali per iscritti a casse professionali e gestioni separate. • Riscatti, ricongiunzioni, pensioni invalidi civili, indennità accompagnamento, congedi parentali. • Infortuni sul lavoro e malattie professionali, consulenza medico-legale e socio-sanitaria e assistenza in sede giudiziaria.

Epaca è a: Mantova: tel. 0376 375440/442/443 | Curtatone: tel. 0376 406509 Castiglione delle Stiviere: tel. 0376 406582 | Goito: tel. 0376 406607 Pegognaga: tel. 0376 406824 | Ostiglia: tel. 0376 406643 Viadana e Sabbioneta: tel. 0376 406746 | Asola: tel. 0376 406807

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Sostegno accoppiato pac: ecco gli importi unitari per il 2016

Agea Coordinamento ha reso disponibili gli importi unitari del sostegno accoppiato che gli agricoltori riceveranno in riferimento alla campagna 2016 (DU 2016). La definizione degli importi unitari rappresenta un ultimo passo verso il completamento della procedura di pagamento. L’importo totale destinato al sostegno accoppiato per la campagna 2016 corrisponde all’11% del massimale nazionale (dall’anno di domanda 2017 tale percentuale sarà pari al 12%) ed è pari a 423,6 milioni di euro. L’ammontare di risorse è inferiore alla campagna 2015 a causa del processo di convergenza esterna che prevede una progressiva diminuzione del massimale nazionale. Tale aspetto, insieme alla variazione del numero di ettari/capi richiesti a premio, ha determinato variazioni degli importi unitari, definiti questi ultimi sulla base delle superfici e

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del numero di capi accertati e comunicati dai singoli Organismi pagatori. Relativamente ai premi per le Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità e per le Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane (di seguito vacche da latte in zone di montagna) gli importi unitari riportati sono riferiti alla singola tipologia di premio. Di conseguenza, in presenza di un capo ammissibile al pagamento previsto per le vacche da latte in zone di montagna, per conoscere l’importo totale è necessario procedere alla somma dell’importo unitario delle due tipologie di premio. Per le altre tipologie di premio previste per il settore zootecnico, ogni capo può essere pagato per un solo intervento. (Fonte: www.terrainnova.it).


Di seguito gli importi unitari definiti da Agea: intervento specifico – Misure zootecnia Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane Bufale da latte Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico Vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in piani selettivi o di gestione razza Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno dodici mesi Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di qualità Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di etichettatura Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012 Agnelle da rimonta Capi ovini e caprini macellati

importo unitario in euro 79,92 78,35 56,39 136,35 323,17

intervento specifico – Misure superficie

importo unitario in euro 65,53 56,38 60,48 24,86 96,18 532,36 168,09 119,79 154,16 168,95

Premio specifico alla soia Premio colture proteaginose Premio frumento duro Premio leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose Settore riso Settore barbabietola da zucchero Settore pomodoro da industria Superfici olivicole Superfici olivicole e caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5% Superfici olivicole che aderiscono a sistemi di qualità

33,84 73,19 73,19 73,19 79,60 27,41 5,32

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breve

inDustriA: CoLDiretti, Con + 4% L’ALiMentAre trAinA LA CresCitA La produzione dell’industria agroalimentare lievita ad un tasso di oltre il 49 per cento in più di quella media industriale, con un aumento pari al 4% per cento a maggio rispetto allo stesso mese dello scorso anno. È quanto afferma Coldiretti in riferimento ai dati dell’Istat sulla produzione industriale nel mese di maggio.

L’alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi. Ora è importante che i segnali di ripresa si trasferiscano dall’industria alle campagne dove per molte referenze si registrano prezzi all’origine inferiori ai costi di produzione. (Fonte: www.coldiretti.it)

Per LA sAntA MessA MeGLio iL MADe in itALY L’agricoltura italiana può offrire alla Chiesa la migliore qualità per una celebrazione eucaristica “Doc” con il primato conquistato in Europa per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt), la leadership comunitaria con quasi 60 mila imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm) che trova concordi quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento). È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’invito a controllare la provenienza e la qualità del pane e vino utilizzati nella messa, l'onestà di chi li produce e il loro

trattamento nei luoghi di vendita contenuto nella lettera ai Vescovi del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il cardinal Robert Sarah in una lettera ai vescovi. L’agricoltura italiana – conclude la Coldiretti - è diventata la più green d’Europa ed è responsabilizzata nel superare la crisi ecologica e nel difendere la relazione tra uomo e ambiente nel solco tracciato dall’Enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco. (Fonte: www.coldiretti.it)

CoMMerCio: CoLDiretti, ALiMentAre CresCe, DA iPer A botteGHe Salgono le vendite dei prodotti alimentari in tutte le forme distributive, dagli ipermercati (+0,2%) alle piccole botteghe alimentari (+0,3%) e i supermercati (+0,4%) ma soprattutto i discount che fanno registrare un incremento del 3,2%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio a maggio 2017 rispetto allo stesso mese dello scorso

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anno, dal quale si evidenzia che è il settore alimentare a far registrare i risultati migliori con una media del +1,1%. L’aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo, poiché si tratta della seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. L’auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo dove i compensi riconosciti per molti prodotti non coprono neanche i costi di produzione. (Fonte: www.coldiretti.it)


iL CALDo reCorD sPinGe i ConsuMi Di FruttA e verDurA Il caldo record del 2017 spinge i consumi di frutta verdura al massimo del nuovo millennio con un balzo record del 9,6% nel 2017. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che gli acquisti non sono mai stati così rilevanti da almeno 17 anni sulla base dei dati Nielsen relativi a primi quattro mesi. Ad aumentare sono nel dettaglio i consumi di frutta secca (+11,9%), quelli di verdura (+11,9%) e quelli di frutta (+7,1%) per la tendenza a stili di vita più salutari ma anche per il clima bollente che fa aumentare la domanda di cibi dissetanti. La primavera 2017,

dal punto di vista meteorologico, è stata in Italia secondo il Cnr la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi, ma a giugno l’anomalia è stata addirittura di +3,2 gradi che - sottolinea la Coldiretti - ha provocato un cambiamento nei consumi alimentari degli italiani. (Fonte: www.coldiretti.it)

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terra Mantovana Registrazione del Tribunale di Mantova n. 13/1949 e Roc 23752

Il periodico Terra Mantovana viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti Mantova Questo numero è stato chiuso in redazione il 18 luglio 2017 Terra Mantovana a cura dalla Federazione Provinciale COLDIRETTI MANTOVA Direttore Giovanni Roncalli

Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati di uso redazionale è Federazione Provinciale Coldiretti di Mantova. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, telefonando al n. 0523 592803, e-mail: mantova@coldiretti.it © tutti i diritti riservati fotografie: archivio fotografico Coldiretti

responsabile di redazione Sabrina Pinardi Direzione artistica Marino Galli Comitato editoriale: Luigina Azzoni, Luca Beccari, Alessandra Beltramini, Irene Bocchi, Claudia Boni, Martina Fusari, Sandro Garrò, Lauretta Grandelli, Alberto Lombardi, Claudio Piva, Elena Poltronieri, Gianni Rondelli, Cinzia Vesentini.

Terra Mantovana è stampato su carta di cellulosa certificata FSC con elevato contenuto di fibre di recupero, completamente biodegradabile e riciclabile.

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2017

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