Terramantovana luglio agosto 2015

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Anno 2015 n.2310 Lug./Ago. 2015

CRONACHE

Anno II - n. 14/2015 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째46), art. 1 c. 1, Aut.MBPA/C/FI/39/2014 - copia: 0,10

NO AL FORMAGGIO SENZA LATTE

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Coldiretti Mantova a Roma per dire no al formaggio senza latte

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Carra confermato alla guida del Consorzio Virgilio

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Azienda Bignotti, amore per la terra da tre generazioni


AGRITURISMI TERRANOSTRA

ACCOGLIENZA QUALITA’ TUTELA DEL PAESAGGIO E DELL’AMBIENTE GENUINITA’ VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI ECOCOMPATIBILITA’ VACANZA

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3 ANNO 2015 - N. 2310 Luglio/agosto 2015

Terra Mantovana

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SOMMARIO

EDITORIALE – No al formaggio 12 VITIVINICOLO – Nuovi vigneti senza latte e riconversioni: scattano i contributi

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PRIMO PIANO – Paolo Carra 13 ECONOMICO – Piano salva confermato alla guida del Consorzio ………latte Virgilio

6 EXPO – Giornata del pane 7 EXPO – Festa dell’ortofrutta

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PETIZIONE – No al formaggio senza latte

FIERA MILLENARIA – Eventi Coldiretti Mantova

16 IN RETE – Nuove nomine APA 17 – SCADENZE

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18 – BREVI

11 GIOVANI COLDIRETTI – Amore

19 – ANNUNCI

GIOVANI COLDIRETTI – Oscar Green 2015

Vicepresidente Primo Cortellazzi

ECONOMICO - Psr

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PETIZIONE – No al formaggio senza latte

Presidente Paolo Carra

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per la terra da tre generazioni di Giulia Bignotti

Redazione Sabrina Pinardi

CRONACHE Periodico - Aut. Trib. Prato n° 6 del 20/11/04 - Dir. resp.: B. Lisei - Red. e Amm.: Media srl - via Lombarda, 72 Comeana Tel. 055 8716801 - Stampa:

Nova

Siti Web: www.mantova.coldiretti.it www.campagnaamicamantova.it www.terranostramantova.it www.istitutocarantani.it

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EDITORIALE A ROMA PER DIRE “NO” AL FORMAGGIO IN POLVERE

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uasi seicento stalle in meno in dieci anni. Con un calo del 36%, Mantova è la provincia della pianura lombarda che ha perso più allevamenti dal 2004 a oggi. Sotto accusa la crisi economica e l’aumento delle importazioni di prodotti dall’estero. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti regionale diffusa l’8 luglio in occasione della manifestazione per la difesa della legge n. 138 del 1974, che garantisce la qualità della produzione casearia italiana vietando l’uso del latte in polvere per produrre i latticini. Una norma che la UE, messa sotto pressione dalla lobby degli industriali, vorrebbe far cambiare all’Italia. Per questo in piazza Montecitorio a Roma, per dire “no” all’abbassamento della qualità, al maggior rischio di frodi e alla perdita delle proprietà organolettiche che soltanto il formaggio fatto con il latte fresco garantisce, c’era anche la Coldiretti di Mantova. “I formaggi fatti con il latte in polvere sono un controsenso alimentare ed etico e poi danneggiano tutti: allevatori e consumatori – dice il presidente Paolo Carra -. Non dobbiamo permettere che l'interesse di qualche lobby industriale distrugga il patrimonio lattiero caseario Made in Italy”. Con i formaggi a base di prodotto liofilizzato sarebbero a rischio 63 tipicità casearie lombarde sui 487 censiti a livello nazionale. Un altro colpo al settore, che si aggiungerebbe alle perdite dovute al crollo del prezzo del latte e alla crisi economica. La chiusura di 566 stalle in provincia di Mantova (si è passati da 1565 nel 2003/2004 a 999 nel 2014/2015) è una delle conseguenze. In tutta la Lombardia gli allevamenti persi sono

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quasi 3 mila, con il record negativo di Sondrio che ha subito un taglio di circa il 49%, e proprio di Mantova, unica provincia di pianura ad aver subito un taglio superiore alla media regionale (33,5%). “E le perdite sarebbero state maggiori – prosegue Carra – se circa metà del latte prodotto non fosse entrato nel circuito del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, per le quali è obbligatorio l’utilizzo di latte italiano e quindi non c’è stata la concorrenza delle importazioni di latte e semilavorati dall’estero”. I formaggi con la polvere – dicono gli allevatori – rischiano di deprimere ancora di più le quotazioni del latte vero, sconvolgendo il mercato e peggiorando la situazione già critica di molte aziende.

“Va a finire – aggiunge Marco Baldini di Borgoforte, socio di una delle più grandi aziende famigliari del territorio, con 350 vacche in lattazione – che il mercato sarà saturato da questi prodotti senza latte, per i quali i consumatori non avrebbero nessuna indicazione evidente, rischiando di confondersi. Non credo proprio che quelli che fanno i formaggi senza latte lo metterebbero scritto grande sulle confezioni. In ogni caso dobbiamo anche noi trovare dei buoni canali per l’esportazione per far conoscere sempre di più all’estero la qualità delle nostre produzioni fatte con il latte vero”. Per Michael Belletti, tra i titolari dell’azienda di famiglia “Quarantore”, con 250 vacche in mungitura, a San Martino dall’Argine “l’unica nostra difesa è la qualità, io vendo latte alimentare a una grossa azienda che punta molto sull’alta qualità , che soltanto il latte fresco può offrire”.


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PRIMO PIANO PIÙ EXPORT E NUOVI PRODOTTI PER IL CONSORZIO LATTERIE VIRGILIO

Paolo Carra confermato alla guida per il triennio 2015-2017. Il settore lattiero caseario è il core business

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llargamento della gamma prodotti, più comunicazione e una maggiore spinta verso l’export. Paolo Carra, da poco confermato alla guida del Consorzio Latterie Virgilio, parla del futuro del gruppo di viale Favorita, che ha chiuso il 2014 con un fatturato di 303 milioni di euro, generato per il 67% dalla produzione di formaggi.

territorio che contraddistingue il gruppo e la qualità della filiera produttiva.

“Il settore lattiero caseario – spiega il presidente Carra – è tornato a essere il core business del Consorzio. Cremeria e formaggi hanno fatturato 255 mila euro, pari all’84% del totale (i restanti 48 mila riguardano il settore della macellazione suini, prima della definitiva chiusura, ndr)”. Tra i prodotti, il 2014 ha visto un aumento significativo delle vendite di burro confezionato, soprattutto a marchio Virgilio, e una sostanziale tenuta di panna e mascarpone. Stabile anche la vendita di formaggio, in tutte le porzionature, sia di Grana Padano Dop che di Parmigiano Reggiano Dop. Il Gruppo Virgilio, infatti, con le sue quaranta cooperative, è l’unico consorzio in Italia che grazie alla sua posizione strategica può vantare la commercializzazione di entrambe le dop. E proprio sulla diversificazione dei formati dei due formaggi e sull’ampliamento della gamma dei prodotti punta il consorzio per il futuro. “Stiamo lavorando – spiega Carra – a una nuova linea senza lattosio. Ce lo richiede il mercato”. Un mercato sempre più orientato verso l’estero: già adesso il fatturato di formaggi e cremeria dipende per il 31% da acquirenti stranieri, e la percentuale è destinata ad aumentare: “Intendiamo allargare sempre più la nostra rete distributiva all’estero, soprattutto verso i Paesi emergenti, e in particolare verso l’Asia”. Per l’Italia l’impegno è di rafforzare la comunicazione, enfatizzando il rapporto con il

Il Consiglio d’amministrazione del Consorzio Latterie Virgilio, riunitosi il 25 giugno, ha confermato alla presidenza per il triennio 20152017 Paolo Carra (latteria Rocchetta). Suo vice è Giorgio Cecchin (caseificio San Donato). Il Comitato esecutivo è composto da: Paolo Carra, Giorgio Cecchin, Valter Giacomelli (Caseificio Gardalatte), Gabriele Gorni Silvestrini (Latteria San Angelo), Sala Luigi (Caseificio Giardino), Attilio Leali (Latteria Gonfo), Renato Zaghini (Caseificio Europeo).

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EXPO MILANO 2015 MANTOVA, PRIMATO LOMBARDO DEL FRUMENTO E RECORD DEI FORNI

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on i suoi 24 mila ettari, Mantova è la provincia lombarda con la maggiore superficie coltivata a grano. Lo rivela l'elaborazione diffusa da Coldiretti in occasione della Giornata del pane a Expo. L'area a frumento del Mantovano rappresenta il 38% del totale lombardo (64 mila gli ettari complessivi). Seguono Pavia (11.900 ettari) e Cremona (8.400 ettari). Pari a circa un milione e 200 mila quintali la quantità di cereale prodotto, pronto a trasformarsi in oltre 900 mila quintali di farina. A Mantova spetta, però, anche un altro primato: con un panificio ogni 1.538 abitanti, è la provincia lombarda con la maggiore capillarità del servizio (la media regionale è di un forno con rivendita ogni 2.025 abitanti).

“Il pane fa parte della nostra tradizione italiana e mantovana – ha commentato il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra - un alimento simbolo collegato sia alla produzione agricola sia al consumo a casa. In questi anni di crisi abbiamo notato segnali di un aumento della lavorazione a casa e si stanno diffondendo anche i laboratori negli agriturismi. Si tratta di un alimento base della dieta mediterranea, dove la qualità della materia prima si sposa perfettamente con l'artigianalità dei fornai e degli impastatori”. Non c'è paese senza il proprio forno. Dal nord al sud della provincia cambiano le specialità, che risentono delle influenze delle province vicine, e cambiano anche i prezzi. La media, per il pane comune, è di 4 euro al chilo, ma la più classica delle michette (senza olio, strutto o farine Giornale Coldiretti Mantova

speciali) può costare dai 2,90 euro al chilo della zona di Goito ai 5 euro dell’area di Ostiglia. I dati di questa mappa del pane emergono da una rilevazione delle segreterie territoriali di Coldiretti Mantova. Che alla passerella internazionale di EXPO ha portato la schiacciatina mantovana, o chisolina. Questo pane sottile, più o meno croccante, ideale per una merenda veloce a qualsiasi ora, è stata, ed è tuttora, il punto di riferimento per la ricreazione di generazioni di scolari. Tutti i mantovani conoscono le chisoline, ma forse pochi sanno che le conoscevano già anche i Gonzaga: i fornai dell’epoca le chiamavano “schizzadas”. Probabilmente la forma e la consistenza non erano uguali a quelle di oggi, ma come ai giorni nostri, sostituivano il pane o erano il cibo prediletto per gli spuntini fuori pasto, soprattutto nelle pause dei lavori in campagna. Delle “schizzadas” parla anche Teofilo Folengo, che le cita nel Baldus, il poema in latino maccheronico pubblicato nel 1517.


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EXPO MILANO 2015 FRUTTA: +500% DA CAMPO A TAVOLA LA FORBICE DEI PREZZI DANNEGGIA TUTTI

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ino al 500% in più dal campo alla tavola. Il prezzo della frutta moltiplica, ma a guadagnarci non è l’agricoltore. Dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro, alle susine per le quali l’agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro mentre sui banchi dei supermercati costano 1,40 euro, dai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo. La denuncia arriva dalla Coldiretti, che ha analizzato i dati Ismea relativi alla terza settimana di luglio. La ricerca è stata diffusa in occasione della Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo, dove gli agricoltori provenienti dalle campagne di tutta Italia insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al Ministro Maurizio Martina hanno distribuito migliaia di chili di frutta. Distribuiti anche meloni mantovani Igt e angurie dei produttori mantovani, che si confermano leader lombardi per i due frutti simbolo dell’estate. Con oltre 2 mila ettari di melone, le nostre campagne offrono ai consumatori il 94%

della produzione regionale, mentre per l’anguria la percentuale è dell’83%. Numeri da record e qualità eccellente - spiega Coldiretti Mantova – purtroppo non sempre remunerata come dovrebbe. “La forbice dei prezzi – dice il Presidente Paolo Carra – provoca un danno agli imprenditori, che si vedono la propria frutta pagata troppo poco, e ai consumatori, che potrebbero acquistare questi prodotti, indispensabili per il loro benessere, a prezzi molto più convenienti”. La conferma arriva dagli stessi imprenditori, che hanno regalato frutta e verdura ai visitatori di Expo. “La produzione è buona – spiega Stefano Roffia, produttore di meloni a Campitello – ma il mercato è altalenante. In questo momento, ad esempio, per i meloni c’è molta produzione sul mercato e i prezzi sono inevitabilmente bassi. Ma anche quando c’è poca produzione i prezzi più di tanto non salgono. Soltanto chi vende direttamente sul mercato riesce a strappare remunerazioni.migliori”.

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NO AL FORMAGGIO SENZA LATTE

FIRMA ANCHE TU CON COLDIRETTI per la tutela del Made in Italy, della qualità e della distintività della filiera lattiero-casearia PREMESSO CHE:  La legge n.138 dell’11 aprile del 1974 vieta la detenzione e l’utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari destinati al consumo umano (formaggi, yogurt e latte alimentare).  Tale norma da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia. Inoltre tutela i consumatori ed il sistema produttivo, assicura la migliore qualità degli ingredienti impiegati, la trasparenza nella filiera e previene possibili frodi.  L’Unione Europea - spinta da alcune lobby industriali nazionali - ha inviato all’Italia una diffida che obbliga ad eliminare tale divieto, ritenendo che possa impedire la libera circolazione delle merci nel mercato europeo.  Il via libera alla polvere di latte provocherebbe: l’abbassamento della qualità; l’omologazione dei sapori; un maggior rischio di frodi; la perdita della distintività che solo il latte alla stalla con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latte Made in Italy.  La diffida Ue non potrà che aggravare una situazione che vede le nostre filiere agroalimentari sempre più fragili a causa dell’importazione crescente di semilavorati a basso costo, con importanti perdite economiche (calo dei prezzi riconosciuti agli allevatori, riduzione del numero di imprese e dei posti di lavoro) ed ambientali (presidio del territorio garantito dall’agricoltura italiana).  Tutto ciò avviene senza alcuna trasparenza verso i consumatori.

CHIEDIAMO L’IMPEGNO DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO PER GARANTIRE LA NORMA VIGENTE SUL DIVIETO DI DETENZIONE ED UTILIZZO DELLA POLVERE DI LATTE, AL FINE DI: 

Tutelare i cittadini, garantendone la massima consapevolezza

Difendere la distintività e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’Italia nel mondo. 

FIRMA ………………………….. Giornale Coldiretti Mantova


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NO AL FORMAGGIO SENZA LATTE COMPILARE IN STAMPATELLO E FIRMARE NOME E COGNOME

CITTÀ/PROVINCIA

E-MAIL

FIRMA

Quando completa, la scheda va consegnata alla sede Coldiretti di Mantova o all’ufficio zona di riferimento. Grazie per la preziosa collaborazione! Giornale Coldiretti Mantova


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COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA NUOVA LINFA DAI LOMBRICHI: L’IDEA PREMIATA CON L’OSCAR GREEN

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ono partiti da un problema: l’eccesso di nitrati e l’abbondanza di letame proveniente dagli allevamenti. E l’hanno trasformato in opportunità grazie al vermicompostaggio. Alessandro Gandolfi, Giulia Caramaschi, Davide Gemelli e Maurizio Vincenzi di Pegognaga sono tra i vincitori dell’Oscar Green 2015, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa su tutto il territorio nazionale per evidenziare e dare spazio all'innovazione in agricoltura. Dieci le imprese premiate: oltre a quattro menzioni speciali, sono stati assegnati i premi per le categorie “Fare rete”, “We green”, “Paese amico”, “Impresa 2.Terra”, “Campagna Amica”.

“L'agricoltura è un’attività antica che ha bisogno di uno spirito sempre giovane per crescere e svilupparsi – spiega Paolo Carra, Presidente di Coldiretti Mantova – per questo ogni anno come Coldiretti monitoriamo le iniziative più innovative che raccontano questa crescita di idee dai campi. E poi le premiamo con gli Oscar Green. Con l’accortezza però di dire che essere giovani non è solo una questione di età, ma di attitudine mentale e quella la puoi trovare in tutte le generazioni. La forza giovane è quella che parte dalla testa”.

Oltre 80 le aziende lombarde iscritte all'Oscar Green 2015, dieci le mantovane, a tenere alta la bandiera dei tanti giovani impegnati in agricoltura nella provincia di Mantova: sono oltre 2 mila – spiega la Coldiretti provinciale – i titolari, collaboratori e dipendenti di impresa agricola sotto i 40 anni, mentre a livello regionale si arriva a un totale di circa 15 mila. I vincitori sono: Francesco Marchetti di Urgnano (Bg), Cesare Bazzano di Gambolò (Pv), Andrea e Marco Stucchi di Ornago (Mb), Simone Frusca di Puegnago del Garda (Bs), Valerio Taloni di Mesenzana (Va), Sofia Montorfano di Cantù (Co), Alessandro Gandolfi di Pegognaga (Mn), Daniele Franchetti di Ponte in Valtellina (So), Istituto Istruzione Superiore “J. Torriani” di Cremona.

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“I giovani cercano sempre nuove sfide e non è vero che la crisi ci ha tolto la speranza, siamo un po’ più arrabbiati ma con tanta voglia di fare e inventare – dice Stefano Ravizza, delegato giovani Coldiretti Lombardia – nonostante un sistema Paese che di certo non ci facilita il compito, lo stesso stiamo scommettendo sulle nostre attività, sull’agricoltura e sul Made in Italy”.

“L'agricoltura è un’attività antica che ha bisogno di uno spirito sempre giovane per crescere e svilupparsi”


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COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA AMORE PER LA TERRA DA TRE GENERAZIONI

soprannominato “dottore delle piante”, dal momento che il suo compito è proprio quello di preoccuparsi che i nostri ortaggi godano di ottima salute. Il nostro obiettivo è valorizzare al massimo l’agricoltura ottenuta con la fatica e nel modo più naturale possibile, e siamo davvero soddisfatti quando incontriamo la tipica nonnina di città che abbandonò la campagna da bambina, che assaggiando i nostri prodotti riscopre i sapori autentici della campagna. di Giulia Bignotti*

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assione, forza di volontà e amore per la terra: queste le parole chiave che accompagnano l’Azienda Agricola Bignotti, attività immersa tra le colline moreniche del Garda che portiamo avanti da circa un secolo e che attraversa tre generazioni. Produciamo tutto l’anno una vasta gamma di ortaggi e frutta di stagione, venduti, appena colti, nei mercati rionali o nelle sagre e feste sia in provincia di Mantova sia fuori provincia. I nonni misero in moto tutto da soli: da pochi alberi da frutto iniziarono a diversificare le normali colture cerealicole destinate alla produzione di latte e carne, inserendo nuove coltivazioni e quindi ampliando l’offerta. Già negli anni ’50 iniziarono a vendere nei mercati della zona: questo significava alzarsi ancora prima del solito e spostarsi con il proprio carretto sfidando tutte le condizioni climatiche possibili; ma il lavoro non mancava e nonostante i timori iniziali, presto arrivarono le prime grandi soddisfazioni che hanno poi permesso di proseguire con l’attività, tramandata fino alle nipoti. Nel nostro frutteto e sulle nostre coltivazioni viene attuata la lotta biologica integrata, una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell'uso di fitofarmaci, sostituiti da prodotti biologici come feromoni femminili. Ricorriamo a sostanze chimiche, comunque leggere, solo in extremis. Lo specialista che settimanalmente controlla i frutti è

Come in passato, anche oggi il contatto diretto con il consumatore è uno dei momenti più importanti per un'azienda come la nostra, perché ci consente di migliorare grazie alle critiche o ai complimenti dei clienti. Abbiamo potuto riscontrare interesse nei nostri confronti anche sul web, grazie all’uso dei social network e del nostro sito internet, per mezzo dei quali interagiamo con i “fan”. Amiamo definire questo tuffo nella tecnologia come una vera e propria

start up. Nel 2014 abbiamo sfondato con grande soddisfazione un altro tabù, quello dei trasformati. Frutta, verdura e aromi vengono affidati a laboratori specializzati della Val di Gresta, in provincia di Trento, dove nascono confetture extra, mostarde, succhi di frutta con e senza zucchero, squisite creme per insaporire i piatti, verdure in agrodolce o sottolio. I punti forti della nostra azienda sono il legame solido e profondo che si forma tra di noi e che ci lega alla madre terra, la pazienza e la forza di volontà che sono motore della nostra società, dove si potrà sempre trovare una mano forte in aiuto. *socia dell’Azienda agricola Bignotti di Cavriana Giornale Coldiretti Mantova


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VITIVINICOLO NUOVI VIGNETI E RICONVERSIONI: SCATTANO I CONTRIBUTI

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’anno scorso il record delle domande, una cinquantina. Nel 90% dei casi per vitigni di Lambrusco mantovano Doc, vino sempre più apprezzato dai consumatori e per questo in espansione (+7,5% di superficie vitata dal 2012 al 2013). E’ partita la corsa ai contributi per la riconversione e ristrutturazione dei vigneti: il piano darà la possibilità di recuperare fino al 50% dei costi sostenuti (fatture, ma anche lavori in economia) per estirpare o reimpiantare un vigneto nell’ambito della stessa azienda, reimpiantare un vigneto possedendo un diritto, fare un sovrainnesto, modificare le strutture di sostegno della vite, incrementare la densità di impianto di almeno il 20%. Il contributo è stabilito ogni anno in base alla disponibilità finanziaria e al numero di domande che vengono presentate a livello regionale. Indicativamente, dovrebbe essere di circa 10 mila euro per ettaro per un nuovo impianto e di 13

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mila euro per ettaro per l’estirpazione o il reimpianto. Gli aiuti interessano tutte le aziende vitivinicole mantovane, che su 1700 ettari di superficie producono vini molto richiesti sul mercato: oltre al Lambrusco Mantovano Doc e al Provincia di Mantova Igt, anche i vini dei colli morenici, come il Garda Doc, il Garda Colli Doc, l’Alto Mincio Igt. Per ottenere il contributo è necessario, però, presentare domanda entro il 30 novembre del 2015 e rispettare una serie di requisiti, tra i quali, ad esempio, l’estensione: la superficie minima oggetto degli interventi di ristrutturazione e di riconversione è di mezzo ettaro nel caso di domande presentate da soggetti (persone fisiche o giuridiche) in forma singola, e di 0,30 ettari se i richiedenti hanno una superficie complessiva a vigneto inferiore o uguale a 3 ettari. Per informazioni è possibile rivolgersi agli uffici Coldiretti di Mantova, in via Verri n. 33 (tel. 0376 375308).


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ECONOMICO SUL PIATTO 120 MILIONI: IL PIANO SALVA LATTE DEL MINISTERO

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ul piatto 120 milioni di euro. E’ il budget del piano latte 2015/2017 presentato dal Ministero delle politiche agricole e forestali durante il tavolo con le Regioni e i principali rappresentanti della filiera. In programma interventi per migliorare la competitività del settore lattiero caseario e misure di sostegno al credito. I punti del piano - Una parte consistente dei fondi, circa 65 milioni di euro, sarà utilizzata per interventi di ristrutturazione del debito bancario e di riduzione del costo del debito a carico delle imprese. - Sostegno in arrivo anche per gli investimenti in biometano, con l’obiettivo di valorizzare le biomasse residuali e i sottoprodotti delle lavorazioni agricole. - Sul fronte Iva, è previsto l’innalzamento dell’aliquota di compensazione (dall’8,8% al 10%) per gli allevatori del settore latte, che porterà un risparmio fiscale per le aziende pari a circa 0,5 centesimi di euro per litro. - Il Mipaaf, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha stanziato, poi, 8 milioni di euro (in tre anni) per una campagna informativa di stimolo al consumo di latte fresco.

- I grandi formaggi DOP italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell’ambito del piano straordinario per il Made in Italy, previsto dalla legge di stabilità 2015. Una parte consistente della dotazione complessiva di circa 70 milioni di euro per l’agroalimentare è destinata al sostegno di campagne sui prodotti lattiero caseari di qualità. - È prevista, infine, la costituzione presso il Ministero di un gruppo di lavoro, coordinato da Ismea, per la definizione a livello nazionale di un sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera.

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ECONOMICO PIANO DI SVILUPPO RURALE: IN ARRIVO 60 MILIONI

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opo l’approvazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, le aziende agricole lombarde avranno a disposizione 60 milioni di euro per investimenti che migliorino la loro competitività e sostenibilità. Di questi, 20 milioni sono destinati alle zone svantaggiate di montagna.

Le domande devono essere presentate, dal 3 settembre al 3 novembre, esclusivamente per via telematica tramite il Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (SISCO). In particolare sono ammissibili gli investimenti relativi a: A. opere di miglioramento fondiario di natura straordinaria: 1) nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati rurali al servizio dell’azienda agricola o adibiti alla trasformazione e commercializzazione e/o vendita diretta dei prodotti aziendali, a condizione che almeno i 2/3 della materia prima lavorata e dei prodotti finali commercializzati e/o venduti siano di provenienza aziendale. 2) nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di strutture di stoccaggio dei prodotti/sottoprodotti aziendali; 3) ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di strutture e/o manufatti di stoccaggio degli effluenti di allevamento finalizzati alla conversione delle strutture esistenti; 4) costruzione di nuove serre fisse, tunnel e relativi impianti; B. impianto e/o reimpianto di colture arboree e arbustive specializzate pluriennali, soltanto con contestuale realizzazione del relativo impianto antigrandine; C. adeguamento impiantistico, igienico sanitario e per la sicurezza dei lavoratori, di livello superiore a quello definito dalle norme vigenti, tra cui lo smaltimento dell’amianto; D. adeguamento ai requisiti minimi definiti dalle norme comunitarie, nazionali o regionali, comprese quelle vigenti nell’ambito impiantistico, igienico sanitario e per la sicurezza dei lavoratori. Si prevedono, inoltre, incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte Giornale Coldiretti Mantova

di giovani agricoltori. In questo caso sono ammissibili gli investimenti relativi a: E. acquisto e/o realizzazione di impianti e acquisto di dotazioni fisse, ossia installate in modo permanente e difficilmente spostabili, per la: 1) produzione, lavorazione e conservazione dei prodotti aziendali; 2) trasformazione e commercializzazione e/o vendita diretta dei prodotti aziendali, a condizione che almeno i 2/3 della materia prima lavorata e dei prodotti finali commercializzati e/o venduti direttamente siano di provenienza aziendale. 3) movimentazione, trattamento e valorizzazione, a determinate condizioni, degli effluenti di allevamento. 4) riduzione dei consumi energetici o miglioramento dell’efficienza energetica; F. acquisto di nuove macchine e attrezzature. G. realizzazione di strutture per la protezione delle colture dai parassiti; H. acquisto di capannine agrometeorologiche aziendali per la razionalizzazione della gestione agronomica e fitosanitaria delle colture. I. acquisto di strumenti per la riduzione degli inquinamenti puntiformi da prodotti fitosanitari (biobed), ossia dispositivi nei quali sono raccolte le acque contaminate da prodotti fitosanitari. L’ammontare del contributo, espresso in percentuale della spesa ammessa, è del 35% se l’azienda è condotta in zona non svantaggiata da un agricoltore che non beneficia del sostegno di cui all’art. 19.1.a) del regolamento UE n. 1305/2013, e del 45% se l’azienda è condotta da un giovane agricoltore che beneficia del sostegno. La spesa minima ammissibile per domanda di contributo è pari a € 20.000 per le imprese o le società ubicate in zona svantaggiata di montagna e a € 40.000 per le imprese o le società ubicate nelle zone non svantaggiate Gli interventi devono essere iniziati e sostenuti dopo la data di protocollazione della domanda. Per informazioni rivolgersi agli uffici Coldiretti Mantova (Tel. 0376/375383)


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MILLENARIA 2015

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“LA TERRA E IL CUORE”: ALLA MILLENARIA CONVEGNO SU CIBO E SALUTE

radizione e innovazione sono i due binari sui quali correrà l’edizione 2015 della Fiera millenaria, in programma a Gonzaga dal 5 al 13 settembre. Coldiretti Mantova sarà tra i protagonisti della manifestazione, tra le più antiche del settore. Appuntamento consolidato, è atteso dagli operatori dal settore e dal pubblico: nel 2014 l’hanno visitata più di 100 mila persone.

nutrizione dell’Asl di Mantova, referente mantovana del progetto Diana 5 dell’oncologo COLDIRETTI Franco EVENTI Berrino. Un progetto perFIERA la prevenzione della recidiva del tumore al seno MILLENARIA 2015 al quale Coldiretti, soprattutto grazie al gruppo Donne Impresa, si è già avvicinata più volte, anche VENERDÌ 11/09 attraverso l’organizzazione di corsi di cucina Ore 21 sala convegni ispirati ad alimenti e tecniche di cucina salutari. “LA TERRA E IL CUORE”

Saremo presenti con una quindicina di espositori, in rappresentanza del meglio della produzione agroalimentare mantovana, e con uno stand istituzionale che sarà anche un presidio per le nostre battaglie: si potrà firmare, ad esempio, la petizione contro i formaggi senza latte.

I Il relatori di sicurezza profondoparleranno legame tra cibo e salute. alimentare, intesa nellee conclusioni: due accezioni del termine: accesso al Apertura cibo per tutti e mancanza di rischiMantova per la salute. E Palo Carra - Presidente Coldiretti siRelatori: spingeranno fino al rapporto che esiste tra il benessere fisico e ciò che si mangia. Rolando Manfredini - Capo Area Sicurezza alimentare e produttiva di Coldiretti Maria Chiara Bassi – Nutrizionista

Come contributo al dibattito sul cibo, per la Millenaria Coldiretti ha organizzato il convegno “La terra e il cuore – Il profondo legame tra cibo e salute”, in programma per venerdì 11 settembre alle 21 (Sala Convegni). Interverranno Paolo Carra, Presidente di Coldiretti Mantova, Rolando Manfredini, Capo area sicurezza alimentare e produttiva di Coldiretti, e Maria Chiara Bassi, biologa nutrizionista del Dipartimento di prevenzione medica, Servizio igiene alimenti e nutrizione dell’Asl di Mantova, referente mantovana del progetto Diana 5 dell’oncologo Franco Berrino. Un progetto per la prevenzione della recidiva del tumore al seno al quale Coldiretti, soprattutto grazie al gruppo Donne Impresa, si è già avvicinata più volte, anche attraverso l’organizzazione di corsi di cucina ispirati ad alimenti e tecniche di cucina salutari.

LUNEDì 07/09 Ore 21 sala convegni “LE AGEVOLAZIONI FISCALI IN AGRICOLTURA: TAGLI E CONFERME. IL CONTRATTO DI RETE IN AGRICOLTURA: OPPORTUNITA' DI SVILUPPO ED ASPETTI FISCALI" Relatori: Domenico Buono - Coldiretti I relatori parleranno di sicurezza alimentare, Massimo Bagnoli – CIA intesa nelle due accezioni del termine: accesso al Nicola Caputo – Confagricoltura cibo per tutti e mancanza di rischi per la salute. E Gian Paolo Tosoni – Tributarista e Pubblicista si spingeranno fino al rapporto che esiste tra il benessere fisico e ciò che si mangia.

I relatori parleranno di sicurezza alimentare, intesa nelle due accezioni del termine: accesso al cibo per tutti e mancanza di rischi per la salute. E si spingeranno fino al rapporto che esiste tra il benessere fisico e ciò che si mangia.

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IN RETE

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ROBERTO CHIZZONI VICEPRESIDENTE APA

el Cda dello scorso 4 agosto, Roberto Chizzoni è stato nominato all’unanimità Vice Presidente dell’Associazione Mantovana Allevatori. Chizzoni succede a Davide Errera, il quale si era dimesso dall’incarico lo scorso maggio. Chizzoni ha accettato l’incarico con l’intento di contribuire attivamente alla vita associativa, mettendo a frutto la propria esperienza e l’attaccamento al mondo allevatoriale. Nello Cda dell’associazione è inoltre entrato a far parte Giovanni Pagliari, membro di diritto in quanto nominato Presidente della sezione suini a fronte delle prematura scomparsa dell’amico Pier Emilio Sbarra. Coldiretti si congratula con i propri associati per l’importante nomina; è un ulteriore importante risultato che avvalora il lavoro svolto da Coldiretti, da sempre inserita in modo attivo nel sistema allevatoriale. GLI EVENTI APA IN MILLENARIA MOSTRE E MANIFESTAZIONI EQUESTRI

Sabato 5 settembre ore 16.00 Raduno equestre FITETRAKANTE ore 19.00 Tappa Interregionale Team penning FITETRAKANTE ore 19,00 “MOSTRA MERCATO DEL GIOVANE PULEDRO” con presentazione e valutazione dei soggetti (nel ring dedicato alla mostra delle vacche) Domenica 6 settembre ore 10.30 Tappa interregionale Team penning FITETRAKANTE ore 16.00 Tappa interregionale Team penning FITETRAKANTE ore 20.00 “MOSTRA MERCATO DEL GIOVANE PULEDRO” con presentazione e valutazione dei soggetti e dimostrazione attacchi Lunedi 7 settembre ore 20.00 Dimostrazioni equestri e maneggio Mercoledi 9 settembre ore 20.00 Spettacolo equestre con Rossano Ranch Presentazione del circolo Equestre della Millenaria Giovedi 10 settembre ore 20.00 Gioco del saraceno

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Venerdi 11 settembre ore 20.00 Gimkana western con FITETRAKANTE Sabato 12 e domenica 13 settembre ore 16.00 tappa campionato interregionale (Lombardia, Veneto, Emilia) di barrel racing e pole bending FITETRAKANTE MOSTRE E MANIFESTAZIONI ZOOTECNICHE Mercoledì 9 settembre Ore 21 National Junior show (gara di toelettatura) Giovedì 10 settembre Ore 21 National Junior show (gara di conduzione) Venerdì 11 settembre Ore 18 Mostra interregionale della Genetica Italiana Al ring della Fiera Millenaria, dalle ore 18.00 si terrà la Mostra Interregionale della Genetica Italiana, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 153 animali di 53 allevatori provenienti da 7 regioni. In concomitanza, nell’area antistante il ring verrà lanciata la filiera Italia/Italia con degustazione di hamburger provenienti dal circuito del Consorzio lombardo produttori carne bovina. È una prima tappa per presentare il progetto che prevede lo sviluppo di una filiera Italia/Italia che valorizzi il vitello nato nelle nostre stalle destinato poi all’ingrasso per la produzione di carne rossa, attraverso la sinergia tra Associazione Mantovana Allevatori, Comal e Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina. Sabato 12 settembre Ore 10 Aggiornamento Giudici Anafi in attività LA FATTORIA DI “ITALIALLEVA” (Area stalle):_ESPOSIZIONE RAZZE OVI-CAPRINE, EQUINE, SUINE e RASSEGNA SETTORE AVICOLO (Polli ornamentali) In esposizione capi di razza Camosciata e Bionda dell’Adamello e ovini di razza bergamasca, allevati in provincia di Mantova. Sarà presente una mostra mercato di avicoli di molte specie: tacchini, oche, faraone, anatre, fagiani e gallinelle col ciuffo. Galli maestosi e galline con una gamma di colori impressionante............................................


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SCADENZE

21 settembre 2015: invio modelli 770/2015

30 settembre 2015: invio modelli unico/2015

16 novembre 2015: versamento iva del mese d’ottobre del terzo trimestre 2015

30 novembre 2015: secondo acconto imposte, tributi e contributi

16 dicembre 2015: saldo versamento IMU e TASI

28 dicembre 2015: acconto IVA 2015

PARTITA LA RIFORMA SUI REATI ALIMENTARI Il crimine alimentare fattura 15,4 miliardi e riguarda ambiti complessi nelle attività di produzione e distribuzione del cibo, con un impatto rilevante sull’economia, sull’ambiente e sulla salute. Lo ha ricordato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo partecipando alla presentazione all’Expo di Milano delle linee guida della Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare presieduta da Giancarlo Caselli. “Anche grazie alla disponibilità di nuove tecnologie, la contraffazione e la frode nell’alimentare sono diventate un vero e proprio affare criminale che va perseguito con un sistema punitivo più adeguato”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “il settore agroalimentare richiede un sistema di tutele specifico, non limitato ai casi di contraffazione dei marchi o dei segni esteriori che individuano e distinguono il prodotto sul mercato, ma esteso al valore in sé dell’alimento, con il fine di tutelare non solo la lealtà degli scambi commerciali quanto, piuttosto, la libertà di scelta del consumatore. In questo settore – precisa Moncalvo l’Italia ha il dovere di svolgere il ruolo di battistrada in Europa per colpire in modo esemplare gli scandali che si ripetono nel tempo”. La Commissione di studio presieduta da Caselli, che è anche presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare promosso dalla Coldiretti, ha ultimato i lavori nei tempi stabiliti dal Ministero della Giustizia, presentando un’articolata proposta di riforma dei reati nel settore agroalimentare. Salute ed economia pubblica sono i beni sui quali si è soffermata l’attenzione della Commissione, che ha operato una serie di interventi tanto sulle norme contenute nel Codice penale quanto sulle disposizioni delle leggi complementari. Ad esempio, è stata elaborata la figura del disastro sanitario per garantire una risposta punitiva alle ipotesi di reato che vanno dalla contaminazione di acque o sostanze alimentari pericolose fino all’omesso ritiro degli alimenti dal mercato. Gravi sono le conseguenze anche per chi si organizza con mezzi e strutture create ad hoc per commettere il reato di agropirateria, nuova figura criminosa che punisce la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi di qualità - Dop o Igp – contraffatti. Per questi motivi va sottolineata la volontà di procedere ad un aggiornamento delle norme attuali, risalenti agli inizi del 1900. In arrivo anche strumenti di indagine più incisivi, l’estensione della sanzione a tutte le fasi che conducono alla commissione del reato e la possibilità di applicare le misure cautelari personali quando sussiste il rischio di una continuazione delle attività criminali.

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BREVI

E’ BOOM ORTOFRUTTA: SORPASSA LA CARNE A luglio si è registrato il massimo storico dei consumi di frutta e verdura con un aumento del 30 per cento degli acquisti rispetto allo scorso anno. Siamo di fronte ad una storica inversione di tendenza favorita certamente dal caldo torrido dopo che dall’inizio del secolo ad oggi l’acquisto medio di ortofrutta è diminuito del 28 per cento. Un trend peraltro confermato dal fatto che per la prima volta da almeno inizio secolo la spesa per frutta e verdura degli italiani ha sorpassato quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie. NUOVI CODICI DOGANALI PER IL FLOROVIVAISMO Nell’ultima riunione del Comitato Codice Doganale della Commissione Europea a Bruxelles, è stata definitivamente approvata la proposta italiana di modifica di alcuni codici doganali del settore florovivaistico, proposta che aveva avuto a maggio un primo via libera. Dal 1° gennaio 2016 verranno così introdotti nuovi codici doganali nell’ambito del Capitolo 6 “Piante vive e prodotti della floricoltura” della Nomenclatura combinata, specifici per alcune tipologie di piante fino ad ora non classificate: i ranuncoli, il genere Citrus e le conifere sempreverdi.

Il patronato E.P.A.C.A. di Coldiretti Mantova è a disposizione per la predisposizione delle domande relative a PENSIONE DI REVERSIBILITA’, RATEI, SUCCESSIONI, VOLTURE, CANCELLAZIONE USUFRUTTO Per informazioni contattare la dott.ssa Natascia Bova (tel. 0376 375443) Giornale Coldiretti Mantova


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