Il Coltivatore Cuneese n.10 Anno 2018 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione.

N. 10 Ottobre 2018 - Anno 72

IN PRIMO PIANO

FONDO

SPECIALE

ONU, SVENTATO ATTACCO ALLE TIPICITÀ MADE IN ITALY

I CONTRATTI DI FILIERA FANNO BENE A TUTTI!

APERTO IL DIBATTITO SULLA NUOVA PAC: ECCO LE PROPOSTE

Scongiurato il tentativo di offensiva alle produzioni italiane di eccellenza

Fanno crescere le nostre imprese e l’industria e valorizzano i prodotti

Quali e quante risorse si prospettano per l’agricoltura italiana

I NOSTRI UFFICI *Orario apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio

dalle 14 alle 17 Sede provinciale: Cuneo – piazza Foro Boario, 18 tel. 0171447211 fax 0171447300 – tutti i giorni* direttore: Tino Arosio

ALBA Corso Matteotti, 7 - tel. 0173292711, fax 0173292777 tutti i giorni* Segretario di zona: Cesare Gilli Canale - Via B.Fenoglio,2 - mar. 8.30-12 e 14-17 - tel. 0173978333 apertura straordinaria da gennaio a giugno il giovedì 8.30-12.00 Lequio Berria - Piazza Roma (palazzo Protezione Civile) mercoledì 9-11.30 - tel. 0173522017 Mango - Palazzo Comunale, P. XX Settembre, piano secondo lunedì 9-11.30 - tel. 014189704 Neive – Via XX Settembre, 10 - merc. 8.30-12 - tel. 0173677137 Santo Stefano Belbo – Corso IV Novembre 35 - Tel. 0141840635 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

BRA Via A. Mathis, 3 - tel. 0172429411 - fax 017244920 - tutti i giorni* Segretario di zona: Giorgio Bergia Cherasco - Corso L. Einaudi, 1/A giovedì 8.30-12 - tel. 0172489465 La Morra – Via Richieri, 1 presso sede Avis - lun. 8.30-12 tel. 0173509794 Sommariva Perno – Piazza Torino, 8 - mercoledì 14.30-16.30

CEVA Piazza Cappuccini - tel. 0174701103 - fax 0174700203 - tutti i giorni* Segretario di zona: Gianni Gentile Garessio – Piazza Bava, 5 - giovedì 8.30-12 Monesiglio – Municipio - martedì 8.30-12 Murazzano – Via Roma, 34 (c/o Municipio) venerdì 8.30-12 - tel. 0173791611 Ormea – Piazza Romita, 6 - 2º e 4º sabato 9-12 Saliceto – Municipio (piano terra) - 4º venerdì 9- 12

CORTEMILIA Via Alfieri, 15/a - Cond. Viola, 2 Segretario di zona: Cesare Gilli tel. e fax 017381153 - ogni martedì 8.30-12 e 14-17 venerdì 8.30-12 apertura straordinaria da gennaio a giugno il mercoledì 14-17

CUNEO Piazza Foro Boario, 18 - tel. 0171447227 - fax 0171447400 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Borgo San Dalmazzo – Via Lovera, 50 - giovedì 8.30-12 Boves – Via Moschetti, 8 - merc. 8.30-12 - tel. 0171387441 Busca - C.so Giolitti,10 - c/o CAP - merc./ven. 8.30-12 - tel. 0171944567 Caraglio - Via Vecchia di Cuneo n.2 merc. 8.30-12 - tel. 0171618532 Chiusa Pesio - P. Cavour, 14 - venerdì 8.30-12 - tel. 0171734125 Demonte – Via Martiri e Caduti Libertà, 20 giovedì 8.30-12 - tel. 0171955079 Dronero – Via Garibaldi, 16 - lun./ven. 8.30-12 - tel. 0171905551 Peveragno - Via Piave, 23 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171339785 Roccavione – Via Barale, 38 - mercoledì 8.30-12 Tarantasca – Municipio - 1º e 3º lunedì 8.30-12 Villafalletto – V. Roma, 28 - martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0171938650

FOSSANO Via Foro Boario, 3 - tel. 0172698711 - fax 0172698777 - tutti i giorni* Segretario di zona: Corrado Bertello Benevagienna - Via G. Marconi, 21 venerdì 8.30-12 - tel. 0172654884 Centallo – Via Ospedale, 30 - c/o Cassa di Risparmio lunedì, martedì, giovedì e sabato ore 8.30-12 - tel. 0171214814

MONDOVI’ Via Biglia, 5 - tel. 0174560211 - fax 0174560300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Gianni Gentile Carrù - P. Mercato, 6 - lun./giov. 8.30-12 - tel. 0173759130 Dogliani -P. Umberto I, 21 - mar./ven. 8.30-12 - tel. 0173721269 Morozzo – Via Marconi, 60 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171772285

SALUZZO Via Circonvallazione, 25/h - tel. 0175210211 - fax 0175210300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Mario Dotto Bagnolo P. - Via Einaudi 1 - mercoledì 8.30-12 - tel. 0175348340 Barge – Piazza S. Giovanni martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0175343337 Lagnasco – Saletta CRS (entrata cortile Municipio) - martedì 9-11 Paesana – Via Roma, 35 - venerdì 8.30-12 - tel. 0175987299 Sampeyre – P.zza della Vittoria, 45 venerdì 8.30-12 - tel. 3381947007 Sanfront – Piazza Statuto - lunedì 8.30-12 - tel. 0175986214 Venasca – Via G. Marconi, 5 - lunedì 8.30-12 - tel. 0175567109

SAVIGLIANO Piazza Schiaparelli, 10 - tel. 0172727000 - fax 0172715903 - tutti i giorni* Segretario di zona: Danilo Todini Caramagna Piemonte – Municipio - mercoledì 9,30-12 Casalgrasso – P.za Donatori del sangue, 2 - 2º lunedì 15-16.30 Cavallermaggiore – Via Roma, 112 - lunedì 8.30-12 - tel. 0172389306 Racconigi – Piazza Vitt. Emanuele - giovedì 8.30-12 - tel. 0172820705

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Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario, 18 - 12100 CUNEO Direttore Amministrativo: Tino Arosio Direttore Responsabile: Tino Arosio Coordinamento di redazione: Francesca Vinai Grafica e impaginazione: Mara Chiardola Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Fabrizio Bonardo, Mara Chiardola, Angelo Coppola, Simona Daniele, Damiano Dutto, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Hada Kamela, Attilio Ianniello, Romina Imberti, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Luca Nari, Davide Roà Progetto grafico: Edizioni il Coltivatore Srl - TEC arti grafiche

IN PRIMO PIANO

ONU, sventato attacco alle tipicità Made in Italy

FONDO

Che c’entrano i Contratti di Filiera con il Papa?

8/21

ATTUALITÀ

• Latte, serve un’inversione di rotta degli industriali! • Indennizzi per attacchi da lupi (e non solo) • Danni da fauna selvatica, il pressing di Coldiretti • Assicurazioni, gli effetti della nostra mobilitazione • Zootecnia: dal 2019 la ricetta sarà elettronica • Peste suina africana, stop all’import dal Belgio! • Influenza aviaria, sostegni agli allevatori • Agroalimentare 4.0, le sfide dell’innovazione

Redazione: Piazza Foro Boario, 18 - 12100 (CN) Tel. 0171 447211 - Fax: 0171 447300 e-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito: www.cuneo.coldiretti.it

• Sportello MEPA attivo negli uffici Coldiretti

Stampa e Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche, via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172 695770 - Fax 0172 695898 e-mail: adv@tec-artigrafiche.it

• Tartufi, l’etichettatura d’origine obbligatoria!

“Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n. 100 del 7/12/1955 Reg. Cronol. n. 3296 - 1 copia € 3.00 Abbonamento annuo € 30,00 Abbonamento annuo soci Coldiretti Cuneo € 5.00 Abbonamento annuo soci Coldiretti altre province € 20.00 - Altri abbonamenti ridotti € 6.00

• Novità per la compensazione dei crediti di imposta

• Villaggio Coldiretti a Roma dal 5 al 7 ottobre • Reti antigrandine più risorse in arrivo • Alternanza scuola-lavoro, contributi alle imprese

FISCALE

24/25

LAVORO

• Retribuzione dipendenti solo in modalità tracciata • Nuovi voucher: attiva la piattaforma INPS

26/40

ECONOMICO

• Cereali, la filiera supera le difficoltà dell’annata

• Fagioli, luci e ombre della Campagna 2018 ASSORTIMENTO QUALITÀ PREZZO

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• Frutta, la filiera deve valorizzarne la qualità! • Mela Rossa, protagonista a Macfrut 2019

• Vendemmia e produzione: scadenze diversificate • Successo per le pratiche di viticoltura “Green” • Kiwi, le prime stime produttive 2018

• I diari Coldiretti di INALPI nelle scuole cuneesi • Agricoltura biologica in continua crescita

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SPECIALE NUOVA PAC

60/61

FORMAZIONE

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OFFERTE

DEL MESE!

• “FRUTTIJOB”, da novembre corsi per frutticoltori

64/70 MOVIMENTI

• Oscar Green, due premi Regionali a Cuneo

• L’Associazione Pensionati rinnova le cariche • Pensionati e Donne Impresa: viaggi d’autunno

71/75 EVENTI

76/83 CONSULENZA AGRONOMICA

• Insetti esotici e nuove patologie • Tarlo Asiatico del tronco, minaccia per le latifoglie • Interventi agronomici del mese di ottobre

84/89 SERVIZI ALLA PERSONA

• Flussi di pensionamento, i dati INPS del 1° settembre 2018

CUCCE per C ANI

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Sconto 20%

• Pensione agli invalidi civili, guida pratica • Infortuni e malattie professionali, rivalutate le rendite INAIL • Assegno integrativo, un diritto poco conosciuto • INPS, emessi gli avvisi bonari 2017 • Come controllare l’attività del cuore

90 SPORTELLO SALUTE

• Miopia nei bambini, buone notizie in arrivo

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• A:C:S:T:E:, è ora di guardare al futuro

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IN PRIMO PIANO

ONU, SVENTATO ATTACCO ALLE TIPICITÀ MADE IN ITALY Scongiurato il tentativo di offensiva alle produzioni italiane di eccellenza

l 27 settembre scorso è stata sventata una pericolosa deriva internazionale per mettere sul banco degli imputati i principali prodotti dell’agroalimentare Made in Italy, molti dei quelli dei nostri territori piemontesi, a causa del loro contenuto in sale, zucchero e grassi, mediante l’apposizione di allarmi, avvertenze o immagini shock sulle confezioni allo scopo di scoraggiarne il consumo. È stata, infatti, corretta la risoluzione approvata dal Terzo Forum di alto livello delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili, che nella formulazione originaria colpiva alimenti contenenti sale, zuccheri e grassi e chiedeva di predisporre apposite etichette nutrizionali. “La versione definitiva del documento non menziona più strumenti dissuasivi sui prodotti alimentari, che avrebbero danneggiato moltissime tipicità italiane, a partire dalle DOP” rassicura il Presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo. L’impegno di Coldiretti è stato decisivo per evitare che si diffondano in tutto il mondo sistemi di informazione visiva ingannevoli per i consumatori, come ad esempio accade in Cile dove si è già iniziato a marchiare sugli scaffali con il bollino nero, sconsigliandone di fatto l’acquisto, prodotti Made in Italy come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi. Oppure il caso dell’etichetta nutrizionale a semaforo adottata in Gran Bretagna, che boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine; questo sistema promuove con il semaforo verde cibi spazzatura, con edulcoranti al posto dello zucchero, e boccia elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva. “Il bisogno di informazioni del

consumatore sui contenuti nutrizionali dev’essere soddisfatto in maniera completa e dettagliata, ma soprattutto chiara. Per questo, è necessario utilizzare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini, accantonando sistemi semplicistici che non informano realmente, ma cercano di condizionare in modo ingannevole le scelte dei consumatori” dichiara Moncalvo, nel sottolineare che un corretto regime alimentare si fonda sull’equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non va ricercato sullo specifico prodotto. L’agroalimentare tricolore basa il suo successo su prodotti dalle tradizioni plurisecolari, trasmesse da generazioni di agricoltori che si sono impegnati per mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche. Un patrimonio che è alla base della dieta mediterranea, così salutare da meritare l’iscrizione, nel 2010, nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Perciò, dichiara Moncalvo, “la nostra Organizzazione dice no a bollini allarmistici per i consumatori su molti prodotti Made in Italy presenti da secoli sulle nostre tavole, no a sistemi di etichettatura che sostengono modelli alimentari sbagliati e mettono in pericolo la salute dei cittadini e in crisi il nostro sistema produttivo di qualità”. L’approvazione della versione definitiva e corretta del documento del Terzo Forum di alto livello dell’ONU sulle malattie non trasmissibili ha scongiurato un pericolo rilevante per il nostro Made in Italy che, conclude Moncalvo, “nel 2018 ha messo a segno un nuovo record delle esportazioni con un +3% nei primi sei mesi, dopo il valore di 41,03 miliardi del 2017”.

Ottobre | 2018

FONDO

CHE C’ENTRANO I CONTRATTI DI FILIERA CON IL PAPA? Tino Arosio

Direttore Coldiretti Cuneo

ertamente una domanda strana che non vuol però essere irreverente e che mi sono posto “in punta di piedi”. Mi ha colpito l’intervista rilasciata dal Papa al Sole 24 Ore qualche settimana fa. Mi ha colpito perché ricolloca le cose che facciamo ogni giorno - il lavoro, le nostre imprese, il rapporto con i soldi - nel giusto posto, quasi a voler ricordare il “vero” motivo ell’agire umano. “Se vuoi andare veloce vai solo, ma se vuoi andare lontano vai insieme”. È un proverbio africano che il Papa commenta cosi: “Il singolo può essere bravo ma la crescita è sempre il risultato dell’impegno di ciascuno per il bene della comunità”. Mi pare che dentro questa indicazione ci stiano - in fondo - le ragioni del nostro tentativo di mettere insieme i protagonisti della filiera agroalimentare. Non è forse per il bene di una comunità che abbiamo costruito - ad esempio - la filiera della pasta italiana, buona e sana, dove agricoltori e trasformatori non si combattono, ma si stimano e sono impegnati a lavorare insieme per creare buoni risultati per tutti? Non è forse per la stessa ragione che abbiamo fatto la filiera del latte piemontese? La storia della polvere di latte ha fatto bene a tutti. Ha dato lavoro alle famiglie delle nostre terre, ha dato speranza agli allevatori, ha fatto crescere l’industria casearia coinvolta, sta facendo lavorare imprese di altri settori, ha dato valore ai prodotti che usano la polvere di latte piemontese e che portano l’Italia nel mondo. Se non è “bene della comunità” questo! È per que-

sto bene che continua il nostro sforzo per arrivare alla seconda torre di polverizzazione e per poter raccontare a breve qualcosa di importante nel settore della frutta. Questo spiega un’altra frase del Papa: “L’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi veri si fanno con il lavoro”. Non si crea lavoro giocando in Borsa, ma lavorando con la testa, con il cuore e con le mani, realizzando fatti che creano lavoro. Il lavoro nostro e della gente che lavora con noi. E allora che peccato vedere tanta strumentalizzazione sul tema degli extracomunitari di Saluzzo! Leggerete tante notizia sul nostro “ricco” giornale. È il racconto di una sempre più puntuale presenza della nostra Coldiretti. Leggerete anche di una Ingiustificata chiusura del rappresentante degli industriali del latte piemontese contro la nostra proposta di trovare un modo giusto per pagare la qualità del latte. Quanta differenza con l’industria protagonista della filiera del latte in polvere che ai suoi clienti ha addirittura scritto che pagando il giusto agli allevatori, la sua azienda è addirittura cresciuta anche nei risultati di bilancio! Come dire che il bene tira il bene. Ma non demordiamo. Continueremo a cercare (e trovare) compagni di viaggio intelligenti che vogliono essere con noi costruttori del “bene della comunità”, cioè di tutti. Grazie Francesco!

ATTUALITÀ

Esempi virtuosi del Cuneese, un modello da seguire al tavolo regionale

LATTE, SERVE UN’INVERSIONE DI ROTTA DEGLI INDUSTRIALI!

on sono positive le notizie che giungono dall’ultima seduta del tavolo sul latte in Regione. Questo tavolo di confronto è stato richiesto da Coldiretti allo scopo di valutare le iniziative da mettere in campo per valorizzare il latte piemontese e promuovere la crescita della filiera lattiero-casearia, alla luce dell’attuale andamento di mercato. Nel corso dell’ultima discussione, a settembre, la parte industriale ha nuovamente dimostrato di non voler investire concretamente sulla qualità del latte. “Al mondo industriale piemontese - spiega Bruno Rivarossa, Vice Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo - abbiamo ricordato ancora una volta che la qualità dev’essere giustamente remunerata alle nostre imprese. Ma l’industria ha rifiutato la proposta Coldiretti di uniformare la tabella qualità, metodo attraverso cui viene valorizzato il latte, a dimostrazione che non intende riconoscere il giusto prezzo”. La nostra Regione è tra le prime, a livello nazionale, per la produzione di latte con 10 milioni di quintali annui, circa 2.000 aziende produttrici e 51 specialità di formaggi. La nostra Provincia, in particolare, vanta numeri importanti, che impongono all’industria una seria riflessione. Il Cuneese, infatti, si conferma leader della produzione di latte in Piemonte, con quasi 6 milioni di quintali prodotti

nella campagna 2017-2018 e un migliaio di aziende coinvolte. Considerata l’importanza del comparto, l’industria non dovrebbe speculare al ribasso sul prezzo del latte, mettendo in crisi i nostri allevatori e creando confusione tra i consumatori. “Auspichiamo che al tavolo regionale sul latte - dichiara Rivarossa - la parte industriale segua gli esempi virtuosi della nostra provincia, che vedono importanti gruppi industriali lavorare in sinergia con cooperative agricole all’interno di accordi di filiera che garantiscono eccellenti risultati a tutti gli attori e danno impulso all’economia dell’intero territorio”. Si pensi al progetto di filiera tra Coldiretti, Inalpi e Ferrero, che riconosce agli allevatori il prezzo del latte in relazione alla qualità e all’andamento del mercato. Si pensi al recente accordo con la

catena di distribuzione per alimentari “Prize Market” per la vendita di latte in polvere nei negozi di Hong Kong e Cina; latte in polvere che proviene da 240 allevatori piemontesi, più della metà dei quali cuneesi, che ogni giorno conferiscono 5.000 quintali di latte a Compral Latte. Progetti di questo tipo offrono interessanti opportunità economiche non soltanto alle aziende che conferiscono latte alla cooperativa, ma in generale a tutti i produttori grazie all’assorbimento dal mercato di quantità importanti di latte. Dalle industrie piemontesi, in particolare da quelle cuneesi, serve un gesto di coerenza e coraggio per investire realmente sull’economia del territorio, sulle nostre imprese che producono vera, alta qualità e conseguentemente su tutto l’indotto, che genera una rilevante economia.

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ATTUALITÀ

Condizioni e agevolazioni per ottenere i risarcimenti

INDENNIZZI PER ATTACCHI DA LUPI (E NON SOLO) Potranno essere indennizzate anche le spese veterinarie ritenutesi necessarie entro il terzo giorno dall’evento predatorio. L’indennizzo, per le diverse specie e per le diverse categorie di età, è stabilito forfettariamente e comunque ricompreso entro i valori di mercato ISMEA. Per ulteriori informazioni ed approfondimenti è possibile rivolgersi agli Uffici Coldiretti di Zona o ai Subagenti Agrisicura di zona.

L’emergenza lupi continua, lasciando le imprese agricole alla mercé di una devastazione contro cui non è possibile intervenire in assenza dell’approvazione del Piano Lupo, come da riquadro. Riteniamo comunque utile indicare cosa prevedono le norme in materia di assicurazione contro i danni provocati dai lupi (e non solo).

***

La polizza assicurativa agevolata, stipulata per lo smaltimento e la rimozione degli animali morti dalle aziende zootecniche della Regione Piemonte con i Consorzi di Difesa, può coprire anche il costo dello smaltimento deg li animali morti in conseguenza di evento predatorio per le aziende che praticano l’alpeggio, dimostrato con regolare certificato di monticazione. Tale garanzia deve essere espressamente richiamata in polizza e può usufruire della contribuzione pubblica fino al 50%. Inoltre, è risarcibile il valore dei capi deceduti, abbattuti d’urgenza e/o diroccati a seguito di attacchi da lupo. La polizza usufruisce della contribuzione pubblica del 50% del costo della garanzia. Infine, è possibile essere indennizzati per danni conseguenti ad eventi predatori o morte, abbattimento d’urgenza, diroccamento,

smarrimento di animali in alpeggio a seguito di attacchi di canidi. In tal caso la garanzia non ha l’agevolazione pubblica, ma è rilevante in considerazione di attacchi alle mandrie o alle greggi non riconducibili ai lupi. Se si dovessero verificare queste situazioni l’azienda, assicurata con una polizza per lo smaltimento degli animali, dovrà disporre l’immediato intervento dei servizi sanitari che comprovino che il fatto sia da ricondursi ad un evento predatorio e comunicare telefonicamente l’evento al Call Center Denuncia sinistri entro 7 giorni dal verificarsi dell’evento. L’azienda dovrà inviare copia del certificato redatto dal veterinario e copia della denuncia presentata presso la Pubblica Autorità riepilogativa degli animali dispersi.

IL PIANO LUPO NON PUÒ PIÙ ATTENDERE! Nuovi attacchi di lupi in Alta Langa a settembre, con oltre una cinquantina di capi sbranati a Murazzano e Paroldo. Da troppi anni i nostri allevatori pagano un prezzo altissimo per svolgere un’attività che rischia seriamente l’estinzione in assenza di un cambio di passo deciso da parte delle Istituzioni. Da qui, l’appello di Coldiretti ai parlamentari cuneesi perché si riprenda in mano il Piano Lupo, il documento già redatto ma arenatosi in Conferenza Stato-Regioni dopo anni di discussioni. Non c’è tempo da perdere: urge un quadro normativo che consenta di attuare misure concrete per il contenimento dei lupi.

Ottobre | 2018

Sulla caccia agli ungulati, intanto, arrivano nuovi indicazioni dalla Regione

DANNI DA FAUNA SELVATICA, IL PRESSING DI COLDIRETTI Coldiretti Piemonte ha scritto una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, in cui ribadisce la necessità di risposte effettive ed immediate per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica. Coldiretti chiede di dare immediata attuazione alla nuova Legge regionale e di accelerare le procedure di liquidazione dei rimborsi, rimuovendo l’iniquo vincolo della regola del “de minimis”. La missiva affronta anche il problema del conflitto tra lupo ed attività zootecniche, che deve vedere la Regione impegnata con provvedimenti urgenti, a partire dal riconoscimento delle circostanze di forza maggiore nel caso di predazione di capi presso aziende impegnate, nell’ambito del PSR,

nell’allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono. Sempre in tema di fauna selvatica, ma con riferimento specifico agli

ungulati, la Direzione Agricoltura della Regione Piemonte è intervenuta sul tema della caccia programmata con una nota informativa indirizzata ai Commissari degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e dei Comprensori Alpini (CA). Questi ultimi, si legge nella nota, sono invitati ad eliminare dai rispettivi Regolamenti qualsiasi disposizione che possa comportare una limitazione, rispetto a quanto disposto nel calendario venatorio, alla caccia programmata di cinghiali. Nella nota, inoltre, si sottolinea che il calendario venatorio prevede perentoriamente, per ciò che attiene al cinghiale, che l’attività di caccia nei CA e negli ATC sia consentita per tre giornate la settimana.

ATTUALITÀ

L’obiettivo è pagare i saldi per la campagna 2018 entro fine anno

ASSICURAZIONI, GLI EFFETTI DELLA NOSTRA MOBILITAZIONE Con l’obiettivo di evitare il rischio del disimpegno delle risorse finanziarie concesse dall’Unione europea sul PSR 2014-2020 Misura 17.1, il Ministero delle Politiche agricole ed AGEA, sollecitati dalla mobilitazione sollevata da Coldiretti ed Asnacodi, stanno proseguendo con le attività di ammissione e pagamento delle domande di aiuto relative alle campagne 2015, 2016. Nel mese di settembre, sono state approvate a livello nazionale oltre 66.000 domande della campagna 2017 per le quali è già stato possibile presentare le rispettive richieste di saldo. Per quanto riguarda la campagna 2018, i Consorzi di difesa stanno ricevendo dal Ministero una nota contenente un cronoprogramma

utile a definire, entro la fine dell’anno, il maggior numero di pagamenti sulle polizze stipulate nella corrente campagna. Infatti, contrariamente alle previsioni ministeriali, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di spesa necessari per evitare la perdita di preziosissime risorse per il settore agricolo, non è stato sufficiente accelerare al massimo i pagamenti sulle campagne pregresse. Occorre far sì che AGEA riesca a pagare una quota significativa dei contributi attesi relativi alle polizze assicurative stipulate nel 2018 sulle colture vegetali e sull’uva da vino. A tal fine è prevista a breve l’apertura dei bandi per la predisposizione delle richieste di sostegno e pagamento per consentire, come

detto, la liquidazione dei saldi entro il 2018. Lo sforzo richiesto ai soggetti coinvolti (CAA, Consorzi di difesa e Compagnie assicurative) è notevole anche in considerazione del tempo perso in precedenza, e prevede che entro fine ottobre all’Amministrazione vengano inviate tutte le informazioni utili per consentire il calcolo dei parametri contributivi e, conseguentemente, le elaborazioni per la definizione del contributo spettante. È presumibile che già da inizio novembre sia possibile la presentazione delle richieste di contributo.

Ottobre | 2018

Slitta ancora l’obbligo della ricetta elettronica, che scatterà il 1° gennaio

ZOOTECNIA: DAL 2019 LA RICETTA SARÀ ELETTRONICA Slitta al 1° gennaio 2019 l’obbligo della ricetta elettronica in campo veterinario, che riguarderà la prescrizione di farmaci e mangimi medicati. È quanto prevede il testo definitivo del Decreto-Legge “Milleprororoghe” convertito in Legge ed entrato in vigore lo scorso 21 settembre (Legge 108/2018). L’obbligo della ricetta elettronica sarebbe dovuto scattare il 1°settembre ma già nel Milleproroghe varato dal Governo lo scorso luglio era stata inserita una prima proroga di tre mesi, posticipando l’introduzione al 1° dicembre 2018. Al termine dell’esame del Decreto-Legge da parte di Camera e Senato, con la conversione definitiva in Legge, la proroga non solo è stata confermata ma è stata anche

“allungata” di un ulteriore mese, al 1° gennaio 2019 per l’appunto. Ad oggi prosegue la fase sperimentale di utilizzo della ricetta elettronica, introdotta a livello nazionale nel novembre dello scorso anno dalla Legge 167/2017, mentre è ancora in corso di emanazione il Decreto applicativo del Ministro della salute.

Ricordiamo che l’obiettivo principale della dematerializzazione della ricetta è garantire la totale tracciabilità del farmaco, dalla produzione all’utilizzo negli allevamenti, come avviene già in campo umano e, al contempo, consentire una maggiore possibilità di effettuare controlli da parte della Autorità competenti.

ATTUALITÀ

È urgente l’etichetta obbligatoria d’origine su tutti i salumi

PESTE SUINA AFRICANA, STOP ALL’IMPORT DAL BELGIO! Coldiretti chiede uno stop immediato alla carne di maiale importata dal Belgio dopo la scoperta dei casi di peste suina africana a Etalle, a pochi chilometri dal confine francese. Si tratta della prima identificazione di peste suina africana nell’Europa occidentale dopo oltre trent’anni: l’ultima notifica risale al 1985, con dodici allevamenti in Belgio colpiti dall’infezione. Si tratta di una malattia virale contagiosa che colpisce suini e cinghiali, non gli esseri umani. Può essere trasmessa facilmente da un animale all’altro attraverso stretti contatti tra individui o con attrezzature contaminate o attraverso resti di cibo abbandonati dall’uomo. Considerando la facilità di diffusione della peste suina e il fatto che l’Italia importa dal Belgio suini vivi e carni fresche e lavorate per un valore di oltre 52 milioni, è alto il rischio che il contagio si possa estendere agli allevamenti italiani. In questo contesto, è fondamentale adottare misure urgenti per tutelare gli allevamenti nazionali e garantire ai consumatori carni provenienti da animali sani. Coldiretti ribadisce la necessità di introdurre subito l’obbligo in etichetta dell’origine su tutti i salumi e i prodotti trasformati e chiede di eliminare il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione pubblica delle aziende che importano prodotti, per consentire interventi rapidi e mirati. Dopo la scoperta in Belgio dei casi su cinghiali selvatici adulti, l’Autorità per la sicurezza alimentare del Belgio ha adottato misure d’urgenza per evitare l’estendersi della malattia agli animali allevati: la distruzione delle carcasse e dei rifiuti, l’attività di sorveglianza all’interno e all’esterno della zona di protezione istituita, il controllo della popolazione selvatica sensibile con divieto delle attività di

caccia, le limitazioni delle attività umane nell’area protetta, il censimento degli allevamenti suini rientranti nelle zone di protezione e sorveglianza, il controllo delle movimentazioni e l’aumento delle misure di biosicurezza. Queste prime misure di contenimento e prevenzione vanno nella direzione auspicata. È fondamentale che le Autorità belghe ed europee continuino nelle azioni di controllo e prevenzione delle zone colpite e di quelle limitrofe. Anche il nostro Ministero della salute si sta muovendo. Nelle scorse settimane ha fornito alcune indicazioni in una nota, in cui richiama il ruolo delle Associazioni venatorie, perché sensibilizzino i cacciatori che possono fungere da vettori meccanici del virus.

Il Ministero richiama anche l’attenzione sulle attività di vigilanza veterinaria: la sorveglianza in allevamento e al macello, la verifica del mantenimento di elevati standard di biosicurezza in allevamento, la gestione dei rifiuti di origine animale, la sorveglianza passiva nelle popolazioni di cinghiale, l’estensione alle introduzioni di suini e carni fresche di suini e cinghiali provenienti dal Belgio delle attività di controllo affidate agli UVAC, il supporto da parte dei PIF (uffici periferici del Ministero della Salute) alle Autorità doganali e l’interazione con queste ultime per intensificare i controlli dei bagagli al seguito dei viaggiatori provenienti da Paesi terzi al fine di scongiurare l’introduzione illegale di prodotti ai origine animale.

LA SUINICOLTURA NEL CUNEESE Nella nostra Provincia sono presenti 800.000 capi, quasi per l’80% destinati ai circuiti tutelati del Prosciutto crudo di Parma e San Daniele. Il settore suinicolo coinvolge 750 aziende cuneesi, per un totale di circa 3000 addetti e un fatturato di circa 200 milioni di euro al netto dell’indotto che genera, ad esempio il trasporto verso i macelli fuori Regione.

Ottobre | 2018

Il Piemonte è tra le regioni italiane classificate ad alto rischio

INFLUENZA AVIARIA, SOSTEGNI AGLI ALLEVATORI Sono due gli stanziamenti a sostegno del comparto, uno comunitario e uno nazionale, previsti a seguito dell’emergenza aviaria verificatasi tra il 2017 e l’inizio del 2018, che ha colpito in modo particolare le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, con 86 focolai confermati. Ricordiamo che in Piemonte, tra le regioni classificate ad alto rischio, è stato riscontrato un focolaio a inizio novembre 2017 in un allevamento di 49.000 galline ovaiole della provincia di Asti; in precedenza era stato confermato un focolaio in un allevamento rurale in provincia di Torino, mentre nessun caso è stato riscontrato nel Cuneese. Come anticipato, il primo dei sostegni giunge dall’UE, che a fine

agosto ha approvato uno stanziamento di 11,1 milioni di euro a favore delle aziende che hanno subìto danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci. L’Unione europea prevede una serie di indennizzi variabili, a seconda delle tipologie, per le perdite

di produzione del pollame e dei riproduttori, per il prolungamento del periodo di allevamento e per l’eliminazione degli animali. Tale intervento, a seguito di una prima ricognizione, copre attualmente il solo periodo che va dall’aprile 2017 al 27 settembre 2017. L’Italia sta completando una seconda ricognizione dei danni per ottenere un’ulteriore copertura finanziaria da parte dell’UE dal 1° ottobre 2017 al 30 giugno 2018. Parallelamente, la Legge di Stabilità 2018 ha stanziato 10 milioni di euro a sostegno del comparto, ma tale fondo nazionale per l’emergenza avicola esclude le tipologie di danno che può indennizzare l’UE. In altre parole, non è consentito il doppio finanziamento comunitario e nazionale.

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Ottobre | 2018

Multifunzionalità e origine in etichetta per “coltivare” competitività

AGROALIMENTARE 4.0, LE SFIDE DELL’INNOVAZIONE Agroalimentare, settore strategico per l’economia cuneese, che necessita di una spinta innovativa per mantenere saldo il primato. È questo il quadro emerso lo scorso 1° ottobre ad “Agroalimentare 4.0”, l’evento organizzato dalla Fondazione CRC presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Al tavolo dei relatori (in foto), il nostro Presidente Roberto Moncalvo, il parlamentare Giorgio Bergesio, componente della IX Commissione Agricoltura in Senato, il Presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta, il Presidente Slow Food Carlo Petrini e il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Moncalvo, ricordando che l’Italia detiene il record europeo di giovani under 35 che hanno scelto di investire in agricoltura, ha spiegato che innovazione e competitività si legano strettamente al contesto normativo e socio-economico in cui si muove l’attività imprenditoriale. Un contesto che negli ultimi anni, grazie anche al contributo di

Coldiretti, ha maturato importanti conquiste. Ad esempio la legge sulla multifunzionalità, che ha riscritto la definizione di agricoltura includendovi attività connesse di vendita, sociali e turistiche, l’introduzione dell’etichettatura di origine obbligatoria e la diffusione tra i cittadini di una maggior consapevolezza circa un’alimentazione sana, a base di

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prodotti locali e stagionali, un cambio di visione che sta generando risultati economici di rilievo per le nostre aziende. Fondamentali, poi, per garantire l’innovazione delle tecniche produttive, sono le attività di consulenza agronomica e di formazione. Da qui l’ideazione del progetto Fruttijob di cui trovate tutti i dettagli a pag. 60.

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ATTUALITÀ

Per le imprese che forniscono beni e servizi alla Pubblica Amministrazione

SPORTELLO MEPA ATTIVO NEGLI UFFICI COLDIRETTI È già attivo, presso tutti gli Uffici Zona Coldiretti Cuneo, lo Sportello ove rivolgersi per informazioni sul Mercato Elettronico per la Pubblica Amministrazione (MEPA), la piattaforma elettronica nazionale a cui le Amministrazioni Pubbliche devono rivolgersi per acquisti di beni e servizi sotto la soglia comunitaria. Le imprese che intendono abilitarsi come fornitori delle Pubbliche Amministrazioni possono quindi contare su un supporto completo non solo di consulenza, ma anche per tutti i passaggi richiesti quali la registrazione, l’abilitazione, la redazione del catalogo e il rinnovo semestrale delle autodichiarazioni. Le Pubbliche Amministrazioni sono in larga parte vincolate, sia

Le imprese interessate ad approfondire la materia e a ricevere informazioni o supporto nella procedura di abilitazione possono rivolgersi all’Ufficio Zona Coldiretti di riferimento.

negli acquisti che nei bandi di gara, al ricorso agli strumenti del MEPA, ovvero ad avvalersi il più possibile del mercato elettronico, e questo sta avendo un forte impatto sull’operatività delle aziende, che si traduce, però, anche in nuove opportunità di business. Le imprese che sono registrate e abilitate su questo sito godono, e godranno in futuro, di maggiori opportunità di lavoro, sia pubblicando un loro “catalogo” con prodotti e/o servizi e prezzi, sia partecipando alle gare online bandite dalle Pubbliche Amministrazioni. Per quelle che già operano con la Pubblica Amministrazione diventa, invece, imprescindibile l’iscrizione alla piattaforma con cui opera l’Ente cliente.

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ATTUALITÀ

VILLAGGIO COLDIRETTI A ROMA DAL 5 AL 7 OTTOBRE Mentre Il Coltivatore Cuneese è in fase di stampa, al Circo Massimo di Roma si svolge il Villaggio Coldiretti. Dopo le tappe di Milano, Napoli, Bari e l’ultima di “casa nostra”, Torino, il grande evento Coldiretti è arrivato nella Capitale, per portare la bellezza e la ricchezza delle campagne italiane nel cuore

cittadino. Presente anche una numerosa delegazione Coldiretti da Cuneo in occasione della giornata inaugurale, venerdì 5 ottobre, alla presenza delle più alte cariche istituzionali e della Confederazione. Tutti i dettagli sul prossimo numero.

RETI ANTIGRANDINE, PIÙ RISORSE IN ARRIVO Nelle scorse settimane Coldiretti aveva chiesto all’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero un’integrazione delle risorse finanziarie per l’Operazione 5.1.2 del PSR riferita alla prevenzione dei danni da calamità naturali, al fine di poter finanziare

un maggior numero di interventi di installazione delle reti antigrandine, utilizzando i fondi stanziati sulla Misura 5.1 del PSR e rimasti inutilizzati. La richiesta è nata dalla necessità di tutelare le produzioni di un maggior numero di imprese agricole, che

rischiano di rimanere escluse dai finanziamenti per carenza di fondi, alla luce dei sempre più frequenti eventi atmosferici eccezionali. L’Assessore Ferrero ha dato garanzia a Coldiretti che sarà stanziato circa 1 milione di euro in più.

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Ottobre | 2018

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, CONTRIBUTI ALLE IMPRESE Le micro, piccole e medie imprese possono presentare domanda alla Camera di Commercio di Cuneo per chiedere l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro. Gli stage, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa, sita sul territorio provinciale, realizzati tra il 1° gennaio e il 15 no-

vembre 2018, con durata minima pari a 80 ore lavorative, devono coinvolgere studenti della Scuola secondaria di secondo grado o dei Centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra l’Istituto scolastico o il CFP e il soggetto ospitante. Il contributo per le imprese ammonta a 400 € per stage attivato, fino ad

un massimo di tre finanziabili per azienda. La presentazione delle domande scadrà il 30 novembre 2018, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento delle risorse disponibili. Gli Uffici zona di Coldiretti sono a disposizione per fornire maggiori informazioni circa le modalità di presentazione della domanda.

TARTUFI, L’ETICHETTATURA D’ORIGINE È OBBLIGATORIA! La stagione di raccolta del Tartufo Bianco d’Alba si è aperta con buone prospettive dopo un’estate ricca di precipitazioni. Dopo l’ultima, disastrosa annata si attende, dunque, una boccata di ossigeno per trifolao e appassionati, con quotazioni

più abbordabili del 2017, quando è stato raggiunto il massimo storico di 6000 €/Kg per pezzature medie attorno ai 20 g al Borsino del Tartufo di Alba. Come ha confermato la Direzione Generale Agricoltura dell’UE, i tartufi,

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così come i funghi raccolti in natura, devono essere obbligatoriamente etichettati con il luogo di raccolta: un’importante misura per evitare che vengano spacciati per italiani prodotti stranieri che non offrono garanzie di qualità e sicurezza.

FISCALE

Maglie sempre più strette per i crediti da compensare tramite F24

NOVITÀ PER LA COMPENSAZIONE DEI CREDITI DI IMPOSTA Negli ultimi anni l’Amministrazione sulla dichiarazione o istanza finanziaria ha di molto accentuato da cui emerge il credito, soglia l’attenzione ai pagamenti di debiti ridotta da 15.000 a 5.000 euro, tramite i modelli F24 a mezzo di a partire da aprile 2017. • Utilizzo dei canali telematici compensazione effettuata con cremessi a disposizione dell’Agenditi maturati dal contribuente. zia delle Entrate di cui sopra Nel 2006 il Decreto Bersani introoppure di servizi di internet dusse i primi obblighi di pagamento banking messi a disposiziotelematico in capo ai titolari di parne dagli intermediari della tita Iva, seppure con alcune limitariscossione convenzionati con zioni. Ulteriori restrizioni vennero l’Agenzia, quali Banche e Poste, poi introdotte a partire dal 2010 per in presenza di saldo superiol’utilizzo in compensazione del crere a zero; possono ricorrere dito Iva, ovvero per i crediti emera questa modalità i titolari di genti dalle dichiarazioni dei redditi partita Iva per le compensazioin caso di compensazioni esterne ni fino al raggiungimento della sopra la soglia di 15.000 euro. soglia prevista per il rilascio del L’ultimo intervento in materia è stavisto di conformità, ma anche i to disposto dal Decreto Renzi (DL “privati”. 66/2014), per effetto del quale gli È stata, invece, abolita la limitaobblighi, oggi in vigore, si possono zione delle modalità telematiche, così riassumere: • Utilizzo esclusivo dei servizi inizialmente prevista dal Decreto telematici messi a disposizione Renzi, in presenza di saldo superiodall’Agenzia delle Entrate (con re a 1.000 euro. Fisco On Line, Entratel oppure Dall’obbligo di versamento telemaper il tramite di intermediari abi- tico sono esclusi gli imprenditori litati, come Impresa Verde) nel agricoli in regime di esonero, ai caso di saldo a zero del modelsensi dell’art. 34 comma 6 del DPR lo F24. Questa limitazione vale 633/1972, come già indicato dalla sia per i titolari di partita Iva che Circolare dell’Agenzia Entrate 30/E per soggetti “privati”; per i titodel 2006. Tuttavia, anche per questi lari di partita Iva, inoltre, questa soggetti l’obbligo permane in preè l’unica modalità ammessa senza di saldo a zero. per effettuare compensazioni L’ultimo intervento è contenuto sopra le soglie previste per il nella 1Legge di Bilancio 2018, che ha tmc bozza1:Layout 1 24-11-2008 16:59 Pagina rilascio del visto di conformità previsto la possibilità di sospendere

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fino a 30 giorni i modelli F24 contenenti compensazioni considerate a rischio. La disposizione ha trovato attuazione con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entrate n. 195385 del 28 agosto 2018, per cui a partire dal 29 ottobre 2018, l’Agenzia potrà sospendere deleghe che rientrino in un profilo di rischio sulla base dei criteri individuati nel Provvedimento - tra cui tipologia di debiti e crediti, coerenza di dati, informazioni presenti in anagrafe tributaria e presenza di debiti iscritti a ruolo fino a 30 giorni, per l’espletamento di controlli preventivi con scopo di prevenzione all’evasione da indebite compensazioni. In caso di esito negativo dei controlli, verrà notificato il rifiuto del pagamento in compensazione con la conseguenza che tutti i debiti presenti nella delega, anche superiori agli importi a credito, si considereranno non pagati. Fino al compimento dei controlli nessun addebito sarà effettuato. Diversamente, in caso di superamento dei controlli, verrà notificata l’accettazione e il pagamento si considererà effettuato alla data di invio telematico del modello F24. Gli Uffici Zona di Impresa Verde potranno fornire agli associati tutte le informazioni e gli approfondimenti necessari.

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LAVORO

Rese note le indicazioni operative dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

RETRIBUZIONE DIPENDENTI SOLO IN MODALITÀ TRACCIATA Con la nota n. 7369 del 10 settembre scorso, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha fornito agli Uffici ispettivi le prime indicazioni operative relative alla previsione, contenuta nella Finanziaria 2018, che le retribuzioni dei lavoratori dipendenti possano essere corrisposte solo in modalità tracciata. Di seguito, un’analisi della normativa in materia che tiene conto di tali chiarimenti. A far data dal 1° luglio 2018, i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi: • bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore; • strumenti di pagamento elettronico; • pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; • emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato. L’impedimento s’intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta

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o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni. I datori di lavoro o committenti non possono corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. La nota INL chiarisce che la tracciabilità si riferisce a ciascun elemento retributivo, mentre sono da ritenersi esclusi elementi non retributivi quali anticipi e/o rimborsi spese al lavoratore. Nella medesima nota, seppur implicitamente, si riconosce la legittimità che il lavoratore, privo di conto corrente bancario, deleghi il datore di lavoro al versamento della retribuzione su conto corrente intestato a soggetto terzo. La delega, ovviamente in forma scritta, deve intendersi quale soluzione a carattere residuale da ponderare

attentamente in considerazione delle singole situazioni. La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione. In base a quanto già evidenziato dall’INL in una nota del 22 maggio 2018, si deve verificare non soltanto che il datore di lavoro abbia disposto il pagamento utilizzando gli strumenti previsti ex lege ma che lo stesso sia andato a buon fine. Qualora sussistano dubbi circa il fatto che anche solo parte della retribuzione sia corrisposta in contanti direttamente al lavoratore, la nota del 10 settembre fornisce agli ispettori le indicazioni per richiedere alle banche ulteriori informazioni. Tali informazioni possono arrivare ad una “generica” richiesta all’istituto bancario del datore di lavoro circa tutti gli assegni emessi in un determinato periodo, solo qualora il datore non fornisca alcuna evidenza sui pagamenti effettuati. Dal 1° luglio 2018, in caso di pagamenti non tracciati è applicata la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 €. La norma non si applica ai rapporti di lavoro domestico. Gli Uffici di zona Coldiretti sono a disposizione per fornire la necessaria consulenza alle aziende associate. RISPARMI ECONOMICI PER L’ALLEVATORE BENESSERE ANIMALE

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Ottobre | 2018

Gli Uffici Coldiretti di Zona sono a disposizione per consulenza e assistenza

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far data da martedì 18 settembre è operativa la piattaforma che consente agli intermediari, quindi a Impresa Verde di Coldiretti Cuneo, di accedere alla piattaforma Lavoro Occasionale Accessorio per attivare le comunicazioni delle prestazioni per conto delle aziende. Si ricorda che per poter procedere con le comunicazioni è necessario risultino caricate delle somme nel portafoglio “virtuale” dell’azienda. Ciò può avvenire tramite versamento F24 oppure tramite pagoPA, nuovo sistema per i pagamenti elettronici alla Pubblica Amministrazione che ricarica in tempi più brevi del modello F24 dove, per far sì che le somme siano disponibili, è necessario attendere 7 giorni

bancabili. Queste tempistiche sono da tenere in considerazione per consentire la comunicazione anticipata - almeno di 60 minuti - della prestazione. Per il settore agricolo la durata della prestazione, con le modifiche

introdotte, può far riferimento ad un arco temporale non superiore a 10 giorni, anziché i 3 previsti per gli altri imprenditori. I prestatori, che non devono essere stati operai agricoli l’anno precedente, al momento dell’iscrizione sulla piattaforma informatica INPS dovranno autocertificare il proprio stato, precisamente: • disoccupati ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 150/2015; • pensionati di invalidità o vecchiaia; • studenti fino a 25 anni d’età; • percettori di integrazione al reddito. Il servizio Datori di Lavoro presso gli Uffici Coldiretti di Zona è a disposizione per la necessaria consulenza e assistenza.

ECONOMICO

Ottimi risultati dalla filiera cerealicola di Coldiretti e Consorzio Agrario

CEREALI, LA FILIERA SUPERA LE DIFFICOLTÀ DELL’ANNATA

erminata la campagna dei cereali autunno-vernini 2017-2018 e in procinto delle raccolte del mais da granella, a settembre l’Agenzia 4A e il Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest hanno organizzato due importanti incontri tecnico-economici. L’11 settembre, presso l’Azienda agricola Abrate Silvio a Savigliano, un centinaio di agricoltori ha assistito alla presentazione e alla visita del campo sperimentale varietale di mais da granella. Sono stati presentati 15 ibridi (classi FAO 500 e 600) ritenuti interessanti per il territorio sotto l’aspetto agronomico e produttivo. Questi campi “catalogo” permettono di confrontare le caratteristiche delle varietà testate direttamente in campo e di verificare così la diversa adattabilità e risposta al nostro ambiente. Il 18 settembre, presso “Il Giardino dei Tigli” di Cussanio, si è svolta la consueta serata di chiusura della campagna grano per i soci aderenti alla filiera di Coldiretti - Agenzia 4A e Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest. Durante l’evento, cui hanno partecipato oltre 300 imprenditori agricoli, sono intervenuti il Presidente del Catac di Fossano, Raffaele Tortalla, il Presidente del Consorzio Agrario, Antonio Gai, ed il Vicedirettore del

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Consorzio Agrario, Davide Bono, che hanno discusso del ruolo fondamentale della filiera e della collaborazione tra Coldiretti e Consorzio. Il responsabile commerciale delle filiere del Consorzio Agrario, Luigi Bianchi, ha descritto il ruolo del Consorzio nella filiera evidenziando l’incarico di gestire le granelle e la commercializzazione delle stesse, oltre alla fornitura dei mezzi tecnici con valori calmierati e alla copertura assicurativa sugli appezzamenti a contratto. Il tecnico cerealicolo dell’Agenzia 4A Paolo Stassi ha poi descritto il ruolo fondamentale della consulenza tecnica, sia per la gestione dei disciplinari di produzione sia per i consigli agronomici e di gestione

dei campi sperimentali nella filiera cerealicola. Il Direttore Coldiretti Cuneo Tino Arosio ha ribadito come Coldiretti creda fortemente nei contratti di filiera, che rappresentano il futuro delle nostre aziende, perché valorizzano in particolare il prodotto locale di qualità, offrendo ai cerealicoltori prezzi più vantaggiosi rispetto al mercato. A chiusura della serata sono stati presentati i prezzi del grano liquidati ai soci aderenti alla filiera: • Contratto Grano di forza (varietà Giorgione e Bologna): 210 €/ton + IVA; • Contratto Ovalo e Graindor: 203 €/ton + IVA; • Contratto Orzo: 187 €/ton + IVA.

Ottobre | 2018

Nonostante le difficoltà dell’annata, il grano ha presentato qualità medio-alte molto apprezzate e richieste dai trasformatori locali e nazionali: le condizioni climatiche hanno inciso negativamente sulle coltivazioni cerealicole determinando quantità e qualità inferiori alle annate precedenti, ma la consulenza dei tecnici 4A di Coldiretti Cuneo, alla base della filiera, ha limitato i danni per le nostre aziende agricole con buone produzioni. In più, la forza della filiera ha permesso, sebbene il contratto non lo prevedesse, soprattutto in considerazione dell’annata particolarmente avversa per i cereali autunno-vernini, di riconoscere una premialità anche al grano e all’orzo che non hanno raggiunto i requisiti richiesti: • Bologna-Giorgione: 180 €/ton + IVA, anziché 166; • Ovalo-Graindor: 174 €/ton + IVA, anziché 166; • Orzo: 166 €/ton + IVA, anziché 162. Risultati come questi si possono ottenere solo quando vi è collaborazione tra tutti gli attori della filiera. Per questo, malgrado le difficoltà dell’annata, la filiera di Coldiretti e Consorzio Agrario si è dimostrata forte ed efficace, ottima base per la futura campagna agraria che prevedrà anche nuovi contratti: favino chiaro e pisello proteico, oltre ai già consolidati frumento, orzo e mais.

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11 settembre, visita ad un campo sperimentale varietale di mais da granella

18 settembre, un momento della serata di chiusura della campagna grano

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ECONOMICO

Buona la qualità media, malgrado i ritardi. Prezzi non sempre soddisfacenti

FAGIOLI, LUCI E OMBRE DELLA CAMPAGNA 2018 prezzi sono poi calati da settembre, a causa di una riduzione della domanda di prodotto. Si sono verificati danni molto diffusi ad opera di lepidotteri sui baccelli, accompagnati dalla presenza di cimice asiatica e in molti casi anche da problematiche funginee, in particolar modo ruggini, oltre ad avversità di tipo batterico.

FAGIOLO FRESCO

Per il fagiolo fresco la commercializzazione è iniziata a fine luglio, con scarsa quantità di prodotto a causa delle semine posticipate rispetto al solito. A causare i ritardi l’andamento stagionale di aprile e maggio, che sono stati particolarmente piovosi e hanno impedito la semina o causato difficoltà nella fase di coltivazione per le semine anticipate. La produzione è poi incrementata da agosto con la raccolta degli impianti seminati dopo il periodo delle piogge. I prezzi, durante tutta la stagione estiva, sono stati interessanti per i produttori, con quotazioni medie che sono oscillate tra 1 e 2 €/kg in base alla qualità del prodotto. I

BORLOTTO RAMPICANTE SECCO

Per il fagiolo borlotto rampicante secco, la campagna di raccolta si è conclusa solo nei primi giorni di ottobre a causa dei ritardi delle semine. Da una prima analisi, le produzioni sono interessanti o comunque in linea con un’annata normale; in diversi appezzamenti si sono superati i 30 quintali/ettaro di resa. La qualità è buona in quanto, dopo le difficoltà climatiche legate alla semina, le condizioni ambientali dell’estate e di inizio autunno sono state favorevoli allo sviluppo e durante la raccolta. La granella si presenta di colore chiaro e di discreta pezzatura. Tuttavia, le prime quotazioni del fagiolo secco non sono risultate soddisfacenti per i produttori, attestandosi sui 2 €/kg e la richiesta di prodotto, almeno dalla prime

battute del mercato, è stata scarsa. Si auspica che con il prosieguo della stagione commerciale nel periodo autunno-invernale, a cui è tradizionalmente legato il consumo del fagiolo secco, vi sia un miglioramento delle condizioni del mercato.

FAGIOLO SECCO NANO

Per il fagiolo secco nano, continua la stipula del contratto di filiera tra il Consorzio Agrario della Province del Nord-Ovest e la ditta Bernardi di Centallo.

Ottobre | 2018

LA COMMERCIALIZZAZIONE DELL’IGP FAGIOLO CUNEO

Le produzioni iniziali risultano buone, con rese oltre i 10 quintali a giornata, e i prezzi soddisfacenti, mediamente sui 0,80-0,85 €/kg. Le semine di primo raccolto, solitamente effettuate a maggio, sono state posticipate tutte a metà giugno, accavallandosi con le semine di secondo raccolto, comportando un ritardo nel conferimento del prodotto e concentrandolo nel mese di settembre, senza permettere conferimenti consistenti ad agosto. Facendo un raffronto con la scorsa campagna, nel 2017 le prime trebbiature erano state eseguite addirittura a fine luglio. La qualità del prodotto è comunque mediamente buona: le tecniche di coltivazione maturate negli ultimi anni fanno crescere la qualità del prodotto conferito, incrementando le rese per ettaro e riducendo gli scarti.

PROSPETTIVE DI FILIERA

L’obiettivo della filiera è giungere ad una produzione perfettamente rispondente alla richiesta delle industrie agroalimentari italiane, fondamento su cui si basano tutti i contratti di filiera promossi negli anni da Coldiretti, anche grazie alla consulenza che i tecnici dell’Agenzia 4A forniscono alle imprese agricole. L’innovazione in questo tipo di coltivazione prevede lo sviluppo di nuove macchine per la preparazione della trebbiatura, la possibilità di effettuare la trebbiatura diretta in campo e l’utilizzo di tecniche come la microirrigazione. Sono attesi ulteriori miglioramenti nella fase di essiccazione del prodotto, fondamentale per ottenere prodotti di elevata qualità.

La nostra realtà provinciale vanta il riconoscimento dell’IGP Fagiolo Cuneo, ottenuto a livello comunitario nel maggio 2011, dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela del Fagiolo Cuneo. Attualmente la commercializzazione dell’IGP Fagiolo Cuneo riguarda principalmente il borlotto rampicante, tipologia Billò, da parte della Fagiolcoop delle Valli Cuneesi, cooperativa che raggruppa una ventina di aziende agricole e destina il prodotto a trasformatori, confezionatori e grossisti del Centro-Nord Italia. Da alcuni anni, pur con numeri ancora contenuti, anche una piccola parte di fagiolo fresco è certificato IGP, grazie ad alcune aziende agricole che hanno individuato nuovi canali di mercato. L’auspicio è che in futuro, viste le potenzialità del comparto, questi numeri possano ulteriormente crescere.

ECONOMICO

Non sempre accade, come dimostra l’anticipo imposto della raccolta

FRUTTA, LA FILIERA DEVE VALORIZZARNE LA QUALITÀ! L’eccellente qualità della frutta cuneese dev’essere valorizzata sia dal punto di vista economico sia sotto il profilo organolettico. Allo scopo è essenziale valutare il raggiungimento del giusto grado di maturazione per la raccolta. Invece, nelle scorse settimane abbiamo assistito a casi di raccolta troppo anticipata, imposta ai produttori agricoli da alcuni soggetti a valle della filiera, solo per colmare nel brevissimo periodo degli spazi di mercato. Così facendo si creano dinamiche distorte che alterano in modo negativo l’andamento dei consumi della frutta. È altissimo, infatti, il rischio di deludere i consumatori, ai quali viene proposta frutta fresca non ancora matura, e di creare conseguentemente forti disaffezioni all’acquisto delle nostre

produzioni. Da qui l’appello di Coldiretti a tutti gli attori della filiera: valorizziamo l’eccellenza della frutticoltura della nostra provincia, pagando

il giusto prezzo e abbandonando pratiche che impoveriscono la qualità della frutta Made in Cuneo, allontanando i cittadini dal consumo.

MELA ROSSA PROTAGONISTA A MACFRUT 2019 Macfrut 2019, la Fiera internazionale dell’ortofrutta in programma a Rimini dall’8 al 10 maggio 2019, avrà quale Regione partner il Piemonte, una delle realtà più importanti nella produzione ortofrutticola ita-

liana. Simbolo di Macfrut sarà la mela rossa, di cui il nostro territorio vanta una produzione d’eccellenza. In vista di quest’appuntamento, Coldiretti rinnova l’appello a mettere in campo azioni

promozionali legate al marchio IPG Mela Rossa Cuneo, affinché il prezioso riconoscimento non rimanga chiuso in un cassetto ma possa finalmente decollare e valorizzare le nostre mele.

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ECONOMICO

Inutile la doppia scadenza per le dichiarazioni, ma ci si deve attenere

VENDEMMIA E PRODUZIONE: SCADENZE DIVERSIFICATE Per i produttori vitivinicoli lo scorso anno si ottenne la non applicazione integrale delle disposizioni comunitarie che fissano in date differenti le scadenze delle dichiarazioni di raccolta e cessione dell’uva e quelle di trasformazione e ottenimento del vino. Per questa campagna, invece, la scadenza è doppia, la prima fissata al 15 novembre, la seconda al 15 dicembre. Dunque, chi cede in toto o in parte uve a terzi o le conferisce a cantine cooperative deve presentare la dichiarazione di raccolta entro il 15 novembre. Chi produce uve e ne vinifica anche solo una parte, deve presentare entro il 15 novembre i dati di raccolta (quantitativi di uve prodotte ed eventualmente cedute e/o direttamente vinificate) e successivamente, entro il 15 dicembre, deve

aggiungere la dichiarazione di produzione del vino ottenuto. Ci pare forzato attenersi a tale tempistica nel caso in cui si proceda con la totale trasformazione delle uve aziendali, essendo queste annotate nel registro telematico. Tuttavia, secondo le disposizioni vigenti, anche in tale circostanza occorre presentare entro il 15 novembre una parte di dichiarazione concernente l’uva raccolta, entro il 15 dicembre una seconda parte

relativa al vino ottenuto. Solo nell’eventualità in cui si sia già ottenuto il vino e se ne conoscessero esattamente i volumi, sarebbe possibile, entro la scadenza del 15 novembre, presentare già la dichiarazione vitivinicola completa, comprensiva del quadro C, inerente le uve raccolte e la loro destinazione quali-quantitativa, e del quadro G circa i volumi dei vini ottenuti. Coldiretti ha chiesto di posticipare al 15 dicembre anche la parte dichiarativa delle uve, ma ad oggi non ha ricevuto conferme e pertanto, in attesa di migliori informazioni, occorre che tutti i produttori di uve, indipendentemente che esse siano cedute o trasformate, presentino entro il 15 novembre la dichiarazione di vendemmia. È possibile rivolgersi agli Uffici Coldiretti per predisporre le dichiarazioni di produzione.

La copertura vegetale, il sovescio e le miscele ideali per i terreni vitati

SUCCESSO PER LE PRATICHE DI VITICOLTURA “GREEN” I buoni risultati ottenuti sul campo nel corso delle ultime campagne inducono i tecnici Coldiretti dell’Agenzia 4A a confermare e diffondere un protocollo di conduzione del vigneto rispettoso dell’ambiente. L’inerbimento spontaneo o indotto e controllato e la copertura vegetale con o senza sovescio sono annoverate tra le pratiche agronomiche del progetto Coldiretti di viticoltura ripensata e inserite nel disciplinare a marchio “The Green Experience”, che invitiamo a conoscere visitando il sito web www.thegreenexperience.it. I tecnici 4A propongono di realizzare una copertura del terreno tramite semina di essenze erbose che

protegge il suolo, sia quando l’erba coltivata è “in piedi” sia quando è sfalciata, perché produce una pacciamatura naturale. Tale copertura stimola la vitalità del terreno, ne aumenta la fertilità e ne migliora la struttura, soprattutto quando si effettua la pratica del sovescio e quindi l’interramento della massa vegetale, che apporta un evidente beneficio alle piante. Il contributo nutritivo del sovescio è maggiore e di migliore qualità rispetto alle convenzionali concimazioni chimiche. Allo scopo, si seminano diversi tipi di essenze in miscela calibrata a seconda delle caratteristiche del terreno e degli obiettivi da raggiungere. La semina, solo nell’interfila,

si effettua generalmente tra fine estate ed inizio autunno e la massa vegetale che si sviluppa viene poi sfalciata e, a seconda delle esigenze, lasciata come pacciamatura o interrata tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Così facendo, al terreno, insieme agli elementi nutritivi, si apporta sostanza organica della quale i nostri vigneti sono quasi sempre carenti. Per le aziende aderenti alle Misure agroambientali 10.1 e 11.1 del PSR - impegno aggiuntivo “Inerbimento”, si precisa che sono consentite lavorazioni sull’interfila con ripper, da eseguirsi a filari alterni, nel periodo compreso dal 15 ottobre al 15 marzo. Di conseguenza, salvo

Ottobre | 2018

deroga, le operazioni di semina devono essere effettuate nel periodo sopraindicato. Considerato il crescente interesse verso le buone pratiche “green”, i nostri tecnici hanno studiato miscele ideali per i terreni vitati, specifiche per ogni problematica. La “ricetta” del miscuglio potrà essere smagrente per terreni troppo grassi e, dunque, atta ad attenuare l’eccessiva vigoria delle piante, oppure potrà arricchire suoli

particolarmente magri. O ancora, sarà equilibrata per mantenere la fertilizzazione nel tempo senza eccessi o carenze, o potrà stimolare la biodiversità attraverso miscugli multifloreali che rendono attrattivi i vigneti per le api, ma anche piacevoli a vedersi e dunque graditi ai visitatori dei nostri vigneti. Le miscele così preparate sono disponibili tramite acquisto collettivo, finalizzato alla migliore diffusione dell’informazione tecnica, all’impie-

go del prodotto della filiera italiana di qualità ed alla convenienza. Per ordinare le miscele e avere informazioni più approfondite circa la copertura vegetale, la pratica del sovescio e il progetto The Green Experience per una viticoltura ripensata e sostenibile, si contattino i tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti, che indicheranno la forma di gestione ideale a seconda di terreno, esposizione ed esigenze aziendali.

NUOVO COMITATO NAZIONALE VINI DOP E IGP Il 6 settembre si è tenuta la prima riunione del nuovo Comitato nazionale Vini DOP e IGP. Oltre alla nomina del Vice Presidente Antonella Bosso del CREA di Asti, sono stati indicati i membri delle Commissioni Tecnica, Affari generali, Regionali. Il Presidente nominato dal Ministero delle Politiche agricole è Michele Zanardo, già

Vice Presidente del precedente Comitato. Per Coldiretti il membro designato per il triennio iniziato è Francesco Ferreri, Presidente di Coldiretti Sicilia. Il Comitato e il Ministero hanno riconfermato l’impegno di accelerare i lavori per approvare i dossier completi giacenti al Comitato, in tempo utile per

l’entrata in vigore delle disposizioni sin dalla presente vendemmia. Nella seduta del 20 settembre, si sono approvate modifiche ad alcuni disciplinari, che per il Piemonte hanno riguardato la DOC Monferrato con l’inserimento, tra l’altro, della tipologia Nebbiolo e Nebbiolo superiore.

IL MESE DELLA PREVENZIONE DENTALE

NON LO FACCIAMO.

E sai perché?

Perché per noi la prevenzione e la diagnosi precoce sono talmente importanti che le visite gratuite le facciamo tutto l’anno! Ma vogliamo sfruttare il MESE DI OTTOBRE per spiegare ai nostri pazienti, vecchi e nuovi che oggi SI PUÒ E SI DEVE TORNARE A SORRIDERE E A MASTICARE CON I DENTI FISSI. L’utilizzo degli impianti dentali e della protesi ﬁssa completamente in ceramica oggi sono molto semplici ed estremamente sicuri, tanto che in mani esperte hanno percentuali di successo altissime se relazionate a tutti gli altri interventi medici e chirurgici. Nel mese di ottobre ci metteremo quindi a disposizione di chi vorrà approfondire l’argomento e avere una valutazione attenta e approfondita del suo caso. Non compromettere la tua qualità di vita, torna a mangiare e sorridere con sicurezza!

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NOI

ECONOMICO

In crescita rispetto al 2017, ma ancora bassa a causa della moria

KIWI, LE PRIME STIME PRODUTTIVE 2018

All’annuale convegno IKO (International Kiwifruit Organization), svoltosi dal 9 al 12 settembre a Bordeaux, hanno partecipato i rappresentanti dei principali Paesi produttori nel mondo: Italia, Cile, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Grecia, oltre a Francia, Paese ospitante e organizzatore. L’evento è come sempre occasione per creare sinergie e confronto sui diversi temi che coinvolgono la coltivazione del kiwi, dall’analisi produttiva e commerciale - nel corso della quale i delegati IKO hanno concordato sull’importanza della tracciabilità dell’origine del prodotto negli scambi fra Paesi produttori - agli aspetti fitosanitari. Di particolare interesse i dati emersi sulle stime produttive per

la stagione 2018/19. Escludendo il kiwi a polpa gialla, controllato da Consorzi e con una commercializzazione molto diversa da quella dell’hayward, nell’Emisfero Nord l’offerta potrebbe attestarsi su 732.000 tonnellate, il 6% in più rispetto alla scarsa produzione

dell’anno precedente, ma il 3% in meno sulla media 2014-2017. Per l’Italia, primo Paese produttore europeo, dopo una campagna contraddistinta da un’offerta eccezionalmente limitata, si ritorna quest’anno su livelli più normali, anche se nettamente inferiori al

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Ottobre | 2018

potenziale. Con circa 373.000 tonnellate di kiwi a polpa verde, si stima un 13% in più sul 2017, ma un 16% in meno rispetto alla media produttiva dei quattro anni precedenti. Recentemente anche nel nostro Paese si sta assistendo ad un interesse crescente verso il kiwi a polpa gialla, che ha comportato una crescita degli impianti e che oggi, nei Paesi analizzati dell’Emisfero Nord, rappresenta l’8% del totale della coltivazione. In Italia, l’offerta sembra quest’anno superare le 60.000 tonnellate, grazie alla progressiva entrata in produzione degli impianti recentemente messi a dimora. I dati sulla produzione nazionale di kiwi sono stati ulteriormente approfonditi da CSO Italy in occasione di un convegno svoltosi a fine settembre a Verona. Dopo una stagione ai minimi storici, secondo CSO Italy, la produzione italiana di kiwi si attesterà su livelli normali. Nel 2018 sono 25.220 gli ettari in produzione a livello nazionale, il

dedicate al “verde”, pari a 22.360 2% in più rispetto al 2017. ettari. La crescita è legata soprattutto al A livello regionale, escludendo il +40% del kiwi giallo - ora a 2.860 “gold”, calano le aree in Piemonte ettari, che diventano 4.467 consi(-6%), Lazio (-4%) e Veneto (-3%), derando gli impianti non ancora mentre guadagnano terreno Emiin produzione - a fronte di una lia Romagna (+3%) e Calabria (+1%). flessione del 2% delle superfici Rimozione amianto in totale sicurezza Ricopertura con materiali idonei alle vostre esigenze

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Impianto messo a dimora presso l’Azienda agricola Miretti a Saluzzo nel giugno 2017

Impianto messo a dimora nel Comune di Scarnafigi nel mese di maggio 2018

Impianto messo a dimora a Borgo D’Ale (provincia di Vercelli) nel mese di maggio 2018

Rimozione Rimozione amianto amianto in in totale totale sicurezza sicurezza Ricopertura Ricopertura con con materiali materiali idonei idonei alle alle vostre vostre esigenze esigenze

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Le rilevazioni - che non tengono in considerazione le varietà Jin Tao, Gr, Soreli e Dorì - evidenziano una flessione del Piemonte, in cui la superficie si attesa su 4.194 ettari, complice la diffusione della moria che ha reso necessario l’espianto di 400-500 ettari, e il ripresentarsi della Psa. I volumi nella nostra Regione dovrebbero ridursi da 74.589 a 66.227 tonnellate, con un calo della produzione del 7%. Proprio in tema di moria, in questi mesi Coldiretti si è attivata per sollecitare l’intervento della Regione a sostegno dei produttori. Un intervento quanto mai necessario, se si considera che il Piemonte è la seconda Regione produttiva d’Italia, nonché il primo polo di condizionamento e distribuzione del kiwi in Europa. Non bisogna, dunque, lasciare nulla d’intentato per scongiurare le perdite economiche della filiera, che non riguardano solo il comparto strettamente produttivo ma potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’intero indotto, anche in termini occupazionali.

ECONOMICO

Passando ad un’analisi di mercato, i dati CSO Italy relativi al valore e al prezzo di vendita al dettaglio nel 2017 evidenziano un +6% per entrambe le voci: la quotazione media al chilo, in particolare, ha raggiunto i 2,15 euro (12 centesimi

in più dell’anno precedente), per un valore di 252 milioni di euro (erano 237 milioni nel 2016). Nel periodo gennaio-luglio 2018, valore e prezzi sono cresciuti in misura maggiore, rispettivamente del 16% e dell’11%.

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ECONOMICO

Latte piemontese protagonista dei diari e delle agende degli insegnanti

I DIARI COLDIRETTI E INALPI NELLE SCUOLE CUNEESI Con l’inizio dell’anno scolastico sono stati distribuiti nelle scuole primarie i diari e le agende dell’insegnante realizzati da Inalpi e Coldiretti. L’azienda di Moretta porta avanti il progetto per il terzo anno consecutivo, questa volta con il prezioso contributo di Coldiretti. Sono ben 13.500 le copie riservate alle scuole della nostra provincia, circa il 30% del totale realizzato per le scuole piemontesi. Il diario coniuga l’utilità quotidiana alla creatività, grazie al tocco dell’artista Ugo Nespolo, e soprattutto al fine educativo, che pone al centro la filiera del latte. Il diario e l’agenda contengono, infatti, focus e curiosità per far conoscere ai più piccoli l’attività dei nostri allevatori,

le proprietà del buon latte piemontese e l’importanza della tracciabilità di latte e formaggi, anche alla luce dell’entrata in vigore dell’obbligo di indicarne l’origine in etichetta.

Collaborare all’iniziativa Inalpi ci permette di aprire un canale di comunicazione privilegiato con le più giovani generazioni e di educare i consumatori di domani.

CONVEGNO SULLA FILIERA DEL LATTE Il 25 ottobre, presso la Sala congressi del Comune di Moretta, si terrà il convegno “Latte e dintorni: un mondo antico tra tradizione, innovazione e nuove mode”, organizzato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e dall’ASL CN1, con il patrocinio del Comune di Moretta. Il convegno sarà dedicato ai diversi aspetti di sicurezza

alimentare, autenticità e valori nutrizionali del latte, partendo dalla constatazione che negli ultimi anni l’interesse del consumatore si è rivolto sempre più alla qualità, all’origine e al valore nutrizionale, ma si è anche spostato su prodotti innovativi o alternativi, scelti di volta in volta sulla base di conoscenze, aspettative o stereotipi.

L’evento riunirà esperti dei controlli sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti lattiero-caseari, ricercatori, nutrizionisti e attori della filiera produttiva, con l’intento di comprendere evoluzione e prospettive future del latte. Per partecipare occorre iscriversi contattando la Segreteria organizzativa (tel.: 011 2686356 - email: daniela.passalacqua@izsto.it)

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ECONOMICO

Aumenta il rischio frodi, fondamentali i controlli sui prodotti esteri

AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CONTINUA CRESCITA

L’

agricoltura italiana è sempre più biologica. Secondo i dati presentati al SANA di Bologna ad inizio settembre, nel 2017 le superfici coltivate con metodo biologico in Italia hanno superato quota 1,9 milioni di ettari, con una crescita del 6,3% rispetto al 2016. Le aziende inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono quasi 76.000, con un incremento del 5,2%. Questi numeri confermano la svolta dell’agricoltura Made in Italy, che è diventata la più green d’Europa, con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la rinuncia agli OGM. L’aumento delle produzioni bio è spinto dalla crescita della domanda. Nell’ultimo anno, 6 italiani su 10 hanno scelto prodotti agricoli biologici e i report del primo quadrimestre 2018 su dati Nielsen confermano il trend, con un aumento del 10,5% delle vendite bio. Tra le colture che più registrano

conversioni biologiche figurano gli ortaggi (+48,9%), i cereali (+32,6%), la vite (+23,8%) e l’olivo (+23,7%). Anche la zootecnia, seppur più lentamente, presenta dati di crescita interessanti: +25% per i bovini, +13% per gli avicoli, +13% per gli ovicaprini. Nella nostra Regione sono più di 45.000 gli ettari certificati biologici o in conversione. I dati piemontesi rispecchiano bene la situazione della Granda: le aziende certificate biologiche sono circa 1.000, di cui 900 imprese agricole. Di queste, 300 circa hanno anche un allevamento. In provincia di Cuneo la suddivisione colturale vede al primo posto fruttiferi e vite. Le specie di frutta più coltivate sono le pomaceae, con circa 400 ettari di melo e 200 di pero, seguite da drupaceae, con 100 a pesco e 50 a susino, e actinidia con 100 ettari. Per la frutta a guscio, ai vertici il castagno con 650 ettari e il nocciolo con 300. La vite certificata è coltivata su circa 650 ettari. Per difendere i primati della produ-

zione italiana e locale ed evitare che vengano spacciati per nazionali prodotti importati è necessario accelerare sul marchio nazionale per le produzioni biologiche italiane per consentire scelte di acquisto più consapevoli. L’aumento della domanda purtroppo coincide anche con un aumento delle frodi. Sono state scoperte dai NAS dei Carabinieri diverse inosservanze in molti depositi italiani, che hanno portato al sequestro di oltre 100 tonnellate di cibo finto “bio” o mal stoccato. Queste segnalazioni, se da un lato inducono a riflettere, dall’altro dimostrano l’efficacia dei controlli sulle produzioni bio nel nostro Paese. Per evitare questo tipo di frodi, Coldiretti si era opposta alla modifica del Regolamento europeo, ritenuta troppo blanda relativamente ai controlli sui prodotti esteri, che in più di un’occasione sono risultati non conformi alle norme dettate sul biologico.

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INDICE

SPECIALE Il dibattito sulla nuova PAC B. Il Quadro Finanziario Pluriennale C. Le risorse per la PAC A.

I Pilastro, pagamenti diretti C.2. I Pilastro, misure di mercato C.3. II Pilastro, sviluppo rurale C.4. Le risorse complessive per l’Italia C.1.

Le proposte normative I piani strategici per la PAC D.2. La consulenza aziendale D.3. I nuovi pagamenti diretti D.4. Gli interventi settoriali del I Pilastro D.5. Gli interventi per lo sviluppo rurale D.6. Disposizioni finanziarie D.1.

È iniziato il percorso a livello comunitario per arrivare all’intesa tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo. In parallelo, è aperto il dibattito sul bilancio UE e sulle risorse da destinare alla Politica Agricola Comune. Ecco il punto della situazione, le proposte e le risorse che si prospettano per l’agricoltura del nostro Paese.

SPECIALE PAC

A IL DIBATTITO SULLA NUOVA PAC Terminato recentemente l’iter di recepimento del regolamento Omnibus che ha introdotto, a partire da quest’anno e fino al 2020, alcune modifiche alla PAC, è già tempo di pensare a quella futura. Già da alcuni mesi, infatti, si discute di quella che sarà la Politica Agricola Comune per il periodo 2021-2027. La prima tappa di questo percorso è stata la Comunicazione sul futuro della PAC post 2020 dal titolo “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, presentata a novembre 2017, in cui la Commissione europea ha illustrato al Parlamento e al Consiglio le prime impostazioni. Tra i punti cardine della Comunicazione sono emersi: • la possibilità di individuare maggiori poteri agli Stati nella gestione della PAC; • la revisione della distribuzione delle risorse a disposizione; • più attenzione all’agricoltore attivo. Con la Comunicazione la Commissione aveva annunciato l’intenzione di permettere agli Stati membri di assumersi maggiori responsabilità nella scelta di come e dove investire i loro fondi della PAC, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi comuni in materia di ambiente, cambiamenti climatici e sostenibilità, applicando una maggiore sussidiarietà. Questo nuovo approccio, più semplice e flessibile, definirebbe le azioni dettagliate per il raggiungimento di questi obiettivi convenuti a

livello dell’UE. Dopodiché, ogni Stato membro svilupperebbe il proprio Piano strategico (comunque vagliato e approvato dalla Commissione), precisando come intende raggiungere gli obiettivi. La seconda tappa di questo percorso è stata, a inizio giugno 2018, la presentazione da parte della Commissione europea delle proposte legislative della PAC 2021-2027, ovvero le prime bozze di regolamenti che andranno a definirne l’articolazione. Le proposte presentate si compongono sostanzialmente di tre Regolamenti: • Regolamento sui Piani strategici della PAC (contenenti le norme sui pagamenti diretti, sullo sviluppo rurale e sui piani settoriali) e relativi allegati;

• Regolamento sull’OCM che

modifica il Regolamento 1308/2013; • Regolamento Orizzontale. La presentazione formale da parte della Commissione europea delle proposte di Regolamento ha aperto ufficialmente il dibattito tra le Istituzioni comunitarie - Parlamento, Consiglio e Commissione - che porterà, nell’ambito del processo di co-decisione, a definire la nuova PAC. Quest’ultima, infatti, potrà vedere la luce solo se le tre Istituzioni comunitarie si troveranno in pieno accordo. Proprio per questo motivo, le tempistiche attualmente previste dalla Commissione sono piuttosto serrate, considerato anche che il prossimo anno sono in programma le elezioni europee.

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Ottobre | 2018

IL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE

A fianco del dibattito sulla nuova PAC si sta svolgendo il negoziato sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) che definisce gli importi massimi annuali, i cosiddetti “massimali”, di cui l’Unione europea può disporre in settori diversi, le cosiddette “rubriche”, per un periodo di almeno cinque anni. L’attuale QFP copre un periodo di sette anni, dal 2014 al 2020. Le priorità politiche e gli orientamenti generali del negoziato tra gli Stati membri sono condotte a livello di Consiglio europeo, cioè tra Capi di Stato e di Governo, per raggiungere un accordo politico sul QFP che stabilisca la cifra massima totale della spesa per l’UE, la ripartizione degli stanziamenti per impegni e lo scadenzario degli stanziamenti per pagamenti. Il 2 maggio scorso la Commissione europea ha presentato il pacchetto di proposte sul QFP per il periodo 2021-2027. Il prossimo bilancio pluriannuale partirà il 1° gennaio 2021 e terminerà il 31 dicembre 2027 e sarà il primo di una Unione europea a 27 Stati membri dopo la Brexit. Il lavoro sulle proposte presentate dalla Commissione è iniziato il 28 giugno scorso con un primo confronto tra i Capi di Stato e di Governo. Le riunioni del Consiglio europeo del 18 ottobre e del 13 dicembre 2018 saranno essenziali in questo processo per comprendere la reale possibilità - che al momento appare modesta - di giungere a un accordo politico

provvisorio sugli elementi generali della proposta sul QFP (pre Brexit) per il 22 marzo 2019, per arrivare poi all’accordo definitivo prima delle elezioni del Parlamento europeo, nel corso del vertice di Sibiu, in Romania, del 9 maggio 2019, il primo dopo l’uscita del Regno Unito. La Commissione ipotizza una dotazione di bilancio di 1.135 miliardi di euro (prezzi costanti 2018). Questo livello di impegni corrisponde a 1.105 miliardi di euro in termini di pagamenti effettivi, anch’essi espressi in prezzi costanti 2018. Se si ragiona a prezzi correnti - la Commissione considera un defla-

tore fisso del 2% annuo rispetto agli importi espressi a prezzi 2018 - l’importo proposto per il bilancio generale dell’UE è di 1.279 miliardi di euro in termini di impegni e di 1.246 miliardi, considerando gli stanziamenti di pagamento. Complessivamente, dato che l’attuale dotazione finanziaria per stanziamenti di impegno è di 1.087 miliardi di euro per l’intero periodo 2014-2020 a prezzi correnti, la nuova proposta prevede un aumento del bilancio generale dell’UE di circa 192 miliardi di euro (+ 17,7%). Se il confronto viene eseguito sull’attuale dotazione finanziaria senza il Regno Unito, la nuova proposta prevede un aumento del bilancio generale dell’UE superiore al 20%. Tale aumento della spesa generale UE, nella proposta della Commissione, deriva prevalentemente da risorse aggiuntive oltre che da riassegnazioni (rispettivamente per l’80% e il 20% circa), con l’obiettivo di finanziare nuove e urgenti priorità. La conseguenza immediata della Brexit è inglobata in tale proposta, stimando che l’uscita del Regno Unito lascerà un deficit annuale di 12 miliardi di euro nel bilancio UE dopo il 2020. Allo stesso tempo, la proposta della Commissione considera l’impatto della Brexit attraverso una combinazione tra riduzioni/riassegnazioni e aumento della spesa (ciascuna proporzionalmente per il 50% circa).

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SPECIALE PAC LE RISORSE PER LA PAC

La PAC rappresenta storicamente una delle voci principali di spesa dell’UE. La proposta della Commissione per il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 prevede stanziamenti pari a 365 miliardi di euro, a prezzi correnti 2018, così suddivisi: • 286 miliardi di euro assegnati al Fondo europeo agricolo di Garanzia (FEAGA) - I Pilastro • 79 miliardi di euro per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) - II Pilastro Il Commissario Hogan ha dichiarato che la riduzione media della PAC sarà del 4% in termini nominali, con un taglio significativamente più ampio nella dotazione per lo sviluppo rurale. La spesa espressa in prezzi costanti 2018, ossia tenendo conto dell’inflazione, prevede 324 miliardi di euro così suddivisi: • 254 miliardi di euro assegnati al FEAGA - I Pilastro

• 70 miliardi di euro per il FEASR - II Pilastro A prezzi correnti, confrontando la proposta della Commissione con la dotazione di bilancio prevista per l’attuale periodo di program-

mazione 2014-2020 ed escludendo la quota del Regno Unito, si arriva alla riduzione del 4% di cui parla Hogan (15 miliardi di euro a prezzi correnti), con un’incidenza relativamente bassa sul FEAGA (1%, pari a circa 3 miliardi di euro) e molto maggiore sul FEASR, con un calo di circa 15 miliardi di euro, pari al 16%. A prezzi costanti 2018, la riduzione delle dotazioni di bilancio per la PAC è ancora più marcata, raggiungendo il 15,6% in complesso, frutto di un -13% per il I Pilastro e di un pesante -23% per il II Pilastro. Complessivamente, l’incidenza percentuale della dotazione PAC sul bilancio totale UE continua il suo trend di progressivo declino, passando dal 37,5% dell’attuale programmazione (2014-2020) dell’UE a 28 Stati, al 28,5% della dotazione prevista con la nuova programmazione (2021-207) dell’UE a 27.

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Ottobre | 2018

C.1. I Pilastro, pagamenti diretti Per il nostro Paese, la ripartizione annuale è riportata nella tabella sottostante in milioni di euro, a prezzi correnti:

ANNO

2021

2022

2023

ITALIA

3.560,2

3.560,2 3.560,2

Secondo le cifre comunicate dal Commissario Hogan, per l’Italia la riduzione della dotazione complessiva dei pagamenti diretti totale, rispetto al periodo attuale 20142020, è di 1.009 milioni di euro (25.930 - 24.921), cioè una riduzione a prezzi correnti del -3,9%. Ma in base alle cifre ufficiali pubblicate dalla Commissione, considerando un tasso complessivo per la deflazione del 12%, la riduzione complessiva in termini reali, cioè a

2024

2025

2026

3.560,2

3.560,2 3.560,2

prezzi costanti, è invece del 15,9%. La proposta della Commissione sul nuovo QFP 2021-2027, per quanto riguarda la distribuzione dei pagamenti diretti tra gli Stati membri, prevede che il loro valore medio nazionale debba continuare a convergere verso il valore medio UE, la cosiddetta convergenza esterna. Il meccanismo, tuttavia, è congegnato in modo molto diverso da quello del precedente periodo di programmazione, con effetti meno

2027

TOT. 2021-2027

3.560,2

24.921,4

significativi in termini di redistribuzione tra Stati membri e anche meno penalizzanti per l’Italia. La Commissione ha precisato nelle proprie proposte che i livelli di pagamento diretti per ettaro continueranno a convergere tra gli Stati membri. Per gli Stati con pagamenti diretti inferiori al 90% della media dell’UE-27, il divario tra il loro livello attuale e il 90% dei pagamenti diretti medi dell’UE sarà ridotto del 50%.

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C.2. I Pilastro, misure di mercato La dotazione a prezzi correnti è pari a 2.545,5 milioni di euro, che comporta una riduzione del 2,5% rispetto alla dotazione finanziaria disponibile per il periodo 20142020. Tale riduzione, nello specifico, riguarda le misure di mercato per i settori olio di oliva e olive da tavola, vino e luppolo (che subiscono una riduzione relativa del 3,9%). Rimane, invece, stabile il sostegno attualmente previsto per il settore ortofrutticolo e aumenta il sostegno a disposizione per l’apicoltura. La dotazione finanziaria a prezzi

costanti è pari a 2.262,1 milioni di euro. Gli Stati membri avranno in futuro la possibilità di riservare fino al 3% della dotazione dei pagamenti diretti per contribuire a sostenere settori diversi da quelli che già beneficiano di programmi settoriali (ortofrutticolo, vino, olio d’oliva). La proposta della Commissione ha l’obiettivo, tra gli altri, di stimolare le azioni attuate dalle Organizzazioni di produttori a favore della competitività, della sostenibilità, della gestione dei rischi/delle crisi.

C.3. II Pilastro, sviluppo rurale Le proposte di Regolamento pubblicate il 1° giugno dalla Commissione europea stabiliscono per l’Italia una dotazione complessiva

per il sostegno degli interventi previsti nell’ambito dello sviluppo rurale di 8.892 milioni di euro a prezzi correnti.

Di seguito la ripartizione annuale del sostegno per lo sviluppo rurale per il periodo 2021-2027, in milioni di euro, a prezzi correnti.

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

TOT. 2021-2027

ITALIA

1.270

8.892

TOT. UE-27

11.230

78.613

Considerando che per l’Italia, nel periodo 2014-2020, la dotazione complessiva per lo sviluppo rurale è di 10.444,38 milioni di euro, la riduzione prevista per il periodo 2021-

2027 a prezzi correnti è di 1.552,20 milioni di euro, cioè del -14,9%. Se invece si considera la proposta della Commissione europea a prezzi costanti, l’Italia avrà una

dotazione complessiva per il sostegno degli interventi previsti nell’ambito dello Sviluppo rurale di 7.902 milioni di euro, come da tabella seguente:

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

TOT. 2021-2027

ITALIA

1.197

1.173

1.150

1.128

1.105

1.084

1.062

7.902

TOT. UE-27

10.582 10.375

10.171

9.972

9.776

9.585

9.397

69.861

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Ottobre | 2018

C.4. Le risorse complessive per l’Italia Nel complesso le risorse PAC a disposizione dell’Italia nel periodo 2021-2027 ammontano a 36.359

milioni di euro a prezzi correnti e a 32.311 milioni di euro a prezzi costanti. È bene precisare che si

tratta solo delle risorse comunitarie, al netto del cofinanziamento dello sviluppo rurale.

PAGAMENTI DIRETTI

MISURE DI MERCATO

SVILUPPO RURALE

TOTALE

PREZZI CORRENTI

24.921,3

2.545,5

8.892,2

36.359,0

PREZZI COSTANTI

22.146,8

2.262,1

7.902,2

32.311,0

I prossimi mesi saranno molto importanti per apportare tutti i correttivi necessari al QFP proposto

dalla Commissione, perché solo attraverso un’adeguata dotazione finanziaria si potrà dare concretezza

ad una PAC più forte, a supporto del mondo agricolo e con ricadute positive per l’intera collettività.

LE PROPOSTE NORMATIVE

Come anticipato, il quadro legislativo per la PAC 2021-2027 si basa su tre Regolamenti e le proposte avanzate dalla Commissione europea sono basate su nove obiettivi specifici che riflettono l’importanza economica, sociale e ambientale della PAC: • sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza in tutta l’Unione europea per rafforzare la sicurezza alimentare; • migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione; • migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore; • contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e

• contribuire alla tutela della

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all’adattamento a essi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile; promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria;

biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi; • attirare i giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali; • promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile; • migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti sani, nutrienti e sostenibili, nonché il benessere degli animali. La promozione delle conoscenze, dell’innovazione e della digitalizzazione nel settore agricolo e nelle aree rurali costituisce, invece, un obiettivo trasversale.

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D.1. I piani strategici per la PAC Secondo le proposte legislative presentate dalla Commissione europea lo scorso giugno, per conseguire tali obiettivi, gli Stati membri sono chiamati a elaborare interventi appropriati alle proprie realtà agricole e rurali, organizzati in Piani strategici unici per la PAC, che dovranno essere approvati dalla Commissione europea. Nel caso in cui alcuni elementi del Piano strategico siano stabiliti a livello regionale, lo Stato membro garantisce la coerenza e la consistenza con gli elementi del Piano strategico della PAC stabiliti a livello nazionale. Ogni Piano strategico deve comprendere la valutazione delle esigenze, la strategia di intervento, le tipologie di pagamenti diretti, i programmi settoriali, gli impegni per lo sviluppo rurale e le relative disposizioni finanziarie. La strategia di intervento deve stabilire, per ciascun obiettivo previsto nel Piano strategico nazionale, gli obiettivi per ogni indicatore

specifico di risultato pertinente, gli interventi e le loro modalità per raggiungere gli obiettivi e l’assegnazione di risorse finanziarie. Inoltre, è necessaria anche una descrizione dell’interazione tra gli interventi nazionali e regionali, compresa la distribuzione delle dotazioni finanziarie per intervento e per fondo. Una volta stabiliti i Piani strategici della PAC, gli Stati membri presen-

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teranno annualmente i progressi compiuti nella loro attuazione, utilizzando un sistema di indicatori comuni. Gli Stati membri e la Commissione monitoreranno i progressi e valuteranno l’efficacia degli interventi. Inoltre, gli Stati membri devono stabilire, nel loro Piano strategico, le definizioni di attività agricola, superficie agricola, ettaro ammissibile, vero agricoltore e giovane agricoltore:

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Ottobre | 2018

ATTIVITÀ AGRICOLA Comprende la produzione di prodotti agricoli, compreso il cotone e il bosco ceduo a rotazione rapida, e il mantenimento della superficie agricola in uno stato che la renda idonea al pascolo o alla coltivazione, senza interventi preparatori che vadano oltre i metodi e le attrezzature agricole ordinarie. SUPERFICIE AGRICOLA È la superficie occupata da seminativi, colture permanenti e pascoli permanenti, le cui definizioni sono ulteriormente specificate dagli Stati membri.

e alla Direttiva sugli uccelli, o per forestazione, imboschimento o impegni agro-climatico-ambientali. Le superfici utilizzate per la produzione di canapa sono ammissibili solo se le varietà utilizzate hanno un tenore di tetraidrocannabinolo non superiore allo 0,2%. VERO AGRICOLTORE Fa riferimento alla necessità di garantire che nessun sostegno al reddito sia concesso a coloro la cui attività agricola costituisca solo una parte insignificante delle loro attività economiche complessive o la cui attività principale non è agricola, pur non impedendo il sostegno ad agricoltori che svolgono altre attività. Gli Stati membri definiscono quali soggetti non sono considerati “veri agricoltori”, in base a criteri quali reddito, impiego di lavoro nell’azienda agricola, oggetto sociale, inclusione in registri nazionali.

ETTARO AMMISSIBILE È da intendersi come qualsiasi superficie agricola dell’azienda a disposizione dell’agricoltore durante l’anno per la quale è richiesto il sostegno per gli interventi previsti per i pagamenti diretti e che viene utilizzata per un’attività agricola esclusiva o prevalente. Dove debitamente giustificato per GIOVANE AGRICOLTORE Si considera tale l’agricoltore che motivi ambientali, gli ettari amnon supera il limite di 40 anni di missibili possono comprendere età, ha le condizioni per essere anche alcune superfici utilizzate “capo dell’azienda”, la formazione per attività agricole solo ogni due anni. Inoltre, si considera tra gli et- appropriata e/o le competenze richieste. tari ammissibili la superficie che, I beneficiari di pagamenti diretti ai sensi del precedente regime di o pagamenti annuali per interpagamento di base, non era conventi nell’ambito dello sviluppo siderata tale in base alla Direttiva 12-09-2018 DEF. Piede Coltivatore Cuneese_Layout 1 17/09/2018 11:59 Pagina 1 rurale (per le tipologie di impegni habitat, alla Direttiva sulle acque

ambiente e clima, vincoli naturali e svantaggi regionali specifici) devono rispettare i requisiti minimi di gestione obbligatori stabiliti dagli Stati membri ai sensi della normativa sulle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA) nei seguenti ambiti: il clima e l’ambiente, la salute pubblica, la salute degli animali e salute delle piante e il benessere degli animali. A tal fine gli Stati membri devono stabilire, a livello nazionale o regionale, tali requisiti in considerazione delle caratteristiche specifiche locali, comprese le condizioni pedo-climatiche, i sistemi di allevamento esistenti, l’uso del suolo, la rotazione delle colture, le pratiche agricole e le strutture agricole. Inoltre, gli Stati membri devono mettere a disposizione degli agricoltori uno strumento di sostenibilità per i nutrienti che preveda un minimo di applicazioni e funzionalità, eventualmente integrabili dalla Commissione tramite atti delegati. Gli Stati membri istituiscono un sistema che prevede l’applicazione di sanzioni amministrative ai beneficiari che non rispettano le regole sulla condizionalità, che si traducono in riduzioni o esclusione dell’importo totale dei pagamenti diretti.

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D.2. La consulenza aziendale Nell’ambito della nuova PAC, gli Stati membri devono includere nel quadro giuridico del Piano strategico un sistema di servizi di consulenza aziendale per gli agricoltori e gli altri beneficiari della PAC rispetto a un’ampia serie di requisiti che riguardano la gestione dei terreni e la gestione delle aziende agricole. Questi servizi comprendono, tra

l’altro, la consulenza per l’applicazione della condizionalità e le condizioni e gli impegni di gestione dell’azienda agricola contenuti nel Piano strategico della PAC di ciascun Paese, l’assistenza su come garantire la conformità alla normativa ambientale in materia di acqua, pesticidi, aria pulita, ecc., la gestione dei rischi e l’accesso

all’innovazione e alla tecnologia. Al fine di migliorare la qualità e l’efficacia della consulenza, questi servizi saranno pienamente integrati nei più ampi sistemi di conoscenza e innovazione in campo agricolo (Akis) che prevedono, altresì, la partecipazione di ricercatori, Organizzazioni agricole e altre parti interessate.

D.3. I nuovi pagamenti diretti euro;

• il 75% tra 90.000 e 100.000 euro;

• 100% per gli importi superiori a

100.000 euro. Le riduzioni previste sono applicate all’importo dei pagamenti diretti che l’agricoltore dovrebbe percepire, dopo la detrazione del costo del lavoro impiegato calcolato attraverso i salari standard medi nazionali o regionali (inclusi i contributi e le tasse sociali) pertinenti all’attività agricola, moltiplicati per il numero di lavoratori annuali dichiarati dall’agricoltore. Le risorse derivanti dal capping saranno utilizzate per contribuire al finanziamento del sostegno ridistributivo e di altri pagamenti disaccoppiati, o per le misure di sviluppo rurale. Lo Stato membro potrà utilizzare tutto o una parte del gettito del capping per accrescere le risorse a disposizione del II Pilastro, senza limiti sugli importi trasferibili. SOSTEGNO DI BASE Gli Stati membri stabiliscono un sostegno di base al reddito con-

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cedendo un pagamento annuale disaccoppiato per ettaro ammissibile ai veri agricoltori, alle condizioni specificate nei rispettivi piani strategici della PAC. Gli Stati membri possono erogare i pagamenti di base tramite diritti all’aiuto oppure decidere di concedere tale sostegno tramite la corresponsione di un importo uniforme per ettaro. In tal caso, i diritti all’aiuto assegnati con la normativa precedente decadono al 31 dicembre 2020. Il valore unitario dei diritti all’aiuto viene determinato attraverso un adeguamento proporzionale del valore dei diritti all’aiuto stabiliti per l’anno di domanda 2020, incluso il relativo pagamento per il greening, con la possibilità di differenziare tale valore per diversi gruppi di territori identificati sulla base di condizioni socioeconomiche e/o agronomiche simili (regionalizzazione). Qualora all’interno di uno Stato membro o all’interno di un gruppo di territori il valore dei diritti

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La nuova struttura per i pagamenti diretti è composta dalle seguenti tipologie di intervento: • Pagamenti diretti disaccoppiati, a loro volta suddivisi in: sostegno di base al reddito per la sostenibilità; sostegno complementare ridistributivo al reddito per la sostenibilità; sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori; regime per il clima e l’ambiente. • Pagamenti diretti accoppiati: sostegno accoppiato al reddito; pagamento specifico per il cotone. Di seguito evidenziamo alcuni aspetti specifici relativi ai pagamenti diretti. CAPPING Gli Stati membri riducono l’importo dei pagamenti diretti da concedere a un agricoltore in un dato anno civile, partendo da 60.000 euro e applicando le seguenti riduzioni minime per i seguenti scaglioni: • il 15% tra 60.000 e 75.000 euro; • il 50% tra 75.000 e 90.000

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all’aiuto non sia uniforme, dovrà essere applicata una convergenza, la cosiddetta convergenza interna, di tali valori sino a raggiungere un valore unitario uniforme entro il 2026, in modo che tutti i diritti all’aiuto siano almeno pari al 75% dell’importo unitario medio del pagamento di base per l’anno di domanda 2026, come definito nel Piano strategico della PAC. Gli Stati membri possono decidere che la diminuzione del valore storico dei diritti all’aiuto, in seguito all’applicazione della convergenza interna, non debba superare una determinata percentuale a partire da un minimo stabilito al 30%. La convergenza interna è un meccanismo analogo a quello applicato nel Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) - la convergenza esterna - che prevede un progressivo riavvicinamento dei valori più bassi dei pagamenti diretti dei diversi Stati membri verso la media UE. Ogni Stato membro costituisce una “riserva nazionale” di diritti all’aiuto o per gruppo di territori. Le risorse della riserva nazionale sono utilizzate, in via prioritaria, per assegnare i diritti all’aiuto ai giovani agricoltori o agli agricoltori che si insediano per la prima volta. Tutti i diritti all’aiuto possono essere trasferiti solo a un vero agricoltore, eccetto nei casi di successione effettiva o anticipata. Inoltre, gli Stati membri potranno concedere un pagamento forfetario per i “piccoli agricoltori” come definiti dagli Stati membri, in sostituzione dei pagamenti diretti. La scelta di aderire a tale regime sarà facoltativa per gli agricoltori.

SOSTEGNO COMPLEMENTARE RIDISTRIBUTIVO Rispetto all’attuale PAC si tratta di una novità. Al fine di garantire la ridistribuzione del sostegno dalle aziende agricole di grandi dimensioni a quelle piccole e medie, gli Stati membri stabiliscono un sostegno al reddito ridistributivo attraverso un pagamento annuale disaccoppiato per ettaro ammissibile, agli agricoltori che hanno diritto a un pagamento nell’ambito del sostegno di base al reddito, calcolato sulla base di un importo aggiuntivo per ettaro o con diversi importi per scaglioni di ettari. Per finanziare tale pagamento sono utilizzati anche i proventi finanziari risultanti dal capping. SOSTEGNO COMPLEMENTARE PER GIOVANI AGRICOLTORI Gli Stati membri possono stabilire un sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta, concedendo loro un pagamento annuale disaccoppiato per ettaro ammissibile agli agricoltori che hanno diritto a un pagamento nell’ambito del sostegno di base. Gli Stati membri sono obbligati a riservare almeno il 2% della loro dotazione nazionale per i pagamenti diretti, al fine di sostenere in modo specifico i giovani agricoltori, per il sostegno complementare al reddito o per l’aiuto all’insediamento previsto nello sviluppo rurale. I Paesi sono liberi di accantonare una somma maggiore per incoraggiare i giovani agricoltori se ne ravvisano una necessità specifica.

REGIME VOLONTARIO PER CLIMA E AMBIENTE Si tratta di una nuova formulazione dell’attuale greening o pagamento verde. Gli Stati membri stabiliscono un sostegno per il clima e l’ambiente concedendo un pagamento annuale ai veri agricoltori che si impegnano volontariamente a osservare determinate pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente. Gli impegni assunti dai beneficiari devono andare al di là delle norme obbligatorie stabilite per la condizionalità, nonché di altri pertinenti requisiti obbligatori stabiliti dalle autorità nazionali. I pagamenti possono essere concessi come pagamenti addizionali ai pagamenti diretti o per compensare, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi sostenuti e le perdite di reddito per gli agricoltori. SOSTEGNO ACCOPPIATO AL REDDITO Gli Stati membri possono concedere un sostegno accoppiato al reddito ai veri agricoltori sotto forma di un pagamento annuale per ettaro ammissibile o per capo animale ammissibile a favore di comparti che sono importanti per ragioni economiche, sociali o ambientali, per affrontare le difficoltà ma migliorando la competitività, la loro sostenibilità o la loro qualità. Il sostegno accoppiato può essere concesso sino a un importo massimo del 10% del massimale per i pagamenti diretti che può essere aumentato per gli Stati membri che attualmente concedono un importo superiore al 13%. È previsto un ulteriore aumento sino del 2% se tale importo è destinato al sostegno per le colture proteiche.

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D.4. Gli interventi settoriali del I Pilastro • promozione e commercializza-

Nel I Pilastro, oltre ai pagamenti diretti, sono previsti interventi settoriali obbligatori e facoltativi per gli Stati membri, per la loro inclusione nel Piano strategico della PAC: • il settore ortofrutticolo (obbligatorio); • il settore dei prodotti dell’apicoltura (obbligatorio); • il settore vitivinicolo (obbligatorio per alcuni Stati membri); • il settore dell’olio d’oliva e delle olive da tavola (facoltativo); • il settore del luppolo (facoltativo); • altri settori definiti all’articolo 1, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 1308/2013 (facoltativi). Di seguito un dettaglio dei principali settori. SETTORE ORTOFRUTTICOLO L’intervento previsto nel settore degli ortofrutticoli ha i seguenti obiettivi, definiti dagli Stati membri nei loro piani strategici della PAC e attuati attraverso i Programmi Operativi delle Organizzazioni di Produttori (OP) e/o Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) riconosciute: • pianificazione della produzione, suo adeguamento alla domanda, ottimizzazione dei costi di produzione e redditività degli investimenti e stabilizzazione dei prezzi alla produzione; • concentrazione dell’offerta e immissione sul mercato dei prodotti anche attraverso la commercializzazione diretta; • ricerca e sviluppo di metodi di

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• •

produzione sostenibili, pratiche innovative che promuovano la competitività economica e rafforzino gli sviluppi del mercato; promozione e sviluppo di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, uso sostenibile delle risorse naturali, in particolare protezione delle acque, del suolo e di altre risorse naturali; contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici; promozione del valore commerciale e della qualità, compreso lo sviluppo di denominazioni di origine protetta, indicazioni geografiche protette o regimi nazionali di qualità;

zione dei prodotti ortofrutticoli, sia freschi che trasformati; aumento del consumo dei prodotti del settore ortofrutticolo, sia freschi che trasformati; prevenzione e gestione delle crisi nei mercati ortofrutticoli.

SETTORE DELL’APICOLTURA L’intervento in questo settore deve perseguire almeno uno degli obiettivi previsti per la PAC, scegliendo uno o più tipi di intervento da inserire nei piani di sostegno: • assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori; • azioni per combattere gli invasori e le malattie degli alveari, in particolare la varrosi; • azioni per razionalizzare la transumanza; • azioni a sostegno dei laboratori per l’analisi dei prodotti dell’apicoltura; • ripopolamento degli alveari nell’Unione; • cooperazione con organismi specializzati in programmi di ricerca nel settore dell’apicoltura; • azioni di monitoraggio del mercato; • azioni per migliorare la qualità del prodotto. L’assistenza finanziaria dell’Unione al settore dell’apicoltura è pari al 50% del massimo delle spese sostenute dagli Stati membri. SETTORE VITIVINICOLO L’intervento previsto nel settore

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vitivinicolo persegue i seguenti obiettivi: • migliorare la competitività dei produttori di vino dell’Unione, in particolare per i sistemi di produzione sostenibili e alla riduzione dell’impronta ambientale; • migliorare le prestazioni delle imprese vinicole dell’Unione e il loro adeguamento alle richieste del mercato, accrescere la loro competitività e i processi sostenibili; • contribuire al ripristino dell’equilibrio tra offerta e domanda nel mercato del vino dell’Unione al fine di prevenire crisi di mercato; • contribuire a tutelare i redditi

•

dei produttori di vino in caso di perdite per calamità naturali, condizioni climatiche avverse, gli animali, fitopatie o infestazioni parassitarie; aumentare la commerciabilità e la competitività dei prodotti vitivinicoli con prodotti e processi innovativi e tecnologie, valore aggiunto alla fase filiera e conoscenze; utilizzare sottoprodotti della vinificazione a fini industriali ed energetici proteggendo l’ambiente; contribuire ad accrescere la consapevolezza dei consumatori sul consumo responsabile del vino e sui regimi di qualità per il vino;

• migliorare la competitività dei •

prodotti vitivinicoli dell’Unione nei Paesi terzi; contribuire ad aumentare la resilienza dei produttori dalle fluttuazioni del mercato.

ALTRI SETTORI Sono previsti interventi in altri settori, quali cereali, riso, zucchero, foraggi essiccati, sementi, luppolo (se non è applicato l’intervento specifico), lino e canapa, banane, tabacco, carni bovine, suine, ovi-caprine, pollame, uova, latte e prodotti lattiero-caseari e bachi da seta per i quali gli Stati membri devono perseguire determinati obiettivi.

D.5. Gli interventi per lo sviluppo rurale Sono previsti i seguenti tipi di interventi nell’ambito dello sviluppo rurale. PAGAMENTI PER IMPEGNI AMBIENTALI Gli Stati membri possono concedere pagamenti in materia di ambiente e clima agli agricoltori e ad altri beneficiari che assumono, su base volontaria, impegni di gestione ritenuti utili per conseguire gli obiettivi specifici. L’inclusione degli impegni agroambientali nel Piano strategico della PAC è obbligatoria per gli Stati membri, per un importo minimo del 30% delle risorse (fondi FEASR) stabilite nel Piano strategico PAC. I pagamenti sono concessi per impegni che vanno oltre i criteri

di gestione obbligatori (CGO) e le norme in materia di Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA), i requisiti minimi per l’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, il benessere degli animali, nonché altri requisiti obbligatori stabiliti dalla legislazione naziona-

le e dell’UE, le condizioni stabilite per il mantenimento della superficie agricola in conformità, e sono diversi dagli impegni erogati come pagamenti stabiliti nell’ambito dell’Eco-schema (il nuovo greening) dei pagamenti diretti del I Pilastro.

SPECIALE PAC

I beneficiari ricevono un pagamento che copre i costi sostenuti e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti e, se necessario, possono anche coprire i costi di transazione. In casi debitamente giustificati, gli Stati membri possono concedere il sostegno in misura forfettaria o un pagamento una tantum per unità. Se il sostegno è concesso per gli impegni agroambientali e i metodi di agricoltura biologica, gli Stati membri stabiliscono un pagamento per ettaro. PAGAMENTI PER VINCOLI NATURALI O REGIONALI SPECIFICI Gli Stati membri possono concedere un sostegno annuale per ettaro ai veri agricoltori per vincoli naturali o regionali specifici nelle zone designate durante il periodo di programmazione dello Sviluppo rurale 2014-2020. Il sostegno è rivolto a compensare i beneficiari, in tutto o in parte, dei costi aggiuntivi e del mancato guadagno dovuti ai vincoli regionali specifici nella zona interessata. In sostanza ricalca l’attuale Misura 13

- Indennità compensativa dell’attuale PSR. PAGAMENTI PER SVANTAGGI REGIONALI SPECIFICI Tale sostegno è concesso allo scopo di compensare i beneficiari, in tutto o in parte, dei costi aggiuntivi e del mancato guadagno dovuti ai vincoli regionali specifici nella zona interessata, che sono imposti con le norme previste con l’applicazione della Direttiva habitat, della Direttiva uccelli selvatici e della Direttiva sulle acque.

INVESTIMENTI MATERIALI E/O IMMATERIALI Gli Stati membri possono concedere un sostegno agli investimenti materiali e/o immateriali. Il sostegno è limitato al 75% dei costi ammissibili e può essere aumentato per investimenti relativi all’imboschimento e investimenti non produttivi legati a obiettivi ambientali e climatici specifici, investimenti in servizi di base nelle aree rurali, investimenti per ripristinare il potenziale agricolo o forestale in seguito a calamità naturali o eventi

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catastrofici e investimenti nella realizzazione di adeguati interventi preventivi nelle foreste e in ambiente rurale. INSEDIAMENTO DI GIOVANI AGRICOLTORI Gli Stati membri possono concedere un sostegno all’insediamento di giovani agricoltori e all’avviamento di imprese rurali con un importo forfettario pari a un massimo di 100.000 euro e può essere combinato con strumenti finanziari. STRUMENTI DI GESTIONE DEL RISCHIO Gli Stati membri possono concedere un sostegno per aiutare i veri agricoltori a gestire i rischi di produzione e di mercato connessi alla loro attività agricola che esulano dal loro controllo e che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi specifici. Il sostegno può essere erogato sia sotto forma di contributi finanziari per il pagamento di premi per i regimi di assicurazione sia come contributi finanziari ai fondi di

mutualizzazione, compresi i costi amministrativi di costituzione. Esso può essere concesso in seguito a perdite di almeno il 20% della produzione o del reddito medio annuo dell’agricoltore, per una copertura massima del 70% dei costi ammissibili e deve essere evitata la sovra-compensazione con altri regimi di gestione dei rischi pubblici o privati. COOPERAZIONE PER GLI OBIETTIVI PAC Gli Stati membri possono promuovere forme di cooperazione che coinvolgano almeno due soggetti e che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi specifici della PAC. Il sostegno può riguardare tutti gli aspetti di tale cooperazione come: creazione di programmi di qualità; azioni collettive ambientali e climatiche; promozione della filiera corta e dei mercati locali; progetti pilota; progetti del Gruppo operativo (Go) nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione per la produttività agricola e la sostenibi-

lità (Eip-Agri); progetti di sviluppo locale, villaggi intelligenti, club di acquirenti e anelli di macchinari; partenariati agricoli; piani di gestione forestale; reti e cluster; agricoltura sociale; agricoltura sostenuta dalla comunità; azioni nell’ambito di Leader; istituzione di Gruppi di produttori (Gp) e Organizzazioni di Produttori (OP), nonché altre forme di cooperazione ritenute necessarie per raggiungere gli obiettivi specifici della PAC. SISTEMI DI CONSULENZA E DI INNOVAZIONE AGRICOLA Gli Stati membri possono concedere un sostegno per promuovere l’accesso alla formazione, alla consulenza e allo scambio di informazioni e di innovazione, che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi specifici della Politica agricola comune. Il sostegno può coprire al massimo il 75% dei costi ammissibili. In caso di creazione di servizi di consulenza aziendale, può essere concesso sotto forma di un importo fisso di 200.000 euro.

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SPECIALE PAC

D.6. Disposizioni finanziarie

Gli interventi stabiliti per i pagamenti diretti e per gli interventi settoriali di cui al I Pilastro sono finanziati dal FEAGA, mentre quelli per lo sviluppo rurale di cui al II Pilastro sono finanziati dal FEASR. DOTAZIONI FINANZIARIE PER PAGAMENTI DIRETTI Fatte salve le disposizioni previste dalla disciplina finanziaria, l’importo totale dei pagamenti diretti che possono essere concessi in uno Stato membro in un anno civile non deve superare la dotazione finanziaria di tale Stato membro del massimale nazionale dei pagamenti diretti.

Agente di zona: Flavio Busso Cell: 338.9870643 E-mail: flaviobusso@eurotunnelsrl.it

DOTAZIONI FINANZIARIE PER INTERVENTI SETTORIALI Gli Stati membri interessati, nei loro piani strategici della PAC, possono decidere di trasferire le assegnazioni finanziarie previste per gli interventi settoriali per l’olio d’oliva e il luppolo per la loro distribuzione nei pagamenti diretti. In tal caso, le assegnazioni non saranno disponibili per questi tipi di intervento settoriali per i primi tre anni del Piano strategico della PAC. Inoltre, possono utilizzare fino al 3% delle assegnazioni per i pagamenti diretti degli Stati membri, previa deduzione degli importi disponibili per il cotone, per i tipi di intervento previsti per “altri settori”. Le decisioni sopra indicate sono vincolate per tre anni e possono essere riesaminate nel 2023. DOTAZIONI FINANZIARIE PER LO SVILUPPO RURALE I massimali potranno essere annualmente rivisti dalla Commissione per tenere conto degli sviluppi relativi

alla ripartizione annuale, compresi i trasferimenti per la flessibilità e il capping, per apportare adeguamenti tecnici senza modificare le dotazioni globali o tener conto di eventuali altre modifiche previste da un atto legislativo dopo l’adozione del presente Regolamento. RISERVA PER IL SOSTEGNO AL SETTORE AGRICOLO Per fare fronte alle crisi del settore agricolo è stabilita una riserva agricola pari ad almeno 400 milioni di euro a prezzi correnti, disponibile ogni anno del periodo 2021-2027. L’importo della riserva viene ricavato dall’esercizio finanziario 2020 che, se non utilizzato, viene riportato all’anno 2021 senza effettuare il rimborso ai destinatari finali per l’anno in corso. Infatti, gli stanziamenti non impegnati della riserva agricola saranno riportati a tempo indeterminato per finanziare la riserva stessa durante gli esercizi finanziari successivi.

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FORMAZIONE

Frutta al centro dei progetti per la crescita del nostro agroalimentare

“FRUTTIJOB”, DA NOVEMBRE CORSI PER FRUTTICOLTORI Al via il progetto “Fruttijob” di INIPA Piemonte e Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo, che prevede una serie di corsi formativi realizzati tra novembre 2018 e la primavera del 2021, inerenti i seguenti ambiti produttivi: • frutta a guscio (nocciolo, noce e castagno); • frutta tradizionale (melo, pero, pesco e kiwi); • piccoli frutti (lampone e mirtillo); • aspetti trasversali (conservazione della frutta e valorizzazione del comparto). Tali corsi verteranno sui principali argomenti tecnici e pratici: la gestione del frutteto (malattie, patologie, insetti dannosi, ecc.),

la potatura, la concimazione e la gestione dell’irrigazione. Si tratta di corsi aperti a tutti, titolari e lavoratori in aziende agricole, ma a numero chiuso - con un massimo di 20 iscritti ciascuno - per garantire ai partecipanti una miglior qualità di apprendimento. In alcuni casi, previa prenotazione, sarà anche possibile usufruire del coaching direttamente in azienda con il docente. Le attività, ripetute in aree diverse della Provincia, saranno suddivise in due periodi: • autunno-inverno per le lezioni in aula e le operazioni da effettuare a riposo vegetativo; • primavera-estate per le lezioni pratiche da effettuare a risveglio vegetativo.

Per partecipare ai corsi Fruttijob, totalmente gratuiti, occorre collegarsi al sito web della Fondazione CRC, accedere all’apposita sezione e selezionare quelli di interesse compilando l’apposito modulo online. Gli Uffici INIPA ricontatteranno gli interessati per le specifiche su luoghi e orari. Per i corsi in partenza a metà novembre 2018, la scadenza delle prenotazioni è prevista ad inizio mese, salvo esaurimento dei posti disponibili.

IL BATTESIMO DI FRUTTIJOB AD “AGROALIMENTARE 4.0”

Il progetto Fruttijob è stato presentato lo scorso 1° ottobre, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, durante il convegno “Agroalimentare 4.0” promosso dalla Fondazione CRC e dedicato all’innovazione e alla competitività nell’agroalimentare. Tra le personalità di spicco intervenute, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il Presidente di Slowfood Carlo Petrini e il nostro Presidente nazionale Roberto Moncalvo. In apertura dei lavori il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria

Un momento della presentazione di Fruttijob a Pollenzo

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Ottobre | 2018

(CREA) ha presentato i dati di una ricerca effettuata sul territorio provinciale per far luce sul grado di innovazione e sui limiti del nostro agroalimentare. Dall’analisi è emerso un settore in crescita ma che necessita di alcuni incentivi,

ORE IN CAMPO

N. CORSI/ANNO

PERIODO

ZONA

Noce

8 + visita in azienda

novembre dicembre

Fossano

Castagno

novembre

Cuneo, Mondovì-Ceva

giugnoluglio

Fossano

novembre dicembre

Cuneo, Alba, Mondovì-Ceva

aprilemaggio

Cuneo, Fossano, Saluzzo

febbraiomarzo

Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano

pesco

novembre e aprile

Cuneo, Fossano, Saluzzo

Mirtillo, lampone

novembregennaio

Cuneo, Saluzzo

condizionamento

gennaio

Fossano

economia

gennaio

Fossano

CORSO

Nocciolo

Kiwi Frutta melo e pero bio tradizionale

Piccoli Frutti

Aspetti trasversali

tecnici 4A, Lorenzo Martinengo. Iniziative formative come Fruttijob sono funzionali a scelte imprenditoriali ragionate e alla rinascita e al rilancio di un settore che da anni attraversa una profonda crisi, prima con le pesche, ora con i kiwi.

ORE IN AULA

GRUPPO

Frutta a guscio

soprattutto per il frutticolo, cuore pulsante dell’economia agricola cuneese. Proprio allo scopo di colmare queste lacune, è stato proposto Fruttijob, presentato a Pollenzo dal Coordinatore provinciale dei

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Ottobre | 2018

Confermata alla guida dell’Associazione regionale degli Agriturismi

TERRANOSTRA PIEMONTE, GRANDINETTI ALLA GUIDA

el corso dell’Assemblea elettiva di Terranostra Piemonte, che si è svolta a inizio settembre a Torino nella sede di Coldiretti Piemonte, Stefania Grandinetti è stata confermata all’unanimità alla guida dell’Associazione regionale. Titolare dell’agriturismo di Campagna Amica e fattoria didattica “Le Piagge” di Ponzone, in provincia di Alessandria, la Presidente Grandinetti si è detta onorata della fiducia che le è stata accordata. “Proseguirò per cinque anni il mio mandato con la volontà di fare squadra per far crescere il settore. Pun-

tare sulla formazione è ciò che più ci serve per proseguire sulla strada della qualità, il valore aggiunto che ci rende distinguibili - ha dichiarato -. Lavoreremo per incrementare in Piemonte, soprattutto in alcune aree, il numero di strutture con la convinzione che gli agriturismi sono un potente strumento per scoprire i tesori del nostro territorio, da quelli della tavola a quelli naturalistici e culturali”. “Fondamentale in tal senso - ha evidenziato la Grandinetti - è la figura dell’Agrichef, destinata ad essere sempre più qualificata e a diventare vera ambasciatrice delle produzioni agricole di qualità”.

A Carmagnola per la Fiera nazionale del Peperone

GLI AGRICHEF CUNEESI PROTAGONISTI A PEPERÒ Gli scorsi 3 e 4 settembre, gli Agrichef cuneesi sono stati protagonisti alla Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola con gustosi showcooking. Ai fornelli, i nostri due Agrichef -

Paolo Sappa (nella foto di sinistra) dell’agriturismo Ca’ Del Duduro di Garessio e Daniele Barbero (nella foto di destra) dell’agriturismo “Fior di Campo” di Dronero - hanno dato vita a piatti creativi partendo dall’ingrediente principe della manifestazione, il peperone, che hanno abbinato ai prodotti della cucina territoriale con un pizzico di innovazione. Risotto, gnocchi, tagliolini sono solo alcuni degli assaggi creativi che hanno proposto. “Visto il grande afflusso di visitatori che la Fiera nazionale richiama e l’importanza che riveste per il territorio, abbiamo partecipato con grande entusiasmo. Riteniamo sia un’occasione importante per promuovere e valorizzare la progettualità che Campagna Amica ha messo in atto e su cui sta investendo da tempo” ha spiegato Paolo Sappa, rappresentante degli Agrichef cuneesi. La figura dell’Agrichef, espressione

dell’impresa agricola, del territorio e del suo cibo, professionalizza il settore per far crescere la rete degli agriturismi Terranostra Campagna Amica, conquistando un mercato sempre più attento alla qualità.

MOVIMENTI

Premiate a Torino le intuizioni di nostri giovani imprenditori agricoli

OSCAR GREEN, DUE PREMI REGIONALI A CUNEO

o scorso 5 settembre a Torino, nella cornice del Borgo Medievale, si è tenuta la finale regionale di Oscar Green 2018, il concorso giunto alla 12esima edizione, con cui Coldiretti Giovani Impresa premia le idee più innovative in agricoltura. Otto i premi consegnati ad imprenditori agricoli da tutto il Piemonte, fra i quali tre giovani cuneesi. Claudio e Diego Masante hanno primeggiato nella categoria “Campagna Amica”. La loro azienda a Murazzano, “Cascina Masueria”, da generazioni è dedita principalmente alla coltivazione di nocciole. Dal 2015 Claudio e Diego trasformano le nocciole nel laboratorio aziendale: essiccate, sgusciate e tostate, diventano farina, granella, pasta e crema spalmabile preparata con soli tre ingredienti. Aderendo alla rete dei mercati Campagna Amica, sperimentano i vantaggi della filiera corta che costruisce un rapporto diretto con i consumatori e dà maggior valore a ciò che producono.

Da sinistra: Luca Beltrando, Michele Bergese, Tino Arosio, Diego e Claudio Masante

Nella categoria “Impresa 3.Terra” è stato premiato Michele Bergese de “La lumaca d’Ambas” a Sant’Albano Stura, un giovane che ha deciso di scommettere sul futuro in agricoltura con creatività. Avendo a disposizione un piccolo appezzamento di terreno del nonno, sotto la direzione dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco, Michele ha avviato un allevamento di lumache che

oggi conta circa 350.000 esemplari, trasformati in nove originali prodotti. Oltre che un prestigioso concorso, Oscar Green “è una grande vetrina che fa luce sul volto più innovativo della nostra agricoltura e promuove le intuizioni di chi ha scelto la terra per il proprio futuro” ha dichiarato Luca Beltrando, Delegato Giovani Impresa di Coldiretti Cuneo.

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I NOSTRI VIAGGI dal 26 al 28 ottobre 2018

UMBRIA: Assisi, Gubbio, Spoleto e Perugia

I luoghi di San Francesco e le verdi colline dell’Umbria tra tesori d’arte e la gustosa tavola della tradizione. 28 ottobre 2018

FOLIAGE nel Biellese

I colori dell’autunno offrono uno scenario impareggiabile nel parco della Burcina a pochi chilometri da Biella. Un appuntamento imperdibile accompagnato dalla buona cucina del territorio. dall’11 al 18 novembre 2018 (ULTIMI POSTI)

AUTUNNO MEDITERRANEO CON COSTA FASCINOSA

Apputantamento ormai di tradizione per una crociera tra le più belle città del mediterraneo (Catania, Malta, Napoli, Barcellona e Marsiglia) con partenza da Savona e comodo transfer dalla provincia di Cuneo.

Speciale Capodanno

29 dicembre - 2 gennaio 2019 MARRAKESH E IL DESERTO

Iniziare il nuovo anno in una città vivace, storica, affascinante ed anche moderna: Marrakesh. Divertirsi tra suoni e luci di un paese ricco di fascino scoprendone i segreti del deserto con escursioni quotidiane all’insegna della bellezza e del divertimento che solo il Marocco possono offrire.

dal 22 al 26 Novembre 2018

NAPOLI VELATA E LA COSTIERA

Napoli in Freccia rossa e la costiera Amalﬁtana. Cinque giorni per scoprire una città dai mille volti e che vi farà innamorare. dall’1 al 5 Dicembre 2018

DA SPOLETO A CIVITA: BELLEZZA TRA UMBRIA E LAZIO

Un itinerario tra alcune delle città d’arte più belle del centro Italia tra Umbria e Lazio: Orvieto, Spoleto, Norcia rinata dopo il terremoto e Civita di Bagnoregio. dal 6 al 11 Dicembre 2018

LA MAGIA DI VIENNA:

In treno per assaporare la magia del Natale in una delle capitali più eleganti del mondo tra mercatini, balli imperiali e lo scintillante fascino della corte imperiale 11 Dicembre 2018

BOLLICINE, CATTEDRALI SOTTERRANEE E LANGHE

Le cantine secolari diventate patrimonio Unesco a Canelli, paesaggi mozzaﬁato, degustazione di bollicine e la buona tavola delle Langhe per un augurio dedicato a tutti coloro che apprezzano i nostri itinerari fuori dal comune. dal 13 al 16 Dicembre 2018

AVVENTO IN PORTOGALLO: FATIMA, LISBONA E PORTO

La spiritualità di Fatimo, le antiche cantine di Porto, gli scenari della costa portoghese verso l’Atlantico e la vivacità in tempo di avvento della bella Lisbona.

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MOVIMENTI

Il calendario delle assemblee comunali e intercomunali

L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI RINNOVA LE CARICHE A partire da ottobre sono previste assemblee comunali e intercomunali in tutta la provincia di Cuneo per il rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione Pensionati per il prossimo quinquennio. Il nuovo Statuto prevede che possano aderire all’Associazione i pensionati che hanno presentato domanda scritta al Consiglio direttivo o hanno rilasciato de-

lega e appartengono alle categorie: coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali (IAP), ex dipendenti della Confederazione nazionale Coldiretti, delle Federazioni regionali e provinciali Coldiretti, degli Organismi ed Enti che sono emanazione della Confederazione nazionale Coldiretti e dei pensionati di tutte le categorie

che gravitano nel mondo agricolo e rurale. Di seguito il calendario dettagliato suddiviso per zona delle assemblee che si terranno nei Comuni e luoghi indicati alle ore 8.30 in prima convocazione e alle ore 9.30 in seconda convocazione (tutte tranne l’assemblea di Envie, che si terrà in seconda convocazione alle ore 14.30).

ZONE DI ALBA E CORTEMILIA Martedì 23 ottobre 2018 a CANALE c/o il Mercato Ortofrutticolo: 1^ sezione - Baldissero d’Alba, Canale, Corneliano d’Alba, Montà, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Piobesi d’Alba, S. Stefano Roero 2^ sezione - Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Priocca, Vezza d’Alba Giovedì 25 ottobre 2018 a LEQUIO BERRIA c/o la Sala Parrocchiale: 3^ sezione - Albaretto Torre, Arguello, Benevello, Borgomale, Bossolasco, Cerretto Langhe, Cissone, Lequio Berria, Serravalle Langhe Venerdì 26 ottobre 2018 a CORTEMILIA c/o la Sala Comunale: 4^ sezione - Castelletto Uzzone, Castino, Cortemilia, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone 5^ sezione - Bergolo, Bosia, Cravanzana, Feisoglio, Gorzegno, Levice, Niella Belbo, S. Benedetto Belbo, Torre Bormida Lunedì 29 ottobre 2018 a ALBA c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 6^ sezione - Alba, Diano Alba, Montelupo Albese, Roddino, Rodello, Sinio 7^ sezione - Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, Monforte Alba, Novello, Roddi, Serralunga Alba; 8^ sezione - Barbaresco, Neive, Neviglie, Treiso, Trezzo Tinella Mercoledì 31 ottobre 2018 a SANTO STEFANO BELBO c/o la Sala Polivalente Bruno Caccia: 9^ sezione - Cossano Belbo, Mango, Rocchetta Belbo 10^ sezione - Camo, Castiglione Tinella, Santo Stefano Belbo

ZONA DI BRA Sabato 20 ottobre 2018 a BRA c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 11^ sezione - Bra Lunedì 22 ottobre 2018 a LA MORRA c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 12^ sezione - La Morra, Verduno Giovedì 25 ottobre 2018 a CHERASCO c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 13^ sezione - Cherasco, Narzole Mercoledì 24 ottobre 2018 a SOMMARIVA PERNO c/o Sala Incontri (ex bocciofila): 14^ sezione - Pocapaglia, Santa Vittoria d’Alba, Sommariva Perno Lunedì 29 ottobre 2018 a CERVERE c/o la Sala Comunale: 15^ sezione - Cervere Mercoledì 31 ottobre 2018 a CERESOLE ALBA c/o la Sala Comunale: 16^ sezione - Ceresole Alba, Sanfrè, Sommariva Bosco

Ottobre | 2018

ZONA DI CEVA Martedì 23 ottobre 2018 a MOMBASIGLIO c/o la Sala Comunale: 17^ sezione - Battifollo, Lisio, Mombasiglio, Scagnello, Viola Mercoledì 24 ottobre 2018 a CEVA c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 18^ sezione Castellino Tanaro, Igliano, Lesegno, Marsaglia, Roascio, Roccacigliè, Torresina Venerdì 26 ottobre 2018 a MONESIGLIO c/o il Sala Comunale: 19^ sezione Camerana, Gottasecca, Monesiglio, Prunetto, Saliceto Martedì 30 ottobre 2018 a GARESSIO c/o l’ Ufficio Recapito Coldiretti: 20^ sezione - Alto, Bagnasco, Briga Alta, Caprauna, Garessio, Nucetto, Ormea, Perlo, Priola Mercoledì 31 ottobre 2018 a CEVA c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 21^ sezione - Mombarcaro, Murazzano, Paroldo 22^ sezione - Castelnuovo Ceva, Ceva, Montezemolo, Priero, Sale Langhe, Sale San Giovanni

ZONA DI CUNEO Mercoledì 24 ottobre 2018 a CUNEO c/o la Sala Riunioni Coldiretti (piano terra): 23^ sezione - Cuneo 24^ sezione - Cuneo Giovedì 25 ottobre 2018 a CARAGLIO c/o il Filatoio Rosso: 25^ sezione - Caraglio 26^ sezione - Bernezzo, Cervasca, Vignolo 27^ sezione - Castelmagno, Montemale di Cuneo, Monterosso Grana, Pradleves, Valgrana Venerdì 26 ottobre 2018 a PEVERAGNO c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 28^ sezione - Boves, Chiusa Pesio, Peveragno Lunedì 29 ottobre 2018 a DRONERO c/o il Salone Polivalente (ex cinema): 29^ sezione - Acceglio, Canosio, Cartignano, Celle Macra, Elva, Macra, Marmora, Prazzo, Roccabruna, S. Damiano Macra, Stroppo 30^ sezione - Dronero, Villar San Costanzo Mercoledì 31 ottobre 2018 a ROCCAVIONE c/o Salone Parrocchiale: 31^ sezione - Entracque, Limone, Roaschia, Robilante, Roccavione, Valdieri, Vernante Lunedì 5 novembre 2018 a CUNEO c/o la Sala Riunioni Coldiretti (piano terra): 32^ sezione - Beinette, Castelletto Stura, Margarita, Montanera Martedì 6 novembre 2018 a BUSCA c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 33^ sezione - Busca; 34^ sezione - Tarantasca, Villafalletto Giovedì 8 novembre 2018 a DEMONTE c/o Salone Comunale 35^ sezione - Aisone, Argentera, Demonte, Pietraporzio, Sambuco, Vinadio 36^ sezione - Borgo San Dalmazzo, Gaiola, Moiola, Rittana, Roccasparvera, Valloriate

ZONA DI FOSSANO Sabato 3 novembre 2018 a CENTALLO c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 37^ sezione - Centallo Mercoledì 7 novembre 2018 a FOSSANO c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 38^ sezione - Fossano 39^ sezione - Sant’Albano Stura, Trinità 40^ sezione - Genola, Vottignasco Venerdì 9 novembre 2018 a BENEVAGIENNA /o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 41^ sezione - Benevagienna, Lequio Tanaro, Salmour

MOVIMENTI

ZONA DI MONDOVÌ Giovedì 18 ottobre 2018 a DOGLIANI c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 42^ sezione - Belvedere Langhe, Bonvicino, Clavesana, Somano; 43^ sezione - Dogliani, Monchiero Lunedì 22 ottobre 2018 a CARRÙ c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 44^ sezione - Bastia Mondovì, Carrù, Cigliè, Farigliano, Piozzo Martedì 23 ottobre 2018 a MOROZZO c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 45^ sezione - Magliano Alpi, Morozzo, Rocca de Baldi Mercoledì 24 ottobre 2018 a VILLANOVA MONDOVÌ c/o il Centro anziani (Via Orsi, 14): 46^ sezione - Pianfei, Roccaforte Mondovì, Villanova Mondovì 47^ sezione - Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Monastero Vasco Venerdì 26 ottobre 2018 a MONASTEROLO CASOTTO c/o la Sala Comunale: 48^ sezione - Monasterolo Casotto, Montaldo Mondovì, Pamparato, Roburent, Torre Mondovì Lunedì 29 ottobre 2018 a MONDOVÌ c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 49^ sezione - Briaglia, Niella Tanaro, San Michele Mondovì, Vicoforte; 50^ sezione - Mondovì

ZONA DI SALUZZO Giovedì 18 ottobre 2018 a SANFRONT c/o Ex Cinema: 51^ sezione - Crissolo, Oncino, Ostana, Paesana; 52^ sezione - Gambasca, Martiniana Po, Rifreddo, Sanfront Venerdì 19 ottobre 2018 a VERZUOLO c/o Palazzo Drago: 53^ sezione - Costigliole Saluzzo, Manta, Piasco, Verzuolo Lunedì 22 ottobre 2018 a BARGE c/o il Salone Parrocchiale San Martino: 54^ sezione - Barge Martedì 23 ottobre 2018 a REVELLO c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 55^ sezione - Revello Mercoledì 24 ottobre 2018 a BAGNOLO PIEMONTE c/o il Salone Comunale: 56^ sezione - Bagnolo Piemonte Giovedì 25 ottobre 2018 alle ore 14,30 a ENVIE c/o la Palestra Scuola Elementare: 57^ sezione - Envie Venerdì 26 ottobre 2018 a PAGNO c/o il Salone Polivalente (Piazza del mercato): 58^ sezione - Brondello, Castellar, Pagno Sabato 27 ottobre 2018 a SALUZZO c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 59^ sezione - Lagnasco, Saluzzo, Scarnafigi Lunedì 29 ottobre 2018 a MORETTA c/o la Biblioteca Comunale: 60^ sezione - Cardè, Faule, Moretta, Polonghera, Ruffia, Torre San Giorgio, Villanova Solaro Mercoledì 31 ottobre 2018 a MELLE c/o ‘Ala Comunale: 61^ sezione - Brossasco, Isasca, Melle, Rossana, Valmala, Venasca 62^ sezione - Bellino, Casteldelfino, Frassino, Pontechianale, Sampeyre

ZONA DI SAVIGLIANO Lunedì 22 ottobre 2018 a SAVIGLIANO c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 63^ sezione - Savigliano Mercoledì 24 ottobre 2018 a SAVIGLIANO c/o la Sala Riunioni Ufficio Zona Coldiretti: 64^ sezione - Marene; 65^ sezione - Caramagna Piemonte Lunedì 29 ottobre 2018 a CAVALLERMAGGIORE c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 66^ sezione - Cavallermaggiore, Monasterolo Savigliano Mercoledì 7 novembre 2018 a RACCONIGI c/o l’Ufficio Recapito Coldiretti: 67^ sezione - Casalgrasso, Cavallerleone, Murello, Racconigi

Il futuro, presente.

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MOVIMENTI

I colori del Mediterraneo e un’esperienza unica in Valle Varaita

PENSIONATI E DONNE IMPRESA: VIAGGI D’AUTUNNO Restano alcune cabine disponibili per la crociera nel Mediterraneo occidentale in programma dall’11 al 18 novembre, a bordo della Costa Fascinosa. La crociera è organizzata dall’Associazione Pensionati e da Donne Impresa Coldiretti Cuneo, con la collaborazione tecnica dell’agenzia In Terre di Granda. La nave salperà da Savona e toccherà Napoli, Catania, il porto di La Valletta nel cuore di Malta, Barcellona e Marsi-

glia. La rotta è ricca di occasioni per scoprire la molteplicità dei luoghi e delle culture che, città dopo città, raccontano storie differenti. L’Associazione Pensionati, inoltre, invita a riscoprire la Valle Varaita: venerdì 26 ottobre è prevista una giornata in cui sarà possibile visitare la Fabbrica dei Suoni di Venasca e la mostra-animazione “Dandelion: tempo di bourrée” allestita presso il salone comunale; ci si trasferirà poi a Melle presso la Valverbe, società

AUTUNNO MEDITERRANEO 11-18 novembre

cooperativa agricola che coltiva e trasforma piante officinali da agricoltura biologica, più conosciuta per le “tisane di montagne” e al termine della giornata sarà possibile acquistare prodotti tipici locali tra i quali il Tomino di Melle. Per informazioni e prenotazioni potete contattare la Segreteria Pensionati e Donne Impresa (0171 447280) oppure direttamente l’agenzia In Terre di Granda (0171 67575).

VALLE VARAITA 26 ottobre

EVENTI

Ottobre | 2018

Tanti gustosi appuntamenti in programma a Cuneo dal 19 al 21 ottobre

FIERA DEL MARRONE, CAMPAGNA AMICA SI PREPARA!

tutto pronto per la 20esima edizione della Fiera nazionale del Marrone, un appuntamento consolidato e di grandissimo richiamo, che metterà in risalto in maniera unica le eccellenze agroalimentari della Granda fra colori, profumi e gusti dell’autunno. Un’occasione importantissima per promuovere, oltre alla Castagna Cuneo IGP, la ricchezza dell’agroalimentare cuneese e il territorio intero. La Fiera del Marrone vedrà le aziende Campagna Amica Coldiretti protagoniste di tanti appuntamenti fra venerdì 19 e domenica 21 ottobre. Primo fra tutti, il mercato Campagna Amica che colorerà di giallo piazza Galimberti. Presenti oltre quaranta aziende del circuito, che proporranno il meglio delle loro produzioni agricole, fresche e trasformate. Dopo il grande interesse raccolto

lo scorso anno, tornano alla Fiera 2018 i laboratori del gusto Coldiretti, allestiti in piazza Galimberti, con protagonisti gli Agrichef cuneesi: uno spazio di degustazioni e spettacoli di cucina, dedicato a tutti gli amanti dell’enogastronomia Made in Cuneo e ai più curiosi.

Non mancheranno, poi, le fattorie didattiche del progetto Educazione alla Campagna Amica Coldiretti, che porteranno la campagna nel centro cittadino, con i laboratori di piazza Virginio dedicati ai più giovani e pensati per tutta la famiglia. Infine, come da tradizione, all’interno del padiglione AgriArti saranno proposte ai visitatori le eccellenze della Granda in gustose ricette, in particolare la carne bovina di razza piemontese. La Fiera del Marrone sarà più di una vetrina per le aziende Campagna Amica Coldiretti e per le produzioni agricole della nostra terra. Sarà un grandissimo palcoscenico di incontro tra consumatori e produttori e un’ottima occasione per far conoscere al grande pubblico il nostro impegno nel promuovere il vero Made in Italy a tavola, per un consumo più sostenibile, responsabile e vantaggioso per l’intera filiera.

Oltre al mercato, aperitivo a Km zero proposto alla Festa del Pane

SAVIGLIANO, SUCCESSO PER L’APERITIVO CAMPAGNA AMICA A Savigliano, in occasione della decima edizione della Festa del Pane del 22 e 23 settembre, un grande mercato di Campagna Amica ha vestito di giallo la centralissima Piazza Santarosa. Due splendide giornate di sole hanno salutato l’inizio dell’autunno tra i profumi e i colori dei prodotti agricoli proposti dalle aziende Campagna Amica, 26 in tutto, provenienti dal Cuneese, dalle altre Province piemontesi e dalla vicina Liguria. Per arricchire l’offerta della manifestazione, Campagna Amica ha coinvolto gli esercenti locali in un’interessante iniziativa, l’aperiti-

vo a Km zero, mirata ad avvicinare i consumatori ai prodotti genuini del territorio, in modo non convenzionale. L’aperitivo Campagna Amica, proposto da undici bar e caffè di

Savigliano e molto apprezzato da cittadini e visitatori, era costituito da una selezione di prodotti Campagna Amica rigorosamente locali: toma d’Alpe, toma di capra, miele di castagno, salame campagnolo, salame cotto di suino, filetto baciato, farro e nashi. Il mercato e l’aperitivo Campagna Amica di Savigliano sono stati un’occasione unica di “racconto” dei prodotti, ciascuno dei quali è frutto di saperi, di tradizioni e di un territorio che occorre valorizzare per sensibilizzare i consumatori e avvicinarli ad un approccio più attento e consapevole verso il cibo.

EVENTI

L’Agenzia 4A organizza una giornata di visita

EIMA INTERNATIONAL IN ARRIVO A BOLOGNA Dal 7 al 11 novembre, presso il Quartiere Fieristico di Bologna, si terrà l’Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio “Eima International”, che mette in mostra le nuove tecnologie capaci di rispondere alle esigenze di chi ogni giorno è impegnato in agricoltura. Alla manifestazione, giunta alla 43esima edizione, partecipano le industrie costruttrici di ogni continente, portando il meglio della produzione, le anteprime assolute, le tecnologie d’avanguardia. Due le novità dell’edizione 2018: l’area “Digital” dedicata alle tecnologie elettroniche ed informatiche per la gestione e il controllo dei macchinari - sono 35 le industrie specializzate che espongono in questa sezione, con una gamma di prodotti che va dai

Lo specialista italiano del fotovoltaico

sistemi GPS fino ai droni volanti e ai software per l’elaborazione dei dati provenienti da satelliti e sensori - e il salone “Idrotech”, dedicato interamente alle tecnologie per l’irrigazione e la gestione dell’acqua. In occasione della manifestazione, l’Agenzia 4A organizza per venerdì 9 novembre un viaggio alla Fiera espositiva con partenza prevista al mattino presto da diverse località della provincia. Il costo è di 37 € a persona per almeno 50 partecipanti. Pranzo e biglietto di ingresso alla Fiera sono a parte. Per prenotazioni e informazioni contattate la Segreteria Provinciale (0171 447249) o gli Uffici Zona entro lunedì 22 ottobre.

Gruppo

GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO, APPUNTAMENTO AD ALBA

La 68esima edizione della Giornata provinciale del Ringraziamento si terrà ad Alba domenica 18 novembre, in concomitanza con il “Campagna Amica Day”. La Santa Messa sarà officiata alle 10.30 nella centralissima Cattedrale di San Lorenzo. Sarà un momento di riflessione e condivisione che, come da tradizione, giunge al termine dell’annata agraria, un’occasione ricca di significato da condividere con tutti gli imprenditori agricoli e le loro famiglie.

Ottobre | 2018

SAGRA DI SAN SERENO A SAN ROCCO CASTAGNARETTA Dall’8 al 10 settembre a San Rocco Castagnaretta si è svolta la 91esima Mostra regionale ortofrutticola “Città di Cuneo”, più conosciuta come Sagra di San Sereno, che anche quest’anno ha riscosso un grande successo di pubblico. Coldiretti ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’area espositiva con i tecnici dell’Agenzia 4A impegnati nell’allestimento della Mostra. È loro compito, infatti, ricercare nelle imprese agricole i prodotti tipici particolarmente pregiati e di alta gamma.

L’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Cuneo ha deciso che l’edizione 2018 della Mostra presentasse alcune novità nell’intento di presentare al pubblico un allestimento nuovo e più

accattivante, pur mantenendo i tratti peculiari che da anni caratterizzano la manifestazione. Come da tradizione, la maggiore attrazione della Sagra è stato il trionfo di frutta e ortaggi, sapientemente selezionati ed elegantemente esposti lungo la passerella sul viale alberato. Il Mercato di Campagna Amica, a cui hanno partecipano aziende del circuito, ha fatto da sfondo all’evento, dando ai visitatori la possibilità di degustare e acquistare i prodotti tipici locali.

RASSEGNA DEI FRUTTI DELLA TERRA A SPINETTA Domenica 23 settembre, in occasione dei festeggiamenti di San Foca, si è svolta la 18esima edizione della Rassegna dei frutti della Terra. Anche quest’anno è stata presentata la splendida vetrina volta a valorizzare e far conoscere i prodotti tipici locali con la partecipazione dei Consorzi di tutela e valorizzazione: dalla carota di San Rocco Castagnaretta al fagiolo e peperone di Cuneo, dalla patata della Bisalta al Porro di Cervere. Presenti anche Assortofrutta, che raggruppa i Consorzi della Fragola e Mela Rossa, Latterie Alpine, i

Fratelli Brignone, macellai a Spinetta da tre generazioni, l’azienda vinicola Dogliani “Il Generale” e l’acqua Lurisia. A farla da padrona, e con un ritorno a sorpresa, la Cena del Giardi-

niere realizzata dalla Chef Vilma Martini affiancata e coadiuvata dal gruppo Donne Impresa Coldiretti e dalle frazioniste: un ricco menu preparato utilizzando i prodotti dei Consorzi e delle aziende sponsor. Nel pomeriggio si è potuta visitare l’esposizione di prodotti degli imprenditori agricoli della zona e dei Consorzi. Nella nostra provincia un’azienda su tre è al femminile e sempre più le donne sono impegnate nelle attività connesse per meglio valorizzare la qualità delle produzioni e le tipicità locali.

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EVENTI

MURAZZANO, ANTICA FIERA DEI TRENTA Si è svolta lo scorso 31 agosto

a Murazzano l’Antica Fiera dei Trenta, appuntamento che si rinnova di anno in anno per valorizzare l’impegno degli allevatori di ovini di razza delle Langhe e dei produttori di formaggio ricavato dal latte di pecora, punto di forza dell’economia dell’Alta Langa che trova il massimo riconoscimento nel marchio Murazzano DOP. È stata una fiera molto affollata, che ha visto protagoniste le aziende

CEVA, MOSTRA DEL FUNGO 15.000 i visitatori della 57esima Mostra del Fungo svoltasi a Ceva nei weekend del 15-16 e del 22-23 settembre. Un grande successo di pubblico cui ha contributo, oltre al clima favorevole, la presenza di una considerevole quantità di funghi, provenienti dalle vallate circostanti e non solo. Campagna Amica e Coldiretti Ceva

hanno preso parte attiva all’organizzazione, allestendo piazza Gandolfi, la “Piazza dei sapori”, e lo spazio per la vendita e degustazione di prodotti agricoli ed artigianali del Cebano, in collaborazione con Confartigianato. Un angolo espositivo è stato, infine, dedicato alla valorizzazione dei cereali e dei legumi dell’Alta Langa, vera eccellenza locale.

di Campagna Amica con le tipicità del territorio e ha premiato i migliori capi ed allevatori, sotto la regia dell’Associazione Regionale Allevatori Piemonte. Il signor Rocco Gatto (in foto) ha fatto incetta di premi: miglior allevatore, miglior campione e migliore campionessa. Originale l’idea degli agricoltori di Chiusa di Pesio, che hanno realizzato una mucca di paglia per salutare la 19esima edizione della Fiera agricola “Ciusa Duvarta”, andata in scena nel cuore del paese a fine agosto.

Ottobre | 2018

CERVERE, FIERA DI SANTA CROCE Un centinaio di capi bovini di altissimo pregio, provenienti da allevamenti di razza piemontese, hanno partecipato all’esposizione in programma a Cervere, in piazza San Sebastiano, il 17 settembre scorso. La rassegna zootecnica, che ha chiuso l’edizione 2018 della Fiera di Santa Croce, si è confermata una vetrina importante di promozione economica locale.

Momento clou della manifestazione è stata la cerimonia di premiazione degli allevatori dei migliori capi di bestiame. L’allevatore Silvio Roccia si è aggiudicato la gualdrappa e la tela pittorica simbolo della Fiera patronale e zootecnica, realizzata dalla pittrice braidese Matilde Negro, che raffigura un bovino piemontese con la torre cerverese sullo sfondo.

VILLANOVA MONDOVÌ, MUU quaranta bovini, valutati da un’attenta giuria. Il riconoscimento di “vacca regina”, il più ambito della rassegna, è andato al capo dell’allevatore Giulio Griseri, già vincitore lo scorso anno. Grande partecipazione, infine, per la tradizionale stima del toro: protagonista un poderoso animale allevato a Chiusa di Pesio che, alla pesa, ha fatto segnare 791 Kg.

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Lo scorso 17 settembre “Muu” ha chiuso in bellezza i festeggiamenti patronali a Villanova Mondovì. La storica fiera mercatale del lunedì dell’Addolorata, impreziosita dalla 31esima mostra espositiva zootecnica, anche quest’anno ha valorizzato la razza bovina piemontese e i tanti allevamenti del territorio. In piazza della Rimembranza, adulti e bambini hanno ammirato

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CONSULENZA AGRONOMICA

La ricerca e la lotta biologica sono indispensabili contro i danni alle colture

INSETTI ESOTICI E NUOVE PATOLOGIE

cambiamenti climatici nel nostro Paese stanno provocando danni ingenti all’agricoltura, sia diretti, a scapito delle coltivazioni fruttifere e di pieno campo, sia indiretti per il proliferarsi di nuovi insetti esotici e patologie che meglio si adattano agli andamenti particolari degli ultimi tempi. La causa principale dell’instaurarsi di queste nuove problematiche per il settore agricolo (e non solo) è da attribuire alle importazioni di prodotti, soprattutto alimentari e vegetali. Gli insetti esotici, e così molti altri patogeni, una volta introdotti in un ambiente in cui non sono “riconosciuti” da altri insetti predatori e in presenza di condizioni a loro favorevoli, possono impiegare molto poco tempo per colonizzare

quell’ambiente. Caso emblematico è la cimice asiatica, Halyomorpha halys, introdotta in primis in Emilia Romagna, riscontrata successivamente in Piemonte nel 2013 e ora presente in tutto il Nord Italia, dove sta provocando molti danni alle coltivazioni.

PRIMA

La cimice asiatica è una specie molto pericolosa per le coltivazioni piemontesi e cuneesi, da un lato perché molto prolifica (depone 28-30 uova circa 10-12 volte l’anno, compiendo due generazioni all’anno), dall’altro per l’elevata polifagia, ossia perché può causare danni su oltre 300 specie coltivate, dalle ornamentali alle specie frutticole, dalla vite al nocciolo, dalle coltivazioni orticole ai cereali. Coldiretti Cuneo, grazie ai tecnici dell’Agenzia 4°, da diversi anni monitora l’andamento dell’insetto sul territorio con trappole attrattive americane e partecipando ai coordinamenti e alla ricerca scientifica per dare risposte concrete alle imprese in tutti gli ambiti, dalla lotta biologica alle gestione del patogeno in campo, ponendo sem-

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Ottobre | 2018

pre l’attenzione all’ambiente e alla salute pubblica. Ma la cimice non è l’unico insetto alieno. Preoccupa molto, soprattutto nel Nord del Piemonte al confine con la Lombardia, l’espansione dalla Popillia japonica, un coleottero altrettanto pericoloso che si nutre di vegetali e frutti “scheletrizzando” letteralmente le piante e rovinando i prati stabili - fondamentali per i disciplinari, ad esempio, del Gorgonzola - con la ovideposizione delle uova e successivamente con le larve che fuoriescono. Piccoli frutti e fruttiferi, inoltre, sono seriamente danneggiati da un moscerino della frutta di recente introduzione: la Drosophila suzukii che provoca danni su ciliegie, mirtilli, fragole, lamponi ed uva, deponendo all’interno del frutto maturo o prossimo alla maturazione le proprie larve e rendendo così totalmente invendibile la produzione. Anche su questo fronte, i tecnici dell’Agenzia 4A eseguono un accurato monitoraggio sul territorio

e sperimentano strumenti concreti di lotta biologica per contenere l’insetto e dare risposte e consigli alle imprese associate. Molti casi storici sono ancora attuali oggi, come ad esempio la diabrotica, Diabrotica virgifera, specie americana introdotta nel 1998 che continua a provocare molti danni al comparto cerealicolo e ai maiscoltori piemontesi. Il comparto del miele in provincia di Cuneo, specialmente nel Monregalese, è preoccupato per la presenza di un calabrone asiatico, la Vespa velutina, che si nutre a

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scapito delle api allevate dagli apicoltori provocando seri danni agli alveari. Coldiretti Cuneo ed Aspromiele monitorano costantemente la presenza e sono stati i primi a segnalarne la presenza nel 2013 nella nostra provincia. Con i recenti andamenti climatici, la velutina potrebbe provocare danni ancora più gravi al comparto, soprattutto nei mesi di agosto e settembre. L’andamento del clima provoca inoltre l’instaurarsi di nuove preoccupanti patologie, come la batteriosi del Kiwi (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae), che ha portato all’estirpo di molti ettari della coltura in Piemonte. Coltura, tra l’altro, ulteriormente danneggiata dalla cosiddetta “moria del kiwi” che provoca la morte degli impianti giovani e in produzione. Anche su questa partita i tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo stanno monitorando la situazione su due fronti: in campo, con la ricerca agronomica e scientifica per cercare di salvare le piante e dare futuro alla coltura, e politicamente mediante tavoli verdi con l’Assessorato regionale.

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Contro gli insetti esotici è fondamentale impostare un corretto lavoro di squadra tra imprenditori e tecnici e approfondire il metodo della lotta biologica. In Piemonte c’è un precedente importante, il caso del cinipide galligeno del castagno, il Dryocosmus kuriphilus. Questo insetto, proveniente dalla Cina, provoca nella pianta del castagno la formazione di galle (ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni), a seguito delle quali si riduce fortemente la produzione di castagne e, nei casi più gravi, le piante collassano. Oggi questa minaccia è tenuta sotto controllo in maniera naturale grazie ad un’accurata e scientifica lotta biologica, basata sulla diffusione dell’insetto Torymus sinensis, antagonista naturale del cinipide.

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Ma anche le pomaceae non sono indenni da problematiche: melo e pero sono stati colpiti da un batterio (Erwinia amylovora) che provoca il “colpo di fuoco batterico”, ovvero un deperimento improvviso della pianta colpita proprio come se venisse bruciata integralmente. In questi casi risulta fondamentale la prevenzione, come sottolineano i tecnici 4A e la pulizia e la distruzione delle branche e delle piante colpite dal batterio. Sulle drupaceae da tempo ormai imperversa la Sharka o Plum pox, malattia virale che colpisce pesche ed albicocche provocando anche

la morte della pianta. Per ultimo, a Cuneo, dopo una prima segnalazione nel Torinese, è stato riscontrato un nuovo pericoloso insetto, il tarlo asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis), meglio descritto nelle pagine che seguono. Pertanto, risulta fondamentale porre massima attenzione su tutti i fronti, affidarsi a vivaisti seri e certificati per i nuovi impianti e monitorare costantemente le colture aziendali. A livello comunitario è in discussione la normativa sulla salute delle piante ed è strategico che vengano adottate misure più rigorose nella tutela delle coltivazioni, soprattutto per l’importazione dall’estero di piante ed essenze vegetali che possono diventare veicolo di diffusione per insetti alieni e malattie. Per difendere il patrimonio del Made in Italy agroalimentare è necessario rafforzare gli strumenti di intervento per sostenere i produttori fortemente danneggiati e potenziare la ricerca per la prevenzione.

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ore 21:00 Professor Marcello Mele “Attualità e prospettive per la produzione di carne bovina” ore ore 21:45 Dott. Pere Font “Benessere animale e risultati zootecnici - aspetti pratici” 21:00 Professor Marcello Mele “Attualità e prospettive per la produzione di carne bovina” ore ore 22:15 Domande e discussione 21:45 Dott. Pere Font “Benessere animale e risultati zootecnici - aspetti pratici” ore ore 22:45 Rinfresco 22:15 Domande e discussione

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Nuovo insetto “alieno” segnalato a Cuneo

TARLO ASIATICO DEL TRONCO, MINACCIA PER LE LATIFOGLIE Si chiama Anoplophora glabripennis, tarlo asiatico del fusto, l’ultimo insetto esotico riscontrato in Piemonte, una specie molto invasiva e preoccupante soprattutto per alberi ed arbusti. Le piante potenzialmente colpite sono le latifoglie, in particolare acero, albicocco, betulla, carpino, ciliegio, faggio, frassino, ippocastano, lauroceraso, nocciolo, olmo, ontano, platano, pesco, pioppo, salice, susino e tiglio. Dopo le prime segnalazioni a Vaie, nel Torinese, a fine settembre il tarlo asiatico del fusto è stato rilevato a Cuneo. Si tratta di una specie totalmente innocua per l’uomo e gli animali, ma molto pericolosa ed invasiva per le piante. Come spiega il

nome comune, attacca il legno durante la fase larvale come un tarlo, provocando molte gallerie e rosure nel tronco e nei fusti, a seguito delle quali possono verificarsi rotture delle branche e dei rami con conseguenti pericoli per il comparto agricolo, oltre che per il verde urbano. Trattandosi di una specie altamente pericolosa, è soggetta a lotta obbligatoria su tutto il territorio europeo. Pertanto, in caso di osservazioni di danni simili o dell’insetto occorre fare subito segnalazione al Settore fitosanitario della Regione Piemonte. Questa specie è molto simile ad un insetto locale, il Monochamus spp, che provoca gli stessi danni ma in maniera meno invasiva e

perfettamente inserita nell’equilibrio naturale locale. I carabinieri forestali che hanno curato le segnalazioni sottolineano che l’insetto si è sinora adattato unicamente su piante ornamentali quali aceri, betulle e salici in maniera massiccia ma ancora contenuta, notizia che fa presagire un buon risultato per l’eradicazione del focolaio. Questa specie presenta, inoltre, un comportamento definito come “homing” (accasamento),

Ottobre | 2018

COME RICONOSCERLO L’adulto del tarlo asiatico del fusto presenta ali anteriori di colore nero lucente con macchie bianche o giallastre di numero e dimensioni variabili. Le antenne sono nere, con la parte basale dei singoli “frammenti” di colore bianco-azzurrognolo, come le zampe. Le femmine sono lunghe circa 3,5 cm e presentano antenne poco più lunghe del corpo. I maschi hanno una lunghezza di circa 2 cm, con antenne lunghe circa 1,5 volte il corpo. Le larve sono prive di zampe, di colore bianco crema. Il capo è

appiattito e la lunghezza varia, a maturità, dai 3 ai 6 cm.

ovvero una predisposizione maggiore a rimanere sulla specie colonizzata in principio, in questo caso per l’appunto aceri, betulle e salici. Nel mese di agosto sono stati eseguiti tutti i trattamenti previsti dalla Legge per il contenimento nel Comune e la successiva eradicazione mediante l’eliminazione delle piante colpite.

TARLO ASIATICO A MADONNA DELL’OLMO, CUNEO Il tarlo asiatico ha fatto la sua comparsa a Cuneo, su aceri e betulle a Madonna dell’Olmo, a fine settembre. I tecnici Coldiretti dell’Agenzia 4A sono al lavoro per verificare che le nostre coltivazioni siano esenti da infestazioni e forniscono consigli utili a prevenire la diffusione di eventuali focolai. La prevenzione è essenziale. Per questo, nel caso si osservino insetti adulti, larve oppure rosure particolari, occorre farne segnalazione al Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte: Tel. 011 4321473 - Email: piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

INTERVENTI AGRONOMICI DEL MESE DI OTTOBRE Uno sguardo alle coltivazioni del territorio nel mese di ottobre, che potrebbe essere più piovoso del normale ma con temperature nella media o poco al di sopra. Nel dettaglio:

In ottemperanza a quanto disposto dal Decreto 22 gennaio 2014 (PAN), punto A.7.2 “Difesa integrata obbligatoria”

CEREALI: Seminare i cereali FRAGOLA e PICCOLI autunno-vernini e, dove necessaFRUTTI: Le varietà rifiorenti di rio, eventualmente posizionare i diserbi di pre o post emergenza precoce ed i geodisinfestanti per il controllo degli insetti terricoli. Su erba medica, se necessario, intervenire con diserbi di post emergenza. Ultimare le raccolte dei secondi raccolti di sorgo, soia, mais granella, mais trinciato e grano saraceno.

lampone sono ancora in raccolta. Monitorare la cimice asiatica, impostando trattamenti solo in caso di presenza accertata, e controllare la drosophila attraverso le pratiche agronomiche. In caso di eccessi di umidità applicare fungicidi specifici per i marciumi. Sugli impianti uniferi è consigliato un intervento con rame per la difesa

dei tralci che verranno mantenuti nell’inverno. Su mirtillo sono consigliati interventi con rame verso inizio ottobre per la preparazione della pianta all’inverno e il buon controllo dei cancri rameali. A completa caduta delle foglie posizionare interventi con olio minerale per il controllo della cocciniglia. Su fragola rifiorente mantenere la copertura contro oidio, verificare la presenza di tripide su fiori e impostare trattamenti solo in caso di forte presenza. Controllare la drosophila. Controllare la presenza di cimice asiatica e impostare trattamenti solo in caso di presenze elevate con piretro naturale o piretroidi. Sulle varietà unifere impostare interventi preventivi nei confronti dell’oidio, utilizzando prodotti preventivi in abbinamento con zolfo. In caso di presenza, utilizzare zolfo e bicarbonato di potassio per eradicare l’infezione, applicare prodotti per il controllo dei patogeni tellurici e antracnosi. Verificare la presenza di nottue alla

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Ottobre | 2018

terreno. Solo in presenza di terreno sufficientemente umido intervenire con una concimazione leggera a base di urea, altrimenti attendere la fine dell’inverno. È tempo di raccolta delle castagne, per le quali non sono necessari interventi.

corona della pianta e afidi, ragnetto rosso e mosca bianca, verificare la presenza di topi e talpe sotto la pacciamatura. Impostare sugli impianti più vigorosi interventi con rame verso inizio ottobre per ridurre la spinta vegetativa della pianta e favorire la differenziazione delle gemme.

ORTICOLE:

FRUTTA: Su melo e pero,

soprattutto negli impianti adulti che hanno prodotto molto, è utile intervenire entro la prima decade del mese di ottobre, con un apporto di azoto pari al 30% dell’asporto calcolato dell’annata. Soprattutto su pero, una volta terminata la raccolta, è consigliato un intervento con zolfo, utile sia per la prevenzione dei funghi che per il contenimento dell’eriofide vescicoloso. Su ciliegio ed albicocco, una volta terminate le operazioni di potatura, si consiglia di intervenire con un prodotto fungicida come lo zolfo, utile a favorire la cicatrizzazione delle ferite. Anche sugli appezzamenti di pesco e susino, in cui è stata fatta la potatura post raccolta, si consiglia di intervenire in questa fase con un prodotto ad attività fungicida. Sul kiwi, terminata la raccolta delle varietà precoci, si consiglia una potatura volta ad eliminare il legno più “vecchio” (soprattutto la maggior parte dei tralci che hanno prodotto) con lo scopo di favorire un migliore arieggiamento della chioma ed un conseguente migliore contenimento di funghi e batteri. Tale operazione andrà

ripetuta tra la fine del mese e l’inizio di novembre sulle varietà a maturazione tardiva. Per prevenire gli attacchi del batterio PSA, si consiglia di potare solo in giornate asciutte e soleggiate.

NOCCIOLO e CASTAGNO: Nel

periodo di post raccolta sul nocciolo, gestire i rami e le branche secche tagliandole ed asportandole dagli impianti. Nelle aree di pianura e di bassa collina gestire la gleosporiosi con prodotti a base di tiofanate metile. Verso la metà della caduta di foglie e, in secondo tempo, a caduta di foglie ultimata, intervenire con prodotti rameici per il contenimento dei cancri rameali. Gestire la concimazione a seconda dell’umidità del

È l’epoca di maturazione delle zucche in pieno campo, pertanto occorre provvedere celermente alla raccolta per non esporre i frutti alle eventuali piogge autunnali. Con l’abbassamento delle temperature mantenere le coperture con zolfo contro l’oidio e con rame per la peronospora sugli zucchini. Monitorare nelle serre di pomodori e peperoni, specie se sprovvisti di rete antinsetto, la presenza della cimice asiatica e allo stesso tempo evitare di creare troppa umidità per non andare incontro a pericolose infezioni di oidio. Su cavoli, cavolfiori e broccoli controllare la presenza della cavolaia e dei lepidotteri in genere e all’occorrenza intervenire con appositi larvicidi in miscela con antiperonosporici. Proseguire con le semine scalari per la raccolta invernale di valeriane e spinaci.

VITE:

Ottobre è mese destinato alla vendemmia. Eseguire il terzo trattamento per la flavescenza dorata a vendemmia ultimata. Effettuare le lavorazioni del terreno per le successive semine delle miscele da sovescio.

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Le pensioni di anzianità/anticipate pesano ben più di quelle di vecchiaia

FLUSSI DI PENSIONAMENTO, I DATI INPS DEL 1° SEMESTRE 2018 L’INPS ha effettuato una rilevazione provvisoria inerente le pensioni liquidate a livello nazionale nel primo semestre 2018. Mentre nel 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia sia quelli di anzianità per la pensione anticipata restavano immutati rispetto al 2016, nel 2018 si conclude il percorso di equiparazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne per tutti i lavoratori dipendenti privati e i lavoratori autonomi. Per loro, infatti, sia uomini che donne, la pensione di vecchiaia nel 2018 viene erogata al raggiungimento dell’età di 66 anni e 7 mesi. Per quanto riguarda la pensione anticipata, per il 2018 non sono previsti cambiamenti di requisiti per la generalità dei lavoratori, ma entra stabilmente a regime la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi per i cosiddetti “lavoratori precoci” - 12 mesi di contributi maturati entro il compimento dei 19 anni di età e in una determinata condizione di tutela stabilita dalla norma - nei limiti dei fondi annualmente stanziati (le richieste di certificazione dei requisiti per l’accesso al beneficio dovevano essere presentate entro il 1° marzo 2018). Con riferimento alle pensioni dei

lavoratori dipendenti, si registra un numero complessivo di liquidazioni di vecchiaia e anzianità/anticipate decorrenti nel primo semestre decisamente inferiore al corrispondente valore del 2017, e analogo andamento si osserva nelle tre principali gestioni dei lavoratori autonomi. La differenza rilevata in questo monitoraggio è riconducibile essenzialmente all’aumento del requisito di età richiesto per la liquidazione della pensione di vecchiaia delle donne. Osservando, poi, gli indicatori statistici del primo semestre 2018, quanto alla composizione per categoria si rileva un peso decisamente superiore delle pensioni di anzianità/anticipate su quelle di vecchiaia rispetto al dato annuo del 2017, poiché i requisiti richiesti per quest’ultimo tipo di trattamento si sono innalzati per le donne,

mentre quelli relativi alle pensioni di anzianità/anticipate sono rimasti uguali all’anno precedente, e sono numericamente più consistenti le uscite anticipate per i cosiddetti “lavoratori precoci”. La ripartizione delle tipologie di pensione nella gestione dei “coltivatori diretti mezzadri e coloni” conferma l’andamento generale: sul complesso delle pensioni liquidate dall’Istituto, si evidenzia una percentuale maggiore delle pensioni di anzianità/anticipate (21%) rispetto alle pensioni di vecchiaia (12%). Per quanto riguarda il sistema di calcolo, si rileva che nella gestione dei “coltivatori diretti mezzadri e coloni” il 96% delle pensioni sono calcolate con il sistema misto/ retributivo e il 4% con il sistema contributivo, come da grafico sottostante.

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Il Patronato EPACA è a disposizione degli interessati per la pratica INPS

PENSIONE AGLI INVALIDI CIVILI, GUIDA PRATICA SOGGETTI INTERESSATI Possono avere diritto alla pensione per invalidi civili tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 e 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva, che abbiano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo. Anche i minori di 18 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti, che abbiano difficoltà

LIMITI DI REDDITO

persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età, rientrano nella categoria degli assistibili. Infine, i cittadini ultrasessantacinquenni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana e/o per impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.

Per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente e gli stessi, per l’anno 2018, non devono superare 4.853,29 € se riferiti all’invalidità parziale e 16.664,36 € se attinenti all’invalidità totale. L’indennità di accompagnamento è erogata indipendentemente dalle condizioni economiche dell’interessato.

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DOCUMENTI NECESSARI La documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita da certificato medico su modulo INPS (telematico), codice fiscale e carta d’identità del richiedente. Si ricorda che la presenta-

zione delle domande d’invalidità civile avviene esclusivamente tramite programma telematico INPS. Tale procedura, disponibile presso il Patronato EPACA, consente di dialogare con l’INPS e ridurre i tempi di attesa per ottenere le pensioni agli invalidi civili.

Al fine di velocizzare la trattazione di queste istanze, invitiamo tutti gli interessati ad avvalersi della professionalità del Patronato EPACA Coldiretti che, coadiuvata dai consulenti medico-legali e legali convenzionati, garantiranno l’assistenza in merito.

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI, RIVALUTATE LE RENDITE INAIL L’INAIL ha provveduto a rivalutare con decorrenza 1° luglio 2018 le prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale. Tale rivalutazione è pari al 1,10% ed è calcolata sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. I soggetti titolari di rendita riceveranno in questi giorni il prospetto INAIL attestante l’aggiornamento della rendita e dei ratei.

Si raccomanda di porre attenzione alle quote di maggiorazione relative ai familiari in modo tale da aggiornare, laddove necessa-

rio, la situazione familiare. Tali aggiornamenti possono essere effettuati tramite il Patronato EPACA di Coldiretti.

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Ottobre | 2018

Ecco come fruire dell’integrazione alla pensione di reversibilità

ASSEGNO INTEGRATIVO, UN DIRITTO POCO CONOSCIUTO Spesso si sente parlare di “diritti inespressi”, ossia di tutti quei diritti che spettano al cittadino ma dei quali il cittadino non viene informato. Fra loro, salvo esplicita richiesta dell’interessato all’INPS, c’è anche un assegno integrativo alla pensione di reversibilità. Si tratta di una cifra che arriva fino a circa 53 euro mensili, elargita a tutti quei coniugi che, in seguito alla morte del marito o della moglie, oltre a godere della reversibilità siano anche riconosciuti come “inabili al proficuo lavoro”. L’integrazione alla pensione di reversibilità, in caso di invalidità, è un diritto poco noto che, tuttavia, trova il suo ancoraggio nella Legge ed è stato confermato anche dalla Corte di Cassazione. È importante precisare che il nucleo familiare può essere composto anche da una sola persona, qualora la stessa sia titolare di “pensione ai superstiti da lavoro dipendente” ed abbia un’età inferiore a 18 anni compiuti ovvero si

trovi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro. Ma quali sono gli esatti requisiti di chi ha diritto all’assegno integrativo? Il diritto spetta a vedove e vedovi dei dipendenti pubblici e privati, titolari di pensione di reversibilità, se riconosciuti inabili a proficuo lavoro, una condizione si riscontra nei casi di invalidi civili al 100% e/o titolari di pensione di accompagnamento. Chi non è invalido al 100% né percepisce l’accompagnamento potrà chiedere al proprio medico di famiglia di certificare l’inabilità al proficuo lavoro (SS3) e inoltrare all’INPS la domanda di assegno integrativo tramite il Patronato EPACA. L’importo dell’assegno che sarà erogato dipenderà dal reddito del vedovo o vedova cui spetta: per redditi familiari fino a 28.206,57 € l’assegno è pari a 52,91 €, che scendono a 19,59 € per redditi da 28.206,58 a 31.640,88 €. Non

spettano assegni familiari, invece, se il reddito supera quest’ultimo valore. Il coniuge superstite potrà dunque avere un plus di importo massimo pari 600 euro annui. Il riconoscimento può anche essere retroattivo di cinque anni dal momento della domanda. Se si ha diritto all’assegno e si intende fare domanda, quest’ultima dovrà essere trasmessa telematicamente all’INPS tramite il patronato EPACA di Coldiretti.

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È possibile regolarizzare i mancati o ritardati pagamenti dell’anno scorso

INPS, EMESSI GLI AVVISI BONARI 2017 L’INPS ha comunicato di aver emesso gli avvisi bonari per i coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed imprenditori agricoli professionali che nel corso del 2017 non hanno versato in tutto o in parte i contributi previdenziali dovuti, ovvero li hanno versati in ritardo rispetto alle scadenze previste. Gli interessati possono reperire l’avviso bonario sul sito dell’INPS, all’interno del Cassetto Previdenziale Autonomi in Agricoltura, unitamente ai riferimenti per poter procedere alla compilazione del modello F24 utile a versare quanto dovuto. È possibile richiedere la rateizzazione degli importi dovuti, come anche l’annullamento totale o parziale, laddove si sia già

provveduto precedentemente al pagamento. L’INPS ha altresì comunicato che, qualora il soggetto interessato non dovesse ottemperare al pagamento entro il mese di novembre, l’importo dovuto verrà richiesto attraverso avviso di addebito esecutivo. È opportuno sottolineare che il mancato pagamento anche solo di una parte dei contributi dovuti impedisce di fatto l’accredito di tale anno ai fini pensionistici per tutti i componenti il nucleo familiare; di conseguenza, il diritto alla pensione viene differito a mesi o anni successivi in quanto non risultano completati i versamenti relativi ai contributi previdenziali. Analogamente, per quanto riguarda il titolare dell’a-

zienda, la mancata regolarità contributiva impedisce l’erogazione degli eventuali indennizzi per infortunio o malattia professionale da parte dell’INAIL. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per fornire le informazioni e i chiarimenti del caso.

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Ottobre | 2018

Utilizzo e utilità dell’holter cardiaco completo a 12 derivazioni

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mie, delle aritmie ipercinetiche, delle cardiopatie ischemiche, giacché consente un monitoraggio ECG continuo di tutte le pareti del ventricolo sinistro. Quindi anche in presenza di ischemie molto localizzate possono essere identificate facilmente; dell’ischemia miocardica silente; delle alterazioni ECG riconducibili a Sindrome di Brugada e Sindrome del QT lungo congenito o iatrogeno;

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L’holter cardiaco o elettrocardiogramma dinamico è un esame strumentale non invasivo che si esegue tramite l’applicazione dell’holter, un piccolo apparecchio che consente di registrare l’attività cardiaca in modo continuativo per 24 ore. Ha il pregio di consentire il controllo dell’attività elettrica del cuore durante lo svolgimento delle abituali occupazioni, e soprattutto di quelle occupazioni che si associano alla sintomatologia oggetto dell’indagine. Il tracciato viene successivamente valutato al computer dallo Specialista che redige il referto. L’holter cardiaco completo a 12 derivazioni, rispetto all’holter standard a 3 derivazioni, consente una più fine valutazione: • del punto di origine delle arit-

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Scoperto un collirio che rallenta la progressione della miopia nei bimbi

MIOPIA NEI BAMBINI, BUONE NOTIZIE IN ARRIVO Il più comune difetto della vista, che 40 anni fa riguardava il 13% della popolazione, oggi colpisce circa il 25% degli italiani. Nel nostro Paese le persone con miopia sono oggi circa 12 milioni, mentre sono in 20 milioni ad avere problemi visivi. Inoltre, un recente studio dell’European Eye Epidemiology Consortium ha evidenziato come la patologia sia in crescita soprattutto nei bambini e nei ragazzi tra i 25 e i 29 anni. Uso eccessivo e precoce di dispositivi elettronici e sempre meno tempo passato all’aria aperta sono tra le cause possibili della crescita di un fenomeno che gli esperti, per il ritmo con cui si diffonde, sono portati a definire in termini di “epidemia”. La miopia è una condizione in cui

l’occhio è troppo lungo e i raggi luminosi provenienti da un oggetto distante non si focalizzano correttamente sulla retina, bensì davanti ad essa causando un errore di rifrazione. Negli esseri umani, numerosi recenti studi dimostrano che i fattori ambientali giocano un ruolo determinante, insieme a quello genetico, nello sviluppo della miopia. Tra

i fattori ambientali sono da annoverare bassi livelli socio-economici, genitori affetti da miopia, bassi livelli di vitamina D, scarsa attività all’aria aperta, utilizzo di computer, smartphone, tablet o libri. Ci sono, tuttavia, buone notizie: l’uso di un collirio all’atropina è stato in grado di rallentare la progressione della miopia in bambini tra i 6 e i 12 anni (studio ATOM). L’atropina 1% in collirio è un trattamento solitamente usato per trattare l’occhio pigro. Sebbene, ad oggi, il collirio sia disponibile in commercio solo in Asia, alcune farmacie attrezzate a produrre prodotti galenici hanno già iniziato a produrlo dietro prescrizione medica ed è sicuramente il farmaco più promettente contro la progressione della miopia.

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ACSTE

Scade a fine anno il mandato del Consiglio direttivo dell’Associazione

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l paesaggio che si tinge dei colori dell’autunno ha fatto da cornice agli ultimi appuntamenti del calendario A.C.S.T.E. Il bilancio è più che positivo: grazie allo spirito di iniziativa e di avventura dei soci e nonostante le condizioni atmosferiche non sempre ottimali, gli appuntamenti organizzati sono stati molti e il loro piacevole ricordo ci accompagnerà anche nella stagione invernale. Nell’ottica del rinnovamento, ed in alternativa al tradizionale raduno di fine estate, nel mese di luglio è stata organizzata la prima edizione di “Mangiando Cavalcando” che ha visto un’intensa collaborazione tra i vari gruppi A.C.S.T.E. ed un’ottima riuscita della giornata, assolutamente da ripetere. Ricordiamo a tutti i soci che a fine anno scade il mandato del Consiglio direttivo. Al fine di garantire il proseguimento dell’attività dell’associazione, sarebbe

opportuno che chiunque fosse interessato a ricoprire la carica di Consigliere presentasse al più presto la propria candidatura in vista della prossima Assemblea dei soci che verrà convocata entro la fine dell’anno. Al Direttivo uscente preme fare presente che, nonostante i pochi membri rimasti, si è riusciti a far fronte agli impegni economici

grazie agli sponsor ed alla numerosa partecipazione dei soci agli eventi ed alle serate informative sul benessere. Con l’impegno di tutti la nostra Associazione può continuare ad essere un punto di riferimento nel mondo dei cavalli, ma servono sempre nuove idee, entusiasmo e tanta voglia di stare insieme in amicizia!

FIERA CAVALLI A LIONE Il gruppo “I Cavalieri della Valle Grana” organizza sabato 3 novembre il pullman per la Fiera di Lione. Il costo del viaggio verrà calcolato in base al numero dei partecipanti. Per info e prenotazioni contattare Michele Donadio (389 4349236)

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SCADENZE

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contribuente sarà tenuto anche alla presentazione di tutta la documentazione necessaria.

ACQUISTI - CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - mese di settembre e 3° trimestre 2018

31 OTTOBRE

Scade il termine per i contribuenti mensili e trimestrali per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti rispettivamente nel mese di settembre e nel 3° trimestre 2018.

TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO DMAG 3° trimestre

PRESENTAZIONE MODELLO 730 INTEGRATIVO

TRASMISSIONE TELEMATICA DICHIARAZIONI 2018 (redditi anno 2017)

Entro tale data devono essere inviate in via telematica all’INPS le dichiarazioni delle retribuzioni corrisposte dai datori di lavoro agricoli agli operai a tempo determinato e indeterminato nel 3° trimestre 2018.

Scade il termine per la presentazione, esclusivamente ad un CAF, del modello 730/2018 integrativo utilizzabile nel caso in cui il contribuente rilevi errori od omissioni (oneri deducibili e/o detraibili ecc.) tali da determinare, per ogni singola imposta, un maggior credito d’imposta od un minore debito d’imposta. Il

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Entro tale data devono essere trasmessi in via telematica all’Amministrazione Finanziaria i modelli redditi 2018 (redditi 2017) relativi alle persone fisiche, società di persone ecc. e le dichiarazioni IRAP per il medesimo periodo relative all’imposta regionale

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Ottobre | 2018

sulle attività produttive, nonché i modelli 770 anno 2018 (redditi 2017).

misura dell’acconto è stabilita nella misura del 100%. ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI

REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

Da tale data decorrono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuovo sistema previsto per il 2018 per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto.

11 NOVEMBRE

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

2 NOVEMBRE (essendo il 1° novembre festivo) ACCONTO IRPEF, IRES e IRAP anno 2018 Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES e IRAP anno 2018. La

SAN MARTINO - INIZIO ANNATA AGRARIA Per consuetudine e per convenzione San Martino è il momento iniziale delle affittanze agrarie.

15 NOVEMBRE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art. 21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di ottobre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè ottobre.

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56enne, vedova nativa di Niella. Automunita, economicamente indipendente. Fino a Luglio ho abitato in Valle Tanaro. Attualmente mi sono trasferita a Mondovì avendo dovuto cambiare lavoro. Sono praticamente sola al mondo, sento la mancanza di una persona alla quale voler bene e richiedere onestà e conforto morale.

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Vedova da due anni, piemontese, 63 anni, senza figli. Grande lavoratrice. Abito a San Lorenzo, ho una casa che per me è diventata troppo grande e ho un alloggetto a Bordighera dove andavo d’inverno con mio marito. Dopo la vedovanza non riesco ad adattarmi a una vita da sola. Cerco uomo bravo, automunito, età massima 75 anni.

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È la prima volta che pubblico un annuncio e sarà anche l’ultima. Al giorno d’oggi anche se ci si trova in mezzo a tante persone si può soffrire molto la solitudine. Soprattutto se si ha avuto la sfortuna di rimanere da sola e con un figlio da crescere. Ho 46 anni, casa di proprietà, un lavoro stabile e remunerativo. Mi manca tanto una famiglia.

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Ragazza del 1979 di buona presenza, sono del segno del capricorno anche se ho un carattere dolce e romantico. Facevo la cantante presso un’orchestrina di liscio in provincia di Cuneo. Sono tuttora da sposare, attualmente lavoro e non ho molto tempo libero. Cerco ragazzo per pensare a costruire un futuro a due. Donna di circa 65 anni, vedova da lungo tempo. Fino ad ora non ho mai cercato un affetto perchè mi sembrava di fare un torto alla persona che ho amato per tanti anni. Sono monregalese, di seria moralità, ex proprietaria di negozio a Breo. Frequenterei per seria unione affettiva uomo di età adeguata e di buona educazione.

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