Il Coltivatore Cuneese n.17 ottobre 2009

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N° 17 – 1-15 ottobre 2009

Sommario

Foto di Mara Chiardola

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Mariangela Abbà, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Livio Minero, Manuele Molinari, Laura Occelli, Nadia Olivero, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Anna Rossi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: grafici@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

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Nocciole: aumentata la produzione rispetto al 2008 Crisi della zootecnia da carne Dopo il sollecito di Coldiretti in arrivo oltre 20 milioni di euro alle imprese agricole piemontesi Contributi per danni da neve: ecco i comuni finanziabili Nuovi progetti per la promozione del latte piemontese Promozione per la “Mela rossa Cuneo” “Pesca Cuneo” triplica i quantitativi venduti Ceppi nuovo direttore generale Amos Utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici

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Storie di vita Pierino Busso: «quando a Neive c’era il porto sul Tanaro…»

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Osservatorio Prezzi

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Il Corsivo del Coltivatore Mela: ottima, ma non ancora griffata Scarpe grosse e testa fine Una nuova sede per l’Ufficio Zona Coldiretti Saluzzo Rivendicazione doc e docg: si applica il piano dei controlli Un convegno ad Alba per ridurre la burocrazia nel vino “Nuova legge sul vino e semplificazione,la parola alle imprese” ATC CN5: nonostante l’accordo, Coldiretti non abbasserà la guardia Vigneti abusivi, ultima possibilità di sanatoria Notizie dall’ O.N.A.FRUT Evoluzione della maturazione dell’Actinidia deliciosa cv Hayward in actinidieti del Cuneese “Castanea 2009: Food, Timber, Biomass & Energy in Europe” Torna a Cuneo la Fiera Nazionale del Marrone Progetto Piemonte Fotovoltaico: impianti fotovoltaici chiavi in mano Il Banco Azzoaglio di Ceva festeggia i suoi 130 anni Delegazione serba in visita a Bra Giovani Impresa – ripartono le attività del comitato e dei gruppi di base Coloratissimo autunno invade le strade di Fossano “Direttamente Bio”: un progetto di ricerca nazionale Piace sempre più il mondo del biologico ONAF: “Formaggio: la qualità riconoscibile” Ia festa dei malgari in Bisalta Si ritorna dagli alpeggi I Mercati di Campagna Amica alla 79a Fiera internazionale del tartufo di Alba Coldiretti Cuneo attenta all’ambiente con le borse bio Anche in Cuneo città la vendita diretta tra produttore e consumatore Benvenuti in… arrivederci al prossimo anno! L’ONAS festeggia 10 anni di successi Tullio Marcelli a Torino annuncia la progettualità Terranostra Siglato accordo Coldiretti Piemonte e Terre dei Savoia Ma cos’è questa A.C.S.T.E.? Elevazione dell’età pensionabile per le lavoratrici pubbliche Verifica posizione INPS per gli allevatori

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Scadenze aziendali

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Il Mercatino del Coltivatore

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i è svolto nella mattinata di giovedì 1 ottobre presso l’Assessorato Regionale Agricoltura l’incontro del tavolo di filiera. Dopo un breve report dei gruppi di lavoro istituiti al Ministero è stato deciso all’unanimità di contattare in tempi rapidissimi le due principali industrie dolciarie del Piemonte per discutere di eventuali accordi di filiera, incarico affidato all’Assessore regionale all’agricoltura. Per quanto concerne l’andamento del mercato è da evidenziare come le quotazioni piemontesi, nei primi giorni di ottobre, oscillavano tra i 4,40 e i 4,50 € punto resa con cimiciato max 2%. Da fonte sicura si è appreso che nell’Avellinese la quotazione era di 4,15-4,30 € punto resa con cimiciato max 10%. A livello regionale la produzione 2009 si attesta ad un 20-30% rispetto al 2008 che già non era abbondante, ottima qualità e pezzatura, l’ intera produzione è stata raccolta in asciutta. Vi sono inoltre notizie relative ad un incremento dei prezzi dettato non tanto dall’elevata qualità del prodotto, quanto piuttosto alla politica commerciale attuata dal mercato turco, la cui produzione per il 2009 pare essere inferiore alle aspettative. “Coldiretti evidenzia come anche per le nocciole – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – l’obbligo di indicare l’origine rappresenti un mezzo per qualificare il prodotto nazionale.” Per far fronte alla difficoltà del settore corilicolo, il Governo turco ha cambiato, attraverso uno strumento legislativo, l’intervento dello Stato su questo prodotto. In sostanza è stato eliminato l’intervento sull’ammasso e istituito un aiuto ad ha di circa 700 €/ha per i noccioleti certificati (circa 400.000 ha su 700.000 ha presenti in Turchia). Una scelta, quella del Governo turco, che andrà certamente ad influenzare anche il mercato mondiale. i


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Crisi della zootecnia da carne

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roficuo incontro in materia di zootecnia da carne di dirigenti e funzionari che, su convocazione dell’Osservatorio regionale Prezzi ideato da Coldiretti Piemonte, si sono incontrati a Torino con il coordinamento di Marcello Gatto, membro di Giunta con delega al settore e del presidente regionale Paolo Rovellotti. Si è parlato in specifico della crisi che attanaglia la zootecnia da carne piemontese. Mentre i prezzi nelle macellerie e nei ristoranti non accennano ad alcuna diminuzione, nelle stalle i bovini sono ceduti a prezzi che rispetto allo scorso anno di questo periodo, sono crollati del

Dopo il sollecito di Coldiretti in arrivo oltre 20 milioni di euro alle imprese agricole piemontesi

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RPEA, l’agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura è pronta ad pagare l’acconto relativo al PSR 2008. A sollecitare lo sblocco della situazione la Coldiretti del Piemonte che è più volte intervenuta nei confronti di ARPEA per sbloccare tali acconti soprattutto in un’annata particolarmente difficile dal punto di vista economico per le imprese agricole. La comunicazione di ARPEA a firma del direttore Marco Astori è giunta presso gli uffici di Coldiretti Piemonte. Bruno Rivarossa – direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – ricorda che “l’ammontare complessivo degli acconti è superiore a 20 milioni di euro”. A seguire uno stralcio della lettera di ARPEA giunta in Coldiretti: ...A seguito delle verifiche effettuate da ARPEA sullo stato di avanzamento delle procedure atte al pagamento dei contributi comunitari del PSR 2008 misure agro ambientali, con la presente si comunica che oggi sono state elaborate liste di liquidazione per il pagamento degli anticipi (75%) equivalenti ad un importo pari a 21,5 milioni di euro. Queste liste verranno processate nel corso della notte per incrociare i dati nel registro nazionale dei debitori al fine di poter generare nella mattinata di domani i decreti relativi ai pagamenti che verranno pubblicati sul sito web di ARPEA. I beneficiari riceveranno il relativo accredito nel corso della prossima settimana.... E ancora …È utile peraltro evidenziare che a fronte delle azioni intraprese gli anticipi del 2008 sono superiori di 3,5 milioni di euro rispetto a quelli del 2007… ARPEA, inoltre comunica che nelle prossime settimane gli OD ( Amministrazioni provinciali e Comunità Montane) creeranno le liste di liquidazione per i saldi 2008. Tali liste, secondo ARPEA interessano 4000 pratiche. m

25-30%. Anche in questo settore si verifica quanto sta succedendo in altri comparti produttivi ove il prezzo pagato agli allevatori non copre neppure il costo di produzione. Eppure siamo in Piemonte, la Regione culla della pregiata razza bovina piemontese con i suoi 700.000 capi, sede dell’Associazione Nazionale Bovini di Razza Piemontese e dove in ogni provincia ha sede un’associazione provinciale allevatori che ha fatto del miglioramento genetico un forte motivo di impegno negli ultimi vent’anni. Oggi la razza è presente in tutta Italia ed in alcuni paesi europei. Inoltre in America piuttosto che in Brasile o in Argentina, i maschi riproduttori sono utilizzati per incroci come miglioratori delle loro razze. Accanto alla piemontese in Piemonte sono presenti altri 250.000 capi bovini da carne di razze estere, ma allevati in Italia e destinati soprattutto al mercato nazionale. Anche qui gli allevatori hanno orientato i loro sforzi per la produzione di carni di qualità, certificate, garantite e rintracciate alla stregua di quanto sta avvenendo con il Consorzio di valorizzazione della razza bovina piemontese. Dopo l’analisi della difficile situazione il gruppo di lavoro si è aggiornato per un nuovo incontro al quale chiedere la partecipazione di tutti i rappresentanti del mondo associativo allevatoriale (dalle associazioni provinciali allevatori, alla associazione nazionale di razza, ai consorzi di valorizzazione, alle associazione produttori) al fine di definire una strategia unitaria che tenti di risollevare il settore dalla difficile situazione economica che lo caratterizza. m


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Contributi per danni da neve: ecco i comuni finanziabili

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seguito delle abbondanti nevicate e delle intense piogge che si sono verificate nella nostra provincia dal 12 al 15 dicembre 2008 e nel gennaio 2009 la Regione Piemonte ha pubblicato l’elenco dei comuni con le relative zone e/o aziende danneggiati. Le domande per l’ottenimento dei contributi devono essere presentate ai comuni entro e non oltre il 31 ottobre. Di seguito riportiamo l’elenco: 1) I seguenti comuni sono stati delimitati ai sensi dell’art. 5 comma 3 per danni alle strutture aziendali e alle scorte. Precisamente per i comuni che seguono sono state già individuate le aziende danneggiate: Aisone, Alba, Albaretto Torre, Bagnasco, Bastia Mondovì, Bellino, Benevagienna, Bergolo, Bernezzo, Borgo San Dalmazzo, Borgomale, Boves, Briaglia, Brondello, Busca, Camo, Canale, Casteldelfino, Castellar, Castelletto Uzzone, Castelmagno, Castiglione Tinella, Castino, Cervasca, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Demonte, Dogliani, Envie, Farigliano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Gaiola, Gambasca, Garessio, Gorzegno, Lequio Berria, Levice, Magliano Alpi, Mango, Manta, Margarita, Marmora, Martiniana Po, Melle, Moiola, Mondovì, Monesiglio, Montaldo Mondovì, Monterosso Grana, Ormea, Pagno, Paesana, Pamparato, Perletto, Perlo, Pezzolo Valle Uzzone, Pianfei, Piasco, Piozzo, Polonghera, Pradleves, Prunetto, Revello, Rittana, Roaschia, Rocca De’ Baldi, Roccaforte Mondovì, Roccasparvera, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Saliceto, Sampeyre, San

Damiano Macra, Sanfront, San Michele Mondovì, Sant’Albano Stura, Santo Stefano Belbo, Savigliano, Sinio, Sommariva Bosco, Torre Mondovì, Torre Bormida, Trezzo Tinella, Valdieri, Valgrana, Valloriate, Venasca, Vicoforte. 2) I seguenti comuni sono stati delimitati ai sensi dell’art. 5 comma 3 per danni alle strutture aziendali e alle scorte per l’intero territorio

comunale: Arguello, Battifollo, Belvedere Langhe, Benevello, Bonvicino, Bosia, Bossolasco, Camerana, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Cerretto Langhe, Ceva, Cigliè, Cissone, Cravanzana, Feisoglio, Igliano, Lesegno, Lisio, Marsaglia, Mombarcaro, Mombasiglio, Montezemolo, Murazzano, Niella Belbo, Paroldo, Priero, Roascio, Roccacigliè, Sale Langhe, Sale

San Giovanni, San Benedetto Belbo, Scagnello, Serravalle Langhe, Somano, Torresina, Viola. 3) I seguenti comuni sono stati delimitati ai sensi dell’art. 5 comma 6 per danni alle infrastrutture interaziendali (strade) e di bonifica: Albaretto Torre, Alto, Arguello, Bagnolo Piemonte, Bagnasco, Barge, Brondello, Camo, Camerana, Castelletto Uzzone, Castino, Castiglione Tinella, Ceva, Cortemilia, Cossano Belbo, Diano D’Alba, Envie, Farigliano, Garessio, Gottasecca, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Martiniana Po, Pagno, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Prunetto, Revello, Rifreddo, Roccacigliè, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo. m

Nuovi progetti per la promozione del latte piemontese

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i è svolto lunedì 28 settembre presso la sede della Regione, un incontro tra la parte agricola e quella industriale per un nuovo confronto sulla filiera del latte. La Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore all’agricoltura, ha manifestato l’intenzione di concretizzare due importanti progettualità mirate alla promozione e alla valorizzazione della filiera del latte e della produzione piemontese. La prima iniziativa, nata da una proposta di Coldiretti e Arap, prevede la creazione di una vera e propria rete tra i distributori di vendita diretta del latte crudo presenti sul territorio regionale, attraverso un sistema di monitoraggio. In particolare prevederebbe di garantire controlli periodici dei livelli qualitativi a tutela del produttore e soprattutto dei consumatori. Si verrebbe a creare in questo modo una banca dati del latte crudo, filiera troppo spesso a rischio di dannose strumentalizzazioni, visto che in pochi anni è arrivata a raggiungere una considerevole fetta di mercato. La seconda progettualità prevede invece la promozione del consumo di latte fresco sul territorio piemontese. Tale progetto verrà sviluppato nei prossimi mesi e sarà rivolta particolarmente agli istituti scolastici, con l’obiettivo di formare i consumatori di domani. A margine della riunione, alla quale erano presenti rappresentanti di parte agricola ed industriale, ma non importante, è stata definita la data d’incontro del tavolo di trattativa del prezzo latte. Nonostante la disponibilità della parte agricola a svolgere la seduta in tempi stretti e quindi già nella prima settimana di ottobre, l’incontro è stato concordato per martedì 13 ottobre presso l’Assessorato Regionale. m


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AT T U A L I T À

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Promozione per la “Mela rossa Cuneo”

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a grande rossa della provincia Granda”. Questa la credenziale con cui la “Mela rossa Cuneo” affronta la campagna promozionale, orchestrata per i prossimi mesi, con il coordinamento della Camera di commercio e l’appoggio di Regione, Provincia ed Assortofrutta. L’iniziativa, presentata ufficialmente lunedì 5 ottobre nel salone d’onore camerale, non è alla prima edizione. È stata già proposta in passato, dal 2005. Prosegue, intanto, il nuovo iter burocratico per l’acquisizione dell’Igp, il prestigioso marchio di tutela. Si è già ottenuto il riconoscimento nazionale e si attende l’espletamento dell’ultima fase di procedure, in campo UE. Dalla sua, la “rossa” di Cuneo vanta la prerogativa di essere la migliore mela del genere, non solo a livello europeo, ma anche mondiale, per caratteristiche organolettiche e coloritura. Altrove il prodotto non beneficia della forte escursione termica tra le ore diurne e le notturne, come avviene nella Granda. Unica eccezione, lo stato di Washington, con una tradizione assai meno consolidata di quella nostrana. “La stretta collaborazione tra

Centro regionale di ricerca (Creso), Agenzia 4A della Coldiretti che coordina l’assistenza tecnica in campo ed esperti assaggiatori coordinati dall’Onafrut – dicono i tecnici – ha fatto sì che potessero essere individuate le varietà con caratteristiche ottimali, più idonee alle condizioni pedoclimatiche del territorio”. In particolare, si fa conto sulle Gala, le precoci estive la cui raccolta è già ultimata, le Red delicious, molto apprezzate nei paesi tropicali e sud tropicali, le Braeburn, mirate al mercato nazionale e le Fuji, caratterizzate da uno straordinario equilibrio gusto/profumo. L’operazione promozionale “Mela

rossa Cuneo” guarda all’area dell’Italia nord occidentale, con ricerca della filiera breve tra produttore e consumatore. All’operazione aderiscono le organizzazioni dei consumatori, i produttori associati, alcuni grossisti, catene della grande distribuzione con punti vendita in Piemonte, Lombardia e Liguria e la rete dei negozi specializzati facenti capo a Confcommercio. L’avvio della campagna sarà diversa, a seconda delle esigenze commerciali degli operatori. Alcuni partiranno subito, altri all’inizio del 2010. I frutti verranno proposti in bauletti da 3 chili in cartone bianco, con logo del Consorzio per l’Igp, oppure allo stato sfuso, con bollinatura sui singoli “pezzi”. Le caratteristiche della produzione 2009 sono eccezionali, favorite dal caldo secco dell’estate e dalle recenti piogge settembrine. In provincia, la produzione di mele rosse sta raggiungendo il milione di quintali. Si tratta di un’evoluzione in positivo, con recupero di aree in passato destinate ad altre varietà, tra cui le Golden delicious. Nel presentare il progetto, che

sarà pubblicizzato mediante manifesti e vetrofanie in grado di aiutare i consumatori ad individuare i punti vendita aderenti, il presidente della Camera di commercio ha sottolineato come “le eccellenza della terra cuneese meritino attenzione ed impegno nella valorizzazione”. “Abbiamo prodotti che altrove non sono reperibili con le stesse peculiarità. – ha aggiunto Domenico Sacchetto (foto a lato), presidente Assortofrutta – Dobbiamo farli conoscere, agevolarli nella fase di distribuzione, in modo da ripagare i produttori della loro elevata professionalità e da consentire ai fruitori finali di accedere alle voci della nostra ortofrutticoltura, anche in nome delle recenti tendenze a cercare ciò che viene assicurato a chilometri zero, cioè che matura a breve distanza dal luogo del consumo. La mela rossa ci può dare grandi soddisfazioni pure in terre lontane, nei Paesi in cui il suo sapore e l’invitante aspetto già le hanno garantito interesse e plauso. Di qui l’impegno per un’Igp che ufficializzerà requisiti unici”. m


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“Pesca Cuneo” triplica i quantitativi venduti

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ono stati 15.000 i quintali di pesche venduti nell’ambito della campagna “Pesca Cuneo”, promossa da Camera di commercio unitamente a Provincia e Regione Piemonte. In pratica, nell’estate appena conclusa, tra vendite allo stato fuso ed in plateau, si sono triplicati i quantitativi del 2008. Questo in un contesto non favorevole, caratterizzato da prezzi bassi e da qualche difficoltà di collocazione della merce. Secondo i dati forniti da alcune delle catene di grande distribuzione organizzata che hanno aderito al progetto, le scelte sarebbero cadute, prevalentemente, sul prodotto sfuso bollinato, preferito, anche se non in misura rimarchevole, a quello confezionato in bauletti. Determinante il ruolo della rete di vendita rappresentata da Coop nord-ovest, Crai, Conad, Leclerc nord-ovest, Il Gigante, Pam, Dimar, Carefour e Auchan, oltre che da grossisti e da un certo numero di negozi specializzati associati a Confcommercio. Raggiunto l’obiettivo di far meglio conoscere un tipico prodotto locale, di avvicinare il consumatore e di alleggerire, anche se in misura contenuta in rapporto agli ingenti quantitativi maturati nei frutteti della

Granda, un mercato che ha registrato pesantezza. Complessivamente, nel Cuneese, la produzione di pesche e nettarine ha mantenuto, nei mesi scorsi, i livelli del passato, valutati in 1.300.000 quintali. La campagna di vendita supportata dagli enti locali ha

evidenziato alcune esigenze della clientela che si riveleranno utili in futuro. “Si è rilevato – sostengono i tecnici – che il destinatario finale predilige, per la pesca, calibri medio-grandi, mentre si mostra meno attento alle dimensioni per ciò che riguarda le nettarine. Dovremo tenerne conto nelle scelte delle varietà da impiantare”. “La campagna pubblicitaria attuata l’estate scorsa – dice il presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello (foto a lato) – dimostra, anche con il volume di affari realizzato, come resti ampio spazio per le produzioni d’eccellenza della nostra provincia. Il lavoro di promozione va pensato su tempi

lunghi, in quanto non è facile guidare il consumatore a scelte ragionate ed indurlo a privilegiare la frutta di casa. L’importazione di prodotto meno qualificato, offerto a prezzo concorrenziale, contribuisce a confondere le idee e rema a sfavore della nostra tipicità. La promozione puntuale, riproposta negli anni, comincia a dare risultati interessanti. Insisteremo ancora, lottando per un rilancio che la frutticoltura della Granda merita sicuramente”. m

Ceppi nuovo direttore generale Amos

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ria di cambiamenti nell’azienda Amos. Lunedì 14 settembre, dopo 5 anni di attività trascorsi sotto la guida di Giovanni Olivero, che l’ha condotta ad una crescita notevole in quanto a dipendenti ed attività (è di 19.119.518,94 euro il fatturato al 31 dicembre 2008), la società ha infatti deliberato il cambio del vertice. Il Consiglio di amministrazione di Amos ha nominato a nuovo Direttore Generale Franco Ceppi industriale con molti anni di esperienza, che ha operato per diversi gruppi internazionali. “La società continuerà il suo percorso di crescita – ha commentato il neo Direttore Generale – cercando un’ulteriore diversificazione e contemporanea specializzazione delle competenze”. m


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attualità

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Utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici

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on l’entrata in vigore del Regolamento Regionale 10/R del 29.10.2007 che disciplina l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue, occorre prestare attenzione al rispetto dei nuovi obblighi e vincoli imposti. Sui terreni ricadenti nelle zone classificate come vulnerabili da nitrati occorre: - interrompere lo spandimento dei liquami entro e non oltre il 15 novembre su prati avvicendati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimento permanente e colture di copertura; - interrompere lo spandimento dei liquami entro e non oltre il 15 ottobre nel caso di terreni destinati a colture diverse dalle prime; - interrompere lo spandimento dei letami entro e non oltre il 15 novembre. La ripresa degli spandimenti di reflui potrà avvenire dal 15 febbraio in avanti. È inoltre vietata la distribuzione dei concimi azotati dal 15 novembre al 15 febbraio. Sui terreni fuori zona vulnerabile invece vige il solo divieto di spandimento dei liquami nel periodo compreso tra il 1 dicembre ed il 31 gennaio. Si ricorda inoltre che su

qualsiasi tipologia di terreno l’utilizzo dei reflui zootecnici è vietato: - sui terreni gelati, innevati e sui

terreni saturi d’acqua; - sulle superfici non interessate dall’attività agricola e su quelle di cui non si ha titolo d’uso; - entro 5 metri di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua naturali e artificiali non arginati per i letami e 10 metri per i liquami; - entro 10 metri (25 metri in zvn) di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali per i letami e 10 metri (30 metri in zvn) per i liquami; - per i liquami entro 50 metri da strade (1 metro nel caso di distribuzione con sistemi localizzati); - per i liquami entro 50 metri da abitazioni (10 metri nel caso di distribuzione con

sistemi localizzati e immediato interramento); - per i liquami su terreni con pendenza media superiore al 10% (25% su suoli inerbiti o sistemazioni idraulico-agrarie); - nei casi in cui i liquami possano venire a diretto contatto con i prodotti destinati al consumo umano (orticoltura e frutticoltura); - per i liquami su colture foraggiere nelle 3 settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento. L’accumulo temporaneo su suolo agricolo dei letami maturi è ammesso per un periodo non superiore a 3 mesi; in ogni caso il letame deve essere stato preventivamente sottoposto a stoccaggio aziendale su platea per un periodo minimo di 3 mesi; il quantitativo di letame accumulabile non deve essere superiore al fabbisogno dei terreni circostanti e non può essere ripetuto nello stesso punto per più di una stagione agraria; occorre inoltre rispettare le seguenti distanze minime: - 5 metri dalle scoline; - 30 metri dalle sponde dei corsi d’acqua naturali ed artificiali; - 40 metri dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali; - 20 metri da strade; - 50 metri da abitazioni. m


R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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ierino Busso è nato a Neive il 6 agosto 1920 e ha sempre fatto il contadino: «I miei genitori lavoravano la terra, io ho sempre vissuto qui. Quando ero bambino, ci divertivamo con nulla. A scuola eravamo una quarantina di ragazzi».

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

LE GUERRE «A 19 anni sono partito Alpino. Il 10 giugno del 1940 ero in Val Maira, sul Colle del Maurin. La guerra contro la Francia è durata poco, poi sono finito in Carnia. E successivamente in Albania». Come erano gli Albanesi? Pierino Busso si commuove e parla a fatica: «Eravamo male equipaggiati, ricordo che una volta sono restato senza uno scarpone e ho dovuto avvolgere il piede in un telo. Ho visto tanti miei compagni morire… Credo che la guerra non dovrebbe mai esserci!».

DUE PRANZI DI NOZZE Quando ha conosciuto sua moglie Emma? «Io avevo diciannove anni, lei dodici e io dovevo fare ancora il militare. Finita la guerra, ci siamo rivisti e il 9 ottobre 1945 ci siamo

Si ricorda della vita sul Tanaro, in quegli anni? «Allora c’era il porto, con un traghetto, che era del Municipio: due grossi barconi sono stati messi vicini ed è stata fatta una piattaforma galleggiante di circa cinquanta metri quadrati. C’era il traghettatore, che viveva lì sempre, in una stanza costruita sulla piattaforma: la gente di Neive non pagava, i forestieri sì. I contadini arrivavano con i buoi e i carri, il vino si vendeva a botti e attraversavamo il Tanaro grazie al traghetto». Pesci ce ne erano? «Tanti, ottimi pesci. E noi andavamo anche a pescare. Il traghettatore pescava e poi andava nelle Langhe, a vendere i pesci». Lei ha visto cambiare il mondo… «Sì, è vero. E l’ho vista brutta, come quel giorno nel quale i tedeschi sono arrivati, io ho cercato di scappare ma mi hanno preso, con il mio vicino di casa. Ci hanno messi al muro, dalla casa vicina sono usciti improvvisamente una decina di persone, erano sfollati. Le SS hanno richiamato il mitragliere e ci hanno condotti a Canelli, su un camion scoperto, era dicembre e faceva molto freddo. Poi mi hanno lasciato libero».

E da mangiare ve ne davano? «Poca roba, quando arrivava. Se eravamo senza, compravamo una o due pecore e le mettevamo a cuocere sul fuoco… Quando sono tornato dall’Albania, per me la guerra per fortuna è finita e non sono andato in Russia». Le SS se le ricorda? «Sì, purtroppo le ho conosciute. Dopo l’8 settembre 1943, hanno preso me e mio fratello e ci hanno portati a Torino. Siamo stati nella caserma di via Asti. Volevano portarci via, mio fratello Guido è finito in Germania a lavorare per i nazisti, io per fortuna sono stato rimandato a casa, a lavorare. Mio fratello dopo la prigionia è tornato. Io di sera non restavo quasi mai a casa e mi nascondevo, per paura dei fascisti e dei tedeschi, che facevano i rastrellamenti».

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sposati. Le nozze le abbiamo fatte qui a Neive, con una bella festa, con un centinaio di invitati. Con due pranzi di nozze». Due pranzi, come mai? «Il martedì c’erano solo gli uomini, il giovedì solo le donne. Poi ho sempre fatto il coltivatore diretto e producevo vino. Mia moglie mi ha sempre aiutato nella conduzione dell’azienda: i lavori di campagna erano molto più pesanti, non c’erano ancora i macchinari e si sudava». Quando ha comprato la prima macchina? «Era una trattrice Fiat cingolata

“312”, l’abbiamo comprata dopo la guerra, prima lavoravamo la terra sempre con i buoi». IL PONTE SUL TANARO Il ponte sul Tanaro quando è stato fatto? «Nel 1961 e ha cambiato la vita del paese, in meglio. Ricordo i lavori per realizzarlo, la ditta era di Cuneo, gli ingegneri anche e hanno dato lavoro a tanta gente del paese. A lavorare, c’erano anche degli abruzzesi. Prima che ci fosse il ponte, se il Tanaro era in magra, si attraversava. In caso contrario, l’unico ponte era ad Alba».

La vita dopo la guerra è andata meglio? «Certo. Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo lavorato. Abbiamo quattro figli e undici nipoti e siamo già trisnonni: a Natale e a Pasqua, per fare i regali a tutti, è una bella spesa!». Lei crede in Dio? «Sì, recito il Rosario due volte al giorno. La preghiera per me è importante. Il rosario lo recito sovente con mia moglie. So che nella vita contano i gesti buoni e dopo la morte spero di poter riabbracciare i miei cari: io credo nella vita eterna. Nella vita terrena, ci sono più dolori che gioie». i


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O sservatorio P re z z i

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GASOLIO AGRICOLO

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro. Per il riscaldamento delle serre adibite a colture floro-vivaistiche tale accisa è ridotta a 0 euro.

CEREALI FRUMENTO

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‹ Frum. Biscottiero Panificabile 73/75 um. 14% Nazionale p.s. 73/75

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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:

variazione al rialzo;

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ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.


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Il Corsivo del Coltivatore Mela: ottima, ma non ancora griffata

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entre la raccolta delle Gala è conclusa e si procede con le altre varietà di mele prodotte in provincia, si giocano le prime carte di un’azione promozionale che Cuneo deve attuare a tutti i costi, se non vuole perdere il treno verso adeguati spazi di mercato. Inutile illuderci. Adesso, per vendere, bisogna scendere in campo, farsi conoscere, martellare il potenziale consumatore, tempestarlo di inviti suadenti, di esaltanti descrizioni della merce, di immagini accattivanti, di rassicuranti asserzioni. Sennò si rivolge ad altri, stremati dagli inviti pressanti, incapaci di decidere senza il supporto della réclame, angosciati dalle richieste dei bambini che chiedono il frutto “visto alla tivù”, convinti dai rivenditori che presentano la frutta marchiata come se fosse un capo di Armani o una borsa di Louis Vuitton. La scelta oculata, basata sul buon rapporto qualità-prezzo, sulla risposta data dalle papille gustative, sulla storia dell’alimento è ancora appannata, in fase di crescita lenta. E poi ci sono i bravi, i più aperti al nuovo o, semplicemente, quelli che hanno i soldi per la promozione e gli altri che troppo a lungo si sono accontentati di guardare. Torniamo alle mele. La “Melinda”, tanto per non fare nomi, è partita 20 anni fa, chiedendo ed ottenendo la certificazione d’origine e riuscendo a mettere insieme ben 16 cooperative. Ha la Dop dal 2003 per le Golden Delicious e la Renetta ed è arrivata a produrre 310 tonnellate di mele nel 2008. Noi siamo in ritardo di qualche annetto. L’Igp per la “Mela rossa Cuneo” non ha ancora ultimato il suo iter, dopo un imprevisto intoppo registratosi in passato, non sempre c’è la voglia di mettersi insieme e, soprattutto, mancano i soldi. La Camera di commercio, insieme a Provincia e Regione da alcuni anni pone in essere una campagna promozionale volenterosa, volta a favorire la filiera corta tra produttore e consumatore, altre piccole esperienze circoscritte riguardano varietà di nicchia. Va bene, ma non si tratta di volumi capaci di incidere in modo decisivo. Una bella fetta di massa produttiva resta fuori, affidata spesso all’improvvisazione, ai capricci dei grossisti, ai lucrosi margini di guadagno dei rivenditori, alle bizze del destinatario finale. Anche iniziative teoricamente promettenti quali la distribuzione nelle scuole, la creazione di frullati e barrette, si limita a sperimentazioni sporadiche, non ancora organiche. Alla porta, intanto, la concorrenza incalza, propone prezzi stracciati, crea confusione e si mescola proditoriamente al prodotto locale sparigliando le carte in tavola. Dov’é finito il fascino della mela del giardino terrestre, quello della favola di Biancaneve, della leggenda di Guglielmo Tell? Si è fermato in Trentino? No, vive anche da noi, ma lo fa in incognito. m Bastian Contrari

la posta del coltivatore

Scarpe grosse e testa fine

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n vecchio detto descriveva il contadino con “scarpe grosse e testa fine”. Oggi il contadino è stato sostituito dall’agricoltore che non usa più scarpe grosse, ma forse anche il cervello fino se ne è andato, almeno in parte. Mi riferisco al fenomeno di sovrapproduzioni ad esempio di pesche, uva, riso ecc.. Quest’anno le favorevoli condizioni atmosferiche hanno portato raccolti abbondanti con conseguente crollo dei prezzi all’origine, ma al dettaglio questo fenomeno non si è verificato. Se poi il consumatore va ad acquistare i prodotti direttamente presso l’azienda agricola, prendendo è ovvio quantità a livello familiare, il prezzo uguaglia quello del banco al mercato o poco inferiore. Questa riduzione spesso non arriva a coprire il costo del carburante consumato, e l’acquirente che ha messo testa fine, è ovvio che ci rinuncia. È mai possibile che il produttore non si renda conto che il suo lavoro è bistrattato da grossisti ed intermediari? Se invece di farsi strozzinare e strozzinare lui stesso l’acquirente singolo, praticasse un prezzo medio tra quello offertogli dal grossista e quello finale al dettaglio, probabilmente (ma non è detto) ne ricaverebbe un maggior reddito ma sicuramente contribuirebbe a ritrovare un giusto equilibrio del mercato. Mario Maffi Nel ribadire che i consumatori sono i nostri migliori alleati, teniamo a precisare che il sistema commerciale e distributivo nazionale è drogato dai troppi passaggi e che soprattutto la grande distribuzione organizzata, attraverso la quale oggi passano il 70 per cento degli acquisti dei generi alimentari, applica ricarichi pazzeschi. Sino a che nel nostro Paese si tollerano queste situazioni i consumatori saranno costretti ad una scelta obbligata. Il tentativo di Campagna Amica è di scardinare questo sistema dannoso sia per i produttori che per i consumatori. Grazie dei suggerimenti che comunque terremo in seria considerazione. m


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Una nuova sede per l’Ufficio Zona Coldiretti Saluzzo

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uova sede per l’ufficio zona Coldiretti Saluzzo: all’inizio di settembre sono stati infatti inaugurati ed aperti al pubblico i nuovi locali. Oltre 1500 metri quadrati, ubicati a Saluzzo in via circonvallazione, permetteranno alla Coldiretti di continuare a fornire, alle oltre 7.000 imprese associate, i servizi a loro necessari ed a realizzare una progettualità sindacale che mira alla valorizzazione delle eccellenze produttive che vanno dalla frutta al latte, dalla carne agli ortaggi, dall’offerta turistico-rurale alla conservazione di un territorio difficile ma estremamente interessante. L’inaugurazione della nuova sede di Saluzzo, avvenuta sabato 5 settembre, è stata inoltre l’occasione per intitolare la nuova sala polivalente al dirigente della

Coldiretti Giuliano Sacchetto, prematuramente scomparso. “Le novità organizzative e la gestione stessa degli spazi a disposizione – hanno commentato il presidente di zona Coldiretti Saluzzo Michele Quaglia ed il segretario Zona Saluzzo Sara Ferrero – sono stati pensati per rendere più facile e diretto il contatto con gli uffici dell’Organizzazione”. “Presso la nuova sede – hanno commentato Marcello Gatto e Bruno Rivarossa presidente e direttore Coldiretti Cuneo – imprese agricole e agroalimentari avranno a disposizione servizi sempre più qualificati dove potranno nascere nuove collaborazioni e confronti per impostare le future strategie sindacali”. m


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VITIVINICOLO

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Rivendicazione doc e docg: si applica il piano dei controlli

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al 1-8-2009 per tutte le DOC/G è attivato il “piano dei controlli”, secondo le disposizioni ufficiali del Ministero. Per la provincia di Cuneo i suddetti piani sono affidati quasi per intero alla società “Valoritalia” secondo le scelte che a suo tempo hanno effettuato i Consorzi di tutela interessati. Fanno eccezione le “piccole” DOC Cisterna d’Asti” e “Pinerolese”, invece assegnate alle CCIAA di Asti e Cuneo. Circa i contenuti dei piani dei controlli e le loro modalità di attuazione molto è già stato detto e molto occorre ancora fare, iniziando dalla necessaria semplificazione, punto cruciale su cui Coldiretti pone l’accento, anche in occasione della revisione della Legge 164/92, in discussione in questi giorni. Qui intendiamo affrontare la problematica sotto un profilo squisitamente tecnico applicativo, volendo fornire informazioni ai produttori alle prese con le dichiarazioni delle uve e pertanto ci esimiamo da ulteriori commenti di natura politica, confermando tuttavia sempre la massima attenzione sull’intera e annosa vicenda da parte dell’ organizzazione per contenere costi, impegni e disagi per i produttori. Si legga in proposito l’articolo riportato a pag 16.

Nel merito delle azioni di controllo sui vigneti sono emerse ancora incertezze sia sull’operatività che sul “cosa” e “come” controllare, che dovranno essere meglio chiarite prossimamente. Per talune DOC le fascette sono in arrivo, si ipotizza per fine anno. Invitiamo a leggere attentamente le lettere che la società Valoritalia ha spedito ai produttori, poiché all’atto della richiesta della DO per le uve si concretizza il pagamento del primo segmento dei controlli. I Piani dei Controlli prevedono

3 fasi: 1° fase vigneto che riguarda tutti i conduttori di vigneti iscritti agli albi, sia che cedano l’uva sia che la trasformino ; 2° fase vinificazione relativa alla produzione di vino sfuso e certificato ; 3° fase imbottigliamento, rivolta alla fase di confezionamento. Per ciascuna di queste, il rilascio del parere di conformità, condizione per poter effettuare regolarmente l’operazione, è subordinato al versamento del dovuto secondo il tariffario del soggetto certificante. Per alcuni produttori la novità sta solo nel cambiare

il beneficiario del versamento (alcune Denominazioni erano in capo al Consorzio ed ora passano alla società Valoritalia), ma per molti altri è la prima volta che si deve osservare il piano e versare le quote previste. Non sono pochi i produttori che ci domandano spiegazioni e se è obbligatorio “pagare”. È utile quindi riportare uno stralcio significativo delle comunicazioni di Valoritalia: (…) I Decreti Ministeriali relativi alle D.O. sopra elencate, emanati ai sensi delle nuove disposizioni comunitarie, rendono pienamente operativo a partire dal 1° agosto 2009, l’affidamento dell’attività di controllo a VALORITALIA. Attraverso tale incarico, Valoritalia dovrà assicurare che il processo produttivo e il prodotto certificato rispondano ai requisiti stabiliti dai Disciplinari di Produzione. Ciò significa che tali funzioni verranno espletate nei confronti di TUTTI gli utilizzatori della denominazione partecipanti alla filiera produttiva (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori). Il Piano dei Controlli prevede altresì un tariffario equamente ripartito sulle tre fasi di controllo della filiera. Pertanto dalla vendemmia 2009 per il rilascio della ricevuta frazionata delle uve atte a D.O. sarà necessario acquisire il


VITIVINICOLO preventivo parere di conformità rilasciato da Valoritalia, previo pagamento, della somma risultante da: QUINTALI UVA PRODOTTA x € + IVA 20% (come da TARIFFARIO VITICOLTORI sotto riportato)… “Il pagamento potrà essere effettuato nelle seguenti modalità (causale oneri rivendicazione denominazione/i): • Assegno bancario intestato a VALORITALIA; • Bonifico bancario su Cassa Risparmio di Asti agenzia n. 8

DENOMINAZIONE

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di ASTI – IBAN IT70 Y060 8510 3000 0000 0033 187; • Bollettino Postale c/c n. 98832496 intestato a VALORITALIA; • Contanti o bancomat/carta di credito al momento della presentazione della denuncia. Copia della ricevuta del bonifico o bollettino dovrà essere allegata alla denuncia di produzione delle uve; Valoritalia provvederà all’emissione del parere di conformità e della relativa fattura”.

SOGGETTO INCARICATO AL CONTROLLO

Si evidenzia che per versare il dovuto, da oggi sono disponibili anche altre modalità oltre il bonifico bancario oppure il versamento diretto presso gli uffici di Valoritalia, che si trovano presso i Consorzi ( è stato ceduto un “ramo d’azienda” di questi ultimi). Per le DOC e DOCG che gravitano sulla provincia di Cuneo il tariffario oggi vigente è quello riportato nella tabella che segue. Tali oneri, va precisato, si aggiungono a quelli per la certificazione a favore delle

1 ° FASE VIGNETO Euro/q + IVA

CCIAA, che restano 5 euro in sede di dichiarazione delle uve per ciascuna ricevuta richiesta e 20 euro per campione di vino più 0.15 euro per ettolitro certificato. Occorre, in fine, per le DOCG applicare la fascetta specifica sulle bottiglie e per le DOC il contrassegno su tutti i recipienti con capacità inferiore a 60 litri. Coldiretti ha chiesto che detti sigilli possano essere ritirati tutti presso un unico punto di distribuzione, evitando consegne frammentate. m

2 ° FASE VINIFICAZIONE Euro /hl + IVA

3° FASE IMBOTTIGLIAMENTO Euro /hl + IVA


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Un convegno ad Alba per ridurre la burocrazia nel vino “Nuova legge sul vino e semplificazione, la parola alle imprese” ALBA – presso la Sala Beppe Fenoglio MARTEDì 13 OTTOBRE alle ore 20.30 È in discussione la riforma della legge sui vini a Denominazioni di Origine ed il settore ha bisogno di azioni illuminate per scrollarsi di dosso inutile burocrazia e dotarsi di strumenti di gestione tutela, promozione e controllo più efficaci. Quale migliore occasione per dire la Vostra? PROGRAMMA DELLA TAVOLA ROTONDA: Apertura dei lavori e relazioni Marcello Gatto – Presidente Coldiretti Cuneo Mario Boschis – Presidente Consulta Vitivinicola Coldiretti Cuneo Domenico Bosco – Responsabile ufficio vitivinicolo Confederazione Coldiretti Interventi Mino Taricco – Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – Assessore provinciale all’Agricoltura Interventi dei partecipanti alla tavola rotonda Conclusioni Federico Vacca – Presidente Zona di Alba Coldiretti Cuneo Moderatore della serata Michelangelo Pellegrino – Responsabile Ufficio Stampa Coldiretti Cuneo

P

er rispettare le nuove diposizioni comunitarie, a partire dal 1° agosto 2009 ogni Denominazione d’origine – sia Docg che Doc – si è dovuta dotare di un soggetto terzo incaricato di effettuare i controlli. Le autorizzazioni sono in fase di pubblicazione, ma i soggetti stanno già operando. A livello nazionale il panorama è variegato: si va dalle Camere di Commercio agli organismi pubblici regionali, alle società di certificazione già operanti in altri settori, a quelli nati ad hoc (quasi sempre più o meno collegati ai consorzi di tutela). Sicuramente la presenza di più soggetti consentirà in tempi brevi di valutare l’efficacia e l’efficienza delle attività svolte, consentendo eventualmente ai produttori di ritornare sulle


varie proprie scelte. Quello dei controlli rimane comunque un tema centrale e alcuni aspetti dovranno necessariamente essere riesaminati nell’interesse del settore. In questa ottica, riteniamo opportuno fornire alcuni spunti di riflessione. Va premesso che non è assolutamente in discussione l’esigenza di avere controlli seri, efficaci ed efficienti a tutela e garanzia delle denominazioni, dei produttori onesti e dei consumatori. Ma l’implementazione della verifica annuale secondo quanto richiesto dall’Ue non può assolutamente prescindere da una valutazione più estesa sul complesso degli adempimenti burocratici a cui sono sottoposti i produttori. L’esigenza di una effettiva semplificazione è una priorità irrinunciabile. Il piano dei controlli attualmente previsto in applicazione del dm 29 marzo 2007 dovrà necessariamente essere rivisto e disegnato nel contesto più ampio della imminente modifica della Legge 164/92. Sempre in seno alla modifica della Legge 164 dovrà essere affrontato

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il problema dei Consorzi di tutela. Non si ritiene accettabile una commistione tra il controllo e l’attività “propria” dei Consorzi: questi non sono sufficientemente terzi e non potranno quindi in nessun caso averne la titolarità. I Consorzi devono fare tutela,

valorizzazione e promozione delle Denominazioni d’origine e non controlli; dovranno avere autonome fonti di finanziamento (reperire risorse mediante “affitto di ramo d’azienda” o operazioni similari è anche peggio che mantenersi grazie alle attività di controllo). Allo

stesso modo chi farà i controlli dovrà essere ampiamente “terzo” rispetto ai produttori e limitarsi ad assolvere ai propri compiti in modo efficace ed efficiente (ricordiamo, infatti, che i costi dell’attività di controllo rimangono a carico dei produttori). m

ATC CN5: nonostante l’accordo, Coldiretti non abbasserà la guardia

S

i è conclusa la polemica che ha caratterizzato nel periodo estivo l’ATC CN5. Motivo del contendere, come noto, la mancata disponibilità dei cacciatori a versare un supplemento per andare a caccia di 80 euro. Quello che è stato definito come lo sciopero delle doppiette, ha sempre visto presente nei vari incontri la Coldiretti che in più di un’occasione ha mediato tra le varie posizioni. Regione e Provincia hanno fatto la loro parte. Ad oggi ventidue squadre si sono iscritte per la caccia ed ogni componente ha versato un supplemento concordato di 50 euro. Al di là delle varie posizioni più o meno polemiche Coldiretti ha sempre difeso, e continuerà a farlo, il diritto degli agricoltori di coltivare per vendere e non per ottenere risarcimenti. Di qui la posizione espressa sin dall’inizio consistente nel fatto che i cinghiali vanno contenuti nel numero e che i cacciatori debbano partecipare agli indennizzi qualora i fondi della Regione non siano sufficienti. Ammonta a 71.000 euro il debito dell’ATC CN5 nei confronti del mondo agricolo in termini di risarcimenti per i danni patiti dagli agricoltori. Gli 80 euro di integrazione proposti dall’ATC avrebbero forse colmato il buco. Si è deciso di mediare a 50 euro. Tutto bene, ma della differenza qualcuno se ne dovrà fare carico. Certamente, come già stabilito, entro la fine dell’anno gli agricoltori vanno risarciti fino in fondo. Si tratta, per Coldiretti, di un impegno improcrastinabile ed imprescindibile. Conclude Cesare Gilli, segretario zona di Alba e Cortemilia: “Coldiretti continuerà a vigilare che l’accordo faticosamente raggiunto sia rispettato e il tavolo tecnico che sarà insediato, effettui un monitoraggio costante e continuo per avviare a soluzione definitiva il problema”. m


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Vigneti abusivi, ultima possibilità di sanatoria

L

a Regione Piemonte, in osservanza ai Regg. (CE) n. 479/2008 e n. 555/2008, ha emanato le disposizioni di applicazione della sanatoria relativamente agli impianti abusivi dei vigneti, realizzati dal 1 aprile 1987 al 31 agosto 1998. Un sunto di dette disposizioni ed alcune nostre osservazioni integrative si possono leggere nel seguito. Da subito si evidenzia che il raccolto proveniente dai vigneti abusivi, ancorché oggetto di istanza di condono, nelle more dell’esito favorevole, non possono destinarsi a produzioni commerciali. Le istanze di sanatoria si presentano entro il 29 ottobre 2009 alla Provincia, fatte salve proroghe, in ogni caso di pochi giorni, al fine di consentire la conclusione dell’iter di condono entro il 31-12-2009. Le superfici non regolarizzate entro il 31 dicembre 2009 o quelle impiantate post 31 agosto 1998 dovranno essere estirpate. In attesa dell’estirpazione soggiacciono ad una sanzione di 12.000 euro /ettaro e la sanzione viene applicata nuovamente ogni 12 mesi fintanto che il vigneto non sarà rimosso. Differentemente dal condono precedente, non è fatta distinzione tra le superfici impiantate in totale

decorrere dal 1° luglio 2010 ogni 12 mesi fino all’adempimento dell’obbligo di estirpazione. Destinazione delle uve e dei prodotti ottenuti dalle uve

assenza di autorizzazione (aumento della superficie vitata) e quelle realizzate in difformità all’autorizzazione o senza aver presentato le notifiche (irregolarità formale) di estirpazione/reimpianto. Non si considerano le superfici abusivamente vitate già regolarizzate a suo tempo ai sensi del regolamento CE n. 1493/1999. Nello specifico della sanatoria. Impianti abusivi realizzati dopo 31 agosto 1998: obbligo di estirpo con aggiunta sanzione amministrativa pecuniaria di 12.000 euro ad ettaro, proporzionale alla superficie vitata abusiva. La sanzione è nuovamente applicata ogni dodici mesi fino a che il produttore non provveda all’obbligo di estirpazione.

Impianti abusivi realizzati fino al 31 agosto 1998: sono regolarizzabili entro il 31 dicembre 2009, presentando domanda alla provincia competente – entro il 29 ottobre – versando una somma pari a 10.000 euro per ettaro, proporzionale alla superficie vitata abusiva, ridotta a 1/3 (3.333 euro/ha ), nel caso il pagamento avvenga nei 60 gg dall’ingiunzione. Le superfici vitate regolarizzate, all’atto della domanda vanno iscritte nello schedario viticolo annesso all’anagrafe agricola del Piemonte. La mancata sanatoria delle superfici nei modi e nei termini suddetti comporta l’applicazione della sanzione di 12.000 euro/ ha e dell’estirpazione obbligatoria al pari degli impianti post 31-81998. La sanzione è applicata, a

È molto importante richiamare il fatto che le uve o i prodotti (mosti, vini) provenienti dalle superfici abusive post 1998 oppure quelle oggetto di condono, in attesa del rilascio dell’atto finale di regolarizzazione non possono essere destinate alla vendita (uve comprese), ma solo agli utilizzi seguenti: a) alla vendemmia verde (articolo 12, paragrafo 1, del reg. CE n. 479/2008) a spese del produttore; b) al consumo familiare, se il vigneto del produttore ha una superficie inferiore a 0,1 ettaro; c) alla messa in circolazione, solo a fini di distillazione a spese del produttore. Il produttore comunica ogni anno alla provincia competente territorialmente l’intenzione di ricorrere alla distillazione o alla vendemmia verde. A conclusione positiva dell’istanza di regolarizzazione, i prodotti possono, invece, essere immessi nel normale circuito commerciale. Maggiori informazioni e assistenza presso gli uffici Coldiretti. m


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Notizie dall’ O.N.A.FRUT

È

proseguita per tutta l’estate l’attività divulgativa dell’Organizzazione. Un gruppo di 12 giudici che si allenano settimanalmente nel panel O.N.A.Frut. ha valutato 32 campioni di mirtillo presentati alla 6a edizione della Sagra dei Piccoli Frutti di Martiniana Po, l’11 luglio 2009. I campioni presentavano caratteristiche di eccellenza, ma fra tutti si sono distinti quello prodotto da Caterina Lazzarino di Martiniana Po che si è aggiudicato la seconda posizione della classifica e quello di Susi Gonella di Revello che ha ottenuto il punteggio migliore. Il 31 luglio 2009, alcuni maestri assaggiatori di frutta hanno incontrato i consumatori durante il corso di ortofrutta organizzato da COOP. Durante l’incontro sono stati descritti piccoli frutti del Cuneese e le caratteristiche

sensoriali del melone. Il notevole interesse e le numerose domande rivolte ad O.N.A.Frut. hanno evidenziato il desiderio di informazioni dei consumatori ed

hanno permesso di sottolineare, ancora una volta, l’importanza della scelta e del consumo consapevole di frutta locale e nazionale.

Il 29 agosto una delegazione di O.N.A.Frut. ha partecipato alla 40° “Fehta du lar” ad Arnad (AO). Nell’ambito delle attività del GIA (Gruppo Italiano Assaggiatori), l’O.N.A.Frut. ha guidato numerosi consumatori nell’approfondimento delle conoscenze sul mondo della frutta, evidenziando anche il piacere del consumo dei frutti Piemontesi di stagione con salumi IGP e DOP. Sono stati infatti proposti abbinamenti di mele Gala di Cuneo con Prosciutto di San Daniele DOP e Valle d’Aosta Jambon de Bosses DOP, nettarina tardiva di Lagnasco con Salsiccia e Pancetta di Calabria DOP e melone retato fine di Alessandria con Salame di Varzi DOP e Salame Cremona IGP. Nella stessa giornata, i partecipanti agli incontri di degustazione (continua a pagina 20)


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(continua da pagina 19)

hanno potuto assaggiare anche altri salumi, oltre a diversi mieli e all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, i cui rappresentanti partecipano come O.N.A.Frut. alle attività del Gruppo Italiano Assaggiatori. In occasione della Fiera del Marrone, prevista a Cuneo dal 15 al 18 ottobre, O.N.A.Frut. collaborerà con Coldiretti per la realizzazione dei laboratori didattici sulla degustazione della frutta previsti all’interno della Fattoria Didattica e rivolti ai bambini della scuola primaria. Le persone interessate all’attività della nostra Organizzazione sono sempre più numerose in molte regioni italiane. Il coordinamento delle attività O.N.A.Frut. è assicurato dalla partecipazione dei componenti del Consiglio Direttivo e dall’efficiente organizzazione della segreteria. Le nostre conoscenze tecniche sulla frutta sono anche il risultato degli studi e dell’attività pratica costante svolta dagli assaggiatori che fanno parte dei due panel di Cuneo e Sondrio. Per informazioni sulle attività dell’organizzazione è possibile consultare il sito www.onafrut.it Componenti del panel di assaggiatori di frutta

O.N.A.Frut. di Cuneo Monica Barbero Diego Bellone Corrado Bertello Daniele Brunetti Paolo Brunetti Cristiano Carli Luca Castellino Lucia Margherita Farina

Emma Fendoni Luca Folini Pietro Panizza Anna Scieghi Fabio Tramacchi.

Alessandro Gabutto Cesare Gallesio Flavio Girodengo Maria Gabriella Mellano Giovanni Quaglia Chiara Romano Silvio Strocco.

Componenti del panel di assaggiatori di frutta

O.N.A.Frut. di Sondrio Virgilio Bondio Katia Bradanini Paola Draicchio Selene Erini

Componenti del Consiglio Direttivo O.N.A.Frut. Maria Gabriella Mellano – Presidente Paolo Brunetti – Vice Presidente Daniele Brunetti – Vice Presidente Giuseppe Ballario Francesco Bodrero Paolo Caporgno Cristiano Carli Daniele Dalmasso Livio Miretto Roberto Quaglia. Segreteria Cesare Gallesio e Manuela Renaudo. m


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Evoluzione della maturazione dell’Actinidia deliciosa cv Hayward in actinidieti del Cuneese

I

l momento della raccolta dei frutti di Actinidia deliciosa cv. Hayward deve essere determinato con grande attenzione al fine di garantire un prodotto che goda di una buona capacità di conservazione e che al contempo sia caratterizzato da una qualità organolettica apprezzabile dal consumatore finale. Nel caso di stacchi anticipati, infatti, i frutti sono soggetti ad anomalie fisiologiche, inteneriscono rapidamente e non esprimono al meglio le potenziali caratteristiche organolettiche; inoltre con difficoltà si rispetterebbero i requisiti previsti dalla normativa europea (Reg. CE 1673/2004) che prevede il raggiungimento di 6.2° Brix nella

fase di condizionamento dei frutti di actinida. In Piemonte, come in altri ambienti settentrionali, la latitudine impone di individuare

il miglior compromesso tra il conseguimento di un grado di maturazione sufficiente alla raccolta e il rischio di perdere il raccolto per gelate precoci. È facile quindi comprendere la difficoltà nello stabilire con assoluta precisione il momento ottimale per l’inizio dello stacco; questo anche

perché gli indici di maturazione normalmente utilizzati per altre specie frutticole, sull’actinidia sovente non hanno una grossa significatività, o non sono di agevole esecuzione. Tuttavia, come accade nel resto del mondo, anche negli areali piemontesi si procede alla determinazione dei parametri di uso più frequente che sono rappresentati dalla percentuale di Residuo Secco Rifrattometrico (RSR) e dalla durezza (kg/cm2). In Nuova Zelanda viene utilizzato anche il parametro relativo alla percentuale di sostanza secca dei frutti: nella realtà piemontese questo indice viene invece utilizzato per valutare il livello qualitativo e, con una certa


S P E C I A L E F R U T TA approssimazione,l’attitudine alla conservazione di una partita di frutti. A completamento dello studio, un panel di assaggiatori addestrati ha eseguito l’analisi sensoriale sui frutti in modo da ricavare indicazioni sulle caratteristiche organolettiche al momento del consumo. Inoltre, in un appezzamento scelto tra quelli usati nelle altre prove, i tecnici dell’Agenzia 4A hanno valutato l’accrescimento dei frutti nel periodo precedente la raccolta. Materiali e metodi Il monitoraggio dell’evoluzione della maturazione dei frutti di Actinidia deliciosa cv. Hayward è stato condotto nel corso del 2008 a partire da 86 giorni dalla piena fioritura attraverso rilievi settimanali eseguiti nel periodo compreso tra l’ultima settimana di agosto e la fine del mese di ottobre, con l’obiettivo di delineare un quadro di riferimento circa l’epoca migliore per la raccolta. La ricerca è stata condotta nel comprensorio pedemontano del cuneese ed ha preso in considerazione sei siti rappresentativi del territorio. Sono stati eseguiti nove prelievi scalari a cadenza settimanale su 5 piante rappresentative per ciascun appezzamento. Il campione composto da 50 frutti è stato sottoposto alla determinazione dei parametri qualitativi per mezzo sia di analisi chimicofisiche. I campioni sottoposti ad analisi sensoriale provenivano da due dei sei appezzamenti in esame e sono stati raccolti nel periodo compreso tra l’inizio di settembre e la metà di ottobre.

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L’analisi dell’accrescimento dei frutti, è stato invece eseguito su uno solo dei sei appezzamenti in prova, settimanalmente, nel periodo dal 3 settembre 2008, al 14 ottobre 2009 (data di raccolta).

Analisi chimico-fisiche I parametri rilevati sono la durezza della polpa (kg/cm2) misurata su entrambi i lati dei singoli frutti, previa leggera sbucciatura, impiegando un penetromentro (FTA) con puntale di 8 mm; residuo secco rifrattometrico (RSR, %) misurato con rifrattometro digitale Atago sul succo di ogni singolo frutto; sostanza secca (%) ottenuta per essiccamento di una quantità di 100 g di polpa frullata in stufa a 105°C fino al raggiungimento di un peso costante ed espresso in percentuale. Analisi sensoriale I campioni di actinidia destinati alla valutazione sensoriale sono stati conservati per circa 1 mese in anticella a 5°C. Il gruppo addestrato di assaggiatori (“panel”) dell’O.N.A.Frut. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Frutta) ha eseguito sui frutti valutazioni quantitativo-descrittive (test – QDA) che hanno permesso di descrivere le caratteristiche organolettiche dei diversi campioni. Durante le sedute di addestramento, gli assaggiatori hanno anche provveduto alla selezione dei descrittori per la realizzazione della scheda. I descrittori selezionati erano: colore della polpa, profumo (intensità), durezza della polpa e della columella, succosità,

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intensità dei sapori dolce, acido ed amaro ed intensità dell’aroma di kiwi. Le sedute di assaggio sono state organizzate sia dopo un mese di conservazione, sia a gennaio 2009, in un momento considerato di media conservazione.

Accrescimento dei frutti Nell’appezzamento prescelto, sulle piante limitrofe a quelle utilizzate per il campionamento CReSO, si sono scelti 100 frutti sui quali, si è rilevato in 6 soluzioni (fino al 14/10), l’accrescimento ponderale. La crescita in volume dei frutti è stata rilevata per immersione degli stessi in una quantità nota di acqua. La densità settimanale di frutti è stata eseguita prelevando settimanalmente a “random” 10 frutti. Dal semplice calcolo di volume per densità media dei frutti è stato possibile ottenere il peso dei singoli frutti e di conseguenza l’accrescimento ponderale degli stessi. Risultati e discussione Analisi chimico-fisiche Osservando l’andamento medio dei parametri qualitativi dei sei frutteti esaminati si evidenzia che la durezza della polpa ha subito una diminuzione piuttosto regolare nelle successive raccolte passando da valori di 10.44 kg/ cm2 a 8.35 kg/cm2 tra il prelievo eseguito il 28 agosto e quello del 22 ottobre, il maggiore intenerimento della polpa è stato osservato a metà settembre (17 set), successivamente la durezza tende progressivamente a diminuire ma molto lentamente

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23 (Fig. 1). Il RSR ha subito incrementi lievi ma progressivi tra i prelievi eseguiti dalla fine di agosto e quelli di fine settembre, passando dal 4.21 al 4.93%; il raggiungimento del valore necessario per la commercializzazione, ovvero 6.2° Brix si ottiene, in questo anno di osservazione, a metà ottobre (143 giorni dalla piena fioritura), l’aumento più sensibile del RSR è stato invece osservato nell’ultima decade di ottobre raggiungendo il 7.18% (Fig. 2). Il valore della sostanza secca presenta un andamento crescente a partire dall’inizio di settembre sino al termine del monitoraggio passando dal 12.50 al 15.94% di fine ottobre raggiungendo quindi un valore medio ritenuto buono per l’areale piemontese (Fig. 3).

Analisi sensoriale Per quanto concerne le indicazioni sul gradimento, complessivamente si evidenzia un aumento di tale parametro durante il periodo di valutazione. Sia dopo circa un mese di conservazione sia, in modo ancora più evidente, dopo una conservazione prolungata (Fig. 4), i frutti raccolti durante i primi tre stacchi in entrambi gli actinidieti sono risultati meno graditi rispetto a quelli raccolti nelle date più tardive. Accrescimento dei frutti I dati registrati a partire dal 3 settembre, hanno evidenziato come nel mese che precede la raccolta, i frutti di kiwi della varietà Haiward incrementino, il volume ed in misura (continua a pagina 24)


24 (continua da pagina 23)

proporzionale e costante, anche il peso. (Fig. 5). Conclusioni I risultati del primo anno di esperienza 2008 in pratica non fanno che confermare quanto già accertato nei precedenti anni anche se risulta necessaria qualche puntualizzazione. L’evoluzione dei principali parametri presi in considerazione e cioè la durezza e il residuo secco rifrattometrico mostrano un’evoluzione costante nel corso dei diversi stacchi. Per quanto riguarda il raggiungimento della soglia dei 6.2° Brix, assunta a riferimento, per l’inizio dello stacco, nel 2008 si è verificato a 143 giorni dalla piena fioritura e precisamente dopo la metà di ottobre. Questa data, per l’inizio della raccolta, potrebbe effettivamente essere rispettata per piccoli e medi appezzamenti mentre per superfici estese comporterebbe un’estensione del periodo di raccolta anche sino

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ad inizio novembre con seri rischi di subire danni da gelo precoce. D’altra parte stacchi leggermente anticipati (dal 8-10 ottobre) non determinano un differente grado di apprezzamento da parte del consumatore sulla qualità gustative dei frutti, mentre potrebbe essere influenzata l’attitudine alla conservazione dei frutti. Di qui l’esigenza di differenziare le partite in base ai calendari di raccolta al fine di ottenere i migliori risultati nella conservazione. Riguardo al parametro della sostanza secca si ha anche in questo caso un incremento nei diversi stacchi ma dalle conoscenze attuali non è in grado di fornire da sola un’indicazione valida per tutte le partite. Sull’attitudine alla conservazione verranno valutati, congiuntamente ad essa, altri parametri quali azoto e calcio in particolare al fine di meglio chiarire la problematica. Il lavoro eseguito dal panel di assaggiatori O.N.A.Frut. ha permesso di ottenere, al momento del consumo,

S P E C I A L E F R U T TA indicazioni relativamente alla caratteristiche dei kiwi raccolti in epoche differenti. L’analisi dei singoli descrittori rivela che, pur essendo lievi le differenze percepibili, l’effetto del momento di raccolta è stato riconosciuto dagli assaggiatori al momento del consumo: la variazione di percezione risulta evidente, in particolare, per intensità di sapore dolce ed aroma. Il lavoro eseguito dai tecnici dell’Agenzia 4A, evidenzia una

importante crescita in volume ed in peso dei frutti, aumentando quindi anche le caratteristiche merceologiche degli stessi. Sarà interessante verificare, anche negli anni prossimi, sia l’andamento della percezione degli stessi descrittori, sia il giudizio di gradimento espresso dagli assaggiatori, sia l’evoluzione dell’accrescimento che, verosimilmente potranno avere delle variazioni conseguenti all’andamento stagionale. m

Fig. 1: Andamento della durezza durante il periodo di monitoraggio


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Fig. 2: Andamento del residuo secco rifrattometrico durante il periodo di monitoraggio.

Fig. 4: Andamento del giudizio di gradimento sui frutti valutati ad un mese dalla rispettiva data di raccolta (in rosso) ed a gennaio 2009 (in blu)

Fig. 3: Andamento della sostanza secca durante il periodo di monitoraggio.

Fig. 5: Andamento dell’accrescimento dei frutti, espresso in peso ed in volume nel periodo di prova. +15,6% di peso e +14,8% in volume. • Incremento di volume nel periodo: 14,8%

• Incremento di peso nel periodo: 15,6%


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“Castanea 2009: Food, Timber, Biomass & Energy in Europe”

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uinto Convegno Nazionale sul Castagno e 1st European Congress on Chestnut, è l’evento che vedrà riuniti in Piemonte dal 13 al 16 ottobre studiosi, professionisti e tecnici del settore per esporre i propri lavori e mettere in luce gli aspetti e i problemi più rilevanti ed attuali della castanicoltura. Castanea 2009 ha ottenuto l’adesione di oltre 100 Istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali, network ed aziende private che hanno attivamente contribuito al programma scientifico presentando finora oltre 180 lavori. Hanno confermato la loro presenza delegazioni di 24 diverse nazionalità (Albania, Australia, Brasile, Bulgaria, Cina, Corea del Sud, Croazia, Francia, Giappone, Grecia, Libano, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, U.K., Ungheria, USA, Italia), per un totale di oltre 250 partecipanti. Grazie ad un’ampia sinergia di risorse e ad un approccio interdisciplinare, Castanea 2009 rappresenterà un’eccellente opportunità di confronto e scambio di knowhow per studiosi, professionisti, tecnici del settore e castanicoltori in Piemonte, una delle principali regioni

castanicole d’Italia. Le attività in programma prevedono sessioni scientifiche riguardanti tutti gli aspetti legati alla coltura del castagno, dalla tradizione alle più moderne applicazioni, dai punti critici alle potenzialità. Si tratterà infatti di: storia, paesaggio ed ecologia, biologia e risorse genetiche, tecniche colturali, aspetti fitosanitari, raccolta e postraccolta, qualità, trasformazione, aspetti economici e marketing, biomasse ed energia. Le sessioni orali si svolgeranno presso il Centro Incontri della Provincia di Cuneo, le sessioni poster e l’area EXPO Castanea saranno allestite presso la sede della Facoltà di Agraria in Piazza Torino a Cuneo. In quest’ambito verrà presentata la filiera castagno dal legno, alla produzione di pellet, dal frutto alla produzione di prodotti alimentari innovativi come i fiocchi ed altri preparati a base di castagne. Sarà esposta in questa area anche la “locomotiva delle castagne” che cuocerà caldarroste che verranno offerte a convegnisti e visitatori. Nell’ambito di Castanea 2009 verranno organizzate visite tecniche di campo in castagneti tradizionali e nuovi impianti del Cuneese e del Torinese con dimostrazione di macchine per

la raccolta e visite ad industrie di lavorazione e trasformazione del frutto. È disponibile un programma parallelo per accompagnatori che permetterà ai partecipanti di conoscere meglio Cuneo, la città dei portici ed il Monregalese, le strade del vino, le Terre dei

Savoia e Torino, la capitale barocca. Il programma del Convegno, che avrà luogo durante il consueto appuntamento dell’11°edizione della Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo, è consultabile sul sito: www.arboree.unito.it/ castanea2009.dca@unito.it. m


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Torna a Cuneo la Fiera Nazionale del Marrone

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orna a Cuneo dal 15 al 18 ottobre il tradizionale appuntamento con la Fiera Nazionale del Marrone. Come di consueto la manifestazione si svolgerà nel medioevale scenario del centro storico della città e farà scoprire le innumerevoli prelibatezze del territorio, i suoi menù più tipici e naturalmente proporrà la degustazione dei celebri marroni. Anche in questa nuova edizione la Coldiretti Cuneo parteciperà attivamente alla Fiera del Marrone: saranno infatti oltre una cinquantina le aziende agricole cuneesi che, nell’ambito dei Mercati di Campagna Amica, coloreranno di giallo le strade della città, proponendo a curiosi e visitatori il meglio della loro produzione. Un’occasione imperdibile per conoscere direttamente i produttori e costruire quel dialogo aperto ed intenso tra il mondo rurale e i cittadini consumatori. Un momento di incontro importante, dunque, che Coldiretti si impegna a valorizzare anche attraverso il proprio progetto “una filiera agricola tutta italiana”, nato per sostenere le aziende agricole e per offrire ai consumatori una nuova opportunità di acquisto di prodotti di qualità a un

giusto prezzo. Ma l’atmosfera suggestiva della Fiera Nazionale del Marrone non può dirsi completa senza l’ormai consolidata esperienza della “Fattoria didattica”: un mirabile spaccato della vita agricola trasferito direttamente nel cuore del centro storico cittadino. Così anche quest’anno, le famiglie e soprattutto i bambini,

avranno modo di conoscere da vicino il mondo degli animali da cortile, le mucche da latte, le pecore e le capre. La fattoria inoltre non sarà soltanto dedicata agli animali, ma disporrà di orti e frutteti, in modo da consentire ai visitatori di farsi un’idea complessiva di che cos’è una fattoria. Grazie anche a dimostrazioni dirette delle attività di mungitura, caseificazione e panificazione a cura delle Fattorie Didattiche aderenti al circuito Coldiretti “La Fattoria come Aula” si riuscirà a comprendere in che modo prende forma la qualità dei prodotti che giungono quotidianamente sulle nostre tavole. Questa iniziativa è stata fortemente auspicata e

sostenuta dall’amministrazione comunale di Cuneo. Infine, presso i locali del Comune di Cuneo, nello spazio antistante al salone d’onore saranno allestite due mostre fotografiche, che hanno per tema l’agricoltura e il territorio: Agriclick una selezione di fotografie di aziende agricole giovani organizzata da Giovani Impresa Coldiretti e l’esposizione delle fotografie del concorso “Immagini ed Impressioni” organizzato da Terranostra Cuneo la cui premiazione si terrà nel salone d’onore alle ore 16.00 del 15 ottobre 2009. La Fiera Nazionale del Marrone da questa’anno è sbarcata anche in Francia. Visto il successo di pubblico d’oltralpe, la Camera di Commercio di Cuneo con sede a Nizza, ha infatti presentato a fine settembre, la manifestazione agli organi di stampa francesi, che si sono dimostrati molto attenti ed interessati alla realtà del cuneese. Erano presenti alla conferenza il Comune di Cuneo, la Coldiretti Cuneo, rappresentata dal presidente Marcello Gatto e la Confartigianato. C’è da scommettere che saranno moltissimi i cugini francesi che verranno a scoprire i sapori del cuneese. m


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Progetto Piemonte Fotovoltaico: impianti fotovoltaici chiavi in mano Che cos’è Il Progetto “Piemonte Fotovoltaico” patrocinato dalla Regione Piemonte e promosso dalle Agenzie per l’Energia (l’Agenzia Energia e Ambiente di Torino, l’Agenzia per l’energia della Provincia di Cuneo “Agengranda” e l’Agenzia Provinciale per l’Energia del Vercellese e della Valsesia “APEVV”), incoraggia la produzione di energia elettrica attraverso la tecnologia fotovoltaica al fine di ottenere le tariffe incentivanti introdotte dal “Conto energia” (secondo quanto previsto dal DM 19.02.2007). Piemonte Fotovoltaico si basa su Convenzioni Integrate tra: le Agenzie, le società del settore delle energie rinnovabili (soggetti attuatori) e il sistema bancario locale (soggetti finanziatori), per la realizzazione di sistemi fotovoltaici “chiavi in mano” a privati, imprese, condomini e soggetti pubblici e/o esercenti di pubblici servizi Come funziona 1. Per accedere al progetto il Richiedente deve iscriversi online sull’apposita piattaforma oppure compilare e inviare via email/fax il modulo di pre-adesione. L’Agenzia per l’Energia di riferimento esamina le richieste pervenute

ed effettua una valutazione di pre-fattibilità dell’impianto e l’elenco della documentazione da fornire all’Agenzia di riferimento, necessaria per elaborare l’analisi di fattibilità vera e propria. 2. Per aderire a tutti gli effetti al Progetto, il Richiedente deve fornire all’Agenzia di riferimento la documentazione richiesta (bollette dell’ultimo anno, fotografie panoramiche del sito d’installazione, planimetrie, ecc.) ed effettuare il versamento di un anticipo forfettario minimo sul costo dell’impianto, scalato successivamente dal costo totale dell’impianto. 3. Ricevuta la documentazione, nel giro di 30 giorni l’Agenzia fornisce ai Richiedenti: a. l’analisi di fattibilità tecnicoeconomica dell’impianto b. i moduli per le richieste

delle autorizzazioni necessarie c. l’elenco con i riferimenti ed i prospetti informativi delle banche aderenti al Progetto d. i nominativi delle società installatrici candidate a realizzare l’impianto. 4. Il richiedente è messo in contatto direttamente con le aziende installatrici assegnategli e riceve nel giro di circa 20 giorni almeno tre offerte e proposte di impianto su cui orientarsi. Il richiedente seleziona quindi l’offerta ritenuta più interessante e l’opzione finanziaria più consona alle proprie esigenze. 5. In breve tempo la banca completa la pratica di istruttoria del finanziamento, sulla base della documentazione fornita dall’Agenzia, consentendo al richiedente di procedere

con la fornitura immediata dell’impianto. L’Agenzia controllerà che i progetti degli impianti fotovoltaici rispettino i migliori standard europei e che i componenti offrano garanzie tecniche minime. Verificherà la regolarità dell’operato di installazione e controllerà la garanzia di risultato solare (GRSPV), introdotta, per la prima volta ed in modo esclusivo a verifica dei flussi finanziari degli impianti, in modo che i cittadini siano tutelati e garantiti nel loro investimento. Chiunque sia interessato all’iniziativa può collegarsi al sito www.piemontefotovoltaico. it e/o contattare l’Agenzia per l’energia della Provincia di Cuneo al numero verde: 800.13.46.86. Stefania Borsarelli di Agengranda


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Il Banco Azzoaglio di Ceva festeggia i suoi 130 anni

Delegazione serba in visita a Bra

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on solo Ceva, ma l’intera Valle Tanaro ha festeggiato sabato 26 ottobre, insieme alla famiglia Azzoaglio, il 130esimo compleanno della Banca e la ristrutturazione dei locali storici in Via Andrea Doria. La banca ha caratteristica di familiarità e rivolta alle famiglie, alle piccole aziende e la sede stessa è stata rinnovata, sempre nella vecchia casa e sede di sempre con caratteristiche funzionali all’utenza, per permettere ai clienti di sentirsi a casa. È infatti richiesto ai dipendenti, ancor prima di conoscere l’inglese di conoscere bene il piemontese. La ristrutturazione è avvenuta utilizzando materiali del territorio (ad esempio il marmo nero di Ormea) e operatori artigiani del posto. La valorizzazione del territorio e delle sue bellezze è uno dei principali obiettivi della banca, che con questo scopo da sempre è in stretta collaborazione con i vari enti che operano territorialmente, tra cui la Coldiretti. Altra collaborazione importante è quella tra la banca e le istituzioni scolastiche cebane: sono infatti state istituite diverse borse di studio per permettere ai giovani locali di ampliare conoscenze e esperienze. Nella foto sopra Franco Azzoaglio (sx) con il sindaco di Ceva, Alfredo Vizio. m

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sempre più internazionale l’agricoltura del cuneese. Lunedì 21 settembre ha infatti fatto tappa a Bra una delegazione proveniente dalla Serbia composta da 23 persone, curiose di conoscere la realtà ortofrutticola del cuneese e visitare la manifestazione “Cheese” a Bra. I visitatori erano produttori di ortaggi, dirigenti della banca Procreditbank che ha organizzato il viaggio, giornalisti, e funzionari del ministero dell’agricoltura . Nella giornata trascorsa nel cuneese hanno potuto conoscere la realtà locale visitando l’azienda di Luciano Bonardo della zona orti di Bra, recandosi alla manifestazione con i formaggi protagonisti e infine alla Lagnascofruit. m


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Giovani Impresa – ripartono le attività del comitato e dei gruppi di base

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opo la pausa estiva dovuta all’intesa attività produttiva che ha interessato le aziende, riprendono i lavori del Comitato Provinciale Giovani Impresa. Durante l’incontro i delegati hanno potuto confrontarsi e proporre iniziative per il prossimo autunno inverno, concentrandosi in modo particolare sulla valorizzazione dell’attività dell’imprenditore agricolo e sulla diffusione di una nuova immagine dell’agricoltura. L’obiettivo da raggiungere è quello di affermarsi all’interno del mercato che attualmente è fuori dal controllo delle imprese agricole, in cui il margine di guadagno viene eroso di giorno in giorno. Le strategie saranno illustrate nei prossimi mesi durante gli incontri territoriali che verranno organizzate dai Gruppi di Zona, in cui i giovani associati potranno conoscere e contribuire alla realizzazione delle iniziative e manifestazioni. “Coldiretti, attraverso i Mercati di Campagna Amica” – commenta Dario Perucca, delegato Provinciale Giovani Impresa – “ha aperto una

sviluppo di una nuova filiera “lunga”, in modo da scardinare i meccanismi speculativi che hanno portato alla crisi di tutto il comparto agricolo. Per competere su questo fronte è necessario essere uniti e compatti, perché come singoli imprenditori non siamo in grado di fare nulla. Come Giovani siamo chiamati a essere il motore dell’innovazione, e dobbiamo nuova possibilità per le imprese agricole. Dobbiamo prendere in seria considerazione questa opportunità di crescita e ampliamento del nostro mercato. Inoltre il contatto diretto con i consumatori è un importante veicolo di promozione per le nostre produzioni e per le nostre aziende: conquistare la fiducia del cliente offrendo prodotti di qualità e genuini e trasmettendo la passione che mettiamo nel nostro lavoro ha un ritorno positivo per tutto il settore perché contribuisce a creare una cultura alimentare più sensibile e attenta. La sfida che Coldiretti ha lanciato è infatti a tutto campo e comprende anche lo

ricordarci che solo attraverso la partecipazione alla vita sindacale e la condivisione degli obbiettivi potremo affermare a gran voce le nostre esigenze di trasparenza ed equità dei prezzi all’interno della catena distributiva. La posta in gioco è la sopravvivenza delle aziende che i nostri genitori hanno con fatica costruito e che noi saremo chiamati a condurre.” m

Coloratissimo autunno invade le strade di Fossano

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n nuovo successo per il tradizionale appuntamento con “Coloratissimo Autunno”, manifestazione svoltasi a Fossano il 10 e 11 ottobre. L’evento, giunto ormai alla sua undicesima edizione, è stato organizzato dal Comune di Fossano e dall’Agenzia 4A Coldiretti, con il patrocinio della Provincia di Cuneo, ed ha proposto anche in questa nuova edizione un calendario ricchissimo di appuntamenti. Novità dell’edizione 2009 la mostra mercato ortofrutticola, con i colori e i sapori delle produzioni delle aziende agricole locali. Un’ulteriore opportunità di acquisto attraverso i “Mercati di Campagna Amica”, occasioni di vendita di prodotti agricoli direttamente dal produttore al consumatore, nel rispetto della stagionalità e qualità, per acquisti kmØ e a prezzi equi. Per i più piccoli è stata organizzata una fattoria didattica, allestita da Coldiretti e dalle aziende agricole del territorio: attraverso laboratori e attività sono stati presentati ai piccoli studenti alcuni dei processi di produzione in agricoltura, nonché l’osservazione degli animali della fattoria. Coloratissimo autunno ha inoltre proposto la mostra nazionale di pappagalli che hanno arricchito il mercatino domenicale dei piccoli animali. m


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“Direttamente Bio”: un progetto di ricerca nazionale

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o scorso martedì 23 settembre a La Morra, presso i locali dell’agriturismo “Erbaluna di Oberto Severino e Andrea”, si è svolto l’incontro divulgativo del progetto “DIRETTAMENTE BIO” organizzato in collaborazione con Terramica, Associazione Regionale Produttori Biologici del Piemonte e Anagribios, l’Associazione Nazionale Produttori Biologici di Coldiretti Nazionale. L’iniziativa rivolta alle aziende biologiche ad indirizzo ortofrutticolo aderenti al progetto, ha come obiettivo lo sviluppo di uno studio di fattibilità su percorsi innovativi e nuovi canali distributivi nella vendita diretta delle produzioni biologiche, un “prodotto” sempre più

apprezzato e ricercato da parte dei consumatori. I relatori, tra cui esperti di marketing e docenti delle Università della Tuscia e dell’Univeristà Politecnica delle Marche, con la partecipazione del Presidente Nazionale di Anagribios Marco Camilli, hanno presentato i risultati dello studio effettuato su un

campione nazionale di aziende e hanno potuto confrontarsi direttamente con gli imprenditori del territorio piemontese, presenti all’incontro. Ha inoltre portato il suo contributo Fabio Ciannavei dell’AGER, società di consulenza e ricerca promossa dalla Confederazione Nazionale Coldiretti. Durante l’incontro sono stati

illustrati e discussi i vari canali di vendita che le aziende hanno a loro disposizione, passando dai più tradizionali come il punto vendita aziendale e la partecipazione a mercati e fiere, fino a metodi innovativi come la Box Scheme (consegna a domicilio di pacchi di prodotti pre-confezionati), la vendita ai Gruppi di Acquisto, attraverso distributori automatici e attraverso internet. La giornata è stata un momento di crescita per i produttori coinvolti i quali hanno esposto le loro esperienze imprenditoriali, confrontandole direttamente con le considerazioni emerse dalle relazioni sviluppate dagli esperti, al fine d’incentivare lo sviluppo economico e commerciale della propria realtà aziendale. m


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Piace sempre più il mondo del biologico

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n inizio d’autunno ricco di appuntamenti con il mondo del biologico. Dal 17 al 20 settembre Bio & Benessere ha colorato con i suoi colori e profumi una parte della città di Cuneo. La prima tappa della manifestazione, che riprenderà nel 2010, si è conclusa con un successo di pubblico nonostante il cattivo tempo. Le aziende agricole aderenti alla manifestazione hanno presentato il meglio delle loro produzioni rigorosamente biologiche. L’interesse da parte del pubblico non solo di Cuneo, ma anche di tutta la Provincia Granda ha fatto capire che il tema del biologico incuriosisce non solo quelli del settore. Domenica 4 ottobre, infine, nella raffinata Torino ed in moltissime altre città italiane è tornato a pulsare un cuore bio grazie alla “Biodomenica”. Per un’intera giornata, piazza 4 Marzo a Torino si è trasformata in una vetrina a cielo aperto tra sapori e qualità della nostra terra. La manifestazione, promossa da Coldiretti, Aiab e Legambiente, ha visto la partecipazione dei tanti produttori agricoli “biologici” piemontesi e è stata l’occasione per promuovere il consumo di prodotti sicuri e di qualità. Il tema di approfondimento di questa nuova edizione era legato agli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni (GPP), interessante strumento per favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale. m

ONAF: “Formaggio: la qualità riconoscibile”

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i terrà sabato 17 ottobre alle ore 16, presso la “Sala delle Maschere”del Castello di Grinzane Cavour, il convegno organizzato dall’Onaf che avrà per tema “Formaggio: la qualità riconoscibile”. L’esigenza di affrontare questo tema è nata dalla numerosa presenza sul mercato di formaggi che sono, sulla carta, di qualità ma dimostrano in realtà profumi e sapori banali e poco riconoscibili. Difendere con forza una delle più importanti caratteristiche del formaggio, la diversità legata a territori e culture è difendere un inderogabile diritto del consumatore per ora non controllato ufficialmente dalla filiera casearia. m

Ia festa dei malgari in Bisalta

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iunto l’autunno è prossima a terminare la stagione dell’alpeggio. Malgari e animali lasciano le montagne e si incamminano verso la pianura per tornare alle stalle. Per festeggiare la stagione ormai conclusa si terrà sabato 24 ottobre alle ore 20 presso la località Meschie di Peveragno, la Ia festa dei malgari in Bisalta. Una cena con tipico menù piemontese, dagli affettati ai formaggi, dai ravioli al bollito con verdure, per una serata all’insegna dell’allegria e del buonumore. Per maggiori informazioni e prenotazioni: ristorante La malga, 334.1848271. m


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Si ritorna dagli alpeggi

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ettembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare…” così scriveva Gabriele D’Annunzio parlando del suo Abruzzo. Ma la stagione degli alpeggi è ormai giunta al termine anche sulle nostre montagne e mandrie e greggi stanno lentamente tornando verso la pianura e la sicurezza delle calde stalle. Serena Bertaina, figlia di agricoltori e giovane maestra del beinettese, con uno sguardo romantico e un po’ malinconico ha saputo cogliere e raccontare in poesia questo delicato momento della transumanza. m

ASCOLTA. PASSA LA MANDRIA! Ascolta passa la mandria! Silenzio attorno, caduto con la nebbia Che incuriosisce quel bimbo ansioso di vedere. Per la strada che scende dalla montagna, ormai vestita di quel bianco improvviso; vedi a un tratto la mandria che pare un’orchestra impegnata a suonare quelle note argentine dei loro campanacci. Una fila ordinata a passo tranquillo, guidato alla cascina nella piana generosa, da voce sicura piglio di comando, il margaro, che passo dopo passo non perde la sua mandria, con accanto il fidato amico degno di rispetto, che lavora giorno dopo giorno in pegno di una carezza e di una scodella. Al suo abbaiar le bestie rientrano E sicure e calme, van verso il lido ritrovato. La cascina le aspetta A rallegrar quel silenzio con rose e campanacci. Belle ed armoniose Le Regine della montagna!!!

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I Mercati di Campagna Amica alla 79a Fiera internazionale del tartufo di Alba

Anche in Cuneo città la vendita diretta tra produttore e consumatore

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ome ogni anno, con la stagione autunnale, si rinnova l’appuntamento con la Fiera internazionale del tartufo di Alba. Giunta ormai alla sua 79esima edizione, la prestigiosa manifestazione vede anche quest’anno Coldiretti, presente all’evento con i Mercati di Campagna Amica, in cui saranno protagoniste le aziende agricole dei circuiti Fattoria Amica e Terramica. Nelle domeniche 11 e 25 ottobre (dalle ore 9.00 alle ore 19.00) saranno infatti una quindicina le aziende che proporranno sui banchi le migliori eccellenze della provincia Granda. Il Mercato di Campagna Amica, allestito nell’ambito del “Mercato di Natura in Piazza” nel centro storico della città, in piazza Elvio Pertinacee, offrirà a visitatori e golosi i migliori prodotti delle aziende Fattoria Amica: dal vino ai salumi, dal miele ai formaggi, dalla frutta e verdura fresca alle diverse qualità di pasta, compresa naturalmente quella al tartufo. Le aziende biologiche aderenti al circuito Terramica, saranno invece presenti alla manifestazione tutte le domeniche di ottobre dalle ore 9.00 alle ore 20.00. Sarà possibile conoscere il meglio dei prodotti “bio” in piazza Falcone presso l’ingresso del cortile della “Maddalena”, cuore pulsante dell’intera manifestazione. m

n accordo con il Comune di Cuneo – ha dichiarato Piero Perucca, presidente di zona Coldiretti Cuneo – la nostra Organizzazione ha istituito una manifestazione per la vendita diretta di prodotti agricoli, che si tiene tutti i sabati mattina nella parte alta di Corso Nizza, angolo Via Einaudi, sotto i portici. Questo rappresenta un riconoscimento importante per il lavoro fin qui sostenuto dalla Coldiretti Cuneo volto alla valorizzazione del territorio cuneese e dei prodotti agricoli.” Tale manifestazione, rientra nel progetto “Mercati di Campagna Amica” di Coldiretti, ed è nata per valorizzare i prodotti del territorio della Granda. L’iniziativa è da considerarsi un’interessante opportunità per i produttori di vendere e far conoscere le proprie primizie e per i consumatori, che avranno la certezza di trovare ad un prezzo equo una vasta scelta di prodotti locali. “Vorrei inoltre mettere l’accento – ha commentato Secondo Arneodo, segretario di zona Coldiretti Cuneo – sul ruolo fondamentale e sulla disponibilità manifestata dal Comune di Cuneo che, attento alle esigenze dei propri cittadini, è riuscito, attraverso i comitati di quartiere, a trovare in tempi brevissimi una collocazione ideale per questa manifestazione”. m

Coldiretti Cuneo attenta all’ambiente con le borse bio

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eno chilometri, più freschezza, più sensibilità per la salvaguardia dell’ambiente: questi in sintesi gli obiettivi promossi da Coldiretti Cuneo nel suo progetto di creare una filiera agricola tutta italiana, firmata dai produttori agricoli, con l’intento di portare vantaggi concreti per l’economia delle famiglie e per il territorio. Baluardi di questo ambizioso progetto sono le stesse aziende, aderenti ai Mercati di Campagna Amica e ai circuiti di valorizzazione della vendita diretta e del biologico, Fattoria Amica e Terramica, che hanno scelto di fornire, al momento dell’acquisto dei loro prodotti, borse biodegradabili.

Un occhio di riguardo dunque per l’ambiente, per preservarlo dall’inquinamento, nell’interesse di un’agricoltura salubre e del benessere della società. Le due simpatiche borse, caratterizzate dal motto “Amica della natura”, propongono un’alternativa intelligente alle abitudini di acquisto quotidiane, allo scopo di favorire la graduale diminuzione dell’uso della plastica. m


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Benvenuti in… arrivederci al prossimo anno!

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i è concluso con Benvenuti in Cascina di San Biagio Mondovì del 13 settembre il ciclo di eventi “Benvenuti in”, organizzati da Coldiretti Cuneo sui diversi territori e nelle diverse realtà agricole della provincia

cuneese. Dalla primavera in cascina, all’estate con gli alpeggi, alla vendemmia autunnale, sono stati numerosissime le persone, grandi e piccini, che hanno avuto modo di conoscere i colori, i sapori, i rumori,

gli animali della variegata agricoltura cuneese, proprio grazie agli eventi, ai laboratori, alle molteplici attività previste. “La serie di eventi di Benvenuti in” spiega il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto “è stata una preziosa

occasione di promozione per le aziende associate e per la nostra agricoltura in generale: l’affluenza dei visitatori ha inoltre confermato il profondo apprezzamento per tali iniziative e per le produzioni agricole locali”. m

L’ONAS festeggia 10 anni di successi

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n occasione del decennale della fondazione, molti gli appuntamenti organizzati dall’ONAS nello splendido scenario del castello degli Acaja di Fossano (sala polivalente). Domenica 18 ottobre a partire dalle ore 9.30 5 Onas Convention: “Il sapore del sapere” dei salumi DOP del Piemonte; “Le analisi sensoriali” – GIA Gruppo Italiano Assaggiatori. A partire dalle ore 14.00 Rassegna “il maiale si fa bio” –Consegna attestati alle ditte partecipanti e targhe ai vincitori della categoria “salami crudi da agricoltura biologica”.

Venerdì 20 novembre dalle ore 21.00 10 anni di targhe d’argento alla carriera ONAS Incontro di tutti i premiati dal 2000. La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita. Per maggiori informazioni e per confermare la propria presenza alla manifestazione: onas.cn@libero.it oppure 328.8692895. m


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Tullio Marcelli a Torino annuncia la progettualità Terranostra

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nche da Torino un segnale molto forte sulla nuova progettualità di Terranostra. Ad annunciarlo il Presidente Nazionale dell’Associazione Tulio Marcelli accompagnato dalla Segretaria Nazionale Silvia Bosco, che lunedì 28 settembre ha incontrato il presidente regionale di Terranostra Franco Pigino, i presidenti e i segretari provinciali dell’Associazione nonché i direttori delle Coldiretti provinciali. A fare gli onori di casa il presidente di Coldiretti Piemonte Paolo Rovellotti e il direttore Bruno Rivarossa. Ma come sarà la nuova progettualità di Terranostra? Marcelli è stato molto determinato: “Intendiamo costruire una rete economica gestita probabilmente in forma consortile per favorire sia le prenotazioni che lo scambio dei prodotti tra imprese agricole aderenti al circuito di Terranostra. Prevediamo un gruppo di lavoro che dialogherà con l’Osservatorio Nazionale e che punti in modo preciso sia sulla formazione capillare della struttura che sullo sviluppo del sistema qualità, attraverso la certificazione delle imprese agricole. Infine la realizzazione di una guida che costituirà un punto di riferimento per i numerosi fruitori

dei servizi offerti dalle aziende agrituristiche”. Franco Pigino, presidente di Terranostra Piemonte, dal canto suo ha ricordato che in Piemonte le oltre 400 aziende agrituristiche

stanno operando in modo serio e coordinato cercando, per quanto possibile, di fare sistema. Nel corso della sua visita in Piemonte il presidente nazionale di Terranostra è stato ospite di

alcune aziende agrituristiche del cuneese, ed ha inoltre incontrato il presidente della Coldiretti Cuneo Marcello Gatto ed il presidente provinciale Terranostra Severino Oberto. m

Siglato accordo Coldiretti Piemonte e Terre dei Savoia

È

stato siglato con la firma ufficiale dei rispettivi presidenti, l’accordo tra Coldiretti Piemonte e l’Associazione Terre dei Savoia: un importante appuntamento svoltosi lunedì 21 settembre presso Spazio Theatrum nel castello di Racconigi. L’accordo rappresenta la conferma di una proficua collaborazione e di una forte sinergia d’intenti fra “Terre dei Savoia”, associazione che conta quarantasette comuni delle province di Cuneo e Torino, e Coldiretti regionale, con le sue numerosissime aziende agricole, baluardi del territorio e delle produzioni di qualità. m

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N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I

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Ma cos’è questa A.C.S.T.E.?

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uesta pagina, che gentilmente ospita a numeri alterni de Il Coltivatore Cuneese cronache, fotografie e calendari dell’A.C.S.T.E., probabilmente viene letta anche da chi non si interessa normalmente di cavalli, e magari si sarà chiesto qualche volta, ma che cos’è questa A.C.S.T.E.? Sono le iniziali di: Associazione Cuneese Sport e Turismo Equestre. Si tratta di un’associazione sportiva, senza fine di lucro, tra persone appassionate di cavalli della provincia di Cuneo. Quando si sente parlare di equitazione, molti pensano a uno sport di élite, cioè per pochi e soprattutto per ricchi, iscritti a club ippici, con stallieri che puliscono e accudiscono i loro cavalli.

Niente di tutto questo! I soci ACSTE, invece, sono persone che hanno la passione del cavallo, se lo tengono ‘sotto casa’, (molti sono agricoltori); e la pulizia e la cura viene fatta personalmente. Passeggiate da soli o in gruppo, ricerca e

diffusione di nuovi itinerari, raduni, cene, fiere: insomma, per la maggior parte degli associati il cavallo è un’occasione di svago e festa e non uno status symbol. Considerando che con 10002000 euro si può acquistare un bel cavallo, anche se non

di nobile discendenza, e che il suo mantenimento si aggira su una media di 80 euro al mese, tra cibo ferratura e veterinario, e paragonandolo ad altri sport, non si può certo dire che si deve per forza essere dei paperon dè paperoni... L’ACSTE riunisce appunto queste persone, e dà vita a tutta una serie di eventi, come per esempio l’ultima fiera di S. Luca a Demonte o la Fiera di Quaresima al MIAC di Cuneo. Organizza cicli di incontri a tema con veterinari, maniscalchi ed esperti delle varie materie “equine”. E durante molte fiere e raduni organizza spesso i “battesimi della sella” per grandi e piccini. Un modo di invitare tutti ad accostarsi ad una passione, per un animale bellissimo e generoso e ai tanti suoi amici. (m.r.)


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noti z ie epaca

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Elevazione dell’età pensionabile per le lavoratrici pubbliche

L

a legge n. 102/2009 ha introdotto l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne dipendenti da amministrazioni pubbliche, che attualmente è di 60 anni. Più specificamente l’art. 22 – ter. comma 1 della predetta legge prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2010 il requisito anagrafico di sessanta anni, così come previsto finora dalla legge 243/2004, sia incrementato di un anno. A questo primo innalzamento, ne seguirà un altro dal 1 gennaio 2012, per poi proseguire con lo stesso criterio e cioè di un anno per ogni biennio successivo fino al raggiungimento dell’età di 65 anni, come risulta chiaramente dalla tabella a fine articolo.

Salvaguardia Le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti di età e di anzianità contributiva previsti

dalla normativa vigente (60 anni e 20 di contributi), entro il 31.12.2009, potranno conseguire il diritto alla pensione secondo la predetta normativa. Ricorrendo tale ipotesi, le lavoratrici interessate possono chiedere all’ente di appartenenza la certificazione di tale diritto. Accesso pensionamento per tutti i lavoratori

L’articolo di legge che stiamo commentando, prevede inoltre che “a decorrere dal 1 gennaio 2015 i requisiti di età anagrafica per l’accesso al sistema pensionistico

italiano saranno adeguati all’incremento della speranza di vita accertata dall’Istituto nazionale di Statistica e validata dall’ Eurostat, con riferimento al quinquennio precedente”. Tale disposizione riguarderà tutti i lavoratori, uomini e donne, sia del settore privato (INPS) che pubblico (INPDAP, ecc.). In sede di prima attuazione, l’incremento dell’età pensionabile, riferito al primo quinquennio antecedente, non potrà superare i tre mesi. La pratica attuazione del principio sopra annunciato, sarà soggetto un’apposita normativa tecnica da attuarsi con Regolamento Governativo entro il 31 dicembre 2014. L’argomento trattato, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti quando troverà concreta attuazione. m

Verifica posizione INPS per gli allevatori

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li allevatori che superano, per effetto del numero di capi, la potenzialità del terreno condotto in base ai parametri stabiliti dalla legge, sono tenuti a presentare, unitamente alla denuncia dei redditi, il modello RD (già A1). Dalla compilazione di questo specifico quadro emerge il reddito di allevamento. In relazione a tale reddito, va attentamente modificata la collocazione in una delle fasce previste dall’INPS per il versamento dei contributi previdenziali. La comunicazione circa l’eventuale variazione di fascia va presentata all’INPS entro martedì 29 dicembre 2009. Pertanto le aziende interessate dovranno presentarsi, quanto prima, presso gli Uffici Coldiretti con la copia della denuncia dei redditi (se non presentata tramite Impresa Verde – Coldiretti) per inoltrare le opportune istanze all’INPS. m


S cadenze aziendali

25 OTTOBRE PRESENTAZIONE MODELLO 730 INTEGRATIVO Scade il termine per la presentazione, esclusivamente ad un CAF, del modello 730/2009 integrativo utilizzabile nel caso in cui il contribuente rilevi errori od omissioni (oneri deducibili e/o detraibili ecc..) tali da determinare, per ogni singola imposta, un maggior credito d’imposta od un minore debito d’imposta. Il contribuente sarà tenuto anche alla presentazione di tutta la documentazione necessaria.

31 OTTOBRE CESSIONI INTRACOMUNITARIE (contribuenti trimestrali) Entro tale data i soggetti che hanno realizzato nell’anno solare precedente cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a euro 40.000 ma non a 250.000 devono presentare agli uffici doganali l’elenco riepilogativo delle cessioni effettuate nel 3 trimestre 2009. Per effetto delle modifiche apportate dal D.M. 20/12/2006 tali scadenze sono prorogate di cinque giorni nell’ipotesi di trasmissione telematica degli elenchi mediante utilizzazione del sistema EDI. TRASMISSIONE TELEMATICA DENUNCIA TRIMESTRALE MANODOPERA AGRICOLA Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’INPS la denuncia (modello DMAG) relativa alla manodopera agricola assunta nel trimestre luglio-settembre 2009. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

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IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

1 NOVEMBRE ACCONTO IRPEF – IRES e IRAP ANNO 2009 Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES ed IRAP anno 2009. Per le persone fisiche l’acconto IRPEF è stabilito nella misura del 99% mentre per i soggetti IRES è stabilito nella misura del 100%. L’acconto IRAP per le persone fisiche e società di persone è previsto nella misura del 99% mentre per i soggetti IRES l’acconto IRAP è stabilito nella misura del 100%.

11 NOVEMBRE SAN MARTINO – INIZIO ANNATA AGRARIA Per consuetudine e per convenzione San Martino è il momento iniziale delle affittanze agrarie. CO.SM.AN. – Rimborsi su fatture di smaltimento “Si invitano tutti i consorziati, soci di Coldiretti, che non fruiscono del Servizio Contabilità di Impresa Verde Cuneo a consegnare mensilmente le fatture di smaltimento rifiuti di origine animale agli uffici Coldiretti al fine di predisporre la rendicontazione per ottenere il parziale rimborso dei costi sostenuti. Si ricorda che solo gli allevatori in regola con il versamento della quota associativa al Consorzio Regionale Smaltimenti Rifiuti (CO.SM.AN.) potranno beneficiare dei contributi previsti”. m


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